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Il tuo tabloid bianconero n° 6 seguici anche su www.tremilasport.com Supplemento al n° 22 di TremilaSport 17|01|2016 Impresa titanica CALCIOMERCATO: FARI PUNTATI SU KEITA 8 LEGGENDE BIANCONERE OLIVER BIERHOFF 5 LE NEWS DAGLI ALTRI CAMPI DI SERIE A 16 ARRIVA UNA JUVE DA FORZA NOVE 3 StadioFriuli Presso Centro Commerciale Città Fiera - 1° piano ala nuova Via A. Bardelli n. 4, Martignacco (UDINE) Per info: 348 2217887 - www.facebook.com/interactivedino www.dino-park.com ORARI: da lunedì a venerdì 15.30 - 20.00 Sabato, domenica e festivi 10.30 - 20.00 Vi aspettiamo con più di 20 dinosauri animatronici a grandezza naturale e incredibili dinosauri cavalcabili!! € 3,74 (CREDIT FOTO JUVENTUS.COM)

StadioFriuli 17gennaio2016

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I l t u o t a b l o i d b i a n c o n e r o

n° 6s e g u i c i a n che s u www. t rem i l a s po r t . c om Supplemento al n° 22 di TremilaSport 1 7 | 0 1 | 2 0 16

Impresatitanica

CALCIOMERCATO:FARI PUNTATI SU KEITA8

LEGGENDE BIANCONEREOLIVER BIERHOFF5

LE NEWS DAGLI ALTRICAMPI DI SERIE A16

ARRIVA UNA JUVE DA FORZA NOVE3

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Presso Centro Commerciale Città Fiera - 1° piano ala nuovaVia A. Bardelli n. 4, Martignacco (UDINE)

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1 7 g e n n a i o 2 0 16 3

CONTRO IL BABAU JUVE

MOTIVAZIONI A MILLE

Verso la sfida con la vecchia signora

In attacco Colantuono

dovrebbe affi darsia Thereau e Perica

“S

ettimana d i attesa

spasmodica a Udine.

Domenica al Friuli sarà

di scena la Juve dei quattro

scudetti consecutivi e della

strepitosa rimonta che l’ha

vista ritornare nelle zone

che contano, a due soli punti

dalla vetta, dopo un inizio a

dir poco disastroso. Una gara

che non è mai come le altre,

visto il blasone della forma-

zione avversaria e visti i tan-

tissimi tifosi che la Juve ha

anche in Friuli.

Cominciamo con le statistiche

del caso: una in particolare

vede Stefano Colantuono non

essere mai uscito con un pa-

reggio nelle occasioni in cui

una sua squadra ha affron-

tato la Juventus.

Due vittorie per il tecnico

romano, nove successi per

la Juve. Anche il confronto

tra Colantuono e Allegri non

ha mai visto uscire pari: due

vittorie per il primo, contro

le sei dell’allenatore juventino.

Si tratta della prima volta

che l’Udinese ospita la Juve

alla prima di ritorno. In pre-

cedenza si erano avuti tre

confronti tra le due forma-

zioni alla prima di ritorno, ma

in tutti i casi si era giocato a

Torino, e la Juve era sempre

riuscita a fare bottino pie-

no: si trattava dei campionati

1961, 1987 e 2012. In generale

la Juventus ha perso solo una

volta nelle ultime 22 partite

in Seria A alla prima di ritor-

no, ossia nel 2010 contro il

Chievo, vincendo 15 match in

questo parziale.

Venendo alle formazioni, Co-

A disposizione figurano: Romo,

Meret, Wague, Heurtaux,

Iturra, Guilherme, Marquin-

ho, Edenilson, Kone, Aguirre,

Di Natale e Zapata.

Per Allegri certa l’assenza

per infortunio di Pereyra e

Lemina. Il tecnico bianconero

dovrebbe continuare a pun-

lantuono è alle prese con le

assenze di Merkel, Pasquale

e Domizzi. In campo dovreb-

bero scendere Karnezis in

porta, Piris, Danilo e Felipe in

difesa, Widmer, Badu, Lodi,

Fernandes e Adnan a cen-

trocampo, Perica e Thereau

in attacco.

chisio, Pogba e Alex Sandro a

centrocampo, e coppia d’at-

tacco composta da Mandzu-

kic e Dybala. A disposizione:

Neto, Rubinho, Rugani, Cace-

res, Evra, Hernanes, Padoin,

Sturaro, Asamoah, Cuadrado,

Morata, Zaza. Fischio d’inizio

domenica alle ore 15.

tare sulla difesa a tre che

dà parecchie garanzie. Quin-

di Buffon tra i pali, Barzagli,

Bonucci e Chiellini in difesa,

Lichtsteiner, Khedira, Mar-

La debacle contro il Carpi richiede un immediato riscatto da parte degli uomini di Colantuono. Di fronte l’undici di Allegri reduce da nove vittorie consecutive

StadioFriuli è un supplemento di

Registrazione Tribunale Udine

n. 38/07 del 19.11.2007

Direttore Responsabile

Edi Fabris

[email protected]

www.tremilasport.com

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Page 4: StadioFriuli 17gennaio2016

1 7 g e n n a i o 2 0 164 S A L A S TA M PA

La sconfitta contro il

Carpi è stata un duro

colpo per i tifosi bian-

coneri. La stessa squadra ha

fatto mea culpa al termine

della partita soprattutto a

causa dell’approccio sbagliato

con cui le Zebrette sono sce-

se in campo nel match contro

gli emiliani.

“Sapevamo che il Carpi sa-

rebbe stato aggressivo, ma

oggi non siamo entrati bene

in campo – commenta il di-

fensore bianconero Felipe

ai microfoni di Udinese Tv -.

Abbiamo commesso troppi

errori, troppe disattenzioni,

concesso troppi cross e su

uno di questi è arrivato anche

il gol. Non siamo stanchi, è un

discorso di testa. Ci è manca-

ta l’attenzione, è un incidente

di percorso che ci farà sicu-

ramente crescere per il futu-

ro. Con la Juve dovremo avere

la giusta aggressività, come

abbiamo sempre dimostrato

finora. Domenica sarà facile

avere l’attenzione giusta, il

problema è averla anche con

squadre come il Carpi altri-

menti rischiamo di perderle,

come accaduto oggi”.

A fargli eco è stato il centro-

campista Emmanuel Badu

che non ha usato mezzi ter-

mini nel commento rilascia-

to all’emittente bianconera:

“Abbiamo sbagliato l’atteg-

giamento nel primo tempo,

nel secondo abbiamo lottato

con il cuore e provato a rag-

giungere il pareggio. Ho pre-

so anche un palo ma non c’è

stato nulla da fare. Non serve

tanto parlare ora, dobbiamo

solo lavorare. Ci dispiace so-

pratutto per i tifosi, ma ades-

so dobbiamo pensare subito

alla Juventus. Per la gara di

domenica prossima dobbiamo

subito cambiare mentalità e

atteggiamento. Col Carpi ab-

biamo fatto davvero troppi

errori e li abbiamo pagati.

Non credo abbia influenza-

to la stanchezza, è stato un

problema di mentalità”.

Decisamente arrabbiato il

tecnico Stefano Colantuono

che non le manda a dire, de-

finendo assolutamente meri-

tato il ko contro gli emiliani:

“Prestazione brutta, sconfitta

meritata. Non l’abbiamo ap-

procciata bene, malissimo nel

altro tipo di calcio, non quello

messo in mostra oggi.

Le cose positive di oggi sono

solamente due: i nostri mera-

vigliosi tifosi e il gol di Duvan

che sarà fondamentale nel

girone di ritorno. Devo dire

che prima o poi mi aspettavo

di pagare una partita visto

che stiamo tenendo un rit-

mo altissimo dalla gara con il

Sassuolo. Ci servirà da lezione

per le prossime gare. Aveva-

mo aggiustato la classifica

con le ultime gare, giriamo a

24 punti è comunque non può

essere considerato un cattivo

bottino”.

