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SFRUTTAMENTI
IDROELETTRICI
SU BASSI SALTI
Maurizio Fauri
Le risorse idriche residue
e progetti di loro utilizzo
8 maggio 2014Camera di Commercio
di Bolzano
www.poloenergia.com
prof. ing. Maurizio Fauriwww.poloenergia.com
Temperature Difference
Celsius0 +1 +2-2 -1
Introduzione
Anomalie della temperatura terrestre dal 1880 al 2012
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Scenario mondiale IEA 450 per l’abbattimento delle
emissioni di CO2
Gt CO2
Scenario mondiale
Efficienza
Rinnovabili
Biocarburanti
Nucleare
Cattura CO2
Abbattimento
Totale
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Solare (su terra)
Eolico
Biomassa
Geotermia
Moto ondoso
Idroelettrico
Fonti rinnovabili
Consumo mondiale annuo di energia
Irraggiamento solare annuo terrestre
Carbone
Gas
Petrolio
Nucleare
Consumo annuo
di energia primaria
Disponibilità
annuale delle
fonti rinnovabiliDisponibilità
totale delle
fonti fossili
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0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2020
GW
h
Idro Eolico FV Geotermico Biomassa e RSU
Produzione elettrica da fonti rinnovabili in Italia
(obiettivo del Piano di Azione Nazionale dell’Italia)
100
80
60
40
0
20
1998
1990
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010 2020
[TWh] Circa 30% degli attuali
consumi
Produzione attuale totale
di en. elettrica = 330 TWh0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2020
GW
h
Idro Eolico FV Geotermico Biomassa e RSU
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2020
GW
h
Idro Eolico FV Geotermico Biomassa e RSU
PAN italiano
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Rapporto
FER/CIL
per regione
(energia elettrica)
FER
fonte energetica
rinnovabile
CIL
consumo interno
lordo
Fonti rinnovabili
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Scenario italiano al 2012
Potenza installata 17.775 MW
Produzione media annuale 42 TWh
1250 serbatoi
630 dighe
21 impianti con pompaggio con 5.200 MW installati (la cui
generazione non è conteggiata fra la produzione)
Fino alla nazionalizzazione dell’ENEL, l’energia idroelettrica
era oltre il 90% del totale
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Potenziale di sviluppo idroelettrico in Italia
Il totale potenziale idroelettrico massimo teorico
è di circa 200 TWh/anno (attualmente sfruttato al 20%)
(secondo il metodo di verifica CESI (2006) estrapolabile al territorio italiano)
Ampliando il mini e micro idroelettrico nella regione
Friuli Venezia Giulia si potrebbe aumentare ila produzione
idroelettrica da 1,6 TWh a (2÷2,2) TWh, con un aumento del
(30÷40)%
Tale incremento è ipotizzabile anche per il Trentino Alto Adige in
via teorica previa verifica economica ed ambientale
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Potenziale di sviluppo idroelettrico in Italia
Si giudica ragionevole un aumento dello sfruttamento
del potenziale idroelettrico italiano raggiungendo il
(25÷28)% del totale ovvero aumentando gli attuali
40 TWh a (50÷55) TWh soprattutto attingendo al
mini idroelettrico
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Scenario Trentino - Alto Adige
Idroelettrico Trentino
930 impianti idroelettrici
Pot. media totale: 847 MW
Prod. media annua: 5.618 GWh
(di cui ~60% esportata)
Gli impianti idroelettrici della
provincia di Trento producono
l’8,5% del totale nazionale
(Bolzano 11,8%, Sondrio 11,4%)
Idroelettrico Alto Adige
Il Trentino Alto Adige produce oltre il 18% dei 40 TWh
medi dell’energia idroelettrica italiana (circa un quinto
dell’energia idroelettrica nazionale), valore inferiore
solo a quello della Lombardia
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• Complessivamente:
– n. 322 impianti con meno 3.000 kW di potenza nominale media
– 487 punti di presa (di cui 84 effettuano Deflusso Minimo Vitale)
• Concessioni > 50 kW
– n. 105 impianti con 183 opere di presa (di cui 51 effettuano DMV)
