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SITUAZIONE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL TERRITORIO COMUNALE DI SOMMA LOMBARDO Dott. Giuseppe Triacchini, Dott. Ing. Giuseppe Volta CAMPAGNA DI MISURE 1-11 FEBBRAIO 2002 ELABORAZIONE ED ANALISI DEI DATI DI MONITORAGGIO

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Dott. Giuseppe Triacchini, Dott. Ing. Giuseppe Volta

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INDICE

INTRODUZIONE ...................................................................................................... 2Inquadramento generale del territorio comunale di Somma Lombardo ........................... 3Criteri, strumenti e tecniche di monitoraggio............................................................... 4Caratteristiche degli inquinanti atmosferici rilevati nella campagna di monitoraggio ......... 5Risultati della campagna di monitoraggio.................................................................... 9Contesto meteorologico............................................................................................ 9Posizionamento dei campionatori passivi .................................................................. 10Risultati delle misure con campionatori passivi .......................................................... 12Mappe NO2........................................................................................................... 13Mappa BTX ........................................................................................................... 16Mappe Benzene..................................................................................................... 18Mappa Toluene...................................................................................................... 20Mappa Etilbenzene................................................................................................. 21Mappe Xileni ......................................................................................................... 23CONFRONTO CON LO STUDIO PRELIMINARE DI MONITORAGGIO ................................ 27ANALISI DEI DATI CAMPIONATI IN CONTINUO.......................................................... 29MISURE DI NO2 E CO ............................................................................................. 29MISURE DI BENZENE A CASE NUOVE....................................................................... 33Correlazione fra le concentrazioni di benzene e monossido di carbonio ......................... 35ANALISI DEL PARTICOLATO SOSPESO (Metalli e IPA contenuti nelle polveri)................ 37ANALISI DETTAGLIATA DEGLI ANDAMENTI GIORNALIERI DELLE CONCENTRAZIONI ..... 40Confronto con dati di traffico veicolare ..................................................................... 42Confronto con dati di traffico aereo.......................................................................... 43Confronto con dati meteorologici ............................................................................. 44CONFRONTI CON ALTRE CAMPAGNE DI MISURA E ALTRI DATI.................................... 51CONFRONTO CON I RISULTATI DELLA CAMPAGNA DI MISURE NEL PARCO LOMBARDO DELLAVALLE DEL TICINO................................................................................................. 51CONFRONTO CON I DATI DI ALTRE LOCALITA’ .......................................................... 56DATI DELLA PROVINCIA DI VARESE......................................................................... 56DATI DELLA REGIONE LOMBARDIA – MISURE DI NO2 e CO......................................... 58DATI DELLA REGIONE LOMBARDIA – BENZENE ......................................................... 59DATI DI ALTRE CITTA’ ITALIANE ............................................................................. 61CONCLUSIONI....................................................................................................... 64

APPENDICE A - Caratteristiche chimiche, tossicologiche e limiti di legge degli inquinanti atmosferici rilevati nella campagna di monitoraggio............................. 67APPENDICE B – Funizonamento e caratteristiche dei campionatori passivi – Indicazioni della Comunità Europea per il monitoraggio con campionatori passivi............ 72APPENDICE C – Serie completa dei dati misurati con campionatori passivi .................... 75APPENDICE D – Serie completa delle misure in continuo (Centro Comune di Ricerca e confronti con i dati delle centraline ARPA Varese)................................ 77APPENDICE E – Le stazioni di misura fisse dell’ARPA Lombardia in provincia di Varese.......................................................................... 84APPENDICE F - Emissioni locali da traffico aereo: alcuni dati di letteratura scientifica internazionale................................................................................. 86APPENDICE G – Dati di traffico veicolare a Somma Lombardo ..................................... 88APPENDICE H – Mappa di distribuzione dei livelli di criticità ambientale su scala comunale e qualità dell’aria – (Progetto INEMAR Regione Lombardia) ..................... 90

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IntroduzioneA distanza di un anno dal precedente lavoro: “Qualità dell’aria nel comune di SommaLombardo – Studio per una rete ottimale di monitoraggio” che proponeva una metodologia perpianificare la distribuzione dei punti di misura degli inquinanti atmosferici sul territoriocomunale, è stata portata a termine la prima campagna di misure per il monitoraggio dellaqualità dell’aria e sono stati prodotti i primi risultati derivanti dall’analisi dei dati raccolti.La una campagna di rilevamento si è svolta nel periodo 1 – 11 febbraio 2002 ad opera delCentro Comune di Ricerche di Ispra (Laboratorio ERLAP) con l’ausilio dei volontari del Parco delTicino e del personale dell’amministrazione comunale di Somma Lombardo.

Le misure sono state effettuate con differenti tipi di strumenti:♦ Rete di campionatori passivi♦ Laboratorio mobile per misure in continuo

La successiva analisi dei dati è stata elaborata sulla base di differenti fonti di informazione:♦ Risultati delle analisi di laboratorio sui campionatori passivi♦ Risultati del laboratorio mobile del CCR♦ Dati meteorologici dettagliati relativi al profilo verticale dell’atmosfera♦ Reperimento dati raccolti nello stesso periodo dalle centraline ARPA più vicine♦ Reperimento di altri dati raccolti dall’ARPA di Varese♦ Campagna di misure svolta ad opera dell’Ente Parco della Valle del Ticino♦ Raccolta di altri dati relativi a campagne di misura effettuate sul territorio lombardo♦ Raccolta di altri dati relativi a campagne di misura effettuate fuori dal territorio lombardo♦ Confronto dei diversi risultati

La dislocazione territoriale dei campionatori passivi per la campagna di febbraio 2002 aSomma Lombardo è stata pianificata in base alle informazioni fornite dallo studio preliminaredi ottimizzazione, tenendo conto della suddivisione del territorio comunale di SommaLombardo in una griglia di aree caratterizzate da differenti livelli di pressione ambientale e dadifferenti livelli di criticità nei confronti di dette pressioni1.

Pur disponendo di una serie molto limitata di dati, in questo rapporto si procederà analizzandoin diversi modi risultati ottenuti, riportando tutti i dati in tabelle, grafici e mappe diisoconcentrazione. Si confronteranno i risultati georeferenziati con le mappe di pressione evulnerabilità prodotte nel precedente studio. Verranno quindi fatti confronti con i valorimisurati dalle centraline dell’ARPA di Varese e si proverà a trovare qualche correlazione tra gliandamenti delle concentrazioni degli inquinanti e i fattori esterni che li influenzano.

Verrà quindi riassunto un primo quadro che esprime la situazione della qualità dell’aria nelterritorio di Somma Lombardo la quale verrà messa a confronto con i dati relativi ad altrecampagne di misura svoltesi in altre località limitrofe a Somma e in altre città, in periodi più omeno corrispondenti.

1 G.Volta, G.Triacchini – 2001 - Qualità dell’aria nel comune di Somma Lombardo. Studio per una rete ottimale di

monitoraggio.

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Inquadramento generale del territoriocomunale di Somma LombardoIl Comune di Somma Lombardo è immerso nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, maospita sul proprio territorio una serie di fattori di pressione ambientale che hanno resoopportuno il presente studio sulla qualità dell’aria. Il territorio comunale ospita parte dellastruttura aeroportuale di Milano Malpensa, quindi gran parte del cielo entro i suoi confini èpercorso dalle rotte di decollo degli aeromobili in partenza dall’aeroporto. Il Comune si collocainoltre in un’area caratterizzata da intenso traffico veicolare leggero e pesante, a carico delflusso di trasferimento tra la zona di Varese - area dei laghi e la provincia di Milano, nonchédel flusso in entrata ed uscita in relazione all’attività dell’aeroporto di Malpensa. Oltre all’asseautostradale denominato “Milano-Laghi” che (lambisce a nord il territorio di Somma Lombardoverso Sesto Calende) e alla superstrada di accesso all’aeroporto, si deve annotare la presenzadi parte di quella fitta rete stradale di collegamento alla struttura produttiva diffusa nelterritorio tipica della parte Sud della Provincia di Varese e che genera un traffico veicolaremolto sostenuto durante gli orari lavorativi; fenomeno che si rende progressivamente piùintenso man mano che ci si sposta dalla Valle del Ticino verso l’asse della S.S. Varesina e icomuni di congiunzione tra le provincie di Varese e di Milano, quali: Busto Arsizio, Gallarate,Legnano, Saronno, ecc. Questo aspetto è ben evidenziato anche dalla zonizzazione dellaRegione Lombardia secondo la criticità ambientale calcolata in base alla qualità dell’aria2. (Sivedano le mappe delle “Zone omogenee” secondo la criticità ambientale in appendice H).

2 PRQA (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria) - Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia -1998 – 2000 – Rapporto E - Cap. 11 La zonizzazione della Lombardia

Fig. 1 – Posizione di Somma Lombardo nel Parco del Ticino e principalifattori di pressione rispetto alla qualità dell’aria

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Criteri, strumenti e tecniche di monitoraggioEssendo il numero di abitanti del Comune di Somma Lombardo inferiore a 150.000, nonsussiste l’obbligo di legge di misure della qualità dell’aria mediante una rete di rilevamento incontinuo degli inquinanti3 ma ci si può basare su campagne di monitoraggio con campionatoripassivi. (Sul territorio, agli immediati confini con la grande area aeroportuale della Malpensa,sono comunque localizzate due postazioni fisse di misura appartenenti alla rete dimonitoraggio in continuo dell’ARPA: una situata in località Case Nuove e una in località LonatePozzolo4).Oltre ai campionatori passivi5, è stata posizionato nel parco di Corso Europa un laboratoriomobile con a bordo una stazione di monitoraggio attrezzata per prelievi in continuo che haraccolto dati orari durante tutto il periodo, prelevando aria immediatamente di fianco allastrada. I campionatori sono costituiti essenzialmente da un corpo diffusivo cilindrico e da unacartuccia chemiadsorbente; il funzionamento si basa sul principio della diffusione secondo le

3 Decreto emanato dal Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro della sanità del 25 novembre 1994,

"Aggiornamento delle norme tecniche in materia di livelli e stati di attenzione e di allarme per gli inquinantiatmosferici nelle aree urbane e per la misura di alcuni inquinanti di cui al DM 15 aprile 1994" con il quale vienestabilito che nelle aree urbane con popolazione superiore a 150.000 abitanti l’autorità competente predisponesistemi permanenti di monitoraggio delle concentrazioni di benzene, IPA e PM10 (Elenco comuni in allegato III).

4 Vedere appendice C per dettagli e inquinanti misurati dalle postazioni fisse di misura in provincia di Varese (ARPA)5 Vedere appendice B per dettagli e caratteristiche dei sensori passivi.

Fig. 2 – Inquadramento generale del territorio di Somma Lombardo e altimetria

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leggi di Fick. I campionatori sono stati posti ad una certa altezza dal suolo in appositi boxaffinché fossero riparati sia dalle intemperie sia dall’irraggiamento solare diretto.La campagna si è svolta nel periodo invernale dal 4 all’11 febbraio 2002, scelto appositamenteperché si stavano manifestando giornate con situazione meteorologica critica (nebbia einversione termica al suolo). In questo modo le misure sono state effettuate durante le tipichefinestre temporali in cui si raggiungono i valori massimi di inquinamento locale a causa delloscarso rimescolamento in bassa troposfera.Gli inquinanti misurati per mezzo dei campionatori passivi sono il biossido di azoto (NO2), ilbenzene e gli altri BTX, mentre dal laboratorio mobile sono stati misurati anche il monossido dicarbonio (CO), le Polveri sottili e gli IPA (benzo(a)pirene.Il biossido di azoto (NO2), il monossido di carbonio (CO) ed il benzene si prestano come ottimitraccianti dell’inquinamento da traffico poiché la loro presenza è dovuta quasi totalmenteall’uso delle benzine. I BTX (Benzeni, Tolueni e Xileni) complessivi danno anche informazionisulla distribuzione territoriale di eventuali sorgenti di emissioni legate a certi tipi di attivitàproduttive.

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Caratteristiche chimiche, tossicologiche e limitidi legge degli inquinanti atmosferici rilevatinella campagna di monitoraggio6.Per agevolare la lettura dei dati relativi alle misure di inquinanti nel Comune di SommaLombardo, esposti nei paragrafi successivi. si sintetizzano qui di seguito alcune informazionirelative alle caratteristiche dei singoli parametri e ai loro limiti di legge e per la tutela dellasalute umana,

Biossido di azoto – NO2Gli ossidi di azoto, tra i quali è presente il biossido di azoto, vengono generati dai processi dicombustione di qualsiasi combustibile ove si usi l’aria come comburente. Il biossido di azoto èda ritenere uno degli inquinanti atmosferici maggiormente pericolosi in quanto irritante di persé e promotore di una serie di reazioni fotochimiche che portano alla sintesi di compostiinquinanti noti come smog fotochimico. E’ un gas irritante per le mucose delle vie respiratoria,dal punto di vista ambientale partecipa all’acidificazione dell’atmosfera e contribuisce allaformazione della frazione inorganica delle polveri inalabili (PM10). In ambito urbano uncontributo fondamentale deriva dal gas di scarico degli autoveicoli e l’entità delle emissionidipende da numerosi fattori (velocità, accelerazione, marmitta catalitica ecc.).Effetti sulla salute: L'Organizzazione Mondiale della Sanità fissa i seguenti valori guida da nonsuperare: 200 µg/m3 come media su 1 ora; 40 µg/m3 come media annuale.Limiti di legge:

RIFERIMENTO NORMATIVO PARAMETRODI CONTROLLO

PERIODODI

OSSERVAZIONE

VALOREDI

RIFERIMENTOVALORE LIMITE(D.P.R. 203/88)

98° percentile delleconcentrazioni medie di 1 ora

1 gennaio -31 dicembre

200 µg/mc

VALORE GUIDA(D.P.R.. 203/88)

50° percentile delleconcentrazioni medie di 1 ora

1 gennaio -31 dicembre

50 µg/mc

VALORE GUIDA(D.P.R.. 203/88)

98° percentile delleconcentrazioni medie di 1 ora

1 gennaio -31 dicembre

135 µg/mc

LIVELLO DI ATTENZIONE(D.M. 15/4/94 e 25/11/94) (1)

media oraria ogni giorno 200 µg/mc

LIVELLO DI ALLARME(D.M. 15/4/94 e 25/11/94) (1)

media oraria ogni giorno 400 µg/mc

(1) D.M. 15/4/94 e 25/11/94, trovano applicazione nelle aree urbane in cui è presente un'adeguata retedi monitoraggio

Monossido di carbonio - COIl monossido di carbonio viene generato durante la combustione di materiale organico inparticolare quando la stessa viene condotta in carenza di ossigeno o le modalità dicombustione non sono adeguate all’ottenimento di condizioni ottimali di combustione. Laprincipale sorgente di tale inquinante è rappresentata dal traffico veicolare, responsabile del90% dei valori misurati in ambito urbano(in particolare gli autoveicoli non catalizzati e i veicolicon motore 2 tempi). L’introduzione delle marmitte catalitiche ha migliorato la situazionegenerale. Il monossido di carbonio ha la proprietà di fissarsi all’emoglobina competendo in ciò

6 Tutti i dettagli sono riportati in appendice A

Per i valori limite e i valori guida si veda anche la tabella in appendice 1 del precedente rapporto “ G.Volta,G.Triacchini – 2001 - Qualità dell’aria nel comune di Somma Lombardo. Studio per una rete ottimale dimonitoraggio”

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con l’ossigeno, da qui la sua pericolosità per le persone portatrici di patologie cardio-respiratorie.Effetti sulla salute: L'Organizzazione Mondiale della Sanità fissa i seguenti valori guida da nonsuperare: 100 mg/m3 come media su 15 min; 60 mg/m3 come media su 30 min; 30 mg/m3

come media su 1 ora; 10 mg/m3 come media su 8 ore. Gli effetti nocivi del monossido dicarbonio sono amplificati nei fumatori.Limiti di legge:

RIFERIMENTO NORMATIVO PARAMETRODI CONTROLLO

PERIODODI OSSERVAZIONE

VALOREDI RIFERIMENTO

VALORE LIMITE (D.P.C.M. 28/3/83) media di 8 ore 8 ore 10 mg/mcVALORE LIMITE (D.P.C.M. 28/3/83) media oraria 1 ora 40 mg/mc

LIVELLO DI ATTENZIONE(D.M. 15/4/94 e 25/11/94) (1)

media oraria 1 ora 15 mg/mc

LIVELLO DI ALLARME(D.M. 15/4/94 e 25/11/94) (1)

media oraria 1 ora 30 mg/mc

BTXQuesta sigla comprende tre sostanze appartenenti alla classe dei COV (Composti organicivolatili): benzene, toluene, xilene. Il loro rilevamento è ritenuto particolarmente significativo inrelazione agli effetti sulla salute umana dovuti specialmente al Benzene. Per il Toluene e gliXileni non vi sono particolari indicazioni o limiti di legge.

Benzene - C6H6E’un idrocarburo aromatico la cui concentrazione atmosferica è principalmente derivata dallecombustioni di benzine e gasoli. Il benzene è presente come tale nelle benzine e viene inoltreprodotto dalla combustione incompleta. L’uso di marmitte catalitiche e di benzine a minoretenore di benzene ha permesso negli ultimi anni di diminuire significativamente leconcentrazioni di tale inquinante in atmosfera.Effetti sulla salute: Il benzene è una sostanza classificata dalla U.E. e dallo IARC comecancerogena. Il valore limite per la salute umana in discussione presso l’UE sarà di 5 µg/m3

come media annuale. Per questo inquinante non sono state fissate soglie di attenzione o diallarme.Limiti di legge:

RIFERIMENTO NORMATIVO PARAMETRODI CONTROLLO

PERIODODI OSSERVAZIONE

VALOREDI RIFERIMENTO

OBIETTIVO DI QUALITA’(dal 1/1/99)

(D.M. 25/11/94)

media mobile su1 h dei valori

giornalieri

annuale 10 µg/mc

TolueneComponente del petrolio. 8,3% della benzina. Emissione dai veicoli, aerei, distribuzione dicarburanti, tabacco. Utilizzo nell’industria chimica, vernici, adesivi, industria farmaceutica,additivo dei cosmetici.Effetti sulla salute:Rapidamente metabolizzato, escrezione urinaria.Occupazionale: effetti respiratori ed irritazioni mucosea breve termine - 200 ppm 8h irritazioni occhi e vie respiratorie.a lungo termine - 200-400 ppm 1-10 aa, euforia, perdita di memoria e della capacità diragionare, neuropatie periferiche.

XileneProdotto durante i processi catalitici e di cracking nella raffinazione del petrolio.Presente nei solventi, coloranti, vernici, adesivi, pesticidi, industria della plastica, tabacco…

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Effetti sulla salute:Rapidamente metabolizzato con escrezione renale.Popolazione: a breve termine 110 ppm 1 gg irritazione occhi ed app. respiratorio; 299 ppm 70’reazione tardiva agli stimoli visuali e perdita della memoria.

Particolato fine respirabile – PM10Le polveri hanno sia un’origine naturale che una antropica. Per quanto riguarda la seconda sipuò dire che tutte le combustioni (in particolare di composti organici liquidi e solidi) produconopolvere. E’ un parametro su cui attualmente si è posta particolare attenzione per le direttecorrelazioni con dati epidemiologici; richiede un attento monitoraggio, sia in relazione alladirettiva europea che alle norme nazionali e quindi sarebbe auspicabile costituire una bancadati regionale tale da permettere la costruzione di una mappa regionale della distribuzione ditale inquinante. La frazione respirabile del particolato sospeso è costituito da molte sostanzeinorganiche ed organiche.

Limiti di legge:

RIFERIMENTO NORMATIVO PARAMETRODI CONTROLLO

PERIODODI OSSERVAZIONE

VALOREDI RIFERIMENTO

OBIETTIVO DI QUALITA’(dal 1/1/99)

(D.M. 25/11/94)

Media mobile di 1hdei valori giornalieri

annuale 40 µg/mc

Le Direttive Europee hanno fissato dei valori limite per la salute umana che entrano in vigoreprogressivamente nel periodo 2001-2010 (per i dettagli si veda l’appendice A).L'agenzia americana per la protezione ambientale (EPA) ha definito lo standard di riferimentocon valore pari a 15 µg/m3 come media annuale.

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Risultati della campagna di monitoraggio

Contesto meteorologicoIl periodo di campionamento ha coperto i giorni dal 1 all’11 febbraio 2002, con una situazionemeteorologica differenziata a partire dalle giornate con nebbia e forte inversione termica contransito ad una giornata di pioggia e alcune giornate serene senza nebbia al mattino ma conun profilo termico verticale variabile tra il giorno e la notte. La tabella seguente riassume inmodo molto sintetico le condizioni meteorologiche del periodo in esame.

Situazione meteorologica durante il periodo di campionamento:

TemperaturaData Situazione Meteo

Max MinVenti

1/2/2002Sereno. Nebbie diffuse almattino. Inversione termicain atto.

6 2 Calma di vento.

2/2/2002Sereno. Nebbie diffuse almattino. Inversione termicain atto.

5 1 Calma di vento.

3/2/2002Sereno. Nebbie diffuse almattino. Inversione termicain atto.

11 -5 Da deboli da NW a calma di vento

4/2/2002

Sereno. Nebbia a banchi almattino in dissoluzione nelleore centrali del giorno.Inversione termica in atto.

3 -4 Calma di vento

5/2/2002

Soleggiato con nebbia fitta inpianura al mattino. In serataprime piogge. Inversionetermica in atto al mattino

5 -9Mattino: calma di ventoPomeriggio: deboli da S/SE

6/2/2002Nuvoloso: piogge diffuse atratti di forte intensità 4 2

Mattino: inizialmente deboli da SEPomeriggio: deboli da N a calmadi vento

7/2/2002Mattino: cielo velato di tipocirriformePomeriggio: soleggiato

11 5 Venti deboli di direzione variabile

8/2/2002Sereno. Velato cirriforme almattino 13 -2 Calma di vento

9/2/2002 Soleggiato 5 -9 Calma di vento

10/2/2002Cielo velato cirriforme almattino, indi sereno

16 0Da deboli di direzione variabile acalma di vento

11/2/2002 Cielo velato per cirri 15 -1Da deboli di direzione variabile acalma di vento

Per meglio comprendere l’andamento delle concentrazioni di NO2 e CO in relazione allastabilità atmosferica, sono stati analizzati anche i dati dei radiosondaggi di Milano Linate pergli stessi giorni. I profili verticali di temperatura verranno presentati e discussi in seguito nelpresente rapporto.

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Posizionamento dei campionatori passivi

I campionatori sono stati posizionati seguendo le indicazioni del precedente studio7 che, fra ivari risultati, forniva mappe del territorio comunale suddiviso in celle con diversi livelli divulnerabilità, di pressione e di criticità.Seguendo la distribuzione delle pressioni ipotizzate sul territorio è stato possibile individuare learee in cui ci si aspettava di misurare i valori minimi (valori di fondo) e quelle in cui ricercare ivalori di picco delle concentrazioni di NO2 e CO.

CCoommee mmoossttrraattoo ddaallllaa pprroossssiimmaa mmaappppaa,, ii ccaammppiioonnaattoorrii ssoonnoo ssttaattii ccllaassssiiffiiccaattii iinn qquuaattttrrooccaatteeggoorriiee,, aa sseeccoonnddaa ddeellllaa ttiippoollooggiiaa ddii zzoonnaa rraapppprreesseennttaattaa::

11.. RRuurraallee22.. RReessiiddeennzziiaallee33.. UUrrbbaannaa44.. IInndduussttrriiaallee

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7 G.Volta, G.Triacchini – 2001 - Qualità dell’aria nel comune di Somma Lombardo. Studio per una rete ottimale di

monitoraggio

Fig. 3 - Comune di Somma Lombardo - Posizioni dei campionatori passivi in relazione alla mappa di pressione elaborata nello studio preventivo - Periodo: 4 - 11 febb. 2002

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Fig. 5 - Comune di Somma Lombardo - Posizioni dei campionatori nel centro cittadino. Periodo: 4 - 11 febb. 2002

Fig. 4 - Comune di Somma Lombardo - Posizioni dei campionatori passivi sul territorio comunale classificati per tipologia di zona- Periodo: 4 - 11 febb. 2002

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Risultati delle misure con campionatori passiviCome già accennato, i campionatori passivi sono stati lasciati sul sito di misura per un periododi circa dieci giorni, quindi il valore fornito dall’analisi di ciascun campionatore rappresenta laconcentrazione media dell’inquinante considerato, in quel punto, relativa all’intero periodo dimisura.I dati raccolti hanno una scarsa estensione temporale, ma un’ottima risoluzione spaziale,ovvero, sono ancora pochi nel senso della copertura un anno solare, ma i punti dicampionamento hanno coperto molto bene il territorio comunale. Ne consegue che, in questaprima fase, la rappresentazione più significativa è quella spaziale che darà un quadro dellasituazione piuttosto ‘statico’ ma ben correlato a tutti gli elementi fisici, urbanistici eambientali del territorio. Verranno quindi presentate mappe di isoconcentrazione e suciascuna di queste è possibile distinguere gli elementi territoriali del Comune di SommaLombardo, la colorazione di sfondo risulta più intensa nelle aree in cui si registra la maggioreconcentrazione dell’inquinante rappresentato. Sono state tracciate anche le isoplete (curve diiso-concentrazione) che riflettono la distribuzione della colorazione di sfondo.Le mappe di distribuzione degli inquinanti sono accompagnate da alcuni istogrammi cheevidenziano i dati di concentrazione divisi in base alla categoria della zona in cui sono statimisurati. Questa analisi permette di dare una diversa significatività ai valori assoluti dellemisure, riferendoli al contesto a cui si riferiscono. Non avrebbe senso confrontare un valoremedio di concentrazione misurato in una zona rurale con un valore medio di un altro luogogeografico misurato in zona urbana, senza specificarne gli attributi. Quindi la classificazionedei valori medi, minimi e massimi per tipologia di zona sarà molto utile nella seconda parte delrapporto per confrontare la situazione di Somma Lombardo con quella di altre localitàlombarde o italiane.Le mappe sono state realizzate utilizzando come base la Carta Tecnica Regionale della RegioneLombardia (raster e vettoriale), sulla quale sono stati costruiti i temi specifici perrappresentare la realtà di Somma Lombardo. Le carte di isoconcentrazione sono stateelaborate con il software ArcView (ESRI) utilizzando diversi metodi di interpolazione (Kriging eSpline), quindi i risultati di questo lavoro di analisi sono anche disponibili sotto forma di filesnei formati previsti dagli applicativi ESRI (Shapefile e Grid).La serie completa dei dati riferiti a ciascun campionatore e il tipo di zona di appartenenza èstata riportata in una tabella riassuntiva in Appendice C.