Ci dispiace soprattutto per

i tifosi, ma adesso dobbiamo pensare subito alla Juventus

“primo tempo, nel secondo sia-

mo andati più con il cuore che

con le idee giuste. Dispiace

per i tifosi che ci hanno se-

guito anche oggi. Per arrivare

al risultato dobbiamo fare un

Il difensore bianconero commenta la brutta prestazione delle Zebrette che ha portato l’Udinese ad uscire a mani vuotedal campo del Carpi. “Con la Juve è più facile avere grandi motivazioni. Dobbiamo imparare ad averle anche con le piccole”

FELIPE: “ABBIAMOSBAGLIATO ATTEGGIAMENTO

SFOGATOIO BIANCONERO

I commenti del popolo bianconero

dopo la sconfitta contro il Carpi

“Povera Udinese, se la sua difesa

è come quella vista adesso, ag-

giornata da un grande allenatore,

contro la Juve non prenderà solo

le 2 pere che gli ha infilato il Carpi....

ma ben altre....”

(Andreas Blaufort)

“Saranno concentrati con una

grande è facile, faranno forse una

bella figura ma perderanno lo stes-

so, alla Juve daranno, se saranno in

difficoltà il solito rigoretto”.

(Gianni Felice)

“Io dico che con una bella squadra

e con scelte societarie più red-

ditizie dal punto di vista sporti-

vo ventimila tifosi dell’Udinese ci

sarebbero ogni domenica. Invece

ci troviamo diecimila scarsi di cui

mille in meno con le grandi. Do-

menica ci sono almeno 3\4 mila

friulani traditori più altri 6\7 dal

resto d’Italia. Sto già male. Ho vi-

sto la Samp ma non ho visto tifosi

ospiti mischiati con quelli doriani.

Perché da noi è cosi?”

(Marco de Stefani)

“Le sterline non vanno in campo!

E chi va in campo, senza giocare,

dovrebbe comunque almeno rin-

graziare gli 800 tifosi al seguito

che hanno incitato durante tutta

la gara. Ingrati!

(Gabriele Lodolo)

“Colantuono dice che di buono c’è

stato solo l’affetto dei tifosi? E al-

lora perché non avete ricambiato

l’affetto dei tifosi venendo a salu-

tare sotto la curva, visto che siete

stati sempre incitati e mai fischiati

in 90 minuti? Io ero presente e

questo per me è vergognoso!”

(Alessandro Giavon)

“Trovo inconcepibile che una squa-

dra come l’Udinese possa solo

pensare di sottovalutare il Carpi

quando squadre in lotta per vin-

cere il campionato hanno dovuto

sudare per vincere...”

(Marco Moratto)

Page 5: StadioFriuli 17gennaio2016

1 7 g e n n a i o 2 0 16 5L E G G E N D E B I A N C O N E R E

A metà degli anni Novanta

a Udine arrivò un gigan-

te teutonico destinato

a prendere in fretta il posto

di Abel Balbo: il suo nome era

Oliver Bierhoff, e nel giro di po-

chi anni contribuì a scrivere

alcune tra le pagine più belle

della storia dell’Udinese.

Nato a Karlsruhe il primo

maggio 1968, esordisce in

Bundesliga a 18 anni fra le file

dell’Uerdingen, squadra con la

quale disputa i suoi primi due

campionati, prima di passare,

nel 1988 all’Amburgo. Dopo un

campionato, nel gennaio 1990

è ceduto al Borussia Mön-

chengladbach dove gioca per

pochi mesi, per poi passare in

Austria al Salisburgo dove va

a segno ben 23 volte in una

stagione. Anche gli osservatori

italiani lo notano, e a fine cam-

pionato si accasa all’Inter che

lo gira in prestito all’Ascoli di

Costantino Rozzi. L’esordio nel

massimo campionato italiano

non è dei migliori: 17 partite

con soli 2 gol, uno contro il

Foggia e l’altro contro l’Inter,

e l’Ascoli retrocede in Serie B.

Con i marchigiani Bierhoff di-

sputa tre campionati cadetti.

Il suo sarà un pronto riscatto,

con il titolo di Capocannoniere

conquistato 1992-93 e di Vice

capocannoniere nel 1993-94.

Nulla può invece, alla terza

stagione fra i cadetti, per

evitare la retrocessione agli

ascolani.

Nel 1995 Bierhoff passa così

all’Udinese per 2,5 miliardi di

lire e segna subito 18 gol in

campionato. Nel 1996-1997

l’Udinese si piazza al quinto

posto, che all’epoca garantiva

la partecipazione alla Coppa

UEFA. Nel 1997-1998 i friulani

Dopo il Campionato del Mondo del ’98

passa al Milan dove fa coppia con Weah

“ottengono il terzo posto die-

tro Juventus e Inter, mentre

Bierhoff sarà Capocannoniere

con 27 gol: era dal 1960-1961

che un giocatore di Serie A

non segnava tanto (all’epoca

fu Sergio Brighenti). Proprio nel

suo periodo ad Udine Bierhoff

è convocato per la prima volta

nella Nazionale tedesca, con

cui esordisce il 21 febbraio

1996 contro il Portogallo. In

Nazionale in poco più di due

anni mette a segno 20 gol. È

anche fra i protagonisti del

titolo europeo vinto dai teu-

tonici nel 1996 in Inghilterra:

subentrato nella finale contro

la Repubblica Ceca, con la sua

squadra sotto per 1-0, Bierhoff

sigla prima il pareggio e poi il

golden goal che vale il trionfo.

Partecipa poi con la maglia

tedesca anche ai Mondiali del

1998 in Francia con 5 presenze

e 3 gol.

Dopo il Campionato del Mondo

passa al Milan nel quale è chia-

mato a far coppia con George

Weah: mette a segno 19 gol in

Serie A, due dei quali su rigo-

re, e il Milan vince lo scudetto.

I due anni successivi rimane

al Milan, i suoi gol cominciano

a diventare sempre più rari

e perde dunque il confronto

con Andrij Shevchenko dalla

stagione 1999-2000.

Nell’estate 2001 passa al Mo-

segnato 7 gol in 26 presenze,

si ritira dal calcio giocato.

Dopo la fine della sua carrie-

ra da calciatore è diventato

dirigente della Federcalcio te-

desca, di cui è l’attuale team

manager, nonché responsabile

del settore giovanile.

Bierhoff, in totale, ha disputa-

to, in 17 stagioni da professio-

nista, 443 gare di campionato,

segnando 185 gol. Ha giocato

in quattro nazioni diverse: in

Germania, in Austria, in Italia e

in Francia e ha vestito la ma-

glia di 9 società calcistiche. Nei

campionati italiani ha messo

a segno 148 gol (102 in Serie A

e 46 in Serie B) in 320 partite

(220 in Serie A e 100 in Serie B)

e ha giocato per sei anni nella

naco e con i francesi sfiora

la retrocessione. A 34 anni,

disputa i Mondiali con la Ger-

mania, segnando un gol nella

partita contro l’Arabia Saudi-

ta, e giungendo fino in finale,

perdendo poi contro il Brasile.

Sarà quella l’ultima partita di

Bierhoff con la nazionale te-

desca.

Dopo i Mondiali torna in Italia

per giocare nelle fila del Chievo,

dove chiude la sua parentesi

da giocatore. A Verona, con

la sua esperienza, si rivela un

punto di riferimento per la

squadra che finisce il campio-

nato in 7 posizione, sfiorando

la qualificazione alla Coppa

UEFA, persa all’ultima giorna-

ta. A fine stagione, dopo aver

Nazionale tedesca (70 gare e

37 gol, nono miglior marcatore

di sempre nella Nazionale della

Germania). È l’unico calciato-

re straniero ad aver vinto la

classifica capicannonieri sia in

Serie A che in Serie B. Con la

maglia dell’Udinese ha dispu-

tato in tre stagioni 96 partite

mettendo a segno 62 gol, di cui

87 in campionato, 3 in Coppa

Italia e 2 in Coppa UEFA.

