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Corso di Statistica Medica
Statistica [email protected]
CDL in INFERMIERISTICA & OSTETRICIA
A.A. 2019-20
Corso di Statistica Medica
CALENDARIO DELLE LEZIONI:
11/11: Lezione introduttiva, Introduzione a R e R commander
18/11: Lezione di statistica descrittiva I, Esempi con R commander
25/11: Lezione di statistica descrittiva II, Esempi con R commander
02/12: Introduzione alla statistica inferenziale
09/12: Lezione di statistica inferenziale I, Esempi con R commander
16/12: Lezione di statistica inferenziale II, Esempi con R commander
09/01: lezione di Metodologia della Ricerca: i disegni di studio, approfondimento
13/01: lezione di Metodologia della Ricerca: la dimensione campionaria
14-15/01: lezione di Metodologia della Ricerca: lettura critica degli articoli
Corso di Statistica Medica
Scaricare il materiale didattico da Moodle:
https://moodle2.units.it/
Metodologia della Ricerca
Statistica Medica
191ME-2 - STATISTICA MEDICA 2019
191ME-3 - STATISTICA PER LA RICERCA
SPERIMENTALE E TECNOLOGICA 2019
Corso di Statistica Medica
Materiale didattico:
Lezioni (.pdf), esercitazioni (.Rdata, R scripts)
Modalità di Esame:
SCRITTO: L’esame consiste in 3 domande. Le prime 2 domande a risposta chiusa
vertono su argomenti teorici trattati a lezione. L’ultima domanda (a risposta aperta)
riguarda l’interpretazione di un “output” derivante da un esempio di analisi dei dati.
Per ciascuna delle tre domande viene assegnato un punteggio su una scala da 0 a
10. Il voto finale consiste nella somma di tale punteggio.
Libri di Testo:
W.W. Daniel, C.L. Cross, «Biostatistica. Concetti di base per l'analisi statistica delle
scienze dell'area medico-sanitaria», EdiSES, 2019.
Ventura L., Racugno W., “Biostatistica. Casi di studio in R”, EGEA, 2017.
J. Fox “Using the R Commander. A point-and click interface for R”, 2017, CRC press.
Ci sarà poi una prova orale (in gruppi) sulla discussione critica di un articolo
scientifico, con voto comune per l’esame integrato.
Corso di Statistica Medica
Ricevimento studenti: su appuntamento
Per qualsiasi dubbio o concetto non chiaro, si prega di venire al ricevimento
ben prima delle sessioni di esame…
Mandare mail per
appuntamento x
evitare code!!
Corso di Statistica Medica
ARGOMENTI:
- Introduzione alla Statistica
- Concetti generali e Terminologia
- Studi Osservazionali
- Studi Sperimentali
- Questionari
Corso di Statistica Medica
Che cos’è la statistica?
La statistica è la tecnica che ha come scopo la conoscenza quantitativa
dei fenomeni collettivi.
L’operazione che si deve fare è forse la più importante, ma certo la più
semplice, operazione della statistica: il conteggio.
In base ad esso si perviene alla conoscenza del numero delle persone che
costituiscono il gruppo.
Es: Quante persone ci sono in questa classe?
I fenomeni che la nostra mente non può conoscere con una sola osservazione,
ma che invece apprende tramite la sintesi delle osservazioni di fenomeni più
semplici, si possono definire fenomeni di massa o fenomeni collettivi.
Essi sono composti da una collettività di osservazioni di fenomeni più semplici che
sono detti quindi, fenomeni individuali o singoli.
Corso di Statistica Medica
Tramite la statistica è possibile sostituire ad un’impressione qualitativa di
un fenomeno la sua misura quantitativa.
Che cosa si intende in statistica per ‘fenomeni collettivi’?
- Collettività di casi singoli:
Caratteristiche di una popolazione osservando gli individui che compongono.
(Es: nascite, matrimoni, morti…)
- Ripetizioni dell’osservazione di un unico fenomeno singolo:
La lunghezza di un segmento, la massa di un corpo, la temperatura di un materiale ecc..:
un’unica misurazione non può fornire l’esatta misura del fenomeno, poiché eseguendo
misure della stessa grandezza si ottengono generalmente misure diverse (anche se di
poco). Se le differenze sono effetti di cause che sfuggono ad ogni controllo, si può avere
una misura verosimilmente esatta ripetendo l’osservazione un certo numero di volte e
sintetizzando in un unico numero i risultati ottenuti. Alla misura si perviene quindi mediante
una collettività di misurazioni.
