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Sommario rassegna stampa Maggio/giugno 2013 Pagina Articolo 2 Ticino Management, maggio 2013 L’energia della SUPSI 8 Ticino Management, maggio 2013 Appuntamento con l’informatica forense 9 Corriere del Ticino, 6 giugno 2013 Manno, dove operano i detective digitali 11 laRegione, 14 giugno 2013 E-commerce per professionisti 12 Corriere del Ticino, 15 giugno 2013 Formarsi lavorando Consegnati 130 diplomi SUPSI 13 Giornale del Popolo, 18 giugno 2013 Formazione continua SUPSI i diplomati al CST di Tenero 14 laRegione, 18 giugno 2013 Diplomi per la formazione continua SUPSI 15 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013 Formazione continua SUPSI 16 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013 Farma industria Ticino 17 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013 E-commerce SUPSI Net-Comm Suisse 18 Corriere del Ticino, 27 giugno 2013 La matematica? Può diventare un divertimento 19 Giornale del popolo, 27 giugno 2013 La matematica può essere divertente 20 laRegione, 27 giugno 2103 Insegnare la matematica, materia vivace e creativa21 Rivista di Lugano, 28 giugno 2013 Direttori dei lavori nelledilizia e genio civile 22 Rivista di Lugano, 28 giugno 2013 Formazione continua alla SUPSI

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Sommario rassegna stampa Maggio/giugno 2013

Pagina Articolo

2 Ticino Management, maggio 2013

L’energia della SUPSI

8 Ticino Management, maggio 2013

Appuntamento con l’informatica forense

9 Corriere del Ticino, 6 giugno 2013

Manno, dove operano i detective digitali

11 laRegione, 14 giugno 2013

E-commerce per professionisti

12 Corriere del Ticino, 15 giugno 2013

Formarsi lavorando

Consegnati 130 diplomi SUPSI

13 Giornale del Popolo, 18 giugno 2013

Formazione continua SUPSI

i diplomati al CST di Tenero

14 laRegione, 18 giugno 2013

Diplomi per la formazione continua SUPSI

15 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013

Formazione continua SUPSI

16 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013

Farma industria Ticino

17 Rivista di Lugano, 21 giugno 2013

E-commerce SUPSI Net-Comm Suisse

18 Corriere del Ticino, 27 giugno 2013

La matematica?

Può diventare un divertimento

19 Giornale del popolo, 27 giugno 2013

La matematica può essere divertente

20 laRegione, 27 giugno 2103

Insegnare la matematica, materia “vivace e creativa”

21 Rivista di Lugano, 28 giugno 2013

Direttori dei lavori nell’edilizia e genio civile

22 Rivista di Lugano, 28 giugno 2013

Formazione continua alla SUPSI

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Ticino Management, maggio 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Osservazione dei media ARGUS der Presse AG Ref Argus: 49913049

Ticino Management, maggio 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Nuove tecnologie

Manno, dove operano i detective digitaliDal 2011 è attivo il Laboratorio di informatica forense SUPSI che fornisce supporto tecnico a polizia, Magistratura e privati

CYBERWAR NEL MONDO

2.500 ATTACCHI CONTRO LA NATODuemilacinquecento attacchi infor-matici contro la NATO nel 2012. Al-meno dieci minacce «serie» al mese. Sono i numeri di una «cyberwar» che di fatto è già cominciata. Dietro ai pi-rati informatici, ci può essere chiun-que: dai Governi (gli Stati Uniti nei mesi scorsi hanno già lanciato accu-se alla Cina) a gruppi terroristici e criminalità comune.

PERDITE PER MILLE MILIARDICalcolando solo i danni commerciali inflitti alle grandi corporation, si parla di perdite enormi che Europol ha sti-mato in mille miliardi di dollari l’anno. Così il tema della cybersicurezza è stato per la prima volta al centro del-la ministeriale Difesa cominciata martedì nel quartier generale di Bru-xelles.

L’ALLARMELa sicurezza informatica delle proprie reti e infrastrutture «spetta ai singoli Paesi», ha ricordato il segretario ge-nerale Anders Fogh Rasmussen, ma «siccome i cybeattacchi non si ferma-no alle frontiere» neppure la NATO deve farlo e deve essere pronta a in-tervenire per proteggere gli alleati da attacchi che possono essere «deva-stanti» e «venire senza preavviso, da qualsiasi parte del mondo».

PREPARARE GLI ESPERTIL’Alleanza è attrezzata da tempo per proteggere se stessa, il prossimo passo – ha detto Rasmussen – è come far sì che la NATO possa inter-venire per proteggere un alleato sotto attacco. Così i ministri hanno concor-dato da una parte di avviare un pro-gramma di addestramento comune ai 28 Paesi membri in modo che gli esperti nazionali condividano capaci-tà e linguaggio, dall’altra lo sviluppo di gruppi di reazione rapida per pro-teggere la NATO stessa e gli alleati condividendo le risorse sulla falsari-ga di quanto si è fatto schierando i Patriot tedeschi e olandesi in Turchia.

