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1 Seminario dell'innovazione Ordine Ingegneri Catania 11/12/14

Seminario dell'innovazione Ordine Ingegneri Catania 11/12/14 0-15-Manutenzione delle... · Seminario dell'innovazione 11 Ordine Ingegneri Catania 11/12/14 si intende l’insieme degli:

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1 Seminario dell'innovazione

Ordine Ingegneri Catania 11/12/14

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Raccomandazione e incentivazione

dell’Aeeg

Obbligo giuridico del datore di lavoro

D.lgs 81/08

Norma CEI 0-15

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MANUTENZIONE

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Si definisce Cabina Elettrica MT/bt, un’area elettrica chiusa con apparecchiature e/o trasformatori in reti di distribuzione.

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Area elettrica chiusa Locale o luogo per l’esercizio di impianti o componenti elettrici il cui accesso è consentito esclusivamente a persone formate ed esperte, a persone formate ed istruite oppure a persone comuni sotto la sorveglianza di persone formate (persone esperte o istruite); l’accesso è consentito, ad esempio, mediante l’apertura di porte o rimozione di barriere (con l’uso di chiavi o di attrezzi) sulle quali siano chiaramente applicati segnali idonei di avvertimento.

Le sottostazioni prefabbricate sono definite come un assieme sottoposto alle prove di tipo comprendente un involucro contenente trasformatori, apparecchiatura di manovra a bassa tensione e ad alta tensione, connessioni nonché un’attrezzatura ausiliaria, per fornire energia a bassa tensione a partire da un sistema ad alta tensione o viceversa.

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In generale, una sottostazione prefabbricata comprende i seguenti componenti principali (funzioni): – involucro; – trasformatori di potenza; – apparecchiatura ad alta tensione e bassa tensione; – interconnessioni ad alta tensione e bassa tensione; – apparecchiatura e circuiti ausiliari.

Fonte CEP

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generatori, motori ed altre macchine rotanti; apparecchiature; trasformatori; convertitori; cavi; linee; condutture; batterie; condensatori; impianti di terra; costruzioni e recinzioni che fanno parte di un’area elettrica chiusa; apparecchiature di comando e di controllo di pertinenza.

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Nel nostro paese purtroppo la cultura della manutenzione non è stata mai molto presente già a partire dalle “vecchie” cabine a giorno individuabili nello scenario del sistema elettrico nazionale di ieri.

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La rapida evoluzione del sistema elettrico nazionale dovuta alla Generazione Distribuita e la conseguente evoluzione normativa ancora in atto, oggi più che mai evidenziano come gli impianti utilizzatori in MT influenzino negativamente la qualità del servizio elettrico; da una parte quindi una forte incentivazione da parte dell’Aeeg agli adeguamenti (A70, CEI 0-16 , DIDA…); dall’altra parte si sta registrando un forte interesse ad un rilancio della manutenzione delle cabine elettriche MT/bt .

9 Seminario dell'innovazione Ordine Ingegneri Catania 11/12/14

il datore di lavoro deve prendere le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione …;

Una cabina elettrica è anche un luogo di lavoro e come tale rientra nell’ambito di applicazione del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in accordo al quale:

a seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro … predispone le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto …;

il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le procedure di uso e manutenzione siano predisposte ed attuate tenendo conto delle disposizioni legislative vigenti, delle indicazioni contenute nei manuali di uso e manutenzione delle apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche.

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La Norma CEI 0-15 si applica alle cabine elettriche MT/BT dei clienti Utenti finali. Fornisce orientamenti sugli interventi necessari per mantenere le cabine elettriche in stato di sicurezza ed efficienza tali da prevenire guasti che potrebbero, in particolare, influire negativamente sulla qualità del servizio elettrico.

11 Seminario dell'innovazione Ordine Ingegneri Catania 11/12/14

si intende l’insieme degli: - interventi finalizzati a contenere il degrado normale d'uso nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell’impianto o la loro destinazione d'uso (manutenzione ordinaria); - interventi, con rinnovo e/o sostituzione di sue parti, che non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni, siano destinati a riportare l’impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio, richiedano in genere l’impiego di strumenti o attrezzi particolari, di uso non corrente (manutenzione straordinaria, es. adeguamento). Non rientrano negli interventi di manutenzione, quelli attinenti alla costruzione di nuove parti, di trasformazioni ed ampliamenti di impianti di cabine MT/BT, nonché tutte le manovre di esercizio e messa in sicurezza necessarie per poter eseguire gli interventi suddetti.

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Manutenzione preventiva: è finalizzata a ridurre la probabilità di guasto in un impianto e il degrado dei componenti; si sviluppa secondo scadenze prefissate o altri criteri predeterminati (in genere durante le fermate dell’impianto), il che può comportare la sostituzione di parti elettriche critiche, indipendentemente dal loro stato d’uso. Si distinguono: - Manutenzione programmata; - Manutenzione ciclica; - Manutenzione secondo (su) condizione; - Manutenzione predittiva (controllata).

