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Bilancio d’esercizio 2018 SET DISTRIBUZIONE

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Bilancio d’esercizio 2018

SETDISTRIBUZIONE

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Immagini: Campo Scuola SET, Caldonazzo (TN) - Archivio Gruppo Dolomiti EnergiaPh: Jacopo Salvi

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BILANCIO D’ESERCIZIO 2018

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S.E.T. DISTRIBUZIONE SpA

Capitale Sociale Euro 119.158.772 interamente versato

Via Manzoni 24 – Rovereto

www.set.tn.it

N° Registro Imprese di Trento – C.F. e P.IVA 01932800228

Direzione e coordinamento di Dolomiti Energia Holding SpA

BILANCIO D’ESERCIZIO al 31 dicembre 2018

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE* Presidente Peroni Agostino

Vicepresidente Mora Andrea

Amministratore Delegato De Alessandri Massimo

Consigliere Delegato Faccioli Francesco

Consiglieri Nadalini Giovanna Cont Debora

COLLEGIO SINDACALE Presidente Bonomi William

Sindaci effettivi Angeli Stefano Camanini Cristina

SOCIETÀ DI REVISIONE PricewaterhouseCoopers SpA

*CdA nominato il 13 luglio 2018

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Indice

Relazione sulla gestione 6

Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2018 26

Situazione patrimoniale e finanziaria 27

Conto economico complessivo 28

Rendiconto finanziario 29

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 30

Note illustrative 31

Relazioni 98

Relazione del Collegio Sindacale 99

Relazione della Società di Revisione 102

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Relazione sulla gestione

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 7

La presente relazione è stata predisposta in conformità al Codice Civile e i principi contabili adottati

per la redazione del bilancio sono stati gli International Financial Reporting Standards (“IFRS”), emanati

dall’International Accounting Standards Board (“IASB”), e adottati dall’Unione Europea (“UE IFRS” oppure

“Principi Contabili Internazionali”).

Per un maggiore dettaglio si rimanda al punto 2.1 della Nota Integrativa.

Si segnala che la Società si è avvalsa dell’esonero dalla predisposizione della dichiarazione non finanzia-

ria ai sensi dell’articolo 6, comma 1, del DLgs 30 dicembre 2016, n. 254.

Fatti di rilievo e attività svolta, sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

Signori Azionisti,

nel 2018 le attività di SET Distribuzione sono proseguite in modo regolare fino a fine ottobre e la vostra

Società si è impegnata per confermare la tradizionale politica di miglioramento continuo dei processi e

di rafforzamento della propria posizione di leadership di efficienza e di qualità del servizio.

Come noto, l’inizio del mese di novembre è stato caratterizzato da un evento atmosferico ecceziona-

le che ha colpito con particolare intensità zone estese del Triveneto, tra cui il Trentino. La situazione di

emergenza che si è venuta a creare a seguito della portata di tale evento, caratterizzato da fortissimi

venti e un’intensa quantità di precipitazioni, non ha risparmiato le infrastrutture gestite dalla SET, che

hanno subito notevoli danni (ca. 70 km di linee aeree abbattute) e provocato un esteso periodo tempo-

rale di mancata alimentazione, in particolare nella parte orientale della Provincia di Trento. Le modalità

con cui la vostra Società è riuscita a gestire l’emergenza e la limitatezza dei danni subiti confermano

una volta di più la correttezza delle politiche di investimento attuate in passato, nonché la robustezza e

professionalità dell’organizzazione.

Relativamente agli investimenti, nel 2018 la Società ha continuato a sostenere lo sviluppo, il rinnovo e

l’adeguamento delle reti di distribuzione, promuovendo l’innovazione tecnologica, l’utilizzo efficiente

delle risorse, l’ottimale gestione dei flussi di energia immessi nelle reti dagli impianti di generazione distri-

buita e, più in generale, il miglioramento delle performance della rete, in linea con quelli che si presume

essere l’evoluzione del ruolo dei distributori richiesta sia a livello europeo che nazionale.

Nel corso del 2018 sono continuate le attività per razionalizzare il servizio di distribuzione elettrica in

Provincia di Trento, che si sono concretizzate con l’acquisto della titolarità dei rami d’azienda relativi al

servizio di distribuzione dell’energia elettrica nei territori dei Comuni di Isera (TN) e Avio (TN), per un valore

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netto contabile di euro 3.248 migliaia, e con il conferimento da parte della società STET S.p.A. del proprio

ramo d’azienda per un valore netto contabile di euro 17.386 migliaia. In particolare il conferimento della

rete elettrica di STET attuato in agosto, ha portato parziali effetti positivi sui risultati di bilancio dell’anno,

mentre il conferimento della rete elettrica di Molveno concluso negli ultimi giorni dell’anno dispiegherà i

suoi effetti solo nel 2019.

La Vostra Società si conferma, a pieno titolo, nel novero delle aziende di eccellenza a livello nazionale nel

settore della distribuzione elettrica, come testimoniato dai riconoscimenti che anche quest’anno, come

ogni anno dal 2005 ad oggi, ha ricevuto dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti ed Ambiente (ARE-

RA) per la qualità e la continuità del servizio.

Quadro normativo di riferimento

Nel corso del 2018 la normativa di riferimento del settore della distribuzione elettrica non ha subito par-

ticolari variazioni o interventi di rilievo. Si ricorda che regolano il settore norme di origine comunitaria,

nazionale e provinciale, stante la competenza legislativa attribuita alla Provincia Autonoma di Trento.

A livello nazionale il settore è regolato dal D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79 (c.d. Decreto Bersani), di attuazione

della direttiva 96/92/CE, che dispone che le imprese distributrici operanti alla data di entrata in vigore

delle proprie disposizioni continuino a svolgere il servizio in regime di monopolio, in base alla concessione

rilasciata dal Ministero, fino al 31.12.2030; successivamente l’affidamento dovrà avvenire con gara.

In ambito provinciale, a seguito del trasferimento dallo Stato alle Province Autonome, a partire dal 1°

gennaio 2000, delle funzioni in materia di energia, l’assetto della distribuzione elettrica è stato regola-

mentato attraverso il Piano della distribuzione approvato dalla Giunta provinciale il 27 settembre 2013.

Tale Piano ha identificato un ambito unico a livello provinciale ed ha dettato le modalità per la riorga-

nizzazione progressiva del servizio, nel quale SET Distribuzione svolge il ruolo di soggetto aggregante.

Questo contesto normativo di base, sostanzialmente inalterato, va tuttavia integrato da una serie di

provvedimenti di rango gerarchico normativo minore, ma non per questo privi di valenza e portata co-

gente ed operativa per le imprese di settore. Ci si riferisce, in particolare, ai provvedimenti adottati da

ARERA negli ambiti di propria competenza e che formano, anch’essi, parte integrante e sostanziale del

quadro normativo di riferimento. Eccone alcuni recenti, significativi, esempi.

Regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione,distribuzione e misura dell’energia elettrica, per il periodo di regolazione 2017-2023

Con Delibera n. 654/2015 l’Autorità ha definito i criteri per il nuovo periodo tariffario della distribuzione e

misura di energia elettrica che saranno in vigore per i successivi otto anni (2016-2023), prevedendo una

revisione intermedia da applicarsi nel secondo sottoperiodo (NPR2 – anni 2020-2023).

Con riferimento al primo sotto-periodo (NPR1 - anni 2016-2019), l’Autorità ha sostanzialmente confer-

mato il quadro regolatorio generale, con alcune modifiche relative alla modalità di riconoscimento dei

nuovi investimenti in tariffa e la vita utile regolatoria dei cespiti.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 9

Con la Delibera n. 639/2018/R/eel l’Autorità ha aggiornato i parametri base e fissato al 5,9% il tasso di

remunerazione del capitale investito (WACC) per le attività di distribuzione e misura di energia elettrica

per il triennio 2019-2021.

Nel corso dell’anno 2019 le strutture tecniche della Vostra Società proseguiranno il presidio dell’attività re-

golatoria in vista della revisione infraperiodo. Al momento sembrano confermate le ipotesi di slittamento al

2024 del passaggio ad una regolazione tariffaria basata sui costi totali (cosiddetta “Regolazione TOTEX”).

Testo Integrato della Regolazione Output-Based dei Servizi di Distribuzione e Misura dell’energia elettrica (TIQE)

Il Testo Integrato della Regolazione Output-Based dei Servizi di Distribuzione e Misura dell’energia elettri-

ca regolamenta la qualità dei servizi forniti alla clientela nei seguenti ambiti:

O continuità del servizio e qualità della tensione;

O qualità commerciale.

Con riferimento alla continuità del servizio, la regolazione ne misura i risultati ed incentiva il miglioramen-

to tramite i seguenti principali indicatori:

O durata media per utente in bassa tensione delle interruzioni;

O numero medio per utente in bassa tensione di interruzioni lunghe (> 3 minuti) e brevi (> di 1 sec).

Al fine di incentivare ulteriormente la riduzione dei tempi di ripresa del servizio in caso di interruzioni pro-

lungate ed estese, l’Autorità ha recentemente incrementato l’ammontare degli indennizzi da corrispon-

dere ai singoli utenti in media e bassa tensione.

Con riferimento alla qualità commerciale, sono confermati gli indicatori specifici e generali definiti

dall’Autorità per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni (es.: preventivi, attivazioni, disattiva-

zioni, variazioni di potenza).

Nel corso dell’anno 2018 non sono intervenute modifiche di rilievo rispetto alla regolazione generale in

vigore per il periodo di regolazione 2016-2023.

Piano Resilienza

L’Autorità ha definito una regolazione volta alla riduzione dei disservizi estesi e prolungati legati ad eventi

meteorologici intensi. Sono state identificate due linee di intervento:

O aumento della robustezza della rete, attraverso la pianificazione di una rete con adeguate ridondan-

ze e la progettazione e selezione di componenti in grado di sopportare le sollecitazioni meccaniche,

elettriche e ambientali più intense;

O riduzione dei tempi di ripristino a seguito di guasto, coinvolgendo adeguate strutture organizzative,

procedure, risorse umane e tecniche.

Con la delibera n. 668/2018 l’Autorità ha previsto un meccanismo incentivante per gli investimenti finalizzati

all’incremento della resilienza delle reti di distribuzione, sotto il profilo dell’aumento della robustezza della rete.

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Testo Integrato sulla Misura (TIME)

Il “Testo integrato delle disposizioni per l’erogazione del servizio di misura dell’energia elettrica, per il pe-

riodo 2017-2019 (TIME)” è stato emanato dall’ARERA con Delibera n. 654/2015.

Nel corso del 2018 la delibera ARERA n. 419/2018 ha introdotto la modifica più significativa al TIME, defi-

nendo i criteri di riconoscimento dei costi di misura dell’energia elettrica in bassa tensione legati all’in-

stallazione di misuratori 2G prima dell’avvio di un piano di installazione massiva.

Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica.

Si ricorda che, con la delibera n. 782/2016, la riforma delle tariffe elettriche per i clienti domestici è stata

pienamente attuata per quanto riguarda le componenti a copertura dei servizi di rete (trasmissione,

distribuzione e misura). Con la delibera n. 628/2018 l’Autorità ha invece approvato un ulteriore differi-

mento del completamento della riforma delle componenti a copertura degli oneri generali di sistema,

mantenendo l’attuale struttura fino al 31 dicembre 2019. Obiettivo della riforma è quello di superare la

progressività della tariffa di rete e degli oneri di sistema in modo da incentivare i consumi efficienti, ma

caratterizzati da maggiori prelievi di elettricità (che sono interamente sostitutivi di altre fonti meno effi-

cienti, come i combustibili liquidi), quali le pompe di calore per il riscaldamento, le piastre a induzione per

la cottura, i veicoli elettrici per la mobilità individuale.

Testo Integrato Vendita (TIV)

Il Testo Integrato della Vendita stabilisce le modalità attraverso cui le imprese distributrici devono re-

golare (i) le partite economiche relative all’approvvigionamento dell’energia elettrica utilizzata per gli

usi propri di distribuzione e di trasmissione e (ii) la differenza tra le perdite effettive e le perdite standard

riconosciute sulla rete di distribuzione (c.d. delta-perdite).

In merito al secondo punto, il TIV prevede una perequazione tra le perdite effettive e le perdite standard

che ha la finalità di incentivare ciascuna impresa di distribuzione al contenimento delle perdite.

Testo Integrato dei Sistemi di Distribuzione Chiusi (TISDC)

Il Testo integrato dei Sistemi di Distribuzione Chiusi - TISDC definisce il quadro della regolazione per i

servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di sistemi di

distribuzione chiusi (SDC), tra cui le Reti Interne d’Utenza (RIU). Al fine dell’erogazione dei predetti servizi,

il gestore di un SDC è considerato, ai sensi della direttiva 2009/72/CE, un distributore di energia elettrica.

La regolazione dei SDC consente ai clienti finali e ai produttori presenti al loro interno il libero accesso al

sistema elettrico, ivi inclusa la possibilità di scegliere il proprio venditore indipendentemente dalle scelte

operate dal gestore del sistema medesimo. Il provvedimento prevede, inoltre, l’istituzione presso l’Autori-

tà, in analogia con le RIU, di un registro dei SDC diversi dalle RIU (detti Altri SDC o ASDC).

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 11

Testo Integrato delle Connessioni attive (TICA)

Il Testo integrato definisce le modalità procedurali e le condizioni tecnico-economiche per la connessio-

ne di impianti di produzione di energia elettrica alle reti di distribuzione e trasmissione. Nel corso del 2018

tale regolazione non ha subito variazioni significative.

Testo Integrato Fatturazione del servizio di vendita al dettaglio (TIF)

Il Testo integrato della fatturazione del servizio di vendita al dettaglio (TIF) è in vigore dal 1° Gennaio 2017

ed ha introdotto indennizzi a carico dei distributori in caso di mancata lettura dello stesso punto reite-

rata per più di due volte consecutive nonché ulteriori obblighi in tema di misura. Non sono previsti gli in-

dennizzi solo nei casi in cui si riscontra l’inaccessibilità del contatore per cause imputabili al cliente finale.

Testo Integrato Morosità Elettrica (TIMOE)

Il Testo Integrato per la Morosità Elettrica (TIMOE) è in vigore dal 1° Luglio 2016 ed ha introdotto nuove

misure indennitarie a carico dei Distributori in caso di mancato rispetto delle tempistiche previste per

gli interventi di sospensione e interruzione dei punti di fornitura richiesti dagli utenti del trasporto. Con la

delibera n. 569/2018 l’Autorità ha introdotto interventi per il rafforzamento delle tutele dei clienti finali in

caso di fatturazione contenente importi relativi a consumi risalenti a più di due anni.

Centralizzazione del processo di messa a disposizione dei dati di misura nell’ambito dell’SII (Sistema Informativo Integrato)

Nel corso dell’anno 2018 sono progressivamente entrate in vigore le disposizioni della delibera 594/2017

che prevede che l’impresa distributrice si interfacci solo con il SII per la messa a disposizione dei dati di

misura periodici e dei dati di misura rilevati in occasione di voltura o switching. I dati di misura da mettere

a disposizione del SII subiranno un aumento esponenziale con l’avvento dei misuratori di seconda gene-

razione ed il conseguente trattamento orario di tutti i punti di prelievo.

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Unbundling funzionale

Delibera ARERA 296/2015/R/COM (TIUF)

Nel corso del 2018 la Società ha proseguito il proprio impegno nello svolgimento della fase sperimentale

del progetto di “self audit” di cui alla delibera AEEGSI n. 507/2015, fase che ARERA non ha ancora formal-

mente chiusa, in attesa del riscontro della Commissione Europea a cui il progetto è stato presentato.

In argomento si ricorda, brevemente, che con tale deliberazione l’Autorità ha aperto una fase sperimen-

tale, concedendo alle imprese interessate la possibilità di presentare, su base volontaria, un progetto

di modulo rinforzato di self auditing al fine di ottenere un riordino ed una razionalizzazione dell’attuale

assetto dei vincoli strutturali di separazione funzionale.

Il Gruppo Dolomiti Energia, a mezzo delle controllate Novareti S.p.A. e Set Distribuzione S.p.A. ha presen-

tato ad ARERA, in forma pressoché speculare, due distinti progetti di procedura di self auditing, entrambi

accettati dalla stessa Autorità ed in corso di attuazione.

Tale soluzione alternativa, qualora valutata positivamente al termine della fase sperimentale, dovrebbe

apportare alle imprese il vantaggio di vedersi sensibilmente ridotti i vincoli strutturali ed organizzativi

previsti dal TIUF.

L’adozione di una procedura di self audit (quindi di un responsabile della conformità rafforzato) garan-

tisce un costante monitoraggio dei comportamenti che possono, nel concreto, pregiudicare gli interessi

tutelati dalla disciplina della separazione funzionale e mitiga significativamente il rischio regolatorio cui

è esposta la Vostra Società.

Per lo svolgimento del progetto di self audit la Vostra Società si avvale dell’opera di consulenza e supervi-

sione della Società ILM S.r.l. di Milano, ideatrice del Progetto ora sottoposto alla valutazione dell’Autorità

e della Commissione Europea, alla quale è stato inoltre affidato l’incarico di Responsabile della Confor-

mità ai sensi e per gli effetti del Titolo IV del TIUF.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 13

Attività del gestore indipendente (GI) anno 2018 ai sensi Delibera ARERA 11/07 (TIU) e ARERA 296/2015/R/COM (TIUF)

La attività e i compiti principali del Gestore Indipendente (GI) sono stati aggiornati con l’art. 14 allegato

A della delibera ARERA 296/2015/R/COM (TIUF) e nel corso dell’anno 2018 non sono state apportate

modifiche alla regolazione di riferimento.

A tale proposito, il nuovo GI nominato dal Consiglio di Amministrazione assicura che l’attività amministra-

ta nel corso del 2018 è stata gestita secondo criteri di efficienza, economicità, neutralità e non discrimi-

nazione. Al GI sono state fornite risorse adeguate per la sua operatività ed, in particolare, per gli obblighi

del servizio di distribuzione e misura nonché per l’attuazione del piano annuale degli investimenti, che è

stato realizzato secondo gli obiettivi e i contenuti previsti.

Nel rispetto di quanto previsto dalla delibera 296/2015/R/com, il GI di SET ha predisposto il piano annua-

le e pluriennale degli investimenti relativo al periodo 2019-2021 prima dell’approvazione del Budget 2019

da parte del CdA, avvenuta il giorno 14 Dicembre 2018 senza alcuna modifica.

Aggiornamento situazione contenziosi

Deliberazione ARERA n. 758/2016

E’ ancora pendente, presso il TAR Lombardia la vertenza iniziata dalla Società nel 2017 con l’impugnazio-

ne della Deliberazione n. 758/2016 adottata da AEEGSI (ora ARERA) in tema di “Revisione delle disposi-

zioni in materia di perequazione specifica aziendale per le imprese con meno di 5.000 punti di prelievo”.

La tematica riguarda la valorizzazione dei beni nei casi di aggregazione fra soggetti gestori del servizio

di distribuzione elettrica e l’incompatibilità fra le nuove disposizioni dettate dall’Autorità con la delibera-

zione impugnata e l’obbligo insistente in capo a SET, in ragione della normativa provinciale, di acquisire

gli impianti dei soggetti cedenti in ambito della Provincia Autonoma di Trento a valore di stima a fronte

di un riconoscimento, in tariffa, di un importo inferiore.

La tematica, si ricorda, è da tempo oggetto di confronto con ARERA anche in ambito extragiudiziario,

ma l’adozione da parte di quest’ultima della citata del. 758/2016 ha comunque indotto la Società a

presentare ricorso per non indurre la controparte a ritenere la nostra mancata impugnativa come com-

portamento acquiescente.

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TAR LazioDeliberazione ANAC 614/2018 Linee Guida art. 177 codice appalti

Nell’ottobre 2018, Set Distribuzione e Novareti hanno presentato al TAR Lazio due autonomi ricorsi per

l’annullamento della deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 614 del 4 luglio 2018, Linee

Guida n. 11 recanti «Indicazioni per la verifica del rispetto del limite di cui all’articolo 177, comma 1, del co-

dice, da parte dei soggetti pubblici o privati titolari di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture già

in essere alla data di entrata in vigore del codice non affidate con la formula della finanza di progetto

ovvero con procedure di gara ad evidenza pubblica secondo il diritto dell’Unione Europea». Entrambi i

ricorsi fanno capo ad un’iniziativa promossa da Utilitalia presso tutti quegli associati interessati all’annul-

lamento e/o riforma della norma contenuta nel citato articolo del codice appalti che impone ai titolari,

affidatari diretti, di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture di esternalizzare a terzi, mediante

procedure ad evidenza pubblica, l’80% di tutte le prestazioni oggetto della concessione che risultano

necessarie per l’esecuzione della stessa.

Fatti successivi alla chiusura dell’esercizio

Nel febbraio 2019 si è tenuta l’udienza finale con la presentazione delle memorie conclusive. Nel corso di

tale udienza è stata chiesta da SET (ed ottenuta) una sospensione con rinvio del giudizio, al fine dell’esa-

me e dell’eventuale impugnativa della lettera con cui ARERA, il 17 gennaio 2019, ha formalmente comuni-

cato a SET ed alla Provincia Autonoma di Trento le motivazioni che la inducono a rigettare le richieste (e

le argomentazioni a supporto) presentate dalla PAT in sede extragiudiziale con lettera di fine 2017.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 15

Risorse umane

Organizzazione e Consistenze

Al 31/12/2018 la struttura organizzativa di SET Distribuzione è definita dalla Disposizione Organizzativa

04/2018 del 01/12/2018, e si compone delle seguenti funzioni:

O funzioni di staff: Pianificazione e Gestione e Processi Operativi ed Innovazione Tecnologica;

O funzioni di linea: Commerciale e Misure, Coordinamento Unità Operative Territoriali, Telecontrollo e

Conduzione Reti, Servizi Tecnici e Commerciali.

Tutte le funzioni riportano gerarchicamente al Responsabile Operativo che in base alla delibera del

Consiglio di Amministrazione ricopre anche il ruolo di Gestore Indipendente ai sensi della normativa

Unbundling.

A seguito di operazioni societarie che hanno ampliato il territorio gestito, a partire dal mese di Agosto

2018 il territorio della rinominata Unità Operativa Valsugana viene presidiato con una seconda sede at-

tualmente localizzata a Pergine Valsugana.

L’organico della Società al 31 dicembre 2018 è composto di 276 unità. La tabella seguente riporta la mo-

vimentazione del personale nell’esercizio per categoria:

Categorie 2017 Assunzioni Dimissioni Cambio qualifica 2018

+ -

Dirigenti 1 - - - - 1

Quadri 7 - (1) - - 6

Impiegati 160 5 (3) - - 162

Operai 102 10 (5) - - 107

TOTALE 270 15 (9) 276

Sicurezza sul lavoro

Nel corso del 2018 si sono registrati 7 infortuni di cui 1 con prognosi superiore a 40 giorni, nessuno in itinere.

Proseguono le attività iniziate nel 2015 con il progetto BOSS, ispirato al modello della BBS (Behavior

Based Safety) teso a ridurre ulteriormente il tasso di infortuni sul lavoro attraverso la valorizzazione dei

“comportamenti sicuri” e l’identificazione e analisi puntuale dei Near Miss.

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Accertamento Agenzia delle Entrate

Nel corso del 2008 la Guardia di Finanza ha effettuato una verifica fiscale in azienda, in seguito alla

quale è stato condotto un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tale accertamento con-

testava all’azienda la mancata imposizione ad imposta di registro dell’operazione di acquisizione del

ramo d’azienda relativo alla gestione della distribuzione di energia elettrica sul territorio trentino da

ENEL Distribuzione SpA.

Nel corso del mese di ottobre 2008 SET ha presentato ricorso, avverso all’accertamento, alla Commissio-

ne Tributaria di primo Grado di Trento che lo ha respinto con sentenza del 26 marzo 2009.

Successivamente, nel corso del mese di febbraio 2009 è pervenuta la cartella di pagamento relativa

all’accertamento in parola evidenziando un’imposta comprensiva di sanzioni per 8.159 migliaia di Euro.

In data 29 giugno 2009 il legale incaricato dalla Società ha presentato ricorso presso la Commissione di

secondo Grado di Trento avverso alla sentenza di primo grado.

Nelle more della sentenza la Società ha concordato con l’Agenzia delle Entrare di Trento la liquidazione

dell’importo della cartella esattoriale (8.566 migliaia di Euro) relativa all’accertamento.

Anche la commissione tributaria di II grado con sentenza del 21 giugno 2010, ha respinto il ricorso.

