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pagina 1 di 21 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Trento quale giudice monocratico, nella persona della dr.ssa Adriana De Tommaso ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile iscritta al n. 3644/2013 r.g. promossa con citazione notificata il 19/9/2013 e vertente TRA Collini Piergiorgio in proprio e quale legale rappr. della Collini Gestioni s.r.l., corrente in Pinzolo (TN), rappr. e dif. dall’avv. I. Giovanazzi per delega a margine della citazione ed elett. dom. in Trento presso la stesso; attore CONTRO Ricci Luca, in proprio e nella spesa qualità di amministratore di amministratore della R.T.A. Hotel Posta di Madonna di Campiglio rappr. e dif. dall’avv. A. Donati per delega in calce alla comparsa e Firmato Da: DE TOMMASO ADRIANA Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: be1cc Sentenza n. 115/2016 pubbl. il 04/02/2016 RG n. 3644/2013 Repert. n. 292/2016 del 04/02/2016

Sentenza n. 115/2016 pubbl. il 04/02/2016 RG n. 3644/2013 ... · SENTENZA nella causa civile iscritta al n. 3644/2013 r.g. promossa con citazione notificata il 19/9/2013 e vertente

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REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale di Trento quale giudice monocratico, nella persona

della dr.ssa Adriana De Tommaso ha pronunciato la seguente

SENTENZA

nella causa civile iscritta al n. 3644/2013 r.g. promossa con

citazione notificata il 19/9/2013 e vertente

TRA

Collini Piergiorgio in proprio e quale legale rappr. della Collini

Gestioni s.r.l., corrente in Pinzolo (TN), rappr. e dif. dall’avv. I.

Giovanazzi per delega a margine della citazione ed elett. dom. in

Trento presso la stesso;

attore

CONTRO

Ricci Luca, in proprio e nella spesa qualità di amministratore di

amministratore della R.T.A. Hotel Posta di Madonna di Campiglio

rappr. e dif. dall’avv. A. Donati per delega in calce alla comparsa e

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dall’avv. G. Dies per procura in atti e presso di lo stesso dom. in

Trento;

convenuti

avente ad oggetto: risarcimento danni; amministrazione

multiproprietà

sulle conclusioni di cui al verbale di udienza dell’8/10/2015

FATTO E DIRITTO

Piergiorgio Collini in proprio e quale legale rappresentante

della Collini Gestioni s.r.l. ha citato in giudizio Luca Ricci per

sentirlo condannare al risarcimento dei danni patiti, sia dal Collini

personalmente che dalla società dallo stesso rappresentata, a causa

di comportamenti illeciti di Luca Ricci. Premesso di avere assunto,

come Collini Gestioni s.r.l., la gestione della R.T.A. (residenza

turistico alberghiera) Hotel Posta a Madonna di Campiglio, in forza

di provvedimento del tribunale fallimentare di Brescia a seguito del

fallimento del precedente gestore, società Il Bagaglino s.r.l., espone

l’attore che dal 2011 il Ricci si è arrogato illegittimamente poteri

gestori e di amministrazione della R.T.A. ostacolando l’attività di

gestione, ed invocando, quale fonte di legittimazione, la sua nomina

ad amministratore nell’assemblea del 3 luglio 2011 e a fondamento

della sua azione l’atto di revoca della gestione alla società Collini

del 5 aprile 2013, quando invece la nomina del 3 luglio 2011 non

era avvenuta in seno all’assemblea generale dei mono e multi-

proprietari della R.T.A., ed era quindi invalido e inefficace anche

l’atto di revoca, non trovando applicazione, nell’ambito della

R.T.A., le norme sull’amministrazione condominiale.

Parte attrice addebita quindi a Luca Ricci di aver diffuso

informazioni non veritiere circa la presunta cessazione dell’attività

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di gestione della R.T.A. da parte della Collini Gestioni, che avrebbe

determinato un vistoso calo nelle prenotazioni dei periodi di

vacanza presso la struttura inducendo in errore la clientela e

impedendo lo sfruttamento dei periodi a disposizione del gestore,

con conseguente grave pregiudizio economico per la società.

