Upload
others
View
5
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
L’infanzia e gli studi Nasce il 13 Luglio 1826 da Mariano e Anna Di BenedeGo
Studia in casa e, dopo la morte del padre, nel 1836 entra nel collegio -‐ conviGo Carolino Calasanzio, eccellendo in aritmeLca e scienze.
Nel 1841 si iscrive alla Facoltà di Medicina, dove frequenta i corsi di Michele Foderà e Filippo Casoria
La rivoluzione Partecipa ai moL rivoluzionari del ‘48.
E’ eleGo al Parlamento Siciliano nella circoscrizione di Francavilla (ME)
Il 7 seGembre 1848 il generale Carlo Filangeri prende Messina Cannizzaro organizza la difesa di Taormina
RoGosi l’armisLzio, fugge a Catania e, raggiuta Palermo, si imbarca sulla fregata L’Indipendente
Giugno 1860 Il 15 giugno sbarca in Sicilia con la seconda spedizione del Generale Giacomo Medici che il 20 entra a Palermo
… per rivedere la mia vecchia madre e le mie sorelle … e per prestare, ove occorresse, l’opera mia per il consolidamento della rivoluzione
Carlsruhe
Dal 3 al 5 SeGembre 1860 Primo Congresso Internazionale di Chimica
Il ritorno a Palermo
Regio Decreto 28 OGobre 1861: è nominato professore di Chimica Inorganica e Organica a Palermo
L’a^vità pubblica a Palermo
ReGore dal 1865 al 1868
Consigliere Comunale
RiprisLna il funzionamento delle scuole e cerca di ammeGervi le donne.
Fonda una scuola serale per lavoratori.
Nel 1867 è nominato Commissario per la Salute Pubblica
Le realizzazioni più significaLve
• L’a^vazione (8.12.1862) di un IsLtuto Tecnico
• La costruzione di un moderno GabineGo di Chimica
• La cosLtuzione di un centro di studi chimici di livello internazionale, nel quale si formarono giovani provenienL da tuGa l’Europa
• La fondazione di un giornale a diffusione internazionale, la Gazze9a Chimica Italiana, esclusivamente dedicato alla pubblicazione di lavori di argomento chimico
Il Laboratorio I lavori per riadaGare i locali al piano superiore dell’ex casa provinciale dei padri TeaLni, in Via Maqueda, vanno a rilento, per l’insorgere di difficoltà burocraLche e logisLche
Solo nell’estate del ‘67 il laboratorio è completato secondo i suoi desideri.
Finalmente un Laboratorio!
Un assistente (Giovanni Campisi), due primi preparatori (Domenico Amato e Körner), un secondo preparatore (Paternò) e un terzo preparatore (Bernardino Salemi)
Finalmente un Laboratorio!
Collezione Oliveri-Mandalà
Gli strumenL
Microscopio SpeGroscopio Bilancia a due pia^
Foto Gigliola Siracusa
Gli allievi
Adolf Lieben Guglielmo Körner Emanuele Paternò Alfred Naquet
Gli allievi: Alfred Naquet (1843-‐1916)
Curriculum precedente
Laureato in Medicina, lavora all’Ecole de Médicine di Parigi, con Adolphe Wurtz
professore agrége nel 1863, tesi dal Ltolo Des Sucres
Dispone di un biennio di congedo
L’a^vità a Palermo
Il 18 oGobre 1863 è nominato professore di chimica e fisica presso l’IsLtuto Tecnico
A metà degli anni ‘60, Palermo è una delle poche ciGà europee dove si insegna la teoria atomico -‐ molecolare, sia all’Università che presso l’IsLtuto Tecnico.
L’a^vità a Palermo
Pubblica un arLcolo
Sur l’atomicité de l’oxygène, du soufre, du sélénium et du tellure
(Comptes-‐Rendus, LVIII n° 8 (1864 -‐ Ier semestre) 381-‐3)
pur essendo l’atomicità massima una caraGerisLca intrinseca dell’elemento, quella reale dipende dall’elemento con cui esso è combinato, per cui può assumere diversi valori per lo stesso elemento
Il libro di testo
Torna a Parigi nell’estate del ‘65, ma si dedica all’a^vità poliLca, trascurando sempre di più quella di ricerca.
Nel 1865 pubblica: Principes de Chimie fondée sur le Théories Modernes
un libro di testo chiaro, aggiornato, leggibile, desLnato a tu^ gli insegnanL che vogliono trasmeGere agli studenL le nuove teorie chimiche.
Dumas lo criLca per aver dato enfasi all’insegnamento delle più recenL acquisizioni della Chimica, e accantonato il metodo tradizionale di insegnamento
Gli allievi: Adolf Lieben (1836-‐1914)
Curriculum precedente • 1856: DoGorato a Heidelberg con Bunsen. • Ecole de Médecine con Wurtz. • 1860: Congresso di Karlsruhe. • 1861 : privatdozent, incaricato del corso di Chimica Inorganica dall’Università di Vienna.
A^vità a Palermo • Professore di Chimica Inorganica (1865). • Organizzazione del laboratorio • Studio delle densità di vapore anomale Bull. Soc. Chim. 3 (1865) 90-‐97.
Molte sostanze allo stato gassoso subiscono decomposizione quasi completa. I metalli non hanno molecole biatomiche. Gli elemenL possono avere molecole bi o poliatomiche
• Sintesi degli alcoli per mezzo dell’etere clorurato • Il metodo per la trasformazione dei composI organici cloruraI in joduraI Giornale di Scienze Naturali ed Economiche (1866) e (1869)
Nel 1867, è nominato a Torino, professore di Chimica Inorganica e direGore dell’IsLtuto.
Cannizzaro: Il distacco da Lieben è per me cosa dolorosissima, la di lui compagnia era la sola cosa che mi compensasse dall’isolamento scienIfico in questa estrema parte d’Europa.
Lieben: Non ho mai nascosto a nessuno che il piacere di stare insieme con voi era quello che più di ogni altra cosa mi tra9eneva a Palermo.
La separazione
Gli allievi: Wilhelm Koerner (1839-‐1925)
Curriculum precedente
1858 : Diploma di Ingegnere industriale, Politecnico di Kassel studia chimica a Giessen con Kopp, Will e Engelbach; 6.9.1860: laurea magna cum laude
rimane tre anni a Giessen, come assistente di Will.
un anno a Gand presso il laboratorio di Kekulé
Inizio ‘65: assistente di Odling presso il St. Bartholomew’s Hospital di Londra
a fine anno torna a Gand come assistente privato e segretario di Kekulé; collabora alla stesura del Lehrbuch der organische Chemie.
Arriva a Palermo nel dicembre ‘67 come preparatore nel GabineGo di Chimica
A Palermo
Proge^ di ricerca:
1. scoprire, tra i derivaL del benzene, quelli nei quali i gruppi sosLtuenL sono in posizione corrispondente, in modo da classificare i corpi aromaLci in serie di cosLtuzione simile;
2. determinare la posizione relaLva degli atomi di idrogeno sosLtuiL, che lui chiamava luoghi chimici degli atomi o residui sosItuenI, cioè da quanL atomi di idrogeno fossero separaL l’uno dall’altro i diversi sosLtuenL lungo il perimetro dell’esagono
L’equivalenza degli atomi di carbonio del benzene
Körner dimostrò che l’esistenza di un solo monoderivato e un numero ben preciso di diversi isomeri polisosLtuiL del benzene cosLtuiva la prova dell’equivalenza delle sei valenze degli atomi di carbonio.