Nel suo palmares figurano:

un campionato italiano con il

Milan (1999), un Europeo con

la Germania (1996), un titolo

di capocannoniere di B con

l’Ascoli (1993), un titolo di Capo-

cannoniere di A con l’Udinese

(1998), e un titolo di giocatore

tedesco dell’anno (1998).

In soli tre anni è riuscito a lasciare un segno indelebile nel cuore della tifoseria udinese. Con le Zebrette ha messo a segno92 reti tra il 1995 e il 1998, portando i bianconeri alla storica qualifi cazione in Coppa UEFA.

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bianconero coprono

davvero tutte le lati-

tudini. Del resto la squadra

pullula da molti anni ormai di

talenti internazionali, in nume-

ro sempre più crescente men-

tre la base nostrana italica

sembra essere in estinzione.

Il caso Pinzi è l’ultimo episodio.

A Ciconicco di Fagagna tro-

va sede presso il ristorante

La Crosere un club davvero

originale.

Ce ne parla il suo presiden-

te, Rolando Vidoni: “Era la

primavera del 2008 quando

ebbi l’idea di istituire un Udi-

nese club in onore di Eduardo

Valencia Cristian Zapata, non

fosse altro per il legame di

amicizia che mi legava al gio-

catore stesso, sia alla Colom-

bia avendo parenti in quella

terra favolosa e così lontana

da noi. Parlando con altri ti-

fosi di questa idea, abbiamo

deciso di estendere la dedica

del club a tutti i sudamericani

della rosa, per altro sempre

molto numerosi nella storia

dell’Udinese specie quella più

recente. Inutile ricordare mo-

stri sacri come Zico, Edinho,

“È così quindi che il 28 dicem-

bre 2010, questa idea grazie

all’aiuto e all’impegno di vari

tifosi, è diventata realtà con

l’istituzione dell’Udinese club

LatinAmerica”. Un gruppo di

cento tesserati e un direttivo

attuale di sette persone che

vuole far sentire a tutti i gio-

catori, in particolare a quelli

sudamericani presenti nella

rosa la vicinanza, il calore, e

l’affetto di noi tifosi friulani,

cercando di ridurre, per quan-

to utopistico e difficile, la di-

stanza che li separa dalla loro

rispettiva terra natia”.

“Tutti i protagonisti delle ma-

nifestazioni sportive amano

infatti avere il supporto dai

propri tifosi e simpatizzan-

ti, ed i giocatori dell’Udinese

non sfuggono a questa rego-

la. Crediamo che un gruppo

di sostegno ad essi dedicato

Barbadillo per passare ad Abel

Balbo, Sensini e Marcio Amo-

roso, poi Sosa, Felipe e Pizarro,

prima dei più attuali Armero,

Cuadrado, Denis, Isla, San-

chez, Zapata. Tanti campioni

che siamo certi giungeranno

ancora a “combattere” per i

colori bianconeri friulani”.

non possa che portare loro

ulteriore entusiasmo in ciò

che fanno e la volontà di rag-

giungere traguardi sempre più

ambiziosi facendoci sognare

sempre di più. L’Udinese club

Nato nella primavera del 2008, L’Udinese Club Latin America è guidato da Rolando Vidoni che ha raccontato alla nostra Biancamaria Gonano le iniziative e le attività che animano il sodalizio, dedicato a tutte le Zebrette sudamericane

ALLA SCOPERTADELL’UDINESE CLUB LATINAMERICA

Un gruppodi cento tesserati

e un direttivo attuale di sette persone

“LatinAmerica entra ufficial-

mente nella grande famiglia

dell’AUC il 3 marzo del 2015,

una data non a caso perché

in quel giorno si celebra il

compleanno del mostro sa-

cro Arthur Zico”.

Page 8: StadioFriuli 17gennaio2016

Una delle poche certez-

ze del calciomercato

di questa sessione

invernale sembra essere il

rientro in Italia di Alessan-

dro Diamanti. Il fantasista,

dopo essere stato avvicinato

da Udinese, Bologna e Livor-

no, pare essere ad un passo

dall’Atalanta: come riporta

Sky Sport, il club orobico

ha raggiunto l’accordo col

Guangzhou, proprietario del

suo cartellino, sulla base del

prestito e l’affare è in dirit-

tura d’arrivo. Dopo sei mesi

poco soddisfacenti al Wa-

tford, Diamanti si appresta

dunque a rilevare l’eredità

dell’ex nerazzurro Maxi Mo-

ralez.

Porte dell ’Udinese che si

chiudono dunque per Dia-

manti, ma che potrebbero

facilmente aprirsi per Fabio

Quagliarella. L’ex attaccante

della Juve è in rotta di col-

lisione con la tifoseria gra-

nata a causa della mancata

esultanza in occasione del

gol rifilato al Napoli e sta-

rebbe seriamente valutando

l’ipotesi di lasciare la Mole,

e di tornare nuovamente a

vestire una maglia già indos-

sata. Udinese e Sampdoria

sono interessate e osser-

vano la situazione, mentre al

Torino la sua permanenza è

sempre più in bilico.

A centrocampo resta for-

tissimo l’interesse per Va-

lon Behrami, così come per

l’esterno Berisha di proprie-

tà dello Skenderbeu e segui-

to anche dai russi dell’Anzhi;

per la difesa, invece, spunta

l’ipotesi Cheick Keita, terzino

franco-maliano classe 1996

della Virtus Entella. Dopo gli

entrare in rosa il prossimo

anno, ce n’è uno che mol-

to probabilmente lascerà

il Friuli. Si tratta di Silvan

Widmer, conteso da Juve e

Inter. “Sta attraversando un

ottimo momento di forma,

ma è felice all’Udinese con

cui ha un contratto lungo

interessi manifestati da Na-

poli e Roma, anche Sassuolo

e Udinese si sono fatte sotto.

Il trasferimento in ogni caso

si farà la prossima estate, vi-

sta la volontà del club ligure

di tenersi stretto il suo gio-

iellino per questa stagione.

Per un terzino che potrebbe

Quasi certoil passaggio all’Udinese

del difensore ghanese

Kingsley Fobi

che scadrà nel 2020 - ha

dichiarato i l suo agente

Fredy Strasser in esclusiva

a ‘interlive.it’ - Scambio con

Gnoukouri? Preferisco non

commentare le proposte che

arrivano al club”.

Obiettivo Isaac Success per

il Valencia. L’attaccante clas-

se 1996 del Granada, ma di

proprietà dell’Udinese, auto-

re di un’ottima prima parte

di stagione con gli andalusi,

sembra infatti finito dritto

dritto nel mirino dei valen-

ciani, pronti a farsi avanti

con una proposta di acqui-

sto.

Infine radiomercato dà per

quasi certo i l passaggio

all’Udinese di Kingsley Fobi,

difensore classe 1998 in for-

za ai Ghana Black Starlets,

seguito anche dal Manche-

ster City. A rivelarlo è stata

ieri la Gazzetta dello Sport.

