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stagione –––– teatrale –––– 2017 –––– 2018

stagione - Sito Ufficiale del Comune di Russi · Testi classici come Il paradiso perduto di John Milton rein-terpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso o l’Enrico IV, pietra miliare

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stagione––––

teatrale ––––

2017––––

2018

Testi classici come Il paradiso perduto di John Milton rein-terpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso o l’Enrico IV, pietra miliare della drammaturgia pirandelliana, o ancora la commedia divertente di Eduardo De Filippo Non ti pago, ma anche proposte di agghiacciante attualità come Il Borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami incarnato da Massimo Dapporto o la toccante interpretazione di Giuseppe Cederna in Da questa parte del mare.Sono alcuni degli appuntamenti in cartellone al Teatro Co-munale di Russi per la stagione 2017/2018 in cui si susse-guono quattordici date, quattro riservate alla musica, una dedicata alla danza e nove alla prosa.Il programma tocca i tanti generi dell’espressione artistica e comprende, in abbonamento, due spettacoli in più rispetto alla scorsa stagione e una ancora maggiore qualità di con-tenuti. Un risultato virtuoso che scaturisce dalla collabora- zione tra il Comune di Russi e ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna, Circuito Regionale Multidisciplinare, attiva da oltre cinquant’anni con un ruolo centrale nella promo- zione della danza e nella distribuzione degli spettacoli in Emilia Romagna.Al centro sempre e prima di tutto il pubblico del teatro e dei teatri e il desiderio di incontrare nuovi mondi.

stagione concertistica

venerdì 13 ottobre 2017

il paradiso perduto, il paradiso ritrovato

martedì 24 ottobre 2017

trio di imola

mercoledì 15 novembre 2017

back to bach

martedì 28 novembre 2017

gian marco verdone piano solo

Inizio concerti ore 20:45

bambinia teatro

domenica 28 gennaio 2018

celeste, la fiaba dei colori

domenica 18 febbraio 2018

ahia!

domenica 11 marzo 2018

sogni. arlecchino e la bambina dei fiammiferi

Inizio spettacoli ore 16:00

cartellone2017 ––2018

prosa e danza

lunedì 6 novembre 2017

non ti pago

lunedì 20 novembre 2017

play strindberg

mercoledì 6 dicembre 2017

un borghese piccolo piccolo

martedi 9 gennaio 2018

prima della pensioneovvero cospiratori

martedì 30 gennaio 2018

enrico IV

giovedì 8 febbraio 2018

concerto per jack london

giovedì 22 febbraio 2018

piccoli crimini coniugali

giovedì 1 marzo 2018

da questa parte del mare

lunedì 19 marzo 2018

capolavori del balletto russo

Giovedì 5 aprile 2018

miss marplegiochi di prestigio

Inizio spettacoli di Prosa e Danza ore 20:45

lunedì––––

6 nov

prosa

non ti pago di Eduardo De Filippocon Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Alloccaregia Luca De Filipposcene Gianmaurizio Fercionicostumi Silvia Polidorimusiche Nicola Piovaniluci Stefano Stacchiniproduzione LA CoMPAGNIA DI TEATRo DI LuCA DE FILIPPo

Con la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, fondata dal figlio del grande Eduardo nel 1981, quando il padre si ritirò dalle scene, Luca De Filippo affrontò i grandi testi paterni e di Eduardo Scarpetta. Tra questi Non ti pago è tra i più noti della prima drammaturgia eduardiana e anche uno dei più divertenti, andato in scena per la prima volta nel 1940 e ripro-posto negli anni. Il nuovo spettacolo debuttò nel 2015, pro-tagonista lo stesso Luca De Filippo che poi dovette lascia- re la scena ma espresse il desidero di non fermare il lavoro della compagnia. A sostituirlo – come egli stesso stabilì – nei panni di Ferdinando Quagliuolo, l’allievo di Eduardo Gianfe-lice Imparato. L’accurata regia di Luca De Filippo, fedele ai tempi e alla scrittura di suo padre, conferma una modalità tutta sua di dare continuità alla tradizione senza rinunciare a una propria identità. La storia parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia però alla speranza, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna.

