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 Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano Anno151˚ Numero 194 Prezzidivenditaall’estero: Albania€2,Austria €2,Francia€2, Germania€2,MonacoP. €2,Slovenia€2, SvizzeraSfr3,20 FTSEIt.AllShare(31.12.02=23356 ,22) 249 07, 2924602, 07 1,2 4 23, 68 FTS EMI B(31 .12 .97 =24 401 ,54 ) 233 92, 7523097, 51 1,2 8 23, 04 FTSEIt .MidCap(31 .12. 02=2 0146 ,67)32749, 2432435,2 5 0,97 29,8 1 FTS EIt .Sta r(28 .12 .01 =10 000 ) 250 85, 5124818, 98 1,0 7 34, 43 Me di oba nca(2 .1. 06 =1 00 ) 66 ,9 7 66 ,2 7 1,0 6 23 ,0 4 Comi tGl ob al e(1 972=100) 1273,69 1260,08 1, 08 22,68 Azioni:numero 741 .25 7.5 71 604 .24 1.6 31 Azioni:valore 2.88 4.58 4.70 9 2.57 2.26 1.52 9 TitolidiStato 770 .42 1.3 66 460 .46 2.5 89 Obbligazioni 20 .72 7.9 04 21 .53 8.7 02 FT SEM IBSe t201 5 23 38 6 29 5 EurexBu nd10a( set15) 152, 20 0,82 Do ll ar oUs a 1, 10 09 - 0, 00 22 Yengiapponese 135,9500 -0,0700 Sterli nainglese 0,70 45 -0,00 39 Fra ncosv izze ro 1,0 43 9 0,0 017 Renmin bicinese 6,83 57 -0 ,0121 Dollaro canadese  1,4030 -0,004 6 Coro nasvedese 9,35 70 -0,05 10 Dollar oaustral. 1,47 53 -0,00 75 Alluminio 1674,5 0,70 Caffèr ob 1852,0-0 ,80 BORSEEUROPEE D.J.EuroStoxx 373 ,46 0,4 9 Amsterdam Am.Ex c. 49 7, 13 0, 67 BruxellesBe l20 378 7, 60 0, 83 Francoforte Da x 11 53 9, 66 0, 20 HelsinkiOmxhGen 86 08 ,4 1 -0,0 8 Lisbona Psi20 581 2,8 3 0,80 Londra Ftse1 00 6753,75 Madrid Ib ex35 11 33 5, 70 0, 69 Parigi Cac4 0 5047,24 0,29 Vienna At xInde x 24 98 ,4 5 -0,3 3 Zurigo Swis sMkt 93 19 ,2 5 0, 09 ALTREBORSE NewYorkDJI nd. 18 05 0, 17 -0, 02 NewYorkS&P50 0 21 07 ,4 0 -0,0 7 NewYorkNas daqC . 509 8,9 4 -0, 12 TokyoNikkei225 204 63, 33 0,38 HongKong Han gS. 250 55, 76 -0, 26 SanPaoloBrspBov . 5290 2,28 -0,63 Shanghai Co mp . 38 05 ,8 1 -3 ,0 2 Sydney Al lOr di n. 56 18 ,9 9 1, 03 Singapore Str ait sT. 333 6,3 8 0,60 Toronto 300C omp . 146 62, 28 0,4 3 INDICECAMBI(22valute) Ind iceS ole -24 Ore 101 ,42 -0, 40 FTSE Mib 23392,75  L 1,28 variaz.% 14,54 var.%ann. DowJonesI. 18050,17  B -0,02 variaz.% 5,80 var.%ann. Xetra Dax 11539,66  L 0,20 variaz.% 18,73 var.%ann. Nikkei225 20463,33  L 0,38 variaz.% 32,92 var.%ann. FTSE 100 6753,75 = variaz.% 0,65 var.%ann. ¤/$ 1,1009  B -0,20 variaz.% -19,13 var.%ann. Brent dtd 57,38  L 0,49 variaz.% -44,41 var.%ann. Oro Fixing 1147,40  B -0,86 variaz.% -12,41 var.%ann. A2A 1,151 0,96 AnsaldoSt s 9, 45 0 0, 11 At lant ia 23 ,1 20 1,49 Auto gr il l 8, 02 5 0,56 Azi mutH. 24, 21 0 -1,98 B.Po pol are 15, 47 0 0,9 8 B.P.E.R omagn a 8,220 2,94 B. P.Mila no 0, 97 0 2, 38 Buz ziUni cem 13, 90 0 2,5 8 Ca mp ar i 7, 12 0 0, 42 CNHI ndu str ial 8,7 60 1,9 2 EnelGreenPower  1 ,84 8 0,7 6 Enel 4,338 1 ,69 Eni 16,030 1 ,20 Exo r 45, 320 1, 87 FCA-FiatChrysler 13, 610 3,0 3 Fin mec c. 12, 410 3,16 Generali 17 ,0 50 1, 19 IntesaSan paolo 3, 462 1,47 Lu xott ica 63 ,9 50 3,15 Me dia set 4, 732 0, 94 Med iob anc a 8,9 50 1,1 9 Med iola num 7,350 -1, 14 Mo nc ler 16 ,5 00 -0, 42 Mon tePas chiSi 1,774 2,3 7 Pir ell i&C. 15, 17 0 -0, 33 Pr ys mi an 20 ,1 20 0, 20 S.Fer rag amo 26, 40 0 0,4 9 Saip em 8, 55 0 0, 41 Snam 4,604 STMicro elec tr. 7,4 00 2,4 9 Tel eco mItal ia 1,2 06 1,3 4 Tenaris 12 ,0 10 1, 01 Te rn a 4, 25 0 0,4 3 To d' s 85 ,1 50 -1 ,3 3 UBIBanc a 7, 49 5 1, 08 Unicr edit 6, 18 5 0, 24 Unipo lSai 2, 28 8 1, 69 WorldDut yFree 10 ,170 -0,10 Yo ox 30, 650 1 ,32 PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB  QUANTITATIVI TRATTATI¤ 15 .07 14 .07 FUTURES 15.0 7 Var I CAMBI DELL’EURO (rilev.BCE) Valuta 15.07 Diff. MATERIE PRIME Prez ziuff.aLo ndra( $/t) 15.07Var .% INDICI Pae se/ In dic e 15. 07 Var .% BORSA ITALIANA Var% Indi ciGeneral i 15.07 14.07 Va r% in.a n. Titolo Pr.Rif.¤ Var.% Titolo Pr.Rif.¤ Var.% B orseeuropeeinrialzoinunagiornatavissutanel- l’attesa del voto notturno del Parlamento di A tene sulleriformechiestedallaUe.PiazzaAffarilamigliore (+1,28%). Poco variati gli spread tra i titoli di Stato. WallStreetinaltalena,masempreintornoallaparità, dopol’audizionedellaYellenalCongressocheribadi- sce l’intenzione della Fed di aumentare i tassi ameri- canientrol’anno. € 2 * InItaliasolopergliacqui rentiedi colaefinoadesaurimentocopie : invendita abbinataobbligatoriacon BibliotecaMultimediale/ MappaTouringClub(IlSole24Ore€1,50+MappaTouring€0,50) Giovedì  16 Luglio 2015 *con“Marketing Evolution”€10,90inpiù;con “CapolavoriHorror”€8,90inpiù;con“LaBibliotecadelMare €8,90inpiù;con“OraLegale” €8,90inpiù;con “GuidaallaSalute” €1,00inpiù;con“LaBibliotecadeiRagazzi” €7,90inpiù;con “GuidaTouringClub” €8,90inpiù;con “IGrandiClassici dell'umorismo”€6,90inpiù;con “Lezionid'Amore” €5,90inpiù;con “L’Impresa”€6,90inpiù;con “NormeeTributi” €12,90inpiù;con “Aspenia”€9,90inpiù;con “AccontoImue Tasi2015”€9,90inpiù;con“IlCodicePenale” €10,00in più;con“SeparazioneeDivorzio” €14,90inpiù;con “EsecuzioniImmobiliari”€9,90inpiù;con“ContrattieMansioni” €9,90inpiù;con “MaternitàePaternità” €9,90inpiù;con“Ho wToSpendIt”€2,00inpiù;con “ILMaschile” €0,50inpiù.Nella RegioneCampania,solosu richiestaefino adesaurimentocopie,in abbinamentogratuitocon«Il Denaro»,a €2,00.NellaRegioneUmbria,in abbinamentoobbligatoriocon«Il Giornaledell’Umbria»,a €1,10(solosu richiesta,con«MappeTouring »,€0,50inpiù). 25000 24900 24800 24700 24600 chiusura apertura FTSE ITALIA ALL SHARE Base 31/12/02=23.356,22 +1,24 Mercati A TLC Fusione tra Tiscali e la russa Aria, con Soru presidente e Ruggiero ad PANORAMA Salvini va da Mattarella: «Pronto a trattare sulla riforma costituziona le» Il leader della Lega Matteo Salvini è stato ricevuto ieri dal capo del- lo Stato Sergio Mattarella: «Gli ho parlato delle riforme, sono pronto a trattare con Renzi» ha detto. L’appello del pres idente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: «Non disfa re ora la tela». upagina 22 GioiellierepicchiatoeuccisoaRoma Ungioielliere,GiancarloNocchia(70anni),èstatoc olpitoallatestaeucciso nel corso di una rapina nel centralissimo quartiere Prati a Roma. È caccia al kil- ler fuggito dopo la rapina. Si riaccende la polemica sulla sicurezza. upagina 23 L’ACCORDO SUL NUCLEARE Iran, Eni ora scommette su nuovi contratti petroliferi Laura Serafini e Jacopo Giliberto upagina 8, con l’analisi di Alberto Negri Filippetti e Biondiupagina 28 Syriza spaccata, il piano Ue passa con i voti dell’opposizio ne: 229 sì, 64 no - Oggi vertice Bce sugli aiuti alle banche La Grecia sceglie l’Europa Tsipras: lezione di dignità, ma il Paese ha le sue colpe - Scontri ad Atene DEBITO E AIUTI L’Europa, la Grecia e la cura inefficace di Guido Tabellini I l Parlamento greco ha ap- provato le prime riforme. Ma possiamo finalmente di- re che l’uscita della Grecia dal- l’euro è scongiurata? Purtroppo la risposta è no. La Grecia reste- rà comunque più che mai con un piede dentro e uno fuori, e nella migliore delle ipotesi ci resterà a lungo. La ragione è che il nuovo programma di aiuti ripropone una cura che si è già rivelata inefficace. A differenza degli altri Paesi del Sud Europa, la Grecia non è mai riuscita a ri- sollevarsi dalla crisi, per diver- se ragioni che non dipendono solo dalla mancata attuazione delle riforme necessarie. 1. L’austerità fiscale, per quanto inevitabile, ha contri- buito ad affossare l'economia. In cinque anni la Grecia ha ri- dotto il suo disavanzo prima- rio di circa il 10% del Pil. Ma per farlo ha dovuto attuare provvedimenti che, al netto del ciclo economico, corri- spondono a un risanamento fi- scale di circa il doppio, molto più che negli altri Paesi del Sud Europa. 2. A fronte del crollo della do- manda interna, non vi è mai sta- ta una ripresa delle esportazio- ni. Questo riflette la struttura produttiva dell’economia greca e la quasi totale assenza di un settore manifatturiero. 3. Il rischio di uscita dall’euro e l’incombenza di un debito in- sostenibile hanno mantenuto un clima di incertezza, aggrava- to la stretta creditizia, e scorag- giato ogni investimento. Quasi tutti questi problemi rimangono invariati, anzi la si- tuazione economica è peggio- rata, e il nuovo programma di aiuti fa ben poco per risolverli. La stretta fiscale è stata accen- tuata. Le riforme strutturali, per quanto necessarie, avran- no un effetto sulle esportazio- ni solo nel lungo termine. Il de- bito non è stato ridotto e resta insostenibile, come ha sottoli- neato il Fondo monetario in- ternazionale. Il rischio di uscita dall’euro ri- mane più incombente che mai. Il programma di reperire 50 mi- liardi da privatizzazioni è pale- semente irrealizzabile (negli ul- timi quattro anni le privatizza- zioni sono state in media meno di un miliardo all’anno). Continua u pagina 3 Yellen ottimista sulla ripresa: stretta monetaria entro f ine anno - Dollaro in aumento sull’euro Fed: rialzo tassi Usa in autunno Nuovo balzo delle Borse, Milano +1,28% - Spread BTp stabile p Janet Y ellen , pres ident e Fed, haribaditoalCongressochei tassi Usa (fermi allo o-0,25% da oltre sei anni) verranno alzati entro l’anno. La Yellen ha infatti confermato che la crescita americana continuerà, anchesedall’estero,in particolare Cina e Grecia, non mancano i ri- schi.Ildollarosi èrafforzato(euro sotto 1,10); Borse in rialzo (Milano la migliore con +1,28%); spread BTp-Bundpocovariatoa124. Lops, Spatti, Monti u pagina 6, con l’analisi di AndreaFranceschi Le tre pagine che inchiodano Berlino diAlessandro Merli I n tre paginette di analisi, il Fondo monetar io ha messo a nudo le crepe che già comincia- vano ad apparire nell’accordo raggiunto all’al- ba di lunedì fra la Grecia e i suoi creditori. E ha messo fermamente sul tavolo la questione del debito, di fatto facendone una condizione per continuare a partecipare al salvataggio di Ate- ne. Elemento essenziale sia per le risorse che l’Fmi può fornire (gli europei da soli non hanno gli 85 miliardi di euro annunciati), sia per la co- pertura che assicura al governo tedesco davan- ti a un Bundestag riluttante a impegnare nuovi soldi dei contribuenti tedeschi. Continua u pagina 2 Dati in percentuale RAPPORTO DEBITO/PIL (*) Proiezioni Fmi Fonte: Fmi 2017* 2016* 2015* 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 200 180 160 140 120 100 2009 Il premier Papandreou rivela che i conti del bilancio erano stati truccati 2012 La Grecia raggiunge un accordo per il secondo piano di salvataggio da 130 mld di € 100 200 Quel radicale convertito al realismo di Vittorio Da Rold I l premier greco, Alexis Tsipras al suo rientro in patria dal vertice di Bruxelles ha fatto un bagno di realismo e messo in soffitta il radicalismo della prima ora di Syriza. Continua u pagina 3 LA SVOLTA DI TSIPRAS  L’i nterve nto con il salva-Stati non pesa per ora sui conti italiani di Isabella Bufacchi I l prestito-ponte erogato allaGreciadall’Efsm,un fondosalva-Statigarantito dalbudgeteuropeo,non aumenteràildebitopubbli- codell’Italia.Eilterzo programmadiaiutialla Greciatramitel’Esm,se dovesseesserefinalizzato conunfinanziamentoda partedelmeccanismo europeodistabilitàparia 50 miliardi o anche più, non faràlievitareildebito pubblico italiano. L’Italia, cioè,nondeve emettere BTpinquestigiornio nelle prossimesettimaneper aiutarelaGrecia.Sostenere finanziariamentelaGrecia, quindi,perorahaimpatto zerosuicontipubblici italianiedeipartners europei. Continua upagina 5 L’IMPATTO SUL BILANCIO LA RIFORMA A TEMPO DELLE SANZIONI TRIBUTARIE I reati e la faccia cattiva del fisco di Enrico De Mita D urante un dibattito in Parla- mento, nel 1950, a un parla- mentare che sosteneva che il «contribuente è imputato e co- me tale ha diritto a mentire», Ezio Vanoni rispondeva: «Il contribuente non è imputato: è il cittadino che deve compiere il suo dovere». Continua u pagina 24 pApprovatodalParlamentoilde- creto che, recependo la decisione della Consulta, prevede il recupero degli effetti della mancata indiciz- zazione delle pensioni nel periodo 2012-2013.A4,4milionidipensionati verrà restituita (a partire da agosto) solo una parte di quanto perso in questi anni. Servizi upagina 37 conl’analisidi Maria Carla De Cesari Restituita solo una parte dell’indicizzazione Pensioni, sì al decreto sui rimborsi «parziali» Pagamenti al via con gli assegni di agosto POLITICA 2.0 Le riforme e il rischio di un «nulla di fatto» Lina Palmeriniupagina 23 IL COMMENTO  Br uxe lles e At ene meritano di più di Barry Eichengreen upagina 24 INDAGINE ISTAT Dopo due anni si ferma la crescita della povertà ma gli indigenti sono 4 milioni Giorgio Pogliottiupagina 10 Le cifre dei conti greci e la previsione del Fondo Debito, cresce il pressing per il taglio CRESCITA OLTRE LE ATTESE Il Pil cinese corre, ma non la Borsa P ercorsi divergenti per l’economia reale e la Borsa in Cina. Secondo i dati comuni- cati ieri dal Governo, nel secondo trimestre il Pil è cresciuto del 7%, leggermente al di so- pra delle attese degli analisti e in linea con l’andamento dei tre mesi precedenti. La rea- zione dei mercati, però, è stata negativa. Gli investitori, infatti, ritengono che questo ri- sultato possa spingere il Governo ad una maggiore prudenza nelle politiche espansi- ve. La Borsa di Shanghai ha perso un altro 3 per cento. Corrado Poggi u pagina 7, con l’analisi di Mara Monti pIl Parlamento greco ha appro- vato all’una di notte, dopo una se- duta-fiume,ilpianodiriformechie- sto dall’Europa per il salvataggio. Syriza, il partito di sinistra del pre- mier Tsipras, si è spaccato e il piano è passato coi voti dell’opposizione: 229 sì, 64 no, 6 astenuti. Tsipras: le- zionedidignitàalmondomalaGre- cia ha le sue colpe. Scontri in piazza prima del voto. Oggi riunione del- l’Eurogruppo sul prestito ponte e della Bce sui fondi d’emergenza al- le banche.  Servizi upagine 2, 3 e 5 LA QUESTIONE INDUSTRIALE  Ri pa rt e la domanda di beni strumentali Matteo Meneghello u pagina 11

Sole 24 Ore 20150716

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003

conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano

Anno151˚

Numero 194

Prezzidivenditaall’estero: Albania€2,Austria €2,Francia€2, Germania€2,MonacoP. €2,Slovenia€2, SvizzeraSfr3,20

FTSEIt.AllShare(31.12.02=23356,22) 24907,2924602,07 1,24 23,68

FTSE MIB (31.12.97=24401,54) 23392,7523097,51 1,28 23,04

FTSEIt.MidCap(31.12.02=20146,67)32749,2432435,25 0,97 29,81

FTSE I t.S tar (28.12.01=10000) 25085,5124818,98 1,07 34,43

M ed iob anc a( 2.1 .0 6= 10 0) 6 6, 97 6 6, 27 1, 06 2 3, 04

C om it G lo ba le ( 19 72 =1 00 ) 1 27 3, 69 1 26 0, 08 1 ,0 8 2 2, 68

Azioni:numero7 4 1. 2 57 . 57 1 6 0 4. 2 41 . 63 1

Azioni:valore2.884.584.709 2.572.261.529

TitolidiStato7 7 0. 4 21 . 36 6 4 6 0. 4 62 . 58 9

Obbligazioni2 0. 7 27 . 90 4 2 1. 5 38 . 70 2

F TS E MI BS et 20 15 2 33 86 2 95EurexBund10a(set15) 152,20 0,82

DollaroUsa 1,1009 -0 ,0022Yengiapponese 135,9500 -0,0700Sterlinainglese 0,7045 -0,0039Francosvizzero 1,0439 0,0017Renminbicinese 6,8357 -0,0121Dollaro canadese   1,4030 -0,0046Coronasvedese 9,3570 -0,0510Dollaroaustral. 1,4753 -0,0075

Alluminio 1674,5 0,70Caffè rob 1852,0 - 0,80

BORSEEUROPEED.J.EuroStoxx 3 7 3, 4 6 0 , 49Amsterdam A m. E xc . 4 97 ,1 3 0 ,6 7BruxellesB el 20 37 87 ,6 0 0 ,8 3Francoforte D ax 1 15 39 ,6 6 0 ,2 0HelsinkiO mx h Ge n 8 60 8, 41 - 0, 08Lisbona Psi20 5 8 12 , 83 0 , 80Londra Ftse 100 6753,75 —Madrid I be x3 5 1 13 35 ,7 0 0 ,6 9Parigi Cac 40 5047,24 0,29Vienna A tx I nd ex 2 49 8, 45 - 0, 33Zurigo S wi ss Mk t 9 31 9, 25 0 ,0 9

ALTREBORSENewYork D J In d. 1 80 50 ,1 7 - 0, 02NewYork S &P 5 00 2 10 7, 40 - 0, 07NewYork Nasd aq C. 5 0 98 , 94 -0 ,1 2TokyoNikkei225 2 0 46 3 ,3 3 0 , 38HongKong HangS . 2 5 05 5 ,7 6 -0 ,2 6SanPaolo BrspBov. 52902,28 -0,63Shanghai C om p. 3 80 5, 81 - 3, 02Sydney A ll O rd in . 5 61 8, 99 1 ,0 3

Singapore S tra its T . 3 3 36 , 38 0 , 60Toronto 3 0 0 Com p. 1 4 66 2 ,2 8 0 , 43

INDICECAMBI(22valute)Indice Sole-2 4O re 1 0 1, 4 2 -0 ,4 0

FTSE Mib23392,75

  L1,28 variaz.%

14,54 var.%ann.

Dow Jones I.

18050,17  B

-0,02 variaz.%

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Xetra Dax11539,66

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Nikkei 22520463,33

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¤/$1,1009

  B-0,20 variaz.%

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Oro Fixing1147,40

  B-0,86 variaz.%

-12,41 var.%ann.

A2A 1,151 0,96AnsaldoSts 9 ,450 0 ,11Atlantia 23,120 1 ,49Autogrill 8 ,025 0 ,56AzimutH. 24,210 -1,98B.Popolare 15,470 0,98B.P.E.Romagna 8,220 2,94B.P.Milano 0 ,970 2 ,38BuzziUnicem 13,900 2,58C am pa ri 7 ,1 20 0 ,4 2CNHIndustrial 8,760 1,92EnelGreenPower   1,848 0,76Ene l 4,338 1,69Eni 16,030 1,20

Ex or 45 ,32 0 1 ,8 7FCA-FiatChrysler 13,610 3,03Finmecc. 12,410 3,16General i 17,050 1 ,19IntesaSanpaolo 3,462 1,47Luxottica 63,950 3 ,15Mediaset 4 ,732 0 ,94Mediobanca 8,950 1,19Mediolanum 7,350 -1,14Moncler 16,500 -0 ,42MontePaschiSi 1,774 2,37Pirelli&C. 15,170 -0,33

Prysmian 20,120 0 ,20S.Ferragamo 26,400 0,49S ai pe m 8 ,5 50 0 ,4 1Snam 4,604 —STMicroelectr. 7,400 2,49TelecomItalia 1,206 1,34Tenar is 12,010 1 ,01T er na 4 ,2 50 0, 43T od 's 8 5, 15 0 - 1, 33

UBIBanca 7 ,495 1 ,08Unicredit 6 ,185 0 ,24UnipolSai 2 ,288 1 ,69WorldDutyFree 10,170 -0,10Y oox 30 ,65 0 1,3 2

PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB   QUANTITATIVI TRATTATI ¤

1 5.0 7 1 4.0 7

FUTURES

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I CAMBI DELL’EURO (rilev.BCE)

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MATERIE PRIME

Prezziuff.aLondra($/t) 15.07Var.%

INDICI

Paese/Ind ice 15.07 Var.%

BORSA ITALIANA

Var%

I nd ic i Ge ne ra li 1 5. 07 1 4. 07 V ar % i n. an .

Titolo Pr.Rif.¤ Var.% Titolo Pr.Rif.¤ Var.%Borse europee in rialzo in una giornata vissuta nel-l’attesa del voto notturno del Parlamento di A tene

sulle riforme chieste dalla Ue. Piazza Affari la migliore(+1,28%). Poco variati gli spread tra i titoli di Stato.Wall Street in altalena, ma sempre intorno alla parità,dopo l’audizione della Yellen al Congresso che ribadi-sce l’intenzione della Fed di aumentare i tassi ameri-cani entro l’anno.

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chiusuraapertura

FTSE ITALIAALL SHAREBase 31/12/02=23.356,22

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Mercati

A

TLC

Fusione tra Tiscali

e la russa Aria,con Soru presidentee Ruggiero ad

PANORAMA 

Salvini va da Mattarella: «Prontoa trattare sulla riforma costituzionale»Il leader della Lega Matteo Salvini è stato ricevuto ieri dal capo del-lo Stato Sergio Mattarella: «Gli ho parlato delle riforme, sono prontoa trattare con Renzi» ha detto. L’appello del pres idente emerito dellaRepubblica Giorgio Napolitano: «Non disfa re ora la tela».upagina 22

Gioielliere picchiato e ucciso a RomaUn gioielliere, Giancarlo Nocchia (70 anni), è stato colpito alla testa e uccisonel corso di una rapina nel centralissimo quartiere Prati a Roma. È caccia al kil-ler fuggito dopo la rapina. Si riaccende la polemica sulla sicurezza.upagina 23

L’ACCORDO SUL NUCLEARE

Iran, Eni ora scommettesu nuovi contratti petroliferiLaura Serafini e Jacopo Gilibertoupagina 8, con l’analisi di Alberto Negri Filippetti e Biondiupagina 28

Syriza spaccata, il piano Ue passa con i voti dell’opposizione: 229 sì, 64 no - Oggi vertice Bce sugli aiuti alle banche

La Grecia sceglie l’EuropaTsipras: lezione di dignità, ma il Paese ha le sue colpe - Scontri ad Atene

DEBITO E AIUTI

L’Europa,la Grecia e la cura inefficacediGuido Tabellini

Il Parlamento greco ha ap-provato le prime riforme.Ma possiamo finalmente di-

re che l’uscita della Grecia dal-l’euro è scongiurata? Purtroppola risposta è no. La Grecia reste-rà comunque più che mai con unpiede dentro e uno fuori, e nellamigliore delle ipotesi ci resteràa lungo.

La ragione è che il nuovoprogramma di aiuti riproponeuna cura che si è già rivelatainefficace. A differenza deglialtri Paesi del Sud Europa, laGrecia non è mai riuscita a ri-sollevarsi dalla crisi, per diver-se ragioni che non dipendonosolo dalla mancata attuazionedelle riforme necessarie.

1. L’austerità fiscale, perquanto inevitabile, ha contri-buito ad affossare l'economia.In cinque anni la Grecia ha ri-dotto il suo disavanzo prima-rio di circa il 10% del Pil. Maper farlo ha dovuto attuareprovvedimenti che, al nettodel ciclo economico, corri-spondono a un risanamento fi-scale di circa il doppio, moltopiù che negli altri Paesi delSud Europa.

2. A fronte del crollo della do-manda interna, non vi è mai sta-ta una ripresa delle esportazio-ni. Questo riflette la strutturaproduttiva dell’economia grecae la quasi totale assenza di unsettore manifatturiero.

3. Il rischio di uscita dall’euroe l’incombenza di un debito in-sostenibile hanno mantenutoun clima di incertezza, aggrava-to la stretta creditizia, e scorag-giato ogni investimento.

Quasi tutti questi problemirimangono invariati, anzi la si-tuazione economica è peggio-rata, e il nuovo programma diaiuti fa ben poco per risolverli.La stretta fiscale è stata accen-tuata. Le riforme strutturali,per quanto necessarie, avran-no un effetto sulle esportazio-ni solo nel lungo termine. Il de-bito non è stato ridotto e restainsostenibile, come ha sottoli-neato il Fondo monetario in-ternazionale.

Il rischio di uscita dall’euro ri-mane più incombente che mai.Il programma di reperire 50 mi-liardi da privatizzazioni è pale-semente irrealizzabile (negli ul-timi quattro anni le privatizza-zioni sono state in media menodi un miliardo all’anno).

Continua u  pagina 3

Yellen ottimista sulla ripresa: stretta monetaria entro f ine anno - Dollaro in aumento sull’euro

Fed: rialzo tassi Usa in autunnoNuovo balzo delle Borse, Milano +1,28% - Spread BTp stabile

p Janet Yellen, presidente Fed,ha ribadito al Congresso che i tassiUsa (fermi allo o-0,25% da oltre seianni) verranno alzati entro l’anno.La Yellen ha infatti confermato chela crescita americana continuerà,anche se dall’estero, in particolareCina e Grecia, non mancano i ri-schi. Il dollaro si è rafforzato (eurosotto 1,10); Borse in rialzo (Milanola migliore con +1,28%); spreadBTp-Bund poco variato a 124.

Lops, Spatti, Montiu  pagina 6,con l’analisi di Andrea Franceschi

Le tre pagine che inchiodano BerlinodiAlessandro Merli

In tre paginette di analisi, il Fondo monetar ioha messo a nudo le crepe che già comincia-

vano ad apparire nell’accordo raggiunto all’al-ba di lunedì fra la Grecia e i suoi creditori. E hamesso fermamente sul tavolo la questione deldebito, di fatto facendone una condizione percontinuare a partecipare al salvataggio di Ate-

ne. Elemento essenziale sia per le risorse chel’Fmi può fornire (gli europei da soli non hannogli 85 miliardi di euro annunciati), sia per la co-pertura che assicura al governo tedesco davan-ti a un Bundestag riluttante a impegnare nuovisoldi dei contribuenti tedeschi.

Continua u  pagina 2

Dati in percentualeRAPPORTO DEBITO/PIL

(*) Proiezioni Fmi Fonte: Fmi

2017*2016*2015*201420132012201120102009200820072006

200

180

160

140

120

100

2009

Il premierPapandreourivelache i contidel bilancioeranostati truccati

2012

La Greciaraggiungeun accordoper il secondopianodi salvataggioda 130 mld di €

100

200

Quel radicaleconvertitoal realismodi Vittorio Da Rold

Il premier greco, AlexisTsipras al suo rientro in

patria dal vertice di Bruxellesha fatto un bagno di realismo emesso in soffitta il radicalismodella prima ora di Syriza.

Continua u  pagina 3

LA SVOLTA DI TSIPRAS

 L’interventocon il salva-Statinon pesa per orasui conti italianidiIsabella Bufacchi

Il prestito-ponte erogatoalla Grecia dall’Efsm, un

fondo salva-Stati garantitodal budget europeo, nonaumenterà il debito pubbli-co dell’Italia. E il terzoprogramma di aiuti allaGrecia tramite l’Esm, sedovesse essere finalizzatocon un finanziamento daparte del meccanismoeuropeo di stabilità pari a50 miliardi o anche più, nonfarà lievitare il debitopubblico italiano. L’Italia,cioè, non deve emettereBTp in questi giorni o nelleprossime settimane peraiutare la Grecia. Sostenerefinanziariamente la Grecia,quindi, per ora ha impattozero sui conti pubbliciitaliani e dei partnerseuropei. Continua upagina 5

L’IMPATTOSUL BILANCIO

LA RIFORMA A TEMPO DELLE SANZIONI TRIBUTARIE

I reati e la faccia cattiva del fiscodi Enrico De Mita

Durante un dibattito in Parla-mento, nel 1950, a un parla-

mentare che sosteneva che il«contribuente è imputato e co-me tale ha diritto a mentire»,

Ezio Vanoni rispondeva: «Ilcontribuente non è imputato: è ilcittadino che deve compiere ilsuo dovere».

Continua u  pagina 24

pApprovato dal Parlamento il de-creto che, recependo la decisionedella Consulta, prevede il recuperodegli effetti della mancata indiciz-zazione delle pensioni nel periodo

2012-2013. A 4,4 milioni di pensionativerrà restituita (a partire da agosto)solo una parte di quanto perso inquesti anni. Servizi upagina 37

con l’analisi di Maria Carla De Cesari

Restituita solo una parte dell’indicizzazione

Pensioni, sì al decretosui rimborsi «parziali»Pagamenti al via con gli assegni di agosto

POLITICA 2.0

Le riforme e il rischio di un «nulla di fatto»Lina Palmeriniupagina 23

IL COMMENTO

 Bruxelles e Atenemeritano di piùdi Barry Eichengreen upagina 24

INDAGINE ISTAT

Dopo due anni si fermala crescita della povertàma gli indigenti sono 4 milioniGiorgio Pogliottiupagina 10

Le cifre dei conti greci e la previsione del Fondo

Debito, cresce il pressing per il taglio

CRESCITA OLTRE LE ATTESE

Il Pil cinese corre, ma non la Borsa 

Percorsi divergenti per l’economia reale ela Borsa in Cina. Secondo i dati comuni-

cati ieri dal Governo, nel secondo trimestre ilPil è cresciuto del 7%, leggermente al di so-pra delle attese degli analisti e in linea conl’andamento dei tre mesi precedenti. La rea-zione dei mercati, però, è stata negativa. Gli

investitori, infatti, ritengono che questo ri-sultato possa spingere il Governo ad unamaggiore prudenza nelle politiche espansi-ve. La Borsa di Shanghai ha perso un altro 3per cento.

Corrado Poggi u  pagina 7,con l’analisi di Mara Monti

pIl Parlamento greco ha appro-vato all’una di notte, dopo una se-duta-fiume, il piano di riforme chie-sto dall’Europa per il salvataggio.Syriza, il partito di sinistra del pre-mier Tsipras, si è spaccato e il pianoè passato coi voti dell’opposizione:229 sì, 64 no, 6 astenuti. Tsipras: le-zione di dignità al mondo ma la Gre-cia ha le sue colpe. Scontri in piazzaprima del voto. Oggi riunione del-l’Eurogruppo sul prestito ponte edella Bce sui fondi d’emergenza al-le banche.  Serviziupagine 2, 3 e 5

LA QUESTIONEINDUSTRIALE

 Ripartela domandadi benistrumentaliMatteo Meneghello u  pagina 11

Page 2: Sole 24 Ore 20150716

7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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2   Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Francoforte. L’istituto ha bisogno di rassicurazioni dall’Europa che non verrà lasciato solo ad affrontare eventuali perdite

La Bce vuole garanzie per aumentare l’Ela FRANCOFORTE.Dalnostro corrispondente

pL’emergenza Grecia domineràil consiglio della Banca centrale eu-ropea di oggi e la successiva confe-renza stampa del presidente MarioDraghi. Ma prima di pronunciarsisulla questione più urgente, l’au-mento della liquidità di emergenza(Ela) alle banche greche, che neconsentirebbe la riapertura, anchese con il mantenimento di controllisui capitali, la Bce attende risposteda Atene e Bruxelles.

Il blocco del tetto dell’Ela a 89miliardi di euro, tre settimane fa, hadi fatto costretto le banche elleni-che alla chiusura e le autorità al-l’imposizione di un limite ai prelie-vi, a fronte della continua fuga daidepositi. Solo nuove iniezioni di li-quidità da parte della Banca cen-trale nazionale, che devono essereautorizzate da Francoforte, con-sentirebbero di normalizzare par-zialmente la situazione del sistemabancario, la cui paralisi sta impo-

nendo costi altissimi all’economia.La Bce, che da un lato viene accusa-ta di aver imposto la chiusura dellebanche con la sua decisione di con-gelare il tetto dell’Ela, e dall’altro diaver violato le proprie stesse rego-le continuando a concedere liqui-dità a istituti di dubbia solvibilità, sitrova di fronte a un dilemma. Ag-gravato dal fatto che, avendo ac-quisito la supervisione delle quat-tro più importanti banche grechenel novembre scorso con la crea-zione del Meccanismo di vigilanzaunico, ha continuato a sostenereche questi istituti erano solvibili,mentre l’accordo preliminare fra

Atene e i suoi creditori prevedeuna ricapitalizzazione da 25 miliar-di di euro, che presuppone quindiuna situazione ben diversa.

Prima di allargare quindi nuova-mente i cordoni dell’Ela, a fronte diuna fortissima opposizione inter-na, la Bce dovrà ottenere rassicura-zione di progressi su altri fronti. An-zi tutto, l’approvazione da parte delParlamento greco delle prime mi-sure che erano al voto la notte scor-sa e dovranno formare la base delterzo programma di salvataggio(una seconda batteria di riformeandrà in Parlamento ad Atene laprossima settimana). E poi la rassi-curazione da parte dell’Europa chenon verrà lasciata sola ad affrontareeventuali perdite derivanti dal casoGrecia. Questa potrebbe prenderedue forme, non necessariamente incontrasto fra loro. La prima sonogaranzie, di carattere politico e di ti-po più concreto (per esempio construmenti di miglioramento della

qualità dei collaterali greci, comequelli adottati nel secondo salva-taggio del 2012, con l’uso di titoli delfondo europeo Efsf), per coprire ilrischio dell’aumento dell’Ela. La se-conda, il varo del prestito ponte allaGrecia da parte delle autorità euro-pee, che potrebbe arrivare nellagiornate di oggi. Questo prestitoponte dovrà servire tra l’altro a co-prire il pagamento che Atene dovràfare alla Bce entro lunedì 20, pari a3,5 miliardi di euro più 700 milionidi interessi, per il rimborso di debi-to in scadenza, che l’istituto di Fran-coforte aveva acquistato fra il 2010 eil 2012 in base al programma Smp disostegno ai Paesi in crisi. È presso-ché impossibile che la Bce si avven-turi in un nuovo aumento dell’Ela(e anzi potrebbe sospenderla deltutto) senza essere certa che il pa-gamento di lunedì avvenga. Anchese, secondo alcune interpretazioni,la scadenza potrebbe slittare fino a30 giorni, il mancato rimborso sa-

rebbe inaccettabile per la maggio-ranza del consiglio.

Draghi, che dopo la lunga sessio-ne notturna del consiglio europeonon si è finora pronunciato sull’ac-cordo preliminare di Bruxelles,avrà in conferenza stampa la primapossibilità di un commento. Utiliz-zerà probabilmente l’occasione an-che per ribadire che la Bce useràtutti gli strumenti a sua disposizio-ne (e, se necessario, anche nuovistrumenti, ha suggerito il consiglie-re Benoit Coeuré) per contenereturbolenze di mercato che finoraperaltro sono state modeste.

Più tranquilla la situazione sulfronte economico, dove la ripresa,anche se lenta, si sta manifestando ec’è qualche segnale di aumento del-le aspettative d’inflazione (anchese il dato è sceso da 0,3 a 0,2% damaggio a giugno). Inoltre, secondoi sondaggi condotti dalla stessa Bce,il credito sta migliorando anchenella periferia dell’eurozona. Il tut-to più o meno in linea con le previ-sioni della Bce stessa. A meno dinuove interferenze dal caso Grecia.

A.Me.

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Emergenza Greciae la nuova Europa

Dopo il rapporto del Fondo sull’insostenibilitàLa Grecia avrebbe bisogno di un «periodo di grazia» di 30 anniSulla stessa linea anche il premier francese Valls e l’inglese Cameron

Bruxelles. Probabilmente oggi l’accordo: 7-12 miliardi dal vecchio fondo Ue (Efsm) - La Commissione Ue ant icipa 35 miliardi dai fondi di coesione

Pronto il prestito-ponte per evitare Grexit

L’ANALISI

AlessandroMerli

 Le tre paginedell’Fmiche inchiodano Berlino

u Continua da pagina 1

L’alleggerimento deldebito, dice il Fondo, vamolto al di là di quello

che è stato considerato finora.Tra l’altro, gli europei lovedevano come la secondatappa di un processo in cui ilprimo passo spetta ad Atenecon l’introduzione el'applicazione delle riforme.Ma l’analisi del Fondo nonammette molti rinvii: con lacombinazione dell’austeritàconcordata nel fine settimana aBruxelles (seppure attenuatarispetto al programmaprecedente) e del pesantissimoimpatto della chiusura dellebanche e dei controlli suicapitali, un’economia grecaimpossibilitata a crescere saràimpossibilitata anche aripagare i propri debiti, chebalzeranno al 200% delprodotto interno lordo nel girodi due anni. L’Fmi chiede unperiodo di grazia, in cui Atenenon pagherà capitale, néinteressi, di 30 anni. Tocca aglieuropei scegliere: lealternative sono trasferimentidiretti alla Grecia o un tagliodel valore nominale,quest’ultimo un tabù perBerlino e molte altri capitali.

Tra l’altro, l’Fmi ha direcente cambiato il suo sistemadi misura della sostenibilità deldebito, rendendolo menovincolato al rapportodebito/pil, e più al costo delservizio del debito: ma anchecosì il risultato non cambia. Peril cancelliere tedesco AngelaMerkel, che vuole avere abordo l’Fmi a tutti i costi, percui si è impegnata anche nellatrattativa del fine settimana afronte dell’opposizione greca,ma che non vorrebbe sentirparlare di taglio del debito, lapresa di posizionedell’istituzione di Washingtonnon è una buona notizia. Ameno di voler pensare che, conla sua analisi assai piùpessimista di quella circolata aBruxelles, il Fondo monetarionon faccia altro che avvalorarecome vera alternativa l’uscitadella Grecia dall’euro, da annila soluzione favorita dalministro delle FinanzeWolfgang Schäuble. Maappare impensabile che, dopoessersi spesa politicamente perl’intesa di Bruxelles, ilcancelliere Merkel voglia orapiegarsi a vederla spazzata viadalla contabilità sul debito.

Il Fondo ha anche le sueragioni interne per insistere sultaglio del debito: anzitutto lesue regole, che gli impedisconodi restare impegnato in un

Paese il cui debito siainsostenibile e senza unacopertura, e poi il fatto che,come ripetono a Washington,la stragrande maggioranza deisuoi 188 membri è ben piùpovera della Grecia e ilcoinvolgimentodell’istituzione nell’eurozonaincontra una crescenteopposizione.

Il documento dell’Fmi ha unaltro pregio: riporta neldibattito europeo la questionedel debito eccessivo, non soloin Grecia, ma in molti altriPaesi. Un debito che può far dafreno alla crescita e la cuiframmentazione resta unostacolo alla creazione di unvero mercato unico deicapitali, uno dei prossimiobiettivi dell’eurozona,indispensabile per rafforzarnele basi anche pensando alleprossime crisi. Un mercato deldebito che sia comparabile aquello americano sarebbe unpasso avanti decisivo. Lamutualizzazione tout court,come nella proposta deglieurobond, non appare oggipoliticamente fattibile, con irischi di azzardo morale checrea. Le idee comunqueabbondano: dai “blue bond” didue economisti di Bruegel, alfondo di riscatto del debito cheappassionò i “saggi” delgoverno tedesco ma venne daquesto infilato prontamente inun cassetto, agli eurobills, per ilsolo debito a breve, fra i cuiproponenti ci sono uno degliesperti della Commissione,Graham Bishop, e uneconomista francese che piaceanche alla Bundesbank,Thomas Philippon. Quel chemanca non è la creatività, ma lavolontà politica. Con laGermania che, in virtùdell’ossessione di Schäuble peril deficit zero, si avvicinerà a unrapporto debito/pil del 60%, ladisponibilità a discuternerischia di ridursi invece diaumentare, quando il rilanciodell’eurozona ne avrebbeinvece più bisogno.

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Beda Romano

BRUXELLES. Dal nostro corrispondente

pLa Commissione europeaha presentato ieri una propo-sta di prestito-ponte da con-cedere alla Grecia per evitareil tracollo finanziario, in atte-sa che venga negoziato il so-spirato terzo memorandumdi aggiustamento economico.Una decisione potrebbe esse-re presa oggi dai ministri delleFinanze. Nel frattempo, l’ese-cutivo comunitario ha pre-sentato sempre ieri un pianodi investimenti nel paese me-diteranneo pur di rilanciare lacrescita economica.

Il vice presidente dellaCommissione europea, Val-dis Dombrovskis, ha confer-mato che la proposta comuni-taria prevede l’uso di un fondofinanziario dell’Unione euro-pea noto con l’acronimo in-

glese Efsm. Il prestito sarebbedi tre mesi e per un totale disette miliardi di euro. Il dena-ro è indispensabile per evitareil fallimento del paese, che il20 luglio prossimo deve rim-borsare obbligazioni in manoalla Banca centrale europeaper circa 4 miliardi di euro.

L’operazione è tanto delica-ta politicamente, quanto ur-gente finanziariamente. L’Ef-sm è un fondo comunitario aVentotto. Le scelte di esborsosono prese a maggioranzaqualificata. La Gran Bretagnarumoreggia. Non vuole aiuta-re la Grecia, o meglio non vuo-le subire eventuali perdite.«Stiamo lavorando per pro-teggere i paesi non membridella zona euro che hannoespresso serie preoccupazio-ni», ha spiegato Dombrovskisin una conferenza stampa.

Mentre da Londra, si fa lavoce grossa, qui a Bruxellesun responsabile inglese haspiegato che l’obiettivo dellaGran Bretagna è di protegge-re i contribuenti inglesi e diavere garanzie contro uneventuale fallimento dellaGrecia. Una delle possibilità,secondo lo stesso Dombro-vskis, è di usare come collate-rale i profitti generati dalleobbligazioni greche in manoalla Banca centrale europea.Allo studio dei tecnici sonoanche altre forme di garanzia,così come altre opzioni diprestiti-ponte.

Altri paesi dell’Unione so-no dubbiosi sull’uso dell’Ef-sm, come la Danimarca, laSvezia, e la Repubblica Ceca.Peraltro, un accordo del di-cembre 2010 stabilisce che ilfondo non sarebbe più stato

usato per crisi finanziarie re-lative alla zona euro. Questoaspetto può essere risolto, so-stenendo senza troppe diffi-coltà che a rischio non è solola stabilità finanziaria dellaGrecia o dell’Unione mone-taria, ma anche dell’interaUnione europea.

Un pacchetto da sette mi-liardi potrebbe permetterealla Grecia di sopravviverequalche settimana, non dipiù. Le esigenze finanziariedel paese sono pari a 12 miliar-di da qui a metà agosto. Il ne-goziato su un nuovo memo-randum, che dovrebbe co-minciare nei prossimi giorni,potrebbe durare tra le due e lequattro settimane. Un allun-gamento del prestito-pontenon è quindi da escludere.L’Efsm ha una dotazione di 13miliardi di euro.

Il negoziato è in corso, el’obiettivo è di trovare un ac-cordo oggi quando dovreb-bero riunirsi i ministri delleFinanze in un incontro tele-fonico. Nel frattempo, sem-pre ieri, la Commissione hapresentato un piano di inve-stimenti per rilanciare la cre-scita in Grecia. Il pacchettoda 35 miliardi di euro non è didenaro fresco. Si tratta dellaparte di fondi europei 2014-2020 già allocati ad Atene, maBruxelles ha deciso di accele-rarne l’uso e ridurre al mini-mo la quota di co-finanzia-mento nazionale.

La commissaria per le poli-tiche regionali Corina Cretuha spiegato che i fondi strut-turali «possono avere un ruo-lo cruciale per gettare le basidi una uscita della Grecia dal-la crisi economica». C’è qui a

Bruxelles una malcelata fru-strazione nei confronti delgoverno Tsipras. Gli ultimisei mesi di negoziato ango-sciante per ottenere nuoviaiuti finanziari hanno contri-buito a un drammatico rallen-tamento dell’economia dopoche il 2014 era terminato increscita dello 0,8%.

Tornando ai nuovi aiuti allaGrecia, ieri il Parlamentofrancese ha approvato l’ac-cordo raggiunto dai creditoridella zona euro lunedì matti-na. Il pacchetto prevede ne-cessità finanziarie nei prossi-mi tre anni di 82-86 miliardi dieuro. Hanno votato contro ideputati del Front National,del Front de Gauche, così co-me alcuni ecologisti e parla-mentari del partito neogolli-sta Les Républicains. Una vol-ta che il Parlamento grecoavrà dato il suo benestare al-l’intesa, toccherà al Bunde-stag votare venerdì.

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Pressing Usa-Fmi sul taglio al debitoIl segretario al Tesoro Usa Jack Lew ha visto Draghi e oggi è a Berlino da Schäuble

Alessandro Merli

FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente

pGli Stati Uniti vanno nuova-mente in pressing sull’Europaperché risolva la crisi greca in mo-do da evitare contraccolpi sul-l’economia mondiale e sui merca-ti finanziari, soprattutto dopo chela nuova analisi del Fondo mone-tario internazionale sulla sosteni-bilità del debito greco ha accen-tuato le perplessità a Washingtonsull’accordo preliminare raggiun-to nelle prime ore di lunedì fraAtene e i suoi creditori europei.

Il segretario al Tesoro Usa, Ja-cob Lew, ha incontrato ieri sera aFrancoforte il presidente dellaBanca centrale europea, MarioDraghi, e oggi sarà a Berlino e Pari-gi per discutere il caso Grecia con isuoi colleghi Wolfgang Schäublee Michel Sapin, che sono stati duedei protagonisti della trattativa.Ieri il premier francese ManuelValls ha detto che «ci sarà un risca-denziamento del debito greco».

Lew rinnoverà le pressioni giàesercitate da lui stesso al G-7 diDresda a fine maggio e dal presi-dente Barack Obama al vertice deisette grandi a Elmau il mese scor-so. La preoccupazione americanariguarda anche, in misura non se-condaria, le possibili ripercussio-ni geopolitiche di ulteriore insta-bilità in Grecia.

Con la visita di questi due gior-ni, Lew ripete gli sforzi diploma-tici in Europa del suo predecesso-re, Tim Geithner, il quale affron-tò diversi viaggi nelle principalicapitali europee nel tentativo diportare a casa una soluzione, maper la verità con scarso successo.Le sollecitazioni americane nonmancarono anche allora di desta-re qualche irritazione. Lo stessoGeithner rivelò più tardi nelle suememorie che già nel 2012 Schäu-

ble si era dichiarato favorevole aun’uscita della Grecia dall’euro.Un paio di settimane fa, Schäublerispose con una battuta all’enne-simo tentativo dell’amministra-zione Obama di premere per unaccordo sulla Grecia. «Potrem-mo dare la Grecia agli Usa e pren-derci in cambio Portorico», dis-se il ministro tedesco in riferi-mento all’isola caraibica a suavolta alle prese con un debito allimite della bancarotta.

La soluzione del caso Grecia ècomplicata dal diverso approccioche l’Europa e il Fondo monetariohanno assunto finora sulla que-stione del debito di Atene. Gli eu-ropei chiedono anzi tutto l’appro-

vazione delle riforme economi-che da parte del Parlamento grecoe l’avvio della loro applicazione.Solo dopo una prima verifica si po-trà riparlare di ristrutturazionedel debito, che fu già promessa nel2012 e ogni caso non potrà preve-dere un taglio del valore nomina-le, ma un allungamento delle sca-denze e una riduzione dei tassid’interesse. Secondo la valutazio-ne del Fondo, l’impegno europeosul debito «non è molto concreto epiuttosto debole», come ha dettoun dirigente di alto livello nel pre-sentare il nuovo studio di sosteni-bilità, che tiene conto del nettopeggioramento accusato dal-l’economia greca a causa dellachiusura delle banche e dell’intro-

duzione dei controlli sui capitali.La Commissione europea a suavolta ha fatto una stima della so-stenibilità del debito di Atene, me-no drammatica di quella del Fon-do, ma che a sua volta riconosce lanecessità di un riscadenziamento.

Nelle attuali condizioni, secon-do il documento dell’Fmi, che pe-raltro avanza qualche dubbio an-che sulla capacità della Grecia dimantenere gli impegni sulle rifor-me, Atene avrebbe bisogno di unperiodo di grazia, prima quindi dicominciare a pagare i suoi credito-ri europei, di 30 anni, oltre alla ri-duzione dei tassi d’interesse a li-velli minimi. Le alternative sareb-bero trasferimenti diretti dagli al-tri Paesi dell’Eurozona alla Greciaoppure un taglio immediato delvalore nominale del debito, ipote-si quest’ultima respinta con forzasoprattutto dalla Germania.

La questione del debito non èuna divergenza puramente acca-demica fra l’Fmi e l’Europa: infatti,in base alle proprie regole, l’istitu-zione di Washington (nei con-fronti della quale peraltro Atene èal momento in arretrato di 2 mi-liardi di euro circa sui pagamenti,arretrato che dev’essere azzeratoprima che l’Fmi possa di nuovoprestare alla Grecia) non può in-tervenire ulteriormente senzache ci sia la copertura finanziariadel fabbisogno di finanziamentodel Paese per tutta la durata delprogramma di prestito. Senza l’al-leggerimento del debito, questacondizione non è verificata. Que-sto priverebbe il terzo salvataggiodella Grecia di una fonte impor-tante di parte degli 85 miliardi dieuro previsti e anche dell’avallodella credibilità dell’Fmi nella va-lutazione del programma, ritenu-to fondamentale dalla Germania.

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LA COPERTURA

Potrebbero essere utilistrumenti di miglioramentodei collaterali greci comequelli adottati nel 2012con l’uso di titoli dell’Efsf 

Braccio di ferro Sull’alleggerimento del debito siè innescata una battaglia tra le duesponde dell’Atlantico. Il Fondomonetario internazionale e gliStati Uniti premono per un rapidoalleggerimento del debito greco,che a questi livelli e a causa deldeterioramento economico degliultimi mesi, è insostenibile.Secondo le ultime proiezioni delFondo nei prossimi anni potrebbetoccare il 200% del Prodottointerno lordo . Contro questaipotesi ci sono alcuni Paesicreditori di peso, come laGermania che vincolo uneventuale alleggerimentoall’accordo sul terzo bailout.

LA PAROLACHIAVE

Riscadenziamento

7Il riscadenziamento è unamodalità di ristrutturazione deldebito, cioè una modifica allecondizioni del prestito, da partedi uno Stato o di una azienda chenon è più in grado di far fronte aipropri obblighi nei confronti deicreditori. Il riscadenziamentoprevede l’allungamento dellescadenze per i rimborsi. Le altredue modalità di ristrutturazionedel debito possono inveceriguardare e modificare il tassod’interesse applicato o ilcapitale attraverso un haircut,ovvero un taglio del valorenominale dei titoli inportafoglio.

Periodo 2015-2018. In miliardi di euro

35

30

25

20

15

10

5

0

Metà 2015/

metà 2018

201820172016Giu-dic

2015

2,3

5,5

14,3

9,9

Fmi

Eurosistema

T-bills

Titoli a medio-lungo termine (creditori privati)

L’AMMORTAMENTO DEL DEBITO GRECO

L’insostenibilità del debito greco

Dati in percentuale

Fonte: Eurostat

200,0

190,0

180,0

175,0

156,9

146,0

112,9105,4106,1

100,0

200

180

160

140

120

100

201720162015201420132012201120102009200820072006

129,7

2009

Il premier Papandreou

rivela che i conti del bilancio

erano stati truccati

2012

La Grecia raggiunge

un accordo per il secondo

piano di salvataggio da

130 miliardi di euro

171,3

Proiezioni

Fmi

RAPPORTO DEBITO/PIL

FMI-USA CONTRO BERLINO

AFP

Bce.Il quartier generale a Ostend, Francoforte

I NUMERI

89 miliardiIl tetto dei fondi d’emergenzaTre settimane fa la Bce habloccato a quota 89 miliardi ifondi di emergenza pergarantire liquidita allebanche greche . E ha di fattocostretto gli istituti di creditoellenici a lla chiusura mentrele autorità hanno impostolimiti ai prelievi

25 miliardiRicapitalizzazioneL’accordo preliminare tra

Atene e i creditori prevedeuna ricapitalizzazione dellebanche greche per un totale di25 miliardi di euro chedovrebbero arrivare dalnuovo bailout

LE RESISTENZE TEDESCHEIn base all’accordo raggiuntolunedì a Bruxelles qualche

forma di alleggerimentoè prevista soltanto dopol’intesa sul terzo bailout

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Il Sole 24 Ore   3Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Emergenza Greciae la nuova Europa

L’opposizione in soccorso del premierI sì sono stati 229, decisivi Nuova Democrazia, socialisti e To Potami64 voti contrari di cui 34 dell’ala sinistra di Syriza, che conta anche 6 astenuti

Verso il terzo bailout. Nonostante le apparenze Berlino e l’Europa metteranno nuovamente mano al portafoglio dando ancora decine di miliardi alla Grecia

Il vero sconfitto del vertice? La Germania diGideon Rachman

L’umiliazione della Grecia,il trionfo della Germaniaonnipotente, il sovverti-

mento della democrazia in Euro-pa, così titolavano molti quoti-diani europei lunedì mattina.

Che assurdità. Se c’è qualcu-no che ha capitolato, quella è laGermania. Il governo tedescoha appena concesso in linea diprincipio un altro salvataggioplurimiliardario alla Grecia, ilterzo a oggi. In cambio, ha avutola promessa di riforme econo-miche da parte di un governogreco che ha fatto chiaramentecapire di essere in profondo di-saccordo con tutto quello che haappena accettato. Il governoSyriza farà chiaramente tutto ilpossibile per contrastare l’ac-cordo appena siglato. Se questaè una vittoria tedesca, non vor-rei assistere alla sconfitta…

E poi questa storia della de-mocrazia sovvertita in Grecia,anche questa è un’assurdità. Ilreferendum greco del 5 lugliovoleva dire in sostanza che il re-sto dell’Eurozona avrebbe do-vuto continuare a prestare mi-liardi alla Grecia, ma a condizio-ni dettate da Atene. Irrealistico.Il vero ostacolo alla libertà grecanon è la natura non democraticadell’Ue, ma il fatto che la Greciaè in bancarotta.

Quasi tutti i commenti sullaperdita della sovranità grecanell’intesa di massima appenasiglata riguardavano il fondo diprivatizzazioni di 50 miliardi dieuro che verrà controllato daicreditori stranieri. Dato il livel-lo di corruzione e clientelismodei precedenti governi greci,l’idea sembra ottima. Ma con lanetta opposizione di Syriza alleprivatizzazioni è molto impro-babile che vengano messi insie-

me 50 miliardi di euro.Il dilemma per i cittadini gre-

ci è penoso, ovviamente. Ero adAtene la settimana scorsa e misono sentito molto male per tan-te delle persone che ho incon-trato, che avevano paura di per-dere il lavoro, i rispar mi e di nonavere più un futuro. Ma l’ideache sia tutta colpa dell’Europacrudele che ha irragionevol-mente imposto l’austerity a unPaese sano, è un’illazione neo-sinistroide. La Grecia è stata malgovernata per decenni e ha vis-suto ben oltre i suoi mezzi.

Quando è scoppiata la crisi, il

governo greco aveva un disa-vanzo di bilancio che superavail 10% del Pil e il settore privatosi rifiutava di prestare soldi alPaese. Senza gli aiuti di Fmi eUe, l’adeguamento all’austeritàsarebbe stato immediato e mol-to più brutale. E nemmenol’idea che i creditori della Gre-cia sono stati così inflessibili èvera. I creditori privati avevanogià subito una riduzione del va-lore nominale del debito (hair-cut) nel 2012 e un notevole al-lungamento delle scadenze.

E poi, anche i cittadini tede-schi, olandesi, finlandesi e altrihanno tutto il diritto di preoc-cuparsi. Al momento dell’ade-sione all’euro era stato detto lo-ro che il Trattato che istituiva lamoneta unica prevedeva unaclausola di “no bail-out” e que-sto per rassicurare i contri-buenti che non avrebbero maidovuto pagare i conti di altri Pa-

esi dell’Eurozona.Sono stati già concessi bail-

out a Spagna, Portogallo e Irlan-da, oltre a tre pacchetti per laGrecia. Un nuovo prestito di 85miliardi di euro alla Grecia equi-varrebbe a quasi il doppio del Pilannuo della Serbia, un Paese dimedia grandezza della stessa re-gione. E nonostante sia stato det-to in lungo e in largo che i perfidieuropei si rifiutano di cancellareil debito greco, è molto improba-bile che la Grecia restituisca tuttii 320 miliardi di euro che già de-ve, questo è evidente.

E stranamente le denuncepiù forti alla perfidia dell’Euro-zona nel rifiutarsi di cancellareil debito greco sono venute pro-prio da economisti che vivonoin Paesi i cui contribuenti nonsono propriamente un modellodi responsabilità.

Quest’ultima iterazione dellacrisi greca inoltre ha visto acuir-

si la spaccatura tra Francia e Ger-mania. Il governo francese èemerso come quello che è riusci-to a far restare la Grecia nell’euroe ad allentare l’austerità. LaFrancia ha sicuramente i suoibuoni motivi per prendere leparti della Grecia, per dimostra-re una solidarietà europea, geo-politica e via dicendo. Ma se fossistato un contribuente tedesco,sarei rimasto basito alla vista delpresidente Hollande che ab-braccia il premier Tsipras, al-l’uscita del summit.

Anche la Francia, in effetti, hale sue ragioni per cercare di in-vertire il corso di austerità in Eu-ropa. Stiamo parlando di un Pae-se che non registra un pareggiodi bilancio, dico uno solo, dallametà degli anni Settanta. E i go-verni francesi hanno le stessedifficoltà della Grecia a spingereper le riforme strutturali del-l’economia. Dopo quest’ultimacrisi, i francesi torneranno pro-babilmente alla carica con gran-di idee per “consolidare” l’Euro-zona come una previdenza so-ciale europea. Chi pensano che

la pagherà, mi chiedo?Quanto ai tedeschi, all’ultimo

incontro hanno chiaramentespinto per una Grexit, ovverol’idea di far uscire la Grecia dal-l’Eurozona. Poi hanno fatto unpasso indietro dopo diversi ri-chiami, come quello del mini-stro degli Esteri di Lussembur-go secondo il quale uno svilup-po del genere sarebbe «fataleper la reputazione della Germa-nia nell’Ue e nel mondo». Anzi-ché rischiare un tale scenario, ilgoverno tedesco ha accettatol’ennesimo salvataggio dellaGrecia. Ma in realtà l’euro sta giàavvelenando l’atteggiamentodei tedeschi nei confronti del-l’Europa e quello dell’Europanei confronti dei tedeschi.

Tutta questa saga mi fa veni-re in mente le parole del grandetedesco Karl Marx che diceva:«La Storia si ripete due volte,prima come tragedia, poi comefarsa». E l’ultima intesa sul de-bito greco riesce a essere farsa etragedia insieme.

Traduzione di Francesca Novajra

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LE «VIRTÙ» FRANCESI

Parigi vuole invertire il corsodel risanamento di bilancioperché non ne registrauno in pareggiodagli anni Settanta

L’EDITORIALE

GuidoTabellini

 L’Europa,la Greciae la curainefficace

u Continua da pagina 1

 A tutto questo siaggiungel’incertezza politica,

con elezioni forseimminenti, e un governoinaffidabile. L’unica novitàimportante è che le banchesaranno ricapitalizzate,sebbene i 25 miliardipromessi a questo scopopotrebbero essereinsufficienti.

Dopo l’incomprensibilereferendum greco, i Paesicreditori avrebbero dovutoscegliere tra duealternative: rinunciare adare altri aiuti, assistendola Grecia nell’uscitadall’euro; oppure tenerladentro, per ragionipolitiche e di solidarietà,ma risolvendo una voltaper tutte l’incertezza sulsuo futuro. Questo secondorisultato avrebbe richiestoulteriori risorse, non soloper ricapitalizzare lebanche, ma anche perridurre in modosignificativo lo stock didebito. La scelta eratutt’altro che facile,essendovi validi argomentia favore e contro entrambele alternative.

Si è invece optato per unavia di mezzo, che evita perora il trauma dell’uscita, mache non risolve i problemi.I Paesi creditori devonocomunque farsi carico diricapitalizzare le banche efar fronte alle scadenze deldebito. Essi resteranno alungo invischiati nelcercare di imporre lacondizionalità a un Paeseche non vuole o non saattuare le riforme. E traqualche mese, quando saràevidente che la Grecia nonsarà riuscita a rispettare gliimpegni, si ricomincerà aparlare di uscita dall’euro.L’unico vantaggio, se divantaggio si può parlare, èche si è data una talelezione a Tsipras, che forseper un po’ nessun altro inEuropa avrà vogliadi imitarlo.

Ma il costo più grande diquesto compromesso èche, fino a che la questionedella Grecia resterà aperta,sarà molto difficile avviareuna discussione adeguatasu come dare fondamentapiù solide alla monetaunica. Eppure è questa,ben più della Grecia, lasfida più importante per ilnostro futuro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 Atene, sì del Parlamento al salvataggioTsipras: una lezione di dignità - Scontri in piazza prima dell’approvazione del piano di riforme

Vittorio Da RoldATENE. Dal nostro inviato

pAlexis Tsipras ieri ha dovu-to affrontare due rivolte che lohanno stretto in una morsa:quella interna al suo partito edella piazza. In una giornataconvulsa e piena di colpi di sce-na, con tutta l'Europa che tratte-neva il fiato e gli scontri tra ma-nifestanti anti-austerità e poli-zia infuriavano a Piazza Syntag-ma tra lanci di molotov e gaslacrimogeni, il piano di tagli eaumenti di tasse per 3 miliardi dieuro che aprirà le porte al terzoprestito di 86 miliardi, è stato ap-provato ieri sera dal Parlamentogreco a larga maggioranza con229 voti a favore su 300 grazieperò all’appoggio dei voti delleopposizioni di Nea Dimokratia(centro destra), Pasok, (centro-sinistra) e To Potami (liberali). Ivoti contrari sono stati 64, di cui34 dei ribelli di Syriza, compresoVaroufakis. Il Governo di coali-zione di Alexis Tsipras ha dovu-to contare altri sei astenutidell'ala sinistra del partito equindi ha perso la maggioranzain Parlamento con la necessitàdi dover fare un rimpasto di go-verno, guidare un esecutivo diminoranza o chiedere un suc-

cessivo voto di fiducia per rima-nere a galla costringendo i ribel-li a sostenerlo comunque.

Aleggiava anche l'ipotesi dielezioni anticipate, ma tutti almomento l’hanno esclusa vistala situazione di estrema instabi-lità in cui è precipitato il paesecon i controlli di capitale o quel-la di un governo di unità nazio-nale. A perdere il posto di mini-stro saranno il responsabiledell'Energia, Pagiotis Lafazanis,nonché capo dell'ala radicaleche si oppone a privatizzazioni eausterità e quello del Lavoro,Dimitris Stratoulis.

Dopo il voto del Parlamento,in piazza Syntagma non ci sonostati i temuti disordini.

«Mi assumo tutte le mie re-sponsabilità e mi sento orgo-glioso. Abbiamo combattutoper il nostro popolo una lottamolto difficile. Siamo riusciti adare una lezione di dignità a tut-to il mondo. Questa lotta ungiorno darà i suoi frutti» ha det-to con orgoglio Tsipras in Parla-mento. «La famiglia europea delcentrodestra ha voluto soppri-mere le ragioni del popolo gre-co, erano quelli che ci dicevanoche siamo un popolo pigro, checi prestavano i soldi, ma il mo-mento di grande solidarietà eu-ropea è arrivato quando la pic-cola Grecia dopo la seconda

guerra mondiale» ha contribui-to all’eliminazione di «tutto ildebito della Germania», ha ri-cordato il premier. «A chi pensache io sia stato ricattato - ha pro-seguito - come pensano tanti edhanno scritto tanti media nelmondo, chiedo se pensano chesia vero o sia stata un'invenzio-ne». Tsipras ha svelato alcunidettagli dell’intesa: «Nelle 17 oredi Bruxelles aveva di fronte trealternative: o l'accordo, o il falli-mento con tutte le conseguenze,o il piano Schäuble per una mo-neta parallela». E fra le tre, «hofatto la scelta di responsabilità».Il leader dei centristi di To Pota-mi, Stavros Theodorakis, hadetto che avrebbe votato sì per-ché il ritorno alla dracma «servesolo ai ricchi» e «la rivoluzionela vuole fare chi ha portato i soldiall'estero».

La giornata più lunga di Tsi-pras era cominciata con 109membri del Comitato centraledi Syriza su 201 componenti chesi erano detti contro l'accordofirmato dal premier a Bruxelles.Anche la vice ministro delle Fi-nanze, Nadia Valavani, avevainviato una lettera di dimissioni,spiegando di non poter sostene-re le dure misure imposte daicreditori. La tensione era salitaquando un deputato di Neo Di-mokratia aveva accusato, senzafar nomi, un membro del gover-no di aver ritirato 200mila eurodal proprio conto da un banca diCreta prima che scattassero icontrolli di capitale introdottiper far restare a galla il Paese do -po la decisione di rifiutare l'ac-cordo Juncker.

Subito dopo il segretario ge-nerale del ministero delle Fi-nanze, Manos Manousakis, siera dimesso. Sembrava l'iniziodella fine di Syriza. Incassate ledimissioni e l’ostilità di metàdel comitato centrale di Syriza,Tsipras aveva lanciato il guan-to di sfida al gruppo parlamen-tare del partito: «Se qualcunoha una soluzione alternativa, sifaccia avanti». Il premier erastato accolto alla riunione dei149 deputati da un applauso.Anche Zoe Konstantopoulou,presidente del parlamento evoce critica all'accordo, si è al-zata ad abbracciarlo, ma poi nelcorso del dibattito ha sparatodue bordate dicendo che «l’ac-cordo è un colpo di stato e unagenocidio sociale».

Tsipras, camicia bianca,sguardo adrenalico e voce roca,aveva cercato di risaldare le filadei suoi: «Sono primo ministroperché ho un gruppo parlamen-tare che mi supporta. Se non hoquesto supporto sarà difficileper me essere premier doma-ni», aveva detto ai suoi. Seguirele sirene di Yanis Varoufakis, di-ventato in pochi giorni da allea-to a capo della rivolta, sarebbestato come portare il paese nelbaratro. Peccato, averlo dettocon sei mesi di ritardo.

©RIPRODUZIONERISERVATA

SCENARISi è dimesso il viceministrodelle Finanze. Il governopotrebbe essere costrettoa un rimpasto ma c’è anchel’ipotesi di elezioni anticipate

La metamorfosi del premier greco. La svolta politica di Tsipras dopo il vertice che ha portato il Paese sul baratro

Il radicale «convertito» al realismoVittorio Da RoldATENE. Dal nostro inviato

u Continua da pagina 1

pAnche il quotidiano conser-vatore Kathimerini, mai teneroin passato con il premier, ha am-messo la svolta politica: da lea-der di un partito a capo del gover-no della nazione.

Nell’intervista di martedì serarilasciata alla tv pubblica grecaErt, il premier Tsipras ha annun-ciato che non si sarebbe dimessoma che non sarebbe fuggito allesue responsabilità. «La prioritàera evitare un disastro e firmareun accordo difficile in cui non cre-devo ma che ora rispetterò e che cifarà uscire dalla crisi», ha ammes-so pacatamente il premier. È lafrase chiave, rivelatrice del suopensiero: non accetto la politicadi austerità che c’è nel piano euro-peo ma devo firmarlo per salvareil paese. La “dottrina Schaeuble”,fatta di riforme strutturali e contiin ordine, ha vinto anche ad Atenedopo un referendum disatteso esei mesi di inutili negoziati.

C’è dell’altro dietro questasvolta pragmatica del premier? Lapresa d’atto che le politiche dicontrapposizione frontale sugge-rite dall’ex ministro delle Finan-ze, Yanis Varoufakis, sono statesemplicemente disastrose e han-

no messo in ginocchio il paese.«Un buon economista ma non unpolitico», lo ha liquidato Tsiprassenza mezzi termini. Anzi, hannoprovocato la reazione contrariadi molti paesi, fino al punto di met-tere all’ordine del giorno l’uscitatemporanea della Grecia dalla zo-na euro. La minaccia di Atene diuscire dall’euro si è trasformata inun boomerang al punto che senzal’aiuto di Italia, Francia, Cipro eAustria, Atene si sarebbe trovatafuori dalla porta della stanza delclub dell’euro. Sfiorato il baratroTsipras ha accettato tutta l’auste-rità che fino a cinque minuti pri-ma e per sei lunghi mesi aveva ri-fiutato di bere. Primum vivere,deinde philosophari, diceva Ari-stotele. Primo si pensi a vivere,poi a fare della filosofia, deve esse-re stata la massima cui il nuovoTsipras ha pensato quando ha li-cenziato Varoufakis in tutta frettae ha mandato segnali di pace a tut-ti i leader europei e interni.

Ma c’è anche un’altra lettura. Ilpremier greco ha affermato,sempre nell’intervista alla tvpubblica Ert, che l’Europa «puòcambiare» se alle prossime poli-tiche spagnole di fine anno vin-ceranno «forze simili» a Syriza,come Podemos. Tattica? Forse.Le date per le elezioni legislative

però non è stata ancora fissatadal premier Mariano Rajoy. Leelezioni dovrebbero tenersi innovembre o in dicembre e secon-do un recente sondaggio, Pode-mos sarebbe al momento in si-tuazione di “pareggio tecnico”con il Partido Popular e con ilPsoe fra il 23% e il 20% nelle in-tenzioni di voto. Tsipras, dun-que, si è reso conto di essere trop -po isolato in Europa e allora po-trebbe aver firmato una treguatemporanea con i partner con lasegreta intenzione di continuaresuccessivamente nell’opera dierosione dall’interno dell’Unio-ne della politica di austerità.

Naturalmente ci si può chie-dere se ne valeva la pena di faretutto questo per un risultato cosìmodesto. In effetti Tsipras ha ca-pitolato, facendo l’ennesima“kolotoumba”, così i greci chia-mano la capriola politica del pre-mier fatta dopo il referendumquando ha proposto in parla-mento le misure di austerità cheaveva prima rifiutato di accetta-re. Oggi ha ancora la possibilitàdi modernizzare il suo paese,convogliando la rabbia sterile inproposta politica, e cercando diagganciare Atene finalmente altreno della modernità europea.

©RIPRODUZIONERISERVATA

REUTERS

Atene. Giornata decisiva al Parlamento per il premier Alexis Tsipras

Allargare la base imponibile, eliminando leagevolazioni fiscali concesse a intere categorie, acominciare dagli agricoltori, e razionalizzare ilsistema dell’Iva. Su questi due capitoli è costruito ilprovvedimento fiscale che il Parlamento dovevaapprovare entro ieri notte. Per l’Iva si istituiscono tre

aliquote: 23, 16 e 6 per cento e vengono eliminatisconti ed esezioni per le isole, dopo un lungo bracciodi ferro con le istituzioni europee. Atene aveva chiestoche almeno le isole più lontane dall a terrafermapotessero mantenere le esenzioni. Anche ai ristorantiverrà applicata l’aliquota standard del 23 per cento.1

  TASSE

I provvedimenti più importanti

L’IvaL’aliquota standard dell’Iva inGrecia che verrà applicata ancheai ristoranti

23%

È la riforma più difficile per il governo Tsipras perchédeve essere data applicazione alle riforme già varatenel 2010 e nel 2012 ma non ancora attuate. Con lanuova legge Atene si impegna a portare l’etàpensionabile a 67 anni entro il 2022. Scatterannopenalizzazioni peri pensionamenti anticipati. Il

governo greco inoltre ha infine accettato dieliminare, progressivamente, entro il 2019, ilsussidio per le pensioni più basse. (chiamato Eka). Ilgoverno dovrà inoltre eliminare le conseguenzedelle sentenze della Corte costituzionale che hannoannullato i tagli alle pensioni effettuati nel 2012 .2

PENSIONI

Le pensioni in rapporto al PilLa spesa pensionistica in Greciain percentuale del Pil. La più altatra i pa esi dell’Ocse

17%

Accesso alle professioni, e liberalizzazioni delmercato dei prodotti e servizi. La Grecia deve avviare

subito ma portare a compimenti nei prossimi mesiquelle aperture finora soltanto promesse e in gradodi dare impulso all’economia del paese. Quanto aiprodotti l’Europa chiede uno sforzo su aperture

domenicali, sconti, e prorpietà delle farmacie.Quanto ai servizi e alle professioni un maggiore

accesso a settori molto chiusi, compreso il trasportovia mare che invece Atene aveva finora tentato ditenere fuori dalle riforme anche nell’ultima propostapresentata durante il weekend .

3

APERTURA

DEL MERCATO

I benefici in miliardiI miliardi annui di cui secondol’Ocse beneficerebbe l’economiagrazie alle liberalizzazioni

5,2

Sono le privatizzazioni uno dei punti dolentidell’intero negoziato tra Atene e i creditori.Avrebbero dovuto essere realizzate già negli scorsianni ma poco o niente è stato fatto e gli introiti sonostati assai modesti rispetto alle previsioni. Adessola Ue chiede alla Grecia di istituire un fondo al quale

conferire gli asset da privatizzare . Il fondodovrebbe garantire entrate per 50 miliardi di euro.La sua sede sarà ad Atene e non a Lussemburgocome inziialmente ipotizzato durante i negoziati,ma verrà gestito sotto la supervisione delleistituzioni europee .4

VENDITA

DEI BENILe privatizzazioniIl valore in miliardi di euro degliasset da conferire al fondo per leprivatizzazioni

50

IL DIETROFRONT«La priorità era evitareun disastro firmandoun’intesa in cui noncredevo ma che onorerò»

LA ROTTURA«L’ex ministro delleFinanze Varoufakisè un buon economistama non un politico»

LA PAROLACHIAVE

Grexit

7 Il termine, fusione delleparole Greece ed exit, è statoconiato dagli economisti diCitigroup Willem Buiter eEbrahim Rahbari nelfebbraio 2012. L’uscita dellaGrecia dall’euro sembravaanche allora possibileperché nonostante duesalvataggi il Paese nonriusciva a superare la suacrisi drammatica. Pochi mesidopo il celebre «whatever ittakes» di Mario Draghi haallontanato per almeno dueanni questo spauracchio,tanto che la parola Grexit èquasi scomparsa dai media.

Con il governo della sinistraradicale di Syriza il termineè tornato ad accompagnare idifficili negoziati delleultime settimane tra Atenee Bruxelles.

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4  

Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

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Il Sole 24 Ore   5Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Emergenza Greciae la nuova Europa

Il prestito ponte e l’impatto sull’ItaliaLe somme erogate ad Atene dall’Efsm, il vecchio fondo salva-Statigarantito dal budget europeo, non influiranno per ora sui conti pubblici

Il salva-Stati non pesa sul debito italianoL’allungamento delle scadenze sui rimborsi dei prestiti avrà invece un costo

diIsabella Bufacchi

u Continua da pagina 1

Guardando avanti ,tuttavia, questo nonsignifica che l'Italia

non sia esposta in alcunmodo alle ipotesi di ri-strutturazione del debitogreco, con ulteriore allun-gamento delle scadenze oconcessione di nuovi peri-odi di grazia.

E non vuol dire che l'Italianon incorrerebbe in alcunaperdita nel caso di haircut,taglio netto di una percen-tuale dello stock del debitodi Atene. Estendere le sca-denze, differir e nel tempo ilpagamento di interessi o ilrimborso di capitale èun'agevolazione che il cre-ditore concede al debitore eha un costo, perché rende il

prestito meno convenientein termini di rendimento equindi ne diminuisce il co-siddetto “valore attualenetto”, il valore rispetto aitassi di mercato.

Il taglio del debito, l'hair-cut, ha invece un impattoimmediato sul creditore chesi assume all'istante unaperdita sul capitale investi-to perché non gli verrà rim-borsato: ma quello che pro-pone l'Fmi, l'haircut. non èpraticabile perché, comescandito ieri a chiare letteredal portavoce dell'Efsf/Esm, «i capi di Stato e di go-verno hanno puntualizzatonel comunicato sulla Greciache tagli sul valore nomina-le del debito, haircut, nonsaranno fatti».

L'urgenza del prestito-ponte è presto spiegata: laGrecia deve ripagare pun-tualmente e integralmente il20 luglio 3,5 miliardi di titolidi Stato detenuti dalla Bce (2miliardi) e dalla Banca cen-trale greca (1 miliardo) piùinteressi. Il bridge loan quin-di evita il default, evento chefarebbe crollare a catena il

valore di tutti i titoli di Statogreci che sono il collateraleutilizzato dalle banche gre-che come garanzia per finan-ziarsi presso l'Eurosistema(la Bce e le banche centralinazionali, dunque anchequella greca): le garanzie di-venterebbero carta stracciae le banche greche sarebberoportate al collasso. Il presti-to-ponte inoltre potrebbeaprire la strada a un aumentodel tetto all'Ela che deve es-sere deciso dalla Bce; inoltreconsente alla Grecia di rim-borsare 2 miliardi di prestitiin mora presso il Fondo mo-netario, e questo a sua voltamette l'Fmi nella condizionedi potersi sedere al tavolo deicreditori per il terzo pro-gramma di aiuti.

L'uscita di scena dell'Efsf e il subentro dell'Esm, comecontroparte creditrice del-la Grecia nel terzo pro-gramma di aiuti, è positivoper i conti pubblici italiani:il debito pubblico è aumen-tato in via permanente ver-sando la quota italiana delcapitale paid-in dell'Esm,pari a 14,33 miliardi, ma iprestiti concessi da questofondo (a differenza dell'Ef-sf nei confronti dei suoi Sta-ti garanti) non vengono ri-partiti nel debito pubblicodegli Stati azionisti. L'Esmha già aiutato Spagna e Ci-pro ma senza impatto suiconti pubblici italiani. L'Ef-sf ha emesso bond per aiuta-re Irlanda, Portogallo eGrecia e il debito pubblicoitaliano è salito di conse-guenza di 36 miliardi circa.

L'allungamento ulterioredelle scadenze e dei periodidi grazia sul debito pregres-so della Grecia con i credito-ri “official” o addirittura unhaircut, che vedrebbe l'Italiacoinvolta con un prestito bi-laterale alla Grecia per 10,2miliardi e come garante degliEfsf-bond per 25,7 miliardi,può avere sì un impatto suiconti pubblici: ancor di piùnel caso di taglio netto e ridu-zione del debito greco.

La dilazione del paga-mento degli interessi o delcapitale e periodi di graziadurante i quali il debitorenon paga nulla, hanno unimpatto sul creditore per-ché abbattono oppure an-nullano il rendimento gene-rato dal prestito: quindi il fi-nanziamento di per sè di-venta un cos to per i lcreditore (che, nel casodell'Italia, a sua volta si èdovuto finanziare emetten-do BTp e pagando interessipiù alti sul suo debito).

La Grecia ha già ottenuto

un'estensione di 15 anni delladurata dei finanziamentidell'Efsf e dei prestiti bilate-rali: ora la vita media dei pre-stiti alla Grecia è già moltolunga, intorno ai 30 anni, ilprimo pagamento all'Efsf cade nel 2023, l'ultimo nel2054. Il Fondo monetariosuggerisce un ulteriore al-lungamento per una sosteni-bilità up-front: se la Greciadovesse rimborsare i suoiprestiti entro i prossimi 60anni, ebbene per i suoi credi-tori (tra i quali l'Italia) il fi-nanziamento diventerebbeun costo perché non avrà ilrendimento atteso (ma nonuna perdita facciale perchéverrà rimborsato integral-mente a 100). Se questo fosseconcordato per la Grecia, c'èda attendersi che almenoPortogallo e Irlanda chieda-no lo stesso beneficio sui lo-ro prestiti Efsf.

Il fardello dei rimborsi deiprestiti è stato alleggerito dimolto alla Grecia già nel2012 con la concessione diun periodo di grazia di 10 an-ni, dal 2012 al 2022, da partedi Efsf e sui prestiti bilatera-li concessi dai 15 partnersdell'Unione monetaria: inquesto arco temporale, laGrecia non paga interessi enon rimborsa la quota capi-tale del piano di ammorta-mento. Quindi, è come senon l'avesse, quel debito.L'Fmi e la Bce tuttavia nonhanno fatto alcuna conces-sione: il peso del serviziodel debito pubblico greconei prossimi tre anni è quasidel tutto dovuto ai paga-menti da fare nei prossimitre anni per rimborsarel'Fmi e pagare i titoli di Statoacquistati dalla Bce con ilSecurities Markets Pro-gramme. I pagamenti dovutia Fmi e Bce e alla Banca cen-trale greca sono pesanti perle casse vuote della Grecia.Si fa un gran parlare delledue scadenze del 20 luglio e20 agosto della Bce. Ma già asettembre la Grecia devepagare al Fondo monetarioaltri 1,5 miliardi. E ha già insospeso 2 miliardi, accumu-lati ora, tra giugno e luglio.

Il Fondo monetario sta ri-lanciando l'idea dell'haircut,che gli Stati creditori euro-pei non intendono persegui-re: se così fosse, i primi a pa-garne le conseguenze e ad ac-collarsi la perdita sarebberoproprio gli Stati creditoridell'Eurozona perché l'Efsf èun creditore pari passu (al li-vello di investitore privato)mentre l'Fmi è creditore pri-vilegiato.

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Il premier a Nairobi. «Trovare una soluzione per la Grecia»

Renzi: «L’Europa non può basarsi solosu valori economici»ROMA

pÈ giusto salvare la Grecia mabisogna chiedersi «quale Europasi vuole in futuro». Matteo Renziparla anche della grande crisi diAtene davanti agli studenti del-l’Università di Nairobi che lo in-terpellano un po’ a tutto campo altermine del suo viaggio africano.«L’Europa - spiega il premier - ènata attorno ad un grande ideale enon può essere rappresentata so-lo da valori economici: è indispen-sabile mantenere lo stesso ap-proccio sui valori che hanno avu-to i padri fondatori dell’Europa».

Il ragionamento è quello ripe-tuto negli ultimi giorni della deli-catissima trattativa a Bruxellesche ha visto protagonista, accan-to a Renzi, anche il ministro del-l’Economia, Pier Carlo Padoan.La Grecia ha riconosciuto il fortedeficit di modernizzazione cheha accumulato negli ultimi anni es’è impegnata a colmarlo con for-ti riforme. Per questo ha trovatol’Italia insieme ad altri Paesi al suofianco per convincere i creditoriche l’unica strada per uscire dallacrisi è quella di dare una nuovaopportunità al Paese evitando inogni modo una uscita dall’euro.

Concetti che ieri Renzi ha ripe-tuto nelle ultime ore della suamissione africana, le stesse ore incui al Parlamento di Atene si con-sumava la più drammatica sedutadel dopoguerra. «Il messaggio ètrovare una soluzione per la Gre-cia, salviamola, ma il problema èche tipo di Europa vuoi in futuro»ha insistito Renzi dicendo che ècomplicato spiegare questa crisiin due minuti: «Tsipras ha usato ilreferendum per fare un accordocon l’Europa perché senza accor-do per la Grecia è il peggio».

Nel discorso all’UniversitàRenzi ha reso omaggio agli stu-denti di Garissa, vittime pochimesi fa del terrorismo: «La de-cisione di attaccare un’univer-sità in Kenya è un messaggionon solo per voi ma per ogni cit-tadino del mondo. Ma noi nonpermetteremo mai al terrori-smo di averla vinta».

Ieri il presidente del Consiglioha incontrato a Nairobi il presi-dente Uhuru Kenyatta e presen-ziato alla firma dell’accordo tra igoverni di Kenya e Italia per la co-struzione della diga Itare, nellaprovincia della Rift Valley, com-messa vinta con un appalto da306 milioni di euro dalla societàravennate Cmc (Sace, IntesaSanpaolo e Bnp Paribas finanzia-no il progetto).

E Oggi sarà di nuovo a Roma,con in agenda un incontro a Pa-lazzo Chigi col presidente dellaRepubblica del Ghana, John Dra-mani Mahama.

L’Italia - ha affermato chiuden-

do il suo intervento di 50 minutidavanti agli studenti dell’ateneokenyota - sta già tornando: «Èconsiderata nel mondo un gran-de punto di riferimento e talvoltasoltanto la nostra tipica tendenzaall’autocommiserazione ci impe-disce di vedere questo».

Il sentiero da non smarrire èquello delle riforme, dirà poi ilpremier parlando con i giornali-sti che gli chiedevano un com-menti ai dati Istat sulla pover-tà: «L’Italia ha oggettivamentesvoltato ma c’è ancora molto dafare. Se manteniamo questo rit-mo sulle riforme avremo dati dicrescita significativi».

La buona notizia che aspetta ilpremier è quella di una crescitadel Pil sostanziale: «Ho semprecontestato quelli che stappavanolo champagne quando vedevanoun più zero virgola sulla crescita.Io non sarò mai soddisfatto deidati economici finché non torne-remo a vedere grandi dati di cre-scita». E dunque, riforme e attua-zione delle riforme.

L’agenda riparte venerdì conun Consiglio dei ministri che pre-vede il varo finale di forse tre de-creti legislativi che attuano la de-lega fiscale. C’è poi in campol’ipotesi di effettuare le nomineper coprire le caselle che si sonoliberate nel governo e, più sullosfondo, la preparazione dellaspending review.

D.Col.

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AFP

Ieri a Nairobi. Matteo Renzi

La nuova Europa. Enzo Moavero Milanesi ricorda che le emissioni garantite dalla Bei sono del tutto compatibili con gli attuali Trattati e costituiscono una opzione già tracciata dall’accordo sulla crescita di tre anni fa

«Più coraggio sui project bond, sono già nel patto del 2012»diDino Pesole

Project bond garantiti dallaBei, da affiancare al piano Juncker. Una strada che

rientra tra le opzioni possibili,senza metter mano ai Trattati, eche di fatto è già tracciata dalPatto per la crescita del giugno2012, quando si decise di avviareuna sorta di “fase pilota” pro-prio per verificare la concretafattibilità di questo strumento.

Enzo Moavero Milanesi è sta-to ministro per gli Affari euro-pei nei governi Monti e Letta.Riflette sulle due “code lunghe”della crisi dell’eurozona, lospetto della Grexit e la carenzadi crescita, accompagnata dal-l’aumento dell’indebitamentodi quasi tutti gli Stati membri.«Sulla crescita – osserva – la so-luzione in teoria sarebbe l’Euro-pa. Se guardiamo ai t re passaggidecisivi degli ultimi decenni,l’abbattimento dei dazi negli an-ni Sessanta, il completamentodel mercato unico nel 1992-1993, e la fine degli anni Novan-ta, i cosiddetti anni dell’oro del-

l’euro, abbiamo la conferma chel’Europa ha sempre creato cre-scita, non recessione». Ma se èl’Europa la risposta alla crisi dicrescita, difficilmente se ne ver-rà a capo. «Il nostro armamen-tario di norme europee, a parti-re da un mercato unico più aper-to e dalla concorrenza, funzionase c’è fiducia, in primo luogo daparte degli imprenditori. Oggi

al contrario l’atteggiamentoprevalente è di prudenza. Si po-trebbe invocare il braccio degliincentivi, ma ragioniamo del-l’1% del Pil contro il 25% degliStati Uniti. Il problema del bi-lancio dell’Unione europea sichiama risorse. Non si può pen-sare alla grande con un bilancio

così esiguo». E allora, poiché ilbilancio dell’Unione è alimen-tato dai fondi degli Stati mem-bri, non si può certo immagina-re di ricorrere ai bilanci nazio-nali e dunque ai contribuenti. Lastrada è rivolgersi ai mercati.«Ho letto che nell’editoriale delSole 24 Ore di due giorni fa si ri-lancia lo strumento dei projectbond. Condivido pienamente.Si tratterebbe di varare obbliga-zioni per progetti di investi-mento garantiti dalla Bei che, lodico per inciso, finanzia moltodi più della Banca mondiale».Investimenti su scala europeadiretti alle infrastrutture, matanto per citare qualche altropossibile settore, anche a quellodella modernizzazione della sa-nità pubblica, al collegamentotelematico tra centri di eccel-lenza europei in campo sanita-rio». Lo schema che proponeMoavero è in sostanza il se-guente: far marciare i projectbond in parallelo con il piano Juncker la cui potenza di fuoco(315 miliardi) è ovviamente tut-ta da verificare sul campo. «Co-

munque si tratta di una novitàpositiva». Due strumenti che«facendo appello ai mercati evi-tino di chiedere soldi agli Stati»,con un ulteriore possibile effet-to volano «poiché attraversol’affidamento della Bei si po-trebbe attrarre parte del rispar-mio che in Europa ancora c’è, el’Italia sarebbe in primo piano inquesta operazione». Così comedeciso nel 2012, quando la Beivenne ricapitalizzata per 10 mi-liardi, si potrebbe procedere aun’ulteriore ricapitalizzazione.In più – osserva Moavero - si po-trebbe utilizzare quella sorta diclausola di revisione del bilan-cio comunitario, che il Parla-mento europeo ha ottenuto nelcorso della faticosa approva-zione dell’ultimo quadro finan-ziario pluriennale 2014-2020,laddove si prevede una sorta dicheck in corso d’opera. Eccol’occasione per provare a far de-collare i project bond dalla fasepilota a quella attuativa. Occor-re – questo l’approccio pragma-tico di fondo – provare a metterein campo soluzioni praticabili

in tempi brevi. La golden rule? Ilpercorso è accidentato, perchécon ogni probabilità occorre-rebbe rivedere i Trattati. Laclausola di flessibilità sugli in-vestimenti c’è già, con il limitedel rispetto del 3% nel rapportodeficit/pil. E se il tetto fosse sfo-rato proprio per destinare piùspese agli investimenti? «Nonsarebbe un dramma, ma ci apri-rebbero una procedura d’infra-zione per disavanzo eccessivo,perderemmo i benefici del co-siddetto braccio preventivo delPatto di stabilità e ci esporrem-mo alle conseguenze di una pos-sibile reazione negativa deimercati». Quanto alla Grecia,alla luce dell’esito dell’ultimamaratona negoziale, pare evi-dente che una delle variabili ingioco è anche quello che po-tremmo definire «l’effetto delprecedente. Che succede se sia-mo troppo generosi? E se non siindividuasse una soluzione,non vi è il rischio di creare a li-vello sovrano un caso Lehman?Nessuno lo sa».

