24
SIAMO P Sussidio a cura del conveg Il materiale delle attività conte 26 marzo 2011- Le altre pa PRONTI PER C.E l comitato di zona per essere p gno eucaristico di settembre enuto in questo libretto è stato prodotto al c arti sono prese dal sito http://www.congres Pagina 1 di 24 E.N.A. pronti per il convegno di zona del ssoeucaristico.it

siamo pronti per C.E.N.A

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Agesci zona di ancona sussidio per il congresso eucaristico prodotto dopo l'assemblea di zona del 23 marzo 2011

Citation preview

Page 1: siamo pronti per C.E.N.A

SIAMO PRONTI PER C.E.N.A

Sussidio a cura del comitato

convegno eucaristico di settembre

Il materiale delle attività contenuto in questo libretto è stato prodotto al convegno di zona del

26 marzo 2011- Le altre parti sono prese dal sito

SIAMO PRONTI PER C.E.N.A

Sussidio a cura del comitato di zona per essere pronti per il

convegno eucaristico di settembre

contenuto in questo libretto è stato prodotto al convegno di zona del

Le altre parti sono prese dal sito http://www.congressoeucaristico.it

Pagina 1 di 24

SIAMO PRONTI PER C.E.N.A.

per essere pronti per il

contenuto in questo libretto è stato prodotto al convegno di zona del

http://www.congressoeucaristico.it

Page 2: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 2 di 24

Sommario La storia dei Congressi Eucaristici .................................................................................................................. 3

Presentazione del CEN 2011 .......................................................................................................................... 5

Eucaristia e vita quotidiana ........................................................................................................................... 6

Il CEN nell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo ........................................................................................................ 6

Il Logo: stile espressivo e linguaggio dei colori .............................................................................................. 7

PREGHIERA PER IL CONGRESSO EUCARISTICO .............................................................................................. 8

L'inno ............................................................................................................................................................. 8

Approfondimenti ........................................................................................................................................... 9

Materiale prodotto al convegno di zona ..................................................................................................... 10

Fragilità .................................................................................................................................................... 10

L/C ........................................................................................................................................................ 10

E/G ....................................................................................................................................................... 10

R/S........................................................................................................................................................ 10

Affettività ................................................................................................................................................. 11

L/C ........................................................................................................................................................ 11

E/G ....................................................................................................................................................... 13

R/S........................................................................................................................................................ 13

Festa e lavoro .......................................................................................................................................... 15

L/C ........................................................................................................................................................ 15

E/G ....................................................................................................................................................... 15

R/S........................................................................................................................................................ 16

Politica e cittadinanza .............................................................................................................................. 17

L/C ........................................................................................................................................................ 17

E/G ....................................................................................................................................................... 17

R/S........................................................................................................................................................ 18

Tradizione ................................................................................................................................................ 21

L/C ........................................................................................................................................................ 21

E/G ....................................................................................................................................................... 21

R/S........................................................................................................................................................ 23

Page 3: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 3 di 24

La storia dei Congressi Eucaristici

Dieci anni dopo il Congresso Internazionale di Lille, l'Opera dei Congressi Eucaristici mise salde radici anche

in Italia. L'introduzione di questa forma di culto eucaristico in Italia lo si deve all'impulso dato direttamente

dalla Sede apostolica. Dopo il Congresso tenuto a Venezia, il quinto della serie, per dare maggiore

continuità e su richiesta del Congresso dei sacerdoti adoratori, venne istituito il Comitato permanente dei

Congressi eucaristici nazionali, quale sotto-comitato per i Congressi internazionali.

Al Comitato si diede una consistenza con l'approvazione degli statuti (1927) e l'affiancamento della

Congregazione del Santissimo Sacramento. Dopo il Congresso di Milano (1983), la Conferenza Episcopale

Italiana assunse il Comitato tra le normali espressioni della sua attività e ne nominò il presidente nella

persona di uno dei suoi vice presidenti, nella circostanza il card. Salvatore Pappalardo. Dopo i Congressi

Eucaristici Nazionali di Reggio Calabria del 1988, e di Siena del 1994, si ravvisò la necessità di rivedere lo

Statuto approvato dal Consiglio permanente della CEI nel 1988. Il nuovo Statuto fu approvato il 25 gennaio

1996.

La responsabilità diretta nella gestione del Comitato da parte della CEI ha segnato una svolta importante

nella storia dei Congressi italiani perché ha inserito questa manifestazione all'interno della

programmazione del cammino dell'intera Chiesa nazionale.

L'Italia è stata la prima nazione del mondo a celebrare un Congresso nazionale. Il primo, infatti, fu celebrato

a Napoli dal 19 al 22 novembre 1891. Presero parte i cardinali Sanfelice, Capecelatro e Rende e 45 vescovi Il

Congresso si rivelò "una grandiosa manifestazione della fede e pietà del popolo cattolico".

Seguì, tre anni dopo, dal 2 al 6 settembre del 1894, quello di Torino. A conclusione del Congresso era stata

preparata, come a Napoli, una solenne processione che fu poi impedita dal governo liberale. Il

provvedimento, tuttavia, non riuscì a ostacolare l'accalcarsi di una folla di oltre centomila persone che, al

momento della Benedizione impartita sulla porte del Duomo, si prostrarono in adorazione. Erano presenti 2

cardinali e 47 arcivescovi e vescovi.

Il terzo Congresso si tenne a Milano dal 31 agosto al 6 settembre 1895.

Il quarto Congresso Nazionale si tenne a Orvieto, dal 5 all'8 settembre 1896, nella città che conserva il

Corporale intriso del Sangue miracoloso. Leone XIII con la lettera Monumenta pietatis del luglio 1896 aveva

indetto un giubileo straordinario da lucrarsi nel Duomo di Orvieto e nella chiesa di Santa Caterina in

Bolsena, durante la celebrazione del Congresso.

Il quinto Congresso, preparato con un anno di preghiere e di predicazioni si tenne a Venezia dall'8 al 12

agosto 1897.

Successivamente, la mancanza di una vera organizzazione nazionale imposero una battuta d'arresto che

parve dovesse cessare allorché il 10 settembre 1913 i Sacerdoti Adoratori, riuniti a Roma nel loro primo

Congresso Nazionale, approvarono un voto riguardante l'istituzione di un comitato per i Congressi

Eucaristici Nazionali, con funzione di sottocomitato per i Congressi Internazionali. Pio X infatti, il 22 ottobre

1913, nominava il primo presidente nella persona del vescovo di Cremona, mons. Padovani. Trascorsero

però altri sette anni prima che i Congressi Eucaristici in Italia riprendessero il loro cammino.

Page 4: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 4 di 24

Dall'8 al 12 settembre del 1920 si celebrò a Bergamo il sesto Congresso. I temi generali dei lavori furono i

seguenti: L'Eucaristia e la santificazione personale; L'apostolato individuale e la santa Eucaristia; L'influenza

dell'Eucaristia nelle associazioni cattoliche.

Venne, poi, nel 1923, la volta di Genova. Il settimo Congresso fu celebrato dal 5 al 9 settembre. La fastosità

di questo Congresso è facilmente desumibile anche dal numero dei corrispondenti dei giornali che in quei

giorni arrivarono a 280; dal fatto che per la prima volta le rappresentanze del governo, insieme a tutte le

autorità, con a capo il duca di Genova, vi presero entusiastica parte; e infine dal fatto che per la prima volta

nei Congressi Eucaristici nazionali figura il legato pontificio, nella persona del card. Gaetano de Lai.