Corso di Statistica Medica
Chi usa la statistica?
- Le scienze che studiano un aspetto di una collettività di individui o enti:
per es: demografia, economia, sociologia, epidemiologia (cioè quel
settore della medicina che studia il tipo, la frequenza, la modalità di
distribuzione e il ruolo di fattori causali di un determinato evento
nelle popolazioni)…ecc…
- Le scienze cosiddette ‘sperimentali’ quelle cioè che devono fornire ed
utilizzare dati misurati con molta precisione: la fisica, la chimica,
l’ingegneria, la biologia, la ricerca biomedica…ecc…
Corso di Statistica Medica
Qual è il ruolo della statistica nella metodologia della ricerca?
Lo studio dei fenomeni collettivi avviene attraverso diverse fasi:
FASE 1: Schematizzazione, consiste nella definizione del fenomeno,
nell’individuazione della collettività in cui esso si realizza e nella scelta delle
caratteristiche della collettività che interessano.
Per esempio: se si intende studiare la propensione al consumo di alcolici (= il
fenomeno) nella popolazione europea per la fascia di età compresa tra i 14 e i
30 anni (= collettività) si potrebbe decidere di rilevare la spesa media per alcolici
in una settimana (= caratteristica di interesse).
(A) TUTTA LA POPOLAZIONE VIENE STUDIATA:
Se la collettività di individui alla quale è legato il fenomeno in esame è interamente da osservare ed
allora alla fase di schematizzazione segue la:
FASE 2A: Osservazione: raccolta, nell’ordinamento e nella classificazione del materiale di
osservazione.
Al termine di queste due fasi, alla collettività di individui si sostituisce un insieme di dati (=es. dati
sulla spesa media settimanale per alcolici per individuo) su cui si può operare con procedimenti per lo
più propri della matematica per la:
FASE 3A: Descrizione.
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(B) VIENE STUDIATA UNA PARTE DELLA POPOLAZIONE:
Se della collettività di individui alla quale è legato il fenomeno conviene osservare solo una parte (un
campione), allora alla fase di schematizzazione segue quella di:
FASE 2B: Formulazione di ipotesi sulla collettività più vasta, o di enunciazione di una
teoria o di ricorso ad un modello;
FASE 3B: Osservazione del campione, che è una parte della collettività, e a cui poi si
sostituisce un insieme di dati, che viene poi
FASE 4B: Descrizione con procedimenti matematici dei dati rilevati sul campione.
A tutte queste fasi segue quella di:
FASE 5B: Induzione o di Inferenza che fa risalire dalla descrizione del campione a quella
dell’insieme più ampio e che è anche una verifica delle ipotesi formulate nella fase 2b.
FASE 1: Schematizzazione, consiste nella definizione del fenomeno,
nell’individuazione della collettività in cui esso si realizza e nella scelta delle
caratteristiche della collettività che interessano.
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(A): TUTTA LA POPOLAZIONE:Nel primo caso la metodologia impiegata è puramente descrittiva, da cui deriva il termine
di “statistica descrittiva” dato all’insieme di tecniche relative a questo tipo di indagini.
Occorre comunque notare che anche nella statistica descrittiva si può fare riferimento
a dei campioni di popolazione; l’intera collettività viene generalmente osservata solo in
occasioni di indagini particolari, come per esempio il censimento.
(Statistica descrittiva).
(B) UN CAMPIONE DELLA POPOLAZIONE: Nel secondo caso, la metodologia impiegata può essere detta inferenziale ed il relativo
campo della statistica viene definito “statistica inferenziale”. Ovviamente nella statistica
inferenziale si devono compiere le operazioni di schematizzazione e di descrizione e
quindi necessitano tutti gli strumenti che sono propri della statistica descrittiva; ad essi poi
vanno aggiunti i procedimenti puramente inferenziali.
(Statistica inferenziale).
