Upload
luca-vecchiato
View
731
Download
8
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Citation preview
1
IL PROCESSO DI AUDIT DEI SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA
2
L'organizzazione deve effettuare ad intervalli pianificati audit interni per stabilire se il sistema di gestione per la qualità
è conforme ai requisiti della norma e del sistema di gestione per la qualità,
è stato efficacemente attuato e mantenuto aggiornato.
Deve essere pianificato un programma di audit interni che tenga conto dello stato e dell'importanza dei processi e delle aree oggetto di verifica, oltre che dei risultati di precedenti verifiche ispettive.
Devono essere stabiliti i criteri, l'estensione, la frequenza e le modalità delle verifiche ispettive.
La scelta dei valutatori e la conduzione degli audit interni devono assicurare l'obiettività e l'imparzialità del processo di verifica. I valutatori non possono effettuare verifiche sul proprio lavoro.
Breve ripasso: gli audit interni
3
IL PROCESSO DI AUDIT
Ripasso concetti principali e terminologia
4
I responsabili delle aree sottoposte a verifica ispettiva devono assicurare che vengano adottate, senza indebiti ritardi, le azioni necessarie per eliminare le non conformità rilevate e le loro cause. Le azioni successive devono prevedere la verifica dell'attuazione delle azioni predisposte e la comunicazione dei risultati di questa verifica.
Breve ripasso: le verifiche ispettive interne
5
Audit Interni (di 1° parte)
Audit interni: o “Audit di prima parte” sono eseguiti periodicamente dalla Direzione Aziendale o per conto
della stessa da personale che abbia idonee competenze e che sia indipendente dall’attività sottoposta ad audit.
Sono eseguiti a fronte di:• Norma di riferimento• Prescrizioni aggiuntive del sistema di gestione
6
Audit esterni “Audit di seconda parte"
sono effettuati sul sistema di gestione qualità di un fornitore al fine del suo inserimento tre i fornitori qualificati o del mantenimento di tale condizione.
Sono eseguiti a fronte:
• Della norma di riferimento concordata contrattualmente
• Di specifiche prescrizioni contrattuali
Audit Esterni (di 2° parte)
7
Audit esterni “Audit di terza parte”
sono effettuati da organismi di audit esterni indipendenti, quali quelli che rilasciano certificazioni di conformità ai requisiti della ISO 50001 e della ISO 14001 su un Sistema di Gestione ai fini della certificazione del sistema stesso o di sorveglianza per il mantenimento della certificazione o dell’accreditamento.
Sono eseguiti a fronte:
• Della norma di riferimento
Audit Esterni (di 3° parte)
8
IL RUOLO DELL’AUDITOR
In generale l'auditor è una
“persona che ha competenza per effettuare un audit”(ISO 19011 cap. 3.8)
N.B.: competenza = dimostrate caratteristiche personali e dimostrata capacità di saper utilizzare conoscenze e abilità
Introduzione: Il ruolo dell’auditor
9
LA NORMA UNI EN ISO 19011 fornisce linee guida su :
principi dell’attività di audit (punto 4)
gestione di un programma di audit (punto 5)
attività di audit (punto 6)
competenza e valutazione degli auditor (punto 7)
APPROCCIO PER PROCESSI :
L’audit è un processo, con i relativi :
Obiettivi
Risorse
Fasi di realizzazione
Criteri di analisi, verifica e miglioramento
10
Audit – Terminologia ISO 19011
Processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere EVIDENZE DELL’AUDIT e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i CRITERI DELL’AUDIT sono stati soddisfatti
CRITERI DELL’AUDIT: insieme di politiche, procedure o requisiti utilizzati come riferimento
EVIDENZE DELL’AUDIT: registrazioni, enunciazioni di fatti o altre informazioni che sono pertinenti ai criteri dell’audit e verificabili.
Audit Combinati e Congiunti
Quando i sistemi di gestione (…) vengono sottoposti contemporaneamente all'audit, questo viene definito "audit combinato”
Quando due o più organismi di audit eseguono congiuntamente un audit su di un'unica organizzazione oggetto deIl'audit, questo viene definito "audit congiunto".
