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Scuole Primarie Dante - Parini - Rodari
di Cassano Magnago
Redazione: Lucia Maggi
Giusy Napolitano Maria Bove
Elisabetta Greco Laura Carnaghi Caterina Zattini
Francesco Falcone
Questo è un disegno
colorato da noi
alunni di 1^ della
scuola Rodari.
Ora … provaci TU a
pag. 9
Per tutto il nostro Istituto la settimana dal 12 al 16 settembre 2011 è stata speciale non solo perché era la prima settimana di scuola, ma anche perché è stata dedicata alla sicurezza, un argomento importante che riguarda tutti coloro che lavorano a scuola. Noi alunni delle classi quarte abbiamo realizzato “L’ABC DELLA SICUREZZA”.
Bravo posa la cartella dove non passano
né questo né quella! Il materiale che hai
preparato in modo corretto
deve essere usato.
Cammino lentamente.
Rispetto il turno di utilizzo dei servizi igienici.
Uso in modo adeguato i lavandini.
Chiudo i rubinetti.
Guardo dove metto i piedi.
Gioco in modo corretto.
In ogni situazione occorre prestare
molta attenzione. Se tanti pericoli vorrai evitare
con la testa tra le nuvole non devi stare.
Mantenere la calma.
Individuare le vie di fuga.
Chiedere aiuto ad un adulto.
Dalla finestra non ti devi affacciare perché potresti farti
male.
Utilizzare i giochi secondo le istruzioni.
Rispettare il turno.
Rispettare i compagni.
Se ti trovi in pericolo e lo devi affrontare
da un adulto devi farti aiutare.
HELP HELP Maestra, bidella, mamma, papà….
Qualcuno in tuo aiuto sempre arriverà!
Ecco arriva la bidella che ci suona la campanella.
Se sicuro vuoi entrare certo non devi accelerare!
Rispettare il regolamento esposto.
Utilizzare le attrezzature con mani asciutte.
Mantenere una posizione corretta.
.
Usare correttamente posate e bicchieri.
Sedersi educatamente al proprio posto.
Pranzare in armonia con i compagni.
In Lombardia
c’è un numero amico pronto ad aiutarti in caso di pericolo.
Con un telefono o un cellulare
UNO UNO DUE devi digitare.112
è il numero di emergenza da chiamare per ogni evenienza.
Mantenere le cartelle
accanto al banco.
Tenere in ordine la superficie del banco.
Raccogliere tutto ciò che cade a terra.
In palestra ti puoi divertire
solo se le regole impari a seguire. Con le scarpe sempre ben allacciate
puoi evitare cadute e scivolate. Tutto il materiale a disposizione devi utilizzarlo
con molta attenzione. La regola ancora più importante:
ASCOLTA SEMPRE L’INSEGNANTE!!!!!!!!
Un pizzico di fortuna non guasta mai!
La ricreazione è arrivata te la sei meritata!
Non correre né urlare. La merenda puoi fare e tranquillo giocare.
A quattro a quattro i gradini non devi saltare
se tutti i tuoi dentini vuoi salvare.
Mantenere la calma.
Ripararsi sotto i banchi. Evitare le scale.
Stare in fila con i compagni.
Utilizzare in modo corretto gli zaini, gli ombrelli le pianole……
Se c’è un gatto intrappolato sul tetto,
o il nonno è caduto dal letto. Se brucia il bosco del vicino o nel
burrone è finito un camioncino…
chiama i Vigili del Fuoco che a sirene spiegate arrivano
dopo poco.
Lo zaino poco deve pesare perché la schiena
non ci dobbiamo spaccare. Inoltre dobbiamo imparare
che libri e quaderni a scuola possiamo lasciare.
Ma quando dobbiamo studiare i libri a casa dobbiamo portare e scuse non
dobbiamo trovare. Impariamo ad organizzarci
e il materiale nello zaino a sistemarci.
E ora, divertiti a completare il cruciverba! CHI SERENO VUOL STARE A SCUOLA TROVA LA GIUSTA PAROLA!
1
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9
1. È necessaria per scendere o salire anche molto in alto; quando la usi la testa non deve essere mai “tra le nuvole”.
2. È il numero da comporre per chiamare i soccorsi. 3. È la procedura da seguire in caso di emergenza all’interno di un edificio. 4. È il momento finale e più piacevole della giornata, ma richiede tantissima attenzione. 5. È il momento in cui l’attenzione…inizia. 6. È il documento che contiene tutte le regole del nostro Istituto. 7. È un oggetto da “riportare” continuamente al suo posto, in aula. 8. È una qualità che bisogna sempre avere, non solo …a scuola! 9. È il momento in cui si scatena anche … il pericolo.
Durante la prima settimana
dell’anno scolastico, noi,
bambini delle classi seconde
della scuole “Parini”, “Dante” e
“Rodari” abbiamo ripassato le
regole della sicurezza a scuola. A
conclusione del percorso
abbiamo realizzato questo gioco
per ripassare le regole della
sicurezza attraverso un’attività
piacevole e vicina a noi bambini:
il gioco.
Gioca anche tu! Procurati un
segnalino per ciascun giocatore
e un dado; leggi il regolamento
nella pagina seguente e gioca
come fai con il gioco dell’oca.
Un consiglio: fai attenzione
sempre!
Se vai sul sito della scuola “www.cassanodante.it” troverai questo gioco a colori !
Ricordando il Natale ….
BOTTIGLIA
A
Pensieri innevati
UN PUPAZZO DI NEVE
C’era una volta un pupazzo di neve parlante che si chiamava Frigo. Portava un cappello blu con una strisciolina viola. Come naso aveva una carota lunghissima, gli occhi erano due bottoni neri e la bocca una carta di caramella. Quando iniziò a nevicare Frigo era felicissimo perché finalmente avrebbe potuto chiacchierare con i fiocchi di neve che erano gli unici che capivano la sua lingua. Frigo parlò tantissimo che gli venne il mal di gola, allora i fiocchi di neve gli regalarono una sciarpa viola , così poterono raccontarsi storie per tutto l’inverno.
Caro inverno finalmente sei arrivato!
Ieri ho staccato dalla scalinata della casa di mia nonna un
enorme ghiacciolo. Com’era bello!