L'ottavo Congresso che si tenne a Palermo il 1924 dal 4 all'8 settembre, fu caratterizzato dal primo

congressino dei bimbi, commovente manifestazione che resterà in tutti i Congressi successivi.

Il nono Congresso Nazionale fu celebrato a Bologna, dal 7 all'11 settembre del 1927 ed ebbe quale card.

legato Pio Boggiani. Preceduto da una preparazione spirituale intensissima e celebrato con splendore e

ricchezza di mezzi, si inserì tra i Congressi nazionali meglio riusciti.

A Loreto, città della santa Casa, il 10-14 settembre 1930 si celebrò il decimo Congresso. Il tema del

Congresso fu La santissima Eucaristia e la famiglia cristiana. Fu in questa occasione che il Papa elargì

l'indulgenza plenaria per la recita dell'Ufficio divino davanti al SS. Sacramento.

L'undicesimo Congresso si tenne a Teramo il 4-8 settembre 1935 sul tema del Congresso fu L'Eucaristia

nella Sacra Scrittura.

Il Congresso di Tripoli, dodicesimo della serie, presieduto dal legato pontificio card. A. M. Dolci, fu celebrato

il 10- 14 novembre 1937 e fece rivivere nella terra di s. Agostino gli splendori della Chiesa dei primi secoli.

Se gli eventi bellici non l'avessero impedito, nel 1941 si sarebbe dovuto tenere a Pompei il Congresso

commemorativo del cinquantesimo dell'Opera dei Congressi Eucaristici in Italia. Ma una pausa di

quattordici anni si frappose, e soltanto nel 1951 si potè riprendere il cammino col tredicesimo Congresso

Nazionale di Assisi. Come legato pontificio, con la lettera In urbe Assisiensi del 2 agosto 1951, fu nominato il

card. I. Schuster, arcivescovo di Milano.

Nella lettera Quinto jam expleto del 15 agosto 1953, Pio XII annunziava la futura celebrazione del

quattordicesimo Congresso di Torino (6-13 settembre 1953). Tema del Congresso fu L'Eucaristia nella

società moderna, e una delle illustrazioni più commoventi del tema la diedero i 1.500 operai partiti da

Roma a bordo di 30 pulmann, scortanti il SS. Sacramento esposto in un'auto adibita a cappella.

Poi venne la volta di Lecce, capoluogo del Salento, che, dal 29 aprile al 6 maggio 1956, accolse il

quindicesimo Congresso Eucaristico Nazionale. L'insegnamento fondamentale impartito agli ascoltatori

durante quelle feconde giornate di adorazione, di preghiera e di studio fu L'Eucaristia, sacramentum

unitatis, vinculum charitatis".

A trentacinque anni dall'ottavo Congresso Eucaristico di Palermo (1924), le celebrazioni nazionali tornarono

in Sicilia con il sedicesimo Congresso, tenutosi a Catania dal 6 al 16 settembre 1959 sul tema Dacci oggi il

Page 5: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 5 di 24

nostro pane quotidiano. È stato chiamato un Congresso Eucaristico e mariano insieme, perché congiunse

all'adorazione dell'Eucaristia la consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria.

Dal 6 al 13 giugno 1965, a conclusione delle celebrazioni del settimo centenario della bolla Transiturus, con

cui Urbano IV estendeva a tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini (11 agosto 1264), si celebrò a Pisa il

diciassettesimo Congresso Eucaristico d'Italia.

Il 10-17 settembre 1972 si celebrò a Udine il diciottesimo Congresso, primo dopo il Concilio Vaticano II, sul

tema Eucaristia e comunità locale.

Il diciannovesimo Congresso fu celebrato a Pescara, 11-18 settembre 1977 su tema Il giorno del Signore è la

Pasqua settimanale del popolo di Dio. Attorno a questo tema si sono articolati gli otto Convegni e i ventidue

incontri nazionali che si sono succeduti nella settimana conclusiva del Congresso. La novità fu la presenza

personale del Papa nella giornata conclusiva.

Il ventesimo Congresso si tenne a Milano dal 14-22 maggio 1983 sul tema L'Eucaristia al centro della

comunità e della sua missione. Il Congresso ha visto la presenza del papa per due giorni e mezzo, con una

fitta rete di incontri con tutti gli stati della società civile, religiosa, culturale, operaia e imprenditoriale.

Il tema del ventunesimo Congresso L'Eucarista segno di unità, è un invito a tutti i cattolici italiani a

considerare l'Eucaristia come una continua donazione di sé da parte di Cristo per favorire una vita più

solidale nella Chiesa e nella società. Il Congresso fu celebrato Reggio Calabria il 5-12 giugno 1988.

Siena, città di una dei 18 miracoli eucaristici verificatisi in Italia (nel mondo sono circa 123), è la città dove si

tiene dal 28 maggio al 5 giugno 1994 il ventiduesimo Congresso sul tema L'Eucaristia dalla comunione al

servizio. È stato un momento significativo di quella "grande preghera" per l'Italia e l'Europa che Giovanni

Paolo II aveva proposto a vescovi italiani il 15 marzo 1994 durante la preghiera sulla tomba di San Pietro.

Il ventitreesimo Congresso, sul tema Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri,oggi e sempre è stato

celebrato a Bologna 20-28 settembre 1997 nel contesto della preparazione al Giubileo del 2000. Quello di

Bologna è stato definito il "primo Congresso Eucaristico multimediale" per la vasta presenza degli operati

della comunicazione. Infatti uno dei momenti più emblematici, è stato l'incontro del Santo Padre con oltre

300.000 persone, in gran parte giovani. È stata un'esperienza di preghiera e di festa, animata dal canto e

dalla musica. La novità dell'incontro ha attirato l'attenzione dei grandi mezzi di comunicazione sociale

anche per la presenza di artisti conosciuti a livello mondiale. (Agenzia Sir)

Presentazione del CEN 2011

“Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana”. È questo il tema del XXV Congresso

Eucaristico Nazionale, che si terrà ad Ancona e nelle diocesi della metropolia dal 3 all’11 settembre 2011. La

settimana si articolerà in momenti spirituali e celebrativi, riflessioni e testimonianze e culminerà con una

solenne Celebrazione eucaristica domenica 11 settembre 2011 ad Ancona.

I significati del Congresso Eucaristico sono molteplici. In primo luogo, si tratta di un atto di fede

nell'Eucarestia e un evento di comunione per l’intera Chiesa italiana che in quei giorni vedrà convergere nel

Page 6: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 6 di 24

capoluogo marchigiano migliaia di fedeli da tutte le diocesi. L’evento riveste anche un significato sociale e

culturale perché l'Eucarestia, sacramento dell'amore di Dio per gli uomini, è pane del cammino storico dei

credenti e fermento di novità in tutti gli aspetti del vivere umano.

È per questo che ad Ancona verrà sottolineato il dono dell’Eucaristia per la vita quotidiana, attraverso la

ripresa dei cinque ambiti dell’esistenza già al centro del Convegno ecclesiale di Verona nel 2006: la vita

affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tradizione e la cittadinanza.