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Dalla mappa di isoconcentrazione dell’NO2 si può osservare come i valori massimi diconcentrazione (Circa 70 µg/m3) sono distribuiti sul centro cittadino, in corrispondenza dellestrade principali. Si trova un’area assai meno vasta, con concentrazioni attorno ai 60 µg/m3 incorrispondenza dell’aeroporto, e in particolare nella zona riservata alla movimentazione deltraffico di terra (automezzi di servizio, rullaggio aerei, rifornimenti…) a sua volta posta nelleimmediate vicinanze della superstrada di accesso all’aeroporto stesso. E’ anche ben evidenteche in tutte le restanti zone i valori sono al di sotto della media complessiva e che nelle zonedi campagna prevalgono valori di concentrazione vicino al minimo della scala, da considerarsiquindi valori di fondo.Nella figura seguente viene riportato un ingrandimento della mappa di isoconcentrazionerelativamente al centro cittadino. Da questo dettaglio è possibile osservare che i picchimassimi di concentrazione sono localizzati in prossimità delle strade a maggior traffico (corsoEuropa) e in particolare in prossimità dei semafori principali.

Fig. 6 - NO2 - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonneemmeeddiiaa

ssuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo::5533,,5555 µµµµµµµµgg//mm33

NNOO22

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14

Il grafico che segue, mostra come ogni tipologia di zona sia caratterizzata da un diverso livellodi concentrazione di SO2 coerentemente con il tipo di pressione ambientale esercitata dalleattività antropiche in quella zona (vedere le tipologie di zone in fig. 4). L’area definita di tipo“urbano” è quella affetta dalle maggiori concentrazioni medie e dai picchi massimi più alti,proprio per effetto del traffico veicolare e dei riscaldamenti nelle abitazioni.

Fig. 7 - NO2 - Mappa di isoconcentrazione sul centro cittadino (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

Concentrazione di NO2 suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

20.00

40.00

60.00

80.00

µµµµg/m3

MEDIA 45.45 49.74 52.13 57.55

MINIMO 40.32 43.23 44.71 47.76

MASSIMO 52.68 64.30 56.59 70.10

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 8 - NO2 - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

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Quanto appena osservato permette di avanzare l’ipotesi che la distribuzione spaziale delleconcentrazioni medie di NO2 possa essere fortemente correlata alla distribuzione del trafficoveicolare che è noto essere il motivo principale della formazione ossidi di azoto a causa dellecombustioni che avvengono all’interno dei motori a scoppio.

Come risulterà evidente anche dalle mappe di distribuzione degli altri inquinanti, non èpossibile indagare su eventuali effetti del traffico aereo in fase di decollo seguendo i medesimiragionamenti fatti per il traffico veicolare che è un tipico fenomeno che si svolge al livello delsuolo.Mettendo in relazione le principali rotte aeree di decollo da Malpensa con la distribuzione localedi NO2 al suolo, si osserva che nelle aree sottostanti gli assi principali delle rotte di decollo nonsi riscontrano valori di picco nelle concentrazioni di NO2. (L’intensità del colore delle rotteaeree e le etichette esprimono in numero di aerei decollati su ciascuna rotta durante il periododi campionamento). La stessa osservazione rimane valida anche per gli altri inquinanti.Un confronto di questo tipo per indagare sul complesso fenomeno del traffico aereo in decolloè chiaramente molto approssimativo poiché rimane da chiarire quanto sia fisicamente sensatopensare ad una correlazione tra una rotta di decollo di un aeromobile e l’area immediatamentesottostante al livello del suolo come luogo dell’immediata ricaduta di inquinanti dovute alleemissioni durante il volo. Occorrerebbe un’analisi molto più dettagliata che tenga conto delfenomeno fisico completo, ossia della traiettoria di risalita verticale, della sua relazione conl’eventuale strato di inversione termica e l’altezza di rimescolamento e con le condizionimeteorologiche generali che includano velocità e direzione (orizzontale e verticale) del vento,umidità, pioggia ecc. Il tutto per ciascun aeromobile e per ciascuna ora del giorno (vediappendice F).

Fig. 9 - NO2 - Relazione spaziale tra le rotte aeree di decollo e le concentrazioni al suolo di NO2.

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La sigla BTX raggruppa in un unico nome diversi inquinanti organici aventi strutturamolecolare di tipo aromatico. Precisamente: Benzene, Etilbenzene, Toluene, Ortoxilene,Metaxilene, Paraxilene.In questa mappa è rappresentata la distribuzione spaziale della somma delle concentrazioni diciascun singolo inquinante.La grossa macchia scura in alto a destra si trova nei pressi della via Galileo Galilei, un’area titipologia mista tra quella industriale e quella urbana; vi sono localizzate alcune attivitàproduttive (Lavorazioni meccaniche, plastiche, mobilifici…) e sempre nella stessa zona sonoimpiantati due distributori di carburanti. Anche nei pressi della zona industriale a sud dellacittà si può notare una macchia con colorazione più intensa, che evidenzia concentrazioniintorno ai 60 µg/m3. L’area aeroportuale è contraddistinta invece da valori intorno a 45 µg/m3

che corrispondono praticamente alla media su tutto il territorio comunale.Nella prossima figura vengono mostrate le mappe di isoconcentrazione di NO2 e dei BTXaffiancate per analizzare la loro differente distribuzione spaziale a confronto.

Fig. 10 - BTX complessivi - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

BBeennzzeennee,, TToolluueennee,,XXiilleennii

BBTTXX

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Si può subito notare come la distribuzione dei BTX complessivi sia piuttosto differente rispettoa quella del biossido di azoto, nonostante si ripeta per entrambi una zona ad altaconcentrazione nei pressi del centro abitato e di Corso Europa. La differente distribuzioneconferma il fatto che le origini dei COV, (Composti Organici Volatili) fra cui i BTX, non siano daindividuare unicamente nel traffico veicolare ed attività accessorie (movimentazione,distribuzione e stoccaggio di carburante), ma anche in certe attività produttive. Le aree con imassimi di concentrazione di BTX si trovano nel centro abitato, in corrispondenza degli incrocistradali più trafficati, ma soprattutto in corrispondenza delle zone in cui risiedono attivitàproduttive. Questa supposizione trova conferma anche nell’istogramma seguente, dove si notache i BTX hanno i loro valori medi e di picco più alti nella zona definita industriale. Il biossidodi azoto ha invece una distribuzione che segue essenzialmente quella dell’intensità del trafficoveicolare.

NNOO22 BBTTXX

Fig. 11 – Confronto NO2 e BTX - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

Concentrazione di BTX totali suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

20.00

40.00

60.00

80.00

100.00

µµµµg/m3

MEDIA 35.16 36.33 53.70 48.83

MINIMO 27.12 29.65 34.98 27.75

MASSIMO 38.92 51.65 90.72 82.40

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 12 – BTX complessivi - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

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Il Benzene è un composto organico volatile (VOC). Viene comunemente usato quale solvente ereagente di sintesi nelle industrie chimica e farmaceutica. (L’86% circa della produzione diBenzene viene utilizzato nella produzione degli stireni, fenoli, cicloesani ed altre sostanzeorganiche. Il rimanente viene utilizzato principalmente nella produzione di detergenti,pesticidi, solventi e sgrassanti)8. Il benzene, attualmente, è contenuto nelle benzine inconcentrazioni che variano tra 1 e 5 %, ed è emesso in atmosfera sia attraverso i gas discarico (75-80%) sia tramite le evaporazioni della benzina dai serbatoi delle vetture (20-25%)9. Le emissioni da attività produttive dovrebbero essere strettamente confinate econtrollate, e comunque particolarmente evidenti nei pressi di grandi complessi industriali.Quindi la sua misura rimane un importante indicatore del contributo dato dal trafficoautoveicolare all’inquinamento atmosferico, specialmente nei centri urbani.Infatti nella mappa in fig. 10 è ben evidente che il picco massimo delle concentrazioni (circa15 µg/m3) è localizzato in prossimità della fascia ad intenso traffico nel centro urbano. La zonaindustriale a sud del centro abitato è affetta da valori appena sopra la media (valori tra 9 e 10µg/m3).

8 Irwin, R.J., M. VanMouwerik, L. Stevens, M.D. Seese, and W. Basham. 1998. Environmental Contaminants

Encyclopedia. National Park Service, Water Resources Division, Fort Collins, Colorado9 Dati Unione Petrolifera, Acqua Aria 1997, n. 2

Fig. 13 - BENZENE - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonneemmeeddiiaa

ssuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo::77,,990022 µµµµµµµµgg//mm33

BBEENNZZEENNEE

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L’ingrandimento della mappa di isoconcentrazione nel centro urbano mette in evidenza comele massime concentrazioni siano distribuite lungo il corso Europa e la SS del sempione, inmodo particolare nei pressi degli incroci con semaforo. Le concentrazioni relativamente bassedi benzene (e degli altri BTX come si vedrà in seguito) nei pressi dell’aeroporto,probabilmente è dovuta al fatto che il kerosene (carburante in uso per gli aeroplani epresumibilmente per i mezzi di sevizio presso i terminal aeroportuali) causa produzione dibenzene e di altri COV molto minore rispetto alle benzine utilizzate per gli autoveicoli10.

10 Vedere appendice F per i dati di emissione relativi al carburante utilizzato dagli aerei.

Fig. 14 - BENZENE - Mappa di isoconcentrazione sul centro cittadino (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

Concentrazione di BENZENE suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.002.00

4.006.008.00

10.0012.0014.0016.00

µµµµg/m3

MEDIA 6.71 7.07 8.08 8.65

MINIMO 5.57 5.79 6.10 5.61

MASSIMO 7.48 9.46 10.36 15.11

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 15 – BENZENE - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

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Il Toluene è un VOC, appartiene ad una classe di prodotti noti come idrocarburimonoaromatici. Come l’ethilbenene e gli xileni, il Toluene è un alchil-benzene, e si differenziadal Benzene per avere un gruppo metilico addizionato all’anello aromatico in sostituzione di unidrogeno. E’ un solvente organico che viene ampiamente utilizzato specialmente nelleindustrie di vernici, di adesivi e di articoli per la stampa. Viene inoltre utilizzato come additivoper le benzine. Stime effettuate negli Stati Uniti indicavano che negli anni ’80 il 99,8% di tutti irilasci di toluene avvenivano direttamente in atmosfera, lo 0.11% in acqua e lo 0.1% al suolo.Per questo è importante rilevarne la presenza in atmosfera, quale indicatore sia del trafficoveicolare che delle emissioni industriali. Per il Toluene vengono evidenziate varie forme ditossicità ma pare che non abbia proprietà cancerogene sull’uomo11.Sul territorio comunale di Somma Lombardo si osserva un’area decisamente anomala, convalori molto alti (circa 59 µg/m3) rispetto alla media, nella zona circostante l’incrocio della ViaG.Galilei dove si trovano alcune attività produttive oltre che un incrocio stradale piuttostotrafficato e due distributori di carburanti. Questi sono gli elementi urbani suggeriti dalle primeevidenze e attorno ai quali approfondire le ricerche per capire il motivo di questo picco diconcentrazione così ben localizzato (vedere anche il grafico in figura 16). Valori sopra la media(circa 20,5 µg/m3) si riscontrano nella zona industriale a sud dell’abitato e in corrispondenzadel sedime aeroportuale. 11 Irwin, R.J., M. VanMouwerik, L. Stevens, M.D. Seese, and W. Basham. 1998. Environmental Contaminants Encyclopedia. National Park Service, Water Resources Division, Fort Collins, Colorado

Fig. 16 - TOLUENE - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonneemmeeddiiaa

ssuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo::2200,,55 µµµµµµµµgg//mm33

TTOOLLUUEENNEE

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L’Etilbenzene è un VOC e come il toluene e gli xileni, è un alchil-benzene. Si differenzia dalBenzene per avere un gruppo etilico addizionato all’anello aromatico in sostituzione di unidrogeno. Di tutti i rilasci nei comparti acqua e suolo, soltanto quantità molto piccole diEtilbenzene vengono trattenute o assunte da piante e pesci a causa della forte tendenza adevaporare. Per questo, l’uomo è esposto all’etilbenzene principalmente attraverso il compartoatmosferico, e in particolar modo nelle aree a forte traffico, nelle gallerie, nei parcheggi e neipressi delle stazioni di rifornimento poiché è un componente delle benzine. Alti livelli diesposizione possono riscontrarsi nei pressi delle raffinerie o di tutte quelle attività produttiveche ne fanno uso quale solvente. Negli ambienti chiusi si possono avere esposizioni adetilbenzene a causa del fumo di sigaretta. Anche per l’etilbenzene vi sono evidenze di tossicitàdi vario tipo, ma pare che non abbia effetti cancerogeni sull’uomo12.Nella mappa in figura 17 si può osservare, ancora una volta, come le concentrazioni maggiori(da 6 a 8 µg/m3circa) siano localizzate nei pressi di Corso Europa, in prossimità dei semafori edegli incroci principali.Concentrazioni superiori alla media (circa 4 µg/m3) si osservano nelle aree dove sonolocalizzate attività produttive, quindi la zona di Via Galilei e la zona industriale a sud del centroabitato.

12 Irwin, R.J., M. VanMouwerik, L. Stevens, M.D. Seese, and W. Basham. 1998. Environmental Contaminants

Encyclopedia. National Park Service, Water Resources Division, Fort Collins, Colorado

Fig. 17 – ETILBENZENE - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonnee mmeeddiiaassuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo::

44,,2211 µµµµµµµµgg//mm33

EETTIILLBBEENNZZEENNEE

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Nei grafici seguenti è possibile analizzare la distribuzione dei valori medi e dei picchi minimi emassimi, sulle varie tipologie di zona.E’ interessante osservare come, fra tutti gli inquinanti misurati con i sensori passivi, il toluenesia l’unico ad avere un picco massimo e un valore medio massimo in corrispondenza delgruppo di sensori localizzati nelle zone di tipologia industriale.

Concentrazione di ETILBENZENE suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

2.00

4.00

6.00

8.00

10.00

µµµµg/m3

MEDIA 3.11 3.47 4.72 4.80

MINIMO 2.41 2.87 3.38 2.45

MASSIMO 3.50 5.01 6.20 8.03

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 19 – BTX complessivi - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

Concentrazione di TOLUENE suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

10.00

20.00

30.00

40.00

50.00

60.00

70.00

µµµµg/m3

MEDIA 17.28 16.64 27.80 21.83

MINIMO 12.84 13.24 15.98 13.18

MASSIMO 20.79 23.09 58.19 35.30

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 18 – TOLUENE - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

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GGllii XXiilleennii ssoonnoo ccoommppoossttii oorrggaanniiccii vvoollaattiillii ((CCOOVV)),, ssii ddiissttiinngguuoonnoo ddaall bbeennzzeennee ppeerrcchhéé ppoorrttaannoo dduueeggrruuppppii mmeettiilliiccii ssoossttiittuuiittii aa dduuee iiddrrooggeennii ssuullll’’aanneelllloo aarroommaattiiccoo,, ccoollllooccaattii iinn ddiivveerrssee ppoossssiibbiilliiccoommbbiinnaazziioonnii,, ddeeffiinnttee ddaallllaa ppoossiizziioonnee oorrttoo--,, mmeettaa-- oo ppaarraa--.. LLoo xxiilleennee vviieennee aammppiiaammeennttee uussaattooccoommee ssoollvveennttee iinndduussttrriiaallee ssoottttoo ffoorrmmaa ddii mmiisscceellaa ddii ttuuttttii ggllii iissoommeerrii oorrttoo-- mmeettaa-- ee ppaarraa--.. LLooXXiilleennee pprrooddoottttoo ddaall ppeettrroolliioo ccoonnttiieennee cciirrccaa iill 2200%% ddii oo--xxiilleennee,, 4444%% ddii mm--xxiilleennee,, 2200%% ddii pp--xxyyllnneennee ee 1155%% ddii eettiillbbeennzzeennee1133..MMeennttrree ll’’oorrtthhoo--xxiilleennee vviieennee iinnddiivviidduuaattoo ddaallllee aannaalliissii cchhiimmiicchhee ccoommee uunn pprrooddoottttoo ddiissttiinnttoo,, gglliiiissoommeerrii mmeettaa-- ee ppaarraa-- ggeenneerraallmmeennttee nnoonn vveennggoonnoo sseeppaarraattii dduurraannttee llaa mmaaggggiioorr ppaarrttee ddeelllleeaannaalliissii ddii rroouuttiinnee.. PPeerr qquueessttoo mmoottiivvoo iill rriissuullttaattii ddeellllee aannaalliissii ddii xxiilleennee ssuuii ccaammppiioonnii aammbbiieennttaalliivveennggoonnoo aabbiittuuaallmmeennttee pprreesseennttaattii ccoommee ccoonncceennttrraazziioonnee ssiinnggoollaa ddeellll’’iissoommeerroo oorrtthhoo-- eeccoonncceennttrraazziioonnee ccoommpplleessssiivvaa ddeeggllii iissoommeerrii mmeettaa-- ee ppaarraa--..L’uomo è esposto agli xileni principalmente attraverso il comparto atmosferico, e in particolarmodo nelle aree a forte traffico, nei parcheggi e nei pressi delle stazioni di rifornimento poichéè un componente delle benzine. Alti livelli di esposizione possono riscontrarsi nei pressi delleraffinerie o di tutte quelle attività produttive che ne fanno uso quale solvente.

13 Irwin, R.J., M. VanMouwerik, L. Stevens, M.D. Seese, and W. Basham. 1998. Environmental Contaminants

Encyclopedia. National Park Service, Water Resources Division, Fort Collins, Colorado

Fig. 20 – orto-XILENE - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonnee mmeeddiiaassuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo::

33,,994455 µµµµµµµµgg//mm33

OOrrttoo--XXIILLEENNEE

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Infatti, dalla figura 20 e successive si osserva che la distribuzione spaziale degli xileni rispettoal territorio di Somma Lombardo riflette molto l’andamento delle concentrazionidell’etilbenzene, cosa ancor più evidente dal grafico in figura 24.Si osserva anche (figura successiva) che la distribuzione delle concentrazioni è molto simileper i diversi isomeri (o-xilene e m- + p-xilene), ovviamente con valori assoluti diconcentrazione differenti.

Fig. 21 – meta- e para-XILENE - Mappa di isoconcentrazione su tutto il territorio comunale (µg/m3) Media del periodo 4 - 11 febb. 2002

CCoonncceennttrraazziioonnee mmeeddiiaassuu ttuuttttoo iill tteerrrriittoorriioo:: 77,,664422 µµµµµµµµgg//mm33

MMeettaa//PPaarraa XXIILLEENNEE

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Nei grafici seguenti è possibile analizzare la distribuzione dei valori medi e dei picchi minimi emassimi, sulle varie tipologie di zona.

Concentrazione di m-p- XYLENE suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

5.00

10.00

15.00

20.00

µµµµg/m3

MEDIA 5.29 6.00 8.69 8.95

MINIMO 4.05 4.62 5.80 4.24

MASSIMO 5.85 9.32 11.71 15.84

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 23 – BTX complessivi - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

Concentrazione di ORTO-XYLENE suddivisa per tipologia di area rappresentata dai campionatori passivi

0.00

2.00

4.00

6.00

8.00

10.00

µµµµg/m3

MEDIA 2.77 3.15 4.40 4.60

MINIMO 2.24 2.41 2.99 2.28

MASSIMO 3.10 4.77 5.85 8.13

Rurale Residenziale Industriale Urbana

Fig. 22 – BTX complessivi - Distribuzione della media e dei valori minimi e massimi in base alla tipologia di zona.

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Questo grafico permette di osservare alcuni dati interessanti, visibili anche dalle mappe, maforse in modo meno chiaro.Si nota che l’andamento delle curve raffigurate è molto simile per tutti gli inquinanti, con dueeccezioni evidenti e significative:- Le curve dei BTX seguono un andamento sostanzialmente diverso da quella dell’NO2 in

corrispondenza dei recettori che vanno dal n. 40 al 48 (esclusi il 45 e il 47) che sono quellidislocati vicino all’aeroporto (infatti anche dalle mappe i BTX risultano molto più presentinell’area urbana e industriale rispetto a quella aeroportuale). Per il resto l’andamento dellecurve è piuttosto simile.

- La curva del Toluene mostra un picco decisamente anomalo rispetto al restante andamentoche è piuttosto concordante con quello delle altre sostanze.

Gli ossidi di azoto vengono associati soprattutto al traffico veicolare. I BTX hanno origine siadal traffico veicolare che dalle attività produttive che ne fanno uso e non è di certo immediatostabilire in quali proporzioni contribuiscano l’una e l’altra sorgente, anche se si ritiene che inarea urbana prevalgano le emissioni dovute agli autoveicoli.Nel caso di Somma Lombardo, visto che la curva dei BTX segue molto quella dell’NO2, sipotrebbe supporre che anche i BTX siano per la maggior parte dovuti al traffico veicolare eproprio l’eccezione dei bassi valori di concentrazione nei punti localizzati presso l’aeroportoconferma quanto detto, visto che i BTX vengono generati in minori quantità dal kerosenerispetto alle benzine. Le altre leggere differenze nell’andamento delle curve dei BTXparrebbero essere imputabili al contributo delle sorgenti di tipo produttivo. Quest’ultimo dato èben visibile dagli istogrammi della pagina precedente dove spicca la particolare presenza ditoluene nelle zone industriali. Solo una indagine più approfondita potrebbe, comunque,permettere di affermare in modo più preciso in quale proporzione contribuiscano i due tipi disorgenti e in quali zone.

Confronto tra le concentrazioni dei diversi inquinanti nelle posizioni di ciascun campionatore1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 47 49 51

Numero campionatore

Con

cent

razi

one

NO2BenzeneTolueneEtilbenzeneMeta-Para-XyleneOrtho-Xylene

Fig. 24 – Confronto delle concentrazioni di tutti gli inquinanti misurati presso ciascun campionatore.

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27

CONFRONTO CON LO STUDIO PRELIMINARE DIMONITORAGGIO14

Lo scorso anno l’amministrazione comunale aveva commissionato uno studio preliminare sullasituazione del territorio di Somma Lombardo al fine di pianificare e ottimizzare la campagna dimonitoraggio che si è poi svolta nel febbraio 2002.Fra i risultati conclusidi del precedente lavoro vi sono alcune mappe che caratterizzano ilterritorio comunale in base alla distribuzione delle potenziali “pressioni ambientali” sullaqualità dell’aria, della vulnerabilità rispetto alle suddette pressioni e della criticità ottenutacome combinazione di pressione e vulnerabilità.Si vuole fare ora rapidamente un confronto tra la distribuzione delle pressioni ipotizzata apriori e quella effettivamente rilevata, deducibile dalle distribuzioni degli inquinanti misuraticon i campionatori passivi.A tal fine, nelle due figure che seguono, si effettua una sovrapposizione delle isoplete dell’NO2

e dei BTX sulla mappa delle pressioni ipotizzate.

14 G.Volta, G.Triacchini – 2001 - Qualità dell’aria nel comune di Somma Lombardo. Studio per una rete ottimale di

monitoraggio

NNOO22

Fig. 25 – Confronto per sovrapposizione tra la mappa delle pressioni ipotizzate a priori e la mappa delle isoplete relative alle concentrazioni medie di NO2 durante il periodo 4 – 11 febbraio 2002

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28

E’ facile osservare la forte coincidenza delle due informazioni. Le isoplete di entrambi i gruppidi inquinanti delineano le aree con maggiori concentrazioni (linee con tonalità rosso acceso)proprio sopra le aree ipotizzate a maggior pressione (riquadri in colore blu e verde scuro neltematismo a griglia). Fanno eccezione due celle, colorate in blu, una sita in corrispondenzadella frazione Coarezza e l’altra appena al di fuori dell’abitato in direzione EST. A queste duecelle era stato assegnato un indice di pressione elevato, in un ottica di considerazione deltrasporto aereo come fattore di impatto locale sulla qualità dell’aria, rappresentando in mappala copertura spaziale delle traiettorie di decollo e assegnando a queste un potenziale diemissione piuttosto elevato. Come è già stato in parte evidenziato, alla luce della campagna dicampionamento 2002, l’effetto delle rotte di decollo sulla situazione locale era statosopravvalutato per quanto riguarda i suoi effetti diretti al suolo.Questo risultato permette di affermare che il lavoro precedente di pianificazione (oltre afornire indicazioni corrette) rappresenta una metodologia efficace per studiare in modosemplice, ma sistematico, il territorio di un comune al fine di pianificare una campagna dimonitoraggio della qualità dell’aria. Grazie a tutto ciò è anche possibile affermare che nelComune di Somma Lombardo la verifica dei livelli di inquinamento atmosferico è statapianificata in modo congruente con le linee guida del “Guidance Report on PreliminaryAssessment under EC Air Quality Directives” documento programmatico che suggeriscel’adozione di campionatori passivi al fine di pervenire ad una prima valutazione delladistribuzione areale degli inquinanti aerodispersi e che propone una procedura completa dilavoro che va dalla pianificazione delle posizioni dei sensori fino alla mappatura dei risultaticon carte di iso-concentrazione. (Estratto dal Guidance Report: ….la selezione dei siti dicampionamento deve tener conto delle sorgenti inquinanti presenti nel territorio d'indagine. Inun'area urbana, in prossimità di arterie ad intensa circolazione veicolare e in quartieri adelevata densità abitativa si possono verificare locali superamenti degli standard di qualitàdell'aria. Inoltre in alcune aree, per effetto della circolazione atmosferica, alle emissioni urbanesi possono sovrapporre quelle industriali. I siti di misura devono essere individuati costruendosopra il territorio una griglia. All’interno di ogni cella della griglia, i campionatori passivivengono sistemati in una postazione rappresentativa dei livelli medi di esposizione…..)

BBTTXX

Fig. 26– Confronto per sovrapposizione tra la mappa delle pressioni ipotizzate a priori e la mappa delle isoplete relative alle concentrazioni medie di BTX durante il periodo 4 – 11 febbraio 2002

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29

ANALISI DEI DATI CAMPIONATI IN CONTINUO

MISURE DI NO2 E COCome già accennato, durante la campagna di monitoraggio il Centro Comune di Ricerche diIspra ha posizionato nel parco di Corso Europa un laboratorio mobile attrezzato per la misurain continuo del biossido di azoto e del monossido di carbonio. La registrazione di questi valoriha prodotto come risultato una serie di medie orarie, riportate in appendice D (I^ colonna).Dallo stesso laboratorio mobile sono stati anche raccolti i valori giornalieri relativi alle polverisottili (PM10). In appendice D sono riportati anche i dati delle misure in continuo raccoltedalle centraline ARPA della provincia di Varese in località Case Nuove (Aeroporto Malpensa) eLonate Pozzolo a scopo di confronto. I relativi grafici di confronto sono riportati in seguito.

Da una prima osservazione, la serie temporale completa evidenzia un andamento differentenei giorni fino al 6 febbraio rispetto ai giorni successivi. Nei primi giorni si osservanoandamenti giornalieri con oscillazioni più smorzate e al tempo stesso più stabili attorno a valorimedi di concentrazione più elevati. Dopo il 6 febbraio gli andamenti oscillano, in modo più omeno regolare, attorno a valori di concentrazione massima leggermente meno elevati rispettoai primi giorni. In prima battuta, osservando questa serie di dati meteorologici si può notareche il giorno 6 febbraio sono cadute piogge in serata, con conseguente rottura dell’inversionetermica che caratterizzava i giorni precedenti ed immediata riduzione dei livelli diinquinamento atmosferico grazie al dilavamento causato dalla pioggia. Nel prossimo paragrafosi procederà con un’analisi più dettagliata di questi andamenti temporali delle concentrazioni,ma prima di passare all’analisi dei dati giorno per giorno, è utile fare un confronto delle misureeffettuate dal laboratorio mobile presso il parco di Corso Europa, con le misure in continuoeffettuate da due dalle centraline della rete di monitoraggio dell’ARPA di Varese15. Le duecentraline si trovano entrambe vicine ai confini dell’area aeroportuale, una in località CaseNuove e l’altra all’estremo opposto dell’aeroporto, nel comune di Lonate Pozzolo.

15 Per maggiori dettagli sulla rete di monitoraggio dell’ARPA di Varese si veda l’appendice E.

Andamento delle concentrazioni medie orarie di NO2 e CO durante il periodo dall' 1 all'11 febbraio 2002 (Misure CCR)

0.000

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

1 fe

bb

1 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

11 fe

bb

NO2 µg/m3

0.000

0.500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

CO mg/m3

NO2

CO

Media Mobile su 24 per. (CO)

Media Mobile su 24 per. (NO2)

Fig. 27 – Andamento delle concentrazioni di CO e NO2 presso il parco di Corso Europa nel periodo dal 1 all’11 febbraio 2002 - Serie completa dei dati orari

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30

Confronto misure CO - Periodo: 4 - 11 febb 02

0.000

0.500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

1 fe

bb

1 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

11 fe

bbCOmg/m3

Staz. Mobile - Corso EuropaCentralina ARPA - Case NuoveCentralina ARPA - Lonate P.

Confronto misure NO2 - Periodo: 4 - 11 febb 02

0.000

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

1 fe

bb

1 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

11 fe

bbNO2

µµµµg/m3

Staz. Mobile - Corso EuropaCentralina ARPA - Case NuoveCentralina ARPA - Lonate P.

Fig. 28 – Confronto degli andamenti delle concentrazioni di CO e NO2 nei diversi punti di misura (Parco di Corso Europa e centraline ARPA di Case Nuove e Lonate Pozzolo) - Periodo dal 1 all’11 febbraio 2002 - Serie completa dei dati orari

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31

Per un confronto su valori medi può essere utile confrontare anche l’andamento delle mediegiornaliere durante il periodo di campionamento:

Confronto misure NO2 - Medie giornaliere

0.000

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

µµµµg/m 3

Media 24h C.soEuropaMedia 24h Case NuoveMedia 24h Lonate P.

Confronto misure CO - Medie giornaliere

0.000

0.500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

mg/m3

Media 24h C.soEuropaMedia 24h Case NuoveMedia 24h Lonate P.

Fig. 29 – Confronto delle medie giornaliere delle concentrazioni di CO e NO2 nei diversi punti di misura (Parco di Corso Europa e centraline ARPA di Case Nuove e Lonate Pozzolo) – Periodo dal 1 all’11 febbraio 2002

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32

LE TRE SERIE DI MEDIE GIORNALIERE DI NO2 E DI CO PRESENTANO VALORI CONFRONTABILITRA LORO, OLTRE CHE CONCORDANTI NELL’ANDAMENTO TEMPORALE. CIÒ NONOSTANTE, IVALORI MISURATI NEL CENTRO ABITATO DI SOMMA LOMBARDO SONO MEDIAMENTE PIÙALTI RISPETTO A QUELLI MISURATI A CASE NUOVE CHE A LORO VOLTA SONO PIÙ ELEVATIRISPETTO A QUELLI DI LONATE POZZOLO. QUESTO PROBABILMENTE È DOVUTO ALLADIVERSA LOCALIZZAZIONE DELLE CENTRALINE VISTO CHE QUELLA DI CORSO EUROPA SITROVA IN PIENA AREA URBANA, MENTRE LE ALTRE DUE, PUR ESSENDO POSIZIONATE AFIANCO DI STRADE IMPORTANTI, NON SI TROVANO IN UNA ZONA DI TIPO URBANO. LACENTRALINA DI CASE NUOVE SI TROVA COMUNQUE NEI PRESSI DELLA SUPERSTRADA PERL’AEROPORTO E DELL’AREA DI MANOVRA DEI TERMINAL AEROPORTUALI, E PROBABILMENTEPER QUESTO MOSTRA VALORI MEDIAMENTE PIÙ ELEVATI RISPETTO A QUELLA DI LONATEPOZZOLO.TUTTI E TRE I PUNTI DI MISURA SONO SENSIBILI AL TRAFFICO VEICOLARE, MA QUELLO INCORSO EUROPA RISENTE PARTICOLARMENTE DELLO SCORRERE MOLTO LENTO DELTRAFFICO CHE SPESSO STAZIONA PER LUNGHI PERIODI A CAUSA DEI SEMAFORI. INOLTRENEL CENTRO URBANO SI DEVE TENERE CONTO DELLE ALTRE SORGENTI DI EMISSIONE QUALIGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DELLE ABITAZIONI.

Come si vedrà meglio in seguito, l’andamento delle concentrazioni rispetto al tempo era legatoprincipalmente al variare delle condizioni atmosferiche, ovvero il passaggio dalle situazioni distagnazione che hanno caratterizzato i primi giorni (maggiori concentrazioni medie diinquinanti) alle situazioni caratterizzanti i giorni successivi in cui la rottura diurnadell’inversione termica favoriva un maggiore rimescolamento durante le ore più calde.

Nella tabella seguente vengono sintetizzati i valori medi e i picchi estremi delle serie di dati,relativamente al periodo di misura.

CCR ARPA ARPA ARPACorso Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene

CONC. MEDIA 70.705 1.612 58.082 1.135 37.767 1.106 3.542 11.754CONC. MINIMA 0.957 0.175 2.128 0.000 0.000 0.000 0.623 2.212CONC. MASSIMA 139.722 4.573 122.182 2.887 82.980 2.626 9.124 37.024

Poiché il periodo di misura coincide con quello dei campionatori passivi, è utile servirsi diquesti valori medi anche per fare un confronto e una sorta di controllo dei dati deicampionatori passivi relativi alle stesse zone.

Per la zona Case Nuove sono stati considerati rappresentativi i campionatori contraddistinti daiseguenti numeri: 44, 48, 46, 42, 41, 40, 43.Per la zona centrale di Corso Europa sono stati considerati rappresentativi i campionatoricontraddistinti dai seguenti numeri: 27, 18, 17, 16, 45.

CONFRONTI:Media NO2 secondo i campionatori posti in zona Case Nuove: 51.53 µg/m3Media NO2 da centralina ARPA a Case Nuove 58.08 µg/m3

Media NO2 secondo i campionatori posti in zona Corso Europa: 64.29 µg/m3Media NO2 da laboratorio mobile in Corso Europa 70.70 µg/m3

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33

Un’ultimo confronto interessante è quello fra la concentrazione media di NO2 rilevata da tutti icampionatori passivi e la media complessiva di tutte le misure effettuate dalle tre centralinepresenti sul territorio comunale di Somma Lombardo (inclusa quella di Lonate Pozzolo):

Media 24hC.soEuropa

Media 24hCase Nuove

Media 24hLonate P.

Media 24hComplessiva

SAB 02-feb-02 77.078375 62.4928589 40.18989764 59.92037719DOM 03-feb-02 64.67725 52.8488329 31.29754764 49.60787684LUN 04-feb-02 102.31925 88.0205552 52.2494091 80.86307142MAR 05-feb-02 111.211375 94.5363864 66.28342723 90.67706287MER 06-feb-02 61.96575 45.1418504 31.73566779 46.28108938GIO 07-feb-02 45.896125 38.0537073 26.46073605 36.80352277VEN 08-feb-02 56.104125 46.3009389 28.41308382 43.60604923SAB 09-feb-02 62.085375 52.8111831 33.04612405 49.31422737DOM 10-feb-02 53.631875 44.1591563 28.77805135 42.18969423

♦ Media complessiva del periodo - misure delle centraline: 55.47 µg/m3

♦ Media complessiva del periodo - misure dei campionatori: 53.55 µg/m3

MISURE DI BENZENE A CASE NUOVE(Dati centralina ARPA Malpensa – Case Nuove)

Concentrazione del Benzene misurata dalla centralina ARPAin località Malpensa - Case Nuove (1-11 febbraio 2002)

0.000

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

1 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

3 fe

bb3

febb

4 fe

bb

4 fe

bb5

febb

5 fe

bb

6 fe

bb6

febb

7 fe

bb

7 fe

bb8

febb

8 fe

bb

9 fe

bb9

febb

10 fe

bb

10 fe

bb

11 fe

bb

µµµµg/m3

BenzeneLimite UE per la salute umanaLimite DMA 25.11.94Media Mobile su 24 per. (Benzene)

Fig. 30 – Dati di concentrazione oraria del Benzene in località Case Nuove, rilevati dalla centralina ARPA – Malpensa (Periodo 1-11 febbraio 2002

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Media BENZENE da centralina ARPA a Case Nuove 3.54 µg/m3Media BENZENE secondo i campionatori passivi posti in zona Case Nuove: 6.07 µg/m3(Media BENZENE secondo i campionatori posti in zona Corso Europa: 10.40 µg/m3)

Media TOLUENE da centralina ARPA a Case Nuove 11.75 µg/m3Media TOLUENE secondo i campionatori posti in zona Case Nuove: 15.78 µg/m3 (Media TOLUENE secondo i campionatori posti in zona Corso Europa: 25.70 µg/m3)

Da questi confronti emerge un dato interessante: i valori misurati dalle centraline ARPA e dalcentro mobile del CCR confermano le forti differenze, già evidenziate dalle mappe, nei valori diconcentrazione di NO2, Benzene e Toluene misurati nel centro abitato di Somma Lombardo,rispetto all’abitato di Case Nuove che si colloca ai confini dell’area aeroportuale.Inoltre, se si mette a confronto il dato dalla centralina e il valore dato dalla media deicampionatori rappresentativi della medesima zona, per ciascuno dei diversi inquinanti, siosserva che i due valori sono confrontabili, specialmente alla luce dei margini d’errore tolleratiper i campionatori passivi (vedere appendice B).

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Correlazione fra le concentrazioni di benzene emonossido di carbonio.La centralina dell’ARPA sita in località Case Nuove ha fornito anche le misure orarie delleconcentrazioni di benzene e toluene, durante tutto il periodo di campionamento.Dalla tabella dei parametri misurati da ciascuna centralina ARPA risulta che quella di CaseNuove (Malpensa) sia l’unica a rilevare le concentrazioni di benzene, su tutta la reteprovinciale varesina. Vista l’importanza delle misure di concentrazione del Benzene, si farà orauna verifica sul grado di correlazione fra le concentrazioni di benzene e quelle di CO (relazionegià nota in letteratura) e si faranno alcune osservazioni circa l’utilità di sfruttare dettacorrelazione per estrapolare le concentrazioni di benzene a partire dalle osservazioni sulmonossido di carbonio.La correlazione fra le concentrazioni di benzene e quelle monossido di carbonio nelle areeesposte alle emissioni da traffico autoveicolare è ampiamente accertata per varie città italianee di altri paesi. Nel grafico seguente viene mostrata la correlazione fra le concentrazioni orariedi benzene e CO per la centralina di Case Nuove.

Il grafico mostra un buon grado di correlazione, attestato da un coefficiente R2 pari a 0.90, mase si costruisce lo stesso grafico con le medie giornaliere, il grado di correlazione diventaancora più elevato, coefficiente R2 pari a 0.99 (figura successiva).

Correlazione tra Benzene e CO a Case Nuove

y = 2.5674x + 0.6285R2 = 0.9036

0.000

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

10.000

0.000 0.500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500

Benzene (mg/m3)

CO (µµµµg/m3)

Fig. 31 – Correlazione tra valori medi orari di concentrazione del benzene e CO rilevati presso la Centralina di monitoraggio ARPA di Case Nuove (Malpensa)

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36

Stabilito quindi che esiste una significativa correlazione fra le concentrazioni di CO e quelle dibenzene nelle aree esposte al traffico autoveicolare si può osservare che analizzando i datidelle concentrazioni di monossido di carbonio – parametro misurato da tutte le centraline dellarete provinciale – è possibile ottenere informazioni attendibili relativamente alle concentrazionidi benzene anche laddove non esiste un dato di misura (le centraline che rilevano l’ozono sonouna stretta minoranza). Circa l’utilità di questo tipo di estrapolazione, si pensi semplicementeche in condizioni di “blocco” del traffico sarebbe possibile ottenere informazioni attendibilirelativamente all’effetto che tali “blocchi” potrebbero avere sulle concentrazioni di benzene,semplicemente a partire dalla concentrazione di CO.Naturalmente questa è solo una proposta metodologica, ma sarebbe prima opportuno ripeterela stessa analisi, anche per un periodo limitato, negli altri punti di misura (specialmente nelcentro urbano dove il traffico veicolare è ancora più intenso) così da stabilire esattamente lasignificatività della correlazione e fissare anche l’intervallo di confidenza entro il quale questomodello può essere considerato valido.

Correlazione tra Benzene e CO a Case Nuove

y = 2.6567x + 0.5449R2 = 0.9933

0.000

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

0.000 0.500 1.000 1.500 2.000 2.500

Benzene (mg/m3)

CO (µµµµg/m3)

Fig. 32 – Correlazione tra le medie giornaliere di concentrazione del benzene e CO rilevati presso la Centralina di monitoraggio ARPA di Case Nuove (Malpensa)

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37

ANALISI DEL PARTICOLATO SOSPESO (Metallie IPA contenuti nelle polveri)Il CCR ha effettuato anche dei campionamenti di polveri sospese, in particolare la frazione condiametro inferiore ai 10 µm, denominata PM10.Il campionatore (filtro al quarzo) è stato posizionato in ViaVisconte di Modrone nei giorni dal 1al 10 febbraio. Sono state effettuate alcune analisi di laboratorio sulle polveri fini raccolte, perla determinazione del contenuto in metalli e benzo(a)pirene. (Dati riportati in appendice D)

Fig. 33 – Concentrazione di particolato atmosferico (PM10), in via Visconte di Modrone - Periodo 1- 11 febbraio 2002 – Misure effettuate su periodi di 24 ore- (Campionamento dalle ore 11.00 alle ore 11.00) – Confronti con i valori da non superare per 7 (o 35 volte) in un anno.

Analisi del particolato atmosferico (Fraz. PM10)

0

20

40

60

80

100

120

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

µµµµg/m3

PM10DM 60 - 2/4/2002 Val. PartenzaDM 60 - 2/4/2002 - entro 2005

65 (media su 24 ore)

50 (media su 24 ore)

Analisi del particolato atmosferico (Fraz. PM10) Contenuto in metalli

0

0.02

0.04

0.06

0.08

0.1

0.12

0.14

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

µµµµg/m3

V CrMn ZnPb

Fig. 34 – Determinazione dei metalli sul particolato atmosferico (PM10 - Periodo 1- 11 febbraio 2002 Misure effettuate su periodi di 24 ore- (Campionamento dalle ore 11.00 alle ore 11.00)

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38

Analisi del particolato atmosferico (Fraz. PM10) Contenuto in metalli

0

0.02

0.04

0.06

0.08

0.1

0.12

0.14

0.16

0.18

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

µµµµg/m3

Ti Ni Cu

Fig. 35 – Determinazione dei metalli sul particolato atmosferico (PM10 - Periodo 1- 11 febbraio 2002 Misure effettuate su periodi di 24 ore - (Campionamento dalle ore 11.00 alle ore 11.00)

Fig. 36 – Determinazione di benzo(a)pirene sul particolato atmosferico (PM10 - Periodo 1- 11 febbraio 2002 Misure effettuate su periodi di 24 ore - (Campionamento dalle ore 11.00 alle ore 11.00)

Analisi del particolato atmosferico (Fraz. PM10)Determinazione del Benzo(a)pirene

0

1

2

3

4

5

6

7

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

ng/m 3

Benzo(a)pirene - ng/m3

Limite DM 25 novembre 1994

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39

Da una rapida analisi dei grafici relativi al particolato atmosferico (frazione PM10) e dei metallied IPA contenuti risultano evidenti alcuni superamenti dei valori limite stabiliti secondo il DM60 del 2/4/02 (che ha recepito le direttive 99/30/CE e 00/69/CE riguardanti i valori limite diqualità dell’aria relativi a diversi inquinanti)

♦ PM10: il valore limite per la protezione della salute umana, da misurarsi sulle 24 ore e danon superare più di 35 volte l’anno entro il 2005, è pari a 65 µg/m3 come valore dipartenza, ma poi passerà a 50 µg/m3. Valori entrambi superati durante i giorni critici aSomma Lombardo.

♦ Metalli: con riferimento ai medesimi termini di legge, si osserva che il Piombo non hasuperato il valore limite per la salute umana (da calcolare come media annuale) pari a0.8 mg/m3 come valore di partenza, ma che diventerà 0.5 mg/m3 entro il 2005.

♦ IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) con riferimento al benzo(a)pirene:secondo il DM 25 novembre 1994 l’obbiettivo di qualità (espresso come media annuale subase giornaliera) è pari a 1 ng/m3 . Dal grafico si osserva che detto valore è statocostantemente superato durante i giorni critici, anche se la curva di concentrazionemostra una graduale discesa fino ad arrivare a meno di 1 ng/m3 il giorno 10 febbraio.

Queste osservazioni sui superamenti dei termini di legge vanno poi affiancate ad un confrontocon i valori medi rilevati in altre località geografiche, anche su scala nazionale (presentati inseguito). I dati vanno inoltre valutati considerando il periodo dell’anno in cui sono state fatte lemisure (pieno inverno) e la criticità delle condizioni meteorologiche durante la campagna dicampionamento.

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40

ANALISI DETTAGLIATA DEGLI ANDAMENTIGIORNALIERI DELLE CONCENTRAZIONI DI NO2

E CODopo aver commentato l’intera serie consecutiva dei dati orari dal primo all’ultimo giorno dicampionamento, si metteranno ora in evidenza maggiori dettagli sull’andamento delleconcentrazioni medie orarie di NO2 e CO durante ciascun giorno della campagna dimonitoraggio. Si cercheranno poi i possibili legami tra questi andamenti giornalieri edeventuali cause fra quelle ritenute più plausibili:a) traffico automobilisticob) traffico aereoc) condizioni meteorologiche critiche

Per brevità si riportano soltanto i grafici relativi ai dati strettamente pertinenti il centro abitatodi Somma Lombardo, ovvero quelli rilevati durante la campagna di monitoraggio in CorsoEuropa. Verrà infine fatto un confronto con l’andamento delle medie tra i valori orari delle trepostazioni di misura in continuo.

Dal grafico si osserva immediatamente che non tutti i giorni hanno avuto lo stesso profilo diconcentrazioni orarie per quanto riguarda l’NO2. Vi sono alcuni giorni in cui le concentrazioni sisono mantenute mediamente alte durante le 24 ore, ma soprattutto senza scendere durante latipica oscillazione delle ore centrali della giornata. In modo particolare hanno mostrato questocomportamento i giorni 2, 4, 5 e 6 febbraio. Il giorno 6 febbraio si nota però un’andamentoprogressivamente decrescente verso valori minimi. Per quanto riguarda i restanti giorni siosserva il ripetersi di un andamento oscillante con punte massime tra le 8 e le 10 (circa) delmattino e tra le 18 e le 20 della sera, e con punte minime durante le ore centrali della giornata(fascia 12-17) o di notte.

Andamento giornaliero delle medie orarie della concentrazione di NO2 in Corso Europa nel periodo 1-11 febbraio 2002

0.000

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24Ore

µµµµg/m3

1 Febbraio2 febbraio3 febbraio4 febbraio5 febbraio6 febbraio7 febbraio8 febbraio9 febbraio10 febbraio11 febbraio

Fig. 37 – Profili giornalieri delle concentrazioni orarie di NO2 in Corso Europa durante ciascun giorno della campagna di monitoraggio.

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41

Dal grafico si osserva come l’andamento temporale del monossido di carbonio sia molto similea quello dell’NO2 analizzato poco sopra, con l’unica differenza che durante le ore di massimaconcentrazione i picchi massimi sono leggermente più spinti e meno arrotondati rispetto aquelli del grafico precedente.Nel prossimo grafico si analizzano gli andamenti delle medie giornaliere, (mediate su tutte trele centraline di misura in continuo) per vedere se vi sia una correlazione significativa tral’andamento medio giornaliero dell’NO2 e quello del CO, così da estendere questa proprietà atutto il territorio comunale.

Andamento giornaliero delle medie orarie della concentrazione di CO in Corso Europa nel periodo 1-11 febbraio 2002

0.000

0.500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24Ore

mg/m3

1 Febbraio2 febbraio3 febbraio4 febbraio5 febbraio6 febbraio7 febbraio8 febbraio9 febbraio10 febbraio11 febbraio

Fig. 38 – Profili giornalieri delle concentrazioni orarie di CO in Corso Europa durante ciascun giorno della campagna di monitoraggio.

Correlazione tra l'andamento di NO2 e di CO (Medie orarie sulle tre centraline)

y = 0.0275x - 0.1981R2 = 0.8359

0

0.5

1

1.5

2

2.5

0 20 40 60 80 100NO2 (µµµµg/m 3)

CO (mg/m 3)

Fig. 39 – Correlazione tra l’andamento medio (sulle tre centraline) delle concentrazioni di CO e NO2

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42

Il coefficiente R2 pari a 0.83 è sufficiente per affermare che vi è una correlazione significativatra l’andamento temporale delle concentrazioni di NO2 e quelle di CO, pur mediando i valori suitre punti di campionamento in continuo. Ciò induce a pensare che questo andamentotemporale sia causato probabilmente le dagli stessi fattori per entrambi gli inquinanti ocomunque sia dello stesso tipo e diffuso su tutta l’area comunale.

Confronto con dati di traffico veicolareL’andamento oscillante delle curve relative agli ultimi giorni del periodo, con punte massimeproprio negli orari di picco del traffico e punte minime durante la notte e nelle ore centrali delpomeriggio, suggerisce un certo legame con l’andamento dei flussi di traffico.Purtroppo si dispone di dati di traffico relativi soltanto ad un giorno invernale del 2001. Questidati sono evidentemente insufficienti per effettuare un confronto significativo con l’andamentodelle concentrazioni di inquinanti nel 2002. Si può comunque osservare l’andamento deltraffico e considerarlo “la curva di un giorno-tipo del periodo invernale”.

La curva di andamento del traffico durante un giorno-tipo del periodo invernale mostra uncerto legame con l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti. Anche per il traffico sihanno flussi massimi dalle 7 alle 9 del mattino e dalle 17 alle 19 di sera, ma non vi èun’oscillazione verso il basso altrettanto accentuata durante le ore centrali della giornata.Si può senz’altro individuare un legame tra l’andamento del traffico veicolare e quello degliinquinanti, ma si deve tenere conto che questa non è altro che la serie di un giorno invernalequalsiasi, per quanto essa sia simile, nel suo andamento temporale, alle curve di traffico ditante altre località. Occorrerebbero quindi altre serie di misure di traffico per un confronto piùsignificativo.Restano poi da spiegare gli andamenti di alcuni giorni (es. 4, 5, 6 febbraio) durante i quali gliandamenti delle concentrazioni degli inquinanti sono rimasti piuttosto costanti e alti sopra lamedia, apparentemente slegati dagli andamenti medi del traffico. (Per maggiori dettaglirelativamente ai dati di traffico con cui è stato costruito il grafico si veda l’appendice G.)

Numero di veicoli di passaggio ad ogni ora, in entrambe le direzioni, lungo Corso Europa (Dati eos s.r.l. - 12-13 dic 2001)

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23

Fig. 40 – Flusso orario complessivo (in entrata ed in uscita) di veicoli di passaggio in Corso Europa durante un giorno-tipo della stagione invernale (Rilievi eos s.r.l. – 12/13 dic. 2001)

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43

Confronto con dati di traffico aereo

Nel considerare anche l’aeroporto di Milano Malpensa come possibile sorgente di inquinantimisurabili al suolo, sono stati analizzati i dati relativi al numero di decolli lungo ogni rottaprincipale e da ogni pista, durante i giorni della campagna di monitoraggio (dati SEA).In particolare, cercando spiegazioni sull’andamento differente delle concentrazioni di NO2 e COin Corso Europa, durante i primi giorni del periodo (specialmente 4,5,6 febbraio) si osservache non è visibile alcuna relazione con il dato dei decolli di aerei durante quei giorni. Infatti,durante i giorni 2 e 4 febbraio, oltre ad esserci un minimo nel numero dei voli, gli aerei sonostati fatti partire soltanto dalla pista 35 R a causa della nebbia. (La 35R è la pista verso EST, icui aerei, una volta decollati, Lambiscono appena il territorio di Somma Lombardo, quasi senzasorvolarlo)

Analizzando i dati in dettaglio, si puònotare che il giorno 4 febbraio, conconcentrazioni medie molto alte (sono leseconde soltanto dopo il 5 febbraio) diNO2 e CO, è stato anche il giorno conmeno decolli in assoluto.Pertanto non si può nemmeno ipotizzareun legame tra il livello di inquinamento eun contingente aumento di traffico localedovuto ad un maggior accessoall’aeroporto a causa di un più altonumero di decolli.Quindi, dai pochi dati a disposizione, nonè possibile in questa sede affermarequale sia il legame tra l’attivitàdell’aeroporto e i livelli di inquinantinell’aria a Somma Lombardo nel periododella campagna di monitoraggio (Si vedal’appendice F a questo proposito).

Numero di decolli complessivi giornalieri dal 1 all'11 febbraio 2002 Dati SEA - Aeroporto Milano Malpensa

0

50

100

150

200

250

300

350

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

11/0

2/20

02

N. decolli

Fig. 41 – Numero di decolli giornalieri da Milano Malpensa durante il perido di campionamento (Dati SEA)

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Confronto con dati meteorologiciDalle ordinarie misure meteorologiche al suolo non è possibile fare altro che ricostruire inmodo “deduttivo” la situazione di stabilità dell’atmosfera (attraverso le classi di Pasquill-Gifford) e quindi la tendenza dell’aria alla stagnazione piuttosto che al rimescolamento.Per meglio comprendere il fenomeno dell’inquinamento a Somma Lombardo sono statiesaminati i dati dei radiosondaggi effettuati presso l’aeroporto di Milano Linate durante i giornidella campagna di monitoraggio. Purtroppo non vengono effettuati radiosondaggi pressol’aeroporto di Milano Malpensa, quindi non si dispone di dati relativi al profilo verticaledell’atmosfera relativamente a Somma Lombardo, ma vista la vicinanza geografica di entrambigli aeroporti e la loro appartenenza allo stesso “bacino aerologico” secondo il PRQA16, per gliscopi di questo lavoro si accetta di estrapolare i profili verticali di temperatura per Malpensa,direttamente dai dati di Milano Linate.Complessivamente, sono stati ricostruiti ed analizzati 4 profili verticali di temperatura algiorno, per tutti gli undici giorni della campagna di misure. Per ragioni di brevità verranno quiriportati soltanto alcuni di questi profili con lo scopo di mostrare l’evidente relazione tra ilgrado di inquinamento e le condizioni atmosferiche di estrema stabilità. Vengono mostrati iprofili verticali relativi a: due dei giorni critici, poi al giorno 6 febbraio in cui le piogge hannoeliminato l’inversione termica e infine ad uno dei giorni successivi in cui l’aria passa da unciclo di inversione termica notturna ad un momento favorevole al rimescolamento durante leore più calde e centrali del giorno.In ogni grafico sono tracciate due curve: quella sempre in colore verde è la curva diraffreddamento adiabatico17 di una ipotetica particella d’aria in risalita verticale dal suolo; lecurve con altri colori rappresentano i profili verticali di temperatura alle varie ore indicate.

16 A.Toccolini, N.Fumagalli, P.Ferrario - “Definizione dei criteri e della metodologia per la rappresentazione su scala regionale dei bacini aerologici” e “Rappresentazione preliminare dei bacini aerologici su GIS”17 Si è cercato di approssimare i profili di raffreddamento verticali nel modo più realistico possibile, pur con pochi dati

a disposizione: si suppone che dal suolo si sollevi aria non satura, quindi il profilo adiabatico costruito è quello peraria secca (-10°/km). Tenendo conto della temperatura di rugiada raccolta come primo dato dal pallone sonda, sisuppone che la parcella d’aria in sollevamento diventi satura alla quota in cui raggiunge la temperatura di rugiada. Daquel punto in poi la curva del profilo adiabatico segue l’andamento medio dell’aria satura (circa –6°/Km).

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

-10 -5 0 5 10

00 GMT

Curva Adiabatica

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

-10 -5 0 5 10

06 GMTCurva Adiabatica

Fig. 42 – Curve dei profili verticali di temperatura dell’atmosfera per la notte e il mattino del giorno 4 febbraio 2002.

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Questi profili, relativi al giorno 4 febbraio, mostrano chiaramente una persistente situazione distagnazione della massa d’aria immediatamente vicina al suolo, dovuta alla forte inversionetermica che si sviluppa tra i 300 e i 500 metri di quota e che impedisce ogni tipo di risalitaconvettiva oltre quell’altezza, e che permane anche durante le ore più calde del giorno (profiloore 12GMT). Oltre i 500 metri di quota lo stato dell’atmosfera è comunque sub-adiabatico,quindi l’aria prosegue con un profilo di stabilità anche al di sopra dell’inversione.Confrontando questi dati con la situazione degli inquinanti, si ricorda che per tutte lecentraline, il giorno 4 febbraio riportava i valori medi giornalieri di concentrazione degliinquinanti fra i più alti del periodo, appena al di sotto di quelli massimi rilevati.Il giorno in cui tutte e tre le centraline hanno registrato il massimo dei livelli medi giornalieri diNO2 e CO è stato il 5 febbraio (Fig. 20).Nella prossima figura vengono riportati i grafici del profilo verticale dell’atmosfera relativi algiorno 5 febbraio, limitatamente alle ore 12GMT e 18GMT, al solo scopo di verificare uneffettivo aggravamento della situazione di inversione termica con aumento del ristagno degliinquinanti al suolo.Si tenga comunque conto che i profili verticali qui riportati sono riferiti a Milano Linate, e che,nonostante molti studi li ritengano validi per tutta la pianura padana occidentale, in realtàpotrebbero esserci degli scostamenti rispetto al profilo verticale reale dell’area di MilanoMalpensa, o semplicemente delle differenze nella evoluzione temporale del profilo verticaledurante le ore del giorno. A tal proposito, se si considera la nebbia un indicatore delcomportamento delle inversioni termiche, è utile osservare alcuni dati riportati dal PRQA nelrapporto del prof. Tebaldi18. Un primo dato è la constatazione che, alle ore 07.00 vi sono inmedia in un anno, a Linate, 92 giorni con visibilità inferiore al chilometro e 29 giorni di nebbiamolto fitta (visibilità inferiore a 100 m), ma che questa frequenza si attenua del 30% nelle orediurne e che il fenomeno diventa meno frequente e persistente nelle zone a nord della ferroviaMI-TO ad ovest della zona urbana di Milano. Un altro dato riporta che nel periodo 1951-1977la massima persistenza del fenomeno della nebbia è stata di 6.8 giorni a Milano Linate e di 3.3giorni a Milano Malpensa. Entrambi i dati fanno avanzare l’ipotesi che l’evoluzione delle

18 Prof. G.Tebaldi “ Caratterizzazione del territorio della regione sotto il profilo climatologico per zone omogenee: I venti al suolo e in quota ” - PRQA (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria), Relaz. A.1.2

0

500

1000

1500

2000

-10 -5 0 5 10

12 GMT

Curva Adiabatica

0

500

1000

1500

2000

-10 -5 0 5 10

18 GMT

Curva Adiabatica

Fig. 43 – Curve dei profili verticali di temperatura dell’atmosfera per il mezzogiorno e le ore del tardo pomeriggio del giorno 4 febbraio 2002

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situazioni di stagnazione dovute a fenomeni di inversione termica possano essere differentinelle due località aeroportuali e che varrebbe la pena disporre dei profili termici verticali (es.da radiosondaggio) anche per la Malpensa.

Il profilo del 5 febbraio denota un ulteriore abbassamento del punto di inversione, fino a 200metri dal suolo alle 18GMT e attorno ai 300 metri a mezzogiorno. Questo aggravarsi dellatendenza alla stagnazione dello strato d’aria vicino al suolo trova, infatti, riscontro in unulteriore aumento delle concentrazioni degli inquinanti rispetto al giorno precedente.

0

500

1000

1500

2000

-10 -5 0 5 10

12 GMT

Curva Adiabatica

0

500

1000

1500

2000

-10 -5 0 5 10 15

18 GMTCurva Adiabatica

Fig. 44 – Curve dei profili verticali di temperatura dell’atmosfera per il mezzogiorno e le ore del tardo pomeriggio del giorno 5 febbraio 2002

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A partire dalla mattina presto (durante la notte si erano già verificati i primi fenomeni dipioggia) dai profili verticali dell’atmosfera del giorno 6 si osserva una progressiva rotturadell’inversione termica in quota, fino alla sua completa scomparsa verso il tardo pomeriggio,(profilo 18GMT) momento in cui sono state registrate piogge diffuse, a tratti di forte intensità.L’andamento delle concentrazioni di CO e NO2 durante il giorno 6 febbraio ha infatti seguitouna progressiva diminuzione durante tutta la giornata, come mostra il grafico seguente:

0

500

1000

1500

2000

2500

-10 -5 0 5

12 GMT

Curva Adiabatica

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

-15 -10 -5 0 5 10

18 GMT

Curva Adiabatica

Fig. 45 – Curve dei profili verticali di temperatura dell’atmosfera per il mezzogiorno e le ore del tardo pomeriggio del giorno 6 febbraio 2002

Andamento degli inquinanti durante il giorno 6 febbraio 2002

0

20

40

60

80

100

120

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24ore

µµµµg/m3

0.00

0.50

1.00

1.50

2.00

2.50

3.00mg/m3

NO2 µg/m3CO mg/m3

Fig. 46 – Profili (in progressiva discesa) delle concentrazioni orarie di Co e NO2 in Corso Europa durante il giorno 6 febbraio.

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Analizzando ora la situazione atmosferica di un giorno a caso fra i successivi (visto chepresentano tutti una situazione pressochè identica) si può osservare in modo chiaro l’alternarsitra situazioni di inversione termica al suolo il mattino e la sera (stagnazione), con instaurarsidi un regime di aria instabile e rottura dell’inversione a mezzogiorno (tendenza alrimescolamento verticale). Questo giustifica l’andamento fortemente oscillante dei livelli diconcentrazione nei giorni dal 7 all’11 febbraio.

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

-10 -5 0 5 10 15

00 GMT

Curva Adiabatica

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

-10 -5 0 5 10

06 GMTCurva Adiabatica

0

500

1000

1500

2000

-5 0 5 10 15

12 GMTCurva Adiabatica

0

500

1000

1500

2000

-10 -5 0 5 10 15 20

18 GMT

Curva Adiabatica

Fig. 47 – Ciclo completo delle curve dei profili verticali di temperatura dell’atmosfera per uno dei giorni successivi alle piogge del 6 febbraio 2002.

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49

Per concludere il discorso circa l’influenza delle condizioni meteorologiche e dello stato diinversione termica sul livello di inquinanti in atmosfera, si è cercato di vedere se fosseevidente una relazione tra il grado di concentrazione degli inquinanti primari e l’altezzaapprossimata dello strato di inversione termica. Nonostante si tratti (come già affermato) dimisure effettuate a Milano Linate, passibili quindi di qualche variazione, dal grafico seguente sinota una relazione inversa tra l’altezza dell’inversione termica e il livello di concentrazione diNO2. (La stessa verifica è stata fatta anche per il CO).

Fig. 48 – Profili giornalieri medi (con andamento oscillante) delle concentrazioni orarie di CO ed NO2 in Corso Europa nei giorni dopo le piogge del 6 febbraio 2002.

Andamento medio degli inquinanti dal 7 all'11febbraio 2002

0

20

40

60

80

100

120

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24ore

µµµµg/m3

0.00

0.50

1.00

1.50

2.00

2.50

3.00

3.50

4.00mg/m3

NO2 µg/m3CO mg/m3

0.000

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

1 fe

bb

1 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

2 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

3 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

4 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

5 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

6 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

7 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

8 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

9 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

10 fe

bb

11 fe

bb

0

500

1000

1500

2000

2500

Media NO2 su tre stazioniAltezza dal suolo dell'inversione termica

Fig. 49 – Relazione inversa tra concentrazioni di NO2 e altezza dello strato di inversione termica. Nei giorni dopo il 6 febbraio le altezze pari a 2000 mt sono solo simboliche e stanno ad indicare assenza di inversione

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Il grafico seguente si basa su alcuni dati forniti da uno studio del Prof. Tebaldi nel corsodell’elaborazione del Piano Regionale per la Qualità dell’aria. Vengono messi in evidenza gliandamenti stagionali delle altezze di rimescolamento alle varie ore del giorno, a partire dalle 6del mattino fino alle ore 18, in prossimità dell’aeroporto di Milano Linate.

Si nota che durante i mesi invernali l’altezza di rimescolamento massima è attorno ai 150metri, mentre durante i mesi estivi può raggiungere altezze che stanno tra i 1500 e i 2000metri.

Variazione stagionale dell'altezza di rimescolamento a Milano Linate(Tebaldi - Relazione PRQA - 2000)

0

500

1000

1500

2000

2500

Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar

Alte

zza

di ri

mes

cola

men

to in

met

ri

Ore 6 Ore 8

Ore 10 Ore 12

Ore 14 Ore 16

Ore 18

Fig. 50 – Andamento stagionale dell’altezza di rimescolamento secondo le misure dei palloni sonda a Milano Linate – Dati prof. Tebaldi – Relazione per PRQA 2000

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51

CONFRONTI CON ALTRI DATI

CONFRONTO CON I RISULTATI DELLA CAMPAGNA DIMISURE NEL PARCO DEL TICINOI Parchi del Ticino hanno effettuato alcune campagne di monitoraggio con campionatori passiviin diversi periodi dell’anno 2000 e 2001. Per la rassegna completa dei dati e dei metodiutilizzati si rimanda allo specifico rapporto pubblicato dal Parco del Ticino19.Poiché le indagini sono state effettuate con modalità e tempistica differenti nei territori dei dueParchi del Ticino, anche nel rapporto stesso i dati relativi all’area lombarda e a quellapiemontese sono riportati separatamente. A puro scopo di confronto, per il presente lavoro, siritiene sufficiente riportare i dati relativi all’area lombarda, in cui si colloca Somma Lombardo.Utilizzando i dati pubblicati dal consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino, sono statericostruite alcune mappe attraverso le quali sarà possibile individuare la situazione dellaqualità dell’aria di Somma Lombardo al confronto degli altri comuni del Parco del Ticino.

19 “Valutazione della qualità dell’aria mediante campionatori passivi nei Parchi del Ticino” – Ricerca coordinata da:Dario Furlanetto, Emma Porro, Elisa Galimberti – Pubblicato da “Il Guado” – Aprile 2002

Fig. 51 – Posizione di Somma Lombardo nel territorio del Parco del Ticino e punti di misura con campionatori passivi durante le campagne del Parco del Ticino.

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52

Le campagne di misura sono state effettuate in diversi periodi dell’anno: 8 – 12 Maggio 2000,26 – 30 Giugno 2000, 11 – 15 Settembre 2000, 5 - 12Marzo 2001, 12 – 19 Marzo 2001, 2 - 6Aprile 2001.Per brevità verranno riportati qui di seguito soltanto i dati di misura dell’NO2 e del Benzene,relativamente al periodo di campionamento stagionalmente più vicino a quello della campagnasvolta a Somma Lombardo (5-12 Marzo 2001), insieme ai dati medi su tutto l’anno di misure.Anche se i valori misurati non sono direttamente confrontabili con quelli della campagna 2002a Somma L., è stato scelto di fare un paragone con i dati del periodo 5-12 marzo 2001 che,dall’analisi dei dati prodotti dal Parco del Ticino, è anche quello in cui si sono registrate le piùalte concentrazioni in assoluto di tutto l’anno.

Al fine di meglio comprendere le mappe che verranno ora presentare, è utile riportare laclassificazione per tipologia di ciascun sito ove sono stati posti i sensori passivi. (Le descrizionisono prese integralmente dal rapporto dell’ente parco).

COMUNE Descrizione zona di ubicazione del sensore passivo

SESTO CALENDE Zona URBANA influenzata dalla vicinanza di un'autostradaBESNATE Zona NATURALE influenzata dalla vicinanza di un'autostradaSOMMA LOMBARDO Area influenzata dal sedime aeroportuale di MalpensaVIZZOLA TICINO Area influenzata dal sedime aeroportuale di MalpensaSAMARATE Area influenzata dal sedime aeroportuale di MalpensaNOSATE Centro URBANOCASTANO PRIMO Centro URBANOTURBIGO Area influenzata dalla centrale termoelettricaCUGGIONO Zona URBANA poco influenzata dalle vie di trafficoMAGENTA Pontevecchio Zona NATURALE poco influenzata dalle vie di traffico

Andamento dei risultati delle misure di NO2 effettuate nel Parco del Ticino durante il periodo maggio 2000 - aprile 2001

(Dati del Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino)

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

80.0

90.0

8_12Mag00 26_30Giu00 11_15Set00 5_12Mar01 12_19Mar01 2_6Apr01Periodo misure

Conc. NO2 - µµµµg/m 3

SESTO CALENDE

BESNATE

SOMMA LOMBARDO

VIZZOLA TICINO

SAMARATE

NOSATE

CASTANO PRIMO

TURBIGO

CUGGIONO

MAGENTA Pont evecchio

Fig. 52 – Scelta del periodo di misura più simile dal punto di vista stagionale e con concentrazioni più elevate per il confronto con la campagna di monitoraggio a Somma Lombardo.

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Vista la posizione geografica, il dato del campionatore passivo posizionato dall’Ente Parco, èdirettamente confrontabile con il dato misurato in località Maddalena durante la campagna dimisura 2002 (media di due campionatori):

N. Zona Via NO2

34 Scuole Elementari V. Giovanni XXIII - Maddalena 43.835 Chiesa S. M. Maddalena Via S. G. Bosco -Maddalena 48.7

Media tra le due misure di Maddalena (Comune di Somma Lombardo 2002): 46.25 µµµµg/m3

Misura effettuata dall’Ente Parco del Ticino nel 2001: 45.50 µµµµg/m3

A questo punto, ritenendo confrontabili le due serie di misure, si può fare un raffronto anchefra la più alta concentrazione media di NO2 misurata in centro a Somma Lombardo durante lacampagna invernale 2002 - pari a circa 70 �g/m3 – e i valori medi misurati dall’Ente Parco delTicino negli altri centri urbani elencati nella tabella vicino alla mappa. Risulta che i valorirelativi a Somma L. sono confrontabili e leggermente inferiori a quelli riscontrati nei centriurbani di Sesto Calende, Nosate e Castano Primo. (Questo raffronto evidenzia però l’assenzadel dato di concentrazione in area urbana a Somma Lombardo, nel rapporto dell’Ente Parco delTicino).

Fig. 53 – NO2 - Mappa di isoconcentrazione sul territorio del Parco Lombardo della Valle del Ticino (µg/m3) - Media del periodo 5-12 marzo 2001 (Dati Ente Parco del Ticino)

Sito di misura Conc. No2 µµµµg/m3

SESTO CALENDE 81.2BESNATE 48.6SOMMA LOMBARDO 45.5VIZZOLA TICINO 46.1SAMARATE 69.2NOSATE 74.4CASTANO PRIMO 84.3TURBIGO 69.1CUGGIONO 38.0MAGENTA 10.2

NNOO22

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Non si dispone della media di dati relativi a campagne di monitoraggio durante tutti i periodidell’anno a Somma Lombardo, quindi non si possono fare ulteriori confronti con questi valori.Ma è possibile fare due osservazioni, che possono poi essere estese anche alle mappe didistribuzione del Benzene e di altri inquinanti.

a) Se si considerano confrontabili i dati della campagna di misura 2002 a Somma Lombardocon quella del 5-12 marzo 2001 nel Parco del Ticino, si può anche supporre che sianoconfrontabili, quindi validi anche per Somma Lombardo, i valori medi delle misure dell’EnteParco su tutto il periodo di campionamento 2000-2001 (vedere la mappa in fig.39). Ma unamappa di isoconcentrazione basata su questa distribuzione di campionatori passivi mancadi un’informazione importante. Ovvero, il campionatore che l’Ente Parco del Ticino haattribuito alla zona di Somma Lombardo è posizionato in un’area in cui ci si aspetta cherisenta dell’influenza del sedime aeroportuale, ma dove non può risentire della fortepressione antropica esercitata dal traffico veicolare e dal riscaldamento delle abitazioni nelcentro urbano. In questo modo pare che l’abitato di Somma Lombardo si collochi fra learee meno inquinate del Parco del Ticino. In realtà il confronto fra i dati raccolti mostra chele concentrazioni misurate nel centro urbano di Somma Lombardo sono poco lontane(anche se inferiori) a quelle misurate a Nosate, Castano Primo o Sesto Calende.

Sito di misura Conc. No2 mg/m3

SESTO CALENDE 49.3BESNATE 24.1SOMMA LOMBARDO 22.9VIZZOLA TICINO 25.9SAMARATE 34.4NOSATE 42.8CASTANO PRIMO 47.9TURBIGO 35.7CUGGIONO 34.7MAGENTA 21.3

NNOO22

Fig. 54 – NO2 - Mappa di isoconcentrazione sul territorio del Parco Lombardo della Valle del Ticino (µg/m3) - Media del periodo maggio 2000 – aprile 2001 - (Dati Ente Parco del Ticino)

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b) Quanto affermato al punto a) può anche essere visto in modo differente, ossia: nei dintornidi Somma Lombardo, sono stati posti tre campionatori in zone considerate soggetteall’impatto dell’aeroporto (Somma L., Vizzola T. e Samarate) e proprio per fare in modoche questi punti rimangano indisturbati nel misurare l’effetto delle attività aeroportuali,sono stati scelti in aree lontane dagli abitati. Comunque sia, la mappa delle concentrazionimedie di NO2 durante il periodo maggio 2000 – aprile 2001 nel Parco del Ticino conferma,anche su una scala differente, il risultato fin qui discusso relativamente al solo territorio diSomma Lombardo. Ossia, avendo posto dei campionatori in aree urbane e altri in areenaturali considerate sotto l’effetto dell’aeroporto di Milano Malpensa (Somma L., Vizzola T.e Samarate), dai dati ricavati non si riesce ad osservare altro che una netta prevalenzadelle pressioni dovute al traffico veicolare e alle attività urbane, rispetto a quelle dovute aidecolli del traffico aereo. Con questo non si può affermare che l’insediamento aeroportualenon abbia effetti sull’ambiente, bensì che all’evidenza dei dati raccolti da questo tipo dianalisi l’influenza dell’aeroporto di Malpensa non è percettibile localmente sul territorioperché abbondantemente superata dall’influenza del traffico veicolare e delle altre sorgenticostituite dalle attività antropiche (riscaldamento, attività produttive).

A completamento del confronto, viene qui riportata la mappa di isoconcentrazione del benzenenel parco del Ticino, basata sui valori medi del periodo maggio 2000 – aprile 2001, e per laquale valgono gli stessi commenti basati sulla mappa dell’NO2.

Fig. 55 – BENZENE - Mappa di isoconcentrazione sul territorio del Parco Lombardo della Valle del Ticino (µg/m3) - Media del periodo maggio 2000 – aprile 2001 - (Dati Ente Parco del Ticino)

BBEENNZZEENNEE

Sito di misura Conc. BENZENE µµµµg/m3

SESTO CALENDE 1.8BESNATE 1.2SOMMA LOMBARDO 2.2VIZZOLA TICINO 1.5SAMARATE 1.9NOSATE 4.4CASTANO PRIMO 3.7TURBIGO 2.5CUGGIONO 2.5MAGENTA Pontevecchio 2.0

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CONFRONTO CON I DATI DI ALTRE LOCALITA’A scopo unicamente comparativo, verranno ora presentati dati di misure di alcuni inquinanti inlocalità differenti. I dati riguardano località vicine, con le quali è più significativo un confrontodiretto, ma anche altre città lombarde o italiane al fine di avere dei valori di riferimento permeglio capire cosa significano in assoluto i valori misurati a Somma Lombardo.Le misure effettuate a Somma L. durante questa prima campagna invernale sono una solaserie e coprono un periodo piuttosto breve, quindi non sarebbero confrontabili con altri dati intermini assoluti. Se invece si pone una certa attenzione al periodo di misura, alla posizionegeografica e alla densità del tessuto urbano delle varie zone, tenendo conto del metodo dicampionamento ed analisi e si considera un certo margine di tolleranza, allora ha senso fareconfronti e commentare i dati in un contesto più ampio di quello locale.

DATI DELLA PROVINCIA DI VARESEGrazie all’Arpa di Varese sono già stati utilizzati alcuni dati rilevati dalla rete di monitoraggio incontinuo per fare confronti con le misure della campagna di monitoraggio a Somma Lombardo.Si ritiene opportuno presentare qualche ulteriore confronto proposto dalla stessa Arpa inoccasione della presentazione pubblica del presente lavoro:

Confronto concentrazioni biossido di azoto

0

20

40

60

80

100

120

6 fe

bbra

io 2

002

7 fe

bbra

io 2

002

8 fe

bbra

io 2

002

9 fe

bbra

io 2

002

10 fe

bbra

io 2

002

11 fe

bbra

io 2

002

12 fe

bbra

io 2

002

13 fe

bbra

io 2

002

14 fe

bbra

io 2

002

µg/m

³

Somma LombardoGallarate San LorenzoLonatePozzolo

Fig. 57 – Confronto fra misure in continuo di NO2 a Somma Lombardo, Gallarate eLonate Pozzolo

BENZENE µg/m³

7.9

2.4

14.6

12.711.9

5

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Somma Lombardocampagna CCR

Somma Lombardostazione RRQAFebbraio 2002

Gallarate campagnaARPA

Busto Arsiziocampagna ARPA

Castellanzacampagna ARPA

Valore limite annuale

Fig. 58 – Misure di benzene in vare località della provincia di Varese e

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57

2.8

1.6

0.8

5.725

2.98

1.63 1.72

1.21

2.5 2.5

1.1

1.872.32

0.99

2.74

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

5.0

6.0

7.0

02/02/2002 03/02/2002 04/02/2002 05/02/2002 06/02/2002 07/02/2002 08/02/2002 09/02/2002 10/02/2002

DATA RILEVAMENTO

ng /

Benzo (a) pirene VARESE - ARPABenzo (a) pirene SOMMA LOMBARDO - CCR

Fig. 60 – Andamento degli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) a Somma Lombardo econfronto dei dati con Varese. (Dati ARPA Varese)

CONFRONTO CON LE CONCENTRAZIONI DI PM 10

A VARESE

122.2

78.0

138.4135.2

19.3

39.9

55.3

64.3

30.0

87.0

107.0114.0

90.0

14.0

65.0

81.0

55.0

88.0

84.0

40.0

0.0

20.0

40.0

60.0

80.0

100.0

120.0

140.0

160.0

giovedì31/01/02

venerdì01/02/02

sabato02/02/02

domenica03/02/02

lunedì04/02/02

martedì05/02/02

mercoledì06/02/02

giovedì07/02/02

venerdì08/02/02

sabato09/02/02

domenica10/02/02

lunedì11/02/02

DATA PRELIEVO

µµµµg/m3

PM 10 µg/m3 Varese VialeBorri

PM 10 µg/m3 SommaLombardo

Fig. 59 – Confronto delle concentrazioni giornaliere (medie su 24 ore) di PM10 a Somma Lombardo e a Varese in viale Borri.

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58

DATI DELLA REGIONE LOMBARDIA – MISURE DI NO2

e CO

Una campagna di misura del biossido di azoto attraverso campionatori passivi è stata avviataa partire dall’estate 1997, in sei provincie lombarde: Milano, Cremona, Pavia, Como, Brescia,Mantova 20.Sono stati fatti campionamenti sia nel periodo estivo che in quello autunnale. I valori mediregistrati possono essere così suddivisi:

Periodo estivo – concentrazioni medie

Comuni a nord di Milano e in gran parte del capoluogo tra 40 e 50 µµµµg/m3

Fascia ad est e a sud sud-ovest tra 40 e 30 µµµµg/m3

Periodo autunnale – concentrazioni medie

Concentrazioni piuttosto uniformi su tutta l'area. Valori riferiti alcentro dell’area omogenea. tra 60 e 70 µµµµg/m3

Dalle due campagne effettuate a Cremona, Crema e Casalmaggoiore emergono i seguentivalori medi:

Località Periodo estivo Perido invernale Medie

Cremona 27 µg/m3 38 µµµµg/m3 33 µg/m3

Crema 25 µg/m3 36 µµµµg/m3 31 µg/m3

Casalmaggiore 19 µg/m3 32 µµµµg/m3 25 µg/m3

Altri dati su base regionale riguardano le medie annuali del 1998 nelle città lombarde misuratecon le centraline per il campionamento in continuo21:

Media annuale 1998Città

NO2 µg/m3 CO µg/m3

Milano 80 2.7Bergamo 70 2.2Mantova 55 1.2Brescia 55 1.3Lodi 55 1.8Sondrio 40 1.5Pavia 45 1.2Cremona 60 1.8Como 65 1.8Lecco 90 3Varese 55 1.5MEDIA 60.9 1.8

20 Dati tratti dal PRQA (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria in Lombardia)21 Rapporto sullo stato dell’ambiente i n Lombardia – 1999 – “L’ambiente urbano” - par. 3.1.3

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59

Si ripetono qui di seguito, per facilità di consultazione, le concentrazioni di NO2 misurate aSomma Lombardo con campionatori passivi, ricordando che si tratta di valori mediati solo suuna decina di giorni in periodo invernale affetto da condizioni meteorologiche critiche:

♦ media di 53.55 µg/m3 (su tutto il territorio comunale)♦ minimo di 40.32 µg/m3

♦ massimo di 70.98 µg/m3

Secondo le misure in continuo, le concentrazioni medie di NO2 nel medesimo periodo sono:

♦ Somma Lombardo – Corso Europa: 70.70 µµµµg/m3

♦ Fraz. Case Nuove – Malpensa: 58.08 µµµµg/m3

♦ Lonate Pozzolo: 37.767 µµµµg/m3

Secondo le misure in continuo, le concentrazioni medie di CO nel medesimo periodo sono:

♦ Somma Lombardo – Corso Europa: 1.61 mg/m3

♦ Fraz. Case Nuove – Malpensa: 1.13 mg/m3

♦ Lonate Pozzolo: 1.10 mg/m3

DATI DELLA REGIONE LOMBARDIA – BENZENEPer quanto riguarda il benzene, al momento degli studi relativi al PRQA vi erano soltanto 4stazioni di monitoraggio nelle città lombarde, attrezzate per le misure di benzene. Quindi sidispone di dati di confronto piuttosto sporadici e poco organizzati, provenienti soprattutto damisuratori D.O.A.S o dai mezzi mobili dei vari P.M.I.P.Lo “Stato dell’ambiente in Lombardia” riporta un consuntivo di misure effettuate a partire dal1992 nelle provincie di Milano, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Pavia e Cremona. Datiessenziali:♦ In larga parte delle località monitorate, si rilevano concentrazioni medie (su periodi di

campionamento di circa 12 mesi) superiori alla soglia di 10 µµµµg/m3 fissata dal DMA25/11/94.

♦ Nel 1997 si rileva a Bergamo una media di oltre 18 µµµµg/m3 , a Como di circa 12 µµµµg/m3

e a Voghera di circa 11 µµµµg/m3.♦ Le concentrazioni registrate nei mesi invernali nella maggior parte dei casi superano

quelle registrate nei mesi estivi. I valori registrati nella stagione fredda (più numerosirispetto a quelli misurati in altri periodi dell’anno) rappresentano quindi un dato limite.

♦ Il confronto tra valori riferiti allo stesso periodo (gen-lug 1997) e registrati in cinquediverse località (MI, CO, CR, BG, PV) ha messo in luce che le concentrazioni hanno valorisimili, con media di poco superiore a 10 µµµµg/m3 (eccetto BG in cui si ottiene un valoresensibilmente più elevato per il medesimo periodo, e PV che presenta invece una mediainferiore a 5 µg/m3)

Dal PRQA si riporta qui di seguito il grafico con gli andamenti del benzene a Milano durante lagiornata tipo e per ciascun mese dell’anno. Si può osservare la forte differenza delleconcentrazioni invernali rispetto a quelle estive.

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Sempre dallo stesso lavoro, riassunto nel PRQA, le concentrazioni medie annuali stimate per ilbenzene a Milano, calcolate considerando la concentrazione media e la resa strumentale per isingoli mesi, sono pari a 8 µg/m3.Altro dato fondamentale dall’analisi dei dati della campagna di misura a Milano è che si ritrovauna correlazione tra i BTX, in particolare il benzene, e l’andamento del traffico veicolarecittadino22.

E’ intressante confrontare i dati anche con il lavoro dell’ARPAV di cui si riportano alcuni dati nelprossimo paragrafo. Anche da questa campagna effettuata con campionatori passivi emerge laforte differenza tra le concentrazioni estive ed invernali.

Si ripetono qui di seguito, per facilità di consultazione, le concentrazioni di benzene misurate aSomma Lombardo con campionatori passivi, ricordando che si tratta di valori medati solo suuna decina di giorni in periodo invernale, così distribuiti:

♦ media di 7.90 µg/m3 (su tutto il territorio comunale)♦ minimo di 5.57 µg/m3

♦ massimo di 15.10 µg/m3

Media BENZENE da centralina ARPA a Case Nuove 3.54 µµµµg/m3

22 Piano Regionale per la Qualità dell’Aria – Cap. 7, “La qualità dell’aria”.

0

5

10

15

20

25

TEMPO (ore)

febbraiomarzoluglioagostosettembreottobrenovembredicembre

Fig. 61 – Benzene giorno tipo – campagna di Milano 1998 (Fonte: Piano Regionale per la Qualità dell’Aria

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DATI DI ALTRE CITTA’ ITALIANE

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO CONDOTTA DALL’ ARPA VENETO CON SENSORIPASSIVI23.Al fine di conoscere l’influenza del traffico veicolare sulla qualità dell’aria, nel 2001 ildipartimento provinciale di Treviso dell’ARPA Veneto ha condotto una campagna dimonitoraggio del benzene estesa all’area urbanizzata costituita da Treviso e 9 comuni limitrofi,allo scopo di mappare territorialmente un’area interessata all’attraversamento di dueimportanti assi viari (Pontebbana e Terraglio). E’ stata coinvolta un’area di 286 km2

comprendente i comuni di Treviso, Villorba, Carbonera, Silea, Casier, Preganziol, Quinto diTreviso, Paese, Ponzano e Mogliano Veneto che hanno aderito ad una convenzione con laProvincia di Treviso e l’ARPAV per la realizzazione del progetto. Sono stati monitorati 70 puntidi cui: 52 denominati di background sono stati scelti al fine di rappresentare una zona a mediaesposizione e 18 denominati Hot Spot sono stati scelti per controllare i punti più critici deltraffico. Il campionamento nei punti di background è stato effettuato per un periodo di 10settimane annue consistente in 5 campagne di due settimane per un totale di 70 giorni annui.Nei punti hot spot si sono effettuate campagne di monitoraggio bisettimanali estive edinvernali allo scopo di rappresentare rispettivamente le concentrazioni di benzene minime emassime annue attendibili nel territorio provinciale. La concentrazione media annuale nei puntidi background è stata calcolata per ogni punto come media di tutte le medie settimanali. E’stato possibile in questo modo confrontare i dati ottenuti con l’obiettivo di qualità dell’aria peril benzene pari a 10 mg/m3 previsto dal DM 25/11/94.

Valori minimi, massimi e mediana delle concentrazioni di benzene nei 52 punti di backgroundmonitorati.

Periodo Minimo µµµµg/m3 Massimo µµµµg/m3 Mediana µµµµg/m3

Febbraio 2001 2.9 6.6 3.7Maggio 2001 0.8 1.9 1.1Agosto 2001 0.8 1.8 1.1Ottobre 2001 1.6 4.9 2.5Dicembre 2001 4.5 7.8 5.5

Siti HOT SPOT – Localizzazione e relative concentrazioni stagionali di benzene

Siti di misura con campionatore passivo Agosto µµµµg/m3 Dicembre µµµµg/m3

Comune di Carbonera 1,6 8,8Comune di Casier 1,3 6,5Comune di Mogliano Veneto 2,1 9,4Comune di Paese 1,6 7,7Comune di Ponzano 1,4 7,6Comune di Preganziol 2,3 10,2Comune di Quinto di Treviso 1,6 8,2Comune di Silea 1,5 9,0Città di Treviso - via Nino Bixio 1,9 8,6Città di Treviso - Via Roma 2,2 9,2Città di Treviso – porta Calvi 1,8 9,3Città di Treviso – viale Montegrappa 3,2 11,5Città di Treviso – piazzale Pistoia 2,5 11,6Città di Treviso – Strada Noalese 1,9 8,4

Le concentrazioni di benzene rilevate nei punti hot spot rappresentano rispettivamente ivalori minimi e massimi annui attendibili nel territorio provinciale.

23 Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto – Dipartimento provinciale di Treviso -Servizio Sistemi Ambientali – “PROGETTO BENZENE 2001”

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Come ultimo dato di confronto vengono qui di seguito riportati alcuni dati pubblicati dal CNR24

Nella tabella seguente sono riassunte le concentrazioni di benzene, PM10 ed IPA ottenute nel2000 nelle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria delle maggiori città italiane.I dati si riferiscono alle medie annuali come intervallo tra la centralina che ha misuratoil valore minimo e quella che ha misurato il valore più alto.

24 Ivo ALLEGRINI, Lucio CONFESSORE, Alessandro DI MENNO - CNR-Istituto Inquinamento Atmosferico Via Salaria Km.29,300 - 00016 Monterotondo Stazione (Roma)

Fig. 62 – Andamento delle concentrazioni medie annuali di Benzene in varie città d’Italia nel2000 – Con la riga blu è rappresentato il limite di qualità secondo il DM 25 Novembre

1994. (Dati CNR)

Benzene – Medie annuali nel 2000

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Fig. 63 – Andamento delle concentrazioni medie annuali degli IPA in varie città d’Italia nel2001 – Con la riga blu è rappresentato il limite di qualità secondo il DM 25 Novembre

1994. (dati CNR)

Fig. 64 – Andamento delle concentrazioni medie annuali di PM10 in varie città d’Italia nel2000 – Con la riga blu è rappresentato il limite di qualità secondo il DM 25 Novembre

1994. (dati CNR)

PM10 – Medie annuali nel 2000

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CONCLUSIONI♦ I dati di una sola campagna di misure con campionatori passivi sono troppo pochi per

confrontarli con i limiti di legge, specialmente quelli riferiti all’anno.♦ Le misure in continuo che sono state analizzate riguardano il medesimo periodo, un

tempo comunque breve per effettuare confronti seri con i limiti da calcolare su baseannuale.

♦ Si possono comunque fare alcune considerazioni rispetto alle soglie riferite a 1 ora e poialcuni confronti di massima con le medie stagionali o annuali del resto della regione o dialtre località, ma ben poche considerazioni di confronto assoluto con i limiti di legge.

♦ Vista la stagione delle misure (pieno inverno), considerata la brevità del periodo e lavoluta coincidenza con giorni critici dal punto di vista meteorologico, ci si aspetta che lamedia annuale negli stessi punti di misura sia più bassa di quella calcolata per i giorni dal1 all’11 febbraio, per tutti gli inquinanti. Questo fatto è da considerare nelle valutazioni dimassima dei livelli medi riscontrati e nei confronti con altre aree geografiche. (Vedere leconsiderazioni sulla variabilità stagionale delle concentrazioni emerse dal “progettobenzene” dell’Arpa Veneto a Treviso, o comunque tutti gli altri dati riportati e divisi perstagione).

♦ NO2 - Le misure in continuo mostrano delle medie orarie con valori di picco che superanotalvolta i 135 µg/m3 (valore guida per la salute umana previsto dal DPR 203/88). I valorilimite per la salute umana e per gli ecosistemi previsti dalla Direttiva CE 99/30(rispettivamente 40 e 30 µg/m3) sono quasi sempre superati anche in termini diconcentrazioni orarie nel periodo analizzato. Bisogna però ricordare che tali soglie sonoriferite a medie annuali, quindi per un confronto corretto occorrerebbe analizzare unaserie di misure estesa ad almeno un anno solare. Confrontando i valori medi del periodorelativo alla campagna di misure, con i valori stagionali di altre località del parco delTicino (Pubblicazione Ente Parco), si osserva che le concentrazioni medie massime di NO2

misurate nel centro urbano di Somma Lombardo sono leggermente inferiori (macomunque paragonabili) a quelle misurate un anno prima negli altri comuni della zona(Sesto Calende, Castano Primo ecc.). Ma, affinchè il confronto sia assoluto, rimarrebbe daverificare quale sia stato il grado di stabilità atmosferica per i giorni del 2001 durante iquali si è svolta la campagna di misure nel Parco del Ticino.Secondo le misure in continuo, le medie del periodo nel centro urbano risultanoparagonabili per esempio alle medie di Gallarate sui medesimi giorni (dato ARPA). Se,anziché la concentrazione media massima riscontrata, si considera il valore medio di tuttoil territorio comunale, oppure le concentrazioni medie misurate in località Case Nuove oLonate Pozzolo e li si confrontano con i dati delle altre città lombarde, queste misure sicollocano a livello intermedio, poco al di sopra dei dati campionati nel Cremonese, oppurepari a quelli della fascia a sud- sud-est di Milano o di città come Mantova, Brescia o Lodi.

♦ CO – Non vi sono evidenze del superamento di limiti previsti dalle leggi nazionali o dilimiti per la tutela della salute umana. I valori guida dell’OMS andrebbero confrontati conmedie sui 15’ e 30’ , dato di cui non si dispone nel presente lavoro.

♦ Benzene – Il valore limite da raggiungere entro il 2010 è pari a 5 µg/m3 come mediaannuale, quindi, ancora una volta difficile da confrontare in assoluto con una serie di datirelativa a soli 10 giorni. I 5 µg/m3 comunque vengono spesso superati, ma si deve tenereconto delle evidenze di altre campagne che mostrano forti diminuzioni delleconcentrazioni estive rispetto a quelle invernali, quindi l’ideale sarebbe disporre anche dimisure da una campagna estiva per farne una media almeno sulle due stagioni.Viene invece abbastanza rispettato il vecchio valore obbiettivo del DMA 25/11/94 pari a10 µg/m3 da misurare come media mobile di 1 h sui valori giornalieri (ad eccezione diCorso Europa con valori attorno a 15 µg/m3). Le restanti concentrazioni medie di benzenemisurate dai campionatori passivi che vanno, a seconda della tipologia di zona, da 6 a 9µg/m3 circa, risultano piuttosto alte se confrontate ai valori misurati dai campionatoridell’Ente Parco del Ticino nell’inverno 2001 (valori che nei centri urbani si aggiravanoattorno ai 5 – 6 µg/m3 circa. Anche in questo caso sarebbe da verificare quale sia stato ilgrado di stabilità atmosferica per i giorni del 2001. La media dei valori rilevati dallacentralina a Case Nuove si attesta invece attorno ai 3.5 µg/m3. Nel complesso, tolti i

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valori molto alti attorno a Corso Europa, i livelli medi di concentrazione del benzene sonodel tutto paragonabili a quelli della campagna invernale di misure della Arpa Veneto ,svoltasi a Treviso, o comunque alle medie annuali di molte altre località italiane.

♦ PM10 IPA E METALLI - Le concentrazioni di polveri sottili, misurate nel punto critico diCorso Europa, hanno superato quasi sempre i limiti fissati dal DM 60 del 2/4/2002.Soltanto le piogge del 6 febbraio hanno abbassato i valori a livelli minimi (vedere graficoin fig. 33). L’analisi di laboratorio del particolato sottile non ha invece messo in evidenzasuperamenti delle soglie di sicurezza per quanto riguarda il contenuto in metalli, inparticolar modo il piombo. Il benzo(a)pirene invece, ha rappresentato gli IPA con unlivello sempre superiore al limite di 1 ng/m3. Valori molto vicini sono stati misurati aVarese durante gli stessi giorni, ma pare che il superamento della soglia prevista dal DM25/11/94 sia un problema comune nella maggior parte delle città italiane, come mostratonelle figure 62 e 63 del presente rapporto.

♦ Toluene e altri BTX - Come già osservato nei commenti alla relativa mappa, il Toluenemostra un picco di concentrazione piuttosto elevata (circa 58 µg/m3) e assolutamenteanomalo che genera un’area ad alta concentrazione nell’area attorno alla via GalileoGalilei. Al di là degli effetti legati al traffico, secondo quanto evidenziato dalle mappe edagli istogrammi, le cause di questa anomalia andrebbero ricercate considerando anchele attività produttive della zona ed eventualmente i distributori di carburanti poco lontani.

♦ Correlazioni col traffico aereo e col traffico veicolare – Dai risultati di questocampionamento, soprattutto alla luce della dettagliata analisi delle condizionimeteorologiche, si può ipotizzare che l’andamento temporale delle concentrazioni durantela campagna di monitoraggio sia legato al grado di stabilità termica dell’atmosfera e alsuo variare nell’arco delle 24 ore. La distribuzione spaziale delle concentrazioni di tutti gliinquinanti mostra un legame piuttosto forte con la presenza di punti ad alto trafficoveicolare, ad eccezione della distribuzione del Toluene che pare condizionata dallapresenza di attività produttive. Non vi sono evidenze di legami tra il traffico aereo indecollo dall’aeroporto di Malpensa ed eventuali effetti locali al livello del suoloconfrontabili con quelli degli altri fattori di pressione citati. Sarebbe invece interessantevalutare se, e di quanto i livelli di fondo degli inquinanti vengano innalzati a causa dellerotte di decollo degli aeromobili.

♦ Condizioni meteorologiche - Dall’analisi di dettaglio sui profili verticali di temperatura,vi è stata chiara conferma del legame tra andamento delle concentrazioni di inquinanti esituazione di stabilità atmosferica. Vi è evidenza della particolare criticità dei primi giornidella campagna di monitoraggio e del ritorno ad una situazione di ricircolo giornalierodello strato basso dell’atmosfera, dopo le piogge del 6 febbraio.

♦ Azioni possibili- Visti gli alti livelli di inquinamento nell’area urbana di Somma Lombardo, sicuramente

la raccolta dei dati non dovrebbe limitarsi a questa campagna di monitoraggio. Perrafforzare le supposizioni fatte con le analisi dei dati in questo rapporto è necessarioavere misure da campionatori passivi anche per almeno una serie di giorni dellastagione estiva. Sarebbe poi auspicabile avere dati anche da altre campagne, dasvolgersi in ogni stagione dell’anno. Naturalmente queste campagne di monitoraggiovanno associate ad un costante reperimento, aggiornamento ed analisi di tutti i datiprovenienti da misurazioni in continuo reperibili sul territorio (ARPA). Infine, per unacorretta valutazione di tutte queste misure non possono mancare dati dettagliati sullecondizioni atmosferiche (Temperature, velocità e direzione del vento, profili verticali).

- Di conseguenza, e anche in base alle osservazioni fatte a pag. 44 di questo rapporto(“Confronto con dati meteorologici”) risulta che sarebbe importante misurare, almenoogni 12 ore, il profilo termico verticale dell’atmosfera a Malpensa, senza doverricorrere necessariamente ai dati di radiosondaggio relativi a Milano Linate. I comunidell’area limitrofa all’aeroporto potrebbero avanzare richiesta ufficiale all’AeronauticaMilitare oppure alla SEA.

-- Date le evidenti connessioni tra distribuzioni degli inquinanti e traffico veicolaresarebbe interessante aumentare le conoscenze in merito pianificando delle campagnedi monitoraggio del traffico veicolare focalizzate sulle importanti vie di passaggio sulterritorio di Somma Lombardo, specialmente su quelle presumibilmente coinvolte conil transito verso e dall’aeroporto. Sarebbe particolarmente interessante sincronizzare

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queste misure con le campagne di misura della qualità dell’aria. Solo così si possonotrovare effettive correlazioni spazio-temporali tra i due fenomeni che permettono diprendere decisioni per migliorare la situazione della viabilità sul territorio comunale.

-- Una certa connessione tra distribuzione di inquinanti e attività produttive è statamessa in evidenza, per esempio, dalle distribuzioni del Toluene. Sarebbe interessanteconoscere meglio, in modo esatto la posizione di ogni attività produttiva, classificataper tipologia e per processi utilizzati. Anche un inventario delle emissioni dovute alleattività antropiche nel comune potrebbe essere un utile strumento per arricchire iconfronti con le analisi dei dati di monitoraggio della qualità dell’aria.

-- La continua e crescente necessità di chiarire e meglio evidenziare gli effettidell’aeroporto della Malpensa sulla qualità dell’aria nelle zone limitrofe necessita dimaggiori conoscenze. Una singola campagna di raccolta dati come quella effettuatadal Comune di Somma Lombardo non può bastare per mettere in evidenza tali effettiche, secondo vari studi, probabilmente hanno una valenza più globale e non simanifestano in modo acuto a livello locale. Anzi, questa campagna di misure paremettere in evidenza proprio il non verificarsi di effetti a livello locale che sianodistinguibili da quelli del traffico veicolare e delle altre attività antropiche nelle areeurbane. Questa raccolta dati costituisce comunque un contributo in più a tutti i lavorifatti in questa direzione. Sarebbe quindi auspicabile che tutti i comuni dell’areainteressata unificassero i loro sforzi per migliorare la qualità delle indagini. Peresempio coordinare le campagne di misure negli stessi periodi per ottenere studi suscala più estesa e direttamente confrontabili (Questo potrebbe evitare unarappresentazione incompleta dei dati come quella ottenuta dai parchi del Ticino, doveSomma Lombardo è poco rappresentato dal punto di vista dell’inquinamento urbano).Anche l’accentramento di tutti i lavori e i dati prodotti fino ad oggi in un unico archivioo gruppo di studi potrebbe essere un’azione capace di portare ad un livello diconoscenza e informazione maggiore rispetto a quello attuale. Un’altra eventualità daconsiderare è quella di impostare un piano di utilizzo di raffinati modelli matematiciper il monitoraggio ambientale costante dell’area aeroportuale nel tempo. Questopresuppone, naturalmente, una notevole mole di lavoro, una piena collaborazionedella società di gestione dell’aeroporto nel passaggio dei dati e un raffinato sistema dimisure dei parametri meteorologici, soprattutto per quanto riguarda le altezze dirimescolamento e la stabilità verticale dell’atmosfera.

-- NNeeggllii iinnccoonnttrrii ccoonn iill ppuubbbblliiccoo èè ssttaattoo nnoottaattoo ccoommee llaa ppeerrcceezziioonnee ccoolllleettttiivvaa ddeellllaapprreesseennzzaa ddeellll’’aaeerrooppoorrttoo ddeellllaa MMaallppeennssaa ssiiaa ccoonncceennttrraattaa,, ((oollttrree cchhee ssuullllee pprreessssiioonniiddoovvuuttee aall rruummoorree)),, ssuullll’’oosssseerrvvaazziioonnee ddii ccoorrppoossee ddeeppoossiizziioonnii ssuu ddiivveerrssii ooggggeettttii ppoossttiiaallll’’eesstteerrnnoo ddeellllee aabbiittaazziioonnii:: iinndduummeennttii sstteessii,, oorrttaaggggii,, aauuttoommoobbiillii oo aallttrroo.. SSaarreebbbbeeqquuiinnddii rraaccccoommaannddaabbiillee,, nneellllee pprroossssiimmee ccaammppaaggnnee ddii mmiissuurree,, cceerrccaarree aanncchhee uunnaarriissppoossttaa aa qquueessttii iinntteerrrrooggaattiivvii ppoossttii ddaallllaa ppeerrcceezziioonnee ccoolllleettttiivvaa,, aannddaannddoo aa mmiissuurraarree lleeddeeppoossiizziioonnii nneellllee vvaarriiee zzoonnee ddeell tteerrrriittoorriioo ccoommuunnaallee..

