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Le imprese sono le prime protagoniste di quell’innovazione di cui la nostra Italia ha tanto bisogno: protagoniste “silenziose”, che giorno dopo giorno mettono in campo le loro risorse e il loro coraggio per far crescere il proprio business, atleti allenati alle sfide più difficili. Queste realtà virtuose hanno risposto con entusiasmo alla chiamata di Smau, che ha chiesto loro di raccontare le proprie esperienze di successo in tema di tecnologie e metterle a fattor comune: campioni due volte, in primis per aver saputo innovare e - non meno importante - per aver accettato di condividere le loro esperienze con i colleghi imprenditori e manager come loro alla ricerca degli strumenti migliori per vincere le sfide del mercato. “L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History” è una pubblicazione nata dalla collaborazione tra Smau e la School of Management del Politecnico di Milano, che racconta l’esperienza di queste aziende, ma anche di pubbliche amministrazioni, piccole e grandi e provenienti dal Sud Italia, dalle quali prendere esempio: una vera “bibbia dell’innovazione”, da tenere sulla scrivania e consultare all’occorrenza. La pubblicazione si articola in quattro parti. Nella prima parte - Innovare e competere con le ICT - vengono presentati tutti i diversi ambiti di innovazione basati sull’utilizzo delle ICT, descritti attraverso casi reali di imprese italiane: applicazioni Mobile & Wireless, soluzioni per la fatturazione elettronica e la dematerializzazione, sistemi gestionali integrati, applicazioni di business intelligence, architetture IT, ecc. La seconda parte - Smart City - è dedicata alle esperienze più innovative in tema di città intelligenti: un vero viaggio attraverso i progetti che i Comuni e gli Enti locali italiani stanno mettendo in atto con successo cambiando il volto delle nostre città. Nella terza parte - Il Canale ICT in Italia - la School of Management del Politecnico di Milano fa il punto sulle performance economico-finanziarie del Canale ICT (rivenditori, software house, system integrator, ecc.) in Italia. La quarta parte - Directory. Orientarsi nella scelta del Partner ICT - presenta i principali fornitori di tecnologie, nazionali e locali, in grado di accompagnare e supportare le imprese nel percorso di innovazione basato sulle ICT. Pierantonio Macola Amministratore Delegato Smau L'’ITALIA CHE INNOVA RACCOLTA DI CASE HISTORY

smau BARI 2013

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Le imprese sono le prime protagoniste di quell’innovazione di cui la nostra Italia ha tanto bisogno: protagoniste “silenziose”, che giorno dopo giorno mettono in campo le loro risorse e il loro coraggio per far crescere il proprio business, atleti allenati alle sfide più difficili.

Queste realtà virtuose hanno risposto con entusiasmo alla chiamata di Smau, che ha chiesto loro di raccontare le proprie esperienze di successo in tema di tecnologie e metterle a fattor comune: campioni due volte, in primis per aver saputo innovare e - non meno importante - per aver accettato di condividere le loro esperienze con i colleghi imprenditori e manager come loro alla ricerca degli strumenti migliori per vincere le sfide del mercato.

“L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History” è una pubblicazione nata dalla collaborazione tra Smau e la School of Management del Politecnico di Milano, che racconta l’esperienza di queste aziende, ma anche di pubbliche amministrazioni, piccole e grandi e provenienti dal Sud Italia, dalle quali prendere esempio: una vera “bibbia dell’innovazione”, da tenere sulla scrivania e consultare all’occorrenza.

La pubblicazione si articola in quattro parti.

Nella prima parte - Innovare e competere con le ICT - vengono presentati tutti i diversi ambiti di innovazione basati sull’utilizzo delle ICT, descritti attraverso casi reali di imprese italiane: applicazioni Mobile & Wireless, soluzioni per la fatturazione elettronica e la dematerializzazione, sistemi gestionali integrati, applicazioni di business intelligence, architetture IT, ecc.

La seconda parte - Smart City - è dedicata alle esperienze più innovative in tema di città intelligenti: un vero viaggio attraverso i progetti che i Comuni e gli Enti locali italiani stanno mettendo in atto con successo cambiando il volto delle nostre città.

Nella terza parte - Il Canale ICT in Italia - la School of Management del Politecnico di Milano fa il punto sulle performance economico-finanziarie del Canale ICT (rivenditori, software house, system integrator, ecc.) in Italia.

La quarta parte - Directory. Orientarsi nella scelta del Partner ICT - presenta i principali fornitori di tecnologie, nazionali e locali, in grado di accompagnare e supportare le imprese nel percorso di innovazione basato sulle ICT.

Pierantonio MacolaAmministratore Delegato Smau

L'’ITALIA CHE INNOVARACCOLTA DI CASE HISTORY

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La Regione Puglia ha attirato nell’ultimo anno l’attenzione della stampa, degli esperti di economia e della stessa Unione Europea per i risultati della propria politica industriale.

Pur in un quadro di preoccupante crisi globale, infatti, gli indicatori economici della Puglia fanno intravedere una luce in fondo al tunnel, rendendo questa regione un caso nazionale: il Pil cresce dello 0,5%, gli occupati di 21.706 unità, le esportazioni dell’8,3%. La Puglia diventa la prima regione del Mezzogiorno per il numero dei brevetti e la quinta per le imprese che fanno ricerca. Il ritmo di crescita segue il trend già registrato nel biennio precedente, dopo il grande crollo del 2009.

Un motivo di questo successo è nella strategia regionale di contrasto alla crisi che ha somministrato al sistema produttivo una cura aggressiva e vincente attraverso tre manovre anticicliche per sostenere le imprese, l’occupazione e infine per contrastare la stretta del credito.

Ma la ragione principale del successo è aver sollevato il sistema facendo leva sugli investimenti finalizzati ad innovare prodotti e processi.

Il perno sul quale la Regione ha fatto ruotare il sistema economico è stato infatti il sostegno a ricerca e innovazione, che ha reso le imprese più appetibili sui mercati esteri: ammontano infatti a 254,5 milioni, diretti espressamente a ricerca e innovazione, le risorse già spese e impegnate nella programmazione 2007-2013, contro i 76 del precedente ciclo di fondi strutturali (2000-2006).

Per queste ragioni la Puglia si è candidata a diventare, tra le prime in Italia, una regione “smart”, cioè intelligente, anticipando i temi della prossima programmazione dei fondi strutturali.

L’interesse del nostro territorio per le nuove tecnologie è dimostrato dalla partecipazione delle imprese a Smau Bari 2013: un invito accolto con entusiasmo da oltre 80 aziende ICT.

La lettura delle loro proposte, descritte nelle pagine che seguono, è il termometro di una “Smart Puglia” che dimostra di saper usare le nuove tecnologie per competere efficacemente sui mercati.

Vicepresidente della Regione Pugliae Assessore allo Sviluppo Economico

Affiliato al circuito

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.2la Business Intelligence e gli scenari di applicazione futuri

Cap.1L'innovazione nella gestione dei processi attraverso i sistemi gestionali integrati

IL CASO ALFA IMPIANTI

24 ORE SOFTWAREALTEA – RENO SISTEMIGENESYS SOFTWAREGRUPPO INFORHITECOPUNTO ONE SAPSATASIGMA SISTEMIZ3 ENGINEERING

ETHICA SYSTEMWEB ITALIA

14

15151616171718181919

2222

2012

Le case history presentate

I partner ICT

I partner ICT

Un inquadramentoUn inquadramento

Cap.3Le applicazioni di CRM a supporto delle relazioni, anche sociali, con il mercato

24Un inquadramento

PARTE I

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.4Dalla Dematerializzazione dei documenti alla Digitalizzazione dei processi: come cogliere il potenziale innovativo dellaFatturazione Elettronica

Cap.5Supportare la collaborazione e l'archiviazione dei documenti attraverso le soluzioni di gestionedocumentale

Cap.6Business App e New Tablet: verso la Mobile Enterprise

PARTE I

IL CASO LATTERUGIADA

PLURISERVICE

36

37

2826

Le case history presentate

I partner ICT

Un inquadramentoUn inquadramento 32Un inquadramento

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.9Aumentare l'efficenza e la flessibilità dell'architetture IT attraverso tecnologie innovative

Cap.7Lo sviluppo dell’RFId fino all'Internet of Things

Cap.8L'’emergere del Cloud Computing

vedi all’interno della sezione:

a cura della School of Management delPolitecnico di Milano

42Il laboratorio cloud & ict as a service

PARTE I

IL CASO GUASTAMACCHIA SPA

PROCOMPTELECOM ITALIA

APC BY SCHNEIDER ELECTRICFUJITSU TECHNOLOGY SOLUTIONS

48

4444

4949

4038

Le case history presentate

I partner ICT

I partner ICT

Un inquadramentoUn inquadramento 46Un inquadramento

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.10L'’evoluzione dei modelli di lavoro e L'emergere dello Smart Working’

Cap.11Sicurezza aziendale: nuove minacce e cattive abitudini

Cap.12Raggiungere nuovi clienti attraverso il marketing digitale e l'e-commerce

PARTE I

vedi all’interno della sezione:

a cura della School of Management delPolitecnico di Milano

62Il laboratorioDI marketing Multicanale

vedi all’interno della sezione:

a cura della School of Management delPolitecnico di Milano

52Il laboratorio UnifiedCommunication & Collaboration

IL CASO PRIMADONNASecurity Architect - Cisco

IL CASO GLOBAL RIGENERA

IL CASO MADEINITALYFOR.ME

IL CASO POLLICEVERDESTORE.COM

HS SYSTEMSMCAFEE

APROWEBE-LABORA NEVER BEFORE ITALIASTUDIO VALLETTA

54 63

64

65

58 58

66666767

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Le case history presentate

Le case history presentate

I partner ICT

I partner ICT

Un inquadramentoUn inquadramento 60Un inquadramento

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.13Progettare i prodotti del futuro con il Product Lifecycle Management

Cap.14Nuove tecnologie e nuovi servizi per migliorare la gestione della stampa

PARTE I

Cap.15La Digitalizzazione nellaPubblica Amministrazione

vedi all’interno della sezione:

a cura della School of Management delPolitecnico di Milano

71Il laboratorio Progettazione eProduct Lifecycle Management

IL CASO COMUNE DI FOGGIA

IL CASO MINISTERO DI GIUSTIZIA PUGLIA

IL CASO REGIONE PUGLIA

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7268

Le case history presentate

Un inquadramentoUn inquadramento 74Un inquadramento

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.16La Digitalizzazione nellaPubblica Amministrazione

Cap.17smart city roadshow.la via italiana alle città intelligenti

PARTE IIPARTE I

IL CASO ASL FOGGIA IL CASO COMUNE DI COSENZA

IL CASO COMUNE DI LECCE

IL CASO COMUNE DI NAPOLI

IL CASO REGIONE PUGLIA PORTALE DELLA SALUTE

IL CASO PUBBLISERVIZI

82 86

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Le case history presentate

Le case history presentate

80Un inquadramento 84Un inquadramento

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI

Cap.18il canale ict in italia

Cap.19Directory. orientarsi nella scelta del Partner ICT

PARTE III PARTE IV

APC BY SCHNEIDER ELECTRICCOMPUTER GROSSDACOM SPAESPRINETFUJITSU TECHNOLOGY SOLUTIONSGRUPPO TEAMSYSTEMINGRAM MICROINTELMCAFEE PFU IMAGING SOLUTIONSPLURISERVICE PUNTO ONE SIPORTAL SOPHOSTECHDATATELECOM ITALIA

98989999100100101101102102103103104104105105

I partner ICT I partner ICT

92Un inquadramento 106L'elenco completo

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PARTE I

INNOVARE E COMPETERE CON LE ICTNella prima parte dell’Agenda, vengono presentate le principali opportunità su cui l’impresa può basare l’innovazione attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. In particolare, vengono considerati1:

• i sistemi gestionali, che supportano i processi “chiave” dell’impresa (quali la contabilità e l’amministrazione, la gestione della produzione e della supply chain, la gestione degli ordini e degli approvvigionamenti) e che rappresentano un prerequisito indispensabile per una gestione integrata ed un controllo efficace dell’impresa stessa;

• i sistemi di Business Intelligence, che si pongono l’obiettivo di sfruttare la mole di dati a disposizione dell’impresa (transazioni commerciali, finanziarie e amministrative, percorsi di navigazione su Web, eMail, testi e ipertesti, risultati di test clinici, ecc.) con l’obiettivo di supportare al meglio le decisioni dei manager ed il controllo delle attività dell’impresa;

• le applicazioni di CRM, che supportano tutte le attività di relazione con i clienti, dalla promozione al post-vendita, e possono consentire all’impresa di rendere più efficace la propria attività di marketing;

• i sistemi a supporto della fatturazione elettronica e della dematerializzazione dei documenti, che consentono all’impresa di ridurre i costi di gestione dei documenti commerciali (fatture, ecc.) attraverso una digitalizzazione dei processi;

• le applicazioni a supporto della collaborazione e della gestione dei documenti, che offrono molteplici opportunità alle imprese a supporto dell’interazione con i propri dipendenti (Business to employee);

• le applicazioni Mobile&Wireless, che possono migliorare notevolmente le attività svolte dal personale “in movimento” (ad esempio, agenti e venditori, manutentori e tecnici, magazzinieri, autisti di vettori logistici, ecc.) e il controllo dei flussi di prodotti;

• Le soluzioni RFid e Internet of Things, che permettono di utilizzare oggetti e reti “intelligenti” per il trasferimento di dati a distanza, consentendo l’automazione di molti processi;

• il Cloud Computing ed il Software as a Service che consentono di aumentare la flessibilità dell’impresa grazie all’allocazione dinamica delle risorse hardware e software;

• l’architettura IT dell’impresa, che deve essere resa flessibile, efficiente e scalabile al fine di supportare le evoluzioni del parco applicativo, anche attraverso tecnologie innovative, quali, ad esempio, la virtualizzazione o le architetture orientate ai servizi (SOA);

• l’infrastruttura di comunicazione, i sistemi VoIP e la convergenza nella comunicazione, che offre ai membri dell’impresa l’opportunità di utilizzare strumenti di comunicazione “avanzati”, a costi contenuti;

• i sistemi di sicurezza, che sono certamente una delle priorità per le imprese, al fine di scongiurare gli attacchi al sistema informativo aziendale, preservando al contempo i dati e le applicazioni “critiche”;

• le applicazioni Business to consumer ed i servizi di marketing online, che consentono all’impresa di rendere più efficace la ricerca di nuovi clienti e l’interazione con quelli esistenti;

• le applicazioni CAD E PLM, con cui progettare e prototipare in ambiente virtuale soluzioni sempre più complesse, più sicure, con meno errori, in minor tempo e ad un minor costo;

• i sistemi di stampa digitale, che consentono di ridurre i costi relativi alla stampa di documenti, aumentandone il livello qualitativo.

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1 Le introduzioni nei diversi capitoli sono, in parte, tratte dagli Osservatori ICT&Management della School of Management del Politecnico di Milano.

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PARTE I

Inoltre, viene riportato un approfondimento relativo alle opportunità e all’utilizzo delle ICT in tre settori specifici di particolare interesse:

• la Pubblica Amministrazione e la Sanità, in cui le ICT possono giocare un ruolo fondamentale per aumentare l’efficienza dei processi ed il livello di servizio verso i cittadini.

All’interno dell’Agenda viene, inoltre, riportata la descrizione di alcuni Laboratori, organizzati all’interno di SMAU dalla School of Management del Politecnico di Milano, che si pongono l’obiettivo di mostrare alle imprese le reali opportunità ed i benefici derivanti dall’utilizzo di alcune specifiche soluzioni ICT: Cloud & ICT As a Service, Marketing Multicanale, Smart Working, Progettazione e Product Lifecycle Management.

guida alla lettura

case history

area tematica

partner ICT

laboratorio

Per facilitare la lettura, accanto al testo verranno utilizzate alcune immagini, il cui significato viene riportato di seguito

Descrizione di un caso reale di utilizzo innovativo delle ICT

I tuoi partner per l’innovazione

I Laboratori a cura della School of Management del Politecnico di Milano

Descrizione di una tematica generale o dei risultati di una Ricerca

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History12

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il processo di introduzione degli ERP nelle aziende è stato graduale e non senza errori di percorso legati alla immaturità delle tecnologie e soprattutto delle imprese, sia dal lato dei system integrator che dei loro clienti, nella gestione dei progetti e soprattutto del cambiamento nel modo di lavorare portato dall’innovazione del sistema informativo.

Nel contempo sono maturate le tecnologie dei sistemi, che sono oggi in grado di supportare potenzialmente tutti i processi dell’azienda, interni ed esterni e appartenenti alla cosiddetta extended enterprise, fruibili attraverso interfacce maggiormente usabili rispetto al passato, e sono maturate le imprese, maggiormente in grado di selezionare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e di gestire i progetti di introduzione.

L’evoluzione è tuttavia ancora in corso e la fotografia dei sistemi informativi delle imprese italiane, in particolare di quelle Piccole e Medie, è il risultato di un lento cambiamento e di un mutuo adeguamento, delle tecnologie alle aziende e di queste alle tecnologie. Le configurazioni tipiche dei sistemi informativi aziendali che si possono individuare sono oggi le seguenti.• I patrimoni applicativi integrati e basati principalmente su sistemi ERP. Questi possono essere soluzioni

internazionali o di vendor locali, ma che condividono essenzialmente le stesse caratteristiche di unicità della base di dati in cui sono registrate tutte le informazioni aziendali, di supporto integrato ai processi e di “codifica” di buone pratiche nei processi stessi del sistema.• I patrimoni applicativi basati su sistemi verticali. Alcune imprese, tipicamente appartenenti a settori in cui i processi di lavoro sono molto personalizzati (si pensi al settore del tessile, dell’alimentare o della finanza), scelgono applicazioni gestionali “ritagliate” per il settore, in grado di supportare una piena automazione dei processi caratteristici del settore, garantendo pieno rispetto delle esigenze specifiche, ma manifestando spesso una limitata flessibilità di fronte ad evoluzioni nelle esigenze delle aziende.• I patrimoni applicativi basati su sistemi sviluppati ad hoc. Si tratta in questo caso di sistemi realizzati internamente alle aziende o da parte di fornitori di fiducia interamente e dedicato specificatamente alle esigenze delle singole aziende. Anche se queste soluzioni garantiscono la maggiore rispondenza alle specifiche esigenze delle imprese, sono spesso basate su tecnologie proprietarie e non allo stato dell’arte, determinando vincoli all’evoluzione.• Le isole applicative, ovvero portafogli applicativi composti da molteplici applicazioni, ciascuna delle quali

Cap.1L'’innovazione nella gestione dei processi attraverso i sistemi gestionali integrati

I sistemi ERP si sono diffusi in Italia soprattutto a partire dagli anni ’90 con l’obiettivo di fornire una soluzione integrata alle imprese, i cui processi erano supportati sino ad allora da applicazioni software sviluppate in casa, o da un patrimonio applicativo frammentato composto da differenti componenti, le cosiddette “isole”, limitatamente o per nulla integrate fra loro.Gli ERP rappresentavano la soluzione ideale: un sistema informativo ad alta copertura funzionale e in grado di automatizzare potenzialmente tutti i processi dell’azienda, un’unica base dati, in grado di superare i problemi di dispersione e incoerenza delle informazioni, e, infine, l’occasione per una revisione dei processi in favore di nuove modalità di lavoro codificate nel funzionamento del software stesso e basate sulle cosiddette best practice.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 13

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

dedicata ad uno specifico processo, limitatamente o per nulla integrate fra loro. Questa configurazione si dimostra flessibile, grazie alla possibilità di introdurre nuove applicazioni all’occorrenza, ma scontano il limite in una elevata disomogeneità tecnologica, che comporta solitamente elevati costi di mantenimento, il ricorso, internamente o esternamente, ad un ampio bacino di competenze informatiche, ed il rischio di una eccessiva frammentazione, duplicazione e inconsistenza delle informazioni aziendali, registrate ed aggiornate da differenti applicazioni.

Questo scenario è tutt’altro che statico.Nel mercato dell’offerta software, il consolidamento dei fornitori di soluzioni ERP è proseguito nel 2011 e 2012 determinando un mercato di vendor di soluzioni ERP internazionali concentrato. L’offerta dei vendor leader si è inoltre completata aggiungendo alle soluzioni tradizionali, sistemi completi e ad elevata copertura funzionale che richiedono spesso progetti di personalizzazione complessi, anche che soluzioni con copertura più limitata e orientate ad imprese più semplici, la cui introduzione può però essere effettuata a tempi e costi molto contenuti. Questa offerta ha portato spesso, nelle imprese caratterizzate da una organizzazione a rete, ad una configurazione di ERP a due livelli: una soluzione completa nella sede principale ed una soluzione più semplificata (un cosiddetto second tier ERP), nelle sedi periferiche. Per contro, i produttori di soluzioni locali hanno anch’essi proseguito nello sviluppo dei propri prodotti, sia in termini tecnologici, completando la migrazione da tecnologie proprietarie a tecnologie allo stato dell’arte, sia di copertura funzionale, rappresentando quindi una valida alternativa alle soluzioni internazionali.

Dal punto di vista gestionale, si è assistito ad un consolidamento e ad una maturazione delle imprese nella gestione dei progetti di evoluzione dei propri sistemi informativi. Tale maturazione passa spesso attraverso il ricorso a società di consulenza o a soggetti terzi specializzati nella gestione di progetti di cambiamento.

In relazione alla tecnologia, tre fenomeni che stanno influenzando l’evoluzione dei sistemi gestionali: la diffusione delle tecnologie Cloud, l’impiego delle ICT in mobilità e l’utilizzo sociale dei sistemi di comunicazione.

Il Cloud Computing rappresenta il punto di arrivo di un processo di evoluzione di un insieme di tecnologie, dalla virtualizzazione all’erogazione del Software in modalità “as a service”, che permettono ora alle imprese di poter fruire di servizi erogati da applicazioni, anche ERP, non installate nei server aziendali. I benefici sono molteplici: riduzione dei costi del software e dell’infrastruttura, scalabilità delle applicazioni, focalizzazione delle funzioni IT delle aziende ai processi di business, facilità di utilizzo.La diffusione di smartphone, si stima circa 22 milioni di utenti in Italia ad inizio 2012, e di tablet, presenti nella metà

delle imprese italiane, hanno accelerato il processo di sviluppo delle interfacce delle applicazioni a favore di una maggiore fruibilità dei software, che sono ora accessibili da qualunque dispositivo mobile.

Infine, è cresciuta la consapevolezza, anche da parte delle imprese, del valore della collaborazione e dell’impiego sociale delle ICT. Gli stessi vendor e system integrator stanno ora completando l’offerta di soluzioni e servizi ERP con applicazioni e piattaforme a supporto di quei comportamenti che per loro natura sono difficilmente standardizzabili e riconducibili alle logiche di funzionamento “predefinite” degli ERP, ma che proprio perché destrutturati possono far emergere informazioni di valore o snellire processi aziendali.

A fronte di questo scenario di opportunità, molte imprese devono tuttavia fare fronte ad un contesto competitivo estremamente difficile, alla contrazione dei consumi, alla incertezza del mercato. Ne consegue un orientamento delle scelte decisionali verso la produttività, la crescita del mercato, l’efficienza, il rigore, anche nei sistemi informativi aziendali.

Come possono quindi decidere le imprese? E’ possibile conciliare rigore e innovazione? Per le imprese con una configurazione dei sistemi informativi non allineata alle proprie esigenze è ancora il momento di investire in un sistema gestionale integrato?

Non esiste un’unica risposta e la scelta delle soluzioni tecnologiche più adatte per la singola impresa comporta una valutazione della realtà interna dell’azienda e delle opportunità di crescita e l’analisi del contesto competitivo. Tuttavia, significativi passi sono stati fatti nell’offerta di mercato delle soluzioni ERP verso la realizzazione di sistemi flessibili e aperti, integrabili con applicazioni eterogenee, fruibili in modalità “as a service” attraverso le tecnologie Cloud e in grado di supportare anche processi collaborativi e sociali.Una visione aperta da parte delle aziende ed una maggiore sensibilità alle opportunità delle tecnologie possono rappresentare l’approccio più adatto per scegliere e affrontare il cambiamento.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History14

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

Un sistema gestionale per condividere il Know How aziendale, collaborare e ottimizzare il controllo di gestione

L'aziendaAlfa Impianti è un’azienda del settore dell’impiantistica civile ed industriale che nasce nel 1993. Con un organico di circa 80 dipendenti tra ingegneri, tecnici, operai specializzati e manovali è in grado di realizzare qualsiasi tipo di impianto supportandone l’intero ciclo di produzione, dalla fase di progettazione alla programmazione, dall’esecuzione al collaudo, per un fatturato totale nel 2011 di circa 12 milioni di euro.

l’'applicazioneAlfa Impianti, che opera nel campo dei Lavori Pubblici LLPP (costruzioni e impianti tecnologici), dal 1993 ad oggi, ha ottenuto numerosi riconoscimenti che le hanno consentito di partecipare a gare di importo sempre maggiore. In tal modo l’azienda ha visto crescere di quasi cinque volte il proprio volume di affari e, in parallelo, quello del numero degli addetti effettivi impiegati. L’aumento di dimensione di Alfa Impianti avvenuto negli ultimi cinque anni ha reso necessaria l’impostazione di una migliore struttura organizzativa interna partendo da una revisione delle singole divisioni aziendali.Per potenziare il controllo di gestione e ottimizzare la pianificazione strategica rendendola più performante, Alfa Impianti ha intrapreso il progetto AlfaTIC che si basa sull’implementazione di una piattaforma informatica Enterprice 2.0. Il nuovo strumento consente la realizzazione di cruscotti specifici, uno per ogni singola attività, a copertura dell’intero ciclo della filiera produttiva. Nella piattaforma sono raccolte le informazioni e i dati pre-elaborati di ciascun settore aziendale che diventano facilmente accessibili agli operatori. I dati provenienti dalle diverse componenti aziendali sono disponibili al personale addetto in modo gerarchico. Ciascun cruscotto, oltre che un’interfaccia utente-piattaforma, è un vero e proprio sinottico di controllo di ogni singolo processo e riguarda tutte le attività della filiera: dalla gestione gare e contenziosi, alla gestione della commessa, dalle gestione forniture alla gestione dei livelli di magazzino a quella del personale, dal controllo di gestione, alla gestione finanziaria, amministrativa e contabile. Le informazioni e i dati veicolati attraverso la piattaforma sono un valido supporto per le decisioni dei vertici e per la pianificazione strategica a breve, medio e lungo termine. Ne sono un esempio la gestione delle presenze del personale e la gestione delle gare. Le presenze delle risorse in azienda erano prima segnate manualmente su foglio cartaceo e validate dai responsabili di commessa/cantiere. Questa procedura implicava un considerevole lavoro di coordinamento specialmente di coloro che si occupavano dell’elaborazione delle presenze di fine mese e spesso questo iter era percepito dalle risorse, anziché una semplice policy, come una mancanza di fiducia dell’azienda.Grazie all’introduzione della nuova piattaforma, la rilevazione presenze è effettuata in loco in automatico

con registrazione in tempo reale della timbratura a mezzo badge. Il sistema monitora il coordinamento e il controllo dei turni lavorativi e rende disponibile un aggiornamento in real time le informazioni sulla dislocazione in azienda delle risorse umane impiegate nei vari cantieri e in sede. Un secondo esempio di miglioramento di accessibilità alle informazioni introdotte dall’uso della piattaforma è il sistema di gestione delle gare. Attraverso un semplice click si possono visualizzare le gare alle quali l’azienda ha partecipato con il dettaglio dell’esito conseguito, l’elenco di quelle vinte con l’accesso alla singola pianificazione e la gestione degli eventuali contenziosi (ad esempio lo stato dell’eventuale ricorso nel caso di mancata aggiudicazione di una determinata gara).

i beneficiLa nuova piattaforma gestionale customizzata, completamente operativa da giugno, permette ad Alfa Impianti di effettuare una ristrutturazione interna cominciando dalle divisioni aziendali che ora possono svolgere le loro specifiche attività con maggiore autonomia e sviluppare al meglio la propria performance di lavoro. Grazie alla nuova piattaforma, è possibile avere in tempo reale una fotografia della situazione aziendale: dal punto di vista amministrativo a quello contabile, a quello gestionale, effettuare ricerche di archivio e consultare la documentazione in istruttoria corrente. Questo comporta una migliore condivisione del Know How aziendale e della comunicazione just in time fra i vari organi di Alfa Impianti di cui beneficiano, in primo luogo, i capi-commessa, ma anche tutta la filiera di controllo. I dati vengono condivisi nella piattaforma dai dipendenti stessi che lavorano per un concreto e reale miglioramento della collaborazione interna a garanzia di un maggiore efficienza della produzione.

Alfa Impianti

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 15

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

vedi info pag.106

la nuova realtà del Gruppo 24 ORE per imprese, professionisti e pubblica amministrazione

24 ORE SOfTwARE

24 ORE Software è la società del Gruppo 24 ORE per lo sviluppo di software e servizi rivolti a professionisti, aziende e pubblica amministrazione. forte di una serie di acquisizioni – tra cui ESA Software e STR - iniziate nella seconda metà del 2007 e, affiancata alle soluzioni marchiate Sole 24 ORE, l’offerta in ambito software gestionali e servizi professionali è completa e risponde alle esigenze di ogni singolo mercato di riferimento. Nel dettaglio, i software si rivolgono ad avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, imprese, pubblica amministrazione e tecnici con un’offerta ampia ma specializzata e puntuale per i vari settori.

24 ORE Software offre soluzioni di alta qualità, modulari e scalabili, aggiornate sul piano normativo, affidabili e sicure sul piano tecnologico. L’ampia gamma dei software disponibili comprende anche soluzioni web based e applicazioni cloud, compatibili in hosting e in housing. Alle soluzioni si affiancano servizi specialistici e progetti di integrazione con sistemi già esistenti, per soddisfare le esigenze gestionali e applicative dei clienti già strutturati. Non solo: 24 ORE Software mette a disposizione risorse

esperte e qualificate in grado di garantire al cliente il miglior sviluppo progettuale.

Ti aspettiamo a SMAU per presentarti questa nuova realtà e tutte le novità di prodotto.

vedi info pag.106

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L’ambizione continua è accompagnare i Clienti nello sviluppo trasferendo conoscenze, metodi e strumenti per il miglior ritorno d’investimento a minor rischio, attraverso l’implementazione delle soluzioni Microsoft Dynamics AX e NAV. Soluzioni ERP di nuova generazione, complete, semplici, agili, basate su tecnologie familiari e che sostengono l’innovazione e l’internazionalizzazione del business. Gli ERP Microsoft Dynamics garantiscono un’interoperabilità completa con Microsoft Office, SharePoint, Lync e Yammer.

Microsoft Dynamics AX è uno degli ERP leader per il mid-market e il mondo enterprise: una soluzione globale, potente, con diversi livelli di funzionalità e flessibilità che permette di ottenere una maggiore produttività e un ridotto Total Cost of Ownership.

Microsoft Dynamics NAV è la soluzione gestionale studiata per le piccole/medie imprese in grado di semplificare e ottimizzare i processi di business nell’organizzazione, ottenere un maggior controllo e supportare l’impresa nella crescita. Altea e Reno Sistemi propongono soluzioni

best-in-class, verticalizzate per i settori Manufacturing, Machinery, fashion, Retail & Distribution, Professional Services e food.

L’integrazione con piattaforme come Microsoft SQL Server, Sharepoint, Lync e Yammer si concretizza in immediata collaborazione e condivisione delle conoscenze all’interno dei contesti aziendali. Le potenzialità della Social Mobility permettono di catturare il business everywhere: l’estensione dei sistemi ERP a soluzioni di CRM, BI, Business Collaboration integrate migliora le performance delle imprese e ne rappresenta anche in chiave social il nuovo workstyle.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History16

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

vedi info pag.106

vedi info pag.106

POWER TO INNOVATION

OLTRE L'ORIZZONTE UN MONDO DI RISORSE

SIGMA SISTEMI

GENESYS SOfTwARE

SigmaSistemi è annoverata tra i più importanti partner TeamSystem sul territorio nazionale. Attraverso questa partnership, consolidata da diversi decenni, proponiamo Software Gestionali per Aziende, Commercialisti e Consulenti del Lavoro.

A questi servizi di base integriamo prodotti e servizi web ad elevato contenuto tecnologico, che sviluppiamo per il nostro mercato di riferimento.

Offriamo un ampio supporto nell’implementazione e ottimizzazione dei processi organizzativi, mediante soluzioni informatiche integrate, basate su principi di semplicità e usabilità.

La nostra offerta:• Software Gestionali TeamSystem per Aziende ERP• Software Gestionali TeamSystem per Commercialisti • Software Gestionali TeamSystem per Consulenti del Lavoro• Servizi Gestionali in Cloud computing (Programmi e dati sono sempre disponibili nella nuvola italiana, su

Blade Center IBM collocati presso la Server farm di Telecom Italia, per garantire elevati standard di sicurezza e connettività)• Consulenza e assistenza sistemistica• Realizzazione di portali e siti Web • Sviluppo di piattaforme di commercio elettronico B2B e B2C (con integrazione ai Gestionali)• Sviluppo Software Web oriented• Progettazione e offering di sistemi server in collaborazione con IBM e HP Italia• Realizzazione di Sistemi di sicurezza informatica, apparati di networking, router e firewall• Progettazione e installazione Telefonia IP integrata ai sistemi gestionali (per aggiunge efficienza alle attività di tutti i giorni).

Per maggiori info, visita il sito www.sigmasistemi.com

GENESYS SOfTwARE è una solida realtà in evoluzione e, da oltre 25 anni, fornisce soluzioni gestionali e servizi efficaci nel sostegno e miglioramento dei processi aziendali, proponendosi nel ruolo di partner del cliente.

ORGANIZZAZIONELa struttura organizzativa di Genesys Software è articolata in tre settori:• progettazione e sviluppo software applicativo gestionale • assistenza, training e consulenza • vendita soluzioni software, hardware e servizi cloud.

SOLUZIONI e PRODOTTILa vision di Genesys Software basa sull’impegno di fornire soluzioni adeguate alle dimensioni ed esigenze aziendali e, in modo coerente, cura lo sviluppo e la realizzazione dei seguenti progetti:• eSIGEA - Soluzione Integrata GEstionale Avanzata versione enterprise - per aziende di medio-grandi dimensioni, utilizza Oracle come DB• SIGEAdb - Soluzione Integrata GEstionale Avanzata versione base – per aziende piccole fino a 15 pdl, anche in

modalità cloud su piattaforma ridati• SBH – Screen Browser Handler per connettersi ovunque all’application server• DMI - Document Management Interface - soluzione Archiviazione e Gestione Documentale, Conservazione Sostitutiva• LSH - LogiStor Handler - il WMS integrato e modulare che automatizza l’operatività dei processi nell’area Logistica: entrata merce, produzione, allocazione, allestimento consegne e tracciabilità• ridati - piattaforma di infrastrutture e servizi per soluzioni cloud• excarta – logistica, consegne e tentata vendita paperless con tecnologia Mobile&wirelessexcarta è candidata al premio SMAU “Innovazione ICT”, presentata dal cliente Latte Rugiada srl di Matera.

PARTNERSIBM – Business Partner certificato per vendita ed installazione servers Power in alta affidabilitàARXivar – soluzioni integrata gestione documentale e workflowCredemTel – servizi conservazione sostitutiva e demate.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 17

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Soluzioni gestionali SAP per PMI e Servizi IT per la Pubblica Amministrazione

HITECO

• SOLUZIONE PER AZIENDE “PROJECT-BASED”:VARIATEC BX PRO fa di SAP BUSINESS ONE la scelta ideale per il comparto delle PMI con un business basato su Commesse. Questa soluzione, basata su SAP Business One, permette la pianificazione di progetti e capacità, coordinamento di risorse e materiali, progettazione entro budget e tempi di consegna prestabiliti, registrazione degli orari di lavoro e programmi di pagamento.• SOLUZIONE PER AZIENDE DI PRODUZIONE:VARIATEC BX CORE risponde perfettamente alle esigenze del mercato italiano operante nel settore della Produzione industriale. E’ completamente integrata con SAP Business One e copre tutte le esigenze avanzate di conto lavoro, distinta base per prodotto e cicli di lavoro, definizione centri di lavoro, tempi e schema costi puntuali, gestione contabilità industriale, pianificazione fabbisogno materiali fino all’analisi dei carichi capacitivi.• SOLUZIONI PER DISTRIBUTION E RETAIL:RETAIL ONE è un verticale di SAP Business One destinato ai punti vendita. Consente di gestire tutte le attività legate ai processi di vendita al dettaglio. fornisce in tempo reale informazioni quali: cosa è stato vendito, quando, dove, da chi e a chi. • COMMERCE ONE è una estensione di SAP Business One che consente all’azienda di estendere i propri canali

di business su internet, tramite un portale web dedicato al commercio B2B e B2C dei propri prodotti/servizi. E’ possibile decidere quali prodotti pubblicare online, gestire diversi listini e sconti per Business Partner, lavorare sugli ordini web direttamente da SAP.SALES ONE permette la gestione di Budget, Agenti e Controllo Vendite ai diversi livelli aziendali.• SOLUZIONI PER ABBIGLIAMENTO E CALZATURE: SuitOne è completamente integrato con SAP Business One. Copre tutte le aree funzionali quali amministrazione e finanza, controllo di gestione, acquisti, magazzino e logistica, inventario, vendite, fidelizzazione clienti, marketing, BI integrando la gestione di taglie e colori, le numerate, la stagionalità, le caratteristiche dei prodotti e la gestione dei punti vendita. • SOLUZIONE PER SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA:TLS ONE è la soluzione verticale di SAP Business One che permette di gestire ordini di trasporto, traffico e tratte, autisti e automezzi, contabilità, fatturazione e stampe. Un’imputazione precisa dei costi, supportata da processi e calcoli automatici, renderà possibile il calcolo dell’effettiva marginalità raggiunta per ogni singolo viaggio.

SISTEMI GESTIONALI EXTENDED ERPFULL PARTNER TEAMSYSTEM E METODO

GRUPPO INfOR

Leader nella distribuzione e assistenza di Software Gestionale ed ERP e nei servizi di consulenza e formazione rivolti alle piccole e medie imprese, il Gruppo Infor è full Partner TeamSystem e Metodo. Sviluppa soluzioni verticali, per la gestione dei noleggi, la gestione della produzione di molini e semolifici, App per la raccolta ordini e la tentata vendita: soluzioni software efficienti, del tutto integrate alle funzionalità degli applicativi TeamSystem e Metodo, corredate da servizi di assistenza altamente professionali. Le aziende del Gruppo Infor hanno diverse specializzazioni, per soddisfare le esigenze di informatizzazione, sicurezza informatica, networking, portali web, Voip. Aree di specializzazione:

• PROGETTAZIONE E SVILUPPO SOFTWARE- Progettazione e implementazione sistemi gestionali

Extended ERP- Progettazione e sviluppo verticali su ERP TeamSystem

e Metodo- Progettazione e sviluppo applicazioni per GD/DO- Sviluppo applicazioni E-Commerce e web- Sviluppo software per Telemarketing e Call Center

• ASSISTENZA SOFTWARE- Assistenza soluzioni TeamSystem per studi commerciali

e aziende

- Assistenza sistemistica, Security, Voip, Networking- Assistenza Cash Retail, GD e DO

• INTERNET E ASSISTENZA SPECIALISTICA- Servizi e-mail, Hosting, PEC, wEB- Monitoraggio proattivo per la security ed efficienza reti

e server- Maintenance e Upgrade- Manutenzione hardware

• RICERCA E SVILUPPO PROGETTI INNOVATIVI- Progettazione e installazione sistemi di sicurezza- Prevenzione della perdita dei dati- Progettazione e sviluppo applicazioni su TABLET- Progetti di Business Intelligence integrata ai sistemi

gestionali

• FORMAZIONE E CONSULENZA SPECIALISTICA- formazione fiscale- formazione specialistica informatica- Change management e gestione processi aziendali.

• LE AZIENDE DEL GRUPPO INFOR: Gamma Sistemi, Infor2000, Isid, Isigest, Teseo.it

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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GESTIRE - Le soluzioni per gestire i processi dell’'azienda in modo integrato

SAP

SAP® Business One, la soluzione integrata, completa, facile e all’avanguardia, progettata specificatamente per le PMI. SAP Business One ti permette di gestire contabilità, acquisti, produzione, magazzino, vendite, reportistica e processi autorizzativi attraverso un unico sistema integrato, veloce da implementare e verticalizzato per il tuo settore.Da oggi è possibile usufruire degli stessi vantaggi e funzionalità della versione on premise anche in cloud! Con SAP Business One OnDemand sarà infatti possibile ridurre i costi IT, tenere sotto controllo l’investimento e avere una soluzione flessibile e scalabile che risponda alle proprie esigenze.Un’altra novità è SAP Business One Analytics Powered by SAP HANA, ossia l’integrazione di SAP Business One con nuove funzionalità di analisi e reporting in tempo reale.SAP® Business All-in-One, la soluzione integrata e completa che risponde alle esigenze di medie imprese alla ricerca di soluzioni integrate per ottenere il massimo dalla gestione aziendale nel loro specifico settore. Disponibile per più di 25 settori industriali.Inoltre, con il programma fast-Start per SAP® Business

All-in-One è possibile configurare online la soluzione più adatta alle proprie esigenze, riducendo i tempi di implementazione e ottenendo una stima dei costi dell’investimento. Grazie alla partnership con Telecom Italia, il programma fast-Start è disponibile anche in modalità Cloud.Prova il configuratore

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un grande laboratorio a rete per fare innovazione

PUNTO ONE

punto ONE, con la sua rete di rivenditori specializzati e la capacità di metterne a fattor comune le consolidate competenze, segue oggi oltre 600 clienti italiani ed è diventata in questi anni una fucina di innovazione e di continua ricerca in ambiente SDK di SAP. punto ONE ha acquisito conoscenze, accumulato esperienze e tradotto i molteplici momenti di eccellenza del proprio network in un’offerta ampia di prodotti in distribuzione: Ring (Infobit); Controlling One (Sys Dat); web Crm One (Run Time); Docs One (SBI Italia); Mep One (S.A.T.A.); Service One (Polymatic); Hotel for Business One (Infordata e Neos Consulting), Metal One (Eca Consult, Sinapsi Informatica e Neos Consulting); Retail One (Tad One);

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 19

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Configur8or: CONFIGURATORE VISUALE TECNICO COMMERCIALE DI PRODOTTO

SATA

Configur8or è il configuratore di prodotto leader di mercato che può essere installato in differenti modalità: cellulari a Palmari di marca, laptop a tablet PC , desktop , sistemi in rete e su Internet.

