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I l t u o t a b l o i d b i a n c o n e r o
n° 6s e g u i c i a n che s u www. t rem i l a s po r t . c om Supplemento al n° 22 di TremilaSport 1 7 | 0 1 | 2 0 16
Impresatitanica
CALCIOMERCATO:FARI PUNTATI SU KEITA8
LEGGENDE BIANCONEREOLIVER BIERHOFF5
LE NEWS DAGLI ALTRICAMPI DI SERIE A16
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CONTRO IL BABAU JUVE
MOTIVAZIONI A MILLE
Verso la sfida con la vecchia signora
In attacco Colantuono
dovrebbe affi darsia Thereau e Perica
“S
ettimana d i attesa
spasmodica a Udine.
Domenica al Friuli sarà
di scena la Juve dei quattro
scudetti consecutivi e della
strepitosa rimonta che l’ha
vista ritornare nelle zone
che contano, a due soli punti
dalla vetta, dopo un inizio a
dir poco disastroso. Una gara
che non è mai come le altre,
visto il blasone della forma-
zione avversaria e visti i tan-
tissimi tifosi che la Juve ha
anche in Friuli.
Cominciamo con le statistiche
del caso: una in particolare
vede Stefano Colantuono non
essere mai uscito con un pa-
reggio nelle occasioni in cui
una sua squadra ha affron-
tato la Juventus.
Due vittorie per il tecnico
romano, nove successi per
la Juve. Anche il confronto
tra Colantuono e Allegri non
ha mai visto uscire pari: due
vittorie per il primo, contro
le sei dell’allenatore juventino.
Si tratta della prima volta
che l’Udinese ospita la Juve
alla prima di ritorno. In pre-
cedenza si erano avuti tre
confronti tra le due forma-
zioni alla prima di ritorno, ma
in tutti i casi si era giocato a
Torino, e la Juve era sempre
riuscita a fare bottino pie-
no: si trattava dei campionati
1961, 1987 e 2012. In generale
la Juventus ha perso solo una
volta nelle ultime 22 partite
in Seria A alla prima di ritor-
no, ossia nel 2010 contro il
Chievo, vincendo 15 match in
questo parziale.
Venendo alle formazioni, Co-
A disposizione figurano: Romo,
Meret, Wague, Heurtaux,
Iturra, Guilherme, Marquin-
ho, Edenilson, Kone, Aguirre,
Di Natale e Zapata.
Per Allegri certa l’assenza
per infortunio di Pereyra e
Lemina. Il tecnico bianconero
dovrebbe continuare a pun-
lantuono è alle prese con le
assenze di Merkel, Pasquale
e Domizzi. In campo dovreb-
bero scendere Karnezis in
porta, Piris, Danilo e Felipe in
difesa, Widmer, Badu, Lodi,
Fernandes e Adnan a cen-
trocampo, Perica e Thereau
in attacco.
chisio, Pogba e Alex Sandro a
centrocampo, e coppia d’at-
tacco composta da Mandzu-
kic e Dybala. A disposizione:
Neto, Rubinho, Rugani, Cace-
res, Evra, Hernanes, Padoin,
Sturaro, Asamoah, Cuadrado,
Morata, Zaza. Fischio d’inizio
domenica alle ore 15.
tare sulla difesa a tre che
dà parecchie garanzie. Quin-
di Buffon tra i pali, Barzagli,
Bonucci e Chiellini in difesa,
Lichtsteiner, Khedira, Mar-
La debacle contro il Carpi richiede un immediato riscatto da parte degli uomini di Colantuono. Di fronte l’undici di Allegri reduce da nove vittorie consecutive
StadioFriuli è un supplemento di
Registrazione Tribunale Udine
n. 38/07 del 19.11.2007
Direttore Responsabile
Edi Fabris
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La sconfitta contro il
Carpi è stata un duro
colpo per i tifosi bian-
coneri. La stessa squadra ha
fatto mea culpa al termine
della partita soprattutto a
causa dell’approccio sbagliato
con cui le Zebrette sono sce-
se in campo nel match contro
gli emiliani.
“Sapevamo che il Carpi sa-
rebbe stato aggressivo, ma
oggi non siamo entrati bene
in campo – commenta il di-
fensore bianconero Felipe
ai microfoni di Udinese Tv -.
Abbiamo commesso troppi
errori, troppe disattenzioni,
concesso troppi cross e su
uno di questi è arrivato anche
il gol. Non siamo stanchi, è un
discorso di testa. Ci è manca-
ta l’attenzione, è un incidente
di percorso che ci farà sicu-
ramente crescere per il futu-
ro. Con la Juve dovremo avere
la giusta aggressività, come
abbiamo sempre dimostrato
finora. Domenica sarà facile
avere l’attenzione giusta, il
problema è averla anche con
squadre come il Carpi altri-
menti rischiamo di perderle,
come accaduto oggi”.
A fargli eco è stato il centro-
campista Emmanuel Badu
che non ha usato mezzi ter-
mini nel commento rilascia-
to all’emittente bianconera:
“Abbiamo sbagliato l’atteg-
giamento nel primo tempo,
nel secondo abbiamo lottato
con il cuore e provato a rag-
giungere il pareggio. Ho pre-
so anche un palo ma non c’è
stato nulla da fare. Non serve
tanto parlare ora, dobbiamo
solo lavorare. Ci dispiace so-
pratutto per i tifosi, ma ades-
so dobbiamo pensare subito
alla Juventus. Per la gara di
domenica prossima dobbiamo
subito cambiare mentalità e
atteggiamento. Col Carpi ab-
biamo fatto davvero troppi
errori e li abbiamo pagati.
Non credo abbia influenza-
to la stanchezza, è stato un
problema di mentalità”.
Decisamente arrabbiato il
tecnico Stefano Colantuono
che non le manda a dire, de-
finendo assolutamente meri-
tato il ko contro gli emiliani:
“Prestazione brutta, sconfitta
meritata. Non l’abbiamo ap-
procciata bene, malissimo nel
altro tipo di calcio, non quello
messo in mostra oggi.
Le cose positive di oggi sono
solamente due: i nostri mera-
vigliosi tifosi e il gol di Duvan
che sarà fondamentale nel
girone di ritorno. Devo dire
che prima o poi mi aspettavo
di pagare una partita visto
che stiamo tenendo un rit-
mo altissimo dalla gara con il
Sassuolo. Ci servirà da lezione
per le prossime gare. Aveva-
mo aggiustato la classifica
con le ultime gare, giriamo a
24 punti è comunque non può
essere considerato un cattivo
bottino”.
Ci dispiace soprattutto per
i tifosi, ma adesso dobbiamo pensare subito alla Juventus
“primo tempo, nel secondo sia-
mo andati più con il cuore che
con le idee giuste. Dispiace
per i tifosi che ci hanno se-
guito anche oggi. Per arrivare
al risultato dobbiamo fare un
Il difensore bianconero commenta la brutta prestazione delle Zebrette che ha portato l’Udinese ad uscire a mani vuotedal campo del Carpi. “Con la Juve è più facile avere grandi motivazioni. Dobbiamo imparare ad averle anche con le piccole”
FELIPE: “ABBIAMOSBAGLIATO ATTEGGIAMENTO
SFOGATOIO BIANCONERO
I commenti del popolo bianconero
dopo la sconfitta contro il Carpi
“Povera Udinese, se la sua difesa
è come quella vista adesso, ag-
giornata da un grande allenatore,
contro la Juve non prenderà solo
le 2 pere che gli ha infilato il Carpi....
ma ben altre....”