• Concessioni > 220 kW
– n. 53 impianti con 77 opere di presa (di cui 33 effettuano DMV)
Concessioni di Piccola Derivazione in Trentino
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Dislocazione delle PDI in Trentino
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Potenziale idroelettrico in Trentino
Recupero da DMV Potenza installabile totale: 4.000 kW
Ore funzionamento: 5.500 h/anno
Produzione attesa: 22.000.000 kWh/anno
Emissioni evitate di CO2: 9.500 t/anno
Recupero da acquedotti Potenza installabile totale: 1.500 kW (circa 60 Comuni)
Ore funzionamento: 6.500 h/anno
Produzione attesa: 9.750.000 kWh/anno
Emissioni evitate di CO2: 4.250 t/anno
Recupero da pescicolture Potenza installabile totale: 500 kW (oltre 50 pescicolture)
Ore funzionamento: 8.400 h/anno
Produzione attesa: 4.200.000 kWh/anno
Emissioni evitate di CO2: 1.800 t/anno
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Mini gruppo
idroelettrico Pelton
per acquedotto
Mini idroelettrico su acquedotti
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Si possono adottare due schemi idraulici differenti
Con scarico in serbatoio a
pelo libero
Con scarico diretto nella
rete di distribuzione
Mini idroelettrico su acquedotti
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Stima del potenziale idroelettrico ricavabile dallo sfruttamento
delle derivazioni idriche utilizzate dalle pescicolture
Mini idroelettrico su pescicolture
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Mini idroelettrico su pescicolture
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Il Trentino ha un potenziale sviluppo nel mini-idrico (con
potenza inferiore a 1 MW) che può essere stimato nel 20%
della potenza attualmente installata
Gli investimenti in questa tipologia di impianti hanno tempi di
ammortamento ridotti anche rispetto ad altri impianti a fonte
rinnovabile
Per gli impianti mini-idro sono attualmente disponibili sul
mercato applicazioni tecnologiche specifiche. Tra queste di
particolare rilevanza sono quelle che permettono di applicare
turbine a velocità variabile, nel caso si sfruttino corsi d’acqua a
portata non costante (impianti ad acqua fluente), abbinate a
Inverter per la conversione della frequenza dell’energia prodotta
Potenziale di sviluppo in Trentino
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Fanno parte di questa categoria gli impianti che possono utilizzare
piccole cadute (meno di 3 m) e l’energia cinetica della corrente:
• Ruote idrauliche
• Viti idrauliche (coclee)
• Turbine Banki-Michell
• Turbine maremotrici
Le turbine maremotrici sono turbine che sfruttano l’energia cinetica di
flussi d’acqua tipicamente maree e correnti marine (correnti libere)
La velocità dell’acqua deriva da fenomeni gravitazionali o gradienti
temici
Le turbine operano immerse nella corrente e sono concettualmente
simili a quelle eoliche
Tecnologia – Impianti a basso salto geodetico
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𝑉1 = 2𝑔ℎ
Ruote idrauliche per sopra
𝑉1 = 2𝑔ℎ
Ruote idrauliche per sotto
Tecnologia – Tipi di ruote idrauliche
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Vite perpetua a forza
idraulica: produzione di
energia elettrica anche per
piccoli salti e portate
modeste
Tecnologia – Vite idraulica (coclea)
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• Tali sistemi possono operare in maniera unidirezionali e/o bi-
direzionale sfruttando l’energia cinetica della corrente di canali
• Non si utilizzano accumuli di acqua a monte per creare il salto
geodetico, ma si sfruttano canali naturali o artificiali creati per
altri scopi
• Non richiedono la deviazione delle acque attraverso i canali
artificiali, alvei, o condotte
• Non richiedono grandi opere civili poiché sfruttano strutture
esistenti
• L’immersione delle macchine nella corrente crea un rigonfiamento
della vena a monte (da qualche centimetro a un metro) per cui va
valutato l’impatto sulle strutture o impianti a monte.