Corso di Statistica Medica
La statistica ci aiuta nel delineare il quesito scientifico e le diverse fasi
del progetto di ricerca:
quesito scientifico -> ipotesi -> disegno dello studio -> analisi
dei dati
Raccolta e gestione dei dati & analisi statistica sono delle componenti
cruciali per la maggioranza degli studi clinici.
Quesiti di ricerca:
• Quali gruppi si vogliono descrivere/confrontare?
• Quali parametri si vogliono misurare ?
• Quando/in che occasione/i si vogliono misurare ?
• Quali parametri si ha bisogno di “controllare” per
confrontare i gruppi ?
• …
Corso di Statistica Medica
Descrivere associazioni/patterns.
• Moderatamente semplice...
• Occorre compilare un report delle analisi statistiche fatte.
Inferenza: generalizzare dal campione alla popolazione.
• Moderatamente difficile...
• Richiede un piano di analisi prima di cominciare.
Prevedere cosa accadrà ai soggetti della popolazione di interesse.
• Descrittiva + Inferenza...(usando i modelli adeguati…)
• Piano di analisi pre/post per pianificare/documentare.
Statistica descrittiva
Statistica
inferenziale
OBIETTIVI DELLA RICERCA
Modelli di regressione
[…forse faremo alcuni
cenni…]
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TERMINOLOGIA:
Outcome : il risultato di interesse per i soggetti (unità statistiche) dello studio.
◃ es : tempo ad un evento (morte/recidiva);
◃ es : un parametro di funzionalità fisiologica o uno stato di disabilità;
Predittore/i di interesse : la/le variabile/i che si vogliono studiare come possibili cause dell’outcome.
◃ es : genotipo/i
◃ es : trattamento
Potenziale Confondente: variabile che può essere “confusa” con un predittore di
interesse
(associata sia all’outcome che al predittore).
◃ es: indicazioni cliniche ad un certo trattamento;
◃ es: luogo di arruolamento;
‘Precision’/[covariata/strato]: spiega parte della variabilità dell’outcome
(non è associata al predittore di interesse).
◃ es: baseline (pre-randomization) stato di salute;
◃ es: età/sesso…
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Livello crescente di «complessità»
del disegno dello studio
da (1) a (3)
(1)
(2)
[covariata/strato]
(3)
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Le ‘Variabili’ in un Disegno di Studio:
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Prima di cominciare: revisione sistematica della letteratura !!
Revisione aggiornata della letteratura sull’argomento da studiare:
• Preparare un report (=background) sullo stato dell’arte della ricerca sul fenomeno,
(referenze -> bibliografia) ; discutere in modo critico risultati e metodi dei papers riportati.
• Documentare dai risultati di altri studi la efficacia del trattamento/farmaco/intervento oggetto di
studio o sul potenziale fattore di rischio, per avere delle stime quantitative del suo effetto…
(-> serve per determinare la dimensione campionaria opportuna).
Corso di Statistica Medica
Nel pianificare uno studio due aspetti sono particolarmente rilevanti:
-> precisione dei risultati
-> capacità di rispondere alle domande che ci si era posti
Questioni più frequenti da risolvere:
(i) come selezionare gli individui da osservare;
(ii) come decidere il numero di osservazioni da fare su uno o più gruppi
di soggetti;
(iii) come ripartire le osservazioni tra differenti possibili gruppi
- per es.come suddividere i soggetti che devono ricevere differenti
trattamenti-
Corso di Statistica Medica
Il campionamentoAlla base di uno studio statistico è il tipo di campionamento che si è condotto;
a parte infatti alcuni casi particolari che richiedono la completa enumerazione dei soggetti studiati
(ex: il censimento della popolazione), la maggior parte degli studi richiede la
formazione di un campione.
Il campionamento semplice casuale è il modello basilare per la maggior parte delle indagini:
- si definisce una sorta di lista che identifichi gli individui della popolazione da cui estrarre
il campione;
(ex: in un’indagine ospedaliera i codici che identificano in modo anonimo i pazienti ricoverati)
- si estraggono un certo numero di codici a caso utilizzando dei ‘generatori di numeri casuali’
che andranno ad identificare i pazienti selezionati nel campione.
Altri tipi di campionamento:
-campionamento stratificato: la popolazione viene dapprima suddivisa in gruppi (strati)
(ex: l’Italia suddivisa nelle sue regioni) e si estrae un campione per ogni strato (ex: 100 cittadini
per ogni regione);
-campionamento a più stadi: la popolazione viene suddivisa in unità appartenenti ad un primo
stadio di campionamento (ex: si estraggono casualmente 10 scuole in una certa zona) e poi
in unità appartenenti ad un secondo stadio di campionamento (ex: per ogni scuola estratta nella
prima fase si estraggono 2 classi).
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Esperimenti: interferenza pianificata con il corso naturale degli eventi cosicché
l’effetto sperimentale possa essere osservato.
Indagine: il ricercatore è un osservatore più passivo ed interferisce il meno
possibile con il fenomeno che deve essere studiato.
Esempi:
- Indagine sui tipi di veicoli a motore che passano per un certo casello stradale durante un certo intervallo di tempo;
(indagine)
- Sondaggio di opinione; (indagine)
- Studio sulla funzione respiratoria (misurata attraverso vari test) dei lavoratori in una certa industria; (indagine)
- Osservazione sui tempi di sopravvivenza di topi di diverse razze dopo avere inoculato loro una certa dose di una sostanza
tossica; (esperimento)
- Indagine clinica per confrontare i vantaggi tra intervento chirurgico o trattamento farmacologico per pazienti in una certa
condizione, avendo assegnato in modo casuale i soggetti ai due trattamenti. (esperimento)
Una prima distinzione tra due tipi di studi statistici:
(1) Esperimenti
(2) Indagini (o studi osservazionali).
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Che «tipo» di studio fare : esperimento o osservazione?
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Gli esperimenti
Studi che vengono pianificati in generale con lo scopo di confrontare gli effetti di diversi
trattamenti sullo stesso tipo di unità sperimentali.
In particolare in medicina tali esperimenti si definiscono con il termine inglese:
'clinical trials'. Il trattamento da applicare a ciascuna unità viene deciso dal ricercatore.
esempi:
-confronto sull’effetto in diversi animali di diverse dosi una sostanza chimica;
unità=gli animali, il trattamento= le diverse dosi della sostanza.
-studio di profilassi per confrontare l’efficacia sui bambini di diversi vaccini contro il morbillo.
unità=bambino, il trattamento=vaccino.
-confronto in un paziente che soffre di attacchi ricorrenti di una malattia cronica di diversi
metodi per alleviare il dolore.
unità=le occasioni successive degli attacchi, il trattamento= metodi anti-dolore.
-studio sui vantaggi e svantaggi relativi a diversi programmi di educazione alla salute.
unità=aree, trattamento= programmi di educazione
…come assegnare i trattamenti alle unità disponibili?
Corso di Statistica Medica
I gruppi di unità sperimentali a cui vengono assegnati i diversi
trattamenti devono essere il più simili possibile, almeno negli
aspetti più rilevanti per la sperimentazione.
Nonostante l’attenzione del ricercatore a che i fattori ritenuti
importanti siano bilanciati, non si può mai essere sicuri che i
gruppi non differiscano in modo rilevante per qualche
fattore anch’esso importante ma che è stato ignorato durante
l'attribuzione ai trattamenti.
Soluzione (semplice) = randomizzazione
= fissato il numero n di unità da assegnare ad ogni gruppo, si
estraggono dei campioni casuali
di n unità dal gruppo complessivo di N unità sperimentali.
Corso di Statistica Medica
I gruppi di unità sperimentali a cui vengono
assegnati i diversi trattamenti devono essere
il più simili possibile, almeno negli aspetti più
rilevanti per la sperimentazione…
Soluzione (semplice) = randomizzazione
Corso di Statistica Medica
…Quante unità assegnare ad ogni trattamento?
…in generale occorre infatti la replicazione
delle osservazioni, cioè l'uso di più di una unità
sperimentale per ogni trattamento.
Problema della dimensione
campionaria «ottimale»….