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UNA STORIA DI CRESCITA

«L’Europa ha sempre creatocrescita: con l’abbattimentodei dazi negli anni ’60, con ilmercato unico nel 1992-93 e con“l’oro dell’euro” di fine anni 90»

60

80

100

120

140

160

180

200

2011 2012 2013 2014 2015 2016

Debito pubblico in % del Pil

68,2

173,5

130,6

101,4

97,0

92,5

Germania

Grecia

Spagna

Francia

Italia

Area euro

Il trend del debito pubblico nell’Eurozona

SUL TERRORISMO

«Attaccare un’universitàin Kenya è un messaggioper ogni cittadino del mondo.Ma noi non permetteremo maial terrorismo di averla vinta»

Efsm o prestiti bilaterali?Un prestito ponte da 7 miliardi allaGrecia, concesso dall’Efsm(garantito dal budget Ue) nonavrebbe alcun impatto sul debitopubblico dell’Italia.Con un prestito

ponte da 7 miliardi concesso conprestiti bilaterali, il debitopubblico dell’Italia aumenterebbepro-quota (19,24%) per 1,35miliardi ma solotemporaneamente

PRESTITO PONTE

Gli aiuti alla Grecia e gli effetti sul debito pubblico dell’Italia

L’IMPORTO

7 miliardi

Niente aumento del debitoCon l’Esm (Mes - Meccanismoeuropeo di stabilità), il capitalepaid-in versato dall’Italia, ildebito pubblico è già aumentatoin via permanente di 14,33

miliardi. Il terzo programma diaiuti alla Grecia tramite l’Esm nonfarà aumentare ulteriormente ildebito pubblico perché i prestitierogati con questo strumento nonvanno a pesare su di esso

ESM-CAPITALE PAID IN

CAPITALE GIÀ VERSATO

14,33miliardi

Debito pubblico già aumentatoPer la quota italiana degli Efsf-bond per la Grecia il debitopubblico dell’Italia è già

aumentato di 25,7 miliardi (quotaitaliana di poco superiore al

19%). Il Fondo è stato creatocome un meccanismo dirisoluzione temporanea dellecrisi dagli Stati membri dell'area

dell'euro nel mese di giugno2010

EFSF PER LA GRECIA

L’AUMENTO DEL DEBITO

25,7miliardi

La spinta dei bond emessiIl debito pubblico è giàaumentato per la quotaitaliana degli Efsf bond emessiper gli aiuti a Irlanda,Portogallo, Grecia. L'aumento

del debito è temporaneo escenderà in 30 anni quandoIrlanda, Grecia e Portogallorimborseranno i prestitidell’Efsf con piano diammortamento

TOTALE AIUTI EFSF

L’IMPORTO COMPLESSIVO

35,9miliardi

Garanzie senza impattoLe garanzie a carico dell’Italiadell’Efsf (l’Italia garantisce il19,2233% su un totale di 724,247miliardi di garanzie) non hannoimpatto sul debito pubblico: il debito

aumenta solo se l’Efsf non rimborsa isuoi bond e ricorre alle garanzie peril servizio del suo debito in scadenza.L’Efsf potrebbe trovarsi costretto aricorrere alle garanzie se la Greciadovesse decidere di non rimborsare

LE GARANZIE EFSF

L’IMPORTO

139,3 miliardi

IL VANTAGGIOIl subentro dell’Esm all’Efsf è stato positivo per i contiitaliani perché i prestitiversati non entrano nel debitopubblico degli Stati azionisti

UMBERTOGRATI

SITUAZIONE DIFFICILE

I pagamenti dovuti a Fmi e Bcedalla Banca centrale greca sonopesanti: oltre alle due scadenzedi luglio e agosto, a settembredeve versare altri 1,5 miliardi

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6  Il Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Fed pronta ad alzare i tassi nel 2015Il dollaro risale e Wall Street vira in negativo - Borse europee positive, si aspetta Atene

Vito Lops

Stefania Spatti

pUn po’ meno Grecia e moltopiù Wall Street. Dalla giornata diieri arriva un nuovo forte segna-le di normalizzazione sui merca-ti finanziari. Perché (per una vol-ta) a tenere banco non è stata laGrecia, ma la Federal Reserve ela politica monetaria. Il governa-tore Yanet Yellen ha infatti dettoche ormai i tempi sono maturiper un rialzo dei tassi entro fineanno. Si è vista subito una reazio-ne con il dollaro che si è apprez-zato sulle principali valute (co-me sintetizzato dal Dollar Indexche è salito da 96 a 97 punti). Il bi-glietto verde è salito anche sul-l’euro, che è sceso sotto 1,10 e nelcorso della seduta ha toccato unminimo a 1,093. Wall Street, in-vece, in serata ha virato lieve-mente in negativo.

I tassi UsaNelle prossime sedute prosegui-ranno le ipotesi sulla tempisticae sull’entità della stretta moneta-ria. Anche perché il Beige Book,diffuso in serata, dimostra chel’economia americana continui acrescere. Per questo il presiden-te della Fed, Janet Yellen, ha riba-dito che i tassi saranno probabil-mente rialzati quest’anno. Nellesue tre ore di testimonianza al

Congresso Usa - dove si ripre-senterà oggi - alcuni legislatorihanno tentato di convincerla adaspettare l’anno prossimo primadi effettuare una stretta, comeper altro suggerito dall’Fmi.

Yellen ha risposto che «sel’economia procede come ciaspettiamo, sarà appropriato al-zare i tassi a un certo punto que-st’anno». E che il «vantaggio» diiniziare una stretta «un po’ pri-

ma» è che permette un approc-cio «graduale». Yellen ha am-messo: sono «gli sviluppi esteri,in particolare» a porre «alcunirischi alla crescita Usa». Comeaveva fatto venerdì scorso, il go-vernatore ha citato la Grecia, do-ve la situazione resta «difficile»nonostante «la ripresa nell’Areaeuro sembri essere diventatapiù solida». Rispetto al 10 luglioha aggiunto le sfide poste alla Ci-na da un debito «alto» e da «con-dizioni finanziarie volatili». Ma

la normalizzazione della politi-ca monetaria della Fed sta perarrivare, salvo sorprese.

La reazione dei mercati

In questo contesto le Borse euro-pee hanno archiviato la sesta se-duta consecutiva in rialzo. Ieril’indice EuroStoxx 50 è salito del-lo 0,5%, portando così la perfor-mance dai minimi di martedì a+10%. Tra i listini, maglia rosa aPiazza Affari con il Ftse Mib cheè salito dell’1,28% estendendo laperformance di periodo a +11,5%.Piazza Affari poi si è mossa conpiù energia degli altri listini gra-zie agli acquisti sui titoli bancariche, a loro volta, hanno benefi-ciato del calo dei rendimenti deititoli di Stato: altro segnale di di-stensione finanziaria.

Ieri i BTp a 10 anni sono scesinel corso della seduta sotto il 2%,per chiudere al 2,01%, comun-que in calo di sei punti base ri-spetto ai valori della vigilia, lastessa soglia del Bonos spagno-lo. Lo spread BTp-Bund però èsalito di due punti (da 122 a124) semplicemente perché nelfrattempo anche il Bund tedescoè stato molto acquistato: il rendi-mento è sceso da 0,84% a 0,77%. Ititoli di Stato dell’Eurozona so-no tornati sui livelli di maggio.

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I TASSI UFFICIALI DI FED E BCE LE BORSE

IERI

+0,38%DA INIZIO ANNO

+17,26%

IERI

+0,29%DA INIZIO ANNO

+17,79%

Francoforte - Dax

IERI

+0,35%DA INIZIO ANNO

+18,20%

Parigi - Cac 40

IERI

+0,69%DA INIZIO ANNO

+10,27%

Madrid - Ibex 35

IERI

+1,28%DA INIZIO ANNO

+23,04%

Milano - Ftse Mib

7

6

5

4

3

2

1

0

2015

20142013201220112010200920082007200620052004200320022001

2000

Bce Fed

Tokyo - Nikkei 225

Politica monetaria e Borse

L’ANALISI

Andrea

Franceschi

 La stretta Usanon sia una«stretta» per tutti gli altri

L’economiaamericana è sana.Lo dicono i numeri

del mercato del lavororecentemente pubblicatiche indicano per la primaeconomia del mondo untasso di disoccupazione del5,3%, ai minimi da setteanni. Anche se non ancoraaccompagnata da unaumento dei salari laripresa delle assunzionidovrebbe contribuireall’andamento dei consumiche la Fed vede in crescita.L’inflazione certo restalontana dagli obiettivi ma -ha avvertito la Bancacentrale Usa - ci sonosegnali disurriscaldamento dimercati, come quello degliimmobili commerciali, acui è importante prestareattenzione. Per la bancacentrale Usa insomma ilquadro è chiaro e non cisono più alibi perrimandare il rialzo deitassi. E così il numero unodella Fed Janet Yellen nellasua audizione al Congressoha confermatoapertamente ciò che imercati avevano messo inconto da tempo: la strettaarriverà entro la fine diquest’anno. Benché questastretta sia stata preparatada tempo le incognite sulleripercussioni che il rialzodei tassi Fed (il primo dal2004) potrebbero averesono tante.

Preoccupazione inquesto senso è stataespressa dal Fondo

monetario internazionaleche la scorsa settimana harinnovato il suo appello arimandare la stretta alprossimo anno invitando laFed ad attendere segnali dipiù chiara ripresa di prezzie salari. D’altro canto nonmancano in patria gliappelli a non ripetere glierrori del passato quando,sotto la gestione di AlanGreenspan, la scelta dimantenere a lungo unapolitica espansiva gettò lebasi per la bolla del creditopoi deflagrata con ilcollasso finanziario del2008. Molti sostenitoridella stretta fanno peraltronotare che, da questopunto di vista, «la frittata èstata fatta» visto ilproliferare di bollespeculative di varia naturaalimentate dalla liquiditàche, la Fed ma non solo, èstata pompata in questianni. Che fare quindi:rimandare ancora oprocedere lungo la viasegnata a costo di possibiliturbolenze finanziarie intutto il mondo? Lasensazione, volendomettersi nei panni di JanetYellen, è che quasiasiscelta sia quella sbagliata.E in questo senso il quadrointernazionale non aiuta.Con la rinnovata instabilitàdell’Eurozona e i segnaliallarmanti in arrivo dallaCina i rischi dicontraccolpinell’economia americanasono reali. E la Fed dovràtenerne conto. In questoquadro, che definireincerto è poco, gliinvestitori si muovono coni piedi di piombo. In attesadegli eventi meglio restareliquidi. Questo almeno èl’orientamento di buonaparte dei gestori emersodall’ultimo sondaggio diBofA Merrill Lynchsecondo cui il livello dicash in portafoglio deifondi è ai massimi daldopo-Lehman Brothers.

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Emergenza Greciae la nuova Europa

Beige Book Il rapporto della Fed sull’economia americana conferma la crescita  Yellen: i pericoli per la ripresa arrivano dall’estero, da Atene e da Pechino

Emergenza. Il fondo salva Stati dall’inizio dell’anno ha collocato 10 miliardi di euro per finanziare piani passati di Portogallo, Irlanda e Grecia - Per l’Ucraina interviene la Ue

Esm, bond da 2 miliardi per i vecchi salvataggiMara Monti

MILANO

pMentre si discute come ilfondo salva-Stati, Esm (Euro-pean stability mechanism)dovrà intervenire a favore delsalvataggio della Grecia, ieril'istituzione europea ha datomandato alle banche perl’emissione di un bond da 2 mi-liardi da collocare la prossima

settimana. Un’operazione or-dinaria già in calendario dal-l’inizio dell’anno, con la finali-tà di rifinanziare i piani di sal-vataggi passati del Portogallo,Irlanda e della stessa Grecia.Dall’inizio dell’anno il fondoche ha rating massimo “triplaA” ha già collocato circa 10 mi-liardi con quattro emissioni,con lo scopo di “rollare” i titoli

in scadenza in parte ereditatidal fondo Efsf (European Fi-nancial Stability Facility)confluito nell’Esm. Quest’ul-timo attivo dal 2013 dal suo av-vio ha già collocato 28 miliardidi euro a sostegno dei paesieuropei in difficoltà, in preva-lenza per aiutare le banche deirispettivi paese.

In realtà l’Efsf non è comple-

tamente sparito, in quanto og-gi la sua operatività è limitataal rinnovo dei titoli in scaden-za già emessi in passato: que-st’anno infatti ha rinnovatosolo un bond da 3 miliardi dieuro. Dunque, l’Esm sta già in-tervenendo sui precedentibailout della Grecia finan-ziandoli attraverso l’emissio-ne sul mercato primario di ti-

toli che potendo contare sulrating massimo pari alla “tri-pla A” sono accettati come ga-ranzia dalla Bce. Per la sua for-te connotazione finanziaria,in passato era stato propostodi conferire all'Esm lo status dibanca. Questa possibilitànon è stata concessa, ma glisono state attribuite funzio-ni che alla Bce sono invecevietate dai trattati: dalla sot-toscrizione sul mercato pri-mario titoli degli Stati in dif-

ficoltà, come appunto sta fa-cendo per Portogallo, Irlan-da e Grecia , oppurericapitalizzarne le banche.

Se l’Esm si attiva per i paesidell’area euro, per quelli al difuori dell’unione monetariainterviene la stessa Unioneeuropea: è il caso dell’Ucrainaa favore della quale l’Unioneeuropea ieri ha raccolto attra-verso l’emissione di un bond,600 milioni di euro.

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TITOLI DI STATO

I BTp decennali scendonodurante la giornata sotto il 2%e poi chiudono al 2,01%,ma lo spread sale lievementeda 122 a 124 punti base

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Il Sole 24 Ore  7Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Cina: l’economia corre, la Borsa frenaIl Pil cresce del 7% e supera le attese, ma il listino di Shanghai torna a perdere (-3%)

Corrado Poggi

pUn raggio di sole per l’eco-nomia reale e una doccia freddaper i mercati finanziari. La con-sueta divergenza che si riscon-tra in tempi di politiche aggres-sive di stimolo alla crescita, si èverificata anche ieri con decisio-ne alla Borsa di Shanghai dopoche il governo ha reso noto il da-to di crescita del Pil nel secondotrimestre, risultato, con un +7%su base annua, lievemente supe-riore alle attese degli analisti(+6,9%) e in linea con la perfor-mance dei tre mesi precedenti. Ilriflesso immediato degli inve-stitori, peraltro scottati da unmese orribile, è stato quello ditornare a vendere i titoli sul cal-colo che l’esecutivo sarà ora me-no incentivato a continuare apremere sull’acceleratore dellemanovre espansive e degli inve-stimenti straordinari.

Posto che questo rimane an-cora possibile visto che la situa-zione è estremamente fluida, lareazione del mercato di Shan-ghai è indicativa del grado ditensione e incertezza che si re-spira al momento sulla piazza.Con la flessione del 3,03% accu-sata ieri, il Shanghai CompositeIndex, nonostante tre seduteconsecutive di rialzi che le ave-vano permesso di risalire circadel 13%, si trova ora sotto del26,3% rispetto al massimo diquesta fase congiunturale toc-cato il 12 giugno scorso. Nelmezzo sono andati bruciati ol-tre 3000 miliardi di dollari, nu-meri da capogiro che tuttaviavanno contestualizzati conquelli ancora più incredibili re-gistrati nel corso dell’ultimo an-no, quando la borsa ha guada-gnato circa il 150%.

La ragione di questo anda-mento irrazionale, spiegano gliesperti, è da ricercare proprionelle politiche del governo cheallo scopo di centrare l’obietti-vo di crescita dell’economiadel 7% annuo hanno incentiva-

to con ogni mezzo i cittadini ainvestire nei mercati azionariora che il settore immobiliare,dopo anni di crescita bulimica,è giunto al limite della satura-zione. Per consentire il massi-mo flusso possibile di liquiditàverso la Borsa, le autorità cinesihanno persino permesso ai pri-vati di impegnare la propria ca-sa come collaterale e questo hascatenato una speculazione in-discriminata sui mercati congli investitori che si sono getta-ti in massa a comprare i“growth stocks” senza alcunaconsiderazione per i livelli di

valutazione già raggiunti.Quando un mese fa è stato toc-

cato l’apice ed è iniziata la fase di-scendente, la medesima specula-zione indiscriminata ha tuttaviafunzionato anche al ribasso e gliinvestitori si sono affrettati a ven-dere in massa i titoli anche perchéper molti di quelli che avevanocomprato a margine, cioè con sol-di presi a prestito dai broker, sonoscattate le richieste di rientro im-mediato. Due settimane fa il go-verno è così intervenuto nuova-mente con misure draconiane: di-vieto per gli azionisti che deten-gono quote superiori al 5% di unasocietà di vendere per sei mesi, ta-glio dei tassi di interessi a nuoviminimi storici, limiti alle possibi-lità di vendere allo scoperto, so-spensione di tutte le Ipo e rilassa-mento degli standard per accede-re a prestiti e finanziamenti.

Tutte mosse che ci si aspetta-va potessero avere un effettoesplosivo sulla Borsa e invecel’impatto è stato modesto e di

breve durata. Nei giorni scorsi leautorità hanno pertanto per-messo un’altra misura straordi-naria: la sospensione delle atti-vità di trading sui titoli a maggiorrischio di ribasso, il che peraltronon ha fatto altro che concentra-re le vendite sugli stock rimastiin quotazione. Ieri ne risultava-no sospesi ancora 696, circa unquarto del totale, sebbene in net-to miglioramento rispetto a unasettimana fa quando erano 1.476.

Alla luce di quella che già ora èla peggiore correzione dal 1992,alcuni analisti ritengono che laBorsa di Shanghai sia ormai en-trata in un mercato dell’orso de-stinato a durare anni. Non tuttiad ogni sposano la tesi catastro-fista. Se da una parte il capoeco-nomista uscente del Fondo Mo-netario Internazionale, OlivierBlanchard, si è detto certo che leautorità cinesi dispongano deglistrumenti per evitare un ulterio-re deterioramento dei mercati,dall’altra alcune banche di inve-stimento hanno invitato a rima-nere vigili alle occasioni offertedal momento. «Noi rimaniamopienamente investiti nel merca-to», ha dichiarato Robert Bao,money manager di Fidelity, chesi è detto «alquanto fiduciosonei fondamentali dell’econo-mia». Simile l’analisi di KingerLau, strategist di Goldman Sa-chs, secondo cui il governo cine-se manterrà il suo pieno suppor-to all’economia permettendo aimercati di mettere a segno unrally di oltre il 20% nei prossimidodici mesi. Al momento tutta-via la prudenza sembra d’obbli-go e sembra essere la linea segui-ta dagli investitori stranieri cheieri per il settimo giorno conse-cutivo hanno tolto capitale dalmercato azionario di Shanghaitramite un trading link conHong Kong. È la striscia più lun-ga da quando questo canale fi-nanziario è stato istituito loscorso novembre.

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LE PREVISIONI

Il futuro del mercatoazionario spacca gli esperti:alcuni prevedono l’Orso,mentre altri credono

che ci sarà il rimbalzo

UTILI ATTESI NEI VARI SETTORI DELLA BORSA CINESE NEL 2015 E 2016

LA BORSA DI SHANGHAI DA INIZIO ANNO

20162015

Immobiliari

Trasporti

Biologia medica

Commercio

Materialida costruzione

Tessile

Auto

Casalinghi

F&B

Utilitiespubbliche

Costruzioni

Banche

Miniere

Conglomerati

Acciaio

Difesa

Tempo libero

Manifatturiero

Elettronica

Finanziari(non banche)

Materiale elettrico

Computers

Componentiper macchinari

Media

Chimici

Telecomunicazioni

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Dati in %

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3500

4500

5500

+20,21%

Variazione

G en na io F eb br ai o M ar zo A pr il e M ag gi o G iu gn o 1 5/ 7

3805,7033

3165,8145

La Borsa cinese in altalena

L’ANALISI

Mara

Monti

 La tripla bollacinese, granderischio per l’economia globale

Ormai è chiaro a tutti,la Cina è lacombinazione di

una tripla bolla: quella delcredito, quella degliinvestimenti e la bolla piùgrande di tutti i tempi,quella immobiliare. Eccoperché Pechinorappresenta il rischio piùgrande per l’economiaglobale. Quanto basta peressere preoccupati: acominciare dalladeflazione. Per unaeconomica fortementeorientata all’export, se iprezzi alla produzionescendono, i mercatioccidentali rischiano diessere invasi da mercesempre più a basso costo.Se, allo stesso modo,scendono i prezzi alconsumo, i prodotti chel’Europa esporta in Cina sitroveranno a doverfronteggiare le aspettativedi un mercato persuaso cheprima o poi i prezzi siabbasseranno. Adaccentuare questo rischio,il crollo dei prezzi dellecase, i deflussi valutari alivelli record, la crescitadei depositi che stannorallentando bruscamente eil mercato del lavoro chemostra segni difibrillazione.

A questo si aggiungel’indebolimento dei datieconomici cinesi dalrallentamento dell’export aun Pil che, nonostante lafiammata di ieri, si ècontratto trimestre dopotrimestre. Segnali

preoccupanti che finoratrasparivanodall’economia, ma nondall’andamento delle Borsecinesi. Le quali hannocontinuato a correre dandol’impressione chel’andamento fosse unsegnale di una solidacrescita economica, ma inrealtà stava già rallentando.Una spiegazione di questa“distrazione” è stata lamossa a sorpresa dellaPeople’s Bank of China(PBoC) con l’allentamentodella politica monetaria,realizzato senza svalutarela moneta. Lo yuan si è cosìapprezzato mentre ipolitici hanno iniettatoliquidità sul mercatointerno, andando in questomodo ad alimentare una

mini bolla sui listini cinesi.Che cosa ha fatto esploderela bolla? Forse gliinvestitori erano distrattiperché concentrati su altririschi, dalla Grecia, ai rialzidei tassi americani, alprezzo del petrolio,ponendo poca attenzionesu quanto stava accadendoin Cina.

Il risveglio degliinvestitori ha riportatol’attenzione su un rischiopiù pesante di un’eventualeGrexit, non ultimo ilpossibile contagio sullistino di Hong Kong e sualtri mercati azionariasiatici. Gli Stati Uniti nonsembrano per orapreoccupati da quanto stasuccedendo a Pechino fortiper i propri solidifondamentali che restanoun paracadute per lacrescita globale.

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Emergenza Greciae la nuova Europa

La forbice

Il listino è ancora sostenuto dalle norme anti-crollo varate dal Governo,ma proprio lo slancio dell’economia fa temere minori misure espansive

DISTRAZIONI

Dal credito, agliinvestimenti, al settoreimmobiliare: la Borsacinese non sconta

questi rischi

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I SOLITI SOSPETTI

W W W . P R O - M O . I T

LA SCIENTIFICAHA SVOLTO

INDAGINI ACCURATE.

E HAEMESSO ILVERDETTO:

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(LCA) ci ha dato ragione.E ha prodotto un risultato insospettabile.L’impatto ambientale delle stoviglie monouso

in plastica risulta mediamente inferiore

rispetto a quello delle compostabili*.

Se smaltite correttamente e riciclate le stovigliein plastica sono una risorsa, creano nuovo valoree posti di lavoro e assicurano economicità,sicurezza igienica e praticità.È un tema questo che interessa tutti,cittadini e istituzioni.

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*Stoviglie monouso in acido polilattico (PLA)e polpa di cellulosa considerate nella ricerca LCA.

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      C      A      L      E      I      D      O      S    -      N      E      X      X      U      S  .      I      T

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8  Il Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

L’accordo con l’IranL’IMPATTO GEOPOLITICO ED ECONOMICO

Da Teheran le prime resistenze all’intesa

I Guardiani della rivoluzione: «Troppeambiguità su sanzioni e ispezioni»

Chi controlla le leve dell’economia

I gruppi vicini alla Guida spiritualehanno in mano parti dell’industria energetica 

Obama ringrazia Putin: «Ci ha aiutato»

Grazie Putin. Il presidente americano Barack Obama .

Petrolio. Per il gruppo italiano oggi Teheran non ha alternative: ha bisogno delle major estere e dovrà allinearsi agli standard internazionali

Eni scommette sui nuovi contrattiIl ritorno sul mercato legato al superamento degli obsoleti e onerosi buy-back

Laura Serafini

pLa prospettiva che Eni possatornare a investire in Iran dopol’accordo sul nucleare al mo-mento è legata a molti “se” e“quando”. In particolare, a quan-do verranno effettivamente eli-minate le sanzioni e sicuramen-te sarà una questione di non me-no di 6 mesi, se non molto di più.Ma soprattutto al se e al come ilgoverno iraniano intenda crea-re un contesto più favorevoleagli investimenti esteri, a parti-re dalla modifica dei contratti(i cosiddetti buy back) applica-ti alle major petrolifere per alli-nearli agli standard internazio-nali. Se per la questione sanzio-ni tutto dipenderà dal rispettodegli impegni assunti da Tehe-ran e dalla ricostituzione di unclima di fiducia con la comuni-tà internazionale, sul tema re-visione del contesto contrat-tuale il governo locali ha giàpreso impegni a breve termine.Nei giorni scorsi un consulen-te del ministro per il petrolioaveva dichiarato al Financial

Times che il governo iranianointende presentare entro fineanno i nuovi contratti che in-tende proporre alle major pe-trolifere internazionali, ipotiz-zando anche un valore fino a100 miliardi di dollari in termi-ni di investimenti che si po-trebbero mettere in moto.

Nell’attesa il ceo di Eni, Clau-dio Descalzi, non è rimasto conle mani in mano. Da mesi sta la-vorando sottotraccia con le au-torità locali per recuperare con-sistenti crediti commerciali - le-gati agli investimenti fatti nel2009 e 2010 prima dell’applica-zione delle sanzioni - che avreb-bero un valore di circa 800 milio-ni di dollari e che il governo ira-niano dovrebbe corrisponderein barili di greggio, secondoquanto previsto dai contratti dibuy back. «Sono andato a Tehe-ran primo ad di un gruppo petro-lifero - aveva dichiarato Descalzia inizio maggio - per sbloccare inostri crediti commerciali. Ab-biamo lavorato duramente du-rante l’embargo per arrivare aquesto risultato e nel bilancio2015 dovremmo trasformarequel contenzioso in barili, che fa-ranno parte ufficiale della nostraproduzione». Descalzi avevapoi aggiunto di ritenere che en-tro fine anno il governo localeproporrà una nuova forma con-trattuale. «Se Teheran fa questopasso - aveva chiosato - e credoche ne abbia l’interesse, potreb-

be essere la svolta».L’Eni è presente in Iran dal

1957 e per parecchi anni la colla-borazione con società locali èstata prodiga di molte scopertedi giacimenti, sia onshore che of-fshore. Poi il gruppo è uscito dalpaese, alla stregua di tutte le altremajor petrolifere, nel 1979 dopola nazionalizzazione delle attivi-tà estere durante la rivoluzionekhomeinista. Eni è rientrata nel1999 attraverso joint venture perlo sviluppo dei campi di Balal,Dorood, South Pars Fase 4 e 5 eDarquain, il cui contratto di buyback è stato firmato nel 2001 (inSouth Pars e Darquain in qualitàdi operatore, Balal e Doroodoperati invece da altre compa-gnie internazionali). I crediticommerciali sui quali sta lavo-rando in queste settimane De-scalzi sono relativi proprio aquel contratto del 2001: dopol’applicazione delle sanzioni Eniha dovuto cedere tutte le attivitàa partner locali con cui aveva av-viato le jv. Questa fase di passag-gio di consegne si è conclusa a fi-ne 2014, con il completamentodel contratto petrolifero di Dar-quain. Quello che era rimasto inpiedi era il pagamento, sotto for-ma di barili di petrolio, degli in-vestimenti che la società avevadovuto lasciare. L’ammontaretotale era pari, secondo alcunefonti, a 3,5 miliardi: i pagamentisono andati avanti per un pò do-po l’applicazione delle sanzionie con l’autorizzazione delle isti-tuzioni internazionali, finchè iflussi si sono arrestati per uncontenzioso sul valore residuoda riconoscere. Dopo tanti annidi presenza in Iran, Eni ha impa-rato a conoscere i numerosi limi-ti dei contratti buy back, che so-no concepiti come contratti diservizio e prevedono la remune-razione dell’investimento in ter-mini di una quota fissa della pro-duzione di un giacimento. Se incorso d’opera sopraggiungonocosti imprevisti, nessun adegua-mento del compenso a copertu-ra delle nuove spese è consenti-to. E nemmeno qualora fosseropossibili migliorie per aumenta-re la produttività, queste verreb-bero remunerate. A tutto questosi aggiungono i problemi buro-cratici e autorizzativi sorti neglianni per dare applicazione a que-sti contratti. Dunque, e questodiscorso vale per tutte le major enon solo per Eni, o si cambia l’im-pianto contrattuale o non ha piùsenso investire nel paese. Tanto-più che l’Iran ha tecnologie arre-trate che consentono di estrarreda un giacimento il 20% delle ri-sorse contro il 35% della mediainternazionale e quindi ha biso-gno degli operatori esteri. Senzacontare il mutamento del conte-sto internazionali in cui il calodel prezzo del brent ha ridotto ilpotere negoziale dei paesi pro-prietari delle materie prime.

© RIPRODUZIONERISERVATA

FUTURO E PASSATO

Intanto la società italianaè concentrata da mesisul recupero di consistenticrediti commerciali legatia investimenti pre-sanzioni

INTERVISTA   Pierferdinando Casini Presidente della commissione Esteri del Senato

«Teheran ci apre nuove strade» Jacopo Giliberto

pBeni culturali, investimen-ti in ambiente; sviluppo delletecnologie petrolifere e chimi-che sono alcuni dei settori incui secondo PierferdinandoCasini, presidente della com-missione Esteri del Senato, leimprese italiane potrebberoinvestire in Iran.

Senatore, che le pare dell’in-tesa con l’Iran?

Ogni accordo presenta inco-gnite, e anche questo – un accor-do coraggioso – va verificato sulcampo. Ma non si può rimanereprigioneri del passato. L'accor-do è stato concepito con clauso-le di salvaguardia e automatismiche lo espongono a una verificacontinua. E qui mi consenta unapprezzamento: l'Italia è stataesclusa impropriamente da que-sto formato negoziale ma siamoentrati per la porta principalegrazie alla professionalità delrappresentante della Ue, nellapersona di Federica Mogherini.

Che è cambiato?Sono passati decenni dalla ri-

voluzione komeinista del '79 emolti giovani iraniani sono figlidi una stagione diversa, guarda-no all'occidente. Dovrebbe farriflettere profondamente il fattodi chi è contro questo accordo.

Chi lo contesta?Israele da un lato, in una logi-

ca tradizionalmente difensiva.

Ma nessuno può mettere in dub-bio che Occidente e Israele sonola stessa cosa e la nostra solida-rietà è senza riserve. Ma chi“soffre” di più sono le compo-nenti conservatrici del regimeiraniano. Temono che nulla saràpiù come prima. Seondo mehanno ragione. La società ira-niana è anagraficamente giova-ne, e i giovani iraniani non vedo-no l'ora di ricollegarsi con il re-sto del mondo. Questo accordoè un grande investimento sul fu-turo, su quei giovani e sulla partepiù avanzata, intelligente e mo-derna dell'Iran che vuole farparte del mondo.

Il Paese è cambiato?Gli avvenimenti di questi me-

si, mentre si dissolvono i confinidisegnati alla fine della PrimaGuerra Mondiale, confermanoche Tehran di quella parte delmondo può essere parte dellasoluzione. O parte del problema.In realtà già lavora con noi inIraq e in Siria contro l’Isis. L'ac-cordo è una scelta strategica del-la guida suprema del Paese dacui l'Iran non vuole, né può, tor-nare indietro.

Parliamo di economia.L’intesa apre nuove strade.

L'impatto economico, ovvio,parte dal petrolio. L'Iran è il ter-zo produttore mondiale, po-trebbe immettere sul mercatoun quantitativo tale di greggio

da costituire un ulteriore ele-mento di discesa dei prezzidell'energia, e ciò può favorire laripresa europea.

Casini, quale ruolo per le im-prese italiane?

L'Italia è un Paese che – con-trariamente a quello che pensia-mo di noi stessi – sui grandi fi lonidella politica mondiale ha tenu-to la rotta con coerenza naziona-le indipendentemente dai Go-

verni che si susseguivano. Peresempio il dialogo preferenzialecon la Russia; o ancora, mentreGermania e Francia chiudevanole porte dell’Europa alla Tur-chia, noi abbiamo lavorato pertenerle aperte; con l'Iran lavo-riamo da anni per arrivare aquanto vediamo oggi: da Berlu-sconi a Prodi fino a Renzi, la li-nea è stata limpida e gli iranianice lo riconoscono.

Quali settori potrebberocrescere?

Il lavoro fatto finora può esse-re importante per le molte im-prese italiane che in questi annisono rimaste a lavorare in Iran.Abbiamo mantenuto un inter-scambio forte nonostante il caloconsiderevole creato dalle san-zioni nella meccanica strumen-tale, nelle apparecchiature elet-triche, nella chimica, settori neiquali in questi otto anni abbia-mo perso quasi 2 miliardi di euroma siamo rimasti lì. Possiamodare un contributo in segmenticome l'ambiente, i beni cultura-li; i contenziosi nel settore pe-trolifero possono trasformarsiin barili. Per esempio l'Iran hal'assoluta necessità di ricostrui-re una capacità di raffinazioneche hanno disperso, a patto cheriescano a darsi un quadro di ri-ferimento normativo stabile emeno penalizzante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

AGF

Senatore. Pierferdinando Casini

«Possiamo dare uncontributo importante insettori come ambiente ebeni culturali»

L’ANALISI

AlbertoNegri

 Roma partner  privilegiatoma avanzano Parigi e Berlino

L’Italia in Iran ha uncredito enorme. «Sieteil Paese europeo per

noi più importante», ripete aogni incontro ufficiale ilpresidente Hassan Rohani. Damezzo secolo le relazioni nonhanno mai avuto battuted’arresto, neppure neimomenti peggiori: negli anni’80, quando un milione digiovani iraniani moriva nellepaludi dello Shatt el Arabcontro l’Iraq, le impreseitaliane furono le uniche chenon abbandonarono mai lapiazza. Aiutavamo l’economiama anche lo sforzo bellicodell’Iran: questa è una delleragioni fondamentali che haconsentito importanti inteseper l’Eni e le altre societàitaliane. Alla fine degli anni 90,l’Italia fu anche il primo paeseeuropeo, dopo la “crisi degliambasciatori”, a ristabilire icontatti e a sostenere ilpresidente riformistaMohamed Khatami.

Quella tra l’Italia e l’Iran èuna lunga storia d’amore e diinteresse. Dai tempi di MarcoPolo che sedusse unaprincipessa iraniana perportarla in sposaall’imperatore della Cina, finoalla grande foto di EnricoMattei dai riverberi colorseppia che ancora sorride negliuffici di Teheran della Nioc, lacompagnia petrolifera di Stato.Come raccontano i libri distoria iraniani il presidentedell’Eni, considerato un eroeda affiancare al primo ministroMossadeq, voleva fareconcorrenza alle Sette Sorelle.Mossadeq nazionalizzò ilpetrolio e fu sbalzato dalpotere nel ’53 da un colpo distato anglo-americano, Matteimorì in un misteriosoincidente aereo qualche annodopo. Il patron dell’Eni favorìpersino il fidanzamento tra loShah Mohammed RezaPahlevi e Maria Gabriella diSavoia ma questolasciapassare ai pozzipetroliferi sfumò quandol’Osservatore Romanocondannò le possibili nozze trauna cattolica e un divorziato,per di più musulmano.

Sull’amore non si possonofare previsioni, sugli interessi èpiù facile: dopo la revoca dellesanzioni le aziende italianesaranno in prima fila, come losono già, anche se hannodovuto operare da sorvegliatespeciali dei servizi americani ebritannici che poco gradisconoquesta relazione privilegiatacon Teheran. Si aprono nuoveprospettive su uno dei mercati

emergenti più promettenti: pergli embarghi sono stati persi 17miliardi di export dal 2006 aoggi, e ora le aziende italiane,secondo la Sace, potrebberomettere a segno in quattro anniguadagni per tre miliardi dieuro. Ma anche gli italiani, chepure qui hanno tenuto calde lerelazioni con la visita in marzodel ministro degli Esteri PaoloGentiloni, dovranno temere laconcorrenza. I francesi hannoannunciato il viaggio aTeheran del ministro degliEsteri Laurent Fabius mentrequello tedesco dell’economiaarriva domenica nella capitaleiraniana.

Lo stesso discorso vale pergli Usa che pure non hannorelazioni diplomatiche dal1979. Alla Nioc mostrano leparcelle assegnate allecompagnie occidentali neigiacimenti offshore di gas diSouth Pars, la cui produzione,a regime, vale un anno diconsumi europei. Sulla mappac’è un largo spazio bianco, ilpiù grande: «È l’area riservataalle major americane quandotorneranno qui», dicono gliiraniani. C’è un precedentesignificativo: nel ’94 fuassegnato alla Conoco il primocontratto petroliferoaccordato a una compagniastraniera dopo la rivoluzioneislamica, poi cancellato daClinton sotto pressione delCongresso che impose nuovesanzioni.

Eppure anche l’Italia qui hacommesso un erroreclamoroso. Furono gli stessiiraniani a spingere perchéRoma, nel 2004, accettasse difar parte del gruppo Cinquepiù Uno sul negoziatonucleare, dove a Vienna gliitaliani con la Mogherinisarebbero stati due. L’Italiadeclinò perché intendevamantenere una posizione di“equidistanza” tra le parti: nonvoleva entrare in rotta dicollisione con un partnerimportante e allo stesso temporischiare frizioni conWashington.

L’Italia in Iran ha anchecolto qualche significativosuccesso diplomatico, comeGiandomenico Picco dell’Onuche ebbe un ruolo importantenel cessate il fuoco tra Iran eIraq nell’88. Il personaggio piùnoto però è Andreotti: «Èsempre stato un grandeamico», ribadisce Ali AkbarVelayati, consigliere dellaGuida Suprema Khamenei, eMohammed Larijani, fratellodel presidente del Parlamento,ha dedicato in un libro ottopagine all’ex presidente delConsiglio che Rafsanjaniaccoglieva sempre con onorida capo di stato. È per questiantichi legami che l’Italiascambia informazioni conl’Iran e gli Hezbollah libanesivitali per la nostra presenzamilitare in Afghanistan e nelSud del Libano. Teheran è unadelle porte del Medio Orientedove entriamo accolti daprotagonisti: non accade per laverità troppo spesso.

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Miliardi di barili

Fonte Eia

NIGERIA   37

LIBIA   48

RUSSIA   80

EMIRATI ARABI   98

KUWAIT   102

IRAQ   144

IRAN   158

CANADA   172

ARABIA SAUDITA   266

VENEZUELA   298

Il ritorno di una potenza energetica

Capacità di raffinazione.Migliaia di barili al giorno

LE RAFFINERIE IRANIANELE MAGGIORI RISERVE MONDIALI DI GREGGIO

Abadan   400

Isfahan   375

Bandar Abbas   330

Tehran   250

Arak   250

Borzuyeh   120

Tabriz   110

Shiraz   60

Lavan Island   60

BooAli Sina   34

Kermanshah   22

Aras 2   10

Booshehr   10

Aras 1   5

Yazd   3

Totale   2.039

AFP

diAlberto Negri

Gli ultraconservatori della re-pubblica islamica alzano ilprezzo per il loro consenso

all’accordo di Vienna, perché an-che in Iran gli affari contano più del-l’ideologia. Le vetrate dell’ufficio diHussein Shariatamdari, direttoredel quotidiano Keyhan e consiglie-re personale della Guida SupremaAlì Khamenei, aprono lo sguardodel visitatore sul cuore di Teherane sull’ala pura e dura del regime,quella dei Pasdaran, delle miliziedei basiji, del clero ultra-conserva-tore. «Il parlamento iraniano e ilConsiglio di Sicurezza nazionalehanno 15 giorni per esaminare at-tentamente il documento dell’ac-cordo di Vienna: nei discorsi diObama - che ieri ha “ringraziato”Putin («Ci ha molto aiutato e mi hastupito», ha detto - e del presidenteRohani ci sono troppe differenze diinterpretazione sia sulle ispezioniche sulle sanzioni» scrive Shariat-

madari nel suo editoriale.È la prima frecciata all’intesa sul

nucleare, il segnale che gli avversaridel presidente Hassan Rohani ser-rano le file. Ma i puri e duri della rivo-luzione islamica, che si sono arric-chiti durante i primi anni dell’em-bargo, fanno anche i conti: secondo

Shariatdmadari la revoca delle san-zioni scongela 100 miliardi di dollarinei conti all’estero. Uscire dall’isola-mento e fare cassa: solo questo puòconvincere le Guardie della Rivolu-zione ad accettare il negoziato, peroliare una macchina bellica impo-nente, duramente impegnata in

GLI ULTRACONSERVATORI

Le fondazioni dei Pasdaransono la spina dorsale delpotere. Gestiscono una reteclientelare importantee il welfare state del Paese

Iraq, in Siria e nell'appoggio agliHezbollah libanesi.

Ad ammorbidire i Pasdaran ciavrebbe pensato direttamente AlìKhamenei, che non è come l’ImamKhomeini il decisore ultimo dellarepubblica islamica ma il garante diun compromesso tra le diverse fa-zioni del clero sciita, le Guardie dellaRivoluzione e le molteplici lobby ci-vili e militari che si disputano il con-trollo del Paese e la distribuzionedella ricchezza energetica.

La Guida Suprema avrebbe per-suaso i vertici militari ad accettarel’intesa garantendo ai Guardiani lagestione della rete ferroviaria nazio-nale e di una parte consistente del-l’industria petrolifera, che dovreb-bero andare in appalto alla Compa-gnia nazionale di costruzioni, allaFondazione degli Oppressi (Bon-yad Mostazafan) e alla BonyadShahid, la Fondazione dei Martiri.

Ma come funziona e l’Iran e chimanovra le leve degli affari? Nei mo-menti decisivi il regime ha sempre

dimostrato, nonostante la matriceclericale, di preferire il pragmati-smo all’ideologia.

L’Iran si presenta agli straniericon molti centri di potere, che dan-no un’impressione di un esteso plu-ralismo, e con uno “stato dentro lostato”. «Negli otto anni di presiden-za di Mahamoud Ahmadinejad, leGuardie della Rivoluzione, hannoottenuto lo sfruttamento di alcunigiacimenti di gas di South Pars e at-traverso le loro le Bonyad, le Fonda-zioni, hanno incamerato attività in-dustriali e commerciali per un valo-re stimato di 120 miliardi di dollari»,racconta l’economista Said Leylaz,finito in carcere ai tempi di Ahmadi-nejad. All’epoca dello Shah 100 fa-miglie introdotte alla corte deiPalhevi controllavano l’80% del-l’economia che oggi è passata nellemani dell’élite al potere.

“L’Ayatollah e la Pasdaran Eco-nomy” delle Fondazioni è la spinadorsale del potere, una rete cliente-lare e di welfare state dove le Bon-

yad hanno fini istituzionali caritate-voli e di assistenza ma non rinuncia-no ai profitti, coinvolgendo più omeno direttamente milioni di ira-niani: sono quindi essenziali nellafabbrica del consenso del regime.La Barakat Foundation, che fa capoalla Guida Suprema Alì Khamenei,è un impero da 95 miliardi di dollariche controlla o ha partecipazioni inaziende di ogni settore: finanza, pe-trolio, telecomunicazioni, dallaproduzione di pillole anticoncezio-nali all’allevamento degli struzzi.Un labirinto di società, alcune en-trate nel mirino delle sanzioni ame-ricane, protagoniste dell’econo-mia: a questa Bonyad appartiene ilconsorzio che ha concluso per 8 mi-liardi di dollari l’acquisto delle quo-te della rete telefonica e Internetdella Telecommunication Com-pany, la maggiore operazione diBorsa nella storia del Paese.

Fare profitti e non pagare tasse: èil sogno coltivato per due decennidai bazarì iraniani che finanziarono

generosamente la rivoluzione isla-mica dell’Imam Khomeini. Dopo lacaduta dello Shah nel’79 si è in parteavverato con le Fondazioni esen-tasse che hanno incamerato non so-lo le proprietà della corona imperia-le ma anche la maggior parte deiconglomerati che facevano capo al-le famose cento famiglie. Le nazio-nalizzazioni non avevano nulla ache vedere con il socialismo o ilmarxismo, che pure facevano parteinsieme all’Islam sciita delle cor-renti ideologiche della rivoluzione:una nuova classe dominante rove-sciava quella vecchia.

Era così che con l’alone dell’uto-pia rivoluzionaria il turbante deimullah si sostituiva alla corona im-periale. Tutto questo - così almenoavrebbe voluto l’Imam - doveva an-dare a beneficio dei mostazafin, “isenza scarpe”, i diseredati, in nomedei quali era stata fatta la rivoluzio-ne. In realtà religiosi, Pasdaran e uo-mini d'affari, si sono impadroniti delbusiness di un Paese con enormi ri-serve di gas e petrolio. All’ImamKhomeini non sarebbe piaciuto cheGuardiani e militari fossero coinvol-ti in politica e affari ma questo è oggiil nuovo Iran “denuclearizzato”.

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Il Sole 24 Ore  9Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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10   Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Le vie della ripresaL’AGENDA DEL GOVERNO

Riforma Pa, approvati altri 2 articoli

Più poteri di controllo a Palazzo ChigiIl Pra trasferito al ministero dei Trasporti

Il nodo dirigenza

Oggi il voto sul nuovo ruolo unico:esclusi vigili del fuoco e polizia penitenziaria 

Istat. Ma gli indigenti in Italia sono ancora oltre 4 milioni, resta alto l’allarme nel Mezzogiorno. Martina: varato un piano di assistenza alimentare fino al 2020

Povertà, dopo due anni si ferma l’aumento

Uffici di Governo, sì al dimagrimento Addio al Corpo forestale, taglio Prefetture, vincoli alle Authority - Riforma delle Camere di commercio

Davide Colombo

Marco Rogari

ROMA

pCura dimagrante per gli uffici“periferici” dello Stato, a comin-ciare dalle Prefetture con la nasci-ta del nuovo Ufficio territorialeunico. Riorganizzazione dei mi-nisteri in chiave flessibile parten-do dalle strutture interne. Nuovipoteri di controllo alla Presidenzadel consiglio, in primis sulleAgenzie fiscali e sulle nomine deimanager pubblici. Passaggio delPra al ministero dei Trasporti dacui dipende la Motorizzazione ci-vile. Riforma delle capitanerie diPorto e interventi sul Coni. Possi-bilità di soppressione degli ufficidelle Authority “doppioni” di uf-fici ministeriali, livellamento de-gli stipendi dei dipendenti dellestesse Autorità garanti che do-vranno adottare criteri omogeneiper il finanziamento. Sono i cardi-ni dell’articolo 7 del Ddl delega Paapprovato ieri dall’Assembleadella Camera nella versione cor-retta dopo il passaggio del testo incommissione e in Aula. Un re-styling con cui è stato chiaritoche i mezzi, le risorse e il perso-nale del Corpo forestale con fun-zioni anti-incendio passerannosotto i Vigili del fuoco mentre ilgrosso dei forestali sarà assorbi-to in un’altra forza di polizia, pro-babilmente i carabinieri.

Il silenzio della pubblica ammi-nistrazione è un comportamentoomissivo dell'amministrazione difronte a un dovere di provvedere,di emanare un atto e di conclude-re il procedimento con l'adozionedi un provvedimento entro untermine prestabilito (art. 2, co. 1 e 5,20, l. n. 241/1990

La decisione di far scattare l’as-sorbimento dei forestali in un’al-tra forza di polizia (e per una pic-cola parte nei Vigili del fuoco) hascatenato nuove polemiche inAula delle delle opposizioni, so-prattutto da parte del M5S («con-segna di tutto il Paese alle ecoma-fie»), con Beppe Grillo che ha de-

finito l’addio al Corpo forestale un«piano criminale». Anche i sinda-cati sono in fermento: «Si tratta diun duro colpo», afferma il Sapaf.Voci allarmate pure dall’Esecuti-vo, con il sottosegretario alla Dife-sa, Domenico Rossi, che ha defini-to «inaccettabile» una situazioneche vede il riordino delle forze dipolizia «tralasciando analogheesigenze delle Forza armate».

Polemiche che sono prosegui-te anche sull’adozione del mecca-nismo del silenzio-assenso per leprocedure riguardanti la tuteladei beni ambientali. Il presidentedell’Anac, Raffaele Cantone, par-lando in commissione Ambientealla Camera ha detto che «il silen-zio assenso è un istituto che faobiettivamente paura e che va uti-lizzato considerando su che cosaopera» aggiungendo che è «diffi-cile» utilizzarlo per una serie di

autorizzazioni «soprattutto sullequestioni ambientali». E un no alsilenzio-assenso per le Soprin-tendenze è arrivato anche da Ita-lia nostra. La Camera, tra l’altro,ha approvato un emendamentoche estende il limite di 18 mesi perl’annullamento d’ufficio di un attoanche ai provvedimenti frutto delsilenzio-assenso.

Ma il Governo ha difeso a spadatratta le misure adottate. Sul nodoforestali, il ministro della Pa, Ma-rianna Madia, ha detto che la «ra-zionalizzazione delle catene dicomando libera più risorse per fa-re quei controlli ambientali chetutti vogliamo» e ha aggiunto che«la specialità del Corpo forestaledello Stato è rafforzata», dal testodella riforma. Una riforma cheper il ministro delle Politiche agri-cole, Maurizio Martina, è «un’oc-casione vera per il rafforzamentodelle attività di tutela ambientalee agroalimentare che il Corpo fo-restale garantisce in tutto il para-re». Proprio sul versante forestali,la Camera ha approvato un emen-damento presentato da Forza Ita-lia che prevede che dopo l’assor-bimento in un’altra forza di poli-zia, il personale tecnico della Fo-restale dovrà svolgere funzioni diIspettore fitosanitario.

Tensioni potrebbero essercianche oggi quando si arriverà avotare l’articolo della dirigenza. Ilrelatore Ernesto Carbone (Pd), hapresentato un ultimo ritocco concui si precisa che dal nuovo ruolounico oltre ai prefetti e ai diploma-tici saranno esclusi anche i diri-genti dei Vigili del fuoco e dellapolizia penitenziaria. Tra gliemendamenti del relatore appro-vati, c’è quello che prevede che ilFreedom of information act (Fo-ia) italiano non si applicherà ai do-cumenti segretari o per i quali èvietata la divulgazione. Il via libe-ra della Camera alla riforma Pa èatteso tra questa notte e domanimattina, ma non è escluso che siarrivi a martedì.

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Al Senato. Trasmesso il Ddl di assestamento di metà anno

Saldo da finanziare 2015ridotto di 1,3 miliardi:pesano i tassi ai minimipL’effetto tassi si fa sentiresui conti pubblici e al passaggiodi metà anno del ciclo di pro-grammazione di bilancio il sal-do netto da finanziare per il 2015si riduce di 1,3 miliardi. In parti-colare, rispetto al saldo previ-sto dalla legge di bilancio 2015,pari a 53,6 miliardi, si scende oraa 52,3 miliardi di previsione percompetenza.

Il dato è contenuto nel dise-gno di legge di assestamentoche il Governo ha trasmesso alSenato. Di conseguenza le va-riazioni proposte al bilanciodello Stato e delle Pa autonomenon cambieranno i saldi previ-sti sia nella legge di Stabilità 2015sia nel Def dello scorso aprile.

La minore spesa per interes-si, calcolata in termini di com-petenza, è di 7,789 miliardi ed èdeterminata per 5,4 miliardidall’abbassamento dei tassi pa-gati sui titoli del debito pubbli-co e per 2,6 miliardi dal calo de-gli interessi passivi sui conti diTesoreria. E ad alleggerire lespese nei primi mesi dell’anno èstato poi il rinvio all’anno ven-turo di una parte dei trasferi-menti all’Ue (un miliardo).Questi miglioramenti sui saldisono stati in parte controbilan-ciati, negativamente, da un calodelle entrate tributarie e, so-prattutto, dall’imprevista mag-giore spesa innescata dal decre-to pensioni (65/2015) approvatoproprio ieri in via definitiva dal-l’assemblea di Palazzo Mada-ma. Il parziale rimborso delleperequazioni perdute nel qua-driennio 2012-2014 (12% del to-tale a beneficio di 4,4 milionidi pensionati con pagamentoin agosto) determina maggio-ri trasferimenti all’Inps per2,839 miliardi. Ma l’operazio-ne rimborsi, decisa dal Gover-no a seguito della sentenzadella Corte costituzionaledello scorso 30 aprile, deter-mina anche un maggior getti-to Irpef per 659 milioni.

Nei giorni della trasmissioneal Parlamento del Ddl di asse-stamento non sono ovviamentenoti i risultati definitivi dell’au-toliquidazione delle impostesui redditi, visto che i terminiper i pagamenti sono differiti fi-no al 20 agosto per i contribuen-ti interessati agli studi di setto-re. Il quadro sulle entrate èquindi ancora in sospeso e ver-rà probabilmente aggiornatocon un emendamento in sede diapprovazione del Ddl sulla basedei dati certi. Nulla si dice, an-cora, sulle risorse da reperireentro ottobre (salvo aumentarele accise) per la copertura del“reverse charge” alla grande di-stribuzione bocciato dall’Ue.

Al momento le variazioni piùsignificative proposte sul fron-te delle entrate tributarie ri-guardano un minore gettito per1,366 miliardi per le imposte in-dirette e 2,5 miliardi per le impo-ste dirette mentre vengono re-gistrati i maggiori rimborsi deicrediti Iva determinati dalle in-novazioni regolatorie dellosplit payment, ovvero del paga-mento dell’imposta sul valoreaggiunto direttamente allo Sta-to e non più ai fornitori ; nei pri-mi cinque mesi 2015 tocca quota1,15 miliardi e mantiene a galla ilgettito Iva che sul fronte degliscambi interni (-2,3%) e delleimportazioni dai Paesi extra-

Ue (0,8%) ha perso complessi-vamente 860 milioni.

Tra gli altri dati di rilievo delDdl di assestamento quelli rela-tivi ai residui passivi , storicotallone d’Achille del nostro si-stema di bilancio: a fine 2014 so-no arrivati a 112,7 miliardi(+34,8%) rispetto al 2013. Un fe-nomeno di cui s’è parlato duegiorni fa nell’ambito dell’audi-zione parlamentare del Ragio-niere generale dello Stato, Da-niele Franco, sul tema del com-pletamento della riforma del bi-lancio. Tra i numerosi temiaffrontati anche quello del ca-lendario di presentazione deidiversi provvedimenti di fi-nanza pubblica previsti: la Ra-gioneria ha proposta tra l’altrol’opportunità di fissare unadata entro cui approvare lalegge di assestamento che inpassato è spesso arrivata achiusura di esercizio.

Il prossimo appuntamento diprogrammazione contabile èora quello del 20 settembre, conla presentazione della Nota diaggiornamento del Def cui se-guirà il 15 ottobre la presenta-zione del Ddl di Stabilità (Ra-gioneria e Ufficio parlamentare

di Bilancio hanno auspicato unanticipio al 5 ottobre per lascia-re dieci giorni di margine sullapresentazione a Bruxelles delDocumento programmatico dibilancio). A segnare il percorsodi avvicinamento alla sessionedi bilancio sono i continui con-fronti in corso tra Palazzo Chigied Economia per la messa apunto degli interventi di spen-ding review cui stanno lavoran-do il commissario alla revisionedella spesa Yoram Gutgeld eRoberto Perotti. L’obiettivo èottenere risparmi intorno ai 10miliardi per evitare che scattinole clausole di salvaguardia giàscontando l’utilizzo aggiuntivodel margine di flessibilità di ul-teriori 6,4 miliardi in virtù dellaflessibilità ottenuta da Bruxel-les sul calcolo del deficit strut-turale del 2016.

Ieri infine il ministero del-l’Economia ha confermato inuna nota che a fine maggio il fab-bisogno del settore statale è sta-to di 4,384 miliardi, sostanzial-mente allineato alla stima di 4,3miliardi fatta a inizio giugno. Ilfabbisogno, comunica il Teso-ro, è frutto di entrate per 36,342miliardi e spese per 40,726 mi-liardi, di cui 7,84 miliardi di spe-sa per interessi. A maggio 2014 ilfabbisogno si era attestato aquota 6,491 miliardi.

D.Col.

@columbus63

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LE POLEMICHECantone: silenzio-assenso fapaura per l’ambiente. M5Sall’attacco sui forestali: pianocriminale. Madia: dal riordinopiù risorse per i controlli

LA PAROLACHIAVE

Silenzio assenso

7Il silenzio della pubblicaamministrazione è uncomportamento omissivo difronte a un dovere diprovvedere, di emanare un atto edi concludere il procedimentocon l’adozione di unprovvedimento entro un termineprestabilito. È stato previsto

dalla legge 241/1990 e più voltemodificato

Giorgio Pogliotti

ROMA

pResta ampia l’area del disagiosociale in Italia. Anche se dopo dueanni di crescita nel 2014 l’incidenzadella povertà assoluta in Italia si èstabilizzata, riguarda ancora 1 mi-lione e 470mila famiglie (il 5,7% diquelle residenti), quasi il doppio ri-spetto a prima della crisi, per un t o-tale di 4 milioni 102mila persone (il6,8% della popolazione residen-te). L’incidenza maggiore si ha neipiccoli comuni del Mezzogiorno,nelle aree metropolitane del Nord,tra i minori e tra le persone con i ti-toli di studio più bassi.

L’Istat nell’indagine sulla spesadelle famiglie evidenzia come ilcalo rispetto al 2013 del numero difamiglie e di individui in condizio-ni di povertà assoluta (rispettiva-mente pari al 6,3% e al 7,3%), nonsia «statisticamente significativo»considerando l’errore campiona-rio. La sostanziale stabilità dellapovertà assoluta si registra anche alivello territoriale, con forti squili-bri, attestandosi al 4,2% al Nord, al4,8% al Centro e all’8,6% nel Mez-zogiorno. Tra le persone coinvol-te 2 milioni 44mila sono donne (in-cidenza del 6,6%), 1 milione45mila sono minori (10%), 857milahanno tra 18 e 34 anni (8,1%),590mila sono anziani (4,5%).L’Istat fa riferimento a una sogliadi spesa mensile minima necessa-ria per l’acquisto di un paniere dibeni e servizi, considerato essen-ziale per uno standard di vita mini-mamente accettabile: un adultosingle è «assolutamente povero»se vivendo in una città del Nordspende fino a 816,84 euro mensili(732,45 euro se in un piccolo comu-ne del Nord e 548,70 euro in un pic-colo comune meridionale).

Il premier Matteo Renzi, checonsidera «una buona notizia» ildato Istat sull’arresto della cresci-ta della povertà assoluta, ha ag-giunto che «c’è ancora tanto da fa-

re, sarò felice quando vedrò dati dicrescita superiori allo 0,1%», con-vinto che «se manteniamo il ritmosulle riforme avremo dati di cre-scita significativi». L’opposizioneha replicato con il capogruppo diFi alla Camera, Renato Brunetta,che ha scritto su twitter: «Istat cer-tifica oltre 4 milioni di italiani inpovertà assoluta, rimasti stabili alivello massimo. E Matteo Renziesulta. Contento lui...».

Tornando al report sulla pover-tà, migliora la situazione delle cop-pie con figli (tra quelle con 2 figlil’incidenza passa dall’8,6% al5,9%), o con a capo una persona tra

i 45 e i 54 anni (scende dal 7,4% al6%). Nel Mezzogiorno la povertàassoluta è quasi doppia nei piccolicomuni - peraltro in lieve miglio-ramento - rispetto alle aree metro-politane (incide, rispettivamente,per il 9,2% e il 5,8%), mentre alNord, al contrario, è più alta nellearee metropolitane (7,4%) che nelresto dei comuni (3,2% nei grandi e3,9% nei piccoli). La povertà asso-luta incide di meno al crescere deltitolo di studio: tra chi ha la licenzaelementare è all’8,4% contro il3,2% dei diplomati, tocca in modomarghinale le famiglie di impren-ditori, liberi professionisti (2%),mentre raggiunge il 9,7% tra le fa-miglie di operai e tocca il picco del16,2% tra le famiglie con persona incerca di occupazione.

Anche la povertà relativa, se-condo l’Istat, nel 2014 è stabile ri-spetto al 2013: coinvolge 2 milionie 654mila famiglie (10,3% di quel-

le residenti), per un totale di 7 mi-lioni 815mila individui (il 12,9%della popolazione); tra loro 1 mi-lione 986mila sono minori(19%), 1 milione 291mila anziani(9,8%). L’Istat, in questo caso, fariferimento a una soglia conven-zionale di linea di povertà che in-dividua il valore di spesa perconsumi al di sotto del quale unafamiglia viene definita «poverain termini relativi».

L’Italia non ha una misura strut-turale di contrasto alla povertà. Sista sperimentando il Sostegno perl’inclusione attiva (Sia), lanciatodal governo Letta nelle 12 cittàmaggiori ed esteso alle regioni delSud con circa mezzo miliardo diinvestimento. «L’assistenza agliindigenti è un dovere - ha com-mentato il ministro delle Politicheagricole, Maurizio Martina - oc-corre continuare a dare risposteimmediate sul versante dell’ac-cesso al cibo. Abbiamo varato unpiano di assistenza alimentare finoal 2020 da oltre 400 milioni di europer portare aiuto a oltre 6 milionidi cittadini in difficoltà». Il Movi-mento 5 stelle ha proposto il Red-dito di cittadinanza da 780 euro almese in un disegno di legge al Se-nato. Un piano nazionale è solleci-tato dall’Alleanza contro la pover-tà (cartello con Acli, Action Aid,Anci, Azione cattolica, Caritas,comunità Sant Egidio, Cgil-Cisl-Uil) che propone un reddito di in-clusione sociale (Reis) per le fa-miglie in povertà assoluta che a re-gime costa 7 miliardi. «L’indice sistabilizza ma i numeri dicono che ipoveri sono il doppio di quantierano all’inizio della crisi: il gover-no non gioisca ma intervenga»,commenta Vera Lamonica (Cgil)sottolineando come «le speri-mentazioni di social card e Sia nonhanno sortito effetti, il loro allar-gamento al Mezzogiorno, decisonel 2013, non è partito».

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IL DIVARIO TERRITORIALERimangono i forti squilibri:i nuclei in condizione didisagio assoluto sono il 4,2%al Nord, il 4,8% al Centroe l’8,6% al Mezzogiorno

Congiuntura. Nel 2016 dall’1,6% all’1,3% – A fine 2015 120mila posti di lavoro in più

Prometeia rivede al ribasso il PilpUna revisione al ribasso del-la crescita del 2016, dall’1,6 al-l’1,3%, con la conferma per que-st’anno di una crescita dello0,7% ma anche di un deficit chetorna al 3%. Sono alcune dellestime contenute nel rapportosulle previsioni stilato da Pro-meteia. Sul lavoro l’istituto cal-cola una crescita dell’occupa-zione di 120mila unità per que-st’anno e per arrivare ad un re-cupero di mezzo milione di

addetti con un tasso di disoccu-pazione al 10% bisogna arrivareal 2018. I redditi delle famigliesaranno - secondo lo studio -«tra le maggiori beneficiariedell’allentamento fiscale delGoverno: nel 2015 il loro redditodisponibile crescerà più del-l’1%, come non accadeva da 7 an-ni. Tuttavia prevale la cautela,perché il maggior reddito verràdestinato al risparmio». Secon-do Prometeia «con il Jobs act so-

no tre le categorie di lavoratoriche potrebbero passare al con-tratto indeterminato: apprendi-sti, lavoratori subordinati atempo determinato e collabora-tori». Stazionari invece i contipubblici. Il debito pubblico sali-rà ancora, anche se con un trendinferiore al passato, arrivanoquest’anno al 133,4%. Dal 2016,però, il rapporto debito/Pil tor-na a scendere fino a 129,7%.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: Istat

NordValori percentuali

3 ,2 4,8 4,4 4,2

Mezzogiorno

6,4 7,6 10,1 8,6

Italia

4,3 5 ,6 6 ,3 5 ,7

Centro

3 ,6 4,6 4,9 4,8

2 01 1 20 12 20 13 20 14 2 01 1 20 12 2 01 3 2 01 4 2 01 1 20 12 20 13 20 14 2 01 1 20 12 20 13 20 14

La fotografia dell’Istat

FABBISOGNOIl Tesoro conferma il datodi maggio: 4,3 miliardi,frutto di entrateper 36,342 miliardie spese per 40,726 miliardi

Numero di famiglie e persone in povertà assoluta rispetto alla popolazione residente - Dati in migliaia di unità

Nord Centro Mezzogiorno Italia

2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014

Famiglie povere   536 515 254 251 823 7 04 1.614 1.470

Famiglie residenti   12.209 12.292 5.176 5.292 8.132 8.184 25.518 25.768

Persone povere   1 .517 1 .578 696 658 2.207 1 .866 4.420 4.1 02

Persone residenti   27489 27.595 11.903 11.997 20.833 20.855 60.225 60.448

Approvato l’assorbimento delCorpo forestale dello Stato inun’altra forza di polizia. Ilpassaggio punta all’unitarietà,ma con margini per iltrasferimento di uncontingente limitato anchealtrove, mentre l’antincendioandrebbe ai Vigili del Fuoco.

L’obiettivo della norma èquello di ridurre il numero deicorpi dagli attuali cinque aquattro

FORESTALI

Le novità approvate alla Camera

Ok anche alla delega aprecisare le funzioni di palazzoChigi per il mantenimentodell’unità di indirizzo. Unrafforzamento dellacollegialità quindi che siritrova anche nelle nomine dicompetenza diretta o indiretta,del Governo o dei singoli

ministri, in modo che le sceltepassino per il Cdm anchequando l’atto formale spetta alsingolo dicastero

PALAZZO CHIGI

All’articolo 7, intitolatoriorganizzazionedell’amministrazione delloStato, si ritrovano tra l’altro lenovità sulle prefetture: si vaverso un taglio netto del loronumero e quel che ne rimarràandrà a finire nell’Ufficioterritoriale dello Stato, punto di

contatto unico traamministrazione periferica ecittadini, in cui confluiranno tuttele diramazioni della Pa centrale

PREFETTURE

Tra le misure approvate c’èanche quella che prevede lapossibilità di soppressionedegli uffici delle Authoritydoppione di ufficiministeriali, nonché illivellamento degli stipendidei dipendenti delle stesseAutorità garanti che dovrannoadottare criteri omogenei peril finanziamento, conriferimento ai versamenti dei

soggetti vigilati

AUTHORITY

La Camera ha approvatol’articolo 8 del Ddl che prevedeuna delega per la riforma delleCamere commercio chedovranno ridursi da 105 a 60.Nell’opera di riduzione sidovrà tenere conto della sogliadimensionale minima di75mila imprese iscritte oannotate nel Registro delleimprese. Soglia che nel testouscito dal Senato era stata

fissata a quota 80mila

CAMERE DI COMMERCIO

L’Aula di Montecitorio ha datoil via libera anche altrasferimento delle funzionisvolte dagli uffici del Pubblicoregistro automobilistico (Pra)al ministero delleInfrastrutture e dei trasportidal quale dipende laMotorizzazione civile.Sempre l’articolo 7 del Ddlvotato ieri prevede anche unintervento di riassetto delle

Capitanerie di porto

PRA E CAPITANERIE

OLTRE QUATTRO MILIONI DI POVERI

LE FAMIGLIE IN POVERTÀ ASSOLUTA

Fonte: Istat

SPENDING REVIEWIncontri costanti tra palazzoChigi ed Economia per lamessa a punto di tagliper 10 miliardi da inserirein legge di Stabilità

L’AGENDA

Nota di aggiornamento al Def Deve essere presentataentro il prossimo 20settembre e contiene ilquadro macroeconomicoaggiornato

Legge di Stabilità Il disegno di legge vienevarato dal Governo entro il 15ottobre, stessa data entro cui

viene trasmesso a Bruxelles ilDocumento programmatico dibilancio. Il Dpb deve indicarese il quadro macroeconomicoprogrammatico in essocontenuto è stato validato o

meno dall’Ufficioparlamentare di bilancio.Poiché la validazione richiedela disponibilità diinformazioni di massima sullamanovra, l’Upb ha proposto(in linea con la Ragioneriagenerale dello Stato) dipensare a un possibileanticipo al 5 ottobre del varodella legge di Stabilità

Ddl collegati alla manovra  Questi provvedimentilegislativi devono esserepresentati entro il mese digennaio

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12   Impresa & territoriIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

DORSO ESTRAIBILE Le congiunture dei settori e le storie delle imprese

Proprietà intellettuale. Firpo (Mise): l’Italia sfrutta i margini concessi dall’Ocse per allargare la platea - Decreto alla firma dei ministri

Pronte le regole per il «patent box»Detassazione anche per brevetti e know how non registrati e per i marchi commerciali

Carmine FotinaROMA

Dietro la formula anglosassone,“patent box”, c’è il tentativo di ren-dere più conveniente produrre inItalia prodotti coperti da brevetto omarchio commerciale. Dopo unestenuante lavoro tecnico, il decre-to attuativo Mise-Mef sul “patentbox”, previsto dalla legge di stabili-tà, è pronto: le tecnostrutture hannodefinitivamente licenziato il testo,alla firma ora dei ministri Guidi ePadoan. Stefano Firpo, direttore ge-nerale Mise per la politica indu-striale e la competitività, è tra gli ide-atori della nuova normativa e nesottolinea i principali obiettivi: in-centivare la collocazione in Italiadei beni immateriali attualmentedetenuti all’estero da imprese italia-ne o estere, mantenerli in Italia evi-tandone la delocalizzazione, spin-gere gli investimenti in ricerca e svi-luppo. Potenzialmente un’arma dialto impatto nell’arsenale delle poli-tiche industriali italiane.

Scatterà a partire dal periodod’imposta 2015 una tassazione age-volata su base opzionale dei reddi-ti derivanti dall’utilizzo diretto, odalla concessione in uso a terzi, dibeni immateriali, sul modello di al-tri Stati europei - tra i quali Lus-semburgo, Olanda, Belgio, GranBretagna, Francia - che ne hannofatto una potente leva di attrazionedi investimenti. L’esclusione dallabase imponibile Ires/Irpef - al 30%per i redditi prodotti nel 2015, al40% nel 2016 e al 50% a partire dal2017 - può riguardare opere dell’in-gegno, di brevetti industriali, mar-chi, disegni e modelli, nonché pro-cessi, formule, eccetera. L’opzio-ne è valida per cinque anni, è irre-vocabile e rinnovabile.

«Forse l’aliquota potrebbe esse-re considerata non particolarmen-te generosa - riflette Firpo - ma ilcampo di applicazione è vastissi-mo». Il dg del Mise spiega che ci s i èallineati alle recenti raccomanda-zioni Ocse sui regimi di patent box,

rispettando il requisito di attivitàsostanziale in materia di ricerca esviluppo, per prevenire che il reddi-to venga delocalizzato mediante ar-tifici dai Paesi dove il valore è statocreato a quelli con fiscalità agevola-ta. Deve in sostanza esserci un colle-gamento diretto tra le spese in R&Ssostenute per il bene immateriale eil reddito derivante dal suo utilizzo.

Sfruttando una finestra tempo-rale concessa dall’Ocse l’Italia è riu-scita a estendere il regime a tutti imarchi commerciali (registrati) eper quanto riguarda gli altri intan-gibili, brevetti e know how, anche abeni «giuridicamente tutelabili»,sebbene non registrati. «Ora biso-gna stringere i tempi - aggiunge Fir-po -: questa finestra si chiuderà al-l’inizio o nella metà del 2016. Speria-mo in una pubblicazione rapida deldecreto. Poi le aziende che utilizza-no in modo diretto il bene dovran-no avviare la procedura di rulingcon l’Agenzia delle entrate». Tra lenovità del testo, va detto, c’è anche

una procedura di ruling semplifica-ta per le Pmi. Il decreto, osserva Fir-po, rende molto vasta la platea di in-tervento: «I costi qualificati perR&S comprendono ricerca fonda-mentale, ricerca applicata, design,software protetto da copyright, si-stemi di anticontraffazione, test dimercato, attività di promozione».Ai fini del calcolo dell’agevolazio-ne si concede spazio a una serie diattività infragruppo, ad esempio laricerca interna tramite controllateche fungono sostanzialmente dacentrali di acquisto. Si stabilisceinoltre che i costi per ricerca e svi-luppo da considerare possono es-sere incrementati dei costi soste-nuti per l’acquisizione del bene im-materiale (in proprietà o in licenza)o per contratti di ricerca stipulaticon parti correlate, ma soltanto neilimiti del 30% delle spese R&S. «Al-tra novità - aggiunge Firpo - è il re-cupero delle spese effettuate nei treanni precedenti».

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I settori interessati. L’agevolazione fiscale punta a rilocalizzare investimenti in beni immateriali di grandi aziende italiane e ad attrarre multinazionali

Moda, big pharma e alimentare in prima linea ROMA

pProbabilmente è una delle nor-me più sottovalutate dell’ultima leg-ge di stabilità. Di sicuro è una misuramolto attesa da diversi settori indu-striali, tra cui spiccano tutto il mondomoda-luxury, la farmaceutica, il bio-tech, la chimica, la meccanica stru-mentale, l’automotive. Il patent box,se l’applicazione sarà conforme allepremesse, potrebbe frenare alcunemultinazionali in odore di esodo esoprattutto potrebbe produrre an-che in Italia un effetto “reshoring”,

cioè la rilocalizzazione di sedi pro-duttive, centri ricerca e investimentiin beni intangibili collocati pressogiurisdizioni più favorevoli.

Il reshoring manifatturiero ad og-

gi è soprattutto un fenomeno Usadove ha già interessato più del 20%delle grandi aziende. Ma anche i pae-si europei più competitivi stanno ri-portando in patria valore. PwC sti-ma un potenziale compreso tra 100 e200mila posti di lavoro nei prossimidieci anni creati dal «reshoring» nelsolo Regno Unito, dove l’applicazio-ne del patent box ha facilitato un in-vestimento da 500 milioni di sterlinedella Gsk. L’Italia potrebbe ora aspi-rare a un percorso simile.

La detassazione può essere appe-

tibile per i settori industriali ad altocontenuto tecnologico ed intensa at-tività brevettuale ma, con l’estensio-ne anche a tutti i marchi commercia-li, diventa uno strumento preziosoanche per moda, arredo-design,agroalimentare, ovvero altre isolefelici del made in Italy. «Non è un se-greto - commenta Firpo - che il pa-tent box sia stato uno degli elementivalutati da Lamborghini per pianifi-care il suo investimento in EmiliaRomagna e da Whirlpool nel pianoper la permanenza in Italia».

Per dovere di cronaca, va ricorda-to che il regime si applica sia per con-cessione in uso del bene a terzi sia perl’uso diretto. Nel primo caso il reddi-to agevolabile è costituito dalle ro-yalties, al netto dei costi fiscalmentediretti e indiretti. Nel secondo caso,invece, attraverso una procedura diruling con l’Agenzia delle entrate ènecessario fissare per ciascun beneimmateriale oggetto dell’opzione ilcontributo economico da esso deri-vante che ha concorso a formare ilreddito d’impresa (o la perdita).

La quota di reddito agevolabile èdeterminata sulla base del rapportotra un numeratore che rappresentai costi di attività di R&S per mante-nimento, accrescimento e sviluppodel bene e un denominatore ossia icosti complessivi, inclusi quelli chederivano da operazioni infragrup-po e il costo di acquisizione (inclusala licenza) del bene intangibile. Il de-creto conferma anche che, nel casodi plusvalenze derivanti dalla ces-sione dei beni, la detassazione è al100% se almeno il 90% del corri-spettivo viene reinvestito in R&Snello stesso campo.

C.Fo.

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Multinazionali. Oggi il vertice al Mise

 Allegion ristruttura i siti produttivi

di Faenza e Ascoli

Natascia RonchettiFAENZA (RAVENNA)

pSono pronti a valutare tuttele soluzioni possibili - compre-so il ricorso alla cassa integra-zione - per mitigare l'impattosociale del piano di drastico ri-dimensionamento del perso-nale ma non sono disponibili afare marcia indietro sulla rior-ganizzazione della strutturaproduttiva dello stabilimentodi Faenza (Ravenna) e di Mon-sampolo del Tronto, in provin-cia di Ascoli Piceno.

I vertici di Allegion, la multi-nazionale irlandese quotata aWall Street, si presentano oggiall'incontro con i sindacati altavolo del ministero allo Svi-luppo economico, con un pia-no industriale che, spiega lapresidente di Allegion Italia,Lucia Veiga Moretti, prevede«il trasferimento della produ-zione e dell'assemblaggio diprodotti caratterizzati da lavo-razioni non specializzati a unfornitore terzo»: il primo stepdi una decisa virata per con-centrare l'attività su «soluzio-ni ad alto valore aggiunto per imercati verticali con la con-vergenza tra tecnologie mec-caniche ed elettroniche». Perla fabbrica romagnola che pro-duce il marchio Cisa – uno dei25 brand della multinazionaledei sistemi di sicurezza e pro-tezione – una ristrutturazioneche a Faenza comprende il ta-glio di quasi il 45% della mano-dopera: su un totale di 530 lavo-ratori sono stati annunciati 238esuberi mentre nello stabili-mento marchigiano sono in bi-lico 20 posti di lavoro su 236.«Cisa – prosegue Veiga Moret-ti - si concentrerà su segmentidi mercato specifici, stimolan-do la domanda e puntando araggiungere un livello di eccel-lenza in grado di sostenere lacrescita e garantire un futurosolido per l'azienda». Il gruppoAllegion, sede a Dublino, con

un fatturato globale di 2,1 mi-liardi dollari impiega nel mon-do 8.500 dipendenti, dei qualioltre 2mila tra Europa, MedioOriente, India e Africa. Insie-me a Bricard, Interflex, Norm-bau, Cisa rappresenta un mar-chio strategico al quale fannocapo in Italia 759 dipendentidistribuiti in tre siti produttivi,per un volume d'affari di 114milioni di euro.

Con la delocalizzazione del-la parte meccanica della pro-duzione, Faenza resterebbe,secondo i piani, il quartiere ge-nerale in Italia del gruppo ir-landese. Un colosso che fron-teggia una concorrenza ag-guerrita - con una forte pres-sioni sia sui prezzi sia sullaquota di mercato – e che in Eu-ropa ha dato il via libera,

dall'anno scorso, a una radica-le trasformazione del modelloproduttivo. Una riorganizza-zione che ha ridotto gli stabili-menti – tra tredici a sei tra Eu-ropa e Medio Oriente – e sullaquale la multinazionale nonsembra essere disposta a nego-ziare, di fronte alla perdita diquote di mercato e al crollodella redditività. Almeno perora lo spazio che lascia allatrattativa con i sindacati ri-guarda la gestione degli esube-ri, nonostante l'impegno, giàribadito al ministero, a non ab-bandonare l'Italia. «ProprioCisa – dice Veiga Moretti - haaffrontato negli ultimi annicondizioni negative di merca-to che hanno obbligato l'azien-da a rivedere la propria strate-gia e a considerare un diversoposizionamento di mercatoper raggiungere risultati posi-tivi nel lungo periodo».

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EMILIAROMAGNA

Il caso. Lanificio dell’Olivo cede l’80% a Gradiente

Il private equity nel tessile di Prato

Silvia PieracciniPRATO

pIl private equity fa ingresso,per la prima volta, nel distrettotessile di Prato con un'opera-zione destinata a segnare un'in-novazione per l'intero settoremoda italiano. Finora, infatti, ifondi d'investimento avevanoguardato con attenzione so-prattutto al comparto dell'abbi-gliamento e, solo in modo resi-duale, al tessile. Ora Lanificiodell'Olivo, una delle più presti-giose aziende di filati per ma-glieria del distretto pratese,specializzata nei prodotti d'altagamma, cede l'80% del capitalea un fondo gestito da Gradiente,la Sgr nata su iniziativa dellaFondazione Cassa di risparmiodi Padova e Rovigo.

Lanificio dell'Olivo èun'azienda storica che fa capoalla famiglia Taddeucci Sassoli-ni e nel 2014 ha fatturato 21 milio-ni di euro, per il 60% all'export,con un ebitda superiore al 12%,in crescita negli ultimi anni, ezero indebitamento. Il valoredell'operazione di apertura delcapitale, che si è chiusa il 24 giu-gno scorso, supera dieci voltel'ebitda, e dunque si dovrebbeavvicinare a 30 milioni di euro.L'azienda del distretto pratese -che ha il quartier generale a Ca-palle, nel comune di Campi Bi-senzio - è stata assistita da Do-menico Mastrangelo per Hmfper la parte legale, GrantThornton advisory e Studio Al-berto Bardazzi. Per Gradientesono intervenuti Chiomenti e

Russo De Rosa.«È un'operazione che non

nasce da problemi finanziari nédi prodotto - spiega Pietro Tad-deucci Sassolini, patron del La-nificio dell'Olivo - ma dall'esi-genza di guardare al futuro, a unsupporto organizzativo e a unosviluppo del business che la ma-trice familiare non può garanti-re». L'imprenditore pratese si ègià dimesso da presidente e am-ministratore delegatodell'azienda; il nuovo ad è Gian-carlo Carlesi, già nel cda doverestano anche le figlie di Pietro

Taddeucci Sassolini, Ilaria eChiara, che continueranno a la-vorare in azienda. «Completia-mo il passaggio generazionalecon l'apertura all'ingresso di unnuovo socio», commenta la fa-miglia pratese sottolineandocome il fondo abbia ritenuto in-teressanti i risultati e il progettodell'azienda, in particolare ilnuovo piano di investimentiche prevede il potenziamentodella struttura commerciale edi quella produttiva, da semprelegata al distretto e orientata al-la ricerca e all'innovazione. La-nificio dell'Olivo ha 60 dipen-denti e realizza internamente(ha una filatura e macchine chedanno effetti “speciali” al filato)gran parte della produzione.

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TOSCANA

LA VERTENZA

Nella fabbrica romagnolaprevisti 238 esuberi su 530lavoratori; l’azienda:disponibili a ricorrerealla cassa integrazione

VISIONE STRATEGICATaddeucciSassolini: l’operazione nonnasce da problemi finanziari nédi prodotto, ma dall’esigenza diguardare al futuro

PRIMI EFFETTI

La misura ha suscitatol’interesse della Lamborghiniche ha scelto di investirein Italia e di Whirlpool cheha firmato un nuovo piano

Hi-tech. Il team progetterà dispositivi di geolocalizzazione

InvenSense sceglie Milanoper il suo nuovo design center

Giovanna ManciniMILANO

pD’accordo, una rondine nonfa primavera. E non cancellacerto la tendenza generale, fattadi tante start-up e tanti cervelliin fuga che cercano nella SiliconValley il loro Eldorado. Ma lanotizia che InvenSense – colos-so californiano dell’hi-tech daoltre 370 milioni di dollari – hainaugurato ieri a Milano il pri-mo Design Center «Mems» (si-stemi di micro-elettronica emeccanica) europeo sviluppatoda zero, è la conferma che nelnostro Paese si trovano compe-tenze e professionalità uniche,appetibili per i grandi gruppi in-ternazionali che hanno nell’in-novazione tecnologica il pro-prio core business.

InvenSense, specializzatanello sviluppo di sistemi disensori intelligenti su chip peril movimento e il suono, hascelto infatti Milano perché,

come ha spiegato il vice-presi-dente dell’area Engineering esviluppo di nuovi prodotti Ste-phen Lloyd, «la lunga storiadella città nell’ambito Mems ele principali università del suoterritorio ne fanno un luogoideale per costruire un team dilivello internazionale».

Un team che, dopo una parte

preliminare di alcuni mesi, par-te ora con 15 ingegneri elettroni-ci e meccanici, che nella sede diAssago avranno il compito disviluppare i progetti per dispo-sitivi di geolocalizzazione de-stinati in particolare al mercatodella telefonia mobile (Inven-Sense è tra i principali fornitoridi gruppi come Apple e Sam-sung) ma non solo, in stretta

connessione con i laboratori delquartier generale, a San Jose, lacapitale della Silicon Valley. Mala squadra italiana è destinata acrescere nei prossimi mesi per-ché, come spiega il responsabiledell’area Design Fabrizio Fran-cesconi, l’investimento in Italiadi InvenSense è a lungo termine.

La società americana ha in-fatti centri di design e progetta-zione, oltre che nella stessa Ca-lifornia, anche a Boston e in Ca-nada, e di recente ha acquisitoin Franca e Slovacchia dueaziende che già si occupavanodi sviluppare dispositivi digita-li, anche se in ambito diversi daquelli a è destinato il lavoro del-la sede italiana. «Quello di As-sago Milanofiori è il primo cen-tro sviluppato ex novo – ag-giunge Francesconi –: qui repli-chiamo in piccolo quello che lasocietà fa a San Jose. Siamo allaricerca dei migliori talenti inquesto campo». Del resto, spie-ga ancora Francesconi, Inven-Sense ha scelto l’Italia ancheper le competenze e il capitaleumano che offre il nostro Paese.

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Cemento. La filiera compie un altro passo in ottemperanza alla riforma Pesenti

Confindustria, al via FederbetonpLe associazioni della filie-ra del cemento e del calce-struzzo compiono un altropasso nel progetto di evolu-zione da rappresentanza a Fe-derazione di settore, secondoquanto previsto dalla riformaPesenti di Confindustria. Nelcorso dell'assemblea dei socidi Federbeton, tenutasi al Pa-lazzo Italia di Expo Milano, so-no stati approvati il nuovo sta-tuto e il codice etico e dei valo-ri associativi e nominati i nuo-vi organi sociali.

Federbeton è tra le primeassociazioni ad aver intrapre-so il percorso aggregativodettato dalla recente riforma

di Confindustria – sarà per-tanto rappresentata nel Con-siglio generale della Confe-derazione – con la realizza-zione di una roadmap che haprevisto la razionalizzazionedella rappresentanza attra-verso l'aggregazione delle as-sociazioni, l'efficientamentodei servizi e delle risorse, lariorganizzazione della go-vernance federale.

Il settore rappresenta unarealtà di circa 3.600 imprese e50mila addetti, con un fattura-to complessivo che nel 2014 siè attestato intorno ai 12 miliar-di di euro (in contrazione del6% sull'anno precedente)

esprimendo a livello naziona-le il 5% degli investimenti delsettore delle costruzioni.

Sono sette le associate almomento coinvolte nel pro-getto: come soci ordinari, Ai-tec, Atecap, Assiad, Conpavi-per e Assoprem; come soci ag-gregati, Sismic e Ucomesa.

Alla presidenza della Fede-razione evoluta è stato confer-mato Sergio Crippa mentresono stati nominati vice presi-denti: Giacomo Marazzi, pre-sidente di Aitec, Andrea Bo-londi, presidente di Atecap, eDario Bellometti, presidentedi Conpaviper.

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LOMBARDIA

TERRITORIO COMPETITIVOIl colosso della Silicon Valleyha riconosciuto la tradizionedella città e delle sueuniversità nel settoremicroelettronica e meccanica

20142013201220112010

16500

14000

11500

9000

6500

4000

7.7978.0675.5996.35716.040INVENZIONITitoli per anno,Italia

Gli andamenti

20142013201220112010

46.46147.94649.10077.114161.100

165000

140000

115000

90000

65000

40000

MARCHITitoli per anno,Italia

Fonte: Ministero dello sviluppo economico

Proteggiamo i bambini insieme

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Il Sole 24 Ore Impresa & territori 13Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

DORSO ESTRAIBILE Le congiunture dei settori e le storie delle imprese

Autorità di regolazione dei trasporti. Il presidente ha tenuto ieri la relazione annuale facendo il punto su tutti i dossier aperti

Camanzi: regolare Uber per leggePer la privatizzazione delle Fs servono tariffe flessibili, unbundling e regolazione di 5 anni

Giorgio Santilli

ROMA

pL’Autorità di regolazione deitrasporti interviene nel processodi privatizzazione delle Fs e rilan-cia l’ipotesi della separazione dellarete come capace di «massimizza-re lo sfruttamento» della rete stes-sa da parte del gestore. Il presiden-te dell’Autorità,Andrea Camanzi,che ha presentato ieri al Senato larelazione annuale, ha offerto al go-verno alcuni paletti regolatori chepossano aiutare il processo di pri-vatizzazione: una «regolazione diperiodo», ipotizzata di 5 anni, chedia certezze agli investitori nellafase di avvio del processo rispettoalle strategie industriali del gesto-re dell’infrastruttura (Rfi) e delleimprese di trasporto (Trenitalia);l’introduzione di modulazioni ta-riffarie per fasce orarie, segmenti,tipologia di servizio e classi di velo-cità che aiuterebbe strategie indu-striali e azioni di marketing delleimprese di trasporto; e, appunto,massimizzazione dello sfrutta-

mento della rete da parte del gesto-re. Per Camanzi l’ipotesi dell’un-bundling, richiamata con un riferi-mento al settore dell’energia, con-sentirebbe anche al governo di«trarne immediato beneficio nelquadro del processo di privatizza-zione e della sua eventuale artico-

lazione temporale».Il tema più caldo della relazione

di Camanzi resta quello delle piat-taforme digitali per la mobilità ur-bana come UberPop o Blablacar.Camanzi ha ripetuto quanto dettonella segnalazione di venti giornifa: serve una legge di riforma orga-nica del trasporto non di linea (che

riveda quindi anche le norme su ta-xi e Ncc) per regolare le piattafor-me ed evitare che le scelte sullo svi -luppo innovativo della mobilità ur-bana sia lasciato alle sentenze dellamagistratura.

Altro tema centrale è quello del-le concessioni autostradali. «Intempi di crisi – spiega Camanzi - lastrada maestra non può esserequella delle deroghe alle regole». Ilriferimento è all'articolo 5 del de-creto Sblocca Italia, che rendevapossibile la proroga delle conces-sioni autostradali. «Proroghe deiregimi di investimento a prescin-dere da incrementi di efficienzasottraggono risorse alla crescitadella produttività dell'economia»,dice Camanzi. Si tratta di un mo-dello «da non replicare per il futu-ro». Nulla dice sulla correzione deimodelli attuali (su cui la compe-tenza è del ministero delle Infra-strutture) ma colpisce il graficoche evidenzia come nel 2014 cre-scano gli utili delle concessionariee ci sia contrazione di investimenti.

Non poteva mancare riferimen-to al decreto Recast. Il governo hausato il recepimento delle diretti-ve Ue sulle liberalizzazioni ferro-viarie per mettere un tetto alle san-zioni dell’Autorità mentre è apertoun procedimento disciplinare chepotrebbe sfociare in una maximul-ta verso Rfi e per riprendersi il po-tere di determinazione di un sovra-canone di accesso alle infrastruttu-re. Camanzi bacchetta: «Non puòessere sottovalutata l’importanzache il pedaggio per l’uso della infra-struttura sia determinato sulla ba-se dei soli costi pertinenti ed effi-cienti a garanzia dell'assetto com-petitivo del mercato, della correttavalorizzazione degli asset e dellaremunerazione del capitale inve-stito». La competenza è tecnica enon politica, va affidata all'Autori-tà. E sul tetto alle sanzioni: «DalParlamento e dal mercato si sonolevate voci preoccupate e propo-ste di rimedi, che auspichiamovengano ascoltate. Siamo convintiche la versione finale del testo cor-

reggerà questo punto».L’ultima parte della relazione è

la quintessenza della ricetta illumi-stica dell’Autorità per lo sviluppodi una mobilità efficiente in Italia:incentivare lo sfruttamento delleeconomie di scala, innovazionetecnologica, sviluppo di «mercaticompetitivi che premino più lapropensione al rischio che la difesadelle rendite», promozione del-l’efficienza dei soggetti che svolgo-no compiti di servizio universale,miglior uso delle capacità infra-strutturali. «Nessun modello di re-golazione economica indipenden-te - dice Camanzi - può avvalorareremunerazione di investimenti so-vradimensionati e socialmentenon giustificati». E ancora stoccatea monopolisti nazionali e locali:«Un regolatore indipendente nonpuò riconoscere azioni di riequili-brio economico di imprese cheerogano servizi pubblici a prescin-dere da pertinenza ed efficienzadella struttura dei loro costi».

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IMAGOECONOMICA

Regolatore. Andrea Camanzi

LE PIATTAFORME«Occorre ridefinire le regoledell’intero trasporto urbanonon di linea, compresi taxi eNcc. Non lasciare gli assetti allasentenza della magistratura»

Autobus. La compagnia tedesca lancia la Milano-Venezia (con fermate a Verona, Padova, Mestre) e la Torino-Venezia con tariffe promozionali a partire da un euro

FlixBus entra nelle linee nazionali italianeMarco MorinoMILANO

pFlixBus, gigante tedesco del-la mobilità in autobus, specializ-zato nei servizi a lunga percor-renza, si lancia alla conquista delmercato italiano. AttualmenteFlixBus collega ogni giorno il no-stro Paese con oltre 80 città euro-pee. Qualche esempio: Milano-Francoforte, Milano-Amburgo,Venezia-Monaco di Baviera. Maecco la novità, annunciata ieri.

La compagnia si appresta a inau-gurare le prime linee nazionali inItalia: la Milano–Venezia, confermate a Verona, Padova e Me-stre, a partire dal 18 lugli o; e la To-rino–Venezia, passando per Bre-scia, Verona, Padova e Mestre, apartire da metà agosto. Questedestinazioni saranno raggiungi-bili quotidianamente fino a trevolte al giorno, e sono già acqui-stabili online o tramite l'app Flix-Bus con tariffe promozionali a

partire da un euro. «E questo èsolo l'inizio» spiega Andrea In-condi, general manager di Flix-Bus Italia. Che rivela: «Abbiamoprogettato un network naziona-le che, come è avvenuto in Ger-mania, collegherà capillarmentel'intero Paese, da nord a sud».

Secondo i dati dell’Anav (as-sociazione nazionale autotra-sporto viaggiatori) oggi in Italiaviaggiano in autobus già 10 milio-ni di persone, ma il potenziale di

questo mercato è molto più am-pio. L'offerta di FlixBus è caratte-rizzata da un modello di businessunico, basato sulla collaborazio-ne con una rete di aziende part-ner e una chiara distinzione deiruoli. Con gli attuali 180 partnerbasati in Germania, Paesi Bassi,Belgio, Austria, Svizzera e oraanche in Italia, questo modello èormai consolidato: da un lato lastart up FlixBus, che si occupadella pianificazione delle linee,

del marketing, e del servizio pree post vendita. Dall'altro i part-ner locali, piccole e medie im-prese di autobus italiane, che sioccupano dello svolgimento delservizio operativo, rispettandogli standard qualitativi stabilitida FlixBus. In questo modo Flix-Bus garantisce che aziende, auti-sti e manutenzione siano italianial 100%: un aspetto che si concre-tizza anche nella creazione dinuovi posti di lavoro presso leaziende partner, oltre all'indottoche si genera intorno a questocontesto.

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FlixBus. La compagnia dispone diuna flotta di oltre 650 autobus

L’ANALISI

GiorgioSantilli

 Per crescere

vanno rafforzateregolazionee concorrenza

 Tira una brutta aria inqueste settimane intornoalle Autorità

indipendenti. Il governo cogliea pretesto il recepimento delledirettive Ue sulleliberalizzazioni ferroviarie perspuntare le armi all'Autorità diregolazione dei trasporti. Ed è lapeggiore difesa dei vecchimonopoli, ammantata da nuovepresunte politiche (o esigenze)di privatizzazione . Intanto,allaCamera nella riforma della Papassa un emendamento chedoveva tagliare gli ufficiministeriali che agiscono sullestesse competenze delleAutorità (in molti casi vecchiresidui dell'era pre-regolazioneindipendente) e cosa si fa? Siintroduconole parole “oviceversa” per consentirel'esatto contrario, tagliare gliuffici delle Autorità salvandoquelli ministeriali. Il nodopotrebbe riguardare laregolazione autostradale oquella aeroportuale.

