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S.S.D. Riabilitazione Cardiologica e Centro Scompenso Cardiaco Responsabile Dott. Sandro Orlandi Gentile Signora/Egregio Signore, quest’opuscolo è il risultato di un lavoro multidisciplinare in cui diverse figure professionali come il Cardiologo, l’Infermiera, il Nutrizionista ed il Fisioterapista, mettono a disposizione il loro sapere per aiutarvi ad autogestire la vostra patologia. Desideriamo informarla su quali precauzioni dovrà eseguire e comportamenti dovrà attuare per mantenere e, ove possibile, migliorare il risultato ottenuto con le cure. La parola al Cardiologo pag. 2 Segni e sintomi: cosa andare a guardare e cercare pag. 3 Consigli utili pag. 4 La parola al Fisioterapista pag. 5 Come controllare il polso pag. 6 La scala di Borg pag. 6 La parola alla Dietista pag. 7 Il sale pag. 7 L’idratazione pag. 8 Per un’alimentazione corretta - Consigli utili pag. 8 - 9 Gruppi alimentari pag. 10 - 11 Collaboratori pag. 12

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S.S.D. Riabilitazione Cardiologica e Centro Scompenso Cardiaco

Responsabile Dott. Sandro Orlandi

Gentile Signora/Egregio Signore, quest’opuscolo è il risultato di un lavoro multidisciplinare in cui diverse figure professionali come il Cardiologo, l’Infermiera, il Nutrizionista ed il Fisioterapista, mettono a disposizione il loro sapere per aiutarvi ad autogestire la vostra patologia. Desideriamo informarla su quali precauzioni dovrà eseguire e comportamenti dovrà attuare per mantenere e, ove possibile, migliorare il risultato ottenuto con le cure.

La parola al Cardiologo pag. 2

Segni e sintomi: cosa andare a guardare e cercare pag. 3

Consigli utili pag. 4

La parola al Fisioterapista pag. 5

Come controllare il polso pag. 6

La scala di Borg pag. 6

La parola alla Dietista pag. 7

Il sale pag. 7

L’idratazione pag. 8

Per un’alimentazione corretta - Consigli utili pag. 8 - 9

Gruppi alimentari pag. 10 - 11

Collaboratori pag. 12

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In questo momento vi potete sentire come il cuore in figura spaventato, confuso; sembra quasi che tutto vi cada addosso: il fumo, il vino, i medicinali, il sale, la bilancia, l’acqua...

Questa guida vuole fare chiarezza nella vostra testa per rendervi sicuri del vostro sapere, per mettervi a conoscenza di tutto ciò che compete la vostra patologia, ma soprattutto per mettervi a vostro agio con la vostra nuova condizione fisica.

Cos’è lo Scompenso Cardiaco?

Il cuore scompensato non è più in grado di pompare il sangue, nelle quantità richieste, agli altri organi che quindi svolgono male la loro funzione. Questo spiega perché in questa patologia possono comparire anche sintomi non “cardiaci” e cioè disturbi differenti che originano da altri organi. Possiamo paragonare il nostro cuore all’asinello della figura ed il nostro corpo al carretto. Un cuore sano è quindi un asinello pimpante che senza fatica traina un carretto carico di pesi.

Quando il nostro cuore si ammala, è come se l’asinello si ammalasse e quindi non ce la facesse più a trainare il carretto senza fare fatica per cui rallenta il passo.

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L’Oliguria (cioè la diminuita escrezione urinaria) è dovuta alla

ritenzione del flusso ematico renale, che si verifica nello scompenso cardiaco cronico.

La Nicturia è invece l’aumento della frequenza delle minzioni durante la notte, a sua volta sintomi frequente di questa patologia

Difficoltà respiratoria - Dispnea: può essere presente sia sotto sforzo che a riposo, a volte è presente anche durante la notte, quando si è in posizione sdraiata, per questo si può avere bisogno di più cuscini per dormire. Se si verifica un peggioramento della dispnea COMUNICATELO appena possibile all’ambulatorio dello scompenso o al vostro medico di fiducia. In caso di dispnea molto intensa e grave chiamate il 118!

