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7/23/2019 Smaltimento Dei Rifiuti
http://slidepdf.com/reader/full/smaltimento-dei-rifiuti 1/5
RIFIUTI
Dalla fine del secondo conflitto mondiale, la
produzione di rifiuti e progressivamente aumentata e
rappresenta oggi uno dei più significativi effetti edindicatori della crescita economica e dell'aumento dei
consumi.
La quantit di rifiuti generata da un paese non
costituisce solo una misura della sua crescita
economica, un'esternalit negativa sviluppata dalle sue
attivit produttive, ma rappresenta un indicatore del
ritmo di sfruttamento ed impoverimento delle sue
risorse! produrre rifiuti significa utilizzare risorse
potenziali, sia materiali sia energetic"e, c"e, se non
recuperate, vanno a sovraccaricare #$am%iente,incidendo sulla sua capacita di assor%imento e
rigenerazione. # rifiuti, quindi, rappresentano un
pro%lema am%ientale, igienico&sanitario, sociale, prima
c"e strettamente economico&gestionale.
La omunit (uropea "a legiferato in materia di rifiuti
fin da# #)$*, ma solo da# #)+) si è dotata di una
precisa strategia c"e "a definito le priorit politic"e cui
gli tati mem%ri vengono c"iamati a conformarsi nel
dare attuazione ai principi di gestione dei rifiuti, priorit
politic"e confermate anc"e nel -uinto e nel estorogramma omunitario di azione am%ientale!
• ridurre quantitativamente e
qualitativamente il rifiuto /il 0
rogramma omunitario di azione
am%ientale aveva sta%ilito come
o%iettivo per il 1222 la sta%ilizzazione
della produzione dei RU a 322 4g pro
capite all'anno56
• riutilizzare e recuperare il rifiuto.
Relativamente a quest' ultimo punto, la strategia
comunitaria riconosce la preferenza al recupero dei
materiali rispetto alle operazioni di recupero energetico,
sulla %ase di considerazioni energetic"e, am%ientali ed
economico&sociali. L'energia recuperata dalla
com%ustione dei rifiuti, infatti, non e paragona%ile a
quella risparmiata riciclando o riutilizzando il rifiuto! in
un'ottica di massimizzazione della conservazione
dell'energia, quindi., riciclare o riutilizzare significa
risparmiare energia.
7li impianti recupero dei materiali, inoltre, suscitano
meno preoccupazione e diffidenza rispetto a quelli diincenerimento6 pur prescindendo da considerazioni
relative all'emissione di sostanze inquinanti, un
inceneritore tecnologicamente all'avanguardia per
l'aspetto dell'a%%attimento dei fumi inquinanti,
comunque, "a un costo di realizzazione elevato e
necessita di un lungo periodo di ammortamento dei
costi/32&3* anni5, durante il quale deve riuscire a
mantenere un regime di attivit costante! questo
significa c"e deve garantirsi, attraverso contratti di
fornitura, una quantit di rifiuti costante, se noncrescente, nel tempo, secondo una logica c"e stravolge,
quindi, l'ordinamento gerarc"ico dei principi di gestione
dei rifiuti sta%ilito dalla normativa comunitaria.
Il D.Lgs. del 3 aprile 1228 no #*1, noto anc"e come
nuovo 9codice dell'am%iente9, entrato in vigore da# 3
maggio 1228, è la normativa di riferimento per le
pro%lematic"e am%ientali. In particolare la parte I0 del
decreto è quella dedicata alle 9norme in materia di
rifiuti e di %onifica dei siti inquinati9 c"e "a sostituito il
D.Lgs. 11:)$ , noto come 9Decreto Ronc"i9, precedentemente in vigore in materia di gestione dei
rifiuti. Il comma # dell'art. #+1 /smaltimento dei rifiuti5
del D .Lgs. #*1:28 sta%ilisce c"e 9lo smaltimento dei
rifiuti ; effettuato in condizioni di sicurezza e
costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti,
previa verifica, da parte della competente autorit, della
impossi%ilit tecnica ed economica di esperire le
operazioni di recupero di cui all'art.#+#9. Inoltre alla
lettera g5 comma # dell'art.#+3 si definisce lo
smaltimento come 9ogni operazione finalizzata a
sottrarre definitivamente una sostanza, un materiale o
un oggetto da# circuito economico e#2 di raccolta e, in
particolare, le operazioni previste nell'<llegato = alla
parte I0 del decreto9.
