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Statuto Apicon
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STATUTO
TITOLO I
COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE, DURATA, SEDE, OGGETTO, FUNZIONI
Art. 1
(Costituzione e Denominazione)
1. E’ costituito, un Consorzio stabile volontario di imprese
ai sensi dell’art. 2602 e seguenti del Codice Civile,
dell’articolo 34, 1° comma lett. c, dell’art. 36 del D.Lgs.
12 Aprile 2006, n. 163 e successive modificazioni ed
integrazioni, avente la denominazione "APICON CONSORZIO
STABILE" abbreviabile, ove consentito, in "APICON".
Art. 2
(Durata)
1. La durata del Consorzio è stabilita in anni 5 (decorrenti
dalla data di costituzione) e sarà automaticamente rinnovabile
di un periodo di uguale durata in mancanza di espressa
disdetta da parte dei consorziati entro 3 mesi dalla sua
naturale scadenza. Esso comunque durerà per tutto il tempo
necessario per la realizzazione degli scopi consortili,
precisandosi che in ogni caso e comunque gli impegni dei
consorziati permarranno per tutti e ciascuno fino alla
completa esecuzione e liquidazione del lavori assunti, nonché
fino alla definizione di ogni rapporto con il Committente e
anche fra gli stessi consorziati.
Art. 3
(Sede)
1. Il Consorzio ha sede legale e amministrativa in Reggio
Emilia, all’indirizzo risultante dalla apposita iscrizione
eseguita presso il registro delle imprese.
2. In relazione alle attività necessarie per il conseguimento
del suo oggetto il Consiglio Direttivo potrà istituire altri
uffici e/o sedi operative dove lo ritenga opportuno.
Art. 4
(Oggetto e funzioni)
1. Il Consorzio ha per oggetto:
a. La partecipazione in esclusiva ed in forma congiunta in
nome proprio, ma per conto e nell’interesse di tutti o di
parte dei consorziati, come di seguito specificato a tutte le
gare indette per l’affidamento degli appalti e delle
concessioni di opere pubbliche e private, nonché la
presentazione di proposte di intervento relative alla
realizzazione di opere pubbliche o private o di pubblica
utilità.
b. L’esecuzione delle opere pubbliche e private e di pubblica
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utilità di cui alla lettera a) che precede.
2. Per il raggiungimento delle scopo consortile il Consorzio
potrà pertanto porre in essere ogni attività connessa e/o
preordinata all’oggetto innanzi indicato.
3. Sempre per raggiungere gli scopi sopra indicati il
Consorzio potrà avvalersi di qualunque normativa di favore
portata dalla legislazione nazionale e comunitaria, nonché
partecipare ad iniziative ed Enti che svolgono attività
similari.
4. L’esistenza di una “comune struttura di impresa” di cui
all’art. 36 del D.lgs 163/06 non esclude che il Consorzio,
operando in nome proprio, ma per conto di tutti o parte dei
consorziati, abbia facoltà di far eseguire i lavori
direttamente dai consorziati senza che ciò costituisca
subappalto. In tal caso, ferma restando la responsabilità
sussidiaria e solidale dei consorziati nei confronti del
soggetto appaltante, ove richiesta, l’attività del Consorzio
si limiterà al coordinamento dei lavori delle imprese
consorziate ed alla loro rappresentanza dei confronti della
stazione appaltante, mentre alla sfera economica delle
imprese, nei limiti delle quote di rispettiva pertinenza,
andranno ricondotti gli effetti degli appalti aggiudicati.
TITOLO II
CONSORZIATI, LORO AMMISSIONI ED OBBLIGHI
Art. 5
(Consorziati)
1. Possono far parte del consorzio imprese individuali,
imprese artigiane, società commerciali e società cooperative
di produzione e lavoro a condizione che:
- siano in possesso di regolare attestazione SOA o
equipollente;
- dispongano degli ulteriori requisiti di gradimento
eventualmente stabiliti dall’Assemblea consortile su proposta
del Consiglio direttivo.
Art. 6
(Formalità di ammissione al Consorzio)
1. Il numero dei consorziati e’ illimitato, ma non inferiore a
tre.