Per la difesa spunta l’ipotesi Cheick Keita, terzino franco-maliano classe 1996 della Virtus Entella. Dopo gli interessi manifestati da Napoli e Roma, anche Sassuolo e Udinese si sono fatte sotto, ma resta un obiettivo per giugno

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1 7 g e n n a i o 2 0 161 0 I P R O B A B I L I U N D I C I

LE FORMAZIONI DI OGGIUDINESE 3-5-2

Panchina

90 ROMO

97 MERET

2 WAGUE

75 HEURTAUX

16 ITURRA

19 GUILHERME

23 MARQUINHO

21 EDENILSON

33 KONE

74 AGUIRRE

10 DI NATALE

9 ZAPATA

Allenatore: Colantuono

JUVENTUS 3-5-2

Panchina

25 NETO

34 RUBINHO

24 RUGANI

4 CACERES

33 EVRA

11 HERNANES

20 PADOIN,

27 STURARO

22 ASAMOAH

16 CUADRADO

9 MORATA

7 ZAZA

Allenatore: Allegri

30 Felipe

5 Danilo

89 Piris

77 Thereau

18 Perica

53 Adnan

8 Fernandes

20 Lodi

7 Badu

27 Widmer

31 Karnezis 1 Buffon

26 Lichtsteiner

6 Khedira

8 Marchisio

12 Alex Sandro

10 Pogba

3 Chiellini

19 Bonucci

15 Barzagli

17 Mandzukic

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Page 11: StadioFriuli 17gennaio2016

CLASSIFICA SERIE ALE ALTRE GARE

20ª giornata 17.01.2016

PROSSIMO TURNO21ª giornata 24.01.2016

SQUADRA punti giocate V N P M.I. GF GS

NAPOLI 41 19 12 5 2 +4 38 15

JUVENTUS 39 19 12 3 4 +2 33 15

INTER 39 19 12 3 4 0 24 12

FIORENTINA 38 19 12 2 5 -1 37 19

ROMA 34 19 9 7 3 -3 36 22

SASSUOLO 31 18 8 7 3 -3 23 17

EMPOLI 30 19 9 3 7 -7 24 23

MILAN 29 19 8 5 6 -8 25 23

LAZIO 27 19 8 3 8 -12 23 27

CHIEVO 26 19 7 5 7 -11 25 21

ATALANTA 24 19 7 3 9 -13 20 23

UDINESE 24 19 7 3 9 -13 18 27

SAMPDORIA 23 19 6 5 8 -16 28 30

TORINO 22 18 6 4 8 -16 22 23

BOLOGNA 22 19 7 1 11 -17 20 25

PALERMO 21 19 6 3 10 -18 19 29

GENOA 19 19 5 4 10 -18 19 26

FROSINONE 15 19 4 3 12 -24 20 41

CARPI 14 19 3 5 11 -25 17 34

VERONA 8 19 0 8 11 -31 12 31

ATALANTA INTER

TORINO FROSINONE

NAPOLI SASSUOLO

GENOA PALERMO

BOLOGNA LAZIO

CARPI SAMPDORIA

CHIEVO EMPOLI

ROMA VERONA

MILAN FIORENTINA

INTER CARPI

FROSINONE ATALANTA

EMPOLI MILAN

FIORENTINA TORINO

VERONA GENOA

LAZIO CHIEVO

PALERMO UDINESE

SAMPDORIA NAPOLI

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Page 15: StadioFriuli 17gennaio2016

Udinese-Juventus sarà

una partita storica per

i colori bianconeri: al fa-

scino tradizionale della sfida

alla Vecchia Signora si unisce

la gioia di vedere finalmente

interamente omologato lo sta-

dio per la sua intera capienza.

Facile dunque comprendere la

soddisfazione di Alberto Rigot-

to, direttore amministrativo

bianconero e project mana-

ger che ha vissuto tutte le

fasi della ristrutturazione con

enorme entusiasmo: “Tra po-

chissimi giorni l’impianto sarà

completamente a disposizione

per 25mila spettatori, stiamo

facendo il pienone visto che i

biglietti sono andati a ruba –

ha commentato sul sito uffi-

ciale della società bianconera -.

Un grandissimo momento che

è il coronamento di tutti questi

anni di lavoro e del progetto

targato Udinese Calcio”.

Il direttore ha tenuto a pre-

cisare anche alcuni passaggi

chiave riguardanti inaugura-

zione e sponsorizzazione: “Il 17

Gennaio lo stadio sarà com-

pletamente aperto ma non

ci sarà alcuna inaugurazione,

la data è ancora da decidere.

Stiamo lavorando ad un grande

evento e qualsiasi data che do-

vesse emergere, se non comu-

nicata dalla società, non cor-

risponde al vero. Domenica si

affronteranno le due squadre

che hanno costruito in proprio

lo stadio di appartenenza. Delle

due solo l’Udinese è riuscita a

vedere sponsorizzato il proprio

stadio, con la denominazione

Dacia Arena.

È significativo che il marchio

di un brand importante come

quello del Gruppo Renault

abbia puntato su di noi e il

contratto pluriennale è una

ulteriore conferma della bontà

del nostro progetto. La spon-

sorizzazione è come griffare

la maglia, lo stadio rimarrà in-

variato dal punto di vista to-

ponomastico con il suo nome

Stadio Friuli”.

CON LA JUVENTUS

E’ GIA’ SOLD OUT

Sono andati letteralmente

a ruba i tagliandi per la sfi-

da tra Udinese e Juventus, in

programma domenica 17 Gen-

naio alle ore 15: ad eccezione

del settore ospiti (riservato ai

possessori di tessera del tifoso,

a disposizione ancora circa 100

posti), la massiccia risposta del

pubblico ha generato il tutto

esaurito per la prima gara con

lo stadio aperto nella sua inte-

ra capienza. Dal suo sito uffi-

ciale, l’Udinese Calcio si riserva

comunque la possibilità di ri-

mettere in vendita nei prossimi

giorni eventuali tagliandi che

possano tornare disponibili per

rinunce o disdette rispetto a

biglietti già emessi.

GUBERTI GRAZIATO

DA TAVECCHIO

Stefano Guberti è pronto a

tornare in campo: secondo

quanto riporta Calciomerca-

to.com, l’ex giocatore di Bari,

Roma e Sampdoria, coinvolto

nell’inchiesta sul calcioscom-

messe del 2012, ha ricevuto

la grazia dal Presidente della

FIGC Carlo Tavecchio, e può ora

tornare a giocare. Accusato di

frode sportiva dall’ex compa-

gno di squadra al Bari, Andrea

Masiello, Guberti fu considera-

to responsabile di un tentati-

vo di combine ai tempi della

sua militanza nella Sampdo-

ria. Squalificato dalla giustizia

sportiva, Guberti fu assolto

dal Tribunale di Bari il 17 set-

tembre 2015 “perchè il fatto

non sussiste”, permettendogli

di aggregarsi al Perugia, pur

senza avere la possibilità di

giocare partite ufficiali. Col-

pevole per la giustizia sportiva,

innocente per quella penale:

con l’intervento del Presidente

Tavecchio il centrocampista

può così scendere di nuovo in

campo.

Tra pochissimi giorni l’impianto sarà completamente a disposizione per 25mila spettatori; la società bianconera sta facendoil pienone visto che i biglietti per il match contro la Juventus sono già andati a ruba.

CON LA JUVESI ENTRA NELLA STORIA

1 7 g e n n a i o 2 0 16 1 5N E WS B R E V I

Domenicasi affronterannole due squadre

che hanno costruito in proprio lo stadio

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ATALANTA – INTER - Dopo la

sconfitta interna per 0-1 con-

tro il Sassuolo, che ha tolto agli

uomini di Mancini la gioia del

titolo d’inverno, l’Inter torna

in campo sabato alle 15 con-

tro l’Atalanta. Una sfida mol-

to delicata quella di Bergamo

con Mancini che potrà contare

sull’intera rosa a disposizione,

tranne Felipe Melo. Il 4-3-3 do-

vrebbe quindi vedere in campo

Handanovic in porta, D’Ambro-

sio, Miranda, Murillo e Nagato-

mo in difesa, Brozovic, Medel e

Kondogbia in mediana, Perisic,

Icardi e Ljajic in attacco.