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Manutenzione correttiva (detta anche a guasto): Si attua per riparare guasti o danni, dopo la rilevazione degli stessi, per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto; Si differenzia in: - Manutenzione d’urgenza (emergenza): eseguita immediatamente alla rilevazione

del guasto per evitare conseguenze altrimenti inaccettabili; - Manutenzione differita: ritardata in base a specifiche esigenze operative.

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Il datore di lavoro/committente ha responsabilità di scegliere l’impresa manutentrice che deve essere abilitata e possedere i requisiti indicati nel DM 37/08.

I lavori di manutenzione devono essere eseguiti dagli addetti alla manutenzione nel rispetto delle Norme CEI EN 50110-1 e CEI 11-27 in quanto rientrano tra i lavori elettrici. Con la nuova edizione della CEI 11-27 adesso si parla anche di URI Unità responsabile dell’impianto elettrico. Nelle grandi strutture produttive si intende un insieme di più persone ma può ridursi ad un’unica persona nelle piccole attività dove in pratica si identifica con il Datore di Lavoro o Proprietario dell’impianto. L’unica responsabilità che compete all’URI è quella di programmare la manutenzione dell’impianto per garantirne la sicurezza nel tempo. L’URI è responsabile dell’impianto nel funzionamento ordinario. Il Responsabile dell’impianto RI è responsabile della sicurezza dell’impianto durante un lavoro elettrico.

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Manutentore Soggetto fisico unico che ha la responsabilità complessiva della manutenzione; in particolare degli aspetti di sicurezza, tecnici e gestionali/amministrativi. Il manutentore può eseguire operazioni manutentive manuali e/o strumentali sugli impianti di cabine MT/BT. Deve possedere almeno i requisiti previsti per il Preposto ai Lavori (PL). Addetti alla manutenzione Persone alle dipendenze (o subordinate) del (al) manutentore che eseguono le operazioni manutentive, manuali e/o strumentali, degli impianti di cabine MT/BT. Gli addetti alla manutenzione che eseguono lavori elettrici devono possedere i requisiti previsti per le Persone Esperte (PES) o per le Persone Avvertite (PAV); gli addetti alla manutenzione che non eseguono lavori elettrici rientrano tra le Persone Comuni (PEC).

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L’impresa esegue solo gli interventi

pianificati, progettati e programmati dal

Responsabile dell’Impianto del

cliente/committente. Interviene a chiamata

per la manutenzione sotto guasto.

L’impresa pianifica, progetta, programma ed

esegue gli interventi necessari a garantire

l’esercizio della cabina conforme alla

normativa tecnica e di legge. Interviene

direttamente sotto guasto.

Diversamente dovrebbe ricevere le relative schede di manutenzione dal RI.

L’impresa manutentrice a seguito di contratto potrebbe anche essere identificata come Responsabile dell’impianto (RI) per cui ha la responsabilità di redigere le schede di manutenzione. Essa deve compilare una lista delle apparecchiature e dei componenti presenti in ciascuna cabina, stabilirne approssimativamente lo stato di degrado, stabilirne quindi le periodicità per la manutenzione; queste ultime possono essere più restrittive di quelle indicate nelle schede della presente Norma, se ritenuto appropriato.

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Se sussistano le condizioni di sicurezza fisica del

personale addetto alla manutenzione

Se sussistano anomalie tali da causare guasti gravi ed

imminenti

La Norma stabilisce che se l’impresa è anche RI deve stabilire approssimativamente lo stato di degrado della cabina, dei componenti e delle apparecchiature in essa contenuta. E’ consigliabile nel pianificare la manutenzione effettuare un controllo generale dell’impianto per valutarne lo stato di conservazione effettivo e…..

VERIFICARE

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Verifica efficienza serrature, blocchi e interblocchi; Presenza cartelli di pericolo, divieto, sicurezza; Presenza di barriere isolanti; Verifica dei gradi di protezione, delle distanze delle parti attive dalle barriere; Presenza della messa a terra delle schermature dei cavi MT; Integrità delle connessioni di terra; Assenza di materiali infiammabili; Verifica della temperature delle parti accessibili; Verifica pressione del gas SF6; Verifica temperatura olio trasformatore; Verifica posizionamento apparecchiature relativamente allo sfogo dei gas in caso di arco interno.

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È stata riscontrata una criticità

per la sicurezza degli

addetti?

sì STOP immediato

dell’impianto

È stata riscontrata

una anomalia tecnica grave?

no sì

Fermo programmato dell’impianto

Pianificazione della manutenzione

………………………… ………………………… .........................