COnfigur8or è dotato di una intuitiva interfaccia grafica web based. Integrabile con i sistemi CRM o ERP, basato su un potente sistema di di regole, potente ma semplice da costruire.

Configur8or supporta il businesses in più di 132 categorie di attività.

PRODUTTORI:Preparazione di Offerte e Ordini per Aziende che costruiscono o assemblano prodotti, in particolare con produzione o confezione su commessa; permette la realizzazione di una distinta base personalizzata, cicli di lavorazione, costi e prezzi.

SUPPORTO ALLA VENDITA:Guida velocemente e facilmente il cliente o l’addetto interno alla definizione del prodotto o servizio richiesto senza la necessità di un tecnico con competenze specifiche.

Z3 B1 NOLEGGIO: Soluzione per le aziende che operano nel settore del noleggio

Z3 ENGINEERING

Z3 B1 NOLO, totalmente integrata nella piattaforma SAP Business One, è la soluzione che permette alle aziende del settore e di ogni dimensione, di facilitare, razionalizzare e ottimizzare la loro operatività.

Z3 B1 NOLO è stato concepito e realizzato sia per il noleggiatore generalista sia per lo specialista e può essere utilizzato per la locazione di una vastissima tipologia di Attrezzature e Beni Strumentali come: autoveicoli e automezzi in genere, barche, macchine per il movimento terra, macchine e attrezzature per l’edilizia e l’agricoltura, prefabbricati per cantieri e uffici mobili, sollevatori, piattaforme, ponteggi, palchi e tribune, tendoni, stand fieristici, impianti luci e audio per eventi, generatori di corrente, attrezzature per l’ufficio e altro ancora.

La soluzione prevede una completa copertura dei processi tipici delle società di noleggio, partendo dalle Offerte e Prenotazioni, Noleggi, Restituzioni. Tramite la visualizzazione grafica del Planning (calendario), si ha una visione immediata e globale degli impegni presi e delle disponibilità e indisponibilità nel tempo di tutti i prodotti destinati al noleggio. La navigabilità del Planning

consente di arrivare a ottenere sempre il maggior dettaglio delle informazioni.Z3 B1 NOLO è totalmente integrato nella soluzione di gestione aziendale SAP Business One, per cui ne utilizza in perfetta sinergia e senza duplicazione e/o trasferimento di informazioni o interfacciamenti, tutte le potenti funzionalità dei Cicli Attivo e Passivo, del Magazzino e dell’Amministrazione e finanza, del CRM, degli strumenti di analisi quali Report Navigabili e Cruscotti Aziendali, degli strumenti di controllo e monitoraggio delle attività ed eventi, dei cicli di approvazione, dell’interfacciamento con MS OffICE.

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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I sistemi di BI si propongono infatti di classificare i dati, organizzarli, esplorarli, elaborarli per ricavare informazioni e conoscenze utilizzabili nelle decisioni aziendali, mediante logiche di estrazione flessibili, metodologie di analisi e modelli matematici di predizione e di ottimizzazione.

Le funzionalità offerte dalle soluzioni di BI sono molteplici:• strumenti di interrogazione (query) e reprtistica (reporting) che permettono di accedere in modo flessibile e tempestivo ai dati contenuti nei database preposti alle analisi (Data warehouse e Data Mart) per rispondere a richieste ad hoc. L’accesso ai dati può avvenire secondo criteri di estrazione espressi nella terminologia di business familiare agli utenti, senza dover impiegare linguaggi specifici per l’interrogazione dei database;• cubi multidimensionali e le analisi OLAP (On-Line Analytical Processing) che permettono di navigare sottoinsiemi intercorrelati effettuando aggregazioni e consolidamenti dei valori numerici rispetto alle dimensioni di analisi;• Dashboard (e la loro variante rivolta in prevalenza al top management, denominata Scorecard) che si propongono di offrire, in modo grafico e sintetico, informazioni relative alle prestazioni di un’impresa o di una sua funzione. I cruscotti possono contenere anche meccanismi di alerting, allo scopo di avvertire il management del superamento di valori di soglia assegnati per alcuni indicatori di prestazione;

• metodi estrapolativi di forecasting che promettono di individuare tendenza e stagionalità da serie storiche di valori (le vendite di un prodotto, l’andamento dei prezzi di una materia prima, ecc.) prevedendo scenari futuri;• metodi predittivi, quali la regressione e la classificazione, che cercano di cogliere le relazioni tra alcune variabili esplicative e una variabile target, al fine di predirne il valore futuro e di comprendere la natura del legame sottostante;• modelli di ottimizzazione che permettono di identificare la decisione migliore tra un insieme molto ampio di azioni alternative. In numerose applicazioni, che riguardano la pianificazione logistica e produttiva, l’analisi finanziaria, la formazione dei turni del personale, la pianificazione di marketing, la determinazione dei prezzi di servizi e prodotti, l’ottimizzazione viene utilizzata per allocare con la massima efficacia un insieme di risorse limitate tra diverse attività.

I sistemi di Business Intelligence vengono quindi utilizzati in diversi ambiti che riguardano la maggior parte delle funzioni aziendali. Tra gli impieghi più frequenti vi sono:• l’analisi delle prestazioni complessive dell’impresa; si tratta di applicazioni, tipicamente utilizzate dal top management, che consentono di monitorare le principali performance (misurate attraverso opportuni “indicatori chiave”, definititi anche Key Performance Indicator o KPI), a livello di impresa nel suo complesso e a livello di singole business unit o funzioni aziendali;

Il ruolo dell’analisi intelligente dei dati, o Business Intelligenze (BI), nelle aziende è destinato a crescere nell’anno in corso e nei prossimi. La digitalizzazione dei processi interni che si è spinta sino alle singole operazioni elementari, l’esplosione nello scambio di messaggi attraverso i social media, che supera oggi persino la comunicazione della posta elettronica, la disponibilità di tecnologie per l’interpretazione e l’elaborazione dei dati sono i principali driver nella diffusione delle soluzioni di BI.

Cap.2la Business Intelligence e gli scenari di applicazione futuri

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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• le analisi commerciali; tali applicazioni consentono di analizzare i dati relativi ai clienti, alle vendite e al marketing. L’obiettivo è quello di supportare la definizione delle campagne promozionali e, più in generale, l’attività di marketing dell’impresa, con la possibilità di monitorarne i risultati nel tempo;• le analisi finanziarie; si tratta di applicazioni che consentono di controllare i principali flussi finanziari dell’impresa (ad esempio, flussi di cassa in ingresso, crediti commerciali, flussi di cassa in uscita e debiti commerciali, ecc.) cercando di individuare ed evidenziare eventuali problematiche e criticità;• le analisi sulle risorse umane; tali applicazioni consentono di avere una visione completa del personale, comprendente costi e prestazioni, a livello di ogni singola area dell’organizzazione;• le analisi dei fornitori; si tratta di applicazioni che consentono di analizzare i dati relativi alla catena di fornitura (acquisti e logistica in ingresso), misurandone le principali prestazioni (numero di fornitori, costi, tempi di fornitura, ecc.).

Anche la BI risente ed è influenzata dai fenomeni di evoluzione delle ICT. Cosa caratterizza quindi il prossimo scenario di utilizzo della BI?

L’eccessiva quantità di informazioni, generate da qualunque processo aziendale e da qualunque comunicazione anche attraverso i social network (qualunque “tweet” è potenzialmente un dato oggetto di analisi) spinge per nuove forme di fruzione dei dati. I sistemi di BI si stanno quindi rinnovando in due direzioni: per elaborare informazioni non strutturate, tipiche dei processi collaborativi e sociali, e per mettere a disposizione degli utenti strumenti di consultazione e reportistica più semplificati, basati su indicatori di sintesi (prestazioni chiave quali i cosiddetti KPI) e organizzati in cruscotti facilmente “navigabili”. Questi strumenti devo presentarsi in una modalità “self-service”, ovvero accessibili e facilmente utilizzabili anche ad utenti non specialisti e non appartenenti alle funzione IT. Una delle promesse dell’evoluzione della BI è la riduzione del coinvolgimento dell’IT nei processi di BI.

Il dominio di applicazione della BI si sta spostando dal livello direzionale ai processi operativi delle aziende. Si parla di operational BI, per sottolineare come gli strumenti di BI possano offrire servizi anche da chi gestisce transazioni aziendali (gestione degli ordini, dei processi amministrativi, della produzione).BI operativa implica anche consultazione e monitoraggio in tempo reale dei dati e questo richiede nuove tecnologie più veloci per l’acquisizione e l’interrogazione. Dal momento che i dispositivi mobili sono diventati parte dell’operatività delle aziende, BI operativi comporta anche utilizzo delle applicazioni in mobilità.

Anche la BI si sta muovendo verso il Cloud. L’adozione

di soluzioni di BI non residenti nei server aziendali ma “in cloud” presenta il vantaggio della semplicità ed economicità di avvio. Inoltre le soluzioni in cloud accessibili attarverso broweser web promettono una maggiore scalabilità, qualità cui non si può prescindere visti i crescenti volumi di dati, e accessibilità da parte di tutti gli utenti aziandali.

Lo scenario è quindi estremamente promettente: da un contesto di applicazioni complesse, che richiedeva competenze sofisticate e appannaggio di poche funzioni aziendali, la BI sta diventando sempre più vicina agli utenti a qualunque livello e pervasiva all’interno delle organizzazioni.

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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IBM COGNOS - la soluzione totale di BI

QlikView + IT = Business Success

wEB ITALIA

ETHICA SYSTEM

Con la B.I. le informazioni, interne all’azienda o provenienti dall’esterno, possono essere utilizzate per prendere decisioni migliori e più fondate.

IBM Cognos mette a disposizione un’architettura di B.I. modulare, flessibile e scalabile che agevola il processo decisionale a tutti livelli aziendali; offre una infrastruttura adeguata alle più moderne esigenze ICT per l’estrazione e la modellizzazione dei processi aziendali, oltre ad una serie di applicazioni prerealizzate per la costruzione di Data warehouses o Data Marts collegabili tra di loro per creare un database aziendale unitario.

Cognos offre una struttura informativa completa, che consente di comprendere l’andamento complessivo della propria attività favorendo un aumento della redditività e della profittabilità.

Dal consolidamento delle diverse fonti di dati sino alla creazione di un quadro unitario comprendente i dati aziendali, Cognos rende disponibili le informazioni corrette al momento giusto.

Gli utenti accedono alle informazioni mediante un portale web e possono determinare controllare e gestire variabili ritenute critiche; ci sono eventi rappresentati ad esempio da un rapporto nuovo o aggiornato o da scostamenti rispetto a variabili predefinite (variazioni di fatturato o di giacenze a magazzino), che attivano funzioni di allerta.

I dati possono essere presentati in forme diverse: elenchi, gruppi, formulari, tabelle, grafici a torte, a barre, a colonne, a fasci e diagrammi lineari.

Con il KPI Business Pack di Cognos i responsabili delle decisioni hanno la possibilità di comprendere immediatamente quali sono le aree di successo e quali invece non lo sono. I KPI illustrano ad esempio il grado di soddisfazione dei collaboratori, l’affidabilità dei fornitori e la redditività dei clienti.

COGNOS - per utilizzare al meglio il capitale di dati che possiedi.

La Business Intelligence aiuta le aziende a prendere decisioni più tempestive ed efficaci perché consente di sfruttare il patrimonio informativo con metodi di analisi scientifici ed oggettivi.

Le imprese, infatti, hanno a disposizione enormi quantità di dati che possono riguardare transazioni commerciali, finanziarie e amministrative, email, testi, ecc. ma spesso non hanno gli strumenti per aggregarli.

Ethica System, grazie a QlikView - Leader mondiale nel settore, crea rapidamente cruscotti e report per verificare, in tempo reale, l’impatto delle scelte sulle performance aziendali e consentire di prendere le giuste decisioni velocemente.

La nostra soluzione di Business Intelligence è rivoluzionaria perché:• è dotata di una interfaccia intuitiva• consente di effettuare domande mirate e ricerche su tutti i dati, direttamente ed indirettamente• permette di passare rapidamente dalla visione d’insieme al dettaglio

• è integrata con la cartografia di GoogleMaps• permette di modificare le selezioni con 1 click e di interagire con mappe tabelle e grafici• gli indicatori e le soluzioni sono adattabili alle esigenze del cliente• l’innovativa reportistica permette a chiunque di costruire semplicemente documenti anche complessi• offre costi ridotti ed autonomia immediata• si può accedere ai cruscotti dall’interno o dall’esterno dell’azienda anche via web o attraverso IPad/IPhone.

Con l’esperienza, la passione e l’aggiornamento continuo realizziamo soluzioni in grado di imprimere una decisa accelerazione al Business dei nostri Clienti.

QLIKVIEw. Accelera il tuo Business

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Executive MBA

creativita ICT per Agenda Innovazione SMAU Milano 180x245.pdf 1 11/01/13 14:56

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Da applicazioni isolate e dedicate principalmente alla registrazione delle anagrafiche dei clienti e degli ordini, i sistemi di CRM sono cresciuti nel tempo, si sono integrati nei sistemi gestionali delle imprese e presentano oggi un’ampia gamma di funzionalità, che nel complesso, possono essere ricondotte a tre tipologie.• Funzionalità di CRM operativo, che comprendono tutte quelle funzioni di automazione del rapporto con i clienti. fra queste:

- l’automazione nella gestione delle attività operative di contatto con i clienti; i sistemi di SRM sono integrati con le differenti piattaforme di comunicazione e di interazione fra l’azienda ed i clienti, ad esempio sito web o risponditori automatici, o essere utilizzate da parte di chi è direttamente a contatto con i clienti, automatizzando le operazioni di raccolta delle informazione e creando una base di conoscenza utile all’azienda;

- il back office per la gestione degli ordini; il CRM rappresenta spesso il canale principale di accesso all’azienda per la registrazione degli ordini da parte della forza vendita l’attivazione dei processi di evasione;

- il supporto alle vendite; le principali applicazioni di CRM consentono di supportare le diverse attività del personale commerciale dell’impresa, sia all’interno dell’impresa, sia sul territorio (in quest’ultimo caso, le applicazioni possono essere utilizzate anche attraverso terminali mobili – quali palmari e smartphone - e si

parla di applicazioni di Sales force Automation). Le principali funzionalità sono relative alla creazione di un’anagrafica condivisa dei contatti, con la possibilità da parte della forza commerciale di accedervi per consultare, ad esempio, le condizioni commerciali per i diversi clienti, di gestire direttamente le opportunità di business, di effettuare analisi delle vendite storiche e fornire input per la previsione delle vendite per il futuro;

- il servizio ai clienti; si tratta di funzionalità che consentono all’impresa di gestire i principali servizi post vendita e di customer care. In particolare, le principali applicazioni di CRM consentono di gestire le chiamate al call center, di gestire basi di dati utili agli operatori per risolvere i problemi più velocemente, pianificare gli interventi e i servizi di assistenza, realizzare report sulle chiamate ricevute al fine di evidenziare le principali motivazioni delle richieste.

• Funzionalità di CRM analitico, che, attraverso l’estrazione ed elaborazione di informazioni prodotte dal CRM operativo, permettono di analizzare il patrimonio informativo e migliorare la conoscenza del cliente. Tali informazioni sono utili per:

- l’analisi del portafoglio clienti; le applicazioni di CRM consentono di classificare e successivamente segmentare i clienti, sulla base di variabili “rilevanti” definite dall’impresa (ad esempio, area geografica, età, sesso, frequenza di acquisto, prodotti acquistati

Per tutte le imprese la disponibilità di informazioni sui propri clienti e sul contesto in cui operano rappresenta una risorsa chiave. Le applicazioni software di Customer Relationship Management (CRM) nascono con l’obiettivo di aiutare a gestire in modo efficace ed efficiente tutte le attività di relazione con i clienti, dal primo contatto fino alle attività post-vendita.

Cap.3Le applicazioni di CRM a supporto delle relazioni con il mercato

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in passato, livello di profittabilità su acquisti passati, ecc.) e ogni altra variabile che tenga traccia del ciclo della relazione con il cliente (risposta a campagne promozionali, partecipazione ad eventi, ecc.);

- la pianificazione e realizzazione di campagne promozionali; i sistemi di CRM consentono un supporto decisionale nella pianificazione di campagne promozionali (scelta del target, definizione dei canali promozionali, allocazione del budget) e nel caso di utilizzo di canali diretti digitali, come email e Sms, e del call center, anche la possibilità di implementare e gestire le promozioni e monitorare i risultati delle campagne. Strumenti più evoluti consentono anche l’integrazione con piattaforme di unified messaging per le gestione integrata di tutte le comunicazioni ai clienti nei diversi formati (posta cartacea, telefonata, fax, email, Sms, ecc.);

- l’elaborazione di statistiche mirate; i sistemi di CRM consentono di tenere traccia di tutte le informazioni raccolte dal CRM operativo e di poter così elaborare statistiche mirate relative al ciclo della relazione con il cliente, nonché all’efficacia delle azioni commerciali.

• Funzionalità di CRM collaborativo. Si intendono tutte quelle funzioni di comunicazione, quali il telefono, l’email, le applicazioni web, che favoriscono la condivisione delle informazioni far interno ed esterno dell’azienda e che consentono l’instaurarsi di rapporti personalizzati. Ad esempio oltre alla pianificazione di attività promozionali profilate sulla base dei diversi segmenti di clientela, i sistemi di CRM possono consentire di interfacciarsi con il sito web dell’azienda in modo che l’utente registrato al sito (e presente nel sistema di CRM) possa avere accesso a contenuti dedicati e personalizzati sulla base del proprio profilo.

I benefici derivanti dall’utilizzo di applicazioni di CRM a supporto del rapporto con il mercato sono innumerevoli e fanno riferimento sia a un aumento dei ricavi - derivante da una maggiore conoscenza dei propri clienti e dalla possibilità di realizzare campagne marketing più mirate - che ad una riduzione dei costi, derivante da un aumento di efficienza nella realizzazione delle attività.

Come si sta evolvendo il mondo dei sistemi CRM?Alcuni fenomeni che stanno caratterizzando oggi l’impiego di tutte le tecnologie informatiche, in particolare la mobilità e la collaborazione, pongono ancora più enfasi sul ruolo del CRM per le imprese.Da un lato infatti l’accesso alle applicazioni software in movimento apre la possibilità di supportare le relazioni con i clienti in qualunque luogo ed in tempo reale, dall’altro la condivisione di informazioni e la collaborazione producono uno straordinario patrimonio di informazioni che, se opportunamente classificate, analizzate, elaborate, possono aiutare l’efficacia dell’azione commerciale dell’azienda.La direzione di evoluzione dei sistemi di CRM si rivolge

quindi al mondo dei social media, sia attraverso funzioni di “mining” intelligente delle informazioni, sempre di più l’informazione più importante per l’azienda si origina al di fuori dei propri confini e dei propri sistemi informativi, che incorporando le funzioni tipiche delle reti sociali nelle soluzioni di CRM offendo nuove modalità di comunicazione e condivisione fra azienda, struttura di vendita e clienti.

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Dalla Dematerializzazione dei documenti alla Digitalizzazione dei processiL’approccio alla Dematerializzazione che ha ispirato in questi anni le attività dell’Osservatorio è sintetizzato dalla seguente definizione: “dematerializzare significa progettare e gestire in modo integrato e collaborativo i processi aziendali e interaziendali, condividendo (internamente e esternamente) i principali “dati” di processo in forma elettronica strutturata elaborabile fino, idealmente, a condividere le stesse logiche dei modelli di processo”.

È una definizione che rimanda a paradigmi organizzativi radicalmente diversi da approcci che prevedono la semplice automazione di singole attività: presuppone (i) una gestione per processi, (ii) un’architettura interna – tanto tecnologica quanto organizzativa – integrata e (iii) l’apertura delle opportune interfacce per abilitare un dialogo sistematico e strutturato anche con i partner di business esterni al perimetro aziendale tradizionale (clienti, fornitori, provider di servizi, ecc.).

Questi tre prerequisiti sono tra loro fortemente interrelati e, per questa ragione, richiedono di essere perseguiti e raggiunti in successione: solo così è possibile porsi nella condizione migliore per cogliere i vantaggi derivanti da un consapevole progetto di Dematerializzazione. Per

raggiungere questo obiettivo - ambizioso e sfidante ma capace di ripagare appieno gli sforzi, come risulta dalle Ricerche condotte negli anni dall’Osservatorio fatturazione Elettronica e Dematerializzazione – è necessario acquisire una nuova consapevolezza culturale. Il concetto stesso di “documento” viene messo in discussione: l’informazione – organizzazione coerente di dati elementari – “liberata dalla carta” diventa il vero cardine intorno al quale ridisegnare i processi gestionali (con ripercussioni operative) e decisionali (di rilevanza strategica).

La Fatturazione ElettronicaLa fatturazione Elettronica deve essere affrontata, quindi, come tassello importante di un mosaico più ampio: quello della Dematerializzazione dei documenti del ciclo dell’ordine e della Digitalizzazione del processo transazionale che coinvolge clienti, fornitori e mondo bancario. La fattura, infatti, rappresenta l’elemento di congiunzione tra le due macro-aree in cui si articola il ciclo transazionale:• il ciclo logistico-commerciale, dagli ordini alle note di carico, alle bolle di accompagnamento, fino alle fatture;• il ciclo amministrativo-finanziario, dalle fatture agli ordini di incasso e pagamento, alle contabili strutturate, fino agli estratti conto commerciali e a nuovi servizi finanziari.In questo contesto, la fatturazione Elettronica può

Il cammino verso la Dematerializzazione è un percorso che prevede più tappe: rinunciare alla carta per archiviare le informazioni; strutturare le informazioni in basi di dati; gestire le informazioni non più attraverso documenti, ma con flussi di dati in formato elettronico strutturato. Ciascuna di queste tappe prevede l’introduzione di elementi innovativi: di carattere organizzativo, di riprogettazione dei processi e – soprattutto – di stampo “culturale”. Si tratta di cambiamenti non banali da introdurre, ma le cui ripercussioni si possono misurare in termini di maggiore efficienza, efficacia e com-petitività per la singola impresa e per il sistema Paese nel suo complesso.

Cap.4Dalla Dematerializzazione dei documenti alla Digitalizzazione dei processi: come cogliere appieno il potenziale innovativo della Fatturazione Elettronica

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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rappresentare un importante punto di snodo per procedere verso l’integrazione e la dematerializzazione dell’intero ciclo descritto, dall’ordine al pagamento. E il percorso verso la piena Dematerializzazione e Digitalizzazione può muoversi attraverso approcci concettualmente correlati, che fanno riferimento a insiemi di progetti operativamente complementari tra loro: quelli di Conservazione Sostitutiva, di fatturazione Elettronica “pura a norma di legge” e di Integrazione, Dematerializzazione e Digitalizzazione del Ciclo Ordine-Pagamento.

I benefici dei diversi progetti di DematerializzazioneI benefici e la redditività dei progetti di Dematerializzazione sono stati ampiamente documentati negli anni1 dall’Osservatorio fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), attraverso lo sviluppo di modelli di stima e la loro applicazione su numerosi casi reali (circa 150 imprese e PA di varie dimensioni appartenenti a diversi settori). Nel caso dei progetti di Conservazione Sostitutiva, i benefici, che possono variare tra 1 e 3 Euro a documento, sono prevalentemente legati alla dematerializzazione della carta e derivano dalla riduzione dei costi dei materiali (carta, toner ecc.), del costo di archiviazione (spazio occupato dagli archivi) e dalla maggiore facilità nella ricerca e nel recupero dei documenti in caso di necessità. Nel caso dei progetti di fatturazione Elettronica “pura a norma di legge” i benefici – per la coppia di attori che si scambiano la fattura – possono variare da 4 a 12 Euro a fattura. I progetti che portano benefici tra i 4 e i 5 Euro a fattura sono quelli di fatturazione Elettronica “non strutturata”, cioè quelli in cui la fattura è un file immagine (non direttamente elaborabile dai sistemi informativi aziendali) firmato digitalmente che non viene mai materializzato ed è, in seguito, archiviato con le logiche della Conservazione Sostitutiva. In questi casi, ai risparmi della conservazione si sommano i risparmi sui costi di trasmissione. È passando però alla fatturazione Elettronica “strutturata” (che contiene dati in grado di essere letti ed elaborati automaticamente da un sistema informativo) che i benefici salgono nella fascia tra gli 8 e i 12 Euro a fattura. In questi casi, il beneficio principale è dato dal risparmio sui costi di manodopera, grazie alla riduzione dei tempi di registrazione delle informazioni nei sistemi (abbattendo il “data entry”). Quest’ultima tipologia di risparmi sui costi di manodopera caratterizza, in modo ancora più spiccato, i progetti di Integrazione del Ciclo Ordine-Pagamento. In questi casi, il beneficio diventa di diverse decine di Euro a ciclo, da 30 fino a 80 Euro a ciclo, a seconda di quanto è completo il grado di integrazione che si riesce a raggiungere. In questi progetti, agli impatti già riscontrati (manodopera, trasmissione, materiali, spazio) si somma anche la significativa riduzione dei costi di gestione e risoluzione delle inaccuratezze, cioè di quegli errori che

nascono dai disallineamenti tra le informazioni scambiate nelle diverse fasi del ciclo ordine-consegna-fatturazione-pagamento.

Adottare un «approccio di sistema» per cogliere appieno le opportunità della DematerializzazioneLa Dematerializzazione realizza sempre più appieno il proprio potenziale spostandosi verso le sue forme progettuali più “evolute”. Sviluppare progetti di questo tipo, tuttavia, richiede un «approccio di sistema». Questa considerazione si basa sul riconoscimento del valore fondamentale rappresentato dalla componente “relazionale” che caratterizza i progetti di Dematerializzazione di più ampio respiro. fare sistema – concretamente, non “a parole” – significa coinvolgersi in relazioni integrate, che prevedono lo scambio di informazioni in formato elettronico strutturato, secondo accordi e regole – sintattiche, semantiche e di processo – condivise con i propri partner di filiera. Progetti di questo tipo richiedono, quindi, motivazione e consapevolezza sia all’interno dell’organizzazione sia all’esterno. È necessario, dunque, che anche “all’esterno dell’organizzazione” (in uno stesso settore, distretto o filiera) sia presente – oppure ci si impegni a costruire – un “substrato fertile” (in termini di cultura collaborativa, preparazione tecnologica, identificazione delle informazioni rilevanti) che consenta di sviluppare progetti di Dematerializzazione evoluti.

Le Ricerche condotte in questi anni dall’Osservatorio fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), in sintesi, delineano un quadro molto promettente sul potenziale di innovazione disponibile per imprese e organizzazioni pubbliche che – singolarmente o ancor meglio in un’ottica di sistema – sapranno muoversi con decisione lungo la strada della Dematerializzazione, superando gli ostacoli organizzativi e culturali che tutte le grandi trasformazioni comportano. In uno scenario dove il concetto di “governance delle informazioni” sta sostituendo sempre più quello di “gestione dei documenti”, si può cogliere con maggiore forza l’occasione di ridisegnare processi anche molto complessi e gestirli, in modo dematerializzato, con maggiore semplicità, facendo leva su soluzioni informatiche sempre più accessibili.

1. Si vedano i Rapporti. “fatturazione Elettronica: benefici non

solo sulla carta”, marzo 2007; “La fatturazione elettronica come

“chiave di volta” nella collaborazione tra imprese, banche e PA”,

maggio 2008; “fare sistema: il vero motore della fatturazione

Elettronica”, maggio 2009; “La fatturazione Elettronica in Italia:

reportage dal campo”, maggio 2010; “Oltre la fattura”, maggio

2011; School of Management del Politecnico di Milano (www.

osservatori.net).

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I dati sono, dunque, i veri motori del business moderno e gli abilitatori che consentono di ottenere i vantaggi competitivi indispensabili per stare al passo con i mercati, e la vera sfida diventa quella di riuscire a gestire in modo efficace e produttivo le informazioni in formato digitale. Le aziende e le amministrazioni stanno sempre più rendendosi conto che le informazioni digitali di cui dispongono, o che possono acquisire, sono la vera energia a cui attingere per raggiungere gli obiettivi di efficienza e per soddisfare le esigenze di innovazione che sono indispensabili per affrontare le sfide e cogliere le opportunità del mercato.

In sintesi, nel periodo di transizione che stiamo attraversando, durante il quale si sta passando gradualmente dalla carta al digitale, la tecnologia è chiamata a soddisfare le esigenze di digitalizzazione dei documenti cartacei e di digitalizzazione delle varie forme di documenti, fino ad arrivare alla digitalizzazione completa dei processi di business.

È in questa ottica che si deve vedere lo sviluppo della Gestione Elettronica dei Documenti o Document Management.

Il Document Management ha una storia di almeno 30 anni e inizia con l’introduzione dell’impiego degli scanner documentali e delle reti di computer.Inizialmente non erano disponibili “suite”, ma diversi

componenti disponibili singolarmente quali i “repository di immagini (di documenti)”, la digitalizzazione dei documenti cartacei (scansione) e i motori di workflow.Le prime offerte integrate (grazie ad IBM ed altri) sono invece comparse alla fine degli anni ’90. All’inizio degli anni 2000, sotto l’influsso dello sviluppo del web, compare il concetto (e la conseguente necessità di gestione) di web Content.La gestione collaborativa dei contenuti è poi, di fatto, iniziata a metà degli anni 2000, in particolare sotto la spinta di un prodotto (SharePoint), prima in modo elementare poi in modo via via più complesso.Contemporaneamente, dal punto di vista dell’offerta si è avviato un periodo di consolidamento del mercato concretizzatosi in una serie di acquisizioni. Dal 2008 il grosso dell’offerta si è infatti ridotta a quattro1 principali fornitori che si spartiscono circa il 50% del mercato. Il futuro del settore, comunque, non si può dire sia solo nelle loro mani: come in altri campi il cambiamento può essere generato e pilotato da piccoli fornitori con idee e tecnologie innovative libere dalle coercizioni proprie delle grandi corporation.

Il recente 1° Osservatorio sull’Enterprise Information Management (EIM) di Assinform ha definito il perimetro di tali piattaforme come l’insieme delle soluzioni tecnologiche che consentono alle aziende - ed alle organizzazioni in genere – di gestire informazioni e documenti rendendoli accessibili e fruibili in modo

fino alla fine degli anni ’90 il problema della gestione dell’informazione digitale non si è imposto in tutta la sua importanza. È infatti nel biennio 1997 - 1998 che si verifica un evento apparentemente “poco significativo” ma che, associato all’espansione della rete, risulterà dirompente: i costi di memorizzazione su disco magnetico divengono più convenienti di quelli su carta o microfilm.Da quel momento è iniziata l’esplosione digitale e dai 1.800 miliardi di miliardi di byte di informazioni digitali prodotti nel 2011 si prevede di arrivare, nel 2020, a ben 35.000 miliardi di miliardi. Le informazioni sono insomma sempre più abbondanti e sono generate e rese disponibili principalmente in formato digitale.

Cap.5Supportare la collaborazione e l'archiviazione dei documenti attraverso le soluzioni di gestione documentale

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condiviso ed integrato all’interno dei processi aziendali.

Sono sempre più le piattaforme infrastrutturali disponibili che supportano applicazioni di Gestione Contenuti multiple e diversificate. Le soluzioni EIM rappresentano, pertanto, l’evoluzione del tradizionale Electronic (o Enterprise) Document Management e si configurano come piattaforma d’integrazione in grado di supportare il vantaggio competitivo delle aziende, riducendo i costi, aumentando l’efficienza, incrementando la qualità complessiva e inducendo innovazione.Alla visione tradizionale della Gestione Documentale, incentrata sull’archiviazione e gestione del documento in formato digitale, l’Enterprise Information Management aggiunge:• l’attenzione alla gestione dei flussi documentali legati ai processi aziendali;• la necessità di trattare tutti i tipi di documento (strutturati e non) e di integrare tutti i tipi di archivi elettronici aziendali (documentali, database, ecc.);• la focalizzazione sull’accessibilità e sull’utilizzo dei documenti e delle informazioni da parte degli utenti, indipendentemente da dove siano conservati; • la necessità di gestire e facilitare l’accesso e l’utilizzo condiviso dei documenti e delle informazioni, sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.

In questa accezione, il perimetro assegnato all’Enterprise Information Management include, le seguenti aree e le relative soluzioni:• Il Document Management, che a sua volta include le soluzioni e i progetti di- dematerializzazione, cioè trasformazione degli archivi cartacei in archivi digitali con relativa indicizzazione;- organizzazione, indicizzazione e archiviazione dei documenti già nati in formato digitale;- ricerca di documenti sparsi sulla rete aziendale (Enterprise Search);• La Conservazione della memoria digitale, ossia strumenti e applicazioni per la conservazione delle informazioni e dei documenti digitali nel lungo periodo;• L’accesso e utilizzo collaborativo delle informazioni digitali, ossia gli strumenti e le applicazioni che rendono possibile la fruibilità delle informazioni digitali in modo proattivo tra i vari attori interni ed esterni all’azienda;• La gestione dei processi, lungo i quali l’informazione è utilizzata e arricchita, e dei ruoli delle persone che impiegano l’informazione, ossia soluzioni e applicazioni di workflow Management e di Business Process Management;• Le applicazioni d’integrazione dei contenuti e di data federation, cioè gli strumenti per integrare contenuti che risiedono in differenti repository.Il perimetro definito vuole, dunque, rappresentare la piattaforma in grado di acquisire i documenti e le informazioni in entrata, o generati in seno all’organizzazione stessa, organizzarli e archiviarli nonché renderli disponibili alle applicazioni, ai processi aziendali

e alle persone che di tali informazioni necessitano, siano questi interni od esterni all’organizzazione.Tale definizione di perimetro dell’EIM non include le applicazioni di Business Intelligence, anche se tali soluzioni tenderanno ad essere sempre più integrate con le piattaforme EIM.

Stando a Gartner i principali scenari di utilizzo a livello mondiale relativamente ai Contenuti Digitali sono riassumibili nelle tre seguenti categorie:• Transactional content management (TCM): L’accento è posto su: gestione immagini, workflow, BPM, e-forms, adempimenti normativi (compliance) e records management.• Social content management – Un numero sempre crescente di aziende fa uso regolare di strumenti Social media e gestisce siti per “Social media”, con un incremento dei budget (per gli strumenti “di relazione sociale” e software collaborativo) che, nel 2010, è stato del 52%.• Online channel optimization - Questo gruppo di soluzioni pone l’accento sulle tecnologie del canale wEB, che vanno dal wCM (web Content Management), al DAM (Digital Assets Management), ai Portali, alle Electronic forms, al web e Content Analytics, ai Social Software e XML authoring fino al supporto per i Dispositivi Mobili.

Di contro le aree che si prevede siano foriere di significativi sviluppi sono state individuate in:• Cloud – le realizzazioni di Content Management in ambiente Public, in particolare, possono consentire alle aziende maggior flessibilità di avviare nuove applicazioni senza costi aggiuntivi (si può pagare in modalità pay-per-use, magari un tanto per documento archiviato, e si ha la possibilità di gestire facilmente l’eventuale riduzione di volumi).• Mobilità - Nell’epoca post-PC esplode la domanda per un accesso possibile da qualunque luogo e con qualunque terminale, come smartphone e tablet.Oltre al semplice accesso agli archivi si stanno sviluppando interfacce per partecipare ai processi (decisionali e di gestione delle eccezioni), per gestire immagini (scanner e fotocamere/filmati), per consentire l’input da codici a barre e simili, per accedere ad applicazioni di Case Management2 e altro.• Analytics – Il Content Analytics individua un insieme di tecnologie per analizzare i contenuti (qualunque forma di testo: documenti, blog, news, conversazioni, discussioni in social network, …) per individuare i comportamenti (ad esempio degli utenti) e trarne utili conseguenze.• Big Content – “Big” sta a rappresentare sia le dimensioni dei file, che il numero di format che la quantità di file gestiti.formati quali audio e video iniziano ad essere gestiti insieme agli altri tipi di file nelle applicazioni aziendali.

Per quanto concerne il mercato nazionale, la domanda di soluzioni EIM risulta oggi maggiormente concentrata

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nelle aziende di dimensione grande e medio-grande che mostrano più interesse e sensibilità nel prevenire le conseguenze di una gestione non efficiente dei documenti (e delle informazioni in essi contenute) e sono in grado di giustificare ed affrontare gli investimenti conseguenti.Nel settore Bancario e finanziario e nei settori della Pubblica Amministrazione l’esigenza di adempiere a specifiche normative determina inoltre una ulteriore spinta all’adozione .È comunque ipotizzabile che si apriranno opportunità per lo sviluppo di un’offerta più adeguata alle aziende di dimensione più contenuta. Con riferimento al grado di sofisticazione delle aree applicative affrontate, l’interesse degli utenti si concentra ancora sulla trasformazione dei documenti cartacei in digitale e sull’indicizzazione, organizzazione, archiviazione e gestione dei documenti digitali. La consapevolezza dell’esigenza di integrare la gestione dei documenti e delle informazioni digitali con i processi aziendali induce poi le aziende a rivolgersi ad applicazioni di workflow Management e di Business Process Management, alimentandole magari con informazioni estratte dai documenti convertiti in digitale.

Comincia, inoltre, a farsi sensibile l’interesse per investimenti legati alla conservazione della “memoria digitale”; in questo contesto si inseriscono anche le applicazioni che, in linea con la normativa, mirano alla conservazione della documentazione rilevante ai fini sia civilistici sia fiscali.

L’accessibilità dei documenti sulla rete aziendale e il supporto alla condivisione delle informazioni rappresentano altre due aree di crescente interesse per gli investimenti in applicazioni EIM; ciò a riprova della consapevolezza della necessità di rendere i documenti sempre più disponibili a livello inter-personale e inter-funzionale.Il crescente ampliamento delle tipologie di utenti previsti dalle soluzioni di gestione documentale e delle informazioni digitali in esse contenute sono inoltre indice di un processo evolutivo che comincia ad interessare tutti i settori aziendali: dalle funzioni tradizionali amministrativo/contabili, - che rimangono ancora predominanti - alle funzioni preposte ai processi che interessano i clienti, i fornitori e il personale.Significativo è, infine, il ricorso a servizi di outsourcing, mentre i servizi On-demand (o SaaS) risultano ancora poco diffusi e spesso adottati per singoli specifici processi. È questo un indice di quanto si sia ancora lontani dalla comprensione dell’utilità di questa modalità di servizio, in particolare nel caso di piccole e medie imprese.È, pertanto, necessaria un’attività di formazione del mercato da parte dei fornitori che, storicamente, sono sempre stati molto prudenti nei confronti di questa modalità di accesso alla tecnologia e ai vantaggi che essa può offrire.

EAI (Enterprise Application Integration),Content Integration Federation

EnterpriseDocument

ManagementCollaboration

RecordsManagement

ConservazioneMemoriaDigitale

WorkflowBPM & BPI

Normativestandard

GestioneCambiamento

Impattoorganizzativo

StorageRisparmioEnergeticoe Ambiente

BusinessIntelligence

CRMApplicazioniApplicazioni

in ReteE-business

KM SistemiDecisionali

Data Base Archivi e-mailArchivi DatiNON StrutturatiData Warehouse

Data Mart

Figura 5.1Nel grafico sono schematicamente rappresentate le applicazioni aziendali e i dati/le informazioni sulle quali si poggiano e/o che le alimentano nonchè il posizionamento dell'Enterprise Information Management I quattro pilastri alla base dello schema ricordano le quattro aree da tenere sempre in considerazione quando si ha a che fare con informazioni in formato digitale.

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In primo luogo, con riferimento all’impatto sugli individui e sui processi interni alle imprese (B2e), è ormai evidente come sempre più persone dedichino una parte crescente del proprio tempo ad attività effettuate lontano dall’ufficio e dalla postazione di lavoro fissa. Il fenomeno non è più limitato a specifiche categorie professionali, ma coinvolge una parte sempre più importante e qualificata dei ruoli in un’impresa. Sono i cosiddetti “Mobile worker” che sentono l’esigenza di poter accedere a informazioni, applicazioni e relazioni, in ogni luogo e momento: un’esigenza che le soluzioni Mobile&wireless supportano costituendo uno spazio di lavoro virtuale che mette “la persona al centro”. Nel contempo vi sono enormi potenzialità di ridisegno dei processi aziendali che traggono spunto dalla possibilità di gestire parti del processo in remoto e, se necessario, in tempo reale.

Le soluzioni Mobile&wireless rappresentano però anche una delle leve più significative per supportare l’integrazione e la collaborazione nei processi interorganizzativi (B2b), sia verso altre imprese sia verso la PA. La possibilità di identificare e localizzare automaticamente e, più in esteso, di misurare e tracciare i principali parametri di stato e di flusso di oggetti e persone, costituisce un’opportunità unica per ridisegnare le relazioni tra imprese, alla ricerca dell’efficienza e dell’efficacia.

Infine, il ruolo delle soluzioni Mobile&wireless sta

diventando sempre più rilevante anche nelle attività finalizzate alla gestione della relazione con i clienti finali (B2c). Da un lato, infatti, la multicanalità rappresenta ormai un nuovo paradigma di comunicazione che fa dei dispositivi mobili potenti strumenti a supporto delle azioni sia di Mobile Marketing sia di Mobile Service Management. Dall’altro, questi stessi dispositivi stanno diventando anche un nuovo efficace strumento per gestire transazioni e pagamenti, sia in prossimità sia da remoto.