La tosse: La dispnea si accompagna spesso alla tosse che può essere secca e non produttiva oppure può divenire produttiva con escreato talvolta contenente tracce di sangue.

L’ansia: A causa della ridotta ossigenazione possono esserci capogiri, confusione, stordimento, stanchezza. Se vi lasciate invadere dall’ansia si può entrare in un circolo vizioso in cui l’ansia aumenta e di conseguenza aumenta l’affanno. Per questo bisogna sempre “Mantenere la calma”

: dovuto alla ritenzione dei liquidi con conseguente aumento del peso corporeo. Il gonfiore peggiora sia in piedi che da seduti.

Esiste un metodo semplicissimo per verificare se le caviglie sono gonfie: “la prova del dito”: se anche una leggera pressione esercitata con la punta delle dita causa affossamento, (nel punto di pressione resta l’impronta del dito), vuol dire che il corpo sta trattenendo dei liquidi! Per questo è molto importante rilevare quotidianamente il peso corporeo, sempre sulla stessa bilancia e sempre vestiti allo stesso modo, possibilmente al mattino dopo la prima minzione. Dopodiché è necessario annotare il peso su un diario, che vi permetterà di controllare rapidi innalzamenti del peso. Se il peso corporeo sale di 2 kg nel giro di pochi giorni vuol dire che state trattenendo liquidi, quindi prestate molta attenzione a quanto bevete e anche al sale che introducete durante il giorno, in quanto il sale richiama acqua nei tessuti. In tal caso CHIAMATE l’ambulatorio dello scompenso cardiaco o il vostro medico di fiducia per ulteriori consigli. Ruolo molto importante gioca il Diuretico: è il farmaco che vi permette di eliminare i liquidi in eccesso. L’efficacia di questa terapia aumenta con la posizione supina per 1-2 ore dopo l’assunzione. Sarebbe ottimale evitare una lunga esposizione al sole poiché questo medicinale è fotosensibile.

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È possibile Viaggiare su treni, aerei, auto o bus, avendo l’accortezza di muovere spesso

le gambe ed i piedi e cambiando di tanto in tanto posizione.

Mare: evitare di esporsi al sole nelle ore più calde. Immergersi in mare

gradualmente per consentire all’organismo l’adattamento termico.

Medicine: è indispensabile assumere regolarmente i farmaci prescritti. Segnalate al vostro medico gli eventuali effetti indesiderati,

ma evitate di modificare di vostra iniziativa la terapia.

Visite di Controllo: ricordate di portare sempre la lettera di dimissione e la

documentazione clinica alle visite di controllo, dal vostro medico curante o

nell’ambulatorio dello scompenso.

Montagna: è bene evitare le altitudini al di sopra dei 1500 metri e condurre

un’attività fisica meno intensa durante i primi giorni del soggiorno.

Quando si ha Molta Sete, succhiate un cubetto di ghiaccio.

Evitate di succhiare delle caramelle poiché genera l’effetto opposto,

fa venire molta più sete!

L’attività Sessuale: è possibile evitando un eccessivo

affaticamento

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Consigli pratici

Le Scale: è possibile salire le scale purché con adeguata lentezza e soste, evitando l’eccessivo affaticamento

Il Lavoro Domestico: le attività domestiche quali la pulizia della casa e trasportare le borse della spesa, dovranno essere molto leggere, evitando pesi superiori ai 5 kg e gli sforzi bruschi tipo il cambio del materasso.

Perché l’attività fisica è indispensabile? Per molto tempo si è ritenuto che il riposo fosse la terapia più adatta per un cuore scompensato; in realtà, al di fuori delle fasi più delicate della patologia, l’immobilità può essere fonte di complicazioni. Per questo è importante stabilire un programma di attività fisica controllato, in modo da mantenersi sempre fisicamente attivi, modificando quindi il proprio stile di vita, se si era troppo sedentari. Essere fisicamente attivi è un modo semplice, naturale e poco costoso per essere in buona salute a tutte le età. L’attività fisica aiuta a stare meglio e a sentirsi meglio!