Oggi nel cortile della scuola ho fatto la battaglia di neve
con alcuni compagni. Poi tutti insieme abbiamo relaizzato
un simpatico pupazzo.
È incredibile, quando dal cielo scende la neve mi emoziono sempre! È troppo bello l’invervo quando si copre con il suoi soffice affascinante mantello bianco.
Oggi le strade, le case e i prati son ricoperti di neve. A me piace la neve perché è fredda e soffice. Ieri io e mio fratello abbiamo costruito una grossa una palla di neve che non riuscivo neanche ad abbracciare. Abbiamo fatto anche due pupazzi di neve.
Il 9 febbraio scorso abbiamo
fatto la colazione a scuola tutti
insieme.
Dopo aver posato le cartelle in
classe, siamo andati nel locale
mensa dove i tavoli erano
apparecchiati con cucchiaini,
coltelli e tante leccornie varie.
Alcuni di noi hanno chiesto il
latte, altri il tè, molti la
cioccolata o il succo d’arancia.
Abbiamo mangiato le fette
biscottate con il miele o la
marmellata, i biscotti, i cereali,
la frutta e, per concludere, la
torta di mele.
Che fantastica esperienza!
Cercheremo anche a casa di
fare tutti i giorni una colazione
così ricca e sana… certo che in
compagnia è un’altra cosa!
1^ A – 1^B scuola Parini
SCUOLA RODARI
ECCO LE NOSTRE SIMPATICHE MASCHERINE!
REALIZZARLE E’ FACILE… SE SEGUIRAI LE NOSTRE ISTRUZIONI.
DISEGNA SU UN CARTONCINO LA FORMA DI UNA MASCHERINA E RITAGLIALA
STENDI DEL VINAVIL CON UN PENNELLO
INCOLLA UNO STRATO DI CORIANDOLI E RICOPRI TUTTA LA SUPERFICIE DI VINAVIL
RIPETI QUESTA OPERAZIONE PER ALTRE DUE VOLTE
LASCIA ASCIUGARE
ATTACCA UNA CANNUCCIA CON DEL NASTRO ADESIVO COLORATO SUL BORDO
DELLA TUA MASCHERA
Scuola “G. Parini”
PRIMA
Abbiamo sbattuto i tuorli con lo zucchero
lavorandoli con il burro morbido
a pezzi.
DOPO Abbiamo aggiunto i biscotti sbriciolati e il cacao.
POI
Abbiamo amalgamato bene il tutto e messo l’impasto in un foglio di carta da
forno dandogli la forma di un salame.
INFINE Abbiamo posto il salame di cioccolato in frigorifero.
Classi 1^A e 1^B
Il 27 marzo, noi bambini di seconda della scuola Parini
siamo andati a visitare la centrale del latte Carnini a
Villa Guardia.
Appena arrivati alla centrale del latte, la guida ci ha
accompagnati in sala presentazioni e ci ha proiettato
alcune diapositive sulla lavorazione del latte. Siamo quindi entrati nella
centrale, dove abbiamo visto come si imbottiglia il latte e poi siamo andati
in una sala e abbiamo fatto merenda con il latte, lo
yogurt o il succo di frutta.
A tutti noi bambini è stato regalato un sacchetto con
dentro un cartone di latte, lo yogurt, un gioco e due
libretti.
Il pullman ci ha poi portato in una fattoria e abbiamo
visto le mucche, i vitellini e alcuni cani in gabbia. La
guida ci ha spiegato come avviene la mungitura e ci
ha fatto vedere le macchine che servono per mungere
le mucche.
La cosa che ci è piaciuta di più è stata accarezzare i
vitellini.
CLASSE 2^ A PARINI
Finalmente è
arrivato il giorno
tanto atteso :26
marzo .
Insieme alle terze
della scuola Parini
andiamo al Museo
di Storia Naturale
di Milano!
Nella prima stanza del
museo c’era lo pterodattilo
sospeso sopra le nostre teste
e tanti resti fossili che non
avevamo mai visto !
Al museo ci hanno
spiegato tante cose
interessanti : ad
esempio non sapevo
che nel deserto del
Sahara, tanto tempo
fa c’era il mare .
La guida ci ha detto che il Besanosauro è stato ritrovato in provincia di Varese e che tantissimi anni fa qui c’era il mare!
Incredibile !!!
Al museo ho imparato che
esistevano rettili marini e che è
stato ritrovato un dinosauro
soprannominato Ciro molto piccolo
ma ben conservato, il cui nome
scientifico è Scipionyx Samniticus
Il Triceratopo era ricostruito con
uno speciale materiale plastico e
aveva occhi gialli di vetro.
Era enorme , con la criniera di osso
e corna appuntite.
Nel laboratorio è stato emozionante fare il calco di una conchiglia usando la plastilina e il gesso.
Nel laboratorio
abbiamo fatto i
paleontologi perché
abbiamo scavato per
cercare i fossili. Io ho
trovato un dente di
squalo affilato.
Nel laboratorio
abbiamo scavato
nella sabbia del
“deserto del
Sahara” con la
paletta e il
secchiello !
Classi TERZE scuola DANTE
Tempo di gite scolastiche
RESTI DI UNA VILLA ROMANA
Una scolaresca della scuola primaria “Parini” di Cassano Magnago, in
visita agli scavi archeologici e alle grotte di Catullo in uno splendido
scenario sul lago di Garda.