L’AIUTO DEGLI HACKERMa per difendere se stessa, l’Allean-za Atlantica ha già alzato la guardia ingaggiando anche un gruppo di ex hacker nel nuovo centro dedicato alla «cyberdefence» nel comando genera-le Shape a Mons. «Nonostante la sempre crescente sofisticazione de-gli incidenti siamo riusciti a chiudere il 2012 senza grandi danni ai nostri network» ha detto Rasmussen. «Fino-ra siamo stati fortunati. Ma se voglia-mo continuare ad esserlo, dobbiamo attrezzarci meglio», hanno commen-tato fonti anonime della NATO. A Mons, nel Belgio vallone, l’Alleanza ha costituito il «NATO Computer Inci-dent Response Capability» (NCIRC) per combattere gli attacchi elettroni-ci. Sarà pienamente operativo dal prossimo ottobre. (ATS/ANSA)

Potremmo chiamarli «investigatori digitali» in senso lato: computer, telefoni-ni e qualsiasi tipo di supporto informatico sono pane per i loro denti. La loro attività, in Ticino relativamente nuova, li porta anche a lavorare a contatto con gli inquirenti. Ma anche aziende e privati ne richiedono vieppiù il sup-porto tecnico. Parallelamente agli usi (e abusi) della tecnologia e della Rete, crescono le sollecitazioni al Laboratorio d’informatica forense, nato come servizio nel settembre 2011 in seno al Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI. Perdita o furto di dati, frodi informatiche, manipolazioni di con-tenuti digitali: le statistiche dei reati con componenti informatiche sono al rialzo e questi fenomeni sono purtroppo sempre più d’attualità anche nel nostro cantone. Il Laboratorio d’informatica forense, diretto dall’ingegner Alessandro Trivilini riceve richieste di supporto tecnico e specialistico ormai ogni settimana. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

PAGINE DI

ROMINA LARA

❚❘❙ «Bisogna rendersi conto dei cam-biamenti importanti che si stanno ve-rificando nell’uso della tecnologia. Prima di premere un bottone occorre ricordarsi di pensare, bisogna fermarsi un attimo e chiedersi se quello che stiamo facendo vogliamo sia scritto con la penna oppure con la matita. Perché, come si usa dire, una volta sul Web è per sempre sul Web. Ciò non vuol dire che occorra limitare comple-tamente l’uso della Rete, ma bisogna porsi la domanda (penna o matita?) e, poi, prendere una decisione consape-vole». Questo il suggerimento che Alessan-dro Trivilini, responsabile del Labora-torio di informatica forense della SUPSI, lancia spesso quando viene chiamato nelle scuole a tenere confe-renze per sensibilizzare i giovani sui rischi della Rete.

Parola chiave: consapevolezzaUn invito che l’esperto estende a tutti, ricordando che oggi la tecnologia fa parte del nostro quotidiano. Consape-volezza è la parola chiave che ritorna, ormai sempre più spesso, quando si parla di Internet, social network e delle cosiddette nuove tecnologie. Quelle che ci permettono di condividere foto, filmati, informazioni, pensieri. Che, se lo vogliamo, ci permettono di far sape-re ai nostri contatti dove siamo, cosa facciamo, se una determinata cosa ci piace, ci fa indignare e via dicendo. Gli

stessi mezzi permettono ad una miria-de di dati, anche sensibili e personali, di viaggiare ed essere rimbalzati da una parte all’altra del globo. Contenuti digitali di ogni sorta vengono generati da chiunque sia connesso alla Rete anche solo con il proprio smartphone. Le opportunità (e le comodità) per privati e aziende si moltiplicano, ma anche i rischi.