Lamenta parte attrice anche un danno non patrimoniale patito dalla

società, come danno all’immagine, per essere stata svilita

l’immagine commerciale della Collini Gestioni s.r.l. sia presso i

multiproprietari che presso molti soggetti terzi, clienti, enti, autorità

di pubblica sicurezza ed altro, avendo Ricci rilasciato informazioni

non veritiere sul mancato o errato assolvimento, da parte della

società, degli obblighi di gestione sulla stessa gravanti, assunti del

tutto infondati perché invece Collini aveva rilevato una struttura

fatiscente e l’aveva riqualificata, ed inoltre molte delle contestazioni

di Ricci si sostanziavano in calunnie e diffamazioni (indebito e

fraudolento trattenimento dei buoni reddito, mancato impiego dei

fondi per la riqualificazione). Oltre al danno patrimoniale e non

patrimoniale patito dalla società, Collini Piergiorgio allega di aver

subito personalmente un danno non patrimoniale perché oggetto di

una vera e propria campagna denigratoria da parte del convenuto

che in più occasioni lo aveva accusato coram populo di condurre

l’attività imprenditoriale illecitamente e con mancanza di

professionalità, ledendo così la sua reputazione e anche la sua

salute, per avere egli riportato un infarto al miocardio nel 2012,

chiaramente riconducibile allo stress causatogli dai ripetuti violenti

e ingiusti attacchi alla sua immagine e alla sua onorabilità dal

convenuto.

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Parte attrice ha quindi chiesto accertarsi che Luca Ricci non è

il gestore/amministratore della R.T.A. hotel Posta di Madonna di

Campiglio e in subordine, ove ritenuta tale qualifica in capo a Ricci,

secondo le norme artt. 1106 e/o 1129 c.c., che sia accertato che nel

2003 i mono e multi proprietari della R.T.A. hanno affidato la

gestione della stessa R.T.A. alla società Collini Gestioni s.r.l. in

virtù di valido e tuttora efficace titolo contrattuale. Inoltre ha chiesto

accertarsi la nullità/illegittimità/inefficacia dell’atto di revoca del 5

aprile 2013 inviato dal Rizzi alla società Collini gestioni s.r.l. e la

condanna di Ricci a titolo di risarcimento del danno patrimoniale e

non patrimoniale a favore della Collini Gestioni s.r.l., per l’importo

di € 150.000,00, o per quello diverso di giustizia,. e in favore di

Collini Piergiorgio personalmente per l’importo di € 50.000,00 o per

quello diverso di giustizia.

Ricci Luca, costituitosi in giudizio sia in proprio che nella

spesa veste di amministratore della R.T.A. ha resistito alle domande

chiedendone il rigetto. Premesso che il precedente amministratore

Piergiorgio Collini, nell’assemblea straordinaria dei proprietari del

27/10/2007 aveva proposto di affidare la gestione alla Collini

Gestioni s.r.l. per la durata di anni sei, impegnandosi ad effettuare i

lavori per la regolarizzazione della situazione normativa e la

sistemazione della struttura, come da capitolato per € 924.270,00,

trattenendo per sei anni i cd. buoni reddito spettanti al multi o mono

proprietario in caso di locazione dell’appartamento, e che la

proposta era stata accettata, il convenuto ha allegato che a seguito

della sua nomina ad amministratore dal 10/10/2011 in forza di

delibera assembleare aveva rilevato inadempienze della gestione

con carenze alla sicurezza dell’immobile e mancato rispetto di

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prescrizioni tecniche inderogabili e che poiché la Collini Gestioni

s.r.l era rimasta inerte, nonostante la messa in mora rivolta, la stessa

era stata sollevata dall’incarico con lettera di revoca del 5/4/2013

con intimazione alla consegna dei locali; data la renitenza della

Collini Gestioni a provvedere alla riconsegna era stata convocata

l’assemblea generale dei mono e multi proprietari per il 16/6/2013 e

nel corso della riunione era stata ratificata la nomina di Ricci ad

amministratore e allo stesso conferiti i poteri di nominare un nuovo

gestore in luogo della Collini Gestioni s.r.l. ormai decaduta. Ciò

nonostante la stessa persisteva a conservare la gestione della R.T.A.

e ad incassare le somme ricavate dalle affittanze senza valido titolo.

In merito alle domande risarcitorie avanzate da parte attrice, il

convenuto ha asserito che tutte le comunicazioni e diffide inviate

erano pienamente legittime e non potevano essere qualificate come

danno ingiusto.

Parte convenuta ha quindi concluso chiedendo, oltre che il

rigetto delle domande attrice, in via riconvenzionale, previo

accertamento dell’inadempimento della Collini Gestioni s.r.l., al

mandato conferitogli, la condanna al risarcimento del danno da

liquidare in corso di causa e, previo accertamento della cessazione

del mandato gestionale di Collini Gestioni dalla data di revoca o in

subordine dalla scadenza naturale del 29/10/2013, o ancora in

subordine dalla data da accertarsi, la condanna di Collini Gestioni

s.r.l. alla consegna e rilascio all’amministratore di R.T.A,. Hotel

Posta dell’omonimo complesso immobiliare attraverso la dazione

delle chiavi tutte del medesimo, di ogni sua pertinenza e si tutta la

documentazione concernente la gestione dello stesso, oltre alla

condanna della società alla restituzione dei ricavi percepiti senza

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titolo dalla gestione della R,.T.A. Hotel Posta dopo la cessazione del

mandato e al risarcimento del danno per il ritardo nella riconsegna

dell’immobile e da determinare secondo equità; Ricci in proprio ha

chiesto la condanna della società attrice al risarcimento del danno

liquidato nella somma non inferiore ad € 35.000,00 o la diversa di

giustizia e la condanna degli attori al risarcimento del danno per lite

temeraria.