La Società, essendo convinta della correttezza del proprio operato, ha presentato ricorso in Cassazione

avverso la sentenza. In data 8 giugno 2018 la Corte di Cassazione ha accolto il motivo del ricorso di SET.

Nel corso dell’ultimo periodo del 2018 si è richiesto il rimborso delle somme versate e l’Agenzia delle En-

trate di Trento ha provveduto il versamento il 24 gennaio 2019.

Gli aspetti contabili sono descritti nella Nota integrativa.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 17

Risultati della gestione

La gestione operativa del 2018 ha prodotto risultati economici positivi.

Si evidenzia che:

O Il totale dei ricavi e altri proventi è pari a 121.212 migliaia di euro, registrando un forte incremento

rispetto ai 109.996 migliaia di euro del 2017. Sono state utilizzate le tariffe individuali provvisorie pub-

blicate nella primavera 2018 dall’Autorità, valide per la determinazione dei ricavi ammessi per Set

Distribuzione per il servizio di distribuzione, commercializzazione e misura.

O il margine operativo lordo si attesta a 48.707 migliaia di euro, con un incremento di quasi il 20,8%

rispetto ai 40.309 migliaia di euro registrati nel 2017. E’ importante indicare che tale incremento è

anche dovuto alla vittoria in Cassazione, quindi definitiva, della società nella vertenza con l’Agenzia

delle Entrate in relazione all’imposta di registro come sopra meglio descritto. Tale evento ha compor-

tato la rilevazione di una sopravvenienza attiva di 8.566 migliaia di euro.

O considerando gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 16.679 migliaia di euro (in au-

mento di 1.384 migliaia di euro rispetto al 2017) e gli oneri finanziari netti pari a 5.089 migliaia di euro

(in diminuzione di 8 migliaia di euro rispetto al 2017), si arriva a un risultato ante imposte pari a 26.939

migliaia di euro, con una differenza positiva di 7.023 migliaia di euro rispetto al 2017 (35,3%);

O l’utile netto di esercizio è pari a 20.154 migliaia di euro (rispetto a 14.594 migliaia di euro del 2017) con

una crescita rispetto al 2017 che sfiora il 38,1%.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, il 2018 ha registrato un significativo miglioramento rispetto

all’anno precedente: la Posizione Finanziaria Netta di breve periodo (quindi al netto del prestito obbliga-

zionario che scadrà nel 2029) è positiva per 92.492 migliaia di euro, rappresentata sostanzialmente dal

credito per cash pooling verso la controllante, che ammonta ad euro 92.480 al 31 dicembre 2018.

La Posizione Finanziaria Netta totale della Vostra Società, comprensiva del valore nominale del prestito

obbligazionario per nominali 110.000 migliaia di euro, delle disponibilità liquide per 12 migliaia di euro

e del credito derivante dalla gestione accentrata della tesoreria per 92.480 migliaia di euro, si attesta

pertanto a un valore negativo pari a 17.508 migliaia di euro e garantisce indicatori di stabilità finanziaria

(rapporto PFN su EBITDA in particolare) del tutto tranquillizzanti.

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18

Principali indicatori economico-finanziari di risultato

Indici economici

Indice Formula 2018 2017 differenza

Ricavi e Altri proventi Ricavi e Altri proventi (migliaia di euro) 121.212 109.996 11.365

EBITDA Margine operativo lordo (migliaia di euro) 48.708 40.309 8.399

EBIT Margine operativo netto (migliaia di euro) 32.028 25.014 7.014

Risultato d’esercizio Risultato d’esercizio (migliaia di euro) 20.154 14.594 5.560

ROE Utile netto/Mezzi propri 11,0% 7,8% 3,2%

ROI Ebit/Capitale investito 6,8% 5,7% 1,1%

ROS Ebit/Fatturato 26,4% 22,7% 3,7%

Gli indici economici risultano migliorativi nel confronto con l’esercizio precedente.

Indici finanziari e patrimoniali

Indice Formula 2018 2017 differenza

PFN Indebitamento netto (migliaia di euro) (17.508) (48.488) 30.980

Copertura dell'attivo fisso netto

Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 1,25 1,23 0,02

Rapporto di indebitamento

Mezzi di terzi/mezzi propri 1,30 1,52 (0,22)

Grado di ammortamento

Fondo ammortamento/immobilizzazioni lorde 0,59 0,58 0,01

Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 2,51 2,39 0,12

Gli indici finanziari e patrimoniali sono in lieve miglioramento nel confronto con quelli dell’esercizio precedente.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 19

Qualità del servizio erogato

Qualità tecnica

Come accennato nella sezione introduttiva l’anno 2018 è stato interessato da un evento meteorologico

di tipo eccezionale che ha coinvolto larga parte del territorio trentino portando ad uno stato di emer-

genza per il servizio elettrico a causa dei numerosi guasti contemporanei che hanno interessato sia la

rete a media tensione che quella a bassa tensione.

L’evento meteorologico è stato caratterizzato da precipitazioni molto intense e soprattutto da forti raf-

fiche di vento che hanno causato la caduta di piante anche di alto fusto. Durante questo evento si sono

verificati guasti alla rete elettrica principalmente dovuti alla caduta di piante sulle linee ed in misura

minore al franamento di strade che hanno danneggiato i cavi interrati.

Il Vostro personale ha gestito l’emergenza attuando tutte le azioni previste dal proprio piano di emer-

genza e collaborando con le strutture della Protezione Civile sul territorio, garantendo nel complesso

tempi di ripristino della fornitura limitati se rapportati alla portata dell’evento.

L’impatto dell’evento è stato efficacemente limitato dagli investimenti realizzati negli ultimi anni volti alla

progressiva sostituzione delle linee in conduttori nudi in aree boscate con linee in cavo interrato o cavo aereo.

Come previsto dalla regolazione vigente, è stata inviata apposita relazione all’Autorità di Regolazione

per qualificare l’evento eccezionale e descrivere le misure adottate per farvi fronte.

Gli indicatori relativi al numero e alla durata delle interruzioni, che risultavano in ulteriore miglioramento

fino al mese di ottobre, subiranno un peggioramento rispetto ai dati dell’anno 2017 a causa dell’evento

eccezionale appena descritto.

I risultati relativi al 2017, pubblicati con la delibera ARERA 605/2018/R/eel, evidenziano Set Distribuzione

come la migliore tra aziende nel settore della distribuzione elettrica dopo il maggiore distributore nazio-

nale, consentendo alla Vostra Società di ottenere, come riconoscimento per gli ottimi risultati conseguiti,

un premio pari a 1,72 milioni di Euro, che risulta il secondo in valore assoluto ed il primo come valore re-

lativo per utente. Nel dettaglio, in ognuno degli ambiti di competenza (alta, media e bassa concentra-

zione di utenti), la durata media delle interruzioni è risultata nel 2017 migliore degli obiettivi che l’Autorità

ha assegnato a Set Distribuzione (alta concentrazione: standard 28 minuti- risultato 8,81 minuti; media

concentrazione: standard 45 minuti- risultato 11,66 minuti; bassa concentrazione: standard 68 minuti –

risultato 20,56 minuti).

Anche per quanto riguarda il numero delle interruzioni, in ciascuno degli ambiti, i risultati sono stati mi-

gliori dello standard (alta concentrazione: standard 1,2 – risultato 0,45; media concentrazione: standard

2,25 – risultato 0,66; bassa concentrazione: standard 4,30 – risultato 1,42).

Qualità commerciale

Per quanto riguarda la qualità commerciale, Set Distribuzione ha mantenuto nel 2018 i buoni risultati

degli anni precedenti nel rispetto degli standard fissati dall’Autorità per i tempi di esecuzione delle varie

prestazioni (preventivi e lavori semplici su rete bt, attivazioni e disattivazioni di gruppi di misura, sostitu-

zioni gruppi di misura guasti, ecc.). Sono state eseguite oltre 35.000 prestazioni soggette a livello specifi-

co di Qualità Commerciale con un rispetto dei tempi nel 99,8% dei casi.

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20

Investimenti

E’ opportuno ricordare che le strutture tecniche della Vostra Società hanno predisposto un piano plu-

riennale delle necessità di investimenti sulla rete. Tale piano traguarda, con interventi mirati e già indi-

viduati in modo puntuale, un orizzonte temporale fino al 2021 e costituisce la base di riferimento per le

comunicazioni previste dall’Autorità nell’ambito del testo integrato sull’unbundling.

Gli investimenti tecnici sugli impianti realizzati anche nel corso del 2018 (18,5 milioni di €) si riferiscono

essenzialmente alle richieste dei clienti o terzi e all’incremento della qualità del servizio e adeguamento

a prescrizioni normative.

Investimenti da richiesta utenza

Gli interventi sulla rete MT e BT per soddisfare le richieste di allacciamento delle utenze passive sono risultati in

linea rispetto al 2017 per un totale pari a circa 8,7 milioni di €. Sono continuate nel corso del 2018 le attività per

l‘allacciamento in rete di impianti fotovoltaici (circa 600) e di altre centrali di produzione di tipo idroelettrico,

per una potenza complessiva installata di circa 6 MVA, in sostanziale continuità rispetto all’andamento del 2017.

Continua invece il trend di crescita delle richieste di allacciamento di impianti di accumulo associati ad

impianti di produzione da fonte rinnovabile, principalmente fotovoltaica (circa 170 casi rispetto ai 120 del

2017 e 35 del 2016).

Investimenti di iniziativa

Per quanto riguarda gli interventi di iniziativa di Set Distribuzione relativi a potenziamento delle reti, miglio-

ramento del servizio e adeguamento degli impianti a norme di legge, ci si è attestati su un volume di attivi-

tà in ulteriore crescita rispetto ai valori già significativi degli anni precedenti e pari a circa 8,1 milioni di euro.

Si tratta di interventi ad alta redditività, in prevalenza su cabine primarie, reti MT e cabine secondarie,

caratterizzati da un elevato ritorno in termini di miglioramento della qualità del servizio, attuati sulla

base di un piano che li ha individuati in modo dettagliato.

Relativamente alle cabine primarie, tra gli interventi più significativi sono da ricordare l’avvio del cantiere

per la costruzione della nuova Cabina Primaria di Rovereto Nord ed il completo rinnovo del reparto a

media tensione di Campitello di Fassa.

Sulla rete a media tensione, i principali investimenti realizzati nel 2018 dalla Vostra Società possono essere

così sintetizzati:

O posa di nuovi cavi interrati MT per garantire una seconda alimentazione ad alcune località e per so-

stituire linee aeree in conduttori nudi, per complessivi 63 km;

O sostituzione di linee in conduttori nudi in tratte boscate con linee in cavo aereo isolato, per complessivi

35 km di linee MT;

O riqualificazione di numerose cabine secondarie obsolete a giorno, riarredate con quadri protetti mo-

torizzati o con interruttori, in modo da migliorare la continuità del servizio e la selettività dei guasti sul-

la rete a media tensione e consentirne il telecomando dal Centro di Telecontrollo Integrato di Trento.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 21

I lavori di ricostruzione definitiva delle linee aeree interessate dai guasti durante l’evento di fine ottobre

(circa 70 km di linee aeree con oltre 400 sostegni danneggiati) hanno impegnato ingenti risorse negli

ultimi 3 mesi dell’esercizio, ritardando in alcuni casi l’ultimazione di alcuni lavori programmati nelle aree

maggiormente interessate.

Sviluppo tecnologico

Nell’ottica di una gestione intelligente della rete (Smart Grid) in presenza di generazione distribuita, nel

corso dell’anno 2018 è iniziato il piano di evoluzione tecnologica degli apparati di protezione e controllo

adottato nelle Cabine Primarie. In particolare, la nuova generazione di apparati con protocollo di comu-

nicazione IEC 61850 è stata installata presso la Cabina Primaria di Caldonazzo e verrà progressivamente

adottata in tutti gli impianti primari della Società.

Con la successiva adozione di sistemi innovativi anche in cabina secondaria, saranno progressivamente

disponibili funzionalità evolute di monitoraggio in tempo reale, regolazione della tensione MT, scambio

informativo con il TSO e nuove tecniche di selezione del guasto.

Sistemi informativi

La controllante Dolomiti Energia Holding sviluppa e mette a disposizione di Set Distribuzione, nell’ambito

del contratto di servizio in essere, tutte le infrastrutture ed i sistemi informativi necessari per l’operatività

dell’azienda e per una adeguata esecuzione degli adempimenti richiesti dall’Autorità.

Per quanto riguarda le applicazioni, già da tempo oggetto del contratto di servizio con la Capogruppo, si

evidenzia che il sistema di telegestione dei misuratori elettronici (denominato “TMM”) sviluppato da Dolomi-

ti Energia Holding è disponibile sia per Set Distribuzione che per gli altri distributori della Provincia di Trento.

Ricordiamo inoltre che il sistema SIR (Sistema Informativo Reti) è stato sviluppato ad hoc per le attività di

gestione reti del Gruppo Dolomiti Energia e si posiziona come baricentro nei principali flussi aziendali, in

particolare tra l’ambiente di gestione commerciale, il telegestore TMM e il telecontrollo delle reti, incor-

porando le strutture dati e i processi di lavoro della distribuzione e unificando tutte le logiche di gestione

informativa del dato tecnico.

Tra le funzioni messe a disposizione in SIR di interesse per la Società, possiamo evidenziare il progetto M-

SIR (Mobile SIR), ovvero il sistema che permette di distribuire le informazioni tecnico-impiantistiche ge-

stite nel SIR su dispositivi in mobilità, sia per i tecnici che per le squadre operative, garantendo la consul-

tazione e la ricerca dei dati impiantistici in modalità online e offline, la simulazione delle reti elettriche di

media e bassa tensione, il controllo dei dati di sintesi periodici relativi alla qualità del servizio, nel rispetto

dei principi promossi dalle delibere ARERA, oltre ad altre applicazioni finalizzate a migliorare, monitorare

e automatizzare alcuni processi operativi aziendali.

Le attività di sviluppo informatico, in continuità con gli anni precedenti, hanno riguardato principalmen-

te le iniziative di evoluzione dei Sistemi per adeguamento al contesto regolatorio di settore e, in seconda

battuta, attività di carattere evolutivo e correttivo. Si cita inoltre lo studio per lo sviluppo di un sistema di

Work Force Management in primis per la distribuzione.

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Più in dettaglio, vale la pena segnalare i principali interventi eseguiti in ambito normativo, in risposta alle

delibere dell’Autorità, in particolare nella gestione di processi verso il Sistema Informativo Integrato, quali

la pubblicazione delle misure EE/GAS, CMOR EE e altri processi relativi al commerciale del distributore

(switch, aggiornamento on-condition Registro Centrale Utenze).

Si ricorda inoltre, che in corso d’anno sono state effettuate le attività di migrazione delle banche dati afferen-

ti all’acquisizione della rete elettrica di distribuzione del Comune di Isera, della STET e del Comune di Molveno.

Merita di essere segnalata anche la prosecuzione del progetto per l’infrastruttura di campo multiservizio

relativo alla tele-gestione dei contatori gas di classe G4-G6 ed energia elettrica; si segnala inoltre l’ade-

guamento del sistema TMM alla gestione dei contatori 2G dell’Energia Elettrica in retrocompatibilità 1G.

Sul fronte infrastrutturale, infine, per quanto riguarda l’ambito del Telecontrollo, si è affrontato assieme

al personale di Set Distribuzione il tema della Disaster Recovery presso il sito di S. Massenza e ambiti ad

essa correlati, tra cui l’introduzione del nuovo sistema di registrazione delle chiamate ai numeri verdi per

il pronto intervento. E’ stata inoltre portata a termine la sostituzione delle apparecchiature di networking

per tutte le unità operative SET dislocate sul territorio provinciale e dei rispettivi centralini telefonici.

Sistemi di telegestione

Nel corso del 2018, attraverso il sistema di telegestione dei misuratori di energia elettrica, sono state

eseguite con successo da remoto circa 4,3 milioni di letture, circa 35.000 operazioni di gestione utenza

(attivazione di nuovi contratti, disattivazioni, volture, variazioni di potenza) e circa 10.000 operazioni le-

gate alla gestione dei clienti morosi.

Proseguono le attività di test dei misuratori 2G con la loro progressiva introduzione in sostituzione dei

misuratori 1G, al momento per le sole attività di gestione utenza; è in fase preliminare di studio il piano di

sostituzione massiva dei contatori 1G con apparecchi di seconda generazione e non si prevede l’avvio

delle attività prima dell’anno 2021.

Con riferimento al service relativo alla misura del gas naturale erogato nei confronti di Novareti, si è

raggiunto l’obiettivo di telelettura per il 33% delle utenze del mass market (classe G4-G6) imposto dalla

regolazione, tramite un sistema di telegestione basato su tecnica punto-multipunto via radio a 169 MHz.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 23

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso dell’esercizio 2018 sono proseguite le attività ad elevato carattere di innovazione, da un lato

con il presidio di rapporti strategici e dall’altro con l’implementazione di soluzioni reali a supporto dei

processi aziendali, dell’esercizio e della gestione avanzata della rete del prossimo futuro, in aderenza

anche a quanto indicato da ARERA.

Hanno preso avvio le attività relative al progetto europeo STARDUST (Horizon 2020), che prevede il coin-

volgimento della Vostra Società nello studio dell’impatto della mobilità elettrica sulla rete di distribuzione e

nella validazione di soluzioni di comunicazione innovative per la raccolta delle informazioni dagli impianti.

Sono state ulteriormente migliorate le applicazioni disponibili al personale tecnico nell’ambito del pro-

getto WFM e si sono completate le fasi di analisi per la completa digitalizzazione delle attività di campo.

Prosegue l’impegno del personale per garantire la partecipazione a comitati tecnici e gruppi di lavoro

strategici sia in ambito italiano che europeo.

Analisi dei rischi - obiettivi e politiche sociali in materia di gestione del rischio

Rischio di credito

I clienti della Società sono principalmente venditori grossisti di energia elettrica e, tra questi, il maggiore

è la consociata Dolomiti Energia SpA.

Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell’esercizio in modo tale che l’ammon-

tare esprima sempre il valore di presumibile realizzo.

Rischio di liquidità

Il principale rischio di liquidità cui è esposta l’azienda si sostanzia nella potenziale difficoltà di ottenimen-

to di tempestivi finanziamenti, a supporto delle attività caratteristiche. Per garantire alla Società i mezzi

finanziari necessari allo svolgimento della attività caratteristica, è stato stipulato un contratto di servizio

avente oggetto la gestione finanziaria con la controllante Dolomiti Energia Holding, che prevede la ge-

stione della tesoreria in “cash pooling” e l’attività di gestione delle fideiussioni. La situazione finanziaria

dell’azienda è costantemente monitorata dall’ufficio preposto e non presenta problematiche. La posi-

zione finanziaria comprende un prestito obbligazionario di nominali 110 milioni di Euro bullet a tasso fisso,

avente scadenza 2029, emesso in sede di acquisizione del ramo di azienda di distribuzione dell’energia

elettrica di ENEL Distribuzione SpA.

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Rischio di mercato

La Società opera esclusivamente sul mercato nazionale quindi non è esposta alle fluttuazioni dei tassi di

cambio monetario. I prezzi (tariffe) per la determinazione del corrispettivo della distribuzione di energia

elettrica sono invece determinati dall’ARERA e quindi non hanno potenzialità di variazione se non normativa.

Il rischio di fluttuazioni dei tassi di interesse è limitato, in quanto l’esposizione finanziaria è rappresentata

dal prestito obbligazionario a tasso fisso di cui sopra, con durata fino alla fine della concessione; la va-

riazione dei tassi potrebbe influenzare il deposito a breve che è indicizzato a tassi variabili.

Rapporti con la controllante e gli azionisti

I rapporti economici con la Capogruppo Dolomiti Energia Holding e con le società facenti parte del me-

desimo Gruppo sono regolati da alcuni contratti di servizio che hanno espresso durante l’esercizio l’equa

remunerazione delle prestazioni effettuate verso SET Distribuzione o dalla Società verso le società del

Gruppo. La scelta di SET Distribuzione di non dotarsi di una propria struttura operativa per la gestione di

alcune attività tecnico – amministrative ha comportato significative economie di gestione.

Le attività svolte a favore di SET Distribuzione riguardano principalmente le attività amministrativo –

gestionali e si riferiscono in particolare ai servizi generali (sedi, logistica, pulizie, sicurezza, etc.), alla pre-

disposizione e messa a disposizione in outsourcing dei sistemi informativi (per le componenti hardware,

software ed infrastrutture di comunicazione e di rete), all’amministrazione propriamente detta, all’ammi-

nistrazione del personale e agli approvvigionamenti di prodotti e servizi.

E’ inoltre in essere con Dolomiti Energia Holding un contratto di cash pooling attraverso il quale viene

attuato il servizio di tesoreria accentrata. SET Distribuzione ha inoltre aderito al regime di consolidato

fiscale nazionale e IVA di Gruppo con la controllante diretta Dolomiti Energia Holding.

I rapporti di debito/credito e di acquisto/vendita infra-gruppo sono dettagliati alla nota 11 della Nota

Integrativa del bilancio d’esercizio.

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SET Distribuzione SpA Relazione sulla gestione 2018 25

Azioni proprie

SET Distribuzione SpA non possiede al 31 dicembre 2018 azioni proprie, né ha effettuato direttamente,

indirettamente per tramite di società controllate o collegate, per tramite di società fiduciarie o per in-

terposta persona, acquisti o cessioni di tali azioni nel corso del 2018. Le società controllate, collegate e

correlate non possiedono al 31 dicembre 2018 azioni di SET Distribuzione e non hanno effettuato acquisti

o cessioni di tali azioni nel corso del 2018.

Nell’esercizio non sono state emesse azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni ed altri titoli

o valori similari.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel corso del 2019, oltre alle attività di ricostruzione delle infrastrutture danneggiate durante l’evento di

fine anno, saranno incrementate le attività di investimento sugli impianti volte al continuo miglioramento

della qualità fornita agli utenti ed all’incremento della resilienza della rete, anche alla luce dell’evoluzione

della normativa in materia. Saranno inoltre intensificate le azioni di revisione dei processi operativi volti

ad incrementare l’efficienza complessiva, anche tramite l’adozione di sistemi informativi per la gestione

del personale operativo (Work Force Management).