Norma CEI EN 50110, art. 5.3.4: “Si devono tempestivamente eliminare i difetti che costituiscono un pericolo immediato o sconnettere senza ritardi le parti difettose impedendone la riconnessione.”

In seguito ai controlli preliminari effettuati sulla cabina ci si chiede:

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Una volta rimosse le criticità/anomalie classificate con priorità alta si può procedere con la pianificazione della manutenzione preventiva a programma avendo già reperito:

DOCUMENTI D’IMPIANTO

• schemi elettrici;

• planimetria cabina riportante la

disposizione dei componenti;

• piano delle tarature delle protezioni;

• ecc

MANUALI D’USO E MANUTENZIONE

• Interruttori MT;

• Quadri MT;

• Sezionatori combinati con fusibili;

• Protezioni;

• Gruppi elettrogeni;

• UPS;

• Gruppi di rifasamento;

• ecc

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In generale la frequenza degli interventi di manutenzione deve essere stabilita di volta in volta tenendo conto: delle modalità e gravosità del servizio e dello stato dell’impianto e dei componenti;

delle condizioni ambientali (es. penetrazione di acqua o corpi solidi, esposizione a temperature ambientali anormali _molto alte o molto basse_, esposizione ad irraggiamento solare diretto con presenza di raggi ultravioletti);

dell’esposizione a polluzione industriale elevata;

delle periodicità indicate dalla norma CEI 0-15 validate, ai fini dell’acquisizione del diritto ad accedere al godimento degli indennizzi automatici in caso del mancato rispetto degli standard di qualità del servizio.

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L’esito dei controlli deve essere verbalizzato a cura del datore di lavoro e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza. Gli Utenti MT che godono dei requisiti semplificati hanno l’obbligo di refertare su apposito registro costituito dalle schede. Anche la norma CEI EN 50110 prevede di registrare l’esito delle ispezioni. Il periodo di conservazione delle schede di manutenzione deve essere fissato nel contratto di appalto in accordo tra le parti sulla base di quanto stabilito per esempio in termini di garanzia di durata degli interventi di manutenzione; altrimenti, deve essere almeno pari alla periodicità maggiore prevista tra tutte quelle indicate nel pacchetto di schede manutentive afferenti all’impianto di cabina MT/BT considerato.

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Comprendono gli esami a vista, controlli manuali e strumentali e manovre atti ad accertare la corretta funzionalità di apparecchiature/componenti che fanno parte degli impianti elettrici. Comprendono altresì gli esami a vista e controlli atti ad accertare l’integrità delle parti non elettriche di cabine MT/BT e dei servizi funzionali a queste ultime.

Si evidenzia che nella presente Norma non sono riportati gli interventi di verifica prescritti da obblighi di legge (ad esempio le verifiche degli impianti di terra, PCB, ecc.).

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LISTA DI CONTROLLO

DOCUMENTI D’IMPIANTO

MANUALI D’USO E MANUTENZIONE

SCADENZIARIO INTERVENTI

ELEM

ENTI

OG

GET

TIV

I V

ALU

TAZI

ON

I

Costo delle interruzioni

(per perdite di produzione)

Complessità impianto

Obsolescenza impianto

Tempestività nella ripresa del servizio

Disponibilità di fonti alternative (G.E.)

SCHEDE OPERATIVE DI MANUTENZIONE SCHEDE CEI 0-15

REGISTRO INTERVENTI

METODI DI LAVORO E PROCEDURE DI SICUREZZA

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Lista di controllo generale preliminare Documenti d’impianto Manuali d’uso manutenzione delle

apparecchiature (costruttori) Schede operative di manutenzione Metodi di lavoro e procedure di sicurezza Gestione e verifica DPI/Attrezzi /Strumenti Scadenziario interventi Registro interventi

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Allegato A Schede di manutenzione cabine MT/BT

Le schede riportate nell Allegato A possono essere utilizzate in assenza di manuali di manutenzione dei costruttori delle apparecchiature individuate e/o in assenza di altre schede redatte a seguito del primo intervento manutentivo di cui all’art. 7 della presente Norma. Le schede riportate nel presente Allegato A sono indicative degli esami a vista e degli interventi minimi da eseguire sulle apparecchiature o componenti di cabine MT/BT sia sotto il profilo tecnico che temporale. Il presente Allegato A riguarda le schede di manutenzione relative alle voci omogenee sotto elencate di una cabina MT/BT: opere civili; apparecchiature MT; apparecchiature di trasformazione; apparecchiature di BT; cavi MT e BT; accessori di cabina; altre fonti di energia ed apparati funzionali alle cabine MT/BT.

