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Con l’anno nuovo Notizie si arricchisce dellosport. Una pagina per dare spazio al talento,alla passione, allo spirito di sacrificio, allavoglia di fare e di partecipare
Vincereinsieme
Sacerdoti
Don Francescoincontra Francesco
Commercio
Investire con fiducia
Psichiatria
Benesserecon l’artee la lettura
Una copia 2,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO
Numero 2 - Anno 29ºDomenica 19 gennaio 2014
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI
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dott. Franco Mestieri
Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro
7PAGINA
“N
EDITORIALEEDITORIALEAlla povertà non si risponde con le unioni civili
Le vere prioritàper la famiglia
20
PAGINA5
Sacerdoti
Luigi Lamma
on si accetta l’idea che la famiglia prima diessere soggetto di consumo, è oggetto di produ-zione. Soprattutto di quei beni di consumo
immateriali - quali la fiducia, il senso di responsabilità,la comprensione, l’aiuto, la collaborazione, la fedeltà,il perdono e la condivisone – senza i quali una societàè incapace di futuro”. Questo è solo uno dei passaggidell’omelia di monsignor Cavina pronunciata in occa-sione della festa della Sacra Famiglia. Il testo è statoampiamente ripreso dai quotidiani locali, dai quotidia-ni e dalle agenzie nazionali, in quanto esprime da unalato una forte sensibilità sociale e politica rispetto altema della famiglia e dall’altro una provocazioneeducativa alla quale è difficile sottrarsi. “Se si privile-giassero i diritti dei bambini – afferma il Vescovo diCarpi - cambierebbe la percezione del divorzio, dellaprocreazione artificiale, della pretesa all’ado-zione da parte di singles e coppie omosessuali,della corsa alla carriera professionale.
Don Francescoincontra Francesco
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Investire con fiduciaPAGINA10
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Con l’anno nuovo Notizie si arricchisce dellosport. Una pagina per dare spazio al talento,alla passione, allo spirito di sacrificio, allavoglia di fare e di partecipare
Vincereinsieme
Il carpigiano Luca Pini campione nazionale 2013 Master Cup classe Stock 1000
Caritas
Mappaturadel territorio
Migranti
19 gennaioMessadei Popoli
Pagina 16Pagina 11
Campagnaabbonamenti
Domenica26 gennaio
Giornata diocesanadel settimanale
NotiziePagina 4
2 19 gennaio '14
II Domenica del Tempo Ordinario
Ecco, Signore, io vengoper fare la tua volontàDomenica 19 gennaioLetture: Is 49, 3. 5-6; Sal 39; 1 Cor 1, 1-3; Gv 1, 29-34Anno A – II Sett. Salterio
L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)
quotidianamente si offrivanoanimali in sacrificio per espiarei peccati, gli agnelli erano iprivilegiati. Ma potrà maibastare un animale a com-pensare un’offesa a Dio? Eccoallora, alcuni secoli dopo, ilprofeta Isaia annunciare lavenuta di un uomo, innocentecaro a Dio, che si sarebbefatto carico dei peccati di tut-ti e per espiarli si sarebbelasciato condurre a morte(Isaia, capitolo 53).Questa e altre analoghe pro-fezie hanno trovato compi-mento in Gesù: ecco perché ilBattista lo poté indicare comeun innocente agnello, caro aDio, così preannunciando espiegando il senso della suamorte in croce. Ma la suavicenda non è finita al calva-rio; proprio per la sua totaledisponibilità, come lo stesso
“Ecco l’agnello di Dio, eccocolui che toglie il peccatodel mondo”, esclama Gio-vanni Battista all’avvicinarsidi Gesù: parole chiare per isuoi ascoltatori, i quali benconoscevano i libri in cuiera narrata la storia del loropopolo e quelli in cui erano
Isaia aveva predetto, Dio l’haesaltato, ponendolo per sem-pre su un trono da dove rice-verà l’omaggio di tutte legenti. Ed è significativo che,lanciando lo sguardo al futu-ro, il libro dell’Apocalisse(capitolo 5) presenti Gesù introno sotto forma di agnello,a memoria del suo sacrifi-cio: e intorno a lui, lo stuoloinnumerevole di chi ne habeneficiato.In ogni messa le parole delBattista tornano attuali, quan-do il sacerdote le ripete conl’invito ad accostarsi allamensa del Signore. In ognimessa il mistico Agnello coin-volge i suoi amici in una di-namica grandiosa, che sidispiega da un passato di pro-messe adempiute ad un futu-ro di condivisione e di gloria.Monsignor Roberto Brunelli
Vita della Chiesa
raccolti gli insegnamenti de-gli antichi profeti; ma paroleoscure per noi, se quei libripretendessimo di poterli ac-cantonare. Perché Gesù è chia-mato agnello? In che senso èdi Dio? Che c’entra il pecca-to? E come lo può togliere?La risposta viene da lontano,
InDal Vangelo secondo Giovanni
quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso dilui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie ilpeccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto:
“Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché eraprima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto abattezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Isra-ele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato loSpirito discendere come una colomba dal cielo e rimaneresu di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi hainviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul qualevedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezzanello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato chequesti è il Figlio di Dio». Agnello mistico (VI sec.), Ravenna, San Vitale
circa l’anno 1250 avanti Cri-sto, quando gli ebrei riusciro-no a lasciare l’Egitto doveerano stati resi schiavi. Primadi partire, tramite Mosè, Diocomandò loro di mangiare inogni famiglia un agnello ilcui sangue, spruzzato sullaporta di casa, la preservò dal-
lo sterminio dei primogenitiegiziani: l’innocente agnel-lo, dunque, salvò gli amici diDio dalla morte. Da allora,nell’anniversario (la Pasqua),ogni famiglia d’Israele ricor-dò il fatto con il pasto sacrifi-cale di un agnello, e anche neltempio di Gerusalemme, dove
319 gennaio '14
Elio Bromuriannuncio era atteso.Ora che è giunto uffi-cialmente dalle paroledi Papa Francesco,
durante l’Angelus di dome-nica 5 gennaio, si è diffusagioia e speranza. Gioia perquello che sta per avvenire(dal 24 al 26 maggio prossi-mo) e per tutto ciò che è avve-nuto in precedenza e lo rendeoggi possibile e ancor più si-gnificativo; speranza per losviluppo desiderato e neces-sario per la vita della Chiesae per la credibilità ed effica-cia della sua missione.È stato detto e scritto che nelprimo millennio la Chiesacristiana, sia purepluralisticamente articolata inpatriarcati, teologie e riti di-versi è rimasta sostanzialmenteunita, nel secondo millenniosi è divisa e si sono avuticristiani contrapposti ad altricristiani a colpi di scomuni-che e lotte, il terzo millennioappena iniziato, a Dio pia-cendo, potrebbe e dovrebbeessere quello destinato aricomporre in unità le mem-bra sparse del Corpo di Cri-sto che è la Chiesa. Risuona aquesto proposito il tema dellaprossima settimana di preghie-ra per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) tratto dallaangosciata domanda di Paoloai Corinti: “Il Corpo di Cristoè diviso?” (1 Cor 13), cosìtradotto in una vecchia tradu-zione di F.Nardoni (Editricefiorentina 1960): “Il corpo diCristo è tagliato a pezzi?”.Il ritornare in pellegrinaggionella Terra Santa dove è nato,vissuto, morto e risorto ilMaestro e dove è risuonato ilprimo annuncio della buonanovella, ha una forzaparagonabile solo a un conci-lio universale di tutta la cri-stianità. Non per nulla PaoloVI intraprese la coraggiosa einedita iniziativa in un mo-mento storico unico, quell’ini-zio del 1964, a soli sei mesidalla sua elezione, nella faseculminante e critica del Con-cilio Vaticano II, che dovevatrovare la via della conclu-sione di un lavoro che duravadal suo primo annuncio, fattonella Basilica di San Paolofuori Le Mura da GiovanniXXIII (25 gennaio 1959), da
Non importa se il pellegri-naggio si svolgerà solo aGerusalemme e Betlemme enon in tutti i santi luoghi comefanno normalmente i comunipellegrini. Ciò che conta peril vescovo di Roma France-sco è andare in umiltà a pre-gare e non a recriminare orivendicare qualcosa. Lo hadetto: andrà ad incontrare al-tri fratelli nella fede, in primoluogo Bartolomeo, per ricor-dare e rinverdire la suggesti-va e famosa icona dell’ab-braccio tra il grande vecchiodalla lunga barba bianca,Atenagora patriarca diCostantinopoli, sede dellacattedra dell’apostolo Andrea,e l’esile papa Montini, ve-scovo di Roma, sede dellacattedra dell’apostolo Pietro,fratello di Andrea. Quell’in-contro ebbe come conseguen-za un fatto poco conosciuto,poco valorizzato, ma decisi-vo: la cancellazione delle vi-cendevoli scomuniche (7 di-cembre 1965), comminate conasprezza nel lontano 1054 trai rappresentanti della Chiesaromana d’Occidente e il pa-triarca dell’Oriente bizanti-no e così fu scritto e sotto-scritto il Libro dell’amore(Tomos Agapes) per cui ledue Chiese di Roma e Bisanziosi considerano due sorelleconfessando la stessa fede epartecipando ciascuna a ritivalidi e santi. Ciò è nato aGerusalemme cinquanta annifa e Francesco lo sa bene eforse in questa occasione po-trà fare gesti che consentanouna più ampia e ed efficacecomunione e divenire un even-to “storico” come quello di50 anni fa, di quella storiadella salvezza che conduce icristiani ad essere uniti affin-ché il mondo creda. L’incon-tro ecumenico annunciato daPapa Francesco che avverràpresso il Santo sepolcro rap-presenterà il momento cul-minante di questo pellegri-naggio e sarà una risposta,speriamo definitiva, allo scan-dalo della divisione econtrapposizione che si per-petua nel tempo tra Chiesecristiane diverse e separateche si contendono spazi e di-ritti sul luogo santo destandostupore e scandalo tra i pelle-grini.
La prossima visita di Francesco in Terra Santa ha una forte valenza ecumenica
Ricomporre il corpo di Cristo
Diocesi di CarpiCommissione per l’ecumenismo e il dialogo
Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali
Domenica 19 gennaio 2014 ore 16.00
Chiesa di Santa Chiara – Carpi (Corso Fanti 79)
Incontro ecumenicodi preghiera
Cristo non può essere diviso! (1 Cor, 1-17)
Saranno presenti:p. Tecle Vetrali ofm
Direttore rivista “Studi Ecumenici” Venezia
P. Francis CudjorSacerdote ghanese
della chiesa Evangelica
p. Aron CoroianSacerdote cattolico
di rito orientale
d. Carlo GasperiSacerdote italiano
Assistente generale di Azione Cattolica
Al termine dell’incontrola comunità ghanese eseguirà alcuni canti nazionali.Seguirà un momento conviviale in amicizia fraterna.