Rovereto, 15 marzo 2019

SET Distribuzione SpA

Il Presidente

Agostino Peroni

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Bilancio d’esercizioal 31 Dicembre 2018

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 27

Situazione patrimoniale e finanziaria

AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

(dati in Euro) NOTE 2018 2017 2017

Attività

ATTIVITÀ NON CORRENTI

Beni in concessione 9.1 292.447.383 271.818.589 271.237.687

Avviamento 9.2 30.414.773 30.414.773 30.414.773

Attività immateriali 9.2 43.809 66.805 88.440

Immobili, impianti e macchinari 9.3 204.045 192.752 226.981

Attività per imposte anticipate 9.4 7.373.896 9.292.390 8.656.826

Altre attività non correnti 9.5 79.904 72.391 64.007

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 330.563.810 311.857.700 310.688.714

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 9.6 3.579.884 3.257.175 2.783.664

Crediti commerciali 9.7 23.583.323 29.292.633 30.267.456

Crediti per imposte sul reddito 9.8 64.130 34.494 519.817

Attività finanziarie correnti 9.9 92.760.598 61.605.477 65.381.943

Altre attività correnti 9.10 18.813.885 30.647.250 17.450.376

Disponibilità liquide 9.11 11.716 106.443 80.434

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 138.813.536 124.943.472 116.483.690

TOTALE ATTIVITÀ 469.377.346 436.801.172 427.172.404

Patrimonio netto

Capitale sociale 9.12 119.158.772 112.241.777 112.241.777

Riserve 9.12 65.001.874 46.857.049 53.591.557

Riserva ias 19 9.12 (426.018) (424.055) -

Risultato netto dell'esercizio 9.12 20.153.626 14.593.761 -

TOTALE PATRIMONIO NETTO 203.888.254 173.268.532 165.833.334

Passività

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Fondi per rischi e oneri non correnti 9.13 43.000 43.000 -

Benefici ai dipendenti 9.14 6.347.995 7.087.514 6.935.981

Passività per imposte differite 9.4 4.158.292 4.313.386 4.148.556

Passività finanziarie non correnti 9.15 109.850.805 109.842.184 109.833.947

Altre passività non correnti 9.16 89.811.930 90.012.758 88.623.454

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 210.212.022 211.298.842 209.541.938

PASSIVITÀ CORRENTI

Fondi per rischi e oneri 9.13 1.377.338 900.831 932.642

Debiti commerciali 9.17 47.574.468 43.793.862 44.884.856

Passività finanziarie correnti 9.15 2.114.474 2.114.671 2.111.470

Altre passività correnti 9.16 4.210.790 5.424.434 3.868.164

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 55.277.070 52.233.798 51.797.132

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 469.377.346 436.801.172 427.172.404

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28

Conto economico complessivo

(dati in migliaia Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

Note 2018 2017

Ricavi 10.1 78.627.442 75.712.489

Ricavi per lavori su beni in concessione 10.2 18.467.524 17.181.112

Altri ricavi e proventi 10.3 24.117.503 17.102.449

TOTALE RICAVI E ALTRI PROVENTI 121.212.469 109.996.050

Costi per materie prime, di consumo e merci 10.4 (1.687.598) (1.157.306)

Costi per servizi 10.5 (30.835.753) (28.796.421)

Costi per lavori su beni in concessione 10.2 (18.018.981) (16.769.143)

Costi del personale 10.6 (11.621.456) (13.145.156)

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 10.7 (16.558.481) (15.146.078)

Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti 10.7 (120.863) (149.674)

Altri costi operativi 10.8 (10.341.162) (9.818.317)

TOTALE COSTI (89.184.294) (84.982.095)

RISULTATO OPERATIVO 32.028.175 25.013.955

Proventi finanziari 10.9 93.569 87.846

Oneri finanziari 10.9 (5.182.442) (5.185.305)

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 26.939.302 19.916.496

Imposte 10.10 (6.785.676) (5.322.735)

RISULTATO DELL'ESERCIZIO 20.153.626 14.593.761

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

Utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti (26.837) (580.739)

Effetto fiscale su utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti 24.874 156.684

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C1)

(1.963) (424.055)

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C2)

- -

TOTALE ALTRI UTILI (PERDITE) COMPLESSIVI, AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (C)= (C1)+(C2) (1.963) (424.055)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO (A)+(B)+(C) 20.151.663 14.169.706

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 29

Rendiconto finanziario

(dati in Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

Note 2018 2017

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 26.939.302 19.916.496

RETTIFICHE PER:

Ammortamenti di:

- attività immateriali 10.7 16.533.384 15.128.319

- attività materiali 10.7 25.097 17.759

Accantonamenti e rilasci dei fondi 10.3 (8.294.482) 76.417

(Proventi)/Oneri finanziari 10.9 5.088.873 5.097.041

(Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari 10.8 1.567.269 (1.621.000)

Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto 41.859.443 38.615.032

(Incremento)/Decremento di rimanenze 9.6 (135.427) (474.000)

(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 9.7 5.709.310 974.823

(Incremento)/Decremento di altre attività/passività e attività/passività per imposte anticipate/differite 9.5, 9.10, 9.16 20.441.456 (14.268.871)

Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 9.17 3.780.606 1.090.994

Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 10.9 93.569 94.000

Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati 10.9 (5.070.310) (5.054.000)

Utilizzo dei fondi rischi e oneri (892.018) (581.000)

Imposte pagate (6.530.841) (3.337.000)

CASH FLOWS DA ATTIVITÀ OPERATIVA (A) 59.255.788 17.059.978

Investimenti netti in attività immateriali 9.1 (21.424.497) (17.010.689)

Investimenti netti in attività materiali 9.3 (36.390) (38.280)

(Incremento)/Decremento di altre attività 9.9 (31.155.121) 6.750.000

CASH FLOW DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO/DISINVESTIMENTO (B) (52.616.008) (10.298.969)

Dividendi pagati 9.12 (6.734.507) (6.735.000)

Cash flow da attività di finanziamento (c) (6.734.507) (6.735.000)

Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (a+b+c) (94.727) 26.009

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 106.443 80.434

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 11.716 106.443

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30

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(dati in migliaia Euro)

Capitale sociale

Riserva legale

Riserva sovrapprezzo

azioni

Altre Riserve e utili

a nuovo

Risultato netto

dell'esercizio

Totale patrimonio

netto

SALDO AL 1 GENNAIO 2017 112.242 3.567 2.517 47.508 - 165.833

OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI:

Distribuzione dividendi - - - (6.735) - (6.735)

TOTALE OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI - - - (6.735) - (6.735)

RISULTATO COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO:

Risultato netto - - - - 14.594 14.594

Utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti, al netto dell'effetto fiscale - - - (424) - (424)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO - - - (424) 14.594 14.170

SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 112.242 3.567 2.517 40.349 14.594 173.269

OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI:

Aumenti di capitale 6.917 - 10.286 - - 17.203

Distribuzione dividendi - - - - (6.735) (6.735)

TOTALE OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI 6.917 - 10.286 - (6.735) 10.468

DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO A RISERVA - 581 - 7.278 (7.859) -

RISULTATO COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO:

Risultato netto - - - - 20.153 20.153

Utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti, al netto dell'effetto fiscale - - - (2) - (2)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO - - - (2) 20.153 20.151

SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 119.159 4.148 12.803 47.625 20.153 203.888

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 31

Note illustrative

1. Informazioni generali

SET Distribuzione S.p.A. (la “Società”) opera nel settore della distribuzione di energia elettrica.

SET Distribuzione S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia e organizzata secondo l’ordinamen-

to giuridico della Repubblica Italiana, con sede sociale a Rovereto in via Alessandro Manzoni n. 24.

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale della Società era detenuto da:

Socio N. Azioni spettanti Aliquota %

Dolomiti Energia Holding Spa 83.645.346 70,20%

Provincia Autonoma di Trento 16.913.335 14,19%

STET Spa 9.170.686 7,70%

Comune di Cles 3.506.412 2,94%

A.G.S. Spa 2.400.358 2,01%

AIR - Azienda Intercom. Rotaliana Spa 1.430.000 1,20%

Comune di Fai Della Paganella 709.398 0,60%

Comune di Dimaro Folgarida 542.184 0,46%

Comune di Varena 227.723 0,19%

Consorzio elettrico di Storo 155.833 0,13%

Consorzio elettrico Industriale di Stenico 146.667 0,12%

Consorzio elettrico Pozza di Fassa 100.832 0,08%

Az. Servizi Municipalizzati di Tione 82.499 0,07%

ACSM S.P.A 72.499 0,06%

Consorzio Comuni Trentini S.C. A R.L. 55.000 0,05%

TOTALE 119.158.772 100,00%

2. Sintesi dei principi contabili adottati

Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella predisposizione e redazione

del bilancio d’esercizio della Società (il “Bilancio d’esercizio”). Tali principi contabili sono stati applicati in

modo coerente per tutti gli esercizi presentati nel presente documento.

2.1 BASE DI PREPARAZIONE

Il Regolamento Europeo (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002, ha introdotto l’obbligo, a partire dall’eser-

cizio 2005, di applicazione degli International Financial Reporting Standards (“IFRS”), emanati dall’Inter-

national Accounting Standards Board (“IASB”), e adottati dall’Unione Europea (“UE IFRS” oppure “Principi

Contabili Internazionali”) per la redazione dei bilanci delle società aventi titoli di capitale e/o debito quo-

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tati presso uno dei mercati regolamentati della Comunità Europea. A seguito del suddetto Regolamento

Europeo, il 28 febbraio 2005 è stato emesso il Decreto Legislativo n. 38, successivamente modificato dal

Decreto Legge n. 91 del 24 giugno 2014, con il quale è stata disciplinata, tra l’altro, la facoltà, per le società

non quotate, di adottare i Principi Contabili Internazionali per la redazione del loro bilancio d’esercizio.

Nel corso dell’esercizio 2018 la Società ha quotato un prestito obbligazionario di nominali euro 110 milioni

presso l’Irish Stock Exchange p.l.c., assumendo lo status di Ente di Interesse Pubblico e come tale dallo stes-

so esercizio SET Distribuzione ha l’obbligo di predisporre i propri bilanci conformemente ai principi UE IFRS

e ha identificato quale data di transizione agli IFRS il 1° gennaio 2017 (la “Data di Transizione”). La Società

aveva già predisposto il bilancio d’esercizio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 secondo la norma del

Codice Civile, interpretata dai principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (i “Principi Contabili Italiani”). Nella nota 22 “Prima applicazione degli IFRS” è riportata l’informativa richiesta ai fini

dell’IFRS 1 in merito alla prima applicazione degli UE IFRS.

Il Bilancio d’esercizio è stato redatto in conformità agli UE IFRS in vigore alla data di approvazione del-

lo stesso. Si precisa che per UE IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”,

tutti gli “International Accounting Standards” (IAS), tutte le interpretazioni dell’“International Reporting

Interpretations Committee” (IFRIC), precedentemente denominate “Standing Interpretations Commit-

tee” (SIC) che, alla data di approvazione del Bilancio d’esercizio, siano state oggetto di omologazione

da parte dell’Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal

Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il Bilancio d’esercizio è stato predisposto nella prospettiva della continuità aziendale e sulla base del

criterio convenzionale del costo storico, ad eccezione di alcune poste contabili che sono rilevate al fair

value, in accordo con le disposizioni contenute nei Principi Contabili Internazionali.

Il presente Bilancio d’esercizio è stato redatto sulla base delle migliori conoscenze degli UE IFRS e tenu-

to conto della migliore dottrina in materia; eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi

troveranno riflesso negli esercizi successivi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi con-

tabili di riferimento.

Il presente Bilancio d’esercizio è oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della

Società in data 15 marzo 2019.

2.2. FORMA E CONTENUTO DEI PROSPETTI CONTABILI

Relativamente alla forma e al contenuto dei prospetti contabili la Società ha operato le seguenti scelte:

O il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria espone separatamente le attività correnti e

non correnti e, analogamente, rappresenta le passività correnti e non correnti;

O il prospetto di conto economico complessivo d’esercizio include, oltre che il risultato del periodo, an-

che le variazioni di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che, per espressa previsio-

ne dei Principi Contabili Internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto; e

O il rendiconto finanziario d’esercizio è rappresentato secondo il metodo indiretto.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 33

Gli schemi utilizzati, come sopra specificato, sono quelli che meglio rappresentano la situazione econo-

mica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Il presente bilancio è stato redatto in Euro, valuta funzionale della Società.

I valori riportati negli schemi di bilancio sono espressi in Euro mentre i valori delle tabelle di dettaglio in-

cluse nella nota esplicativa sono espressi in migliaia di Euro, salvo diversamente indicato.

Il Bilancio d’esercizio è assoggettato a revisione contabile da parte della società di revisione Pricewa-

terhouseCoopers S.p.A..

2.3 CRITERI DI VALUTAZIONE

Beni in concessione (IFRIC 12)I “Beni in concessione” rappresentano il diritto ad utilizzare i beni in concessione per la gestione del servi-

zio di distribuzione dell’energia elettrica nei comuni di competenza in Trentino. Il metodo adottato è il c.d.

metodo dell’attività immateriale, ovvero tenendo in considerazione i costi sostenuti per la progettazione

e la costruzione dei beni con obbligo di restituzione al termine della concessione. Il valore corrisponde al

“fair value” dell’attività di progettazione e costruzione maggiorato degli oneri finanziari capitalizzati, nel

rispetto dei requisiti previsti dallo IAS 23, durante la fase di costruzione. Il fair value dei servizi di costruzio-

ne è determinato sulla base dei costi effettivamente sostenuti maggiorati di un mark up rappresentativo

della miglior stima circa la remunerazione dei costi interni per l’attività di direzione lavori e progettazione

svolta dalla Società, pari al mark up che un general constructor terzo richiederebbe per svolgere la me-

desima attività, così come previsto dall’IFRIC 12. La logica di determinazione del fair value discende dal

fatto che il concessionario deve applicare quanto previsto dall’IFRS 15 e pertanto se il fair value dei servizi

ricevuti (nel caso specifico il diritto a sfruttare il bene) non può essere determinato con attendibilità, il

ricavo è calcolato sulla base del fair value dei servizi di costruzione effettuati. Le attività per servizi di

costruzione in corso alla data di chiusura del bilancio sono valutate sulla base dello stato avanzamento

lavori in accordo con l’IFRS 15 e tale valutazione confluisce nella voce di conto economico “Ricavi per

lavori su beni in concessione”.

Poiché si presuppone che i benefici economici futuri del bene verranno utilizzati dal concessionario, i

beni in concessione vengono ammortizzati lungo la durata stimata della concessione o, nel caso in cui

concessioni siano scadute, lungo la durata del periodo previsto tra la data di chiusura del bilancio e

l’emissione del nuovo bando di gara per l’affidamento della concessione.

Il valore da ammortizzare è costituito dalla differenza tra il valore di acquisizione dei beni in concessione

ed il loro valore residuo che si presume di realizzare al termine del periodo di vita utile, secondo le dispo-

sizioni regolamentari attualmente in vigore.

Qualora sia specificato nell’accordo di concessione e sia affidabilmente stimabile, il valore residuo è

inteso come il VIR (Valore Industriale Residuo). In caso contrario, il valore residuo è stimato pari al valore

netto contabile per singola concessione alla data di chiusura della concessione, come previsto dalla

Legge Provinciale 17 giugno 2004, n. 6.

Qualora si verifichino eventi che facciano presumere una riduzione del valore di tali attività immateriali,

la differenza tra il valore di iscrizione e il valore di recupero viene imputata a conto economico. Secondo

l’esperienza pregressa della Società, la vita utile dei beni in concessione risulta superiore alla durata della

concessione. Pertanto, non è necessario rilevare gli oneri relativi alle attività di ripristino o sostituzione

nella stima di fondi per oneri di ripristino beni in concessione, così come previsto nel caso in cui la vita utile

dei beni in concessione risulti inferiore alla durata della concessione.

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Aggregazioni d’impresaLa Società utilizza l’acquisition method (metodo dell’acquisizione) per la contabilizzazione delle aggre-

gazioni di impresa. Secondo tale metodo:

O il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la som-

ma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acqui-

sizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri

accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti;

O alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair

value alla data di acquisizione; costituiscono un’eccezione le imposte differite attive e passive, le at-

tività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti

basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi alla Società emessi in

sostituzione di contratti dell’impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate

alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento;

O l’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggrega-

zione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value

dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value

delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività

nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasfe-

riti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale

partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata imme-

diatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa;

O eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono

valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggre-

gazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento.

Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l’ag-

gregazione aziendale è avvenuta, la Società riporta nel proprio bilancio i valori provvisori degli elementi per

cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per

tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che,

se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

AvviamentoL’avviamento non è ammortizzato, ma assoggettato a valutazione annuale volta a individuare eventuali

perdite di valore (“impairment test”). L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso

in cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Non è con-

sentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore.

Il test viene effettuato con cadenza almeno annuale, o comunque in caso di identificazione di indicatori

di perdita di valore.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 35

Attività immateriali Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,

controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Le attività immateriali sono rilevate al costo di

acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al

suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile

all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e

cioè sulla base della stimata vita utile.

La vita utile stimata dalla Società per le attività immateriali è di seguito esposta:

Categoria Aliquota %

Costi di sviluppo 33%

Brevetti industriali e opere dell’ingegno 20%

Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono valutate al costo d’acquisto o di produzione, al netto degli ammorta-

menti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per

rendere possibile il loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno

sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condi-

zioni originarie.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che

giustifica una capitalizzazione ai sensi dello IAS 23 sono capitalizzati sul bene stesso come parte del suo costo.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente im-

putati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammo-

dernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti

in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un’attività.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare

i cespiti fino a esaurimento della vita utile, stimata pari alla durata del contratto di affitto dell’immobile

cui si riferiscono.

Riduzione di valore di attività non finanziarieA ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non finanziarie sono analizzate per verificare l’esi-

stenza di indicatori di un’eventuale riduzione del loro valore. Quando si verificano eventi che fanno presu-

mere una riduzione del valore delle attività non finanziarie, la loro recuperabilità è verificata confrontan-

do il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al

netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso. Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi di cas-

sa attesi derivanti dall’uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione

al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati

sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future con-

dizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle

indicazioni provenienti dall’esterno. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d’uso si

basano sul più recente piano industriale, approvato dal management e contenente le previsioni di ricavi,

costi operativi e investimenti. Per i beni che non generano flussi finanziari ampiamente indipendenti, il

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valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit (ossia il più piccolo insieme iden-

tificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo) cui

essi appartengono. L’attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato

del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

In particolare il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC). Il valore d’uso è

determinato al netto dell’effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equi-

valenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante

imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte. La valutazione è effettuata

per singola attività o per cash generating unit. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effet-

tuate, il valore delle attività è ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione

(ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al

lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sareb-

bero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Crediti commerciali e altre attività correnti e non correntiPer crediti commerciali e altre attività correnti e non correnti si intendono strumenti finanziari, preva-

lentemente relativi a crediti verso clienti, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono

attesi pagamenti fissi o determinabili. I crediti commerciali e gli altri crediti, sono classificati nello stato

patrimoniale nell’attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici

mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente.

Tali attività finanziare sono iscritte all’attivo patrimoniale nel momento in cui la società diviene parte

dei contratti connessi alle stesse e sono eliminate dall’attivo dello stato patrimoniale, quando il diritto a

ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati all’attività ceduta.

I crediti commerciali e le altre attività correnti e non correnti sono originariamente iscritte al loro fair value

e, in seguito, al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, ridotto per perdite di valore.

Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate a conto economico quando si riscontra un’evidenza

oggettiva che la Società non sarà in grado di recuperare il credito sulla base dei termini contrattuali.

Il valore dei crediti commerciali è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione, determi-

nato applicando il metodo semplificato e, più nello specifico, il modello della provision matrix, che si

fonda sull’individuazione dei tassi di perdita (default rates) per fasce di scaduto osservati su base storica,

applicati per tutta la vita attesa del credito e aggiornati in base ad elementi rilevanti di scenario futuro.

RimanenzeLe rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci sono valutate al minore tra il costo medio

ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene

determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio pon-

derato include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi).

Disponibilità liquideLe disponibilità liquide includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e

altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in

cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni dalla data di originaria acquisizione e

sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 37

Passività finanziarie, debiti commerciali e altri debitiLe passività finanziarie (ad esclusione degli strumenti finanziari derivati), i debiti commerciali e gli altri

debiti, sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione e succes-

sivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se

vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere

tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di ren-

dimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto

incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società

ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Fondi per rischi e oneriI fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o

probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l’ammontare e/o la data di accadimento.

L’iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per

una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia

richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell’onere

per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività

riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono

attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell’esborso previsto utilizzando un tasso

che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico

legato all’obbligazione. L’incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del dena-

ro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono eventualmente indicati nell’appo-

sita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Fondi relativi al personaleI fondi relativi al personale includono: i) piani a contribuzione definita e ii) piani a benefici definiti.

Con riferimento ai piani a contribuzione definita, i costi relativi a tali piani sono rilevati a conto econo-

mico quando sostenuti.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, le passività nette della Società sono determinate separata-

mente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato

nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e deducendo il fair value delle eventuali attività a servizio

del piano. Il valore attuale delle obbligazioni è basato sull’uso di tecniche attuariali che attribuiscono il

beneficio derivante dal piano ai periodi in cui sorge l’obbligazione ad erogarlo (Metodo della Proiezione

Unitaria del Credito) ed è basato su assunzioni attuariali che sono obiettive e tra loro compatibili. Le at-

tività a servizio del piano sono rilevate e valutate al fair value.

Se da tale calcolo risulta una potenziale attività, l’importo da riconoscere è limitato al valore attuale di

ogni beneficio economico disponibile sotto forma di futuri rimborsi o di riduzioni dei contributi futuri al

piano (limite dell’attività).

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38

Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:

O i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a conto economico nella voce “costo del perso-

nale” mentre

O gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a conto economico

come “Proventi/(oneri) finanziari”, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività)

netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contri-

buti e dei benefici avvenuti durante il periodo;

O le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali,

il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto economico) e qualsiasi variazione

nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente nel Conto economico complessivo, tra le varia-

zioni di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica. Tali componenti non devono essere

riclassificati tra le componenti economiche in un periodo successivo.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono rilevati in base al modello di rilevazione previsto dall’IFRS 15 basato su 5 steps:

O identificazione del contratto con il cliente. Per contratto si intende l’accordo commerciale approvato

tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni esigibili. Il principio contiene disposizioni specifiche

per valutare se due o più contratti devono essere combinati tra di loro e per identificare le implicazioni

contabili di una modifica contrattuale;

O identificazione delle “Performance obligations” contenute nel contratto;

O determinazione del “Transaction price”. Al fine di determinare il prezzo dell’operazione occorre consi-

derare, tra gli altri, i seguenti elementi:

i. eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo;

ii. componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, ecc.);

iii. componente finanziaria, nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione

significativa;

O allocazione del prezzo alle Performance obligations sulla base del “Relative Stand Alone Selling Price”;

O rilevazione dei ricavi quando la Performance obligation è soddisfatta. Il trasferimento del bene o ser-

vizio avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di

deciderne e/o indirizzarne l’uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Viene sostituito il principio

espresso dallo IAS 18 per cui il ricavo va rilevato guardando ai benefici ricavabili dall’attività e alla

valutazione di probabilità di incasso del relativo credito. Il controllo può essere trasferito in un certo

momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 39

I ricavi derivanti dalla distribuzione dell’energia elettrica sono rilevati nel conto economico complessivo

nel momento in cui il relativo servizio è prestato al cliente, anche se non ancora fatturato. Tali ricavi sono

inoltre adeguati per tenere conto dei vincoli e delle tariffe obbligatorie stabilite dall’ARERA. Attraverso

tale meccanismo di vincoli e tariffe obbligatorie (perequazione) l’ARERA riconosce a chi effettua attività

di distribuzione la remunerazione degli investimenti effettuati sulla rete indipendentemente dalle quan-

tità distribuite sulla stessa.

La componente di “perequazione” di competenza dell’esercizio è stimata per un importo corrispondente

alla differenza positiva o negativa tra i ricavi realizzati verso i clienti finali ed il “vincolo ai ricavi ammessi”

(VRT) determinato conformemente alle delibere dell’ARERA aggiornate alla data di predisposizione del

bilancio. La perequazione è accreditata o addebitata alla società dal GSE.

Riconoscimento dei costi I costi sono riconosciuti al momento dell’acquisizione del bene o servizio.

ImposteLe imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio, applicando le aliquote

fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che emergono tra il valore

fiscale di un’attività o passività e il relativo valore contabile. Le imposte anticipate, incluse quelle relative

alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono ricono-

sciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale

possano essere recuperate. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote

fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte,

sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relati-

ve a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto

fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono ap-

plicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

2.4 INFORMATIVA SETTORIALE

Ai sensi dell’IFRS 8 si specifica che la società ha identificato un unico settore operativo rappresentato

dalla distribuzione di energia elettrica.

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40

3. Stime e assunzioni

La predisposizione dei bilanci richiede, da parte degli amministratori, l’applicazione di principi e metodo-

logie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull’esperienza

storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative

circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, nonché l’informa-

tiva fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assun-

zioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell’evento ogget-

to di stima, a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente alla Società, richiedono maggiore soggetti-

vità da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni

sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari della Società.

O Impairment Test: il valore contabile delle attività materiali e immateriali viene sottoposto a verifica

periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica; per

l’avviamento l’impairment test viene svolto almeno ad ogni chiusura di bilancio. Qualora si ritenga che

il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è

svalutato fino a concorrenza del relativo valore recuperabile, stimato con riferimento al suo utilizzo o

alla cessione futura, in relazione a quanto precisato nei più recenti piani aziendali. Si ritiene che le stime

di tali valori recuperabili siano ragionevoli, tuttavia possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il

calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse.

O Fondo svalutazione crediti commerciali: il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli

amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si

basa sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell’esperienza passata per

crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e di

proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

O Imposte anticipate: la contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspet-

tative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri atto al loro recupero. La valutazione degli imponibili

attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare

nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

O Fondi rischi e oneri: a fronte dei rischi legali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio

di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima

alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendo-

no da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi

rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci della Società.

O Attività immateriali: il fair value dei servizi di costruzione, che rientrano tra i beni in concessione che

seguono il trattamento secondo IFRIC 12, è determinato sulla base dei costi effettivamente sostenuti

maggiorati di un mark up. Quest’ultimo è rappresentativo della miglior stima circa la remunerazione dei

costi interni per l’attività di direzione lavori e progettazione svolta dal Gruppo, pari al mark up che un ge-

neral constructor terzo richiederebbe per svolgere la medesima attività, così come previsto dall’IFRIC 12.

