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NORMA ITALIANA Pagina I UNI EN 671-2:2003 © UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia N N N O O O R R R M M M A A A E E E U U U R R R O O O P P P E E E A A A UNI EN 671-2 APRILE 2003 Sistemi fissi di estinzione incendi Sistemi equipaggiati con tubazioni Idranti a muro con tubazioni flessibili Fixed firefighting systems Hose systems Hose systems with lay-flat hose CLASSIFICAZIONE ICS 13.220.20 SOMMARIO La norma specifica i requisiti ed i metodi di prova per la costruzione e la funzionalità degli idranti a muro con tubazioni flessibili per l’installazione negli edifici e nelle opere di costruzione, permanentemente collegati ad una alimentazione idrica, ad uso degli occupanti. La norma riporta le disposizioni per la marcatura CE dei prodotti. RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 671-2:1996. RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 671-2:2001 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 671-2 (edizione aprile 2001). ORGANO COMPETENTE Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" RATIFICA Presidente dell'UNI, delibera del 7 marzo 2003 Gr. 7

SOMMARIO PP P OO O - somaglino.it · La norma riporta le disposizioni per la marcatura CE dei prodotti. RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 671-2:1996

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NORMA ITALIANA

Pagina IUNI EN 671-2:2003

© UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione

Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

NNNOOO

RRRMMM

AAA EEE

UUURRR

OOOPPP

EEEAAA

UNI EN 671-2

APRILE 2003

Sistemi fissi di estinzione incendi

Sistemi equipaggiati con tubazioni

Idranti a muro con tubazioni flessibili

Fixed firefighting systems

Hose systems

Hose systems with lay-flat hose

CLASSIFICAZIONE ICS

13.220.20

SOMMARIO

La norma specifica i requisiti ed i metodi di prova per la costruzione e lafunzionalità degli idranti a muro con tubazioni flessibili per l’installazionenegli edifici e nelle opere di costruzione, permanentemente collegati aduna alimentazione idrica, ad uso degli occupanti.

La norma riporta le disposizioni per la marcatura CE dei prodotti.

RELAZIONI NAZIONALI

La presente norma è la revisione della UNI EN 671-2:1996.

RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 671-2:2001 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma

europea EN 671-2 (edizione aprile 2001).

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Protezione attiva contro gli incendi"

RATIFICA

Presidente dell'UNI, delibera del 7 marzo 2003

Gr. 7

© UNI Pagina IIUNI EN 671-2:2003

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA NAZIONALE

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 671-2 (edizione aprile 2001), che assume co-sì lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. La Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dell’UNI se-gue i lavori europei sull’argomento per delega della CommissioneCentrale Tecnica. Rispetto all’edizione precedente, è stata ampliata la parte relativaalla valutazione di conformità e sono state introdotte le disposizioniper la marcatura CE dei prodotti.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

INDICE

© UNI Pagina IIIUNI EN 671-2:2003

INTRODUZIONE

1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

1

3 TERMINI E DEFINIZIONI

1

4 DESIGNAZIONE

2

5 TUBAZIONE E TUBAZIONE COMPLETA DI RACCORDI

2

6 LANCIA EROGATRICE

3

prospetto 1

Coppia massima di manovra del dispositivo di regolazione del getto della lancia erogatrice

...........................................................................................................................................................................................

3

7 VALVOLA DI INTERCETTAZIONE

4

8 CASSETTE

4

9 MATERIALI

5

10 CARATTERISTICHE IDRAULICHE

5

prospetto 2

Portate minime e coefficiente

K

minimo in funzione della pressione

.....................................................

6

11 COLORE, SIMBOLI, MARCATURA E ISTRUZIONI

6

12 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

7

APPENDICE A PROGRAMMA PER LE PROVE INIZIALI DI TIPO

8(normativa)

prospetto A.1

Sequenza delle prove

...............................................................................................................................................................

8

APPENDICE B METODO DI PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE ESTERNA

9(normativa)

figura B.1

Provino per la prova di resistenza alla corrosione

...............................................................................................

9

APPENDICE C PROVA DI INVECCHIAMENTO DEI MATERIALI PLASTICI

10(normativa)

APPENDICE D METODO DI PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE

(normativa)

CONDOTTE DI PASSAGGIO DELL’ACQUA

11

APPENDICE E METODI DI PROVA PER LE LANCE EROGATRICI

12(normativa)

figura E.1

Disposizione per la prova di resistenza agli urti

................................................................................................

12

figura E.2

Dispositivo di prova per la misurazione dell’angolo di erogazione

......................................................

13

figura E.3

Dispositivo di prova per la misurazione della portata

....................................................................................

13

figura E.4

Dispositivo di prova per la misurazione della gittata

......................................................................................

14

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE

(informativa)

DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

15

prospetto ZA.1

Punti relativi

..................................................................................................................................................................................

15

prospetto ZA.2

Sistemi di attestazione di conformità

.........................................................................................................................

16

prospetto ZA.3

Esempio di marcatura CE

..................................................................................................................................................

17

BIBLIOGRAFIA

18

© UNI Pagina IVUNI EN 671-2:2003

La presente norma europea è stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchiaggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-desimo status delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

© UNI Pagina VUNI EN 671-2:2003

CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

European Committee for StandardizationComité Européen de NormalisationEuropäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.

