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Contro l'austerità e il Fiscal Compact di Franco Turigliatto G li scioperi e le mobilitazioni di questi giorni sono occasioni importanti per costruire nel paese un movimento per fermare e battere il governo Letta e la Confindustria e il loro attacco alle condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza della popolazione. La classe lavoratrice affronta un progetto luci- do e criminale del padronato italiano ed euro- peo, del sistema finanziario e delle forze politiche ed economiche che gestiscono le isti- tuzioni europee: la distruzione dei diritti del la- voro e dello stato sociale, la riduzione dei salari e il mantenimento di un vastissimo esercito industriale di riserva, al fine di dividere, ri- cattare e sfruttare fino in fondo l’insieme delle lavoratrici e lavoratori, disoccupati e migranti. Tutto ciò in funzione di una definitiva sconfitta storica del movimento dei lavoratori in tutti i paesi di Europa per foraggiare profitti e rendite finanziarie. Gli strumenti per realizzare questi obiettivi, gestiti dalla Troika (FMI, Banca Europea, Commissione Europea), sono le politiche libe- (continua a pag. 2) Dal 25 ottobre ogni due venerdì "IlCapitale: istruzioni per l'uso" (pag. 8) Chianciano: 20-22/9/2013 Nasce Sinistra Anticapitalista La mozione dell'assemblea fondativa a pag. 3 Lampedusa: chi sono i colpevoli? di Gippò Mukendi Ngandu a pag. 6 Atene: una iniziativa per coordinare i movimenti antifascisti in Europa di Checchino Antonini a pag. 7 Volantone aperiodico Ottobre 2013 www.anticapitalista.org All'interno: Mentre Letta vara la legge "dell'instabilità e dell'ingiustizia", il padronato incassa i regali e lavoratrici e lavoratori pagano le spese con tasse, tagli e privatizzazioni Sinistra Anticapitalista Comunista e rivoluzionaria, per una società ecosocialista, femminista, libertaria TUTTE E TUTTI INSIEME IL 18 E 19 OTTOBRE

Sinistra Anticapitalista - Ottobre 2013

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Volantone-giornale “Contro l’austerità e il Fiscal Compact”

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Page 1: Sinistra Anticapitalista - Ottobre 2013

Contro l'austerità eil Fiscal Compact

di Franco Turigliatto

Gli scioperi e le mobilitazioni di questigiorni sono occasioni importanti percostruire nel paese un movimento per

fermare e battere il governo Letta e laConfindustria e il loro attacco alle condizioni divita e di lavoro della stragrande maggioranzadella popolazione.La classe lavoratrice affronta un progetto luci-do e criminale del padronato italiano ed euro-peo, del sistema finanziario e delle forzepolitiche ed economiche che gestiscono le isti-tuzioni europee: la distruzione dei diritti del la-voro e dello stato sociale, la riduzione dei salarie il mantenimento di un vastissimo esercitoindustriale di riserva, al fine di dividere, ri-cattare e sfruttare fino in fondo l’insieme dellelavoratrici e lavoratori, disoccupati e migranti.Tutto ciò in funzione di una definitiva sconfittastorica del movimento dei lavoratori in tutti ipaesi di Europa per foraggiare profitti e renditefinanziarie.Gli strumenti per realizzare questi obiettivi,gestiti dalla Troika (FMI, Banca Europea,Commissione Europea), sono le politiche libe-

(continua a pag. 2)

Dal 25 ottobre ogni due venerdì "IlCapitale: istruzioni per l'uso" (pag. 8)

Chianciano: 20-22/9/2013Nasce Sinistra Anticapitalista

La mozione dell'assemblea fondativaa pag. 3

Lampedusa: chi sono i colpevoli?di Gippò Mukendi Ngandu a pag. 6

Atene: una iniziativa per coordinarei movimenti antifascisti in Europa

di Checchino Antonini a pag. 7

Volantone aperiodico Ottobre 2013 www.anticapitalista.org

All'interno:

Mentre Letta vara la legge "dell'instabilità e dell'ingiustizia", il padronato incassa i regalie lavoratrici e lavoratori pagano le spese con tasse, tagli e privatizzazioni

SinistraAnticapitalista

Comunista e rivoluzionaria,per una società ecosocialista,femminista, libertaria

TUTTE E TUTTI INSIEME IL 18 E 19 OTTOBRE

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Pagina 2 Ottobre 2013 Sinistra Anticapitalista