Segnali di una difesacorporativa ministeriale chenon ci farà fare un passo avantinella regolazione dei mercati edei servizi. Anzi, il rischio diclamorosi passi indietro èevidente, come dimostra lavicenda ferroviaria. A che cosaservano le Autorità diregolazione indipendenti ce loricorda, invece, la relazioneannuale che ha tenuto AndreaCamanzi, presidentedell'Autorità dei trasporti, chenon ha risparmiato unafotografia dura e “scientifica”

delle criticità del settore. La suaricetta tocca tutti i dossier caldi.E ricorda che per usciredall’impasse e ricominciare acorrere abbiamo un urgentebisogno di più concorrenza,regole che favoriscano l’accessoal mercato (per esempio le garenel Tpl o per le nuoveconcessioni autostradali) senzaderoghe, più innovazionetecnologica che consenta disuperare vecchie rendite diposizione (il caso Uber èeclatante), sfruttamento delleinfrastrutture che devonoservizi a offrire servizi e non adaprire cantieri.

Il modello Blade Runner chel’Autorità fa balenare alla vista,con una variegata possibilità dimodalità di trasporto aperte atecnologie innovative e capacidi rispondere a una domanda asua volta sempre più articolata,avrebbero però bisogno, peraffermarsi anche in Italia, didecisioni altrettanto rapide edeterminate della politica cheinvece tergiversa e rischia difare quello che fa da trenta anniin questo settore: lascia marcirei problemi e arricchire qualcunoa danno di qualcun altro (ingenere i passeggeri e le impreseche trasportano merci).

Il ministro Delrio hapromesso un cambio di passo el’approvazione del piano portifa ben sperare, così come lapromessa di varare al più prestoil disegno di legge di riforma deltrasporto locale: sarà il primovero banco di prova del suoministero. Capiremo - dopo ilbrutto incidente delle direttiveRecast - se la sbandieratacollaborazione fra Ministero eAutorità sia destinata aprodurre una svolta duraturaper il sistema della mobilità indirezione di una maggioreefficienza di tutti gli operatori edi una chiusura di rendite diposizioni ormai ingiustificate.Oppure, se ancora una volta,vinceranno rivalità esovrapposizioni a scapito deicittadini italiani.

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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14   Impresa & territori Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

DORSO ESTRAIBILE Le congiunture dei settori e le storie delle imprese

Sviluppo rurale. A rischio 1,4 miliardi di contributi europei - Richiamo del ministro Martina ai governatori

Utilizzo fondi Ue, Regioni in ritardo A Nord le più virtuose - Il Mipaaf rilancia sulla gestione nazionale

Annamaria Capparelli

pVietato non spendere. Bac-chettata del ministro delle Poli-tiche agricole, Maurizio Marti-na, alle regioni per il mancatoraggiungimento dell’obiettivodi spesa della vecchia program-mazione 2007-2013 dello Svi-luppo rurale. E ora il rischio è i ldisimpegno per 1,4 miliardi difondi europei. In una fase tantodelicata per l’agricoltura, cheha bisogno di risorse per conso-lidare i segnali di recupero chearrivano da tutti gli osservatori,l’Italia si permette il lusso di ri-spedire gli assegni a Bruxelles.È quanto emerge dalle elabora-zioni della Rete Rurale aggior-nate al 30 giugno e analizzate ie-ri nel corso di un incontro delministro con i governatori.

A fronte di un budget asse-gnato dalla Ue all’Italia di 8,9miliardi ( a cui va aggiunto lostanziamento nazionale di 17,6miliardi) la spesa ancora da rea-

lizzare è di 1,4 miliardi, pari dun-que al 15%. Ma le performancenon sono negative in tutte le re-gioni. C’è infatti una pattuglia divirtuosi al Centro Nord guidatada Veneto, Lombardia, EmiliaRomagna e Toscana a cui sicontrappongono, al Sud, Cam-pania, Sicilia, Puglia e Calabria.Un Mezzogiorno, dunque, checontinua ad arrancare nono-stante la necessità di sostenerecon investimenti i processi dimodernizzazione del sistemaagricolo e rurale. Lombardia eVeneto con una quota da utiliz-zare di circa il 5% sono le primedella classe e hanno quasi cen-trato l’obiettivo, ma «tira» an-che l’Emilia Romagna, tenendoconto del plafond elevato (527,8milioni di quota Feasr). NelMezzogiorno sono in affanno,in considerazione delle dispo-nibilità, soprattutto Calabria eCampania che devono ancorarealizzare rispettivamente il 20e il 19% della spesa.

«È inaccettabile - ha dettoMartina agli assessori - spreca-re risorse che sono destinate afar crescere l’agricoltura e cheinvece rischiano di andare per-se». Da qui la richiesta forte di«un cambio di passo radicale; ènecessario che le regioni atti-vino subito delle task force de-dicate ad evitare il rischio di di-simpegno. I fondi dello svilup-po rurale in particolare sono

strategici, proprio perché de-dicati agli investimenti, agli in-terventi che danno futuro alsettore». Il ministro ha perciòrilanciato la necessità di «indi-viduare strumenti nazionaliche ci consentano un salto diqualità, perché il sistema di go-vernance attuale delle politi-che agricole e del rapporto traStato e Regioni mostra dei li-miti che vanno superati». LeRegioni, da parte loro, (alcunecon nuovi presidenti) hannoassicurato l’impegno a mette-re in campo strategie efficaciper superare situazioni spessoereditate da passate ammini-strazioni. Il ministero non ab-basserà la guardia con un mo-nitoraggio serrato settimanaper settimana. Bruciare fondiUe non è certo una novità perl’agricoltura. Un peccato ori-ginale che arriva da lontano eche si è tentato di correggerenel 2006, all’avvio della pro-grammazione con la propostadi uno strumento di gestionenazionale. Solo così infatti sa-rebbe stato possibile compen-sare le risorse, dirottando a chisa spendere i soldi delle regio-ni meno efficienti. Se si aggiun-ge la premialità per i più brav i iltraguardo dell’obiettivo dispesa poteva essere tranquil-lamente raggiunto senza sacri-ficare risorse preziose.L’Unione europea, infatti, ave-va dato agli Stati membri lapossibilità di optare per unaprogrammazione a livello cen-trale. Ma la proposta avanzatadal Mipaaf sulla condivisionedi un unico programma nazio-nale era stata rispedita al mit-tente da regioni e province au-tonome. La proposta era statacostruita in modo da mantene-re la responsabilità della ge-stione delle risorse alle regio-ni. Ma nonostante le garanziesull’autonomia gestionale,l’Italia decise di sviluppare laprogrammazione su 21 Pianiregionali e altrettante autoritàdi gestione. E la compensazio-ne è rimasta nel cassetto. Oggi inodi sono arrivati al pettine,anche se il primo allarme erastato lanciato nel 2013, ma conl’avvicinarsi dell’ultima sca-denza è vera emergenza.

Intanto il ministero ha assi-curato la disponibilità di «cas-sa» per l’ultimo semestre del-l’anno che consentirà di liqui-dare i programmi approvati. Ilministero dell’Economia e del-le finanze ha infatti reso possi-bile l’utilizzo dell’anticipazio-ne di tesoreria a copertura delsaldo del 5% dei programmistessi con un importo di 450 mi-lioni di quota Ue e altrettanti dicofinanziamento nazionale.

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24,1

52,6

222,1

189,7

24,6

64,663,3

162,1

45,6

127,6110,3

12,1

42,3

41,2

6,920,6

61,8

90,3

8,6

15,3

xx

9,3

REGIONE

xxx%

Il residuo di spesa FEASR che le regioni devonoancora impegnare (in base alla programmazione2007/2013) entro fine dicembre 2015.In milioni e in %

Friuli Venezia Giulia

17,21%

Veneto

5,15%

Marche

19,46%

Abruzzo

21,41%

Molise

16,53%

Piemonte

14,34%

Liguria

10,63%

Puglia

17,48%

Calabria

19,63%

Basilicata

23,50%

Campania

20,0%

Toscana

11,74%

Umbria

17,49%

Lazio

16,69%

Sicilia

14,92%

Sardegna

19,30%

Lombardia

5,13%

Valle d'Aosta

16,59%

Provincia di Bolzano

4,69%

Provincia di Trento

8,0%

Emilia-Romagna

12,24%

QUOTE FEASRIN MILIONI

SUDDIVISIONE IN %

50

0   100   200+

150

Sul territorio

IL FINANZIAMENTOIl budget assegnato all’Italiada Bruxelles è di 8,9 miliardiper la programmazione2007-2013; di questi, nevanno impegnati il 15%

Emissioni.Stretta sulle aste annuali

La Commissione Ue:sulle quote Etsriduzione nel 2021Beda Romano

BRUXELLES.Dalnostrocorrispondente

pLa Commissione europea hapresentato ieri le prime attese mi-sure per creare nel giro di cinqueanni una unione energetica in Eu-ropa. Il pacchetto prevede tra le al-tre cose una riforma del mercato diemissioni con effetto serra comel’anidride carbonica,, noto conl’acronimo inglese Ets (EmissionsTrading Scheme). L’obiettivo del-l’unione energetica è almeno dop-pio: aiutare i Ventotto a raggiunge-re gli obiettivi ambientali e consen-tire ai consumatori di godere diprezzi dell’energia più bassi.

La riforma dell’Ets prevede unariduzione delle quote di emissioniscambiate sul mercato a un tasso del2,2% all’anno, più elevato dell’attua-le taglio, che è dell’1,74% all’anno. Iltentativo è di aumentare i prezzi deicosiddetti permessi di inquinare,che attualmente oscillano intornoai 7,7 euro. Il prezzo è talmente bas-so che alle imprese conviene acqui-stare titoli, che permettono loro dicontinuare a superare i limiti di in-quinamento, piuttosto che moder-nizzare le loro fabbriche.

Il nuovo assetto dovrebbe entra-re in vigore nel 2021. Il mercato del-l’Ets è segnato da un eccesso di of-ferta di titoli, tale da deprimere iprezzi. Il motivo è da un lato la crisieconomica, e dall’altro aste di titolitroppo generose. L’esecutivo co-munitario si aspetta che riducendol’offerta e aumentando i prezzi del-le quote le imprese non avrannopiù incentivi ad acquistarle. Per ri-spettare i limiti di inquinamentonon avranno alternativa che mo-dernizzare i loro stabilimenti.

In una conferenza stampa qui aBruxelles, il commissario all’Ener-gia Miguel Arias Cañete ha spiegatoche con questa riforma «il mio mes-sagio agli investitori e agli imprendi-tori è: investite nell’energia pulita».L’Unione europea ha deciso di ri-durre le emissioni nocive di almenoil 40% entro il 2030, rispetto ai livellidel 1990. Secondo analisti del setto-re, il prezzo dei diritti a inquinare de-ve raggiungere i 30 euro per diven-

tare un incentivo alla modernizza-zione degli stabilimenti industriali.

La riforma prevede che per i set-tori più inquinanti vengano allocatequote gratuitamente, pur di evitareche le imprese in questi campi si tra-sferiscano fuori dall’Europa, dove ilimiti ambientali sono più generosi.Il nuovo assetto presentato ierigiunge dopo che il Parlamento eu-ropeo ha approvato la settimanascorsa una riforma più limitata del-l’Ets, con la nascita dal 2019 in poi diun meccanismo per ritirare dal mer-cato l’eccesso di titoli (si veda Il So-le/24 Ore del 9 luglio). Il nuovo pac-chetto deve essere approvato dalParlamento e dal Consiglio. «Le di-

scussioni saranno lunghe», ha am-messo Arias Cañete. Nel tentativodi venire incontro alle critiche di co-loro che temono una penalizzazio-ne del settore industriale, verrà cre-ato un Fondo per l’Innovazione, do-tato di 400 milioni di titoli. Nel con-tempo, però, i criteri con i qualipermettere ad alcuni settori indu-striali di ricevere gratuitamente i di-ritti a inquinare verranno rivisti pe-riodicamente, in linea con i progres-si tecnologici. Sempre ieri, la Com-missione europea ha annunciatouna revisione della legislazione rela-tiva alle etichette sull’efficienzaenergetica. La proposta prevede unascala più semplice, da A a G. Da quan-do le etichette dei prodotti specifica-no la loro efficienza energetica, l’85%dei consumatori utilizza queste in-formazioni nei loro acquisti.

Secondo Bruxelles questa rifor-ma, in vista di maggiore trasparen-za, dovrebbe permettere a impresee negozi di aumentare le loro entrateannue di 10 miliardi di euro.

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RISTRUTTURAZIONIGf Group, nuovo cda

Bertolina è adIn linea con l’accordo diristrutturazione firmato nelmarzo 2015 con le banche,l’assemblea dei soci di GfGroup (società che fa capo allafamiglia Orsero, attiva neltrasporto marittimo enell’importazione edistribuzione di frutta in Italia),ha nominato ieri il nuovo cda,che avrà l’obiettivo direalizzare il piano industriale efinanziario per il rilancio delgruppo. Il manager GiorgioBertolina (già ad di MarconiCommunications e Italtel) èstato nominato amministratoredelegato e cfo è MatteoColombini. Presidente èRaffaella Orsero.Il cda dovrà, tra l’altro,completare un piano didismissioni, per un valorestimato in 78 milioni.L’aumento di capitale di 18milioni è già statosottoscritto, spiega unanota, «per il 75%

dall’attuale compagineazionaria». Il bilancio 2014evidenzia «un fatturatototale di 652 milioni e unEbitda di quasi 22 milioni, inmiglioramento sul 2013.

BREVI

Dal Territorio

L’OBIETTIVO

Riducendo le quotedi emissioni scambiate sulmercato, si tenta di aumentarei prezzi dei cosiddettipermessi di inquinare

PENDOLARI ALTA VELOCITÀFs: abbonamentounico Trenitalia-Ntv Un abbonamento unicoTrenitalia-Ntv per ipendolari dell'alta velocità.

È questa la propostaavanzata da Trenitalia inuna lettera inviataall'Autorità dei trasporti eall'Antitrust perpermettere ai passeggeri diaccedere indifferentementesia ai treni Frecciarossa cheItalo. Lo fa sapere la societàdi trasporto del gruppo Fs,facendo sapere anche cheper gli abbonati all'Altavelocità che noneffettueranno laprenotazione obbligatorianon ci sarà alcuna sanzionesino al 31 agosto.

NOMINEUnioncamere,eletti i vicepresidentiL’assemblea diUnioncamere ha eletto lasquadra che affiancherà ilpresidente, Ivan Lo Bello,alla guida dell’istituzioneper i prossimi tre anni. Inuovi vicepresidenti sono:Leonardo Bassilichi,

Giovanni Da Pozzo,Vincenzo Ilotte, MaurizioMaddaloni, GiorgioMencaroni (vicario), RenatoScapolan e MaurizioTorreggiani.

Expo. Corsia agevolata per l’accesso ai finanziamenti all’export

Il piano di Cariparma-Saceper le Pmi di CibusèItalia Micaela CappelliniMILANO

pUna corsia preferenzialedi finanziamento per i 260gruppi dell’eccellenza ali-mentare made in Italy (430aziende in tutto) presenti alpadiglione CibusèItalia diExpo. Lo ha annunciato ieri ilgruppo Cariparma CréditAgricole: insieme a Sace, met-terà a disposizione di questeaziende, con tempi abbreviatie burocrazia più snella, unpacchetto di prodotti per so-stenere la competitività del-l’agroalimentare italiano suimercati internazionali. Il tuttosi va ad aggiungere al recentestanziamento di 150 milioni dieuro di finanziamenti destina-ti allo sviluppo di export e in-ternazionalizzazione.

L’accordo, in linea con i temidi Expo 2015, prevede anche ilpotenziamento dell’azionecongiunta a sostegno delle im-prese della filiera agroalimen-tare grazie all’iniziativa “Fididi campagna”, la linea di credi-to di Cariparma Crédit Agri-cole dedicata alle esigenzeeconomico-finanziarie speci-fiche delle imprese del settoreconserviero.

L’incontro di ieri, intitolato«Le strade verso i nuovi mer-cati. Sinergie tra Fiere, banchee imprese» e promosso dalGruppo Cariparma CréditAgricole e da Fiere di Parma, èstato anche l’occasione per fa-re il punto sullo stato di salutedell’export agroalimentarefirmato Made in Italy. Un set-tore che - secondo i dati dellostudio Nomisma che uscirà asettembre e che sono stati ap-punto nticipati ieri - ha rettobene alla crisi: +42% l’exportmesso a segno dal 2007 ad oggi,con un valore aggiunto au-

mentato del 5% e con un poten-ziale di crescita delle esporta-zioni al 2018 (secondo Sace) diulteriori 7 miliardi di euro.

Se dunque la salute com-plessiva del comparto è buo-na, altrettanto non può dirsidell’andamento delle impresepiù piccole dell’agroalimen-tare italiano, che costituisco-no ben l’87% del comparto:«La crisi ha picchiato duro

sulle piccole imprese - haspiegato il responsabile areaagrolaimentare di Nomisma,Denis Pantini - le micro-aziende sono calate di nume-ro (-21%), di fatturato (-5,5%) evalore aggiunto (-17%)». Stes-so discorso vale per la pro-pensione all’export: per legrandi imprese italiane arrivaal 26%, mentre per le micro-imprese si riduce al 7%.

Anche il confronto interna-zionale non ci premia: la Fran-cia esporta il 28% della sua pro-duzione agroalimentare e laGermania addirittura il 33%,mentre l’Italia vende sui mer-cati internazionali solo il 22%di quanto produce.

Da più parti nel corso del di-battito - presenti, fra gli altri, ildirettore generale di Caripar-ma Crédit Agricole HughesBrasseur, il vicepresidente diFiere di Parma Annalisa Sassi eil suo amministratore delega-to Antonio Cellie - è emersa lanecessità di “fare sistema”.«L’export è una strada obbli-gata - ha sottolineato CesarePonti, della storica aziendadell’aceto - serve un sistemache lo favorisca in attesa che sirealizzino le aggregazioni».

Quali filiere sembrano de-stinate a recepire per prime ilmessaggio? Il settore dellacarne innanzi tutto, per le dif-ficoltà che incontra dato ilcambiamento della domanda,e anche quello dell’olio, per lavolatilità dell’offerta, vengo-no individuati come i princi-pali candidati per il consolida-mento. Anche il vino però po-trebbe vedere delle aggrega-zioni tra le aziende piùpiccole, visto che per esporta-re l’unione delle forze può es-sere determinante.

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IL MECCANISMOL’accordo si va ad aggiungereai 150 milioni di euro appenastanziati per promuoverel’internazionalizzazionedel settore agroalimentare

I NUMERI

+42%L’export agrolimentare

Dal 2007 a d oggi l'exportagroalimentare italiano hamesso a segno una crescita adue cifre

22%La produzione esportataL’agroalimentare italiano hamargini di miglioramento: laGermania esporta ben il33% della propriaproduzione

-21%Il calo delle micro-impreseDall’inizio della crisi lemicro-imprese italianedell’agroalimentare sonodiminuite di numero e nelcomplesso hanno perso il5,5% del fatturato

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Il Sole 24 Ore Impresa & territori 15Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

DORSO ESTRAIBILE Le inchieste sui comparti e le tendenze dell’economia reale

Industria. Scaccabarozzi (Farmindustria) alla presentazione del Rapporto 2015: «È la frontiera dell’innovazione in Italia»

Il farmaco è sempre più biotech Attive 199 imprese con 4mila addetti - Investimenti oltre i 560 milioni (+3,3%)

Riqualificazioni. Bilancio positivo e miglior risultato dal 2005 per la Tne che gestisce le aree dismesse dalla Fiat

Mirafiori, centri servizi e automotive hi-tech

Sanità. Multinazionali del farmaco contro il «pay back»: è una tassa occulta sull’innovazione, mette a rischio gli investimenti in Italia

Ripiano dei deficit, imprese in allarmepUna vera e propria tassasull'innovazione, che penalizza inuovi farmaci e le imprese inno-vative, crea incertezze crescentinei quartier generali all'estero diBig Pharma e getta le basi perscappare dall'Italia. Le multina-zionali hanno già coniato lo slo-gan: «Pay back = go back». Doveil pay back è la metà del disavan-zo della spesa ospedaliera perfarmaci che ogni anno le aziendecoinvolte devono restituire alloStato. E quel "go back" è la pro-

spettiva di lasciare l'inospitaleItalia e fare impresa altrove. Per-ché la posta in gioco è altissima:nonostante lo stop del Tar, le im-prese si sono viste accollare 364milioni nel 2013, 500 per il 2014 ealtri 700 milioni potrebbero do-versi addossare quest'anno. Intutto oltre 1,5 miliardi in tre anni,il doppio in due anni.

È da questa situazione cheparte lo studio di I-Com che saràpresentato oggi alla Camera deideputati. «Una tassa occulta

sull'innovazione che che mette arischio l'accesso alle nuove curee rende sempre meno conve-niente investire nel nostro Pae-se», afferma Stefano da Empoli,presidente dell'istituto. Sonopoco più di 20 le farmaceuticheche da sole fatturano il 90% dellaspesa ospedaliera per farmaci, diqueste I-Com ne ha analizzato 8,tutte multinazionali, che copro-no oltre la metà di quel mercato,con investimenti per 291 mln, Ivaversata per 262 mln, imposte sul

reddito d'esercizio per 239 mln.Ebbene, nel 2014 dovranno paga-re di pay back più che di Iva conun ripiano che il primo anno dimercato pesa per il 54% del fattu-rato, del 44% il secondo anno. «Ècome se le aziende col pay backfossero sottoposte insieme aun'addizionale Ires del 32% eIrap del 4,6%», afferma da Em-poli. Un salasso insopportabile.

«Il meccanismo, già distorsi-vo per le aziende, è ancora piùinefficiente perché penalizza i

nuovi prodotti e di maggiorequalità, che crescono di più», af-ferma Eric Baclet, presidente egeneral manager di Lilly Italia.«Si crea una barriera all'ingres-so di nuovi prodotti e il rischioche in Italia le nuove terapie nonarrivino più», dice Massimo Vi-sentin, presidente e ad di PfizerItalia. Altro che nuovi investi-menti. Precisa Nicoletta Luppi,presidente e managing directordi Msd Italia: «Le penalizzazionidi mercato e i vincoli nell'acces-so all'innovazione nuocciono al-la capacità dell'Italia di attrarreinvestimenti dalle case madridelle multinazionali». Anche

perché, spiega Fabrizio Greco,ad di AbbVie Italia, «è semprepiù difficile spiegare alle casemadri le dinamiche dell'Italia».Tanto che, mette in guardiaMaurizio Di Cicco, ad di RocheItalia, «si rischia di mettere indubbio o di indebolire investi-menti strappati ad altri Paesi».«Investimenti in siti produttivima anche in ricerca e sviluppo,che sono analizzati all'interno diuno scenario europeo e mondia-le», precisa Francesco Di Mar-co, ad di Amgen Italia. Insomma:pay back col flop del go back.

R.Tu.

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Roberto Turno

pFatturati che galoppano, inve-stimenti in crescita, occupazioneche tiene il passo. Anche in Italiasono sempre più biotech il pre-sente e il futuro del farmaco, comedel resto in tutto il mondo dove ilsettore ha superato il trilione didollari di capitalizzazione con unutile netto esploso in un anno del231% a 14,9 mld di dollari. Un pre-sente e un futuro che si stanno tra-ducendo in una autentica valangadi nuovi prodotti in arrivo e in spe-ranze sempre più concrete di po-ter aggredire nuove patologie e didare più speranze nella lotta a ma-lattie un tempo incurabili.

«Si scrive biotech ma si leggesalute. I farmaci biotecnologicisono ormai la frontiera dell'inno-vazione in Italia», commenta conorgoglio Massimo Scaccabarozzi,presidente di Farmindustria, illu-strando i dati del «Rapporto Bio-tech 2015», presentato ieri a Romae realizzato dall'associazione del-

le imprese del farmaco con Er-nst&Young. I numeri del settore,del resto, parlano chiaro. E sononumeri di successo:investimentipari a 563 mln nel 2013, con un bal-zo in avanti del 3,3% in dodici mesi,un fatturato totale di 7,3 mld in cre-scita del 4,3%, addetti a quota4mila. E poi il numero di impreseche sempre più si lanciano nellanuova sfida della frontiera del far-maco 3.0: sono ben 199 le aziendein campo in Italia.

Rispetto al totale, 66 sono im-prese del farmaco pure che som-mano nel complesso un fatturatodi 7,1 mld, con 497 mln di investi-menti l'anno in R&S e 2.850 dipen-denti diretti. Da sole, insomma,rappresentano l'86% del compar-to. Se questo è l'asse portante, eccoperò poi anche le 133 altre impresebiotech che si occupano di solebiotecnologie, con un fatturato di181 mln, investimenti per 66 mln epiù di mille occupati. Le farmaceu-tiche "pure" impegnate nelle fasi

avanzate della ricerca, le altre nel-le fasi iniziali della scoperta.

Tutto questo, per un risultatosempre più efficace ed evidente:un universo di nuovi medicinaliche si spalanca per l'assistenza e lacura della malattie. Con 145 farma-ci oggi disponibili in Italia e desti-nati alle più importanti aree tera-peutiche, mentre altri 303 progettisono in rampa di lancio allo studionelle diverse fasi di ricerca e svi-luppo. Dall'oncologia, la più getto-nata in tutto il mondo, alle malattieinfettive e cardiovascolari, dal dia-bete alle malattie neurologiche e aquelle autoimmuni. E con un fo-cus più attento per le malattie rare,quelle più neglette, perché pocoremunerative. «Nuove opportu-nità terapeutiche che richiedonorisposte di sistema - afferma Scac-cabarozzi i riferimento alla soste-nibilità dei costi della sanità pub-blica - guardando dentro le altrearee della sanità per conciliare icosti dell'innovazione con il dove-

re, anche etico, di cura».Tutto questo mentre, segnala

Ernst&Young, il capitale delle im-prese Usa e di quelle europee èbalzato a quota 54,3 mld di dollari e94 società si sono quotate in borsa,con finanziamenti di venture ca-pital per 7,6 mld di dollari, quasi altop del 2007.

In tutto questo, l'Italia cerca difare la sua parte, per quanto il si-stema nazionale non sia per il far-maco esattamente quello più ac-cogliente per le imprese. Comespiega Eugenio Aringhieri, presi-dente del gruppo biotecnologie diFarmindustria: «Il contributo del-le imprese può essere alimentatoda un clima favorevole agli inve-stimenti e all'innovazione. Il set-tore rappresenta una risorsa per ilPaese. Da un confronto interna-zionale, tuttavia, emergono punticritici, come le risorse limitate adisposizione o i prezzi inferiori inItalia rispetto agli altri Big Ue».

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Maria Chiara Voci

TORINO

pDal 2005, anno in cui il Co-mune e la Provincia di Torino ela Regione Piemonte hanno ac-quisito 300mila mq dell’ex sta-bilimento di Mirafiori più ilcampo volo dalla Fiat in cambiodi un piano industriale per il ri-lancio dell’auto, quello rag-giunto ieri con la chiusura delbilancio 2014 da Tne (TorinoNuova Economia, la società aprevalenza pubblica che gesti-sce queste aree) è il miglior ri-sultato di sempre, con un attivodi oltre 710mila euro. Prima, so-lo nel 2012 si era riusciti a chiu-dere con il segno più davanti,ma per un importo sensibil-mente inferiore, di quasi200mila euro, dopo una perditadi 2,7 milioni nel 2011.

A imporre una decisa svoltanella storia della valorizzazionedegli ex appezzamenti Fiat,hanno pesato, lo scorso anno, gliaccordi raggiunti per la cessio-ne per 3,4 milioni dell’ex centrostile, in tutto 22mila mq nell’areab, all’azienda piemontese di au-tomotive Tecnocad, che in au-tunno inaugurerà il nuovo sta-bilimento, e di 24mila mq per 20milioni alla Novacoop, che è an-cora al preliminare di vendita eche, nel comparto A, realizzeràun centro servizi polifunziona-le. Sono i primi veri contratti,dopo che nei dieci anni prece-denti l’unica operazione di so-stanza era stata quella per la rea-lizzazione del nuovo centro De-sign del Politecnico, realizzatosu progetto di Isolarchitetti nel-l’area di corso Settembrini e co-finanziato da fondi Ue.

Quello che si è chiuso ieri, conil secondo risultato in positivosu tre anni, è anche il primo tri-ennio di lavoro del nuovo mana-gement, guidato da un gruppogiovane che vede in carica comepresidente, Stefano Tizzani, e altimone come amministratoredelegato, Davide Canavesio, expresidente dei giovani indu-

striali di Torino.«In tre anni di lavoro – spiega

Davide Canavesio – abbiamo ri-sanato la società, in parte con ilcontributo dei fondi in arrivodall’Europa, ma soprattuttograzie ad operazioni di merca-to, che hanno portato nelle cas-se risorse private. Oltre a chiu-dere il bilancio in positivo, cosache non era accaduta lo scorsoanno, ma solo perchè ci siamoattenuti a un criterio di pruden-za, l’altro importante risultatoraggiunto è che abbiamo di-mezzato il debito contratto perla realizzazione del centro De-sign. Debito che, nel 2015, graziealla chiusura dell’accordo conNovacoop, saremo in grado dicancellare».

All’orizzonte, per le aree Mi-rafiori, c’è anche una trattativaavviata con la Centrale del Lat-te, che proprio sulle ex aree Fiatpotrebbe portare la sede delnuovo stabilimento. Da poco in-fine, Tne ha concluso la primafase di un concorso di idee inter-nazionale, a cui hanno parteci-pato 48 cordate di architetti eprofessionisti in arrivo dall’Ita-lia e dall’estero, per suggerirepossibili e innovativi utilizzitemporanei per l’area della exlogistica Fiat sotto il maestosocapannone dell’ex Dai. I risulta-ti della gara sono stati presentatialla città con una mostra, allesti-ta nell’ex capannone, e accom-pagnata da un ricco programmadi eventi che per una settimanaha portato i torinesi a scoprireun luogo fino ad oggi precluso.«Ora Mirafiori ha davanti a sètre direzioni -–conclude Cana-vesio –. Da una parte continue-remo con le classiche operazio-ni di vendita. In secondo luogo,lavoreremo per passare alla fa-se due del concorso e dalle ideeallo sviluppo dei primi studi difattibilità per il recupero dell’exDai. Ma, nel frattempo, conside-rato il successo di pubblico del-la Mirafiori Week e le numerosetelefonate che ci stanno arri-vando per chiedere l’utilizzodegli spazi, cercheremo di met-tere a reddito le aree, mentre sidecide del loro futuro».

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N200m0

V i a  P l a v a 

V i a  R u f  f  i a 

Co r so O r b a

 s s a no

S t r a d a  d e l  P o r t o n e 

     V     i   a

    A    n   s   e     l    m

   e     t     t     i

 C o r s o

  O r b a s

 s a n o

C o r s o  E n r i c o  T a z z o l i 

C o r s o  S e t t e m b r i n i 

COMPRENSORIO

INDUSTRIALE FIAT

AB

C

A Area Novacoop

Stazionedi PortaNuova

BCentro del design

C Area riqualificazione

Polo Tecnologico Mirafiori

La mappa

Le idee. Al gruppo guidato da Recchiengineering il progetto per trasformare le ex Dai e Gommatura

Una piazza per la produttività TORINO

pAd aggiudicarsi il podio ol-tre a un primo premio del valo-re di 10mila euro, al terminedella prima fase del concorsoper il riuso dell’ex capannoneDai di Mirafiori e dell’ex Gom-matura, che si è conclusa con laproclamazione degli otto fina-listi lo scorso 3 luglio, è stato ilraggruppamento guidato dallasocietà torinese Recchiengi-neering con Land Milano, Pic-co Architetti, Immagine e Ter-ritorio di Livio Dezzani, +Stu-dio e Roberta Musso.

Con un progetto che guardaa una reinterpretazione inchiave contemporanea dellavocazione industriale deglispazi e che, in un nuovo rap-porto interno-esterno, integrala creazione di una grandepiazza coperta, dedicata allo

sport e al leisure, e di aree verdi,destinate a vivai e orti urbani,con “bolle di start-up” e labora-tori creativi. «Per incentivarela nascita – spiegano gli stessivincitori – di nuove forme diproduttività, legate anche eprima di tutto al settore dell'au-tomotive, che qui ha visto il suogrande sviluppo nel tempopassato».

Il disegno della nuova PortaSud di Torino, immaginatadentro uno spazio di 37milametri quadrati, di cui 20mila

coperti, accanto al centro Desi-gn del Politecnico di Torino ecaratterizzato da una architet-tura industriale importante,con campate fino a dodici me-tri di altezza, è stato giudicato ilpiù convincente fra le 48 pro-poste (di cui 45 ammesse dopola verifica della documentazio-ne) che sono arrivate a Torinodall’Italia e dall’estero.

Oltre al primo classificato, lagiuria guidata da Cino Zucchiha scelto altri otto finalisti, a cuisarà chiesto di sviluppare unostudio di prefattibilità del pro-getto di riqualificazione deglispazi e che sono la cordata gui-data dallo Studioata di Torino,quella di PAT Architetti Asso-ciati di Torino, l’architetto Ti-ziano Cirigliano, l’architettoMario Cipriano di Torino, lacordata guidata dall’ingegner

Antonio Fadda di Cagliari,quella che fa capo a Mario Cu-cinella Architects di Bologna einfine la cordata dello studioDodi Moss di Genova.

«Grazie al concorso – com-menta il presidente di Torinonuova economia, Stefano Tiz-zani – quella che era un’area pe-riferica di Torino è diventataoggi il centro di interesse pertanti studi di professionisti chehanno effettuato oltre 200 so-pralluoghi nei mesi scorsi.L’impostazione del bando haspinto alla creazione di propo-ste che sono multidisciplinari eche aprono un dibattito sulpossibile riuso degli spazi.Aree che dovranno essenzial-mente diventare un nuovo po-lo di attrazione e aggregazioneper il capoluogo piemontese eche, al tempo stesso, potrebbe-ro essere la fucina di nuove for-me di imprenditorialità».

M.C.V.

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PIEMONTE

Amianto. Ieri la sentenza di primo grado

Pirelli, condanneper 11 ex dirigentiMILANO

pCon l’accusa di omicidio col-poso aggravato, il Tribunale diMilano ha stabilito ieri la condan-na in primo grado (con pene fino a7 anni e 8 mesi di reclusione) di 11ex dirigenti Pirelli, imputati per lamorte, tra la fine degli anni 70 e lafine degli anni 80, di 24 operai chelavoravano negli stabilimenti mi-lanesi dell’azienda, in viale Sarcae in via Ripamonti.

Il verdetto dei giudici della VIsezione penale ha di fatto accoltola ricostruzione del pm MaurizioAscione, che attribuiva quei de-cessi alla presenza di fibre diamianto nelle due fabbriche. Glioperai, secondo l’impianto accu-satorio, lavoravano negli stabili-menti senza alcun sistema di pro-tezione e sarebbero perciò statiesposti all’amianto, che negli annisuccessivi ne avrebbe causato lamalattia o la morte per tumore(mesotelioma pleurico).

La sentenza è stata in alcuni ca-si più severa delle richieste diAscione, che nell’udienza delloscorso gennaio aveva chiesto ot-to condanne fino a otto anni di re-clusione e tre assoluzioni, per Ga-briele Battaglioli, Roberto Picco eCarlo pedone, che ieri sono statiinvece condannati a tre anni cia-scuno. Viceversa le richieste dipena sono state ridotte per Ludo-vico Grandi e Gianfranco Bellin-geri, entrambi amministratoridelegati della Pirelli negli anni 80,condannati rispettivamente aquattro anni e otto mesi e tre annie sei mesi di carcere. Gli altri ma-nager condannati erano tutti, al-l’epoca dei fatti, membri del con-siglio di amministrazione dellasocietà: oltre ai tre già citati, anchePiero Giorgio Sierra (condanna-to a sei anni e otto mesi), Omar Li-berati (tre anni e sei mesi), Gavi-no Manca (cinque anni e sei me-si), Armando Moroni (tre anni),Luciano Isola (sette anni e otto

mesi). Tra loro c’è anche GuidoVeronesi, fratello dell’oncologoed ex ministro Umberto Verone-si, a cui i giudici hanno dato sei an-ni e otto mesi.

I difensori, che per tutti i diri-genti avevano chiesto l’assolu-zione, si sono detti «rammarica-ti» per la sentenza: «Siamo certidella correttezza dell’operato deinostri assistiti per i fatti contestati– hanno comunicato in una nota –che risalgono a oltre 25 anni annifa. Per questo presenteremo im-pugnazione in appello».

Soddisfazione è stata espressaviceversa dalle parti civili: oltre aiparenti delle vittime, anche Me-dicina Democratica e l’Associa-zione italiana esposti amianto.«Finalmente il Tribunale di Mila-

no ha riconosciuto che morire sullavoro è un reato», ha detto l’av-vocato Laura Mara, legale del-l’Associazione. È infatti la primavolta che a Milano ex vertici diun’azienda sono condannati perla morte di operai causata dal-l’amianto. Nelle scorse settimanesi erano conclusi con l’assoluzio-ne di tutti igli imputati i processisui vertici della Enel di Turbigo edella Franco Tosi di Legnano.

Il Tribunale di Milano ha con-dannato Pirelli a pagare una prov-visionale di 300mila euro all’Inail,200mila euro a due eredi di un exoperaio deceduto, 20mila euro al-le due associazioni costituitesiparte civile.

Gi.M.

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Siderurgia. Sanzione da 13,3 milioni per cartello

 Ammenda ridotta 

per Ori MartinpIl Tribunale Ue, sezione dellaCorte di Giustizia, ha respinto ilricorso presentato da alcune so-cietà attive nel settore dell’accia-io (fra queste Redaelli Tecna)condannate nel 2010 per un car-tello europeo di fissazione deiprezzi nel comparto dei prodottiprecompressi (cavi d’acciaio peril settore delle costruzioni) tra glianni Ottanta-Novanta e 2002. Igiudici di Lussemburgo hannoinvece accolto l’istanza presenta-ta da altre aziende, fra le quali OriMartin (attraverso la controllataSiderurgia latina Martin) che si èvista ridurre la sanzione di700mila euro: dai 14 milioni stabi-liti a 13,3 milioni.

«Nelle sue 10 sentenze - si leg-ge in una nota - , il Tribunale re-spinge la maggior parte dei ricor-si». Così è stato per i ricorsi di So-citrel, Companhia Previdente,Nedri Spanstaal, Hit Groep,Emesa Trefileria, IndustriasGalycas, Redaelli Tecna, dv, Wdie Pampus. Il Tribunale accoglie

tuttavia gli argomenti di varie im-prese sanzionate, ritenendo chele sanzioni non rispecchiasserosufficientemente la loro parteci-pazione individuale a un’infra-zione complessa, riducendol’ammenda.

«Per quanto riguarda Ori Mar-tin, considerata responsabile insolido della partecipazione dellacontrollata Slm all’intesa - prose-gue la nota - il Tribunale riduce laparte di ammenda sopportata a ti-tolo solidale da Ori».

Il Tribunale ritiene che «perdeterminare l’importo dell’am-menda inflitta alla Slm non si deb-ba tener conto del valore dellevendite realizzate in stati che nonerano interessati dall’intesa».Poiché tali vendite sono avvenu-te «in gran parte nel periodo in cuiOri Martin rispondeva in quantosocietà controllante delle azionidella Slm, la parte dell’ammendainflitta ad Ori risulta ridotta».

M. Me.

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA VICENDAL’accusa di omicidio colposoaggravato riguarda la mortedi 24 operai che lavoravanonegli stabilimenti milanesitra la fine degli anni 70 e 80

Agroalimentare. Venti le persone indagate

Fallimento Medeghini,arrestati i vertici societari

pLa Guardia di finanza haarrestato ieri i fratelli Arturo eSeverino Medeghini, rappre-sentanti dell’omonimo grup-po caseario bresciano fallitoall’inizio del 2011. I due arresta-ti sono accusati di reati falli-mentari e le Fiamme giallehanno sequestrato un’ingentesomma di denaro nell’ambitodi un’operazione ribattezzata«Ghost cheese».

I fratelli Medeghini sonoaccusati di associazione a de-linquere finalizzata alla ban-carotta fraudolenta. Ottantale imprese riconducibili a va-rio titolo al gruppo coinvoltenell’inchiesta della Procuradi Brescia, venti le personeindagate. Le Fiamme giallehanno sequestrato 4,2 milioni

direttamente dalle casse didue istituti di credito coin-volti. Per tre funzionari degliistituti di credito coinvolti,iscritti nel registro degli inda-gati, è stata ipotizzata l’accu-sa di concorso in bancarottafraudolenta patrimoniale,per avere trasformato le lineedi credito prive di garanziereali in altrettanti finanzia-menti garantiti concesso a so-cietà collegate.

La Guardia di finanza haportato alla luce un default daoltre 600 milioni di euro.«Dietro questa maxi banca-rotta ci sono raffinate consu-lenze finanziarie» hanno spie-gato gli inquirenti.

M. Me.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Zaia: aspettiamo aiuto dal governo«Se qualcuno vedesse lo scenario del post tornado ( foto) vedrebbe loscenario tipico di un terremoto, anche importante. Basti pensare che unavilla veneta, villa Fini, proprio in quel di Dolo è stata letteralmente rasa alsuolo. Per cui è fondamentale che ci sia sensibilizzazione e se ne parli alivello nazionale». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, torna suidanni causati dalla tromba d'aria di mercoledì scorso

La tromba d’aria in VenetoANSA

LA NUOVA «PORTA SUD»

Presto un luogo attraenteper incentivare a Torinol’imprenditorialità creativae la ricerca legate in primisall’industria dell’auto

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16   Impresa & territori Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

LAVORO

FIOM, FIM E UILM

Meccanici,piattaforme diviseOggi a Roma i Segretarigenerali di Fim Cisl e UilmUil Marco Bentivogli eRocco Palombellapresenteranno lapiattaforma per il rinnovodel contratto deimetalmeccanici riguardanteil triennio 2016-2018. Alza itoni la Fiom. Il segretariogenerale Maurizio Landinisostiene che «nei giorniscorsi abbiamo invitato Fime Uilm a proseguire nellaricerca di un percorsounitario per definire lapiattaforma rivendicativaper il contratto nazionale deimetalmeccanici. Non ci èarrivata alcuna risposta.Apprendiamo dagli organid’informazione che Fim eUilm hanno convocato lastampa per presentare unaloro piattaforma». IntantoFedermeccanica avrebbequantificato informalmenteai sindacati, chechiederebbero aumenti di100 euro in un triennio, che ilmargine di un aumento, se lerichieste resteranno ancoraagganciate all’inflazione,

sarà di 2,7 euro in più inbusta paga.

MARITTIMI

Sciopero Usbcontro il contrattoSciopero di dodici ore peroggi, indetto dall’Usb, perl’intero comparto delTrasporto Marittimonazionale per sostenere ilNo al contratto sottoscrittoda Cgil, Cisl e Uil. Per Usb ilrinnovo «è fortementecontestato dai lavoratori».«Si sciopera per chiederecontratti di lavoro che sianoin linea con la miglioremarineria europea e controun contratto che riporta lanormativa a decenni fa».

In breve Rinnovi contrattuali/1. Approvata da Filctem, Femca e Uiltec l’ipotesi unitaria che riguarda 140mila addetti

Gomma, 105 euro nel triennioTra le richieste: solidarietà generazionale e più contributi al welfare

Assolavoro. I dati dell’Osservatorio

Somministrazione,lavoratori cresciutidel 15% in 5 mesiFrancesco Prisco

pI lavoratori in somministra-zione nei primi cinque mesi del2015 sono cresciuti del 15,17% ri-spetto allo stesso periodo dell’an-no precedente, ma la novità piùinteressante sta nel fatto che amaggio scorso sono aumentatedel 43% le assunzioni a tempo in-determinato da parte delle agen-zie di lavoro. Segno che l’entratain vigore del Jobs Act, a partequalche criticità da superare, stacontribuendo a cambiare le pras-si anche in questo segmento delmercato del lavoro.

Lo rivelano i dati congiunturalisui contratti in essere a maggio2015, forniti al Sole 24 Ore dall’Os-servatorio nazionale di Ebitempe Formatemp. Secondo lo spac-cato dei due enti bilaterali espres-sione di Assolavoro e sindacati,nel mese in questione si contano357.894 occupati (+16,9% sul mag-gio 2014) di cui oltre 20mila a tem-po indeterminato (+43% rispettoa maggio 2014). Le ore lavorate so-no state 36,326 milioni a maggio2015, in aumento del 17,2% su baseannua. Le ore lavorate per lavora-tore a maggio 2015 aumentano del2,3% rispetto a maggio 2014. Il rap-porto fra occupazione in sommi-nistrazione e occupazione totalepassa all’1,5% contro l’1,31% dimaggio 2014. La crescita acquisita– ossia la variazione rispetto allamedia dell’anno precedente – è di10 punti percentuali. Ancora piùinteressante, per la consistenzadei numeri in questione, è lo spac-cato dei primi cinque mesidell'anno. Ne emerge che, da gen-naio a maggio 2015, gli occupatisono aumentati del 15,17%, le orelavorate del 20,60% (incrementomedio del 4,71% di ore lavorateper addetto), il monte retributivodel 18,21 per cento. Per il presiden-te di Assolavoro Stefano Scabbio«le agenzie per il lavoro confer-

mano di essere l’unica rete capa-ce di rispondere adeguatamentealle esigenze delle imprese in te-ma di servizi per il lavoro».

Intanto ieri Assolavoro, Cgil,Cisl e Uil in un documento con-giunto rivolto al Governo hannoevidenziato che alcune disposi-zioni normative, attualmente al-l’esame del Parlamento, potreb-bero compromettere le funzionisvolte da Formatemp, il fondo bi-laterale per i lavoratori in sommi-nistrazione. Negli schemi di de-creto, Formatemp viene infattiimpropriamente equiparato aglialtri enti interprofessionali di for-mazione continua, «mentre esso

svolge una pluralità di compitiche travalicano la pur fondamen-tale attività di formazione e inve-stono campi quali il sostegno alreddito, la previdenza e l’assi-stenza». Quanto al decreto sugliammortizzatori sociali, «essoprevede, tra l’altro, una riparti-zione tra datore di lavoro e lavo-ratore dell’aliquota di finanzia-mento del fondo di solidarietà, daportare allo 0,45 entro il 31 dicem-bre 2015, mentre le parti hannostabilito che il finanziamento delfondo di solidarietà fosse ritaglia-to all’interno dell’aliquota del 4%di finanziamento di Formatempche è interamente a carico delsoggetto datoriale». Da qui la ri-chiesta di un tavolo ministerialedi confronto.

@MrPriscus

©RIPRODUZIONERISERVATA

Cristina Casadei

pProsegue il tour de force di Fi-lctem, Femca e Uiltec per l’appro-vazione delle piattaforme dellecategorie che rappresentano. Ieriè stata la volta della gomma plasti-ca e, archiviata anche questa piat-taforma, mancano all’appello so-lo gli elettrici: la piattaforma ver-rà votata dagli attivi unitari alla fi-ne di luglio. Dopo l’approvazionedei lavoratori, in settembre parti-ranno i negoziati. I sindacati fan-no sapere di aver già inviato allaFederazione Gomma Plastica, adAssorimap, Unionplast e Airp lelettere di disdetta. Per il contrattodella gomma-plastica che inte-ressa oltre 140mila lavoratori, di-pendenti di più di 5.500 imprese isindacati avanzano una richiestadi aumento di 105 euro per il trien-nio 2016-2018.

Nell’incontro di ieri alla Ca-mera del lavoro di Milano le tresigle hanno detto chiaramenteche il ruolo del contratto nazio-nale è insostituibile ma intendo-no anche affidare maggiori re-

sponsabilità e nuovi compiti al 2°livello di contrattazione, per po-ter cogliere esigenze specificheche migliorino le condizioni divita dei lavoratori e la competiti-vità delle imprese.

Per affrontare il tema occupa-zionale i sindacati avanzano dueproposte: innanzitutto un proget-to di solidarietà generazionaleche favorisca l’uscita dei lavora-tori anziani con l’assunzione digiovani ad orario ridotto: se il la-voratore chiede il part-time,l’azienda, però, dovrà farsi caricocomunque della totale coperturacontributiva. In secondo luogopropongono di puntare di più suiprogetti e sui percorsi di alternan-za studio-lavoro, in stretto rap-porto con la scuola e l’Università.

Nella piattaforma i sindacatiaffrontano anch e i temi dei dirit-ti e tutele e delle procedure di li-cenziamneto collettivo sui cuichiedono che siano garantiti atutti i nuovi assunti le disposi-zioni previste agli art. 4, 5 e 24 del-la legge 223/1991, oltre alla ri-

chiesta di due giorni in più di per-messo retribuito nel congedoper paternità e permessi ulterio-ri in caso di ricovero del neonato(retribuiti al 30% fino ad un mas-simo di trenta giorni) e per pato-logie oncologiche.

Novità nelle richieste sul fron-te del welfare contrattuale: i sin-dacati dicono che il costo del wel-fare è parte del costo contrattualee quindi, sulla base di questo, leaziende dovranno versare il lorocontributo al Fondo di previden-za complementare (“Fondogom-maplastica”) a prescindere dalfatto che il lavoratore lo incre-menti con proprie risorse aggiun-tive, garantendo in questo modol’universalità del trattamento.

Quanto al nuovo Fondo sani-tario integrativo (“FAG&P”),che sarà operativo dal primogennaio 2016, chiedono che leaziende si facciano carico per 12mesi del contributo per l’iscri-zione dei lavoratori, proprio perfavorirne l’adesione.

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CINEMATOGRAFIA

L’Italia nella top tendei film prodottiIl cinema italiano non èancora uscito dalla crisi, mal’Italia torna tra i primi dieciPaesi al mondo per numerodi film prodotti. Èun’immagine inchiaroscuro quella cheemerge dal “Rapporto 2014.Il Mercato e l’Industria delCinema in Italia”,presentato ieri presso lasede del CentroSperimentale diCinematografia dallaFondazione Ente delloSpettacolo e dallaDirezione GeneraleCinema del Ministero deiBeni e delle AttivitàCulturali e del Turismo.Giunto alla sua settimaedizione, il Rapporto 2014

indica, fra i vari risultati,come con 201 film nel 2014l’Italia ha riconquistato ladecima posizione al mondoper pellicole prodotte –guida la classifica l’Indiacon 1.966 film – ed è il primoPaese in Europa pernumero di film con unaproduzione al 100%domestica.

RICERCA

Sempre più italianiconnessi al webÈ in netta crescita in Italia,grazie all'accesso mobile dasmartphone, la fruizionedella rete. Si passa dal 29%del 2006 al 48% del 2012,sino al 62% odierno dicittadini che accedonoabitualmente ad Internet:una percentuale più cheraddoppiata, con unincremento di 14 puntinell’ultimo triennio. Sono idati che emergono daun’indagine realizzata

dall'Istituto Demopolis suun campionerappresentativo dellapopolazione italiana conpiù di 15 anni.

In breve

MEDIA

Maserati, il 7% sciopera per il caldoSciopero per il caldo eccessivo. Ieri nel reparto montag gio e lastraturadella Maserati di Grugliasco si è fermato per un’ora su ciascun turnocirca il 7% degli addetti. Questo accade «in uno stabilimento di recenteristrutturazione», spiega il segretario t orinese della Fiom, FedericoBellono. Fonti vicine all’azienda dicono che sono stati introdottiventilatori, abbigliamento più leggero, distribuzione di sali minerali

La protestaFOTOGRAMMA

Rinnovi contrattuali/2. Sì dei lavoratori alla piattaforma con cui Fillea, Filca e Feneal chiedono un aumento di 90 euro

 A fine luglio via al negoziato per il cemento

pPartirà il 28 luglio il negoziatoper il rinnovo del contratto del ce-mento, dopo che i 10mila lavoratorihanno approvato la piattaformapresentata da Fillea, Filca e Feneal,in questi giorni impegnate nell’or-ganizzazione della manifestazio-ne nazionale a Roma di sabato a cuiparteciperanno i segretari generali

di Cgil, Cisl e Uil. Quattro le richie-ste principali: il cambiamento del-la legge sulle pensioni da fare al piùpresto, l’aumento della sicurezzasul lavoro, la concretizzazione de-gli investimenti e infine la lotta allacorruzione e all’illegalità per favo-rire il lavoro buono.

La piattaforma che i sindacatidiscuteranno con Federmaco ha alcentro responsabilità socialed’impresa, bilateralità, gestionedelle crisi occupazionali, legalità eappalti, sicurezza, formazione,

azioni positive e congedi, tutele in-dividuali e collettive, welfare inte-grativo. Per la parte economica larichiesta è di un incremento pari a90 euro al livello AE1, parametro100 e al parametro 140, livello me-dio AS3 euro 126.

I segretari nazionali di Fillea, Fil-ca e Feneal, Marinella Meschieri,Riccardo Gentile e Fabrizio Pa-scucci in una nota unitaria precisa-no che «nella piattaforma viene ri-chiesta la definizione di due ‘AvvisiComuni': il primo per una ‘legge

quadro nazionale' sulle tematicherelative all’utilizzo delle cave e lacostruzione di un sistema bilatera-le dei materiali da costruzione. Ilsecondo viene invece richiesto perfavorire l’utilizzo dei combustibilialternativi. Entrambi, nell’otticasia della compatibilità ambientalesia della responsabilità sociale».

Per gestire le crisi occupaziona-li i sindacati chiedono di «poter ri-correre anche al contratto di soli-darietà e, in caso di appalti, di valu-tare la possibilità che alcune lavo-

razioni rientrino, prevedendocomunque il divieto di subappaltoe l’introduzione della clausola so-ciale». Ci sono poi chiare indica-zioni per il contrasto alle infiltra-zioni della criminalità, su cui i sin-dacati propongono «l’elaborazio-ne di un codice antimafia perl’impresa». Per la previdenzacomplementare inoltre chiedono«di introdurre un contributo, a ca-rico dell’impresa, pari allo 0,30%della retribuzione, per i dipenden-ti, mentre sulla sanità integrativa, ilcontributo richiesto è di 15 euromensili a carico dell’azienda».

C.Cas.

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DORSO ESTRAIBILE

Cinema. Il distributore amplia il suo core business

Notorious entra nelle coproduzioniMILANO

p«Il tema dei contenuti è di-ventato sempre più importante.Spostarci anche oltre l’acquistodei diritti ci sembra una scelta ob-bligata e comunque sensata allaluce delle prospettive future».Guglielmo Marchetti, presidentee fondatore di Notorious Picturesspiega così al Sole 24 Ore il passoche la società si appresta a fare -entrare nelle coproduzioni inter-nazionali - e destinato a cambiarenon poco il quadro competitivoin cui l’azienda si muoverà neiprossimi anni.

Notorious Pictures è una so-cietà con sede a Roma, attiva nel-l’acquisizione di diritti di operecinematografiche (full rights) enella loro commercializzazioneattraverso tutti i canali di distri-buzione (cinema, home video, tv,new media). Nel “catalogo" difilm a disposizione ci sono titoli disuccesso come “Belle & Seba-stien”, che dovrebbe ritornarenelle sale con il secondo episodioa dicembre 2015, piuttosto che “Labella e la bestia” o “Fiocco di Ne-ve”. La società è stata costituitanel luglio 2012 da Guglielmo Mar-chetti, esperto del settore, che ametà dello scorso anno si è quota-ta sul mercato Aim. «Analizzia-mo 5-600 sceneggiature ogni an-no e acquistiamo i diritti per circa18 nuovi titoli all’anno. Ora - ag-giunge Marchetti - con il piano in-dustriale 2015-2017 che abbiamovarato a fine 2014 puntiamo ad ac-quisire titoli a maggior potenzialecommerciale, in termini di bud-get di produzione e di cast». Unpiano industriale che indicava in39,8 milioni di euro, con tasso dicrescita annuo al 16%, i ricavi al2017 della società. Ora la decisio-ne di Notorious Pictures di but-tarsi nelle coproduzioni interna-zionali che dovrebbe preludereanche a un ulteriore cambiamen-to: «Vorremmo spostarci dal seg-mento Aim a quello Star, cosa chepunteremmo a fare fra marzo egiugno 2016».

Intanto il passo che Notorious

Pictures ora ha deciso di fare vedeun percorso comune con TempoEntertainment - società britanni-ca, attiva nella realizzazione difilm indipendenti a livello inter-nazionale - e con la società ameri-cana Bloom. Al centro dell’accor-do c’è la realizzazione di una co-produzione italo-inglese entro il2016 che riguarderà il remake delfilm francese “Plan de table”,commedia diretta da ChristelleRaynal e uscita nelle sale nel 2012,di cui Notorious Pictures ha i di-ritti. Il film dovrebbe uscire nellesale cinematografiche nel 2017.Lo schema comunque, che ovvia-mente potrebbe essere replicatoper altre eventuali coproduzioni,vedrà Bloom operare in qualità di

sales company per le vendite in-ternazionali mentre NotoriousPictures, dal canto suo, si occupe-rà della produzione esecutiva delfilm per la parte delle riprese inItalia e sarà il proprietario sine diedel 100% dei diritti full rights inItalia e nei Paesi europei di linguaitaliana (“Italian speaking Euro-pe”). La proprietà dei diritti Uksarà ripartita tra Bloom e TempoEntertainment . I diritti per il restodel mondo saranno suddivisi se-condo le quote di coproduzione.

«Grazie a questo progetto -precisa Marchetti - si apre pernoi la strada alla creazione di unportafoglio di asset di grande va-lore per la nostra società». L’in-tento è quindi quello di puntareanche a «nuove collaborazioniche ci consentiranno di raggiun-gere importanti risultati a livellointernazionale».

A. Bio.

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Discografia. Nel primo semestre boom nel comparto cd (+22%) grazie ai successi di artisti locali

Musica trainata dalle star italianeMercato in crescita del 22% - Lo streaming pesa il 26% sul totale

Andrea Biondi

MILANO

pPer l’industria musicale in Ita-lia i primi sei mesi del 2015 sarannoda ricordare. Mesi, quelli fra gen-naio e giugno, in cui il mercato del-la discografia nel Paese sembraaver dato una sterzata secca versol’alto, con una crescita del 22%, a65,5 milioni di euro (si parla di sell-in, e quindi di vendite effettuatedall’impresa agli intermediaricommerciali, non ai consumatorifinali che, in definitiva, disegnanopoi un mercato che vale poco me-no del doppio).

Quel che i dati raccolti dalla so-cietà Deloitte per Fimi (la Federa-zione dell’industria musicale ita-liana) rilevano è però un quadrodi mercato in cui sono cresciutetutte le componenti. È infatti cre-sciuto il mercato digitale (da 22,8a 28 milioni, per un incrementodel 23%) , ma anche quello fisicoin cui i cd hanno messo a segno unincremento del 22% da 30,7 a 37,3milioni di euro.

Dato questo sorprendente, mache in effetti è anche un po’ la chia-ve dei risultati positivi messi a se-gno nei primi mesi dell’anno. «Perquanto riguarda il mercato fisico -spiega Alessandro Massara, presi-

dente di Universal Music Italy -abbiamo beneficiato di una serie diuscite da parte di artisti italiani chehanno riscosso molto successo».

 Jovanotti, Marco Mengoni, Tizia-no Ferro, Eros Ramazzotti, J-Ax,Ligabue, Gianna Nannini, ma an-che Sanremo 2015 e novità come IlVolo e The Kolors sembrano aver

dato una spinta verso l’alto allevendite nel comparto fisico oltreche per quanto riguarda il «2.0».

In quest’ultimo caso, scorpo-rando i dati si vede bene c ome neldigitale, sempre grazie alla per-formance degli album (+12 % suldownload) è cresciuto anche ildownload totale (che stava ca-lando) con +6 % (10, 8 milioni dieuro). Quando si parla didownload in Italia si parla preva-lentemente di Itunes.

Nel comparto della musica “li-

quida” però il risultato più degnodi nota continua a essere quellodello streaming che è arrivato arappresentare il 26% di tutto ilmercato discografico ed il 62 %del digitale. Lo streaming - preva-lentemente in questo caso parlia-mo di soggetti come Spotify, You-Tube, TimMusic - è cresciutocomplessivamente del 37 % conun valore di mercato di 17,3 milio-ni di euro (nel 2014 era poco più di12). «È chiaro - aggiunge Massara -che in questo momento l’indu-stria musicale sta beneficiandodel fatto di avere per prima ab-bracciato la causa del digitale.L’abbiamo coccolato e abbiamoimparato a conviverci creandovalore. Il fatto che le telco stianooffrendo pacchetti di contenutimusicali in streaming ci fa anchesperare in crescite per il futuro».

Certo, che il mercato italiano siacresciuto così repentinamente losi deve anche alle dimensioni stes-se del mercato, che sono tutt’altroche enormi. Il tutto nel quadro divalori che sono scesi di oltre il 70%in quindici anni. Ma la musica èuscita dalla crisi con i dati del pri-mo semestre 2015? «Mi sembra unpo’ presto per parlare in questi ter-mini ma il trend è positivo», repli-

ca Andrea Rosi, presidente diSony Music Entertainment secon-do il quale c’è però un aspetto sulquale occorre soffermarsi: «È pas-sato il momento in cui un sistemadi fruire della musica uccideva l’al-tro. Ora ci sono elementi che con-vivono in un favorevole ecosiste-ma. Tutto sta a continuare a pro-durre della musica di livello, comeè stato evidentemente fatto».

Concorde su questo punto an-che Marco Alboni, presidente diWarner Music Italy. «Ho semprecreduto - dice - che siamo in un bel-lissimo periodo di trasformazionedestinato a non finire mai. E guar-dando alle varie piattaforme e aivari supporti, si capisce che non c’èuna cosa che esclude l’altra. Gli ita-liani continuano a comprare econsumare musica quando si tro-vano di fronte a un prodotto chevale. su questo noi major abbiamoun compito importante: continua-re sulla strada che abbiamo intra-preso a favore della qualità sia la-vorando con artisti consolidati, siafavorendo il più possibile la colla-borazione fra artisti, sia puntandoa valorizzare artisti nuovi. E i risul-tati continueranno a venire».

@An_Bion

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Televisione. Lo chef Antonino Cannavacciuolo: «Dietro il successo c’è la scoperta della terra e delle origini»

Sulla cucina 40 programmi in tvMILANO

p«Non credo proprio che si deb-ba parlare di troppe trasmissioni dicucina in tv . Anche perché bisognaguardare al di là, andare oltre le cu-cine, alla riscoperta della terra, del-le origini. È tutto collegato».

Antonino Cannavacciuolo, 40anni, è stato protagonista di “Cuci-ne da incubo 3” - programma pro-dotto da Endemol Italia per Fox In-ternational Channels Italy - da po-

co concluso. E in fondo con questofinale è come se si fossero tirate lefila di una stagione in cui la cucinain tv l’ha fatta ancora da padrona.

A fare due conti, sono circa qua-ranta i programmi dedicati al cibo ealla cucina andati in onda nell’ulti-ma stagione. Del resto, con l’arrivodei canali nativi digitali il tema ciboè esploso riempiendo per molteore i palinsesti con una lunga seriedi trasmissioni da “Masterchef”,

nelle versioni per Paesi (Usa, Au-stralia, ecc.) e per età, vedi “Master-chef Junior”, a quelle specializzate“Bake Off Italy”, a quelle con signo-re in cucina “Giallo zafferano” finoalla star della Cucina in libreria, Be-nedetta Parodi.

Cannavacciuolo che sarà tra igiudici della prossima edizione diMasterchef , con il suo Cucine daincubo 3 (programma in cui si pun-ta a risollevare le sorti di ristoranti

malmessi) ha avuto uno share del-l’1% con 308mila individui comepunta di ascoltatori.

Ora che succederà? possibile ef-fetto saturazione per lui come per isuoi colleghi? Cannavacciuolonon si pone il problema. Piuttosto,quello su cui punta è il mettere inguardia da alcuni eccessi. «Io lo di-co sempre - spiega - che quello delristoratore è un mestiere che non siimprovvisa. C’è una disciplina da

mantenere per far tornare i conti».Insomma, guai a farsi trascinaredalla voglia di cambiar vita unita al-la sbornia di programmi tv sulla cu-cina. A questo però aggiunge un’al-tra considerazione. «Stiamo per-dendo tante cose. Il profumo dellaterra, l’emozione di veder nascereun fiore, la scoperta di emozionisemplici. Credo che la cucina di al-to livello, che alla terra è tanto col-legata, forse attira tanti spettatoriperché restituisce una parte di ciòche il tempo ci ha colto»..

A. Bio.

©RIPRODUZIONERISERVATA

PIEMONTE

53.6142014

TOTALEMKT FISICO

30.757

TOTALEMKT FISICO

37.374

TOTALEMKT DIGITALE

22.857

TOTALEMKT DIGITALE

28.176

Digitaldownload(e mobile)

Streaming

Digitaldownload(e mobile)

Streaming

65.5502015

Primo semestre, dati in migliaia

10.218

12.639

10.821

17.355

Le quote

L’ANDAMENTOSull’aumento repentinopesano le contenutedimensioni del settore in ItaliaMajor fiduciosesulle prospettive future

IL PIANOIntesa con una società Uke con una americanaL’azienda italiana quotatapunta a spostarsidall’Aim allo Star nel 2016

IL NODO

Aziende e sindacati: il Jobs Actnon indebolisca FormatempScabbio: «Agenzie unica reteper le esigenze delle impresedi servizi per il lavoro»

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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Il Sole 24 Ore Impresa & territori 17Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Giulia Crivelli

p«Guardarsi indietro è impor-tante, per riflettere su errori e suc-cessi. Ma non ho mai sofferto di no-stalgia del passato e mi ritengo for-tunato per questo. Guardo avanti,senza rinnegare alcunché : è comese avessi contemporaneamenteun’antenna, un grandangolo, chemi ri-proietta ogni volta che vogliogli ultimi dieci anni, e un’altra checerca di captare i segnali che ven-gono dal futuro». GiambattistaValli si presenta così, fiero dei pri-mi dieci anni del suo marchio e delsuo percorso – di fatto unico nel pa-norama europeo e non solo – di sti-lista-imprenditore indipendentedai grandi gruppi e senza soci fi-nanziari.Reduce dalla settimanadell’alta moda di Parigi, è già con-centrato sulle fashion week delprêt-à-porter di settembre: a Mila-no presenterà la linea giovane(Giamba), a Parigi la prima linea eGamme Rouge, collezione di altagamma che firma per Moncler.

Quali sono state le difficoltàmaggiori fin qui e come si vedetra dieci anni?

Ho lanciato il prêt-à-porter cheporta il mio nome quando il ricordodell’11 settembre era ancora moltovivo e le sue conseguenze econo-miche si facevano sentire, in parti-colare nella moda. Molti all’epocaprobabilmente pensarono chestessi rischiando troppo. Ma io cre-do nel rischio. Calcolato, per quan-to possibile. Mantiene giovane escattante il cervello e anche il cuo-re. Nell’alta moda sono entrato su-bito dopo la crisi economico-finan-ziaria innescata dal crac di LehmanBrothers e in un periodo in cui tuttidicevano che l’haute couture eramorta. Adesso a Parigi c’è più traffi-

co durante la settimana dell’altamoda che per il prêt-à-porter...

Tutto merito dell’intuito?Non ho mai preso decisioni ba-

sate solo su necessità o vincoli eco-nomici . O,viceversa, seguendo so-lo il mio istinto creativo o l’impulsodi una stagione. Credo si tratti piut-tosto di una felice alchimia e di undesiderio di essere coerente conme stesso. Mi ha aiutato poi la vo-lontà di concentrarmi sulla costru-zione del brand e dell’azienda: horeinvestito tutto quello che ho gua-dagnato e non ho mai pensato dimisurare il successo dalla quantitàdi lussi che avrei potuto un giornopermettermi. Per me lusso signifi-ca in realtà una c osa sola: poter la-vorare con chi ha gli standard qua-litativi più elevati e che mi permet-te di creare gli abiti e gli accessoripiù unici ed esclusivi.

Intanto sono arrivati anche isuccessi economici.

Non penso di aver mai vissuto

nella famigerata torre d’avorio delcreativo che fugge dai numeri. Miannoiano le cifre nude e crude, pe-rò mi diverto a studiare la partestrategica di un business plan. Houn direttore commerciale e perso-ne dedicate a tenere in equilibriotutto, che invito ad avere una visio-ne di medio-lungo periodo. Si puòessere molto creativi, secondo me,anche nel fare il manager.

Qual è il fatturato della Giam-battista Valli?

Nel 2014 siamo arrivati a 32 mi-lioni, in crescita del 18% sul 2013 eper la linea Giamba, che parte ov-viamente da ricavi minori, l’au-mento è stato del 49%.

Numeri che avranno attrattoinvestitori e potenziali soci.

Abbiamo ricevuto delle propo-ste e non escludo di valutarne alcu-ne. Per fare il salto di qualità, orache il marchio ha una sua notorietàe soprattutto viene riconosciuto ilmio stile e l’impronta che dò a tuttoquello che faccio, ci vorrebbero ineffetti capitali freschi. Penso al re-tail, per esempio, che richiede in-vestimenti enormi: oggi ci sonodue boutique Giambattista Valli aParigi e una a Milano per Giamba.Sarebbe bello averne altre sparseper il mondo, ma le location primehanno costi proibitivi.

Le sue clienti famose si chia-mano Amal Clooney, Rania diGiordania, ma anche Jessica Al-ba e Rihanna. Cosa le accomuna?

La personalità e il desiderio di di-vertirsi quando scelgono il propriolook. Nessuna di queste donne,credo, si lascerebbe vestire da capoa piedi o si affiderebbe completa-mente a uno stilista o a una stylist.Hanno il loro stile, che a volte sisposa con il mio. E poi vorrei sfata-re un mito: credo che le donne co-siddette intellettuali o che ricopro-no incarichi importanti sono quel-le che più amano non vestirsi da in-tellettuali o da donne di potere.L’intelligenza suggerisce loroquanto la moda possa essere unmeraviglioso gioco e un mezzo persentirsi a proprio agio nei rispettivipiccoli o grandi mondi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

PARIGI

Da Sotheby’s astacouture da recordSono stati tutti venduti i 150abiti della collezione di abitihaute couture vintage diDidier Lenot, all’asta daSotheby’s a Parigi, per untotale di quasi un milione dieuro. Fra gli abiti più ambitiuna cappa Balanciaga,battuta per un cifra tre voltesuperiore alla sua stima.

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In breve

BORSE

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Si chiama Strap Youl’accessorio creato da Fendiper personalizzare lapropria borsa: nove tracollebicolore, disponibili sia inpelle che in materialipregiati, come il pitone, chepossono essere decorate daborchie multicolor eabbinate a ganci in oro oargento.www.fendi.com.

RETAIL

Brooks Brothersapre a VeronaBrooks Brothers cresce inItalia, con un monomarcanel centro storico diVerona, 80° negozio inEuropa dello storico brandamericano. All’interno,

un'ampia selezione di capidelle collezioni Mainline eRed fleece uomo e donna.

STILI&TENDENZE

Paola Dezza

pÈ stata aperta ieri mattinanegli uffici dell’assessorato alDemanio la busta contenentel’offerta economica per lo spa-zio in Galleria Vittorio Ema-nuele II, a Milano, destinatoalla ristorazione.

L’unica proposta pervenutaè quella di Carlo Cracco che,con un’offerta di 1.090.000 eu-ro di canone annuo, si è aggiu-dicato 1.118 metri quadrati di-sposti su cinque livelli sotto levolte della Galleria. Fino a po-co tempo fa il piano terra dellospazio era occupato da un fla-gshipstore di prodotti a mar-chio Mercedes.

Resta invece aperto il bando– che ha ricevuto otto proposteda brand dell’abbigliamento eche presumibilmente si chiu-derà nelle prossime settimane –per un lotto di 956,29 metri qua-drati con tre vetrine e una based’asta di 977.218 euro. Anche inquesto caso lo spazio si svilup-pa su cinque livelli e tutte le uni-

tà sono collegabili tra loro.Il bando era stato aperto il 18

marzo e la settimana scorsa ilpiano di gestione presentato daCracco era stato esaminato (aporte chiuse) dalla commissio-ne tecnica comunale. Il proget-to di ristorazione “stellata”, dialtissima qualità, come sottoli-neato dal Comune, prevede unmix funzionale che tiene d’oc-chio il recupero della Galleriacon ristrutturazioni di pregio(interventi che saranno a cari-

co dell’assegnatario – sottoli-nea una nota – e che sarannosottoposti alla preventiva ap-provazione del Comune di Mi-lano e della Soprintendenza).In linea con quanto fatto finoragrazie alla partnership pubbli-co-privato. Già Prada, Versace,Feltrinelli e di recente Autogrille Louis Vuitton hanno e stannocontribuendo al recupero delgioiello milanese, parallela-mente all’ampliamento dei ri-spettivi spazi commerciali.

Quale l’idea di Cracco? Cre-are spazi fruibili dalla città,spaziando dal caffè bistrot alpiano terra, aperto sette giornisu sette, perfetto per la colazio-ne, al dopo cena al ristorantegourmet previsto al primo pia-no (al piano ammezzato saràcollocata la cucina), aperto an-ch’esso tutti i giorni a pranzo ea cena. Per finire con uno spa-zio situato al secondo pianodedicato a eventi, mostre,esposizioni e concerti.

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Ristorazione. Lo chef pagherà un canone di oltre 1 milione l’anno

Cracco approda in Galleria 

Marta Casadei

p«Vogliamo che Pitti Fragran-ze rimanga una manifestazionecon un numero limitato di esposi-tori: puntiamo alla qualità delleproposte e a un pubblico semprepiù internazionale». AgostinoPoletto, vicedirettore di Pitti Im-magine, presenta la tredicesimaedizione di Pitti Fragranze, in ca-lendario a Firenze dall’11 al 13 set-tembre. La kermesse, pensata co-me uno spazio dedicato alla pro-fumeria artistica internazionale,riunirà alla Stazione Leopolda230 marchi da tutto il mondo, dicui 40 nuovi ingressi. Il tema chia-

ve di questo 2015, in linea conquello delle fiere Pitti tenutesi agiugno, è “Caleidoscopio Olfatti-vo” e prenderà forma in un'instal-lazione di Chandler Burr, ma an-che in un percorso alla scopertadelle materie prime.

Pitti Fragranze è a tutti gli effettiuna fiera internazionale: «Nel2007 erano presenti tre produtto-ri e 17 distributori, tutti italiani – di-ce Poletto –. Oggi i produttori no-strani sono saliti a 54 e a questi sene sono aggiunti 23 stranieri».L’idea è quella di cavalcare l’ondadel successo internazionale dellaprofumeria d’autore – che piace

molto in Medioriente e negli Emi-rati Arabi – e di accrescere la voca-zione internazionale della mani-festazione fiorentina stimolandola partecipazione di buyer inter-nazionali: «A settembre ne porte-remo a Firenze oltre 30».

A stimolare l’interesse deicompratori sono anche le nuovelogiche retail: «Oggi lo spazio del-le fragranze nelle boutique e neiconcept store è ampio e ben s tu-diato – chiosa Poletto – e molte re-altà hanno strutturato al propriointerno aree dedicate alla cosmesie al grooming».

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INTERVISTA Giambattista Valli Stilista e imprenditore

Valli festeggia dieci annidi indipendenza e successo«Per crescere ancora potrei cercare capitali esterni»

Globetrotter.Giambattista Valli:vive a Parigi ma è nato a Roma

Protagonisti.  Lo chef Carlo Cracco

DORSO ESTRAIBILE

Fiere.Attesi a Firenze buyer internazionali e circa 80 espositori

 A Pitti Fragranze le nuove logichedel retail e della personalizzazione

Hautecouture.  Uno degliabiti che hasfilato aParigi il 7giugno, conun fastosoallestimentoal GrandPalais

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18   Impresa & territori Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

MERCATI IN ITALIA Edizione domenicale su www.ilsole24ore.com/indicienumeri

A MILANO SULLE ALTRE PIAZZE

Costo dell'unità nutritivaUnitàForaggeredeimangimiper ilbestiame.Rilevazionesettimanaledel

14/07/2015dellaCameradiCommerciodiMilano.Prezzidimercatoaggiornatialle rilevazioni settimanali (tra parentesi rispettivamente: proteinagrezza,grassigreggi,fibragrezzainpercentualeevalorenutritivoper1Kg. InUnitàForaggere),

Cereali e cascami di cerealiAvena: (11-4-10-0,948)¤/kg-¤/U.F.nonquot.; Cruscadifrumentotenero:

(14,5-3-9-0,892)0,10-109,30; cruschellodi frumentotenero: (15,5-3,5-5-0,987)non quot.; farinacciodi frumentotenero:(13,5-2,5-3,5-1,049)0,15-139,18; farinacciodi riso: (12,5-12-3-1,161)0,17-149,87; frumentobisc.:(13-1,5-2-1,087)0,19-172,49;granoturconazionaleibrido: (9,5-4-2-1,119)0,15-129,58;orzo:(10-2,5-4,5-1,073)0,16-147,25;puladiriso:(12-14-11,5-0,897)0,10-109,81;segale: (12-1,5-2,5-1,071)nonquot..

Panelli e farine di estrazione(*)Prodotti oderivati daorganismi geneticamentemodificati (OGM),da

assoggettarearegolamentoCE n.1829 en. 1830del 22/09/2003-G.U.U.E.18/10/2003.

Farinadiestrazionedicolza:(36-1-11-0,847)¤/kg-¤/U.F.nonquot.; farinadi estrazione di girasole int.: (30-2-29-0,464) 0,22-476,29;farinadiestrazionedigranoturco: (15-1-6-0,985)0,18-179,70;farinadiestrazionedisoianaz.(*): (44-2-7-0,89)0,39-441,01;farinadiestrazionedisoianaz.:(44-2-7-0,89)0,43-488,20; farinadiestrazionedicolza(*): (36-1-11-0,847)0,29-337,07;panellodigermedigranoturco:(13-5-6-1,04)0,26-252,40;panellodilino: (34-5-8-0,957)0,37-386,62.

PagliaPagliadifrumentopressata:(3-2-42-0,205)¤/kg- ¤/U.F.0,07-353,66.

FieniFieno di erbamedica pressato: (11-2-27-0,497) 0,13-267,61; fieno

maggengopressato: (8-2-33-0,361)0,08-228,53;pelletsdierbamedica:(19-2-21-0,646)0,20-310,37.

Foraggi diversiCarrube frantumate: (5-1-6-0,961) ¤/ kg - ¤/U.F.0,25-264,83; polpe

essiccatedibarbabietola:(8-1-20-0,689)0,16-227,87.

Pollame e uova  Rilevazionesettimanaledel 15/07/2015della Cameradi Commerciodi

Milano (prezziriferitisituazionemediadimercato accertatanellasettimanaprecedente).Perprontaconsegnaepagamento,Iva esclusa.

PollamevivonazionaleI scelta(f.coallev.):polli allevatia terra taglialeggera(¤ ilkg)1,07-1,09; tagliapesante 1,07-1,09; galline pesanti0,45-0,47;leggere0,34-0,36;medie0,36-0,38; faraone 1,80-1,85;tacchine 1,38-

1,40; tacchini 1,38-1,40;conigli 1,39-1,45;anitre mutefemmine2,20-2,24.Macellato nazionalefrescoclasseA(franco acquirente): polli tradizionalitagliamediae pesante1,90-2;superpesante1,90-2;a busto rosticceriagr.1000-1100-12002,30-2,40;polli abusto2-2,10; galli goldentradizionali3,60-3,70;livornesitradizionali4,30-4,40;galletti evisceratiinferioria 750gr.4,55-4,85; galline tradizionalitaglialeggeraemedia1,75-1,85;evisceratetaglialeggeraemedia1,75-1,85;pesante1,70-1,80;evisceratetagliapesante1,70-1,80; faraone tradizionali 2,90-3; eviscerate 3,50-3,60; tacchine eviscerate 2,25-2,35; tacchini eviscerati 2,25-2,35; anitre femmine tradizionali 3,90-4;eviscerate 4,80-4,90;piccioni10,60-11,10;quaglie 5,40-5,60.

Partidipollo: petticon forcella4,60-4,80;cosciotti1,70-1,80;alinonseparate1,70-1,80;fegatiecuori2,90-3; ventrigli2,90-3.

Partidi tacchina:  fese 5,35-5,45;cosce2,40-2,50;ali 1,60-1,70;ditacchino: fese 5,35-5,45;cosce2,20-2,30;ali 1,60-1,70;polli evisceraticongelati2,10-2,20.

Conigli(francoacquirente)macellatifreschinazionali(da1,4a1,7 kg)3,50-3,60.

Uovain natura (destinateall'industria alimentare) Da produttoreautilizzatorefinale,francopartenza,Ivaesclusa.categoriaAcamerad'ariafinoa6mm (normale/altapigmentazione)1,20-1,30.

Prodottiliquidipastorizzatie refrigerati(incisterna,+4°C): uova  interesgusciate(normale/altapigmentazione)ilKg.1,50-1,60;tuorlo(normale/altapigmentazione)2,40-2,60;albume1,40-1,50.

Prodottiliquidipastorizzatie refrigerati(in imballida 10/20kg,+4°C) uova interesgusciate(normale/altapigmentazione)il Kg.1,75-1,85; tuorlo(normale/altapigmentazione)2,70-2,90;albume1,65-1,75.

Inbaseal regolamentoCee 1511/96del 29.7.96(G.U.Cee L.189 del30.7.96), Le uova selezionatee confezionatedella Categoria"A" sonoclassificatesecondoleseguenticategoriedipeso(prezzomediodimercato,ineuro):XLgrandissime73gr.epiù100pz13,70; Lgrandida63a73gr.11,10; Mmedieda53a 63gr.10,40; Spiccolemenodi53 gr.9,70; diquaglianazionali100pz11.

Rilevazione SO. GE. MI. Prezziindicativifranco mercato,Iva esclusa,al mercatoall'ingrossodi

MilanogestitodallaSO.GE.MI.Pollame categoria "A" nazionale: polli  trad. leggeri e medi 1,60-

1,75;pesanti1,60-1,80; evisc.senza frattaglie2,05-2,20;fuori peso1,70-1,80; galli golden c omet tr adizionale 3,90-4; livornesi 4,20-4,30; galletti evisc.dagr.400agr.6004,55-4,85;galline trad.leggereemedie1,30-1,40;evisc.senza frattaglieleggeree medie1,60-1,90; pesanti1,30-1,60;evisc.senzafrattagliepesanti1,55-1,80; faraonetradizionali2,80-3; tacchine evisc.senzafrattaglie2,40-2,55; tacchini evisc.senzafrattaglie2,45-2,55;anatre femminetradizionale4,05-4,15;piccioni evisceratisenzafrattaglie10,80-11,40;quaglie evisceratesenzafrattaglie5,30-5,50.

Sezionidipollonazionali: ali1,25-1,50;fegatiniecuori2,50-2,70;ventriglipuliti2,70-2,90;pettopesante1,40-4,60;cosciotto1,35-1,45.Sezionidi tacchinenazionali:  fesa5,50-5,60; cosce2,50-2,60; ali1,70-

1,80.Sezionidi tacchininazionali: fesa5,50-5,60;cosce2,40-2,50;ali1,70-

1,80.Coniglinazionali:coniglinazionalipesanti3,10-3,40;leggeri3,10-3,20.Uovanazionali regolam.CEEnº1511/96art.XL73g. epiù13,60; Lda63g.

a73g.11,10;Mda53g.a63g.10,50;Sinferioria53g.9,50.

Uovanazionalidiquaglia prezzoper100unità,fresche10.

Materie prime per cartiereRilevazionemensiledel 24/06/2015acura dellaCameradiCommerciodi

Milano (prezziriferitialla situazionemediadi mercatoaccertata nelmeseprecedente).Da produttorea cartiera e franco acquirentesdoganata.Pagamento60/90gg perconsegnaentro30 gg.Iva esclusa,prezziallatonnellatain ¤.

ProdottichimicipercartieraLegantisinteticiperpatina1450-1650;caoliniperpatina220-350;carbonatoperpatina125-175.

Paste di legno 88-90% di secco: chemitermomeccaniche dipioppo bianchite510-540;cellulosebianchite,pagamento30gg :allasodafibralunga750-780;allasodafibracorta 670-700;

Cartedamacero(daraccoglitoree/oimportatoreinballef.coMilano)Ivaetrasportoesclusi.NormeUNIEN643(1)GruppoA "Qualitàordinarie":;1.01Cartae cartoni

mistinonselezionatiprividi materialiinutilizzabilif.co piattaformaditrattamento (2)(3) 40-45;1.02 carteecartonimisti(selezionati)(2) 65-70;1.04 cartaecartoneondulatodisupermercati(2)75-80; 1.05contenitoriondulativecchi(2) 88-93;1.06 rivisteinvendute75-80;1.11 cartagraficaselezionatada disinchiostrazione(1)90-95. GruppoB "Qualitàmedia"2.02giornaliinvenduti75-85;2.04refilibianchidensamentestampati70-80;2.03leggermentestampatisenzacolla95-105.GruppoC "Qualitàsuperiori"2.05Cartadaufficioselezionata145-155;3.01refilidi stampatimistipococoloratisenzapastadilegno119-129;3.05 archiviobiancosenzapastadilegno175-185;3.14cartadagiornalebianca185-195;3.15.01cartabiancaa basedipastameccanicacontenentecartapatinata185-195;3.17refilibianchi270-290;3.18senzapastadilegno300-320. GruppoD "Cartakraft": 4.03kraftondulatousato2[a]115-125;4.02 di1[a]125-135;4.01refilinuovidicartoneondulato107-117.

Note (1)inclusoscartostampatodimacchina;(2) PeriodicamenteComiecoindiceastedi materialeprovenienteda raccoltadifferenziata.;Gli esitidelleastesonodisponibilisulsitohttp://aste.comieco.org/;(3)Vieneritiratadallapiattaformache,perglioneri diselezioneedi avvioalriciclo,può chiedereilpagamentodelservizioreso.

Carte e cartoniRilevazionemensiledel 24/06/2015acura dellaCameradiCommerciodi

Milano (prezziriferitialla situazionemediadi mercatoaccertata nelmeseprecedente).Francodestino. dalproduttore all'acquirente.Iva esclusaperconsegneentro30gg.pagamento60/90gg.Prezzialla tonnellatain¤.

Pergiornali,cataloghie GDOinbobine calandratapergiornaliquotidiani.45g/m²(2)470-500;migliorato(puntodibianco68-72),45g/m²(2)(12)520-550; bianca calandrata SC A 56/60 g/m² 555-585; SC B 56/60 505-535;patinatinoLWCper periodici.rotocalco60g/m² 635-670;rotooffset60

g/m²615-650.Naturaledastampainfogli conlegnoda80 a140g/m² (5)810-820;senzalegnoda 80a 140g/m²(5)(11)830-860;sopraffinabianchissimaopalinogelatinato1630-1660;riciclata80g/m²biancoelrephosupera60%750-790.

Naturaledastampainbobinesenzalegno60g/m²780-800;perlasero c.r.gr80/90780-800;conlegnospessoratada 50a90 g/m²biancoISO70/80635-660.

Patinatadastampa conlegnoinfoglida80 a140g/m²(5)790-830;conlegnoinbobinarotooffsetda80a140g/m²(5)655-690;senzalegnoinfoglida115a200 g/m²(6)760-830;in bobinarotooffset(6)660-710.

Monopatinatadastampainfogli(1)conlegno(13)1000-1050;senzalegno(13) 1000-1050; per etichetta antispappolo 1700-1750; per affissiretrobianco/retroblu1200-1250.

Patinataclassicada stampainfogli senzalegnoda115a200g/m²1300-1350;senzalegnospessorataamano1,3 (6)1350-1400.

CastCoatedinfogli Foldingbiancomonolucidoda240g/m²edoltre1720-1740; bianca da 80 a 120 g/m² per uso etichette 2370-2395; peravvolgimento/rivestimento2170-2200; cover biancomonolucido da 180g/m²edoltre2000-2040.

Percopiatriciestampantida80g/m²inrismeda500fogliFormatoUniA4kg.2.5(*)perrisma.Tipo "A"Brightness>110°-allarisma3,15-3,75;tipo"B" (*)Brightness>105°2,75-3,55; tipo"C" (*)Brightness>100° 2,35-3,15;tipo"riciclato"100%2,70-3,30.

Autocopiantechimicabiancabase60g/m²(2)trasmittenteCBinbobineallat.1470-1640;in risme2390-2630;intermediaCFBin bobine1830-2030;inrisme3500-3750;riceventeCFinbobine1260-1340;in risme1890-2090.

Autoadesivabiancaadesivopermanente(7)  naturalepura cellulosa80gsupportoglassine62ginbobine1000/m²470-485;vellumpuracellulosa80gsupportoglassine78g515-530;supportomonopatinato80gin fogli540-555;monopatinata80g supportoglassine62gin bobine530-545;supportomonopatinato62gin fogli560-570;termicaeco supportoglassine60ginbobine550-560;vellumlisciato70gsupportomonopatinato58g475-480.

Velinamonolucidadainvolgereinfogli economica30/32g/m²allat. 620-630;standard25/27g/m²1080-1100;fine20/22g/m²1460-1480;extra18/20g/m²1530-1550.

Carteda bancoinfogli  cartabianca antigrasso(greaseproof)(kit test8)40/45g/m²(8)1550-1630;kraftbiancolisciato40/45g/m²politenato1370-1420;biancamonolucida 40/45g/m² accoppiataHDPE1250-1300;biancariciclatada60/65g/m²accoppiataHDPE970-1070.

Calandratain bobine pelleaglioda 45/50g/m² 1280-1330;pergamynargenteoda40/45g/m²1550-1600;smaltatada40g/m²ed oltre1530-1580.

Dainvolgereedaimballoin fogli camoscio60/100g/m²640-660;sealingmediomonolucido830-870;kraftavanaextramonolucidosealingextra1160-1200.

Dainvolgeree daimballoin bobine kraftbiancomonolucido fibralunga60/130g/m²1050-1100;40/45g/m²polietilenato1250-1300;fibracortaperalimenti45/60g/m²890-920.

Tissueingrandibobine:ovattapuracellulosabase16/40g/m²1000-1010.Persacchiusoindustrialeesacchettiinbobine:kraftbiancoda70 a95g/m²

880-980;avanada70 a95g/m² 630-700;avanamonolucidoda40 a45g/m²840-880;biancomonolucidoda40a 45g/m²940-990.

Perondulatoriinbobine(secondonormeGIFCO) T= testlineravana(14)390-410;TB= testlinerbianco480-490;L =lineravana(15)500-510;K =kraftlineravanag140 (10)585-600;KB= kraftlinerbiancog125 800-830;F=fluting350-365;M =medium370-380;Sn= semichimicanazionale430-470;S= semichimicaestera670-680;Se =semichimicascandinava750-760.

CremonaListinodellaCdC diCremona rilevatoil 15/07/2015.Dalproduttore f.co

luogoproduzione,prezziin¤.

Cereali

Frumentinazionaliteneri:Varietaspecialinonquot.;fino( p.s.da78) 175-180;buonomercantile(p.s.da75a 77)170-174;mercantile(p.s.fino74)non

quot.. Frumentinazionaliduri: fino(p.s.da 80e oltre) nonquot.;buono

mercantile ( p.s. 77-79 ) non quot.; mercantile (p.s. 74-76 ) nonquot..Cruscami:Farinaccio119-121.Tritello118-120. Crusca(allarinfusa)

102-104.Crusca(insacchi)nonquot..Cruschello111-113. Granoturco ibrido

naz.comune141-143;semivitreononquot..Orzo p.s.da61a64157-160; p.s.da55a 60152-155;esteropesantenonquot..Semidisoianazionalenon

quot.. Semida pratoselezionati:trifoglioviolettoal kg2,80-3,20;Ladino

nostrano(lodigianogigante)8-9; Erbamedica divarietà 2,90-3,30;Loliumitalicum1,40-1,70;Loliumitalicumtetraploide1,40-1,70.

Suini

Suiniviviallev.(munitidimarchioditutela)da15 kg.alkg. 3,73;da25 kg.

2,66;da30kg.2,45;da40kg.2,13;da50kg.1,89;da65kg.1,63;da80kg.

1,40;da100 kg.nonquot.; magridamacelleria90-115kgnonquot.;grassidamacello 130-145kg.1,28; 145-160kg.1,31; 160-176kg.1,37; oltre176kg.

1,30.

Caseari

Burro pastorizzato il kg 2,65. Zangolato di creme fr esche nonquot.. Burro crema di latte centrifugata e pastorizzata non

quot.. ProvoloneValpadanadolce 5,45-5,60;Valpadana piccante 5,65-

5,90;dolce5,20-5,40; piccante5,45-5,75.Granaconbolloprovvisoriostag.60/90gg.nonquot.. Granapadanodastagionatoref.coluogodistagionatura:

stag.9mesi6,45-6,60; trai12 e15mesi 7,05-7,25;oltre15mesi 7,35-7,95.

Bovini

Vitellidaallevamentoapesovivof.comacellobaliotti:daincrocioalkg3,30-4,20;frisona1,80-2,40. Maschidaristallo(biracchi-pesovivo) frisona(180-

250kg)non quot.. Bovinida macelloapesomortof.comacello:ToriCAT.B

2,10-2,30.Manze CAT.E(finoa24mesi)2,10-2,60;CAT.E(sup.a24mesi)

2,10-2,50. Vitellone daincrocio(femmine)3,25-3,80. Vacche frisonedi Iqual.2,20-2,55;IIqual.1,70-1,90;IIIqual.1,30-1,50;I qual.(pesovivo)

0,97-1,17; II qual. ( peso vivo) 0,71-0,82; III qual. (peso vivo) 0,51-0,62. Vitelloni daincrociodi Iqual.3,15-3,55; IIqual.2,95-3,15; frisonidiIqual.2,85-3;IIqual.2,15-2,40.

FoggiaPrezzirilevatidallaC.d.C.di Foggiail15/07/2015(produzioneper merce

resaf.coluogoconservazione:azeindaagricola,coop.Agricolaoaltrodeposito.