Parte attrice ha chiesto il rigetto delle domande di parte

convenuta.

Come emerge dalla narrativa degli atti introduttivi e dalle

altre difese delle parti, la questione alla base della vertenza è

costituita dalla contesa della gestione della R.T.A. Hotel Posta di

Madonna di Campiglio, tra la Collini Gestioni s.r.l. e Luca Ricci.

Le residenze turistico alberghiere sono annoverate, dall’art. 5

della l. provinciale di Trento n. 7/2002, tra gli esercizi alberghieri,

definiti dall’art. 2 come esercizi recettivi a gestione unitaria dotati di

almeno 7 unità abitative e organizzati per prestare al pubblico, verso

corrispettivo di un prezzo, servizio di alloggio nelle unità abitative e

servizio di prima colazione nonché eventuali servizi di

somministrazione di alimenti e bevande e altri servizi accessori.

L’art. 5 della l. p. 7/2002 definisce specificamente le residenze

turistico alberghiere gli esercizi alberghieri che forniscono alloggio

agli ospiti in unità abitative dotate di servizio autonomo di cucina

ovvero in unità abitative dotate di servizio autonomo di cucina per

una quota minima del 70% dei posti letto.

E’ quindi la legge provinciale a prevedere la gestione unitaria

anche nell’ambito di tale specifica forma di esercizio alberghiero,

qual è la R.T.A. Hotel Posta di Madonna di Campiglio. La figura

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del gestore è d’altronde considerata anche nel regolamento della

R.T.A. Hotel Posta laddove l’art. 5 stabilisce che alle unità non può

essere data una destinazione d’uso diversa da quella turistico-

alberghiera che è e deve essere esercitata, nell’intero complesso, da

un unico gestore.

L’Hotel Posta era stato preso in locazione dalla società Il

Bagaglino in forza di contratto di locazione alberghiera del

2/6/1987. A seguito del fallimento della società conduttrice la

gestione venne assunta dalla Collini Gestioni s.r.l., al cui legale

rappresentante Collini Piergiorgio erano state consegnate le chiavi

della struttura come da provvedimento del tribunale di Brescia del

20 novembre 2003 (il 3/12/2003 veniva presentata la denuncia

d’inizio dell’attività dell’esercizio alberghiero di tipo Residenza

Turistico Alberghiera con somministrazione aperta al pubblico).

In sede di assemblea straordinaria dei proprietari della R.T.A.

Hotel Posta ivi tenutasi il 28/10/2007, Piergiorgio Collini,

amministratore, propose di affidare il compito di gestore alla Collini

Gestioni per sei anni, impegnandosi ad effettuare i lavori per

regolarizzare la situazione normativa e alla sistemazione della

struttura anticipando se necessario le spese per gli interventi più

urgenti, descritti nell’allegato 3 del verbale della riunione.

L’assemblea approvò tale proposta; conseguentemente la veste di

gestore della struttura alberghiera continuava ad essere della Collini

Gestioni s.r.l..

Tanto premesso, va disattesa la pretesa della parte attrice circa

una durata trentennale della funzione di gestore in capo alla società,

non risultando pertinente il richiamo alla durata trentennale del

contratto di locazione del 2/6/1987, di cui sopra, atteso che Collini

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Gestioni s.r.l. non risulta subentrata in detto rapporto di locazione,

che si era anzi sciolto con il fallimento de Il Bagaglino s.r.l.; altro è

la detenzione relativa alla locazione dell’Hotel, altro la detenzione

connessa al mandato gestorio, che la Collini Gestioni si era vista

confermare all’esito della richiamata assemblea dei proprietari del

28/10/2007, che determinava la durata dell’incarico in sei anni. Il

periodo è ormai scaduto e dunque Collini Gestioni s.r.l. non è più

gestore della R.T.A., potendo essere al più ipotizzata la permanenza

in carica ai soli fini della gestione ordinaria sotto forma di proroga

sino alla nomina di un nuovo gestore. La materia del contratto di

affitto esula totalmente dal thema decidendi.