Come nelle serie Tv americaneI dati che si riversano ogni giorno nel calderone impalpabile del Web, posso-no venire persi, rubati, manipolati. Che si sconfini su terreni banditi dal codice penale o no, quando qualcuno di questi eventi si verifica, anche solo a titolo preventivo si pone l’esigenza di capire cosa, esattamente, sia successo. Da qui, accanto al numero crescente di indagi-ni avviate dalla polizia per sospetti cri-mini commessi sfruttando la Rete (dai reati economici alla pedopornografia), crescono esponenzialmente anche le richieste di supporto e consulenza al Laboratorio d’informatica forense. Una disciplina per molti versi nuova nella nostra realtà, ma che sta conoscendo giocoforza un rapido sviluppo. La sede del Laboratorio a Manno – un piccolo ufficio adeguatamente attrezzato – è lontano da quello che si vede in qual-che serie Tv americana, ma l’attività di analisi forense di questi esperti infor-matici avviene in alcuni casi, forse i più delicati, proprio così, lavorando in col-laborazione con gli inquirenti quando questi richiedono un supporto alta-mente specializzato. Il materiale ogget-to di sequestri viene passato al setaccio in cerca di elementi utili e, in alcuni ca-si, emergono storie articolate.Nato da un input del Dipartimento istituzioni a fronte delle nuove esigen-ze imposte dallo sviluppo e dall’ampia diffusione della tecnologia, il Labora-torio fornisce supporto tecnico-scien-tifico non solo alle autorità giudiziarie, ma anche ad aziende e privati. «Con l’avvento delle nuove tecnologie – spie-ga Trivilini – e soprattutto dopo 10 anni di utilizzo sfrenato non solo da parte di professionisti o aziende, ma anche di persone comuni, vi sono grosse quan-tità di contenuti digitali che vengono trasmesse dal mondo reale al mondo virtuale. È quindi arrivata con forza la necessità di avere strumenti e approcci che consentano di ristabilire un certo ordine, per poter capire cosa sia suc-cesso in una data situazione, ad esem-pio all’interno di un’azienda o nel caso di un reato. Si è presentata anche in Ti-cino l’esigenza di fornire conoscenze tecniche e metodologiche ad informa-tici specialisti in grado di operare

L’esigenzaI dati riversati nel Web, possono venire persi, rubati, manipolati. Che si sconfini nell’illegalità o no, se questo accade, bisogna capire cos’è successo

OPPORTUNITÀ E RISCHI Contenuti digitali di ogni sorta vengono generati da chiunque sia connesso alla Rete anche solo con il proprio smartphone. Le oppor-tunità si moltiplicano, ma anche i rischi. Sopra: telefonini di ultima generazione. A lato: hacker all’opera. (Foto Keystone)

Corriere del Ticino, Giovedì 6 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

nell’ambito dell’informatica forense per individuare, recuperare e custodire prove digitali, affinché possano essere valutate in sede giuridica». Sebbene la disciplina sia nata dal campo forense e giuridico, Trivilini rileva che sempre più interessa anche le aziende, per tut-to quanto è riconducibile alla sfera d’indagine. «L’informatica forense non serve a prevenire (perché qualcosa è successo o si sospetta lo sia), ma per-mette di ricostruire a ritroso quanto accaduto, dando un quadro chiaro di chi ha fatto cosa».

Ogni caso è diverso dall’altroIl Laboratorio svolge attività di suppor-to tecnico, scientifico e peritale, con esami che possono durare da poche

ore a settimane, a dipendenza della quantità di materiale da controllare. Essendo inseriti nella SUPSI, spiega il coordinatore, vi è il vantaggio di poter coinvolgere persone con competenze specifiche a dipendenza delle necessi-tà. «Ogni caso non è mai uguale all’al-tro, non esistono ricette preconfezio-nate». Tra gli esempi portati dal nostro interlocutore e che riguardano richie-ste giunte da privati direttamente al Laboratorio, vi è l’azienda che si vede violato il sistema operativo, chi ha per-so dei documenti e vorrebbe recupe-rarli, fino al caso di una grossa ditta lo-cale attiva a livello internazionale che un mese fa è stata vittima di un furto di dati. In quel caso, è emerso che qualcu-no era penetrato nel suo sistema infor-

matico dall’esterno per rubare infor-mazioni sensibili. Quanto alla collabo-razione con le autorità inquirenti, Tri-vilini spiega che il Laboratorio fornisce supporto legato alla parte tecnica e

tecnologica: «Siamo come un cacciavi-te che possono utilizzare quando de-vono svitare una vite». L’attività di sup-porto spazia su più tipologie di reati e senza sbilanciarsi Trivilini rileva che «c’è un interesse reciproco nell’appro-fondire la collaborazione ».

Trovare un terreno comuneVisti i bisogni che si vanno manife-stando in vari ambiti, a gennaio è par-tito pure un «Certificate of advanced studies in digital forensics», seguito attualmente da 11 professionisti di vari settori. La tecnologia permea ormai quasi ogni ambito e per Trivilini sarà sempre più importante riuscire a tro-vare un terreno comune nel quale si muovono professionisti di vari rami

che siano però in grado di parlare la stessa lingua. Per far conoscere l’infor-matica forense, con un focus sulle aziende, il prossimo 11 giugno a Man-no (sala primavera DTI, alle 17) il La-boratorio organizza una conferenza aperta al pubblico dal titolo « Big data e digital forensics aziendale: acquisi-zione, analisi e fraud investigation». Un evento che vedrà intervenire an-che due rinomati esperti di «digital fo-rensics» in ambito internazionale, Li-tiano Piccin e Gerardo Costabile. «Lo scopo non è fare terrorismo mediati-co, ma spiegare e rendere attenti a certe dinamiche – legate per esempio ai dati che generiamo – che purtroppo sono ancora sottovalutate» (informa-zioni su www.supsi.ch/forense).