Pagamentoapronti,Ivaescl.).

Cereali e foraggi

Granoduro fino(pesoKg.79 perhl.)350-355;buonomercantileslavato

(pesomin.Kg.77perhl.)345-350;mercantileslavato(pesomin.Kg.75perhl.)

340-345.Granotenero fino195-205. Orzovestitodistico160-165;polistico150-155. Avena impurita' reale massima 4% 23 0-235. Fieno di

avena imballato 80-85 . Fieno di veccia  imballato 90-95; Paglia di

frumento imballata(balleda 400-450 kg)60-65;Fave daforaggiononquot.. Favinonostrano bianco210-215;nero 190-195.Piselloproteico235-

240.Cecenazionale(calibro9)58-60; Cecenazionale(calibro8)53-55;Cece

nazionale(calibro7)48-50. Semola(f.cop.luogostocc.nettoiva)diduro cen.

0,8/0,85%480-490;cen.0,86/0,90%435-440. Farinedigranotenero prod.Locale:tipo00370-380;tipo0360-370. Farinedigranoteneroimportazione:

tipo00non quot.;tipo0 nonquot.. Cruscamididuro (f.cop.luogostoccnetto

iva):farinaccio90-100; tritello 81-85; cruscaecruschello 81-85; farinetta190-195.Cruscamiditenero:farinaccio130-140; tritello 110-120;cruscae

cruschello 110-120;Pastealimentaridisemoladi g.duro (cen.0,86-0,90%)

730-780.

Oli commestibili

Oliodioliva: extravergineac.max 0.8% tonn5500-5800;vergineac.max

2% nonquot.;verginelampanteac. oltre2% nonquot.;extra vergine

certificatoBioDOP"Daunia"5600-5900.

Olive da tavola

BelladiCerignola1fascia:presenzadi olivedicalibrogrande sup.al50%

nonquot.;2fascia:presenzadiolivedicalibrograndeinf.al50% nonquot.; La

BelladellaDaunia-varietàBelladiCerignolaDOP 1fascia:presenzadiolivedicalibrograndesup.al 50%nonquot.;2fascia:presenzadi olivedi calibro

grandeinf.al50%nonquot.. Olivedaoleificazione: zonaTavolieremerid.non

quot.;zonaAppenninononquot.;zonaTavolieresettentr.nonquot.;zonaGarganononquot.. Mandorle sgusciatenonquot..

Vini

Bianco:f.cocantina zonaSanSevero10,5-11,5gr.algradoper100litri2,30-

2,50;comune 10-11gr.2,30-2,50;rosato:zonaOrtaNova11-12,52,60-

2,80; rosso: zonaOrtaNova11-12,52,70-2,90; zonaCerignola11-12,52,70-2,90. rossodataglio:Cerignola-S.Ferdinando13-142,80-3; SanFerdinando

14-152,80-3. Doc: Cacc'emmittediLucera4-5;OrtaNova4-5;SanSevero

bianco11,54-5;rosso124-5; rosato124-5. TavolieredellePuglieoTavolierenonquot.. RossodiCerignolanonquot.. Igt: Daunia-Pugliabianco10,5-11,52,80-3,10;rosso11-122,80-3,10; rosato11-122,80-3,10.

PaviaPrezzirilevatidallaC.d.C.diPaviail08/07/2015.

Cereali

Prezzif.copartenza.Ivaesclusa¤atonn.Grano tenero: di forza 228-238; panificabile sup eriore 205 -

210; panificabile 186-191; biscottiero 186-191; altri usi 1 83-185. Granoturco nazionaleibrido(um.base 14%)140-141;(um. base30%)nonquot.. Orzo leggero150-155; pesante160-165; Semidisoianazionale(um.14%,impurità2%)369-370.

Risoni

Mercesfusa: Carnaroli nonquot.. Arborio-Volano nonquot.. Roma nonquot.. Baldo nonquot. S.Andrea 610-650.Dardo- LunaCLe similari 325-340. Loto e Nembo  non quot.. Augusto   nonquot.. Vialone nano   870-920. Padano-Argo nonquot.. Lido-Flipperesimilari 320-335.Selenio nonquot..Balilla (originario)nonquot..Thaibonnet-Gladioesimilarinonquot..

Risi

Mercein sacchi1t., NonParboiled. Carnaroli 1870-1920;Arborio 1870-1920; Roma 1440-1490;Baldo 1270-1300;S.Andrea 1360-1410;Ribe-Loto e similari  730-770; Thaibonnet  600-620; Vialone nano  1950-2000; Padano - Argo 1335-1455; Lidoe similari 680-720; Originarioesimilari 820-870.

Merceinsacchi1t.,parboiled:Baldo1370-1400;Ribe830-870;Thaibonnet710-720.

RomaListinodellaC.d.C.diRoma del15/07/2015.Varieprovenienze,f.coarrivo

Roma.(prezziinformativi,Ivaesclusa).

Cereali

Frumentotenero: finonon quot.;buono mercantile190-200;mercantile180-190;non panificabile175-180; duro fino 310-320;buono mercantile300-305; mercantile 290-295; duro p.s.min.70 slavato nonquot..Farine: tipo"00",f.coarrivoRoma,conf.da1 kg405-426;tipo"00"(w

180-200)381-391;tipo"0" 361-381;granito "00"telato405-425;tipo"00"(w300-p/l0,55max.)f.co arrivogrossista465-495; tipo"00"(w250-p/l0,55max.)435-445;semola sfusaconcaratteristichedilegge480-485;super.caratteristiche di legge575-585. Cruscae cruschellodigranotenerof.comolino 175-178;farinaccio  246-249; crusca e cruschello diduro 137-141; farinaccio 181-186;cubettato ditenero rinfusa126-131;di duro107-110. Granoturco:  ibrido nazionale 175-176; comunitario nonquot.;aflatossinemax 5 190-192;spezzato nonquot.;saccocarta 240-242. Orzo centroItalialeggero 59/63164-168;centro Italiapesante64/66169-173. Avena nazionale 47 /50 240-2 50; triticale 65/70 17 0-180. Risi originariobase, f.coarrivo a Roma,puro 830-880;SuperfinoCarnaroli2075-2080;Ribe 840-890;Ribeparboiled940-990;superfinoRoma1530-1580;Arborio2030-2080.

Uova

Uova nazionalifreschecongusciocoloratodi cat.A(100 pezzi):XL13,95-14,05;L11,45-11,55; M10,95-11,05;S 9,60-9,70.

TrevisoRilevazionedellaBorsamercidiTrevisodel 15/07/2015.Prezziin¤.

Cereali

Frumento nazionale:No.1tenerosuperfinoWallatonnellatanonquot.;No.2fino non quot.;No.3 buonomercantile 179-181;No.4 mercantile(usozootecnico)nonquot.;Esteri:Francese76/77non quot.;NorthernSpringn.2(prot.15%)275-280;Manitoba n.1280-283; GranoaustralianoPrime hardnon quot.; Estero p.s. 74/75 non quot.; Tedesco (f.co arrivo) nonquot.;Austriaco(f.co arrivo)non quot.. Granoturco ibridogiallo semivitreononquot.; usozootech. Treviso-Venezia150-152;uso zootech.Friuli147-149;usoalimen.Treviso-Venezianonquot.;usoalimentareFriulinonquot.;astagionedaessiccarenon quot.;ibridobianco usozootecnico150-152; usoalimentarenonquot.;estero giallo comunitario nonquot..Orzo naz.p.s.inferiorea62- umidita'14%147-152;naz.p.s. superiorea62- umidita'14%154-157;Comunitariop.s. 64/65PartenzaVE nonquot.; p.s.64/65 (francoarrivo)168-170. Avenaesterabiancap.s.50/55 nonquot.;Semedi soianazionaleum.14%imp.2%partenzaTV-VEnonquot.;esteraum.14%imp.2%partenzaVE-GM380-385;estera um.14% imp.2% partenzaRA-GM380-385;tostatopart.stab.to400-405. Farinedigranoteneroconcaratt.dilegge295-300;tipo"00" 445-455;tipo"0" 440-445.Adaltotenoredi glutinetipo"00"550-560;tipo"0"480-485;perpasticceria585-595.Semoladiduro535-

540. Farinadigranoturco: biancanostrana510-530;granita530-540;giallanostrananaz.410-420;granita 420-440;spezzatodegerminatotenero267-272. Sottoprodottidelfrumento:cruscaecruschelloinsacco140-150;rinfusa95-100;rinfusapelletsdigranotenero95-100; digranoduro95-100; tritelloin sacco 145-155;rinfusa 100-105;farinaccio 193-198;rinfusa 158-163. Sottoprodottidelgranoturco: farinetta140-142;germe20%grassi235-240.

BORSA ELETTRICA

Prezzouniconazionaledel16.07.2015

Ore   ¤/MWh Ore   ¤/MWh Ore   ¤/MWh01.00 86,078970 09.00 81,454280 17.00 82,04216002.00 79,027370 10.00 80,623470 18.00 79,76149003.00 68,935560 11.00 77,990000 19.00 82,35557004.00 66,574670 12.00 77,760000 20.00 85,19053005.00 66,170000 13.00 71,405050 21.00 85,00000006.00 65,740780 14.00 74,490000 22.00 90,00000007.00 68,969830 15.00 78,000000 23.00 83,79028008.00 75,284570 16.00 83,000000 24.00 76,018680

PRODOTTI PETROLIFERIRilevazionedellaCameradi CommerciodiMilanodel07-07-2015.Prezzidimercato,francodomicilioconsumatore-Ivainclusa.

Periododivalidità15- 21 /06 22- 28 /06 29/ 6- 05 /07

Prodotti per l'autotrazioneBenzina supersenzapiombo(1) 1,735 1,735 1,735Benzina altaprestazione(1) 0,000 0,000 0,000Gasoliozolfo0,001%lt (1) 1,570 1,56 1,560Gasoliozolfo0,001% lt alta pr.(1) 1,670 1,66 1,660GPL (mixgaspropanoliquefatto) 0,610 0,6 0,6Metanoauto 1,000 1,000 1,020

Non servitoBenzina super senza piombo 1,645 1,635 1,635Gasoliozolfo0,001%lt(1) 1,470 1,460 1,46

Gasolio per autotrazione f.co dom. consumatoreda2001a5000litri 1,459 1,455 1,454

Gasolio per l'agricolturacont. zolfo 0.001% 2000-5000 lt 0,840 0,836 0,835

Gasolio da riscaldamentoda2001a5000litri 1,327 1,315 1,309da5001a15000litri 1,315 1,303 1,297

Oli combustibili (per forni e caldaie) Iva esclusain autotrenobotte comp. al kg. 0,524 0,522 0,518

(1)Iprezzimedirilevatinontengonocontodegliscontipraticatidallepompebianche,dalleazionipromozionaliedegliscontipraticatiperilselfservicepreepostpay.

Cartoncinipatinatiin fogli.Base300 g/m²  GDcartoncini patinatibasemaceroretrogrigio/avana675-740;GTbiancocartoncinipatinatibasemaceroretrobianco/kraft695-755;SUSbianco kraftdicellulosa1120-1245;GCcartoncinipatinatifibra CTM Altospessore(3) 1220-1300;SBS cartoncinipatinatidipuracellulosa(3)1580-1700;MWcartoncinopatinatobasemaceroperaccoppiamento180g/m²inbobine685-765.

Cartoniinfogli:grigioperinterfalde(4)(allestitoconspigolismussati)405-425;grigioaccoppiato(4) 580-620;GKcartonigrigio/grigio420-470;UDcartone bianco/grigio andante non patinato 540-560; UT cartonebianco/biancoandantenonpatinato575-590.

Cartoniinbobinaoinrotelle: pertubifinoa250Joule/m²340-360da 250a300Joule/m²375-425;da400a 500Joule/m²465-515;oltre700Joule/m²625-725.

Note: (1)Perquantitatividafornireinbobine.riduzioneda ¤70a ¤100laton;(2)Perilcoloratomaggiorazionedal5al10%;(3) Minimo3ton.GDSUSGCSBSSUS;(4)Prodottidiversicon vastegamme diqualitàe resa;(5)Pergrammatureinferioria80 gr/m²e superioria140 gr/m²vieneapplicataunamaggiorazione;(6)Pergrammatureinferioria115gr/m²e superioria200gr/m²viene applicatauna maggiorazione;(7) Maggiorazioneper adesivoremovibile+10%.peradesivoasettori+25%;(8)Per quantitatividafornireinbobineriduzionedi¤350allatonpergrammaturefinoa20g/m²,di ¤250allatonpergrammatureda40a60 g/m²;edi¤150allatpergrammaturesuperioria60g/m²;(9) Prezzoalnettodelcostoperilfogliofunzionaleinquadranti;(10)Loscostamentotraprezziminimiemassimièdovutoallapresenzasulmercatodikraftdiprovenienzevarie.suicuiscambiincidetral'altroancheilrapportodicambioEuro/$;(11)Percarteavoriatemaggiorazionedi¤50/t;(12)Percartadagiornalecalandratamiglioratacon unpuntodi bianco>72è previstaunamaggiorazione;(13)Nelle grammatureinferioria 100gr maggiorazione5-10%;(14)La valutazioneeconomicatienecontodellaqualitàT3e T4;(15) Lavalutazioneeconomica tienecontodellaqualitàT2;(16)Per cartoniconqualitàinferioria250joule/m²riduzionemediadi¤30/trispettoaiminimi;(*)Ilparametroindicatoèdaintendersifunzionaleaisolifinidellarilevazionedeiprezziinoggetto.

Materie per saponeriaRilevazionebimensiledel07/07/2015acuradellaCameradiCommerciodi

Milano.Materiepersaponeria,raffineriaostearineria.Merceadusoindustriale(esclusoalimentareozootecnico).Daproduttoreodaimportatoreaindustrialeconsumatore.Resaf.copartenza,consegnaepagamento30gg.datafattura,inautobottecompleta25/30tonn.Ivaesclusa.

Segobovinocolatonaturale Max1% MIU(Prezzi pertonnellata);aciditàmax2%,titolominimo42,FAC3/5max,R&Blov.5"1/4R0,7maxpolitene100ppmmax610-645; aciditàmaxal 3%titolomin. 40Fac5/7 maxpolitene200ppmmax 545-555;aciditàmax al4%,titolominimo40,FAC7/9 maxpolitene200ppmmax520-530;aciditàmaxal5%,titolominimo39, FAC9/11maxpolitene200ppmmax510-520.

SegobovinoUsa Daproduttore oimportatore aindustrialeconsum., f.copartenzaportodisbarco:;topwhite678 extrafancy637.

OlioBaseMIU 1%(Primo imbarcodisponibile);dicocco aciditàbase5%1067;dipalmistiaciditàbase5%881;dipalmaaciditàbase5%620;RDBpalmstearinaciditàbase0,5%615;PFADaciditàbase70%min85%maxpalmiticodisponibile616.

Oliacididi raffinazione BaseMIU3%disemimistifluidi;garanziajodiominimo120(pr.maxriferitoa mercemin.50%dilinoleico)480-490;senzagaranzianumerojodio455-465;diolivoexlampante-sansa-aciditàmineralemax0,3mg/KOh/g500-515;dicocco690-700;dipalma530-580;animali385-395;mistianimali-vegetaliconcreti390-410.

DerivatidaiprocessidilavorazioneDelleindustriedi saponeria,raffineria,stearineria.F.costabilimento

produttore, imballaggio compreso.Iva esclusa.Rilevazionemensile del07/07/2015.

Catalizzatore diidrogenazionedigrassie acidigrassi,inerte,infusti(base20%NI),¤ ilkg.1,60-1,80; Derivatidalladistillazionedegliacidigrassiacidigrassivegetali0,26-0,27;acidi grassianimalial 40%min. digliceridi0,24-0,25;acidigrassiidrogenatial40% min.digliceridi0,12-0,13.

Riso confezionatoPrezzi dell'Ass. Risiere¤ 08.07 15.07Arborio 2,750-3,000 2,750-3,000Roma 2,250-2,500 2,250-2,500Carnaroli 2,750-3,000 2 ,750-3,000Ribe 1,585-1,805 1,585-1,805Vialone nano 2,765-3,010 2,765-3,010Padano 2,190-2,500 2,190-2,500Originario 1,655-1,911 1 ,655-1,911Parboiled 1,700-1,940 1 ,700-1,940

Resafrancoarrivo,pagamento60 ggd.f.,Ivaesclusa

INDICI CONFINDUSTRIAIndicidei prezzidelle merciaventi mercatointernaz.,(34 prodotti)ponderatisul

commerciomondiale(Usd)esulcommercioitaliano(º)

Dollaricorrenti

(base1977=100)

Eurocorrenti

(base1977=100)

M ag 15 A pr 15 M ag 14 M ag 15 A pr 15 M ag 14

Alimentari ( to t. ) 1 41 ,8 9 1 44 ,9 6 1 71 .6 0 1 45 ,0 2 1 52 ,8 7 1 42 ,4 9

Bevande 76,06 76,38 100,57 77,67 80,48 83,44

C ere al i 18 4, 46 18 9, 61 25 3, 27 1 88 ,4 8 1 99 ,9 2 2 10 ,2 8

Carni 157,82 161,37 156,16 161,40 170,29 129,76

Grassi 147,52 150,62 196,23 150,70 158,77 162,87

Nonalimentari( to t. ) 3 80 ,8 9 372 ,8 7 443 ,9 6 389 ,2 7 393 ,2 2 368 ,6 6

Fibre 202,27 183,21 233,64 206,54 193,03 193,80

Var i in du st ri al i 3 61 ,2 6 353 ,4 5 396 ,9 5 369 ,3 8 372 ,9 1 329 ,7 8

M et al li 48 3, 87 48 0, 70 59 0, 55 4 94 ,4 2 5 06 ,8 4 4 90 ,3 0

Combustibili ( to ta le ) 4 91 ,1 0 450 ,6 7 827 ,7 2 502 ,0 1 475 ,3 7 687 ,4 7

Totale(escl .combust. ) 276,03 272,87 324,46 282,11 287,77 269,42

T ot al e ge ne ra le 3 94 ,5 4 3 70 ,8 4 6 01 ,7 6 4 03 ,2 7 3 91 ,1 4 4 99 ,7 7

DIAMANTIValoremedioindicativo,indollariUsapercarato.Iprezziindicatisiintendonoperla venditaall'ingrossoeall'origineneiPaesidiproduzione,alnettodispese,valoreaggiuntoeimposte.

Brillantidauncarato(opocosuperiori)Colore Qualità ValoreD (biancoextraeccezionale+) si1 8300E ( biancoextraeccezionale) vs1 11800F (biancoextra+) if 17000G (biancoextra) si1 7400H (bianco) vvs2 9000I (biancosfumato) if 9000

Brillantidauncaratoemezzo(opocosuperiori)

D (biancoextraeccezionale+) if 34700E (biancoextraeccezionale) vvs2 18600H (bianco) if 13700I (biancosfumato) if 9700K (bianco leggermentecolorito) vs1 6900

Lavalutazionesiriferiscea pietre:—corredateda certificazionedi validitàinternazionale;—tagliatea «brillante»,di buoneproporzionidi taglio;—esenti daparticolaritànaturaliindesiderate.

Acura dellaBorsadiamantid'ItaliaFonte:Rapaport,NewYork(Internet:www.diamonds.net)

Fiammata in Europa per i prezzi dell’oliodi Giorgio dell’Orefice

Fiammata in Europa per i prezzi dell'oliod'oliva. Sulla piazza di Bari lo scorso 14 lu-

glio, e in linea con quanto avvenuto la scorsasettimana, ancora progressi per l'olio della ca-tegoria “lampante” (che ha raggiunto i 3,05 eu-ro al chilo, +3,3% rispetto a sette giorni fa) comeanche dell'olio raffinato (3,38 euro + 2,42%).Senza variazioni di rilievo invece le categoriedi maggiore qualità (dall'extravergine con-venzionale a quello a bassa acidità e a quelloDop). Una vera e propria “fiammata” dei listinisi è registrata invece per tutte le categorie diolio a Jaen, in Spagna, dove un chilo di extraver-gine ha raggiunto i 3,7 euro, +2,22%. Ancora me-glio ha fatto l'olio della categoria “vergine” cheha toccato i 3,38 euro al chilo (+4,89% in settegiorni). Bene anche il “lampante” a quota 3,23euro (1,73%). Trend positivo anche per il mer-cato di Atene, in Grecia, dove hanno ottenutoprogressi tanto l'extravergine convenzionale(a quota 3,58 euro al chilo, +2,9%) che l'extra-vergine biologico (3,78 euro, +1,3 per cento).

MONDO&MERCATI

Strategie. La crescita dell’interscambio e gli investimenti diretti segnalano il rafforzamento delle relazioni economiche

Italia e Polonia unite dalle impreseSono più di 1.300 le aziende a capitale italiano attive nel Paese dell’Est Europa 

Luca Veronese

pTre numeri possono essere digrande aiuto per capire quanto si-ano stretti i legami economici traItalia e Polonia. Riguardano ilcommercio, con la crescita co-stante di esportazioni e importa-zioni, gli investimenti diretti ita-liani nel Paese est-europeo e lapresenza di imprese a capitaleitaliano sul territorio polacco.

L’interscambio tra Italia e Po-lonia vale oggi 16,4 miliardi di eu-ro ed è aumentato di oltre il 60%negli ultimi dieci anni. L’Italia è ilquarto fornitore di beni del mer-cato polacco e il quinto compra-tore dei prodotti che arrivanodalla Polonia. Anche durante lacrisi europea, inoltre, la domandapolacca per il made in Italy non haavuto cedimenti significativi e siè sempre mantenuta al di sopradei sette miliardi di euro.

Gli investimenti diretti italianiin Polonia hanno superato i 9,1miliardi di euro nel 2013 e sono ar-rivati a coprire circa il 6% del to-tale degli investimenti ricevutidalla Polonia. Davanti all’Italia,tra gli investitori, c’è la Germania,tradizionale partner di Varsaviaanche per la vicinanza geografi-ca, ma ci sono anche la Francia e laSpagna. Da quando la Polonia èentrata a far parte dell’Unioneeuropea, le operazioni di investi-mento da parte di imprese italia-ne sono aumentati progressiva-mente ma ci sono ancora notevolispazi di crescita soprattutto nel-l’agroalimentare, nell’automoti-ve, nei beni di lusso, nel tessile enel calzaturiero, nel turismo.

Il terzo numero riguarda inve-ce le 1.328 imprese a capitale ita-liano attive in Polonia per un to-tale di 90mila dipendenti. Pertutte, pur in fasi diverse, la Polo-nia è stata ed è una grande oppor-tunità di sviluppo: come mercatodi sbocco e come base produtti-va. Gruppi come Fiat, Indesit,

Ferrero, Brembo, Mapei o Uni-credit, hanno fatto da apripista;altri come Marcegaglia e Ilpeahanno accompagnato l’allarga-mento a Est dell’Unione; altri an-cora, come Zignago Vetro, Astal-di o Salini Impregilo, hanno tro-vato spazi di crescita in Polonianegli anni più recenti della gran-

de crisi internazionale.Il business forum - “The way

forward for sustainable growthand competitiveness in Europe”- che si terrà tra oggi e domani aMilano sarà una nuova occasionedi incontro tra le imprese e le isti-tuzioni dei due Paesi. Organizza-to da Confindustria e da Lewia-tan, la confederazione delle im-prese polacche, avrà come temaprincipale la competitività delleimprese in Europa, con partico-lare attenzione alla manifattura,attraverso il rafforzamento delmercato interno.

Per le imprese italiane la Polo-nia è il Paese più interessante del-l’intera regione est-europea e neiprossimi anni la sua capacità diattrazione è destinata ad aumen-tare, si legge nel report “Direzio-ne: sviluppo!” realizzato daKpmg, che verrà presentato nelcorso dei lavori. La quasi totalitàdelle imprese italiane valutano inmodo molto positivo gli ultimivent’anni di cooperazione eco-nomica tra Italia e Polonia.

Ma quali sono i motivi chespingono le imprese italiane inPolonia? Soprattutto la dimen-sione del mercato interno, la logi-stica, la qualità della manodope-ra e la possibilità di ricevere so-stegno attraverso i fondi europeie le iniziative del governo (comele zone economiche speciali o i fi-nanziamenti all’innovazione),spiegano anche gli esperti diKpmg. Il costo del lavoro ha an-cora un suo peso nelle scelte didelocalizzazione ma contanosempre di più l’affinità culturale,la stabilità politica.

E a ulteriore garanzia degli in-vestitori c’è la crescita - quest’an-no dovrebbe superare il 3 per cen-to - dell’economia polacca checontinua a rafforzarsi dopo aversuperato indenne la grande crisieconomica globale.

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL BUSINESS FORUM

Imprese a confronto Si terrà oggi e domani aMilano il business forum daltitolo “The way forward forsustainable growth andcompetitiveness in Europe”

organizzato da Confindustria eda Lewiatan, laconfederazione delle impresepolacche. I lavori verranno aperti dalpresidente di ConfindustriaGiorgio Squinzi e da HenrykaBochniarz presidente diLewiatan.

I temi della discussione La due giorni di incontri etestimonianze avrà come temaprincipale la competitivitàdelle imprese in Europa, conparticolare attenzione allamanifattura, attraverso ilrafforzamento del mercatointerno. La cooperazione tra leimprese italiane e polacchesarà analizzata ancheattraverso il report “Direzione:sviluppo!” realizzato da Kpmg.

REUTERS

Skyline in evoluzione. Il grattacieli del centro di Varsavia visti dal «vecchio» Palazzo della Cultura

Numero e struttura delle aziende a capitale italiano in Polonia

Fonte: elaborazione KPMG in Polonia su dati GUS

Fino a 9 dipendenti Superiore a 10 dipendenti

612

696744   752

849   868  892390

422

430   440

422  425

  436

1.328

1.002

1.1181.174   1.192

1.271   1.293

20132007 2008 2009 2010 2011 2012

LA PRESENZA ITALIANA IN POLONIA

Lo sviluppo tra Roma e Varsavia

Mattone. Prezzi su del 10% nel 2015

Segnali di ripresa per l’immobiliarein Ungheria pIl mercato immobiliare un-gherese dà segnali di risveglio. Iprezzi delle proprietà sono sali-ti in misura consistente nellaprima metà del 2015, rivitaliz-zando un settore in stato letargi-co. Determinanti il ribasso deitassi di interesse e la stabilizza-zione del settore del credito. LaBanca centrale ungherese ha ta-gliato il costo del denaro menodi due mesi fa e secondo un son-daggio tra analisti effettuato dalWall Street Journal potrebbetornare a intervenire già la pros-sima settimana.

La ripresa dell’immobiliaresarebbe fondamentale per so-stenere la crescita dell’eco-nomia nel suo complesso, chenegli ultimi due anni ha battu-to le aspettative, ma fatica aritrovare il ritmo perso con lacrisi del 2008.

Con i tassi all’1,5%, un mini-mo storico per l’Ungheria, iprezzi dell’immobiliare sonosaliti di oltre il 10% dal quartotrimestre del 2014 e sono ormaial 95% dei livelli pre-crisi, in ba-se a una ricerca di Duna House,una delle principali agenzie im-mobiliari del Paese. A Buda-pest, i prezzi degli immobili re-sidenziali sono aumentati del20-30%. La capitale resta co-munque ancora a buon merca-to rispetto alle medie europee egli operatori si aspettano sul-l’arrivo di capitali esteri.

L’anno scorso, il governo haimposto alle banche di converti-re in fiorini i mutui concessi invaluta estera e a risarcire aiclienti trattenute eseguite inpassato e ritenute ingiuste. Lamisura ha ripristano fiducia sulmercato dei mutui e quindi haavuto un effetto benefico sulmercato immobiliare.

Secondo Duna House, il ta-glio dei tassi da parte della Ban-ca centrale e la ridotta attrattivi-

tà di altri settori economici hascatenato negli ultimi mesi uncorsa al mattone. David Ne-meth, analista di K&H Bank,sottolinea che gli ungheresihanno aumentato i risparmi ne-gli ultimi anni e non sembranoinclini ad aumentare i consumi epotrebbero invece preferire in-vestire nell’immobiliare.

La cautela è però d’obbligo: ibassi tassi d’interesse potrebbe-ro infatti portare il mercato im-mobiliare a surriscaldarsi, co-me accaduto in Scandinavia.

L’accelerazione del real esta-te sta trainando tutto il compar-to delle costruzioni: le nuove li-

cenze sono in aumento del300% rispetto allo scorso anno.

Altre notizie positive arriva-no da Moody’s: le incertezzesulla Grecia potrebbero infattiportare a un miglioramento del-l’outlook del debito ungherese.Il ministero dell’Economia haspiegato che l’agenzia di ratingha rinviato la decisione sul giu-dizio sul Paese, in attesa di cono-scere gli sviluppi sul futuro diAtene. L’Ungheria è valutatajunk, ovvero spazzatura, dalletre principali agenzie, con unvoto Ba1 (un gradino sotto lapromozione) da parte di Moo-dy’s. L’outlook è stabile e tutti glioperatori si attendevano un au-mento a positivo già ieri, per unafutura promozione a invest-ment grade nei prossimi mesi.

R.Es.

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA RICETTAFattori determinantiper il risveglioi bassi tassi d’interessee la stabilizzazionedel sistema bancario

DORSO ESTRAIBILE

A FAVORE DI VARSAVIA

Dimensione del mercatointerno, posizione strategicae manodopera di qualità, maanche finanziamenti europei,stabilità politica e crescita

I NUMERI

16,4 miliardiL’interscambio Italia-PoloniaNel 2014 il valore delleesportazioni italiane in Poloniaha superato i 9 miliardi di euro

9,1 miliardi

Gli investimenti diretti italianiSoprattutto nei settori finanziarioe assicurativo oltre che nellaproduzione industriale

1.328 imprese

Aziende italiane attive in PoloniaGrandi e piccole, comunque incontinua crescita. Danno lavoro aoltre 90mila persone

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n. 194   | Giovedì 16 Luglio 2015

Imprenditori

Bizzi punta sugli Usacon progetti da due miliardipaola dezza pag.20

Focus Città

Torna vivace il mercatoresidenziale di Padova

cristina giua pag.20

online

www.casa24plus.it

I diritti del cittadinodavanti al notaio

Rendere trasparente e facilmenteaccessibile l’operato dei notai,chiarendo in termini accessibili atutti cosa il professionista è tenutoa garantire ai cittadini. È l’obiettivodella “Carta dei diritti del cittadinonei rapporti con il notaio”,presentata oggi da 10 associazionidei consumatori e Notariato.

direttore responsabile:

Roberto Napoletano

vice direttori

Edoardo De Biasi (vicario),Alberto Orioli,Salvatore Padula,Alessandro Plateroti,Fabrizio Forquet (redazione romana)

supplemento a cura di:

Giovanni Uggeri (vicecaporedattore)

in redazione:

Paola Dezza (vicecaposervizio)Emiliano SgambatoEvelina Marchesini (inviato)

progetto grafico:

Adriano AttusLaura CattaneoGuido MinciottiFrancesco Narracci

Redazione Casa24 Plus

[email protected]

Professione Impiegato

Età 35 anni

Durata mutuo 30 anni

Importo mutuo 100.000 euro

Valore immobile 200.000 euro

TASSO VARIABILE (%)Migliore

IWBANKMedio

1,43 1,63Ratamese € 342 € 351

TASSO FISSO (%)MiglioreINTESAS.PAOLO

Medio

2,65 3,30Ratamese € 403 € 438

fonte:MutuiOnline

I MUTUI DELLA SETTIMANA

seconda casa 

Dal Chianti alla LunigianaToscana più accessibileLa discesa dei prezzifa riavviare le trattativeGli immobili di qualitàhanno tenuto di più

diSilvia Pieraccini

a  È sempre la regione più amata dagli stranie-ri che vogliono comprare casa nel Belpaese. LaToscana continua a essere la meta italiana chetutte le classifiche (ultima quella di Gate-away.com, portale per gli acquirenti esteri diimmobili in Italia) mettono al primo posto trale richieste, desiderata per il casale in campa-gna, ma anche per l’appartamento nel borgostorico o la villa al mare. Tanto che la compo-nente straniera, secondo gli operatori, rappre-senta il 35-40% del mercato della seconda casa,segmento che ha salvato centri storici e localitàturistiche durante questa lunga fase di crisi.

La differenza, rispetto al passato, è che oggi(anche) la Toscana può vantare un’offerta piùampia e prezzi decisamente inferiori, sia nellearee di tradizionale insediamento dei forestie-ri – da Firenze al Chianti alla Valdorcia, dalla

campagna lucchese alla Versilia – sia in quelledi più recente scoperta, dalla Lunigiana al Mu-

gello, dall’Alta Maremma alla campagna pisa-na. Bisogna però distinguere tra gli immobilidi qualità in una buona location (che hannomantenuto i valori) e quelli in cattive condizio-ni o in zone meno ambite.

Del resto proprio la discesa dei prezzi, dopoanni in cui i proprietari immobiliari avevanocercato di tenere duro, ha avuto un effetto-traino sulle compravendite. «I primi sei mesidel 2015 hanno segnato l’inversione di ten-denza nelle transazioni – spiega Filippo Astra,presidente toscano della Fiaip e titolare del-l’agenzia immobiliare Mare di Follonica(Grosseto) – soprattutto perché i proprietarisono più disponibili a trattare, e perché si rie-sce a concludere a prezzi scontati del 30-35%rispetto al periodo pre-crisi. Sul fronte degliacquirenti, poi, si ricomincia a comprare conpiù scioltezza e si nota più fiducia».

Tra il 2008 e il 2014, secondo Scenari Im-mobiliari, il valore delle transazioni residen-ziali in Toscana si è ridotto del 20% (-22 % a li-vello nazionale), con i primi segnali d’inver-sione che si sono manifestati l’anno scorso(+1,5% il fatturato, +7% le compravendite arri-vate a 27.500, ma con prezzi ancora in calodell’1,4%). La svolta è prevista per quest’anno,col valore delle transazioni residenziali sti-mato da Scenari Immobiliari in salita del

4,5%, a toccare i 6,6 miliardi (pari a un incre-mento di 300 milioni di euro negli ultimi do-

dici mesi), seppur ancora lontano dal massi-mo storico di 8,3 miliardi del 2007.«Il risultato – spiega Mario Breglia, presi-

dente di Scenari Immobiliari - è dovuto da unlato alla previsione di aumento delle unitàcompravendute dell’11% e, dall’altro, alla cre-scita dei prezzi stimata per il 2015 dello 0,8%».Oggi si può comprare un appartamento nelcentro di Firenze partendo anche da 3mila eu-

ro al metro quadrato, così come accade su granparte della costa toscana. Il prezzo, però, schiz-za alle stelle, fino a toccare 8-10mila euro almetro quadrato, per le location esclusive o lelocalità “in” come l’Argentario o Forte dei Mar-mi, quest’ultimo sempre in testa alle quotazio-ni. Secondo Tecnocasa le località di mare inToscana segnano prezzi stabili e in alcune lo-calità la domanda riprende perchè non riescead accedere a mercati più cari. Per esempio siripiega su Viareggio invece che comprare aForte dei Marmi.

«Gli immobili di lusso, dall’appartamento

vista mare alle abitazioni esclusive per posi-zione o tipologia – spiega il presidente di Fiaip

- sono quelle che hanno retto meglio sul frontedei prezzi, con cali arrivati al massimo al 10% ecasi, come il lungomare di Forte dei Marmi, do-ve la crisi si è sentita pochissimo». Più che aiprezzi, però, oggi al Forte le preoccupazionisono legate alla “latitanza” dei russi, grandi ac-quirenti immobiliari degli ultimi 10-15 anni(nella cittadina toscana possiedono un centi-naio di ville milionarie), e ora decisamente piùcauti negli acquisti causa crisi geopolitica.

In ogni caso, il segmento lusso in Toscana hatenuto meglio anche nelle richieste durantequesti anni di crisi. «E oggi abbiamo qualchecompratore russo in meno e qualche america-no in più, favorito dal rafforzamento del doll a-ro» conferma Dimitri Corti, titolare dell’agen-zia fiorentina di luxury real estate Lionard, cheha 1.218 proprietà immobiliari in vendita inItalia, per un terzo in Toscana, con valore me-dio di 6,08 milioni di euro (di cui 206 oltre i die-ci milioni). «La Toscana resta l’area più richie-sta in Italia – conferma Corti – perché offre unventaglio di proposte, dalla villa con vigneto inChianti a quella con l’accesso diretto allaspiaggia all’Argentario. Se i prezzi degli im-mobili di lusso sono scesi? Le richieste non so-no troppo distanti dal passato, ma oggi i pro-prietari sono più disponibili alla trattativa».

©RIPRODUZIONERISERVATA

timbers resort

A Casoletime sharingin cascina

diPaola Dezza

a  È una tenuta che si sv iluppa su 1.700ettari a Casole d’Elsa, in provincia diSiena, e antica proprietà della famiglianobile senese Bargagli, una delle mete

nate per la clientela estera. Il Castello diCasole, proprietà del gruppo america-no Timbers Resort, è oggi un boutiquehotel di 41 suite, in perfetto stile tosca-no, ma soprattutto uno sviluppo im-mobiliare di 21 casali realizzati e setteville. In programma c’è un ulterioresviluppo di sette casali e tre ville al mo-mento non ancora stati costruiti.

«Qui, nelle colline situate a unaventina di minuti di auto da Siena e 45

minuti da Firenze, ad acquistare lestrutture che godono dei servizi dilusso dell’hotel sono stati clienti este-ri in arrivo dal nord Europa e dal Re-gno Unito – dice Gary Moore di Tim-ber Resorts – ma anche dagli StatiUniti, ed è cresciuto l’interesse di re-cente da parte di persone provenientida Singapore e Hong Kong. I casalihanno metrature che vanno da 400 fi-no a 650 metri quadrati e sono realiz-zati nella tipica architettura toscana,sposandola però a elementi moderniche legano passato e presente».

Il costo per la piena proprietà va da3,5 a 7 milioni di euro, ma il gruppoTimbers resort prevede anche la for-mula comproprietà (Time sharing, laformula moderna della multiproprie-tà) per la quale i prezzi si abbassano a450mila-700mila euro. «La co-ow-nership – spiega ancora Moore – è unaproprietà a tempo. Ed è creata per chivuole passare diverse settimane inToscana ogni anno. Ogni casa ha 10-12 proprietari, che possono scambia-re le proprie settimane con altri resortdel gruppo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I trend sulla costa e nell’entroterra

Quotazioni (in euro al mq) del residenziale in alcune località turistiche dellaToscana,dati a luglio 2015

lo cal it à mi n m axvar. %i sem 2015

var. % i sem. 2015/ i sem. 2010

LE MIGLIORI

Forte dei Marmi   7.500 14.050 0,9 12,0

Porto Ercole   4.700 8.250 1,4 8,6

Porto S. Stefano   4.200 7.750 0,7 7,2

Castiglione della Pescaia   5.400 8.100 0,8 7,0

Ansedonia   3.700 6.550 0 ,5 5,7

LE PEGGIORI

Orciano Pisano   750 1.150 -0,9 -10,8

Monterotondo Marittimo   650 1.950 -1,5 -10,7

Terricciola   650 1.400 -1,3 -10,5

Buonconvento   900 1.950 -0,8 -10,3

Roccastrada   750 1.600 -1,2 -10,0

fonte:Scenari Immobiliari

Castello di Casole. Interni delle ville

Nel segmento lusso i russisono sostituiti dagli americaniagevolati dal dollaro forte

Val d’Orcia. Casale con vista nella zona intorno a Pienza

Compratori Usain Costa Azzurra

La Costa Azzurra, ben lungi dal

perdere il suo fascino, diventaancora più appetibile per i

ricchi e super ricchi,

soprattutto se provenienti dallearee extra europee come gli

Usa. Un report di Savills worldresearch evidenzia il duplice

ruolo di seconde case e

investimento sicuro a lungotermine delle residenze nella

Riviera francese

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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20   | Il Sole 24 Ore  Casa24Plus - GIOVEDÌ 16 LUGLIO 2015   |  n. 194

Mondo Immobiliare

investimenti

Bizzi si rafforza negli StatesL’imprenditore aprea Miami dove arrivaRodolfo PetrosinoE ristruttura Milanosesto

In fase di miglioramento il mercatoresidenziale a Padova, in grado diarchiviare il primo semestre dell’annocon all’attivo una certa riapertura delle

banche sui mutui e una maggiorconcentrazione della domanda. ConfermaMichele Zampieri, agente Re/Max: «Lerichiesta ci sono anche se un po’ asinghiozzo: il grosso di chi oggi entra inagenzia è focalizzato su appartamenti dadue-tre stanze». I prezzi hanno rallentatoparecchio la parabola in discesa, partita conil 2009-2010: le stime degli operatoriparlano di quotazioni limate al ribasso di trail 5 e il 10% nell’ultimo anno. Non solo primacasa: i prezzi hanno toccato punti così bassirispetto ai picchi da riaprire qualche

spiraglio ai piccoli investitori (disponibilitàdi spesa sotto i 200mila euro, cercanosoprattutto bilocali o trilocali. «Visto che icanoni d’affitto sono scesi meno rispetto aiprezzi– dice Zampieri – l’investimento sulmattone è tornato interessante: al nettodelle tasse può garantire un ritorno del 5%».I quartieri di riferimento per affittare astudenti e personale universitario eospedaliero sono Forcellini, Santa Rita, SanOsvaldo, Zona Ospedali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 a padova si torna a puntare

sulle locazioni agli studenti

focus città 

Cristina Giua

Q   www.casa24plus.it/focuscitta

Tendenze di mercato, prezzi e canoni

d’affitto nei principali capoluoghi italiani

domanda offerta

usato  nuovo

o ristrutturato  affitti

signorile medio signorile medio   bilocale trilocale

CENTRO 

Corso del popolo   v   =   2 .2 00 1 .9 50 2 .9 00 2 .4 00 5 30 6 40

Piazze   v   =   2 .8 00 2 .5 00 3 .8 00 3 .0 00 6 40 7 50

Largo Europa-P.leInsurrezione-Pratodella valle-Santo

=   v     3 .0 00 2 .6 00 4 .0 00 3 .2 00 6 50 7 60

Sacra Famiglia   v u     2 .0 50 1 .7 00 2 .7 00 2 .2 00 5 20 6 30

Savonarola Fuori le Mura =   v     1 .9 50 1 .5 00 2 .5 00 2 .1 00 4 80 5 90

Città Giardino-S. Croce   v   =   2 .2 00 1 .9 00 2 .8 00 2 .3 00 5 40 6 30

SEMICENTRO

Madonna Pellegrina   v v     1 .5 00 1 .2 00 1 .9 00 1 .6 00 4 50 5 40

Santa Rita-Forcellini   v   =   1 .8 00 1 .4 00 2 .4 00 1 .9 00 4 70 5 70

Mandria =   v     1 .4 00 1 .1 50 1 .8 00 1 .5 50 4 20 5 30

Montà-Sant’Ignazio =   v     1 .2 50 1 .0 50 1 .6 00 1 .3 00 4 10 5 20

Ponterotto   u v     1 .1 50 1 .0 00 1 .5 00 1 .2 00 4 00 5 10

S.Carlo-Ponte- Vigodarzere =   v     1 .1 00 9 8 0 1 .4 00 1 .1 50 3 80 4 90

San Osvaldo   v u     1 .5 00 1 .2 50 2 .0 00 1 .5 50 4 50 5 50

PERIFERIA

Quartiere Guizza =   v     1 .3 50 1 .1 00 1 .7 00 1 .4 50 4 20 5 30

Chiesanuova-Brusegana =   v     1 .0 50 9 4 0 1 .3 00 1 .0 70 3 80 3 70

Arcella = =   1 .0 80 9 5 0 1 .5 00 1 .1 50 4 00 5 00

Voltabarozzo = =   1 .3 00 1 .1 00 1 .6 50 1 .3 00 4 10 5 20

Torre   u v     1 .3 50 1 .1 00 1 .9 00 1 .4 00 4 30 5 40

San Lazzaro   u v     1 .3 00 9 8 0 1 .6 00 1 .3 50 4 10 5 20

Ponte di Brenta   u v     1 .1 00 1 .1 00 1 .4 00 1 .2 00 3 70 4 80

Altichiero   u v     1 .2 50 1 .1 00 1 .6 00 1 .2 50 4 10 5 20

ZONA PER ZONATrend, prezzi medi al mq e canoni mensil i in euro (bilolacle 60-70 mq e trilocale 80-90mq)

diPaola Dezza

a  Schivo ma sempre garbato, Davide Bizziè l’imprenditore italiano che nell’immobi-liare ha conquistato gli States. Non ama ap-parire sui giornali, e tantomeno essere fo-tografato, se non in qualche rara occasionepubblica. È un artigiano dell’immobiliare,come ama definirsi, che deve il successodella sua Bizzi & Partners alle idee, alla co-stanza e alla capacità di tessere relazionicon investitori, banche italiane e imprendi-tori internazionali.

Molti sono i progetti in corso o appenaterminati, quasi tutti oltreoceano, mentreMilano lo vede impegnato nell’impresa ar-dua di sviluppare l’ex area Falck, il maggio-re progetto immobiliare in corso oggi inEuropa con oltre un milione di metri qua-

drati edificabili.Bizzi ha iniziato la sua esperienza, dopouna laurea in Bocconi, nella società di fami-glia, poi ha lavorato con Ernesto Preatoni inEstonia fino a diventare partner e ammini-stratore delegato della Pro Kapital Group,per poi fondare la sua società con la qualeporta avanti diverse iniziative in Italia e al-l’estero (tra le altre iniziative la più nota èstata la partnership nella Di&Bi real estatecon Paolo Dini, proprietario del marchio diabbigliamento Paul & Shark).

Ora i piani americani prendono una nuo-va strada e arriva in società, destinata a di-ventare una realtà più strutturata, RodolfoPetrosino, che un mese fa ha lasciato il ruolodi direttore generale di IDea Fimit Sgr pertrasferirsi a Miami con lo scopo di curare ilbusiness americano della Bizzi & Partners eper creare l’ufficio in Florida. «Miami, dovestiamo sviluppando un edificio residenzialedisegnato da Renzo Piano – racconta alSole24 Ore Petrosino – ha un forte bacino di

clientela nel Sud America e grandi potenzia-lità. Intendiamo procedere con i progetti av-viati negli Stati Uniti, dove anche se aManhattan non vediamo un rischio bolla, si-curamente i prezzi rimarranno stabili. New

 York è una città dove tutti vogliono acquista-re. Arrivano capitali internazionali, istitu-zionali e privati, da tutto il resto del mondo.Oggi l’acquisto delle aree deve essere più se-lettivo e i business plan vanno verificati conpiù attenzione. Il nostro obiettivo è prose-guire e chiudere questi progetti ed esserepronti per il prossimo ciclo immobiliare».

Il primo approccio con gli Stati Uniti risaleal 2006, anno in cui Davide Bizzi ha iniziatoa costruire il grattacielo 400 Fifth Avenue,60 piani terminati nel 2010. Progetto da 672milioni di dollari, ospitava il lussuoso hotelSetai e oggi il Langham Place New York. «Epur non avendo dato i ritorni economici spe-

rati , perché arrivato sul mercato in piena cri-si – dice Davide Bizzi al Sole24 Ore – ci ha da-to una grande credibilità. Da allora l’attivitànegli Usa è aumentata molto, con partner in-ternazionali». Di recente la società ha realiz-zato, con il consueto ruolo di sviluppatore, lacompleta ristrutturazione dello storico pa-lazzo The Leonard, all’indirizzo 101 LeonardStreet, che è stato finito e venduto con note-vole successo. Tra gli investitori OptimumAsset Management, Les Copains Group – ilcui fondatore Mario Bandiera è da semprepartner di Bizzi – e Zlatan Ibrahimović.

Attualmente Bizzi & Partners sta portan-do avanti progetti immobiliari per due mi-liardi di euro di valore tra New York e Miami.All’indirizzo 125 Greenwich Street Bizzi co-struirà sull’ultima parcella di terreno edifi-cabile con vista diretta sull’area dove sorge-va il World Trade Center. Qui è prev isto peril 2018 il completamento di una torre dise-gnata Rafel Viñoly Architects – lo stesso stu-dio che ha disegnato il grattacielo 432 (il piùalto di Manhattan oggi) – di 66 pia ni con 273unità residenziali. Il progetto capitalizza784 milioni di dollari e prevede vendi te perun miliardo, di cui 950 milioni di residen-ziale. Sempre nel 2018 sarà completato unosviluppo in Broome street, su progetto diRenzo Piano, dove oltre 18mila metri qua-

drati di superficie su 25 piani saranno sud-divisi tra 114 unità residenziali. «Il mio arri-vo deriva dalla scelta di Davide Bizzi di fa reun ulteriore passaggio per diventare corpo-ration – racconta Petrosino – e procedereanche a una raccolta di capitali più istituzio-nale». Quelli che per ora sono stati c lub dealsu larga scala diventeranno progetti finan-ziari più strutturati.

E Milano? Anche per l’ex area Falck di Se-sto San Giovanni procede il progetto Mila-nosesto, sviluppo a uso misto disegnatoanche in questo caso da Renzo Piano –complicato di questi tempi in cui la pesantecrisi immobiliare ha di fatto bloccato glisviluppi in Italia – da circa due miliardi dieuro di costi di costruzione e di quasi cin-que miliardi di valore. Su questo fronte siprocederà alla ricerca di nuova equity e dinuovi investitori internazionali, mal’obiettivo è anche di puntare alla ristruttu-razione finanziaria del progetto.

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in pillole

la fotografia del gruppo

Bizzi & Partners è nata una decina di anni fa e

oggi ha uffici a Milano, Tallinn, New York e in

Brasile, oltre a Miami in fase di apertura.La società ha 40 dipendenti, un giro d’affari di

sette miliardi di euro e fee da servizi per 14milioni di euro all’anno. L’asset under

management è oggi di 750 milioni di euro in

Europa e 650 milioni negli Usa.Oltre all’arrivo di Rodolfo Petrosino,

raggiungerà la società anche AntonioRognoni, ex direttore generale di

Infrastrutture Lombarde, al quale è assegnatauna consulenza tecnica per i progetti italiani

ed esteri.

New York. La facciata dell’edificio 565 Broome Street, disegnato da Renzo Piano

fonte:elab. su dati Gabetti, Reag (solo compravendite), Tecnocasa. Solo per indicatori di domanda e offerta: Casa.it, Immobiliare.it

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22   Politica e società Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Campidoglio. Incontro con Orfini, le pressioni Pd - Parte il totonomi

Marino in trincea,rimpasto solo dopo

la relazione di AlfanoUffici comunali, spunta la «tangente preventiva»ROMA

pIl giorno dopo l’addio del nu-mero due del Campidoglio, LuigiNieri, il sindaco di Roma IgnazioMarino sceglie di non parlare del-le dimissioni «irrevocabili» delsuo vice e della fase due della suagiunta con un rimpasto alle porte.Ma nel pomeriggio incontra alNazareno per circa un’ora il pre-sidente del Pd e commissario delpartito romano Matteo Orfini,prima di volare per Losanna doveoggi parteciperà alla riunione delCio sulla candidatura di Roma al-le Olimpiadi 2024. Sul tavolo il fu-turo della capitale quando si è g iàaperta la partita della successio-ne e il toto-nomine è ormai in fi-brillazione. Tanto che a c ircolarenelle ultime ore era stato anche ilnome dello stesso presidente delPd. Una possibilità esclusa dal di-retto interessato: «Non è un’ipo-tesi che abbiamo mai preso inconsiderazione». E, precisa, non«è nemmeno detto che sia delPd». Ma se il sindaco dovesse sce-gliere di promuovere qualcunodei suoi, l’ipotesi più concretasembra essere quella di AlfonsoSabella (che non commenta): unacarriera da magistrato anti-ma-fia, è stato nominato assessore al-la legalità dopo la maxi-inchiestasul Mondo di Mezzo. E nella rosadei papabili vicesindaco nono-stante le smentite («Sono fanta-sie di luglio»), continua a circola-re il nome della deputata renzia-na Lorenza Bonaccorsi.

Le decisioni sul rimpasto della

giunta Marino arriveranno co-munque dopo le valutazioni che ilministro dell’Interno, AngelinoAlfano, porterà a palazzo Chigisullo scioglimento del Campido-glio dopo l’inchiesta su Mafia ca-pitale. Il Viminale sta studiando larelazione del prefetto di Roma,Franco Gabrielli. Sul rimpasto«inizieremo a discutere quandoavremo la risposta dal ministro»chiarisce Orfini, per «rispetto isti-tuzionale. Se dirà che possiamoandare avanti inizieremo una di-scussione su come rilanciarel’azione del Comune».

Il Viminale sta valutando la re-lazione del prefetto Gabrielli equella della collega Marilisa Ma-gno, che ha svolto l’accesso agli at-ti del Campidoglio. Nella relazio-ne Magno, tra l’altro, si stigmatiz-za il fenomeno della «tangentepreventiva». Emerge con «l’ope-razione Vitruvio» del Nucleospeciale tutela mercati della Gdf,tra gennaio e marzo 2015 dieci fun-zionari pubblici sono stati colpitida un’ordinanza di custodia cau-telare. Scrive la commissione pre-fettizia: «A testimonianza del li-vello di inquinamento delle pub-bliche funzioni» l’inchiesta dellaprocura documenta «il fenome-no della cosiddetta “tangente pre-ventiva”. La dazione illecita disomme di denaro, infatti, sarebbestata necessaria ogni qualvolta siavesse avuto l’intenzione di apri-re un cantiere, per far sì che i pub-blici funzionari non solo, alla biso-gna, omettessero atti e/o compis-

sero atti contrari ai propri doverid’ufficio ma, in altri casi - dice la re-lazione - suggerissero quali modi-fiche apportare ai progetti per farottenere ai costruttori il massimovantaggio economico e assicura-re così il buon fine delle opere rea-lizzate». Intanto le dimissioni diNieri, esponente di Sel, fanno di-scutere anche all’interno dellastessa maggioranza capitolina.«La verità è che Sinistra ecologia elibertà, a Roma, da ora è in appog-gio esterno alla giunta Marino»,scrive su Facebook il vicepresi-dente della Regione Lazio e re-sponsabile nazionale organizza-zione del partito, MassimilianoSmeriglio. «Rompere la coalizio-ne sarebbe un grave errore» è sta-ta la risposta del capogruppo Pd inaula Giulio Cesare, Fabrizio Pane-caldo. Mentre al Senato il Pd frenasul dibattito in Aula sulle mozionisu Mafia capitale presentate dalleopposizioni. E dell’inchiesta ètornato a parlare ieri anche ilpresidente di Ama, l’azienda digestione rifiuti del Campidoglio,Daniele Fortini che insieme alsindaco-chirurgo ha presentatoil nuovo sistema di tracciamentodei mezzi di pulizia e raccolta ri-fiuti annunciando la consegnaalla Procura di Roma di un nuovodossier sulla «classificazionedei rifiuti in uscita dai Tmb diAma. Una cosa molta insidiosa eda approfondire».

M. Lud.

Ma. Par.

©RIPRODUZIONERISERVATA

NUOVO TRACCIAMENTO PER I RIFIUTI

Sistema tracciabile Ieri il sindaco Marino e il presidentedi Ama, l’azienda di gestione deirifiuti del Campidoglio, DanieleFortini, hanno presentato il nuovosistema di tracciamento dei mezzi dipulizia e raccolta dei rifiuti attraversoil cablaggio di tutta la flotta dellamunicipalizzata, realizzato conAlmaviva. «La più grande dote di unrivoluzionario è studiare - ha dettoMarino - lo scriveva Che Guevara ai

suoi figli. È quello che stiamo facendoa Roma. Qui sta cambiando tutto».Promettendo una città più pulitaentro l’estate. E se così non dovesseessere , «apriremo ai privati»

Gli atti in procura Fortini ha anche annunciato laconsegna alla procura di Roma di undossier sulla «classificazione deirifiuti in uscita dai Tmb di Ama. Unacosa molta insidiosa e daapprofondire e si tratta di fatti tra il2011 e il 2012». Il cambiamento diAma, ha spiegato il presidente,«presenta resistenze e opposizioni.Come ha detto il prefetto Gabriellinella sua relazione, a quanto

abbiamo potuto leggere dai giornali,questa azienda era stata appaltata aMafia capitale. Ma non solo. Anchealtri soggetti hanno potuto lucrareindebitamente su questa società »

Paura nella Capitale. Un uomo con una parrucca si spaccia per cliente: aggredisce il titolare e svuota il negozio - «Aveva subito altre rapine»

Rapina nel centro di Roma, ucciso un gioielliereIvan Cimmarusti

pUna parrucca per spacciarsicome cliente. E una volta dentro lagioielleria ha colpito alla testa il ti-tolare portando via tutti i gioielli.Un nuovo fatto di violenza scon-volge Roma. Nel centralissimoquartiere Prati è stato ucciso il tito-lare dell’attività commerciale,Giancarlo Nocchia, 70 anni, sposa-to e padre di un figlio di 20 anni.Stando alle prime ricostruzioni deicarabinieri del Nucleo investigati-vo di Roma, il bandito sarebbe riu-scito ad entrare nella gioielleriagrazie a un sotterfugio e spaccian-dosi per cliente. Poche battute suorecchini e collane, poi la richiesta:

«Dammi i gioielli». Nocchiaavrebbe reagito contro il malvi-vente che lo ha colpito con un gros-so oggetto contundente che ha fra-cassato la testa del povero nego-ziante, ritenuto nell’elegante quar-tiere capitolino «un maestro»nella progettazione e realizzazio-ne di gioielli con pietre preziose.

Il cadavere dell’anziano è statotrovato da alcuni negozianti viciniche hanno notato la porta dellabottega chiusa e il locale a soqqua-dro. «L’hanno ammazzato comeun animale» ha detto un amico.«Giancarlo era molto attento, dif-fidente, mi meraviglia che abbiaaperto a qualcuno - dice il fratello

Paolo -. In passato aveva subito al-tre rapine: tre negli ultimi anni». LaProcura della Repubblica ha aper-to un’inchiesta per omicidio vo-lontario, mentre gli investigatoridell’Arma, ora, stanno lavorandosull’identikit del killer-rapinatore.Si stanno passando al setaccio tut-te le attività commerciali vicine alfine di prelevare le immagini di vi-deo sorveglianza che potrebberoaver immortalato il malvivente.Inoltre, stando ai riscontri, i cara-binieri sono già in possesso di unscatola contenente gioielli che ilrapinatore ha smarrito nel corsodella fuga. Non è escluso che leanalisi di laboratorio possano indi-

viduare tracce ematiche o impron-te digitali. Alcuni operatori del-l’Ama, la municipalizzata dei rifiu-ti, sono stati chiamati a rovistarenei cassonetti di fronte alla gioiel-leria alla ricerca di possibili indizi.

La dinamica del delitto deve es-sere ricostruita con precisione daimilitari del Reparto operativo delcolonnello Lorenzo Sabatino. An-che l’autopsia sul corpo di Noc-chia potrebbe dare informazionipreziose. Intanto scatta l’allarmesicurezza. «Roma è violenta e insi-cura, Marino si dimetta», attacca-no dal centrodestra contro il sin-daco. E c’è chi, come Stefano Pedi-ca del Pd, chiede che il ministro

dell’Interno, Angelino Alfano,«riferisca subito in Aula e dicaquale piano intende mettere in at-to, visto che la situazione è fuoricontrollo e tra pochi mesi ci saràanche il Giubileo».

Sono gli stessi negozianti e citta-dini a sollevare timori. «Siamosconvolti» ripetono amici e nego-zianti fermandosi a pochi metridall’ingresso della gioielleria.Giorgio, titolare di un bar a pochimetri di distanza, con le lacrimeagli occhi racconta di averlo trova-to lui morto entrando nel negozioassieme ad altri due amici. «Nonriuscivamo a parlare con Giancar-lo così siamo entrati nel negozio e

l'ho trovato per terra dietro al ban-cone. È stato un dolore enormeperché ci conoscevamo da tren-t’anni. Non era un semplice colle-ga, era un amico vero - prosegue -conosco molto bene anche la mo-glie e il figlio. Capisco la rapina, maperché ucciderlo come un anima-le?». Tra i commercianti sale il ti-more che possano ripetersi episo-di del genere: «Chi ha un’attivitàmette sempre in conto di poter su-bire furti o rapine - concludono al-cuni negozianti - ma non di dovermorire per andare a lavorare: è im-pensabile. E con l’estate il rischio dirapine aumenta sempre».

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Appalti. La proposta del presidente Anac: stretta sulle varianti

Cantone: via la legge obiettivoMauro SalernoROMA

pCalare il sipario sulla stagionedelle grandi opere modello leggeobiettivo. Cancellare la corsia ve-loce disegnata dal secondo Go-verno Berlusconi per realizzareun vasto programma di infrastrut-ture sarebbe un «messaggio im-portante» per Raffaele Cantone.

Ascoltato ieri alla Camera sul-la riforma appalti il numero unodell'Anticorruzione ha ribadito ilsuo giudizio «molto positivo» sultesto della delega, ma non hamancato di avanzare alcune pro-poste di correzioni. Tra tutte l'in-troduzione di una norma mirata acontenere l'esplosione dei costidelle grandi opere affidate con laformula del general contractor,introdotto proprio dalla leggeobiettivo per realizzare opere«chiavi in mano e a tempi e costicerti». Quello che si dice un casodi scuola, raramente riscontratotra i cantieri italiani. L’idea? Vie-tare la possibilità di varianti perquesto tipo di appalti, a meno chenon si rendano necessarie peradeguarsi nuove leggi. In quel ca-so, dice Cantone, «non possiamoaddossare i costi all’imprendito-re. Però – ha aggiunto con un oc-chio al caso metro C a Roma - nonprevedere la possibilità di ritro-vamenti archeologici a Roma èun'altra cosa».

Il presidente dell’Anac ha ri-conosciuto la rilevanza dei nuovipoteri che il nuovo codice degliappalti consegna all'Authority. Eha tenuto a chiarire che il profilosarà quello di un organo regola-tore del mercato, non quella diun’Autorità-poliziotto. «In que-sto primo anno di attività – hadetto – abbiamo dimostrato disaper regolare il mercato senzabloccare gli appalti. Anzi». Di quila richiesta di non toccare i com-missariamenti degli appalti frut-to di corruzione o a rischio infil-

trazione, inaugurati la scorsaestate con il Dl 90/2014. «Si ri-schia di indebolire un istituto chesta funzionando», ha detto Can-tone con riferimento alla normadella delega che introduce lapossibilità per le stazioni appal-tanti di annullare la gara o scorre-re la graduatoria di aggiudicazio-ne prima che si attivi l’Anac.

Giuste, invece, le norme per fa-vorire la partecipazione agli ap-palti delle Pmi «da rafforzare construmenti di soft regulation» e lascelta a sorteggiare i commissaridi gara tra nomi selezionati dal-l’Anac, invece che su soggetti in-terni o nominati dalle Pa. Qui lapreoccupazione riguarda l’au-mento dei costi. Proposta: circo-scrivere il nuovo sistema «al di so-pra di certe soglie o per certe tipo-logie di appalti». Sollecitato daideputati, Cantone è tornato anchesul tema delle concessioni. Que-sta volta però non si è parlato diautostrade. «Vi invito a focalizza-re l’attenzione anche su porti e ae-roporti – ha detto Cantone - per-ché in questi casi si creano renditedi posizione molto rilevanti». Ul-timo passaggio sugli arbitrati.Con la richiesta di cancellare i lodi“liberi”, ridurre i compensi dei“giudici privati”, trasformandoliin pubblici ufficiali. Dunque im-putabili in caso di corruzione.

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ANSA

«Un rivoluzionario studia». Il sindaco Ignazio Marino ha citato ieri la frase di Che Guevara

LAPRESSE

Rapina a Roma. Omicidio del gioielliere in via dei Gracchi, vicino al Vaticano

pFrode nelle pubbliche fornitu-re, abuso di ufficio, appropriazio-ne indebita e riciclaggio sono con-testati dai pm di Civitavecchia a 15persone, tra cui ex funzionari dellaRegione Lazio e l’ex sindaco di Fiu-micino, a conclusione delle inda-gini sul porto turistico. Inchiestache nel 2013 è costata l’arresto aFrancesco Bellavista Caltagirone,patron dell’Acqua Marcia.

FIUMICINO

La procura chiudel’inchiesta su porto turistico

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Il Sole 24 Ore

Politica e società 23Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

prima volta, a nome del governo, al-le polemiche seguite alla pubblica-zione sul Fatto quotidiano  dellaconversazione con Adinolfi in cuiRenzi esprime un giudizio tran-chant dell’allora premier Letta:«non è capace». In quella telefona-ta, nota Boschi, non c’è nessun ac-cenno alla sostituzione di Letta ma«si fa l’ipotesi che l’allora premiercambiasse uno o due ministri, conun rimpastino, o più ministri, conun rimpastone». Inoltre col genera-le Renzi non parla di nomine al ver-tice della Guardia di finanza «né dipossibili ricatti all’allora presidenteGiorgio Napolitano», ha sottoline-ato il ministro, non entrando nelmerito - perché non è coinvoltonessun esponente del governo -dell’altra intercettazione pubblica-ta dal Fatto, di una conversazione incui si fa riferimento al figlio di Napo-litano. È «inverosimile» che Napo-litano fosse ricattabile».

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Ma non c’è «nulla di segreto, di na-scosto o di nuovo» in quello che sidicono, ha affermato Boschi. Piut-tosto, «è grave» leggere sui giornalila trascrizione di registrazioni chenon hanno rilievo penale: «Speria-mo non accada più». Parole chehanno riacceso la polemica: il M5sha visto una «minaccia» di «bava-glio» da imporre alla stampa con lalegge sulle intercettazioni che saràin Aula a fine mese. «Nessun bava-glio», la replica il Pd. Mentre Fi haaccusato il Pd di aver taciuto quan-do il problema delle intercettazio-ne aveva riguardato Berlusconi.

Il ministro Boschi replica per la

p«Quello che è grave è che inter-cettazioni senza alcuna rilevanzapenale siano finite a un giornale epurtroppo non è la prima volta,speriamo sia l’ultima». Così ieri laministra per i Rapporti con il Parla-mento (e delle Riforme) MariaElena Boschi ha risposto al que-stion time della Camera a una in-terrogazione sulla conversazionetra il premier Matteo Renzi (quan-do era sindaco di Firenze) e il gene-rale della Guardia di finanza Mi-chele Adinolfi intercettata nel-l’ambito dell’inchiesta su Cpl Con-cordia. «Su questo sono in attoverifiche. Per accertare eventualiresponsabilità il ministro dellaGiustizia ha disposto i primi accer-tamenti e il procuratore generaledi Cassazione ha aperto un fascico-lo», ha aggiunto Boschi.

È l’11 gennaio 2014 e Renzi e Adi-nolfi parlano di Enrico Letta, che dalì a poco sarebbe stato sostituito aPalazzo Chigi dallo stesso Renzi.

La fretta di Renzi, i duelli della minoranza Pd e il rischio di un «nulla di fatto»

Serviva Giorgio Napolitano a ricordareil rischio di un nuovo “imperdonabilenulla di fatto”. Finora la riforma del Se-

nato è stata declinata secondo le logi che diuna battaglia politica, tutta dentro il Pd, trarenziani e anti-renziani. Ma ieri è stato l’excapo dello Stato a ricordare cosa c’è in ballo:l’ennesimo fallimento.

E infatti la vera domanda di questo scon-tro è cosa si rischia. Perché oggi, alla terzalettura, rimettere in discussione punti de-terminanti della riforma vuol dire, pratica-mente, tornare al punto di partenza. “Disfa-re la tela”, come diceva nel suo intervento alSenato Giorgio Napolitano. E allora la mi-noranza del Pd, che si fa portatrice di questabattaglia parlamentare, deve chiarire qualisono - oltre i benefici delle sue proposte

emendative - anche gli effetti collaterali: os-sia l’ennesimo nulla di fatto. E il manteni-mento dell’attuale bicameralismo paritarioche – invece - è sempre stata una delle rifor-me più gettonate e onnipresenti in tutti iprogrammi di centrosinistra.

Forse in questa chiave l’ex capo dello Sta-to parla di «senso del limite», cioè quellatendenza ad alzare l’asticella delle legittimerivendicazioni politiche fino al punto del-l’inconcludenza. E trasformare, così, anchequesta legislatura, dal punto di vista del-l’ammodernamento dell’assetto istituzio-nale, in un ennesimo buco nell’acqua.

In effetti, in questi anni di grandi di scus-sioni su legge elettorale e riforma costitu-zionale, il fine ultimo che ha animato moltileader è stato il mantenimento dello status

quo. Il Porcellum e l’attuale bicameralismosono stati un comodo habitat politi co di cuinessuno si è voluto disfare tante erano leconvenienze, pur nell’inefficienza del go-vernare. Un problema che è sempre statosecondario rispetto ai vantaggi per i parti ti eper le segreterie che hanno potuto infarcirei gruppi parlamentari di loro fedelissimi sfi-dando ogni volta il rischio che poi si è con-cretizzato nel 2013. Ossia, un cortocircuitoistituzionale che dopo il voto non ha pro-dotto maggioranza, non ha prodotto un Go-verno e neppure un presidente della Re-pubblica. Se lo ricorda bene l’ex capo delloStato che accettò la sua rielezione, un inedi-to della storia repubblicana fino a quel mo-mento. Bene, questo era il rischio dello sta-tus quo, sfidato ogni volta fino a quando

qualcuno ne ha pagato il prezzo politico:Bersani e tutto il Pd.

Oggi i costi di un nulla di fatto so no intatti.Siamo ugualmente in presenza dell’impas-se istituzionale visto che la nuova leggeelettorale non può funzionare se non con unSenato riformato. E se non si sblocca la par-tita del bicameralismo paritario è come sequesti anni di discussioni parlamentari - elacerazioni dentro il Pd - non fossero servitia nulla.

E non è solo una questione di tempi, se-condo l’impostazione renziana, è una que-stione di essere concludenti o meno. A ogg iè davvero difficile immaginare che la tabel-la di marcia del premier sia realistica: servi-rebbe terminare la terza lettura entro metàsettembre e concludere tutto entro Natale

per poter fare il referendum a metà giugnocon le comunali. Uno sprint che alcuni, alSenato, giudicano un azzardo. Ma il vero az-zardo è che la fretta o la voglia della mino-ranza Pd di duellare all’infinito con Renziporti a un nuovo nulla di fatto. Con annessacorsa ad addebitare le responsabilità all’av-versario, come è successo con il Porcellummille volte. Fino a quando arriva il conto equalcuno il prezzo politico lo paga, come èaccaduto alle elezioni del 2013. E non è dettoche sarà Renzi.

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APPROFONDIMENTO ONLINE

«Politica 2.0 - Economia & Società»di Lina Palmerini www.ilsole24ore.com

POLITICA 2.0

Economia & Società

di Lina Palmerini

100I membri del futuro Senato

La formulazione attuale del Ddl ne prevede 95eletti e 5 nominati dal capo dello Stato

Riforme. Il leader della Lega ricevuto da Mattarella: «Il premier non può andare avanti da solo, altrimenti salta tutto»

Salvini al Colle: «Pronto a trattare con Renzi»Il pressing di Napolitano: non disfare ora la tela, il bicameralismo paritario ha generato mostri

Barbara Fiammeri

ROMA

pPronto a trattare sulle rifor-me, a partire da quella costitu-zionale. E senza chiedere con-tropartite sull’Italicum. MatteoSalvini sale al Quirinale per ma-nifestare al Capo dello StatoSergio Mattarella la disponibi-lità della Lega a confrontarsifattivamente con Matteo Renzisui punti principali dell’agendaparlamentare. Tra questi nonrientrano la riforma della Rai,che da oggi sarà in aula, e quelladelle unioni civili, che potrebbeslitttare a settembre non soloper l’attesa della relazione tec-nica sui costi delle pensioni direversibilità ma soprattutto peril dissenso di parte di Ncd, chechiede garanzie sulla non equi-parazione al matrimonio e sulno alle adozioni. Il leader delCarroccio sfrutta l’occasionedella sua prima volta al Quiri-nale per lanciare un messaggiopolitico: «Io non cerco alleatitra le varie minoranze, sonopronto a trattare direttamentecon Renzi. Vuole cambiare laFornero? Se si parte dalla pro-posta Damiano (l’ex ministrodel Pd oggi presidente dellacommissione lavoro, ndr) perriportare a 62 anni l’età pensio-nabile ci siamo. Vale anche perla riforma costituzionale».

Se l’appoggio alla propostaDamiano era già nota, l’apertu-ra al confronto sulla riforma delSenato è una novità che arrivaproprio nel giorno in cui Gior-gio Napolitano, intervenendoin commissione Affari costitu-zionali di Palazzo Madama,bacchetta la minoranza Pd. Laterza lettura del provvedimen-to rappresenta «una fase pre-conclusiva», sentenzia il presi-dente emerito. E quindi va benele modifiche purché «col sensodella misura», altrimenti si ri-schia di «disfare la tela» e preci-pitare «in un nulla di fatto» che«l’Italia non può permettersi».Una doccia gelata per i 25 sena-tori Pd che chiedono di modifi-care l’articolo 2 per tornare alSenato elettivo e che si ritrova-no isolati nella maggioranza vi-sto che anche Ncd con GaetanoQuagliariello, in linea con Na-politano, chiude a stravolgi-menti del Ddl. Le modifiche so-

no possibili «purché con sensodella misura», insiste Napolita-no che ricorda tutti i tentativifalliti da vent’anni per riforma-re il bicameralismo che «hacontribuito a generare mostri».

È in questo contesto che valetta la sortita di Salvini. Il lea-der della Lega non si limita auna generica apertura. «Rive-dere l’Italicum? Stiamo parlan-do di riforma della Costituzio-ne, la legge elettorale è un tema

che non mi appassiona». Il con-trario di quanto va ripetendo dasettimane Silvio Berlusconi. Illeader di Fi ha lasciato intende-re che se Renzi vuole i voti az-zurri anche questa volta, deverimettere mano all’Italicumreintroducendo il premio di co-alizione. Il passo di Salvini ri-schia così di far male soprattut-to al Cavaliere, di renderlo mar-ginale, appropriandosi del ruo-lo di leader dell’opposizione di

centrodestra e di interlocutoredel premier. Il segretario fede-rale della Lega non è intenzio-nato a fare le barricate neppureper il ritorno al Senato elettivo:«Semmai avrebbe più senso unSenato con sindaci e governa-tori, espressione della volontàpopolare. Quello che per noi èinvece imprescindibile è frena-re la tentazione centralistica,togliere poteri alle Regioni». Ilmessaggio al premier è chiaro:«Noi siamo pronti a trattare, seinvece Renzi preferirà raccat-tare qualche parlamentare intabaccheria sarà guerra». Il ri-ferimento, manco a dirlo, è alpossibile arrivo in soccorso delgoverno del gruppo dei senato-ri guidati dal forzista DenisVerdini.

È probabile che la mossa diSalvini sia dettata anche dal-l’esigenza di recuperare dopole posizioni un po’ contraddit-torie sulla Grecia. E l’appunta-mento chiesto da tempo al Col-le è giunto quanto mai a propo-sito. Il leader leghista di fronte aSergio Mattarella ha vestito ipanni del moderato, disponibi-le a un confronto costruttivo tramaggioranza e opposizione, at-tento alle questioni internazio-nali, manifestando soddisfa-zione per l’accordo tra Usa eIran e il disgelo tra Obama e Pu-tin («ora però bisogna toglierele sanzioni anche alla Russia»).

Un Salvini sempre più con-vinto di aver ormai tatuate lestimmate dello sfidante diRenzi. Ne sono consapevolianche i suoi alleati. A partire daBerlusconi, che oggi dovrebbepartecipare alla Camera all’as-semblea degli amministratorilocali di Forza Italia. Ma anchel’ala dei Conservatori e rifor-misti di Raffaele Fitto che que-sto pomeriggio, sempre allaCamera, ufficializzerà la na-scita del suo partito che in Par-lamento conta 12 senatori e 14deputati. Anche Denis Verdiniè in guardia. Il senatore forzi-sta, custode del Nazareno, è or-mai a un passo dall’uscita da Fi.Al Senato può già contare suuna decina di voti che potreb-bero rivelarsi decisivi per Ren-zi, se dovesse venir meno lacompattezza del Pd.

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L’intercettazione con Adinolfi. Boschi: «Il Pg della Cassazione ha aperto un fascicolo»

«Grave diffondere le frasi di Renzi»

Le riforme a Palazzo Madama

pSono 218 parlamentari che ierihanno sottoscritto e presentato unaproposta di legge per la legalizza-zione della cannabis Le firme arri-vano un po’ da tutti gli schieramen-ti: Pd, M5S, Sel, Misto ma anche Fi eSc. Nessuno al momento dalle filedella Lega. Anche perché il leaderdel Carroccio Matteo Salvini è con-trario: meglio la legalizzazione del-la prostituzione perché «fino a pro-va contraria il sesso non fa male, lacannabis sì».

Eppure - hanno replicato i firma-tari a Salvini - l’opinione pubblica vain tutt’altra direzione. Secondo unsondaggio Ipsos, per l’83% degli ita-liani le leggi contro la diffusionedella droga leggera in Italia sono po-co o per nulla efficaci e il 73% pensache l’Italia potrebbe percorrere lostesso percorso di alcuni Stati degliUsa che hanno già legalizzato la ma-rijuana. Il proibizionismo, secondo

i firmatari del ddl, che «sarà deposi-tato a breve», ha fallito: «Anche laDirezione nazionale antimafia so-stiene il totale fallimento dell’azio-ne repressiva sulla cannabis». «So-no aumentati i consumatori, sonoaumentati i soldi alle mafie e i pro-cessi», ha osservato il promotoredell’Intergruppo, Benedetto DellaVedova (Misto). E in questo pro-getto lo seguono, tra gli altri Rober-to Giachetti (Pd), Luigi Manconi(Pd), Alessandro Di Battista (M5S),Luigi Di Maio (M5S), Giuseppe Ci-vati (Misto), Stefano Fassina (Mi-

sto), Arturo Scotto (Sel), PierpaoloVargiu (Sc). La proposta prevedeche i maggiorenni potranno dete-nere una modica quantità di canna-bis per uso ricreativo: 15 grammi acasa, 5 grammi fuori casa. Divietoassoluto per i minorenni. La ma-rijuana si potrà coltivare a casa (finoa un massimo di 5 piante), ma il rac-colto non potrà essere venduto. Ar-rivano i Cannabis social club: agliover 18 residenti in Italia sarà con-sentita la coltivazione in forma as-sociata in enti senza fini di lucro (fi-no a 50 membri). Regole precise an-che per la vendita: previa autorizza-zione si potrà coltivarla e lavorarla ela vendita al dettaglio avverrà in ne-gozi dedicati, forniti di licenza deiMonopoli. Vietate importazioneed esportazione. La proposta con-sente l’auto-coltivazione per fini te-rapeutici. Rimangono i divieti di fu-mo nei luoghi pubblici (compresi iparchi) e di guida se in stato di alte-razione. I proventi dalla legalizza-zione saranno destinati per il 5% aiprogetti del Fondo nazionale per lalotta alla droga.

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pCresce la presenza dei mi-granti nel mercato del lavoro ita-liano. Il numero di occupati stra-nieri tra il 2013 e il 2014 è aumenta-to di 111mila unità, arrivando a sfio-rare i 2,3 milioni, compensando ilcontemporaneo calo di 23mila oc-cupati italiani. Ma anche il nume-ro di disoccupati è cresciuto(+11mila sul 2013), con 465.700stranieri in cerca di lavoro, cosìcome gli inattivi (+70.400 unità),per un totale di 1.240.312 persone.

Il quinto rapporto annuale suimigranti curato dalla direzioneimmigrazione del ministero delLavoro, presentato ieri alla Came-ra, evidenzia che nel 2014 in alcunicomparti gli occupati comunitaried extracomunitari hanno garan-tito la tenuta dell’occupazione: lacrescita dei lavoratori stranieri èsignificativa nell’agricoltura(+13,8%), nell’industria (+7,6%) e

nel commercio (+7%). Mentrenelle costruzioni la fortissima cri-si ha prodotto un taglio generaliz-zato dei posti di lavoro, che ha ri-guardato i lavoratori italiani(-2,6%), europei (-2,4%) ed extra-europei (-19,6%). Il tasso di occu-pazione dei cittadini stranieri trail 2013 e il 2014 è salito dal 58,3 al58,5%. Pur mantenendosi costan-temente al di sopra di quello dei la-voratori autoctoni, il tasso di oc-cupazione dei lavoratori stranierinegli anni ha avuto un andamentoin flessione: dal 2010 al 2014 per i

cittadini comunitari è calato di 5,5punti (dal 68,1 al 62,6%), per gli ex-tracomunitari di 4,1 punti (dal60,8 al 56,7%), «una riduzione piùelevata rispetto al calo di 0,8 puntidegli occupati italiani». I tassi dioccupazione più elevati si regi-strano tra filippini (80,1%) peru-viani (68,2%), cinesi (67,8%), mol-davi (67,8%) e ucraini (67,7%),mentre elevati tassi di disoccupa-zione riguardano marocchini(27,3%), tunisini (24,3%) e albane-si (22,7%).

 Il rapporto mette in luce che imigranti ricoprono in larga pre-valenza mansioni medio-basse.La maggioranza svolge un lavoroalle dipendenze con la qualifica dioperaio (76,8%), pochi gli impie-gati (8% a fronte del 35% degli ita-liani), scarsa la presenza di stra-nieri tra dirigenti e quadri (0,9%contro l’8% degli italiani). Quasi il40% ha retribuzioni fino a 800 eu-ro (il 15,2% degli italiani), e unaquota analoga (39,8%) percepiscemeno di 1.200 euro.

G.Pog.

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Mercato del lavoro. Rapporto sui migranti

Più stranieri occupatima con qualifiche basse

In Parlamento. Proposta di legge bipartisan

Cannabis legalizzata,firmano 218 parlamentari

CONTRARIA LA LEGA

Salvini: meglio lalegalizzazione dellaprostituzione perché «fino aprova contraria il sesso non famale, la cannabis sì»

I NUMERI

I lavoratori extracomunitarisono cresciuti di 111milaunità ma sono saliti anchei disoccupati (+11mila)e gli inattivi (+70mila)

pFrancesco GaetanoCaltagirone, presiden-te di Caltagirone edito-re Spa, è stato ricevutoieri al Quirinale dal ca-po dello Stato, SergioMattarella.

DA MATTARELLA

Caltagironericevutoal Quirinale

Genova. L’inchiesta sulla centrale elettrica sequestrata

De Vincenti e i «consigli»a Tirreno Power«Ho rispettato le leggi»p«Trovo singolare che ilmio nome compaia in alcunititoli di giornali mentre nei te-sti risulta chiaro che a mio ca-rico non c’è assolutamentenulla». Reagisce così il sotto-segretario alla Presidenza delConsiglio, Claudio De Vin-centi, alle intercettazioni rela-tive alla vicenda della centraleelettrica a carbone TirrenoPower di Vado Ligure, sottosequestro dal marzo delloscorso anno: vicenda per laquale la scorsa settimana sonostate indagate dalla procura diSavona 86 persone, tra cui l’expresidente della Regione Li-guria Claudio Burlando e gliassessori della sua giunta. Imagistrati liguri indagano su427 morti definite anomalenegli anni che vanno dal 200 al2007. Tra le ipotesi di reatoavanzate dalla magistraturafigurano l'omicidio colposo eil disastro ambientale per dan-no alla salute.

La novità emersa ieri è unpassaggio del documento deicarabinieri del Noe - di cui hariferito il quotidiano  La Re- pubblica - in cui si fa riferimen-to al ruolo di De Vincenti: Ma-riano Grillo, direttore genera-le del ministero dell’Ambien-te, scrivono i Carabinieri,cercò infatti di «far arrivare»per il tramite dell’allora vice-ministro dello Sviluppo eco-nomico a Tirreno Power «ilsuggerimento di come fareeludere le prescrizioni dellacopertura del parco carbo-ne». Grillo - secondo lo stral-cio riportato da Repubblica -dice al suo interlocutore:«...l'autorizzazione integrataambientale glielo conferme-rà, ora... io domani glielo dirò a

De Vincenti. Ci andiamo in-sieme, te lo ricordi, non glieloposso dire per telefono. Dico:suggerisci a Tirreno Power...il Mise c'ha l'autorizzazione alcarbonile. Quindi, loro do-vrebbero chiedere la modificadi quella prescrizione. Il Misedice “No, guarda, l’ha detta ladelibera della Regione...” Se laRegione è d'accordo, il Miseautorizza il carbonile, spo-standogli i tempi e a quel pun-to noi riavviamo il riesamedell'Aia e rivalutiamo la veri-fica di assoggettabilità alVia...».

Una ricostruzione conte-stata da De Vincenti: «Ovvia-mente dall’azione del Gover-no risulta che ho sempre ope-rato - ha precisato ieri - nel ri-spetto delle leggi ricercandole soluzioni possibili per sal-vaguardare, nelle situazionipiù difficili l’occupazione deilavoratori, non mi sembra chesia una colpa». Suggerimentiper aggirare la legge? «Ma perfavore» è stata la risposta delsottosegretario a Palazzo Chi-gi. Ieri però il M5S ha chiestoche sulla vicenda il presidentedel Consiglio riferisca in Aulaalla Camera e ha sollecitato lapresidente Laura Boldrini aconvocare una apposita riu-nione dei capigruppo.

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LA RICOSTRUZIONE

I carabinieri del Noe: il dgdell’Ambiente cercò di fararrivare tramite l’alloraviceministro il suggerimentodi come eludere le leggi

Inchiesta a Milano. La società: nessun illecito

«False fatture per 8,3 milioni»Indagato numero 2 di PublitaliapUn presunto giro di false fat-ture per operazioni esistenti so-lo sulla carta da oltre 8 milioni dieuro che avrebbe permesso adun mediatore nel settore pubbli-citario di incassare quella som-ma senza svolgere, però, in con-creto alcuna attività. È questo ilcentro dell’inchiesta della Pro-cura di Milano che ha portato al-l’iscrizione nel registro degli in-dagati di Fulvio Pravadelli, ex ade vicepresidente di Publitalia, laconcessionaria di pubblicità delgruppo Mediaset della famigliaBerlusconi. Assieme a Prava-delli, sono indagati anche Alber-to Bianchi, titolare della societàmilanese New Pubbligest e chefigurava, stando alle indagini,come presunto mediatore fitti-zio, e uno stretto collaboratore efactotum di quest’ultimo. Leiscrizioni risalgono ad un paio dimesi fa, quando la Gdf di Milano,coordinata dal pm GiordanoBaggio che fa parte del pool reatieconomico-finanziari guidatodal procuratore aggiunto Fran-cesco Greco, ha effettuato unaserie di perquisizioni. Secondol’accusa, Publitalia, tra il 2008 e il2013 e con il via libera di Prava-delli, avrebbe pagato, a seguitodi false fatture emesse dalla so-cietà di Bianchi, provvigioni peroperazioni inesistenti al media-tore, che svolge l’attività di pro-motore per spazi pubblicitari. Iltutto per un totale di circa 8,3 mi-

lioni di euro che sarebbero usci-ti dalle casse della società delgruppo Mediaset.

«Il signor Bianchi - ha spiega-to l’azienda in una nota - ha lavo-rato per Publitalia fin dagli anniOttanta all’interno della societàe successivamente ha continua-to la sua attività di collaboratoreesterno». Publitalia e Pravadel-li, hanno smentito «nella manie-ra più categorica la ricostruzio-ne circa presunte “fatture false”e “fondi neri”». Fondi neri che,secondo il difensore di Prava-delli, Jacopo Pensa, non sareb-bero in alcun modo citati nellecontestazioni. Inquirenti e inve-stigatori, intanto, starebbero ef-fettuando accertamenti anchesu un contratto di comodatod’uso, firmato nel novembre del2011, attraverso il quale SilvioBerlusconi avrebbe concessol’utilizzo gratuito di alcuni benia Bianchi. Beni che in passatoerano di proprietà del profes-sionista e che erano stati confi-scati dalla magistratura, primadi essere acquistati dall’ex pre-mier e poi ceduti, stando alle in-dagini, con quel sospetto con-tratto di comodato d’uso nuova-mente a Bianchi. Secondo la di-fesa, tuttavia, quel contratto nonavrebbe «alcuna rilevanza pe-nale» e non avrebbe alcun lega-me con le contestazioni mossedalla Procura agli indagati.

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Oggi in Aula al SenatoLa riforma della Rai approdaoggi in Aula al Senato.L’obiettivo del governo èincassare l’ok entro la prossimasettimana e inviarlo alla Cameraprima della pausa estiva,contando sull’atteggiamentonon ostile dell’opposizione,dopo le ultime limature:requisiti di onorabilità per iconsiglieri, funzione di garanziadel presidente e ruolo rafforzatodel cda nelle nomine

RAI

Slittano i tempiA Palazzo Madama la decisionesui tempo per l’approvazionedella nuova legge sulle unionicivili slitta alla prossimasettimana. Ufficialmente mancala relazione tecnica sull’impattoeconomico degli assegnifamiliari e delle pensioni direversibilità. Ma Ncd frena echiede garanzie al Pd sulla nonequiparazione con i matrimonie soprattutto vuole che siaspecificato il no alle adozioni

UNIONI CIVILI

Rinvio a settembre

Di fronte alla resistenza di 25senatori della minoranza Pd,che chiedono di ritornare alSenato elettivo, è probabileche il voto finale inCommissione a PalazzoMadama slitti a settembre.L’obiettivo del governo restacomunque quello di chiuderecon le doppie letture acavallo del nuovo anno perarrivare al referendum entrola primavera 2016

NUOVO SENATO

AL QUESTION TIME

Il ministro replica allaCamera: «Pubblicazionedi registrazioni chenon hanno rilievo penale,speriamo non accada più»

LE CONDIZIONI«Rivedere l’Italicum non miinteressa e sul Senato elettivonon faccio barricate», diceSalvini ma è pronto a puntarei piedi sui poteri delle Regioni

I PROVVEDIMENTI

Riforma della Rai avanti: il ddlapproda oggi in Aula alSenato. Frenata sulle unionicivili: si attenderà la relazionedell’Economia

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24   Commenti e inchieste Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

I reati tributarie la facciacattiva del fisco(che poi concorda)

diEnrico De Mita

u Continua da pagina 1

 V anoni non poteva ammettere chequando fa la dichiarazione ilcontribuente ha diritto a mentire.In questa vicenda trova la sua

spiegazione quella concezione dellasanzione penale come strumentodell’accertamento, come predisposizione aun concordato il più favorevole possibile.

Il tema torna attuale perché lo schema didecreto di attuazione della delega fiscaleprevede una modifica “a tempo” (per solidue anni) del sistema sanzionatoriofiscale, sia in ambito penale cheamministrativo. Il che, specie per i reati,suscita più di una perplessità e offre lospunto per una riflessione sul ruolo dellasanzione penal-tributaria.

L’efficacia per soli due anni del nuovoregime sanzionatorio penale nasce dallapreoccupazione del governo di orientare ilcomportamento dei contribuenti. Nonoccorre ricordare che nella legge delega sipropone il rafforzamento del concordato.La norma chiave per comprendere questaconcezione distorta della sanzione penale èl’articolo 13 del Dlgs 74/2000 secondo ilquale «Le pene previste di cui al presentedecreto sono diminuite e non si applicanole pene accessorie (...) se prima delladichiarazione di apertura del dibattimentodi primo grado i debiti tributari relativi aifatti costituiti dei delitti medesimi sono statiestinti mediante il pagamento, anche aseguito delle procedure conciliative o diadesione all’accertamento previste dallenorme tributarie. A tale fine il pagamentodeve riguardare anche le sanzioniamministrative previste per la violazionedelle norme tributarie, sebbene nonapplicabili all’imputato».

La legge penale è la faccia feroce del fiscopropenso ad accordarsi poi con ilcontribuente. Io ritengo che la legge penaledovrebbe essere qualcosa di più della lottaall’evasione se questa viene intesa comeaccertamento della materia tassabile. Lalegge penale è tutela di un bene collettivoche si può ricondurre all’ordine pubblicocome stabilità dello Stato. Questaconcezione della sanzione penaledovrebbe far collocare le normeincriminatrici nel codice penale, e stabilinel tempo con una elaborazione che vedacome protagonista il ministero dellaGiustizia e non quello delle Finanze. Lafrode fiscale diventerebbe un delitto didiritto comune (come in Francia),autonomo dalle vicende dell'accertamento.L’autonomia del processo penale da quellotributario è oggi teoricamente previstadalla legge ma concretamente il giudicatopenale non potrà non influenzare il giudiziotributario e viceversa . Se è vero chel’amministrazione deve trasmettere gli attial giudice penale senza che questi ne siavincolato è altrettanto vero che in sedepenale non si potranno ignorare i giudizidell'amministrazione e del giudicetributario. I due processi si coordinano sulpiano pratico.

L’inserimento dei reati fiscalinell’accertamento e nel processo tributarionon favorisce un rapporto tributario inbuona fede. Paradossalmente la leggepenale tributaria rallenta l’evoluzione delsistema come valutazione condivisa suidoveri del cittadino, conoscenza econoscibilità delle leggi tributarie, sullachiara nozione della frode come ribellioneall’ordinamento. Inoltre vengono svuotatetutte le procedure sull’accertamento. Ladisciplina attuale mantiene il contribuentenella situazione di possibile imputato cheperò non sarà mai condannato e favorisceun contenzioso artificioso.

La proposta del governo di introdurredelle sanzioni a tempo determinato simuove dunque in una logica sbagliata ma èperfettamente coerente con essa. Lo scopoè quello di venire incontro ai contribuentima soltanto per un periodo determinato. Èchiaro che si vogliono incrementare iconcordati ma è una politica sbagliataperché induce il contribuente a nondichiarare tutto e punisce coloro che inbuona fede dichiarano tutto. Il concordatonon può diventare una scelta obbligata, perevitare la galera. Ma la legge sembra inutileperché come legge ordinaria il Parlamentopuò sempre cambiarla. Sotto questo profiloessa è anche irragionevole. La critica èprevalentemente politica. Emerge lastrumentalità e la irragionevolezza. Difattinon si applica per il passato (e sotto questoprofilo come legge penale appareincostituzionale) è limitata arbitrariamenteper il futuro e crea incertezza per icontribuenti. C’è un eccesso di delega inquanto il limite temporale non è previstodalla delega.

