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O CONFERENZA STATO-REGIONI, VITTORIA SICILIANA Una commissione e 7 priorità per rilanciare il settore della pesca IL PRIMO REPORT regionale sul cemento selvaggio LILLO MICELI PALERMO. Con l’istituzione della commissione Pesca, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, è stato colmato un vuoto che ha penalizzato parecchio le marinerie d’Italia e, in particolare, quella siciliana. Decisioni importanti, come la pesca del novellame o del tonno rosso, solo per citare le polemiche più recenti, sono state adottate da Roma e Bruxelles, senza tenere conto di chi opera nel mare Mediterraneo. A chiedere l’istituzione della commissione Pesca sono stati l’assessore alle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, e il coordinatore della Conferenza, Fabrizio Nardoni, assessore della Regione Puglia. «Abbiamo a cuore l’attività dei pescatori siciliani - ha sottolineato l’assessore Cartabellotta - che con passione e alla volte con tanti rischi svolgono questo lavoro. E’ un settore importante per la nostra economia e proprio per questo vorremmo cercare, in accordo con il ministero della Politiche agricole, di trovare risposte e soluzioni pratiche ai diversi problemi che negli anni gli stessi pescatori ci hanno manifestato. I punti che il dipartimento Pesca ha stilato sono quelli che, secondo noi, hanno più bisogno di correttivi da parte del ministero, in tempi brevi». I sette punti individuati dal dipartimento regionale della Pesca, riguardano: l’immediato avvio dei progetti di ricerca, come prevede il programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura; una migliore gestione del Fep (Fondo europeo pesca), che fino ad oggi ha determinato una ingiustificata lentezza nella spesa; la richiesta di aumento della quota accidentale in merito alla cattura di tonno rosso, elevandola dagli attuati 750 chilogrammi per unità produttiva a 1.200 chili. In Conferenza Stato-Regioni, inoltre, Cartabellotta ha sollecitato la regionalizzazione dei plafond della flotta. «In pratica - ha aggiunto - si ipotizza di potere gestire, in termini di tonnellaggio di stazza lorda complessiva, le licenza di pesca ed i mestieri in essa contenuti. Abbiamo anche affrontato la questione della rivisitazione dei vincoli della proprietà navale. Per la risoluzione di questo problemi, abbiamo proposto di lasciare libera la possibilità di riutilizzo di un natante sostituito per qualunque finalità, eccezion fatta per l’attività di pesca. In caso contrario, sarebbe più opportuna la demolizione fisica del natante stesso». Cartabellotta ha evidenziato anche la necessità della semplificazione amministrativa, chiedendo di fare coincidere, in un’unica soluzione, la scadenza della documentazione necessaria alla navigazione, alla pesca e alla sicurezza. Ciò per ridurre al minimo i giorni di inattività imputabili a visite di collaudo da parte degli organi di vigilanza e di certificazione. «Ultimo punto - ha concluso Cartabellotta - la regolarizzazione dell’attività di pesca sportiva che di fatto è una concorrenza sleale nei confronti degli operatori professionisti». Abusivismo: in Sicilia in due anni costruiti 7.000 edifici fuorilegge Catania è la «capitale» con 1.687 casi a Messina abusi in zone a rischio sismico DAVIDE GUARCELLO PALERMO. «Non dobbiamo meravi- gliarci, purtroppo, se in futuro ci saranno altre tragedie come quel- la avvenuta nel 2009 a Giampilie- ri». A lanciare l’allarme è il diretto- re generale del dipartimento Urba- nistica della Regione, Gaetano Gul- lo, che ieri ha illustrato, insieme all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, il primo report sull’abusivismo edi- lizio nell’Isola. La sconfortante istantanea che emerge dal dossier è che nel 2011 in Sicilia ammontavano a 856mila metri cubi le colate di cemento abusive; ben 605mila nel 2012. Di questi, mezzo milione si trovano in aree a rischio sismico e 348mila ri- cadono in aree a rischio idrogeolo- gico. Ben 3.925 abusi scoperti nel 2011 e poco più di 3mila nel 2012. Secondo l’ultimo dato disponibile, quello del 2011, le pratiche di sana- toria sono 758.856. La provincia «capitale» dell’abusivismo è Cata- nia, con 1.687 abusi accertati tra 2011 e 2012, con una volumetria di 405mila metri cubi. I dati sono allarmanti, ancor più se si pensa che sono