riste dell’austerità condensate nel co-siddetto Fiscal compact e nel vincolo dipareggio di bilancio inserito nelle costi-tuzioni nazionali.Le cosiddette leggi di stabilità che cia-scun governo nazionale deve realizzarein questo periodo, che sono poi leggidella miseria generalizzata, hanno que-ste brutali finalità.Ma le classi dominanti europee sono re-sponsabili anche di un altro crimine;hanno fatto diventare il mareMediterraneo un enorme cimi-tero; mentre continuano il piùferoce sfruttamento neocolo-niale dei paesi africani incombutta con le classi dirigentilocali corrotte producendo mi-seria e guerre permanenti,hanno costruito la fortezzaEuropa, per “difendersi” da chicerca disperatamente disfuggire alla barbarie di cui èvittima.Utilizzano discriminazione erazzismo per dividere lavo-ratori migranti da quelli indi-geni al fine di garantirsi iltotale arbitrio nell’utilizzodella manodopera e dellosfruttamento. E’ una vergognache produce stragi di cui nonsolo la Lega, ma tutti i nostrigovernanti sono pienamente responsa-bili.Nel nostro paese ormai da due anni ilgoverno si basa su una coalizione cheriunisce centro destra e centro sinistra,a dimostrazione che le differenze tra idue schieramenti sulle questioni econo-miche e sociali essenziali non esistono.Insieme hanno distrutto le pensioni, ta-gliato i salari, svuotato i contratti na-zionali di lavoro, rendendo tutti/e piùprecari/e, creato 9 milioni di poveri,portato la disoccupazione al 12% (40%per i giovani), fatto a pezzi la sanità, lascuola e l'università, i servizi sociali edassistenziali, creato una drammatica egigantesca emergenza casa...Una vergogna che porta la firma diBerlusconi, Monti, Letta, quindi delPdl e del Pd, uniti tra di loro e conl’Europa dei potenti e che oggi siapprestano a dare l’assalto a quel cheresta ancora di valido della Costituzio-ne repubblicana.In questi giorni viene varata la legge“dell’instabilità e della ingiustizia”: dicerto conterrà nuovi cospicui regali alleimprese e ai padroni con la riduzionedel cosiddetto “cuneo fiscale”, nessunintervento su grandi ricchezze, profittie rendite, forse qualche ridicolocontentino ai lavoratori (10-15 euro almese), il tutto finanziato con nuovidrammatici tagli alla spesa pubblica(probabilmente ancora la sanità o la

scuola o i servizi o i trasporti, o tuttiinsieme) e forse anche con varie altreforme di tassazione indiretta, la piùingiusta, quella che grava pesantementeproprio sui più vasti settori popolari.In altri tempi (ormai già lontani) legrandi organizzazioni sindacaliavrebbero indetto scioperi e mobilita-zioni per respingere con l’iniziativa uni-taria e di massa dei lavoratori questepolitiche. Oggi invece firmano insiemealla Confindustria un accordo per chie-dere al governo, quello che i padroni da

sempre vogliono avere e, completa-mente subalterni ai poteri forti, al go-verno Letta e al PD, cercano in ognimodo di impedire che nel nostro paesesi manifesti il sacrosanto rigetto dellepolitiche di austerità.Per questo la nostra organizzazione so-stiene pienamente lo sciopero nazionaledel 18 ottobre indetto dai sindacati dibase, le rivendicazioni della piatta-forma comune e la manifestazione na-zionale del 19 dei movimenti sociali chelottano per il diritto all'abitare, per ladifesa del territorio, contro le deva-stanti grandi opere inutili, l’inquina-mento e la logica del profitto.Da queste forze deve e può ripartire unprocesso unitario di iniziativa e di lottaper ricomporre le tante resistenze, lelotte sociali, per l’occupazione, il sala-rio, il reddito, i diritti, che pure sono incorso nel nostro paese, ed anche perscuotere qualche settore sindacale tra-dizionale da torpore e opportunismo,nell’ottica della costruzione di un movi-mento di massa che si batte contro lepolitiche di Austerity, cosi come accadein molti paesi Europei e non solo.Torniamo tutte e tutti in fabbrica, ne-gli uffici, nei luoghi di lavoro e di stu-dio, nei quartieri e nei territori,superiamo la passività, torniamo a cre-dere nella nostra forza, a non delegarema a riprendere nello nostre mani il fu-turo. E costruiamo anche l’unità di

tutti lavoratori, quelli italiani e quellimigranti, precari e non, con una politi-ca che valorizzi l’interculturalità, l’uni-tà di classe, la difesa dei diritti sociali edemocratici.I contenuti della mobilitazione necessa-ria sono esattamente alternativi sututte le questioni alle direttricidell’attacco governativo e padronale.E’ possibile una politica economicaalternativa a favore della classe lavo-ratrice e dei settori popolari: le risorsecospicue necessarie vanno strappate

alle rendite e ai profitti; l’unicaspesa pubblica che va tagliata èquella relativa alle spese militari ealle missioni imperialiste in giroper il mondo, alle grandi opereinutili e dannose come la TAV ealle retribuzioni da favola deigrandi manager pubblici. Anchesolo facendo così si recuperanomolti miliardi.Queste risorse devono servire a ri-qualificare salari, stipendi, pensio-ni, a sviluppare un piano dioccupazione pubblica, con posti dilavoro sicuri, che serva a rimediareal dissesto idrogeologico del terri-torio e a sviluppare i servizi sociali,garantendone accessibilità egratuità per tutte e tutti. Nessuntaglio, ma nuove risorse per sanitàistruzione, servizi sociali ed assi-

stenziali e trasporti.Le aziende che i padroni chiudono odelocalizzano vanno nazionalizzate erimesse in funzione con il controllo dellelavoratrici e dei lavoratori. Imponiamola riduzione dell’orario di lavoro a pari-tà di salario per creare nuova occupa-zione, l’introduzione di un salariominimo intercategoriale a 1500 euro edi un salario sociale per le/i disoccu-pate/i di 1000 euro, il ripristino dellepensioni all'80% degli ultimi salaripercepiti.Battiamoci contro gli sfratti, per unintervento sulla vergogna delle casesfitte, per un piano organico che ga-rantisca il diritto all'abitare per tuttiquelli che ne hanno bisogno.E infine tutti insieme dobbiamo esserea fianco dei movimenti migranti chelottano per la libera circolazione dellepersone, per il diritto all'asilo, contro lapolitica dei respingimenti, per l'abro-gazione della Bossi-Fini senza tornarealla Turco-Napolitano, per la chiusuradei centri di detenzione, l'abolizionedegli accordi di Schengen e delleconvenzioni di Dublino. E' fonda-mentale la dimensione internazionaledella lotta contro l'austerità el'avanzata del fascismo e del razzismo,il coordinamento con tutte le forzeanticapitaliste e i movimenti che sistanno muovendo in Europa su questoterreno.