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Perché ripetere le osservazioni:
- assicura che i confronti tra i trattamenti siano sufficientemente precisi;
il cosiddetto 'errore di campionamento' della stima diminuisce all'aumentare delle osservazioni
- le osservazioni ripetute tengono conto della variabilità tra le unità sperimentali;
nel confrontare per es. due procedure chirurgiche, è utile un esperimento
'cooperativo' in cui le metodologie da confrontare vengano applicate in vari ospedali, cosicchè
gli effetti di variazione dovuti a diversi medici e alle diverse strutture possa essere tenuto in conto..
σ = misura della variabilità tra le unità sperimentali rispetto al fenomeno oggetto di studio
n = dimensione del campione di osservazioni, ovvero il numero delle unità sperimentali.
'errore di stima'
(per la media, per esempio):
n
Per diminuire l'errore di stima si hanno due possibilità:
- si aumenta il denominatore, cioè il numero delle unità sperimentali n;
- si riduce il numeratore σ: si cerca di prendere le unità sperimentali in modo
piu' omogeneo possibile rispetto al trattamento da sottoporre a verifica
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“volunteer bias”!
Studi Clinici Sperimentali (Clinical Trials): SCHEMA
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Studi Clinici Sperimentali (Clinical Trials): BLINDING (MASKING)
Per minimizzare la soggettività di chi valuta i pts o analizza i dati.
Se non viene effettuata: OPEN TRIAL
- SINGLE BLIND: i soggetti dello studio non sanno quale trattamento
ricevono
- DOUBLE BLIND: i soggetti e i ricercatori (medici/biologi) non sanno
- TRIPLE BLIND: i soggetti, i ricercatori, gli statistici non sanno
Schulz KF, Grimes DA. Allocation concealment in randomised trials: defending against
deciphering. Lancet. 2002 Feb 16;359(9306):614-8
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Studi Clinici Sperimentali (Clinical Trials): Analisi dei dati
ITT: intention to treat
(1)+(2) vs (3)+(4)
PP: per protocol (1) vs (3)
AT: as treated (1)+(4) vs (2)+(3)
(ma escludendo violazioni del protocollo o chiusure
precoci)
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- Mis-classificazione/ ‘information bias’ sull’outcome o sull’esposizione;
- Co-interventi: se un braccio riceve un intervento addizionale più frequentemente rispetto all’altro;
- Contaminazione: quando una parte di soggetti di «controllo» ricevono il trattamento al di fuori
dello studio
Inoltre:
«Volunteer bias»: partecipano solo soggetti volontari (eligibilità allo studio, compliance,
vicinanza geografica, stato socio-economico, stato di salute…)
Popolazione omogenea selezionata -> validità interna (bassa variabilità)
Ma: limite per la validazione esterna (generalizzabilità) dei risultati.
EFFICACY ≠ EFFECTIVENESS
Successo di un trattamento in un contesto
«artificiale»
Successo in un contesto
«real world»
Studi Clinici Sperimentali (Clinical Trials): limiti
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INDAGINI:
Le indagini di osservazione possono essere suddivise in due categorie:
(1) indagini descrittive: ottenere delle stime (misure) di caratteristiche della
popolazione in esame;
(2) indagini analitiche: analizzare le relazioni tra fenomeni.
Esempi:
(1) indagini per stimare la diffusione di una certa malattia in una popolazione
o la frequenza di visite mediche in un certo periodo;
(2) studio dell’associazione tra l’uso di un farmaco e l’insorgenza di un particolare
effetto secondario.
In (1) la maggiore enfasi è posta sulla precisione del risultato,
che deve fornire una stima attendibile del fenomeno sulla popolazione;
In (2) l’obiettivo risiede invece nella relazione tra le variabili che si analizzano e
non particolarmente nella scelta della popolazione su cui studiarle
(a meno di casi particolari).
Corso di Statistica Medica
Indagini analiticheLe indagini analitiche studiano l’associazione tra più fenomeni:
-Il rischio di morte per cancro al polmone è collegato al numero di sigarette fumate attualmente
o negli anni precedenti?
-Il rischio che un bambino si ammali di leucemia è legato al fatto che la madre
sia stata esposta a radiazioni durante la gravidanza?
L’esperimento sugli individui per rispondere a queste domande è chiaramente fuori questione,
ed il ricercatore si limiterà ad osservare se c’è un’associazione tra un certo fattore e la malattia.