(Andreas Blaufort)
“Saranno concentrati con una
grande è facile, faranno forse una
bella figura ma perderanno lo stes-
so, alla Juve daranno, se saranno in
difficoltà il solito rigoretto”.
(Gianni Felice)
“Io dico che con una bella squadra
e con scelte societarie più red-
ditizie dal punto di vista sporti-
vo ventimila tifosi dell’Udinese ci
sarebbero ogni domenica. Invece
ci troviamo diecimila scarsi di cui
mille in meno con le grandi. Do-
menica ci sono almeno 3\4 mila
friulani traditori più altri 6\7 dal
resto d’Italia. Sto già male. Ho vi-
sto la Samp ma non ho visto tifosi
ospiti mischiati con quelli doriani.
Perché da noi è cosi?”
(Marco de Stefani)
“Le sterline non vanno in campo!
E chi va in campo, senza giocare,
dovrebbe comunque almeno rin-
graziare gli 800 tifosi al seguito
che hanno incitato durante tutta
la gara. Ingrati!
(Gabriele Lodolo)
“Colantuono dice che di buono c’è
stato solo l’affetto dei tifosi? E al-
lora perché non avete ricambiato
l’affetto dei tifosi venendo a salu-
tare sotto la curva, visto che siete
stati sempre incitati e mai fischiati
in 90 minuti? Io ero presente e
questo per me è vergognoso!”
(Alessandro Giavon)
“Trovo inconcepibile che una squa-
dra come l’Udinese possa solo
pensare di sottovalutare il Carpi
quando squadre in lotta per vin-
cere il campionato hanno dovuto
sudare per vincere...”
(Marco Moratto)
1 7 g e n n a i o 2 0 16 5L E G G E N D E B I A N C O N E R E
A metà degli anni Novanta
a Udine arrivò un gigan-
te teutonico destinato
a prendere in fretta il posto
di Abel Balbo: il suo nome era
Oliver Bierhoff, e nel giro di po-
chi anni contribuì a scrivere
alcune tra le pagine più belle
della storia dell’Udinese.
Nato a Karlsruhe il primo
maggio 1968, esordisce in
Bundesliga a 18 anni fra le file
dell’Uerdingen, squadra con la
quale disputa i suoi primi due
campionati, prima di passare,
nel 1988 all’Amburgo. Dopo un
campionato, nel gennaio 1990
è ceduto al Borussia Mön-
chengladbach dove gioca per
pochi mesi, per poi passare in
Austria al Salisburgo dove va
a segno ben 23 volte in una
stagione. Anche gli osservatori
italiani lo notano, e a fine cam-
pionato si accasa all’Inter che
lo gira in prestito all’Ascoli di
Costantino Rozzi. L’esordio nel
massimo campionato italiano
non è dei migliori: 17 partite
con soli 2 gol, uno contro il
Foggia e l’altro contro l’Inter,
e l’Ascoli retrocede in Serie B.
Con i marchigiani Bierhoff di-
sputa tre campionati cadetti.
Il suo sarà un pronto riscatto,
con il titolo di Capocannoniere
conquistato 1992-93 e di Vice
capocannoniere nel 1993-94.
Nulla può invece, alla terza
stagione fra i cadetti, per
evitare la retrocessione agli
ascolani.
Nel 1995 Bierhoff passa così
all’Udinese per 2,5 miliardi di
lire e segna subito 18 gol in
campionato. Nel 1996-1997
l’Udinese si piazza al quinto
posto, che all’epoca garantiva
la partecipazione alla Coppa
UEFA. Nel 1997-1998 i friulani
Dopo il Campionato del Mondo del ’98
passa al Milan dove fa coppia con Weah
“ottengono il terzo posto die-
tro Juventus e Inter, mentre
Bierhoff sarà Capocannoniere
con 27 gol: era dal 1960-1961
che un giocatore di Serie A
non segnava tanto (all’epoca
fu Sergio Brighenti). Proprio nel
suo periodo ad Udine Bierhoff
è convocato per la prima volta
nella Nazionale tedesca, con
cui esordisce il 21 febbraio
1996 contro il Portogallo. In
Nazionale in poco più di due
anni mette a segno 20 gol. È
anche fra i protagonisti del
titolo europeo vinto dai teu-
tonici nel 1996 in Inghilterra:
subentrato nella finale contro
la Repubblica Ceca, con la sua
squadra sotto per 1-0, Bierhoff
sigla prima il pareggio e poi il
golden goal che vale il trionfo.
Partecipa poi con la maglia
tedesca anche ai Mondiali del
1998 in Francia con 5 presenze
e 3 gol.
Dopo il Campionato del Mondo
passa al Milan nel quale è chia-
mato a far coppia con George
Weah: mette a segno 19 gol in
Serie A, due dei quali su rigo-
re, e il Milan vince lo scudetto.
I due anni successivi rimane
al Milan, i suoi gol cominciano
a diventare sempre più rari
e perde dunque il confronto
con Andrij Shevchenko dalla
stagione 1999-2000.
Nell’estate 2001 passa al Mo-
segnato 7 gol in 26 presenze,
si ritira dal calcio giocato.
Dopo la fine della sua carrie-
ra da calciatore è diventato
dirigente della Federcalcio te-
desca, di cui è l’attuale team
manager, nonché responsabile
del settore giovanile.
Bierhoff, in totale, ha disputa-
to, in 17 stagioni da professio-
nista, 443 gare di campionato,
segnando 185 gol. Ha giocato
in quattro nazioni diverse: in
Germania, in Austria, in Italia e
in Francia e ha vestito la ma-
glia di 9 società calcistiche. Nei
campionati italiani ha messo
a segno 148 gol (102 in Serie A
e 46 in Serie B) in 320 partite
(220 in Serie A e 100 in Serie B)
e ha giocato per sei anni nella
naco e con i francesi sfiora
la retrocessione. A 34 anni,
disputa i Mondiali con la Ger-
mania, segnando un gol nella
partita contro l’Arabia Saudi-
ta, e giungendo fino in finale,
perdendo poi contro il Brasile.
Sarà quella l’ultima partita di
Bierhoff con la nazionale te-
desca.
Dopo i Mondiali torna in Italia
per giocare nelle fila del Chievo,
dove chiude la sua parentesi
da giocatore. A Verona, con
la sua esperienza, si rivela un
punto di riferimento per la
squadra che finisce il campio-
nato in 7 posizione, sfiorando
la qualificazione alla Coppa
UEFA, persa all’ultima giorna-
ta. A fine stagione, dopo aver
Nazionale tedesca (70 gare e
37 gol, nono miglior marcatore
di sempre nella Nazionale della
Germania). È l’unico calciato-
re straniero ad aver vinto la
classifica capicannonieri sia in
Serie A che in Serie B. Con la
maglia dell’Udinese ha dispu-
tato in tre stagioni 96 partite
mettendo a segno 62 gol, di cui
87 in campionato, 3 in Coppa
Italia e 2 in Coppa UEFA.
Nel suo palmares figurano:
un campionato italiano con il
Milan (1999), un Europeo con
la Germania (1996), un titolo
di capocannoniere di B con
l’Ascoli (1993), un titolo di Capo-
cannoniere di A con l’Udinese
(1998), e un titolo di giocatore
tedesco dell’anno (1998).
In soli tre anni è riuscito a lasciare un segno indelebile nel cuore della tifoseria udinese. Con le Zebrette ha messo a segno92 reti tra il 1995 e il 1998, portando i bianconeri alla storica qualifi cazione in Coppa UEFA.
