28
9 771590 588032 80626 di LUCA BEGALLI C entrodestra con il vento in poppa, carico di propositi e di entusiasmo. In piena luna di miele, come è giusto e naturale che sia per chi ha saputo “riprendersi” Sondrio dopo un lunghissimo periodo egemonizzato da una figura significativa come quella di Alcide Molteni. Centrosinistra che si lecca le ferite e che riflette sul risultato severo e deludente del ballottaggio. Perché se la vittoria di Marco Scaramellini era abbastanza scontata, al di là delle scaramanzie del caso, il divario tra lui e Nicola Giugni invece di restringersi si è fatto ancora più netto, rimarcando come la sterzata CONTINUA A PAGINA 11 ELEZIONI: IL PD VA A SBATTERE SE STA ANCORA FERMO so anno il diploma da ragioniere, gli amici della Gogoris Gospel Band dove canta la madre Rosa. Il corteo funebre guidato dal parroco di Piu- ro e Villa di Chiavenna don Roma- no Pologna è arrivato a Villa dalla sala del commiato di Chiavenna per la recita del rosario, alla quale è seguita la funzione vera e propria. Il tutto mentre non solo la chiesa ma anche il sagrato antistante si andavano riempiendo. Tantissimi giovani, ovviamente, ma tutta la comunità del comune bregagliotto ha voluto essere presente. PRATI A PAGINA 23 Riccardo Romeo dente stradale mentre era a bordo della sua Fiat 500 Abarth. C’erano tutti nella chiesa di San Sebastiano per l’ultimo saluto al 19enne Ric- cardo. Amici, coscritti, compagni del Complesso Bandistico di Villa di Chiavenna, ex compagni di scuo- la e alcuni docenti dell’istituto su- periore Leonardo Da Vinci, dove Riccardo aveva conseguito lo scor- Bilancio Il Summer Sound vuol tornare al parco SERVIZIO A PAGINA 15 Anniversario Compleanno speciale per il Pian Gembro CASTOLDI A PAGINA 20 Per i defunti La Messa a Cancano fra dighe e ricordi GURINI A PAGINA 21 di FRANCESCO ANGELINI P ensare che se tornasse sulla Terra, Carlo Marx ne troverebbe di lavoro da fare, perché un po’ di bisogno di sinistra ci sarebbe eccome. Meglio precisare subito che si tratta di un paradosso, prima che salti su quello che dice: “ma che lavoro, che anche quando era vivo non ha mai fatto un tubo in vita sua!!”. Perché l’andazzo, ragazzi è questo. Lo ribadisce il voto dei ballottaggi che segue a ruota tutti gli altri a partire non solo dal 4 marzo CONTINUA A PAGINA 11 Qualcheorainpiùdison- no al mattino, tanto per recuperare quello perso con i festeggiamenti notturni della vittoria, ma poi al pomeriggio subito al lavoro per far fronte agli adempimenti tecnici e anche alle decisioni politiche. Non ha perso tempo Marco Sca- ramellini, il neo sindaco di Sondrio, che ieri ha incontrato il dirigente del servizio istituzionale di palazzo Pretorio Livio Tirone per la prima riunione operativa dopo l’elezione di domenica sera. Il calendario prevede appunta- menti importanti. Stamattina ci sarà la proclamazione ufficiale de- gli eletti da parte del tribunale e dunque la presa in carico ufficiale da parte di Scaramellini della guida di palazzo Pretorio. A partire da oggi parte anche il conto dei dieci giorni entro cui il neo sindaco è chiamato ad indire il primo consi- glio comunale. «Di ufficiale ancora non c’è nulla - dice Scaramellini -, ma l’intenzione è di convocare l’au- la per lunedì 9 luglio». SERVIZI ALLE PAGINE 2-5 I festeggiamenti subito dopo la chiusura delle urne e l’arrivo dei primi risultati FOTO GIANATTI Villa, l’ultimo saluto a Riccardo «Ora mandate un bacio al cielo» «Mandateunbacioalcie- lo, non andrà perso perché è nella casa del Signore. Vi tornerà indie- tro». Questa l’esortazione ai pre- senti di don Gigi Pini, che ieri ha officiato la cerimonia funebre di Riccardo Romeo, il giovane di Villa di Chiavenna vittima venerdì sera a San Carlo di Chiavenna, lungo la Statale 37, di uno spaventoso inci- Cade nel prato dietro casa Grave operaio di Rasura È stato ricoverato in gravi condizioni l’uomo di 57 anni di Rasura vittima ieri sera di una caduta in un prato a pochi passi dalla propria abitazione. Sembra che l’uomo, di profes- sione operaio, fosse impegnato in alcuni lavori all’aperto quando sarebbe rimasto vittima di una scivolata in un punto particolar- mente ripido dei prati che sovra- stano la via Ticc. Caduto prima sull’erba è finito fino al muro a strapiombo sulla strada e da lì sull’asfalto, quasi tre metri più sotto. Un impatto violento con il suo- lo che ha lasciato l’uomo a terra ferito e sanguinante. Un passante lo ha notato e ha dato subito l’al- larme, facendo intervenire prima una e poi una seconda ambulan- za. Resisi conto però che la situa- zione era più seria del previsto, i medici hanno fatto intervenire l’eliambulanza con la quale, poco dopo le 20,30, il ferito è stato rico- verato al Morelli di Sondalo. Albaredo Cani bruciati vivi Taglia sul colpevole «Cinquemila euro» Gli animalisti di Aidaa offrono 5mila euro per trovare l’autore del crudele gesto. Il prefetto è intervenuto per sollecitare le indagini ACQUISTAPACEAPAGINA22 Il capanno dato alle fiamme Montagna Passaggio a livello La chiusura a Trippi divide i residenti LUCCHINI A PAGINA 15 A utobus al posto dei treni. Otto sulla Colico-Chiavenna, altrettanti da Sondrio a Tirano e viceversa. «Non è casuale, bensì strutturale – commenta dalla Cisl il referente del settore trasporti Michele Fedele -. Dal 2014, prima di Expo, i sindacati valtellinesi denunciano questa situazione fatta di problemi di organico e di materiali». BARBUSCA A PAGINA 17 Filo di Seta Mondiali: Uruguay da Oscar (Tabarez). ANNO 127 . NUMERO 174 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018 • EURO 1,30 ESAME DI MATURITÀ L’ultimo quizzone non fa danni É andata meglio del previsto, «fattibile» a detta dei maturandi, che ieri hanno sdoganato con soddisfazione la terza prova, il cosiddetto quizzone multidisciplinare, che esce dunque a testa alta dalla storia dell’esame di Stato, considerando che dal prossimo anno scomparirà dalla terna degli scritti. LUCCHINI A PAGINA 16 SONDRIO, LA SINISTRA E LE COSE NON DETTE Sondrio, giunta allargata Primi incontri dopo il voto La soddisfazione nel centrodestra - Per Giugni tracollo al ballottaggio BUS AL POSTO DEI TRENI: MENO DISAGI /ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zTHZ8/KnJHC4LKA5yFcugU=

Sondrio, giunta allargata P rimi incontri dopo il voto A · si fatto ancora pi netto, rimarcando come la sterzata ... Carlo Marx ne troverebbe di lavoro da fare, ... sar la proclamazione

Embed Size (px)

Citation preview

9771590

588032

80626

di LUCA BEGALLI

Centrodestra con ilvento in poppa, caricodi propositi e dientusiasmo. In piena

luna di miele, come è giusto e naturale che sia per chi ha saputo “riprendersi” Sondrio dopo un lunghissimo periodo egemonizzato da una figura significativa come quella di Alcide Molteni. Centrosinistra che si lecca le ferite e che riflette sul risultato severo e deludente del ballottaggio.

Perché se la vittoria di Marco Scaramellini era abbastanza scontata, al di là delle scaramanzie del caso, il divario tra lui e Nicola Giugni invece di restringersi si è fatto ancora più netto, rimarcando come la sterzata CONTINUA A PAGINA 11

ELEZIONI: IL PDVA A SBATTERESE STA ANCORAFERMO

so anno il diploma da ragioniere, gliamici della Gogoris Gospel Band dove canta la madre Rosa. Il corteofunebre guidato dal parroco di Piu-ro e Villa di Chiavenna don Roma-no Pologna è arrivato a Villa dallasala del commiato di Chiavenna per la recita del rosario, alla qualeè seguita la funzione vera e propria.Il tutto mentre non solo la chiesama anche il sagrato antistante si andavano riempiendo. Tantissimigiovani, ovviamente, ma tutta la comunità del comune bregagliottoha voluto essere presente. PRATI A PAGINA 23Riccardo Romeo

dente stradale mentre era a bordodella sua Fiat 500 Abarth. C’eranotutti nella chiesa di San Sebastianoper l’ultimo saluto al 19enne Ric-cardo. Amici, coscritti, compagnidel Complesso Bandistico di Villadi Chiavenna, ex compagni di scuo-la e alcuni docenti dell’istituto su-periore Leonardo Da Vinci, doveRiccardo aveva conseguito lo scor-

BilancioIl Summer Soundvuol tornare al parcoSERVIZIO A PAGINA 15

AnniversarioCompleanno specialeper il Pian GembroCASTOLDI A PAGINA 20

Per i defuntiLa Messa a Cancanofra dighe e ricordiGURINI A PAGINA 21

di FRANCESCO ANGELINI

Pensare che se tornassesulla Terra, Carlo Marxne troverebbe di lavoroda fare, perché un po’ di

bisogno di sinistra ci sarebbe eccome. Meglio precisare subito che si tratta di un paradosso, prima che salti su quello che dice: “ma che lavoro, che anche quando era vivo non ha mai fatto un tubo in vita sua!!”. Perché l’andazzo, ragazzi è questo. Lo ribadisce il voto dei ballottaggi che segue a ruota tutti gli altri a partire non solo dal 4 marzo CONTINUA A PAGINA 11

Qualche ora in più di son-no al mattino, tanto per recuperarequello perso con i festeggiamentinotturni della vittoria, ma poi al pomeriggio subito al lavoro per farfronte agli adempimenti tecnici eanche alle decisioni politiche.

Non ha perso tempo Marco Sca-ramellini, il neo sindaco di Sondrio,che ieri ha incontrato il dirigentedel servizio istituzionale di palazzoPretorio Livio Tirone per la primariunione operativa dopo l’elezionedi domenica sera.

Il calendario prevede appunta-menti importanti. Stamattina ci sarà la proclamazione ufficiale de-gli eletti da parte del tribunale e dunque la presa in carico ufficialeda parte di Scaramellini della guidadi palazzo Pretorio. A partire da oggi parte anche il conto dei diecigiorni entro cui il neo sindaco è chiamato ad indire il primo consi-glio comunale. «Di ufficiale ancoranon c’è nulla - dice Scaramellini -,ma l’intenzione è di convocare l’au-la per lunedì 9 luglio».SERVIZI ALLE PAGINE 2-5 I festeggiamenti subito dopo la chiusura delle urne e l’arrivo dei primi risultati FOTO GIANATTI

Villa, l’ultimo saluto a Riccardo«Ora mandate un bacio al cielo»

«Mandate un bacio al cie-lo, non andrà perso perché è nellacasa del Signore. Vi tornerà indie-tro». Questa l’esortazione ai pre-senti di don Gigi Pini, che ieri ha officiato la cerimonia funebre di Riccardo Romeo, il giovane di Villadi Chiavenna vittima venerdì seraa San Carlo di Chiavenna, lungo laStatale 37, di uno spaventoso inci-

Cade nel prato dietro casa Grave operaio di Rasura

È stato ricoverato ingravi condizioni l’uomo di 57 annidi Rasura vittima ieri sera di unacaduta in un prato a pochi passidalla propria abitazione.

Sembra che l’uomo, di profes-sione operaio, fosse impegnato inalcuni lavori all’aperto quandosarebbe rimasto vittima di unascivolata in un punto particolar-mente ripido dei prati che sovra-stano la via Ticc. Caduto primasull’erba è finito fino al muro astrapiombo sulla strada e da lì

sull’asfalto, quasi tre metri piùsotto.

Un impatto violento con il suo-lo che ha lasciato l’uomo a terraferito e sanguinante. Un passantelo ha notato e ha dato subito l’al-larme, facendo intervenire primauna e poi una seconda ambulan-za. Resisi conto però che la situa-zione era più seria del previsto, imedici hanno fatto intervenirel’eliambulanza con la quale, pocodopo le 20,30, il ferito è stato rico-verato al Morelli di Sondalo.

AlbaredoCani bruciati viviTaglia sul colpevole«Cinquemila euro»Gli animalisti di Aidaa offrono5mila euro per trovare l’autoredel crudele gesto. Il prefetto è intervenuto per sollecitare le indagini ACQUISTAPACE A PAGINA 22

Il capanno dato alle fiamme

MontagnaPassaggio a livelloLa chiusura a Trippidivide i residentiLUCCHINI A PAGINA 15

Autobus al posto deitreni. Otto sullaColico-Chiavenna,altrettanti da Sondrio

a Tirano e viceversa. «Non è casuale, bensì strutturale – commenta dalla Cisl il referente del settore trasporti Michele Fedele -. Dal 2014, prima di Expo, i sindacati valtellinesi denunciano questasituazione fatta di problemi di organico e di materiali».BARBUSCA A PAGINA 17

Filo di Seta

Mondiali: Uruguay da Oscar (Tabarez).

ANNO 127 . NUMERO 174 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018 • EURO 1,30

ESAME DI MATURITÀ

L’ultimo quizzone non fa danniÉ andata meglio del previsto, «fattibile» a detta dei maturandi, che ieri hanno sdoganato con soddisfazione la terza prova, il cosiddetto quizzone multidisciplinare, che esce dunque a testa alta dalla storia dell’esame di Stato, considerando che dal prossimo anno scomparirà dalla terna degli scritti.

LUCCHINI A PAGINA 16

SONDRIO,LA SINISTRAE LE COSENON DETTE

Sondrio, giunta allargataPrimi incontri dopo il votoLa soddisfazione nel centrodestra - Per Giugni tracollo al ballottaggio

BUS AL POSTODEI TRENI:MENO DISAGI

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zTHZ8/KnJHC4LKA5yFcugU=

2 Elezioni 2018 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Ballottaggio Il voto a Sondrio

Il candidato dei 5 Stelle

«Caro sindaco, ti auguro di fare il bene di tutti i sondriesi»

«Marco Scaramellini, ho la spe-

ranza e ti auguro che tu possa

fare gli interessi di tutti i sondrie-

si con una visione lungimiran-

te...la qualità di un Paese si misu-

ra da come investe sul futuro dei

più giovani. Buon lavoro».

Marco Ponteri, il candidato

sindaco del Movimento 5 Stelle

bocciato al primo turno insieme

al civico Fiorello Provera, ha

affidato alla sua pagina face-

book, quella elettorale, il mes-

saggio di augurio per il neo eletto

primo cittadino del capoluogo

Marco Scaramellini. Un gesto di

fair play che si è fatto notare da

parte di chi, a livello nazionale

condivide la guida del Governo,

ma a livello locale non entra

neppure in consiglio comunale.

La lista del Movimento 5 Stelle

non ha superato lo sbarramento

del 3% al primo turno e dunque,

nonostante Ponteri sia andato

oltre quella soglia, non avrà

alcun posto in aula a palazzo

Pretorio. A differenza invece

dell’altro escluso dal ballottag-

gio, Provera che entrerà in consi-

glio con due rappresentanti delle

sue liste.

Una giunta a 9 assessori«Largo coinvolgimento»L’ipotesi. Scaramellini è già al lavoro tra adempimenti e decisioniIl primo consiglio comunale sarà probabilmente lunedì 9 luglio

Marco Scaramellini con la moglie Silvia a palazzo Pretorio FOTO GIANATTI

cori “Marco, Marco”, mentre affluivano gli ultimi risultati in sala commissioni è partita una vera festa, interrotta giusto per qualche minuto durante il col-legamento in diretta con i tele-giornali della Rai e poi conti-nuata in un ristorante di piazzaCavour che i sostenitori di Sca-ramellini hanno raggiunto con una breve passeggiata nelle vie del centro storico.

Intanto Giugni - dopo aversalutato Scaramellini ed essersicomplimentato per la vittoria –aveva lasciato palazzo Pretorio e si era ritrovato con i suoi so-stenitori proprio in piazza “Vecchia”, in un altro locale pubblico: pochi metri di distan-za, ma un’atmosfera decisa-mente diversa fra i due gruppi. F.Bet.

MONICA BORTOLOTTI

Qualche ora in più di sonno al mattino, tanto per re-cuperare quello perso con i fe-steggiamenti della vittoria not-turna, ma poi al pomeriggio su-bito al lavoro per far fronte agli adempimenti tecnici e anche al-le decisioni politiche.

Non ha perso tempo MarcoScaramellini, il neo sindaco di Sondrio, che ieri ha incontrato ildirigente del servizio istituzio-nale di palazzo Pretorio Livio Tirone per la prima riunione operativa dopo l’elezione di do-menica sera.

Le scadenze

Il calendario prevede appunta-menti importanti. Stamattina ci sarà la proclamazione ufficia-le degli eletti da parte del tribu-nale e dunque la presa in carico ufficiale da parte di Scaramelli-ni della guida di palazzo Preto-rio. A partire da oggi parte ancheil conto del termine di dieci giorni entro cui il neo sindaco è chiamato ad indire il primo con-siglio comunale, quello dell’in-sediamento. «Di ufficiale anco-ra non c’è nulla - dice Scaramel-lini -, ma l’intenzione potrebbe essere quella di convocare l’aulaper lunedì 9 luglio. Vediamo».

Una convocazione sulla qua-le pesa l’incognita della compo-sizione della giunta che lo ac-compagnerà nel lavoro ammi-nistrativo per i prossimi cinque anni. Scaramellini sta lavoran-do su questo fronte con i suoi. «Nessuna riunione ufficiale - dice - però con i rappresentanti della coalizione ci siamo sentiti.Stiamo riflettendo sulla compo-sizione della giunta visto che,

come avevo già detto, non ave-vamo fatto alcun ragionamen-to, nessuna spartizione di sorta o promesse pre elettorali».

L’amministrazione uscenteaveva scelto di lavorare con unagiunta a sette assessori in que-sto mandato, a otto in quello precedente, Scaramellini pare essere del tutto intenzionato adallargare l’esecutivo a nove, nu-mero massimo consentito per legge. «L’idea è quella di sfrutta-re tutti i posti a disposizione co-sì da riuscire ad allargare quan-to più possibile la partecipazio-ne ai componenti della coalizio-ne - dice -. Come sindaco inten-do ridurre al minimo le delegheda tenere».

Duplice il ragionamento sul-

ministrativa e ha messo a dispo-sizione il proprio tempo e le proprie risorse. Il numero dei posti è quello e non possiamo andare oltre, però ci sono anchealtri ruoli importanti con cui va-lorizzare le persone. Penso alle deleghe da assegnare ai singoli consiglieri come quelle per i rapporti con le frazioni e i rioni.Troveremo il modo di motivaretutti».

Le indiscrezioni

Da questi ragionamenti non è esclusa la possibilità di “ripe-scare” al tavolo della giunta an-che chi, per una manciata di votimagari, è rimasto fuori dal con-siglio. È il caso del coordinatoreprovinciale di Forza Italia Fi-lippo Rebai che cede l’unico posto in aula spettante al parti-to a Barbara Dell’Erba per quat-tro voti di differenza (36 a 40) e acui potrebbe essere assegnato un assessorato.

Conferme da Scaramellininon ne arrivano. Il sindaco non fa alcun nome, ma ce ne sono al-cuni che sono facilmente ipotiz-zabili a partire dal leghista Lo-renzo Grillo Della Berta che potrebbe ricoprire il ruolo di vi-ce sindaco, piuttosto che quello di Andrea Massera (Sondrio liberale) che dopo aver studiatoda sindaco potrebbe arrivare adoccuparsi di bilancio o di opere pubbliche. Istruzione e cultura le ipotesi di delega per Marcel-la Fratta (Sondrio viva), men-tre la più votata Francesca Ca-novi (Sondrio viva) potrebbe accedere alla poltrona del presi-dente del consiglio, mentre a Michele Diasio (Sondrio viva) potrebbe andare lo Sport.

la composizione: da una parte cisono le competenze, le sensibi-lità e le esperienze dei singoli, dall’altra c’è da considerare il peso politico di ciascuna lista - di partito o civica che sia - della coalizione. Il lavoro da fare è di cesello per garantire il giusto equilibrio considerando anche l’obbligo delle cosiddette quote rosa: quattro come minimo le donne cui affidare un assesso-rato.

«Di sicuro - dice Scaramellini- non abbiamo alcun problema riguardo alla scelta se non quel-lo della sovrabbondanza. Ripe-to, lavoriamo nell’ottica di far partecipare un po’ tutti, di pre-miare l’impegno di chi in questimesi si è avvicinato alla vita am-

Un’esplosione di festeggiamenti nella sala stampaCalma piatta per le

prime ore, poi un’esplosione di festeggiamenti per l’elezione di Marco Scaramellini.

La sala commissioni di pa-lazzo Pretorio domenica sera siè trasformata nella sala stampa- aperta anche ai cittadini - per seguire lo spoglio del ballottag-gio, come già accaduto per il pri-mo turno di queste ammini-strative. Intorno alle 23 e nella fase iniziale dello scrutinio era-no presenti giusto una mancia-ta di persone, nell’aula al primopiano del municipio: il team della Rai pronto per i collega-menti in diretta, alcuni giorna-listi e cittadini, il candidato sin-

daco Nicola Giugni. Poi pian piano hanno iniziato ad arriva-re alla spicciolata sostenitori e simpatizzanti del centrosini-stra, riuniti intorno a Giugni per commentare insieme i pri-mi risultati dello spoglio, deci-samente poco incoraggianti perla coalizione. Quando sugli schermi c’era già un discreto numero di sezioni scrutinate, in sala stampa è arrivato anche Marco Scaramellini, accompa-gnato da un gruppo di candidatidelle liste della coalizione: cel-lulare in mano per seguire gli aggiornamenti “in anteprima” che arrivavano dai rappresen-tanti presenti ai seggi, il candi-

dato non ha dovuto aspettare molto per avere la certezza del-la vittoria, dai calcoli fatti al vo-lo e pure dagli aggiornamenti ufficiali dei dati forniti dal Co-mune sugli schermi. Nel frat-tempo la sala si era popolata con decine di sostenitori del centrodestra: un nutrito grup-po della Lega e un’altrettanto folta “delegazione” di Sondrio viva, esponenti di Forza Italia, Sondrio liberale e Popolari reti-ci, arrivati in municipio dalla sede della civica di Scaramelliniin via Battisti. E quando i nume-ri dello scrutinio hanno dato il verdetto, l’atmosfera è cambia-ta drasticamente: fra applausi e La coalizione insieme a Marco Scaramellini in sala stampa FOTO GIANATTI

Bilanci e ringraziamentiRigorosamente sul web

In campagna eletto-rale sono stati strumento dipromozione e informazione,fra annunci dei gazebo e deglieventi, foto, proposte e i classi-ci “santini” in versione web,dopo il voto hanno funzionatoun po’ da “termometro” del-l’umore nelle due coalizioni.

Scorrendo pagine e profilisu Facebook e i social network,infatti, domenica notte e ieriera impossibile non notare la

soddisfazione dei sostenitoridel nuovo sindaco di centro-destra Marco Scaramellini,con tante foto di domenica se-ra, ringraziamenti agli elettorie molti post di esultanza per iltraguardo conquistato, men-tre da parte di liste e candidatidel centrosinistra i toni sonostati ovviamente diversi. Mol-te condivisioni da parte di pa-gine e utenti ha ottenuto ilpost di Nicola Giugni con i rin-

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zTHZ8/KnJHChtGUnFnX8HM=

LA PROVINCIA

Elezioni 2018 3MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Centrodestra unito anche nei festeggiamenti FOTO GIANATTI

I commenti. Partiti e civici hanno festeggiato insiemeSertori: «Scaramellini? Un sindaco entusiasta e capace»

Mano tesa ai 5 Stelle«Vogliamo allargare quanto più possibile la partecipazione » le parole di Marco Scaramellini parlando di giunta. Ma il sindaco apre anche al candidato pentastellato Ponteri escluso dall’aula: «Sarebbe bello - dice - unire forze e idee»

«Non solo terziario, guardiamo al turismo»«A Scaramellini chiederemo uno sforzo “straordinario”: Sondrio è già una città ordinata e pulita, ma ora deve cercareuna vocazione nuova e guardare al turismo. Non può essere più solamente una città di servizi» dice Massimo Sertori

Marco Scaramellini, nuovo

sindaco di Sondrio

FOTO GIANATTI

Il centrodestra unitoper una Sondrio nuova

rispondere e ci siamo concen-trati sul nostro programma.Abbiamo lavorato bene e Mar-co (Scaramellini n.d.a.) è statobravissimo».

Ora, dunque, Massera (a cuipotrebbe essere assegnato unassessorato nella giunta diMarco Scaramellini) e i consi-glieri di Sondrio liberale pas-seranno dai banchi della mi-noranza a quelli della maggio-ranza: «Per la nostra lista civi-ca è la fine di una traversatanel deserto. Abbiamo fatto 10anni di minoranza, iniziando alavorare per questo obiettivo epoi compattandoci anche conforze nuove. Ora siamo orgo-gliosi di essere arrivati fino al-la meta con la forza delle idee edel lavoro». G.Mai.

tantissimo e si è visto anche nel-la reazione scomposta di chi og-gi va in opposizione di fronte a un segretario di partito che vie-ne a sostenere una coalizione dove c’è il proprio partito. Di-spiace che magari gli altri non hanno “approfittato” del loro segretario di partito: non so, for-se si vergognavano».

Al governo

La soddisfazione degli esponen-ti della Lega è la stessa di FilippoRebai, responsabile provincialedi Forza Italia. «Siamo contenti,abbiamo lavorato cinque anni per quest’obiettivo - ha spiegato - e per mantenere l’unità del centrodestra. Aver lavorato as-siduamente per la coalizione forse ha portato Forza Italia ad avere un risultato non eccelso, ma l’importante è stato “portarea casa” il sindaco. Dieci anni di amministrazione Molteni han-no fatto sì che la città volesse il cambiamento: siamo stati bravi a scegliere la persona giusta al momento giusto. Faccio i com-plimenti anche a Giugni per la sua campagna elettorale, ma oraspetta a noi governare la città».

lungo termine, Maurizio Pia-sini, consigliere comunale di minoranza nei cinque anni am-ministrativi appena conclusi, si è concentrato sugli interventi più immediati: «È una grandis-sima soddisfazione - ha spiegatoPiasini e soprattutto il corona-mento di cinque anni di lavoro d’opposizione fatto per costrui-re una maggioranza che potesse governare Sondrio. Da cinque anni lavoriamo con alcune liste civiche e ci siamo subito trovati in sintonia. Ora vedremo di la-vorare insieme compatti anche per i prossimi cinque anni per il bene della città. Ci sono inter-venti immediati, alcuni nell’am-bito della sicurezza che aveva-mo già posto in consiglio comu-nale, ma altri mirati, come dice-va anche il sindaco, ad esempio sul garante dei disabili. Questa èla traccia per l’inizio dell’ammi-nistrazione, poi pian-piano ci calibreremo su tutte le priorità che ha la città».

Lo stesso Piasini si è poi con-cesso una battuta sull’impatto che hanno avuto i due comizi delministro dell’Interno Matteo Salvini in città: «Hanno inciso

GIUSEPPE MAIORANA

Hanno mostrato com-pattezza durante tutta la cam-pagna elettorale e anche dome-nica sera gli esponenti delle va-rie forze della coalizione di cen-trodestra, partiti e liste civiche, hanno trepidato insieme nell’at-tesa (per verità non particolar-mente lunga) che la vittoria di Marco Scaramellini e la sua ele-zione a sindaco di Sondrio di-ventasse ufficiale.

La vocazione

«Questo è un giorno di grande soddisfazione - ha evidenziato Massimo Sertori, esponente della Lega e assessore regionale alla montagna -. Scaramellini sarà un sindaco capace, deter-minato ed entusiasta a cui dare-mo il massimo supporto. A Sca-ramellini chiederemo uno sfor-zo “straordinario”: Sondrio è giàuna città ordinata e pulita, ma ora deve cercare una vocazione nuova e guardare al turismo. Non può essere più solamente una città di servizi».

Lo stesso Sertori, poi, ha cer-cato di declinare in maniera più dettagliata come Sondrio possa assumere questa nuova voca-zione: «Sondrio deve assumere davvero il suo ruolo di capoluo-go di provincia - ha proseguito l’assessore regionale -, interagi-re con gli altri Comuni, parlare con la Valmalenco, che è la mon-tagna di Sondrio, esaltare e valo-rizzare le sue straordinarie po-tenzialità. Sondrio è una città che merita di andare verso que-sta vocazione che può compor-tare un sistema diffuso che mi-gliori le condizioni di lavoro e benessere».

Se Massimo Sertori ha volutoparlare di obiettivi a medio e

Sondrio viva, la doppia soddisfazione del “civismo”All’interno della coa-

lizione di centrodestra, la no-vità di queste elezioni ammi-nistrative è stata rappresenta-ta dalla lista civica “Sondrio vi-va!”, formatasi appositamenteper sostenere la candidatura asindaco di Sondrio di MarcoScaramellini: il successo arri-vato domenica sera con pocopiù del 60% delle preferenzeaccordate dai sondriesi che sisono recati alle urne, rappre-senta dunque una soddisfazio-ne doppia per i componenti di“Sondrio viva!”.

«La felicità è enorme - con-ferma Michele Diasio, unodei consiglieri di “Sondrio vi-

va!” più votati al primo turnodello scorso 10 giugno - perdue motivi: innanzitutto per-ché Marco Scaramellini havinto ed è stato eletto sindacoe questo ovviamente eral’obiettivo più importante; poiperché anche la nostra lista haottenuto un bel risultato, spe-cie se si considera che ci siamoformati e siamo partiti sola-mente quattro mesi fa. Abbia-mo effettuato un lavoro certo-sino nella scelta delle personeda inserire nella lista stessa edevidentemente abbiamo lavo-rato bene».

Quella portata avanti fino adomenica, però, è stata solo la

prima parte del lavoro: oraMarco Scaramellini, con la sualista civica “Sondrio viva!” e lacoalizione di centrodestra sa-ranno chiamati a governare ilcapoluogo di provincia per iprossimi cinque anni: «Oradobbiamo metterci in gioco -sottolinea sempre Diasio -. Cimanca un po’ di esperienza alivello amministrativo, dovre-mo studiare molto e ammini-strare non è facile. Possiamoperò sopperire a questa man-canza d’esperienza con l’entu-siasmo che abbiamo e l’aria dinovità che si percepisce. Inol-tre siamo un gruppo moltounito e quindi lavorare così sa- Michele Diasio

rà piacevole».A sostegno della candidatu-

ra del neo sindaco Marco Sca-ramellini si è schierata anche“Sondrio liberale”, anch’essalista civica, ma già da parecchianni sul panorama politicosondriese: «Il risultato60%-40% - questa l’analisi delcapolista Andrea Massera -va al di là delle nostre aspetta-tive e previsioni e ci ripaga dellavoro di un gruppo eccezio-nale, che è sempre stato com-pattissimo. Non ci siamo maiabbandonati alle polemiche,abbiamo tirato dritto quandoci sono giunte alcune solleci-tazioni a cui avremmo voluto

graziamenti ai sondriesi chel’hanno votato e a tutti coloroche hanno partecipato allacampagna, oltre alla «promes-sa che dobbiamo a noi stessi ealla nostra città», si legge, cioè«continuare tutti insieme ilnostro percorso di cittadinan-za responsabile e attiva».