lunedì––––

20 novplay strindberg di Friedrich Dürrenmatttraduzione di Luciano Codignolacon Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni scena Antonio Fiorentinocostumi Andrea Viottiluci Luca Bronzomusiche Antonio Di Pofiregia Franco Peròcoproduzione TEATRo STABILE FRIuLI VENEzIA GIuLIA, ARTISTI RIuNITI e MITTELFEST 16

Sul palcoscenico-ring di Play Strinberg, le immagini tratteg-giate dallo svizzero tedesco Friedrich Dürrenmatt appaiono veloci come «flash di una lotta famigliare in cui il riso e il pugno nello stomaco, si alternano continuamente proprio come su un ring, riportando davanti agli occhi dello spetta-tore gli angoli più nascosti di quel nucleo, amato od odiato, fondamentale – almeno fino ad oggi… – delle nostre società: la famiglia». Così il regista Franco Però introduce il proget-to del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che continua – dopo la produzione dello schnitzleriano Scandalo incentrato sulle dinamiche interne a una famiglia borghese – a focaliz-zare l’attenzione sulla famiglia, ricorrendo all’aiuto dei gran-di “analisti” del teatro del Novecento, al loro sguardo lucido sulla realtà, alla loro capacità di presagire e di parlare anche al nostro tempo. Play Strinberg nasce al Teatro di Basilea nel 1969, scritta da Friedrich Dürrenmatt proprio per quel-la messinscena (molto applaudita) e tratta dal capolavoro strindberghiano Danza macabra. Un pezzo di bravura in cui l’adattamento di Dürrenmatt, scarnificando il linguaggio già essenziale, si prende gioco della nostra vita famigliare con il sarcasmo, l’ironia, il gusto del comico...

prosa

mercoledì––––

6 dicun borghese piccolo piccolo tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Ceramiadattamento e regia Fabrizio Conigliocon Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Coniglio, Federico Rubinomusiche originali Nicola Piovaniscene Giuseppe Di Pasqualecostumi Sandra Cardiniproduzione TEATRo E SoCIETà di Pietro Mezzasoma

Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di sistemare suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni. Ma come ottene-re una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una scorciatoia, in questo caso rappre-sentata dalla Massoneria.“Un borghese piccolo piccolo” è il romanzo di Vincenzo Ce-rami da cui è stato tratto il capolavoro cinematografico di Mario Monicelli. Un ritratto di agghiacciante attualità le cui tinte grottesche con le quali Cerami descrive le aspirazioni del protagonista Giovanni sono ripercorse da un grande ma-estro quale Massimo Dapporto nell’adattamento teatrale di Fabrizio Coniglio. La tragicommedia, che nella prima parte regala momenti di comicità a tratti esilarante, racconta – con il sorriso che solo grandi autori come Cerami sanno regalarci – che la scorcia-toia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come necessaria per sopravvivere: forse, in fondo, non cre-diamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione.

prosa

martedì––––

9 genprima della pensione ovvero Cospiratoriuna commedia dell’anima tedesca di Thomas Bernhardprogetto, scene e regia Elena Bucci e Marco Sgrossocon Elena Bucci, Marco Sgrosso, Elisabetta Vergnaniluci Loredana oddonecostumi ursula Patzak immagini Alvaro Petricigproduzione EMILIA RoMAGNA TEATRo FoNDAzIoNE E TEATRo DELLA ToSCANAin collaborazione con Le belle bandiere

In una stanza austera, con finestre socchiuse su una realtà misteriosa e nemica, tre fratelli, Rudolf, Vera e Clara, pra-ticano con maniaca precisione i riti che ne costituiscono l’identità, immersi nella loro miserabile devozione ad una delle ideologie più criminali che abbiamo conosciuto. Siamo nel giorno del compleanno di Himmler. Il giudice Rudolf Hol-ler, ex ufficiale delle SS, celebra regolarmente la ricorrenza con una cena allestita con cura meticolosa per lui da sua sorella Vera, alla quale partecipa, ostile ma complice, anche la sorella minore e inferma Clara. Attraverso la ripetizione dei rituali, i fratelli – rimasti senza altri congiunti – ricom-pongono il proprio ritratto immobile al di là dei mutamenti del tempo, incastonandosi a forza nella storia che li ha la- sciati da parte. Un rito fuori tempo che precipita verso un finale tra il dramma e la tragica ironia. Thomas Bernhard riesce ancora una volta a farci innamorare dell’umano rive-landone l’orrore e ci pare di capire, come possano accadere, nella vita di ognuno e nella storia, eventi incomprensibili alla ragione.Elena Bucci e Marco Sgrossoprosa