>ell'allegato = si elencano, poi, le operazioni di
smaltimento come avvengono nella pratica e si precisa
c"e i rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la
salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi
c"e possono recare pregiudizio all'am%iente.
#
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Le operazioni di smaltimento, quindi, seguono una
numerazione come gi nel Decreto Ronc"i, da# DI al
D#?.
L'allegato D riporta l'elenco dei rifiuti e dei rispettivicodici (R conformemente all'art.# lettera a5 della
direttiva $*#??1l(( relativa ai rifiuti ed all'art. #
paragrafo ? della direttiva )##8+)l(( relativa ai rifiuti
pericolosi di cui alla decisione della ommissione
1222#*31#( del 3 maggio 1222 /direttiva @inistero
del#$<m%iente e della Tutela del Territorio del ):?:215.
Rimane valido il principio c"e sta%ilisce c"e consentito
smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti
individuati da specific"e norme tecnic"e e i rifiuti c"e
residuano dalle operazioni di riciclaggio, di recupero edi smaltimento di cui ai punti D1, D+, D), DI2 e
DI # del suddetto allegato =.
Il termine per l'efficacia di tale divieto /sta%ilito al #9
gennaio 1222 da# 9Decreto Ronc"i95 stato inizialmente
prorogato al #8 luglio 122# da# D.L. 32 dicem%re #))),
n. *22 /convertito in legge 1* fe%%raio 1222, n. 335 e
successivamente al 11 agosto 1221 con D.L. #8 luglio
122#, n. 1+8, /convertito. in legge 33*#122#5.
In ogni caso il divieto scatta con il recepimento della
direttiva ))#3 ##( relativa alle discaric"e, attuato conil D.Lgs. #3 gennaio 1223, n. 38 c"e a%roga le suddette
disposizioni nonc"A il D.@. #?###))+, .c"e aveva gi
introdotto alcuni criteri e divieti per lo smaltimento dei
rifiuti in discarica.
Fra le principali novit c"e esso introduce va
annoverata, senza du%%io, la nuova classificazione /art.
?5 delle discaric"e nelle seguenti tre categorie! discarica
per rifiuti inerti6 discarica per rifiuti non pericolosi6
discarica per rifiuti pericolosi. Destinate a produrre
rilavanti effetti su# piano pratico appaiono alcune delle
definizioni contenute nell'art. 1. Bltre a quella di
9discarica9, sinora sconosciuta al nostro ordinamento ed
affidata quindi all'ela%orazione della dottrina e,
soprattutto, della giurisprudenza, e la distinzione, a
livello soggettivo, gestore della discarica e detentore del
rifiuto, vanno segnalate!
- l 'introduzione di una specifica
definizione di 9rifiuti inerti9! 9i rifiuti
solidi c"e non su%iscono alcuna
trasformazione fisica, c"imica o
%iologica significativa6 i rifiuti inerti non
si dissolvono, non %ruciano nA sono
soggetti ad altre reazioni fisic"e o
c"imic"e, non sono %iodegrada%ili e, incaso di contatto con altre materie, non
comportano effetti nocivi tali da
provocare inquinamento am%ientale o
danno alla salute umana9. La
disposizione di cui all'art. 3, comma #,
lett. e5, aggiunge inoltre c"e 9la tendenza
a dar luogo a percolati e la percentuale
inquinante glo%ale dei rifiuti nonc"A
l'ecotossicit dei percolati devono essere
trascura%ili e, in particolare, nondanneggiare la qualit delle acque,
superficiali e sotterranee9 /a questo
proposito occorrer, a livello
interpretativo, fornire contenuto concreto
alla predetta ' 9valutazione di
trascura%ilit95.
- la nozione di 9trattamento9 /9i processi
fisici, termici, c"imici o %iologici,
incluse le operazioni di cernita, c"e
modificano le caratteristic"e dei rifiuti,allo scopo di ridurne il volume o la
natura pericolosa, di facilitarne il
trasporto, di agevolare il recupero o di
favorirne lo smaltimento in condizioni di
sicurezza956 essa, peraltro, andr
coordinata con l'interpretazione autentica
della definizione di rifiuto introdotta
dalL'art. 8, d. lgs. n. 38#1223, individua
%en #? categorie di rifiuti non ammessi
in discarica e sta%ilisce un preciso
divieto di diluire o miscelare i rifiuti al
solo fine di renderli conformi ai criteri di
ammissi%ilit.
I# successivo art. $ prevede in via generale c"e i rifiuti
possano essere collocati in discarica soltanto dopo
trattamento /fanno eccezione pero i rifiuti inerti il cui
trattamento non sia tecnicamente fatti%ile e quelli il cui
trattamento non contri%uisce al raggiungimento delle
finalit del decreto e non risulta indispensa%ile ai fini
del rispetto dei limiti di legge5.
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L'uso delle discaric"e per il rifiuto indifferenziato deve
essere assolutamente evitato. Infatti, i residui di molti
rifiuti, soprattutto di RU organici, restano attivi per
oltre 32 anni e, attraverso i naturali processi didecomposizione anaero%ica, producono %iogas e
numerosi liquami / percolato5 altamente contaminanti
per il terreno e le falde acquifere per cui il conferimento
senza preventivo trattamento di compostaggio ; da
evitarsi. Dati gli enormi tempi di degrada%ilit dei
materiali normalmente conferiti in discarica /come le
plastic"e e ancor peggio i rifiuti pericolosi5 ;
ragionevole stimare la possi%ilit di rilevare tracce di
queste sostanze dopo la c"iusura di una discarica per un
periodo c"e va fra i 322 e i #222 anni, per cuiandre%%ero trattati differentemente C.
<lcuni paesi come la 7ermania, l'<ustria e la vizzera
"anno eliminato il conferimento in discarica di rifiuti
non trattati e le discaric"e sono utilizzate
principalmente per lo stoccaggio delle ceneri dei
termovalorizzatori o dei residui degli impianti di
trattamento %iologico e compostaggio.
<ttualmente lo smaltimento in discarica in Italia ; il
principale metodo di eliminazione dei rifiuti, in quanto
; semplice ed economico. Dati relativi al 122? indicano
c"e il *#,) dei rifiuti totali prodotti ; stato smaltito in
discarica. L'uso della discarica ; molto intenso nei paesi
poco sviluppati, mentre la tendenza generale ; volta a
limitare il conferimento in discarica applicando
attivamente politic"e di riduzione, riuso e riciclo, e
sfruttando tecnologie quali il compostaggio e
l'incenerimento per i residui.
Dal punto di vista dell'emissione in atmosfera di gas
responsa%ili dei cam%iamenti climatici, le discaric"e del
tipo per rifiuti non pericolosi e quelle del tipo per rifiuti
pericolosi risultano nocive se il rifiuto non viene
preventivamente trattato e:o differenziato /come
purtroppo spesso capita5. E infatti scientificamente
provato dall'organizzazione internazionale sui
cam%iamenti climatici, I / Intergovernmental Panel
on Climate Change5 c"e i rifiuti in discarica causano
emissioni ad alto contenuto di metano e anidride
car%onica, due gas serra molto attivi6 una moderna
discarica deve pertanto prevedere sistemi di captazione
di tali gas /in particolare il metano, c"e pu essere usatoanzic"A disperso in atmosfera5.
I pro%lemi delle emissioni di gas possono tuttavia
essere ridotti o eliminati con l'adozione di tecnic"e
costruttive specific"e e con il pretrattamento dei rifiuti!
in particolare la raccolta differenziata di quanto
ricicla%ile e della frazione umida /responsa%ile delle
citate emissioni liquide e gassose5, e il cosiddetto
trattamento a freddo mediante cui si accelera la
decomposizione dei rifiuti prima del conferimento in
discarica.
urtroppo, specialmente in Italia, esistono numerose
a%usive /inquinanti e pericolose5, non controllate,
spesso connesse con attivit mafiose come la camorra
per il lucroso traffico illegale dei rifiuti /ecomafie5.
-ueste discaric"e, non controllate regolarmente,
contengono materiali tossici spesso trasportati dalle
fa%%ric"e del settentrione fino al meridione. Le
conseguenze sono facilmente immagina%ili.
