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Sviluppare la cultura della sicurezza tra gli allievi,
attraverso:
- interventi didattici disciplinari ed interdisciplinari
- la costituzione di un contesto scolastico favorevole
(ambientale, organizzativo e sociale)
- il consolidamento del ruolo forte e centrale del SPP
FINALITÀ
Sicurezza in Cattedra
• Applicare percorsi formativi che si sviluppino integrando il lavoro
didattico, disciplinare e interdisciplinare, con le azioni a livello
tecnico, organizzativo e procedurale per la salute e la sicurezza
nella scuola
• Realizzare attività didattiche in grado di sensibilizzare gli allievi
facendo leva sulla dimensione emozionale ed esperenziale
• Applicare strumenti, modelli d’intervento e procedure di gestione
del sistema sicurezza
• Partecipare ad una rete di collaborazione tra istituti ed agenzie non
scolastiche per promuovere la sicurezza nelle scuole
OBIETTIVI
Sicurezza in Cattedra
gestione
sicurezza
DIDATTICA
SICUREZZA
ADEMPIMENTI
SICUREZZASICCOMPITI
DI
REALTA’
attività
“propedeutiche”
STRATEGIA
SPP figura chiave che promuove e coordina l’attività
didattica sulla sicurezza e coinvolge gli allievi nella
gestione della sicurezza (“compiti di realtà”)
INTEGRAZIONE tra:
- discipline
- didattica e gestione della sicurezza
- scuola e territorio
Sicurezza in Cattedra
Proposte didattiche “propedeutiche”
1. Percezione del rischio
2. Incontri significativi per la
sicurezza
3. Giochi linguistici di sicurezza
4. Le parole della sicurezza
per creare
i presupposti cognitivi
e/o di sensibilizzazione
e motivazione degli allievi
per proseguire con le attività
specifiche del progetto
(“compiti di realtà”)
Sicurezza in Cattedra
Per le scuole secondarie di secondo grado
La classe
Decide come aggregaree correlare le risposte
Imputa ed elabora i dati
Presenta i risultati
Discute
Predispone un report
Somministrazionequestionario
La percezione del rischio
L’attività richiede indicativamente 15 ore
?Ritieni di essere in grado
di valutare i rischi che corri?
Faresti un lavoro che ti esponesse
a rischio d’infortunio?
Le persone rischiano per
(3) AL RISCHIO ASSOCI
paura
destino
incoscienza
sfida
trasgressione
avventura
eccitazione
coraggio
1 2 3 4POCO MOLTO
Questionario Percezione del Rischio
AL RISCHIO
ASSOCI
(4) LE PERSONE RISCHIANO PER
Farsi notare, mettersi in
evidenza
Sentirsi parte del gruppo
Sentirsi capace di vincere la
paura
Divertirsi
Sentirsi vivi, provare
sensazioni forti
Dimostrare di avere il
controllo della situazione
Andare contro corrente
Portare avanti le proprie
idee
1 2 3 4POCO PER MOLTO PER
LE PERSONE
RISCHIANO
PER
(9) QUANTO CONTANO PER TE, NELL'ASSUMERE O MENO DEI
RISCHI, I SEGUENTI FATTORI?
La gravità delle
conseguenze
Il parere o la reazione della
famiglia
Il parere o la reazione degli
amici
La novità dell’esperienza /
curiosità
La possibilità di ottenere
vantaggi (economici o di
altro tipo)
1 2 3 4CONTANO POCO CONTANO MOLTO
Quanto
contano per te,
nell’assumere
o meno dei rischi,
i seguenti
fattori?
1 Visita in un ambientedi lavoro
Incontro con “key-person”,testimoni di esperienze o esperti
2
Ogni attività richiede indicativamente 5 -7 ore
Per tutti gli ordini di suola ( 3 proposte)
Incontri significativi per la sicurezza
LAVORO … organizzazione … relazioni … sicurezza …
Analisi di documenti scritti
o audiovideo3
Incontri significativi per la sicurezza
Storie e memorie
I rischi lavorativi attraverso la letteratura e la storia
USL Reggio Emilia, 2000
Per le scuole secondarie
Giochi linguistici di sicurezza
Manipolazioni linguistiche
sul tema della sicurezza sul lavoro
- Giochi logico-retorici
- Slogan
- Rime
- Parodie
- Manipolazione
- Contraffazione …
vrrrrrrrrrrrr
vrrrrrrrrrrrrr
vrrrrrrrrrrrrrr
il tornio gira
gira e rigira
impigliato un dito può restare
quando c’è troppo da fare.
Poc poh stong tump…
Una mossa sbagliata alla pressa
E la mano è compromessa
Strap zac strapp zacc …
La taglierina lavora lavora
E le mani rischiano ad ogni ora
Vrrrrrrrrrrrr vrrrrrrrrrrrrr
Vrrrrrrrrrrrrr
E la sega mangiadita
Quando mai l’avrà finita
Manipolazioni linguistiche sul tema della sicurezza sul lavoro
0 500 1000 1500
Piemonte
Valle D'Aosta
Lombardia
Liguria
Trentino
Veneto
Friuli V.G.