Sfondo biblico dell’intero appuntamento sarà il capitolo 6 del vangelo di Giovanni, da cui è tratto il versetto

posto nel titolo. “Signore, da chi andremo?” è la domanda che l’apostolo Pietro rivolge a Gesù a

conclusione del discorso sulla Parola e il Pane di vita. Ed è anche la domanda che dopo duemila anni ritorna

come la questione centrale della vita dei cristiani oggi.

Per la preparazione spirituale al Congresso Eucaristico, il Comitato organizzatore ha predisposto un sussidio

biblico, curato da don Ermenegildo Manicardi: “Signore da chi andremo? L'icona biblica del Congresso

Eucaristico Nazionale. Ancona 2011” (Ed. San Paolo). Il volume, rivolto a tutti, offre spunti e riflessioni

perché l'appuntamento di Ancona segni l'inizio di una nuova e più intensa stagione eucaristica.

Eucaristia e vita quotidiana

Il Concilio Vaticano II afferma che “la principale manifestazione della Chiesa si ha nella partecipazione piena

e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima

Eucaristia, alla medesima preghiera, al medesimo altare cui presiede il Vescovo circondato dal suo

presbiterio e dai ministri” (SC 41).

In questa prospettiva, si colloca Benedetto XVI quando istituisce il rapporto tra l’Eucaristia e la Chiesa

particolare, vedendo nel ministero del Vescovo il compito imprescindibile di “guida, promotore e custode di

tutta la vita liturgica della propria Chiesa” (Sacramentum caritatis, n. 39).

Benedetto XVI, riscoprendo il tesoro nascosto della tradizione cristiana, nell’Esortazione apostolica post-

sinodale Sacramentum caritatis avverta la necessità di insistere sull’efficacia dell’Eucaristia per la vita

quotidiana: “In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidiana, l’Eucaristia

rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell'uomo chiamato per grazia ad essere

ad immagine del Figlio di Dio (cfr Rm 8,29s). Non c’è nulla di autenticamente umano — pensieri ed affetti,

parole ed opere — che non trovi nel sacramento dell’Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in

pienezza” (n. 71). Il Papa può così fare proprio il proposito dei Padri sinodali: “i fedeli cristiani hanno

bisogno di una più profonda comprensione delle relazioni tra l’Eucaristia e la vita quotidiana” (n. 77).

Il CEN nell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo

Il Congresso Eucaristico Nazionale avrà luogo nell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo dal 3 all’11 settembre 2011

sul tema “Signore da chi andremo?”.

La settimana celebrativa del Congresso Eucaristico proporrà una scansione che aiuterà a rileggere, a partire

dall’Eucaristia, alcuni ambiti della vita quotidiana, peraltro già presentati nel Convegno Ecclesiale nazionale

di Verona del 2006, e quindi a rivisitare i luoghi della testimonianza che il cristiano è chiamato a dare del

Signore e del suo Vangelo.

Page 7: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 7 di 24

Una caratteristica del prossimo Congresso Eucaristico rispetto alle edizioni precedenti riguarderà la

pluralità delle sedi o diocesi – Ancona - Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia – in cui verranno collocate

le diverse tematiche e i vari momenti delle giornate eucaristiche congressuali.

L’intento di questa scelta territoriale è quello di coinvolgere l’intero territorio della metropolia,

accompagnando le diverse diocesi che la compongono a visibilizzare la dimensione popolare dell’evento

congressuale e, nello stesso tempo, a evidenziare – nel concreto delle rispettive differenze – il rapporto tra

Eucaristia e ambiti della vita quotidiana (famiglia, lavoro, malattia, immigrazione…).

Il Logo: stile espressivo e linguaggio dei colori

Il logo nel suo insieme rappresenta un’importante e immediata

comunicazione visiva, l’immagine stessa si integra di vari fattori

caratterizzanti la cultura e l’identità cristiana-cattolica.

Il cerchio come elemento base, uno stile “iconico” e tratti decisi

permettono una precisa percezione degli elementi espressi dal

logo. Uno stile pittorico con tratto pulito ed essenziale e un

perfetto equilibrio tra la parte iconografica e quella testuale,

uniti al tratto marcato e alla consistenza del colore, trasmettono

immediatezza e semplicità.

All’interno del logo sono presenti i Simboli Cristiani in grado di sintetizzare in maniera suggestiva il

messaggio “Signore da chi andremo"? – Tu solo hai parole di vita eterna.

Il Sole, simbolo di Giustizia divina, vuol essere una rappresentazione del “Giorno del Signore”; la Patena

ritratta nell’iconografia del sole, contiene, secondo il Mistero, il Corpo di Cristo; l’Alba, biancore

immacolato simbolo di purezza; la Luce del Messia che illumina gli uomini nel cammino verso la Salvezza; i

Pesci, che rappresentano le anime degli uomini chiamati ad essere salvati nelle reti di Dio e dei suoi servi; il

Mare, creatura la cui grandezza è al servizio della divinità; il Popolo in Cammino raffigura la via rivelata dal

Padre “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14, 6). "Accorriamo tutti, dalle diverse Chiese e Comunità

ecclesiali sparse per il mondo, verso la festa che si prepara; portiamo con noi ciò che già ci unisce e lo

sguardo puntato solo su Cristo ci consenta di crescere nell´unità che è frutto dello Spirito" (IM, 4); il

Cerchio, figura geometrica perfetta, senza principio né fine, un simbolo di Dio; la Terra, da cui fu plasmato

l’uomo e che in essa vede una madre; la Chiesa, a simboleggiare la Rivelazione e l’Incarnazione.

Altrettanto importante è il linguaggio dei colori che traspare dalla lettura del logo.

Il Giallo evoca regalità e luce divina; l’Oro, simbolo di luce eterna, rappresenta la ricchezza spirituale; il Blu,

colore del cielo, suggerisce immaterialità e profondità infinita; il Rosso, simbolo della vita, è il colore del

Sacrificio supremo, quello della croce, per questo è il colore dell’Offerta e dell’Amore; il Verde, colore

equilibrato, calmo, fresco e rassicurante, simboleggia l’acqua, caratterizza il mondo vegetale ed evoca la

primavera;il Bianco identifica il Mistero divino, essendo al tempo stesso assenza e onnipotenza.

Page 8: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 8 di 24

PREGHIERA PER IL CONGRESSO EUCARISTICO

Signore Gesù, di fronte a Te, Parola di verità e Amore che si dona, come Pietro ti diciamo: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Signore Gesù, noi ti ringraziamo perché la Parola del tuo Amore si è fatta corpo donato sulla Croce, ed è viva per noi nel sacramento della Santa Eucaristia. Fa’ che l’incontro con Te nel Mistero silenzioso della Tua presenza,

entri nella profondità dei nostri cuori e brilli nei nostri occhi perché siano trasparenza della Tua carità. Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia continui ad ardere nella nostra vita e diventi per noi santità, onestà, generosità, attenzione premurosa ai più deboli. Rendici amabili con tutti, capaci di amicizia vera e sincera perché molti siano attratti a camminare verso di Te. Venga il Tuo Regno, e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente. Amen.