Per quanto riguarda gli orobi-

ci, Reja dovrà fare a meno di

Carmona, Pinilla e Raimondi e

si affiderà a Sportillo in porta,

Bellini, Paletta, Toloi e Brivio in

difesa, Grassi, De Roon e Ciga-

rini in attacco, D’Alessandro,

Denis e Gomez in attacco.

BOLOGNA – LAZIO – L’ottimo

momento dei felsinei porta

Donadoni a guardare con ot-

timismo alla sfida interna con-

tro le aquile romane. Il 4-3-3

con cui l’ex selezionatore della

Nazionale dovrebbe sfidare la

Lazio prevede Mirante tra i

pali, linea difensiva composta

da Rossettini, Oikonomou, Ga-

staldello e Masina, a centro-

campo Taider, Diawara e Brighi,

in attacco Giaccherini, Destro

e Mounier.

Gli risponde Pioli che dovrà

però ancora fare a meno di

De Vrij, Lulic, Kishna, Marchet-

ti e Basta. In porta giocherà

Berisha, coperto da Konko,

Mauricio, Hoedt e Radu. Cen-

trocampo composto da Biglia,

Parolo, Candreva, Milinkovic e

Felipe Anderson, in attacco

Djordjevic.

difesa. Pasciuti, Cofie, Bianco e

Di Gaudio a centrocampo, Lol-

lo a ridosso dell’unica punta

Mbakogu.

Montella si tiene invece stretta

la pur buona prova della Samp

contro la Juventus, e punta

ancora sull’estro di Cassano

ed Eder, in attacco assieme a

CARPI – SAMPDORIA – Il col-

paccio degli emiliani contro

l’Udinese ha mandato a mille

l’entusiasmo nello spogliatoio di

Castori. Fuori Fedele, Bubnjic e

Matos, il tecnico del Carpi do-

vrebbe optare per un 4-4-1-1,

con Belec in porta, Zaccardo,

Romagnoli, Gagliolo e Letizia in

Attaccotutto da scoprireper il Carpi contro

la Sampdoria

“Carbonero. Fuori per squalifi-

ca Moisander e per infortunio

De Silvestri, in porta gioche-

rà Viviano, con linea difensiva

composta da Cassani, Silvestre,

Zukanovic e Regini. A centro-

campo Soriano Fernando e

Barreto.

CHIEVO – EMPOLI – Inferme-

ria affollata in quel di Verona

sponda Chievo, con Maran che

è alle prese con gli infortuni di

Mattiello, Meggiorini, Gamberini

e Hetemaj. Il 4-3-1-2 con cui i

clivensi dovrebbero scendere

in campo prevede: Bizzarri in

porta, Cacciatore, Dainelli, Ce-

sar e Gobbi in difesa, Castro,

Radovanovic e Rigoni a cen-

trocampo, Birsa alle spalle di

Paloschi e Inglese.

Giampaolo dovrà invece fare a

meno di Mchelidze e Tonelli, e si

affiderà a Skorupski in porta,

Laurini, Costa, Barba e Mario

Rui in difesa, Zielinski, Paredes

e Buchel a centrocampo, Sa-

ponara in rifinitura dietro a

Pucciarelli e Maccarone.

La sconfi tta interna rimediata nei minuti fi nali del match con il Sassuolo è costata il primo posto e il titolo d’inverno agli uomini di Mancini, che ora ripartono da Bergamo dove sono obbligati a vincere per non perdere ulteriore terreno

OSTACOLO REJAPER UN’INTER DELUSA

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Page 18: StadioFriuli 17gennaio2016

GENOA – PALERMO – Enne-

simo cambio di guida tecnica

al Palermo con il vulcanico

presidente Zamparini che in

settimana si è affidato alla

coppia Schelotto-Viviani per

il dopo Ballardini. In porta spa-

zio a Sorrentino, protetto da

Morganella, Goldaniga, Gonza-

lez e Lazaar. Centrocampo con

Hiljemark, Jajalo e Chochev, con

Vazquez a ridosso delle punte

Gilardino e Trajkovski.

Per il lunch match di dome-

nica, Gasperini dovrà invece

fare a meno di Tino Costa, Fi-

gueiras e Cissokho. Nel 3-4-3

spazio a Perin tra i pali, Munoz,

Burdisso e Izzo in difesa, Rin-

con, Rigoni, Dzemaili e Ansaldi

in mediana, Suso, Pavoletti e

Perotti in attacco.

MILAN – FIORENTINA – Si-

tuazione a dir poco convulsa in

casa Milan, con il tecnico Sinisa

Mihajlovic che rischia grosso

nel posticipo di giornata con-

tro la Fiorentina. Panchina in

bilico per l’allenatore serbo,

visto che in settimana si sono

rincorse le voci di un possibile

approdo di Marcello Lippi sulla

panca del Diavolo, e di certo la

Fiorentina è uno dei peggio-

ri clienti che il Milan potesse

trovare in questo momento.

Mihajlovic scenderà in campo

con il classico 4-4-2 con Don-

narumma in porta, Abate, Alex,

Romagnoli e De Sciglio in dife-

sa, Honda, Kucka, Bertolacci e

Bonaventura a centrocampo,

Bacca e Niang in attacco.

Per Paulo Sousa il problema

è la squalifica di Rodriguez,

con la linea difensiva che sarà

composta da Roncaglia, Asto-

ri e Tomovic. In porta il solito

Tatarusanu, mentre il centro-

campo a quattro vedrà all’ope-

ra Bernardeschi, Vecino, Borja

Valero e Alonso. In attacco, Ili-

cic e Fernandez opereranno

alle spalle della punta Kalinic.

Per Di Francesco il problema

sarà sostituire gli squalificati

Berardi e Cannavaro, con un

probabile undici che dovreb-

be prevedere Consigli, Vrsaljko,

Ariaudo, Acerbi, Peluso, Missi-

roli, Magnanelli, Duncan, Floro

Flores, Defrel e Sansone.

ROMA – VERONA – Ciao Gar-

cia. A Roma si rivede Spalletti,

chiamato a riportare entusia-

smo in una piazza spenta dopo

NAPOLI – SASSUOLO – Due

squadre col morale a mille si

apprestano ad affrontarsi nel

match serale di sabato con il

Napoli forte del titolo d’inverno

appena conseguito, e il Sas-

suolo che è reduce dal succes-

so in extremis contro l’Inter

al Meazza. Sarri scenderà in

campo con Reina, Hysaj, Albiol,

Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jor-

ginho, Hamsik, Callejon, Higuain

e Insigne.

gli ultimi due mesi a dir poco

deludenti. Parecchi i dubbi di

formazione per i giallorossi,

con il tecnico toscano che

potrebbe fin da subito optare

per il suo marchio di fabbrica, il

4-2-3-1. Il probabile undici ini-

ziale dovrebbe quindi vedere in

campo Szczesny, Florenzi, Ma-

nolas, Rudiger, Digne, De Rossi,

Nainggolan, Pjanic, Salah, Ger-

vinho, e Dzeko punta centrale.

Per contro, Del Neri dovrà fare

ancora a meno di Romulo, Al-

bertazzi e Siligardi. In campo

dovrebbero quindi andare

Gollini, Sala, Bianchetti, Moras,

Souprayen, Wszolek, Viviani,

Hallfredsson, Ionita, Toni e

Pazzini.

TORINO – FROSINONE – Il

secondo anticipo del sabato

vedrà all’opera i granata alle

prese con la grana Quagliarel-

la. Ventura dovrebbe optare

per Padelli in porta, Bovo, Glik

e Moretti in difesa, Peres, Be-

nassi, Vives, Baselli e Molinaro

in mediana, Belotti e Maxi Lo-

pez in attacco.

Per l’ex di turno Stellone, inve-

ce, fuori Rosi e Carlini. In porta

spazio a Leali con linea difen-

siva a quattro composta da

Matteo Ciofani, Diakite, Blan-

chard e Pavlovic. A centrocam-

po Sammarco, Gori e Kragl, a

sostegno delle tre punte Pa-

ganini, Daniel Ciofani e Dionisi.

Cambio della guardia a Roma con Garcia che è stato esonerato dalla dirigenza giallorossa. Al suo posto è arrivato Luciano Spalletti. Intanto a Milano, sponda rossonera, Sinisa Mihajlovic deve fare in conti con la Fiorentina e con il fantasma di Lippi

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UDINE - Il frico? E’ un mar-

chio di proprietà di una società

olandese. Dopo il Tocai, il Friuli

rischia di vedersi scippare an-

che il piatto tipico per anto-

nomasia. A lanciare l’allarme è

un imprenditore friulano, che

dopo aver registrato in Italia il

marchio ‘Frico di Carpacco’ ha

tentato di commercializzarlo

all’estero. Ha quindi chiesto di

estendere la registrazione a

livello europeo, ma ha ricevu-

to la diffida di una delle più

grandi cooperative casearie

del mondo, con sede principale

proprio in Olanda. Una realtà

che commercializza in tutto

il mondo formaggi chiamati

appunto Frico, e che, proprio

per questo, ha depositato il

marchio per impedire ad altri

di vendere prodotti alimentari

con questo nome.

La vendita della pietanza tipi-

ca friulana, quindi, è obbligata

a restare ‘limitata’ all’Italia se

non solo al Friuli.

L’imprenditore in questione si

chiama Giovanni Del Missier,

e ha deciso di uscire allo sco-

perto per rendere nota una

situazione che, a suo modo di

vedere, mette a rischio la so-

pravvivenza stessa del piatto

tipico di tutti i friulani.

«La società olandese mi ha

formalmente diffidato dall’uti-

lizzo del mio marchio, avviando

una procedura di opposizione

e asserendo che la denomi-

nazione ‘Frico’ non può essere

utilizzata da nessuno in ragio-

ne del marchio registrato da

tempo, con un utilizzo avviato

già nel 1898».

PORDENONE – Da qualche

giorno il Diario copre tutta la

regione Friuli Venezia Giulia.

Dopo l’apertura delle edizio-

ni di Udine, Gorizia e Trieste,

ora è attiva anche la sezio-

ne di Pordenone (all’indirizzo

www.diariodipordenone.it oltre

che sui profili social Facebook

e Twitter).

Il Diario, testata on line che ha

cominciato a muovere i primi

passi in Fvg nel febbraio 2015,

è una realtà giovane, che sta

puntando tutto sulle nuove

modalità di comunicazione

dell’era 2.0, e quindi su inter-

net e sui social network, per

riportare i fatti di cronaca e

proporre argomenti di dibat-

tito. L’obiettivo delle quattro

La questione era già venuta a

galla qualche anno fa e aveva

visto protagonista un altro

imprenditore del frico, Franco

Savio. Questa volta, però, Del

Missier ha voluto andare oltre,

diventando il primo firmatario

di una petizione online a difesa

del frico come prodotto tipico

friulano. Il Diario di Udine ha

accettato la sfida, decidendo

di appoggiare in questa bat-

taglia l’imprenditore friulano.

Da oggi infatti, sul sito e sui

canali social del Diario di Udi-

ne (anche all’indirizzo inter-

net www.change.org), si potrà

trovare il link per aderire alla

petizione e salvare così il frico

friulano, chiedendone la tutela.

«Questa vicenda che non può

passare sottotraccia – ag-

giunge Del Missier –. Non voglio

difendere il mio marchio e la

mia azienda, ma una denomi-

nazione che riguarda tutti i

friulani».

La petizione si pone l’obiettivo

di sensibilizzare la Regione e

la presidente Debora Serrac-

chiani a fare in modo che il

frico venga difeso da possibili

‘attacchi’ esteri, garantendo

così a tutti i friulani di poter

vantare il nome frico non solo

nel presente ma anche in fu-

turo. In che modo? Ottenendo

il marchio Dop per il frico, la

denominazione di origine pro-

tetta, concessa dall’Ue a quegli

alimenti le cui caratteristiche

peculiari dipendono dal terri-

torio in cui sono stati prodotti.

Alessandro Cesare

edizioni del Diario è informa-

re i cittadini delle province di

Udine, Gorizia, Trieste e Porde-

none mixando notizie e curio-

sità, interviste e storie, sport

e cultura, dando ampio spazio

a video e foto. News veloci da

leggere, ma anche approfondi-

menti sui temi più interessanti

per il territorio del Friuli Vene-

zia Giulia. Una testata on line,

però, per essere davvero effi-

cace e capillare, ha bisogno del

supporto dei lettori, soprat-

tutto oggi che la comunicazio-

ne è bidirezionale. Per questo

la redazione è sempre aperta

a ricevere contributi dai let-

tori (segnalazioni, foto, spunti

di vario genere), che possono

diventare protagonisti nella

realizzazione del giornale on

line. In questa seconda uscita

cartacea del Diario, troverete

un approfondimento sul frico

con il lancio di una petizione

on line per chiederne la sua

tutela. Nelle pagine successi-

ve, il sociologo Marco Orioles

parla del rapporto tra civiltà

islamica e Occidente, mentre

Paolo De Luca lancia la propo-

sta di rendere a pagamento i

soccorsi in montagna. Spazio

poi all’edizione 2016 del Futu-

re Forum e al bilancio della

Riserva del Lago di Cornino.

Infine, nella sezione cultura,

sono protagonisti il borgo di

Palmanova e la mostra di Mirò

a Villa Manin.

(a.c.)

L’iniziativa, sostenuta dal Diario di Udine, nata da un imprenditore friulano che vuole tutelare il frico da ‘minacce’ estere

Dopo Udine, Trieste e Gorizia spazio alle news della Destra Tagliamento

UNA PETIZIONE ON LINE

PER SALVARE IL FRICOSI PUÒ FIRMARE SU CHANGE.ORG

DIARIO DI PORDENONE ONLINE

1 917 g e n n a i o 2 0 16

Page 20: StadioFriuli 17gennaio2016

2 0 17 g e n n a i o 2 0 16

UDINE - Lui è un sociologo che

insegna all’Università di Udine.

Da anni studia il mondo isla-

mico e le sue evoluzioni, spe-

cializzazione che negli ultimi

mesi gli è valsa una notorietà

nazionale come esperto nell’in-

terpretare le dinamiche che

girano attorno ai movimenti

islamisti. Marco Orioles appa-

re sempre molto lucido nelle

sue considerazioni sul rap-

porto tra Occidente e mondo

musulmano, e anche questa

volta ha ben chiaro lo scena-

rio che potrebbe presentarsi

nei prossimi mesi. Il sociologo,

in particolare, si attende un

attacco terroristico in terri-

torio italiano, soprattutto ora

che l’Isis sta spostando il suo

raggio d’azione dalla Siria alla

Libia.

«L’evoluzione che sta subendo

lo Stato islamico, nonostante

i relativi successi militari del-

le forze che gli si oppongono,

è preoccupante – ammette

Orioles –. L’Isis è in difficoltà e

sta adottando una strategia

del terrore moltiplicando gli

attacchi, e non solo in Europa,

come dimostrano i fatti recen-

ti in Egitto e in Iraq. In altre

parole sta tornando allo sta-

dio di formazione terroristica

che si esprime con attacchi

indiscriminati contro i suoi

nemici».

In questo scenario al Baghdadi

starebbe pensando a un ripie-

go dal Medio Oriente, e l’alter-

nativa si chiama Libia. «Que-

sto Paese – chiarisce Orioles

– rappresenta non solo una

possibile area di espansione

UDINE – Rendere a paga-

mento, anche in Friuli Venezia

Giulia, il servizio di soccorso

in montagna, così come già

avviene in Veneto, Trentino,

Valle d’Aosta, Lombardia e, da

qualche giorno, in Piemonte. La

richiesta arriva da Paolo De

Luca, maestro di sci e accom-

pagnatore di media montagna

(già volontario del Cnsas), che

dall’Abruzzo lancia questa sua

‘battaglia’ a livello nazionale.