(segue da pag. 1)

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Sinistra Anticapitalista Ottobre 2013 Pagina 3

L’assemblea fondativa semina-riale svoltasi a Chiancianonei giorni 20, 21 e 22

settembre 2013 approva con forza laproposta di dare vita, a partire daoggi, a Sinistra Anticapitalista, comeorganizzazione politica comunista,femminista, ecologista e internazio-nalista che lavorerà per promuoverele lotte contro ogni forma di sfrutta-mento, di oppressione, di dominazio-ne sulle persone e sulla natura.

Le donne e gli uomini di SinistraAnticapitalista si organizzano per farvivere la prospettiva di una rotturarivoluzionaria che permetta di inizia-re a costruire una società socialistaautogestita, libera dallo sfrutta-mento, dall’alienazione e dall’oppres-sione, nella quale tutte e tuttipossano partecipare in modo demo-cratico e pluralista alla scelta per ilnuovo futuro. [...]L’assemblea ringrazia i numerosiospiti nazionali e esteri che hannocontribuito ad arricchirne la discus-sione e a consolidarne l’impostazioneinternazionalista.In particolare vuole sottolineare lapropria solidarietà con le lotte delpopolo greco contro la politica delgoverno Samaras e della troika euro-

pea, con la battaglia della coalizionedi Syriza e, soprattutto, con l’ini-ziativa delle compagne e dei compa-gni di DEA e della piattaforma disinistra.

Sinistra Anticapitalista, richia-mandosi e facendo proprio il percorsodi Sinistra Critica, in particolare perl’esperienza della rottura con il go-verno Prodi nel 2007 e la successivauscita dal Partito della Rifondazionecomunista, intende oggi lavorare percostruire una forte organizzazioneindipendente, che superi anche i li-miti e le ambiguità presentinell’esperienza di Sinistra Critica eche hanno contribuito ad accelerarnela conclusione.[...]Sulla questione ambientale e, più ingenerale, sul tema dell’ecosocialismo,Sinistra Anticapitalista organizzerànei prossimi mesi un seminario diapprofondimento e di elaborazionenel quale, tra l’altro, verranno megliodefinite le forme di coordinamentodell’intervento delle/dei nostre/icompagne/i nei movimenti di difesadel territorio della natura e dei benicomuni.Andrà continuato il confronto tra lecompagne di Sinistra Anticapitalista,già avviato durante questa as-semblea; verranno attivati tutti que-

Nasce SinistraAnticapitalista

RIPORTIAMO AMPI STRALCI DELLA MOZIONE VOTATA ALL'UNANIMITÀ DALL'ASSEMBLEA.IL TESTO COMPLETO ALL'INDIRIZZO http://anticapitalista.org/chianciano2013/

Dal 20 al 22 settembre 2013 a Chianciano l'assemblea fondativa, con unagrande partecipazione di militanti italiani e ospiti internazionali

L'eredità di Sinistra Critica e icompiti per il futuro

«Far vivere la prospettiva di unarottura rivoluzionaria e

internazionalista»

Durante la manifestazione “La via mae-stra” in difesa della Costituzione delloscorso 12 ottobre, decine di migliaia dilavoratrici e lavoratori, soprattutto dellaFiom, dei No Tav, dei movimenti per ildiritto all'abitare, dell'Anpi, studenti einsegnanti hanno chiesto a gran vocel'applicazione del dettato costituzionaledisatteso e stravolto dalle politiched'austerità.C'è una disponibilità alla mobilitazionedi settori di classe e dei movimenti so-ciali su questi temi, anche se va criticatala gestione politica della manifestazioneda parte dei suoi organizzatori, SEL intesta. Dal palco ovviamente nessunaparola contro il presidente Napolitano,che è andato in questi ultimi anniampiamente al di là del ruolo disegnatodalla Costituzione del '48, né una presadi posizione netta contro la gravissimamodifica dell'articolo 81 sul pareggio dibilancio.Chi ha promosso la manifestazione vuo-le occupare uno spazio a sinistra del PDma non alternativo ad esso, continuarenell'inutile tentativo di condizionare asinistra le politiche del centrosinistra, inuna fase in cui questo è chiamato arappresentare più efficacemente gli inte-ressi della borghesia italiana ed europea,comprimendo i salari e i diritti delle la-voratrici e dei lavoratori, privatizzando ibeni pubblici, mantenendo i migranti inuna condizione di ricatto.Che da questa manifestazione scaturiscaun rafforzamento dell'opzione di Sel, oche si cristallizzi un soggetto politicopiù ampio sotto gli auspici di Landini,Rodotà, don Ciotti (cosa su cui forsepunta Rifondazione), il risultato noncambia.Occorre essere chiari: indietro non sitorna. Non si può pensare di restaurareuna età dell'oro mai esistita di dirittisolo scritti e mai applicati nella Costi-tuzione del '48. Va certamente contra-stato ogni tentativo di rendere ancorapiù “flessibile” la carta costituzionale,ma in un'ottica di difesa e rilancio dellalotta di classe, su un programma diemergenza contro l'austerità.Su queste questioni Napolitano e il PDhanno già ampiamente dimostrato dache parte stanno, mentre l'opzione poli-tica alternativa è ancora tutta da co-struire. Noi crediamo che vada fatta coni lavoratori e le lavoratrici e con i movi-menti sociali che sono in piazza per losciopero dei sindacati di base e per lamanifestazione dei movimenti sociali il18 e 19 ottobre. Invitiamo tutte e tuttia partecipare al progetto di ROSS@, perun movimento politico anticapitalista elibertario, senza compromessi.