L' inizio della primavera ha dato il via anche alle uscite didattiche delle scuole di ogni ordine e grado. Così (When) mercoledì 21 marzo 2012 le insegnanti, delle (who) classi V della Scuola Primaria Parini di Cassano Magnago, (a conclusione del primo ciclo di studi), hanno programmato per i loro alunni l' ultima gita scolastica con meta (Where) Sirmione – Desenzano del Garda per visitare le rovine romane. Non a caso la scelta è caduta su questa destinazione perché il programma di storia delle classi quinte (Why) prevede lo studio della civiltà romana. I 36 ragazzini sono arrivati a Desenzano e poi hanno proseguito per Sirmione, due splendide località sul lago di Garda, per ammirare gli (What) scavi archeologici e le rinomate grotte di Catullo, resti di una antica villa romana. La guida li ha accompagnati per tutto il percorso ed ha illustrato il significato dei ritrovamenti. A conclusione della visita, la guida ha proposto ai bambini un'interessante attività di laboratorio “Mosaicista per un giorno” in cui gli alunni si sono divertiti a costruire dei mosaici con pietre e perle. Senza dubbio questo è stato il momento più bello della gita, dove i bambini hanno messo a frutto la loro fantasia e la loro creatività ed hanno potuto portare a casa un piccolo reperto fatto da loro. When - mercoledì 21 marzo 2012
Who - gli alunni di 5^ scuola Parini di Cassano Magnago
Where - Sirmione e Desenzano sul lago di Garda
Why - i bambini hanno studiato i romani
What - scavi archeologici e grotte di Catullo
Pianta delle Grotte di Catullo
Villa Romana
Il 28 Marzo le classi 4^ della scuola Parini e della Dante hanno
visitato il Museo Egizio di Torino. Salito sul pullman ero felicissimo,
non vedevo l’ora di essere lì e durante il viaggio facevo le prove con
la macchina fotografica perché non volevo perdermi niente. Arrivati
al museo una guida ci ha mostrato la prima sala dove c’erano degli
strumenti usati per la mummificazione, faceva impressione!!! C’era
un uncino che gli Egizi usavano per estrarre il cervello che
consideravano solo grasso nella testa; questo succedeva solo dopo la
pesatura dell’anima. In quella sala c’erano delle mummie con dei
nomi strani a cui i predatori avevano rubato tutti i gioielli. Ciò che mi
ha stupito di più è stata la loro scrittura: bellissimo scrivere con tutti
quei disegni. Ci abbiamo provato anche noi, solo che abbiamo usato
le garze e non il papiro. In quel museo ho visto tante cose
interessanti: i vasi canopi, i sarcofagi, delle statue altissime che
raffiguravano i vari re e regine, animali imbalsamati, giochi da
tavolo,… ma quello che mi è piaciuto di più è stato il reperto più
bello del museo: uno scheletro di 5500, uno degli uomini più antichi
al mondo.
Dopo la visita al museo abbiamo comprato tanti ricordini da portare
a casa. Per pranzo siamo andati all’oratorio Santa Giulia e poi
abbiamo fatto una passeggiata fino alla Mole Antonelliana. Dopo una
breve attesa siamo saliti con l’ascensore fino in cima e da lì abbiamo
visto un panorama fantastico! Si vedeva tutta Torino. Scesi dalla
Mole abbiamo ripreso il cammino e siamo arrivati al Parco del
Valentino: è proprio un bel parco, con giochi stranissimi, che non
avevo mai visto. Ci siamo divertiti davvero tanto. Saliti sul pullman
che ci riportava a casa, abbiamo commentato tra noi che questa è
stata una delle gite più belle. Tornato a casa ho racconta ai miei
genitori e a mio fratello tutto quello che avevo visto. E’ stata
proprio una bella giornata!
Luca quarta Parini
Quarte Rodari
Ciao ragazzi quest’anno noi alunni di classe
quarta, abbiamo provato a scrivere come le
civiltà antiche. Sapeste che divertimento!!
Provate anche voi! Prendete delle strisce di
cartone (quello di una scatola di scarpe va
bene) ritagliatele tutte uguali, larghe 3 cm e
lunghe 25 cm, coloratele di marrone, lasciate
asciugare, incollatele su due nastri e provate a
scrivere come gli antichi cinesi.
Vi assicuro l’effetto è garantito!
Cara Fata , ho letto la tua lettera e per essere sincero mi ha fatto felice. Ti ringrazio per le belle parole che hai scritto. E’ vero, anche a me piace il pianeta Terra e adoro viaggiare con mamma e papà perché scopro tanti posti belli e conosco tante persone nuove. A giugno mi trasferirò in Polonia dove conoscerò amici di lingue diverse e farò nuove esperienze. Tanti bacini anche a te.
Samuele Halka
7/03/2012 Cassano Magnago
Carissima BACIODILUNA ,
grazie per avermi mandato la lettera stupenda in cui
hai parlato di cose di “tutto il mondo” e grazie
dell’emozione che mi hai regalato quando ho scoperto
che tu sei una vera FATA! Mi è piaciuto sapere che tu
conosci il lavoro che stiamo facendo a scuola. Ho
tante domande da farti ….. …. …
… Chissà quante risposte mi darai, le aspetto tutte con
tanta pazienza.
Tanti saluti da Federica
Ambra
Cara Fata, grazie per la lettera che ci hai mandato. È vero, sono d’accordo con te che il pianeta Terra è molto bello e che la sua bellezza sta proprio nella diversità. Le montagne del mio Paese, il Pakistan, sono un po’ brulle, mentre in Italia sono più verdi…. …. a presto.
AuYoon Iqbal
Carissima Baciodiluna, devi sapere che nella mia scuola ci sono tanti bambini che arrivano da Paesi stranieri. Nella mia classe, la 2^B, ci sono bambini di origine africana, bengalese, albanese e pakistana. Qualche giorno fa abbiamo messo in pratica i tuoi consigli e, suddivisi in piccoli gruppi, abbiamo chiesto a questi nostri compagni di raccontarci del loro Paese. Silvia che è di origine bengalese ci ha insegnato delle parole nella sua lingua e i nomi dei colori; è stato molto divertente. Sono contenta di avere dei compagni che vengono da Paesi lontani così possiamo conoscere tradizioni e costumi diversi dai nostri.
Tanti bacini e un grosso ciao da …. Iris !
Cara Fata,
mi è piaciuta la tua letterina, l’ho letta insieme ai miei compagni. Sai, ogni notte mi chiedo se le fate esistono o non esistono.
Cara Baciodiluna, mi piacerebbe conoscerti di persona.
Io sono albanese e sono felice di avere conosciuto dei compagni-amici come questi. Il mio amico migliore è Samuele e sono un po’ dispiaciuto perché il prossimo anno scolastico si trasferirà in Polonia. Cara fata farò come tu hai fatto con me … gli scriverò una lettera, anzi tante lettere.
Un abbraccio e tanti bacini da …Elvi SulaJ
Settimana intercultura — Classe 2^B Dante
) ante)
+
...A scuola abbiamo messo in pratica i tuoi consigli. ….
abbiamo raccontato come funzionano le scuole nei nostri paesi di origine
intanto che altri compagni prendevano appunti.