Ma sulle bacheche sonocomparsi anche bilanci e ri-flessioni personali dei singolicandidati, fra delusione equalche battuta ironica sulprossimo mandato. Molto at-tivi sui social network (comesempre, in effetti) sono stati imilitanti della Lega, che han-no fatto circolare foto di grup-

po e selfie con Scaramellini,un’immagine con tutti i consi-glieri eletti e diverse fotografiescattate in piazza ai comizidell’allora candidato sindacoinsieme al ministro dell’Inter-no Matteo Salvini (e al segre-tario nazionale del Carrocciosono andati anche molti rin-graziamenti, nei post e neicommenti). Fra le immaginipiù apprezzate, il «selfie dellavittoria» - così recita la dida-scalia - insieme al nuovo sin-daco pubblicato dall’assessoreregionale Massimo Sertori,che ha ottenuto centinaia dilike. Le immagini della tardaserata di domenica in munici-

pio sono state l’ingredienteprincipale della maggior partedei post da parte dei candidatidelle liste civiche, da Sondrioliberale a Sondrio viva, insie-me ai ringraziamenti ai citta-dini per la fiducia riposta nellacoalizione di centrodestra. Eper segnare l’inizio di una fasenuova la pagina Facebook uffi-ciale di Marco Scaramellini hacambiato look: al posto del-l’immagine di copertina uti-lizzata durante la campagnaelettorale, ieri sulla bachecacampeggiava una foto del nuo-vo sindaco con un «grazie!» ri-volto a tutti i votanti. F.Bet.

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zTHZ8/KnJHCvFHw+KN99Ns=

4 Elezioni 2018 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Marco

Scaramellini

nuovosindaco

Maggioranza

Opposizione

Il Consiglio salvo rinunce e nomine in Giunta

MaurizioPiasini

(108 voti)

LorenzoGrillo Della Berta

(82 voti)

LorenaRossatti (55 voti)

TizianoVaristo(51 voti)

MonicaMassimilla(41 voti)

GiuseppeDella Cagnoletta

(39 voti)

Maria SilvanaCattaneo(38 voti)

Maria BeatriceBianchini(132 voti*)

GiuseppeTarabini(70 voti)

LEGA

POPOLARIRETICI

FrancescaCanovi

(135 voti)

MicheleDiasio

(108 voti)

MarcellaFratta

(93 voti)

CristinaMaspes(85 voti)

CarloMazza

(83 voti)

SergioRota

(77 voti)

GiorgioBeraldo(68 voti)

CIVICA“SONDRIO

VIVA!”

*però dovrebbe rinunciare

Ballottaggio Il voto a Sondrio

Soddisfazione Lega

«Il vento in Italia è cambiatoStare in mezzo alla gente paga»

«I ballottaggi hanno confermato la

forza trainante della Lega che, con

il suo Segretario federale e mini-

stro dell’Interno Matteo Salvini, ha

trascinato alla vittoria importan-

tissime città, da nord a sud. Strepi-

toso risultato ottenuto a Sondrio,

con la vittoria del candidato Sinda-

co Marco Scaramellini e con una

Lega primo partito della coalizione

di centrodestra. Solo in Lombardia

il centrodestra, in poco più di un

anno, ha recuperato quattro dei

cinque capoluoghi andati al voto:

oltre a Monza, Como e Lodi, oggi si

aggiunge anche Sondrio».

A dichiararlo è l’assessore

regionale agli Enti locali, Monta-

gna e piccoli Comuni nonché

responsabile federale degli Enti

locali per la Lega, Massimo Sertori.

«I risultati del ballottaggio - con-

clude il responsabile degli Enti

locali - confermano, al di sopra

delle aspettative, la forza trainan-

te della Lega di Salvini. Il vento è

cambiato. Contrariamente alla

politica radical-chic di salotti e

caviale della sinistra (illuminata), il

lavoro quotidiano fatto in mezzo

alla gente porta ad ottenere grandi

risultati».

biare e ne prendiamo atto». Cattelini preferisce non

esprimersi sulle polemiche del-le scorse settimane in merito al-l’assenza di dialogo fra Comunee categorie economiche, un te-ma sollevato in particolare dal presidente dell’Unione artigia-ni Gionni Gritti: «Anche se avrei molto da raccontare, a questo punto mi astengo dai commenti», dice. E per il nuovosindaco dall’ex assessore e capo-lista di Sinistra per Sondrio arri-va «un augurio di buon lavoro, per il bene della città», afferma ancora Cattelini. «Ci auguria-mo - conclude – che non si ripe-tano dinamiche che poi hanno portato a problemi che il Comu-ne ha dovuto scontare per an-ni». F.Bet.

MONICA BORTOLOTTI

Aveva parlato di «re-muntada», in tema con i Mon-diali di calcio in Russia, comepossibilità concreta NicolaGiugni, il candidato del cen-trosinistra alla poltrona disindaco, dopo il risultato delprimo turno delle elezioniamministrative del capoluo-go. E invece dalle urne di do-menica non soltanto non èuscita quest’ipotesi, ma anzine è venuta fuori un’ulterioreemorragia di consensi.

Le preferenze

C’erano qualcosa più di 1.100preferenze di distacco traMarco Scaramellini e Nico-la Giugni dopo il primo turnodelle amministrative del 10giugno, per la precisione1.128, sono diventate 1.868 do-po il ballottaggio, a fronte diun numero di elettori decisa-mente più basso rispetto alprimo turno. Domenica sonostati 5.437 gli elettori che han-no votato per Scaramellini(514 in più rispetto al primoturno e 868 in più rispetto atutte le preferenze prese dallasua coalizione il 10 giugno),mentre a mettere la ics sul no-me di Giugni sono stati in3.569, ovvero 226 in meno delprimo turno e 8 in meno an-che rispetto al totale dellepreferenze delle liste della co-alizione del centrosinistra.Come a dire che non c’è maistata partita.

Non soltanto. Esattamentecome accaduto due settimanefa, anche per il turno di ballot-taggio il calcolo dei voti si èchiuso con tutte e ventuno le

Giugni perde altri votiE la “remuntada” non c’èI numeri. Al ballottaggio Scaramellini ha guadagnato preferenzeIl candidato del centrosinistra è risultato in calo rispetto al primo turno

sezioni di Sondrio, di sopra edi sotto, conquistate dal can-didato del centrodestra. PerGiugni neppure la soddisfa-zione di strappare un seggioall’avversario. E neppure diandarci vicino.

Percentualmente, la sezio-ne che ha regalato maggiorisoddisfazioni a Scaramellini èstata la 13, quella di Triasso,dove 45 dei 63 votanti, pari al72,58% perché c’è anche unascheda nulla, lo hanno scelto.Di contro, quella in cui il risul-tato è stato peggiore, seppursempre abbondantementesopra il 50%, è stata la sezione6 di via Cesare Battisti: il54,52% dei votanti (398 intutto con due schede bianche)ha indicato Scaramellini co-me sindaco contro il 45,48%che ha votato per Nicola Giu-gni.

Tutte le altre, con qualcheeccezione più o meno rilevan-te da un punto di vista nume-rico, sono rimaste in linea con

il risultato finale dello spoglioche ha promosso Scaramellinisindaco di Sondrio con il60,37% contro il 39,63% deivoti validamente espressi.

L’affluenza

Alla fine a scegliere il nuovoinquilino della stüa di palazzoPretorio sono stati poco più di5.400 sondriesi, ovvero unterzo degli aventi diritto al vo-to, più precisamente il 29,51%.Cinque anni fa Alcide Moltenivinse al primo turno con 5.771preferenze.

Un dato decisamente bas-so, ma come si vede in lineacon le ultime tendenze eletto-rali che vedono in costanteaumento il popolo dell’asten-sionismo. Fino a qualche an-no fa le amministrative aveva-no rappresentanto un’ecce-zione a questo fenomeno, nonè più così.

Alla chiusura dei seggi do-menica sera alle 23, secondo idati pubblicati sul sito del Co-mune, aveva votato il 49,65%degli aventi diritto, ovvero9.147 sondriesi, di cui 4.898donne e 4.249 uomini, in calodi 8 punti percentuali e mezzorispetto al primo turno del 10giugno e ben distante da quel67,4% del 2008 (ultimo turnodi ballottaggio in città vistoche nel 2013 la scelta del sin-daco si risolse con la vittoria alprimo turno del sindacouscente Alcide Molteni con il59,57% dei votanti).

Un trend quello del calo de-gli elettori parso evidente findalle prime rilevazioni uffi-ciali: alle 12, a fronte del21,87% del 10 giugno, aveva

votato il 19,48%. Forbice piùampia per la seconda rileva-zione, quella delle 19, quandoil calo rispetto al primo turnoè salito al 5%: dal 42,73% del10 giugno al 37,01 di domeni-ca. Comunque più alto rispet-to alla media dei capoluoghiitaliani (esclusi i tre siciliani)che era del 35,5%.

E come in occasione delprimo turno a far registrare ilminor numero di votanti sonostate le sezioni del centro cit-tadino, quelle che fanno rife-rimento alla scuola di via Ce-sare Battisti: record negativoalla 6 dove ha votato il 40,65%,seguita dalla sezione 1 con il40,92% e dalla 2 con il 41,71%.

Di contro, le percentuali divoto più alte si sono registratenelle frazioni: il 57,52% aTriangia; il 57,34% a Ponchie-ra. Insieme a queste 57,36%alla sezione 4 di via IV No-vembre e 56,53% alla 9 dellaTorelli.

Panorama lombardo

In questo secondo turno diamministrative, Sondrio eral’unico capoluogo lombardochiamato alle urne avendol’altro in gioco, Brescia, risoltola questione già il 10 giugnocon la conferma del sindacouscente di centrosinistraEmilio Del Bono.

L’altro Comune lombardorelativamente grande inte-ressato al ballottaggio era Ci-nisello Balsamo dove, dopoanni di amministrazione dicentrosinistra, è stato elettocome primo cittadino il giova-ne leghista Giacomo Ghilar-di.

n Sono diventate 1.868 le preferenze di differenza tra i due candidatidopo il ballottaggio

n Alla chiusura dei seggi, secondo i dati pubblicati dal Comune, ha votato il 49,65%

Sinistra esclusa dall’aula: «Un grande rimpianto»Grande amarezza per

l’esclusione dall’assemblea cit-tadina, ma «si può lavorare an-che fuori dal consiglio comuna-le, dentro la città, e lo faremo con il massimo impegno». A dir-lo è Cinzia Cattelini, assessorealle Attività produttive nell’am-ministrazione uscente e candi-data consigliere comunale per Sinistra per Sondrio, la lista a sostegno di Nicola Giugni che secondo gli ultimi calcoli do-vrebbe restare esclusa dal parla-mentino del capoluogo, nella ri-partizione dei seggi.

«Eravamo soddisfatti dei ri-sultati al primo turno - com-menta Cattelini -, in caso di vit-

toria avremmo portato in aula due consiglieri, uno in più di og-gi, e la lista per i tempi che corro-no aveva tenuto assolutamente bene. Poi il ballottaggio è andatocome sappiamo e per il mecca-nismo di ripartizione a quanto pare resteremo esclusi. È un grande rimpianto, ma gli altri consiglieri sapranno svolgere bene il loro compito e noi conti-nueremo a lavorare nella città».

L’esito del voto di domenicaha lasciato l’amaro in bocca alla coalizione di centrosinistra, ov-viamente, ma secondo Cattelinii gruppi che hanno sostenuto Giugni non hanno molto da rimproverarsi nel percorso del-

la campagna elettorale e nella costruzione del progetto ammi-nistrativo: «Come coalizione abbiamo lavorato bene insieme,con squadre molto buone e un candidato sindaco che era la persona giusta - afferma l’ex as-sessore -, però Sondrio ha deci-so di cambiare, come tanti altri Comuni. A mio avviso questo voto ha risentito di influssi na-zionali e di temi molto eviden-ziati rispetto all’impatto effetti-vo sulla nostra città, con la cassadi risonanza di Salvini. Il nostrolavoro come amministrazione l’abbiamo fatto e bene, a dimo-strarlo è la città, poi la gente ha ritenuto che bisognasse cam- Alcuni degli esponenti della lista Sinistra per Sondrio

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zTHZ8/KnJHCdzmhGyE2Pcw=

LA PROVINCIA

Elezioni 2018 5MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Non ha superato lo sbarramentodel 3% la lista del Movimento 5 Stellea sostegno del candidato sindaco Marco Ponteri

AndreaMassera

(109 voti)

RaffaellaVolpatti(49 voti)

GiulianoMotta

(46 voti)

FiorelloProvera

AndreaZoia

(49 voti)

LucaZambon(46 voti)

NicolaGiugni

Gian MarioPalotti

(100 voti)

StefanoAngelinis(97 voti)

ChiaraPozzi

(50 voti)

AlcideMolteni

(199 voti)

GianpieroBusi

(80 voti)

MicheleIannotti

(150 voti)

RobertaSongini(68 voti)

MarinaCotelli

(107 voti)

CIVICASONDRIOLIBERALE

Candidato sindacosconfitto

al ballottaggio

SONDRIODEMOCRATICA

GIUGNISINDACO

PARTITODEMOCRATICO

SONDRIO 2020

Candidato sindaco

PROVERA

PER SONDRIO

CRESCERECON SONDRIO

BarbaraDell’Erba(40 voti)

FORZA ITALIA

Il Partito democratico

«Una sconfitta che bruciaRipartiamo da Brescia»

zionale, senza alcun tipo di lo-gica di partito», afferma. «Cosìabbiamo fatto al governo dellacittà - rimarca –, così conti-nueremo a fare in minoranza,coinvolgendo anche chi non èstato eletto nel lavoro sui temiimportanti per la città». I con-siglieri di centrosinistra si pre-parano quindi ad un mandatodi «opposizione costruttiva»,sottolinea Iannotti, con un au-spicio chiaro. «Vigileremo sul-l’attività svolta, nell’interessedei cittadini - conclude -, nellasperanza di non dover rivivereancora la stagione dei saggi,chi ha memoria ricorderà, cheha anticipato il commissaria-mento della giunta di centro-destra presieduta dal sindacoBianca Bianchini». F.Bet.

Delusione Pd: «Ma faremo opposizione costruttiva»La delusione per il ri-

sultato del ballottaggio è forte,ma nel gruppo del Partito de-mocratico sono pronti a «fareun’opposizione costruttiva». Ela sconfitta non cancella unaconvinzione: «Consegniamouna macchina amministrativacon i conti in ordine, senza de-biti, una città che può contaresu più di 20 milioni di euro diopere pubbliche che sono giàdecise e finanziate».

Sono parole di MicheleIannotti, vicesindaco uscentee candidato consigliere con ilmaggior numero di preferenzenella lista del Pd, che commen-ta così i risultati del ballottag-

gio di domenica. Per il nuovosindaco Scaramellini arrivanoi «complimenti» per il risulta-to raggiunto e gli auguri dibuon lavoro, ma pure una frec-ciata perché nel centrosinistra«si spera di non rivedere unfilm già visto, per il bene dellacittà», dice Iannotti. «Spiacedover interrompere un per-corso di buon governo dellacittà - afferma l’ex vicesindaco-, ma i cittadini hanno scelto dicambiare e ne prendiamo atto.Consegniamo al centrodestrauna città sicuramente miglio-re di quella che abbiamo trova-to nel 2008 dopo il commissa-riamento, con lo sforamento

del patto di stabilità, l’impossi-bilità di fare investimenti, i la-vori fermi». E secondo l’ex vi-cesindaco nell’esito delle am-ministrative ha pesato anche ilcontesto extra-cittadino:«Ringrazio Nicola Giugni perla generosità con cui ha affron-tato questa campagna eletto-rale - afferma ancora Iannotti-, il risultato finale è stato in-fluenzato anche da quello chesta avvenendo nello scenariopolitico nazionale, dove la sta-gione leghista-salviniana è nelmassimo del consenso. In que-sto contesto non favorevole lalista del Pd ha retto bene».

Secondo Iannotti, infatti, i

dati sulle preferenze ottenutedalle varie formazioni dannoindicazioni precise: «Siamo ilsecondo partito dopo la Lega,con un’ampia forbice rispettoagli altri - sottolinea -, in unatornata in cui ai partiti sonoandati circa tremila voti sui10mila totali, mentre il 72%degli elettori ha scelto una li-sta civica». Del rapporto fra ci-viche e partiti si è parlato mol-to nelle ultime settimane dicampagna elettorale e sul te-ma Iannotti tiene a precisareche «il gruppo consiliare e gliassessori del Pd hanno semprelavorato guardando ad un con-testo esclusivamente istitu-Michele Iannotti

Le sconfitte «di Cinisello Balsa-

mo e Sondrio bruciano»: lo

ammette il segretario lombardo

del Partito democratico Ales-

sandro Alfieri dopo che al bal-

lottaggio per le comunali di

domenica 24 il Pd ha perso la

cittadina in provincia di Milano

dal dopoguerra governata dal

centrosinistra e il capoluogo

della Valtellina dove vinceva da

vent’anni e più - la prima espe-

rienza risale al 1994 - grazie alla

squadra guidata da Alcide Mol-

teni.

Alfieri aggiunge però che il

Pd ha vinto altrove come Sere-

gno, normalmente feudo del

centrodestra. «In Lombardia -

ha osservato - teniamo e andia-

mo oltre le aspettative» miglio-

rando il risultato rispetto alle

politiche del 4 marzo, con per-

formance importanti come la

conferma al primo turno del

sindaco di Brescia Emilio Del

Bono.

«Bisogna ripartire da lì - ha

aggiunto Alfieri - dal centrosini-

stra con il Partito democratico e

i movimenti civici, i soggetti

politici radicati sul territorio».

Nessun passaggio di consegneMolteni si ritira nel silenzioL’addio. Dopo 4 mandati amministrativi il “dutür” lascia palazzo PretorioNessuna telefonata al suo successore e potrebbe anche lasciare il consiglio

MONICA BORTOLOTTI

Ad aspettare i risultatidello spoglio insieme a NicolaGiugni e ai “suoi” (tra palazzoPretorio e la sede del Partito de-mocratico c’era metà della giun-ta oltre a larga parte del vecchioconsiglio comunale) non c’era.

Si è visto domenica mattinaintorno alle 9,30 ai seggi di viadon Lucchinetti per il voto, giàcon l’espressione del temporalein volto dicono coloro che lohanno avvicinato, e poi più. Nonuna parola e neppure una telefo-nata al suo successore. Il sindacouscente Alcide Molteni ha scel-to di ritirarsi nell’ombra e nelsilenzio dopo vent’anni di vitaamministrativa.

Il “trasloco”

Gli scatoloni con le sue cose liaveva già preparati nei giorniscorsi, anche la sdraio che gliaveva regalato l’assessore allaCultura Marina Cotelli per ilsuo compleanno qualche annofa e che aveva lasciato a palazzoPretorio è scomparsa nelle ulti-me ore.

La stüa da dove ha governatola città per quattro mandati èdunque pronta ad accogliere ilneo sindaco Marco Scaramelli-ni, ma non sarà lui a fare gli onoridi casa.

Nessun passaggio di consegneprevisto. Ieri Scaramellini, chediventerà ufficialmente sindacosolo oggi dopo la proclamazionedel tribunale, è stato ospitatonell’ufficio del primo cittadinoper un’intervista televisiva, maMolteni non c’era. E probabil-mente non ci sarà neppure oggio domani quando Scaramelliniha in programma di fare il primogiro “ufficiale”a gli uffici. Niente.

Cosa sia successo è difficile

saperlo. Molteni non intende ri-lasciare alcuna dichiarazione,non per il momento almeno.

Il futuro

Stessa scelta, stesso «no com-ment» anche per quanto riguar-da il suo futuro amministrativo.

Già da qualche giorno, benprima del turno di ballottaggiodi domenica, girava voce, corro-bortata peraltro da alcuni riferi-menti fatti da lui stesso nel corsodelle riflessioni intorno alla visi-ta di Salvini, che intendesse la-sciare il posto conquistato coni 199 voti presi al primo turno.

E ora, questa ipotesi, tra silen-zi e malumori malcelati, prendecorpo anche se per avere unaqualsiasi conferma sarà neces-sario attendere.

Nicola Giugni con alcuni dei “suoi” domenica notte a palazzo Pretorio FOTO GIANATTI

La curiosità

Tra le schedeanche duecontestazioni

Ai seggi sono andati poco più di

9.100 sondriesi, ma non tutti i voti

alla fine sono entrati nel calcolo

che ha decretato la vittoria di

Scaramellini su Giugni.

Nelle urne infatti sono finite

anche 29 schede bianche e 110

schede nulle, come segnala il

prospetto con i dati finali pubbli-

cato nella notte fra domenica e

lunedì sul sito del Comune. Ma

risultano anche due voti conte-

stati e non assegnati, nel conteg-

gio delle 21 sezioni del capoluogo:

a quanto riferiscono i rappresen-

tanti di lista, sembra che qualcu-

no abbia votato per il candidato

sindaco ma abbia scritto sulla

scheda pure il nome di un candi-

dato consigliere comunale, met-

tendo la croce anche sul simbolo

della lista. E chissà se le schede

nulle dipendono da errori di

distrazione degli elettori (il mec-

canismo di voto al ballottaggio è

decisamente più semplice rispet-

to al primo turno, ma non si sa

mai), o se qualcuno ha annullato il

voto di proposito, magari con una

di quelle frasi che poi diventano

aneddoti per gli scrutatori. F.BET.

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/4RkixtAy9D21Z0d1H8Ba90=

6 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

ROMA

MARCO DELL’OMO

Il centrodestra le-ghista ha il vento nelle vele, ilM5S avanza ma non sfonda,mentre il Pd si schianta an-che nelle sue roccaforti inToscana. Le elezioni per ilrinnovo dei consigli comuna-li (erano interessati in tutto75 comuni , di cui 14 capoluo-ghi) hanno un chiaro vincito-re: il centrodestra a trazioneleghista, al quale vanno novecittà capoluogo su 14. L’ondalunga del Carroccio è arriva-ta nel cuore del centro Italia:anche Pisa e Terni hanno da-to la vittoria ai sindaci salvi-niani. L’altra novità che vienefuori dai ballottaggi è cheForza Italia non è più il parti-to trainante ma deve accon-tentarsi di un ruolo gregario:solo a Viterbo elegge un suosindaco, mentre negli altricomuni capoluogo gli azzurrifanno i portatori d’acqua asostegno di candidati civicisenza tessera in tasca.

Per i cinque stelle il turnodelle amministrative confer-ma che il partito di Di Maiopatisce le elezioni locali: ciònonostante il M5S conquistaAvellino ed Imola. Ma il gran-de sconfitto di queste elezio-ni è il Pd: il partito retto daMartina sperava di affermar-si come diga anti populista,ma le previsioni si sono in-frante sul muro dell’avanzatadel centrodestra in Toscana e

Sfonda il centrodestraa trazione leghistaPd in caduta liberaVincitori e vinti. M5S fatica. Forza Italia «gregaria»Salvini: più ci insultano più gli elettori ci premiano

in Emilia. Alla fine della gior-nata il bilancio è pesante peri dem: cambiano colore Son-drio, Imperia, Massa, Pisa,Siena, Viterbo, Avellino. Equesto dopo che al primo tur-no erano già cadute Catania,Vicenza e Treviso. Solo adAncona il Pd riesce a far eleg-gere il sindaco. In altre trecittà il Pd concorre alla vitto-ria di candidati civici, e lì siferma. A largo del Nazarenoil clima è da psicodramma:l’ex ministro Calenda chiededi «andare oltre il Pd», ma ilreggente Martina non ci sta aliquidare il partito: «Abbia-mo tanto da cambiare nei lin-guaggi e nelle idee ma non so-no d’accordo sul superamen-to del Pd». Il tutto mentre irenziani sostengono che leelezioni hanno dimostratoche eliminare Renzi dallacampagna elettorale non èservito a niente perché il Pd èsprofondato in uno dei peg-giori risultati della sua storia.

Nel centrodestra Salvini,naturalmente, si gode iltrionfo e ringrazia gli elettoriche hanno premiato la Lega .«Più la sinistra insulta, più icittadini ci premiano» esultasu Twitter. Forza Italia nonpuò certo dirsi soddisfattadell’andazzo generale. Le ele-zioni sembrano un ulteriorepasso verso l’erosione da par-te della Lega. Berlusconi siaggrappa alle forze civicheche hanno dato benzina al

In casa dei cinque stelle sibrinda ai successi anche se isuccessi sono stati bilanciatida qualche perdita: a Ragusae in due municipi di Roma incui si votava non sono riuscitia fare il bis.

Ma il movimento si confer-

Il segretario federale leghista Matteo Salvini ANSA

coinvolgerle in un progettopolitico complessivo». Unprogramma che , letto in con-troluce, dimostra la volontàdi porsi come interlocutoredei moderati piuttosto chetrasformarsi nell’appendicedi Salvini.

centrodestra in varie città:«C’è la necessità – spiega illeader di Forza Italia – di unrinnovamento e di un’aper-tura delle forze politiche na-zionali, a cominciare dallanostra, che devono saper ac-cogliere energie nuove e

L’amministrazione nei 20 capoluoghi di provincia andati al voto

Comunali precedenti

Comunali 2018

FONTE:Termometro politico

Chi ha perso e chi ha vinto

Centrosinistra

15

5 -10

Centrodestra

2

9 +7

Liste civiche

0

3 +3

Civica dicentrodestra

1

1 0

M5s

11 0

Destra

0

1 +1

Civica dicentrosinistra

1

0 -1

Il fatto del giorno I ballottaggi amministrativi

Risultato choc per i Democratrici

Ivrea volta pagina e dopo 70 anni abbandona la sinistra

Una città sorpresa che s’interro-

ga sul risultato elettorale, dopo

settant’anni di amministrazioni

di centrosinistra. Il risveglio post

ballottaggio di Ivrea, nella città

che fu di Camillo e Adriano

Olivetti, è uno choc. Positivo per

chi ha vinto e ha creduto nell’im-

presa. Estremamente negativo

per chi, ancora domenica sera,

faceva fatica a capacitarsi del

risultato. «In una democrazia

tutti hanno diritto di concorrere,

sarebbe esagerato scagliarsi già

ora contro chi ha vinto. Vedremo

come si comporteranno: certo le

premesse non sono buone»,

commenta Mario Beiletti, presi-

dente dell’Anpi, che alla vigilia

delle elezioni aveva chiesto agli

eporediesi di fare «attenzione»

alle derive populiste e alle «liste

esplicitamente o implicitamente

fasciste e razziste». Alla fine ha

vinto il centrodestra e, non a

caso, persino CasaPound, seppur

fuori al primo turno, ha trovato il

modo di esultare per il successo

del neo sindaco Stefano Sertoli.

Ivrea volta dunque pagina, dopo

oltre mezzo secolo, e attende

fiduciosa un cambio di passo.

conquistare due piazze non cer-to facili, come Imola e Avellino.Di Maio, in settimana, passerà al contrattacco assegnando al primo provvedimento del go-verno – il decreto Dignità – il marchio pentastellato. Nel provvedimento ci sarà quello stop al redditometro e allo spe-sometro promesso ad ogni piaz-za della sua campagna elettora-le. E sarà posta una prima, mar-ginale pietra, nella riforma del Jobs Act sul punto dei contrattia termine. Misure che Di Maio metterà in campo in un Consi-glio dei ministri che si terrà en-tro la settimana e che anticiperàin tv e in eventi pubblici. Il Mo-vimento ha un altro decreto «bandiera» da mettere sul tavo-lo, quello sulla Terra dei Fuochi.

PentastellatiDi Maio indica la strategia

e annuncia che già

in settimana verrà

varato il decreto Dignità

Misure bandiera, più presenza mediatica, allinea-mento pressoché totale alla strategia leghista sui migranti: èin queste tre mosse la risposta del M5S all’«onda Matteo Salvi-ni». Il leader del Carroccio esce rafforzato dai ballottaggi sebbe-ne i pentastellati siano riusciti a

M5S rilancia sul lavoroe Terra dei Fuochi

Luigi Di Maio ANSA

una Forza Italia divisa tra la pau-ra di essere fagocitata dalla Legae la corte al partito di Salvini. Tutti e due elementi dirompentie destabilizzanti per la forza az-zurra, ragiona Berlusconi che ri-lancia: Se è vero che Forza Italia deve rinnovarsi, è anche vero che l’alleato che a Roma governacon il M5S deve rendersi conto di non essere autosufficiente. Il Cavaliere è più che mai convintoche in questo turno elettorale al successo della Lega si accompa-gna quello di Forza Italia. Con una «ancora più forte afferma-zione di liste e candidati civici, senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società civile che fatica a riconoscersi nell’offerta politicatradizionale».

Il centrodestraSilvio Berlusconi rilancia

la coalizione plurale.

Ma Forza Italia teme

di venire fagocitata da Matteo

Silvio Berlusconi chia-ma a raccolta tutti i moderati, anche quelli della società civile, per rilanciare il centrodestra plurale, «quello che vince»: per-ché, è convinto, nessuna forza politica è autosufficiente. Il Cav,dopo due settimane di silenzio, rompe gli indugi per compattare

Il Cav: senza gli azzurri,il Carroccio non vince

Silvio Berlusconi ANSA

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/4RkixtAy9D2HzJuhXkHex8=

LA PROVINCIA 7MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

ma ancora vitale. Avellino,soffiata agli uomini di De Mi-ta, e Imola, strappata al Pd,sono due vittorie che pesano:«Ad Avellino il centrosini-stra si presentava con setteliste.

Ad Imola dominava da 70

anni. Ecco perché la giornatadi ieri ha scritto la storia perqueste due città», argomentail ministro delle Infrastrut-ture Danilo Toninelli.

Ma il confronto con la Legaè oggi a tutto vantaggio delpartito di Salvini.

L’ex feudo demitiano

I Cinque stelle rimontanoe conquistano Avellino

ROMA

SERENELLA MATTERA

Di rosso in Toscana è rimasta una macchia. La trinceadei sindaci non regge all’onda lunga del 4 marzo e perde 33 Co-muni su 76. «Il Pd c’è, esiste», si sgolano dal Nazareno all’indo-mani dei ballottaggi. Il primo turno delle amministrative fa-ceva sperare si potesse reggere, ma il crollo di Pisa, Siena, Massa,Imola, trascina via tutto. Mai co-me ora, il futuro è un’incognita. «Andare oltre il Pd. Subito!», twitta all’alba Carlo Calenda, che lancia per settembre una co-stituente antisovranista. Ma nelPd cresce il fronte per il congres-so subito. E Maurizio Martina frena Calenda: «Bisogna rico-struire il centrosinistra con il partito democratico al centro. Cambiare persone e idee».

La fibrillazione tra i Dem perquella che secondo Calenda è una conclamata «irrilevanza», emerge nelle dichiarazioni post voto. I renziani, come il capo-gruppo al Senato Andrea Mar-cucci, rinfacciano a chi, a partiredai territori, ha chiesto a MatteoRenzi di non farsi vedere in cam-pagna elettorale, che «si perde anche senza Renzi». «No ai capriespiatori», ribatte il «non ren-ziano» Luigi Zanda, che chiama alle proprie responsabilità chi ha perso «tutte le elezioni dal 2014». Mentre Matteo Orfini punta il dito contro «ex premier e ministri», da Paolo Gentiloni aCarlo Calenda, che si sono spesi in campagna elettorale e non hanno ribaltato il risultato. Ca-lenda, che chiede ai dirigenti Pd di far largo a sindaci come l’ex M5S Pizzarotti, lo accusa di

Nella foto d’archivio stretta di mano tra il reggente Pd Maurizio Martina (a sinistra) e Carlo Calenda ANSA

Luigi Di Maio è stato il primo a

congratularsi con lui. Poi, una

battuta che sa anche di avverti-

mento: «Non siamo più il feudo

di nessuno». È così che ad Avelli-

no Vincenzo Ciampi si è presenta

come neo sindaco targato M5S.

Una vittoria significativa quella

dei pentastellati che hanno

espugnato un quartier generale

del centrosinistra, storico feudo

democristiano di Ciriaco De Mita.

Una vittoria travolgente e clamo-

rosa, alla luce dei risultati del

primo turno che avevano asse-

gnato alla coalizione di centrosi-

nistra la maggioranza col 42,9%

al candidato sindaco, Nello Pizza.

Nel secondo turno, nonostante

sia andata a votare soltanto la

metà degli aventi diritto (50,3%

rispetto al 71,2% del primo tur-

no), Ciampi ha invece superato di

oltre 4 mila voti il suo avversario

ottenendo il 59,5% mentre Pizza

si è fermato al 40,4%. La situazio-

ne in consiglio comunale è diver-

sa: il centrosinistra infatti ha la

maggioranza con 18 consiglieri

contro i 5 eletti del M5S ai quali si

aggiungono gli 8 assegnati alle

liste che hanno sostenuto Ciampi.

Scontro Calenda-MartinaPd, sale la voglia di congressoDopo la debacle. Il reggente replica all’ex ministro: non si può andare oltre senza di noi. Franceschini guida il fronte di chi invoca le assise

«presunzione». Volano stracci. Nel post voto pesano però i si-lenzi. Tace Paolo Gentiloni, a cuimolti tra i Dem chiedono di prendere la guida del partito ri-cevendo un gentile no in rispo-sta. Tacciono per ora i padri no-bili Walter Veltroni e Romano Prodi, su cui molti sperano per un nuovo slancio ulivista. E tace Renzi, che è a Londra per prose-guire il suo tour all’estero: in Ue sta lavorando per un asse tra En Marche di Macron, i Ciudada-nos di Rivera e i socialisti, in vistadelle europee. Ma l’idea di un partito macroniano sembra ac-cantonata, sulle macerie di una sconfitta. Chi parla, pronuncia intanto parole di fuoco. «Si è

niano come Roberto Giachetti, che invoca l’elezione di una «nuova classe dirigente». Un congresso viene invocato anche dall’area Emiliano con France-sco Boccia. Deve essere «costi-tuente», dicono Andrea Orlan-do e Gianni Cuperlo. I renziani, che scontano il fatto di non ave-re un candidato, si dicono dispo-nibili al congresso, purché sia «vero»: «Nei tempi necessari», dice Lorenzo Guerini frenando chi mette fretta. Ma Calenda di-ce che non basta: serve una se-greteria larga, inclusi Gentiloni e Minniti, che traghetti il Pd ver-so un congresso più largo, di cen-trosinistra, per il nuovo Fronte repubblicano.

chiuso un ciclo storico», dice Ni-cola Zingaretti, candidato in pectore al congresso Dem. Quel congresso nelle ultime settima-ne si era pensato di rinviarlo: so-pire le tensioni, eleggere Marti-na segretario nell’assemblea chesarà convocata per il 7 o al più tardi il 14 luglio, ed eleggere il nuovo leader dopo le europee del prossimo anno. Ma la scossa dei ballottaggi, che trascina il Pdancora più giù, convince tanti tra i Dem che si debba reagire, non procrastinare. «Congresso subito», dice in serata Area Dem, che fa capo a Dario Fran-ceschini ed è in grado di spostaregli equilibri in assemblea. Ma lo dice anche un deputato gentilo-

ora? Il leader locale dei dem, entrato nella storia cittadina nel modo meno desiderabile, non ha risposte pronte ma cer-to «non ce la possiamo cavare dicendo che nel conto totale abbiamo pareggiato, che tenia-mo botta, siamo ancora in pie-di... noi in piedi non lo siamo più».

Per le strade c’è chi ha votatoSangiorgi ed è contento così. Ma anche alcuni elettori Pd non sembrano dispiaciuti dallaprospettiva di un’alternanza («Ma speriamo di tornare a go-vernare tra cinque anni»).

giorgi ci credeva, ma pensava a una vittoria sul «filo di lana». Invece chi aveva votato centro-destra, e soprattutto Lega, ha comunque scelto lei per cam-biare.

«Non era previsto del tutto –dice il segretario Pd di Imola, Marco Raccagna – non sentiva-mo tra la gente un malessere evidente, e la volontà di impe-dirci di governare. È stata una tempesta perfetta. Una tempe-sta che accade troppo spesso quando il Pd va al ballottaggio contro il M5S e ora anche con-tro il Centrodestra». Cosa fare

cederà, qui come a Roma, per-ché ancora i 5 Stelle «non han-no fatto niente». In un altro bar,poco distante, il neosindaco ri-lascia un’intervista, racconta i suoi progetti e raccoglie le con-gratulazioni dei cittadini. «Ho dormito poco, un’ora. È tutto molto bello, siamo contenti di cominciare a lavorare per au-mentare i servizi per i cittadini.Che è una logica che negli ulti-mi anni si era un po’ storpiata».Una rivoluzione calma.

Attesa, ma in fondo inaspet-tata. Quasi tutti dicono en-trambe le cose. La stessa San-

fuori dai bar si parla solo della vittoria dei 5 Stelle con Manue-la Sangiorgi e della sconfitta delPartito.

«D’altra parte era dal ’45 chegovernavano...», dicono due anziani in Piazza Matteotti sfo-gliando i giornali, per poi parla-re subito del governo naziona-le, dell’ultima di Salvini.

Dinamiche locali e nazionaliche si intrecciano continua-mente, in questo ’day after’. E dopo qualche frase in dialetto stretto e qualche malumore, al-la fine resta soprattutto la cu-riosità di vedere quello che suc-

La sorpresaIl segretario Dem Raccagna:

non sentivamo tra la gente

un malessere così evidente,

è stata una tempesta perfetta

Prima la pioggia. Poi, dopo pranzo, le nuvole si apro-no sul primo giorno nella sua storia, dal dopoguerra, nel qua-le Imola si è risvegliata con un sindaco non di sinistra. Tra le strade del centro storico, intor-no al Comune, c’è una gran cal-ma, un giorno come tanti. Ma avvicinandosi ai capannelli

Dopo 53 anni la sinistra perde il «fortino» di Imola

La vincitrice Manuela Sangiorgi

Elettrice in un seggio.

Il secondo turno delle elezioni

amministrativa ha sancito la

vittoria del centrodestra e il

tracollo del Pd ANSA

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/jIlvzZsRdlU=

8 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

ROMA

MATTEO GUIDELLI

Centri di identifica-zione per migranti «non inItalia come vuole la Francia»,ma ai confini meridionaliesterni della Libia; una confe-renza sull’immigrazione ille-gale, di iniziativa italo-libica,da tenersi a settembre a Tri-poli; ripresa della partnershipcommerciale ed industrialetra i due Paesi, con Roma defi-nita «primo partner». Il viag-gio del vicepremier e ministrodell’Interno Matteo Salvininella capitale del Paese africa-no si chiude all’insegna «dellatotale condivisione» e porta acasa un’intesa che verrà fattapesare dal premier GiuseppeConte al tavolo del vertice diBruxelles di giovedì e venerdìprossimi.

Raccontato fin dalla par-

La missione. Blitz a Tripoli a supporto del pressing di Conte sull’UePoi la replica a Macron: «Non accetteremo più hotspot in Italia»

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini durante la visita a Tripoli ANSA

Il regolamento che divide

Tusk rinviail nodo Dublinoall’Austria

tutta l’Unione», «sarebbe unbel gesto quello dell’aperturadel porto di Marsiglia a questanave». L’ennesima critica ver-so Parigi che fa il paio con l’at-tacco al ministro per gli Affarieuropei Nathalie Loiseau, se-condo la quale spetta all’Italiafarsi carico dei migranti soc-corsi. «È ignorante, nel sensoche ignora come stanno le co-se. La Lifeline batte bandieradubbia, si muoveva in acquealtrui e ha agito ignorando lesegnalazioni della GuardiaCostiera italiana e libica. Dun-que è una nave fuorilegge»che, in qualunque porto vada,«deve essere sequestrata el’equipaggio fermato», ha det-to Salvini.

tenza in aereo militare contweet, post, foto, dirette face-book e conferenza stampa alritorno, il blitz del titolare delViminale a Tripoli ha antici-pato quelli annunciati dallostesso Conte, dell’altro vice,Luigi Di Maio e del ministrodella Difesa, Elisabetta Tren-ta. E si è differenziato come ilgiorno e la notte dai viaggi«top secret» in Libia del pre-decessore Marco Minniti, avolte comunicati per via tra-verse giorni dopo. La visita èstata preparata dall’ambascia-tore in Libia, Giuseppe Perro-ne (quella italiana è l’unicarappresentanza aperta da unPaese occidentale a Tripoli) edagli 007 dell’Aise. Obiettivoprincipale, frenare le partenzee tagliare la strada alle mire diMacron («dieci volte più catti-vo di Orbàn», lo ha definito ilministro).

In conferenza stampa, Sal-vini ed il vicepremier libicoAhmed Maiteeq hannoespresso identità di vedute sudiversi punti: l’Europa devefare di più; le navi delle Ongche aiutano i trafficanti di uo-mini vanno fermate; Libia edItalia hanno bisogno di un

presidio più consistente allefrontiere esterne.

Il ministro si è detto consa-pevole della fragilità del go-verno Serraj nel Paese dellemille milizie contrapposte edell’uomo forte della Cirenai-ca, Khalifa Haftar. Non a casonel vertice di Parigi del mesescorso Macron ha convocatoentrambi i leader. Ma, è l’en-nesima frecciata ai francesi,«noi siamo partiti dall’unicaautorità riconosciuta dagli or-ganismi internazionali. Ab-biamo ovviamente interessead avere un’interlocuzioneanche con gli altri, ma con unatteggiamento equidistantementre altri Paesi europeihanno fatto un’altra scelta,che è meramente economica ecommerciale e non ha alcuninteresse per la stabilizzazio-ne della Libia».

In chiave soluzioni, Salviniha bocciato l’idea di Parigi dihotspot in Italia. «Sarebbe –ha sottolineato – un problemaper noi e per la Libia stessaperché i flussi della morte nonverrebbero interrotti. Noi ab-biamo proposto centri di acco-glienza posti ai confini a Suddella Libia per evitare che an-

che Tripoli diventi un imbuto,come Italia». Da parte sua,Maiteeq ha respinto «catego-ricamente» la proposta di cen-tri gestiti dall’Europa in terri-torio libico: «Sono contrari al-la nostra legge». Il ministro hapoi precisato che questi centridi protezione ed identificazio-ne non dovrebbero sorgere inLibia, ma «alle sue frontiereesterne»: e dunque in Paesicome Niger, Ciad, Mali e Su-dan. Un tavolo tecnico di lavo-ro su questo, ha annunciato, cisarà già in settimana.

Salvini a Tripoli ha anchevisitato un centro per millemigranti che sarà pronto traun mese. «È una struttura – haosservato – all’avanguardia, incollaborazione con l’Unhcrche vorrei venisse vista persmentire tutte le menzogne dichi dice che in Libia si torturae si ledono i diritti civili».

L’Italia aumenterà il suosupporto alle forze di sicurez-za locali: «entro l’estate conse-gneremo altro equipaggia-mento alla Marina libica, pre-vediamo poi la fornitura diuna ventina di imbarcazioni el’addestramento di altri 300addetti».

Ancora troppo divisiva: la rifor-

ma del regolamento di Dublino

resta al palo. Il presidente del

Consiglio europeo Donald Tusk,

dopo il suo incontro col presi-

dente Emmanuel Macron a

Parigi, e al termine di un tour che

lo ha portato nelle principali

cancellerie europee, fa uscire

una bozza di conclusioni in cui

ogni Stato membro può trovare

elementi di moderata soddisfa-

zione. Sul «regolamento di

Dublino», Tusk rimanda invece

alla necessità «di trovare

un’unanimità» tra i Paesi «basa-

ta sull’equilibrio tra responsabi-

lità e solidarietà». Sarà «la

presidenza di turno austriaca

entrante, a continuare col lavo-

ro». Tra un’Italia, che solo dome-

nica, al minisummit, ha chiesto di

«stracciare» la norma che fissa

la responsabilità dei migranti sul

Paese di primo ingresso, e una

Germania che da due anni preme

per la riforma della legge, il

presidente del consiglio europeo

disinnesca la bomba sul tavolo

del summit di giovedì, calciando

la palla più avanti.

n Il vicepremier libico precisa«Meglio alle frontiere esterne, in Niger, Ciad, Mali»

Lifeline vuole andare in Francia ma il maltempo la bloccaNé in Italia né, al mo-

mento, in nessun altro portoeuropeo: la nave delle Ong Li-feline resta in alto mare al lar-go di Malta senza che all’oriz-zonte si intraveda una solu-zione per i 234 migranti salva-ti davanti alla Libia giovedìscorso. «È una nave fuorilegge– sono le lapidarie parole diMatteo Salvini – e non sarà unporto italiano ad accoglierla».Ma il ministro dell’Interno vaoltre e a chi gli chiede se sonostate date indicazioni allaGuardia Costiera di non rac-cogliere più gli sos provenienti

dai barconi, risponde che bi-sogna chiederlo al collega To-ninelli. Ma «se così fosseavrebbe il mio totale soste-gno».

La situazione della Lifelinerischia dunque di deteriorarsiulteriormente, visto che lecondizioni del mare sono datein peggioramento e già ierivento e pioggia hanno imper-versato sulla nave, facendocambiare i piani allo stessoequipaggio. In mattinata AlexSteier, un rappresentante del-la Ong tedesca, aveva annun-ciato da Dresda la volontà di

chiedere accoglienza allaFrancia, «dopo esser stati ri-fiutati da Germania, Olanda eItalia». Ma poi ha dovuto farretromarcia proprio a causadel maltempo: «l’opzioneFrancia resta possibile ma acausa delle condizioni meteonon sarà né oggi (ieri, ndr), nédomani (oggi) né dopodomani(domani)».

Quel che è certo, ha ribaditoancora una volta Matteo Salvi-ni, è che «non sarà un portoitaliano» ad accogliere la Life-line. Anzi, visto che «i francesia parole sono i più buoni di Èancora stallo sull’approdo della nave della Ong Lifeline ANSA

L’emergenza sbarchinon c’è per nienteParola di Viminale

Gli sbarchi sono dra-sticamente diminuiti.L’emergenza non esiste e nonc’è neppure un problema cosìgrande come si crede di ri-collocamento degli immigratinei Paesi europei. Insomma ilsistema gira, anche se dovreb-be marciare a velocità mag-giore. I dati sono quelli uffi-ciali del Ministero dell’Inter-

no, Dipartimento per le liber-tà civili e l’immigrazione. Esono aggiornati alle otto delmattino di ieri, 25 giugno2018.

Ogni giorno il Ministeropubblica una documentazio-ne con cifre e grafici. Lo chia-ma «cruscotto statistico gior-naliero» e, come appunto ilcruscotto di un’automobile,

offre informazioni immedia-te, facili da leggere. Come direbasta un’occhiata per averesotto controllo l’intera situa-zione. Il «cruscotto» di ierimattina aggiorna i numeri deiprimi sei mesi. Sono sbarcati16.394 immigrati, di cui 11.288provenienti dalla Libia. Signi-fica 83 per cento in meno ri-spetto all’anno scorso, quandoerano stati 72.994 e 81 percento in meno rispetto al2016, quando erano sbarcati60.855 persone. I posti disbarco sono quasi tutti in Sici-lia, ma 378 persone sono arri-vate al porto di Crotone, 317 aReggio Calabria e 130 a Ca-gliari.

Poi c’è l’elenco delle nazio-nalità. Al primo posto i tunisi-

ni (3.002) seguiti da eritrei(2.549) poi ci sono 1.391 suda-nesi che fuggono dalla guerra.Ai primi dieci posti otto nazio-nalità sono africane (Nigeria,Costa d’Avorio, Mali, Guinea,Algeria, Tunisia, Eritrea, Su-dan), una asiatica (Pakistan) euna mediorientale (Iraq). Al-tri 3.676 immigrati hanno di-chiarato altre nazionalità chenon vengono specificate neidati del Ministero dell’Inter-no.

Ma i dati più interessantisono quelli che riguardano laricollocazione in altri Paesidell’Europa. Fino a ieri matti-na erano stati ricollocati nel-l’Unione 12.772 immigrati,mentre per 17 il trasferimentoè in corso, e per 2 persone

l’istruttoria di trasferimentoè stata completata, ma l’Italiaè in attesa di una risposta daparte del Paese individuato,che è il Portogallo.

Accanto bisogna contare218 immigrati che hanno otte-nuto il ricongiungimento fa-miliare in altri Paesi del-l’Unione. Le persone rifiutateall’Italia da altri Paesi europeisono state solo 157, mentre563 immigrati hanno rinun-ciato al programma di ricollo-cazione.

Sono invece ancora 628 gliimmigrati arrivati in Italiaprima dello scorso settembreche attendono la fine delleprocedure di registrazione. Sitratta dei casi più complessiall’attenzione delle autorità

italiane. La Germania è al pri-mo posto tra i Paesi che hannoaccolto gli immigrati sbarcatiin Italia con 5.438 persone, tracui 456 minori. Al secondo po-sto c’è la Svezia con 1.408 per-sone, seguita dai Paesi Bassicon 1.020. La Svizzera che nonfa parte dell’Unione Europeane ha presi 921 di cui oltre 100minori. La Francia è al setti-mo posto della classifica con640, preceduta da Norvegia eFinlandia. All’ultimo posto c’èl’Estonia che ha accolto 6 im-migrati. Una decina sono statimandati in Bulgaria. Nel pic-colo Lussemburgo ne sono ar-rivati 249, mentre a Malta nesono stati mandati 67. Alberto Bobbio

©RIPRODUZIONE RISERVATA

«Centri di identificazioneai confini esterni della Libia»

Primo piano La questione migranti

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/nY7qgbk79z4=

LA PROVINCIA

Cronache 9MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

NAPOLI

NANDO PIANTADOSI

Partito dal suo Paese, il Gambia, era riuscito a com-pletare un duro addestramentoin Libia durato due mesi, insie-me con altri aspiranti terrori-sti, e con il nome di battaglia di «Abou Lukman» si preparava acolpire in Europa.

Era costantemente tenutosotto controllo Sillah Osman, 34 anni, fermato mercoledì scorso a Napoli da Polizia e Ca-rabinieri che l’avevano convo-cato per l’identificazione sfrut-tando una sua richiesta di pro-tezione internazionale. Sillah, in possesso di permesso di sog-giorno provvisorio con scaden-za nel 2019, aveva fatto richie-sta di ammissione a un progettoSprar: è stato individuato e bloccato al termine di indagini coordinate dalla Procura di Na-poli grazie anche alla collabora-zione dell’Aise, l’Agenzia infor-mazioni e sicurezza esterna. Determinante è stato il contri-buto di un altro gambiano di sua conoscenza, Alagie Touray, preso lo scorso 20 aprile davan-ti alla moschea di Licola (Napo-li). Un soldato del sedicente Stato Islamico già «attivato», Touray, che si sarebbe dovuto lanciare sulla folla con un’auto.

Ai «crociati» (così, nel nu-mero 130 della rivista Al Nabahdell’Isis, vengono definiti gli in-

La stanza di Sillah Osman prima dell’irruzione della Polizia ANSA

Il blitz. Il gambiano Sillah Osman, ospite del Cara di Lecce, era stato addestrato dall’Isis in Libia. Determinante la soffiata di un connazionale

vestigatori italiani che hanno arrestato Touray) ha fornito importantissime informazioni individualizzanti su Sillah co-me la sua predilezione per i cal-zoncini corti, la forte divarica-zione degli incisivi, la passione per la musica reggae e il modo di camminare. Malgrado non fosse stato «attivato» è stata la sua instabilità psicologica a

spingere gli inquirenti della Procura di Napoli ad agire il piùvelocemente possibile, con un provvedimento di fermo ese-guito mercoledì scorso a Napolie già convalidato dal gip. Preoc-cupazione ha destato un episo-dio che lo ha visto protagonista,nei giorni precedenti all’arre-sto, quando si è aggregato a unaprocessione religiosa, in una lo-

calità pugliese, seguito dai poli-ziotti e dai carabinieri che han-no temuto il peggio. Per fortunal’allarme è rientrato. Nel Cara di Lecce, dove alloggiava, gli in-vestigatori sono anche riusciti ainstallare una videocamera chelo ha registrato mentre simula un attentato, mimando l’uso di un mitra. Altra conferma gli in-quirenti l’hanno ricevuta quan-do, in una conversazione con lamoglie, che è in Gambia, si è de-finito un soldato di Dio che ese-guiva il volere di Allah, del qualesentiva la voce. Le indagini hanno consentito di ricostruireil percorso compiuto da Sillah eda Touray, cooptati da un imamin Gambia e partiti con altri 14-15 persone per l’addestramentoin Libia con soggetti di altre na-zionalità, un’ottantina in tutto.

Lì durante gli attacchi delleforze anti Jihad ha completato l’addestramento imparando a non sentire fame, sete, paura, ad usare armi e costruire ordi-gni. «Non stava preparando at-tentati nel nostro Paese ma è emerso un progetto importan-te che, verosimilmente, dovevaessere eseguito in Europa», ha detto il generale Pasquale An-gelosanto, comandante del Ros,a margine di un incontro in Procura cui ha preso parte an-che il direttore della Direzione Centrale di Prevenzione della Polizia, Lamberto Giannini.

tori, che attendono incerti le prossime mosse: se Erdogan dovesse mantenere la promessadi mettere sotto controllo la Banca centrale, potrebbero es-serci presto altri strappi. Con i nuovi poteri esecutivi, Erdogan potrà anche forzare ulterior-mente la politica estera, cercan-do magari una nuova svolta in Siria per accelerare il ritorno deiprofughi: finora sono ripartiti in200 mila, ma in Turchia ne re-stano 3,5 milioni. Non a caso, trai primi a congratularsi ieri sono stati Vladimir Putin e Hassan Rohani, artefici con il leader di Ankara degli accordi di Astana. Prudente invece la prima rea-zione di Bruxelles, che si prepa-ra a trattare ancora a lungo con l’imprevedibile Sultano: «La Commissione europea si augu-ra che sotto la presidenza di Er-dogan la Turchia rimanga im-pegnata con l’Unione europea sui principali temi comuni co-me le migrazioni, la sicurezza e la stabilità regionale e la lotta contro il terrorismo».

Il super-presidenteCon nuovi poteri, cercherà

una svolta in Siria anche

per accelerare

il rientro dei profughi

La nuova stagione da super-presidente di Recep Tayyip Erdogan deve ancora co-minciare, ma le prossime sfide sono già sul tavolo. Dopo il trionfo nel voto di domenica con il 52,6%, che il suo sfidante principale Muharrem Ince ha pubblicamente riconosciuto e la Commissione elettorale ha certificato, il nuovo governo turco guarda già al futuro, a par-tire dalla priorità numero uno: l’economia. Dopo un’iniziale euforia notturna dei mercati per l’assenza di scossoni nelle urne, a fine giornata la lira avevaazzerato i guadagni.

La sbornia elettorale, cele-brata a caldo dall’entourage economico del presidente, sem-bra aver già lasciato spazio a un nuovo confronto con gli investi-

Jihadista sentiva la voce di Allahed era pronto a colpire: fermato

Turchia dopo il voto Erdogan senza limitirilancia con l’Europa

I quotidiani turchi celebrano la vittoria di Recep Tayyip Erdogan ANSA

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/zhosnpHY1Dk=

10 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Primo piano L’altra faccia dei Mondiali Reportage

Mosca dà un calcio ai suoi difettiOperazione immagine. L’obiettivo della propaganda del Cremlino: gli stranieri devono essere impressionati dall’alto livello di vita della Russia putiniana: strade asfaltate, facciate ripulite, alberi nuovi, vagabondi «sfrattati»

NOSTRO SERVIZIO

GIUSEPPE D’AMATO

MOSCA

La sconfitta (ininfluen-te) con l’Uruguay non spegne l’en-tusiasmo dei russi, che cantano ancora in ulitsa Nikolskaja, abbel-lita per l’occasione con luci sfavil-lanti e strane strisce di carta pen-zolanti. La loro nazionale, in teo-ria non in grado di competere conle altre squadre, approda in sciol-tezza agli ottavi dei Mondiali.

Sembra quasi che non ci sia sta-to bisogno di scongelare tutta que-sta gente o farle sorseggiare un po’di vodka per superare il tradizio-nale freno inibitorio dei divieti enon avere così paura di essere fer-mati a poche decine di metri dallaPiazza Rossa dalla polizia per l’ec-cessivo entusiasmo, sinonimo – nella mentalità di qui – di ubriaca-tura. L’esempio, dato dai caciaronitifosi latino - americani, ha conta-giato all’uscita del GUM anche gliamanti dello shopping che si sonouniti ai cori degli appassionati dicalcio davanti alle telecamere del-le tivù federali.

I propagandisti del Cremlinohanno vinto! Il bombardamentomediatico, durato non meno di unanno su tutti i canali televisivi, haavuto successo. Le immagini di giubilo fanno subito il giro dell’im-menso gigante slavo, tanto che i notiziari non fanno quasi a tempoad annunciare la contemporaneaapprovazione da parte del gover-no Medvedev dell’aumento del-l’Iva di 2 punti e dell’impopolareriforma pensionistica, la prima dopo 90 anni, - con un vertiginosoelevamento dell’età pensionabile-. Le «vacche grasse» in Russia so-no finite da un pezzo ed, appena sispegneranno le luci del Mundial,si tornerà alla cruda realtà. Ancorpiù dura, perché, per le presiden-ziali di marzo e l’attuale appunta-mento calcistico, si sono persi me-

si preziosi, nascondendo la polve-re sotto al tappeto e sperando solonel ritorno dei prezzi alti del pe-trolio.

Ci viene in mente la grigia ulitsaNikolskaja, piena di buche, di me-moria sovietica, percorsa da puz-zolenti automobili anti-diluviane.Non troviamo più il vetusto ufficiopostale con i muri esterni scrostatie dal mobilio grezzo. La Mosca dioggi è descritta da vari commenta-tori come il nuovo villaggio Po-tiomkin: gli stranieri devono esse-re colpiti dall’alto livello di vita della Russia putiniana e tutti i cli-ché devono essere superati.

Così via i graffiti, asfalto nuovoovunque, pulizia delle facciate deipalazzi più visibili, addirittura al-beri freschi piantati dappertutto.In alcuni punti centrali della me-tropoli sono comparse aree per ladistribuzione delle biciclette. Pec-cato, però, che non vi siano pisteciclabili lungo le strade. Persino ivagabondi sono stati costretti a sloggiare.

I più anziani fanno dei confron-ti tra il Mundial 2018 e le Olimpia-di estive del 1980, quando, ad

esempio, il «defizit» alimentare fusconfitto, facendo arrivare dalla Finlandia enormi quantità di der-rate alimentari di qualità. E poi finita la festa, gabbato il santo!

«Il campionato di calcio - è sta-to scritto - ha trasformato la Rus-sia di Putin nell’Urss di Brezh-nev». I metodi utilizzati sono assaisimili: «l’orso» può aver cambiatoil pelo, non perso il vizio! Lo stesso,del resto, accade da inizio 2000 con i dissenzienti: allora i dissi-denti come il fisico Andrej Sakha-rov finivano al confino, oggi non èsemplicemente permesso loro dimanifestare. Chiedere all’opposi-tore liberal-riformista Aleksej Na-valnyj, appena rilasciato dalle pa-trie galere, informazioni al riguar-do. Se un tempo i repressori piaz-zavano cimici ovunque e minava-no le comunicazioni radio, adesso– con la scusa della sicurezza na-zionale – setacciano impunemen-te i social media, internet, la postaelettronica. Il messanger Tele-gram, che non ha voluto fornire lechiavi di ingresso all’Fsb – l’ex Kgb–, non funziona più.

Ufficialmente nessuno diceniente. Il villaggio Potiomkin devevendere la sua cartolina allo stra-niero e lo zar ottenere il suo suc-cesso. La cosa più grave è che oggile moderne tecnologie (ad esem-pio, la miriade di telecamere, spar-se in spregio all’inesistente pri-vacy, con software a riconosci-mento facciale) hanno ridotto l’anonimato e lo spazio di libertàgarantito dalle immensità geogra-fiche.

Non è un caso che queste sonole terre dove nacquero i cosacchi,gente in fuga dall’onnipresente macchina repressiva. Ma la globa-lizzazione è arrivata anche a que-ste latitudini ed è venuto il mo-mento anche per i russi di farseneuna ragione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA Sono numerosi i giovani russi che sono scesi in piazza in occasione dei Mondiali: qui a Mosca ZURAB KURTS IKIDZE

nAppena si spegneranno le luci del Mundial si tornerà alla cruda realtà

n Intanto il governo vara la riforma pensionistica:la prima dopo 90 anni

distrussero qualsiasi ricordodel passato. Così oggi si sa po-co o nulla dei propri antenati.Il comunismo ha cancellatotutto o quasi.

Ufficialmente per evitareerrori o cattive interpretazio-ne, in Russia si è arrivati a de-finire un unico manuale distoria per le scuole. Discuti-bili sono alcuni complessipassaggi, ma il potere ha indi-cato la linea da seguire. Ven-gono esaltati i leader che han-no reso la Russia potenzamondiale, non importa a cheprezzo. Stalin è uno di questi.

Ma proprio a Kaliningrad,se ci si guarda intorno, questalinea va in crisi. Il «chi sonoio?», «quali sono le mie radi-ci?», «dove andiamo in futu-ro?» non trovano spesso ri-sposte. L’eccessiva vicinanzaall’Europa provoca non po-che contraddizioni.

Ecco perché nell’anticaKoenigsberg si sta rico-struendo una storia altrui e anulla valgono le steli sovieti-che ed i templi di culto orto-dossi. G. D’Am.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

principalmente dalla zona diRjazan, dopo l’espulsione deitedeschi dalla regione –, cer-ca di recuperare l’eredità diquel passato altrui.

Non c’è iniziativa che nonvenga intitolata «Koenig»qualcosa. Ma la città tutta èalla ricerca di un nuovo«brand», per vendersi meglioai turisti e per indovinarecontemporaneamente ilprossimo futuro di questo en-clave russo sul Baltico, per dipiù pieno di missili puntatisull’Europa.

La gente di qui conoscemeglio la Polonia e l’Ue che la«terra madre» lontana circa1.500 chilometri. «Ecco per-ché sono stati spesi tutti queisoldi per il Mundial. Gli abi-tanti fanno il confronto con laqualità di vita dei vicini euro-pei e qualcuno potrebbe pen-sare di creare la quarta repub-blica baltica indipendente»,ci viene spiegato.

