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Settore ospedaliero PLF - TRV - PL/TF - TFRFprodotti.officinevolta.it/wp-content/uploads/2017/04/settore-osp... · Sale operatorie ISO 5 e/o ISO 7 5 ... entro limiti accettabili la

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Settore Ospedaliero

APPARECCHI AERAULICI E FILTRANTI PER APPARECCHI AERAULICI E FILTRANTI PER IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE DEDICATIIMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE DEDICATIAL SETTORE OSPEDALIEROAL SETTORE OSPEDALIERO

Sezione 17-1

Generalità 2Requisiti impiantistici 2Climatizzazione del blocco operatorio 2Parametri ambientali per il blocco operatorio 3Classifi cazione degli ambienti 4Classi ISO e ricambi/ora 4Sale operatorie ISO 5 e/o ISO 7 5Sale operatorie ISO 7 e/o ISO 8 6Sale operatorie ISO 7 e/o ISO 8 con sistema a “trave” 7Locali ancillari con terminali fi ltranti 8Locali con e senza terminali fi ltranti 9Cassette di mandata 10Plafoni fi ltranti 10

Dimensioni plafoni fornibili 12Moduli fi ltranti con tenuta liquida 17Moduli fi ltranti con tenuta meccanica 18Unità fi ltranti singole 19Sistema a “trave” 20Colonne di ripresa 22Regolatori meccanici per portata costante 24Cassette mandata / ripresa - Scelta rapida 25Caratteristiche tecniche dei fi ltri 26Filtri - Portate / Dimensioni 27Travi fredde induttive per degenze 28Testo per specifi ca tecnica 30Come ordinare 31

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2 www . officinevolta . itPRODOTTO IN ITALIA Sezione 17-1

Apparecchi aeraulici e filtranti per impianti di climatizzazione dedicati al settore ospedaliero

Gli apparecchi aeraulici e fi ltranti relativi agli impianti di climatizzazione dedicati al settore ospedaliero in generale devono essere scelti, dimensionati ed installati in modo da:

verifi care in fase di collaudo il raggiungimento dei parametri progettuali;• facilitarne la pulizia, la gestione, il controllo e la manutenzione.•

Ciò premesso, è consigliabile distinguere tra apparecchiature dedicate all’impianto di climatizzazione relativo al blocco operatorio e locali ancillari ed apparecchiature relative agli impianti dedicati ad altri servizi quali degenze, degenze per infettivi/immunodepressi, laboratori di analisi, ambulatori, parti comuni e servizi vari quali, cucina, mensa, ecc..

Impianto di climatizzazione relativo al blocco operatorio e locali ancillari

Per la progettazione di detto impianto si deve fare riferimento alle “Linee Guida ISPESL” (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) ed a E02058560 “Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per i blocchi operatori”.In particolare l’impianto VCCC deve assicurare le seguenti funzioni:

mantenere condizioni termoigrometriche idonee allo svolgimento delle attività previste, conciliando le esigenze • di benessere del personale con quelle primarie dell’utente;

fornire un’aerazione agli ambienti idonea a mantenere le concentrazioni ambientali di gas anestetico o altri • inquinanti gassosi al di sotto dei limiti prefi ssati;

mantenere la concentrazione di particolato totale aviodisperso, sia biologico che inerte, al di sotto dei limiti • prefi ssati;

mantenere determinati gradienti di pressione tra i vari ambienti costituenti il reparto operatorio.•

Principali requisiti impiantistici di carattere generale 1 - Ogni sala operatoria, eventualmente con i suoi locali ancillari, deve poter essere posta in condizione di isolamento nei confronto sia dell’impianto VCCC*, sia dei locali limitrofi , per permetterne la sanifi cazione mentre gli altri ambienti sono in condizioni operative.

2 - Le canalizzazioni devono essere realizzate con materiali resistenti alla corrosione, tenendo conto anche degli agenti decontaminanti che saranno usati, e coibentate esternamente; i tratti di canale tra UTA, sala operatoria e locali ancillari e quelli relativi al ricircolo (se presente) dovranno essere in classe B e/o C con perdite di tenuta in conformità alla classe B e/o C definite nella UNI 1507 per canali rettangolari e UNI 12237 per canali circolari.

3 - Gli apparecchi di diffusione in sala operatoria devono essere installati a fi lo soffi tto in modo da evitare spigoli che potrebbero accumulare particolato. Gli apparecchi di diffusione e ripresa dell’aria devono essere di tipo smontabile e lavabile per agevolare le operazioni di pulizia e sanifi cazione.

4 - Se il controsoffi tto non è a tenuta, si considera misura effi cace la messa in depressione del volume tra soffi tto e controsoffi tto, mediante una presa ausiliaria di estrazione: la depressione, nei confronti del locale sottostante, deve essere stabile e misurabile.

5 - L’aria immessa in sala operatoria deve avere un contenuto massimo di particelle in sospensione biologicamente attive, ovvero unità formanti colonia (UFC), inferiore od uguale a 1 UFC / m3.

6 - Quando i locali non sono operativi, è consigliabile ridurre la portata di immissione, in particolare dell’aria di rinnovo, sotto i limiti indicati dalla norma, al fi ne di contenere i consumi energetici. In questa situazione le condizioni termoigrometriche possono essere variate rispetto ai valori predefi niti nel documento di progettazione e però l’impianto deve comunque garantire il mantenimento delle pressioni differenziali previste e mantenere entro limiti accettabili la concentrazione dei contaminanti.

7 - I parametri di funzionamento quali temperatura operativa, umidità relativa, sovrappressione, livello di pressione sonora, portata d’aria di rinnovo, portata d’aria di ricircolo (eventuale), livello di fi ltrazione fi nale, per diversi tipi di sale operatorie e locali ancillari sono riportati nel prospetto B2 “Parametri ambientali nei blocchi operatori” della E02058560** riportato a pag.3.

* Impianto di Ventilazione e Condizionamento a Contaminazione Controllata.** E02058560 progetto di norma in fase di inchiesta pubblica al momento della pubblicazione del presente fascicolo.

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SETTORE OSPEDALIERO

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Classificazione degli ambienti

Gli ambienti di un blocco operatorio possono essere classifi cati nelle seguenti tre categorie a diverso livello di rischio, come indicato nella E02058560. In particolare:

Sale operatorie destinate ad interventi chirurgici specialistici quali trapianti di organi, l’impianto di protesi (vascolari, ortopediche, renali, reti erniali, urologiche, ginecologiche), interventi di neurochirurgia e di oncologia complessa ed altri interventi complessi di durata superiore a 60 minuti che richiedono elevatissima protezione dell’area a rischio (letto operatorio, tavolo porta strumenti e spazio operativo chirurgico).Per queste sale la classe di pulizia deve essere almeno ISO 5.