Emila Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
inabilità temporanea
inabilità permanente
morte
Inabilità temporanea
Inabilità permanente
Morte
Regione
che vai,
insicurezza
che trovi
Situazione di non pericolo
Stato di benessere
Forza che aiuta ad affrontare i pericoli
Attenzione
Possibilità che avvenga un danno e sua
gravità
Mancanza di benessere
Non rendersi conto
Capacità di una “cosa” di causare danno
Fatto che ha portato a un danno
Stato d’ansia davanti alle difficoltà
Le parole della sicurezza
RICERCA sul significato comune tecnicodi coppie terminologiche
GLOSSARIO
DI CLASSE
L’attività richiede indicativamente da 2 a 10 ore
Prevenzione - Protezione
Rischio - Sicurezza
Salute – Malattia
Prudenza – Incoscienza
Paura –
Coraggio
Pericolo -
Incidente
Pericolo -
Rischio Incidente -
Infortunio
Salute – Malattia
Ruolo – Responsabilità
Norma -
RegolaDiritto - DovereSC
UO
LE
SU
PE
RIO
RI
PR
IMO
CIC
LO
ordine
2 proposte
a diverso
livello
d’impegno
Le p
aro
le d
ell
a s
icu
rezz
a
Gestione della sicurezza
1. aggiornamento DVR
2. gestione infortuni e incidenti
3. gestione primo soccorso
4. piano evacuazione
5. gestione stage
6. gestione DPI laboratori
7. piano in-formazione
Processi gestionali
sui quali il SPP può
fungere da committente
nei confronti degli allievi
Sicurezza in Cattedra
Per ogni processo:
• Proposta di azioni, articolate in tappe
progressive, per creare un sistema allargato
di gestione della sicurezza
• Proposte di attività e indicazioni per lo
sviluppo sul piano educativo (“compiti di
realtà”)
Gestione della sicurezza
Sicurezza in Cattedra
GESTIONE DI INFORTUNI E INCIDENTITAPPE DEL PROCESSO
Definizione delle procedure di segnalazione,
registrazione e analisi
Informazione del personale sulle
procedure
Messa a regime
del sistema
50% 90% 100%
AZIONI PROPOSTE
1 2 3 4 5 6 7 8
Organizzo
un
incontro
con
SPP/refer
enti di
plesso e
DSGA per
adattare
all’istituto
le
procedure
di
gestione
proposte
Sotto
pongo
il
piano
al
parer
e del
DS
Istruisco il
personale
di
segreteri
a sulle
procedur
e riferite
a scheda
di
segnalazi
one,
registro
infortuni e
denuncia
INAIL
Definisco/con
divido con il
SPP le
procedure
riferite a
scheda di
segnalazione
, criteri
elaborazione
dei dati,
destinatari e
modalità di
diffusione dei
dati
Organizzo un
incontro con i
referenti di
plesso/insegnant
i di educazione
fisica per
condividere le
procedure riferite
alla scheda di
segnalazione e
la modalità di
informazione e
coinvolgimento
degli insegnanti
Predispongo con
il RLS una
circolare per
informare il
personale sulla
procedura di
segnalazione di
infortuni e
incidenti con la
consegna agli
insegnanti
coordinatori dei
CdC di informare
gli allievi
Sottopo
ngo le
procedu
re
all’appr
ovazion
e del
DS
Inserisco
le
procedur
e nel
piano di
gestione
della
sicurezza
della
scuola
Esempio: Azioni a carico del SPP
Sicurezza in Cattedra: Gestione della sicurezza
Attività didattiche
caratterizzate
dal coinvolgimento
degli allievi nella gestione
della sicurezza a scuola
PROPOSTE DIDATTICHE
STRUTTURATE
RICADUTE EDUCATIVE DEI
PROCESSI GESTIONALI
“Compiti di realta”
Sicurezza in Cattedra
• Predisposizione di uno strumento di informazione dei compagni sulle procedure
scolastiche di segnalazione degli eventi
• Predisposizione e sperimentazione di una scheda di registrazione degli eventi in
palestra/ricreazione…..