parziali, “al ri- basso”, poiché solo il 70% dei Co- muni ha fornito alla Regione dati aggiornati sugli abusi edilizi. È il caso del Comune di Messina, tra l’altro quello più a rischio: «Nel messinese – sottolinea l’assessore Lo Bello – la quasi totalità dell’abu- sivismo riguarda strutture costrui- te in zone in cui c’è un vincolo di natura idrogeologica e sismica». «Il nostro monitoraggio – aggiunge Gullo – vuole dare un segnale per evitare che disgrazie come quella di Giampilieri possano ripetersi. La prevenzione è fondamentale». Non va meglio al territorio della provincia di Palermo dove nel biennio 2011-12 gli abusi accerta- ti sono 1.233, e nel Trapanese dove nell’ultimo biennio si supera quo- ta mille abusi. Dal dossier emerge un altro aspetto sconfortante sulle ordi- nanze di demolizione: su 1.211 or- dini d’abbattimento e ripristino, solo 98 sono stati effettivamente portati a termine nel 2012. Ciò è dovuto essenzialmente ai costi ele- vatissimi. Un caso curioso, ecla- tante, è quello di un Comune del- l’Agrigentino che, di concerto col ministero delle Infrastrutture e della Difesa, sta perfezionando una convenzione per avviare le proce- dure per accedere alle risorse fi- nanziarie necessarie per le demo- lizioni di 181 immobili e per il tra- sporto a discarica degli inerti che ammonta a circa 7 milioni di euro. «Stiamo studiando soluzioni di na- tura tecnica – assicura l’assessore – ma intanto è fondamentale che i Comuni acquisiscano quegli edifi- ci da demolire. Questo nel 2012 è stato fatto solo in 7 casi su 1.211 pratiche che lo avrebbero previ- sto. Perciò – ha proseguito - ab- biamo fatto partire una diffida dal mio assessorato, indirizzata a tut- ti i 382 Comuni siciliani. Essa pre- scrive di accelerare le operazioni di acquisizione al demanio delle strutture abusive altrimenti saran- no i competenti uffici regionali a denunciare omissioni e inadem- pimenti all’autorità giudiziaria». Previsto anche il commissaria- mento per i Comuni che non ri- spettano le norme sulla tutela del- l’ambiente. «Questo dossier - sottolinea Lo Bello - è il primo vero rapporto sull’abusivismo edilizio nella Re- gione, un segnale di cambiamento come dimostrato dall’abbattimen- to dell’ecomostro di Scala dei Tur- chi, a Realmonte. Quest’azione di monitoraggio – rivela – è iniziata su spinta del governatore Crocetta, a gennaio subito dopo il tragico crollo della palazzina di via Bagoli- no a Palermo, che ha causato la morte di 4 persone. Una grave si- tuazione dovuta all’incuria e ai mancati controlli. Non bisogna fer- marsi. Con la circolare obblighia- mo le amministrazioni a non com- mettere più quel reato di omissio- ne che ha distrutto la nostra Isola. Ne è stato fatto uno scempio: dob- biamo riappropriarci di un territo- rio splendido, che deve tornare ad essere tale». Ci sono ben 35mila edifici co- struiti entro i 150 metri di distanza dalla costa, in violazione delle nor- me. Un picco si è registrato proprio nel 2008, anno dell’ultima sanato- ria. Nel 1976 le case costruite a ri- dosso della battigia erano meno della metà (13mila). «Se guardia- mo la crescita di questo dato – pro- segue Gullo – notiamo come subi- sca un incremento ogni volta che il governo nazionale ha approvato una sanatoria. Le parole chiave – conclude – devono essere: moni- toraggio, prevenzione e cura». L’INIZIATIVA L’idea degli assessori Stancheris e Sgarlata è quella di abolire il canone che finora i privati hanno dovuto sborsare per l’affitto dei monumenti Siti archeologici per eventi, la Regione li darà gratis SIRACUSA. Per allestire un evento al Teatro Greco aretuseo non si dovrà pagare neppure un euro. Così come sarà gratuito organizzare uno spetta- colo nella Valle dei Templi di Agrigen- to o nell’area archeologica di Segesta. La Regione, infatti, ha deciso di aboli- re il canone che sino ad oggi gli im- prenditori privati hanno sborsato per l’organizzazione di manifestazioni e concerti nei siti archeologici più sug- gestivi dell’Isola. L’idea è quella di affidare gratuita- mente siti e teatri antichi a quei priva- ti che vorranno promuovere spetta- coli e, così, avviare un nuovo circuito turistico-economico. Una proposta che prenderà corpo fra pochi giorni come spiegano l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, con la collega ai Beni culturali, Maria Rita Sgarlata. «Abbiamo