Le porte sono aperte
Prenderà il via a breveuna settimana intensadi dialogo: ebrei ecattolici prima, lediverse Chiese cristia-ne subito dopo, apri-ranno le porte delleloro comunità perconoscersi, confrontar-si su temi di attualità.Una miriade di iniziati-ve - incontri, veglie etavole rotonde - attra-verseranno l’Italiagettando un po’ ovun-que, su un territoriomesso duramente allaprova, un lievito dicomunione e difraternità. Si partegiovedì 16 gennaiocon la celebrazionedella XVIII Giornataper l’approfondimentodel dialogo tra cattolicied ebrei. Il 18 gennaioparte invece la Setti-mana di preghiera perl’unità dei cristiani chefino al 25 gennaiorichiamerà le comunitàcristiane a riflettere sultema tratto quest’annodalla prima Letteradell’apostolo Paolo aiCorinzi: “Cristo nonpuò essere diviso!”.
L’
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Unità deicristiani:essere lievitodi fraternità
A un tema particolar-mente “caldo” per ilnostro Paese è dedicatoil messaggio che que-st’anno i leader delleChiese cristiane rivol-gono alle comunitàitaliane per la Settima-na di preghiera perl’unità dei cristiani: iltema dellamulticulturalità. In unmessaggio congiuntodedicato al tema dellaSettimana, il vescovocattolico MansuetoBianchi, il pastoreMassimo Aquilante e ilmetropolita ortodossoGennadios (Patriarcatoecumenico) invitano a“riconoscere i donidegli uni e degli altri”.Poi soffermandosi sulcontesto italiano, ileader cristiani osserva-no come le “diversità”presenti in una societàsempre piùmulticulturale comequella italiana sono“troppo spessomisconosciute e nonvalorizzate”. Ed ag-giungono: “Pensiamoper esempio all’arrivodi migranti da ogniparte del mondo e,soprattutto, da quel Suddel mondo nel qualeoggi vive la maggioran-za dei cristiani. Pensia-mo alle chiese di mi-granti che si formanosul nostro territorio.Pensiamo alla presenzadi altre religioni giuntead allargare i nostriconfini culturali eperfino spirituali.Pensiamo all’esigenzadi libertà e di dialogoche una societàmulticulturale semprepiù richiede. Sia anchequesto l’orizzonteecumenico della nostraricerca di unità, raffor-zata dalla nostra conti-nua e fervida preghieradi fraternità”.
Copertina
ben 5 anni. Significava rom-pere la cerchia vaticana e aprir-si al mondo, ritornare all’ori-gine, alla terra dalla quale erapartito Pietro per andare aRoma. Ora e per la primavolta il successore di Pietroritornava in quella terra perrespirare l’aria pura dell’ au-rora della fede cristiana e ilvento dello Spirito che avevadato origine e slancio agliApostoli per l’evange-lizzazione del mondo. (…)Se pensiamo che esistonoancora “chiese nazionali” osette cristiane con mille di-verse denominazioni alterna-tive alle chiese storiche, ildivenire tutti idealmente uni-ti con Francesco pellegrini aGerusalemme vuol dire an-che chiedere perdono a nomedel male e dello scandalo del-la divisione.
A MirandolaPregando con gli ortodossi
Sabato 18 gennaio alle ore 21presso la sala della comunità in via Posta la parrocchia di
Mirandola organizza un incontro ecumenico di preghiera conla comunità ortodossa locale. Tutti sono invitati a partecipare.
4 19 gennaio '14Notizie è anche su pc, smartphone e tablet. A breve l’app dedicata
Edizione digitale istruzioni per l’uso
Il 13 gennaio su Repubblica Ilvo Diamanti restituiva i risultatidi una ricerca sulla sfiducia, “atteggiamento trasversale”,osservava, che “pervade, con singolare intensità, i giovani, inparticolare i giovani-adulti (fra 25 e 34 anni)”; ma soprattuttoche coinvolge il popolo della rete. “Oltre i due terzi tra coloroche conducono, con frequenza, discussioni e iniziative politi-che su internet, mostrano diffidenza verso gli altri”; la retediventa “medium antitetico agli altri media”; sulla rete, chia-riva Diamanti, e nei social-network “la comunicazione è im-mediata. Senza mediazioni. Diretta, appunto. E, quindi, piùaspra. Cruda. Nel linguaggio e nell’espressione”; nella rete “siinstaurano relazioni dirette, ma non empatiche. Cioè, si agiscee reagisce lontano dagli altri. Perché gli altri non sono lì,insieme a te, davanti a te. Non sempre ti conoscono e tu nonsempre li conosci. Spesso, si riducono a un’immagine - nonsempre chiara - sul pc, sul tablet o sullo smartphone”. Da ciòl’origine della nostra diffidenza: “La rete – concludeva – illudedi restare sempre connessi, sempre attivi e reattivi.Sempre insieme. Ciascuno da solo”.Provocatoria rispetto a chi esalta le meraviglie del webe dei nuovi media, certamente la riflessione apre unosquarcio sul tipo di presenza da promuovere, per nonalimentare questa “sfiducia digitale” e generare invece
Benedetta Bellocchio
on il numero di Nata-le il Settimanale del-la nostra Diocesi è an-
che digitale. Accessibile tra-mite pc, ma visibile anchesu tablet e smarphone – abreve il lancio della app de-dicata per ottimizzare la let-tura sui supporti mobili – lanuova edizione digitale èstata elaborata su piattafor-ma Tecnavia, la stessa cheserve il quotidiano Avveni-re.
ImmediatoL’accesso si effettua trami-te un link, fornito da Noti-zie, che conduce all’edizio-ne settimanale, visibile apartire dal giovedì mattina,in contemporanea con laspedizione postale ma conla garanzia della puntualitàe la certezza di avere ogninumero sempre disponibi-le.
Semplice e… socialLa consultazione è sempli-ce e intuitiva: da una partela pagina del giornale cosìcome la si trova in edicola,dall’altra la versione testua-le e le immagini eventual-mente contenute. Per tuttigli articoli, la possibilità diinviare via mail e condivi-dere sui principali socialnetwork.
VersatileTramite le icone poste sulladestra Notizie si può sfo-gliare, oppure si possonovisualizzare tutte le pagine
a [email protected] o compi-lando i moduli in occasionedella giornate di raccoltaabbonamenti nelle parroc-chie. Si tratta di un cammi-no “in progress”, che va dipari passo con lo sviluppodel profilo facebook di No-tizie e più in generale di unapresenza sui social network.Un cammino che vogliamofare non da soli, ma insiemeai nostri lettori che invitia-mo a lasciarsi coinvolgere,nell’indicarci non solo cor-rezioni tecniche ma nuovepiste da percorrere, per es-sere sempre più capaci diraccontare le cose belle su-scitate dal Vangelo della gio-ia e da una Chiesa che è casaper tutti.
Tempo di incontro e di riflessione per i giornalisti e glioperatori della comunicazione per l’imminente festa delpatrono San Francesco di Sales. Quest’anno l’evento saràcelebrato a livello regionale a Reggio Emilia - nel 2013 toccòa Carpi nell’ambito delle manifestazioni per la beatificazionedi Odoardo Focherini -, venerdì 24 gennaio alle ore 16 nellasala conferenze del Museo Diocesano. Il convegno, dal titolo“Comunicazione al servizio della cultura dell’incontro” cheriprende il messaggio di papa Francesco, è proposto dall’Uf-ficio regionale per le Comunicazioni Sociali in collaborazio-ne con quello della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla eprevede l’intervento di due vaticanisti molto conosciuti:Ignazio Ingrao, del settimanale “Panorama”, e Paolo Rodari,del quotidiano “la Repubblica”. Dopo il dibattito le conclu-sioni di monsignor Massimo Camisasca, vescovo di ReggioEmilia-Guastalla che presiederà poi alle 18.30 la messa nellaCattedrale.A Carpi invece monsignor Francesco Cavina incontrerà igiornalisti sabato 25 gennaio alle ore 11.30 in Vescovado, invia Trento Trieste 8, per un momento di preghiera e didialogo. Proprio in quei giorni il Vescovo di Carpi festeggeràil secondo anniversario dell’inizio del ministero alla guidadella Diocesi e quindi l’incontro sarà l’occasione per unconfronto diretto con la stampa.
A Reggio Emilia e Carpi la festa diSan Francesco di Sales patrono dei giornalisti
Promuovere l’incontro
C
per rintracciare velocemen-te quella desiderata o parti-re dall’indice degli articolidistribuiti su ogni pagina.L’archivio delle precedentiedizioni è sempreconsultabile, e il pulsante“ricerca” permette di rintrac-ciare facilmente argomenti,persone, eventi. Cliccandosu “aiuto” è comunque pos-sibile essere sostenuti nel-l’utilizzo del sistema.
MultimedialeUno dei punti di forza è si-curamente la possibilità diarricchire l’edizione di ul-teriori contenutimultimediali: tramite sem-plici icone si accede infatti asiti internet, gallerie foto-grafiche o video che per-mettono di approfondire iltema.
Compagno di viaggioNotizie è così sempre convoi, anche mentre viaggiateo siete fuori casa, nei mo-menti di attesa o nel tempo
spazi positivi di dialogo e incontro.Con questa intenzione nasce il profilo facebook Notizie Carpi,incentrato sul territorio diocesano, per aggiornare costante-mente sulle iniziative della Chiesa locale e su quanto anima lenostre città e paesi. Lungi dal voler diventare una fotocopia-trice di comunicati stampa, che pure arrivano a migliaia inredazione e si presterebbero a una rapida e acritica diffusione,il profilo facebook mira invece a coinvolgere una fascia ampiadi persone giovani e non solo, già impegnata nelle associazio-ni e nelle parrocchie, ma anche in ricerca di Dio o desiderosadi un incontro nuovo con la Chiesa.Con l’idea di raccogliere domande e proposte, costruire unostile, con quell’immediatezza e spontaneità che, ben lungidall’essere segno di superficialità, vogliono comunicare unaChiesa aperta, attenta, accogliente, veramente casa di tutti eper questo capace di annunciare la gioia del vangelo ancheattraverso i social network e la rete.
Allora lanciamo la prima iniziativa: come dev’essere laChiesa sui social network? Cosa deve comunicare econ quale stile? Come andare verso gli altri? È propriovero che in fondo, per dirla con Diamanti, ciascuno è dasolo?Avanti con le idee, vi aspettiamo su facebook!
libero, attraverso i supportidigitali e l’app.Da ora e per un periodo li-mitato, sarà possibile averegratuitamente l’edizione di-gitale richiedendola via mail
Notizie Carpi è su facebook
Siamo capaci, nel campodella comunicazione di portare Cristo,o meglio di portare all’incontro di Cristo?Siamo capaci di comunicareil volto di una Chiesa che sia la “casa” per tutti?