Sale operatorie destinate ad interventi chirurgici senza impianto di materiali estranei ma che richiedono elevata protezione quali: interventi artroscopici di chirurgia vascolare, neurochirurgia, ostetricia (taglio cesareo), per cateterismi cardiaci ed impianti di pacemakers, come altri interventi di chirurgia a bassa invasività.Per queste sale la classe di pulizia deve essere almeno ISO 7.

Sale operatorie e locali ad uso chirurgico per interventi di minore importanza e breve durata o per interventi su campo naturalmente contaminato come quelli di chirurgia viscerale, Day Surgery ed urologia, come pure per locali ove si manipolano o si tengono in deposito materiali sterili e tutti gli ambienti defi nibili a rischio nel documento preliminare alla progettazione.Per queste sale la classe di pulizia deve essere almeno ISO 8.

Massime concentrazioni ammissibili e ricambi/ora per ambienti ISO

In conformità alla ISO 14644/1, le massime concentrazioni ammissibili (particelle/m3) in relazione al diametro delle particelle stesse ed il numero di ricambi/ora previsti sono indicati nella tabella sottostante.

I ricambi/ora indicati si riferiscono alla sola zona coperta dal sistema filtrante e non all’intero volume della sala operatoria per la quale le portate minime di aria esterna di rinnovo sono indicate nella tabella di pag 3.

In base alle considerazioni sopra indicate, i componenti aeraulici ed i relativi fi ltri degli impianti di climatizzazione per il settore ospedaliero, devono essere scelti in modo da rispettare i requisiti di cui ai punti 1-7 precedentemente indicati. In particolare, gli schemi di carattere generale per sala operatoria, locali ancillari ed altri locali relativi al settore ospedaliero sono di seguito riportati.

0,1 μ 0,2 μ 0,3 μ 0,5 μ 1 μ 5 μ Ricambi/hISO classe1 10 2ISO classe2 100 24 10 4ISO classe3 1.000 237 102 35 8ISO classe4 10.000 2.370 1.020 352 83ISO classe5 1.000.000 12.700 10.200 3.520 832 29 225 ... 275ISO classe6 - 237.000 102.000 35.200 8.320 293 70 ... 160ISO classe7 - - - 352.000 83.200 2.930 30 ... 70ISO classe8 - - - 3.520.000 832.000 29.300 10 ... 20ISO classe9 - - - 35.200.000 8.320.000 293.000

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SIL REP 3

SIL REP 3

PLF

Schema 1 - Sale operatorie in classe ISO 5 e/o ISO 7

MANDATARIPRESA

silenziatore di mandata a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1);cassetta di mandata a portata variabile, in variante a portata costante, con o senza batteria di post •

riscaldamento serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);plafone fi ltrante • serie PLF per ambienti in classe ISO 5 e/o ISO 7 (vedi pag. 12 e successive);fi nte colonne di ripresa • serie TFRF (vedi pag. 22-23).

In alternativa:bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);

cassette di ripresa a portata variabile • serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);silenziatore di ripresa a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1).

Componenti dell’impianto

Seguendo l’andamento del flusso dell’aria, a valle dell’UTA di mandata ed a monte dell’UTA di ripresa, Officine Volta consiglia l’impiego delle apparecchiature sotto descritte.

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TFRF

Schema 2 - Sale operatorie in classe ISO 7 / ISO 8

SIL

SIL

REP 3

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PL/TF

MANDATARIPRESA

Componenti dell’impianto

silenziatore di mandata a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1);cassetta di mandata a portata variabile, in variante a portata costante, con o senza batteria di post •

riscaldamento serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);unità terminali fi ltranti singole • serie PL/TF per ambienti in classe ISO 7 e ISO 8 con vari tipi di diffusori

(vedi pag. 17-18-19);fi nte colonne di ripresa • serie TFRF (vedi pag. 22-23).

In alternativa:bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);

cassette di ripresa a portata variabile • serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);silenziatore di ripresa a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1).

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SIL REP 3

SIL REP 3

Schema 3 - Sale operatorie in classe ISO 7 / ISO 8

MANDATARIPRESA

silenziatore di mandata a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1);cassetta di mandata a portata variabile, in variante a portata costante, con o senza batteria di post •

riscaldamento serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);sistema a fi nta trave • serie TRV (vedi pag. 20);fi nte colonne di ripresa • serie TFRF (vedi pag. 22-23).

In alternativa:bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);

cassette di ripresa a portata variabile • serie REP 3 (vedi stampato tecnico 12.1);silenziatore di ripresa a setti della • serie SIL (vedi stampato tecnico 14.1).

Componenti dell’impianto

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TRV

Schema 4 - Locali ancillari e locali ausiliari con terminali filtranti

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MANDATARIPRESA

regolatore di mandata a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC per ciascun locale o comune a più locali se con terminali fi ltranti della stessa classe fi ltrante (vedi stampato tecnico 12.4);

unità terminali fi ltranti singole • serie PL/TF con vari tipi di diffusori (vedi pag. 17-18-19);bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);regolatore di ripresa a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC (vedi stampato

tecnico 12.4).

Componenti dell’impianto

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PL/TF

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Schema 5 - Locali ancillari con terminali filtranti e locali ausiliari senza terminali filtranti collegati alla stessa UTA

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CAV

MANDATARIPRESA

Locali ancillari della sala operatoria e locali con terminali filtranti

regolatore di mandata a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC per ciascun locale o comune a più locali se con terminali fi ltranti della stessa classe fi ltrante (vedi stampato tecnico 12.4);

unità terminali fi ltranti • serie PL/TF con vari tipi di diffusori (vedi pag. 17-18-19);bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);regolatore di ripresa a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC (vedi stampato 12.4).

Locali ausiliari senza terminali filtranti

regolatore di mandata a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC comune a più locali se collegati alla stessa UTA dei locali ancillari o dei locali con terminali fi ltranti (vedi stampato tecnico12.4)*;

diffusori ad effetto elicoidale • serie DSE/DMQ (vedi stampati tecnici 6.8 e 6.9);diffusori a coni fi ssi • a 4 lanci tipo RDQ/1 (vedi stampato tecnico 6.6);bocchette di ripresa • serie AL/FO (vedi stampato tecnico 1.1);regolatore di ripresa a portata costante, autoazionato • serie TRN/MEC e TRN/RET/MEC comune a più locali

(vedi stampato tecnico 12.4).

* Nel caso in cui detti locali siano collegati alla stessa UTA che alimenta locali con terminali fi ltranti è necessario prevedere uno o più regolatori a portata costante, per poter bilanciare le diverse perdite di carico degli apparecchi di diffusione collegati all’UTA.