Ci sono poi due principali categorie delle indagini analitiche:
(a) gli studi caso-controllo;
(b) gli studi di coorte.
(a) In uno studio caso-controllo un gruppo di individui colpiti dalla condizione in esame (casi)
viene confrontato ad un altro gruppo di individui non affetti (controlli).
Si ottiene così l’informazione sulla frequenza in ogni gruppo di vari fattori personali o ambientali
che possono essere associati alla condizione.
Ex: malattie rare che sarebbero troppo poco presenti in un campione casuale estratto dalla popolazione;
quando la descrizione della caratteristica di interesse è dicotomica
(è sufficiente definire presenza o assenza della condizione per lo scopo dell’indagine).
Importante: scelta opportuna dei soggetti ‘controllo’ !!!
Corso di Statistica Medica
(b) In uno studio di coorte su una popolazione, selezionata solitamente in base a
criteri geografici o demografici piuttosto che strettamente medici, si può effettuare
sia una completa enumerazione dei casi che estrarne un campione rappresentativo.
La popolazione viene classificata in base ad uno o più fattori e viene seguita nel
tempo cosicché si osserva la frequenza delle manifestazioni della condizione di
interesse e se ne investiga l’associazione ai fattori di classificazione.
La natura prospettica degli studi di coorte consiste nel fatto che essi coprono un
certo periodo di tempo di osservazione. (più costosi degli studi caso-controllo)
I vantaggi:
- più di una condizione di interesse può essere seguita contemporaneamente;
- si ottiene un’informazione in tempo reale sulle condizioni dei soggetti durante
il periodo di osservazione: follow-up.
Corso di Statistica Medica
Studi di coorte
Esposti Non esposti
Malati Sani Malati Sani
2019
2021
2012
2016
ProspetticoRetrospettivo
Si seguono nel tempo i soggetti esposti/non esposti per registrare l’incidenza
dell’outcome di interesse.
Utili quando:
- C’è evidenza di una associazione tra esposizione ed outcome (es da precedenti studi cross-sectional);
- L’intervallo temporale tra esposizione e outcome non è troppo lungo;
- L’outcome non è troppo raro.
Limiti:
- Perdita al follow up;
- A causa della presenza di possibili confondenti bisogna valutare spiegazioni alternative alle associazioni osservate;
- Bias nella determinazione dell’outcome: non sono blinded!
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Studi caso-controllo
Esposti Non esposti Esposti Non esposti
Malati Sani
CASI CONTROLLI
Gli studi caso-controllo selezionano dei soggetti con l’outcome di interesse (CASI) e
li confrontano a soggetti senza (CONTROLLI)
Utili quando:
- L’outcome è raro;
- C’è una ragionevole evidenza di una esposizione nel passato;
Limiti:
- «Recall/Interviewer bias»: i casi possono essere più precisi nel riferire sulla (passata) esposizione;
- Difficile la selezione di controlli adeguati;
- Se si utilizzano procedure di «matching» da valutare la generalizzabilità dei risultati;
- Confondenti : bisogna valutare spiegazioni alternative alle associazioni osservate
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Studi «Cross-sectional»
Studio osservazionale in cui l’esposizione e l’outcome sono determinati simultaneamente per ogni soggetto.
Utili per:
- screening delle ipotesi sul quesito in studio, perché rapidi da realizzare;
- valutazioni di prevalenza;
- valutazioni di fattori associati all’outcome di interesse.
Limiti:
- Non c’è evidenza temporale di causa-effetto tra l’esposizione e l’outcome;
- Outcomes prevalenti ma non incidenti, esclusi i soggetti deceduti prima dello studio: bias «long survivors»;
- A causa della presenza di possibili confondenti bisogna valutare spiegazioni alternative alle associazioni viste.
Esposti Non esposti
Malati Sani Malati Sani
Dati raccolti nello stesso momento
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Tecniche per la Rilevazione dei Dati : i questionari
Molti studi usano i questionari per ottenere delle informazioni dai pazienti
riguardo alla loro esposizione a possibili fattori di rischio, a possibili 'variabili confondenti'
rispetto al fenomeno oggetto di studio, come per esempio presenza di patologie collaterali
rispetto a quella di interesse, sulle abitudini e stili di vita, e cosi' via.