In questo contesto l’avvento del trinomio “New Tablet – Business Apps – Enterprise Application Store” sta contribuendo a scardinare le “storiche” barriere all’adozione di progetti di Mobility in ambito Business: barriere sia organizzative (scarso commitment a livello di Top Management, resistenze da parte degli utenti, dovute a scarsa familiarità coi terminali, inerzie all’adozione, timore di perdere autonomia a favore di un maggiore controllo, scarso coinvolgimento del Middle Management con conseguente comportamento “inerziale”) sia tecnologiche (difficoltà di integrazione e sincronizzazione tra diversi sistemi, autonomia e resistenza dei terminali, usabilità dei dispositivi, sicurezza dei dati contenuti nel device e dell’accesso al Sistema Informativo, limiti di banda, grado di copertura della rete). Ogni elemento di questo “ecosistema” ha infatti proprie caratteristiche peculiari che creano un punto di rottura con il passato, contribuendo a sviluppare concrete opportunità di innovazione e a introdurre benefici specifici nelle

Non è certo nuovo il tema della Mobility in azienda, intesa come l’impatto delle ICT a supporto delle attività lavorative svolte “on the go”. Grazie al trinomio costituito da «dispositivi New Tablet, Business Apps ed Enterprise Application Store», il tema è tornato prepotentemente “in voga”. Non è solo “moda”, ma un concreto fermento innovativo che impatta anche sulle priorità con cui sono definiti gli investimenti in ICT delle imprese italiane. Per meglio comprendere le opportunità disponibili, il tema può essere affrontato da tre diversi “angoli di osservazione”.

Cap.6Business App e New Tablet: verso la Mobile Enterprise

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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organizzazioni pubbliche e private del nostro paese.

I dispositivi New Tablet si distinguono dagli altri device mobili che li hanno preceduti per la semplicità di utilizzo, la maggiore portabilità (rispetto a un Notebook), la maggiore capacità di visualizzazione (rispetto a uno Smartphone), la facilità di condivisione delle informazioni e la presenza di una continua connettività. Queste caratteristiche ne fanno strumenti adatti a supportare la quasi totalità delle attività di business svolte in mobilità, preferendo modalità di connessione in “real time” rispetto a quelle di tipo “batch” (al rientro in ufficio, a casa, tra una visita e l’altra, ecc.), spesso presenti su altri dispositivi mobili. Inoltre, dal punto di vista degli utenti, i New Tablet rendono ancora più semplice il passaggio dalla “carta” a una soluzione informatizzata: infatti le dimensioni del dispositivo (spesso paragonabili a quelle di un blocco di appunti) e le modalità di utilizzo (abilitate da schermi sensibili al tocco e, laddove presenti, da particolari “penne”), consentono di ricostruire una user experience che ricalca fedelmente quella alla quale molti utenti “tradizionali” sono già abituati.

Anche le Business Apps sono caratterizzate da elementi specifici (spesso mutuati dal mondo consumer in cui sono nate e si sono sviluppate) che ne stanno decretando il successo a supporto dei processi di business. Queste App, per esempio, sono studiate per essere intuitive e facili da utilizzare. Per questo motivo, spesso rispondono solo a specifiche (e spesso limitate) esigenze. La necessità di avere una spiccata facilità di utilizzo deriva dalla volontà di trasportare l’elevata user experience delle Apps tipica dell’ambito consumer anche a diretto supporto dei processi di business. L’enfasi sulla user experience e sull’immediatezza dell’interazione ha dunque costretto gli sviluppatori - molto di più rispetto a quanto avveniva nel recente passato - a immedesimarsi in chi utilizza la soluzione mobile durante le proprie attività lavorative e ha spesso richiesto una completa riprogettazione delle soluzioni mobile (anche di quelle già presenti prima dell’introduzione dei New Tablet).

Infine, le piattaforme di Enterprise Application Store (intese nella più ampia accezione che include funzionalità di Apps Management e Device Management) permettono un deployment uniforme e rapido delle soluzioni mobile, riducendo notevolmente i tempi di roll out dei progetti di mobility rispetto al passato e garantendo una governance centralizzata e consapevole sia del parco dispositivi sia delle Business Apps.

Anche i CIO italiani sembrano apprezzare particolarmente queste caratteristiche, visto che la Ricerca 2012 dell’Osservatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano1 ha evidenziato che oltre la metà degli intervistati ha

già introdotto i dispositivi New Tablet nella propria organizzazione. Tra questi prevale una netta percezione di soddisfazione verso questi device: infatti, il 66% si dichiara pienamente soddisfatto dell’adozione dei New Tablet e un altro nutrito gruppo (31%) “abbastanza soddisfatto”.

Tra i CIO che non hanno ancora adottato i New Tablet (44%), la maggioranza si dimostra intenzionata a introdurli: alcuni hanno già deciso di farlo nel breve termine (12% sul totale), mentre altri stanno valutando di farlo nel medio/lungo periodo (25% sul totale). Infine, meno di 1 CIO su dieci (7%), a oggi, dichiara di non aver intenzione di adottare i New Tablet, prevalentemente per motivazioni “oggettive”: circa i 3/4 di questi CIO, infatti, non ha personale in mobilità da supportare o non trova il dispositivo adatto alle necessità del proprio Business, mentre un’altra piccola parte ha recentemente concluso un progetto in cui ha introdotto un altro device.

Relativamente alle figure professionali dotate di dispositivi New Tablet, emerge come gli Executive & C-Level nella maggioranza dei casi (65%) utilizzano già questi dispositivi oppure li riceveranno nel futuro (33%), mentre il personale di Vendita in parte già li utilizza (29%), ma soprattutto è destinato a riceverli nel futuro (65%).

Un tema fondamentale legato all’introduzione dei dispositivi New Tablet (siano essi aziendali oppure personali) a supporto dei processi di Business è quello della sicurezza dei dati eventualmente presenti all’interno di questi device mobili. La presenza di nuovi e diversi Sistemi Operativi, l’importanza di integrare le Business Apps tra loro e con i Sistemi Informativi aziendali, la possibile coesistenza sullo stesso device di Apps e dati sia Business sia personali, l’elevata portabilità dei New Tablet che li espone al rischio di furti e/o smarrimenti più frequenti (rispetto a quanto accade per i Notebook) rappresentano tutte aree di rischio potenziale non trascurabili per i CIO.

Per affrontare il tema sicurezza, la maggior parte dei CIO intende orientarsi verso architetture web-based per le applicazioni mobili, evitando di memorizzare in locale, sul dispositivo, dati aziendali sensibili, che restano così accessibili solo da remoto e tramite autenticazione, oppure ricorrere a funzionalità di Remote wipe, che consentono la cancellazione totale e da remoto di tutti i dati presenti sul dispositivo in caso di furto o smarrimento; da ultime, le logiche Sandbox, che racchiudono i dati aziendali in un “blocco” crittografato, sono scelte da un CIO su cinque.

Affrontare l’innovazione introdotta dall’avvento dei New Tablet in ambito Business necessita di considerare l’intero trinomio “dispositivo – applicazione – piattaforma di gestione”, cioè «New Tablet – Business Apps – Enterprise

1. Per maggiori informazioni http://www.osservatori.net/new_tablet

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Application Store». Questa terna mutua in ambito Business la formula «New Tablet – Apps – Application Store» tipica dell’esperienza “consumer”. In particolare, proprio il concetto di Application Store in ambito Business risulta allo stesso tempo complesso e rilevante per i CIO, in quanto rappresenta lo strumento di governance indispensabile per affrontare questa nuova “ondata innovativa” nel Mobile Business.

Sono possibili diverse opportunità con cui i CIO possono implementare un Enterprise Application Store:• i Consumer Application Store, normali mega-store rivolti al consumatore finale, dedicati a un singolo sistema operativo nei quali è consentito l’accesso pubblico anche ad applicazioni Business “standard” (di produttività individuale o di supporto a processi non personalizzabili) ma anche l’accesso privato ad applicazioni sviluppate appositamente per i dipendenti (per numeri limitati di utenti o di dispositivi identificati univocamente).• i Business Application Store dei Provider, piattaforme gestite da singoli provider (System Integrator, Mobile Network Operator, Hardware Manufacturer, Software House, ecc.) in grado di raccogliere applicazioni Business sia standard sia customizzate, supportando anche diversi sistemi operativi mobili e diverse tipologie di accesso, sia pubblico sia privato.• i Private Enterprise Application Store, piattaforme completamente private, implementate da una singola organizzazione (in house o in outsourcing) e rivolte in modo selettivo a diverse famiglie di specifici utenti, spesso in grado di interfacciarsi con sistemi operativi diversi.

La maggior parte dei CIO che hanno introdotto un Enterprise Application Store (o lo faranno in futuro) è orientata a introdurre un proprio Private Enterprise Application Store (56%). Il 29% dei CIO, invece, sta adottando i Business Application Store dei Provider, mentre il restante 15% intende gestire le applicazioni di business attraverso i Consumer Application Store.

Per lo sviluppo delle Business Apps a supporto dei processi aziendali i CIO si stanno rivolgendo a diversi attori, capaci di rispondere, volta per volta, alle specifiche richieste. In alcuni casi (meno del 30%) lo sviluppo è avvenuto internamente, facendo leva sulle risorse e competenze presenti nell’organizzazione. Nella maggior parte dei casi la scelta è ricaduta su attori esterni: molto spesso “piccole” Software House esperte di applicazioni Mobile, evidentemente privilegiando l’esigenza di supportare efficacemente il singolo processo portato in mobilità, mentre, meno frequentemente, i CIO si sono rivolti a System Integrator o “grandi” Software House, considerando critico l’aspetto di integrazione tra le Apps e i sistemi informativi esistenti.

Accanto a questi attori “tradizionali”, stanno facendo l’ingresso sul mercato anche web Agency e sviluppatori indipendenti, preferiti, rispettivamente, per la cura degli

aspetti grafici delle loro soluzioni e per la flessibilità e “prontezza di risposta”. Nel futuro questo consentirà alle aziende di avere a disposizione un maggiore numero di possibilità per sviluppare le mobile App, rendendo ancora più “critico” il tema legato alla loro integrazione e coordinamento.

Infine, non si deve dimenticare il paradigma Bring Your Own Device (BYOD), che, nella sua accezione più ampia, prevede la possibilità per l’utente/dipendente di utilizzare, per le proprie attività lavorative, dispositivi mobili che lui stesso ha scelto (acquistandoli autonomamente oppure facendoli comprare all’azienda). Dalla Ricerca 2012 emerge come solo il 20% dei CIO abbia già introdotto, con diverse accezioni, questo paradigma all’interno della propria organizzazione, mentre oltre uno su tre ne stia valutando l’introduzione (a breve o nel medio termine).

Si nota quindi un livello di adozione ancora ai primi stadi di questo paradigma organizzativo per la gestione della Mobility. Eppure le opportunità concrete derivanti dall’adozione consapevole del BYOD non mancano. Le esperienze più consapevoli e significative – effettuate in prevalenza oltreoceano – evidenziano la presenza di interessanti benefici “tangibili”: dalla riduzione di costi correnti e/o investimenti, legati alla locazione o all’acquisto dei dispositivi mobili; fino alla diminuzione del numero di richieste di assistenza all’help desk IT, nel caso in cui ci si affidi a community di utenti che si supportano reciprocamente sulle principali criticità informatiche.

Dal punto di vista dei benefici il trinomio “New Tablet – Business Apps – Enterprise Application Store” consente di raggiungere quelli più “classici” della Mobility, che si ottengono sostituendo la “carta operativa” con una soluzione informatizzata (ad esempio la riduzione del lead time di processo e degli errori, l’eliminazione del data entry e di altre attività non a valore aggiunto, ecc.). Dall’analisi di alcuni casi approfonditi nella Ricerca 2012, l’introduzione del dispositivo New Tablet ha infatti permesso di sostituire completamente la carta utilizzata per raccogliere le informazioni sul campo, certificando le attività effettuate e riducendo gli errori dovuti per esempio alle difficoltà di lettura della grafia dei dipendenti da parte del personale di back office. In aggiunta ai benefici di efficienza è possibile ottenere anche significativi incrementi di efficacia: dalla maggiore soddisfazione dei clienti, all’aumento della qualità dei processi, ecc.

Il principale elemento di valore che deriva dall’adozione del sistema «New Tablet – Business Apps – Enterprise Application Store» sta tuttavia nel fatto che i New Tablet, contrariamente a molti altri device che li hanno preceduti, vengono effettivamente utilizzati sul campo da parte degli utenti Business. Con specifico riferimento alle attività di vendita, per esempio, l’introduzione dei New Tablet dove prima erano presenti soluzioni Mobile basate su

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 35

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Notebook ha consentito agli utenti di operare realmente in mobilità, (in precedenza usavano la soluzione Mobile solo a fine giornata, appuntandosi i dati su carta per poi ridigitarli sul Notebook, a discapito del tempo dedicato alla gestione della relazione con i clienti).

Oltre a questi elementi tangibili (quantificabili in termini economici), non si devono dimenticare i benefici “intangibili” (ovvero più difficilmente traducibili in termini monetari) introdotti dalle soluzioni mobile, che impattano, principalmente, sugli aspetti legati alla soddisfazione degli utenti. I New Tablet permettono di sfruttare a pieno le evoluzioni tecnologiche per implementare funzionalità innovative a supporto dei processi in mobilità, come, per esempio, la realtà aumentata a supporto delle attività di manutenzione. Inoltre, i nuovi dispositivi e le nuove Business Application riducono al minimo la necessità di effettuare attività di formazione e sensibilizzazione degli utenti (costi di change management), che si dimostrano spesso molto sodisfatti del dispositivo e proattivi nel risolvere eventuali malfunzionamenti riscontrati nelle prime fasi di introduzione delle soluzioni. Tutto questo riduce drasticamente il tempo e gli investimenti in azioni di Change Management necessari all’introduzione di nuove soluzioni mobile a supporto dei processi di Business, aumentando ulteriormente la redditività di questi progetti.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History36

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Il caso

La tecnologia Mobile&Wireless per ottimizzare la tentata vendita e dematerializzare i documenti di consegna

L'aziendaLatte Rugiada è un’azienda che, nata per volontà di alcuni imprenditori nel 1998, oggi commercializza circa 9 mila litri di latte fresco al giorno, a cui affianca la distribuzione di altri prodotti caseari (oltre 100 referenze). L’azienda copre, oltre a Matera e provincia, anche le zone di Altamura, Gravina, Castellaneta, Ginosa e Potenza. Grazie a 13 dipendenti e a circa 15 agenti, Latte Rugiada ha conseguito un fatturato annuo 2012 di oltre 5 milioni di euro.

l’'applicazioneNella sua attività di commercializzazione, Latte Rugiada gestisce il procedimento della tentata vendita con 14 automezzi, ciascuno dei quali effettua circa 30 consegne giornaliere, generando un volume di oltre 600 documenti da archiviare e gestire manualmente. Inizialmente, Latte Rugiada utilizzava due software gestionali distinti, rispettivamente per la fatturazione e la gestione delle consegne, che spesso risultavano non abbastanza integrati, quindi fonte di inefficienze e ritardi nei processi aziendali. Per ottimizzare la gestione della flotta, la certificazione delle consegne e, in parallelo, ridurre il rischio di smarrimento dei documenti, Latte Rugiada ha proceduto con l’adozione della soluzione “excarta” che consente di razionalizzare e coordinare tutte le esigenze aziendali in un unico applicativo gestionale integrato che, attualmente, è utilizzato per gestire dall’amministrazione alla contabilità analitica, fino alla logistica. Nello specifico, la nuova soluzione, connessa con dispositivi mobile, permette la gestione del magazzino e delle consegne, nonché dei relativi documenti in formato digitale. Al momento, ognuno dei tentatisti della flotta è dotato di un dispositivo mobile che lo supporta e lo guida nella sua attività giornaliera. Al mattino, il tentatista, in magazzino, visiona sul suo dispositivo portatile la stima dell’approvvigionamento dei prodotti, che il sistema ipotizza necessari alla sua tentata vendita. Dopo il controllo delle referenze e il conseguente carico sul mezzo, il tentatista è pronto a partire: sul suo dispositivo mobile è indicata la tratta di destinazione che gli è stata assegnata e l’elenco dei clienti da visitare. Per ognuno di essi, il tentatista visualizza sul dispositivo i dati anagrafici e le coordinate geografiche per la geo-localizzazione. Inoltre, il tentatista riceve in automatico per cliente sia la statistica relativa ai prodotti acquistati abitualmente, in modo da supportare efficacemente la vendita, sia il flusso delle partite scoperte, per essere in grado di sollecitare e incassare gli eventuali sospesi. Presso il cliente, il tentatista effettua la vendita e, con l’ausilio del lettore di codice a barre, scansiona il venduto e, in automatico, genera sul dispositivo il documento di consegna in formato pdf, con il totale da pagare e la firma del ricevente raccolta direttamente sullo schermo del dispositivo. Oltre alla firma raccolta, il documento integra anche la data/ora della consegna e le coordinate geografiche del punto in cui

è avvenuta la vendita, grazie ai dispositivi dotati di GPS. Tale documento è inviato direttamente all’application server gestito in modalità cloud su piattaforma Ridati, in tempo reale, dai dispositivi dotati di Sim, altrimenti, via wireless, al rientro in deposito. In entrambi i casi, è subito affidato al processo di gestione documentale e può essere automaticamente indirizzato, via email, in posta certificata PEC, al cliente (punto di consegna) e/o al cliente di fatturazione. I documenti emessi sono immediatamente archiviati e processati dal sistema di gestione documentale, che effettua anche la gestione delle relazioni tra i documenti, per permettere di ottenere a video tutti i ddt, fatture e note credito relazionati tra di loro. Terminato il processo automatico di archiviazione, il documento in formato pdf è avviato alla conservazione sostitutiva a norma.

i beneficiLa soluzione “excarta” permette alle persone di co-operare in modo più efficiente, consente di eliminare il rischio di smarrimento dei documenti, eliminare la gestione della carta, certificare le consegne, supportare e tracciare le operazioni di consegna dei tentatisti, garantendo l’ottimizzazione delle attività di vendita ed il miglioramento delle relazioni con i clienti, favorendone la fidelizzazione. Inoltre, la soluzione “excarta” rende più efficiente il processo di vendita fino alla de-materializzazione dei documenti. In precedenza, l’addetto, per controllare i documenti di consegna collegati alla fattura di un determinato cliente, doveva ricercare manualmente tra una mole considerevole di carta. Attualmente, grazie alla gestione documentale integrata, basta un clic per accedere all’archivio virtuale, quindi visualizzare istantaneamente i documenti di interesse, garantendo la riduzione dei tempi operativi e quindi maggiore efficienza. Le risorse impiegate in tale ricerca ora sono destinate ad attività a maggior valore aggiunto.

Latte Rugiada

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 37

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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vedi info pag.106

Soluzioni hardware per il Retail

PLURISERVICE SPA

Esattamente un anno fa wincor Nixdorf, uno dei leader mondiali nella fornitura di soluzioni innovative e servizi integrati per i processi di business dei settori bancario e retail, annunciava la partnership con Pluriservice, distributore a valore aggiunto specializzato nel segmento dell’identificazione automatica e soluzioni per la distribuzione. Alle soglie del 2013,la decisione di ampliare l’ambito di collaborazione con Pluriservice, dopo un positivo anno commerciale nella vendita delle soluzioni wincor all-in one, nasce dalla convinzione da parte di wincor Nixdorf che Pluriservice possa portare nuovo slancio nel settore ECR grazie alla comprovata capacità di interpretare le esigenze del Mercato e di arricchire l’offerta dei prodotti fornendo innovative e concrete proposte di sviluppo del business per i propri Partner. Queste qualità, unite alla tradizionale affidabilità delle soluzioni wincor, e alla presenza e conoscenza diretta del territorio da parte di Pluriservice nel mercato Retail e in mercati adiacenti, non potranno sfuggire agli operatori più attenti e sensibili alle rinnovate sfide di questi anni. Oggi leader nel canale ADC, Pluriservice intende affiancare un numero di attori retail portando idee, prodotti e soluzioni che hanno comportato successo in ambito AutoID. “Sin da subito

tutta la forza vendita diretta diffusa sul territorio nazionale si attiverà per dare il massimo supporto e sollevare opportunità in tutti i canali Retail che accorderanno fiducia al progetto” dichiara Ovidio Marzi, Amministratore Unico di Pluriservice Spa, che aggiunge “Ritengo che questa sinergia con wincor Nixdorf porterà ad una reale iniezione positiva su un mercato oggi stazionario”.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History38

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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L’Internet of Things non è un paradigma compiuto e maturo: al contrario è un percorso di sviluppo che, partito dall’identificazione tempo-discreta basata su tag RfId (Radio frequency Identification), si è sviluppato fino a comprendere reti di sensori e attuatori che collegheranno in tempo reale il mondo fisico e il mondo digitale. In questo percorso, nuove tecnologie e nuovi paradigmi di rete lavoreranno insieme per offrire al mondo fisico quelle caratteristiche di accessibilità, interconnessione, in definitiva di intelligenza, che oggi sono un’esclusiva dell’esperienza digitale.

Alla base dell’Internet of Things vi sono gli oggetti intelligenti (“smart objects”), definiti tali in quanto possiedono un’identità univoca, possono essere localizzati, sono in grado di interagire con l’ambiente circostante – grazie alla capacità di misurare variabili di stato (temperatura, accelerazione, etc.) o di flusso (consumi di energia elettrica, gas, acqua o calore) – e possiedono capacità di elaborazione dati in locale. In aggiunta a queste funzionalità, l’oggetto intelligente possiede una capacità di comunicazione (wired o wireless) per poter trasportare l’informazione raccolta e/o elaborata a livello locale verso applicazioni remote, creando così una “Network of Things”. L’intelligenza non si ferma però agli oggetti, ma arriva fino alla natura della rete che li interconnette. Astraendo infatti quei fattori che sono stati alla base del successo di Internet è possibile definire le linee evolutive che ci porteranno all’Internet of Things: utilizzo di standard tecnologici aperti per l’acquisizione dati e per la comunicazione, accessibilità – opportunamente regolata – dei dati raccolti da tag e sensori al più ampio numero possibile di utenti, raggiungibilità del singolo oggetto,

che diviene direttamente interrogabile, e multifunzionalità che rappresenta la frontiera dell’intelligenza applicativa, garantendo che la stessa infrastruttura di acquisizione dati possa essere utilizzata per applicazioni diverse. Queste proprietà sono utili per formulare una misura del grado di aderenza delle applicazioni oggi esistenti rispetto alla pienezza del paradigma Internet of Things: tale misura non esprime un giudizio di merito, ma di maturità di un certo approccio progettuale e realizzativo rispetto alla visione che crediamo prevarrà in futuro.

I potenziali ambiti di applicazione dell’Internet of Things sono innumerevoli. Tale varietà di contesti di impiego è testimoniata anche dagli ambiti applicativi individuati all’interno della recente Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione:• Smart City & Smart Environment - Monitoraggio e gestione degli elementi di una città (es. mezzi per il trasporto pubblico, lampioni, monumenti, parcheggi, cassonetti per i rifiuti) e dell’ambiente circostante (es. fiumi, boschi, montagne) per migliorarne la vivibilità, sostenibilità e competitività.• Smart Home – Gli impianti e i sistemi della casa (es. illuminazione, elettrodomestici, climatizzazione) “parlano” tra loro e agiscono autonomamente per ridurre i consumi energetici, migliorare il comfort, garantire la sicurezza della casa (security) e delle persone che vi abitano.• Smart Metering & Smart Grid - Contatori intelligenti per la misura dei consumi (elettricità, gas, acqua, calore) e la loro corretta fatturazione, rete elettrica “intelligente”

L’espressione Internet of Things descrive un percorso (già avviato) nello sviluppo tecnologico in base al quale, attra-verso la rete Internet, potenzialmente ogni oggetto della nostra esperienza quotidiana acquista una sua identità nel mondo digitale. Il potenziale applicativo è sterminato e inciderà progressivamente sul tessuto economico e sociale di ogni nazione.

Cap.7Lo sviluppo dell'RFId fino all'Internet of Things

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 39

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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per ottimizzare la distribuzione, gestendo la produzione distribuita e la mobilità elettrica. • Smart Building - Gestione automatica di impianti e sistemi (es. illuminazione, climatizzazione), con particolare attenzione al monitoraggio degli ambienti interni in ottica di risparmio energetico e sicurezza delle persone (ad esempio, in impianti industriali).• eHealth - Monitoraggio real time di parametri vitali da remoto, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione, a fini diagnostici e di cura. Localizzazione pazienti (es. malati di Alzheimer). • Smart Logistics - Soluzioni per la tracciabilità di filiera, la protezione del brand e il monitoraggio della catena del freddo, per la sicurezza in poli logistici complessi e per la gestione delle flotte (tracciabilità del mezzo e delle sue condizioni).• Smart Factory - Implementazione di nuove logiche di gestione della produzione grazie all’uso di macchine sensibili al contesto in cui operano, in grado di rilevare informazioni in tempo reale, comunicare tra loro e prendere decisioni.• Smart Asset Management - Gestione in remoto di asset di valore (es. dispositivi elettrobiomedicali, vending machine) a fini di rilevazione di guasti e manomissioni, localizzazione, tracciabilità e gestione inventariale.• Smart Agricolture - Monitoraggio parametri micro-climatici a supporto dell’agricoltura per migliorare la qualità dei prodotti, ridurre le risorse utilizzate e l’impatto ambientale,• Smart Car - Connessione tra veicoli o tra questi e l’infrastruttura circostante (es. guardrail) per la prevenzione e rilevazione di incidenti. Offerta di nuovi modelli assicurativi e/o di informazioni geo-referenziate su viabilità e situazione del traffico.

Molti di questi potrebbero avere impatti importanti sulle attività di imprese e pubbliche amministrazioni, oltre che modificare – auspicabilmente in meglio - la vita della gente. La velocità di diffusione nei diversi ambiti applicativi non sarà però omogenea, ma condizionata da fattori tecnologici e competitivi molto articolati.

Dalla Ricerca è emerso con chiarezza che vi sono diversi gradi di maturità: gli ambiti applicativi più consolidati, quelli sperimentali e quelli ancora embrionali. Nonostante la maggior parte delle applicazioni più “evolute” in ottica Internet of Things in Italia si trovi ancora a uno stadio embrionale o sperimentale, iniziano a esserci alcuni ambiti applicativi già consolidati. Questi riguardano per lo più soluzioni semplici, con oggetti dotati di una sola funzione specifica e che rispecchiano solo marginalmente le caratteristiche di apertura e raggiungibilità che caratterizzano l’Internet of Things. Ne sono esempi l’antintrusione e la videosorveglianza (Smart Home & Building, Smart City & Smart Environment), la gestione delle flotte aziendali (Smart Logistics), la tracciabilità di “oggetti di valore” come apparecchiature elettrobiomedicali e la manutenzione di dispositivi e impianti (Smart Asset

Management), il monitoraggio del traffico cittadino tramite telecamere o spire conduttive e la localizzazione dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico (Smart City & Smart Environment). Vi sono tuttavia anche soluzioni consolidate più vicine al paradigma Internet of Things, come i contatori intelligenti per la misura dei consumi elettrici (Smart Metering elettrico), le soluzioni domotiche per l’energy management, la sicurezza delle persone e la gestione di scenari ambientali (Smart Home & Building), i servizi di infomobilità e i box GPS per la localizzazione dei veicoli privati e la registrazione dei parametri di guida (Smart Car). In alcuni degli ambiti applicativi consolidati inizia anche a esserci una buona diffusione. A dicembre 2011 in Italia si contano circa 3,9 milioni di oggetti interconnessi tramite rete cellulare, con una crescita del 13% rispetto al 2010, a cui sono da aggiungere 34 milioni di contatori elettrici (la quasi totalità di quelli installati) che comunicano tramite onde convogliate, ovvero attraverso la modulazione del segnale elettrico con cui sono alimentati. Tra gli oggetti che sfruttano la comunicazione cellulare, lo Smart Car è l’ambito più rilevante, con un peso del 43% in termini di numero di oggetti connessi, seguito dallo Smart Metering e lo Smart Asset Management nelle Utility (32%), lo Smart Home & Building (10%), in particolare per soluzioni relative ad antintrusione e videosorveglianza e, in seconda battuta, la gestione di impianti da remoto (ad esempio di riscaldamento e raffrescamento).

Gli ambiti “sperimentali” dell’Internet of Things in Italia presentano invece poche applicazioni esecutive e molti progetti pilota e sperimentazioni, avviati sotto spinte differenti. Le soluzioni basate su tecnologie RfId (Radio frequency Identification) per la gestione della supply chain (Smart Logistics), pur rappresentando i “primi passi” del concetto di Internet of Things, stentano ancora a decollare. A fronte infatti di una crescente diffusione delle tecnologie RfId, ormai mature, a supporto di specifiche esigenze di business, rimangono ancora limitati i progetti che coinvolgono intere filiere, principalmente per le difficoltà di collaborazione e di ripartizione di costi/benefici tra attori diversi. Analogamente le soluzioni di telemonitoraggio dei pazienti (eHealth) che consentono di ridurre il ricorso all’ospedalizzazione, contraendo i costi e al contempo migliorando la qualità di vita e cura dei pazienti, sono disponibili ma si riscontra una certa lentezza nel passare dai pilota ai progetti esecutivi. Lo Smart Metering non elettrico rappresenta un ulteriore ambito sperimentale: in questo caso è la normativa (in ambito gas e calore in primis) che può fare da traino allo sviluppo delle applicazioni.

Ci sono poi ambiti “embrionali” di Internet of Things, in cui il valore delle soluzioni è stato solo immaginato a livello di concept: prevalgono quindi sperimentazioni di piccola scala volte a mettere a punto le soluzioni tecnologiche e/o gestionali. Tra queste applicazioni, quelle più avanzate sono quelle in ambito energetico (Smart Grid).

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History40

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Limitandosi agli aspetti strettamente tecnologici, il Cloud Computing non è altro che il compimento di un’evoluzione già da tempo in atto, il naturale risultato della convergenza di più trend distinti: 1) il passaggio da sistemi centralizzati a sistemi sempre più distribuiti; 2) lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie di rete; 3) la commoditizzazione dell’ICT e la nascita di nuovi modelli di outsourcing e servitization dell’ICT (hosting, managed services, etc.).

Proprio in quanto inserite all’interno di questi trend, le tecnologie abilitanti del Cloud Computing come la virtualizzazione e la software multitenancy, benché relativamente recenti, si sono diffuse velocemente e sono ormai consolidate e ampiamente utilizzate nelle imprese.

I servizi Cloud vengono classificati in base al loro posizionamento rispetto ai layer architetturali del Sistema Informativo aziendale, in 3 modelli di servizio:• Infrastructure as a Service (IaaS): comprende risorse di networking, capacità di storage, capacità elaborativa e lo strato di virtualizzazione dei server; tali risorse possono essere utilizzate in modo scalabile e flessibile in base alle reali esigenze del Business;• Platform as a Service (PaaS): fa riferimento a un insieme di servizi attraverso i quali il cliente può utilizzare, già preinstallate e configurate, piattaforme ottimizzate per lo sviluppo, il testing e l’erogazione di servizi applicativi

(application Platform as a Service – aPaaS) e per l’integrazione di diversi sistemi (integration Platform as a Service – iPaaS);• Software as a Service (SaaS): consente all’utente finale di accedere a servizi di diversa natura in modalità on-demand tramite tecnologie Internet, sostenendo costi in base al loro effettivo consumo (ad esempio in base al numero di utenti mensili).

Vi sono inoltre differenti modalità di implementazione dei servizi Cloud in azienda, identificati dai modelli di delivery del servizio. I driver principali per i quali si differenziano sono il livello di controllo che le organizzazioni possono esercitare sulle risorse, la flessibilità, il time-to-market dei nuovi processi e le modalità di spesa da sostenere per adottare una soluzione Cloud. Sulla base di queste leve decisionali le aziende possono scegliere il modello di delivery più adatto alle proprie esigenze e ai vincoli di contesto:• Cloud Privato: l’infrastruttura Cloud viene gestita esclusivamente dall’organizzazione, che ne ha il pieno controllo e quindi riesce a soddisfare anche i requisiti di governance ICT più stringenti. La realizzazione di un’infrastruttura Cloud privata richiede investimenti ingenti per la creazione del data center e per l’acquisto delle risorse hardware e software;• Cloud Pubblico: gli investimenti infrastrutturali sono interamente sostenuti dal fornitore, mentre il cliente paga a consumo solamente per i servizi effettivamente fruiti. Il

Per Cloud Computing si intende un insieme di servizi ICT accessibili on-demand e in modalità self-service tramite tec-nologie Internet, basati su risorse condivise, caratterizzati da rapida scalabilità delle risorse e dalla misurabilità puntuale dei livelli di performance, in modo da essere consumabili in modalità pay-per-use.

Cap.8L'emergere del Cloud Computing

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 41

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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modello di Cloud Pubblico permette alle aziende clienti di contenere i costi e di sperimentare dei servizi aggiornati e tecnologicamente avanzati direttamente attraverso il mercato, con un time-to-market significativamente ridotto rispetto all’implementazione interna tipica dell’ICT tradizionale;• Cloud Ibrido: consiste nella combinazione di due o più Cloud collegate tra di loro.

Le caratteristiche intrinseche del Cloud Computing, in particolare la rapida scalabilità e la tempestività d’implementazione, sono i veri aspetti innovativi del fenomeno e costituiscono i punti di principale interesse da parte delle imprese.

I principali obiettivi che spingono verso la realizzazione di progetti IaaS e SaaS sono proprio la riduzione dei tempi e degli investimenti necessari per attivare i servizi e le caratteristiche di flessibilità e scalabilità. Inoltre, il Cloud Computing permette alle aziende di completare o rinnovare, a costi sostenibili, le componenti del proprio parco applicativo, accedendo a servizi che altrimenti sarebbe troppo oneroso implementare in modalità on-premise. In questo modo l’ICT può facilmente divenire una leva per innovare e accelerare l’evoluzione e la crescita del Business, evitando di essere percepita come un freno al cambiamento.

Il mercato dell’offerta ha compreso i bisogni di rapidità, flessibilità e contenimento dei costi avanzati della domanda, i vendor hanno quindi impostato la loro

strategia di promozione principalmente su questi aspetti del Cloud. Inoltre, essi hanno compreso l’interesse per i servizi Cloud da parte delle Line of Business e hanno cominciato a rivolgersi direttamente a loro promettendo soluzioni efficaci e semplici da implementare, attuando una sorta di “sorpasso a destra” nei confronti della Direzione ICT. Nella fattispecie, la proposta Cloud esalta la possibilità di implementare nuovi progetti ICT in tempi molto brevi e con investimenti meno consistenti, mascherandone spesso la complessità tecnica e gestionale. La proposta commerciale enfatizza la riduzione complessiva dei costi, grazie alle economie di scala raggiungibili con l’aggregazione di profili di domanda variabili che permette di ottimizzare allocazione e dimensionamento delle risorse. La condivisione delle risorse, inoltre, abilita l’erogazione dei servizi ICT in maniera scalabile e flessibile, per seguire le reali esigenze aziendali, garantendo elevati livelli di performance anche nei periodi di picco. Le aziende dell’offerta spesso promettono tempi d’implementazione rapidi per nuovi progetti ICT, grazie alla standardizzazione dei servizi e al modello ICT as a Service che non richiede, per sua natura, particolari investimenti iniziali da parte dei clienti. La diversa tipologia d’investimento nei progetti Cloud comporta, inoltre, il passaggio da investimenti in capitale fisso (Capex) a spese operative correnti variabili legate agli effettivi consumi (Opex): tale passaggio permette di generare alcuni vantaggi finanziari e riduce alcuni rischi legati ai progetti ICT, come quello di obsolescenza tecnologica, l’errore nel dimensionamento e il mancato utilizzo dei sistemi.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History42

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Gli impatti del CloudDi fronte a un mercato dell’offerta in continua evoluzione e ai molti percorsi possibili per affrontare il Cloud, qual è la via giusta per un’azienda? Andare verso il Public Cloud o proseguire in un percorso interno?La risposta non è ovviamente univoca, ogni azienda deve trovare la sua strada considerando quelle che sono le proprie peculiari caratteristiche.Mentre, in particolare, il percorso di evoluzione tecnologica dei propri sistemi informativi in una logica di Cloud Privato può essere ritenuto un passo inevitabile, spinto dalle nuove tecnologie e dall’offerta, il passaggio verso un’architettura di Public Cloud richiede un cambiamento di paradigma e un forte cambiamento nelle competenze della Direzione ICT.È un percorso non per tutti e non uguale per tutti, rispetto al quale ogni azienda deve comprendere quale possa essere la propria roadmap per poter massimizzare i benefici.Passare al Public Cloud vuol dire adottare un modello diverso di gestione e fruizione dell’ICT, un modello che può o meno essere compatibile con le aspettative e con le condizioni contestuali delle singola impresa. Affrontando con le aziende del panel della Ricerca dell’Osservatorio Cloud e ICT as a Service le tematiche che hanno agito da spinta o da freno all’adozione del Cloud, emerge chiaramente una serie di variabili ricorrenti che sono alla base delle scelte fatte:• Scelta della struttura di costi per le spese ICT (a costi variabile con forte prevalenza di spese operative (Opex) su

costi in conto capitale (Capex))• Direzione ICT snella e flessibile in grado di modificare competenze, ruoli e professionalità delle proprie persone nelle direzioni richieste da un modello Cloud• Libertà delle Line of Business di sperimentare velocemente nuovi sistemi ed esplorare nuove possibilità, gestendone poi correttamente le inevitabili aspettative• Dichiarazione dei livelli di servizio dell’ICT alle Line of Business, responsabilizzandole sulle performance richieste e sui costi associati

Una definizione corretta di tali variabili permette di valutare il percorso e i tempi con cui affrontare con consapevolezza il Cloud, in modo che questo costituisca una reale opportunità e non una fuga in avanti dettata dal fattore moda e destinata a rivelarsi, a posteriori, fonte di complessità e problematiche aggiuntive da gestire.

La Ricerca empirica mostra come le realtà organizzativamente mature e che da tempo approcciano il Cloud hanno però sviluppato un nuovo equilibrio interno alla Direzione ICT che passa per il rafforzamento dei ruoli di Demand e Supply Management. Per cogliere al meglio le opportunità che il Cloud offre è richiesto un pieno allineamento dell’ICT al business attraverso la partecipazione del CIO e delle sue persone alla formulazione e valutazione delle strategie aziendali. In questo contesto il Demand Management, ovvero l’attività che consiste nell’identificare e comprendere i bisogni delle diverse Line of Business per contribuire alla loro soddisfazione, assume allora un posto di primaria

L’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano lancia l’omonimo laboratorio che si pone l’obiettivo di analizzare, all’interno di Smau 2013, i principali approcci relativi all’adozione di soluzioni Cloud all’interno delle organizzazioni, per aiutare le aziende a identificare una roadmap di adozione offrendo un benchmark con il campione analizzato all’interno dell’Osservatorio. Alle aziende partecipanti verrà inoltre proposto un report di approfondimento riguardante alcuni temi d’attualità sul Cloud (Hybrid Cloud, Platform as a Service, Server & desktop virtualization, Data Center, Mobile Cloud Computing, Security & data risks, Interoperabilità & standard, ERP).

LABORATORIO Cloud & ICT as a Servicea cura della School of Management - Politecnico di Milano

Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di MilanoL’Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto alla terza edizione, si occupa di definire un quadro dello stato di diffusione e maturità delle iniziative Cloud in aziende e pubbliche amministrazioni operanti in Italia. In particolare, l’Osservatorio si propone di monitorare l’adozione dei modelli as a Service, analizzare l’ampiezza attuale del mercato monitorandone diffusione, maturità e investimenti associati, studiare l’impatto delle tecnologie Cloud sulle PMI e identificare i nuovi modelli di business.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 43

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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importanza fra le priorità dei CIO. La Direzione ICT diventa collettore delle diverse richieste del business, ed ora con le nuove opportunità offerte dai servizi Cloud “preconfezionati” che si trovano sul mercato ha la possibilità di rispondere in modo più veloce e innovativo alle richieste dei suoi clienti interni.Parallelamente scegliere di utilizzare servizi Cloud per innovare ha richiesto a queste organizzazioni di gestire in maniera nuova il Supply Management, ossia il complesso delle attività con cui vengono gestite le relazioni con i fornitori di beni e servizi ICT, che diventano numericamente superiori e che richiedono nuove competenze relative allo scouting dei fornitori e alla gestione dei contratti Cloud, più flessibili e differenti nella durata dai tradizionali rapporti di outsourcing.Queste necessità conducono alla creazione di presidi e di figure dedicate alla gestione di queste due attività che diventano preponderanti nell’evoluzione verso un modello di Cloud Organization.

La roadmap verso il CloudPer una corretta valutazione delle iniziative Cloud è necessario un inquadramento delle stesse nell’ambito di percorsi tecnologici di medio periodo che tendono oggi a riplasmare molte componenti del Sistema Informativo aziendale. Principi fondanti in questi percorsi evolutivi sono la virtualizzazione, ovvero la separazione fra le componenti logiche e quelle fisiche, la standardizzazione di tecnologie e approcci e il passaggio progressivo da risorse proprietarie a risorse pubbliche e condivise. La spinta verso questi principi si ritrova oggi a tutti i livelli, dalle infrastrutture centrali per l’erogazione dei servizi (Data Center), ai dispositivi di fruizione da parte degli utenti fino allo stesso patrimonio applicativo.In tale contesto risulta altresì rilevante analizzare il livello di readiness delle aziende ad approcciarsi al Cloud e le strategie con cui esse implementano tali soluzioni all’interno dei loro Sistemi Informativi in un’ottica di creazione di nuovi ruoli e competenze della Direzioni ICT.

E’ possibile quindi mappare su una matrice, i cui assi rappresentano la maturità tecnologica e la maturità organizzativa, lo stato attuale dei Sistema Informativi aziendali rispetto al percorso di evoluzione verso un modello Cloud. L’obiettivo del laboratorio è identificare i principali step di questa roadmap, fornendo un benchmark con aziende di riferimento del settore.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History44

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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vedi info pag.106

vedi info pag.106

Il Business è qui. Be Digital con le soluzioni IT di Impresa Semplice!