Tecnologia – Turbine maremotrici
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Dual-Turbine Offshore Units
(Courtesy of Marine Current Turbines Ltd.)
KHECS Demonstration Unit
(Courtesy of Verdant Power)
Tecnologia – Turbine maremotrici
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Turbina A Turbina B Turbina C Turbina D
Tecnologia – Turbine Gorlov (maremotrici)
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Tecnologia – Turbine Gorlov (River-Wheel)
Potenza elettrica
per unità di
superficie di
rotore in
funzione della
velocità
dell’acqua
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Tecnologia - Turbine (25÷5000) kW
Pelton
Kaplan
Francis
Dive
Coclea
VLH
5.000 kW
2.500 kW
1.300 kW
500 kW2501005025
H [m]
1000
300
500
x
x
x50
20
x
x5
x
1
x1 2 3 4 6 8 10 20 30 50 100Q [m3/s]
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Tecnologia - Turbine (1÷100) kW
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Turboalternatore a magneti permanenti sommerso (Turbina DIVE)
Applicazione in piccoli canali di bonifica
Impianti su canali di bonifica e irrigazione
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Gruppo Bulbo Immerso
Impatto della struttura in cemento armato
per 3 diverse tipologie di turbina
Kaplan verticale a
semplice regolazione
Turbina Very Low Head
Impianti su canali di bonifica e irrigazione
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Punti di debolezza• Opere civili in acqua
• Rendimenti dipendenti dalle opere
civili
• Gestione delle piene
• Impatto ambientale
Punti di forza• Portata “conosciuta”
(canale regimato)
• Trasporto solido ridotto
Impianti su canali di bonifica e irrigazione
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• Generatore a magneti permanenti a velocità
variabile (inverter): massimizzazione dei
rendimenti alle varie condizioni idrauliche
• Grande diametro di ruota con bassa velocità
di rotazione (30-50 rpm) e ridotta velocità
dell’acqua
Turbine VLH (Very Low Head)
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• Regolazione della portata in ingresso per mantenere rendimenti elevati
• Gli impianti ad acqua fluente che non possiedono una regolazione
intrinseca necessitano di una paratoia a monte che provoca ulteriori
perdite di carico
Turbine VLH (Very Low Head)
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Funzionamento a velocità variabile
Connessione alla rete tramite convertitore di frequenza
Vantaggio di inseguire i punti di massima efficienza meccanica
Tecnologia – Innovazione - Sviluppo
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Al variare delle condizioni di funzionamento
(salto e portata) il sistema automatico di
controllo calcola un opportuno set-point di
velocità in modo inseguire i punti di
massima efficienza della macchina [MPPT -
Maximun Power Point Tracking, mutuato da
fotovoltaico ed eolico
Tecnologia – Innovazione - Sviluppo
Funzionamento a velocità variabile
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Nel caso di portate fortemente variabili (la variabilità può arrivare fino ad un
rapporto 1:5) si possono sfruttare nuove soluzioni tecnologiche come l’impiego
di turbine a velocità variabile
Caso A – Kaplan a doppia regolazione (velocità fissa ed elica fissa)
Caso B – Kaplan a doppia regolazione con flusso ridotto
Caso C – Elica fissa con flusso ridotto (velocità variabile)
Tecnologia – Innovazione - Sviluppo
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Scarico dissabbiatore Ala di Trento – Fiume Adige
Realizzazioni
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Troticoltura Sorgenti FeidoAgrone (Pieve di Bono)
Turbina Banki 7 kWel
Produzione attesa 60 MWh
Realizzazioni
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Salto di concessione 413 m
Portata di concessione 73 l/s
Diametro condotta 200 mm
Lunghezza condotta 2000 m
Potenza massima 230 kW
Caratteristiche gruppo pre-interventoAlternatore asincrono
Giri 1500 giri/min
Raffreddamento alternatore aria
Materiale cassa acciaio verniciato
Calettamento girante-alternatore giunto elastico
Potenza 250 kW
Producibilità media 910 MWh
Attuatori oleodinamici
Caratteristiche gruppo post-interventoAlternatore asincrono
Giri 1500 giri/min
Raffreddamento alternatore acqua
Materiale cassa acciaio inox
Calettamento girante-alternatore a sbalzo sull’albero del gen.