EN 671-2

APRILE 2001

SostituisceEN 671-2:1994

Sistemi fissi di estinzione incendi

NORMA EUROPEA

Sistemi equipaggiati con tubazioni

Idranti a muro con tubazioni flessibili

Fixed firefighting systems

EUROPEAN STANDARD

Hose systems

Hose systems with lay-flat hose

Installations fixes de lutte contre l’incendie

NORME EUROPÉENNE

Systèmes équipés de tuyaux

Postes d’eau muraux équipés de tuyaux plats

Ortfeste Löschanlagen

EUROPÄISCHE NORM

Wandhydranten

Wandhydranten mit Flachschlauch

DESCRITTORI

ICS

13.220.20

l’1 marzo 2001.

2001

© UNI Pagina VIUNI EN 671-2:2003

PREMESSA

La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 191 "Sistemifissi di lotta contro l'incendio", la cui segreteria è affidata al BSI.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre 2001, ele norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio 2003.La presente norma europea sostituisce la EN 671-2:1994.La EN 671 ha titolo generale "Fixed firefighting systems - Hose systems" ed è compostada tre parti:Parte 1: Hose reels with semi-rigid hoseParte 2: Hose systems with lay-flat hoseParte 3: Maintenance of hose reels with semi-rigid hose and hose systems with lay-flat hoseLa presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio, ed è di sup-porto ai requisiti essenziali della Direttiva UE 89/106/CEE.Per la corrispondenza con le Direttive UE, vedere appendice informativa ZA, che costituisceparte integrante della presente norma.Le appendici A, B, C, D ed E sono normative.La presente norma europea comprende una bibliografia.In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

© UNI Pagina 1UNI EN 671-2:2003

INTRODUZIONE

Gli idranti a muro in corretto funzionamento forniscono un efficiente mezzo di estinzioneincendi erogando un getto d’acqua continuo immediatamente disponibile.I requisiti della presente norma sono stati definiti per assicurare che un idrante a muropossa essere utilizzato efficacemente da un solo operatore, abbia una lunga durata diesercizio e non necessiti di eccessiva manutenzione.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma europea specifica i requisiti e i metodi di prova per la costruzione e leprestazioni degli idranti a muro con tubazioni flessibili per l’installazione in edifici e in ope-re di costruzione, permanentemente collegati ad una alimentazione idrica, ad uso deglioccupanti.I suoi requisiti possono essere validi in generale per altre applicazioni, per esempio peruso navale o in ambienti con presenza di agenti aggressivi, ma in tal caso possono esserenecessari requisiti addizionali.Per una facilità di applicazione nelle prove di conformità, le appendici normative della pre-sente norma sono ordinate in modo che l’appendice A indichi la sequenza delle prove perla valutazione della conformità e le appendici B, C, D, ed E riportino le prove nell’ordinecorretto per le prove.

Nota

Tutte le pressioni sono pressioni manometriche e sono espresse in megapascal. 1 MPa = 10 bar.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-tati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.

EN 671-3:2000 Hose systems - Maintenance of hose reels with semi-rigid hoseand hose systems with lay-flat hose

prEN 1924-2:1995 Non-percolating layflat delivery hoses and hose assemblies for firefighting purposes

EN ISO 4892-2:1999 Plastics - Methods of exposure to laboratory light sources -Xenon-arc sources (ISO 4892-2:1994)

ISO 7-1:1994 Pipe threads where pressure-tight joints are made on the threads- Dimensions, tolerances and designation

ISO 9227:1990 Corrosion tests in artificial atmospheres; salt spray tests

ISO 5208:1993 Industrial valves, pressure testing of valves

Nota nazionale

Il progetto di norma europea prEN 1924-2:1995 è stato sostituito dal prEN 14540 "Firefighting hoses -Non-percolating layflat hoses for fixed systems".

3 TERMINI E DEFINIZIONI

Ai fini della presente norma europea, si applicano i seguenti termini e definizioni:

3.1 idranti a muro

: Apparecchiatura antincendio composta essenzialmente da una cassettao un portello di protezione, un supporto della tubazione, una valvola manuale di intercet-tazione, una tubazione flessibile completa di raccordi, una lancia erogatrice.

3.2 cassetta

: Contenitore che protegge l’idrante a muro da danneggiamenti ambientali o fisici.

3.3 supporto della tubazione

: Dispositivo usato per sostenere la tubazione.

© UNI Pagina 2UNI EN 671-2:2003

3.4 tubazione flessibile

: Tubazione che è appiattita quando non è sottoposta a pressione interna.

3.5 raccordo

: Dispositivo usato per collegare la tubazione alla valvola ed alla lancia erogatrice.

3.6 lancia erogatrice

: Elemento fissato all’estremità della tubazione che permette di regolaree dirigere il getto d’acqua.

4 DESIGNAZIONE

4.1 Generalità

Un idrante a muro deve essere designato secondo il sistema di installazione (vedere 4.2),il tipo di supporto della tubazione (vedere 4.3), il diametro della tubazione espresso in mil-limetri e la lunghezza della tubazione espressa in metri.In tal modo un idrante a muro con cassetta montata a parete, con la tubazione sostenutada un rullo, equipaggiata di tubazione di diametro nominale da 52 mm e lunghezza 20 mè designato: EN 671-2C-1/52-20.

4.2 Tipo di installazione

Un idrante a muro deve essere progettato per essere installato in una delle seguenti forme:

- forma A = in una nicchia con portello di protezione;

- forma B = in una cassetta incassata;

- forma C = in una cassetta per montaggio a parete.

4.3 Sostegno della tubazione

4.3.1 Generalità

Il sostegno della tubazione deve essere uno dei tipi seguenti:

- tipo 1 = rullo rotante;

- tipo 2 = sella con tubazione avvolta in doppio;

- tipo 3 = contenitore con la tubazione faldata a zig-zag.

4.3.2 Tipo 1

Il rullo deve ruotare intorno ad un perno per permettere un libero srotolamento della tuba-zione. Il tamburo interno deve avere un diametro minimo di 70 mm e deve avere una fes-sura larga almeno 20 mm lungo l’intero diametro del tamburo nella quale si inserisce lapiegatura mediana della tubazione.

4.3.3 Tipo 2 e tipo 3

I sostegni di tipo 2 e 3, se fissati alla cassetta, devono poter ruotare di 90° rispetto al pianoposteriore della cassetta. L’asse di rotazione deve essere verticale. Non deve verificarsialcuna deformazione che possa danneggiare il funzionamento dell’idrante a muro, sotto-posto a prova secondo 9.2.2.

5 TUBAZIONE E TUBAZIONE COMPLETA DI RACCORDI

5.1 Generalità

La tubazione deve essere appiattibile e conforme al prEN 1924-2:1995.

5.2 Diametro della tubazione

Il diametro nominale della tubazione non deve essere maggiore di 52 mm.

© UNI Pagina 3UNI EN 671-2:2003

5.3 Lunghezza massima

La lunghezza elementare di tubazione non deve essere maggiore di 20 m, tranne nei casiin cui, per alcune applicazioni specifiche, i regolamenti permettono lunghezze maggiori.

5.4 Raccordi

5.4.1 Generalità

I raccordi devono essere del tipo specificato dall’acquirente o con lui concordati.

Nota

È solitamente opportuno che i raccordi siano conformi alle norme nazionali del Paese in cui l’apparecchiaturadeve essere installata.

5.4.2 Fissaggio dei raccordi

Il sistema di fissaggio deve assicurare la tenuta della tubazione sul canotto del raccordocon un serraggio uniforme intorno al suo perimetro.

6 LANCIA EROGATRICE

6.1 Generalità

La tubazione deve essere dotata all’estremità di una lancia erogatrice che permetta le se-guenti regolazioni del getto:

a) chiusura getto, e

b) getto frazionato, e/o

c) getto pieno.

Nota

Quando sono previsti il getto sia pieno sia frazionato, è consigliabile che la sequenza sia come sopraindicatacon il getto frazionato tra le posizioni di chiusura getto e di getto pieno.

Ogni getto frazionato deve essere a forma di cono o a velo diffuso.

6.2 Resistenza agli urti

La lancia erogatrice non deve rompersi o presentare perdite visibili quando è sottopostaalla prova specificata in E.1.

6.3 Coppia di manovra

La coppia di manovra necessaria ad effettuare le differenti regolazioni del getto della lan-cia erogatrice, alla massima pressione di esercizio, non deve superare il valore corrispon-dente indicato nel prospetto 1 in conformità alla prova specificata in E.2.

prospetto 1

Coppia massima di manovra del dispositivo di regolazione del getto della lancia erogatrice

Posizione di regolazione Coppia massima dI manovra(Nm)

Apertura 7

Getto frazionato 7

Getto pieno 7

Controllo di portata 7

© UNI Pagina 4UNI EN 671-2:2003

6.4 Marcatura delle posizioni di regolazione del getto

6.4.1

Le lance erogatrici con dispositivo di regolazione a rotazione devono riportare l’indicazio-ne del senso di apertura e di chiusura.

6.4.2

Le lance erogatrici con dispositivo di regolazione a leva devono riportare l’indicazione del-le seguenti posizioni:

a) getto chiuso; e

b) getto frazionato; e/o getto pieno.

7 VALVOLA DI INTERCETTAZIONE

7.1

L’idrante a muro deve essere dotato di una valvola di intercettazione manuale.

Nota

È generalmente opportuno che la valvola e l’attacco della valvola siano conformi alle norme nazionali del Paesein cui l’apparecchiatura deve essere installata.

7.2

La valvola deve essere di tipo a vite o di altro tipo ad apertura lenta.

7.3

La filettatura dell’attacco della valvola deve essere conforme alla ISO 7-1:1994.

7.4

Gli attacchi di entrata e di uscita devono formare un angolo non minore di 90° e non mag-giore di 135°.

7.5

La chiusura della valvola di intercettazione deve avvenire con manovra di rotazione orariadel dispositivo di chiusura e il senso di apertura deve essere indicato.

7.6

Quando sottoposte a prova secondo la ISO 5208:1993 ad una pressione massima di eser-cizio di 1,2 MPa le valvole di intercettazione devono soddisfarne i requisiti.