L'inno

http://www.siti.chiesacattolica.it/siti/allegati/1655/Inno.mp3

1. Sulle strade del nostro cammino suona ancora l’antica domanda: quale senso ha la vita, la morte e l’esistere senza orizzonte? 2. Venne un Uomo e si fece vicino, ai fratelli egli tese la mano: era il Verbo che illumina il mondo ed incarna l’amore di Dio. Rit. Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna. 3. Egli disse con grande coraggio: “Ascoltate! Il pane non basta! È profonda la fame del cuore, solo Dio può il vuoto colmare”. 4. Si chiamava Gesù: “Dio salva”! È venuto per dare la vita, per spezzare la forza del male che la gioia ci spegne nel cuore. Rit. 5. Nella sera dell’Ultima Cena, nel convito di nuova Alleanza, fece dono di sé agli amici con l’amore che vince la morte.

6. La sua Croce non fu la sconfitta, ma sconfisse il peccato del mondo: aprì il varco ad un fiume di grazia che dell’uomo redime la storia. Rit. 7. Crocifisso per noi e risorto, il Signore tra noi è presente! Nella Chiesa, suo mistico corpo, si attualizza il divino comando: 8. “Fate questo in mia memoria! Ripetete il mio gesto d’amore: voi avrete la luce e la forza per curare le umane ferite”. Rit. 9. O Gesù, noi vogliamo seguirti! Noi ti amiamo davvero, Signore, e vogliamo nutrirci al tuo Pane che sconfigge per sempre la fame. 10. Radunati attorno all’altare, ascoltando parole di vita, accogliendo il tuo dono d’amore noi saremo più forti del male. Rit.

Page 9: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 9 di 24

11. Resta sempre con noi, Signore! Mentre il buio ci colma di angoscia solo tu sei la luce che brilla e ci apre un cammino di vita.

12. In memoria di te celebriamo questo evento che accresce la fede; il tuo amore è la “buona Notizia” che nel mondo diffonde speranza.

Testo con accordi

http://www.congressoeucaristico.it/siti/allegati/1655/Signore%20da%20chi%20andremo%20-

%20Impagliatelli%20con%20accordi.pdf

Approfondimenti

Signore da chi andremo

http://www.congressoeucaristico.it/congresso_eucaristico_nazionale/approfondimenti/00001584_Signore_da_chi_Andremo_.html Sussidi

http://www.congressoeucaristico.it/congresso_eucaristico_nazionale/approfondimenti/00002333_Sussidi.html Lettere di Mons. Menichelli con lo sguardo al Congresso Eucaristico Nazionale

http://www.congressoeucaristico.it/congresso_eucaristico_nazionale/approfondimenti/00003173_Lettere_di_Mons._Menichelli.html Cinque schede elaborate da S.E. Mons. Menichelli http://www.congressoeucaristico.it/congresso_eucaristico_nazionale/approfondimenti/00002957_Cinque_schede_elaborate_da_S.E._Mons._Menichelli.html Eucarestia nell'arte

http://www.congressoeucaristico.it/congresso_eucaristico_nazionale/approfondimenti/00001538_Eucar

estia_nell_arte.html

Page 10: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 10 di 24

Materiale prodotto al convegno di zona

Fragilità

L/C

L/C Fra le fragilità dell’età interessata si individua la paura del buio e si propone un gioco che aiuti a

superarla.

Gioco per scoprire la vita notturna del bosco.

LANCIO: un capo propone un giro di notte nel bosco e un altro mette in guardia i bambini sui pericoli degli

animali notturni.

I lupetti/coccinelle escono in sestiglia,ogni sestiglia ha un animale da cercare seguendo delle tracce

fosforescenti. L’animale fa il suo verso,all’arrivo degli L/C risponde alle domande raccontando le sue

abitudini.

L’animale spiega che nel bosco la vita scorre ugualmente anche di notte e consegna alla sestiglia una

lanterna.

Gli L/C tornano a casa e preparano una scheda sull’animale ,al Branco resta uno schedario sulla vita degli

animali notturni del bosco.

E/G

E/G attività:

novizio- gioco per la scoperta del reparto ( cruciverba) con parole “codice” del reparto.

Squadriglia – scoperta di tutte le specialità e i brevetti , saper abbinare le pecette alle specialità e dare una

possibile idea di impegno.

C: Sq. – elaborazione di domande e casi per cavarsela nei momenti difficili.

Squadriglia – il novizio cerca di organizzare l’uscita o risolve la missione , il Capo Squadriglia lo aiuta e gli

squadriglieri decidono i posti d’azione.

CATECHESI : “ Abbiamo un tesoro in vasi di creta”; alla fine di ogni momento in cui si individua una “

fragilità” facciamo scrivere una qualità preziosa per la squadriglia e li mettiamo in un vaso di creta , nel

momento comunitario si leggono i biglietti.

Canto : Il tesoro.

R/S

R/S attività proposta di catechesi

Obiettivo : La fragilità è una cosa “normale” che fa parte della vita ma da soli non si supera ,quindi scoprire

l’importanza del nostro esserci per gli altri in questi momenti.

Page 11: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 11 di 24

Strumenti : - Far emergere il tema della fragilità da una testimonianza (qualcuno come uno psicologo o

comunque una persona che ha deciso come mestiere di esserci per persone sconosciute nei loro momenti

di fragilità).

- Far emergere da ciascuno un esempio di fragilità propria o vista in qualcun altro e un esempio di qualcosa

che ci ha aiutato in un momento di fragilità o che abbiamo fatto noi per qualcun altro. Alla fine spostare la

riflessione sulla catena che si crea e sull’altro come speranza per uscire dal momento di fragilità.

Proposte di letture/ riflessioni

Dal Vangelo: Il buon Samaritano; Il rinnegamento di Pietro (LC 22,54-62)

Capi in staff : Dai 5 ai 12

Iter formativo richiesto: tutto + Campo Bibbia + un anno di tirocinio al Consultorio.

Durata prevista : Dai 15 ai 30 minuti.

Materiali : Buona volontà ,pazienza ,amore ,tolleranza ,spirito di sacrificio e … essere buon testimone.

Affettività

L/C

Questo è un esempio di catechesi per lupetti/coccinelle da poter proporre alle vacanze di branco, che ha

come tema e filone conduttore l’affettività.

Poiché ci troviamo di fronte a bambini di 8-11 anni, abbiamo deciso di concentrarci sulle relazioni affettive

in cui i nostri L/C sono coinvolti, a partire da quella “verticale” genitori-figli, per arrivare poi al rapporto

capo-L/C, ma soprattutto a quelle tra gli L/C in branco/cerchio e con i loro coetanei o amici.

Osservando i nostri bambini, ci siamo resi conto di quali possono essere le principali difficoltà e quindi

punteremo proprio su queste.

Gli obiettivi principali di questa catechesi sono:

• conoscere e scoprire se stessi, in modo particolare pensando a cosa ognuno di noi può dare

all’altro (in base alle proprie capacità, al proprio carattere, ecc.) e capire che ognuno è importante e

ha una ricchezza da donare;

• scoprire l’altro. Come? Il primo passo sta nell’abbattere le barriere che ci separano, come, ad

esempio, la paura della diversità (maschio/femmina, italiano/straniero,…); superato questo primo

ostacolo, si arriverà anche a fidarsi dell’altro;

• scoprire che mettendosi insieme si fanno grandi cose: capire che tutti sono indispensabili gli uni per

gli altri e che le persone che ci stanno vicino sono una ricchezza per noi.