Potenza 250 kW
Producibilità media 960 MWh
Attuatori elettrici
Rifacimento gruppo turbina e alternatore e bypass
acquedotto “Salatino” – Pieve di Bono (TN)
Realizzazioni
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Centrale idroelettrica su acquedotto - Comune di Pelugo (TN)
Realizzazioni
Turbina Pelton ad 1 getto da 19 kW
Produzione di circa 140.000 kWh/anno
Investimento di 110.000,00 Euro
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Centrale idroelettrica Ponte Cornicchio - Trento
Realizzazioni
Potenza 74 kW
Produzione di circa 490.000 kWh/anno
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DM 6 luglio 2012
Produzione di energia elettrica
da fonte rinnovabile non fotovoltaica
Incentivi economici
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Applicazione
Il decreto stabilisce le nuove modalità di incentivazione della produzione di
energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da
quella solare fotovoltaica, con potenza non inferiore a 1 kW
Gli incentivi si applicano agli impianti nuovi, integralmente ricostruiti,
riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento, che
entrano in esercizio dal 1 gennaio 2013
Limite complessivo all’incentivazione
Il costo indicativo cumulato per tutte le tipologie di incentivo agli impianti
a fonte rinnovabile, diversi da quelli fotovoltaici, non può superare
5,8 miliardi di euro annui
Incentivi economici
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Tipologia di incentivi
Gli incentivi sono riconosciuti alla produzione di energia elettrica netta
immessa in rete dall’impianto. L'energia elettrica autoconsumata non ha
pertanto accesso agli incentivi
Il decreto prevede due distinti meccanismi incentivanti
• impianti di potenza fino a 1 MW: tariffa incentivante omnicomprensiva
determinata dalla somma tra una tariffa incentivante base (Tb) ed
eventuali premi (cogenerazione ad alto rendimento e riduzione delle
emissioni)
• impianti di potenza superiore a 1 MW e impianti di potenza fino a 1 MW che
non optano per la tariffa omnicomprensiva: incentivo calcolato come
differenza tra la tariffa incentivante base (a cui vanno sommati eventuali
premi) e il prezzo di vendita zonale orario dell’energia. L’energia prodotta
resta nella disponibilità del produttore
Incentivi economici
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Incentivi economici
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Incentivi economici
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Gli impianti che godono degli incentivi e DM 6 luglio 2012 non possono
accedere allo Scambio sul Posto e al Ritiro Dedicato
• Lo Scambio sul Posto consente al soggetto responsabile di un impianto di
ottenere una compensazione tra il valore economico associabile
all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore economico
associabile all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo
differente da quello in cui avviene la produzione. Il GSE eroga il
contributo in Conto Scambio (CS), che garantisce il rimborso di una parte
degli oneri sostenuti dall’utente per il prelievo di energia elettrica dalla
rete
• Il Ritiro Dedicato è una modalità semplificata a disposizione dei
produttori per la vendita dell’energia elettrica immessa in rete, in
alternativa ai contratti bilaterali o alla vendita diretta in borsa. Consiste
nella cessione dell’energia elettrica al GSE, che provvede a remunerarla
(corrispondendo al produttore un prezzo per ogni kWh ritirato) e a
rivenderla sul mercato
Incentivi economici
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Sistema di controllo della frequenza