«Nella maggior parte dei casi

– spiega – gli incidenti sono

da ricondurre a superficialità

e scarsa preparazione: molte

tragedie si potrebbero evitare

se gli escursionisti e gli alpinisti

facessero più attenzione alle

indispensabili norme di sicu-

del progetto di Califfato, che

mira a inglobare tutti i terri-

tori islamici nel mondo, ma è

anche il piano di fuga per la

dirigenza dell’Isis. C’è chi parla

già di un numero imprecisa-

to di miliziani arrivati in Libia,

tra 5 e 10 mila uomini, incu-

neati nella terra di nessuno

tra Tripoli e Tobruch. Ed è qui

che si sta attuando la stessa

strategia messa in atto in Siria,

con la conquista dei giacimenti

energetici, che nel caso della

Libia sono nelle mani dell’Eni».

Orioles è certo che proprio la

Libia sarà lo scenario di un’im-

minente azione delle forze in-

ternazionali, che tenteranno

di riportare la calma in un

territorio pronto a esplode-

re, distante poco più di 300

chilometri dalle coste italiane.

Lo dimostra il fermento degli

ultimi giorni tra ambienti go-

vernativi, militari e dei servizi

segreti.

«In questo contesto – chiude

Orioles – il rischio attentati di-

venta elevatissimo. La nostra

intelligence può fare molto

per evitare che anche da noi

accada ciò che è avvenuto a

Parigi lo scorso 13 novembre.

Però questa forma contempo-

ranea di terrorismo islamico

è difficile da controllare del

tutto: ci sono molti musulma-

ni radicalizzati che hanno ab-

bracciato l’ideologia estrema

e sono pronti a intervenire in

maniera solitaria, senza istru-

zioni precise. Questo è il rischio

più grande che corriamo».

Alessandro Cesare

rezza. Da tempo sostengo che

un valido deterrente per sco-

raggiare gli imprudenti che si

avventurano in montagna sia

quello di far pagare loro le co-

stose operazioni di salvataggio.

Contare sul soccorso gratuito

ha portato a un innalzamento

dei margini della sfida: tanto,

nel peggiore dei casi, li tirano

comunque fuori».

Ma quanto costerebbe il ticket

per il soccorso a pagamento?

«In Trentino Alto Adige co-

sta 30 euro per il ferito

grave, 110 euro per il ferito

lieve e 750 euro per persona

illesa – precisa De Luca –. In

Veneto si paga da un minimo

di 25 euro fino a un massimo

di 500 euro per il ferito grave,

da 90 euro fino a un massimo

di 7.500 euro per ferito lieve

o persona illesa».

De Luca è convinto che non

debba più essere la comunità

a farsi carico delle leggerezze

degli irresponsabili in monta-

gna, lasciando a questi ultimi

l’onere di pagare i soccorsi.

«Le operazioni di soccorso al-

pino, oltre a impegnare mezzi e

uomini, mettendone a rischio la

vita, – conclude – in Italia sono

un costo imputato per intero

alla collettività, perché gestito

dal servizio sanitario naziona-

le. Serve un cambio di rotta,

come già da anni avviene nelle

vicine Austria e Slovenia».

(a.c.)

Per il sociologo udinese il pericolo è sempre più grande, soprattutto dopo che l’Isis si è spostato dalla Siria alla Libia

Richiesta di introdurre anche in Fvg il ticket per i recuperi in quota

SOCCORSI A PAGAMENTO

«PROBABILE UN ATTACCO

TERRORISTICO IN ITALIA»A DIRLO È MARCO ORIOLES

Page 21: StadioFriuli 17gennaio2016

2 117 g e n n a i o 2 0 16

Dall’1 al 5 febbraio 2016 il capoluogo friulano diventeràla città in cui si dialogherà di futuro e di nuovi scenari

Nella Riserva Naturale Regionale il 2015 è stato riccodi soddisfazioni e per il nuovo anno già 400 prenotazioni

A UDINE RIECCO

FUTURE FORUM

15 MILA

VISITATORI

A CORNINOUDINE – Terza edizione per il Futu-

re Forum. Dall’1 al 5 febbraio Udine

diventerà la città in cui si dialo-

gherà di futuro e di nuovi scenari,

partendo dall’aspetto economico

per spaziare attraverso cultura,

società, territori, innovazione.

L’evento è stato presentato nella

sede della Camera di Commercio

(ente promotore) dal presidente

Giovanni Da Pozzo, che ha deciso

di parlare di domani e di futuro

attraver-

so l’espe-

rienza di

un gruppo

di giovani

economi-

sti. «For-

se per chi

s i è for-

mato negli

ultimi 15-

20 ann i ,

vivendo i

camb ia-

menti del-

la società

d i retta-

mente, è

più facile

cap ire e

interpre-

t a r e g l i

s c e n a r i

delle nuo-

va econo-

mia», ha detto Da Pozzo. «Il mondo

è cambiato e spesso si continua a

guardare al domani con strumenti

inadeguati: il Future Forum 2016 –

aggiunge – vuole rappresentare

una chiave di lettura nuova de-

gli accadimenti della nostra era,

molto diversi da quelli del passato.

Cerchiamo così, ancora una volta,

di proporre stimoli utili all’evolu-

zione del nostro sistema econo-

mico. Utili anche ad accrescere le

FORGARIA - Bilancio da record per la

Riserva Naturale Regionale del Lago

di Cornino, che chiude il 2015 con ol-

tre 15 mila visitatori provenienti da

tutta la regione ma anche dal vici-

no Veneto, dall’Austria e dalla Slo-

venia. Ottimo riscontro per quanto

riguarda le scuole. Lo scorso anno la

struttura è stata visitata da 1.600

studenti, tra cui 200 bambini delle

scuole dell’infanzia. Per il 2016 le vi-

site scolastiche già prenotate sono

oltre 400.

«Non ci aspettavamo numeri si-

mili – commenta Ylenia Cristofoli,

presidente della cooperativa Pave-

es, che gestisce la riserva -. Siamo

molto soddisfatti. Gli eventi proposti

lo scorso anno sono stati partico-

larmente apprezzati dal pubblico, in

particolare il ‘Griffonday’, giornata

dedicata ai grifoni, ‘Alien, le specie

aliene in Fvg’ e la ‘Notte in Riserva’,

un’iniziativa durante la quale sono

stati liberati sette rapaci, in collabo-

razione con Maurizio Zuliani, respon-

sabile del centro di recupero per la

fauna selvatica di Campoformido, e gli

agenti provinciali addetti al servizio

potenzialità della nostra regione,

che può diventare luogo di speri-

mentazione, di futuro e di innova-

zione. Utili alla nostra comunità,

ma anche, speriamo, esempio per

tutto il Paese».

Il forum di quest’anno sarà un ine-

dito confronto fra alcuni dei mag-

giori e più noti esperti di teoria

economica internazionale e la ge-

nerazione dei più giovani studiosi

di economia: dialogheranno, insie-

me per la

prima vol-

ta proprio

alla cinque

giorni udi-

ne se , pe r

indiv idua-

re, assieme

a imprese,

istituzioni,

cittadini e

s t u d e n t i ,

la possibi-

l i tà d i un

cambio d i

paradigma,

per cap i -

r e c o m e

s i p o s s a

agg iorna-

re l ’attua-

le model lo

e c o n o m i -

co, che ha

e s a u r i t o

ormai la sua forza propulsiva, con

tutte le criticità emerse anche e

soprattutto in questi ultimi anni di

crisi. Tra gli ospiti attesi, Alberto

Magnaghi, Piero Bevilacqua, Ric-

cardo Illy, Tommaso Nannicini, Ste-

fano Sacchi, Stefano Feltri, Mau-

rizio Landini, Marco Gay, Renato

Brunetta, Zygmunt Bauman. Per

consultare il programma completo

www.friulifutureforum.com.

