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Liceo Scientifico Paritario “R. Bruni” Padova, loc. Ponte di Brenta, 04/02/2020
Simulazione di II prova - Matematica e Fisica Classe V Sezione T
Soluzione Risolvi uno dei due problemi. 1. Considera una sfera isolante posta nel vuoto, di centro O e raggio R, al cui interno è
uniformemente distribuita una carica Q, in equilibrio elettrostatico. Utilizza il teorema di Gauss per dimostrare che l’intensità del campo elettrico in un punto a distanza r da O è espressa dalla funzione:
E r( )=
k0QR3 r se 0 < r < R
k0Qr2 se r≥R
⎧
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪
⎩
⎪⎪⎪⎪⎪
,
dove k0 = 1 4πε0( ) , con ε0 costante dielettrica del vuoto. i. Considerato un punto esterno alla sfera, se la sua distanza da O aumenta del 10%,
è vero che l’intensità del campo elettrico diminuisce di più del 20%? Motiva ade-guatamente la risposta.
ii. Traccia il grafico della funzione E r( ) , studiandone in particolare la continuità e la derivabilità e classificando eventuali punti singolari o punti di non derivabilità.
iii. Scrivi l’espressione analitica della funzione che rappresenta il potenziale V r( ) in
un punto a distanza r da O, assumendo nullo il potenziale all’infinito, e giustifica il fatto che il suo grafico abbia l’andamento riportato nella figura sottostante.
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iv. Verifica che l’energia U immagazzinata nel campo generato dalla distribuzione
sferica di carica considerata è U =
3k0Q2
5R. Per il calcolo tieni presente che l’energia
immagazzinata in un guscio sferico di centro O e spessore infinitesimo, compreso tra la sfera di raggio r e la sfera di raggio r + dr , è data da dU = uE 4πr2dr , dove uE è la densità di energia elettrica. Assumendo R = 8,0 cm , qual è il lavoro che deve essere compiuto per caricare la sfera con una carica Q = 5,0 µC ?
Risposta. Il Teorema di Gauss afferma che il flusso del campo elettrico attraverso una superficie gaussiana è pari alla somma algebrica delle cariche racchiuse da tale superficie diviso la costante dielettrica del mezzo (in questo caso il vuoto):
φE =
QINT∑ε0
.
Il flusso del campo elettrico !E attraverso una superficie piana S è definito come
φE =!E i nS , dove n rappresenta il versore normale alla superficie.
Caso 0 < r < R :
Sia ρ= Q 4
3πR3⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞⎠⎟⎟⎟⎟ la densità volumica di carica. Applicando il
Teorema di Gauss alla superficie sferica di centro O e raggio r tro-
vo che φE = ρ ⋅ 4
3πr3⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞⎠⎟⎟⎟⎟ ε0 . Dalla definizione di flusso del campo
elettrico ottengo φE = E ⋅ 4πr2( ) (il campo elettrico ha direzione ra-
diale). Confrontando le due relazioni trovo il modulo di !E :
E ⋅ 4πr2( )=
ρ ⋅ 43πr3⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞⎠⎟⎟⎟⎟
ε0
→ E =ρ
3ε0
r→ E =Q 4
3πR3⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞⎠⎟⎟⎟⎟
3ε0
r→ E =1
4πε0
QR3 r→ E = k0
QR3 r .
Caso r≥R : Applicando il Teorema di Gauss alla superficie sferica di centro O e raggio r trovo che φE = Q ε0 (la superficie sferica di raggio r rac-chiude tutta la carica della sfera di raggio R) . Dalla definizione di flusso del campo elettrico ottengo φE = E ⋅ 4πr2( ) (il campo elettrico ha direzione radiale). Confrontando le due relazioni trovo il modu-lo di
!E :
E ⋅ 4πr2( )=
Qε0
→ E =1
4πε0
Qr2 → E = k0
Qr2 .
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i. Considerato un punto esterno alla sfera, se la sua distanza da O aumenta del 10%, è
vero che l’intensità del campo elettrico diminuisce di più del 20%? Motiva adegua-tamente la risposta.
No: ′r = r +10%r = 1,1r→ ′E =
k0Q′r( )2 =
k0Q1,21r2 =
11,21
E =100121
E = E− 21121
E!E−17,36%E .
ii. Traccia il grafico della funzione E r( ) , studiandone in particolare la continuità e la
derivabilità e classificando eventuali punti singolari o punti di non derivabilità. La funzione è definita per gli r positivi. Per tali valori di r la funzione è continua: E è continua in 0; +∞⎤⎦ ⎡⎣\ R{ } perché prodotto e quoziente di funzioni continue. E è continua in r = R poiché
limr→R−
E r( )= E R( )= limr→R+
E r( ) .
E è sempre positiva, crescente per 0 < r < R (funzione lineare con coefficiente angolare
k0Q R3 positivo), decrescente per r > R (la funzione è inversamente proporzionale a r2 ) e ammette un asintoto orizzontale di equazione E = 0 (
lim
r→+∞E r( )= 0 ). La funzione ammette
quindi un massimo (assoluto) R; k0Q R2( ) e non ammette minimi. La funzione non è derivabile in r = R , dove ammette un punto angoloso:
k0QR3 = lim
r→R−′E r( )≠ lim
r→R+′E r( )=−2 k0Q
R3 .
La funzione è concava per r > R , né convessa né concava dalle altre parti. Il grafico qualitativo della funzione è il seguente:
iii. Scrivi l’espressione analitica della funzione che rappresenta il potenziale V r( ) in un punto a distanza r da O, assumendo nullo il potenziale all’infinito, e giustifica il fat-to che il suo grafico abbia l’andamento riportato nella figura [alla pagina seguente].
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E r( )=−
dV r( )dr→V r( )=− E r( )dr∫ , con
lim
r→+∞V r( )= 0 .
Caso 0 < r < R : V r( )=−
k0Q2R3 r2 + c1 .
Caso r≥R : V r( )=
k0Qr
+ c2 .
Ora, poiché
lim
r→+∞V r( )= 0 , si ha c2 = 0 .
Poiché V dev’essere continua per gli r > 0 e quindi anche in r = R ,
limr→R−
V r( )= V R( )= limr→R−
V r( )→ −
k0Q2R
+ c1 =k0QR→ c1 =
3k0Q2R
.
Dunque:
V r( )=
k0Q 3R2−r2( )2R3 se 0 < r < R
k0Qr
se r≥R
⎧
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎩
⎪⎪⎪⎪⎪⎪
.
Il primo tratto è una parabola di vertice 0; 3k0Q
2R⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟ e concavità rivolta verso il basso; il se-
condo tratto è un’iperbole equilatera con coefficiente di proporzionalità k0Q . Infine, come
già visto, V R( )=
k0QR
.
iv. Verifica che l’energia U immagazzinata nel campo generato dalla distribuzione sfe-
rica di carica considerata è U =
3k0Q2
5R. Per il calcolo tieni presente che l’energia
immagazzinata in un guscio sferico di centro O e spessore infinitesimo, compreso tra la sfera di raggio r e la sfera di raggio r + dr , è data da dU = uE 4πr2dr , dove uE è la densità di energia elettrica. Assumendo R = 8,0 cm , qual è il lavoro che deve essere compiuto per caricare la sfera con una carica Q = 5,0 µC ?
Ricordando che uE =
12ε0E
2 , dU = 2πε0E r( )2 r2dr→ dU =
12k0
E r( )2 r2dr . Quindi:
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U =
12k0
E2 r( )r2 dr0
+∞
∫ =1
2k0
k02Q2
R6 r4 dr0
R
∫ + k02Q2 1
r2 drR
+∞
∫⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟=
k0Q2
2R6 r4 dr0
R
∫ + R6 1r2 dr
R
+∞
∫⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟=
=
k0Q2
2R6R5
5+ R 65
1R
⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟=
3k0Q2
5R3 .