Dal punto di vista energetico i rifiuti solidi sono molto
più efficientemente trasformati se li si recupera e ricicla
con tecnic"e moderne. <ltra possi%ilit ;
l'incenerimento c"e comunque necessita di discaric"e
per i residui /le ceneri, rifiuti pericolosi e pari a circa
#2 in volume e 32 in peso del rifiuto introdotto5 non
riutilizzati e per il materiale non com%usti%ile non
recuperato /cosiddetto inerte5. Dal punto di vistaam%ientale entram%e le tecnic"e di smaltimento
/discarica e termovalorizzazione5 possono essere
considerate un male minore, da limitare in favore delle
tecnic"e di recupero e riciclaggio. Tuttavia, anc"e una
societ educata alla minore produzione di rifiuti, al loro
massimo riutilizzo e riciclaggio, non potr mai fare a
meno di un certo numero di discaric"e.
In Italia l'onere della gestione e del trattamento dei
rifiuti ; caricato sui %ilanci dei comuni, c"e finanziano
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7/23/2019 Smaltimento Dei Rifiuti
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questo servizio con un'apposita tassa per la spazzatura
/la Tarsu5. In genere essa ; proporzionale ai metri
quadri dell'a%itazione e al numero delle persone c"e vi
risiedono, ma sare%%e più corretto valutare l'effettiva produzione di rifiuti differenziati:indifferenziati come
avviene in alcuni comuni più virtuosi, dove si applica la
Tia a norma di legge.
La spesa principale consiste nel costo di trasporto
/operatori e camion5 dalle utenze fino alla discarica, c"e
di solito ; sita in territorio demaniale, di propriet dello
stesso comune. e la spazzatura ; depositata nel terreno
di un privato o di un altro comune, i rifiuti vengono
pesati e viene pagato un corrispettivo proporzionale al
volume e:o peso introdotto in discarica. Il costo ;
quindi proporzionale alla produzione di rifiuti.
La permanenza dei rifiuti per lung"i periodi di tempo in
discarica /su terreno demaniale5 comporta poc"i oneri
economici di gestione, se non ci si preoccupa
dell'impatto am%ientale. La saturazione delle discaric"e,
con la conseguenza di non potervi più conferire rifiuti, ;
una questione molto attuale c"e tra l'altro rappresenta
una delle principali cause del cosiddetto 9turismo dei
rifiuti9, c"e comporta spesso lung"i viaggi in attesa
dello smaltimento finale! si veda ad esempio il caso
della ampania, c"e per la cosiddetta Gemergenza
rifiutiH in corso da molti anni "a esportato centinaia di
migliaia di tonnellate di rifiuti in altre regioni italiane e
persino all'estero, mentre recentemente si ; ri%adita
l'importanza dell'autonomia delle singole province nella
gestione dei rifiuti.
I# recupero energetico da rifiuti sem%ra acquistare
sempre più importanza nell'immediato futuro,
soprattutto in considerazione di due fattori contrapposti!
la necessita di rispettare gli o%iettivi di emissione dei
gas sena sta%iliti da# rotocollo di Joto e il crescente
fa%%isogno energetico c"e, da un lato, necessita di una
organica politica di risparmio, dall'altro, ric"iede
un'azione di ricerca e sfruttamento delle fonti
rinnova%ili in alternativa ai com%usti%ili fossili.
roprio gli impegni assunti dall'Italia con la
sottoscrizione del rotocollo di Joto pongono una
serie di pro%lematic"e in tema di utilizzo delle fonti
rinnova%ili per produrre energia.-uesti impianti sono stati al centro di grandi polemic"e
concernenti la loro pericolosit am%ientale ed igienico&
sanitaria! differenti sono state le voci c"e si sono
alternate nel di%attito pu%%lico, alcune rivendicanti
l'autorit e l'autorevolezza in materia, derivante da anni
di studi, ma ugualmente divisi sulle valutazioni ed i
giudizi complessivi. 7li inceneritori, o termodistruttori,
sono altoforni, c"e operano una com%ustione di rifiuti,
riducendone il peso ed il volume, producendo ceneri
pari a circa un terzo in peso del rifiuto immesso e permettendo un recupero energetico delle calorie
/potere calorifico5 contenute nella massa di rifiuti!
queste calorie vengono quindi sfruttate per generare del
vapore /teleriscaldamento5 o per produrre energia
elettrica.
>el funzionamento di ogni impianto di
termodistruzione possi%ile distinguere * parti principali!