Per me non è stato cosi facile ricordare usanze, lingua e scrittura ... perchè
sono nato in Italia e non sono mai andato a scuola in Pakistan.... ma per fortuna
io e Auyoon ce la siamo cavata alla grande! Scrivimi presto dalla …Luna
Saluti Maaz Mohammed
Cara Fata, quando ho ricevuto la Sua lettera ero molto felice. Io sono un bambino straniero, però sono nato in Italia e mi sento italiano. .. Io sono un bambino molto felice perché le persone che mi circondano mi vogliono bene. … nel mondo ci sono anche tanti bambini tristi e poveri e a me piacerebbe, un giorno, aiutare i bambini tristi e poveri. …. Mi piacerebbe venire sulla Luna per conoscerLa.
Prego che nel mondo ci sia la pace e che tutti i bambini siano felici. Tanti cari saluti da …. Nio Jovanovic
Cara fata, grazie per la lettera magica. …. Ho chiesto ai miei compagni come sono le scuole del loro Paese d’origine … spesso manca l’elettricità, si impara l’inglese e si studia un alfabeto “strano”: una delle lettere sembrava un tre con un pallino sopra … (Chiara S.)
Cara Baciodiluna, la tua lettera mi è rimasta nel cuore… un giorno mi
piacerebbe visitare il tuo castello sulla luna e ammirare tutti i disegni e le
lettere che decorano il grande salone delle feste ….Aspetto ansiosamente
un’altra letterina (Giulia R.)
Cara Baciodiluna , vorrei vederti da vicino e ammirare la tua bellezza e la tua bontà che emergono dalla lettera che mi hai inviato. Mi piace quello che hai scritto sul mio pianeta Terra perché è un paradiso naturale e i bambini si vogliono bene, anche se sono diversi tra loro! Sarebbe bello un giorno visitare il tuo magico castello. Aspetto tanto di risentirti e spero di vederti presto.
Ambra Lazic
Cara Fata, grazie per averci mandato la tua lettera…è la prima volta che ho ricevuto una lettera indirizzata a me! Sei molto buona.
Danyel Faraht
… A scuola ho conosciuto molti amici italiani e di nazionlità straniera, ma io non vedo la differenza: giochiamo, ci divertiamo, lavoriamo, facciamo i compiti e a volte …trasgrediamo le regole…(Gianluca S.) …
Cara fatina, ho letto la tua lettera e mi ha fatto piacere pensare che da lassù tu riesca ad abbracciare tutti noi bambini. Hai proprio ragione quando dici che la terra è bella. Io non ho viaggiato molto, ma dai libri e dai documentari sembra fantastica… In classe con me ci sono bambini che arrivano da altri Paesi, con loro parlo di cosa mangerò e spesso non capisco i loro gusti. Anche nei vestiti abbiamo gusti differenti , ma a noi tutti piace l’intervallo perché giochiamo insieme e non ci piace molto fare i compiti.
(Mattia F.) Cara Baciodiluna … Sono molto d’accordo con la tua idea di scambiarci delle esperienze di cultura diversa. Noi a scuola le abbiamo già messe in pratica. Infatti tra i miei compagni ci sono polacchi, asiatici, africani, ma tutti ci vogliamo bene. Quanto vorrei venire a vedere il tuo castello! (Luca T.)
…Anche a noi piacerebbe vedere tuo castello
sulla luna. (Fabio e Alessandro)
Cara Fata, …. ….. ….
… Io sono di origine bengalese. Non ho viaggiato
tanto come te però ho conosciuto bambini di
popoli diversi che frequentano la mia stessa
scuola e come me sono contenti di essere in
Italia. Quando abbiamo fatto i gruppi abbiamo
raccontato alcune cose dei nostri Paesi come il
Bangladesh, il Pakistan, l’Africa, l’Albania… Io mi sono
divertita.
Buona Fata, adesso ti saluto. Baci.
Silvia Rana
Cara Baciodiluna…io sono Saida vengo dal TOGO. Frequento questa
scuola e ogni giorno mi piace ritrovarmi con i miei compagni perché
insieme ci divertiamo, lavoriamo e imparimo molte cose … (S. Gamazi)
Cara fata,
io sono nata in Africa e quando ci ritornerò per fare la dottoressa, ti
inviterò a casa mia. (Stefy Ofieroho)
Le classi quinte della scuola Rodari hanno aderito al progetto di educazione ambientale proposto dal
Comitato cittadino “Fermate l’inceneritore “ . Hanno seguito le lezioni tenute da esperti e, a conclusione dei
lavori, hanno partecipato al concorso realizzando un giornale .
Ecco un cruciverba e due articoli.
RISOLVI IL CRUCIVERBA: LEGGENDO LA PRIMA COLONNA, TROVERAI CIÒ CHE DOVRESTI USARE SEMPRE DI MENO
1. I
2. L
3. C H E
4. L
5. T
6. I G
7. S C C
8. I
9. I N E
10. S
1. Intervistiamo …la signora Giusy che lavora alla mensa
della scuola “ Rodari “ da 5 anni. Domanda - Quanti rifiuti si producono in mensa nelle giornate di lunedì e mercoledì ? Risposta - Di solito si producono 4 sacchetti dell’umido. D – Quali cibi sono preferiti dai bambini ? R - Vengono mangiati di più la pasta al parmigiano e i ravioli. D - Quali alimenti vengono mangiati di meno ? R - Vengono mangiati di meno le verdure. D - Chi viene a raccogliere i sacchi dell’ umido ? R - I sacchi dell’umido vengono ritirati dall’azienda incaricata il giovedì mattina.
D - Negli ultimi anni quanta spazzatura abbiamo prodotto? Di più o di meno? R – Abbiamo più scarti di verdura cotta: alcuni bambini non l’assaggiano e la scartano. D – Quanti bambini vengono a mangiare nelle giornate lunghe? R- I bambini che si fermano a mensa nelle giornate col rientro pomeridiano sono circa180. D- Quanti bambini vengono a mangiare nelle giornate “corte” ? R- I bambini che usufruiscono del servizio mensa nelle giornate corte sono circa 36.
Un grazie alla signora Giusy per la sua disponibilità!