O Perequazione: la componente di “perequazione” è stimata per un importo corrispondente alla dif-

ferenza positiva o negativa tra i ricavi realizzati verso i clienti finali ed il “vincolo ai ricavi ammessi”

(VRT) determinato conformemente alle delibere dell’ARERA aggiornate alla data di predisposizione

del bilancio.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 41

4. Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal presente esercizio

Con decorrenza dal giorno 1 gennaio 2018 sono applicabili obbligatoriamente i seguenti principi conta-

bili e modifiche ai principi contabili, emanati dallo IASB e recepiti, laddove previsto, dall’Unione Europea.

O IFRS 9 Strumenti finanziari (emesso, nella sua versione definitiva, in data 24 luglio 2014). Il principio,

omologato dall’Unione Europea in data 29 novembre 2016, sostituisce interamente lo IAS 39 “Strumen-

ti finanziari: rilevazione e valutazione” e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione

delle attività e passività finanziarie. In sintesi le nuove disposizioni introdotte dall’IFRS 9 riguardano:

i. i criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Per quanto riguarda

le attività finanziarie, il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di ge-

stione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività

finanziarie stesse, al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole

previste dallo IAS 39. In particolare il principio prevede le seguenti categorie per la classificazione

delle attività finanziarie:

- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (amortised cost);

- attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico

complessivo (FVOCI – fair value through other comprehensive income);

- attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL – fair value through

profit and loss).

Scompaiono quindi le categorie dei “loans and receivables”, delle attività finanziarie disponibili per

la vendita e delle attività finanziarie “held to maturity”. La classificazione all’interno delle categorie

suindicate avviene sulla base del modello di business dell’entità e in relazione alle caratteristiche

dei flussi di cassa generati dalle attività stesse:

- un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se il modello di business dell’entità pre-

vede che l’attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza,

non per realizzare profitti anche dalla vendita dello strumento) e le caratteristiche dei flussi di

cassa dell’attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi;

- un’attività finanziaria è misurata al fair value con contropartita le Altre componenti di conto

economico complessivo se è detenuta con l’obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrat-

tuali, sia di essere ceduta (modello Hold to Collect and Sell);

- infine se è un’attività finanziaria detenuta con finalità di negoziazione e comunque non rientra

nelle fattispecie indicate nei due precedenti punti deve essere valutata al fair value con varia-

zioni di valore imputate a conto economico.

Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richie-

sta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”.

Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale rientranti nell’ambito di applicazione del principio (sia

quotati che non quotati) devono essere valutati al fair value rilevato a conto economico (FVTPL).

Lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli

strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo. L’entità ha l’opzione di

presentare nel Patrimonio netto (FVOCI) le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di

capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale

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42

designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo

titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali stru-

menti non verrebbero mai riversate a Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere

rilevati a Conto economico.

L’IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi

è una modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano

prospetticamente.

Per le passività finanziarie la principale modifica riguarda il trattamento contabile delle variazioni

di fair value di una passività finanziaria designata come valutata al fair value attraverso il conto

economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività

stessa. Secondo il nuovo principio, tali variazioni devono essere rilevate nelle altre componenti di

conto economico complessivo;

ii. l’impairment delle attività finanziarie. Il principio sostituisce l’attuale modello “incurred loss” intro-

ducendo un nuovo modello di impairment basato sulle perdite attese, dove per “perdita” si inten-

de il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto

delle aspettative future (“forward looking information”). In accordo al general approach appli-

cabile a tutte le attività finanziarie, la perdita attesa è funzione della probabilità di default (PD),

della loss given default (LGD) e dell’esposizione al default (EAD): la PD rappresenta la probabilità

che un’attività non sia ripagata e vada in default; l’LGD rappresenta l’ammontare che si prevede

di non riuscire a recuperare qualora si verifichi l’evento di default; l’EAD rappresenta l’esposizione

creditizia vantata nei confronti della controparte, incluse eventuali garanzie, collateral, ecc.. La

stima deve essere fatta inizialmente sulle perdite attese nei successivi 12 mesi; in considerazione

dell’eventuale progressivo deterioramento del credito la stima deve essere adeguata per coprire

le perdite attese lungo tutta la vita del credito. Per quanto riguarda i crediti commerciali l’IFRS 9

prevede facoltativamente che il fondo svalutazione crediti sia determinato applicando il metodo

semplificato e, più nello specifico, il modello della provision matrix, che si fonda sull’individuazione

dei tassi di perdita (default rates) per fasce di scaduto osservati su base storica, applicati per tutta

la vita attesa del credito e aggiornati in base ad elementi rilevanti di scenario futuro;

iii. le operazioni di copertura (hedge accounting). L’IFRS 9 introduce alcuni significativi cambiamenti

che riguardano principalmente il test di efficacia, in quanto viene abolita la soglia dell’80-125% e

sostituita da un test oggettivo che verifica la relazione economica tra strumento coperto e stru-

mento di copertura, la contabilizzazione del costo della copertura, l’ampliamento degli elementi

coperti e dell’informativa richiesta.

La Società ha effettuato un’analisi approfondita degli strumenti finanziari in portafoglio interessa-

ti dall’applicazione dell’IFRS 9 e della svalutazione dei crediti verso clienti secondo la nuova logica.

L’analisi si è conclusa con l’individuazione di impatti non significativi sulla valutazione delle attività e

passività finanziarie e sulla metodologia di calcolo del fondo rischi su crediti della Società.

La Società ha adottato il nuovo principio a partire dal giorno 1 gennaio 2018, senza riesporre i dati

comparativi. Gli impatti conseguenti sono non significativi sia sulla valutazione delle attività e passi-

vità finanziarie che sulla metodologia di calcolo del fondo rischi su crediti.

O IFRS 15 Ricavi da contratti con i clienti (emesso in data 28 maggio 2014, successivamente modificato

con due emendamenti emessi rispettivamente in data 11 settembre 2015 e 12 aprile 2016). Il principio,

recepito dall’Unione Europea in data 22 settembre 2016 e successivamente modificato con il rego-

lamento UE 1987/2017 del 31 ottobre 2017, si applica a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione dei

contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 43

L’IFRS 15 definisce un modello di rilevazione dei ricavi basato su 5 steps:

i. identificazione del contratto con il cliente. Per contratto si intende l’accordo commerciale ap-

provato tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni esigibili. Il principio contiene disposizioni

specifiche per valutare se due o più contratti devono essere combinati tra di loro e per identificare

le implicazioni contabili di una modifica contrattuale;

ii. identificazione delle “Performance obligations” contenute nel contratto;

iii. determinazione del “Transaction price”. Al fine di determinare il prezzo dell’operazione occorre

considerare, tra gli altri, i seguenti elementi:

- eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo;

- componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, ecc.);

- componente finanziaria, nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dila-

zione significativa;

iv. allocazione del prezzo alle Performance obligations sulla base del “Relative Stand Alone Selling Price”;

v. rilevazione dei ricavi quando la Performance obligation è soddisfatta. Il trasferimento del bene o

servizio avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capa-

cità di deciderne e/o indirizzarne l’uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Viene sostituito

il principio espresso dallo IAS 18 per cui il ricavo va rilevato guardando ai benefici ricavabili dall’atti-

vità e alla valutazione di probabilità di incasso del relativo credito. Il controllo può essere trasferito

in un certo momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).

La Società ha intrapreso un’analisi per una valutazione dell’impatto atteso derivante dall’adozione

dell’IFRS 15, dalla quale non sono emersi effetti rilevanti.

O IFRIC 22 Transazioni in valuta estera e rilevazione di pagamenti od incassi anticipati (emesso in data

8 dicembre 2016). Omologato in data 3 aprile 2018, l’interpretazione del principio IAS 21 “Transazioni in

valuta estera” mira a chiarire la data in cui utilizzare il tasso di cambio al fine dell’iscrizione dell’attivi-

tà/passività non monetaria relativa alla transazione in valuta estera. Nello specifico l’iscrizione della

attività/passività anticipata deve avvenire al tasso di cambio del giorno del pagamento/incasso

dell’acconto e negli stessi termini la “derecognition” del medesimo, una volta conclusasi la transazio-

ne con la rilevazione dei connessi ricavi di vendita, avverrà al medesimo tasso di cambio con cui era

stata iscritta l’attività/passività non monetaria.

L’applicazione dell’interpretazione non ha comportato impatti sulla situazione economica e patri-

moniale della Società.

O Emendamento allo IAS 40 Investimenti Immobiliari (emesso in data 8 dicembre 2016). Omologata in

data 15 marzo 2018, la modifica introdotta chiarisce quando un’entità debba trasferire la proprietà

degli immobili (inclusi quelli in costruzione). Viene inoltre stabilito che la sola intenzione del manage-

ment di modificare l’uso di un immobile non costituisce evidenza di un cambiamento di destinazione

dell’investimento immobiliare. L’adozione non ha comportato alcun effetto sulla situazione economi-

ca e patrimoniale della Società.

O Emendamenti all’IFRS 2 Pagamenti basati su azioni (emessi in data 20 giugno 2016). Omologate in

data 27 febbraio 2018 alcune modifiche al principio, che trattano due aree principali: la classifica-

zione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per

ritenute d’acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una

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transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a

regolata con strumenti rappresentativi di capitale. L’adozione del principio non produce effetti sulla

Società, non essendo previsti pagamenti basati su azioni.

O Miglioramenti ai principi IFRS Ciclo 2014-2016 (emesso in data 8 dicembre 2016). Lo IASB ha emesso

alcune modifiche ai principi omologati nel triennio 2014-2016 ed in particolare:

i. IFRS 1 Prima adozione dei Principi Contabili Internazionali: sono state eliminate alcune esenzioni

previste in fase di transizione, in particolare relative ai principi IFRS 7, IAS 19 e IAS 10;

ii. IAS 28 Partecipazioni in società collegate e in Joint Ventures: la modifica consente alle società di

capitali, ai fondi comuni di investimento, ai trust unit e alle entità similari di scegliere di iscrivere i

loro investimenti in società collegate o joint venture classificandoli come fair value through profit

or loss (FVTPL). Tali valutazioni dovrebbero essere fatte separatamente per ciascun socio o joint

venture al momento dell’iscrizione iniziale.

L’applicazione non ha comportato effetti per la Società.

O Emendamento all’IFRS 4 Contratti assicurativi (emesso in data 12 settembre 2016). Pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nel novembre 2017, l’emendamento al presente principio con-

sente alle società che emettono contratti assicurativi di differire l’applicazione dell’IFRS 9 per la con-

tabilizzazione degli investimenti finanziari allineando la data di prima applicazione a quella dell’IFRS

17, prevista nel 2021 (deferal approach) e contemporaneamente consente di eliminare dal Conto

economico alcuni effetti distorsivi derivanti dall’applicazione anticipata dell’IFRS 9 rispetto all’appli-

cazione dell’IFRS 17 (overlay approach). Nessun impatto economico-finanziario sull’informativa della

Società.

5. Principi contabili omologati dall’Unione Europea alla data del 31 dicembre 2018, ma applicabili in esercizi successivi

O IFRS 16 Leases (emesso in data 13 gennaio 2016). Il nuovo principio sostituisce il precedente standard

sui leasing, lo IAS 17 e le relative interpretazioni, individua i criteri per la rilevazione, la misurazione e la

presentazione nonché l’informativa da fornire con riferimento ai contratti di locazione per entram-

be le parti, il locatore ed il locatario. Sebbene l’IFRS 16, non modifichi la definizione di contratto di

locazione fornita dallo IAS 17, la principale novità è rappresentata dall’introduzione del concetto di

controllo all’interno della definizione. In particolare, per determinare se un contratto rappresenta o

meno una locazione, l’IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare

l’utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. L’IFRS 16 elimina la clas-

sificazione dei leasing quali operativi o finanziari, come richiesto dallo IAS 17, introducendo un unico

metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di locazione. Sulla base di tale nuovo modello, il

locatario deve rilevare:

i. nello stato patrimoniale, le attività e le passività per tutti i contratti di locazione che abbiano una

durata superiore ai 12 mesi, a meno che l’attività sottostante abbia un modico valore; e

ii. a conto economico, gli ammortamenti delle attività relative a locazioni separatamente dagli in-

teressi relativi alle connesse passività.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 45

Con riferimento al soggetto locatore, l’IFRS 16 replica, sostanzialmente, i requisiti di rilevazione con-

tabili previsti dallo IAS 17. Pertanto, il locatore dovrà continuare a classificare e a rilevare, differen-

temente, i leasing in bilancio a seconda della loro natura (operativa o finanziaria). Il principio sarà

applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio dalla data del 1 gennaio 2019.

Dall’applicazione di detto principio, la Società stima un incremento delle attività (diritti d’uso) di euro

4.493 migliaia e delle passività finanziarie di euro 4.896 migliaia, con un effetto negativo a patrimonio

netto iniziale di euro 403 migliaia, al lordo dell’effetto fiscale.

O IFRIC 23 Incertezza sui trattamenti ai fini dell’imposta sul reddito (emesso in data 7 giugno 2017). L’in-

terpretazione chiarisce come applicare i requisiti di rilevazione e valutazione dello IAS 12 in caso di

incertezza sui trattamenti fiscali relativi alle imposte sul reddito. Qualora vi siano incertezze sull’appli-

cazione della normativa fiscale ad una specifica operazione o gruppo di operazioni, l’IFRIC 23 richie-

de di valutare la probabilità che l’Autorità fiscale accetti la scelta fatta dalla società in merito al trat-

tamento fiscale dell’operazione: in funzione di tale probabilità, la società dovrà iscrivere nel proprio

bilancio un ammontare di imposte che potrà corrispondere o differire rispetto a quanto risulta dalla

dichiarazione dei redditi. L’interpretazione è applicabile dagli esercizi che hanno inizio dalla data del 1

gennaio 2019 o successivamente. Si ritiene che la sua applicazione non comporti effetti per la Società.

O Emendamenti all’IFRS 9 Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa (emessi in

data 12 ottobre 2017). Le modifiche, omologate con Reg. UE 2018/498 del 22 marzo 2018, introducono

un’eccezione per particolari attività finanziarie che prevedrebbero flussi di cassa contrattuali rappre-

sentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interessi (IFRS 9, par. 4.1.2), ma non soddisfano tale

condizione solo per la presenza di una clausola contrattuale di rimborso anticipato. In particolare,

gli emendamenti prevedono che le attività finanziarie con clausola contrattuale che consente (o

impone) all’emittente di ripagare uno strumento di debito o permette (o impone) al possessore di rim-

borsare uno strumento di debito all’emittente prima della scadenza possono essere valutate al costo

ammortizzato o al fair value con contropartita le Altre componenti di conto economico complessivo,

subordinatamente alla valutazione del modello di business in cui sono detenute, se sono soddisfatte

le seguenti condizioni:

i. la società acquisisce o emette l’attività finanziaria con un premio o a uno sconto rispetto all’im-

porto nominale del contratto;

ii. l’ammontare del rimborso anticipato rappresenta sostanzialmente l’importo nominale contrat-

tuale e gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati), che possono includere un ragionevole

compenso aggiuntivo per la risoluzione anticipata del contratto; e

iii. all’atto della rilevazione iniziale da parte della società, il fair value dell’opzione di pagamento an-

ticipato non è significativo.

Le modifiche sono applicabili a partire dalla data del 1 gennaio 2019.

Si ritiene che la sua applicazione non comporti effetti per la Società.

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6. Principi contabili applicabili in esercizi successivi, ma non ancora omologati dall’Unione Europea alla data del 31 dicembre 2018

O IFRS 17 Contratti di assicurazione (emesso in data 18 maggio 2017). Il nuovo principio contabile indi-

vidua i criteri per la rilevazione, misurazione e la presentazione nonché l’informativa da fornire con

riferimento ai contratti assicurativi. A seguito di sua omologazione, andrà a sostituire integralmente il

principio IFRS 4 Contratti assicurativi emesso nel 2005. L’IFRS 17 sarà applicato a tutti i tipi di contratti

assicurativi, con riferimento alle entità emittenti. Lo scopo del nuovo principio è di fornire un modello

per la rilevazione contabile dei contratti assicurativi, maggiormente utile e coerente per tutte le en-

tità assicuratrici. Il nuovo principio sarà applicabile dagli esercizi che iniziano in data 1 gennaio 2021

e sarà richiesta la presentazione di dati comparativi; nel mese di novembre 2018 lo IASB ha deciso di

proporre il differimento dell’entrata in vigore dell’IFRS 17 di un anno, ossia al 2022. È permessa l’appli-

cazione anticipata, purché l’entità abbia già adottato l’IFRS 9 e l’IFRS 15. L’applicazione non comporta

effetti per la Società.

O Emendamenti allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e in Joint Ventures (emessi in data 12 ot-

tobre 2017). La modifica, applicabile previa omologazione a partire dal 1° gennaio 2019, chiarisce che

la società deve applicare le disposizioni dell’IFRS 9 Strumenti finanziari a qualsiasi altra interessenza

a lungo termine, che nella sostanza rappresenta un’ulteriore componente della partecipazione nella

società collegata o nella joint venture, alla quale non è applicato il metodo del patrimonio netto (es.

azioni privilegiate, finanziamenti e crediti non commerciali). Le eventuali perdite rilevate in base al

metodo del patrimonio netto, in eccesso rispetto alla partecipazione dell’entità in azioni ordinarie

della collegata o della joint venture, sono attribuite alle altre componenti della partecipazione in

ordine inverso rispetto al loro grado di subordinazione (ossia, priorità di liquidazione) dopo aver appli-

cato l’IFRS 9. L’applicazione non comporta effetti per la Società.

O Miglioramenti ai principi IFRS Ciclo 2015-2017 (emesso in data 12 dicembre 2017). Il documento intro-

duce modifiche ai seguenti principi:

i. IFRS 3 Business Combinations. Lo IASB ha aggiunto il paragrafo 42A all’IFRS 3 per chiarire che quan-

do un’entità ottiene il controllo di un’attività che è una joint operation, deve rideterminare il valore

di tale attività, poiché tale transazione verrebbe considerata come un’aggregazione aziendale

realizzata per fasi e pertanto da contabilizzare su tale base;

ii. IFRS 11 Joint Arrangements. Il paragrafo B33CA è stato aggiunto all’IFRS 11 per chiarire che se una

parte che partecipa ad una joint operation, ma non ha il controllo congiunto, e successivamente

ottiene il controllo congiunto sulla joint operation (che costituisce un’attività così come definita

nell’IFRS 3), non è tenuto a rideterminare il valore di tale attività.

iii. IAS 12 Income Taxes. Il presente emendamento chiarisce che gli effetti fiscali delle imposte sul

reddito derivanti dalla distribuzione degli utili (cioè i dividendi), inclusi i pagamenti su strumen-

ti finanziari classificati come patrimonio netto, devono essere rilevati quando viene rilevata una

passività per il pagamento di un dividendo. Le conseguenze delle imposte sul reddito devono es-

sere rilevate nel conto economico, nel conto economico complessivo o nel patrimonio netto in

considerazione della natura delle transazioni o gli degli eventi passati che hanno generato gli utili

distribuibili o come sono stati inizialmente rilevati.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 47

iv. IAS 23 Borrowing Costs. L’emendamento chiarisce che nel calcolare il tasso di capitalizzazione per i

finanziamenti, un’entità dovrebbe escludere gli oneri finanziari applicabili ai prestiti effettuati spe-

cificamente per ottenere un bene, solo fino a quando l’attività non è pronta e disponibile per l’uso

previsto o la vendita. Gli oneri finanziari relativi a prestiti specifici che rimangono in essere dopo

che il relativo bene è pronto per l’uso previsto o per la vendita devono successivamente essere

considerati come parte dei costi generali di indebitamento dell’entità.

Tali modifiche devono essere applicate retrospettivamente per i periodi annuali che iniziano in data 1

gennaio 2019 o successivamente. È consentita l’applicazione anticipata.

O Emendamenti allo IAS 19 Benefici a dipendenti (emessi in data 7 febbraio 2018). L’interpretazione “Plan

Amendment, Curtailment or Settlement” impone alle società di utilizzare ipotesi attuariali aggiornate

al fine di determinare gli oneri pensionistici a seguito di modifiche apportate ai benefici a dipendenti

a prestazione definita. Le modifiche sono applicabili a partire dalla data del 1 gennaio 2019, previa

omologazione.

O Conceptual Framework (emesso in data 29 marzo 2018). L’obiettivo del progetto sul Conceptual Fra-

mework è quello di migliorare l’informativa finanziaria, fornendo una serie più completa, chiara e ag-

giornata degli elementi concettuali. Lo scopo del Framework è di:

i. assistere il Board nello sviluppo di IFRS basati su concetti coerenti;

ii. assistere i preparatori del bilancio nello sviluppo di politiche contabili coerenti quando nessun prin-

cipio IFRS si applica a una particolare transazione o a un evento, o quando uno strandard consen-

te una scelta di accounting policy;

iii. assistere altri soggetti nella comprensione e interpretazione degli standard.

O Emendamenti all’IFRS 3 Business Combinations (emessi in data 22 ottobre 2018). Lo IASB ha pubblica-

to la definizione di Business, con l’obiettivo di chiarire la differenza tra un’acquisizione che rappresenti

un business o un gruppo di attività. Affinché si possa identificare un business, l’acquisto di un insieme

di attività e di mezzi deve includere anche un insieme di processi organizzati, che nel loro insieme sono

atti a produrre beni e servizi. Gli emendamenti saranno applicabili in modo prospettico alle operazioni

la cui data di acquisizione sia uguale o successiva all’esercizio avente decorrenza 1 gennaio 2020. È

consentita l’applicazione anticipata.

O Emendamenti agli IAS 1 e IAS 8 Definizione di “materiale” (emessi in data 31 ottobre 2018). Lo IASB ha

chiarito che un’informazione è da ritenersi “materiale” quando a causa della sua omissione, inesat-

tezza o mancata chiarezza può ragionevolmente influenzare le decisioni degli utilizzatori del bilancio,

inducendoli a scelte differenti. L’emendamento ha quindi lo scopo di agevolare le entità nel valutare

la significatività delle informazioni da includere nei propri bilanci. Le modifiche agli IAS 1 e IAS 8 saran-

no effettive dalla data del 1 gennaio 2020; è consentita la loro applicazione in via anticipata.

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7. Informazioni sui rischi finanziari

Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specifi-

cato, attivamente gestiti dalla Società sono i seguenti:

O rischio di mercato;

O rischio di credito;

O rischio di liquidità;

O rischio di tasso.

Obiettivo della Società è il mantenimento nel tempo di una gestione bilanciata della propria esposi-

zione finanziaria, atta a garantire una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell’attivo

di bilancio e in grado di assicurare la necessaria flessibilità operativa attraverso l’utilizzo della liquidità

generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.

La gestione dei relativi rischi finanziari è guidata e monitorata a livello centrale. In particolare, la funzione

preposta ha il compito di valutare e approvare i fabbisogni finanziari previsionali, ne monitora l’anda-

mento e pone in essere, ove necessario, le opportune azioni correttive.

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali ri-

schi sulla Società.

7.1 RISCHIO DI MERCATO

La Società opera esclusivamente sul mercato nazionale quindi non è esposta alle fluttuazioni dei tassi di

cambio monetario. I prezzi (tariffe) per la determinazione del corrispettivo della distribuzione di energia

elettrica sono invece determinati dall’ARERA e quindi non hanno potenzialità di variazione se non normativa.

7.2 RISCHIO DI CREDITO

I clienti della Società sono principalmente venditori grossisti di energia elettrica e, tra questi, il maggiore

è la consociata Dolomiti Energia S.p.A..

Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell’esercizio in modo tale che l’ammonta-

re esprima sempre il valore di presumibile realizzo.

L’esposizione complessiva al rischio di credito al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 è rappresentata

dalla sommatoria delle attività finanziarie iscritte in bilancio, riepilogate di seguito:

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 49

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Crediti commerciali 23.583 29.293

Attività finanziarie (correnti e non correnti) 92.761 61.605

Altre attività (correnti e non correnti) 18.894 30.720

TOTALE 135.238 121.618

La seguente tabella espone il valore dei crediti commerciali al 31 dicembre 2018 per fascia di scaduto.