La storia resta uno dei pun-ti dolenti della Russia, chenon ha ancora fatto i conticon il suo tragico XX secolo.Per sopravvivere alle «pur-ghe» staliniane, le famiglie

la Prussia orientale. L’imponente cattedrale

gotica, ai cui margini esterni èsepolto il sommo filosofo Im-manuel Kant, ha come sfondoi ruderi del palazzone del So-viet locale, per l’evento spor-tivo ridipinto con l’obiettivodi non rovinare le fotografiedei turisti. Per fortuna i lavoridi abbellimento del centrohanno ridato un po’ di fascinoall’intristito lungofiume Pre-gel.

Occupata dall’Armata ros-sa nell’aprile 1945, l’anticaKoenigsberg ha le periferieclassiche delle metropoli so-vietiche, con casermoni grigie khrusciovke. Solo un quar-tiere, per decenni diroccato,si è mezzo salvato dai selvaggibombardamenti anglo-ame-ricani. Ed ora la popolazionelocale – tutta russa immigrata

L’antica KoenigsbergLa storia resta uno dei punti

dolenti della Russia, che

non ha ancora fatto i conti

con il suo tragico XX Secolo

A Kaliningrad la ste-le con in cima la stella sovieti-ca rimane il centro della città,in quella che un tempo fupiazza Adolf Hitler. A Capo-danno le tivù federali te lamostrano in tutte le salse.

Adesso al Mundial è la stes-sa cosa, con la differenza, chela «fan zone» per i tifosi si tro-va un chilometro circa piùgiù, in un’altra piazza, doveun tempo sorgeva il famosocastello di Koenigsberg. Allespalle della stele è stata co-struita un’enorme chiesa or-todossa, che poco c’entra conla vera storia di quella che fu

Kaliningrad, buco nero della storiaCercasi brand acchiappa turisti

Un’immagine del centro di Kaliningrad

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/ZTUGHH9yxk0=

LA PROVINCIA 11MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Il tweet del giorno

Quando l’irrazionalitàirrompe nella storiaPuntidivista

di LUCA BEGALLI

sul volante elettorale voluta dai cittadini delcapoluogo sia stata tanto brusca quanto inequi-vocabile. Tutte le sezioni conquistate, un risul-tato mai in discussione e una vittoria sfiorataal primo turno che non è stata tale solo per lacandidatura “pesante” alla carica di primo citta-dino di Fiorello Provera. A fronte di questo risultato, le parole provenien-ti dalle liste collegate a Giugni e dallo stessocandidato per spiegare quanto accaduto, sem-brano per il momento fermarsi alla superficiedelle cose. Attribuire questo cambio d’umoreal vento salviniano che soffia impetuoso sulloStivale non appare sufficiente. E non bastaneppure dire che l’elettorato ogni tanto manife-sta l’esigenza di un ricambio fisiologico allaguida dei palazzi del potere. Sia chiaro, non sonoanalisi sbagliate o fuorvianti, anzi, ma non

segue da pagina 1

IL PD VA A SBATTERE SE STA ANCORA FERMO

fondato nel 1892www.laprovincia.it

DIRETTORE RESPONSABILEDIEGO MINONZIO

CAPOREDATTORE CENTRALE FRANCESCO ANGELINIRESPONSABILI DI EDIZIONEVITTORIO COLOMBO (Lecco), LUCA BEGALLI (Sondrio) SOCIETÀ EDITRICE La Provincia di Como S.p.a. EditorialePRESIDENTE MASSIMO CASPANIAMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMO CINCERACONSIGLIERI ALBERTO BONAITI, LUCIO CARMINATI, MARIO ROMANO NEGRI, GIULIA PUSTERLA,MARCO SANGALLI.

SEDE LEGALE La Provincia di Como S.p.a. Editoriale,via Pasquale Paoli, 21, - 22100 Como,Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003STAMPA C.S.Q. S.p.A. via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS).

REDAZIONICOMO via Giovanni De Simoni, 6. Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003 - [email protected] via Raffaello, 21. Tel. 0341.357.411- Fax 0341.368.547 - [email protected] via Nazario Sauro, 13. Tel. 0342.535.511 - Fax 0342.535.553 - [email protected]

di FRANCESCO ANGELINI

ma addirittura dal 4 dicembre 2016, la fatal dome-nica del referendum sulle riforme che l’incautoe presuntuoso Renzi si intestò e finì come quelloche si butta in acqua con due incudini nelle tasche.Ciò che si palesa ogni volta che si aprono le cabineelettorali è un paese esausto, spaventato, rancoro-so in cui, senza mancare di rispetto a nessuno,l’unico organo vitale che sembra funzionare è lapancia, forse perché sempre più vuota è quindicostretta a dedicarsi ad altri cimenti rispetto allapropria “mission” naturale. Matteo Salvini, il lombardo sta per cingere anchela corona di Granduca di Toscana, storica ex Regio-ne rossa fin dai tempi in cui furono istituite leRegioni medesime e anche prima. Terra punteg-giata di Case del Popolo e Feste dell’Unità cheerano un Paese di Bengodi, ora la più rinascimen-tale delle terre italiche si avvia a una nuova vitapolitica di segno leghista. A parte Firenze (per ora)e pochi altri, i capoluoghi di provincia non sonopiù governati dal Pd. E persino in Emilia si sono

segue da pagina 1

sgretolate roccaforti come Imola da sempre ammi-nistrata dal Pci e dei suoi eredi e, passata ai 5Stelle.In Lombardia, dopo Sesto San Giovanni è cadutaun’altra icona rossa, Cinisello Balsamo, culla deglioperai che distinguevano la loro fabbrica dal fumodella ciminiera e in Piemonte perfino l’Ivrea diAdriano Olivetti, di Franco Ferrarotti e del movi-mento comunità , ha scaricato per la prima voltala sinistra. Per il Pd è più di un terremoto. E la Toscana ne èl’emblema. Perché lì come in Emilia per annihanno fatto finta di credere alla rivoluzione e allaseconda ondata (e per questo da Botteghe Oscureli occhieggiavano sospettosi) per poter costruiremodelli di buon governo stra premiati dai cittadi-ni. La globalizzazione e la crisi hanno travoltoargini che sono diventati con il tempo sempre piùfragili. Ma quest’ultima ondata (l’unica che è arri-vata davvero) ha spazzato via le ultime illusionida ridotto valtellinese che tenevano accesa lafiammella del Pd. Un partito paralizzato da un anno e mezzo chesembra davvero avviato verso un percorso termi-nale. A meno che non accada qualcosa. Perché lapartita politica potrebbe anche riservare qualche

inaspettato tempo supplementare. Serve però unasquadra in grado di stare in campo non come orache non tocca palla. Perché se Salvini, legittima-mente, è stato il più svelto di tutti a capire la panciadel paese (la velocità oggi in politica è molto, comesa bene l’altro Matteo) bisogna tenere presenteche la pancia è mobile più della donna dell’operadel Rigoletto e si lascia conquistare con facilità.Dice: forse sarebbe meglio pensare alla testa. Maquesto bisogna farlo presente agli elettori o forseai politici che hanno contribuito a questo stato dicose. Adesso per gli scampoli rimasti del Pd è il caso dirichiudere i sacchetti di pop corn e di interrogarsisull’evoluzione della politica italiana che, i ballot-taggi lo hanno confermato, si avvia sulla strada deldualismo populista tra Lega e Cinque Stelle e tagliafuori tutti gli altri concorrenti, in primis gli agoniz-zanti partiti che hanno monopolizzato gli ultimidieci anni, il Pd appunto e Forza Italia. Ora. Senzaattendere il congresso del 2019 e rischiare che leelezioni europee siano il meteorite che determinal’estinzione definitiva, occorre attrezzarsi pertrovare una linea convincente e alternativa a quel-la della maggioranza di governo per infilarsi nei

varchi che si faranno sempre più larghi delle suecontraddizioni. È’ questo forse non è così difficile.Poi serve un condottiero perché dopo Renzi, oraimpresentabile, è stato il diluvio universale. E quila faccenda si fa più spessa. Visto che i partiti, intesicome forme tradizionali, non esistono più e perciònon selezionano più classe dirigente (la Lega èl’ultima eccezione, i 5Stelle vivono di coptazionee web) si potrebbe partire dagli amministratorilocali. Un colpo in questo senso lo ha battutoGiuseppe Sala, il sindaco di Milano, con la suatavolata solidale in cui è stato servito un menùpiccante di risposte alla politica del ministro degliInterni. Ma Sala, che ha il torto di venire da destra,è mal visto da una parte del Pd. E invece propriole sue origini potrebbero rappresentare un valoreaggiunto, anche alla luce dell’idea di Calenda chevuole andare oltre il Partito democratico. Unaproposta che spacca. Però adesso non c’è più tempoper perdersi nelle solite divisioni. Occorre capirein fretta che direzione si vuole prendere. Restareancora fermi significa andare a sbattere.

[email protected]

@angelini_f

COME ABBONARSI

SPORTELLO DI COMO via G. De Simoni, 6. Da lunedì a venerdì 8.30-12.30 e 14-18.LECCO via Raffaello, 21. Da lunedì a venerdì 9-12.30 e 14.30-18.30.SONDRIO via Nazario Sauro, 13. Da lunedì a venerdì 9-13 e 14.30-18.30.

Pagamento contanti, assegno, bancomat o carta di credito.

CARTA DI CREDITO (CartaSi, Visa, Mastercard, Eurocard) tel. 031.582.333.

BOLLETTINO POSTALE* La Provincia di Como S.p.a. Editoriale, via Pasquale Paoli, 2122100 Como c/c 000000297226.

BONIFICO BANCARIO* La Provincia di Como S.p.a. Editorialec/c Intesa Sanpaolo: Iban IT16X0306910910100000002663.

ADDEBITO DIRETTO SEPA (SDD) pagamento mensile a mezzo addebitosu conto corrente bancario.

PORTALE ABBONAMENTI abbonamenti.laprovinciadicomo.it - abbonamenti.laprovinciadilecco.it - abbonamenti.laprovinciadisondrio.it

MODALITÀ DI CONSEGNA portatura (nei comuni di Como e provincia ove è previsto il servizio), appoggio in edicola e posta.

SERVIZIO ABBONATI tel. 031.582.333 - fax [email protected]

* inviare ricevuta via fax o via mail completa di numero telefonico e indirizzo.

PUBBLICITÀ Sesaab Servizi Srl Società Unipersonale - Divisione SPMCOMO Via Giovanni De Simoni, 6. Tel. 031.582.211LECCO Via Raffaello, 21. Tel. 0341.357.400SONDRIO Via Nazario Sauro, 13. Tel. 0342.200.380

IL GIORNALE SI RISERVA DI RIFIUTARE QUALSIASI INSERZIONE

Orari da lunedì a venerdì: COMO 8.30-12.30 e 14-18;LECCO 9-12.30 e 14.30-18.30; SONDRIO 9-13 e 14.30-18.30

Per la pubblicità nazionale O.P.Q. S.r.l. via G.B. Pirelli, 30 - 20124 Milano Tel. 02.6699.2511; Fax 02.6699.2520, 02.6699.2530.

PRIVACYRegistrazione Tribunale di Como n.3/49 del 2 febbraio 1949 – Responsabile del trattamento datiD. Lgs. 196/2003: Diego Minonzio [email protected] - fax 031.507.985

Codici ISSN edizioni digitaliComo 2499-4243; Lecco 2499-4251; Sondrio 2499-426X

ANNUNCI E NECROLOGIE lunedì-venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato 8.30-12.30; 17.30-21.30; domenica e festivi 17-21.30Como tel. 031.582.222 - fax 031.582.233 Lecco tel. 0341.357.401 - fax 0341.364.339 Sondrio tel. 0342.200.382 - fax 0342.573.063 - 031.582.233

CERTIFICATO ADS N° 8463 DEL 21-12-2017

CAMPAGNA ABBONAMENTILA PROVINCIA 2018

ANNUALE

7 giorni 319 euro solo 0,89 euro a copia

6 giorni 289 euro solo 0,94 euro a copia

SEMESTRALE

7 giorni 185 euro solo 1,03 euro a copia

6 giorni 159 euro solo 1,03 euro a copia

TRIMESTRALE

7 giorni 95 euro solo 1,06 euro a copia

6 giorni 82 euro solo 1,06 euro a copia

bastano a cogliere la portata storica di quantoè avvenuto. Occorrono riflessioni più profonde,serve un dibattito più critico, che metta indiscussione idee, concetti e anche personechiamate a interpretare queste novità.La sensazione è che troppi pezzi di città nonfossero più in sintonia con l’amministrazioneuscente e che il principio di continuità con chilo ha preceduto, rimarcato da Giugni in campa-gna elettorale, sia stato giudicato come la volon-tà di rimanere dentro i consueti binari program-matici, di giocare sempre negli stessi campi econ le medesime squadre già definite. Un’eredi-tà, quella che sta per raccogliere Scaramellini,fatta di numerose cose buone, come lui stessoha rimarcato nel corso di una campagna eletto-rale intelligente, che non ha mai cercato dicriticare il campo avversario per il gusto dellapolemica fine a se stessa. Tuttavia, in queste settimane di civile confrontofra gli schieramenti si è avvertita, nitida, lasensazione che ci fossero istanze, domande,

Ci sono momenti nei quali l’irrazionaltà ir-rompe nella storia dimenticando gli effettiche aveva prodotto. Non la si arresta. Si puòsoltanto limitare il disastro in attesa che passi.Vittorio Zucconi

@vittoriozucconi

SONDRIO, LA SINISTRAE LE COSE NON DETTE

realtà sociali che da tempo chiedevano di avereun’altra considerazione, una diversa attenzionenell’ambito della politica cittadina. Questi elementi di distacco, di scollamento sonoemersi con decisione nel corso della doppiasfida elettorale, segnata da una scarsa partecipa-zione, ma soprattutto da una voglia di cambia-mento che il centrosinistra non vuole, non sao non riesce più a cogliere. Forse perché fa faticaa guardare dentro le piazze che Salvini riempieogni giorno con il suo linguaggio aspro e diretto,decisamente scomodo e ovviamente criticabile,ma che si rivolge a una fetta di cittadinanzainquieta e impaurita, che ha trovato qualcunodisposto a offrire il suo ascolto e a prestare lapropria voce per far emergere volti nascosti eparole sconosciute, cariche di livore ma anchedi dolore. Parole magari irricevibili e da rispedi-re al mittente, ma che vanno ascoltate. Non è un argomento che ovviamente riguardasolo Sondrio, l’arretramento del centrosinistraè generalizzato e sta assumendo proporzionicatastrofiche in tutta Italia. Nel capoluogo,semmai, la sconfitta segna l’avvio di una “nor-malizzazione” dopo che per decenni palazzoPretorio aveva rappresentato una sorta di ano-malia nel contesto provinciale. Un’isola dovefar sventolare, con orgoglio e soddisfazione, unabandiera di colore diverso. Fino a quando queldrappo è diventato non più un segno di ricono-scimento, ma un simbolo fra i tanti di un poteredestinato a tramontare perché ha perso le paroleper definire se stesso.

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/XKtIxTXWaPU=

LA PROVINCIA 13MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

con l’assessment si vanno adaggiungere servizi a quelli giàofferti. «Andiamo a rafforzarel’attività svolta in relazione aIndustria 4.0 in un anno emezzo. Da quando abbiamoiniziato, partendo dal temadelle agevolazioni, abbiamofatto consulenze in particola-re sull’iperammortamento a80 aziende nel 2018, 192 com-plessivamente. Realizzata an-che oltre una ventina di peri-zie per accedere alle agevola-zioni, che riguardano investi-menti per circa 19 milioni dieuro. In relazione agli incontrie all’orientamento tecnologi-co, 23 gli appuntamenti diquest’anno, con 70 aziendecoinvolte complessivamen-te».

il processo di trasformazione.Un hub che lavora alla crea-zione di un ecosistema terri-toriale, con partner come Po-litecnico e Cnr. Inoltre, per-mette di avere un collegamen-to con quello che succede inEuropa, in termini di finan-ziamenti e direttrici di attivi-tà».

Con lo strumento dell’as-sessment, i cui numeri sonostati illustrati da Pierini, si èevidenziato che sostanzial-mente le aziende non hannoproblemi per quanto riguardai processi produttivi. Ma «valela pena investire sugli altriprocessi, dalla logistica al ma-gazzino, dal post vendita allamanutenzione». Pierini ha in-vece focalizzato il fatto che

Passaretti, responsabile del-l’istituto Icmate). «Stiamo in-contrando alcune imprese perspiegare l’importanza delladigitalizzazione - ha commen-tato Riva -. Insieme al Politec-nico abbiamo dato forma a unprogetto che verifica a chepunto sono le nostre aziendenel campo della digitalizza-zione. In questo senso, il rap-porto quotidiano con Cnr ePolimi è fondamentale e saràsempre più strategico per losviluppo delle nostre impre-se».

È stato Linati, però, a entra-re nel dettaglio del progetto.«Il nostro Dih è la porta di ac-cesso ai competence center eall’ecosistema dell’innovazio-ne per l’azienda alle prese con

dente Lorenzo Riva e il diret-tore Giulio Sirtori, insieme al-la responsabile dell’area com-petitività e mercati CristinaPierini - e il direttore operati-vo del Dih Lombardia Giusep-pe Linati per realizzare le ca-ratteristiche del nuovo servi-zio, strutturato grazie alla fon-damentale collaborazione conil Politecnico di Milano (pre-sente con il prorettore Ma-nuela Grecchi) e con il Cnr(rappresentato da Francesca

sti giorni le imprese stanno fa-cendo la conoscenza dellostrumento di assessment, chemisura la maturità digitaledelle aziende ed è quindi fon-damentale per impostare ilpercorso da seguire per fare ilsalto di qualità.

Nei giorni scorsi, in via Ca-prera a Lecco, un gruppo diaziende ha incontrato la diri-genza dell’associazione cheraggruppa le aziende locali equelle valtellinesi – il presi-

ConfindustriaIl presidente Riva: «Insieme

al Politecnico abbiamo

lanciato un progetto

che valuta lo stato dell’arte»

Un nuovo servizioper le aziende lecchesi e son-driesi alle prese con la trasfor-mazione digitale: nell’ambitodel Digital Innovation Hub,promosso un anno fa da Con-findustria Lombardia, in que-

Digitalizzazione in aziendaPresentato il nuovo servizio

TIRANO

CLARA CASTOLDI

Tredici birre nate dal-l’inventiva e dalla fantasia, mi-sta a conoscenza e passione perquesta bevanda, di otto produt-tori hanno partecipato al con-corso per produttori amatorialidi birra, definito “Home brewe-ry contest”, che si è tenuto lo scorso weekend a Tirano all’in-terno di “Mastro Tirano”.

La finalità della manifesta-zione promossa da Michele Vi-ganò, venerdì e sabato sera in piazza Unità d’Italia, era quelladi diffondere la cultura della birra e, in particolare, della bir-ra artigianale della provincia di

Michele Viganò con Claudia Ghilotti

Birra, non solo feste“Mastro Tirano”è cultura e qualitàNel weekend. Tredici proposte ricche di inventiva al concorso con protagonisti otto produttori amatoriali«C’è tanta voglia di sperimentare e il pubblico apprezza»

Sondrio attraverso un percorsodi musica, degustazioni, cibo e cultura, oltre al concorso ap-punto. Vincitore della sfida è Lorenzo Moltoni di Villa di Ti-rano, che si è aggiudicato una “cotta” (è la preparazione del mosto di birra) gratuita nel bir-rificio Pintalpina di Chiuro, di-venendo così “mastro birraio” per un giorno.

Quarta edizione

«Siamo arrivati alla quarta edi-zione e devo dire che la cultura della birra di qualità si sta svi-luppando sempre più - affermaViganò -. Moltoni ha primeg-giato per la seconda volta al concorso, ma devo dire che la birra che ha presentato que-st’anno è davvero molto parti-colare. Si tratta di una birra fat-ta invecchiare nelle botti, un “vino d’orzo” in sostanza, una via di mezzo fra vino e birra, molto liquorosa, corposa e al-colica. Ho notato una voglia di sperimentare da parte dei birri-fici che hanno partecipato al concorso, in tutto nove di cui otto valtellinesi (De la tour Ti-rano, birrificio Legnone, birri-ficio Revertis, Mieleria Molto-ni, 1212 birra artigianale di Aprica, Tilium Beer, Birra Sal-vadega, Vineria Tirano, birrifi-cio Pintalpina)».

D’altra parte in provincia so-no dieci i birrifici, un numero che la dice lunga sull’attenzioneverso questo prodotto. Al se-

condo posto si è classificato Pa-olo Cerveri di Bianzone con Alessandro Ronchi e Cristina Testini, al terzo Gioele Giletti diDongo con amici. Ad aver valu-tato le birre una giuria di esper-ti e appassionati che ha apprez-zato qualità e sperimentazione delle proposte.

«I birrifici ogni anno cercanodi aumentare la qualità e mi-gliorare il proprio prodotto – prosegue Viganò – e questo si riverbera sul pubblico che par-tecipa alle serate. La nostra nonè una “festa della birra”, inten-do dire. La gente comincia a ve-nire con maggiore consapevo-lezza, è più preparata e attenta,registra i miglioramenti dei bir-rifici e apprezza».

I ciclisti di Aprica

Fra venerdì e sabato si è rag-giunta la quota di 400-500 visi-tatori, quasi tutti della zona, fatto eccetto alcuni ciclisti ospi-ti di Aprica per la Granfondo che si è corsa domenica e che hanno pensato di recuperare energie con una buona birra ar-tigianale.

Presente a Tirano durantel’evento anche un impianto pi-lota con cui si è mostrato dal vi-vo come “fare una cotta di bir-ra”, oltre a street food e tanta musica live con i concerti delle band bresciane ArtyCiòk, The Kenna’s e Hell Spet - Country Band, Backseat Boogie, Slick Steve & the Gangsters.

nVincitore della sfida,per la seconda volta, è Lorenzo Moltoni di Villa di Tirano

nMichele Viganò:«La gente adessoè più consapevole, mostra di esserepreparata e attenta»

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

TOCCANDOFERRO

«I birrifici ogni anno cercano di aumentare la qualità e migliorareil proprio prodotto e questo si riverbera sul pubblico che partecipa

alle serate. La nostra non è una “festa della birra”, intendo dire»Michele Viganò, promotore della manifestazione

I vincitori e la giuria: tra venerdì e sabato si è raggiunta la quota di 400-500 visitatori

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/LfzJPpySdBk=

14 Sondrio economiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

SONDRIO

STEFANO BARBUSCA

È Valerie SchenaEhrenberger, amministratoreunico di Valtellina Lavoro, ilnuovo coordinatore nazionaledel settore risorse umane diConfindustria Assoconsult.

Si tratta dell’associazioneche rappresenta le maggiori im-prese di management consul-ting attive in Italia e che pre-senta un fatturato complessivopari a 4,1 miliardi di euro eun’occupazione di oltre 41milaaddetti nelle 120 compagnierappresentate.

Il curriculum

Viennese di nascita e valtelline-se di adozione, Valerie SchenaEhrenberger da circa vent’anniè consulente HR, selezionatoresenior certificato Cerc, forma-tore e titolare di Valtellina La-voro, società di ricerca e sele-zione personale e consulenzaaziendale.

Con all’attivo una significati-va esperienza associativa a Son-drio, in particolare nel gruppodei Giovani imprenditori, è an-che delegata italiana dell’asso-ciazione europea delle Societàdi ricerca e selezione personaleed executive search, Ecssa.

«Sono molto onorata che lesocietà attive nell’ambito HR inquesto momento di forte tra-sformazione del nostro settore, Valerie Schena Ehrenberger

Lavoro. Da vent’anni seleziona in Valle personale e dirigenti per il pubblico e il privatoCoordinerà a livello nazionale una realtà che fattura 4,1 miliardi e dà lavoro a 41mila addetti

anche dovuto alla digitalizza-zione, mi abbiano dato la lorofiducia», ha commentato Vale-rie Schena Ehrenberger.

«Il nostro settore è più vivoche mai e negli ultimi anni haincrementato il proprio pesospecifico all’interno di tutto ilcomparto del managementconsulting - ha aggiunto -. Diconseguenza anche all’internodella stessa Confindustria As-soconsult stiamo sviluppandotanti progetti specifici per dareservizi agli associati ed erogareformazione per meglio affron-tare le sfide future. Ci siamoparticolarmente impegnati afornire strumenti pratici peradeguarsi al nuovo regolamen-

to privacy GDPR, formazioneimprenditoriale sul digital e HRTools, ma anche a elaborarestudi specifici di settore, effet-tuati in collaborazione con lealtre associazioni europee, esull’impatto della digitalizza-zione nella ricerca, selezione egestione del personale svoltoassieme all’Università Tor Ver-gata».

Quest’ultimo è stato inseritonel nuovo osservatorio sul ma-nagement consulting realizzatoda Confindustria Assoconsulte presentato il 15 giugno duran-te gli stati generali dal neoelettopresidente Marco Valerio Mo-relli, amministratore delegatodi Mercer Italia, e Andrea Bian-chi, direttore politiche indu-striali di Confindustria.

La missione

Assoconsult è impegnata a darevalore alla consulenza, suppor-tando in modo visibile ed effica-ce le organizzazioni di tutti icomparti pubblici e privati, peraccrescere la capacità competi-tiva globale del sistema Italia.

Da anni è nota per la propriacapacità di analisi e proposta,con tanto di eventi dedicati al-l’innovazione sia per le impreseassociate, sia per i giovani.

Ieri, per citare l’ultimo esem-pio, si è svolta la Giornata delconsulente in ateneo all’Uni-versità Bicocca di Milano.

n n Il nostro settore è vivoe ha incrementatoil proprio peso specifico

n nSono onorata che le società attive nell’ambito HR mi abbiano dato la loro fiducia

EnergiaStipulato l’atto di fusione per incorporazioneche interessa anche l’Aevv di Sondrio

Si chiude il percorso che ha portato diverse multiuti-lity, tra cui quelle attive a Monza,Como, Lecco, Varese, Sondrio, nell’orbita di A2A. È stato infattistipulato l’atto di fusione per in-corporazione in Acsm-Agam di A2A Idro 4, Aspem, Aevv Ener-gie, Acel Service, Aevv e Lrg non-ché l’atto di scissione parziale di A2A Energia a beneficio di Ac-sm-Agam. La data di efficacia della fusione e scissione, da cui nasce la Multiutility del Nord, è dal primo luglio. Con efficacia immediatamente successiva sa-ranno perfezionate le operazio-ni di conferimento in natura di rami d’azienda a beneficio di al-cune società controllate da Ac-sm-Agam, strumentali alla rea-lizzazione del progetto di rior-ganizzazione societaria e indu-striale della società.

Risorse umane, nomina per ValerieGuiderà Confindustria Assoconsult

Multiutilitydel NordSi chiudeil percorso

La data è quella del primo luglio

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/CyX96siz1YA=

LA PROVINCIA 15MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

MONTAGNA IN VALTELLINA

DANIELA LUCCHINI

Con la chiusura del passaggio a livello in località Trippi sono iniziati ieri i lavori, ilcui termine è previsto a novem-bre, per la realizzazione del sot-topasso ciclo-pedonale a cura dell’amministrazione di Monta-gna. Non senza polemiche.

A lamentarsi, come accade damesi ormai, chi abita nella zona:«Prima andavamo a piedi, ades-so dobbiamo prendere la mac-china per andare dal medico, in banca oppure in edicola e in far-macia, attività che sono di frontea casa».

Le critiche non si placano an-

La barriera posata al Trippi, il primo step per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale

Passaggio a livello in località TrippiChiusura che divideLavori in corso. In attesa del passaggio ciclopedonaleresidenti e imprenditori lamentano forti disagiIl sindaco: «Allo studio misure di compensazione»

che tra chi ha un’attività com-merciale - «abbiamo incassato esattamente la metà di un nor-male lunedì» la constatazione dei proprietari del Blu Bar - e traquelli che nell’area artigianale sono alla guida di un’azienda. «Siamo praticamente intrappo-lati. Per andare verso Tirano dobbiamo allungare la strada», transitando sul passaggio a livel-lo in località Cà Bianca, ieri pa-recchio trafficato, oppure an-dando verso via Samaden per imboccare la tangenziale.

Sul posto ad attrezzare l’area,al momento ci sono gli operai dell’impresa Eredi Del Marco diTresenda: «È una ditta specia-lizzata in palificazioni - ha spie-gato il sindaco Angelo Di Cino -,indispensabili per rinforzare la massicciata della ferrovia. Sono opere di consolidamento per procedere con il sottopassag-gio», i cui lavori sono stati affida-ti «alla Confort Edil di Bormio», impresa che ha vinto la gara d’appalto.

I costi dell’intervento

Complessivamente l’opera co-sta 701mila euro, finanziati per 351mila euro da Regione e Co-munità montana di Sondrio (su un bando regionale, ndr), 250mila da Rfi (Rete ferroviaria italiana) come indennizzo per lachiusura del passaggio a livello, 100mila stanziati dall’ammini-strazione di Montagna.

Consapevole del malumore

che serpeggia tra i residenti e gli imprenditori, il primo cittadino ha invitato alla calma: «Posso capire il disagio, ma sono con-vinto che quando l’opera sarà ul-timata ne comprenderanno la bontà e l’utilità».

Secondo Di Cino «deve pre-valere il buon senso, anche per-ché, comprensibilmente, quan-do viene allestita un’area di can-tiere, per ovvie ragioni di sicu-rezza bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie».

Agevolazioni in vista

Inoltre il Comune sta valutandoagevolazioni per chi ha l’attività al di là dei binari: «Sono all’at-tenzione della giunta alcuni provvedimenti per andare in-contro a chi lavora in quell’area. Ho chiesto agli uffici di dirmi quali azioni possiamo mettere in campo, ad esempio agevola-zioni sull’Imu per i proprietari del bar, mentre per le attività ar-tigianali - ha aggiunto - come Comune aderiremo al bando proposto da Confartigianato Sondrio sul bonus energetico, già adottato in alcuni paesi».

In altre parole l’amministra-zione andrebbe a contribuire al-la bolletta dell’energia elettrica, «una delle voci più pesanti nel bilancio di un’azienda». Per quanto riguarda infine la raccol-ta firme - poco meno di 400 in una petizione partita dal Blu Bar- ha concluso: «Risponderemo nei termini, entro il 5 luglio».

nLa realizzazionedel passaggiociclo pedonale sarà ultimataentro novembre

nL’opera costa 701mila euro, finanziati da Regione ed enti locali ed Rfi

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

Il passaggio a livello chiuso costringe i residenti tagliati fuori a un lungo giro FOTO GIANATTI

bene, intrecciando balli sotto ilpalco.

Una serata ben diversa quel-la proposta venerdì con il tri-buto degli AB/CD agli AC/DC,chitarre sferzanti e la voce ta-gliente di Arturo Gola, sulletracce di Angus Young e soci.

I Vulgar Pressure di Luca“Sceriffo” Berton hanno datouna dimostrazione di potenza,energia e duttilità nel loroomaggio ai Metallica in cui, trauna “So What” e una “EnterSandman” hanno infilato an-che versioni ad alto voltaggio di“Paranoid” dei Black Sabbath e“Ace of Spades” dei Mo-torhead. Insomma, musica pertutti i gusti e un festival, ancorauna volta, riuscito. P. Red.

mente con il rombante sestettomilanese di fiati, che ha trasci-nato il pubblico del sabato indanze.