Giornale di Scienze naturali ed economiche, 5 (1869) 212-‐256
Gli acidi idrossibenzoici
Per decarbossilazione si o^ene un solo fenolo
SosLtuendo il gruppo fenilico con cloro e poi traGando con amalgama di sodio si o^ene un unico acido benzoico
Conclusioni
L’equivalenza delle sei posizioni dei sosLtuenL nella molecola di benzene dimostra la distribuzione simmetrica, sia degli atomi di carbonio che di quelli di idrogeno e la disposizione anulare degli atomi di carbonio, e cosLtuisce la premessa per la determinazione del luogo chimico.
IdenLficazione degli isomeri
Partendo dai tre dibromobenzeni isomeri, determina sperimentalmente quanti e quali tribromobenzeni sia possibile ottenere da ciascuno di essi.
Sintetizza tutti i composti possibili, dimostrando che in essi i sostituenti occupano effettivamente le posizioni previste.
Il commento di Cannizzaro … quesL argomenL vanno presentaL agli studenL, evitando che essi si formino della valenza un conce9o fisico e geometrico.
Mentre il ricercatore poteva esprimere, con notevole vantaggio, in termini di posizioni relaIve degli atomi e delle molecole, le relazioni tra reagenL e prodo^, usando figure schemaIche per rappresentare queste posizioni,
… in mancanza di conferme sperimentali, quesL uLli strumenL di ricerca e di pensiero andavano presentaL agli studenL, solo come ipotesi passeggere e transitorie, ancora senza alcun caraGere di verità.
Il commento di Lieben Rimprovera Paternò e Cannizzaro di aver voluto saltare il Rubicone tra le speculazioni lecite, sul modo di combinarsi degli atomi, e quelle meno lecite, sulla vera posizione degli atomi nello spazio.
Probabilmente, nel 1869, Palermo è l’unico posto in cui possa essere pubblicato un lavoro in cui si discute sull’isomeria delle struGure molecolari, rappresentando gli atomi nello spazio.
Il merito va riconosciuto a Cannizzaro e a Körner, che ha usato il modello del carbonio tetraedrico proposto nel 1867 da Kekulé
La partenza
Alla fine del ‘70, professore di Chimica Organica della Scuola Superiore di Agricoltura di Milano;
La dirige dal 1899 al 1919;
Insegna fino al 1922, quando è collocato a riposo, per moLvi di salute.
Muore a Milano la sera del 29 marzo 1925
Gli allievi: Emanuele Paternò (1847-‐1935)
• nasce a Palermo il 12 dicembre 1847
• dopo un’infanzia trascorsa in esilio, nel 1860, torna definiLvamente a Palermo
• riprende gli studi dalla seconda elementare
• studia presso l’IsLtuto Tecnico, dove il fratello Franco è assistente di Naquet.
• Paternò ricorderà sempre Naquet come l’insegnante che suscitò in lui l’interesse per la chimica, iniziandolo alla ricerca scienLfica.
Gli studi e la carriera Si licenzia il 18 luglio 1866 con una tesi scriGa sugli Acidi corrispondenI agli alcoli monoatomici, ed in parIcolare dell’acido aceIco e valerico: aceIficazione, aldeidi e chetoni, relatore Campisi
• assistente presso l’IsLtuto Tecnico • 1867 secondo preparatore nel laboratorio di Chimica Generale.
• oGobre 1870, primo preparatore • 1871: laurea in fisica e chimica • 1871: primo nel concorso per la caGedra di Chimica Generale a Torino.
La carriera universitaria 1872: sosLtuisce Cannizzaro sia nell’insegnamento che come
DireGore del laboratorio
1872: il Consiglio di Facoltà lo propone come Professore straordinario di Chimica Organica e Inorganica.
1892: è chiamato alla caGedra di Chimica Applicata presso l’Università di Roma
1910: sosLtuisce Cannizzaro come professore di Chimica Generale e DireGore dell’IsLtuto di Via Panisperna.