Reati onlineCresce il numero delle in-dagini avviate dalla polizia per sospetti crimini com-messi sfruttando la Rete come anche le richieste di consulenza al Laboratorio

L’INTERVISTA ❚❘❙ ENEA FILIPPINI

«La lotta contro il cybercrimine è iniziata»❚❘❙ Ma come ha modificato l’attività di chi sta al fronte e lotta contro la criminalità l’avvento di Internet e delle nuove tecnologie (smartpho-ne, tablet, ecc)? Lo chiediamo a Enea Filippini, capo del Gruppo criminalità informatica della poli-zia cantonale. «Coloro che delin-quono – dice il commissario – sono più o meno tecnologicamente at-trezzati. Se non lo sono hanno, vo-lenti o nolenti, a che fare con l’in-formatica che fa ormai parte della nostra vita quotidiana. Anche l’atti-vità della polizia ha quindi dovuto adattarsi a queste nuove esigenze tanto che si è dovuto creare un gruppo ad hoc».Ormai quasi per ogni tipologia di reato vi sono supporti tecnologici che potrebbero contenere «tracce

digitali» utili alle inchieste. Que-sto crea un sovraccarico di lavo-ro? «Sì, ed è inevitabile. Tutti, ormai, utilizzano supporti elettronici che sono adatti a detenere ed archivia-re file di ogni tipo e natura. Tra questi ve ne sono, o quanto meno ve ne possono anche essere, di quelli che possono avere pertinen-za nel contesto dei procedimenti penali. L’altro grosso problema è che questi supporti elettronici so-no sempre più piccoli ma hanno capacità di stoccaggio sempre maggiori».I criminali si sono adeguati ai tempi, significa che anche le forze dell’ordine dovranno specializ-zarsi sempre più anche in ambito tecnologico?

«Certamente. Non per nulla ogni corpo di polizia ha avuto la neces-sità di creare gruppi di agenti che si occupano di quella che normal-mente viene chiamata criminalità informatica e che in particolare opera nei reati con appunto una componente tecnico/informatica, ma non solo. Non si può più fare a meno di essere formati ed operativi nel contesto delle analisi di appa-recchi elettronici vari, tra i quali spiccano chiaramente i computer, ma anche la telefonia mobile».La strada della collaborazione con la SUPSI per quel che riguar-da l’informatica forense si sta di-mostrando efficace? «Siamo ancora nelle fasi iniziali, ma le prime esperienze si sono ri-velate molto positive».

IL COMMISSARIO «Chi delinque è più o meno tecnologicamente attrezzato», dice Enea Filippini, capo del Gruppo criminalità informatica della polizia cantonale. (Foto CdT)

❚❘❙ La tecnologia al servizio della sicurez-za contro le frodi e il crimine è un antido-to alla tecnologia al servizio di questi atti contro la legge, afferma Giambattista Ravano, direttore del Dipartimento tec-nologie innovative (DTI) della SUPSI. «La SUPSI e in particolare il DTI devono fare la loro parte, date le conoscenze nel trattare dati, reti di PC, algoritmi di tratta-mento dell’informazione e altro, del te-ma ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione)». Procura pubbli-ca, polizia e DTI – continua l’esperto – hanno concordato le modalità di coope-razione che prevedono l’intervento inge-gneristico del DTI a supporto di indagini o perizie necessarie agli inquirenti. «Per l’Istituto di sistemi informativi e networ-king – che all’interno del DTI svolge queste attività – si tratta di una coopera-zione con valore strategico. È ovvio come il primo motivo strategico sia dato dalla volontà di essere al servizio della comu-nità in un campo sempre più invasivo e pervasivo (nel tempo stesso anche peri-coloso quando usato a fini criminali). Ma oltre a ciò si aggiunge la sfida, che deve cogliere una scuola universitaria, di rimanere alla frontiera della tecnica. In-fatti per dominare l’utilizzo malevolo delle tecnologie è sempre necessario la-vorare al limite più alto delle conoscen-ze, richiede cioè di sapere tutto e di più». Questo permette di mettere a frutto la ri-cerca applicata sui metodi di gestione dei dati, della comunicazione e della di-stribuzione e memorizzazione, oltre che una serie di attività collaterali tipiche dei sistemi informativi moderni. E – aggiun-ge Ravano – consente anche di mante-nere alto il livello di competenza e di sensibilità al rispetto della comunità in generale e della legge in particolare degli ingegneri in informatica. Infatti è utile trovare uno sbocco positivo anche nelle situazioni negative. Un po’ come duran-te lo stato di guerra si è progredito tecno-logicamente e si sono sviluppate appli-cazioni benefiche in campo civile, così anche nella lotta al crimine la tecnologia può trovare applicazione in innovazioni e progressi tecnico-scientifici di grande utilità. «Con queste premesse, e le com-petenze acquisite in anni di attività, ab-biamo quindi deciso di istituire una struttura che possa intervenire quando richiesto per effettuare la parte tecnica informatica di una indagine (o le relative perizie). Di fatto si tratta di mettere a di-sposizione in tempi brevissimi uno o più ingegneri o anche tecnici informatici sotto la guida dell’ing. Alessandro Trivili-ni al momento in cui si riveli necessario un intervento per analizzare, valutare e cercare informazioni presenti o transita-te su supporti informatici, siano essi reti di comunicazioni o sistemi di archivia-zioni. Ma anche più elusive manipola-zioni di strumentazioni. Pensiamo a questo riguardo quanta volatilità e quan-ta informazione può muoversi, nascon-dersi e svolgere un ruolo con l’uso di PC personali, tablet, smartphone, processo-ri a bordo di altri oggetti, ecc. Un lavoro molto difficile e rischioso ma altamente gratificante in caso di successo».