Papa Francesco
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI
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“S
Don Francesco Cavazzuti ha incontrato Papa Francesco in VaticanoLa concelebrazione e il colloquio con uomo semplice ma straordinario
Magda Gilioli
apere d’incontrarePapa Francesco è unacosa che fa tremare”.
La notte precedente il suo in-contro con il Santo Padre, donFrancesco Cavazzuti non èriuscito a dormire e per l’emo-zione, come lui stesso am-mette, si è alzato all’una.Anche le sue sorelle, suorTeresa e Luciana, che nonsolo l’hanno accompagnatoin questa indimenticabile espe-rienza ma ne sono state leispiratrici, esprimono la gio-ia profonda per un incontrodefinito da tutti e tre “sempli-ce”.Si sono presentati alle 6,45 divenerdì 10 gennaio, per par-tecipare alla Messa, nei loca-li attigui alla chiesa di CasaSanta Marta, la residenza nelcuore della Città del Vatica-no nata per ospitare i cardina-li nei Conclavi, dove PapaFrancesco ha scelto di vive-re, utilizzando l’immensoAppartamento Papale del Pa-lazzo Apostolico solo per levisite ufficiali di Stato. Ognigiorno Papa Bergoglio si alzaall’alba, rimane in preghieraper un’ora meditando sullescritture della Messa del giornopoi, molto semplicemente, siavvia alla chiesa per celebra-re, alle 7 precise, la SantaMessa. “Non c’è stata la clas-
sica processione con i sacer-doti davanti e il Santo Padredietro - afferma don France-sco -. E’arrivato da solo, nelsuo abito bianco, è andato insacrestia dove ha indossatoda solo i paramenti sacri e,sempre da solo, si è presenta-to in chiesa per la celebrazio-ne senza nessun diacono ochierico al seguito. Al mo-mento della consacrazioneeucaristica si è tolto lui stessoil solideo, ovvero il cosiddet-to berrettino, lo ha appoggia-to sull’altare ed ha prosegui-to nella celebrazione”. Cosìdon Francesco, suor Teresa eLuciana hanno vissuto insie-me questo momento intensodefinendolo “indimenticabi-le, un’ora di vera preghiera incomunione con tutte le per-sone presenti”. “Sono statoper così dire fortunato - sot-tolinea don Francesco - per-
ché il Papa, al momento del-l’orazione eucaristica, ha scel-to di recitare il numero duedel canone romano tradottoin italiano, io lo so a memoriae così ho potuto parteciparepienamente alla liturgia”. Unapartecipazione facilitata an-che dalla fraterna premura delsegretario del Papa,monsignor Alfred Xuereb,che ha posto don Francescoin prima fila e, al momentodella comunione, lo ha ac-compagnato all’altare dove haricevuto l’ostia consacratadirettamente dalle mani delSanto Padre. Al termine, PapaBergoglio si è tolto i paramentie si è seduto tra la gente, poiha voluto salutare quanti usci-vano dalla chiesa ed, infine,in una saletta attigua, ha in-contrato uno ad uno tutti gliinvitati. “Quando è arrivato ame - racconta don Francesco
- mi ha preso la mano e mi hachiesto cosa faccio ora. Niente,ho risposto, concelebro lemesse in alcune parrocchie eascolto le confessioni. Mi hamesso la mano sul capo e miha dato la sua benedizione.Quando ho sentito che stavaper lasciarmi la mano gli hochiesto se potevo dare, a nomesuo, la benedizione a tantepersone che me lo avevanochiesto. Prontamente, mi harisposto di sì, però con la ri-chiesta di invitare tutti a pre-gare per lui, che ha una mis-
sione molto difficile da com-piere”. Poi il Papa si è allon-tanato lasciando nel cuore didon Francesco “la sensazio-ne di avere appena incontratouna persona straordinaria,come uomo e come consacra-to”.Qui entra in gioco il secondoaspetto di questo viaggio: lafede. Durante la Messa, alpasso della prima lettera diSan Giovanni, “chiunque ri-mane in Dio, chiunque è statogenerato da Dio, chiunquerimane nell’amore vince il
mondo” (4,19-5,4), il SantoPadre ha affermato che “lavittoria che ha vinto il mondoè la nostra fede… tante voltesiamo cristiani sconfitti... laChiesa è piena di cristianisconfitti, che non credono chela fede è vittoria, che nonvivono questa fede. E se nonsi vive questa fede c’è la scon-fitta. E vince il mondo, il prin-cipe del mondo”. Ma cosa èquesta fede? Il Papa ha riba-dito con forza che “la fedechiede a noi due atteggiamenti:confessare e affidarci… la fedeè confessare Dio; ma il Dioche si è rivelato a noi daltempo dei nostri padri finoadesso: il Dio della storia…Per rimanere nel Signore, perrimanere nell’amore - ha ri-petuto - è necessario lo Spiri-to Santo, da parte di Dio. Mada parte nostra: confessare lafede che è un dono e affidarsial Signore Gesù per adorare,lodare ed essere persone disperanza”.Quando hanno ripreso il tre-no per tornare a casa, donFrancesco, suor Teresa eLuciana avevano una comu-ne certezza “di aver avutodavanti non una persona qua-lunque ma un uomo con grandiresponsabilità di fede davan-ti a Dio e agli uomini, vissutecon semplicità e umiltà dispirito”.
Copertina
Sorellaumiltà
Tra il Papa e don Francesco an-che uno scambio di doni. Tra idiversi presenti recapitati al Pon-tefice le lettere e i disegni deinipoti del sacerdote, Giulia,Sabrina, Caterina e Daniele.
6 19 gennaio '14 Copertina SpecialeScuola
Maria Silvia Cabri
elineare l’identità dellescuole dell’infanziaFism, Federazione ita-
liana scuole materne, ha unaduplice finalità: consentire aqueste realtà di confrontarsicon la fedeltà a se stesse,ossia l’ispirazione cristianain base alla quale sono nateed operano, offrendo allacomunità un servizioeducativo. Inoltre, favorirneun’esplicita presentazione atutti coloro che vogliono con-dividere l’esperienzaeducativa che in esse si miraa realizzare.La riflessione si estende poialla qualità delle scuole del-l’infanzia di ispirazione cri-stiana. Lavorare sulla quali-tà significa creare le condi-zioni e presentare i requisitinecessari affinché esse sianosempre più ciò che si pro-pongono di essere: ossia scuo-le e scuole di ispirazione cri-stiana.“Tutte le scuole d’ispirazio-ne cristiana, affiliate alla Fism- spiega Stefania Cucconi,coordinatrice pedagogicadell’area di Carpi -, ognunacon un suo preciso inquadra-mento storico, sono nate dal-la stessa esigenza: garantirealle famiglie l’istruzione sco-lastica dei figli, unitamentealla loro educazione cattoli-
ca”. Priorità della federazio-ne è concentrare l’attenzionesulla persona, il bambino inprimis ma anche la famiglia,in un’ottica cristiana di co-munità.Rispetto al passato, questescuole sono considerate ora“paritarie”, ossia, unifor-mandosi alle indicazioniministeriali, propongonoun’offerta educativa ugualea quella delle scuole comu-nali. “La differenza stanell’impostazione attraverso
cui ciò viene realizzato - pro-segue la coordinatrice -, in-tegrando i progetti didatticicon il percorso dell’educa-zione religiosa”.Inoltre, negli ultimi anni, lescuole aderenti alla Fism sonostate messe in “rete” tra diloro. Ogni istituto ha un temaspecifico che sviluppa du-rante l’anno, ma la figura dellacoordinatrice unica nel terri-torio garantisce una forma-zione generale comune. “Ilmio ruolo è quello di metterea confronto le varie realtàscolastiche, per garantire unaggiornamento costante, e unproficuo scambio educativotra di loro, con una particola-re attenzione all’aspetto pe-dagogico”, prosegue Stefa-nia Cucconi. Lo scambio è
importante: adesempio que-st’anno una scuo-la sta portandoavanti il percorsosul ‘pregrafismo’con i bimbi dellematerne, per edu-carli in modoludico alla scrit-tura, partendo dapiccoli gesti: te-ner in mano unamatita, stare se-duti. “Questo pro-getto sarà docu-mentato e messo
in rete, in modo che il prossi-mo anno possa essere di sti-molo per un altro istituto”.Altro aspetto è la prepara-zione degli insegnanti: “LaFism garantisce ai docenticorsi di formazione, docu-mentazione, progettazione,che vanno ad aggiungersi aquelli offerti dal Comune”.“Il numero delle iscrizioni èrimasto costante in questi anni- concorda Roberta Di Na-tale, coordinatrice dell’areadi Mirandola -. I genitori ap-prezzano l’operare di questescuole. Il nostro timore peròè che le domande possanocalare, non per l’indirizzocattolico, ma per la crisi eco-nomica”. In un’ottica di inte-grazione, nella Bassa gli in-segnanti stanno realizzandoun “progetto triennale di mi-glioramento sull’educazionealla differenza”. “Desideria-mo trasmettere ai piccoli l’im-portanza della diversità - con-clude Roberta -, che riguardanon solo il colore della pelledei loro coetanei, ma ognidifferenza più in generale”.
D
Viaggio nel mondo delle scuole cattoliche aderenti alla Fism.Un coordinamento pedagogico per fare rete
Progetto condiviso
Orientamento scolastico al BorgogioiosoA misura di bambino!Le scuole d’infanzia paritarie e il nido della Fondazione “OperaPia Antonio Paltrinieri” di Carpi organizzano “Una scuola amisura di bambino!”. L’iniziativa di orientamento scolastico siterrà dalle 9 alle 19 di domenica 19 gennaio presso la galleriadel centro commerciale Il Borgogioioso di Carpi.Saranno presenti al-cune insegnanti del-la scuola d’infanzia“Aida e UmbertoBassi” di Budrionedi Carpi, della scuo-la d’infanzia “Cadu-ti in guerra” diGargallo di Carpi edella scuola d’infan-zia “Matilde Capel-lo” di S. Croce diCarpi e il relativo Nido Primavera, e sarà inoltre possibileritirare un depliant informativo che riassume le principalicaratteristiche dei diversi plessi, anche in vista degli “openday”, che si terranno presso le diverse strutture il 25 gennaio el’8 febbraio. Al Borgogioioso sarà anche possibile prenotare unincontro personalizzato per visitare gli istituti. Durante lagiornata saranno distribuiti piccoli gadget, mentre nel pomerig-gio sarà presente una simpatica mascotte.La Fondazione “Opera Pia Antonio Paltrinieri” gestisce scuolelaiche ad indirizzo cattolico, ponendo al centro il bambinocome persona e le sue esigenze. Attraverso il lavoro competen-te del personale docente, laico o religioso, gli istituti offronouna molteplicità di indirizzi didattici e sono dislocati in diversefrazioni di Carpi così da rispondere al meglio alle esigenzelogistiche delle famiglie. Coerente con le proprie finalità, laFondazione pone grande attenzione alle famiglie, sforzandosidi mantenere le rette scolastiche a costi accessibili.L’offerta formativa viene integrata con progetti specifici, affi-dati a professionisti esterni, che riguardano la psicomotricitàrelazionale, la lingua inglese e l’espressività musicale. A sup-porto delle famiglie viene fornito anche un servizio gratuito, diprimo screening, ad opera di un logopedista e di unopsicoterapeuta che possono essere contattati direttamente daigenitori dei bambini iscritti.