Le imputazioni di inadempimento mosse dal convenuto

all’operato della Collini Gestioni s.r.l., con richiesta altresì di

rendimento del conto dei buoni reddito dalla stessa trattenuto e la

pretesa di ottenere in riconsegna la struttura previo accertamento del

grave inadempimento o comunque della cessazione del mandato, si

fondano sulla nomina ad amministratore in forza della delibera

assembleare del 3/7/2011 e sulla delibera assunta in sede di riunione

straordinaria del 13/10/2012 dei monoproprietari e dei delegati dei

multiproprietari della R.T.A., nella parte in cui lo stesso era stato

autorizzato a rinnovare la cessazione della gestione alla Collini

Gestione s.r.l. possibilmente prevedendo che per il corretto

passaggio di consegne vi sia una pre consegna dei documenti di

gestione almeno tre mesi prima rispetto alla data di scadenza

fissata al 27 ottobre 2013, oltre che alla delibera dell’assemblea

generale e plenaria dei mono-proprietari e multi-proprietari del

16/6/2013, quando era stata ratificata la sua nomina ad

amministratore e conferito a lui il potere di nominare un nuovo

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gestore della R.T.A. Hotel Posta in luogo di Collini Gestioni s.r.l.;

del resto prima ancora di tale delibera lo stesso Ricci, quale

amministratore, aveva già con raccomandata del 5/4/2013 revocato

il mandato di gestore alla società intimando l’immediata consegna

dei locali.

Va osservato che nel regolamento della R.T.A. non si fa

menzione della figura dell’amministratore quale prevista in materia

di condominio dal codice civile, e del resto la R.T.A., per la

specifica destinazione, presenta caratteristiche peculiari che la fanno

divergere da un mero condominio di edifici; l’attività di

amministrazione viene svolta in buona parte, in siffatte strutture, dal

gestore, e invero nel regolamento della R.T.A. Hotel Posta si fa

riferimento al gestore quale soggetto tenuto all’esecuzione delle

riparazioni di piccola manutenzione del fabbricato come alle spese

di conservazione e di ordinaria manutenzione dei mobili che

arredano le unità, ed ancora allo stesso gestore il regolamento si

riferisce nell’attribuirgli il potere di eseguire direttamente gli

interventi richiesti per il mantenimento del complesso in buono stato

locativo ed idoneo all’esercizio dell’attività in esso svolta,

addebitandone il relativo costo alla proprietà, contro presentazione

della documentazione di spesa. Oltre alla figura del gestore il

regolamento prevede la figura del delegato: secondo l’art. 8 i

partecipanti alla comunione di ciascuna unità nominano un loro

rappresentante, scelto anche tra i non proprietari, e tutti i

rappresentanti, a loro volta, nominano un loro delegato il quale cura

i rapporti con il gestore; è a tale delegato, infatti, che il gestore

presenta la documentazione di spesa, ed è il delegato che, a norma

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dell’art. 11 del regolamento, suddivide l’ammontare delle spese e di

altri eventuali costi tra le varie comunioni curandone l’incasso.

Il ruolo di amministratore attribuito a Luca Ricci nelle

summenzionata delibera del 3/7/2011, atteso anche il tipo di

assemblea in cui la delibera venne assunta, assemblea dei

rappresentanti delle unità immobiliari (che secondo l’art. 8 co. 2 del

regolamento nominano un loro delegato il quale cura i rapporti con

il gestore), si riconduce quindi, al di là dei termini impiegati, alla

qualifica di delegato di cui all’art. 8 del regolamento, e sono

pertanto superate le obiezioni tutte mosse da parte attrice in merito

all’inammissibilità della figura dell’amministratore nell’ambito

della R.T.A. (e del resto lo stesso Collini Piergiorgio aveva rivestito

lo stesso ruolo denominato di “amministratore” fino a quel

momento).

Parte attrice ha contestato la validità di tutte le delibere, a

partire da quella di nomina di Ricci Luca quale amministratore,

perché alcuni rappresentanti degli appartamenti che avevano ivi

espresso il loro voto non avevano a loro volta il potere di assumere

questa decisione perché designati a rappresentare le singole unità in

base a delibere radicalmente nulle siccome assunte senza il

consenso della maggioranza dei proprietari dei singoli appartamenti.

Ha esposto che per essere valide le delibere avrebbero dovuto essere

assunte in seno ad assemblea regolarmente costituita ai sensi delle

disposizioni contenute nel regolamento e statuto del consorzio

Bagaglino Madonna di Campiglio (costituito tra i proprietari della

residenza turistico alberghiera Hotel Posta, di cui fanno

obbligatoriamente parte tutti i proprietari dell’immobile e loro

successori e aventi causa), regolamento di cui vanno in particolare

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vanno richiamati gli art. 17 18. Sostiene ancora parte attrice che

sarebbero state invalide anche le delibere assunte in seno alle

singole comunioni, per la nomina del rappresentante comune, anche

applicando la disciplina del codice civile sulla validità delle

deliberazioni dell’assemblea del condominio, anziché quella dello

statuto del consorzio, richiamando lo schema sub doc. 30, e ciò in

quanto assunte in mancanza del minimo numero di presenti;

sostiene altresì, con riferimento anche alle delibere assunte nelle

assemblee dei proprietari del 13/10/2012 e del 16/6/2013, che le

stesse sarebbero state invalidamente assunte perché ivi presenti solo

alcuni dei delegati di appartamento nominati ai sensi dell’art. 8 del

regolamento e per essere state inviate le convocazioni solo ad alcuni

dei multiproprietari e non a tutti (tanto che quelli partecipanti alle

riunioni indette dal Ricci sarebbero solo il 9,680% della proprietà

totale della R.T.A.).