Page 12: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 12 di 24

Contestualizzando la catechesi alle vacanze di branco, l’abbiamo divisa in giorni; ogni attività sarà lanciata

da un diverso personaggio del Vangelo, ognuno dei quali ha sviluppato uno dei particolari aspetti della

relazione affettiva che ci interessano con Gesù.

Questi personaggi possono venire fuori da un libro (o dal Vangelo stesso) che un bambino sta leggendo,

oppure possono essere richiamati dalla macchina del tempo, insomma… spazio alla fantasia!!

• Primo giorno: CONOSCERE E SCOPRIRE SE STESSI

Il personaggio che lancia l’attività è San Paolo, che racconta l’episodio della folgorazione lungo la

strada per Damasco e la successiva conversione(atti degli apostoli 9, 1-19); in modo particolare

punterà sul fatto che lui, in seguito a quell’episodio, è riuscito a trovare se stesso, e a mettere a

frutto in modo positivo le proprie capacità e personalità.

Attività: ogni L/C deve fare un autoritratto, che lo deve rappresentare il più possibile, in cui mette

tutte le sue caratteristiche (pregi, difetti, capacità particolari, ecc.); si può usare la tecnica del

collage, o patchwork, o qualsiasi altra cosa che vi sembri adatta.

Tutti i disegni, poi, verranno consegnati ai capi e verranno conservati, perché serviranno per le

catechesi successive.

Canto: “dove troveremo tutto il pane”.

• Secondo giorno: SCOPRIRE L’ALTRO (ABBATTERE LE BARRIERE)

Per riuscire ad aprirsi con gli altri è molto importante il contatto fisico (soprattutto nei bambini),

quindi questa parte della catechesi sfrutterà questo prezioso strumento.

Personaggio: il cieco che Gesù ha guarito toccandolo e spalmandogli fango sugli occhi (Giovanni 9,

1-7); racconta di come era solo, diverso e lontano da tutti, quando un giorno Gesù toccandolo lo ha

guarito.

Attività: i L/C sono bendati e, senza parlare, devono riconoscere chi gli sta intorno usando

solamente il tatto; provano ad indovinare dicendo ad alta voce il nome e poi si tolgono la benda per

vedere se ci sono riusciti. Tutto ciò può essere ripetuto più volte e, ovviamente,può essere pilotato

dai capi.

Un altro gioco può essere quello del Jolly: ci sono tanti bigliettini con scritte le parti del corpo e ogni

L/C deve toccare con il vicino la parte che c’è scritta nel bigliettino che ha estratto.

• Terzo giorno: SCOPRIRE L’ALTRO (FIDUCIA)

Personaggio: Pietro, che racconta l’episodio della barca in cui Gesù gli dice di buttare le reti da

pesca; lui all’inizio esita, ma poi si fida e riesce a prendere un sacco di pesci!! (Luca 5, 1-11)

Attività: di giochi sulla fiducia ce ne sono tanti…ad esempio buttarsi e farsi prendere dagli altri,

saltare dalla sedia bendato, ecc.

Si può anche fare una riflessione sulla fiducia che i L/C hanno nei confronti dei genitori e dei capi, e

magari trovare un giochino o un gesto anche per questo.

• Quarto + quinto giorno: SCOPRIRE CHE METTENDOSI INSIEME SI FANNO GRANDI COSE!!!

Personaggio: tutti gli apostoli (o solamente alcuni di loro, dato che penso sia raro trovare staff da

12 persone) raccontano di come insieme sono riusciti a creare la Chiesa.

Page 13: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 13 di 24

Attività: i capi hanno nascosto i disegni che erano stati fatti il primo giorno. Si fa una caccia in cui i

L/C devono andare a recuperare ognuno un solo disegno; quando tutti saranno stati recuperati,

verranno uniti, seguendo le linee che i capi hanno tracciato sul retro di ogni foglio, fino a formare

un grande unico disegno!!!

Si possono fare anche altri giochi, in cui i L/C devono collaborare tra loro, aprendosi e fidandosi

degli altri, ognuno mettendo a frutto le proprie capacità.

E/G

Siamo partiti dalla frase AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO

Perchè solo amando e rispettando se stessi si può amare e rispettare l’altro /a

Abbiamo esordito che la fascia d’età degli e/g è vasta e molto importante perché comprende in pieno

l’adolescenza con tutte le sue difficoltà-

Quindi le attività dovrebbero essere rivolte in maniera diversa ai ragazzi , per chiarire , si dovrebbe fare

catechesi al reparto in un modo e all’alta squadriglia in un altro (infatti nella situazione attuale in cui i nostri

ragazzi sono più “grandi”,cioè cresciuti prima , l’alta sq. È quasi un piccolo clan)

Nella discussione è uscito che i nostri ragazzi hanno difficoltà a relazionarsi fra loro anche solo per parlare,

pensiamo anche a causa delle nuove tecnologie che isolano e fanno parlare gli schermi dei telefonini e del

computer. Per questo rimane difficile esprimere le proprie emozioni e sentimenti a parole davanti ad una

altra persona (siano sentimenti d’amore ma anche di amicizia)

Quindi una prima attività potrebbe essere quella di esprimere un messaggio a parole ad un ‘ altra persona

usando più di 10/15 parole.

Altre attività per far avvicinare i ragazzi sono quelle di kim dove viene usato il tatto (per esempio ad occhi

bendati riconoscere toccandola la persona che hanno davanti) anche questa può essere una attività per

conoscere e conoscersi

Altro spunto è questo:scambiarsi i ruoli uomo/donna per una intera giornata e alla fine riconoscere ,se ci

sono e quali sono, lavori da donne e lavori da uomini e riconoscere i limiti e le potenzialità degli uomini e

delle donne.

Sempre nell’ambito delle sq. abbiamo pensato di far lavorare per un giorno intero squadriglie miste maschi

e femmine e poi tirare le conclusioni di questa convivenza

Per poterci amare dovremmo scoprire la nostra bellezza e quindi trovare quale secondo noi è la nostra

parte più bella per es. occhi , capelli bracci ecc.)

Riconoscere anche le nostre potenzialita fisiche e quindi fare anche giochi sportivi dove mettere alla prova

il nostro fisico

R/S

Abbiamo pensato che per affrontare questo tema molto ampio durante la route estiva,si debba lavorare

durante l’anno sulla Consapevolezza, così che i ragazzi vengano fuori, e che il tema venga sviscerato

interamente.

Page 14: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 14 di 24

L’idea è quella di proporre ogni giorno un tema diverso.

L’ordine è il seguente: 1) Rapporto in Famiglia, 2)Rapporti di amicizia, 3)Rapporto in coppia, 4)Rapporto

sessuale.

L’osservazione che abbiamo fatto è che dando questa sequenza, si passa dalla dinamica di base che è quella

in famiglia passando per quella amicale e arrivando alla dinamica di coppia e sessuale.

Così da far notare ai ragazzi che più si va avanti con la discussione, più la complessità dei rapporti aumenta.

