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1 SERVIZI DI CARATTERIZZAZIONE DI AREE POTENZIALMENTE INQUINATE IN SITI DI INTERESSE NAZIONALE DELLA REGIONE CAMPANIA: LITORALE VESUVIANO (PROGETTO CARATTERIZZAZIONE SIN 5) Rapporto finale in bozza Esecuzione carotaggi, prove di campo e analisi di laboratorio

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SERVIZI DI CARATTERIZZAZIONE DI AREE POTENZIALMENTE INQUINATE IN SITI DI INTERESSE NAZIONALE DELLA REGIONE

CAMPANIA: LITORALE VESUVIANO (PROGETTO CARATTERIZZAZIONE SIN 5)

Rapporto finale in bozza

Esecuzione carotaggi, prove di campo e analisi di

laboratorio

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Data emissione: 30/07/2008

Redatto Dott.Francesco Florio

Verificato Dott.Geol.Ernesto Cilurso

Approvato Ing.Lorenzo Passaniti

Revisione documento 0.0

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INDICE

1. PREMESSA ............................................................................................................. 4

2. DESCRIZIONE DEL SITO .......................................................................................... 5

2.1 Documentazione di riferimento........................................................................... 6

2.2 Attività d’indagine ............................................................................................ 7

3. INDAGINI PRELIMINARI: ESECUZIONE DEI RILIEVI GEOFISICI, GEOMORFOLOGICI E DI RICERCA DI ORDIGNI BELLICI SUI FONDALI..................................................................... 8

3.1 Metodologia operativa....................................................................................... 8

3.1.1 Rilievo batimetrico con sistema single beam................................................ 10

3.1.2 Rilievo batimetrico con sistema multi beam................................................. 10

3.1.3 Rilievi con sistemi Side Scan Sonar ............................................................ 13

3.1.4 Rilievi con sistemi Sub Bottom Profiler........................................................ 16

3.1.5 Ricerca di eventuali ordigni bellici a mare ................................................... 17

3.1.6 Risultati indagini geofisiche ....................................................................... 17

4. RICERCA ORDIGNI BELLICI E MASSE FERROSE LUNGO GLI ARENILI ........................... 21

4.1 Metodologia operativa..................................................................................... 21

4.2 Risultati attività di ricerca di ordigni esplosivi residuati bellici su arenili ................. 21

5. CAMPIONAMENTO DEI FONDALI ............................................................................. 24

6. CAMPIONAMENTO DEGLI ARENILI........................................................................... 27

7. MATERIALI E METODI ............................................................................................ 30

7.1 Metodologie e tecniche di campionamento dei sedimenti ..................................... 30

7.2 Gestione dei campioni di sedimento .................................................................. 32

7.3 Procedure di decontaminazione ........................................................................ 33

7.4 Smaltimento rifiuti.......................................................................................... 33

8. CAMPIONAMENTO DEL BIOTA................................................................................. 34

8.1 Gestione dei campioni di organismi................................................................... 36

9. SINTESI DELLE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO SUI SEDIMENTI ................................. 37

10. CAMPIONI PRELEVATI DA ARPAC ......................................................................... 39

11. ATTIVITÀ ANALITICHE SUI SEDIMENTI................................................................. 45

11.1.1 Lista Analiti - Metodiche Analitiche - Limiti di Rilevabilità .............................. 45

12. Analisi statistica dei risultati delle analisi............................................................... 53

12.1 Sedimenti Fondali: ......................................................................................... 53

12.2 Sedimenti Arenili:........................................................................................... 68

ALLEGATI ................................................................................................................... 93

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1. PREMESSA

Il presente documento contiene le informazioni dettagliate e finali su indagini geofisiche, geomorfologiche e di ricerca di ordigni bellici e masse ferrose sepolte, sondaggi, prove di campo ed analisi di laboratorio, ai sensi del D.M. 471/1999, eseguite nell’ambito del “Servizio di caratterizzazione di aree potenzialmente inquinate in Siti di Interesse Nazionale della Regione Campania: Litorale Vesuviano (Progetto

caratterizzazione SIN 5)”.

L’attività di caratterizzazione è stata eseguita facendo riferimento al “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del piano di

caratterizzazione ambientale”(Doc. ICRAM CII-Pr-CA-LV-04.07) e successivi aggiornamenti forniti da ICRAM in seguito ai risultati delle indagini geofisiche, geomorfologiche e di ricerca di ordigni bellici e masse ferrose.

Il servizio è stato eseguito dall’ATI costituta dalle seguenti società: Nautilus Società Cooperativa, Consorzio STA, Gruppo CSA.

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2. DESCRIZIONE DEL SITO

Il sito di bonifica di interesse nazionale "Litorale Vesuviano" è stato identificato con la Legge n. 179/02 "Disposizioni in materia ambientale" a norma dell'art. 1 della Legge 426/98.

Con il D.M. 27 dicembre 2004 il Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio ha approvato il perimetro provvisorio della suddetta area.

L'area marina provvisoriamente perimetrata, all'interno del sito di bonifica di interesse nazionale del Litorale Vesuviano, si estende lungo la fascia costiera campana, per un tratto di circa 26 km, distribuita sul territorio di sette Comuni (Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei e Castellammare di Stabia), e fino ad una distanza di 3 km dalla costa.

L'area è caratterizzata dalla presenza del Vesuvio, ubicato su un'importante linea tettonica ad andamento antiappenninico (faglia del Vesuvio) che si prolunga a mare, suddividendo il golfo in due settori: uno meridionale, in cui il substrato carbonatico è presente a modesta profondità, e l'altro settentrionale, che è caratterizzato da intensi fenomeni vulcanici e da una più elevata subsidenza e da sedimentazione piroclastica.

L'area inclusa nella perimetrazione a terra del sito del Litorale Vesuviano si localizza a sud del Vesuvio, ed è principalmente costituita dalla piana del Sarno, piana che topograficamente presenta una forma romboidale con i lati orientali limitati dalla base dei rilievi carbonatici della penisola sorrentina. Il lato nord-occidentale è costituito dalle falde dell'apparato vulcanico Somma - Vesuvio, mentre quello sud-orientale dal tratto di costa compreso tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

Da un punto di vista idrologico la zona è caratterizzata dalla presenza del Sarno, il maggior corso d'acqua del territorio, e dal Fosso di Gragnano a nord di Castellammare di Stabia. Inoltre, dalla documentazione a disposizione, sono stati identificati una serie di sbocchi di corsi d'acqua a mare di piccole dimensioni ed alcuni scarichi a nord di Torre del Greco.

Sono stati inoltre individuati due corpi idrici superficiali (rivolo Cannatiello e rivolo San Marco) e una serie di scarichi/collettori nell'area di Castellammare di Stabia.

Il fiume Sarno determina, comunque, il maggior apporto idrologico al sito. Nel bacino affluiscono, a nord dal Vesuvio e a sud dalla penisola sorrentina, più di 20 canali provenienti da circa 38 comuni presenti nell'area.

Il territorio circostante è caratterizzato da una notevole permeabilità e fertilità; i suoi terreni sono utilizzati per colture intensive a frutteto e ad ortaggi, alimentando così le locali industrie conserviere.

L'area è occupata anche da diversi poli industriali (conciari, metallurgici, farmaceutici, cartiere) che si sono sviluppati soprattutto nella zona litoranea tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

Il fiume Sarno è sicuramente una delle principali fonti d'inquinamento della zona, anche perché gli impluvi naturali, oltre a captare le acque meteoriche delle zone limitrofe, costituiscono i recapiti degli scarichi fognari di vaste e popolose aree, determinando un inquinamento che si traduce non solo in un'alterazione delle sue caratteristiche naturali di qualità, ma anche nel trasferimento del carico inquinante al tratto di mare antistante la foce, già soggetto allo sversamento dei reflui degli insediamenti urbani ed industriali costieri. Una campagna d'indagine condotta nel

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1990 rileva un elevato degrado sia chimico-fisico sia microbiologico, evidenziando inoltre un’elevata concentrazione di cromo apportato dai reflui del polo conciario di Solofra.

Ulteriori informazioni sulle attività che insistono sull'area in esame sono state desunte dall'analisi del documento elaborato da ARPAC "Raccolta di elementi utili alla determinazione della perimetrazione delle aree del Litorale Vesuviano", elaborato ai fini della perimetrazione provvisoria del sito, e dal documento ARPAC "Piano di caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 dell'Arenile di Castellammare di Stabia", che propone una strategia di caratterizzazione per l'arenile di Castellammare di Stabia, fortemente influenzato dal Fiume Sarno.

Si evidenzia che, lungo la costa del Litorale Vesuviano, sono presenti il Porto di Torre del Greco, il Porto di Torre Annunziata, il Porto di Portici ed il Porto di Castellammare di Stabia. Inoltre, nel Comune di Castellammare di Stabia ricade il porto turistico denominato “Marina di Stabia”.

2.1 Documentazione di riferimento

La documentazione utilizzata al fine di approfondire lo stato di conoscenza ambientale del territorio, in termini di usi e criticità ambientali, è stata la seguente:

• Rapporto tecnico: raccolta elementi utili alla determinazione della perimetrazione delle Aree del Litorale Vesuviano - ARPAC Prot. 0163/bis del 7 aprile 2003

• Rapporto Tecnico: Aggiornamento sullo stato dei siti di abbandono incontrollato di rifiuti - Commissario di Governo- ARPAC Aprile 2005

• Piano della Caratterizzazione ai sensi del DM 471/99 dell'Arenile di Castellammare di Stabia - ARPAC Dicembre 2005

• Risultati della caratterizzazione ambientale dei sedimenti provenienti dagli alvei dei canali del Comune di Scafati (rif. doc. ICRAM # CA-REL-CA-SCAF-2003-v. 5 di aprile 2003)

Il documento di riferimento utilizzato per eseguire la caratterizzazione dei sedimenti ai fini della bonifica del Litorale Vesuviano è stato il “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del piano di caratterizzazione ambientale”(Doc.ICRAM CII-Pr-CA-LV-04.07) e successivi aggiornamenti forniti da ICRAM in seguito all’interpretazione dei dati geofisici:

• Piano operativo di campionamento dei sedimenti per l’esecuzione del piano di caratterizzazione ambientale – Stralcio Area 1

• Piano operativo di campionamento dei sedimenti per l’esecuzione del piano di caratterizzazione ambientale – Stralcio Area 2

• Piano operativo di campionamento dei sedimenti per l’esecuzione del piano di caratterizzazione ambientale – stazioni di campionamento sui fondali dell’Area 3, ad esclusione delle aree portuali

• Piano operativo di campionamento dei sedimenti per l’esecuzione del piano di caratterizzazione ambientale – stazioni di campionamento sui fondali dell’Area

4, ad esclusione delle aree portuali

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2.2 Attività d’indagine

In tutta l’area d’indagine sono state oggetto del servizio le seguenti attività:

• indagini geofisiche, geomorfologiche e ricerca ordigni bellici sui fondali,

• carotaggi dei fondali e prelievo campioni superficiali,

• ricerca ordigni bellici e masse ferrose lungo gli arenili,

• carotaggi lungo gli arenili,

• caratterizzazione degli organismi bivalvi e specie nectobentoniche ,

• analisi di laboratorio.

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3. INDAGINI PRELIMINARI: ESECUZIONE DEI RILIEVI GEOFISICI, GEOMORFOLOGICI E DI RICERCA DI ORDIGNI BELLICI SUI FONDALI

Preventivamente all’esecuzione dei carotaggi, sui fondali sono state eseguite una serie di indagini geofisiche, geomorfologiche e di ricerca di eventuali ordigni bellici al fine di individuare tutte le tipologie di target presenti nell’area che avrebbero potuto ostacolare le attività suddette.

Di seguito si riporta la metodologia operativa utilizzata per l’esecuzione di tali indagini.

Gli elaborati prodotti sono stati consegnati di volta in volta alla Committente, che li ha trasmessi all’ICRAM per la loro approvazione e validazione e per definire il Piano Operativo di Campionamento.

3.1 Metodologia operativa

Prima di iniziare i rilievi sui fondali è stato predisposto un Piano Operativo che ha previsto la suddivisione dell’area da caratterizzare in 4 settori:

• Area 1 - Castellammare di Stabia

• Area 2 - Foce del Sarno

• Area 3 - Torre Annunziata

• Area 4 - Torre del Greco/Portici

La metodologia utilizzata per i rilievi ha previsto l’esecuzione di transetti orientati lungo linee congiungenti le stazioni di campionamento.

Lungo ogni transetto sono stati eseguiti in contemporanea i rilievi Side Scan Sonar, Single Beam/Sub Bottom Profiler. In corrispondenza di ogni punto di carotaggio è stato eseguito un rilievo con il magnetometro al fine di verificare l’eventuale presenza di ordigni bellici o masse anomale sepolte.

Nelle aree di indagine sono stati individuati cinque ambiti portuali (Castellammare, Marina di Stabia, Torre Annunziata, Torre del Greco e Portici) ed un’area di particolare interesse antistante la Foce del Fiume Sarno. In corrispondenza di queste aree, che presentavano punti di campionamento molto ravvicinati, i rilievi geomorfologici dei fondali sono stati condotti a copertura totale ed il rilievo batimetrico eseguito con una metodologia multi beam.

Per le attività di rilievo è stata utilizzata l’imbarcazione The President le cui caratteristiche sono di seguito riportate:

Bandiera italiana

Tipo pilotina

Materiale di costruzione legno

Propulsione motore 2 x 150 hp aifo

Lunghezza f.t. 15,40 m

Larghezza 3,94 m Stazza Lorda 15,37 tons

Iscrizione presso il porto di Vibo Valentia Marina

VM 487 D

NOMINATIVO INTERNAZIONALE I. Y. 8849 Anno di costruzione 1971

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Il posizionamento dell’imbarcazione è stato effettuato mediante un DGPS in modalità differenziale del tipo Trimble DSM 232.

Il sistema di navigazione utilizzato per i rilievi è stato il PDS2000, che ha permesso di interfacciare i vari sensori impiegati (single beam, side scan sonar, ecc.) e naturalmente i sistemi di posizionamento DGPS sono stati interfacciati con i vari sistemi integrati di acquisizione dati e navigazione.

Inoltre, il PDS2000, oltre all’ acquisizione e alla registrazione dei dati, ha permesso di visualizzare graficamente su un monitor le diverse rotte di navigazione che venivano percorse.

I dati acquisiti sono stati processati negli uffici della Cooperativa Nautilus, ma, nel caso in esame, un’attenta analisi del dato grezzo ha determinato l’individuazione di corpi interrati al momento stesso dell’acquisizione. Ciò ha permesso di delimitare le aree sicure per il carotaggio già a bordo dell’imbarcazione.

In ogni caso, tutti i raw data acquisiti sono stati sottoposti alla fase di processing.

L’integrazione dei dati ottenuti, vale a dire isolinee di anomalia magnetica, sonogrammi e profili sismici, ha permesso di determinare la completa descrizione tridimensionale di eventuali masse “anomale”.

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3.1.1 Rilievo batimetrico con sistema single beam

L’indagine batimetrica è stata eseguita mediante l’utilizzo di un ecoscandaglio single beam modello “Navisound 210”.

In fase operativa i profili sono stati eseguiti lungo i transetti, spingendosi fino al limite consentito dal pescaggio del mezzo navale (≅ 1,5 mt). Tutti i parametri di survey sono stati visualizzati contemporaneamente su diversi monitors (uno per il pilota ed uno per il navigatore) in formato grafico ed alfanumerico.

Le informazioni grafiche relative alla posizione puntuale del mezzo navale, del percorso compiuto e da effettuare, oltre a quelle numeriche (quali posizione, rotta e velocità della nave), erano visibili anche dal pilota, in grado di condurre il mezzo esattamente sulle linee di navigazione preimpostate.

La memorizzazione dei dati acquisiti è stata automatica e in continuo. Al termine di ogni giornata operativa sono state effettuate copie di backup su supporto digitale.

I rilievi batimetrici, finalizzati ad acquisire l’andamento altimetrico del fondo marino, sono stati effettuati con misure di elevata precisione e risoluzione.

La calibrazione dell’ecoscandaglio è stata eseguita col metodo del bar-check, ovvero immergendo sotto la verticale dei trasduttori una sagola graduata alla cui estremità è connessa una barra metallica: la calibrazione dello strumento era ritenuta corretta quando la profondità misurata dall’ecoscandaglio corrispondeva all’immersione della barra.

L’intero survey è stata eseguito utilizzando il sistema di PDS2000. Attraverso la sua digiboard il sistema può gestire contemporaneamente la comunicazione con otto differenti strumenti o unito hardware.

Il software è strutturato in diversi moduli ognuno dedicato a differenti fasi del rilievo:

• pianificazione dei profili da eseguire (rotte del mezzo navale);

• acquisizione dati e navigazione;

• analisi dei dati ed editing;

• analisi dati e output.

Nel primo modulo sono definiti i parametri di comunicazione con differenti strumenti, gli input dei profili di navigazione e del sistema geografico di riferimento. Il modulo di acquisizione dati e navigazione controlla la fase di rilievo e permette la visione in tempo reale di tutte le informazioni relative alla condotta della navigazione ed al corretto funzionamento dei differenti sistemi, dando così un controllo di qualità dei dati acquisiti.

3.1.2 Rilievo batimetrico con sistema multi beam

Il rilievo batimetrico delle aree portuali e dell’area antistante la Foce del Sarno è stato eseguito con un sistema multi beam del tipo SeaBat-9001 della Reson. Il sistema garantisce un’elevata densità di misure batimetriche (soundings) per tutta l’area indagata, a tutto vantaggio della risoluzione e precisione del DTM (Digital Terrain Model), che può essere costruito con celle di dimensioni adeguate.

Il sistema SeaBat-9001 permette di acquisire in continuo fino a 60 profili batimetrici contemporaneamente e, quindi, di rilevare un’intera fascia di fondo marino. L’impulso ultrasonoro emesso dal suo trasduttore immerso in acqua, riflesso dal fondo marino e

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da qualunque oggetto in rilievo su di esso, viene ricevuto dai 60 trasduttori indipendenti alloggiati nella testata ricurva del sonar.