Componenti dell’impianto

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PL/TF

1 - APPARECCHI DI MANDATA

Cassette a portata variabile Officine Volta serie REP 3*

consentono di variare la portata per esigenze di risparmio energetico• (portata ridotta per funzionamento notturno o sala non operativa vedi punto 6 di pag. 2);

realizzano la compensazione automatica della perdita di carico dei fi ltri posti a valle mantenendo costante la • portata impostata;

sono componenti con• classe di tenuta B in conformità ad UNI 1507 (vedi punto 2 di pag. 2), certificato di prova nr. 1838-2006 dell’Istituto Masini;

consentono la sanifi cazione del locale • (vedi punto 1 di pag. 2) essendo dotati di serranda a tenuta in conformità alla classe 4 (la migliore) della UNI EN 12589, certificato di prova nr. 1838-2006 dell’Istituto Masini;

la parte silenziante è ricoperta di un • tessuto non tessuto in fibra di vetro che oltre a non essere soggetto a fenomeni di abrasione dovuti al passaggio dell’aria, non consente il passaggio e di conseguenza l’accumulo nella sottostante lana di roccia del materiale usato per la sanifi cazione; se opportunamente scelte consentono di rimanere sensibilmente al di sotto dei limiti di rumorosità generata ed irradiata previsti dalle norme.

1a - Cassette a portata variabile (o a portata costante)

Descrizione - Impiego

Questa soluzione è necessaria per le sale operatorie in classe ISO 5 per le quali è prescritto un fl usso unidirezionale con velocità di uscita dal fi ltro non superiore a 0,45 m/s e facoltativa per le sale operatorie in classe ISO 7.Il plafone fi ltrante Offi cine Volta serie PLF è stato realizzato in conformità alle linee guida ISPESL e per garantire una tenuta assoluta:

tra i moduli terminali ed i fi ltri in essi inseriti;• tra i singoli moduli terminali costituenti il plafone;• tra i moduli terminali ed il pannello di chiusura della lampada scialitica;• a richiesta tra cornice perimetrale del plafone e controsoffi tto;•

in virtù della guarnizione liquida (gel) di cui sono dotati i fi ltri e a quella inserita nei profi lati costituenti la cornice perimetrale e l’alloggiamento dei moduli.La portata nominale del plafone è tale da garantire i ricambi/ora previsti dalle ISO per il teatro operatorio con velocità di uscita dai fi ltri non superiore a 0,45 m/s.Grazie alla larghezza di soli 35 mm della cornice perimetrale e di supporto dei moduli, la zona morta tra i singoli portafi ltro è ridotta al minimo, garantendo così una distribuzione uniforme della portata su tutta la superfi cie del plafone.Per agevolare il suo montaggio in controsoffi tti modulari, il plafone presenta dimensioni esterne multiple di 600 mm, salvaguardando così anche l’aspetto estetico del controsoffi tto stesso.A richiesta il plafone è comunque fornibile in altre dimensioni che rispettano le dimensioni standard dei fi ltri installati.

La versione standard dei plafoni prevede che la cornice perimetrale, i pannelli frontali forellinati dei moduli ed il pannello cieco relativo alla lampada scialitica siano a fi lo del controsoffi tto, evitando cosi spigoli, gradini e quant’altro possa accumulare, anche per elettrostaticità, particolato aerodisperso e colonie batteriche e rendere più diffi coltosa la normale pulizia della parte frontale del plafone (vedi punto 3 di pag. 2).

Il telaio del modulo fi ltrante presenta un profi lo verticale ripiegato con estremità arrotondata che si inserisce nelle gole dei profi lati costituenti la cornice perimetrale di contenimento del plafone e di collegamento tra i vari moduli, riempite di gel.Sul tratto orizzontale interno del modulo, che che fa da battuta al fi ltro, è previsto un profi lo verticale (gonna) con cuspide arrotondata che si inserisce nella gola del telaio del fi ltro, riempita di gel, che costituisce la così chiamata guarnizione liquida del fi ltro stesso.Il telaio è dotato di quattro o sei dispositivi girevoli per il serraggio del fi ltro che permettono, in fase di montaggio del fi ltro, la sua immediata sospensione.

1b - Plafone filtrante serie PLF modulare per sale operatorie in classe ISO 5 o ISO 7

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* Per una “scelta rapida“ vedere pag. 25

La parte superiore del modulo è inclinata per i moduli di dimensioni 900x600 mm o maggiori, in modo da agevolare la distribuzione uniforme della portata entrante su tutta la superfi cie del fi ltro; è piana per i moduli di dimensioni 600x600 mm. Sul lato corto di ciascun modulo è previsto un raccordo circolare oppure rettangolare alla canalizzazione principale.Particolare attenzione è stata dedicata all’ingombro in altezza del modulo che non supera i 360 mm con raccordo rettangolare e i 400 mm con raccordo circolare, rendendo così possibile la sua installazione anche in controsoffi tti di altezza contenuta.Il pannello frontale è fi ssato al modulo tramite una vite centrale (due viti nel caso di moduli 900x600 mm o maggiori), viti che vengono fornite con copritesta.

In sintesi le caratteristiche del plafone fi ltrante Offi cine Volta serie PLF sono le seguenti:

dimensioni d’ingombro esterne multiple di 600 mm per un’ottimale adeguamento ai soffi tti a pannelli modulari • 600x600 mm, a richiesta altre dimensioni;

assoluta tenuta tra terminale fi ltrante e fi ltro;• assoluta tenuta tra i terminali fi ltranti costituenti il plafone e la cornice perimetrale di contenimento;• uniforme distribuzione della portata nei moduli di grandezza maggiore di 600 mm tramite rastremazione della •

parte superiore dei moduli;esecuzione della parte frontale a fi lo dell’intero plafone, evitando così gradini e/o spigoli che possono costituire •

zone di accumulo di particolato (vedi punto 3 di pag. 2);facile rimozione della parte frontale del diffusore, per pulizia e/o sanifi cazione• (vedi punto 3 di pag. 2);

Materiale

Moduli fi ltranti di lamiera zincata verniciata per cataforesi, saldature a TIG (Tungsten Inert Gas), completi di presa per la misura della perdita di carico del fi ltro.Dispositivi di serraggio del fi ltro di acciaio inox.Cornice perimetrale e di contenimento in profi lati di alluminio anodizzato color naturale, completi di accessori di montaggio e sospensione al soffi tto.Filtri in classe H14, in alternativa H13 per sale operatorie in classe ISO 7, telaio in profi lati d’alluminio anodizzato con guarnizione liquida (vedi il paragrafo “Caratteristiche tecniche dei fi ltri”).Pannello frontale in lamiera forellinata verniciata in colore bianco RAL 9010, a richiesta in altre tonalità e variante in lamiera forellinata inox AISI 304.