1. UN ARTICOLO DETERMINATIVO MASCHILE
SINGOLARE 2. IL CONTRARIO DI BENE 3. UN PICCOLO RECIPIENTE IN CUI METTIAMO
L’ACQUA PER BERE 4. L’ORGANO CON CUI GLI UCCELLI POSSONO
VOLARE 5. PER CALCOLARE IL PERIMETRO CI SERVE LA
MISURA DEL ….. 6. E’ BRUTTO MOSTRARLA AGLI ALTRI … MA CI
SERVE PER SENTIRE IL GUSTO 7. OGGETTO IN CUI NOI ALUNNI METTIAMO:
MATITA , PENNA , GOMMA ….. 8. IL CONTRARIO DI SU 9. LO STATE LEGGENDO 10. UNA PARTE DI TERRA CIRCONDATA
DALL’ACQUA
2. Ricicliamo …con fantasia
Mercoledì 08/02/12 è venuta a trovarci la signora Giulia che
ha un’ attività particolare:
lavora le bottiglie di plastica e con esse costruisce
alberelli, vasi di fiori, angioletti, fiocchi di neve,
decorazioni…
Ci ha spiegato che cinque anni fa circa ha perso il lavoro e,
poco dopo, ha visitato un mercatino dove è rimasta colpita
nel vedere alcuni lavori fatti riusando bottiglie di plastica di
vari colori.
Così ha chiesto informazioni e poi ha imparato da sola , provando e riprovando. Adesso è davvero
molto abile e in pochi minuti crea degli oggetti particolari e
fantasiosi. Ci ha spiegato la tecnica con cui lavora: con un
phon termico scalda la plastica che diventa morbida e lucida,
poi la “modella “ dandole una nuova forma; se necessario usa
il fil di ferro e alcune decorazioni ( perline, palline di legno,
neve finta…) , ed ecco come per magia la vecchia bottiglia di
plastica ha una nuova vita.
E’ stata molto disponibile e gentile e ci ha anche regalato
alcuni oggetti. Abbiamo così conosciuto un modo creativo di
riusare le bottiglie di plastica .
____________________________________________________________________
Se in bici ti piace andar di sicuro non vuoi inquinar. È tutta bianca con il cestino blu per passeggiare e pedalare dove vuoi tu. Sali in sella e spingi sui pedali ma attenzione ai segnali stradali. Sudi tanto in salita ma la discesa ripaga la tua fatica. Ricordati, il casco devi indossare se la salute vuoi preservare. Pedala per l’Italia o per l’Europa ma la velocità non sia troppa. Gaia
L’angolo della poesia
VIAGGI IO AMO VIAGGIARE PER IL MONDO
SALGO, SCENDO, GIRO IN TONDO
IN KENIA FACCIO IL SAFARI
POI FACCIO UNA NUOTATA
ALLE ISOLE BALEARI.
A HOLLYWOOD DIVENTO
STAR DI UN CINEMA
E VADO IN ONDA IN ANTEPRIMA.
POI STANCA MORTA TORNO A CASA
E PIANO PIANO
MI ADDORMENTO SUL DIVANO.
Elisa
DAL LIBRO… AL TEATRO… ALLA STAMPA
I nostri disegni de “Il Piccolo Principe”!
“Quest’anno abbiamo assistito ad uno spettacolo molto emozionante: la rappresentazione teatrale “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint Exupéry.
Sull’onda del loro entusiasmo, i bambini e le
maestre di quinta hanno rielaborato
artisticamente i significati trasmessi da
questo racconto con i loro disegni …
Grazie alla disponibilità e all’arte del
Maestro orafo Adelio Cozzi, è stato
possibile sperimentare la stampa attraverso
la tecnica dell’acquaforte.
“Abbiamo ricalcato i disegni del libro…, poi li abbiamo arricchiti con tanti particolari, che ci suggeriva la nostra fantasia”. “Con un punteruolo, proprio quel semplice strumento per punteggiare che si usa anche alla scuola dell’infanzia, abbiamo trasportato il disegno su piccole lastre di zinco… e poi le abbiamo bagnate di colore…” “Indossando i guanti, ci era stato detto di togliere tutto il colore. Ci sembrava molto strano dover ripulire le lastre dipinte un
attimo prima, ma solo così abbiamo cominciato a vedere le incisioni che avevamo fatto prima.” “Alla fine le abbiamo posizionate, tutte in ordine e alla stessa distanza tra loro, su un grosso torchio di metallo…, le abbiamo ricoperte con della carta speciale… e con la pressa le abbiamo ripassate per due volte consecutive, girando a turno un grande manubrio simile al timone delle navi di una volta…” “Quando il maestro ha alzato la copertina, la carta inumidita si era modellata sul metallo… e il segno delle incisioni aveva preso forma nei nostri disegni…” “Abbiamo fatto dei bei quadretti da esporre e persino un libro… che sembra antico, una raccolta di disegni autografati”. “Questa esperienza ci è piaciuta… abbiamo apprezzato la semplicità di questa tecnica… ed il valore artistico che si può ottenere…” I bambini di quinta A e B della Scuola Rodari
Le nostre PROVE
D’AUTORE
Torchio calcografico per la stampa. (Scuola Orlandi)
27
TECNICA DELLA STAMPA IN CAVO
“Abbiamo ottenuto la stampa in cavo dei nostri disegni incidendo
dei solchi sulla superficie della matrice in metallo (noi abbiamo utilizzato lo zinco, più economico rispetto al rame). I solchi che abbiamo praticato sulle lastre seguivano il metodo dell’incisione indiretta (acquaforte) attraverso de bagni della lastra di metallo in acido (siccome questa sostanza è pericolosa, non abbiamo preso parte a questa operazione). L’acido, essendo corrosivo, scava la lastra di metallo nei punti in cui è stata asportata la pellicola (catramina, anche questa una sostanza che noi non abbiamo sperimentato, perché difficile da utilizzare) precedentemente stesa sulla lastra per proteggerla dall’azione corrosiva dell’acido”. “L’effetto che abbiamo ottenuto con la tecnica dell’acquaforte ci ricorda quello dei disegni realizzati con il pennino intinto nella china su un foglio di carta leggermente inumidita”. La calcografia prevede sempre l’utilizzo di un torchio calcografico per la stampa, un attrezzo molto costoso; pertanto è impossibile eseguirla se si è sprovvisti di questo strumento!