La visuale del Seabat-9001 copre un angolo di 90° (perpendicolarmente alla direzione di marcia) per 1,5° (lungo il senso di marcia), pertanto, quando la testata viene montata verticalmente, la larghezza del profilo è pari al doppio della profondità sotto la testata del sonar, mentre, quando è montata a 30° dalla verticale, esso può misurare una larghezza pari a quattro volte l’altezza verticale.

La frequenza operativa del SeaBat 9001 è di 455 kHz, che corrisponde ad una risoluzione di 5 cm. L’accuratezza del sistema dipende dai seguenti fattori:

• corretto valore della velocità del suono in acqua;

• angolo di incidenza con cui il segnale viene riflesso dal fondo;

• distanza dal fondo;

• corretta calibrazione del sistema.

I fasci riflettenti a 90° del SeaBat-9001 hanno un’accuratezza di 4 cm, quelli a 45° sono di 5 cm, a 30° sono di 6 cm e infine a 15° sono < 9 cm. In base a tali valori e agli standard richiesti dall’IHO (International Hydrographic Office), il trasduttore del SeaBat-9001 è stato montato con un’apertura di 45° per lato.

Il sistema multi beam, prima dell’inizio dei rilievi, è stato accuratamente calibrato, provvedendo, altresì, a effettuare misure di velocità del suono in acqua (tramite sonda multiparametrica) per assicurarne il corretto funzionamento. L’operazione è stata ripetuta ogni qualvolta le mutate condizioni ambientali lo richiedevano. Utilizzando i parametri fisici forniti dalla sonda, la velocità di propagazione del suono in acqua è stata calcolata utilizzando la formula di Del Grosso (1952).

Per ottenere il corretto posizionamento di ogni singolo dato di profondità misurato, il sistema multi beam è stato interfacciato con il sistema di posizionamento, col modulo software di navigazione e acquisizione dati PDS-2000, con il sensore di moto (compensatore d’onda), per correggere i dati acquisiti dalle variazioni di assetto del mezzo navale (rollio, beccheggio, onde) e con la girobussola di bordo.

Le linee di navigazione sono state pianificate per garantire un’adeguata sovrapposizione (overlap) fra strisce contigue di circa il 20%.

A video sono stati eseguiti i controlli di verifica tra le isobate e i nodi della maglia nei punti di singolarità. La rifinitura grafica finale delle isobate è stata eseguita con il modulo grafico AutoCad.

Il rilievo è stato eseguito ad una velocità di navigazione tale da consentire una corretta acquisizione dei dati e che, pur variando a seconda delle condizioni meteo-marine e delle altre strumentazioni impiegate, si manteneva tra i 3.0 ed i 4.5 nodi.

Il sistema integrato di acquisizione e navigazione effettuava in continuo la registrazione dei dati acquisiti (sia di posizione che di profondità), su supporto informatico e supporto cartaceo. Grazie alle caratteristiche dei sistemi integrati di acquisizione e navigazione, è stato possibile monitorare in tempo reale la quantità e la qualità del lavoro effettuato al momento.

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Qualità del dato di posizione Correzione della posizione nave

La prima fase dell’elaborazione è stata eseguita con il software PDS-2000 che gestisce anche l’acquisizione dei dati multi beam, mentre la fase finale di calcolo del DTM e la restituzione cartografica è stata effettuata con i software Surfer 8 e AutoCad Map 5.

Dapprima è stata verificata la posizione planimetrica del trasduttore del multi beam visualizzando le rotte di navigazione eseguite. Sono stati eliminati quei fix che, in funzione del tempo di acquisizione, presentavano salti di posizione eccessivi. In una fase successiva, tramite il software si è provveduto ad interpolare le posizioni mancanti tra i fix immediatamente precedenti e quelli immediatamente successivi. A queste posizioni interpolate sono stati associati i dati multi beam acquisiti nello stesso periodo di tempo.

Dopo questa fase di interpolazione della posizione e riduzione delle profondità al livello medio del mare è stato eseguito il filtraggio automatico di ogni singolo profilo multi

beam in funzione dei seguenti parametri:

- massimo e minimo range: sono state eliminate tutte le profondità che ricadono all’esterno del range di distanza dal trasduttore;

- massima e minima profondità: sono state eliminate tutte quelle profondità che ricadono al di fuori del range impostato dall’operatore;

- finestra di profondità: a partire dalla profondità rilevata lungo la verticale del trasduttore la profondità dei fasci successivi, a destra e a sinistra, è stata validata se questa ricade all’interno della finestra definita dall’operatore (es. 1 m), la quale è impostata poi per la profondità successiva;

- massimo angolo di inclinazione: a partire dalla profondità rilevata lungo la verticale del trasduttore sono state eliminate tutte le profondità che presentano inclinazioni eccessive rispetto alle precedenti;

- massimo angolo di tangente: in questo caso vengono confrontate le direzioni fra tre profondità successive ed eliminate quelle che eccedono di un certo angolo definito dall’operatore.

Dopo questo calcolo automatico, ciascun profilo multi beam è stato riesaminato per eliminare eventuali dati spuri sfuggiti al filtraggio precedente. I dati ottenuti, epurati da eventuali spike, sono stati esportati in formato ASCII (X, Y, Z) nel modulo Surfer 8.

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Dopo aver inserito in un unico file i dati batimetrici e topografici si è proceduto quindi al calcolo finale del DTM a maglia quadra.

3.1.3 Rilievi con sistemi Side Scan Sonar

I rilievi morfologici del fondo marino sono stati eseguiti con l’impiego di sistemi Side Scan Sonar a doppia frequenza operativa (normalmente 100 e 500 kHz) che consentono di ottenere in tempo reale la “fotogrammetria ultracustica” del fondo marino, ovvero la sua registrazione in immagini digitali, non distorte e ad altissima risoluzione nonché georeferenziate.

Il loro utilizzo è stato finalizzato alla individuazione delle caratteristiche morfologiche del fondo marino e, in particolare, all’identificazione di strutture affioranti e di eventuali target presenti sui fondali.

Nel nostro caso, il rilievo geomorfologico del fondale è stato eseguito mediante il Side Scan Sonar, modello “Edgtech 670c”, che ha consentito una scansione sismica della superficie del fondale. Lo strumento mediante onde sonore a frequenza predeterminata (100 o 500 KHz) “energizza” il fondale ed acquisisce ed elabora l’energia rifratta creando un sonogramma a toni di grigio. Dall’interpretazione del sonogramma è stato possibile discriminare affioramenti differenti e corpi estranei.

Il range utilizzato per l’area di indagine è compreso tra 50-100 m tale da consentire un’elevata risoluzione. Le linee di navigazione teorica sono state impostate sulla base della estensione dell’area da investigare, della profondità, delle dimensioni dei target da individuare/localizzare, al fine di garantire una completa copertura dell’area di indagine con una sovrapposizione adeguata (overlap) fra “strisciate” (records) adiacenti (minimo del 30%).

Ogni sistema è composto da un’unità di controllo e registrazione grafica di superficie, da un’unità subacquea (tow-fish) da trainare, nella quale si trovano alloggiati i due trasduttori laterali (canale dx e sx), e da un cavo elettrico armato multiconduttore di connessione tra le due unità. Le immagini vengono corrette da ogni possibile deformazione dovuta alla velocità del mezzo navale, alla posizione del tow-fish, etc. e, di fatto, le registrazioni grafiche sono già delle rappresentazioni in scala reale attraverso le quali risulterà estremamente agevole la costruzione del mosaico del fondo marino.

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La tipica configurazione di lavoro del sistema Side Scan Sonar

La posizione assoluta del tow-fish quando in immersione, rispetto alla posizione del mezzo navale, viene determinata con i sistemi USBL o SSBL grazie ai quali saranno note istantaneamente le coordinate del tow-fish (ovvero dei trasduttori) e, di conseguenza, conoscendo i parametri geometrici dei due fasci laterali, si ricaveranno le coordinate assolute della porzione di fondo marino investita dai due fasci ultracustici.

L’operatività dei sistemi Side Scan Sonar, nel complesso delle loro funzioni, viene gestita interamente ed in ogni fase, da packages software dedicati, del tipo ISIS della Triton Elics International, che rappresenta una soluzione ottimale e completa, specializzata per questa tipologia di applicazioni, tanto da divenire uno standard di riferimento mondiale.

Prima di iniziare i survey con Side Scan Sonar, sono stati eseguiti i test classici per verificare la corretta operatività del sistema, nonché la funzionalità del circuito T.V.G. (Time Varying Gain).

I dati sono stati acquisiti in forma digitale dalla stazione ISIS, che in questa fase è attivato con i moduli ISIS (per l’acquisizione dei dati side scan sonar), PDS2000 (per l’acquisizione dei dati batimetrici), Delph Map e Coda (per il processamento e per l’esportazione delle immagini del Side Scan Sonar).

La fusione dei dati è un aspetto fondamentale della filosofia di ISIS. L’acquisizione simultanea di dati di navigazione e acustici permette il posizionamento in tempo reale di ogni pixel (georeferenziazione).

Il processo di trattamento dei records inizia con il controllo di qualità delle registrazioni Side Scan Sonar (su carta e su disco), avendo cura di evidenziare la presenza di eventuali echi spuri e prosegue con la costruzione del fotomosaico

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utilizzando il software DelphMap, che è un motore digitale capace di integrare files-dati separati di immagini sonar in un’unica mappa mosaicizzata.

Lo stesso modulo, infine, permette la conversione delle immagini dai formati supportati in ISIS e DelphMap Coda in altri formati usati dalle più comuni piattaforme grafiche e non (GIF, TIF, BMP, JPEG, etc.).

La fase successiva è rappresentata dalla interpretazione geomorfologica dei record del Side Scan Sonar. Le immagini raster ottenute sono state unite costituendo, così, un unico fotomosaico sul quale, con l’integrazione dei dati topografici e batimetrici, si sono costruite, dopo opportuna interpretazione integrata dall’analisi video e dai campioni e dai prodotti delle ispezioni subacquee, le differenti carte (navigazione, batimetriche, morfologiche, carte di unione delle carte tematiche realizzate) riportando tutti gli elementi di rilevanza riscontrati.

Rappresentazione di un relitto di fine XIX secolo

L’utilizzo della tecnologia ISIS rende molto agevole il lavoro di cartografia, rendendo quasi automatica e di facile esecuzione la formazione dei fotomosaici delle diverse aree e delle rappresentazioni alle differenti scale.

Il sistema SSS/SBP in operazione Record SSS di un relitto sommerso Record SSS di una struttura offshore

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Record SSS di residuati bellici (mine)

Record SSS/SBP di un relitto aereo

Record SSS di una fondale sabbioso

3.1.4 Rilievi con sistemi Sub Bottom Profiler

Il rilievo stratigrafico dei primi strati del fondo marino è stato eseguito con l’impiego del Sub Bottom Profiler, modello “Edgtech 670c”, con frequenza di lavoro tra i 2 e i 7 kHz e potenza variabile a seconda del sedimento da investigare, la profondità da raggiungere e la risoluzione del dato. Lo strumento garantisce un’alta risoluzione (fino a 10 cm) ed una penetrazione sismica fino a 20 m, caratteristiche ottimali per le esigenze del lavoro.

Il rilievo è stato eseguito lungo profili sia paralleli che perpendicolari nell’area da indagare. Il numero e la distanza dei profili è stato definito in sede di pianificazione preliminare e in funzione naturalmente dalle dimensioni dei target da individuare.

I dati sono stati registrati a bordo sia su supporto informatico che cartaceo. Già a bordo è stata eseguita una prima elaborazione e interpretazione dei dati, anche per pianificare il prosieguo dei lavori. I dati sono stati quindi archiviati, pre-trattati ed inviati alle successive fasi di elaborazione.

Anche per il rilievo stratigrafico, come per il rilievo geomorfologico, i dati hanno consentito l’identificazione di eventuali strutture presenti nel sottofondo. Il Sub Bottom Profiler opera nella gamma di frequenze tra i 2 e 16 kHz, al fine di garantire la massima penetrazione nei sedimenti mantenendo un’elevata risoluzione e fornendo informazioni sulla natura dei sedimenti che compongono il primo strato del fondo marino. L’utilizzo di alte frequenze permette di distinguere eventuali oggetti posti al di sotto del fondo, che altrimenti non potrebbero essere localizzati; inoltre, il sistema permette la classificazione del tipo di sedimento in base all’ampiezza dell’eco.

Nel seguito vengono riportati alcuni esempi di record ottenuti con l’impiego del Sub Bottom Profiler.

Record SBP Record SSS/SBP

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3.1.5 Ricerca di eventuali ordigni bellici a mare

Per la ricerca dei eventuali ordigni bellici e target metallici presenti sul fondale marino è stato utilizzato il Magnetometro al Cesio, modello “G-882 marine magnetometer” della Geometrics. La frequenza operativa 0,1-4 Hz, indispensabile nel caso di ordigni bellici con caratteristiche ferromagnetiche, è in grado di rilevare anomalie magnetiche nei primi metri del fondale marino. Per profondità maggiori i dati del magnetometro sono stati integrati con i dati del Sub Bottom Profiler.

3.1.6 Risultati indagini geofisiche

Al temine dei lavori di ogni sub-ambito operativo sono stati prodotti, in formato cartaceo e su supporto magnetico, i seguenti elaborati:

• Carte batimetriche;

• Carte dei fotomosaici Side Scan Sonar;

• Carte geomorfologiche;

• Carte degli spessori dei sedimenti;

• Carta delle anomalie magnetiche.

Inoltre, sono stati consegnati i dati batimetrici in formato ASCII, le immagini Side Scan Sonar georeferenziate in formato Tiff e Tiff Word, e le immagini Sub Bottom Profiler in formato Tiff.

Area 1 – Castellammare di Stabia

Dalle indagini geomorfologiche condotte in Area1 - Castellammare di Stabia si evinceva che, rispetto al Piano Operativo originario, alcune stazioni di carotaggio ricadevano in aree non accessibili. Con nota del 19/07/2007, la Nautilus ha trasmesso all’ARPAC e quest’ultima (con nota Prot. n°13260) all’ICRAM, gli elaborati prodotti segnalando le anomalie riscontrate nell’area in esame e precisamente:

• le stazioni LV01/0419, LV01/0429, LV01/0437, LV01/0438 ricadono in aree a basso fondale e con presenza di barriere soffolte;

• le stazioni LV01/0455, LV01/0454, LV01/0447 ricadono in ambito portuale non accessibile;

• le stazioni LV01/0459, LV01/0460 ricadono in prossimità di un impianto di mitilicoltura;

• la stazione LV01/0434 ricade su fondali attraversati da una condotta sottomarina.

In nessuna stazione sono state segnalate anomalie ferro-magnetiche di alcun tipo.

Con nota Prot. n°13499, del 27/07/2007, l’ARPAC ha provveduto all’autorizzazione dei sondaggi limitatamente all’Area 1, fornendo il nuovo “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione ambientale del sito di bonifica interesse nazionale delle aree del Litorale Vesuviano_Stralcio Area 1,” (doc. ICRAM # Piano operativo_Area 1_CII-Pr-CA-LV-04.07) con gli opportuni aggiornamenti eseguiti sulla base delle anomalie riscontrate.

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Area 2 – Foce del Sarno

Dalle indagini geomorfologiche condotte in Area 2 - Foce del Sarno si evinceva che, rispetto al Piano Operativo originario, alcune stazioni di carotaggio ricadevono in aree non accessibili. Con nota del 10/08/2007, la Nautilus ha trasmesso all’ARPAC e quest’ultima all’ICRAM (con nota prot n°.15423 dell’11/09/07 e nota prot. n°15752 del 13/09/2007) gli elaborati prodotti con l’indicazione delle anomalie riscontrate.

Con nota del 13/09/2007, l’ARPAC ha provveduto alla trasmissione del “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione ambientale (doc. ICRAM # CII-Pr-CA-LV-04.07) stazioni di campionamento sui fondali – Stralcio Area 2”, con gli opportuni aggiornamenti. In particolare, rispetto al Piano originario sono state prodotte le seguenti modifiche:

• lo spostamento della ubicazione delle stazioni di seguito elencate: LV01-327, LV01-328, LV01-329, LV01-330, LV01-331, LV01-351, LV01–352, LV01–369, LV01-370, LV01–377, LV01–378, LV01-379, LV01-380, LV01-397;

• la variazione della lunghezza delle carote di seguito riportate, senza effettuare modifiche sul numero complessivo di carote di ciascuna lunghezza: LV01-379, LV01-380, LV01-381, LV01-383, LV01-384, LV01–385, LV01–389, LV01-397.

Inoltre nel corso dei rilievi geofisici sono emerse difficoltà di accesso, di diverso tipo, in alcune aree in prossimità della costa in cui il “Piano di caratterizzazione ambientale del sito di bonifica di interesse nazionale del Litorale Vesuviano” prevede la presenza di stazioni di campionamento. In particolare, la zona a nord della foce del fiume Sarno è risultata contraddistinta da basso fondale con scogli affioranti, mentre l’area a sud della foce del Sarno è interessata dalla presenza del porto turistico di Marina di Stabia.

In queste aree si è reso necessario, in corso d’opera, ricorrere ad un sopralluogo, unitamente alla D.L. ed ai tecnici dell’ICRAM, per verificare l’effettiva inaccessibilità di tali stazioni, così come segnalato dalle indagini geofisiche. Le stazioni ubicate in prossimità della linea di costa, a Nord rispetto alla foce del Fiume Sarno, che ricadono in un’area a bassi fondali con presenza di barriere soffolte sono le seguenti: LV01/0302, LV01/0332, LV01/0373, LV01/0374, LV01/0392, LV01/0393, LV01/0395, LV01/0397 e LV01/0398.