11
RISULTANZE DELL’AUDIT
Risultati della valutazione delle evidenze dell'audit raccolte rispetto ai criteri di audit - NOTA: Le risultanze dell'audit possono indicare conformità o non conformità rispetto ai criteri di audit, o segnalare opportunità di miglioramento.
CONCLUSIONI DELL’AUDIT
Esito di un audit fornito dal gruppo di audit dopo aver preso in esame gli obiettivi dell'audit e tutte le risultanze dell'audit.
COMMITTENTE DELL’AUDIT
Organizzazione o persona che richiede un audit - NOTA: Il committente può essere l'organizzazione oggetto dell'audit o qualsiasi altra organizzazione che abbia un diritto regolamentare o contrattuale di richiedere un audit.
ORGANIZZAZIONE OGGETTO DELL’AUDIT
Organizzazione sottoposta all’audit.
TERMINI E DEFINIZIONI
12
AUDITOR - VALUTATORE Persona che ha le caratteristiche personali dimostrate e la competenza per effettuare un audit.
GRUPPO DI AUDIT Uno o più auditor che eseguono un audit, supportati, se necessario, da esperti tecnici (ET)
NOTE: Un auditor del gruppo di audit è nominato Responsabile del gruppo; il gruppo di audit può comprendere auditor in addestramento
ESPERTO TECNICO Persona che fornisce conoscenze o esperienza specifica al gruppo di audit.
NOTA: La conoscenza o esperienza specifica sono riferite all'organizzazione, al processo o all'attività da sottoporre ad audit, alla lingua o alla cultura.
NOTA: Un esperto tecnico non può agire come auditor nel gruppo di audit.
TERMINI E DEFINIZIONI
13
PROGRAMMA DI AUDIT
Insieme di uno o più audit pianificati per un arco di tempo definito ed orientati verso uno scopo specifico.
NOTA: Un programma di audit comprende tutte le attività necessarie per pianificare, organizzare ed eseguire gli audit.
PIANO DELL’AUDIT
Descrizione delle attività e delle disposizioni per eseguire un audit.
CAMPO DELL’AUDIT
Estensione e limiti di un audit.
NOTA: il campo dell’audit generalmente comprende una descrizione delle localizzazioni fisiche, delle unità organizzative, delle attività e dei processi, come pure il periodo di tempo richiesto.
TERMINI E DEFINIZIONI
14
INDIPENDENZA
Gli auditor sono indipendenti dall'attività oggetto dell'audit e sono liberi da pregiudizi e conflitto d'interesse.
APPROCCIO BASATO SULL’EVIDENZA
Le evidenze dell'audit sono verificabili. Esse si basano su campioni delle informazioni disponibili.
L'adesione a questi principi è un prerequisito per fornire conclusioni dell'audit pertinenti e sufficienti e per assicurare che auditor diversi, operando indipendentemente l'uno dall'altro, pervengano a conclusioni simili in circostanze simili.
PRINCIPI DELL’ATTIVITA’ DI AUDIT o“MILESTONES”
15
COMPORTAMENTO ETICO
Integrità, riservatezza e discrezione sono le caratteristiche fondamentali della professionalità dell’auditor
PRESENTAZIONE IMPARZIALE
Obbligo di riportare fedelmente e con precisione. Le risuItanze, le conclusioni e i rapporti di audit devono riflettere fedelmente e accuratamente le attività dell'audit. Devono essere inoltre segnalate le difficoltà significative incontrate durante I'audit e eventuali opinioni divergenti non risolte tra il gruppo di audit e l'organizzazione oggetto dell'audit.
ADEGUATA PROFESSIONALITA’
Applicazione di accuratezza e capacità critica nell'attività di audit. Possedere la competenza necessaria è un importante fattore.
PRINCIPI RIFERITI AGLI AUDITOR
16
È NECESSARIO CONSERVARE REGISTRAZIONI CHE ATTESTINO L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI AUDIT OVVERO:
Le registrazioni relative ai singoli audit ossia:
i Piani di Audit
i rapporti di audit
i rapporti di non conformità
i rapporti di azioni correttive
i rapporti di azioni preventive
i risultati dei riesami degli audit4
Registrazioni del programma di audit
17
È NECESSARIO CONSERVARE REGISTRAZIONI CHE ATTESTINO L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI AUDIT OVVERO:
le registrazioni relative al personale coinvolto nell’audit riguardanti argomenti quali:
la valutazione delle competenze e delle prestazioni dell’auditor
la composizione del gruppo di audit
Il mantenimento ed il miglioramento delle competenze
Le registrazioni dovrebbero essere conservate e conservate con adeguata sicurezza.