Particolare doppia tenuta liquida (gel)

Controsoffi ttoPannello frontale

Pannello per lampada scialitica

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Configurazioni disponibili per plafone filtrante serie PLF modulare

Plafone tipo 1

Dimensioni 1800 x 1800 mm Portata nom. 3600 mc/hComposizione teatro operatorio

4 moduli4 fi ltri H14 1100 x 500 mm4 pannelli lamiera forellinata1 pannello 551 x 551 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 2

Dimensioni 2400 x 1800 mm Portata nom. 4880 mc/hComposizione teatro operatorio

6 moduli4 fi ltri H14 1100 x 500 mm2 fi ltri H14 800 x 500 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 553 x 553 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 3

Dimensioni 2400 x 2400 mm Portata nom. 6880 mc/hComposizione teatro operatorio

6 moduli4 fi ltri H14 1100 x 800 mm2 fi ltri H14 800 x 500 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 551 x 553 mm

1 cornice perimetrale

Posizione della lampada scialitica.

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Configurazioni disponibili per plafone filtrante serie PLF modulare

Posizione della lampada scialitica.

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www . officinevolta . itPRODOTTO IN ITALIASezione 17-1 13

Plafone tipo 4Dimensioni Portata nom.

3000 x 1800 mm 6400 mc/hComposizione teatro operatorio

6 moduli4 fi ltri H14 1100 x 800 mm2 fi ltri H14 500 x 500 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 551 x 553 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 5Dimensioni Portata nom.

3000 x 2400 mm 8480 mc/hComposizione teatro operatorio

10 moduli8 fi ltri H14 1100 x 500 mm2 fi ltri H14 800 x 500 mm10 pannelli lamiera forellinata1 pannello 551 x 553 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 6Dimensioni Portata nom.

3000 x 3000 mm 11000 mc/hComposizione teatro operatorio

10 moduli6 fi ltri H14 1100 x 500 mm4 fi ltri H14 1100 x 800 mm10 pannelli lamiera forellinata1 pannello 551 x 551 mm

1 cornice perimetrale

Configurazioni disponibili per plafone filtrante serie PLF con filtri standard

Plafone tipo 7

Dimensioni 2030 x 2030 mm Portata nom. 4800 mc/hComposizione teatro operatorio

4 moduli4 fi ltri H14 1220 x 610 mm4 pannelli lamiera forellinata1 pannello 568 x 568 mm

1 cornice perimetrale

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C OSETTORE OSPEDALIERO

www . officinevolta . itPRODOTTO IN ITALIA Sezione 17-114

Plafone tipo 8Dimensioni Portata nom.

2640 x 2120 mm 6600 mc/hComposizione teatro operatorio

6 moduli4 fi ltri H14 1220 x 610 mm2 fi ltri H14 915 x 610 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 560 x 658 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 9Dimensioni Portata nom.

2640 x 2738 mm 9000 mc/hComposizione

6 moduli4 fi ltri H14 1220 x 915 mm2 fi ltri H14 915 x 610 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 560 x 658 mm

1 cornice perimetrale

Configurazioni disponibili per plafone filtrante serie PLF con filtri standard

N.B.: Per sale operatorie in classe ISO 7 è possibile prevedere filtri in classe H13.

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C O SETTORE OSPEDALIERO

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Plafone tipo 10Dimensioni Portata nom.

3335 x 2043 mm 8400 mc/hComposizione teatro operatorio

6 moduli4 fi ltri H14 1220 x 915 mm2 fi ltri H14 610 x 610 mm6 pannelli lamiera forellinata1 pannello 658 x 581 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 11Dimensioni Portata nom.

3335 x 2815 mm 11400 mc/hComposizione teatro operatorio

10 moduli8 fi ltri H14 1220 x 610 mm2 fi ltri H14 915 x 610 mm10 pannelli lamiera forellinata1 pannello 658 x 735 mm

1 cornice perimetrale

Plafone tipo 12Dimensioni Portata nom.

3335 x 3433 mm 14400 mc/hComposizione teatro operatorio

10 moduli6 fi ltri H14 1220 x 610 mm4 fi ltri H14 1220 x 915 mm10 pannelli lamiera forellinata1 pannello 658 x 756 mm

1 cornice perimetrale

Terminali portafiltro per plafoni filtranti

A [mm]

B [mm]

C [mm]

C1 [mm]

D [mm]

D1 [mm]

Ø [mm]

Dimensioni nominali

555 555 400

360

400 360 1 x 250 560 x 560

855 555 400

230 230

1 x 250 860 x 560

1155 555 400 1 x 250 1160 x 560

665 665 400 1 x 250 670 x 670

970 665 400 1 x 250 975 x 670

1275 665 400 1 x 250 1280 x 670

1155 855 400 2 x 250 1160 x 860

1275 970 400 2 x 250 1280 x 975

Terminali per plafoni filtranti - Dimensioni

Particolare dell’installazione del pannello all’interno del terminale fi ltrante.

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C OSETTORE OSPEDALIERO

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N.B.:Per i moduli di grandezza 1160 x 860 mm e 1280 x 975 mm sono previsti 2 raccordi circolari.

C

Ø

D

A x B

C 1 400 x

200

D 1

A x B

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1c - Unità terminali filtranti Officine Volta serie PL/TF con tenuta liquida tra filtro e contenitore per sale operatorie in classe ISO 7 e per locali ancillariDescrizione - Impiego

Sono costituite da un involucro di lamiera zincata verniciata per cataforesi, con attacco laterale circolare e sono dotate di 4 eccentrici girevoli per il serraggio del fi ltro e di una presa per la misura e l’eventuale controllo della perdita di carico del fi ltro stesso.Sulla parte piana costituente la battuta del fi ltro è ricavata una lama realizzata con una piega della lamiera con profi lo arrotondato che s’introduce nella gola piena di gel , costituente la guarnizione del fi ltro, assicurando così una tenuta assoluta tra contenitore e fi ltro.La parte frontale, costituita da diversi tipi di diffusori fi ssati centralmente, è amovibile sia per la sostituzione del fi ltro sia per l’eventuale pulizia e/o sanifi cazione del diffusore (vedi punto 3 di pag. 2).I principali requisiti di questi unità terminali fi ltranti sono i seguenti:

l’involucro è a tenuta in conformità alla • classe C della UNI 1507 (vedi punto 2 di pag. 2);tenuta assoluta tra contenitore e fi ltro grazie alla guarnizione fl uida (gel) del fi ltro stesso;• facile smontaggio e sostituzione del fi ltro in essi contenuto e della parte frontale per l’eventuale pulizia e/o •

sanifi cazione (vedi punto 3 di pag. 2);da un punto di vista aeraulico, la parte frontale, se costituita da un diffusore di tipo elicoidale, consente una •

elevata induzione ed un rapido abbattimento della velocità e della temperatura dell’aria di mandata e quindi un notevole grado di comfort. Sono comunque previsti anche altri diffusori del tipo quadrato a coni fi ssi e quattro direzioni di lancio o del tipo con lamiera forellinata.