Sulla base del sopralluogo effettuato il 19/10/2007, che ha evidenziato l’effettiva difficoltà di accesso in tali punti, si è provveduto a fare alcune modifiche rispetto al piano originario e, precisamente, con nota prot. n° 10471/07 del 24/10/2007, l’ICRAM ha provveduto a riposizionare le stazioni LV01/0373, LV01/0374, LV01/0393, LV01/0395, LV01/0397 e LV01/0398, mentre per le restanti carote LV01/0302, LV01/0332 e LV01/0392 è stato predisposto che venissero prelevate nel punto prestabilito mediante operatore subacqueo.

Un’altra problematica emersa nel corso delle indagini sul campo è legata al fatto che 8 stazioni ricadono all’interno del Porto turistico di “Marina di Stabia”. Dopo una serie di sopralluoghi e incontri con le autorità competenti, è stata richiesta ed ottenuta apposita autorizzazione per eseguire i rilievi geofisici propedeutici alle attività di carotaggio. Le stazioni interessate sono: LV01/0371; LV01/0369; LV01/0372; LV01/0370; LV01/0331; LV01/0329; LV01/0330; LV01/0328. In particolare con nota prot. n° 3169 del 19/02/2008 è stata evidenziata ad ICRAM la necessità di delocalizzare le stazioni denominate LV01/0372, LV01/0330, LV01/0331, in quanto ricadenti in aree non accessibili. Con nota prot.n° 2198/08 del 21/02/2008 l’ICRAM ha

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provveduto a trasmettere le informazioni necessarie per il posizionamento dei punti di sondaggio.

In nessuna stazione sono state segnalate anomalie ferro-magnetiche di alcun tipo.

Area 3 – Torre Annunziata

L’analisi dei risultati delle indagini geomorfologiche condotte in Area 3 - Torre Annunziata ha reso necessarie alcune modifiche rispetto a quanto indicato nel Piano Operativo originario e, in particolare, lo spostamento delle stazioni di seguito elencate:

• LV01/0234, LV01/0240, LV01/0210, LV01/0263, LV01/0271, in quanto ricadono in prossimità di impianti di mitilicoltura;

• LV01/0239, LV01/0196, LV01/0194, LV01/0182, LV01/0173, LV01/0167, in quanto ricadono in aree a bassi fondali con affioramenti rocciosi.

Con nota del 04/10/2007 sono stati trasmessi all’ ARPAC e quindi all’ICRAM con nota Prot. n°16868 gli elaborati prodotti, segnalando le anomalie riscontrate nell’area in esame e con nota Prot. n°10471/07 del 24/10/2007 l’ICRAM ha provveduto all’invio del “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione ambientale (doc. ICRAM # CII-Pr-CA-LV-04.07) stazioni di campionamento sui fondali dell’ Area 3, ad esclusione delle aree portuali”, con gli opportuni aggiornamenti sulla base delle anomalie riscontrate.

Anche in quest’area non sono state segnalate anomalie ferro-magnetiche di alcun tipo.

Area 4 – Torre del Greco/Portici

L’analisi dei risultati delle indagini geomorfologiche condotte in Area 4 - Torre del Greco/ Portici ha reso necessarie alcune modifiche rispetto a quanto indicato nel Piano Operativo di campionamento originario e, in particolare, con nota del 13/11/2007, è stato richiesto all’ARPAC e quindi all’ICRAM (con nota Prot. n°19430) lo spostamento delle stazioni di seguito elencate:

• LV01/0070, LV01/0074, LV01/0075, LV01/0082, LV01/0084, LV01/0085, LV01/0090, LV01/0122, LV01/0124 ricadenti in prossimità di impianti di mitilicoltura;

• LV01/0038, LV01/0065, LV01/0073, LV01/0155, LV01/0128 e LV01/0167, ricadenti in aree interessate dalla presenza di fondali rocciosi.

Con nota Prot. n°11335, del 22/11/2007, l’ICRAM ha provveduto all’invio del “Piano operativo di campionamento dei sedimenti e degli organismi per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione ambientale (doc. ICRAM # CII-Pr-CA-LV-04.07) stazioni di campionamento sui fondali dell’ Area 4, ad esclusione delle aree portuali”, con gli opportuni aggiornamenti.

Anche in quest’area non sono state segnalate anomalie ferro-magnetiche di alcun tipo.

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Aree Portuali

In riferimento ai risultati delle indagini geofisiche condotte nelle aree portuali di Portici, Torre Annunziata e Torre del Greco, trasmessi all’ ARPAC e quindi ad ICRAM (con nota Prot. n°20613 del 28/11/2007),quest’ultimo ha ritenuto corretta l’ubicazione delle stazioni di campionamento e con nota Prot. n°467/08, del 15/01/2008, ha confermato l’autorizzazione ad eseguire i carotaggi nelle aree indicate. Stessa valutazione è stata eseguita per l’area portuale di Marina di Stabia.

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4. RICERCA ORDIGNI BELLICI E MASSE FERROSE LUNGO GLI ARENILI

4.1 Metodologia operativa

Prima di iniziare i rilievi lungo gli arenili è stato predisposto un Piano Operativo che ha previsto la suddivisione dell’area da caratterizzare in 5 settori:

• Area 5 - Arenili di Portici

• Area 6 - Arenili di Torre del Greco

• Area 7 - Arenili di Torre Annunziata

• Area 8 - Arenili Foce del Sarno

• Area 9 - Arenili di Castellammare di Stabia

Le attività inerenti la ricerca e l’individuazione di eventuali ordigni bellici e masse ferrose lungo gli arenili sono state eseguite in due fasi:

1) Bonifica superficiale mediante ricerca e localizzazione di ordigni esplosivi residuati bellici sulle stazioni di campionamento distribuite lungo gli arenili, con adeguato margine di sicurezza (1,40 mt di raggio intorno al punto di perforazione per un’area di 6,15 mq) e garanzia di agibilità fino a 100 cm dal p.c. originario. La bonifica è stata eseguita mediante idoneo apparecchio brevettato rivelatore di masse ferrose tipo “Ferex”.

2) Bonifica in profondità mediante ricerca e localizzazione di ordigni esplosivi residuati bellici eseguita a mezzo di trivellazioni verticali spinte fino alla quota di -2,00 mt dal p.c. originario, con adeguato margine di sicurezza (1,40 mt di raggio intorno al punto di perforazione per un’area 6,15 mq) e garanzia di agibilità fino alla quota del fondo del foro trivellato, con impiego graduale del metal detector da introdurre nei fori stessi. Le trivellazioni sono state eseguite a distanza tale da non disturbare la verticale di campionamento del successivo sondaggio ambientale.

Le attività di rilievo sono state svolte da operatori brevettati B.C.M. ed eseguite mediante escavatore con trivella rotativa, benna ed apparati di ricerca Foerster 4032 - matr.01414.

4.2 Risultati attività di ricerca di ordigni esplosivi residuati bellici su arenili

Al termine delle attività di ricerca sono stati redatti appositi Verbali di Constatazione dall’Ispettorato delle Infrastrutture dell’Esercito – 10° Reparto Infrastrutture – Ufficio B.C.M., di seguito elencati:

1. Verbale di Constatazione n°01 redatto sulla base della dichiarazione di garanzia e responsabilità rilasciata il 03/01/2008 dalla ditta esecutrice del servizio;

2. Verbale di Constatazione n°27 redatto sulla base della dichiarazione di garanzia e responsabilità rilasciata il 30/01/2008 dalla ditta esecutrice del servizio;

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3. Verbale di Constatazione n°101 redatto sulla base della dichiarazione di garanzia e responsabilità rilasciata il 02/04/2008 dalla ditta esecutrice del servizio.

Alla fine dei rilievi è stato approvato il Piano di Caratterizzazione lungo gli arenili e si è proceduto con le operazioni di carotaggio.

Area 5 – Arenili di Portici

Con note Prot. CU 07/383 ST-vt del 03/12/2007 e Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 sono stati trasmessi ad ARPAC, e quindi ad ICRAM, i risultati dei sopralluoghi effettuati in data 27 e 29 novembre 2007.

Con riferimento alle stazioni di prelievo dei campioni LV01/0501 e LV01/0502 era emerso che tali punti erano accessibili soltanto attraverso il Museo Ferroviario di Pietrarsa, da cui si era riuscito ad ottenere il permesso all’accesso. In fase di esecuzione dei carotaggi in tali punti sono sorte altre problematiche che hanno determinato la delocalizzazione degli stessi, così come disposto da ICRAM con nota Prot. n. 3326/08 del 20/03/08.

Nell’esecuzione dei lavori non sono stati rinvenuti ordigni esplosivi residuati bellici.

Area 6 – Arenili di Torre del Greco

Con note Prot. CU 07/383 ST-vt del 03/12/2007 e Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 sono stati trasmessi ad ARPAC, e quindi ad ICRAM, i risultati dei sopralluoghi effettuati in data 27 e 29 novembre 2007.

La stazione di prelievo dei campioni LV01/0508 risultava ricadere a mare ad una distanza di circa 1 km dalla costa, così come evidenziato con nota Prot. CU 07/401 ST-vt del 17/12/2007; con nota ARPAC Prot. n. 2641 del 19/12/2007 si è ottenuta l’autorizzazione all’arretramento del punto in linea d’aria verso l’arenile fino al primo punto utile.

Nell’esecuzione dei lavori non sono stati rinvenuti ordigni esplosivi residuati bellici.

Area 7 – Arenili di Torre Annunziata

Con note Prot. CU 07/383 ST-vt del 03/12/2007 e Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 sono stati trasmessi ad ARPAC, e quindi ad ICRAM, i risultati dei sopralluoghi effettuati in data 27 e 29 novembre 2007.

La stazione di prelievo dei campioni LV01/0526 risultava ricadere a mare così come evidenziato con nota Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 e con nota ARPAC Prot. n. 21186 del 10/12/2007 si è ottenuta l’autorizzazione all’arretramento del punto di 7 m verso l’arenile.

Nell’esecuzione dei lavori non sono stati rinvenuti ordigni esplosivi residuati bellici.

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Area 8 – Arenili di Foce Sarno

Con note Prot. CU 07/383 ST-vt del 03/12/2007 e Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 sono stati trasmessi ad ARPAC, e quindi ad ICRAM, i risultati dei sopralluoghi effettuati in data 27 e 29 novembre 2007.

Le stazioni di prelievo dei campioni LV01/0572, LV01/0573, LV01/0574, LV01/0575 e LV01/0576 ricadevano nell’area in concessione a Marina di Stabia S.p.A. e precisamente: i punti LV01/0572 e LV01/0573 ricadevano su uno strato di terreno di riporto nel piazzale del suddetto cantiere; i punti LV01/0574 e LV01/0575 ricadevano su pavimentazione industriale, mentre il punto LV01/0576 ricadeva su scogliera, così come evidenziato con nota Prot. CU 07/401 ST-vt del 17/12/2007. Con nota Prot. n. 538/08 del 17/01/2008 l’ICRAM ha disposto che la stazione LV01/0572 venisse spostata come stazione aggiuntiva sull’arenile della Maricorderia (Comune di Castellammare di Stabia), le stazioni LV01/0573, LV01/0574, LV01/0575 e LV01/0576 sono state spostate come stazioni di campionamento sui fondali.

Nell’esecuzione dei lavori non sono stati rinvenuti ordigni esplosivi residuati bellici.

Area 9 – Arenili di Castellammare di Stabia

Con note Prot. CU 07/383 ST-vt del 03/12/2007 e Prot. CU 07/392 ST-vt del 05/12/2007 sono stati trasmessi ad ARPAC, e quindi ad ICRAM, i risultati dei sopralluoghi effettuati in data 27 e 29 novembre 2007.

Non si sono riscontrate difficoltà né di tipo logistico, né di accessi.

Nell’esecuzione dei lavori non sono stati rinvenuti ordigni esplosivi residuati bellici.

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5. CAMPIONAMENTO DEI FONDALI

Al fine di rendere più agevole la descrizione delle attività condotte in ogni area e permettere una più immediata lettura dei risultati ottenuti, anche durante le attività di carotaggio si è ritenuto opportuno, già in fase di presentazione del Piano di Avvio, suddividere l’intera area di indagine in quattro sub-aree, e precisamente:

• Area 1 - Castellammare di Stabia

• Area 2 - Foce del Sarno

• Area 3 - Torre Annunziata

• Area 4 – Sud Torre del Greco/Portici

Le attività d’indagine previste nelle singole aree sono riassunte nelle seguenti tabelle:

Area 1 – Castellammare di Stabia

Sito Fondali marini antistanti l’area industriale e urbana di Castellammare di Stabia ed area portuale di Castellammare di Stabia.

Superficie sito 13 Km2

Destinazione urbanistica Area portuale e fondali marini

Num. totale carotaggi/campioni superficiali previsti

79 carotaggi e 14 campioni superficiali.

Num. totale campioni previsti dalle carote

338

Num. totale carotaggi eseguiti 79

Num. totale campioni estratti dalle carote

338

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 8 carotaggi/ n. 32 campioni.

Area 2 – Foce del Sarno

Sito Fondali marini antistanti la foce del Sarno ed area portuale Marina di Stabia

Superficie sito 11 Km2

Destinazione urbanistica Area marino-costiera (fondali) ed area portuale

Num. totale carotaggi/campioni superficiali previsti

111 carotaggi e 3 campioni superficiali.

Num. totale campioni previsti dalle carote

467

Num. totale carotaggi eseguiti 115

Num. totale campioni estratti dalle carote

479

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 11 carotaggi/ n. 46 campioni

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Area 3 – Torre Annunziata

Sito Fondali marini antistanti l’area di Torre Annunziata ed area portuale di Torre Annunziata.

Superficie sito 20 Km2

Destinazione urbanistica Area marino-costiera (fondali) e portuale

Num. totale carotaggi/campioni superficiali previsti

102 carotaggi e 35 campioni superficiali.

Num. totale campioni previsti dalle carote

431

Num. totale carotaggi eseguiti 102

Num. totale campioni estratti dalle carote

423

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 10 carotaggi/ n. 36 campioni

Area 4 – Sud Torre del Greco/Portici

Sito Fondali marini a nord e a sud di Torre del Greco e di Portici ed area portuale di Torre del Greco e Portici.

Superficie sito 26 Km2

Destinazione urbanistica Area marino-costiera (fondali), aree portuali

Num. totale carotaggi/campioni superficiali previsti

110 carotaggi e 46 campioni superficiali.

Num. totale campioni previsti dalle carote

414

Num. totale carotaggi eseguiti 110

Num. totale campioni estratti dalle carote

414

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 11 carotaggi/ n. 42 campioni

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Le attività di caratterizzazione sono state svolte utilizzando il M/P “Federico” di proprietà della Società ICAD di Torre del Greco.

Sul pontone è stata installata l’attrezzatura per l’esecuzione dei carotaggi, costituita da un vibrocarotiere modello GEOCORE VKG 3000/6000 di proprietà della Cooperativa Nautilus.

Lo strumento è costituito da tubi carotieri monolitici con scarpe in acciaio inox AISI, caratterizzate da angoli di taglio tipici dei “liner” per il campionamento indisturbato, in modo da prelevare il campione integro anche sotto l’aspetto fisico oltre che chimico.

Inoltre, sul pontone è stato allestito un banco con il dispositivo di taglio dei liners contenenti le carote di sedimento ed un piano d’appoggio per il subcampionamento, dotato di spatole per l’omogeneizzazione dei campioni, contenitori, ceste per lo stoccaggio dei campioni, frigo portatili per la momentanea conservazione dei campioni, sonde per la misura dei parametri chimico-fisici (pH, Redox).

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6. CAMPIONAMENTO DEGLI ARENILI

Anche per gli arenili l’area di indagine del Litorale Vesuviano è stata suddivisa in sub-aree:

• Area 5 - Arenili di Portici

• Area 6 - Arenili di Torre del Greco

• Area 7 - Arenili di Torre Annunziata

• Area 8 – Arenili di Foce del Sarno

• Area 9 – Arenili di Castellammare di Stabia

Anche sugli arenili è stata effettuata una serie di sopralluoghi in situ unitamente con il RUP, la DL e tecnici dell’ICRAM al fine di verificare il corretto posizionamento di alcuni punti ed a seguito di tali sopralluoghi si è resa necessaria la loro delocalizzazione:

• Le stazioni LV01/0573, LV01/0575 e LV01/0576, appartenenti ad Area 8– Arenili di Foce del Sarno (Marina di Stabia), ricadevano in area banchinata e, pertanto, sono state spostate sui fondali, come autorizzato con Nota ICRAM Prot. n. 806/08 del 23/01/2008;

• La stazione LV01/0574, appartenente ad Area 8– Arenili di Foce del Sarno (Marina di Stabia), è stata spostata in Area 9 – Arenili di Castellammare di Stabia in corrispondenza del materiale accumulatosi alla Foce del Rivolo San Pietro (Rif. Prot. DL/FR/10/08 del 09/02/2008);

• La stazione LV01/0572, appartenente ad Area 8– Arenili di Foce del Sarno (Marina di Stabia), è stata spostata in Area 9 - Arenili di Castellammare di Stabia (Maricorderia) con Nota ICRAM Prot. n. 538/08 del 17/01/2008;

• Le stazioni LV01/0501 e LV01/0502, appartenenti ad Area 5 - Arenili di Portici, ricadevano in un’area soggetta a lavori di sbancamento in prossimità della linea ferroviaria e, pertanto, costituita da accumuli di materiali da riporto. Con Nota Prot. n. DL/FR/27/08 del 25/03/2008 la D.L. ha fornito la nuova ubicazione dei punti, sui quali sono state eseguite le attività di b.o.b. e, successivamente, di carotaggio.

Pertanto, sulla base di queste modifiche, rispetto alle 122 stazioni di carotaggio previste dal Piano Operativo originario redatto da ICRAM, si è passati a 118 stazioni.