E che tutte le tipologie di rapporto sono collegate tra loro,non ci sono compartimenti stagni, e patendo

dalla dinamica base si gettano le basi dei successivi rapporti.

ATTIVITA’ TIPO:

1) RAPPORTI IN FAMIGLIA a) Si lancia una provocazione al Clan sottoforma di domanda per vedere gli esiti. In questa fase i

capi Clan devono essere bravi a tenere le redini del discorso, non andando fuori dal seminato. b) Viene lanciato un gioco divertente. Abbiamo pensato a un gioco dell’ oca in cui capi e ragazzi

giocano assieme(ovviamente noi le risposte le abbiamo pensate bene). Il gioco prevede il classico cartellone con disegnato il percorso del gioco, e nelle caselle troviamo domande trabocchetto riferite al tema che abbiamo accennato all’ inizio, prove di abilità penitenze. Insomma si crea un clima giocoso in cui i ragazzi possono sbottonarsi piano piano e intanto portano le loro esperienze.

c) Poi inizia la fase ti attesa, perché il gioco ha smosso sicuramente qualcosa, ma il tema è comunque molto personale, e aspettiamo che siano loro a dirci qualcosa, oppure troviamo un confronto a due durante la progressione personale.

d) Infine un confronto con modelli vicini a loro , per età, ma anche per linguaggio, così che non si sentano a disagio. Insomma dei buoni testimoni, che diano testimonianza concreta del tema affrontato.

Questa attività tipo per la famiglia, può essere applicata anche agli altri tre temi, seguendo lo schema

presentato.

Page 15: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 15 di 24

Festa e lavoro

L/C

Ogni giorno del campo, ci saranno due momenti di riflessione sul tema “lavoro e festa”: uno la mattina, uno la mattina in cui si canterà la canzone e si leggerà il passo riferito al tema, uno la sera in cui si verificheranno le B.A. dei lupetti/coccinelle e se saranno sufficienti gli si darà il petto per comporre Pinocchio.

Infatti tutto è basato sul tema del lavoro di Geppetto che realizza Pinocchio e in generale dei giocattoli, per far divertire i bambini, che vivono una festa attraverso di essi.

Nei 7 giorni i lupetti costruiranno un giocattolo (Pinocchio) in un cartellone. L’ultimo pezzo è la testa perché rappresenta l’essere partecipi consapevolmente dell’Eucarestia.

LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO DOMENICA

CANTOMONDO DI MASCHERE

COLORE DEL SOLE

SERVO PER AMORE

PERFETTA LETIZIA

RESTA QUI CON

NOI

SU ALI D'AQUILA

L'UNICO MAESTRO

LETTURALETTURA VANGELO

GIGLI

VANGELO SUL CIECO

LETTERA SAN PAOLO

VANGELO LAZZARO

VANGELO FARISEI

ABRAMO SENTE DIO

SAN PAOLO CORPO

"CONSIGLIO DELLA

LEGGE"B.A. B.A. B.A. B.A. B.A. B.A. B.A.

GESTO/SIMBOLO

CAPPELLO OCCHI MANI PIEDI BOCCA ORECCHIE CORPO

E/G

MATTINA:

- Vangelo dei talenti (Mt. 25, 14-30) - Libro “Guida da te la tua canoa” pag. 40 (verificare l’argomento perché non tutti i libri hanno

la stessa dimensione) - Breve verifica

ATTIVITA’ DELLA GIORNATA

- Divisione del reparto in gruppi a seconda dei loro talenti per realizzare il banchetto inerente la storia del campo, ad esempio: tavoli, forni, cucina, forno, festoni, atmosfera.

PRANZO

- Breve verifica e lettura su “Eucarestia nel tempo dell’uomo” vedi “il lavoro nell’eucarestia e nella preghiera della Chiesa” Secondo capoverso su San Giuseppe lavoratore.

SERA

- Lettura “Eucarestia e Città” Pag. 10 n°8 Discorso del vescovo e la pira

Page 16: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 16 di 24

(Prima della festa)

CONCLUSIONE

- Gesto finale e lettura della Genesi “Creazione in 7 giorni” - Ognuno getta un bastoncino nel fuoco della festa finale (ognuno ha messo a disposizione il

suo talento che accende il fuoco della F(i)ESTA)

R/S

Lavoro: Nel tema lavoro si parte da una visione “grezza” del lavoro cioè inteso come un mezzo per realizzare un bisogno (vacanza, maglia,..) si fanno delle domande del tipo (mostrando un oggetto) quanto vale? Alla fine bisogna passare ad un fase “nobile” nel senso del lavoro cioè quanto vale ciò che da dentro devo realizzare (vocazione)

Festa: Partendo sempre da una visione “grezza” (festa tutti i giorni, sballo,..) e arrivando ad una visione della Festa come santificazione del tempo dell’uomo e come meritato riposo dopo il lavoro.

Eucarestia: Il lavoro e la Festa sono, nella visione di Dio, un connubio indissolubile sin dalla Genesi. Dio unisce il Lavoro e la Festa e l’Eucarestia rappresenta un momento preciso per entrare in questa sintonia.

Il tema non deve essere svelato, ma si procederà con una discussione guidata, l’Eucarestia deve venir fuori con il nostro aiuto.

Titolo dell’attività: “Non di solo pane vive l’uomo” (Mt. 4, 4)

B.P. “La felicità non viene stando seduti ad aspettare”

Vorremmo dividere la giornata in due momenti, nella prima parte parlare, discutere, tramite spunti di riflessione e provocazioni, del tema “Lavoro”.

Nella seconda parte parlare del tema “Festa” allo stesso modo.

L’obiettivo in entrambi i casi sarà quello di vedere e avere la concezione di “Lavoro” come “vocazione” e di “Festa” come “libertà”: che sa stare con..che sa concedere tempo agli altri, che sa aprirsi all’ascolto e al dono.

Il passaggio dal tema Lavoro al tema Festa sarà introdotto dal passo dell Bibbia Ge 2, 2-3: “Al settimo giorno Dio si riposò”.

In conclusione: sin dalla Genesi Dio s’è fatto uomo ha lavorato e pensato con mente umana mettendo in comunione il tempo del lavoro e della festa. Ora tocca all’uomo con il suo libero arbitrio trovare un tempo per la comunione con Dio.

Page 17: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 17 di 24

L’Eucarestia racchiude in se tutto il senso di quanto descritto nella Genesi.

CONTRAPPOSIZIONI

FESTA intesa come ozio, festa tutti i giorni, sballo Vs FESTA intesa come riposo meritato dopo il lavoro

LAVORO inteso come solo profitto Vs LAVORO inteso come vocazione, gratificazione personale, comportamento cristiano.

Politica e cittadinanza

L/C

TEMA : La Legge

OBIETTIVO : capire la necessità di avere una legge e di rispettarla

STRUMENTI : creazione di regole condivise e applicazione delle stesse

TEMPISTICA : inizio anno o secondo necessità

LANCIO : due stranieri provengono da Chaos, città in cui (non esistono regole) ci sono delle usanze particolari. Vogliono far conoscere agli L/C un loro gioco tipico.

GIOCO : il Branco/Cerchio è diviso in due parti casuali.