8 CASSETTE

8.1 Generalità

Le cassette devono essere munite di portello e possono essere chiuse con una serratura.Le cassette dotate di serratura devono essere provviste di un dispositivo di aperturad’emergenza che può essere protetto solo con materiali frangibili e trasparenti. La valvoladi tipo a vite deve essere posizionata in modo tale che ci siano almeno 35 mm tra ogni latodella cassetta ed il diametro esterno del volantino, sia in posizione di apertura totale chedi chiusura.Se il dispositivo di apertura di emergenza è protetto da una lastra di vetro frangibile, que-sta deve rompersi senza lasciare spigoli taglienti o frastagliati che potrebbero lesionare gliutilizzatori. Le cassette devono essere prive di spigoli taglienti che possano danneggiarel’attrezzatura o lesionare gli utilizzatori.Le cassette possono anche essere utilizzate per contenere altre apparecchiature antin-cendio a condizione che la cassetta sia di misura sufficiente e le altre apparecchiaturenon impediscano la pronta utilizzazione della valvola e della tubazione. Il portello dellacassetta deve poter aprirsi di almeno 170° per permettere lo srotolamento della tubazio-ne in ogni direzione. Per l’uso in particolari condizioni climatiche può essere necessarial’apertura di adeguate fessure di ventilazione nella cassetta.

8.2 Dispositivo di apertura

Deve essere previsto un dispositivo di apertura per permettere l’ispezione periodica e lamanutenzione. Il dispositivo di apertura deve prevedere la possibilità di essere munito disigillo di sicurezza.

Nota

La forza necessaria per la rottura del sigillo di sicurezza deve essere compresa tra 20 N e 40 N, ed il dispo-sitivo di apertura dovrebbe essere ragionevolmente difficile da manovrare per evitare manomissioni e furti.

© UNI Pagina 5UNI EN 671-2:2003

8.3 Cassette di forma C

Le cassette di forma C devono essere provviste di fori sul fondo per il drenaggio dell’acqua.

9 MATERIALI

Nota 1

L’autorità preposta può specificare i materiali che sono accettabili o non accettabili qualora gli idranti a murosiano collegati ad un acquedotto pubblico.

Nota 2

Si raccomanda di richiedere la consulenza del fabbricante in caso di particolari rischi di corrosione.

9.1 Resistenza alla corrosione esterna

Tutte le parti metalliche devono garantire una adeguata resistenza alla corrosione quandole parti rivestite sono sottoposte a prova in conformità con B.2.

9.2 Materiali plastici

9.2.1 Componenti sottoposti a pressione

Le lance realizzate con materiali plastici devono soddisfare i requisiti di 6.2 quando sotto-poste a prova secondo E.1, dopo la prova di invecchiamento descritta nell’appendice C.

9.2.2 Componenti non sottoposti a pressione

Dopo la prova di invecchiamento descritta nell’appendice C, tutti i supporti delle tubazionirealizzati con materiali plastici devono soddisfare i requisiti di 4.3.3.

9.3 Resistenza alla corrosione delle condotte di passaggio dell’acqua

Non si devono riscontrare significativi deterioramenti dovuti alla corrosione, e l’operativitàmeccanica di tutti i componenti deve rimanere inalterata, quando le condotte di passaggiodell’acqua sono sottoposte alla prova specificata nell’appendice D.

10 CARATTERISTICHE IDRAULICHE

10.1 Resistenza alla pressione

Le tubazioni complete di raccordi devono essere progettate per le seguenti pressioni:

- pressione massima di esercizio: 1,2 MPa;

- pressione di collaudo: 2,4 MPa;

- pressione minima di scoppio: 4,2 MPa.

10.2 Sicurezza dei raccordi

Le tubazioni complete di raccordi non devono presentare alcuna perdita quando sono sot-toposte alla pressione di collaudo in conformità a E.5.

10.3 Portata minima

I valori di portata sia nella posizione a getto pieno sia nella posizione a getto frazionatonon devono essere minori dei valori indicati nel prospetto 2 quando l’idrante a muro è sot-toposto alla prova specificata in E.4.1.

© UNI Pagina 6UNI EN 671-2:2003

prospetto 2

Portate minime e coefficiente

K

minimo in funzione della pressione

10.4 Gittata effettiva

Le gittate effettive dei getti alla pressione di 0,2 MPa, determinate come specificato inE.4.2 non devono risultare minori dei seguenti valori:

- getto pieno 10 m;

- getto frazionato a velo diffuso 6 m;

- getto frazionato a forma di cono 3 m.

10.5 Angoli di erogazione

Le lance erogatrici nella posizione a getto frazionato quando sono sottoposte alla provacome specificata in E.3 devono avere i seguenti angoli di apertura

- getto frazionato a velo diffuso 90° ± 5°;

- getto frazionato a forma di cono non minore di 45°.

11 COLORE, SIMBOLI, MARCATURA E ISTRUZIONI

11.1 Colore

Il colore del supporto della tubazione deve essere rosso, tranne nei casi in cui requisiti diregolamenti permettano l’uso di altri colori.

Nota

Un colore rosso adeguato è specificato nella ISO 3864 "Safety colours and safety signs".

11.2 Simboli di identificazione

Le cassette devono essere marcate con i simboli definiti dalla Direttiva 92/58/CEE.

Nota

I simboli possono avere una superficie luminescente.

11.3 Marcatura

Gli idranti a muro devono essere marcati con le seguenti informazioni:

a) il nome e/o marchio del fornitore;

b) il numero della presente norma europea;

c) l’anno di costruzione;

d) la pressione massima di esercizio;

e) la lunghezza e diametro della tubazione;

f) il diametro dell’ugello della lancia erogatrice (marcato sulla lancia).

11.4 Istruzioni d’uso

Gli idranti a muro devono essere dotati di istruzioni d’uso complete, esposte o sull’idrantestesso o ad esso adiacenti.

Diametro dell’ugello o diametro equivalente

mm

Portata minima

Q

l/min Coefficiente

K

(vedere nota)

P

= 0,2 MPa

P

= 0,4 MPa

P

= 0,6 MPa

9 66 92 112 46

10 78 110 135 55

11 93 131 162 68

12 100 140 171 72

13 120 170 208 85

Nota La portata

Q

alla pressione

P

è definita dall’equazione con

Q

espresso in litri al minuto e

P

in megapascal.Q K 10P=

© UNI Pagina 7UNI EN 671-2:2003

11.5 Istruzioni di installazione e manutenzione

Il fornitore deve rendere disponibile un manuale di istruzioni per l’installazione e la manu-tenzione degli idranti a muro.Le procedure di manutenzione devono essere come specificato nella EN 671-3.

12 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

12.1 Generalità

La conformità di idranti a muro con tubazioni flessibili ai requisiti della presente norma de-ve essere dimostrata da:

- prove iniziali di tipo;

- controllo di produzione in fabbrica da parte del fabbricante.

12.2 Prove iniziali di tipo

Le prove iniziali di tipo devono essere effettuate quando la presente norma viene applicataper la prima volta. Possono essere prese in considerazione prove effettuate in precedenzain accordo con le disposizioni della presente norma (stesso prodotto, stessa caratteristica,metodo di prova, metodo di campionamento e sistema di attestazione di conformità).Inoltre, le prove iniziali di tipo devono essere effettuate all’inizio della produzione di un tipodi prodotto oppure all’inizio di un nuovo metodo di produzione (quando questi possono in-fluenzare le proprietà dichiarate).Tutte le caratteristiche indicate nell’appendice A devono essere soggette a prove iniziali ditipo.

12.3 Controllo di produzione in fabbrica (FPC)

Il fabbricante deve istituire, documentare e mantenere un sistema FPC per assicurare chei prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche di prestazione dichiarate.Il sistema FPC deve comprendere procedure, ispezioni regolati e prove e/o valutazioni, eimpiego dei risultati per controllare le materie prime e altri materiali o componenti in in-gresso, l’attrezzatura, il processo di produzione e il prodotto, e deve essere sufficiente-mente dettagliato per assicurare che la conformità del prodotto sia evidente.Si deve ritenere che un sistema FPC conforme ai requisiti della/e parte/i pertinente/i dellaEN ISO 9000, e reso specifico per i requisiti della presente norma, soddisfi i requisiti di cuisopra.I risultati delle ispezioni, delle prove o valutazioni che richiedono un’azione devono essereregistrati, così come ogni azione intrapresa.La procedura di controllo di produzione deve essere registrata in un manuale.Il fornitore deve effettuare e registrare i risultati delle prove sulla produzione come partedel controllo di produzione.

© UNI Pagina 8UNI EN 671-2:2003

APPENDICE A PROGRAMMA PER LE PROVE INIZIALI DI TIPO

(normativa)

Eseguire le prove nella sequenza indicata nel prospetto A.1.

Nota

Se le prove vengono effettuate su idranti a muro equipaggiati con la lunghezza massima di tubazione flessibiledi uno dei diametri specificati dal fornitore, si può ritenere non necessario eseguire le prove su idranti a muroequipaggiati con lunghezza di tubazione minore purché siano dello stesso modello ed i diametri dell’ugellodella lancia erogatrice e della tubazione flessibile siano gli stessi.

prospetto A.1

Sequenza delle prove

Prova Punto Appendice

Requisiti della valvola

Prestazioni della valvola 7.6

a)

-

Prove di corrosione

Resistenza alla corrosione delle parti rivestite e non rivestite 9.1 B.1, B.2

Prova di invecchiamento dei materiali plastici- componenti sottoposti a pressione- componenti non sottoposti a pressione

9.2.19.2.2

CC

Resistenza alla corrosione delle condotte di passaggio dell’acqua 9.3 D

Prove idrauliche

Prove per le lance erogatrici

- resistenza agli urti 6.2 E.1

- coppia di manovra 6.3 E.2

Misurazione dell’angolo di erogazione 10.5 E.3

Prove di efflusso

- portata minima 10.3 E.4.1

- gittata 10.4 E.4.2

- tenuta 10.2 E.5

a) Non è necessario sottoporre nuovamente a prova valvole il cui fornitore ha dimostrato la conformità alla ISO 5208:1993.

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APPENDICE B METODO DI PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE ESTERNA

(normativa)

B.1 Parti rivestite

Nota

I requisiti sono specificati in 9.1.

B.1.1 Provino

La prova deve essere eseguita su un provino rettangolare (vedere figura B.1) di dimensio-ni nominali 150 mm

×

100 mm, che abbia lo stesso spessore del materiale utilizzato perla fabbricazione del prodotto e con un rivestimento di protezione il cui spessore abbia unvalore compreso tra 0,8 e 1 volta quello normalmente applicato sul prodotto.