_______________________________________________________________________________________
Un amico bisogna aiutarlo e non abbandonarlo. (Erika)
Il mio migliore amico per me è l’unico al mondo. (Chiarai)
Non bisogna lasciare gli amici che ti vogliono bene. (Giordana)
L’amicizia è importante. (Giulia)
Non si vede bene con gli occhi, ma col cuore. (Mirsela)
L’essenziale è invisibile agli occhi. (Alessandro C.)
A volte gli amici ci dicono una bugia, ma l’importante è ciò che ci dimostrano nella vita. (Alessandro B.)
Non si ascoltano le “rose”, ma le cose che “ascolti” le devi immaginare col cuore. (Rebecca)
La storia del Piccolo Principe mi ha fatto pensare agli altri.(Lorenzo)
Classe 2^B scuola Parini
28
Concorso musicale di Omegna Che soddisfazione!
Anche quest’anno le classi Quinte delle scuole Parini, Rodari (dirette dalla
maestra Alessia) e Dante (diretta dalla maestra Elena) si sono distinte per la loro
bravura in campo musicale salendo sul podio al primo posto.
Ecco cosa hanno scritto gli alunni di 5^A e 5^B della scuola Rodari:
“ Il 17 aprile abbiamo partecipato
al concorso musicale di Omegna
“Insieme per cantare,
suonare, danzare”. Abbiamo
ricevuto la votazione 100/100 e
siamo stati invitati a partecipare
alla giornata conclusiva di
domenica 22 aprile al teatro “La
Fabbrica” di Villadossola.
È stata un’esperienza emozionante che ci ha regalato grandi soddisfazioni.
Un grazie alla maestra Alessia che ci ha preparato con competenza e fantasia”.
…Un ringraziamento anche alla maestra Elena!
Il torneo di bocce della provincia
Il 19 aprile 2012 si è svolto il torneo di bocce a Gazzada al quale hanno partecipato
tutte le scuole della provincia di Varese.
La nostra squadra era formata da: Mattia,
Giulia, Jasmine, Filippo, Matilde e
Alessandro. Anche se non abbiamo vinto,
siamo contenti di aver partecipato perché
ci siamo impegnati molto. E’ stato molto
bello gareggiare con così tanti bambini.
Noi abbiamo fatto tanti punti soprattutto
nel gioco dei vasi.
Il gioco più difficile era quello delle buche
con cui abbiamo iniziato a giocare.
Nei tappeti non abbiamo realizzato tanti punti, perché non eravamo abituati ai tappeti
che rallentavano la boccia. Nel gioco dei birilli abbiamo colpito soprattutto il birillo dal
valore di 5 punti, ma anche quelli da un punto. Nella staffetta siamo arrivati secondi
solo per un punto, anche se ci siamo allenati poco. Alla premiazione hanno partecipato
anche il sindaco della città che ci ha ospitato.
In conclusione possiamo ribadire la nostra felicità per aver gareggiato e aver messo
tutto il nostro impegno nella gara. E’ stata una bella giornata.
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I “ bocciofili “ di 4^A e 4 ^B Rodari.
Un pomeriggio d’estate, poiché faceva tanto caldo, decisi di invitare le mie due migliori amiche. Appena arrivarono, andammo a giocare con la palla nel giardino incolto, di una casa abbandonata e in rovina, vicino a casa mia. Il giardino aveva pochi alberi ormai morti e pochi cespugli ormai secchi. Era un luogo che solo a
vederlo incuteva timore … BRRR CHE FIFA !!! Dopo aver giocato
un po’ sentimmo un rumore provenire dalla casa buia e scura che c’ era nel giardino. Dopo averci pensato un po’ dissi alle mie compagne che sarei entrata nella casa per vedere cosa stava succedendo. Le rassicurai che sarei tornata subito. Con un po’ di paura aprii la porta, della casa oscura, da dove proveniva il rumore e vidi … un grosso ragno nero come la pece, peloso, con dei grandi occhi rosso fuoco che si muoveva velocemente verso di me. Presa dal terrore lanciai un urlo spaventoso che fu sentito dalle mie amiche, che accorsero immediatamente in mio aiuto. Sara, che era la più coraggiosa di noi tre, senza pensarci due volte lo schiacciò con un piede. Che sollievo ! Dopo lo spavento uscimmo dalla casa e siccome era ormai tardi ritornammo a casa mia e cenammo insieme, raccontando ai miei genitori l’incontro terribile fatto nella vecchia casa abbandonata. Anna 4 A “Dante”
Era un afoso pomeriggio d’estate. Io e i miei due amici stavamo giocando nel cortile di una casa abbandonata. Ad un certo punto sentii un rumore provenire dall’abitazione in rovina. Entrai in una stanza e vidi una creatura gigantesca e pelosa con degli occhi rossi come il sangue. Urlai e richiusi la porta. Non avevo mai visto una creatura così orripilante. Chiamai i miei amici e dissi loro che dovevamo scoprire da dove veniva quella spaventosissima creatura e riportarla da dove era venuta. Andammo in una biblioteca per trovare la soluzione adatta a noi. Cercammo per un’ora ma non trovammo nulla. Eravamo proprio stanchi! Allora ci appoggiammo a una libreria e …ci ritrovammo dentro una stanza. Su un muro c’era una scritta:“La spada per uccidere il peloso ragno è su una montagna conficcata in una grande roccia”.Andammo sulla montagna indicata dal messaggio e trovammo la spada. Allora ritornammo nella casa abbandonata e entrammo nella stanza dove c’era il ragno,ma non era lì. Uscimmo dalla casa e trovammo la creatura in un angolo del giardino. Io presi la spada e colpii il ragno ma non gli successe nulla. Ad un tratto avemmo molta paura,però avevo capito che se noi avevamo paura il ragno diventava sempre più grande. Allora tutti in coro gridammo che non avevamo affatto paura di lui. Allora diventò piccolo, piccolo e io lo schiacciai. Finalmente era morto e con i miei amici ritornai a casa felice. Mattia 4 ^A “Dante”
Era un afoso e soffocante pomeriggio d’estate, io e due miei amici andammo a giocare nel giardino incolto di una casa abbandonata. Dopo un po’ sentimmo provenire dall’interno della casa alcuni cigolii. Uno dei miei amici, Alessio, entrò all’interno della casa e a quel punto vide un enorme ragno dagli occhi rosso fuoco, peloso e con denti affilati come sciabole; dai denti usciva del liquido verde che quando toccava il terreno lo corrodeva. Il regno stava correndo velocemente in direzione di Alessio. A quel punto Alessio diede un terribile urlo e i suoi amici, Angelica e Daniel, corsero in suo aiuto. Il ragno fece un balzo e catturò Alessio. Daniel e Angelica lo inseguirono, ma il ragno che andava più veloce, ebbe il tempo di nascondersi. Per sconfiggere il ragno servivano tre oggetti: uno scudo, una torcia e un’arma. I due amici si misero alla loro ricerca. Angelica trovò la torcia in un vecchio baule. Daniel invece riuscì a trovare un’armatura e una spada. Insieme cercarono il ragno e alla fine lo trovarono al piano di sopra che cercava di masticare Alessio. Daniel, riparandosi con lo scudo, lo uccise con la spada mentre Angelica lo immobilizzava con la luce. Insieme liberarono Alessio e se ne andarono felice di aver sconfitto il terribile ragno dalla verde bava corrosiva. Gabriel 4 “Dante”
Letizia C. 4 A “Dante”
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Divertiti a disegnare nei riquadri le immagini mancanti
UNA BAMBINA SPECIALE
In mezzo alla campagna c’era un piccolo paese. Il paese era in
cima ad una collina ed era formato da case gialle con i tetti
di un rosso mattone. Era molto piccolo e vi vivevano poche
persone.