Utilizzando il Teorema dell’energia potenziale determino il lavoro richiesto:
L =−ΔU =U−U ∞( )=
3k0Q2
5R3 −0 =3 ⋅ 9,0 ⋅109( )⋅ 5,0 ⋅10−6( )2
5 ⋅ 8,0 ⋅10−2( )= 1,7 J .
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2. Considera la funzione f x( )=
xx2 + a2 , con a reale positivo.
i. Studiala e traccia un grafico qualitativo della funzione, determinando in particola-
re i punti di estremo relativo e di flesso. Deduci, dal grafico della funzione f x( ) , il grafico della funzione ′f x( ) , mettendo in evidenza le relazioni tra i due grafici e motivando il procedimento.
ii. L’area della regione di piano D, limitata dal grafico dalla funzione f e dal semiasse delle ascisse positive, è finita o infinita? Il volume del solido generato da una rota-zione completa della regione D intorno all’asse x è finito o infinito? Motiva ade-guatamente le riposte.
iii. Considera lo spazio (supposto vuoto), riferito a un sistema di assi cartesiani orto-
gonali Oxyz in cui l’unità di misura su ciascuno degli assi è il metro, il punto
P x; 0; 0( ) con x≥ 0 e i tre sistemi fisici descritti qui di seguito. !
Per ciascuno di questi tre sistemi fisici, specifica modulo, direzione e verso del
campo magnetico risultante nel punto P. La funzione g x( )=
µ0iπ
f x( ) , con x≥ 0 ,
dove µ0 indica la permeabilità magnetica del vuoto e x rappresenta l’ascissa di P, esprime l’intensità del campo magnetico risultante nel punto P in corrispondenza di uno solo dei tre sistemi fisici descritti: individua quale.
iv. Considera il sistema fisico individuato al punto precedente. Un tratto di filo AB di lunghezza ℓ (espressa in m), posto sull’asse x, ha come estremi i due punti A ℓ; 0( ) e B 2ℓ; 0( ) ed è percorso da una corrente i diretta nel verso delle ascisse positive.
Calcola modulo, direzione e verso della forza magnetica !FB che agisce sul tratto di
filo AB.
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Risposta. i. Studiala e traccia un grafico qualitativo della funzione, determinando in particolare
i punti di estremo relativo e di flesso. Deduci, dal grafico della funzione f x( ) , il grafico della funzione
′f x( ) , mettendo in evidenza le relazioni tra i due grafici e motivando il procedimento.
È data f x( )=
xx2 + a2 .
· Df =!
· ∀x∈Df , f −x( )=− f x( ) , ovvero la funzione è dispari
· Il segno della funzione coincide con il segno della funzione identica · Poiché
lim
x→±∞f x( )= 0 la funzione ammette un asintoto orizzontale di equazione y = 0
·
′f x( )=a2−x2
a2 + x2( )2 e quindi ′f x( )≥ 0↔−a≤ x≤ a , ovvero la funzione f è crescente in tale
intervallo e ammette un minimo (assoluto) m −a; −1 2a( )( ) e un massimo (assoluto)
M a; 1 2a( )( ).
·
′′f x( )=−2x a2 + x2( )2
−4x a2−x2( ) a2 + x2( )a2 + x2( )43
=2x x2−3a2( )
a2 + x2( )3 e quindi ′′f x( )≥ 0 quando x
e x2−3a2 sono concordi o uno di essi è nullo; ciò accade quando −a 3 ≤ x≤ 0∨ x≥ a 3 . Quindi la funzione f è convessa in tali intervalli e ammette tre punti di flesso:
F1 −a 3 ; − 3 4a( )( ) , O 0; 0( ) e
F2 a 3 ; 3 4a( )( ) .
Il grafico qualitativo di f è il seguente:
Per dedurre il grafico di ′f dal grafico di f procedo come segue: · dove f è crescente ′f è positiva, dove f è decrescente ′f è negativa, nel minimo e nel mas-simo ′f si annulla. · dove f è convessa ′f è crescente, dove f è concava ′f è decrescente, nei punti di flesso ′f ammette degli estremali, precisamente F1 ed F2 sono dei minimi, mentre O un massimo.