B.B.
“Mamma Nina” di FossoliInsieme per una scuola miglioreSabato 25 gennaio e sa-bato 8 febbraio dalle 10alle 12 la scuola d’infan-zia “Mamma Nina” diFossoli, situata accantoalla chiesa parrocchiale,sarà aperta alle famiglieche vorranno visitarla.Quali i punti di forzadell’istituto? “La promo-zione della formazione edello sviluppo del bam-bino, l’apertura a un am-pio ventaglio di conoscen-ze, l’attenzione ai biso-gni del bimbo e della suafamiglia”, spiega la di-rettrice suor MariaAntonietta. Una scuola moderna ed efficace, che aiuta ilbambino a capire la realtà che lo circonda, così si definiscel’istituto, che può vantare il servizio di cucina interna, il pre-scuola e il tempo prolungato finoalle ore 18, nonché l’offertadel Centro estivo per tuttoil mese di luglio. Labora-tori didattici, attivitàmotoria, musica, ingle-se e un servizio di bi-blioteca per promuove-re sin dalla più teneraetà l’amore per la cultu-ra, da condividere in fa-miglia, sono i punti qualifi-canti l’offerta.Informazioni: Scuola dell’In-fanzia Paritaria “Mamma Nina” e Sezione Nido “Prima-vera”, Via Mar Mediterraneo 2 - Fossoli di Carpi. Tel.059/660630, e-mail: [email protected] caso di neve l’iniziativa Scuola aperta viene rimandata alsabato successivo.
B.B.
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Orari: 10,00-13,00 15,30-19,30STRADA STATALE MODENA-CARPI 290
APPALTO DI SOLIERA (MO)TELEFONO: 059 569030
Gli istituti cattolici presenti nel territorio diCarpi e zone limitrofe sono otto: IstitutoSacro Cuore, Matilde Cappello e Figlie dellaDivina Provvidenza a Santa Croce, Caduti inguerra a Gargallo, Umberto Bassi aBudrione, Mamma Nina a Fossoli, OrielloCavazzuti a Limidi e San Michele Arcangeloa Novi.Nella Bassa sono scuole d’infanzia Fism: aMirandola la Don Riccardo Adani e la BeataVergine Assunta, con la medesima direzionedidattica, a Quarantoli la scuola Santa Mariaad Nives, a Mortizzuolo la Filomena Budri.A Concordia c’è l’Edgardo Muratori, a SanPossidonio la scuola Beatrice Varini.
Sul prossimo numero tutti gli indirizzie le date di scuola aperta.
Stefania Cucconi
Roberta Di Natale
719 gennaio '14
Nella città dei Pio questo 2014 è iniziato nel migliore dei modisportivamente parlando, si respirano infatti un’euforia e unclima positivo di una portata mai riscontrata precedentemente.La Terraquilia Handball Carpi ma soprattutto il Carpi Fc stannoregalando a questa città una visibilità sportiva nazionale e unapartecipazione da parte degli abitanti che non hanno precedentinella storia. Non c’è bar o luogo di aggregazione dove in questomomento il discorso non cada sulle imprese delle compaginibiancorosse, sconfessando la teoria secondo la quale il carpigianonegli ultimi anni tenda a snobbare le squadre della propria città.La squadra calcistica timonata da una cordata tutta carpigianacapitanata dal patron Stefano Bonacini infatti dopo aver son-tuosamente chiuso l’anno solare 2013 con ben 4 vittorie conse-cutive (tra cui quella prestigiosa casalinga contro il quotatoPalermo), ed essersi stazionato nella tranquilla “parte sinistra”della classifica, sta monopolizzando l’attenzione degli appas-sionati e dei media nazionali per la sua vivacità di questa primaparte della finestra invernale riservata al calciomercato.Il primo colpo già ufficializzato, riguarda uno dei ruoli piùcriticati ovvero quello del portiere dove è stato perfezionato loscambio con il Padova che ha portato Simone Colombi (uno deimigliori portieri della passata stagione) a vestire la magliabiancorossa e viceversa il discusso Timothy Nocchi ad indossa-re la divisa patavina. Ma non è finita qui: Il d.s. CristianoGiuntoli pare aver concluso positivamente, spuntandola sunumerose squadre di Serie B, le trattative per portare a Carpi dueautentici top player per la categoria come: Matteo Ardemagnie Dejan Lazarevice, entrambi ex Modena ed entrambi reduci dasei mesi in chiaro-scuro e desiderosi di riscatto.Gli arrivi altisonanti di Ardemagni, Lazarevic, Colombi, di undifensore centrale che possa giocare anche sull’esterno, uniti alritorno dalla squalifica del metronomo Raffaele Bianco metto-no l’ottimo mister Stefano Vecchi nella condizione di rivederegli obbiettivi stagionali: la salvezza ora non basta più.Il binomio formato dagli eccezionali ed inaspettati risultatimaturati nel girone d’andata, e dal sontuoso mercato, unitiall’esaltazione da essi generata hanno indotto la società a riapri-re la campagna abbonamenti per consentire a tutti i carpigianiche non avessero sottoscritto l’abbonamento in estate di poterseguire, a prezzi decisamente popolari, le ultime dieci partitecasalinghe previste nel girone di ritorno di questa prima storicae finora indimenticabile stagione in Serie B.
Enrico Bonzanini
Il Carpi vive sportivamente un fermentosenza precedenti fra mercato e risultatiben oltre le aspettative.Riapre la campagna abbonamenti
La salvezza oranon basta più
Pallamano: verso la Coppa ItaliaArriva a Carpi il campione Michele Skatar
Per la Carpi sportiva le buone notizienon finiscono qui: anche la TerraquiliaHandball Carpi sta decisamente sorpren-dendo tutti: sia per i risultati sportivi,che la vedono prima solitaria in classifi-ca grazie all’immacolato percorsocontraddistinto da undici vittorie in al-trettante partite, ma anche per quantoriguarda il mercato dove è stata capacedi sedurre e portare a vestire la magliabiancorossa uno tra i campioni più titolatidi questo sport: Michele Skatar, in arri-vo dal Nantes. L’italo-croato, autore tral’altro di oltre 300 reti con la maglia della Nazionale ha infattisottoscritto un accordo semestrale con la squadra del “vulcani-co” Patron Cerchiari e unito ai già presenti campioni del calibrodi Marrochi, Basic, Tojcic, Sperti e Molina sarà un tassellofondamentale per continuare a coltivare il sogno di vincere ilprimo Scudetto della storia di questa società, ma prima ancora dicentrare la conquista della Coppa Italia che si disputerà con laformula della “Final Eight” a Martina Franca dal 31 gennaio al2 febbraio.
E.B.
Annalisa Bonaretti
quella Carpi, quell’Ita-lia che ci piace: indu-striosa e silenziosa, cheama fare e non parlare –
o far parlare – di sé. Davantiall’insistenza del cronista nonmolla, solo davanti all’aut aut“o parla lei, altrimenti faccioda sola, un pezzo lo scrivo co-munque, non capita tutti i gior-ni di avere un concittadino cam-pione nazionale”, cede. Lasciail freno e parte a manetta. Ilrigore tipico della sua profes-sione – è ragioniere – svanisceper lasciare il posto a una pas-sione genuina, dopo tanti anniancora intatta. Così Luca Piniinizia a raccontare la sua car-riera di sportivo. E’ campionenazionale 2013 Master CupStock 1000, al suo quattordi-cesimo titolo.46 anni, si occupa della parteamministrativa dell’azienda difamiglia che opera nel campodell’agricoltura.
Quando è nata la sua passio-ne?Credo di esserci nato, ce l’ave-vo dentro. Tutti, a partire damio nonno, mio papà, mio zio,per arrivare ai miei fratelli e aimiei cugini, ce l’abbiamo. Ilpapà e lo zio erano appassio-nati di motori in genere, pote-va essere una moto come untrattore. Papà Enore e zioErmanno avevano una moto-cicletta in società; pur senzaessere professionisti l’indolesportiva l’hanno sempre avu-ta, erano degli smanettatori.Ricordo la Laverda di mio pa-dre e quando l’ha fusa andandoa vedere una gara.
Quando è andato in pista laprima volta?Andavo ancora a scuola e miofratello Stefano, otto anni piùdi me, mi ha portato al Mugelloe mi ha fatto provare la suaSuzuki Gamma 500. Mi hannoprestato tutto: tuta, casco, sti-vali; qualche giro mi è bastatoper capire. Da quel momentoho cominciato a risparmiaretutto quello che potevo. Dopoil diploma ho iniziato a lavora-re in azienda e non spendevouna lira pur di comperarmi lamoto, la prima è stata un’Honda.A 25 anni finalmente ho potutodisputare la mia prima gara aMisano. In quegli anni i mieihanno cercato di ostacolarmi.La moto sì, ma le gare eranodavvero troppo anche per mio
padre, grande appassionatocerto, ma quando si tratta di unfiglio che si espone a determi-nati rischi, le cose cambiano.Poi si è rassegnato/convinto emi ha accompagnato tutte levolte che poteva. Alla domeni-ca si faceva 200-300 chilome-tri pur di vedermi in pista.
Suo padre è morto lo scorsoanno e non avete potuto fe-steggiare insieme il suo tito-lo. Immagino lo abbia dedi-cato a lui.Certo. Lui è mancato il 7 mar-zo 2013 ed è stata una grandeperdita. Naturalmente ho il rim-pianto di non avere potuto con-dividere con lui questo titolo acui tengo in modo particolare,ma credo che, in un modo onell’altro, abbia potuto gioireinsieme a me.
Luca, lei non è più giovanis-simo e si è tolto parecchiesoddisfazioni: una sessanti-na di gare di campionati na-zionali vinte, 14 campionatiaggiudicati. Oltre la passio-ne, cosa la spinge a continua-re?L’adrenalina, a questa è diffi-cile rinunciare, lo farò soloquando mi renderò conto chela parabola diventa discenden-te, per adesso non è così, sonovecchietto ma me la cavo an-cora. Il mio diretto concorren-te nello scorso campionato eraun ragazzo di 24 anni, eppuregli sono stato davanti io.Vede, alla velocità fai l’abitu-dine (la sua moto, una KawasakiZX 1000, 175 chilogrammi dipeso, 200 cavalli, sul rettilineodel Mugello ha toccato i 308chilometri, ndr), ma il bello difare una curva il più velocepossibile, di domare i cavalliche hai sotto, la lotta contro il
cronometro, dovere affinaretutto, dalla curva alla frenataall’accelerazione, ecco quelloche amo e che voglio continua-re a fare finché potrò. Lei nonsa la bellezza di cercare – etrovare – la miglior posizioneaerodinamica.