12 ottobre: forzae ambiguità di unamanifestazione

COMUNICATO DI SINISTRA ANTICAPITALISTA

(continua a pag. 4)

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Pagina 4 Ottobre 2013 Sinistra Anticapitalista

gli strumenti individuati dallecompagne per la comunicazionecircolare tra di loro e in direzione delcomplesso dell’organizzazione.All’inizio del 2014 verrà organizzatoun seminario dedicato al lavoro neimovimenti e alla presenza dell’agirefemminista nel complesso dell’attivi-tà e dell’identità di Sinistra Antica-pitalista.Sul piano dell’iniziativa politica saràmessa a punto nelle prossime setti-mane una proposta di campagnapolitica sull’Europa, sulla natura pa-dronale e antipopolare della sua azio-ne e sulle rivendicazioni necessariesul piano democratico, sociale e poli-tico, anche definendo la proposta diun piano d’azione d’emergenza per lalotta contro le politiche dell’austeri-tà.

Confermiamo l’impostazione unitariache già improntò l’azione di SinistraCritica fin dalla sua apparizione co-me organizzazione indipendente nel2008 e il suo tentativo di creare unasinistra unitaria ispirata all’anticapi-talismo e radicalmente alternativa alcentrosinistra social-liberale. Oggiquell’esigenza, di fronte all’aggravarsidell’offensiva neoliberale del padro-nato e dei governi e ai frutti avvele-nati di cinque anni di gravissima crisieconomica, trova nuova e più forteattualità.Per questo Sinistra Anticapitalista èimpegnata a fondo nel progetto enella costruzione di Ross@, movi-mento unitario anticapitalista e li-bertario, e nel lavorare per il suosuccesso politico e organizzativo,contribuendo alla sua costruzione conle proposte che ci sono proprie.[...]Tutto ciò andrà fatto all’interno diuna più generale iniziativa perché siaggreghi nel paese il più ampiofronte sociale e politico di opposizio-ne alle politiche di austerità.Occorrerà lavorare perché converga-no tutte le aree e le organizzazionisindacali classiste, i movimenti di di-fesa del territorio e dell’ambiente, imovimenti per i diritto alla casa,quelli per i “beni comuni”, quellicontro le guerre e per la pace.

Va sviluppato un programma diemergenza contro la crisi e control’austerità, con al centro la lottacontro la disoccupazione, la naziona-lizzazione delle aziende che chiudonoo che licenziano, di quelle che non ri-spettano l’ambiente e la salute deidipendenti e dei cittadini, la difesadella natura pubblica dei servizi,della loro qualità e la ripubblicizza-zione di quelli già privatizzati, il ri-lancio di quella che fu la nostraproposta di legge sul salario, la na-zionalizzazione delle banche.

La settimana di mobilitazione del 12-19 ottobre costituisce un’occasioneimportante per far avanzare in que-sta direzione.La manifestazione nazionale “La via

maestra” del 12 ottobre in difesadella Costituzione indica giustamentei pericoli di ulteriore stravolgimentoautoritario dell’assetto istituzionaledel nostro paese, ma elude la de-nuncia della evidente e centrale re-sponsabilità in questo disegno delcentrosinistra e del presidente dellaRepubblica, oltre che gli stravolgi-menti costituzionali già prodotti, pri-mo fra tutti quello dell’articolo 81con l’introduzione dell’obbligo delpareggio di bilancio. Inoltre l’appelloper la mobilitazione tace sul fattoche la costituzione non è stata in

grado di impedire nessuno dei mas-sacri sociali operati indifferentementedai governi di destra o di centrosini-stra sul terreno delle pensioni, dellavoro e delle condizioni di vita delleclassi popolari. E’ dunque con questoapproccio critico che parteciperemo aquell’appuntamento.Lo sciopero e la manifestazione del18 ottobre sono un appuntamento digrande importanza perché non si li-mitano ad essere una pur legittimainiziativa “di bandiera” delle orga-nizzazioni sindacali di base econflittuali. Infatti il 18 ottobre èl’unico appuntamento di lotta finoraindetto per il mondo del lavorocontro le politiche sociali ed econo-miche padronali e governative.Consapevoli di questo sosterremoquello sciopero e quella manifestazio-ne, spingendo, come è nostra posi-zione tradizionale verso la sempremaggiore coesione e convergenza tra

tutte le aree e le organizzazionisindacali classiste.Il 19 ottobre saremo in piazza a Ro-ma assieme ai movimenti per la casa,per la difesa del territorio e dei benicomuni e dei servizi pubblici. Quellamanifestazione sarà una prima espe-rienza di convergenza in piazza tratanti movimenti diversi. E il suocollegamento esplicito con lo scioperodel giorno precedente allude concre-tamente alla convergenza anche conle lotte delle/dei lavoratrici/tori.Nel congresso nazionale della Cgilche sta per aprirsi, il gruppo diri-