Registrazioni del programma di audit
18
Attività di audit
PREPARAZIONEAVVIOAUDIT
CHIUSURA DELL’ AUDIT
REDAZ E DISTRIB. RAPP. DI
AUDIT
EFFETTUAZIONERIESAME
DOC.
19
Avvio dell’Audit
Nomina responsabile gruppo di audit
Definizione obiettivi. Conformità a criteri audit
. Conformità a requisiti contrattuali o cogenti
. Raggiungimento obiettivi. Identificazione
aree miglioramento
Definizione Campo
Estensione e limiti auditspaziali e temporali
Definizione CriteriPolitiche, procedure,
norme, leggi, regolamenti, requisiti
del sistema di gestione
Determinazione della fattibilità dell’auditDisponibilità informazioni, collaborazione organizzazione auditata, tempi e risorse
Costituzione gruppo di audit
Contatto iniziale con l’organizzazione oggetto dell’audit
Stabilire canale di comunicazione, fornire informazioni,
richiedere documenti e registrazioni, determinare le regole di sicurezza
20
Gruppo di audit
Prestare attenzione a:• Dimensioni del gruppo• Competenza complessiva necessaria• Necessità di indipendenza di tutti i membri del gruppo• Capacità di guida da parte di RGV• Assenza di conflitti tra membri gruppo e valutato• Capacità organizzativa dei membri del gruppo• Rapporti gerarchici tra membri del gruppo• Autorità ed autorevolezza del gruppo
21
Conduzione del riesame della documentazione
La documentazione oggetto dell’audit deve essere riesaminata e valutata prima dell’inizio dell’audit sul campo.
Quali documenti?
-I rapporti degli audit precedenti
-I documenti e registrazioni del sistema di gestione pertinenti.
Il riesame può essere condotto anche all’inizio della verifica sul posto, se non risulta dannoso per il raggiungimento degli obiettivi dell’audit.
22
Preparazione dell’audit sul posto
Piano di auditComprende:
gli obiettivi - i criteri - il campo - le date ed i luoghi - la stima della durata temporale – i ruoli e le responsabilità –
le risorse necessarie –la lingua utilizzata – le indicazioni per la logistica - gli aspetti soggetti
a vincoli di riservatezza
Assegnazione dei compiti al gruppo di audit
Preparazione dei documenti di lavoroListe di riscontro e/o moduli di registrazione
23
Svolgimento dell’audit
Riunione di apertura
Raccolta e verifica delle informazioni
Elaborazione delle risultanze dell’audit
Preparazione delle conclusioni dell’audit
Conduzione della riunione di chiusura
Preparazione, approvazione e distribuzione del rapporto di audit
24
Riunione di apertura
Ha rilievo marginale negli audit di prima parte.
E’ importante comunque per:
confermare il piano di audit o apportare modifiche
fornire una breve sintesi di come si eseguono le attività di audit
spiegare i criteri di conduzione dell’audit
concordare gli aspetti logistici
25
Raccolta e verifica delle informazioni
Le informazioni inerenti gli obiettivi, il campo ed i criteri dell’audit dovrebbero essere raccolte mediante un opportuno campionamento e dovrebbero essere verificate.
Solo le informazioni che è possibile verificare possono costituire evidenze oggettive dell’audit e pertanto registrate.
Le evidenze raccolte costituiscono un campione delle informazioni disponibili per cui vi è sempre un elemento di incertezza di cui è necessario tenerne conto: è necessario approfondire le evidenze per attribuire una NC.
26
I metodi per raccogliere informazioni comprendono• Interviste:
• N.B.