Si ispira a qualcuno?No, e non per presunzione. Tifoper tutti, ma nessuno in parti-colare. Amo questo sport, tuttoqui. Comunque ho capito dovevuole arrivare, allora le dicoche apprezzo lo stile di LucaCadalora e Max Biaggi. Lamia, come la loro, è una guidapulita.
Come mai, visti gli ottimi ri-sultati, non è entrato nel pro-fessionismo?Mi sono mancati i soldi perfare il salto, poi sono partitotardi, quando non ero più gio-vanissimo, ma non è stato que-sto a penalizzarmi, però due-tre gare del mondiale le hofatte. Vede, nei primi anni 2000andavo fortino, qualche portasi era aperta, ma tutti volevanola valigia però io 200-300 mi-lioni di lire proprio non li ave-vo. Come per le gare d’auto-mobili – rally o monoposto è lastessa cosa -, anche per le motose all’inizio non porti denarole scuderie non ti prendono,poi se vai bene guadagni ancheparecchio, ma non entri a certilivelli senza aver prima spesocifre importanti. Però non èstata solo una questione eco-nomica, ci vuole coraggio perfare certe scelte di vita e io,alla fine, non ne ho avuto ab-bastanza.
Perché un lavoro, un’attivitàdi famiglia, l’aveva già?Esattamente; vede, avevo qual-
cosa da perdere. Poi non miandava che mio padre, mio zio,i miei fratelli e i miei cuginilavorassero tanto e io lì a cor-rere. Sono loro grato perché mihanno permesso di assentarmitutte le volte che dovevo, manon ne ho mai approfittato. Hosempre provato il minimo in-dispensabile per non sottrarretempo ed energie al lavoro.
Luca, come si allena?Mi tengo in forma con il nuoto,la bici e soprattutto la corsa.Ho la fortuna di abitare aGargallo e in campagna è tuttopiù semplice.
A cosa ha rinunciato pur dicorrere?A niente, non posso considera-re le vacanze non fatte o iltempo libero sacrificato unarinuncia. Ho fatto quello chevolevo, sono un privilegiato.
Mai un incidente?Magari. Cadute, anche brutte,tante, poi nel 2012 a Misano,in una gara che stavo vincen-do, una caduta seria: ho 14 vitie due placche nel polso, dovreitoglierle la prossima settima-na. Lo scorso anno ho volutocorrere comunque, ma ho ri-schiato grosso, se ci cadevosopra sarebbe stato un disa-stro. Ma dopo uno stop obbli-gato avevo il morale a terra,dovevo darmi una mossa.
Luca, quali programmi perquesta stagione?Li stiamo definendo adesso,spero che nel giro di 15 giornisi possa aver deciso. Devonoquadrare sponsor-moto-team.Come carattere non sono il tipoche va a cercare sponsor, chie-dere è difficile, ma qualcosinaho sempre avuto. Di certo c’è,come sempre, il mio meccani-co, Fabrizio Lobina di Limidi.E’ anche il mio personal trainer.Perché vede, noi di campagnasiamo fatti così, cerchiamo diottimizzare tutto e tutti, comecon la mia moto. Abbiamo vintoil campionato nazionale conuna moto fatta praticamentenel mio garage, senza spende-re un sacco di soldi. Mio padree i miei fratelli sono stati il miopiù grande sprint.
E’
Abita a Gargallo il campione nazionale Master Cup classe Stock 1000. Su unaKawasaki da 300 all’ora Luca Pini, ragioniere nell’azienda agricola di famiglia,ha vinto il suo quattordicesimo campionato nazionale
Tra sport e lavoro
Sport
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Luca Pini
Modena - Reggio Emilia
919 gennaio '14CronaCarpi
Annalisa Bonaretti
amma, mormora la bam-bina, mentre pieni dipianto ha gli occhi, allatua piccolina non com-
pri mai balocchi, mamma tucompri soltanto profumi per te,cantava Luciano Tajoli com-muovendo l’Italia intera e for-se, chissà, descrivendone unaparte. Da allora a oggi i cambia-menti sono stati innumerevoli eradicali. Oggi i bambini nonpiangono più per l’egocen-trismo di una madre che trascu-ra i desideri della figlioletta per-ché i genitori, pur di non farmancare un giocattolo ai loropargoli, spesso sono pronti arinunciare a qualcosa per sé.Le vendite di giocattoli, moltomeno in crisi di altri generi diconsumo, dal gennaio a luglio2013 secondo Assogiocattolihanno registrato per la primavolta il segno meno: -3,45 divalore e -2,4% di volume. Que-sto solo per via delle difficoltàeconomico-finanziarie che as-sillano un numero crescente difamiglie.Nonostante questa tendenza c’èchi si dice soddisfatto dell’an-damento delle vendite e, grazieal cielo, si dice abbastanzafiducioso sul futuro, seppur conla consapevolezza che nienteviene regalato e che se si riesco-no a fare ancora discreti affarilo si deve essenzialmente a trefattori: passione, spirito di sa-crificio e volontà di continuaread investire nel proprio lavoro.E’ questo l’identikit di GloriaBiagini, da 30 anni nel negoziodi famiglia Emporio Giocattolie della mamma LucianaBonfiglioli Biagini che ha ini-ziato l’attività addirittura 46anni fa. Sono queste due donneil presente e il futuro dei giocat-toli dei bambini carpigiani enon, ma sono anche la memoriastorica di tanti di noi. Il primonegozio era in corso Roma, poi22 anni fa il trasloco a pochipassi in via San Francesco. “Io– sostiene Gloria – non mi pos-so lamentare. Lavoriamo conun assortimento costante tuttol’anno – oggi abbiamo già icostumi di Carnevale – e questodà risultati. Chi aspetta il Nata-le per chiudere l’anno ha persoil 30%, almeno così mi hannodetto dei rappresentanti. Permantenere il cliente e per acqui-sirne di nuovi è necessario esse-re sempre aggiornati e avere ditutto, ma veramente di tutto.Noi – sottolinea – assortiamotutto l’anno”. E la madre, dirincalzo, spiega che nei pressidel negozio hanno un magazzi-no fornitissimo, perché non siamai che entri un bambino, o unadulto, in cerca di una cosa e sene vada senza. Può capitare cheesca senza quello per cui eraentrato, ma raramente succedeche qualcuno esca da EmporioGiocattoli a mani vuote. Però, èun dato, il bambino ha le ideesempre più chiare e se vuoleproprio un oggetto non c’è pos-sibilità di convincerlo a farsicomperare qualcosa d’altro.Dicembre è un mese importan-te: santa Lucia, Natale e a ruotal’Epifania sembrano fatte ap-posta per regalare un sorriso ai
più piccoli. “Santa Lucia resi-ste, ma non è più come un tem-po – osserva Gloria Biagini -,Babbo Natale fa la parte delleone mentre la Befana per noirappresenta poca cosa. Se capi-ta che ci sia qualche adulto checompera dei regali diciamo ‘im-portanti’ per questa festività èsolo perché ha sbagliato quelliprecedenti, e mi riferisco so-prattutto al Natale, altrimentiper l’Epifania uno se la cavacon poco, spesso anche solo conun po’ di carbone dolce”.Ai clienti tradizionali che si re-cano in negozio, forse ancheper un’immersione nella pro-pria infanzia e adolescenza, siaggiungono quelli checomperano in internet. “E’ unaltro tipo di clientela – com-menta -; per il modellismo c’è ilcollezionista, per il giocattolol’adulto che cerca qualcosa diparticolare, a volte qualcosa cheha posseduto da bambino e chevorrebbe riavere. I nostri clienti– prosegue – non sono solocarpigiani, con internet proven-gono da tutt’Italia; in negoziovengono i locali ma anche pa-recchi mantovani. Perché – spie-ga – da qui a Mantova non c’èniente se non quei giocattoliche trovi nei supermercati, incartoleria o in tabaccheria”. In-somma, un altro mondo nem-meno paragonabile, propriocome quello degli ipermercati.La cifra spesa per un regalo diNatale varia dai 20 ai 50 euro,dai 50 ai 100 sono pochi gliarticoli venduti.Saldi no, Biagini proprio non lifa perché li trova poco rispetto-si nei confronti di chi, appenauna manciata di giorni prima,ha pagato il prezzo pieno, peròuna vendita promozionale sì edè, da anni ormai, a novembre.“Diffondiamo un volantino coni prodotti in offerta – dichiara -,in vendita con uno sconto del 20o 30%. Lo facciamo per agevo-lare i nostri clienti, i più orga-nizzati comperano prima e me-glio. Durante l’anno capita diavere qualcosa in sconto, mamai oltre il 5-10%, sono semprearticoli di stock”.Ci si perde in questo negozioche ha le pareti tappezzate ditutti i Cicciobello immaginabili,delle Winx possibili, delle au-tomobiline di ieri, oggi e doma-ni, dei Lego di sempre, di cuc-cioli in peluche più o menointerattivi, di playmobil e di tut-to quel bendidio che rallegral’infanzia, l’adolescenza maanche la maturità perché ci sono– eccome se ci sono – degliadulti giocherelloni. “In Italia –commenta Gloria – l’adulto chegioca è considerato unbambinone, non avviene così inaltri Paesi. Il gioco è un passa-tempo e un interesse moltosano”.Gloria si muove sicura neglistretti corridoi tra una fila e l’al-tra di giocattoli, la madre
In controtendenza un negozio di giocattoli sulla piazza da 46 anni.Con passione e investimenti continui resta leader di un settore che,per la prima volta, ha visto un significativo calo nelle vendite
Il paese dei balocchi
Il gioco èuna cosa seriaIl gioco è considerato un’at-tività talmente importanteper lo sviluppo umano daessere riconosciuto comeun diritto fondamentale.Tale diritto è infatti sanci-to nella carta dei DirittiUmani in cui si riconosceall’attività ludica indispen-sabili funzioni sociologichee psicologiche, sottoline-ando l’importanza che hanella formazione e nellacrescita del bambino.Da sempre i bambini si sonodedicati, nelle diverse for-me e nei diversi modi, algioco. E’ soltanto però apartire dall’Ottocento chegli studiosi si sono interes-sati in modo più sistemati-co a questo aspetto, indivi-duandone le caratteristichepsicologiche nei differentimomenti di crescita.L’attività ludica cominciagià dai primi mesi di vitaquando il lattante inizia lesue prime sperimentazionivolte alla conoscenza di sée dell’altro. I primi giochiavvengono in relazione alproprio corpo e a quellodella madre (il volto, i ca-pelli, il seno) oltre agli og-getti che fanno parte del-l’ambiente circostante.