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tudini. Del resto la squadra
pullula da molti anni ormai di
talenti internazionali, in nume-
ro sempre più crescente men-
tre la base nostrana italica
sembra essere in estinzione.
Il caso Pinzi è l’ultimo episodio.
A Ciconicco di Fagagna tro-
va sede presso il ristorante
La Crosere un club davvero
originale.
Ce ne parla il suo presiden-
te, Rolando Vidoni: “Era la
primavera del 2008 quando
ebbi l’idea di istituire un Udi-
nese club in onore di Eduardo
Valencia Cristian Zapata, non
fosse altro per il legame di
amicizia che mi legava al gio-
catore stesso, sia alla Colom-
bia avendo parenti in quella
terra favolosa e così lontana
da noi. Parlando con altri ti-
fosi di questa idea, abbiamo
deciso di estendere la dedica
del club a tutti i sudamericani
della rosa, per altro sempre
molto numerosi nella storia
dell’Udinese specie quella più
recente. Inutile ricordare mo-
stri sacri come Zico, Edinho,
“È così quindi che il 28 dicem-
bre 2010, questa idea grazie
all’aiuto e all’impegno di vari
tifosi, è diventata realtà con
l’istituzione dell’Udinese club
LatinAmerica”. Un gruppo di
cento tesserati e un direttivo
attuale di sette persone che
vuole far sentire a tutti i gio-
catori, in particolare a quelli
sudamericani presenti nella
rosa la vicinanza, il calore, e
l’affetto di noi tifosi friulani,
cercando di ridurre, per quan-
to utopistico e difficile, la di-
stanza che li separa dalla loro
rispettiva terra natia”.
“Tutti i protagonisti delle ma-
nifestazioni sportive amano
infatti avere il supporto dai
propri tifosi e simpatizzan-
ti, ed i giocatori dell’Udinese
non sfuggono a questa rego-
la. Crediamo che un gruppo
di sostegno ad essi dedicato
Barbadillo per passare ad Abel
Balbo, Sensini e Marcio Amo-
roso, poi Sosa, Felipe e Pizarro,
prima dei più attuali Armero,
Cuadrado, Denis, Isla, San-
chez, Zapata. Tanti campioni
che siamo certi giungeranno
ancora a “combattere” per i
colori bianconeri friulani”.
non possa che portare loro
ulteriore entusiasmo in ciò
che fanno e la volontà di rag-
giungere traguardi sempre più
ambiziosi facendoci sognare
sempre di più. L’Udinese club
Nato nella primavera del 2008, L’Udinese Club Latin America è guidato da Rolando Vidoni che ha raccontato alla nostra Biancamaria Gonano le iniziative e le attività che animano il sodalizio, dedicato a tutte le Zebrette sudamericane
ALLA SCOPERTADELL’UDINESE CLUB LATINAMERICA
Un gruppodi cento tesserati
e un direttivo attuale di sette persone
“LatinAmerica entra ufficial-
mente nella grande famiglia
dell’AUC il 3 marzo del 2015,
una data non a caso perché
in quel giorno si celebra il
compleanno del mostro sa-
cro Arthur Zico”.
Una delle poche certez-
ze del calciomercato
di questa sessione
invernale sembra essere il
rientro in Italia di Alessan-
dro Diamanti. Il fantasista,
dopo essere stato avvicinato
da Udinese, Bologna e Livor-
no, pare essere ad un passo
dall’Atalanta: come riporta
Sky Sport, il club orobico
ha raggiunto l’accordo col
Guangzhou, proprietario del
suo cartellino, sulla base del
prestito e l’affare è in dirit-
tura d’arrivo. Dopo sei mesi
poco soddisfacenti al Wa-
tford, Diamanti si appresta
dunque a rilevare l’eredità
dell’ex nerazzurro Maxi Mo-
ralez.
Porte dell ’Udinese che si
chiudono dunque per Dia-
manti, ma che potrebbero
facilmente aprirsi per Fabio
Quagliarella. L’ex attaccante
della Juve è in rotta di col-
lisione con la tifoseria gra-
nata a causa della mancata
esultanza in occasione del
gol rifilato al Napoli e sta-
rebbe seriamente valutando
l’ipotesi di lasciare la Mole,
e di tornare nuovamente a
vestire una maglia già indos-
sata. Udinese e Sampdoria
sono interessate e osser-
vano la situazione, mentre al
Torino la sua permanenza è
sempre più in bilico.
A centrocampo resta for-
tissimo l’interesse per Va-
lon Behrami, così come per
l’esterno Berisha di proprie-
tà dello Skenderbeu e segui-
to anche dai russi dell’Anzhi;
per la difesa, invece, spunta
l’ipotesi Cheick Keita, terzino
franco-maliano classe 1996
della Virtus Entella. Dopo gli
entrare in rosa il prossimo
anno, ce n’è uno che mol-
to probabilmente lascerà
il Friuli. Si tratta di Silvan
Widmer, conteso da Juve e
Inter. “Sta attraversando un
ottimo momento di forma,
ma è felice all’Udinese con
cui ha un contratto lungo
interessi manifestati da Na-
poli e Roma, anche Sassuolo
e Udinese si sono fatte sotto.
Il trasferimento in ogni caso
si farà la prossima estate, vi-
sta la volontà del club ligure
di tenersi stretto il suo gio-
iellino per questa stagione.
Per un terzino che potrebbe
Quasi certoil passaggio all’Udinese
del difensore ghanese
Kingsley Fobi
“
che scadrà nel 2020 - ha
dichiarato i l suo agente
Fredy Strasser in esclusiva
a ‘interlive.it’ - Scambio con
Gnoukouri? Preferisco non
commentare le proposte che
arrivano al club”.
Obiettivo Isaac Success per
il Valencia. L’attaccante clas-
se 1996 del Granada, ma di
proprietà dell’Udinese, auto-
re di un’ottima prima parte
di stagione con gli andalusi,
sembra infatti finito dritto
dritto nel mirino dei valen-
ciani, pronti a farsi avanti
con una proposta di acqui-
sto.
Infine radiomercato dà per
quasi certo i l passaggio
all’Udinese di Kingsley Fobi,
difensore classe 1998 in for-
za ai Ghana Black Starlets,
seguito anche dal Manche-
ster City. A rivelarlo è stata
ieri la Gazzetta dello Sport.