Aveva molti alberi dove i bambini si arrampicavano e
giocavano a nascondino.
In una casa del paese viveva una bambina veramente
particolare. Era alta e magra, aveva gli occhi azzurri e il naso
piccolo, le orecchie piccole e le labbra sottili. Aveva una cosa
particolare: i capelli biondi e lunghi che brillavano come l’oro. La
sua idea fissa era andare a giocare a carte con la signora
Mimma.
Mimma era alta e mora, con gli occhi castani; il suo naso era
grande come le orecchie e la bocca carnosa. Si muoveva in modo
lento; la sua voce era bassa.
Per andare dalla vecchietta, però doveva attraversare la via
Scura. La via Scura era buia e tenebrosa, le case sembravano
morte e si sentiva puzza di pesce marcio. Malgrado questo,
comunque, la ragazzina era molto coraggiosa e così camminava
velocemente senza pensarci troppo e arrivava da Mimma sempre
puntuale: alle cinque del pomeriggio.
La casa di Mimma era molto grande: la cucina aveva un tavolo di
legno e tanti fornelli, il frigorifero era cosparso di calamite e
c’era anche il forno a microonde. Il bagno era piccolo con la
doccia alta e il lavandino liscio. La camera aveva due armadi e un
letto matrimoniale. In salone c’erano i divani con davanti la
televisione. In mezzo c’era un tavolino di vetro.
Mimma l’aspettava con un vassoio colmo di biscotti al centro del
salone. I biscotti erano al cioccolato con gocce di crema, molto
buoni con dello zucchero a velo. Erano profumati e morbidi.
Tra un biscotto e l’altro le due iniziavano a raccontarsi la
giornata, a raccontarsi i segreti, a ridere, a scherzare e a
giocare a carte
Sara 4^ B “Dante
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In compagnia di un buon libro
Titolo: Harry Potter e la Pietra Filosofale
Autore: Joanne K. Rowling Il libro di cui vi voglio parlare è divenuto famoso grazie al film omonimo che ha fatto emozionare grandi e piccini. Questo libro si chiama Harry Potter e la Pietra Filosofale ed è il primo di una lunga saga. Harry Potter ha dieci anni vive con i suoi zii, non conosce la verità sulla morte dei genitori e non sa neanche di essere un mago. Un giorno riceve una lettera dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts . Harry parte e tra nuovi amici, nuovi professori, scacchiere giganti e prove d’astuzia si ritrova davanti a Lord Voldemort …… Lascio al lettore la possibilità di scoprire quali incredibili avventure dovrà affronterà Harry.
Tommaso Braggion 5^Dante Autore: Geronimo Stilton.
Titolo: Appuntamento col …. Mistero.
Vi consiglio di leggere questo libro perché Geronimo farà una finta vacanza.
L’agente Zero Zero Kappa lo manda a Londra per risolvere il mistero del leone parlante. E’ una statua di
bronzo che quando uno si avvicina dice: ”Spostati babbeo!”. Ma c’è anche il cugino pasticcione che mette
sempre tutti nei guai: è per quello che si chiama Trappola! Poi fanno una gara di illusionismo.. beh…la fa
solo Trappola. Adesso però non vi racconto più niente se no non leggete più il libro.
Federica Ricci 2^ Dante
TITOLO :GUGLIELMO E MOBRUK
AUTORE : MINO MILANI
Due ragazzi di nome Guglielmo e Mabruk, sfuggiti ad una guerra, si incamminano verso un paesino di nomeSant’ Andrea. Per raggiungerlo dovranno affrontare diverse complicazioni e patire la fame. Nel loro viaggio incontreranno persone buone, gentili ma anche senza cuore. Dovranno anche …………………scopritelo voi leggendo subito il libro !!! A questo libro darei 10 !!!È un bellissimo libro che fa passare il tempo, ti diverte, ti rattrista e ti fa provare tante emozioni !!!
Classe 5^ Rodari
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Pierino urla: "Idraulico, idraulico il mio lavandino perde…". " Ah sì, … e chi vince?"
"Mamma, mamma ho una notizia bella e una brutta”. La mamma: "Dimmi prima quella bella”… -Ho preso 10!!! “E quella brutta?” -Non è vero.
Un pesce dice a un altro pesce: “Ehi, ti dico
un segreto, ma …. acqua in bocca!”
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Le nostre rifLessioni ….
”CoM’e’ PossiBiLe L’inteGrAZioni frA Le CULtUre”
” iL DisAGio Di sentirsi DiVersi”
Scuola Parini
Nel film “Azur e Asmar” le diversità sono molto considerate dal papà di
Azur… invece per la mamma-nutrice non contano: infatti lei ha sempre
diviso la “torta” in parti uguali.
Le difficoltà che Azur incontra è quando, arrivato in Maghreb, incontra
persone che parlano arabo e credono che gli occhi blu portino sfortuna.
Per questa diversità Azur viene rifiutato da tutti.