Cloudpro: il primo Datacenter in Puglia su piattaforma VMware vCloud in grado di fornire servizi Cloud di classe Enterprise

TELECOM ITALIA

PROCOMP

Telecom Italia, attraverso il concept di offerta Impresa Semplice, si rivolge alle Piccole e Medie Imprese con un portafoglio dedicato di soluzioni IT d’avanguardia e in continua evoluzione.

La Digitalizzazione delle PMI è un’opportunità da cogliere per sostenere la competitività e la profittabilità dell’impresa in un contesto globale. L’adozione di soluzioni informatiche innovative favorisce recuperi in produttività grazie a processi interni più efficienti e rende più immediate le relazioni con clienti e fornitori, favorendo lo sviluppo delle proprie attività imprenditoriali.

I servizi Cloud della Nuvola Italiana contengono tutti gli elementi chiave per giocare un ruolo decisivo nella Digitalizzazione delle PMI. In particolare, Ospit@ Virtuale offre soluzioni infrastrutturali in modalità as a service, dal singolo server fino ad architetture multi-server; Ospit@Suite offre un ricco portafoglio di applicazioni pronte all’utilizzo in azienda per dare risposta alle diverse esigenze, dalla gestione documentale alla relazione con i propri clienti con il CRM.

Programma IT IS propone un nuovo modo di fare sistema: le migliori imprese italiane dell’IT stanno al fianco delle PMI per guidarle nel processo di informatizzazione offrendo la possibilità di individuare e provare le soluzioni IT più indicate per le proprie necessità.

A SMAU Bari avrai l’occasione di conoscere di persona i protagonisti del canale IT IS e vedere da vicino le soluzioni Cloud della Nuvola Italiana pensate per sviluppare il tuo business. Consulta la Gallery per un’anteprima.

Ad un anno esatto dal suo lancio (SMAU Bari 2012), la piattaforma Cloudpro, primo Datacenter in Italia su infrastruttura ad alte prestazioni Flexpod (Cisco-NetApp) è stata aggiornata all’ultima versione di VMware vCloud 5.1 Premier Service aggiungendo nuove funzionalità e servizi quali Disaster Recovery as a Service (DRaaS) e Cloud Ibrido. Si amplia anche la gamma di servizi Cloud Backup, è stato siglato l’accordo come Service Provider con Commvault, leader mondiale indiscusso nella protezione del dato. Procomp tramite la piattaforma Cloudpro è in grado di fornire sistemi di Cloud Pubblico e Ibrido a qualsiasi tipo di azienda (SMB, Enterprise, PA) dalle soluzioni di Virtual Desktop (VDI), a quelle di email Cloud based con la soluzione VMware Zimbra. Utilizzando la piattaforma VMware vCloud ogni cliente ha accesso al proprio Virtual Data Center dedicato (vDC) gestendo in completa autonomia il proprio Cloud.

Con il vCloud è possibile creare anche un Cloud Ibrido collegando l’infrastruttura VMware vSphere del cliente con il virtual Datacenter dedicato tramite il vCloud

Connector, in questo modo sarà possibile gestire le due infrastrutture da un unico portale come anche spostare macchine virtuali dall’infrastruttura del cliente al suo virtual datacenter in Cloud.

Cloudpro è installato presso un Data Center esterno ridondato in tutte le sue componenti (connettività, alimentazione, raffreddamento); lo stesso è posto in modalità Disaster Recovery su un Data Center secondario. Cloudpro si propone come un servizio estremamente flessibile, adattabile e personalizzabile cliente per cliente. Il nostro team di supporto segue il cliente durante tutte le fasi dell’implementazione incluso il training tramite videoconferenza e/o on-site per l’utilizzo dell’infrastruttura Cloud. Ulteriori informazioni sul sito: www.cloudpro.it

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 45

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Maggio

In collaborazione con

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History46

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Nella priorità delle scelte informatiche aziendali, le decisioni sull’infrastruttura erano solitamente trascinate dalle scelte applicative. La funzione IT o chi presidiava le scelte informatiche definiva l’evoluzione del Sistema Informativo aziendale partendo dal patrimonio applicativo e successivamente valutando gli impatti sull’infrastruttura.

Lo scenario è fortemente cambiato negli ultimi anni, un insieme di fenomeni sia tecnologici che legati all’impiego delle ICT ha cambiato il ruolo e la concezione dell’infrastruttura IT e questa è ora essa stessa priorità di scelte aziendali.Le ragioni sono diverse: le nuove modalità di erogazione dei servizi applicativi sono strettamente legate alle scelte di infrsatruttura, la possibilità di esternalizzare completamente o in parte risorse di infrastruttura pone alle imprese nuove domande relativamente alla governance delle funzioni informatiche, i costi associati alla gestione e mantenimento di una infrastruttura IT, si pensi al crescente costo dell’energia, riporta le scelte di infrsatruttura anche su un piano prettamente economico. Il Cloud Computing è il fenomeno più evidente e rappresenta il punto di arrivo di un insieme di tecnologie informatiche e delle modalità di utilizzo che permette la fruizione di risorse e servizi in forma remota, senza la necessità per aziende ed utenti di disporre di importanti risorse presso le proprie sedi. Esistono oggi diverse declinazioni del Cloud Computing: attraverso il Software as a Service (SaaS), la configurazione

più nota, le aziende possono fruire di applicazioni software business installate in remoto e accedendovi attraverso una connessione ad Internet ed un Browser Web; nella Platform as a Service (PaaS) è la piattaforma software che permette l’esecuzione delle applicazioni ade essere collocata in remoto; nell’Infracstructure as a service (IaaS): è l’insieme delle risorse hardware e software ad essere al di fuori dell’azienda.Lo sviluppo di risorse esastiche, Elastic Computing, permette di allineare le risorse di una infrastruttura, per esempio la capacità di calcolo o la memoria, in funzione degli effettivi carichi e delle richieste, che sono variabili nel tempo. Questo approccio permette di condividere risorse chiave e costose e migliorare la percezione di servizi da parte degli utenti.Le tecnologie di virtualizzazione, mature, ampiamente diffuse e a costi contenuti, sono in grado di far coesistere nella medesima infrastruttura hardware differenti ambienti server (ad esempio sistemi operativi o DBMS) dedicati a specifiche applicazioni permettendo un uso ottimale delle risorse.

La diffusione dell’impiego delle applicazioni in mobilità necessita di tecnologie di elaborazione e accesso ai dati, anche via Internet, prive di vincoli sulla posizione fisica dell’utente o delle apparecchiature coinvolte. Nelle aziende, le architetture IT che devono supportare un accesso alle applicazioni in mobilità vanno progettate in modo ottimale sin dall’inizio.

Sino a pochi anni fa, infrastruttura era sinonimo di hardware e applicazioni server, cosiddette “infrastrutturali”, quali i DBMS aziendali o il software per la garanzia dell’affidabilità e della sicurezza.Nel complesso si faceva riferimento a risorse collocate all’interno nell’azienda stessa (la cosiddetta configurazione “on premises”) o presso data center esterni.

Cap.9Le opportunità delle nuove tecnologie di infrastruttura IT per il rinnovamento dei data center aziendali

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 47

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

L’impiego sociale delle ICT è oggi riconosciuto come parte stessa del normale funzionamento delle aziende. Le implicazioni per le infrastrutture sono duplici. Da un lato la necessità di supportare processi di comunicazione destrutturati e basati su molteplici dispositivi e applicazioni eterogenee si traduce nell’esigenza di integrazione di differenti tecnologie garantendo continuità. Dall’altro lo straordinario volume di informazioni generato dai social media è una risorsa di valore per le aziende che possono sfruttarle per migliorare la comprensione dei propri clienti, dei propri processi o addirittura agire sugli stessi media per influenzare i comportamenti delle persone. Raccogliere, memorizzare, elaborare e abilitare la comunicazione attraverso i social media richiede nuove configurazioni per le infrastrutture (si pensi all’architettura dei Data Warehouse) e nuove tecnologie (si pensi alle nuove soluzioni per la memorizzazione ed elaborazione di in-memory computing, strumenti integrati di calcolo e database che consente di elaborare grandi quantità di dati in tempo reale, per fornire istantaneamente risultati di analisi.

Il crescente costo dell’energia ha spostato l’attenzione all’efficienza energetica dei data center.Molteplici studi evidenziano come i consumi energetici delle apparecchiature IT impegnate in elaborazione in un centro di calcolo rappresentino in media solamente il 50% dei consumi totali, il restante diviso fra sistema di raffreddamento e di alimentazione elettrica. Nuove tecnologie di condizionamento e di alimentazione garantiscono riduzioni nei consumi tali da giustificare esse stesse il rinnovo dei data center.

Le opportunità derivanti dall’introduzione di queste tecnologie nelle architetture IT delle aziende sono evidenti e molteplici, dalla flessibilità delle tecnologie all’affidabilità e continuità dei servizi, dalla focalizzazione delle funzioni IT sui processi di business ai risparmi economici, dai modelli di utilizzo dei servizi “pay per use” ai risparmi economici.

Tuttavia, per poter cogliere i benefici derivanti da questo complesso insieme di opportunità, le regole di progettazione e gestione delle infrastrutture IT devono essere ripensate e un ruolo centrale fra le figure della funzione IT aziendale dovrà rivestire il system architect, l’architetto in grado di scegliere, combinare, integrare le differenti soluzioni in un disegno complessivo.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History48

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

La virtualizzazione a supporto della continuità del business e per ridurre i costi di manutenzione

l’'aziendaGuastamacchia è un’azienda che nasce nel 1968 con sede a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, specializzata nella progettazione e nella realizzazione d’impianti e sistemi nei settori tecnologici dell’energia termica, elettrica, del trattamento dell’aria e dell’acqua, e nella prevenzione incendi. Negli ultimi vent’anni ha aperto la sua offerta anche al settore dell’edilizia pubblica e privata, e si è specializzata anche nel trattamento dell’aria per l’edilizia ospedaliera fino alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici ed eolici per committenti pubblici e/o privati. Grazie al lavoro di circa 120 unità, l’azienda ha raggiunto un fatturato totale nel 2011 di circa 18 milioni di euro.

l’'applicazioneGuastamacchia ha intrapreso un progetto per la reingegnerizzazione ed il consolidamento della propria struttura IT attraverso l’adozione di tecnologia virtuale con il duplice scopo di aumentare la capacità elaborativa a disposizione degli applicativi aziendali a supporto della crescita della produzione e, in parallelo, di razionalizzare il proprio parco server. Tale progetto, partito a luglio 2012 si è sviluppato in due fasi propedeutiche: la prima ha previsto l’implementazione di un nuovo dominio Microsoft Windows Server 2008 con la relativa migrazione del parco client e, la successiva, è stata la virtualizzazione graduale dei server applicativi. Ad oggi, Guastamacchia ha realizzato un’unica server farm per potenziare le performance dei propri sistemi operativi e per aumentare il grado di sicurezza dei dati. L’attuale configurazione si basa sull’implementazione di quattro server fisici: due già presenti a supporto del sistema gestionale e due nuovi server in cluster collegati alla Storage Area Network (SAN). La Storage Area Network permette il back up periodico dei dati con la possibilità di avere sempre a disposizione una copia di sicurezza delle informazioni aziendali sfruttando in modo efficiente la capacità elaborativa dei server. Il software di virtualizzazione consente a Guastamacchia una maggior scalabilità della propria Infrastruttura IT: ora, infatti, l’azienda è in grado di supportare, in qualsiasi momento, l’espansione del parco applicativo attivando dei nuovi server virtuali in tempi rapidi, senza l’onere di dover acquisire nuovo hardware. Se in precedenza per risolvere un guasto e/o malfunzionamento hardware e software erano necessari diversi giorni lavorativi con l’imposizione dello spegnimento del server non funzionante, ora il server inattivo viene sostituito in automatico da un’altra macchina virtuale su nodo fisico, con la sicurezza di un monitoraggio continuo.

i beneficiLa nuova soluzione, basata sul consolidamento dei server di rete e dei servizi, ha consentito a Guastamacchia la realizzazione di un’infrastruttura virtuale ad alta affidabilità con garanzia di continuità nell’erogazione dei servizi IT. In tal modo, risultano più puntuali una serie di attività dell’azienda quale, ad esempio, la consegna dei diversi progetti nel rispetto della scadenze previste. Inoltre la nuova infrastruttura virtuale centralizzata ha consentito a Guastamacchia il rinnovamento e la razionalizzazione del proprio parco server, con la garanzia di una maggior flessibilità nella gestione della manutenzione e dello sviluppo applicativo. La tecnologia virtuale assicura una semplificazione della procedura di manutenzione ordinaria e straordinaria che è ora possibile eliminando il disagio dell’interruzione del servizio IT d’interesse, con una riduzione dei costi. Il nuovo hardware tecnologicamente più avanzato, rispetto a quello in uso precedentemente, ha permesso un risparmio dell’energia elettrica utilizzata e dei costi inerenti.

Guastamacchia SpA

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 49

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

vedi info pag.106

vedi info pag.106

APC by Schneider Electric: al cuore dell’energia nel Data Center

Fujitsu Technology Solutions presenta al mercato le novità sull'offerta in ambito infrastrutturale

APC By SCHNEIDER ELECTRIC

FUjITSU TECHNOLOGy SOLUTIONS

APC by Schneider Electric è leader mondiale dei servizi per l’alimentazione ed il condizionamento di precisione, e offre i migliori prodotti, software e sistemi per applicazioni domestiche, aziendali, Data Center e ambienti industriali. L’azienda ha un’offerta di prodotto end to end, rivolta a quattro aree di applicazione strategiche: Home/Small Office; Business Networks; Access Providers; Data Center & Facilities.

Nel 2007 APC è stata acquisita da Schneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia attivo in oltre 100 nazioni del mondo, occupando posizioni di leadership con una offerta di soluzioni integrate in più mercati quali energia e infrastrutture, processi industriali, automazione edifici, Data Center e vantando una vasta presenza nel mercato residenziale.

In questo nuovo contesto, APC by Schneider Electric continua a proporre UPS, unità di raffreddamento di precisione, rack, prodotti per la sicurezza fisica e ambientale, software di progettazione e gestione e l’architettura InfraStruxure®. che oggi offre anche InfraStruxure for Small IT: soluzione integrata che include

componenti hardware e software per realizzare sale server, armadi rack, piccole infrastrutture, rendendo accessibili al mondo delle PMI le performance e la capacità di gestione e controllo IT una volta disponibili solo per le grandi organizzazioni.

A ulteriore testimonianza della capacità di innovazione del mercato e delle tecnologie Data Center, nel 2011 è stata portata sul mercato l’offerta StruxureWare™ for Data Centers: una suite software che permette di ottenere la massima disponibilità e la massima efficienza nel Data Center abbattendo le barriere fra la gestione dell’infrastruttura fisica (DCIM) e gestione della facility (DCFM).

Per informazioni :http:// www.apc.com/it

Il portafoglio prodotti, soluzioni e servizi IT di Fujitsu si basa sul concetto di Dynamic Infrastructures; dai sistemi client alle soluzioni per i Data Center, dalle infrastrutture e servizi gestiti (Managed Infrastructure e Managed Services) fino alle infrastrutture di servizio “as-a-Service”.

Dynamic Infrastructures è sinonimo di elevata flessibilità, efficienza e garanzia di servizio, ottenibili con strumenti di gestione e virtualizzazione dei dispositivi nel Data Center che consentono di “orchestrare” l’impiego delle diverse risorse (server, storage, networking, ecc.) in base all’effettiva necessità degli applicativi, riuscendone a misurare l’impiego effettivo.

A SMAU sono esposti:• la gamma Storage ETERNUS DX S2, con nuove funzionalità di sicurezza per la gestione dei dati in azienda• la soluzione PRIMERGY BX400, piattaforma “blade server” che integra tutte le funzionalità tipiche di un Data Center• la gamma tablet per utilizzo professionale, con funzioni di sicurezza e sistema operativo Microsoft Windows 8 Professional

• la gamma di notebook professionali LIFEBOOK con la funzionalità Advanced Theft Protection (ATP) che consente di localizzare il notebook con estrema precisione e, in caso di necessità, cancellare i dati da remoto • Virtual Desktop, una nuova soluzione per Piccole e Medie Imprese che semplifica il passaggio verso gli ambienti Virtual Desktop Infrastructure (VDI)• in esposizione la gamma completa di Scanner fi-Series, commercializzata da PFU - Imaging Solutions.

Fujitsu contribuisce attivamente, da oltre 20 anni, alla definizione di nuovi standard per la sostenibilità dell’ambiente, permettendo ai propri clienti di ridurre la propria “impronta” ambientale.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History50

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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I tradizionali criteri per la progettazione organizzativa devono perciò essere affiancati da nuovi principi fondamentali quali la collaborazione emergente, l’autonomia e la flessibilità nella scelta degli spazi e degli stili di lavoro, la valorizzazione dei talenti, la responsabilità e l’innovazione diffusa. L’adozione di nuovi modelli di lavoro porta all’emergere di un nuovo approccio definito Smart Working.La realizzazione di quello che possiamo definire un sistema di Smart Working richiede la riprogettazione congiunta di leve tecnologiche e di natura organizzativa, che possono essere raggruppate in tre categorie fondamentali:• Bricks, ovvero il layout fisico degli spazi di lavoro;• Bits, ossia la capacità di sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali per il ripensamento dello spazio virtuale di lavoro;• Behaviours, in termini di stili di lavoro e policy organizzative, cultura del top management e comportamenti delle persone.

Lo spazio di lavoro ’fisico’Il layout fisico degli spazi di lavoro (Bricks) è una leva su cui agire per definire un sistema di Smart Working. Molte aziende italiane stanno rivedendo negli ultimi anni il concept dello spazio fisico di lavoro. In generale, le iniziative di riprogettazione dello spazio di lavoro più innovative si possono raggruppare in sei ambiti distinti.

• Aumento della dimensione degli uffici - ad esempio con il passaggio a open space - per favorire il lavoro di team. • Aumento della riconfigurabilità della postazione di lavoro con scrivanie, pareti divisorie, free standing e armadiature che permettono di creare un ufficio versatile e modificabile in base alle necessità di spazio e utilizzo delle persone.• Aree di relax per favorire l’incontro e le relazioni sociali fra le persone, aumentando il benessere nell’ambiente di lavoro e per dare una dimensione domestica all’ufficio che riesca a conciliare l’aspetto lavorativo con quello privato.• Creazione di aree destinate alla collaborazione (scambio di idee, brainstorming, ...) per dare vita a spazi fisici di “relazione sociale” e favorire l’innovazione organizzativa e di business.• Creazione di postazioni condivise (desk sharing, booking system, ...) per ridurre i costi e garantire una maggior flessibilità organizzativa. • Sistemi di localizzazione automatica dei dipendenti attraverso smart card, cellulari o altri dispositivi wireless per rendere gli edifici maggiormente intelligenti (rilevamento presenza e attività, context-sensitive unified communication.

La diffusione di questi progetti, seppure crescente, trova oggi forti ostacoli nella necessità di grossi investimenti e nell’inadeguatezza delle strutture attuali delle aziende. Gli obiettivi che invece spingono la riprogettazione dello

Il diffondersi del concetto di economia della conoscenza e di knowledge work porta l’impresa a rivedere il concetto di valore che non è più legato esclusivamente alla presenza fisica dei lavoratori in un determinato luogo e per un certo periodo di tempo, bensì alla loro capacità di generare innovazione e di svolgere il proprio lavoro indipendentemente dall’orario e dal luogo in cui si trovano.

Cap.10L'’evoluzione dei modelli di lavoro e L'emergere dello Smart Working

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 51

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

spazio fisico e sui cui poi si riscontrano i maggiori benefici sono legati, nella maggior parte dei casi, alla ricerca di efficienza e riduzione di costi, a un maggiore livello di soddisfazione e coinvolgimento dei dipendenti e a una maggiore flessibilità organizzativa.

Lo spazio di lavoro ’virtuale’Accanto alla riprogettazione dello spazio fisico è necessario agire anche sulla leva relativa allo spazio di lavoro virtuale (Bits), inteso come insieme di strumenti e device ICT che le persone utilizzano sempre di più come strumento fondamentale per svolgere le proprie attività lavorative. In particolare le tecnologie chiave per supportare lo Smart Working includono gli ambiti di seguito riportati. • Knowledge Management, Social Network & Community per il supporto alla creazione di relazioni e conoscenza tra le persone (social network, forum, blog, microblogging, wiki, semantic search, idea management e prediction markets, ...).• Collaboration per il supporto alla gestione della comunicazione e collaborazione interna ed esterna all’impresa in modo integrato, attraverso infrastrutture e strumenti appositi (sistemi di conferencing, instant messaging, Voice over IP, condivisione e co-editing in real time e asincrona di slide e documenti, …).• Mobile Workspace per la realizzazione di applicazioni e soluzioni pensate nativamente per l’utilizzo di device mobile (palmari, tablet, smartphone, new tablet, ...) che consentano l’accesso a contenuti e strumenti in mobilità (mobile office, sales force automation, field/work force automation, accesso a documentazione operativa e cruscotti gestionali, mobile app per il business, ...).• Cloud Computing per la fruizione di applicazioni (Software as a Service), piattaforme (Platform as a Service) e risorse infrastrutturali (Infrastructure as a Service) in modo scalabile e flessibile a seconda delle esigenze. Gli strumenti abilitanti lo Smart Working si stanno sempre più diffondendo anche grazie al fenomeno della consumerizzazione (“bring your own device”, porta con te il tuo dispositivo). L’ampia presenza nelle imprese degli strumenti abilitanti lo Smart Working, però, spesso non si accompagna con una pari diffusione interna a tutti i dipendenti.

Le policy organizzative e i modelli di lavoro La cultura e i comportamenti organizzativi relativi ai modelli di lavoro (Behaviours) si rispecchiano nelle policy organizzative relative alla possibilità di scelta del luogo e dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti (lavoro remoto e mobile, lavoro flessibile, ….). Il rinnovamento nei modelli di lavoro porta a benefici rilevati per quanto riguarda il miglioramento della motivazione e il miglior equilibrio tra lavoro e vita familiare dei dipendenti, la riduzione del tasso di assenteismo

e l’incremento delle prestazioni lavorative e della produttività delle persone. Rilevanti anche i benefici in termini di riduzione dei costi aziendali (proprietà immobiliari, gestione spazi fisici, …) che si ottengono, però, solo quando il telelavoro viene associato a iniziative di revisione dello spazio fisico, come ad esempio la creazione di postazioni non riservate alle singole persone (es. desk sharing, booking system,...).La maggior flessibilità del lavoro non deve essere considerata un vantaggio esclusivo per il dipendente, ma può essere valorizzato anche a livello aziendale, in particolare per le organizzazioni che cercano nuovi modi di crescere nonostante il difficile panorama economico.Smart Working: le linee guida per l’innovazione

Le tecnologie ICT rappresentano oggi un importante driver che spinge verso l’adozione di modelli di Smart Working ma molto spesso le altre leve organizzative, e in particolare la cultura del management, sono ancora un fattore che limita lo sviluppo e la diffusione di questi nuovi modelli di lavoro e l’ottenimento di migliori benefici legati alla loro applicazione. Dall’analisi dei casi di aziende che hanno implementato con successo modelli di Smart Working è possibile trarre alcune linee guida per l’innovazione dei modelli di lavoro.1. Agire sulla progettazione degli uffici e degli spazi fisici: le imprese più mature in ambito Smart Working assegnano ai dipendenti solo gli strumenti ICT (pc, cellulari, smartphone,…), lasciando loro libertà nella scelta del luogo in cui svolgere le attività lavorative e assecondando le loro esigenze e preferenze personali. Alla luce di questo cambiamento muta il concetto di “postazione fissa”: le scrivanie e le attrezzature sono condivise e vengono spostate o riconfigurate a seconda delle esigenze delle persone. Parallelamente gli ambienti di lavoro si arricchiscono di spazi e servizi che hanno l’obiettivo di migliorare il work - life balance delle persone (aree relax, palestre, servizi di nido e baby-sitting, ...). Grazie a questo ripensamento degli spazi, inoltre, si riescono ad ottenere saving rilevanti nella gestione dei beni immobili. 2. Il lavoro flessibile (telelavoro a domicilio, flessibilità oraria e gestione del tempo) viene incentivato e non penalizzato dal Top Management attraverso policy organizzative. L’approccio manageriale privilegia il controllo dei risultati rispetto alla presenza delle persone in ufficio, il lavoro e i percorsi di carriera vengono gestiti sulla base del raggiungimento di obiettivi quantificabili. 3. Le potenzialità dell’ICT vengono sfruttate per creare uno spazio virtuale di lavoro avanzato che sia a disposizione di tutti i dipendenti, flessibile e personalizzabile sia in termini di device che di applicazioni accessibili da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, fortemente orientate alla collaborazione, alla gestione della conoscenza, all’innovazione diffusa e a supportare i processi decisionali in modo tempestivo ed efficace.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History52

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il Laboratorio Smart Working si pone come un momento fortemente interattivo di apprendimento e di riflessione su queste tematiche ed è rivolto ai decisori appartenenti ad organizzazioni pubbliche e private. In particolare, esso intende offrire alle imprese la possibilità di comprendere le opportunità, i modelli di adozione, i benefici e le leve di governance per l’introduzione di iniziative di Smart Working nelle organizzazioni. In questa occasione ci sarà la possibilità di comprendere quali sono i gap e gli ambiti di intervento prioritari per la propria azienda per abilitare un percorso di cambiamento organizzativo e tecnologico attraverso l’utilizzo delle metodologie di analisi messe a punto dall’Osservatorio. Il laboratorio dà anche l’opportunità di confrontarsi con altre organizzazioni e di interagire con un team di esperti dell’Osservatorio per comprendere gli impatti che le nuove tecnologie ICT a supporto dello Smart Working e i nuovi modelli organizzativi possono generare sulle organizzazioni. Non mancheranno, inoltre, degli spunti provenienti dalle analisi settoriali e dimensionali svolte sul campione delle aziende coinvolte nel corso dell’ultima ricerca dell’Osservatorio.

Nel corso del Laboratorio, alle organizzazioni che lo desiderano, sarà data l’opportunità di effettuare un self assessment in ambito Smart Working con l’obiettivo di ottenere una stima dei possibili benefici che l’adozione di tali modelli organizzativi (in particolare il lavoro flessibile) permette di ottenere. Questa analisi potrà essere di stimolo per le organizzazioni e permetterà di comprendere meglio le opportunità derivanti dall’adozioni di nuovi modelli di lavoro attraverso l’identificazione dei benefici ottenibili.

L’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano lancia il Laboratorio Smart Working che si pone l’obiettivo di affrontare il tema dell’evoluzione delle modalità di lavoro all’interno delle aziende italiane.

L’Osservatorio Smart Working, alla sua seconda edizione, si pone l’obiettivo di comprendere il ruolo e l’evoluzione dei modelli di lavoro e delle tecnologie di Smart Working a supporto del miglioramento e dell’innovazione nelle imprese e Pubbliche Amministrazioni in Italia, contribuendo alla diffusione della sensibilità e della conoscenza su questo tema nel contesto italiano. L’Osservatorio analizza le prospettive di sviluppo e i benefici delle tecnologie ICT di Smart Working per le organizzazioni di diverse dimensioni e settori (social business, unified collaboration & communication, mobile workspace, cloud computing), l’evoluzione delle modalità di lavoro in Italia e l’impatto sulle persone, le aziende e il sistema Paese (lavoro remoto e mobile, lavoro flessibile, evoluzione degli spazi fisici di lavoro,… ), promuovendo le best practice di Smart Working in Italia.

LABORATORIO SMART WORKINGa cura della School of Management - Politecnico di Milano

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 53

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I

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Il caso

Un'infrastruttura di rete per aumentare la sicurezza per lo scambio delle informazioni in una realtà in crescita

L'aziendaPrimadonna S.p.A. è una società che opera nel settore della commercializzazione al dettaglio di calzature donna e relativi accessori a marchio Primadonna Collection ® attraverso una rete di punti vendita di proprietà ed in franchising. Primadonna ha avviato il progetto franchising nel 2006 puntando sulla conoscenza del mercato di riferimento ed improntando le scelte progettuali sull’innovazione, ricerca ed affidabilità dei suoi prodotti. L’azienda si occupa della commercializzazione di calzature e accessori per donna attraverso una rete di distribuzione capillare che consta di oltre 230 punti vendita in Italia e all’estero. Grazie al lavoro sinergico di circa 400 dipendenti, Primadonna ha raggiunto un fatturato totale 2012 di oltre 80 milioni di euro.

L'APPLICAZIONEPrimadonna, al fine di perseguire il proprio ambizioso programma di crescita sia in Italia sia all’estero, sta percorrendo un importante programma di rinnovamento dei Sistemi Informativi in atto da circa un anno a questa parte. Nello specifico l’infrastruttura di rete, nel tentativo di rispondere rapidamente alla crescita del business, si era evoluta in maniera disomogenea. Ad esempio, la rete wireless si era dimostrata talvolta inaffidabile e causa di

inefficienze e rallentamenti dell’attività aziendale. Con questi presupposti e per supportare le future evoluzioni commerciali, Primadonna ha intrapreso un progetto in collaborazione con Security Architect business partner CISCO, che consiste nella ristrutturazione dei sistemi di comunicazione informatici. La nuova soluzione è stata progettata e coordinata dall’ing. Luigi Carletti CIO Primadonna SpA e implementata dalla Security Architect Srl in stretta collaborazione con i sistemisti di Primadonna. Il nuovo progetto si è sviluppato su diversi livelli partendo dalla rete wireless indoor e outdoor con i ponti radio e proseguendo nella messa in sicurezza del network. La realizzazione del progetto è partita a settembre e si è conclusa a ottobre del 2012. Si è iniziato con la parte Wifi Indoor basata su Cisco Aironet e Wireless LAN Controller e poi proseguito con la sostituzione dei ponti radio: tre radio e relative antenne sono state posizionate strategicamente sull’edificio principale e altre tre distribuite sugli altrettanti edifici della logistica. Pertanto l’azienda per la parte ponti radio ha optato per una soluzione punto-punto anziché punto-multipunto in modo da evitare che il blocco di una singola radio potesse pregiudicare l’intero funzionamento del network. La nuova infrastruttura di rete ha previsto l’implementazione di apparati di Switching Cisco Layer2, l’inserimento in rete di due switch core Layer3 e due firewall Cisco ASA in HA. Con la nuova soluzione in caso d’interruzione della

Primadonna

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 55

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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vedi info pag.

Il partner tecnologico

vedi info pag. 106

connettività Internet di una delle sedi, il medesimo traffico viene dirottato in automatico presso la linea Internet di altra sede, il sistema provvede in automatico anche al failback, in questo modo il traffico Internet è sempre garantito a tutto vantaggio della continuità operativa. Grazie alle nuove tecnologie, è stata possibile una segmentazione della rete in modo da costituire delle isole separate con regole distinte per l’accesso: si ottiene, cosi, una distribuzione del traffico per un miglioramento della connessione in termini di sicurezza ed affidabilità. Inoltre la soluzione prevede un sistema che consente di monitorare costantemente tutte le connessioni e gli apparati di rete ed inviare alert in caso di problemi, nonché di un sistema che permette un controllo puntuale su chi accede e sulla frequenza dei collegamenti alla rete dall’esterno nonché una completa tracciabilità. Il nuovo network security consente di verificare l’idoneità delle Policy di sicurezza di tutte le periferiche che accedono alla rete. In base alle Policy di sicurezza adottate dalla Funzione IT è permesso l’accesso in automatico solo ai dispositivi considerati conformi e affidabili. Il sistema di sicurezza è esteso anche ai terminali mobili di Primadonna: la rete informatica mobile ora è protetta tramite tecnologie di strong authentication e crittografia dei dati veicolati.

I BENEFICILa nuova infrastruttura di rete ingloba le caratteristiche di scalabilità e flessibilità che sono indispensabili per

sostenere l’incremento del volume delle comunicazioni di Primadonna. Grazie all’attuale infrastruttura di comunicazione, l’azienda calzaturiera ha una connessione alla rete più facile e affidabile: ora è possibile il collegamento sicuro tra la sede principale e le sedi destinate alla logistica. Attualmente, grazie al corretto posizionamento e dimensionamento dei dispositivi WiFi è assicurata una copertura totale e sicura: gli addetti all’interno del magazzino ad esempio che svolgono le operazioni di picking sono in grado di utilizzare liberamente all’interno della struttura i palmari mobili senza interruzioni della connessione ottenendo un netto miglioramento dell’efficienza e della continuità operativa. Grazie alla centralizzazione dell’accesso alla rete e delle risorse informatiche, ora Primadonna ha un sistema di comunicazione uniforme che assicura un maggior controllo del traffico delle informazioni semplificandone la gestione ed una piattaforma pronta ad accogliere le future implementazione IP Telephony e Voice Over WiFi.

security architect - cisco

Networking Enterprise Class per aziende World Wide

Presentazione della soluzione: La soluzione progettata e coordinata da Luigi Carletti CIO della Primadonna SPA, implementata dal dott. Stefano Fio e il suo staff della Security Architect Srl, rappresenta una completa rivisitazione dello stato iniziale della infrastruttura rete e security. Le tematiche trattate sono: Networking multisite, Wireless Enterprise, QoS (Quality of Service), Internet Flow Control and Logging, failover/failback della connettività Internet su altra connessione in altra sede, firewalling in ha, remote access.• Dettagli soluzioneSegmentazione della rete su base funzionale, due switch core CISCO L3 regolano e controllano il traffico inter VLAN. L’Infrastruttura WiFi si basa su architettura Cisco Aironet e Cisco Wirelss LAN Controller per regolare e coordinate tutte le tipologie di traffico WiFi, in particolare garantisce priorità al traffico dei palmari per la logistica di magazzino e per il traffico Real time. La parte firewallig è gestita da una coppia di CISCO ASA in HA. Bridge WiFi 300Mbs tra 4 sedi.

• LE PRINCIPALI FUNZIONALITÀ - Monitoraggio continuo della rete- Accesso sicuro alla rete wifi ad ogni livello di sensibilità

del dato- Gestione degli utenti guest per la rete WiFi con la

gestione degli account temporanei delegata ad un “lobby administrator” figura che può essere non tecnica.

- Controllo degli accessi remoti VPN.• TARGET DELL’APPLICAZIONE- La soluzione impatta su tutte le aree dell’azienda, dalla

produzione, al marketing, all’amministrazione• BENEFICI DELL’APPLICAZIONE- Uptime del network del 99,99%- Percorsi semplificati per l’accesso alle informazioni- Precisa segregazione dei dati.- Drastica Riduzione dei costi per la gestioni dei

malfunzionamenti.- Drastica riduzione del numero di chiamate di supporto- Miglioramento dei processi produttivi: estremamente

rapida tutta la filiera dal progetto alla conclusione del rapporto con il cliente.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History56

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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La crescente rilevanza di questo tema all’interno delle imprese è il risultato di diversi fattori: la proliferazione di dispositivi per la gestione e la comunicazione d’informazioni, si pensi alla diffusione di smartphone o di tablet o alla “esternalizzazione” delle informazioni resa possibile dalle tecnologie Cloud, che di fatto estende enormemente il perimetro del sistema informativo aziendale, e la diffusione di minacce e di forme di attacco sempre più complesse e sofisticate.Alle minacce tradizionali, quali il contagio da virus, worm, trojan, l’accesso non autorizzato a contenuti informativi e risorse, gli attacchi finalizzati a degradare o bloccare il funzionamento dei sistemi, solo per citarne alcune, si aggiungono oggi nuovi pericoli nell’agenda della sicurezza.Alcuni di questi dipendono dall’evoluzione stessa della tecnologia. Si pensi alla cosiddetta “mobile security”. La trasformazione dei telefoni mobili in smartphone, di fatto veri e propri strumenti di accesso ed elaborazione delle informazioni mobili alla pari dei server e dei personal computer aziendali, implica anche l’estensione ai dispositivi mobili di tutti i pericoli già presenti all’interno dei confini tradizionali dell’azienda. Il software “malevolo” si rivolge quindi indistintamente a tutti i dispositivi di comunicazione dotati di un sistema operativo e della capacità di memorizzare informazione.Aree di protezione da alcune tipologie di attacchi, per quali mondo Apple, con la grande diffusione anche in ambito business sono oggi oggetto di attacco.

Altre minacce sono invece legate alle nuove modalità di lavoro e di utilizzo delle tecnologie. Si parla di social hacking o di social engineering per indicare la pratica di raccolta di dati che gli stessi utenti pubblicano o condividono attraverso i social media e che, integrati ed elaborati, possono esporre gli utenti stessi e le aziende in cui lavorano ad attacchi. L’accesso ai social media solleva poi preoccupazioni legate anche alla possibilità che hanno queste reti non solo di archiviare dati sempre più puntuali e profilati sui navigatori, ma anche di condividere queste informazioni con soggetti terzi di cui gli utenti non sono a conoscenza. Il Cloud Computing stesso, con la finalità di spostare applicazioni e dati al di fuori dei confini dell’azienda, pone per le stesse aziende la necessità di prestare attenzione anche all’accesso alle informazioni, soprattutto nel caso di condivisione di risorse.Infine, la concentrazione di dati e funzionalità di accesso ai sistemi informativi aziendali in dispositivi mobili e la perdita, per alcuni profili aziendali, del confine fra dispositivi personali e dispositivi aziendali, aumenta di fatto il pericolo che questi stessi dispositivi vadano persi o rubati.

Come affrontare queste minacce?Sono oggi disponibili molteplici tecnologie per prevenire i pericoli, monitorare il corretto funzionamento dei sistemi informativi o mitigare l’effetto di attacchi o di eventi dannosi.

La sicurezza informatica, o ICT Security, rappresenta quell’insieme di tecnologie, regole, misure di carattere organizza-tivo e comportamentale finalizzate a proteggere le informazioni gestite dai sistemi informativi e trasmesse attraverso le reti di comunicazione, nonché a garantire un regolare funzionamento delle risorse informatiche.

Cap.11Sicurezza aziendale: nuove minacce e cattive abitudini

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Dai dispositivi di monitoraggio e protezione delle comunicazioni attraverso le reti ai software per il controllo delle applicazioni aziendali, da strumenti più sofisticati per l’identificazione ed il controllo degli accessi alle procedure automatiche per la duplicazione periodica dei dati.

Tuttavia, l’ICT Security nelle aziende deve essere garantita prima di tutto dalla presenza di una adeguata governance della sicurezza.Si tratta di una componente della più generale governance dell’azienda, ma che ha come obiettivo specifico la definizione delle soluzioni organizzative atte a garantire la massima efficacia ed efficienza delle attività di ICT Security.Le variabili di progettazione della governance della sicurezza sono riconducibili a tre famiglie:• le scelte (macro)organizzative, quali la creazione di unità organizzative ad hoc, l’attribuzione di ruoli e responsabilità, le scelte di sourcing strategico, ecc.;• la configurazione dei processi strategici, primo fra tutti i processi di pianificazione e controllo;• le risorse umane, lo sviluppo di profili di competenze appropriati per presidiare i diversi ambiti di responsabilità è infatti di fondamentale importanza nel determinare il successo di tali attività.

Tra le varie componenti di un sistema di governance della sicurezza, un ruolo fondamentale è rivestito dalla risk analysis, ovvero da quelle attività di pianificazione e controllo, che permettono di assicurare che i sistemi di protezione progettati e attuati siano coerenti con le minacce e i relativi danni potenziali, nel rispetto dei vincoli legali esistenti. La risk analysis è il complesso di attività finalizzate all’analisi sistematica delle informazioni per identificarne le fonti e stimarne i rischi, fino all’identificazione delle minacce e delle relative probabilità di accadimento e degli impatti risultanti e quindi delle contromisure. Le fasi principali di una risk analysis possono essere così sintetizzate:• identificazione delle tipologie di dati gestiti dall’organizzazione;• mappatura degli asset su cui tali dati vengono elaborati, memorizzati e trasmessi all’interno/all’esterno dei confini dell’organizzazione;• individuazione delle potenziali minacce (e le relative fonti);• valutazione del rischio potenziale derivante dalle potenziali minacce;• individuazione della tipologia di rischi da coprire e del cosiddetto rischio “residuo” non gestito, e conseguente definizione delle priorità di intervento.

Un altro elemento chiave della governante dell’ICT Security è la valutazione ex ante di tipo economico-finanziario dei progetti d’investimento nelle risorse informatiche. L’utilizzo di metodologie strutturate non è molto frequente e le motivazioni vanno ricercate nella difficoltà di quantificare i benefici in termini

economici (che porta ad effettuare valutazioni di tipo qualitativo) e nell’obbligatorietà dell’investimento, che rende non necessaria (almeno apparentemente) una analisi delle problematiche di sicurezza causate da una scarsa attenzione. Ancor più arretrato risulta lo scenario per quanto riguarda la diffusione degli strumenti di monitoraggio e controllo delle prestazioni, anche relative alla sicurezza. La diffusione di sistemi di misura (cruscotti direzionali, tableau de bord, ecc.) finalizzati al monitoraggio e controllo della sicurezza appare ancora estremamente limitato.

ll livello di maturità della governance dell’ICT Security appare oggi sensibilmente inferiore a quanto avviene rispetto ad altri temi legati all’ICT e pertanto spesso il livello di sicurezza delle aziende dipende in maniera significativa dalla sensibilità personale degli interlocutori coinvolti, dal top management al sistemista, ai fornitori esterni. Ma non sempre tale modo di operare è in grado di garantire l’efficacia e l’affidabilità nel tempo delle soluzioni adottate.

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 59

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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In collaborazione con

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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L'’eCommerce B2CI siti di commercio elettronico consentono al consumatore finale di ordinare online i prodotti/servizi commercializzati dall’impresa. L’azienda che intende commerciare i propri prodotti attraverso Internet, verso i consumatori finali, ha la possibilità di scegliere tra: • lo sviluppo di un sito di commercio elettronico proprietario, che può essere considerato l’equivalente online di un negozio tradizionale; • l’utilizzo dei servizi offerti da operatori B2c quali centri commerciali virtuali, che raggruppano in un unico sito Web un insieme di negozi virtuali, offrendo una serie di servizi comuni (marketing, pagamento, consegna, ecc.);• i portali.I principali benefici che un’impresa può perseguire attraverso il canale di commercio elettronico B2c sono:• l’estensione del mercato coperto dai canali tradizionali;• la possibilità di servire meglio il proprio bacino di clienti in una logica CRM, fornendo ad essi, attraverso il canale online, maggiori e più tempestive informazioni su prodotti, novità e promozioni, e una modalità aggiuntiva per fare gli ordini, comoda e sempre disponibile – 24 ore su 24, 7 giorni su 7;• la possibilità di aumentare l’efficacia della vendita a distanza. È il caso degli operatori specializzati nella vendita via catalogo, telefono, televisione, ecc.

che presentano, già nella loro attività tradizionale, un modello di business ed una catena del valore particolarmente adatti alla vendita su Web e che, in molti casi, hanno ben cavalcato il nuovo canale sia per ridurre i costi di interazione e gestione dei clienti, sia per espandere il proprio mercato.