martedì––––

30 genenrico IVdi Luigi Pirandelloadattamento di Carlo Cecchi con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Dario Iubatti, Federico Brugnone, Remo Stella, Chiara Mancuso, Matteo Lai, Emanuele Linfattiscene di Sergio Tramonticostumi di Nanà Cecchiregia di Carlo Cecchiassistente alla regia Dario Iubattiproduzione MARCHE TEATRo di rilevante interesse culturale

Dopo i memorabili allestimenti di L’Uomo, la bestia e la vir-tù e Sei personaggi in cerca d’autore, Carlo Cecchi torna a Pirandello nel 150° anniversario della nascita dell’autore con uno dei testi più noti e rappresentati del drammatur-go siciliano, l’Enrico IV, una pietra miliare della poetica pi-randelliana. L’opera porta in scena i grandi temi della ma-schera, della follia e del rapporto tra finzione e realtà. Al centro la vicenda di un nobile dei primi del Novecento, che da vent’anni vive chiuso in casa vestendo i panni dell’im-peratore Enrico IV di Germania, prima per vera pazzia, poi per simulazione ed infine per drammatica costrizione. L’a-marezza vibrante di questa tragedia porta a un risultato di limpida bellezza, a una catarsi vera e propria; forse in Enrico IV più che in altre tragedie, il pirandellismo vince i suoi schemi e attinge a una tensione interiore davvero uni-versale. “Con Pirandello ho un rapporto doppio – dichiara il regista - lo considero, come tutti, il più grande autore ita- liano. E anche il più insopportabile. (…) Ma Pirandello è un nodo centrale nella tradizione del teatro italiano e va affron-tato col rispetto che gli si deve”. prosa

giovedì––––

8 febconcerto per jack londonun melodramma jazz d’amore e pugilatoFabrizio Bosso trombaLuciano Biondini fisarmonicaSilvio Castiglioni voce un progetto di ATER in collaborazione con F. BoSSoMANAGEMENT GIoVANNA MASCETTI e CELESTERoSA

Concerto per Jack London è un ‘melodramma jazz’ tratto dal racconto The Game di Jack London e liberamente adattato da Silvio Castiglioni per renderlo congeniale per la scena. Una vicenda di pugilato al ritmo del miglior cronista sportivo quale seppe essere, tra le tante altre cose, Jack London, e insieme una commovente e straziante storia d’amore. Sulla scena teatro e musica si incontrano, alla ribalta un artista di caratura internazionale quale Fabrizio Bosso che si esibisce alla tromba accompagnato da un narratore di calibro quale Silvio Castiglioni e dalla maestrìa di Luciano Biondini alla fisarmonica. Ne scaturisce un omaggio allo scrittore statu-nitense più tradotto, di cui nel 2016 si celebrava il centenario della morte, il padre di Zanna Bianca e del Richiamo della fo- resta, giornalista, ma anche cercatore d’oro, pescatore di ostriche, vagabondo, attivista sociale e tanto altro, che di-venne ricchissimo ed ebbe un enorme successo grazie ai suoi romanzi. ”London, nato – commenta Silvio Castiglioni – dalla stessa palla di fuoco che ha generato il grande jazz. Abbastanza popolare e abbastanza ribelle… proprio come Fabrizio Bosso, un artista in grado di attivare una potente apertura d’ascolto, capace di scatenare un temporale dal nulla!”.

prosa

giovedì––––

22 febpiccoli crimini coniugalidi Eric Emmanuel Schmittadattamento e regia di Michele Placidocon Michele e Placido Anna Bonaiutoproduzione GoLDENART PRoDuCTIoN