Nelle pareti interne devono essere rimosse tracce di muffa e umidità. Le polveri dovute alla vernice e all’intonaco cadenti sono spesso il motivo predominante della sporcizia sugli isolatori. Verifica dello stato d’uso della vernice: intervenire scrostando la vernice eventualmente sollevata con una spatola. Ripitturare applicando una prima mano a spatola e la seconda a rullo, in modo da riportare la superficie come all’origine; utilizzare un rivestimento murale plastico rullato con effetto bucciato fine.

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Altra causa di sporcizia, spesso anche in quantità notevole è dovuta a escrementi di animali, piume di uccelli, paglia ed altro per la presenza di volatili, topi e serpenti. Ciò è causa di guasti transitori e permanenti per scariche sugli elementi in tensione o per danneggiamento dei cavi da parte dei roditori.

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Unitamente alle pulizie valutare la necessità di effettuare azioni di disinfestazione e/o derattizzazione conseguenti alla gravità del fenomeno.

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Unitamente alle pulizie valutare la necessità di effettuare azioni di disinfestazione e/o derattizzazione conseguenti alla gravità del fenomeno.

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Unitamente alle pulizie valutare la necessità di effettuare azioni di disinfestazione e/o derattizzazione conseguenti alla gravità del fenomeno.

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Unitamente alle pulizie valutare la necessità di effettuare azioni di disinfestazione e/o derattizzazione conseguenti alla gravità del fenomeno.

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Verificare che non vi siano all’interno della cabina apparecchiature/componenti che esulano dalla corretta conduzione della cabina elettrica e che potrebbero causare guasti.

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Intervenire scrostando la parte di calcestruzzo degradato. La ripresa deve essere fatta previo trattamento dell’eventuale scopertura del ferro, applicando idoneo materiale anticorrosione per il ferro e successiva copertura con cemento emaco; ripitturazione finale.

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Verifica della pittura o di eventuali fessurazioni dovute ad alterazione per gli sbalzi di temperatura stagionali, ripresa con materiale tipo plastico o impermeabilizzazione con guaina bituminosa ardesiata spessore mm 4.

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Fonte CEP

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Verificare lo stato di pulizia della canalina per l’uscita dell’acqua piovana

Verificare che non ci siano ostacoli che impediscano il corretto funzionamento degli aspiratori eolici. Verificarne la rotazione, eventualmente lubrificare.

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Verifica dell’integrità del tappo, sostituzione in caso di fessurazione dello stesso al fine di evitare infiltrazione d’acqua all’interno della boccola. In caso si rendesse necessario applicare i golfari per il sollevamento per esempio della copertura, seguire la procedura per la riapplicazione della corretta sigillatura.

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Verifica della guaina sigillante Interposta tra cabina e vasca;

intervenire in caso di infiltrazione d’acqua con schiuma poliuretanica e successiva finitura con malta cementizia.

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Verificare l’eventuale infiltrazione d’acqua causata dall’usura della sigillatura esterna dei fori passatubo. Nel caso in cui le infiltrazioni sia tali da provocare l’allagamento dei cunicoli è opportuno procedere ad un vero e proprio drenaggio esternamente alla cabina.

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Utilizzare i sistemi di passacavo qualora dati in dotazione alla cabina.

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Ripristinare la sigillatura con schiuma poliuretanica e successiva finitura con malta cementizia.

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Verificare l’integrità della guarnizione perimetrale, se eccessivamente secca applicare silicone per la sigillatura.

Verificare l’efficienza della serratura e applicare dell’olio lubrificante

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Verificare la perfetta registrazione delle cerniere in presenza di un non perfetto allineamento delle ante.

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Verificare lo stato di pulizia delle finestre e delle griglie di areazione. Verificare che non vi siano elementi di ostruzione delle aperture.

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Nel caso di formazione frequente di condensa all’interno del fabbricato e di conseguenza all’interno dei quadri MT protetti in aria con conseguenti guasti per scariche verso terra occorre: - Eliminare eventuale acqua presente nel basamento della cabina o nei cunicoli sottostanti i quadri e prendere provvedimenti tali da evitare il ripresentarsi del problema; - mantenere le griglie di areazione pulite in modo da non ostacolare l’areazione dei locali; - distanziare i quadri dalle pareti con l’eventuale interposizione di appositi pannelli ignifughi e termoisolanti; - sollevamento dei quadri attraverso pedane isolanti; - utilizzo di resistenze anticondensa con termostato e chiusura con tappi di fondo e sistema di passacavi

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- applicare sugli isolatori un grasso isolante a base siliconica fortemente idrorepellente per ridurre gli effetti dell’umidità; - sostituire bulloni e rondelle con altre In acciaio inox (la ruggine fa da shunt)