Il disagio di Asmar è, invece, quando trova a casa sua Azur: egli, nonostante
siano passati molti anni, pensa che è colpa del “fratello” se lui e la madre
erano stati scacciati dalla Francia e prova rancore nei suoi confronti. Ho
capito che, quando si è “diversi”, è molto difficile comunicare e capirsi, ma
se ci si conosce meglio, si riescono ad accettare le differenze che
contraddistinguono le persone. Elisa – classe 5^B
L’integrazione tra le culture è possibile attraverso i gesti, le emozioni, i
sentimenti e il “conoscersi” nel tempo, imparando lingue, culture, tradizioni
diverse dalla propria.
Vivere in un paese diverso dal proprio, può aiutare anche per imparare una
lingua. Quando sono arrivata in Italia, i miei compagni della Scuola Materna mi
hanno aiutata a parlare in lingua italiana e, a poco a poco, ho conosciuto le loro
tradizioni e culture.
Betsy – classe 5^A
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(Ricetta realizzata da Esha, Alì, Zeeshan, Manhail )
Ingredienti: farina integrale, acqua, un pizzico di sale, poco olio, crema
alla nocciola.
Dopo aver lavato bene la mani,
abbiamo impastato la farina
con un po’ d’ acqua e pizzico di sale.
Abbiamo aggiunto poco olio e impastato ancora .
Abbiamo formato una pallina .
Con il matterello abbiamo fatto
una sfoglia sottile e rotonda .
L’ abbiamo messa in una pentola ben calda
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e l’abbiamo fatta cuocere
bene da tutte e due le parti .
Il chapati è PRONTO !!!
Ancora caldo, abbiamo spalmato
il chapati con la crema alla nocciola.
L’ abbiamo offerto ai maestri, ma...i nostri
compagni non hanno saputo resistere !!!
TROPPO
BUONO!!
Bravo
Alì !!
BUONISSIMO !!
Ne voglio
anch’io !!
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Scuola Parini
Ricordo che i primi giorni di scuola mi sembrava strano preparare la cartella! Poi a distanza di qualche settimana mi ero abituata. Ripensando a quei momenti devo dire di sentirmi molto diversa, per i modi di fare, per come parlo. Infatti da piccola usavo le parole senza pensare al loro senso e ne inventavo delle nuove, naturalmente senza alcun significato. Sono sempre stata un po’ timida, ma ora mi esprimo di più. In terza arrivò la mia prima difficoltà, cioè lo studio. E’ stato difficile imparare a studiare, ora però lo so fare alla perfezione. Mi sento soddisfatta per aver portato a termine una missione: LA SCUOLA PRIMARIA. Tra poco non ci metterò più piede; mi mancheranno le mie maestre: quelle che ho dalla prima, quelle che sono andate in pensione, quelle che sono arrivate dopo. Vorrei ringraziarle tutte perché, con il loro aiuto ho imparato molte cose. Mi mancheranno i miei compagni che mi sono sempre stati accanto, per questo un ringraziamento va anche a loro. Mi mancherà questa scuola!
Chiara Praderio
I primi giorni di scuola piangevo e non volevo entrare in classe. Nei mesi successivi ho fatto amicizia con i compagni e mi sono affezionato alle maestre. In prima mi sembrava tutto difficile perché non conoscevo niente di questa realtà, in seconda iniziò a piacermi molto di più. Poi negli anni ho capito che la scuola è una struttura fondamentale per noi che dobbiamo diventare uomini e donne, e per riuscirci dobbiamo imparare molte cose e socializzare fra di noi. Con le maestre abbiamo fatto lavori e recite spettacolari. Quando passavo di classe in classe ero molto felice perché non vedevo l’ora di andare alle medie. Mi sento maturo e in fondo in fondo anche innamorato della scuola!
Andrea Costa
Ripensando ai miei primi giorni di scuola, mi vengono in mente la paura e la tensione di arrivare in un nuovo mondo a me sconosciuto, con compagni e maestre diverse. Con il trascorrere degli anni, tutti questi sentimenti sono lentamente spariti; credo di essere cambiato molto studiando la storia, la geografia, la matematica e scienze. Sono cresciuto d’età ma anche di “cervello”, e nel corso dei cinque anni di scuola sono anche migliorato a scrivere. Col passare degli anni i compagni aumentavano, e io avevo sempre più amici con cui giocare, andare in gita e “barattare” la merenda. La mia più grande difficoltà era disegnare, ancora adesso non sono bravissimo, ma almeno ho imparato a colorare!
Filippo Ruggiero
E’ suonata la campana. Inizia la lezione. Anche oggi, come tutti i giorni di scuola, da ormai cinque anni sono seduto in classe fra i miei compagni con le mie maestre. In questo lungo periodo ho imparato tanto e ho conosciuto nuovi amici, come Elidon: nato a Londra e arrivato in Italia due anni fa. Io, da bambino piccolo che ero, penso di essere cresciuto e di essere diventato bravo, gentile ed educato, come deve esserlo un bambino della mia età.
Matteo Lombardi
Il mio primo giorno di scuola è stato bellissimo, ero molto emozionato
perché avevo l’opportunità di imparare molte cose. Ricordo ancora
che la prima ora abbiamo conosciuto la maestra Cristina di
matematica, e poi la maestra Cinzia di italiano. Loro ci hanno accolto
calorosamente e si sono subito affezionate tanto a tutti noi. Da quei
giorni ad oggi sono cambiato molto, penso di essere cresciuto non
solo in altezza ma anche mentalmente. Un grazie alle nostre
insegnanti che ci hanno aiutato nello studio. Angelo Sgarriglia
Ciao a tutti i bambini, sono Michela, la bidella della scuola Parini, volevo solo dirvi che lavorare in questa scuola è una continua fonte di soddisfazione. Lavorare con i bambini, infatti, è bello e sono molto contenta di poterlo fare. In particolar modo ai bambini di 5^ vorrei dire che con tristezza vi vedo andar via, ora che avete finito il percorso delle elementari; vi penserò sempre con affetto anche se non dimenticherò la vostre marachelle. Vorrei anche dare un caloroso benvenuto a tutti i bambini che a settembre inizieranno questa lunga avventura, con un sorriso e una lacrimuccia. Vi abbraccio forte forte. Michela
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Grazie a quanti hanno collaborato alla realizzazione degli articoli del Giornallegro 2011-2012.