-- IInnffiinnee,, nnoonn vvaa ddiimmeennttiiccaattoo cchhee ooggnnii pprroobblleemmaa hhaa uunnaa ssuuaa ssccaallaa ee nneecceessssiittaa ddii uunnaa ssuuaassoolluuzziioonnee.. LL’’aaeerrooppoorrttoo ccoossttiittuuiissccee iinndduubbbbiiaammeennttee uunnaa pprreesseennzzaa iimmppoorrttaannttee aa lliivveelllloo ddiipprreessssiioonnii ssuull tteerrrriittoorriioo ee llaa ccoommpplleessssiittàà ddeellllaa vvaalluuttaazziioonnee ddeellllee ccoonnsseegguueennzzee aammbbiieennttaalliilleeggaattee aa qquueessttaa ssttrruuttttuurraa nnoonn ddeevvee oossccuurraarree aallttrrii pprroobblleemmii aappppaarreenntteemmeennttee mmiinnoorrii,,mmaa aallttrreettttaannttoo iimmppoorrttaannttii qquuaallii llaa vviiaabbiilliittàà cciittttaaddiinnaa oo iill ccoonnttrroolllloo ddeellllee eemmiissssiioonniiddoovvuuttee aallllee aattttiivviittàà pprroodduuttttiivvee.. IInnffaattttii iill pprreesseennttee ssttuuddiioo hhaa mmeessssoo iinn eevviiddeennzzaa uunnaaffoorrttee pprreessssiioonnee bbeenn llooccaalliizzzzaattaa iinn ppiieennaa zzoonnaa uurrbbaannaa,, ddoovvee vviivvoonnoo ppaarreecccchhiiee ppeerrssoonnee,,ee uunn ssuuoo eevviiddeennttee lleeggaammee ccoonn iill ttrraaffffiiccoo vveeiiccoollaarree ee ccoonn llee ccoonnddiizziioonnii mmeetteeoorroollooggiicchhee..QQuueessttii ssoonnoo eelleemmeennttii ddaa tteenneerree iinn aallttaa ccoonnssiiddeerraazziioonnee ppeerr llee ffuuttuurree ccaammppaaggnnee ddiimmoonniittoorraaggggiioo ee ppeerr ttuuttttee llee ddeecciissiioonnii aa lliivveelllloo ccoommuunnaallee.. TTuuttttoo qquuaannttoo rriigguuaarrddaa gglliieevveennttuuaallii iimmppaattttii ddoovvuuttii aallllee aattttiivviittàà aaeerrooppoorrttuuaallii èè uunn pprroobblleemmaa ccoommpplleessssoo,, ddii ssccaallaassiiccuurraammeennttee ssoovvrraa--ccoommuunnaallee ee ccoommee ttaallee aannddrreebbbbee aaffffrroonnttaattoo ccoonnggiiuunnttaammeennttee ddaa ttuuttttiiii ppoorrttaattoorrii ddii iinntteerreessssii iinn uunn oottttiiccaa ddii ttiippoo ccoollllaabboorraattiivvoo..

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APPENDICE A

Caratteristiche chimiche, tossicologiche e limiti dilegge degli inquinanti atmosferici rilevati nellacampagna di monitoraggio25.

BIOSSIDO DI AZOTO - NO2

Caratteristiche: gas di colore rosso-bruno, di odore pungente e soffocante, altamente tossico eforte ossidante. Contribuisce alla formazione dello smog fotochimico. Insieme all'anidridesolforosa contribuisce alla formazione delle piogge acide che danneggiano boschi emonumenti. Il gas NO2 è un corrosivo per i metalli e le fibre tessili.Fondo naturale: nell'aria pulita è presente a concentrazioni che vanno da 0.0002 ppm a 0.005ppm (da 0.38 a 9.4 µg/m3). La soglia olfattiva è tra 200 µg/m3 e 410 µg/m3 (si deve peròtenere presente che si produce subito assuefazione e dopo poco l'odore di NO2 non viene piùavvertito anche se è presente alla stessa concentrazione).Fonti di emissione: Qualunque tipo di combustione o fiamma che avvenga in presenza di ariaproduce varie forme di ossidi di azoto (principalmente NO ma anche NO2e N2O) a causa dellareazione dell'azoto (N2) con l'ossigeno (O2) contenuti nell'aria stessa. Successivamente allacombustione continua a formarsi NO2 grazie alla ossidazione di NO nell’atmosfera. E’importante quindi sottolineare che nell'ambiente di una cucina con fornelli a gas senza unsistema di aspirazione dei gas combusti si può raggiungere valori di concentrazione di NO2 piùalti di quelli che possiamo trovare sulle strade ad alta densità di traffico (durante la cottura siraggiungono da 470 a 1880 µg/m3 !). Il fumo di sigaretta contiene valori ancora più alti di NO2.Il tempo di permanenza medio degli ossidi di azoto nell'aria è molto breve: circa 3 giorni perl'NO2 e 4 per l'NO.Effetti sulla salute: come il CO anche NO2 agisce sull'emoglobina, infatti questo gas ossida ilferro dell'emoglobina producendo metaemoglobina che non è più in grado di trasportareossigeno. Una esposizione a concentrazioni dell'ordine di 500 ppm (950.000 µg/m3) per pochiminuti è mortale. Una esposizione a concentrazioni dell'ordine di 10-40 ppm (19.000-76.000µg/m3) per pochi minuti può causare fibrosi ed enfisema polmonare. Esposizioni continuative aconcentrazioni dell'ordine di 1000 µg/m3 aumentano la probabilità di contrarre infezionipolmonari ed esasperano i sintomi dei soggetti asmatici. L'Organizzazione Mondiale dellaSanità fissa i seguenti valori guida da non superare: 200 µg/m3 come media su 1 ora; 40µg/m3 come media annuale.Limiti di legge: Il valore guida da non superare è 50 µg/m3 come 50° percentile delle medieorarie rilevate durante l'anno (dal 1 gennaio al 31 dicembre) e 135 µg/m3 come 98° percentiledelle medie orarie rilevate durante l'anno (DPR 203/88). Il valore limite da non superare è 200µg/m3 come 98° percentile delle medie orarie rilevate durante l'anno (DPR 203/88).Il DMA 25.11.94, che trova applicazione nelle aree urbane in cui è presente un'adeguata retedi monitoraggio, ha fissato il livello di attenzione al valore pari a 200 µγ/m3 come media orariae il livello di allarme pari a 400 µg/m3 sempre come media oraria. La direttiva 1999/30/CEdell’Unione Europea impone il valore limite orario di 200 µg/m3 da non superare più di 18 voltein un anno e il valore limite da non superare di 40 µg/m3 come media annuale. Questi limitisaranno pienamente attuativi il 1.1.2010. Entro tale data tali limiti verranno applicati in modoprogressivo a partire dai limiti vigenti in ogni nazione dell’Unione Europea in modo tale che loscarto vada progressivamente diminuendo fino ad azzerarsi nel 2010.

25 Tratto da: "Air Quality Guideline for Europe" del W.H.O. del 1989 - (Linee guida per la Qualità dell’Aria in Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità)

Per i valori limite e i valori guida si veda anche la tabella in appendice 1 del precedente rapporto “ G.Volta,G.Triacchini – 2001 - Qualità dell’aria nel comune di Somma Lombardo. Studio per una rete ottimale dimonitoraggio”

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MONOSSIDO DI CARBONIO - COCaratteristiche: gas tossico, incolore e inodore. Questo gas si forma prevalentemente durantela combustione di idrocarburi o in generale di sostanze organiche in condizioni di carenza diossigeno. Esso ha un lungo tempo di persistenza nell'aria. Le fonti di rimozione del CO sonol'ossidazione nell'aria a CO2 e l'assorbimento da parte delle piante.Fondo naturale: nell'aria pulita è presente in un intervallo di concentrazione che va da 0.01 a0.20 ppm (corrispondenti a 0.0115 mg/m3 e 0.23 mg/m3).Fonti di emissione: Tutte le combustioni di sostanze organiche producono CO. In città lemaggiori fonti sono date dalle emissioni dei veicoli a motore endotermico (in particolare gliautoveicoli non catalizzati e i veicoli con motore 2 tempi). Si rilevano valori altissimi di COanche nelle abitazioni laddove vi siano fumatori e/o cucine a gas senza un camino che portiall’esterno i fumi prodotti durante la cottura dei cibi.Effetti sulla salute: respirando aria contenente il gas CO si subisce una produzione dicarbossiemoglobina nel sangue. Quando la proporzione di carbossiemoglobina rispettoall’emoglobina è alta il sangue non riesce più a svolgere quella che è la sua funzioneprincipale: il trasporto di ossigeno ai tessuti. Gli effetti dannosi della esposizione al CO sonoquindi da imputare a una carenza di ossigeno nel sangue. Molte malattie cardiache sonoaggravate da una esposizione al gas CO. Una esposizione a concentrazioni dell'ordine di 2000ppm (2300 mg/m3) per 15 minuti è mortale. Una esposizione prolungata per diverse ore aconcentrazioni dell'ordine di 50-100 ppm (57-115 mg/m3) causa vertigine, cefalea eindebolimento generale ma non è mortale. Una esposizione prolungata per diverse ore aconcentrazioni dell'ordine di 10-30 ppm (11-34 mg/m3) causa allungamento dei tempi direazione e difficoltà a svolgere attività fisica impegnativa. L'Organizzazione Mondiale dellaSanità fissa i seguenti valori guida da non superare: 100 mg/m3 come media su 15 min; 60mg/m3 come media su 30 min; 30 mg/m3 come media su 1 ora; 10 mg/m3 come media su 8ore. Gli effetti nocivi del monossido di carbonio sono amplificati nei fumatori.Limiti di legge: per la qualità dell'aria viene usato il valore limite di 10 mg/m3 da non superarecome media su 8 ore e di 40 mg/m3 come media di 1 ora (DPR 203/88).Il DMA 25.11.94, che trova applicazione nelle aree urbane in cui è presente un'adeguata retedi monitoraggio, ha fissato i limiti di 40 mg/m3 come valore limite, 15 mg/m3 come livello diattenzione e 30 mg/m3 come livello di allarme da non superare come media oraria.

BTXQuesta sigla comprende tre sostanze appartenenti alla classe dei COV (Composti organicivolatili): benzene, toluene, xilene. Il loro rilevamento è ritenuto particolarmente significativo inrelazione agli effetti sulla salute umana dovuti specialmente al Benzene. Per il Toluene e gliXileni non vi sono particolari indicazioni o limiti di legge.

BENZENE - C6H6

Caratteristiche: è un idrocarburo aromatico che fa parte degli NMHC (Non Methane OrganicCarbons) ma viene analizzato a parte o come elemento dei BTX (Benzeni Tolueni e Xileni). Nonesiste una fonte naturale rilevante di benzene; esso ha un'origine industriale di sintesi o diestrazione insieme al petrolio. Il benzene emesso nell'aria ha un tempo di dimezzamento dellasua concentrazione pari a circa 1 giorno in presenza però non di aria pura ma di aria inquinatada ossidi di azoto e ossidi di zolfo (che fungono da iniziatori della decomposizione. Datol'ampio uso che ne viene fatto il benzene si trova nell'aria in concentrazioni che vanno da 3 a160 µg/m3. I valori più alti vengono trovati in città. Deriva da attività produttive legate al ciclodella benzina: raffinazione, distribuzione dei carburanti e soprattutto traffico autoveicolare,che, da solo, rappresenta circa l’80-85% dell’emissione di benzene in ambiente atmosferico. Ilbenzene, attualmente, è contenuto nelle benzine in concentrazioni che variano tra 1 e 5 %, edè emesso in atmosfera sia attraverso i gas di scarico (75-80%) sia tramite le evaporazionidella benzina dalle vetture (20-25%)26. La concentrazione di benzene nell’atmosfera urbanaoscilla tra qualche e poche decine di µg/m3. La sua misura è comunque di grande importanza,poiché fornisce un dato molto importante sul contributo del traffico autoveicolare

26 Dati Unione Petrolifera, Acqua Aria 1997, n. 2

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all’inquinamento atmosferico nei centri urbani, in particolare se caratterizzato in continuoassieme ai suoi analoghi superiori (BTEX).Fondo naturale: praticamente assente.Effetti sulla salute: è una sostanza tossica e cancerogena. E' mortale una dose di 63.800mg/m3 per 5-10 minuti. Causa sintomi neurotossici a concentrazioni maggiori di 3.200 mg/m3.Esposizioni a concentrazioni dell'ordine di 100 mg/m3 causano gravi danni al midollo osseo conconseguente diminuzione nel sangue di leucociti e linfociti e anemia.Il benzene ha effetti cancerogeni. In questo caso non esiste una soglia di salvezza al di sottodella quale non abbiamo effetti: qualunque dose con tempi di esposizione più o meno lunghipuò causare un tumore. Il cancro indotto dall'esposizione ad agenti tumorali generalmente hadei tempi di latenza di 15 o 30 anni. Si deve però tenere presente che esiste una relazionedose-effetto, nel senso che esposizioni a dosi sempre più alte aumentano sempre più laprobabilità di sviluppare un tumore. E' stato stimato che l'esposizione continua per tutta ladurata di vita media alla dose di 1 µg/m3 produce una probabilità di contrarre un tumore di6x10-6, ovvero se 1 milione di persone fossero esposte durante la loro vita continuamente albenzene con una concentrazione di 1 µg/m3 allora 6 di esse contrarrebbero un tumore dovutoal benzene. Questo valore costituisce il valore guida per la salute umana.Il fumo della sigaretta contiene benzene nella concentrazione variabile da 150.000 a 204.000µg/m3.Limiti di legge: l'obiettivo di qualità per il benzene è quello di non oltrepassare il valore di 10µg/m3 come media mobile di 1h dei valori giornalieri (DMA 25.11.94). Il valore limite per lasalute umana in discussione presso l’UE sarà di 5 µg/m3 come media annuale. Per questoinquinante non sono state fissate soglie di attenzione o di allarme.

TOLUENEDescrizioneC7H8= metilbenzene.Componente del petrolio. 8,3% della benzina.FormazioneEmissione dai veicoli, aerei, distribuzione di carburanti, tabacco.Utilizzo nell’industria chimica, vernici, adesivi, industria farmaceutica, additivo dei cosmetici.Distribuzione nell’ambienteIn acqua e nel suolo non persiste: volatilizza.In aria subisce una rapida fotossidazione: reagisce con i radicali OH.Effetti sulla salute:Rapidamente metabolizzato, escrezione urinaria.Occupazionale: effetti respiratori ed irritazioni mucosea breve termine - 200 ppm 8h irritazioni occhi e vie respiratorie.a lungo termine - 200-400 ppm 1-10 aa, euforia, perdita di memoria e della capacità diragionare, neuropatie periferiche.

XILENEDescrizioneC8H10Liquido incolore e volatile.Impiegato per rinforzare gli ottani della benzina.FormazioneProdotto durante i processi catalitici e di cracking nella raffinazione del petrolio.Presente nei solventi, coloranti, vernici, adesivi, pesticidi, industria della plastica, tabacco…Distribuzione nell’ambienteIn acqua, aria, suolo e aria NON persiste (fotossidazione).In acqua l’o-xilene può persistere per bioaccumulo nei pesci (CL50= 7,6mg/l) ed invertebrati(CL50 = 1mg/l, Daphnia magna).Effetti sulla salute:Rapidamente metabolizzato con escrezione renale.Popolazione: a breve termine 110 ppm 1 gg irritazione occhi ed app. respiratorio; 299 ppm 70’reazione tardiva agli stimoli visuali e perdita della memoria.

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POLVERI O PARTICELLE SOSPESE O PARTICOLATO SOLIDO - PTS, PM10, PM2.5

Caratteristiche: Le polveri sospese che troviamo in ambiente urbano contengono minuscoleparticelle delle seguenti sostanze: aggregati di minerali, fuliggine, gomma dei pneumatici emateriale derivato dall'usura di frizioni e di freni dei veicoli. Si trovano inoltre cristalli di nitratod’ammonio e solfato di ammonio e talvolta metalli pesanti (Pb, Cd, HG…). Le particelle sospesein aria sono composte da granuli di varia grandezza. Si va da granuli di diametro aerodinamicodi circa 0.5 mm fino a granuli del diametro aerodinamico minore di 0.1 µm (ovvero 0.0001mm). Più i granuli delle polveri sono piccoli e più a lungo essi restano sospesi nell'aria. Leparticelle con diametro aerodinamico minore di 10 µm, indicate col simbolo PM10, e inparticolare quelle con diametro inferiore a 2,5 µm, indicate col simbolo PM2.5, sono le piùpericolose perché possono entrare in profondità nei polmoni.La cappa di smog nerastra che vediamo sopra le grandi città è dovuta principalmente allapresenza di polvere aerodispersa e al biossido di azoto. Le polveri possono influire sul clima:insieme alla CO2 contribuiscono al riscaldamento dell'atmosfera per effetto serra.Con il termine "particelle totali sospese - PTS" si intende l'insieme di polveri presenti inatmosfera ovvero aventi granulometria fino a 100-150 µm,con il termine "PM10" si intende la frazione di polveri aventi granulometria inferiore a 10 µm,con il termine "PM2.5" si intende la frazione di polveri aventi granulometria inferiore a 2,5 µm.Fondo naturale: Il vento alza la polvere e le particelle più piccole (cioè quelle dal diametrominore di circa 0.1 mm) rimangono in aria per molto tempo. Inoltre sempre il vento sul mareforma spruzzi di acqua salata in cui l'acqua evapora e il sale rimane sotto forma di piccolissimeparticelle solide. Nei boschi le polveri possono essere costituite solo da pollini in determinatiperiodi dell'anno. L'eruzione di un vulcano produce immense quantità di polvere che puòessere trasportata su lunghissime distanze (più le polveri arrivano alte e più sarannotrasportate lontano, al limite un'esplosione di un vulcano può scagliare polveri nella stratosferae da qui fare il giro del mondo più volte). Le tempeste di polvere nei deserti trasportanopolveri su lunghe distanze (la polvere del Sahara può arrivare in Europa e persinonell'Amazzonia). Esiste quindi un fondo naturale di polvere anche se non ben quantificabile inquanto soggetto a notevole variabilità.Fonti di emissione: come si può dedurre da quanto sopra riportato le polveri hanno siaun’origine naturale che una antropica. Per quanto riguarda la seconda si può dire che tutte lecombustioni (in particolare di composti organici liquidi e solidi) producono polvere.Effetti sulla salute: Gli effetti dannosi delle polveri investono principalmente l'apparatorespiratorio. Le particelle più grandi, cioè con diametro maggiore a 5-10 µm, si fermano nelleparti meno profonde dell'apparato respiratorio e vengono quindi espulse insieme al muco.Sono invece molto più pericolose le particelle del diametro minore di 5 - 10 µm perché essearrivano fino agli alveoli polmonari e da qui vengono espulse molto più lentamente, dandoluogo a un possibile assorbimento nel sangue delle particelle stesse con conseguenteintossicazione. Inoltre le particelle di polvere, in particolare quelle di carbone, adsorbonosostanze inorganiche e organiche con facilità. Ecco quindi che esse fanno da vettore ditrasporto di sostanze cancerogene, come il benzene, il benzopirene e le diossine, in particolarequando le polveri vengono prodotte dalla combustione di benzine o di sostanze organiche ingenerale.Nelle polveri si trovano anche tracce di metalli, per esempio il piombo derivato dalle benzinecontenenti piombo. I danni prodotti dalle particelle sospese sono amplificati nei fumatoriperché il fumo inibisce e rallenta l'attività di pulizia delle cellule ciliate (che vengonoletteralmente bruciate dal calore e dagli acidi del fumo) con conseguente accumulo dellepolveri stesse nei polmoni.Limiti di legge:Il DMA 25.11.94 regolamenta anche il parametro PM10 prevedendo il seguente obiettivo diqualità: dal 1.1.1999 non si devono superare 40 µg/m3 come media mobile di 1h dei valorigiornalieri.La direttiva 1999/30/CE dell’Unione Europea, in riferimento a PM10, impone il valore limitegiornaliero di 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno e il valore limite annuale di40 µg/m3. Questo valore sarà valido fino al 2005, dopo di che verrà portato a 2 µg/m3 fino al2010.

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Per il PM2.5, le Direttive Europee e le norme italiane, in attesa di disporre di dati sufficienti, nonhanno ancora fissato valori standard di riferimento. L'agenzia americana per la protezioneambientale (EPA) ha definito lo standard di riferimento con valore pari a 15 µg/m3 come mediaannuale.

IPA - IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (RIF. BENZO(A)PIRENE)DescrizioneStruttura caratterizzata dalla fusione di due o più anelli aromatici.FormazioneSorgenti naturali: alghe, microrganismi, piante.Origine antropica: combustione incompleta degli idrocarburi.Distribuzione nell’ambientePersiste in aria nel materiale particellare.Inerti per la stabilità della loro struttura.Effetti sull’uomoPotenti cancerogeni: tumori polmonari e cutanei.A livello cellulare: blocco enzimatico della catena respiratoria.Più pericolosi quelli con 4 o più anelli benzenici.L’organizzazione mondiale della sanità fissa, dal 1997, un valore guida per la salute umanapari a 8.7*10-5 mg/m3 come rischio individuale sulla vita media.Limiti di legge:Il DM 25 Novembre 1994 ha fissa gli obiettivi di qualità - dal 1° gennaio 1999 - espressi comemedia annuale su base giornaliera: IPA (Riferiti al benzo(a)pirene) 1 ng/m3

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APPENDICE B

FUNZIONAMENTO E CARATTERISTICHE DEICAMPIONATORI PASSIVIUn campionatore passivo è un dispositivo capace di raccogliere campioni di gas presenti inatmosfera senza far uso di aspirazione forzata. In questi campionatori l’aria penetra perdiffusione molecolare, depositandovi uno o più dei suoi costituenti a seconda dal materialeassorbente che è stato depositato all’interno del campionatore. Quindi esistono campionatoridedicati a diversi tipi di inquinanti.I principali vantaggi di questa tecnica sono la semplicità di applicazione ed il basso costo.Utilizzando più campionatori distribuiti in modo più o meno regolare in un’area prefissata, sipossono costruire mappe di concentrazione di un certo inquinante. Le informazioni che siricavano da queste mappe possono anche essere sfruttate per il disegno o l’ottimizzazione direti di monitoraggio convenzionali. Principale svantaggio di questa tecnica è il tempo diesposizione, molto più lungo degli analizzatori classici: invece di valori orari, si hanno valorimediati su più giorni. Non è quindi una tecnica adatta per verificare il rispetto dei limiti dilegge, ma una tecnica valida per descrivere la distribuzione media di un certo inquinante suuna vasta area. La tecnica diffusiva rientra come metodo integrativo nel monitoraggiodell’inquinamento atmosferico, prevista dalla Direttiva Quadro 96/62/CE. Misure convenzionaliin continuo ad alta risoluzione temporale sono richieste solo quando la concentrazioneambiente degli inquinanti si avvicina al valore limite. Mentre quando il rischio di superamentodei valori limiti è basso, al posto del monitoraggio convenzionale possono essere utilizzatetecniche più semplici a basso costo, come la tecnica di campionamento passivo.

TIPO DI CAMPIONATORI UTILIZZATIIl tipo di campionatore adottato è denominato Radiello® , sistema dotato di simmetria radialeal cui interno viene inserita una cartuccia adsorbente specifica a seconda dell’inquinante che sivuole misurare. Il corpo diffusivo a simmetria radiale contenente la cartuccia (costituito dapolicarbonato e polietilene microporoso bianco) viene fissato ad una piastra di supporto inpolicarbonato ed esposto all’aria in ambiente.

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Tale sistema di monitoraggio consente di quantificare contemporaneamente, ed in più puntidel territorio oggetto di studio, le concentrazioni di alcune sostanze inquinanti facendo uso diattrezzature di dimensione e peso ridotti. Inoltre tale tecnica non necessita di particolaresorveglianza da parte degli operatori addetti alla raccolta dei campioni.Durante l’esposizione, i campionatori (cartuccia + corpo diffusivo a simmetria radiale + piastradi supporto) sono appesi all’interno di un riparo per proteggerli da eventi meteorologici diparticolare rilievo; tale riparo è a sua volta fissato a sostegni ad una certa altezza dal suolo.La durata dell’esposizione può variare da poche ore a parecchi giorni, a seconda dellaconcentrazione che ci si aspetta di trovare nel sito, che va comunque preventivamentecaratterizzato in termini di prossimità delle sorgenti di emissione e di rappresentatività delterritorio circostante.Radiello® è caratterizzato da una portata di campionamento specifica per l’inquinanteconsiderato (in particolare, per il benzene viene indicato un valore Q di portata dicampionamento equivalente di 80 cm3 /min. - in condizioni di temperatura standard pari a 25°C)La quantificazione delle sostanze monitorate è stata effettuata presso il laboratorio ERLAP delCentro Comune di Ricerche di Ispra, tramite apposite tecniche analitiche. Il valore dellaconcentrazione in aria è calcolato a partire dal tempo di esposizione del campione, dallaquantità di sostanza dosata e dalla portata di campionamento specifica che necessita di unacorrezione nel caso le condizioni meteorologiche concomitanti alla raccolta dei campioni sianostate caratterizzate da un valore di temperatura esterno all’intervallo 20- 30 °C e di umiditàrelativa superiore al 90%.La formula utilizzata per il Benzene (per esempio) è dunque la seguente:C(C6H6)= m[mg] / Q[80 cm 3 /min]*t[min]dove:C = concentrazione (mg/m 3 );m = massa dell’inquinante dosata in laboratorio;Q = portata di campionamento;t = tempo di esposizione del campione.

La tecnica di monitoraggio tramite Radiello® è già stata utilizzata nell’ambito del ProgettoMACBETH (Monitoring of Atmospheric Concentration of Benzene in European Towns andHomes), finalizzato alla mappatura dell’inquinamento atmosferico in alcune città europee, tracui, per l’Italia è stata coinvolta Padova (le altre città interessate dal monitoraggio sono state:Atene, Murcia, Rouen, Anversa e Copenhagen). Il benzene ed il biossido di azoto erano tra lesostanze poste sotto controllo durante l’indagine che si è protratta, mediante campagne dimisura della durata di cinque giorni, da settembre 1997 a settembre 1998.Il Progetto MACBETH ha raccolto dati relativi sia all’inquinamento urbano che all’esposizionedelle persone all’inquinamento domestico. I risultati sull’intero campione di città europeeindicano una dipendenza del livello medio annuo di benzene dalla latitudine, con un aumentoda nord verso sud (dai 3 mg/m 3 di Copenhagen ai 21 mg/m 3 di Atene); è infatti la latitudineche governa le condizioni meteorologiche determinando un regime di ventilazione pressochépermanente per le città del nord Europa, al contrario del Mediterraneo il cui clima ècaratterizzato da una prevalenza di condizioni anticicloniche. Sebbene il livello di inquinamentodiminuisca in ragione esponenziale della velocità media del vento, anche altri fattori giocanoun ruolo fondamentale: lo stato del parco automobilistico, mediamente più vecchio nel sud chenel nord Europa, il numero di veicoli in circolazione, la percentuale di benzene nelle benzine(oggi < 0,8% in Italia e nei paesi nord europei, ancora del 5% in Spagna e del 3% in Grecia),lo stato dei servizi di trasporto pubblico, l’uso della bicicletta, la conformazione stessa dellecittà

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INDICAZIONI DELLA COMUNITÀ EUROPEA PER IL MONITORAGGIOCON CAMPIONATORI PASSIVI

Il comune di Somma Lombardo ha portato a termine – per ora – una sola campagna dimisure, quindi non possiede tutti i dati che le linee guida qui di seguito riportate, suggerisconodi raccogliere durante il corso di un anno solare. A parte la frequenza dei campionamentidurante il corso dell’anno, la verifica dei livelli di inquinamento atmosferico è stata comunquepianificata in accordo con le linee guida del “Guidance Report on Preliminary Assessmentunder EC Air Quality Directives” documento programmatico che suggerisce l’adozione dicampionatori passivi al fine di pervenire ad una prima valutazione della distribuzione arealedegli inquinanti aerodispersi (si veda il precedente lavoro di ottimizzazione della rete dimonitoraggio). L'utilizzo dei campionatori passivi è previsto, oltre che dalla normativa italiana,dalla Direttiva Quadro 96/62/CE. La produzione di dati attendibili richiede una particolare curanella scelta dei siti di monitoraggio e nel posizionamento dei campionatori. A tal fine ilrapporto della Commissione Europea Guidance Report on Preliminary Assessment under EC AirQuality Directives propone una procedura che va dalla pianificazione del posizionamento deisensori fino alla mappatura dei risultati con carte di iso-concentrazione.

PROCEDURALa selezione dei siti di campionamento deve tener conto delle sorgenti inquinanti presenti nelterritorio d'indagine. In un'area urbana, in prossimità di arterie ad intensa circolazioneveicolare e in quartieri ad elevata densità abitativa si possono verificare locali superamentidegli standard di qualità dell'aria. Inoltre in alcune aree, per effetto della circolazioneatmosferica, alle emissioni urbane si possono sovrapporre quelle industriali. I siti di misuradevono essere individuati costruendo sopra il territorio una griglia. All’interno di ogni celladella griglia, i campionatori passivi vengono sistemati in una postazione rappresentativa deilivelli medi di esposizione: non in diretta prossimità delle sorgenti locali di emissione ed inun'area sufficientemente aperta e ventilata per evitare punte di concentrazione dovute aristagno d'aria. In particolare, dovrebbero essere evitati siti a meno di 500 m dalle stradeprincipali e a meno di 50 m dalle vie secondarie. L'impatto delle principali fonti inquinantiviene invece valutato in siti addizionali, definiti hot spot. I dati forniti da queste postazioni dimisura non hanno lo stesso significato di quelli misurati negli altri siti e non devono essereutilizzati per confronti diretti.

In particolare, l'incertezza massima della misurazione dovrebbe essere definita attraverso unprogramma di controllo di qualità e accuratezza e contenuta al di sotto del 30%. L'errore dicampionamento deve tenere conto sia degli errori di calibrazione e di analisi che dellavariazione dell'efficienza di campionamento provocata dalla fluttuazione dei parametriambientali.

Il numero minimo dei siti proposto dalla guida è pari a 15 volte il numero delle postazioni dimonitoraggio previste dalla normativa europea in funzione della popolazione residente; inagglomerati con più di 250.000 abitanti devono essere installati per ogni inquinante almeno 30campionatori.La copertura temporale minima prevista è pari al 20% di un anno solare (periodo diriferimento indicato dalle direttive che specificano i long term limit value) e le campagne dicampionamento possono essere articolate in 5 periodi della durata di 2 settimane equamentedistribuiti nel corso dell'anno o in 2 periodi di 5 settimane in corrispondenza delle stagioni cheverificano i livelli massimo e minimo di inquinamento (inverno ed estate rispettivamente).

Deve essere garantita infine, in ogni campagna, una copertura minima dei dati del 90%; inaltre parole, perché la serie di dati sia considerata completa deve mancare meno del 10%delle misurazioni (per difetti di funzionamento del campionatore, per atti di vandalismo, ecc).

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APPENDICE C

SERIE COMPLETA DEI DATI MISURATI CON ICAMPIONATORI PASSIVI

RISULTATI

N.sito Zona

Tipo diarea

rappresentataNO2

µg/m3Benzene

µg/m3Toluene

µg/m3

Ethyl-Benzene

µg/m3

m-p xileneµg/m3

o-xileneµg/m3

1 Asilo Galli Urbana 54.1 8.26 20.00 4.07 7.62 3.882 Oratorio S. Luigi Urbana 56.1 8.32 23.38 4.94 9.30 4.693 Scuole superiori Residenziale 48.8 6.61 17.61 3.86 6.95 3.774 Chiesa Lazzaretto Residenziale 49.1 6.58 15.01 3.08 5.15 2.845 Municipio Urbana 64.6 N.R N.R. N.R N.R N.R.

6A Ospedale – casa riposo Urbana 57.3 8.86 22.36 4.89 9.02 4.726B Ospedale – casa riposo Urbana 56.8 9.02 22.20 4.85 9.04 4.727 Asilo S. Mona Urbana 54.9 7.10 17.47 3.80 6.36 3.398 Scuola Milite Ignoto Residenziale 56.0 7.04 16.40 3.46 6.09 3.149 Santuario M. della Ghianda Industriale 45.8 6.05 15.01 3.03 5.18 2.6610 Chiesa S. Giovanni Industriale 56.0 10.36 25.66 5.76 11.21 5.8411 Via G. Galilei Urbana 48.1 9.49 58.19 6.02 11.43 5.5912 Caserma Rurale 57.1 10.29 26.19 5.87 11.35 5.9613 Via Valle Urbana 57.1 7.38 17.01 3.38 5.85 3.1014 Castello Urbana 52.7 8.69 22.15 4.86 9.33 4.76

15A Scuole Macchi Urbana 53.9 N.R. N.R. N.R. N.R. N.R.15B Scuole Macchi Urbana 63.4 N.R. N.R N.R. N.R. N.R.16 Scuola materna Buratti Urbana 65.5 8.68 20.17 4.19 7.76 4.0017 Fondazione Casolo Urbana 61.0 9.16 21.20 4.70 8.65 4.4618 Chiesa S. Bernardino Urbana 70.1 15.10 35.30 8.03 15.84 8.1319 Via Piaggio Urbana 52.5 7.12 18.26 4.12 7.55 3.8820 Via Briante (inizio) Urbana 65.6 8.23 19.92 5.02 9.37 4.4921 S. Rocco Industriale 64.0 8.15 19.50 4.27 7.89 4.1222 Area Industriale Urbana 44.7 9.46 27.46 6.20 11.71 5.5323 Campo sportivo Residenziale 52.6 9.29 26.57 5.28 10.26 5.09

24A Scuole elementari Rodari Residenziale 53.0 7.60 16.56 3.29 6.00 3.1924B Scuole elementari Rodari Residenziale 49.9 7.84 17.79 3.61 6.54 3.4425 Depuratore - piatt. Ecolog. Urbana 47.3 6.33 14.33 2.98 5.00 2.8226 Ex Liceo – ufficio tecnico Urbana 55.8 7.78 21.53 5.12 8.88 4.5727 Corso Europa – v. Ronchi Residenziale 63.5 10.70 27.81 6.43 12.64 6.6028 Via S. Martino Residenziale 64.3 8.86 21.69 4.62 8.67 4.5629 Via Ronchi (finale) Residenziale 51.6 6.31 13.97 2.87 4.82 2.5030 Via Salmorina Residenziale 55.9 7.63 17.03 3.40 6.20 3.0831 Via Rossini Urbana 51.0 9.46 23.09 5.01 9.32 4.7732 Campo sportivo Rurale 52.0 7.76 20.36 4.51 8.31 4.3333 Via Beltramada Residenziale 46.3 7.03 19.87 3.50 5.64 2.8834 Scuole Elementari Residenziale 43.8 6.89 16.81 3.35 5.88 3.0235 Chiesa S. M. Maddalena Rurale 48.7 6.23 16.46 2.92 4.79 2.4736 ANFAS Rurale 42.6 6.12 20.79 3.16 5.47 2.8037 Zona Vigano Residenziale 40.3 7.48 15.90 3.11 5.42 2.8138 Scuola materna Residenziale 44.5 7.91 16.67 3.50 5.97 3.1439 Depuratore Rurale 43.2 5.79 13.24 3.60 4.62 2.41

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76

… Segue: “SERIE COMPLETA DEI DATI MISURATI CON I CAMPIONATORI PASSIVI”

N.Sito Zona

Tipo diarea

rappresentataNO2

µg/m3Benzene

µg/m3Toluene

µg/m3

Ethyl-Benzene

µg/m3

m-p xileneµg/m3

o-xileneµg/m3

40 Chiesa Urbana 52.4 6.11 14.68 3.00 5.06 2.7241 Cimitero Residenziale 50.8 6.01 14.25 2.90 4.95 2.6442 Scuole Elementari Industriale 55.7 6.54 15.98 3.52 5.80 3.1443 Via per Vizzola Rurale 45.4 5.57 12.84 2.41 4.05 2.2444 Caserma Urbana 48.2 5.61 13.18 2.45 4.24 2.2845 Via Novara ang. Via giusti Urbana 61.4 8.38 23.98 5.59 10.55 5.3846 Confine con Aeroporto Industriale 51.6 6.10 22.96 3.38 5.88 2.9947 Via Curtatone Urbana 54.4 8.83 21.83 4.72 8.77 4.4748 Confine con Aeroporto Industriale 56.6 6.54 16.56 3.46 6.13 3.3049 Sempione Urbana 60.0 10.56 27.66 6.22 11.96 6.03

MEDIA 53.8 7.90 20.51 4.21 7.64 3.95

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77

APPENDICE D

SERIE COMPLETA DELLE MISURE IN CONTINUO(Centro Comune di Ricerca e confronti con i datidelle centraline ARPA Varese)

CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene1 febb 14 58.38 1.31 60.25 0.83 60.44 1.38 3.03 13.751 febb 15 58.38 1.02 71.69 0.98 65.85 1.62 2.45 8.501 febb 16 68.90 0.93 88.78 1.34 63.61 1.58 2.94 10.531 febb 17 85.17 0.93 90.71 1.44 64.40 1.42 4.05 14.661 febb 18 88.04 0.84 81.12 1.12 59.95 1.54 3.88 14.371 febb 19 83.26 0.79 73.26 1.41 52.66 1.49 2.77 9.901 febb 20 83.26 0.79 65.31 0.98 55.45 1.37 2.95 10.071 febb 21 93.79 0.82 58.16 0.71 48.93 1.09 2.36 8.591 febb 22 99.53 0.96 64.98 0.72 35.93 0.64 2.67 8.921 febb 23 105.27 1.14 73.28 1.00 36.96 0.60 3.24 11.731 febb 24 104.31 1.14 78.84 1.00 45.88 0.74 3.43 12.79

2 febb 1 98.57 0.99 78.58 1.10 49.63 0.86 3.14 10.662 febb 2 93.79 0.96 74.40 1.02 47.22 0.88 3.14 10.092 febb 3 89.96 0.90 71.51 0.95 45.49 0.79 3.19 9.842 febb 4 85.17 0.93 68.80 0.95 47.43 0.81 2.98 9.262 febb 5 81.35 0.90 64.34 0.96 43.32 0.76 3.05 9.162 febb 6 78.47 0.93 60.09 0.93 43.52 0.79 3.07 9.572 febb 7 78.47 0.93 59.11 0.95 41.47 0.84 3.05 9.102 febb 8 73.69 1.02 56.69 1.18 42.44 1.00 3.59 12.622 febb 9 72.73 1.02 57.76 1.16 38.97 1.13 4.04 11.082 febb 10 66.99 1.11 54.37 1.20 37.51 0.95 3.52 10.302 febb 11 71.78 1.40 57.04 1.15 38.81 1.25 3.56 10.702 febb 12 79.43 1.63 61.55 1.04 38.51 1.15 3.43 9.982 febb 13 80.39 1.63 64.95 0.99 41.51 1.16 3.15 8.932 febb 14 80.39 1.40 76.06 1.38 38.70 0.98 3.57 10.282 febb 15 84.22 1.46 67.00 1.34 34.12 0.89 3.87 12.062 febb 16 72.73 1.37 66.58 1.29 34.24 0.93 3.65 11.312 febb 17 79.43 1.54 66.02 1.30 36.48 0.91 3.77 10.872 febb 18 76.56 1.63 60.58 1.15 39.98 0.95 3.63 9.922 febb 19 72.73 1.86 58.46 1.11 41.28 0.92 3.48 9.242 febb 20 75.60 2.88 55.87 1.19 41.53 1.03 3.44 9.042 febb 21 70.82 2.45 75.63 1.26 40.33 0.96 5.58 22.172 febb 22 66.99 2.27 54.70 1.08 34.21 0.78 3.53 9.412 febb 23 61.25 3.12 46.90 1.16 33.82 0.82 3.40 8.582 febb 24 58.38 2.68 42.84 1.06 34.03 0.91 3.41 8.80

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78

CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene3 febb 1 52.64 1.66 40.64 1.08 29.04 0.97 4.03 10.093 febb 2 50.72 2.21 36.32 1.12 27.96 1.07 3.93 9.443 febb 3 51.68 2.56 36.85 1.17 26.58 0.92 4.05 9.843 febb 4 45.94 1.86 33.88 1.20 23.50 0.84 3.88 9.063 febb 5 48.81 1.81 28.74 1.21 24.75 0.97 3.89 9.233 febb 6 50.72 1.95 31.65 1.27 23.75 0.90 4.36 9.843 febb 7 44.02 1.89 32.09 1.23 19.77 0.89 4.59 11.953 febb 8 51.68 1.51 24.53 1.48 19.14 0.96 4.48 10.823 febb 9 60.29 1.51 52.72 1.55 20.32 1.08 4.31 11.423 febb 10 67.95 1.95 66.56 1.84 16.02 1.10 4.95 12.253 febb 11 56.46 1.17 42.91 1.38 26.17 1.31 4.58 11.093 febb 12 51.68 1.02 42.71 0.95 36.56 1.29 3.44 9.033 febb 13 47.85 1.02 50.99 1.10 28.86 1.07 3.25 9.263 febb 14 45.94 1.05 58.73 1.14 32.45 0.90 3.27 9.513 febb 15 44.98 0.99 60.60 1.08 37.79 1.14 3.47 10.673 febb 16 44.98 1.05 63.88 0.99 53.98 1.36 2.93 8.913 febb 17 46.89 1.17 82.19 1.19 52.96 1.45 2.92 8.553 febb 18 97.61 2.27 89.55 1.79 51.61 1.57 4.00 11.663 febb 19 112.93 4.37 84.11 1.65 45.63 1.86 4.99 14.443 febb 20 100.49 4.16 72.86 1.51 38.44 2.22 4.94 14.333 febb 21 102.40 4.57 59.79 1.54 31.97 1.72 4.68 13.613 febb 22 95.70 3.64 55.14 1.46 28.48 1.82 5.32 14.293 febb 23 89.96 3.12 59.55 2.35 26.95 1.52 6.18 15.063 febb 24 89.96 2.48 61.38 2.89 28.45 1.98 8.23 19.85

4 febb 1 88.04 2.30 60.90 2.73 29.65 1.91 8.55 21.414 febb 2 84.22 2.04 58.34 2.70 29.50 2.21 9.12 21.624 febb 3 77.52 1.89 50.22 2.26 22.70 2.03 7.64 20.124 febb 4 77.52 1.63 52.79 2.15 23.18 2.06 6.61 17.774 febb 5 76.56 1.54 55.85 2.08 33.98 2.04 6.38 17.144 febb 6 74.65 1.69 64.35 2.10 37.03 1.97 5.87 17.014 febb 7 78.47 2.10 61.11 2.30 39.12 1.95 6.02 18.784 febb 8 77.52 2.50 63.26 2.65 33.80 2.12 6.50 21.074 febb 9 85.17 3.09 64.79 2.42 40.28 2.25 6.67 21.444 febb 10 83.26 3.26 67.17 2.31 44.79 2.14 5.66 17.864 febb 11 87.09 2.68 89.46 2.41 51.21 2.01 6.51 19.994 febb 12 95.70 2.56 99.93 2.35 48.23 1.74 6.23 18.174 febb 13 108.14 2.50 103.87 2.17 49.94 2.12 5.91 16.884 febb 14 124.41 2.24 105.70 2.04 53.19 1.82 5.54 16.064 febb 15 119.63 2.10 96.86 2.15 62.92 1.92 5.65 18.644 febb 16 114.84 2.16 101.49 2.09 67.78 1.74 5.60 17.024 febb 17 115.80 2.27 106.09 2.23 70.49 1.59 6.05 18.874 febb 18 110.06 2.48 108.42 2.17 74.33 1.91 6.60 23.134 febb 19 118.67 2.94 107.80 1.97 75.86 2.36 6.76 23.584 febb 20 118.67 2.68 113.19 2.07 77.05 1.98 6.05 21.494 febb 21 128.24 2.97 118.68 2.40 72.61 1.95 6.76 26.044 febb 22 139.72 3.17 122.18 2.64 72.72 1.94 7.57 32.244 febb 23 137.81 2.74 121.39 2.55 70.51 2.03 7.79 34.164 febb 24 133.98 2.53 118.63 2.38 73.11 2.05 6.82 31.79

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79

CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene5 febb 1 130.15 2.42 117.70 2.42 76.74 1.99 6.89 31.975 febb 2 126.32 2.36 115.18 2.26 73.85 1.94 6.61 30.985 febb 3 127.28 2.18 115.93 2.21 74.01 1.87 6.36 30.455 febb 4 121.54 2.21 114.71 2.16 68.82 1.80 6.29 30.135 febb 5 114.84 2.24 105.75 2.10 71.00 1.76 6.23 28.765 febb 6 111.01 2.21 95.63 2.16 66.25 1.71 6.08 26.545 febb 7 102.40 2.07 92.05 2.25 67.78 1.82 7.40 30.015 febb 8 97.61 2.24 83.59 2.43 66.33 2.07 6.32 26.965 febb 9 93.79 2.33 81.44 2.38 63.34 2.22 6.90 26.905 febb 10 96.66 2.50 84.11 2.50 62.32 1.93 7.13 27.195 febb 11 96.66 2.36 83.77 2.18 64.55 2.02 6.84 25.675 febb 12 102.40 2.59 90.68 2.06 69.65 1.94 6.51 22.175 febb 13 101.44 2.10 92.32 2.01 79.18 2.20 6.13 20.025 febb 14 108.14 2.07 103.63 1.98 72.82 1.86 6.33 21.475 febb 15 109.10 1.92 91.14 1.62 77.81 2.01 5.08 17.095 febb 16 111.01 1.89 104.35 1.74 82.98 1.77 4.90 25.605 febb 17 117.71 2.21 100.37 1.81 82.74 1.87 4.81 32.175 febb 18 120.58 2.74 101.42 2.08 73.27 2.10 5.42 37.025 febb 19 121.54 3.12 84.52 1.77 61.59 2.16 5.87 28.285 febb 20 121.54 3.17 92.37 1.94 54.59 1.81 5.54 22.475 febb 21 119.63 3.38 87.20 1.95 47.49 1.59 5.47 17.595 febb 22 115.80 3.61 73.78 1.89 41.51 1.62 5.83 18.045 febb 23 104.31 2.62 81.66 2.55 42.35 1.78 6.58 19.965 febb 24 97.61 2.50 75.55 2.30 49.84 1.79 6.77 22.97

6 febb 1 94.74 2.48 75.47 2.31 49.19 1.75 7.13 27.246 febb 2 102.40 2.36 91.59 2.19 59.54 1.68 7.40 29.686 febb 3 92.83 1.46 71.44 1.27 49.57 1.08 5.08 23.566 febb 4 74.65 0.96 60.56 0.89 41.05 0.71 3.38 12.726 febb 5 72.73 0.84 56.32 0.73 40.01 0.77 2.66 9.706 febb 6 69.86 0.84 56.01 0.72 40.36 0.70 2.42 8.616 febb 7 69.86 0.93 56.81 0.82 40.68 0.71 2.39 9.186 febb 8 70.82 1.11 55.25 1.03 44.67 1.06 4.21 17.176 febb 9 76.56 0.96 56.90 1.05 46.46 1.75 4.36 17.486 febb 10 75.60 0.79 61.52 0.64 47.90 0.73 2.48 9.136 febb 11 68.90 0.79 55.11 0.48 37.41 0.38 1.94 6.086 febb 12 68.90 0.87 55.37 0.55 48.17 0.75 2.04 6.246 febb 13 50.72 0.73 46.01 0.60 52.24 1.44 1.94 6.326 febb 14 52.64 0.79 35.01 0.61 36.22 0.63 2.01 6.066 febb 15 62.21 0.93 31.72 0.53 19.30 0.26 1.75 5.696 febb 16 59.33 0.87 36.38 0.44 18.27 0.28 1.67 5.246 febb 17 50.72 0.84 33.01 0.37 27.13 0.33 1.91 4.796 febb 18 55.51 0.96 29.39 0.26 19.49 0.25 1.36 4.026 febb 19 57.42 1.11 31.46 0.31 14.03 0.25 1.64 4.386 febb 20 55.51 1.17 34.51 0.44 14.94 0.35 1.70 4.696 febb 21 29.67 0.93 18.25 0.15 7.66 0.22 1.74 4.686 febb 22 34.45 0.96 16.69 0.17 6.08 0.24 1.13 3.206 febb 23 20.10 0.76 10.41 0.05 1.27 0.12 1.20 3.066 febb 24 21.05 0.41 8.24 0.04 0.00 0.01 1.02 2.92

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80

CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene7 febb 1 3.83 0.17 3.01 0.02 0.00 0.00 0.96 2.907 febb 2 0.96 0.17 2.13 0.00 0.00 0.00 0.66 2.367 febb 3 1.91 0.20 2.40 0.00 0.00 0.00 0.62 2.217 febb 4 0.96 0.23 3.02 0.00 0.00 0.00 0.62 2.247 febb 5 6.70 0.26 6.55 0.00 0.00 0.00 0.64 2.237 febb 6 37.32 0.41 17.48 0.12 1.82 0.02 0.73 2.337 febb 7 55.51 0.50 17.59 0.21 26.82 0.35 1.03 3.217 febb 8 68.90 1.75 51.43 0.83 45.22 1.35 2.21 6.357 febb 9 78.47 3.03 60.81 1.38 46.44 1.00 2.44 7.727 febb 10 79.43 2.56 61.55 0.82 50.75 1.38 2.96 10.037 febb 11 75.60 1.28 77.92 0.82 50.94 0.95 2.45 8.177 febb 12 54.55 0.79 55.86 0.46 41.15 0.57 2.02 7.707 febb 13 37.32 0.52 49.67 0.34 33.76 0.49 1.37 5.417 febb 14 28.71 0.55 42.47 0.35 25.71 0.30 1.21 4.127 febb 15 28.71 0.58 44.69 0.26 31.16 0.28 1.22 4.387 febb 16 28.71 0.64 53.27 0.34 35.57 0.36 1.36 4.877 febb 17 26.80 0.67 50.44 0.29 33.93 0.42 1.25 4.557 febb 18 60.29 1.08 70.99 0.88 43.87 0.83 1.52 5.107 febb 19 96.66 2.68 50.19 0.96 45.03 2.11 4.05 22.207 febb 20 89.96 4.34 38.48 0.51 29.70 0.78 4.56 29.887 febb 21 71.78 2.94 32.09 0.41 22.08 0.67 1.78 8.827 febb 22 60.29 2.62 38.86 1.37 25.05 0.35 2.16 6.877 febb 23 53.59 2.13 40.79 1.13 26.60 0.65 2.79 8.167 febb 24 54.55 1.60 41.61 0.82 19.45 0.85 2.93 7.55

8 febb 1 50.72 1.81 36.53 1.48 19.10 1.24 2.64 6.608 febb 2 45.94 1.14 39.07 0.85 17.31 1.08 2.79 7.718 febb 3 45.94 1.05 33.58 0.58 15.97 0.85 2.24 5.788 febb 4 44.98 0.73 32.92 0.42 13.77 0.64 1.94 5.348 febb 5 47.85 0.55 29.78 0.27 16.57 0.40 1.54 4.458 febb 6 44.98 0.76 33.63 0.34 19.07 0.22 1.44 3.868 febb 7 49.76 0.87 32.97 0.49 15.36 0.31 1.79 4.748 febb 8 64.12 2.18 34.25 0.43 20.56 0.81 1.75 4.868 febb 9 70.82 2.01 36.28 0.64 26.45 0.85 1.78 4.898 febb 10 69.86 1.14 45.35 0.66 35.61 0.66 2.71 7.928 febb 11 62.21 0.73 47.59 0.49 36.20 0.47 1.98 5.718 febb 12 49.76 0.64 45.55 0.38 28.07 0.27 1.44 4.478 febb 13 30.62 0.52 52.12 0.40 24.75 0.36 1.48 5.068 febb 14 22.97 0.52 49.04 0.38 22.29 0.27 1.41 5.548 febb 15 25.84 0.61 47.93 0.38 30.94 0.30 1.36 5.138 febb 16 33.50 0.73 57.51 0.43 37.64 0.34 1.38 4.688 febb 17 39.24 0.82 65.90 0.62 43.08 0.59 1.54 4.718 febb 18 73.69 1.34 79.06 0.78 51.84 0.78 1.91 6.098 febb 19 99.53 3.20 64.22 0.78 45.08 1.95 2.48 8.408 febb 20 90.92 3.64 50.44 0.63 38.65 1.74 2.05 6.158 febb 21 83.26 2.97 50.74 0.88 28.75 0.88 2.34 6.118 febb 22 71.78 2.65 43.57 0.52 31.77 0.52 2.21 6.418 febb 23 64.12 2.18 49.13 1.64 35.22 0.96 3.87 11.338 febb 24 64.12 1.66 54.04 1.47 27.87 0.90 4.48 12.48