Per le loro specifi che caratteristiche questi apparecchi sono normalmente installati:

nelle sale operatorie in • classe ISO 7 in gruppi di 4 unità;nei locali ancillari del blocco operatorio o nei locali in cui si desidera ottenere un’asepsi elevata quali per •

esempio preparazione, preanestesia, risveglio, terapia intensiva, degenze infettivi e/o immunodepressi.

Materiale

Moduli fi ltranti di lamiera zincata verniciata per cataforesi, saldature a TIG (Tungsten Inert Gas), completi di presa per la misura della perdita di carico del fi ltro. Dispositivi di serraggio del fi ltro di acciaio inox.Filtro in classe H14, telaio in profi lati d’alluminio anodizzato con guarnizione liquida (vedi paragrafo “Caratteristiche tecniche dei fi ltri”), in alternativa in classe H13.Parte frontale costituita da un diffusore ad effetto elicoidale serie DMQ o DSE, in alternativa a coni fi ssi e quattro vie di lancio serie RDQ o di lamiera forellinata serie DF verniciata in colore bianco RAL 9010, a richiesta in altre tonalità e variante di lamiera forellinata inox AISI 304.

Sezione 17-1 17

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C O SETTORE OSPEDALIERO

Particolare della tenuta liquida.

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1d - Unità terminali filtranti Officine Volta serie PL/TF con tenuta meccanica tra filtro e contenitore per sale operatorie in classe ISO 7 ed ISO 8 e/o per locali ancillari e per locali con filtrazione assolutaDescrizione - Impiego

Sono costituite da un involucro di lamiera zincata verniciata per cataforesi, con attacco laterale circolare e sono dotate di 4 eccentrici girevoli per il serraggio del fi ltro e di una presa per la misura e l’eventuale controllo della perdita di carico del fi ltro stesso.Sulla parte piana costituente la battuta del fi ltro è ricavata una lama realizzata con una piega della lamiera con profi lo arrotondato che si introduce nella guarnizione semitonda o piana del fi ltro assoluto garantendo così una perfetta tenuta tra fi ltro e contenitore.La parte frontale, costituita da diversi tipi di diffusori fi ssati centralmente, è amovibile sia per la sostituzione del fi ltro sia per l’eventuale pulizia e/o sanifi cazione del diffusore (vedi punto 3 di pag. 2).I principali requisiti di queste unità terminali fi ltranti sono i seguenti:

l’involucro è a tenuta in conformità alla • classe C della UNI 1507 (vedi punto 2 di pag. 2);facile smontaggio e sostituzione del fi ltro in essi contenuto e della parte frontale per l’eventuale pulizia e o •

sanifi cazione (vedi punto 3 di pag. 2);da un punto di vista aeraulico, la parte frontale, se costituita da un diffusore di tipo elicoidale consente una •

elevata induzione ed un rapido abbattimento della velocità e della temperatura dell’aria di mandata e quindi un notevole grado di comfort. Sono comunque previsti anche altri diffusori del tipo quadrato a coni fi ssi e quattro direzioni di lancio o del tipo con lamiera forellinata.

Per le loro specifi che caratteristiche sono normalmente installati:

nelle sale operatorie in • classe ISO 7 e ISO 8 in gruppi di 4 unità;nei locali ancillari del blocco operatorio o nei locali in cui si desidera ottenere un’asepsi elevata quali per •

esempio preparazione, preanestesia, risveglio, terapia intensiva, sterilizzazione.

Materiale

Moduli fi ltranti di lamiera zincata verniciata per cataforesi, saldature a TIG (Tungsten Inert Gas), completi di presa per la misura della perdita di carico del fi ltro.Dispositivi di serraggio del fi ltro di acciaio inox.Filtro in classe H13, telaio in profi lati d’alluminio anodizzato con guarnizione semitonda o piana (vedi paragrafo “Caratteristiche tecniche dei fi ltri”).Parte frontale costituita da un diffusore ad effetto elicoidale serie DMQ o DSE, in alternativa a coni fi ssi e quattro vie di lancio serie RDQ o di lamiera forellinata serie DF verniciata in colore bianco RAL 9010 a richiesta in altre tonalità e variante di lamiera forellinata inox AISI 304.

Sezione 17-1

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C OSETTORE OSPEDALIERO

18Particolare della guarnizione di tenuta semitonda.

Caratteristiche tecniche - Ingombri

Plenum porta fi ltro assoluto quadrato per installazione a soffi tto, sede interna per fi ltro di spessore 68 / 80 mm oppure 150 mm.Realizzato in lamiera di acciaio zincato verniciata per cataforesi, saldature a TIG (Tungsten Inert Gas), completi di presa per la misura della perdita di carico del fi ltro.Dispositivi di serraggio del fi ltro di acciaio inox.

Classe di filtrazione H14 - H13 H11

Terminale tipo

Dimensioni nominali

FiltroA

[mm]B

[mm]Ø

[mm]C

[mm]H

[mm]m3/h

C1 [mm]

H1 [mm]

m3/h Diffusore

1 395 x 395 305 x 305 395 395 200 120 360 150 200 400 250 400 x 4002 495 x 495 435 x 435 495 495 200 120 360 300 200 400 550 500 x 5003 595 x 595 535 x 535 595 595 200 120 360 450 200 400 850 600 x 6004 670 x 670 610 x 610 670 670 200 120 360 600 200 400 1100 700 x 700

DSE

DFRDQ/1

DMQ

Diffusori installabili

Terminali singoli - DimensioniØ

H / H

1

C / C

1

A x B

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C O SETTORE OSPEDALIERO

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Terminali portafiltro singoli

C1 e H1 con fi ltri in classe H11 ed altezza 150.Altre dimensioni con altri fi ltri a richiesta.