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Sulla distribuzioneonline dei videosi gioca la sfida globale

I

l testo del disegno di legge sulla governance della Rai è statodefinito dalla Commissione

lavori pubblici del Senato . Il Ddl potrebbe essere approvato dalSenato prima della pausa estiva. Avremo presto una nuova riformadella Rai? Alle emittenti locali “diqualità” sarà riconosciuta la funzione di servizio pubblico?Quanto al Cda della Rai è prevista lariduzione da nove a sette membri:quattro eletti da Senato e Camera,due nominati dal Governo e unodesignato dall’assemblea deidipendenti Rai. Altra novità: uncomitato definito “di garanziademocratica e culturale” per lavigilanza del servizio pubblico. Positive le varianti apportate per ledeleghe al Governo. Non solo sulla“riforma Rai” possiamo leggere in unlibro ( PerestrojkaperTVedintorni) pubblicato con pagine diintroduzione di tre giornalisti: “Si

deve ricominciare a ripensare una profonda riforma del sistema a partire da quello radiotelevisivo, chedi fatto monopolizza l’informazione,non dimenticando la nuova frontierarappresentata dalla rete internet. Il pluralismo dell’informazione è garanzia di trasparenza,democrazia, rispetto delle varie

sensibilità dei cittadini, delle loroculture, delle loro idee. La Rai dovràconfrontarsi nella competizione dei prossimi mesi, nell’adeguamentoaperto dai progetti che approdano in Parlamento o che nelle istituzionilegislative giungeranno dalmovimento propositivo della partecipazione, dagli studiosi che

meditano ricostruzione nella futuribile società digitale”.

B. P. Barni

Non conosco il libro citato dal lettore(che sul web, in una lettera al quotidia-no “Bresciaoggi”, si firma come presi-dente dell’Associazione Cantieri Eco-logici d’Italia, nata a Pistoia). La riformadella Rai è tornata effettivamente digrande attualità e vedremo presto seandrà in porto o se finirà nelle sabbiemobili. Di certo, è una storica, grande“incompiuta” italiana. Ma francamen-te non so se la spasmodica attenzionedella politica sulla governance Rai (lariforma tra l’altro assegna alla Presi-denza del Consiglio la nomina del nuo-vo ad) sia giustificata. Nel senso che mipare una discussione vecchia, che nontiene conto di ciò che accade nel mon-do. Faccio un solo esempio. Tra pochimesi sbarcherà anche in Italia Netflix,la società americana leader mondialenella distribuzione online dei video apagamento che fattura 6 miliardi di dol-lari ed è in continua espansione. Comesi risponderà (vale per la Rai ma ancheper Mediaset e Sky di Murdoch) ad unasfida del genere? Ecco un problema se-rio, altro che il piccolo cabotaggio poli-tico sulle nomine dei consiglieri Rai.

@guidogentili1

UN ACCORDO CHE CONTIENE MISURE DRACONIANE

La Grecia e l’Europa meritano di meglioIl programma imposto dalla Germania spingerà Atene fuori dall’euro

diBarry Eichengreen

Comunque la si pensi sulle tattichemesse in atto dall’esecutivo diAlexis Tsipras nelle trattative coni creditori, il popolo greco merita

qualcosa di meglio di quello che gli vieneofferto. La Germania pretende che la Gre-cia scelga fra un collasso dell’economia eun’uscita dall’euro. Entrambe le opzioni si-gnificherebbero la catastrofe economica;la prima, e forse pure la seconda, sarebbedisastrosa anche politicamente.

Quando scrissi, nel 2007, che nessunoStato membro avrebbe volontariamentelasciato l’Eurozona, misi l’accento suglielevati costi economici di una decisione si-mile. Il Governo greco ha dimostrato di es-serne consapevole. Dopo il referendum,ha accettato quello che aveva appena rifiu-tato (e che avevano appena rifiutato glielettori), cioè una serie di condizioni dolo-rose e difficili. Tsipras e il suo nuovo mini-stro dell’Economia, Euclid Tsakalotos,hanno fatto l’impossibile per ammorbidirei creditori. Ma quando giungevo alla con-clusione che nessun Paese avrebbe lascia-to l’Eurozona, non immaginavo che la Ger-mania avrebbe costretto un altro membroa uscire. Perché è evidente che sarà questol’effetto delle condizioni, politicamente in-tollerabili ed economicamente perverse,messe sul tavolo dalla Germania. L’idea delministro dell’Economia tedesco Wolf-gang Schäuble di un time out, di un’uscitatemporanea della Grecia dall’euro, è ridi-cola. Di fronte al collasso dell’economia e auna crisi umanitaria sempre più grave, ilGoverno greco non avrebbe altra scelta, in

assenza di un accordo, che stampare mo-neta per finanziare i servizi sociali fonda-mentali. È inconcepibile che un Paese in si-mili difficoltà possa soddisfare le condi-zioni per l’adozione dell’euro (un’inflazio-ne che non si discosti di più del 2 per centodalla media dell’Eurozona e un tasso dicambio stabile per due anni) fra adesso e lafine del decennio. Se la Grecia dovesseuscire, non sarebbe una vacanza tempora-nea, ma un abbandono definitivo.

Nelle prime ore del mattino di lunedì, ileader europei hanno accettato di rimuo-

vere dall’annuncio dell’accordo ogni riferi-mento a questo time out. Ma è una porta cheuna volta aperta non sarà facile chiudere.L’Eurosistema adesso è più fragile ed espo-sto a destabilizzazioni. Gli altri ministri del-l’Economia europei dovranno rispondereper aver accettato di inoltrare ai loro leaderuna bozza provvisoria contenente le for-mulazioni distruttive di Schäuble.

Economicamente, il nuovo programmaè perverso perché precipiterebbe la Greciasempre più a fondo nella depressione eco-nomica. Prevede altri aumenti delle tasse,altri tagli delle pensioni e riduzioni auto-matiche della spesa pubblica se gli obiettivi

di bilancio non vengono raggiunti. Ma nonoffre nessuna base per la ripresa o la cresci-ta. L’economia greca è già in caduta libera ele riforme strutturali da sole non inverti-ranno la spirale discendente. L'accordocontinua a pretendere avanzi di bilancioprimari (al netto del pagamento degli inte-ressi), che saliranno fino al 3,5% del Pil di quial 2018, aggravando la recessione del Paese.Ridisegnare il debito della Grecia, che è im-plicitamente parte dell’accordo, non mi-gliorerà in alcun modo la situazione consi-derando che i pagamenti degli interessi so-no già irrisori di qui alla fine del decennio.Con l’aggravarsi della depressione, gli ob-biettivi di bilancio non saranno centrat i, in-nescando ulteriori tagli della spesa pubbli-ca e accelerando la contrazione dell’econo-mia. Alla fine, l’accordo provocherà l’usci-ta della Grecia dall’euro, o perché icreditori ritireranno il loro supporto dopoil mancato raggiungimento degli obbiettividi bilancio, o perché il popolo greco si ribel-lerà. Provocare questa uscita è l’intento,nemmeno troppo velato, della Germania.

Per concludere, il fondo di privatizza-zioni al centro del nuovo programma nonservirà in alcun modo a incoraggiare rifor-me strutturali. Sì, la Grecia ha necessità diprivatizzare le imprese pubbliche ineffi-cienti. Ma qui si chiede al Governo greco diprivatizzare con la pistola puntata alla tem-pia: privatizzazioni a prezzi da svendita,con gran parte dei proventi usati per resti-tuire il debito, non invoglieranno i parla-mentari o i cittadini greci a procedere conentusiasmo sulla strade delle riforme strut-turali. La Grecia merita di meglio. Meritaun programma che rispetti la sua sovranità

e consenta al Governo di ristabilire neltempo la sua credibilità. Merita un pro-gramma capace di stabilizzare la sua eco-nomia invece di salassarla a morte. E meritasostegno da parte della Bce per metterlanelle condizioni di restare nell’Eurozona.

Anche l’Europa merita di meglio. Gli al-tri Paesi europei non devono acconsentirea questo programma politicamente di-struttivo ed economicamente perverso.Dovrebbero ricordarsi che la Grecia è arri-vata a questo punto con il contributo con-creto dei suoi partner europei. Devonocontinuare a premere per un accordo mi-gliore. Non devono lasciare che il progettoeuropeo sia sacrificato sull’altare dell’opi-nione pubblica tedesca o dell’insistenza diBerlino sulle «regole». Se la Germania ri-fiuta di vedere la luce, gli altri dovrannotrovare un modo per andare avanti senzala Germania. La solidarietà franco-tede-sca ne uscirebbe irrimediabilmente dan-neggiata, ma a che serve la solidarietà fran-co-tedesca se il meglio che sa produrre èquesto accordo?

Last but not least, i cittadini tedeschi me-ritano di meglio. Meritano un leader c hesappia tener testa all’estremismo invece diincoraggiarlo, in casa come all’estero. Me-ritano un’Europa che possa giocare un ruo-lo più importante nelle questioni globali.Soprattutto, visti gli straordinari risultatipolitici ed economici conseguiti dalla Ger-mania dopo la seconda guerra mondiale,meritano l’ammirazione e il rispetto deglialtri europei, non un rinnovato sentimentodi rancore e diffidenza.

(TraduzionediFabioGalimberti)

©PROJECTSYN DICATE,2015

LA RIFORMA «A TEMPO»

GIRO DI VITE SUL DIRITTO DI SCIOPERO

Se David Cameron«copia» la Thatcher

di Leonardo Maisano

Non accadeva da trent’anni e tanto basta per evocareil ritorno della frusta thatcheriana che negli anniOttanta mutò per sempre la scena politico-sinda-

cale britannica. Londra ama indugiare sui precedenti sto-rici, ma non sempre coglie nel segno. Questa volta il paral -lelo fra la volontà politi ca di allora e quella di oggi è eviden-te sia nell’impianto ideologic o sia per le conseguenze chele nuove norme comporteranno. Ci riferiamo alle restri-zioni sul diritto di sciopero che David Cameron ha confer-mato ieri ai Comuni per difendere i diritti “di chi non votalo sciopero”, ma ne paga le conseguenze. La stretta è fran-camente violenta anche per gli standard thatcheriani col-ma com’è di implicazioni per il Labour party, forza d’op-posizione che vive largamente del finanziamento attra-verso le Trade Unions. Per questo il governo conservato -re ha deciso di eliminare l’obbligo, in automatico, delpagamento di una fee a favore di un partito politico all’attod’iscrizione al sindacato. I lavoratori potranno ugualmen-te finanziare la forza parlamentare prediletta - il Labournella stragrande maggioranza dei casi – ma la cancellazio-ne dell’automatismo fino ad oggi in vigore taglierà dr am-maticamente i fondi ai socialisti d’Inghilterra.

Se questa è la conseguenza più squisitamente politicaquella sulla dinamica degli scioperi è ancora più radicale.Ogni astensione dal lavoro dovrà essere annunciata condue settimane di anticipo per consentire alle azi ende col-pite di organizzarsi con personale “alternativo” assunto,per il tempo dello sciopero, dalle agenzie di collocamento.Perchè un’agitazione sia legale dovrà essere votata da al-meno il 50% degli aventi diritto e passare con maggioranzaassoluta (oggi non c’è quorum ). Nel caso dei servizi pub-blici lo sciopero do vrà avere il favore di almeno il 40% ditutti coloro che hanno il diritto di parteci pare alle votazio-ni, non solo, quindi, di chi sceglie di votare. Anche sulleforme di sciopero sono state imposte nuove limitazioni,ma è ancora in discussione l’idea di trasformare in reatopenale il picchettaggio eccessivamente numeroso. «In al-tre parole – ha denunciato il leader delel Unions Ian McCluskey – si pone l’azione sindacale fuor i legge”.

Sajid Javid peggio di Norman Tebbit ? Il ministro di Da-vid Cameron, responsabile del disegno di legge non è piùsevero dell’allora braccio destro di Margaret Thatcher,ma la determinazione è analoga. L’esecutivo conservato-re non vuole più che si ripetano le sc ene vista a Londra neigiorni scorsi in occasione dello sciopero della metropoli-tana e ripete di volere tuletare i diritti di chi subisce le agi-tazioni. In realtà per farlo dovrebbe eliminare del tutto ildiritto di sciopero: anche con le nuove norme, infatti, laTube di Londra si sarebbe bloccata sotto la spinta di unosciopero che ha coinvolto il 90% degli addetti. Per ora Lon-dra a tanto non arriva. Per ora.

Quei finanziamentiche il Sud non sfrutta 

I FONDI UE DI SVILUPPO RURALE 2007-13

L’agricoltura chiede risorse, poi quando arrivano ( o qua-si) da Bruxelles si permette il lusso di snobbarle. Para-dossi italiani. È quanto sta accadendo per i fondi comu-

nitari dello Sviluppo rurale della vecchia programmazione2007-2013. Il nostro Paese infatti non ha centrato l’obiettivo dispesa e rischia così di rispedire nelle casse europee 1,4 miliardi.La responsabilità è delle regioni poco virtuose, quasi tutte alSud, che stanno lasciando sul piatto finanziamenti preziosi.Certo ci sono anche Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e To-scana che tirano, ma il bilancio complessivo è negativo. E la re-sponsabilità è anche della scelta di non volere guardare fuori daipropri confini. Nel 2006 ,all’inizio della programmazione, erastato infatti proposto un piano di gestione nazionale che pur ga-rantendo l’autonomia delle regioni avrebbe comunque con-sentito la compensazione tra chi spendeva bene e chi invecenon riusciva a utilizzare i finanziamenti. Insomma tutto rima-neva in casa. Ma le regioni , forti della riforma del capitolo V del-la Costituzione, si arroccarono sulla difesa a oltranza della lorocompetenza esclusiva. E ora si rischia di pagare un conto salatodi quella scelta. Forse alla fine ci sarà anche un rush finale per re-cuperare, ma con quale effettiva efficacia degli investimenti?

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LatiraturadelSole24Oredioggi16 Luglio2015èstatadi211.707copie

Domenico Rosa

MARTEDÌ Gianfranco Fabi

MERCOLEDÌ Fabrizio Galimberti

GIOVEDÌ Guido Gentili

VENERDÌ  Adriana Cerretelli

SABATO Salvatore Carrubba

Lettere Le lettere vanno inviate a:

Il Sole-24 Ore "Lettere al Sole-24 Ore"Via Monte Rosa, 91

20149 Milanoemail: [email protected]

includere per favore nome,indirizzo e qualifica

Le risposteai lettori

Squinzi: eleviamo i giovani a classe dirigentediClaudio Tucci

Il percorso formativo di un giovaneavviene sempre più spesso oggiper “vasi comunicanti”, dal perio-do trascorso sui banchi di scuola, ai

primi contatti con il mondo del lavoro,passando attraverso le varie esperienzedi apprendimento, anche non conven-zionali. Ma non basta essere bravi ma-nager, imprenditori o amministratoripubblici: «Per essere davvero classe di-rigente - evidenzia il presidente di Con-findustria, Giorgio Squinzi - è necessa-rio coniugare alla professionalità la re-sponsabilità e la giusta attenzione versol’interesse generale e il bene comune.Tutto ciò si apprende sul campo e l’as-sociazionismo è grande palestra».

Il binomio “giovani-associazioni” èquindi un’opportunità, che va riscoper-ta e implementata. Anche perché solo il39,3% di ragazzi tra i 16 e i 34 anni am-mette di partecipare in qualche modoad attività associative (la percentualesale un pò di più, 42,2%, nella fascia d’età

18-24 anni): e lo fa essenzialmente perstare insieme, e perseguire scopi comu-ni che da soli è difficile o impossibileraggiungere.

La prevalenza è pertanto, ancora, perla dimensione individualistica e fami-liare: un giovane su quattro dichiara dinon sentirsi rappresentato da alcunsoggetto, se non dalla “cerchia ristretta”costituita dalla propria famiglia (55%),da se stesso (49,1%) o dal gruppo di ami-ci (25,9 per cento).

Certo, c’è anche un 35,8% degliunder34 che riconosce che le associa-zioni (imprenditoriali e sindacali) ser-vono a rappresentare gli interessi degliiscritti presso le istituzioni e nella socie-tà. Ma non c’è dubbio che la sfida è pureper le forme associative, chiamate a fareuno sforzo in più per rendersi attrattiveai ragazzi (magari con nuove idee, enuovi servizi).

L’occasione per riflettere sulla di-mensione sociale delle giovani genera-zioni è fornita dalla nona edizione delrapporto «Generare Classe dirigente»,

realizzato da Fondirigenti, assieme allaLuiss Guido Carli, e presentato, ieri, aRoma. Il distacco con i luoghi della so-cializzazione è in realtà più generale: èsignificativo infatti che il 45,8% dei 16-34enni sostiene di non partecipare conuna certa continuità ad alcun gruppospontaneo (cerchia d’amici, attivitàsportiva, colleghi di lavoro, volontaria-to). Ma la relazionalità reale è importan-te: nonostante il 30% della giornata di unragazzo sia di tipo “virtuale” (tv, radio,smartphone, internet), tre quarti deigiovani intervistati nella ricerca sonoconsapevoli dell’importanza di svilup-pare rapporti sani e reali con le persone.Anche in forme associative: si pensi, peresempio, alle start-up: il 5,8% dei 16-34enni dichiara di avere un progetto incorso o di aver messo già in piedi l’azie n-da (e un ulteriore 20,4% è orientato in talsenso, ma ha bisogno di informazioni edi “dritte” giuste).

Ecco allora la necessità di iniziative“sul campo” per offrire a giovani e menogiovani opportunità di crescita, valoriz-

zando proprio l’aspetto associativo. EFondirigenti è pronta a raccogliere lasfida: «Puntiamo a realizzare un inter-vento formativo di alto profilo sui temidella responsabilità e delle competenzemanageriali - annuncia il presidente,Renato Cuselli -. Crediamo che i tempisiano maturi per creare un acceleratoreper i manager del domani. Vale a dire, unpercorso formativo, una palestra, dovejunior e senior siano fianco a fianco percondividere esperienze e competenzein un ritrovato equilibrio tra dimensio-ne personale e dimensione sociale».

Una sfida importante, che può conta-re sull’ampia banca dati di informazio-ni contenute nei rapporti, sulla classedirigente, presentati in questi anni; esull’esperienza di insegnamento dellaLuiss: «Il punto è la necessità di arric-chire la preparazione scolastica e uni-versitaria con l’acquisizione di nuovecompetenze, messe a fattor comune -spiega il vice presidente esecutivo Lu-iss, Luigi Serra -. L’obiettivo è insegnareai ragazzi a essere curiosi, a saper lavo-rare in gruppo e a sviluppare capacitàrelazionali, tutti aspetti , non a caso, fon-damentali per formare la futura classedirigente del Paese».

©RIPRODUZIONERISERVATA

CIRCOLO VIZIOSOLe decisioni prese a Bruxellesprevedono aumenti delle tasse,tagli alle pensioni, riduzionidella spesa, ma non offronoalcuna base per la ripresa 

Lo studio. Nona edizione del rapporto Fondirigenti-Luiss Guido Carli

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Il Sole 24 OreCommenti e inchieste 25Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Scenari globaliEAST FORUM 2015

Dopo la firma.L’accordo può diventare la chiave di volta di unamaggiore integrazione euro-atlantica a livello economico e politico

Il commercio corre sull’AtlanticoIl successo del negoziato Usa-Ue (Ttip) apre enormi prospettive d’interscambio

Stime. Per l’export della Ue aumento del 5-10%

I costi e i benefici

nel bilancio del Ttip

13

diWerner Raza

Q uali sono gli effetti economici delTtip? Basandosi sugli studi con-dotti inter alia dal Centre for Eco-nomic Policy Research (Cepr) di

Londra o dall’Ifo Institute di Monaco, laCommissione europea e altri hanno sostenu-to che il Ttip fornirà all’economia della Ue iltanto atteso slancio, senza che i contribuentidebbano sostenere costi. Come altri colleghie io abbiamo dimostrato in un recente rap-porto, queste affermazioni si sono dimostra-te prive di fondamento. Riteniamo che il Ttippresenti benefici economici limitati a frontedi rischi considerevoli. I punti centrali dellanostra valutazione sono:e I potenziali benefici del Ttip sono estrema-mente limitati: tutti gli studi parlano di effettipositivi, ma molto limitati, del Ttip sul Pil, suiflussi commerciali e sui salari reali nella Ue.Secondo la maggior parte degli studi, gli au-menti del Pil e dei salari reali andranno dallo0,3% all’1,3%. Si ipotizza che la disoccupazionenella Ue rimanga invariata o che diminuisca almassimo dello 0,42%, ossia di circa 1,3 milioni.Le esportazioni della Ue registreranno un au-mento del 5 – 10 %. In tutti questi casi si tratta dicambiamenti sul lungo periodo che si concre-tizzeranno solo dopo un periodo di transizio-ne di circa 10 anni. Durante la fase di attuazionedel Ttip, si prevede che il Pil della Ue registriaumenti annui variabili tra lo 0,005% e lo0,01%. Non si può parlare di spinta a breve ter-mine per l’economia della Ue.r I costi macroeconomici di aggiustamentonon sono trascurabili e devono essere consi-derati dai politici europei: i costi della disoccu-pazione, compresi quelli della disoccupazio-ne a lungo termine, potrebbero essere rilevan-ti, in particolare durante i 10 anni di transizio-ne. I calcoli basati sulle proiezioni deglispostamenti occupazionali (0,4 – 1,1 milioni)suggeriscono costi compresi tra i 5 e i 14 miliar-di di euro per i sussidi di disoccupazione,esclusi i costi di riqualificazione e acquisizio-ne di competenze. Per la Ue, le mancate entra-te pubbliche relative a imposte e contributiprevidenziali da disoccupazione potrebberolievitare a un importo tra i 4 e i 10 miliardi di €.tI costi sociali associati ai cambiamenti dellanormativa potrebbero essere importanti:considerato che le tariffe medie sono già scesea livelli minimi (inferiori al 5%), circa l’80% deivantaggi derivanti dal Ttip provengono dallarimozione di misure non tariffarie (Mnt), qua-

li leggi, regolamenti e standard. Le Mnt sonoconsiderate solo come costi per le aziende. Laregolamentazione pubblica persegue l’inte-resse pubblico che l’allineamento delle Mntpotrebbe invece penalizzare, sino a minaccia-re gli obiettivi centrali delle politiche pubbli-che, quali sicurezza di consumatori e ambien-te, salute pubblica. Gli studi ignorano tali pro-blemi. Invece, si ipotizza che fino al 25% di tuttele Mnt in essere tra la Ue e gli Usa potrebberoessere rimosse, armonizzate o soggette a reci-proco riconoscimento. Ciò riguarda settoricritici quali quello alimentare e delle bevande,chimico, farmaceut ico e cosmetico, e il settoredell’auto. Nonostante le elevate incertezze, icosti sociali dei cambiamenti normativi impo-sti dal Ttip in settori sensibili potrebbero esse-re rilevanti e richiedono attenta analisi.uLe ripercussioni sul Mercato Unico e suiPaesi meno sviluppati richiedono ulteriorivalutazioni: in primo luogo, il Ttip potrebbepenalizzare le esportazioni dei Paesi menosviluppati (Pms) verso la Ue e ciò potrebbetradursi in una contrazione fino al 3% del Pi lreale dei Pms. Dato l’impegno della Ue a de-bellare la povertà nei Pms, tali proiezionigiustificano un esame dettagliato delle ri-percussioni del Ttip su questi Paesi. In se-condo luogo, è probabile che il Ttip riducagli scambi commerciali all’interno del-l’Unione europea. Secondo alcuni studi taleriduzione dovrebbe essere modesta, un al-tro studio ritiene invece che la flessione del-le esportazioni all’interno della Ue potrebbearrivare al 30%. Ciò costituisce una minac-cia al buon funzionamento del mercato uni-co e richiede ulteriori approfondimenti.

Riassumendo, il dividendo di crescita delTtip sarà minimo, i costi di adeguamento per ladisoccupazione dovranno essere finanziati conrisorse pubbliche e sono probabili ripercussio-ni negative sui Pms e sul mercato unico. Comerinomati economisti quali Joseph Stiglitz e DaniRodrik hanno correttamente sottolineato, le re-ali criticità del Ttip sono costituite dalle implica-zioni politiche e sociali dei cambiamenti nor-mativi nonché dagli effetti che il regime di tuteladegli investimenti (Isds) potrebbe avere sullagovernance democratica nell’Unione europea.

WernerRazaèdirettoredell’Öfse,

 AustrianFoundationforDevelopmentResearch

http://www.oefse.at/Downloads/

publikationen/policynotes/PN10_ASSESS_TTIP.pdf 

Una sintesi della relazione dell’Öfse©RIPRODUZIONERISERVATA

diMiriam Sapiro

L’esigenza di compiere progressi tan-gibili nella definizione del nuovoPartenariato transatlantico per ilcommercio e gli investimenti (Ttip)

sta mettendo sotto forti pressioni le delegazio-ni degli Stati Uniti e dell’Unione Europea che siapprestano a iniziare questa settimana il deci-mo round dei negoziati. In occasione del verti-ce del G7, il presidente Obama e i leader euro-pei si s ono impegnati a imprimere un’accelera-zione ai lavori in corso per sciogliere tutti i nodirimanenti e mettere a punto la bozza finale del-l’accordo entro fine anno.

L’incertezza che aleggia sulla permanenzadella Grecia nell’Eurozona e su quella del Re-gno Unito nell’Unione Europea rende semprepiù impellente il rafforzamento dei vincoli eco-nomici tra Stati Uniti ed Unione Europea.

A cambiare lo scenario hanno contribuitoanche l’occupazione russa della Crimea avve-nuta lo scorso anno e le continue ag gressionidi Mosca ai danni dell’Ucraina. Dopo l’inse-diamento della Trade Promotion Authoritynegli Stati Uniti e il sostegno espresso dal Par-lamento europeo alla maggior parte delle po-sizioni negoziali della Commissione europeasul Ttip, non vi sono più scus e per non com-piere progressi sostanziali verso un accordoche promuova i nostri interessi economici estrategici essenziali.

Non c’è il rischio di esagerare l’importanzadei legami tra Stati Uniti ed Unione Europea.Tra le due sponde dell’Atlantico, lo scambio dimerci e servizi tocca un valore di $1.000 miliar-di e quello degli investimenti reciproci rag-giunge $4.000 miliardi, sostenendo oltre 13 mi-lioni di posti di lavoro. È chiaro quindi che i rap-

porti bilaterali intrattenuti da Stati Uniti ed Eu-ropa nel commercio e negli investimenti sonoi più importanti a livello mondiale. Complessi-vamente, l’economia statunitense e quella del-la Ue generano quasi metà del Pil mondiale equasi un terzo dei f lussi commerciali mondiali.

Stati Uniti e Unione Europea stanno difen-dendo strenuamente le rispettive quote dimercato nel mondo. Questo rende ancora piùimportante lavorare insieme come partneranziché come concorrenti. Tale approcciopuò favorire un aumento delle esportazioni ela creazione di posti di lavoro, nonché spinge-re altri paesi a contrastare le tendenze prote-zionistiche e adottare buone prassi di regola-mentazione.

Come obiettivo primario il Ttip si proponedi ottimizzare l’allineamento dei processi uti-lizzati da Stati Uniti e Europa per s viluppare lerispettive regole e stabilire gli standard, senzasacrificare l’elevato livello di tutela che en-trambe le parti garantiscono a salute, sicurez-za, ambiente e protezione dei consumatori.Questo impegno è stato falsamente definitouna “corsa al ribasso”, mentre invece costitui-sce a tutti gli effetti una “corsa al rialzo” volta apromuovere standard elevati nei mercati bila-terali e globali.

Promuovere nel modo corretto una maggio-re compatibilità a livello normativo può ridur-re un’inutile sovrapposizione di sforzi e di co-sti. Può anche rendere più semplice l’espansio-ne e la spedizione dei prodotti all’estero da par-te delle piccole e medie imprese che spesso nondispongono delle risorse necessarie per man-tenere in essere due linee di assemblaggio o re-alizzare lo stesso prodotto in base alle diversespecifiche statunitensi ed europee.

Il successo del TTIP aiuterà a creare un soli-

do blocco commerciale transatlantico e apriràla possibilità di un'espansione che includa altripaesi. I negoziatori statunitensi ed europei de-vono innanzitutto concentrarsi sulla conclu-sione delle trattative prima di creare opportu-nità per l'adesione di altri paesi. Tuttavia, non èprematuro riflettere su una espansione strate-gica che prenda in considerazione possibilicandidati, criteri e procedure di ammissione.

Proprio come il Trans-Pacific Partnership(Tpp) in corso di negozia to tra gli Stati Uniti ealtri 11 paesi è aperto a tutti i membri del fo-rum Asia Pacific Economic Cooperation(Apec) che possono dimostrare ai partnerTpp di soddisfare determinati criteri rigoro-si, non vi è motivo per non prevedere l'am-pliamento del Ttip ad altri paesi oltre agli Sta-ti Uniti e ai 28 Stati membri dell’Unione Euro-pea. Il Ttip potrebbe perfino diventare lachiave di volta non solo di una maggiore inte-grazione euro-atlantica a livello economico epolitico, ma anche di una rinnovata visione diun’Europa unita, libera e in pace.

Ma affinché il Ttip abbia successo i nodi diffi-cili vanno affrontati adesso. Sono passati dueanni dall’avvio dei negoziati. Se non riprendo-no subito slancio, ciascuna delle due parti ini-zierà a dubitare di quanto l’altra vi sia veramen-te impegnata.

MiriamSapiroèfondatriceePrincipale

dellaSummitStrategiesInternationaleNon-Resident

 SeniorFellowdi BrookingsInstitution.

L’ambasciatoreSapiroharicopertolacaricadivicerappresen-

tanteperilcommerciodegliUsa tra2009e 2014

http://www.iai.it/en/pubblicazioni/

geopolitical-impact-ttip

Una versione più estesa©RIPRODUZIONERISERVATA

pQuale sarà l’ordine globale che risulterà dal-l’entrata in vigore degli accordi allo studio suicommerciali internazionali? Saranno il Trans-Pacific Partnership (Tpp) e il TransatlanticTrade and Investment Partnership (Ttip) capa-ci di contribuire al rilanciare la crescita econo-mica o faranno solo gli interessi economici dipochi? Quali saranno le reali opportunità per leimprese europee? Queste le domande alle qualicercherà di rispondere la decima edizione del-l’East Forum 2015 che si tiene oggi a Roma (a par-tire dalle ore 8,30 in via Alibert 5, Piazza di Spa-gna). L’incontro prevede tre panel di discussio-ne: “Ripensamento dell’ordine globale”, “Ac-cordi commerciali per la crescita” e“Opportunità per le imprese europee”. All’EastForum 2015, partecipano, tra gli altri, GiuseppeVita (presidente di UniCredit), Federico Ghiz-zoni (amministratore Delegato di UniCredit),Paolo Gentiloni (ministro degli Affari esteri),Carlo Calenda (vice ministro dello Sviluppoeconomico), Romano Prodi (già presidentedella Commissione europea), Enrico Letta (giàpresidente del Consiglio dei ministri), RobertoMoncalvo (presidente Coldiretti), Pascal Lamy(presidente emerito del Jacques Delors Institu-te), Ulrich Grillo (presidente Confindustria fe-derale tedesca) e Miriam Sapiro (responsabileSummit Strategies).

IL PROGRAMMA DELL’EAST FORUM

Tre panel con Prodi,Gentiloni, Calenda,Vita e Ghizzoni

EPA

Commercio. Il Ttip(Partenariatotransatlantico) apriràla possibilità diun’espansione ad altriPaesi, come il Trans-Pacific Partnership incorso di negoziato traUsa e altri 11 Paesi èaperto ai membridell’Asia PacificEconomic Cooperation

Milioni. LoscambiodimercieservizifraUsaeUevalemillemiliardi$

equello degliinvestimenti reciprociraggiunge4milamiliardi$,sostenendooltre

13milionidipostidilavoro

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Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

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Dal Sole 24 Ore la guida al D.Lgs. 80/2015, sulla tutela e il sostegno della maternità e della paternità

(e delle adozioni). Tra le novità le norme sulla flessibilità oraria, i permessi e congedi parentali,gli sgravi contributivi per la contrattazione decentrata e il congedo per donne vittime di violenza.

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Giovedì

16 Luglio 2015 IL GIORNALE DELLA FINANZA www.ilsole24ore.com

@24FinMerc

ANSA

RIASSETTI

 Astm, Rubegnipresto alla guidaLaura Galvagniupagina 29

Privatizzazioni. Il via libera anche al regolamento di Bancoposta atteso entro fine mese

Poste, la nuova governanceall’esame di Banca d’ItaliaOggi road show di Caio con gli investitori a Londra per l’Ipo

pLa Banca d’Italia passa al se-taccio la nuova governance di Po-ste Italiane . L’istituto di via Na-zionale è chiamato a valutare la ri-spondenza delle modifiche allostatuto che prevedono l’amplia-mento del board da 5 a 7 consiglie-ri (fino a un massimo di 9) e la co-stituzione di tre comitati interni(remunerazioni, nomine, con-trollo e rischi) alle disposizionirelative alla governance dellamaggiori banche italiane, allequale la società dei recapiti vieneequiparata per la presenza nelgruppo del Bancoposta. E ancora:Bankitalia deve valutare l’ade-guatezza del nuovo regolamentodi Bancoposta, varato dal cda lascorsa settimana seguendo i det-tami di via Nazionale. Il responso,tecnicamente un atto di accerta-mento che dovrà arrivare entro il31 luglio (quando è convocata l’as-semblea per approvare lo statu-to), sarà il primo atto formale del-l’istituto che dal primo agosto ac-quisirà a pieno titolo la vigilanzasu Poste. Sotto la lente di Bankita-lia anche le nomine dei due nuoviconsiglieri che il Tesoro dovrà fa-re a fine mese per integrare il bo-ard: almeno uno di loro dovràavere competenze finanziarie eassicurative per poter presiedereil comitato controllo e rischi. In-tanto oggi a Londra Caio incontrogli analisti per presentare la so-cietà in vista della quotazione, at-tesa per ottobre-novembre.

Laura Serafini u  pagina 29

Authority. Il processo di valutazione sulle banche europee si concluderà entro il terzo trimestre del prossimo anno

Eba, in arrivo nuovi stress test a inizio 2016LONDRA . Dal nostro corrispondente

pLo stress test dell'Europe-an banking authority sugliistituti di credito dell'Unionesarà lanciato nel primo trime-stre del 2016 per concludersisei mesi più tardi. La valuta-zione sullo stato patrimonialedelle banche e sulla loro capa-cità di reggere a uno scenarioeconomico-finanziario forte-mente avverso sarà realizzatolungo linee guida seguitedall'Eba nel 2014. Per l'anno incorso l'authority presiedutada Andrea Enria non ha rite-nuto opportuno lanciare untest, ma ha confermato il tran-sparency exercise entro la fi-

ne del 2015. In altre parole saràvalutato lo stato patrimonialedelle banche dell'Ue senzache ne sia messa alla prova latenuta sotto lo stress di unacrisi finanziaria con disoccu-pazione in violenta crescita edue anni di recessione.L'esercizio sulla trasparenzadegli istituti di credito preve-

de la pubblicazione, fra l'al-tro, della composizione delcapitale, il leverege ratio, gliattivi ponderati al rischio,l'esposizione al debito sovra-no. Una fotografia sullo statodelle banche dell'Ue senza ar-rivare al test vero e proprioche l'Eba effettuerà, comedetto, qualche mese più tardi.Quattordici banche italianeparteciperanno al transpa-rency exercise che comples-sivamente coinvolgerà 109istituti di credito dell'Unione.

Le banche italiane cheprenderanno parte all'eserci-zio del 2015 sono : Carige,Monte dei Paschi,Banca Po-

polare dell'Emilia,Popolaredi Vicenza, Popolare di Mi-lano, Popolare di Sondrio,Banco Popolare,Medioban-ca,Iccrea,Credito Emiliano,Intesa Sanpaolo, Unicredit,Ubi  e Veneto Banca. Glistress test del 2014 furono rea-lizzati da Eba e Bce che esami-nò gli istituti dell'eurozonaindividuando le fragilità di 25banche e denunciando lo“shotfall” complessivo di 25miliardi di euro, senza consi-derare le operazioni sul capi-tale disposte dalle banche aesercizio avviato.

L.Mais.

©RIPRODUZIONERISERVATA

pFusione nel mondo delletlc.Tiscali si fonde col providerdi origine russe, Aria, e RenatoSoru si ridimensiona nell’azio-nariato del gruppo da lui fonda-to nel 1998. Dopo quattro mesidi trattative serrate, l’aziendasarda, che da tempo versa in dif-ficoltà finanziarie, ha trovatoun cavaliere bianco che potreb-be rilanciare le proprie sorti. Lanotizia è stata accolta positiva-

mente in Borsa, dove il titolo -sospeso in attesa di comunica-to nel pomeriggio - ha guada-gnato il 19,56% a 0,0648 euro,dopo un massimo a 0,0657 euro.Nel dettaglio, il fondo russoOdef e Aria, di proprietà dell’in-vestitore moscovita Aleksan-dar Nesis, avranno complessi-vamente il 40% della internetcompany sarda. Soru però ga-rantirà così un futuro alla sua

creatura. Ma allo stesso temposi mette al riparo dalle banche: irussi verseranno 42 milioni diequity che andranno a ripagarei debiti dell’azienda in scadenzaa breve (a novembre). A suavolta Tiscali, in cui Aria con-fluirà, si accollerà il debito deirussi, 5 milioni più altri 15 in sca-denza nel 2018, che però Tiscalirimborserà in nuove azioni.

Simone Filippettiu  pagina 28

L’intervista. Soru: il management resta italiano, piena intesa con Ruggiero

«Un progetto industriale di successo»

Riassetti. Il fondo russo Odef primo azionista - Risolto il nodo prestiti

Fusione nelle tlc tra Tiscali e Aria 

Credito. L’inversione di tendenza sugli erogati attesa nel corso di questa estate

Patuelli (Abi): vicini alla svolta sui prestiti

Iprestiti bancari a famiglie eimprese stanno per tornare

in crescita, dopo anni in caduta,e nel corso dell'estate si dovreb-be rivedere il segno positivo. Loha affermato il presidentedell'Abi, Antonio Patuelli, se-condo cui «siamo vicini a unasvolta storica in una crisi comequesta che le banche sopporta-no con le loro risorse».

«Lo stock complessivo - haspiegato Patuelli al comitatoesecutivo di ieri - di tutte le for-

me di prestito ha smesso di cala-re: a giugno siamo arrivati a me-no 0,1%. Abbiamo quindi ragio-ne di ritenere che se il trend con-tinua, e per ora non abbiamoevidenze contrarie, siamo allavigilia dell'inversione di ten-denza. Confido che possa esse-re in questa estate in corso».

I dati dell'ultimo rapportoAbi, ha aggiunto il numero unodi palazzo Altieri, «evidenzia-no un record storico con l'au-mento dei mutui di oltre il 60%.

C'e' una forte crescita dei nuoviprestiti con un piu' 11% e lo stes-so per il credito al consumo. Lefamiglie italiane sono molto at-tive sia per gli investimenti, siaper i consumi».

Fiducia anche rispetto al dos-sier Grecia. «Le decisioni piùdifficili per la Grecia sono stateprese e ora nel Parlamento delpaese mediterraneo prevarrà lacostruttività».

R. Fi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Andrea Biondi

p«Io non vedo arrivare “i russi”.Ho visto arrivare 42 milioni di euroda fondi di imnvestimento. Poi fac-cio presente che siamo in Italia, inuna società con management ita-liano, con tecnologia italiana e pie-no controllo italiano».

Renato Soru, presidente e ad diTiscali a regime manterrà la caricadi presidente esecutivo della nuovaTiscali che nascerà dalla fusionecol provider di origine russe, Aria.Riccardo Ruggiero, attuale ad di

Aria Spa, avrà la carica di ad. «C’èpiena intesa», aggiunge Soru. Il fon-datore di Tiscali però è netto quan-do gli si prospetta la possibilità cheil dibattito scivoli sulle questioni le-gate alla sicurezza, ora che la com-ponente russa sarà maggioritaria,visto che Tiscali ha vinto la gara in-detta da Consip, per l’affidamentodei servizi di connettività della Pa.«Non vedo alcuna difficoltà. Il fo-cus piuttosto è stato sul progetto in-dustriale, che mi ha convinto».

Continuau  pagina 28

AntonioCampo Dall’Orto

BenedettaNavarra

Sindaco effettivo

FrancescoCaio

AMM. DELEGATO

E DIRETTORE GENERALE

NadiaFontana

Sindaco effettivo

LuisaTodini

PRESIDENTE

Biagio MazzottaPresidente

collegio sindacale

ElisabettaFabri

RobertoCoffa

Sindaco supplente

RobertoRao

C on si gl ie ri C on si gl ie ri C on si gli er i

PatriziaPadroni

Sindaco supplente

Consiglieri di amministrazione Collegio sindacale

L’attuale organo di gestione e controllo di Poste Italiane

FOCUS

Dinastie&Industria. ll proconsole del colosso francese in Italia, proprietario di Parmalat, lascia dopo 10 anni

Lactalis, Sala divorzia a sorpresa dai Besnier

In ossequio alla rigorosa segre-tezza e alla monacale consegna

del silenzio che da sempre li con-traddistingue, nessuna notizia ètrapelata. Ma un clamoroso divor-zio si è consumato nell’industriaalimentare. Quello tra AntonioSala e il colosso francese Lactalis,che in Italia controlla due big delcalibro diParmalat e Galbani.

Dopo dieci anni al servizio dellapotente e schiva famiglia Besnier,i signori del latte in Europa, il su-per manager, mai sotto i riflettori,ha detto addio. Un piccolo terre-moto visto che Sala è stato il pro-console di Lactalis, l’uomo più po-tente dei francesi in Italia, la men-

te dietro tutte le più importantioperazioni. Il sodalizio era inizia-to nel 2003 quando la famiglia bre-tone comprò la Galbani dalla con-nazionale e concorrente Danone:il direttore finanziario della stori-ca casa dei formaggini era Sala,classe 1960, che era approdatonell’azienda sei anni prima. Su dilui puntano i francesi e quandoquattro anni dopo, nel 2007, il co-losso transalpino raggruppa tuttele sue attività tricolori sottoun’unica holding, Lactalis Italia,Sala diventa amministratore de-legato e poi presidente. Due annipiù tardi, Sala sale nella stanza deibottoni: entra nel cda della casa-

madre Lactalis, unico italiano aLaval, profonda provincia breto-ne quartier generale della multi-nazionale. E Sala è l’uomo che haanche tirato le fila della scalata diLactalis a Parmalat, con la maxi-opa da 3 miliardi di euro, entrandonel board, dove secondo alcuniera il vero dominus, più potentedel ceo Yvon Guerin.

I francesi hanno sempre fattoquadrato sul loro uomo di fiducia,anche nei momenti più difficili delduro braccio di ferro con la Procu-ra di Parma per la contestata ope-razione Lag, la società cuginacomprata in conflitto di interessi.Nella primavera del 2013, il Tribu-

nale aveva congelato Sala vietan-dogli di partecipare ai cda di Par-malat, ma Lactalis lo confermòugualmente in sella.

Come mai questa improvvisainversione di rotta? Non c’è unaspiegazione univoca: a dar rettaad alcuni rumors sarebbe statolo stesso Sala a lasciare il gruppo.Altre voci, invece, sostengonoche siano stati i Besnier a taglia-re i rapporti. Ma anche nel divor-zio, un legame è rimasto: Sala halasciato tutti gli incarichi ma ri-mane ancora nel cda della Par-malat. Fino a quando?

S.Fi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

BANCHE USA

Bofa-Merrill Lynchtaglia le spese legalie raddoppia i profittiStefania Spatti upagina 31

INTERVISTA

Il ceo di Audi Stadler:«L’auto del futurosarà europea»Mario Cianfloneupagina 30

Banche

POPOLARI

Popolare Vicenzaprepara l’Ipocon Vitale e EredeCarlo Festa

La Popolare di Vicenza accelerasulla strada dell’Ipo e nomina lasquadra di consulenti che l’ac-compagnerà nello sbarco aPiazza Affari. In questi giornisono infatti stati incaricati Vita-le & Co e lo studio legale Bonel-liErede per studiare il processodi quotazione dell’istituto chedovrebbe concretizzarsi ad ini-zio 2016. Vitale & Co e BonelliE-rede si vanno così ad aggiunge-re a Mediobanca, che già da al-cuni mesi era stata incaricata divalutare le opzioni strategiche,soprattutto in tema di fusionisulla scia della riforma dellebanche popolari.

Il nuovo management, anchecon queste ultime nomine, cercadunque di dare un cambio di pas-so importante verso la trasforma-zione in Spa e il successivo sbarcoin Borsa. La quotazione dovreb-be avvenire con un aumento dicapitale che dovrebbe essere dicirca un miliardo di euro.

Nei prossimi giorni verran-no avviate le discussioni percostituire la pattuglia di ban-che che costituirà il consorzioper lo sbarco e l’aumento. Se-condo i rumors Mediobancapotrebbe essere global coordi-nator dell’operazione.

Tuttavia i nodi da scioglieresono ancora diversi e l’opera-zione si preannuncia comples-sa per il neo amministratore de-legato Francesco Iorio. Innanzi-tutto perché la Vicenza è unasorvegliata speciale della Bce,che chiede un piano incisivo perportare la banca in territorio si-curo. Inoltre c’è il tema del valo-re delle azioni, che fino ad oggiera deliberato in un’assembleaespressione di 100mila soci co-me nelle tradizioni delle banchecooperative non quotate. Perarrivare all’Ipo dovrà essere in-vece stabilito un fair value perl’azione, da definire in base alleattese del mercato borsistico.

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Al vertice. Renato Soru

LO SCENARIO

Nel 2015 è previstoun esercizio di trasparenzasullo stato patrimoniale delle109 principali bancheeuropee, di cui 14 italiane

Dati economici in milioni di euro

RICAVI EBITDA RETTIFICATO EBITDA RISULTATO OPERATIVO

52,438,8

67,149,1

9,3 -0,3

223,4212,8

2013 20142013 20142013 20142013 2014

I conti di Tiscali negli ultimi due anni

Finanza 24

PIAZZA AFFARI

Le notizie, i bilanci

e le analisisulle societàquotate in Borsa

http://finanza24.ilsole24ore.com

Tiscali   28

Unicredit   27

Acetum   28

Anima   29

Astm   29

Audi   30

Azimut   29

Banca Akros   29

Banca Generali   29

Banca Marche   28

Banca Popolare dell'Emilia   27

Banco Popolare   27

Bank of America   31

Carige   27Clessidra   28

Credit Suisse   30

Credito Emiliano   27

Fineco   29

Fonspa   28

Le società di oggi

   

   

         

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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28   Finanza & MercatiIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Riassetti. Renato Soru firma accordo con il gruppo del magnate Aleksandar Nesis. Riccardo Ruggiero sarà l’amministratore delegato

Tlc, arriva il matrimonio Tiscali-AriaFusione tra le due società: nasce un gruppo da 240 milioni di ricavi, tra i soci il fondo russo Odef 

Simone Filippetti

pSi muove il risiko delle tlc inItalia. Tiscali eAria, le due ”sin-gle” rimaste tra le telco minori, fi-nalmente si sposano. Matrimoniodi necessità tra due personalitàforti, che hanno scritto la storiadelle tlc nel paese, andranno aconvivere: Renato Soru, il visio-nario imprenditore e politico sar-do (oggi europarlamentare), l’in-

ventore di Internet in Italia (assie-me a Nicky Grauso) e RiccardoRuggiero, il vulcanico managerex Telecom Italia ai tempi dellascalata della Pirelli e della gestio-ne di Marco Tronchetti Provera.

Per Renato Soru, dopo anni ditentate aggregazioni (la più fa-mosa quella con Vodafone) sem-pre fallite e con zero bilanci chiusiin attivo in 20 anni, arriva il mo-mento fatidico. Un passo indietrocome azionista, Tiscali diventarussa: il fondo russo Odef e Aria,di proprietà dell’investitore mo-

scovita Aleksandar Nesis, avran-no complessivamente il 40% del-la internet company sarda. Soruperò garantirà così un futuro allasua creatura. Ma allo stesso tem-po si mette al riparo dalle banc he:i russi verseranno 42 milioni diequity che andranno a ripagare idebiti dell’azienda in scadenza abreve (a novembre). A sua voltaTiscali, in cui Aria confluirà, si ac-collerà il debito dei russi, 5 milionipiù altri 15 in scadenza nel 2018,che però Tiscali rimborserà innuove azioni.

Per Aria le cose non sono co-munque molto diverse: sebbenepiù giovane ha le stesse proble-matiche di Tiscali. Quasi sconta-to che i due fossero destinati aunirsi (le prima trattative eranoiniziate mesi fa). La fusione, di fat-to un aumento di capitale partecash (messa dai russi), parte azio-ni (messe da Tiscali), vale 77 mi-lioni: briciole rispetto ai fasti di untempo quando arrivò a superarela Fiat come capitalizzazione,mentre ormai da tempo era finitatra le penny stock (6 centesimi adazione). La internet companyesce da un anno dificile: nel 2014era tornata pericolosamente vici-na al dissesto schiacciata da undebito di 140 milioni in scadenza.Un accordo era arrivato in extre-mis con le banche, suggellato da

una ricapitalizzazione. Un primoe analogo salvataggio era statofatto anni prima, anche in quel ca-so con aumento di capitale.

D’altronde il mercato da temposi sta polarizzando e due “nane”come Tiscali e Aria, troppo picco-le per reggere la concorrenza coicolossi nazionali, ma allo stessotempo troppo grandi per soprav-vivere come operatore locale o

regionale. Ora l’unione, farà na-scere una Telco che razionalizzail mercato, fa massa industriale esi spera sia in grado di stare in pie-di da sola ed essere finalmenteprofittevole. Aria era la start-updelle meraviglie fondata da tregiovani ragazzi umbri (Alessan-dro Frizzoni, Alessandro Ronchie Flavio Ubaldi), saliti alle crona-che per aver sbaragliato tutte legare WiMax in Italia. Poi l’ingres-so del venture capitalist DavidiGilo, ex banchiere Goldman Sa-chs trapiantato in Umbria. Maqualcosa non funziona: Aria pas-sa sotto il controllo di Nesis con acapo Ruggiero; escono i tre fon-datori, che nel frattempo si sonodedicati a Go Internet, sbarcatasull’Aim l’estate scorsa.

La governance di “TiscAria”sarà un perfetto equilibrio: Sorupresidente esecutivo e Ruggieroamministratore delegato. I cuegestiranno una newco da700mila clienti, un fatturato pro-forma di 240 milioni (213 Tiscali e25 Aria), ma un bilancio in perdi-ta (15 milioni per Tiscali e rossoper Aria nel 2014). Con l’arrivodei russi, Tiscali però non dovràpiù vendere la sua sede, il presti-gioso immobile di Sa Illeta a Ca-gliari (in predicato di passare aCastello Sgr).

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LA PAROLACHIAVE

Newco

7Newco è un nome generico etransitorio che viene assegnato auna nuova azienda (Newco staper New company) che sorgerà dauna ristrutturazione o da unprogetto di creazione di unanuova azienda.Nel caso del matrimonio traTiscali e Aria, si tratta di una

fusione, che prevede un aumentodi capitale parte cash (messo dairussi), parte azioni (messe daTiscali), il cui valore complessivoè pari a 77 milioni di euro.

L’INDEBITAMENTO

Per effetto dell’accordo i russiverseranno 42 milioni diequity che andranno aripagare i debiti a brevetermine di Tiscali

An amento el titolo a Milano

0,08

0,07

0,06

0,05

0,04

0,03

500

400

300

200

100

0

15/07/201515/07/2013

Prezzo Volumi in milioni

+71,43

Variazione %

Tiscali

«Progetto industrialedi grande successoCon Ruggiero c’è intesa»Andrea Biondi

u Continua da pagina 27

pCerto è che la mappa di Ti-scali post fusione cambierànon poco. Soru, che ad oggi de-tiene circa il 17,7% scenderà al10%. Sopra di lui ci saranno gliazionisti di Aria (in maggioran-za russi) col 18% e il fondo di in-vestimento russo Otkritie Di-sciplined Equity Fund (Odef)col 22 per cento.

Si tratta di un accordo im-portante, qual è stata la ratio?

Stavamo cercando di fare unaumento di capitale di circa 40milioni di euro per alleggerire ildebito finanziario senior. Lovolevamo portare sotto i 100milioni di euro. Durante questopercorso abbiamo iniziato a di-scutere con Société Générale,che ci avrebbe potuto accom-pagnare verso questo aumentodi capitale. Poi è emersa la pos-sibilità di arrivare a questa inte-ressante operazione. I 42 milio-ni di euro in arrivo ci permetto-no di ripagare una tranche deldebito e di scendere a un seniorloan di circa 90 milioni.

Société Générale non saràpiù nella società?

Questa operazione sostitui-sce in toto l’operazione origina-riamente prevista con SociétéGénérale, con la quale mante-niamo ottimi rapporti, che eradisponibile ad accompagnarcinel percorso di ristrutturazione.

Beh, il fatto che i russi siano isoci maggioritari è una cosasulla quale lei dovrà lavoraremolto anche presso l’opinionepubblica, sempre in conside-razione del fatto che Tiscalicurerà in particolar modo per iprossimi anni la connettività,e quindi internet e dati, dellaPa, dopo la gara Consip.

Parliamo di diversi investito-ri russi, separati tra di loro e di-stanti tra di loro. È quasi piùonerosa la discussione tra di lo-ro che quella tra noi e loro. Ripe-to: non vedo nessuna difficoltà.Anzi, sono consapevole delvantaggio di aumentare il capi-tale e di ripagare il debito one-rosissimo e gestito da hedgefund tra New York, Londra, laSvizzera e la Francia.

Il debito così arriverà a un li-vello per voi sostenibile?

Il debito senior sarà menodella metà del fatturato e più so-stenibile. E questo per due mo-tivi: perché è ridotto, visto chenel 2010 era di circa 200 milionie adesso arriva a circa 90 milio-ni e poi perché, avendolo porta-to ad un livello più basso, ci saràla possibilità di rinegoziare iltasso di interesse.

Cosa che intendete farequando?

Appena la fusione sarà por-tata a termine.

Con chi dovreste rinegozia-re i tassi di interesse?

Abbiamo una tranche di circa30 milioni di euro che è in manoad alcuni hedge fund stranieri, eun’altra di circa 55 milioni che èdetenuta da Banca Intesa. Mapotremmo anche discutere di

un rifinanziamento per l’interacifra anche con altri istituti.

Qual è invece il plus sul fron-te industriale?

Questo accordo ci permettedi rilanciare con un progetto in-dustriale molto interessanteperché Aria si porta in dote unafrequenza nazionale sui 3.5 Ghz.L’unione della nostra infrastrut-tura di rete fissa con la licenza diAria per la frequenza 3.5GHz,nata per essere utilizzata per ilWi-Max e che verrà ora utilizza-ta per la nuova tecnologia Lte, cipermetterà di offrire accesso ul-trabroadband su infrastrutturaproprietaria, in mobilità e su re-te fissa, sia nelle aree di digitaldivide che nelle aree urbane.

Avete fatto un accordocon Mediaset per i contenu-ti. C’è una relazione tra l’an-nuncio di questo accordo oradopo aver comunicato quel-lo con Mediaset?

No, sono storie separate. Ti-scali in questi anni sta inve-stendo nell’innovazione tec-nologica e nella creazione dinuovi servizi. Stiamo conti-nuando a crescere e investirecon il portale Tiscali.it, e stia-mo facendo uno sforzo moltorilevante nella creazione di unportale nazionale che si chiamaIstella. Dentro questo motoredi ricerca c’è la ricerca video. Egrazie a questo accordo conMediaset, che poi vorremmoestendere agli altri operatoritelevisivi, adesso rendiamo vi-sibili i video Mediaset che nonsono visibili su YouTube.

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Salvataggi. Maccarone: evitare la liquidazione

Fondo Fidt, un veicoloper Banca MarchepUna società «veicolo» perrilevare a tempo Banca Mar-che e sventare il rischio di unasua liquidazione. E’ l’iniziativaallo studio del Fondo interban-cario di tutela dei depositi, Fi-dt, presieduto da SalvatoreMaccarone. «Faremo tuttoquello che serve per evitare laliquidazione della banca cheha una raccolta protetta di 7,3miliardi», ha spiegato all’agen-zia Radiocor Maccarone.

Il Fondo interbancario è unconsorzio obbligatorio per latutela dei depositi bancari e si ègià impegnato su richiesta deiCommissari straordinari del-l’istituto marchigiano a soste-nere il piano di risanamentodella banca per 900 milionicirca. In particolare 800 milio-ni al massimo sono stati previ-sti a garanzia delle cessione dicrediti in sofferenza della ban-ca secondo un progetto pre-sentato dal Fonspa. Altri 100milioni, invece, sono per l'ac-

quisto di una quota nell'ambi-to della ricapitalizzazione diBanca Marche che avrebbedovuto sostenere il Fonspa mail progetto si è arenato per ladifficoltà di individuare unsufficente numero di investi-tori privati che si impegnasse-ro nella ricapitalizzazione del-la banca. Dopo il fallito tentati-vo dei privati, e prima dell’av-vio delle nuove regoleeuropee sul bail-in che entre-ranno in vigore dal 1° gennaio2016, il dossier Banca Marchetorna dunque nelle mani delFondo interbancario di tuteladei depositi. «Il nostro impe-gno come equity potrebbe au-mentare» ammette Maccaro-ne, anche se la decisione non e'stata ancora presa dagli organidel Fondo. L'obiettivo e' ripor-tare in bonis la banca entro lafine dell'anno quando scadrà ilcommissariamento dispostodalla Banca d'Italia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

M&A. Alimentare

Clessidra 

rileva 

il controllo

di AcetumCarlo Festa

pIl fondo di private equityClessidra rileva il controllodiAcetum, il più grande pro-duttore di aceto balsamico diModena a livello mondiale(100 milioni di litri prodotti),con un fatturato di circa 100milioni di euro, dei quali il95% generato fuori dall’Italia.

Il gruppo guidato da Clau-dio Sposito ha acquisito unaquota di maggioranza con ilsuo secondo fondo: il closingdell’operazione è avvenutoieri. Il valore del deal, secon-do indiscrezioni, sarebbe vi-cino ai 200 milioni di euro(come valutazione del grup-po). I soci fondatori di Ace-tum (cioè Cesare Mazzetti eMarco Bombarda) rimango-no nell’azionariato e nel ma-nagement (tanto che Maz-zetti sarà ancora presidentedel gruppo).

L’obiettivo della partner-ship è ambizioso: cioè crea-re un grande polo dell’acetoe dei condimenti di qualità.Parte delle risorse immessesono infatti destinate allacrescita, sia organica siaper acquisizioni, attual-mente allo studio.

Nel processo di ulterioremanagerializzazione di Ace-tum è già previsto l’innesto diun nuovo amministratore de-legato che sarà Andrea Guidi,manager con grande espe-rienza nel settore del food.Per Clessidra hanno seguitol’operazione Claudio Spositoe Matteo Ricatti. Clessidra èinvece stata assistita nel-l’operazione da Vitale & Co(dal partner Alberto Genna-rini), dallo studio d’Urso Gat-ti Pavesi Bianchi (per la docu-mentazione legale e i contrat-ti), da Kpmg (per gli aspetticontabili) e dallo studioAlonzo Committeri & Part-ners (per gli aspetti fiscali).

L’operazione avvieneproprio mentre in Italia au-menta l’interesse per il set-tore dell’aceto. È notizia diieri che l’aceto Ponti è finitonel mirino del Fondo Strate-gico Italiano guidato daMaurizio Tamagnini, chestarebbe guardando alla co-stituzione di un polo alimen-tare dopo l’ingresso in Inalcadel gruppo Cremonini. Orala mossa di Clessidra e l’ac-quisto di Acetum (che tutta-via a differenza di Ponti è

concentrato esclusivamen-te sull’aceto balsamico) po-trebbero creare ulteriorefermento in un settore desti-nato al consolidamento.

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Fusione. La società telefonica Tiscali finisce al magnate russo Nesis

INTERVISTA Renato Soru

L’IMPRENDITORE

Il fondatore di TiscaliRenato Soru, nato nel 1957,ha fondato l’internet companyTiscali nel 1998. Nel 1999 lasocietà si quota in Borsa earriva a capitalizzare fino a30.000 miliardi di lire. Nel2004 Soru si dà alla politica ediventa Governatore dellaRegione Sardegna.Successivamente, pur restandosocio di Tiscali, sarà ancheparlamentare europeo.

«Sul debito potremorinegoziare i tassio rifinanziare la cifracon altri istituti»

IMAGOECONOMICA

NOME  EMITTENTE / 

GARANTE

 VALUTADI

EMISSIONEEDI

REGOLAMENTO

DATADI

SCADENZA   CODICE ISIN

TAGLIO MINIMO

 / VALORE

NOMINALE

DATE DI EMISSIONE E

QUOTAZIONE  CEDOLE

Obbligazioni

Callable 3% in

Dollaro USA 

Societe

Generale  Dollaro USA (USD) 05/08/2025 XS1212158965 2.000 USD

Emissione: 05/08/2015

Le obbligazioni saranno

negoziabili su EuroMOT 

(Borsa Italiana)

 Tasso Fis so

annuale: 3%

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Il Sole 24 OreFinanza & Mercati 29Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Privatizzazioni. Via Nazionale dovrà avallare con un atto di accertamento l’ampliamento del board e il regolamento di Bancoposta

Poste, esame Bankitalia sulla governanceIl via libera atteso entro il 31 luglio, quando l’assemblea approverà lo statuto - Oggi road show a Londra per l’Ipo

Laura Serafini

pLa Banca d’Italia passa al se-taccio la nuova governance diPoste Italiane e il regolamentosul funzionamento del Banco-posta. Il cda della società guida-ta da Francesco Caio ha appro-vato la scorsa settimana le mo-difiche dello statuto che, in par-ticolare, comporterannol’ampliamento del board da 5 a 7consiglieri entro fine luglio e lacostituzione di tre comitati en-do-consiliari: nomine, remune-razioni e controllo e rischi. Alcontempo il board ha anche va-rato una proposta di regola-mento del Bancoposta in ot-temperanza alle disposizionidate in materia alla società dallaBanca d’Italia. La palla ora è pas-sata all’istituto di via Nazionale,visto che in questi mesi Poste èdiventata un soggetto vigilatoin materia bancaria per la pre-senza nel gruppo del Bancopo-sta. Banca d’Italia sta esaminan-do la rispondenza del regola-mento ai dettami, ma anchel’adeguatezza della governancerispetto alle disposizioni previ-ste in materia di governo dellemaggiori banche italiane, allequali la società dei recapiti vie-ne equiparata. In verità le modi-fiche allo statuto sono state ap-portate proprio perchè l’istitu-to di via Nazionale già dai primimesi dell’anno aveva fatto pre-sente la necessità di ampliare ilboard: in base alle disposizioniin materia, i tre comitati endo-consiliari devono avere almenoun consigliere diverso in ognu-no di esso e non possono essere

partecipati dall’ad. Un eserci-zio che sarebbe stato alquantocomplesso con un board com-posto solo da cinque persone, dicui uno è il ceo. Il nuovo st atutoprevede che il cda di Poste deb-ba essere composto da un mini-mo di 5 e un massimo di 9 consi-glieri, ma in occasione dell’as-semblea convocata per il 31 lu-glio l’azionista ministerodell’Economia dovrebbe pro-porre un primo ampliamento a

7 consiglieri. La Banca d’Italiadovrà esprimersi anche sul fat-to se il primo step a 7 compo-nenti sia sufficiente; un ulterio-re allargamento a 9, nell’inten-zione dell’azionista di riferi-mento, sarebbe poi previstodopo la quotazione in Borsa perfare posto ai rappresentanti deifondi di investimento. L’istitutoguidato da Ignazio Visco do-vrebbe comunque dare una ri-sposta in ogni caso prima del 31luglio. Il responso sarà il primoatto formale della Banca d’Italiasu Poste: tecnicamente si tratte-rà di un atto di accertamento. Lavigilanza di via Nazionale di-venterà pienamente operativadal èrimo agosto.

Nell’ambito di questa disa-mina da parte dell’istituto di vi-gilanza l’attenzione è puntataanche sul ruolo che il comitatocontrollo e rischi avrà nel mo-nitorare lo sviluppo del busi-ness di Poste in ambito assicu-rativo e del risparmio gestito,due cardini per la crescita indi-viduati dal nuovo piano indu-striale. Se sul fronte assicurati-vo l’attività del gruppo è più ro-data, la prospettiva di puntarein maniera più massiccia suiprodotti di risparmio gestito davendere alla clientela postale inaltervativa ai buoni postali po-trebbe comportare maggiori ri-schi sia per la società che per ilpersonale che andrà a collocar-li. Per questo motivo Bancad’Italia, ma a onor del vero an-che la stessa società dei recapi-ti, avrebbero sensibilizzato ilgoverno sulla necessità di ga-

rantire la presenza nel board dipersone con una comprovataesperienza temi bancario-fi-nanzairio e assicurativo. In oc-casione dell’asseemblea di finemese verranno infatti nominatii due nuovi consiglieri che inte-greranno il board: tra quei duenomi ci sarà anche il potenzialepresidente del nuovo comitatocontrollo e rischi, ruolo che at-tualmente gli altri consiglieriindipendenti di Poste (RobertoRao, Antonio Campo Dall’Ortoe Elisabetta Fabri) non sareb-bero disponibili a ricoprire.

Nel frattempo oggi è in pro-gramma un altro appuntamen-to cruciale per la società. L’adCaio e il direttore finanziarioLuigi Ferraris incontreranno aLondra gli analisti finanziari perpresentare la società e forniregli elementi per elaborare le pri-me ipotesi di valutazione delgruppo dei recapiti. Ancora unavolta la società ha scelto di noncomunicare nulla all’esterno suun evento che è tutt’altro che se-condario rispetto al percorso diquotazione. L’incontro sarà aporte chiuse e nessuna indica-zione sull’esito e sui contenutiverrà comunicata. Il motivo diquesta scelta resta un mistero.

Se tra tre mesi o quattro unaquota consistente della societàdovrà essere venduta ai rispar-miatori, che siano o menoclienti di Poste, sarebbe forseopportuno che sin da ora si co-minciasse a spiegare loro l’im-portanza, le opportunità o i ri-schi dell’investimento.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

PARTERRE

ppp

Quel volo in Borsa dell’Aeroporto di Bologna 

ppp

Intesa Sanpaolo Vita diventa«social» e si allea con Airbnb

DENARO&LETTERA

AZIMUT: -1,98%

Il titolo sconta ancora l’effettodel richiamo Consob sui fondi esteri

27,5

26,5

25,5

24,5

23,5

15/0715/06Andamento del titolo a Milano

24,28Chiusura di ieri

-1,98%

Dopo il tonfo di martedì(-7,42%) proseguono i ri-

bassi sul titolo Azimut che ieriha perso un altro 1,98 per cento.Le azioni della società di ri-sparmio gestito pagano ancorail richiamo della Consob chelunedì ha hatto un richiamoformale agli intermediari di-stributori di fondi esteri edestero-vestiti sia sul tema deiconflitti di interesse sia sullastruttura delle commissioni.Gli analisti diBanca Akros nonvedono nell’immediato uncontraccolpo per il businessdel risparmio gestito (che que-st’anno sta registrando ottimirisultati in termini di raccolta)tuttavia «è prevedibile che nellungo periodo possa essere ri-visto in qualche modo il mec-canismo di calcolo delle com-missioni da performance». In

questo caso le società più col-pite dovrebbero essere Azimut(che fa il 20% del suo fatturatocon le fee di performance) ol-tre a Mediolanum (-1,14%) eBanca Generali (+1,35%). Im-patto minore per Anima

(+3,10%) e Fineco(+0,52%).©RIPRODUZIONERISERVATA

TELECOM ITALIA: +1,34%

Goldman taglia la raccomandazionema il mercato continua a comprare

1,25

1,20

1,15

1,10

1,05

Andamento del titolo a Milano

1,206Chiusura di ieri

+1,34%

15/0715/06

Goldman Sachs ha rivistoieri la propria raccoman-

dazione sul titolo Telecom

Italia da «conviction buy» a«buy». Non più comprare apiene mani quindi ma pursempre comprare. E così si so-no comportati gli investitoriche ieri hanno acquistato leazioni dell’ex monopolista fa-cendole salire dell’1,34 percento. Da inizio anno le azioniTelecom Italia hanno messo asegno un rialzo del 35% circaregistrando la migliore per-formance tra le maggiori so-cietà europee del settore. Nel-lo stesso lasso di tempo il pa-niere Stoxx Europe Telecomha guadagnato il 21,3 per cento.Le valutazioni della societàitaliana si sono riallineate aquelle dei competitor euro-pei. Ad oggi le azioni valgono

circa 18,7 volte gli utili perazione attesi per i prossimi 12mesi. Numeri in linea con lamedia dei principali operatorieuropei il cui valore di merca-to, stando alla banca dati S&PCapital Iq, si attest a a a 17,5 vol-te gli utili attesi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LUXOTTICA: +3,15%

Titolo in controtendenza graziealla minore esposizione in Cina

65,0

62,5

60,0

57,5

55,0

15/0715/06

Andamento del titolo a Milano

63,95Chiusura di ieri

+3,15%

La debolezza dell’economiacinese e la recente ondata di

volatilità che ha colpito i merca-ti azionari rischiano di compro-mettere utili e fatturato dei set-tori lusso e auto più esposti sullRepubblica popolare. Questol’allarme lanciato ieri da CreditSuisse che in un report ha consi-gliato di vendere diversi titolidel lusso come Burberry(-2,59%) e Lvmh (-0,74%). APiazza Affari hanno sofferto To-d’s (-1,33%) e Moncler (-0,42%).In controtendenza Luxottica ieri tra i migliori del listino conun balzo del 3,15 per cento. Levendite sul mercato asiatico val-gono circa il 13% del fatturato diLuxottica. Quota importantema tutto sommato limitata ri-spetto al 28% di Lvmh. Più im-portante è il mercato americanoche vale più della metà dei ricavi

del gruppo di Agordo. In questosenso la svalutazione dell’euro(che auita l’export) è una buonanotizia per Luxottica e la ripro-va si è vista ieri visto che, a frontedel calo della moneta unica, si èvisto un balzo del titolo.

A.F.D.

©RIPRODUZIONERISERVATA

LANDI RENZO: +1,24

Quel profit warning di Landi Renzofrutto dei bassi prezzi del greggio

1,02

0,99

0,96

0,93

0,90

15/0715/06

ndamento del titolo a Milano

0,97Chiusura di ieri

+1,24%

In gergo tecnico è un profitwarning. Ieri Landi Renzo,

la società di Cavriago leadermondiale nel settore dei com-ponenti per l’alimentazione ametano a gpl per auto, ha infat-ti comunicato che gli obiettividi ricavi e margine operativolordo per il 2015, previsti in li-nea con l’anno precedente,«potrebbero risultare non fa-cilmente perseguilbili». Evi-dentemente la situazione delmercato non è delle più felici,dato che il forte calo del prezzodel petrolio non favorisce cer-to gli operatori attivi su ali-mentazioni alternative allabenzina. E bene ha fatto LandiRenzo comunicando i risultatipreliminari del semestre conricavi a 98 milioni, ad avvertireil mercato. Le difficoltà delcontesto di riferimento non fa-

voriscono certo il titolo a Piaz-za Affari. La debolezza dei cor-si è di lunga data. A un anno iltitolo perde il 17% e sono lonta-ni i tempi in cui Landi Renzovaleva oltre 2 euro, contro i 98centesimi attuali.

Fa.P.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cose così non se ne vedono spesso. Anzi sono un’eccezione. In genere le prime sedute dei collocamenti di Borsa non sono en-

tusiasmanti per i sottoscrittori. C’è infatti da smaltire l’effetto dellamassimizzazione dell’incasso che ogni debuttante tende a conse- guire. Per gli aeroporti di Bologna sbarcati sul listino martedì il ca-novaccio è stato stravolto. In meglio, molto meglio, per i piccoli in-vestitori, ma anche per i fondi che ha nno comprato. L’esordio l’al-tro ieri è stato bruciante con il titolo salito a razzo di un abbondante 30% in una sola seduta. Ieri, secondo giorno, la replica con un buon+ 5% a quota 6,25 euro. In due sedute chi ha comprato titoli delloscalo emiliano ha guadagnato un sonoro 39%. Buon per loro ovv ia-mente. Ma quando i prezzi strappano (all’ingiù come pure all’insù)così violentemente in poche ore, vuol dire che c’è stato un mispri-cing, cioè una inadeguata valutazione del titolo. Che il più dellevolte va a scapito dei compratori. Per fortuna loro in questo caso èaccaduto il contrario. Una spiegazione all’Ipo generosa c’è: il col-locamento è avvenuto nel pieno della c risi greca e il prezzo pruden- zialmente è stato fissato al limite minimo della forchetta. Gli inve-stitori plaudono, un po’ meno i soci pubblici vend itori che potevanoincassare qualche soldino in più. Ma forse è meglio così. (Fa.P.)

La finanza si adegua all’economia 2.0. In una società che vaverso la condivisione dei servizi, Intesa Sanpaolo Smar-

tCare (Intesa Sanpaolo Vita) ha firmato un accordo con il po- polare sistema di affitto per privati Airbnb: con il piano aCa-saConMe, Airbnb mette a disposizione di chi ospita un siste-ma di controllo a distanza dell’abitazione per controllareeventuali allagamenti, incendi, rilevare potenziali intrusionie avvisare il proprietario, anche quando è fuori casa, del po-tenziale pericolo. Una opportunità in più per rendere sicurala condivisione del proprio appartamento ad estranei prove-nienti da tutto il mondo. La necessità di rendere più sicura lasoluzione abitativa per chi affitta è stata resa necessaria do- po alcuni casi negli Usa di devastazioni di appartamenti da parte degli ospiti: per questo motivo Airbnb ha introdottol’Host Guarantee una assicurazione che copre fino fino a800mila euro per eventuali danni alla proprietà. Un sistemasempre più collaudato quello di Airbnb, nata da un’idea distudenti universitari californiani, oggi valutata fino a 10 mi-liardi di dollari. (Ma.Mo)

AZIMUT TELECOM ITALIA LUXOTTICA LANDI RENZO

Dati in milioni

di euro

164,8

117,7

Altri ricavi

Proventi diversiderivantida operativitàfinanziariae assicurativa

Premi assicurativi

Ricavi e proventi

Totale ricavi

2014

28.512,3Totale ricavi

2013

26.268,2

3.281,2

13.200,0

9.622,2

3.772,2

15.471,9

9.150,4

L’evoluzione dei ricavi di Poste Italiane

LA PAROLACHIAVE

Road show

7Con il termine inglese roadshow si intendono i cosiddettieventi itineranti, manifestazioniorganizzate specificatamentedalle aziende o da enti perdiffondere la conoscenza di unnuovo oggetto, per rilanciare una

linea di prodotti o per illustrareun progetto finanziario oindustriale. Si tratta di unapresentazione standard, che siripete in diverse città perdiffondere l'informazione sulterritorio e creare conoscenza einteresse verso quanto si dovràvendere. Nel caso delle societàche intendono quotarsi in Borsa,il road show punta a convinceregli investitori sulla convenienzadelle azioni oggetto dell’offerta.

Riassetti. La holding di Gavio prepara una revisione della governance, possibile che il passaggio di testimone si realizzi già in occasione dell’approvazione dei conti del trimestre

Rubegni in arrivo alla guida di AstmLaura Galvagni

pPrendono sempre più for-ma le voci già circolate nellescorse settimane di un possibi-le ribaltone al vertice di Astm,la holding della famiglia Gavioche controlla gli asset chiavedella dinastia, dalle autostradealle costruzioni. È possibile,infatti, che il cambio dellaguarda arrivi già in occasionedell’approvazione dei contidel secondo trimestre. Il con-siglio di amministrazione diAstm non sarebbe ancora sta-to convocato ma è prassi che sitenga negli ultimi giorni delmese di luglio, potenzialmen-te tra il 28 e il 31 luglio. E in quel-la sede, dunque, potrebbe sali-re alla guida il nuovo managerscelto per dare un colpo d’ac-celeratore al processo di cam-biamento, in parte già in atto.In particolare, dovrebbe pren-dere le redini dell’azienda Al-berto Rubegni, già ammini-stratore delegato di Impregilo,poi membro del consiglio diamministrazione di Astm e daqualche tempo alla guida di Iti-nera , la società di costruzionidi cui la holding detiene diret-tamente (17%) e indirettamen-te circa un 47% del capitale.

È a Rubegni, quindi, che ver-rebbero girate le deleghe oggi

nelle mani di Alberto Sacchi eGraziano Settime. La società,contattata, ha opposto un secco«no comment». Le indiscrezio-ni, tuttavia, troverebbero con-ferma in un altro passaggiochiave, quello della possibiledefinizione di una sorta di nuo-vo piano strategico che dia nuo-va linfa alle ambizioni di cam-biamento della società.

Da tempo Astm ha una cassaparticolarmente capiente, si

tratta di circa 200 milioni dimezzi subito disponibili eredi-tà della partita Impregilo. L’im-piego di quei denari è ancoratutto da stabilire. Tuttavia, sicapisce che l’utilizzo, tanto piùse abbinato a un po’ di leva fi-nanziaria, potrebbe ridisegna-re il perimetro dell’azienda edefinire lo sviluppo futuro del-la compagnia. Per Astm sareb-be giunto dunque il momentodi compiere nuove scelte stra-

tegiche e, per questo, è anchepossibile che nelle prossimesettimane si possano registrareinnesti di manager esterni checontribuiscano alla pianifica-zione del gruppo. Una sorta disupporto per Rubegni che, varicordato , pur avendo guidato alungo Impregilo in realtà non siè occupato solo di costruzioni,il ruolo di amministratore dele-gato del general contractor loha avvicinato anche al businessdelle concessioni. Basti ricor-dare che il progetto CostaneraNorte porta la firma del mana-ger. È per questo che, si imma-gina, le direttrici di crescita po-trebbero interessare le attivitàgià oggi chiave. Con un appun-to: su Sias, in termini di gover-nance, nulla dovrebbe cambia-re, resterà infatti in sella l’attua-le amministratore delegato Pa-olo Pierantoni.

L’idea, si vocifera sul merca-to che da tempo chiede lumisull’utilizzo che potrebbe esse-re fatto della cassa, sarebbequello di far emergere il valoreancora inespresso di Astm. Laholding quota in Borsa attornoai 12 euro contro i 10,05 euro del-la chiusura di ieri della control-lata Sias. In altre parole, buonaparte del valore della finanzia-ria è riconducibile alla parteci-

pazione nell’asset chiave che,d’altra parte, continua a rap-presentare ancora il pilastrodel gruppo. È attorno a questopilastro, si ipotizza, verrà co-struito il nuovo sistema Gavio.Un modello che, allo stato, ruo-ta attorno alla centralità dellevie a pedaggio basti pensareche, guardando i conti 2014, ri-spetto a 603 milioni di ebitdacirca 580 milioni arrivano dalbusiness autostradale. È recen-te tra l’altro l’aggiudicazionedell’A21 Piacenza-Brescia chein prospettiva, abbinata allaBrebemi e alla Teem, assicurauna fetta importante del traffi-co autostradale del Nord, tantopiù se si somma con la realizza-zione del tratto che collega Par-ma a Mantova. Qualcuno sispinge a dire che in questo dise-gno l’aggiudicazione della Se-renissima, la via che collegaBrescia a Padova, potrebbe ri-velarsi un tassello fondamenta-le. La partita su quel tratto, pe-rò, è ancora tutta da giocare ebisogna realmente capire se ilgruppo Gavio sia interessato ascendere in campo.

Nel mentre, il riassetto alvertice della holding è certa-mente un passaggio fonda-mentale per Astm.

©RIPRODUZIONERISERVATA

AZIONARIATO ASTM

Gruppo Gavio

Azioni proprie

Generali

Flottante

Lazard

Norges Bank

LA STRUTTURA DEL GRUPPO

Sina Itinera Sias

ENGINEERING

ASTM

COSTRUZIONI AUTOSTRADALI

Sineco

99,5% 17,0% 63,42%82,0%

Fonte: dati societari

53,93%

4,42%

9,98%

4,34%

2,04%

25,29%

L’azionariato di Astm

L’OBIETTIVO

L’intenzione sarebbequella di dare un colpod’acceleratore alcambiamento di strategiain atto da qualche tempo

Piazza Affari. Autorizzato il prospetto

Via libera di Consoba Space2 in Borsa pSpace2, societa' costitui-ta da Space Holding in formadi Special Investment Vehi-cle (Siv), ha reso noto di averricevuto dalla Consob l'auto-rizzazione alla pubblicazio-ne del Prospetto Informati-vo per l'ammissione a quota-zione sul Segmento Profes-sionale del MercatoTelematico degli Invest-ment Vehicles di Borsa Ita-liana. L'approvazione daparte di Consob segue ilprovvedimento con il quale,in data 14 luglio 2015, Borsa

Italiana ha deliberato l'am-missione alla quotazione sulMIV/Segmento Professio-nale delle azioni ordinarie edei market warrant diSpace2. L'ammontare delcollocamento, secondoquanto comunicato dal grup-po, e' compreso tra 180 e 250milioni di euro e il colloca-mento avra' inizio in data 16luglio 2015 e terminera' in da-ta 28 luglio 2015, salvo proro-ga o chiusura anticipata.

R.Fi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

REUTERS

Ipo. Tornano le quotazioni a Piazza Affari

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7/21/2019 Sole 24 Ore 20150716

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30   Finanza & MercatiIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Automotive. Il colosso tedesco ostenta sicurezza e lancia la sfida ai nuovi player sul fronte dell’innovazione

 Audi, l’auto del futuro sarà europeaIl ceo Rupert Stadler non teme lo sbarco di Apple nel settore

Mario Cianflone

PORTIMAO. Dal nostroinviato

p«Non cederemo l'industriadell’auto ai signori della SiliconValley». È categorico Rupert Sta-dler, numero uno di Audi nel ri-spondere agli epocali cambia-menti tecnologici in atto nell'in-dustria dei motori e alle inedite sfi-de che si annunciano portate danuovi attori che non sono di casa aIngolstadt, Monaco o a Detroitbensì a Cupertino oppure a Moun-tain View, in California».

Il Ceo della Casa dei QuattroAnelli, intervenuto a Portimao,in Portogallo, durante la presen-tazione della supercar R8 e su di-retta domanda del Sole 24 Oreostenta sicurezza verso quellache sembra essere la madre ditutte le minacce allo status quodell'automobile: lo sbarco di Ap-ple che, solo ipotizzato da sei me-si di rumors, fa paventare un ri-baltamento della geografia del-l’auto perché la Mela è iperpoten-te, ha in cassa 200 miliardi, unacapitalizzione di 750 miliardi e faleva su un marketing imbattibilema controverso.

«No, non ho paura di Apple - af-

ferma Stadler - siamo assoluta-mente in grado di rispondere aogni sfida competitiva. Accettosempre la concorrenza e l’arrivodi nuovi player e di nuove forme dicollaborazione come quella che cilega proprio ad Apple su CarPlayper integrare gli iPhone nei siste-mi di bordo. Sono molto rilassatosu questo punto anche perché datempo stiamo puntando su inno-vazione e tecnologie digitali peraffrontare giocando d’anticipocompetitor vecchi e nuovi».

Audi, che ha festeggiato qual-che giorno fa il raggiungimentoper la prima volta nella sua storiadi quota 900mila auto vetture inun solo semestre, è infatti in primafila nei fronti strategici dell'elettri-ficazione, della digitalizzazione edelle tecnologie per la guida auto-noma. Filoni evolutivi, questi, chesono cruciali nel mercato pre-mium. La casa di Ingolstadt staprocedendo verso l’introduzionedei primi modelli con tecnologiaPiloted Driving che permette alleAudi di guidare da sole fino a 65km/h. Attualmente la casa deiQuattro anelli sta conducendotest su percorsi molto lunghi an-

che in Usa e in Cina e si avvale dellacollaborazione di partner tecno-logici come, guarda caso, la cali-forniana Nvidia. La prima Audi aguida autonoma sarà la futura A8prevista per il 2018.

«Il futuro dell’auto - continuaStadler - è nei motori elettrici,nella tecnologia digitale e anchenelle smart factory che rivolu-zioneranno il modo di produrre,di stare sul mercato e di relazio-

narci con il mondo del lavoro.L’automotive sta vivendo il suo

periodo di massimo cambiamen-to da quando è nata (basti pensarealle Google car, ndr) e noi siamosulla strada giusta per affrontarequesta mutazione. Non per nullaabbiamo assunto 200 ingegneriprovenienti proprio dall'industriadigitale dell’Ict». Insomma, Audirilancia, affidandosi alla tecnolo-gia, la partita per la conquista deldel settore premium dove, a livel-lo globale, è seconda dietro Bmwma davanti all’altra rivale Merce-des-Benz. Stadler non teme nep-pure il ritorno di Alfa Romeo conla Giulia: «I nostri competitor so-no tutti del sud della Germania».

Intanto, nuove sfide competiti-ve arrivano dalla California e dalleauto elettriche di Tesla ed eccoche Stadler conferma l’introdu-zione entro il 2018 di un suv total-mente elettrico dalla autonomiarecord di 500 Km.

«Dopo il 2020 la gran parte deiprofitti nell'auto arriverà -prose-gue Stadler - dalla sua digitalizza-zione ed elettrificazione (anchesotto forma di servizi) e noi abbia-mo deciso di mantenere in Europa

la capacità di innovare. Vogliamoconservare i livelli dell’occupa-zione anche di fronte a shift teco-logici come quello dell’auto elet-trica che progressivamente com-porterà riduzioni nel numero dimotori e di cambi prodotti.

Sembra dunque profilarsi unaguerra tecnologica e commercia-le tra Germania e Usa, tra Monacoe San Francisco, per lo sviluppodell’auto del futuro. Lo scontro siaccenderà nell’area premium ma,avverte Stadler, per avere succes-so è necessario che migliori lacongiutura mondiale. E il ceo diAudi qui si mostra preoccupato,teme la bolla finanziaria cinese ele gravi turbolenze in corso nel-l’Unione europea.

Infine sui rapporti tra Audi el’Italia è di oggi la notizia che LucaDe Meo, numero uno vendite emarketing di Audi a livello mon-diale è stato insignito del titolo diCommendatore al Merito dellaRepubblica italiana e su questo hapesato anche il ruolo del managermilanese nella decisione di Audidi produrre a Sant’Agata il nuovosuv Lamborghini.

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M&A. L’operazione potrebbe essere stata effettuata per favorire il buon esito dell’Opa lanciata dall’americana Monsanto

Paulson acquista una quota di Syngenta Lino Terlizzi

LUGANO

pIl titolo Syngenta  è nuova-mente sotto i riflettori alla Borsa diZurigo. Ieri l’azione del big agro-chimico svizzero ha occupato lascena e ha chiuso la seduta con un+4,23%, a 404,20 franchi. A spinge-re il titolo sono state voci insistentisecondo le quali un fondo america-no di rilievo avrebbe acquisito unaquota del gruppo, in funzione diuna futura fusione conMonsanto.A entrare in Syngenta sarebbe sta-to l’hedge fund Paulson & Co del

miliardario americano John Paul-son. Per Bloomberg il fondo diPaulson potrebbe essere ora unodei 20 principali azionisti del grup-po elvetico. Non ci sono state pe-raltro comunicazioni ufficiali, chedovrebbero scattare nel caso di su-peramento della soglia del 3% delcapitale. Syngenta dal canto suonon ha voluto commentare voci eindiscrezioni.

Alcuni analisti sono convintiche l’ingresso del fondo di JohnPaulson potrebbe indurre la diri-genza del gruppo svizzero ad ac-

cettare l’offerta Monsanto, che hamesso sul tavolo 449 franchi perazione. Ben più dei circa 400 fran-chi di quotazione attuale, ma co-munque troppo pochi secondo ivertici del gruppo basilese, che hasottolineato più volte il valoredelle prospettive future di Syn-genta. Sempre sull’eventuale fu-sione con Monsanto circolanoanche altre voci, secondo le qualiil gruppo Usa avrebbe intensifi-cato gli sforzi per raggiungere unaccordo con il vertice di Syngen-ta, con la consulenza tra l’altro

della banca svizzera Vontobel. John Paulson è diventato famo-

so negli anni scorsi anche attraver-so la scommessa, vinta, su un crollodel mercato immobiliare Usa. Ilperiodico Forbes stima il suo patri-monio in 11,2 miliardi di dollari. Re-centemente Paulson ha fatto parla-re di sé anche grazie a una donazio-ne record di 400 milioni di dollariall’Università di Harvard. Secon-do Reuters, i sei principali azionistidi Syngenta sono altrettanti fondiUsa, seguiti dal fondo sovrano nor-vegese e daUbs eCredit Suisse.

Da aprile, da quando cioè Mon-santo ha annunciato il suo interes-se per Syngenta attraverso un’of-ferta d’acquisto, il titolo del grupposvizzero è salito da circa 320 fran-chi ai circa 400 franchi attuali. Ilmese scorso erano poi emerse vocianche su interesse del gigante chi-mico tedesco Basf. Anche questevoci, peraltro non confermate,hanno contribuito al rialzo del-l’azione. Volente o nolente, il grup-po agrochimico di Basilea resta ap-punto sotto i riflettori e tra gli ope-ratori cresce l’attesa sull’esito dellavicenda: ancora via solitaria oppu-re entrata nell’orbita di Monsantoo di un altro grande gruppo.

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FOTOGRAMMA

La novità. La presentazione a Milano del primo scooter sharing

Mobilità. Colaninno: «Soddisfatti dei conti del primo semestre»

Piaggio lancia a Milano il primo«scooter sharing» insieme a EniManuela Vento

pCar, scooter e bike sharing: untris a favore di sostenibilità, mobili-tà ed efficienza urbana realizzato insinergia tra pubblico e privato. Lanuova operazione in questo campoè stata presentata ieri al Palazzo Re-ale di Milano dal presidente dellaPiaggio Roberto Colaninno, dalsindaco di Milano Giuliano Pisapia ,da Salvatore Sardo (chief refining& marketing di Eni e da Ernesto Si-cilia, direttore pianificazione stra-tegica di Trenitalia: i partner lance-ranno un servizio di noleggio citta-dino di scooter Piaggio sul modellogià collaudato del car sharing. L’in-vestimento non è stato precisato,ma sul servizio sarebbero stati spesicirca 10 milioni di euro . Si tratta diuna flotta di 150 scooter Piaggio a treruote a disposizione dei cittadinimilanesi per lo specifico utilizzo inmodalità sharing, cioè condivisadagli utenti. «Vogliamo rendere lanostra città ancora più attraente epiù veloce, ma senza rinunciare allasicurezza - ha detto il Sindaco Pisa-pia - lo scooter sharing porta Milanoal top europeo nei servizi di mobili-tà urbana». Oltre ad essere un inno-vativo modello integrato di sosteni-bilità e viabilità, l’offerta combinata

di scooter sharing, car sharing ebike sharing, è un esempio di fortesinergia tra pubblico e privato chepuò essere applicato a tutte le areeurbane. Secondo quanto annuncia-to ieri, il nuovo servizio avrà unaflotta di MP3 Piaggio versione300LT Business ABS: gli scooterhanno una velocità massima limita-ta a 90 chilometri orari e richiedonola patente italiana categoria A, B eA2 (quest’ultima rilasciata primadel 19 gennaio 2013) e 21 anni d’età,ma anche con patenti estere rico-nosciute dal servizio Enjoy per unatariffa pari a 0,35 euro al minuto. «Sitratta di uno scooter – ha detto Sal-vatore Sardo dell’Eni - che ha tutte lecaratteristiche per essere un mezzodi trasporto di successo grazie a unelevato standard di sicurezza». Gliscooter Piaggio vanno ad aggiun-gersi alla flotta di vetture in sharin gdi Enjoy Eni: con gli Mp3, il parco ve-icoli salirà entro l’autunno a quota1.100 . Il servizio è operativo nellacittà di Milano e in 70 comuni del-l’interland:. Enjoy Eni ha già rag-giunto 350mila iscrizioni su tutto ilterritorio nazionale e ha effettuatonoleggi per 3,5 milioni di utenti conuna media di 6 euro a percorso ef-fettuato. Inoltre, i veicoli hanno pie-

na copertura assicurativa .Anche per la Piaggio si tratta di

un’operazione importante checonferma il successo dello scoo-ter MP3: nei primi 6 mesi del 2015le vendite della versione 300LTBusiness Abs sono salite infattidel 25% rispetto allo stesso perio-do del 2014. Tra il 2013 e il 2014 leunità consegnate nel mondo sonosalite del 34%. «Questo successo èmotivo di orgoglio sia personaleche dell’azienda» ha detto Rober-to Colaninno, pesidente e ad diPiaggio. Dalla fine del 2006 a oggi,gli scooter a tre ruote del Gruppodi Pontedera hanno superato le170mila unità facendo breccia inmolti mercati delle grandi cittàeuropee. A Parigi a, per esempio,l’Mp3 è leader di mercato. Il c on-cetto di scooter a tre ruote con ledue anteriori basculanti è un’in-novazione targata Piaggio. Il suopunto di forza è la sicurezza, e lestatistiche evidenziano che gliscooter a tre ruote sono coinvoltiin meno incidenti rispetto ai clas-sici due ruote. «È un successocrescente – ha concluso Colanin-no – che conferma la validità dellenostre strategie».

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IMAGOECONOMICA

Al vertice. Rupert Stadler

MINISTERODELLEINFRASTRUTTURE

EDEI TRASPORTIProvveditorato Interregionale

per le Opere Pubbliche per la Campaniail Molise la Puglia e la Basilicata

Sede Centrale di Napoli Via MarcheseCampodisola n. 21 - 80133 Napoli

STAZIONE UNICAAPPALTANTEENTE DELEGATO DALCOMUNE DI NOLA(NA)(Convenzione Rep. n. 6997 del 16.07.2010 ai sensi

dell’art. 33 D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.)