• Elaborazione e analisi degli eventi occorsi a scuola
Esempi di ricadute educative dei processi gestionali
VALUTAZIONE
• valutazione dei rischi di locali o attività (“I pericoli: conoscerli per evitarli”)
• formulazione dello schema di intervista o questionario per lavoratori della scuola,
suddivisi per mansioni/allievi, per conoscere la percezione dei rischi a scuola
• effettuazione delle interviste ai lavoratori/elaborazione dei dati dei questionariMISURE DI PREVENZIONE
• valutazione e miglioramento della segnaletica (“Comunicare la sicurezza: la
segnaletica”)
• Predisposizione di strumenti di informazione dei compagni su organigramma
sicurezza, regole e regolamenti della scuola, piani di emergenza
• Elaborazione di proposte di piano di informazione degli allievi
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
Il SPP:
1. formula un progetto
2. presenta il progetto al DS e al collegio docenti
3. formula le proposte di attività e le presenta ai consigli di classe/interclasse
4. articola le proposte con i docenti coinvolti, ne condivide aspetti organizzativi,
modalità di monitoraggio e valutazione
5. presenta la proposta alla classe coinvolta e comunica la scadenza
6. supporta e assicura il monitoraggio tramite incontri con i docenti e con
eventuali interventi diretti in aula
7. valuta il prodotto, lo commenta e si confronta con la classe
8. realizza la valutazione dell’esperienza con i docenti
9. apporta eventuali correzioni al prodotto e lo inserisce nel DVR o nel fascicolo di
gestione della sicurezza
Azioni del SPP per organizzare e gestire le attività con il coinvolgimento dei docenti
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
1. I pericoli: conoscerli per evitarli
2. Le regole della scuola
3. Comunicare la sicurezza: la segnaletica
Proposte didattiche strutturate
Sicurezza in Cattedra: “Compiti di realtà”
Per le scuole di base
Ogni attività richiede indicativamente 10 -12 ore
QUALI
PERICOLI
a scuola
sulla strada
?Gioco del memory
Gioco dell’oca
I PERICOLI: CONOSCERLI PER EVITARLI
I PERICOLI: CONOSCERLI PER EVITARLI
L’attività richiede indicativamente 15 ore
1. Valutano i rischi presenti
gli allievi
… una lavorazione abitualmente svolta in un laboratorio
2. Ridefiniscono
3. Aggiorna il DVR
Per gli istituti tecnico-professionali
Procedure per lavorare in sicurezza
.le procedure di lavoro, integrate con le misure di sicurezza
il SPP
LE REGOLE DELLA SCUOLA
Per tutti gli ordini di scuola
informano i compagni sui comportamenti da tenere in condizioni di emergenza
Le regole di sicurezza
I comportamentinelle emergenze
Ogni attività richiede
indicativamente 8 ore
Gestione dell’emergenza
contribuiscono a definire i comportamenti di sicurezza da tenere
partecipano alla gestione dell’emergenza
GLI ALLIEVI
2
1
3
La salute
e la sicurezza
nel tuo nuovo
ambiente
scolastico
Esempi di strumenti informativi prodotti
Pieghevole sul Primo Soccorso
elaborato dalla classe 5a Aa
(a.s. 99\00) dell’ITIS
“Max Planck” di Lancenigo
di Villorba (TV)]
INTERVENTO DI SOCCORSOCome
funziona
il piano
di Primo
Soccorso
Elaborato nell’a.s. 08-09
dall’ITCG "Arturo Martini"
di Castelfranco Veneto (TV)
con il coinvolgimento
delle classi 1a A Erica,
4a B Erica, 3a B Geometri
Esempi di strumenti informativi prodotti
Per tutti gli ordinidi scuola
Comunicare la sicurezza: la segnaletica
4 proposte
- COLORI E FORME
- METTI SEGNALI
- PERCORSI SICURI
- LEGGI LE ETICHETTE
Ogni attività richiede
indicativamente 8-10 ore
I segnali di sicurezza
dove sono?
sono visibili?
sufficienti?
se ne possono
inventare altri?
Quali proposte?
Comunicare la sicurezza: la segnaletica
il SPP chiede
la collaborazione
degli allievi
PROPOSTE DIDATTICHE
Presentazione sintetica
Obiettivo specifico
Obiettivo educativo
Life skill/competenze chiave
Prerequisiti degli allievi
Aree disciplinari interessate
Competenze dei docenti
Coinvolgimento altre figure
Valutazione
Strumenti e strutture
Risorse economiche
Tempi per lo svolgimento
Prodotto
Articolazione degli interventi
Eventuali suggerimenti
Materiale informativo di supporto.
Materiali disponibili e riferimenti bibliografici
Sicurezza in Cattedra
Schemadi presentazione
Presentazione del Modello da parte del Dirigente Scolasticoagli OO.CC.
Inserimento del Modello nel POF
Comunicazione alla Rete di adesione formale al Modello
Presentazione della parte didattica del Modello e individuazionedi un referente per ogni Consiglio di classe/Team coinvolto
Coinvolgimento attivo del RLS, se presente
Incontro preliminare all’avvio delle attività con la Rete
Sviluppo delle attività didattiche scelte
Implementazione delle procedure scelte
Incontri periodici organizzati dalla Rete con referente e docenti coinvolti di supporto e confronto
Monitoraggio e valutazione delle attività realizzate (secondo griglie predisposte dalla Rete)
PROPOSTE DIDATTICHE
Sicurezza in Cattedra
FASI 1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
numero di allievi coinvolti
numero di insegnanti coinvolti
discipline/aree disciplinari coinvolte
prodotti realizzati dagli allievi
gradimento espresso da allievi e insegnanti
tappe intermedie e risultati raggiunti nell’implementazione delle procedure gestionali
giudizio da parte del RLS, se presente, sull’applicazione del Modello
La valutazione verterà inoltre sull’autopercezione
del ruolo del SPP rispetto alle funzioni che gli assegna
il Modello.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Riferiti a
Sicurezza in Cattedra