Sull’altalena del matrimonio si consuma la vita dei due pro-tagonisti di Piccoli crimini coniugali. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe. Gilles e Lisa da ormai quindici anni si trovano a vivere un apparentemente tranquillo ménage fami-liare. Lui convinto che la vita a due si riveli un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione dell’altro. Lei, moglie fedele, molto innamorata e timorosa di perdere il marito. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles perde completa-mente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile scontro. I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappro-priarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non è che un unione di estranei. Il testo di Schmitt si dipana in un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, una lotta che si genera dove la grande passione inespressa, che per fortuna di Gilles e Lisa li tiene ancora av-vinti, cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale, necessario alla coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.

prosa

giovedì––––

1 marda questa parte del maretratto dal libro di Gianmaria Testadi e con Giuseppe Cedernacon il contributo alla stesura del testo di Alessandra Ballerini e Marco Revelliproduzioni FuoRIVIA e TEATRo STABILE DI ToRINo - TEATRo NAzIoNALEin collaborazione con Teatro dell’Archivoltoregia Giorgio Gallioneelementi scenografici Lorenza Giobertiluci di Andrea Violato

Il libro di Gianmaria Testa Da questa parte del mare, giunto in libreria postumo, diventa un viaggio teatrale, per storie e canzoni, portato in scena da Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con l’autore e che con lui condi-vide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria Testa, ne cura la regia traducendo in linguaggio, immagini e forma teatrali, le parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica. Ne scaturisce un racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’omonimo concept album sulle migrazioni moderne uscito nel 2006, ed è un po’, anche, inevitabilmen-te, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici, il rac-conto dei grandi movimenti dei popoli di questi anni, delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi. Un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato prezioso che riesce a restituire ancora e per sempre la voce del cantau-tore ed il suo sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi.

prosa

giovedì––––

5 aprmiss marplegiochi di prestigiodi Agatha Christieadattamento dal romanzo di Edoardo Erbacon Maria Amelia Monti e altri sette attori (in via di definizione)compagnia Gli Ipocritiregia Pierpaolo Sepe

Con Maria Amelia Monti Miss Marple – la più famosa de-tective di Agatha Christie – sale per la prima volta su un palcoscenico in Italia dando vita ad una commedia contem-poranea. Siamo negli anni ‘50, in una casa vittoriana della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Carrie Louise, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni pre-cedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche un gio-vane piuttosto strano, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costrin-ge a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia bloccata dal maltempo, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un Gioco di Prestigio.

prosa

lunedì––––

19 marcapolavori del balletto russoBalletto Yacobson di San Pietroburgomusiche di P. I. Cajkovskij,V. Bellini, F. Chopin, J. Strauss, A. Adam, W. A. Mozart, M. Mussorgskycoreografie di V. Vajnonen, L. Yacobson, M. Fokin, L. Ivanov, J. Coralli, J. Perrot, M. Petipacon i ballerini del Balletto Yacobson di San Pietroburgoin collaborazione con ATER

Uno straordinario spettacolo di danza classica, con estratti da alcuni dei più grandi capolavori del balletto russo come Lo Schiaccianoci, Les Sylphides, Il lago dei cigni, Giselle, La bella addormentata su musiche di P. I. Cajkovskij, A. Adam, J. Strauss. Il Balletto Yacobson di San Pietroburgo viene fon-dato nel 1969 da Leonid Yacobson, uno dei più famosi core-ografi del XX secolo, che ha guidato la Compagnia portan-dola all’eccellenza e facendone un punto di riferimento per la storia del balletto. Nel 1976 l’eredità di Yacobson è stata raccolta da Askold Makarov, che fece conoscere il Balletto anche fuori dalla Russia. Oggi la Compagnia sviluppa una direzione moderna pur mantenendo viva la tradizione del suo repertorio e l’eredità del fondatore. L’attuale direttore è An-drian Fadeev, che vanta una carriera da primo ballerino del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

danza

venerdì––––

13 ottil paradiso perduto,il paradiso ritrovato liberamente tratto daI Paradiso Perduto di John Milton e altre scrittureideazione Elena Buccielaborazione drammaturgica ed interpretazione Elena Bucci e Marco Sgrossoal violino e al pianoforte Dimitri Sillatoproduzione LE BELLE BANDIERE, REGIoNE EMILIA RoMAGNA, CoMuNE DI RuSSIspettacolo vincitore edizione 2017 I TEATRI DEL SACRO – Federgat