ESTRATTO ESITOSi rende noto ai sensi dell’art. 66, comma 7, delD.Leg.vo n.163/2006 che questo Istituto, in data04.12.2014 con prosieguo in data 14.01.2015,ha esperito Procedura aperta per l’affidamentodel servizio di ricezione, trattamento/smalti-mento della frazione organica umida (cod. c.e.r.20.01.08 ) e dei rifiuti biodegradabili provenientida giardini e parchi (cod. c.e.r. 20.02.01), deri-vanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidiurbani in impianti di compostaggio o piattaformeautorizzate,dal 01/01/2015 al 31/12/2016 nel Co-mune di Nola. CIG: 5751048AEF. Hanno pre-sentato offerte n. 3 imprese. Imprese escluse: 1.Con D.P. n.4123 in data 05.02.2015 l’affida-mento del servizio è stato aggiudicato alla So-cietà società Eco Transider s.r.l. con sede legalein Gricignano di Aversa (CE) alla via Della Sta-zione, Loc. Pioppo Lungo, Codice Fiscale e Par-tita IVA 06205911214. Il presente Esito è statoinoltrato per la pubblicazione sulla Gazzetta Uf-ficiale Europea in data 06.07.2015 e pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana – Serie V – n. 81 del 13/07/2015, nonché sul sitowww.serviziocontrattipubblici.it

ILPROVVEDITORE(Dott.Ing.Vittorio Rapisarda Federico)

SOLUZIONI INFUSIONALI E PER NUTRIZIONE PARENTERALE 2

Ente Appaltante:   Intercent-ER - Agenzia regionale di sviluppo dei mercatitelematici - Regione Emilia-Romagna – Via Dei Mille, 21 – 40121 Bologna – Tel.

051 5273081- Fax 051 5273084 e-mail: [email protected]

Oggetto della gara: Procedura aperta per la fornitura di soluzioni infusionali per

irrigazione di grandi volumi e per nutrizione parenterale 2.Importo complessivo posto a gara: Euro 21.084.996,00 IVA esclusa.

Termineeluogo presentazioneofferte:entrole ore12:00del giorno07/09/2015

c/o Agenzia Intercent-ER Via Dei Mille, 21 – 40121 Bologna.L’avviso di gara integrale è stato spedito alla GUUE il 02/07/2015,è pubblicato su

GURI n.82 del 15/07/2015 ed è disponibile sul sito web http://www.intercent.it -sezione “Bandi e Avvisi”.

Il Direttore di Intercent-ER

(Dott.ssa Alessandra Boni)

     A     V     V     I     S     O

     D     I     G     A     R     A

FORNITURA ENERGIA ELETTRICA 8

EnteAppaltante: Intercent-ER- Agenziaregionaledi sviluppodeimercatitelematici- Regione Emilia-Romagna – Via Dei Mille n. 21 – 40121 Bologna – Tel.051.5273082 - Fax 051.5273084 e-mail:int ercenter@region e.emilia-romagn a.it;PEC [email protected] della gara: Procedura aperta per la fornitura di energia elettrica 8Importocomplessivopostoa gara:Lotto 1:Euro 1.245.772,22 IVA esclusa,Lotto2 Euro 21.615.184,44 IVA esclusa, Lotto 3 Euro 18.782.331,85 IVA esclusa.Termine e luogo presentazione offerte: entro le ore 12:00 del giorno 12 Agosto

2015 c/o Ente Appaltante.L’avviso di gara integrale è stato spedito alla GUUE il 01/07/2015, è pubblicato suGURI n. 82 del 15/07/2015 ed è disponibile sul sito web http://www.intercent.it- sezione “Bandi e Avvisi”.

Il Direttore di Intercent-ER(Dott.ssa Alessandra Boni)

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IL GRUPPO ELDD

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Il Sole 24 Ore Finanza & Mercati 31Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Banche. Dopo i dati incoraggianti da JP Morgan e Wells Fargo, un nuovo segnale positivo

Bofa taglia le spese legalie raddoppia i profittiPer l’istituto americano utile trimestrale a 5,32 miliardi di dollariStefania SpattiNEW YORK

pUtili trimestrali più cheraddoppiati in un anno grazie auna contrazione del 95% dellespese legali. È questa la fotogra-fia dei conti di Bank of Ameri-ca, che hanno superato le stimedegli analisti confermando ilbuon andamento del settorebancario statunitense. Martedì

erano stati JP Morgane WellsFargo a diffondere bilanci in-coraggianti.

Tra aprile e giugno il secon-do istituto bancario americanoper asset dopo JP Morgan ha re-gistrato profitti pari a 5,32 mi-liardi di dollari dai 2,29 miliardidello stesso periodo del 2014.Gli utili per azione sono cre-sciuti a 45 centesimi da 19 cen-

tesimi, meglio dei 36 centesimidel consensus. I ricavi sono sa-liti dell’1,8% a 22,35 miliardi didollari dai 21,96 miliardi di 12mesi prima contro attese peruna contrazione a quota 21,32miliardi. Il fatturato derivantedal business dei mutui è quasiraddoppiato in un anno a 1 mi-liardo di dollari con prestiticoncessi in rialzo del 40% a 19,2miliardi. Va detto tuttavia che ilgiro d’affari complessivo ha be-neficiato di voci non ricorrenti.

Le spese sono scese più delleprevisioni a 13,8 miliardi di dol-lari, minimi che non si vedeva-no dal quarto trimestre del2008. Il merito va al tonfo deicosti legali, arrivati a 175 milionidai 4 miliardi del secondo tri-mestre dell’anno scorso. «Perl’azienda questo trimestre èstato un gigante passo avanti»,ha dichiarato durante la confe-rence call il direttore finanzia-rio Bruce Thompson. «Ci per-mette davvero di focalizzarcisulla crescita restando consa-pevoli del bisogno di gestiresaldamente le spese», ha ag-giunto il Cfo della banca cheper l’inglese CCP Research

Foundation ha versato più spe-se legali di qualsiasi altra istitu-zione finanziaria durante la cri-si. Dallo scoppio della GrandeRecessione, il gruppo di Char-lotte (North Carolina) ha spesooltre 70 miliardi di dollari perrisolvere dispute legate in largaparte all’acquisizione nel 2008di Countrywide Financial.

Anche l’amministratore de-legato e presidente Brian Moy-

nihan ha garantito che l’atten-zione della banca ai costi conti-nuerà. «Lo faremo nel modogiusto», ha detto il top managerche non appena salì al vertice diBank of America nel 2010 puntòsulla riduzione di personale esulla chiusura di filiali. Nell’ul-timo trimestre il numero di di-pendenti è stato pari a 216.700,in calo dai 233.200 di un annoprima. La banca ne contavaquasi 284.000 prima dell’arrivodi Moynihan. Nel periodo il to-tale delle filiali è sceso del 5% a4.789 (erano 6.000 nell’epocapre-Moynihan).

Dopo avere trascorso oltrecinque anni a ripulire il gruppoda problemi regolatori e legali,ora l’a.d. deve dimostrare agliinvestitori che Bank of Ameri-ca può crescere senza contaresoltanto sul taglio dei costi. Il ti-tolo Bank of America, che ieriha festeggiato in Borsa la trime-strale, ha guadagnato meno del10% negli ultimi cinque annicontro il +70% registrato da al-cuni competitor. Nello stessoarco temporale l’S&P 500 è pra-ticamente raddoppiato.

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AZIONI&OBBLIGAZIONI

Compagnie aeree. Possibile rallentamento nel terzo trimestre per l’effetto superdollaro

Delta Airlines aumenta l’utile dell’85%

Mara Monti

MILANO

pContinua la performancepositiva delle compagnie ae-ree americane. Nel secondotrimestre Delta Air Lines ha ri-portato profitti in crescita del-l’85%, un trend ancora positi-vo, ma che potrebbe rallentarenel terzo trimestre a causa del-la domanda più debole per viadel dollaro forte, secondoquanto riportato dalla compa-gnia. Escludendo le voci stra-ordinarie, i profitti sono statipari a 1,27 dollari per azione,meglio degli 1,21 dollari attesidagli analisti. A Wall Street iltitolo ha guadagnato solo il3% a causa delle previsionimeno rosee a 44 dollari, lonta-no dai massimi toccati in gen-naio di 51 dollari.

Meno brillante il fatturatoche nel secondo trimestre si èattestato a 160 milioni di dolla-ri, in crescita solo dell’1% a cau-

sa della pressione valutaria cheha inciso per circa il 2 per cento.In netto calo il fatturato perpasseggero del 4,6 per cento,una riduzione destinata ad ac-centuarsi anche nei prossimimesi stimato tra 4,5% - 6,5%,mentre la capacità offerta nelterzo trimestre potrebbe cre-scere del 3% e rimanere piattanel quarto periodo dopo il pic-co dell'estate.

I colossi dell’aviazione ame-ricana devono affrontarel’istruttoria del Dipartimentodella Giustizia americana chesta verificando se i vettori ab-biano fatto cartello tra di loroper mantenere alte le tariffe.L’attenzione si è concentratasulla eccessiva crescita dell’of-ferta di posti che andrebbe a di-scapito di una riduzione deiprezzi dei biglietti. Un temacaldo per i vettori statunitensial punto che la stessa Delta haannunciato la cancellazione

degli ordini per 40 Boeing ed 20Embraer per 4 miliardi di dolla-ri. La compagnia ha giustificatola decisione per fare fronte allerichieste di aumenti degli sti-pendi dei piloti. “Quegli ordinisaranno cancellati”, ha dettol'amministratore delegato Ri-

chard Anderson in una confe-rence call senza aggiungere al-tri dettagli.

La riduzione di capacità an-nunciata dal management ri-sponde alle sollecitazioni deglianalisti per una crescita piùlenta. Se per Delta i posti a se-

dere disponibili aumenteran-no del 3 per cento in questo tri-mestre per rimanere invariatonegli ultimi tre mesi dell’anno, ivettori low cost si stanno mo-strando più aggressivi: SpiritAirlines prevede di aumentarela capacità del 30%, Southwestdel 7 per cento.

Il calo del prezzo del chero-sene del 39 per cento ha soste-nuto i guadagni negli ultimitre mesi e continuerà a farlonel periodo corrente: per Del-ta i risparmi sul costo del car-burante sono stati di 463 mi-lioni dollari rispetto allo stes-so periodo dello scorso anno.Il vettore si aspetta che con itagli dell'offerta andrà ad “ar-ginare l'erosione” dei ricaviunitari: i posti disponibili delvettore di Atlanta erano au-mentati di almeno il 3,2% nel2014 e di ben il 5 per cento neiprimi tre mesi di quest'anno.

©RIPRODUZIONERISERVATI

America SettentrionaleNewYorkDow J. industr. 18050,17 -0,02 1,27

S&P500 2107,40 -0,07 2,36

Nasdaq C. 5098,94 -0,12 7,66

Dow J. 65stocks 6246,56 -0,14 -3,51

Dow J. serv. 573,15 0,52 -7,27

Dow J. trasp. 8224,31 -0,72 -10,02

Nasdaq 100 4528,36 0,11 6,89

S&Pindustr. 471,66 -0,33 -3,04

Toronto 300 Compos 14662,28 0,43 0,20

Toronto Tse60 858,58 0,69 0,44

America LatinaBuenosAiresMerval Idx 12278,82 0,12 43,13

CittàMessicoIpcIndex 45105,44 -0,07 4,54

SanPaoloBrsp Bovespa 52902,28 -0,63 5,79

Africa JohannesburgAllShare 52531,13 0,81 5,55

AsiaMumbai Nifty 8528,95 0,89 2,97

Sensitive 28209,00 0,99 2,58

HongKong HangSeng 25055,76 -0,26 6,15

Seul Kospi 249,65 0,41 2,29

Shanghai Composite 3805,81 -3,02 17,66

Singapore Straits Tim. 3336,38 0,60 -0,85

Taipei TaiwanWeighted 9054,20 0,14 -2,72

Tokyo Nikkei225 20463,33 0,38 17,26

Nikkei 500 1822,03 0,72 20,34

Topix 1646,41 0,47 16,97

AustraliaSydney AllOrdinaries 5618,99 1,03 4,28

MondoMSCI em.mk freeloc. # 49143,11 -0,28 1,62

MSCI em.mk freeUsd# 940,83 -0,23 -1,62

MSCI worldUsd# 1769,41 0,61 3,49

MSCI worldval. loc. # 1347,11 0,56 5,59

EuropaD.J. EuroStoxx 373,46 0,49 16,83

D.J. EuroStoxx (50) 3623,87 0,46 15,17

D.J. Stoxx (50) 3468,24 0,31 15,46D.J. Stoxx (600) 400,03 0,43 16,78

D.J. Stoxx Sel. Div. 30 1740,41 0,57 10,93

FTSE EuroTop (100) 3176,09 0,39 15,18

Amsterdam Amst.Exch. 497,13 0,67 17,12

Atene AthensGeneral# 797,52 2,03 -3,47

MSCI Europe # 1520,48 0,34 10,04

Bruxelles Bel. 20 In. 3787,60 0,83 15,29

Dublino Irish SE Idx 6449,95 0,32 23,45

Francoforte Dax (Xetra) 11539,66 0,20 17,68

Helsinki OmxhGeneral 8608,41 -0,08 10,95

Madrid Ibex35 11335,70 0,69 10,27

Parigi Cac 40 5047,24 0,29 18,13

Londra FTSE100 6753,75 — 2,86

Istanbul Ise-Nation. 100 82727,86 -0,38 -3,49

Mosca Micex Comp. Idx 1641,22 -0,35 17,51

Zurigo SwissMarketIn. 9319,25 0,09 3,74

Indici CalcioIlSole24Ore GoalIdx 12080,00 0,83 3,26

PremierIndex 12262,00 0,76 3,84

Spread Bund 2Y41

  L43 aieri

59 aunanno

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Spread Bund 5Y85

  L85 aieri

111 aunanno

Spread Bund 10Y125

  B123 aieri

165 aunanno

Spread Treas. 10Y-36

  B-33 aieri

30 aunanno

Spread Bonos 10Y-1

  B-1 aieri

14 aunanno

TITOLI IN SCADENZA NEI PROSSIMI MESIDatial30-06-2015inMlddi º.Fonte:MinisterodelTesoro

S cad . BoT BT pBTpº+Ita   CcT CTz D. Est. Totale

L ug- 15 1 4 ,20 0 1 6,0 60 — — — — 30,2 60

A go -1 5 15 ,0 44 2 3, 96 9 — — — — 39 ,0 13

S et- 15 1 6,13 7 — — 1 0,0 24 — — 26,1 61

Ott-15 1 4,515 — — — — — 14,515

N ov -1 5 12 ,5 00 1 7, 33 3 — — — — 29 ,8 33

Dic-15 12,761 14,451 — 15,018 15,546 0,107 57,883

Ge n- 16 8 ,41 3 — — — — 1,6 56 10,0 69

Feb-16 7,700 — — — — — 7,700

Ma r- 16 6,5 02 — 7,2 91 — — — 13,7 93

A pr -1 6 6 ,5 00 1 6, 23 5 — — 1 2, 41 3 — 3 5, 14 8

Ma g- 16 7,1 42 1 3,7 49 — — — — 20,8 91

G iu -1 6 7 ,1 50 — 1 ,7 38 — — 0 ,0 24 8 ,9 13

Totale 128,564 101,797 9,030 25,042 27,958 1,788 294,180

Titolo Prezzo 365 360 QtàS pr ea d Codi ce VW AP Re nd R end   º

g od ./ Ti po i nd . I si n 1 5. 07 l or do l or do ( ml g)

Buoni ordinari Tesoro3 1. 07 .1 5 I T0 00 50 75 69 9 1 00 ,0 05 — — —1 4. 08 .1 5 I T0 00 50 42 77 2 1 00 ,0 04 — — 45 63 1. 08 .1 5 I T0 00 50 86 08 4 1 00 ,0 12 — — —1 4. 09 .1 5 I T0 00 50 47 02 9 1 00 ,0 09 — — 13 03 0. 09 .1 5 I T0 00 50 91 48 0 1 00 ,0 00 — — 2 01 4. 10 .1 5 I T0 00 50 57 49 9 1 00 ,0 00 — — 51 13 0. 10 .1 5 I T0 00 51 05 14 0 1 00 ,0 18 — — 1 01 81 3. 11 .1 5 I T0 00 50 67 26 6 1 00 ,0 19 — — —3 0. 11 .1 5 I T0 00 51 08 32 6 1 00 ,0 17 — — 86 41 4. 12 .1 5 I T0 00 50 70 60 9 1 00 ,0 30 — — 22 91 4. 01 .1 6 I T0 00 50 75 68 1 1 00 ,0 49 — — 55 91 2. 02 .1 6 I T0 00 50 86 06 8 1 00 ,0 12 — — 23 51 4. 03 .1 6 I T0 00 50 91 47 2 1 00 ,0 18 — — 17 71 4. 04 .1 6 I T0 00 51 05 13 2 99 ,9 86 0 ,0 2 0 ,0 2 —1 4. 06 .1 6 I T0 00 51 18 32 5 9 9, 96 3 0 ,0 4 0 ,0 4 4 2 014.07.16 IT0005122061 99,920 0,08 0,08 1768

Titolo Prezzo Rend. QtàD at e S pr ea d C od ic e C ed . V WA P e ff .%   º

g od . T ip o in d. I SI N a tt . 1 5 .0 7 l or do ( m lg )

Certificati credito Tesoro01-09s1.9.15+0,15s IT0004404965 0,19 100,054 — 97001-01s1.7.16+0,15s IT0004518715 0,18 100,239 0,06 1713201-12s1.12.16+0,15s IT0004874399 3,00 106,999 — —01-09s1.3.17+0,15s IT0004584204 0,19 100,242 0,12 1443Certificati credito Tesoro - 6mEuribor

15-12s15.12.15+0,8a IT0004620305 0,43 100,352 0,01 971415-12s15.06.17+2,5a IT0004809809 1,30 104,431 0,26 155515-10s15.10.17+0,8a IT0004652175 0,45 101,329 0,27 2519515-10s15.04.18+1,0a IT0004716319 0,55 101,804 0,40 406301-11s01.11.18+1,8a IT0004922909 0,95 104,497 0,50 92615-11s15.11.19+1,2a IT0005009839 0,64 103,286 0,50 218015-12s15.12.20+0,8a IT0005056541 0,43 101,604 0,56 2563415-12s15.06.22+0,55 IT0005104473 0,30 99,062 0,75 20232Certificati Tesoro zero coupon— 31.12.15 IT0004978208 — 99,990 0,02 1386— 2 9. 4. 16 I T0 00 50 20 77 8 — 9 9 ,9 82 0 ,0 2 1 54 5— 3 0. 8. 16 I T0 00 50 44 97 6 — 9 9 ,9 05 0 ,0 8 2 37 7— 2 7. 2. 17 I T0 00 50 89 95 5 — 9 9 ,6 89 0 ,1 9 6 52 7Buoni Tesoro Poliennali01-08s1.8.2015 IT0003844534 3,75 100,154 — 24901-11s1.11.2015 IT0004656275 3,00 100,865 0,02 83001-12s1.12.2015 IT0004880990 2,75 101,039 — 193715-10s15.4.2016 IT0004712748 3,75 102,781 0,02 40115-11s15.5.2016 IT0004917792 2,25 101,825 0,05 117401-08s1.8.2016 IT0004019581 3,75 103,809 0,09 192015-09s15.9.2016 IT0004761950 4,75 105,393 0,11 292315-11s15.11.2016 IT0004960826 2,75 103,482 0,13 6515-12s15.12.2016 IT0004987191 1,50 101,945 0,12 143201-08s1.2.2017 IT0004164775 4,00 105,938 0,14 4329

Titolo Prezzo Rend. QtàD at e S pr ea d C od ic e C ed . V WA P e ff .%   º

g od . T ip o in d. I SI N a tt . 1 5. 07 l or do ( m lg )

01-11s1.5.2017 IT0004793474 4,75 108,131 0,20 59515-11s15.5.2017 IT0005023459 1,15 101,764 0,18 41801-12s1.6.2017 IT0004820426 4,75 108,470 0,22 7301-08s1.8.2017 IT0003242747 5,25 110,265 0,21 345001-11s1.11.2017 IT0004867070 3,50 107,301 0,30 25915-01s15.1.2018 IT0005058463 0,75 100,959 0,36 72201-08s1.2.2018 IT0004273493 4,50 110,405 0,38 82815-11s15.5.2018 IT0005106049 0,25 99,449 0,45 635101-12s1.6.2018 IT0004907843 3,50 108,671 0,46 364001-08s1.8.2018 IT0004361041 4,50 112,040 0,51 109501-12s1.12.2018 IT0004957574 3,50 109,763 0,57 528301-08s1.2.2019 IT0003493258 4,25 112,593 0,65 337701-09s1.3.2019 IT0004423957 4,50 113,776 0,65 227501-11s1.5.2019 IT0004992308 2,50 106,650 0,72 823501-08s1.8.2019 IT0005030504 1,50 102,892 0,77 452001-09s1.9.2019 IT0004489610 4,25 113,894 0,82 169401-12s1.12.2019 IT0005069395 1,05 100,825 0,86 1529101-08s1.2.2020 IT0003644769 4,50 116,081 0,88 283301-09s1.3.2020 IT0004536949 4,25 115,006 0,93 786401-11s1.5.2020 IT0005107708 0,70 98,677 0,98 2370301-09s1.9.2020 IT0004594930 4,00 114,713 1,05 1001601-09s1.3.2021 IT0004634132 3,75 113,814 1,21 331101-11s1.5.2021 IT0004966401 3,75 113,756 1,28 434601-08s1.8.2021 IT0004009673 3,75 113,931 1,34 444601-09s1.9.2021 IT0004695075 4,75 119,776 1,38 304015-12s15.12.2021 IT0005028003 2,15 104,210 1,46 1243901-09s1.3.2022 IT0004759673 5,00 122,087 1,49 182215-10s15.4.2022 IT0005086886 1,35 98,764 1,55 1515201-09s1.9.2022 IT0004801541 5,50 125,843 1,65 172801-11s1.11.2022 IT0004848831 5,50 126,187 1,67 360801-11s1.5.2023 IT0004898034 4,50 119,853 1,77 678101-08s1.8.2023 IT0004356843 4,75 121,924 1,81 71001-11s1.11.2023 IT0000366655 9,00 154,217 1,90 169322-12s22.12.2023 IT0000366721 8,50 162,110 0,84 —01-09s1.3.2024 IT0004953417 4,50 120,317 1,94 834701-09s1.9.2024 IT0005001547 3,75 114,639 2,00 1199901-12s1.12.2024 IT0005045270 2,50 104,422 1,99 3749001-09s1.3.2025 IT0004513641 5,00 125,852 2,04 843601-12s1.6.2025 IT0005090318 1,50 95,534 2,01 6907001-09s1.3.2026 IT0004644735 4,50 121,985 2,18 703601-11s1.11.2026 IT0001086567 7,25 148,974 2,31 96201-11s1.11.2027 IT0001174611 6,50 142,906 2,45 68101-09s1.9.2028 IT0004889033 4,75 125,494 2,48 228501-11s1.11.2029 IT0001278511 5,25 132,343 2,55 1056801-09s1.3.2030 IT0005024234 3,50 111,981 2,53 1673101-11s1.5.2031 IT0001444378 6,00 142,838 2,67 157201-09s1.3.2032 IT0005094088 1,65 87,887 2,56 2841701-08s1.2.2033 IT0003256820 5,75 141,652 2,76 100101-08s1.8.2034 IT0003535157 5,00 132,302 2,82 256401-08s1.2.2037 IT0003934657 4,00 116,438 2,98 50895

01-08s1.8.2039 IT0004286966 5,00 133,842 3,03 114901-09s1.9.2040 IT0004532559 5,00 133,462 3,10 961801-09s1.9.2044 IT0004923998 4,75 130,252 3,18 1372001-09s1.9.2046 IT0005083057 3,25 101,770 3,18 71969Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Eurostat15-09s15.9.2016 IT0004682107 2,10 102,330 0,24 30415-09s15.9.2017 IT0004085210 2,10 104,665 0,14 415-09s15.9.2018 IT0004890882 1,70 105,119 0,30 6115-09s15.9.2019 IT0004380546 2,35 108,627 0,49 132015-09s15.9.2021 IT0004604671 2,10 109,347 0,79 123615-09s15.9.2023 IT0004243512 2,60 114,118 1,05 41115-09s15.9.2024 IT0005004426 2,35 112,390 1,18 1271315-09s15.9.2026 IT0004735152 3,10 120,408 1,40 60515-09s15.9.2035 IT0003745541 2,35 116,556 1,66 447815-09s15.9.2041 IT0004545890 2,55 118,432 1,94 10257Buoni Tesoro Poliennali - Inflazione Italia26-09s26.3.2016 IT0004806888 2,45 101,171 — 561011-12s11.6.2016 IT0004821432 3,55 102,999 0,09 315122-10s22.10.2016 IT0004863608 2,55 102,451 0,27 1365322-10s22.4.2017 IT0004917958 2,25 102,904 0,35 593812-11s12.11.2017 IT0004969207 2,15 103,739 0,41 2081823-10s23.4.2020 IT0005012783 1,65 104,320 0,64 2420927-10s27.10.2020 IT0005058919 1,25 104,146 0,38 827620-10s20.04.2023 IT0005105843 0,50 99,982 0,52 18767

Prezzo Rend.Date Codice VWAP eff.%God. Titolo ISIN 15.07 lordo

Obbligazioni - MOT ed EuroMOT11-02 AlerionCPTF15-226% IT0005075533 105,25 5,0318-11 B.Popolare13-20LTII IT0004966823 104,36 4,0530-06 B.Imi10-17TV IT0004611932 98,32 1,2414-05 B.Imi15-22Tf/TvUsd IT0005114365 97,00 2,0528-11s Barclays10-16TVFl.R.N. IT0006714403 101,45 0,3216-09s Bei03-20TF XS0888089082 99,29 1,7921-07 Bei06-16Inflaz. XS0258132272 99,92 0,0925-01 Bei11-167,25%Try XS0580501210 98,41 10,08

20-07 Bei11-189,25%BondsD.Try XS0648456167 98,87 9,69— B ei 1 1- 26 z c D E0 00 13 45 90 8 8 6, 88 1 ,2 528-11 Bei12-175,5%Bonds XS0858481194 91,52 9,6321-10 Bei12-196%Bonds XS0848049838 93,86 7,7315-08s Bei13-160,5% US298785GD26 100,12 0,3915-12s Bei13-181% US298785GC43 99,47 1,1903-09 Bei13-185,25%Bonds XS0935881853 88,52 9,6503-04 Bei13-185,75%Bonds XS0877809375 90,87 9,7121-12 Bei14-1710,5%Bondsdue XS1014703851 100,33 10,2715-10s Bei14-242,5%Usd US298785GQ39 99,42 2,5817-10s Birs12-170,875% US459058CG66 100,34 0,6827-07t Bnpp15-23Tf/Tv XS1218967377 100,30 2,0603-09t Bnpp15-23Tf/TvAud XS1235187306 100,44 2,9931-01 Bonos14-201,4% ES00000126C0 102,19 0,9130-07 Bonos15-201,15% ES00000127H7 100,38 1,0715-05 Bund13-231,5% DE0001102317 107,46 0,5215-02 Bund15-250,50% DE0001102374 97,30 0,7920-09t CassaDP15-22tf/tv IT0005090995 100,78 0,6920-10 Centrobanca98-18Sd/Tv IT0001267381 110,22 2,21— C om it 9 8- 28 z c I T0 00 12 00 39 0 68 ,0 0 3 ,1 120-02 Enel12-184,875 IT0004794142 110,91 0,6228-09s GE14-202,5% XS1042118106 100,25 2,4523-01 GoldmanSachs15-253% XS1013006090 94,20 3,7315-01 Med.Lombardo99-191dw IT0001292850 97,20 1,6315-11 Mediobanca10-20subLowT.2IT0004645542 108,49 3,2314-09t Mediobanca11-21Tv IT0004720436 107,22 3,2518-04 Mediobanca13-23subLowT.2IT0004917842 114,16 3,6202-10 Mediobanca14-19Dollaro3%IT0005056483 100,45 2,8812-06 Medioc.Call.15-252,75% IT0005118796 100,92 2,6429-09# MPS11-17Cap&FloBPosta3 IT0004739576 103,30 2,8611-10t Rbs01-20tvEurib. NL0009289313 124,81 2,3217-09s Rep.Polonia12-233% US731011AT95 99,38 3,1115-12s Rep.Italy03-335,375%Usd US465410BG26 111,70 4,4727-09s Rep.Italy06-236,875%D.UsdUS465410AH18 124,24 3,4830-08 Rep.Italy99-19Swap30y XS0100688190 99,57 0,9728-06 Rep.Italy99-29Swap30y XS0098449456 115,02 2,9215-04 Rep.Portogallo06-374,10% PTOTE5OE0007 109,98 3,4415-02 Rep.Portogallo13-245,65% PTOTEQOE0015 124,15 2,4915-10s Rep.Portogallo14-245,125%UsdXS1085735899 104,40 4,5830-12s Ubi09-19Eurib.6mm   IT0004497050 100,71 1,7223-08s Ubi10-17Tv IT0004572860 98,39 1,9430-12s Ubi11-185.4%LowTierII IT0004723489 104,90 2,8016-12s Ubi11-185.5%LowTierII IT0004718489 105,12 2,74

08-10s Ubi12-196% IT0004842370 106,33 3,0108-10t Ubi12-19tf/tv IT0004841778 107,14 3,2031-07s Ubi13-173%StepUp IT0004874985 103,76 1,43

Datianagraficiecalcolodeirendimentiacura di SkipperInformatica

Differenziali tra l'Euro e i principali PaesiCalcolatisuititolibenchmarkdellediverseareevalutariePaese 3m 6m 1a 2a 3a 4a 5a 7a 1 0a

Usa -0,35 -0,37 -0,54 -0,87 -1,17 -1,41 -1,51 -1,72 -1,61  unmesefa -0,28 -0,35 -0,50 -0,88 -1,22 0,02 -1,54 -1,65 -1,53Giappone -0,28 -0,25 -0,26 -0,23 -0,22 -0,15 0,01 0,11 0,30  unmesefa -0,29 -0,23 -0,24 -0,18 -0,13 -0,05 0,04 0,19 0,32RegnoUnito -0,82 -0,82 -0,78 -0,84 -1,23 -1,42 -1,45 -1,36 -1,35  unmesefa -0,70 -0,70 -0,73 -0,73 -1,08 -1,22 -1,32 -1,34 -1,20

Rendimenti per scadenzeCalcolatisuititolibenchmarkdell'areaEuroData 3m 6m 1a 2a 3a 4a 5a 7a 10a

Ieri -0,33 -0,26 -0,26 -0,22 -0,16 -0,03 0,18 0,42 0,84Unasett.fa -0,31 -0,26 -0,26 -0,26 -0,21 -0,09 0,10 0,31 0,68Unmesefa -0,27 -0,25 -0,24 -0,18 -0,11 0,02 0,16 0,45 0,83Duemesifa -0,38 -0,18 -0,22 -0,19 -0,14 -0,02 0,09 0,33 0,64

FonteUfficioStudideIl Sole24Oresudati Thomson-Reuters

¤/$1,1009

  B-0,20 variaz.%

-19,13 var.%ann.

¤/Y135,9500

  B-0,05 variaz.%

-1,68 var.%ann.

¤/£0,7045

  B-0,55 variaz.%

-11,17 var.%ann.

Irs 6M/10Y1,13

  B-5,86 variaz.%

-19,04 var.%ann.

Irs 6M/20Y1,66

  B-4,35 variaz.%

-17,98 var.%ann.

WTI51,45

  B-3,02 variaz.%

-48,48 var.%ann.

Argento Spot15,09

  B-1,63 variaz.%

-26,92 var.%ann.

Rame A/LME5597,0000

  L1,72 variaz.%

-21,20 var.%ann.

Caffè Arabica128,00

  B-1,77 variaz.%

-18,88 var.%ann.

Frumento566,75

  B-2,70 variaz.%

5,25 var.%ann.

FTSE All Share24907,29

  L1,24 variaz.%

14,68 var.%ann.

DJ EStoxx373,46

  L0,49 variaz.%

17,38 var.%ann.

Strait Times3338,86

  L0,67 variaz.%

1,44 var.%ann.

Shanghai C.3805,81

  B-3,02 variaz.%

83,82 var.%ann.

Indice VIX13,50

  L0,97 variaz.%

12,88 var.%ann.

NE Nomisma Energia 15.07 Var.% In.AnnoBenzina (self,¤/lit) 1,678 0,08 4,84Gasolio (self,¤/lit) 1,473 -0,02 -2,05CRB Index 15.07 Var.% In.AnnoGenerale 216,620 -1,26 -5,80Industriale 369,860 -1,20 -2,22Cereali 340,200 -0,36 1,25Bestiame 386,480 0,01 -12,08Metalli Preziosi 751,470 -0,98 -7,53Valuta 138,960 -0,60 -3,70Energia 77 517,400 -3,12 -1,23

Tassi d'interesse 148,750 0,62 -0,76B loom be rg C omm odi ty 1 5.07 V ar.% I n.AnnoCommodity 98,480 -0,93 -5,61Commodity TR 198,370 -0,93 -5,59Commodity Eur 123,830 -0,49 4,31Commodity EurTR 249,430 -0,49 4,32Energy 52,880 -1,66 -6,65Industrial 109,610 -0,01 -11,43Precious Metals 157,910 -0,84 -3,70Goldman Sachs 15.07 Var.% In.AnnoSpot 407,540 -1,75 -2,53Total Return 2984,670 -1,75 -7,68

Excess Return 289,130 -1,75 -7,69Reuters 15.07 Var.% In.AnnoReuters 2413,470 0,43 0,82Moody's 15.07 Var.% In.AnnoMoody 5369,060 0,07 -3,01LME Index 15.07 Var.% In.AnnoLmex 2569,600 -0,13 -11,83The Steel Index 15.07 Var.% In.AnnoIO62 CN Import 50,100 1,42 -29,63*Var%daieri.**Var%dainizioanno

INDICI BORSEIndici 15.07 Var.% In.Anno Indici 15.07 Var.% In.Anno Indici 15.07 Var.% In.Anno

Tokio 3637 2149 1190 298 2589Shanghai 1340 251 1034 55 69545

NewYork 3200 1224 1841 135 768

Londra 1117 427 388 302 1071

Parigi 927 564 246 117 150

Francoforte 738 451 266 21 106

Titoli di Stato e Obbligazioni

A

Cambi e tassi

A

Commodities

A

Mercati Azionari mondo

A

ITEC12/REF-E ¤/MWh 47,43 4 6,62 4 5,63ITEC/REF-E ¤/MWh   5 2, 50 5 3 ,6 3 5 3, 55ITECccgt/REF-E ¤/MWh 58,89 6 0,84 6 0,93

Perulterioridettaglihttp://itec/ref-online.it.*ValoreconsuntivocostruitodaREF-FsudatiPlatts.**ValoreforwardcalcolatodaREF-Esudatidimercato.

R il ev az io ne M en si le g iu -1 5 l ug -1 5 a go -1 5* *MAGI¤/MWh   2 2, 22 22 ,1 2 2 2, 67R il ev az io ne T ri me st ra le Q 1- 15 Q 2- 15 Q 3- 15MAGI-Q¤/MWh 26,57 22,76 22,08Perulteriori dettagliwww.magindex.org, www.albasoluzioni.com,www.itec. ref-e.com, www.tfsbrokers.com.* Mediaincrementale.

INDICI ITEC / REF-E Datial10.07.2015Costotermoelettrico lug-15* ago-15** sep-15**

MAGI - INDICI GAS ITALIA Datial15.07.2015

Sterlina v.c. 240,36 274,53

Sterlina n.c. 241,19 284,17

Sterlina post 74 241,19 284,17

Marengo italiano 191,15 211,86

Marengo svizzero 190,43 210,66

Marengo francese 187,12 209,81

Marengo belga 187,12 209,81

Marengo austriaco 187,02 209,81

20 marchi 240,32 273,73

10 $ liberty 517,59 584,58

10 $ indiano 522,19 586,19

20 $ liberty 1059,88 1149,13

20 $ St. Gaudens 1091,46 1154,29

4 ducati Austria 452,75 511,32

100 corone Austria 987,43 1088,72

100 pesos Cile 573,99 660,45

Krugerrand (SA) 1020,58 1119,05

50 pesos Messico 1228,14 1326,47

 Acuradi ConfinvestF.L.

MONETE D'OROMilano - 15.07 (º) Denaro Lettera

DATI AGGREGATIPiazze Totali Rialzo Ribasso Invariati Vol.mln

INDICI

EURIBORTassi del 15.07 . Valuta 17.07Scad. Tasso 360 Tasso 365

1 w -0,132 -0,134

2 w -0,118 -0,120

1 m -0,072 -0,073

2 m -0,039 -0,0403 m -0,019 -0,019

6 m 0,049 0,050

9 m 0,101 0,102

1 a 0,169 0,171

Media % mese Giugno

1 m -0,063 -0,064

2 m -0,036 -0,036

3 m -0,014 -0,014

6 m 0,049 0,050

Eonia (15/07/15) -0,1220

e-Mid/Atic (15/07/15)

O/NEuro -0,1661

O/NUsd 0,1566

IRSTassi del 15.07Scad. Den. Lett.

1Y/6M   0 ,0 5 0 ,0 7

2Y/6M   0 ,1 0 0 ,1 2

3Y/6M   0 ,1 6 0 ,1 8

4Y/6M   0 ,3 0 0 ,3 2

5Y/6M   0 ,4 5 0 ,4 7

6Y/6M   0 ,6 0 0 ,6 2

7Y/6M   0 ,7 5 0 ,7 7

8Y/6M   0 ,9 0 0 ,9 2

9Y/6M   1 ,0 2 1 ,0 4

10Y/6M   1 ,1 4 1 ,1 6

11Y/6M   1 ,2 3 1 ,2 5

12Y/6M   1 ,3 1 1 ,3 3

15Y/6M   1 ,5 0 1 ,5 2

20Y/6M   1 ,6 6 1 ,6 8

25Y/6M   1 ,7 2 1 ,7 4

30Y/6M   1 ,7 1 1 ,7 3

40Y/6M   1 ,7 2 1 ,7 4

50Y/6M   1 ,6 9 1 ,7 1

RILEVAZIONI BCEDati al Var.% Iniz

Valute 15.07 giorn anno

StatiUniti   Usd   1,1009   -0,199 -9,32

Giappone   Jpy   135,9500   -0,051 -6,39

G.Bretagna   Gbp   0,7045   -0,551 -9,55

Svizzera   Chf    1,0439   0,163 -13,18

Australia   Aud   1,4753   -0,506 -0,51

Brasile   Brl   3,4606   0 ,264 7 ,45

Bulgaria   Bgn   1,9558   — —

Canada   Cad   1,4030   -0,327 -0,23

Croazia   Hrk   7,5780   0,017 -1,04

Danimarca   Dkk   7,4629   0 ,005 0 ,24

Filippine   Php   49,8180   -0,136 -8,48

HongKong   Hkd   8,5330   -0,199 -9,39

India   Inr   69,8218   -0,070 -8,99

Indonesia   Idr   14681,9500   -0,164 -2,61

Islandam   Isk   147,8399   0,062 -4,08

Israele   Ils   4,1438   -0,289 -12,21

Malaysia   Myr   4,1867   -0,107 -1,43

Messico   Mxn   17,2346   -0,422 -3,54

N.Zelanda   Nzd   1,6445   -0,140 5,93

Norvegia   Nok   8,9405   -0,578 -1,12

Polonia   Pln   4,1290   -0,506 -3,37

Rep.Ceca   Czk   27,0780   -0,007 -2,37

Rep.Pop.Cina   Cny   6,8357   -0,177 -9,29

Romania   Ron   4,4238   0,007 -1,32

Russia   Rub   62,4150   -0,191 -13,72

Singapore   Sgd   1,4999   -0,020 -6,59

SudCorea   Krw   1258,9600   -0,029 -4,97

Sudafrica   Zar   13,5986   -0,591 -3,11

Svezia   Sek   9,3570   -0,542 -0,38

Thailandia   Thb   37,5140   -0,059 -6,00

Turchia   Try   2,9112   0 ,089 2 ,80

Ungheria   Huf    310,7700   -0,042 -1,51

m Coronaislandese: l'ultimarilevazioneBCEparia290,00è

avvenutail3.12.2008;apartiredalunedì2.11.2009Banca

d'Italiaha ripreso laquotazionedella valuta sullabasedi

rilevazionidi mercato.

Dati al Var.% InizValute 15.07 giorn anno

LIQUIDITÀ(TASSO360)

An amento el titolo a New York

18,0

17,5

17,0

16,5

16,0

15,5

15,0

15/07/15h. 21.00

31/12/14

-1,17%

+3,21%

BofA Merrill Lynch

AP/LAPRESSE4

In crescita. Boom di utili per la compagnia aerea americana Delta Airlines

CONTI TRIMESTRALIIn forte calo le spese(soprattutto grazie alla fine dimolti contenziosi post-crisi),mentre raddoppiano i ricaviderivanti dai mutui

I DATILa compagnia aerea haannunciato la cancellazionedegli ordini di 40 Boeing e20 Embraer: sotto pressionela capacità offerta del vettore

BANCA LEONARDO

Si rafforza a nordestcon nuovi managerDopo Massimo Russo daBanca Esperia, sono arrivatialtri quattro nuovirelationship manager perBanca Leonardo nel nordest:Giancarlo Rallo, WalterComin, Luca Marcon e NicolaDe Rossi sono entrati nelwealth management teamguidato da Gianluca Attimis.Con il rafforzamento del team,

che è parte del programma disviluppo definito dall’ad diBanca Leonardo ClaudioMoro, parte ufficialmente ilprogetto Nord Est con Padovahub operativo per tutta l’area

In breve

SORGENTE

 Ancora rinviatal’Ipo a Piazza AffariRes Spa Siiq, societàimmobiliare controllata daSorgente Group, informa chel’iter, avviato lo scorso 23aprile, funzionale all’OffertaPubblica di sottoscrizionefinalizzata all'ammissionealle negoziazioni delle azioniordinarie sul mercatotelematico (Mta) vienerinviato per il persistere di

una situazione di incertezza edi elevata volatilità suimercati finanziariinternazionali. Alla luce dellatormentata evoluzione dellacrisi greca e nell’interesse del

migliore esitodell’operazione, la societa'prende atto dell'indicazionedei global coordinators edegli advisors finanziari dirinviare la quotazione a una“finestra” di mercato piu'favorevole.

BIG PHARMA

Celgene, 7,2 miliardiper la rivale ReceptosNegli Usa Celgene hadichiarato di aver raggiunto

un accordo per rilevare per 7,2miliardi di dollari la rivaleReceptos . L’obiettivo èampliare il suo portafoglio ditrattamenti per le malattieinfiammatorie auto immuni.

L'azienda ha messo sul piatto232 dollari per ogni azioneReceptos, un premio del 12%sulla chiusura di lunedì.

WISE SGR

Cede Wise (Varese)alla SchaltbauWise Sgr ha ceduto aSchaltbau GmbH - societàtedesca controllata daSchaltbau Holding AG(gruppo quotato sul mercatoXetra, a Francoforte e

Monaco) - il 65% di SPII SpA,società di Saronno, attiva nellaprogettazione e costruzione dicomponenti e sistemiferroviari e di automazioneindustriale

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32   Finanza & MercatiIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Energia. La ripresa dell’export iraniano rischia di appesantire il bilancio del settore

Petrolio, l’offerta abbondanteschiaccia i prezzi del barileNessun sostegno alle quotazioni dal forte calo delle scorte Usa Balduino Ceppetelli

pRestano deboli le quotazionidel petrolio sulla scia dell’abbon-danza dell’offerta. E a frenare la di-scesa non sono bastate le notizie inarrivo dagli Usa circa il forte calodelle scorte. Nella settimana con-clusa il 10 luglio le scorte di petro-lio negli Stati Uniti sono infattiscese di 4,346 milioni di barili a461,417 milioni, mentre gli analistiparlavano di un calo di 900milabarili (nella settimana precedenteera stato registrato un rialzo di380mila barili). Secondo i dati dif-fusi ieri pomeriggio dal diparti-mento all’Energia, gli stock di ben-zina sono cresciuti di 58mila barilie queli di distillati, che includono ilcombustibile da riscaldamento,sono saliti di 3,819 milioni. Tutti

questi dati sono decisamente su-periori alle attese del mercato.

Imediata la reazione dei prezzi.Brent e Wti, che avevano aperto inribasso hanno recuperato posi-zioni, ma la spinta al ria lzo è stata dibreve durata e i prezzi hanno ri-preso a scendere. In Europa ilBrent ha persi oltre il 2% per avvi-cinarsi a quota 57 dollari al barile;più ampio il calo del Wti (il greggiodi riferimento per i mercati ameri-cani), sceso di quasi il 3% ben sottola soglia dei 52 dollari.

A pesare sul mercato, come det-to, è sempre l’offerta eccessiva-mente abbondante. E lo scenariorischia di peggiorare, nel sensoche la ripresa attesa dai consumipotrebbe essere più che compen-sata dalla nuova offerta iraniana

attesa nei prossimi mesi sui mer-cati dopo la revoca delle sanzioniinternazionali a seguito dell’ac-cordo con i Paesi del 5+1 sul suoprogramma nucleare (si veda IlSole 24 Ore di ieri). L’Iran ha infattiannunciato l’intenzione di au-mentare l’export di petrolio di500mila di barili al giorno.«L’export di greggio aumenterà di500mila bg immediatamente do-po la revoca delle sanzioni e doposei mesi l’aumento arriverà a unmilione di barili al giorno», ha det-to il ministro iraniano del Petrolio,Bijan Namdar Zanganeh, citatodall'agenzia di stampa iranianaTasnim. La speranza di Zanganeh,come lui stesso ha detto ai giorna-listi, è che l'export di greggio arrivia quota 2,5 milioni di barili al gior-

no nel «prossimo futuro». «La no-stra priorità è espandere i giaci-menti di petrolio e gas», ha affer-mato. La Repubblica Islamica de-tiene le più grandi riserve di gasdel mondo ed è il quarto Paese perriserve petrolifere. L’Iran potràraggiungere la capacità produtti-va pre-sanzioni di 4 milioni di bg seci sarà una sufficiente domanda,ha detto Roknoldin Javadi, diret-tore generale della Nioc, al giorna-le iraniano Shargh. L’opinione de-gli analisti è che sicuramente il ri-torno del greggio iraniano suimercati avrà sicuramente un im-patto sui prezzi; quel che invece la-scia qualche dubbio invece è latempistica degli aumenti produt-tivi e dell’export.

©RIPRODUZIONERISERVATA

MATERIE PRIME

Minerali ferrosi. Complici i deboli prezzi della materia prima - La disponibilità mondiale resta comunque molto ampia

Vale annuncia tagli produttiviBarbara Pezzotti

pLa big mineraria brasilianaVale ha annunciato un taglio allaproduzione di minerali ferrosi,una mossa controversa ch€e co-mincia a ricevere le prime criti-che. Alcuni analisti sostengonoche questa decisione finirà permettere in difficoltà la rivaleFor-

tescue e tutti gli operatori che,producendo a prezzi alti, stannogià lottando per sopravvivere inun clima di depressione per i corsidell’iron ore (ora intorno ai 50 dol-lari a tonnellata).

Le azioni della mineraria brasi-liana sono salite del 9% alla notiziadi un taglio all’output di 30 milionidi tonnellate che ha incontrato i

favori di altri operatori. NevPower, ceo di Fortescue Metals,per esempio, ha affermato chequesta mossa «indica che ci siasenso di responsabilità in terminidi domanda e offerta di mercato».Un portavoce diRio Tintoha tut-tavia risposto che Vale non sta difatto riducendo la produzione eche «qualsiasi lettura in questosenso dell’operazione Vale dàmessaggi sbagliati al mercato».

Una valutazione confermatada alcuni analisti. «Vale non dà unsostegno ai prezzi» commentaAmos Fletcher, analista di Bar-clays «ma esattamente l’opposto,perché rimpiazzerà semplice-mente minerali ferrosi di bassa

qualità ma dagli alti costi di pro-duzione con materiale che garan-tisce maggiori margini». Invecedi dare sollievo al mercato, appe-santito da un eccesso di offerta;quindi non miglioraa le prospetti-ve del settore. In effetti Vale haconfermato che continuerà adavere un target di produzione peril 2015 di 340 milioni di tonnellate.Ciò significa che l’output ad altocosto di minerali ferrosi, prodottonel suo network meridionale e delSud-est asiatico, verrà sostituitoda uno dai costi di produzione in-feriori. Il big brasiliano sta portan-do avanti un espansione a bassocosto, dal valore di 16,4 miliardi didollari Usa, chiamato S11D,che ag-

giungerà 90 milioni di tonnellatedi capacità extra e abbasserà i co-sti operativi. «Non è un cambio distrategia quello che vediamo -commenta Citi - ma un’operazio-ne che riflette la struttura dei co-sti. È importante per gli investitorisapere che il terzo produttore diminerali ferrosi a basso costo stiaperdendo denaro su una percen-tuale della produzione a prezzicorrenti». Più positivo sull’opera-zione è Rbc Capital Markets: il ta-glio di Vale «è una notizia legger-mente positiva per il mercato,perché in questo modo il gruppomanterrà il target di produzioneche invece stava per superare».La mineraria è sulla buona stradaper raggiungere il suo target diproduzione di 450 milioni di ton-nellate entro il 2018.

©RIPRODUZIONERISERVATA

CAMBI E TASSI Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri

RILEVAZIONI BANCA D'ITALIA OPZIONI

AfricaA lgeriad in ar o 109,7229 2 ,92 99,6665Angolanewkwanza 138,2953 10,74 125,6203B ot sw an a pu la 1 0, 99 18 - 4, 81 0 ,1 00 2Burundifranc. 1767,2444 -7,17 1605,2724C.A vor iof r an .c fa 655,9570 — 595,8370C ap o Ve rd e es c. 1 10 ,2 65 0 — 1 00 ,1 59 0C om or e fr an c. 4 91 ,9 67 8 — 4 46 ,8 77 8Egit tosterl . com. 8 ,6164 -0 ,79 7 ,8267E ri tr ea n ak fa 1 6, 68 34 - 8, 59 1 5, 15 43E ti op ia b ir 2 2, 80 28 - 7, 04 2 0, 71 29Gambiadalas i 43,5846 -20,28 39,5900G ha na ce di 3 ,6 46 8 - 6, 14 3 ,3 12 6Gibu t ifr anco 195,6531 -9 ,32 177,7210Gu in eafr anco 8088,1377 -7 ,83 7346,8414Keny asce l lin o 112,1846 1 ,94 101,9026L es ot ho l ot i 1 3, 59 86 - 3, 11 1 2, 35 23L ib er ia $ 9 3, 02 61 - 7, 13 8 4, 50 00L ib ia di na ro 1 ,5 24 6 4 ,8 6 1 ,3 84 9Madagascarariary 2665,0208 -8,36 2101,4200

M alaw ikw ach a 504,0717 -11,67 457,8724M aroccodirh am 10,8139 -1 ,51 9 ,8228Mauritaniaougulya 360,1319 -5,36 327,1250M aur itiu sru p ia 38,9759 1 ,15 35,4037M ozambicometica l 41,7682 8 ,66 37,9400N am ib ia $ 1 3, 59 86 - 3, 11 1 2, 35 23Nigerian air a 218,8491 -2 ,17 198,7911Rep.Congofranco 1019,9209 -8,87 926,4429Rw an daf r an co 806,5648 -4 ,39 732,6413S ant 'Elenaster l in a 0 ,7045 -9 ,55 1 ,5627S aoTomedobra 24500,0000 — 22254,5190S eych el lesr u pia 14,3241 -15,96 13,0113SierraLeoneleone 4541,0298 -11,22 4124,8340Somaliascellino 741,0630 -13,73 673,1429S ud an s te rl in a 6 ,5 74 8 - 9, 32 5 ,9 72 2S w az ilan d lilageni 13,5986 -3,11 12,3523Tanzaniascellino 2341,8835 11,31 2127,2445T og o fr an co 6 55 ,9 57 0 — 5 9 5, 83 70T un is ia d in ar o 2 ,1 62 3 - 4, 31 1 ,9 64 1Ugandascellino 3656,4251 8,68 3321,3054Z am bi ak wa ch a 6 ,8 45 4 — 5 ,2 43 1Zimbabwe$ — — —

AmericaA ntilleO lan d. f ior ino 1 ,9706 -9 ,32 1 ,7900A rg en ti na p es o 1 0, 05 38 - 2, 16 9 ,1 32 4A ru ba f io ri no 1 ,9 70 6 - 9, 32 1 ,7 90 0B ah am as $ 1 ,1 00 9 - 9, 32 1 ,0 00 0B ar ba do s$ 2 ,2 01 8 - 9, 32 2 ,0 00 0B eli ze $ 2 ,2 13 5 - 8,9 6 2, 01 06B er mu da $ 1 ,1 00 9 - 9, 32 1 ,0 00 0Boliv iaboliv ian o 7 ,6072 -9 ,32 6 ,9100C ay ma n$ 0 ,9 13 8 - 8, 77 0 ,8 30 0C il e pe so 7 08 ,5 49 7 - 3, 90 6 4 3 ,6 09 5Colombiapeso 2968,4812 2 ,64 2696,4132Costaricacolon 589,0576 -10,17 535,0691C ub ap es o 1 ,1 00 9 - 9, 32 1 ,0 00 0Domin icanaR.peso 49,4285 -7 ,90 44,8983E l Sa lv ad or c ol on 9 ,6 32 9 - 9, 32 8 ,7 50 0F al kl an d po un d 0 ,7 04 5 - 9, 55 1 ,5 62 7G ia ma ic a $ 1 28 ,7 58 7 - 7, 24 1 16 ,9 57 7Gu atemalaqu etzal 8 ,4382 -8 ,53 7 ,6648G uy an a $ 2 28 ,1 17 5 - 9, 32 2 0 7 ,2 10 0

H ai ti g ou rd e 6 0, 86 78 6 ,9 6 5 5, 28 91Hondur as lempir a 24,0548 -5 ,75 21,8501Nicar aguacordoba 30,0594 -6,92 27,3044P an am a ba lb oa 1 ,1 00 9 - 9, 32 1 ,0 00 0Paraguay guar . 5674,6111 0 ,97 5154,5200P erù so l 3 ,4 97 9 - 3, 71 3 ,1 77 3S t. Ki tt s & Ne vi s $ 2 ,9 72 4 - 9, 32 2 ,7 00 0S ur in am e$ 4 ,1 85 1 - 1, 99 3 ,3 00 0T ri ni da d$ 7 ,0 14 7 - 9, 40 6 ,3 71 8U ru gu ay p es o 3 0, 15 04 1 ,9 1 2 7, 38 70Venezuelabol iv ar 6 ,9270 -9 ,32 6 ,2921AsiaA fgh an istan af ghn i 66,7145 -5 ,78 60,6000A ra bi a S. r ia l 4 ,1 28 9 - 9, 40 3 ,7 50 5A rmeniadram 527,1498 -8 ,49 478,8353A zer baidjian manat 1 ,1560 21,36 1 ,0500B ah ra in d in ar o 0 ,4 13 9 - 9, 32 0 ,3 76 0Bangladesh taka 85,6334 -9 ,48 77,7849Birmaniakyat 1336,3540 6 ,82 1213,8741B runei $ 1, 49 99 - 6, 60 1 ,3 62 4Bu th an ngu ltru m 69,8218 -8 ,99 63,4225Cambogiar ie l 4473,6769 -9 ,58 4063,6542

CoreaDelNordw on 2 ,4220 -9 ,32 2 ,2000G eo rg ia la ri 2 ,4 98 7 9 ,3 5 2 ,2 69 7Gior dan iad inaro 0 ,7805 -9 ,32 0 ,7090I rakd in aro 1282,5485 -9 ,32 1165,0000I ran r ia l 32475,4491 -1 ,44 29499,0000Kazak is tan tenge 205,8432 -7 ,05 186,9772Kirgh iz istan som 69,0815 -3 ,43 62,7500K uw ai t di na ro 0 ,3 33 2 - 6, 29 0 ,3 02 7L ao s ki p 8 93 9, 30 80 - 9, 02 8 1 20 ,0 00 0Libanosterlina 1659,6068 -9,32 1507,5000M ac ao p at ac a 8 ,7 89 8 - 9, 39 7 ,9 84 2M ald iver u fiy aa 16,8107 -10,09 15,2700Mongoliatugrik 2172,5711 -5,24 1973,4500N ep al r up ia 1 08 ,2 07 5 - 9, 32 9 8, 29 00O ma nr ia l 0 ,4 23 3 - 9, 41 0 ,3 84 5Pakis tan ru p ia 112,1239 -8 ,21 101,8475Q at ar ri al 4 ,0 07 3 - 9, 37 3 ,6 40 0S irias ter lin a 240,6273 9 ,93 218,5733S riL ankaru p ia 147,3675 -7 ,52 133,8609Tagik is tan somon i 6 ,8919 6 ,95 6 ,2602T ai wa n $ 3 4, 22 26 - 10 ,9 1 3 1, 08 61

Tu rkmen istan N.man . 3 ,8532 11,36 3 ,5000U .A .E . di rh am 4 ,0 41 4 - 9, 37 3 ,6 71 0Uzbekistansum 2824,3373 -3,97 2565,4803Vietnamdong 24010,3315 -7,55 21809,7297Y em en ri al 2 36 ,6 98 1 - 9, 28 2 15 ,0 04 2EuropaA lb an ia l ek 1 40 ,5 25 7 0 ,3 1 1 27 ,6 46 2Bielorussiarublo 16876,7970 16,81 15330,0000B os ni a Er z. m ar co 1 ,9 55 8 — 1 ,7 76 6Gibil ter rapoun d 0 ,7045 -9 ,55 1 ,5627M acedon iadenar 61,7034 0,45 56,0482M ol da vi a le u 2 0, 85 77 1 0, 02 1 8, 94 60S er b iad inar o 120,3908 -0 ,60 109,3567U cr ain ahr y vn ia 24,4434 27,27 22,2031OceaniaFiji $ 2,3245 -3,71 0,4736I . To ng a pa a ng a 2 ,2 77 1 - 1, 93 0 ,4 83 5Papu aGuin eak ina 3 ,0454 -3 ,30 0 ,3615Polin es iaFr . fr anco 119,3317 — 108,3947S am oa ta la 2 ,8 63 2 - 3, 19 2 ,6 00 8S ol om on $ 8 ,7 58 2 - 5, 50 0 ,1 25 7Vanu atu v atu 118,3471 -4 ,17 107,5004

Opzioni¤/Usd1mese 1,0956 11,1000 0, 0137 0, 0137

2mesi 1,0966 10,6250 0, 0191 0, 0191

3mesi 1,0966 10,6750 0, 0234 0, 0234

6mesi 1,0966 10,2750 0, 0317 0, 0317

12mesi 1,0966 9, 9750 0, 0433 0,0432

Opzioni¤/Jpy1mese 135,6900 10,6500 1,6000 1,6500

2mesi 135,6900 10,5000 2,3000 2,3900

3mesi 135,6900 10,4800 2,7600 2,9400

6mesi 135,6900 10,4500 3,7700 4,2300

12mesi 135,6900 10,4500 5,0800 6,2100

Opzioni Usd/Jpy1mese 123, 8700 7, 7000 1,0500 1,0900

2mesi 123, 8700 7, 7000 1, 5300 1, 6100

3mesi 123, 8700 8, 0000 1, 9000 2, 0700

6mesi 123, 8700 8, 3300 2, 7000 3, 1200

12mesi 123,8700 8,7900 3,8200 4,8600

DEPO, OIS E FRA

Euro

1M   0 , 02 — - 0, 10 — 3x6   - 0, 03 —

2M   - 0 ,1 0 — - 0, 10 — 6x9   - 0, 03 —

3M   -0,10 — -0,10 -0,10 9x12   -0,02 0,01

6M   — 0,07 -0,10 -0,10 6x12   0,06 0,07

12M   0,21 0,96 -0,10 -0,10 12x18   0,18 0,21

Usd1M   0,31 0,41 0,11 0,14 3x6   0,41 0,43

2M   0,35 0,45 0,12 0,14 6x9   0,58 0,62

3M   0,40 0,50 0,15 0,17 9x12   0,76 0,78

6M   0,56 0,66 0,22 0,23 6x12   0,75 0,79

12M   0,88 0,98 0,34 0,36 12x18   1,13 1,17

 Jpy1M   0,09 0,14 0,06 0,08 3x6   0,09 0,10

2M   -0,12 0,13 0,06 0,08 6x9   0,09 0,11

3M   -0,11 0,11 0,06 0,08 9x12   0,09 0,11

6M   -0,08 0,16 0,06 0,08 6x12   0,12 0,14

12M   -0,03 0,17 0,05 0,07 12x18   0,13 0,15

CAMBI - CROSS RATES - RILEVAZIONI BCE

Euro (¤) 1,0000   1, 1009 135, 9500 0, 7045 7, 4629 1, 4030 1, 0439 8, 9405 9, 3570 1, 4753 1, 6445 27,0780Stati Uniti (Usd)   0,9083 1,0000   123, 4899 0, 6399 6, 7789 1, 2744 0, 9482 8, 1211 8, 4994 1, 3401 1, 4938 24,5962Giappone (Jpy)   0,7356 0,8098 100,0000   0, 5182 5, 4894 1, 0320 0, 7679 6, 5763 6, 8827 1, 0852 1, 2096 19,9176Gr. Bretagna (Gbp)   1,4194 1,5627 192,9737 1,0000   10,5932 1, 9915 1, 4818 12, 6906 13, 2818 2, 0941 2, 3343 38, 4358Danimarca (Dkk)   1,3400 1,4752 182,1678 0,9440 10,0000   1,8800 1,3988 11,9799 12,5380 1,9768 2,2036 36,2835Canada (Cad)   0, 7128 0, 7847 96,8995 0, 5021 5, 3192 1,0000   0, 7440 6, 3724 6, 6693 1, 0515 1, 1721 19,3001Svizzera (Chf)   0, 9579 1, 0546 130, 2328 0, 6749 7, 1491 1, 3440 1,0000   8, 5645 8, 9635 1, 4133 1, 5753 25,9393Norvegia (Nok)   1, 1185 1, 2314 152, 0608 0, 7880 8, 3473 1, 5693 1, 1676 10,0000   10,4659 1,6501 1,8394 30,2869Svezia (Sek)   1, 0687 1, 1766 145, 2923 0, 7529 7, 9757 1, 4994 1, 1156 9, 5549 10,0000   1,5767 1,7575 28,9388Australia (Aud)   0, 6778 0, 7462 92,1507 0, 4775 5, 0586 0, 9510 0, 7076 6, 0601 6, 3424 1,0000   1,1147 18,3542N. Zelanda (Nzd)   0, 6081 0, 6694 82,6695 0, 4284 4, 5381 0, 8531 0, 6348 5, 4366 5, 6899 0, 8971 1,0000   16,4658Rep. Ceca (Czk)   3, 6930 4, 0657 502, 0681 2, 6017 27, 5608 5, 1813 3, 8552 33, 0176 34, 5557 5, 4483 6, 0732 100,0000

TASSI INTERBANCARI TASSI BCE

O /N - 0, 18 00 0 - 0, 18 25 0 0 ,1 28 00 0 ,0 19 29 0 ,4 82 50 - 0, 77 70 0 — — — — 1 ,6 10 001w -0,15643 -0,15860 0,15000 0,02571 0,48613 -0,81400 -0,36750 1,13000 -0,33100 — 1,620001m -0,08143 -0,08256 0,18600 0,06143 0,50913 -0,80400 -0,29750 1,18000 -0,30300 — 1,660002m - 0, 04286 - 0, 04346 0 ,23875 0 , 09000 0 ,54319 -0 ,77600 -0 ,22500 1 , 22000 - 0, 28600 — —3m -0,01429 -0,01449 0,28850 0,09786 0,58406 -0,76200 -0,17500 1,26000 -0,25200 — 1,720006m 0,05629 0,05707 0,46195 0,13571 0,75063 -0,70900 0,03500 1,27000 -0,20000 — 1,790001 2m 0 ,1 67 14 0, 16 94 6 0 ,7 72 95 0, 24 25 7 1 ,0 70 25 - 0, 61 40 0 0 ,2 82 50 — — — 1, 83 00 0

Operazionisuiniziativacontroparti

Tassodirifin.marginale 0,30 10.09.14Tassodidepos ito -0,20 10.09.14

Operazionidimercatoaperto

Pronti/terminesettimanale 7gg 0,05 15.07.15 76

7gg 0,05 08.07.15 74MainRefinancingFixRate 0,05 10.09.14Pronti/terminemensile 98gg 0,05 25.06.15 17

1190gg   0,05 24.06.15 7491gg 0,00 28.05.15 40I dati del Cibor eStibor sono relativi alla giornata precedente(Fonte:NasdaqOMX)

RENDIMENTI MEDIOBANCA CITI FIXED INCOME INDICES MUTUI PUBBLICI

WGB I E ur opean 552,44 0 ,20 1 ,72 4 ,70 1 ,21 7 ,10E GB I 2 19 ,2 0 0 ,1 6 0 ,6 9 - 1, 04 1, 01 6, 91E GB I 1 -3 Y rs 1 70 ,5 2 0 ,0 1 0 ,2 2 0 ,3 5 0 ,0 5 1 ,8 8E GB I 3 -7 Y rs 2 10 ,2 6 0 ,0 6 0 ,8 0 - 0, 10 0 ,5 9 4 ,4 3E GB I 7-10 Y rs 240,29 0 ,18 1 ,20 - 1 ,62 1 ,29 7 ,46E ur ob ig 2 18 ,1 5 0, 15 0 ,3 8 - 0, 99 0 ,9 6 6, 21

MediasettimanaleA ta ss o fi ss o: 1 0. 07 .1 5 2 ,5 12 1 ,8 93 2 ,4 53 2 ,5 53

0 3. 07 .1 5 2 ,8 61 3 ,1 72 2 ,3 52 2 ,6 15I nd ic iz za ti : 1 0. 07 .1 5 2 ,1 14 2 ,0 86 2 ,0 36 2 ,7 73

0 3. 07 .1 5 1 ,9 01 1 ,6 04 1 ,8 99 2 ,7 49MediamobileA ta ss o fi ss o: 1 0. 07 .1 5 3 ,0 61 3 ,9 00 1 ,9 63 2 ,7 52

0 3. 07 .1 5 3 ,0 81 4 ,1 36 1 ,9 09 2 ,7 35I nd ic iz za ti : 1 0. 07 .1 5 1 ,8 80 2 ,6 43 2 ,0 73 1 ,7 60

0 3. 07 .1 5 1 ,8 93 2 ,8 56 2 ,0 69 1 ,6 50

Rendimenti odierni: fisso 2,376; indicizz. 2,113

(*)Per IRSsi intendeiltasso letteraversoEuribora 6 mesi fissatoa Francofortealleh.11,00delgiornoprecedenteallastipuladelcontratto.

finoa10anni IRS7yrs+1,60% Euribor6m+1,60finoa15anni IRS10yrs+2,15% Euribor6m+2,15finoa20anni IRS12yrs+2,25% Euribor6m+2,20finoa25anni IRS15yrs+2,65% Euribor6m+2,60oltre25anni IRS20yrs+2,35% Euribor6m+2,40

COMMODITIES

Merce Mercato Mese Data Prezzo Preced. Merce Mercato Mese Data Prezzo Preced. Merce Mercato Mese Data Prezzo Preced.

Energia e CombustibiliBrentDated( Us d/ bb l) I CE S po t 1 5. 07 5 7, 38 5 7, 09BrentCrudeOil( Us d/ bb l) I PE A go 1 5. 07 5 7, 05 5 8, 51

IPE Set 15.07 57,12 58,68IPE Ot t 15.07 57,46 59,10

CarbonEmiss( Euc/t ) I CE Se t 1 5. 07 7 ,7 5 7 ,7 2I CE D e c 1 5. 07 7 ,7 7 7 ,7 4

EtanoloMais( Us d/ ga l) N YM EX Ag o 1 5. 07 1 ,5 8 1 ,6 1N YM EX S et 1 5. 07 1 ,5 7 1 ,5 9N YM EX O tt 1 5. 07 1 ,5 6 1 ,5 8

GasOil( Us d/ t) I PE A go 1 5. 07 5 23 ,5 0 5 29 ,2 5IPE Set 15.07 528,00 533,25IPE Ot t 15.07 534,50 539,00

GasolineRbob ( Us d/ ga l) N YM EX A go 1 5. 07 1 ,8 6 1 ,9 3HeatingOil( Us d/ ga l) N YM EX A go 1 5. 07 1 ,6 7 1 ,7 3Nafta( Us d/ t) N WE S po t 1 5. 07 44 9, 80 44 8, 50NaturalGas( Us c/ mb tu ) N YM EX A go 1 5. 07 2 ,9 2 2 ,8 4

N YM EX S et 1 5. 07 2 ,9 1 2 ,8 4

WTICushing( Us d/ bb l) C ME S po t 1 5. 07 5 1, 35 5 3, 00WTI( Us d/ bb l) N YM EX A go 1 5. 07 5 1 ,4 1 5 3, 04NYME X Set 15.07 51,79 53,48

LME - London Metal ExchangeAcciaioBillMd(Usd/ t) L ME Sett l 15.07 150,00 150,00AcciaioBillMd1ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 150,00 150,00

L ME 3m 15.07 165,00 165,00LME 15m 15.07 210,00 205,00

AcciaioBillMd2ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 150,00 150,00L ME 3m 15.07 165,00 165,00LME 15m 15.07 205,00 205,00

AlluminioAlloy (Usd/t ) L ME Sett l 15.07 1730,00 1730,00AlluminioAlloy1ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 1730,00 1730,00

LME 3m 15.07 1745,00 1745,00AlluminioAlloy2ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 1714,00 1728,50

LME 3m 15.07 1730,00 1745,00AlluminioHG(Usd/ t) L ME Sett l 15.07 1674,50 1653,00AlluminioHG1ª(Usd/t ) L ME Spot 15.07 1674,50 1653,00

LME 3m 15.07 1718,00 1693,00AlluminioHG2ª(Usd/t ) L ME Spot 15.07 1666,50 1659,00

LME 3m 15.07 1710,00 1702,00Nickel(Usd/t ) L ME Sett l 15.07 11735,00 11385,00Nickel1ª(Usd/t)   LME Spot 15.07 11735,00 11385,00

LME 3m 15.07 11785,00 11455,00Nickel2ª(Usd/t ) L ME Spot 15.07 11520,00 11565,00

LME 3m 15.07 11560,00 11600,00Piombo( Us d/ t) L ME S et tl 1 5. 07 1 85 7, 00 1 80 9, 00Piombo1ª( Us d/ t) L ME Sp ot 1 5. 07 1 85 7, 00 1 80 9, 00

LME 3m 15.07 1872,00 1819,00Piombo2ª( Us d/ t) L ME Sp ot 1 5. 07 1 84 8, 00 1 81 7, 00

LME 3m 15.07 1863,00 1829,00RamegradoA(Usd/t ) L ME Sett l 15.07 5597,00 5502,50RamegradoA1ª(Usd/t ) L ME Spot 15.07 5597,00 5502,50

LME 3m 15.07 5621,00 5526,00RamegradoA2ª(Usd/t ) L ME Spot 15.07 5540,50 5542,00

LME 3m 15.07 5562,00 5560,00StagnoHG(Usd/ t) L ME Sett l 15.07 14750,00 14575,00StagnoHG1ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 14750,00 14575,00

LME 3m 15.07 14725,00 14575,00LME 15m 15.07 14735,00 14595,00

StagnoHG2ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 14700,00 14645,00LME 3m 15.07 14700,00 14650,00LME 15m 15.07 14690,00 14665,00

ZincoSHG(Usd/ t) L ME Sett l 15.07 2095,50 2015,00ZincoSHG1ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 2095,50 2015,00

LME 3m 15.07 2104,00 2026,00

ZincoSHG2ª(Usd/ t) L ME Spot 15.07 2080,00 2030,50LME 3m 15.07 2088,00 2040,00

Altri metalliAlpaccaCu64Ni18(Eur/t) ASSOM Spot 15.07 7308,43 7145,67Antimonio99,65%(Usd/t) NWE Spot 06.07 7600,00 7600,00Bismuto99,99%( Us d/ lb ) N WE S po t 0 6. 07 6 ,5 0 6 ,5 0BronzoLegaB6(Eur/t) ASSOM Spot 15.07 7182,36 7063,35Cadmio99,95%( Us d/ lb ) N WE S po t 0 6. 07 0 ,4 5 0 ,4 5Cadmio99,99%( Us d/ lb ) N WE S po t 0 6. 07 0 ,4 7 0 ,4 7Cobaltocatodi( Us d/ lb ) N WE S po t 2 2. 04 1 4, 50 1 4, 50CromoFeLoCarb( Us d/ lb ) N WE S po t 2 4. 04 2 ,1 5 2 ,1 5Gallioling99,9%(Usd/kg) NWE Spot 06.07 230,00 230,00Germaniomet(Usd/kg) NWE Spot 06.07 1850,00 1850,00Germaniobioss. (Usd/kg) NWE Spot 06.07 1225,00 1225,00Indioling99,97%(Usd/kg) NWE Spot 06.07 430,00 430,00Iridio(E ur/kg) PAR Spot 15.07 15928,00 15899,00Manganese99,7%(Usd/t) NWE Spot 25.03 2145,00 2145,00ManganeseFerro(Usd/ t) NWE Spot 24.04 950,00 950,00MolibdenoFerro(Usd/kg) NWE Spot 24.04 19,80 19,80MolibdenoOssido(Usd/lb)   N WE S po t 2 4. 04 8 ,1 5 8 ,1 5

Ottonebasebarra(Eur/t) ASSOM Spot 15.07 4800,00 4800,00Ottone63(Eur/t ) ASSOM Spot 15.07 5009,71 4909,28Ottone67(Eur/t ) ASSOM Spot 15.07 5140,66 5039,54Rame( Us c/ lb ) C OM EX L ug 1 5. 07 2 ,5 3 2 ,5 4

C OM EX A g o 1 5. 07 2 ,5 3 2 ,5 4C OM EX S et 1 5. 07 2 ,5 2 2 ,5 4

Ramecatodi (E ur/ t) PAR Spot 15.07 5296,00 5411,00Ramecoils( Gb p/ q) N WE S po t 1 5. 07 4 1 1, 18 4 1 4, 34Rameelettrol(E ur/qle) FFT Spot 15.07 521,33 511,72Ramefilo8mm(Gbp/q) NWE Spot 15.07 411,83 414,99Ramemerchant (Usc/lb)   COMEX Spot 14.07 260,20 260,70Ramesemilav. (E ur/ t) ASSOM Spot 15.07 6221,00 6114,16Rodiosp.99,99%(Usd/oz) NWE Spot 03.07 790,00 790,00Selenio99,5%( Us d/ lb ) N WE S po t 0 6. 07 1 6, 00 1 6, 00Silicioblocchi (Usd/ t) NWE Spot 07.04 2200,00 2200,00SilicioFerro(Usd/t)   NWE Spot 24.04 1280,00 1280,00TitanioFerro( Us d/ kg ) N WE S po t 2 5. 03 5 ,6 0 5 ,6 0Titaniospugna ( Us d/ kg ) N WE S po t 0 7. 04 9 ,7 0 9 ,7 0TungstenoFerro ( Us d/ kg ) N WE Sp ot 24 .0 4 3 3, 75 3 3, 75

VanadioFerro( Us d/ kg ) N WE S po t 2 5. 03 2 0, 70 2 0, 70VanadioPentoss. (Usd/lb)   N WE S po t 1 6. 03 4 ,2 0 4 ,2 0Zincoelettrol.(Eur/t ) PAR Spot 15.07 2320,00 2320,00

Metalli preziosiArgentoSpot( Us c/ oz ) L BM A S po t 1 5. 07 1 5, 05 1 5, 35Argento(Usd/oz)   NYME X L ug 15.07 15,03 15,30

NYME X Ago 15.07 15,04 15,30NYME X Set 15.07 15,05 15,32

OroLondrafixing(Usd/oz) LBMA Spot 15.07 1147,40 1157,40OroAM( Eu r/ gr ) A SO RL S po t 1 5. 07 3 4, 11 3 4, 06OroPM(Eur/gr)   ASORL Spot 15.07 34,01 34,06Oro( Us d/ oz ) N YM EX L ug 1 5. 07 3 5 ,0 4 3 5, 04

NYMEX Ago 15.07 1147,40 1153,50NYMEX Set 15.07 1147,90 1154,00

PalladioPMfix(Us d/o z) LBMA Sp ot . NaN NaNPalladio( Eu r/ gr ) A SO RL S po t 1 5. 07 2 0, 34 2 0, 22Palladio( Us d/ oz ) N YM EX L ug 1 5. 07 6 4 1, 90 6 5 6, 10

NYMEX Ago 15.07 642,40 656,60NYMEX Set 15.07 642,90 657,10

PlatinoPMfix( Usd /o z) LBMA Sp ot . NaN NaNPlatino( Eu r/ gr ) A SO RL S po t 1 5. 07 3 1, 55 3 1, 30Platino(Usd/oz) NYME X L ug 15.07 1021,60 1027,90

NYMEX Ago 15.07 1021,60 1027,90NYMEX Set 15.07 1021,60 1027,90

CBOT - Chicago Board of TradeAvena( Us c/ bu ) C BO T S et 1 5. 07 25 5, 50 25 5, 50

CBOT Dec 15.07 267,25 268,50CBOT Mar 15.07 278,75 279,75

Farinadisoia( Us d/ t) C BO T Ag o 1 5. 07 3 6 2, 20 3 5 7, 20CBOT Set 15.07 354,70 351,90CBOT Ott 15.07 350,60 348,40

Frumento( Us c/ bu ) C BO T Se t 1 5. 07 5 66 ,7 5 57 1, 00CBOT Dec 15.07 574,50 576,50CBOT Mar 15.07 582,25 582,50

Granoturco( Us c/ bu ) C BO T S et 1 5. 07 4 2 9, 50 4 2 8, 25CBOT Dec 15.07 440,25 438,75CBOT Mar 15.07 450,50 449,00

Oliosoia( Us c/ lb ) C BO T A go 1 5. 07 3 1, 65 3 2, 40CBOT Set 15.07 31,73 32,48CBOT Ot t 15.07 31,80 32,56

Risogrezzo( Us c/ cw t) C BO T Se t 1 5. 07 1 1, 06 1 1, 08CBOT Nov 15.07 11,33 11,35CBOT Gen 15.07 11,60 11,62

Semidisoia(Usc/bu) CBOT Ago 15.07 1025,00 1033,50CBOT Set 15.07 1016,25 1025,25CBOT Nov 15.07 1016,00 1025,00

Altri cereali, olii e semi oleosiCopraFilippine ( Us d/ t) N WE P 1 1 4. 07 7 2 4, 00 7 2 4, 00Far.pesceCile(Usd/ t) NWE P1 15.07 1550,00 1625,00Far.pesceDanish(Usd/t)   NWE P1 15.07 1545,00 1545,00Far.pesceIslanda(Usd/ t) NWE P1 15.07 1540,00 1500,00Far.pescePerù(Usd/ t) NWE P1 15.07 1475,00 1525,00FarinadisoiaHP( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 4 2 4, 00 4 2 5, 00Frumentotenero(Eur/t ) MATIF Set 15.07 191,25 192,50

MATIF Dec 15.07 193,50 194,50MATIF Mar 15.07 195,75 196,75

Granoturco( Eu r/ t) M AT IF A go 1 5. 07 1 7 8, 75 1 8 2, 75MATIF Nov 15.07 187,75 188,25MATIF Gen 15.07 189,00 189,50

OlioCoccoFilipp.(Usd/t)   NWE P1 15.07 1150,00 1150,00Oliocolzacanola(Cad/t ) ICE-CA Spot 14.07 550,70 550,70Oliocolzacrude( Eu r/ t) N WE P 1 1 5. 07 7 4 2, 00 7 4 7, 00

NWE P2 15.07 711,00 717,00OliogirasoleUE( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 8 9 5, 00 9 0 0, 00

NWE P2 15.07 830,00 830,00Oliolino( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 1 15 0, 00 1 15 0, 00

Oliopalmacrude( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 6 27 ,5 0 6 3 5, 00NWE P2 15.07 635,00 640,00

Oliopalmkernel( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 8 7 0, 00 8 7 5, 00Olioricino( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 1 51 5, 00 1 51 5, 00Oliosoiacrude( Eu r/ t) N WE P 1 1 5. 07 7 0 0, 00 6 9 5, 00

NWE P2 15.07 680,00 685,00Oliotungcrude(Usc/lb) NWE Spot 14.07 140,00 140,00Semidicolza( Eu r/ t) M AT IF A go 15 .0 7 3 85 ,0 0 3 91 ,2 5

MATIF Nov 15.07 386,75 394,25MATIF Feb 15.07 385,25 393,00

SemisoiaUsa2( Us d/ t) N WE P 1 1 5. 07 4 1 4, 10 4 1 8, 40

ColonialiCaffèarabica(Usc/ lb) ICE-US Lug 15.07 128,00 129,85

ICE-US Set 15.07 129,75 132,00ICE-US Dec 15.07 133,15 135,35

Caffèrobusta(Usd/t)   LIFFE Lug 15.07 1852,00 1867,00LIFFE Set 15.07 1725,00 1742,00LIFFE Nov 15.07 1735,00 1753,00

Cacao( Usd /t) I CE-U S Lu g 15 .07 Na N Na NICE-US Set 15.07 3353,00 3370,00ICE-US Dec 15.07 3347,00 3360,00

Cacao( Gb p/ t) L IF FE Lu g 1 5. 07 2 20 7, 00 2 21 4, 00LIFFE Set 15.07 2225,00 2234,00LIFFE Dec 15.07 2216,00 2226,00

IcocaffèComp(Usc/ lb) ICO Spot 15.07 124,10 122,05IccocacaoIndex(Usd/ t) ICCO Spot 15.07 3408,55 3351,78IsazucchIndex( Us c/ lb ) I SA S po t 1 5. 07 1 3, 48 1 3, 39Succoarancia(Usc/ lb) ICE-US Set 15.07 122,60 121,45

ICE-US Nov 15.07 123,70 122,80ICE-US Gen 15.07 125,35 124,75

Zuccherogrezz11(Usc/lb) ICE-US Ot t 15.07 12,46 12,64ICE-US Mar 15.07 13,75 13,89ICE-US Mag 15.07 13,81 13,92

Zuccheroraffin (Usd/t ) L IFFE Ago 15.07 372,70 375,10LIFFE Ott 15.07 364,10 368,10LIFFE Dec 15.07 365,10 367,80

BestiameSuinimacellati ( Us c/ lb ) C ME Lu g 1 5. 07 8 0, 48 7 9, 93

CME Ago 15.07 75,30 75,93CME Ot t 15.07 64,98 64,93CME Dec 15.07 61,50 61,23

Cotone e Lane autralianeCotone( Us c/ lb ) I CE -U S O tt 1 5. 07 6 5 , 32 6 6 , 17

ICE-US Dec 15.07 64,87 66,13ICE-US Mar 15.07 64,89 66,11ICE-US Mag 15.07 64,92 66,02

NorthernIndex(Auc/kgcl)   W-AUS Spot 08.07 1239,00 1239,0017,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1469,00 1469,0018micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1430,00 1430,0018,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1384,00 1384,0019micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1343,00 1343,0019,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1320,00 1320,0020micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1303,00 1303,0021micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1298,00 1298,0022micron(Auc/kgcl)   W-AUS Spot 08.07 1285,00 1285,00SouthernIndex(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1207,00 1207,0017,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1438,00 1438,0018micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1412,00 1412,0018,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1385,00 1385,0019micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1339,00 1339,0019,5micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1321,00 1321,0020micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1308,00 1308,0021micron(Auc/kgcl)   W-AUS Spot 08.07 1305,00 1305,0022micron(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1286,00 1286,00

EasternIndex(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1220,00 1220,00WesternIndex(Auc/kgcl) W-AUS Spot 08.07 1251,00 1251,00

Varie industriaGommaRss3(Usc/kg) SICOM Ago 15.07 163,00 162,00

SICOM Set 15.07 164,00 163,30SICOM Ott 15.07 165,20 164,00

GommaRss3(Usc/kg) TOCOM L ug 15.07 194,00 193,00TOCOM Ago 15.07 197,00 197,40TOCOM Set 15.07 201,80 201,00

GommaSmrCV(Usc/kg) MRE Spot 15.07 194,55 193,55GommaSmrL(Usc/kg) MRE Spot 15.07 185,35 184,35GommaSmr5(Usc/kg) MRE Spot 15.07 147,00 146,65GommaSmr10(Usc/kg) MRE Spot 15.07 144,30 144,00GommaSmr20(Usc/kg) MRE Spot 15.07 143,75 143,45GommaTsr20(Usc/kg) SICOM Ago 15.07 145,00 144,10

SICOM Set 15.07 145,00 144,50SICOM Ott 15.07 146,60 146,00

Legnamed'opera(Usd/bft ) CME L ug 15.07 290,90 289,40CME Set 15.07 284,40 287,00CME Nov 15.07 283,30 285,60

LEGENDA:M ercati:ASORL Associazione Orafa Lombarda. ASSOM Assomet. CBOT Chicago Board OfTrade. CME Chicago Mercantile Exchange. COMEX COmmodity Mercantile EXchange New York. CWB Canadian WheatBo ard. FFTFrancoforte. ICE Inter Continental Exchange, -US United States, -EU EUrope, -CA Canada. ICO InternationalCoffe Organization. ICCO InternationalCoCo a Organization. ISA InternationalSugar Agreement. IPE InternationalPetroleum Exchange. LBMA London Bullion MarketAssociation. LIFFE EuronextL ondra. LME London MetalExchange. MATIF EuronextP arigi. MRE Malaysian Rubber Exchange. NWE North WestEurope (Ro tterdam e Londra per iMetalli). NYMEX New York Mercantile EXchange. PAR Parigi. PVE Productschappen Vee,vlees en Eieren,Utrecht. SICOM SIngapore COMmodity exchange. TOCOM TOkyo COMmodity exchange. W-AUS WoolAustralia. Sigle:bblbarile. bu bushel.cwt hundred weight. gal gallone. GBp Uk pence. gr grammo. kg chilo. kg cl kg clean -kilogram ofclean yield. lb libbra. mbtu million british termalunit. oz oncia. ston shortton.

BORSE ESTERE Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri Borse chiuse: nessuna

FRANCOFORTE(¤) 15.07 Prec. Var%Airbus Group 6 3 ,7 2 62 , 86 1 ,3 7A ll ia nz 1 51 ,6 5 1 50 ,8 0 0 , 56B as f 83 ,90 83, 56 0,4 1B ay er 1 36 ,0 5 1 37 ,3 5 -0 ,9 5B mw 93 ,55 94, 67 -1,1 8D ai ml er 8 3, 29 83 ,3 3 -0 ,0 5D e ut s che T el ek 1 6 ,8 4 1 6 , 68 0 ,9 3S AP Se 6 7, 24 6 6, 65 0 ,8 9S ie me ns 9 4, 02 93 ,9 1 0 ,1 2VolkswagenPref. 197,90 200,80 -1,44

HELSINKI(¤) 15.07 Prec. Var%F or tu m 1 7, 15 1 7, 06 0 ,5 3K on e Co rp 3 4, 70 3 6, 43 - 4 ,7 5N es te O il 2 4, 35 24 ,4 5 - 0, 41

Nokia 6,16 6,12 0,65N or de a Ba nk 1 1, 92 1 1 ,8 3 0 ,7 6S am po P lc 4 6, 40 46 ,0 9 0 , 67S to ra En so R 9 ,5 7 9 , 29 3 ,0 7T el ia so ne ra 5 ,4 3 5 , 41 0 ,5 6Upm-K ymmene Oy 1 7 ,0 9 1 6, 7 5 2 ,0 3W ar ts il a B 3 9, 68 4 0, 83 - 2 ,8 2

LONDRA(Pence GB) 15.07 Prec. Var %BhpBil l it on 1 27 7 ,5 0 1 2 3 6 3 , 36B p 42 9,5 0 429 ,15 0 ,08Brit AmT oba cc 3 63 5 3 6 39 , 50 -0 ,1 2Glaxosmithklin 1387,50 1392,50 -0,36Hs bc Holding s 5 7 1 5 72 , 70 -0 ,3 0Ll oyds Bnk G rp 8 6 ,2 6 8 5 ,6 5 0 , 71Roya l D tc hShl 1 83 5 1 8 38 -0 , 1 6Roya l D tc hShl 1 84 2 ,5 0 1 8 60 -0 ,9 4U ni le ve r 2 80 2, 50 2 90 0 - 3 ,3 6Voda fone G roup 2 3 5 2 37 , 90 -1 ,2 2

NEW YORK-NYSE(Usd) 15.07 Prec. Var%Be rk s hre C l B 1 4 2, 6 1 1 41 , 12 1 , 06ExxonMobil 8 2 ,7 6 83 , 11 -0 , 42G e ne ral El ec C o 2 6 ,7 7 2 6 , 66 0 , 41

JohnsonJohnson 100,42 99,78 0,64Jpmorg anC has e 6 9 ,1 9 6 9 ,0 4 0 , 22P fi ze r In c 3 4, 98 35 ,0 8 - 0, 29P roc t er& G a mbl e 8 2 ,1 5 8 2 ,0 4 0 , 13Wa l-Mart Stores 7 3 ,6 5 7 3 ,7 9 -0 ,1 9Wa lt D isne yCo 1 1 8, 3 0 1 17 , 85 0 , 38We ll s F arg o& Co 5 7 ,7 8 5 7 ,2 5 0 , 93

NEW YORK-Nasdaq 100(Usd) 15.07 Prec. Var%Amaz onCom 4 6 1, 1 9 4 65 , 57 -0 ,9 4A pp le I nc 1 26 ,8 2 1 25 ,6 1 0 ,9 6C isc oSys t ems 2 8 ,1 1 2 8 ,0 3 0 , 29C om ca st C or p 6 3, 35 6 3 0 , 56C omc a st C orpA 6 3 ,7 5 6 3 , 24 0 , 81F ac eb oo k 8 9, 76 89 ,6 8 0 , 09G ile adSc i 1 1 7, 3 9 1 17 , 36 0 , 03G oog l e Inc 5 6 0, 2 2 5 61 , 10 -0 ,1 6G oog l e Inc 5 8 3, 9 6 5 84 , 18 -0 ,0 4Microsoft Cp 4 5 ,7 6 45 , 62 0 , 31

PARIGI(¤) 15.07 Prec. Var%AirLiquide 1 1 9, 6 5 1 18 , 85 0 , 67Airbus Group 6 3 ,6 9 62 , 88 1 , 29Axa 23,89 23,81 0,36

B np P ar ib as 5 6, 29 5 6, 36 - 0, 12D an on e 6 1, 73 62 ,1 5 -0 ,6 8G df S ue z 1 7, 63 17 ,5 7 0 ,2 8L O re al 1 69 ,6 0 1 68 ,9 0 0 , 41L. V. M.H. 1 6 1, 5 0 1 62 , 70 -0 , 74S an of i 9 7, 40 9 6, 62 0 ,8 1To ta l 4 5,2 5 45 ,10 0 ,33

SEUL(Krw) 15.07 Prec. Var%Amorepacific 402000 400000 0,50CheilIndustries 183500 180000 1,94HynixSemicon 3 93 0 0 3 78 5 0 3 , 83HyundaiMotor 126500 125500 0,80K ore a Ele c Pow 4 90 5 0 4 90 0 0 0 , 10N hn 6 05 00 0 6 14 00 0 -1 ,4 7SamsungElectr 1235000 1225000 0,82Sa ms ung Li fe 1 0 70 0 0 1 0 45 0 0 2 , 39Sa ms ung SD S 2 6 20 0 0 2 5 90 0 0 1 , 16Sk T el e com 2 5 50 0 0 2 5 35 0 0 0 , 59

SHANGHAI(Cny) 15.07 Prec. Var%A gr i Ba nk O f C 3 ,8 0 3 , 71 2 ,4 3B an k Of C om m 8 ,1 3 8 , 01 1 ,5 0C hi na L if e 3 3, 72 33 ,2 0 1 , 57

C hina P et rol e um 7 , 31 6 ,9 9 4 , 58CnPingAnInsurance   7 9, 0 3 7 8 , 6 3 0 , 51Csr Co rp 17, 11 1 8,0 1 - 5Icbc 5,28 5,15 2,52Me rc hant s Ba nk 1 8, 4 8 1 7 , 87 3 , 41P e trochina 1 3, 5 2 1 2 ,2 9 10 , 01S in op ec C or p 7 ,3 1 6 , 99 4 ,5 8

TOKIO(Jpy) 15.07 Prec. Var%F as t Re t 5 56 70 5 55 30 0 , 25HondaMotor 3996,50 3935,50 1,55Ja pa nT oba cc o 4 5 37 4 4 2 9 2 , 4 4K dd i 3 11 3 3 08 9, 50 0 ,7 6M it su b Uf j Fg 8 83 88 5, 30 - 0, 26MizuhoFinanci 265,70 265,60 0,04N tt 4 517 453 4,5 0 - 0,39Nt t Doc omo 2 4 47 , 50 2 44 0 ,5 0 0 , 29Smfg 5451 5440 0,20T oyot a Mot orC 8 2 73 8 2 0 1 0 , 8 8

ZURIGO(Chf) 15.07 Prec. Var%A bb L td 1 9, 61 19 ,8 6 -1 ,2 6C s Gr ou p Ag 2 7, 92 2 7, 84 0 ,2 9N es tl e Sa 7 1, 60 7 1, 80 - 0 ,2 8

N ov ar ti s 9 9, 60 99 ,9 0 -0 ,3 0Riche mont I 7 8, 1 5 7 8 ,8 0 -0 ,8 2Roche Hol ding Ag 2 7 7, 8 0 2 7 8 -0 ,0 7S wi ss Re 8 7, 20 86 ,7 5 0 ,5 2S wi ss co m 5 49 5 47 ,5 0 0 ,2 7U bs Gr ou p 21, 41 2 1 1 ,95Z uric hFin 3 0 1, 8 0 2 9 9, 7 0 0 , 7 0

NellasezioneIndicieNumeridelnostrositointernetsonopubblicatiititolisottostantiagliindicidelleprincipaliBorseestere

15.07   ¤ % in.an. $ Scadenza Base Volatil. Call¤ Put¤

¤ Usd Jpy Gbp Dkr Cad Chf Nok Sek Aud Nzd Czk

Depo Ois FraS cad . D en . L et t. D en . L et t. Sc ad . D en . L et t.