• osservazione di attività– osservazione dell’ambiente di lavoro
• riesame dei documenti– Procedure, istruzioni– Registrazioni– Informazioni di ritorno
Durante l’orario di lavoro e sul luogo di lavoro abitualeMettendo a proprio agio le personeSpiegando le ragioni dell’intervistaEvitando di influenzare le risposteRingraziando per la partecipazione
Raccolta delle informazioni
27
Fonti di informazioni
Raccolta evidenze
Valutazione rispetto ai criteri dell’audit
Risultanze
Riesame
Conclusioni dell’audit
Processo Raccolta delle informazioni
28
Elaborazione delle risultanze dell’audit
Le evidenze raccolte dell’audit devono essere sempre confrontate con i criteri dell’audit per dare luogo alle risultanze. Le risultanze indicano conformità, non conformità e se previsto opportunità di miglioramento.
È necessario che il gruppo di verifica si riunisca per discutere ed esaminare le risultanze dell’audit.
Il piano di verifica potrebbe contenere all’interno la possibilità di registrare le risultanze dell’audit.
Le non conformità devono essere riesaminate con l’organizzazione oggetto dell’audit per far si che quest’ultima abbia la consapevolezza che le evidenze dell’audit sono accurate e le NC capite. Si devono cercare di risolvere le divergenze di opinione e segnalare i punti non risolti.
29
Il gruppo di VI, prima della chiusura, si confronta al fine di :
riesaminare le risultanze dell’audit a fronte degli obiettivi prefissati
concordare le conclusioni
preparare raccomandazioni, se richiesto dagli obiettivi dell’audit
discutere sulle azioni successive da intraprendere.
Preparazione delle conclusioni dell’audit
30
Nella riunione di chiusura tra team di V.I. e organizzazione auditata:
-si presentano le risultanze dell’audit
- si concorda il tempo per la definizione delle azioni correttive
Qualora emergano delle divergenze tra i partecipanti alla riunione circa le risultanze dell’audit, queste dovrebbero essere risolte e, in caso contrario, documentate tutte le opinioni.
Se comprese negli obiettivi dell’audit, si dovrebbero presentare anche le raccomandazioni.
Conduzione della riunione di chiusura
31
Preparazione, approvazione e distribuzione del rapporto di audit
La preparazione del rapporto di audit spetta al RGVI.
Il rapporto di audit include:
gli obiettivi dell’audit
il campo di applicazione dell’audit
l’identificazione del committente dell’audit
l’identificazione del team di audit
le date e i luoghi dove è stato condotto l’audit
i criteri dell’audit
Le risultanze dell’audit
Le conclusioni dell’audit
32
Il rapporto di audit può includere:
l’elenco dei rappresentanti dell’organizzazione oggetto dell’audit
la conferma che gli obiettivi dell’audit sono stati raggiunti
eventuali aree non coperte anche se facenti parte del campo dell’audit
eventuali divergenze emerse in sede di audit
le raccomandazioni emerse per il miglioramento
i piani delle azioni emerse a seguito di audit
La lista di distribuzione del rapporto
Preparazione, approvazione e distribuzione del rapporto di audit
33
Il rapporto di audit dovrebbe essere emesso nei tempi concordati, datato, riesaminato e firmato. Lo stesso deve essere distribuito ai destinatari designati dal committente dell’audit.
Il rapporto di audit è di proprietà del committente dell’audit.
Il team di audit e tutti i destinatari del rapporto sono tenuti alla riservatezza del documento
Preparazione, approvazione e distribuzione del rapporto di audit
34
Chiusura dell’audit
L’audit si considera completato quando tutte le attività previste nel piano di audit sono completate ed il rapporto di audit è approvato e distribuito.
I documenti inerenti l’audit dovrebbero essere conservati o distrutti in accordo alle procedure del programma di audit.
Il team di verifica ed i responsabili del programma di audit non dovrebbero divulgare i contenuti dei documenti né informazioni scaturite dalla verifica.
35
Conduzione di azioni successive all’audit
Le conclusioni dell’audit possono richiedere all’organizzazione valutata l’attuazione di azioni correttive, preventive e/o di miglioramento
Tali azioni non sono considerate facenti parte dell’audit e sono di competenza dell’organizzazione auditata che deve definirle ed applicarle nei tempi concordati, oltre a rendere noto al committente dell’audit il relativo stato di attuazione.
Il completamento e l’efficacia di tali azioni deve essere sempre verificato.
36
La buona riuscita dell’audit dipende dalla competenza degli auditor incaricati.