redatto un avviso unico – dice l’assessore Stancheris – che sarà pubblicato a breve sulla Gaz- zetta ufficiale della Regione per poter affidare agli imprenditori che lo vor- ranno i siti archeologici destinati ad ospitare eventi. Un’operazione con- notata dalla massima trasparenza per ridare ossigeno al settore privato che sta vivendo una difficile crisi econo- mica e, al contempo, promuovere i nostri beni culturali». I siti inseriti nella lista della Regio- ne sono numerosi. A Siracusa, saran- no inseriti nel bando unico il Teatro Greco del parco di Neapolis, il Castel- lo Maniace di Ortigia, il parco archeo- logico di Eloro a Noto e quello dell’an- tica Lentini. L’Odeon romano è il sito scelto per Catania mentre a Palermo è lo spazio a ridosso della Cuba. Ad Agrigento la valle dei Templi all’inter- no del cui parco sono state indivi- duate sei aree destinate a eventi vari; e ancora il teatro di Eraclea Minoa. Ancora, anche il Teatro di Tindari e quello di Taormina. Sarà concesso gratis anche il sito dell’antica Mor- gantina e, nel territorio trapanese, il Teatro di Segesta, il parco archeologi- co di Selinunte e la Tonnara di Favi- gnana. Il bando prevede, dunque, la con- cessione dei siti ai privati senza il pa- gamento del canone. «Ciò consentirà di avviare investimenti nuovi – prose- gue la Stancheris – ma anche la pos- sibilità di rendere vivi, sempre, i no- stri beni culturali evitando di “inges- sarli”. Il progetto sarà discusso con gli addetti ai lavori di Assomusica e inserito nel contesto di un dialogo con gli operatori per una fruizione più vivace del patrimonio. Per questo, oltre alla promozione dei grandi eventi, immaginiamo di poter ospita- re anche manifestazioni più piccole». L’allestimento di spettacoli nei siti archeologici riapre anche la questio- ne della loro tutela, manutenzione e corretta fruizione da parte dei visita- tori. Specie per monumenti delicati qual è il Teatro Greco di Siracusa che attende da anni l’avvio di un restauro per la sua cavea lapidea usurata dal calpestio di migliaia di turisti. Un pro- getto per cui occorrono 3 milioni di euro che giace nei cassetti della Re- gione e che è firmato dall’allora so- printendente di Siracusa, Mariella Muti, sulla scorta dello studio e dei ri- lievi del monumento eseguiti da Giu- seppe Voza. «Il Teatro Greco necessita di atten- zioni peculiari – dice l’architetto Mu- ti, componente del comitato di ge- stione Unesco per Siracusa e val di Noto – così come gli altri siti archeo- logici. Per questo ben venga la ge- stione pubblico-privata dei beni cul- turali ma senza dimenticare l’esigen- za primaria che è la loro salvaguardia e tutela oltre alla legittima richiesta dei turisti di poterli visitare senza im- palcature né palchi. Siamo sempre stati d’accordo all’organizzazione di spettacoli al Teatro Greco ma in linea con il sito che ospita le Rappresenta- zioni classiche, magari prolungando- ne la stagione con eventi lirici ma non certo concerti rock». Rassicura tutti l’assessore regiona- le Sgarlata. «Apriremo i nostri beni so- lo a spettacoli di grande levatura, nel pieno rispetto dei siti, della loro storia e della loro valenza archeologica». ISABELLA DI BARTOLO Presto un bando. Già redatta una lista con i principali teatri antichi, ma anche tonnare e parchi GLI ABUSI NEL 2011 GLI ABUSI NEL 2012 LE PRATICHE DI SANATORIA M³ DI CEMENTO ABUSIVO LE CASE ABUSIVE VICINE ALLA COSTA LE ORDINANZE DI ABBATTIMENTO GLI ABBATTIMENTI PORTATI A TERMINE 98 1.211 35.000 856.000 758.856 3.109 3.925 NUMERI Su 1.211 ordini di abbattimento solo 98 portati a termine. L’assessore Lo Bello: «Diffida ai Comuni inadempienti e che omettono controlli» Servirà ad attrarre investimenti e promuovere i beni culturali TEATRO GRECO DI SIRACUSA Da decine di anni l’Inda organizza le famose rappresentazioni classiche in una delle cornici più presigiose del mondo, ma molto raramente questo bellissimo teatro antico ha ospitato manifestazioni di altro tipo I rischi. Si pone il problema della tutela. «Solo spettacoli di grande levatura, nel rispetto dei luoghi» TEATRO ANTICO DI TAORMINA E’ il secondo centro di rappresentazione teatrale per dimensione in Sicilia dopo il Teatro greco di Siracusa. Ma al contrato di quello aretuseo, ospita anche concerti, cinema e altri spettacoli LA SICILIA VENERDÌ 14 GIUGNO 2013 .5 i FATTI

Siti archeologici per eventi, la Regione li darà gratis

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L’idea è quella di affidare gratuitamente siti e teatri antichi a quei privati che vorranno promuovere spettacoli e, così, avviare un nuovo circuito turistico-economico. Una proposta che prenderà corpo fra pochi giorni come spiegano l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, con la collega ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata.

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Page 1: Siti archeologici per eventi, la Regione li darà gratis

O CONFERENZA STATO-REGIONI, VITTORIA SICILIANA

Una commissione e 7 priorità per rilanciare il settore della pesca

IL PRIMO REPORT regionale sul cemento selvaggio

LILLO MICELI

PALERMO. Con l’istituzione dellacommissione Pesca, nell’ambito dellaConferenza Stato-Regioni, è statocolmato un vuoto che ha penalizzatoparecchio le marinerie d’Italia e, inparticolare, quella siciliana. Decisioniimportanti, come la pesca delnovellame o del tonno rosso, solo percitare le polemiche più recenti, sonostate adottate da Roma e Bruxelles,senza tenere conto di chi opera nelmare Mediterraneo. A chiedere

l’istituzione della commissione Pescasono stati l’assessore alle Risorseagricole e alimentari, DarioCartabellotta, e il coordinatore dellaConferenza, Fabrizio Nardoni,assessore della Regione Puglia.«Abbiamo a cuore l’attività deipescatori siciliani - ha sottolineatol’assessore Cartabellotta - che conpassione e alla volte con tanti rischisvolgono questo lavoro. E’ un settoreimportante per la nostra economia eproprio per questo vorremmo cercare,in accordo con il ministero della

Politiche agricole, di trovare risposte esoluzioni pratiche ai diversi problemiche negli anni gli stessi pescatori cihanno manifestato. I punti che ildipartimento Pesca ha stilato sonoquelli che, secondo noi, hanno piùbisogno di correttivi da parte delministero, in tempi brevi». I settepunti individuati dal dipartimentoregionale della Pesca, riguardano:l’immediato avvio dei progetti diricerca, come prevede il programmanazionale triennale della pesca edell’acquacoltura; una migliore

gestione del Fep (Fondo europeopesca), che fino ad oggi hadeterminato una ingiustificatalentezza nella spesa; la richiesta diaumento della quota accidentale inmerito alla cattura di tonno rosso,elevandola dagli attuati 750chilogrammi per unità produttiva a1.200 chili.In Conferenza Stato-Regioni, inoltre,Cartabellotta ha sollecitato laregionalizzazione dei plafond dellaflotta. «In pratica - ha aggiunto - siipotizza di potere gestire, in termini di