(segue da pag. 3)

L'impostazione unitaria e l'impegnonella costruzione di Ross@

La presenza di SinistraAnticapitalista nelle prossimescadenze

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Sinistra Anticapitalista Ottobre 2013 Pagina 5

gente cercherà di mascherare le pro-prie responsabilità riguardo il dete-rioramento delle condizioni di vita edi lavoro della classe lavoratrice (apartire dalla passività con cui è stataavallata la riforma Fornero dellepensioni, lo scellerato patto del 31maggio e il patto di Genova a soste-gno delle rivendicazioni confindu-striali) attraverso una unanimità difacciata, dietro la quale si gioche-ranno le consuete lotte di potere trale varie cordate burocratiche. La po-sizione coraggiosamente alternativadella Rete 28 aprile e delle altre areesindacali disponibili dunque andràsostenuta con la massima forza,impegnando in questa lotta congres-suale tutte/i le/i compagne/i possi-bili, al fine di creare nellaconfederazione e nelle sue struttureuna corrente sindacale organizzatacapace di dare il suo contributo deci-sivo alla ricostruzione del sindacali-smo di classe, anche unitariamentecon i sindacati di base.

Vanno combattute tutte le tendenzealla guerra, insite nella politica di uncapitalismo in profonda crisi e difronte ad un assetto geopolitico chesta rimettendo in discussione tutte legerarchie di potere a livello globale.Vanno sostenute le lotte in corso intanti paesi contro le politiche di au-sterità e contro l’impoverimento ge-neralizzato che quelle politicheprovocano. In particolare vanno so-stenute le lotte rivoluzionarie di nu-merosi popoli arabi contro ledittature del medio Oriente e delMaghreb che in modo autoritario ototalitario gestiscono i loro paesi.Anche per questo va contrastata ognitentazione imperialistica di trovare oinventare pretesti per scatenare azio-ni di aggressione contro questi paesi,che può avere solo la conseguenza dirilegittimare il dittatore di turno fa-cendolo riapparire come eroeantimperialista e parallelamentemettere ai margini le correnti laiche,democratiche e socialiste, dando alcontrario fiato a quelle integraliste eterroriste.

Contro guerra e imperialismo,sosteniamo le lotte rivoluzionariecontro le dittature del MedioOriente e del Maghreb

30.000 SCHIAFFI ALLA

RASSEGNAZIONE!

30.000 EURO

CONTRO IL CAPITALE

Non a caso ci siamo chiamati SINISTRA ANTICAPITALISTA. E non a caso ci siamoappena costituiti.Lo abbiamo fatto perché riteniamo quanto mai necessario dar vita ad un nuovogruppo di compagne e compagni che sappiano trasmettere la volontà di nonrassegnarsi alla palude in cui ci troviamo.Perché valutiamo necessario mettere in campo anche tutta la nostra passione, lenostre energie e la nostra esperienza storica per contrastare adeguatamente ilpiù feroce attacco che il capitalismo europeo e mondiale sta perpetrando aidanni dei lavoratori, delle classi subalterne, delle donne, dei giovani edell’ambiente stesso. A scapito del nostro presente e futuro.Vogliamo poter ridar forza e speranza ad un progetto coerente e rivoluzionarioche dalla classe lavoratrice e dai movimenti sappia estendersi a tutti queglistrati proletari che il padronato vorrebbe, invece, ridurre ad una rassegnataumiliazione.RITENIAMO UTILE ESSERCI PER IMPEDIRE UNA TALE RASSEGNAZIONE.Per ribadire che la debolezza attuale, le sconfitte subite, gli errori commessi , ledegenerazioni storiche avvenute e tutte le aspirazioni deluse non sono stateinevitabili.MA PER PROSEGUIRE IN QUESTO INTENTO, ABBIAMO BISOGNO DI FINANZIARCI.Per poter dare il nostro contributo al conflitto sociale, prima abbiamo bisognodel tuo.ABBIAMO BISOGNO DI 30.000 € ENTRO L’ ANNO. ALMENO.E’ questo l’obiettivo minimo per poter garantire la sopravvivenza dell’ attivitàpolitica il prossimo anno. In particolare, i tuoi soldi ci servono per:

QUALI VANTAGGI HAI NEL DARE i TUOI SOLDI A SINISTRA ANTICAPITALISTA ?Con il nostro bagaglio storico, con la nostra analisi politica e la consuetadisponibilità al confronto per un’unità d’azione noi proviamo a farci uscire dallapalude ed a suscitare nuove speranze. Se tu ci metti un po’ del tuo, in cambio avrai:• da € 1 a € 19 la soddisfazione di aver contribuito, nel tuo piccolo, a sostenereun importante progetto. Il tuo indirizzo email sarà inserito nella newsletterquindicinale ( se non vuoi essere inserito, specificalo nella causale);• da € 20 a € 49 direttamente a casa tua i volantoni/giornali per tutto il 2014(indica l'indirizzo nella causale della donazione);• da € 50 a € 99 riceverai per tutto il 2014 la futura rivista trimestrale ( nondimenticare l'indirizzo nella causale );• oltre € 100 riceverai il libro di Ernest Mandel, IN DIFESA DEL MARXISMO, editodal Centro Livio Maitan;• oltre € 1.000 potrete partecipare gratuitamente ai due convegni seminarialiannuali (conserva la ricevuta della donazione ed esibiscila al momento dellaprenotazione).COME PUOI FARE PER TIRARE UN PRIMO SCHIAFFO ALLA RASSEGNAZIONE ?Semplicemente versando il tuo obolo tramite:• BOLLETTINO POSTALE SUL CCN. 1014610008 int. a Sinistra Anticapitalista• BONIFICO BANCARIO SUL CONTO BANCOPOSTA DI SINISTRA ANTICAPITALISTA.IBAN: IT 33 M 07601 03200 001014610008• ONLINE CON CARTA DI CREDITO O PAYPAL ([email protected])Ce la faremo a mantenere viva una nuova speranza ? Con il tuo aiuto è possibile.

Mantenimento dei siti internet €1.000Stampa di bandiere e volantini €3.000Organiz. 2 convegni nazionali €8.000

Stampa di striscioni e manifesti €7.000Pubblicazioni €11.000TOTALE €30.000

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Pagina 6 Ottobre 2013 Sinistra Anticapitalista

di Gippò Mukendi Ngandu

Si contano ancora i mortidell’immane tragedia di Lampe-dusa. Molto probabilmente sa-

ranno più di trecento. I dispersi sono500. Si tratta di una strage di enormeproporzioni; una strage, annunciata.Negli ultimi anni, infatti, il Mediterra-neo sta diventando, lungo i confinidell’Europa, un vero e proprio cimite-ro.

Migliaia sono le vittime che spro-fondano nei nostri abissi. Spesso nonhanno nomi. Sono donne, uomini,bambini che scappano dalla miseria diun continente, quello africano, in cui ilcapitalismo, ieri nella forma del colo-nialismo, oggi nella sua forma neolibe-rista e post-coloniale, si è manifestatonelle sua barbarie, producendo conti-nuamente guerre, saccheggiando edistruggendo interi territori.In queste ore dovremmo ricordare ildebito che ha l’Italia nei confrontidella Somalia e dell’Eritrea, i due pae-si dai quali proveniva gran parte deirifugiati.Conosciamo, invece, i colpevoli. Essirisiedono all’interno delle istituzioni diquesta Europa. Sono coloro che hannoprogettato e costruito la “fortezza Eu-ropa”; coloro che finanziano costosiprogetti securitari come Frontex, utilisolo per finanziare le polizie dell’altrasponda, quelle che cercano di reprime-re le rivoluzioni in corso.I colpevoli occupano le principali isti-tuzioni italiane. Sono coloro che inqueste ore stanno versando le consue-te lacrime di coccodrillo come il presi-dente Napolitano, che, allora ministro

degli interni, introdusse nel 1997 inItalia la detenzione amministrativasuggerendo il reato di immigrazioneclandestina, adottato poi dalla Bossi-Fini, la cui legge, attualmente in vigo-re, considera sporchi criminali persinocoloro che prestano soccorso in mareai naufraghi dei battelli della dispera-zione.

I colpevoli sono coloro che hanno inse-guito i razzismi più beceri conl’obiettivo di dividere le lavoratrici e ilavoratori.

I colpevoli sono coloro che asseconda-no e amministrano un sistema che innome del profitto ammette la liberacircolazione delle merci, dei servizi edelle imprese, impedisce con la forzaalle persone di circolare liberamente eoffre in questo modo ai padroni unaforza lavoro a basso costo e ricattabi-le.Del resto, come diceva a suo tempoMarx, “il criminale non produce soloil crimine, ma anche il diritto penale”che lo difende. E, in queste ore,mentre la destra più becera e razzistaspecula sull’immane tragedia, espo-

nenti del governo si dicono pronti adabrogare la Bossi-Fini, consideratainadeguata dalle istituzioni europee.Per fare cosa? Perseverare nella difesadel colpevole. Così si è espressa acaldo il commissario Ue per gli affariinterni, Cecilia Malmstroem: occorre“raddoppiare gli sforzi per combatterei trafficanti che sfruttano la dispera-zione umana”; allo stesso modo ri-

battono i principali esponenti delcentro sinistra/destra e del governoche puntano anche a maggiori aiutiper ottenere la “strumentazione piùadeguata”, quella poliziesca ovvia-mente.

Eppure, tutti sanno, che è propriograzie alle politiche repressive che mi-gliaia di persone corrono ogni giorno,drammaticamente consapevoli, il ri-schio di morire pur di sfuggire alla fa-me e alla guerra. Ogni altro canale gliè precluso.La risposta all’immane tragedia cheimperversa nel Mediterraneo non puòessere il controllo sempre piùrafforzato delle frontiere, interne eesterne all’Unione Europea. Una sini-stra, degna di questo nome, deve ri-bellarsi a queste leggi ingiuste ecriminali; deve impegnarsi a ricostrui-re un vasto movimento per la liberacircolazione alle frontiere e per piùampio il diritto all’asilo e per indicaresenza remore i veri colpevoli.Una sinistra degna di questo nomenon può che essere internazionalista ericonoscere come sua unica frontiera,quella tra sfruttati e sfruttatori.

Lampedusa, chisono i colpevoli?

DIETRO IL CORDOGLIO UFFICIALE, LE LEGGI

CHE CRIMINALIZZANO GLI IMMIGRATI, VOTATE

DA TUTTI GLI SCHIERAMENTI PARLAMENTARI E

OGGI SOSTENUTE ANCHE DA GRILLO

3 OTTOBRE: LA STRAGE DEGLI IMMIGRATI NELLE COSTE SICILIANE

IL RUOLO INFAME DELL'UNIONE EUROPEA

UN SISTEMA CHE OFFRE AI PADRONI UNA FORZA

LAVORO RICATTABILE

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Sinistra Anticapitalista Ottobre 2013 Pagina 7

Antifascismo in Greciadi Checchino Antonini da Atene

L'uccisione a sangue freddo, daparte di teppisti di Alba Dorata, diPavlos Fyssas, cantante antifascistadi 34 anni, ha scioccato milioni dipersone in Grecia e in tutto ilmondo ma una graffito sul murodella vecchia università, al centro diAtene, avverte: «Se aveste reagitoagli omicidi di migranti, Pavlos sa-rebbe ancora vivo». La costruzionedi un movimento antifascista dimassa, e collegato alle vertenze so-ciali, è una delle fatiche della pia-nura a cui faceva cenno BertoltBrecht e che Franco Turigliatto ha ci-tato chiudendo i lavori dell'assembleafondativa di Sinistra Anticapitalista.Di questo s'è parlato ad Atene alsettimo festival internazionale antifa-scista e antirazzista promosso dal mo-vimento Deporta il razzismo e dallaScuola domenicale dei migranti, dueorganismi di massa nati su impulsodella Dea, la Sinistra operaia interna-zionalista. L'altro è Studenti contro ilsistema.

La responsabilità del governo di de-stra Antonis Samaras - sostenuto dalPASOK - è schiacciante. Di frontealla minaccia nazi, il governo induri-sce il suo programma reazionario,abusando dello strumento dei decretie scavalcando il Parlamento. L'espe-rienza storica dimostra che questepolitiche non hanno fermato il fasci-smo ma gli hanno spiana la strada.Il razzismo in Grecia è diventata lapolitica ufficiale dello Stato. Migliaiadi immigrati sono ammassati incampi di concentramento anche finoa 18 mesi solo perché non hanno do-cumenti. Nel centro di Atene è fre-quentissimo vedere la scena che hofotografato io stesso: un migranteammanettato circondato dalla poli-zia nell'assoluta indifferenza di turi-sti e indigeni. Gli abusi da parte digente con la divisa sono molto piùfrequenti e dure che da noi.Al di là dei problemi di linea politi-ca, Syriza rappresenta una speranzadi cambiamento per la Grecia anche

dopo le elezioni. Per la prima voltada tantissimi anni c'è una forte oppo-sizione di sinistra. I sondaggi dannoora Syriza in testa ma al terzo postoc'è il partito degli indecisi.Solo negli ultimi giorni l'atteggia-mento della polizia sembra meno fe-roce. Alba Dorata, tuttavia, haminacciato i testimoni protetti di-cendo che i suoi membri interni allapolizia si attiveranno per questo.L'organizzazione ammette in realtà lasua natura criminale. Dice esplicita-mente che ci sono sbirri agli ordini diAlba Dorata «spergiuri e pronti a di-ventare informatori dell'organizzazio-ne». Proprio quello che in generesuccede con ogni altra forma di crimi-nalità organizzata.Allo stesso tempo, il governo Samarascontinua nell'impostazione di zelanteapplicazione dei protocolli d' austeri-tà imposti dalla Troika e reprimebrutalmente le mobilitazioni deisindacati e dei giovani. Quel governosta minando le fondamenta delle li-bertà democratiche e dei dirittiacquisiti con il sangue e il sacrificionel rovesciamento della giunta milita-

re e nelle lotte del periodo ditransizione che seguì dal luglio del'74 in poi.I promotori del festival non credonotuttavia che la storia si ripeta.L'elemento soggettivo e di coscienzasvolge un ruolo cruciale. Prima diquesta ondata di mobilitazioneinfatti c'erano state anche altreimponenti mobilitazioni antifascistee antirazziste - come il 19 gennaio -e un attivismo diffuso che oggi puòtracciare un percorso diverso controla minaccia fascista, al contrario diquello che è successo nel 1930. Le

grandi proteste antifasciste control'uccisione di Pavlos Fyssas non sonocadute dal cielo.Antirazzismo e antifascismo, in Gre-cia, stanno diventando quasi sinoni-mi: il razzismo, ha detto un deputatodi Syriza intervenuto al dibattito, è ilnazismo quando sembra abbattersisolo sui migranti. Lo stesso discorsovale per l'omofobia. Il vero obiettivosono la sinistra, la democrazia e ilpopolo greco.