Fattori critici di successoPer provare allora a fornire qualche indicazione su quali siano gli aspetti più critici per il successo di un’iniziativa di eCommerce abbiamo cercato di identificare, tra tutti i casi più interessanti dal punto di vista dei risultati ottenuti, i fattori critici di successo (FCS) comuni. Ne abbiamo identificati quattro principali, senza alcuna pretesa di esaustività e, soprattutto, nella consapevolezza che non esistono ricette univoche universali, adatte a qualunque operatore:• commitment del vertice aziendale, inteso come reale determinazione dell’imprenditore e del management ad intraprendere la strada dell’eCommerce. É questo a nostro modo di vedere il più rilevante FCS. Tale determinazione, se è in genere scontata per un’iniziativa Dot Com, per la quale il destino dell’azienda è fortemente legato al destino del gruppo manageriale e imprenditoriale che l’ha lanciata, è molto meno scontata nel caso di progetti gestiti dalle imprese tradizionali. Uno dei punti di debolezza più rilevanti riscontrati in diversi progetti di eCommerce facenti capo ad imprese

In questo capitolo vengono descritte le potenzialità e i benefici offerti dall’eCommerce B2C alle imprese e i fattori critici di successo per conseguirle. Verrà inoltre presentato un approfondimento sui servizi di marketing online.

Cap.12raggiungere nuovi clienti attraverso il marketing digitale e L'eCommerce

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PARTE I Innovare e competere con le ICT

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tradizionali, anche di notevole rilevanza e dimensione, che non stanno ottenendo particolari risultati è stato proprio, infatti, lo scarso commitment dato al progetto da parte del vertice aziendale;• adeguata offerta, in termini di prodotti-prezzi. Sembra una ovvietà, ma non lo è nella realtà. L’offerta online deve poter competere, in termini di portafoglio prodotti e di prezzo, con l’offerta che il cliente trova nei canali tradizionali: non si può pensare di basare un progetto di eCommerce esclusivamente sul fatto che il canale Web è potenzialmente più comodo e veloce rispetto a quello tradizionale. Tutti i casi di maggiore successo analizzati, al di là dei servizi offerti, delle caratteristiche del sito, della promozione effettuata, ecc. presentano un’offerta in termini di portafoglio prodotti e di prezzo che ha un suo valore commerciale per il cliente in assoluto, qualsiasi canale si consideri;• dominio della tecnologia, inteso come capacità di utilizzare la tecnologia necessaria per la gestione corrente dell’attività online in modo efficace, tempestivo e flessibile. Questo non significa per forza internalizzare completamente la gestione della tecnologia – anche se in molti casi la scelta effettuata e rivelatasi vincente è stata questa – dal momento che si può pensare di raggiungere un sufficiente grado di “dominio della tecnologia” anche attraverso il ricorso ad adeguati fornitori esterni, opportunamente integrati e gestiti;• oculata gestione della promozione, della pubblicità e della retention. Creare visibilità al sito per attrarre un numero sufficiente di visitatori è spesso uno dei compiti più difficili che il management di un progetto di eCommerce deve affrontare. Difficile anche perché richiede conoscenze e competenze molto diverse da quelle sviluppate in analoghe attività offline. Tale compito risulta particolarmente critico quando l’impresa non può contare su asset già sviluppati nell’attività tradizionale, quali brand, database di utenti, punti vendita con la stessa insegna, ecc. Il rischio di una errata strategia di promozione e pubblicità è quello di “pagare” il singolo cliente più di quanto valga in termini di margine che può generare con i suoi acquisti.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History62

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L’Osservatorio Multicanalità lancia il Laboratorio di Marketing Multicanale per fornire alcune indicazioni e approcci circa la misura delle performance in logica multicanale e cross canale. Il consumatore multicanale in Italia è ormai una solida certezza avendo raggiunto quasi il 50% della popolazione ma occorre sempre più conoscerlo in dettaglio attraverso nuovi approcci di analisi e di segmentazione.Al tempo stesso le imprese frequentemente confondono approcci di marketing digitale spesso tattici e/o con obiettivi di sperimentazione e con poco budget con una strategia più ampia di marketing multicanale.L’obiettivo di questo nuovo Laboratorio è quello di fornire ai partecipanti linee guida sugli approcci strategici al marketing multicanale, partendo da modelli di analisi sui comportamenti dei consumatori lungo i punti di contatto, progettando una branded experience multicanale e definendo il giusto mix di punti di contatto: a tal proposito ci si focalizzerà maggiormente su Owned Media digitali (siti, mobile application, branded community) e su Earned Media (social network marketing), tralasciando l’ambito del Paid Media anche digitali.

Laboratorio marketing multicanalea cura della School of Management - Politecnico di Milano

I servizi di marketing online Vediamo in particolare quali sono i principali strumenti basati su Internet che possono essere utilizzati per supportare l’attività promozionale dell’impresa che opera online (ma non solo) e gestire in maniera attenta la promozione del sito di eCommerce:• Search Engine Marketing (SEM); prevede la promozione di un sito Internet su motori di ricerca mediante l’acquisto di parole chiave/link sponsorizzati che compaiono nei risultati delle ricerche effettuate dai visitatori. I link sponsorizzati (definiti anche sponsored results o sponsored matches) sono costituiti da un titolo, una breve descrizione del prodotto e/o servizio e da un link che punta al sito pubblicizzato. Pagati con la formula del “pay per click” (pagamento in base al numero di visitatori che effettivamente cliccano sul link), gli annunci sono ordinati in base a quanto l’inserzionista è disposto a pagare per ogni click ricevuto;• posizionamento attraverso Search Engine Optimization (SEO); si tratta di un insieme di tecniche che impongono l’obiettivo di migliorare la posizione di un sito Web nei risultati dei principali motori di ricerca;• banner; consiste nel pubblicare riquadri grafici di varia dimensione e forma (banner), che possono essere posizionati in diversi punti di una pagina Web, a contenuto testuale o visivo, fissi o a rotazione. I banner possono essere inseriti anche all’interno di newsletter, che vengono inviate ad un database di iscritti, in genere focalizzate su una specifica tematica. L’esposizione del messaggio veicolato dal banner contribuisce a rafforzare l’immagine e la notorietà dell’inserzionista, oltre ad indurre a cliccare sul banner stesso per entrare nel proprio sito;• direct eMailing; questo strumento si basa sull’invio di eMail o ai propri clienti abituali sfruttando il proprio

CRM, oppure acquistando, da società specializzate, liste di indirizzi eMail di persone che hanno espresso il loro consenso a ricevere messaggi pubblicitari, magari su uno specifico argomento.

Infine, negli ultimi anni stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore, tra le strategie di marketing online, anche gli strumenti basati sul concetto di Web 2.0, che prevede la partecipazione attiva degli utenti alla creazione di contenuti e all’interazione. I principali vantaggi derivanti dall’utilizzo di strumenti promozionali online sono:• la rapidità di contatto con i clienti attuali e potenziali; attraverso strumenti come la newsletter è possibile mantenere aggiornati i propri clienti sulle novità commerciali, oppure attraverso uno o più invii mirati a database “esterni” in pochi minuti si possono raggiungere un ampio numero di potenziali nuovi clienti;• la riduzione dei costi per contatto rispetto ad altri canali di promozione “tradizionali”;• la possibilità di misurare in modo efficace i risultati dell’azione promozionale; gli strumenti di promozione online consentono di monitorare la provenienza delle visite al proprio sito, quindi valutarne l’efficienza;• la possibilità di targettizzare in modo efficace l’audience delle proprie campagne, attraverso l’acquisto di liste di contatti profilati tramite diverse variabili di segmentazione.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 63

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Il caso

Un eShop per migliorare l'’immagine e per aumentare la popolarità a favore di un incremento delle vendite locali e nazionali

L'aziendaGlobal Rigenera azienda nata nel 2009 a Bari si occupa della produzione e della vendita in tutta Italia di cartucce e toner rigenerati per stampanti di molteplici marche esistenti in commercio. Ogni giorno nel laboratorio di Bari fondato da due soci che ora sono affiancati da una rete di agenti vengono rigenerate centinaia di cartucce con inchiostri di qualità per la distribuzione sul mercato nazionale.

il portaleCon un business specifico come quello che riguarda la produzione e la vendita di cartucce per stampanti rigenerate, l’azienda Global Rigenera ha deciso di affiancare alla propria attività di vendita tradizionale, quella innovativa e sfidante, del commercio on line per supportare la propria attività a livello locale e, in particolare, con l’obiettivo ambizioso di estendere il proprio mercato di riferimento su territorio nazionale. A partire dal 2012 nasce www.globalrigenera.com il primo sito che consente l’acquisto di cartucce rigenerate di diverse marchi e modelli in rete. L’azienda si è organizzata per eliminare un passaggio fondamentale alla base del proprio commercio che avrebbe reso più complesso e costoso l’utilizzo del Web per la vendita. Infatti, Global Rigenera non ritira il prodotto esausto del cliente ma provvede personalmente alla fornitura delle cartucce, riutilizzando i contenitori vuoti delle stesse, classificate come “rifiuti speciali non pericolosi”: in tal modo, contribuisce, nel contempo, a diminuire l’emissione di materiali inquinanti e a salvaguardare l’ambiente. Grazie alla propria attività, l’azienda si sta facendo spazio gradatamente su tutto il territorio nazionale con un numero crescente di punti vendita “Global Point”, fornendo le proprie cartucce a famiglie, aziende ed uffici senza spese aggiunte, ed ha proceduto con l’attivazione del portale www.globalrigenera.com dopo un periodo di circa otto mesi di preparazione e customizzazione del sito. Dall’homepage si può accedere - tramite il link ‘Cartucce e Toner’ - all’elenco dei prodotti disponibili on line, e si possono visualizzare i punti vendita, con la segnalazione per ciascuno nel dettaglio dell’indirizzo, del posizionamento su Google Maps, e delle informazioni di base sulla azienda rispettivamente nei link ‘Chi siamo’ e ‘Contatti’. Nella parte sinistra dell’eShop sono visibili due menu a tendina che consentono in modo rapido e semplice la ricerca del prodotto d’interesse tramite l’inserimento della marca e del modello d’interesse scegliendo tra un vasta gamma di prodotti in ordine alfabetico. L’utente - ad esempio - può inserire per la ricerca il modello ‘Laserjet 1010’ di HP e cliccando appare la finestra di collegamento con il prodotto richiesto per un riscontro immediato circa la sua disponibilità e una scheda tecnica informativa circa le caratteristiche, il numero di pagine che permette di stampare, la compatibilità con

le varie stampanti, il prezzo e il codice. Se l’utente vuole procedere con l’acquisto senza l’obbligo di registrazione può procedere cliccando il link ‘Aggiungi al carrello’. E’ possibile, se l’utente lo possiede, inserire il codice del Buono Sconto per poi proseguire con la compilazione della pagina che permette il Login: se si è già clienti si inserisce l’email e la password altrimenti si effettua la registrazione con l’inserimento dei dati richiesti. Di seguito, si prosegue compilando uno specifico form con i dati anagrafici, le informazioni circa la residenza e la stipula del contratto di acquisto, previa lettura e accettazione delle condizioni del contratto fino alla scelta della modalità di pagamento, segue l’eventuale fatturazione e il termine della transazione. I prodotti hanno una garanzia di 2 anni per i consumatori finali ed è possibile pagare con bonifico bancario, contrassegno, Postepay, PayPal e carte di credito su connessione cifrata e protetta SSL. Grazie all’integrazione del sito con il sistema gestionale dell’azienda, ogni modifica effettuata sull’eShop non viene fatta dal pannello di controllo del sito ma localmente sul sistema di fatturazione di Global Rigenera. Gli stessi ordini/clienti on line, grazie a tale interfaccia, sono scaricati giornalmente direttamente a sistema: in automatico, il software di gestione recupera gli ordini e i relativi dati e genera le rispettive fatture e le invia al destinatario.

i beneficiGlobal Rigenera ha optato per la realizzazione di una vetrina virtuale che ha consentito all’azienda di aprire un nuovo canale di vendita per estendere il proprio mercato di riferimento, ampliandolo su tutto il territorio nazionale con l’ulteriore vantaggio di un ritorno positivo a livello d’immagine che l’eShop produce e che giova anche all’attività tradizionale. Infatti, il nuovo sito on line ha assicurato a Global Rigenera di raggiungere una maggior visibilità che, oltre al miglioramento dell’immagine aziendale, favorisce una mirata fidelizzazione che ha come conseguenza una maggior popolarità che favorisce anche l’aumento della clientela locale.

Global Rigenera

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History64

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Il caso

Un portale multimediale per incentivare la conoscenza dell'’artigianato italiano e per incrementare le vendite sul mercato globale

L'aziendaArtisans WebService di Armando Salerno Mele, è un’azienda individuale nata nel novembre 2011 per sviluppare il progetto che ha permesso l’attuale realizzazione del portale www.madeinitalyfor.me.

il portaleMadeinItalyfor.me è un portale, tra i pochissimi in Italia, dedicato esclusivamente al settore dell’artigianato italiano. Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire ad artigiani affiliati e utenti compratori, una piattaforma unica che supporti l’ e-Commerce e crei allo stesso tempo una rete di condivisione e collaborazione tra domanda e offerta. Tra i servizi presenti oltre all’eShop, la segnalazione di eventi/fiere in Italia e un blog nel quale condividere le proprie opinioni, le ultime notizie e promuovere il proprio artigianato. Per incrementare le vendite a livello nazionale e internazionale, il portale punta sulla visibilità che può ottenere sia attraverso i clienti che attraverso gli investimenti che fa in pubblicità per promuovere i suoi artigiani, oltre ai partner che supportano l’iniziativa, come l’Associazione nazionale UniArti (Unione Italiana Artigianato Artistico) che con il suo direttivo nazionale cura le relazioni con gli artigiani promuovendo iniziative e battendosi per i diritti e la tutela dell’artigianato artistico. Nell’homepage di www.madeinitalyfor.me si trovano le ultime novità relative al settore e una selezione di prodotti in evidenza. Tramite il link eShop si apre la finestra dedicata al negozio on-line che permette la visualizzazione dei prodotti dei vari artigiani associati, suddivisi in Reparti e Categorie. L’utente può scegliere e selezionare il prodotto che preferisce e dopo aver effettuato l’accesso con username e password, può procedere con l’iter di acquisto on line. Sul portale coesistono oggetti di tutti gli artigiani che aderiscono all’iniziativa e l’utente ha anche la possibilità di archiviare gratuitamente, nel suo profilo, gli oggetti preferiti, o rimanere aggiornato su iniziative, fiere ed eventi, consultando le news e il blog. Il prossimo obiettivo di www.madeinitalyfor.me, è attivare un servizio ‘Soluzioni su misura per tutti i gusti e materiali’, cioè prevedere un apposito spazio dove effettuare una richiesta ad hoc per oggetti su misura. In questo caso, dopo aver effettuato l’accesso alla categoria di riferimento, sarà possibile rivolgere la richiesta a tutti gli artigiani aderenti al portale, compilando un’apposita scheda. In 7 giorni lavorativi, tempo necessario per valutare le singole richieste, ciascun artigiano potrà inviare all’utente la sua proposta a “libero mercato”. Nel caso di conferma dell’ordine e acquisto, l’oggetto potrà essere spedito a casa del cliente o ritirato dallo stesso in una bottega vicina convenzionata. Grazie al blog si parla di arte e di artigianato, di fiere, di tecniche, di nuove leggi, di tendenze nel settore: si da spazio e visibilità alle nuove opere degli artigiani, e alle varie iniziative organizzate durante l’anno in Italia. Ancora, sarà creata una vera e propria Community artigiana autogestita

che diffonda i propri prodotti, corsi e informazioni a livello locale, nazionale e internazionale, con la traduzione del portale in più lingue.

i beneficiIl progetto ha un altissimo potenziale di crescita se si considera che sul territorio nazionale sono presenti oltre 100 mila attività artigiane e che l’iniziativa ha già attivato nuove relazioni, come quella progettisti/Designer e operai/realizzatori che, senza spese di negozio, possono unirsi e, in qualsiasi momento, aderire al progetto, vendendo dei prodotti finiti in tutto il mondo con molta semplicità e senza costi. Grazie al nuovo portale, si ha a disposizione un collegamento aperto con l’Associazione UniArti alla quale gli artigiani potranno rivolgersi per tutelare i propri diritti. L’artigiano avrà anche a disposizione uno spazio web (mini-sito) e potrà partecipare ad eventi/fiera organizzati in Italia durante l’anno a quote accessibili a tutti. Gli utenti finali avranno, oltre all’accesso a tante botteghe artigiane direttamente dal web, la possibilità di essere informati sul mondo dell’artigianato e condividere in rete opinioni e richieste. Gli artigiani oltre ad un collegamento diretto sul mercato globale, potranno consolidare una Community di settore, grazie alla quale attivare collaborazioni utili alla loro crescita e al tempo stesso promuovere le proprie opere. Artisans WebService si preoccupa di effettuare degli investimenti in pubblicità per i suoi artigiani che in pratica, portano del guadagno al portale, solo nel momento in cui vendono realmente gli oggetti attraverso la percentuale (massima del 9%) che viene trattenuta. L’artigiano infatti non affronta nessun investimento o spesa e paga solo una percentuale se vende.

MadeinItalyfor.me

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 65

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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Il caso

Un sito di eCommerce per raggiungere visibilità nazionale e far crescere il fatturato

l'aziendaL’azienda Pollice Verde nasce nel 1983 a Giovinazzo, in provincia di Bari, con l’impegno di progettare, realizzare e manutenere giardini, parchi e aree verdi condominiali. Con l’avvento del bonsai nel mondo occidentale, Pollice Verde apre un suo Centro Bonsai divenendo così un punto di riferimento del settore nel Sud Italia. Nel 2000, Pollice Verde affianca al Centro Bonsai - sempre presso la propria sede - un vasto vivaio piante ed un fornito e specializzato Garden Center con un moderno reparto per la vendita di tutto ciò che ruota attorno al mondo del giardinaggio, fitosanitari, vasi, terricci, vasi d’arredo, fiori, laghetti. La struttura organizzativa e tecnica permette all’azienda, già da molti anni, di svolgere importanti lavori pubblici come la realizzazione del verde e arredo urbano di piazze e/o parchi pubblici. Nel 2011, Pollice Verde decide di rinnovarsi ancora realizzando un sito di eCommerce www.polliceverdestore.com.

il portaleL’azienda Pollice Verde, a partire da dicembre 2011, ha attivato uno Shop on Line per la vendita in rete di una vasta gamma di prodotti di settore, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel mondo del bonsai, del giardinaggio e dell’arredo da esterno, con lo scopo di ampliare il proprio mercato di riferimento su territorio nazionale. Forte della propria esperienza nel settore, riesce a consigliare al meglio i propri clienti durante le fasi di acquisto. Il vivaio pugliese, in virtù della forte presenza sul web, ha lanciato www.vivaipolliceverde.it, il sito aziendale che consente all’utente di avere una panoramica dei bonsai disponibili, e di una serie di servizi che vanno dalla progettazione - previa sopralluogo - del giardino alla realizzazione dell’opera verde, fino alla successiva manutenzione. Grazie a veri e propri contratti per interventi fissi mensili e straordinari, il vivaio pugliese consente alla propria clientela la corretta manutenzione della propria area verde privata e/o pubblica. Dall’Homepage del portale, tramite il link ‘Vai al negozio on line’, si accede direttamente allo shop vero e proprio www.polliceverdestore.com, in cui ciascun utente visualizza, sulla sinistra della pagina, un menù di navigazione con tutti i prodotti disponibili suddivisi per categorie e sottocategorie. L’utente che decide di procedere con l’acquisto di uno specifico prodotto, ad esempio un bonsai, può farlo senza alcuna registrazione; tramite il link ‘Maggiori dettagli’ accede alla pagina di descrizione dell’oggetto di proprio interesse compreso il prezzo e la visualizzazione della foto con lo zoom. Per procedere con l’acquisto del prodotto basta cliccare il link ‘Aggiungi al carrello’ e continuare con le diverse fasi dell’acquisto guidato: il pagamento si può effettuare tramite PayPal, con carte di credito, contrassegno, bonifico bancario anticipato con consegna prevista per mezzo corriere espresso in 1 o 2 giorni lavorativi dalla transazione di pagamento. L’integrazione tra il sito on

line e il sistema gestionale di magazzino di Pollice Verde consente al vivaio pugliese di gestire le giacenze in automatico con un aggiornamento costante rendendo a sistema realizzabili solo le vendite dell’effettivo materiale presente in magazzino. Ogni acquisto è regolato dalla clausola “Soddisfatti o Rimborsati”. Le condizioni di vendita prevedono la possibilità di reso e sostituzione della merce previa comunicazione entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della merce da parte del corriere a mezzo lettera raccomandata. Il servizio clienti di Pollice Verde provvederà rapidamente a comunicare al cliente le istruzioni sulla modalità per il reso della merce, che deve pervenire al vivaio pugliese in conformità con le norme previste dal contratto di vendita on line sottoscritto. Pollice Verde è presente anche su Facebook, dove interagisce con i propri utenti.

i beneficiIl nuovo sito di vendita on line ha consentito a Pollice Verde di estendere il proprio mercato di riferimento: infatti, grazie alla presenza in rete, al momento il vivaio pugliese ha ampliato la propria vendita su tutto il territorio nazionale raggiungendo gli amatori del Bonsai e non. Nello specifico la presenza on line e il nuovo Shop hanno assicurato al Garden Center una visibilità che ha consentito da un lato una fidelizzazione mirata della propria clientela e dall’altra ha incentivato la crescita dei clienti locali e nazionali. Si è stabilito che dall’attivazione del sito, circa un anno fa, il fatturato realizzato da Pollice Verde è stato generato per più della metà dallo Shop on line. Prossimo passo, vendere nei principali Paesi Europei.

Polliceverdestore.com

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History66

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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E-LABORA

Avere semplicemente un sito web non basta più per fare business on-line. Oggi, più di prima, è necessario pianificare una corretta strategia di web marketing. Raggiungere le prime posizioni sui motori di ricerca è dunque il primo passo per incrementare il fatturato e acquisire nuovi Clienti.

La nostra web agency supporta costantemente nel tempo professionisti, aziende ed Enti che desiderano fare e-business, non solo realizzando piattaforme web personalizzate di e-commerce, ma anche pianificando strategie di Search Engine Optimization (S.E.O.), Pay Per Click (con Google AdWords) e Social Media Marketing su Facebook, Twitter, Pinterest e Foursquare.

L’esperienza maturata nel tempo, la determinazione al raggiungimento degli obiettivi, la meticolosa cura dei dettagli e l’attenzione rivolta alle esigenze di ogni singolo Cliente sono gli elementi distintivi e qualitativi della nostra digital company.

L’azienda, associata Confindustria Bari e B.A.T., è guidata da Daniele Rutigliano, iscritto all’International Webmasters Association (IWA), relatore per Smau e tutor nel Comitato Tecnico per Unicom (Unione Nazionale delle Imprese di Comunicazione) di Milano.

Un nuovo ecosistema, quello digitale, si è affiancato all’economia reale, tracciando un percorso virtuoso caratterizzato da velocità, innovazione e potenziale di crescita enorme.Una strada per il successo ricca di opportunità, ma anche di trappole e ostacoli.Come districarsi tra web, mobile, motori di ricerca, social network e, soprattutto, come utilizzare questi strumenti a vantaggio della propria attività?

E-labora, specializzata nella ideazione di soluzioni tecnologiche innovative per enti, aziende e privati, suggerisce alle imprese di intraprendere la via digitale, una strategia fondata su cinque ingredienti principali:• Il nuovo webSiti e portali internet in grado di garantire piena autonomia operativa (con CMS di facile utilizzo) e progettati in ottica SEO friendly.• eCommerceNegozi virtuali, aperti ventiquattro ore su ventiquattro sul mercato globale, per ampliare gli orizzonti commerciali,

lanciare nuovi business e differenziare l’offerta con un nuovo canale di vendita.• MobileSfruttare le peculiarità del settore Mobile a supporto del marketing e della comunicazione, creando relazioni multicanale con la clientela, attuale e potenziale.• SEO & SEMOttimizzare la posizione del proprio sito nei risultati organici dei motori di ricerca (SEO) e orientare il traffico attraverso campagne mirate di keyword advertising (SEM).• Social Media MarketingGestire relazioni con gli utenti, coinvolgendoli in una esperienza d’uso totale di prodotti e servizi, per rafforzare l’immagine aziendale.

E-labora è stata inserita nel progetto di Confindustria Bari BAT, “La chimica dell’Impresa”, quale esempio virtuoso di integrazione di competenze specialistiche del terziario innovativo.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 67

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

vedi info pag.106

vedi info pag.106

Offerta 2.0 di Never Before Italia

Comunicare per crescere: strategie innovative per fare la differenza

NEVER BEFORE ITALIA

STUDIO VALLETTA

Creiamo relazioni efficaci tra il brand e i suoi stakeholder grazie all’attivazione mirata e strategica di tutti i media.

Come?• Con una consulenza strategica di marketing ecomunicazione integrata a progetti di ricerca e analisidello scenario competitivo;• Attraverso una ridefinizione delle strategie web,oltre allo sviluppo di progetti di Web Development,eCommerce, Streaming, Web TV e applicazioni perMobile e iPad.• Costruendo sinergie multicanali, dai media tradizionali,con azioni di Relazioni Pubbliche e Media Relation, aInternet, attraverso il Social Media Marketing e le Internet PR.

Proponiamo:ANALISI & RESEARCH

• Ideazione di ricerche di mercato come supporto tecnico ed analitico alle linee guida strategiche

MARKETING STRATE GICO E OPERATIVO• Analisi di scenario, benchmarking ed individuazionedelle aspettative del cliente

• Identificazione dei key asset e definizione delposizionamento competitivo• Progetti di rebranding e “redesign” dei processirelazionali con il mercato

CORPORATE & BRAND IDENTITy• Progetto e realizzazione marchio e logotipo, ideazione corporate identity

WEB & SOCIAL STRATEGy• Individuazione del web positioning, Web design,Processi di digital transformation• Community management: gestione delle communityonline (blog e social network)• Digital engagement: attività di costruzione ecoinvolgimento di community utenti profilate• Strategia di indicizzazione SEO e SEM• Web marketing e Social strategy: gestione social network e social relationshi

EVENTI E RELAZIONI PUBBLICHE• Ideazione, organizzazione, segreteria organizzativa egestione eventi/convegni• Ufficio stampa e P.R. on line

COMUNICAZIONE NON CONVENZIONALE• Viral marketing e Guerriglia marketingAmbient marketing e Buzz/Word of mouth

Lo Studio Valletta Comunicazione, agenzia di pubblicità e marketing, grazie al proprio background professionale maturato in 40 anni di attività coniuga l’approccio creativo con mirate strategie di marketing, offrendo servizi di comunicazione integrata quali: advertising, marketing, relazioni pubbliche, promozioni, direct marketing, sponsorizzazioni, eventi, pianificazione mezzi, comunicazione web e comunicazione non convenzionale.

Si propone pertanto come partner ideale per dialogare con una clientela esigente che ha necessità di rafforzare la propria identità e posizionamento sul mercato.

L’agenzia, confermando il suo spirito innovativo, in collaborazione con la 1to1Lab di Milano, ha avviato in Puglia il primo laboratorio di Neuromarketing, un approccio scientifico per approfondire l’analisi dei processi cognitivi inconsci dei consumatori, volto all’individuazione dei loro desideri, attraverso l’ausilio delle neuroscienze e l’utilizzo di tecnologie non verbali quali l’eeg-biofeedback e l’eyetracking.

Lo Studio Valletta, socio TP e socio aggregato ASFOR Associazione Italiana per la Formazione Manageriale, avendo come mission lo sviluppo della cultura d’impresa e della comunicazione, nel 1999 ha sviluppato la sezione formazione, realizzando un ambizioso progetto: il Master in Marketing, Comunicazione d’Impresa e Comunicazione Pubblica, Master tra i pochi in Italia riconosciuti dalla TP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti, patrocinato da AISM Associazione Italiana Marketing, dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia nonché da autorevoli istituzioni pubbliche e numerose imprese.

Nell’ottica di un costante adattamento alle esigenze del mondo del lavoro sono presenti inoltre nel catalogo dell’offerta formativa corsi di specializzazione in: Grafica Pubblicitaria, Web Marketing & Editor, workshop in Creativity Advertising, New Business e Marketing Emozionale.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History68

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il contesto economico odierno pone sfide sempre più

sofisticate alle imprese industriali nazionali, che si trovano

ad affrontare una competizione complessa, in uno

scenario globale in continua evoluzione. È un dato di

fatto che le imprese Italiane sono fuori dai giochi della

competizione basata sul mero costo di produzione ed

acquisto, dati gli irraggiungibili livelli di low cost offerti

sul mercato globale dai paesi emergenti. Allo stesso

tempo, fattori come la ricerca della qualità, il rispetto

delle normative (ambientali e/o sociali), il grado di

differenziazione e/o personalizzazione dei prodotti e

dei servizi offribili sono elementi ormai obbligati delle

strategie competitive industriali, da cui non si può

prescindere, pena l’esclusione dai mercati. In questo

scenario, le uniche variabili oggigiorno in grado di fornire

un quid in più su cui costruire un duraturo vantaggio

competitivo sono due: la capacità di generare continua

innovazione e la velocità (spesso misurata in tempo

di risposta, Time To Market, TTM) con cui realizzarla.

L’innovazione è il risultato di diverse attività ad alto tasso

di conoscenza, dalla natura intra-funzionale e spesso

extra-aziendale, sempre più distribuite tra i quattro angoli

del globo, dal controllo difficile e complicato. Questo

quadro si presenta in maniera identica in tutti i settori

industriali, dall’automotive all’aerospace, dalla meccanica

all’impiantistica, dal tessile alla moda, dall’alimentare al

farmaceutico.

In uno scenario così complesso, come è possibile

rendere i processi di sviluppo più efficaci, aumentando

la capacità di innovare, ed allo stesso tempo più

efficienti, comprimendo il TTM? Tali domande non

sono del tutto nuove e delle possibili risposte sono

rintracciabili in diverse esperienze degli ultimi decenni.

Negli ultimi decenni sono stati, infatti, formulati una

pletora di contributi e soluzioni, rivolti all’efficientamento

delle fasi e dei processi di sviluppo ed innovazione,

dai diversi approcci organizzativi con cui strutturare la

progettazione (es. Sequential Engineering, piuttosto

che Concurrent o Lean Engineering), alle tecniche

di innovazione sistematica, dall’Ecodesign al Design

To Cost, fino ai più moderni sistemi informativi CAx

(Computer Aided X, Design, Manufacturing, ecc.) di realtà

virtuale e simulata. L’evoluzione delle diverse modalità

organizzative e delle tecniche di progettazione si è

man mano intrecciata con l’evoluzione delle stesse

tecnologie informatiche. Fino agli anni 2000, il rapporto

tra organizzazione ed ICT è stato spesso conflittuale: i

benefici di approcci collaborativi sono stati in numerose

esperienze compromessi dall’indisponibilità o dagli alti

Il contesto economico odierno pone sfide sempre più sofisticate alle imprese industriali nazionali, che si trovano ad affrontare una competizione multivariata, in uno scenario globale in continua evoluzione. Già da tempo, le imprese nostrane sono fuori dai giochi della competizione basata sul mero costo di produzione ed acquisto, dati gli irraggiungibili livelli di low cost offerti sul mercato globale dai paesi emergenti.

Cap.13Product Lifecycle Management: progettare i prodotti del futuro in modo efficace ed efficiente

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 69

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

costi dei sistemi IT necessari a supportare il parallelismo

delle attività e la condivisione della conoscenza generata

nei processi di sviluppo. Con l’avvento di tecnologie

più performanti sia dal lato hardware (es. aumento della

potenza di calcolo, interoperabilità dei sistemi, reti

intra ed extra aziendali, ecc.) che dal lato del software

(es. connettività, standardizzazione), l’evoluzione

ICT è divenuta un fattore abilitante di approcci di

progettazione più collaborativi, anche su scala distribuita

globalmente.

L’impiego dei modelli digitali CAD ha notevolmente

agevolato la vita dei progettisti: oggigiorno un

componente può essere completamente progettato in

un ambiente virtuale, testato, sperimentato, prototipato,

fabbricato, assemblato, ecc. Le iniziali potenzialità

di disegno offerte dalla tecnologia informatica sono

aumentate esponenzialmente negli anni, creando un

insieme di funzionalità di virtual prototipying con cui

effettuare le verifiche ingegneristiche, lo sviluppo del

ciclo di lavorazione, la definizione del complessivo ciclo di

lavorazione, la prototipazione rapida, il rendering stilistico,

la realtà virtuale, ecc. A queste evoluzioni degli strumenti

CAx, occorre aggiungere l’evoluzione degli ambienti di

condivisione dei dati e delle informazioni di progetto,

denominati negli anni in modi diversi: EDM (Engineering

Data Management), TDM (Technical Data Management),

PDM (Product Data Management). Tali sistemi mettono

a disposizione un archivio elettronico controllato (Vault)

in cui registrare i dati di progetto, gestire gli accessi e le

autorizzazioni, le versioni e le revisioni e gli eventuali flussi

di lavoro collegati. I dati archiviati e gestiti possono essere

distinte base, interi progetti CAx, ma anche documenti di

supporto, come specifiche, manuali, istruzioni. In buona

parte proprio in seguito all’evoluzione di questi sistemi

di condivisione e di collaborazione, è stato possibile

realizzare un’integrazione sempre più spinta lungo il

processo di sviluppo e progettazione, abilitandone una

più efficiente gestione.

Come giusto figlio di tutte queste evoluzioni, nel mercato

IT si è sviluppato un fiorente e variegato mercato di

soluzioni commerciali che offrono diversi gradi di

integrazione ed interoperabilità. Oggigiorno, dopo anni

di relativa confusione, questo mercato è identificato

sotto l’unico acronimo di PLM, Product Lifecycle

Management. Genericamente, con PLM si intende

descrivere un approccio di business, basato sull’uso

estensivo di risorse informatiche, con cui migliorare

l’efficienza e l’efficacia delle attività di innovazione

e sviluppo, distribuite lungo l’intero ciclo di vita di un

prodotto.

Per comprendere il concetto di PLM come business

approach, si prenda come esempio un’automobile.

Un’auto è notoriamente un artefatto complesso: molti

progettisti e tecnici sono coinvolti nella sua catena di

progettazione. Allo stesso modo, la produzione non è

più facile: la supply chain dell’autoveicolo è una delle

filiere logistiche più sofisticate e multi-strato. Peraltro

l’uso dell’automobile coinvolge molti altri attori nella

sua service chain: non solo un cliente e un fornitore,

ma molti diversi fornitori di servizi (es. garage, officine,

concessionari, rivenditori, ecc.). Anche la fine della vita

dell’automobile presenta aspetti di complessità: nel

settore automobilistico, infatti, vi è una delle più severe

normative in merito al riciclaggio e alla dismissione

dei componenti della vettura. Come si vede, durante

il proprio ciclo di vita, un’automobile è connotata –

idealmente e realmente – da un numero crescente di dati

e di informazioni, generati, modificati ed utilizzati da una

grande varietà di attori, dentro e fuori l’azienda, in svariate

funzioni e con un diverso livello di dettaglio. Ogni attore

ha il proprio “punto di vista” sul prodotto: i progettisti

sono interessati alle esigenze ed ai requisiti dei clienti, un

fornitore di componenti è interessato a produrre la parte

secondo le specifiche corrette, un fornitore di servizi di

manutenzione deve conoscere la giusta versione di un

componente da sostituire, ecc. In questo scenario, “fare

PLM” significa disporre di un modello di gestione in

cui i diversi dati attinenti al prodotto siano linearizzati

e ricondotti ad un filo coerente di informazioni e

conoscenza. Nella pratica corrente, i dati di prodotto

sono, infatti, disseminati in una galassia di banche dati,

fogli, documenti, disegni, note, ecc., archiviati all’interno

e al di fuori di un’azienda. Implementare un approccio

PLM significa ridurre questa galassia a un flusso di dati

coerente ed integrato, evitando le ridondanze e le lacune.

Ad oggi, nel mercato l’acronimo PLM esercita un vero e

proprio ruolo olistico, riunendo assieme prodotti, servizi,

attività, processi, persone, competenze, sistemi ICT, dati,

conoscenze, tecniche, pratiche, procedure e standard.

L’acronimo PLM, infatti, serve sia ad indicare un approccio

(un modello, un modo di pensare, un paradigma, ecc.),

sia ad identificare dei “pezzi di software” (un modulo

aggiuntivo, un portale esterno, un’intera suite, ecc.). Con

questa doppia definizione, spesso fonte di ambiguità

e di equivoci, occorre fare i conti per non incappare in

incomprensioni. Come soluzione tecnologica, il PLM è un

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History70

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

integratore di strumenti e tecnologie che semplifica

il flusso di informazioni attraverso le varie fasi di vita

del prodotto. A differenza di altre soluzioni tecnologiche,

il PLM non è però una soluzione univoca o uno

strumento standard, ma spesso è un puzzle di sistemi

interconnessi, studiato per fornire le informazioni giuste,

al momento giusto e nel giusto contesto. L’ICT svolge un

ruolo unico sotto l’ombrello del PLM: senza il supporto

informatico, il PLM sarebbe solo un concetto astratto,

anche se nella realtà del mercato, il PLM è composto da

molti strumenti, piattaforme e sistemi, aventi origini e

fornitori diversi.

In estrema sintesi, il PLM è l’evoluzione informatizzata

di approcci organizzativi collaborativi alla Concurrent

Engineering, un approccio gestionale che, tramite l’ausilio

delle moderne tecnologie digitali, è in grado di mettere

ordine nel processo di sviluppo ed innovazione, avendo

un punto di vista molto amplio che contempla l’intera

vita di un prodotto. Con le tecnologie odierne (dai CAD

3D off-the-shelf, fino ai più sofisticati strumenti di Virtual

Reality o Rapid Prototyping) si possono ottenere benefici

tangibili, in primis una sensibile riduzione dei tempi

di sviluppo (e quindi del TTM), ed un aumento della

qualità del lavoro (intesa in termini di minori errori di

progettazione e quindi minori rilavorazioni), tramite una

migliore gestione della conoscenza. A sua volta, una

migliore gestione della conoscenza mette le aziende

nella posizione di fare più innovazione (testare più

alternative, simulare nuove soluzioni, ecc.), potendo

introdurre più agevolmente nuove soluzioni e prodotti nei

mercati.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 71

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

In questo scenario, le tecnologie ICT stanno giocando un ruolo fondamentale, dimostrandosi sia fattori abilitanti (supportando una maggior comunicazione), che fattori spingenti (esigendo una maggior informatizzazione). Negli ultimi anni si sono succedute una serie di radicali evoluzioni nei sistemi ICT normalmente adoperati nelle fasi di innovazione e sviluppo, mettendo a disposizione delle aziende potenti strumenti in grado di fornire interessanti risposte alle domande dettate dai mercati mondiali.

Da meri strumenti di disegno, i sistemi CAD (Computer Aided Design) sono divenuti complessi sistemi tecnologici, con cui progettare e prototipare in ambienti virtuali soluzioni sempre più complesse, con meno errori, in minor tempo e ad un minor costo. La virtualizzazione 3D ha dato una pesante scossa agli uffici tecnici, introducendo nuove forme di progettazione e abilitando efficienti modalità collaborative, anche tra sedi distribuite e con attori esterni in grado di contribuire con le proprie esclusive competenze da qualsiasi parte del globo.

L’evoluzione ICT, oltre a fornire mezzi di progettazione più potenti e veloci, è sempre più un’evoluzione di integrazione. Il mercato ha dato ormai un nome a questo trend, coniando l’acronimo di PLM (Product Lifecycle Management), con cui descrivere l’integrazione delle diverse applicazioni ICT che generano ed utilizzano dati di prodotto: dai sistemi CAD di progettazione, ai software a supporto dell’organizzazione del lavoro dei progettisti (sinteticamente conosciuti come PDM, Product Data Management), ai sistemi di gestione documentale, fino anche ai sistemi di collaborative networking (es. chat e videoconference). Ad oggi, nel mercato l’acronimo PLM esercita un vero e proprio ruolo olistico, riunendo assieme prodotti, servizi, attività, processi, persone, competenze, sistemi, dati, conoscenze, tecniche, pratiche, procedure e standard.

Fare PLM significa disporre di un modello di gestione coerente dei dati di prodotto, attraverso il quale fare efficienza lungo i processi di sviluppo ed innovazione, riconducendo ad un filo coerente di dati ed informazioni la conoscenza aziendale.

Il “Laboratorio Innovazione e Product Lifecycle Management” è un momento di confronto su tali tematiche. Il Laboratorio è parte integrante delle attività dell’Osservatorio GeCo (Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione), promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano con altri atenei italiani, finanziariamente supportato dai principali player (vendor e società di consulenza) del settore. In particolare, compito del Laboratorio è quello di dare risposte alle domande principali che le aziende si pongono su queste tematiche, come ad esempio:• Come rendere il processo di progettazione ed innovazione più veloce? Quali sono gli strumenti e le tecniche che possono aiutare le aziende a ridurre il Time-To-Market?• Quale è il ruolo dei moderni sistemi ICT PLM nella gestione della conoscenza in progettazione?• Quali sono i reali benefici di questi sistemi? Quali le criticità tipiche? Come evitarle?