LA SFIDA

«Sistemi violati e furti di dati? Il nostro pane»

L’appuntamentoL’11 giugno a Manno (sala primavera DTI, alle 17) il Laboratorio organizza una conferenza aperta al pub-blico dal titolo «Big data e digital forensics aziendale»

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Si è tenuta l’11 giugno, presso la ChiccoD’Oro a Balerna la cerimonia di conse-gna dei diplomi dei partecipanti al pri-mo corso “Progettare, gestire e pro-muovere un sito di e-commerce” in Ti-cino, realizzato in partnership fra Net-Comm Suisse (l’associazione svizzeradel commercio elettronico) e Supsi. Pa-role di congratulazione sono state ri-volte dal presidente NetComm Suisse,Alessandro Marrarosa, che ha pure ri-cordato che lo stesso corso sarà replica-to a gennaio 2014.

Hanno ricevuto il certificatoNetCommSuisse:

Davide Alfano, Paolo Bentoglio, MarcoBuchser, Enrico Ercolani, Davide Gia-nola, Sandro Grisoni, Antonio Ignazit-to, Vittorio Lorenzo Maspoli, SamirMatta, Tanja Orsi, Fabrizio Pastorello,Daniele Petrucci, Marco Pincherli Vici-ni, Aleksandra Popovic, Steven Rime-diotti-von Gasser, Danilo Stupning,Astrid Tekla Titocci, Simone Vannucci,Alan Zellweger, Monica Zurfluh.

E-commerceperprofessionisti

laRegione, Venerdì 14 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 15 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Formazione continua SUPSI,i diplomati al CST di Tenero

SCUOLA UNIVERSITARIA PROFESSIONALE Consegnati gli attestati dei corsi

Il Centro sportivo nazionale di Tenero ha ospitato venerdì scorso la cerimonia di consegna dei diplomi di formazione continua della Scuo-la universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Numerosi i professionisti che, in presenza di 350 persone, hanno ottenuto i titoli di Di-ploma of Advanced Studies (DAS) e di Master of Advanced Studies (MAS).

L’evento ha permesso di riunire sot-to lo stesso tetto i diplomati dei princi-pali corsi offerti dalla Scuola nell’am-bito della formazione continua: DAS Gerontologia e geriatria (15), DAS Ge-stione sanitaria (20), DAS Salute ma-terna e pediatria (6), DAS Salute men-

tale e psichiatria (14), MAS Clinica generale (7), MAS Gestione sanitaria (8), DAS Affidabilità, manutenzione e sicurezza (8), DAS Ingegneria dei pro-cessi industriali (5), MAS Industrial Engineering and Operations (1), DAS ICT Systems and Security (7), MAS Computer Science (3), MAS Tax Law (8), MAS Human Capital Manage-ment (5), DAS Skills’ Empowerment (1), MAS Contemporary Music Per-formance and Interpretation (6), MAS Cultural Management (9), MAS Music Performance and Interpretation (5), MAS Research Methods in the Art (2). Nel 2013 sono così stati 130 i diploma-ti, tutti professionalmente attivi, che

hanno scelto la formazione continua della SUPSI per specializzarsi e ag-giornarsi durante la propria carriera professionale.