Trecentocinquanta anni dopo la sua prima pubblicazione, il Paradiso Perduto di John Milton ci colpisce ancora per la potenza visionaria del racconto della tentazione di Adamo ed Eva fino alla loro cacciata dal giardino dell’Eden creato per loro da Dio. Qual è il nostro paradiso perduto? Forse è un luogo dell’anima dove coltivare l’utopia di un futuro migliore, dove il talento di ogni singolo sia un regalo per tutti e non un pericolo, dove felicità personale e collettiva coincidano? E come l’abbiamo perduto? Le domande sono talmente grandi che è rischioso eluderle. La musica assume il ruolo di un ter-zo attore, suggerendo insieme alla luce, luoghi e sensazioni. E il nostro possibile, futuro Eden ritrovato – quel paradiso dentro di sé a cui allude Milton ormai cieco – forse è qui, nel dubbio, nella ricerca di un linguaggio autentico attraverso il teatro, nella sospensione del giudizio, nell’apertura alla fidu-cia. Mai come ora l’arte può aiutarci a costruire un’alternati-va alla perdita della speranza.

Elena Bucci e Marco Sgrosso

musica

martedì––––

24 otttrio di imola Marianna Tongiorgi pianoforteAngioletta Janucci Cecchi violinoClara Sette violoncelloProgramma: Musiche di F. J. Haydn / L. van Beethoven / F. MendelssohnIn collaborazione con ASSoCIAzIoNE MozART 14

Il Trio di Imola è nato nel 2015 da un’idea del M° Nazzare-no Carusi nell’ambito del corso di Musica da Camera tenu-to dallo stesso presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. La formazione si compone di tre musi-ciste pluripremiate che sommano a una grande bravura tecnica un’ancora maggiore musicalità: la pianista Marian-na Tongiorgi, concertista e, tra le altre cose, collaboratrice pianistica all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e alla Accademia Internazionale ICONS di Novara; la violinista Angioletta Janucci Cecchi, stabile dell’orchestra filarmo- nica del Teatro Comunale di Bologna e la violoncellista Clara Sette, concertista, attualmente studente al Conservatorium Zuyd di Maastricht con Ursula Smith. Nell’ultimo anno il Trio di Imola ha ottenuto il 1° premio al concorso internazionale “Città di Rimini”, il 1° premio assoluto al concorso “Europe-an Music Competition Città di Moncalieri” e il 1° premio al concorso internazionale “Musica Insieme 96” di Asti.Il Trio ha tenuto concerti con musiche di Brahms, Mendels-sohn, Beethoven nella stagione musicale Mikrokosmi di Ra-venna, nella stagioni concertistiche del Comunale di Ferrara, “Casentino Classica” di Bibbiena e dell’Accademia Pianisti-ca “Incontri con il Maestro” di Imola nonché in importanti festival musicali in Olanda.musica

mercoledì––––

15 novback to bach di e con Nicola CiaffoniLuca Franzetti violoncelloregia Nicola CiaffoniIn collaborazione con ASSoCIAzIoNE MozART 14