Nel mondo competitivo di oggi è diventato quanto mai vitale per le imprese riuscire a realizzare prodotti innovativi, di qualità, a basso costo, prima e meglio dei competitor. In questa - spesso affannosa - ricerca, i team di progettazione si trovano a dover gestire processi di sviluppo complessi, coniugando efficacia, efficienza e velocità, assicurando la cooperazione tra i numerosi attori coinvolti nella generazione di innovazione.

Laboratorio Innovazione e Product Lifecycle Managementa cura della School of Management - Politecnico di Milano

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History72

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Le ragioni possono essere ricondotte alla difficoltà di modificare processi di lavoro consolidati che passano attraverso i documenti stampati o più semplicemente alla maggiore facilità di produzione degli stessi resa possibile dall’informatica.

Ciò che guida quindi le aziende nell’ottimizzare i processi di stampa sono alcune esigenze:• Usabilità dei dispositivi e facilità nell’accesso ai servizi;• Profilazione degli utenti e possibilità di personalizzare i contenuti stampati;• Contenimento dei costi e migliore impatto ambientale;• Qualità dei risultati.

L’offerta di soluzioni e tecnologie per la stampa digitale è oggi tutt’altro che statica.Fra le tendenze più recenti:• la gestione centralizzata e interamente via IP (IP printing) delle attività di stampa che permette alle aziende di gestire i processi di stampa come ogni processo di scambio di informazioni. Attraverso un’ applicazione server, ogni utente ha la possibilità di avviare stampe da qualunque postazione connessa ad una rete (anche al di fuori dei confini dell’azienda) a qualunque dispositivo di stampa e, per contro, l’azienda può non solo monitorare in modo più efficace il processo, ma implementare più facilmente politiche di printing management o specifiche azioni correttive;• il perfezionamento delle tecnologie di stampa, che

possono oggi riunire differenti dispositivi (fotocopiatrice, scanner, fax), realizzando veri e propri centri di produzione di contenuti, integrabili con i sistemi informativi aziendali;• la nascita di nuove modalità di gestione dei servizi di stampa da parte dei fornitori, in grado di farsi carico di tutto il processo di stampa dell’azienda, dall’analisi delle esigenze di gestione dei contenuti alla produzione e archiviazione degli stessi.

Le principali innovazioni nei sistemi di stampa fanno riferimento a:• gestione delle autorizzazioni e monitoraggio di utilizzo dei dispositivi di stampa, al fine non solo di consentire la stampa esclusivamente a coloro che sono autorizzati all’interno dell’impresa, ma anche di garantire la rintracciabilità delle operazioni effettuate;• stampa integrata con i sistemi di posta elettronica, al fine di supportare l’archiviazione della documentazione o notificare in automatico la produzione di stampe;• stampa integrata con i sistemi di Workflow Management, con l’obiettivo di spingere il più possibile l’automazione dei processi aziendali, includendo anche la fase di produzione delle stampe.

Parallelamente all’evoluzione delle tecnologie, anche i servizi offerti dai principali fornitori si stanno ampliando, andando a comprendere:• analisi dei bisogni di gestione delle stampanti (Fleet e Workflow Management);

I processi di digitalizzazione delle informazioni e l’esplosione delle comunicazioni in formato nativo digitale non hanno, ancora, ridotto la rilevanza e la pratica della stampa all’interno delle aziende. Anzi, spesso si assiste ad un “paradosso della stampa”: all’aumentare della penetrazione informatica o del volume di informazioni trattate in forma digitale, aumentano anche i volumi di stampa.

Cap.14Nuove tecnologie e nuovi servizi per migliorare la gestione della stampa

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 73

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

• implementazione dei sistemi di stampa (ottimizzazione flotta, pianificazione del cambiamento, installazione/sostituzione e integrazione, Project Management);• gestione delle risorse (Fleet, Asset, Multivendor Management, gestione dei consumabili, gestione del processo di billing, ecc.);• servizi rivolti all’utente finale (help desk, supporto on-site, formazione);• manutenzione (supporto multivendor, monitoraggio remoto, gestione proattiva, portale di servizio);• monitoraggio di business (misurazione di indicatori chiave e garanzia dei livelli di servizio, reportistica).

Si parla in questo caso di servizi di stampa gestiti (Managed Print Services, MPS). Il modello di gestione dei costi si basa solitamente sul costo per pagina o per postazione utente.

Qual è allora l’approccio migliore per l’impresa che vuole ottimizzare i propri processi di stampa di fronte a questo ampio panorama di tecnologie e servizi?

La risposta dipende necessariamente dalle caratteristiche dell’impresa. É comunque possibile individuare due approcci:• un approccio “operativo”, perseguito dalle imprese interessate soprattutto a un contenimento dei costi e a un miglioramento nella qualità dei servizi di stampa. Tali imprese sono caratterizzate da volumi di stampa rilevanti che devono avere un buon livello qualitativo (ad esempio aziende dell’editoria oppure con una componente di design di rilievo, all’interno del materiale di marketing). In questi casi, le imprese valutano i benefici derivanti dall’introduzione delle tecnologie di stampa digitale prevalentemente attraverso indicatori di riduzione di costo (valutazione ad esempio basata sul costo per pagina) o di miglioramento della qualità di stampa (riduzione dei volumi di ristampe). In questo caso la modalità di gestione MPS può rappresentare una soluzione interessante, soprattutto qualora nell’azienda non siano presenti risorse informatiche dedicate alla gestione della stampa;• un approccio “integrato”, perseguito, in particolare, da quelle imprese in cui la documentazione stampata rappresenta una componente di un processo di gestione delle informazioni più generale (ad esempio in alcune imprese del manifatturiero, nelle Utility, nelle società di Facility Management, ecc.). In questi casi, le imprese possono utilizzare le tecnologie di stampa in modalità integrata con il resto del sistema informativo dell’impresa. L’impiego di tali soluzioni di stampa richiede una revisione e, in alcuni casi, un ridisegno dei processi aziendali. Il beneficio deriva non solo dall’automazione di operazioni a basso valore, ma soprattutto dalla possibilità di poter gestire in forma integrata interi processi, dalla produzione delle informazioni alle procedure di approvazione o di diffusione delle stampe.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History74

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

La carta, dunque, non è (necessariamente) il supporto migliore per trasferire o immagazzinare le informazioni, ma solo quello “inventato per primo”, quindi il più pervasivo e, va detto, apparentemente, anche più “rassicurante”. Il quadro normativo attuale, tuttavia, consente ormai di liberare serenamente le informazioni dalla carta e le opportunità della dematerializzazione si sono dimostrate moIteplici - sia nel pubblico sia nel privato. I benefici che la “digitalizzazione dei processi” può portare, dunque, soprattutto nel contesto pubblico, meritano di essere presi in seria considerazione.

Il risparmio derivato dalla digitalizzazione dei processi della PA italiana, infatti, è quantificabile in oltre 40 miliardi di Euro. Questo risparmio proviene dall’impatto delle tecnologie digitali su diversi ambiti (acquisti, relazioni con i fornitori ecc.) in cui oggi lo Stato impiega - e in alcune circostanze è “costretto a impiegare” - un numero considerevole di risorse. Alla definizione di questa stima concorrono due macro-tipologie di benefici: “interni” e “indotti”. Vediamo più nel dettaglio come si arriva a stima questo valore.

I benefici “interni” fanno riferimento agli impatti sul processo di acquisto e, più in generale, al tema della produttività del personale della PA. La spesa annuale della PA italiana per acquisti di beni e servizi è pari a circa 120 miliardi di Euro. Ipotizzando che si arrivi a gestire almeno il 30% di questa somma (una percentuale assolutamente

raggiungibile, come dimostrano sia esempi di altri paesi in Europa e nel mondo, sia le esperienze di alcune Regioni italiane) con strumenti ICT a supporto all’acquisizione di beni e servizi - come per esempio aste e gare online, mercati elettronici e negozi digitali, le cosiddette soluzioni di eSourcing ed eProcurement - e assumendo che questi strumenti portino a un risparmio medio sul totale acquistato pari al 10% (stima estremamente ragionevole, dato che diversi esempi di esperienze della PA sia italiana sia internazionale portano a percentuali anche molto superiori), si arrivano a stimare i primi 4 miliardi di € di risparmio annuo.

L’aumento di produttività nella gestione dei processi è la seconda fonte di beneficio della digitalizzazione nella PA: tramite azioni mirate (digitalizzazione dei pagamenti, dematerializzazione, uso di posta elettronica certificata, sanità digitale, pagamenti multicanale, fascicoli penali elettronici, cloud computing ecc.) la PA potrebbe ridurre significativamente i propri costi. Nel caso specifico, data la forte incidenza dei costi relativi al personale - corrispondenti all’85%-90% dei costi di processo della PA - la stima dei benefici derivanti dalla digitalizzazione può essere associata ai vantaggi in termini di produttività del personale. Sono molteplici gli esempi empirici - nelle realtà “private” ma anche in quelle “pubblico-private” - a dimostrare come i progetti di digitalizzazione abbiano aumentato la produttività interna media almeno del 20%. Il risparmio medio per la PA può essere prudenzialmente

Pensare alla Pubblica Amministrazione richiama immediatamente il concetto tradizionale di burocrazia, in cui proliferano carta e “scartoffie”: i documenti devono essere compilati, firmati, timbrati, copiati, spediti e archiviati. Nell’immaginario comune, un “documento” si identifica con il supporto cartaceo che viene utilizzato per annotare, memorizzare, trasmettere, condividere e archiviare informazioni. Tuttavia, sempre più spesso, le informazioni contenute nel documento cartaceo vengono registrate anche all’interno di sistemi informativi che le rendono raggiungibili e uti-lizzabili in modo più rapido, efficiente ed efficace.

Cap.16La Digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 75

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

stimato pari al 10% della spesa totale: un valore mediato tra un risparmio pari allo 0% per le componenti della PA “poco” aggredibili (per esempio la scuola e l’esercito) e al 20% ottenibile, invece, in altri contesti (dipendenti di ministeri, Regioni ed Enti locali). Considerato che la spesa totale sostenuta oggi dalla PA per il personale è pari a 150 miliardi di Euro all’anno, questa voce potrebbe liberare circa altri 15 miliardi di € all’anno.

Un’ulteriore “fonte di beneficio” può derivare, infine, dal risparmio indotto nel sistema delle imprese e per i cittadini, stimato, sempre in ottica prudenziale, considerando i costi della burocrazia e gli oneri derivati dal ritardo dei pagamenti della PA. Secondo una ricerca del Censis, il costo della burocrazia per le imprese italiane è pari a 70 miliardi di Euro. Escluso un terzo di questi costi, tipicamente fisiologico, i due terzi rimanenti possono essere oggetto di azioni di miglioramento: sia attraverso la semplificazione della normativa attualmente vigente (un cantiere su cui lavorare, ma non correlato alla digitalizzazione della PA), sia attraverso la reingegnerizzazione dei processi favorita dall’adozione di tecnologie informatiche. Quest’ultima azione, singolarmente, può impattare su un terzo dei costi attuali, portando un beneficio di circa altri 23 miliardi di Euro, risparmiabili annualmente dalle imprese che si relazionano con la PA.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, oggi la PA ha un debito verso le imprese pari a 70 miliardi di Euro. Il tempo medio di pagamento è pari a 130 giorni, con punte ancora più alte a volte superiori ai 300 giorni. (una Direttiva Europea che presto anche il nostro Paese dovrà recepire prevede che le PA paghino a 30 giorni). Con un costo del denaro dell’8% circa, considerando 100 giorni medi di ritardo, le imprese pagano, in termini di interessi, 1,5 miliardi di Euro all’anno. Mediante strumenti digitali a supporto dello scambio di documenti - dall’ordine alla fattura, fino ai pagamenti (come dimostrano anche interessanti progetti regionali finalizzati a controllare i tempi di pagamento della Sanità) - i ritardi potrebbero essere ridotti di almeno il 50%. La significativa diminuzione dei tempi di pagamento si traduce in una riduzione degli oneri da interessi, pari a 750 milioni di Euro all’anno.

A completamento dell’analisi che, ha evidenziato, pur con ipotesi estremamente prudenti, ordini di grandezza pari a quelli di alcune Finanziarie, dovrebbero essere stimati anche i risparmi indotti dalla digitalizzazione dei processi della PA nelle relazioni verso i cittadini. La diversificazione e l’entità dei benefici per i cittadini rendono estremamente complessa la quantificazione di questo dato che risulta intrinsecamente difficile da elaborare.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History76

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

Un portale on-line per massimizzare l’'efficienza deL servizio al cittadino e snellire l'attività di Front Office

l'enteIl Comune di Foggia, che attualmente conta 930 dipendenti al servizio di una popolazione di circa 154.000 abitanti, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo civile, sociale, economico nel rispetto delle vocazioni del territorio e riconosce la tutela dell’ambiente e della salute quali valori fondamentali della comunità.

la soluzioneUno dei compiti propri di un Comune è garantire la massima informazione e trasparenza al cittadino, coinvolgendolo nel governo della città e del territorio. La funzione di comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni legittimata, definita e riordinata dalla Legge 7 giugno 2000 prevede, tra i propri assi portanti, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). Si tratta di un ufficio rivolto direttamente al cittadino che vuole essere veicolo d’innovazione all’interno delle amministrazioni, favorendo il miglioramento sia in termini di qualità dei servizi erogati, sia circa il rapporto tra l’amministrazione e la cittadinanza. Nel rispetto della suddetta legge, il Comune di Foggia ha intrapreso il progetto TESI (Trasparenza e Sviluppo Integrati) che ha previsto in una prima fase la realizzazione dei nuovi uffici URP. Si tratta di un punto di ascolto in cui ogni cittadino può reperire informazioni di diverso genere: da quelle sui servizi comunali a quelle relative a eventi e manifestazioni della città e del territorio. L’ufficio consente di conoscere lo stato preciso in cui si trova un procedimento amministrativo con la possibilità di assistenza nel caso di avvio di specifiche pratiche. E’ sempre disponibile tutta la modulistica dell’Ente e diventa un punto di riferimento per la cittadinanza per segnalare eventuali disservizi, rilasciare suggerimenti e, soprattutto, accedere agli atti. Cuore del progetto, che si affianca alla realizzazione del nuovo ‘open space’ attrezzato con un front-office dove il cittadino può navigare in rete gratuitamente, è il portale tematico www.comune.foggia.it. Nel sito del comune è stata attivata una sezione che consente di usufruire via Web degli stessi servizi erogati dallo sportello comunale. Cliccando sul link ‘La Tua voce per dare risposta alle Tue domande’, l’utente accede ad un homepage da dove è in grado di accedere ad un servizio che gli permette di effettuare tramite auto-compilazione on line ogni tipo di autocertificazione. Grazie al link ‘Accesso agli atti’, l’utente, previa registrazione e rilascio di un codice personalizzato, può avviare un regolare procedimento amministrativo via Web senza doversi recare personalmente presso l’Ente, con la possibilità di visualizzare in qualsiasi momento, utilizzando lo specifico codice, lo stato di avanzamento della propria pratica. Inoltre, è anche possibile procedere con la segnalazione di un disservizio ottenendo una risposta in real time. Una successiva fase del progetto, in collaborazione con la partecipata Formez, ha consentito l’istituzione di una

rete VoIP e l’adesione a lineaamica.gov.it.Il Comune di Foggia risulta così essere il primo Comune della Regione Puglia che appartiene all’ “URP dell’URP”, il circuito nazionale che assicura la gestione delle richieste dei cittadini su tutto il territorio italiano. In parallelo, il Comune di Foggia ha aderito all’iniziativa del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ‘Mettiamoci la faccia’, per cui ciascun utente al termine di qualsiasi procedura on line è invitato ad esprimere un giudizio visibile sul portale circa i servizio ricevuti, il comportamento dell’Ente e dei suoi dipendenti. Infine, dal portale, per incentivare la partecipazione diretta dei cittadini, sono attivi i servizi di newsletter tematiche e sondaggi.

i beneficiGrazie alla realizzazione del portale telematico, il Comune di Foggia ha attivato una parte dei servizi propri del back office in rete: dai servizi alla cittadinanza alla digitalizzazione delle procedure inerenti che contribuiscono a dematerializzazione il flusso documentale a favore di una riduzione considerevole dell’utilizzo del cartaceo e dei relativi costi. In tal modo, l’attività del Comune agli sportelli si è notevolmente semplificata e le risorse dedicate sono state riallocate ad attività a maggior valore aggiunto a garanzia di un incremento dell’efficienza. Nel 2013 è previsto un ulteriore sviluppo del portale che integrerà al suo interno: l’attivazione del sistema di autenticazione attraverso la C.I.E. (Carta d’Identità Elettronica), il servizio di prenotazione dei certificati in bollo con ritiro presso il front-office dell’URP o invio postale e il servizio in rete per i pagamenti di concessioni, oneri e tributi a favore di una sempre maggiore qualità del servizio al cittadino.

Comune di Foggia

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 77

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

La posta elettronica certificata per rendere la comunicazione dei Tribunali e delle Corti d’Appello della Puglia più rapida e ridurre i costi della carta

l’'enteIl Ministero di Giustizia - centro della politica giudiziaria del governo tramite le proprie articolazioni territoriali operanti nelle singole regioni si occupa dell’organizzazione giudiziaria e svolge funzioni amministrative relative alla giurisdizione civile e penale dalla gestione degli archivi notarili, alla vigilanza sugli ordini e collegi professionali, dall’amministrazione del casellario, alla cooperazione internazionale e all’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica. L’Ufficio legislativo, alle dirette dipendenze del Ministro, cura lo studio e la proposta di interventi normativi. Nel settore penitenziario, il Ministero attua le politiche dell’ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari, del trattamento dei detenuti, di amministrazione del personale penitenziario.

l’'applicazioneL’attività del Ministero della Giustizia, nello specifico perimetro territoriale della regione Puglia, è finalizzata al funzionamento delle strutture che forniscono il servizio “giustizia” sul territorio di competenza, ossia gli uffici giudiziari, le strutture minorili e penitenziarie. In particolare, il CISIA di Bari - Coordinamento Interdistrettuale per i Sistemi Informativi Automatizzati - articolazione territoriale della Direzione generale per i Sistemi Informativi Automatizzati che ha competenza per i distretti di Corte d’appello di Bari, Lecce, la sezione distaccata di Taranto, Potenza ha provveduto a diffondere il servizio di comunicazioni civili telematiche - quale modulo del più ampio progetto ‘processo civile telematico’ - che prevede l’invio automatico delle comunicazioni di cancelleria tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) agli avvocati nell’ ambito del processo civile e la gestione delle ricevute di ritorno, integrate nei registri di cancelleria informatizzati. In conformità dell’art 136 del codice di procedura civile del novembre 2011, secondo cui le comunicazioni di cancelleria hanno valore legale anche se inviate per via telematica, nel rispetto delle disposizioni anche regolamentari di riferimento, i Tribunali della Puglia, le relative sezioni distaccate e le Corti d’Appello hanno adottato la PEC nel 2012 per gestire la loro attività di comunicazione ufficiale. Sino al 2011 una semplice comunicazione, ad esempio, il rinvio di un’udienza, comportava un iter amministrativo-giudiziario molto complesso: infatti, ogni evento processuale veniva riportato in un avviso cartaceo che, tramite l’ufficiale giudiziario, veniva notificato di persona agli avvocati delle parti coinvolti nel processo. Attualmente, grazie al sistema telematico, ogni comunicazione scaturente da eventi processuali annotati dai cancellieri sul registro informatizzato viene comunicato automaticamente alle parti. Il sistema, infatti, contiene gli indirizzi di posta elettronica certificata di oltre il 70% degli avvocati della Puglia (pari ad oltre 10

mila professionisti) cui inoltra automaticamente gli avvisi. Il sistema controlla l’esistenza dell’indirizzo elettronico di ogni destinatario, grazie ad un Registro Generale degli Indirizzi virtuali alimentato in via ufficiale dai Consigli dell’ordine. L’esito positivo della comunicazione (rappresentato per legge dalla ricevuta di ritorno del messaggio di posta certificata) viene acquisito, semprein automatico, nel fascicolo processuale tenuto in formato digitale nel sistema di registri informatizzati di cancelleria. Nel caso in cui l’invio telematico non sia andato a buon fine (ad esempio la casella è stata disabilitata) il sistema ritenta l’invio in modalità automatica per un tempo definito. Un’ulteriore recente modifica normativa determinerà l’effetto di validità della comunicazione anche in caso di mancato recapito dell’avviso per fatto imputabile al sistema informatico del destinatario (mancato adozione della pec, mancato rinnovo del servizio col relativo provider) previo deposito in cancelleria dell’atto da comunicare.

i beneficiGrazie alla sostituzione con la PEC del sistema tradizionale d’invio delle comunicazioni processuali, ad oggi gli Uffici giudiziari della Regione Puglia hanno compiuto un passo importante verso il processo telematico. Infatti, le oltre 500 mila comunicazioni civili annualmente prodotte dagli uffici giudiziari pugliesi ora sono completamente dematerializzate e veicolate telematicamente, raggiungendo direttamente l’interlocutore interessato con l’eliminazione dell’intero iter cartaceo-manuale, a garanzia di una maggior efficacia ed efficienza della procedura e di una riduzione considerevole del cartaceo e dei relativi costi. Inoltre, grazie all’uso della PEC, il sistema permette, in qualsiasi momento, una completa tracciabilità delle singole informazioni per una maggior trasparenza e sicurezza dei dati veicolati.

Ministero di Giustizia Puglia

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History78

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

Un network sanitario regionale per un potenziamento dei servizi territoriali e dell'’assistenza primaria a sostegno del paziente

L'enteL’Ente Regione Puglia attraverso l’Assessorato alle politiche della salute coordina le attività del sistema sanitario regionale (SSR) che comprende 6 Aziende territoriali, 2 Aziende ospedaliere, 2 IRCCS pubblici, 3 Enti Ecclesiastici, 2 IRCCS privati e strutture private di degenza e cura ambulatoriale. L’ente regione, che ha 3.100 dipendenti, ha sede nel capoluogo Bari che è al centro di un territorio lungo circa 500Km e che conta differenze orografiche e socioeconomiche tra la zona nord e la zona sud.

l’'applicazioneLa Regione Puglia ha intrapreso il progetto per la creazione del Sistema Informativo Sanitario Territoriale (SIST) che consiste nella realizzazione dell’infrastruttura necessaria per l’interconnessione di diversi attori dai medici di medicina generale ai pediatri, dalle farmacie ai medici della continuità assistenziale, agli specialisti ambulatoriali compresi gli operatori CUP, e nella messa a punto di servizi e strumenti utili per meglio supportare la relazione medico-paziente al fine di potenziare i servizi territoriali e l’assistenza primaria. Istituito dalla Regione Puglia con Legge Regionale n.16/2011, è previsto per ogni assistito dalla nascita il Fascicolo Sanitario Elettronico. E’ uno strumento che è volto a collegare virtualmente ambulatori di medicina e pediatria di famiglia, presidi ospedalieri e strutture ambulatoriali. Il paziente che arriva al Pronto Soccorso ha a sistema uno storico della propria vita clinica dalle vaccinazioni agli screening eseguiti, dalle visite effettuate alle patologie riscontate, che può essere consultato dal medico a beneficio di un più efficace e sicuro intervento terapeutico d’urgenza. Per concretizzare tale progetto, il SIST ha proceduto con l’integrazione delle applicazioni in uso nei diversi ambiti di intervento connettendosi con i sistemi applicativi esistenti. Il SIST si occupa della gestione di diversi documenti clinici dalle prescrizioni farmaceutiche a quelle specialistiche e di ricovero, ai certificati di malattia INPS e INAIL. Il SIST svolge funzione di Sistema di Accoglienza Regionale (SAR) e rende possibile l’invio giornaliero delle prescrizioni farmaceutiche e specialistiche prodotte dai medici di medicina generale e dei pediatri verso il Ministero dell’Economia e Finanze. Tutti i medici generici e i pediatri di libera scelta della Puglia hanno aderito all’iniziativa, sono collegati al SIST grazie ad un add-on software integrato nel proprio applicativo di cartella clinica. Ogni giorno, ciascun medico è in grado dalla propria postazione di lavoro di trasmettere le prescrizioni a sistema in formato elettronico e con firma digitale in modo che possono essere memorizzate all’interno degli archivi regionali ed inviate al MEF. E’ stata anche avviata la sperimentazione della prescrizione elettronica presso le farmacie territoriali della regione coinvolgendo 296 farmacie, 1/3 del numero complessivo. Si è proceduto

con l’attivazione del Centro Servizi che rappresenta il punto di erogazione dei servizi orientati agli operatori sanitari e al cittadino: esso ospita l’intera infrastruttura di elaborazione del sistema preposta alla gestione del ciclo prescrittivo-erogativo ed i servizi per l’alimentazione e consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. E’ parte del Centro Servizi l’infrastruttura di cooperazione applicativa a supporto dell’interazione tra i sistemi informativi e quella di comunicazione per l’accesso dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Farmacie. I sistemi di elaborazione sono stati installati in due CED differenti: in entrambi, le componenti software sono configurate in modalità clustering e sono situati ad oltre 500 metri di distanza a garanzia di massima affidabilità e garanzia della replica dei dati. www.sist.puglia.it è il portale informativo per gli operatori del SIST.

i beneficiGrazie al Sistema Informativo Sanitario Territoriale (SIST) si è generato un network sanitario regionale che permette di rendere l’assistenza al paziente costante e stabile. Ogni attore coinvolto apporta il proprio contributo concreto: i medici di famiglia e pediatri di libera scelta aggiornano e consultano i dati clinici del paziente; i medici specialisti condividono la lista delle prescrizioni on-line e inseriscono i referti; i farmacisti accedono alla lista delle prescrizioni mediche; i cittadini hanno la propria storia clinica on-line a favore della circolazione e della condivisione consapevole delle informazioni. Sono circa 2.700 i medici che ogni giorno si collegano al SIST; dal 1 febbraio al 31 dicembre 2012 si sono collegati 3.224 medici per un totale di circa 18 milioni di prescrizioni elettroniche inviate mentre sono 140 mila le ricette che la Puglia in media trasmette giornalmente al MEF. Considerando tali cifre, si comprende la rilevanza del progetto anche in termini di risparmio riferito ai costi di gestione del materiale cartaceo, e al valore dell’efficientamento del sistema di presa in carico dell’assistito.

Regione Puglia

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 79

PARTE I Innovare e competere con le ICT

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History80

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

In Italia, in particolare, se da un lato fenomeni demografici, come ad esempio l’invecchiamento della popolazione, richiedono un impegno crescente di risorse per garantire la qualità della vita e l’universalità nella cura, dall’altro l’esigenza di ridurre o mettere sotto controllo la spesa delle Pubbliche Amministrazioni pone vincoli sempre più stringenti nella disponibilità di risorse.Di qui la ricerca, da parte delle strutture sanitarie e delle Regioni, di percorsi di innovazione e razionalizzazione che permettano di coniugare l’efficacia e la qualità della cura con una maggiore efficienza nell’uso delle risorse.In questo quadro, l’investimento in ICT rappresenta una leva fondamentale, che trova conferma in un’analisi di più ampio respiro. Se si guarda infatti alle strategie adottate ad ogni livello - internazionale, europeo, italiano e regionale - si vede la centralità dell’ICT per l’evoluzione dei sistemi sanitari:• l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone lo sviluppo dell’ICT tra le priorità che guideranno l’innovazione in ambito sanitario almeno fino al 2015;• l’Unione Europea ha definito un ambizioso piano eHealth per lo sviluppo della sanità elettronica;• a livello nazionale è in atto una profonda evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale, grazie allo sviluppo del Nuovo Sistema Informativo Sanitario;• a livello regionale le politiche di sviluppo ICT trovano il loro reale centro propulsivo e fanno da discriminante tra le

regioni virtuose e quelle in affanno.

In questo discorso fondamentali risultano, al di là dei veri e propri investimenti in ICT, il presidio dei progetti di innovazione portati avanti e i meccanismi di governance adottati per il coordinamento dei diversi attori che compongono il contesto della Sanità italiana.Occorre perseguire, infatti, l’obiettivo di una governance condivisa e multilivello, in cui a ciascun livello del sistema siano incentivati e favoriti i tre approcci seguenti:• Coinvolgimento e ascolto verso il basso: l’innovazione non va calata dall’alto verso il basso, attraverso l’imposizione di standard e la mancanza di ascolto e coinvolgimento nelle decisioni degli attori a livello inferiore (come ad esempio una Regione nei confronti delle strutture sanitarie). L’innovazione poi non può essere “emanata” come un editto e poi abbandonata, ma le iniziative devono essere accompagnate e favorite attraverso linee guida, formazione e incentivi all’adozione. • Propositività e disponibilità verso l’alto: nei confronti dell’attore di livello superiore (ad esempio le strutture sanitarie nei confronti delle Regioni, o queste nei confronti dei Ministeri), gli “autori” dell’innovazione devono saper abbandonare la fisiologica tendenza al “localismo” per proporsi come interlocutori aperti, capaci di portare non solo le legittime istanze, ma anche il proprio patrimonio di esperienza e competenza.

In un momento difficile per tutte le economie, anche il settore della Sanità si trova di fronte a sfide importanti, che obbligano gli attori che vi operano a scelte decisive al fine di rispondere all’esigenza di mantenere e migliorare la qualità dei servizi offerti a fronte di vincoli crescenti nella disponibilità di risorse e trend demografici e sociali sempre più complessi da fronteggiare. Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) possono essere una risposta e rappresentare più che un’opportunità, una strada obbligata: come già accaduto in gran parte dei settori dell’economia, infatti, l’ICT rappresenta per la Sanità una leva chiave per raggiungere contemporaneamente obiettivi di efficacia, efficienza e di miglioramento della qualità.

Cap.17L'innovazione in Sanità passa per l'ICT

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 81

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

• Confronto e collaborazione verso gli attori dello stesso livello: in un sistema di governance distribuita è fondamentale la capacità degli attori, ad un medesimo livello, di confrontarsi e saper astrarre la specificità del proprio contesto per imparare dall’esperienza degli altri. Al tempo stesso, è importante che ognuno sappia rinunciare alla tentazione di voler fare a tutti i costi il pioniere o il “primo della classe”, per collaborare con gli altri e cogliere le molteplici opportunità insite nello sviluppo di innovazioni e servizi condivisi.

Gli ambiti di innovazione ICT in SanitàPer comprendere effettivamente su quali ambiti ICT è possibile concretizzare l’attenzione e gli sforzi in termini di investimenti e politiche di sviluppo, è opportuno riportare la seguente classificazione, finalizzata a fornire una panoramica generale e il più possibile esaustiva delle possibili applicazioni ICT all’interno del settore sanitario:• Sistemi ICT a supporto della relazione con il paziente: servizi realizzati dall’azienda sanitaria e rivolti al cittadino/paziente, erogati attraverso i canali digitali (sito Web pubblico, Intranet aziendale, dispositivi mobile, ecc.); in questa categoria si considerano anche i sistemi di CRM (gestione della relazione proattiva con il paziente: alerting di scadenze, personalizzazione dell’offerta di servizio, ecc), i sistemi a supporto della gestione e dell’erogazione del servizio (casse automatiche, gestione elettronica delle code e delle priorità, ecc) e i sistemi di supporto alla prevenzione (informativi e interattivi, con profilazione delle esigenze di prevenzione del cittadino e correlazione con servizi sanitari di prevenzione).• Cartella Clinica Elettronica (CCE): sistema che fornisce un supporto alla gestione informatizzata, uniforme, aggiornata e integrata dei dati anagrafici, clinici e sanitari del paziente lungo tutto il ciclo di assistenza sanitaria all’interno della struttura. • Sistemi di integrazione con sistemi regionali e/o nazionali (FSE): soluzioni per realizzare l’integrazione con sistemi/piattaforme regionali di Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), definito come il fascicolo formato con riferimento a dati sanitari originati da diversi titolari del trattamento operanti, più frequentemente, ma non esclusivamente, in un medesimo ambito territoriale (es., azienda sanitaria e laboratorio clinico-privato operanti nella medesima regione o area vasta).• Clinical Governance e gestione del rischio clinico: applicazioni che supportano le decisioni in ambito sanitario nel modo più sicuro (risk free) e trasparente possibile, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti e di raggiungere e mantenere elevati standard assistenziali (sistemi di supporto alla definizione dei percorsi di diagnosi, sistemi per controlli di appropriatezza, incident reporting, indicatori d’outcome clinico, ecc).• Gestione informatizzata dei farmaci: soluzioni ICT a supporto dei processi di prescrizione, preparazione/

prelievo e somministrazione del farmaco.• Sicurezza dei dati e delle informazioni: applicazioni che garantiscono la protezione dei dati informatici, impedendone l’accesso a personale non autorizzato e garantendone l’utilizzo anche in seguito a eventi catastrofici; esempi di tali applicazioni possono essere considerati i firewall, antivirus, antispam, server e data base ridondati, ecc.• Sistemi di Business Intelligence: applicazioni finalizzate a supportare l’azienda nei processi di rilevazione, analisi e valutazione di parametri legati all’attività e ai risultati perseguiti.• Sistemi ICT a supporto dell’assistenza domiciliare e la medicina sul territorio: applicazioni ICT che rispondono alla finalità di creare un’integrazione tra l’Ospedale, i Servizi Distrettuali, i Medici di famiglia, con il coinvolgimento dei Gruppi di interesse della Comunità Locale.• Virtualizzazione risorse ICT: creazione di una versione virtuale di una risorsa ICT (sia client che server) altrimenti fornita fisicamente.• Cloud Computing: insieme di tecnologie informatiche che permettono l’utilizzo di risorse hardware (storage, CPU) o software distribuite in remoto.• Conservazione sostitutiva: sistema di conservazione, interno o in outsourcing, aderente alle normative vigenti, che riceve dalle applicazioni che li generano documenti informatici che per legge o regolamento devono essere conservati secondo quanto stabilito dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).• Sistemi di Fatturazione Elettronica: soluzioni a supporto della dematerializzazione dei documenti amministrativi, con specifico riferimento alle fasi del ciclo passivo e di gestione delle fatture in formato digitale.• Sistemi a supporto della gestione amministrativa: sistemi amministrativi aziendali, aventi l’obiettivo di gestire la contabilità, i flussi finanziari, la logistica, ecc; tali sistemi possono essere composti sia da applicazioni tra loro distinte e interoperabili, sia da soluzioni nativamente integrate (ERP).• Sistemi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane: insieme di applicazioni utilizzate per la gestione di tutti gli aspetti legati al personale aziendale di una struttura sanitarie (gestione giuridica, economica e previdenziale, presenze-assenze, ecc).

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History82

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

Una rete Wireless per supportare la condivisione di dati tra sedi ASL per un migliore servizio sanitario al paziente

L'enteLa nuova ASL della Provincia di Foggia oggi può contare su un organico di circa 5 mila dipendenti. Il bacino di utenza della ASL comprende 61 Comuni, in cui risiedono circa 640.752 cittadini con 70 sedi tra cui 4 Ospedali e 4 punti di primo intervento. L’ASL presidia un territorio come il Gargano che è uno dei poli turistici e religiosi pugliesi oltre ad essere in posizione di frontiera rispetto al fenomeno dell’immigrazione regolare e clandestina.

la soluzioneL’Azienda Sanitaria Locale di Foggia è costituita da 4 strutture Ospedaliere (San Severo, Cerignola, Lucera e Manfredonia ) e da una serie numerosa di strutture poliambulatoriali dislocate su tutto il territorio e facenti capo a 9 Distretti Socio Sanitari a copertura di una zona vasta come quella del Tavoliere Pugliese e difficile come il Promontorio del Gargano. La complessità del territorio presidiato ha reso difficile l’utilizzo dei servizi a banda larga e, di conseguenza, ha reso complicata la comunicazione tra la sede dell’Ente con le proprie filiali periferiche. Nonostante diverse aree del Gargano e del Sub Appennino Dauno siano fortemente caratterizzate dal Digital-Divide, la carenza di servizi a banda larga non ha scoraggiato la Direzione Generale dell’ASL, che ha intrapreso un progetto per la realizzazione di una rete telematica wireless per la trasmissione dati tra le diverse sedi dell’Ente. La rete, che è stata avviata in modo sperimentale di seguito all’incendio di Vieste e Peschici nel 2007, ha consentito in un primo momento di collegare alcuni paesi della costa garganica ai centri di Foggia. I riscontri positivi hanno incoraggiato il Management e portato alla realizzazione, nel corso dell’ultimo anno, di un’infrastruttura che interconnette oltre 70 presidi con bande tra i 20 e i 54 Mbps. La rete prevede alcune dorsali principali e altre secondarie - un centro stella a cui fanno capo una serie di micro-centri stella - che permettono di raggiungere capillarmente anche i siti più distanti. Ora il medico che scrive i responsi radiologici da uno degli Ospedali dell’ASL, utilizza il collegamento wireless con i Poliambulatori per uno scambio immediato e diretto di immagini ad alta definizione e di tutti i successivi referti. La connessione wireless ha permesso un trasporto di banda superiore: si è passati da 512 Kbps di banda minima garantita sui circuiti su rame a circa 12-18 Mbps con l’architettura Hiperlan. Ai fini della Business Continuity - fortemente supportata dalla Direzione Generale - sono stati introdotti apparati di rete in grado di poter sviluppare un routing intelligente sia per sfruttare al meglio i nodi delle maglie in caso di cadute di tratte di interconnessione, sia per bilanciare il traffico secondo algoritmi di percentuale di occupazione banda. Se prima il collegamento con il Centro Elaborazioni Dati (CED) era garantito da una rete ISDN, in seguito grazie alla rete wireless e all’installazione di un nuovo access

point, è stato possibile collegare il Poliambulatorio di Rodi e l’Ospedale di Lucera; un’ulteriore ponte radio ha connesso il Poliambulatorio di Peschici permettendo di raggiungere la copertura di tutti i presidi dell’ASL di Foggia.

i beneficiLa rete telematica wireless ha consentito all’Ente la progettazione di un’infrastruttura proprietaria che assicura l’eliminazione del pagamento di oneri pluriennali per collegamenti in fibra o rame. Attualmente, grazie alla rete wireless, l’ASL di Foggia ha potuto connettere i circa 70 presidi a cui fa capo dislocati sul territorio del Gargano con una riduzione dei costi di connessione che al momento consente un risparmio pari a circa 300 mila euro annui. Tale rete ha supportato l’erogazione in maniera costante del VoIP, della connessione Internet, di tutti i servizi informativi sanitari e di una serie di servizi al paziente. È possibile infatti convertire gli investimenti in apparecchi elettromedicali, creando dei poli che fungano da competence-center attrezzati con sofisticate apparecchiature. In questo modo, i medici specializzati possono entrare in contatto con le periferie per realizzare refertazioni ed ogni altro tipo di attività utilizzando i mezzi trasmissivi della rete wireless.

asl Foggia

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 83

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

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Executive MBA

creativita ICT per Agenda Innovazione SMAU Milano 180x245.pdf 1 11/01/13 14:56

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PARTE II

la via italiana alle città intelligenti

L’innovazione applicata alla dimensione urbana rappresenta uno dei principali terreni sui quali si gioca la partita del possibile rilancio del nostro Paese. Sia le più recenti linee di indirizzo dell’Unione Europea sia numerose analisi internazionali certificano, infatti, come sia nel binomio città-innovazione tecnologica che è necessario investire prioritariamente per creare sviluppo nei sistemi territoriali di area vasta e nazionali.

Nel contesto economico che l’Italia sta attraversando attualmente, questa azione di sviluppo non può che passare da nuove e più virtuose modalità di collaborazione fra le istituzioni locali e le imprese. Si tratta di operare in termini di coprogettazione e identificazione di obiettivi comuni, affinché le (poche) risorse disponibili per gli investimenti, sia pubbliche che private, siano convogliate su interventi condivisi che rispondano realmente ai bisogni dei singoli territori.

Oggi, uno dei problemi che un Comune si trova ad affrontare ogni qual volta si pone il problema della realizzazione di innovazioni a forte componente tecnologica è quello di doversi districare fra offerte di mercato molteplici e di cui è spesso difficile verificare la bontà a priori.

Per questo, riuscire ad individuare - come fatto da SMAU e School of Management del Politecnico di Milano nella raccolta “L’ITALIA CHE INNOVA” - quali sono alcune delle migliori esperienze che le imprese italiane hanno realizzato sui territori rappresenta un aiuto prezioso ai Comuni per avere una mappa di innovazioni all’interno della quale orientarsi per replicare soluzioni che hanno già dimostrato di saper funzionare.

La collaborazione con un soggetto come SMAU, autonomo e in grado di fare sintesi col mondo delle imprese fornitrici di tecnologie avanzate, può aiutare l’ANCI sia a fornire una rappresentazione esaustiva delle esperienze in corso, sia ad avvicinare l’offerta delle soluzioni applicative alle reali esigenze delle Amministrazioni.