Questo gioco che ha carat-tere esplorative è funzio-nale allo sviluppo sensorialee motorio e ad una rudi-mentale differenziazione trasé e l’altro; base di ogniprocesso di socializzazione.Col passare del tempo, se-guendo lo sviluppo psico-sociale anche il gioco an-drà modificandosi accom-pagnando il bambino du-rante la crescita e contri-buendo alla suamaturazione.Il gioco contiene sempreun senso ed è preferibile,da parte dell’adulto, lasciarespazio alla fantasia e allasperimentazione libera.Solo in questo modo pro-durrà benessere perché saràpossibile esprimere creati-vità, immaginazione, nuo-ve abilità e lasciare unaimpronta originale nelmondo.Il rispetto della personalitàdel bimbo e della sua origi-nalità, secondo laMontessori, può migliora-re la società umana e con-quistare alla pace e allatolleranza tutti gli esseriumani.
Monia MescoliPsicologa
M
Quali sono i giochi preferiti dei candidati a sindaco diCarpi? Dietro ogni preferenza e a ciascuna scelta c’èuna personalità e la si può intravedere anche nelledichiarazione dei due candidati del Pd che hannodeciso di scendere in campo per le primarie. Dalle lororisposte possiamo, forse, capire qualcosa di più di loro.Perché tanto, poi, i programmi corrono il rischio diessere solo la lista delle buone intenzioni. Comesempre.
Roberto Arletti: manualità e fantasia
“Mio padre faceva ilferroviere, così il miogioco preferito era co-struire trenini, stazio-ni, gallerie. Ho pas-sato anni a realizzareun plastico: andavoin campagna a pren-dere il muschio neiprati, con il cartonci-no dei rotoli di cartaigienica e con dei pez-zi di sughero che trovavo in giro costruivo le gallerie. Poiandavo lungo i binari, allora c’erano i treni a vapore che‘sparavano’ i residui di carbone, il liquido si condensava,io lo raccoglievo perché mi serviva sempre per le gallerie,lo sistemavo come fosse roccia naturale. Poi prendevo lecortecce degli alberi, degli olmi soprattutto che si stacca-no facilmente e la mettevo dove, secondo me, era neces-saria. Un gran lavoro che non finiva mai, infatti pensavoanche a dipingere le case, la stazione, i trenini con letempere. Quando frequentavo le scuole medie e ci aveva-no insegnato a realizzare dei piccoli impianti elettrici, confili e lampadine ho aggiunto l’illuminazione al mio plasti-co. Giocavo così per ore e ore, da solo, ed era un diverti-mento. Quando volevo giocare con gli altri bambini nonavevo esitazioni, il gioco migliore era il pallone”.
Alberto Bellelli:la tradizione
“Il mio gioco preferito? IlLego. Il Lego sempre e co-munque. Poi il pallone. Sonocresciuto con i Lego, mavisto che abitavo in campa-gna trascorrevo molto tem-po fuori e il pallone era ilgioco più bello, la campa-gna è tutta un campo dacalcio”.
Luciana confeziona pacchi, ser-ve un cliente quando la figlia èimpegnata e continua a darsi dafare perché questo, per lei, nonè un lavoro ma la sua vita. “Dopola morte di mio marito in tantimi hanno aiutato ad andareavanti, mia figlia era giovane eio non potevo smettere di lavo-rare, anche per questo non con-sidero questo un mestiere mamolto, molto di più. Lo abbia-mo scelto insieme io e mio ma-rito Ivo, lui faceva il macellaio,volevamo aprire un negozio edopo aver valutato varie oppor-tunità, abbiamo deciso per i gio-cattoli. Credo proprio che sia-mo il negozio da più tempo sul-la piazza – puntualizza -; dal-l’inizio a oggi è cambiato tutto,ma non i bambini, loro sostan-zialmente sono rimasti uguali.Sono sempre quelli, sono bam-bini” e la bocca si allunga in unsorriso. Le scappa detto che“sono cambiati i genitori” e pardi capire che quelli di adessosiano più morbidi, che fatichinoa far tenere un comportamentodisciplinato a quei figli un po’capricciosi. Una costante è che“i genitori comperano con pia-cere. E i nonni, di più. La crisic’è – conclude -, ma i genitorifanno di tutto per non privare iloro figli di un dono. Credo pro-prio che pur di comperare loroun regalo abbiano rinunciato adaltre cose”. D’altronde lo stu-pore, la meraviglia che si leggenegli occhi di un bambino men-tre scarta un pacco non ha prez-zo e vale qualche sacrificio,sempre che uno se lo possa per-mettere. Perché purtroppo ca-pita anche che uno proprio nonpossa fare nessun regalo al pro-prio figlio, ma se succede nien-te paura: tutti, proprio tutti pos-sono passare del tempo insiemee trovare il modo di giocareinsieme. A cosa non importa,quello che conta è regalarsi. Losa anche Alice Corradi, 23 anni,figlia di Gloria. Il futuro delnegozio voluto dai nonni ha lesue sembianze.
Luciana Biaginicon la figlia Gloria e la
nipote Alice Corradi
10 19 gennaio '14 CronaCarpi
Annalisa Bonaretti
centinaio di libri scelticon cura, che spazianodai romanzi rosa ai gial-li fino ad arrivare a
qualche romanzo storico.Un’ampia scelta, ma soprat-tutto un’ottima idea di Gior-gio Magnani che ha trovatola realizzazione nello spaziofisico della sala d’attesa delCsm, il Centro di Salute Men-tale, la palazzina più nuovaaccanto al Ramazzini.Magnani è uno psichiatra ap-prezzato dai colleghi e daifamigliari dei suoi pazientiper la professionalità e perquell’umanità che traspareogni volta che parla delle per-sone che ha in cura.Sono dai 1.600 ai 1.800 lepersone che, in un anno,ruotano intorno al Csm; alCentro diurno, di cui è re-sponsabile, vengono trattatedalle 50 alle 60 persone al-l’anno. Per loro Magnani ‘in-venta’ molte cose perché darloro possibilità è, evidente-mente, parte della terapia. Equalcosa in più.L’ultima novità, in ordine ditempo, è la biblioteca che siaffianca a un laboratorio diarti grafiche, a un corso didanzo-movimento-terapia, aun laboratorio di teatro; a brevela danza verrà sostituita conun laboratorio musicale. Larotazione di attività serve, maè anche una necessità infatti,come spiega Magnani, i corsie i laboratori sono guidati daesterni, professionisti che pre-stano, a una cifra poco piùche simbolica, tempo, talentie professionalità ai pazientidel Centro. A metà febbraiol’attività della biblioteca siarricchirà grazie all’impegnodell’associazione culturaleSquilibri: due operatori atti-veranno gruppi di lettura adalta voce. Insomma, la bi-blioteca non è che l’inizio, daquegli scaffali contenenti li-bri si origineranno altre atti-vità. “Squilibri – precisaMagnani – è un’associazioneche lavora già con la Biblio-teca Loria, nostra partner inquesto progetto”.Al Csm c’è dunque il primopunto di lettura autogestito
della Biblioteca multimedialeLoria. L’iniziativa è stata resapossibile dalla collaborazio-ne tra l’assessorato alle Poli-tiche culturali del Comune diCarpi e l’Azienda Usl nellapersona di Giorgio Magnani;ha la finalità di offrire a chifrequenta questa strutturaun’opportunità di contatto coni libri più diretta, meno ‘bu-rocratica’.“Il prestito dei libri è libero,gratuito e autogestito – spie-ga Magnani - i volumi sonosugli scaffali e chiunque puòsfogliarli, leggerli sul posto oportarli a casa senza bisognodi iscrizione, riportandoliquando vuole. I lettori hannopoi la possibilità di compila-re una scheda interna al librocon i propri commenti men-tre osservazioni e pareri sulservizio possono essere fatticonoscere utilizzando il mo-dulo presente sugli scaffalidel Centro. Ogni suggerimentoè il benvenuto – osserva Gior-gio Magnani -. Per ora possoaffermare che il servizio èpiuttosto gradito, è partito daun mese e in parecchi hannoaderito dimostrando un certointeresse”.Magnani, un appassionatolettore e come tutti coloro cheamano leggere gli pare di nonfarlo mai a sufficienza, pre-dilige la letteratura modernae i testi filosofici e spera chela biblioteca ospitata al Csmsi allarghi sempre di più, per-ciò invita chi vuole donarelibri al punto di lettura a farlorivolgendosi alla Biblioteca.I libri sono amici carissimi evanno trattati e conservati concura. Sono preziosi, arricchi-scono il tempo, lo spirito, lamente e, come i più fidatidegli amici, non tradisconomai.
Con la collaborazione della Biblioteca Lorianasce il punto lettura del Centro di Salute Mentale
Libri che passioneAperte le iscrizioni al nuovocorso Oss del NazarenoL’operatore socio-sanitario, professionistadel lavoro di cura
Si è concluso da alcune setti-mane il corso di formazione peroperatore socio-sanitario, orga-nizzato dal Centro di Forma-zione Professionale Nazareno.Hanno portato a termine il per-corso 20 allievi, che hanno su-perato con grande determina-zione e impegno l’esame finalecondotto da professionisti esternidei settori sanitario o socio sa-nitario, come previsto dal Si-stema Regionale diFormalizzazione e Certificazionedelle Competenze.Tre allievi hanno già trovatooccupazione, fatto non trascu-rabile in questi tempi, e il nu-mero andrà probabilmente in-crementandosi nei prossimimesi.Sono già aperte, nel frattempo, le iscrizioni al prossimo corsoper operatore socio-sanitario che avrà inizio nel mese difebbraio, per trenta posti disponibili.L’attività formativa ha una durata complessiva di 1.000 ore,di cui 450 in strutture socio-sanitarie (ospedale, casa protette,centri per disabili). Il costo del corso è di 3mila euro.I requisiti richiesti per l’iscrizione sono la maggiore età, lostato di disoccupazione, l’assolvimento dell’obbligo scola-stico.Per informazioni o iscrizioni è possibile rivolgersi dal lunedìal giovedì nelle fasce orarie 8.30-12.30/14.30-18.00, e alvenerdì mattina tra le 8.30 e le 12.30 (Pietro Guerzoni, 059686717).L’operatore socio-sanitario è un professionista in grado disvolgere attività di cura e di assistenza alle persone in condi-zione di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/opsichicoPuò lavorare in strutture e servizi sanitari e socio assistenzialiquali: ospedali, casa protette, centri diurni per anziani e/odisabili, servizi domiciliari. “Senza dimenticare – sottolineaLuca Franchini, direttore del Nazareno - che condividere ibisogni degli altri, può voler dire trovare risposta anche aipropri”.
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Se ne parla e straparla da anni, ma tutto è pressochéimmobile. Una situazione intollerabile.A Carpi devono venire riportati almeno i dieci posti letto diResidenza psichiatrica intensiva oggi in una clinica diModena. Visti i bisogni, andrebbero incrementati a 15, mase saranno solo dieci, pazienza. Sulla questione, di pazien-za se ne è portata tanta.Del tema si è parlato in un consiglio comunale del novem-bre scorso quando Daniela Depietri ha aperto il dibattitodicendo: “Nel fondo di superamento degli ospedali psichia-trici pare ci siano risorse regionali pari a tre milioni di euro.L’Azienda Usl entro il 2014 deve restituire questi dieciposti a Carpi, non possiamo più aspettare. Al di là di quelloche possiamo fare come consiglio comunale, ci sono anchele associazioni di volontariato al nostro fianco”.L’assessore alle Politiche socio-sanitarie Alberto Bellelli,candidato alle primarie del Pd per al corsa a sindaco diCarpi, ha riferito di avere sollecitato l’Azienda Usl la quale,tramite il direttore generale Mariella Martini, si è impe-gnata a portare le richieste in Regione, indirizzando lerisorse del fondo di tre milioni di euro a questo fine.Vedremo se le parole diventeranno fatti. Noi, comunque,vigileremo. E Bellelli, adesso che gioca in prima persona lasua partita, deve fare ben più del limitarsi a chiedere o porreil problema. Deve risolverlo.
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Giorgio Magnani
1119 gennaio '14
Virginia Panzani
otenziare la formazio-ne personale e il lavo-ro in rete per una sem-pre più autentica testi-
monianza della carità evan-gelica nelle comunità locali,al pari con i tempi e i bisogni.Questo l’intento alla base deipercorsi formativi che negliultimi mesi sono stati rivoltiagli operatori e ai volontaridelle Caritas parrocchiali pre-senti in diocesi. Fra questeiniziative il ciclo di incontriche nel novembre scorso hacoinvolto Porta ApertaMirandola e i centri d’ascoltodi San Possidonio, Concor-dia e Vallalta, in collabora-zione con Caritas diocesana eDelegazione Caritas di Lom-bardia.“Si è voluto dare sostegno eincoraggiamento – spiegaLoretta Tromba, coordina-trice di Porta Aperta Mirandola– ai volontari delle Caritasdell’area della Bassa che hannovissuto in prima persona ladifficile esperienza del sisma.Al centro del percorso è stataquindi posta la ‘fatica’ di es-
sere ‘ascoltatori’, che peral-tro ci accompagna sempre,ma che si è fatta sentire anco-ra di più dopo l’evento che ciha colpiti. Da una riflessionesull’io, si è passati a quellasul rapporto con gli altri, sul-la relazione d’aiuto, e infinesul lavoro di gruppo presso icentri d’ascolto”. A guidaregli incontri sono stati alcuniformatori delle Caritas diLombardia, nell’ambito delgemellaggio instauratosi aseguito del sisma con le par-rocchie della zona di
Mirandola. Al di là dunquedell’offrire nozioni pratichesul comportamento da tenerenei confronti di quanti si ri-volgono ai centri d’ascolto, ilpercorso ha stimolato i parte-cipanti ad interrogarsi su qualisiano le motivazioni che lianimano nel loro servizio.“Periodicamente e tanto piùadesso dopo il terremoto –sottolinea Loretta Tromba - ènecessario fare, per così dire,una sosta per riappropriarcidelle reali motivazioni che cispingono. Una riflessione fon-
Un percorso di formazione per le Caritasdelle parrocchie della Bassa colpite dal terremoto
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Altre iniziative in diocesiSempre nei mesi scorsi si è tenuto a Sant’Antonio inMercadello il percorso formativo per i centri d’ascoltoche più di recente si sono attivati in diocesi, cioè a Limidi,Cibeno, Fossoli, Cortile e appunto Sant’Antonio. Dalnovembre scorso ha inoltre preso il via il percorso diocesanoper tutti gli operatori e volontari delle Caritas parrocchia-li, che ha già visto un primo incontro di spiritualitàguidato da don Massimo Dotti, direttore di Caritasdiocesana, e una serata per riflettere sui temi della 47esi-ma Settimana Sociale dei Cattolici, in collaborazione conl’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro.Altri due incontri sono in programma per i prossimi mesidi febbraio e marzo.
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APERTO LA DOMENICA A PRANZO
La Caritas Diocesana di Carpi, da circa quattro mesi, staincontrando gli operatori e i volontari delle Caritas parroc-chiali nate sul territorio diocesano per promuovere, tutela-re, accompagnare lo sviluppo di ogni persona e famiglia,con particolare attenzione a quelle che sono maggiormentein difficoltà.“Costruire un mappatura di queste realtà parrocchiali atti-ve sul territorio diocesano è stata un’esperienza importanteper vari motivi – spiega Roberta Della Sala, volontaria diCaritas diocesana che ha seguito l’iniziativa –. Innanzituttoabbiamo voluto fare un aggiornamento, importantissimoanche alla luce del post-terremoto, su come stanno lavoran-do le comunità che hanno deciso di aprire una Caritasparrocchiale. In secondo luogo, è stato un vero e propriomomento di incontro e di confronto diretto con i numerosivolontari che operano all’interno dei gruppi Caritas. Èstato così possibile scambiarsi idee, condividere le diffi-coltà e i problemi, ma anche le fatiche. In terzo luogo, lamappatura ha l’obiettivo di diventare uno strumento effi-cace per contribuire a mettere sempre più in relazione leCaritas parrocchiali, sostenendole nello scambio di infor-mazioni, nella collaborazione e nell’aiuto reciproco, nel-l’organizzazione di iniziative sempre più rispondenti aibisogni dei rispettivi territori”.La mappatura è stata realizzata incontrando i volontaridelle singole Caritas parrocchiali durante i loro momenti diattività. Uno o più volontari hanno così potuto mostraredirettamente gli spazi adibiti alla Caritas, raccontare leproprie esperienze di gruppo e, cosa che è avvenuta moltospesso, confrontarsi su come migliorare il proprio servizio.Da questa bella iniziativa di Caritas, che prosegue anche inquesti giorni, nascerà anche il cammino del Settimanalediocesano nei centri di ascolto delle singole comunità, cheogni mese Notizie incontrerà e “fotograferà” per far cono-scere e approfondire le iniziative della nostra Chiesa localea favore dei più poveri.
B.B.
Il perché di un servizioIl perché di un serviziodamentale per chi vuole ado-perarsi all’interno dellaCaritas, la cui funzione tal-volta viene erroneamente as-similata a quella dei Servizisociali o ad una generica fi-lantropia”. Al riguardo, pro-segue Loretta Tromba, “è statoparticolarmente stimolantel’incontro con don DarioCrotti, direttore della Caritasdiocesana di Pavia, che haproposto una profonda medi-tazione sulla parabola delseminatore calata nel quoti-diano della nostra vita e delnostro servizio”. Una medi-tazione che, insieme agli in-terventi di Marzia Molteni edi Alessandra Tufigno, en-trambe di Caritas Ambrosiana,ha riscosso un notevole ap-prezzamento da parte dei par-tecipanti al corso. “Il bilan-cio dell’iniziativa – concludeTromba – è stato molto posi-tivo, sia per la partecipazionesia per i riscontri ricevuti. Pertutti noi si è trattato di un’oc-casione per ricaricarci a li-vello individuale e di gruppoe per poter proseguire conrinnovato impegno il nostroservizio”.