B.1.2 Procedura

Con un punteruolo di acciaio tracciare una croce (vedere figura B.1) attraverso il rivesti-mento di protezione fino al raggiungimento del materiale sottostante. Collocare il provinoin una camera a nebbia salina generata da una soluzione al 5% per (240 ± 8) h come spe-cificato nella ISO 9227:1990. Al termine della prova esaminare il provino. Se il rivestimen-to di protezione non si è staccato per più di 2 mm da ogni lato del solco formante la croce,il rivestimento ha adeguatamente protetto il metallo.

figura B.1

Provino per la prova di resistenza alla corrosione

Dimensioni in mm

B.2 Parti non rivestite

Nota

I requisiti sono specificati in 9.1.

B.2.1 Procedura

Collocare l’intero idrante a muro, senza tubazione, in una camera a nebbia salina genera-ta da una soluzione al 5% per (240 ± 8) h come specificato nella ISO 9227:1990. Al ter-mine della prova, verificare che il funzionamento meccanico di tutte le parti non sia impe-dito e che non vi siano difetti da corrosione significativi all’interno oppure all’esterno. Di-fetti significativi da corrosione sono butterature, screpolature e rigonfiamenti.

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APPENDICE C PROVA DI INVECCHIAMENTO DEI MATERIALI PLASTICI

(normativa)

Nota

I requisiti sono specificati in 9.2.

Esporre i materiali plastici a luce ultravioletta e acqua nebulizzata come specificato dallaISO 4892-2:1999 metodo A - sorgente arco xeno con le seguenti condizioni:

- temperatura del pannello nero (65 ± 3) °C;

- umidità relativa (50 ± 5) %;

- tempi di nebulizzazione 18 min con un intervallo di 102 min;

- dose totale di esposizione 2 GJ/m

2

(1 000 h a 550 W/m

2

).Esaminare visivamente che i componenti non presentino rotture o screpolature.

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APPENDICE D METODO DI PROVA DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE CONDOTTE

(normativa)

DI PASSAGGIO DELL’ACQUA

Nota

I requisiti sono specificati in 9.3.

La prova può essere effettuata sia usando un idrante a muro completo che un idrante a mu-ro parzialmente assemblato ma che comprenda l’intera condotta di passaggio dell’acqua.Riempire l’intera condotta di passaggio dell’acqua dalla valvola di intercettazione fino allalancia erogatrice con una soluzione all’1%

m

/

m

di cloruro di sodio in acqua demineraliz-zata. Mantenere le condizioni anzidette per 3 mesi ± 5 giorni alla temperatura ambiente di(20 ± 5) °C.Al termine della prova verificare che l’operatività meccanica di tutti i componenti sia rima-sta inalterata e che non si riscontrino significativi deterioramenti interni o esterni dovuti al-la corrosione. Butterature, screpolature e rigonfiamenti costituiscono significativi deterio-ramenti dovuti alla corrosione.

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APPENDICE E METODI DI PROVA PER LE LANCE EROGATRICI

(normativa)

E.1 Resistenza agli urti

Nota

I requisiti sono specificati in 6.2.

Eseguire la prova usando una tubazione completa di raccordi e lance. Srotolare la tuba-zione e stenderla completamente come indicato in figura E.1. Riempire la tubazione conacqua fino alla massima pressione di esercizio. Sostenere la lancia erogatrice con la re-golazione del getto in posizione di chiusura ad una altezza di (1,5 ± 0,05) m sopra ad unpavimento di calcestruzzo e lasciarla cadere liberamente per 5 volte senza alcuna forzainiziale. Esaminare la lancia erogatrice per accertare eventuali danneggiamenti.

figura E.1 Disposizione per la prova di resistenza agli urtiDimensioni in mm

E.2 Coppia di manovraNota I requisiti sono specificati in 6.3.

Eseguire la prova sulla stessa lancia erogatrice utilizzata per la prova descritta in E.1.Montare la lancia erogatrice su un supporto fisso che non interferisca con il suo funziona-mento. Misurare la coppia di manovra alla pressione massima di esercizio e verificare chele coppie di manovra non superino i valori riportati nel prospetto 1.

E.3 Misurazione dell’angolo di erogazioneNota I requisiti sono specificati in 10.5.

Montare la lancia erogatrice in posizione orizzontale su un supporto fisso collocato a(1,5 ± 0,05) m dal suolo in una zona protetta da correnti d’aria (velocità del vento minoredi 2 m/s) ad una distanza di (0,5 ± 0,005) m da un piano verticale adeguatamente gradua-to come indicato in figura E.2.Collegare la lancia all’alimentazione idrica e regolare la pressione di entrata a(0,6 ± 0,025) MPa. Regolare la lancia in posizione di getto frazionato ed iniziare l’eroga-zione. Verificare l’angolo di erogazione come segue:

a) per lance erogatrici con getto frazionato a forma di cono: erogazione simmetrica rispettoall’asse orizzontale A-A coprente almeno la zona D-D su ogni lato dell’asse A-A; oppure

b) per lance erogatrici con getto frazionato a velo diffuso: erogazione coprente al massi-mo la zona B-B e al minimo la zona C-C su ogni lato dell’asse A-A.

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figura E.2 Dispositivo di prova per la misurazione dell’angolo di erogazioneDimensioni in mm

Nota Lancia erogatrice a getto frazionato a forma di cono o a velo diffuso in proiezione verticale.