1923: si riLra dall’insegnamento come Professore Emerito
L’a^vità poliLca ReGore a Palermo, dal 1.11.1885 al 7.5.1890
Sindaco, dal maggio 1890 al gennaio 1892
Presidente della Provincia dall’8.8.1898 al 10.8.1914
Senatore del Regno dal 14.12.1890 Vice presidente del Senato dal 1904 al 1919 Presidente del Consiglio Superiore della Sanità Presidente del Consiglio della Pubblica Istruzione
Muore a Palermo il 18 gennaio 1835
Il dibromoetano
Paternò, non solo concilia l’esistenza dei tre isomeri del dibromo etano con la tetraedricità della valenze dell’atomo di carbonio, ma rende ancora più chiara l’ipotesi con una figura nella quale le tre molecole sono chiaramente rappresentate nel loro sviluppo tridimensionale.
L’accoglienza La prima parte dell’arLcolo è tradoGa e pubblicata sia sui Comptes Rendus, che sugli Annalen
Mancano le considerazioni sullequivalenza degli atomi di idrogeno dell’etano e la figura con le tre struGure spaziali
Paternò ha il merito di applicare per primo l’ipotesi della tetraedricità delle valenze del carbonio ai composL organici saturi.
E’ superfluo dire che questo non è altro che un modo di rappresentare i faU, e che tu9e queste idee hanno bisogno di prove sperimentali.
Il commento di Lieben Ripeto che non considero come assurdo il supporre tali isomerie, ma non avendo noi nessun mezzo per conoscere la posizione topografica degli atomi (mentre ne abbiamo molI per conoscere il modo come sono combinaI) lo considerò un po’ pericoloso per la scienza. Slanciandosi nello spazio in cerca di atomi si rischia di perdere la terra so9o i piedi
A. Lieben, le9era a E. Paternò del 25.6.1869
Il trasferimento
Membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (1871) Senatore del Regno (15 novembre 1871) CaGedra di Chimica Organica a Roma (1872)
Insegna fino al 1909
La GazzeGa Chimica Italiana
Il 30.9.70 è indeGa una riunione nel laboratorio di Hugo Schiff a Firenze. Partecipano Cannizzaro, Schiff, L. Gabba (Biella), F. Selmi (Bologna), P. Tassinari (Pisa), Paternò e Amato
All’ordine del giorno : … il modo di stabilire una Società chimica, coll’intento di promuovere il progresso degli studi chimici in Italia.
La GazzeGa Chimica Italiana
E’ stampata a Palermo, dal primo numero (31.3. 71) fino al 1904, anche dopo che Cannizzaro e Paternò si sono trasferiL a Roma. Tipografia Michele Amenta, Via ViGorio Emanuele dal 1889 Tipografia Statuto, Via Monteleone
Gli allievi a Palermo
Michele FileL (1851-‐1914)
AgosLno Oglialoro-‐Todaro (1847-‐1923)
Girolamo Mazzara (1850-‐1906)
Pietro Spica-‐Marcataio (1854-‐1929)
L’eredità Col tempo, il ruolo della scuola palermitana nella chimica italiana ed europea va scemando, forse sopraGuGo, per il venir meno di una guida sicura che sLmoli e indirizzi ricerca e dida^ca:
Il nostro IsItuto chimico avrebbe dovuto fare per l’insegnamento e per la scienza assai più di quello che ha fa9o. Mi si stringe il cuore vedendo la poca cultura e la poca perizia praIca dei do9ori da Noi laureaI. Che fare ora? E’ un desIno, pare fatale, di questa nostra Italia che dà qualche volta scinIlle luminose, ma cade dopo subito nella mediocrità in ogni cosa.
Cannizzaro a Paternò, 24.9.1900
L’epilogo Muore il 10 Maggio 1910 E’ sepolto nel Cimitero acaGolico per stranieri del Testaccio, accanto alla moglie, morta l’8 Novembre ‘92
Il ritorno a Palermo
Il 22 maggio 1926, in occasione del II Congresso Nazionale di Chimica Pura e Applicata, la salma è trasferita a Palermo, nella Chiesa di San Domenico
Nel Pantheon
I chimici italiani con devozione filiale la ciGà di Palermo
con orgoglio di madre