Vita della Chiesa
Una mappatura delle Caritasattive sul territorio della Diocesi
Testimoni di carità
PROPONENTE PROGETTO IMPORTO €
PROPONENTE PROGETTO IMPORTO €
Festa del Racconto
INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE 630.500
FAMIGLIA Fondo Straordinario Anticrisi: sostegno al reddito delle famiglie colpite dalla crisi occupazionale – progetto pluriennale: contributo complessivo 2.861.600 euro
628.000 20092013
La casa nella rete (spese comunicazione): sostegno all’affi tto per agevolare la conciliazione delle esigenze di inquilini e proprietari - progetto pluriennale: contributo complessivo 302.500 euro
2.500 20112012
COMUNE DI CARPI 1.180.500
EDUCAZIONE
Nuovo polo scolastico - Cibeno progetto pluriennale: contributo complessivo 1.962.500 euro
780.500 20112014
SVILUPPO LOCALE
Carpi Fashion System: programma triennale di formazione e innovazione del distretto tessile carpigiano - progetto pluriennale: contributo complessivo 750.000 euro
250.000 20112013
ARTE E CULTURA Festival Filosofi a 2013 e iniziative collaterali 80.000
Festa del Racconto e Premio Loria 2013 70.000
COMUNE DI SOLIERA 300.000
ARTE E CULTURA
Sostegno attività Fondazione Camporiprogetto pluriennale: contributo complessivo 400.000 euro
80.000 20102014
EDUCAZIONE Interventi post sisma su istituti scolastici 220.000
COMUNE DI NOVI DI MODENA 325.000
EDUCAZIONE Ampliamento scuola media R. Gaspariniprogetto pluriennale: contributo complessivo 1.150.000 euro
300.000 20102014
ARTE E CULTURA Attività 2013 Pro LocoAdriano Boccaletti 25.000
DIOCESI DI CARPI E ALTRI ENTI ECCLESIASTICI 946.000
FONDAZIONE ACEG
Consolidamento e adeguamento sismico edifi ci dell’Istituto scolastico Sacro Cuoreprogetto pluriennale: contributo complessivo 770.500 euro
620.500 20132014
FONDAZIONE ACEG Restauro Palazzo Corsoprogetto pluriennale: contributo complessivo 301.500 euro
101.500 20122014
COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO
Completamento strutture e opere integrative di Villa Chiericiprogetto pluriennale: contributo complessivo 500.000 euro
100.000 20112014
PARROCCHIA S. FRANCESCO D’ASSISI
Lavori di messa in sicurezza post sisma progetto pluriennale:contributo complessivo 100.000 euro
50.000 20122013
PARROCCHIA S. GIUSEPPE ARTIGIANO
Riqualifi cazione oratorioprogetto pluriennale: contributo complessivo 60.000 euro
30.000
DIOCESI DI CARPI Iniziative Beatifi cazione Odoardo Focherini 20.000
SCUOLA MATERNA PARITARIA”O. CAVAZZUTI - LIMIDI DI SOLIERA
Rinnovo e messa in sicurezza parco giochi e area cortiliva 10.000
PARROCCHIA NATIVITÀ MARIA VERGINE - FOSSOLI Adeguamento area gioco parrocchiale 10.000
PARROCCHIA CONVERSIONE SAN PAOLO - BUDRIONE
Acquisto attrezzature per salone parrocchiale polivalente 4.000
AZIENDA USL MODENA E SANITA’ 1.111.100
AZIENDA USL DI MODENA Ristrutturazione Pronto Soccorso Ospedale Ramazziniprogetto pluriennale: contributo complessivo 901.500 euro
301.500 20122014
AZIENDA USL DI MODENAAttrezzature di nuova generazione per Endoscopia digestiva e gastroenterologia Ospedale Ramazzini
140.000
AZIENDA USL DI MODENAStrumenti chirurgici per interventi di precisione, funzionali e oncologici, presso Otorinolaringoiatria Ospedale Ramazzini
139.000
AZIENDA USL DI MODENATecnologie integrative per risonanza magnetica del cuore presso Radiologia Ospedale Ramazzini
121.000
AZIENDA USL DI MODENA Tecnologie nuovo comparto operatorio Ospedale Ramazziniprogetto pluriennale: contributo complessivo 400.500 euro
100.500
AZIENDA USL DI MODENA
Attrezzature per adeguamento sala nascita e per diagnostica ginecologica e oncoginecologica Ostetricia e ginecologia Ospedale Ramazzini
83.000
AZIENDA USL DI MODENAApparecchiatura per monitoraggio della respirazione presso Anestesia e rianimazione Ospedale Ramazzini
67.000
Area della Medicinad’Urgenza destinata a integrareil Pronto Soccorso
INVESTIMENTI PER LA CITTÀ E IL TERRITORIOCASA DEL VOLONTARIATO: 2.600.000 euro acquisto, ristrutturazione e allestimento di un immo-bile di 1.600 mq, dove ospitare le realtà che operano nell’ambito della solidarietà
UN PARCO PER LA CITTÀ: 5.380.800 euro260.000 mq dove poter creare un’area polivalente a disposizione della città
QUOTA AIMAG SPA: 10.035.283 euro7,5% delle azioni ordinarie della multiutility
AUDITORIUM SAN ROCCO: 2.859.645 euroacquisto e ristrutturazione del complesso monumen-tale adibito ad auditorium culturale
CASA DELLA CULTURAE DELLE ASSOCIAZIONI - SOLIERA: 2.380.000 euro spazio adeguato e funzionale allo svolgimento delle attività socio-culturali del territorio e delle iniziative promosse dalle associazioni
POLO CULTURALEPOLIVALENTE - NOVI DI MODENA 1.500.000 eurouna risposta all’urgente bisogno di un’idonea col-locazione alla biblioteca comunale e ad altri servizi culturali, sociali e ricreativi attualmente mancanti a causa del sisma
Casa del Volontariato
Auditorium San Rocco
Casa della cultura e delle associazioni
Polo culturale polivalente
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EROGAZIONI DELIBERATE
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AZIENDA USL DI MODENATopografo corneale digitale per analisi di altissima precisione presso Oculistica Ospedale Ramazzini
55.000
AZIENDA USL DI MODENA Letto ortopedico per apparecchi gessati presso Ortopedia Ospedale Ramazzini 48.000
AZIENDA USL DI MODENA
Ecografo con sonda ecocolor doppler vascolare per vasi del collo e funzione transuranica Neurologia Ospedale Ramazzini
46.000
AZIENDA USL DI MODENA Automezzo per medicina riabilitativa a domicilio 10.100
SCUOLE 255.000
ISTITUZIONI SCOLASTICHE ADERENTI AL PATTOPER LA SCUOLA
Progetto intercultura 2013/2014: sostegno all’integrazione degli studenti stranieri 100.000
ISTITUZIONI SCOLASTICHE ADERENTI AL PATTOPER LA SCUOLA
Promozione dell’agio scolastico 50.000
ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI 3 LIM in classe: dotazioni didattiche multimediali e interattive 30.000
LICEO SCIENTIFICO M. FANTI Laboratorio di Tecnologia e disegno 15.000
ITC A. MEUCCI Classi in rete: potenziamento accesso alle risorse condivise 15.000
ISTITUTO PROFESSIONALE VALLAURI
Laboratorio Sicurezza sul lavoro e analisi inquinanti elettromagnetici 15.000
ITI L. DA VINCI Nuovo server e riqualifi cazione rete scolastica 15.000
A.GE. ASSOCIAZIONE ITALIANA GENITORI
Speak English:progetto di implementazione e diffusione delle competenze in lingua inglese
15.000
RICERCA SCIENTIFICA 300.000
UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
Stazione di sequenziamento del genomaprogetto pluriennale: contributo complessivo 1.500.000 euro
300.000 20102013
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI 1.090.000
ARTE E CULTURA
Attività 2013 San Rocco Arte e Cultura (società strumentale) 350.000
Concerti-Studi-Saggi-Conferenze 65.000
La Salute Possibile 2013: ciclo di incontri 8.000
VOLONTARIATO
Attività 2013 Fondazione Casa del Volontariato (società strumentale) 250.000
Avere Credito:progetto di microcredito sociale-trasferimento gestione
100.000
Fornitura materiale sanitarioin Burkina Faso 8.000
Convegno cardio-oncologico 2.000
EDUCAZIONE Concorsi, Premi di studio, Iniziative con scuole, comuni e associazioni 157.000
SVILUPPO LOCALE
Sede CampusDellaModa (società strumentale) progetto pluriennale: contributo complessivo 300.000 euro
100.000 20112014
Arredi CampusDellaModa (società strumentale) progetto pluriennale: contributo complessivo 90.000 euro
50.000 20122013
ALTRI ENTI E ASSOCIAZIONI 339.000
PER ATTIVITÀ CULTURALI 97.000
Lions club Carpi Host Si scambiavano paesaggi. OttoNovecento tra letteratura e arte a Modena:mostra di pittura
12.000
Coop. Sociale Nazareno Magnifi che interferenze: Festival internazionale delle abilità differenti 2013 10.000
Fondazione Ex Campo Fossoli 40° anniversario inaugurazione Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale
10.000
Circolo culturale Arci Kalinka Coccobello 2013: rassegna musicale 10.000
Provincia di Modena
Settimana della Domotica e della Bioarchitetturaprogetto triennale di edilizia sostenibile: contributo complessivo 21.000 euro
7.000 20112013
Ass. culturale Teatro di Corte Attività culturale 2013 5.000
Gruppo fotografi co Grandangolo FotoCarpi 2013: rassegna fotografi ca 5.000
Ass. Nazionale Venezia Giuliae Dalmazia 60 anni del Villaggio S. Marco: convegno 4.000
Ass. Corale Savani XXX Rassegna corale carpigiana 3.000
Circolo lirico culturaleL. Pavarotti Storia lirica musicale 2013 3.000
Ass. Culturale Schola Cantorum Regina Nivis
La musica sacra nella Terra dei Pio: rassegna strumentale 3.000
Movimento Terza Età Rassegna concertistica e 30° anniversario Università “M. Gasparini Casali” 3.000
Comitato Pro monumento vittime incidenti sul lavoro
Monumento alle vittime incidenti sul lavoro 2.500
FAI Fondo per l’Ambiente Italiano XXI Giornata di primavera FAI 2013 2.000
Ass. nazionale paracadutisti d’Italia Esibizione in occasione del patrono 2.000
Ass. culturale AppenAppena R-Esistere - Quasi quasi festival:festival culturale 2.000
Ass. Corale G.P. da Palestrina La desolazione di Maria Santissima: concerto 2.000
Ass. musicale Gospel Soul Heartquake. Vite che cambiano: musical 2.000
CIB Centro informazione biblica Mangiare e bere, la valenza del cibo nel mondo biblico: ciclo di incontri 2.000
Ass. culturale Civitas Padus Carpi com’era: mostra fotografoca 2.000
Com. Coor. Comunale Centri Sociali Ancescao
Pomeriggi animati: cinema per bambini, ragazzi e famiglie 2.000
Circolo fi latelico numismatico carpense
XVIII Carpi Colleziona: mostra fi latelico numismatica 1.500
Consorteria Aceto Balsamico Tradizionale
Giostra balsamica: torneo dei quartieri e delle ville del carpigiano 1.000
Associazione culturale Il Portico XXV Poetar Padano: premio di poesia dialettale 1.000
PER ATTIVITÀ EDUCATIVE E DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO 85.000
Fondazione DemoCenter-Sipe Intraprendere 2013-2014: per lo sviluppo e l’innovazione del sistema economico modenese
40.000
Fondazione Ex Campo Fossoli Un treno per Auschwitz: viaggio nella memoria – progetto pluriennale: contributo complessivo 90.000 euro
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CSI Scuola NuotoMuoviti Muoviti: educazione motoria nelle scuole - progetto pluriennale: contributo complessivo 30.000 euro
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Circolo Sociale ricreativoBruno Mora
Acquisizione sede cinema-teatro Ariston: educazione motoria nelle scuole – progetto pluriennale: contributo complessivo 180.000 euro
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Gruppo assistenza familiari Alzheimer
Assistenza e sollievo: assistenza alle famiglie con malati di Alzheimer 15.000
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Gruppo Parkinson Carpi Insieme Alice-Parkinson: collaborazione tra associazioni per una migliore erogazione dei servizi
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Coop. Soc. Il Mantello Progetto O&A: progetto di agevolazione occupazionale e tutela ambinetale 5.000
Ass. Volontari Ospedalieri Attività 2013 4.000
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Quando le campane suonavano a martello: volume sulla storia dei vigili del fuocodi Carpi
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A.S.D. Ushac Attività motoria e sportiva per disabili 3.000
Società S. Vincenzo de’ Paoli Sostegno bisognosi 3.000
Ass. Il Tesoro Nascosto Tempo liberabile 3.000
Fondazione ANT Italia Onlus Prevenzione del melanoma 3.000
Ass. Italiana Sclerosi Multipla Potenziamento del trasporto e del supporto psicologico 2.000
Difensore dei diritti del malato Attrezzature rinnovo sede 1.000
Ass. Amici delle case protette Feste d’estate delle Case Protette e dei centri diurni 1.000
NEL 2013: € 6.477.100
14 19 gennaio '14
Vittorio Reggiani
ei gruppi e nelle asso-ciazioni il momentodell’elezione di un nuo-
vo direttivo rappresenta unmomento di svolta e cambia-mento. Cambiare gli elemen-ti che guidano le decisioni,può voler dire cercare qual-cosa di nuovo o una rotturaall’opera e alle intenzioni chesi producono, magari, da anni.Nella comunità “Venite allaFesta” il cambio del “Comi-tato” è stato un’occasione dirinnovamento ma all’insegnadella continuità. E’ stata unaricerca di forze nuove, perproseguire un cammino giàavviato, che non deve essereper forza una piccola rivolu-zione, ma un nuovo impulsoa perseguire gli obiettivi checi siamo dati da tempo. Daqualche mese la co