Un dialogo di musica e parola tra un attore, un musicista e un violoncello guidati dalle Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach. Capitolo fondamentale della produzione di uno dei più grandi maestri della storia della musica, le Sui-tes sono il punto di partenza di un viaggio che si compie per raccontarne la vita, per indagare poeticamente chi si cela davvero dietro al volto severo e corrucciato del suo ritratto.Non si tratta di un’esecuzione di brani fine a sé stessa né di una lezione accademica sulla vita di Bach, ma di un viaggio nella sua umanità e genialità; un viaggio attraverso la sua opera e la grande eredità che ci ha lasciato e che, in maniera più o meno consapevole, riecheggia e si esprime ancora oggi nel nostro DNA musicale. Questo viaggio è per tutti, sen-za differenze e separazioni tra chi guida e chi viene guida-to, tra l’esperto ascoltatore e il principiante. Un viaggio per trascinare l’opera del maestro tedesco fuori dalle polverose teche museali, in cui troppo spesso viene rinchiusa; per farla volare fino ad oggi, libera di raccontarci che il classico, in-teso come modello esemplare, non ha epoca ed è destinato a essere sempre fonte di ispirazione. Universalmente fruito, goduto e amato. Un viaggio: ritorno al presente incluso.Nicola Ciaffoni

musica

martedì––––

28 novpiano solo Gian Marco Verdone pianoforteProgramma musiche di L. van Beethoven, F. Chopin e M. Mussorgski (Quadri di un’esposizione)In collaborazione con ASSoCIAzIoNE MozART 14

Gian Marco Verdone, classe 1994, si avvicina alla musica all’età di quattro anni frequentando la Scuola di Educazio- ne Musicale “Vassura Baroncini” di Imola, dove vive. Nel 2004 entra a far parte della classe del M° Walter Orsingher, con il quale inizia un percorso di studi che lo porteranno a distinguersi, come solista e non, in diverse rassegne e in vari concorsi pianistici. Si diploma al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena e in seguito viene ammesso all’Acca-demia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola nella classe del M° Igor Roma. Prosegue la carriera da solista e sviluppa parallelamente una dedizione per la Mu-sica da Camera: si esibisce negli “Incontri Mittleuropei” or-ganizzati dagli Istituti di Cultura Italiana all’estero in alcune fra le principali capitali europee come Praga e Lubiana pre-sentando anche una propria composizione inedita per pia- noforte solo. Dal 2015 forma un duo stabile con la flautista Francesca Faruoli, spaziando dalla classica al jazz. L’inte- resse di Gian Marco Verdone si spinge in pieno ‘900 fino alla contemporaneità, su molteplici versanti, “colti” e non (suona in una band swing–rockabilly), e trova sfogo nella passione per l’improvvisazione, la sperimentazione e la composizione di musica di vario genere e organico.

musica

bambinia teatro

domenica––––

28 gen––––2018

celeste, la fiaba dei colori Teatro di animazione, pittura dal vivo e narrazione – dai 4 anni

di e con Gianni Franceschini musiche di Giovanni e Alessandro Franceschinifigure di Marisa Dolci e Gianni Volpeluci–audio di Giancarlo Dalla Chiaraproduzione GIANNI FRANCESCHINI

I colori dell’arcobaleno sono protagonisti dell’opera, con i loro significati, i risvolti antropologici, folkloristici psichici e pedagogici e didattici. Il contenitore di questo percorso è la fiaba con la sua più affermata struttura proposta da V. Propp. Come in un rito di passaggio un colore riesce a esse-re accettato dagli altri dopo aver vissuto un viaggio iniziati-co, superato ostacoli, conosciuto le altre totalità della luce. La metafora ci riporta direttamente al vissuto del bambino, al suo crescere, vivere le esperienze della vita, affermarsi e gustare le soddisfazioni dei traguardi raggiunti. Il parago-ne si allarga al tema dell’inclusione e dell’integrazione del diverso nella comunità. Il narratore, un “nonno” parla di una bambina che nessuno a scuola vuole vicino a sé e per farle capire che potrà conquistarsi un posto assieme agli altri suoi compagni, narra la storia di Celeste che i colori dell’arcobaleno non volevano. Celeste parte per un viaggio nel mondo dei colori, li conosce, esperimenta le loro carat-teristiche, pregi e difetti, trasformazioni e legami con figu-re e personaggi, infine superata una grande difficoltà viene riconosciuta e accettata dagli altri colori fino a comporre l’arcobaleno e si sistema vicino agli altri con soddisfazione e gioia. Così succede anche alla bambina, che dimostrerà le sue capacità e valori e i suoi compagni di scuola la conside- reranno e la accetteranno gioiosamente.