Alessandro Cesare

di recupero». Per la stagione 2016, i

responsabili della Riserva Naturale di

Cornino sono già al lavoro per pro-

porre ai visitatori attività didattiche,

laboratori, eventi a tema e giornate

dedicate all’ambiente e al rispetto

della natura. «Stiamo preparando il

programma per la stagione primave-

rile, estiva e autunnale – fa sapere la

responsabile della cooperativa -. Pos-

so anticipare che avremo il piacere di

collaborare con l’associazione ‘Liberi

di volare Onlus’, il ‘Villaggio degli Orsi’, il

centro di recupero di Campoformido

e il ‘Parco Natura Viva’, solo per citare

alcune realtà. Stiamo anche pensan-

do di proporre un’iniziativa durante

la quale si parlerà di biologia e primo

soccorso con il veterinario Stefano

Pesaro». La Riserva Naturale Regio-

nale Lago di Cornino resterà aperta,

con orario ridotto, fino alla fine di

aprile, martedì e giovedì, dalle 9 alle

13, sabato, domenica e festivi dalle

9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Da maggio

a settembre il centro visite resterà

aperto tutti i giorni fino alle 18.

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Page 22: StadioFriuli 17gennaio2016

Via Manin, 1/D - UDINE - Tel. [email protected]

Chiuso Domenica sera e Lunedì

OGNI GIORNO:CAPPESANTE, MUSSOLI, DONDOLIED ALTRE DECINE DI MOLLUSCHI,

SCAMPI VIVI, SANPIETRINI, SCORFANIE TANTI ALTRI TIPI DI PESCE

DAL MARE ADRIATICO.

2 2 17 g e n n a i o 2 0 16

PALMANOVA – È ormai diven-

tata una consuetudine. Sky-

scanner - noto portale per

la ricerca di viaggi, nato nel

2003 e oggi fra i leader del

settore – ha presentato nelle

scorse settimane l’elenco dei

20 paesi più belli d’Italia. Una

lista che si compone di antichi

borghi romani, insediamenti

abbracciati da paradisi natu-

rali, ma anche caratteristiche

borgate di epoca medievale,

casupole aggrappate alla roc-

cia e a picco sul mare.

In un Paese come l’Italia, in

cui la bellezza si scorge in ogni

angolo, dove la storia avvol-

ge di mistero ogni più piccolo

centro abitato, non dev’es-

sere stato facile individuare

l’angolo di terra più rappre-

sentativo. Ma veniamo alla no-

stra regione: qual è il paese

scelto per rappresentare il

Fvg? Palmanova. Proprio così,

la città stellata, ancora una

volta, ha fatto centro. Saran-

no le sue nove punte. Sarà la

sua pianta, perfettamente

simmetrica. Saranno le sue

porte monumentali. Poco im-

porta, ciò che è certo è che la

città-fortezza non perde mai

il suo fascino.

Palmanova è stata voluta dal-

la Serenissima Repubblica di

Venezia nel 1593. Il suo sco-

po, come è facile intuire, era

quello di difendere i confini

orientali in Friuli contro le in-

cursioni dei Turchi e arginare

le mire espansionistiche ter-

ritoriali degli Arciducali. Una

funzione assimilabile a molte

altre città ma che in questo

CODROIPO - “Più invecchio, più

forte è la tensione”. Sono pa-

role di Joan Miró. A lui è dedi-

cata la grande mostra che Villa

Manin ospita sino al prossimo

3 aprile. Una rassegna che ha

ormai passato il “giro di boa”:

a 75 giorni dall’inaugurazione

sono stati raggiunti quasi 31

mila visitatori. Parliamo di ol-

tre 410 biglietti staccati gior-

nalmente. Numeri importanti,

insomma, che denotano il mo-

mento di riscoperta del pitto-

re, grafico e scultore catalano.

Un rinato apprezzamento che

si registra anche oltre oceano.

Lo scorso 9 gennaio, infatti, la

rassegna e il percorso creativo

di Miró sono stati protagoni-

sti di un interessante articolo

caso ha una forma geometri-

ca come poche altre al mon-

do. Un esagono perfetto da

cui si dipanano, come detto,

nove punte a formare la stella

che le molte fotografie aeree

mostrano. Una piazza centra-

le, l’antica piazza d’armi, dalle

dimensioni considerevoli, e tre

porte d’ingresso. Esse stesse

dei monumenti di pregio che

portano il nome delle località

verso cui conducono: Aqui-

leia, Cividale, Udine. Molti gli

scorci suggestivi e le opere

architettoniche che si pre-

sentano davanti ai turisti che

passeggiano fra i borghi e le

strade della cittadina – dal

1960 monumento nazionale

–. Il Duomo, per esempio, è

custode di opere di notevole

interesse, nel Civico Museo

Storico, sono invece conser-

vati armi, cimeli e documenti

che illustrano la storia della

fortezza, dalla nascita alla Se-

conda Guerra Mondiale. In un

contesto così ricco di storia

non può mancare la rievoca-

zione storica “A.D. 1615. Palma

alle armi”. Ogni anno – il primo

weekend di settembre - più di

duecento figuranti in costumi

seicenteschi rievocano l’inizio

della guerra degli Uscocchi.

Nulla da togliere a questo

gioiello. Siamo certi però che

sono molti i paesi da ricor-

dare nella nostra regione. Lo

chiediamo a voi. Diteci la vo-

stra! Visitate il nostro sito e

commentate questo articolo

dicendoci quale paese avreste

scelto e perché.

Eleonora Cuberli

del New York Times nel quale

Raphael Minder racconta la

svolta che comportò, per l’ar-

tista, il trasferimento nel nuo-

vo studio di Palma de Majorca,

non a caso, il tema sul quale

si focalizza anche la mostra di

Passariano dove si ricostrui-

sce addirittura un angolo del

suo studio.

Fu proprio in questa isola del

Mediterraneo, dove visse l’ul-

tima parte della sua vita che

l’artista - spesso descritto

come un uomo dal tempera-

mento romantico, taciturno e

riflessivo - si scrollò di dosso

le geometrie pulite e luminose

delle “sue figure”, i “suoi colo-

ri”, lasciando spazio al nero e

a segni che ricordano scrit-

ture primitive, dedicandosi a

un’analisi sempre più profonda

che emerge ruggente dalle sue

opere. A Villa Manin vediamo

un “altro” Mirò, scopriamo un

nuovo percorso artistico che

esce dagli schemi della pittu-

ra tradizionale: ormai anziano

mette le tele sul pavimento le

ricopre di spruzzi di colore

con scope e spazzole o usan-

do la punta delle dita e i pu-

gni. L’esposizione riunisce molti

lavori - per la prima volta in

Italia - legati a una fase che,

benché meno conosciuta, è

assai fertile. Una fase che ci

mostra un uomo pieno di forza,

guidato dall’immaginazione e

carico di vitalità

(e.c.)

Nella lista dei 20 borghi più suggestivi, il portale per la ricerca di viaggi ha inserito la città stellata, candidata Unesco

Al giro di boa grande successo per la mostra di Villa Manin, a Codroipo

PALMANOVA TRA I PAESI

PIÙ BELLI D’ITALIALA SCELTA DI SKYSCANNER

31 MILA VISITE PER MIRÒ

UDINEristorante di pescevieni e mangi diverso

Page 23: StadioFriuli 17gennaio2016

lo slowfood a Remanzacco

Qui da noi, se desideri, mangi, bevi,

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Page 24: StadioFriuli 17gennaio2016