All'ordine del giorno c'è naturalmenteil coordinamento europeo delle batta-glie antifasciste ma su questo dallaGrecia - come da tradizione - partonopiù proposte contemporaneamente,dai vari pezzi di Syriza e daAntarsya, la coalizione dell'estremasinistra piuttosto variegata.Il merito del festival di Kar è certa-mente quello di aver avviato una

discussione vera intercettandopezzi di lavoro antifascista diFrancia, Italia, Germania emettendoli a confronto con il mo-vimento ellenico, le comunitàstraniere, l'associazionismo, pezzidi lavoro sociale come le assembleedi quartiere, i gruppi di acquistosolidale, gli ambulatori per mi-granti, le scuole popolari. Lapartecipazione è stata di quasitremila persone tra concerti e di-battiti.

UN FESTIVAL INTERNAZIONALE ANTIFASCISTA ED ANTIRAZZISTA SI È TENUTO IL 5 E 6 OTTOBRE AD ATENE, ORGANIZZATO DA DIVERSE

ASSOCIAZIONI VICINE ALLA PIATTAFORMA DI SINISTRA DI SYRIZA, CON LA PARTECIPAZIONE DI SINISTRA ANTICAPITALISTA

Dopo l'uccisione di Killah P (Pavlos Fyssas), la sinistra greca si organizza per riprendersi le piazze ericacciare indietro i fascisti. Le responsabilità del governo Samaras e della Troika.

(continua a pag. 8)

«COLORO CHE OGGI ACCUSANO ALBA

DORATA DI PREPARARE UN COLPO DI STATO

SONO GLI STESSI CHE L'HANNO LASCIATA

LIBERA DI COMPIERE AGGRESSIONI PER MESI»

«ANTIRAZZISMO E ANTIFASCISMO IN GRECIA

STANNO DIVENTANDO SINONIMI»

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L'arresto dei vertici di Alba Do-rata viene interpretato come unatardiva conversione da parte delpartito di Samaras, Nuova De-mocrazia. Come in Italia tutti ipeggiori arnesi mainstreamhanno imparato a chiamare mi-granti le vittime del Mediterra-neo, negli stessi giorni anche inGrecia, tutti strillano al pericolonazista. Ma gli arresti sono statipossibili soprattutto perché ledimensioni dello sdegno sonoenormi e si sovrappongono conlo scontento per l'austerity.L'omicidio, infatti, è arrivatodopo un'ondata di scioperi.Quello che gli antifascisti nondimenticano è che coloro cheoggi accusano Ad di preparareun colpo di stato sono gli stessiche l'hanno lasciata libera dicompiere scorrerie e aggressioniper mesi. Gli antifascisti sannoche è tempo di «riprenderci lastrada», «di rimettere i fascistinei loro buchi» e già ci sonostate azioni per chiudere le sedidel partito neonazista.Il movimento antifascista sta giàattraversando in qualche modogli scioperi ma ora bisogna orga-nizzarsi insieme, hanno ripetutoi dirigenti di Dea e Syrizaintervenuti al dibattito. Syrizasta provando a investire sull'uni-tà d'azione di tutta la sinistraantisistema dopo il successo dellemanifestazioni spontanee dellescorse settimane e in previsionedell'ennesimo inverno difficile. Cisaranno presto scioperi nellascuola e nella sanità e, novitàper quello che riguarda la Gre-cia, anche in alcune piccolefabbriche nate dalla deflagrazio-ne delle esternalizzazioni del tes-suto produttivo.I compagni ritengono chel'obiettivo - anche delle pratichemutualistiche - debba essere ilrafforzamento delle lotte el'apertura della strada per nuoveelezioni che mandino a casa Sa-maras.

Il Capitale:istruzioni per l'usoIntroduzione alla teoria economica di MarxIl corso è rivolto a chi vuole avvicinarsi allateoria economica di Marx, cercando dicomprenderne i fondamenti a partire dallalettura del Capitale.Le lezioni si concentreranno su alcuni capitolidell'opera, cercando di dipanarnele difficoltàinterpretative.In ciascun ciclo, l'incontro finale affronterà untema di dibattito attuale alla luce delle cate-gorie marxiane.Durante le lezioni verranno proposti testi diapprofondimento e distribuito il materiale dilettura relativo alla lezione successiva.

Programma del primo cicloCapitalismo e sfruttamento (Il Capitale, libro I)

Tutti gli incontri si terranno presso il circolo di Sinistra Anticapitalistain via dei Latini, 73 (san Lorenzo), Roma

Primo incontro

25 ottobre h 18,45Tutto è merce!

(Capitolo 1)

Secondo incontro

8 novembre h 18,45Da dove nasce il profitto?

(Capitolo 4)

Terzo incontro

22 novembre h 18,45Le origini del capitalismo

(Capitolo 24)

Quarto incontro

6 dicembre h 18,45Beni comuni, proprietà e

nazionalizzazioni

Secondo ciclo (gennaio ­ marzo 2014) Il processo lavorativo nel capitalismoTerzo ciclo (aprile ­ giugno 2014) Perché la crisi economica?

(segue da pag. 7)

Comunista e rivoluzionaria, per una societàecosocialista, femminista, libertaria