1. obiettivo : portare un oggetto nella propria base � il gioco non riesce per mancanza di regole

2. vengono decise e poi scritte delle regole 3. si prova a rigiocare con le regole, finché non nasce una contestazione naturale o provocata

dai VV.LL. 4. non basta che le regole esistano, devono anche essere rispettate

CONCLUSIONE:

1. ogni L/C scrive in forma anonima la regola che gli risulta iù difficile da rispettare a casa sua; 2. i foglietti vengono raccolti; 3. sfida tra sestiglie per motivare la necessità di tale regola.

E/G

Abbiamo pensato che in branca E/G il tema della cittadinanza vada trattato nella maniera più semplice e vicina alla vita dei nostri ragazzi.

Pensavamo che fosse utile concentrarci sul piccolo che è più vicino a loro, quindi partendo dalla vita di sq. e dal reparto stesso per fargli capire che è importante partire dalle piccole cose che vivono ogni giorno.

Page 18: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 18 di 24

Più che alla cittadinanza in sé per sé, pensavamo di soffermarci sul tema dell'essenzialità (con riferimento alla legge: “sono laboriosi ed economi”) e del rispetto (degli altri, delle cose comuni come la sede e il materiale, del materiale di sq. e più in generale delle risorse che usano tutti i giorni come l'acqua e l'ambiente).

Abbiamo pensato che attività pratiche per la loro età fossero più indicate.

Pensiamo che il posto più indicato per un'attività del genere sia il campo estivo:

attività sul rispetto delle risorse universali comuni (acqua, legna, spazi)

attività sull'importanza dell'essenzialità (quindi il non sprecare cibo e acqua)

attività sulla condivisione,sulla solidarietà e sulla collaborazione (un'idea era quella di dare a ogni sq. Diverse quantità di cibo e che solo condividendolo tutti potevamo mangiare).

Ci è piaciuto molto il video sul consumo responsabile che abbiamo visto e crediamo che possa essere utile farlo vedere anche ai ragazzi per capire che ne pensano.

Momento di catechesi sul 4 punti di B.P. E sulla legge per fargli prendere consapevolezza del loro essere scout e di che cosa significa questo.

Pensiamo sia molto importante che ogni attività che venga proposta abbia un riferimento nella legge, ai 4 punti di B.P. e nelle mete e impegni che i ragazzi si sono prefissati nel sentiero.

R/S

Gli obiettivi spesso si intrecciano, in realtà sono tutti collegati con le attività proposte, abbiamo cercato però di evidenziare quelle più calzanti.

OBIETTIVI: STRUMENTI- ATTIVITA:

• PARTECIPAZIONE

1. INCHIESTA sulle realtà associative presenti nel territorio, per poter collaborare, confrontarsi insieme ad esse su un tema scelto dai ragazzi, riguardo ad esempio il tema dell’ACQUA, o una problematica che loro sentono viva riguardo alla città/paese. Questo permette di creare una rete e aprire nuove possibilità.

• SVILUPPO DELLO SPIRITO CRITICO

2. CAPITOLO sull’informazione, confrontare vari canali di informazione, telegiornali e giornali per sviluppare uno spirito critico e informarsi dei temi di attualità.

3. Inchiesta sulle problematiche presenti nel territorio.

• RESPONSABILITA’ CIVILE (farsi carico in prima persona)

• VALORE DEL CONTRIBUTO PERSONALE

4. CAPITOLO sul tema della POLITICA, per valorizzare l’importanza dell’IMPEGNO personale, come esperienze pratiche del capitolo

Page 19: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 19 di 24

proponiamo la partecipazione alla circoscrizione o ai consigli comunali, approfondimento della costituzione.

5. CAPITOLO SULLA GIUSTIZIA - LEGALITA’ - MAFIA, proponiamo l’incontro e la collaborazione con degli incontri con l’associazione “libera” di jesi; ROUTE DI SERVIZIO in Sicilia, vi sono spesso anche cantieri nazionali.

• POLITICA COME SERVIZIO

6. CAPITOLO o INCHIESTA sulle situazioni di disagio presenti nel mondo, in Italia, nel nostro paese, magari con la collaborazione di associazioni legate in particolar modo a queste realtà (ad esempio tema della POVERTA’- IMMIGRAZIONE- VIOLENZA) in seguito sviluppare un progetto di servizio extra- associativo o una route di servizio.

7. ROUTE DI SERVIZIO in ROMANIA, PROGETTO BALCANI.

• RISPETTO DELLA PERSONA

8. INCHIESTA o CAPITOLO sulle realtà culturali presenti nel territorio e confronto con esse, ad esempio visita a moschee- sinagoghe, ecc…

• ATTENZIONE AL BENE COMUNE • DESTINAZIONE UNIVERSALE DELLE

RISORSE DELLA TERRA

9. CAPITOLO sul rispetto dell’ambiente e politiche ambientali; esperienza diretta di pulizia di parchi o aiuto nell’organizzazione e divulgazione di informazione per migliorare il servizio di raccolta differenziata e dell’isola ecologica.

10. CAPITOLO o approfondimento del tema del COMMERCIO EQUO-SOLIDALE, banca etica, consumi consapevoli.

Inoltre come attività di CATECHESI per una Route:

Giornalmente viene proposta una città narrata nella Bibbia, come Ninive, Babele, Gerusalemme, e tante altre, con testi biblici e spunti sul tema della cittadinanza. Osservare come si comportava il popolo, le sue caratteristiche positive, quali erano le loro tradizioni e le loro mancanze.

Ad esempio:

• BABILONIA (Apocalisse 18), città del lusso, egoismo, violenza, abuso, sfruttamento, cinismo verso l’altro, ingiustizia; tema bene comune e destinazione universale delle risorse della terra; spunti positivi sui quali lavorare: condivisione e solidarietà. Altri testi: messaggio del papa sul tema dell’acqua.

• GERUSALEMME (Michea 4,1-5) città utopistica, custodisce la legge che garantisce il bene comune, città di persone; tema giustizia e legalità; spunti positivi: la legge scout, la

Page 20: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 20 di 24

costituzione, valori della testimonianza e coerenza. Altri testi: Lettera ai giudici dLM, brani di Falcone, Borsellino, Don Luigi Ciotti.

• BABELE (Gen 11, 1-9) città dove conta il potere dei piani alti, omologazione, unica lingua, città tecnologica, città che sfida Dio nella quale l’uomo è legge a se stesso; tema della politica come servizio, spirito critico, valore della specificità; spunti positivi: essere cristiani nella città e nella politica. Altri testi: art1 della costituzione, lettere di Don Lorenzo Milani, video pasolini.

• UR (Gen 11,27-31), città da cui Abramo parte lasciando i propri interessi e occupazioni; tema della partecipazione; spunti positivi: allargare i propri orizzonti dell’informazione, della responsabilità e dell’intervento, impegno personale, sporcarsi le mani. Altri testi: Don Lorenzo Milani sulla libertà di parola e stampa.

• NINIVE (Giona 3), città che si è messa in discussione e ha riconosciuto gli errori, ha accolto la provocazione dello straniero e ha cambiato il proprio modello di sviluppo e convivenza; tema del rispetto della persona, valore del contributo personale, straniero-diverso; spunti positivi: tema dell’immigrazione, confronto con altre culture.