La cerimonia è stata inaugurata da Franco Gervasoni, Direttore SUPSI che, rivolgendosi ai diplomati, alle loro famiglie e ai loro datori di lavoro, ha sottolineato la ricchezza dei profili formati dalla SUPSI e come nell’arco di una vita di ogni persona, nume-rose sono le occasioni consapevoli e inconsapevoli di entrare in contatto con le competenze e le professiona-lità formate nell’ambito della forma-zione continua SUPSI. (...)> SEGUE A PAGINA 22

Giornale del popolo, Martedì 18 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

DasAffidabilità,manutenzionee sicurezza

Paolo Frogheri, Leonardo Emilio Gia-calone, Daniele Guerci, Claudio MazzaRiccardo Palmini, Angelo Sarra, Fran-cesco Tornesello, Domenico Vetrano

DasGestione sanitaria

Gabriella ChieaMonopoli, Marinella Ci-cero, Gabriele Cirio, Katja Colombi, Car-lo Duca, Eliana Fumagalli, ClaudioLiuzzo, Giuseppe Pazzi, Sheyla Poncio-ni, Ivica Rasic, Serena Redemagni, Ste-fano Regazzoni, Carmine Riccio, OmarRizzotto, Annalisa Ruzittu, AntonellaSala-Bianchi, Laura Salina, FedericaToniazzo, Gianluca Ugolini, Lavinia Si-mona Vlad

Das Salutematerna e pediatria

Thérèse Bechtiger, Jacinta Costa, Ales-sandra Gualco, Claudia Laloli, ManoloLuque, Chiara Previtali

Das Salutementale e psichiatria

StefaniaBalzaretti, DavideBoretti, Giu-lia Borghesi, Paolo Caminada, Alessan-dra Castelli, Elena Chiarinotti, PaolaDeVittori, Massimo Galetta, AlessandraMarconi, Daniela Personeni Picchi, Fa-bio Polini, Daniela Scirè, Sabrina Steli-tano, Sandro Tangredi

Das Ict Systems and Security

Andrea Bernaschina, Giancarlo Cava-dini, Sebastiano Ceppi, Giuseppe Ippo-lito, Giorgio Marchesano, Fabio Schia-voni, Giovanbattista Virzì

Das Ingegneria dei processiindustriali

Marco Chiarolanza, Davide D’Amore,SandraPatricia JimenezViadero, Perti-ni Kegue Vouffo, Alfredo Marco Puglie-se

Mas Computer Science

Damiano Bianchi, Giuseppe Curatitoli,Ilija Stanic

Mas Industrial EngineeringandOperations

Francesco Vallone

laRegione, Martedì 18 giugno 2013

Diplomiper la formazionecontinuaSupsiLa cerimonia di consegna dei diplomidi formazione continua della Scuolauniversitaria professionale della Sviz-zera italiana (Supsi) si è svolta venerdì14 giugno presso il Centro sportivo na-zionale della gioventù di Tenero. Nu-merosi i professionisti che, in presenzadi 350 persone, hanno ottenuto i titolidi DiplomaofAdvanced Studies (Das) edi Master of Advanced Studies (Mas).La cerimonia è stata inaugurata daFranco Gervasoni, Direttore Supsi che,rivolgendosi ai diplomati, alle loro fa-miglie e ai loro datori di lavoro, ha sot-tolineato la ricchezza dei profili forma-ti dalla Supsi e come nell’arco di unavita di ogni persona, numerose sono leoccasioni consapevoli e inconsapevolidi entrare in contatto con le competen-ze e le professionalità formate nell’am-bito della formazione continua Supsi. Èstato poi il turno di IvanCinesi, Diretto-re del dipartimento Sanità e responsa-bile della Formazione continua Supsiche, oltre a complimentarsi con i diplo-mati per l’importante traguardo rag-giunto, ha approfittato dell’occasioneper ringraziare tutti coloro che rendo-no possibile la realizzazione di pro-grammi di formazione continua sem-pre attuali.

Mas ContemporaryMusicPerformance

and Interpretation

Sara Baldini, Francesca Cescon, LauraFaoro, Chloe Levy, Ine Vanoeveren, Ni-cola Vendramin

Mas CulturalManagement

Chiara Besana, Cristina Borgonovo,Tessa Casagrande, Sara De Bernardis,Manuele Ferrari, Clarissa Filippini,Francesca Luisoni, Sebastiano Marvin,Alba Pedrini

MasMusic Performanceand Interpretation

ChristianHamann,AiMachii, GiuseppeMegna, Alberto Moretto, MichelangeloPierini

MasResearchMethods in theArt

Cinzia Cruder, Paolo Paolantonio

DasGerontologia e geriatria

AlessandraBurocchi,DanieleCallegari,Lorenza Casoli, Raffaele Contella, Mar-garita Cruz Nuñez Masu, Sonia D’Anto-ni, JasnaDenic, Emanuela Lazoi, Gioac-chino Diego Lo Curto, Sebastiano Mar-chese, Anna Margani, Zdenko Maric,Cinzia Morelli Duci, Fulvia Parisi Cleo-pazzo, Chiara Perego