Una linea di fuoco compostadalla tromba di Raffaele Koh-ler, dal trombone di LucianoMacchia e dal sax baritono diDomenico Mamone con lafantasiosa sezione ritmica deifratelli Marco e Paolo Xeres ela chitarra funky di Alessan-dro Siccardi ha spaziato daCarosone ai Nirvana (con il saxmamoniano ad evocare lo spi-rito di Kurt Cobain), dai Beat-les a Celentano proponendoanche le proprie composizioniintrise di swing, jazz e rythmand blues.

Anche il pubblico, inizial-mente un po’ restio, ha risposto

a “fare rete” intorno ad un pro-getto difficile, ma non impossi-bile che restituirebbe la mani-festazione ai fasti precedenti.

Il tempo e le energie dei sog-getti coinvolti diranno se il se-dicesimo Summer Sound saràal Parco, sede naturale del fe-stival da cui manca dal 2016.Intanto, c’è da dire che que-st’anno la proposta musicaledell’associazione Asma è stataben articolata, con il blues e de-rivati di Winny De Blues eDjango la prima serata, il me-tallo rovente a volumi accetta-bili anche per il vicinato di AB/CD e Vulgar Pressure venerdì,il funk jazz swing degli OttavoRichter nella serata conclusi-va.

Il festival si è chiuso degna-

re di una parte di cittadini ver-so il rumore in piazza. «Èl’obiettivo che abbiamo in testa- confida il presidente di AsmaMarco Scala - ma ci sono nonpochi problemi da affrontare epossiamo farcela solo se qual-cuno ci dà una mano».

Un invito nemmeno troppovelato a riunire le forze - otte-nendo opportuno sostegnodalla nuova amministrazioneScaramellini, dove non manca-no gli appassionati di musica - e

musica va e la cucina, da dovearrivano gli introiti a favoredella Tokai House in Banglade-sh, anche.

Nonostante gli elementi at-mosferici non troppo favore-voli, il Summer riesce comun-que a fare pubblico e a diverti-re, con il consueto intento be-nefico ben preciso. Ma l’idearesta quella di tornare al ParcoBartesaghi, collocazione idealeper un festival all’aperto, vistoche aumenta anche il malumo-

SondrioRiuscitissima la 16esima

edizione del festival

che chiede di trasferirsi

nuovamente al Bartesaghi

Il quindicesimo Sum-mer Sound resiste. Alla pioggiadella prima serata, al fresco no-tevole della seconda, perfino alvento della terza. La tenso-struttura della Pro Loco subi-sce il migliore dei collaudi, la

Il Summer Sound resisteMa vuole tornare al parco

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/z+3V0M2JRsg=

16 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

DANIELA LUCCHINI

É andata meglio delprevisto, «fattibile» a detta deimaturandi, che ieri hanno sdo-ganato con soddisfazione laterza prova, il cosiddetto quiz-zone multidisciplinare, cheesce dunque a testa alta dallastoria dell’esame di Stato, con-siderando che dal prossimoanno scomparirà dalla ternadegli scritti.

A giudicare dai commentiraccolti al campus scolasticodi via Tonale, ingiustificate lepaure della vigilia tra i circa1.400 candidati di Valtellina eValchiavenna impegnati nellamaturità.

Ora sono al lavoro le 36commissioni, impegnate nellacorrezione, per pubblicarne,nel migliore dei casi, entro iltardo pomeriggio di oggi gliesiti - 45 il punteggio massimoraggiungibile per la terna svol-ta in maniera impeccabile -,così da iniziare i colloqui do-mani.

Studenti sicuri di sè

«Bastava studiare, nulla dipiù» il commento di RahalNader, maturando della V Dad indirizzo Informatica del-l’Itis Mattei, che in terza provasi è cimentato con quattro ma-terie: informatica, inglese, ma-tematica e gestione di progettoe organizzazione di impresa.«Credo mi sia andata bene.Ora mi concentro sugli orali»,ha aggiunto forte di un creditoscolastico di 24 punti (il massi-

Foto di gruppo per alcuni futuri meccanici dell’Itis FOTO GIANATTI

Il quizzone esce di scena senza far danniLa maturità. La terza prova va in archivio e non impensierisce più di tanto gli studenti: «Bastava studiare»Commissioni al lavoro per consegnare entro oggi i risultati della prova - Da domani via agli esami orali

mo è 25), con cui arriverà da-vanti alla commissione pre-sentando, in tesina, «un’appche ho creato per gestire a di-stanza il controllo tra pazientee medico», inviando ad esem-pio il livello della pressione ar-teriosa. Giudizio altrettantopositivo quello del suo compa-gno di classe Francesco Melè:«Forse un po’ lunga, ma sicu-ramente fattibile» ha com-mentato facendo un bilanciodei tre scritti sostenuti. «Devodire che sono stato fortunatonel secondo scritto – sistemi lamateria scelta dal ministerodell’Istruzione per l’indirizzoInformatica -, poiché l’argo-mento era simile a quello trat-tato nella mia tesina: la crea-zione di un sito di e-commerceper la vendita dei vini».

«Spero sia andata bene. Nonho trovato particolarmente

difficili i quesiti scelti dallacommissione. Se si ha studiatodurante l’anno è una prova chesi supera» ha detto MariusPantiru, maturando dellaquinta A dell’indirizzo Manu-tenzione e assistenza tecnicadell’istituto professionale Be-sta-Fossati. Nella sua tesina,Marius, parlerà del valore deldenaro, «argomento che hoscelto, perché i soldi si maneg-giano ogni giorno, spesso sen-za consapevolezza» ha rimar-cato.

Anche Michele Menatti,che ha frequentato la quinta Adell’indirizzo Meccanica alMattei, spera «sia andata bene.Ora devo studiare per gli ora-li».

Altri un po’ titubanti

Con il vocabolario di inglesesotto il braccio, Maria Bizza-nelli, è sembrata un po’ titu-bante: «Diciamo che ho trova-to la prova in parte fattibile, inparte no» ha spiegato la matu-randa della quinta A del liceoeconomico-sociale del PiazziLena Perpenti. Anche per leiquattro materie, ossia inglese,matematica, spagnolo e dirit-to. Come argomento per la te-sina «ho scelto le baby gang, unfenomeno che sta dilagandosoprattutto nelle grandi città»ha aggiunto ancora indecisa sucosa fare una volta diplomata.«Mi piacerebbe proseguire glistudi in ambito informatico,ma non escludo di lavorarenell’azienda di famiglia».

n Il punteggio massimo che potrà essere assegnato con la prova di ieriè di 45 punti

n Il quizzone dal prossimo anno scomparirà dalle prove scritte dell’esame di Stato

Sofia Bianchini

Francesco Melè

Michele Menatti Rahal Nader

Marius Pantiru Maria Bizzanelli

L’INTERVENTO DI DON DIEGO FOGNINI

«La solidarietànon è un crimineE io non ci sto»

Don Diego Fognini, a destra, con don Luigi Ciotti a Morbegno

Io, Tu, Noi non ci stiamo!..Stiamo vivendo un mo-mento storico molto fa-ticoso nel nostro paese e

confesso di essere molto pre-occupato e indignato di fron-te a certe affermazioni, chenon voglio neppure ripetere,fatte da persone che stannoguidando il nostro paese. Le affermazioni e le decisio-ni che stanno prendendo inquesti giorni sulla situazionemigratoria ledono la dignitàdella persona e risuonanocome un macigno sulle no-stre coscienze di cittadini eancor più di cristiani. Chi fa queste affermazioniostenta tra le mani il Vange-lo, quel Vangelo che per meè segno di accoglienza e nondi rifiuto. Così pure la costi-tuzione nei suoi vari articolipunta sul valore e la dignitàdelle persone ma ciò che sidice nella concretezza di tut-ti i giorni, è tutt’altra cosa.Vorrei proprio che ci fosse

una denuncia corale su questisoprusi alla persona, alla suadignità in quanto tale, ai suoidiritti; non solo in Italia, mafosse un coro mondiale, vistoche nel mondo esistono moltealtre situazioni di questo gene-re, prospettando anche percorsidi cambiamento e soluzione diqueste questioni, evitando il si-lenzio che tutte le volte è semprecomplice delle ingiustizie. Non voglio entrare nelle que-stioni politiche o diplomatichesono poco competente, ma vor-rei risvegliare le nostre coscien-ze ad essere più uomini di pacee di giustizia; cioè di coloro chestanno sempre sulla brecciaperché desiderano e credonoche tutti possano vivere in unacondizione di pace vera. Tantevolte anche la chiesa ci dice dipazientare, ma non è più tempodi farlo, bisogna alzarsi in piedie far sentire la propria voce, es-sere come una sentinella se sivuole la salvezza e il bene dellepersone; allora ancora una volta

l’invito è a non tacere ma adesprimere la propria indigna-zione, a far sentire a chi guida ilpaese che simili comportamentinon fanno altro che aumentarela tensione tra le persone. Non è possibile chiudere i portidi fronte ai drammi di tanti esse-ri umani che rischiano la vita percercare un futuro migliore, unostile di vita come noi occidenta-li: sereno e agiato. È forse peregoismo che alcuni voglionochiudere passaggi di terra e direlazioni? Voglio anche aggiun-gere che la sicurezza personaledell’individuo non può esserelegata sempre più al possesso eall’uso senza regole di armi, co-me si pensa in alcune parti delmondo, ma deve dipendere dal-l’accettazione e crescita di una

coscienza che la diversità èun valore e non un disvalore. Se queste prese di posizionedi chiusura, di non dialogo difronte al fenomeno migrato-rio sono i principi fondantisu cui un governo si contrad-distingue, io non ci sto! Noiche ci consideriamo Cristia-ni non ci stiamo! Concludo con una nota cheveramente mi fa male, fa ma-le alla mia patria, e cioè l’at-tenzione che ha sempre avu-to alla forza incomparabiledella solidarietà, che in que-sti ultimi tempi è invece con-siderata un crimine piutto-sto che un valore da promuo-vere, io ribadisco che non cisto! Don Diego Fognini

Chiesa in Valmalenco

Con l’arrivo dell’esta-te, insieme alla Funivia al Ber-nina di Chiesa in Valmalenco,hanno aperto ufficialmenteanche gli impianti di risalita diCaspoggio nei fine settimanadi tutto il mese di luglio. Da sa-bato 28 luglio a domenica 26agosto gli impianti saranno in-vece aperti tutti i giorni per fa-vorire il turismo in quota.

La seggiovia sarà funzio-nante nel tratto Caspoggio -Sant’Antonio al mattino dalle8,30 alle 12 e nel pomeriggiodalle 14 alle 17,30.

Tariffe (identiche ancheper bikers), giorni di aperturae orari sono consultabili allink o all’indirizzo: www.son-drioevalmalenco.it/05_skia-rea/01_presentazione.html

Sempre in Valmalenco, sa-bato 30 giugno si terrà la visitain notturna all’interno dellaminiera della Bagnada di Lan-zada, mentre il calendarioeventi della Valmalenco è re-peribile negli Info Point diSondrio e Chiesa e scaricabilein formato pdf dal link o daw w w. s o n d r i o e v a l m a l e n -co.it/00_home/documents/estate18_valmalenco.pdf.

Arriva l’estateRiapre la funivia al Bernina

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/fW9g4Oob3kc=

LA PROVINCIA

Sondrio 17MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

role, ora non saremmo in que-sta situazione. Ma al di là delleinaugurazioni e di qualche al-tro evento speciale, non si ve-dono molti politici quando siparla di treni».

La spiegazione

Trenord ha rilevato che le sop-pressioni sono state rese ne-cessarie da interventi di ma-nutenzione non previsti in se-guito a guasti a materiale rota-bile vetusto. I treni vecchi, in-somma, si rompono, e non cen’erano altri pronti per la so-stituzione.

Ieri sul problema del tra-sporto ferroviario è intervenu-to il presidente lombardo At-tilio Fontana.

«Siamo consapevoli - haspiegato - che la rete necessitidi un ammodernamento.Sconta infatti, da diversi anni,mancati interventi. Chiedia-mo dunque a Rfi e Trenitalia,per quelle che sono le recipro-che e rispettive competenze, dicollaborare a migliorare la retee ad acquistare treni. Noi lostiamo già facendo da tempo,aldilà delle quote societarie». Stefano Barbusca

tellinesi denunciano questa si-tuazione fatta di problemi diorganico e di materiali».

Se è vero che nessuno deverinunciare al viaggio, non biso-gna dimenticare che cambia illuogo di partenza e arrivo. Cisle Cgil si soffermano sulle causedi questa situazione.

La riflessione

«Viaggiano materiali degli an-ni Settanta e Ottanta - prose-gue Fedele -. Sarebbe comepretendere di andare tutti igiorni al lavoro con una vec-chia Fiat 127 senza avere pro-blemi. Trovare i pezzi per lamanutenzione non è semplice.Tra l’altro in Lombardia ci so-no tre nuove direttrici in piùcon lo stesso personale, pernon parlare dei passaggi a li-vello che rimangono un grossoguaio. Le assunzioni sono inarrivo per macchinisti e capi-treno, ma ci vorrà del tempoperché è necessaria della for-mazione».

I trasporti continuano a su-scitare pesanti interrogativinella popolazione e il sindaca-to lo sottolinea. «Se la politicaavesse ascoltato le nostre pa-

Ennesima odisseaIeri sulla Sondrio -Tirano

e sulla Colico-Chiavenna

la rete ferroviaria

non ha funzionato

Autobus al posto deitreni. Otto sulla Colico-Chia-venna, altrettanti da Sondrio aTirano e viceversa. Il servizioferroviario sulle linee valtelli-nesi lascia sempre più spazioalle corriere sostitutive. Ieric’è stata la conferma dal matti-no all’ora di cena in Valtellina edal primo pomeriggio in Val-chiavenna.

A differenza di quanto avve-nuto in passato in tante altreoccasioni, ieri i pendolari e ituristi hanno trovato pronti ipullman, quindi non sono ri-masti a piedi.

Ma questo massiccio utiliz-zo dei bus, a pochi mesi dalnuovo contratto fra Trenord eun gestore locale, non passainosservato nelle stazioni.«Non è casuale, bensì struttu-rale – commenta dalla Cisl ilreferente del settore trasportiMichele Fedele -. Dal 2014,prima di Expo, i sindacati val-

Sondrio. Trenord ieri non si è fatta trovare impreparataIl sindacato lamenta: «I convogli sono troppo vecchi»

Le corse soppresse sono state garantite da quelle su gomma

Treno guasto? C’è il busE il disagio è contenuto

Il Pirellone

Strigliata a Rfie Trenitalia«I soldi ci sonoFate i lavori»

Il presidente della Lombardia

Attilio Fontana ha chiesto a Rfi

«come e quando intenda usare 10

miliardi di euro che ha ricevuto per

interventi infrastrutturali sul

territorio lombardo».

«Siamo consapevoli - ha spiegato a

margine del Tavolo della Competi-

tività di Pavia - che la rete necessiti

di un ammodernamento. Chiedia-

mo dunque a RFI e Trenitalia, per

quelle che sono le reciproche e

rispettive competenze, di collabo-

rare a migliorare la rete e ad acqui-

stare treni. Noi lo stiamo già facen-

do da tempo, al di là delle quote

societarie».

Secondo il presidente, «dobbiamo

mettere sul tavolo le diverse

tessere che compongono il puzzle

di un servizio così complesso: il

costante aumento dei passeggeri,

l’età dei treni delle due società

(Trenord e Trenitalia) e le risorse

che servono per garantire un

servizio degno di tale nome».

Fontana nei giorni scorsi aveva

inoltre detto che «le situazioni di

disagio che si stanno verificando

sono assolutamente anomale. Mai,

in passato, avevamo visto cose del

genere: è chiaro che qualcosa

dovrà essere cambiato in termini

di interventi sul traffico. Purtrop-

po - aveva proseguito - questi

progetti richiedono qualche mese.

Mi vergogno, ma chiedo ai pendo-

lari di avere ancora un po’ pazien-

za».

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/y/OefKIDpq/iUubcUtNA0I=

18 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

RICCARDO ROVERSI

«Siamo molto orgo-gliosi del successo anche diquesta edizione. Abbiamo sti-mato il passaggio di circa6mila e cinquecento personein tre giorni, di cui circa il 70%di queste arrivavano da fuoriprovincia. Con questa tre gior-ni abbiamo permesso a tutti ivisitatori di partecipare adeventi in tutta la Valmalenco.Ringraziamo tutti gli sponsor,il comune, l’Unione dei Co-muni della Valmalenco, laProvincia di Sondrio, il Bim, laprotezione civile di Caspoggioe Studio tecnico Negrini Fede-rico. Un ringraziamento spe-ciale va a tutti i volontari, sen-za i quali tutto questo non sa-rebbe stato possibile». Così,con queste parole, il presiden-te della Asd Caspoggio GiulioPresazzi - 32 anni da compie-re - ha commentato la secondaedizione di “Valmalenco Ca-spoggio 3Days”.

A suon di musica

Tutto è iniziato venerdì scor-so intorno alle 18,30 quandoallo Zenith centro della mon-tagna di Caspoggio la Bandadella Valmalenco ha accom-pagnato a suon di musica i re-sidenti e turisti nel cortile del-la scuola dove il sindaco Dani-lo Bruseghini ha salutato ipresenti e ha dato ufficial-mente il via all’evento.

Ai saluti di rito da parte delsindaco, si sono aggiunti quel-li di Giulio Presazzi per il qua-le «il Caspoggio 3Days è natoper volontà di questi ragazziper valorizzare il territorio,durante questi tre giorni e poianche in tutta la stagione esti-va, visto che tutte le attivitàproposte saranno fattibili an-che per il resto dell’estate». Si-mona Negrini, vice presiden-te della Asd, ha sottolineatoche «abbiamo voluto organiz-zare attività ed eventi che toc-cassero tutta la Valmalenco,avendo un occhio di riguardo

Show cooking e grande attenzione alla buona cucina: anche questo è “Valmalenco Caspoggio 3Days”

Caspoggio, tre giorni di pienoneLa manifestazione. La “3Days” della Valmalenco fa registrare la presenza di 6.500 visitatori nel weekendDa venerdì sera fino a domenica spettacoli, cultura, sport all’aria aperta, oltre a buon cibo e artigianato

per le famiglie e per i più pic-coli».

Obiettivo centrato, perchéeffettivamente passeggiandoper la graziose viuzze di Ca-spoggio non si poteva fare ameno di notare tante famiglie,con bambini al seguito, assi-stere ai vari eventi proposti.Particolarmente apprezzati ladanza aerea - nel piazzale del-la chiesa -, lo spettacolo di fuo-co allo Zenith e lo show coo-king di Alessandro Negrinidurante l’inaugurazione delnuovo showroom della Fale-gnameria Negrini di via Vano-ni, in quella che era la sede sto-rica della bottega aperta nel1970.

Per tutti i gusti

«È stato l’evento che mi è pia-ciuto di più - commenta unabella ragazza malenca di no-me Gloria -; un momento dav-vero coinvolgente, sia per i ca-spoggini che per i turisti, chehanno potuto ammirare il ri-sultato del grande impegnodei ben noti “Rasega” nel crea-re quella che è una vetrina sul-la loro più che consolidataesperienza nel settore dellalavorazione del legno: una lo-cation che sa di attualità mache non rinnega il passato. Laciliegina sulla torta è stato loshow di Alessandro Negrini(chef stellato originario di Ca-spoggio, nda) che, proprio inuna delle cucine esposte, hapreparato un buonissimo ri-sotto che rispecchiava i saporiitaliani».

Street food, musica, spetta-coli, eventi culturali, gite inmontagna, laboratori di tutti itipi per i più piccoli, rispettoper il territorio: tutto questo -e anche di più - è stato “Valma-lenco Caspoggio 3Days”.

«Il bello di questa tre giornidedicata alla Valmalenco - hadetto Marco, un habitué dellavalle - è stato il vedere, negliocchi di quei giovani ragazzidello staff, la gioia e la soddi-sfazione di fare qualcosa dibello per il loro paese, per of-frirlo a chi è venuto a visitarlo.Una manifestazione riuscita».

Alla domenica sera GiulioPresazzi è stanco ma felice; al-la domanda “ci sarà anche laterza edizione del Caspoggio3Days?”, risponde, sorriden-do, «me lo auguro».

nDopo il successodell’edizionenumero duesi pensa giàall’anno prossimo

Spazio allo spettacolo per le vie del paese Per allestire lo spettacolo serve uno staff di primo livello

Vie del paese animate per la presenza in massa dei turisti L’inaugurazione del laboratorio di falegnameria Negrini

di Caiolo di 50 anni: guidava sot-to l’effetto di stupefacenti. A Co-sio Valtellino, invece, i Carabi-nieri di Morbegno hanno segna-lato quale assuntore di sostanze stupefacent, un uomo di 55 annidella Bassa Valle, pregiudicato, poiché trovato con una modica quantità di cocaina ed eroina.

Altre sette persone sono statedenunciate dalla compagnia di Tirano per il reato di guida in stato di ebbrezza, una per guida sotto l’effetto di stupefacenti e 5 sono le persone segnalate per detenzione per uso personale di stupefacenti. Cinque i denun-ciati dal Norm della Compagnia di Tirano a Bormio, Sondalo, Ti-rano e Villa di Tirano, tutti uo-mini di età compresa tra i 55 e 30

una modica quantità di cocaina. Ancora a Morbegno, i militari

hanno denunciato per inosser-vanza del divieto di ritorno nel comune di Talamona un pregiu-dicato morbegnese di 43 anni. IlNorm di Sondrio ha denunciato anche un pregiudicato maroc-chino di 45 anni, residente a Sondrio che, sottoposto ai domi-ciliari, era uscito di casa senza l’autorizzazione del giudice.

Denunciato anche un uomo

Morbegno hanno effettuato il fermo di identificazione di due pregiudicati marocchini risul-tati entrambi privi di documen-ti; entrambi sono stati denun-ciati e riceveranno il foglio di viaobbligatorio oltre a un ulteriore provvedimento di espulsione. Uno di loro deve rispondere an-che di inottemperanza a decretodi espulsione ed è stato segnala-to quale assuntore di sostanze stupefacenti per il possesso di

I controlli Carabinieri impegnati

in una vasta azione

di controllo

della criminalità diffusa

Carabinieri ancora in prima linea sul fronte del con-trasto alla criminalità diffusa e all’abuso di droga e alcol in pro-vincia.

Nel fine settimana i militari di

Alcol e droga nel mirinoScatta una raffica di denunce

anni e tutti con valori di alcol nelsangue superiori a 1gr/l, in parti-colare tra 1 gr/l e 2,25 gr/l, ben oltre il limite tollerato di 0,5 gr/l.I militari di Livigno hanno de-nunciato un automobilista di 36anni positivo all’alcoltest con circa 1,40 gr/l.

La settima denuncia è avve-nuta in circostanze insolite: un uomo di 50 ammo alle 6 del mat-tino, dopo aver urlato a squar-ciagola frasi sconnesse davanti al Comando dei Carabinieri di Tirano, in evidente stato di eb-brezza, si è messo alla guida dellasua auto parcheggiata proprio a ridosso della caserma. Una gaz-zella del Norm è riuscita a bloc-care subito il conducente. Sotto-posto a test con etilometro, è ri-

sultato positivo: 2,16 g/l e 2,32 g/l, oltre quattro volte il limite. A tutti è stata ritirata la patente e tre auto sono state sequestrate. A Livigno i militari hanno de-nunciato un ragazzo del ’97 per guida sotto l’effetto di cannabi-noidi.

Poi i 5 segnalati. A Bormio se-gnalato per possesso di stupefa-centi per uso personale un uo-mo dell’88 trovato con una dose di hashish; a Valdisotto il Norm ha segnalato un uomo classe ’72 che aveva 3 grammi di hashish. Ritirata la patente a entrambi. Sempre a Bormio, il Norm ha se-gnalato tre ragazzi classe ’99, 2001 e 2002 trovati in possesso di 5 grammi di marjuana per usopersonale.

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/w4/PBGqsGl7lsyBIpnsq58=

LA PROVINCIA 19MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Ariete Toro Gemelli Cancro VergineLeone

PesciAcquarioCapricornoSagittarioScorpioneBilancia

Giornata all’insegna dell’amore: la relazione con il vostro partner compirà un salto in avanti, ma solo a patto che siate voi a fare il primo passo.

Il rancore avvelena l’anima: per voltare pagina e ricostruire quel vecchio rapporto d’amicizia meglio decidere di non lasciargli spazio.

Ascoltare il proprio cuore non porta sempre al risultato sperato: oggi affidatevi di più alla vostra razionalità e tutto procederà per il verso giusto.

Le ingiustizie al lavoro iniziano a pesare nel vostro cuore: cercate di parlarne con persone fidate, sapranno darvi preziosi consigli.

Dedicare tempo e attenzioni al vostro partner non significa escludere gli amici dalla vostra vita: oggi è il giorno giusto per ricucire qualche rapporto.

Energia e buon umore vi terranno compagnia: approfittatene per portare a termine gli obiettivi che vi eravate prefissati per oggi.

Per non apparire troppo cerebrali, affidatevi al vostro istinto: le relazioni con amici e partner ne trarranno beneficio.

Oggi sarà una giornata ricca di piacevoli sorprese: le difficoltà che avete incontrato sul lavoro cominceranno lentamente a risolversi.

Qualche litigio di troppo peggiorerà ulteriormente il vostro umore: meglio ritagliarsi del tempo per se stessi e ritrovare la serenità.

Molto spesso il gesto più grande d’amore è riconoscersi bisognosi e chiedere aiuto alle persone che vi stanno accanto: mettete da parte l’orgoglio.

Anche se il lavoro non gira come vorreste, avete tante cose di cui essere grati oggi: dalla salute alla famiglia, dagli amici al vostro partner.

La paura paralizza: abbiate il coraggio di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e arriveranno presto nuovi e impensati sviluppi sul piano amoroso.

21 MAR - 20 APR

Le vostre lettere

IL DIBATTITO/1

Perché è giustocensire i RomSono pienamente d accordo col nuovo ministro degli Interni, uno finalmente che dimostra di avere gli attributi,sulla proposta di censire i rom che vivono nei campi sul territorio italiano.Tutti noi cittadini siamo iscrit-ti all anagrafe del comune di residenza,e anche per sposta-menti di pochi giorni,sia per vacanza o lavoro veniamo comunque registrati nella struttura alberghiera che ci ospiterà, oppure nel paese dove andremo una volta arri-vati Ovviamente questa proposta a scatenato una polemica gigan-tesca da parte di quei politici dediti all’accoglienza. Credo che fare un censimento su chi sono queste persone abituate a vivere senza regole, non propriamente dedite ad un’esistenza senza macchie sia giusto, per capire che tipo di soggetti sono e con un identifi-cazione reale come fosse un normalissimo cittadino euro-peo si potrebbe facilitare il compito anche alle istituzioni pubbliche e alle forze dell’ ordine .Ormai in un 2018 dove non siamo più padroni nemmeno della nostra vita privata,non vedo perché persone prove-nienti da chissà quale stato estero non possano essere identificate senza problemi,e credo sarebbe utile se questi controlli possano riguardare

anche l aspetto sanitario,visto il ritorno di malattie da tempo scomparse dal nostro paese,Non si tratta di razzismo,non si tratta di tornare ai tempi della guerra,si tratta di regole basila-ri per poter vivere in un paese civile !Cordiali saluti

_ FABIO NOSEDA

Albabilla

IL DIBATTITO/2

Rom, il governosi dia una calmataIl governo si dia una calmata che in ogni caso i problemi non si risolvono tutti insieme do-mattina. Mettere i Rom al centro dei problemi quando ancora si concludeva l’arrivo della nave Aurora in Spagna

piena di immigrati, vuol dire fare storcere il naso con una certa veemenza a quelli che con un’anima libertaria o im-postata sull’eguaglianza so-prattutto tra i 5 stelle, e non sono pochi, avevano appoggia-to la formazione del governo. Attenzione che di questo passo il problema che infastidisce di più, quando ci si sveglia il mat-tino, non sono gli immigrati o i

Rom, o l’Europa. ma quel che può aver detto Salvini. E vuol dire non solo distruggere l’ac-cordo di governo, ma la tran-quillità di una nazione. Alcuni faticano a trattenersi, vedi ad esempio il presidente della Camera Fico, ma non sappia-mo ancora per quanto. Salvini mi delude, pensavo che una volta al governo sarebbe stato più prudente. Il problema dei

Rom va affrontato non certo con le deportazioni di massa di ispirazione hitleriana, ma con una sinergia tra Stato e Comu-ni per stabilire una convivenza dignitosa che elimini il degrado in cui vivono alla periferia delle città. E con una migliore atten-zione nel contrastare la micro-criminalità che a volte serpeg-gia in quegli ambienti.

_ CLELIO GIANNONI

Cara Provincia

E no, cara Provincia, così non si fa, abbiamo vera-mente toccato il fondo. Domenica in chiesa, du-rante la predica, adesso si dice omelia ma predica è il termine più appropria-to, una signora ha preso il telefonino dalla borsa l’ha acceso e ha cominciato a scorrere il suo ditino sullo schermo. Presumo stesse guardando facebook. Una signora di circa qua-rant’anni, accompagnata da due figlie, senz’altro era la mamma, la grande era adolescente, la piccola otto-dieci anni. Probabil-mente aver preso il cellu-

lare è dovuto ad un movi-mento inconscio, abitudina-rio, una persona usata a fare questo gesto tantissime volte al giorno e in tantissime occasioni diverse. Mi ha fatto una grandissima tri-stezza, dove abbiamo sba-gliato noi generazione del dopoguerra e del boom eco-nomico? Potrebbe essere mia figlia. Che esempio ha data questa mamma alle sue due figlie? Non sono così bigotto da gridare allo scandalo religio-so ma il rispetto per una persona che ti sta parlando, il prete, viene prima di tutto. Durante la predica il sacer-

dote parla anche a te, che ti piaccia o no, che tu possa condividere o meno il suo pensiero. Fosse stata un quindicenne si sarebbe potuto anche non capirla ma giustificarla, si sta ancora formando ma una quarantenne no, è così lo rimarrà per il resto della sua esistenza. È come se quando

vai dal medico e ti sta spie-gando la diagnosi di un tuo problema gli accendi il cellu-lare in faccia e guardi face-book. Ti avrebbe cacciato subito e tolto dalla lista dei suoi pa-zienti. Sono ben consapevole che la tecnologia ha fatto passi da gigante, la uso an-ch’io, ho un computer, un

cellulare, ho un indirizzo mail e un profilo face-book, non sono come quelli che demonizzano l’uso di questi mezzi ma in certi momenti non si fa. In chiesa, durante la predica non si accende il telefonino. Poi si dice che i ragazzi di oggi non han-no rispetto per niente e nessuno, può anche esse-re vero ma l’esempio da dove viene? Quando vedi tua mamma che toglie il cellulare dalla borsa durante la Messa, l’accende e inizia ad usar-lo, tu figlio di cotanto genitore ti senti autoriz-zato a fare tutto. Nell’edu-cazione di una persona l’esempio è importantissi-mo! Gianfranco LonghiLa parola educazione è ancora attuale nella so-ciologia degli anni duemi-la oppure è un termine obsoleto?

