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La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Promozione, prevenzione e tutela per gli operatori dei servizi sociali e assistenziali FRANCO PESARESI Rimini, 5 ottobre 2007

Sicurezza e tutela per gli operatori dei servizi sociali

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Page 1: Sicurezza e tutela per gli operatori dei servizi sociali

La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Promozione, prevenzione e tutela per gli operatori

dei servizi sociali e assistenziali

La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Promozione, prevenzione e tutela per gli operatori

dei servizi sociali e assistenziali

FRANCO PESARESI Rimini, 5 ottobre 2007

FRANCO PESARESI Rimini, 5 ottobre 2007

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L’Associazione nazionale operatori sociali e sociosanitari (ANOSS)

SCOPI DELL’ASSOCIAZIONE:

• Promuovere la riforma del welfare• Confronto tecnico con le P.A.• Formazione • Rappresentanza degli interessi del mondo del sociale.

CARATTERISTICHE: accoglie tutti gli operatori professionali e nonprofessionali, pubblici, privati e del volontariato per favorire l’integrazionee la visione globale dei problemi sociali.

Sito web: www.anoss.it

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ESISTE UNA SPECIFICITA’ DEL SETTORE?

• La specificità più rilevante è data dal fatto che

l’attività del settore sociale e sociosanitario non è volta alla produzione di un bene di consumo ma al prendersi cura di persone.

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Salute e sicurezza : quali problemi nel settore sociale?

• Patologie muscolo-scheletriche

• Stress da lavoro

• Sicurezza personale

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I problemi più frequenti in Europa

I problemi più frequenti in Europa

Dati tratti dall’indagine della Fondazione Europea di Dublino

negli anni  1996-2000 sulle condizioni di lavoro e di salute

nell’unione europea hanno messo in evidenza che i  problemi

più frequenti di salute sono:

Mal di Schiena (33%)

Stress (28%)

Dolori a spalla e collo (23%)

Disturbi agli arti superiori (13%) Mano-polso: Sindrome del tunnel carpale;, Mano-polso:Tendinite dei flessori ed estensori; Gomito: Epicondiliti e le epitrocleiti; Spalla: periartrite scapolo-omerale, Impingement syndrome.

Dati tratti dall’indagine della Fondazione Europea di Dublino

negli anni  1996-2000 sulle condizioni di lavoro e di salute

nell’unione europea hanno messo in evidenza che i  problemi

più frequenti di salute sono:

Mal di Schiena (33%)

Stress (28%)

Dolori a spalla e collo (23%)

Disturbi agli arti superiori (13%) Mano-polso: Sindrome del tunnel carpale;, Mano-polso:Tendinite dei flessori ed estensori; Gomito: Epicondiliti e le epitrocleiti; Spalla: periartrite scapolo-omerale, Impingement syndrome.

Pascal P., Merlliè D., 2001

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LE PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE

LE PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE

Molte attività lavorative, in particolare quelle

richiedenti posture incongrue ed attività ripetitiva

degli arti superiori, possono essere correlate allo

sviluppo di disturbi muscolo-scheletrici, i quali

costituiscono uno dei maggiori problemi di salute nei

paesi industrializzati.

Molte attività lavorative, in particolare quelle

richiedenti posture incongrue ed attività ripetitiva

degli arti superiori, possono essere correlate allo

sviluppo di disturbi muscolo-scheletrici, i quali

costituiscono uno dei maggiori problemi di salute nei

paesi industrializzati.

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“Mal di Schiena” Emergenza del problema

“Mal di Schiena” Emergenza del problema

Il «mal di schiena« è una delle maggiori cause di

morbosità non solo nella popolazione generale ma anche

fra le diverse categorie di lavoratori, in quanto

rappresenta il sintomo muscoloscheletrico correlato più

frequentemente al lavoro (54,4%), il motivo più comune

di richiesta di visita e di cure mediche (16,8%) e di

perdita di giorni di lavoro (7,3%)

Il «mal di schiena« è una delle maggiori cause di

morbosità non solo nella popolazione generale ma anche

fra le diverse categorie di lavoratori, in quanto

rappresenta il sintomo muscoloscheletrico correlato più

frequentemente al lavoro (54,4%), il motivo più comune

di richiesta di visita e di cure mediche (16,8%) e di

perdita di giorni di lavoro (7,3%)

Il «mal di schiena« costituisce la seconda causa di

assenteismo lavorativo e la principale causa di

inabilità nelle persone sotto i 45 anni di età.

.

Il «mal di schiena« costituisce la seconda causa di

assenteismo lavorativo e la principale causa di

inabilità nelle persone sotto i 45 anni di età.