Tale competenza è basata:
sul possesso di caratteristiche personali
dalla capacità di applicare le conoscenze delle competenze ottenute mediante l’istruzione, l’esperienza di lavoro, la formazione e l’addestramento come auditor e l’esperienza di audit
Competenza e valutazione degli auditor
37
Competenze degli auditor
QUALITA’CONOSCENZE ED
ESPERIENZE
CONOSCENZE ED ESPERIENZE
GENERICHE
AMBIENTECONOSCENZE ED ESPERIENZE
ISTRUZIONE ESPERIENZADI LAVORO
FORMAZIONE SUGLI AUDIT
ESPERIENZA DI AUDIT
ATTRIBUTI PERSONALI
38
IL PROCESSO DI AUDIT
Verifiche sulla norma ISO 50001
39
DOCUMENTI E REGISTRAZIONI
40
DOCUMENTI E REGISTRAZIONI
41
4.2.1 RESPONSABILITA’ DELL’ALTA DIREZIONE
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Definito le autorità relative all’attuazione/miglioramento del SGE, incluse Definito le autorità relative all’attuazione/miglioramento del SGE, incluse le deleghe per gli investimenti,le deleghe per gli investimenti,
Nominato ufficialmente il Rappresentante della Direzione per il SGE,Nominato ufficialmente il Rappresentante della Direzione per il SGE,
Deliberato ufficialmente investimenti per il miglioramento del SGE, Deliberato ufficialmente investimenti per il miglioramento del SGE, coerenti con gli impegni espressi nella politica per l’ energia.coerenti con gli impegni espressi nella politica per l’ energia.
42
4.2.2 RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE
Verificare che il Rappresentante della Direzione abbia:Verificare che il Rappresentante della Direzione abbia:
Definito un organigramma che includa le posizioni organizzative inerenti Definito un organigramma che includa le posizioni organizzative inerenti al SGE,al SGE,
Predisposto mansionari o altri documenti che stabiliscano le Predisposto mansionari o altri documenti che stabiliscano le responsabilità inerenti al SGE,responsabilità inerenti al SGE,
Comunicato al personale le responsabilità inerenti al SGEComunicato al personale le responsabilità inerenti al SGE
43
4.4.2 PRESCRIZIONI LEGALI ED ALTRE PRESCRIZIONI
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Predisposto un registro delle prescrizioni di legge europee, nazionali, Predisposto un registro delle prescrizioni di legge europee, nazionali, regionali e degli eventuali regolamenti e piani comunali applicabili ai regionali e degli eventuali regolamenti e piani comunali applicabili ai propri aspetti energetici,propri aspetti energetici,
Valutato come le prescrizioni di legge si applicano alle proprie attività,Valutato come le prescrizioni di legge si applicano alle proprie attività,
Valutato l’adeguatezza del SGE, in termini di controllo operativo, Valutato l’adeguatezza del SGE, in termini di controllo operativo, sorveglianza e misurazione, organizzazione del lavoro, formazione, sorveglianza e misurazione, organizzazione del lavoro, formazione, sistema tecnico, a seguito delle prescrizioni di legge applicabili,sistema tecnico, a seguito delle prescrizioni di legge applicabili,
Disponibili documenti/registrazioni derivanti da requisiti cogenti (es. libretti Disponibili documenti/registrazioni derivanti da requisiti cogenti (es. libretti di centrale degli impianti termici),di centrale degli impianti termici),
Attivato adeguati canali per l’aggiornamento in merIto alle prescrizioni Attivato adeguati canali per l’aggiornamento in merIto alle prescrizioni legali.legali.
44
4.4 PIANIFICAZIONE
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Definito i criteri per il riesame energeticoDefinito i criteri per il riesame energetico
Documentato i risultati del riesame energeticoDocumentato i risultati del riesame energetico
Mantenuto aggiornato il riesame energetico ad Mantenuto aggiornato il riesame energetico ad intervalli definiti, intervalli definiti, coerentemente con eventuali cambiamenti nelle strutture, coerentemente con eventuali cambiamenti nelle strutture, apparecchiature, sistemi o processi.apparecchiature, sistemi o processi.