_ GIANFRANCO LONGHI

Lecco

Ormai consultiamo i social in tutte le situazioni

Con il telefoninoin chiesaBrutto esempio

NoilettoriNumeri utili

Farmacie di turnoSondrio - Biglioli, largo Pedrini, 3/5

Lanzada - Orseniga, via Pizzo

Scalino, 60

Colorina - Felisari, via Roma, 22

Piateda - Ricetti, via Fabbrica, 19

Morbegno - Biglioli, via Vanoni,

15

Piantedo - Falanga, Centro

Commerciale Fuentes

Chiavenna - Dolci, via Dolzino, 9

Tirano - San Martino, l.go

Risorgimento, 18

Sondalo - Davolio, via Roma,

18

Bormio - Emmepi, via Roma, 15

Livigno - Pedrini, via Pontiglia, 17

OspedaliAzienda Ospedaliera della

Valtellina e della Valchiavenna

Centralino 0342 521111

CUP 800.216.128

EmergenzePronto Soccorso 118

Carabinieri 112

Vigili del Fuoco 115

Polizia di Stato 113

Guardia di Finanza 117

Questura 0342 - 2201

Polizia Stradale Sondrio 0342-

545011

Polizia Stradale Mese 0343-42816

Prefettura 0342-532.111

Protezione Civile 0342-532111

Le lettere, firmate con nome, cognome e indirizzo, vanno inviate a:La Provincia di Sondrio, rubrica Le Lettere, via N. Sauro 13, 23100 Sondrio;o al fax 0342-53.55.53; o via mail: [email protected] redazione si riserva il diritto di sintetizzare i testi troppo lunghi.Per veder pubblicato il tuo SMS invialo al numero 331.677.79.56L’invio del messaggio non garantisce la certezza della pubblicazione.

Come partecipare

LIPOEMULSIONE SOTTOCUTANEA

RISULTATI CON UNA SOLA SEDUTA

NOVITA’

La tecnologia più innovativa e aidabileper la rimozione dei pannicoli adiposi localizzati

I RISULTATI OTTENUTI CON LA LIPOEMULSIONE

PRIMA E DOPO

• Trattamento di microchirurgia in anestesia locale non invasivo e senza creare problemi di embolia, versamenti, edemi e avvallamenti

• Puoi riprendere le normali attività quotidiane già lo stesso giorno del trattamento

Approvato da LESC

Dr.ssa M.G. ROSELLA - MEDICINA ESTETICAESCLUSIVISTA PER LA PROVINCIA DI SONDRIO

Riceve per appuntamento in viale Italia, 24 a Tirano (SO)

Cell. 339.1900 956 Email: [email protected]

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/w4/PBGqsGl7ImeKkSQhkWI=

20 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

temporanea. I musicisti e gliartisti che partecipano al-l’evento hanno deciso di dedi-care la giornata a favore delprogetto donando cultura alterritorio grazie alle loro per-formance creative e suggesti-ve. Al termine di questo even-to i cittadini di Lovero potran-no partecipare a un’assembleadi comunità per progettare in-sieme iniziative a favore dellaloro comunità. L’evento è ascopo benefico con donazioneper l’ingresso. La donazione èdestinata al progetto Sbrighesche si occupa di realizzare ini-ziative per favorire l’occupabi-lità dei giovani e per sostenerele famiglie e i loro carichi di cu-ra. C. Cas.

L’inizio del percorso sarà si-tuato nella “Casa dell’arte edella musica” che diventeràper l’occasione l’emblema del-la giornata stessa. Le personeritireranno allo stand Sbri-ghes il pass e la mappa delle in-stallazioni presenti. In un’uni-ca serata si potrò ascoltaremusica e fermarsi nei punti fo-od&beverage per un aperitivo.La “Casa della musica e dell’ar-te” ospiterà al proprio internovarie esposizioni artistiche:una mostra fotografica a temamusicale, due esibizioni di livepainting tenute dagli artistiGreta Broglio (in arte G.), cherealizzerà un’opera d’arte uti-lizzando il caffè e Stefano Pe-rini (in arte Cheville), che rea-lizzerà un’opera d’arte con-

un vero e proprio circuito mu-sicale tra le vie principali delpaese. Grazie alla preziosa col-laborazione con l’associazione“La Nuova Musa” si esibiran-no i musicisti Davide Borona,Paride Pruneri, Max Gara-vatti e Marco Borona (StandRock), Antonella Catalano(esibizione con il pianoforte),Gabriele Chiapparini (standrap), Ivano Giudes (dj), An-gelo Rosafio e Davide Sali-gari (stand musica popolare).

con attenzione particolare aigiovani e alle famiglie, e di va-lorizzare le risorse del nostroterritorio. Le strade di Loverosi coloreranno di blue e fucsiae accoglieranno differenti mu-sicisti che allieteranno le per-sone con la propria arte e invi-teranno la comunità a stare in-sieme. Sono previsti cinquepunti con generi musicali dif-ferenti (rock, rap, musica po-polare, musica classica e dj)che si articoleranno creando

Lovero

Nelle vie di Lovero siterranno …. “Le strade dellamusica”. Il piccolo borgo saràprotagonista insieme al pro-getto Sbrighes di un nuovoevento dedicato alla musica ealla cultura, fattori promotoridi coesione sociale e di valoriz-zazione del territorio, che siterrà domenica 1 luglio dalle18 alle 21. L’evento ha l’obietti-vo di riattivare la comunità,

Musica e arte in paeseUna sera firmata Sbrighes

Greta Broglio, dipinge con il caffè

Tirano e Alta Valle

Pian Gembro, una ricchezza naturaleCompleanno. Il 1° luglio alla torbiera nel Comune di Villa di Tirano si svolgerà la festa per i 30 anni della riservaOrganizzano la giornata di celebrazione con l’ente locale, la Comunità montana e il Consorzio turistico Terziere

casione del trentennale abbia-mo pensato di organizzare unagiornata speciale per far sco-prire le bellezze dell’area a chinon è mai venuto, ma anche ditrascorrere ore insieme a chi lafrequenta e apprezza da anni».

Negli anni sono stati trac-ciati itinerari semplici e pocofaticosi che permettono al vi-sitatore di immergersi nellanatura di questa antica torbie-ra di origine glaciale dove èpossibile osservare delle spe-cie vegetali molto rare comealcune piante carnivore. Oltrea un percorso tematico con ba-cheche illustrative sulla for-mazione e sulle caratteristi-che della riserva, durante il pe-riodo estivo viene allestitaun’aula didattica dove poterosservare alcuni piccoli abi-tanti (rane, rospi, tritoni e sa-lamandre) di questa zona pa-ludosa.

L’aula didattica sarà aperta

TIRANO

CLARA CASTOLDI

La riserva Pian diGembro compie trent’annidalla sua costituzione e si or-ganizza un evento per celebra-re questo momento che si ter-rà domenica 1 luglio. La torbie-ra di Pian Gembro - una riser-va naturale parziale botanica,che si trova nel Comune di Vil-la di Tirano ad un’altitudine di1.350 metri - è stata istituita,infatti, nel 1988 dal consiglioregionale ed occupa una su-perficie di circa 100 ettari dicui 22 di riserva assoluta, 8 diriserva controllata e 70 in fa-scia di rispetto. In questi ulti-mi sono permesse attività an-tropiche compatibili con lasalvaguardia delle specie vege-tali tipiche degli ambienti ditorbiera. La sua flora, che in-clude specie comuni e peculia-rità botaniche, e la rarità diquesti ambienti a sud delle Al-pi hanno spinto la RegioneLombardia a dichiararla areaprotetta.

Un ambiente straordinario

«È un luogo incantevole che laComunità montana in questianni ha cercato di valorizzaremantenendo un equilibrio frala tutela e la fruizione turistica- spiega l’assessore al Turismodell’ente mandamentale,Alessandro Damiani -. In oc- L’aula didattica della riserva del Pian Gembro in cui domenica si svolgerà la manifestazione

tutti i week end di giugno e iprimi due di settembre e tutti igiorni dei mesi di luglio e ago-sto. Nel periodo invernale,inoltre, sono disponibili per-corsi per le ciaspole e per lo scidi fondo.

Musica e visite guidate

«Il momento forse più sugge-stivo della festa del 1 luglio,promossa in collaborazionecon il Comune di Villa di Tira-no e il consorzio turistico Me-dia Valtellina - prosegue Da-miani - è il concerto all’alba, inprogramma alle 6,30 con ilgruppo Caronte che presenta“Scarafaggi & Regine”, poprock in veste classica. Sarannoproposti brani di Beatles, Que-en, Rem, Pink Floyd ed altri al-l’aula didattica dove, alle 8,30,seguirà la colazione e alle 9,30la messa». Alle 10 ci sarà la visi-ta guidata a cura dalle guardieecologiche (partenza dall’auladidattica), mentre alle 14,30quella sul percorso storico mi-litare del monte della Crocesempre a cura delle Gev (par-tenza dall’agriturismo Quer-cia Antica). Per tutto il giornol’aula didattica sarà aperta perscoprire le peculiarità floro-faunistiche della riserva.

Importante sottolineareche le auto dovranno essere la-sciate negli appositi posteggiall’esterno della Riserva.

Aprica sui volantiniscatena polemiche«Ma non importa»

Una piccola querelleha suscitato il volantino dellaComunità montana di Tiranoche promuove la festa nellariserva di Pian di Gembro.Pomo della discordia l’indi-cazione dell’ente cui chiede-re informazioni al riguardo.

Compare, infatti, l’infopointdi Aprica. Da qui la presa diposizione di “Informavilla”,profilo Facebook di un grup-po di Villa di Tirano, che dice:«La riserva di Pian di Gembroè interamente sul territoriocomunale di Villa di Tirano.

Dalla locandina si nota comequesto territorio sia un vola-no turistico soprattutto perla vicina Aprica. A Villa, inve-ce, resta poco più del costoper lo smaltimento dei rifiu-ti».

Villa di Tirano è rappre-sentata da un pezzo da 90 inComunità montana (l’ex sin-daco, Giocomo Tognini),«ma - continua la sua invetti-va “Informavilla” - forse ildelegato di Aprica lo è in mo-do più dinamico e interessatorispetto a un territorio chenon gli appartiene, ma ha ca-pito che questo paradiso è ilvero brand turistico-natura-

lista del terziere. Aggiungia-mo all’infopoint Aprica an-che l’infopoint Villa di Tira-no per un pizzico di sanocampanilismo e promuovia-mo queste iniziative sul no-stro territorio».

Non si scompone il sindacodi Villa di Tirano, FrancoMarantelli: «Sappiamo be-nissimo che la riserva è sulnostro territorio e che ci sia ilnumero dell’infopoint diAprica non è grave - replica -.Se qualcuno dovesse chiama-re all’ufficio eventi del nostroComune sicuramente sapre-mo fornire le informazioni alriguardo. Piuttosto il mio in-

teresse è quello alla valoriz-zazione di quest’area. Neigiorni scorsi si è tenuta unariunione in Comunità mon-tana per l’affidamento del ri-storo e si è ventilato di siste-mare l’edificio. Penso chequesto sia il punto di parten-za per potenziare i servizidella riserva che, per certiaspetti, va migliorata. Pensoalla pulizia: a parte le specieprotette ci sono piante infe-stanti che dovrebbero esseretolte. In generale penso a unosviluppo della riserva, pur nelrispetto della sua specifici-tà». C. Cas. Franco Marantelli, sindaco

nConcerto all’alba con i Carontepoi visite guidatecon le guardieecologiche

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/52ttpaQ80X9oVC8HHgqBdI=

LA PROVINCIA

Tirano 21MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

ne verrà presentata anche la nuova coppia del tandem fem-minile composta da SamanthaPini e Laura Besseghini.

Il commento dell’iniziati-va spetta al parroco don Filip-po Macchi: «Passeremo una giornata assieme e sarà un’otti-ma occasione per vivere lo sport in un’altra dimensione. È bello poter collaborare con un gruppo che i nostri ragazzi già conoscono e che ha svolto un percorso educativo nelle scuoledel territorio. Inoltre la bici-clettata e le attività ludiche che svilupperemo in oratorio rap-presentano un modo sano per divertirsi». C. Cas.

Sentiero Valtellina. La giornataparte il mattino alle 10 con una pedalata coordinata da Stefa-no Cecini. Un breve giro che servirà per far conoscere ai bambini il territorio attraverso la bicicletta.

Al termine della pedalata siprosegue con attività ludiche coordinate dagli educatori del team Mortirolo Lanzarote e poi, la sera alle 20,30 nella sala Piergiorgio Frassati si terrà l’in-contro “Sicurezza sulla strada.. regole di convivenza” modera-to da Carlo Toini. Per l’occasio-

Grosio

Oggi il Team Mortirolo

Lanzarote e i suoi educatori

coinvolgeranno gli oratori

con biciclettata e incontro

Continuano i progetti legati a “Sport da un altro puntodi vista” il programma d’inclu-sione sociale sviluppato dal Te-am Mortirolo Lanzarote. Oggi si terrà una giornata che vedrà coinvolti 250 ragazzi degli ora-tori. In questo caso la sede del-l’evento saranno Grosio e il

Sicurezza stradale, lezione per 250 ragazzi

Laura Besseghini, assieme a Samantha Pini sono nel team Mortirolo

APRICA

Riapronole cabinovie

Da sabato inizia la stagioneestiva con l’apertura della cabinovia della Magnolta. Lacabinovia del Palabione, es-sendo sottoposta a revisio-ne, non aprirà prima di metàdi luglio. C. CAS.

TIRANO

Visita alla rimessadelle locomotive

Domenica alle 10,15 e alle 11,30 è possibile la visita gui-data alla rimessa delle loco-motive d’epoca, dove sosta eviene manutentato il mate-riale ferroviario storico dellaLombardia. Ritrovo in piaz-za delle Stazioni. C. CAS.

TEGLIO

Domenica fieraper San Luigi

Il 1 luglio Fiera di San Luigia Teglio. La manifestazioneprevede la presenza di ban-carelle nelle vie del paese. C.

CAS.

TIRANO

Postazione Arpaper rilevare l’aria

Fino al 20 luglio tre posti au-to di piazza Sacchelli, par-cheggio del fontanone, sa-ranno occupati dall’Arpa. Unfurgone rileverà la qualità dell’aria. C. CAS.

tellinese premia sempre. «È andata bene, tutto è fila-

to liscio - spiega il presidente,Fabrizio Rossatti -. Chi hacenato ha apprezzato le pie-tanze. Devo ringraziare chi ciha aiutato a gestire la serata,cioè gli amici della Polisporti-va, gli efficienti ragazzi del-l’oratorio, i compagni di squa-dra della Pro loco e chi ha lavo-rato con noi in cucina, al bar ein sala». C. Cas.

con diversi eventi nel Tirane-se e non solo, molti i commen-sali che hanno deciso di tra-scorrere il sabato sera al poli-funzionale per una cena incompagnia. Se settimanascorsa il tema scelto dalla Proloco erano gli spaghetti condi-ti con sei differenti salse e chehanno portato circa 140 visi-tatori nella struttura di via Eu-ropa, questa volta il protago-nista è stato il grano saraceno.E la tradizione culinaria val-

Villa di Tirano

Dopo la spaghettata, sabato

scorso la Pro loco ha puntato

sul menù tradizionale

riscuotendo successo

Circa 240 personehanno partecipato alla secon-da e ultima serata di “Estavil-la” che la Pro loco di Villa diTirano propone da anni inapertura delle sagre estive.Nonostante la concomitanza

Estavilla ha finito in bellezza Il grano saraceno ha fatto centro

Il polifunzionale di Villa di Tirano è sede di tutte le manifestazioni

Una funzione sentita a cui partecipano ogni anno gli ex dipendenti di A2A e i loro familiari

Messa a CancanoA2A e il territoriocelebrano le dighe

VALDIDENTRO

DANIELA GURINI

Una cerimonia sentitae partecipata, domenica a Can-cano, in Valdidentro, in occasio-ne della giornata del ricordo,l’appuntamento annuale al qua-le i vertici di A2A tengono inmaniera particolare, iniziativanata per celebrare la memoriadei caduti sul lavoro per la co-struzione dei bacini artificiali edegli impianti in Valtellina del-l’allora Aem.

Cerimonia sentita

Numerose le persone che si so-no radunate nella suggestivachiesetta di sant’Erasmo, a Can-cano, dove alle 11,30 il vescovoetiope monsignor Angelo Pa-gano ha officiato la santa messacon padre Gianluigi Ferrari ealtri sacerdoti. Presenti diverseautorità civili e militari, il mon-do ecclesiastico con in testa ifrati cappuccini, da decenni“custodi” della valle di Cancanoe della chiesetta in quota (comenon ricordare, a questo proposi-to, padre Giuseppe Oldati, al fra’de Cancan, per oltre cinquan-t’anni cappellano a Cancano),ma anche pensionati, ex dipen-

La cerimonia. Ex dipendenti, amministratori localie vertici aziendali hanno partecipato alla giornataRicordati gli operai morti durante il grande cantiere

denti e familiari di A2A. A Cancano anche Massimo

Sertori, assessore regionaleagli Enti locali, montagna e pic-coli comuni, il presidente dellaProvincia, Luca Della Bitta, ipresidenti della Comunitàmontana Alta Valtellina, Filip-po Compagnoni, e di quelladella Valchiavenna SeverinoDe Stefani, il presidente diAevv Liana Pozzi e numerosi

sindaci con in testa quello diValdidentro MassimilianoTrabucchi.

Visita alla centrale

E proprio molti primi cittadinidomenica, prima di salire inquota, sono stati in visita allacentrale di Premadio su invitodell’amministratore delegato diA2A Luca Valerio Camerano.Dall’intera Alta Valle a Mazzoe Grosio, a Villa di Tirano: tantii comuni rappresentati durantela giornata del ricordo. Da sotto-lineare che, a Premadio, A2A hafatto il punto sull’ingente inve-stimento in atto; qui, infatti, ègià operativo uno dei due rotoritrasportati alcuni mesi fa e, apartire da fine agosto, si lavore-rà per l’installazione anche delsecondo rotore. A Cancano, allamessa, ha fatto seguito il pranzotipico alpino al villaggio dei fratisotto il tendone realizzato dalgruppo protezione civile di A2A.«Questa giornata - ha sottoline-ato Roberto Corona, respon-sabile dei rapporti istituzionalidell’Azienda - rappresenta dasempre, per A2A, un importan-te momento di ricordo e di lega-me con il territorio». Alcune della autorità locali e regionali presenti alla commemorazione a Cancano

n n Importante momentodi ricordoe di legamecon il territorio

n I sindaci sono stati condottinella visitaalla centraledi Premadio

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/52ttpaQ80X9QACj/zs2BWg=

22 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Gerola Alta

Si riunirà questa sera il primo consiglio comunale dopo le elezioni dello scorso 10giugno che hanno visto la con-ferma alla guida del paese del-l’amministrazione che sostie-ne il sindaco Rosalba Acqui-stapace. Quello di Gerola è l’ultimo dei tre Comuni del mandamento di Morbegno chehanno affrontato quest’anno leelezioni a convocare la prima riunione di insediamento dei consiglieri. Per la lista “Insie-me per Gerola” collegata al sin-daco eletto, faranno parte del-l’assemblea Roberto Fallati, Renzo Maxenti, Maurizio Curtoni, Daniele Quaini, Al-do Acquistapace, Roberta Zugnoni e Michele Cornali. Per la lista “Un pensiero per tutti” che siederà ai banchi del-l’opposizione in consiglio co-munale, sono stati eletti MarioBianchini, Ivano Acquista-pace e Gloria Maxenti. Con decreto del sindaco sono già stati nominati i componenti della giunta. Alla carica di vice sindaco e assessore è stato in-dicato Roberto Fallati. L’altro assessore sarà Renzo Maxenti. A. Acq.

Insediamentoin ComuneStaseraprima seduta

che possiamo essere soddisfatti,abbiamo avuto buone presenze,abbiamo fatto fare un passo avanti all’evento, che da ora si le-ga anche ad una sorta di festa delluppolo e delle produzioni bir-rarie artigiane locali. Le famigliesono state contente e le attività di animazione frequentatissi-me. Ora proseguiamo con il ca-lendario estivo».

Un calendario che è ricco dieventi e che ha già preso il via nelle scorse settimane ma si faràancora più intenso con i mesi di luglio e agosto. Tra i prossimi appuntamenti in programma nell’estate dei paesi che aderi-scono all’Ecomuseo c’è quello didomani sera a Regoledo con la visita guidata “passo dopo pas-so” con ritrovo alle 20,30 in piazza Sant’Ambrogio. Giovedì aMellarolo è prevista la tappa Kurt-up del circuito di running GoinUp che collegherà Mellaro-lo al rifugio della Corte mentre achiudere il mese di giugno sarà l’appuntamento di sabato all’ab-bazia di S.Pietro in Vallate con ilconcerto a cura di Equivoci Mu-sicali in programma alle 21. A. Acq.

alla birra con mascherpa fresca e patate alla pioda. C’erano dolcia base di ricotta, caffè o gelato per bambini, tisane digestive. E quest’anno, per questa edizione,a ogni piatto erano abbinate pregiate birre artigianali, con seitipologie di birra selezionate e prodotte da Birrificio Valtelli-nese.

Durante la giornata sono statiaperti i musei e i luoghi caratte-ristici di Gerola Alta, la “Casa delTempo”, il Museo La Nostra Storia, la Vecchia Falegnameria,l’Antico Telaio, il “Mulino della Maria”. Per famiglie e bambini sono state proposte le attività creative e la gara per famiglie or-ganizzate da Ecomuseo con te-ma “Addobba lo spaventapasse-ri” con i materiali messi a dispo-sizione e premi per i partecipan-ti. L’intera giornata è stata ani-mata dalle scene di festa e di vitaquotidiana del gruppo folclori-stico I Giaroi e da mercatini, mo-menti musicali con il gruppo folk “Sèm chi Inscì”.

La passeggiata del gusto ha ri-scosso unanimi consensi. «Cre-do - ha affermato il responsabiledi Ecomuseo, Sergio Curtoni -

Gerola AltaUn menù completo

per i visitatori muniti

di calice, mentre i bambini

creavano spaventapasseri

Sono state più di 300 lepersone che domenica hanno accolto l’invito delle associazio-ni locali prendendo parte a Gu-sta la Valgerola, edizione nume-ro 15 della sagra che celebra la mascherpa, tipica ricotta d’al-peggio. Nella stazione alpina cheattende per l’11 di luglio l’arrivo del Giro d’Italia femminile si è tenuto il tradizionale evento ab-binato al percorso gastronomi-co “Mascherpa e Luppolo” con degustazioni di birre artigianali.Ad organizzare sono state la proloco di Gerola, il gruppo folclori-stico I Giaroi e l’Ecomuseo dellaValgerola. Oltre 300 persone hanno scelto la destinazione al-pina e turistica per allinearsi da-vanti alle raffinate declinazioni gastronomiche dedicate alla mascherpa. Apericotta, aperiti-vo dedicato, lasagnette di ma-scherpa fresca con zucchine gri-gliate e crudo, polenta e brasato

Mascherpa e luppoloLa ricotta d’alpeggioha incontrato la birra

Trecento persone sono salite a Gerola Alta per la mascherpa e la birra

Grande divertimento per i bambini con gli spaventapasseri

ALBAREDO

ANNALISA ACQUISTAPACE

L’associazione italia-na Difesa animali ed Ambien-te (Aidaa) pone una taglia di5mila euro per trovare il re-sponsabile dell’incendio dolo-so che ha causato la morte didue cani arsi vivi ad Albaredoper San Marco e il prefettochiede impegno e collabora-zione per trovare i colpevoli. Icani Bobo e Lea sono stati rin-venuti carbonizzati domenicadai proprietari che hanno al-lertato le forze dell’ordine perdenunciare l’accaduto e cerca-to - invano - di raccogliere tut-te le informazioni utili dagliabitanti del paese per indivi-duare il colpevole di un gestoche ha fatto discutere perl’estrema crudeltà.

Senza scampo

I carabinieri di Morbegnohanno ipotizzato che il ricove-ro dei cani, un box in legnochiuso su tre lati, sia stato co-sparso da abbondante combu-stibile per avere la certezzache i cani chiusi al suo internonon avessero scampo. «Secon-do la prima ricostruzione -scrive Aidaa - il motivo per cuila mano ignota avrebbe appic-cato l’incendio sarebbe da ri-cercare nel fatto che questi ca-ni abbaiavano in continuazio- I resti del box in cui sono stati fatti morire arsi vivi Bobo e Lea

Morbegno e Bassa Valle

Cani bruciati, una taglia sul colpevoleOrrore ad Albaredo. L’associazione animalista Aidaa offre 5mila euro per trovare l’autore del crudele gestoAnche il prefetto di Sondrio, Scalia, è intervenuto per sollecitare le indagini e la collaborazione dei cittadini

ne dando fastidio ai vicini.Non sappiamo quali siano lereali motivazioni che hannocausato la morte innocentenel peggiore dei modi di duecreature innocenti - dice Lo-renzo Croce, presidente na-zionale dell’Associazione - èun gesto criminale che deveessere punito». Intanto dallaPrefettura arriva una nota concui il prefetto Giuseppe Ma-rio Scalia invita il comandan-te provinciale dei carabinieri aporre il massimo impegno perindividuare «colui o colei cheha compiuto questo orribile esconvolgente gesto» e gli abi-tanti di Albaredo «a collabora-re con lealtà e concretezza» al-le indagini. Aidaa annunciaanche che oggi sarà presentatoun esposto alla procura diSondrio «per chiedere ancheche vengano verificate le con-dizioni in cui questi due canivenivano tenuti in quanto ap-pare evidente che la loro collo-cazione non rientrava nei pa-rametri di legge, quindi se dauna parte va punito il crimina-le che li ha bruciati vivi, dall’al-tra pensiamo sia buona cosaverificare che le condizioni incui gli stessi venivano tenuti».Proprio l’elemento delle con-dizioni in cui venivano custo-diti i cani è stato al centro diuna furiosa polemica che si è

scatenata a seguito della diffu-sione della notizia sui social.

Una custodia corretta

A riguardo, già da domenica èintervenuta l’Enpa che attra-verso il suo referente di zona,Ivan Mazzoni è stata presen-te fin da subito sul posto. «I ca-ni - ha confermato anche larappresentante di Enpa Son-drio, Sara Plozza intervenen-do nel dibattito - erano dete-nuti in un box di 14 metri qua-drati, a norma di legge ripara-to su tre lati e con tetto imper-meabilizzato, con cuccia al-l’interno. Per gli standard val-tellinesi, questi due cani vive-vano in una reggia». L’Enpaera già stata interessata del ca-so un paio di anni fa, quando icani erano custoditi in altroluogo all’interno dell’abitatodi Albaredo, disponendo unadiversa e migliore collocazio-ne che è stata adottata dai pro-prietari. La casa più vicina dalbox di Bobo e Lea è a 200 me-tri, le lamentele per il disturboarrecato dall’abbaiare dei canic’erano. L’atto compiuto rima-ne un reato: «Chiunque, percrudeltà o senza necessità - silegge nell’articolo 544-bis delcodice penale - cagiona lamorte di un animale è punitocon la reclusione da 4 mesi a 2anni».

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/52ttpaQ80X9E3WtnAeXJTU=

LA PROVINCIA 23MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

VILLA DI CHIAVENNA

DANIELE PRATI

«Mandate un bacio alcielo, non andrà perso perchéè nella casa del Signore. Vi tor-nerà indietro».

Questa l’esortazione ai pre-senti di don Gigi Pini, che ieriha officiato la cerimonia fune-bre di Riccardo Romeo, il gio-vane di Villa di Chiavenna vit-tima venerdì sera a San Carlodi Chiavenna, lungo la Statale37, di uno spaventoso inciden-te stradale mentre era a bordodella sua Fiat 500 Abarth.

Chiesa gremita

C’erano tutti nella chiesa diSan Sebastiano per l’ultimosaluto al 19enne Riccardo.Amici, coscritti, compagni delComplesso Bandistico di Villadi Chiavenna, ex compagni discuola e alcuni docenti del-l’istituto superiore LeonardoDa Vinci, dove Riccardo avevaconseguito lo scorso anno ildiploma da ragioniere, gli ami-ci della Gogoris Gospel Banddove canta la madre Rosa.

Il corteo funebre guidatodal parroco di Piuro e Villa diChiavenna don Romano Po-logna è arrivato a Villa dallasala del commiato di Chiaven-na per la recita del rosario, allaquale è seguita la funzione ve-ra e propria. Il tutto mentre

La chiesa di Villa non ha potuto contenere la folla, in molti hanno seguito la messa sul sagrato FOTO LISIGNOLI

Valchiavenna

«Ciao Riccardo, ci hai dato il meglio»Villa di Chiavenna. Una folla immensa e commossa per l’addio al ragazzo di 19 anni morto venerdì sera in autoAmici, compagni di scuola e della banda: nessuno ha voluto mancare - Toccante l’omelia di don Gigi Pini

non solo la chiesa ma anche ilsagrato antistante si andava-no riempiendo.

Tantissimi giovani, ovvia-mente, ma tutta la comunitàdel comune bregagliotto havoluto essere presente.

La famiglia

Dietro al feretro la famiglia.La madre, il padre Francesco,il fratello Manuel, nonni, zii ecugini. Una famiglia che donGigi Pini, ex parroco di Villache non è voluto mancare, havoluto abbracciare all’iniziodella sua omelia estendendo il

gesto, poi ripetuto prima dellaComunione, a tutti i presenti.

Don Gigi ha ricordato l’im-pegno di Riccardo come musi-cista della banda del paese,prima di chiedere a parenti eamici di mettersi in cerchio at-torno alla bara, alla foto del ra-gazzo e al suo sassofono per larecita del Padre Nostro. La ce-rimonia si è conclusa con alcu-ni messaggi letti dal pulpito daparte degli amici del giovanis-simo valchiavennasco: «Ungiorno – ha detto uno di loro –racconteremo ai nostri figli lapersona che eri».

Sulla generosità d’animo esull’allegria di Riccardo si so-no concentrati i messaggi. Unquadro già evidenziato neigiorni scorsi che dimostra co-me il giovane fosse benvolutoda tutti: «Sei sempre stato so-lare e presente- ha ricordatoun altro amico - . Ricordiamole cavolate che dicevi e che cifacevano sempre ridere. Davitutto quello che potevi dare».

L’omaggio della banda

All’uscita il feretro è stato at-teso dalla banda guidata dalmaestro Michele Luzzi cheha voluto omaggiare l’amicoRiccardo con alcuni brani. Unmomento di commozionequasi insostenibile per moltidei presenti.

nLa messaè stata officiata da don Gigi Pini e da don Romano Pologna

mento e lo sviluppo della mobi-lità dolce. Installazione di at-trezzature a servizio dei ciclisti come rastrelliere, banco di lavo-ro per riparazioni, noleggio, ser-vizio ricarica bici a pedalata assi-stita. Le modalità di erogazione del contributo sono le stesse. Unica differenza l’importo mas-simo del contributo, in questo caso ridotto a 15 mila euro. Non ci sono, però spazi per moltissi-mi finanziamenti, a meno che non siano piccoli. La dotazione finanziaria complessiva è di 100 mila euro, 75 mila sulla misura 1 e 25 mila sulla misura 2. La sca-denza è fissata al 27 luglio, men-tre la prima finestra è scaduta il 25 giugno. Solo dopo 6 giorni dalla pubblicazione del bando. D. Pra.

previste dal bando. La prima ri-guarda l’ammodernamento e l’ampliamento d’esercizio. Spe-se ammissibili sono la costru-zione, la ristrutturazione e l’am-pliamento dell’immobile, l’ac-quisto di arredi e attrezzature, dihardware e software. Qui il con-tributo a fondo perduto potrà essere del 50% per spese am-messe oltre 9000 euro e del 40%per spese ammesse inferiori a tale importo. L’importo massi-mo del contributo, comunque, sarà di 25 mila euro. La seconda misura riguarda il potenzia-

intende investire nella propria attività. I beneficiari dovranno essere esercizi commerciali o ri-cettivi, solo per la ristorazione, con massimo 20 dipendenti e superficie di vendita inferiore a 500 metri quadrati. Non picco-lissimi, insomma. Prevista la possibilità di partecipare anche a chi punti vendita con gli stessi requisiti di metratura e un mas-simo complessivo di 25 dipen-denti.