15.07.15 Libor Cibor Nibor Stibor Pribor WiborScadenze   ¤  ¤ 365 Usd Jpy Gbp Chf Dkr Nok Skr Czk Pln

Data   ¤

Operazioni Durata tasso oper. mld

Titolidi Stato Media Durataresidua(anni)eObblig. (Mot) Settim. Settim. 3-5 5-7 Oltre 7 Chiusura Var%

Indice   ¤ gi or n. m ese in. an. R en d. D ur .

(Tassomassimodaapplicaresu mutuia caricodegliEntilocali)Sc aden za T .f iss o( *) T. va ri abi le

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36   Mercati azionari in ItaliaIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

MERCATO AZIONARIO News, commenti e tutti i mercati in diretta su www. ilsole24ore.com/finanza

BORSA ITALIANA INDICIMedia M edia Pr. Chiusura(3) Var.% Vwap Apert. Contr. p/mez. Capit. Div.

2 01 4- 20 15 3 0g g 3 0g g   ¤ ¤ Var.% annua   ¤ (6) (¤) M in .¤ Max¤ N .r o Q ua nt . t ot .i n p /u p r op ri D iv /p i nm ln l or do D at aMin¤ Max¤ prezzo quant.   ZAzioni 15.07 14.07 (4) (5) 15.07 15.07 15.07 15.07 Cont. (mlg)  ¤ (mlg) (7) (8)   ¤ (9)   ¤ ( 2) s ta cc o

Media M edia Pr.Chiusura (3) Var.% Vwap Apert. Contr. p/mez. Capit. Div.2 01 4- 201 5 3 0g g 30 gg   ¤ ¤ Var.% annua   ¤ (6) (¤) M in .¤ Max¤ N .r o Q ua nt . t ot .i n p /u p r op ri D iv /p i nm ln l or do D at a>Min¤ Max¤ prezzo quant.   Z A zi on i 1 5. 07 14 .07 (4) (5 ) 15 .07 1 5. 07 15 .07 1 5. 07 Co nt. (m lg ) ¤ (mlg) (7) (8)   ¤ (9)   ¤ ( 2) s ta cc o

A0,680 1,180 1,099 170773 1621  LC  A2A 1X   1,151 1,140 0,96 37,65 1,153 1,141 1,141 1,162 2340 13811 15919 neg. 1,40 3,15 3611 0,0363 22.06.157,900 13,140 11,779 1083 1512  MD Acea 1X   11,510 11,510 — 28,01 11,506 11,510 11,420 11,580 334 53 610 15,08 1,71 3,91 2450 0,4500 22.06.159 ,670 23 ,700 10 ,571 75 1094  m   Acotel 1X   12 ,000 11 ,710 2 ,48 19 ,85 12 ,259 11 ,900 11 ,620 13 ,070 612 95 1168 n eg. 1 ,88 — 51 0,4000 26 .05 .030 ,980 1 ,480 1 ,367 218 1566  SM Acsm-Agam 1X   1 ,397 1 ,379 1 ,31 27 ,45 1 ,387 1 ,369 1 ,355 1 ,397 18 13 19 19 ,44 0 ,69 2 ,52 106 0 ,0350 25 .05 .150,473 5,900 0,764 30430 1005  SM Aedes 1X   0 ,497 0 ,483 2 ,90 - 55,94 0 ,498 0 ,483 0 ,477 0 ,512 419 2106 1049 3 ,15 0 ,68 — 159 0 ,2500 07 .05 .070 ,715 2 ,800 1 ,945 3346 1836  m   Aeffe 1X   1 ,860 1 ,880 - 1,06 - 14,57 1 ,883 1 ,862 1 ,856 1 ,899 128 147 277 73,74 1 ,55 — 202 0 ,0070 18 .05 .094,942   6,400   5,935 22332 1084   AeroportodiBologna 6,250 5,950 5,04   36,38   6 ,137 6 ,195 6 ,000 6 ,400 3274 1769 10845 32 ,24 1 ,76 — 222 —1,744 3 ,070 2 ,951 214 1617   SM AlbaPrivateEq. 1X   2 , 9 92 2 , 99 8 - 0, 20 3 2, 99 2 , 99 2 2, 99 2 2, 99 2 2, 99 2 6 9 2 6 9 , 05 1, 26 — 3 0 —2,300 4 ,050 2 ,749 499 1434  SM AlerionCleanpwr 1X   2 ,610 2 ,634 -0 ,91 - 7 ,76 2 ,624 2 ,678 2 ,600 2 ,678 126 48 125 n eg. 1 ,00 1 ,71 114 0 ,0450 15.06.150 ,348 0 ,709 0 ,491 696 1579  SM Ambienthesis 1X   0 ,490 0 ,495 - 1 ,01 28 ,52 0 ,490 0 ,490 0 ,486 0 ,490 7 13 6 n eg. 0 ,75 — 45 0 ,0100 11 .06 .123,952   7,500   7,021 4448 1049  m   Amplifon 1X   7,350 7,380 -0,41 51,28 7,413 7,400 7,335 7,500 1086 386 2858 35,93 3,78 0,58 1670 0,0430 18.05.153 ,560 8 ,450 7 ,848 8060 1011  MD AnimaHolding 1X   7,970 7,730 3,10 91,61 7,949 7,830 7,785 8,020 1110 805 6397 28,09 3,36 2,10 2383 0,1670 18.05.156,435 9,545 9,393 19492 1212  LC  AnsaldoSts 1X   9,450 9,440 0,11 13,07 9,448 9,430 9,430 9,450 515 886 8374 23,43 3,29 1,59 1890 0,1500 18.05.150 ,0 05 0 ,0 08 — — 1528  SM Arena — — — — — — — — — — — — — — — 0,0413 24.07.001 ,630 2 ,466 2 ,145 2208 1035  m  Ascopiave 1X   2 ,250 2 ,246 0 ,18 22,71 2 ,236 2 ,250 2 ,220 2 ,250 229 185 413 14,73 1 ,29 6 ,71 524 0 ,1500 11.05.154 ,304 8 ,775 8 ,117 4586 1146  m  Astaldi 1X   8 ,400 8 ,390 0 ,12 73 ,60 8 ,374 8 ,350 8 ,290 8 ,435 803 308 2578 10 ,11 1 ,44 2 ,39 824 0 ,2000 11.05.159,040 13,423 11,930 660 1020  MD ASTM 1X   12,120 12,160 -0,33 26,89 12,114 12,160 11,980 12,220 325 63 759 10,68 0,71 3,71 1066 0,7000 25.05.1516,330 25,630 22,318 21770 1338  LC   Atlantia 1X   23,120 22,780 1,49 18,77 23,033 22,700 22,700 23,260 2886 1750 40301 25,70 2,92 3,47 19020 0,8000 18.05.154,868 9,415 7,790 18903 1574  LC   Autogrill 1X   8,025 7,980 0,56 28,04 8,013 7,980 7,910 8,085 1463 1273 10203 81,19 4,45 — 2038 0,2800 21.05.1214,280 19,270 18,073 16 6135   MC AutostradeM. 1X   18 ,120 18 ,200 - 0,44 22,40 17 ,790 17,890 17 ,600 18 ,120 34 3 57 23 ,97 0 ,69 2 ,25 78 0 ,4000 20 .04.1515,649 29,580 25,525 19448 1398  LC  AzimutH. 1X   24,210 24,700 -1,98 38,56 24,403 24,760 24,120 24,860 9526 3251 79335 37,96 5,49 0,41 3496 0,7800 18.05.15

B5,335 8 ,740 6,962 48 6020   SM B&CSpeakers 1X   6 ,950 6 ,990 - 0,57 16 ,65 6 ,996 7 ,055 6 ,940 7 ,055 25 2 13 16 ,98 4 ,41 4 ,57 77 0 ,3200 04 .05 .151,461 28,780 1,942 107140 1506   MD B.Carige 1X   1,647 1,611 2,23 -69,84 1,643 1,619 1,604 1,665 2257 7555 12411 neg. 0,77 — 1364 0,0700 21.05.1272,850 215,000108,391 2 1280   B.Cari ger 110,000114,000 - 3 ,51 1 ,21112,570112,400110,000114,000 13 — 23 n eg. 52 ,93 — 3 0 ,0875 21 .05 .121 ,999 3 ,584 3 ,215 691 1514   SM B.Desio 1X   3 ,370 3 ,180 5 ,97 54 ,24 3 ,305 3 ,180 3 ,180 3 ,370 36 21 70 10 ,60 0 ,51 2 ,28 387 0,0753 04.05.151 ,986 3 ,212 2,676 60 1349   B.D esi or n c 2 ,730 2 ,796 - 2 ,36 27 ,96 2 ,738 2 ,810 2 ,670 2 ,810 22 9 25 8 ,78 0 ,42 3,30 36 0 ,0904 04 .05 .150 ,320 0 ,620 0 ,486 1922 1292  m   B.Finnat 1X   0 ,495 0 ,492 0 ,61 21 ,00 0 ,492 0 ,490 0 ,486 0 ,496 29 59 29 42 ,00 0 ,93 2 ,03 178 0,0100 18.05.1517,600 33,440 30,997 2609 1197  MD B.Generali 1X   29,240 28,850 1,35 26,49 29,253 29,260 28,760 29,570 4094 512 14967 21,08 6,32 3,35 3391 0,9800 18.05.1511,160 20,800 18,845 773 1268  m   B.Ifis 1X   18,940 18,730 1,12 39,04 18,878 18,500 18,500 19,050 213 22 416 10,94 2,32 3,50 1016 0,6600 13.04.152 ,942 3 ,720 3 ,256 895 1397  MD B.Intermobiliare 1X   3 ,166 3 ,170 - 0 ,13 - 10,62 3 ,166 3 ,164 3 ,164 3 ,190 5 11 34 n eg. 1 ,41 — 495 0 ,4000 05 .05 .084,704 8,867 7,833 40792 6014  LC  B.P.E.Romagna1X   8,220 7,985 2,94 48,67 8,131 7,990 7,990 8,235 2791 3856 31356 264,47 0,80 0,25 3913 0,0200 18.05.150 ,3 52 1 ,0 79 — — 1474  m   B.P.Etruria eL. — — — — — — — — — — — — — — — 0,1000 11.05.090,379 1,039 0,938 769329 1472  LC  B.P.Milano1X   0,970 0,947 2,38 77,42 0,963 0,950 0,950 0,972 4488 60328 58126 18,22 0,93 2,28 4231 0,0220 18.05.152 ,840 4 ,630 4 ,331 9759 6028   MD B.P.Sondrio 1X   4,436 4,320 2,69 42,39 4,394 4,350 4,312 4,436 786 541 2376 17,29 0,83 1,37 1992 0,0600 18.05.15— — — — 1548   MC B.P.Spoleto 1X   — — — — — — — — — — — — — — — 0,1200 09.05.110,199 0,495 0,287 10052 1533   MD B.Profilo 1X   0 ,291 0 ,290 0 ,17 - 5,71 0 ,290 0 ,288 0 ,287 0 ,293 59 279 81 56 ,35 1 ,30 1 ,04 196 0 ,0030 04 .05 .159 ,270 12 ,290 10 ,508 24 1029  SM B.Sard.rnc 1X   10,400 10,520 -1,14 4,92 10,423 10,530 10,350 10,640 25 12 125 15,08 0,44 2,53 69 0,2639 11.05.158,710 16,410 14,889 36485 1143  LC  B.Popolare 1X   15,470 15,320 0,98 52,60 15,362 15,150 15,150 15,520 3746 3408 52348 neg. 0,69 — 5564 0,0300 23.05.115 ,780 7 ,965 6 ,449 239 1537   B.Santander 1X   6 ,615 6 ,530 1 ,30 - 6,93 6 ,598 6 ,565 6 ,565 6 ,615 14 9 61 16 ,24 1 ,17 9 ,09 94465 0 ,6000 14 .04 .153,754   4,396   3,960 10366 1080  m   BancaS is tem a 4 ,150 3 ,972 4 ,48   11,18   4 ,1 69 4 , 0 00 3 ,9 60 4 , 3 96 1 25 8 9 10 3 79 3 1 7, 16 8 , 17 — 3 35 —4,744 6 ,850 5 ,381 542 1007   Banzai 1X   5,260 5,295 -0,66 -22,64   5, 22 2 5, 23 0 5, 20 0 5, 29 5 6 3 3 8 2 00 n eg . 4, 92 — 2 12 —2,056 4 ,090 3 ,842 966 1582  SM BasicNet 1X   3 ,800 3 ,740 1 ,60 67,53 3 ,812 3 ,766 3 ,766 3 ,852 158 68 259 18,70 2 ,88 1 ,84 233 0 ,0700 18.05.150 ,821 4 ,000 1 ,755 180 1033   SM Bastogi 1X   1 ,622 1 ,616 0 ,37 - 28,49 1,619 1 ,600 1 ,600 1,640 10 6 10 n eg.-259,78   — 193 —109,000338,800272,439 83 1325  m   BBBiotech 1X   296,100285,800 3,60 47,90292,156288,100287,500297,000 503 18 5188 2,83 1,19 3,30 3462 9,6474 20.03.150 ,256 0 ,687 0 ,533 3260 1103  m  BE 1X   0 ,540 0 ,529 2 ,08 8 ,07 0 ,532 0 ,532 0 ,520 0 ,542 58 96 51 68,85 1,57 1,05 72 0 ,0056 25 .05 .150 ,377 0 ,720 0 ,423 1148 1610  SM Beghelli 1X   0 ,420 0 ,410 2 ,44 5 ,02 0 ,418 0 ,414 0 ,410 0 ,422 39 119 50 24,38 0,82 — 84 0 ,0200 25 .06 .120,468 0,774 0,658 50200 1569  MD BeniStabili 1X   0,698 0,695 0,43 20,48 0,698 0,697 0,694 0,700 446 2168 1513 neg. 0,85 3,15 1583 0,0220 04.05.151 ,465 2 ,500 2,239 48 6043   SM BestUnion 1X   2 ,1 60 2 , 20 8 - 2, 17 8 , 75 2 , 17 2 2, 20 6 2, 16 0 2, 20 6 1 1 1 1 2 4 n e g . 2 ,1 2 — 2 0 —0,211 0 ,948 0 ,489 1051 1874  SM Bialetti 1X   0 ,444 0 ,460 - 3 ,48 - 17,13 0,448 0 ,450 0 ,442 0,458 115 307 138 8 ,10 5 ,87 — 34 —0,402 0 ,882 0 ,450 482 6035  m  Biancamano 1X   0 ,425 0 ,435 - 2 ,34 -9 ,54 0 ,425 0 ,424 0 ,424 0 ,434 11 9 4 n eg. -3 ,08 — 14 0 ,0400 04 .07 .114,900 17,500 15,475 1164 1048  m   Biesse 1X   15,820 15,720 0,64 68,89 15,860 15,680 15,680 16,010 225 31 491 31,56 3,53 2,27 434 0,3600 18.05.150 ,216 0 ,748 0 ,505 2224 6018   Bioera 1X   0 ,485 0 ,492 - 1 ,46 93 ,61 0 ,490 0 ,498 0 ,478 0 ,510 74 180 88 n eg. 1 ,11 — 18 0 ,0100 21 .07 .1418,012 23,569 19 ,455 1 1040   Boero 1X   — 19,490 — — — — — — — — — — — — — 0,1500 11.05.152 ,450 4 ,198 3 ,494 101 1092  m   Bolzoni 1X   3 ,362 3 ,450 - 2 ,55 24 ,06 3 ,379 3 ,390 3 ,352 3 ,448 46 9 31 84,14 2,41 1,04 88 0 ,0350 18 .05 .1522,040 39,000 24,164 12 1041   SM Bon.Ferraresi 1X   23,700 23,590 0,47 2,73 23,619 23,630 23,600 23,820 10 — 11 271,69 1,15 0,21 133 0,0500 18.05.150 ,679 0 ,975 0,738 32 6115  MC Borgosesia 1X   — 0,744 — — — — — — — — — — — — — —0,696 1 ,270 0,765 52 6120   Borgosesia rnc — — — — — — — — — — — — — — — 0,0600 04.02.0818,383 39,591 38,113 1483 1516  m   Brembo 1X   37,540 37,800 -0,69 35,90 37,506 37,580 37,290 37,710 1333 136 5095 19,41 4,72 1,60 2505 0,8000 06.07.150 ,077 0 ,152 0 ,092 4782 1045  SM Brioschi 1X   0 ,094 0 ,095 - 1 ,16 6 ,94 0 ,094 0 ,096 0 ,094 0 ,096 30 432 41 n eg. 0 ,67 — 74 0 ,0038 19 .05 .0314,200 26,500 16,820 818 1025   B.Cucinelli 1X   16,400 16,380 0,12 -10,18 16,405 16,330 16,330 16,570 459 59 965 33,74 6,77 0,73 1116 0,1200 18.05.159,450 15,200 12,982 11996 1556  LC  BuzziUnicem 1X   13,900 13,550 2,58 31,23 13,794 13,600 13,490 14,000 1914 1076 14843 24,38 1,22 0,36 2281 0,0500 18.05.155 ,565 9 ,075 8 ,100 570 1557   Bu zz i Uni c .r nc 8 ,635 8 ,540 1 ,11 35 ,45 8 ,605 8 ,665 8 ,475 8 ,685 175 67 575 15,21 0 ,76 0 ,58 350 0 ,0500 18 .05 .15

C3,560 5 ,380 4,315 46 1327  m   CadIt 1X   4 ,248 4 ,240 0,19 10 ,61 4 ,131 4 ,130 4 ,128 4 ,248 5 1 2 57,88 0 ,70 3 ,15 37 0 ,1300 11 .05 .154 ,090 7 ,820 4 ,460 2005 1066  m   CairoComm. 1X   4 ,300 4 ,182 2 ,82 -13 ,05 4 ,267 4 ,228 4 ,202 4 ,300 185 59 252 14 ,05 2 ,65 6 ,33 334 0 ,2700 11.05.151 ,010 1 ,668 1 ,120 382 6021  SM Caleffi 1X   1 ,094 1 ,113 - 1 ,71 - 20,47 1 ,084 1 ,077 1 ,077 1 ,109 28 22 24 n eg. 1 ,28 — 14 0 ,0100 19 .05 .141 ,780 3 ,044 2 ,203 167 1306   Caltagirone 1X   2 ,240 2 ,250 - 0,44 19 ,43 2 ,234 2 ,244 2 ,180 2 ,286 134 38 85 7 ,18 0 ,28 2 ,24 268 0 ,0500 18 .05 .150 ,791 1 ,380 0 ,849 191 1058  MC CaltagironeEd. 1X   0 ,848 0 ,850 - 0 ,24 0 ,88 0 ,839 0 ,840 0 ,833 0 ,848 24 23 19 n eg. 0 ,18 — 105 0 ,0300 21 .05 .124,890 7,400 6,841 19133 1061  LC   Campari 1X   7,120 7,090 0,42 37,86 7,097 7,080 7,040 7,120 1085 1400 9933 31,98 2,62 1,13 4122 0,0800 18.05.151 ,665 3 ,480 2 ,074 539 1527  SM Carraro 1X   2 ,012 2 ,020 - 0 ,40 7 ,34 2 ,015 2 ,004 2,004 2 ,036 15 9 18 n eg. 2 ,42 — 93 0 ,1650 05 .05 .084,880 12,225 7,036 6635 1333  MD CattolicaAss. 1X   7,020 6,935 1,23 22,86 7,028 6,945 6,925 7,085 669 354 2490 13,50 0,62 4,98 1225 0,3500 18.05.158 ,425 16 ,920 14 ,033 78 1580  m   Cembre 1X   14,130 13,950 1,29 35,87 14,093 14,100 14,000 14,230 15 1 16 17,69 2,00 2,55 240 0,3600 18.05.154 ,048 7 ,485 5 ,873 926 1067  m   CementirHldg. 1X   6 ,000 5 ,950 0 ,84 19 ,80 5 ,964 6 ,020 5 ,930 6 ,030 204 40 240 13 ,25 0 ,91 1 ,68 949 0 ,1000 18.05.151 ,709 6 ,232 3 ,544 366 1329  m   Cent.LatteTo 1X   3 ,470 3 ,408 1 ,82 28 ,17 3 ,465 3 ,454 3 ,400 3 ,500 28 8 27 43 ,80 0 ,86 1 ,73 35 0 ,0600 04 .05 .154 ,010 7 ,150 6 ,699 1802 1053   CervedInf. 1X   6 ,800 6 ,795 0 ,07 55 ,05 6 ,794 6 ,800 6 ,745 6 ,870 147 50 338 140,29 2 ,21 3 ,02 1325 0 ,2050 11.05.150 ,035 0 ,063 0 ,042 8080 1042   SM Chl 1X   0 ,0 41 0 , 04 1 - 0, 49 8 , 55 0 , 04 1 0, 04 2 0, 04 1 0, 04 2 5 9 6 81 2 8 n e g . 1 9, 19 — 1 1 —0,220 0 ,367 0 ,248 446 6023   SM Cia 1X   0 ,247 0,249 - 0 ,76 7 ,74 0 ,245 0 ,245 0,245 0 ,247 3 25 6 n eg. 2 ,20 — 23 0 ,0100 11 .05 .090 ,2 07 0 ,4 46 — — 1087   Ciccolella — — — — — — — — — — — — — — — 0,0516 24.05.010 ,761 1 ,228 0 ,964 7149 1070  MD Cir 1X   0 ,918 0 ,920 - 0 ,27 6 ,53 0 ,924 0 ,911 0 ,911 0 ,930 246 590 546 n eg. 0 ,66 — 734 0 ,0250 21 .05 .120 ,532 1 ,368 0 ,847 2379 1317  SM Class 1X   0 ,813 0 ,815 - 0 ,18 - 12,65 0 ,821 0 ,805 0 ,805 0 ,833 81 101 83 n eg. 1 ,20 — 77 0 ,0100 10 .05 .105,830 8,865 8,151 44203 1475  LC  CNHIndustrial 1X   8,760 8,595 1,92 29,09 8,676 8,580 8,525 8,760 3719 3586 31111 27,23 3,93 2,31 11809 0,2000 20.04.150 ,351 0 ,580 0 ,452 1885 1073  MD Cofide 1X   0 ,428 0 ,423 1,16 - 1 ,62 0 ,428 0 ,425 0 ,425 0 ,433 31 72 31 n eg. 0 ,58 — 308 0 ,0100 21 .05 .12— — — — 6034  SM Cogeme 1X   — — — — — — — — — — — — — — — —0,210 0 ,660 0 ,318 376 6038   SM ConafiPrestitò 1X   0 ,310 0 ,307 0 ,98 22 ,54 0 ,308 0 ,310 0 ,303 0 ,320 25 69 21 n eg. 0 ,47 — 14 0 ,0600 06 .05 .135 ,410 8 ,385 7 ,293 1782 1100  MD Credem 1X   7 ,550 7 ,360 2 ,58 18 ,88 7 ,470 7 ,460 7 ,320 7 ,550 411 107 802 16 ,36 1 ,05 2 ,01 2483 0,1500 18 .05 .150,684 1,362 1,200 44324 1454  MD C.Valtellinese 1X   1 ,201 1 ,197 0 ,33 53 ,55 1 ,207 1 ,200 1 ,200 1 ,216 805 1983 2393 n eg. 0 ,66 — 1338 0,0500 07 .05 .121 ,201 2 ,090 1 ,350 585 1570   SM CspInt. 1X   1 ,390 1 ,409 - 1 ,35 - 0,99 1 ,385 1 ,404 1 ,362 1 ,404 47 34 47 8 ,61 0 ,64 3 ,61 46 0 ,0500 08 .06 .151,370 3,500 1,828 10482 1312   CTIBiopharma 1X   1 ,770 1 ,782 - 0 ,67 - 8,98 1 ,760 1 ,768 1 ,742 1 ,781 385 641 1128 n eg. 10 ,01 — 317 —

D0,328 0,760 0,579 11173 1355  m  D'Amico 1X   0 ,605 0 ,586 3 ,16 30 ,88 0 ,601 0 ,587 0 ,586 0 ,617 397 1967 1181 n eg. 0 ,92 — 254 0 ,0120 07 .04 .142 ,252 4 ,400 2 ,676 179 1047  m   Dada 1X   2 ,5 66 2 , 68 0 - 4, 25 1 , 03 2 , 57 0 2 ,6 38 2 , 47 8 2 ,6 76 1 63 1 68 4 31 n eg . 0, 85 — 4 3 —1,073 1 ,800 1 ,288 250 1676   Damiani)   1 ,2 88 1 ,2 80 0, 63 3 ,3 6 1, 26 3 1, 24 6 1, 24 5 1, 29 5 4 0 2 4 3 1 n e g. — — 1 0 4 —17,230 26,940 18,589 1039 1089  MD D ani e li 19 ,000 18 ,860 0 ,74 - 7 ,31 19 ,012 18 ,990 18 ,850 19 ,180 469 72 1365 10 ,07 1 ,00 1 ,58 777 0 ,3000 10.11.1412,870 18,130 14,120 918 1090   D ani e li r n c 14 ,580 14 ,260 2 ,24 4 ,25 14,436 14,130 14,130 14,600 630 124 1786 7 ,65 0 ,76 2 ,22 584 0 ,3207 10.11.147,425 13,880 12,871 833 1018  m   Datalogic 1X   13,090 12,660 3,40 46,65 12,963 12,800 12,800 13,380 416 66 858 24,55 3,14 1,39 758 0,1800 11.05.1511,720 22,470 20,891 815 1072  MD De'Longhi 1X   21,600 21,370 1,08 43,26 21,519 21,500 21,220 21,640 300 32 680 25,43 4,11 1,91 3217 0,4100 20.04.151 ,004 1 ,681 1 ,453 2835 1003  m   DeaCapital 1X   1 ,435 1 ,409 1 ,85 5 ,10 1 ,433 1 ,402 1 ,402 1 ,455 303 330 473 n eg. 0 ,67 17 ,64 439 0 ,3000 11.05.151 ,172 2 ,500 2 ,161 759 1024   DeLclima 1X   2 ,230 2 ,230 — 11 ,33 2 ,215 2 ,226 2 ,200 2 ,230 56 38 84 n eg. 1 ,55 2 ,62 331 0 ,0580 04 .05 .1526,000 44,000 41,756 875 1598  MD Diasorin 1X   41,300 41,620 -0,77 24,89 41,511 41,810 41,300 41,810 737 44 1823 27,62 4,80 1,45 2322 0,6000 18.05.152,150   11,800   8,680 1034 1326  m   DigitalBros 11,630 10,980 5,92 259,63 11,494 11,160 11,050 11,800 963 229 2631 84,26 6,39 0,61 162 0,0700 08.12.141 ,912 4 ,884 2,061 66 1351  m   D ma il G r. 2 ,0 76 1 , 96 1 5, 86 - 6, 44 2 , 05 9 2 ,0 00 2 , 00 0 2 ,1 14 4 6 1 6 3 4 n eg . - 0, 14 — 3 0 ,1 00 0 19 .0 5. 08

E0,671 1 ,057 0 ,717 2429 1275   Edisonrnc 1X   0 ,776 0 ,756 2 ,58 - 10,33 0 ,770 0 ,763 0 ,754 0 ,786 135 507 391 2 ,12 0 ,01 — 85 0 ,0500 14 .04 .140 ,814 2 ,086 0 ,950 5330 1099  MD Ed.Espresso 1X   0 ,975 0 ,940 3 ,72 0 ,54 0 ,963 0 ,950 0 ,940 0 ,975 227 422 407 46,46 0 ,70 — 397 0 ,0629 21 .05 .120,062 0,580 0,090 12172 1138  SM Eems)   0 ,0 92 0 , 09 2 - 0, 43 - 45 ,7 5 0, 09 3 0 ,0 91 0 , 09 1 0 ,0 95 3 0 1 84 1 7 n eg . - 0, 08 — 4 —33,200 57,450 54,272 713 1359  m   EITowers 1X   55,350 54,000 2,50 32,94 54,916 54,300 53,650 55,450 316 13 709 41,04 2,62 2,00 1552 1,1000 18.05.1515,500 42,440 35,883 51 1346  m   El.En 1X   37,500 36,600 2,46 41,08 37,362 36,350 36,350 37,780 110 10 363 10,91 1,26 2,68 180 1,0000 25.05.151 ,401 2 ,346 1 ,989 504 1188  m   Elica 1X   2 ,000 1 ,990 0 ,50 18 ,83 1 ,988 1 ,990 1 ,986 2 ,008 31 18 35 48 ,57 1 ,14 1 ,43 126 0,0284 25.05.150 ,577 1 ,099 0 ,896 666 1613  m   Emak 1X   0 ,867 0 ,875 - 0 ,97 2 ,35 0 ,876 0 ,882 0 ,865 0 ,890 36 36 31 13,72 0,91 2,85 144 0,0250 01 .06 .153,116 4,500 4,174 668912 1575  LC   Enel 1X   4,338 4,266 1,69 16,39 4,316 4,270 4,252 4,342 9430 43490 187686 78,49 1,29 3,24 40581 0,1400 22.06.151,602 2,188 1,773 135118 1128  LC   EnelGreenPower 1X   1,848 1,834 0,76 5,94 1,847 1,831 1,831 1,854 1997 7295 13475 25,73 1,18 1,73 9235 0,0320 18.05.153 ,090 6 ,180 3,406 41 6048  MC Enervit 1X   3 ,400 3 ,400 — 2 ,62 3 ,414 3,460 3 ,320 3 ,460 13 4 13 27 ,99 2 ,87 1,32 61 0 ,0450 04 .05 .1534,720 60,900 57,400 120 1347  m  EngineeringI.I. 1X   58,500 58,100 0,69 54,30 58,137 57,500 57,300 58,500 232 7 405 17,41 1,78 2,83 727 1,6452 25.05.1512,980 20,460 15,969 177891 1525  LC  Eni 1X   16,030 15,840 1,20 9,55 15,960 15,830 15,820 16,040 8226 13174 210256 44,93 0,97 7,02 58002 1,1200 18.05.158,055 13,100 10,756 1661 1576  MD Erg 1X   10,840 11,000 -1,45 16,26 10,839 11,000 10,770 11,000 418 95 1028 34,11 0,97 4,61 1629 0,5000 18.05.150 ,061 0 ,200 0 ,098 1954 1154  SM Ergycapital 1X   0 ,0 96 0 , 09 5 1, 37 6 , 86 0 , 09 6 0, 09 4 0, 09 4 0, 09 8 1 9 2 08 2 0 n e g . 1 ,1 5 — 1 6 —4,980 10,450 7,346 2081 1104  m   Esprinet 1X   7 ,570 7 ,425 1 ,95 31,68 7 ,534 7 ,375 7 ,375 7 ,600 476 116 874 14,60 1 ,45 1 ,66 395 0 ,1250 11.05.150 ,618 1 ,208 0,986 96 6025  SM Eukedos 1X   1 ,0 50 1 , 05 8 - 0, 76 12 ,0 3 1 ,0 57 1 , 05 8 1 ,0 10 1 , 07 4 2 3 3 4 3 6 3 89 ,7 3 0, 70 — 1 9 —1,390 2 ,660 1 ,738 1264 1088  m   Eurotech 1X   1 ,7 92 1 , 72 0 4, 19 11 ,4 8 1 ,7 95 1 , 74 4 1 ,7 44 1 , 83 0 4 67 4 90 8 79 n eg . 0, 63 — 6 4 —26,620 45,920 43,311 5484 1627  LC   Exor 1X   45,320 44,490 1,87 32,03 45,045 44,340 44,310 45,320 1617 321 14471 34,34 1,39 0,78 11091 0,3500 22.06.150 ,621 1 ,033 0 ,750 413 1081  m   Exprivia 1X   0 ,745 0 ,743 0 ,34 6 ,27 0 ,748 0 ,740 0 ,736 0 ,764 53 81 61 11,09 0,54 3,74 39 0 ,0280 27 .04 .15

F0,841 1 ,510 1 ,145 5047 1124  m   FalckRenew 1X   1 ,143 1 ,139 0 ,35 24 ,21 1 ,150 1 ,139 1 ,139 1 ,159 159 284 327 99 ,94 0 ,71 5 ,39 335 0 ,0620 11.05.150 ,462 0 ,715 0 ,574 3475 6066   SM FNM 1X   0 ,554 0 ,555 - 0,18 1 ,02 0 ,557 0 ,563 0 ,552 0 ,563 59 144 80 11 ,49 0 ,72 2 ,52 242 0,0140 29.06.156,570 16,290 13,487 124895 1111  LC  FCA-FiatChrysler 1X   13,610 13,210 3,03 38,94 13,410 13,320 13,190 13,610 10524 15725 210864 38,45 1,63 — 17230 0,0900 18.04.112 ,352 9 ,665 6 ,827 549 1335  m   Fidia 1X   7 ,350 7 ,200 2 ,08 159,01 7 ,354 7 ,200 7 ,120 7 ,430 133 27 200 13,02 2 ,71 3 ,40 38 0 ,2500 11 .05 .154 ,290 9 ,320 5 ,291 579 1211  m   FieraMilano 1X   4 ,720 4 ,800 - 1,67 - 24,96 4 ,749 4 ,836 4 ,710 4 ,836 94 36 171 n eg. 11 ,75 — 200 0 ,2000 07 .05 .127 ,440 10 ,620 9 ,987 197 1071   Fila 1X   9 ,900 9 ,840 0 ,61 30 ,52 9 ,813 9 ,655 9 ,655 9 ,985 30 26 260 n eg. 4 ,64 20 ,38 313 2 ,0000 01 .06 .150,603 0,864 0,704 13410 1062   Fincantieri 1X   0 ,708 0 ,710 - 0 ,21 - 8,78 0 ,705 0 ,702 0 ,702 0 ,709 148 505 356 17 ,83 0 ,91 — 1193 —3,512 7,235 6,678 10390 1056   FinecoBank 1X   6,790 6,755 0,52 45,56 6,784 6,780 6,720 6,855 1993 1415 9603 27,45 7,45 2,95 4115 0,2000 27.04.155,395   12,430   11,541 35972 1259  LC   Finmecc. 1X   12,410 12,030 3,16 58,39 12,286 12,030 12,030 12,430 4115 3801 46702 neg. 2,02 — 7103 0,4100 23.05.111 ,551 3 ,250 1,870 67 1077  SM FullSix 1X   1 ,8 40 1, 81 8 1 ,2 1 8, 13 1, 81 2 1 ,8 55 1, 79 5 1 ,8 55 1 3 5 9 n e g . 7 ,6 1 — 2 0 —

G0,713 2 ,305 1 ,004 2078 1369   SM GabettiProp.S. 1X   1 ,012 0 ,995 1 ,71 25 ,21 1 ,011 0 ,981 0 ,981 1 ,049 126 171 173 n eg. 4 ,83 — 44 0 ,0700 15 .05 .063 ,380 5 ,225 3,783 41 1332  SM Gasplus 1X   3 ,680 3 ,622 1 ,60 6 ,11 3 ,702 3 ,650 3 ,650 3 ,764 22 5 18 9 ,85 0 ,75 2 ,70 166 0 ,1000 25 .05 .152 ,720 4 ,340 3,185 50 1607  m   Gefran 1X   3 ,230 3 ,252 - 0 ,68 9 ,36 3 ,253 3 ,252 3,230 3 ,280 18 6 19 n eg. 0 ,71 — 47 0 ,1500 30 .04 .1214,400 19,210 16,542 88937 1131  LC  Generali 1X   17,050 16,850 1,19 -0,29 16,995 16,880 16,810 17,100 6692 7352 124959 15,84 1,14 3,53 26459 0,6000 18.05.152 ,152 3 ,730 3 ,449 2765 1006  MD Geox 1X   3 ,500 3 ,464 1 ,04 30 ,05 3 ,499 3 ,460 3 ,460 3 ,542 329 253 882 n eg. 2 ,43 — 907 0 ,0600 20 .05 .130 ,550 1 ,968 0 ,720 1782 1622   SM GrandiViaggi 1X   0 ,670 0 ,582 15 ,22 - 43,88 0 ,643 0 ,587 0 ,587 0 ,670 448 1278 822 n eg. 0 ,60 — 31 0,0300 07 .04 .08

H1,630 2,462 2,315 35444 1251  MD Hera 1X   2,276 2,248 1,25 15,65 2,258 2,234 2,234 2,276 1026 2497 5639 20,41 1,46 3,99 3363 0,0900 22.06.15

I0,554 1,106 0,800 15737 1036  MD Imm.GrandeDis. 1X   0 ,816 0 ,813 0 ,37 27,31 0 ,814 0 ,814 0 ,809 0 ,820 137 430 350 84 ,28 0 ,65 4 ,61 615 0,0375 18 .05 .1525,020 49,900 44,171 1170 1515  m  Ima 1X   45,000 44,410 1,33 23,31 44,871 44,410 44,410 45,300 1040 74 3331 32,64 16,31 3,01 1683 1,3500 25.05.150 ,432 0 ,822 0 ,604 2836 1001  SM Immsi 1X   0 ,590 0 ,579 1 ,99 7 ,80 0 ,583 0 ,580 0 ,570 0 ,590 97 187 109 n eg. 0 ,74 — 199 0 ,0300 21 .05 .12

0 ,300 1 ,059 0 ,450 182 6031   MC IndustriaeInn.1X

  0 ,4 40 0 , 44 0 - 0, 05 1 5, 91 0 , 43 2 0 ,4 40 0 , 42 4 0 ,4 40 2 2 1 1 5 n eg . 2, 79 — 1 0 —0,308 0 ,503 0 ,346 2250 1269   SM IntekGroup 1X   0 ,345 0 ,346 - 0 ,32 6 ,74 0 ,346 0 ,345 0 ,345 0 ,350 68 130 45 0 ,88 0 ,31 — 120 0 ,0110 09 .05 .110 ,397 0 ,667 0 ,554 2426 1270   I n tek Gr oup r n c 0 ,531 0 ,550 - 3 ,45 - 8,30 0 ,532 0 ,548 0 ,531 0 ,550 30 218 116 1 ,35 0 ,48 — 27 0 ,0724 09 .05 .118,750 15,840 14,702 1885 1554  m  Interpump 1X   15,220 15,250 -0,20 30,72 15,230 15,250 15,150 15,320 385 68 1037 29,12 3,60 1,18 1658 0,1800 11.05.151,781 3,502 3,2641329834 1186  LC  IntesaSanpaolo1X   3,462 3,412 1,47 41,40 3,447 3,414 3,412 3,462 13067 111557 384516 46,23 1,29 2,03 54618 0,0700 18.05.151,451 3,042 2,843 59065 1187   IntesaSanp.rnc 2,992 2,924 2,33 42,39 2,979 2,930 2,930 3,000 1945 6575 19587 39,96 1,12 2,72 2778 0,0810 18.05.150 ,380 0 ,880 0 ,421 500 1361   SM Inv.eSviluppo 1X   0 ,393 0 ,395 - 0 ,61 - 14,28 0 ,407 0 ,390 0 ,390 0 ,410 10 13 5 0 ,56 1 ,39 — 3 0 ,0362 18 .06 .013,720   4,216   4,019 36556 1069   I nw it 4 ,1 70 4 ,1 00 1 ,7 1  14,06   4 ,1 63 4 , 0 54 4 ,0 54 4 , 2 16 6 93 5 83 2 42 8 3 0, 38 1 , 81 — 2 4 98 —1,650 2 ,380 2 ,005 115 1555  m   Irce 1X   2 ,060 2 ,000 3 ,00 16 ,72 2 ,051 1 ,980 1 ,980 2 ,138 60 81 165 15 ,20 0 ,42 1 ,46 58 0 ,0300 25 .05 .150,824 1,368 1,249 18551 1339  MD Iren 1X   1,252 1,260 -0,63 36,86 1,248 1,226 1,201 1,264 624 1234 1539 18,56 0,90 4,19 1475 0,0523 22.06.151 ,360 2 ,450 1 ,586 249 1301  m   Isagro 1X   1 ,530 1 ,514 1 ,06 6 ,71 1,520 1 ,530 1 ,500 1,537 29 34 52 n eg. 0 ,62 — 37 0 ,1000 28 .05 .121 ,067 1 ,889 1 ,167 180 1050  m   IsagroAz.Svil. sp   1 ,0 97 1 , 08 5 1, 11 - 8, 32 1 , 09 9 1 ,1 08 1 , 07 2 1 ,1 17 4 0 3 9 4 3 n eg . 0, 45 — 1 6 —1,308 2 ,726 1 ,913 112 1054  m   ItWay 1X   1 ,888 1 ,860 1,51 31 ,10 1 ,897 1 ,910 1 ,846 1 ,910 23 12 24 n eg. 1 ,43 — 15 0 ,1300 02 .02 .09

4 ,054 8 ,838 6 ,082 8260 1148   Italcementi 1X   6 ,340 6 ,235 1 ,68 27 ,28 6 ,303 6 ,190 6 ,190 6 ,375 927 493 3109 n eg. 0 ,71 1 ,43 2201 0 ,0900 18.05.1517,000 35,000 27,063 52 1152 MD Italmobiliare 1X   27 ,360 26 ,740 2 ,32 44 ,69 27 ,201 26 ,520 26 ,520 27 ,800 51 2 66 n eg. 0 ,58 0 ,92 603 0 ,2500 22.06.1511,860 23,000 16,747 157 1153   Italmobiliarernc 16,350 16,370 -0,12 13,26 16,545 16,460 16,350 16,650 119 21 344 neg. 0,35 2,36 270 0,3900 22.06.156 ,000 9 ,595 7,438 95 1302   IVSGr.A 1X   7 ,400 7 ,380 0 ,27 - 0,23 7 ,376 7 ,490 7 ,255 7 ,590 53 37 275 178,60 1 ,06 1 ,63 287 0 ,1200 29 .06 .15

 J0,205 0,349 0,274 19948 1116  S M J uv entu sFC 0 ,280 0 ,274 2 ,08 26 ,25 0 ,277 0 ,271 0 ,271 0 ,281 238 1148 318 n eg. 6 ,56 — 280 0 ,0120 04 .11 .02

K0,810 2 ,750 1 ,027 823 1253   Kinexia 1X   0 ,998 0 ,991 0,71 16 ,15 0 ,997 0 ,979 0,979 1 ,009 38 39 39 n eg. 0 ,96 — 56 0 ,0100 02 .06 .140 ,730 1 ,986 0 ,815 485 1358  SM K.R.Energy 1X   0 ,8 10 0 , 81 1 - 0, 06 - 6, 86 0 , 80 9 0 ,8 03 0 , 80 3 0 ,8 28 1 2 3 5 2 8 n eg . 0, 93 — 2 7 —

L3,874 18,260 12,528 1093 1524  m   LaDoria 1X   12,800 12,650 1,19 57,33 12,687 12,720 12,510 12,880 601 98 1245 15,76 2,46 1,73 393 0,2200 29.06.150 ,902 1 ,610 0 ,961 1906 1430  m   LandiRenzo 1X   0 ,979 0 ,967 1 ,24 -1 ,12 0 ,977 0 ,970 0 ,970 0 ,987 90 191 187 n eg. 1 ,02 — 110 0 ,0550 23 .05 .110 ,481 0 ,930 0 ,598 1572 1594  S M L az io 0 ,6 06 0 ,6 12 - 0, 90 2 2, 00 0 ,6 03 0 ,6 03 0 ,5 97 0 ,6 10 6 0 8 9 5 4 5 , 78 2, 60 — 4 1 —34,311   64,000   60,413 7561 1344  LC   Luxottica 1X   63,950 62,000 3,15 41,23 63,254 62,000 61,850 64,000 3535 832 52611 47,57 6,21 1,04 30566 1,4400 18.05.150 ,403 1 ,566 0 ,787 369 1503  SM LVentureGroup 1X   0 ,780 0 ,770 1 ,30 11 ,13 0 ,778 0 ,780 0 ,765 0 ,784 18 16 12 n eg. 1 ,72 — 14 0 ,0500 29 .04 .02

M0,082 0 ,171 0 ,118 694 1245  S M M& C 1X   0 ,117 0 ,120 - 2 ,82 31 ,21 0 ,117 0 ,118 0 ,116 0 ,120 37 209 24 n eg. 0 ,73 — 55 0 ,6200 10 .08 .091,451 3,106 2,902 20820 1821 MD MaireTecnimont 1X   3,050 3,008 1,40 66,02 3,049 2,992 2,992 3,080 1131 1618 4934 18,52 10,11 — 932 0,0580 16.05.1110,500 18,120 16,072 798 1019  m   Marr 1X   15,900 15,900 — 8,46 15,930 15,960 15,770 16,010 304 76 1209 20,74 4,17 3,89 1060 0,6200 25.05.1510,040 11,850 11,132 941 1060   M.ZanettiBeverage 1X   10,990 10,980 0,09   -5,81   10 ,9 26 10 ,9 50 10 ,8 40 11 ,0 00 7 5 2 8 3 01 2 9 ,5 4 1 ,8 3 — 3 75 —0,720 2 ,510 1 ,026 337 1052   Mediacontech)   1 ,017 1 ,070 - 4,95 30 ,92 1 ,028 1 ,050 1 ,017 1 ,085 102 95 97 n eg. 28 ,42 — 19 0 ,6000 22 .04 .022,424 4,894 4,379 90197 1543  LC  Mediaset 1X   4,732 4,688 0,94 36,64 4,721 4,674 4,674 4,744 3113 6486 30620 235,31 2,40 0,42 5577 0,0200 18.05.155,740 9,585 8,895 48534 1173  LC   Mediobanca   8,950 8,845 1,19 32,30 8,926 8,860 8,825 8,990 3398 3854 34401 16,66 0,99 1,68 7742 0,1500 24.11.144,752 8,475 7,482 30433 1539  LC   Mediolanum 1X   7,350 7,435 -1,14 40,65 7,435 7,480 7,300 7,565 6517 7000 52044 17,12 3,03 3,63 5487 0,2700 20.04.150 ,077 0 ,195 0 ,158 623 1706  MC Meridie 1X   — — — — — — — — — — — — — — — —3,873 7 ,300 6,476 34 1039   MC MidIndustryCap)   6 ,080 6 ,200 - 1 ,94 14 ,78 6 ,145 6 ,335 6 ,030 6 ,345 18 3 18 5 ,76 0 ,59 — 26 0 ,5000 01 .06 .151 ,068 1 ,850 1 ,549 257 1178   SM Mittel 1X   1 ,580 1 ,596 - 1 ,00 37 ,00 1 ,581 1 ,595 1 ,537 1 ,596 18 16 25 n eg. 0 ,50 — 139 0 ,1000 28 .02 .110,325 0,733 0,397 18014 1010   SM MolMed 1X   0 ,3 88 0 , 38 8 — 4 , 08 0 , 38 9 0, 38 4 0, 38 4 0, 39 1 5 3 2 42 9 4 n e g . 1 3, 56 — 1 64 —0,950 1 ,750 1 ,395 3293 1004  m  Moleskine 1X   1 ,489 1 ,479 0 ,68 48 ,79 1 ,483 1 ,480 1 ,468 1 ,500 330 330 489 19 ,04 3 ,53 2 ,22 315 0 ,0330 20.04.1510,010 18,110 16,666 10340 1037  LC  Moncler 1X   16,500 16,570 -0,42 49,62 16,527 16,530 16,380 16,670 1839 781 12910 31,72 9,85 0,73 4134 0,1200 18.05.150 ,574 1 ,572 1 ,008 2940 1014  MD Mondadori 1X   1 ,002 1 ,000 0 ,25 14,44 0 ,999 1 ,000 0 ,977 1 ,005 174 495 494 422,84 1 ,02 — 261 0 ,1700 23.05.110 ,468 4 ,128 2 ,497 3663 1046  m   MondoTV 1X   2 ,420 2 ,452 - 1,31 48 ,83 2 ,452 2 ,496 2 ,390 2 ,538 356 256 628 37,71 2 ,15 — 65 0 ,3500 10 .05 .040 ,270 0 ,649 0 ,292 517 1095  SM Monrif 1X   0 ,287 0 ,295 - 2 ,68 1 ,56 0 ,285 0 ,293 0,282 0 ,293 10 7 2 n eg. 2 ,87 — 43 0 ,0240 22 .05 .061,422 11,109 1,777 819051 1500  LC  MontePaschiSi 1X   1,774 1,733 2,37 -8,33 1,758 1,748 1,716 1,792 8577 58912 103597 neg. 0,86 — 5156 0,0245 23.05.110 ,0 24 0 ,11 0 — — 6017  SM Moviemax — — — — — — — — — — — — — — — —3,918 8 ,685 7 ,030 265 1451  m  MutuiOnline 1X   6 ,925 6 ,930 -0 ,07 46 ,27 6 ,943 7 ,000 6 ,885 7 ,000 180 40 276 30 ,52 7 ,91 1 ,73 274 0 ,1200 11.05.15

N2,550 3 ,694 2 ,748 149 1236  m   Nice 1X   2 ,750 2 ,700 1 ,85 1 ,16 2 ,743 2 ,738 2 ,734 2 ,750 17 7 20 20,60 1,56 1,73 318 0 ,0475 25 .05 .153 ,426 6 ,500 5,727 22 6027  MC Noemalife 1X   5 ,6 80 5 ,6 80 — 2 4, 51 5 ,6 81 5 ,5 60 5 ,5 60 5 ,7 00 1 9 — 1 n eg . 2 ,6 8 — 4 3 —0,690 1 ,250 0,842 94 6136   NovaRe 1X   0 ,806 0 ,780 3 ,40 0 ,12 0,801 0 ,796 0 ,796 0,806 2 — — n eg. 10 ,40 — 11 0 ,0200 04 .06 .07

O0,310 0 ,574 0 ,359 1213 1529  SM Olidata 1X   0 ,349 0 ,334 4 ,49 6 ,85 0 ,347 0 ,328 0 ,328 0 ,361 71 256 89 n eg. -3 ,22 — 12 0 ,0440 10 .05 .043 ,932 5 ,895 5 ,386 5708 1065   OVS1X   5,585 5,610 -0,45  36,14   5 ,5 95 5 , 6 70 5 , 5 00 5 , 6 90 5 70 2 49 1 39 4 n eg . 3 ,1 1 — 1 2 70 —

P1,070 2 ,786 2 ,502 285 1013  m   PanariagroupI.C. 1X   2 ,560 2 ,514 1 ,83 102,08 2 ,524 2 ,500 2 ,410 2 ,586 51 22 56 n eg. 0 ,78 — 114 0 ,0300 11 .05 .092 ,300 2 ,580 2 ,360 6245 1110 MD Parmalat 1X   2,368 2,350 0,77 -1,00 2,359 2,358 2,350 2,370 287 500 1178 21,32 1,34 0,68 4330 0,0160 18.05.151,930 3,178 2,978 10788 1180 MD Piaggio 1X   3,000 2,946 1,83 24,16 2,985 2,984 2,922 3,030 802 648 1934 67,12 2,62 2,41 1078 0,0720 20.04.150 ,495 1 ,069 0 ,779 2766 6029  SM Pierrel 1X   0 ,7 75 0 , 75 4 2, 79 10 ,9 5 0 ,7 83 0 , 76 6 0 ,7 66 0 , 80 3 1 87 3 72 2 91 n eg . - 2, 44 — 3 7 —2,902 6 ,290 4 ,457 505 1206  SM Pininfarina 1X   4 ,380 4 ,400 - 0,45 40 ,10 4 ,402 4 ,400 4 ,372 4 ,494 61 23 101 n eg. 4 ,76 — 133 0 ,3400 23 .05 .051 ,410 2 ,450 1 ,632 210 6045  SM Piquadro)   1 ,670 1 ,636 2 ,08 17 ,95 1 ,681 1 ,623 1 ,623 1 ,690 20 17 29 20 ,41 2 ,37 2 ,38 84 0 ,0200 28 .07 .149,605 15,810 15,267 21325 1208  LC   Pirelli&C. 1X   15,170 15,220 -0,33 35,55 15,159 15,210 15,130 15,240 1264 1127 17078 23,17 2,90 2,42 7212 0,3670 18.05.158,625 16,000 15,026 311 1209   Pirelli&Crnc 15,000 14,960 0,27 49,22 14,971 15,000 14,910 15,000 51 123 1849 22,88 2,87 2,88 183 0,4310 18.05.154 ,950 8 ,490 6,415 21 1567  m   PoligraficaS.F. 1X   6 ,620 6 ,615 0 ,08 10 ,30 6 ,397 6 ,375 6 ,375 6 ,620 2 — — 260,80 7,87 — 55 0 ,3615 08 .05 .000 ,206 0 ,470 0 ,275 313 1213   SM Poligr.Ed. 1X   0 ,282 0 ,282 - 0 ,04 16 ,67 0 ,271 0 ,272 0 ,269 0 ,282 14 32 9 15 ,27 1 ,11 — 36 0 ,2634 21 .05 .070 ,242 0 ,780 0 ,376 7201 1151  SM Prelios 1X   0 ,361 0 ,352 2 ,76 33 ,18 0 ,358 0 ,358 0 ,353 0 ,362 114 355 127 n eg. 2 ,45 — 181 2 ,0600 14 .04 .080 ,134 0 ,430 0 ,190 1150 1465  SM Premuda 1X   0 ,1 89 0 , 19 1 - 0, 63 12 ,2 0 0 ,1 89 0 , 19 4 0 ,1 88 0 , 19 4 6 3 1 n eg . 0 ,3 6 — 3 6 0 ,0 30 0 20 .0 6. 119,165 20,290 16,968 185 1558  m   PrimaInd. 1X   16,520 16,100 2,61 22,28 16,405 16,280 16,090 16,570 142 17 275 17,62 1,44 1,22 172 0,2000 27.04.15

12,340 21,130 19,799 13972 1353  LC  Prysmian 1X   20,120 20,080 0,20 32,73 20,127 19,920 19,840 20,320 4538 1867 37578 37,93 3,79 2,09 4362 0,4200 20.04.15R2,910 4 ,550 4 ,304 2339 1027  MD RaiWay 1X   4 ,436 4 ,408 0 ,64 39 ,22 4 ,427 4 ,450 4 ,388 4 ,450 344 124 549 48 ,86 7 ,83 2 ,79 1204 0,1234 18 .05 .152 ,102 2 ,794 2,524 29 1342   SM Ratti 1X   2 ,500 2 ,528 - 1 ,11 3 ,34 2 ,481 2 ,490 2 ,480 2 ,500 9 4 9 24,77 1 ,68 4 ,03 68 0 ,1000 18 .05 .150,810 1,837 1,124 14437 1564  MD RCSMediagroup 1X   1 ,115 1 ,100 1 ,36 19,94 1 ,111 1 ,108 1 ,096 1 ,120 381 680 756 n eg. 2 ,16 — 580 0 ,1100 19.05.0810,100 20,530 19,123 2357 1221  MD Recordati 1X   20,370 20,120 1,24 57,68 20,367 20,230 20,140 20,500 828 231 4710 26,42 5,41 2,45 4259 0,5000 20.04.150 ,255 0 ,433 0 ,353 3372 1238  m   RenoDeMedici 1X   0 ,346 0 ,345 0 ,14 27 ,27 0 ,347 0 ,344 0 ,344 0 ,356 73 166 58 23 ,95 0 ,93 — 131 0 ,0165 13 .05 .0247,700 97,700 90,793 83 1345  m   Reply 1X   93,550 91,000 2,80 54,00 92,597 92,350 91,300 93,550 176 5 459 18,08 3,44 0,92 866 0,8500 04.05.150 ,466 0 ,799 0 ,573 2650 1085  SM Retelit 1X   0 ,5 75 0 , 56 5 1, 77 - 1, 87 0 , 57 1 0 ,5 67 0 , 56 7 0 ,5 77 6 3 2 23 1 27 n eg . 0, 73 — 9 4 —0,179 0 ,430 0 ,250 487 1549  SM Ricchetti 1X   0 ,249 0 ,252 - 1 ,35 14 ,41 0 ,252 0 ,247 0 ,247 0 ,256 14 23 6 n eg. 0 ,18 — 21 0 ,0300 19 .05 .080 ,082 0 ,247 0 ,141 7361 1228   Risanamento 1X   0 ,137 0 ,137 0 ,44 41 ,67 0 ,139 0 ,140 0 ,136 0 ,140 44 280 39 1 ,22 0 ,82 — 250 0 ,1030 19 .02 .060 ,415 0 ,897 0 ,521 1852 1028   S M R om a A. S. 0 ,5 20 0 ,5 20 — -3 ,8 2 0, 52 0 0, 52 4 0, 51 7 0, 52 4 5 2 8 1 4 2 n e g. - 2, 54 — 2 0 7 —1,113 1 ,670 1,236 66 6047   SM Rosss 1X   1 ,2 11 1 ,1 67 3, 77 2 , 34 1 ,2 07 1 ,1 65 1 , 16 5 1, 22 3 2 9 1 4 1 6 3 84 ,6 4 4 ,0 6 — 1 4 —

S10,240 14,520 12,138 88 1590  m   Sabaf 1X   12 ,300 12 ,110 1 ,57 9 ,14 12,262 12,100 12,100 12,320 41 7 86 16 ,96 1 ,28 3 ,26 141 0 ,4000 25.05.155 ,515 8 ,930 7 ,145 136 1481  m   SaesG. 1X   7 ,000 7 ,080 -1 ,13 14,84 7 ,044 7 ,005 6 ,980 7 ,125 46 8 59 32 ,12 1 ,38 1 ,70 103 0,1200 04.05.154 ,510 7 ,890 5,927 55 1505  m   S ae s G. r n c 5 ,9 80 5 , 9 90 -0 ,1 7 1 2, 68 5 , 9 31 5 , 8 55 5 , 8 55 5 , 9 80 7 1 4 2 7 ,0 4 1 ,1 6 3 ,9 2 4 4 0 ,2 32 6 04 .0 5. 159,130 19,300 12,705 1463 1091  MD SafiloGroup 1X   12,880 12,620 2,06 19,22 12,768 12,580 12,460 12,880 468 68 868 20,47 0,82 — 799 0,0850 12.05.087,085 21,000 9,537 73964 1247  LC   Saipem 1X   8,550 8,515 0,41 -2,61 8,546 8,550 8,425 8,720 6996 5962 50947 neg. 0,91 — 3771 0,6800 20.05.1315,300 20,990 16 ,746 1 1248   Saipem r — — — — — — — — — — — — — — — 0,0500 18.05.152,072 4,980 4,049 18882 1075  LC SaliniImpregilo1X   4,250 4,322 -1,67 42,95 4,266 4,322 4,224 4,348 1123 1137 4850 22,47 1,90 0,94 2100 0,0400 25.05.159 ,000 13 ,150 9,701 5 1076   Salini Impregilo rnc — 9,500 — — — — — — — — — — — — — 0,2600 25.05. 1517,610 32,550 26,836 5649 1057  LC  S.Ferragamo1X   26,400 26,270 0,49 29,42 26,377 26,390 26,190 26,600 2376 671 17688 28,44 9,55 1,59 4452 0,4200 18.05.150,660 1,910 1,601 40834 1222  MD Saras 1X   1 ,736 1 ,736 — 110,23 1 ,751 1 ,750 1 ,723 1 ,770 2239 4835 8468 n eg. 2 ,52 — 1665 0 ,1700 18 .05 .0911,560 13,850 12,513 117 1008  MC Save 1X   12,860 12,900 -0,31 -1,47 12,949 12,930 12,830 13,080 90 22 279 26,19 3,37 4,17 717 0,5402 04.05.150,002 0,210 0,0041056578 1256  SM SeatP.G. 1X   0 ,004 0 ,004 — 32 ,94 0 ,004 0 ,004 0 ,004 0 ,004 54 16570 64 0 ,18 1 ,42 — 247 0 ,0070 21 .05 .0747,997 174,900160,705 — 1257   S eatP.G.r n c 167,600159,700 4,95 97 ,06167,600 — 167,600167,600 1 — — 7809,9761751,51   — 1 0,0015 19.05.083 ,580 5 ,700 4 ,364 233 6037  m  ServiziItalia 1X   4 ,380 4 ,396 - 0 ,36 9 ,73 4 ,388 4 ,388 4 ,380 4 ,396 8 1 3 9 ,52 1 ,13 3 ,65 125 0 ,1600 27 .04 .1511,360 17,370 14,932 48 1068  m   S esa 15 ,070 15 ,160 - 0 ,59 16 ,61 15 ,120 15 ,050 15 ,050 15 ,230 47 1 15 11 ,45 1 ,68 2 ,98 237 0,4500 15.09.147,195 11,090 9,668 1835 1123 MD Sias 1X   10,050 9,910 1,41 23,72 9,962 9,785 9,785 10,050 415 193 1922 15,83 1,36 3,21 2266 0,3200 18.05.150 ,048 0 ,131 0 ,055 1940 6044  SM Sintesi)   0 ,055 0 ,055 - 0 ,37 1 ,26 0 ,053 0 ,050 0 ,050 0 ,055 28 121 61290,53 - 0 ,43 — 2 0 ,0078 18 .03 .931 ,061 2 ,310 1 ,366 1631 1297  SM Snai 1X   1 ,332 1 ,320 0 ,91 4 ,98 1 ,337 1 ,346 1 ,316 1 ,353 80 123 165 n eg. 3 ,24 — 156 0 ,0387 24 .07 .003,756 4,872 4,388 139480 1115  LC   Snam 1X   4,604 4,604 — 12,00 4,608 4,594 4,588 4,634 3787 12908 59479 13,46 2,25 5,43 16131 0,2500 18.05.151 ,860 5 ,015 2 ,512 3153 1276  m   Sogefi 1X   2 ,312 2 ,310 0 ,09 10 ,76 2 ,308 2 ,284 2 ,276 2 ,350 384 347 802 75 ,23 1 ,70 — 274 0 ,1300 29 .04 .135 ,510 8 ,915 7 ,223 126 1618  MD Sol 1X   7 ,615 7 ,430 2 ,49 13 ,49 7 ,600 7 ,655 7 ,460 7 ,655 11 2 17 23,62 1,69 1,45 689 0,1100 18 .05 .150 ,550 1 ,426 0 ,713 905 1032  SM   Sole24Ore sp   0 ,7 00 0 , 70 0 — 18 ,8 2 0 ,6 98 0 , 69 5 0 ,6 95 0 , 71 9 5 4 6 7 4 7 n eg . 0 ,2 8 — 3 0 0 ,0 98 0 04 .0 5. 091 ,633 3 ,066 2 ,549 8632 1315  MD Sorin 1X   2 ,638 2 ,630 0,30 38 ,03 2 ,633 2 ,640 2 ,610 2 ,640 306 321 844 24 ,25 1,97 — 1260 —0 ,0 31 0 ,1 95 — — 6041  SM S.S.B.T.-ScreenS. — — — — — — — — — — — — — — — 0,0220 28.02.110 ,230 0 ,485 0 ,301 652 1283  SM Stefanel 1X   0 ,289 0 ,296 - 2 ,67 - 2,83 0 ,290 0 ,288 0 ,288 0 ,297 16 36 10 n eg. 2 ,31 — 24 0 ,0400 08 .05 .06145,000147,000 — — 1550   Stefanel r nc — — — — — — — — — — — — — — — 0,0750 08.05.064,894 9,600 7,350 46980 1596  LC   STMicroelectr. 1X   7,400 7,220 2,49 18,76 7,348 7,210 7,210 7,430 3912 4624 33976 63,48 1,63 4,85 6693 0,0891 15.06.15

T2,100 3 ,700 3 ,447 5329 6022  MC TamburiInv. 1X   3 ,488 3 ,470 0 ,52 33 ,36 3 ,490 3 ,498 3 ,472 3 ,520 220 129 451 19 ,25 1 ,84 1 ,75 516 0 ,0610 25.05.150 ,329 0 ,683 0,476 63 1031   Tas 1X   0 ,482 0,486 - 0 ,70 25 ,15 0,479 0 ,483 0,462 0 ,483 3 1 — n eg. 2 ,42 — 20 1 ,1694 05 .05 .03

0,705 1,221 1,1541174670 1193  LC  TelecomItalia 1X   1,206 1,190 1,34 34,98 1,196 1,185 1,183 1,206 7493 108216 129406 17,27 1,28 — 16109 0,0200 22.04.130,760   2,170 0,873 365 1647  MD TelecomI.Media 1X   0 ,785 0 ,798 -1 ,63 - 17,55 0 ,788 0 ,798 0 ,760 0 ,808 144 86 68 n eg. - 1,31 — 81 0 ,1643 24 .04 .060 ,171 0 ,921 0,457 14 1648   T e l. I . Me di a r nc 0 ,4 45 0 , 44 0 1, 09 - 24 ,4 5 0 ,4 45 — 0 , 44 5 0 ,4 45 1 2 4 2 n eg . - 0, 74 — 2 0 ,1 67 9 24 .0 4. 060,559 0,963 0,922 321756 1260   TelecomIt.rnc 0,953 0,944 1,01 36,54 0,948 0,938 0,938 0,953 2027 17949 17021 13,70 1,02 2,90 5714 0,0275 22.06.1511,010 18,290 12,299 30653 1194  LC   Tenaris 1X   12,010 11,890 1,01 -3,46 11,930 11,900 11,760 12,040 4546 3542 42252 12,73 1,33 3,11 14084 0,3706 18.05.153,536 4,398 4,119 117525 1360  LC   Terna 1X   4,250 4,232 0,43 12,21 4,245 4,226 4,226 4,260 2785 7808 33143 15,67 2,76 4,71 8532 0,2000 22.06.151 ,352 2 ,400 1 ,724 294 6049  m  TerniEnergia 1X   1 ,705 1 ,718 - 0,76 20 ,62 1 ,706 1 ,720 1 ,700 1 ,720 47 38 65 10 ,79 0 ,92 3 ,81 64 0 ,0650 18 .05 .150 ,555 0 ,927 0 ,713 1845 1038  m   Tesmec 1X   0 ,759 0 ,750 1 ,20 29 ,36 0 ,758 0 ,749 0 ,741 0 ,764 262 589 446 16,54 1 ,69 3 ,03 81 0 ,0230 25 .05 .150,039 0,086 0,056 133199 1553  SM Tiscali 1X   0 ,065 0 ,054 19 ,56 18 ,62 0 ,063 0 ,055 0 ,054 0 ,066 1181 52384 3306 n eg. - 0,70 — 117 —64,200 121,800 84,570 1846 1331  LC   Tod's 1X   85,150 86,300 -1,33 19,01 85,571 86,000 85,050 86,550 1353 132 11281 26,97 3,24 2,34 2619 2,0000 18.05.1510,560 17,550 16,154 12 1837   ToscanaAeroporti 1X   16,180 15,800 2,41 19,34 15,992 15,980 15,640 16,180 40 1 18 70,88 4,47 2,46 298 0,3940 04.05.151,760 5,869 2,030 10722 1511  MD Trevi 1X   2,060 2,068 -0,39 -26,31 2,077 2,080 2,058 2,100 628 738 1532 14,02 0,53 3,37 342 0,0700 06.07.156 ,136 11 ,191 7 ,422 251 1063  m   Txte-solutions 1X   8 ,120 7 ,980 1 ,75 15 ,56 8 ,068 7 ,965 7 ,945 8 ,155 134 34 274 25 ,15 3 ,62 3 ,10 105 0 ,2500 18.05.15

U4,824 7,825 7,280 99044 1287  LC  UBIBanca)   7,495 7,415 1,08 25,26 7,474 7,400 7,400 7,500 2615 4800 35876 neg. 0,69 1,07 6740 0,0800 18.05.154,822 6,885 6,162 696338 1082  LC  Unicredit 1X   6,185 6,170 0,24 15,47 6,181 6,180 6,135 6,210 11938 49581 306480 18,38 0,75 1,94 36885 0,1200 18.05.157 ,400 9 ,500 8,400 30 1083   Un i cr edi tr n c 8 ,600 8 ,500 1,18 7 ,43 8 ,581 8 ,500 8 ,500 8 ,600 4 1 5 25,51 1 ,04 12 ,41 21 1 ,0650 18 .05 .153,248 5,790 4,497 25072 1352   Unipol 1X   4,568 4,492 1,69 10,75 4,557 4,528 4,520 4,584 1406 1525 6953 17,00 0,57 3,73 3270 0,1700 22.06.151,916 2,804 2,299 114051 1243  LC   UnipolSai 1X   2,288 2,250 1,69 1,23 2,274 2,250 2,250 2,288 2230 8601 19561 8,55 1,00 7,69 6324 0,1750 22.06.15

V9,700 29 ,900 24 ,335 59 6032  MC Valsoia 1X   25 ,090 24 ,900 0 ,76 63 ,75 24 ,907 24 ,550 24 ,550 25 ,220 26 1 26 24 ,34 5 ,88 1 ,20 260 0 ,3000 04.05.151 ,050 1 ,594 1 ,118 244 1308  MC VianiniI. 1X   1 ,071 1 ,080 -0 ,83 - 7 ,81 1 ,080 1 ,089 1 ,071 1 ,090 18 33 36 126,00 0 ,31 1 ,85 33 0 ,0200 18 .05 .154 ,450 7 ,075 6 ,794 755 1309  SM VianiniL. 1X   6 ,800 7 ,075 - 3 ,89 23 ,23 6 ,839 6 ,900 6 ,800 6 ,900 22 3 23 8 ,45 0 ,45 1 ,46 300 0 ,1000 18 .05 .158 ,015 10 ,870 9 ,913 281 1310  m   Vittoria 1X   10,020 10,060 -0,40 17,65 10,082 10,200 9,955 10,200 103 10 102 9,39 1,11 1,88 679 0,1900 04.05.15

W6,050 11,400 10,093 10530 1476  LC  WorldDutyFree 1X   10 ,170 10 ,180 - 0,10 28,10 10 ,168 10,170 10 ,150 10 ,180 230 303 3078 74 ,15 5 ,41 — 2588 —

Y13,870 35,090 29,953 7026 1284   LC Yoox 1X   30,650 30,250 1,32 63,78 30,277 30,260 29,800 30,650 2956 838 25364 136,22 11,88 — 1880 —

Z4,800 6 ,610 5 ,263 789 1239  m   ZignagoVetro 1X   5 ,365 5 ,290 1 ,42 4 ,67 5 ,324 5 ,300 5 ,265 5 ,370 69 15 81 19 ,65 3 ,50 3 ,76 469 0 ,2000 11 .05 .150,038 0,150 0,044 12116 1314  S M Zu cch i 0 ,040 0 ,041 - 3 ,19 - 25,37 0,040 0 ,040 0 ,039 0 ,041 48 1053 42 n eg. 2 ,44 — 15 0 ,2500 24 .05 .040 ,130 0 ,313 0 ,142 183 1340   Zucchi r nc — 0,134 — — — — — — — — — — — — — 0,0300 19.05.08

Elaborazioneacurade IlSole24 OresudatifornitidaProquote

Titolitrattati:741.257.571

ControvaloreEuro:2.884.584.709

ContrattiTotali:239.548

DatiAggregati:TitoliQuotati 274In r ial zo 160In r ibasso 85In var iat i 11Nonrilevati 18

FTSEMIBSTORICO2.1.75=1000Generale   19591,50   1,09 22,54SettorialiEnergia   18902,30   1,12 10,66MaterialidiBase   32620,22   1,05 -2,92Chimico   13041,45   2,38 13,68RisorsediBase   32418,84   0,99 -3,51Industriali   31138,51   1,39 28,80Costruzioni/Mater.   28613,63   0,93 30,74Prodotti/Serv.Ind.   32078,75   1,45 28,56BenidiConsumo   88973,98   1,74 36,57Auto/Componenti   107604,77   1,82 38,33ProdottiAlimentari   47786,75   0,55 25,38BeniPerson./Fam.  78060,18   1,84 36,91Salute   82680,52   0,40 42,96Servizi   26481,10   0,80 28,48Commercio   121523,55   0,59 40,97Media   15940,48   0,97 31,28Turismo/TempoLib.   29730,25   0,77 4,97Telecomunicazioni  21147,46   1,35 36,37Utilities   23842,01   1,08 15,90Finanziari   18952,49   1,15 26,07Banche   17730,18   1,20 32,25Assicurazioni   17360,57   1,11 3,58ServiziFinanziari   89868,25   0,92 38,48Tecnologici   30683,72   2,58 23,82

ALTRIINDICIFTSEIt.MicroCap   18707,69   0,58 -6,30FTSEIt.SmallCap   19268,59   1,15 19,09CabotoBcaIntesa 2332,40 1,11 15,09Sole24Ore 1616,17 1,04 19,55ComitGlob.R 1277,56 1,22 23,41ComitGl.+R 1233,34 1,23 23,48ComitGl.R10/40 81,01 1,18 24,15ComitPer.R 4814,51 1,22 26,08ComitPer.+R 4684,11 1,23 26,14ComitPer.R10/40 103,20 1,19 26,04Com i tNM R 53,72 2,58 32,45ComitS.CapR 94,14 0,75 21,17

Comit(1972=100)B an car io 988,44 1,01 31,38Finanziario 608,05 0,99 34,59Assicurativo 4571,05 1,32 5,54Comunicazioni 1527,60 0,96 19,19Immobiliare 135,07 0,59 20,71Industriale 693,39 1,14 23,17Trasp.-Tempolib. 2332,40 1,11 15,09

Mediobanca(2006=100)TotalReturn 99,26 1,06 25,95Assicurazioni 57,79 1,56 2,79B an ch e 3 8, 74 1 ,0 2 3 1, 14Indu st r ial e 86,44 1,03 21,8230maggi or i 64,50 1,13 21,79

70medie 102,33 0,71 30,61M in or i 3 2, 93 1 ,2 3 1 7, 57Az.senzavoto 106,37 0,99 34,49

S ta r 1 48 ,4 7 0 ,7 0 3 1, 80

AIM ITALIA

Agronomia 0,403 0,396 1,77 -38,66 0,400 0,402 0,395 0,438 60 214000 88000Ambromobiliare 6,410 6,220 3,05 13,75 6,170 6,500 6,170 6,820 44 93000 615000Axelero 4,950 4,950 — -10,00 4,950 — — — — — —BioOn 15,630 15,850 -1,39 — 15,630 15,810 15,320 15,970 100 37000 567000B io du e 7 ,6 15 7 ,8 00 - 2, 37   57,99   7,615 7,730 7,610 7,730 21 12000 92000Blue Note 2,950 2,950 — 4,98 2,950 — — — — — —B om i It al ia 2 ,7 48 2 ,7 40 0 , 29   -6,21   2,748 2,750 2,708 2,750 26 26000 70000C al eid o 2 ,86 0 2 ,86 0 —   -38,63   2,860 — — — — — —C la bo 2 ,36 0 2 ,28 0 3 ,5 1   -7,09   2,360 2,242 2,240 2,360 8 5000 12000C ov er 5 0 1 6, 90 0 1 7, 20 0 -1 ,7 4   -13,02   16,900 17,010 16,900 17,010 6 1000 22000DigitalMagics 5,510 5,500 0,18 17,89 5,510 5,600 5,510 5,600 6 3000 18000D ig it ou ch 2 ,3 00 2 ,2 50 2 ,2 2   -3,36   2,300 2,298 2,298 2,300 3 4000 8000Ec osunt ek 1 1, 35 0 1 1, 35 0 — - 16 ,5 4 1 1, 350 — — — — — —E le tt ra I nv es t 5 ,9 10 5 ,9 10 —   -4,21   5,910 — — — — — —E ne rg y La b 1 ,6 20 1 , 58 7 2 ,0 8 - 20 ,2 0 1 ,6 20 1 , 62 0 1 ,6 20 1 , 62 0 1 2 00 0 3 0 00Enertronica 3,550 3,540 0,28 -3,32 3,550 3,550 3,550 3,550 1 1000 4000ExpertSystem 2,140 2,114 1,23 13,47 2,140 2,130 2,128 2,140 5 6000 13000FintelEnergiar — 4,152 — — — — — — — — —First Capital 0,950 0,950 — 12,21 0,950 — — — — — —FrendyEnergy 0,811 0,810 0,06 -14,68 0,811 0,810 0,805 0,820 8 8000 7000Gala 8,750 8,695 0,63 -28,28 8,750 8,690 8,200 8,750 117 60000 505000GiorgioFedon 20,900 21,100 -0,95 — 20,900 20,900 20,900 20,900 2 — 8000GoInternet 3,430 3,400 0,88 15,49 3,430 3,430 3,420 3,568 40 27000 92000GreenPowerGr 5,130 5,120 0,20 -15,90 5,130 5,130 5,130 5,130 2 1000 3000GreenItaly1 — 9,770 — — — — — — — — —Ikf — 0,085 — — — — — — — — —I mv es t 0 ,4 91 0 , 50 0 - 1 ,8 0 - 8 ,2 2 0, 47 6 0, 47 6 0, 47 0 0, 49 1 6 22 00 0 1 10 00I ni zi at .B re sc ia ne 2 1, 46 0 2 1, 46 0 — -6 ,6 1 2 1, 46 0 — — — — — —I nn ov at ec 1 ,9 19 1 , 95 0 - 1 ,5 9 4 8, 76 1 , 91 9 1 ,9 42 1 , 90 5 1 ,9 42 6 4 00 0 8 0 00

ItWineBrands 9,950 10,000 -0,50   -7,96   9,950 9,950 9,950 9,950 1 1000 7000ItaliaIndependent 31,430 30,970 1,49 -8,23 31,430 31,100 31,100 31,430 5 — 9000K I Gr ou p 2 ,8 66 2 ,8 50 0 ,5 6 - 8, 88 2 ,8 66 2 ,7 62 2 ,7 50 2 ,8 66 5 2 0 00 6 0 00Leone Film Gr 2,880 2,880 — 6,27 2,880 — — — — — —LucisanoMedGr 2,118 2,110 0,38 -13,83 2,118 2,110 2,064 2,118 8 6000 13000L uv e 1 1, 01 0 1 1, 08 0 - 0, 63   -1,78   11,010 11,110 11,000 11,150 15 9000 96000M ai lu p Sp a 3 ,0 00 3 ,0 00 — 5 ,7 8 2, 98 6 3, 03 4 2, 90 8 3, 03 4 9 8 0 00 2 30 00M as iA . 4 ,5 18 4 ,5 00 0 ,4 0   0,85   4,518 4,500 4,442 4,520 19 20000 90000M c- Li nk 4 ,9 30 4, 98 8 -1 ,1 6 -4 ,2 7 4 ,9 30 4, 93 0 4 ,9 30 4, 93 0 1 — 1 00 0Methorios 0,477 0,483 -1,18 -26,23 0,477 0,478 0,476 0,480 11 30000 14000M ob yt 2 ,0 00 2 ,1 30 - 6, 10   -16,25   2,000 2,104 2,000 2,104 28 86000 176000Model l.Branbil la 5,880 6,020 -2,33 — 5,880 5,870 5,760 6,095 26 17000 99000MondoTV France 0,173 0,175 -1,20 42,77 0,173 0,173 0,173 0,173 1 13000 2000MondoTVSuisse 2,490 2,520 -1,19   -22,19   2,490 2,470 2,470 2,570 16 10000 24000MP7 Italia 2,172 2,172 — 11,84 2,172 — — — — — —Ne tI nsur ance 2 0, 10 0 2 0, 10 0 — -0 ,2 5 2 0, 100 — — — — — —Neurosoft 1,650 1,650 — 23,13 1,650 — — — — — —Notorius Pict 2,898 2,898 — 13,38 2,898 — — — — — —P lt E ne rg ia 2 ,0 00 2 ,0 00 — - 6 ,5 4 2, 00 0 1, 99 6 1, 99 2 2, 00 0 3 2 0 00 3 0 00PoligraficiPrinting 0,235 0,223 5,62 56,56 0,235 0,223 0,223 0,235 6 56000 13000Primisuimotori 7,000 7,280 -3,85 -32,92 7,000 7,250 6,600 7,250 267 72000 502000Rose tti Mar in o 3 6, 24 0 3 6, 24 0 — 0 ,9 5 3 6, 240 — — — — — —R uo ta 0 ,7 51 0 ,7 77 - 3 ,4 1 - 10 ,0 7 0, 75 1 0, 75 1 0, 75 1 0, 75 1 2 3 0 00 2 0 00S af e Ba g 1 ,1 03 1 ,1 16 - 1 , 16 1 6, 41 1 ,1 03 1 ,1 16 1 ,1 03 1 ,1 16 2 1 0 0 0 1 00 0Soft Strategy 2,640 2,640 — -20,00 2,640 — — — — — —Softec 9,400 9,400 — -9,62 9,400 — — — — — —SunshineCap. — 0,795 — — — — — — — — —T BS G ro up 1 ,5 67 1 , 52 1 3 ,0 2 - 2 ,7 3 1, 56 7 1, 53 5 1, 53 5 1, 56 7 2 4 00 0 6 0 00T E Wi nd 0 ,7 05 0 , 69 0 2 ,1 8 - 24 ,6 5 0 ,7 05 0 , 68 7 0 ,6 80 0 , 70 5 9 18 00 0 1 30 00T ec h Va lu e 2 ,8 00 2 , 70 0 3 ,7 0 - 31 ,7 1 2 ,8 00 2 , 75 0 2 ,7 50 2 , 80 0 3 1 00 0 3 0 00T ec no in ve st im en ti 3 ,6 16 3 ,6 16 — 1 3, 00 3 ,6 16 — — — — — —TribooMedia 3,620 3,616 0,11 -6,94 3,620 3,604 3,570 3,652 61 42000 150000Valore IT Hp 0,018 0,018 — -73,48 0,018 — — — — — —V isibil ia 0,458 0,520 -11,96 -53,52 0,458 0,505 0,443 0,505 237 566000 267000V it a 0 ,1 06 0, 10 2 3 , 94 - 10 ,4 4 0 ,1 06 0, 10 6 0 ,1 06 0, 10 6 1 7 0 00 1 0 00Vrway — 1,131 — — — — — — — — —WMCapital 0,842 0,880 -4,38 -17,50 0,842 0,880 0,842 0,880 6 18000 16000

OPZIONI Approfondimenti su www.ilsole24ore.com/indicienumeri

FTSE MIBV ol .t ot . 73866 Op. In t. 4 6868120500 L ug C 2893 80 15221500 L ug C 1894 30 19322500 L ug C 905 178 12432 28 00 L u g C 6 22 4 2 1 552 29 00 L ug C 5 31 3 6 8 323000 L ug C 446 1016 26872 32 50 L u g C 2 53 8 5 3 802 33 00 L ug C 2 19 2 3 9 323400 L ug C 161 114 15323500 L ug C 111 265 22282 36 00 L ug C 7 2 7 3 1 162 37 00 L ug C 4 3 5 6 8 3

2 37 50 L ug C 3 2 9 7 1 942 38 00 L u g C 2 3 25 4 1 922 39 00 L u g C 1 2 32 1 3 192 40 00 L u g C 6 7 87 7 36 12 41 00 L ug C 1 9 5 2 4222000 A go C 1655 441 165723000 A go C 937 218 229523500 A go C 650 56 177724000 A go C 416 125 383224500 A go C 248 144 326325000 Ago C 134 3268 13401

Dati al15.07 OpenBase Mese T Prez. Vol. Int.

Var V ar%Indice 15.07 % annua

Apertura 23140,94 32477,18 24646,3410:30 23140,37 32502,34 24646,9611:30 23195,74 32663,75 24716,7612:30 23231,78 32684,04 24748,5313:30 23224,23 32624,33 24738,1114:30 23238,17 32700,89 24756,5615:30 23262,20 32690,73 24787,4316:30 23310,88 32721,81 24828,2017:30 23349,50 32696,53 24860,9618:30 23348,34 32723,16 24863,6211:00 23160,74 32567,50 24676,7312:00 23259,03 32685,90 24777,5713:00 23196,47 32610,83 24704,8814:00 23213,99 32647,17 24733,2115:00 23248,94 32704,58 24770,1516:00 23276,45 32720,62 24796,2917:00 23331,50 32715,77 24849,4918:00 23358,15 32698,73 24871,16Massimo 23392,75 32749,24 24907,29Minimo 23113,22 32477,18 24624,01

INDICIORAPERORAFTSEMIB MIDCap A l lSh are

Pr.Chiusura¤ Var. Num. Contr.Azioni Attuale Prec. Var.% Anno% Vwap Apert. Min. Max Cont. Quant. Tot.¤

LEGENDA

WARRANT CONVERTIBILI

3 0 -0 6 A gr o no m ia 1 4- 1 98 % (* ) — 10 2, 9 0 7 , 2 7 2 2 4, 8 1 9

3 0 -0 6 C h l 14 - 18 6 % 1 03 , 39 1 03 , 45 — 1 15 5 ,4 6 1 1

25-07 Comp.dellaRuota14-196,5%(*) — 101,50 6,16 43,69 14

1 6- 03 D ig it ou ch 1 5- 20 6% (* ) — — 4 ,6 4 41 ,3 3 —

2 0- 05 E ne rg y La b 14 -1 97 %( *) — — 5 ,8 0 39 ,4 3 —

3 0 -0 6 E n e rt r on i ca 1 4- 1 67 , 5% ( *) — 1 00 , 20 7 , 46 6 9 , 83 5

3 0- 11 Eu ke do s1 2- 16 3% — — 3 , 98 30 ,6 0 —

3 1 -1 2 F r en d yE n er g y 13 - 18 ( *) — — 0 , 3 7 - 3 2, 9 5 —

3 1 -1 2 H iR e al 1 4- 19 ( *) 8 4 ,0 0 8 4, 0 0 13 , 23 36 5 ,0 5 3 4

0 5 -1 2 M o d. B ra m br i ll a 1 4- 19 7 %( * ) — — 6 , 98 - 49 , 66 —

3 0 -0 6 S i a s 05 -1 7 2, 6 25 % 1 10 , 00 1 10 , 20 - 2, 4 1 1 6 ,7 6 5 8

1 1- 10 TE W in d 13 -1 86 %( *) — — 5 , 27 1 38 ,8 4 —

1 1 -0 9 V a lo r e IT 1 4- 19 2 ,5 %( * ) — — 2 , 5 0 2 4 2, 8 6 —

(*)TitoliquotatialmercatoAIM.

0,046 0,054 1957  Aedes20 0,045 0,046 0,045 0,043 0,049 2319898 104 07.07.20 0,690 3 0,53 0,039

0,054 0,128 1064  D'Amico16(F) 0,072 0,070 0,071 0,071 0,073 150339 11 31.01.16 0,460 3 0,89 0,044

0,008 0,031 1366  E rg yc ap it al 16 — 0 ,0 09 0 ,0 09 — — — — 1 5. 12 .1 6 0, 60 0 1 — —

0,729 2,479 1074  F il a1 8 1 ,9 80 1, 90 0 1 ,9 00 1 ,9 80 1 ,9 80 7 87 2 1 9. 12 .1 8 — — — —

0,062 0,500 1030  I VS Gr oup 1 6 0 ,08 1 0 ,0 8 3 0 ,08 6 0 ,07 2 0 ,08 6 8 0 53 1 2 7 .0 1 .1 6 9 ,30 0 1 0 ,01 0 ,00 4

0,074 0,430 6030  N oe ma L .1 5 (C ) — 0, 19 6 0 ,1 80 — — — — 30 .1 0. 15 6 , 43 0 1 0 , 09 0, 03 4

1,314 1,537 1109  Pa r ma lat1 5 1 ,35 0 1 ,34 4 1,3 43 1 ,3 4 3 1 ,35 5 1 1 35 8 1 5 3 1.1 2.1 5 1 ,00 0 1 1 ,00 1 ,3 50

— 0 ,0 02 1362  S ea tP g.1 6 0 ,00 1 0 ,00 1 0 ,00 1 0 ,00 1 0 ,00 1 2 4 00 2 01 1 29 .04 .16 — 1 0 ,3 6 —

0,235 0,528 6036  S er vi zi I t. 1 5 (E ) — 0, 32 0 0 ,3 20 — — — — 31 .1 0. 15 3 , 0 00 4 0 , 9 7 0 ,2 75

BORSAITALIANAZ Codiciper laconsultazionedeititoli:Inviaun SMSal 49696 conscrittoMIBON seguitodalcodice deltitolo scelto(es.MIB ON1512):riceveraiognigiorno2sms conivalori diaperturaechiusura. Servizioinabbonamentoin esclusivaperi clientiTIM. Costodelservizio:0,3098€Iva inclusaper smsricevuto. Costodell'sms diattivazione:0,1240¤ Ivainclusa. Perdisattivareinvia MIBSTOPedilcodicedeltitolo.Perinfo chiamail119.CALENDARIODIBORSA: Luglio2015:Venerdì17 (ore8,45):scadenzafutur es su az ioni e op zi oni ; s cadenza futur es su i ndi ce;revisione/ribilanciamentoindici S&P/Mib,Midex, All Star.Giorni diBorsachiusa:4,5, 11,12,18,19, 25,26.ORARI:pertut tiglistrumenti sulmercatoMTA (inclusiquellinegoziatinelsegmentoSTAReMTAInternational):8,00-9,00Asta diapertura;9,00-17,25Negoziazionecontinua;17,25-17,30Astadichiusura.NOTE:Inneretto ititoli appartenentialpaniere dell’indiceS&P/Mib.Dividendi: idividendidi STMicroelectronics,Tenarise BBBiotech,sonoespressiinEuroal cambioEuro/US$ edEuro/FrancoSvizzeroalladatadichiusuradelbilancioo,incaso dichiusuradeimercati,dell’ultimogiorno lavorativo precedente. Le mediemobili sonocalcolatetenendocontosolodei giorniin cuisonostati effettuatiscambisul titolo.Perle quantità ivalorisiintendonoin migliaia.Ilnumero di a z ioni de i t i to li i n f a se d i aumento d i capi tale(contrassegnatidalleapposite note)resta invariatofino all’avvenutapubblicazionedel nuovonumerosul ListinoUfficiale dellaBorsaItaliana.Ilnumero delleazioniconsideratonel calcolodegliindicatorid i cui a l lenote ( 4 ) ( 5 ) e ( 10 ) è datoda ltota led e lleaz ioni checompongonoilcapitalesociale.LEGENDA:Iprezziesposti nellapaginasono arrotondatiallaterzacifradecimale. (1)Minimie massimi:calcolati apartiredal 2.1.2012,finoa ll’ult ima seduta, sui p re z zi mi nimi e mass imi assoluti d icontrattazione.Ingrassettose sisono verificatinell’ultimaseduta. (2)Dividendolordo:l’ammontarepercepitodal possessorediogniazioneinclusi glieventualiaccontie l’eventualepartestraordinaria didividendo.(3)Prezzodi chiusuraovveroClosingPrice. (4)Variazionepercentuale delprezzodi chiusurarispetto a quellodellasedutaprecedente. (5)Variazione percentuale delprezzoVWAPrispettoaquellodell’ultimaseduta dell’annoprecedente.Ingrassettose iltitoloèentratonellistinodopol’iniziodell’anno,intal casocomeprezzobasevieneutilizzatoquellodi collocamento o quelloteorico. (6)VWAP: VolumeWeghtedAveragePrice,il prezzomedioponderatocalcolatosui datidell'interaseduta dinegoziazione,compresele fasidiasta. (7)Prezzo/Utileper azione.L’utileconsideratoè ilrisultatod’eserciziodopo leimposte.Il bilanciopresoin considerazioneèl ’ult imo approva to da ll ’as semb lea degli a z ionis t i. (8)Dividendo/Prezzo. Il dividendoutilizzato è quello dell’esercizioprecedentefinoal giornodiannun ciodel dividendorelativoalnuovobilancio.Datalemomentoil calcolovieneeffettuatosullabasedeldividendoannunciato(provvisorio)sino allostacco dellacedola per

l’esercizio appena chiuso, da allora verrà utilizzatoil dividendoordinariodefinitivo;perle societàche hannoeffettuatoaumentidicapitaleil dividendovienerettificato; perquelle chedistribuisconodividendiriferitiapiùanni, vieneutilizzatala quotariferitaall’ultimoesercizio. Allostesso modoviene considerato il solodividendoordinarioperle societàchehanno distribuitounaquota didividendostraordinariodalpuntodi vista"borsistico".Perititoli contrassegnaticon(st)è statomessoin pagamentoancheun dividendostraordinario(diqualunquenaturaesso sia)chevieneincluso neldividendolordodicuiallanota (2).(9)Capitalizzazionein mln ¤: LacapitalizzazionevienecalcolatautilizzandoilprezzoVWAP.Iratiodi bilanciosonocalcolatiutilizzandoiprezzinon arrotondati.SIMBOLI: (1)MultiplidibilanciocalcolatisudatiapprovatidalCdama non dall’Assemblea.| i rapportiborsistici: p/u,p/mez.propri,Div/p,sono staticalcolatiutilizzandoi datiannunciatineivariCdA.Nellecolonne DividendoLordo e DataStacco , l’ultimodividendo–storicamente– distribuito. X : Datidi bilancio2014. 1 : bilancioconsolidato.z :dati dibilanciopost fusione.#: L’importodistribuito

èrelativoad unacconto perl’annosuccessivo. neg.:L’ultimo bilancioèin perdita.LC:Titolo appartenenteall’indiceFTSE MIB. m:Societàappartenenteal"segmento titolicon altirequisiti(STAR)". MD:Titoloappartenente all’indiceFTSE Mid Cap. SM: Titolo appartenenteall’indiceFTSESmallCap. MC:Titoloappartenenteall’indiceFTSEMicroCap.d:Dividendo.Il calcolodella var.% rispettoal giornop r ecedente e d i que llaannuanon ti ene conto de ld i v id endodistribuito; f : Frazionamento; g: Assegnazione gratuita; o: Staccodiritto opzione; r: Raggruppamento; s: Scissione; st: Dividendostraordinario;sp:azioni dicategoria speciale,per maggioridettagliconsultareil sito www.gruppoilsole24ore.com. Abbreviazioni: c,conv: convertibile; p, pr iv: privilegiata; r, risp: risparmio; r nc:risparmio non convertibile; n.r.: non rilevato; n.s.: non signific.quandoil rapportosuperamille.WARRANT: (1)Prezzodi chiusura: ClosingPrice. (2)Il deltaè lavariazionedelvalorenel prezzodelwarrant dovutaaduna variazionediun centesimodiEuro nelprezzodell’azione sottostante. (3)Valoreteorico è i l v a lor ede lwarr ant ches i ott i ene i n basea l mode lloprobabilistico adottato (modello binominale per il calcolo diun’opzionedistile americano)eche tieneconto dellivellodei tassidiinteresse, dividendi e variabilità registrata daiprezzidel titolosottostantenegliultimi 9mesi.Il valoreteoricovieneinoltrecalcolatonell’ipotesidiesercizio delwarrant alladata discadenza. (4)Prezzod’esercizioriferitoallasingola azione. (B) Prezzodiesercizio:1,50 seesercitatoin giugno2011(1°periodo),1,65seesercitatoingiugno2012(2° periodo),1,80 se esercitato in giugno2013,1,90 seesercitatoin giugno2014,2,00seesercitatoallascadenza(giugno2015). (C) Prezzodiesercizio: ¤6,033se esercitatoinottobre 2013;¤6,433se esercitatoin ottobre2014; ¤6,933 se esercitato allascadenza.(D)Prezzodieserciziopari allamediaaritmeticadei prezziufficialidelle azioniordinarie, ponderataper iquantitativi, rilevatanelperiododi rilevazione,scontatadel 15%.Ilperiodo dirilevazionedecorre dalventesimogiornolavorativo antecedente l’iniziodelperiododiesercizio etermina ilsesto giornolavorativoantecedentel’iniziodel periododi esercizio. (E) Prezzodi esercizio: ¤2,70seesercitatoinottobre2013; ¤3,00seesercitatoin ottobre2014;¤3,30seesercitatoallascadenza. (F)Prezzodiesercizio:¤0,36seesercitatoingennaio2014; ¤0,40seesercitatoin gennaio2015; ¤0,46seeserc.ingennaio2016.CONVERTIBILI: Valutadi regol.: 3 giorni. Rendimento effettivoascadenzadellacomponente obbligazionaria,inteso comerendimento"toworst",ossiasecallableilrendimentoè calcolatoalladatadiesercizioCALL piùprossimo. (1) Ilpremiodiconversioneindicalosvantaggio, lo scontorappresenta il vantaggio derivantedallaconversioneimmediata in azioni. mneg: moltonegativo. n.s.: n o nsignificativo.OPZIONI:Latabelladelleopzioniincludeunaselez.deicontrattipiùscambiati.Aparitàdivolumiicontrattivengonosceltisullabasedelnumerodellepos. aperte(openinterest).Base:przdi esercizio(strike)

dell’opzione;nelcasodeicontrattisuindicediBorsaèespressoinpuntiindice,nel casodicontrattisuazioniè espressoinEuro. T:tipologiadell’opzione,C(call)seèundirittoacomprare;P(put)seèundirittoa vendere.Prez:prezzodi chiusura,è espressoinpuntiindicenelcasodiopzionisugliindicieinEuronelcasodiopzionisuazioni.Vienecalcolatosullamediadei prezzi,o quotazioni, degliultimiminutidicontrattazione. Vol:volume.Numerodeicontrattistandardscambiatinelcorsodella seduta.OpenInt.:open interest.Éilnum.deicontratti inessere(ancoraaperti)dellostesso tipo.Ilnumerodititolisottostantiad ognicontrattoè ilseguente:Buzzi Unicem,Exor,Generali,Italcementi,Gtech,Prysmian,Tod’s 100; Acea,Ansaldo,Atlantia,Autogrill,Azimut, Enel,Eni, Erg,Diasorin,Fiat,Finmeccanica,Geox,Luxottica, Mediobanca, Mediolanum, PirelliC., Saipem, S.Ferragamo,STMicroelectronics,Tenaris,Ubi Banca,Unipol 500;B.caPopolareEm.Romagna,B.coPopolare,Campari,EnelGreenPower,Fondiaria-Sai, Intesa-Sanpaolo, Intesa-Sanpaolo r, Mediaset,Mondadori,Parmalat,Saras,SnamRete Gas,TelecomIt., TelecomIt.r,Unicredit1000 ;A2A,B.P.Milano,MontePaschi,Terna 5000 .Fonte:ThomsonReuters

Date P.Vwap Pr.Chi. Rend. Pr./Sc. Qt¤

God. Titolo 15.07 15.07 Eff.ld (1)% ( mlg)

Prz Prz Prz Contr Prz Rap. Val.