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Nel caso di esposizioni al salino (per gli impianti ubicati sulla costa), a polveri industriali o a emissioni fortemente ossidanti occorre: - ridurre l’eventuale tasso di umidità in quanto le suddette condizioni di inquinamento creano, soprattutto in presenza di condensa, un accorciamento delle linee di fuga ad onda degli isolatori, una riduzione del grado di isolamento e un aumento della resistenza di contatto negli organi di manovra;

- intensificare la periodicità della manutenzione e della pulizia;

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- pulire gli isolatori e i TV con acqua demineralizzata e sapone neutro, sciacquare e asciugare con stracci di cotone di colore bianco e per finire trattare con grasso siliconico (non usare alcool in quanto cristallizza la resina);

- in caso di forte inquinamento sostituire gli isolatori con altri la cui linea di fuga risultasse più pronunciata.

48 Seminario dell'innovazione

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In caso di temperature eccessive è possibile aumentare la superficie di ventilazione naturale o aggiungere dei sistemi di areazione opportunamente dimensionati.

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Verificare il fissaggio, la leggibilità e la completezza dei cartelli

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Verificarne l’intellegibilità.

Fonte CEP

Schema elettrico non più citato nella CEI 99-2.

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Verificare l’integrità dell’apparecchiatura; Verificare l’efficienza delle lampade; Eseguire la pulizia interna ed esterna dell’apparecchiatura; Provocare la mancanza di tensione di alimentazione normale e verificare l’accensione dell’illuminazione di sicurezza; Verificare i gruppi batteria e inverter

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Verificare l’integrità delle connessioni, la presenza di ossidazioni superficiali.

Controllare il serraggio dei bulloni

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Verificare il fissaggio e il dispositivo di sgancio dei fusibili La rispondenza della taglia all’ultimo progetto

Fonte CEP

Fusibile non inserito

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Verificare il dispositivo di sgancio dei fusibili

Fonte CEP

Simulazione sgancio fusibile

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Verificare il dispositivo di sgancio dei fusibili

Fusibile montato al contrario

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Verificare il dispositivo di sgancio dei fusibili Condizioni di installazioni non ottimali

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Esaminare a vista le parti attive e pulizia

Controllare l’integrità delle parti isolanti ed effettuare la pulizia delle stesse

Controllare e regolare le trasmissioni meccaniche.

Controllo generale e condizioni di installazione

Fonte CEP

Fonte CEP

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Pulizia di tutte le parti isolanti

Gli isolatori e il monoblocco rotante devono essere mantenuti puliti e integri per garantire le linee di fuga e il funzionamento dell’IMS. Qualora fossero danneggiati è necessario sostituirli rivolgendosi al costruttore

Pulizia e lubrificazione di tutti i meccanismi

Il meccanismo della scatola di comando deve essere mantenuto pulito perché non necessita di lubrificazione. Si consiglia di procedere almeno ogni tre mesi (in caso di ambiente ordinario) ad effettuare il controllo, la pulizia e la lubrificazione dei leverismi

Fonte CEP

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Controllo distanze dei contatti Controllo stato di usura dei contatti

funzionalità dei blocchi e interbl. elettrici e meccanici e manovre relative

Fonte CEP

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ingrassaggio contatti fissi e mobili con esclusione di quelli d'arco

In presenza di nero fumo è sufficiente ripulire i componenti con uno straccio pulito e asciutto. Nel caso in cui si presentino lievi ossidazioni e perlinature è sufficiente ripulire i contatti con carta abrasiva finissima. In caso di cave è necessario rivolgersi al costruttore per la sostituzione

Gli ugelli di soffio devono risultare perfettamente integri. Qualora si evidenzino rotture o deterioramento del foro è necessaria la sostituzione.

Fonte CEP

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inserzione delle lame di contatto IMS e ST

Controllo serraggio delle connessioni

Fonte CEP

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Nel caso in cui si provveda ad eliminare delle perlinature dai contatti, si consiglia di effettuare la misura della resistenza di contatto: se si rilevassero valori eccessivamente elevati rispetto a quelli previsti dal costruttore, provvedere alla sostituzione completa dell’IMS

Fonte CEP

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controllo dati di targa e tipo di liquido isolante

controllo rigidità dielettrica

Effettuare (attraverso la valvola di scarico posta sul fondo del cassone) prelievi periodici (circa un litro ogni 2-5 anni) di campioni d’olio da sottoporre ad analisi presso laboratorio per verificare la rigidità dielettrica dell’olio e rilevare tracce di umidità.

Nei trasformatori di tipo ermetico il processo di ossidazione dell’olio è trascurabile.

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controllo presenza dispositivi contro la dispersione liquido Vasca raccolta olio, Pozzetti…

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controllo livello liquido isolante

Verificare per i trasformatori con conservatore o con RIS il livello dell’olio e provvedere al reintegro, sino al livello stabilito. Perdite di olio possono essere indice di avvenute sovrappressioni interne.