Le attività d’indagine previste nelle singole aree sono riassunte nelle seguenti tabelle:

Area 5 - Arenili di Portici

Sito Arenili

Superficie sito 1 Km2

Destinazione urbanistica Area urbana

Num. totale carotaggi 5

Profondità carotaggi 2 m

Num. totale campioni 20

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Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 1 carotaggi/ n. 4 campioni

Area 6 – Arenili di Torre del Greco

Sito Arenili

Superficie sito 0,6 Km2

Destinazione urbanistica Area urbana e area industriale

Num. totale carotaggi 19

Profondità carotaggi 2 m

Num. totale campioni 76

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 2 carotaggi/ n. 8 campioni

Area 7 – Arenili di Torre Annunziata

Sito Arenili

Superficie sito 0,9 Km2

Destinazione urbanistica Area urbana e area industriale

Num. totale carotaggi previsti ed eseguiti

25

Profondità carotaggi 2 m

Num. totale campioni 100

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 2 carotaggi/ n. 8 campioni

Area 8 – Arenili di Foce del Sarno

Sito Arenili

Superficie sito 1,1 Km2

Destinazione urbanistica Area industriale

Num. totale carotaggi previsti ed eseguiti

22

Profondità carotaggi 3 m

Num. totale campioni 110

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 3 carotaggi/. 15 campioni

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Area 9 – Arenili di Castellammare di Stabia

Sito Arenili

Superficie sito 2,5 Km2

Destinazione urbanistica Area industriale, area urbana

Num. totale carotaggi previsti ed eseguiti

47

Profondità carotaggi 27 da 3 m

20 da 2 m

Num. totale campioni 215

Num. carotaggi/campioni destinati ad ARPAC per analisi di controllo

n. 4 carotaggi/ n. 17 campioni

L’attrezzatura per l’esecuzione dei carotaggi lungo gli arenili era costituita da una sonda cingolata. I tubi carotieri monolitici. Il carotiere era costituito da scarpe in acciaio inox AISI, forniti di liner per il campionamento indisturbato, in modo da prelevare il campione integro anche sotto l’aspetto fisico oltre che chimico. Il carotaggio è stato effettuato con metodo di perforazione a secco, senza l’utilizzo di fluido di perforazione, usando un carotiere di diametro 101 cm idoneo a prelevare campioni indisturbati ed evitando fenomeni di surriscaldamento.

L’esecuzione delle perforazioni è stata eseguita garantendo la georeferenzazione secondo il sistema UTM WGS 84.

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7. MATERIALI E METODI

7.1 Metodologie e tecniche di campionamento dei sedimenti

Sia per il campionamento dei fondali che per gli arenili, l’attività di prelievo è stata eseguita cercando di arrecare il minor disturbo possibile al campione, evitando la sua contaminazione e cercando di garantire sempre un recupero del 100%. Dopo aver recuperato il carotiere ed estratto il liner contenente la carota, lo stesso veniva alloggiato sul piano di lavoro ospitante il dispositivo di taglio dove due operatori addetti provvedevano all’apertura del liner.

La carota estratta veniva immediatamente misurata e fotografata. Per ogni foto veniva indicato il numero della carota, la lunghezza effettiva di prelievo, la data ed il luogo di prelievo.

Successivamente veniva effettuata la descrizione stratigrafica della carota, mentre due operatori provvedevano a misurare i valori di pH e del potenziale di ossido riduzione (ORP) ai vari livelli mediante l’utilizzo di apposite sonde, modello Hanna Instruments.

I dati osservati e misurati venivano contemporaneamente riportati su apposita scheda.

Per ogni stazione di campionamento è stata realizzata la scheda monografica all’interno della quale sono riportati i seguenti parametri derivanti dal prelievo e lavorazione della carota:

• sigla carota

• data del prelievo

• lunghezza della carota

• caratteristiche stratigrafiche

• caratteristiche chimico-fisiche dei livelli prelevati

• eventuali livelli aggiuntivi o sostitutivi campionati

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Le schede stratigrafiche delle carote prelevate unitamente alla distinta dei singoli livelli campionati per ogni carota, sono riportate nell’ Allegato1 del Rapporto Intermedio.

Successivamente sono state separate dalla carota stessa le varie aliquote, corrispondenti ai vari livelli, da destinare alle analisi di laboratorio. Ogni livello è stato subcampionato e riposto in appositi contenitori a seconda della tipologia di analisi. Per ogni contenitore è stata predisposta un’etichetta adesiva seguendo le indicazioni fornite dall’ICRAM:

Campionamenti sedimenti Litorale Vesuviano Progetto caratterizzazione SIN5

Area n°__: _________________

Carota n° LV01/____

Sezione (cm) ____-____

Tipologia _____________________

Codice campione LV01/_____/SC_____-_____

I campioni così prelevati, classificati ed etichettati, venivano conservati in appositi frigoriferi prima di essere spediti, refrigerati ed in apposite casse coibentate, ai rispettivi laboratori di analisi mediante corriere espresso.

Nelle stazioni dei fondali in cui era previsto il campionamento del solo campione superficiale, i sedimenti sono stati prelevati mediante benna tipo “Van Veen” di dimensioni standard, appositamente appesantita al fine di garantire il recupero della frazione superficiale di sedimento.

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7.2 Gestione dei campioni di sedimento

I sedimenti prelevati da ogni livello sono stati preventivamente omogeneizzati e suddivisi in due subcampioni, uno dei quali è stato conservato in contenitori di HDPE a temperatura compresa tra –18°C e –25°C per eventuali analisi di controllo richieste dalla Committente. L’altro subcampione è stato prontamente suddiviso in aliquote per i rispettivi laboratori di analisi, quindi conservato e trasportato secondo il seguente schema:

• Aliquota per analisi granulometrica, contenuto d’acqua, peso specifico: il campione è stato raccolto in contenitori di plastica, quindi trasportato e conservato a temperature comprese tra i +4°C e i +6°C.

• Aliquota per la chimica: il sedimento è stato raccolto in contenitori decontaminati in vetro. Il trasporto è stato effettuato a temperature comprese tra +4°C e +6°C; in laboratorio i campioni vengono conservati in congelatori a temperature comprese tra –18°C e –25°C. Le Diossine e i Furani sono stati analizzati sull’aliquota corrispondente alla sezione superficiale (0-20 cm).

• Aliquota per l’analisi di composti organici volatili (Idrocarburi C≤12, BTEX, composti alifatici clorurati e cancerogeni): il campione è stato raccolto avendo cura di non utilizzare materiale che sia stato a contatto con il liner o l’atmosfera. Il campione è stato prelevato all’interno di apposite vials, compatibili con lo strumento utilizzato per l’analisi. Il trasporto e la conservazione è avvenuto a temperature comprese tra +4°C e +6°C.

• Aliquota per l’analisi di azoto, fosforo e cianuri: il campione è stato raccolto e trasportato in appositi contenitori di vetro; il trasporto in laboratorio è stato effettuato a temperature comprese tra +4°C e +6°C; in laboratorio i campioni sono conservati in congelatori a temperature comprese tra –18°C e –25°C.

• Aliquota per l’analisi dell’amianto: il campione è stato raccolto in contenitori di vetro e il trasporto avvenuto a temperature comprese tra +4°C e +6°C.

• Aliquota per l’analisi microbiologica: il campione è stato raccolto in contenitori sterili di polietilene o polistirolo e il trasporto avviene a temperature comprese tra +4°C e +6°C; il campione può essere conservato alle medesime temperature per un massimo di 24 ore.

• Il campione per i saggi ecotossicologici in laboratorio è stato raccolto in contenitori di vetro, trasportato e conservato a temperature comprese tra +4°C e +6°C.

• Per la gestione del sedimento in esubero è stato previsto un sistema di smaltimento delle sezioni di sedimento che non sono state né analizzate, né conservate in accordo con la normativa vigente (Decreto Legislativo n. 22 del 1997 e successive integrazioni).

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7.3 Procedure di decontaminazione

Tutte le operazioni di perforazione, prelievo, conservazione, stoccaggio e trasporto dei campioni sono state effettuate in modo da evitare fenomeni di contaminazione o perdita di rappresentatività del campione, alterando le caratteristiche chimico-fisiche delle matrici ambientali investigate. In particolare, sono stati presi i seguenti accorgimenti:

• utilizzo nelle diverse operazioni di strumenti e attrezzature costruiti in materiale quali acciaio INOX e PVC, tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche delle matrici ambientali, del materiale di riporto e la concentrazione delle sostanze contaminanti

• rimozione di qualsiasi grasso o lubrificante dalle zone filettate degli utensili

• utilizzo di rivestimenti, utensili, corone e scarpe non verniciate

• eliminazione di gocciolamenti di lubrificanti dalle parti idrauliche dei macchinari, degli impianti e di tutte le attrezzature utilizzate durante tutte le fasi di campionamento

• uso di guanti monouso e stracci, chiavi, ecc., puliti per prevenire il diretto contatto con il materiale estratto

• pulizia dell’impianto di perforazione e di tutti gli utensili utilizzati prima dell'inizio delle indagini, tra un sondaggio e l'altro e prima di lasciare il sito

• pulizia di ogni strumento di misura in foro

• uso di contenitori nuovi

• pulizia di tutti i contenitori ed attrezzi per manipolazione dei campioni sia in sito sia in laboratorio

7.4 Smaltimento rifiuti

I rifiuti solidi (prodotti dalle operazioni di perforazione nel corso delle indagini) sono stati stoccati in situ in appositi contenitori a tenuta per rifiuti speciali e smaltiti ai sensi della normativa vigente.

Ai fini dello smaltimento dei rifiuti si è provveduto al campionamento di un'aliquota significativa del rifiuto, sia liquido sia solido, da sottoporre ad analisi chimica per la caratterizzazione ed assegnazione di idoneo codice CER ai sensi della normativa vigente. Solo successivamente il rifiuto è stato trasportato in idoneo centro di conferimento con presentazione di formulario di smaltimento compilato in ogni sua parte.

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8. CAMPIONAMENTO DEL BIOTA

Il piano di caratterizzazione ha previsto una campagna di caratterizzazione di esemplari di organismi marini con differenti caratteristiche ecologiche e biologiche, presenti a livelli diversi della rete trofica e significativi per il consumo alimentare. Tale campagna ha previsto il prelievo e l’analisi di:

• organismi filtratori (bivalvi),

• specie necto-bentoniche scelte tra quelle a più stretto contatto con il fondale.

Il campionamento degli organismi bivalvi è stato effettuato tramite operatore subacqueo.

Per il campionamento dei bivalvi sono stati eseguiti, così come previsto dal piano, n. 5 stazioni di prelievo di cui:

• n. 1 stazione all’interno dell’area prospiciente la Foce del Sarno,

• n. 1 stazione nell’area portuale di Castellammare di Stabia,

• n. 2 stazioni all’interno della fascia costiera entro i 600 metri dalla linea di costa rispettivamente a Portici e Torre del Greco,

• n. 1 stazione di bianco esterna all’area di indagine in corrispondenza dell’Area Marina di Posillipo.

Nella scheda di seguito riportata sono riassunte tutte le informazioni relative ai prelievi effettuati sui bivalvi:

Area di prelievo Stazione N. Campioni

Comune di Portici 625 3

Comune di Torre del Greco 626 3

Area portuale di Castellammare di Stabia 624 3

Area Foce del Sarno 623 3

Area Marina di Posillipo (stazione di Bianco) 627 3

Il campionamento degli organismi necto-bentonici, è stato effettuato con l’ausilio di imbarcazione e idonea attrezzatura per la pesca. Sono state indagate n. 3 specie di organismi necto-bentonici di caratteristiche ecologiche e biologiche differenti, poste a diversi livelli della catena trofica, e significative dal punto di vista del consumo alimentare. Le specie risultate idonee alla finalità dell’indagine sono state:

• la triglia (Mullus barbatus)

• la salpa (Sarpa salpa)

• il cefalo (Mugil sp.)

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La scelta delle specie è stata definita dopo un survey preliminare che ha permesso di identificare, tra le specie autoctone più comuni, quelle che più rispondono ai requisiti richiesti.

Per il campionamento degli organismi necto-bentonici sono state previste cinque stazioni di prelievo di cui:

• n. 1 prelievo all’interno dell’area prospiciente la Foce del Sarno,

• n. 1 prelievo nell’area portuale di Castellammare di Stabia,

• n. 2 stazioni all’interno della fascia costiera entro i 600 metri dalla linea di costa rispettivamente a Portici e Torre del Greco,

• n. 1 prelievo di bianco esterno all’area di indagine individuato presso l’Area Marina di Posillipo.

Area di prelievo Stazione Tipologia organismi

N. Campioni

Cefali

Triglie Comune di Portici 630

Salpe

30

Cefali

Triglie Comune di Torre del Greco 631

Salpe

30

Cefali

Triglie Area portuale del

Castellammare di Stabia 629

Salpe

30

Cefali

Triglie Area Foce del Sarno 628

Salpe

30

Cefali

Triglie Area Marina di Posillipo (stazione di Bianco)

632

Salpe

30

Per ogni stazione e per ogni cala di pesca sono state annotate su apposita scheda la data di esecuzione, le coordinate e l’ora di inizio cala, intermedia e fine cala, nonché la profondità di pesca, oltre a tutte le informazioni utili allo scopo.

Per ogni cala, tra tutte le specie raccolte, sono state isolate le tre specie prescelte in base al survey preliminare.

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8.1 Gestione dei campioni di organismi

Per ogni stazione di prelievo, una volta misurati gli organismi selezionati di bivalvi, la loro parte molle è stata raccolta, e suddivisa in almeno tre pool. Gli organismi per l’analisi di bioaccumulo sono stati trasportati in sacchetti di polietilene a temperature comprese tra +4 e +6 ° C. Una volta in laboratorio, sono stati preparati i pool e conservati a temperature comprese tra –18 e –25 °C. Da ciascun pool è stata prelevata un’aliquota tenuta a disposizione per eventuali analisi di controllo.

Per ogni cala, e per ogni specie, gli esemplari di organismi necto-bentonici sono stati misurati e, in funzione delle classi di taglia, suddivisi in un numero significativo di “pool”. Per ogni pool è stato annotato il peso totale e la taglia degli esemplari. I pool sono stati costituiti da individui di dimensione simile, in modo da valutare il bioaccumulo in funzione dell’età. Dai pool così ottenuti sono stati ricavati a loro volta i pool di muscolo e fegato, prelevati da ciascun esemplare, sui quali effettuare le analisi.

Gli organismi per l’analisi di bioaccumulo sono stati trasportati in sacchetti di polietilene a temperature comprese tra +4°C e +6°C. Una volta in laboratorio, sono stati preparati i pool, i tessuti e gli organi, e sono stati conservati a temperature comprese tra –18°C e –25°C.

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9. SINTESI DELLE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO SUI SEDIMENTI

Nelle tabelle di seguito indicate si riporta un quadro riepilogativo delle carote e dei campioni prelevati in seguito alle attività di campionamento:

Fondali

AREA RIFERIMENTO NUM. CAROTE PREVISTE

CAROTE PRELEVATE

NUM. CAMPIONI

SUPERFICIALI PRELEVATI

1 Castellammare di Stabia 79 79 14 2 Foce Sarno 115(1) 115(1) 3 3 T.Annunziata 102 102 35 4 T.Greco/Portici 110 110 46

TOT. CAROTE 402 406 98

TOTALE CAMPIONI DA PRELEVARE DALLE

CAROTE

CAMPIONI DA ANALIZZARE DALLE

CAROTE

CAMPIONI DA CONSERVARE DALLE

CAROTE

AREA RIFERIMENTO PREVISTI PRELEVATI PREVISTI EFFETTIVI PREVISTI EFFETTIVI

1 Castellamare di Stabia

338 338 308 308 30 30

2 Foce Sarno 467 479 460 472 7 7 3 T.Annunziata 431 423(2) 395 387 36 36 4 T.Greco/Portici 453 453 414 414 39 39

TOTALE CAMPIONI 1689 1693 1577 1581 112 112

(1) in corso d’opera, su disposizione dell’ICRAM, sono stati aggiunti quattro carotaggi (LV01/0573, LV01/0574, LV01/0575, LV01/0576). Tali punti nel piano operativo originario (doc.ICRAM CII-Pr-CA-LV-04.07) erano stati indicati come prelievi sugli arenili. Da una serie di sopralluoghi è emerso che essi ricadevano in area banchinata e pertanto sono stati spostati sui fondali e prelevati mediante operatore subacqueo. Dalle 4 carote aggiuntive sono stati prelevati 12 campioni, rispetto ai 20 previsti dal piano originario:

• la stazione LV01/0573 ha previsto il recupero di 2 livelli anziché i 5 previsti;

• la stazione LV01/0574 ha previsto il recupero di 2 livelli anziché i 5 previsti;

• la stazione LV01/0575 ha previsto il recupero di 4 livelli anziché i 5 previsti;

• la stazione LV01/0576 ha previsto il recupero di 4 livelli anziché i 5 previsti.

(2) nell’area 3 sono stati prelevati 8 livelli in meno rispetto a quanto previsto dal piano a causa della natura presumibilmente rocciosa del substrato e precisamente:

• la stazione LV01/0285 ha previsto il recupero di 2 livelli anziché i 7 previsti;

• la stazione LV01/0283 ha previsto il recupero di 2 livelli anziché i 5 previsti.

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Arenili

AREA RIFERIMENTO CAROTE PREVISTE

CAROTE PRELEVATE

5 Arenili di Portici 5 5

6 Arenili di Torre

del Greco 19 19

7 Arenili di Torre

Annunziata 25 25

8 Arenili di Foce

del Sarno 27 22(1)

9 Arenili di Castellammare

46 47(1)

TOT. CAROTE 122 118

(1) in corso d’opera, su disposizione dell’ICRAM, le quattro stazioni LV01/573, LV01/574, LV01/575, LV01/576 sono state spostate dagli arenili sui fondali, mentre la stazione LV01/0572 è stata spostata dagli Arenili di Area 8 a quelli di Area 9. Il totale delle carote da 122 è passato a 118, per un totale di 521 campioni prelevati rispetto ai 541 previsti.