1e - Sistema a “trave” serie TRV per sale operatorie in classe ISO 7 o ISO 8

Descrizione - Impiego

Il sistema è costituito da una fi nta trave (plenum) con sezione a trapezio e base maggiore a contatto con il soffi tto, posta generalmente al di sopra della porta d’ingresso della sala operatoria ed opportunamente inclinata, che contiene generalmente tre, quattro o più unità terminali fi ltranti particolari e presenta le seguenti caratteristiche:

unità terminali in esecuzione come quelle descritte ai punti 1c ed 1d;• parte frontale costituita da una griglia speciale con superfi cie di lancio divisa in due parti:•

lancio con effetto soffi tto;• lancio elicoidale diretto verso il letto operatorio;•

alimentazione diretta delle singole unità fi ltranti per cui il plenum non è in pressione e di conseguenza si • evitano perdite di tenuta dello stesso e si riduce il livello sonoro dovuto ad eventuali piccoli trafi lamenti tra plenum e parete che generalmente si manifestano alcuni mesi dopo l’installazione e dovuti ad assestamenti tra parete e plenum;

inclinazione della trave determinabile in fase progettuale in base alla distanza tra parete di lancio e letto • operatorio ed all’altezza della sala operatoria, caratteristica che distingue questo sistema da altri in cui l’inclinazione del plenum è fi ssa, indipendentemente dalle caratteristiche strutturali della sala operatoria. Ciò consente di inviare nei pressi del teatro operatorio un fl usso d’aria fi ltrato di elevata purezza.

Questo sistema è particolarmente indicato per le sale operatorie dedicate agli interventi di ortopedia, per le quali il rischio di infezione del midollo osseo è assai elevato, in quanto il sistema favorisce l’affl usso di aria pulita direttamente sul paziente e consente un ”lavaggio” assai effi cace della sala operatoria tramite la parte frontale del diffusore dedicata espressamente a questo scopo.

Materiali

Moduli fi ltranti di lamiera zincata verniciata per cataforesi, saldature a TIG (Tungsten Inert Gas), completi di presa per la misura della perdita di carico del fi ltro.Dispositivi di serraggio del fi ltro di acciaio inox.Filtro in classe H14, telaio in profi lati d’alluminio anodizzato con guarnizione liquida (vedi paragrafo “Caratteristiche tecniche dei fi ltri”), in alternativa in classe H13.

In alternativa:

Filtro in classe H13, telaio in profi lati d’alluminio anodizzato con guarnizione semitonda o piana (vedi paragrafo “Caratteristiche tecniche dei fi ltri”).Parte frontale costituita da un diffusore speciale di alluminio anodizzato con superfi cie di lancio divisa in due parti (vedi sopra).Plenum: normalmente il plenum non è di nostra fornitura in quanto non presenta particolari caratteristiche tecniche e serve sostanzialmente al montaggio delle unità fi ltranti.In ogni caso il nostro uffi cio tecnico comunica le dimensioni di massima e la corretta inclinazione.A richiesta è fornibile in lamiera d’acciaio verniciato color bianco RAL 9010 o in acciaio inox AISI 304. Per questioni di ingombro e di trasporto viene fornito in più pezzi assemblabili sul posto.

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C OSETTORE OSPEDALIERO

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LB

H

A

Variante per controsoffi tti bassi

Sistema traveA

Le dimensioni del sistema trave sono da stabilirsi in funzione delle misure della sala operatoria.

BHL

Caratteristiche tecniche - Ingombri

Il numero di griglie speciali serie AL/DR a più direzioni di lancio è da stabilirsi in base alla portata d’aria previste per la sala operatoria.

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2 - APPARECCHI DI RIPRESA

Per la ripresa è consigliabile prevedere, per le sale operatorie, apparecchi che assicurino sia l’estrazione di eventuali gas medicali più pesanti dell’aria, sia l’estrazione dei fl ussi convettivi che salgono vero l’alto; per gli altri locali la ripresa dall’alto assicura un corretto “lavaggio” dell’ambiente.In linea di principio per la sala operatoria di qualsiasi tipo e classe ISO, la massima effi cienza è ottenuta prevedendo la ripresa nei quattro angoli sia in alto che in basso.

2a - Colonne di ripresa per sale operatorie Officine Volta, serie TFRF

Descrizione - Impiego

Hanno il compito di riprendere sia la quota di aria ambiente che, per convezione, sale verso l’alto, sia la quota che si trova tra un’altezza di ca. 1,0 m ed il pavimento in cui sono eventualmente presenti gas anestetici più pesanti dell’aria.Per un corretto ed effi ciente effetto di “lavaggio” della sala operatoria è consigliabile prevedere l’installazione di dette colonne nei quattro angoli della sala; per particolari esigenze strutturali è possibile ridurre il loro numero a tre o due, di maggiori dimensioni, tenendo però presente che l’effetto di “ripresa” non risulta più uniforme.In particolare sono così costituite:

struttura portante a sezione triangolare o rettangolare, di lamiera di acciaio verniciata o • a richiesta di acciaio inox Aisi 304;

parte frontale di lamiera zincata forellinata verniciata o • a richiesta di acciaio inox Aisi 304 2B divisa in due parti, con queste caratteristiche:

parte superiore• con rapporto vuoto su pieno maggiore di quello relativo alla parte inferiore;parte superiore ed inferiore• smontabili per pulizia e sanifi cazione (punto 3 di pag. 2);

raccordo superiore circolare di opportuno diametro;• altezza pari all’altezza della sala operatoria;• zoccolo di lamiera piena dello stesso tipo della parte frontale, di altezza pari a 100 mm per permettere la pulizia •

e la sanifi cazione della sala operatoria senza correre il pericolo che liquidi e/o prodotti per l’asepsi possano entrare nella bocchetta di ripresa vera e propria;

montaggio nei 4, oppure 3, oppure 2 angoli della sala operatoria.•

Materiali

Struttura portante e parte frontale di lamiera zincata verniciata in colore bianco RAL 9010. In alternativa di lamiera d’acciaio inox AISI 304 2B.

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Ø

H

P

B

B

P

TFRF/1

TFRF/2

Caratteristiche tecniche - Ingombri

Dimensioni esterne e di attacco aria in funzione della reale portata d’aria in ripresa e dell’altezza della sala.Per maggiori informazioni contattare l’uffi cio tecnico Offi cine Volta.Pannelli frontali amovibili per una corretta manutenzione e sanifi cazione (punto 3 di pag. 2).

2b - Coppia di bocchette di ripresa Officine Volta serie AL/FO

Esecuzione in alluminio anodizzato, o alluminio verniciato bianco RAL 9010, alette fi sse inclinate, di grandezza diversa per la ripresa bassa ed alta, complete di serranda di taratura per il bilanciamento delle portate, da montare in prossimità degli angoli della sala operatoria. A richiesta esecuzione in acciaio inox AISI 304 2B. Per la scelta ed i dati tecnici si rimanda allo stampato tecnico 1.1.