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ii. L’area della regione di piano D, limitata dal grafico dalla funzione f e dal semiasse delle ascisse positive, è finita o infinita? Il volume del solido generato da una rota-zione completa della regione D intorno all’asse x è finito o infinito? Motiva adegua-tamente le riposte.
AD = lim
z→+∞
xx2 + a2 dx
0
z
∫ = limz→+∞
12
2xx2 + a2 dx
0
z
∫ = limz→+∞
12
ln x2 + a2( )⎡⎣⎢
⎤⎦⎥0z
= limz→+∞
12
ln z2 + a2( )− ln a = +∞ .
VD = lim
z→+∞π
x2
x2 + a2( )2 dx0
z
∫ ; ma
x2
x2 + a2( )2 =A
x2 + a2 +B
x2 + a2( )2 =Ax2 + Aa2 + B( )
x2 + a2( )2 , quindi, per
il principio di identità dei polinomi, A = 1 e B =−a2 . Dunque VD = lim
z→+∞π
1x2 + a2 dx
0
z
∫ +
−πa2 lim
z→+∞
1x2 + a2( )2 dx
0
z
∫ =πa
limz→+∞
1 a
1+ x a( )2 dx0
z
∫ −πa2 limz→+∞
1x2 + a2( )2 dx
0
z
∫ .
Il primo integrale dà un’arcotangente, il secondo integrale invece è piuttosto complesso. Considero l’indefinito associato e, usando la sostituzione x = a tant→ dx = a tan2 t +1( )dt , ottengo:
1
x2 + a2( )2 dx∫ =1
a2 tan2 t + a2( )2 a tan2 t +1( )dt =∫1a3
1tan2 t +1
dt =∫1a3 cos2 tdt∫ =
=
cos 2t( )=2cos2 t−1 12a3 cos 2t( )+1( )dt =∫
14a3 2cos 2t( )dt∫ +
12a3 dt∫ =
14a3 sin 2t( )+
12a3 t + c ;
osservo che x = a tant →
−π2
<t<π2t = arctan x
a, da cui risulta che sin 2t( )= 2sintcost =
= 2sin arctan xa
⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟cos arctan x
a⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟= 2 x a
x a( )2+1
1
x a( )2+1
=2ax
x2 + a2 , quindi
1x2 + a2( )2 dx∫ =
=
12a2
xx2 + a2 +
12a3 arctan x
a+ c .
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Finalmente
VD =
πa
limz→+∞
arctan xa
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥0
z
−πa2 limz→+∞
12a2
xx2 + a2 +
12a3 arctan x
a⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥0
z
=π2a
limz→+∞
arctan xa−
axx2 + a2
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥0
z
=
π2a
limz→+∞
arctan za−
azz2 + a2
⎛
⎝⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟=π2
4a.
In realtà bastava valutare la convergenza dell’integrale:
VD = lim
z→+∞π
x2
x2 + a2( )2 dx0
z
∫ = πx2
x2 + a2( )2 dx0
1
∫ + limz→+∞π
x2
x2 + a2( )2 dx1
z
∫ ≤πx2
x2 + a2( )2 dx0
1
∫ +
+ lim
z→+∞π
1x2 dx
1
z
∫ <+∞ .
iii. Considera lo spazio (supposto vuoto), riferito a un sistema di assi cartesiani ortogo-nali Oxyz in cui l’unità di misura su ciascuno degli assi è il metro, il punto
con e i tre sistemi fisici descritti qui di seguito. !
Per ciascuno di questi tre sistemi fisici, specifica modulo, direzione e verso del cam-
po magnetico risultante nel punto P. La funzione , con , dove
indica la permeabilità magnetica del vuoto e x rappresenta l’ascissa di P, esprime l’intensità del campo magnetico risultante nel punto P in corrispondenza di uno so-lo dei tre sistemi fisici descritti: individua quale.
La direzione e il verso sono indicati nella figura precedente. Determino il modulo nei vari
casi, utilizzando la Legge di Biot-Savart B r( )=
µ0i2πr
.