CAMPIONI DA PRELEVARE CAMPIONI DA ANALIZZARE

AREA RIFERIMENTO PREVISTI EFFETTIVI PREVISTI EFFETTIVI

5 Arenili di Portici 20 20 20 20

6 Arenili di Torre del Greco 76 76 76 76

7 Arenili di Torre Annunziata

100 100 100 100

8 Arenili di Foce del Sarno 135 110 135 110

9 Arenili di Castellammare di Stabia

210 215 210 215

TOTALE CAMPIONI 541 521 541 521

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10. CAMPIONI PRELEVATI DA ARPAC

Secondo quanto previsto dal capitolato, una aliquota pari al 10% della totalità dei campioni è stata prelevata dai tecnici ARPAC - Dipartimento Provinciale di Napoli come controcampione su cui effettuare analisi di controllo. In particolare, per ogni area sono stati prelevati i seguenti campioni:

Fondali

AREA RIFERIMENTO NUM.

CAROTE

NUM.

CAMPIONI

NUM.

CAMPIONI SUPERFICIALI

1 Castellammare di Stabia 8 32 2 2 Foce Sarno 11 46 1 3 T.Annunziata 10 36 4 4 T.Greco/Portici 11 42 5

TOTALE 40 156 12

Di seguito si riportano i codici dei campioni prelevati da ARPAC nei fondali:

Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0414/SC0000-0020 LV01/0414/SC0030-0050 LV01/0414/SC0100-0120 LV01/0414/SC0180-0200

LV01/0414

LV01/0414/SC0280-0300 LV01/0429/SC0000-0020 LV01/0429/SC0030-0050 LV01/0429/SC0100-0120 LV01/0429/SC0180-0200

LV01/0429

LV01/0429/SC0280-0300 LV01/0431/SC0000-0020 LV01/0431/SC0030-0050 LV01/0431 LV01/0431/SC0100-0120 LV01/0451/SC0000-0020 LV01/0451/SC0030-0050 LV01/0451/SC0100-0120 LV01/0451/SC0180-0200

LV01/0451

LV01/0451/SC0280-0300 LV01/0462/SC0000-0020 LV01/0462/SC0030-0050 LV01/0462/SC0100-0120

LV01/0462

LV01/0462/SC0180-0200 LV01/0470/SC0000-0020 LV01/0470/SC0030-0050 LV01/0470 LV01/0470/SC0100-0120 LV01/0489/SC0000-0020 LV01/0489 LV01/0489/SC0030-0050

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Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0489/SC0100-0120 LV01/0492/SC0000-0020 LV01/0492/SC0030-0050 LV01/0492/SC0100-0120

LV01/0492

LV01/0492/SC0180-0200 LV01/0280/SC0000-0020 LV01/0280/SC0030-0050 LV01/0280/SC0100-0120

LV01/0280

LV01/0280/SC0180-0200 LV01/0307/SC0000-0020 LV01/0307/SC0030-0050 LV01/0307/SC0100-0120

LV01/0307

LV01/0307/SC0180-0200 LV01/0325/SC0000-0020 LV01/0325/SC0030-0050 LV01/0325/SC0100-0120

LV01/0325

LV01/0325/SC0180-0200 LV01/0342/SC0000-0020 LV01/0342/SC0030-0050 LV01/0342/SC0100-0120

LV01/0342

LV01/0342/SC0180-0200 LV01/0353/SC0000-0020 LV01/0353/SC0030-0050 LV01/0353/SC0100-0120

LV01/0353

LV01/0353/SC0180-0200 LV01/0360/SC0000-0020 LV01/0360/SC0030-0050 LV01/0360/SC0100-0120

LV01/0360

LV01/0360/SC0180-0200 LV01/0364/SC0000-0020 LV01/0364/SC0030-0050 LV01/0364/SC0100-0120

LV01/0364

LV01/0364/SC0180-0200 LV01/0379/SC0000-0020 LV01/0379/SC0030-0050 LV01/0379/SC0100-0120 LV01/0379/SC0180-0200 LV01/0379/SC0280-0300 LV01/0379/SC0380-0400

LV01/0379

LV01/0379/SC0480-0500 LV01/0381/SC0000-0020 LV01/0381/SC0030-0050 LV01/0381/SC0100-0120 LV01/0381/SC0180-0200

LV01/0381

LV01/0381/SC0280-0300 LV01/0397/SC0000-0020 LV01/0397/SC0030-0050 LV01/0397/SC0100-0120

LV01/0397

LV01/0397/SC0180-0200 LV01/0400 LV01/0400/SC0000-0020

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Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0400/SC0030-0050 LV01/0400/SC0100-0120 LV01/0157/SC0000-0020 LV01/0157SC0030-0050 LV01/0157 LV01/0157/SC0100-0120 LV01/0169/SC0000-0020 LV01/0169/SC0030-0050 LV01/0169 LV01/0169/SC0100-0120 LV01/0186/SC0000-0020 LV01/0186/SC0030-0050 LV01/0186 LV01/0186/SC0100-0120 LV01/0194/SC0000-0020 LV01/0194/SC0030-0050 LV01/0194/SC0100-0120 LV01/0194/SC0180-0200

LV01/0194

LV01/0194/SC0280-0300 LV01/0199/SC0000-0020 LV01/0199/SC0030-0050 LV01/0199 LV01/0199/SC0100-0120 LV01/0209/SC0000-0020 LV01/0209/SC0030-0050 LV01/0209/SC0100-0120

LV01/0209

LV01/0209/SC0180-0200 LV01/0223/SC0000-0020 LV01/0223/SC0030-0050 LV01/0223 LV01/0223/SC0100-0120 LV01/0235/SC0000-0020 LV01/0235/SC0030-0050 LV01/0235 LV01/0235/SC0100-0120 LV01/0257/SC0000-0020 LV01/0257/SC0030-0050 LV01/0257/SC0100-0120

LV01/0257

LV01/0257/SC0180-0200 LV01/0292/SC0000-0020 LV01/0292/SC0030-0050 LV01/0292/SC0100-0120 LV01/0292/SC0180-0200

LV01/0292

LV01/0292/SC0280-0300 LV01/0001/SC0000-0020 LV01/0001/SC0030-0050 LV01/0001/SC0100-0120

LV01/0001

LV01/0001/SC0180-0200 LV01/0012/SC0000-0020 LV01/0012/SC0030-0050 LV01/0012 LV01/0012/SC0100-0120 LV01/0023/SC0000-0020 LV01/0023/SC0030-0050 LV01/0023/SC0100-0120

LV01/0023

LV01/0023/SC0180-0200 LV01/0040 LV01/0040/SC0000-0020

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Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0040/SC0030-0050 LV01/0040/SC0100-0120 LV01/0060/SC0000-0020 LV01/0060/SC0030-0050 LV01/0060/SC0100-0120

LV01/0060

LV01/0060/SC0180-0200 LV01/0071/SC0000-0020 LV01/0071/SC0030-0050 LV01/0071 LV01/0071/SC0100-0120 LV01/0094/SC0000-0020 LV01/0094/SC0030-0050 LV01/0094/SC0100-0120 LV01/0094/SC0180-0200 LV01/0094/SC0280-0300 LV01/0094/SC0380-0400

LV01/0094

LV01/0094/SC0480-0500 LV01/0101/SC0000-0020 LV01/0101/SC0030-0050 LV01/0101/SC0100-0120

LV01/0101

LV01/0101/SC0180-0200 LV01/0104/SC0000-0020 LV01/0104/SC0030-0050 LV01/0104 LV01/0104/SC0100-0120 LV01/0148/SC0000-0020 LV01/0148/SC0030-0050 LV01/0148 LV01/0148/SC0100-0120 LV01/0155/SC0000-0020 LV01/0155/SC0030-0050 LV01/0155/SC0100-0120

LV01/0155

LV01/0155/SC0180-0200

LV01/0005 LV01/0005/BN0000-0020

LV01/0053 LV01/0053/BN0000-0020 LV01/0087 LV01/0087/BN0000-0020 LV01/0123 LV01/0123/BN0000-0020 LV01/0149 LV01/0149/BN0000-0020 LV01/0161 LV01/0161/BN0000-0020 LV01/0200 LV01/0200/BN0000-0020 LV01/0220 LV01/0220/BN0000-0020 LV01/0238 LV01/0238/BN0000-0020 LV01/0282 LV01/0282/BN0000-0020 LV01/0473 LV01/0473/BN0000-0020 LV01/0500 LV01/0500/BN0000-0020

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43

Arenili

AREA RIFERIMENTO NUM.

CAROTE NUM.

CAMPIONI

5 Arenili di Portici 1 4 6 Arenili di Torre del Greco 2 8 7 Arenili di Torre Annunziata 2 8 8 Arenili di Foce del Sarno 3 15 9 Arenili di Castellammare di Stabia 4 17

TOTALE 12 52

Di seguito si riportano i codici dei campioni prelevati da ARPAC lungo gli arenili:

Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0503/SC0000-0020

LV01/0503/SC0030-0050

LV01/0503/SC0100-0120 LV01/0503

LV01/0503/SC0180-0200

LV01/0513/SC0000-0020

LV01/0513/SC0030-0050

LV01/0513/SC0100-0120 LV01/0513

LV01/0513/SC0180-0200

LV01/0520/SC0000-0020

LV01/0520/SC0030-0050

LV01/0520/SC0100-0120 LV01/0520

LV01/0520/SC0180-0200

LV01/0539/SC0000-0020

LV01/0539/SC0030-0050

LV01/0539/SC0100-0120 LV01/0539

LV01/0539/SC0180-0200

LV01/0549/SC0000-0020

LV01/0549/SC0030-0050

LV01/0549/SC0100-0120 LV01/0549

LV01/0549/SC0180-0200

LV01/0550/SC0000-0020

LV01/0550/SC0030-0050

LV01/0550/SC0100-0120

LV01/0550/SC0180-0200

LV01/0550

LV01/0550/SC0280-0300

LV01/0562/SC0000-0020

LV01/0562/SC0030-0050

LV01/0562/SC0100-0120

LV01/0562

LV01/0562/SC0180-0200

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Sigla stazione di campionamento

Codice campione

LV01/0562/SC0280-0300

LV01/0570/SC0000-0020

LV01/0570/SC0030-0050

LV01/0570/SC0100-0120

LV01/0570/SC0180-0200

LV01/0570

LV01/0570/SC0280-0300

LV01/0594/SC0000-0020

LV01/0594/SC0030-0050

LV01/0594/SC0100-0120

LV01/0594/SC0180-0200

LV01/0594

LV01/0594/SC0280-0300

LV01/0603/SC0000-0020

LV01/0603/SC0030-0050

LV01/0603/SC0100-0120 LV01/0603

LV01/0603/SC0180-0200

LV01/0607/SC0000-0020

LV01/0607/SC0030-0050

LV01/0607/SC0100-0120 LV01/0607

LV01/0607/SC0180-0200

LV01/0618/SC0000-0020

LV01/0618/SC0030-0050

LV01/0618/SC0100-0120 LV01/0618

LV01/0618/SC0180-0200

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11. ATTIVITÀ ANALITICHE SUI SEDIMENTI

11.1.1 Lista Analiti - Metodiche Analitiche - Limiti di Rilevabilità

Nella tabella seguente si riporta l’elenco dei parametri analizzati, le metodiche analitiche utilizzate dai laboratori per l’esecuzione delle analisi, le unità di misura, i limiti di rilevabilità, i limiti di legge quando previsti e la percentuale di campioni su cui sono state eseguite le analisi:

Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

Umidità a 105 °C % 0,1 CNR IRSA 2 Q 64 Vol 2 1984

100

pH Unità pH 0,01

DM 13/09/1999 SO n° 185 GU n° 248 21/10/1999 Met

III.1

100

Potenziale di ossidoriduzione

(ORP; Eh) mV 0,1 Standard Methods

2580B 1998 100

Granulometria % 1 DM 13/09/1999 SO n° 185 GU n° 248

21/10/1999 Met II.6 100

Carbonio organico (come C) % s.s. 0,005

DM 13/09/1999 SO n° 185 GU n° 248 21/10/1999 Met

VII.3

100

Azoto totale mg/Kg s.s. 5

DM 13/09/1999 SO n° 185 GU n° 248 21/10/1999 Met

VII.3

100

Fosforo totale mg/Kg s.s. 5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

100

Cianuri totali (ione cianuro)

mg/Kg s.s. 0,1 EPA 9010C 2002 + EPA 9014 1996

100

METALLI -

Alluminio mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

100

Antimonio mg/Kg s.s. 1 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

10 30 100

Arsenico mg/Kg s.s. 1 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

12 20 50 100

Berillio mg/Kg s.s. 0,05 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

2 10 100

Cadmio mg/Kg s.s. 0,05 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

0,3 2 15 100

Cromo totale mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

50 150 800 100

Cromo esavalente mg/Kg s.s. 0,2 CNR IRSA 16 Q 64 Vol 3 1986

2 15 10

Ferro mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

100

Manganese mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

100

Mercurio mg/Kg s.s. 0,0005 EPA 7473 1998 0,3 1 5 100

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46

Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

Nichel mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

30 120 500 100

Piombo mg/Kg s.s. 1 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

30 100 1000 100

Rame mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

120 600 100

Selenio mg/Kg s.s. 0,1 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

3 15 100

Stagno mg/Kg s.s. 0,1 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

1 350 100

Zinco mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

150 1500 100

Vanadio mg/Kg s.s. 0,5 EPA 3051° 1998 + EPA 6010C 2000

90 250 100

COMPOSTI ORGANICI AROMATICI

-

Benzene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 2 20

Etilbenzene (A) mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

Stirene (B) mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

Toluene (C) mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

Xilene (D) mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

1 100 20

ALIFATICI CLORURATI

CANCEROGENI -

Clorometano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 5 20

Diclorometano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 5 20

Triclorometano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 5 20

Cloruro di vinile mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,01 0,1 20

1,2-Dicloroetano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,2 5 20

1,1-Dicloroetilene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 1 20

Tricloroetilene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

1 10 20

Tetracloroetilene (PCE)

mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 20 20

ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI

-

1,1-Dicloroetano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 30 20

1,2-Dicloroetilene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,3 15 20

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47

Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

1,1,1-Tricloroetano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

1,2-Dicloropropano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,3 5 20

1,1,2-Tricloroetano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 15 20

1,2,3-Tricloropropano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

1 10 20

1,1,2,2-Tetracloroetano

mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 10 20

ALIFATICI ALOGENATI

CANCEROGENI -

Tribromometano (bromoformio)

mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 10 20

1,2-Dibromoetano mg/Kg s.s. 0,001 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,01 0,1 20

Dibromoclorometano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 10 20

Bromodiclorometano mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021° 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 10 20

IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI

-

Naftalene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,035 100

Acenaftilene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

100

Acenaftene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

100

Fluorene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

100

Fenantrene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

100

Antracene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,045 100

Fluorantene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,11 100

Pirene (A) mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

5 50 100

Benzo(a)antracene (B)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,5 10 100

Crisene (C) mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

5 50 100

Benzo(b)fluorantene (D)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,04 0,5 10 100

Benzo(k)fluorantene (E)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,02 0,5 10 100

Benzo(a)pirene (F) mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,03 0,1 10 100

Indeno(1,2,3-cd)pirene (G)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,07 0,1 5 100

Dibenzo(a,h)antracene (H)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 100

Benzo(ghi)perilene (I)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,055 0,1 10 100

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Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

Dibenzo(a,e)pirene (L)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 100

Dibenzo(a,h)pirene (M)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 100

Dibenzo(a,i)pirene (N)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 100

Dibenzo(a,l)pirene (O)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 100

Somm. Policiclici aromatici (da A a O)

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

10 100 100

IPA totali (nota 1) mg/Kg s.s. 0,06 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,2

POLICLORO BIFENILI PCBs

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3545, EPA 3640A, EPA 8082)

20

FENOLI NON CLORURATI

-

Metilfenolo (o-,m-,p-) mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 25 20

Fenolo mg/Kg s.s. 0,1 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

1 60 20

FENOLI CLORURATI

-

2-Clorofenolo mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,5 25 20

2,4-Diclorofenolo mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,5 50 20

2,4,6-Triclorofenolo mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 5 20

Pentaclorofenolo mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 5 20

AMMINE AROMATICHE

-

Anilina mg/Kg s.s. 0,005 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,05 5 20

o-Anisidina mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 20

m,p-Anisidina mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 20

Difenilammina mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 10 20

p-Toluidina mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 5 20

Sommatoria ammine aromatiche

mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,5 25 20

CLOROBENZENI -

Monoclorobenzene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021A 2003 + EPA 8260B 1996

0,5 50 20

1,2-Diclorobenzene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021A 2003 + EPA 8260B 1996

1 50 20

1,4-Diclorobenzene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 5021A 2003 + EPA 8260B 1996

0,1 10 20

1,2,4-Triclorobenzene

mg/Kg s.s. 0,05 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

1 50 20

1,2,4,5-Tetraclorobenzene

mg/Kg s.s. 0,05 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

1 25 20

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49

Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

Pentaclorobenzene mg/Kg s.s. 0,01 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,1 50 20

Esaclorobenzene mg/Kg s.s. 0,005 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0001 0,05 5 20

FITOFARMACI -

Alaclor mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 1 100

Aldrin mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0002 0,01 0,1 100

Atrazina mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 1 100

alfa-esaclorocicloesano

mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0002 0,01 0,1 100

beta-esaclorocicloesano

mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0002 0,01 0,5 100

gamma-esaclorocicloesano

mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0002 0,01 0,5 100

Clordano mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 0,1 100

DDD, DDT, DDE mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0005 0,01 0,1 100

Dieldrin mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,0002 0,01 0,1 100

Endrin mg/Kg s.s. 0,001 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

0,01 2 100

IDROCARBURI - Idrocarburi leggeri

(C < 12) mg/Kg s.s. 0,1 EPA 5021A 2003 +

EPA 8260B 1996 10 250 100

Idrocarburi pesanti (C > 12)

mg/Kg s.s. 0,1 EPA 3550C 2000 + EPA 8270D 1998

50 750 100

COMPOSTI ORGANOSTANNICI

µg/Kg s.s. ICRAM scheda 7

sedimenti

20

DIOSSINE E FURANI

10

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione

T.E.)

mg I-TEQ/Kg s.s.