bambinia teatro

domenica––––

18 feb––––2018

ahia! Teatro d’attore con pupazzi – dai 5 anni

drammaturgia e regia Damiano Nirchio assistente alla drammaturgia e regia Anna Maria De Giorgio suoni e luci Carlo Quartararo scene Bruno Soriato costumi Cristina Bari pupazzi Raffaele Scarimboli cura del movimento Anna Moscatellivideo editing e grafica Punescon Lucia zotti, Monica Contini, Raffaele Scarimboliideazione Senza Piumeproduzione TEATRI DI BARI – SENzA PIuME

Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mondo. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possibile? Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sa-pere. Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del Dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immedia- tamente ottenibile, faticoso. Ma soprattutto per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità.

bambinia teatro

domenica––––

11 mar––––2018

Drammatico Vegetale

sogni. arlecchino e la bambina dei fiammiferiTeatro di figura con attori, pupazzi e videoproiezioni -–dai 5 anni

di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzonipupazzi e oggetti Pietro Fenati, Sara Maioli, Elvira Mascanzoniscenografia e immagine virtuale Ezio Antonellimusiche originali Luciano Titiregia Pietro Fenatiproduzione Ravenna Teatro

Scegliendo come prima chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia (La bambina dei fiammiferi, H. C. Andersen), lo spettacolo ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi co-struiti attraverso citazioni dall’arte figurativa. Accendendo i suoi fiammiferi, la piccola sognatrice entra nel luogo fanta-stico del teatro, dove si incontrano storie connesse a “visio-ni” dell’arte. Ecco allora che appare Arlecchino.Novello principe azzurro, rappresenta il colore e la gioia di vivere. La Fiammiferaia s’innamora di lui e i due si rincorrono nell’intreccio delle storie e delle immagini che attraversano. Ne La bella addormentata Arlecchino la risveglia con un ba-cio, poi la conduce in Hansel e Gretel, Biancaneve e i sette nani, Il piccolo principe, I tre porcellini, Cappuccetto Rosso… e intorno il mondo fantastico di Arcimboldo e Botero, Ernst, Magritte, Dalì, Mondrian, Burri, Mirò, Klee… Alla fine, Ar-lecchino e la bambina usciranno di scena attraverso i tagli di Fontana; lo spettacolo finisce e ricomincia la vita vera, anche se ci piace quello che scrive Shakespeare, ovvero che “siamo fatti della stessa stoffa di cui son fatti i sogni”.

bigliettiplatea o posto di palcoAdulti € 9,50 Bambini fino a 15 anni e invalidi € 4,50

galleriaPosto unico € 6,50 Bambini fino a 15 anni e invalidi € 4,50

criteri per la determinazione delle riduzioniVengono individuati i seguenti criteri per la determinazione delle riduzioni:Bambini: fino a 15 anni compiuti ingresso gratuito a tutti gli spettacoli delle Stagioni Concertistica e di Prosa e DanzaGiovani: fino a 26 anni compiutiPensionati oltre 65 anni:già compiuti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamentoDisabili: ingresso gratuito per coloro che utilizzano la carrozzinaInvalidi con tessera: tariffa ridotta

stagione concertisticaTariffa ridotta speciale per l’acquisto di abbonamenti a favore degli iscritti alle Scuole di Musica.Tale iscrizione dovrà essere comprovata, al momento dell’acquisto dell’abbonamento, con valida documentazione.

superabbonamento amici del teatroI prezzi dei singoli biglietti ed abbonamenti verranno contabilizzati, ai soli fini dell’inserimento dei dati nelle procedure informatizzate della biglietteria elettronica, con criteri di proporzionalità.

proposta speciale carnet under 30I carnet verranno posti in vendita al termine della campagna abbonamenti intendendo come tale tutto il periodo dedicato sia alle conferme degli attuali abbonati sai alla sottoscrizione dei nuovi abbonamenti. Il carnet è strettamente personale e non può essere in alcun modo ceduto a terzi. Per under 30 si intendono i giovani che al momento della sottoscrizione del carnet non abbiano ancora compiuto il 30° anno di età.