Per la difesa spunta l’ipotesi Cheick Keita, terzino franco-maliano classe 1996 della Virtus Entella. Dopo gli interessi manifestati da Napoli e Roma, anche Sassuolo e Udinese si sono fatte sotto, ma resta un obiettivo per giugno
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2 WAGUE
75 HEURTAUX
16 ITURRA
19 GUILHERME
23 MARQUINHO
21 EDENILSON
33 KONE
74 AGUIRRE
10 DI NATALE
9 ZAPATA
Allenatore: Colantuono
JUVENTUS 3-5-2
Panchina
25 NETO
34 RUBINHO
24 RUGANI
4 CACERES
33 EVRA
11 HERNANES
20 PADOIN,
27 STURARO
22 ASAMOAH
16 CUADRADO
9 MORATA
7 ZAZA
Allenatore: Allegri
30 Felipe
5 Danilo
89 Piris
77 Thereau
18 Perica
53 Adnan
8 Fernandes
20 Lodi
7 Badu
27 Widmer
31 Karnezis 1 Buffon
26 Lichtsteiner
6 Khedira
8 Marchisio
12 Alex Sandro
10 Pogba
3 Chiellini
19 Bonucci
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CLASSIFICA SERIE ALE ALTRE GARE
20ª giornata 17.01.2016
PROSSIMO TURNO21ª giornata 24.01.2016
SQUADRA punti giocate V N P M.I. GF GS
NAPOLI 41 19 12 5 2 +4 38 15
JUVENTUS 39 19 12 3 4 +2 33 15
INTER 39 19 12 3 4 0 24 12
FIORENTINA 38 19 12 2 5 -1 37 19
ROMA 34 19 9 7 3 -3 36 22
SASSUOLO 31 18 8 7 3 -3 23 17
EMPOLI 30 19 9 3 7 -7 24 23
MILAN 29 19 8 5 6 -8 25 23
LAZIO 27 19 8 3 8 -12 23 27
CHIEVO 26 19 7 5 7 -11 25 21
ATALANTA 24 19 7 3 9 -13 20 23
UDINESE 24 19 7 3 9 -13 18 27
SAMPDORIA 23 19 6 5 8 -16 28 30
TORINO 22 18 6 4 8 -16 22 23
BOLOGNA 22 19 7 1 11 -17 20 25
PALERMO 21 19 6 3 10 -18 19 29
GENOA 19 19 5 4 10 -18 19 26
FROSINONE 15 19 4 3 12 -24 20 41
CARPI 14 19 3 5 11 -25 17 34
VERONA 8 19 0 8 11 -31 12 31
ATALANTA INTER
TORINO FROSINONE
NAPOLI SASSUOLO
GENOA PALERMO
BOLOGNA LAZIO
CARPI SAMPDORIA
CHIEVO EMPOLI
ROMA VERONA
MILAN FIORENTINA
INTER CARPI
FROSINONE ATALANTA
EMPOLI MILAN
FIORENTINA TORINO
VERONA GENOA
LAZIO CHIEVO
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Udinese-Juventus sarà
una partita storica per
i colori bianconeri: al fa-
scino tradizionale della sfida
alla Vecchia Signora si unisce
la gioia di vedere finalmente
interamente omologato lo sta-
dio per la sua intera capienza.
Facile dunque comprendere la
soddisfazione di Alberto Rigot-
to, direttore amministrativo
bianconero e project mana-
ger che ha vissuto tutte le
fasi della ristrutturazione con
enorme entusiasmo: “Tra po-
chissimi giorni l’impianto sarà
completamente a disposizione
per 25mila spettatori, stiamo
facendo il pienone visto che i
biglietti sono andati a ruba –
ha commentato sul sito uffi-
ciale della società bianconera -.
Un grandissimo momento che
è il coronamento di tutti questi
anni di lavoro e del progetto
targato Udinese Calcio”.
Il direttore ha tenuto a pre-
cisare anche alcuni passaggi
chiave riguardanti inaugura-
zione e sponsorizzazione: “Il 17
Gennaio lo stadio sarà com-
pletamente aperto ma non
ci sarà alcuna inaugurazione,
la data è ancora da decidere.
Stiamo lavorando ad un grande
evento e qualsiasi data che do-
vesse emergere, se non comu-
nicata dalla società, non cor-
risponde al vero. Domenica si
affronteranno le due squadre
che hanno costruito in proprio
lo stadio di appartenenza. Delle
due solo l’Udinese è riuscita a
vedere sponsorizzato il proprio
stadio, con la denominazione
Dacia Arena.
È significativo che il marchio
di un brand importante come
quello del Gruppo Renault
abbia puntato su di noi e il
contratto pluriennale è una
ulteriore conferma della bontà
del nostro progetto. La spon-
sorizzazione è come griffare
la maglia, lo stadio rimarrà in-
variato dal punto di vista to-
ponomastico con il suo nome
Stadio Friuli”.
CON LA JUVENTUS
E’ GIA’ SOLD OUT
Sono andati letteralmente
a ruba i tagliandi per la sfi-
da tra Udinese e Juventus, in
programma domenica 17 Gen-
naio alle ore 15: ad eccezione
del settore ospiti (riservato ai
possessori di tessera del tifoso,
a disposizione ancora circa 100
posti), la massiccia risposta del
pubblico ha generato il tutto
esaurito per la prima gara con
lo stadio aperto nella sua inte-
ra capienza. Dal suo sito uffi-
ciale, l’Udinese Calcio si riserva
comunque la possibilità di ri-
mettere in vendita nei prossimi
giorni eventuali tagliandi che
possano tornare disponibili per
rinunce o disdette rispetto a
biglietti già emessi.
GUBERTI GRAZIATO
DA TAVECCHIO
Stefano Guberti è pronto a
tornare in campo: secondo
quanto riporta Calciomerca-
to.com, l’ex giocatore di Bari,
Roma e Sampdoria, coinvolto
nell’inchiesta sul calcioscom-
messe del 2012, ha ricevuto
la grazia dal Presidente della
FIGC Carlo Tavecchio, e può ora
tornare a giocare. Accusato di
frode sportiva dall’ex compa-
gno di squadra al Bari, Andrea
Masiello, Guberti fu considera-
to responsabile di un tentati-
vo di combine ai tempi della
sua militanza nella Sampdo-
ria. Squalificato dalla giustizia
sportiva, Guberti fu assolto
dal Tribunale di Bari il 17 set-
tembre 2015 “perchè il fatto
non sussiste”, permettendogli
di aggregarsi al Perugia, pur
senza avere la possibilità di
giocare partite ufficiali. Col-
pevole per la giustizia sportiva,
innocente per quella penale:
con l’intervento del Presidente
Tavecchio il centrocampista
può così scendere di nuovo in
campo.
Tra pochissimi giorni l’impianto sarà completamente a disposizione per 25mila spettatori; la società bianconera sta facendoil pienone visto che i biglietti per il match contro la Juventus sono già andati a ruba.
CON LA JUVESI ENTRA NELLA STORIA
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Domenicasi affronterannole due squadre
che hanno costruito in proprio lo stadio
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ATALANTA – INTER - Dopo la
sconfitta interna per 0-1 con-
tro il Sassuolo, che ha tolto agli
uomini di Mancini la gioia del
titolo d’inverno, l’Inter torna
in campo sabato alle 15 con-
tro l’Atalanta. Una sfida mol-
to delicata quella di Bergamo
con Mancini che potrà contare
sull’intera rosa a disposizione,
tranne Felipe Melo. Il 4-3-3 do-
vrebbe quindi vedere in campo
Handanovic in porta, D’Ambro-
sio, Miranda, Murillo e Nagato-
mo in difesa, Brozovic, Medel e
Kondogbia in mediana, Perisic,
Icardi e Ljajic in attacco.
Per quanto riguarda gli orobi-
ci, Reja dovrà fare a meno di
Carmona, Pinilla e Raimondi e
si affiderà a Sportillo in porta,
Bellini, Paletta, Toloi e Brivio in
difesa, Grassi, De Roon e Ciga-
rini in attacco, D’Alessandro,
Denis e Gomez in attacco.
BOLOGNA – LAZIO – L’ottimo
momento dei felsinei porta
Donadoni a guardare con ot-
timismo alla sfida interna con-
tro le aquile romane. Il 4-3-3
con cui l’ex selezionatore della
Nazionale dovrebbe sfidare la
Lazio prevede Mirante tra i
pali, linea difensiva composta
da Rossettini, Oikonomou, Ga-
staldello e Masina, a centro-
campo Taider, Diawara e Brighi,
in attacco Giaccherini, Destro
e Mounier.
Gli risponde Pioli che dovrà
però ancora fare a meno di
De Vrij, Lulic, Kishna, Marchet-
ti e Basta. In porta giocherà
Berisha, coperto da Konko,
Mauricio, Hoedt e Radu. Cen-
trocampo composto da Biglia,
Parolo, Candreva, Milinkovic e
Felipe Anderson, in attacco
Djordjevic.
difesa. Pasciuti, Cofie, Bianco e
Di Gaudio a centrocampo, Lol-
lo a ridosso dell’unica punta
Mbakogu.
Montella si tiene invece stretta
la pur buona prova della Samp
contro la Juventus, e punta
ancora sull’estro di Cassano
ed Eder, in attacco assieme a
CARPI – SAMPDORIA – Il col-
paccio degli emiliani contro
l’Udinese ha mandato a mille
l’entusiasmo nello spogliatoio di
Castori. Fuori Fedele, Bubnjic e
Matos, il tecnico del Carpi do-
vrebbe optare per un 4-4-1-1,
con Belec in porta, Zaccardo,
Romagnoli, Gagliolo e Letizia in
Attaccotutto da scoprireper il Carpi contro
la Sampdoria
“Carbonero. Fuori per squalifi-
ca Moisander e per infortunio
De Silvestri, in porta gioche-
rà Viviano, con linea difensiva
composta da Cassani, Silvestre,
Zukanovic e Regini. A centro-
campo Soriano Fernando e
Barreto.
CHIEVO – EMPOLI – Inferme-
ria affollata in quel di Verona
sponda Chievo, con Maran che
è alle prese con gli infortuni di
Mattiello, Meggiorini, Gamberini
e Hetemaj. Il 4-3-1-2 con cui i
clivensi dovrebbero scendere
in campo prevede: Bizzarri in
porta, Cacciatore, Dainelli, Ce-
sar e Gobbi in difesa, Castro,
Radovanovic e Rigoni a cen-
trocampo, Birsa alle spalle di
Paloschi e Inglese.
Giampaolo dovrà invece fare a
meno di Mchelidze e Tonelli, e si
affiderà a Skorupski in porta,
Laurini, Costa, Barba e Mario
Rui in difesa, Zielinski, Paredes
e Buchel a centrocampo, Sa-
ponara in rifinitura dietro a
Pucciarelli e Maccarone.
La sconfi tta interna rimediata nei minuti fi nali del match con il Sassuolo è costata il primo posto e il titolo d’inverno agli uomini di Mancini, che ora ripartono da Bergamo dove sono obbligati a vincere per non perdere ulteriore terreno
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GENOA – PALERMO – Enne-
simo cambio di guida tecnica
al Palermo con il vulcanico
presidente Zamparini che in
settimana si è affidato alla
coppia Schelotto-Viviani per
il dopo Ballardini. In porta spa-
zio a Sorrentino, protetto da
Morganella, Goldaniga, Gonza-
lez e Lazaar. Centrocampo con
Hiljemark, Jajalo e Chochev, con
Vazquez a ridosso delle punte
Gilardino e Trajkovski.
Per il lunch match di dome-
nica, Gasperini dovrà invece
fare a meno di Tino Costa, Fi-
gueiras e Cissokho. Nel 3-4-3
spazio a Perin tra i pali, Munoz,
Burdisso e Izzo in difesa, Rin-
con, Rigoni, Dzemaili e Ansaldi
in mediana, Suso, Pavoletti e
Perotti in attacco.
MILAN – FIORENTINA – Si-
tuazione a dir poco convulsa in
casa Milan, con il tecnico Sinisa
Mihajlovic che rischia grosso
nel posticipo di giornata con-
tro la Fiorentina. Panchina in
bilico per l’allenatore serbo,
visto che in settimana si sono
rincorse le voci di un possibile
approdo di Marcello Lippi sulla
panca del Diavolo, e di certo la
Fiorentina è uno dei peggio-
ri clienti che il Milan potesse
trovare in questo momento.
Mihajlovic scenderà in campo
con il classico 4-4-2 con Don-
narumma in porta, Abate, Alex,
Romagnoli e De Sciglio in dife-
sa, Honda, Kucka, Bertolacci e
Bonaventura a centrocampo,
Bacca e Niang in attacco.
Per Paulo Sousa il problema
è la squalifica di Rodriguez,
con la linea difensiva che sarà
composta da Roncaglia, Asto-
ri e Tomovic. In porta il solito
Tatarusanu, mentre il centro-
campo a quattro vedrà all’ope-
ra Bernardeschi, Vecino, Borja
Valero e Alonso. In attacco, Ili-
cic e Fernandez opereranno
alle spalle della punta Kalinic.
Per Di Francesco il problema
sarà sostituire gli squalificati
Berardi e Cannavaro, con un
probabile undici che dovreb-
be prevedere Consigli, Vrsaljko,
Ariaudo, Acerbi, Peluso, Missi-
roli, Magnanelli, Duncan, Floro
Flores, Defrel e Sansone.
ROMA – VERONA – Ciao Gar-
cia. A Roma si rivede Spalletti,
chiamato a riportare entusia-
smo in una piazza spenta dopo
NAPOLI – SASSUOLO – Due
squadre col morale a mille si
apprestano ad affrontarsi nel
match serale di sabato con il
Napoli forte del titolo d’inverno
appena conseguito, e il Sas-
suolo che è reduce dal succes-
so in extremis contro l’Inter
al Meazza. Sarri scenderà in
campo con Reina, Hysaj, Albiol,
Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jor-
ginho, Hamsik, Callejon, Higuain
e Insigne.
gli ultimi due mesi a dir poco
deludenti. Parecchi i dubbi di
formazione per i giallorossi,
con il tecnico toscano che
potrebbe fin da subito optare
per il suo marchio di fabbrica, il
4-2-3-1. Il probabile undici ini-
ziale dovrebbe quindi vedere in
campo Szczesny, Florenzi, Ma-
nolas, Rudiger, Digne, De Rossi,
Nainggolan, Pjanic, Salah, Ger-
vinho, e Dzeko punta centrale.
Per contro, Del Neri dovrà fare
ancora a meno di Romulo, Al-
bertazzi e Siligardi. In campo
dovrebbero quindi andare
Gollini, Sala, Bianchetti, Moras,
Souprayen, Wszolek, Viviani,
Hallfredsson, Ionita, Toni e
Pazzini.
TORINO – FROSINONE – Il
secondo anticipo del sabato
vedrà all’opera i granata alle
prese con la grana Quagliarel-
la. Ventura dovrebbe optare
per Padelli in porta, Bovo, Glik
e Moretti in difesa, Peres, Be-
nassi, Vives, Baselli e Molinaro
in mediana, Belotti e Maxi Lo-
pez in attacco.
Per l’ex di turno Stellone, inve-
ce, fuori Rosi e Carlini. In porta
spazio a Leali con linea difen-
siva a quattro composta da
Matteo Ciofani, Diakite, Blan-
chard e Pavlovic. A centrocam-
po Sammarco, Gori e Kragl, a
sostegno delle tre punte Pa-
ganini, Daniel Ciofani e Dionisi.
Cambio della guardia a Roma con Garcia che è stato esonerato dalla dirigenza giallorossa. Al suo posto è arrivato Luciano Spalletti. Intanto a Milano, sponda rossonera, Sinisa Mihajlovic deve fare in conti con la Fiorentina e con il fantasma di Lippi
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UDINE - Il frico? E’ un mar-
chio di proprietà di una società
olandese. Dopo il Tocai, il Friuli
rischia di vedersi scippare an-
che il piatto tipico per anto-
nomasia. A lanciare l’allarme è
un imprenditore friulano, che
dopo aver registrato in Italia il
marchio ‘Frico di Carpacco’ ha
tentato di commercializzarlo
all’estero. Ha quindi chiesto di
estendere la registrazione a
livello europeo, ma ha ricevu-
to la diffida di una delle più
grandi cooperative casearie
del mondo, con sede principale
proprio in Olanda. Una realtà
che commercializza in tutto
il mondo formaggi chiamati
appunto Frico, e che, proprio
per questo, ha depositato il
marchio per impedire ad altri
di vendere prodotti alimentari
con questo nome.
La vendita della pietanza tipi-
ca friulana, quindi, è obbligata
a restare ‘limitata’ all’Italia se
non solo al Friuli.
L’imprenditore in questione si
chiama Giovanni Del Missier,
e ha deciso di uscire allo sco-
perto per rendere nota una
situazione che, a suo modo di
vedere, mette a rischio la so-
pravvivenza stessa del piatto
tipico di tutti i friulani.
«La società olandese mi ha
formalmente diffidato dall’uti-
lizzo del mio marchio, avviando
una procedura di opposizione
e asserendo che la denomi-
nazione ‘Frico’ non può essere
utilizzata da nessuno in ragio-
ne del marchio registrato da
tempo, con un utilizzo avviato
già nel 1898».
PORDENONE – Da qualche
giorno il Diario copre tutta la
regione Friuli Venezia Giulia.
Dopo l’apertura delle edizio-
ni di Udine, Gorizia e Trieste,
ora è attiva anche la sezio-
ne di Pordenone (all’indirizzo
www.diariodipordenone.it oltre
che sui profili social Facebook
e Twitter).
Il Diario, testata on line che ha
cominciato a muovere i primi
passi in Fvg nel febbraio 2015,
è una realtà giovane, che sta
puntando tutto sulle nuove
modalità di comunicazione
dell’era 2.0, e quindi su inter-
net e sui social network, per
riportare i fatti di cronaca e
proporre argomenti di dibat-
tito. L’obiettivo delle quattro
La questione era già venuta a
galla qualche anno fa e aveva
visto protagonista un altro
imprenditore del frico, Franco
Savio. Questa volta, però, Del
Missier ha voluto andare oltre,
diventando il primo firmatario
di una petizione online a difesa
del frico come prodotto tipico
friulano. Il Diario di Udine ha
accettato la sfida, decidendo
di appoggiare in questa bat-
taglia l’imprenditore friulano.
Da oggi infatti, sul sito e sui
canali social del Diario di Udi-
ne (anche all’indirizzo inter-
net www.change.org), si potrà
trovare il link per aderire alla
petizione e salvare così il frico
friulano, chiedendone la tutela.
«Questa vicenda che non può
passare sottotraccia – ag-
giunge Del Missier –. Non voglio
difendere il mio marchio e la
mia azienda, ma una denomi-
nazione che riguarda tutti i
friulani».
La petizione si pone l’obiettivo
di sensibilizzare la Regione e
la presidente Debora Serrac-
chiani a fare in modo che il
frico venga difeso da possibili
‘attacchi’ esteri, garantendo
così a tutti i friulani di poter
vantare il nome frico non solo
nel presente ma anche in fu-
turo. In che modo? Ottenendo
il marchio Dop per il frico, la
denominazione di origine pro-
tetta, concessa dall’Ue a quegli
alimenti le cui caratteristiche
peculiari dipendono dal terri-
torio in cui sono stati prodotti.
Alessandro Cesare
edizioni del Diario è informa-
re i cittadini delle province di
Udine, Gorizia, Trieste e Porde-
none mixando notizie e curio-
sità, interviste e storie, sport
e cultura, dando ampio spazio
a video e foto. News veloci da
leggere, ma anche approfondi-
menti sui temi più interessanti
per il territorio del Friuli Vene-
zia Giulia. Una testata on line,
però, per essere davvero effi-
cace e capillare, ha bisogno del
supporto dei lettori, soprat-
tutto oggi che la comunicazio-
ne è bidirezionale. Per questo
la redazione è sempre aperta
a ricevere contributi dai let-
tori (segnalazioni, foto, spunti
di vario genere), che possono
diventare protagonisti nella
realizzazione del giornale on
line. In questa seconda uscita
cartacea del Diario, troverete
un approfondimento sul frico
con il lancio di una petizione
on line per chiederne la sua
tutela. Nelle pagine successi-
ve, il sociologo Marco Orioles
parla del rapporto tra civiltà
islamica e Occidente, mentre
Paolo De Luca lancia la propo-
sta di rendere a pagamento i
soccorsi in montagna. Spazio
poi all’edizione 2016 del Futu-
re Forum e al bilancio della
Riserva del Lago di Cornino.
Infine, nella sezione cultura,
sono protagonisti il borgo di
Palmanova e la mostra di Mirò
a Villa Manin.
(a.c.)
L’iniziativa, sostenuta dal Diario di Udine, nata da un imprenditore friulano che vuole tutelare il frico da ‘minacce’ estere
Dopo Udine, Trieste e Gorizia spazio alle news della Destra Tagliamento
UNA PETIZIONE ON LINE
PER SALVARE IL FRICOSI PUÒ FIRMARE SU CHANGE.ORG
DIARIO DI PORDENONE ONLINE
1 917 g e n n a i o 2 0 16
2 0 17 g e n n a i o 2 0 16
UDINE - Lui è un sociologo che
insegna all’Università di Udine.
Da anni studia il mondo isla-
mico e le sue evoluzioni, spe-
cializzazione che negli ultimi
mesi gli è valsa una notorietà
nazionale come esperto nell’in-
terpretare le dinamiche che
girano attorno ai movimenti
islamisti. Marco Orioles appa-
re sempre molto lucido nelle
sue considerazioni sul rap-
porto tra Occidente e mondo
musulmano, e anche questa
volta ha ben chiaro lo scena-
rio che potrebbe presentarsi
nei prossimi mesi. Il sociologo,
in particolare, si attende un
attacco terroristico in terri-
torio italiano, soprattutto ora
che l’Isis sta spostando il suo
raggio d’azione dalla Siria alla
Libia.
«L’evoluzione che sta subendo
lo Stato islamico, nonostante
i relativi successi militari del-
le forze che gli si oppongono,
è preoccupante – ammette
Orioles –. L’Isis è in difficoltà e
sta adottando una strategia
del terrore moltiplicando gli
attacchi, e non solo in Europa,
come dimostrano i fatti recen-
ti in Egitto e in Iraq. In altre
parole sta tornando allo sta-
dio di formazione terroristica
che si esprime con attacchi
indiscriminati contro i suoi
nemici».
In questo scenario al Baghdadi
starebbe pensando a un ripie-
go dal Medio Oriente, e l’alter-
nativa si chiama Libia. «Que-
sto Paese – chiarisce Orioles
– rappresenta non solo una
possibile area di espansione
UDINE – Rendere a paga-
mento, anche in Friuli Venezia
Giulia, il servizio di soccorso
in montagna, così come già
avviene in Veneto, Trentino,
Valle d’Aosta, Lombardia e, da
qualche giorno, in Piemonte. La
richiesta arriva da Paolo De
Luca, maestro di sci e accom-
pagnatore di media montagna
(già volontario del Cnsas), che
dall’Abruzzo lancia questa sua
‘battaglia’ a livello nazionale.