(dati in migliaia Euro)

A scadereScaduto0-30 gg

Scaduto31-60 gg

Scaduto61-90gg

Scaduto90-180 gg

Scadutooltre 180 gg

Crediti commerciali 20.089 1.951 1.144 32 17 350

TOTALE 20.089 1.951 1.144 32 17 350

7.3 RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il principale rischio di liquidità cui è esposta l’azienda si sostanzia nella potenziale difficoltà di otteni-

mento di tempestivi finanziamenti, a supporto delle attività caratteristiche. Per garantire alla Società

i mezzi finanziari necessari allo svolgimento dell’attività caratteristica, è stato stipulato un contratto di

servizio avente oggetto la gestione finanziaria con la controllante Dolomiti Energia Holding, che prevede

la gestione della tesoreria in “cash pooling” e l’attività di gestione delle fideiussioni. La situazione finan-

ziaria dell’azienda è costantemente monitorata dall’ufficio preposto e non presenta problematiche. La

posizione finanziaria comprende un prestito obbligazionario di nominali 110 milioni di Euro bullet a tasso

fisso, avente scadenza 2029, emesso in data 1 agosto 2006 in sede di acquisizione del ramo di azienda di

distribuzione dell’energia elettrica di ENEL Distribuzione SpA.

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La tabella che segue analizza le passività finanziarie (compresi i debiti commerciali e gli altri debiti), il

cui rimborso è previsto essere entro l’esercizio, nel periodo compreso tra uno e cinque esercizi e oltre 5

esercizi:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2018

Scadenza Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni

Debiti commerciali 47.574 - -

Debiti verso banche e altri finanziatori 7 - -

Prestiti obbligazionari 2.107 - 109.851

Altri debiti 4.210 30.031 -

TOTALE 53.898 30.031 109.851

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2017

Scadenza Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni

Debiti commerciali 43.794 - -

Debiti verso banche e altri finanziatori 7 - -

Prestiti obbligazionari 2.107 - 109.842

Altri debiti 5.424 30.101 -

TOTALE 51.332 30.101 109.842

7.4 RISCHIO DI TASSO

Il rischio di fluttuazioni dei tassi di interesse è limitato, in quanto l’esposizione finanziaria è rappresentata

da un prestito obbligazionario a tasso fisso, con durata fino alla fine della concessione; la variazione dei

tassi potrebbe influenzare il deposito a breve che è indicizzato a tassi variabili.

8. Stima del fair value

La Società non ha strumenti finanziari valutati al fair value, tutte le attività e passività finanziarie della

società rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati secondo il metodo del

costo ammortizzato.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 51

9. Note alla Situazione patrimoniale e finanziaria

9.1 BENI IN CONCESSIONE

Si riporta di seguito la movimentazione della voce “Beni in concessione” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre

2018 e 2017:

(dati in migliaia Euro)

Rete elettrica

SALDO AL 1 GENNAIO 2017 271.238

Di cui:

- Costo storico 643.803

- Fondo ammortamento (372.565)

Incrementi 17.189

Disinvestimenti netti (1.527)

Ammortamenti (15.081)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 271.819

Di cui:

- Costo storico 660.165

- Fondo ammortamento (388.346)

Incrementi 39.100

Disinvestimenti netti (1.962)

Ammortamenti (16.510)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 292.447

Di cui:

Costo storico 708.757

Fondo ammortamento (416.310)

Nel corso dell’esercizio la Società ha acquisito la titolarità dei rami d’azienda relativi al servizio di distribu-

zione dell’energia elettrica nei territori dei Comuni di Isera (TN) e Avio (TN), per un valore netto contabile

di euro 3.248 migliaia; inoltre la società STET S.p.A. ha conferito il complesso aziendale comprensivo dei

beni relativi al servizio di distribuzione di energia elettrica per un valore netto contabile di euro 17.386

migliaia, ampliando in tal modo ulteriormente il bacino di utenza servito da SET Distribuzione. È conti-

nuata sistematicamente anche l’attività di investimento per sostenere, in modo particolare, lo sviluppo,

il rinnovo e l’adeguamento delle reti di distribuzione.

Nel mese di ottobre 2018 l’intero territorio della Provincia di Trento è stato interessato da un evento mete-

orologico di carattere eccezionale, che ha provocato danni rilevanti alle reti di trasporto e di distribuzione

dell’energia elettrica, con conseguenti dismissioni di beni per un valore netto contabile di euro 1.591 migliaia.

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Impairment test dei diritti su beni in concessione e sull’avviamentoLa Società ha effettuato un test di impairment, alla data di transizione ed alla data di chiusura dell’eser-

cizio, al fine di valutare l’esistenza di eventuali perdite durevoli di valore con riferimento agli importi con-

tabilizzati tra i diritti su beni in concessione per la distribuzione dell’energia elettrica iscritti per un importo

pari a 292,4 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2018 ed al valore dell’avviamento iscritto per un

importo pari a 30,4 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2018.

Il test avviene confrontando il valore contabile (carrying value) dell’attività o del gruppo di attività com-

ponenti l’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal

maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti

attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U.

(valore d’uso). Ai fini dello svolgimento del test di impairment, sono stati utilizzati i flussi di cassa espliciti

previsti dal budget 2019 approvato dal consiglio di amministrazione della società e degli esercizi dal 2020

al 2023, così come estrapolati dal piano economico-finanziario predisposto dal management, nonché

il previsto valore residuo delle opere e dei cespiti realizzati durante il periodo concessorio, che la Società

prevede di ottenere al termine della Concessione.

Ai fini dell’esecuzione del test di impairment è stata determinata un’unica C.G.U. coincidente con la So-

cietà stessa.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa utilizzato (WACC), che riflette le valutazioni di mercato del

costo del denaro e i rischi specifici del settore di attività al netto delle imposte, è pari al 4,3%, mentre è

stato ipotizzato un tasso di crescita pari a 0.

Il test di impairment effettuato non ha evidenziato perdite durevoli di valore con riferimento agli importi

contabilizzati tra i diritti su beni in concessione e sull’avviamento alla data di transizione ed alla data del

31 dicembre 2018 e, conseguentemente, non sono state effettuate svalutazioni di tali attività.

Anche incrementando del 25% WACC utilizzato, l’impairment test non evidenzia perdite durevoli di valo-

re, per quanto riguarda la C.G.U..

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 53

9.2 AVVIAMENTO E ATTIVITÀ IMMATERIALI

Si riporta di seguito la movimentazione delle voci “Avviamento” e “Attività immateriali” per gli esercizi

chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia Euro)

Avviamento Costi di sviluppoBrevetti indutriali

e opere dell’ingengo Totale

SALDO AL 1 GENNAIO 2017 30.415 8 81 30.504

Di cui:

- Costo storico 30.415 2.019 1.393 33.827

- Fondo ammortamento - (2.011) (1.312) (3.323)

Incrementi - 1 - 1

Ammortamenti - (3) (20) (23)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 30.415 6 61 30.482

Di cui:

- Costo storico 30.415 2.020 1.393 33.828

- Fondo ammortamento - (2.014) (1.332) (3.346)

Incrementi - - - -

Decrementi netti - - - -

Riclassifiche - - - -

Ammortamenti - (3) (20) (23)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 30.415 3 41 30.459

Di cui:

- Costo storico 30.415 2.020 1.393 33.828

- Fondo ammortamento - (2.017) (1.352) (3.369)

L’Avviamento deriva da operazioni di acquisto di rami d’azienda ed in particolare del ramo ex ENEL e conse-

guente fusione con SET Holding S.p.A.. Tra le altre acquisizioni meno rilevanti che hanno generato avviamento

si segnalano l’acquisizione dell’azienda elettrica di Terlago, dell’azienda elettrica di Vervò, di Tres e di Calliano.

I Costi di sviluppo riguardano la messa a disposizione da parte della controllante Dolomiti Energia Holding

S.p.A. degli apparati e delle licenze per l’attivazione della gestione del progetto “Contatore elettronico”. Tale

costo è ripartito per la durata del contratto di servizio stipulato con la stessa società, quindi per un periodo di

tre esercizi.

I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono relativi al costo di ac-

quisto delle licenze d’uso per il sistema di gestione ERP aziendale.

Impairment test dell’avviamento al 31 dicembre 2018Come previsto dallo IAS 36, la Società ha provveduto ad effettuare l’impairment test per verificare la

recuperabilità del valore dell’avviamento a bilancio, secondo la metodologia illustrata al paragrafo 9.1.

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9.3 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Si riporta di seguito la movimentazione della voce “Immobili, impianti e macchinari” per gli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia Euro)

Migliorie su beni di terzi

SALDO AL 1 GENNAIO 2017 227

Di cui:

- Costo storico 383

- Fondo ammortamento (156)

Incrementi 8

Decrementi netti -

Ammortamenti (42)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 193

Di cui:

- Costo storico 391

- Fondo ammortamento (198)

Incrementi 36

Decrementi netti -

Riclassifiche -

Ammortamenti (25)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 204

Di cui:

- Costo storico 427

- Fondo ammortamento (223)

Le variazioni dell’esercizio sono riconducibili a migliorie su fabbricati di terzi ad uso civile.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 55

9.4 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE E PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE

Si riporta di seguito il dettaglio delle imposte anticipate e differite al 31 dicembre 2018, al 31 dicembre

2017 e al 1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro)

Al 31 dicembre 2018 Al 31 dicembre 2017 Al 1 gennaio 2017

Fondi rischi 160 1.821 1.821

Premio incentivazione-una tantum 210 242 252

Fondo svalutazione crediti eccedente - - 1

Ammortamenti 4.697 4.303 3.610

Ammortamenti su cespiti rivalutati 1.682 1.887 2.036

Contributi allacciamento 15 18 28

Certificazione e CdA 2 3 11

TFR e altri benefici a dipendenti 608 1.018 898

TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE 7.374 9.292 8.657

(in migliaia di euro)

Al 31 dicembre 2018 Al 31 dicembre 2017 Al 1 gennaio 2017

Eccedenza ammortamenti ires 1.782 2.047 2.416

Riscontazione contributi impianto 4 3 2

Riscontazione contributi allacciamento 756 640 466

Oneri prestiti obbligazionari 8 8 8

Avviamento 1 1 1

Cespiti in concessione 1.607 1.614 1.256

TOTALE IMPOSTE DIFFERITE 4.158 4.313 4.149

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La seguente tabella evidenzia la movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività

per imposte differite per tipologia di differenze temporanee, determinate sulla base delle aliquote fiscali

previste dalla normativa vigente.

(dati in migliaia Euro)

al 31.12.2017

Incrementi/ (Decrementi)

a conto economico

Incrementi/ (Decrementi) a patrimonio

netto

Altre variazioni

a conto economico

Altre variazioni

a patrimonio netto

al 31.12.2018

ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE

Fondi rischi 1.821 (1.661) - - - 160

Premio incentivazione-una tantum 242 (32) - - - 210

Fondo svalutazione crediti eccedente - - - - - -

Ammortamenti 4.303 394 - - - 4.697

Ammortamenti su cespiti rivalutati 1.887 (205) - - - 1.682

Contributi allacciamento 18 (3) - - - 15

Certificazione e cda 3 (1) - - - 2

Tfr e altri benefici a dipendenti 1.018 (435) 25 - - 608

TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE 9.292 (1.943) 25 - - 7.374

Eccedenza ammortamenti ires 2.047 (265) - - - 1.782

Riscontazione contributi impianto 3 1 - - - 4

Riscontazione contributi allacciamento 640 116 - - - 756

Oneri prestiti obbligazionari 8 - - - - 8

Avviamento 1 - - - - 1

Cespiti in concessione 1.614 (7) - - - 1.607

TOTALE IMPOSTE DIFFERITE 4.313 (155) - - - 4.158

9.5 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altre attività non correnti” al 31 dicembre 2018 e 2017 e al

1° gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Crediti immobilizzati verso altri 65 55 46

Risconti attivi pluriennali 15 17 18

TOTALE 80 72 64

La voce altri crediti non correnti accoglie, prevalentemente, depositi cauzionali versati ad enti pubblici

e società private a fronte di attraversamenti elettrici ed interventi di manutenzione e sviluppo della rete

elettrica.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 57

9.6 RIMANENZE

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Rimanenze” al 31 dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 3.580 3.257 2.784

TOTALE 3.580 3.257 2.784

Le rimanenze finali includono giacenze di contatori per euro 230 migliaia, di cavi elettrici per euro 1.075

migliaia e di altri materiali impiegati nella realizzazione delle reti elettriche per euro 2.275 migliaia, di cui

in giacenza presso terzi per euro 1.197 migliaia.

La società STET S.p.A. ha conferito il complesso aziendale comprensivo di beni in giacenza per un valore

quantificato da perizia in euro 187 migliaia.

9.7 CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Crediti commerciali” al 31 dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017:

(in migliaia di Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Crediti verso clienti 6.514 9.430 9.105

Crediti verso controllanti 203 145 87

Crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti 17.488 20.337 21.609

Fondo svalutazione crediti (622) (619) (534)

TOTALE 23.583 29.293 30.267

I crediti commerciali si riferiscono principalmente a crediti derivanti dal servizio di vettoriamento a socie-

tà di vendita, ad interventi tecnici e allacciamenti alla rete di distribuzione elettrica.

I criteri di adeguamento dei crediti al presumibile valore di realizzo tengono conto di valutazioni differen-

ziate secondo lo stato del contenzioso.

Il fondo svalutazione crediti ha evidenziato la seguente movimentazione nel corso degli esercizi 2018 e 2017:

(dati in migliaia Euro)

F.do Svalutazione Crediti

AL 1 GENNAIO 2017 534

Accantonamenti 149

Utilizzi (64)

AL 31 DICEMBRE 2017 619

Accantonamenti 121

Utilizzi (118)

AL 31 DICEMBRE 2018 622

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58

9.8 CREDITI PER IMPOSTE CORRENTI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Crediti per imposte correnti” al 31 dicembre 2018, 2017 e al

1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

IRAP 64 34 520

TOTALE 64 34 520

Il credito IRAP per euro 64 migliaia rappresenta l’eccedenza degli acconti versati rispetto al debito per

l’imposta 2018.

9.9 ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Attività finanziarie correnti” al 31 dicembre 2018, 2017 e al

1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Crediti finanziari per cash pooling 92.493 61.419 65.180

Altri crediti finanziari 268 186 202

TOTALE 92.761 61.605 65.382

La Società ha stipulato con la controllante Dolomiti Energia Holding S.p.A. un contratto di servizio avente

ad oggetto la gestione finanziaria, che prevede la gestione della tesoreria in “cash pooling”; la liquidità di

SET Distribuzione al 31 dicembre 2018 è confluita quindi nelle casse della controllante e società pooler ed

ammonta ad euro 92.493 migliaia, in sensibile aumento rispetto al precedente esercizio. Su tale credito

finanziario maturano interessi a tassi di mercato.

9.10 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altre attività correnti” al 31 dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Crediti v/imprese controllanti per altri servizi 769 3.050 3.100

Crediti v/CSEA 8.878 26.929 13.648

Certificati fonti rinnovabili 298 453 579

Anticipi/cauzioni 223 117 60

Crediti v/enti previdenziali 7 28 24

Crediti v/altri diversi 8.620 34 -

Risconti attivi 19 36 39

TOTALE 18.814 30.647 17.450

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 59

I crediti verso imprese controllanti includono per euro 127 migliaia il credito IVA trasferito alla capogruppo

Dolomiti Energia Holding nell’ambito dell’istituto dell’IVA di Gruppo, oltre ad euro 642 migliaia per IRES

2012 derivante dell’istanza di rimborso per la mancata deduzione dell’IRAP (art. 4 comma 12 del Decreto

Legge 2 marzo 2012, n. 16), anche questo trasferito alla controllante secondo il contratto di consolidato

fiscale nazionale, avente le caratteristiche di seguito riportate:

O termine operazione: dall’esercizio 2016 al 2018, rinnovabile ogni 3 anni;

O trasferimento reddito imponibile: qualora la consolidata evidenzi un reddito imponibile positivo deve

corrispondere alla consolidante l’imposta dovuta con valuta non successiva al termine di scadenza

per l’effettuazione del versamento all’erario;

O trasferimento perdita fiscale: qualora risultasse un reddito imponibile negativo (perdita fiscale) la

consolidante si impegna a riconoscere a titolo definitivo un importo pari all’ammontare corrispon-

dente alla perdita dedotto il 3% per attualizzazione.

La voce crediti verso CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali) include principalmente crediti per

la perequazione di trasporto (distribuzione e misura) ed efficienza reti per complessivi euro 874 migliaia

(euro 4.317 migliaia al 31 dicembre 2017), per perequazione misura dell’esercizio 2011 (ancora in attesa

di definizione della stessa e stimata in euro 1 milione) e per titoli di efficienza energetica per euro 6.846

migliaia. Il significativo decremento dei crediti verso CSEA rispetto al precedente esercizio è da ricon-

durre all’incasso di premi relativi alla regolazione output-based del servizio di distribuzione dell’energia

elettrica anno 2016 per euro 1.581 migliaia (rilevati a seguito della delibera 793/2017/R/EEL dell’AEEGSI),

a minori crediti per perequazione, efficienza reti e per titoli di efficienza energetica, incassati in tempi più

brevi nel corso dell’esercizio rispetto al 2017.

I crediti per certificati da fonti rinnovabili (euro 298 migliaia) si riferiscono a titoli di efficienza energeti-

ca maturandi su progetti di efficientamento energetico realizzati da terzi e acquistati dalla Società, a

copertura del periodo 2014/2021; il credito residuo rappresenta il valore di tali titoli che verranno ricono-

sciuti a SET.

Si è infine concluso nell’esercizio con esito favorevole per la Società un contenzioso tributario, risalente

al 2008 e relativo all’accertamento della mancata imposizione ad imposta di registro dell’operazione di

acquisizione del ramo d’azienda da ENEL Distribuzione SpA, relativo alla gestione della distribuzione di

energia elettrica sul territorio trentino. SET Distribuzione aveva ricorso in Commissione Tributaria ed in

Cassazione, pur avendo provveduto nelle more del giudizio alla liquidazione della cartella esattoriale per

euro 8.566 migliaia. A seguito di pronuncia della Corte di Cassazione con sentenza 23670/2018, che ha

cassato senza rinvio la sentenza di secondo grado favorevole all’Agenzia delle Entrate, è stato emesso un

provvedimento di sgravio a favore di SET Distribuzione e tale credito (compensato da un fondo imposte

di pari valore fino al precedente esercizio) è divenuto esigibile ed interamente incassato a gennaio 2019.

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60

9.11 DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Disponibilità liquide” al 31 dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Depositi bancari e postali 11 105 79

Denaro e valori in cassa 1 1 1

TOTALE 12 106 80

Al 31 dicembre 2018 il saldo include i depositi bancari e i valori in cassa effettivamente disponibili e pron-

tamente realizzabili alla data di chiusura dell’esercizio.

9.12 PATRIMONIO NETTO

La movimentazione delle riserve di patrimonio netto è riportata negli schemi del presente bilancio d’esercizio.

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale della Società ammonta a euro 119.159 migliaia ed è costituito da

119.158.772 azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 1.

Di seguito si riporta il dettaglio del patrimonio netto:

(dati in migliaia Euro)

Patrimonio netto 31/12/2018 31/12/2017 01/01/2017

Capitale sociale 119.159 112.242 112.242

Riserva Legale 4.148 3.567 3.567

Riserva sovrapprezzo azioni 12.803 2.517 2.517

ALTRE RISERVE E UTILI PORTATI A NUOVO

Riserva Straordinaria 40.285 35.975 35.975

Riserva FTA 4.771 4.771 4.771

Riserva Utili e perdite a nuovo 2.995 26 6.761

Riserva IAS 19 (426) (424) -

ALTRE RISERVE 47.625 40.348 47.507

RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 20.153 14.594 -

TOTALE PATRIMONIO NETTO 203.888 173.268 165.833

In data 31 luglio 2018 l’Assemblea Soci di SET Distribuzione ha deliberato di aumentare il capitale sociale

da euro 112.242 migliaia ad euro 119.159 migliaia, pertanto per euro 6.917 migliaia, mediante emissione di

numero 6.916.995 azioni ordinarie nominative da nominali euro 1,00 ciascuna, con sovrapprezzo com-

plessivo di euro 10.286 migliaia da suddividersi sulle singole azioni.

Tale aumento è stato totalmente effettuato mediante conferimento del complesso aziendale compren-

sivo dei beni relativi al servizio di distribuzione di energia elettrica di proprietà della società Servizi Ter-

ritoriali Est Trentino S.P.A. (STET S.P.A.), che ha quindi sottoscritto l’intero aumento mediante contestuale

conferimento del complesso aziendale sopra citato.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 61

Si riporta all’interno del seguente prospetto l’importo rilevato per quanto riguarda le attività e passività

conferite:

(dati in migliaia Euro)

Ramo di azienda conferito

ATTIVITÀ 17.573

Di cui:

Beni in concessione 17.386

Rimanenze di magazzino 187

PASSIVITÀ 370

Di cui:

Tfr 355

Debiti diversi 15

VALORE NETTO DEL CONFERIMENTO 17.203

La riserva FTA accoglie l’effetto patrimoniale del passaggio agli IFRS, determinato alla data di transizione

del 01.01.2017.

Nel prospetto di seguito riportato viene fornita l’analisi del patrimonio netto sotto il profilo della disponi-

bilità e distribuibilità delle riserve:

(dati in migliaia Euro)

31.12.2018Possibilità di utilizzo

Quota disponibile

Riepilogo delle utilizzazionieffettuate nei tre precedenti esercizi

PER COPERTURA PERDITE

PER ALTRE RAGIONI

I) CAPITALE 119.159

RISERVE DI CAPITALE

Riserva da sovrapprezzo azioni 12.803 A,B,C 12.803 - -

RISERVE DI UTILI

Riserva legale 4.148 B - - -

Riserva straordinaria 40.285 A,B,C 40.285 - -

Riserva FTA 4.771

Utili o perdite portati a nuovo 2.995 2.995

Riserva IAS 19 (426)

TOTALE 183.735 56.083 - -

QUOTA NON DISTRIBUIBILE (12.806)

RESIDUA QUOTA DISTRIBUIBILE 43.277

La riserva sovrapprezzo azioni risulta non distribuibile sino al momento in cui la riserva legale non avrà

raggiunto il 20% del capitale sociale (art.2431 Codice Civile). Complessivamente, le riserve non distribuibili

al 31 dicembre 2018 ammontano ad euro 12.806 migliaia, in quanto euro 12.803 migliaia sono relativi alla

riserva sovrapprezzo azioni ed euro 3 migliaia sono a copertura dell’ammontare dei costi di sviluppo non

ancora ammortizzati alla chiusura dell’esercizio, ai sensi dell’art. 2426 n. 5 del Codice Civile.

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62

9.13 FONDI PER RISCHI E ONERI NON CORRENTI E CORRENTI

La voce “Fondi per rischi e oneri” ammonta complessivamente ad euro 1.420 migliaia al 31 dicembre 2018

e risulta essere così composta:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Fondo rischi e oneri non correnti 43 43 -

Fondo rischi e oneri correnti 1.377 901 933

TOTALE 1.420 944 933

A seguito di un accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nel corso del 2017 in materia di IVA anni

precedenti, la Società ha ritenuto opportuno accantonare uno specifico fondo rischi per euro 43 miglia-

ia, che non ha avuto movimentazione nell’esercizio.

Il fondo rischi e oneri correnti include per euro 777 migliaia la stima della passività per premi di risultato

a dipendenti, da corrispondere nel 2019 sulla base di risultati da consuntivare relativi all’esercizio 2018.

Inoltre a seguito di eventi metereologici eccezionali che hanno interessato l’intero territorio della Provin-

cia di Trento nel mese di ottobre 2018, provocando danni alla rete di distribuzione dell’energia elettrica

e disservizi agli utenti finali, la Società ha accantonato un fondo per oneri (euro 600 migliaia) che dovrà

sostenere nel corso del 2019 a titolo di indennizzo verso gli utenti per il mancato rispetto degli standard

di qualità per il tempo massimo di ripristino dell’alimentazione.

La movimentazione dei fondi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017 è riportata

di seguito:

(dati in migliaia Euro)

Fondo rischi e oneri non correnti Fondo rischi e oneri correnti

AL 1 GENNAIO 2017 - 933

Accantonamenti 43 901

Utilizzi - (933)

AL 31 DICEMBRE 2017 43 901

Accantonamenti - 1.377

Utilizzi - (695)

Rilasci - (206)

AL 31 DICEMBRE 2018 43 1.377

Il fondo oneri per premi di risultato 2017, è stato utilizzato a seguito consuntivazione dei risultati dell’eser-

cizio precedente per euro 695 migliaia; la parte residua (euro 206 migliaia) è stata rilasciata tra le so-

pravvenienze attive di conto economico.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 63

Si riporta di seguito l’aggiornamento sulla situazione dei principali contenziosi in essere:

Deliberazione ARERA n. 758/2016E’ ancora pendente, presso il TAR Lombardia la vertenza iniziata dalla Società nel 2017 con l’impugnazio-

ne della Deliberazione n. 758/2016 adottata da AEEGSI (ora ARERA) in tema di “Revisione delle disposi-

zioni in materia di perequazione specifica aziendale per le imprese con meno di 5.000 punti di prelievo”.