L’attività fisica è un vero e proprio Farmaco per il cuore. Ovviamente bisogna concordare con il cardiologo che tipo di sport eseguire, l’entità, la durata e la frequenza.

Quale tipo di attività fisica è consigliata e quale è controindicata? L’attività più indicata per ottenere un adeguato livello di forma fisica, senza correre troppi rischi, è la così detta attività aerobica. Durante questa i muscoli utilizzano l’ossigeno per produrre l’energia necessaria. La forma più semplice di attività aerobica è il Cammino, seguono la Bicicletta, la Ginnastica Respiratoria, la Corsa lenta, il Nuoto e la Ginnastica a Corpo Libero. Consigliamo la Camminata e la Bicicletta, poiché sono attività molto semplici, alla portata di tutti e possono essere praticate con poca difficoltà. Sono Sconsigliate le attività di tipo isometrico e anaerobico come il sollevare e trasportare pesi superiori a 20 kg, spingere oggetti pesanti, perché queste attività non sono allenamenti per il cuore e per i polmoni, comportano bruschi aumenti della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca che possono mettere in difficoltà il cuore provocando dolore o palpitazioni e accumulo di scorie nei muscoli.

Alcuni tipi di attività Consigliate:

previa valutazione del cardiologo

Cammino

Cammino veloce

Corsa lenta

Bicicletta

Nuoto

Tennis

Ballo

Sci (discesa e fondo)

Giardinaggio

Fare attività fisica almeno due ore dopo

aver consumato l’ultimo pasto

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Se l’attività fisica è troppo leggera non produce alcun beneficio e se è troppo pesante può essere rischiosa. Per essere efficace l’attività fisica deve essere

leggermente faticosa. Durante l’esercizio fisico, è giusto sentire che il cuore incrementa un po’ la frequenza dei battiti, che il respiro diventa un po’ più corto, che i muscoli si impegnano. Il tutto sempre entro margini che non comportino fastidio e soprattutto dolore. Durante l’attività fisica bisogna ricordare che è importante non superare un certo numero di battiti al minuto per lavorare in sicurezza. La frequenza cardiaca (cioè il numero di battiti al minuto) può essere controllata contando i battiti al polso o con un cardio-frequenzimetro. La frequenza allenante verrà indicata dal cardiologo in base a test approfonditi.

Come controllare il polso: Usa la mano destra, appoggia l’indice e il medio uniti sulla parte esterna del polso della mano sinistra (alla base del pollice). Se premi lievemente e conti il numero di pulsazioni in un minuto, determini la frequenza cardiaca. Inoltre è indicato l’utilizzo della percezione della fatica: bisogna dare un punteggio alla fatica che si prova mentre ci si allena, servendosi di un’apposita scala visiva che va da 1 a 10. Ad ogni numero corrisponde un livello di fatica: 1 significa che è molto lieve, 10 che è molto intensa, quasi intollerabile. Durante l’allenamento a casa non bisogna mai superare il punteggio 4-5 che indica un livello di fatica medio-elevata e ben sopportabile. Bisogna allenarsi almeno 3 volte a settimana per far si che l’allenamento si mantenga nel tempo. La durata dell’allenamento (cammino veloce, cyclette ecc..) deve essere di almeno 20-30 minuti. Se il tipo di attività scelta è il cammino, una fase di cammino lento di 5 minuti deve precedere e seguire quella di cammino veloce di 20 minuti.