tonnellaggio di stazza lordacomplessiva, le licenza di pesca ed imestieri in essa contenuti. Abbiamoanche affrontato la questione dellarivisitazione dei vincoli della proprietànavale. Per la risoluzione di questoproblemi, abbiamo proposto dilasciare libera la possibilità diriutilizzo di un natante sostituito perqualunque finalità, eccezion fatta perl’attività di pesca. In caso contrario,sarebbe più opportuna la demolizionefisica del natante stesso». Cartabellottaha evidenziato anche la necessità della

semplificazione amministrativa,chiedendo di fare coincidere, inun’unica soluzione, la scadenza delladocumentazione necessaria allanavigazione, alla pesca e allasicurezza. Ciò per ridurre al minimo igiorni di inattività imputabili a visitedi collaudo da parte degli organi divigilanza e di certificazione. «Ultimopunto - ha concluso Cartabellotta - laregolarizzazione dell’attività di pescasportiva che di fatto è unaconcorrenza sleale nei confronti deglioperatori professionisti».

Abusivismo: in Siciliain due anni costruiti7.000 edifici fuorileggeCatania è la «capitale» con 1.687 casia Messina abusi in zone a rischio sismicoDAVIDE GUARCELLO

PALERMO. «Non dobbiamo meravi-gliarci, purtroppo, se in futuro cisaranno altre tragedie come quel-la avvenuta nel 2009 a Giampilie-ri». A lanciare l’allarme è il diretto-re generale del dipartimento Urba-nistica della Regione, Gaetano Gul-lo, che ieri ha illustrato, insiemeall’assessore regionale al Territorioe Ambiente, Mariella Lo Bello, ilprimo report sull’abusivismo edi-lizio nell’Isola.

La sconfortante istantanea cheemerge dal dossier è che nel 2011in Sicilia ammontavano a 856milametri cubi le colate di cementoabusive; ben 605mila nel 2012. Diquesti, mezzo milione si trovano inaree a rischio sismico e 348mila ri-cadono in aree a rischio idrogeolo-gico. Ben 3.925 abusi scoperti nel2011 e poco più di 3mila nel 2012.Secondo l’ultimo dato disponibile,quello del 2011, le pratiche di sana-toria sono 758.856. La provincia«capitale» dell’abusivismo è Cata-nia, con 1.687 abusi accertati tra2011 e 2012, con una volumetria di405mila metri cubi.

I dati sono allarmanti, ancor piùse si pensa che sono parziali, “al ri-basso”, poiché solo il 70% dei Co-muni ha fornito alla Regione datiaggiornati sugli abusi edilizi. È ilcaso del Comune di Messina, tra

l’altro quello più a rischio: «Nelmessinese – sottolinea l’assessoreLo Bello – la quasi totalità dell’abu-sivismo riguarda strutture costrui-te in zone in cui c’è un vincolo dinatura idrogeologica e sismica». «Ilnostro monitoraggio – aggiungeGullo – vuole dare un segnale perevitare che disgrazie come quelladi Giampilieri possano ripetersi.La prevenzione è fondamentale».Non va meglio al territorio dellaprovincia di Palermo dove nelbiennio 2011-12 gli abusi accerta-ti sono 1.233, e nel Trapanese dovenell’ultimo biennio si supera quo-ta mille abusi.

Dal dossier emerge un altroaspetto sconfortante sulle ordi-nanze di demolizione: su 1.211 or-dini d’abbattimento e ripristino,solo 98 sono stati effettivamenteportati a termine nel 2012. Ciò èdovuto essenzialmente ai costi ele-vatissimi. Un caso curioso, ecla-tante, è quello di un Comune del-l’Agrigentino che, di concerto colministero delle Infrastrutture edella Difesa, sta perfezionando unaconvenzione per avviare le proce-dure per accedere alle risorse fi-nanziarie necessarie per le demo-lizioni di 181 immobili e per il tra-sporto a discarica degli inerti cheammonta a circa 7 milioni di euro.«Stiamo studiando soluzioni di na-tura tecnica – assicura l’assessore –