2014-2015 vwap¤ vwap¤ chi.¤ Min¤ Max¤ Qua nt . t ot .i n D at a e se rc . d i D el ta t eo ri co

Min¤ Max¤ Z A zi on i 15 .07 14 .07 (1) 15 .07 15 .07 t ot ali m lg¤ Scad.   ¤ ( 4) ( W xA ) ( 2)   ¤(3)

DIRITTI

BialettiNr.9nuovaazioneordinaria(godimentoregolare01/01/2015),privadivalorenominale,ogni20azioniordinariepossedute(ovveroogni20dirittid'opzioneposseduti)alprezzodiEuro0,415perazione.Operazionedal13/07/15(giornodalqualeiltitoloquota“exdirittodiopzione”)al30/07/15inclusi.TrattazionedeidirittiinBorsadal13/07/15al24/07/15inclusi.

FattoredirettificaAIAF:0.9574163

Tabelladellaparitàdeidiritti:Az. Diritto Az. Az. D iritto Az.E x a z. o rd in ar ia p ie na E x a z. o rd in ar ia p ie na

0 ,6 60 0 0 ,1 10 3 0 ,7 70 3 0 ,5 30 0 0 ,0 51 8 0 ,5 81 80 ,6 50 0 0 ,1 05 8 0 ,7 55 8 0 ,5 20 0 0 ,0 47 3 0 ,5 67 30 ,6 40 0 0 ,1 01 3 0 ,7 41 3 0 ,5 10 0 0 ,0 42 8 0 ,5 52 80 ,6 30 0 0 ,0 96 8 0 ,7 26 8 0 ,5 00 0 0 ,0 38 3 0 ,5 38 3

0 ,6 20 0 0 ,0 92 3 0 ,7 12 3 0 ,4 90 0 0 ,0 33 8 0 ,5 23 80 ,6 10 0 0 ,0 87 8 0 ,6 97 8 0 ,4 80 0 0 ,0 29 3 0 ,5 09 30 ,6 00 0 0 ,0 83 3 0 ,6 83 3 0 ,4 70 0 0 ,0 24 8 0 ,4 94 80 ,5 90 0 0 ,0 78 8 0 ,6 68 8 0 ,4 60 0 0 ,0 20 3 0 ,4 80 30 ,5 80 0 0 ,0 74 3 0 ,6 54 3 0 ,4 50 0 0 ,0 15 8 0 ,4 65 80 ,5 70 0 0 ,0 69 8 0 ,6 39 8 0 ,4 40 0 0 ,0 11 3 0 ,4 51 30 ,5 60 0 0 ,0 56 3 0 ,6 25 3 0 ,4 30 0 0 ,0 06 8 0 ,4 36 80 ,5 50 0 0 ,0 51 8 0 ,6 10 8 0 ,4 20 0 0 ,0 02 3 0 ,4 22 30 ,5 40 0 0 ,0 47 3 0 ,5 96 3 0 ,4 10 0 — 0 ,4 10 0

Quotazionediritti: 0,0283 ¤checorrispondeadunvaloredell’azionedi0,4779¤controunaquotazioneodiernadi0,4440 ¤

20000

19500

19000

18500

18000

5000

4200

3400

2600

1800

15/0715/06

Indice Ftse Mib Storico Scambi01/01/75 = 1000 Milioni di euro

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LUGLIO

Page 37: Sole 24 Ore 20150716

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Giovedì16 Luglio 2015 IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI

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DOCUMENTO ASSIREVI-CNDCEC

Il buon revisorepianifica i controlliCavalluzzo e Montinariupagina 38

LA SETTIMANA DI NORME & TRIBUTI

LUNEDÌ: Edilizia e ambiente, Il merito, Autonomie locali e Pa

MARTEDÌ: CondominioMERCOLEDÌ: Diritto dell'economiaGIOVEDÌ: Giurisprudenza / Il meritoVENERDÌ: Incentivi e agevolazioni

Previdenza. Approvato definitivamente il Dl 65 che ha rimediato alla illegittimità del blocco della perequazione ai trattamenti oltre tre volte il minimo

Pensioni, da agosto restituita la rivalutazioneL’Inps riconoscerà un’una tantum per il 2012 e il 2013 - Importi ridotti per gli anni successivi

Fabio Venanzi

pNella seduta di ieri pomeriggioil Senato ha approvato definitiva-mente la legge di co nversione deldecreto legge 65/2015 varato dalgoverno per recepire gli effetti del-la sentenza della Corte costituzio-nale sullamancata perequazione dei trattamenti pensionistici nelbiennio 2012/2013.

Il decreto legge 201/2011 ha bloc-cato l’adeguamento all’inflazionedelle pensioni superiori a tre volteil trattamento minimo. Successi-vamente la legge di stabilità per il2014 ha riconosciuto gli aumentisenza prevedere alcuna forma direcupero per gli anni passati. LaCorte costituzionale, dichiarandol’incostituzionalità della normacon la sentenza 70/2015, ha fatto sìche il governo corresse ai ripari.

Tuttavia quello che sarà ricono-sciuto il prossimo 1° agosto ai pen-sionati aventi diritto (cioè coloroche hanno un importo lordo com-

preso tra tre volte e sei volte il tratta-mento minimo) non corrisponde aquanto effettivamente avrebberodovuto percepire se non fosse statoprevisto il blocco del 2011. In altri ter-mini, quello che l’Inps riconoscerà,è solo un importo una tantum, sen-za possibilità di consolidare in mi-sura piena tale arretrato. In praticail cosiddetto “effetto trascinamen-to” è limitato a una piccola percen-tuale, via via decrescente in funzio-ne della classe di importo dell’asse-gno pensionistico.

L’adeguamento all’inflazioneproduce due effetti. Il primo è rela-tivo all’aumento per l’anno di rife-rimento in funzione dell’indicecalcolato dall’Istat e dell’importodell’assegno mentre il secondo –effetto indiretto detto di trascina-mento – stabilizza l’aumento costi-tuendo la base di calcolo per la riva-lutazione dell’anno successivo.

Gli adeguamenti riconosciutidal Dl 65/2015 per il 2012 e 2013 sono

pari al 40% dell’inflazione per gliassegni di importo compresi tra tree quattro volte il trattamento mini-mo. La percentuale scende al 20 pergli assegni di importo superiore aquattro volte ma inferiore a cinquevolte il minimo e arriva al 10 perquelli di importo superiore ma in-feriore a sei volte il trattamento mi-nimo. Agli assegni di importo su-periore non viene riconosciuto al-cun adeguamento.

Gli importi così determinati sa-ranno “consolidati” nella misuradel 20% per gli anni 2014 e 2015, men-tre la percentuale salirà al 50% a de-correre dal 2016. In sede di conver-sione è stato previsto altresì che taliimporti (20 e 50%) saranno rivalu-tati a decorrere dal 2014 sulla basedella normativa vigente e quindidalla legge 147/2013. Tali percen-tuali saranno applicate a un indiceinflattivo molto basso pari all’1,1%per il 2014 e allo 0,20% per il 2015 (va-lore definitivo). Per effetto di talenorma, il ricalcolo degli assegnipensionistici risulterà di gran lungainferiore rispetto a una rivalutazio-ne piena (si veda grafico a lato).

La legge di conversione ha previ-sto altresì una modifica alla discipli-na generale della rivalutazione deitrattamenti pensionistici stabilen-do che, ai fini dell’applicazione del-l’adeguamento all’inflazione dellerendite, deve tenersi conto anchedell’importo degli assegni vitaliziderivanti da uffici elettivi, normanon prevista nel testo originario deldecreto legge. Si precisa che tali as-segni vengono considerati ai soli finidel computo dell’importo comples-sivo, ma non ai fini dell’applicazionedella disciplina statale della pere-quazione ai vitalizi medesimi.

I pensionati di importo lordo en-tro tre volte il trattamento minimonon si vedranno riconoscere alcu-na somma arretrata avendo già be-neficiato negli anni passati di unadeguamento in misura piena. Il ri-calcolo, che avverrà d’ufficio, saràeffettuato anche per le pensioniche al momento della lavorazionerisulteranno eliminate mentre ilpagamento delle spettanze aglieredi non beneficiari di trattamen-to indiretto (pensione di reversibi-lità o ai superstiti) sarà effettuato adomanda nei limiti della prescri-zione, di norma quinquennale.

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Crisi d’azienda. Per gli ammortizzatori in deroga finanziamento di oltre un miliardo

Proroga di un anno della Cigscon ricollocazione dei dipendentiGianni Bocchieri

pUn miliardo e 20 milioni peril finanziamento delle domandedi ammortizzatori in derogadel 2105, Lo stanziamento è con-fermato dalla conversione deldecreto legge 65/2015 che intro-duce rilevanti modifiche al fi-nanziamento dei contratti di so-lidarietà e delle proroghe a 24mesi della cassa integrazioneguadagni straordinaria per ces-sazione di attività.

In primo luogo, per i contrattidi solidarietà di tipo B per leaziende che non rientrano nelcampo di applicazione della nor-mativa in materia di cassa inte-grazione (legge 236/1993), lostanziamento di 70 milioni previ-sto dalla versione originaria del

Dl trasmesso alle Camere è rad-doppiato a valere sul fondo socia-le per l’occupazione e la forma-zione. Con 140 milioni si dovreb-be superare l’impossibilità di ac-cesso al contributo di solidarietàper mancanza di risorse, comuni-cata con la nota del 12 gennaio2015 del ministero del Lavoro,con cui venivano ammessi con ri-serva le domande del 2014 e s i re-spingevano di fatto quelle pre-

sentate nel 2015.In secondo luogo, la conver-

sione del decreto prevede lostanziamento di 150 milioni di eu-ro per attuare la previsione delcosiddetto milleproroghe (arti-colo 2 bis del Dl 192/2014), cheaveva riportato al 70% il contri-buto per la mancata retribuzionenei casi di contratti di solidarietàdifensividi tipo A ovvero di quel-li stipulati da aziende industrialirientranti nel campo di applica-zione della Cigs (articolo 1 del Dl726/1984, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 863/84).

La conversione del decretoprecisa che il rifinanziamento ri-guarda gli accordi stipulati e le re-lative istanze presentate primadell’entrata in vigore del Dlgs at-

tuativo del Jobs Act (articolo 1,comma 2, lettera a) della legge183/2014), in materia di riordinodegli ammortizzatori sociali incostanza di rapporto di lavoro, ilcui schema è attualmente all’esa-me delle Commissioni parla-mentari per i prescritti pareri. In-fatti, in sostituzione dei contrattidi solidarietà di tipo B che saran-no abrogati a partire dal 1° luglio2016, l’articolo 31 del suddettoschema di decreto introduce dal1° gennaio 2016 l’assegno di soli-darietà, che potrà essere erogatoin favore dei dipendenti di datoridi lavoro che stipulano con le or-ganizzazioni sindacali compara-tivamente più rappresentativeaccordi collettivi aziendali, chestabiliscono una riduzione del-l’orario di lavoro non superiore al70% per ciascun lavoratore e al60% dell’orario medio giornalie-ro aziendale.

Infine, per il 2015, vengono de-stinati ulteriori 20 milioni rispet-to ai 55 stanziati con l’ultimo in-

tervento normativo (articolo 3,comma 3-septies del Dl 192/2014)per il finanziamento delle proro-ghe pari a 12 mesi del trattamentodi Cigs, la cui concessione è pos-sibile nei casi in cui esistano pro-grammi di ricollocazione dei di-pendenti e a condizione che il mi-nistero del Lavoro abbia accerta-to l’avvio del piano di gestionedelle eccedenze occupazionalidurante i primi 12 mesi di fruizio-ne del trattamento. Si dovrebbecosì consentire l’accesso al se-condo anno di Cigs alle aziendeescluse dal precedente staziona-mento, che l’avevano avviata percessazione di attività da luglio2014 ed allo stesso tempo assicu-rare le risorse necessarie per co-prire il 2015, tenuto conto che loschema di decreto in materia diammortizzatori sociali in costan-za di rapporto prevede l’abolizio-ne della causale Cigs per cessa-zione definitiva a partire dal 1°gennaio 2016.

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RIMPINGUATE LE RISORSE

Raddoppiato il fondoper i contratti di solidarietàdestinati alle aziendefuori dal perimetrodella cassa integrazione

Importo pensioni

Fonte: Ufficio parlamentare di bilancio

Perdita residua mancata indicizzazione

2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016

Restituzione disposta dal Dl 65/2015

1.639 ¤ 2.107 ¤ 2.575 ¤ 4.355 ¤

43,6

93,4 94,4 94,6 95,5

55,0

117,7 118,7 119,0 119,9

65,4

140,0 140,8 141,0 141,7

101,3

2 16, 9 2 17, 22 16, 9 2 18, 2

17,7

37,6

7,5   7,5  18,8

11,4  24,1

4,8   4,8   12,0   7,0   14,7   2,9   2,9   7,4

25,9

55,8

86,887,1

76,7

43,6

93,6   113,9   114,2   107,8

58,5

125,3   137,9   138,1   134,4

LA BUSSOLA

Nessun adeguamentoper gli importi superioria sei volte il minimoIndice inflattivo dell’1,1%nel 2014 e 0,20% nel 2015

I numeri

797ArretratiPer effetto della sentenza dellaCorte costituzionale e del decretolegge 65/2015, con il mese diagosto verrà erogato un importouna tantum relativo al recuperodegli arretrati e, sempre daagosto, verrà adeguato l’importodell’assegno. Per chi, a fine 2011,incassava 1.500 euro lordi, l’unatantum sarà di 797 euro e ilnuovo importo mensile sarà di1.525 euro

1.008RecuperoL’una tantum sarà piùconsistente per chi incassava1.900 euro lordi e poi diminuiràper gli assegni più ricchi: chipercepiva 2.200 euro riceverà583 euro; chi ne incassava 2.600otterrà 344 euro

L’ANALISI

Maria CarlaDe Cesari

Il difficileequilibriotra contie diritti

Il decreto legge sullepensioni che restituisceparte della rivalutazione

persa negli anni 2012-2013, conricadute poi sugli importipercepiti negli anni a s eguire, èfrutto di un compromesso cheha perseguito la tenuta deiconti pubblici dopo la sentenzadella Corte costituzionale70/2015. Dalla pronuncia tantesono state le polemiche circal’indifferenza dei giudicirispetto agli equilibri dibilancio.

Con il voto del Senato di ierisi è scritto il secondo capitolo,quello legislativo, dellavicenda: il 1° agosto aipensionati che nel 2012avevano assegni superiori a trevolte il trattamento minimoverranno corrisposti gliarretrati e verranno ricalcolati itrattamenti. Sicuramente cisaranno molti che, insoddisfattidel parziale ristoro,continueranno a seguire latrama del contenzioso.L’impianto del ricalcolo, con larivalutazione quantificata inmisura inversamenteproporzionale all’importo dipartenza dell’assegno, passeràquindi di nuovo all’esame deigiudici. Sulla tenuta nelle Aulegiudiziarie, vedremo. Quelloche è importante sot tolinearein prossimità di un nuovointervento sulle pensioni, chetutti ormai danno per scontatonella legge di Stabilità, è evitare“sistemazioni frettolose”.Eventuali “deroghe” alla leggeFornero, quanto a requisitianagrafici e contributivi perl’accesso alla pensione, vannocoperte finanziariamentesenza ricorrere a risorse difantasia. Il contributivo deveinsegnare a tutti come lapensione sia frutto deicontributi versati, al di là delmetodo di calcolo sui varispezzoni. Serve equilibrio,non avventurismi in unsenso o nell’altro.

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Perdite e rimborsi

Importi lordi mensili in euro persi per effetto delle mancate rivalutazioni, importi che verranno restituiti dal decreto legge 65/2015 e perdite non

rimborsate per pensioni pari a 3,5; 4,5; 5 ,5 e 9,3 volte il trattamento minimo. Gli importi delle pensioni di partenza sono riferiti al 2011

I FONDAMENTALI D’IMPRESA 

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Il Sole 24 OreNorme e tributi 39Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

Imprese. La novità anche per le imprese nello schema di decreto di revisione del sistema sanzionatorio

Prelievi ingiustificati, cade l’evasioneLa cancellazione della presunzione per eliminare le sanzioni improprie

FISCO www.quotidianofisco.ilsole24ore.com

Gianfranco Ferranti

pSarà abolita anche per leimprese la presunzione che iprelievi dai conti bancari peri quali non è fornita un'idoneagiustificazione costituisconoricavi evasi.

La novità è contenuta nelloschema di decreto di revisio-ne del sistema sanzionatorio,che ha nel contempo introdot-to la sanzione per la mancata oinesatta indicazione del sog-getto beneficiario delle som-me prelevate. Si tratta di unascelta condivisibile ma la scrit-tura delle norme fa sorgere piùdi un interrogativo.

L’abrogazione della presun-zione rientra, come precisatonella relazione illustrativa, «inun’ottica di eliminazione dellesanzione improprie». Talepresunzione è, infatti, finaliz-zata a colpire i contribuentiche ostacolano l'attività di ac-certamento non indicando ibeneficiari dei prelevamenti eil legislatore delegato intende,quindi, «sostituirla» con unasanzione «vera e propria»,che varia dal 10 al 50% dellesomme prelevate.

Nell’articolo 31, comma 1-bis, è stata sancita l'elimina-zione, nell’articolo 32, primocomma, n. 2, del Dpr 600/1973,delle parole «o compensi» e «iprelevamenti o». È stata, quin-di, mantenuta in vita la solaprevisione che «gli importi ri-scossi» sono «posti come rica-vi» a base delle rettifiche e de-gli accertamenti se il contri-buente «non ne indica il sog-getto beneficiario esempreché non risultino dallescritture contabili».

Dal testo normativo do-vrebbe essere, però, espuntoanche il riferimento al caso incui non è indicato il beneficia-rio, riferibile soltanto ai prele-

vamenti e non agli importi «ri-scossi», per i quali il detto be-neficiario è, evidentemente, iltitolare del conto.

L’eliminazione del riferi-mento ai compensi produce,inoltre, l’effetto di abrogare,nei riguardi dei titolari di red-dito di lavoro autonomo, an-che la presunzione relativa aiversamenti sui conti bancari.

L’assenza di commento nel-la relazione di accompagna-mento impedisce di compren-dere se si tratti di un effettovoluto o si sia inteso soltantodare attuazione alla sentenza

della Corte costituzionale228/2014: in quest’ultimo casosi tratterebbe, però, di un in-tervento inutile, essendo sta-to eliminato il riferimento aiprelevamenti.

Nell’articolo 15, comma 1,lettera m), n. 6, dello schema didecreto è stabilito che la nuovasanzione non è applicabile sele somme prelevate risultanodalle scritture contabili.

Si ritiene, però, che il con-tribuente possa dimostrarel’assenza dell'evasione an-che avvalendosi della prova

per presunzioni - come piùvolte riconosciuto dalla Cor-te di cassazione (sentenze25502/2011, 13500/2012,17250/2013 e 1560/2015) –, so-prattutto con riferimento al-le operazioni riconducibilinella sfera familiare o extra-professionale.

A tale riguardo l’agenzia del-le Entrate ha precisato, nellacircolare 28/E del 2006, che icontribuenti sono sollevatidall’onere di fornire la provacontraria in relazione ai prele-vamenti che, «avuto riguardoall’entità del relativo importoed alle normali esigenze per-sonali e familiari, possono es-sere ragionevolmente ricon-dotti nella gestione extra-pro-fessionale» e tale orientamen-to è stato ribadito nellacircolare 32/E dello stesso an-no, nella quale è stato afferma-to che il contribuente può for-nire la dimostrazione, «anchedi natura presuntiva, che trat-tasi di spese non aventi rile-vanza fiscale sia per la loro esi-guità, sia per la loro occasiona-lità e, comunque, per la loro co-erenza con il tenore di vitarapportato al volume d'affaridichiarato».

Tali chiarimenti, forniti inrelazione ad una presunzio-ne legale, risultano applica-bili, a maggior ragione, nelcaso in esame.

Attesa la stravagante previ-sione della valenza biennaledelle norme del decreto, appa-re, infine, opportuno chiarirenormativamente se la nuovadisciplina sia applicabile alleviolazioni commesse o a quel-le contestate negli anni 2016 e2017, anche perché la conve-nienza del nuovo regime ri-spetto a quello precedente vaverificata caso per caso.

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Le tappe della vicenda

01 I PRELEVAMENTI

DEI PROFESSIONISTI

La Corte costituzionale ha sancito,nella sentenza 228/2014,l’illegittimità della presunzioneche i prelevamenti non giustificatidai conti bancari degli esercentiarti e professioni costituisserocompensi evasi. La Cassazione si èadeguata a tale pronuncia(sentenze 25295/2014,1008/2015, 4585/2015,9721/2015 e 12021/2015)

02 PRELEVAMENTI

DELLE IMPRESE

La stessa Corte ha affermato(sentenza 225/2005) lalegittimità di tale presunzione inrelazione ai prelevamentieffettuati dai titolari di redditod’impresa, ritenendola«congruente con il fisiologicoandamento dell’attivitàimprenditoriale (...) caratterizzatodalla necessità di continuiinvestimenti in beni e servizi»

03 L’ABOLIZIONE

Nello schema di decreto diriforma del sistemasanzionatorio è previstal’abolizione anche dellapresunzione relativa aiprelevamenti effettuati dalleimprese. Sembrerebbe, altresì,eliminata, nei riguardi deititolari di reddito di lavoroautonomo, anche la presunzionerelativa ai versamenti sui contibancari

04 LA NUOVA SANZIONE

È stata, inoltre, introdotta unasanzione da applicare in caso dimancata o inesatta indicazionedel soggetto beneficiario dellesomme prelevate e nonrisultanti dalle scritturecontabili, che varia dal 10 al 50per cento delle stesse. Ilcontribuente può dimostrareche i prelevamenti sonoriconducibili alle normaliesigenze personali e familiari

QUOTIDIANO DEL FISCO

Spese di giudiziocompensate soloin casi eccezionali

Sul Quotidiano del Fisco tutti igiorni l'offerta informativa delGruppo Sole 24 Ore in materiatributaria. Il Quotidiano del Fiscooffre una panoramica completa dinotizie e approfondimenti per glioperatori professionali. Nell'edi-zione online oggi approfondi-menti sul calcolo della «spropor-zione» ai fini del sequestro (diMichela Grisini) e sulla compen-sazione delle spese di giudizio (diLuca BenignieFerruccio Bogetti)

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Baratto fiscale. Nel Novarese un municipio vara l’utilizzo di una norma contenuta nello «Sblocca Italia»

Il Comune recupera morosità con il lavoro dei debitoridiSaverio Fossati

Q uando i tempi si fanno duririspunta il baratto. E al Co-mune di Invorio, con lode-

vole senso pratico, devono avercompreso che se un cittadino nonce la fa a pagare imposte e debiticomunali la soluzione è quella diprestare il proprio lavoro.

Così, dopo due anni di lavorìoin consiglio comunale, ecco unadecisione che, ripescando unanorma, già dimenticata, del de-creto leggeSblocca Italia, puntaal sodo e permette ai cittadini dipresentare un progetto di pub-blica utilità, realizzarlo e sconta-re il suo impegno dal debito tri-butario con il municipio. Lo sta-bilisce la delibera del 2 luglio2015, che in sostanza, autorizza a

fornire «in corresponsione delmancato pagamento dei tributicomunali già scaduti, ovvero dicontributi per inquilini morosinon colpevoli, offrendo all’entecomunale, e quindi alla comuni-tà territoriale, una propria pre-stazione di pubblica utilità, inte-grando il servizio già svolto di-rettamente dai dipendenti e col-laboratori comunali».

Il tutto viene chiamato uffi-cialmente «baratto amministra-tivo» e parte da un progetto che icittadini devono presentare eche deve venir approvato. Forsealcuni giuristi, segnatamente ci-vilisti e amministrativisti ma an-che lavoristi, storceranno il naso(con qualche ragione) di fronte auna soluzione così semplice: maper fortuna, almeno a prima vi-

sta, la legge che autorizza sceltedel genere si presenta con un te-sto abbastanza ampio. E, una vol-ta tanto, la genericità fa premio.

Secondo l’articolo 24 del Dl133/2014 i Comuni possono deli-berare i criteri e le condizioni perla realizzazione di interventi suprogetti presentati da cittadinisingoli o associati, purché indivi-duati in relazione al territorio dariqualificare. Gli interventi pos-sono riguardare la pulizia, la ma-nutenzione, l’abbellimento diaree verdi, piazze, strade ovverointerventi di decoro urbano, direcupero e riuso, con finalità diinteresse generale, di aree e beniimmobili inutilizzati, e in generela valorizzazione di una limitatazona del territorio urbano o ex-traurbano. In cambio i Comuni

possono esentare i cittadini vo-lontari dalle imposte, per un pe-riodo limitato e definito. Già inpassato, quando nei Comuni laspesa pubblica non si era dilata-ta, i proprietari degli appezza-menti attraversati dalle strademunicipali godevano di esenzio-ni se provvedevano al loro man-tenimento in buono stato.Un’abitudine perduta nel caosdello spreco generale di soldipubblici, di tempo e di lavoro.

A Invorio, insomma, hanno vi-sto giusto e, anche se con un’in-terpretazione un po’ estensivadel Dl 133, ora il Comune potrà re-cuperare il debito che un cittadi-no aveva accumulato sui canoninon pagati di una casa popolare. Ilsuo lavoro consisterà nel daremanforte a chi pulisce le strade edurerà circa due mesi, per quat-tro ore al giorno. E l’esempio po-trebbe estendersi facilmente intutta Italia, con regolamenti ta-gliati su misura e in massima li-bertà in ciascun comune.

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LA SCELTA

Introdotta una «multa»dal 10 al 50% del prelevatoper la mancatao inesatta indicazionedel beneficiario

IL QUADRO

Le nuove norme

si applicherannoper un biennioConvenienza del regimeda valutare caso per caso

Dichiarazioni. I dubbi dei sostituti d’imposta

Nel 770 le certificazionicorrette dopo la scadenza Nevio Bianchi

Barbara Massara

pIl 31 luglio scade il termi-ne di presentazione del mo-dello 770, ma anche quello diinvio telematico delle certi-ficazioni uniche (Cu) di al-cuni lavoratori autonomi. Loslittamento della scadenzadella trasmissione della Cu,disposto dall’agenzia delleEntrate con comunicato del12 febbraio 2015, è riservatoalle certificazione di quei la-voratori autonomi che nonsono stati interessati dall’av-vio sperimentale del 730 pre-compilato.

Tra questi ci sono i percet-tori di reddito di lavoro auto-nomo professionale, ma an-che i percettori di provvigio-ni, quali gli agenti, i mediatorie così via e cioè tutti quei sog-getti obbligati a presentare ilmodello Unico.

Anche se non si è compresala necessità di inviare anchele Cu di questi lavoratori, po-sto che non sono interessatial 730 precompilato e che idati sono esattamente glistessi che l’amministrazionefinanziaria contestualmentericeverà attraverso il 770,con conseguente duplicazio-ne degli stessi, non vi è dub-bio che questo ritardo non sa-rà oggetto di sanzione.

Cu ritrasmesseo trasmesse in ritardoPiù incerta è invece la situazio-ne delle Cu che dovevano esse-re improrogabilmente tra-smesse entro il 9 marzo ovveroentro il 12 marzo in caso di an-nullamento e/o sostituzione.Mentre dalle istruzioni mini-steriali della Cu sembrava evin-cersi che queste non potesseroessere trasmesse o ritrasmessedopo il 12 marzo, il sistema in-formatico dell’amministrazio-

ne finanziaria ha invece conti-nuato ad accogliere anche do-po quella data le Cu trasmesseper la prima volta o in sostitu-zione di una precedente tempe-stivamente inviata.

Non tutti i sostituti hannoperò provveduto al rinviodelle Cu modificate, limitan-dosi quindi a consegnare lenuove certificazioni al sosti-tuito con l’annotazione Cf con cui lo informavano dellanecessità di modificare i datieventualmente elaborati tra-mite il 730 precompilato.

In mancanza di indicazioniquindi i sostituti hanno scel-to soluzioni diverse e oggi so-no tutti molti incerti dellaconseguenza del rinvio tar-divo della Cu ovvero dellanon coincidenza dei dati tra-smessi con l'originaria Cu in-viata con quelli rettificatiesposti nella comunicazionedi lavoro del 770. Il dubbio èse l'amministrazione finan-ziaria applicherà o meno lasanzione di cento euro perciascuna Cu trasmessa nonconforme alla precedente Cuinviata o se per quest'anno,come ci si augura, chiuderàun occhio considerati anchele incertezze e gli slittamentirelativi al 730.

Dubbi di compilazionenel modello 770Le principali novità del mo-dello semplificato diquest'anno afferiscono alcredito del bonus Renzi. Male istruzioni ministeriali so-no molto sintetiche al riguar-do, lasciando quindi incer-tezze ai sostituti chiamati acompilare i nuovi campi de-dicati al bonus, e soprattuttoquelli del quadro St.

La prima riguarda la com-pilazione del punto 2 (ritenu-te operate), nel caso di recu-

pero del credito del bonusRenzi, caso espressamenteelencato nelle istruzioni mi-nisteriali.Il dubbio è sequell'indicazione si riferiscaal caso in cui il creditosia sta-to recuperato e quindi versa-to utilizzando ilcodice 1655 adebito (come illustratodall'Agenzia delle Entratenella circolare n. 22/2014) op-pure se si riferisca al recupe-ro effettuato dal “sostitutoprivato” mediante il versa-mento con il codice 1001.

Poiché quest'ultima modali-tà di recupero non era previstanella circolare, ci si domandase l'Agenzia la consideri cor-retta (con conseguenti mag-giori difficoltà di quadraturadelle ritenute) o meno, nel qualultimo caso il sostituto do-vrebbe effettuare la comuni-cazione di rettifica dei codicitributo indicati nell'F24, primadel termine di presentazionedella dichiarazione.

L’ulteriore dubbio relativosempre al quadro St, si riferi-sce al caso di utilizzo del cre-dito con scomputo direttodal 1001 (ad esempio primadell'istituzione del codice1655). Al riguardo le istruzio-ni specificano che questo uti-lizzo va esposto in un rigo au-tonomo con la nota U.

L’incertezza è se l’indica-zione del rigo autonomo si ri-ferisca solo all’ipotesi in cuiin quel mese (ad esempio lu-glio) siano stati utilizzati ascomputo del 1001 più tipolo-gie di crediti (ad esempio bo-nus renzi e crediti da 730) op-pure che in ogni caso l’espo-sizione del codice 1001 debbaessere spezzata in due righeper dare distinta indicazionedi quella parte di ritenuta in-tegralmente compensatacon il credito Irpef.

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Enti locali. Le misure allo studio per le Pr ovince

Per i bilanci locali si profila un rinvio selettivo a settembrepUn rinvio selettivo per i bi-lanci locali, che sposta al 30settembre solo i termini per leProvince e le città metropo-litane, mentre un correttivo aldecreto enti locali dovrebbepermettere agli enti di area va-sta di scrivere nel 2015 un bi-lancio solo annuale. È questala doppia soluzione tamponea cui sta lavorando il Governoper provare a gestire la so-pravvivenza di Province e Cit-tà e il rinvio selettivo arriveràgià oggi sui tavoli della Confe-renza Stato-Città: nella stessasede sarà esaminato il decretoche distribuisce la replica 2015del Fondo Tasi, e che in prati-ca ai 1.800 Comuni interessatil’anno scorso dalla “compen-sazione statale” anti-aumentiattribuirà il 76% di quanto ri-conosciuto nel 2014.

Il problema delle Province èrappresentato dai tagli scrittinella legge di stabilità mentre

non è ancora partito l’allegge-rimento di funzioni e persona-le che in teoria dovrebbe ren-derli sostenibili (il decreto suicriteri della mobilità ha appe-na visto la luce in bozza; si ve-da «Il Sole 24 Ore» di ieri). An-che se la mobilità fosse già

completata – contestano perògli amministratori locali conun dossier presentato ieri –mancherebbe all’appello cir-ca un miliardo, mentre il de-creto enti locali mette in cam-po misure per 221 milioni.

Con il taglio da un miliardo

che raddoppia nel 2016 e tripli-ca nel 2017 la prospettiva è ildissesto generalizzato, ma giàora tre Province sono in de-fault e altre sono sulla stessastrada o tentano di aggrappar-si alle misure del pre-dissesto.«I numeri della legge di stabi-lità sono sbagliati – taglia cor-to Achille Variati, sindaco diVicenza e presidente dell’Upi– e confidiamo in risposte im-mediate dal Governo».

Le prime, appunto, sonorappresentate dai due tam-poni appena descritti. Un rin-vio dei bilanci al 30 settembrepermette di arrivare alla finedel cammino parlamentaredel decreto enti locali, cheprima di tutto dovrebbe pre-vedere l’addio temporaneo albilancio triennale. Questamossa rappresenterebbe pe-rò il primo riconoscimentoufficiale del fatto che con lesforbiciate previste dall’ulti-

ma manovra i conti non sipossono chiudere, e creereb-be più di un problema opera-tivo con le regole della rifor-ma contabile.

Qualche ulteriore aiuto po-trebbe arrivare dagli emenda-menti, magari con il meccani-smo delle entrate escluse dalPatto di stabilità per evitare diincidere sui saldi di finanzapubblica, come già sperimen-tato per la replica del FondoTasi per i Comuni. Quest’ulti-mo vale quest’anno 530 milio-ni, contro i 625 del 2014, ma 50milioni serviranno a compen-sare i tagli in eccesso prodottidall’Imu agricola: a disposi-zione restano 480 milioni,quindi ognuno dei 1.800 co-muni interessati dovrebbe ri-cevere il 76% rispetto a quan-to avuto l’anno scorso. Con icorrettivi “promossi” dal Go-verno, poi, il decreto enti lo-cali dovrebbe permettere ilrinnovo dei contratti a termi-ne nelle Province e Città chehanno sforato il Patto e il re-clutamento dei vigili stagio-nali nei Comuni.

G.Tr.

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FONDO TASI

Ciascuno dei 1.800Comuni interessatidovrebbe ricevereil 76% di quanto ottenutolo scorso anno

Gianfranco Bron-zini, membro delComitato DirettivoASSODIMI e mem-bro di INIC, è l’Am-ministratore Unicodi  Omec Srl,Nel 1985 fondala sua prima im-presa e nel 1989costituisce OmecSrl, azienda me-talmeccanica purache nel corso deglianni modifica il suo DNA fino a

divenire ciò che è oggi: un’a-zienda completa per Servizitecnici altamente specializzatiper l’industria. È composta dal-la Divisione Noleggi, DivisioneManutenzioni Industriali e Divi-sione Formazione. Da 5 anni è

attivo il Full Servi-ce per l’Estero, unpacchetto uniconoleggio-gestionetecnica e forma-zione operatori delparco macchine incantiere. Le mac-chine a disposizio-ne dei clienti sonoc ir ca 800. Neltotale del GruppoBronzini conta ol-tre 100 dipendenti

operativi tra la sede di Ancona,

le Filiali noleggio e i cantieriesteri di Russia ed Algeria.www.omec.it

 ASSODIMI/ASSONOLO raggruppa noleggiatori professionali in Italia. Il noleggio sposta il concetto di business dallaproprietà all’utilizzo eliminando i problemi connessi alla gestione e assistenza delle macchinee attrezzature.I noleggiatori professionali si riconoscono sia per l’utilizzo di corrette procedureche per il set di servizi offerti (consulenza, manutenzione, formazione, verifiche periodiche,ecc.). Su www.assonolo.it e www.assodimi.it è possibile trovare i noleggiatori di qualità.

Qualità e professionalità nel noleggio di beni strumentali

 ASSODIMI/ASSONOLO -Associazione Distributori Noleggiatori di Macchine eAttrezzature per l’Edilizia

Nacanco   è il primo operatoreitaliano nel settore del noleggiodi mezzi per il sollevamento; con16 sedi in tutto il centro nordItalia, una flotta di oltre 2500macchine e 160 dipendenti, è ingrado di garantire un servizio dialta qualità. “Nacanco è leaderin Italia nel segmento del noleg-gio di mezzi per il sollevamento;abbiamo una responsabilità im-portante: qualificare la nostra of-ferta in fatto di sicurezza,qualitàe diversificazione della nostraflotta” - sostiene Marzia Giusto,

Direttore Generale Nacanco -“La nostra rete commerciale èstrutturata per analizzare co-stantemente i bisogni dei clientie l’approccio sul mercato; insie-me alla struttura organizzativa ditutta l’azienda possiamo esserevicini ai nostri clienti con servizia 360°. La nostra volontà è quel-la di ascoltarli con attenzione e

fornire loro risposte ‘tagliate sumisura’, per ogni area geografi-ca, settore operativo e singolarealtà imprenditoriale”.www.nacanco.it

Presente sul mercato da piùdi 20 anni la  Mollo Noleggio  ècresciuta fino a diventare unodei principali player sul merca-to italiano del noleggio di piat-

taforme aeree, gru edili, mezziper il movimento terra, macchi-ne ed attrezzature per l’edilizia,bagni chimici mobili.Le filiali diffuse nel nord Italiasono 20 per un totale di 155dipendenti e c ont inuano acrescere spinte dagli ottimi ri-sultati ottenuti in questi anni,che hanno visto un aumento difatturato nel 2014, trend am-piamente confermato nei primimesi del 2015.Tra i fattori determinanti di unaperformance così eccezionale,un ruolo importante rivestonogli investimenti in macchinari e

attrezzature: il piano di investi-menti del 2014-2015 è stato di16 milioni di euro.Ad oggi il parco macchine ècostituito da 2350 unità, con

un’età media di 4,7 anni (trai parchi macchine più giovanid’Europa).I forti investimenti sono servitia inserire macchine di ultimagenerazione, tecnologicamenteinnovative, con standard di si-curezza e qualità altissimi. Va-lori aggiunti che permettono ailoro clienti di lavorare in modopiù efficiente e sicuro.Altro fattore strategico è il fortesviluppo negli ultimi anni dellarete commerciale con l’apertu-ra di nuove filiali nel nord Italia,crescita che proseguirà anche

nei prossimi anni.Una gestione attenta ed ac-curata delle risorse azienda-li, una visione strategica delmanagement aziendale, unarete commerciale capillare,un’ampia offerta di servizi (tracui il noleggio con operatore, ilnoleggio di bagni chimici mo-bili, i corsi di formazione per ilrilascio di patentini) hanno con-tribuito a costruire un’aziendacompetitiva e dalla forte solidi-tà finanziaria.

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40   Norme e tributi Il Sole 24 OreGiovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

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Entrate. Il direttore Orlandi fa il punto su lotta all’evasione e compliance

Dall’Agenzia 200milainviti al ravvedimento

Gianni Trovati

TARANTO

pIl “controllo collaborativo”messo in campo dall’ultima leg-ge di stabilità per avvertire i con-tribuenti di possibili probleminei loro rapporti con il fisco haprodotto in questi primi mesi diattività 211mila avvisi telematici,inviati dall’Agenzia per incenti-vare il ravvedimento dei direttiinteressati prima che scatti lamacchina di accertamenti edeventuali sanzioni. L’ultimo ca-pitolo, fatto partire lunedì scor-so e relativo ai titolari di partitaIva (si veda «Il Sole 24 Ore» del14 luglio), si è tradotto in 13.626avvisi nati dallo spesometro e

4.220 scaturiti dall’analisi dei da-ti del modello 770; ma nei mesiscorsi sono state 190mila gli av-visi inviati per segnalare possi-bili anomalie negli studi di setto-re, e circa 3mila sono stati glialert sulle plusvalenze.

A proporre il bilancio sui pri-mi risultati del nuovo meccani-smo è stato il direttore del-l’agenzia delle Entrate, RossellaOrlandi, intervenuta ieri a Ta-ranto a un convegno organizza-to dall’Ordine dei commerciali-sti e degli esperti contabili perfare il punto sull’attuazione del-la delega fiscale e delle altre nor-me scritte negli ultimi mesi neltentativo di «cambiare il rap-porto tra Fisco e contribuente».E proprio il tema della “collabo-razione” rappresenta il fil rougedella strategia dichiarata daivertici dell’amministrazione fi-nanziaria. «La lotta all’evasioneè cruciale – sottolinea infatti Or-landi – ma la repressione non ba-sta anche perché il denaro evasoè soggetto a consumo, quindi il

tempo che passa rende più diffi-cile concretizzare le chance diincasso effettivo».

Passare dalla strategia dichia-rata alla prassi diffusa non è peròaffar semplice, soprattutto in unPaese caratterizzato da una nor-mativa fiscale che rimane strati-ficata e contraddittoria. La provadi queste difficoltà arriva pro-prio dall’esame dello stato di at-tuazione della delega fiscale. «Ilpassaggio dalla repressione allacollaborazione è un obiettivoche ci trova più che d’accordo –riflette per esempio GerardoLongobardi, presidente del Con-siglio nazionale dei dottori com-mercialisti e degli esperti conta-bili – ma serve un quadro norma-tivo più certo e semplice: con ladelega si è persa un’occasioned’oro per una manutenzionecomplessiva dell’architettura fi-scale italiana, perché si sono per-si per strada tanti temi chiave».

Nemmeno sui punti attuati,poi, mancano i problemi: unodei più spinosi è rappresentato

dalla validità solo biennale delnuovo sistema di sanzioni scrit-to nel decreto legislativo ora al-l’esame del Parlamento. Questomeccanismo inedito, che ri-schia in realtà di sollevare enor-mi problemi di costituzionalitàanche perché mette in discus-sione il principio del favor rei, ènato da problemi di copertura, eha sollevato obiezioni genera-lizzate. «La provvisorietà sipossa intendere come primopasso verso una situazione piùstabile – riflette Rossella Orlan-di per superare l’idea che dopodue anni si ritorni al vecchio si-stema – ma penso che il legisla-tore possa essere in grado di ri-solvere il problema». Intanto lamacchina prova a muoversi an-che fuori dai confini della dele-ga: martedì prossimo parte il ta-volo tecnico fra Mef, Cndcec,Confindustria e Rete impreseper la semplificazione. Obietti-vo dichiarato: un taglio del 30%per gli adempimenti.

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I dati tributari. Pubblicato il bollettino del Mef relativo ai primi cinque mesi del 2015

Lo split payment traina le entrateFrancesca Milano

MILANO

pNei primi cinque mesi del2015 il meccanismo dello splitpayment applicato ai versa-menti della pubblica ammini-strazione ha portato nelle cas-se dello Stato 1.147 milioni dieuro. È grazie a questa nuovavoce se il gettito complessivoIva fa segnare un +0,7% rispet-to ai primi cinque mesi del2014: la componente relativaagli scambi interni, infatti, èdiminuita del 2,3% e anche ilprelievo sulle importazioni ècalato (-0,8%).

Il dato emerge dal Bollettinodelle entrate tributarie pub-blicato ieri dal ministero del-l’Economia, secondo cui com-

plessivamente le entrate tribu-tarie e contributive nel periodogennaio-maggio 2015 mostra-no un aumento dell’1,1% (+2.715milioni di euro) rispetto al 2014.

Se le imposte indirette sonodiminuite dell’1,8%, le impostedirette invece hanno registratoun aumento del 3,6%: il gettitoIrpef si è attestato a 67.963 mi-lioni (+1,1%). L’Ires è diminuitadrasticamente del 21%, ma que-

sta perdita è compensata dal-l’imposta sostitutiva sui reddi-ti da capitale e sulle plusvalen-ze (+67,5%) e dall’imposta so-stitutiva sul valore dell’attivodei fondi pensione (+92,3%).

Tornando alle imposte indi-rette, solo l’Iva, l’imposta sulleassicurazioni e le tasse auto-mobilistiche chiudono il peri-odo gennaio-maggio con il se-gno “+”: in negativo le impostedi registro, l’imposta di bollo,le tasse e imposte ipotecarie, idiritti catastali e di scritturato,il canone Rai e le concessionigovernative.

Dal bollettino risulta, inve-ce, positivo il gettito delle im-poste il cui andamento non èdirettamente legato alla con-

giuntura economica (+2,1%): leentrate totali relative ai giochisono risultate pari a 5.005 mi-lioni (+3,9%); il gettito dell’im-posta sul consumo di tabacchiammonta a 4.195 milioni; l’im-posta sulle successioni e dona-zioni ha fatto registrare entrateper 258 milioni (+11,7%).

Per quanto riguarda le en-trate contributive, gli incassidei primi cinque mesi del 2015sono risultati pari a 90.578milioni, con un aumento dioltre 1.700 milioni rispetto al2014 (+2%). Nel dettaglio, ipremi Inail sono aumentatidel 3,3%, mentre le entratecontributive Inps del 2%: lacrescita ha riguardato sia leentrate provenienti dal set-tore privato (+2,2%) sia gli in-cassi della gestione dei di-pendenti pubblici (+1,6%).

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IN CRESCITA

Il gettito complessivoaumenta anche grazieall’imposta sostitutivasulle plusvalenze

e a quella sui fondi pensione

Cassazione/1. Per i giudici non c’è abuso del diritto

 Autofinanziamento lecitoal posto del credito bancarioAlessandro Galimberti

MILANO

pNuovi paletti della Cas-sazione alle contestazioniperabuso del diritto. La Se-zione tributaria (sentenza14760/15, depositata ieri)sdogana l’operazione di au-tofinanziamento preferitaal normale ricorso al credi-to bancario, anche se le ri-sorse vengono reperite conuna articolata - e all’appa-renza incomprensibile -operazione societaria.

I fatti portati all’attenzio-ne della Corte risalivano a fi-ne anni ’90, quando una“neo” Spa basata nelle Mar-che nel giro di pochi mesiaveva modificato la proprianatura (da Srl, appunto, aSpa), ridotto il capitale so-ciale (per circa 7 miliardi dilire dell’epoca) distribuitopoi ai soci, ed emesso infineun prestito obbligazionariosottoscritto dagli stessi socie per eguale ammontare.

Secondo l’ufficio l’interaarchitettura era finalizzataunicamente al risparmio diimposta - Irpeg, Irap, Iva -per recuperare il quale era

stato emesso un avviso di ac-certamento parziale per ol-tre 1 milione di euro, nonavendo ravvisato un’apprez-zabile ragione economicadel complesso giro.

Le pretese dell’Agenzia,comunque , non avevanopassato il vaglio della Ctr lo-cale che, escludendo uncomportamento elusivo del

contribuente, aveva validatole «ragioni economiche»dell’operazione societariafondata su «atti legittima-mente adottati» dagli organipreposti e nell’ambito diineccepibili «scelte di politi-che di impresa».

Il ricorso della società con-tribuente - rigettato e concondanna alle spese per leEntrate - dà oggi modo alla

Corte di focalizzare ancorauna volta i limiti dell’abusodel diritto, anche alla luce deicriteri della legge delega23/2014, oggetto in queste set-timane del previsto interven-to dell’Esecutivo.

A partire proprio dal prin-cipio di garantire la libertà discelta del contribuente, perverificare poi se lo scopo di ri-sparmiare sulle tasse è «cau-sa prevalente dell’operazio-ne abusiva», escludere a pre-senza di un abuso se ci sonoragioni extrafiscali «nonmarginali» tenendo infinepresente che le ragioni extra-fiscali «non producono ne-cessariamente una redditivi-tà immediata dell’operazio-ne». Tra l’altro, nel caso spe-cifico, la società avevadocumentato la maggioreonerosità del finanziamentopresso le banche rispetto aquello ottenuto dei soci, eaveva anche sottolineato chela contestata operazione diriduzione del capitale socialeera servita, appunto, a libera-re capitali da investire e poieffettivamente investiti.

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Cassazione/2. Il professionista risponde anche se si è insediato da poco

Liquidatore sempreresponsabile dell’Iva Antonio Iorio

pIlliquidatore della società ri-sponde penalmente dell’omessoversamento dell’Iva anche se si èinsediato pochi giorni prima dellascadenza del termine del versa-mento e quindi della commissio-ne del reato; ciò perché, assumen-do la carica si espone volontaria-mente a tutte le conseguenze deri-vanti da pregresse inadempienze.

A fornire questa rigorosa inter-pretazione è la Cassazione con lasentenza n. 30492 depositata ieri.La vicenda esaminata riguarda unacasistica che negli ultimi anni si ve-rifica abbastanza frequentemente:una società in liquidazione aveva

nominato un liquidatore, che nonèriuscito a far fronte ai versamentidi imposta dichiarati dalla prece-dente amministrazione e pertanto- poiché il reato si era consumatosuccessivamente (quando il liqui-datore era già subentrato) - è finitoper risponderne, non avendo lapossibilità, spesso in un ridotto ar-co temporale, di influire sul paga-mento in precedenza omesso. Nel-la specie il liquidatore era stato no-minato il 18 dicembre 2006 ed en-tro il successivo giorno 27 (data diversamento dell’acconto Iva del-l’anno successivo) non era riuscitoa versare l’imposta dichiarata l’an-no precedente. Da qui la condanna

per violazione all’articolo 10 ter delDlgs 74/2000. Il liquidatore ha pre-sentato ricorso per cassazione evi-denziando, tra l’altro la violazionedel principio della responsabilitàpersonale dell’imputato. In so-stanza, l’imputato ha evidenziatoche il fatto di essere subentrato po-chi giorni prima della scadenza pe-nalmente rilevante, in concreto loobbligava a rispondere di violazio-ni commesse da altri nel periodo diimposta precedente.

La Cassazione ha respinto il ri-corso evidenziando che nelle so-cietà di capitali la responsabilitàper i reati tributari è attribuita al-l’amministratore o a coloro cherappresentano l’ente (tra cui i liqui-datori). In particolare questi ulti-mi, assumendo la carica, si espon-gono volontariamente a tutte leconseguenze che possono deriva-re da pregresse inadempienze.

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I LIMITI ALL’ELUSIONE

Per la Corte le ragioniextrafiscalialla base dell’operazionepossono produrre risultatianche differiti nel tempo

Ctp. Il classamento

Il cambiodi categoriadeve essere«personalizzato»pIlclassamento dell’immo-bile deve essere indivuduale enon standardizzato. Sbaglianodunque quei giudici delle sezio-ni della commissione provin-ciale tributaria di Roma che af-fermano la legittimità degli attidi accertamento basati sulla ti-pologia dell’immobile e sullazona senza che sia chiarito ilmotivo del salto di qualità dellasingola proprietà. Nel mirinodei giudici della Commissioneprovinciale di Roma (sentenza15525/2015) finisce una delle ri-classificazioni fatte a tappetonella capitale (in base al comma335 dell’articolo 1 della legge311/2004). I ricorrenti lamenta-vano una disparità di trattamen-to con altre abitazioni del rioneo dello stesso stabile che, conpari caratteristiche, non eranostate “promosse”. A questo siaggiungeva l’assenza di qualun-que giustificazione dovuta aeventuali migliorie apportateall’immobile o alla zona. Ma nonbasta. I giudici fanno notare chenon erano state prese in consi-derazione neppure le proveche, con un’inversione dell’one-re, erano state fornite dai ricor-renti, i quali avevano dimostra-to che nulla era cambiato né incasa né nel “quartiere”.

I giudici della sezione 61, dan-no partita vinta ai ricorrenti sot-tolineando che l’inclusione nel-le abitazioni signorili era statafatta limitandosi a dare delle de-scrizioni generali della catego-ria senza specificare nulla diquanto riguardava in particola-re gli immobili oggetto dell’ac-certamento. Le valutazioniespresse dall’ufficio non con-tengono dunque gli «elementiindividualizzanti indispensabi-li a far comprendere le ragionidella rideterminazione».

I giudici bocciano il criterioadottato chiarendo che l’Agen-zia non può limitarsi ad espres-sioni generiche, adattabili aqualunque situazione, finendocosì per far coincidere la moti-vazione del provvedimentocon la fonte normativa che neconsente l’adozione.

P.Mac.

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Obiettivosemplificazionecon il tagliodegli adempimenti

     *     O     f     f    e    r     t    a    v    a     l     i     d    a     i    n     i     t    a     l     i    a     d    a     l     1     3     /     7     /     2     0     1     5    a     l     2     7     /     8     /     2     0     1     5

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Il Sole 24 OreNorme e tributi 41Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

LAVORO www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com

 Jobs act. Il Dlgs 81/2015 generalizza le modalità di calcolo dei lavoratori a tempo determinato introdotte nel 2013 per l’attività sindacale

Contratti a termine «più leggeri»Ogni dipendente non vale un’unità ma si considera la durata del «patto» nel biennio

Condominio. La nota della Giustizia

Per gli amministratoricorsi onlineed esami a distanza 

Antonino CanniotoGiuseppe Maccarone

pIl Dlgsl 81/2015 di riordino del-le tipologie contrattuali e attuati-vo del Jobs act contiene all’artico-lo 27 una previsione che incide sulcriterio di conteggio dei lavora-tori a tempo determinato. Lamodifica riguarderebbe tutti glisvariati ambiti, legali e contrat-tuali, in cui è rilevante il limite di-mensionale dell’azienda.

Sulla base della nuova dispo-sizione, salvo che sia diversa-mente previsto, il computo deidipendenti a termine si basa sulnumero medio mensile dei lavo-ratori a tempo determinato (di-rigenti compresi) impiegati ne-gli ultimi due anni, tenuto contodell’effettiva durata dei lororapporti di lavoro.

La legge 97/2013, modificandol’articolo 8 del Dlgs 368/2001 (Di-sciplina dei contratti a tempo de-terminato), aveva in realtà già di-sposto l’operatività, dal 31 dicem-bre 2013, di questo criterio di cal-colo, limitandone tuttavia lavalenza alle norme sull’attività

sindacale, declinate dall’articolo35 dello statuto dei lavoratori (siveda interpello 30/2013 del mini-stero del Lavoro).

L’intervento operato dal Dlgs81/2015 rende, adesso, universalequesto sistema. Tale estensionepotrebbe comportare rilevantiimpatti sia riguardo ai profili ci-vilistici che a quelli contributi-vo/previdenziali. Con particola-re riferimento a questi ultimi, lanorma appare significativamen-te importante sul piano del costodel lavoro nonché riguardo al-l’accesso al sistema degli am-mortizzatori sociali. Sono mol-teplici, infatti, i casi in cui il legi-slatore attribuisce particolareincidenza alla consistenza orga-nica dell’azienda. Si pensi, adesempio, alle normative che ri-guardano la Cigs e la mobilità (+15 dipendenti nell’indus tria o + 50nel commercio), ai fondi di soli-darietà previsti dalla legge For-nero, all’apprendistato (coinvol-to per la misura della contribu-zione e per i vincoli imposti dallalegge in materia di mantenimen-

to in servizio del lavoratori al ter-mine del contratto), al fondo ditesoreria (aziende di nuova co-stituzione), alla normativa inmateria di limiti dimensionaliper le imprese artigiane dettatidalla legge quadro sull’artigiana-to, nonché all’agevolazione con-tributiva prevista dal testo unico(Dlgs 151/2001) in caso di assun-zioni sostitutive collegate allamaternità/paternità (aziendecon meno di venti dipendenti).

Fino ad oggi, in tutti questiambiti, i lavoratori a termine so-no stati considerati come unaunità, a prescindere dalla duratadei rapporti di lavoro, a menoche non assunti con contattopart time o intermittente. Ades-so il criterio cambia e, per molteaziende, soprattutto per quelleche usualmente fanno più mas-siccio ricorso al tempo determi-nato, le conseguenze potrebbe-ro essere rilevanti.

Per le imprese vicine ai singolilimiti di legge per l’accesso agliammortizzatori sociali, questaeventuale minore incidenza dei

lavoratori a termine potrebbe de-terminare la fuoriuscita dal cir-cuito con conseguente risparmiosul fronte del costo del lavoro, macon impatti negativi riguardo allepossibili tutele.

Si pensi, a titolo di esempio, aun’azienda industriale che nel-l’ultimo semestre ha occupato 16lavoratori di cui 3 a tempo deter-minato della durata di 1 0, 9 e 7 me-si. Per individuare il limite di-mensionale, sulla base dei nuovicriteri, si dovranno sommare lesingole durate dei rapporti a ter-mine (10+9+7=26) e dividere il ri-sultato per 24 (26:24= 1,08), arro-tondandolo a una unità lavorati-va. Quindi in base ai nuovi criteril’azienda ha 14 addetti, con i pre-cedenti invece sarebbero stati 16.

La differenza è evidente: con inuovi parametri l’azienda usci-rebbe dall’orbita Cigs/mobilità.Il nuovo criterio impatterebbeanche sulla disciplina in materiadi fondi di solidarietà, il cui riordi-no, peraltro, è contenuto nelloschema di decreto – già licenziatodal Consiglio dei ministri- attual-

mente al vaglio del Parlamento.Stante la rilevanza del tema, saràfondamentale attendere l’orien-tamento che, riguardo all’inci-denza della nuova norma, assu-meranno gli enti preposti alla re-golamentazione.

Sempre rispetto al nuovo crite-rio di computo, si ricordano le di-sposizioni – contenute nei com-mi 3 e 4 dell’articolo 47 del Dlgs81/2008 - che disciplinano la no-mina del rappresentante dei lavo-ratori per la sicurezza (Rls). Il nu-mero dei lavoratori individua lamodalità di scelta. Infatti sel’azienda occupa fino a 15 dipen-denti il rappresentante è eletto di-rettamente, in genere, dai dipen-denti, mentre in quelle più grandisi individua, prioritariamente,nell’ambito delle Rsa. Conteggia-re i dipendenti serve anche a capi-re se l’azienda deve redigere ilrapporto biennale sulla parità uo-mo donna previsto dall’articolo46, della legge 198/2006 a caricodei datori di lavoro che occupanooltre cento dipendenti.

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Cassazione. Divieto di licenziamento ridotto se si verifica un aborto entro 180 giorni dal concepimento

Tutela breve per la maternità interrotta Giampiero Falasca

pLa dipendente che abortisceentro i primi 180 giorni di gravi-danza è tutelata contro il licen-ziamento, ma questa coperturaopera solo durante la gravidan-za medesima e fino al terminedel periodo di malattia conse-guente alla sua interruzione;per questa ipotesi non opera, in-vece, la tutela più ampia previ-sta per la maternità che si con-clude con la nascita del bambi-no, nella quale il divieto di licen-ziamento si estende sino alprimo anno di vita del figlio.

Con questa decisione la Cor-te di cassazione (sentenza14723/2015) conclude la contro-versia tra una lavoratrice licen-ziata per superamento del peri-

odo di comporto durante la gra-vidanza interrotta da un abor-to. La questione, dal punto divista normativo, si presenta al-quanto complessa.

La legge (Dlgs 151/2001) di-chiara la nullità del licenzia-mento intimato nei confrontidella dipendente nel corso delperiodo di gravidanza e fino al

compimento di un anno di etàdel bambino. Si tratta di una nul-lità assoluta, che opera in con-nessione con lo stato di gravi-danza e non è suscettibile di al-cuna sanatoria.

Se la gravidanza si interrom-pe prematuramente, la leggedistingue tra l’ipotesi in cuil’interruzione si verifichi en-tro i 180 giorni dal concepi-mento e quella avvenga dopotale data. Nel primo caso, l’in-terruzione di gravidanza vieneconsiderata a tutti gli effetti co-me malattia, nel secondo caso,invece, è considerata a tutti glieffetti come parto.

Nelle situazioni in cui si veri-fica il decesso del minore la leg-ge prevede varie opzioni, con ri-

ferimento alla durata del divietodi licenziamento. Se il bambinonasce morto oppure il decessosi verifica durante il periodo diinterdizione dal lavoro, il divie-to di licenziamento cessa alla fi-ne del periodo di interdizione;se il decesso interviene dopo ilperiodo di interdizione ma pri-ma del compimento di un anno,il divieto di licenziamento cessadopo 10 giorni dalla morte.

La controversia oggetto dellasentenza ruota intorno a un ca-so - aborto entro 180 giorni dalconcepimento - per il quale lalegge non spiega in manieraespressa se e come si applica ildivieto di licenziamento.

Secondo la Corte d’appello,in questa ipotesi si applica la

norma (articolo 2 del Dpr1026/1976) che qualifica come“malattia” l’interruzione digravidanza, ma tale norma nonesclude il divieto di licenzia-mento sino al periodo massimoprevisto dalla legge (fine delperiodo di interdizione al lavo-ro e compimento di un anno divita del bambino).

Tale lettura non è condivisadalla sentenza della Corte dicassazione, la quale evidenziache nel caso in questione il di-vieto di licenziamento non sipuò estendere sino a un termine(un anno di vita d el bambino)che sarebbe in concreto irrea-lizzabile. La Corte osserva, a so-stegno della propria interpreta-zione, che non deve considerar-si casuale il fatto che la normati-va preveda, per alcuni casipatologici specifici (li abbiamoelencati sopra) regole specialisul divieto di licenziamento,

mentre nulla dica per l'ipotesidell’aborto entro i 180 giorni dalconcepimento.

Il silenzio del legislatore suquesto punto, secondo i giudi-ci di legittimità, sta a significa-re che è stato ritenuto suffi-ciente tutelare la lavoratriceapplicando il divieto di licen-ziamento per il solo periodonel corso del quale è stata por-tata avanti la gravidanza e nelsuccessivo periodo di malat-tia connesso all’interruzionedella stessa. La Corte rigettaanche l’interpretazione deldatore di lavoro secondo laquale durante i primi 180 gior-ni di gravidanza non sarebbestato applicabile alcun divietodi licenziamento. Tale divietoviene invece ritenuto sussi-stente, seppure nei limiti so-pra ricordati (fino all’interru-zione della gravidanza).

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I CONFINI

Secondo i giudiciil periodo protetto si estendefino al momentodell’interruzione più quellodella malattia seguente

Glauco BissoSaverio Fossati

pPer la formazione degliamministratori condominia-li arrivano i chiarimenti uffi-ciali della Giustizia. La notadel 17 giugno 2015 rappresen-ta la risposta ai quesiti di Con-fedilizia sulle modalità disvolgimento dei corsi di for-mazione degli amministrato-ri di condominio, disciplinatidal regolamento dello stessoministero (Dm 140/2014).

Viene anzitutto dato unimportante chiarimento:quello sulla possibilità, daparte del responsabilescientifico dei corsi online,di stabilire le modalità di ve-rifica delle presenza, ancheattraverso l’uso di creden-ziali di accesso (password eusername) al sito web sulquale il corso si svolge.

Nella risposta vengono an-che specificati (a titolo esem-plificativo) quali possano es-sere i «professionisti del-l’area tecnica»: ingegneri ci-vili, ambientali, industriali einformatici, architetti, desi-gner, paesaggisti, esperti diconservazione dei beni ar-chitettonici e ambientali am-bientali,geometri laureati,periti industriali.

Ribadita poi la distinzionetra il ruolo di docente deicorsi e di responsabile scien-tifico, come già il vicemini-stro Cosimo Maria Ferri ave-va anticipato al Sole 24 Ore(si veda il giornale del 3 mar-zo 2015). La ragione viene in-dividuata anche per il ruolodi “attestazione” che la nor-ma di regolamento gli rico-nosce. La soluzione propo-sta da Confedilizia vienequindi accettata ufficial-mente dal ministero.

Anche i convegni, se il re-sponsabile scientifico lo ri-terrà, potranno essere partedel corso di formazione an-che se questo pare riferirsinella nota ministeriale solo aicorsi di formazione iniziale.

Davvero nuovo il chiari-mento sulla possibilità che

l'esame dei corsi online possaessere svolto senza la neces-sità che il responsabile scien-tifico debba presenziare, an-che se ovviamente potrannoessere da lui indicati metodiidonei alla verifica dell’iden-tità «anche a distanza». Que-sta risposta è la sola in contra-sto con l’interpretazione datadal sottosegretario CosimoFerri lo scorso marzo.

Viene anche ammessa lapossibilità che ci sia più di unresponsabile scientifico perlo stesso corso, come richie-sto da Confedilizia.

È posto, infine, il problemadell’autonomia regionalesulla formazione. Saranno glistandard già definiti per i cor-si di formazione telematicidal legislatore regionale, se-condo la nota, a dover essererispettati. In Lombardia que-sto significa la corrisponden-za tra 16 minuti di lezione frui-ta a 4.000 battute di testo.

Potrà quindi avvenire chediversi siano le modalità deicorsi online a secondo dellaRegione in cui la formazio-ne sarà svolta.

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pL’indice Istat dei prez-zi al consumo da utilizzareper il calcolo del coeffi-ciente per rivalutare lequote di Tfr è pari a 107,3 ingiugno e non in maggio co-me erroneamente indica-to nell’articolo pubblicatoieri. Inoltre, per un refusonella tabella a corredo del-l’articolo sono stati inseri-ti anche dei valori riferitiai mesi di luglio-dicembre2015 che non vanno presiin considerazione. SulQuotidiano del lavoro dioggi e sul sito internet delSole 24 Ore sono pubblica-ti l’articolo e la tabella coni valori aggiornati.

LIQUIDAZIONI

 Aggiornatoil valore del Tfrdi giugno

QUOTIDIANO DEL CONDOMINIO

Così si impugnail rendiconto

Sul Quotidiano delCondominiotutti i giorni l'offerta informativadel Gruppo Sole 24 Ore. Tra icontenuti esclusivi di oggil’approfondimento diDonatoPalombella sull’impugnazionedel rendiconto.

www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com

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42   Norme e tributiIl Sole 24 Ore

Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

lata quella proposta di Erminiche fissa al 30%, nel caso diconcordato con continuitàaziendale, la percentuale disoddisfazione dei crediti chi-rografari che impedisce la pro-posizione di proposte di con-cordato concorrenti.

E tra gli emendamenti del re-latore, con sponda del ministe-ro della Giustizia, trovano po-sto anche le norme per favorireil passaggio di personale am-ministrativo ai tribunali e ladefinizione di un percorso diriqualificazione.

In vista, e si tratterebbe di unadelle modifiche di maggiorespessore, anche la soppressionedel principio del silenzio assen-so nel calcolo delle maggioran-ze per i concordati.

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trolli sulla sua autenticità.Il ministero della Giustizia

comunicherà poi all’interessa-to, entro il 30 aprile dell’anno2016, l’importo dei credito d’im-posta effettivamente spettantein relazione a ogni procedimen-to, di cui ai citati Capi I e II, de-terminato in misura proporzio-nale alle risorse stanziate e tra-smette, in via telematica, al-l’Agenzia delle entrate, l’elencodei beneficiari e i relativi impor-ti comunicati a ciascuno.

Intanto, le votazioni sugliemendamenti proseguirannoa ritmo serrato nel corso dellanotte, con l’obiettivo di arriva-re entro stasera a licenziare ilprovvedimento, in maniera ta-le da farlo approdare in aulanella prossima settimana. Trale correzioni votate, va segna-

«Gazzetta», probabilmente perproblemi di copertura.

Adesso, evidentemente, ilministero della Giustizia ci ri-prova, anche perchè il ministroAndrea Orlando si è più voltesbilanciato promettendo misu-re indirizzate a incentivare il ri-corso alle soluzioni alternativealla giurisdizione. Ma lo fa inuna versione semplificata, inattesa di avere un puntuale mo-nitoraggio sui costi effettividell’agevolazione.

Intanto, l’emendamento pre-vede che con decreto del Mini-stro della giustizia, da adottareentro 60 giorni dall’entrata invigore della legge di conversio-ne del decreto, sono stabilite lemodalità e la documentazioneda esibire a corredo della richie-sta del credito di imposta e i con-

2015 fino a una capienza di bud-get di 5 milioni. Elementi questiche fanno già la differenza ri-spetto a quanto previsto in unaprima versione del decreto leg-ge. In quel testo la disposizionesul credito d’imposta era sì in-trodotta per lo stesso importo ealle medesime condizioni (suc-cesso o lodo), ma non si definivaun orizzonte di tempo limitato ela capienza era raddoppiata (10milioni). La norma venne poistralciata e non approdò mai in

Giovanni NegriMILANO

pRispunta il credito d’im-posta per incentivare negozia-zioni e arbitrati. Al decretolegge sulla giustizia civile, in di-scussione in commissione allaCamera, il relatore David Er-mini, responsabile giustizia Pd,d’intesa con il ministero dellaGiustizia, ha presentato unemendamento per il riconosci-mento di un credito d’impostafino a 250 euro per compensarele parcelle degli avvocati, in ca-so di negoziazione, o i compen-si agli arbitri, in caso di arbitra-ti. Il beneficio spetta però soloin caso di successo della nego-ziazione e di conclusione del-l’arbitrato con lodo.

L’agevolazione è concessa invia sperimentale e solo per il

Dl giustizia civile. Un emendamento del relatore d’intesa con il Governo introduce il credito d’imposta per negoziazioni e arbitrati

Procedure alternative con lo scontoRiconosciuti 250 euro in caso di successo - Misura in via sperimentale

Patrizia MaciocchiROMA

pNo alla possibilità di usa-re gli impianti di un’indu-stria sequestrata perchè pri-va di qualsiasi abilitazione aoperare, in quanto ciò vanifi-ca la tutela garantita dalla mi-sura cautelare. E l’attivitànon può essere ripresa nep-pure in vista di un’imminenteregolarizzazione. La Corte dicassazione con la sentenza30482 depositata ieri, respin-ge il ricorso del legale rappre-sentante di un’impresa di cal-cestruzzi messa “sotto chia-ve” perché operava senza al-cuna abilitazione.

Il ricorrente negava che ilsuo comportamento potessericadere nel raggio d’azionedell’articolo 256 del Dlgs152/06 che sanziona la gestio-ne dei rifiuti non autorizzata.

Secondo l’amministratorenon poteva rientrare nellanozione di gestione dei rifiu-ti la sola operazione di lavag-gio delle betoniere svolta neltempo tecnico necessario al-la successiva fase di recupe-ro attraverso un impianto diriciclaggio.

I giudici di merito avevanoperò chiarito che senza auto-rizzazione non era possibileipotizzare neppure un deposi-to temporaneo dei rifiuti. Il ve-ro problema, perso di vista dalricorrente, era l’assenza deipresupposti di legge per svol-gere qualunque attività nonsoggetta alla disciplina gene-rale sui rifiuti.

L’assenza di condizioni eragià stata rilevata dalla poliziagiudiziaria e posta alla base diun’ordinanza dirigenzialecon la quale si vietava l’usodello stabilimento privo diagibilità. Il mancato rispettodell’atto(articolo 650 del Co-dice penale) era costato alrappresentante dell’Srl un’ul-teriore contestazione.

Inutile il tentativo di trova-re un supporto della Cassazio-ne contro il no opposto alla ri-chiesta di facoltà d’uso del-l’impianto senza considerare

l’impegno assunto dal ricor-rente di evitare rischi ricor-rendo alle migliori tecnologiedisponibili. La Suprema corteprecisa che la richiesta di fa-coltà d’uso dell’impianto «èontologicamente incompati-bile con le finalità del seque-stro ». Il sequestro dell’indu-stria che opera senza titoloconsente, infatti, di interrom-pere la condotta vietata impe-dendo ulteriori conseguenzeper la salute e l’integrità del-l’ambiente. Secondo i giudicidella terza sezione penale nonc’è ragione per non estendereall’azienda lo stesso principiovalido per le violazioni edili-zie: la possibilità di utilizzare ilmanufatto sottoposto a seque-stro preventivo senza lacunaparticolare prescrizione con-trasta con lo scopo della misu-ra cautelare. La Cassazioneesclude che in tal modo si pos-sa porre il problema del rispet-to o meno del principio di pro-porzionalità e adeguatezza(articolo 275 Cpp). L’obiettivonon è, infatti, di raggiungere lostesso risultato attraverso unacautela alternativa meno in-vasiva, ma di non rendere va-na la misura applicata.

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Cassazione. Essenziale la tutela di salute e ambiente

No all’uso di impiantisequestrati all’impresa senza autorizzazioni

GIUSTIZIA E SENTENZE www.quotidianodiritto.ilsole24ore.com

Diritto fallimentare. Nello schema di legge delega per la prima volta è stata prevista una disciplina su misura per le holding

Ricorso di gruppo per il concordatoRoberto Marinoni

pLo schema del disegno dilegge delega appena approva-to dalla Commissione Ror-dorf dedica importanti novitàalla disciplina concorsuale delgruppo di imprese. Anzitut-to, viene focalizzata l’atten-zione sulla necessità di offrireuna nozione tecnica, ma nonper questo chiusa, del concet-to di gruppo di società o di im-prese, facendo riferimento al-le nozioni elaborate dall’arti-colo 2497 e dall’articolo 2545septies del Codice civile, non-ché il modello di cui all’artico-lo 2359. È importante notareche la flessibilità viene valuta-ta in relazione al controllo ef-fettuato da una società, ovve-ro da un ente o anche da unapersona fisica; ed in ogni caso,laddove una società del grup-po si trovi coinvolta nella pro-cedura concorsuale, divienefondamentale l’obbligo, per lastessa, di indicare l’apparte-nenza e di qualificare per l’ap-

punto il suddetto gruppo.In coerenza con tale enun-

ciato, più società o impresedel gruppo possono unitaria-mente elaborare un solo ri-corso funzionale all’accordodi ristrutturazione dei debiti.Sempre in relazione al gruppoviene individuato il tema del-la gestione unitaria delle pro-cedure concorsuali, con par-ticolare riguardo al giudicecompetente e con riferimen-to al criterio della prevenzio-ne temporale.

L’interesse per il gruppocomporta poi la previsione diun obbligo reciproco di infor-mazione in rapporto alla insol-venza transfrontaliera, e dun-que alla apertura di procedureprincipali e secondarie in di-versi territori dell’Unione eu-ropea, oggi disciplinata dal re-golamento n. 2015/848. Nonmanca poi la previsione dellapostergazione dei crediti in-fragruppo, laddove i medesi-mi non siano funzionali a do-

mande di ammissione a unconcordato preventivo o allaomologazione di accordi di ri-strutturazione dei debiti.

Egualmente, anche per ilconcordato preventivo vieneindividuata la possibilità di unricorso unitario di più societào imprese basato su un unicopiano o su piani tra essi colle-gati o interferenti, ferma tutta-via la necessaria distinzionedelle masse attive e passive. Inrelazione a ciò, diventa impor-tante l’individuazione di unufficio fallimentare unitario,costituito da un solo giudicedelegato, ovvero dalla nominadi un unico commissario giu-diziale, e financo da un’unicaudienza per l'adunanza deicreditori, fermo restando lavotazione separata sulla pro-posta in coerenza anche con lasuddivisione in classi. Il votoinfragruppo, correlato a cre-diti tra società del gruppo, vie-ne naturalmente neutralizza-to. Infine, sempre in relazione

al concordato, viene postol’accento sulle operazioni in-fragruppo attinenti alla com-pagine sociale, senza che ciò sitrasformi in espropriazionisenza difesa.

Il gruppo di imprese trovapoi spazio anche nell’ipotesi diliquidazione giudiziale, poi-ché anche in questo caso vieneauspicata la competenza di unsolo Tribunale, la nomina diun unico giudice delegato e diun unico curatore, sempre te-nendo ferma la distinzionedelle masse attive e passive.

Per concludere, poi, precisaattenzione viene rivolta alleazioni infragruppo, siano essedi responsabilità (anche aisensi dell’articolo 2497 Codicecivile), ovvero di reazione adatti di depauperamento (revo-catorie) o di denuncia ai sensidell’articolo 2409 Codice civi-le nei confronti di atti di malagestio di sindaci e amministra-tori. Insomma: si tratta di unasomma di indicazioni che fi-nalmente raccolgono in ununico contesto tutti gli spunti,normativi e non, anteriori.

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L’esigenza di evitare l’aggra-vamento o la protrazionedelle conseguenze di unreato, ovvero la commissionedi altri reati, perseguita conil sequestro preventivo di uninsediamento industriale o diun singolo impianto cheoperino in assenza dei pre-scritti titoli abitativi o, co-munque, violando la legge, èincompatibile con la facoltàd’uso degli stessi senzaalcuna particolare prescrizio-ne, poiché si pone in eviden-te contraddizione con le

finalità proprie della misuracautelare reale

MASSIMA

Sovraindebitamento

Organismidi composizione,le regoleper le iscrizioni

pApprovati dal ministerodella Giustizia i modelli periscriversi al Registro degliorganismi di composizionedella crisi da sovraindebi-tamento. Gli organismi sonoprevisti dalla legge n. 3 del2012 e devono occuparsi dellagestione delle procedure dicomposizione della crisi delconsumatore o dell’impren-ditore sotto la soglia di fallibi-lità. Ma il passaggio, fonda-mentale per il decollo del Re-gistro stesso, assume poi unsignificato particolare allaluce di quanto è stato inseritonella delega per la riformadel diritto fallimentare.

La delega infatti, si veda«Il Sole 24 Ore» di ieri, intro-duce nella Legge fallimenta-re procedure di allerta e me-diazione nelle crisi d’impre-sa. Si colma in questo modouno dei grandi “buchi” dellariforma di questi anni e, nel-l’ambito delle procedure perl’emersione tempestiva del-le situazioni di difficoltàaziendali, un ruolo da prota-gonista lo avranno propriogli organismi di composizio-ne della crisi.

A loro infatti dovranno es-sere indirizzate le segnala-zioni sia da parte degli organidi controllo societari sia daparte dei creditori istituzio-nali, nel caso gli amministra-tori siano rimasti inerti.

Gli organismi, sulla base diquanto prevede la legge del2012, possono essere costitui-ti da soggetti pubblici, ma an-che da professionisti.

G. Ne.

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L’anticipazione

Sul Sole 24 Ore di ieri sonostati analizzati i contenuti deldisegno di legge delega messoa punto dalla commissioneRordorf per la riforma dellaLegge fallimentare. Tra gliaspetti più innovativil’introduzione di unaprocedura di allerta perfavorire l’emersionetempestiva delle crisi

d’impresa

L’AGENDA

Modifiche al votoin tempi serratiper fare approdareil testo in Aulala prossima settimana

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Il Sole 24 OreNorme e tributi 43Giovedì 16 Luglio 2015 - N. 194

LICENZIAMENTI

Obbligo repechagecon nuovo negozio

È illegittimo il licenziamentoper giustificato motivooggettivo dovuto a ragionitecniche, organizzativee produttive intimatoa un dipendente dalla societàche chiude un punto venditaper ragioni diorganizzazione aziendalee a distanza di pochi mesine apre un altro similenella stessa zona. Anche inquesto caso, infatti, sussisteil cosiddetto obbligo direpechage, che imponeal datore, prima di licenziare,di provare a ricollocare ildipendente all’interno dellastruttura aziendale.Tribunale di Ivrea - Sezione Lavoro - Sentenza 5 febbraio 2015 n. 29

AUTOSTRADE

È frode passaresenza la ViacardImmettersi in autostradautilizzando le pisteautomatizzate senza averela tessera Viacard configurail reato di insolvenzafraudolenta se non siprocede poi al pagamentodel pedaggio in contanti ocon altri mezzi. Il silenziodell’automobilista e ilproposito di non pagareassume rilievo qualeforma di dissimulazionedel proprio statodi insolvenza.Lo strategemma era statoutilizzato dall’imputatoper più di 40 volte con unmancato introito per lasocietà Autostrade dicirca mille euro.Tribunale di Firenze -Sezione I penale - Sentenza 20 febbraio 2015 n. 247 

A CURA DI

Andrea A. Moramarco

In breve

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Appalti. Esclusione

Chance persa,danno solose la vittoria è probabile

Francesco Clemente

pIn caso di esclusione dall’ap-palto, il «danno da perdita dichance» non è provato dal«prestigio commerciale» del-l’impresa, ma solo dalla «signifi-cativa» probabilità di successoin gara. Lo ha chiarito il Consi-glio di Stato nella sentenza n.3249/2015, depositata dalla V se-zione il 30 giugno, accogliendo ilricorso di un consorzio condan-nato a risarcire un’azienda perl’esclusione da un bando per la-vori su un inceneritore allora a“licitazione privata” o ad invito(oggi “procedura ristretta” inbase al Dlgs n. 163/2006). A cau-sa del breve tempo concesso,c’erano state solo due offerte su14 ditte invitate. La ditta avevachiesto solo la proroga dei ter-mini. Per i giudici, chi chiede il ri-sarcimento deve «provare glielementi atti a dimostrare, purse solo in modo presuntivo e ba-sato sul calcolo delle probabili-tà, la possibilità concreta cheegli avrebbe avuto di consegui-re il risultato sperato, atteso chela valutazione equitativa deldanno, ai sensi dell’articolo 1226del codice civile, presupponeche risulti comprovata l’esi-stenza di un danno risarcibile» eil danno a tale possibilità «pre-suppone che sussista una pro-babilità di successo (…) almenopari al 50 per cento, poiché, di-versamente, diventerebbero ri-sarcibili anche mere possibilitàdi successo, statisticamentenon significative». Nel caso inesame, vi è «una mera “aspetta-tiva di fatto”» senza «alcun og-gettivo e specifico elemento diprova (non potendosi annetteredecisiva importanza al “presti-gio commerciale”), da cui poterdedurre una significativa chan-ce di successo (…) tanto in consi-derazione del numero non ri-stretto di ditte che hanno effetti-vamente manifestato interessealla partecipazione alla gara (…)e della ulteriore circostanzache, se fosse stato disposto il ri-chiesto differimento, avrebbe-ro verosimilmente presentatole proprie offerte».

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Cedu. Il legale non può denigrare la toga

Sì alla condanna per diffamazionea tutela dei giudiciMarina Castellaneta

pLa condanna per diffama-zione di unlegale che accusa unmagistrato, attraverso una let-tera circolare, di atti arbitrari èconforme alla Convenzione eu-ropea dei diritti dell’uomo. LaCorte di Strasburgo, con sen-tenza del 30 giugno (n.39294/09) dà ragione all'Italia,salvaguardando l’autorevolez-za e l’imparzialità del sistemagiudiziario. Alla Corte europeasi era rivolta un avvocato cheaveva inviato una lettera al Con-siglio superiore della magistra-tura con la quale si lamentavadel comportamento di un giudi-ce che si era occupato di unacausa di divisione ereditarianella quale il legale assisteva al-cune parti. Successivamente, lalettera circolare era stata invia-ta ai giudici del tribunale nelquale il magistrato lavorava.Quest’ultimo lo aveva denun-ciato e il legale era stato condan-nato in primo grado a una penaprivativa della libertà personalee, in secondo grado, al paga-mento di una sanzione pecunia-ria pari a 400 euro, nonché a ri-sarcire il magistrato. Di qui il ri-corso a Strasburgo da parte dellegale che sosteneva di averagito nel contesto della sua at-tività professionale e che lecritiche da lui formulate ri-guardavano il funzionamentodella giustizia. Una tesi del tut-to respinta da Strasburgo.

Prima di tutto, la Corte haconstatato che la lettera ri-chiamava la vicenda nellaquale il magistrato aveva svol-to la sua attività e non questio-ni generali sul funzionamentodella giustizia. In secondo luo-go, poi, le critiche non eranostate formulate nel corso dellosvolgimento del procedimen-to e, quindi, nel contesto del-l’attività del legale, ma succes-sivamente. Non solo. Il legaleaveva accusato il magistratodi aver adottato decisioni in-giuste ed arbitrarie e di averagito con dolo o colpa. Criti-che che, inoltre, non avevanoalcuna base fattuale tanto più

che il legale non aveva attesola chiusura del procedimentodinanzi al Csm.

La Corte europea riconosceche i limiti di critica ammissibi-li nei confronti dei magistratiche agiscono nell’esercizio del-le proprie funzioni sono piùampi rispetto ai privati, ma imagistrati non possono in ognicaso essere equiparati ai politi-ci per i quali la critica è ancorapiù ampia. Nei confronti deimagistrati, poi, è necessario as-sicurare che non sia compro-messa la fiducia che la colletti-vità deve avere nell’ammini-strazione della giustizia. Ele-menti che portano la Corte aconcludere nel senso della pie-na conformità alla Convenzio-ne europea della condanna perdiffamazione decisa dai giudicinazionali. Inoltre, la sanzionecomminata dai giudici di appel-lo al legale è stata proporziona-le proprio tenendo conto cheera in gioco non solo la reputa-zione del magistrato, ma anchel’autorevolezza e l’imparzialitàdel sistema giudiziario.

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Tribunale di Firenze. Verifica di conformità alle norme imperative e di ordine pubblico

L’accordo di mediazioneomologato se c’è il «titolo»Il giudice deve avere gli elementi per valutare la pretesa Marco Marinaro

pIl ricorso per l’omologazionefinalizzato all’esecutività dell’ac-cordo stipulato in  mediazionedeve essere rigettato se il presi-dente del tribunale non può effet-tuare il previstocontrollo di con-formità alle norme imperative eall’ordine pubblico. Questo se nédall’accordo né dagli altri atti del-la procedura conciliativa si puòevincere il titolo sottostante allapretesa creditoria.

Il Tribunale di Firenze con il de-creto presidenziale del 2 luglio(estensore Breggia) torna sui temidella mediazione e chiarisce comel’accordo conciliativo e la sua pos-sibile esecutività debbano esseresottoposti a un controllo non solodi regolarità formale, ma anche diconformità alle norme imperativee all’ordine pubblico come previ-sto dalla norma di riferimento.Norma che stabilisce – dopo la ri-forma del 2013 – che tale controllopossa essere svolto anche dagli av-vocati, oltre che dal presidente deltribunale competente per territo-

rio. Nel caso sottoposto al tribuna-le, le parti che avevano svolto lamediazione – senza assistenza le-gale – erano pervenute a un accor-do sottoposto all’omologa nelquale si pattuiva un riconosci-mento del debito rateizzato perconsentire il pagamento. Il presi-dente del tribunale ritenuto che

dall’accordo non si potesse desu-mere il titolo della pretesa rigetta-va la richiesta - con decreto del 15maggio 2015 - concedendo alla par-te istante 15 giorni per l’integrazio-ne delle informazioni anche attra-verso la produzione di documenticon gli atti del procedimento dimediazione e, in particolare, della

domanda e della adesione. Il de-creto veniva trasmesso anche al-l’organismo di mediazione preve-dendo la possibilità per lo stesso diintegrare quanto necessario.

Dopo il provvedimento il soloricorrente depositava la copia del-la domanda di mediazione, pre-sentata in forma congiunta dalleparti. Da tale documento il Tribu-nale rilevava ulteriori elementima che non consentivano di espe-rire il necessario controllo di con-formità persistendo l’astrattezzadell'accordo stipulato. Dall’esa-me della domanda di mediazioneemergeva l’indicazione quale og-getto della stessa la «liquidazionedel debito di …, verso …»; inoltre,con riferimento alla materia delcontendere ove era previsto l’in-vito a barrare le varie ipotesi (con-dominio, diritti reali eccetera), ri-sultava barrato il quadratino rela-tivo a uno spazio bianco privo diogni dicitura; infine, a fronte del-l’astrattezza di tale accordo lostesso prevedeva addirittura lapossibile vendita di un immobile,

con diritto di prelazione a favoredel creditore o impiego del prezzoper il saldo del residuo debito.

L’astrattezza dell’accordo,quindi, conduceva al definitivo ri-getto del ricorso per la omologa-zione con il decreto del 2 luglioscorso: «La radicale mancanza diogni indicazione circa la causadelle pretese creditorie rende im-possibile verificare la conformitàdell’accordo all’ordine pubblico oa norme imperative».

Precisa il Tribunale che pur te-nendo conto delle caratteristichedi riservatezza tipiche della me-diazione appare evidente che ai fi-ni dell’omologazione «è necessa-rio mettere il giudice in grado di ef-fettuare le valutazioni di sua com-petenza con la sinteticaindicazione del titolo sottostantealle pretese creditorie, mentre, nelcaso di specie, l’indicazione del-l’oggetto della controversia come“liquidazione del debito” è pura-mente astratta e non consente lepredette valutazioni».

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Tar Lazio.  Difficile commettere un abuso con l’arma che ha un significato affettivo

Il carabiniere in pensione conserva la sciabola Guglielmo Saporito

pL’onore delle armi, quandohanno un particolare significatoaffettivo, prevale sui genericiprovvedimenti del Questore: losottolinea il Tar Lazio nella sen-tenza del 26 giugno scorso. Lapronuncia riconosce ad un uffi-ciale dei Carabinieri, ormai inpensione, un’affidabilità parti-colare, consentendogli di man-tenere la sciabola da ufficiale elo spadino della precedentescuola militare Nunziatella, di-smettendo altre armi.

La materia è complessa, coin-volgendo anche la Ue, che haabolito l’obbligo di denunciare learmi antiche e quelle bianche

(Dlgs 204/10, direttiva 2008/51).Le armi hanno un regime specia-le che ne limita l’acquisto o ne di-sciplina la custodia: come oggettipotenzialmente pericolosi sonosottoposti al controllo del Que-store, cui spetta la prevenzioneda possibili abusi. Il problemaposto ai giudici amministrativiriguardava appunto il controllosu abusi, possibili per le armi pro-prie e quelle comuni da sparo, mache ha un trattamento meno se-vero sulle armi bianche e quelleantiche. Alcuni di tali oggetti so-no acquistabili liberamente, sen-za alcun titolo di polizia, ad esem-pio perché semplici oggetti com-plementari alle uniformi.

Ma nel caso esaminato emergeuna nuova lettura delle norme,circa la possibilità di prevedere irischi di abusi: si accorda infattirilievo al significato degli oggetti,quale percepito dal titolare. Ac-cade così che la sciabola da uffi-ciale dei Carabinieri e lo spadinodella Scuola militare “Nunziatel-la”, conservate per oltre cinquan-t’anni da un ufficiale in pensione,avevano assunto un significatoche difficilmente sarebbe statoprofanato da un uso improprio.Di qui il trattamento differenzia-to per sciabola e spadino, rispettoalle armi comuni: in quanto colle-gati a una carriera e a valori diparticolare spessore, hanno me-

no capacità di generare abusi. Ri-mane ferma la potenziale offen-sività delle armi, ma varia il cali-bro della motivazione nei prov-vedimenti che possono limitarnela custodia. La materia non coin-volge valori economici, perchéappena l’anno scorso il Consigliodi Stato (1160/2014) ha negato ilrisarcimento di due euro al gior-no a un ufficiale superiore dellaMarina militare cui era stata sot-tratta la sciabola di ordinanza.Anche in quel caso la sciabola erastata comunque restituita, per-chè il Questore non aveva corret-tamente motivato sulla presuntainaffidabilità dell’alto ufficiale.

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IL PRINCIPIOIl rispetto della riservatezzatipica dell’istitutonon consente di «sorvolare»sul presuppostoalla base della domanda

QUOTIDIANO DEL DIRITTO

Rassegna di massimesui cognomi dei figlinon riconosciuti

Nel numero odierno la rassegnadi massime a cura i Lex24 sull’attribuzione del cognomeal figlio non riconosciutoin modo contestuale

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