Tali obiezioni non risultano concludenti a fini di causa, non

essendo questa la sede propria per delibare la validità delle delibere

delle assemblee dei mono e multi proprietari della R.T.A. e neppure

di quelle dei diversi proprietari delle singole unità.

Ed invero, inquadrandosi il rapporto tra gestore - Collini Gestioni

s.r.l. - e Ricci, all’indomani della nomina di questi e soprattutto

della sua conferma in sede delle successive assemblee dei mono e

multiproprietari della R.T.A., quale un rapporto tra il mandatario

(gestore) e il rappresentante dei mandanti (l’amministratore quale

rappresentante dei proprietari secondo la maggioranza espressasi

nelle assemblee), era sufficiente l’esibizione del deliberato

assembleare da parte del secondo nei confronti del primo a valere

quale giustificazione del potere rappresentativo (così come prevede

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l’art. 1393 c.c., a norma del quale il terzo che contragga con il

rappresentante può sempre esigere che questi giustifichi i suoi poteri

e se la rappresentanza risulta da atto scritto, che gliene dia una copia

da lui firmata). Le delibere in esame non risultano essere state

annullate a seguito di impugnazione, e, premesso che non si

ravvisano ipotesi di nullità del deliberato (cfr. CASS. Sez. U,

Sentenza n. 4806/2005: In tema di condominio negli edifici,

debbono qualificarsi nulle le delibere dell'assemblea condominiale

prive degli elementi essenziali, le delibere con oggetto impossibile o

illecito -contrario all'ordine pubblico, alla morale o al buon

costume- le delibere con oggetto che non rientra nella competenza

dell'assemblea, le delibere che incidono sui diritti individuali sulle

cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei

condomini, le delibere comunque invalide in relazione all'oggetto;

debbono, invece, qualificarsi annullabili le delibere con vizi relativi

alla regolare costituzione dell'assemblea, quelle adottate con

maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal

regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, in

violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari,

attinenti al procedimento di convocazione o di informazione

dell'assemblea, quelle genericamente affette da irregolarità nel

procedimento di convocazione, quelle che violano norme richiedenti

qualificate maggioranze in relazione all'oggetto) non competeva al

Collini, terzo rispetto al rapporto intercorso tra il rappresentante e i

rappresentati, bensì eventualmente a costoro, i singoli proprietari,

farne valere eventuali vizi, per cui quelle delibere debbono ritenersi

assistite da una presunzione di legittimità e validità sufficiente a

sostenere il potere del Ricci - rappresentante, appunto, dei

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proprietari, così pronunciatisi in maggioranza - ad agire nei suoi

confronti per revocarlo o per ottenere l’accertamento della

cessazione della carica, in attuazione di quanto deliberato, nonché

per nominare in sua sostituzione un nuovo gestore, riprendendo in

consegna la struttura. Dal momento poi che Ricci venne autorizzato

anche a nominare il nuovo gestore, in nome e per conto dei

proprietari, lo stesso era altresì legittimato a richiedere al gestore

precedente, società qui attrice, la riconsegna della struttura, per

effettuarne a propria volta la consegna nelle mani del nuovo gestore

dallo stesso individuato secondo modalità tali da evitare

apprezzabili soluzioni di continuità nella gestione.

In tali termini, stante l’accertata cessazione della gestione

Collini comunque per scadenza del termine, va accolta la domanda

riconvenzionale di parte convenuta mirante ad ottenere la

riconsegna delle chiavi dell’intero complesso e sue pertinenze oltre

che di tutta la documentazione inerente la gestione.

La domanda, svolta in via principale dal convenuto, di far

decorrere la cessazione della gestione dall’antecedente data della

revoca intimata il 5 aprile 2013 non può invece trovare

accoglimento perché, indipendentemente dalla fondatezza dei

motivi di inadempimento contestati nella lettera di revoca, non vi

era autorizzazione dell’assemblea dei proprietari a che il

delegato/amministratore revocasse il mandato alla Collini Gestioni,

leggendosi solo, nel verbale dell’assemblea del 13/10/2012, che

l’amministratore era autorizzato a rinnovare la cessazione della

gestione alla Collini Gestioni, sempre con riferimento alla scadenza

naturale del mandato del 27/10/2013 (come si desume dalla richiesta

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di una pre consegna dei documenti di gestione almeno tre mesi

prima del passaggio di consegne).