ma intanto è fondamentale che iComuni acquisiscano quegli edifi-ci da demolire. Questo nel 2012 èstato fatto solo in 7 casi su 1.211pratiche che lo avrebbero previ-sto. Perciò – ha proseguito - ab-biamo fatto partire una diffida dalmio assessorato, indirizzata a tut-ti i 382 Comuni siciliani. Essa pre-scrive di accelerare le operazioni diacquisizione al demanio dellestrutture abusive altrimenti saran-no i competenti uffici regionali adenunciare omissioni e inadem-pimenti all’autorità giudiziaria».Previsto anche il commissaria-mento per i Comuni che non ri-spettano le norme sulla tutela del-l’ambiente.

«Questo dossier - sottolinea LoBello - è il primo vero rapportosull’abusivismo edilizio nella Re-gione, un segnale di cambiamentocome dimostrato dall’abbattimen-to dell’ecomostro di Scala dei Tur-chi, a Realmonte. Quest’azione dimonitoraggio – rivela – è iniziatasu spinta del governatore Crocetta,a gennaio subito dopo il tragicocrollo della palazzina di via Bagoli-no a Palermo, che ha causato lamorte di 4 persone. Una grave si-tuazione dovuta all’incuria e aimancati controlli. Non bisogna fer-marsi. Con la circolare obblighia-mo le amministrazioni a non com-mettere più quel reato di omissio-ne che ha distrutto la nostra Isola.

Ne è stato fatto uno scempio: dob-biamo riappropriarci di un territo-rio splendido, che deve tornare adessere tale».

Ci sono ben 35mila edifici co-struiti entro i 150 metri di distanzadalla costa, in violazione delle nor-me. Un picco si è registrato proprionel 2008, anno dell’ultima sanato-ria. Nel 1976 le case costruite a ri-dosso della battigia erano menodella metà (13mila). «Se guardia-mo la crescita di questo dato – pro-segue Gullo – notiamo come subi-sca un incremento ogni volta che ilgoverno nazionale ha approvatouna sanatoria. Le parole chiave –conclude – devono essere: moni-toraggio, prevenzione e cura».

L’INIZIATIVA L’idea degli assessori Stancheris e Sgarlata è quella di abolire il canone che finora i privati hanno dovuto sborsare per l’affitto dei monumenti

Siti archeologici per eventi, la Regione li darà gratis

SIRACUSA. Per allestire un evento alTeatro Greco aretuseo non si dovràpagare neppure un euro. Così comesarà gratuito organizzare uno spetta-colo nella Valle dei Templi di Agrigen-to o nell’area archeologica di Segesta.La Regione, infatti, ha deciso di aboli-re il canone che sino ad oggi gli im-prenditori privati hanno sborsato perl’organizzazione di manifestazioni econcerti nei siti archeologici più sug-gestivi dell’Isola.

L’idea è quella di affidare gratuita-mente siti e teatri antichi a quei priva-ti che vorranno promuovere spetta-coli e, così, avviare un nuovo circuitoturistico-economico. Una propostache prenderà corpo fra pochi giornicome spiegano l’assessore regionaleal Turismo, Michela Stancheris, con lacollega ai Beni culturali, Maria RitaSgarlata. «Abbiamo redatto un avvisounico – dice l’assessore Stancheris –che sarà pubblicato a breve sulla Gaz-

zetta ufficiale della Regione per poteraffidare agli imprenditori che lo vor-ranno i siti archeologici destinati adospitare eventi. Un’operazione con-notata dalla massima trasparenza perridare ossigeno al settore privato chesta vivendo una difficile crisi econo-mica e, al contempo, promuovere inostri beni culturali».