#. la sezione di accumulo e stoccaggio dei rifiuti, in cui
i rifiuti vengono accumulati prima della com%ustione6
1. la sezione di com%ustione, costituita da una cameradi ossidazione /forno5 realizzata secondo forme e
tecnologie differenti a seconda della tipologia del rifiuto
e c"e pu essere di tre tipologie! a5 9com%ustori a
griglia9 /fissa o mo%ile5 per rifiuti ur%ani tal quali o
materiale non omogeneo, con potere calorifico non
troppo elevato6 %59com%ustori a letto fluido9 per
frazioni di rifiuti ad alto potere calorifico, come il DR
/com%usti%ile derivato dai rifiuti5 o i fang"i di
depurazione dei reflui civili6 c5 9forni a tam%uro
rotante9 per varie tipologie di rifiuti /solidi, liquidi,
fang"i e rifiuti ospedalieri5, in particolare per quelli
industriali6
3. la sezione. di post&com%ustione /camera secondaria
di com%ustione5, introdotta in Italia solo nel #)+?, per i
cosiddetti composti clorurati /diossine e furani56
?. 'la sezione di raffreddamento fumi6
*. la sezione di trattamento fumi, suddivisa in tre parti!
depolverizzazione. per la rimozione delle polveri
effettuata mediante filtri6 a%%attimento dei gas acidi
/acido cloridrico, fluoridrico, ossidi di zolfo56 rimozione
?
7/23/2019 Smaltimento Dei Rifiuti
http://slidepdf.com/reader/full/smaltimento-dei-rifiuti 5/5
degli ossidi di azoto effettuata in caldaia mediante un
sistema catalitico o attraverso iniezione di alcuni
composti /ammoniaca o urea5.
ulle ultime 3 sezioni si appuntano le numerose critic"esull'efficienza dei termovalorizzatori per impedire gli
impatti am%ientali derivanti dallo sprigionamento dei
fumi tossici prodotti dalla com%ustione. 7li inquinanti
emessi sotto forma di gas si dividono in
microinquinanti e macroinquinanti! tra i primi si
trovano i composti organici del cloro /c%,
policloro%ifenili, cdd, policlorodi%enzodiossine Tra i
macroinquinanti, invece, compaiono le polveri, l'acido
cloridrico, gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo e gli
ossidi di car%onio. Le sostanze solide emesse sidistinguono in ceneri di fondo /c"e si depositano alla
%ase della caldaia durante il processo di com%ustione5 e
ceneri volanti /perc"A non trattenute dai sistemi di
filtraggio aereo5. @olti dei microinquinanti sono noti
per essere persistenti, %ioaccumula%ili e tossici.
I meccanismi c"e causano la presenza di cdd
/policlorodi%enzodiossine5 e cdf
/policlorodi%enzofurani5 nei flussi in uscita dalla
com%ustione dei rifiuti sono di.aria natura! questi
composti si formano da precursori organici clorurati presenti nei rifiuti immessi negli inceneritori. ## ?2
del cloro contenuto nei rifiuti e dovuto alla presenza di
cartoni e carta c"e rappresentano il 18,* in peso dei
rifiuti solidi ur%ani ma corrispondono al ** del potere
calorKfico degli stessi.
La presenza di cdd e cdf nei fumi prodotti dai
termovalorizzatori, quindi. e principalmente dovuta alle
reazioni termic"e c"e si sviluppano tra i precursori
clorurati cd i coinposti inorganici clorurati presenti in
queste sostanze. <ttraverso l'incenerimentto i metalli
pesanti /piom%o, cadmio, mercurio, arsenico ecc.5,
presenti negli originali rifiuti solidi. sono emessi sotto
forma di gas, in associazione a particelle aeree
minuscole, di ceneri e di altri residui solidi.
@olti metalli sono tossici e persistenti nell'am%iente e
provocano notevoli impatti negativi sulla salute
dell'uomo. ome per le diossine, la riduzione delle
emissioni ir# atmosfera di metalli, determinata da#
miglioramento delle tecnologie di a%%attimento dei
fumi causa un corrispondente aumento dei loro livelli
nelle ceneri e nelle scorie, il cui impatto, sull'am%iente
sar registrato solo al momento della loro deposizione
in discarica.
, cdf, policlorodi%enzofurani, policloronaftalene ecloro%enzene, Ipa, idrocar%uri policiclici aromatici,
0oc, composti organici volatili, metalli pesanti, come
piom%o, cadmio, mercurio ecc.5.
*