La tematica riguarda la valorizzazione dei beni nei casi di aggregazione fra soggetti gestori del servizio

di distribuzione elettrica e l’incompatibilità fra le nuove disposizioni dettate dall’Autorità con la delibera-

zione impugnata e l’obbligo insistente in capo a SET, in ragione della normativa provinciale, di acquisire

gli impianti dei soggetti cedenti in ambito della Provincia Autonoma di Trento a valore di stima a fronte

di un riconoscimento, in tariffa, di un importo inferiore.

La tematica, si ricorda, è da tempo oggetto di confronto con ARERA anche in ambito extragiudiziario,

ma l’adozione da parte di quest’ultima della citata del. 758/2016 ha comunque indotto la Società a

presentare ricorso per non indurre la controparte a ritenere la nostra mancata impugnativa come com-

portamento acquiescente.

TAR LAZIO Deliberazione ANAC 614/2018 Linee Guida art. 177 codice appaltiNell’ottobre 2018, Set Distribuzione e Novareti hanno presentato al TAR Lazio due autonomi ricorsi per

l’annullamento della deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 614 del 4 luglio 2018, Linee

Guida n. 11 recanti «Indicazioni per la verifica del rispetto del limite di cui all’articolo 177, comma 1, del co-

dice, da parte dei soggetti pubblici o privati titolari di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture già

in essere alla data di entrata in vigore del codice non affidate con la formula della finanza di progetto

ovvero con procedure di gara ad evidenza pubblica secondo il diritto dell’Unione Europea». Entrambi i

ricorsi fanno capo ad un’iniziativa promossa da Utilitalia presso tutti quegli associati interessati all’annul-

lamento e/o riforma della norma contenuta nel citato articolo del codice appalti che impone ai titolari,

affidatari diretti, di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture di esternalizzare a terzi, mediante

procedure ad evidenza pubblica, l’80% di tutte le prestazioni oggetto della concessione che risultano

necessarie per l’esecuzione della stessa.

9.14 BENEFICI A DIPENDENTILa voce “Benefici a dipendenti” al 31 dicembre 2018 si compone per euro 3.666 migliaia dal fondo Tratta-

mento di Fine Rapporto e per Euro 2.682 migliaia da altri benefici a dipendenti.

Gli altri benefici includono, mensilità aggiuntive per raggiunti limiti di età o per maturazione del diritto

alla pensione di anzianità, premi di fedeltà e medaglie d’oro per il raggiungimento di determinati requisiti

di anzianità in azienda, sconti sul prezzo di fornitura dell’energia elettrica consumata a uso domestico,

limitatamente a taluni ex dipendenti durante il periodo di quiescenza.

La movimentazione del Fondo Trattamento Fine Rapporto e degli altri benefici a dipendenti per l’eserci-

zio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:

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64

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2017

TFRPremi

FedeltàMensilità

AggiuntiveSconti

energia Medaglie Totale

PASSIVITÀ ALL'INIZIO DEL PERIODO 3.715 412 732 2.011 66 6.936

Costo corrente del servizio - 21 25 - 3 49

Interessi da attualizzazione 62 7 13 35 1 118

Benefici Pagati (405) (44) (100) (57) (4) (610)

Perdite/(utili) attuariali 84 15 - 507 (25) 581

Trasferimenti 12 - 2 - - 14

PASSIVITÀ ALLA FINE DEL PERIODO 3.468 411 672 2.496 41 7.088

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2018

TFRPremi

FedeltàMensilità

AggiuntiveSconti

energia Medaglie Totale

PASSIVITÀ ALL'INIZIO DEL PERIODO 3.468 411 672 2.496 41 7.088

Costo corrente del servizio - 21 22 (896) 1 (852)

Interessi da attualizzazione 50 6 10 37 1 104

Benefici Pagati (232) (13) (44) (93) (4) (386)

Perdite/(utili) attuariali 20 33 41 (66) (1) 27

Trasferimenti 360 - 7 - - 367

PASSIVITÀ ALLA FINE DEL PERIODO 3.666 458 708 1.478 38 6.348

Nel mese di ottobre 2018 la Società ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali che preve-

de, a decorrere dal 1 gennaio 2019, in sostituzione delle agevolazioni tariffarie sull’energia elettrica per ex

dipendenti pensionati e coniugi superstiti fruitori alla data del 31 dicembre 2018 con oneri a carico di SET

Distribuzione, la corresponsione di un importo lordo una tantum. Tale modifica del piano Sconto Energia

ha comportato una riduzione del fondo per euro 1.491 migliaia ed un accantonamento per l’ammontare

complessivo una tantum da riconoscere stimato in euro 595 migliaia; detti ammontari sono stati portati

a rettifica del costo corrente del servizio.

La voce “trasferimenti” si riferisce principalmente al fondo trattamento di fine rapporto e al beneficio

per mensilità aggiuntive relativi ai dipendenti trasferiti in servizio alla Società a seguito del conferimento

del ramo d’azienda dalla società STET S.p.A..

Si riporta di seguito il dettaglio delle assunzioni utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:

AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Tasso di attualizzazione/sconto 1,5% 1,5% 1,5%

Tasso d’inflazione 1,5% 1,5% 1,5%

Turn Over 0,5% 0,5% 0,5%

Frequenza annua di anticipazioni 3,0% 3,0% 3,0%

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 65

Si riporta di seguito un’analisi di sensitività, al 31 dicembre 2018, relativa alle principali ipotesi attuariali

inserite nel modello di calcolo effettuata considerando come scenario base quello descritto più sopra e

aumentando e diminuendo il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso

di turnover. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2018

Tasso di Attualizzazione

+0,50%

Tasso di Attualizazzione

-0,50%

Tasso di Inflazione

+0,25%

Tasso di Inflazione

-0,25%

Tasso di turnover

+2%

Tasso di turnover -0,50%

TFR 3.515 3.826 3.758 3.577 3.661 3.672

9.15 PASSIVITÀ FINANZIARIE (CORRENTI E NON CORRENTI)

La tabella seguente riporta le passività finanziarie correnti e non correnti al 31 dicembre 2018, 2017 e al

1 gennaio 2017:

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

CORRENTENON

CORRENTE CORRENTENON

CORRENTE CORRENTENON

CORRENTE

Prestiti obbligazionari 2.107 109.851 2.107 109.842 2.102 109.834

Debiti verso banche - - - - 1 -

Debiti per interessi verso controllanti 7 - 8 - 8 -

TOTALE 2.114 109.851 2.115 109.842 2.111 109.834

Prestito obbligazionarioDi seguito il dettaglio del prestito obbligazionario al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:

(dati in migliaia di Euro) AL 31 DICEMBRE 2018

Saldo contabile

ACCENSIONE SCADENZATASSO DI

INTERESSE

IMPORTO INIZIALE (IN UNITÀ DI VALUTA

ORIGINARIA) TOTALE

DI CUI ENTRO1 ANNO

DI CUI TRA 1 E 5 ANNI

DI CUI OLTRE 5 ANNI

SET Distribuzione SpA 01.08.2006 01.08.2029 4,60% 110.000 111.958 2.107 - 109.851

TOTALE 111.958 2.107 - 109.851

AL 31 DICEMBRE 2017

Saldo contabile

ACCENSIONE SCADENZATASSO DI

INTERESSE

IMPORTO INIZIALE (IN UNITÀ DI VALUTA

ORIGINARIA) TOTALE

DI CUI ENTRO1 ANNO

DI CUI TRA 1 E 5 ANNI

DI CUI OLTRE 5 ANNI

SET Distribuzione SpA 01.08.2006 01.08.2029 4,60% 110.000 111.949 2.107 - 109.842

TOTALE 111.949 2.107 - 109.842

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66

Il prestito obbligazionario è stato emesso da SET Distribuzione in virtù della delibera del Consiglio di Am-

ministrazione del 21 luglio 2006, ai sensi dell’articolo 2412, comma 1 CC, per un valore nominale di euro 110

milioni, al tasso fisso del 4,60%, garantito da fideiussione irrevocabile a prima richiesta rilasciata dalla

Provincia Autonoma di Trento. Il valore esposto deriva dalla valutazione del debito al costo ammortizza-

to e la quota a breve termine rappresenta il debito per la quota interessi maturata al 31 dicembre 2018

sulla cedola semestrale e da liquidarsi nell’esercizio successivo. Il prestito obbligazionario ha durata di 23

anni a decorrere dal 1 agosto 2006 e quindi sino al 1 agosto 2029, e sarà rimborsato alla pari in un’unica

soluzione alla data di scadenza. Con effetto dal 14 febbraio 2018 il prestito è stato quotato presso l’Irish

Stock Exchange p.l.c..

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dell’indebitamento finanziario netto d’esercizio della

Società SET Distribuzione al 31 dicembre 2018 e 2017, determinato secondo quanto previsto dalla Comu-

nicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità alle Raccomandazioni ESMA/2013/319:

(dati in migliaia di Euro) AL 31 DICEMBRE

2018 2017

A. Cassa 1 1

B. Altre disponibilità liquide 11 105

C. Titoli detenuti per la negoziazione - -

D. Liquidità (A+B+C) 12 106

E. Crediti finanziari correnti 92.761 61.605

F. Debiti verso banche e altri finanziatori correnti - -

G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - -

H. Altri debiti finanziari correnti (2.114) (2.115)

I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (2.114) (2.115)

J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 90.659 59.596

K. Debiti verso banche e altri finanziatori non correnti - -

L. Obbligazioni emesse (109.851) (109.842)

M. Altri debiti finanziari non correnti - -

N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) (109.851) (109.842)

O. Posizione finanziaria netta (J+N) (19.192) (50.246)

Attività finanziarie non correnti - -

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA SOCIETÀ (19.192) (50.246)

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 67

9.16 ALTRE PASSIVITÀ (CORRENTI E NON CORRENTI)

Si riporta di seguito il dettaglio delle voci “Altre passività non correnti” e “Altre passività correnti” al 31

dicembre 2018, 2017 e al 1 gennaio 2017:

(dati in migliaia di Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Depositi cauzionali da società sottoposte al controllo delle controllanti 29.180 29.180 29.180

Depositi cauzionali da terzi 851 921 288

Risconti passivi per allacci e contributi in c/impianto 59.781 59.912 59.155

TOTALE ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI 89.812 90.013 88.623

La Società ha ricevuto dalla correlata Dolomiti Energia S.p.A. depositi cauzionali per euro 29.180 migliaia

a garanzia dei contratti per il servizio di trasporto, invariati rispetto al 31 dicembre 2017.

I risconti passivi rappresentano la quota parte dei ricavi per allacciamenti fatturati all’utenza finale (euro

59.241 migliaia) e per i contributi in c/impianto (euro 540 migliaia), rilasciati a conto economico lungo un

periodo pari alla vita utile degli allacci e impianti cui si riferiscono, in linea con le previsioni dell’Autorità.

(dati in migliaia di Euro) AL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

2018 2017 2017

Debiti v/controllanti per imposte 1.805 3.310 1.491

IRPEF 509 456 327

Imposta di bollo 8 8 -

Debiti v/INPS 531 485 491

Debiti v/INPDAP 136 119 124

Fondi pensione complementari 254 211 145

Debiti diversi v/altri 513 459 945

Debiti v/dipendenti 378 328 297

Ratei passivi 77 48 48

TOTALE ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 4.211 5.424 3.868

I debiti verso la controllante Dolomiti Energia Holding per euro 1.805 migliaia sono relativi al debito per

IRES dell’esercizio (euro 3.310 migliaia al 31 dicembre 2017), dovuta a seguito dell’adesione al consolidato

fiscale nazionale.

I debiti verso dipendenti sono relativi a competenze maturate non corrisposte (ferie e permessi non fruiti,

al lordo dei relativi oneri contributivi).

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68

9.17 DEBITI COMMERCIALI

La voce “Debiti commerciali” include i debiti per forniture di beni e servizi e ammonta a euro 47.574 migliaia

al 31 dicembre 2018, euro 43.794 migliaia al 31 dicembre 2017 ed Euro 44.885 migliaia al 1 gennaio 2017.

Include debiti verso la controllante Dolomiti Energia Holding per euro 898 migliaia (euro 849 migliaia al 31 di-

cembre 2017), principalmente relativi a servizi amministrativi e logistici regolati da specifici contratti di service.

Sono inoltre compresi nella voce in oggetto debiti pari ad euro 10.744 migliaia verso società sottoposte

al controllo della controllante (euro 10.204 migliaia alla fine del precedente esercizio) ed in particolare

verso Dolomiti Energia Trading per l’acquisto di titoli di efficienza energetica (euro 10.039 migliaia), per

adempiere al regime obbligatorio di risparmio di energia primaria, cui i distributori di energia sono as-

soggettati (euro 9.265 migliaia al 31 dicembre 2017).

9.18 STRUMENTI FINANZIARI

Nella presente nota viene fornita l’informativa che permetta di valutare la significatività degli strumenti

finanziari per la posizione finanziaria e la performance della Società. La tabella seguente fornisce una

ripartizione delle attività e passività finanziarie per categoria al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017,

così come identificate dal principio EU IFRS 9 ovvero:

O attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (amortised cost);

O attività e passività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economi-

co complessivo (FVOCI – fair value through other comprehensive income);

O attività e passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL – fair value

through profit and loss).

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2018

Attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Attività/passività finanziarie valutate al fair value FVOCI

Attività/passività finanziarie valutate al fair value FVTPL

Totale

ATTIVITA’ CORRENTI

Crediti commerciali 23.583 - - 23.583

Attività finanziarie correnti 92.761 - - 92.761

Altre attività correnti 18.814 - - 18.814

Disponibilità liquide 12 - - 12

ATTIVITA’ NON CORRENTI - -

Altre attività non correnti 80 - - 80

PASSIVITA’ CORRENTI - -

Debiti commerciali 47.574 - - 47.574

Passività finanziarie correnti 2.114 - - 2.114

Altre passività correnti 4.211 - - 4.211

PASSIVITA’ NON CORRENTI - -

Passività finanziarie non correnti 109.851 - - 109.851

Altre passività non correnti 89.812 - - 89.812

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 69

(dati in migliaia Euro) AL 31 DICEMBRE 2017

Attività/passività finanziarie valutate al

costo ammortizzato

Attività/passività finanziarie valutate al fair value FVOCI

Attività/passività finanziarie valutate al fair value FVTPL

Totale

ATTIVITA’ CORRENTI

Crediti commerciali 29.293 - - 29.293

Attività finanziarie correnti 61.605 - - 61.605

Altre attività correnti 30.647 - - 30.647

Disponibilità liquide 106 - - 106

ATTIVITA’ NON CORRENTI - -

Altre attività non correnti 72 - - 72

PASSIVITA’ CORRENTI - -

Debiti commerciali 43.794 - - 43.794

Passività finanziarie correnti 2.115 - - 2.115

Altre passività correnti 5.424 - - 5.424

PASSIVITA’ NON CORRENTI - -

Passività finanziarie non correnti 109.842 - - 109.842

Altre passività non correnti 90.013 - - 90.013

Le passività finanziarie correnti e non correnti rappresentano il valore del prestito obbligazionario (nota

9.15), il cui valore al fair value alla data del 31 dicembre 2018 è pari ad euro 133.621 migliaia; tale valore

è stato determinato applicando tecniche di valutazione con riferimento a variabili di mercato non os-

servabili (classificazione di livello 3 e fair value pari al valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dallo

strumento oggetto di valutazione).

10. Note al Conto economico

10.1 RICAVI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Ricavi” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Energia elettrica 74.087 71.646

Ricavi diversi 4.473 3.775

Ricavi illuminazione pubblica 67 291

TOTALE 78.627 75.712

La voce ricavi “Energia elettrica”, principalmente relativa alla tariffa conseguita per il servizio di trasporto

e vettoriamento dell’energia, include anche la stima delle perequazioni anno 2018 per i mercati libero e

tutela per complessivi euro 4.102 migliaia (euro 4.353 migliaia nel 2017), oltre alla stima relativa all’efficien-

za reti per euro 662 migliaia (euro 618 migliaia nel precedente esercizio), determinata quale differenza tra

le perdite convenzionali e le perdite reali. I “Ricavi diversi” sono per lo più relativi a contributi per allaccia-

menti fatturati agli utenti per euro 3.019 migliaia (euro 2.805 migliaia nel precedente esercizio).

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70

L’incremento complessivo dei ricavi è significativamente influenzato dalle operazioni di acquisizione e

conferimento in SET Distribuzione dei rami d’azienda afferenti il servizio di distribuzione dell’energia elet-

trica, che hanno ampliato il bacino di utenza servito dalla Società.

10.2 RICAVI E COSTI PER LAVORI SU BENI IN CONCESSIONE

Si riporta di seguito il dettaglio delle voci inerenti a “Ricavi e costi per lavori su beni in concessione” per gli

esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

RICAVI COSTI RICAVI COSTI

Rete elettrica 18.468 (18.019) 17.181 (16.769)

TOTALE 18.468 (18.019) 17.181 (16.769)

Trattasi del fair value dei servizi di costruzione determinato sulla base dei costi effettivamente sostenuti

maggiorati di un mark up rappresentativo della miglior stima circa la remunerazione dei costi interni per

l’attività di direzione lavori e progettazione svolta dalla Società, pari al mark up che un general construc-

tor terzo richiederebbe per svolgere la medesima attività, così come previsto dall’IFRIC 12.

10.3 ALTRI RICAVI E PROVENTI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altri ricavi e proventi” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Proventi immobiliari 390 393

Plusvalenze gestione caratteristica 52 1.872

Ricavi manutenzione straordinaria 56 144

Prestazioni 497 673

Ricavi Gruppo DE 2.497 2.400

Efficienza energetica 5.361 6.520

Contributi c/impianti e c/esercizio 46 44

Altri ricavi e proventi 15.172 5.056

TOTALE 24.118 17.102

La voce “efficienza energetica” rappresenta la stima del contributo tariffario riconosciuto a fronte della rea-

lizzazione di progetti di efficientamento energetico o dell’acquisto sul mercato dei titoli necessari per adem-

piere al regime obbligatorio di risparmio di energia primaria, cui i distributori di energia sono assoggettati.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 71

Gli altri ricavi e proventi includono per euro 8.566 migliaia il valore del fondo rischi rilasciato nell’esercizio

a seguito del provvedimento di sgravio, col quale è stato riconosciuto alla Società il diritto al rimborso

dell’imposta di registro liquidata a seguito di accertamento relativo all’operazione di acquisizione del

ramo d’azienda da ENEL Distribuzione SpA. Tale fondo fino al 31 dicembre 2017 era portato in compen-

sazione del credito di pari importo sorto a seguito del versamento dell’imposta.

Sono inoltre incluse negli altri ricavi e proventi le sopravvenienze attive, riconducibili principalmente al

contributo tariffario riconosciuto sui titoli di efficienza energetica per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 (euro

1.638 migliaia), al premio di continuità per il 2017 (euro 1.724 migliaia) ed al conguaglio perequazione anni

2016 e 2017 per euro 2.411 migliaia.

10.4 COSTI PER MATERIE PRIME, DI CONSUMO E MERCI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Costi per materie prime, di consumo e merci” per gli esercizi

chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Acquisti magazzino 4.173 3.779

Acquisto carburanti 444 314

Acquisto ricambi automezzi 2 1

Acquisti di materiali non a magazzino 358 408

Altri costi 48 4

Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (236) (474)

Costi capitalizzati per lavori interni (3.101) (2.875)

TOTALE 1.688 1.157

Gli acquisti per il magazzino si riferiscono a cavi elettrici, contatori ed altri materiali di consumo, impie-

gati nella realizzazione e manutenzione delle reti di distribuzione.

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72

10.5 COSTI PER SERVIZI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Costi per servizi” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e

2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Servizi esterni di manutenzione 2.562 1.908

Servizi ass.vi, bancari e fin. 909 902

Altri servizi 1.270 831

Servizi commerciali 22.102 20.998

Servizi generali 1.162 1.164

Certificazione bilancio 43 39

Collegio sindacale 36 35

Amministratori 139 145

Altri costi per servizi 57 266

Affitti passivi 1.579 1.543

Canoni noleggio 545 535

Servitù 16 16

Altri oneri per godimento di beni di terzi 416 414

TOTALE 30.836 28.796

I “servizi esterni di manutenzione” includono prestazioni di terzi sulle reti di distribuzione per euro 1.848 mi-

gliaia (euro 1.243 nel 2017), in sensibile aumento rispetto all’esercizio precedente anche a seguito dei danni

causati da eventi metereologici eccezionali che hanno interessato la Provincia di Trento a ottobre 2018.

Nei “servizi assicurativi e bancari” sono compresi costi per polizze assicurative per euro 748 migliaia e

commissioni per servizi bancari e finanziari per euro 161 migliaia, di cui euro 26 migliaia verso la control-

lante ed euro 115 migliaia relativi a commissioni sulla fidejussione a garanzia del prestito obbligazionario.

La voce “altri servizi” include servizi a favore del personale dipendente per euro 505 migliaia (euro 523

migliaia nel precedente esercizio), relativi principalmente a spese mensa e per formazione. Sono inoltre

comprese per complessivi euro 638 migliaia consulenze e prestazioni professionali tecniche (euro 190

migliaia nel 2017), il cui significativo incremento rispetto all’esercizio 2017 è da ricondurre ad oneri legati

alle operazioni straordinarie del periodo, oneri legali per la quotazione del prestito obbligazionario, con-

sulenze in ambito organizzativo, tariffario e tributario.

I “servizi commerciali” per euro 18.408 migliaia si riferiscono a vettoriamento di energia elettrica (euro

17.341 migliaia nel 2017) e per euro 3.688 migliaia a servizi forniti in service dalla controllante Dolomiti

Energia Holding e da altre società correlate (euro 3.648 migliaia nel 2017).

La voce “servizi generali” include per complessivi euro 638 migliaia il costo per utenze e servizi di telefo-

nia, inclusi i servizi per le linee di telelettura e telecontrollo, oltre ad euro 424 migliaia relativi a prestazioni

lavorative di personale in comando da società del Gruppo Dolomiti Energia.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 73

Gli “affitti passivi” includono per euro 1.025 migliaia canoni per l’affitto di immobili (sede sociale, sedi peri-

feriche e cabine), sostanzialmente in linea col precedente esercizio, oltre ad euro 554 migliaia per l’affitto

di rami d’azienda (euro 545 migliaia nel 2017).

I “canoni di noleggio” si riferiscono al costo per il nolo di automezzi a servizio dell’attività aziendale, mentre

gli “altri oneri per godimento beni di terzi” includono il costo per canoni per concessioni e diritti di attraver-

samento e oneri verso i Comuni nei quali la Società svolge il servizio di distribuzione dell’energia elettrica.

10.6 COSTO DEL PERSONALE

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Costo del personale” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018

e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Salari e stipendi 11.754 11.677

Oneri sociali 3.637 3.608

Trattamento di fine rapporto 800 799

Altri costi (507) 274

Costi capitalizzati per lavori interni (4.063) (3.213)

TOTALE 11.621 13.145

Nel mese di ottobre 2018 la Società ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali che preve-

de, a decorrere dal 1 gennaio 2019, in sostituzione delle agevolazioni tariffarie sull’energia elettrica per ex

dipendenti pensionati e coniugi superstiti fruitori alla data del 31 dicembre 2018 con oneri a carico di SET

Distribuzione, la corresponsione di un importo lordo una tantum. Tale modifica del piano Sconto Energia

ha comportato una riduzione del fondo per euro 1.491 migliaia ed un accantonamento per l’ammontare

complessivo una tantum da riconoscere stimato in euro 595 migliaia; detti importi sono stati portati a

rettifica del costo corrente del servizio e risultano classificati nella voce “altri costi”. Detta voce include

pure costi per contributi a favore di circoli aziendali e forme pensionistiche integrative per complessivi

euro 474 migliaia, in linea col precedente esercizio.

La Società risulta avere 276 dipendenti al 31 dicembre 2018, di cui 1 dirigente, 6 quadri, 162 impiegati e 107

operai.