0 riposo assente

0.5 - 1 molto debole appena percepibile

1.5

2 debole leggera

2.5

3 moderata

4

5 intenso elevata

6

7 molto intenso

8

9

10 estremamente intenso

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ETA’ BMI IDEALE Sottopeso <18.5 Normale 18.5-24.9

Sovrappeso 25.0-29.9

Obeso 30.0-39.9 Obesità estrema >40

Limiti internazionalmente accettati

Nel paziente con insufficienza cardiaca può essere presente malnutrizione per eccesso (sovrappeso, obesità) così come per difetto. La determinazione di tale parametro avviene con il calcolo dell'indice di massa corporea (BMI)

�Come calcolare il BMI:

Nella valutazione de rischio per la salute è importante considerare non solo il BMI, ma anche la distribuzione del tessuto adiposo. La circonferenza vita: le persone con un grasso localizzato prevalentemente in zona addominale hanno un aumentato rischio di ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, diabete tipo II. Il rischio è aumentato quando la circonferenza della vita supera nell’uomo i 94 cm e nella donna gli 80 cm; il rischio è fortemente aumentato per valori superiori a 102 cm nell’uomo e a 88 cm nella donna.

Come misurare la circonferenza vita: in piedi, si prende come primo punto di repere (riferimento) la cresta iliaca destra; questo punto viene incrociato con un tratto verticale corrispondente alla linea ascellare media. Durante la misurazione non bisogna comprimere l’addome.

Il sale: Un elemento importante in questa patologia è il

controllo della quantità del sale contenuto nella dieta poiché, nelle fasi di scompenso, anche quello lieve, si assiste ad un'alterazione dell'eliminazione di sodio.

Come utilizzare il sale:

• consumare un massimo di 5 g/die di sodio (un cucchiaino raso)

• utilizzare odori e spezie naturali non salate delle nostre terre, (limone, basilico, prezzemolo, salvia, maggiorana, zafferano, timo, aglio, alloro, origano, rosmarino, latte o vino purché in poche quantità) per condire le pietanze, così il palato, pian piano, si abituerà ad apprezzare il gusto naturale del cibo

• nell'uso di prodotti trasformati, dare la preferenza a quelli con minore contenuto di sale (ad esempio: pane sciapo) e consumare meno frequentemente quelli molto salati (ad esempio: cibi in salamoia o sotto sale, alcuni insaccati e formaggi, snack salati, ecc.)

• limitare l'uso di condimenti preparati, ricchi di sale, come salse, dadi da brodo, ecc.

• leggere le etichette dei cibi confezionati per “Scoprire il sale nascosto”, che ha un contenuto elevato soprattutto per motivi di conservazione.

• salare sempre preferibilmente il cibo dopo la cottura.

• nella preparazione casalinga dei cibi, ridurre progressivamente l'aggiunta di sale, fino ad arrivare ai livelli minimi atti a soddisfare il palato.

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La quantità massima di liquidi che devono essere assunti giornalmente è di 1-1,5 litri al giorno. Bisogna considerare anche l’acqua introdotta con frutta e verdura (cibi che ne sono naturalmente ricchi). In più, bisogna tenere in conto che per “liquidi” NON si intende SOLO l’acqua, ma TUTTE le bevande che introduciamo nell’arco della giornata (the freddo/caldo, vino, tisane …)

Per chi proprio non riesce a fare a meno di un bel bicchiere di vino…

abbiamo una buona notizia: NON E’ VIETATO, ma ATTENZIONE sono consentite

modeste quantità di alcool, massimo 200-300 grammi al giorno cioè

l’equivalente di 1 bicchiere e ½ !

Dobbiamo tenere presenti due aspetti importanti:

L’aspetto Quantitativo, vale a dire che l’apporto giornaliero di calorie che noi introduciamo durante il giorno deve essere adeguato (cioè né più né meno di ciò che serve al nostro organismo)

L’aspetto Qualitativo, intende dire che l’alimentazione deve essere il più possibile variata ed equilibrata, ossia deve comprendere tutte le diverse categorie di cibi, allo scopo di assicurarci i nutrienti che ci sono necessari.

La prima colazione è importantissima. Possibilmente va consumata con calma e seduti a tavola e deve essere costituita da latte, biscotti o pane o fette biscottate o prodotti da forno, miele o marmellata, yogurt, frutta, ecc. Soltanto così si può fornire all'organismo un buon rifornimento di energia e di sostanze nutritive dopo il digiuno notturno.

I Gruppi alimentari: Gli esperti hanno diviso gli alimenti in 5 gruppi: ogni gruppo comprende alimenti simili per principi nutritivi. La dieta deve essere completa durante la giornata si devono introdurre alimenti appartenenti a tutti e cinque i gruppi, ma deve essere anche equilibrata cioè si deve ingerire la quantità di alimento (porzione) nei limiti raccomandati. Infine la dieta deve essere variata si deve scegliere, nell’ambito di ciascun gruppo, alimenti ogni giorno diversi.

Per quanto riguarda il fumo,

al contrario, è SEMPRE VIETATO!

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�Preferire i grassi di origine vegetale (olio di oliva), evitando dei grassi di origine animale (burro, strutto, panna, pancetta, lardo) e le margarine. Utilizzare solo olio di oliva extravergine per condire a freddo.

�Evitare le frattaglie: fegatini, rognone, cuore, cervello, ecc...tutti i pesci grassi: anguilla, cefalo, murena, aragosta, ostriche, tutto il pesce conservato sott'olio e sale (tonno, sarde, acciughe).

�Limitare il consumo di carne a 2 –3 pasti settimanali e preferire le carni “bianche” (pollo e tacchino senza pelle, coniglio).

�Evitare: tutte le carni grasse: agnello grasso, oca, anitra, selvaggina. Togliere le parti visibilmente grasse di tutte la carni e del prosciutto crudo, la pelle del pollame e del pesce.

�Limitare drasticamente il consumo di salumi.

�Limitare il consumo dei formaggi ad una volta la settimana, dando la preferenza ai formaggi relativamente magri (scamorza , mozzarella, ricotta vaccina, fior di latte) oppure ai formaggi “light” a contenuto ridotto di grassi, (meno del 14%) limitare fortemente il consumo di formaggi stagionati più ricchi di grassi e di sale quale provolone, pecorino, fontina, emmenthal, gorgonzola ecc …

�Limitare il consumo di uova a 1 per settimana in camicia, alla coque, oppure sottoforma di frittata, ma cotta al forno

�Limitare specie se si è in sovrappeso il consumo degli zuccheri semplici (zucchero, miele, marmellata, gelatina di frutta ), il consumo di biscotti, dolci di pasticceria e cioccolato in genere

�Ridurre fortemente il consumo di prodotti insaccati scegliendo prosciutto cotto sgrassato o bresaola 1-2 volte la settimana.

�Si possono assumere tè e caffè in quantità ragionevoli, (1 – 2 al giorno)

�Aumentare il consumo di pesce di qualunque tipo, in particolare pesce azzurro (sardine, merluzzo, acciughe) dato che il grasso in esso contenuto ha una distribuzione chimica differente da quella delle carni e dei formaggi ed è vantaggioso per la salute. Soltanto i crostacei contengono quantità di colesterolo relativamente elevate, ma comunque inferiori a quelle della carne e dei formaggi

�Aumentare il consumo di verdure ed ortaggi di qualsiasi tipo tenendo presente che le fibre indigeribili in essi contenute rallentano l’assorbimento dei nutrienti, favoriscono l’eliminazione del colesterolo dall’organismo, prevengono la stipsi, la diverticolosi e le neoplasie del colon.

�Limitare il consumo della frutta secca (castagne, arachidi, nocciole, fichi secchi, pinoli)

�Preferire latte scremato o parzialmente scremato .

Metodi di cottura

�Condire la pasta con sugo di pomodoro semplice o con verdure

�Sono indicati anche i passati o i minestroni di verdura

�I secondi piatti vanno cucinati al vapore, lessati, alla piastra, al forno, al cartoccio oppure alla griglia

�Le verdure possono essere lessate, cotte al vapore oppure al forno.

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I GRUPPO

Comprende pane, pasta, riso ed altri cereali quali mais, avena, orzo, farro, oltre che patate. Questi alimenti costituiscono per l'uomo la più importante fonte di energia.

Scegliere in questo gruppo 2-4 porzioni al giorno.

