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Spoon River - Bagno a Ripoli€¦ · raccolti nell’Antologia di Spoon River . Ogni poesia dell’Antologia racconta la storia di un personaggio (il matto, il giudice, il blasfemo,

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“Era superproibito quel libro in Italia. Parlava della pace, contro la guerra, contro il capitalismo, contro in generale tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare […]”.Queste sono le parole con cui Fernanda Pivano descrive l’Antologia di Spoon River, la cui traduzione in italiano le costò la prigione, e che racchiudono in estrema sintesi tutta la forza ed il fascino di quest’opera di Edgar Lee Masters.Fu tra il 1914 e il 1915 che pubblicò sul di St. Louis una serie di epitaffi successivamente raccolti nell’Antologia di Spoon River. Ogni poesia dell’Antologia racconta la storia di un personaggio (il matto, il giudice, il blasfemo, il malato di cuore, il chimico, il medico, l’ottico, il suonatore e tantissimi altri) raffigurando nel complesso un vero “affresco”

umano di quel piccolo microcosmo che era il paesino di Spoon River. In realtà Lee Masters si ispirò a personaggi veramente esistiti nei paesi di Lewistown e Petersburg, vicino a Springfield, e infatti molte delle persone a cui le poesie erano ispirate, che erano ancora vive, si sentirono offese nel vedere le loro faccende più segrete e private pubblicate nelle poesie di E. L. Masters.E sono questi stessi personaggi, con le loro storie, al centro dell’evento promosso dalla Regione Toscana con la collaborazione della compagnia Archètipo e alla quale hanno aderito le Province di Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Siena. L’arte scenica, il teatro, si inserisce nel contesto cimiteriale utilizzando la poesia e dando vita ad un evento unico nel suo genere: non solo un valido strumento di diffusione della cultura in un’ottica interdisciplinare che unisce letteratura, prosa, arte, ma anche un’importante occasione per diffondere il valore della memoria e della commemorazione dei nostri morti. È con piacere quindi che come Assessore alla Cultura ho accolto l’invito a scrivere poche righe di presentazione a questo progetto che trovo estremamente interessante, sia per la valenza e la qualità culturale, sia per le preziose sinergie che ha permesso di attivare a livello dei singoli territori coinvolti. L’auspicio è quindi che l’edizione 2010 costituisca la prima tappa di un progetto che assuma in futuro delle connotazioni ancora più di valenza regionale coinvolgendo altre province toscane e possa così raggiungere fasce sempre più ampie di pubblico.

Dr.ssa Cristina ScalettiAssessore alla cultura

Regione Toscana

Dov’è Spoon River? Il cimitero di Spoon River non esiste perché è dentro ciascuno di noi.E sorge un senso di commozione profonda quando alla fine dopo averlo attraversato mi accorgo che gli abitanti sono entrati in me. Mi è sembrato di aver avuto il grave compito di attribuire ad ognuno un destino. Ciascuna lirica infatti racchiude un segreto, come la vita che si svela solo a tratti, spesso nel racconto di altri, intenti a confidarci il proprio, cosicché S.R. è l’umanità, il suo intrecciarsi, amarsi, odiarsi, evocarsi con nostalgia in un quello che fummo voi siete e i vostri figli saranno, così e per sempre. E’ un testamento spirituale, un condividere quello che potremmo chiamare il complicato ma pure semplicissimo senso della vita che pure continuamente ci sfugge. In questo passaggio di conoscenza offerto in sereno distacco dagli abitanti di questo paese inesistente ma reale ovunque, viviamo una

cerimonia collettiva, una preghiera laica che, come sempre, serve ai vivi, non a chi non è più o, come questi abitanti, ha raggiunto l’illuminazione. E mi appare come un immenso Spoon River tutta la Toscana dove voci si chiamano da una città all’altra come vite disperse, echi, accomunati dal quotidiano vivere di tutti e differenziati da alcuni tragici destini che raccontano la storia del territorio, come i morti sul lavoro a Massa Carrara. Alcuni artisti hanno contribuito con il proprio talento specifico musicale ad Arezzo, in lingua inglese a Firenze, Massa Carrara e Siena. Penso in questo modo, e non solo, di aver contribuito a dar vita ad un’operazione culturale che comprende anche una riscoperta di questo grande testo poetico che quelli della mia generazione hanno vissuto come uno dei libri in tasca, un compagno di crescita, ma che tanti dei giovani più contemporanei non conoscevano, forse in questo sta la vera protesta contro una tendenza, oggi troppo comune, a far dimenticare in tutti i campi quanto siano fortificanti, formative ed appaganti la cultura e l’arte. Il mio desiderio? Che questa performance regionale, evento multimediale di preghiera laica, di rivalsa culturale contro i tagli, possa ripetersi in altre Regioni. Noi siamo qui pronti , i primi, degli Archètipi.

Un grande abbraccio ed un grazie di cuore vanno a quei miei compagni senza di cui questo viaggio non sarebbe stato possibile: (in ord. alf.) gli attori tutti, Marina Babboni, Alessandro Calvelli, i Cimiteri ed i loro guardiani, Paolo Cocchi, tutte le Compagnie teatrali dei vari territori che hanno permesso la costruzione di una vera rete regionale dopo la cui nascita si può sperare in un’adeguata crescita, il Comune di Bagno a Ripoli, l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Firenze, Ilaria Fabbri, Giuliana Fiocco, Carla Fracci, Elisabetta Francalancia, Paola Freschi, Raoul Gallini, Marco Maestosi, Rita Mezzetti Panozzi, Giuliana Panichi, Gianfranco Pedullà, Lucrezia Pinzani, gli assessorati alla cultura delle Province di Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Siena, Ernesto Ricci, la Regione Toscana, Rete Teatrale Aretina, Marco Saletti, Cristina Scaletti, Alessandra Stanghini, Roberta Tucci, Isabella Valoriani, Priscilla Vannini, Lara Venè, tutto lo staff di Archètipo.

Riccardo MassaiDirettore artistico

Archètipo

Enti promotori

Regione Toscana Assessorato alla cultura Direzione generale della Presidenza Area di coordinamento culturaCristina Scaletti Assessore alla cultura Area di coordinamento cultura - settore spettacoloGian Bruno Ravenni Coordinatore dell’area culturaIlaria Fabbri Dirigente Lucrezia Pinzani Referente progetto

Provincia di Arezzo Assessorato alla cultura Rita Mezzetti Panozzi Assessore alla culturaLuciana Maccheroncini Dirigente del servizio politiche sociali, giovanili, beni culturali e sportErnesto Ricci Referente progetto

Provincia di Firenze Assessorato alla culturaCarla Fracci Assessore alla culturaMassimo Tarassi Direzione cultura e biblioteche Giuliana Fiocco Referente progetto

Provincia di Massa-Carrara Assessorato alla culturaLara Venè Assessore alla cultura Marina Babboni Dirigente area della programmazione e dei serviziBeniamino Gemignani Consulente al progettoPaola Freschi Referente progetto

Provincia di Siena Assessorato alla culturaMarco Saletti Assessore alla culturaAntonio De Martinis Dirigente settore cultura, scuola e welfare Giuliana Panichi Referente progetto

Produzione Archètipo e Teatro Comunale di Antella Raoul Gallini Organizzazione

Elisabetta Francalancia Segreteria di produzione Priscilla Vannini Ufficio stampa Alessandra Stanghini Coordinamento Arezzo Raoul Gallini Coordinamento Firenze Adelaide Mancuso Coordinamento Massa-Carrara Isabella Valoriani Coordinamento Siena

Assessorato alla cultura Comune di Bagno a Ripoli (FI)

Collaborazioni Apuafarma Carrara Arciconfraternita della Arezzo Multiservizi srlAssessorato alle politiche Sociali del Comune di Firenze Comune di CarraraMisericordia di SienaMonaci Benedettini di S. Minato al Monte FirenzeRete Teatrale Aretinawww.creuzadema.net

RingraziamentoAlessandro Calvelli, vicesindaco Comune di Bagno a Ripoli (FI)

Spoon Riverantologia di E. Lee Mastersregia Riccardo Massai

Teatro Comunale di Antella

COMUNE DI CARRARADecorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile

“Era superproibito quel libro in Italia. Parlava della pace, contro la guerra, contro il capitalismo, contro in generale tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare […]”.Queste sono le parole con cui Fernanda Pivano descrive l’Antologia di Spoon River, la cui traduzione in italiano le costò la prigione, e che racchiudono in estrema sintesi tutta la forza ed il fascino di quest’opera di Edgar Lee Masters.Fu tra il 1914 e il 1915 che pubblicò sul di St. Louis una serie di epitaffi successivamente raccolti nell’Antologia di Spoon River. Ogni poesia dell’Antologia racconta la storia di un personaggio (il matto, il giudice, il blasfemo, il malato di cuore, il chimico, il medico, l’ottico, il suonatore e tantissimi altri) raffigurando nel complesso un vero “affresco”

umano di quel piccolo microcosmo che era il paesino di Spoon River. In realtà Lee Masters si ispirò a personaggi veramente esistiti nei paesi di Lewistown e Petersburg, vicino a Springfield, e infatti molte delle persone a cui le poesie erano ispirate, che erano ancora vive, si sentirono offese nel vedere le loro faccende più segrete e private pubblicate nelle poesie di E. L. Masters.E sono questi stessi personaggi, con le loro storie, al centro dell’evento promosso dalla Regione Toscana con la collaborazione della compagnia Archètipo e alla quale hanno aderito le Province di Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Siena. L’arte scenica, il teatro, si inserisce nel contesto cimiteriale utilizzando la poesia e dando vita ad un evento unico nel suo genere: non solo un valido strumento di diffusione della cultura in un’ottica interdisciplinare che unisce letteratura, prosa, arte, ma anche un’importante occasione per diffondere il valore della memoria e della commemorazione dei nostri morti. È con piacere quindi che come Assessore alla Cultura ho accolto l’invito a scrivere poche righe di presentazione a questo progetto che trovo estremamente interessante, sia per la valenza e la qualità culturale, sia per le preziose sinergie che ha permesso di attivare a livello dei singoli territori coinvolti. L’auspicio è quindi che l’edizione 2010 costituisca la prima tappa di un progetto che assuma in futuro delle connotazioni ancora più di valenza regionale coinvolgendo altre province toscane e possa così raggiungere fasce sempre più ampie di pubblico.

Dr.ssa Cristina ScalettiAssessore alla cultura

Regione Toscana

Dov’è Spoon River? Il cimitero di Spoon River non esiste perché è dentro ciascuno di noi.E sorge un senso di commozione profonda quando alla fine dopo averlo attraversato mi accorgo che gli abitanti sono entrati in me. Mi è sembrato di aver avuto il grave compito di attribuire ad ognuno un destino. Ciascuna lirica infatti racchiude un segreto, come la vita che si svela solo a tratti, spesso nel racconto di altri, intenti a confidarci il proprio, cosicché S.R. è l’umanità, il suo intrecciarsi, amarsi, odiarsi, evocarsi con nostalgia in un quello che fummo voi siete e i vostri figli saranno, così e per sempre. E’ un testamento spirituale, un condividere quello che potremmo chiamare il complicato ma pure semplicissimo senso della vita che pure continuamente ci sfugge. In questo passaggio di conoscenza offerto in sereno distacco dagli abitanti di questo paese inesistente ma reale ovunque, viviamo una

cerimonia collettiva, una preghiera laica che, come sempre, serve ai vivi, non a chi non è più o, come questi abitanti, ha raggiunto l’illuminazione. E mi appare come un immenso Spoon River tutta la Toscana dove voci si chiamano da una città all’altra come vite disperse, echi, accomunati dal quotidiano vivere di tutti e differenziati da alcuni tragici destini che raccontano la storia del territorio, come i morti sul lavoro a Massa Carrara. Alcuni artisti hanno contribuito con il proprio talento specifico musicale ad Arezzo, in lingua inglese a Firenze, Massa Carrara e Siena. Penso in questo modo, e non solo, di aver contribuito a dar vita ad un’operazione culturale che comprende anche una riscoperta di questo grande testo poetico che quelli della mia generazione hanno vissuto come uno dei libri in tasca, un compagno di crescita, ma che tanti dei giovani più contemporanei non conoscevano, forse in questo sta la vera protesta contro una tendenza, oggi troppo comune, a far dimenticare in tutti i campi quanto siano fortificanti, formative ed appaganti la cultura e l’arte. Il mio desiderio? Che questa performance regionale, evento multimediale di preghiera laica, di rivalsa culturale contro i tagli, possa ripetersi in altre Regioni. Noi siamo qui pronti , i primi, degli Archètipi.

Un grande abbraccio ed un grazie di cuore vanno a quei miei compagni senza di cui questo viaggio non sarebbe stato possibile: (in ord. alf.) gli attori tutti, Marina Babboni, Alessandro Calvelli, i Cimiteri ed i loro guardiani, Paolo Cocchi, tutte le Compagnie teatrali dei vari territori che hanno permesso la costruzione di una vera rete regionale dopo la cui nascita si può sperare in un’adeguata crescita, il Comune di Bagno a Ripoli, l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Firenze, Ilaria Fabbri, Giuliana Fiocco, Carla Fracci, Elisabetta Francalancia, Paola Freschi, Raoul Gallini, Marco Maestosi, Rita Mezzetti Panozzi, Giuliana Panichi, Gianfranco Pedullà, Lucrezia Pinzani, gli assessorati alla cultura delle Province di Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Siena, Ernesto Ricci, la Regione Toscana, Rete Teatrale Aretina, Marco Saletti, Cristina Scaletti, Alessandra Stanghini, Roberta Tucci, Isabella Valoriani, Priscilla Vannini, Lara Venè, tutto lo staff di Archètipo.

Riccardo MassaiDirettore artistico

Archètipo

Enti promotori

Regione Toscana Assessorato alla cultura Direzione generale della Presidenza Area di coordinamento culturaCristina Scaletti Assessore alla cultura Area di coordinamento cultura - settore spettacoloGian Bruno Ravenni Coordinatore dell’area culturaIlaria Fabbri Dirigente Lucrezia Pinzani Referente progetto

Provincia di Arezzo Assessorato alla cultura Rita Mezzetti Panozzi Assessore alla culturaLuciana Maccheroncini Dirigente del servizio politiche sociali, giovanili, beni culturali e sportErnesto Ricci Referente progetto

Provincia di Firenze Assessorato alla culturaCarla Fracci Assessore alla culturaMassimo Tarassi Direzione cultura e biblioteche Giuliana Fiocco Referente progetto

Provincia di Massa-Carrara Assessorato alla culturaLara Venè Assessore alla cultura Marina Babboni Dirigente area della programmazione e dei serviziBeniamino Gemignani Consulente al progettoPaola Freschi Referente progetto

Provincia di Siena Assessorato alla culturaMarco Saletti Assessore alla culturaAntonio De Martinis Dirigente settore cultura, scuola e welfare Giuliana Panichi Referente progetto

Produzione Archètipo e Teatro Comunale di Antella Raoul Gallini Organizzazione

Elisabetta Francalancia Segreteria di produzione Priscilla Vannini Ufficio stampa Alessandra Stanghini Coordinamento Arezzo Raoul Gallini Coordinamento Firenze Adelaide Mancuso Coordinamento Massa-Carrara Isabella Valoriani Coordinamento Siena

Assessorato alla cultura Comune di Bagno a Ripoli (FI)

Collaborazioni Apuafarma Carrara Arciconfraternita della Arezzo Multiservizi srlAssessorato alle politiche Sociali del Comune di Firenze Comune di CarraraMisericordia di SienaMonaci Benedettini di S. Minato al Monte FirenzeRete Teatrale Aretinawww.creuzadema.net

RingraziamentoAlessandro Calvelli, vicesindaco Comune di Bagno a Ripoli (FI)

Spoon Riverantologia di E. Lee Mastersregia Riccardo Massai

Teatro Comunale di Antella

COMUNE DI CARRARADecorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile

La Signora Merritt

Edith Conant

Johnnie Sayre ***

Il dottor Hill

Joseph Dixon

Lydia Humphrey

Jack il cieco

Thomas Ross,jr

Sam Hookey

Tom Merritt

L'ignoto***

George Gray

Minerva Jones

Lilian Stewart

William e Emily

Fletcher McGee

Elsa Wertman,

Hod Putt

Ida Chicken

Robert Fulton Tanner

La signora Charles Bliss

La signora Benjamin Pantier

Zilpha Marsh

Mabel Osborne

Homer Clapp

Petit, il poeta

Jeduthan Hawley

Isa Nutter

Barry Holden

Franklin Jones

Trainor, il farmacista

Ollie Mcgee

Eleonora Angioletti

Valentina Angioletti

Lorenzo Bachini

Mauro Barbiero

Pierfrancesco Bigazzi

Sara Bonci

Samuele Boncompagni

Nicoletta Carnevali

Caterina Capecchi

Emanuele Capoano

Andrea Chimenti

Elisa Consagra

Cinzia Corazzesi

Vanessa Crespina

Marco Cucciniello

Nicola De Paola

Claudia Domenici

Lucia Fiacchini

Ilaria Gradassi

Matteo Grotti

Cristiana Ionda

Tamara Leonardi

Livia Maddalena

Francesca Marinelli

Luca Masciarri

Gianni Micheli

Marco Natalucci

Christian Prestia

Livio Valenti

Riccardo Valeriani

Francesca Vezzosi

Silvia Zamponi

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(in ordine alfabetico)

ll Cimitero Monumentale di cui la Fraternita dei Laici è proprietaria è costituito da un impianto originario ottocentesco simmetrico rispetto all’asse longitudinale. Le pareti laterali dei loculi sono interrotte nella mezzeria da manufatti semicircolari arricchiti da aperture sormontate da archi a tutto sesto denominati emicicli. All’interno di tali manufatti trovano posto sarcofagi e lapidi di interesse storico – artistico. La struttura centrale del cimitero si articola su tre livelli denominati ripiani, all’interno dei quali trovano posto sepolture a terra in tombe murate denominate aiuole giardinetto e viali a lastrico.

Il primo ripiano, completamente rifatto negli anni Settanta, ha perduto la sua disposizione originaria; il secondo e terzo ripiano, raggiungibili dal primo mediante tre ordini di scale, conservano ancora le caratteristiche del cimitero monumentale ottocentesco.

Nel lato sinistro del cimitero, in direzione della fortezza medicea è collocato un manufatto a tronco di cono con tre ordini di loculi posti in maniera simmetrica in entrambi i lati, denominato calvario.

AREZZO Cimitero monumentale urbano della fraternita dei laici

Info: Provincia di Arezzo www.provincia.arezzo.it - assessorato alla cultura 0575 399778

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La Signora Merritt

Edith Conant

Johnnie Sayre ***

Il dottor Hill

Joseph Dixon

Lydia Humphrey

Jack il cieco

Thomas Ross,jr

Sam Hookey

Tom Merritt

L'ignoto***

George Gray

Minerva Jones

Lilian Stewart

William e Emily

Fletcher McGee

Elsa Wertman,

Hod Putt

Ida Chicken

Robert Fulton Tanner

La signora Charles Bliss

La signora Benjamin Pantier

Zilpha Marsh

Mabel Osborne

Homer Clapp

Petit, il poeta

Jeduthan Hawley

Isa Nutter

Barry Holden

Franklin Jones

Trainor, il farmacista

Ollie Mcgee

Eleonora Angioletti

Valentina Angioletti

Lorenzo Bachini

Mauro Barbiero

Pierfrancesco Bigazzi

Sara Bonci

Samuele Boncompagni

Nicoletta Carnevali

Caterina Capecchi

Emanuele Capoano

Andrea Chimenti

Elisa Consagra

Cinzia Corazzesi

Vanessa Crespina

Marco Cucciniello

Nicola De Paola

Claudia Domenici

Lucia Fiacchini

Ilaria Gradassi

Matteo Grotti

Cristiana Ionda

Tamara Leonardi

Livia Maddalena

Francesca Marinelli

Luca Masciarri

Gianni Micheli

Marco Natalucci

Christian Prestia

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Riccardo Valeriani

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ll Cimitero Monumentale di cui la Fraternita dei Laici è proprietaria è costituito da un impianto originario ottocentesco simmetrico rispetto all’asse longitudinale. Le pareti laterali dei loculi sono interrotte nella mezzeria da manufatti semicircolari arricchiti da aperture sormontate da archi a tutto sesto denominati emicicli. All’interno di tali manufatti trovano posto sarcofagi e lapidi di interesse storico – artistico. La struttura centrale del cimitero si articola su tre livelli denominati ripiani, all’interno dei quali trovano posto sepolture a terra in tombe murate denominate aiuole giardinetto e viali a lastrico.

Il primo ripiano, completamente rifatto negli anni Settanta, ha perduto la sua disposizione originaria; il secondo e terzo ripiano, raggiungibili dal primo mediante tre ordini di scale, conservano ancora le caratteristiche del cimitero monumentale ottocentesco.

Nel lato sinistro del cimitero, in direzione della fortezza medicea è collocato un manufatto a tronco di cono con tre ordini di loculi posti in maniera simmetrica in entrambi i lati, denominato calvario.

AREZZO Cimitero monumentale urbano della fraternita dei laici

Info: Provincia di Arezzo www.provincia.arezzo.it - assessorato alla cultura 0575 399778

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Mastio

Ingresso Cimitero

Arezzo - Cimitero monumentale urbano della fraternita dei laici Via Francesco Gamurrini, 3 - ore 16.30

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Ingresso Cimitero

Arezzo - Cimitero monumentale urbano della fraternita dei laici Via Francesco Gamurrini, 3 - ore 16.30

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Louise Smith

Carl Hamblin

Enoch Dunlap

Wendell P. Bloyd

Silas Dement

Il dottor Meyers

Jefferson Howard*

George Trimble*

Dippold, l’ottico

Jones l’indignato

Hortense Robbins

Walter Simmons*

Pauline Barrett

Marie Bateson

Lucius Atherton

Ida Frickey

Jeremy Carlisle*

Francis Turner **

Faith Matheny

Alexander Throckmorton

Robert Southey Burke

Mrs Sibley*

Brown Sarah

Il dottor Iseman Siegfried

Elisabeth Childers

Alfonzo Churchill*

Jennie M’Grew

Frank Drummer

Benjamin Pantier

Hannah Armstrong

La collina

Edmund Pollard

La signora Kessler

Aner Clute

Petit, il poeta

Il giudice Selay Lively

Rebecca Wasson

Georgine Sand Miner

Arcibald Higbie

Harmon Whitney

Caroline Branson

Magrady Graham*

Theodore, il poeta

Sonia la Russa

Dora Williams

Valentina Banci

Laura Bandelloni

Fabio Baronti

Daniele Bartolini

Monica Bauco

Roberto Caccavo

Alessandro Calvelli

Franco Camarlinghi

Maria Cassi

Fulvio Cauteruccio

Sabina Cesaroni

Mauro Costi

Elena D’Anna

Piera Dabizzi

Italo Dall’Orto

Ilaria Danti

Giovanni Di Fede

Daniel Dwerryhouse

Teresa Fallai

Felix

Luigi Fiorentino

Carla Fracci

Rosanna Gentili

Massimo Grigò

Silvia Guidi

Margherita Hack

Alessia Innocenti

Stefano Luci

Francesco Mancini

Patrizia Mazzoni

Carlo Monni

Andrea Muzzi

Patrizia Pirgher

Chiara Renzi

Alessandro Riccio

Simone Rovida

Marcellina Ruocco

Roberta Sabatini

Massimo Salvianti

Alessio Sardelli

Stefania Stefanin

Valerio Valoriani

Riccardo Ventrella

Silvia Vettori

Beatrice Visibelli

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(in ordine alfabetico)

Il cimitero nasce alla metà dell’800 in luogo delle antiche coltivazioni agricole dei benedettini olivetani di San Miniato: già abbandonato il monastero dai monaci per i voleri bellici di Cosimo il Grande, il luogo perde la sua configurazione religiosa quasi del tutto. La recupera in qualche modo in forza della riforma napoleonica delle sepolture: quei campi assieme ad alcune porzioni del monastero demolite diventano la necropoli di prestigio della Firenze di metà 800, la Firenze Capitale che inizia a seppellire qui alcuni dei suoi artisti e intellettuali di prestigio, dai Fratelli Alinari a Vamba Bertelli, da Collodi a Pellegrino Artusi, dagli scultori Romanelli a Ottone Rosai, da Ida Baccini all’architetto Giacomo Roster, e ancora dal commerciante Francesco Pineider a illustri generali e burocrati del nuovo Stato unitario. La tradizione continua per tutto il 900: Giovanni Spadolini, Pietro Annigoni, Vasco Pratolini, Giovanni Papini, Alessandro Bonsanti, Vittorio Corcos, Odoardo Spadaro, Bruno Cicognani e, recentissimamente, il musicista Clemente Terni, il dantista Francesco Mazzoni e lo storico Giovanni Ferrara.Il tutto in un contesto architettonico che mescola, come tipico nell’800, gli stili più vari, in un eclettismo fiabesco e quasi surreale: cappelle bizantine accanto a improbabili edifici vagamente assiri, da leziose edicole liberty a possenti chiesuole in stile neoromanico.Una corona immensa di scuri cipressi pare ergere una palizzata che difende il silenzio e la pace di una seconda città, nascosta e segreta, la città della memoria.

Le terrazze delle Porte Sante, quelle terrazze che Mario Luzi ha magnificamente definito «gli spalti di pace di San Miniato», dove la memoria degli antichissimi martiri sepolti vicino alla Porta Santa della Basilica, forse il sito delle più antiche sepolture cristiane di Firenze, insieme a tutto il cimitero delle Porte Sante, per la sua posizione, diventa davvero il Cimitero della comunità cittadina di Firenze: per instaurare un dialogo visivo fra la città dei vivi e la sua necropoli è sufficiente alzare lo sguardo dalla regione della memoria e della fantasia struggente fino al nostro presente che, nel bene e nel male, di quelle vicende sepolte dal tempo è in qualche modo esito e avanzamento.

FIRENZE Cimitero monumentale delle Porte Sante

Basilica di San Miniato al Monte

Info: Provincia di Firenze www.provincia.fi.it - assessorato alla cultura 055 2760431

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Louise Smith

Carl Hamblin

Enoch Dunlap

Wendell P. Bloyd

Silas Dement

Il dottor Meyers

Jefferson Howard*

George Trimble*

Dippold, l’ottico

Jones l’indignato

Hortense Robbins

Walter Simmons*

Pauline Barrett

Marie Bateson

Lucius Atherton

Ida Frickey

Jeremy Carlisle*

Francis Turner **

Faith Matheny

Alexander Throckmorton

Robert Southey Burke

Mrs Sibley*

Brown Sarah

Il dottor Iseman Siegfried

Elisabeth Childers

Alfonzo Churchill*

Jennie M’Grew

Frank Drummer

Benjamin Pantier

Hannah Armstrong

La collina

Edmund Pollard

La signora Kessler

Aner Clute

Petit, il poeta

Il giudice Selay Lively

Rebecca Wasson

Georgine Sand Miner

Arcibald Higbie

Harmon Whitney

Caroline Branson

Magrady Graham*

Theodore, il poeta

Sonia la Russa

Dora Williams

Valentina Banci

Laura Bandelloni

Fabio Baronti

Daniele Bartolini

Monica Bauco

Roberto Caccavo

Alessandro Calvelli

Franco Camarlinghi

Maria Cassi

Fulvio Cauteruccio

Sabina Cesaroni

Mauro Costi

Elena D’Anna

Piera Dabizzi

Italo Dall’Orto

Ilaria Danti

Giovanni Di Fede

Daniel Dwerryhouse

Teresa Fallai

Felix

Luigi Fiorentino

Carla Fracci

Rosanna Gentili

Massimo Grigò

Silvia Guidi

Margherita Hack

Alessia Innocenti

Stefano Luci

Francesco Mancini

Patrizia Mazzoni

Carlo Monni

Andrea Muzzi

Patrizia Pirgher

Chiara Renzi

Alessandro Riccio

Simone Rovida

Marcellina Ruocco

Roberta Sabatini

Massimo Salvianti

Alessio Sardelli

Stefania Stefanin

Valerio Valoriani

Riccardo Ventrella

Silvia Vettori

Beatrice Visibelli

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(in ordine alfabetico)

Il cimitero nasce alla metà dell’800 in luogo delle antiche coltivazioni agricole dei benedettini olivetani di San Miniato: già abbandonato il monastero dai monaci per i voleri bellici di Cosimo il Grande, il luogo perde la sua configurazione religiosa quasi del tutto. La recupera in qualche modo in forza della riforma napoleonica delle sepolture: quei campi assieme ad alcune porzioni del monastero demolite diventano la necropoli di prestigio della Firenze di metà 800, la Firenze Capitale che inizia a seppellire qui alcuni dei suoi artisti e intellettuali di prestigio, dai Fratelli Alinari a Vamba Bertelli, da Collodi a Pellegrino Artusi, dagli scultori Romanelli a Ottone Rosai, da Ida Baccini all’architetto Giacomo Roster, e ancora dal commerciante Francesco Pineider a illustri generali e burocrati del nuovo Stato unitario. La tradizione continua per tutto il 900: Giovanni Spadolini, Pietro Annigoni, Vasco Pratolini, Giovanni Papini, Alessandro Bonsanti, Vittorio Corcos, Odoardo Spadaro, Bruno Cicognani e, recentissimamente, il musicista Clemente Terni, il dantista Francesco Mazzoni e lo storico Giovanni Ferrara.Il tutto in un contesto architettonico che mescola, come tipico nell’800, gli stili più vari, in un eclettismo fiabesco e quasi surreale: cappelle bizantine accanto a improbabili edifici vagamente assiri, da leziose edicole liberty a possenti chiesuole in stile neoromanico.Una corona immensa di scuri cipressi pare ergere una palizzata che difende il silenzio e la pace di una seconda città, nascosta e segreta, la città della memoria.

Le terrazze delle Porte Sante, quelle terrazze che Mario Luzi ha magnificamente definito «gli spalti di pace di San Miniato», dove la memoria degli antichissimi martiri sepolti vicino alla Porta Santa della Basilica, forse il sito delle più antiche sepolture cristiane di Firenze, insieme a tutto il cimitero delle Porte Sante, per la sua posizione, diventa davvero il Cimitero della comunità cittadina di Firenze: per instaurare un dialogo visivo fra la città dei vivi e la sua necropoli è sufficiente alzare lo sguardo dalla regione della memoria e della fantasia struggente fino al nostro presente che, nel bene e nel male, di quelle vicende sepolte dal tempo è in qualche modo esito e avanzamento.

FIRENZE Cimitero monumentale delle Porte Sante

Basilica di San Miniato al Monte

Info: Provincia di Firenze www.provincia.fi.it - assessorato alla cultura 055 2760431

9

Ingresso Cimitero

Ingresso

Cimitero

Firenze - Cimitero monumentale delle Porte Sante Via delle Porte Sante - ore 16.30

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Ingresso Cimitero

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Firenze - Cimitero monumentale delle Porte Sante Via delle Porte Sante - ore 16.30

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Chase Henry

La signora Williams**

Amelia Garrick

Mickey M’Grew

John M. Church

Seth Compton

Hamlet Micure

Willie Pennington

Shack Dye

Jonas Keene

Rosie Roberts

Cassius Hueffer*

Julia Miller

Dow Kritt

Benjamin Fraser

John Hancock Otis*

Jonathan Swift Somers

Mary McNeely

Richard Bone*

John Wasson

Lydia Puckett

Nellie Clark

Herbert Marshall

Harlan Sewall

Abel Melveny

Davis Matlock

Oscar Hummel

Jonathan Houghton

Percival Sharp

Paul McNeely

Il direttore Whedon

Calvin Campbell

Albert Schirding

John Ballard

Eugenia Todd

Andrea Alberici

Nausikaa Angelotti

Chiara Barotti

Patrizia Bernieri

Alessandra Berti

Daniele Canali

Alessandro Cecchinelli

Elena Corsini

Francesco Cortopassi

Fabio Cristiani

Rossana Crudeli

Luigi Danesi

Piera De Angeli

Chiara De Carolis

Stefania De Mitri

Emilia Fazzi Contigli

Lorenzo Fidenti

Lisa Fontana

Beniamino Geminiani

Davide Gianfranceschi

Monia Giannantoni

Giada Grillotti

Fabio La Porta

Patrizia Lazzarini

Stefania Luisi

Adelaide Mancuso

Riccardo Monopoli

Micol Mosti

Francesca Natale

Alberto Nicolai

Ilaria Rocchi

Alessandra Roselli

Marco Sani

Valentina Valeri

Monica Vergassola

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MASSA - CARRARA Cimitero monumentale di Marcognano

Inaugurato nel 1896, ispirato al cimitero genovese di Staglieno, è stato realizzato in un periodo di forte sviluppo dell’estrazione del marmo e risulta essere un vero e proprio “museo all’aperto” che conserva molte importanti memorie della “capitale del marmo”. E’ stato oggetto di una capillare catalogazione effettuata da Riccardo Mazzoni su incarico della Soprintendenza e di studi approfonditi. Infatti le due importanti pubblicazioni:- I Marmi dell’Eternità di B. Gemignani, Carrara, Arti Grafiche Litoprint, 1999;- La città del silenzio. Uno studio, a cura di G. Bernardini, Carrara, F. Rossi Ed. 2001; sono il risultato di un lavoro di lunga ricerca effettuato il primo dallo storico Beniamino Gemignani e il secondo da un gruppo di insegnanti e di studenti del Liceo Scientifico “G. Marconi” .Parecchie sono le immagini e le suggestioni che colpiscono nella visita: le bellissime cappelle delle famiglie Cucchiari e Salvini, del primo decennio del Novecento; i grandi angeli custodi dei sepolcri monumentali delle famiglie Faggioni, Nicoli, Bernabò, Maggesi, Berring Nicoli; ancora anonimi capolavori della scultura carrarese del primo Novecento; i numerosi e raffinati bassorilievi realizzati dagli anni venti agli anni Cinquanta dallo scultore Alterige Giorgi, ma soprattutto la patetica lapide alla maestrina Assuntina Dini, morta giovanissima nel 1918 a causa dell’epidemia di spagnola, con la bellissima poesia-epigrafe che dettò appositamente per lei il grande poeta ligure-apuano Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, completata dalla raffigurazione di due putti bambini, dovuti alla maestria dello scultore E. Dini. Come si può non ricordare ancora la cappella dei Forti, che, originari della Lunigiana, dettero vita ad un commercio di granaglie destinato a trasformarsi nel 1920 nella società Chiari e Forti, attiva per decenni nel settore alimentare (grani e oli) ed ancora oggi esistente, anche se non appartenente più ai proprietari d’origine; la cappella dei Beretta, che dopo essere stati al servizio di scultori italiani e stranieri fondarono nel 1919 un importante laboratorio artistico, dove si realizzavano opere di scultura, architettura e ornato. Due sepolture collettive ricordano altrettanti drammatici episodi della storia di Carrara: la prima è quella dei caduti del Monte Betogli (1911), cavatori travolti dalla gigantesca frana staccatasi dalla montagna, la seconda è quella degli squadristi carraresi che parteciparono all’assalto di Sarzana nel 1921 e che furono uccisi dall’inaspettata reazione dei carabinieri e della popolazione. Il trionfante regime fascista volle ricordare qualche anno dopo questi suoi caduti, con un monumento a Marcognano che si trova nella parte alta del cimitero.

Info: Provincia di Massa-Carrara www.provincia.ms.it - assessorato alla cultura 0585 816 613/638

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Chase Henry

La signora Williams**

Amelia Garrick

Mickey M’Grew

John M. Church

Seth Compton

Hamlet Micure

Willie Pennington

Shack Dye

Jonas Keene

Rosie Roberts

Cassius Hueffer*

Julia Miller

Dow Kritt

Benjamin Fraser

John Hancock Otis*

Jonathan Swift Somers

Mary McNeely

Richard Bone*

John Wasson

Lydia Puckett

Nellie Clark

Herbert Marshall

Harlan Sewall

Abel Melveny

Davis Matlock

Oscar Hummel

Jonathan Houghton

Percival Sharp

Paul McNeely

Il direttore Whedon

Calvin Campbell

Albert Schirding

John Ballard

Eugenia Todd

Andrea Alberici

Nausikaa Angelotti

Chiara Barotti

Patrizia Bernieri

Alessandra Berti

Daniele Canali

Alessandro Cecchinelli

Elena Corsini

Francesco Cortopassi

Fabio Cristiani

Rossana Crudeli

Luigi Danesi

Piera De Angeli

Chiara De Carolis

Stefania De Mitri

Emilia Fazzi Contigli

Lorenzo Fidenti

Lisa Fontana

Beniamino Geminiani

Davide Gianfranceschi

Monia Giannantoni

Giada Grillotti

Fabio La Porta

Patrizia Lazzarini

Stefania Luisi

Adelaide Mancuso

Riccardo Monopoli

Micol Mosti

Francesca Natale

Alberto Nicolai

Ilaria Rocchi

Alessandra Roselli

Marco Sani

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MASSA - CARRARA Cimitero monumentale di Marcognano

Inaugurato nel 1896, ispirato al cimitero genovese di Staglieno, è stato realizzato in un periodo di forte sviluppo dell’estrazione del marmo e risulta essere un vero e proprio “museo all’aperto” che conserva molte importanti memorie della “capitale del marmo”. E’ stato oggetto di una capillare catalogazione effettuata da Riccardo Mazzoni su incarico della Soprintendenza e di studi approfonditi. Infatti le due importanti pubblicazioni:- I Marmi dell’Eternità di B. Gemignani, Carrara, Arti Grafiche Litoprint, 1999;- La città del silenzio. Uno studio, a cura di G. Bernardini, Carrara, F. Rossi Ed. 2001; sono il risultato di un lavoro di lunga ricerca effettuato il primo dallo storico Beniamino Gemignani e il secondo da un gruppo di insegnanti e di studenti del Liceo Scientifico “G. Marconi” .Parecchie sono le immagini e le suggestioni che colpiscono nella visita: le bellissime cappelle delle famiglie Cucchiari e Salvini, del primo decennio del Novecento; i grandi angeli custodi dei sepolcri monumentali delle famiglie Faggioni, Nicoli, Bernabò, Maggesi, Berring Nicoli; ancora anonimi capolavori della scultura carrarese del primo Novecento; i numerosi e raffinati bassorilievi realizzati dagli anni venti agli anni Cinquanta dallo scultore Alterige Giorgi, ma soprattutto la patetica lapide alla maestrina Assuntina Dini, morta giovanissima nel 1918 a causa dell’epidemia di spagnola, con la bellissima poesia-epigrafe che dettò appositamente per lei il grande poeta ligure-apuano Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, completata dalla raffigurazione di due putti bambini, dovuti alla maestria dello scultore E. Dini. Come si può non ricordare ancora la cappella dei Forti, che, originari della Lunigiana, dettero vita ad un commercio di granaglie destinato a trasformarsi nel 1920 nella società Chiari e Forti, attiva per decenni nel settore alimentare (grani e oli) ed ancora oggi esistente, anche se non appartenente più ai proprietari d’origine; la cappella dei Beretta, che dopo essere stati al servizio di scultori italiani e stranieri fondarono nel 1919 un importante laboratorio artistico, dove si realizzavano opere di scultura, architettura e ornato. Due sepolture collettive ricordano altrettanti drammatici episodi della storia di Carrara: la prima è quella dei caduti del Monte Betogli (1911), cavatori travolti dalla gigantesca frana staccatasi dalla montagna, la seconda è quella degli squadristi carraresi che parteciparono all’assalto di Sarzana nel 1921 e che furono uccisi dall’inaspettata reazione dei carabinieri e della popolazione. Il trionfante regime fascista volle ricordare qualche anno dopo questi suoi caduti, con un monumento a Marcognano che si trova nella parte alta del cimitero.

Info: Provincia di Massa-Carrara www.provincia.ms.it - assessorato alla cultura 0585 816 613/638

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Ingresso Cimitero

Carrara - Cimitero monumentale di marcognano Viale Potrignano, 2 - Carrara - ore 16.00

10493 89 82

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Ingresso Cimitero

Carrara - Cimitero monumentale di marcognano Viale Potrignano, 2 - Carrara - ore 16.00

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Herman Altman

Conrad Siever

James Garber

Arlo Will

Ralph Rhodes

Dorcas Gustine

Schroeder , il pescatore

Vedova McFarlane

Julian Scott

Tennessee Claflin Shope

Flossie Cabanis

La Signora Punkapile

Il giudice distrettuale

Lyman King,

La signora George Reece

Robert Davidson

Peleg Poague **

Gustav Richter

“Asso" Shaw

Harold Arnett

Isaiah Beethoven ***

Emily Sparks

Hare Drummer

Amanda Barker

Nancy Knapp

Serepta Mason

Godwin James

Anne Rutledge

Ippolit Konovaloff

Constance Hately

Duccio Barlucchi

Mirko Batoni

Martina Belvisi

Valentina Berti

Altero Borghi

Claudio Borgoni

Andrea Carnevale

Rita Ceccarelli

Moris Cinali

Massimo Currò

Patrizia Ficini

Silvia Franco

Roberto Gonnelli

Martina Guideri

Barbara Iafisco

Leonardo Ieva

Gina Joy Van Hest

Sergio Licatalosi

Riccardo Loli

Ugo Giulio Lurini

Angelo Maddalena

Laura Manzi

Alessandra Niccolini

Irene Paoletti

Francesca Paolucci

Simona Parravicini

Francesco Pennacchia

Albalisa Sampieri

Marcello Sbigoli

Silvia Serchi

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SIENA Camposanto monumentale della Misericordia

Non erano trascorsi dieci anni dalla trasformazione dell’antica Compagnia di S. Antonio Abate in Confraternita di Misericordia, che gli Amministratori della nuova Istituzione progettarono di costruire un grande Cimitero destinato ad accogliere prevalentemente le spoglie dei confratelli. Nel 1842 fu deciso pertanto di acquistare fuori della cinta muraria della Città, poco distante da Porta Tufi un terreno sul quale insistevano i resti dell’antico Convento di S. Benedetto, ovvero di Monte Oliveto minore, prima filiazione del grande complesso monastico di Monte Oliveto, detto il Maggiore. Il Convento di Porta Tufi - dove, secondo la tradizione, sarebbe stato sepolto il Beato (ora Santo) Bernardo Tolomei, fondatore agli inizi del sec. XIV della Congregazione benedettina di Monte Oliveto - era stato soppresso alla fine del XVIII secolo e venduto a privati. L’architetto della Misericordia Lorenzo Doveri si fece carico di redigere il progetto del nuovo Cimitero, che già nell’ottobre del 1843 cominciò a concretizzarsi con la benedizione dell’Arcivescovo Mancini.I lavori si protrassero quasi senza interruzione nei decenni seguenti prima sotto la direzione del Doveri con la costruzione, tra l’altro, di "un gran sotterraneo in aumento agl'altri esistenti nel Cimitero" (1852) e di nuove Sezioni. Morto il Doveri nel 1866, l’opera fu continuata da Giuseppe Partini che progettò nuovi porticati, grandi Cappelle gentilizie e le scalinate laterali che dovevano conferire al Camposanto un aspetto ancor più monumentale. Purtroppo, per mancanza di fondi, tale progetto non venne mai completato e la mancata costruzione del porticato sud con la chiesa ed i grandi obelischi ha svilito l’unitarietà e la maestosità del progetto originario. Fin dall’inizio i maggiori architetti, pittori e scultori senesi, e non solo, furono chiamati ad abbellire con le loro opere le sepolture e le numerose Cappelle gentilizie del Camposanto, facendone sostanzialmente un grande Museo all’aperto. Si può dire che intere generazioni di professori ed allievi dell’Istituto di Belle Arti di Siena abbiano lasciato il loro segno nel Camposanto, da Luigi Duprè a Tito Sarrocchi, da Alessandro Franchi a Luigi Mussini, da Cesare Maccari a Bruno Marzi, da Ezio Trapassi a Guido Bianconi a Vico Consorti, solo per citarne alcuni. Né va dimenticata l’importanza delle opere in ferro battuto prodotte dalle officine di Pasquale Franci e degli Zalaffi, e delle epigrafi che sono talora piccoli capolavori letterari dettati anche da scrittori di rango quali Giuseppe Prezzolini e Giovanni Pascoli.