Terzo settore quello delle pic-cole imprese che producono ga-stronomia locale. Due le misure

ChiavennaPiccoli negozi, imprese di micro e medie dimensioni,l’ente montano ha pensato un bando per il “food”

Strutture ricettive, piccoli negozi e micro imprese votate al settore delle specialità eno-gastronomiche della valle. A questi soggetti si rivolge il ban-do Food in Tour, pubblicato in questi giorni dalla Comunità Montana. Contributi a fondo perduto, in pratica, dedicati a chi

Enogastronomia e imprese avviateIn arrivo contributi a fondo perso

un ristorante per proporreaperitivi in abbinamento aun piatto tipico della cucinalocale.

Concerti di musica dal vivoallieteranno la serata nei lo-cali partecipanti e gli esercizicommerciali saranno aperti.Lo schema ricalca quello del-lo scorso anno, quando la ma-nifestazione ebbe un succes-so forse insperato.

Nei prossimi giorni saràsvelato l’elenco degli esercizipubblici che parteciperanno,gli abbinamenti con gli chef

L’idea è tanto semplicequanto efficace. Abbinare ilmeglio dei bar e della ristora-zione valchiavennasca perproporre aperitivi indimen-ticabili.

Quest’anno non sarà sola-mente un appuntamentoprettamente estivo. Sarannodue. Il primo, ormai immi-nente, si terrà sabato 13 lu-glio. Sempre nel centro stori-co di Chiavenna.

Dalle 18 alle 22 ciascun bardi Chiavenna aderente al-l’iniziativa sarà abbinato ad

ChiavennaDue gli appuntamentiche Valchiavenna shoppingmette in campo unendobar e ristorazione

Aperitivo Gourmetnon lascia, anzi raddoppia.Saranno due quest’anno gliappuntamenti con l’eventolanciato lo scorso anno per laprima volta da ValchiavennaShopping e Unione del com-mercio e turismo della Val-chiavenna.

Bregaglia

Dalla mulattiera alle escursioni a lunga distanza. Ve-nerdì questa tematica sarà af-frontata da George Jäger e Gu-glielmo Scaramellini al museoCiaesa Granda di Stampa, alle 17.Nella prima parte Scaramellini, professore ordinario di geogra-fia all’Università degli studi di Milano dal 1982 al 2014, presen-terà nuovi risultati di ricerca su-gli inizi delle cooperative di tra-sporto dai porti nell’area di Chiavenna. Per migliaia di anni le Alpi hanno rappresentato il principale ostacolo al traffico di transito dal Mediterraneo versol’Europa occidentale e setten-trionale. Fino alla fine del XIX secolo furono molto importanti le vie di comunicazione attra-verso i passi, che erano in con-correnza tra loro come elementidei sistemi economici di tra-sporto nell’arco alpino. Oggi l’importanza dei valichi alpini consiste quasi esclusivamente nella loro funzione di aree ricre-ative, soprattutto nelle zone do-ve d’inverno vengono chiusi. Nella seconda parte Jäger si oc-cuperà del cambiamento nel-l’uso dei passi alpini a partire dalDiciottesimo secolo. S. Bar.

Aperitivo Gourmet, il programma raddoppia Il trasportonei secolisulle AlpiEcco la ricerca

CAMPODOLCINO

Mostra Doneganiancora aperta

La mostra documentale“Donegani, l’ingegneretra le Alpi” rimarrà visita-bile al Muvis di Campo-dolcino fino al 15 luglio.Per informazioni è possi-bile contattare il numero0343.50628 o l’indirizzoe-mail [email protected]. D. PRA.

SAMOLACO

Aprono i CrottiÈ qui la festa

Due giorni di cibo tipicoe musica per la Festa deiCrotti di San Pietro, orga-nizzata dall’associazionesamolichese degli Amicidi San Pietro. La festa siterrà sabato 29 e domeni-ca 30 giugno. D. PRA.

PIURO

Calcio a cinqueUn nuovo torneo

Torneo dell’Amicizia do-menica 1 luglio a SantaCroce di Piuro. Tradizio-nale torneo di calcio a 5 ilcui ricavato sarà devolutoall’associazione Il Qua-drifoglio e alla parrocchiadi San Martino di Aurogo.Per ulteriori informazio-ni e adesioni, entro vener-dì 29 giugno contattare ilnumero di telefono 328-2668308. D. PRA.

del territorio e le proposteche saranno presentate.

La novità di quest’anno è ilsecondo appuntamento. Peril quale bisognerà aspettarel’autunno, comunque.

Il secondo AperitivoGourmet si terrà, infatti, ilcoincidenza con l’edizione2018 de Il Dì de la Brisaola.Appuntamento fissato al 6ottobre, quindi, quando, ov-viamente, gli aperitivi saran-no proposti abbinati a piatti abase di brisaola. D. Pra.

Al termine del funerale la banda del paese ha reso omaggio a Riccardo Riccardo Romeo

nAll’uscita del feretro, la banda di Riccardo ha intonato alcuni brani

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8G3+z7j7xGyMc=

24 LagoLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Vendrogno. Domenica si è rinnovato a Mornico al Serio il gemellaggio tra Mornico di Ven-drogno e Mornico Losana, località del pavese. L’incontro in terra bergamasca, in occasione della festa paesana, preceduto dal saluto del sindaco Eugenio Cerea e dallo scambio di doni. Èstato piantato un castagno, simbolo di Vendrogno e Mornico, bagnato simbolicamente con il vino di Mornico Losana. «Un momento toccante e importante per la nostra comunità. Abbia-mo già pensato ad un nuovo incontro a Vendrogno, entro fine 2018,», dice il vice sindaco Dario Rusconi. M.Vas.

Gemellaggio a tre suggellato con il vino di Mornico

BELLANO

MARIO VASSENA

Entra nel vivo la pro-grammazione della Pro loco cheha sottoscritto la convenzione conl’Unione di Bellano e Vendrognoper realizzare le manifestazioni divalenza turistica, culturale, ricre-ativa e sociale fino a dicembre 2018.

Proposte della giunta

«L’associazione – conferma il sin-daco Antonio Rusconi – dopo avere preso visione del program-ma delle manifestazioni si è di-chiarata disponibile a gestire l’at-tuazione di quelle che sono stateindicate nella delibera della giun-ta. La Pro loco è l’entità ideale perorganizzare le manifestazioni programmate».

Oltre alla convenzione che èstata sottoscritta, per l’attuazionedel programma è stata deliberatala somma di 45mila euro che ser-viranno a coprire le spese concor-date.

In aprile è stato proposto il con-certo con le musiche di Rossini egli assaggi gastronomici con il Quintetto Spirabilia che ha avutoun notevole successo.

A maggio la Pro loco si è occu-pata della Festa della mamma e della “Sagra dei majavin” che ha aperto le cantine del paese e vistobellanesi e turisti apprezzare il buon vino ed i prodotti tipici locali.

Questo mese c’è stata il 21 laFesta d’estate all’Orrido e da ve-nerdì 29 partirà la tre giorni del “Bellano jazz festival”.

Tra luglio ed agosto ma mag-giore concentrazione degli impe-gni.Quattro appuntamenti di ani-mazione per i bambini al Palasole,la nuova edizione della serata “Dilaghee”, la colazione concerto diSanta Marta con la fiera dei pro-

Da venerdì torna il “Bellano jazz festival”

Bellano. Il Comune stanzia 45 mila euro per coprire le spese organizzativeConcerti, spettacoli, concorso lirico e street food oltre agli eventi natalizi

dotti tipici locali e la festa patrona-le di fine luglio.

Agosto si aprirà con un concer-to al Santuario della madonna del-le lacrime di Lezzeno, poi un altroconcerto di musica classica, il fe-stival “Bellano lirica”, ancora unavolta proposto nella incantevolelocation di Puncia, nella zona del-l’eliporto, che il 12 agosto proporràl’Aida di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Roberto Gianola, la Festa di Ferragosto, il Concorso lirico internazionale, due appun-tamenti per la giornata dei bambi-ni, il tradizionale Gran galà dellalirica, e per chiudere il Castle stre-et food.

La Pro loco si occuperà dell’or-ganizzazione dello spettacolo tea-trale de “I Legnanesi” del 14 set-tembre “Colombo si nasce” (bi-glietti già esauriti) e della festa del-la Bandiera arancione del Touringclub del 23.

Impegno fino al 2018

Con la Festa di Halloween all’Or-rido ed i festeggiamenti natalizi siconcluderà l’impegno concordatoper il 2018.

Tra tutti questi appuntamenti,nell’estate bellanese entrerannoaltre feste organizzate dalle asso-ciazioni che rendono il calendariofitto, già a partire da fine mese

n Tra tutti questi appuntamentientreranno altre feste organizzate dalle associazioni

DervioIl capogruppo

Sergio Vergottini ha lasciato

e così anche

Annalia Danieli

Doppie dimissioni nel gruppo di minoranza “Per la no-stra gente” ma nessuno dei tre consiglieri non eletti, in ordine di preferenza, ha voluto suben-trare. Ha lasciato il capogruppo Sergio Vergottini ed al suo po-sto avrebbe dovuto entrare Mi-chael Bonazzola che è stato convocato ma al momento di se-dersi in minoranza ha dichiara-to la rinuncia.

Il consiglio doveva surrogareanche Annalia Danieli, che si era dimessa qualche giorno do-po Vergottini. Il suo posto tocca-va a Franco Plazzotta, che era stato candidato sindaco nella precedente tornata elettorale e per cinque anni in minoranza ma ha declinato l’invito, passan-do quindi il posto a Leardo Cal-lone. Quest’ultimo ha inviato la sua rinuncia che è arrivata nel giorno della convocazione della seduta quindi il consiglio ha pre-so atto della sua decisione e provvederà a sostituirlo nella prossima seduta, come per Ver-gottini. Degli eletti nel 2014 ri-mangono nell’ordine di voti Giovanna Ferroni, Luca Manni ed Andrea Buzzi.I pri-mi due saranno chiamati a su-bentrare alla prossima seduta. Ilconsiglio ha risposto alla mozio-ne che la minoranza aveva pre-sentato chiedendo al Comune diconvenzionarsi con la Regione per il difensore civico, cosa non possibile poiché da oltre un de-cennio Dervio usufruisce già della stessa figura provinciale edavere uno, esclude l’altro. C’era anche l’interrogazione sul servi-zio pasti a domicilio per gli an-ziani ed il sindaco Davide Vas-sena ha risposto dicendo che «da pochi giorni viene fatto an-che nei giorni festivi da persona-le comunale». M.Vas.

ValvarroneSi sta facendo il punto

su quanto fatto

dal commissario

attingendo a nuovi bandi

Subito al lavoro la nuo-va giunta di Valvarrone per pro-seguire il lavoro portato avanti da inizio anno dal commissario prefettizio Stefano Simeone che ha traghettato il comune dalla funzione alle elezioni.

«Stiamo vedendo quello cheha fatto il Commissario e ciò cheè stato finanziato. - annuncia l’assessore al bilancio Ferruc-cio Adamoli – Inoltre stiamo attingendo a nuovi bandi. Per tanti lavori fatti dai comuni era-no stati dati incarichi esterni. Avere un tecnico comunale è fondamentale quindi speriamo di ricevere una risposta positiva dalla Corte dei conti per poter assumerlo. Comunque, l’impor-tante è mantenere il personale che c’è come gli stradini. Sui fon-di Pip a disposizione della Co-munità montana, abbiamo ri-chiesto 200mila euro per poter effettuare l’allargamento di qualche curva della strada pro-vinciale che sale in valle».

Il sindaco Luca Buzzella, in-vece, parla della situazione fi-nanziaria: «Il consuntivo del 2017 è stato chiuso con un avan-zo di 60mila euro di cui però so-no disponibili solo 30mila euro poiché gli altri sono stati accan-tonati alla voce dei crediti di dubbia esigibilità. C’è un con-tenzioso legale – ricorda – legatoalla cava di feldspato di Treme-nico con una causa aperta con lasocietà. In entrata c’è la previsio-ne di ricevere contributi pari al 60% di quelli avuti nel 2010. Ser-viranno a pagare i servizi gestiti prima dall’Unione per circa 150mila euro ed a pagare il tecni-co comunale, l’autista dello scuolabus, gli operai. Valutere-mo se c’è qualche problema da risolvere con il personale che ri-teniamo molto valido». M.Vas.

Accordo con la Pro locoEventi fino a Capodanno

MinoranzaDimissionia rafficadal consiglio

Nuova giuntasubito al lavoroPoche risorsein bilancio

Offerte

Lavoro14

BAR centro Lecco cerca con urgenza ra-

gazzo/a con o senza esperienza. Lavoro

diurno e serale; sabato e domenica in-

clusi. Disponibile da subito. Massima se-

rietà. Inviare CV con foto a:

[email protected]

CENTRO cottura ad Erba cerca 1 signora

addetta alle pulizie e 1 con qualifica aiu-

tocuoca. Inviare C.V.:

[email protected]

EXTRIS tessitura tecnica di Gironico, ri-

cerca una tessitrice / tessitore con espe-

rienza su telai per nastri. Si valuteranno

anche candidature senza l’esperienza

richiesta purchè di provenienza dal set-

tore tessile. Inviare CV a: [email protected]

L’IDROTERMICA Panizza ricerca operaio

idraulico specializzato. Inviare curricu-

lum vitae a: [email protected]

OFFRIAMO lavoro vicino Lecco per pre-

stazioni di manutenzione in parco con-

dominiale con impianti sportivi. Con-

tratto portierato a tempo indeterminato

con obbligo di residenza in alloggio con-

dominiale.

[email protected]

Vacanze

e Turismo19

BELLARIA Hotel Everest *** Tel.

0541.347470. Sul mare. Centrale. Con-

fortevole. Aria condizionata. Parcheg-

gio custodito, ascensore. Giugno euro

45,00-Luglio 49,00/51,00. Speciale

spiaggia. Bimbi scontatissimi. Agosto

interpellateci. www.hoteleverestbella

ria.it

CESENATICO Hotel Acacia*** tel.

0547.86286 hotelacacia.it. Offertissima

30/06 - 8/07 sette giorni all inclusive

Euro 445. Bambini fino 5 anni gratis. Pi-

scina, parcheggio, animazione, mini

club.

FERRETTI Hotels 3, 4 stelle Cattolica e Ri-

mini speciale all inclusive luglio da Euro

55. www.ferrettihotels.it , Tel.

0541.961757.

MISANO Adriatico Hotel Gaia *** superior.

Tel. 0541.615109. Appena inaugurato.

Piscina panoramica. Spa. Parcheggio.

Ottima cucina buffet. Offertissima: giu-

gno all inclusive al prezzo della pen-

sione completa da euro 54,00 compreso

bevande e spiaggia. www.hotelgalami

sano.com

RIMINI Hotel Fantasy *** tel. 0541.375505.

Sulla passeggiata, parcheggio, anima-

zione, bevande, cucina buffet. Parco ac-

quatico gratuito. Pensione completa da

euro 50,00. Formula all inclusive com-

preso spiaggia. www.hotelfantasyri

mini.com

RIMINI Rivazzurra Hotel Helvetia 3stelle.

Tel. 0541.372373. Metri mare 50. Aria

condizionata. Parcheggio. Scelta menù.

Luglio pensione completa Euro 51,00.

Offerta prima settimana Luglio Euro

350,00. Offertissime famiglia. www.ho

telhelvetiarimini.com

Affitto

Località

Turistiche

20

ALASSIO Hotel Mignon, Laigueglia Hotel

Aquilia fronte mare. Speciale famiglie.

Affittasi appartamenti attrezzati. Tel.

0182.640776 - 690040.

PIETRA Ligure, Residence Italia

019.615630, affitta settimanalmente

mono-bilocali centrali, fronte mare, wi-

fi, climatizzati, parcheggio. www.resi

denceitalia.com

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8Gv3MdkgzjeLE=

LA PROVINCIA 25MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

SAN SIRO

GIANPIERO RIVA

L’altro giorno inArabia Saudita è caduto unveto storico, quello che impe-diva alle donne di guidare ve-icoli a motore.

Ebbene, la prima donnaeuropea che ha potuto met-tersi al volante è stata una co-masca. Ovvero Tatyana Lo-renzini, candidato sindacoalle recenti amministrativedi San Siro e attuale capo-gruppo di minoranza.

La svolta storica era stataannunciata lo scorso settem-bre dal principe ereditarioMohammed bin Salman nel-l’ambito del suo ambiziosoprogramma di riforme socialie economiche per moderniz-zare il Regno, che è fra i Paesiislamici più conservatori e ri-gidi al mondo.

Che cosa cambiaMa che cosa lega il lago di Co-mo al paese arabo? La Loren-zini frequenta da anni l’Ara-bia Saudita per motivi di la-voro (come i lettori ben san-no) ed è riuscita a instaurarerapporti di amicizia con iprincipi locali, che l’altrogiorno hanno voluto riser-varle la sorpresa di essereforse la prima donna in asso-luto a sedersi al volante diun’automobile nel Paese.

«E’ stata indubbiamenteuna cosa inaspettata – rico-nosce l’interessata – Finora,ogni volta che venivo qui do-vevo sempre dipendere da

Tatyana Lorenzini al volante di un’auto in Arabia Saudita

La storia. Candidato sindaco a San Siro, la Lorenzini lavora da anni con principi ed emiri«Hanno voluto farmi questa grande sorpresa, lasciandomi guidate dall’aeroporto a Taif»

qualcuno per gli spostamen-ti, anche se devo riconoscereche i regnanti sono semprestati molto disponibili neimiei confronti. Alle donne, inArabia Saudita, era vietatoguidare qualsiasi tipo di vei-colo, anche a quelle che pro-venivano da fuori ed eranomunite di regolare patente».

E invece? «Da domenica24 giugno vige la parità deisessi per la guida e la sotto-scritta ha avuto l’onore di es-sere la prima donna europea

a sedersi al volante di un’autoe certamente la prima in as-soluto a compiere un tragittodi oltre cento chilometri, dal-l’aeroporto di Jeddah a Taif».

Così Tatyana Lorenzini èstata fotografata e intervista-ta all’inizio del percorso, fi-nendo poi sui principali gior-nali arabi, che le hanno dedi-cato ampi servizi.

Le donne locali, del resto,si stanno attrezzando, ma leprime patenti al gentil sessosono state rilasciate solo il 4giugno scorso e a quanto pa-re, inoltre, le scuole guida so-no poche e il costo delle lezio-ni ancora troppo elevato; dif-ficile che qualcuna già muni-ta di auto sia in grado di per-correre in autonomia un tra-gitto di oltre cento chilome-tri, come ha fatto la capo-gruppo di minoranza di SanSiro.

«Ora altre conquiste»Per un’intraprendente don-na italiana che lavora e fa po-litica deve apparire ancorapiù marcato il gap che esistefra uomini e donne in Arabia:«Mi fa piacere che sia statacolmata la lacuna della guida.Finora una donna doveva fa-re affidamento su marito,fratelli o autisti per compierele operazioni più elementari,come recarsi al lavoro o por-tare i figli a scuola. Spostarsiin maniera indipendente èun traguardo importante perraggiungere altre conqui-ste».

n La sua “impresa”è stata celebratacon grande enfasida giornalidell’intero Paese

n «Ogni voltache venivo quidovevo semprefare affidamentosu qualcuno»

Lago e Valli

«Io, donna alla guida di un’auto»Tatyana scrive la storia dell’Arabia

DONGO

Il corpo musicalea Mossanzonico

Oggi, martedì 26 giugno alle21, il Corpo musicale di Dongo si esibirà in concertonella piazzetta di San Lo-renzo, a Mossanzonico. Di-rigerà il maestro Ivano Palo.G. RIV.

PORLEZZA

La Pro Locofa festa al parco

Prima serata del ciclo estivoal parco del centro civico, oggi martedì 26 giugno, a cura della Pro Loco. Dalle 19la cucina sfornerà grigliatamista con polenta; a seguire,ballo latino americano nel-l’area dinanzi al bar Italia; sul lungolago rimarrà alle-stito un mercatino. G. RIV.

MENAGGIO

Il concertoa Villa Vigoni

Giovedì 28 giugno a Villa Vigoni si terrà un concertodi Kathrin Christians (flau-to) e Isabel Gabbe (piano-forte), con musiche di Rous-sel, Widor, Vasks e Boulan-ger. Appuntamento alle 21,con ingresso libero. G. RIV.

MENAGGIO

Il mercatinosul lungolago

Venerdì 29 giugno, sul lun-golago e in piazza Garibaldisi svolgerà il consueto mer-catino serale promosso dal-la Pro Loco. Appuntamentodalle 18 alle 22. G. RIV.

MENAGGIO

Musica e cucinain piazza a Croce

Sabato 30 giugno e domeni-ca 1 luglio, nella piazza dellafrazione Croce si svolgerà una festa gastronomico-danzante. Il servizio ristorosarà garantito a partire dalle19. G. RIV.

IL CASO LASCIA LA PRESIDENZA DELLA SOCIETÀ

Scelto come sindacoE Mario Pozzi lasciala “sua” Lariointelvi

Dopo la plebiscitariainvestitura alla ca-rica di sindaco,Mario Pozzi lascia

la carica di presidente dete-nuta ininterrottamente per24 anni dell’associazionesportiva Lariointelvi, unadelle realtà più attive di tut-to il territorio comasco.

Tra le due cariche quellacivica e quella sportiva nonc’è alcuna incompatibilità dicarattere legale ne elettiva,ma per Pozzi «è solo unaquestione di trasparenzache andava risolta».

Per sapere chi prenderà iltimone occorrerà aspettarele elezioni ormai alle porte.

Pozzi subentrò alla guida delSan Fedele Calcio- diventatapoi Lariointelvi nel 1997- nellastagione 1995/96 a Mario Cri-stiano, ora futuro papabile as-sessore eletto come consiglierenella sua squadra in comune.

Ma dodici prima Pozzi era giàpresente attivamente in ambitosocietario prima come allena-tore e poi in qualità di direttoresportivo con particolare riferi-mento al settore giovanile.

Allenò anche la squadraesordienti.

Quattro anni fa ricevette ilriconoscimento ufficiale dellaFIGC per la lunga militanzanell’associazione sportiva cheoltre alle squadra di calcio che

milita nel campionato di primacategoria e a quelle del settoregiovanile, conta anche sullesquadre di volley e la scuolacalcio.

Pozzi in qualità di presidentefu chiamato a partecipare nellastagione 1996/97 alle elezionidel presidente della lega dilet-

tanti della FGCI. Allora venne eletto il co-

masco Carlo Tavecchio. La Lariointelvi è titolare

anche della gestione dellapiscina comunitaria di SanFedele Centro Valle Intelvi.Ora passa la mano.Francesco Aita

Mario Pozzi lascia la presidenza della società sportiva

mazione idraulico - forestale delversante in località Sumero (32 mila euro). Sostanziosi anche i contributo per il Consorzio fo-restale lario intelvese, che ha ot-tenuto nel complesso 240 mila euro, e per il Comune dei Tre-mezzina, che ha avuto un contri-buto di 252 mila euro; il Comunedi Moltrasio, infine, ha ottenuto 33 mila euro.È un risultato che premia il nostro Consorzio fore-stale – interviene il presidente del Consorzio Lario Ceresio, Mauro Robba –. Lo abbiamo voluto costituire cinque anni fa per gestire meglio il patrimonio boschivo del territorio, perché a livello di singoli Comuni risulte-rebbe ormai impossibile. Come si può ben vedere, anche nel-l’ambito dei finanziamenti è ri-sultato un progetto vincente. Con questi contributi avremo modo di risolvere diverse situa-zioni preoccupanti di instabilitàdei versanti». G. Riv.

GravedonaI fondi serviranno

anche per contrastare

il dissesto

idrogeologico

Nell’ambito del Pro-gramma regionale di sviluppo, Regione Lombardia ha stanzia-to un milione di euro per la lotta agli incendi boschivi e il dissestoidrogeologico nel Comasco.

I contributi sono stati asse-gnati sulla base di un bando a un-dici progetti specifici e com-prendono interventi di lotta agliincendi boschivi.

La fetta principale è stata as-segnata al Consorzio forestale Lario – Ceresio, che ha ottenuto 252 mila euro; sempre dipen-denti dallo stesso Consorzio, so-no stati inoltre finanziati un progetto di riassetto idrogeolo-gico e sistemazione idraulico fo-restale a Gravedona ed Uniti (79mila euro) e a Cremia per siste-

Lotta agli incendiStanziato un milione

L’imprenditrice nella prima seduta del Consiglio comunale di San Siro

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8GfAaKIy3MSLw=

26 Lago e ValliLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

PIANELLO DEL LARIO

PAOLO MORETTI

I due coniugi accusa-ti di aver trasformato una vil-letta vista lago a Pianello delLario in una casa di riposo peranziani hanno ottenuto gliarresti domiciliari. Il giudiceche ha interrogato ieri Enri-co Fontana, 58 anni fisiote-rapista di Pianello del Lario, ela moglie Gladis EsterChampi Huajardo, 50 anni,peruviana, ha convalidatol’arresto e concesso ai due diuscire di carcere: sono finitiai domiciliari ma in due casedifferenti.

La denuncia

Ieri mattina i carabinieri delnucleo ispettorato del lavorodi Como e dei Nas di Milanohanno spiegato quello che èstato scoperto nel corso delblitz compiuto venerdì scor-so nella villetta di via Alla Sel-va: «Questo è un caso che ci halasciato perplessi» ha am-messo il comandante delgruppo tutela lavoro, il colon-nello Antonino Bolognini.

Perplessità legate da un la-to per la trasformazione diuna casa famiglia (conosciutacon il nome “La nuova fami-glia”), formalmente iscrittain camera di commercio co-me affittacamere, in una casadi riposo che ospitava 10 an-ziani, di cui 8 non autosuffi-cienti; dall’altro per le condi-zioni di lavoro in cui - standoa quanto contestato dai cara-

I militari mentre appongono i sigilli alla struttura di Pianello del Lario FOTO BUTTI

Nella finta casa di riposo pure cibo scaduto Pianello del Lario. Ai domiciliari i due gestori della casa di soggiorno “La nuova famiglia” accusati di caporalatoClandestini costretti a lavorare 24 ore al giorno e a dormire su brande. I carabinieri sequestrano anche medicinali

binieri - si trovavano i quat-tro lavoratori peruviani (tredi loro clandestini in Italia)che erano all’interno dellastruttura. Stando alle conte-stazioni i quattro avrebberopotuto contare su uno “sti-pendio” in nero di 800-1000euro al mese per un impegnoche poteva però arrivare a 24ore al giorno di presenza persei giorni la settimana. La“camera da letto” dei quattroperuviani era nel soggiorno,dov’erano piazzate brandinenella zona dei monitor con iquali era possibile controlla-re i dieci anziani ospiti dellastruttura.

L’inchiesta è scattata in se-guito a una segnalazione arri-vata all’ispettorato del lavorodi Como. Segnalazione nonpartita dalle famiglie degliospiti, bensì da un lavoratore

e che non è passata sotto trac-cia.

Al termine dell’ispezione,al di là della contestazione delreato di illecita intermedia-zione di lavoro - il cosiddettocaporalato - a carico dei duegestori di fatto dell’improvvi-sata casa di riposo, i carabi-nieri hanno verbalizzato unaserie di appunti che potreb-bero sfociare in parte in altrecontestazioni penali, in partein sanzioni amministrative.

Cibo scaduto

E così i Nas hanno sequestra-to sessanta chili di cibo, ali-menti scaduti e privi di trac-ciabilità; la donna è stata de-nunciata anche per esercizioabusivo della professioned’infermiere, visto che - stan-do all’accusa - si sarebbe oc-cupata lei della distribuzionee della somministrazione difarmaci agli anziani ospiti; lacucina è risultata ricavata nelgarage della villetta, realizza-ta senza autorizzazioni; no-nostante non risulti in alcunmodo la presenza di persona-le medico sono stati trovatidocumenti con terapie e orariper i dieci ospiti della struttu-ra.

I quattro peruviani trovatial lavoro nella “Nuova fami-glia” sono stati tutti quantiospitati da una cooperativadel Milanese anti tratta, spe-cializzata nella tutela di lavo-ratori sottoposti a episodi dicaporalato. Gli ospiti della struttura fotografati dai carabinieri durante il blitz Il locale cucina

naggino, tra l’altro, è molto espo-sto al sole e, quando fa caldo, nonc’è alternativa. Al di là di questo inconveniente, il territorio del Centro Lario non avrebbe mai dovuto passare con Sondrio: in precedenza la gestione della ge-stione della sanità era diversa, con un collegamento puntuale ed efficace fra la struttura cen-trale e quelle periferiche; anche la questione delle distanze, inol-tre, non mi pare indifferente. Confidiamo in una procedura veloce che riporti al più presto ’ospedale a dipendere da Ats del-l’Insubria e Asst lariana». Gianpiero Riva

conveniente fra le sei pervenute.«Si tratta di un inconveniente tecnico, ma l’assenza dell’aria condizionata a causa di un gua-sto avvenuto ad inizio aprile mi sembra grave. Un così lungo pe-riodo di attesa per il ripristino del refrigeratore in un ospedale,insomma, ci convince una volta di più sulla bontà della decisionedel medio bacino lariano di ri-tornare con Como – interviene Matteo Mandressi, delegato della segreteria Cgil alle politi-che della salute – Menaggio avrebbe rischiato, altrimenti, di diventare sempre più il parente povero all’interno dell’Ats della Montagna, con poche risorse e tanti problemi».

L’Asst di Valtellina e Alto La-rio ha fatto notare che, siccome l’investimento supera la soglia dei 40 mila euro, è stato necessa-rio seguire la regolare procedu-ra d’appalto e i tempi si sono cosìinevitabilmente allungati. Ora, come detto, dovrebbe essere questione di giorni e poi pazientie personale dovrebbero tornare a godere del fresco in corsia. «Siamo a fine giugno, già in ritar-do per il ripristino dell’aria con-dizionata – commenta Giusep-pe Landi, sindacalista della Cislcomasca che si occupa di funzio-ne pubblica – . L’ospedale me-

MenaggioEntro venerdì sarà installato

l’impianto di refrigerazione

che era guasto da aprile

«Attesa troppo lunga»

Il nuovo refrigeratore per l’ospedale di Menaggio è in consegna per domani, mercole-dì, e, salvo imprevisti, dovrebbe essere installato entro venerdì.