.

Merlino L.A. et al. 2003

Lee P. et al., 2001

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“Mal di Schiena-Disturbi agli arti superiori”Impatto sociale

“Mal di Schiena-Disturbi agli arti superiori”Impatto sociale

I costi previdenziali delle patologie

osteoarticolari sono alti, essendo esse al primo

posto per la perdita di giornate lavorative

(invalidità temporanee) e per la richiesta di

pensionamento anticipato

I costi previdenziali delle patologie

osteoarticolari sono alti, essendo esse al primo

posto per la perdita di giornate lavorative

(invalidità temporanee) e per la richiesta di

pensionamento anticipato

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I disturbi alla schiena (33%)

- durante la movimentazione di carichi

- durante il lavoro in piedi o seduto fisso

I disturbi alla schiena (33%)

- durante la movimentazione di carichi

- durante il lavoro in piedi o seduto fisso

Patogenesi dei disturbi alla schiena

correlati al lavoro

Patogenesi dei disturbi alla schiena

correlati al lavoro

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Le patologie muscolo scheletriche nel settore sociale

Esse sono presenti soprattutto:

• Nelle strutture residenziali per non autosufficienti

• Negli asili nido

dove in genere si lavora in piedi e si sollevano i bambini (nei nidi) o si «movimentano« i non autosufficienti (nelle strutture residenziali).

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L. 626/1994

L. 626/94: il datore di lavoro deve fare il possibile per evitare la movimentazione manuale dei carichi con misure organizzative o il ricorso a mezzi appropriati.

Ma il lavoro di cura comporta sempre e necessariamente un aspetto corporeo e, conseguentemente, molte operazioni non possono essere supportate da ausili.

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Contatto fisico o ausilio tecnico

La movimentazione manuale del corpo del disabile assolve a due funzioni: 1) movimentazione; 2) relazione più personale e amichevole attraverso il contatto fra operatore e assistito.

Parte dell’utenza richiede una valutazione caso per caso prima dell’uso di mezzi come i sollevatori al fine di favorire una relazione più amichevole e al fine di utilizzare al massimo tutte le risorse residue del non autosufficiente per preservare le sue capacità funzionali.

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Salute : quali risposte?

Piena applicazione D. Lgs. 626/1994 nella

impossibilità di evitare il lavoro corporeo per cui:– Messa a disposizione strumenti necessari;– Misure organizzative: per esempio lavoro

in coppia, quando serve;– Informazione e formazione sui rischi della

movimentazione manuale e sulle possibilità di movimentazione corretta;

– Autorizzazione e accreditamento.

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Stress da lavoro nel settore sociale/1

• Stress da lavoro (burn out). Nei casi più gravi può condurre ad una vera e propria malattia.

• Può essere provocata da stanchezza accumulata in anni di lavoro, mancata formazione e mancata predisposizione per la gestione delle relazioni di aiuto, sovraccarico di lavoro, un evento nuovo come una personale crisi di vita.

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Stress da lavoro nel settore sociale/2

• Alcune esperienze.

• Che fare (sulla base delle esperienze) :– Cambiare lavoro – Favorire rotazione negli incarichi– Attenzione ai carichi di lavoro– supervisione

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Sicurezza personale nel settore sociale

• Esigenza degli operatori di sentirsi sicuri a livello personale.

• La mancata sicurezza personale produce paura, stress, desiderio di rifuggire dalle responsabilità.

• Essa deriva da situazioni (provvedimenti di separazione dei figli dai genitori) e dall’incontro con soggetti potenzialmente violenti o con importanti precedenti penali.

• Esperienze: Chi vive nelle grandi città incontra queste situazioni (es.: distruzione ufficio, minacce e violenze, infetti da Hiv…).

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Sicurezza personale nel settore sociale: che fare?

• Difficile intervenire in modo standardizzato anche perché non si può eliminare la relazione. Bisogna trovare soluzioni insieme agli operatori.

• Che cosa abbiamo fatto:– Incontri solo su appuntamento (+ accoglienza x tutti)

– Incontri «a rischio« gestiti da almeno 2 assistenti sociali– Richiesta del vigile di quartiere nella sede dei servizi

sociali– Contatti con collaboratori di giustizia attraverso l’UEPE– Richiesta di campanello di allarme e telecamere– Presenza dei vigili ogni volta che serve.

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Conclusioni

Il benessere lavorativo è straordinariamente importante per la salute degli operatori ma anche per la qualità del servizio.

L’impegno in questa direzione rappresenta il principale investimento sul servizio.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE