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Il numero 18 di Skan Magazine (febbraio 2014(
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-- 11 --
SSkkaannAAMMAAZZIINNGG
MMAAGGAAZZIINNEE
AAnnnnoo 22 NNuummeerroo 1188 FFeebbbbrraaiioo 22001144
LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddii
nnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa
LLiilliitthhddii DDiieeggoo CCaappaannii
ddii JJaacckkiiee ddee RRiippppeerr
Bright Side
MMaauurroo SSaarraacciinnoo,,ll''eeddiittoorree ddeell mmiisstteerroo
LLuuiiggii MMiillaannii,,uunn''iinntteerrvviissttaa ddaa bbrriivviiddoo
SSiillvviioo SSoossiioo:: ll''uuoommoo cchheessuussssuurrrraa aallllee sstteellllee
CCoonnccoorrssoo lleetttteerraarriioo::MMoorrttee aa 666666 ggiirrii
IInntteerrvviissttaa aadd AlessandroAAlleessssaannddrroo NNaappoolliittaannoo
QQuuaallccoossaa cchhee hhoo mmaannggiiaattoo
UUnnaa lleetttteerraa aannoonniimmaa
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IIll ggiiooccooNNAASSFF LLee TTrree LLuunnee 88SScceellttaa vviittaallee
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IIll ppoozzzzoo ddeeii mmoonnddiiIIll mmeessttiieerree ddeellll''aavvvvoollttooiiooCCooyyoottee
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LL''aallttrroo LLaattoo
-- 33 --
L'editoriale ............................. 5di Jackie de Ripper
OLTREMONDOIncontra
Incontriamo Mauro Saracino,l'editore del Mistero
di Max Gobbo .............. 6Un'intervista da brividocon Luigi Milani
di Max Gobbo .............. 11Silvio Sosio, l'uomo chesussurra alle stelle
di Max Gobbo .............. 14Anteprima
Z.A. Recht,"Epidemia Zombi" ......... 19Azzolini e Falcone,"Evelyn Starr" ............... 22
Concorsi letterariMorte a 666 giri ................ 23
Una voce da MaltaIntervista ad Alessandro
Napolitano ...................... 24di Roberto Bommarito
L'eBook nell'eReaderA. Defilippi,
"Locus Animae" ............. 28Being Piscu
"Qualcosa cheho mangiato" ................. 29di Andrea Viscusi
Guest Star"Una lettera anonima"..... 34
di Mirko Giacchetti
Poscritti di futuro ordinario"E vissero tutti felici
e morti" ........................... 40di Luigi Bonaro
... e alla fine arriva Polly"Il gioco" ............................ 44
di Polly RussellOltre lo Skannatoio
Le Tre Lune 8"Scelta vitale" ................... 48
di Arianna BiavatiNella pancia del Drago
"L'invasione dei vampiri"di Andrea Atzori .......... 50
I libri da rileggereH. Kuttner, "Il pozzo dei mondi".52R.A. Heinlein,
"Il mestiere dell'avvoltoio" ..... 54A. Steele, "Coyote" ....................... 56
di Massimo LucianiIl libro da tradurre
E. Brown, "Xenopath"di Massimo Luciani ..... 58
Il venditore di pensieri usatiD. Picciuti, "Ritorno
alla Mary Celeste"di Riccardo Sartori ...... 60
Vale pi di mille parole"Venusian Lady" ............... 62"Lilith" ............................... 63
di Diego Capani
DARK SIDE ........................... 64
J a c k i e d e R i p p e reMax Gob b oRo b e r t o Bommar i t oAndr e a V i s c u s iM i r k o G i a c c h e t t iLu i g i Bonar oPo l l y Ru s s e l lA r i anna B i a v a t iAndr e a A t z o r iMa s s imo Lu c i an iR i c c a rdo Sa r t o r iD i e g o Capan i
Hanno collaborato
Sommario del BBrriigghhtt SSiiddee
-- 44 --
Il Lato Oscuro"Nel Teatro della Morte"
di Arianna Koerner .......64
Skannatoio edizione XXVINel segno di una nuova era
Le specifiche ..................... 66
"La runa bianca"di Lavinia Blackrow ... 67
"Come una nave nella tempesta"di Leonardo Boselli ..... 75
"Pace"di Alessandro Renna ... 80
"Passeggiata primaverile"di LeggeEri .................... 85
Risultati e classificheSkannatoio 5 e mezzo ...... 88
Al b e r t in e( A r i anna Ko e rn e r )
La v in i a B l a c k r owTETRACTYS
( L e ona rdo Bo s e l l i )Rov i gn on
( A l e s s andr o R enna )L e g gE r i
Hanno collaborato
Sommario del DDaarrkk SSiiddee
-- 55 --
Nel segno di una nuova era il sottoti-
tolo dello Skannatoio 5 e mezzo di
gennaio. E si tratta davvero di una nuova
era: le iniziative ideate da Marco Lomo-
naco, il moderatore del forum del
concorso, hanno attratto numerosi autori
ispirati da specifiche originali. Le storie
che sono nate da questo connubio di
vincoli e ispirazione sono in parte
raccolte nel "dark side" della rivista,
mentre altre saranno pubblicate in e-book
editi da La Tela Nera. In ogni caso, i
lettori di Skan Magazine avranno
sempre un posto privilegiato dal quale
assistere alle gare e leggere le storie pi
interessanti e avvincenti.
Ma passiamo ai contenuti di questo nu-
mero. La rubrica Oltremondo, curata da
Max Gobbo, ci propone ben tre intervi-
ste con autori ed editori di narrativa
fantastica. Si comincia con Mauro Sara-
cino di Dunwich Edizioni, per poi parla-
re di horror con Luigi Milani e passare a
Silvio Sosio di Delos Digital. Seguono
quindi succose anteprime delle pubblica-
zioni delle due case editrici citate, oltre
che diMultiplayer.it. Infine potrete
leggere il bando del concorso letterario
"Morte a 666 giri" indetto da Dunwich
Edizioni. Un'occasione in pi per farsi
conoscere a disposizione degli autori di
narrativa fantastica.
Anche Roberto Bommarito propone
un'intervista, come nel precedente nume-
ro. Questa volta si parla di fumetti con
Alessandro Napolitano del gruppo ESC
(Electric Sheep Comics) di cui ci siamo
gi occupati in numeri precedenti e i cui
autori hanno dato bella prova di s nelle
eccellenti copertine che abbiamo pubbli-
cato.
Inutile dire che gli autori ospiti si sono
come sempre superati. Anche in questo
numero sono presenti:
Nei prossimi mesi, poi, ospiteremo i mi-
gliori classificati del concorso "Le Tre
Lune 8", che tratta di "animaletti spazia-
li".
Immancabile l'appuntamento con i saggi
sul genere fantasy di Andrea Atzori,
oltre ai consueti consigli per le vostre
letture fantascientifiche redatti daMas-
simo Luciani.
Riccardo Sartori, invece, nella rubrica
"il venditore di pensieri usati", ci pre-
senta le sue impressioni su "Il ritorno
della Mary Celeste" di Daniele Picciuti.
Infine, il "bright side" si chiude con le
illustrazioni di Diego Capani: ritratti
dall'impostazione classica di creature
fantastiche.
Cosa vi aspetta, quindi, nel "dark side"?
Si apre con una novit: Sol Weintraub,
da perfetto cavaliere qual , per questo
mese ha dato spazio adArianna
Koerner, gi nota ai lettori della rivista
come Albertine.
Seguono il racconto d'apertura, quattro
altri racconti tratti dall'ultimo Skannato-
io, ispirati a vari simboli esoterici. Li
presentiamo nella loro forma "da gara",
ovvero la forma che i giudici del
concorso hanno valutato. Tenete conto,
perci, che queste storie sono il frutto del
lavoro di ideazione e scrittura svolto al
massimo in una settimana, in alcuni casi
molto meno, senza interventi di editing,
ed stupefacente constatare quale forma
gi matura abbia assunto la storia, oltre
alla solidit della scrittura che presenta,
in alcuni casi, davvero pochissime
imprecisioni.
Dopo questa veloce carrellata dei conte-
nuti, cosa mi resta da fare?
Augurarvi, come sempre, buona lettura!
Jackie de Ripper
SSkkaannAAMMAAZZIINNGG
MMAAGGAAZZIINNEE
Nel segnodi una
nuova era
-- 66 --
SSkkaannIInnccoonnttrraa
Oltremondo
-- 77 --
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info@
dunwichedizioni.it
-- 1010 --
-- 1111 --
Luigi Milani vive e lavora a Ro-
ma, citt dov nato poco dopo la
morte di John Kennedy. Tra i soci
fondatori di Edizioni XII, cura la
collana eTales per Graphe. it Edi-
zioni e collabora con Kipple
Officina Libraria. Ha pubblicato
racconti e romanzi per vari edito-
ri e su diverse riviste letterarie,
cartacee e on line. Ultimi libri
pubblicati come autore: Nessun
Futuro (Casini Editore, 2011),
Seasons, Ci sono stati dei disordi-
ni e Lestate del diavolo (Deli-
rium Edizioni, 2011-2012). Assie-
me alla coautrice Alexia
Bianchini ha da poco pubblicato
un nuovo romanzo, un thriller ve-
nato di paranormale intitolato
Eventi Bizzarri (La Mela Avvele-
nata, 2013). Il suo blog
http://luigimilani.com
Benvenuto Luigi, i nostri lettori
sono veri estimatori dellhorror, e
pertanto andranno in visibilio per
un tipo come te.
Anzitutto come e quando nasce
la tua passione per la letteratu-
ra?
Credo sia merito o colpa, fate
voi. . . di mio padre, lettore onni-
voro dalla curiosit inesausta.
lui che mi ha trasmesso, gi in te-
nera et, il terribile virus.
Ci racconti dei tuoi esordi nel
mondo della scrittura?
Risalgono a una dozzina d'anni
fa, quando una mia amica, attrice
cinematografica, mi spinse a scri-
vere la sceneggiatura di un
corto. Cominciai poi a lavorare
ai miei primi racconti, all'insegna
del grottesco e della denuncia so-
ciale, ed ebbi poi la fortuna di
esordire con un'antologia perso-
nale nell'estate del 2009. Un paio
d'anni dopo usc il mio primo ro-
manzo, Nessun Futuro, per i tipi
di Casini Editore, che per mia
fortuna riusc a mettere abba-
stanza d'accordo critica e pubbli-
co. Il resto storia recente, che
mi ha visto attivo soprattutto sul
fronte digitale, con racconti e ro-
manzi brevi, per vari editori.
Vorresti parlarci un poco dei
tuoi ultimi lavori?
Volentieri. Ultimamente mi sono
dedicato soprattutto alla scrittura
di novelle, spesso in coppia con
l'amica e collega scrittrice Alexia
Bianchini. Ho partecipato a di-
verse antologie a tema, come Si-
ne Tempore, una raccolta di
racconti incentrati sul tema
dell'ucronia, con il racconto Il
sogno di Marlene e 50 Sfumature
di Sci-Fi, con il racconto Secondo
Avvento. Lo scorso autunno, per i
tipi di Dunwich Edizioni, ho
pubblicato la novella La notte che
uccisi Jim Morrison e un ro-
manzo breve firmato assieme ad
Alexia Bianchini, Eventi Bizzarri
(Edizioni La Mela Avvelenata). Il
personaggio protagonista di que-
sto romanzo, lo scrittore male-
SSkkaannIInnccoonnttrraa
Oltremondo
-- 1212 --
detto Daniele Bizzarri, poi
tornato alla ribalta nellambito
dello Sherlock Holmes Project,
con la novella Uno Studio in
verde, scritto di nuovo in coppia
con la bravissima Alexia.
Perch una commistione (inve-
ro singolare), tra musica e
horror?
La musica e l'horror vantano le-
gami molto saldi. Larga parte
della stessa iconografia rock si
rif ampiamente a tematiche
horror: pensiamo a band storiche
come i Black Sabbath, i primi
Led Zeppelin, i Rolling Stones
della celeberrima Sympathy for
the devil, ma anche Quorthon,
Trent Reznor, Rage Against the
Machine. Penso anche al goth-
rock, ai Damned di Dave Vanian
e ai Misfits di Glenn Danzig, e
naturalmente a Marilyn Manson,
ai Metallica e ai Megadeth.
Insomma, horror e rock vanno
decisamente a braccetto. . .
Secondo te perch la gente ama
cos tanto le storie dellorrore?
Senza voler fare della psicologia
a buon mercato, l'horror in fondo
rappresenta una possibile chiave
di lettura di questi nostri tempi
quelli, s, davvero horror e
allora in tal senso questa forma
di narrativa pu rivelarsi, chiss,
in qualche modo perfino tera-
peutica. . .
Qual il segreto di una buona
storia horror?
Al di l dei generi letterari, credo
che il segreto sia innanzitutto
disporre di una buona idea di
partenza, tale da poter essere svi-
luppata nelle varie fasi della
narrazione. Bisogna inoltre
sforzarsi di non cadere troppo nei
luoghi comuni, evitando quanto
pi possibile il ricorso ad
ambientazioni e descrizioni
troppo di maniera. D'altro canto
innegabile che gli spunti offerti
dalla cronaca siano molteplici e
non di rado gi sufficientemente
orrorifici da costituire sicura
fonte d'ispirazione per l'aspirante
scrittore horror. . .
Spesso si dice che questo gene-
re di narrativa sia figlia del go-
tico: qual il tuo pensiero in
proposito.
Non c' dubbio. da quella pri-
ma, grande corrente artistica che
ha preso le mosse l'horror mo-
derno, sia pur oggi declinato in
pi.. . rivoli!
Restando in tema gotico: chi
preferisci?
- Bram Stoker
- Mary Shelley
- Edgar Allan Poe
Il mio preferito senz'altro Bram
Stoker: il suo Dracula rimane a
tutt'oggi il romanzo capolavoro
della narrativa gotica, riferi-
mento ideale e inarrivabile per
tante generazioni di autori.
Edgar Allan Poe considerato
uno dei padri del genere:
condividi questa idea?
Certamente, un maestro inarri-
vabile, soprattutto nel creare sto-
rie di grande atmosfera. Oggi
forse pu risultare un po' distante
dalla sensibilit di alcuni lettori,
abituati come sono a un
linguaggio pi moderno e a una
narrazione pi veloce, ma ogni
buon appassionato di letteratura
horror o meno non pu pre-
scindere dalla grande lezione di
E.A.P.
Che rapporto pu esserci tra
fantascienza e horror?
Molto proficuo. I due generi pos-
sono spesso tracimare l'uno
nell'altro con risultati spesso
interessantissimi. Un esempio
per tutti il vasto e terribile
Pantheon di antichi dei partorito
dal genio prolifico e multiforme
del grande H.P. Lovecraft. Ma
pensiamo anche alla saga cine-
matografica di Alien, altro
esempio luminoso di riuscita
contaminazione di generi.
Se dico H.P. Lovecraft, a cosa
pensi?
Penso al padre dellhorror mo-
derno, al modello di riferimento
per tante generazioni di scrittori
che a lui e alle sue cosmogonie
malate si sono richiamati e alle
quali ancora attingono a piene
mani.
Tra le pellicole ispirate alla
creatura della Shelley, che po-
sto daresti a Frankenstein Ju-
nior?
Nel suo genere senz'altro il posto
d'onore, per la sua carica di folle
e scatenata comicit, all'insegna
della dissacrazione pi divertente
e irriverente.
Il brivido corre pi forte in:
Uccelli di Alfred Hitchcock, o
in Shining?
Personalmente ho provato pi
brividi con il raggelante film del
grande Kubrick, probabilmente
in virt dell'innegabile fascina-
zione visiva, pur senza nulla to-
gliere alla magia della pellicola
di Hitchcock.
Ma per spaventare occorre
proprio il sangue (come oggi si
tende a fare), o contano di pi
-- 1313 --
le atmosfere?
Sono dell'avviso che il sangue
non sia strettamente necessario,
o almeno questo il mio perso-
nale approccio. Preferisco che
sia il lettore a immaginare e ve-
dere attraverso le mie parole
l'orrore in agguato, pronto a
ghermirlo pagina dopo pagina.
Pensi che debba esistere
unestetica, o meglio una ri-
cerca artistica nellhorror di
qualit?
Credo, o meglio auspico, che do-
vrebbe sempre esserci una ri-
cerca artistica, e non solo nella
narrativa di genere, ma pi in
generale in tutta la narrativa. Il
lettore non pu essere ingannato
o, peggio, sottovalutato, e credo
anzi che la qualit sia l'unico va-
lido discrimine oggi tra la buona
e la cattiva letteratura.
Parliamo di cinema: che cosa
pensi dellopera dun maestro
del genere come Dario
Argento?
Molto interessante, soprattutto
nel suo primo periodo. Penso
alla potenza di certe sequenze in
Profondo Rosso ad esempio, o
alle atmosfere morbose e malate
di Suspiria e Inferno. Certa-
mente uno dei nostri pi grandi
registi, forse un poco messo da
parte in questi ultimi anni.
Il tuo film preferito?
Sentieri selvaggi di John Ford,
per l'equilibrio pressoch
perfetto tra dramma, ironia e
messaggio sociale. Se a questo
aggiungi la magia dei panorami
di Ford e la vigorosa fisicit di
John Wayne, il perch di questa
mia scelta credo apparir evi-
dente a tutti.
Libro che pi hai amato?
La terra sotto i suoi piedi di
Salman Rushdie, da affiancare
per a Underworld di Don De-
Lillo. Si tratta di testi per me
fondamentali.
Dopo aver scritto un capitolo
del tuo ultimo libro, mettendo-
ti a letto lasci la luce accesa,
vero?
Ti confesso che la spengo. In ge-
nere riesco a convivere discreta-
mente con i miei fantasmi.. .
Cosa consiglieresti ad un gio-
vane emergente che voglia ci-
mentarsi nella scrittura
horror?
Raccomando soprattutto di
leggere molto e dedicarsi alla
scrittura con assiduit, cercando
di trovare la propria voce senza
mai cedere alla tentazione
dell'autocompiacimento.
Trovi pi affascinante la figura
del:
- Vampiro
- Licantropo
- Zombie
Del vampiro senz'altro, per la
intrinseca ricchezza del topos
letterario.
Ti ispira di pi:
- Un cimitero al chiar di luna
- Un antico maniero
- Una chiesa sconsacrata
Un antico maniero: chiss quanti
volti e storie avr ospitato nella
sua lunga vita!
Cosa pensi di tutte quelle
commistioni, tra generi diffe-
renti (horror, fantasy, romanti-
co ecc.) oggi tanto di moda?
Le vedo vincenti e stimolanti, a
patto che siano ben realizzate.
Tanto pi che il pubblico dei
lettori oggi, anche sulla scorta di
certo cinema e certe produzioni
televisive, sembra apprezzare
particolarmente le contaminazio-
ni.
Ma tu, come li vedi i licantropi
griffati e i vampiri sdolcinati
della Meyer?
Non li amo particolarmente, ma
nutro grande rispetto per il gene-
re, pur oggi in fase calante.
Una storia famosa che avresti
voluto scrivere?
Dagon, di H.P.L.
Cosa scriveresti sulla lapide
del conte Dracula?
Adoro il sangue fresco!
Ti piacerebbe parlarci dei tuoi
progetti futuri?
Lavoro a un nuovo romanzo, un
noir ambientato nel mondo del
cinema, e mi accingo a mettere
mano a un romanzo cyberpunk
che porter, oltre alla mia firma,
quella della mia consueta
compagna di scrittura Alexia.
Sono poi coinvolto come curato-
re in diversi altri progetti lettera-
ri, ma non vorrei annoiare i no-
stri lettori con troppi dettagli. . .
Bene, collauspicio di averti
ancora come ospite, desidero
ringraziarti anche a nome dei
nostri lettori.
Grazie a voi per la generosa
ospitalit. A presto!
Max Gobbo
-- 1414 --
Silvio Sosio uno dei personaggi
pi attivi e nella diffusione e
nello sviluppo delleditoria
elettronica e che soccupa del
fantastico.
Ha fondato la casa editrice Delos
Books, di cui presidente. E co-
fondatore della prima rivista di sf
online italiana, Delos Science
Fiction, e di riviste elettroniche
come Fantascienza.com.
Sosio anche curatore dellormai
storica rivista Robot, e della
collana Odissea Fantascienza.
Alla sua penna si devono diversi
racconti interessanti, tra essi ri-
cordiamo Uno Nessuno Centomi-
la, che gli valse il premio
Courmayeur 1996.
Suoi scritti sono comparsi su
Urania: mentre la sua attivit di
saggista, ha riscosso unanimi
consensi.
Benvenuto. I nostri lettori ama-
no tutto ci che riguarda il
mondo dellimmaginario, e di
certo saranno felicissimi della
tua presenza.
Grazie, speriamo che non dicano
oh no ancora quello che dice
sempre che la fantascienza in
crisi, vado a suicidarmi subito o
aspetto di aver finito di legge-
re?. . .
Partiamo colla tua attivit di
editore: che differenze esistono
nel pubblicare un libro in
formato cartaceo e uno in digi-
tale?
Farei prima a elencare le cose si-
mili. . . C in effetti molta diffe-
renza. Ovviamente tutto il lavoro
di selezione e di cura del testo
lo stesso, ma ci si ferma l. Ledi-
toria cartacea un complesso si-
stema industriale che richiede
rapporti con fornitori di diverso
tipo, dallo stampatore al distribu-
tore, ha tempi molto precisi che
non si possono sgarrare - devi
presentare le schede ai promotori
circa sei mesi prima, consegnare
le copie stampate quasi un mese
prima delluscita, eccetera.
Comporta ingenti giri di denaro
con scarsa consapevolezza di
quanto te ne rester alla fine in
tasca, perch anche dopo un anno
il libraio pu deciderti di renderti
le copie che non ha venduto. E
comporta dover lavorare con cose
pesanti, scatoloni che in un modo
o nellaltro ti trovi sempre a do-
ver portare in giro, che sia una
fiera o una presentazione. I libri
elettronici sono una brezza. Li fai
uscire quando vuoi, non hai quasi
costi di produzione, se li vendi
sono venduti e non tornano
indietro. E il peso lo misuri in ki-
lobyte, non in kilogrammi, e la
schiena ringrazia. Lunico pro-
blema che, al momento, gira
SSkkaannIInnccoonnttrraa
Oltremondo
-- 1515 --
molto meno denaro, perch costa-
no poco e se ne vendono molti
meno dei libri.
Certi prevedono (esagerando),
la fine dei libri tradizionali per
causa dellavvento dei libri
elettronici: tu che ne pensi?
No, no. La fine dei libri di carta
tradizionali ha ben altre cause. I
libri elettronici sono lopportunit
per i libri di scampare alla fine
dei libri cartacei.
Catastrofismi a parte, i libri
stampati non finiranno, ma certo
sono destinati a un drammatico
ridimensionamento. Forse in Ita-
lia ci vorr di pi: ho sempre avu-
to l impressione che una bella
fetta del mercato librario in Italia
non riguardasse davvero la lettu-
ra. Arredamento, o regali. Nei
paesi dove si legge molto sono
molto pi diffusi i tascabili e gli
ebook hanno un grande successo.
Prova ad arredarti la parete con
gli ebook. Non funziona.
Quali vantaggi apporta ledito-
ria elettronica rispetto a quella
convenzionale per i lettori?
Benefici per lapparato muscolare
quando tieni in mano duecento
grammi di lettore contro i cinque-
cento del tomo da mille pagine
del bestseller del momento. Be-
nefici per la spina dorsale quando
trasporti la valigia con dentro i
soliti duecento grammi con tutti i
libri che vuoi leggerti in vacanza
invece di cinque chili di carta.
Benefici oculari, perch puoi
ingrandirti il font e non sforzare
la vista anche se hai passato i 40
e il tuo cristallino comincia a irri-
gidirsi. Benefici al sistema respi-
ratorio quando devi cercare
quella frase che diceva il perso-
naggio di quel libro, o forse era
quellaltro, e devi soltanto fare
qualche click sul tuo computer
invece di arrampicarti e tirare
fuori dalla libreria volumi coperti
di polvere.
Alcuni editori italiani sembra-
no poco inclini, e comunque in
ritardo, nello sviluppo e nella
diffusione di libri elettronici:
qual il tuo pensiero a ri-
guardo?
Con gli ebook si guadagna ancora
troppo poco. Costano poco e so-
no gravati dall iva al 22%, al
contrario dei libri che pagano il
4%. Quando lUnione Europea
decider (sempre troppo tardi) di
autorizzare l iva agevolata sugli
ebook forse le cose comince-
ranno a cambiare.
Una piccola provocazione: D-
3BO leggerebbe pi volentieri
Lattacco dei cloni, in digitale o
in cartaceo?
Non mi pare di aver mai visto li-
bri cartacei nei sei film di Star
Wars, quindi non credo abbia
scelta. In ogni caso lui compati-
bile con ogni forma di comunica-
zione, quindi non avrebbe proble-
mi.
Parliamo di Science Fiction: in
un mondo iper tecnologico co-
me il nostro, v ancora spazio
per la fantascienza?
Ribalto la domanda. In un mondo
iper tecnologico come il nostro,
c ancora spazio per narrativa
diversa dalla fantascienza? Pare
di s, effettivamente, ma vero
che la fantascienza un genere
fondamentale proprio per capire
tempi come quelli che viviamo.
La gente ne legge troppo poca, e
infatti raramente capisce il pro-
prio tempo.
Tra gli addetti ai lavori, spesso
si parla di stanchezza, o di stasi
del genere: che idea ti sei fatto
di ci?
Probabilmente il motivo per cui
la fantascienza interessa meno
oggi ha a che fare con un analogo
distacco del pubblico dalla
scienza. Da molti fattori si nota
un disinteresse, se non addirittura
un rifiuto. Un buon esempio
osservare quante persone affida-
no la propria stessa salute a cu-
re che non hanno nessuna base
scientifica. Puoi spiegare loro per
filo e per segno come funziona la
preparazione di un farmaco
omeopatico, ma incontri solo
disinteresse: lassurdit implicita
delle teoria non arriva a destina-
zione, conta di pi magari il
rapporto umano col medico
omeopata che ti ascolta, ti fa un
sacco di domande e alla fine ti
prepara una cura personalizzata,
mentre il medico magari non ti
riceve neppure e ti prescrive i
farmaci per telefono. La scienza
-- 1616 --
diventata noiosa, quotidiana, fa-
stidiosa, ha perso ogni fascino.
Non vale per tutti ovviamente;
ma vale per molti. Eppure vivia-
mo immersi in un mondo al quale
la scienza ha fatto regali meravi-
gliosi. Non abbiamo una base
sulla Luna o su Marte, ma abbia-
mo qualcosa che vale molto di
pi: una conoscenza quasi infini-
ta alla portata di tutti, raggiungi-
bile in ogni momento con dispo-
sitivi portatili. Quali cambiamenti
sta portando alla societ, al no-
stro modo di vivere? E quanto
cambier il mondo entro cinque,
dieci anni? La fantascienza po-
trebbe dare risposte.
Molti scrittori contemporanei
di fantascienza tendono ad una
sorta di pessimismo tecnologi-
co, che prende le forme dun
millenarismo del fantastico: tu
che ne pensi?
Be , una delle regole della fanta-
scienza che deve essere credibi-
le. Tu guardando al futuro prossi-
mo riesci a essere ottimista?
Dubito. Non certo la tecnologia
il problema del mondo, sono
piuttosto questioni sociali ed eco-
nomiche. Ma in periodi di crisi
come questo lumanit mostra i
suoi lati peggiori. Non siamo in
unepoca di ottimismo illumini-
sta, non unepoca da Star Trek.
unepoca cyberpunk.
Qui da noi si parla spesso di
crisi della fantascienza, e gli
editori diffidano degli autori
che la propongono. Un fenome-
no tutto italiano o cosa?
No, la fantascienza vende meno
ovunque. Tuttavia, considera che
in Italia sempre stato comunque
un genere di nicchia. Inoltre in
Italia in generale tutti i libri
vendono meno, la gente so-
prattutto gli uomini, che sono la
maggioranza dei lettori di fanta-
scienza in Italia leggono
sempre meno, quindi hai una se-
rie di effetti che riducono la sf in
Italia al lumicino. Un peccato,
anche perch in Italia al momento
abbiamo ottimi autori. Va detto,
comunque, che basta una leggera
passata di trucco e la fantascienza
diventa thriller tecnologico o
altre etichette similari, e magari
ha anche successo.
Comunemente si dice che la ge-
nesi del genere da attribuirsi
a scrittori come Wells e Verne.
Tuttavia non tutti sanno che in
Italia, esistita una schiera di
autori coevi che soccup di te-
mi similari. A tuo modo di ve-
dere perch qui da noi questa
narrativa ebbe minor fortuna?
Lo stesso padre della narrativa
popolare italiana, Salgari, ha
scritto diversi libri di fanta-
scienza. Ma in generale credo si
possa dire che in Italia la narrati-
va popolare ha avuto vita diffici-
le. Siamo il paese della grande
cultura, dei grandi poeti, e anche
il paese occidentale in cui la
gente legge meno. Che ci sia un
collegamento?
Oggi fra mille effetti speciali, la
realt virtuale, il 3D, e le altre
diavolerie della computer gra-
fica, v ancora spazio per
loriginario e un po romantico
sense ofwonder?
Se non ci credessi mi occuperei
di cinema, non di libri.
La fantascienza letteratura
danticipazione: a tuo avviso,
chi ha avuto locchio pi lungo:
G. Orwell o P. K. Dick?
La fantascienza non ha mai lo
scopo di predire il futuro.
Quando parla del futuro lo fa
estrapolando il presente, lo fa per
farti osservare aspetti della tua
vita quotidiana da un punto di vi-
sta diverso. Non che Orwell
stesse tirando a indovinare come
avrebbe potuto essere il mondo
quarantanni dopo, tant che
1984 lo ha ottenuto girando
semplicemente le ultime due cifre
dellanno in cui stava scrivendo.
Anche cos, comunque, alcuni
autori sono riusciti a vedere cose
nel loro tempo che altri non ave-
vano osservato, e che hanno
portato a conseguenze simili a
quelle che avevano immaginato o
temuto. Nel 1984 Apple ha
pubblicizzato il suo nuovo
computer Macintosh con lo slo-
gan il 1 984 non sar come
1984. Questanno il Mac compie
trentanni in un mondo in cui le
telecamere sono dappertutto, la
NSA spia email e telefonate, esi-
ste o sta per esistere la tecnologia
che permette un controllo almeno
-- 1717 --
superficiale di tutta la comunica-
zione in transito, il leggendario
Echelon. Ma ci che Orwell non
aveva previsto - ma altri scrittori
s - che i veri padroni del piane-
ta non saranno governi o partiti
unici, ma aziende.
Condividi lidea di Isaac Asi-
mov secondo cui la fantascienza
ha spesso illuminato e ispirato
la scienza?
Non c dubbio. Molti scienziati
lo hanno ammesso. Un peccato
che ora ci siano molti meno letto-
ri di fantascienza: le prossime ge-
nerazioni avranno meno
scienziati. Dovranno
accontentarsi di una generazione
di allevatori di draghi.
Che futuro prevedi per la
fantascienza italiana?
Un futuro di grandi successi.
Allestero.
Parliamo di retro futuro: lo
Steampunk pu considerarsi
sempre fantascienza, o vanno
fatti dei distinguo?
Lo Steampunk un fenomeno
molto largo e trasversale, che
coinvolge estetica, socialit, arte,
letteratura. Anche parlando di
letteratura ci troviamo di fronte a
un ampio raggio di tematiche che
coprono tutto lo spettro, dal
fantasy alla fantascienza, pas-
sando per il fantastico. Tra i libri
seminali del genere ci sono le
opere di Paul Di Filippo, Bruce
Sterling, William Gibson, K.W.
Jeter che sono autori di fanta-
scienza, ma anche Tim Powers e
soprattutto Philip Pullman che
sono sul versante fantasy. O
ancora diversi film di Miyazaki,
abbastanza difficili da etichettare.
In realt allo steampunk manca in
generale il realismo e la verosi-
miglianza, la tecnologia basata
sul vapore che viene spesso de-
scritta non semplicemente pos-
sibile, ma compensato dal fasci-
no delle ambientazioni e molto
spesso dai gustosi riferimenti
letterari, che richiamano spesso e
volentieri Wells o Lovecraft. Poi
la fantasia e le variabili sono
innumerevoli. Nel romanzo che
sta uscendo in questi giorni, De
Bello Alieno di Davide Del Popo-
lo Riolo, abbiamo uno steampunk
con riferimenti wellsiani
ambientato allepoca di un Giulio
Cesare che ha dedicato il suo ge-
nio non alla carriera militare ma
alla tecnologia. Tra le nostre serie
di ebook c Il circolo dellarca
di Roberto Guarnieri che combi-
na un fantastico del mistero
allambientazione vittoriana, con
rocambolesche avventure degne
di un film di James Bond. E
ancora in un ciclo che avremo tra
non molto, Trainville di Alain
Voud, troviamo unambientazio-
ne western, la sfida della ferrovia
che conquista la frontiera come
nel film d Sergio Leone Cera
una volta il west. Solo che questa
volta i treni sono giganteschi.
Il tuo autore preferito?
Ci ho pensato venti secondi e
avevo gi una lista di nomi lunga
da qui alla luna.. . Me ne piaccio-
no molti e molto diversi tra loro,
da Jack Vance a Kurt Vonnegut,
da Valerio Evangelisti a Dario
Tonani, da Nancy Kress a Ted
Chiang.
Il tuo film preferito?
Blade Runner.
Come editore, quali caratteri-
stiche deve possedere una storia
per destare il tuo interesse?
Avere una trama ben costruita e
personaggi credibili. E ovvia-
mente deve essere scritta in ita-
liano corretto. Se poi l idea
anche originale c tutto quel che
serve.
Quale consiglio ti senti di dare
ad uno scrittore esordiente?
Non pensare mai di essere un ge-
nio incompreso. Accettare
sempre le critiche, imparare, la-
vorare per migliorare. Nonostante
quello che pu averti fatto crede-
re la madre o lamico che ha letto
la prima cosa che hai scritto e si
sperticato in lodi, non hai un ta-
lento innato, e anche se ce lhai
non basta. C un sacco da impa-
rare.
Puoi parlarci un poco dei tuoi
progetti futuri?
Pi che futuri, presenti: la grande
iniziativa sulla quale stiamo la-
vorando da qualche mese, le
collane di ebook Bus Stop. L idea
-- 1818 --
quella di una linea di opere
pubblicate direttamente in ebook,
ma con la caratteristica di essere
opere brevi, da leggere rapida-
mente, anche nello spazio di un
viaggio in autobus. Da qui il no-
me del progetto, Bus Stop. Il
lettore moderno, abituato alla ve-
locit della rete, ha sempre pi
difficolt con i testi lunghi. Il
racconto a mio avviso guadagne-
r sempre pi terreno nei prossi-
mi anni, e a me l idea piace
perch ricco di possibilit e di
creativit. Alle librerie fisiche
piene di tomi da mille pagine
vuoti di idee contrapponiamo fa-
scicoletti elettronici ogni volta
nuovi e originali. Ma collane di
racconti le pubblicano molti edi-
tori: la nostra novit l idea
dellebook seriale. Vorremmo che
i nostri titoli stessero al romanzo
come la serie TV sta al film. Per
questo siamo interessati a valuta-
re proposte soprattutto in tal
senso. Con questo in mente curia-
mo molto anche la periodicit:
alcune serie escono tutte le setti-
mane, altre una volta al mese.
Comunque i nostri lettori sanno
che ogni marted saranno online
su delosstore.it, Amazon e tutti
gli altri store con diverse novit
tutte da scoprire
Bene, non mi rimane che
ringraziarti anche a nome dei
lettori di Skan Magazine
Grazie a voi!
Max Gobbo
La giovane Naila non morta, solo
prigioniera di un Mechardionico che
lha vincolata a s con un artificio
meccanico da cui non potrebbe mai li-
berarsi se non a prezzo della vita Ma
dove stanno andando i due? Cosa sta
cercando lo Strappacuori che
laccompagna e la tiene al guinzaglio
come un animale? E perch marciano da
giorni alla volta di un luogo misterioso
immerso nella giungla pluviale, in uno
degli angoli pi ostili e remoti di
Mondo9? C qualcosa laggi, inca-
strato tra le pareti a picco di un canyon
di roccia. Un inferno sospeso a oltre sei-
cento metri di altezza, dove non saranno
n i primi n i soli a voler arrivare, ma
che li unir molto di pi della catena che
tiene vincolati i loro corpi.Abbandonati
i deserti tossici costellati di relitti,
Mondo9 si apre a barlumi di struggente
umanit e a una nuova intrigante
ambientazione, che riporta il pianeta di
ruggine indietro nel tempo, quando le
grandi navi solcavano piste impossibili
trasportando carichi pregiati e innomi-
nabili segreti. Machardionici e umani,
navi e uccelli tornano sulle rotte del loro
passato alla ricerca della chiave per la
loro sopravvivenza futura. Dopo Me-
chardionica e Abradabad, il terzo capi-
tolo delle nuove storie di Mondo9,
campione di vendite su carta e in ebook.
Con la splendida cover di Franco
Brambilla.
Dario Tonani, milanese, classe 1959,
laureato allUniversit Bocconi in Eco-
nomia Politica, ma ha scelto di dedicarsi
a tempo pieno alla scrittura. Lavora co-
me giornalista nella redazione di
importanti testate motoristiche: pri-
ma Quattroruote, poiRuoteclassiche.
Appassionato di science fiction, horror e
noir pubblica i suoi primi lavori negli
anni Ottanta. Nel 2007 il suo libro di
maggior successo, Infect@, su Urania,
al quale seguono altri due volumi ancora
su Urania (Lalgoritmo bianco e To-
xic@).
Pubblica unottantina di racconti su va-
rie testate (Giallo Mondadori, Segretis-
simo, Millemondi, Robot) e in antologie
(Bietti, Stampa Alternativa, Addiction,
Puntozero, Delos Books).
Nel 2011 esce la sua raccolta persona-
le Infected Files (Delos Books). Nel
2008 su Robot compare il
racconto Cardanica, che viene poi
pubblicato in ebook da 40k Books e,
tradotto in inglese, portato anche in Usa.
Seguono le altre tre novelette che
completano il ciclo diMondo9, pubbli-
cato in volume da Delos Books, che
vince i premi Italia e Cassiopea e ri-
scuote grande successo. gi in corso
di pubblicazione la traduzione giappo-
nese. Questo libro il seguito di quella
storia. Di s dice: Scrivo per ritrovare
la via di casa, raccogliendo un sassolino
alla volta, una parola dopo laltra.
-- 1919 --
AAnntteepprriimmaaOltremondoSSkkaann
-- 2020 --
-- 2121 --
-- 2222 --
Una saga avventurosa che si snoda tra la
realt e la fantasia. Una nuova eroina
fantasy, alla quale non possibile non affe-
zionarsi, creata da due tra le nuove firme
pi promettenti della narrativa fantasy ita-
liana.
Evelyn ha tredici anni e vive a Ithil Runa con la
madre e la nonna. Una mattina al risveglio
guarda fuori dalla finestra e scopre con terrore
che una nebbia densa e livida avanza sul paese,
inghiottendo ogni cosa. Inoltre una misteriosa
lettera la avverte che il padre, scomparso quando
lei aveva cinque anni, ancora vivo ed tenuto
prigioniero dal Signore delle Nebbie. Per
salvarlo Evelyn, con laiuto del suo amico Zak,
dovr varcare lArco dAvorio ed entrare nel
Mullagh Maat, il Regno Grigio. Nel loro viaggio
i due ragazzi subiranno una misteriosa tra-
sformazione ed Evelyn scoprir di essere lulti-
ma discendente della Stirpe dei Guardiani delle
Nebbie, il cui compito custodire proprio
lArco dAvorio. Ma qualcuno sta tramando per
catturare gli ultimi Guardiani e aprire la strada al
ritorno della perfida Regina dei Senzastelle. . .
Luca Azzolini
Nato a Ostiglia nel 1983, laureato in Beni
Culturali e in Storia dellArte. Ha pubblicato il
romanzo
Il Fuoco della Fenice (2009) e curato lantologia
Sanctuary. redattore di Fantasy Magazine,
per cui cura la sezione Racconti.
Francesco Falconi
Ingegnere e scrittore, nato a Grosseto e vive a
Roma.
Ha pubblicato diversi romanzi e saghe fantasy,
tra cui Estasia (Curcio), Prodigium (Asengard),
Gothica (Edizioni Ambiente), Nemesis (Ca-
stelvecchi).
EEvveellyynn SSTTAARRRR
IIll ddiiaarriioo ddeellllee dduuee lluunneeddii LL.. AAzzzzoolliinnii ee FF.. FFaallccoonnii
SSkkaannAAnntteepprriimmaaOltremondo
-- 2323 --
CCoonnccoorrssii LLeetttteerraarriiSSkkaann&
Presentano
Concorso Letterario
"Morte a 666 Giri"
Parte Morte a 666 giri nuovo contest per racconti
lunghi i nediti su horror e musica indetto da Dunwi-
ch Edizioni, Skan Magazine e LetteraturaHorror.it.
I l connubio tra la musica, la letteratura e l 'horror
sempre stato molto forte e, a questo proposito, la casa
editrice Dunwich Edizioni, in col laborazione con la rivi-
sta special izzata, Skan Magazine, e i l portale Letteratu-
raHorror. it, primo e unico portale ital iano dedicato esclu-
sivamente alla letteratura di genere horror, thri l ler e
fantascienza, ha deciso di indire un concorso letterario
dove l'unica traccia e vincolo per gl i autori sar il misce-
lare al meglio la musica e l 'orrore.
MORTE A 666 GIRI I l contest si chiamer Morte a 666
Giri e sar dedicato a racconti lunghi e inediti compresi
tra le 5000 e le 1 0000 parole.
A valutare gl i elaborati che arriveranno in redazione sa-
r una giuria composta dallo scrittore ed editore Mauro
Saracino (Dunwich Edizioni) e dalle redazioni di Skan
Magazine e LetteraturaHorror. it.
PREMI Al vincitore sar riservato un premio interes-
santissimo ed esclusivo, ovvero l 'inserimento del proprio
racconto all 'interno della versione cartacea del romanzo
La notte che uccisi Jim Morrison di Luigi Milani edito da
Dunwich Edizioni. Al vincitore, ovviamente, verr rico-
nosciuta una royalty del 1 0% sul prezzo di copertina del
l ibro,oltre che a due copie omaggio del l ibro cartaceo de
La notte che uccisi Jim Morrison con il proprio racconto
pubblicato.
I dieci migl iori racconti, inoltre, saranno inseriti in un
ebook creato ad hoc e intitolato proprio Morte a 666 Gi-
ri, edito sempre dall 'etichetta di Mauro Saracino e rice-
veranno in regalo un l ibro a testa scelto dal catalogo
Dunwich Edizioni.
INVIO RACCONTI Per far pervenire i racconti al la
commissione (massimo un elaborato ad autore) baster
inviare una mail a [email protected] Que-
sto indirizzo email protetto dagli spambots. E' neces-
sario abil itare JavaScript per vederlo. rispettando la se-
guente modalit (i racconti che non rispetteranno tal i
regole saranno esclusi automaticamente):
Oggetto della mail : Morte a 666 giri
Corpo della mail : nome dell 'autore (a parte scrivere
anche eventuale pseudonimo che si vuole uti l izzare), ti-
tolo del l 'elaborato e recapiti val idi telefonico, email e
postale
Allegati : i l proprio racconto e una breve biografia (max 5
righe). Gli al legati dovranno essere necessariamente
con estensione .doc, .dox, .dot
Periodicamente sul portale LetteraturaHorror. it nel la se-
zione dedicata sar sti lata la l ista dei racconti arrivati in
redazione e, quindi, pervenuti al la giuria dove gli autori
potranno verificare l 'effettiva consegna ed eventuale
accettazione del racconto.
TEMPISTICA E' possibi le inviare i racconti da marted
4 febbraio, sino alle ore 1 2 del 4 apri le 201 4, l imite
massimo e improrogabile.
SSkkaannAAMMAAZZIINNGG
MMAAGGAAZZIINNEE
EL PROSSIMO
NUMERO
OOLLTTRREEMMOONNDDOOOSPITERA
LUCA AZZOLINI
PROTAGONISTA
DELL'UURRBBAANNFFAANNTTAASSYYIITTAALLIIAANNOOLA RECENSIONE DI
DUE OPERE DI
GIANFRANCO
DE TURRIS
E ALTRO ANCORA!
-- 2424 --
RRoobbeerrttoo BBoommmmaarriittoo
Territori d'oltremareUna voce da Malta
I n t e r v i s t a a dA l e s s a n d r oN a p o l i t a n o
Il passato, il presente
e il futuro del fumetto
(e non solo): intervista
al cofondatore di
Electric Sheep Comics
Intervista originariamente
apparsa sul blog di Kipple
Officina Libraria:
http://kippleblog.blogspot.com/
Ciao Alessandro. un pia-
cere averti ospite nella ru-
brica. Ti andrebbe di pre-
sentarti per chi non ti
conoscesse ancora?
Ciao Roberto, lasciami
ringraziare te, Kipple Offi-
cina Libraria e quanti
vorranno leggere la nostra
chiacchierata. Presentarsi e
farlo in modo che non risulti
noioso difficile. Mi sento
di dire che sono una persona
molto curiosa, forse pro-
prio questo aspetto che mi
ha portato ad amare i libri.
Molti pensano che mi senta
a mio agio in mezzo alla
gente, forse perch vedono
la facilit che ho nel mettere
in contatto persone, ali-
mentare collaborazioni e co-
se di questo tipo. In realt
sono una persona introversa
e schiva per certi aspetti.
Chi mi frequenta stenta a
crederlo, ma assoluta-
mente cos. Per fortuna non
sono qui per parlare solo di
me, ma ho lonore di
rappresentare un gruppo
fantastico di ragazzi che
sotto il nome di Electric
Sheep Comics (ESC per gli
amici) hanno dato vita a un
laboratorio virtuale, un pro-
getto incentrato sulla pro-
duzione e selezione di Gra-
phic Novel. E non solo!
Com' nato Electric Sheep
Comics?
ESC nasce da un fitto giro
di Email, scambiate durante
la pasqua del 2012, tra me,
Roberta Guardascione,
Riccardo Iacono e Claudio
Fallani. Mi ricordo che
pensammo di creare un
gruppo ispirato alle band
SSkkaann
-- 2525 --
rock, allenergia e alla
complicit che queste realt
sanno scatenare e alimentare.
Con questa voglia sfrenata
avremmo percorso le vie del
web mostrando le nostre gra-
phic novel. In quattro sarebbe
stato pi facile digerire i no
che inevitabilmente si sa-
rebbero accumulati quando si
ha a che fare con editori e
pubblicazioni, ma sarebbe
stato anche pi soddisfacente
festeggiare insieme i s,
frutto di piccoli e meritati
successi. Muoverci in gruppo
ci avrebbe garantito maggiore
visibilit perch ognuno di noi
si sarebbe impegnato a fare
conoscere la nostra iniziativa.
E cos stato. La graphic no-
vel era il giusto strumento da
usare, visto che io e Claudio
abbiamo fatto qualche espe-
rienza editoriale con dei
racconti, mentre Riccardo e
Roberta sono degli artisti del
disegno. Ok, mi cazzieranno.
Diranno che ho esagerato con
artisti, ma tu lascia scritto
cos perch la verit.
Ancora una cosa: ESC nata
anche grazie allesperienza
che abbiamo fatto sul sito
letterario BraviAutori.it e alle
capacit del suo webmaster,
Massimo Baglione, di concedere
a tutti gli utenti gli strumenti per
crescere e migliorarsi.
Prendendo in considerazio-
ne anche le nuove tecnolo-
gie, come vedi il futuro del
fumetto in Italia?
Il futuro del fumetto in Italia
verr stabilito dai suoi lettori.
Uno zoccolo duro, affezionato
allodore delle copertine pla-
stificate e a quello della carta,
tra cui me, non rinuncer mai
alla soddisfazione di sfogliare
un libro. Le innovazioni,
faccio riferimento soprattutto
a quelle virtuali, ci conce-
deranno sempre maggiori
strumenti per usufruire del
prodotto fumetto. I nostri figli
me li immagino a leggere gra-
phic novel mentre queste si
animano e parlano dagli
schermi di un tablet. Cosa che
in parte gi accade. Nulla di
sbagliato, si tratta pur sempre
di progresso. Io per mi tengo
stretto lodore della carta,
insieme a quello della colla
dietro le figurine, il cofanetto
di Happy Days e una sana no-
stalgia del Subbuteo.
Quali sono a tuo parere i fu-
metti pi importanti che
hanno marcato la storia del
genere e perch?
Ho girato la domanda ad alcu-
ni collaboratori di ESC,
affinch la risposta possa es-
sere pi completa possibile.
Ecco cosa ne uscito: Ro-
berta Guardascione mette
laccento su Crepax e Pratt,
capaci di rivoluzionare il mo-
do di concepire i fumetti. Pri-
ma di questi autori i comics
erano destinati solo
all'intrattenimento giovanile,
poi, con "Una ballata del mare
salato, il fumetto si
innalzato a letteratura ed di-
ventato intellettuale e per
adulti. Tiziano Sclavi stato il
genio che attraverso il cita-
zionismo di Dylan Dog ha
reso ogni albo della serie una
piccola enciclopedia, capace
di aprire nuovi mondi in fatto
di libri, film e musica. Forse
ha permesso a unintera ge-
nerazione di diventare pi
interessante, e magari lha
anche migliorata. Roberto
Napolitano ci ricorda la serie
Splatter, pubblicata alla fine
degli anni 80 e conclusa po-
chi anni pi tardi a causa di
alcune censure. Splatter ha
visto autori emergenti come
Brindisi, De Angelis,
-- 2626 --
Ferrandino, Mari e Soldi; ha
contribuito allo sviluppo di un
genere che in seguito, con toni
pi soft e senza rischiare de-
nunce, si radicato nella
cultura italiana attraverso
personaggi come Dylan Dog.
Importante sono stati Spi-
derman e Topolino; il primo
per avere divulgato l idea/so-
gno di unAmerica dove tutto
possibile e il secondo per
avere ceduto a una narrazione
semplice e lineare, definendo
stereotipi di personaggi molto
caratteristici come l'avaro,
l'attaccabrighe ecc. Ancora
Mc Farlain e il suo Spawn,
dove la generazione degli anni
90 ha scoperto i disegni goti-
ci con i suoi caratteristici tratti
schizofrenici. Roberto mette
laccento su James O' Barr. Il
Corvo ha evidenziato le po-
tenzialit che una Graphic
Novel ha di esprimere gli
orrori intimi del proprio auto-
re. Impossibile non citare The
Walking Dead, dove per la
prima volta la parte centrale
di un fumetto stata il
rapporto tra i personaggi e le
dinamiche del gruppo, a pre-
scindere dai protagonisti stes-
si. Valerio Mezzanotte ha
sottolineato larte di Sin City
di Miller, Conan di Bushema,
The Kingdom Come di Alex
Ross, Il Gioco di Manara,
Ken Parker di Milazzo, Corto
Maltese di Pratt e Blueberry
di Giraud; mentre Filippo
Ferrucci ci invita a non di-
menticare l importanza e la
diffusione che caratterizza il
genere Manga: Dragon Ball,
Akira e Berserk.
Quali errori dovrebbe evita-
re il fumettista esordiente?
Vogliamo proprio specificare
fumettista? Per me possia-
mo lasciare la sola parola
esordiente. In qualsiasi
campo. Io ho 42 anni (42, gi,
la risposta fondamentale sulla
vita), lavoro da quando ne
ho 19 e unidea me la sono
fatta. Qualsiasi esordiente do-
vrebbe evitare di essere pre-
tenzioso e imparare come
lumilt capace di essere
unarma micidiale se ben
usata. E bisognerebbe tenersi
lontano dalla fretta, cosa che
un ragazzo giovane, spesso,
proprio non riesce a fare. Per
lesperienza personale che ho
maturato, tenere a debita
distanza questi due flagelli la
considero gi la met
dellopera.
Mi sembra di capire che
ESC non si limiter esclusi-
vamente ai fumetti. In quali
altri aree si espanderanno le
attivit del laboratorio
virtuale?
Grazie a Claudio Fallani e
Riccardo Iacono, ESC si
aperto alla cinematografia e
alle serie televisive. Claudio
ci ha permesso di produrre
insieme allassociazione
culturale ESSI GIRANO il
corto La lunga notte di
Victor Kowalsky, tratto da
un racconto dello stesso
Claudio. Victor stato pre-
sentato il 1 2 dicembre nella
sua prima nazionale allUci
Cinema di Campi Bisenzio
(FI), ottenendo la soddisfa-
zione di vedere la sala stra-
colma! Il corto iscritto alla
selezione per il Film Festival
di Berlino e nelle prossime
settimane sapremo se potr
partecipare all importante
kermesse. Riccardo ha
permesso a ESC di diventare
partner della serie Funk-azzi-
sti prodotta da Icaroff ed
Ecoframes. La serie, scritta tra
laltro anche da Riccardo, ve-
dr un montaggio di 12 epi-
sodi per la tv e un adatta-
mento per il web.
Cosa ha fatto fino a oggi
Electric Sheep Comics per le
graphic novel e fumetti in
genere?
Insieme alle Edizioni Il Foglio
abbiamo dato vita a una
collana interamente dedicata
alle graphic novel. Si chiama
ESC Collection e prevede
solo lavori in bianco e nero.
Per la collana selezionano
anche le graphic novel che
arrivano dallesterno. Non ci
sono preclusione per alcun
genere narrativo, guardiamo
alla qualit dei disegni e alla
-- 2727 --
profondit della storia. Sono
due i titoli pubblicati: Touch &
Splat, scritto da Alessandro
Cascio con i disegni di Ales-
sandro Buffa e la prefazione di
Ernesto Gastaldi; Blood Wa-
shing, scritto da Claudio Falla-
ni, Alessio Ottaviani e Ales-
sandro Napolitano con i
disegni di Roberta Guardascio-
ne, Sascha Ciantelli, Riccardo
Iacono, Valerio Mezzanotte e
Andrea Palloni. Blood Wa-
shing, con le oltre 250 copie
vendute nei primi dieci giorni
di pubblicazione, ci ha aiutato
a dare impulso al nostro pro-
getto.
ESC impegnato anche nella
selezione di fumetti per la rivi-
sta bimestrale del fantastico
Terre di Confine. Siamo al se-
condo numero e la risposta dei
lettori soddisfacente. Per
quanto il tempo ce lo permette,
cerchiamo di partecipare con i
nostri contribuiti ad altre rivi-
ste che ospitano graphic novel.
successo per POLVERE,
pubblicata sul N 6 di Knife
(Nero Press) e LUNARIS
(vincitore del Premio Cometa
2013), apparso sul N12 di
Skan Magazine.
Ti andrebbe di parlarci dei
progetti futuri di ESC?
Apriamo un mondo. Ri-
spondendo a questa domanda
ci accorgiamo di come il pro-
getto ESC stia ingranando. Per
il 2014 sono in lavorazione tre
graphic novel, tutte per le Edi-
zioni Il Foglio. Si tratta di uno
Steampunk nato dalla fantasia
di Polly Russell e disegnato
dalle matite di Roberta
Guardascione per un connubio
tutto al femminile e al vapore!
La seconda una Sci-Fi scritta
da un certo Roberto Bommari-
to (autore di dubbie qualit al
quale giusto dare una
chance Rido a crepapelle) e
disegnato da Marzio Mareggia.
La terza una graphic novel in
collaborazione con la collana
Demian (sempre Il Foglio)
scritta e pensata dal mitico Fe-
derico Guerri e Alessandro
Napolitano (questultimo auto-
re di ancora pi dubbia qualit,
per le quali le chance sono fi-
nite Ti ho anticipato la
battuta! ) e disegnata da Clau-
dia Giuliani, una giovane arti-
sta di cui sentiremo parlare i
futuro. Continuer la collabo-
razione con Terre di Confine,
dove proporremo fumetti di
disegnatori emergenti, capaci
da subito di sbalordire per il
loro stile. Lavoreremo con la
neonata rivista Cronache di
un sole lontano diretta da due
guru come Sandro Pergameno
e Tiziano Cremonini. In
cantiere ci sono il prequel di
Blood Washing e una collabo-
razione con gli amici di Nero
Press che far saltare sulle se-
die tutti gli amanti di Non
ve lo dico.
In giugno inizieranno le ripre-
se di un film, Ritratto di fami-
glia, genere horror, nato dalla
sceneggiatura di Claudio
Fallani e Alessandro Napolita-
no con la regia di Tommaso
Sacchini. Ancora un progetto,
forse il pi importante di tutti:
resteremo vigili e con gli occhi
bene aperti, pronti a cogliere
loccasione giusta per aiutare il
nostro movimento a crescere.
Prima di lasciarci ti
andrebbe di segnalarci i siti
attraverso i quali possibile
seguire le attivit di ESC?
La nostra casa nel web si trova
all indirizzo www.esco-
mics.com. Siete tutti invitati a
prendere un caff in nostra
compagnia. Abbiamo una pagina
facebook a cui teniamo molto e
facciamo in modo di aggiornare
con anticipazioni, tavole in ante-
prima e notizie dal mondo dei fu-
metti. Ci trovate su www.face-
book.com/ElectricSheepComic
s venite a lasciare il vostro MI
PIACE, sar pi che gradito.
Chiunque volesse mettersi in
contatto con noi pu farlo scri-
vendo a: electricsheepco-
mics[at] .com
Grazie mille per l'intervista,
Alessandro, e un grosso in
bocca al lupo per tutti i tuoi e
vostri progetti!
Crepi il lupo! Grazie a te e a
Kipple per averci concesso
questo spazio.
Buon ELETTRICO 2014!
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Prefazione di Alan D. AltieriIllustrazione di copertina di Les EdwardsMezzotints Ebook Collana OmbrePagine: 160 - Lingua: Italiano
Un thriller metafisico che affronta lo sconosciuto, le verit se-polte, la dannazione, arrivando fino in fondo, come suggeriscelo stello titolo. Prefazione di Alan D. Altieri e cover di LesEdwards. Prima edizione digitale dellopera.
I l Libro: Riccardo Gribaudi, stimato medico ginecologo coninteressi scientifici trasversali, decide di scrivere un saggio sullaoscura vita di Irving Kastner, allievo di Freud e impegnato nellaricerca di connessioni tra cervello e coscienza. Si applica nel re-cupero di fonti sulla vita di Kastner, il cui violento suicidio loimpressiona: si reca quindi in una biblioteca, dove sonoconservati importanti documenti. Trova molto pi di quanto siaspettasse: vetrini con campioni biologici, un mazzo di chiavi, equattro quadernetti neri sui quali Kastner stesso ha scrittoappunti scientifici e biografici. I diari rivelano anche strani epi-sodi persecutori allucinatori? di cui Kastner sarebbe vittima.I vetrini rappresentano una scoperta altrettanto inquietante:conservano campioni encefalici, sui quali Kastner cercavaconferme della sede dellanima il locus animae, che ancheCartesio aveva collocato nella ghiandola dellepifisi. Tuttavianon si tratta di campioni di cervello di scimmia, come nei suoistudi noti, ma di tessuti di cervello umano. Disorientato da que-ste scoperte, Riccardo una notte si reca nellabitazione romanadi Kastner, incontra Rosa, lassistente-amante di Kastner, dallaquale ottiene una messe di sconcertanti informazioni e gli stru-menti originali utilizzati da Kastner, insieme allultimo dei suoidiari. Riccardo rientra in albergo e riceve la inquietante visitanotturna di uno sconosciuto, vestito dabiti blu, con il quale hauna surreale conversazione sul lavoro che deve svolgere. Coscom apparso, luomo scompare.
Dalla Prefazione di Alan D. Altieri
Con questo suo esplosivo Locus Animae - che Mezzotintspresenta per la prima volta in assoluto sulla scena del narrativadigitale - Alessandro Defilippi, psichiatra tra i pi importanti delmomento, si riconferma come uno degli autori pi cruciali disempre. Al fondo dell'inquietante odissea di Riccardo Gribaudi -tra domande che vanno lasciate senza risposta, avversari che vo-gliono rimanere sconosciuti, verit che devono restare sepolte - in attesa il fulcro stesso di quella inquietudine dell'essere chepervade pressoch ognuno di noi a ogni singolo snodo del no-
stro percorso su questa terra. Al tempo stesso gorgo dell'intro-spezione e viatico della dannazione, con Locus Animae,Alessandro Defilippi riesce a scavalcare tutti i parametri diquello che pu essere definito come thriller metafisico,allargandosi a creare un intero nuovo genere: il noir filosofico.Locus Animae un'esperienza non solo di eccezionaleconcezione dell'intrigo, ma soprattutto di prodigioso livelloletterario.
LAutore
Alessandro Defilippi Scrittore e psicanalista, nato il 29 aprile1956 a Torino, dove vive. Il suo esordio letterario del 1994,con la pubblicazione della raccolta di racconti Una lungaconsuetudine (Sellerio), seguito dal suo primo romanzo, Lo-cus Animae (Passigli, 1999 e Giallo Mondadori, 2007). Nel2002 ha pubblicato il romanzo gotico Angeli , e nel 2006 laraccolta di racconti Cuori bui, usanze ignote (Antigone Edi-zioni) seguita da Le perdute tracce degli dei (Passigli 2008).Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi il romanzo di formazioneManca sempre una piccola cosa e nel 2011 uscito nellacollana Omnibus di Mondadori il suo romanzo storico Danu-bio Rosso. L'alba dei barbari. Il suo ultimo libro il thrillerLa paziente n9 (Mondadori, 2012). Molti suoi racconti earticoli sono stati pubblicati in antologie e riviste. Nel 2003 stato coautore della sceneggiatura del film Prendimi l 'anima,diretto da Roberto Faenza.
LLooccuuss AAnniimmaaee
ddii AAlleessssaannddrroo DDeeffiilliippppii
L'e-Book nell'e-READER SSkkaann
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cominciato tutto con un
singhiozzo. Uno di quelli ina-
spettati, che ti colgono quando
stai parlando e ti scuotono
tutto, facendoti perdere il filo
del discorso.
Una situazione piuttosto
imbarazzante. Ero in visita da
un cliente, il primo appunta-
mento del pomeriggio, cercavo
di convincere i due responsa-
bili seduti davanti a me di
quanto avessero bisogno del
nostro software. Ci ero quasi
riuscito, quando quel rantolo
improvviso salito dal profondo
della gola ha spezzato
l incantesimo in cui ero riusci-
to a intrappolarli.
Scusate mi sono giustifi-
cato, terribilmente mortificato.
Ho sentito la pelle delle
guance bruciare e il sudore
inziare a fiorire sulla fronte.
I due hanno sorriso,
lanciandosi di traverso uno
sguardo divertito. Tutto be-
ne? ha chiesto il direttore
commerciale.
Certo che va tutto bene, ho
solo singhiozzato, stronzo!
avrei voluto rispondere. Ma la
mia credibilit era gi abba-
stanza compromessa senza che
li insultassi. Nessun proble-
ma ho detto. Devessere
qualcosa che ho mangiato.
In effetti, dietro ripetute
insistenze di un collega, avevo
pranzato in un ristorante mes-
sicano che non si era rivelato
troppo adatto alle mie capacit
digestive. Venti minuti dopo
aver finito di mangiare ero gi
al cesso, e dopo una breve ma
intensa sessione di scossoni
intestinali mi ero sentito in do-
vere di lasciare un biglietto
sulla porta del bagno: RESPI-
RATE SOLO SE NECESSA-
RIO.
Quindi qualcosa che avevo
mangiato mi aveva davvero
fatto male, ma il singhiozzo
non era un inconveniente a cui
ero preparato. Avrei preferito
un attacco di flatulenza
incontrollabile, che avrei potu-
to mascherare meglio. Daltra
parte eravamo in tre nella
stanza.
Ho sistemato il nodo della
cravatta del mio completo gri-
gio fum da venditore reliable
e self-confident, due caratteri-
stiche sentivo velocemente
abbandonarmi. Stavo di-
cendo ho ripreso che una
delle applicazioni pi interess-
HHRRIIIH!
Di nuovo. Improvviso e
sconvolgente.
Scusate ancora ho insi-
stito, mentre sentivo la sgrade-
vole sensazione di umido sotto
le ascelle. Probabilm-
HHRIIARH!
I due hanno riso. Un
bicchiere dacqua?
S, grazie. Credo che-
HHIRRHH!
Sono corso in bagno. Mi so-
no sciacquato la faccia, ho be-
vuto un sorso dal rubinetto, e
per buona norma ho pisciato.
Ho tratto un respiro pro-
fondo subito interrotto da un
altro singhiozzo.
Dieci minuti pi tardi, dopo
essere riuscito a balbettare
qualche sillaba di scusa tra un
singulto e laltro, ho lasciato
quellufficio.
Il singhiozzo non mi era
ancora passato quando sono
rientrato a casa quella sera.
Avevo gi tentato tutti i metodi
pi comuni: trattenere il respi-
ro, tendere i muscoli della go-
la, bere sorsi d'acqua in numeri
multipli di sette. Alcuni colle-
ghi si erano anche presi l'inca-
rico di spaventarmi, riuscendo
solo a farmi sobbalzare sulla
sedia.
Il singhiozzo c'era ancora
due giorni dopo. Avcvo co-
Q u a l c o s a c h eh o m a n g i a t o
SSkkaannAAnnddrreeaa VViissccuussii
Being Piscu
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minciato a pensare di poter
concorrere al Guinness per
l'attacco pi lungo, ma
quando ho scoperto che il re-
cord di sessantotto anni
ininterrotti, l'entusiasmo
scemato per lasciare il posto
alla frustrazione.
Nonostante l'inconveniente
riuscivo a compiere le norma-
li attivit quotidiane. In uffi-
cio si stavano abituando alla
mia parlata saltellata, e stavo
imparando a pronunciare le
parole anche durante i
singulti. I miei amici avevano
accolto la novit con mode-
rata curiosit, per poi ignora-
re del tutto la faccenda pochi
minuti dopo averla appresa.
Dopo una settimana, avevo
cominciato a pensare che
quella fosse ormai la mia ri-
dicolmente triste condizione
di vita.
Per un'inaspettata grazia di-
vina, durante il sonno il
singhiozzo non mi disturba-
va.
stato cos fino a quando,
la notte del decimo giorno
dopo l'inizio dell'attacco, mi
sono svegliato di soprassalto,
colpito da una terribile sensa-
zione di risucchio all'interno
della gola. Ho sentito come
se un cavatappi largo quanto
l'esofago mi fosse stato tirato
via dallo stomaco. Non era
doloroso, ma monopolizzava
interamente il mio corpo e la
mia attenzione: durato solo
una decina di secondi, ma
quella sensazione stata
l'unica cosa che esisteva.
Il singhiozzo, ho scoperto
subito dopo, era passato.
Sono tornato a dormire,
convinendomi di essere fi-
nalmente guarito.
Messo a terra il primo pie-
de la mattina dopo, un conato
di vomito mi ha fatto piegare
su me stesso, riuscendo a sve-
gliarmi del tutto. A bocca
aperta e lingua penzoloni, ho
lasciato che la nausea passas-
se, mentre qualche rivolo di
bava colava sul piumone.
Con passo traballante sono
andato in bagno, inchinando-
mi davanti al water.
Sentivo di avere qualcosa
in gola, come un boccone ri-
masto di traverso, ma non
riuscivo a smuoverlo n de-
glutendo n sputando. Sono
rimasto dieci minuti fermo in
quella posizione, continuado
a raschiare la gola e
cacciando fuori grumi di sali-
va opachi. Poi mi sono fatto
forza e mi sono rimesso in
piedi: non potevo perdere
altro tempo.
Il normale appetito mattuti-
no era scomparso, ma la
macchinetta programmata
aveva gi preparato il caff.
Ne ho versato una tazzina
abbondante e l'ho buttata gi
tutta d'un fiato, amara e
bollente. Insolitamente, il
fluire del liquido gi per la
gola ha alleviato la nausea.
Ho sentito come se un pezzo
troppo grande di carne
scendesse gi, per poi la-
sciarmi libero di respirare e
ingoiare.
Sollevato, mi sono messo
in macchina per dirigermi in
ufficio. Quel giorno era pre-
vista una riunione col capoa-
rea e due appuntamenti per il
rinnovo di contratti, il che si-
gnificava il completo blu su
camicia arancione dell'agente
friendly e available.
Guidavo cantando Crime of
Passion, quando ho sentito
qualcosa salire su per la gola,
come se un bolo di cibo ma-
sticato tentasse l'avventurosa
arrampicata dell'esofago.
Forse a causa di quel pensie-
ro, la nausea mi ha colto di
nuovo, facendomi lacrimare
mentre cercavo di re-
spingerla.
Ho accostato e mi sono
fermato per respirare,
aprendo il finestrino per
attingere all'aria fresca.
Inutile.
Espirando in forti soffi, ho
recuperato con la mano tre-
mante una caramella dal vano
accanto al cambio, e l'ho infi-
lata in bocca sperando in un
sollievo. Era una di quelle
balsamiche, con il ripieno li-
quido all'eucalipto che avevo
liberato subito masticando
freneticamente. Com'era
successo con il caff, l'afflus-
so di quel sapore forte ha
spinto indietro il boccone ri-
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belle.
Sono ripartito, deciso ad
arrivare al lavoro in tempo
per la riunione.
L'effetto dell'eucalipto si
esaurito nel giro di un quarto
d'ora, quando ho cominciato
a sentire di nuovo qualcosa
risalire per la gola. Senza esi-
tare, ho ingerito un'altra di
quelle caramelle, garantendo-
mi quindici minuti ulteriori di
sollievo.
Prima di entrare in ufficio,
mi sono fermato al bar per
comprare sei pacchetti di
balsamiche.
Quella mattina ho ingerito
pi di trenta caramelle e
almeno otto caff bollenti.
Riuscivo ogni volta a
rallentare la nausea, ma
l'effetto sembrava durare me-
no ogni volta. L'ultima cara-
mella del quarto pacchetto ha
respinto il qualcosa giusto il
tempo che ci ho messo per
ingoiarla.
Il capoarea stava illu-
strando a me e ai miei colle-
ghi la strategia che avremmo
dovuto applicare ai nuovi
clienti nel prossimo mese.
. . .quando poi avrete intro-
dotto il prodotto di fascia
due, potrete iniziare a pro-
porre gli applicativi accesso-
ri, come.. . tutto bene?
Ci ho messo un po' a capire
che quella domanda era ri-
volta a me.
Perch?
Sei. . . pallido. Stai bene?
In effetti ero impegnato a
reprimere con tutte le mie
forze il corpo estraneo che
stava ancora cercando l'uscita
del mio esofago, ma non mi
ero reso conto che la battaglia
in corso fosse cos evidente.
Stavo per fornire una giu-
stificazione plausibile, ma
non appena ho aperto la
bocca ho sentito il qualcosa
accelerare la sua arrampicata,
facendo percepire distinta-
mente le sue zampe che face-
vano presa nelle pareti della
mia gola, per poi spingere
sulle tonsille da dietro, come
un ariete che cercasse di
abbattere una palizzata.
Invece delle parole, dalla
bocca mi uscito un suono
strozzato, seguito da un fiotto
di vomito scuro, composto da
caff e tanti piccoli cristalli di
caramelle sbriciolate. La vista
e l'odore acre di quel rigurgi-
to ha suscitato lo sdegno dei
miei colleghi, che si sono
alzati dal tavolo con esclama-
zioni di disgusto.
Vai a casa! mi hanno
esortato tutti.
Sto bene ho risposto,
ma la voce raschaita e i resi-
dui di vomito che ancora
pendevano dalle labbra basta-
vano a far capire che stavo
mentendo. stato solo. . .
qualcosa che ho mang-
La sostanza che ha
interrotto le mie parole non
era pi marrone, ma di un
preoccupante colore rosato
che ironicamente si abbinava
alla perfezione con la mia
giacca.
In qualche modo sono riu-
scito a tornare a casa. Quello
che mi portavo in gola, e che
stava cercando di uscire,
sembrava adesso essersi
calmato. Stabilitosi appena
dietro il mio palato, forse
aspettava l'occasione giusta
per trovare la libert.
Terrorizzato, ho tenuto la
bocca serrata, i denti tanto
stretti da sentire dolore alle
gengive, finch non mi sono
trovato in bagno. Ho acceso
tutte le luci e preso la torcia
che uso per andare a riattiva-
re il contatore gi in cantina,
quando salta la corrente. Mi
sono liberato della giacca, la-
sciandola cadere a terra, e so-
no rimasto con la camicia
arancione a fissarmi allo
specchio.
Ho cercato di regolare il
respiro, inspirando ed espi-
rando profondamente dal na-
so.
Poi, con cautela, ho aperto
la bocca.
Un centimetro per volta, ho
spalancato il pi possibile la
mandibola, mantenendo lo
sguardo sullo specchio in
modo da scorgere l'interno.
passato un minuto prima
che iniziassi a vedere qualco-
sa, ma gi prima ho iniziato a
sentirlo.
La cosa ha mosso dei passi
timidi, facendo presa sul pa-
lato, sulle guance, sulla
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lingua.
Piano, molto piano, si
mossa oltre i denti,
affacciandosi fuori dalle
labbra.
Ho cercato di sopprimere il
ribrezzo, mentre osservavo
quella creatura che si era svi-
luppata dentro di me.
Sembrava un gambero, ma
non aveva lo stesso aspetto
segmentato. Nessun guscio,
ma un corpo affusolato che
terminava in una testa ovale,
se quella era effettivamente la
sua testa. Non c'erano occhi o
altri organi di senso sulla ci-
ma del corpo. La cosa pi
orribile era il colore: un
bianco sporco, morto, il colo-
re di una pianta cresciuta al
buio, o di un pesce seccato
dal sole.
Poi la creatura ha esteso
due filamenti che potevano
essere antenne o appendici
prensili, che dai lati del suo
corpo si sono allungati per
quasi dieci centimetri fuori
dalla mia bocca, ondeggiando
alla ricerca di qualcosa.
Quasi affascinato da quella
vista, ho preso la torcia e l'ho
puntata sull'essere, per cerca-
re di capire meglio la sua
anatomia.
Immediatamente, quello ha
ritratto le due appendici ed
tornato indietro, tanto in
fretta che ho avvertito calore
per l'attrito che il suo corpo
ha provocato all'interno della
mia bocca.
Nel tentativo di fermarlo,
ho chiuso di scatto i denti, in
una morsa che riuscita a
catturare soltanto la punta
della mia lingua, procurando-
mi un taglio profondo che ha
iniziato subito a sanguinare
copiosamente.
Mi sono piegato sul la-
vandino per sputare e
sciacquarmi la bocca, fa-
cendo scendere nel tubo di
scarico sangue e lacrime.
Non so quanto tempo ho
passato immobile in bagno,
appoggiato sul bordo del la-
vandino come sulla statua di
un santo, in cerca di conforto
o rivelazioni. Ma poi mi sono
sollevato, deciso a combatte-
re la mia battaglia fino in
fondo.
Senza nemmeno
cambiarmi, sono uscito. Era
quasi buio, e l'idea che a bre-
ve sarei stato nascosto
dall'oscurit mi faceva sentire
pi sicuro, come se fossi io
stesso il mostro che non vole-
vo venisse scoperto.
Il mio ospite invece
sembrava tranquillo, forse
ancora spaventato dall'espe-
rienza di poco prima. Non
riuscivo a capire dove fosse,
doveva essere tornato
nell'ambiente oscuro e umido
dello stomaco, dove proba-
bilmente era nato.
Nel giro di mezz'ora avevo
comprato tutta l'attrezzatura
necessaria, recuperata tra me-
sticherie e sexy-shop.
Quando sono rientrato, i
lampioni della strada stavano
iniziando ad accendersi in se-
quenza.
Di nuovo in bagno, mi so-
no spogliato. Ho acceso solo
la luce della specchiera, e po-
sizianto tutti gli acquisti a
portata di mano. Ho aperto la
bocca, e atteso.
La creatura deve aver
avvertito la corrente d'aria,
che le ha fatto capire che una
via d'uscita si era aperta di
nuovo. L'ho sentita risalire
come ormai ero abituato, un
passo per volta. Un conato
accompagnava ogni suo pas-
so mentre strisciava verso
l'alto, ma con la massima
concentrazione riuscivo a
sopprimerli. Non volevo spa-
ventarla di nuovo.
Ho preso il divaricatore
comprato al sexy-shop, l'uni-
co posto in cui ero sicuro di
poter trovare un oggetto del
genere, e l'ho posizionato in
modo da mantenere la bocca
spalancata al massimo, i denti
e le labbra coperti dalla
gomma rigida. Solo la lingua
rimaneva libera, ma presto
l'ospite ha raggiunto la parte
iniziale del mio apparato di-
gerente, intenzionato ancora a
cercare una strada verso
l'esterno.
Il gambero si sporto oltre
il bordo del divaricatore, pi
avanti di quanto aveva fatto
in precedenza. Ha estratto
quattro filamenti fluttuanti,
uno dei quali si infilato
nella mia narice destra, solle-
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ticandomi la peluria.
Non sapevo quanto sarebbe
rimasto fuori. Ho agito subi-
to.
Afferate le pinze piatte, ho
catturato velocemente la testa
della creatura, stringendo
forte per non perdere la presa.
Nel pi completo silenzio,
l'essere ha iniziato a manife-
stare il panico, agitando
ovunque le appendici esterne
e cercando di arretrare con le
sue zampe all'interno delle
mie guance, che sentivo
punzecchiate in continuazio-
ne.
I conati hanno cominciato a
farsi pi intensi, quasi
insopportabili, e ho co-
minciato a tossire. Ma senza
lasciar andare il mostro.
Con gli occhi bene aperti,
ho cominciato a tirare.
Il dolore stato immediato,
e intenso. Era come se mi
stessi praticando una ceretta
all'interno dell'esofago,
strappando contemporanea-
mente centinaia di strisce
adesive.
Tossendo, sbavando,
piangendo, ho tirato ancora.
Il corpo della creatura
continaua ad emergere, nono-
stante la resistenza che essa
opponeva, rivelando una su-
perficie bitorzoluta e rico-
perta di numerose piccole
ventose. Il corpo sporgeva
tanto che riuscivo a os-
servarlo direttamente al di
sotto del mio naso, quando ho
deciso di attaccare.
Preso il punteruolo con la
mano libera, ho inferto un
colpo laterale alla bestia, tra-
passandola da parte a parte.
Un liquido nero spruzzato
fuori quando la punta
emersa dall'altro lato.
E io ho sentito dolore.
Un dolore lancinante, deva-
stante, migliaia di aghi che
mi trapassavano le carni
lungo tutta la gola, impe-
dendomi di resprirare.
Era troppo
Sono caduto a terra.
Prima di perdere i sensi, ho
visto l'essere che sporgeva
dalla mia bocca, sul pavi-
mento, impossibilitato a
tornare al sicuro per il punte-
ruolo ancora infilzato nel
corpo, che zampettava con
una decina di appendici in
cerca di rifugio.
Mi sono svegliato in came-
ra da letto.
Non ricordo di aver
camminato fin qui. C' una
scia di sangue, saliva e liqui-
do nerastro che segna un
percorso che dal bagno porta
a dove sono adesso. La mia
guancia sporca dello stesso
miscuglio di sostanze, come
se fossi stato trascinato,
centimetro per centimetro,
con la creatura che sporgendo
dalla mia bocca tirava tutto il
mio corpo dietro di s.
Il punteruolo ai piedi del
lavandino, il divaricatore era
ancora nella mia bocca e
quando l'ho rimosso ho senti-
to formicolare la mandibola e
le labbra, intorpidite per la
lunga immobilit.
Continuo a sputare sangue,
che sembra provenire dallo
stomaco, dall'esofago, dal pa-
lato, dalla lingua.
Non riesco a parlare.
Quello che l'ospite mi ha
fatto, o che mi sono fatto da
solo, deve avermi
danneggiato qualche muscolo
importante della trachea o
della lingua. So solo che non
riesco a emettere altro che
suoni disarticolati, come una
scimmia incazzata. Per que-
sto ho dovuto scrivere questo
resoconto, per spiegare cosa
successo a chi vorr saperlo,
quando mi troveranno o io
andr in cerca d'aiuto.
Non so dove sia la creatura.
Non la sento pi dentro di
me, ma potrebbe essere
tornata al sicuro, cullata dai
succhi gastrici.
O potrebbe essere uscita.
Ho chiuso tutte le porte e le
finestre. Ho spento tutte le
luci. Se quel mostro in que-
sta casa, lo trover.
E lo uccider.
In una mano tengo la
torcia, nell'altra la pinza. Ho
intenzione di schiacciarla a
piedi nudi.
Sentir il suo corpo
molliccio spiaccicarsi sotto il
mio peso, e godr, oh se go-
dr.
La caccia inizier appena
mi sar passato questo
attacco di singhiozzo.
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U n a l e t t e r aa n o n i m a
SSkkaannMMiirrkkoo GGiiaacccchheettttii
Guest Star
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-- 3838 --
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LLuuiiggii BBoonnaarrooPoscritti di futuro ordinario
E v i s s e r o t u t t if e l i c i e m o r t i
SSkkaann
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-- 4343 --
-- 4444 --
La stanza ottagonale ha tre
pareti prive di mobili, solo
ampi cuscini damascati e
lunghi tendaggi rosso fuoco
che drappeggiano dal soffitto.
sempre stata cos. Da che
ho memoria, da che esisto.
La mia bellissima sorella mi
invita a entrare con un gesto
gentile delle sue mani
bianche.
Sorride, adagiata sui cuscini
in fondo, le gambe incrociate
si intravedono sotto la veste
candida.
La raggiungo, attraversando
l'anticamera in penombra.
Sfioro una delle mensole fa-
cendo scorrere le dita sul le-
gno caldo. Le rifiniture in oro
di una roulette brillano alla
fioca luce delle candele e ra-
piscono la mia attenzione per
qualche istante.
Una vasta collezione di carte
nella mensola successiva,
francesi, piacentine, napoleta-
ne. Dal mazzo aperto dei ta-
rocchi il Bagatto sembra
scrutarmi, beffardo. Tocco tre
dadi in avorio, i miei polpa-
strelli indugiano nei solchi
delle facce superiori. Sei,
quattro, uno. Quanti destini
avete scelto? Di quante vite
deciso?
Li soppeso tra le dita, li la-
scio rotolare nel palmo poi li
stringo.
La mia mano sembra vibrare,
sono caldi, poi bollenti. Li ri-
pongo sulla mensola e urto
un pugno di rune, li guardo:
sei, quattro, uno.
Mia sorella ha gi preso po-
sto, una scacchiera in pietra
policroma le aleggia davanti,
a pochi centimetri dal pavi-
mento. Ha scelto il suo gioco,
quello che preferisce e ha
mosso. Mi sorride e il suo
sorriso illumina tutta la
stanza.
Accomodati. Con un gesto
elegante indica due cuscini
damascati.
D7 in D5. Dico tra i denti.
Lo scacco ebano scivola sulla
pietra, e un brivido mi drizza
la schiena.
Milioni di piedi si muovono
all'unisono marciando come
un sol uomo verso il fronte
nemico, calpestando erba,
terra, corpi. Il gracchiante ru-
more dei crani fracassati
duetta con l'incedere ritmato
degli stivali. Sono i miei uo-
mini.
E2 in E4. Sussurra lei. Un
esercito di madri, mogli, fi-
glie. Una fiumana di donne
chiama, echeggiando nella
mia testa. Cantano, comme-
morano, piangono.
Le vedo sollevare i corpi dei
compagni caduti, gridare e
disperarsi. Si rialzano per,
forti come solo le madri
sanno essere, crescono i loro
figli da sole, lavorano, lotta-
no, sudano, amano. Le vedo
sorridere infine, gonfie
d'amore.
Muovo il cavallo e il terreno
trema sotto i miei piedi nudi.
Gli zoccoli di antiche ca-
vallerie sollevano nubi di
polvere nei terreni sabbiosi,
rovesciano intere zolle tra i
prati ancora incontaminati,
mentre l'eco dei loro nitriti si
perde nell'aria e nel tempo.
Galoppano ciechi, guidati dal
furore dei loro cavalieri e
della guerra. Dal mio.
Chiudo gli occhi, solo un
instante mentre il mondo mu-
ta ed evolve. Gli sbuffi dei
cavalli scompaiono,
soppiantati da quelli dei mo-
tori. Le gigantesche ruote di
ferro affondano nel fango
sotto al peso dei cannoni, lo-
ro fardello. Le camionette
ruggiscono come bestie ferite
ma continuano ad avanzare. I
cingolati subito dopo:
schiacciano, calpestano. La
terra torchiata e sanguinante
pare reggerne appena il peso,
PPoollllyy RRuusssseellll... e alla fine arriva Polly
I l g i o c o
SSkkaann
-- 4545 --
quando il tuono artificiale la
squassa. Un colpo, un altro e
un altro ancora. Finch
null'altro si ode oltre l'ululato
dei cannoni.
Lei pare incerta, ti ho sorpre-
sa sorella? Muove con dita
tremanti e lo faccio anche io,
ma con mano ferma.
a