Vanno poi esaminate le domande risarcitorie svolte da ambo

le parti.

Le domande di risarcimento del danno proposte da parte convenuta

attengono, per quanto riguarda la R.T.A. Hotel Posta, a censure alla

gestione Collini, cui veniva contestata la mancata esecuzione delle

opere promesse nell’assemblea dell’ottobre 2007, quando era stato

conferito il mandato per sei anni, e veniva richiamata una relazione

in materia di prevenzione incendi, in cui erano evidenziati

molteplici e preoccupanti carenze rispetto alle misure di

prevenzione obbligatorie; inoltre si contestava l’indebito

trattenimento dei buoni-reddito dei proprietari.

La documentazione prodotta da parte attrice (specificamente

in allegato alla seconda memoria ex art. 183 co. 6 c.p.c.) comprova

che gli impianti della struttura alberghiera sono stati nel tempo

sottoposti a verifiche ed opere, e se ritardi vi sono stati essi risultano

tuttavia giustificati dalla complessità e dallo stato di vetustà della

struttura dovuta alla trascuratezza risalente agli anni della gestione

da parte del Bagaglino (il cui fallimento è eloquente delle

manchevolezze della manutenzione dell’Hotel Posta).

L’espletamento di una Ctu volta a verificare lo stato dell’immobile e

la rispondenza di ogni impianto e dello stabile alla normativa

vigente non è concludente ai fini della richiesta di risarcimento del

danno che sarebbe stato patito dai proprietari in dipendenza della

mancata tempestiva esecuzione delle opere che Collini si era

impegnato a fare nell’assemblea del 27 /10/2007.

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In questo giudizio Collini Gestioni s.r.l. ha poi prodotto in atti tutti i

consuntivi delle spese straordinarie, il riparto consuntivo, gli importi

dei buoni reddito e dei buoni reddito meno l’importo delle spese

straordinarie, a partire dal 2007-2008, cfr. docc. da 15 a 19, (va

considerato il periodo di sei anni a partire dalla nomina del

27/10/2007), senza che parte convenuta abbia mosso contestazioni e

rilievi specifici in merito a quanto esposto in tali documenti,

neppure quanto al trattenimento, indebito, dei cd. buoni reddito della

multiproprietà, e a fronte della genericità degli addebiti e della

stessa richiesta risarcitoria di parte convenuta risulta esplorativa la

richiesta Ctu volta a verificare i ricavi e gli incassi e la regolarità

fiscale nella gestione ormai cessata. Né può essere affermato che

tutta la gestione (ivi compreso l’incasso dei buoni-redditi) nel

periodo successivo alla cessazione del mandato sia di per sé illecita

e dannosa, giacché una gestione abusiva non è necessariamente una

cattiva gestione.

Parimenti non è provata la presenza di danni derivanti dalla tardività

del rilascio.

Luca Ricci personalmente ha chiesto il risarcimento dei danni

non patrimoniali perché svariate comunicazioni di Collini Gestioni

s.r.l. ai proprietari della R,T.A. Hotel Posta lo avrebbero screditato e

diffamato descrivendo falsamente condizioni negative e fatti

circostanziati lesivi della sua onorabilità personale e professionale.

Viene per questo richiesta la condanna al pagamento di una somma

non inferiore ad e 35.000,00. Tale domanda il convenuto l’ha svolta

in comparsa di costituzione e risposta, senza però indicare

specificamente quali comunicazioni provenienti da parte attrice

conterrebbero le offese, e neppure le frasi ritenute offensive, né vi

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sono state precisazioni della domanda in merito, atteso la stessa

parte non aveva provveduto a depositare memoria ai sensi dell’art.

183 co. 6 n. 1 c.p.c.. Si ravvisa pertanto ab origine una eccessiva

genericità della domanda. Inoltre, nella seconda memoria ex art. 183

co. 6 c.p.c. il convenuto indica, come documentazione avente natura

diffamatoria, documenti da 27) a 32), ma in realtà in allegato alla

stessa memoria istruttoria risultano soltanto i documenti 25) e 26),

che consistono in una lettera a Ricci accompagnatoria della

consegna chiavi appartamenti e in un avviso contenente i nominativi

delle persone che avrebbero occupato un’unità, mentre non risulta in

atti la lettera sub 27), di ritenuto contenuto diffamatorio, e neppure i

successivi documenti sino al n. 32), risultando prodotti i documenti

solo a partire dal n. 36 con la terza memoria istruttoria. La

mancanza nel fascicolo di parte dei documenti che comproverebbero

le offese alla persona di Luca Ricci non consente al tribunale

neppure di valutare la fondatezza della domanda di risarcimento del

danno che si basa su quelle comunicazioni, ove ritenuta ammissibile

nonostante l’estrema genericità in fase di allegazione. La domanda

quindi non può essere accolta.