0,000005

EPA 1613B 1994 0,00001

0,0001

AMIANTO mg/Kg s.s. Diffrattometria a FT-IR

1000 1000 10

PARAMETRI MICROBIOLOGICI

Spore di Clostridi Solfito-riduttori

UFC/g ICRAM Scheda 6 10

Streptococchi fecali MPN/gss

CNR IRSA Q 64 10

Salmonellae Presenza/assenza

CNR IRSA Q 64 10

SAGGI ECOTOSSICOLOGIC

I SU DUE ORGANISMI

D.tertiolecta

inibizione percentuale

(I%) ASTM E1218-04 5

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50

Parametri U.M. L.R. Metodi D.Lgs n°367/

03

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

D. Lgs. 152/06 All. 5 Tab. 1

% di campioni su cui

eseguire le analisi

A B

C.orientale

mortalità DM

normalizzata rispetto al controllo (Abbott)

ISO 16712:2005 5

Nota 1: Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(g,h,i) perilene, Indenopirene

Con riferimento ai parametri sopra riportati, il numero di campioni da analizzare riferiti agli analiti che non saranno ricercati sul 100% dei livelli prelevati, sarà il seguente:

Parametro Fondali Arenili Solventi aromatici (BTEX) 333 108

Composti alifatici clorurati cancerogeni 333 108 Composti alifatici clorurati non cancerogeni 333 108

Composti alifatici alogenati 333 108 Clorobenzeni 333 108

Clorofenoli e fenoli 333 108 Composti organostannici 333 108

Ammine aromatiche 333 108 Parametri microbiologici 168 54

Diossine e Furani 50 12 Amianto 51 12

Cromo esavalente 168 54 Saggi ecotossicologici 86 0

Sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Lavori e dall’ICRAM (Rif. DOC. ICRAM CII-Pr-CA-Valori intervento del 30/03/2008) sono stati, altresì, presi in considerazione alcuni valori di intervento per sedimenti di aree fortemente antropizzate con particolare riferimento ai Siti di Bonifica di Interesse Nazionale della Regione Campania.

L’elaborazione di tali valori da parte di ICRAM si è resa necessaria al fine di valutare il grado di contaminazione di sedimenti di aree a forte compromissione e la relativa potenziale pericolosità per l’ambiente acquatico, consentendo l’identificazione delle aree dove sono urgenti misure di intervento.

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Le sostanze prese in considerazione sono quelle di cui al Decreto Ministeriale n. 367 del 6 novembre 2003, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 gennaio 2004, che fissa standard di qualità ambientale per le acque e per i sedimenti, a cui sono stati aggiunti Rame, Zinco e Composti Organostannici, poiché indicatori di contaminazione di origine antropica.

Note alla tabella:

1. Le sostanze contraddistinte dalla lettera P e PP sono, rispettivamente, le sostanze prioritarie e quelle pericolose prioritarie individuate ai sensi della decisione n. 2455/2001/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2001.

2. Metalli pesanti: le concentrazioni sono riferite al contenuto totale.

3. IPA totali (nota 2) : la sommatoria è riferita ai 15 singoli IPA ritenuti significativi sotto il profilo ambientale Acenaftene, antracene, benzo(k) fluorantene, benzo(b)fluorantene, Benzo (a) antracene, Benzo(a)pirene, benzo (g,h,i) perilene, crisene, dibenzo(a,h) antracene, fluorantene, fluorene, indeno (1,2,3 cd pirene), naftalene, fenantrene e pirene).

4. DDE, DDD, DDT: il valore è riferito alla somma degli isomeri 2,4 e 4,4 di ciascuna sostanza.

5. PCB: il valore è riferito alla sommatoria di una selezione di alcuni cogeneri ritenuti significativi sotto il profilo sanitario ed ambientale ( 28, 52, 77, 81, 95, 99, 101, 105, 110, 118, 126, 128, 138, 146, 149, 151, 153, 156, 169, 170, 177, 180, 183, 187).

6. Ai fini della sommatoria “PCDD, PCDF e PCB diossina simili (T.E.)” si riportano i PCB, diossina simili ed i rispettivi fattori di tossicità equivalente:

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7. Metalli: i valori sono stati formulati tenendo conto dei tenori naturali che caratterizzano il Tirreno centro-meridionale con particolare riferimento al Golfo di Napoli e alla costa campana in genere.

Utilizzo della tabella:

La verifica e l’osservanza dei seguenti criteri deve essere riferita e ripetuta per ogni livello di sedimento caratterizzato.

La procedura di intervento sarà attivata nei seguenti casi:

1. Una percentuale di campioni superiore al 10% non è conforme ai valori tabellari;

2. Almeno un parametro eccede gli scostamenti di seguito ammessi:

• è ammesso uno scostamento del 10% per Cadmio, Mercurio, composti organostannici, diossine e furani, PCB;

• è ammesso uno scostamento del 50% per Rame e Zinco;

• non sono ammessi scostamenti per la sommatoria degli IPA;

• è ammesso uno scostamento del 20% su tutti i restanti parametri.

La procedura di intervento non si attiverà nei seguenti casi:

1. Tutti i parametri presentano una concentrazione uguale o inferiore ai valori tabellari;

2. La percentuale di campioni non conformi, rispetto al totale è inferiore o uguale al 10% e allo stesso tempo gli scostamenti sono inferiori a quelli sopra descritti.

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12. Analisi statistica dei risultati delle analisi

In Allegato al presente documento si riportano le tabelle con i risultati delle analisi eseguite sui campioni di sedimento. Per una migliore lettura i risultati sono stati raggruppati per singola area di indagine.

12.1 Sedimenti Fondali:

Per ogni area d’indagine i risultati delle analisi di laboratorio sono stati confrontati con:

� “Valori di intervento Siti di Bonifica di Interesse Nazionale della Regione Campania (ICRAM)”;

� D.M. 367/03 Tab 2, All. A

Nelle tabelle allegate, le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre, dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La situazione aggiornata è rappresentata nella tabella seguenti:

Carote con valori

Area indagata N. carote prelevate

Superiori D.M.

367/03

Superiori ai Valori di intervento ICRAM

Area 1 Castellammare di Stabia 79 79 44 Area 2 Foce del Sarno 115 115 67 Area 3 Torre Annunziata 102 102 30 Area 4 torre del Greco 110 105 21

Di seguito vine descritta più in dettaglio la situazione area per area.

Area 1: Castellammare di Stabia

Dal confronto con i limiti imposti dal D.M. 367/93 risulta che su un totale di 79 carote prelevate più i 14 campioni superficiali, la totalità delle stazioni presenta almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti imposti dalla legge.

Scendendo più in dettaglio, su 322 campioni analizzati, 316 campioni (pari al 98,1%) presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Dal confronto con i limiti imposti dai “Valori di Intervento ICRAM SIN Campania” risulta invece che n° 44 carote (pari al 55,7%) e 4 campioni superficiali, presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti previsti.

Scendendo, ancora, più in dettaglio, su 322 campioni analizzati, 87 campioni (pari al 27 %) presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Nella tabella seguente sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i valori limite. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

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N° Campioni analizzati: 322 Campioni con valori

Analita Superiori

D.M.367/03

Superiori ai valori di intervento

ICRAM

Arsenico 284 0 Cadmio 44 0 Cromo 58 14 Mercurio 0 12 Nichel 2 0 Piombo 184 2 Rame - 43 Zinco - 3 Naftalene 27 0 Antracene 18 1 Fluorantene 186 7 Benzo(b)fluorantene 188 - Benzo(k)fluorantene 189 - Benzo(a)pirene 189 26 Indeno(1,2,3-cd)pirene 169 - Benzo(ghi)perilene 174 - IPA Totali1 180 - IPA Totali2 - 64 Aldrin 0 0 Alfa-esaclorocicloesano 0 0 Beta-esaclorocicloesano 0 - Gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0 0 DDD,DDT,DDE 165 - Dieldrin 64 0 PCB Totali 159 0 Sommatoria PCDD, PCDF - 0 Composti Organostannici - 2

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori

LIVELLO N°

campioni analizzati

Superiori D.Lgs.367/03

Superiori Valori di intervento ICRAM

000-020 93 93 43 030-050 79 79 28 100-120 79 76 11 180-200 49 48 4 280-300 18 17 3 380-400 2 2 0 480-500 2 2 0

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N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA LIMITE D.M.367/03

mg/kg s.s.

0-20 30-50

100-120 180-200 280-300 380-400 480-500

Arsenico 12 79 70 72 44 15 2 2

Cadmio 0,3 25 10 4 3 2 0 0

Cromo totale 50 42 8 3 2 3 0 0

Mercurio 0,3 0 0 0 0 0 0 0

Nichel 30 0 1 0 0 1 0 0

Piombo 30 77 54 38 10 5 0 0

Naftalene 0,035 17 5 2 1 2 0 0

Antracene 0,11 12 3 2 0 1 0 0

Fluorantene 0,045 86 61 29 7 3 0 0

Benzo(b)fluorantene (D) 0,04 85 64 30 6 3 0 0

Benzo(k)fluorantene(E) 0,02 86 64 30 6 3 0 0

Benzo(a)pirene (F) 0,03 85 64 31 6 3 0 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene (G) 0,07 80 57 24 5 3 0 0

Benzo(ghi)perilene (I) 0,055 82 59 25 5 3 0 0

IPA totali (nota 1) 0,2 83 62 27 5 3 0 0

Aldrin 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

DDD, DDT, DDE 0,0005 76 39 26 17 7 0 0

Dieldrin 0,0002 17 16 16 11 4 0 0

PCB_TOTALI 4 74 59 16 7 2 0 1

Nota 1: Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(g,h,i) perilene, Indenopirene

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N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE Valori ICRAM

mg/kg s.s.

0-20 30-50

100-120 180-200 280-300

Arsenico 50 0 0 0 0 0

Cadmio 1 0 0 0 0 0

Cromo totale 160 8 0 1 0 1

Mercurio 0,7 3 4 2 2 1

Nichel 60 0 0 0 0 0

Piombo 160 1 0 0 1 0

Rame 65 20 13 6 3 1

Zinco 300 1 1 1 0 0

Naftalene 0,39 0 0 0 0 0

Antracene 0,245 1 0 0 0 0

Fluorantene 1,5 6 0 1 0 0

Benzo(a)pirene (F) 0,76 15 5 4 1 1

IPA totali (nota 2) 4 31 23 6 2 2

Aldrin 0,005 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,001 0 0 0 0 0

Dieldrin 0,005 0 0 0 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.) 0,0003 0 0 0 0 0

Composti organostannici (come Sn) 70 1 1 0 0 0

PCB_TOTALI 190 0 0 0 0 0

nota 2: la sommatoria è riferita ai 15 singoli IPA ritenuti significativi sotto il profilo ambientale Acenaftene, antracene, benzo(k) fluorantene, benzo(b)fluorantene, Benzo (a) antracene, Benzo(a)pirene, benzo (g,h,i) perilene, crisene, dibenzo(a,h) antracene, fluorantene, fluorene, indeno (1,2,3 cd pirene), naftalene, fenantrene e pirene.

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Area 2: Foce del Sarno

Dal confronto con i limiti imposti dal D.M. 367/93 risulta che su un totale di 115 carote prelevate più i 3 campioni superficiali, la totalità delle stazioni presenta almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti imposti dalla legge.

Scendendo più in dettaglio, tutti i 475 campioni analizzati, presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Dal confronto con i limiti imposti dai “Valori di Intervento ICRAM SIN Campania” risulta che n° 67 carote (pari al 58,3%) e 3 campioni superficiali, presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti previsti.

Scendendo, ancora, più in dettaglio, su 475 campioni analizzati, 104 campioni (pari al 21,9 %) presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Nella tabella seguente sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i valori limite. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 475 Campioni con valori

Analita Superiori

D.M.367/03

Superiori ai valori di intervento

ICRAM

Arsenico 463 2 Cadmio 129 20 Cromo 127 75 Mercurio 54 2 Nichel 6 1 Piombo 207 20 Rame - 86 Zinco - 14 Naftalene 62 1 Antracene 61 1 Fluorantene 181 1 Benzo(b)fluorantene 242 - Benzo(k)fluorantene 245 - Benzo(a)pirene 245 6 Indeno(1,2,3-cd)pirene 170 - Benzo(ghi)perilene 190 - IPA Totali1 224 - IPA Totali2 - 42 Aldrin 0 0 Alfa-esaclorocicloesano 0 0 Beta-esaclorocicloesano 0 - Gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0 0 DDD,DDT,DDE 191 - Dieldrin 9 0 PCB Totali 275 0 Sommatoria PCDD, PCDF - 0 Composti Organostannici - 0

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Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori

LIVELLO N°

campioni analizzati Superiori D.Lgs.367/03

Superiori Valori di intervento

ICRAM

000-020 118 111 46 030-050 115 112 37 100-120 113 112 17 180-200 103 102 4 280-300 13 13 1 380-400 5 5 0 480-500 5 5 0

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA LIMITE D.M.367/03

mg/kg s.s.

0-20 30-50

100-120 180-200 280-300 380-400 480-500

Arsenico 12 111 112 112 102 13 5 5

Cadmio 0,3 51 39 20 17 0 2 0

Cromo totale 50 72 38 15 2 0 0 0

Mercurio 0,3 18 25 8 3 0 0 0

Nichel 30 2 2 1 1 0 0 0

Piombo 30 87 73 31 16 0 0 0

Naftalene 0,035 23 24 13 2 0 0 0

Antracene 0,045 16 29 12 4 0 0 0

Fluorantene 0,11 72 75 23 10 1 0 0

Benzo(b)fluorantene 0,04 94 91 44 12 1 0 0

Benzo(k)fluorantene 0,02 94 93 45 12 1 0 0

Benzo(a)pirene 0,03 94 92 44 13 1 1 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,07 64 71 24 10 1 0 0

Benzo(ghi)perilene 0,055 73 78 28 10 1 0 0

IPA totali (nota 1) 0,2 88 89 35 11 1 0 0

Aldrin 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

DDD, DDT, DDE 0,0005 96 60 27 5 1 1 1

Dieldrin 0,0002 2 2 2 3 0 0 0

PCB_TOTALI 4 97 91 54 27 2 1 1

Nota 1: Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(g,h,i) perilene, Indenopirene

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N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE Valori ICRAM mg/kg s.s. 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 380-400 480-500

Arsenico 50 0 0 0 1 1 0 0

Cadmio 1 5 11 3 1 0 0 0

Cromo totale 160 41 25 8 1 0 0 0

Mercurio 0,7 1 0 1 0 0 0 0

Nichel 60 0 1 0 0 0 0 0

Piombo 160 4 11 5 0 0 0 0

Rame 65 38 29 16 3 0 0 0

Zinco 300 2 10 2 0 0 0 0

Naftalene 0,39 0 1 0 0 0 0 0

Antracene 0,245 0 1 0 0 0 0 0

Fluorantene 1,5 0 0 1 0 0 0 0

Benzo(a)pirene 0,76 1 3 2 0 0 0 0

IPA totali (nota 2) 4 14 17 9 2 0 0 0

Aldrin 0,005 0 0 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,001 0 0 0 0 0 0 0

Dieldrin 0,005 0 0 0 0 0 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.) 0,0003 0 0 0 0 0 0 0

Composti organostannici (come Sn) 70 0 0 0 0 0 0 0

PCB_TOTALI 190 0 0 0 0 0 0 0

nota 2: la sommatoria è riferita ai 15 singoli IPA ritenuti significativi sotto il profilo ambientale Acenaftene, antracene, benzo(k) fluorantene, benzo(b)fluorantene, Benzo (a) antracene, Benzo(a)pirene, benzo (g,h,i) perilene, crisene, dibenzo(a,h) antracene, fluorantene, fluorene, indeno (1,2,3 cd pirene), naftalene, fenantrene e pirene.

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Area 3: Torre Annunziata

Anche per questa area, confrontando i risultati delle analisi con i limiti imposti dal D.M. 367/93 risulta che su un totale di 102 carote prelevate e 35 campioni superficiali, la totalità delle stazioni presenta almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti imposti dalla legge.

Pertanto tutti i 422 campioni analizzati, presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Dal confronto con i limiti imposti dai “Valori di Intervento ICRAM SIN Campania” risulta che su un totale di n° 102 carote e 35 campioni superficiali prelevati, n° 30 carote (pari al 29,4%) e n° 1 campione superficiale presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti previsti.