La segnalazione dell’indicatore di livello deve corrispondere approssimativamente alla temperatura ambiente

Alcuni costruttori consigliano di controllare il livello dell’olio ogni mese.

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controllo livello liquido isolante

Verificare visivamente l’assenza di perdite di olio. Queste possono essere dovute al deterioramento delle guarnizioni o ad un loro errato posizionamento.

Nelle macchine con conservatore è possibile aggiungere olio per rabbocco. Per effettuare il rabbocco nelle macchine di tipo ermetico bisogna essere autorizzati dal costruttore in seguito a formazione.

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controllo stato dei sali essiccatori aria

Se esiste l’essiccatore d’aria, accertarsi che i fori per il passaggio dell’aria siano liberi e controllare che i sali igroscopici (silica gel) siano di colore arancione. Se sono di colore verde, significa che essi hanno già raccolto umidità e non assolvono più alla loro funzione di disidratanti dell’aria. Occorre togliere l’essiccatore e rigenerare i sali mettendoli in forno a 110°-150°C finché non siano ritornati di colore arancione.

Alcuni costruttori consigliano di controllare i sali ogni tre mesi.

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pulizia isolatori e controllo stato di conservazione

Controllare lo stato di conservazione degli isolatori (presenza di fessurazioni o rottura degli stessi), le condizioni di pulizia delle superficie nei casi in cui si renda necessario; procedere alla rimozione di incrostazioni facendo uso di solventi non tossici unitamente all’azione abrasiva di apposite retine di lana d’acciaio; completare l’operazione passando sulle superfici degli isolatori stracci assorbenti.

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pulizia isolatori e controllo stato di conservazione

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Nei casi di trasformatori con passanti MT a cono interno o esterno per terminali sconnettibili, verificare l’integrità dei cappucci isolanti e dopo aver sfilato gli stessi accertarsi che non vi siano punti caldi o presenza di microscariche (eventualmente presenti togliere le perlinature e le bruciature e applicare della vaselina).

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verifica intervento relé Buchholz

Verificare il funzionamento della protezione di Buchholz, in particolare dei galleggianti, dei circuiti ausiliari e l’apertura degli interruttori a monte e/o valle al raggiungimento dei prescritti livelli. Pulire regolarmente la finestra di ispezione posta su un fianco del relè che permette di visualizzare se sono sviluppati gas all’interno del trasformatore. Se ve ne sono bisogna osservare volume e colore; prelevarne un campione attraverso il rubinetto di sfiato ed analizzarlo.

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controllo indicatore temperatura , se presente

Verificare il termometro per il controllo della temperatura del trasformatore. Rilevare dall’apposito indice trascinato le massime temperature raggiunte dal trasformatore. Verificare il funzionamento, allarme e sgancio, dell’eventuale relè termico (termometro con contatti elettrici che potrebbero ossidarsi). La massima temperatura dell’olio a 1000 mt è 100°, per gli avvolgimenti 105°. Alcuni costruttori consigliano di controllare la massima temperatura raggiunta ogni mese.

Pulire regolarmente il quadrante e dopo anni di funzionamento controllare che all’interno del pozzetto non sia entrata acqua e sporcizia che potrebbero interferire con il corretto funzionamento del termometro.

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controllo posizione aste spinterometriche

controllo stato dei dispositivi meccanici per movimentazione TR ogni 5 anni

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Controllo serraggio bulloneria in special modo quella delle valvole e quella del blocco ruote per evitare lo spostamento del trasformatore

Controllo serraggio delle connessioni

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Pulizia, controllo radiatori, Eventualmente liberarli da accumuli di sporcizia che impediscano il flusso di aria: è possibile pulire Con uno spruzzo di acqua a bassa pressione.

Alcuni costruttori consigliano di pulire i radiatori ogni tre mesi. Controllare lo stato di conservazione della verniciatura del cassone e dei radiatori.

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Verificare il livello di rumorosità: Verificare il fissaggio di targhe e accessori e dei cavi di messa a terra;

Il rumore in condizioni di normale funzionamento dovrebbe presentare un livello costante anche al variare del carico, poiché dipende dalla sola magnetizzazione del nucleo ferromagnetico.

Le vibrazioni, se presenti, possono ricondursi a cedimenti delle connessioni interne. In questi casi sollecitare possibili approfondimenti con rilievi strumentali per verificare l’eventuale presenza di c.c fra le spire, allentamento pacco lamellare, ecc … Una frequenza di alimentazione anomala può portare la cassa e i radiatori in risonanza. Eventuali vibrazioni eccessive devono essere attenuate o eliminate con l’apposizione di tappeti in gomma sotto il trasformatore o manicotti in gomma smorzante (tipo giunti elastici).