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PARTE II

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History86

PARTE II La via italiana alle città intelligenti

II

Il caso

La tecnologia di comunicazione TETRA per ottimizzare la pianificazione degli interventi urbani e la sicurezza del cittadino

L'enteIl Comune di Cosenza ha un totale di 750 dipendenti ed amministra 70.000 abitanti.

l’'applicazioneIn conformità con il progetto di ricerca denominato “TETRis - Servizi Innovativi open Source su TETRA” finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con D.D. del 7 ottobre 2011, il comune di Cosenza ha previsto la realizzazione di servizi basati sull’utilizzo e sull’estensione della tecnologia Tetra al fine di fare di Cosenza una Smart City, un nuovo modello di città, vista come sistema intelligente che ruota intorno alle esigenze degli individui, al rispetto e controllo dell’ambiente e alla gestione ottimale delle risorse. Il Comune di Cosenza ha proceduto con l’utilizzo della tecnologia Tetra - uno standard di comunicazione audio-video su bande molto protette quindi sicuro ed economico - sviluppandola in tre ambiti applicativi: quello della mobilità urbana, quello del monitoraggio, controllo e manutenzione del territorio e quello della sicurezza delle aree urbane. Nell’ambito della mobilità urbana, il comune di Cosenza ha utilizzato la tecnologia Tetra attraverso l’uso di telecamere posizionate strategicamente all’interno e all’esterno dei bus del servizio urbano. A regime, saranno circa 50 i pullman che nel loro circuito predefinito, grazie alle telecamere, saranno in grado di visualizzare in tempo reale tutto quello che accade durante il loro tragitto sulla corsia preferenziale dall’ingorgo all’infrazione stradale. In parallelo, il Comune di Cosenza, nell’ambito del monitoraggio, controllo e manutenzione del territorio, ha proceduto utilizzando dei semplici sensori basati sempre sulla tecnologia tetra collocandoli nei nodi critici dell’antica rete idrica del comune. Tali sensori permettono un monitoraggio costante e sono, cosi, in grado di rilevare in base ad un aumento o ad una diminuzione repentina della pressione eventuali perdite. Le informazioni raccolte sono controllate e rilevate direttamente dal centro di manutenzione per un tempestivo e risolutivo intervento. Un altro impiego dello standard di comunicazione Tetra è quello per la diminuzione della produzione di CO2. Il comune di Cosenza ha aderito al Patto dei Sindaci ed al conseguente impegno di ridurre consistentemente, sulla scorta di uno specifico piano d’azione per l’Energia sostenibile, la produzione di CO2 nella città (adesione avvenuta nel febbraio 2012) strutturando azioni mirate e promuovendo iniziative di collaborazione a livello nazionale. Questi sensori consentono di rilevare e tenere sotto controllo le quantità di produzione di CO2.

i beneficiGrazie al progetto ‘TETRis - Servizi Innovativi open Source su TETRA’, il comune di Cosenza ha permesso

la realizzazione e la sperimentazione di soluzioni basate su una tecnologia semplice ed efficace in modo da accrescere la qualità del territorio attraverso una migliore gestione dell’ambiente e delle risorse naturali. Nello specifico, l’utilizzo delle telecamere sui bus del servizio urbano consentirà a regime un controllo in real time e costante del traffico. Il conducente durante il suo percorso è ora nella condizione di vedere qualsiasi infrazione accada: se - ad esempio - individua tramite la telecamera una discarica abusiva è ora in grado di segnalare tempestivamente il fatto per un rapido intervento a garanzia di un maggiore controllo della città. Inoltre, grazie alla nuova tecnologia è possibile monitorare il movimento dei passeggeri di ogni pullman, chi sale e chi scende dal mezzo di trasporto, a garanzia di una maggior sicurezza. Inoltre, la telecamera a bordo è un utile deterrente anche per i borseggiatori. Grazie ai sensori sulla rete idrica ora è possibile prevenire e risolvere eventuali guasti per un migliore servizio al cittadino. Grazie alla nuova tecnologia adottata e al controllo e monitoraggio costante è possibile nei diversi ambiti di attivazione una raccolta consistente di informazioni in tempo reale che sono uno strumento strategico importante per i vertici per prendere decisioni puntuali a supporto di una migliore e più mirata pianificazione degli interventi urbani.

Comune di Cosenza

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 87

PARTE II La via italiana alle città intelligenti

II

Il caso

Una rete wireless per migliorare la comunicazione e il servizio al cittadino

L'enteIl comune di Lecce con oltre 96 mila abitanti è l’Ente che rappresenta la comunità dei cittadini organizzata ed ordinata sul suo territorio e ne promuove lo sviluppo; rappresenta e cura i diritti della Comunità stessa e dei Cittadini che ne fanno parte nei diversi settori: Ambiente, Arte, Cultura, Educazione, Giustizia, Igiene, Religione, Salute, Sicurezza, Storia, Territorio, Tradizione, Tradizioni Popolari e ne cura gli interessi grazie ad un totale di circa 650 dipendenti.

l’'applicazioneGrazie a ‘Infocity - Infomobilità Intelligente a servizio del cittadino’ che coinvolge concretamente Unione Europea, Presidenza del Consiglio, Dipartimento per gli Affari Regionali (DAR) e Regione Puglia, il comune di Lecce ha intrapreso un progetto che prevede la realizzazione di un’infrastruttura Wireless a livello nazionale con l’attivazione di un numero consistente di punti di accesso alla rete Wi- Fi. ‘Lecce Città Wireless’ ha preso il via dal 2009 con lo scopo di trasformare in maniera graduale Lecce in una città digitale tramite l’attivazione di un servizio che in modalità Wireless offre ai cittadini, agli studenti e ai turisti in tutti i luoghi pubblici di Lecce di maggior affluenza la possibilità in qualsiasi momento di connettersi gratuitamente - previa autenticazione - alla rete. L’amministrazione comunale della città ha avviato una prima fase del progetto che si è concretizzata nella sperimentazione di servizi di accesso ad internet con la creazione di isole Wi-Fi disseminate in punti strategici della città. Il progetto pilota è partito con l’installazione di 4 hot spot, le prime quattro isole Wireless. Successivamente, grazie ad ulteriori finanziamenti regionali e nazionali, sono stati attivate altri isole Wi-Fi e, al momento, si è arrivati ad un totale di 30 hot spot che ora coprono ampi settori della città. È possibile collegarsi tramite la sottoscrizione di una ‘Lecce Wi-Fi Card’ presso una delle sedi stabilite che si possono trovare consultando il sito www.leccecittawireless.it. Si tratta di una carta gratuita di accesso al servizio in cui ciascun utente può trovare le credenziali personali (username e password) previa presentazione di un documento valido per la registrazione. Grazie alla piattaforma utilizzata, gli hot spot installati hanno una completa interoperabilità non solo sul territorio della città ma anche sull’intero territorio nazionale: in tal modo, l’utente può utilizzare il proprio account (Lecce Wi-Fi Card) in qualsiasi location disseminata sul territorio nazionale ove siano installati hot spot della rete Guglielmo. Inoltre, è possibile richiedere le credenziali di accesso tramite il servizio di registrazione Sms disponibile direttamente nella pagina di login della rete Wi-Fi comunale per un tempo massimo di 10 ore di navigazione e tramite i Social Network (Facebook). Sul portale Lecce Città Wireless, oltre alle informazioni sul progetto, si può visualizzare in tempo reale la cartina del territorio comunale per

geolocalizzare i punti di accesso alla rete libera e diffusa senza fili: l’utente autenticato può nelle zone segnalate collegarsi con il suo dispositivo mobile con la possibilità di navigare in internet, di accedere al proprio account di posta elettronica, utilizzando i servizi di messaggistica istantanea e potendo eseguire il download di file e allegati. Da settembre, è disponibile da scaricare sul sito anche la nuova applicazione (su App Store e Google Play) che consente di avere in mobilità informazioni sul progetto, sulla rete wireless della città e la segnalazione in real time degli eventi e delle news sulla vita cittadina permettendo anche l’invio da parte dell’utente di segnalazioni (malfunzionamenti, guasti, consigli e suggerimenti). La prossima fase prevede il lancio di una ‘Call to Action’ al fine di coinvolgere la cittadinanza in modo attivo per raccogliere da parte dell’utenza proposte innovative in base alle proprie esigenze reali da trasformare in nuovi servizi per potenziare e rendere più funzionale l’applicazione Lecce Città Wireless.

i beneficiGrazie al progetto Lecce Città Wireless, il Comune di Lecce ha realizzato una copertura Wireless per un servizio di connessione alla rete libero e diffuso nei principali punti d’incontro della città a favore di un miglior servizio al cittadino. Ad oggi sono oltre 10 mila gli utenti accreditati, 41 mila le connessioni annue, per una media di 30 connessioni giornaliere, per un totale di circa 45 mila ore di navigazione annue con un trend in continua crescita. Si tratta di un servizio al cittadino e, non solo, che ha permesso all’Ente di raggiungere lo scopo che si era prefissato ossia quello di mettere in contatto le persone creando collaborazioni, opportunità di svago e di lavoro e, nel contempo, di agevolare e potenziare la condivisone e l’interazione tra i cittadini, le imprese e le associazioni al fine di avere una cittadinanza partecipe e attiva alla vita della città rendendo Lecce sempre più a misura e a servizio del cittadino avvicinandosi all’obiettivo più ambizioso di ‘Lecce Città Digitale’.

Comune di Lecce

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History88

PARTE II La via italiana alle città intelligenti

II

Il caso

Soluzioni digitali innovative per rendere vivibile la città a favore della sostenibilità ambientale ed economica

L'enteCon sede centrale in Piazza Municipio, il comune di Napoli è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.

l’'applicazioneIn relazione a Napoli Smart City, il comune di Napoli ha in corso la realizzazione di cinque progetti: Aquasmart, Orchestra, City Roaming, Napoli Bike Sharing e SANITa A.ppI.L. al fine di sostenere quelli che sono due aspetti critici della città: la mobilità e le emissioni di CO2. Il Progetto Orchestra (Organization of Cultural Heritage for Smart Tourism and Real-Time Accessibility) - in collaborazione con IBM Italia, Università di Napoli Federico II, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Autostrade Tech SpA e Gruppo Lauro - si propone di valorizzare il patrimonio culturale della Regione con lo scopo di rivitalizzare il settore turistico. A tal fine è prevista la realizzazione di un’infrastruttura intelligente basata su un insieme di soluzioni tecnologiche innovative quali Cloud Computing, Streaming computing, Big Data e Business Analytics che attraverso l’uso di una piattaforma integrata saranno in grado di erogare servizi a valore sia agli operatori del settore che ai cittadini. Per effettuare un’ottimizzazione energetica, controlli di qualità e la riduzione degli sprechi d’acqua, l’ente ha intrapreso il progetto Acquasmart - proposto dall’Arin, Università Federico II e confluito nel progetto Aquasystem - che riguarda l’uso sostenibile delle risorse idriche. La soluzione consiste nel trasformare l’intero ciclo integrato delle acque in una Smart Water Network attraverso le tecnologie digitali. Il progetto prevede - ad esempio – l’utilizzo di reti di monitoraggio delle risorse idriche grazie all’utilizzo di sensori in modo da controllare in tempo reale dei parametri caratteristici di quantità e qualità al fine di una corretta gestione della risorsa acqua. La smart mobility è punto focale dei progetti CiRo-City Roaming (Associazione Napoli Città Intelligente) e Napoli Bike Sharing (CleaNap, LusiLab): CiRo prevede la ricerca di soluzioni innovative per la mobilità (car e van sharing), tramite le tecnologie per infrastrutture intelligenti (varchi,accessi, dispositivi di rilevamento), che con i servizi di amministrazione a Km Zero, forniti da box interattivi presenti nei parcheggi, consentirà di definire strategie per il decongestionamento del traffico. Il progetto Napoli Bike Sharing realizza una rete di ciclostazioni con un servizio garantito 24h, dotate di wi-fi gratuito, un sistema per il monitoraggio dei flussi di traffico e la targettizzazione degli utenti, e altri servizi di pubblica utilità. Per entrambi i progetti verrà creata ad hoc un’ app per smartphone al fine di individuare le stazioni più vicine, il numero di vetture e/o bici e parcheggi disponibili, il servizio di noleggio e pagamento, la possibilità di geolocalizzare i principali punti di interesse culturale. Infine, grazie al

progetto SANITa A.ppI.L. - Arte, Innovazione e Lavoro, L’Altra Napoli Onlus, La Cooperativa Sociale La Paranza Onlus e l’Associazione Culturale Officinae Efesti è prevista la valorizzazione delle risorse storico-artistiche del Rione Sanità. L’obiettivo è quello di creare un prodotto di visita/fruizione innovativo delle Catacombe di San Gennaro e la realizzazione di una applicazione per smartphone ‘Rione Sanità’ in grado di fornire all’utente percorsi di visita adatti alle proprie preferenze.

i beneficiIl Comune di Napoli ha intrapreso un progetto complesso che si sviluppa su più fronti dalla mobilità alle risorse idriche dal turismo alla valorizzazione del patrimonio culturale e soprattutto a favore della vivibilità dei cittadini per cominciare ad essere una citta intelligente passando attraverso l’ottimizzazione delle risorse presenti. Grazie al Progetto Orchestra, la piattaforma ICT realizzata nell’ambito della mobilità urbana e marittima consente - ad esempio - di migliorare i sistemi di infomobilità (sistemi di trasporto pubblico, car/bike sarin,trasporto aereo, ferroviario e marittimo), attraverso il continuo monitoraggio per la determinazione di modelli previsionali di gestione e pianificazione del sistema dei trasporti e della mobilità. Grazie allo Smart Water Network - obiettivo del progetto Aquasmart - si prevede - ad esempio - lo sviluppo di un Sistema di Supporto alle Decisioni ossia un software in grado di sviluppare un’analisi tecnico-economica a supporto di eventuali interventi programmati e la replicabilità di un servizio per il monitoraggio dell’intero ciclo integrato delle acque. Il servizio di Car e Bike Sharing consente una più ampia fruizione della città e delle aree pedonali sia al cittadino che al turista a vantaggio dell’ambiente e della viabilità riducendo le emissioni di CO2. Grazie alla realizzazione di questi progetti, il comune di Napoli accetta la sfida per essere sempre di più una città intelligente a garanzia di un miglioramento della vita dei cittadini e coniugando la sostenibilità ambientale con quella finanziaria ed economica.

Comune di Napoli

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 89

PARTE II La via italiana alle città intelligenti

II

Il caso

Il Portale della Salute per una maggior condivisione delle informazioni e dei servizi sanitari a livello regionale a supporto del cittadino

L'enteL’ente regione Puglia coordina l’omonima regione, la più orientale d’Italia, con uno sviluppo di circa 800 chilometri di coste comprende, oltre il capoluogo di Bari, le province (da nord verso sud) di Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce per un totale di circa 4.083.971 abitanti. La sede della regione Puglia è a Bari e occupa un totale di circa 3100 dipendenti.

l’'applicazioneCon l’obiettivo di promuovere la salute mediante servizi informativi e di comunicazione e, in parallelo, di migliorare la qualità della vita dei cittadini con l’accesso ai servizi sanitari attraverso canali innovativi, la Regione Puglia - conforme al Piano Sanitario Nazionale 2006 - 2008 del Ministero della Salute, alla Politica Condivisa per la Sanità Elettronica, e al Piano di azione e-Government - ha intrapreso un progetto che consiste nella realizzazione del Portale Regionale della Salute. In precedenza, come accade generalmente nelle altre Regioni, ogni Azienda sanitaria locale (ASL) o Ospedaliera pugliese gestiva un proprio sito on line nel quale forniva informazioni e notizie di carattere istituzionale. L’idea della Regione Puglia è stata quella di attivare una porta unica di accesso a una serie di servizi interattivi e transitivi regionali per creare una base informativa condivisa da tutte le aziende del servizio sanitario regionale anche al fine di uniformarne i contenuti. Cliccando su www.sanita.puglia.it si accede all’homepage del portale: l’apposito link collega alla pagina dei servizi interattivi/transitivi accessibili con Carta d’Identità Elettronica (CIE)/Carta Nazionale dei Servizi (CNS), o con le credenziali rilasciate dal sistema Identity Provider della Regione Puglia. E’ possibile - ad esempio - invece di presentarsi personalmente allo sportello dell’Asl di appartenenza per scegliere o cambiare il proprio medico, connettersi direttamente al portale, visionare la propria situazione e, se è la prima volta, optare per il medico idoneo oppure effettuare l’eventuale revoca. Dall’homepage non solo l’utente accede al sito delle singole Aziende, ma è stato stabilito con una decisione nuova rispetto alla scelta delle altre Regioni che, di seguito alle scadenze dei contratti dei singoli fornitori, le pagine dei vari siti migreranno direttamente sul ‘Portale della Salute’ che ospiterà così i siti istituzionali di tutte le Aziende pubbliche regionali (come già oggi avviene per le ASL di Lecce, Taranto, Bari e Brindisi per l’Azienda “Ospedali Riuniti di Foggia”). Nella parte sinistra dell’homepage del sito, ci sono alcune aree dedicate ai servizi informativi con una sezione relativa rispettivamente alle strutture sanitarie, all’emergenza sanitaria, all’assistenza e una specifica sezione per ‘La parola al cittadino’. Sul lato destro sono attive le finestre più istituzionali da quella della Prevenzione a quella delle Informazioni, a quella degli Organismi/Centri a rilevanza regionaleAltro aspetto

innovativo del sito è la realizzazione di un Content Management System (CMS) semplice - essendo la Regione partita da una piattaforma unica come base per tutte le Azienda - che può essere immediatamente utilizzato anche da operatori non specializzati. Tale sistema ha consentito di realizzare nel portale delle singole Aziende delle sotto-pagine per relativo settore e per singola struttura al fine di creare - nel rispetto della struttura piramidale sanitaria - dei mini-portali locali divulgativi (a livello di singolo distretto sociosanitario o di singolo ospedale)

i beneficiLa realizzazione del ‘Portale della Salute’ ha consentito alla Regione Puglia di erogare ai propri pazienti un servizio informativo qualitativamente omogeneo sul territorio: il cittadino può ricercare informazioni sui servizi sanitari sia a livello regionale sia della singola Azienda). Prima del progetto, ogni azienda sanitaria gestiva il proprio sito informativo con differenti livelli qualitativi e quantitativi dell’informazione e dei servizi erogati basandosi su aziende esterne: la ricerca di informazioni sui servizi - ad esempio - notizie su una prestazione sanitaria era possibile solo a livello locale, di singola struttura. Grazie al portale, ora esiste un’informazione condivisa su una sola piattaforma e ogni azienda sanitaria gestisce direttamente i propri contenuti informativi e di comunicazione mediante servizi di Web Content Management. Inoltre, un’unica piattaforma ha un costo di gestione sicuramente inferiore rispetto a quelli sostenuti da ogni Azienda per il proprio portale. Se si considera che il ritorno dell’investimento per un portale informativo e di servizi si può misurare in termini di accesso da parte dei cittadini è significativo segnalare che i visitatori unici per i servizi informativi – attivi da marzo 2011 – sono cresciuti del 160% in poco più di un anno passando da circa 23 mila nel trimestre aprile-maggio 2011 a circa 376 mila nel trimestre maggio-luglio 2012.

Regione Puglia Portale della Salute

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History90

PARTE I Innovare e competere con le ICT

I

Il caso

Una app per meglio pianificare e monitorare la manutenzione delle strade provinciali

L'entePubbliservizi operativa dal 2006, è una società di servizi integrati per l’ambiente e per le persone che opera con logiche e soluzioni ispirate ai criteri gestionali del multiservice e del global service, grazie ad un organico composto da circa 400 unità.

l’'applicazionePubbliservizi ha intrapreso un progetto che ha previsto l’adozione di una piattaforma Web che consente il monitoraggio della manutenzione degli edifici e della viabilità, offrendo un supporto concreto alle squadre operative nella gestione degli interventi sul campo. Con l’obiettivo di ottimizzare il controllo puntuale del flusso di lavoro, migliorandone la pianificazione, l’azienda ha proceduto con una riprogettazione dei flussi informativi, fondamentale, vista l’estensione del territorio di competenza: ben 2.200 chilometri di strada provinciale, per proseguire, come passo successivo, dotando ciascuna squadra di un dispositivo mobile. Su ogni dispositivo (Blackberry e tablet) è installata un’applicazione di Workforce Automation interfacciata con la piattaforma web centralizzata per la raccolta dei dati sul campo. In precedenza il lavoro era pianificato, eseguito e certificato utilizzando un semplice foglio di carta per ogni singola manutenzione eseguita. Ora il caposquadra arrivato sul luogo di lavoro, grazie al dispositivo effettua un report geo-referenziato: infatti, nel caso di un tratto di strada dissestata - ad esempio - l’addetto scatta una foto del luogo prima e dopo l’intervento insieme alla registrazione delle attività svolte. La georeferenziazione consiste nella memorizzazione dei dati in formato digitale insieme alle coordinate dello scatto, ossia del luogo preciso dell’intervento che sono comunicate attraverso il dispositivo in real time alla centrale operativa informatizzata di Pubbliservizi, al fine di elaborare un rapporto di lavoro completo e dettagliato che poi è trasmesso alla Provincia. Grazie alla nuova applicazione è possibile anche la geo-timbratura: infatti, spesso il lavoro assegnato al manutentore è distante - ad esempio - 100 chilometri dalla sede quindi non è ipotizzabile timbrare l’inizio e la fine del lavoro direttamente in azienda. Per questo ora l’operaio può effettuare la timbratura con il terminale, rispettando la posizione indicatagli in un area sensibile che a sistema, con un range massimo di 10 metri, equivale alla sede aziendale. Ogni giorno 5 squadre si spostano e si dividono la perlustrazione del territorio provinciale di competenza per effettuare, grazie al dispositivo mobile, un controllo geo-referenziato a rotazione dei 2.200 chilometri stradali della provincia per un totale di oltre 46 mila foto scattate dall’inizio dell’utilizzo dell’applicazione. Grazie ai report geo-referenziati, completi di fotografie, è possibile effettuare in qualsiasi momento un controllo puntuale e dettagliato. Ora, per un sinistro stradale - ad esempio - è possibile dimostrare la condizione della

strada dichiarata, il determinato giorno, al chilometro esatto e verificare la condizione dell’assetto viario tramite le fotografie geo-referenziate. In tal modo, si ha un riscontro reale della situazione e spesso si dimostra senza dubbio e in maniera rapida che la causa non sussiste, evitandone il pagamento.

i beneficiGrazie all’attuale sistema, Pubbliservizi ora è in grado di pianificare e di monitorare il flusso operativo in modo semplice e veloce e, in parallelo, ha a disposizione un archivio digitale sempre consultabile a garanzia di un servizio documentato e più trasparente all’Ente Provincia di Catania, committente unico di Pubbliservizi. Grazie al servizio georeferenziato e all’insegna della trasparenza, la provincia di Catania è riuscita, così, nel breve periodo a ridurre in modo drastico il rimborso versato per le cause di sinistro stradale, ossia per danno dovuto all’asse viario non manutenuto. E’ stato così possibile per l’Ente un risparmio pubblico consistente. La nuova applicazione Mobile&Wireless collegata alla piattaforma informativa centrale permette all’azienda di seguire in modo costante l’attività di manutenzione svolta da parte della propria forza lavoro, a garanzia di un’ottimizzazione della tracciabilità operativa.

Pubbliservizi

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 91

PARTE II La via italiana alle città intelligenti

II

Page 92: smau BARI 2013

L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History92

PARTE III

Gli operatori del Canale ICT (Distributori, Rivenditori Hardware, Software House, System

Integrator, ecc.) svolgono un ruolo fondamentale nel supportare imprese e pubbliche

amministrazioni nell’importante processo di innovazione e modernizzazione basato sulle

tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Negli ultimi anni, tuttavia, la crisi economico-finanziaria ha dato il via a un profondo

processo di trasformazione, selezione e consolidamento all’interno del Canale ICT italiano,

che ha spinto le imprese alla ricerca di un nuovo ruolo e di modelli di business realmente

sostenibili.

All’interno di questo contesto si colloca la Ricerca condotta nell’ambito dell’Osservatorio

SMAU - School of Management del Politecnico di Milano e presentata nella terza parte

dell’Agenda dell’Innovazione.

La Ricerca, in continuità con le edizioni precedenti, si è posta i seguenti obiettivi:

• analizzare, attraverso una survey che ha coinvolto circa 700 operatori, l’impatto che alcuni

trend tecnologici (ad esempio Cloud Computing, Business Apps, ecc.) stanno avendo

sulle strategie degli operatori, a livello di nuovi modelli di business abilitati, nuove

competenze da sviluppare e nuove modalità di relazione con i Vendor e con i clienti;

• scattare una fotografia della situazione attuale del Canale ICT italiano in termini di

risultati economici, attraverso l’analisi di circa 10.000 bilanci di società di capitali negli

ultimi 5 anni.

a cura della School of Management del Politecnico di Milano

Raffaello BaloccoSchool of Management Politecnico di Milano

IL CANALE ICT IN ITALIA

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 93

PARTE III

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History94

PARTE III Il Canale ICT in Italia

III

In questo capitolo viene riportata una sintesi dei risultati dell’analisi condotta dall’Osservatorio SMAU - School of Management del Politecnico di Milano sul Canale ICT in Italia. Nel dettaglio, sono stati analizzati i bilanci di circa 10.000 società di capitali appartenenti al Canale ICT italiano negli ultimi 5 anni, al fine di valutarne la situazione economico- finanziaria, ed è stata realizzata una survey che ha coinvolto oltre 500 operatori.

Cap.18La situazione economico-finanziaria del Canale ICT italiano

Uno schema di classificazionePrima di entrare nel dettaglio dei risultati, può essere utile mettere in evidenza i diversi modelli di business che caratterizzano gli operatori del Canale ICT. In particolare, è possibile individuare in modo estremamente schematico le diverse tipologie di operatori utilizzando due variabili di classificazione:• la gamma dei prodotti e dei servizi offerti, che si articola in infrastruttura hardware e software, servizi sistemistici, software applicativi, servizi di system integration e servizi di business consulting;• il target di mercato indirizzato in modo preferenziale, che si articola in professionisti o micro imprese, piccole e medie imprese, grandi imprese e Pubblica Amministrazione.

In tal modo, è possibile individuare alcune principali macrocategorie di operatori ICT, dai confini a volte sfocati.• Rivenditori hardware di base e Rivenditori di pacchetti semplici. Si tratta di operatori che commercializzano prevalentemente prodotti hardware (ad esempio, PC fissi, PC portatili, server entry level, sistemi di networking, ecc.) e software di base (ad esempio, sistemi operativi, sistemi di office automation, sistemi per la gestione di basi di dati, altri software d’ambiente, software per la sicurezza, ecc.), fornendo contestualmente servizi di configurazione, di installazione, di assistenza e di manutenzione post vendita di primo livello.

• Rivenditori Corporate di base. Si tratta di operatori che veicolano hardware e software di base ad imprese prevalentemente di grandi dimensioni, sia private che pubbliche, fornendo inoltre servizi di configurazione, installazione, assistenza, manutenzione, ecc.• Rivenditori Sistemisti. Si tratta di operatori che, oltre alla fornitura di hardware e software di base, veicolano anche sistemi hardware più complessi (ad esempio, server di elevato livello, hardware specialistico, sistemi di storage avanzati, infrastrutture di comunicazione complesse, ecc.) e forniscono servizi sistemistici avanzati di progettazione dell’infrastruttura ICT dell’impresa, di installazione e di successiva assistenza e manutenzione. Alcuni Rivenditori Sistemisti hanno sviluppato modelli “ibridi”, con una parte significativa legata alla vendita di software e ai servizi di system integration.• Independent Software Vendor (ISV) focalizzati sulle micro imprese. Si tratta di operatori che offrono prevalentemente pacchetti software elementari (ad esempio, sistemi per la gestione della contabilità, delle paghe, ecc.) a professionisti (ad esempio, commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, ecc.) o a imprese di micro dimensioni.• ISV e Software House focalizzati sulle PMI e sulle grandi imprese. Rientrano in questa categoria due tipologie principali di operatori:- gli ISV nazionali; si tratta di operatori che, a partire

da applicazioni software (in genere sistemi gestionali) sviluppate ad hoc per un’impresa o per un insieme

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 95

PARTE III Il Canale ICT in Italia

III

di imprese, hanno successivamente “pacchettizzato” tali applicazioni al fine di proporle a nuovi clienti, con esigenze analoghe;

- le Software House nazionali; si tratta di operatori che sviluppano applicazioni ad hoc su specifiche richieste delle imprese clienti.

• ISV, Software House e integratori di pacchetti di terzi. Si tratta di operatori che, oltre a sviluppare e commercializzare applicazioni software proprie, si occupano anche di integrazione applicativa di pacchetti software di ISV internazionali, fornendo servizi di customizzazione e personalizzazione sulla base delle specifiche esigenze dell’impresa.• System Integrator. Si tratta di operatori che si occupano di integrazione applicativa di uno o più pacchetti software, sviluppati tipicamente da ISV internazionali.

La situazione economica negli anni 2007-2011L’analisi di redditività economica degli operatori si è basata su 10.000 bilanci di società di capitali con fatturato superiore a 500k euro ed è stata effettuata attraverso i seguenti indicatori:• Return on Equity (ROE), calcolato come rapporto tra l’utile netto dopo le tasse ed il patrimonio netto. Tale indicatore esprime la capacità dell’impresa di remunerare il capitale messo a disposizione dai soci;• Return On Investment (ROI), calcolato come il rapporto tra il Margine Operativo Netto e il Capitale Investito (totale passivo), che comprende, oltre al patrimonio netto, anche i mezzi di terzi. Tale indicatore esprime la capacità dell’impresa di essere efficiente nell’impiego del capitale a propria disposizione, attraverso la gestione caratteristica;• EBITDA/Fatturato, che misura la marginalità percentuale dell’impresa (calcolata attraverso l’EBITDA o Margine Operativo al lordo degli Ammortamenti) rispetto al Fatturato.Il 2011 ha visto un aumento del Return On Equity (ROE), che è cresciuto di quasi 2 punti percentuali, passando da 9,5% del 2010 a 11,1% del 2011 (si veda Figura 1).

Guardando ai modelli di business, il ROE medio di ISV/Software House, System Integrator e Rivenditori è compreso tra l’11% e il 12%. Risulta invece decisamente inferiore la redditività media ottenuta dai distributori (2,5%), con una riduzione significativa avvenuta nel corso del 2011.Anche il ritorno sul capitale investito (ROI) ha evidenziato alcuni segnali di miglioramento passando dal 7,9% del 2010 al 10,7% del 2011 (si veda Figura 2).

Figura 1ROE degli operatori del Canale ICT negli ultimi 5 anni (Analisi effettuata su 10.000 operatori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

Figura 2ROI degli operatori del Canale ICT negli ultimi 5 anni (Analisi effettuata su 10.000 operatori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History96

PARTE III Il Canale ICT in Italia

III

La situazione finanziaria negli anni 2007-2011

Anche nel 2011 la situazione finanziaria degli operatori del Canale ICT, presenta evidenti problemi di liquidità derivanti dalla restrizione del credito a breve e dalla difficoltà ad ottenere pagamenti dai clienti. In particolare, dall’analisi è emerso che il tempo medio di incasso dei crediti commerciali rimane a livelli elevati, pari a circa 4 mesi.

Guardando ai modelli di business, emergono alcune differenze: gli operatori focalizzati sulla rivendita di hardware sono caratterizzati da tempi di pagamento inferiori rispetto a quelli maggiormente focalizzati sull’offerta di software e servizi (si veda Figura 5). Confrontando le performance ottenute nel 2010 con quanto accaduto nel 2011, sono proprio i Rivenditori e i Distributori che hanno mostrato le riduzione più consistenti del tempo di incasso dei crediti commerciali, passando rispettivamente da 113 a 109 giorni e da 97 ad 89 giorni.

Guardando ai modelli di business, dall’analisi emerge che ISV/Software House e System Integrator hanno ottenuto un ritorno sul capitale investito pari all’11%. In generale, tutti i comparti hanno messo in evidenzia un miglioramento rispetto al 2010.Guardando alle dimensioni degli operatori, le performance migliori sono state ottenute dagli operatori con un fatturato compreso nelle fasce 0,5-1 milioni di Euro e 1-10 milioni di Euro, che hanno visto crescere il ROI rispettivamente da 7,1% nel 2010 a 10,5% nel 2011 e da 8,2% nel 2010 a 10,9% nel 2011.La marginalità, calcolata come rapporto tra il Margine Operativo Lordo e fatturato, è ritornata ad avvicinarsi ai livelli del 2008, con un incremento di circa un punto percentuale nel corso dell’ultimo anno.

Guardando ai modelli di business, emerge come il valore medio del rapporto EBITDA/Fatturato sia rimasto pressoché costante per Rivenditori e operatori “ibridi”, mentre ISV/Software House e System Integrator sono riusciti a ottenere un incremento dal 9,3% del 2010 all’11% del 2011.Osservando l’andamento del fatturato, infine, è possibile osservare come il 60% degli operatori del Canale ICT, nel 2011, abbia visto una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente, mettendo quindi in luce una situazione nel complesso positiva rispetto a quanto visto nei due anni precedenti.

Figura 3EBITDA/Fatturato degli operatori del Canale ICT negli ultimi 5 anni (Analisi effettuata su 10.000 operatori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

Figura 4Tempo medio di incasso dei crediti commercia-li in giorni degli operatori del Canale ICT negli ultimi 5 anni (Analisi effettuata su 10.000 ope-ratori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

Figura 5Tempo medio di incasso dei crediti commer-ciali in giorni degli operatori del Canale ICT, scomposto per modello di business (Analisi effettuata su 10.000 operatori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 97

PARTE III Il Canale ICT in Italia

III

Guardando alle dimensioni, emerge come gli operatori di dimensioni maggiori riescano ad ottenere performance migliori, anche grazie al maggiore potere contrattuale nei confronti dei propri clienti. Considerando il limitato numero di aziende con fatturato maggiore di 50 milioni di Euro presenti in Italia, va sottolineato che tra di esse si collocano i Distributori, i cui tempi di incasso risultano mediamente inferiori rispetto alle altre imprese del Canale ICT italiano (si veda Figura 6).

In conclusione, dal punto di vista finanziario, il Canale ICT continua a mettere in luce maggiori criticità rispetto a diversi altri settori dell’economia italiana, che riescono a contenere maggiormente i tempi di incasso dei crediti commerciali.

Figura 6Tempo medio di incasso dei crediti commerciali in giorni degli operatori del Canale ICT, scomposto per dimensione (Analisi effettuata su 10.000 operatori con un fatturato maggiore di 500.000 Euro)

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History98

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

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vedi info pag.106

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COMPUTER GROSS ITALIA Distributore a Valore, si distingue sul mercato ICT in qualità di operatore evoluto che gestisce in misura sempre maggiore una quota del Valore Aggiunto destinato al canale dei Rivenditori.

In crescita continua, da attribuire all’ottimo rapporto che Computer Gross riesce ad instaurare con i propri Partner, fornendo loro gli strumenti ed il supporto necessario per operare sul mercato dell’ICT, grazie anche al supporto dei responsabili commerciali di Area dislocati sull’intero territorio nazionale ed un Team di oltre 350 persone, qualificate e certificate sui prodotti e sulle soluzioni.

Si diversifica dai competitors per il Valore Aggiunto che riesce a trasferire alla rete dei rivenditori infatti, oltre alle affidabili e collaudate attività di box-moving, fornisce al canale degli operatori ICT un supporto completo su tutti i prodotti distribuiti, aiutandolo ad affrontare un mercato in continua evoluzione.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 99

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerSoftware House System IntegratorRivenditori Hardware

vedi info pag.106

vedi info pag.106

Dacom spa

DACOM è specializzata nella distribuzione di prodotti e servizi per il settore AIDC (Automatic Identification and Data Capture) ed è fra i principali protagonisti di questo settore in Italia e in Europa. Personale qualificato in tutte le funzioni aziendali, coerenza commerciale, ampio stock di prodotti a magazzino, spedizioni puntuali e servizi tecnici pre e post vendita di altissima qualità sono a disposizione di software house, system integrators e rivenditori alla ricerca di un partner commerciale e tecnologico.

Dacom spa è distributore certificato dei marchi Honeywell Scanning and Mobility e Zebra Technologies ed ha in piano per il 2013 l’introduzione di nuovi brand per allargare il portafoglio prodotti a disposizione dei propri clienti. Scegliere DACOM significa poter contare su un partner serio e affidabile, la cui prima regola è essere focalizzati esclusivamente sui rivenditori, software house e system integrator. Dacom non si mette in competizione con i suoi partner, ma si pone al loro fianco per supportarli e sostenerli nelle azioni commerciali, con assoluta protezione del cliente finale.

Info su www.dacom.it

Rivenditori IT, Dealer, VAR, System Integrator, Software House

Esprinet

Esprinet è leader in Italia nella distribuzione business-to-business di prodotti ad alta tecnologia: dai prodotti informatici alle soluzioni più complesse di storage, networking e middleware, fino all’elettronica di consumo.Sono oltre 40.000 i prodotti a catalogo e 600 i brand in portafoglio che Esprinet distribuisce attraverso il sito internet www.esprinet.com, che rappresenta un modello di vendita unico nel settore e che fa sì che l’azienda sia focalizzata principalmente sulla distribuzione di tecnologia ai rivenditori che servono la piccola-media impresa.Accanto al sito internet che offre ai rivenditori strumenti per vendere e fare business (quali avanzati tool di ricerca, app e schede prodotto complete) e che consente sempre maggiori possibilità di personalizzazione sulla base delle proprie esigenze, Esprinet mette a disposizione dei dealer una struttura commerciale che vanta risorse specializzate e competenti, in grado di servire e supportare ogni singolo cliente. Grazie a una costante e attenta analisi delle tendenze di mercato, il team Esprinet sarà in grado di proporre soluzioni sempre innovative e di rispondere in tempo utile a tutte le esigenze dei rivenditori clienti.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History100

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerRivenditori, VAR e System Integrator focalizzati sul mercato professionale sull’intero territorio italiano• interessati ad accrescere le proprie competenze• motivati ad una partnership per generare nuove opportunità di business• qualificati e competenti per offrire al mercato un valido supporto con cui sviluppare progetti e investimenti IT

vedi info pag.106

Fujitsu Technology Solutions

I Partner di canale rappresentano da sempre per Fujitsu Technology Solutions una componente fondamentale del proprio successo di mercato e delle politiche di supporto a clienti di ogni settore e dimensione con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale.

L’azienda è costantemente impegnata a rafforzare il Canale di vendita indiretta, coinvolgendo e selezionando nuovi dealer.

Fujitsu si focalizza sul mercato professionale dedicando le proprie competenze a far crescere il business di servizi, server, storage, soluzioni in ambiente Datacenter e business client per dare il meglio alle aziende e alle PMI.

Inoltre l’azienda offre il proprio supporto di servizi, risorse e programmi per i Partner per identificarli presso i clienti come Partner qualificati e competenti.

Diventare Partner offre notevoli benefici, tra cui la possibilità di training, l’accesso a promozioni e listini e a strumenti di marketing.

In dettaglio:• SELECT Partner Program• Channel Partner Portal• Training e certificazioni gratuite• Servizi finanziari per il canale

• Value Added Resellers• Integratori di Sistemavedi info pag.106

Gruppo TeamSystem

Il Gruppo TeamSystem produce e distribuisce soluzioni informatiche con una presenza capillare e diffusa su tutto il territorio nazionale con oltre 650 Software Partner. Con un fatturato di 150 milioni di Euro al 31 Dicembre 2012 e circa 120.000 clienti, rappresenta una tra le realtà più dinamiche del settore.

I prodotti e i servizi offerti dalle Società del Gruppo sono in grado di soddisfare le esigenze di Aziende, Micro Imprese, Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Studi Legali, Associazioni, Amministratori di Condominio e Liberi Professionisti.

Una gamma di prodotti estesa e figure professionali competenti sono le qualità che permettono al Gruppo TeamSystem di soddisfare i bisogni dei clienti. Il Gruppo ha da sempre basato la propria struttura commerciale sul canale indiretto; oggi rappresenta l’azienda leader in Italia nei software gestionali e nei servizi rivolti alle PMI e ai Professionisti proprio grazie alla capacità di ascolto dei suoi Software Partner, che le permettono di cogliere tempestivamente le esigenze del mercato.

Circa il 40% delle risorse finanziarie sono impegnate nella ricerca e sviluppo al fine di garantire soluzioni tecnologicamente evolute e costantemente aggiornate.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 101

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerProduttori e Rivenditori di prodotti di informatica, Value Added Resellers, Solution provider, Rivenditori corporate, Operatori mass merchandising e consumer electronics, Assemblatori di componenti tecnologici.

vedi info pag.106

Ingram Micro

Prodotti, soluzioni, incontri ed eventi riservati a Rivenditori, VAR e operatori di canale.

Ingram Micro S.r.l., opera in Italia dal 1991 ed è un riferimento per la maggior parte dei rivenditori di prodotti e servizi informatici.

Ingram Micro S.r.l. offre servizi di logistica e vendita, consulenza prevendita, supporto tecnico, soluzioni finanziarie e di marketing con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del business di tutti i partner.

Rivenditori ICT, Integratori, Produttori di device ICTvedi info pag.106

Intel

Intel, il maggiore produttore al mondo di chip, è tra i principali fornitori di prodotti per il mercato del personal computing, networking e communication. Fondata nel 1968, Intel sviluppa soluzioni che hanno favorito in modo significativo la rivoluzione informatica e la diffusione di Internet, contribuendo, con lo sviluppo di prodotti e iniziative, a migliorare il modo in cui le persone lavorano e vivono. Con un fatturato 2011 di 54 miliardi di dollari, Intel è l’azienda leader nella produzione e sviluppo di tecnologie di semiconduttori e ha consolidato un vantaggio competitivo grazie a operazioni su vasta scala e all’agilità della propria rete di impianti.

Gli ingenti investimenti di Intel in Ricerca e Sviluppo contraddistinguono la società dalle aziende concorrenti e costituiscono la base per la futura crescita: Intel ha investito nel 2010 circa 6,2 miliardi di dollari in queste attivitá e sta espandendo il campo di applicazione delle proprie tecnologie in settori quali smart TV, car infotainement, digital signage, smartphone. Gli Intel Labs, che si occupano delle attività di ricerca e sviluppo, sono costituiti da oltre 7.000 ricercatori e scienziati operanti in

strutture situate in tutto il mondo. Intel conta 11 impianti di produzione e 6 impianti di assemblaggio e testing.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History102

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerSystem Reseller, Solution Provider, Managed Service Provider.

Info su www.mcafeesecurityalliance.com

vedi info pag.106

McAfee

McAfee® è fortemente impegnata ad offrire un vantaggio competitivo ai propri partner. L’ampia gamma di offerte, il marchio forte e riconoscibile e l’attenzione che dedichiamo all’espansione del mercato per i nostri prodotti fanno di McAfee il partner per eccellenza nel settore della sicurezza. Puoi contare su McAfee quale partner strategico per il successo e, lavorando fianco a fianco, possiamo proteggere i sistemi e le applicazioni più critici dei tuoi clienti.

Il Programma McAfee SecurityAlliance™ fornisce una gamma completa di servizi e vantaggi a supporto del tuo specifico livello di adesione. Offriamo incentivi, rebate e strumenti di comarketing notevoli, training e certificazione per aiutarti ad accelerare la crescita del tuo giro d’affari.