Scendendo più in dettaglio, su 422 campioni analizzati, 66 campioni (pari al 15,6 %) presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Nella tabella seguente sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i valori limite. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 422 Campioni con valori

Analita Superiori

D.M.367/03

Superiori ai valori di intervento

ICRAM

Arsenico 347 3 Cadmio 43 3 Cromo 63 24 Mercurio 22 8 Nichel 1 0 Piombo 121 10 Rame - 49 Zinco - 0 Naftalene 27 0 Antracene 40 0 Fluorantene 102 3 Benzo(b)fluorantene 163 - Benzo(k)fluorantene 163 - Benzo(a)pirene 169 14 Indeno(1,2,3-cd)pirene 93 - Benzo(ghi)perilene 114 - IPA Totali1 139 - IPA Totali2 - 29 Aldrin 0 0 Alfa-esaclorocicloesano 0 0 Beta-esaclorocicloesano 0 0 Gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0 0 DDD,DDT,DDE 102 - Dieldrin 1 0 PCB Totali 144 0 Sommatoria PCDD, PCDF - 0 Composti Organostannici - 0

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Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori

LIVELLO N°

campioni analizzati

Superiori D.Lgs.367/03

Superiori Valori di intervento ICRAM

000-020 137 130 18 030-050 102 87 15 100-120 100 76 14 180-200 64 43 9 280-300 19 11 4 380-400 - - - 480-500 - - -

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62

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE D.M.367/03 mg/kg s.s. 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300

Arsenico 12 130 87 76 43 11

Cadmio 0,3 16 12 8 5 2

Cromo totale 50 46 11 4 2 0

Mercurio 0,3 4 6 4 4 4

Nichel 30 1 0 0 0 0

Piombo 30 73 31 9 4 4

Naftalene 0,035 8 8 4 4 3

Antracene 0,045 17 11 4 4 4

Fluorantene 0,11 54 29 11 4 4

Benzo(b)fluorantene 0,04 86 48 21 4 4

Benzo(k)fluorantene 0,02 86 49 20 4 4

Benzo(a)pirene 0,03 90 49 21 5 4

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,07 49 27 9 4 4

Benzo(ghi)perilene 0,055 66 31 9 4 4

IPA totali (nota 1) 0,2 72 41 18 4 4

Aldrin 0,0002 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,0002 0 0 0 0 0

DDD, DDT, DDE 0,0005 39 23 7 2 0

Dieldrin 0,0002 0 0 0 0 0

PCB_TOTALI 4 54 46 17 16 11

Nota 1: Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(g,h,i) perilene, Indenopirene

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N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE Valori ICRAM

mg/kg s.s. 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300

Arsenico 50 0 1 2 0 0

Cadmio 1 0 0 3 0 0

Cromo totale 160 12 11 1 0 0

Mercurio 0,7 1 1 1 2 3

Nichel 60 0 0 0 0 0

Piombo 160 3 2 2 1 2

Rame 65 14 11 12 9 3

Zinco 300 0 2 2 0 0

Naftalene 0,39 0 0 0 0 0

Antracene 0,245 0 0 0 0 0

Fluorantene 1,5 0 1 0 1 1

Benzo(a)pirene 0,76 1 3 2 4 4

IPA totali (nota 2) 4 9 8 4 4 4

Aldrin 0,005 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,001 0 0 0 0 0

Dieldrin 0,005 0 0 0 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.) 0,0003 0 0 0 0 0

Composti organostannici (come Sn) 70 0 0 0 0 0

PCB_TOTALI 190 0 0 0 0

nota 2: la sommatoria è riferita ai 15 singoli IPA ritenuti significativi sotto il profilo ambientale Acenaftene, antracene, benzo(k) fluorantene, benzo(b)fluorantene, Benzo (a) antracene, Benzo(a)pirene, benzo (g,h,i) perilene, crisene, dibenzo(a,h) antracene, fluorantene, fluorene, indeno (1,2,3 cd pirene), naftalene, fenantrene e pirene.

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Area 4: Torre Del Greco - Portici

Confrontando i risultati delle analisi con i limiti imposti dal D.M. 367/93 risulta che su un totale di 110 carote e 46 campioni superficiali, 105 carote (pari al 95,4%) delle stazioni presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti imposti dalla legge, mentre tutti e 46 campioni superficiali superano per almeno un livello i limiti imposti dal D.M.

Pertanto su 460 campioni analizzati, 443 (pari al 96,3%), presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Dal confronto con i limiti imposti dai “Valori di Intervento ICRAM SIN Campania” risulta che su un totale di n° 110 carote e 46 campioni superficiali prelevati, n° 21 carote (pari al 19%) e n° 10 campione superficiali (pari al 21,7%) presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti previsti.

Scendendo più in dettaglio, su 460 campioni analizzati, 36 campioni (pari al 7,8 %) presentano almeno un parametro con valori superiori alla normativa.

Nella tabella seguente sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i valori limite. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 460 Campioni con valori

Analita Superiori

D.M.367/03

Superiori ai valori di intervento

ICRAM

Arsenico 326 3 Cadmio 28 0 Cromo 22 0 Mercurio 22 1 Nichel 5 2 Piombo 104 1 Rame - 24 Zinco - 0 Naftalene 17 0 Antracene 17 1 Fluorantene 88 3 Benzo(b)fluorantene 132 - Benzo(k)fluorantene 137 - Benzo(a)pirene 134 3 Indeno(1,2,3-cd)pirene 69 - Benzo(ghi)perilene 96 - IPA Totali1 115 - IPA Totali2 - 10 Aldrin 0 0 Alfa-esaclorocicloesano 0 0 Beta-esaclorocicloesano 0 0 Gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0 0 DDD,DDT,DDE 68 - Dieldrin 0 0 PCB Totali 160 2 Sommatoria PCDD, PCDF - 0 Composti Organostannici - 1

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65

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori

LIVELLO N°

campioni analizzati

Superiori D.Lgs.367/03

Superiori Valori di intervento ICRAM

000-020 156 148 22 030-050 110 94 9 100-120 110 77 3 180-200 71 52 1 280-300 11 7 0 380-400 1 1 0 480-500 1 1 1

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66

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE D.M.367/03 mg/kg s.s. 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 380-400 480-500

Arsenico 12 128 72 71 49 4 1 1

Cadmio 0,3 12 5 8 2 0 0 1

Cromo totale 50 21 1 0 0 0 0 0

Mercurio 0,3 19 3 0 0 0 0 0

Nichel 30 0 0 0 1 2 1 1

Piombo 30 73 18 8 4 1 0 0

Naftalene 0,035 13 4 0 0 0 0 0

Antracene 0,045 11 4 2 0 0 0 0

Fluorantene 0,11 64 19 4 1 0 0 0

Benzo(b)fluorantene 0,04 90 35 5 2 0 0 0

Benzo(k)fluorantene 0,02 89 35 9 4 0 0 0

Benzo(a)pirene 0,03 89 35 6 4 0 0 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,07 56 10 3 0 0 0 0

Benzo(ghi)perilene 0,055 72 20 3 1 0 0 0

IPA totali (nota 1) 0,2 80 28 5 2 0 0 0

Aldrin 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

DDD, DDT, DDE 0,0005 55 11 2 0 0 0 0

Dieldrin 0,0002 0 0 0 0 0 0 0

PCB_TOTALI 4 67 52 31 9 1 0 0

Nota 1: Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(g,h,i) perilene, Indenopirene

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N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

ANALITA

LIMITE Valori Icram

mg/kg s.s. 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 380-400 480-500

Arsenico 50 0 0 1 0 0 0 1

Cadmio 1 0 0 0 0 0 0 0

Cromo totale 160 0 0 0 0 0 0 0

Mercurio 0,7 1 0 0 0 0 0 0

Nichel 60 1 0 0 1 0 0 1

Piombo 160 0 1 0 0 0 0 0

Rame 65 9 4 1 0 0 0 0

Zinco 300 0 0 0 0 0 0 0

Naftalene 0,39 0 0 0 0 0 0 0

Antracene 0,245 1 0 0 0 0 0 0

Fluorantene 1,5 2 1 0 0 0 0 0

Benzo(a)pirene 0,76 2 1 0 0 0 0 0

IPA totali (nota 2) 4 6 3 1 0 0 0 0

Aldrin 0,005 0 0 0 0 0 0 0

alfa-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0 0 0

beta-esaclorocicloesano 0,001 0 0 0 0 0 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano) 0,001 0 0 0 0 0 0 0

Dieldrin 0,005 0 0 0 0 0 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.) 0,0003 0 0 0 0 0 0 0

Composti organostannici (come Sn) 70 1 0 0 0 0 0 0

PCB_TOTALI 190 1 1 0 0 0 0 0

nota 2: la sommatoria è riferita ai 15 singoli IPA ritenuti significativi sotto il profilo ambientale Acenaftene, antracene, benzo(k) fluorantene, benzo(b)fluorantene, Benzo (a) antracene, Benzo(a)pirene, benzo (g,h,i) perilene, crisene, dibenzo(a,h) antracene, fluorantene, fluorene, indeno (1,2,3 cd pirene), naftalene, fenantrene e pirene.

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68

12.2 Sedimenti Arenili:

Per ogni area d’indagine i risultati delle analisi di laboratorio sono stati confrontati con il D.Lgs. n° 152/06 All.5 Tab1:

Nelle tabelle allegate, le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre, dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La situazione aggiornata è rappresentata nella tabella seguenti:

Carote con valori

Area indagata N. carote nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 5 Arenili di Portici 5 0 3 2

Area 6 Arenili di T. del Greco 19 0 17 2 Area 7 Arenili di T. annunziata 25 23 2 0 Area 8 Arenili Foce del Sarno 22 0 22 0 Area 9 Arenili di Castellammare 47 1 42 4

Di seguito vine descritta più in dettaglio la situazione area per area.

Area 5: arenili di Portici

Dal confronto con i limiti imposti dal D.Lgs. 152/06 risulta che su un totale di 5 carote prelevate, 3 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti della “Tabella A” mentre 2 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti dalla “Tabella B”. In particolare bisogna sottolineare come le stazioni i cui limiti risultano superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

Scendendo più in dettaglio, sui 20 campioni analizzati, 18 campioni presentano almeno un parametro con valori superiori alla “Tabella A” del citato decreto, e 2 di questi (superano i limiti imposti dalla “Tabella B”.

Le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

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69

La ripartizione è indicata nella tabella seguente. In particolare bisogna sottolineare come i valori corrispondenti ai limiti superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

campioni con valori

Area indagata N°

campioni analizzati

nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 5 Arenili di portici 20 0 18 2

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i limiti del D.Lgs. n° 152/06. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 20 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Antimonio 20

0 0

Arsenico 19

1 0

Berillio 5

15 0

Cadmio 20

0 0

Cromo totale 20

0 0

Mercurio 20

0 0

Nichel 20

0 0

Piombo 20

0 0

Rame 20

0 0

Selenio 20

0 0

Stagno 0

20 0

Vanadio 14

6 0

Zinco 20

0 0

Pirene 19

1 0

Benzo(a)antracene 19

0 1

Crisene 19

1 0

Benzo(b)fluorantene 19

0 1

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70

N° Campioni analizzati: 20 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Benzo(k)fluorantene 19

0 1

Benzo(a)pirene 10

9 1

Indeno(1,2,3-cd)pirene 18

1 1

Dibenzo(a,h)antracene 19

1 0

Benzo(ghi)perilene 17

2 1

Dibenzo(a,e)pirene 18

2 0

Dibenzo(a,h)pirene 20

0 0

Dibenzo(a,i)pirene 20

0 0

Dibenzo(a,l)pirene 20

0 0

Somm. policiclici aromatici 19

0 1

Alaclor 20

0 0

Aldrin 20

0 0

Atrazina 20

0 0

alfa-esaclorocicloesano 20

0 0

beta-esaclorocicloesano 20

0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano)

20 0 0

Clordano 20

0 0

DDD, DDT, DDE 19

0 1

Dieldrin 20

0 0

Endrin 20

0 0

Idrocarburi leggeri (C <= 12)

20 0 0

Idrocarburi pesanti (C > 12) 18

1 1

Cromo esavalente 20

0 0

Benzene 20

0 0

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

20 0 0

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71

N° Campioni analizzati: 20 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Tetracloroetene (PCE) 20

0 0

1,1-Dicloroetano 20

0 0

1,2-Dicloroetilene 20

0 0

1,1,1-Tricloroetano 20

0 0

1,2-Dicloropropano 20

0 0

1,1,2-Tricloroetano 20

0 0

1,2,3-Tricloropropano 20

0 0

1,1,2,2-Tetracloroetano 20

0 0

Tribromometano (Bromoformio)

20 0 0

1,2-Dibromoetano 20

0 0

Dibromoclorometano 20

0 0

Bromodiclorometano 20

0 0

Metilfenolo (o-,m-,p-) 20

0 0

Fenolo 20

0 0

2-Clorofenolo 20

0 0

2,4-Diclorofenolo 20

0 0

2,4,6-Triclorofenolo 20

0 0

Pentaclorofenolo 20

0 0

Anilina 20

0 0

o-Anisidina 20

0 0

m,p-Anisidina 20

0 0

Difenilammina 20

0 0

p-Toluidina 20

0 0

Sommatoria ammine aromatiche

20 0 0

Monoclorobenzene 20

0 0

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72

N° Campioni analizzati: 20 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

1,2-Diclorobenzene 20

0 0

1,4-Diclorobenzene 20

0 0

1,2,4-Triclorobenzene 20

0 0

1,2,4,5-Tetraclorobenzene 20

0 0

Pentaclorobenzene 20

0 0

Esaclorobenzene (HCB) 20

0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.)

20 0 0

Amianto 20

0 0

PCB_TOTALI 20

0 0

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti del D.Lgs. 152/06 con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori LIVELLO

N° campioni analizzati nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. 152/06

000-020 5 0 5 0

030-050 5 0 5 0

100-120 5 0 3 2

180-200 5 0 5 0

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73

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Limiti Tab A 0-20 30-50 100-120 180-200 Somma

Arsenico 20 0 1 0 0 1

Berillio 2 3 2 5 5 15

Stagno 1 5 5 5 5 20

Vanadio 90 2 2 1 1 6

Pirene 5 0 0 1 0 1

Crisene 5 0 0 1 0 1

Benzo(a)pirene 0,1 2 2 2 3 9

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,h)antracene 0,1 0 0 1 0 1

Benzo(ghi)perilene 0,1 1 0 0 1 2

Dibenzo(a,e)pirene 0,1 0 1 0 1 2

Idrocarburi pesanti (C > 12) 50 0 1 0 0 1

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Tab B 0-20 30-50 100-120 180-200 Somma

Benzo(a)antracene 10 0 0 1 0 1

Benzo(b)fluorantene 10 0 0 1 0 1

Benzo(k)fluorantene 10 0 0 1 0 1

Benzo(a)pirene 10 0 0 1 0 1

Indeno(1,2,3-cd)pirene 5 0 0 1 0 1

Benzo(ghi)perilene 10 0 0 1 0 1

Somm. policiclici aromatici 100 0 0 1 0 1

DDD, DDT, DDE 0,1 0 0 1 0 1

Idrocarburi pesanti (C > 12) 750 0 0 1 0 1

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74

Area 6: arenili di Torre del Greco

Dal confronto con i limiti imposti dal D.Lgs. 152/06 risulta che su un totale di 19 carote prelevate, 17 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti della “Tabella A” e 2 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti dalla “Tabella B”. In particolare bisogna sottolineare come le stazioni i cui limiti risultano superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

Scendendo più in dettaglio, sui 76 campioni analizzati, 55 campioni (72.4%) presentano almeno un parametro con valori superiori alla “Tabella A” del citato decreto, mentre 3 di questi superano i limiti imposti dalla “Tabella B”.

Le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La ripartizione è indicata nella tabella seguente. In particolare bisogna sottolineare come i valori corrispondenti ai limiti superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

campioni con valori

Area indagata N°

campioni analizzati

nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 6 Arenili di Torre del greco 76 18 55 3

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i limiti del D.Lgs. n° 152/06. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 76 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Antimonio 76

0 0

Arsenico 75

1 0

Berillio 55

21 0

Cadmio 76

0 0

Cromo totale 76

0 0

Mercurio 76

0 0

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75

N° Campioni analizzati: 76 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Nichel 76

0 0

Piombo 75

1 0

Rame 75

1 0

Selenio 76

0 0

Stagno 23

53 0

Vanadio 55

18 3

Zinco 76

0 0

Pirene 76

0 0

Benzo(a)antracene 76

0 0

Crisene 76

0 0

Benzo(b)fluorantene 76

0 0

Benzo(k)fluorantene 76

0 0

Benzo(a)pirene 75

1 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 76

0 0

Dibenzo(a,h)antracene 76

0 0

Benzo(ghi)perilene 76

0 0

Dibenzo(a,e)pirene 76

0 0

Dibenzo(a,h)pirene 76

0 0

Dibenzo(a,i)pirene 76

0 0

Dibenzo(a,l)pirene 76

0 0

Somm. policiclici aromatici 76

0 0

Alaclor 76

0 0

Aldrin 76

0 0

Atrazina 76

0 0

alfa-esaclorocicloesano 76

0 0

beta-esaclorocicloesano 76 0 0

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76

N° Campioni analizzati: 76 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

gamma-esaclorocicloesano (lindano)

76 0 0

Clordano 76 0 0

DDD, DDT, DDE 76 0 0

Dieldrin 76 0 0

Endrin 76 0 0

Idrocarburi leggeri (C <= 12)

76 0 0

Idrocarburi pesanti (C > 12) 70

5 1

Cromo esavalente 76

0 0

Benzene 76

0 0

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

76 0 0

Tetracloroetene (PCE) 76

0 0

1,1-Dicloroetano 76

0 0

1,2-Dicloroetilene 76

0 0

1,1,1-Tricloroetano 76

0 0

1,2-Dicloropropano 76

0 0

1,1,2-Tricloroetano 76

0 0

1,2,3-Tricloropropano 76

0 0

1,1,2,2-Tetracloroetano 76

0 0

Tribromometano (Bromoformio)

76 0 0

1,2-Dibromoetano 76

0 0

Dibromoclorometano 76

0 0

Bromodiclorometano 76

0 0

Metilfenolo (o-,m-,p-) 76

0 0

Fenolo 76

0 0

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77

N° Campioni analizzati: 76 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

2-Clorofenolo 76

0 0

2,4-Diclorofenolo 76

0 0

2,4,6-Triclorofenolo 76

0 0

Pentaclorofenolo 76

0 0

Anilina 76

0 0

o-Anisidina 76

0 0

m,p-Anisidina 76

0 0

Difenilammina 76

0 0

p-Toluidina 76

0 0

Sommatoria ammine aromatiche

76 0 0

Monoclorobenzene 76 0 0

1,2-Diclorobenzene 76 0 0

1,4-Diclorobenzene 76 0 0

1,2,4-Triclorobenzene 76 0 0

1,2,4,5-Tetraclorobenzene 76 0 0

Pentaclorobenzene 76 0 0

Esaclorobenzene (HCB) 76 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.)