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10.7 AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI, SVALUTAZIONI E RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI CREDITI

Si riporta di seguito il dettaglio delle voci “Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni” e “Riprese di

valore (svalutazioni) nette di crediti” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 23 23

Ammortamenti immobilizzazioni materiali 25 42

Ammortamenti beni in concessione 16.510 15.081

TOTALE 16.558 15.146

Gli ammortamenti del 2018 sono in aumento rispetto al precedente esercizio e si rimanda al paragrafo

9.1 Beni in concessione per la dinamica conseguente agli investimenti dell’esercizio.

Per adeguare i crediti commerciali al loro valore di presumibile realizzo, la Società ha effettuato un ac-

cantonamento a fondo svalutazione crediti per euro 121 migliaia.

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Svalutazioni crediti compresi nell’attivo circolante 121 150

TOTALE 121 150

Nell’esercizio corrente e nel precedente non si sono subite perdite su crediti.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 75

10.8 ALTRI COSTI OPERATIVI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altri costi operativi” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Oneri diversi 274 199

IMU 123 167

TOSAP/COSAP 418 407

Indennizzi 617 4

Tariffa sociale/CTS 202 236

Oneri efficienza energetica 5.122 6.216

Sopravvenienze passive caratteristiche 1.770 2.244

Minusvalenze gestione caratteristica 1.723 251

Spese postali 5 6

Altre imposte e tasse 87 88

TOTALE 10.341 9.818

La voce “indennizzi” include un accantonamento di euro 600 migliaia per oneri che la Società dovrà so-

stenere a titolo di indennizzo verso gli utenti, per il mancato rispetto degli standard di qualità per il tempo

massimo di ripristino dell’alimentazione (si veda nota 9.13).

Gli “oneri efficienza energetica” rappresentano la stima per l’acquisto di titoli per efficienza energetica

necessari ad assolvere l’obbligo di risparmio di energia primaria in capo ai distributori elettrici per euro

5.122 migliaia.

Le sopravvenienze passive includono per euro 1.623 migliaia la rettifica di stima afferente l’onere per l’ac-

quisto di titoli di efficienza energetica in assolvimento dell’obbligo per gli anni 2015, 2016 e 2017.

Alla voce “minusvalenze”, per euro 1.591 migliaia, è stato rilevato il valore netto contabile delle porzioni di

rete di trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica dismesse a seguito dei danni subiti, provocati da-

gli eventi metereologici di carattere eccezionale che hanno interessato l’intero territorio della Provincia

di Trento nel mese di ottobre 2018.

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10.9 PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito il dettaglio delle voci “Proventi finanziari” e “Oneri finanziari” per gli esercizi chiusi al

31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

Proventi finanziari 2018 2017

Proventi finanziari da imprese controllanti 50 50

Proventi finanziari da altre imprese 44 38

TOTALE PROVENTI FINANZIARI 94 88

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

Oneri finanziari 2018 2017

Interessi passivi su prestito obbligazionario (5.068) (5.067)

Interessi da attualizzazione (104) (118)

Oneri finanziari da imprese controllanti (10) -

TOTALE ONERI FINANZIARI (5.182) (5.185)

I “proventi finanziari” includono interessi attivi verso la controllante Dolomiti Energia Holding (euro 50 mi-

gliaia) maturati sul rapporto di cash pooling, oltre a interessi di mora fatturati ai clienti finali per euro 44

migliaia.

Gli “oneri finanziari” sono principalmente relativi agli interessi passivi maturati sul prestito obbligazionario

di nominali euro 110 milioni bullet, scadenza 2029, pressoché invariati rispetto al 2017.

10.10 IMPOSTE

Si fornisce di seguito il dettaglio della voce “Imposte” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Imposte correnti 5.009 5.485

Imposte differite (155) 165

Imposte anticipate 1.943 (479)

Imposte esercizi precedenti (11) 152

TOTALE 6.786 5.323

Le imposte correnti sono accertate sulla base di una previsione realistica del reddito imponibile di com-

petenza dell’esercizio e si riferiscono ad IRES per euro 4.420 migliaia e ad IRAP per euro 589 migliaia.

La fiscalità differita è calcolata sulle differenze temporanee tra risultato economico prima delle imposte

e reddito fiscalmente imponibile.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 77

Nel seguente prospetto viene esposta la riconciliazione tra onere fiscale effettivo e teorico, determinato

applicando al risultato ante imposte l’aliquota fiscale vigente.

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 % 2017 %

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 26.939 19.916

IRES teorica 6.465 24,00% 4.780 24,00%

Differenze permanenti (1.556) (1.186)

Differenze temporanee (6.249) 2.188

Ace (716) (685)

Imponibile IRES 18.418 20.233

IRES EFFETTIVA 4.420 16,41% 4.856 24,38%

RISULTATO OPERATIVO 32.028 25.014

Costi non rilevanti ai fini IRAP 15.805 13.687

TOTALE 47.833 38.701

IRAP teorica 1.425 2,98% 1.153 2,98%

Differenze permanenti (18.580) (18.430)

Differenze temporanee (9.505) 825

Imponibile IRAP 19.748 21.096

IRAP EFFETTIVA 589 1,23% 629 1,63%

IMPOSTE CORRENTI DELL'ESERCIZIO 5.009 5.485

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78

11. Operazioni con parti correlate

Per parti correlate si intendono quelle che condividono con la Società il medesimo soggetto controllan-

te, le società che direttamente o indirettamente la controllano, sono controllate, oppure sono soggette

a controllo congiunto e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter eserci-

tare un’influenza notevole.

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017, le principali transazioni con parti correlate hanno riguar-

dato:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

CREDITI COMMERCIALI

CREDITI FINANZIARI

DEBITI COMMERCIALI

DEBITI FINANZIARI

CREDITI COMMERCIALI

CREDITI FINANZIARI

DEBITI COMMERCIALI

DEBITI FINANZIARI

Dolomiti Energia Holding 203 93.262 898 1.812 145 64.469 849 3.318

DTC 2 - - - 1 - - -

Dolomiti Energia 17.054 - 29.210 - 19.941 - 29.209 -

Dolomiti Energia Solutions 139 - 101 - 56 - 76 -

Novareti 288 - 492 - 342 - 389 -

Hydro Dolomiti Energia (5) - 61 - (10) - 61 -

Dolomiti Energia Trading - - 10.039 - - - 9.634 -

Dolomiti GNL 7 - - - 6 - - -

Dolomiti Ambiente 4 - 21 - - - 15 -

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

RICAVI ACQUISTI

PROV

ENTI

FINAN

ZIARI

ONER

IFIN

ANZIA

RI

RICAVI ACQUISTI

PROV

ENTI

FINAN

ZIARI

ONER

IFIN

ANZIA

RI

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Dolomiti Energia Holding - 425 - 224 3.631 194 50 10 - 441 - 278 3.578 192 50 -

DTC - 2 - - - - - - - 2 - - - - - -

Dolomiti Energia - 47.937 - - 119 79 - - - 50.426 - - 112 88 - -

Dolomiti Energia Solutions - 147 - - 139 - - - - 54 - - 140 - - -

Novareti - 1.336 - - 569 - - - - 1.404 - - 170 345 - -

Hydro Dolomiti Energia - 58 - - 61 4 - - - 35 - - - 64 - -

Dolomiti Energia Trading - - 116 - - 5.023 - - - - - - - 6.027 - -

Dolomiti GNL - 6 - - - - - - - 6 - - - - - -

Dolomiti Ambiente - 4 - - 55 - - - - - - - 50 - - -

Per maggiori dettagli su operazioni con parti correlate si rimanda a quanto già illustrato nella Relazione

degli Amministratori.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 79

12. Garanzie e impegni

Si evidenziano i seguenti impegni, garanzie prestate e passività potenziali non risultanti dallo stato pa-

trimoniale:

FIDEJUSSIONI E GARANZIE REALI

La Società non ha in essere garanzie reali che non siano state rilevate in bilancio. Sono però emesse fidejus-

sioni bancarie/assicurative nell’interesse di SET Distribuzione e a favore di terzi per euro 2.899 migliaia (euro

3.475 migliaia al 31 dicembre 2017); la controllante Dolomiti Energia Holding ha assunto impegni finanziari

a favore di terzi e nell’interesse della Società per complessivi euro 2.949 migliaia (euro 3.525 migliaia al 31

dicembre 2017), una parte di questi per garantire il rilascio delle predette fideiussioni bancarie.

IMPEGNI

La Società non ha assunto impegni che non siano stati rilevati in bilancio. Si segnala che a fronte del Prestito

Obbligazionario emesso per nominali euro 110 milioni, la Società ha ricevuto garanzia rilasciata dalla Pro-

vincia Autonoma di Trento a favore degli obbligazionisti per euro 115 milioni, invariata rispetto al precedente

esercizio.

PASSIVITÀ POTENZIALI

La Società non ha assunto passività potenziali che non siano state rilevate in bilancio.

13. Compensi amministratori e sindaci

Si riporta di seguito il dettaglio dei compensi degli amministratori e dei sindaci della Società per gli eser-

cizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(dati in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Amministratori 121 127

Collegio Sindacale 35 35

Si segnala inoltre che la Società non ha concesso anticipazioni e crediti ad amministratori e sindaci.

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80

14. Compensi della Società di revisione

Si riportano nella tabella di seguito i corrispettivi percepiti dalla società di revisione PricewaterhouseCo-

opers S.p.A. per i servizi di revisione del bilancio d’esercizio per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

(in migliaia di Euro) PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE

2018 2017

Revisione legale 30 26

Altri servizi di verifica 6 7

Servizi di consulenza fiscale - -

Altri servizi diversi dalla revisione 7 -

15. Accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale

Non vi sono accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale che possano influenzare in modo significativo

la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Società.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 81

16. Attività di direzione e coordinamento

La Società che esercita l’attività di direzione e coordinamento su SET Distribuzione S.p.A. è la controllante

Dolomiti Energia Holding S.p.A. con sede legale in Via Manzoni 24 Rovereto (TN).

Si riportano di seguito i dati essenziali dell’ultimo bilancio della controllante Dolomiti Energia Holding S.p.A.:

Stato patrimoniale

(dati in Euro)

Attività 31.12.2017 Passività 31.12.2017

ATTIVITÀ NON CORRENTI PATRIMONIO NETTO

Altre attività immateriali 12.190.720 Capitale sociale 411.496.169

Immobili, impianti e macchinari 46.654.736 Riserve 63.098.907

Partecipazioni 777.076.826 Risultato netto dell'esercizio 51.507.553

Attività finanziarie non correnti 8.694.000 TOTALE PATRIMONIO NETTO 526.102.629

Attività per imposte anticipate 5.043.682 PASSIVITÀ

Altre attività non correnti 76.236 PASSIVITÀ NON CORRENTI

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 849.736.200 Fondi per rischi e oneri non correnti 1.495.053

ATTIVITÀ CORRENTI Benefici ai dipendenti 4.128.532

Crediti commerciali 10.591.443 Passività per imposte differite 217.673

Rimanenze 234.080 Passività finanziarie non correnti 144.120.109

Disponibilità liquide 913.582 Altre passività non correnti 1.874.754

Crediti per imposte sul reddito 9.648.336 TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 151.836.121

Attività finanziarie correnti 87.333.610 PASSIVITÀ CORRENTI

Altre attività correnti 22.840.336 Debiti commerciali 9.286.679

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 131.561.387 Passività finanziarie correnti 279.855.645

Altre passività correnti 14.216.513

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 303.358.837

ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION - PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

E DISCONTINUED OPERATION -

TOTALE ATTIVO 981.297.587 TOTALE PASSIVITÀE PATRIMONIO NETTO 981.297.587

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82

Conto economico riclassificato

(dati in Euro)

Esercizio 2017

Ricavi e altri proventi 37.823.915

Costi (41.047.547)

Proventi e oneri da Partecipazioni 54.099.824

Risultato operativo 50.876.192

Proventi e Oneri Finanziari 663.748

Risultato prima delle imposte 51.539.940

Imposte (32.387)

Risultato netto dell’esercizio (A) delle continuing operation 51.507.553

Discontinuing operation -

Risultato netto dell’esercizio (B) delle discontinuing operation -

RISULTATO DELL’ESERCIZIO 51.507.553

Componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico (226.878)

Componenti del conto economico complessivo che potranno essere successivamente riclassificate nel conto economico (346.134)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL’ESERCIZIO 50.934.541

I dati essenziali della controllante Dolomiti Energia Holding SpA esposti nel prospetto riepilogativo sono

stati estratti dal relativo bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Per un’adeguata e completa

comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Dolomiti Energia Holding SpA al 31 dicembre

2017, nonché del risultato economico conseguito dalla Società nell’esercizio chiuso a tale data, si rinvia

alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme

e nei modi previsti dalla legge.

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 83

17. Nome e sede legale dell’impresa che redige il bilancio consolidato

Si precisa che la società Dolomiti Energia Holding SpA con sede legale in Via Manzoni 24 Rovereto (TN)

provvede a redigere il bilancio consolidato del Gruppo più piccolo di cui la Società fa parte in quanto

controllata e che lo stesso risulta essere disponibile presso la sede sociale, sul sito internet della società

(www.gruppodolomitienergia.it) e attraverso gli abituali canali istituzionali. Inoltre la società Findolomiti

Energia S.r.l. con sede legale in Via Vannetti 18/A Trento, provvede a redigere il bilancio consolidato del

Gruppo più grande di cui la Società fa parte e che lo stesso risulta essere disponibile attraverso gli abi-

tuali canali istituzionali.

18. Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Con riferimento alle informazioni richieste dall’articolo 2427, punto 22-quater Codice Civile, si segnala

quanto segue:

O con effetto dal giorno 1 gennaio 2019 la Società ha deliberato un aumento di capitale sociale da euro

119.159 migliaia ad euro 119.761 migliaia, pertanto per euro 602 migliaia, mediante emissione di numero

602.133 azioni ordinarie nominative da nominali euro 1,00 ciascuna, con sovrapprezzo complessivo di

euro 939 migliaia da suddividersi sulle singole azioni. Tale aumento è stato integralmente sottoscritto

e liberato dal Comune di Molveno mediante conferimento della titolarità del ramo aziendale, com-

prensivo dei beni relativi al servizio di distribuzione di energia elettrica di proprietà del Comune stesso.

19. Elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionale

Ai sensi dell’art. 2427, punto 13 Codice Civile, si segnala che la Società ha conseguito una minusvalenza di

euro 1.591 migliaia a seguito della dismissione di porzioni di rete di trasporto e distribuzione dell’energia

elettrica fortemente danneggiate dagli eventi metereologici di carattere eccezionale che hanno inte-

ressato l’intero territorio della Provincia di Trento nel mese di ottobre 2018. Tale evento ha comportato

l’interruzione prolungata del servizio agli utenti finali ed il mancato rispetto degli standard di qualità per il

tempo massimo di ripristino dell’alimentazione; la Società ha quindi rilevato un accantonamento di euro

600 migliaia per indennizzi da corrispondere agli utenti.

Si è concluso nell’esercizio con esito favorevole per la Società un contenzioso tributario, risalente al 2008

e relativo all’accertamento della mancata imposizione ad imposta di registro dell’operazione di acquisi-

zione del ramo d’azienda da ENEL Distribuzione SpA, relativo alla gestione della distribuzione di energia

elettrica sul territorio trentino. SET Distribuzione aveva ricorso in Commissione Tributaria ed in Cassazio-

ne, pur avendo provveduto nelle more del giudizio alla liquidazione della cartella esattoriale per euro

8.566 migliaia. A seguito di pronuncia della Corte di Cassazione con sentenza 23670/2018, che ha cas-

sato senza rinvio la sentenza di secondo grado favorevole all’Agenzia delle Entrate, è stato emesso un

provvedimento di sgravio a favore di SET Distribuzione e tale credito (compensato da un fondo imposte

di pari valore fino al precedente esercizio) è divenuto esigibile ed interamente incassato a gennaio 2019.

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20. Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

In applicazione dell’art. 1, commi 125 e ss., della legge 124/2017 (c.d. legge annuale per il mercato e la

concorrenza), si espongono a seguire le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti

e comunque a vantaggi economici di qualunque genere, di importo superiore ad euro 10 mila, ricevuti

dalle pubbliche amministrazioni e dalle società dalle stesse controllate e partecipate, comprese quelle

che emettono azioni quotate in mercati regolamentati:

(dati in migliaia di Euro)

Soggetto erogante Tipologia contributo Importo incassato

CSEA Contributo tariffario a copertura dei costi derivanti dal meccanismo dei titoli di efficienza energetica

18.801

CSEA Remunerazione servizi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, premi qualità servizio ed efficienza reti

14.688

21. Proposte di destinazione degli utili o di copertura delle perdite

Con riferimento alle informazioni richieste dall’articolo 2427, punto22-septies Codice Civile, si propone

all’Assemblea di destinare l’utile d’esercizio pari ad euro 20.153.626 come segue:

O euro 1.007.681 pari al 5% alla riserva legale;

O euro 10.724.289 dividendo ordinario agli azionisti, corrispondente a euro 0,09 per ciascuna azione,

proponendo altresì che il pagamento avvenga a partire dal giorno 1 giugno 2019;

O euro 8.421.656 a riserva straordinaria.

22. Prima applicazione degli IFRS

Nella presente nota vengono riportate le informazioni richieste dall’IFRS 1 e, in particolare, la descrizione

degli impatti che la transizione agli UE IFRS ha determinato sulla situazione patrimoniale ed economica

della Società. A tale scopo sono stati predisposti:

O il prospetto di riconciliazione tra le situazioni patrimoniali della Società al 1 gennaio 2017 e al 31 dicem-

bre 2017 redatte secondo i principi contabili italiani (i “Principi Contabili Italiani”) e quelle redatte in

base agli UE IFRS;

O il prospetto di riconciliazione tra il conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre

2017 redatto secondo i Principi Contabili Italiani e quello redatto in base agli UE IFRS;

O il prospetto di riconciliazione del patrimonio netto al 1 gennaio 2017 e al 31 dicembre 2017 determinato

secondo i Principi Contabili Italiani con il patrimonio netto determinato in base agli UE IFRS;

O il prospetto di riconciliazione del risultato netto complessivo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 de-

terminato secondo i Principi Contabili Italiani con il medesimo risultato determinato in base agli UE IFRS;

O le note esplicative relative alle rettifiche e alle riclassifiche incluse nei precitati prospetti di riconcilia-

zione, che descrivono gli effetti significativi della transizione agli UE IFRS, sia con riguardo alla classifi-

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 85

cazione delle varie voci di bilancio sia alla loro diversa valutazione e, quindi, ai conseguenti effetti sulla

situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.

La situazione patrimoniale e finanziaria alla Data di Transizione agli UE IFRS è stata redatta in base ai

seguenti criteri:

O sono state rilevate tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi UE IFRS;

O non sono state rilevate le attività e le passività la cui iscrizione non è permessa dai principi UE IFRS;

O gli UE IFRS sono stati applicati nella valutazione di tutte le attività e le passività rilevate.

I Principi Contabili Internazionali prevedono un’applicazione retrospettiva di tutti gli standard in vigore

alla data del primo bilancio predisposto secondo gli UE IFRS. L’IFRS 1 prevede, per le società che adotta-

no gli UE IFRS per la prima volta, alcune esenzioni obbligatorie e facoltative a tale adozione retrospettiva.

Le esenzioni applicabili sono di seguito esposte.

ESENZIONI FACOLTATIVE ALLA COMPLETA ADOZIONE RETROSPETTIVA DEGLI UE IFRS

La Società non ha applicato retrospettivamente le disposizioni dell’IFRS 3 con riferimento alle business

combinations effettuate antecedentemente la Data di Transizione. Pertanto non sono state modificate

le modalità di contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale che hanno avuto luogo pri-

ma del 1 gennaio 2017.

Le altre esenzioni facoltative prescritte all’IFRS 1 non sono state applicate, in quanto relative a fattispecie

non applicabili alla Società.

ESENZIONI OBBLIGATORIE ALLA COMPLETA ADOZIONE RETROSPETTIVA DEGLI UE IFRS

La prima esenzione obbligatoria applicabile alla Società riguarda le stime valutative utilizzate nella ri-

elaborazione delle informazioni alla Data di Transizione che sono conformi a quelle utilizzate nella pre-

disposizione dei relativi bilanci secondo i precedenti principi contabili (dopo le rettifiche necessarie per

riflettere eventuali differenze nei principi contabili).

Le altre esenzioni obbligatorie prescritte all’IFRS 1 non sono state applicate, in quanto relative a fattispe-

cie non applicabili alla Società.

TRATTAMENTI CONTABILI PRESCELTI NELL’AMBITO DELLE OPZIONI PREVISTE DAGLI IFRS

I trattamenti contabili prescelti nell’ambito delle opzioni previste dagli IFRS sono:

O valutazione delle attività e passività ai valori contabili che sono iscritti nel bilancio consolidato della con-

trollante “Dolomiti Energia Holding S.p.A.” alla data di passaggio agli IFRS da parte di tale controllante;

O valutazione delle attività materiali ed immateriali: successivamente all’iscrizione iniziale al costo, lo

IAS 16 e lo IAS 38 prevedono che tali attività possano essere valutate al costo, al netto di ammorta-

menti, o al fair value. La Società ha scelto di adottare il metodo del costo.

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SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 1 GENNAIO 2017

Nell’Allegato 1 si riporta la riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017

della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri scelti

dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predisposta in conformità

agli UE IFRS.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2017

Nell’Allegato 2 si riporta la riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017

della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri di

classificazione scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predi-

sposta in conformità agli UE IFRS.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Nell’Allegato 3 si riporta la riconciliazione tra il conto economico complessivo della Società per l’esercizio

chiuso al 31 dicembre 2017 predisposto in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificato in base

ai criteri di classificazione scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e il conto economico complessivo

predisposto in conformità agli UE IFRS.

PATRIMONIO NETTO AL 1 GENNAIO 2017 E AL 31 DICEMBRE 2017 E RISULTATO NETTO COMPLESSIVO PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Di seguito si riportano le riconciliazioni tra il patrimonio netto della Società al 1 gennaio 2017 e al 31 di-

cembre 2017 e il risultato netto complessivo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposti in con-

formità ai Principi Contabili Italiani con i corrispondenti valori predisposti in conformità agli UE IFRS.

(dati in migliaia di Euro)

Nota

Patrimonionetto

1 Gennaio 2017

Risultato netto dell'esercizio al

31 dicembre 2017

Altre componenti del conto economico

complessivo

AltriMovimenti

(*)

Patrimonio netto al

31 dicembre 2017

BILANCIO D’ESERCIZIO SET DISTRIBUZIONE SPA -PRINCIPI CONTABILI ITALIANI 161.062 11.625 - (6.734) 165.953

IFRIC 12 – Beni in concessione A 3.402 968 - - 4.370

IAS 38 - Avviamento B 3.801 1.901 - - 5.702

IAS 19 – TFR e altri benefici a dipendenti C (2.432) 100 (424) - (2.756)

BILANCIO D’ESERCIZIO SET DISTRIBUZIONE SPA - UE IFRS 165.833 14.594 (424) (6.734) 173.269

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 87

NOTE AL PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO AL 1 GENNAIO 2017 E AL 31 DICEMBRE 2017 E DEL RISULTATO NETTO COMPLESSIVO PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Di seguito si riporta la descrizione delle rettifiche al patrimonio netto al 1 gennaio 2017 e al 31 dicembre

2017 e al risultato netto complessivo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 ai fini dell’adozione degli

UE IFRS.

Si precisa che per ognuna delle sotto descritte rettifiche è stato anche rilevato il relativo effetto fiscale,

ove applicabile.

A) Beni in concessione (IFRIC 12)Alla Data di Transizione, la Società ha applicato il principio contabile IFRIC 12 con riferimento ai beni in

concessione del servizio elettrico (relativo alla controllata SET) andando a valutare tali attività ai valori

contabili iscritti nel bilancio consolidato della controllante “Dolomiti Energia Holding S.p.A.” alla data

di passaggio agli UE IFRS da parte di tale controllante. Le principali voci che hanno avuto un impatto

dall’applicazione dell’IFRIC 12 sono di seguito evidenziate:

O rilevazione dei diritti concessori derivanti dai servizi di costruzione e/o miglioria per un importo pari a

euro 271.238 migliaia al 1 gennaio 2017 e euro 271.819 migliaia al 31 dicembre 2017;

O eliminazione del valore degli immobili, impianti e macchinari precedentemente iscritti quali beni di

proprietà strettamente connessi all’infrastruttura in concessione e che quindi, secondo l’IFRIC 12, rap-

presentano beni sotto il controllo del concedente per un importo pari a euro 266.579 migliaia al 1

gennaio 2017 e euro 265.834 migliaia al 31 dicembre 2017;

O iscrizione degli ammortamenti dei diritti su beni in concessione lungo la durata stimata della conces-

sione per un importo pari a euro 15.081 migliaia, e eliminazione degli ammortamenti degli immobili,

impianti e macchinari che rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRIC 12;

O riconoscimento dei ricavi e dei costi per servizi di costruzione per beni in concessione in base allo sta-

to di avanzamento delle commesse per un importo pari rispettivamente a euro 17.181 migliaia e euro

16.769 migliaia. I ricavi per servizi di costruzione e/o miglioria sono valutati al loro fair value, determi-

nato sulla base del totale dei costi di costruzione sostenuti costituiti da costi per materiali e servizi

esterni, maggiorati di un mark-up rappresentativo della stima della remunerazione dei costi interni

per l’attività di direzione lavori e di progettazione svolta da personale interno del Gruppo.