P x; 0; 0( ) x≥ 0
g x( )=
µ0iπ
f x( ) x≥ 0
µ0
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Caso A:
!BA = BQx + BRx( )x =
µ0iaπ a2 + x2( )
x , dove ho tenuto conto che BQy =−BRy , BQx = BRx e
che BQx =
µ0i2πQP
cos OQP( )→ BQx =µ0i
2π a2 + x2
aa2 + x2
→ BQx =µ0ia
2π a2 + x2( ).
Caso B:
!BB = BSy + BTy( )y =
µ0ixπ a2 + x2( )
y , dove ho tenuto conto che BSx =−BTx , BSy = BTy e
che BSy =
µ0i2πSP
sin OSP( )→ BSy =µ0i
2π a2 + x2
xa2 + x2
→ BSy =µ0ix
2π a2 + x2( ).
Caso C:
!BC = BMy + BNy + BOy( )y =−
µ0i a−x( )2
2πx a2 + x2( )y , dove per
!BM e
!BN si ragiona come nel
caso precedente, mentre BOx = 0 , BOy =−
µ0i2πx
.
Noto che g x( )=
µ0iπ
f x( )=µ0iπ
xa2 + x2 = BB .
iv. Considera il sistema fisico individuato al punto precedente. Un tratto di filo AB di lunghezza (espressa in m), posto sull’asse x, ha come estremi i due punti e ed è percorso da una corrente i diretta nel verso delle ascisse positive.
Calcola modulo, direzione e verso della forza magnetica che agisce sul tratto di filo AB.
Utilizzo la formula di Laplace
!FB = i
!ℓ×!B = i ℓx( )×
!B , nei vari casi.
Caso A:
!FB.A =
!0 , perché
!ℓ#!BA .
Caso B:
!FB.B = i ℓx( )× µ0ix
π a2 + x2( )y
⎛
⎝
⎜⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠
⎟⎟⎟⎟⎟⎟=
µ0i2ℓx
π a2 + x2( )x×y =
µ0ℓi2x
π a2 + x2( )z .
Caso C:
!FB.C = i ℓx( )× −
µ0i a−x( )2
π a2 + x2( )y
⎛
⎝
⎜⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠
⎟⎟⎟⎟⎟⎟=−
µ0i2ℓ a−x( )2
π a2 + x2( )x×y =−
µ0ℓi2 a−x( )2
π a2 + x2( )z .
ℓ A ℓ; 0( )
B 2ℓ; 0( )
!FB
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Risolvi quattro degli otto quesiti. 1. La regione evidenziata in figura è limitata dal grafico della funzione f x( )= ln x , dalla
retta di equazione y = 1 e dal grafico di una funzione la cui equazione è del tipo
y = a + b ln x , con a,b∈! . Tenendo conto delle informazioni leggibili sul grafico, de-termina i valori di a e b, quindi calcola l’area della regione evidenziata. !
Risposta. Osservo che l’equazione a + b ln x = ln x deve avere come soluzione x = e , ovvero
a + b ln e = ln e→ 2a + b = 1 , e che a + b ln e = 0→ a + b = 0 . Mettendo le due condizioni a sistema trovo a = 1 e b =−1 . La funzione f x( ) interseca la retta y = 1 nel punto e; 0( ) , mentre la funzione
g x( )= 1− ln x interseca la retta y = 1 nel punto 1; 0( ) .
L’area della regione evidenziata è A = 1−g x( )( )dx
1
e
∫ + 1− f x( )( )dxe
e
∫ = ln xdx1
e
∫ +
+ 1− ln x( )dx
e
e
∫ = ln xdx1
e
∫ + x⎡⎣ ⎤⎦ e
e− ln xdx
e
e
∫ =*
x ln x−1( )⎡⎣⎢
⎤⎦⎥1
e+ x⎡⎣ ⎤⎦ e
e− x ln x−1( )⎡⎣⎢
⎤⎦⎥ e
e=
= −
e2
+1⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠
⎟⎟⎟⎟⎟+ e− e( )− 0+
e2
⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠
⎟⎟⎟⎟⎟= e−2 e +1= e−1( )
2! 0,42 , dove in * si è utilizzato il
seguente risultato:
ln xdx∫ =pp
x ln x− x ⋅ 1x
dx∫ = x ln x−1( )+ c .