Page 21: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 21 di 24

Tradizione

L/C

Caccia francescana: incontro con gli apostoli o Gesù stesso per rivivere il momento dell’istituzione

dell’eucarestia

Ogni personaggio che incontreranno:

Racconterà loro la storia e darà loro un ingrediente necessario per preparare il pane o un simbolo

Al termine della caccia con gli ingredienti raccolti, verrà impastato il pane, cotto e mangiato, durante la fase

di cottura si possono fare delle letture.

Il momento di mangiare sarà il momento di condivisione in cui verrà ricordato che Gesù si è fatto pane per

noi. Potrebbe essere fatto in un posto accuratamente preparato così come si va per la cena ebraica.

Personaggi: Gesù, Pietro, Maria, Giuda , altri apostoli, ma anche personaggi comuni: fornaio, padrone di

casa, vignaiolo…

Letture:

Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai

discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie,

lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in

remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo

berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Matteo 26,26-29

In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il

Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in

mezzo a loro".

Matteo 18, 19-20

Canto: Pane del Cielo

E/G

La tradizione del fuoco al campo, fuoco fonte di vita, al centro del cerchio, fuoco che illumina la notte,

così è l’eucarestia per noi

Alcune farfalle volteggiavano intorno ad un falò acceso nella notte. Avevano inclinazioni scientifiche e

filosofiche e, volando intorno alle fiamme che le riscaldavano e illuminavano, si chiedevano:

"Che cosa sarà mai il fuoco?".

"E' una cosa che rischiara", diceva una.

"E una cosa che riscalda", ribatteva un'altra.

Ma erano risposte insoddisfacenti, inadeguate.

Page 22: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 22 di 24

Alla fine una delle farfalle si buttò in mezzo alle fiamme. Per un istante divenne essa stessa una fiamma.

"Ora lei sa che cos'è il fuoco", dissero le altre.

Verrà chiesto ai ragazzi di dire che cos’è per loro il fuoco, li si aiuterà a trovare le analogie con l’eucarestia

Il fuoco non va improvvisato, per una buona riuscita c’è bisogno di una buona legne, deve essere saputo

accendere, per trascorrere bene il tempo davanti al fuoco ci vuole il giusto spirito di comunità, il fuoco deve

essere curato preparato ed animato, questo deve essere il nostro spirito nell’incontro con Gesù –

Eucarestia.

Il fuoco va “alimentato”, così anche dobbiamo alimentarci con la nostra partecipazione all’eucarestia

Attività: Ad ogni squadriglia verrà dato un foglio bianco su cui scrivere cosa è per loro il fuoco.

Le cose scritte verranno messe in comune , lette e poi bruciandole , verranno fatte salire al cielo.

Si può chiedere alle squadriglie di progettare un fuoco con questo nuovo spirito

Lettura: Vicino al fuoco

Un giorno un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, tutti noi sappiamo che tu vieni da Dio e insegni la

via della verità. Ma devo proprio dirti che i tuoi seguaci, quelli che chiami i tuoi apostoli o la tua comunità,

non mi piacciono per niente.

Ho notato che non si distinguono molto dagli altri uomini. Ultimamente ho fatto una solenne litigata con

uno di essi. E poi, lo sanno tutti che i tuoi discepoli non vanno sempre d'amore e d'accordo.

Ne conosco uno che fa certi traffici poco puliti... Voglio perciò farti una domanda molto franca: è possibile

essere dei tuoi senza avere niente a che fare con i tuoi cosiddetti apostoli?

Io vorrei seguirti ed essere cristiano (se mi passi la parola), ma senza la comunità, senza la Chiesa, senza

tutti questi apostoli!».

Gesù lo guardò con dolcezza e attenzione.

«Ascolta», gli disse «ti racconterò una storia: C'erano una volta alcuni uomini che si erano seduti a

chiacchierare insieme. Quando la notte li coprì con il suo nero manto, fecero una bella catasta di legna e

accesero il fuoco.

Se ne stavano seduti ben stretti, mentre il fuoco li scaldava e il bagliore della fiamma illuminava i loro volti.

Ma uno di loro, ad un certo punto, non volle più rimanere con gli altri e se ne andò per conto suo, tutto

solo. Si prese un tizzone ardente dal falò e andò a sedersi lontano dagli altri. Il suo pezzo di legno in

principio brillava e scaldava. Ma non ci volle molto a illanguidire e spegnersi.

L'uomo che sedeva da solo fu inghiottito dall'oscurità e dal gelo della notte.

Ci pensò un momento poi si alzò, prese il suo pezzo di legno e lo riportò nella catasta dei suoi compagni. Il

pezzo di legno si riaccese immediatamente e divampò di fuoco nuovo. L'uomo si sedette nuovamente nel

cerchio degli altri. Si scaldò e il bagliore della fiamma illuminava il suo volto».

Sorridendo, Gesù aggiunse: «Chi mi appartiene sta vicino al fuoco, insieme ai miei amici. Perché io sono

venuto a portare il fuoco sulla terra e ciò che desidero di più è vederlo divampare».

E' proprio questo, la Chiesa: la garanzia di stare vicino al fuoco.

Canto: La stella polare

Che come il fuoco ci guida nella notte

Page 23: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 23 di 24

R/S

Riscoprire il senso del gesto di segnarsi fronte, bocca e cuore prima della lettura del vangelo

Dagli automatismi dei riti al senso della tradizione

Questo gesto fatto in automatico ha una valenza molto importante, l’ascolto della parola:

• Illumina la mente

• Ispira la parola

• Riempie il cuore

La croce segnata sulla fronte , sulla bocca e sul cuore è segno di identificazione del cristiano e di

appartenenza.

Per gli R/S ormai nella fase della responsabilità quella parola ascoltata deve essere guida per le loro azioni.

Siamo chiamati ad essere “servi” del signore e a SERVIRE, così coem furono mandati gli apostoli dopo la

discesa su di loro dello Spirito Santo.

LANCIO

Ogni R/S racconta un episodio vissuto nello scoutismo che gli è rimasto nella mente e nel cuore

La stessa cosa può essere ripetuta con un momento di fede vissuto nello scoutismo o in generale nella

propria vita.

Il vangelo che ascoltiamo deve essere vissuto con la stessa intensità, energia necessaria per la nostra spinta

a compiere il nostro servizio

Preghiera del rover e della scolta (S.Francesco)

O Signore...

fa di me uno strumento della tua pace:

dov'è odio, ch'io porti l'amore,

dov'è offesa, ch'io porti il perdono,

dov'è discordia, ch'io porti l'unione.

Dove dubbio, ch'io porti la fede,

dov'è errore, ch'io porti la verità.

Dov'è disperazione, ch'io porti la speranza,

dov'è tristezza, ch'io porti la gioia.

Dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

O Maestro, fa ch'io non cerchi tanto

ad essere consolato, quanto a consolare;

ad essere compreso, quanto a comprendere;

ad essere amato, quanto di amare.

Poiché è dando, che si riceve;

perdonando, che si è perdonati;

morendo, che si resuscita a Vita eterna.

Canto: Andate per le strade

Page 24: siamo pronti per C.E.N.A

Pagina 24 di 24

SPAZIO PER I TUOI APPUNTI