«Nella maggior parte dei casi
– spiega – gli incidenti sono
da ricondurre a superficialità
e scarsa preparazione: molte
tragedie si potrebbero evitare
se gli escursionisti e gli alpinisti
facessero più attenzione alle
indispensabili norme di sicu-
del progetto di Califfato, che
mira a inglobare tutti i terri-
tori islamici nel mondo, ma è
anche il piano di fuga per la
dirigenza dell’Isis. C’è chi parla
già di un numero imprecisa-
to di miliziani arrivati in Libia,
tra 5 e 10 mila uomini, incu-
neati nella terra di nessuno
tra Tripoli e Tobruch. Ed è qui
che si sta attuando la stessa
strategia messa in atto in Siria,
con la conquista dei giacimenti
energetici, che nel caso della
Libia sono nelle mani dell’Eni».
Orioles è certo che proprio la
Libia sarà lo scenario di un’im-
minente azione delle forze in-
ternazionali, che tenteranno
di riportare la calma in un
territorio pronto a esplode-
re, distante poco più di 300
chilometri dalle coste italiane.
Lo dimostra il fermento degli
ultimi giorni tra ambienti go-
vernativi, militari e dei servizi
segreti.
«In questo contesto – chiude
Orioles – il rischio attentati di-
venta elevatissimo. La nostra
intelligence può fare molto
per evitare che anche da noi
accada ciò che è avvenuto a
Parigi lo scorso 13 novembre.
Però questa forma contempo-
ranea di terrorismo islamico
è difficile da controllare del
tutto: ci sono molti musulma-
ni radicalizzati che hanno ab-
bracciato l’ideologia estrema
e sono pronti a intervenire in
maniera solitaria, senza istru-
zioni precise. Questo è il rischio
più grande che corriamo».
Alessandro Cesare
rezza. Da tempo sostengo che
un valido deterrente per sco-
raggiare gli imprudenti che si
avventurano in montagna sia
quello di far pagare loro le co-
stose operazioni di salvataggio.
Contare sul soccorso gratuito
ha portato a un innalzamento
dei margini della sfida: tanto,
nel peggiore dei casi, li tirano
comunque fuori».
Ma quanto costerebbe il ticket
per il soccorso a pagamento?
«In Trentino Alto Adige co-
sta 30 euro per il ferito
grave, 110 euro per il ferito
lieve e 750 euro per persona
illesa – precisa De Luca –. In
Veneto si paga da un minimo
di 25 euro fino a un massimo
di 500 euro per il ferito grave,
da 90 euro fino a un massimo
di 7.500 euro per ferito lieve
o persona illesa».
De Luca è convinto che non
debba più essere la comunità
a farsi carico delle leggerezze
degli irresponsabili in monta-
gna, lasciando a questi ultimi
l’onere di pagare i soccorsi.
«Le operazioni di soccorso al-
pino, oltre a impegnare mezzi e
uomini, mettendone a rischio la
vita, – conclude – in Italia sono
un costo imputato per intero
alla collettività, perché gestito
dal servizio sanitario naziona-
le. Serve un cambio di rotta,
come già da anni avviene nelle
vicine Austria e Slovenia».
(a.c.)
Per il sociologo udinese il pericolo è sempre più grande, soprattutto dopo che l’Isis si è spostato dalla Siria alla Libia
Richiesta di introdurre anche in Fvg il ticket per i recuperi in quota
SOCCORSI A PAGAMENTO
«PROBABILE UN ATTACCO
TERRORISTICO IN ITALIA»A DIRLO È MARCO ORIOLES
2 117 g e n n a i o 2 0 16
Dall’1 al 5 febbraio 2016 il capoluogo friulano diventeràla città in cui si dialogherà di futuro e di nuovi scenari
Nella Riserva Naturale Regionale il 2015 è stato riccodi soddisfazioni e per il nuovo anno già 400 prenotazioni
A UDINE RIECCO
FUTURE FORUM
15 MILA
VISITATORI
A CORNINOUDINE – Terza edizione per il Futu-
re Forum. Dall’1 al 5 febbraio Udine
diventerà la città in cui si dialo-
gherà di futuro e di nuovi scenari,
partendo dall’aspetto economico
per spaziare attraverso cultura,
società, territori, innovazione.
L’evento è stato presentato nella
sede della Camera di Commercio
(ente promotore) dal presidente
Giovanni Da Pozzo, che ha deciso
di parlare di domani e di futuro
attraver-
so l’espe-
rienza di
un gruppo
di giovani
economi-
sti. «For-
se per chi
s i è for-
mato negli
ultimi 15-
20 ann i ,
vivendo i
camb ia-
menti del-
la società
d i retta-
mente, è
più facile
cap ire e
interpre-
t a r e g l i
s c e n a r i
delle nuo-
va econo-
mia», ha detto Da Pozzo. «Il mondo
è cambiato e spesso si continua a
guardare al domani con strumenti
inadeguati: il Future Forum 2016 –
aggiunge – vuole rappresentare
una chiave di lettura nuova de-
gli accadimenti della nostra era,
molto diversi da quelli del passato.
Cerchiamo così, ancora una volta,
di proporre stimoli utili all’evolu-
zione del nostro sistema econo-
mico. Utili anche ad accrescere le
FORGARIA - Bilancio da record per la
Riserva Naturale Regionale del Lago
di Cornino, che chiude il 2015 con ol-
tre 15 mila visitatori provenienti da
tutta la regione ma anche dal vici-
no Veneto, dall’Austria e dalla Slo-
venia. Ottimo riscontro per quanto
riguarda le scuole. Lo scorso anno la
struttura è stata visitata da 1.600
studenti, tra cui 200 bambini delle
scuole dell’infanzia. Per il 2016 le vi-
site scolastiche già prenotate sono
oltre 400.
«Non ci aspettavamo numeri si-
mili – commenta Ylenia Cristofoli,
presidente della cooperativa Pave-
es, che gestisce la riserva -. Siamo
molto soddisfatti. Gli eventi proposti
lo scorso anno sono stati partico-
larmente apprezzati dal pubblico, in
particolare il ‘Griffonday’, giornata
dedicata ai grifoni, ‘Alien, le specie
aliene in Fvg’ e la ‘Notte in Riserva’,
un’iniziativa durante la quale sono
stati liberati sette rapaci, in collabo-
razione con Maurizio Zuliani, respon-
sabile del centro di recupero per la
fauna selvatica di Campoformido, e gli
agenti provinciali addetti al servizio
potenzialità della nostra regione,
che può diventare luogo di speri-
mentazione, di futuro e di innova-
zione. Utili alla nostra comunità,
ma anche, speriamo, esempio per
tutto il Paese».
Il forum di quest’anno sarà un ine-
dito confronto fra alcuni dei mag-
giori e più noti esperti di teoria
economica internazionale e la ge-
nerazione dei più giovani studiosi
di economia: dialogheranno, insie-
me per la
prima vol-
ta proprio
alla cinque
giorni udi-
ne se , pe r
indiv idua-
re, assieme
a imprese,
istituzioni,
cittadini e
s t u d e n t i ,
la possibi-
l i tà d i un
cambio d i
paradigma,
per cap i -
r e c o m e
s i p o s s a
agg iorna-
re l ’attua-
le model lo
e c o n o m i -
co, che ha
e s a u r i t o
ormai la sua forza propulsiva, con
tutte le criticità emerse anche e
soprattutto in questi ultimi anni di
crisi. Tra gli ospiti attesi, Alberto
Magnaghi, Piero Bevilacqua, Ric-
cardo Illy, Tommaso Nannicini, Ste-
fano Sacchi, Stefano Feltri, Mau-
rizio Landini, Marco Gay, Renato
Brunetta, Zygmunt Bauman. Per
consultare il programma completo
www.friulifutureforum.com.