Individuato opportunità di miglioramento delle prestazioni energeticheIndividuato opportunità di miglioramento delle prestazioni energetiche
Definito l’Energy Baseline, quale consumo di riferimento per la Definito l’Energy Baseline, quale consumo di riferimento per la valutazione del miglioramento delle prestazioni energetichevalutazione del miglioramento delle prestazioni energetiche
Individuato EnPIIndividuato EnPI
45
4.4.6 OBIETTIVI, PROGRAMMI E TRAGUARDI ENERGETICI
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Definito e documentato obiettivi e traguardi per l’energia misurabili ed i Definito e documentato obiettivi e traguardi per l’energia misurabili ed i programmi ad essi correlati; devono essere stabiliti e documentati i programmi ad essi correlati; devono essere stabiliti e documentati i termini temporali entro i quali raggiungere tali traguardi;termini temporali entro i quali raggiungere tali traguardi;
Obiettivi e traguardi devono considerare gli usi energetici significativi e le Obiettivi e traguardi devono considerare gli usi energetici significativi e le prescrizioni di legge applicabili;prescrizioni di legge applicabili;
I programmi devono specificare responsabilità, risorse e tempi di I programmi devono specificare responsabilità, risorse e tempi di attuazione;attuazione;
Devono essere stanziate formalmente le risorse finanziarie per attuare i Devono essere stanziate formalmente le risorse finanziarie per attuare i programmi stabiliti (approvazione investimento da parte dell’ Alta programmi stabiliti (approvazione investimento da parte dell’ Alta Direzione)Direzione)
Obiettivi, traguardi e programmi dovrebbero essere monitorati a intervalli Obiettivi, traguardi e programmi dovrebbero essere monitorati a intervalli definiti.definiti.
46
4.5.2 COMPETENZA, FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Attuato iniziative adeguate per la sensibilizzazione del personale alla riduzione degli sprechi Attuato iniziative adeguate per la sensibilizzazione del personale alla riduzione degli sprechi ed all’uso razionale dell’energia,ed all’uso razionale dell’energia,
Definito la competenza necessaria per le posizioni organizzative, le cui attività hanno un Definito la competenza necessaria per le posizioni organizzative, le cui attività hanno un effetto sull’efficienza energetica, in termini di esperienza, formazione e istruzione; es di effetto sull’efficienza energetica, in termini di esperienza, formazione e istruzione; es di posizioni di interesse:posizioni di interesse:
Servizi generali,Servizi generali,
Manutenzioni,Manutenzioni,
Produzione,Produzione,
Progettazione, Progettazione,
Acquisti.Acquisti.
Pianificato le attività di formazione ed addestramento necessarie ad un’efficace Pianificato le attività di formazione ed addestramento necessarie ad un’efficace funzionamento del SGE.funzionamento del SGE.
Erogato la formazione ed addestramentoErogato la formazione ed addestramento
Conservato le pertinenti registrazioni (CV, attestati frequenza corsi, abilitazioni/certificazioni Conservato le pertinenti registrazioni (CV, attestati frequenza corsi, abilitazioni/certificazioni conseguite (quali ad esempio EGE, certificatore energetico in edilizia, auditor SGE, conseguite (quali ad esempio EGE, certificatore energetico in edilizia, auditor SGE, abilitazione alla conduzione dei generatori di calore)abilitazione alla conduzione dei generatori di calore)
47
4.5.3 COMUNICAZIONE
Verificare che l’organizzazione abbia:Verificare che l’organizzazione abbia:
Preso una decisione ufficiale in merito alla comunicazione o meno verso Preso una decisione ufficiale in merito alla comunicazione o meno verso l’esterno, riguardo alle prestazioni del proprio SGE e, in caso abbia l’esterno, riguardo alle prestazioni del proprio SGE e, in caso abbia deciso di comunicare le proprie prestazioni, che sia stato stabilito e deciso di comunicare le proprie prestazioni, che sia stato stabilito e documentata la metodologia,documentata la metodologia,
Stabilito le modalità di comunicazione interna riguardo al SGE e alle Stabilito le modalità di comunicazione interna riguardo al SGE e alle prestazioni energetiche, quali informazioni, a chi richiederle, con quale prestazioni energetiche, quali informazioni, a chi richiederle, con quale mezzo, con quale frequenza.mezzo, con quale frequenza.