Le porzioni consigliate vanno da 50 g (pane e prodotti da forno) a 200 g (patate crude). Nella nostra alimentazione, infatti, dobbiamo portare al giusto livello il consumo di cibi ricchi di amido. Questi alimenti forniscono una buona dose di energia facilmente utilizzabile, che è un'energia molto importante, e inoltre, sono buone fonti anche di proteine, di vitamine, di sali minerali e soprattutto di fibre.

II GRUPPO Costituito da frutta, ortaggi e legumi, contiene provitamina A (presente soprattutto in carote, peperoni, pomodori, albicocche, melone, ecc.), vitamina C (presente soprattutto in agrumi, fragole, kiwi, pomodori, peperoni, ecc.) altre vitamine e minerali. Gli alimenti di questo gruppo, grazie alla loro grande varietà e alla differente produzione stagionale, consentono le più ampie possibilità di scelta ed è opportuno che siano sempre presenti in abbondanza sulla tavola, a cominciare anche dalla prima colazione.

Scegliere in questo gruppo 3-5 porzioni al giorno.

Le porzioni variano tra 50 g (insalate) a 250 g (ortaggi crudi). Variando ogni giorno l'alimentazione, dando preferenza ai cibi particolarmente ricchi di fibre, non è necessario ricorrere a degli integratori.

III GRUPPO

Il gruppo comprende il latte, lo yogurt, i latticini e i formaggi. La funzione principale di questi alimenti è quella di fornire calcio, in forma altamente biodisponibile. Gli alimenti di questo gruppo contengono inoltre proteine di ottima qualità biologica, carboidrati ed alcune vitamine (soprattutto B2 e A). Il fosforo oltre al calcio è un altro importante minerale presente nel latte. Svolge molte funzioni e fra queste quella della costruzione e del mantenimento delle ossa e dei denti. Scegliere in questo gruppo 1-2 porzioni al giorno.

Una porzione di latte o di yogurt è pari a 125 g, mentre 50 g rappresentano la porzione media di un formaggio stagionato.

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V GRUPPO

E’ costituito da grassi e olio da condimento. Il gruppo dei grassi da condimento comprende i grassi di origine vegetale ed animale. Il loro consumo deve essere moderato perché i grassi costituiscono una ricca fonte di energia e contengono, soprattutto quelli di origine animale, composti saturi e colesterolo. Un loro ruolo importante è l'apporto di acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili, delle quali favoriscono anche l'assorbimento. Da non trascurare l'aspetto edonistico: i grassi contribuiscono ad esaltare il gusto e la componente aromatica dei cibi. Sono da preferire i grassi di origine vegetale (in particolare l'olio extravergine d'oliva) rispetto a quelli di origine animale (come burro, panna, lardo, strutto, ecc.).

IV GRUPPO

Comprende carni, pesci e uova. La funzione principale di questo gruppo è quella di fornire proteine di ottima qualità biologica, vitamine del complesso B ed oligoelementi. Nell'ambito del gruppo sono da preferire le carni magre (siano esse bovine, avicole, suine, ecc.) e il pesce. Il consumo di prodotti a maggiore tenore in grassi, quali certi tipi di carne e di insaccati, deve essere moderato.

Scegliere in questo gruppo 1-2 porzioni al giorno.

Per la carne la porzione è pari a 100 g, mentre è di 150 g per il pesce.

Le uova sono consigliate 1 la settimana

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Lo scopo di questa guida

è farvi piantare una bandiera

sulla montagna del trattamento

dello scompenso cardiaco.

Scalare questa montagna

è difficile, a tratti stancante,

soprattutto per chi

l’aveva presa sotto gamba.

Ora avete tutti gli strumenti

per padroneggiare

la vostra patologia e

arrivare in vetta con successo.

Hanno collaborato per la realizzazione di questo progetto terapeutico:

il Cardiologo Dottor Sandro Orlandi

l’Infermiera Simonetta D’Iapico

il Fisioterapista Nicolò Nicora

la Dietista Dottoressa Roberta Boicelli

il Medico Dietologo Dottor Fabrizio Gallo

Studentessa Ludovica Fontana

Elaborazione grafica e stampa: SSD Comunicazione e Informazione-Ufficio Stampa - SB