La domanda risarcitoria di parte attrice ha ad oggetto sia

danni patrimoniali, che sarebbero stati patiti dalla Collini Gestioni

s.r.l., che danni non patrimoniali, che sarebbero stati patiti sia dalla

stessa società che dal Collini personalmente, anche come danno alla

salute (infarto al miocardio).

La società si duole del fatto che Luca Ricci aveva diffuso la notizia

della cessazione della gestione da parte di Collini Gestioni s.r.l. e

ciò avrebbe causato un calo delle prenotazioni.

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Questo assunto è totalmente indimostrato, non constando

alcuna prova tangibile del fatto che un calo di presenze sia stato

determinato dalle condotte di Luca Ricci, piuttosto che da personali

scelte degli utenti a loro volta mossi dalle più svariate e possibili

motivazioni anche di carattere economico, o personale.

La domanda di risarcimento di danno patrimoniale va quindi

rigettata.

Meritevole di accoglimento si delinea invece la domanda di

risarcimento di danno non patrimoniale.

La revoca inviata da Ricci a Collini il 5 aprile del 2013,

recapitata alla società ed inviata anche, per conoscenza, all’ufficio

urbanistica pubblica e privata del comune di Pinzolo, ai vigili del

fuoco, agli uffici sanitari, alla polizia municipale e al comando della

stazione dei carabinieri di Madonna di Campiglio, sì da essere

potenzialmente letta da una serie di persone terze rispetto alla

vertenza in atto tra la Collini Gestioni e Collini Piergiorgio da un

lato e Ricci Luca dall’altro, trasmoda da una mera contestazione di

inadempimento e quindi dall’ambito di una pur agguerrita pretesa

fondata su rapporti contrattuali tra le parti (spendendo ivi il Ricci la

veste di rappresentante della R.T.A.), contenendo esplicite accuse di

fatti di reato, quanto al trattenimento in proprio di importanti somme

(punto 3) ) e quanto alle accuse mosse al gestore di diffamazione

dell’assemblea dei delegati (punto 8) ), all’abuso edile (punto 9) oltre

che alla non corretta e non trasparente rendicontazione fiscale e

finanziaria (punto 13), acquisendo indubbiamente carattere

offensivo e diffamatorio per la società ed indirettamente per la

persona d Piergiorgio Collini, che di essa era ed è il legale

rappresentante tra l’altro espressamente menzionato come soggetto

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cui erano state rivolte le richieste disattese, perché esorbitante dai

limiti di una pur accesa critica inserita nel contesto di una

controversia di natura civilistica in merito alla correttezza della

gestione.

Vengono altresì in rilievo gli episodi riferiti dai testi escussi

Lambertini Giorgia e Diego Maule oltre che di Nicola Collini (che

non era incapace a deporre perché sebbene amministratore non ha

poteri di rappresentanza della società, giusta risultanze della visura),

i quali tutti hanno riferito che nel corso delle assemblee Luca Ricci

accusava Collini e la società da questi rappresentata di essersi

appropriata dei buoni reddito dei mono e multi proprietari, non

provvedendo, con quel denaro, alle opere di manutenzione

straordinaria necessarie: Ricci prese la parola e disse che imputava

alla Collini Gestioni e a Collini Piergiorgio di aver intascato i

buoni reddito, teste Lambertini; il sig. Luca Ricci accusava il sig.

Piergiorgio Collini e la Collini Gestioni s.r.l. di essersi appropriati

dei buoni reddito dei mono/multiproprietari in quanto con quel

denaro non aveva fatto le manutenzioni straordinarie teste Maule;

ho sentito personalmente Luca Ricci introdurre tutte le assemblee

con un discorso…dicendo che i soldi che dovevano essere utilizzati

per la messa a norma della struttura erano stati intascati

indebitamente da Piergiorgio Collini … ho sentito costui affermare

che i buoni reddito, cioè gli affitti della struttura, erano stati rubati

talvolta dalla Collini Gestioni s.r.l., altre volte da Collini … inoltre

l’ho sentito dire che le manutenzioni non erano state eseguite e che

quindi i soldi accantonati erano stati rubati presentando consuntivi

di spesa fasulli teste Collini.