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Eseguire per mezzo di termovision il controllo preventivo, verificando l’esistenza di punti caldi, specialmente quando il trasformatore è sfruttato altre il 70% della potenza nominale.

La presenza di punti caldi in prossimità degli isolatori può significare un allentamento della Connessione.

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controllo dati di targa

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pulizia generale da polvere e sporcizia Pulire gli avvolgimenti MT/bt da eventuali depositi di polvere, condensa, sporco ed eventuali corpi estranei con getti di aria compressa secca a bassa pressione e strofinacci asciutti

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controllo presenza ostruzioni nei canali di raffreddamento Pulire i canali di raffreddamento e ventilazione fra le bobine onde evitare il surriscaldamento durante il funzionamento; Usare getti di aria compressa secca a bassa pressione e strofinacci asciutti

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controllo serraggio bulloneria di fissaggio a pavimento Rispettando la coppia di serraggio relativa ai bulloni installati utilizzare chiave dinamometrica

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Controllare i serraggi del giogo e delle piastre di registro dei blocchetti di sospensione

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controllo serraggio bulloneria terminali MT/BT e delle Barrette delle prese di regolazione della tensione

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funzionamento eventuali ventilatori e centralina comandi Utilizzare un phon di aria calda per riscaldamento simulato termosonda

l'allarme della centralina a 135°C e lo sgancio a 145°C trafo classe F

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controllo collegamenti sonde di temperatura

controllo stato dei dispositivi meccanici per movimentazione TR

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esame a vista dello stato dell'intera struttura metallica

Fonte CEP

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presenza di corpi estranei all'interno del quadro

pulizia parti attive

Fonte CEP

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pulizia parti isolanti

particolare attenzione va posta agli isolatori a sostegno delle barrature.

Le tracce di scariche elettriche sugli isolatori (tracking) possono essere eliminate con leggera abrasione e pulizia con liquidi detergenti. Se l’eliminazione delle scariche mette in evidenza dei “solchi”, in particolar modo sugli isolatori non in porcellana, è consigliabile la sostituzione completa del componente.

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controllo serraggio della bulloneria controllo aperture per passaggio cavi e tamponature

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pulizia cinematismi, lubrificazione

controllo blocchi e interblocchi

Fonte CEP

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controllo illuminazione interna, resistenza anticondensa, segnalatori presenza/assenza tensione

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intelleggibilità e completezza targhe per sequenza manovre

pulizia e serraggio morsettiere controllo collegamenti ausiliari

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funzionalità delle parti estraibili

funzionalità degli otturatori

Fonte CEP

Fonte ABB

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•Esame a vista dell’intera struttura

•Verifica presenza di corpi estranei all’interno del quadro

•Pulizia parti isolanti e parti attive

•Controllo serraggio della bulloneria meccanica

•Controllo serraggio della bulloneria elettrica

•Controllo aperture per passaggio cavi e tamponature

•Pulizia cinematismi e verifica del corretto funzionamento

degli organi di manovra

•Controllo blocchi e interblocchi

•Pulizia e serraggio morsettiere

•Intellegibilità e completezza targhe

•Funzionalità delle parti estraibili

•Funzionalità degli otturatori

Fonte ABB

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presenza di corpi estranei all'interno del quadro

Sperando che non sia troppo tardi …

Controllare tamponature per passaggio cavi per evitare ingresso animali

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Controllo serraggio della bulloneria meccanica e

Controllo serraggio della bulloneria elettrica

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Verifica del corretto funzionamento degli organi di manovra

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100

Controlli blocchi e interblocchi

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101

Pulizia e serraggio morsettiere

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102

Funzionalità delle parti estraibili

Funzionalità degli otturatori

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103

Fonte ABB

Per gli interruttori BT consultare i manuali dei costruttori

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Attenzione che l’IVOR ha un potere di interruzione basso.

Fonte ABB

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• controllo generale e condizioni di installazione • controllo integrità parti isolanti • pulizia di tutte le parti isolanti • prelievo olio per verifica caratteristiche e rigidità

dielettrica, se necessario • controllo usura dei contatti principali e camere

interruzione • pulizia e lubrificazione dei meccanismi di comando • regolazione del meccanismo di comando, se necessario • verifica tensioni ausiliarie e funzionamento (bobina

apertura – bobina chiusura – motore, ecc.) • funzionalità relé diretto • verifica tempi di apertura e chiusura, ad esempio con

oscilloscopio • controllo codoli fissi ingresso e uscita

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106 Seminario dell'innovazione

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• Un indicatore di livello sulla parte frontale del polo rende agevole il ripristino della corretta quantità di olio nel polo.

• Quando l’olio è nero occorre non solo cambiare l’olio ma anche procedere con lo smontaggio del polo, verifica dei cilindri interni, delle camere di estinzione arco; sostituire tutte le guarnizioni.