stagione concertisticaabbonamentiplatea o posto di palcoIntero € 35,00Giovani fino a 26 anni epensionati over 65 e invalidi€ 26,00Iscritti alle scuole di musica€ 13,00

bigliettiplatea o posto di palcoIntero € 13,00Giovani fino a 26 anni epensionati over 65 e invalidi€ 9,00

galleriaPosto unico € 9,00 Ragazzi fino a 15 anni ingresso gratuito

stagione di prosa e danzaabbonamentiplatea o posto di palcoIntero € 142,00Pensionati over 65 € 132,00Giovani fino a 26 annie invalidi € 86,00

bigliettiplatea o posto di palcoIntero € 22,00

Pensionati over 65 € 20,00Giovani fino a 26 annie invalidi € 12,00

galleriaPosto unico € 15,00 Giovani fino a 26 annie invalidi € 12,00

carta docCon la Carta Doc vidimata per l’anno scolastico in corso

superabbonamento amici del teatroconcertistica, prosae danza

abbonamentiplatea o posto di palcoIntero € 153,00Pensionati over 65 € 138,00Giovani fino a 26 annie invalidi € 96,00

carnet giovaniproposta specialeCarnet di 4 spettacoli riservato ai giovani under 30 € 42,00

bambini a teatroabbonamento specialeplatea o posto di palcoAdulti € 21,00Bambini fino a 15 anni € 11,00Invalidi € 14,00

abbonamentiGli abbonati alla stagione precedente conserveranno il diritto di prelazione degli abbonamenti nei medesimi posti.In biglietteria verranno posti in vendita:I posti di platea e palco rimasti invenduti a seguito della campagna abbonamenti e quelli non utilizzati per gli allestimenti (regia);I posti in galleria dal posto n. 1 al posto n. 55.In galleria sono previsti anche 18 posti in piedi.

stagione 2017/18abbonamenti e biglietti

confermeGiovedì 28 e venerdì 29 settembre 2017 dalle h. 16:00 alle 19:00Sabato 30 settembre 2017 dalle h. 09:00 alle 13:00

nuovi abbonamentiGiovedì 5 e venerdì 6 ottobre 2017 dalle h. 16:00 alle 19:00Sabato 7 ottobre 2017 dalle h. 09:00 alle 13:00

biglietteriaMartedì dalle h. 10:00 alle 12:00Giovedì dalle h. 16:00 alle 19:00Sabato dalle h. 10:00 alle 12:00Giornata di spettacolo: dalle h. 19:30 alle 20:45

biglietteria onlinewww.vivaticket.it

A spettacolo iniziato non è consentito l’ingresso in sala.Si invita il gentile pubblico a disattivare il cellulare prima dell’ingresso in sala. Il programma potrà subire variazioni per motivi tecnici o per cause di forza maggiore.

Teatro Comunale Russi – via Cavour 10Per informazioni relative a spettacoli, abbonamenti e servizi di biglietteria: Teatro Comunale di Russi – via Cavour 10 – tel 0544 [email protected] i giorni feriali dalle 10:00 alle 12:00

Teatro Comunale di Russi

Comune di RussiUfficio Cultura, Teatro e Manifestazioni via Cavour 21 – tel 0544 [email protected]

Cartellone della Stagione Teatrale consultabile su:www.comune.russi.ra.it e www.ater.emr.it

Con il patrocinio di

PRoVINCIA DI RAVENNA

Crediti fotografici

In copertina: Sasha Gouliaev.Non ti pago: foto di Masiar Pasquali.Play Strindberg: foto di Simone di Luca.Prima della pensione: foto di Luca Del Pia.Piccoli crimini coniugali: foto di Tommaso La Pera.Da questa parte del mare: foto di Stefania Spadoni.Il Paradiso perduto, il paradiso ritrovato: foto di Silvia Varrani.

Con il sostegno di

Con il contributo di

BCC Credito Cooperativo Ravennate e ImoleseMSC Moviter Strade CerviaGruppo HERAFondazione Cassa di Risparmio di RavennaConfcommercio Imprese per l’Italia – RavennaKvernelandCassa di Risparmio di Ravenna

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Comune diRussi