Mas Clinica generale

Micaela Borioli, Shaila Cavatorti, Do-menica Chinnì, Stefano Dellagiacoma,Paola Montrasi, Stefania Pilotto, Clau-dio Speroni

MasGestione sanitaria

Gabriela Bortolotti, Cinzia Bressan, Da-niela De Filippi De Monte, DanieleFranceschini, Eleonora Liva, ClaudioOmati, Francesco Pagone, Lucia Pelle-grino

Das Skills’ Empowerment

Aurelio Peduzzi

MasHumanCapitalManagement

Marco Cavaliere, Corrado Dazio, LeilaDressi, Samuele Enderli, EmanuelaZamprogno

Mas Tax Law

Elena Arlotta, Roberto Audino, DavideBuloncelli, Sergio Codiga, Daniele Fu-magalli, Giovanni Guastalla, Raoul Pa-

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

La cerimonia di consegna deidiplomi di formazione conti-nua della scuola universitariaprofessionale della Svizzera ita-liana (Supsi) si è svolta venerdì14 giugno presso il centro spor-tivo nazionale della gioventùdi Tenero. Nel 2013 sono stati130 i diplomati, tutti professio-nalmente attivi, che hannoscelto la formazione continuadella Supsi per specializzarsi eaggiornarsi. Hanno ottenuto ititoli di diploma of advancedstudies (Das) e di master of ad-vanced studies (Mas) i seguen-ti luganesi: per il dipartimentosanità Lorenza Casoli, JasnaDenic e Fulvia Parisi Cleopazzo(Das gerontologia e geriatria);Giuseppe Pazzi, Stefano Regaz-zoni e Lavinia Simona Vlad(Das gest ione sanitar ia) ;Thérèse Bechtiger e Alessan-dra Gualco (Das salute mater-

Formazione continua Supsi

na e pediatria); Stefania Balza-retti (Das salute mentale e psi-chiatria); Gabriela Bortolotti(Mas gestione sanitaria). I di-plomati del conservatorio dellaSvizzera italiana: Tessa Casa-grande (Mas cultural manage-ment); Christian Hamann e AiMachii (Mas music performan-ce and interpretation); CinziaCruder e Paolo Paolantonio(Mas research methods in theart). Per il dipartimento scien-ze aziendali e sociali hannoconcluso la formazione MarcoCavaliere ed Emanuela Zam-progno (Mas human capitalmanagement); Roberto Audi-no, Raoul Paglia e Oriana Ros-si (Mas tax law). Dipartimentotecnologie innovative: AndreaBernaschina e Fabio Schiavoni(Das ict systems and security);Ilija Stanic (Mas computerscience).

Rivista di Lugano, Venerdì 21 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

È terminato il secondo deiquattro moduli del corso di for-mazione di Farma industria Ti-cino (Fit), l’associazione delleindustrie chimiche e farmaceu-tiche. Il corso, organizzato incollaborazione con la Supsi ededicato al middle manage-ment delle aziende associate, èpensato per sviluppare capacitàdi gestione del personale, deiprogetti e di controllo dei costi.

Farma industria Ticino

Il secondo modulo era dedicatoal «People and performancemanagement in the pharma-ceutical sector». Il dr. GabrielHaering (membro di comitatodi Farma industria Ticino e CeoCerbios-Pharma Sa) ha conse-gnato ai partecipanti l’attestatodi partecipazione. Alla conse-gna era pure presente il dr. Pie-ro Poli (membro di comitatoFit e Ceo RIvopharm Sa).

Rivista di Lugano, Venerdì 21 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

messi gioiellisince1949

oreficeriagioielleria

gemmologia

creazionitrasformazioni

riparazioni

incastonaturestime - perizie

via pretorio 5 (1. piano)tel. 091 923 51 37fax 091 923 23 [email protected]

E-commerce Supsi Net-Comm Suisse

Si è concluso il primo corso«Progettare, gestire e promuo-vere un sito di e-commerce» inTicino. Realizzato in partner-ship tra NetComm Suisse (l’as-sociazione del commercio elet-tronico) e Supsi, si è sviluppatosu dieci serate per un totale di 40ore di lezione. Hanno ricevuto ilcertificato NetComm Suisse:Davide Alfano, Paolo Bento-glio, Marco Buchser, Enrico Er-colani, Davide Gianola, SandroGrisoni, Antonio Ignazitto, Vit-torio Lorenzo Maspoli, SamirMatta, Tanja Orsi, Fabrizio Pa-storello, Daniele Petrucci, Mar-co Pincherli Vicini, AleksandraPopovic, Steven Rimediotti-von Gasser, Danilo Stupning,Astrid Tekla Titocci, SimoneVannucci, Alan Zellweger, Mo-nica Zurfluh. Nella foto: i parte-

cipanti al corso, alcuni relatori ei membri del comitato direttivoAlessandro Marrarosa, CarloTerreni e Serse Bonvini.