E.4 Misurazioni di portata e di gittata

E.4.1 Portata minimaNota I requisiti sono specificati in 10.3.

Installare l’idrante a muro secondo le istruzioni del fornitore, generalmente come indicatoin figura E.3. Stendere la tubazione in posizione orizzontale e rettilinea. Aprire completa-mente la valvola di intercettazione. Rilevare i rispettivi valori di portata Q sia nella posizio-ne a getto pieno che nella posizione a getto frazionato alla pressione di (0,6 ± 0,025) MPa.

figura E.3 Dispositivo di prova per la misurazione della portataLegendaA FlussometroB ManometroC Valvola di intercettazioneD Lancia erogatrice

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E.4.2 GittataNota I requisiti sono specificati in 10.4.

Fissare la lancia erogatrice ad un supporto con inclinazione dell’asse di 30° rispetto alsuolo e con l’estremità della lancia ad una altezza da terra di (0,6 ± 0,01) m generalmentecome mostrato in figura E.4. Regolare la pressione di alimentazione a (0,2 ± 0,025) MPa.Con la lancia erogatrice nelle posizioni di getto pieno e getto frazionato misurare le gittateeffettive dell’acqua. La prova delle lance erogatrici a getto frazionato a forma di cono deveessere effettuata al minimo angolo di apertura. La misura della gittata effettiva è 0,9 voltela gittata massima.

figura E.4 Dispositivo di prova per la misurazione della gittataLegendaA FlussometroB ManometroC Valvola di intercettazioneD Lancia erogatricel1 Gittata effettival2 Gittata massima

Dimensioni in mm

E.5 Metodo di prova di tenutaNota I requisiti sono specificati in 10.1.

Collegare la tubazione flessibile completa di raccordi ad una alimentazione idrica in pres-sione. Riempire la tubazione d’acqua espellendone tutta l’aria. Far salire la pressione a2,4 MPa e mantenere questa pressione. Dopo 1 min verificare l’assenza di perdite nelprovino in particolare vicino ai raccordi e successivamente diminuire la pressione.

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE DISPOSIZIONI (informativa) DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

ZA.1 Punti della presente norma europea riguardanti i requisiti essenziali o altre disposi-zioni della direttiva UE relativa ai prodotti da costruzioneLa presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio.I punti della presente norma europea, come indicati nella presente appendice, soddisfanoi requisiti del mandato conferito nell’ambito della Direttiva UE relativa ai prodotti da costru-zione 89/106.La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità dei prodotti da costruzio-ne trattati dalla presente norma europea all’/agli impiego/impieghi previsto/i.AVVERTENZA : Altri requisiti e altre Direttive UE, che non riguardano l’idoneità all’/agliimpiego/impieghi previsto/i, possono essere applicabili ad un prodotto da costruzione cherientra nello scopo e campo di applicazione della presente norma.

Nota In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenuti nella presente norma, possono esservi altrirequisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio legislazione eu-ropea trasposta e leggi, regolamenti e disposizioni amministrative nazionali). Per soddisfare le disposizioni dellaDirettiva UE relativa ai prodotti da costruzione anche questi requisiti devono essere rispettati, dove e quando siapplicano. È disponibile una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanzepericolose sul sito Internet Construction su EUROPA (CREATE, cui si accede via http://www.europa.eu.int).

Prodotto da costruzione : Idranti a muro con tubazioni flessibiliImpiego(impieghi) previsto(i) : Installazioni fisse per fornire agli occupanti di un edi-

ficio i mezzi per controllare ed estinguere un incendionelle vicinanze. I requisiti si possono applicare in ge-nerale per altre applicazioni, per esempio nel settorenavale oppure in ambienti aggressivi, ma in tali casipossono essere necessari ulteriori requisiti.

prospetto ZA.1 Punti relativi

Requisito/caratteristica del mandato Punto relativo al requisito nella presente norma

Classi e/o livelli del mandato

Note

Distribuzione dei mezzi estinguenti 5.2, 10.3, 10.4, 10.5 -

Affidabilità di funzionamento 5.1, 6, 7 (tranne che 7.3),10.1, 10.2

-

Capacità di estrarre la tubazione 4.3.2, 4.3.3, 5.3 -

Durabilità dell’affidabilità del funzionamento,resistenza alla corrosione esterna di partirivestite e non rivestite

9.1 -

Durabilità dell’affidabilità del funzionamento,resistenza alla corrosione delle condotte di pas-saggio dell’acqua

9.3 -

Durabilità dell’affidabilità del funzionamento,prove di invecchiamento per materie plastiche

9.2 -

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ZA.2 Procedura per l’attestazione di conformità di idranti a muro con tubazioni flessibiliGli idranti a muro con tubazioni flessibili per gli impieghi previsti elencati devono seguireil(i) sistema(i) di attestazione di conformità indicato(i) nel prospetto ZA.2.

prospetto ZA.2 Sistemi di attestazione di conformità

In conformità alla CPD, Allegato III.2.(i), il sistema di attestazione di conformità 1, certifi-cazione di conformità del prodotto da parte di un organismo di certificazione approvato,comporta:

a) Compiti del fabbricante

1) controllo di produzione in fabbrica;

2) ulteriori prove su campioni prelevati in fabbrica da parte del fabbricante in confor-mità con il programma di prove prescritto.

b) Compiti per l’organismo approvato

1) prove iniziali di tipo del prodotto;

2) ispezione iniziale della fabbrica e del controllo di produzione in fabbrica;

3) sorveglianza continua, valutazione e approvazione del controllo di produzione infabbrica.