!! E’ cruciale che i questionari vengano ben strutturati fin dall'inizio dello studio, perchè poi è
molto difficile che si possa avere una seconda opportunità di porre le domande direttamente
ai pazienti, specialmente negli studi che coinvolgono grandi quantità di persone !!
Questionario = documento scritto usato per ottenere informazioni dai soggetti
dello studio, sia che esso sia auto-amministrato (cioè i soggetti rispondono da soli alle
domande riportate nel documento) sia che esso sia invece il risultato di una intervista fatta
dal ricercatore ai soggetti.
I questionari possono essere:
- strutturati se le domande poste ai soggetti sono sempre le stesse
per tutti
- non strutturati se le domande poste ai soggetti possono variare.
Corso di Statistica Medica
Redazione del questionario
• Formulare le domande in modo da rappresentare lo stesso stimolo per tutti i
Rispondenti
• Stabilire la successione logica dei temi trattati
• Predisporre le domande filtro
• Definire la sequenza di domande su uno stesso tema
• Formulare i quesiti
• Decidere l’organizzazione delle risposte
Corso di Statistica Medica
Quali domande?
Il risultato della rilevazione è influenzato dal modo in cui sono poste le
domande e previste le risposte.
Predisporre il questionario è un’operazione complessa!
Prima di fare l’indagine è importante TESTARE tutte le domande del
questionario:
• La domanda è posta in modo chiaro e non ambiguo?
• Le possibili risposte sono tutte previste in modo esaustivo e
mutualmente esclusivo?
• Tutte le persone che dovranno essere intervistate sono in grado di
rispondere alla domanda?
Corso di Statistica Medica
Le domande possono essere di vari tipi:
(a) Domande a risposta aperta: il soggetto risponde autonomamente.
(b) Domande a risposta chiusa: tutte le possibili risposte vengono riportate in una lista sotto
la domanda corrispondente; il soggetto deve indicare quale delle risposte utilizza.
(b.1) Domande a risposta chiusa pre-codificata: tutte le possibili risposte vengono
riportate in una lista codificata (cioè ad ogni risposta corrisponde un codice numerico)
sotto la domanda corrispondente; il soggetto deve indicare quale dei codici utilizza.
Esempio: si vuole indagare lo stato civile dei soggetti dello studio.
(a) Domanda a risposta aperta: "Qual è il suo stato civile?"
(b) Domande a risposta chiusa: " Lei è al momento:
sposato/a?
vedovo/a?
divorziato/a?
separato/a?
o non è stato mai sposato/a?"
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(b.1) Domanda a risposta chiusa pre-codificata: Lei è al momento (cerchiare il numero corretto):
sposato/a? 1
vedovo/a? 2
divorziato/a? 3
separato/a? 4
o non è stato mai sposato/a? 5
Le domande a risposta chiusa pre-codificata sono le piu' vantaggiose, perchè eliminano
ogni possibile ambiguità di risposta ma anche assegnano fin dall'inizio un codice numerico
ad ogni risposta fanno risparmiare il tempo di dover fare dopo questa operazione.
!! Occorre tenere presente infatti che tutte le analisi che poi si fanno sui questionari
necessitano una presentazione sintetica delle risposte in tabelle per lo piu' numeriche !!
Le 3 metodologie piu' comuni per ottenere informazione tramite questionari sono:
(a) inviare il questionario per posta, affinchè venga riempito e rimandato via web ;
(b) fare un'intervista telefonica;
(c) fare un'intervista di persona ai soggetti che partecipano allo studio.
I costi economici e di tempo sono crescenti dalla (a) alla (c), ma il 'tasso di ritorno'
(= questionari effettivamente compilati) cresce dalla (a) alla (c)
e il 'tasso di errore' (=nell'interpretare correttamente le domande) decresce dalla (a) alla (c).
Corso di Statistica Medica
Domande aperte o chiuse?