I siti inseriti nella lista della Regio-ne sono numerosi. A Siracusa, saran-no inseriti nel bando unico il TeatroGreco del parco di Neapolis, il Castel-lo Maniace di Ortigia, il parco archeo-logico di Eloro a Noto e quello dell’an-tica Lentini. L’Odeon romano è il sitoscelto per Catania mentre a Palermoè lo spazio a ridosso della Cuba. AdAgrigento la valle dei Templi all’inter-no del cui parco sono state indivi-duate sei aree destinate a eventi vari;e ancora il teatro di Eraclea Minoa.Ancora, anche il Teatro di Tindari equello di Taormina. Sarà concesso

gratis anche il sito dell’antica Mor-gantina e, nel territorio trapanese, ilTeatro di Segesta, il parco archeologi-co di Selinunte e la Tonnara di Favi-gnana.

Il bando prevede, dunque, la con-cessione dei siti ai privati senza il pa-gamento del canone. «Ciò consentiràdi avviare investimenti nuovi – prose-gue la Stancheris – ma anche la pos-sibilità di rendere vivi, sempre, i no-stri beni culturali evitando di “inges-sarli”. Il progetto sarà discusso congli addetti ai lavori di Assomusica einserito nel contesto di un dialogocon gli operatori per una fruizionepiù vivace del patrimonio. Per questo,oltre alla promozione dei grandieventi, immaginiamo di poter ospita-re anche manifestazioni più piccole».

L’allestimento di spettacoli nei sitiarcheologici riapre anche la questio-ne della loro tutela, manutenzione ecorretta fruizione da parte dei visita-tori. Specie per monumenti delicatiqual è il Teatro Greco di Siracusa cheattende da anni l’avvio di un restauroper la sua cavea lapidea usurata dalcalpestio di migliaia di turisti. Un pro-getto per cui occorrono 3 milioni di

euro che giace nei cassetti della Re-gione e che è firmato dall’allora so-printendente di Siracusa, MariellaMuti, sulla scorta dello studio e dei ri-lievi del monumento eseguiti da Giu-seppe Voza.

«Il Teatro Greco necessita di atten-zioni peculiari – dice l’architetto Mu-ti, componente del comitato di ge-stione Unesco per Siracusa e val diNoto – così come gli altri siti archeo-logici. Per questo ben venga la ge-stione pubblico-privata dei beni cul-turali ma senza dimenticare l’esigen-za primaria che è la loro salvaguardiae tutela oltre alla legittima richiestadei turisti di poterli visitare senza im-palcature né palchi. Siamo semprestati d’accordo all’organizzazione dispettacoli al Teatro Greco ma in lineacon il sito che ospita le Rappresenta-zioni classiche, magari prolungando-ne la stagione con eventi lirici manon certo concerti rock».

Rassicura tutti l’assessore regiona-le Sgarlata. «Apriremo i nostri beni so-lo a spettacoli di grande levatura, nelpieno rispetto dei siti, della loro storiae della loro valenza archeologica».

ISABELLA DI BARTOLO

Presto un bando. Giàredatta una lista con iprincipali teatriantichi, ma anchetonnare e parchi

GLI ABUSI NEL 2011

GLI ABUSI NEL 2012

LE PRATICHEDI SANATORIA

M! DI CEMENTOABUSIVO

LE CASE ABUSIVEVICINE ALLA COSTA

LE ORDINANZEDI ABBATTIMENTO

GLI ABBATTIMENTIPORTATI A TERMINE

98

1.211

35.000

856.000

758.856

3.109

3.925NUMERI

Su 1.211 ordini diabbattimento solo98 portati atermine. L’assessoreLo Bello: «Diffida aiComuniinadempienti e cheomettono controlli»

Servirà ad attrarre investimentie promuovere i beni culturali

! TEATRO GRECO DI SIRACUSADa decine di anni l’Inda organizza lefamose rappresentazioni classiche inuna delle cornici più presigiose delmondo, ma molto raramente questobellissimo teatro antico ha ospitatomanifestazioni di altro tipo

I rischi. Si pone ilproblema della tutela.«Solo spettacoli digrande levatura, nelrispetto dei luoghi»

! TEATRO ANTICO DI TAORMINAE’ il secondo centro dirappresentazione teatrale perdimensione in Sicilia dopo il Teatrogreco di Siracusa. Ma al contrato diquello aretuseo, ospita anche concerti, cinema e altri spettacoli

LA SICILIAVENERDÌ 14 GIUGNO 2013

.5i FFATTI

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