Stabilito le modalità di comunicazione interna per favorire commenti o Stabilito le modalità di comunicazione interna per favorire commenti o suggerire miglioramenti del SGEsuggerire miglioramenti del SGE
48
4.5.5 CONTROLLO OPERATIVO
Procedure per il controllo operativo e la manutenzione dovrebbero Procedure per il controllo operativo e la manutenzione dovrebbero comprendere:comprendere:
procedure di gestione e liste di controllo per evitare e minimizzare gli procedure di gestione e liste di controllo per evitare e minimizzare gli sprechisprechi
programmi di gestione e manutenzione di macchinari, equipaggiamenti programmi di gestione e manutenzione di macchinari, equipaggiamenti ed attrezzatureed attrezzature
descrizione degli interventi di assistenza per le relative attrezzature, descrizione degli interventi di assistenza per le relative attrezzature, compreso ciò che è soggetto ad assistenzacompreso ciò che è soggetto ad assistenza
identificazione dei dipartimenti e personale responsabile per il controllo e identificazione dei dipartimenti e personale responsabile per il controllo e la manutenzione delle attrezzaturela manutenzione delle attrezzature
pianificazione dell’ispezione delle attrezzature e descrizione di come pianificazione dell’ispezione delle attrezzature e descrizione di come deve essere fatta l’ispezione.deve essere fatta l’ispezione.
49
4.5.6 PROGETTAZIONE
La progettazione consapevole dell’energia dovrebbe assicurare che:La progettazione consapevole dell’energia dovrebbe assicurare che:
l’analisi minuziosa della richiesta di energia venga effettuata nelle prime l’analisi minuziosa della richiesta di energia venga effettuata nelle prime fasi del progettofasi del progetto
successivamente venga effettuata una verifica energetica in appropriate successivamente venga effettuata una verifica energetica in appropriate fasi di progettazione, ove possibile (offerte, progettazione di dettaglio fasi di progettazione, ove possibile (offerte, progettazione di dettaglio iniziale, progettazione finale, scelta delle attrezzature, consegna, iniziale, progettazione finale, scelta delle attrezzature, consegna, commissione, ecc.)commissione, ecc.)
i compiti delle persone responsabili della progettazione siano i compiti delle persone responsabili della progettazione siano chiaramente definiti.chiaramente definiti.
50
4.5.7 APPROVVIGIONAMENTO DI SERIZI ENERGETICI, IMPIANTI, PRODOTTI, ENERGIA
Procedure suggerite dovrebbero includere:Procedure suggerite dovrebbero includere:
politiche di acquisto, ove applicabilipolitiche di acquisto, ove applicabili
linee guida di acquisto, es. criteri che devono essere seguiti se i prodotti linee guida di acquisto, es. criteri che devono essere seguiti se i prodotti proposti hanno il potenziale di incrementare il consumo di energia proposti hanno il potenziale di incrementare il consumo di energia oltre il livello prescrittooltre il livello prescritto
verifiche energetiche dettagliate se richiesteverifiche energetiche dettagliate se richieste
criteri di ritorno dell’investimento e metodi di calcolo, es. valutazione criteri di ritorno dell’investimento e metodi di calcolo, es. valutazione economicaeconomica
valutazione del costo del ciclo di vitavalutazione del costo del ciclo di vita
lista minuziosa approvata di pezzi di ricambio energeticamente efficienti lista minuziosa approvata di pezzi di ricambio energeticamente efficienti e/o negozi in cui vengono venduti tali elementi.e/o negozi in cui vengono venduti tali elementi.
51
4.6.1 MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI
Il Piano di Monitoraggio dell’energia dovrebbe comprendere quanto Il Piano di Monitoraggio dell’energia dovrebbe comprendere quanto segue:segue:
come vengono misurati e registrati i consumi di energia le variabili ed i come vengono misurati e registrati i consumi di energia le variabili ed i fattorifattori
l’estensione del monitoraggio, compresa la frequenza delle misurazioni; l’estensione del monitoraggio, compresa la frequenza delle misurazioni; calibrazione e manutenzione delle attrezzature di misuracalibrazione e manutenzione delle attrezzature di misura
ruoli e responsabilità del relativo personaleruoli e responsabilità del relativo personale
come viene calcolata la previsione di consumo in relazione alle variabili come viene calcolata la previsione di consumo in relazione alle variabili di influenza.di influenza.