Corso di Statistica Medica
Domande filtro:
Le domande «filtro» permettono di saltare uno o più
quesiti successivi se sono verificate alcune
condizioni. Sono utili quando:
• occorre indirizzare gruppi particolari di rispondenti verso domande
specificatamente rivolte a loro (occupati o non occupati);
• si vuole evitare di scendere in domande dettagliate quando è inutile (p.e. non fare
domande sulle vacanze svolte nell’anno a coloro che dichiarano di non aver
svolto vacanze nell’anno)
• si vogliono evitare condizionamenti nella risposta (p.e. non si desidera chiedere
opinioni sull’ultimo libro letto nei 12 mesi a chi non ha letto nessun libro nei 12
mesi, per non provocare risposte date allo scopo di non fare “brutta figura”.)
Corso di Statistica Medica
Sequenza delle domande:
-> I quesiti che implicano uno sforzo di memoria andrebbero collocati verso la
metà del questionario, per evitare che all’inizio il rispondente non sia ancora
disponibile a tale impegno e alla fine sia troppo stanco.
-> I quesiti su temi delicati da affrontare andrebbero invece collocati verso la fine,
per sfruttare la maggiore confidenza e disponibilità ormai acquisita e per non
rischiare che un rifiuto a rispondere possa compromettere l’acquisizione delle
informazioni collocate sull’ultima parte di questionario.
Corso di Statistica Medica
Come definire la sequenza di domande?
La sequenza con la quale le domande sono poste può aiutare chi risponde a
fornire le informazioni volute.
L’ordine in cui si fanno le domande può non essere “neutro”: si possono verificare
condizionamenti non voluti ordinando le domande in un certo modo.
Per aiutare chi risponde, si possono usare due ‘stili’ nell’ordinamento dei quesiti:
La successione a imbuto: si passa da domande generali a domande più particolari
per dare tempo al rispondente di focalizzare l’attenzione sul tema proposto.
Così si aiuta la memoria e si facilita la raccolta di opinioni non meditate
La successione ad imbuto rovesciato: si fanno prima le domande specifiche e poi
quelle più generali. Utile quando si desidera raccogliere opinioni meditate su un
determinato argomento.
Corso di Statistica Medica
Imbuto o imbuto rovesciato?Un esempio:
Domanda GENERALE “Pensa che si debba concedere a una donna incinta la
possibilità di ottenere un aborto legale se è sposata e non vuole altri figli?”
Domanda SPECIFICA “Pensa che si debba concedere a una donna incinta la
possibilità di ottenere un aborto legale se esiste un’alta probabilità che il bambino
nasca menomato?”
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Domande ambigue:
Tu fumi?
Questa domanda è posta in maniera AMBIGUA.
Un modo migliore per porre la domanda è:
Quante sigarette hai fumato nelle ultime 24 ore?
Preferire domande oggettive:
Studi il pomeriggio?
Quante ore hai studiato oggi pomeriggio?
Ti piace andare al cinema?
Quante volte sei andato al cinema nell’ultimo mese?
Corso di Statistica Medica
Evitare domande doppieSono doppie tutte le domande in cui una parte della risposta potrebbe positiva e
l’altra negativa.
Si ritiene soddisfatto delle mansioni svolte e della posizione occupata nel suo
attuale lavoro?
Si ritiene soddisfatto delle mansioni svolte nel suo attuale lavoro? E della posizione
occupata?
Nel primo caso: chi è soddisfatto delle mansioni svolte ma NON della posizione
occupata non può rispondere affermativamente.
Domande troppo generaliLe domande di un questionario non devono essere troppo generali
Quante volte vi dimenticate di fare i compiti?
Nell'ultima settimana quante volte vi siete dimenticati di fare i compiti?
Corso di Statistica Medica
Controlli da fare prima dell’indagine:
1. Revisione estesa da parte di esperti del fenomeno;
2. pre-test: rilevatori esperti intervistano un campione ragionato (non casuale) di
individui per raccogliere elementi utili a valutare completezza, chiarezza e
gestibilità del questionario;
3. test di alternative: si sperimentano versioni alternative del questionario su
piccoli campioni casuali di unità statistiche;
4. indagine pilota: versione completa dell’indagine su scala ridotta per verificare il
gradi di integrazione tra le fasi dell’indagine ed effettuare eventuali ultimi
ritocchi anche sul questionario.