Info: Provincia di Siena www.provincia.siena.it - assessorato alla cultura 0577 241313

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Herman Altman

Conrad Siever

James Garber

Arlo Will

Ralph Rhodes

Dorcas Gustine

Schroeder , il pescatore

Vedova McFarlane

Julian Scott

Tennessee Claflin Shope

Flossie Cabanis

La Signora Punkapile

Il giudice distrettuale

Lyman King,

La signora George Reece

Robert Davidson

Peleg Poague **

Gustav Richter

“Asso" Shaw

Harold Arnett

Isaiah Beethoven ***

Emily Sparks

Hare Drummer

Amanda Barker

Nancy Knapp

Serepta Mason

Godwin James

Anne Rutledge

Ippolit Konovaloff

Constance Hately

Duccio Barlucchi

Mirko Batoni

Martina Belvisi

Valentina Berti

Altero Borghi

Claudio Borgoni

Andrea Carnevale

Rita Ceccarelli

Moris Cinali

Massimo Currò

Patrizia Ficini

Silvia Franco

Roberto Gonnelli

Martina Guideri

Barbara Iafisco

Leonardo Ieva

Gina Joy Van Hest

Sergio Licatalosi

Riccardo Loli

Ugo Giulio Lurini

Angelo Maddalena

Laura Manzi

Alessandra Niccolini

Irene Paoletti

Francesca Paolucci

Simona Parravicini

Francesco Pennacchia

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SIENA Camposanto monumentale della Misericordia

Non erano trascorsi dieci anni dalla trasformazione dell’antica Compagnia di S. Antonio Abate in Confraternita di Misericordia, che gli Amministratori della nuova Istituzione progettarono di costruire un grande Cimitero destinato ad accogliere prevalentemente le spoglie dei confratelli. Nel 1842 fu deciso pertanto di acquistare fuori della cinta muraria della Città, poco distante da Porta Tufi un terreno sul quale insistevano i resti dell’antico Convento di S. Benedetto, ovvero di Monte Oliveto minore, prima filiazione del grande complesso monastico di Monte Oliveto, detto il Maggiore. Il Convento di Porta Tufi - dove, secondo la tradizione, sarebbe stato sepolto il Beato (ora Santo) Bernardo Tolomei, fondatore agli inizi del sec. XIV della Congregazione benedettina di Monte Oliveto - era stato soppresso alla fine del XVIII secolo e venduto a privati. L’architetto della Misericordia Lorenzo Doveri si fece carico di redigere il progetto del nuovo Cimitero, che già nell’ottobre del 1843 cominciò a concretizzarsi con la benedizione dell’Arcivescovo Mancini.I lavori si protrassero quasi senza interruzione nei decenni seguenti prima sotto la direzione del Doveri con la costruzione, tra l’altro, di "un gran sotterraneo in aumento agl'altri esistenti nel Cimitero" (1852) e di nuove Sezioni. Morto il Doveri nel 1866, l’opera fu continuata da Giuseppe Partini che progettò nuovi porticati, grandi Cappelle gentilizie e le scalinate laterali che dovevano conferire al Camposanto un aspetto ancor più monumentale. Purtroppo, per mancanza di fondi, tale progetto non venne mai completato e la mancata costruzione del porticato sud con la chiesa ed i grandi obelischi ha svilito l’unitarietà e la maestosità del progetto originario. Fin dall’inizio i maggiori architetti, pittori e scultori senesi, e non solo, furono chiamati ad abbellire con le loro opere le sepolture e le numerose Cappelle gentilizie del Camposanto, facendone sostanzialmente un grande Museo all’aperto. Si può dire che intere generazioni di professori ed allievi dell’Istituto di Belle Arti di Siena abbiano lasciato il loro segno nel Camposanto, da Luigi Duprè a Tito Sarrocchi, da Alessandro Franchi a Luigi Mussini, da Cesare Maccari a Bruno Marzi, da Ezio Trapassi a Guido Bianconi a Vico Consorti, solo per citarne alcuni. Né va dimenticata l’importanza delle opere in ferro battuto prodotte dalle officine di Pasquale Franci e degli Zalaffi, e delle epigrafi che sono talora piccoli capolavori letterari dettati anche da scrittori di rango quali Giuseppe Prezzolini e Giovanni Pascoli.

Info: Provincia di Siena www.provincia.siena.it - assessorato alla cultura 0577 241313

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Ingresso Cimitero

Siena - Camposanto monumentale della Misericordia Strada dei Tufi - ore 16.30

141 127 118

126130134

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125135

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Ingresso Cimitero

Siena - Camposanto monumentale della Misericordia Strada dei Tufi - ore 16.30

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LEGENDA* Le liriche seguite da asterisco saranno ascoltabili dalle ore 17.30 alle ore 18.30

** Le liriche con doppio asterisco sono ripetute anche in inglese

*** Le liriche con tre asterischi sono cantate

Gli spettacoli si svolgono soltanto nella parte monumentale, cioè quella mostrata nelle

cartine: le mappe raffigurano i luoghi all’interno dei cimiteri dove si possono ascoltare le

liriche.

Ciascun interprete replicherà una sola lirica ad anello, cioè la stessa epigrafe sarà

ininterrottamente ripetuta per l’intera durata degli spettacoli; si prega il gentile pubblico,

per agevolare la fruizione dello spettacolo, di non soffermarsi attorno ad un attore che abbia

già molto pubblico, ma di intraprendere un proprio viaggio personale nel mondo di Spoon River;

in modo da costruirsi un tragitto che gli permetterà di assistere a tutte le liriche, non

partendo necessariamente dall’ingresso.

Il pubblico è pregato di rispettare il silenzio e di non applaudire.

Ai segnali di chiusura dei camposanti si prega di raggiungere l’uscita.

Gli spettacoli saranno tenuti anche in caso di pioggia.

Si ricorda che i luoghi sono monumentali pertanto si prega di prestare il massimo rispetto alle

opere d’arte presenti,come di usare cautela nell’appoggiarsi a ringhiere e parapetti.

Dato il luogo, non è permesso fotografare e riprendere lo spettacolo; lo farà uno staff

fotografico e video autorizzato e segnalato: il materiale verrà reso pubblico sul sito di

Archètipo.

Via Montisoni, 10 – 50012 Bagno a Ripoli (FI)Tel. e fax 055 621894 - [email protected] - www.archetipoac.it