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CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene9 febb 1 61.25 1.69 50.48 1.26 23.22 1.16 5.04 14.469 febb 2 54.55 1.34 45.36 20.71 1.09 3.27 8.459 febb 3 47.85 1.28 39.64 1.14 17.98 1.14 3.32 8.659 febb 4 51.68 1.17 39.88 0.97 17.23 0.98 3.45 9.319 febb 5 46.89 1.11 39.68 0.88 14.42 0.93 2.82 8.269 febb 6 53.59 1.17 40.89 0.96 13.99 0.86 2.85 9.459 febb 7 61.25 1.14 47.32 1.29 15.27 0.84 3.27 12.779 febb 8 67.95 1.95 41.15 1.36 24.77 1.31 4.43 15.629 febb 9 74.65 2.24 41.40 1.62 31.20 1.33 4.70 15.139 febb 10 72.73 1.19 57.11 1.38 40.18 1.63 4.92 18.759 febb 11 70.82 0.87 74.72 0.98 64.88 1.76 4.10 14.299 febb 12 68.90 0.82 80.36 0.89 65.62 1.25 2.91 12.119 febb 13 55.51 0.61 70.39 0.72 49.73 0.82 2.35 10.109 febb 14 45.94 0.64 56.00 0.55 34.69 0.44 1.92 8.209 febb 15 38.28 0.55 42.14 0.34 23.44 0.39 1.64 5.989 febb 16 29.67 0.50 46.77 0.46 22.98 0.39 1.73 5.769 febb 17 36.37 0.64 57.02 0.53 24.47 0.38 1.62 5.019 febb 18 66.03 0.93 73.16 0.76 41.81 0.79 1.97 5.909 febb 19 100.49 2.50 51.51 0.57 45.61 1.62 2.13 6.859 febb 20 92.83 3.41 50.60 1.11 35.81 1.63 2.91 8.949 febb 21 79.43 2.48 45.37 0.73 36.70 1.66 2.21 6.249 febb 22 68.90 1.89 60.85 1.01 45.13 2.63 3.45 9.569 febb 23 70.82 1.60 60.80 1.13 44.28 2.51 3.90 10.409 febb 24 73.69 1.66 54.88 0.82 38.99 1.92 3.74 10.41

10 febb 1 65.08 1.92 56.75 1.60 36.10 1.30 3.39 7.9710 febb 2 58.38 1.51 44.46 1.20 29.41 1.25 3.67 8.8710 febb 3 52.64 1.34 40.34 1.01 24.81 1.04 3.41 8.4210 febb 4 54.55 1.31 39.94 1.04 22.42 0.90 3.29 8.3510 febb 5 49.76 1.22 38.54 0.98 21.72 0.84 3.05 7.6210 febb 6 46.89 1.14 36.67 0.98 20.14 0.73 3.07 8.2110 febb 7 48.81 1.22 39.88 0.89 22.10 0.71 2.72 7.6410 febb 8 46.89 1.08 36.04 1.05 19.75 0.67 2.45 6.4010 febb 9 45.94 0.73 28.81 0.68 20.70 0.81 1.78 4.6510 febb 10 40.19 0.58 27.38 0.55 25.35 0.85 3.35 10.2310 febb 11 33.50 0.58 41.59 0.72 19.90 0.52 2.15 5.4610 febb 12 22.97 0.50 35.29 0.49 16.47 0.35 2.11 5.9410 febb 13 15.31 0.32 36.06 0.38 22.29 0.36 1.58 4.9010 febb 14 13.40 0.26 34.91 0.40 14.05 0.32 1.42 4.7010 febb 15 14.36 0.32 42.59 0.51 24.65 0.54 1.83 6.3810 febb 16 15.31 0.32 51.53 0.52 31.25 0.75 1.67 5.5710 febb 17 29.67 0.50 65.81 0.58 30.92 0.66 1.81 6.0010 febb 18 108.14 3.15 75.35 0.79 49.06 1.55 1.75 6.1210 febb 19 111.01 4.16 70.00 0.61 39.35 1.06 2.92 9.0510 febb 20 97.61 3.52 33.41 0.55 27.42 0.79 1.69 5.1810 febb 21 89.96 2.53 60.37 0.97 43.50 0.85 2.63 7.8410 febb 22 77.52 1.63 44.36 0.97 46.41 0.83 3.97 12.6810 febb 23 76.56 1.72 36.27 0.59 43.27 0.79 2.59 6.2510 febb 24 72.73 1.14 43.48 0.66 39.63 0.85 2.54 5.75

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82

CCR ARPA ARPA ARPAC.so Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case Nuove

Giorno Ora NO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene11 febb 1 63.16 0.76 40.12 0.54 27.23 0.59 2.17 5.1111 febb 2 49.76 0.58 39.21 0.30 19.09 0.40 1.72 4.1211 febb 3 51.68 0.50 24.82 0.19 13.78 0.26 1.42 3.5711 febb 4 55.51 0.50 27.40 0.16 7.48 0.19 1.31 3.4211 febb 5 24.88 0.29 25.68 0.20 5.15 0.10 1.27 3.3711 febb 6 28.71 0.29 18.52 0.12 1.82 0.03 1.08 3.2511 febb 7 65.08 0.58 29.40 0.39 13.13 0.23 1.42 4.0911 febb 8 89.00 2.39 64.31 1.35 41.49 1.03 1.63 4.8111 febb 9 94.74 3.50 37.74 0.57 37.08 1.16 3.02 10.0111 febb 10 71.78 0.73 46.85 0.56 49.50 1.35 1.50 4.3811 febb 11 66.03 0.70 78.19 0.90 59.71 1.36 2.38 7.20

Parametri di sintesi su tutto il periodo:

CCR ARPA ARPA ARPACorso Europa Case Nuove Lonate Pozzolo Case NuoveNO2 CO NO2 CO NO2 CO Benzene Toluene

CONC. MEDIA 70.705 1.612 58.082 1.135 37.767 1.106 3.542 11.754CONC. MINIMA 0.957 0.175 2.128 0.000 0.000 0.000 0.623 2.212CONC. MASSIMA 139.722 4.573 122.182 2.887 82.980 2.626 9.124 37.024

Medie giornaliere NO2 e CO per tutto il periodo:

NO2Media 24 oreC.soEuropa

Media 24 oreCase Nuove

Media 24 oreLonate P.

SAB 02-feb-02 77.078 62.493 40.190DOM 03-feb-02 64.677 52.849 31.298LUN 04-feb-02 102.319 88.021 52.249MAR 05-feb-02 111.211 94.536 66.283MER 06-feb-02 61.966 45.142 31.736GIO 07-feb-02 45.896 38.054 26.461VEN 08-feb-02 56.104 46.301 28.413SAB 09-feb-02 62.085 52.811 33.046DOM 10-feb-02 53.632 44.159 28.778

COMedia 24 oreC.soEuropa

Media 24 oreCase Nuove

Media 24 oreLonate P.

SAB 02-feb-02 1.542 1.121 0.936DOM 03-feb-02 2.125 1.424 1.288LUN 04-feb-02 2.420 2.305 1.993MAR 05-feb-02 2.461 2.115 1.901MER 06-feb-02 1.035 0.694 0.685GIO 07-feb-02 1.322 0.513 0.572VEN 08-feb-02 1.436 0.665 0.724SAB 09-feb-02 1.391 0.933 1.227DOM 10-feb-02 1.363 0.780 0.805

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MISURE ED ANALISI DEL PARTICOLATOATMOSFERICO♦ Posizione: Via Visconte di Modrone♦ Campionatore (n.2): KFG (LVS3). Testata PM10 – Filtri in fibra di quarzo♦ Valori: mediati sulle 24 ore (dalle 11.00 alle 11.00)♦ Dati e misure: Centro Comune di Ricerche (Laboratorio ERLAP) – Ispra (VA)

D♦

D♦♦

Date di misura ConcentrazioniInizio misura Fine misura PM10 - µµµµg/m3

01-feb-02 02-feb-02 8402-feb-02 03-feb-02 8703-feb-02 04-feb-02 10704-feb-02 05-feb-02 11405-feb-02 06-feb-02 9006-feb-02 07-feb-02 1407-feb-02 08-feb-02 4008-feb-02 09-feb-02 6509-feb-02 10-feb-02 8110-feb-02 11-feb-02 55

eterminazione del Contenuto in metalli Le analisi sono state eseguite per Spettrometria di massa con torcia al plasma e

accoppiamento induttivo (ICP-MS) Dati e misure: Centro Comune di Ricerche (Laboratorio ERLAP) – Ispra (VA)

Date di misura Concentrazioni in - µµµµg/m3

Inizio misura Fine misura Ti V Cr Mn Co Ni Cu Zn As Cd Pb01-feb-02 02-feb-02 0.026 0.006 0.011 0.014 0.001 0.123 0.022 0.057 0.001 0.001 0.03502-feb-02 03-feb-02 0.027 0.006 0.01 0.016 0.001 0.158 0.039 0.061 0.001 0.001 0.04703-feb-02 04-feb-02 0.031 0.008 0.014 0.025 0.002 0.167 0.053 0.077 0.002 0.001 0.06604-feb-02 05-feb-02 0.032 0.008 0.018 0.026 0.002 0.06 0.03 0.117 0.005 0.002 0.09605-feb-02 06-feb-02 0.037 0.007 0.012 0.023 0.002 0.1 0.034 0.071 0.002 0.001 0.05806-feb-02 07-feb-02 0.02 0.003 0.009 0.01 0.001 0.027 0.012 0.032 0.001 < 0.001 0.01507-feb-02 08-feb-02 0.028 0.006 0.01 0.029 0.001 0.038 0.042 0.056 0.001 < 0.001 0.039

eterminazione del Benzo(a)pirene Le analisi sono state eseguite mediante HPLC - Fluorescenza Dati e misure: Centro Comune di Ricerche (Laboratorio ERLAP) – Ispra (VA)

Date di misura ConcentrazioniInizio misura Fine misura PM10 - ng/m3

01-feb-02 02-feb-02 2.02602-feb-02 03-feb-02 5.72503-feb-02 04-feb-02 2.98404-feb-02 05-feb-02 1.87205-feb-02 06-feb-02 2.7406-feb-02 07-feb-02 1.62807-feb-02 08-feb-02 1.72208-feb-02 09-feb-02 2.32309-feb-02 10-feb-02 1.20910-feb-02 11-feb-02 0.991

83

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84

APPENDICE E

Le stazioni di misura fisse dell’ARPA lombardia inprovincia di vareseNel territorio della provincia di Varese è presente una rete pubblica di monitoraggio della

qualità dell’aria, attualmente di proprietà di ARPA Lombardia, di alcuni Comuni e del Parco

Lombardo della Valle del Ticino, costituita da sette stazioni fisse. E’ inoltre presente una

stazione privata, di proprietà del Consorzio ACCAM.

ARPA Lombardia gestisce la rete a partire dalla fine dell’anno 2001, in seguito alla stipula della

convenzione per il trasferimento dell’attività che era svolta in precedenza dalla Provincia di

Varese. Nella tabella che segue è fornita una descrizione delle postazioni della rete in termini

di localizzazione e tipologia di destinazione urbana mentre in figura è mostrata la mappa della

localizzazione delle stazioni. La descrizione delle postazioni della rete si riferisce alla

configurazione attualmente vigente, ridotta rispetto a quella originariamente presente in

provincia di Varese, che annoverava 15 stazioni. La classificazione delle stazioni secondo il

D.M. 20/5/91 è stata tratta da documentazione presente nel centro operativo provinciale. La

classificazione secondo la decisione 2001/752/CE non è stata ancora adottata ufficialmente:

quella proposta ha solo un titolo indicativo.

Le stazioni fisse di misura nel territorio della provincia di Varese - anno 2001

tipo zona tipo stazione

nome stazione rete Decisione2001/752/C

E

DM20/5/91

Decisione2001/752/CE

quota s.l.m.

(metri)

Varese Vidoletti PUB URBANA B FONDO 424

Varese Viale Borri PUB URBANA B TRAFFICO 392

Gallarate San Lorenzo PUB URBANA C TRAFFICO 236

Busto Arsizio v. Magenta PUB URBANA C TRAFFICO 224

Busto Arsizio ACCAM PRIV SUBURBANA B INDUSTR. 206

Saronno v. Marconi PUB URBANA C TRAFFICO 210

Lonate Pozzolo PUB URBANA D FONDO 202

Somma Lombardo Malpensa PUB RURALE D NON NOTA 236

rete: PUB = pubblica, PRIV = privatatipo zona Decisione 2001/752/CE:

- URBANA: centro urbano di consistenza rilevante per le emissioni atmosferiche, con più di 3000-5000 abitanti- SUBURBANA: periferia di una città o area urbanizzata residenziale posta fuori dall’area urbana principale)- RURALE: all’esterno di una città, ad una distanza di almeno 3 km; un piccolo centro urbano con meno di

3000-5000 abitanti è da ritenersi tale- NON NOTA: sconosciuta o altro

tipo stazione DM 20/5/91:- A: stazione urbana localizzata in area non direttamente interessata da sorgenti di emissione urbane (parchi,

isole pedonali, ecc.)- B: stazione urbana situata in zona ad elevata densità abitativa- C: stazione urbana situata in zona ad elevato traffico- D: stazione situata in periferia o in area suburbana

tipo stazione Decisione 2001/752/CE:- TRAFFICO: se la fonte principale di inquinamento è costituita dal traffico (se si trova all’interno di Zone a

Traffico Limitato, è indicato tra parentesi ZTL)- INDUSTRIALE: se la fonte principale di inquinamento è costituita dall'industria- FONDO: misura il livello di inquinamento determinato dall’insieme delle sorgenti di emissione non localizzate

nelle immediate vicinanze della stazione; può essere localizzata indifferentemente in area urbana, suburbanao rurale

- NON NOTA: sconosciuta o altro

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Stazioni fisse e inquinanti monitorati

Stazione CO NOX O3 SO2 PM10 benzene

Varese Vidoletti X X X X X

Varese V.le Borri X X

Saronno v. Marconi X X

Busto A. v. Magenta X X X X

Busto A. ACCAM X X X X

Gallarate S. Lorenzo X X X

Somma L. Malpensa X X X X

Lonate Pozzolo X X

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APPENDICE F

Emissioni locali da traffico aereo: alcuni dati diletteratura scientifica internazionale

Si riportano qui di seguito alcune informazioni raccolte da importanti studi di letteratura chefanno da riferimento internazionale per quanto riguarda i dati delle emissioni da traffico aereo.

Technical Support Document:

Contenuti:…………………6. AircraftAircraft emissions comprise less than 2 percent of the mobile source NOx emissionsinventory,……..………Aircraft emissions are potentially important contributors to global climate change and may alsocontribute to the depletion of the stratospheric ozone layer…..

La metodologia di valutazione delle emissioni degli aeromobili si basa su una specificaprocedura definita dall’ICAO (International Civil Aviation Organization), riferita ad un ciclostandard di atterraggio-decollo (LTO, Landing-Take Off cycle)27. La stessa procedura è stataadottata dall’agenzia europea per l’ambiente nell’elaborazione dell’inventario europeo delleemissioni atmosferiche CORINAIR. Per i calcoli dell’inventario di emissioni europeo, sono statiutilizzati specifici fattori di emissione (espressi in termini di massa di inquinante emesso perunità di combustibile), relativi alla condizione di spinta massima del motore, ricavati da misuresperimentali al banco sui diversi modelli di motori.Un ciclo standard di atterraggio-decollo viene suddiviso in quattro fasi ciascuna avente unaprecisa durata e un determinato consumo di carburante in funzione della potenza erogata edel tipo di motore montato sull’aereo in oggetto.Per queste quattro fasi del ciclo LTO standard i fattori di emissione sono espressi comepercentuale dell’emissione corrispondente a quella di massima spinta.

Fase Potenza erogata Durata ICAO(minuti)

Durata EPA(minuti)

Decollo 100 % 0,7 0,7Salita 85 % 2 2,2Discesa N.D. N.D. N.DAtterraggio 30 % 3,5 4Movimento a terra 7% 26 variabile

Tabella - Potenza erogata e durata delle fasi del ciclo standard LTO indicate daIl'ICAO e dall'EPA.

Il testo della metodologia CORINAIR aggiunge: “A substantial part of the fuel consumptiontakes place outside the LTO-cycle. Studies indicate that the major part of NOx (60-80%), and

27 - ICAO (1995). Engine Exhaust Emissions Data Bank. (Doc 9646)

Control of Emissions of Hazardous Air Pollutantsfrom Motor Vehicles and Motor Vehicle Fuels

CORINAIRThe Atmospheric Emission Inventory for Europe

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for SO2 and CO2 (80-90%) is emitted at altitudes above 1000 m. For CO it is about 50% andfor VOC it is about 20-40% (Olivier, 1991). “Ovvero, pare che studi scientifici affermino che la maggior parte dei consumi di carburanteavvenga al di fuori del ciclo standard LTO (a cui si è accennato in precedenza) e checomprende le fasi più importanti per valutare eventuali impatti locali al suolo dovuti alleemissioni di inquinanti in atmosfera.Da questi studi risulta che il 60-80% degli ossidi di azoto, l’80-90% del biossido di carbonio edell’anidride solforosa vengono emessi sopra i 1000 metri di altitudine. Per quanto riguarda ilmonossido di carbonio, pare che venga emesso al 50% sopra i 1000 metri e si parla del 20-40% dei composti organici volatili (fra cui il benzene e i BTX). Questo forse aiuta a trovarequalche prima spiegazione a supporto del fatto che dalla campagna di misure non si legge uneffetto particolarmente evidente dell’aeroporto, ma piuttosto del traffico veicolare a SommaLombardo e zone limitrofe.Se si aggiungono le informazioni riportate al paragrafo successivo e riguardanti le percentualidi benzene contenuto nel kerosene o in altri carburanti per aeromobili, si può anche dare unaspiegazione in più al fatto che nelle mappe di isoconcentrazione del benzene a SommaLombardo, nelle immediate vicinanze dell’area aeroportuale. si rilevano valori allineati allamedia della zona (o inferiori).

I fattori di emissione indicati dalla metodologia CORINAIR (e prodotti dagli studi di ICAO,1995) riguardano principalmente:♦ idrocarburi (HC),♦ monossido di carbonio (CO)♦ ed ossidi di azoto (NOX);

Qui di seguito si riporta un profilo di composizione dell’emissione in termini di CompostiOrganici Volatili da parte del motore di un jet durante un ciclo LTO standard, per l’aviazionegenerale e commerciale. Si osserva che il benzene corrisponde a meno del 2% di taliemissioni.

Percentage of total VOC (weight)Compound in VOC profile

Commercial aircraft General aviation

Ethylene 17.4 15.5Formaldehyde 15.0 14.1C6H18O3Si3 9.1 11.8Methane 9.6 11.0Propene 5.2 4.6Acetaldehyde 4.6 4.3C8H24O4Si4 2.9 4.2Ethyne 4.2 3.7Acetone 2.4 2.9Glyoxal 2.5 2.5Acrolein 2.3 2.1Butene 2.0 1.8Benzene 1.9 1.81,3-butadiene 1.8 1.6Methyl glyoxal 2.0 1.8n-dodecane 1.1 1.2Butyraldehyde 1.2 1.2Others < 1 < 1Total 100.0 100.0

Tabella: “The VOC profile for a jet engine based on an average LTO cycle for commercial andgeneral aviation” (da: Shareef et al., 1988).

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88

APPENDICE G

DATI DI TRAFFICO VEICOLARE E AEREO A SOMMALOMBARDO

NUMERO E VELOCITA' DEI VEICOLI IN ENTRATA E USCITA IN CORSO EUROPA A SOMMALOMBARDO (Mercoledi 12 Dicembre - Giovedi 13 Dicembre 2001)– Dati eos s.r.l.

DATA ORARIOVeicoli inentrata

Vel.Media

Veicoli inuscita

Vel.Media

Veicolitotali

Vel. Mediacompl

13-dic-01 00,30-01,30 94 48.31 124 48.31 218 48.3113-dic-01 01,30-02,30 30 49.91 86 49.91 116 49.9113-dic-01 02,30-03,30 9 53.13 22 53.13 31 53.1313-dic-01 03,30-04,30 9 57.96 17 46.7 26 52.3313-dic-01 04,30-05,30 20 48.31 82 46.7 102 47.50513-dic-01 05,30-06,30 59 46.7 210 48.31 269 47.50513-dic-01 06,30-07,30 218 43.48 549 43.84 767 43.6613-dic-01 07,30-08,30 455 41.87 891 30.6 1346 36.23513-dic-01 08,30-09,30 390 43.84 802 35.43 1192 39.63513-dic-01 09,30-10,30 442 41.87 710 37.04 1152 39.45513-dic-01 10,30-11,30 409 41.87 659 40.26 1068 41.06513-dic-01 11,30-12,30 481 45.09 653 40.26 1134 42.67513-dic-01 12,30-13,30 467 45.09 586 43.48 1053 44.28513-dic-01 13,30-14,30 489 45.09 719 41.87 1208 43.4813-dic-01 14,30-15,30 528 43.48 705 40.26 1233 41.8713-dic-01 15,30-16,30 535 43.48 836 38.65 1371 41.06513-dic-01 16,30-17,30 602 43.48 865 37.04 1467 40.2613-dic-01 17,30-18,30 687 43.48 764 37.04 1451 40.2612-dic-01 18,30-19,30 662 45.9 588 45 1250 45.4512-dic-01 19,30-20,30 418 46.7 412 45.09 830 45.89512-dic-01 20,30-21,30 277 48.31 296 48.31 573 48.3112-dic-01 21,30-22,30 202 49.91 233 45.09 435 47.512-dic-01 22,30-23,30 183 48.31 183 46.7 366 47.50512-dic-01 23,30-00,30 121 51.52 172 48.31 293 49.915

Numero di veicoli di passaggio ad ogni ora, in entrambe le direzioni, lungo Corso Europa (Dati eos s.r.l. - 12-13 dic 2001)

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23

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89

Decolli Aereoporto di Milano Malpensa nei giorni dal 4 all'11 febbraio 2002 - (DatiSEA)

Giorno Rotta 280

Rotta310

Rotta320

Rotta358

Rotta40

Dec da17R

Dec da17L

Dec da35L

Dec da35R

TotaleDecolli

01/02/2002 38 31 19 97 90 0 0 88 187 27502/02/2002 3 0 6 126 74 1 0 9 200 20903/02/2002 49 38 27 96 61 2 0 114 157 27104/02/2002 0 0 2 110 58 4 0 2 168 17005/02/2002 35 37 30 83 65 1 0 102 148 25006/02/2002 65 71 31 34 52 3 0 167 86 25307/02/2002 57 51 34 64 66 2 0 142 130 27208/02/2002 76 60 53 36 62 0 0 189 98 28709/02/2002 56 43 35 60 59 3 0 134 119 25310/02/2002 66 80 49 47 49 1 0 195 96 29111/02/2002 61 57 29 65 68 5 0 147 133 280

Totale periodoDal 1 all’11: 506 468 315 818 704 22 0 1289 1522 2811

Numero di decolli complessivi giornalieri dal 1 all'11 febbraio 2002 Dati SEA - Aeroporto Milano Malpensa

0

50

100

150

200

250

300

350

01/0

2/20

02

02/0

2/20

02

03/0

2/20

02

04/0

2/20

02

05/0

2/20

02

06/0

2/20

02

07/0

2/20

02

08/0

2/20

02

09/0

2/20

02

10/0

2/20

02

11/0

2/20

02

N. decolli

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90

APPENDICE H

MAPPA REGIONALE DI DISTRIBUZIONE DEI LIVELLIDI CRITICITA’ COMUNALI RISPETTO ALLA QUALITA’DELL’ARIA (Progetto INEMAR Regione Lombardia)

Livello complessivo di criticità

35 to 100 (50)30 to 35 (33)20 to 30 (743)0 to 20 (720)

Livello di criticità ambientale, complessivo e per inquinante, dei comuni lombardi

Comune CodiceISTAT95

Provincia Livellocomplessivo

NO2 CO POLVERI SO2 NMCOV O3

Somma Lombardo 3012123 VARESE 24 23 22 28 27 32 40Bernate Ticino 3015019 MILANO 19 19 26 19 20 23 22Magenta 3015130 MILANO 35 44 45 44 37 44 40Cuggiono 3015096 MILANO 18 21 26 19 23 25 24Ozzero 3015165 MILANO 18 17 22 19 15 18 22Abbiategrasso 3015002 MILANO 32 34 43 38 32 42 37Robecco sul Naviglio 3015184 MILANO 18 19 28 22 20 25 27Boffalora Sopra Ticino 3015026 MILANO 21 21 30 22 20 25 24Vanzaghello 3015249 MILANO 18 15 24 17 18 20 22Robecchetto con Induno 3015183 MILANO 18 17 24 17 18 20 22Turbigo 3015226 MILANO 31 30 32 28 32 27 27Nosate 3015155 MILANO 15 15 20 15 15 15 19Castano Primo 3015062 MILANO 20 19 26 19 23 25 24Casorate Sempione 3012039 VARESE 21 14 21 20 19 19 36Cardano al Campo 3012032 VARESE 24 21 28 28 27 30 42Ferno 3012068 VARESE 23 19 26 24 25 25 37Gallarate 3012070 VARESE 36 44 39 42 39 46 55Vizzola Ticino 3012140 VARESE 19 13 20 19 18 15 32Samarate 3012118 VARESE 31 34 26 26 27 37 37Lonate Pozzolo 3012090 VARESE 20 23 22 28 27 30 27Golasecca 3012077 VARESE 17 15 22 17 20 20 22Besnate 3012012 VARESE 20 17 18 22 23 23 37Arsago Seprio 3012005 VARESE 19 15 14 22 20 20 35Sesto Calende 3012120 VARESE 23 17 20 22 23 25 42Vergiate 3012138 VARESE 27 17 20 22 23 25 40

Mappa risultante: le zone critiche e le zone di risanamento in Lombardia

Page 92: SITUAZIONE DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICOweb.tiscali.it/envirogis/SommaL/II_LavoroSomma.pdf · SITUAZIONE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL TERRITORIO COMUNALE DI SOMMA LOMBARDO

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Zona critica del Sempione:

SOMMA LOMBARDO