B) Avviamento (IAS 38)Secondo quanto previsto dallo IAS 38, l’avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma deve essere

sottoposto, con cadenza almeno annuale, ad un processo di valutazione ai fini dell’identificazione di

eventuali perdite di valore (impairment test). Conseguentemente, a partire dalla Data di Transizione, gli

ammortamenti degli avviamenti iscritti a conto economico sono stati eliminati; inoltre l’avviamento è

stato valutato al valore contabile iscritto nel bilancio consolidato della controllante “Dolomiti Energia

Holding S.p.A.” alla data di passaggio agli IFRS da parte di tale controllante.

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88

C) Benefici ai dipendenti (IAS 19)In accordo con i Principi Contabili Italiani, i benefici successivi al rapporto di lavoro sono rilevati per

competenza durante il periodo di rapporto di lavoro dei dipendenti, in conformità alla legislazione e ai

contratti di lavoro applicabili.

Sulla base delle disposizioni previste dallo IAS 19, i benefici successivi al rapporto di lavoro sono distinti in

programmi “a contributi definiti” e programmi “a benefici definiti”.

Il Fondo di Trattamento di Fine Rapporto (in seguito “TFR”) è assimilabile ad un programma a benefici

definiti fino al 31 dicembre 2006, da valutarsi sulla base di assunzioni statistiche e demografiche, nonché

metodologie attuariali di valutazione. A seguito della modifica subita dalla legislazione italiana, il Fondo

TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007 è stato assimilato, qualora ne ricorressero i presupposti previsti

dalle modifiche normative occorse, ad un programma a contribuzione definita.

Oltre al trattamento di fine rapporto, la società riconosce ai propri dipendenti altri benefici che includo-

no, mensilità aggiuntive per raggiunti limiti di età o per maturazione del diritto alla pensione di anzianità,

premi di fedeltà e medaglie d’oro per il raggiungimento di determinati requisiti di anzianità in azienda,

sconti sul prezzo di fornitura dell’energia elettrica consumata a uso domestico, limitatamente a taluni ex

dipendenti durante il periodo di quiescenza.

Anche per tali benefici, la passività viene valutata sulla base di assunzioni statistiche e demografiche,

nonché metodologie attuariali di valutazione.

Alla Data di Transizione, è stato pertanto rideterminato il valore dei suddetti fondi, nonché il costo rela-

tivo per ciascun esercizio. In particolare gli utili e le perdite attuariali sono stati iscritti nelle altre compo-

nenti del conto economico complessivo, il service cost è stato iscritto nella voce del “Costo del persona-

le” e l’interest cost è stato iscritto nella voce “Oneri finanziari”.

Dettaglio delle principali riclassifiche che sono state apportate alla situazione patrimoniale e fi-

nanziaria al 1 gennaio 2017 e al 31 dicembre 2017, nonché al conto economico complessivo relativo

all’esercizio 2017.

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Allegati

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90

ALLEGATO 1: Riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predisposta in conformità agli UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 redatta in accordo con i Principi Contabili Italiani ed

esposta secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 redatta in accordo

con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

Beni in concessione - 271.238 - - 271.238

Avviamento 26.613 - 3.802 - 30.415

Altre attività immateriali 315 (227) - - 88

Immobili, impianti e macchinari 266.579 (266.352) - - 227

Attività per imposte anticipate 7.759 - - 898 8.657

Altre attività non correnti 64 - - - 64

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 301.330 4.659 3.802 898 310.689

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 2.784 - - - 2.784

Crediti commerciali 30.267 - - - 30.267

Crediti per imposte correnti 520 - - - 520

Attività finanziarie correnti 65.382 - - - 65.382

Altre attività correnti 17.450 - - - 17.450

Disponibilità liquide 80 - - - 80

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 116.483 - - - 116.483

TOTALE ATTIVITÀ 417.813 4.659 3.802 898 427.172

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale 112.242 - - - 112.242

Riserve 48.820 3.402 3.801 (2.432) 53.591

Riserva OCI - - - - -

Risultato netto dell'esercizio - - - - -

TOTALE PATRIMONIO NETTO 161.062 3.402 3.801 (2.432) 165.833

PASSIVITÀ

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Benefici ai dipendenti 3.606 - - 3.330 6.936

Passività per imposte differite 2.891 1.257 1 - 4.149

Passività finanziarie non correnti 109.834 - - - 109.834

Altre passività non correnti 88.623 - - - 88.623

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 204.954 1.257 1 3.330 209.542

PASSIVITÀ CORRENTI

Fondi per rischi e oneri correnti 933 - - - 933

Debiti commerciali 44.885 - - - 44.885

Passività finanziarie correnti 2.111 - - - 2.111

Altre passività correnti 3.868 - - - 3.868

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 51.797 - - - 51.797

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 417.813 4.659 3.802 898 427.172

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 91

ALLEGATO 1: Riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predisposta in conformità agli UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 redatta in accordo con i Principi Contabili Italiani ed

esposta secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 1 gennaio 2017 redatta in accordo

con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

Beni in concessione - 271.238 - - 271.238

Avviamento 26.613 - 3.802 - 30.415

Altre attività immateriali 315 (227) - - 88

Immobili, impianti e macchinari 266.579 (266.352) - - 227

Attività per imposte anticipate 7.759 - - 898 8.657

Altre attività non correnti 64 - - - 64

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 301.330 4.659 3.802 898 310.689

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 2.784 - - - 2.784

Crediti commerciali 30.267 - - - 30.267

Crediti per imposte correnti 520 - - - 520

Attività finanziarie correnti 65.382 - - - 65.382

Altre attività correnti 17.450 - - - 17.450

Disponibilità liquide 80 - - - 80

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 116.483 - - - 116.483

TOTALE ATTIVITÀ 417.813 4.659 3.802 898 427.172

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale 112.242 - - - 112.242

Riserve 48.820 3.402 3.801 (2.432) 53.591

Riserva OCI - - - - -

Risultato netto dell'esercizio - - - - -

TOTALE PATRIMONIO NETTO 161.062 3.402 3.801 (2.432) 165.833

PASSIVITÀ

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Benefici ai dipendenti 3.606 - - 3.330 6.936

Passività per imposte differite 2.891 1.257 1 - 4.149

Passività finanziarie non correnti 109.834 - - - 109.834

Altre passività non correnti 88.623 - - - 88.623

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 204.954 1.257 1 3.330 209.542

PASSIVITÀ CORRENTI

Fondi per rischi e oneri correnti 933 - - - 933

Debiti commerciali 44.885 - - - 44.885

Passività finanziarie correnti 2.111 - - - 2.111

Altre passività correnti 3.868 - - - 3.868

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 51.797 - - - 51.797

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 417.813 4.659 3.802 898 427.172

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92

ALLEGATO 2: Riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017 della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predisposta in conformità agli UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017 redatta in accordo con i Principi Contabili Italiani ed

esposta secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017

redatta in accordo con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

Beni in concessione - 271.819 - - 271.819

Avviamento 24.712 - 5.703 - 30.415

Altre attività immateriali 260 (193) - - 67

Immobili, impianti e macchinari 265.834 (265.641) - - 193

Attività per imposte anticipate 8.274 - - 1.018 9.292

Altre attività non correnti 72 - - - 72

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 299.152 5.985 5.703 1.018 311.858

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 3.257 - - - 3.257

Crediti commerciali 29.293 - - - 29.293

Crediti per imposte correnti 34 - - - 34

Attività finanziarie correnti 61.605 61.605

Altre attività correnti 30.648 - - - 30.648

Disponibilità liquide 106 - - - 106

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 124.943 - - - 124.943

TOTALE ATTIVITA' 424.095 5.985 5.703 1.018 436.801

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale 112.242 - - - 112.242

Riserve 42.086 3.402 3.801 (2.432) 46.857

Riserva OCI - - - (424) (424)

Risultato netto dell'esercizio 11.625 968 1.901 100 14.594

TOTALE PATRIMONIO NETTO 165.953 4.370 5.702 (2.756) 173.269

PASSIVITA'

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Fondi per rischi e oneri non correnti 43 - - - 43

Benefici ai dipendenti 3.314 - - 3.774 7.088

Passività per imposte differite 2.697 1.615 1 - 4.313

Passività finanziarie non correnti 109.842 - - - 109.842

Altre passività non correnti 90.012 - - - 90.012

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 205.908 1.615 1 3.774 211.298

PASSIVITÀ CORRENTI

Fondi per rischi e oneri correnti 901 901

Debiti commerciali 43.794 - - - 43.794

Passività finanziarie correnti 2.115 - - - 2.115

Altre passività correnti 5.424 - - - 5.424

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 52.234 - - - 52.234

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 424.095 5.985 5.703 1.018 436.801

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 93

ALLEGATO 2: Riconciliazione tra la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017 della Società predisposta in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificata in base ai criteri scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e la situazione patrimoniale e finanziaria predisposta in conformità agli UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017 redatta in accordo con i Principi Contabili Italiani ed

esposta secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2017

redatta in accordo con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

Beni in concessione - 271.819 - - 271.819

Avviamento 24.712 - 5.703 - 30.415

Altre attività immateriali 260 (193) - - 67

Immobili, impianti e macchinari 265.834 (265.641) - - 193

Attività per imposte anticipate 8.274 - - 1.018 9.292

Altre attività non correnti 72 - - - 72

TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 299.152 5.985 5.703 1.018 311.858

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 3.257 - - - 3.257

Crediti commerciali 29.293 - - - 29.293

Crediti per imposte correnti 34 - - - 34

Attività finanziarie correnti 61.605 61.605

Altre attività correnti 30.648 - - - 30.648

Disponibilità liquide 106 - - - 106

TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 124.943 - - - 124.943

TOTALE ATTIVITA' 424.095 5.985 5.703 1.018 436.801

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale 112.242 - - - 112.242

Riserve 42.086 3.402 3.801 (2.432) 46.857

Riserva OCI - - - (424) (424)

Risultato netto dell'esercizio 11.625 968 1.901 100 14.594

TOTALE PATRIMONIO NETTO 165.953 4.370 5.702 (2.756) 173.269

PASSIVITA'

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Fondi per rischi e oneri non correnti 43 - - - 43

Benefici ai dipendenti 3.314 - - 3.774 7.088

Passività per imposte differite 2.697 1.615 1 - 4.313

Passività finanziarie non correnti 109.842 - - - 109.842

Altre passività non correnti 90.012 - - - 90.012

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 205.908 1.615 1 3.774 211.298

PASSIVITÀ CORRENTI

Fondi per rischi e oneri correnti 901 901

Debiti commerciali 43.794 - - - 43.794

Passività finanziarie correnti 2.115 - - - 2.115

Altre passività correnti 5.424 - - - 5.424

TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 52.234 - - - 52.234

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 424.095 5.985 5.703 1.018 436.801

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94

ALLEGATO 3: Riconciliazione tra il conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 della Società predisposto in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificato in base ai criteri di classificazione scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e il conto economico complessivo predisposto in conformità agli UE IFRS

Conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 redatto in accordo

con i Principi Contabili Italiani ed esposto secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017

redatto in accordo con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

Ricavi 75.712 - - - 75.712

Ricavi per lavori su beni in concessione - 17.181 - - 17.181

Altri ricavi e proventi 17.102 - - - 17.102

TOTALE RICAVI E ALTRI PROVENTI 92.814 17.181 - - 109.995

Costi per materie prime, di consumo e merci (1.157) - - - (1.157)

Costi per servizi (28.796) - - - (28.796)

Costi per lavori su beni in concessione - (16.769) - - (16.769)

Costi del personale (13.400) - - 255 (13.145)

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (18.110) 914 1.901 - (15.295)

Altri costi operativi (9.819) - - - (9.819)

TOTALE COSTI (71.282) (15.855) 1.901 255 (84.981)

RISULTATO OPERATIVO 21.532 1.326 1.901 255 25.014

Proventi finanziari 88 - - - 88

Oneri finanziari (5.067) - - (118) (5.185)

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 16.553 1.326 1.901 137 19.917

Imposte (4.928) (358) - (37) (5.323)

RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) DELLE CONTINUING OPERATION 11.625 968 1.901 100 14.594

RISULTATO DELL'ESERCIZIO 11.625 968 1.901 100 14.594

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

Utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti - - - (581) (581)

Effetto fiscale su utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti - - - 157 157

Altre componenti - - - - -

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C1) - - - (424) (424)

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - - - - -

Effetto fiscale su variazione fair value derivati cash flow hedge - - - - -

Altre componenti - - - - -

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C2) - - - - -

TOTALE ALTRI UTILI (PERDITE) COMPLESSIVI, AL NETTO DELL'EFFETTO FISCALE (C)= (C1)+(C2) - - - (424) (424)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (A)+(B)+(C) 11.625 968 1.901 (324) 14.170

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 95

ALLEGATO 3: Riconciliazione tra il conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 della Società predisposto in conformità ai Principi Contabili Italiani e riclassificato in base ai criteri di classificazione scelti dalla Società per il bilancio UE IFRS e il conto economico complessivo predisposto in conformità agli UE IFRS

Conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 redatto in accordo

con i Principi Contabili Italiani ed esposto secondo lo schema UE IFRS Rettifiche UE IFRS

Conto economico complessivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017

redatto in accordo con gli UE IFRS

(dati in migliaia Euro)IFRIC 12 -

BENI IN CONCESSIONE AVVIAMENTO TFR E ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI

Ricavi 75.712 - - - 75.712

Ricavi per lavori su beni in concessione - 17.181 - - 17.181

Altri ricavi e proventi 17.102 - - - 17.102

TOTALE RICAVI E ALTRI PROVENTI 92.814 17.181 - - 109.995

Costi per materie prime, di consumo e merci (1.157) - - - (1.157)

Costi per servizi (28.796) - - - (28.796)

Costi per lavori su beni in concessione - (16.769) - - (16.769)

Costi del personale (13.400) - - 255 (13.145)

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (18.110) 914 1.901 - (15.295)

Altri costi operativi (9.819) - - - (9.819)

TOTALE COSTI (71.282) (15.855) 1.901 255 (84.981)

RISULTATO OPERATIVO 21.532 1.326 1.901 255 25.014

Proventi finanziari 88 - - - 88

Oneri finanziari (5.067) - - (118) (5.185)

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 16.553 1.326 1.901 137 19.917

Imposte (4.928) (358) - (37) (5.323)

RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) DELLE CONTINUING OPERATION 11.625 968 1.901 100 14.594

RISULTATO DELL'ESERCIZIO 11.625 968 1.901 100 14.594

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

Utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti - - - (581) (581)

Effetto fiscale su utili/(perdite) attuariali per benefici a dipendenti - - - 157 157

Altre componenti - - - - -

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE NON SARANNO SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C1) - - - (424) (424)

COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO

Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - - - - -

Effetto fiscale su variazione fair value derivati cash flow hedge - - - - -

Altre componenti - - - - -

TOTALE DELLE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CHE POTRANNO ESSERE SUCCESSIVAMENTE RICLASSIFICATE NEL CONTO ECONOMICO (C2) - - - - -

TOTALE ALTRI UTILI (PERDITE) COMPLESSIVI, AL NETTO DELL'EFFETTO FISCALE (C)= (C1)+(C2) - - - (424) (424)

TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (A)+(B)+(C) 11.625 968 1.901 (324) 14.170

Rovereto, 15 marzo 2019 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Agostino Peroni

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SET Distribuzione SpA Bilancio 2018 97

Attestazione del bilancio d’esercizio

1. I sottoscritti Agostino Peroni e Michele Pedrini di SET SpA attestano, tenuto conto di quanto previsto

dalla normativa vigente:

O l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

O l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di

esercizio nel corso del periodo 2018.

2. Al riguardo non sono emersi particolari aspetti di rilievo nell’ambito dell’effettiva applicazione delle

procedure nonché nell’eventuale riferimento al corpo dei principi generali utilizzati nella redazione

dell’attestazione.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d’esercizio:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comu-

nità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio,

del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, eco-

nomica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della

gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e

incertezze cui sono esposti.

Rovereto, 15 marzo 2019

Il PresidenteAgostino Peroni

Il Responsabile AmministrazioneMichele Pedrini

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Relazioni

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SET Distribuzione SpA Relazioni 99

Relazione del collegio sindacale all’assemblea degli azionistiAI SENSI DELL’ART. 2429, COMMA 2, DEL CODICE CIVILE

All’Assemblea degli Azionisti di SET DISTRIBUZIONE S.p.a.

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione riferisce dell’attività condotta dalla Società nella sua Relazione al bilancio

in cui traccia anche la situazione economica ed il quadro di mercato all’interno dei quali la Vostra Socie-

tà è chiamata ad operare.

Vi ricordiamo che al Collegio Sindacale, nominato nella sua attuale composizione dall’assemblea dei

soci del 13 aprile 2017, competono le generali funzioni di controllo sulla gestione ad esso demandate

dall’art. 2403 del codice civile.

L’assemblea dei Soci con delibera del 13 aprile 2018 ha formalizzato in capo al Collegio Sindacale il ruolo

di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi del D.Lgs.39/2010.

La nostra attività di controllo è stata ispirata alle disposizioni di Legge ed alle Norme di comportamento

del Collegio Sindacale del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ed è

condotta in conformità alle previsioni normative, statutarie e regolamentari in materia.

Attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2403 e ss. c.c.

Con riferimento al nostro operato, diamo in particolare atto di quanto segue:

O abbiamo vigilato sull’osservanza della legge, dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta am-

ministrazione;

O abbiamo partecipato alle riunioni dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione che si sono tenute

nel corso del 2018, tutte svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, di legge e regolamentari e possiamo

assicurare che le deliberazioni assunte sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono ma-

nifestamente imprudenti o azzardate e tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;

O abbiamo ottenuto dall’amministratore delegato e dagli amministratori, nel corso delle riunioni di

Consiglio, nonché nel corso delle verifiche periodiche, anche dai componenti la struttura, aggiornate

informazioni circa l’attività svolta, l’andamento della gestione e la sua prevedibile evoluzione nonché

in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale ed alle operazioni in

cui sia stato ravvisato un interesse per conto proprio o di terzi, e possiamo ragionevolmente assicura-

re che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente

imprudenti o azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da com-

promettere l’integrità del patrimonio sociale;

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O abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sul suo buon

funzionamento, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di ge-

stione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle varie funzioni;

O abbiamo svolto in qualità di Comitato per il controllo e la revisione contabile i compiti e le funzioni stabilite

dall’art. 19, comma 1, lettere a), b), c), d) e e) del D.Lgs. n. 39 del 2010, informando altresì l’organo amministra-

tivo dell’esito della revisione legale e trasmettendo a tale organo la relazione aggiuntiva di cui all’art. 11 del

Regolamento europeo, senza osservazioni e a tal riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

O ci siamo confrontati con Pricewaterhouse Coopers S.p.A, società incaricata della revisione legale e

a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire non essendo emerse dalla attività di

verifica della correttezza della contabilità e di revisione del bilancio rilievi o osservazioni;

O abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul fun-

zionamento dell’assetto organizzativo della società, anche alla luce delle modifiche introdotte, tramite

la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e a tale riguardo non abbiamo osservazioni

particolari da riferire;

Vi segnaliamo che, nel corso del 2018, e così sino alla data attuale, non sono pervenute al Collegio de-

nunce ex art. 2408 C.C..

Nell’esercizio 2018 abbiamo vigilato sull’osservanza dei principi in materia di operazioni con parti corre-

late e a tale riguardo non abbiamo particolari osservazioni da riferire.

Quanto ai pareri o a proposte motivate rilasciate per legge dal Collegio Sindacale, nel corso del 2018

segnaliamo:

O la proposta motivata, di data 10 aprile, all’Assemblea dei Soci in ordine al conferimento di incarico di

revisione legale, emessa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, nr. 39;

O il parere, di data 13 luglio, reso ai sensi dell’art. 2441, co. 6, codice civile, sulla congruità del prezzo di

emissione delle azioni in caso di aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione

sull’operazione approvata dalla vostra Società per il conferimento in SET S.p.A. del ramo aziendale

inerente il servizio di distribuzione di energia elettrica di proprietà di STET S.p.A.;

O il parere, di data 12 dicembre, reso ai sensi dell’art. 2441, co. 6, codice civile, sulla congruità del prezzo

di emissione delle azioni in caso di aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione

sull’operazione approvata dalla vostra Società per il conferimento in SET S.p.A. del ramo aziendale

inerente il servizio di distribuzione di energia elettrica di proprietà del Comune di Molveno;

Prima della stesura della presente Relazione, come sopra scritto:

O ci siamo confrontati con la società di revisione Pricewaterhouse Coopers S.p.A, incaricata della revisio-

ne legale e dagli incontri non sono emersi dati o informazioni rilevanti che debbano esservi segnalati;

O abbiamo incontrato l’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs. 231/01 e preso atto dei conte-

nuti e degli esiti dell’attività svolta durante l’esercizio nonché della Relazione annuale esaminata nella

riunione di Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2019.

Nel corso dell’attività di vigilanza appena descritta non sono emersi elementi significativi o critici che vi

debbano essere qui segnalati.

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SET Distribuzione SpA Relazioni 101

Osservazioni in ordine al bilancio d’esercizio

Abbiamo esaminato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 in merito al quale, non essendo

demandato al Collegio il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, riferiamo quanto segue:

O abbiamo vigilato sull’impostazione generale dello stesso e sulla sua generale conformità alla legge

per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni par-

ticolari da riferire;

O è stata verificata la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui si è avuta conoscenza

a seguito dell’assolvimento dei doveri tipici del Collegio sindacale e a tale riguarda non vengono evi-

denziate ulteriori osservazioni;

O abbiamo verificato che i rapporti intercorsi con parti correlate siano stati illustrati;

O abbiamo verificato il rispetto delle disposizioni per la redazione della Relazione sulla Gestione ex art.

2428 C.C.;

O si dà atto dell’esistenza della voce “avviamento” che risulta iscritto in bilancio confermato nel suo

valore contabile pari a € 30.414.773 nel rispetto dei principi IAS (l’avviamento non è ammortizzato, ma

assoggettato a valutazione periodica volta a individuare eventuali perdite di valore durevoli - “impai-

rment test” - che nel caso specifico non ha evidenziato valori negativi);

O i criteri utilizzati nella redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sono modificati rispetto ai

medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio a seguito dell’applicazione

dei principi contabili International Financial Reporting Standards (“IFRS”), emanati dall’International

Accounting Standards Board (“IASB”), e adottati dall’Unione Europea (“UE IFRS” oppure “Principi Con-

tabili Internazionali”). La società nella nota integrativa ha illustrato le informazioni richieste dall’IFRS

1 in merito agli impatti della prima applicazione degli IFRS. La società ha altresì riclassificato i dati

relativi all’esercizio 2017 ai fini della comparazione.

Il bilancio si manifesta conforme ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dei

nostri doveri di controllo e non abbiamo osservazioni al riguardo.

Osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio

In relazione a quanto sopra esposto e tenuto conto anche delle risultanze dell’attività di revisione legale

esposte da Pricewaterhouse Coopers s.p.a, il Collegio esprime parere favorevole sia in ordine all’appro-

vazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2018, così come redatto dal Consiglio di Amministrazione

e che reca un utile netto di € 20.153.626, sia in ordine alla proposta di destinazione dell’utile d’esercizio

formulata dall’Organo amministrativo.

Rovereto, 2 aprile 2019 IL COLLEGIO SINDACALE

dott. William BonomiPresidente

dott.ssa Cristina CamaniniSindaco effettivo

dott. Stefano AngeliSindaco effettivo

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Bilancio d’esercizio 2018

SETDISTRIBUZIONE

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