2. Considera la regione finita di piano limitata dal grafico della funzione f x( )=
11+ 4x2 ,
dall’asse x e dalle rette di !equazioni x = a e x = 2a , con a reale positivo. Per quale va-lore di a l’area di tale regione di piano è massima?
Risposta.
Per determinare il massimo della funzione A a( )=
11+ 4x2 dx
a
2a
∫ =1
1+ 4x2 dxa
0
∫ +
+
11+ 4x2 dx
0
2a
∫ =−1
1+ 4x2 dx0
a
∫ +1
1+ 4x2 dx0
2a
∫ , studio il segno di ′A a( ):
′A a( )≥ 0 →
Teo T -B− f a( )+ 2 f 2a( )≥ 0→− 1
1+ 4a2 +2
1+16a2 ≥ 0→ 1−8a2
1+ 4a2( ) 1+16a2( )≥ 0→
a>00 < a≤ 2 4 .
Quindi l’area è massima per a = 2 4 .
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3. Calcola il valore del seguente limite:
limx→0+
sint2 dt0
x2
∫ex−1( )6 .
Risposta.
limx→0+
sint2 dt0
x2
∫ex−1( )6 =
00⎡
⎣⎢⎢⎤
⎦⎥⎥:=
H
limx→0+
2xsin x4
6ex ex−1( )5 =00⎡
⎣⎢⎢⎤
⎦⎥⎥= lim
x→0+
sin x4
x4x5
3ex ex−1( )5 =
limx→0+
sin x4
x41
3ex ex−1x
⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟
5 = limx→0+
13ex =
13
, dove si è tenuto conto dei seguenti limiti notevoli:
limx→0+
sin x4
x4 = 1 e limx→0+
ex−1x
⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟
5
= 1.
4. Determinare tutti i valori di a∈! tali che la funzione f x( )= ex−ax3 sia convessa in
tutto ! . Risposta. Affinché f sia convessa in ! deve accadere che ′′f x( )> 0 , ∀x∈! . Dunque
ex−6ax > 0→ ex > 6ax . Osservo che il primo membro è l’espressione della funzione espo-nenziale di base e, mentre il secondo membro è l’espressione di un fascio proprio di rette centrato nell’origine. Affinché la disequazione ammetta soluzione ∀x∈! , il grafico della funzione esponenziale deve stare sempre “sopra” alle rette del fascio caratterizzate dal coefficiente angolare 6a soddisfacente la condizione 0≤6a < mt , dove mt è il coefficiente angolare della retta tangente al grafico di f x( )= ex in
T xT ; exT( ) passante per l’origine
(vedi figura sottostante). Dunque mt = ′f xT( )= exT e t : y = exT x . Ma T∈ t→ exT = exT xT →
→ xT = 1 , quindi mt = e . Finalmente 0≤ a < e 6 .
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5. Dopo avere determinato la soluzione del problema di Cauchy
′y = kx−3xy
y 0( )= 0⎧⎨⎪⎪
⎩⎪⎪ ,
determina il valore del parametro reale k in modo che la soluzione y trovata sia tale che
limx→0
y x( )x2 =−1 .
Risposta.
′y + 3xy = kx→ ye
32
x2
=k3
3x( )e32
x2
dx∫ → ye32
x2
=k3
e32
x2
+ c⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟→ y =
k3
1+ ce−
32
x2⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟ .
poiché y 0( )= 0→ k
31+ c( )= 0→ c =−1 , il problema di Cauchy presenta come soluzione
la funzione y x( )=
k3
1−e−
32
x2⎛
⎝⎜⎜⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟⎟⎟.
limx→0
y x( )x2 =
00⎡
⎣⎢⎢⎤
⎦⎥⎥=
k2
limx→0
e−
32
x2
−1
−32
x2=* k
2, dove in * ho utilizzato il limite notevole
limx→0
e f x( )−1f x( )
= 1
per f x( )→ 0 . Dunque k =−2 .