Alessandro Cesare
di recupero». Per la stagione 2016, i
responsabili della Riserva Naturale di
Cornino sono già al lavoro per pro-
porre ai visitatori attività didattiche,
laboratori, eventi a tema e giornate
dedicate all’ambiente e al rispetto
della natura. «Stiamo preparando il
programma per la stagione primave-
rile, estiva e autunnale – fa sapere la
responsabile della cooperativa -. Pos-
so anticipare che avremo il piacere di
collaborare con l’associazione ‘Liberi
di volare Onlus’, il ‘Villaggio degli Orsi’, il
centro di recupero di Campoformido
e il ‘Parco Natura Viva’, solo per citare
alcune realtà. Stiamo anche pensan-
do di proporre un’iniziativa durante
la quale si parlerà di biologia e primo
soccorso con il veterinario Stefano
Pesaro». La Riserva Naturale Regio-
nale Lago di Cornino resterà aperta,
con orario ridotto, fino alla fine di
aprile, martedì e giovedì, dalle 9 alle
13, sabato, domenica e festivi dalle
9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Da maggio
a settembre il centro visite resterà
aperto tutti i giorni fino alle 18.
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2 2 17 g e n n a i o 2 0 16
PALMANOVA – È ormai diven-
tata una consuetudine. Sky-
scanner - noto portale per
la ricerca di viaggi, nato nel
2003 e oggi fra i leader del
settore – ha presentato nelle
scorse settimane l’elenco dei
20 paesi più belli d’Italia. Una
lista che si compone di antichi
borghi romani, insediamenti
abbracciati da paradisi natu-
rali, ma anche caratteristiche
borgate di epoca medievale,
casupole aggrappate alla roc-
cia e a picco sul mare.
In un Paese come l’Italia, in
cui la bellezza si scorge in ogni
angolo, dove la storia avvol-
ge di mistero ogni più piccolo
centro abitato, non dev’es-
sere stato facile individuare
l’angolo di terra più rappre-
sentativo. Ma veniamo alla no-
stra regione: qual è il paese
scelto per rappresentare il
Fvg? Palmanova. Proprio così,
la città stellata, ancora una
volta, ha fatto centro. Saran-
no le sue nove punte. Sarà la
sua pianta, perfettamente
simmetrica. Saranno le sue
porte monumentali. Poco im-
porta, ciò che è certo è che la
città-fortezza non perde mai
il suo fascino.
Palmanova è stata voluta dal-
la Serenissima Repubblica di
Venezia nel 1593. Il suo sco-
po, come è facile intuire, era
quello di difendere i confini
orientali in Friuli contro le in-
cursioni dei Turchi e arginare
le mire espansionistiche ter-
ritoriali degli Arciducali. Una
funzione assimilabile a molte
altre città ma che in questo
CODROIPO - “Più invecchio, più
forte è la tensione”. Sono pa-
role di Joan Miró. A lui è dedi-
cata la grande mostra che Villa
Manin ospita sino al prossimo
3 aprile. Una rassegna che ha
ormai passato il “giro di boa”:
a 75 giorni dall’inaugurazione
sono stati raggiunti quasi 31
mila visitatori. Parliamo di ol-
tre 410 biglietti staccati gior-
nalmente. Numeri importanti,
insomma, che denotano il mo-
mento di riscoperta del pitto-
re, grafico e scultore catalano.
Un rinato apprezzamento che
si registra anche oltre oceano.
Lo scorso 9 gennaio, infatti, la
rassegna e il percorso creativo
di Miró sono stati protagoni-
sti di un interessante articolo
caso ha una forma geometri-
ca come poche altre al mon-
do. Un esagono perfetto da
cui si dipanano, come detto,
nove punte a formare la stella
che le molte fotografie aeree
mostrano. Una piazza centra-
le, l’antica piazza d’armi, dalle
dimensioni considerevoli, e tre
porte d’ingresso. Esse stesse
dei monumenti di pregio che
portano il nome delle località
verso cui conducono: Aqui-
leia, Cividale, Udine. Molti gli
scorci suggestivi e le opere
architettoniche che si pre-
sentano davanti ai turisti che
passeggiano fra i borghi e le
strade della cittadina – dal
1960 monumento nazionale
–. Il Duomo, per esempio, è
custode di opere di notevole
interesse, nel Civico Museo
Storico, sono invece conser-
vati armi, cimeli e documenti
che illustrano la storia della
fortezza, dalla nascita alla Se-
conda Guerra Mondiale. In un
contesto così ricco di storia
non può mancare la rievoca-
zione storica “A.D. 1615. Palma
alle armi”. Ogni anno – il primo
weekend di settembre - più di
duecento figuranti in costumi
seicenteschi rievocano l’inizio
della guerra degli Uscocchi.
Nulla da togliere a questo
gioiello. Siamo certi però che
sono molti i paesi da ricor-
dare nella nostra regione. Lo
chiediamo a voi. Diteci la vo-
stra! Visitate il nostro sito e
commentate questo articolo
dicendoci quale paese avreste
scelto e perché.
Eleonora Cuberli
del New York Times nel quale
Raphael Minder racconta la
svolta che comportò, per l’ar-
tista, il trasferimento nel nuo-
vo studio di Palma de Majorca,
non a caso, il tema sul quale
si focalizza anche la mostra di
Passariano dove si ricostrui-
sce addirittura un angolo del
suo studio.
Fu proprio in questa isola del
Mediterraneo, dove visse l’ul-
tima parte della sua vita che
l’artista - spesso descritto
come un uomo dal tempera-
mento romantico, taciturno e
riflessivo - si scrollò di dosso
le geometrie pulite e luminose
delle “sue figure”, i “suoi colo-
ri”, lasciando spazio al nero e
a segni che ricordano scrit-
ture primitive, dedicandosi a
un’analisi sempre più profonda
che emerge ruggente dalle sue
opere. A Villa Manin vediamo
un “altro” Mirò, scopriamo un
nuovo percorso artistico che
esce dagli schemi della pittu-
ra tradizionale: ormai anziano
mette le tele sul pavimento le
ricopre di spruzzi di colore
con scope e spazzole o usan-
do la punta delle dita e i pu-
gni. L’esposizione riunisce molti
lavori - per la prima volta in
Italia - legati a una fase che,
benché meno conosciuta, è
assai fertile. Una fase che ci
mostra un uomo pieno di forza,
guidato dall’immaginazione e
carico di vitalità
(e.c.)
Nella lista dei 20 borghi più suggestivi, il portale per la ricerca di viaggi ha inserito la città stellata, candidata Unesco
Al giro di boa grande successo per la mostra di Villa Manin, a Codroipo
PALMANOVA TRA I PAESI
PIÙ BELLI D’ITALIALA SCELTA DI SKYSCANNER
31 MILA VISITE PER MIRÒ
UDINEristorante di pescevieni e mangi diverso
lo slowfood a Remanzacco
Qui da noi, se desideri, mangi, bevi,
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