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Giunta RegionaleArea Sanità e Sociale
Stati Generali della Sanità
Regione del Veneto
PROGRAMMAZIONE SANITARIA
TRA INTEGRAZIONE
OSPEDALE/TERRITORIOVenezia, 29 Gennaio 2015
Dott.ssa M.Cristina Ghiotto Settore Assistenza distrettuale e Cure primarie
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Integrazione multiprofess.
Formazione
PDTA
Centrale Operativa
Territoriale
Teleconsulto
UVMD
Progetto Assistenziale
Individual.
Sistema Informativo
Integrato
Fascicolo elettronico
TERRITORIO(contesto di vita)
• Team Assistenza primaria• Cure domiciliari• Cure palliative• Specialistica• H di Comunità, URT• Strutture residenz/semires.
OSPEDALE• Modello Hub&Spoke
• Reti cliniche integrate (es. rete emergenza urgenza)
• Modello integrato per paziente fragile
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OBIETTIVI FONDAMENTALI:
GESTIONE INTEGRATA E CONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA
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DISTRETTO Un DISTRETTO che si arricchisce di nuovi
strumenti gestionali, organizzativi, formativi,
di valutazione.
linee guida nuovi atti aziendaliCentrale
Operativa Territoriale
U.O.CURE
PRIMARIE
U.O.INFANZIA
ADOLESCENZAFAMIGLIA
U.O.ATTIVITA’
SPECIALISTICHE
U.O.DISABILITA’
DIPARTIMENTO PER LE
DIPENDENZE
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
U.O.PROFESSIONI
SANITARIE TERRITORIALI
U.O.CURE
PALLIATIVE
NUCLEO DI CURE PALLIATIVE
Non solo dedicata ai malati oncologici, ma alla
GESTIONE DELLA CRONICITÀ
COMPLESSA
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DISTRETTO
TEAM MULTIPROFESSIONALE
MEDICI DI MEDICINA GENERALEsupportati da INFERMIERI e COLLABORATORI DI STUDIO,
strutturando un canale diretto per il confronto con lo
SPECIALISTA e garantendo una sede di riferimento APERTA H12.
MEDICINE DI GRUPPO INTEGRATE
(Modello standard)
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MGI
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Infermieri
Assistenti Sociali
…
Specialisti
MMG
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1. attività degli studi “organizzata”2. approccio per percorsi assistenziali3. buona tenuta della scheda sanitaria individuale
informatizzata4. Formazione (percorsi orientati agli obiettivi regionali e aziendali, audit a
livello di team)
FATTORI DI SUCCESSO PER UNA GESTIONE INTEGRATA
Misurare le performance del Territorio
CONTRATTO DI ESERCIZIO – TIPOè lo STRUMENTO che definisce OBIETTIVI, INDICATORI, RISORSE,
FATTORI ORGANIZZATIVI
FATTORI DIPRODUZIONE
IMPEGNO PROFESSIONALE
PARTECIPAZIONE ALLA GOVERNANCE
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Approccio per
Lavorare per PERCORSI significa:• Rivedere l’organizzazione – Che cosa serve? Chi ha le competenze per farlo?• Conoscere le risorse disponibili• Stabilire relazioni e progettare in modo condiviso• Valorizzare professionalità definendo funzioni, ruoli e responsabilità• Monitorare, misurare i risultati e “rendere conto”
Strumenti di TRASVERSALITÀ che consentono di creare collegamenti tra i
diversi setting assistenziali e tra le figure professionali che entrano nel percorsodi cura, garantendo la CONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA.
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• Individuazione delle patologie/ambiti
• Elaborazione di proposte di PDTA
• Costituzione di un LABORATORIO PROVINCIALE
• analisi locale delle organizzazioni aziendali
• individuazione di azioni di miglioramento in ambito organizzativo, informativo-informatico, formativo
• rimodulazione delle attività per rendere attuabile il PDTA regionale a livello territoriale.
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strumento a supporto dell’integrazione tra professionisti
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SPECIALISTIMMG
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Direttore dei Servizi sociali e della Funzione
territoriale
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PERSONA PORTATRICE DI BISOGNO
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La C.O.T. è uno strumento organizzativo di integrazione
PERSONA PORTATRICE DI BISOGNO
Rende operativi i PERCORSI ASSISTENZIALI, MONITORANDONE l’ATTUAZIONE
► TRACCIABILITÀ DEGLI INTERVENTI ANCHE PER DARE TRASPARENZA
• luogo della presa incarico dellacomplessità (cherichiede di essereidentificata)
• si occupa di pazientiche transitano perambiti diversi
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personale distrettuale e ospedaliero
medici/pediatri di famiglia e medici di
continuità assistenziale
personale delle strutture di ricovero
intermedie, delle strutture residenziali e
semi-residenziali
personale dei Comuni
(Servizi Sociali)
familiari di pazienti protetti e critici
La C.O.T. è la Centrale della ContinuitàSoggetti che la possono attivare
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Analisi preliminare progetti pervenuti (obiettivo ai DG)
Invio di una griglia di approfondimento per conseguireuniformità e completezza informativa sui modelli
Visite in loco ad alcune C.O.T. sperimentali
Organizzazione di un evento di confronto con le DirezioniStrategiche
Organizzazione di momenti di confronto operativo per mettere afattor comune le esperienze e le soluzioni operative (cicli diincontri provinciali, in plenaria, gruppi su singole tematiche)
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Progettazione
Progettazione e avvio
COT
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Obiettivo A.1 delle Direzioni ULSS
«Formulare il progetto e dare avvio alla Centrale Operativa»
La sfida non è solo organizzare meglio al proprio interno……ma integrarsi con
le altre ULSS
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• Lavorare in team
• Lavorare entro un sistema organizzato (e non isolato)
• Lavorare per obiettivi di salute
• Lavorare sulla base di percorsi assistenziali
Formazione ripensata alla luce dei cambiamenti in tema di
organizzazione, di gestione e di progettualità.
- Leva del cambiamento -
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Elementi strategici:
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1. RIORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA di MG, a partire dai futuriMMG ;
2. Costruzione di una rete di TUTOR e ANIMATORI DI FORMAZIONECONTINUA come LEVE dell’INNOVAZIONE
→ Il PROGETTO DI FORMAZIONE in corso coinvolge 520professionisti
3. Rielaborazione dei PERCORSI DI FORMAZIONE CONTINUAstrutturandoli per OBIETTIVI DI SALUTE, imperniati sullaTRASVERSALITÀ tra le diverse FIGURE PROFESIONALI
Riorganizzazione del SISTEMA DI FORMAZIONE per la MEDICINA CONVENZIONATA
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