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C O SETTORE OSPEDALIERO

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3 - SOLUZIONI IMPIANTISTICHE PER LOCALI AUSILIARI SENZA FILTRAZIONE

Nel caso in cui il progetto impiantistico preveda la climatizzazione di locali ausiliari serviti da normali apparecchi di diffusione senza fi ltro incorporato e sia prevista un’unica UTA per i locali con e senza fi ltrazione in campo,

3a - Regolatori meccanici per portata costante, autoazionati, Officine Volta serie TRN/MEC (circolari) o serie TRN/RET/MEC (rettangolari)Caratteristiche principali:

mantenimento della portata costante pretarata al variare della pressione a monte del regolatore;• possibilità di ritaratura delle portata con apparecchio installato;• assenza di alimentazione elettrica e/o servomotori;• ulteriori caratteristiche tecniche nello stampato tecnico 12.4.•

Offi cine Volta mette a disposizione silenziatori a setti con lana di roccia rivestita di un particolare tessuto non tessuto in fi bra di vetro che oltre a non essere soggetto a fenomeni di abrasione dovuti al passaggio dell’aria, non consente il passaggio e di conseguenza l’accumulo nel sottostante materiale fonoassorbente dei preparati usati per la sanifi cazione.Per caratteristiche tecniche, acustiche, portate ed esecuzioni vedi stampato tecnico 14.1.

Per non superarare i livelli di potenza sonora indicati nella normativa vigente per i vari locali, nel caso si rendesse necessario prevedere dei silenziatori sia in mandata che in ripresa, occorre tener presente che anche questi apparecchi devono essere conformi alle linee-guida ISPESL sopra citate; in particolare devono permettere la sanifi cazione (vedi punto 1) evitando che il preparato possa accumularsi nel materassino fonoassorbente di lana di roccia con cui sono realizzati i setti.

per poter bilanciare l’impianto e quindi ottenere le portate di progetto nei vari locali, occorre prevedere uno o più regolatori meccanici autoazionati.

4 - LIVELLO SONORO

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C OSETTORE OSPEDALIERO

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Gr. Q ΔQ

ΔΔpst min in Pa

REP 3 mandata

Con batteria di post-riscaldamentoREP 3 ripresa

Silenziatore aggiuntivo *m3/h l/s in ± % 1 RR 2 RR 4RR

125

65 18 10 20 20 25 30 20 -324 90 6 20 38 53 85 80 20526 146 5 46 84 126 185 135 30650 181 5 80 142 197 285 170 40

160

105 29 10 20 20 20 25 20 -368 102 8 20 30 45 55 35 10653 181 7 35 80 95 135 65 15

1050 292 5 85 165 195 315 160 30

200

165 46 10 20 20 20 25 20 -693 193 7 23 35 50 80 30 10

1071 298 5 45 80 95 145 95 151650 458 5 85 135 190 310 205 30

250

245 68 10 20 20 20 25 20 -644 179 8 20 25 30 40 25 5

1872 520 5 50 80 105 135 95 152450 681 5 90 135 185 285 175 30

315

410 114 10 20 20 20 25 20 51017 283 8 20 25 30 40 25 101611 448 7 26 35 50 70 35 152716 754 5 45 75 110 150 95 254100 1139 5 95 145 210 335 205 40

355

500 139 10 20 20 20 25 20 5941 261 9 20 25 40 45 30 10

3512 976 5 45 70 125 155 100 255000 1389 5 95 145 215 295 195 40

400

670 186 10 20 20 20 25 20 51772 492 8 26 25 40 50 25 104985 1385 5 43 70 120 195 90 256700 1861 5 95 150 225 355 195 40

450

830 231 10 26 25 25 25 20 51891 525 9 30 35 40 50 40 105812 1614 5 52 90 130 210 110 258300 2306 5 100 180 250 385 210 40

5 - APPARECCHI DI MANDATA E/O RIPRESA

La cassetta di ripresa ha un funzionamento come “satellite” (“slave”) rispetto alla cassetta di mandata che funge da “pilota” (“master”).

* Valore da sommare alla perdita di carico della cassetta.

Per ulteriori dati tecnici si rimanda allo stampato tecnico 12.1.

Cassetta a portata variabile e/o costante serie REP 3.

Tabella di scelta rapida

2 0 1 0C A T A L O G OT E C N I C O SETTORE OSPEDALIERO

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Velocità in uscita [m/sec]

Perd

ita d

i car

ico

iniz

iale

[Pa]

Perdita di carico in funzione della velocità in uscita dal filtro

Perdita di carico FINALE suggerita ≤ 550 Pa

6 - CARATTERISTICHE TECNICHE DEI FILTRII fi ltri di classe Hepa vengono impiegati in ambienti in cui è necessaria una fi ltrazione assoluta dell’aria. Le principali caratteristiche tecniche dei fi ltri montati nei plafoni e nei terminali fi ltranti sono riportate nella tabella.

Classe di filtrazione in conformità a EN 1822 H14 H13 H11Efficienza 99,995 MPPS 99,95 MPPS 95,0 MPPSTelaio: alluminio estruso anodizzato si si siMedium fi bra di vetro fi bra di vetro fi bra di vetroSeparatori termoplastici termoplastici termoplastici

Sigillantepoliuretano

bicomponentepoliuretano

bicomponentepoliuretano

bicomponenteProtezione

griglia su lato entrata ed uscita

griglia su lato uscita

griglia su lato uscita

Guarnizione

fl uida (gel)in alternativa:semitonda in poliuretano

fl uida (gel) in alternativa:semitonda in poliuretano

semitonda in poliuretano

Perdita di carico massima ammissibile 600 Pa 600 Pa 300 PaPerdita di carico iniziale con velocità = 0,45 m/s 120 Pa 110 Pa 75 PaTemperatura massima di esercizio 80 °C 80 °C 80 °CUmidità relativa 100% 100% 100%

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0

25

50

75

100

125

150

175

200

225

250

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

H14

H13

H11

Portate - Dimensioni

Le portate nominali e le dimensioni dei fi ltri installabili nei plafoni sono indicate in tabella.