La notizia arriva dal’ufficiostampa dell’Asst di Valtellina e Alto Lario. Da alcuni giorni il cli-ma si è fatto meno afoso e più sopportabile, ma all’ospedale di Menaggio il problema dell’aria condizionata permane e, in vistadel ritorno del caldo torrido an-nunciato dai meteorologi, tutti sperano che venga risolto al più presto. Il tutto dopo le polemi-che dei giorni scorsi di cui ha da-to notizia “La Provincia” nel-l’edizione di sabato.

Come riferito dall’Asst diSondrio, il refrigeratore si è irri-mediabilmente guastato ad ini-zio aprile, con necessità di sosti-tuirlo. L’11 aprile era stato pub-blicato il bando di gara, con based’asta fissata a 70 mila euro, e il 14 maggio scorso era stato affi-dato l’incarico alla ditta Liati Giovanni di Cassano Magnago, la cui offerta si è rivelata la più

Ospedale senza l’aria condizionataDopo le proteste ora si rimedia

Aria condizionata fuori uso all’ospedale di Menaggio

così all’osso – prosegue Spaggia-ri – ne conseguono inevitabili disagi per l’utenza».

Il primario della rianimazio-ne del nosocomio menaggino, Enrico Foglia, i suoi colleghi, vantano un numero impressio-nante di giorni di ferie arretrate negli ultimi tre anni e sono co-stretti a fare turni impossibili. Nessuno di loro si può assentarenemmeno per i necessari corsi di aggiornamento e si devono accontentare di seguire quelli on-line. «E’ una situazione im-possibile, che dà l’idea dei pro-blemi che sono subentrati dopo il trasferimento con Sondrio – dice anche il sindaco Spaggiari –. La decisione di ritornare con Como, lo ribadisco, è stata ben ponderata alla luce dei grossi di-sagi riscontrati». G. Riv.

MenaggioAnche il sindaco Spaggiari

e la mancanza di personale

«Uno dei tanti problemi

del trasferimento a Sondrio»

Continua a far discute-re il ritorno del territorio del Centro Lario con l’Ats dell’Insu-bria e l’Asst lariana. Non è stata ben chiarita, tuttavia, la situa-zione relativa all’equipe del re-parto di rianimazione e aneste-sia dell’ospedale di Menaggio.

Fino a tre anni fa l’organicoera, in media, di 7,5 specialisti, poi è sceso a 6; due anni fa, com-plici dei pensionamenti e dei trasferimenti, a 4 e, dal marzo scorso, addirittura a 3, con uno dei medici che gode della legge 104 e ha diritto ad assentarsi.

«All’ospedale di Menaggionon è più stato assegnato alcun anestesista – conferma il sinda-co del paese, Michele Spaggia-ri – E’ sufficiente, del resto, un raffronto fra l‘Asst di Valtellina eAlto Lario, che dispone in tutto di poco di 40 anestesisti su tutti gli ospedali di competenza, e il solo ospedale Sant’Anna, dove gli anestesisti sono 50: ovvio chespostare uno specialista da Son-drio può creare disagi, mentre spostarne tre dal presidio coma-sco nonne crea. Con un organico

Il caso anestesisti«Situazione difficile»

Michele Spaggiari

La denunciaL’articolo de “La Provincia” di sabato 23 giugno che sottolineava la mancanza dell’aria condizionata all’ospedale: impianto fuori uso da due mesi.

Scheda

L’operazioneÈ stata presentata ieri mattina in una conferenza stampa dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Como e dai Nas di Milano

Scheda

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8G19lz0PC2hLw=

LA PROVINCIA 27MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

CHRISTIAN DOZIO

Il giorno tanto atteso,che sembrava non dovesse maiarrivare, è giunto quasi all’im-provviso: la settimana scorsa laproprietà ha presentato l’ulti-ma documentazione e, dopo lerelative autorizzazioni ottenu-te dall’Ats, ha immediatamentefatto avviare i lavori.

Da ieri mattina, l’area exLeuci è ufficialmente oggettodelle operazioni di bonifica chei residenti e le istituzioni localichiedevano a gran voce da tem-po.

Al lavoro dalle 7.30

Ad occuparsi dell’intervento,che permetterà finalmente dirimuovere l’amianto sia dallecoperture che dalle altre partidegli edifici in cui questa so-stanza è stata utilizzata decen-ni fa, l’azienda Colazzo Coper-ture srl di Valmadrera, chevanta convenzioni specifichecon una quindicina di Comunidella Provincia di Lecco.

Sono gli addetti di questa so-cietà ad occuparsi, dalle 7.30 diieri, di trasferire all’internodell’insediamento dismessomezzi, materiali, generatori,camere di decontaminazione ebagni chimici. Quindi, nel girodi qualche giorno, si partiràdalle tettoie esterne, per prose-guire quindi con tutto il resto.

«Per noi questa è una situa-zione abbastanza normale sot-to il profilo tecnico e operativo– spiega il titolare dell’aziendaspecializzata in bonifica dal-l’amianto, Roberto Colazzo -.In aree di questo tipo, trovareeternit e amianto friabile è as-solutamente la regola: questasostanza si usava perché isola-va in modo molto efficace e nonprendeva fuoco. Quindi, si ap-plicava non solo alle coperture,ma – come alla Leuci – anche

Leuci, finalmente al via la bonificaDa ieri. Il giorno tanto atteso è arrivato dopo il nulla osta dell’Ats alla presentazione dei nuovi documentiOra gli operai stanno accatastando il materiale presente in un magazzino, poi si partirà dalle tettoie esterne

nei pavimenti di linoleum, nel-lo stucco delle finestre, nellacoibentazione delle tubazioni.Questa situazione, in partico-lare, ha creato tensione e pre-occupazione sociale perché èuna realtà di grande dimensio-ni, nel centro di Lecco, ed è sta-ta oggetto di promesse nonmantenute per tanti anni».

Una situazione che però, fi-nalmente, si sta iniziando adaffrontare in modo incisivo.«Nei mesi scorsi ci sono statipasticci a livello tecnico. E c’èstata una sottovalutazionecomplessiva del problema, chesi ipotizzava inizialmente ri-guardasse solo la copertura. Ilgrosso, invece, era nascosto. Siè cercato quindi di correre ai ri-pari, ma intanto il tempo pas-sava e la gente ha pensato che cifosse menefreghismo. Possoassicurare che non è stato così,da parte della proprietà, che in-fatti ci ha dato un mandato eco-nomico praticamente illimita-to».

Incontro in Procura a settembre

L’incarico a Colazzo è statoconferito due mesi fa e da quelmomento la collaborazionecon gli enti è entrata subito nelvivo. «Devo veramente ringra-ziare l’Ats, che ha avuto un at-teggiamento assolutamentecollaborativo: non ha cedutoalle pressioni legate alla ten-sione sociale attorno al proble-ma e ci ha dato le indicazionidel caso. Senza questa spondanon saremmo riusciti a inizia-re».

I lavori stanno dunque perentrare nel vivo. «La nostradeadline sarà a metà settem-bre, quando è fissato un nuovoincontro in Procura: ritengoche rispetteremo il termine oche, al limite, ci mancherà mol-to poco per concludere».

Sull’ingresso il cartello della società che sta procedendo alla bonifica

Ecco come si interverràCi vorranno alcuni mesi

L’intervento di bonifi-ca ha preso il via ieri con l’inizio dell’allestimento del cantiere e si svilupperà, nell’arco dei pros-simi due mesi abbondanti, su due canali paralleli ma profon-damente diversi.

Le procedure di messa in si-curezza e rimozione sono estre-mamente differenti, tra eternit e amianto friabile. A spiegare co-me si svolgeranno i lavori nelle prossime settimane è lo stesso

amministratore della Colazzo Coperture srl di Valmadrera.

«Per l’amianto compatto checostituisce le coperture in eter-nit i lavori sono relativamente facili – spiega Roberto Colazzo-. In pratica, si procede spruz-zando su tutta la superficie da trattare una speciale vernice bloccante. Questo permette di togliere quindi il materiale sen-za che le fibre si diffondano nel-l’aria. Infine si racchiude tutto in

pacchi di cellophane che, ade-guatamente sigillati, vengono quindi trasportati allo smalti-mento». L’intervento sulla por-zione friabile è molto più com-plesso. «In primo luogo è neces-sario creare delle camere stati-che, costituite da pareti con tre strati di polietilene rinforzato. Qui si immettono aspiratori cherestano in funzione durante tut-ta l’operazione, per raccogliere ogni singola fibra che viene mos-sa. Dentro questi ambienti sigil-lati gli operatori entrano dotati di autorespiratori, per non ina-lare la sostanza tossica, e tolgo-no manualmente il materiale: i pezzi di tubo, i pavimenti, le fi-

nestre». Al termine di questo in-tervento, svolto nella camera con decontaminazione attiva, si effettuano prove di misurazionedell’aria per verificare la persi-stenza di fibre di amianto. Se il risultato è negativo si può ri-muovere il tutto e spostarlo ol-tre per iniziare a lavorare su un’altra porzione dell’insedia-mento. «La rimozione dell’eter-nit dal tetto rappresenta meno del 20% dell’intervento com-plessivo, nonostante sia visibil-mente importante. Il grosso è meno individuabile e riguarda ilfriabile, per bonificare il quale serve molto più tempo». C. Doz.

tadini che risiedono in loco». L’insediamento di via XI Feb-

braio, però, non è l’unico a meri-tare l’attenzione delle istituzio-ni. «Abbiamo evidenziato al sin-daco che il problema ex Leuci non è il solo a Lecco: vi sono altrisiti a rischio. Abbiamo preso at-to che l’impegno condotto in questi ultimi anni dall’ammini-strazione, in collaborazione conlo Sportello amianto gestito dal Gam, ha portato alcuni risultati positivi di bonifica di alcuni edi-fici, ma ancora bisogna lavoraremolto per arrivare al risultato “Amianto Zero”. Bisogna com-pletare la mappatura: sindaco e giunta dovranno lavorarci, af-finché in breve tempo si possa addivenire ad una città pulita senza rischio amianto». C.Doz.

hanno evidenziato che la pro-prietà, la “Lago”, ha infine fatto pervenire la mappatura degli impianti interni all’azienda coi-bentati con corde e fibre di amianto, ricevendo il definitivo nulla osta alla bonifica.

«In questi anni – ha appresoCinzia Manzoni, affiancata nel-l’opera di sensibilizzazione nei confronti dell’amianto dal pre-sidente del Coordinamento Na-zionale Amianto Salvatore Na-nia - il rischio non è stato solo dai tetti in amianto-cemento, ma anche dagli impianti coiben-tati con amianto friabile». Per questo motivo, «abbiamo chie-sto che il tutto venga effettuato nel più breve tempo possibile, insicurezza sia per i lavoratori chesaranno impiegati, sia per i cit-

Manzoni arrivava da un in-contro avuto sul tema proprio nei giorni scorsi con il sindaco Virginio Brivio, il tecnico Chiara Bebbia e i responsabili dell’Ats di Lecco. Nell’occasione,il primo cittadino ha ripercorso gli eventi dell’ultimo anno, stig-matizzando alcuni passaggi e ri-marcando la scadenza dell’ordi-nanza, avvenuta proprio con l’avvio dei lavori di ieri.

I funzionati dell’Azienda perla tutela della salute, invece,

ieri mattina alle 8 si è presentatasubito ai cancelli dell’ex fabbri-ca di lampadine di via XI Feb-braio, per verificare se effettiva-mente si stesse iniziando la complessa operazione di messa in sicurezza. Al responsabile delcantiere ha chiesto la possibilitàdi entrare, con mascherina, nel cortile vicino all’ingresso ed è stata accontentata, segno ulte-riore della disponibilità e tra-sparenza con cui la Colazzo in-tende gestire l’intervento.

Il comitato

La responsabile ieri mattina

si è recata in cantiere

e annuncia

che vigilerà sulle operazioni

Ieri mattina è già stata sul posto a visitare il cantiere, ma annuncia che «vigilerà con attenzione» sull’intera opera-zione di bonifica della Leuci.

Cinzia Manzoni, presidentedel Gruppo aiuto mesotelioma,

Gruppo aiuto mesotelioma«Ripulire tutti i siti a rischio»

Cinzia Manzoni del comitato

con il responsabile di cantiere

[email protected]

Tel. 0341 357411 Fax 0341 368547

Vittorio Colombo [email protected], Barbara Faverio [email protected], Gianluca Morassi [email protected], Luciano Barocco [email protected], Antonella Crippa [email protected],

Roberto Crippa [email protected], Guglielmo De Vita [email protected], Lorenza Pagano [email protected], Enrico Romanò [email protected].

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8GZ35RKtVLoK4=

28 LeccoLA PROVINCIA

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

Da giovedì

Ventesima edizioneper “Note di condivisione” inprogramma da giovedì a dome-nica 1 luglio, all’oratorio di Bo-nacina, in via Galilei. Iniziativaa sostegno di progetti di svilup-po di “Meninos de Rua” a Sal-vador Bahia, alla “ComunitàEmmaus” i Recife in Brasile eal progetto Sololo in Kenya.

Giovedì la serata dedicata aFabrizio De Andrè dal titolo“Tra me e de André” con GioBressanelli, Leslie Abbadini eFrancesco Guerini.

Venerdì ci saranno gli “Shi-ver Folk” in versione duo elet-troacustico, e i Luf. Ingresso li-berocon servizio-bar dalle19.30, in caso di pioggia i con-certi si terranno sotto il tendo-ne. Info don Marco Tenderinial 338/6579230.

Musicae solidarietàSi partecon De Andrè

gara di gestione, sottoscrive-re un protocollo d’intesa conRegione per alcuni interventinell’area esterna in fase diprogettazione e affidamentolavori (per poco più di duemilioni di euro), e infine ri-prendere con Finlombarda lacollaborazione per la finanzadi progetto sul resto del Cen-tro».

Interventi, ribadisce Bri-vio, che presuppongono la re-golare attività del centrosportivo , «che ribadisco noncorre alcun rischio di chiusu-ra, ma invece necessita, comenoto da oltre 10 anni, di in-terventi manutentivi e di mi-glioramento. Continuare ainsinuare nei lettori - conlcu-de il sindaco - il dubbio di talerischio credo rechi un danno(d’immagine e concreto), si-curamente non voluto, mache si riverbera non solo sulgestore e sul Comune, ma suuna città e una comunità che,con tutti i limiti in via di su-peramento, trova nel Centrosportivo Al Bione un polo at-trattivo sovracomunale rico-nosciuto da numeri concre-ti».

«Come correttamente, an-che se parzialmente, rico-struito nell’articolo - scrive ilsindaco - alla fine del 2016tale ipotesi era stata formu-lata da un dirigente del Co-mune, ma di fatto evitata conun intervento del sottoscrit-to che si è assunto la respon-sabilità (ben ponderata congli elementi di sicurezza pre-senti) quale legale rappre-sentante del Comune/enteproprietario e confermatacon le determinazioni diqualche settimana successi-va della competente commis-sione tecnica, che non avevaritenuto esserci elementi perla chiusura, bensì la necessi-tà di interventi di adegua-mento (alcuni più urgenti,effettuati, altri meno, in cor-so) e che aveva identificatoporzioni di stabili e servizieventualmente preclusi tem-poraneamente (esempio lanota sottotribuna del rugby).In complesso quindi - prose-gue Virginio Brivio - il Cen-tro sportivo Al Bione da talemomento non rischia alcunachiusura, tant’è vero che èstato possibile bandire una

Impianti sportivi«Il centro necessita invece,

come noto, di interventi

manutentivi

e di miglioramento»

Nessun rischio dichiusura per il centro delBione. Lo sottolinea il sinda-co Virginio Brivio a margi-ne della questione della chiu-sura del centro sportivo neipomeriggi dei weekend esti-vi.

Chiusura, ricorda Brivio,decisa «condividendo la pro-posta del gestore, a fronte diuna drastica riduzione del-l’utenza in quei pomeriggi,anche oltre il 70%». Ma il sin-daco torna soprattutto sul“rischio chiusura” del centro«che è totalmente scongiura-to da quasi un anno e mezzo».

Brivio: «Per il Bionenessun rischio chiusura»

L’ingresso del centro sportivo del Bione

Passerà agli annali lo-cali come lo spettacolo pirotec-nico delle polemiche.

Domenica sera i fuochi d’ar-tificio a chiusura della festa del lago e della montagna sono par-titi come da tradizione, dopo la benedizione del lago da parte del prevosto monsignor Fran-co Cecchin, per poi interrom-persi, e dopo un po’ ripartire, per poi bloccarsi nuovamente passate le 23.

Blocco tra le urla e i fischi deipresenti, che delusi se ne sono andati.

Problema informatico

Un problema ai sistemi infor-matici dell’imbarcazione che dal lago avrebbe dovuto spararei fuochi, ha costretto l’interru-zione della manifestazione. Fa-cile a dirsi molto più complica-to spiegarlo ai tanti che dome-nica sera erano arrivati apposi-tamente in città per assistere allo show di luci e colori.

E non è stato semplice, per-ché subito si sono sollevate tan-te polemiche. Al momento di andare in stampa lo spettacolo era iniziato e i primi fuochi han-no subito colorato e illuminato le acque, come da anni succede,poi il problema tecnico.

Lo spettacolo però non è an-nullato o cancellato, si ripeterà domenica prossima, 1 luglio, confidando che tutto vada be-ne.

«Lo spettacolo pirotecnico,proposto solo in parte domeni-ca, a causa di un problema tec-

Programma ridotto per cause di forza maggiore per i fuochi MENEGAZZO

Fuochi d’artificioSpettacolo a metàper guasto tecnicoFesta del lago. Il gran finale della giornata interrottoLe scuse della società incaricata dell’allestimentoIl Comune: «Replicheremo domenica prossima»

nico, verrà riproposto domeni-ca, al termine del concerto con-clusivo della rassegna “Lecco summer festival” che vedrà esi-birsi il gruppo dei “Pinguini tat-tici nucleari” - annuncia il vice-sindaco Francesca Bonacina - I fuochi verranno riproposti apartire dalle 22.30».

Tutta colpa di un guasto elet-tronico delle centraline: è que-sta la motivazione tecnica che silegge in una lettera di scuse in-viata all’Amministrazione co-munale ieri dalla società Mar-tarello srl, incaricata dell’orga-nizzazione e della gestione del-lo spettacolo pirotecnico, gua-sto che ha costretto l’interru-zione.

«Una circostanza che, perquanto imprevedibile - affermail vicesindaco Bonacina -, ha portato a penalizzare forte-

mente la tradizionale festa del lago, nella quale lo spettacolo pirotecnico, è immancabile e atteso coronamento. Siamo davvero amareggiati per quan-to accaduto, ed abbiamo imme-diatamente chiesto alla società di replicare, per intero, lo spet-tacolo previsto la prossima do-menica 1 luglio».

Domenica sera, la serataconclusiva del “Lecco summer festival” coordinato dall’asses-sore alla cultura Simona Piaz-za, all’interno del format Giu-garock, vedrà già alle 20 l’esibi-zione dei “Midnight Train”, vincitori dell’edizione 2016 del-la kermesse musicale, mentre aseguire, alle 21.15, toccherà ai “Pinguini tattici nucleari”, gruppo indi e rock nato nel 2010 a Bergamo, che ha ormai raggiunto la notorietà a livello nazionale, vantando più di ven-ti date in tutta Italia questa estate.

La replica

I fuochi verranno ripetuti do-menica, resta solo l‘interrogati-vo sulla partecipazione, visto che domenica la delusione è stata parecchia e non è detto che molti ritornino. Altro inter-rogativo il meteo sempre im-prevedibile.

Bilancio positivo invece peril resto della manifestazione, che ha portato gente in città. Al-to il gradimento per la benedi-zione del lago ad opera del pre-vosto. Paola Sandionigi

nTante le proteste da parte dei presenti per l’interruzionedell’esibizione

nBonacina: «Un imprevisto che ha fortemente penalizzato la tradizionale festa»

Monsignor Cecchin e la tradizionale benedizione del lago

Le Lucie illuminate La riva affollata in attesa dello spettacolo dei fuochi

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8GhUyfMo98mQE=

LA PROVINCIA

Lecco 29MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

STEFANO SCACCABAROZZI

Con un ultimo grande gesto di amore la famiglia di Alex Crippa, ventunenne di Belledo che ha perso la vita sa-bato notte a seguito di un grave incidente stradale, ha accon-sentito affinché gli organi del fi-glio venissero donati.

Nella notte tra domenica elunedì all’ospedale Manzoni so-no stati così prelevati il cuore, ilfegato, i polmoni, il pancreas e lecornee. Un gesto di generosità che può lenire solo in parte il dolore di quanti amavano Alex, della sorella Greta e dei genito-ri.

Giocava nel Lecco Alta

Alex ha perduto la vita mentre dalla Valsassina faceva ritorno verso casa, mentre viaggiava in-sieme a un amico a bordo di unaGolf che, per cause ancora da chiarire, si è ribaltata sulla vec-chia Lecco Ballabio. Nella gior-nata di domenica tantissime persone, amici, ex compagni e insegnanti del Bertacchi, si so-no recati in ospedale per strin-gersi attorno alla famiglia Crip-pa. Alex e i suoi cari vivevano a Belledo, ma erano soliti fre-quentare la comunità di Laorca.Da alcuni anni, proprio per sta-re vicino ai suoi amici, Alex ave-va iniziato a giocare a calcio nel-la società Lecco Alta. Così lo ri-corda il presidente del sodalizioClaudio Panzeri: «Un dolore che ci tocca profondamente, siaperché era da molti anni che giocava con noi, sia perché è il

«Un ragazzo generoso, faceva squadra»La tragedia di Alex. Il ricordo del presidente e dell’allenatore della società per la quale giocava a calcioIl giovane, 21 anni, è morto domenica a seguito di un incidente stradale, i genitori hanno donato gli organi

nipote della nostra segretaria Orietta e sia perché, nonostan-te fosse di Belledo, partecipava con la famiglia a tutte le iniziati-ve sociali che venivano organiz-zate qui a Laorca. Con il padre poi ci conosciamo da tanti anni,avevamo un rapporto consoli-dato. Alex giocava nelle squadregiovanili del G.S. Laorca e ha continuato alla Lecco Alta nellacategoria top junior. Ricordo che settimana scorsa era venutoda me insieme a suo cugino per chiedere di poter passare in pri-ma squadra per poter provare a giocare in seconda categoria. Alex era molto bravo e voleva mettersi alla prova a un livello più alto».

Ad allenarlo alla Lecco Altanegli ultimi tre anni Giuliano Dell’Oro: «Prima giocava a 11, poi quando abbiamo costituito la Lecco Alta è voluto venire a

giocare a 7 per stare insieme ai suoi amici. Dal punto di vista calcistico aveva un talento so-pra la norma e come carattere era un vero leader, un giocatoreche tutti gli allenatori vorrebbe-ro sempre avere. Giocava a cen-trocampo e la sua qualità mag-giore era le generosità, sia in campo che fuori. Era un ragazzoche faceva gruppo con tutti, sa-peva fare squadra, un vero tra-scinatore, uno di quelli che fan-no la differenza. Quest’anno ab-biamo vinto le fasi provinciali e lui è stato sicuramente deter-minante. È una tragedia che ci ha davvero spezzato il cuore, mancherà davvero a tutti».

Un abbraccio ai familiari

Gli amici di Laorca gli hanno vo-luto dedicare un messaggio: «Oggi è un giorno di dolore. Quel dolore lancinante, incon-solabile, che precipita tutti noi nella disperazione. Un dolore pieno di domande per le quali non esistono risposte. Siamo storditi ed attoniti di fronte ad una realtà di cui non riusciamo a farci convinti. Daremmo tuttociò che abbiamo per riportare iltempo ad un minuto prima del-l’inizio della fine e fermare tuttolì. Ma sappiamo che non è possi-bile e che forse non abbiamo nemmeno la possibilità di leni-re per un attimo lo strazio che attraversa i cuori di Sara, Roby, Greta e di tutte le persone a cui Alex mancherà. Ci stringiamo in un abbraccio ideale a tutti i suoi familiari».

n «Dal punto di vista calcistico era un talento e come carattere un vero leader»

n «Un dolore lancinante, inconsolabile, che precipita tutti noi nella disperazione»

controlli sul regolare rilascio discontrini e ricevute fiscali, al-cuni dei quali hanno evidenzia-to una mancata certificazione fiscale dei corrispettivi riscossi.Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunita-rio sono state pari a un milione di euro.

Nel settore del contrasto aireati contro la pubblica ammi-nistrazione, sono stati eseguiti due arresti per i reati di corru-zione e rivelazione di segreto d’ufficio che hanno riguardato un dirigente pubblico e un im-prenditore.

Nel contrasto alla criminali-

tributari segnalati all’autorità giudiziaria.

Operativamente, per quantoattiene la lotta all’evasione, al-l’elusione ed alle frodi fiscali, sono stati scoperti in provincia 84 evasori totali, è stato segna-lata, per il recupero a tassazioneuna base imponibile di oltre 58 milioni di euro e sono stati ese-guiti due interventi nel campo della fiscalità internazionale.

Con nuove modalità operati-ve, la Guardia di Finanza è an-data a “scovare” persone “fi-scalmente pericolose” i cui pa-trimoni sono espressione diret-ta di gravi reati tributari ed eco-nomico-finanziari: un percorsoattuato mediante una metico-losa analisi della quantificazio-ne e quali ficazione della spro-porzione esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio ricon-ducibile alle persone interessa-te dalle indagini eseguite.

La Guardia di Finanza diLecco, nell’ultimo anno e mez-zo, ha proceduto alla verbaliz-zazione di quattro datori di la-voro per l’utilizzo di dodici di-pendenti non in regola per la le-gislazione sul lavoro o, addirit-tura, completamente in nero.

Il controllo economico delterritorio ha consentito di por-tare a termine più di tremila

Guardia di FinanzaIl bilancio di un anno

di attività alla cerimonia

per il 224° di fondazione

Milioni di euro sequestrati

Tempo di bilanci per ilcomando provinciale della Guardia di Finanza, che ieri mattina ha festeggiato il 244° anniversario di fondazione del corpo. Alla cerimonia hanno presenziato le massime autori-tà del capoluogo tra le quali il prefetto Liliana Baccari.

La cerimonia è stata presie-duta dal comandante provin-ciale Massimo Dell’Anna e si èconclusa con la consegna di ri-conoscimenti ad alcuni militaridistinti in servizio.

Nel 2017 e per i primi cinquemesi di quest’anno, le Fianne gialli lecchesi hanno continua-to a sviluppare la sua azione contro i fenomeni elusivi ed evasivi più gravi, le frodi fiscali, l’illegalità nella pubblica ammi-nistrazione, gli sprechi delle ri-sorse e contro la criminalità economico-finanziaria in ge-nere. Quindi lotta all’evasione ealle frodi fiscali, con più di 468 interventi. Il Comando provin-ciale ha poi ricevuto 36 deleghed’indagine in relazione a reati

La lotta all’illegalità non si fermaNel 2017 scoperti 84 evasori totali

II militari premiati per meriti di servizio

mento dalla dimora coniugale nei confronti dell’uomo.

L’altro giorno, nel tardo po-meriggio, la conclusione del processo di primo grado, con la condanna dell’imputato (era di-feso dall’avvocato Daria Pesce di Milano), che dovrà versare anche una provvisionale imme-diatamente esecutiva nei con-fronti dell’ex coniuge, finita più volte in ospedale per le botte. Inparticolare, due gli episodi che hanno fatto scattare l’incrimi-nazione per lesioni gravi: la don-na ha riportato, come certificatodai medici con prognosi di 38 e 45 giorni, la frattura dello sterno(sarebbe stata colpita in pieno petto con un pugno) e di un pol-so.

Violenze e maltrattamentiche si sarebbero consumati nel-l’arco di alcuni anni e che hannoportato alla richiesta di separa-zione da parte della moglie, unarichiesta che avrebbe ulterior-mente “incattivito” l’imputato, ora condannato.

La donna e i suoi figli sonostati assistiti nel processo, in cuisi sono costituiti parte civile, dall’avvocato Fabrizio Conso-loni di Lecco. A. Cri.

Dal TribunaleIl giudice ha condannato

un professionista

La donna subì la frattura

di un polso e dello sterno

Il pubblico ministero d’udienza Mattia Mascaro aveva chiesto una condanna de-cisamente pesante, tre anni e seimesi di reclusione, il giudice Enrico Manzi alla fine ha sen-tenziato una pena di un anno e sei mesi per le ipotesi di reato dimaltrattamenti in famiglia e le-sioni gravi nei confronti della moglie, dalla quale ora è separa-to.

Si è concluso così il processo acarico di un professionista qua-rantenne del Lecchese, a pro-cesso in Tribunale sulla scorta delle denunce presentate a suo tempo dalla moglie per le vessa-zioni, fisiche e psicologiche, su-bìte durante il matrimonio. Ves-sazioni che, sotto l’aspetto emo-tivo, avrebbero riguardato an-che i due figli minori della cop-pia, due ragazzini in tenera età, eche avevano portato, nel 2015, ilgiudice delle indagini prelimi-nari Paolo Salvatore a emette-re un’ordinanza di allontana-

Maltrattamentie lesioni alla moglieUn anno e sei mesi

tà economico-finanziaria sono state denunciate 47 persone (dicui nove in stato d’arresto per gravi reati fiscali) e alla propo-sta di sequestro di circa 20 mi-lioni di euro (di cui 8 già seque-strati).

Degno di particolare notal’arresto per bancarotta fraudo-lenta e altri gravi reati fiscali di un noto consulente aziendale lecchese che ha portato al se-questro di beni mobili e immo-bili in Costa Smeralda, Lecco e Bergamo, per un valore com-plessivo di circa un milione e mezzo di euro e beni di lusso al-lo stesso riconducibili.

Sono tanti i messaggi di cordoglio

e di saluto che gli amici di Alex

hanno voluto lasciare sulla ba-

checa Facebook del giovane.

Davide, per esempio, ha voluto

ricordare le vacanze e i momenti

di divertimenti trascorsi insieme

ad Alex: «Come dimenticarsi di

quella vacanza in Calabria, che

ricordi! Purtroppo la vita è ba-

starda e si porta via sempre le

persone migliori, ma mi ricorderò

sempre dei tuoi rasta, del capo-

danno a Bellagio con tutti li altri e

di tutte le altre giornate passate

insieme. Ora sarai sicuramente a

guardarci da lassù e a spassartela

come facevi sempre qui, sempre

con il sorriso. Non doveva finire

così... Riposa in pace fratello».

Oppure Vale che dedica ad Alex

un commosso ed emozionato

messaggio di saluto: «Sempre nel

cuore di chi ti ha amato davvero.

Grazie per avermi sempre difesa

quando ervamo più piccoli e per

avermi sempre detto e insegnato

che non doveva importarmi del

pensiero delle persone, che se

volevo fare qualcosa dovevo

farla e basta senza pensare di

essere giudicata. Non avrei mai

pensato potesse capitare una

cosa del genere e non ho neanche

le parole. Ti posso solo ringrazia-

re e ti prometto non ti dimenti-

cherò mai. Fiera della tua voglia

di vivere e di fare qualsiasi cosa.

Fiera della persona che eri e che

comunque nel cuore di tutti noi

continuerai a essere».

Una bella immagine di Alex Crippa, dal suo profilo Facebook

Pioggia di messaggi

La commozione degli amici«Resterai nei nostri cuori»

/ygjpah1i0Hw1rcGE2AI/zrSdg3l2g8Ge4kKI4ucPUA=