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Trattandosi dunque di dichiarazioni rese alla presenza di una

generalità di persone, ed aventi un contenuto oggettivamente

offensivo, ben oltre i limiti della critica e della contestazione di un

inadempimento nell’ambito del rapporto di gestione che riguardava

la Collini Gestioni s.r.l., nella misura in cui si prospettavano

condotte, dello stesso Collini personalmente, qualificabili come

appropriazione indebita e truffa ai danni dei proprietari della R.T.A.

Coerente con tali accuse è anche l’episodio cui ebbe ad assistere la

dipendente della società attrice Maria Rosa Vidi, che in occasione di

un movimentato accesso di Luca Ricci presso l’hotel Posta, per

cercare di farsi consegnare le chiavi della struttura in forza dei poteri

conferitigli in assemblea, sentì il Ricci borbottare che Collini era

ladro.

Ciò stante si manifesta fondata la domanda di risarcimento del

danno non patrimoniale sia in capo a Collini Piergiorgio

personalmente che in capo alla società, richiamato sul punto

l’insegnamento della S.C. secondo cui anche per le persone

giuridiche possono patire un danno non patrimoniale, come danno

all’immagine, per la diminuzione della considerazione da parte dei

consociati in genere o di settori o categorie di essi con i quali la

persona giuridica interagisca (cfr. CASS. 12929/2007; nonché

CASS. 18082/2013: È configurabile la lesione alla reputazione di

un ente collettivo, con conseguente risarcibilità del danno non

patrimoniale, derivante dalla diminuzione della considerazione da

parte dei consociati in genere, o di settori o categorie di essi con le

quali l'ente interagisca, allorquando l'atto lesivo che determina la

proiezione negativa sulla reputazione dell'ente sia immediatamente

percepibile dalla collettività o da terzi), apparendo evidente nella

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fattispecie l’immediata percepibilità delle offese alla società gerente

la R.T.A. da parte del pubblico presente alle assemblee, costituito

tra l’altro proprio da coloro i quali avevano oltretutto una specifica

relazione negoziale con l’ente stesso, e la gravità dell’aver diffuso le

offese ad enti pubblici.

Non si ravvisa invece efficienza lesiva della reputazione e

dell’onore degli attori nella lettera del 24/11/2013, inviata dal Ricci

alla Gestione Collini e letta da alcuni suoi dipendenti (cfr. doc. 18 di

parte convenuta e 37 di parte attrice), in quanto questa, pur animata,

non contiene frasi offensive e risulta inoltre scritta quando già il

mandato di gestione alla società era cessato e quindi la società

avrebbe dovuto rilasciare la struttura.

Considerata l’entità delle offese, scritte e orali, e del contesto in cui

le stesse si pongono, quanto al numero delle persone raggiunte dalle

denigrazioni, anche nell’ambito istituzionale e di pubblici uffici

(dato l’invio per conoscenza della lettera di revoca di cui s’è detto a

vari enti), stimasi equo liquidare il danno all’attualità nell’importo

di € 12.000,00 per entrambi gli offesi, per la metà su ciascuno.

Va escluso il risarcimento del danno biologico per l’infarto di

Collini, dato che non vi è nessuna prova del nesso causale specifico

tra le condotte qui esaminate di Ricci Luca e la malattia, piuttosto

riconducibile, secondo i normali criteri causali, al pregresso stato

compromesso dell’apparato cardio-vascolare della persona colpita

dall’evento.

Nei visti termini trova quindi accoglimento la domanda

risarcitoria di parte attrice.

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L’accoglimento di parte della domanda attrice comporta il

rigetto della domanda di risarcimento per lite temeraria proposta

pure in via riconvenzionale da parte convenuta.

Attesa la reciproca soccombenza si dispone la compensazione

delle spese tra le parti.

P.Q.M.

Il Tribunale, definitivamente pronunciando nel giudizio sub

3644/2013 r.g. introdotto da Collini Piergiorgio in proprio e quale

legale rappresentante di Collini Gestioni s.r.l. con atto di citazione

notificato il 19/9/2013 nei confronti della parte convenuta in

epigrafe

Disattesa ogni diversa istanza, eccezione, deduzione

Dichiara cessato il mandato di gestione della R.T.A. Hotel Posta di

Madonna di Campiglio in capo a Collini Gestioni s.r.l. il 27/10/2013

ed ordina a Collini Gestioni s.r.l. di rilasciare i locali della R.T.A. a

Ricci Luca e a consegnare a questi tutte le chiavi dell’immobile e

delle relative pertinenze oltre alla documentazione relativa alla

gestione;

Condanna Ricci Luca a pagare a Collini Gestioni s.r.l. e a Collini

Piergiorgio la somma di 6.000,00 ciascuno a titolo di risarcimento

del danno;

respinge nel resto le domande di parte attrice e di parte convenuta;

Compensa interamente tra le parti le spese della lite.

Trento, 3/2/2016 il giudice

Adriana De Tommaso

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