L’organismo di certificazione del prodotto certificherà le prove iniziali di tipo di tutte le ca-ratteristiche indicate nel prospetto ZA.1 in accordo con le disposizioni di 12.2, e per l’ispe-zione iniziale della fabbrica e del controllo di produzione in fabbrica, e per la sorveglianzacontinua, la valutazione e l’approvazione del controllo di produzione in fabbrica, tutte lecaratteristiche devono interessare l’organismo approvato. Il fabbricante deve effettuare unsistema FPC in conformità alle disposizioni di 12.3.

Z.A.3 Marcatura ed etichettatura CELa marcatura CE deve essere apposta sul prodotto se le prove corrispondenti sono statesuperate in conformità alla presente norma europea. La marcatura CE deve essere accompagnata dalle seguenti informazioni:

- il numero di identificazione dell’organismo di certificazione,

- il nome o il marchio di identificazione del produttore/fornitore, e

- le ultime due cifre dell’anno nel quale la marcatura è stata apposta, e

- il numero appropriato del certificato di conformità CE, e

- il numero della presente norma (EN 671-2), e

- tipo di prodotto

- lunghezza della tubazione (quando richiesto da regolamenti, la lunghezza elementaremassima non può essere maggiore di 20 m, in caso contrario possono essere dichia-rate altre lunghezze), e

- quando opportuno, indicazioni per identificare le caratteristiche del prodotto sulla ba-se delle specifiche tecniche:

1) diametro della tubazione (mm);

2) tipo di lancia "pieno, frazionato a forma di cono, frazionato a velo diffuso";

3) angolazione del getto frazionato a forma di cono (se maggiore di 45°);

4) diametro equivalente della lancia;

5) portata minima;

6) pressione di esercizio.

Prodotto Impiego previsto Livello(i) o classe(i) Sistema(i) di attestazione di conformità

Idrante a muro con tubazioni flessibili Sicurezza all’incendio - 1

Sistema 1: Vedere Direttiva del Consiglio 89/106/CEE (CPD), Allegato III.2.(i) senza prova di audit dei campioni.

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prospetto ZA.3 Esempio di marcatura CE

Oltre alle specifiche informazioni relative alle sostanze pericolose indicate sopra, il pro-dotto dovrebbe essere anche accompagnato, quando e dove richiesto e nel modo oppor-tuno, da una documentazione che elenchi altre legislazioni sulle sostanze pericolose cuisi dichiara la conformità, insieme a tutte le informazioni richieste da tale legislazione.

Nota Non è necessario citare la legislazione europea senza deroghe nazionali.

ZA.4 Certificato e dichiarazione di conformitàIl fabbricante o il suo agente con sede nell’EEA deve preparare e conservare una dichia-razione di conformità, che autorizza l’apposizione del marchio CE. Tale dichiarazione de-ve comprendere:

- nome e indirizzo del fabbricante, o del suo rappresentante autorizzato con sedenell’EEA, e il luogo di fabbricazione;

- la descrizione del prodotto (tipo, identificazione, utilizzo) e una copia delle informazio-ni che accompagnano la marcatura CE;

- disposizioni cui il prodotto è conforme (per esempio, l’appendice ZA della presente EN);

- particolari condizioni applicabili all’utilizzo del prodotto (se necessario);

- nome e indirizzo (o numero di identificazione) dell’/degli organismo/i approvato/i;

- nome e posizione della persona autorizzata a firmare la dichiarazione per conto delfabbricante o del suo rappresentante autorizzato.

Per le caratteristiche per le quali è richiesta la certificazione (sistema 1), la dichiarazionedeve contenere un certificato di conformità che, oltre alle informazioni sopra elencate,contenga anche le seguenti informazioni:

- il nome e l’indirizzo dell’organismo di certificazione,

- il numero del certificato,

- condizioni e periodo di validità del certificato, dove applicabile,

- nome e posizione della persona autorizzata a firmare il certificato.Deve essere evitata la duplicazione delle informazioni su certificato e dichiarazione. La di-chiarazione e il certificato devono essere presentati nella(e) lingua(e) dello stato membroin cui si utilizzerà il prodotto.

0123

Any Co Ltd, P.O. Box 21, B105000

0123 - CPD - 001

EN 671-2Idranti a muro con tubazione flessibileDiametro della tubazione (mm) 52Lunghezza della tubazione (m) 18Tipo di lancia a getto frazionato a

velo diffusoDiametro della lancia (mm) 9Portata (MPa l/min) 0,4/92Pressione di esercizio (MPa) 1,2

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BIBLIOGRAFIAEN ISO 9001 Quality systems - Model for quality assurance in

design, development, production, installation andservicing (ISO 9001:1994, including TechnicalCorrigendum 1:1995)

EN ISO 9002 Quality systems - Model for quality assurance inproduction, installation and servicing(ISO 9002:1994, including Technical Corrigendum1:1995)

ISO 3864 Safety colour and safety signs

Direttiva del Consiglio 92/58/CEE Requisiti minimi per le disposizioni della segnale-tica di salute e/o sicurezza sul luogo di lavoro

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dell’Industria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

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