Rivista di Lugano, Venerdì 21 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Giovedì 27 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

CONVEGNO SUPSI

Il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI organizzerà, tra il giugno di quest’anno e l’anno scolasti-co 2014-15, tre eventi dedicati all’insegnamento della mate-matica nella scuola dell’obbli-go, nell’intento di coinvolgere insegnanti, allievi, genitori e l’intera cittadinanza per avvi-cinarli a questa disciplina in un clima di confronto, condi-visione e divertimento. Il primo convegno si tiene oggi, giovedì 27, al Teatro di Locarno, e trat-terà considerazioni legate alla pratica didattica, ed è dedicato in particolare agli insegnanti di scuola dell’infanzia ed elemen-tare.

La matematicapuò esseredivertente

Giornale del popolo, Giovedì 27 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Insegnare lamatematica,materia ‘vivace e creativa’Matematica, materia ostica. Ma èproprio così? IlDipartimento for-mazione e apprendimento dellaSupsi organizza tra il giugno diquest’anno e l’anno scolastico2014-15 tre eventi dedicati all’in-segnamento della matematicanella scuola dell’obbligo, coinvol-gendo insegnanti, allievi, genitorie icittadini ingenerale.Obiettivo?Favorire, spiega la Supsi, un’im-maginedellamatematica “positi-va, vivace e creativa”. Oggi, giove-

dì 27, il primo incontro. Si svolge-rà nell’arco dell’intera giornata alTeatrodi Locarno.Diverse le con-ferenze. Apertura alle 9 con l’in-tervento di Emanuele Berger, di-rettoredellaDivisionedella scuo-la e coordinatore del Decs. L’in-contro si chiuderà verso le 17.30con il saluto del direttore del Dfa,MicheleMainardi. Idocenti iscrit-ti aquestagiornata–apertaa tut-ti gli interessati – sono più di tre-cento.

laRegione, Giovedì 27 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Ha avuto luogo la cerimonia diconsegna dei certificate of ad-vanced studies (Cas) per diret-tori dei lavori nell’ambito del-l’edilizia e del genio civile. Lacerimonia ha chiuso il percorsoiniziato il 15 ottobre 2012 conl’avvio della seconda edizionedi questo corso di formazionecontinua, organizzato da Otia,Ssic e Supsi, e indirizzato a pro-fessionisti che operano nell’am-bito delle costruzioni. Hannosuperato gli esami: Carlo Albi,

Direttori dei lavori nell’edilizia e genio civile

Cristina Maria Arcari BollerMehler, Ezio Brunetti, MarzioCarobbio, Daphne Cavalli, Al-berto Cerutti, David Dalsass,Alessandro Fancoli, RamiroFarfan, Massimo Ferrari, MariaGagliano, Martino Gorno,Sandro Guerrero, Satar Hodai,Alfredo Iovino, Giovanni Lar-ghi, Benoît Lienhard, NicolaMassera, Jordi Muñoz Coll,Paolo Nesa, Giuseppe Praino,Gianluca Spaini, Elio Valletta eGiovanni Venini.

Rivista di Lugano, Venerdì 28 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

È disponibile da qualche giorno il nuovo catalogo Supsi dei percorsi di formazionecontinua di lunga durata che prenderanno avvio il prossimo autunno: 83 programmidi formazione in 12 aree di competenza rivolti ai professionisti che desiderano spe-cializzarsi e aggiornarsi durante la propria carriera. Negli ultimi anni la Supsi si è af-fermata quale istituzione leader della formazione continua universitaria in Ticino,accompagnando ogni anno migliaia di professioniste e professionisti attraverso per-corsi formativi di qualità e articolati in modo flessibile, in funzione delle esigenze di-versificate dei partecipanti. Nel nuovo catalogo sono descritti dettagliatamente icorsi offerti dai dipartimenti e dalle scuole affiliate Supsi. Le proposte di formazionecontinua per l’anno accademico 2013/14 coprono numerose aree di competenza: co-struzioni, energia-ambiente-territorio, design, formazione-apprendimento, sanità,management, diritto tributario, scienze sociali, informatica, elettronica, ingegneriaindustriale e musica. Il catalogo può essere richiesto scrivendo a [email protected] oconsultando il sito www.supsi.ch/fc. Si segnala inoltre che Supsi offre – sempre nel-l’ambito della formazione continua – più di 500 corsi di breve durata che sono purepresentati sul suo portale web.

Pubblicato il catalogo dei corsi 2013/2014Formazione continua alla Supsi

Rivista di Lugano, Venerdì 28 giugno 2013