La tipologia di categoria e i livelli di partnership dicono ai tuoi clienti che sei dedicato ad aiutarli a soddisfare le loro mutevoli esigenze di sicurezza, cosicché possano concentrarsi meno sulla sicurezza e dedicare maggiore attenzione al business della loro azienda. La tipologia e lo status di partner ti contraddistinguono quale leader

impegnato a soddisfare le esigenze di sicurezza dei tuoi clienti oggi e in futuro.

vedi info pag.106

Fujitsu Scanning

L’Imaging Channel Program è stato sviluppato per conferire un valore reale alla nostra imaging community composta da distributori, solution partner, rivenditori e clienti finali. Creando un ambiente collaborativo che incoraggia la partecipazione e l’interazione all’interno della comunità, ogni singolo membro del canale nelle regioni EMEA può dar vita e sviluppare nuove opportunità commerciali, nuovi mercati verticali e un numero sempre maggiore di applicazioni per il cliente finale.

Il programma mette a disposizione dei nostri Imaging Channel Partner una piattaforma affidabile e aperta che permette di conseguire una crescita redditizia e condividere le proprie competenze ed esperienze in un’atmosfera collaborativa, consente inoltre di essere identificati come partner selezionato e competente per i progetti di gestione documentale e di investimento dei clienti finali.

Nelle vesti di Fujitsu Imaging Partner, si avrà infine la possibilità di sviluppare ulteriormente il proprio business, con nuovi mercati verticali, nuove applicazioni e nuove

regioni, offrendo i migliori scanner documentali presenti sul mercato e la certificazione di Fujitsu Partner.

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 103

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerRivenditori, Partner Auto ID, System Integrator del settore ICT, retail, mobility, farmaceuticovedi info pag.106

Pluriservice Spa

Pluriservice Spa è la società romagnola leader nel settore codici a barre e della “tracciabilità”. Un traguardo conquistato grazie ad una strategia focalizzata sul cliente e ad una politica di prodotto basata sulla scelta delle più innovative tecnologie presenti sul mercato.

Pluriservice Spa distribuisce i più prestigiosi brand mondiali di prodotti AutoID: DENSO (gruppo Toyota), di cui è distributore esclusivo di terminali RF/Bluetoot/Gprs/Gps; CITIZEN, esclusivista di stampanti termiche/transfer e portatili; DLOG, distributore unico in Italia di terminali veicolari IP67; OPTICON, distributore autorizzato terminali e lettori, alcuni dei quali in esclusiva; partner DATALOGIC ADC, distributore autorizzato gamma Intermec,distribuotre autorizzato Wincor Nixdorf per i prodotti e soluzioni ECR, partner Motorola, Tsc.

Serietà e competenza costituiscono i principali elementi del valore aggiunto offerto da Pluriservice Spa che si contraddistingue per l’ampia offerta di servizi pre e post vendita come la possibilità di stipulare contratti di manutenzione, ad esempio in modalità Casco, contratti

di locazione, di concordare finanziamenti e sviluppare attività di business congiunte.

Società di consulenza - Software House vedi info pag.106

PUNTO ONE

punto One, distributore nazionale di SAP Business One, sta selezionando software house nel Sud Italia impegnate nella consulenza e nella realizzazione di sistemi informativi per ampliare la propria rete di partner. Entrare a far parte del nostro Network significa condividere esperienze e competenze traendo un concreto vantaggio di business

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History104

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerConsulenti informatici, System Integrator, Distributori HW e SW, Impiantisti, Installatorivedi info pag.106

SiPortal S.r.l.

Siportal, azienda che opera nel settore TLC, soddisfa le esigenze di comunicazione integrata degli utenti business, dalle piccole e medie imprese alle grandi aziende, offrendo competenza e professionalità nell’erogazione dei servizi di connettività Internet e telefonia, erogati anche in WiMax (e in tecnologia LTE), anche in zone Digital Divide, sistemi di videosorveglianza e hosting.

Fornisce la consulenza necessaria per realizzare soluzioni innovative e flessibili, progettate sulle reali esigenze dei clienti.

Propone ed eroga i servizi, anche attraverso una capillare rete di partner, su tutto il territorio nazionale.

Il programma di partnership di Siportal, unico nel mercato, offre:• Portafoglio completo di servizi • Account manager dedicato• Strumenti web evoluti per il business• Supporto tecnico altamente qualificato• Elevate marginalità di guadagno

Siportal è il fornitore unico ideale per Consulenti informatici, System Integrator, Software House, Distributori Hardware e Software, che fanno affidamento sui servizi Adsl, Hdsl, Ponti Radio, VoIP, Telefonia, Email, Domini e Hosting a prestazioni garantite, con cui realizzano progetti integrati di Videosorveglianza, Vpn, Centralini virtuali, Reti wireless, etc.

ResellerVARSystem Integrator e Service Provider

vedi info pag.106

Sophos

Il mercato della sicurezza informatica rappresenta un’area di business in costante crescita.Le informazioni aziendali sono beni sempre più preziosi e l’espansione dei dispositivi mobili, dei social network e del cloud mettono sempre più a rischio tali capitali.Sophos, leader riconosciuto a livello mondiale nel mercato della sicurezza informatica, rappresenta la scelta giusta per incrementare il tuo business in questo settore e rispondere con le giuste soluzioni a tutte le esigenze di security aziendale dei tuoi clienti, anche in modalità “as a service”Quali sono gli scenari sui quali possiamo collaborare?• Protezione dell’Endpoint, degli Smartphone e dei Tablet, anche integrata in una sola licenza per utente (Enduser Protection)• Protezione della posta elettronica (Antivirus e antispam)• Protezione della navigazione web e URL Filtering• Protezione della rete, attraverso Firewall classici o di nuova generazione e UTM • CrittografiaTutto questo, lo puoi fornire ai tuoi clienti, anche in modalità “as a service”.

Per far crescer il tuo Business, ti offriamo:• Elevate marginalità• Soluzioni di altissima qualità, adottate da oltre 100 milioni di utenti• Supporto tecnico continuo per te e per i tuoi clienti, in lingua italiana• Programma di canale che si adatta al tuo modello di business, incrementando le marginalità al crescere del fatturato o dell’investimento in competenze. Passa allo stand per saperne di più!

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 105

PARTE II Il Canale ICT in Italia

II

Ricerca Partner

Ricerca PartnerRivenditori IT, Distributori IT, System Integrator, Var, Fornituristi ufficio, Operatori di telefonia, Retailer, E-tailer

vedi info pag.106

TechdataTech Data Italia Srl è la fi liale italiana del gruppo Tech Data Corporation, leader mondiale nella distribuzione di prodotti, soluzioni e servizi informatici. In Italia dal 1983, Tech Data ha la sua sede a San Giuliano Milanese dove oltre agli uffi ci marketing, commerciali, di supporto pre e post vendita ed amministrativi, dispone di un centro di logistica avanzata di oltre 9.000 metri quadri in grado di garantire ai clienti un’ampia scelta di prodotti sempre disponibili.Tech Data mette a disposizione dei suoi clienti un contatto personale e tempestivo, un sito e-commerce effi cace (www.techdata.it), un’offerta completa di servizi quali logistica avanzata, servizi fi nanziari, supporto alla vendita, formazione, programmi di canale e offerte esclusive su tanti prodotti di un ampio catalogo che comprende i brand più prestigiosi del mercato IT. Tutto questo fa di Tech Data il distributore di riferimento per oltre 125.000 clienti nel mondo.Siamo in grado di offrire ai clienti l’ampiezza e la profondità di gamma necessarie alla diffusione dei prodotti a volume, oltre all’alto livello di servizi e personale qualificato, requisiti indispensabili per la gestione del software e dei prodotti a valore come le

soluzioni networking, server e storage (con la divisione Azlan), soluzioni CAD (con Datech) e business specifi ci come le lampade per proiettori e l’audiovideo professionale (con Hotlamps e Maverick), Apple e la telefonia (Tech Data Mobile) .Tech Data si rivolge ad aziende che si occupano di rivendita di prodotti e servizi informatici quali distributori, rivenditori, assemblatori e costruttori hardware, software e di materiale elettrico, System Integrator, Var, fornituristi d’ufficio, operatori di telefonia, retailer e e-tailer.

Web agencies e servizi IT, Software house, Consulenti di Information Technology, Sviluppatori/integratori di software proprio, Integratori di software sviluppato da terzi

vedi info pag.106

TELECOM italia

PROGRAMMA IT IS DI TELECOM ITALIAProgramma IT IS–Information Technology Impresa Semplice-di Telecom Italia è un nuovo modo di fare sistema per favorire la digitalizzazione delle PMI. Le migliori imprese dell’IT hanno l’opportunità di diventare partner delle PMI offrendo le proprie competenze ed esperienza unite a strumenti di eccellenza come le Soluzioni IT di Impresa Semplice ed il Cloud Computing della Nuvola Italiana.

STRUMENTI DI LAVORO I partner dispongono di strumenti allo stato dell’arte per diventare protagonisti:• le Soluzioni IT di Impresa Semplice e il Cloud Computing della Nuvola Italiana;• il Portale IT IS, per rendere immediata la relazione tra i partner e la Business Community di IS, con la possibilità di ricevere nuovi contatti commerciali, monitorare gli andamenti e il fatturato ed essere aggiornati sulle novità di IS, il tutto via web;• IT IS Academy, ovvero formazione e certificazione dedicate, via web, per un rapido apprendimento e

un’immediata produttività.

Scopri Programma IT IS e diventa anche tu protagonista!

Il Village IT IS a Smau è il momento migliore per incontrare i protagonisti di Programma IT IS e per scoprire di persona le opportunità che Impresa Semplice riserva ai professionisti dell’IT.

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PARTE IV

directory.

orientarsi nella scelta del partner ict

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PARTE IVDirectory

IV

RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 107

24 ORE Software è la società del Gruppo 24 ORE per lo sviluppo di software e servizi rivolti a professionisti, aziende e Enti. Forte di una serie di acquisizioni - tra cui ESA Software e STR - e, affiancata alle soluzioni marchiate Sole ORE, l’offerta in ambito software e servizi professionali è completa e risponde alle esigenze di ogni singolo mercato di riferimento.

Via Monterosa, 9120149 Milano (MI) Tel. +39 0376 5521 - Fax +39 0376 550180 www.24oresoftware.com/ - [email protected]

24 ORE SOFTWARE

Able Tech Srl è un’azienda specializzata nello sviluppo della soluzione di Document & Process Management ARXivar. In dieci anni di attività, grazie ad una rete di 140 Business Partner, 1400 clienti in Italia e all’estero hanno scelto ARXivar. Affidabilità ed innovazione fanno di ARXivar la migliore soluzione per il Document & Process Management in Italia.

Via Dell’Artigianato, 9/A25018 Montichiari (BS) Tel. +39 030 9650688 - Fax +39 030 81931160 www.arxivar.it - [email protected]

ABLE TECH SRL

Via Isonzo, 6140033 Casalecchio di Reno (BO) Tel +39 051590709 - Fax. +39 051 592057www.renosistemi.it - [email protected]

La divisione Microsoft di Altea unita a Reno Sistemi, costituiscono insieme un unico team con l’obiettivo comune di sviluppare i sistemi gestionali di nuova generazione e l’intera offerta tecnologica Microsoft. Oltre 14Mio€ di fatturato, 300 Clienti, 150 consulenti sono i numeri che rendono questa realtà uno dei primi Partner Microsoft Dynamics in Italia.

Via Lepetit, 820020 Lainate (MI) Tel. +39 02 57506490 - Fax +39 02 93796610 www.alteanet.it - [email protected]

ALTEA - RENO SISTEMI

APC by Schneider Electric, leader mondiale dei servizi per l’alimentazione ed il condizionamento di precisione, propone soluzioni energetiche all’avanguardia per applicazioni tecnologiche ed industriali critiche. L’offerta include UPS, unità di raffreddamento di precisione, rack, prodotti per sicurezza fisica e ambientale, software di progettazione e gestione.

Via Lavoratore Autobianchi, 1 edificio 920832 Desio (MB) Tel. +39 800 905821 - Fax +39 0362 488088 www.apc.com/it - [email protected]

APC BY SCHNEIDER ELECTRIC

L’Aproweb è una web agency guidata da Daniele Rutigliano specializzata nella pianificazione di campagne di web marketing sui social media e sui motori di ricerca (S.E.O. e P.P.C.). L’agenzia si occupa anche della progettazione e realizzazione di siti web ed e-commerce a supporto di professionisti, aziende ed Enti. Per gli aspiranti web designer corsi di formazione.

Via Junipero Serra, 1370125 Bari (BA) Tel. +39 080 2377072 - Fax +39 080 2377072 www.aproweb.it - [email protected]

APROWEB

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PARTE IV Directory

IV

RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 108

Cda Srl è un’azienda di consulenza, partner EdiSoftware, con sede a Gioia del Colle. Grazie al suo network di aziende e professionisti risponde puntualmente alle diverse esigenze del cliente: soluzioni informatiche di qualità, software gestionali per professionisti, consulenze professionali, teleassistenza, e assistenza presso la sede del cliente.

Via F.lli Rosati, 3370023 Gioia del Colle (BA) Tel. +39 080 3484298 - Fax +39 080 3498064 www.cda1.it - [email protected]

CDA SRL

Cisco è leader mondiale nella fornitura di soluzioni di rete che trasformano il modo con cui le persone comunicano e collaborano. L’azienda ha sede a San Josè e conta oltre 66.000 dipendenti nel mondo. Cisco opera in Italia dal 1994 e affianca imprese, enti pubblici e fornitori di servizi promuovendo lo sviluppo tecnologico del Paese.

“Palazzo Acero - Via Torri Bianche, 820871 Vimercate (MB) Tel. +39 800 787854 - Fax +39 039 6295299 www.cisco.com/it - [email protected]

CISCO

Distribuzione prodotti e soluzioni ICT. La specializzazione delle nostre persone ed i servizi a valore in area sistemistica, commerciale, tecnica, finanziaria e logistica hanno portato negli anni Computer Gross al primo posto nella distribuzione a valore in Italia e sono il punto di forza delle nostre divisioni di business dedicate ai principali Vendor del settore.

Via del Pino, 150053 Empoli (FI)Tel. +39 0571 9977 - Fax +39 0571 997511www.computergross.it - [email protected]

computer gross

Comufficio è l’Associazione che riunisce e rappresenta su tutto il territorio nazionale gli operatori commerciali nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’automazione dei punti vendita.Attraverso l’adesione a Confcommercio e tramite le iniziative sviluppate dai propri Comitati di Lavoro, Comufficio tutela gli interessi degli operatori accrescendo l’attenzione delle istituzioni ai problemi del comparto e supportandone le scelte strategiche ed operative.

Via Sangro, 13/A20132 Milano (MI) Tel. +39 02 26884683 - Fax +39 02 26884689 www.comufficio.it - [email protected]

COMUFFICIO

Corriere delle Comunicazioni è leader per qualità, ricchezza e approfondimento dell’informazione sull’ICT, letto e seguito negli ambienti istituzionali, della politica e della PA oltre che da manager, quadri, decision maker del settore. È scaricabile su Ipad, palmari e smartphone Android. La redazione edita anche la newsletter quotidiana CorCom e il sito www.corrierecomunicazioni.it

CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI

BUSINESS PARTNER DI:CISCO e INTEL

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PARTE IVDirectory

IV

RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 109

Laboratorio e polo logistico Via Antonio Meucci, 320010 Pregnana Milanese (MI)

DACOM S.p.A. società italiana leader nella distribuzione di prodotti e servizi per il settore AIDC (Automatic Identification and Data Capture) nata nei primi anni 80. Si rivolge a software house, rivenditori e system integrators, offrendo anche una serie completa di servizi: la manutenzione, l’engineering, la formazione, l’help desk e il supporto software.

Sede commerciale ed amministrativa Via Pregnana, 3220010 Cornaredo (MI) Tel. +39 02 9348151 - Fax +39 02 93481570 www.dacom.it - [email protected]

DACOM SPA

D.A.I. Optical, con sede a Molfetta Bari, è la prima azienda oftalmica in Italia ad aver progettato e sviluppato, internamente nei suoi stabilimenti, disegni free-form, sistemi informatici per la telebisellatura, simulazione della realtà aumentata, videocentratura, progettazione in 3D delle lenti free-form, trattamenti non convenzionali, ecc.

Via dei Calzaturieri,Zona Ind.le, 970056 Molfetta (BA) Tel. +39 080 3974278 - Fax +39 080 3973431

DAI OPTICAL INDUSTRIES

Via Traetta, 2070032 Bitonto (BA)

Leader nella fornitura di soluzioni aziendali a 360°Digiworks ormai da 17 anni fornisce soluzioni per incrementare e perfezionare la produttività aziendale.La società è presente sul mercato dal 1995 e I punti di forza sono: affidabilità delle soluzioni proposte e qualità dei servizi offerti.Partner VOIspeed per i centralini VOIP e TDA per i software gestionali ERP.

Strada priv.Perrini, snc70032 Bitonto (BA)Tel. +39 080 3740369 - Fax +39 080 3757616www.digiworks.it - [email protected]

DIGIWORKS

Realizziamo siti internet, forniamo soluzioni di eBusiness, sviluppiamo applicazioni web per dispositivi mobili, gestiamo la comunicazione online con strategie SEO/SEM e campagne di social media marketing. I nostri clienti sono enti, aziende e privati, che vogliono migliorare la loro presenza online e intraprendere un percorso digitale di successo.

Via P. Amedeo, 3670121 Bari (BA)Tel. +39 080 5240624 - Fax +39 080 9643793www.e-labora.eu - [email protected]

e-labora

EdiSoftware sviluppa Software Gestionale per le Piccole e Medie Imprese dal 1995.Grazie all’esperienza di oltre 18.000 utenti che utilizzano i nostri applicativi ogni giorno, possiamo contare su una solida conoscenza delle esigenze informatiche delle aziende appartenenti a tutti i settori merceologici.Agli operatori del settore proponiamo partnership vantaggiose.

Via Giacomo Pedemonte, 316149 Genova (GE) Tel. +39 010 648601 - Fax +39 010 6486099 www.edisoftware.it - [email protected]

EDISOFTWARE SRL

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PARTE IV Directory

IV

RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 110

V.le Caduti di Nassiryia, 13/15 70122 BariTel. +39 080 [email protected]

Eliotecnica Meridionale, attiva nel centro di Bari da oltre 30 anni. Oggi con le attrezzature digitali di ultima generazione garantisce ai suoi servizi qualità e rapidità di esecuzione confermando la professionalità e competenza dello staff. Archiviazione ottica e scansione documentale sono i nuovi servizi HT a salvaguardia dell’ambiente. Partner di TI che si avvale delle soluzioni cloud della Nuvola Italiana per la erogazione delle proprie soluzioni IT al cliente finale.

Via Nicolai, 5570122 Bari Tel. +39 080 5232124 - Fax. +39 080 5720238www.eliotecnicad.com - [email protected]

ELIOTECNICA MERIDIONALE sas

DISTRIBUZIONE B2B DI IT E CE IN ITALIA E SPAGNAEsprinet opera nella distribuzione BtoB di IT e CE in Italia e Spagna, con circa 40.000 rivenditori clienti e oltre 600 brand in portafoglio. Grazie ad un modello di vendita basato su internet, Esprinet è particolarmente focalizzata nella distribuzione di tecnologia a rivenditori che servono la piccola-media impresa.

Via Energy Park - Edificio 04, 2020871 Vimercate (MB) Tel. +39.02.404961www.esprinet.com - [email protected]

Esprinet

Aiutiamo le organizzazioni a conservare, centralizzare ed utilizzare al meglio il loro patrimonio informativo. Implementiamo con successo soluzioni di Business Intelligence che forniscono strumenti di analisi potenti ed innovativi. Abbiamo esperienza pluriennale in progetti di Green Datacenter, Virtualizzazione, Disaster Recovery e nella Gestione Documentale con il nostro software EthicaDoc.

Via Paolo Borsellino, 970010 Capurso (BA) Tel. +39 080 4553296 - Fax +39 080 2142196 www.ethicasystem.com/ - [email protected]

ETHICA SYSTEM SRL

“Il distributore specializzato paneuropeo…. il SuperVAD!”Exclusive Networks è un distributore a valore aggiunto specializzato in sicurezza informatica e nuove tecnologie. Il suo modello di vendita si basa su alleanze esclusive o privilegiate con un numero limitato di produttori e partners altamente qualificati.

Via Gran San Bernardo Pal P1 – Strada 6, 20089 Rozzano (MI) Tel. +39 02 36538520 - Fax +39 02 36538524 www.exclusive-networks.com - [email protected]

EXCLUSIVE NETWORKS

Fujitsu Technology Solutions (gruppo Fujitsu) è il maggiore fornitore europeo di infrastrutture IT. Presente in tutti i principali mercati in Europa, Medio Oriente e Africa e in India, propone un portafoglio completo di prodotti, soluzioni e servizi IT che si estende dai sistemi client alle soluzioni per i Data Center, alle infrastrutture gestite fino al Infrastructure–as–a–Service.

Via Spadolini, 5 - Centro Leoni - Palazzo A, 20141 Milano (MI) Tel. +39 02 265931 - Fax +39 02 26593271 www.fujitsu.com/it - [email protected]

FUJITSU TECHNOLOGY SOLUTIONS

BUSINESS PARTNER DI:INTEL

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PARTE IVDirectory

IV

RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 111

Genesys Software è una solida realtà in evoluzione e, da oltre 25 anni, fornisce soluzioni gestionali e servizi efficaci nel sostegno e miglioramento dei processi aziendali. Le soluzioni di Genesys Software consentono alle organizzazioni ed alle persone di co-operare in modo più efficiente, per contribuire allo sviluppo efficace del business in una competizione di successo. Genesys Software si propone nel ruolo di partner del cliente.

Tel. +39 080 5619001 - Fax +39 080 5096126 www.genesyssoftware.it

GENESYS SOFTWARE SRL

Via Passarelli, 3075100 Matera

Il Gruppo Infor è specializzato nel campo della Information e Communication Technology. Da oltre trent’anni, opera nella progettazione e sviluppo sistemi gestionali ERP, consulenza IT, reti e servizi di sicurezza informatica, Voip, Mobile Computing. Sono circa 500 le Imprese e 250 i Professionisti che oggi si affidano al Gruppo Infor. Sedi: Bari, Taranto, Matera.

S.P. 231 KM 2, 70026 Modugno (BA) Tel. +39 080 9958021 - Fax +39 080 2140678 www.gruppoinfor.net - [email protected]

GRUPPO INFOR

Il Gruppo TeamSystem è leader in Italia nei software gestionali e nei servizi rivolti a PMI, professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, amministratori di condominio) e associazioni, producendo e distribuendo soluzioni informatiche innovative, flessibili e puntualmente aggiornate in funzione delle novità normative e dell’evoluzione tecnologica.

Via Gagarin, 20561122 Pesaro (PU) Tel. +39 0721 42661 - Fax +39 0721 400502 www.teamsystem.com - [email protected]

GRUPPO TEAMSYSTEM

Via Emilio Motta, 720144 Milano

H.S. Systems è IBM Business Partner ed aderisce alla System X & PureFlex Systems Value Partner Community. E’ partner DELL per le soluzioni di infrastruttura e di virtualizzazione (server e client). E’ partner Zucchetti per le piattaforme gestionali per PMI ed interlocutore di riferimento sul territorio per le ACG Vision 4, la la soluzione ERP multipiattaforma di IBM.

Via Castromediano, 13170126 Bari (BA) Tel. +39 080 2022000 - Fax +39 080 5531734 www.hssystems.it - [email protected]

H.S. SYSTEMS S.R.L.

Da oltre 20 anni Hiteco si occupa di progettazione e realizzazione di soluzioni gestionali e servizi IT ad alto valore aggiunto. Si rivolge alle PA e alle PMI operanti su Commesse, Trasporti, Produzione, Distribution, Utilities.Vanta esperienze rilevanti di livello nazionale ed internazionale e referenze di progetti implementati in tempi rapidi ed a supporto del core business. La costante ricerca dell’innovazione e dell’efficienza costituiscono il patrimonio distintivo di Hiteco che si propone come System Integrator affidabile ed esperto.

Zona Ind.le Via Montemarcone, 7466041 Atessa (CH) Tel. +39 0872 897407 - Fax +39 0872 895203 www.hiteco.it - [email protected]

HITECO

BUSINESS PARTNER DI:SAP

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 112

Il progetto culturale ICT4Executive si propone l’ambizioso obiettivo di avvicinare e appassionare gli Executive del Business ai temi tecnologici, che rivestono un ruolo sempre più rilevante nella definizione delle strategie aziendali. Il progetto si concretizza in un periodico trimestrale cartaceo e in una serie di Newsletter verticali, focalizzati sull’impiego business-oriented dell’Information and Communication Technology (ICT).“Bridging the gap between ICT & Business” è, in sintesi, la mission del progetto.

Via Simone Schiaffino, 2520158 Milano (MI) Tel. +39 023 6578871 - Fax +39 023 6578864 www.ict4executive.it - [email protected]

ICT4EXECUTIVE

Ingram Micro Inc. è il maggior distributore mondiale di tecnologie. Offre servizi di logistica, supporto tecnico, servizi finanziari, soluzioni e-commerce e marketing e distribuzione di prodotti informatici. La società opera in oltre 150 nazioni e rappresenta l’unico distributore IT globale attivo anche in Asia.

Viale delle Industrie, 14/B20090 Settala (MI) Tel. +39 02 95181 - Fax +39 02 95186401 www.ingrammicro.it - [email protected]

INGRAM MICRO

Fondata nel 1968 Intel, leader mondiale nell’innovazione del computing, da oltre quarant’anni progetta e sviluppa le tecnologie essenziali alla base dei dispositivi informatici di tutto il mondo, contribuendo in modo significativo alla rivoluzione digitale e alla diffusione di Internet. L’azienda ha registrato un fatturato 2011 di 54 miliardi di dollari.

Milanofiori Palazzo E4, Strada 120090 Assago (MI) Tel. +39 02 5754441 - Fax +39 02 57501221 newsroom.intel.com/community/it_it - [email protected]

INTEL CORPORATION ITALIA SPA

Italretail è distributore per l’Italia di registratori di PC touch screen, hardware e software per il retail, la ristorazione e il digital signage. La capillare rete di rivenditori in tutta Italia e l’attenzione per il post-vendita ha permesso fin da subito di conquistare importanti quote di mercato.

Via del Paracadutista, 1142122 Reggio Emilia (RE) Tel. +39 0522 232260 - Fax +39 0522 232501 www.italretail.it - [email protected]

ITALRETAIL SRL

Matthew è co-fondatore/editore di fingerpainted.it ed è un membro del consiglio fondatore iAMDA (L’Associazione Internazionale del Mobile Digital Artists). Specialità: Arti visive, design grafico, Web marketing e social media strategy.

www.watkinsmedia.com

MATTHEW WATKINS

BUSINESS PARTNER DI:INTEL

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 113

Via del Serafico, 20000142 Roma

McAfee, società interamente controllata da Intel Corporation, è la principale azienda focalizzata sulle tecnologie di sicurezza. L’azienda offre prodotti e servizi di sicurezza riconosciuti e proattivi che proteggono sistemi e reti in tutto il mondo, consentendo agli utenti di collegarsi a Internet, navigare ed effettuare acquisti sul web in modo sicuro.

Via Fantoli, 720138 Milano (MI) Tel. +39 02 5541741 - Fax +39 02 55417900 www.mcafee.com/it - [email protected]

MCAFEE

Fondata nel 1975, Microsoft è leader mondiale nel software, nei servizi e nelle tecnologie Internet per la gestione delle informazioni di persone e aziende. Offre una gamma completa di prodotti e servizi per consentire a tutti di migliorare, grazie al software, i risultati delle proprie attività - in ogni momento, in ogni luogo e con qualsiasi dispositivo.

Via Lombardia, 2/A20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel. +39 02 70398398 - Fax +39 02 70392020 www.microsoft.it - [email protected]

MICROSOFT

Never Before Italia è un’agenzia di comunicazione multicanale focalizzata sulla definizione di posizionamenti strategici nelle nuove aree competitive digitali. Forte di un know how specialistico, Never Before parte dalla decodifica dei cambiamenti strutturali di mercato per giungere al re-design di nuove strategie comunicative che creano valore nelle nuove dinamiche digital e social con il consumatore.

C.da Monopoli, 370013 Castellana Grotte (BA)Tel. +39 080 4964221 - Fax +39 080 4908334www.neverbeforeitalia.it - [email protected]

NEVER BEFORE ITALIA SRL

Fujitsu offre la gamma di scanner documentali più completa disponibile oggi sul mercato. Fabbricati secondo gli standard più elevati, gli scanner Fujitsu sono famosi per prestazioni e affidabilità. Secondo ricerche indipendenti, Fujitsu vende più scanner in Europa di tutta la concorrenza messa assieme.

Via Nazario Sauro, 3820099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. +39 02 26294248 - Fax +39 02 26294201 www.fujitsu.com/emea/products - [email protected]

PFU IMAGING SOLUTIONS S.P.A.

Pluriservice Spa è l’azienda ravennate che da oltre 25 anni è diventata leader nazionale del mercato AutoID in Italia, esclusivista dei terminali e lettori Denso del Gruppo Toyota e stampanti Citizen in Italia oltre che distributore autorizzato di prodotti barcode a marchio Plus, Opticon, Dlog, Datalogic, Motorola, Intermec, TSC, Wincor Nixdorf.

Via Antonio Grandi 5, Z.I. Bassette, 48123 Ravenna (RA) Tel. +39 0544 456669 - Fax +39 0544 688954 www.pluriservice.it - [email protected]

PLURISERVICE SPA

BUSINESS PARTNER DI:INTEL

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 114

®

Poste Italiane tra innovazione e tradizionePoste italiane è la più grande azienda di servizi del Paese e offre prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari, assicurativi e di telefonia mobile a cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Con 14mila uffici postali in tutta Italia e una squadra di 150mila dipendenti, garantisce i propri servizi a 32 milioni di clienti. La presenza sul territorio, l’esperienza e l’innovazione tecnologica la rendono un partner naturale della PA nei servizi al cittadino.

Viale Europa, 19000144 Roma (RM)

POSTE ITALIANE

Procomp è un System Integrator e un Cloud Service Provider, Premier Partner Cisco, Enterprise Partner VMware, Silver Partner NetApp, Gold Partner Commvault. Con la sua visione olistica che vede il Cloud Computing come nucleo centrale del nuovo universo IT, progetta e realizza piattaforme di Cloud Privato/Pubblico/Ibrido per aziende, Pubblica Amministrazione e Service Provider. Integrazione di soluzioni Cisco in ambito Routing, Switching, Wireless, Unified Communication & Collaboration, Conference & Telepresence e Telemedicina.

Via Venezia Giulia, 8074121 Taranto (TA) Tel. +39 099 4004252 - Fax +39 099 4001125 www.procomp.it - [email protected]

PROCOMP S.R.L.

punto ONE è distributore nazionale di SAP Business One ed ha strutturato un network di oltre 50 rivenditori con l’obiettivo di mettere a fattor comune i momenti di eccellenza e le competenze storiche dei partners che beneficiano ogni giorno dei servizi proposti da punto ONE:- leads generation attraverso iniziative marketing mirate sul territorio;- supporto di pre-vendita- assistenza tecnica allo start up dei clienti;- servizio di hot line a favore del network;- incontri di condivisione delle competenze;- corsi di formazione; - campagne ed incentivi riservati a partners

Via Giuntini, 4050053 Empoli (FI) Tel. +39 0571 998782 - Fax +39 0571 993366 www.punto-one.it - [email protected]

PUNTO ONE

QBR Group è un’azienda che opera nel settore ICT, con una spiccata inclinazione verso le tecnologie open source. Le nostre risorse altamente specializzate costituiscono il fulcro dell’azienda, garantendo standard di professionalità e qualità altissimi. Sviluppiamo servizi e soluzioni per aziende e PA a livello nazionale ed internazionale.

Via Domenico Tommaso Albanese, 1373100 Lecce (LE) Tel. +39 0832 332224 - Fax +39 0832 332224 www.qbrgroup.it

QBR GROUP

Fondata nel 1977 da un gruppo di consulenti esperti in informatica ed organizzazione aziendale, S.A.T.A. intende mettere a disposizione del Cliente le proprie competenze e risorse, al fine di identificarne con attenzione le esigenze e tracciare un percorso condiviso, che porti a sfruttare sempre meglio le tecnologie informatiche a supporto delle sue esigenze di crescita.

Via Ugo Foscolo, 1127100 Pavia (PV) Tel. +39 0382 35060 - Fax +39 0382 24672 www.sata.it - [email protected]

S.A.T.A.

BUSINESS PARTNER DI:CISCO

BUSINESS PARTNER DI:SAP

BUSINESS PARTNER DI:SAP

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 115

“Edificio Z29 - Via Amsterdam, 12500144 - Roma (Roma) - Italy”

In qualità di leader mondiale nelle soluzioni software per il business, SAP (NYSE: SAP) fornisce applicazioni e servizi per supportare aziende di qualsiasi dimensione operanti in qualunque settore di mercato. SAP consente alle persone e alle organizzazioni di lavorare insieme in modo più efficiente e di utilizzare le informazioni di business in modo più efficace per competere con successo. Le applicazioni e i servizi SAP permettono a oltre 195.000 aziende clienti di operare profittevolmente, di adattarsi costantemente al mercato e di crescere in modo sostenibile.

Campus Tecnologico Energy Park - Via Monza, 7/a20059 Vimercate (MB) Tel. +39 800 900727 - Fax +39 039 6091005 www.sap.com/italy - [email protected]

SAP ITALIA

Security Architect Srl - CISCO Premier Partner specializzata in Unified Communications, ATP Video Express, WebEx, MICROSOFT Silver Partner Server Platform & Learning - e’ specializzata nel settore ICT per la progettazione di soluzioni Data Center,Sistemi Server, Virtualizzazione, SAN, Clustering, Networking, WLAN, VoIP, Security, Ambienti Microsoft server enterprise class. Test Center VUE e PROMETRIC

Via G. Boccaccio, 670010 Casamassima (BA) Tel. +39 080 671053 - Fax +39 080 4531181 www.securityarchitect.it - [email protected]

SECURITY ARCHITECT SRL

SigmaSistemi è un’azienda informatica con oltre 30 anni di esperienza nell’ambito dei Software Gestionali TeamSystem per Aziende e Professionisti.Servizi Cloud, Siti Web, e-Commerce e Telefonia VoIP completano l’offerta di soluzioni integrate ai Gestionali.Offriamo tecnologie e competenze per migliorare i processi organizzativi e incrementare il business, avvalendoci anche delle soluzioni Cloud della Nuvola Italiana di Telecom Italia, di cui siamo partner.

Via Don Guanella, 15/B70124 Bari (BA) Tel. +39 080 5025466 - Fax +39 080 5017220 www.sigmasistemi.com/ - [email protected]

SIGMA SISTEMI

Siportal, operatore di TeleComunicazioni tra i leader del Mercato italiano, fornisce servizi di connettività Adsl e Hdsl, Wired e in tecnologia WiMax ed LTE, telefonia tradizionale e VoIP, e hosting su tutto il territorio italiano. Qualità e professionalità sono il punto di forza dell’azienda che si impegna ad offrire un ventaglio di soluzioni innovative e flessibili.

Via Toledo, 596016 Lentini (SR) Tel. +39 095 7851511 - Fax +39 095 7836540 www.siportal.it - [email protected]

SIPORTAL S.R.L.

Sophos è una società leader a livello mondiale nella sicurezza IT.Oltre 100 milioni di utenti in 150 Paesi si affidano a Sophos per proteggersi da minacce complesse e perdita dei dati. L’impegno costante in R&D di Sophos è volto a fornire soluzioni innovative caratterizzate da un’estrema facilità di installazione, gestione e utilizzo, e dal TCO più basso del settore

Via Tonale, 2620125 Milano (MI) Tel. +39 02 911808 - Fax +39 02 91180899 www.sophos.it - [email protected]

SOPHOS ITALIA SRL

BUSINESS PARTNER DI:CISCO

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 116

Lo Studio Valletta Comunicazione, Socio TP – Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti e Socio Aggregato ASFOR - Associazione Italiana per la Formazione Manageriale, è un’agenzia di marketing e comunicazione integrata con annesso laboratorio di marketing emozionale. Il settore di attività si estende all’area formazione con corsi professionalizzanti di comunicazione d’impresa, web marketing e di creativity advertising.

Via Principe Amedeo, 770121 Bari (BA) Tel. +39 080 5240711 - Fax +39 080 9641298 www.studiovalletta.com - [email protected]

STUDIO VALLETTA COMUNICAZIONE

Tech Data Corporation (Nasdaq: TECD) è uno dei maggiori distributori a livello mondiale di prodotti tecnologici. La sua logistica avanzata e i servizi a valore aggiunto consentono a oltre 125.000 rivenditori di più di 100 paesi di supportare in modo efficiente ed economicamente vantaggioso le esigenze tecnologiche dei clienti finali.

Via Tolstoj, 6520098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. +39 02 984951 - Fax +39 02 98495201 www.techdata.it - [email protected]

TECHDATA

Sede Secondaria e Direzione Generale: Corso d’Italia, 4100198 RomaTel. +39.06.36881

PROGRAMMA IT IS, UN NUOVO MODO DI FARE SISTEMA PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PMITelecom Italia offre oggi infrastrutture e piattaforme tecnologiche su cui voce e dati si trasformano in servizi di telecomunicazioni avanzati e soluzioni ICT e media all’avanguardia: strumenti di sviluppo per il Gruppo stesso e per l’intero Paese.

Sede Legale: Piazza degli Affari, 220123 Milano (MI) www.telecomitalia.com

TELECOM ITALIA

2InS Clusters MED è un progetto UE finalizzato al sostegno dell’innovazione e internazionalizzazione delle PMI del settore creativo italiano, francese, greco, spagnolo, maltese, in particolare dell’ICT delle arti visive, delle nuove forme di media audiovisivi, del design e dei servizi creativi attraverso piattaforme collaborative tra stati e cluster di imprese

Tel. +39 083 5306490 - Fax 39 097 150661 [email protected]

UFFICIO EUROPA DELLA PROVINCIA DI MATERA

Up Vision S.r.l. è una società specializzata nel marketing web.Progetta e realizza campagne avanzate di visibilità on line attraverso i motori di ricerca ed i social network: l’investimento del cliente sarà sempre misurato dalla pianificazione al ritorno.Offre, inoltre, soluzioni integrate per e-commerce e siti web per ogni tipo di esigenza.

Via Enzo Sozzo, 3973100 Lecce (LE)Tel. +39 0832 090504 - Fax +39 0832 090503www.upvision.it - [email protected]

UP VISION

BUSINESS PARTNER DI:INTEL

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PARTE IVDirectory

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RACCOLTA DEI MIGLIORI CASI DI SUCCESSO 117

Vodafone Italia fa parte del Gruppo Vodafone, uno dei maggiori gruppi di comunicazioni mobili al mondo,con circa 398 milioni di clienti. Vodafone é un operatore orientato alla costante innovazione in grado di offrire ai suoi clienti, in aggiunta ai consolidati servizi di comunicazione mobile e agli innovativi servizi di rete fissa, un insieme di Smart Solutions che abilitano lo sviluppo delle Smart Cities.

Via Lorenteggio, 24020147 Milano (MI) Tel. +39 02 41431 www.vodafone.it

VODAFONE

WEB ITALIA offre soluzioni ICT a 360 gradi per realizzare organizzazioni flessibili reattive ai cambiamenti del mercato, in grado di integrare in tempi rapidi tutti i canali comunicativi e commerciali. Opera su ogni piattaforma tecnologica (Microsoft, IBM i5OS, Linux-AIX, VmWare) integrando i Vendor leader di mercato. Completano l’offerta soluzioni ERP e di B.I.

Viale Della Repubblica, 24/C70026 Modugno (BA) Tel. +39 080 5365003 - Fax +39 080 5899465 www.webitsrl.it - [email protected]

WEB ITALIA SRL

W4i - Wireless4innovation è il primo progetto editoriale italiano focalizzato sulle soluzioni a supporto del business basate sulle tecnologie Mobile & Wireless, dalla rete cellulare al Wi-Fi, dall’RFId al GPS.

Via Simone Schiaffino, 2520158 Milano (MI) Tel. +39 02 36578871 - Fax +39 02 36578864 www.wireless4innovation.it - [email protected]

WIRELESS4INNOVATION

YeSoft, realizza soluzioni informatiche, dalla rappresentazione dei dati all’interfaccia utente, con un’attenzione particolare agli aspetti legati al design. Partner ITIS grazie al quale eroga i propri servizi per il cliente finale utilizzando la piattaforma cloud di Telecom Italia.

Corso Camillo Benso Cavour, 16070121 Bari (BA) Tel. +39 080 5235678 - Fax www.yesoft.it - [email protected]

YESOFT

Il nostro Core Business è focalizzato su soluzioni e servizi specializzati e ad alto contenuto tecnologico che garantiscono al cliente un vantaggio competitivo nel proprio mercato di riferimento. Nel 2009 abbiamo creato B1 LABS, una Business Unit dedicata al supporto dei Partner SAP Business One, in ambito consulenza e sviluppo SDK, con personale altamente qualificato.

Via Barrella, 6366034 Lanciano (CH) Tel. +39 0872 40832 - Fax +39 0872 702472 www.z3engineering.it - [email protected]

Z3 ENGINEERING

BUSINESS PARTNER DI:SAP

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History118

PARTE IV Directory: orientarsi nella scelta del Partner ICT

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I dati riportati nella presente pubblicazione non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, sotto alcuna formula, senza la preventiva autorizzazione di Smau. Smau non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende. Parimenti, pur assicurando la massima diligenza nella realizzazione, declina ogni responsabilità per eventuali errori, omissioni o sostituzioni dei dati riportati.

Aggiornato al 28.01.2013

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History 119

PARTE IVDirectory: orientarsi nella scelta del Partner ICT

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L’ITALIA CHE INNOVA - Raccolta di Case History120

PARTE IV Directory: orientarsi nella scelta del Partner ICT

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