Classe di filtrazione H14 H13Installato nel

Dimensioni Portata nominale (m3/h) portata nominale (m3/h)

500x500x80 400 plafone n. 4

500x500x80 400 plafone n. 4

610x610x80 600 plafone n. 10

610x610x68 600 plafone n. 10

800x500x80 640 plafoni n. 2, 3, 5

800x500x68 640 plafoni n. 2, 3, 5

915x610x80 900 plafoni n. 8, 9, 11

915x610x68 900 plafoni n. 8, 9, 11

1100x500x80 900 plafoni n. 1, 2, 5, 6

1100x500x68 900 plafoni n. 1, 2, 5, 6

1220x610x80 1200 plafoni n. 7, 8, 11, 12

1220x610x68 1200 plafoni n. 7, 8, 11, 12

1100x800x80 1400 plafoni n. 3, 4, 6

1100x800x68 1400 plafoni n. 3, 4, 6

1220x915x80 1800 plafoni n. 9, 10, 12

1220x915x68 1800 plafoni n. 9, 10, 12

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6 - NUOVE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE PER LOCALI DI DEGENZA

Per la climatizzazione delle degenze, al posto delle tradizionali bocchette a parete o dei diffusori a soffi tto, negli ultimi tempi sono state previste ed installate con successo le così chiamate “travi fredde attive induttive”.Sono diffusori il cui principio di funzionamento, basato sull’induzione che richiama aria ambiente miscelandola con l’aria primaria di rinnovo, è illustrato nella fi gura sottostante.

L’aria primaria, opportunamente trattata dalla UTA, viene immessa nella “camera di miscelazione” direttamente dagli ugelli posti lungo i lati maggiori dell’apparecchio. Questi creano una depressione per effetto venturi che richiama aria ambiente che attraversa la parte frontale forellinata dell’unità ed uno scambiatore di calore, alimentato ad acqua calda o refrigerata, che ne modifi ca la temperatura. La portata totale, somma della portata relativa all’aria di rinnovo e all’aria indotta dall’ambiente, viene distribuita con effetto soffi tto tramite due diffusori lineari a feritoia posti longitudinalmente. Quanto maggiore è l’effetto induttivo, tanto maggiore è il volume d’aria ripreso dall’ambiente.

aria di rinnovoo

aria primaria

aria ambiente

ugellicamera di miscelazione

scambiatore

piastra forata

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Sezione 17-128

La portata di mandata avrà una temperatura pari alla media ponderata tra la temperatura dell’aria di rinnovo e la temperatura dell’aria di ripresa (aria indotta). Poiché la portata di ripresa è sempre un multiplo della portata di rinnovo, ne deriva che la temperatura di mandata non si discosta molto dalla temperatura ambiente, con notevole incremento del comfort termico.Le travi fredde attive induttive di Offi cine Volta serie AIR-FIT® si distinguono dalle travi fredde reperibili in commercio per il sistema “multi ugello” illustrato nelle fi gure a lato e sottoindicate.Gli ugelli induttori sono suddivisi in gruppi di 3 ugelli con 3 diametri differenti.Tramite un cursore, manovrabile anche con trave installata, è possibile scegliere il tipo di ugello (1, 2 o 3). A parità di pressione statica a monte dell’apparecchio, variando il tipo di ugello si varia la portata di aria primaria (aria di rinnovo) e di conseguenza il rapporto di induzione e la portata totale. Questo risulta particolarmente utile in fase di collaudo od in caso di variazioni di progetto intervenute dopo la fornitura delle travi, rendendo assai semplice l’adeguamento alle nuove esigenze operative.In fase di raffrescamento è necessario che la differenza di temperatura tra l’aria ambiente e l’acqua refrigerata in ingresso allo scambiatore sia tale da evitare la formazione di condensa.Per le caratteristiche tecniche ed il dimensionamento si rimanda allo stampato tecnico 8.1.In ogni caso il nostro uffi cio tecnico è a vostra completa disposizione per il corretto dimensionamento di queste apparecchiature.

Regolazione del gruppo “multiugello”

Per questa operazione è necessario solo un cacciavite a croce:

- rimuovere la piastra forellinata frontale- svitare le viti poste lungo la striscia con i microugelli (1 giro completo)- spostare il cursore nella posizione desiderata 1, 2 o 3*- avvitare nuovamente le viti- riposizionare nuovamente la piastra frontale * Posizione standard di fabbrica: n° 2.

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Figura tratta da: “La qualità dell’ospedale: nuove tendenze nella progettazione degli impianti di climatizzazione per le degenze ordinarie e speciali”.Memoria presentata al seminario AICARR sulla Sanità a: Pavia 16/4/2002 - Napoli 14/11/2002. Autore: ing. Matteo Bo.

Esempio di installazione di travi fredde induttive in camere di degenza

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Testi per specifica tecnica

Plafone filtrante Officine Volta serie PLF, per sale operatorie in classe ISO 5 e/o ISO 7 composto da moduli caratterizzati da doppia guarnizione liquida (gel) tra fi ltro e modulo e tra moduli e cornici di contenimento, esecuzione standard con dimensioni esterne multiple di 600 mm in modo da rispettare la modularità dei pannelli del controsoffi tto, a richiesta con altre dimensioni. Pannelli frontali di lamiera forellinata verniciata RAL 9010 o di acciaio inox AISI 304.

Unità terminali filtranti Officine Volta serie PL/TF, per sale operatorie in classe ISO 7 e/o ISO 8, locali ancillari e locali con richiesta di elevata asepsi, caratterizzati dalla tenuta liquida (gel) tra unità terminale e fi ltro. Parte frontale costituita da diversi tipi di diffusori e/o da lamiera forellinata verniciata RAL 9010 o di acciaio inox AISI 304.

Unità terminali filtranti Officine Volta serie PL/TF, per sale operatorie in classe ISO 7 e/o ISO 8, locali ancillari e locali con richiesta di elevata asepsi, caratterizzati da una tenuta meccanica tra unità terminale e fi ltro. Parte frontale costituita da diversi tipi di diffusori e/o da lamiera forellinata verniciata RAL 9010 o di acciaio inox AISI 304.

Sistema a “trave” Officine Volta serie TRV, per sale operatorie in classe ISO 7 e/o ISO 8, costituito da 2 o più unità terminali fi ltranti con tenuta liquida (gel) tra modulo e fi ltro, in variante con tenuta meccanica tra modulo e fi ltro, caratterizzata da una parte frontale costituita da una speciale bocchetta divisa in due parti di cui una per lancio con effetto soffi tto, l’altra per lancio elicoidale.Inclinazione delle bocchette in funzione dell’altezza della sala operatoria e della posizione del tavolo operatorio. A richiesta plenum di contenimento di lamiera di acciaio verniciato RAL 9010, in variante di acciaio inox AISI 304.

Colonne di ripresa Officine Volta serie TFRF, sezione triangolare o rettangolare, da posizionare negli angoli della sala operatoria. Altezza pari a quella della sala operatoria. Parte frontale di lamiera forellinata verniciata RAL 9010, a richiesta di acciaio inox AISI 304, divisa in due parti, smontabili per pulizia e sanifi cazione, di cui quella superiore con rapporto vuoto su pieno maggiore di quello relativo alla parte inferiore.