76 0 0

Amianto 76 0 0

PCB_TOTALI 76 0 0

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78

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti del D.Lgs. 152/06 con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori LIVELLO

N° campioni analizzati nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. 152/06

000-020 19 6 12 1

030-050 19 3 16 0

100-120 19 4 14 1

180-200 19 5 12 2

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Limiti Tab

A 0-20 30-50 100-120 180-200 Somma

Arsenico 20 1 0 0 0 1

Berillio 2 3 4 6 8 21

Piombo 100 0 1 0 0 1

Rame 120 1 0 0 0 1

Stagno 1 10 16 13 14 53

Vanadio 90 7 4 5 2 18

Benzo(a)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Idrocarburi pesanti (C > 12) 50 1 1 0 3 5

Analita Limiti Tab B 0-20 30-50 100-120 180-200 Somma

Vanadio 250 1 0 0 2 3

Idrocarburi pesanti (C > 12) 750 0 0 1 0 1

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79

Area 7: arenili di Torre Annunziata

Dal confronto con i limiti imposti dal D.Lgs. 152/06 risulta che su un totale di 25 carote prelevate, 23 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti della “Tabella A” mentre nessuna stazione presenta valori superiori ai limiti dalla “Tabella B”.

Scendendo più in dettaglio, sui 100 campioni analizzati, 79 campioni presentano almeno un parametro con valori superiori alla “Tabella A” del citato decreto.

Le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La ripartizione è indicata nella tabella seguente:

campioni con valori

Area indagata N°

campioni analizzati

nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 7 Arenili di Torre Annunziata 100 21 79 0

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i limiti del D.Lgs. n° 152/06. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 100 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Antimonio 100

0 0

Arsenico 92

8 0

Berillio 78

22 0

Cadmio 100

0 0

Cromo totale 100

0 0

Mercurio 100

0 0

Nichel 100

0 0

Piombo 100

0 0

Rame 100

0 0

Selenio 100

0 0

Stagno 29

71 0

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80

N° Campioni analizzati: 100 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Vanadio 76

24 0

Zinco 96

4 0

Pirene 100

0 0

Benzo(a)antracene 99

1 0

Crisene 100

0 0

Benzo(b)fluorantene 99

1 0

Benzo(k)fluorantene 100

0 0

Benzo(a)pirene 97

3 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 99

1 0

Dibenzo(a,h)antracene 100

0 0

Benzo(ghi)perilene 98

2 0

Dibenzo(a,e)pirene 99

1 0

Dibenzo(a,h)pirene 99

1 0

Dibenzo(a,i)pirene 100

0 0

Dibenzo(a,l)pirene 99

1 0

Somm. policiclici aromatici 100

0 0

Alaclor 100

0 0

Aldrin 100

0 0

Atrazina 100

0 0

alfa-esaclorocicloesano 100

0 0

beta-esaclorocicloesano 100 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano)

100 0 0

Clordano 100 0 0

DDD, DDT, DDE 100 0 0

Dieldrin 100 0 0

Endrin 100 0 0

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81

N° Campioni analizzati: 100 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Idrocarburi leggeri (C <= 12)

100 0 0

Idrocarburi pesanti (C > 12) 100

0 0

Cromo esavalente 100

0 0

Benzene 100

0 0

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

100 0 0

Tetracloroetene (PCE) 100

0 0

1,1-Dicloroetano 100

0 0

1,2-Dicloroetilene 100

0 0

1,1,1-Tricloroetano 100

0 0

1,2-Dicloropropano 100

0 0

1,1,2-Tricloroetano 100

0 0

1,2,3-Tricloropropano 100

0 0

1,1,2,2-Tetracloroetano 100

0 0

Tribromometano (Bromoformio)

100 0 0

1,2-Dibromoetano 100

0 0

Dibromoclorometano 100

0 0

Bromodiclorometano 100

0 0

Metilfenolo (o-,m-,p-) 100

0 0

Fenolo 100

0 0

2-Clorofenolo 100

0 0

2,4-Diclorofenolo 100

0 0

2,4,6-Triclorofenolo 100

0 0

Pentaclorofenolo 100

0 0

Anilina 100

0 0

o-Anisidina 100

0 0

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82

N° Campioni analizzati: 100 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

m,p-Anisidina 100

0 0

Difenilammina 100

0 0

p-Toluidina 100

0 0

Sommatoria ammine aromatiche

100 0 0

Monoclorobenzene 100 0 0

1,2-Diclorobenzene 100 0 0

1,4-Diclorobenzene 100 0 0

1,2,4-Triclorobenzene 100 0 0

1,2,4,5-Tetraclorobenzene 100 0 0

Pentaclorobenzene 100 0 0

Esaclorobenzene (HCB) 100 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.)

100 0 0

Amianto 100 0 0

PCB_TOTALI 100 0 0

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti del D.Lgs. 152/06 con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori LIVELLO

N° campioni analizzati nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. 152/06

000-020 25 2 23 0

030-050 25 6 19 0

100-120 25 7 18 0

180-200 25 6 19 0

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83

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Limiti Tab A 0-20 30-50 100-120 180-200 Somma

Arsenico 20 2 1 2 3 8

Berillio 2 6 3 5 8 22

Stagno 1 21 16 16 18 71

Vanadio 90 7 8 6 3 24

Zinco 150 2 1 1 0 4

Benzo(a)antracene 0,5 0 0 0 1 1

Benzo(b)fluorantene 0,5 0 0 0 1 1

Benzo(a)pirene 0,1 0 0 0 3 3

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Benzo(ghi)perilene 0,1 0 0 0 2 2

Dibenzo(a,e)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,h)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,l)pirene 0,1 0 0 0 1 1

Area 8: arenili Foce del Sarno

Dal confronto con i limiti imposti dal D.Lgs. 152/06 risulta che la totalità delle carote prelevate presenta almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti della “Tabella A” mentre non c’è alcuna stazione i cui valori risultano superiori ai limiti dalla “Tabella B”.. Scendendo più in dettaglio, tutti i 110 campioni analizzati presentano almeno un parametro con valori superiori alla “Tabella A”. In particolare è la concentrazione di Stagno che su tutti i campioni analizzati ha mostrato delle concentrazioni superiori ai limiti imposti dalla normativa Le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La ripartizione è indicata nella tabella seguente.

campioni con valori

Area indagata N°

campioni analizzati

nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 8 Arenili Foce del Sarno 110 0 110 0

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84

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i limiti del D.Lgs. n° 152/06. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 110 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Antimonio 110

0 0

Arsenico 107

3 0

Berillio 68

42 0

Cadmio 110

0 0

Cromo totale 110

0 0

Mercurio 110

0 0

Nichel 110

0 0

Piombo 109

1 0

Rame 110

0 0

Selenio 110

0 0

Stagno 0

110 0

Vanadio 108

2 0

Zinco 109

1 0

Pirene 110

0 0

Benzo(a)antracene 110

0 0

Crisene 110

0 0

Benzo(b)fluorantene 110

0 0

Benzo(k)fluorantene 110

0 0

Benzo(a)pirene 107

3 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 107

3 0

Dibenzo(a,h)antracene 110

0 0

Benzo(ghi)perilene 107

3 0

Dibenzo(a,e)pirene 109

1 0

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85

N° Campioni analizzati: 110 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Dibenzo(a,h)pirene 109

1 0

Dibenzo(a,i)pirene 109

1 0

Dibenzo(a,l)pirene 110

0 0

Somm. policiclici aromatici 110

0 0

Alaclor 110

0 0

Aldrin 110

0 0

Atrazina 110

0 0

alfa-esaclorocicloesano 110

0 0

beta-esaclorocicloesano 110 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano)

110 0 0

Clordano 110 0 0

DDD, DDT, DDE 110 0 0

Dieldrin 110 0 0

Endrin 110 0 0

Idrocarburi leggeri (C <= 12)

110 0 0

Idrocarburi pesanti (C > 12) 110

0 0

Cromo esavalente 110

0 0

Benzene 110

0 0

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

110 0 0

Tetracloroetene (PCE) 110

0 0

1,1-Dicloroetano 110

0 0

1,2-Dicloroetilene 110

0 0

1,1,1-Tricloroetano 110

0 0

1,2-Dicloropropano 110

0 0

1,1,2-Tricloroetano 110

0 0

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86

N° Campioni analizzati: 110 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

1,2,3-Tricloropropano 110

0 0

1,1,2,2-Tetracloroetano 110

0 0

Tribromometano (Bromoformio)

110 0 0

1,2-Dibromoetano 110

0 0

Dibromoclorometano 110

0 0

Bromodiclorometano 110

0 0

Metilfenolo (o-,m-,p-) 110

0 0

Fenolo 110

0 0

2-Clorofenolo 110

0 0

2,4-Diclorofenolo 110

0 0

2,4,6-Triclorofenolo 110

0 0

Pentaclorofenolo 110

0 0

Anilina 110

0 0

o-Anisidina 110

0 0

m,p-Anisidina 110

0 0

Difenilammina 110

0 0

p-Toluidina 110

0 0

Sommatoria ammine aromatiche

110 0 0

Monoclorobenzene 110 0 0

1,2-Diclorobenzene 110 0 0

1,4-Diclorobenzene 110 0 0

1,2,4-Triclorobenzene 110 0 0

1,2,4,5-Tetraclorobenzene 110 0 0

Pentaclorobenzene 110 0 0

Esaclorobenzene (HCB) 110 0 0

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N° Campioni analizzati: 110 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.)

110 0 0

Amianto 110 0 0

PCB_TOTALI 110 0 0

Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti del D.Lgs. 152/06 con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori LIVELLO

N° campioni analizzati nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. 152/06

000-020 22 0 22 0

030-050 22 0 22 0

100-120 22 0 22 0

180-200 22 0 22 0

280-300 22 0 22 0

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Limiti Tab A 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 Somma

Arsenico 20 0 0 2 0 1 3

Berillio 2 8 7 9 7 11 42

Piombo 100 0 0 0 0 1 1

Stagno 1 22 22 22 22 22 110

Vanadio 90 0 0 1 0 1 2

Zinco 150 0 0 0 0 1 1

Benzo(a)pirene 0,1 0 0 0 1 2 3

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,1 0 0 0 1 2 3

Benzo(ghi)perilene 0,1 0 0 0 1 2 3

Dibenzo(a,e)pirene 0,1 0 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,h)pirene 0,1 0 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,i)pirene 0,1 0 0 0 0 1 1

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Area 9: arenili di Castellamare di Stabia

Dal confronto con i limiti imposti dal D.Lgs. 152/06 risulta che solo una stazione (LV01/0621) su un totale di 47 carote prelevate rientra nei limiti imposti dalla normativa relativamente a tutti i parametri analizzati, mentre 42 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti della “Tabella A” e 4 carote presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti dalla “Tabella B”. In particolare bisogna sottolineare come le stazioni i cui limiti risultano superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

Scendendo più in dettaglio, sui 215 campioni analizzati, 194 campioni (98%) presentano almeno un parametro con valori superiori alla “Tabella A” del citato decreto, mentre 4 di questi superano i limiti imposti dalla “Tabella B”.

Le carote che presentano valori superiori ai limiti, precedentemente richiamati, sono facilmente individuabili (per effetto del colore assegnato). Inoltre dalla carota si può risalire anche al livello dove tali limiti sono superati, con l’indicazione del valore degli analiti con valori superiori.

La ripartizione è indicata nella tabella seguente. In particolare bisogna sottolineare come i valori corrispondenti ai limiti superiori alla “Tabella B” sono da leggere, naturalmente, anche come superiore alla “Tabella A”

campioni con valori

Area indagata N°

campioni analizzati

nella Norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Area 9 Arenili di Castellamare di Stabia 215 17 194 4

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, i risultati del confronto tra i valori dei singoli analiti ed i limiti del D.Lgs. n° 152/06. Dalle tabelle è possibile individuare gli analiti che maggiormente sono presenti con valori fuori norma nelle aree indagate.

N° Campioni analizzati: 215 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Antimonio 214

0 1

Arsenico 212

2 1

Berillio 174

41 0

Cadmio 214

1 0

Cromo totale 215

0 0

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N° Campioni analizzati: 215 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Mercurio 215

0 0

Nichel 215

0 0

Piombo 207

7 1

Rame 211

4 0

Selenio 215

0 0

Stagno 18

196 1

Vanadio 209

6 0

Zinco 213

2 0

Pirene 215

0 0

Benzo(a)antracene 214

1 0

Crisene 215

0 0

Benzo(b)fluorantene 212

3 0

Benzo(k)fluorantene 214

1 0

Benzo(a)pirene 171

44 0

Indeno(1,2,3-cd)pirene 201

14 0

Dibenzo(a,h)antracene 214

1 0

Benzo(ghi)perilene 198

16 0

Dibenzo(a,e)pirene 208

7 0

Dibenzo(a,h)pirene 213

2 0

Dibenzo(a,i)pirene 214

1 0

Dibenzo(a,l)pirene 213

2 0

Somm. policiclici aromatici 215

0 0

Alaclor 215

0 0

Aldrin 215

0 0

Atrazina 215

0 0

alfa-esaclorocicloesano 215

0 0

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N° Campioni analizzati: 215 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

beta-esaclorocicloesano 215 0 0

gamma-esaclorocicloesano (lindano)

215 0 0

Clordano 215 0 0

DDD, DDT, DDE 214 1 0

Dieldrin 215 0 0

Endrin 215 0 0

Idrocarburi leggeri (C <= 12)

215 0 0

Idrocarburi pesanti (C > 12) 212

3 0

Cromo esavalente 215

0 0

Benzene 215

0 0

Sommatoria organici aromatici (A,B,C,D)

215 0 0

Tetracloroetene (PCE) 215

0 0

1,1-Dicloroetano 215

0 0

1,2-Dicloroetilene 215

0 0

1,1,1-Tricloroetano 215

0 0

1,2-Dicloropropano 215

0 0

1,1,2-Tricloroetano 215

0 0

1,2,3-Tricloropropano 215

0 0

1,1,2,2-Tetracloroetano 215

0 0

Tribromometano (Bromoformio)

215 0 0

1,2-Dibromoetano 215

0 0

Dibromoclorometano 215

0 0

Bromodiclorometano 215

0 0

Metilfenolo (o-,m-,p-) 215

0 0

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N° Campioni analizzati: 215 Campioni con valori

Analita nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. n° 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. n° 152/06

Fenolo 215

0 0

2-Clorofenolo 215

0 0

2,4-Diclorofenolo 215

0 0

2,4,6-Triclorofenolo 215

0 0

Pentaclorofenolo 215

0 0

Anilina 215

0 0

o-Anisidina 215

0 0

m,p-Anisidina 215

0 0

Difenilammina 215

0 0

p-Toluidina 215

0 0

Sommatoria ammine aromatiche

215 0 0

Monoclorobenzene 215 0 0

1,2-Diclorobenzene 215 0 0

1,4-Diclorobenzene 215 0 0

1,2,4-Triclorobenzene 215 0 0

1,2,4,5-Tetraclorobenzene 215 0 0

Pentaclorobenzene 215 0 0

Esaclorobenzene (HCB) 215 0 0

Sommatoria PCDD, PCDF (conversione T.E.)

215 0 0

Amianto 215 0 0

PCB_TOTALI 215 0 0

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Per dare una chiara visione della distribuzione dei campioni fuori norma lungo la verticale di campionamento è stato eseguito il confronto dei limiti del D.Lgs. 152/06 con i campioni prelevati ai diversi livelli. Il risultato di tale analisi è rappresentato nelle tabelle che seguono:

Campioni con valori LIVELLO

N° campioni analizzati nella norma

Superiori Tabella A D.Lgs. 152/06

Superiori Tabella B D.Lgs. 152/06

000-020 47 5 42 0

030-050 47 3 44 0

100-120 47 4 42 1

180-200 47 4 40 3

280-300 27 1 26 0

N° CAMPIONI FUORI LIMITE PER LIVELLO E PER SINGOLO PARAMETRO ANALIZZATO

Analita Limiti Tab A 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 Somma

Arsenico 20 0 0 1 1 0 2

Berillio 2 12 10 8 8 3 41

Cadmio 2 1 0 0 0 0 1

Piombo 100 0 0 0 4 3 7

Rame 120 0 0 1 2 1 4

Selenio 3 0 0 0 0 0 0

Stagno 1 42 43 43 42 26 196

Vanadio 90 0 1 2 1 2 6

Zinco 150 0 0 1 1 0 2

Benzo(a)antracene 0,5 0 0 0 0 1 1

Benzo(b)fluorantene 0,5 0 0 0 1 2 3

Benzo(k)fluorantene 0,5 0 0 0 0 1 1

Benzo(a)pirene 0,1 6 6 8 13 11 44

Indeno(1,2,3-cd)pirene 0,1 1 1 1 5 6 14

Dibenzo(a,h)antracene 0,1 0 0 0 0 1 1

Benzo(ghi)perilene 0,1 1 2 1 5 7 16

Dibenzo(a,e)pirene 0,1 0 0 0 2 5 7

Dibenzo(a,h)pirene 0,1 0 0 0 0 2 2

Dibenzo(a,i)pirene 0,1 0 0 0 0 1 1

Dibenzo(a,l)pirene 0,1 0 0 0 0 2 2

DDD, DDT, DDE 0,01 0 0 0 0 1 1

Idrocarburi pesanti (C > 12) 50 0 1 0 0 2 3

Analita Tab B 0-20 30-50 100-120 180-200 280-300 Somma

Antimonio 30 0 0 0 1 0 1

Arsenico 50 0 0 1 0 0 1

Piombo 1000 0 0 0 1 0 1

Stagno 350 0 0 0 1 0 1

Vanadio 250 0 0 0 0 0 0

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ALLEGATI

Completano il Rapporto i seguenti allegati riferiti ad ogni singola area:

Allegato 1 – Schede Stratigrafiche aggiornate dei sondaggi sui fondali e sugli

arenili;

Allegato 2 - Risultati analisi di laboratorio sui fondali;

Allegato 3 - Risultati analisi di laboratorio sugli arenili;

Allegato 4 - Risultati indagini Biota;