6. Si vuole alimentare con la tensione di rete a 220 V una lampadina da 60 W che funzio-
na a 110 V. Non disponendo di un trasformatore si può utilizzare un’induttanza di re-sistenza trascurabile da mettere in serie alla lampadina. La frequenza di rete è 50 Hz. Calcola il valore che deve avere l’induttanza.
Risposta. Si vuole che la ddp ai capi del resistore (lampadina) sia di 110 V, così come ai capi dell’induttore. Quindi 110 = Rieff → 110ieff = Rieff
2 → 110ieff = 60→ ieff = 0,54 A e 110 =
= XLieff → 110 = 2π ⋅50 ⋅L ⋅0,54→ L =
12160π→ L = 0,64H .
7. In una regione di spazio è presente un campo elettrico variabile nel tempo secondo la
legge E t( )= E0t , con E0 = 4,3 kV s . Calcola la densità di corrente di spostamento di questo campo elettrico, cioè il rapporto fra la corrente di spostamento e la superficie che attraversa.
Risposta.
js =
is
S=ε0
SdE t( )
dt=ε0E0
S=
3,8 ⋅10−8 AS
.
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8. Un’astronave A si sta allontanando da una stella S con velocità vA = 0,80c , una secon-da astronave B si allontana da S in direzione perpendicolare a quella di A con velocità
vB = 0,60c . Qual è la velocità di B vista da A?
Risposta. Prendo come sistema di riferimento quello in figura, centrato sulla stella S. Quindi
!vA =− 0,80c( )x e
!vB = 0,60c( )y . Il quesito richiede la velocità di B rispetto al sistema di ri-ferimento ′S , posto in A. Chiamo ′u tale velocità. Pongo vA = v e vB = u ; per determinare le relazioni delle componenti cartesiane della ve-locità osservo che: · la componente ′ux in direzione del moto relativo risente sia dell’effetto di dilatazione del tempo misurato da un orologio in movimento, che della contrazione delle lunghez-
ze; quindi la relazione sarà quella già nota, ′ux =
ux−v1−vux c2 .
· la componente ′uy , perpendicolare alla direzione del moto relativo, sente solo l’effetto di
dilatazione del tempo, quindi, utilizzando le trasformazioni di Lorentz, ottengo
′uy =Δ ′yΔ ′t
=′y f − ′yi
′t f − ′ti
=y f −yi
γ t f −vx c2( )−γ ti−vx c2( )=
y f −yi
γ t f −ti( )−γ x f −xi( )v c2 =uy
γ 1−vux c2( ),
dove nell’ultimo passaggio ho diviso numeratore e denominatore per t f −ti( ) .
′ux =ux−v
1−vux c2
′uy =uy
γ 1−vux c2( )
⎧
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎩
⎪⎪⎪⎪⎪⎪
∼ux=0uy=u
′ux =−v′uy = u γ
⎧⎨⎪⎪
⎩⎪⎪∼′ux = 0,80c
′uy = 0,60c ⋅ 1−0,802
⎧⎨⎪⎪⎪
⎩⎪⎪⎪
∼′ux = 0,80c′uy = 0,36c
⎧⎨⎪⎪
⎩⎪⎪,
da cui ′u = ′ux( )2
+ ′uy( )2= 0,88c .
_________________________
NOTE:
i. Tempo a disposizione: 5 ore (300 minuti). È possibile uscire dall’aula solo quando sono trascorse 2,5 ore (150 minuti) dall’inizio della simulazione.
ii. È ammesso l’uso della calcolatrice in accordo con l’allegato alla nota MIUR n. 22274 del 30 otto-bre 2019.
iii. Punteggio massimo 20 p.ti. Per la sufficienza è necessario raggiungere il punteggio di 12 p.ti.
x
y
′ux = vA ′uy = vB γ ′u