• Prova di isolamento a frequenza industriale per 1 minuto, verifica della velocità di apertura e chiusura.

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•Controllo generale e installazione •Controllo integrità parti isolanti •Pulizia parti isolanti •Pulizia e lubrificazione meccanismi di comando •Regolazione del comando •Verifica tempi di apertura e chiusura •Verifica funzionamento elettrico •Verifica tensioni ausiliari •verifica funzionalità relé diretto da TA integrati, impostazione regolazioni •verifica funzionalità relé indiretto, impostazione regolazioni

Fonte ABB

Fonte ABB

Fonte CEP-MVA

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•Controllo generale e installazione •Controllo integrità parti isolanti •Pulizia parti isolanti •Pulizia e lubrificazione meccanismi di comando •Regolazione del comando •Verifica tempi di apertura e chiusura •Verifica funzionamento elettrico •Verifica tensioni ausiliari •verifica funzionalità relé diretto da TA integrati, impostazione regolazioni •verifica funzionalità relé indiretto, impostazione regolazioni •controlli per SF6 Allo stato puro l’SF6 è un gas inodore, incolore, non tossico, la sua presenza in piccole quantità è immediatamente rilevabile a causa del suo odore acre e sgradevole. In questo caso, il locale deve essere ventilato prima dell’ingresso delle persone.

Fonte ABB

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pulizia funzionalità e azionamento meccanico tiranteria integrità involucro bobina controllo dispositivo di intervento e regolazione corretto serraggio delle connessioni

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- cartucce olio, gasolio, filtri aria, livello combustibile, acqua e lubrificante del motore primo - efficienza di interruttori, fusibili, commutatore rete e gruppo controllo tensione c.c. degli ausiliari del quadro comando

Fonte Wilson

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- pulizia del radiatore del generatore - prova di funzionamento a vuoto, a carico e in parallelo, verifica tensioni - verifica dei silenziatori, degli scarichi e rumorosità - funzionalità dei pulsanti di arresto - controllo serraggio delle connessioni delle parti attive - ingrassaggio cuscinetti dell'alternatore, controllo

giunto elastico - stato di carica e livello elettrolito delle batterie per il motorino di avviamento

Fonte Wilson

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Eseguire il controllo visivo esterno per verificare l’integrità dell’apparecchiatura

Eliminare la polvere dai condensatori e dalle resistenze di scarica

Verificare lo stato dei collegamenti elettrici, degli isolatori e dei morsetti

Verificare che ci sia il cartello di avvertimento del tempo di scarica.

113 Seminario dell'innovazione

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Eseguire la pulizia da polveri, residui inquinanti, scariche e contaminazione salina. Rifare terminali che presentino isolatori in porcellana rotti o con campane termorestringenti screpolate e/o usurate da scariche o inquinamento.

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Eseguire la pulizia da polveri, residui inquinanti, scariche e contaminazione salina. Rifare terminali che presentino isolatori in porcellana rotti o con campane termorestringenti screpolate e/o usurate da scariche o inquinamento.

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In condizioni di forte inquinamento sostituire i terminali lisci mediante l’inserimento di campane termorestringenti.

Eseguire eventuale prova con rigidimetro.

La campana non deve essere rivolta verso il basso

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Fonte CEP

Si effettua applicando una tensione atta a far circolare una corrente non inferiore a 20 A e verificando che il rapporto tra la tensione applicata (espressa in Volt) e la corrente effettiva misurata (espressa in Ampere) non sia maggiore di 0,05 Ohm.

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Prodotti da utilizzare per la pulizia delle apparecchiature MT quando non diversamente specificato nei manuali di manutenzione

SGRASSAGIO E PULIZIA LUBRIFICAZIONE E

TRATTAMENTO ANTIOSSIDANTE TRATTAMENTO SUPERFICIALE

ANTISCARICA

Parti metalliche e cinematismi meccanici

Brasatura manuale con impiego di spazzole metalliche e tela smeriglio, sgrassaggio con impiego di solventi

non aggressivi

LPS2 lubrificante industriale, LPS3 antiossidante o prodotti simili. Olio

MOBIL DTE 13 ISO 32 o prodotti corrispondenti

Contatti elettrici Abrasivatura, solo in caso di

perlinature e per rimuovere tracce di bruciature. Solventi non aggressivi.

Vaselina bianca neutra

Parti isolanti Acqua demineralizzata e sapone

neutro, sciacquatura e asciugatura con stracci di cotone di colore bianco

Sia per isolanti in porcellana che resina: grasso siliconico dielettrico tipo G-687 della G.E. dato a velo in

tutte le superfici

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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Mancanza di manutenzione o mancanza di cultura elettrica

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