2. Successivamente alla costituzione del Consorzio, le imprese
che intendono essere ammesse come consorziate devono farne
domanda scritta al Consiglio Direttivo. L’istanza deve
contenere l’accettazione senza riserve o condizioni delle
norme del presente statuto, dell’eventuale regolamento
interno, nonché delle delibere già adottate dagli Organi del
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Consorzio e deve essere corredata di ogni elemento atto a
comprovare i requisiti soggettivi ed oggettivi dell’aspirante.
Tra i requisiti oggetto di valutazione vi sono lo stato di
solvenza e l’attinenza del settore di attività dell’aspirante
a quello del consorzio e/o alle sue finalità.
3. La domanda di ammissione sarà esaminata dal Consiglio
Direttivo che la sottoporrà per l’approvazione all’Assemblea
dei consorziati. L’ammissione e’ deliberata con il voto
favorevole dei consorziati che rappresentano almeno i 2/3 (due
terzi) delle quote consortili. L’Assemblea provvederà anche a
fissare le condizioni dell’ammissione. I nuovi consorziati
sono tenuti a versare all’atto della comunicazione
dell’accettazione della domanda di ammissione la quota
consortile determinata secondo i criteri fissati
dall’Assemblea o nello specifico regolamento che potrà essere
adottato dal Consorzio. Il nuovo consorziato parteciperà al
fondo consortile con la quota come sopra fissata e verserà i
contributi stabiliti dall’Assemblea. Trascorso un mese dalla
data di comunicazione di ammissione senza che sia stata
versata la quota di cui sopra o adempiuti gli obblighi fissati
nella delibera di ammissione, la delibera stessa diventa
inefficace.
Art. 7
(Obblighi dei consorziati)
1. I consorziati si obbligano alla stretta osservanza delle
disposizioni contenute nel presente atto e delle deliberazioni
del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei Consorziati,
nonché del tempestivo versamento delle quote al fondo
consortile e dei contributi determinati dagli Organi del
Consorzio. Le imprese consorziate, al fine del conseguimento
dell’oggetto consortile, si obbligano a dare la propria
assistenza in favore del Consorzio anche attraverso la
prestazione pro–quota e senza vincoli di solidarietà, di
apporti finanziari e di garanzie, controgaranzie, fidejussioni
e cauzioni, per fronteggiare e risolvere tempestivamente tutte
le necessità insorgenti, previo adeguato preavviso e idonea e
documentata motivazione da parte del Consiglio Direttivo. Ai
soli fini interni si conviene che, qualora le imprese fossero
chiamate e perseguite in responsabilità da terzi per motivi
inerenti l’attività svolte dal Consorzio o comunque derivanti
dal presente atto, gli oneri eventualmente sopravvenienti
verranno assunti e sopportati da tutte le imprese e da
ciascuna di esse in proporzione alla quota di partecipazione
stabilita. Nelle ipotesi di cui ai precedenti capoversi,
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ciascuna impresa si impegna a rifondere, proporzionalmente
alla propria quota di partecipazione al fondo consortile, le
somme corrisposte da altra o da altre delle imprese in
dipendenza dell’attivazione di garanzie nei confronti di
questa/e da parte di terzi. A tal fine, il regolamento
finanziario avverrà entro 15 giorni dalla data della richiesta
inoltrata dall’impresa o dalle imprese interessate corredata
dalla documentazione, per il tramite del Consiglio Direttivo
che provvederà inoltre alle verifica della fondatezza delle
richieste. In caso di ritardo, l’impresa inadempiente sarà
tenuta al pagamento degli interessi pari al tasso legale. Ove
entro il 30° giorno successivo alla data di inoltro della
richiesta sopra prevista l’impresa o le imprese obbligate non
abbiano provveduto al pagamento, l’impresa o le imprese
escusse eserciteranno a norma dell’art. 1954 del c.c. il
diritto di regresso nei confronti delle imprese inadempienti
nella misura percentuale pari alla quota di partecipazione.
2. Quando il consorzio assegna l’esecuzione di determinate
opere e/o lavori ad uno o più consorziati, fermo restando che
in tale ipotesi il rapporto obbligatorio si instaura
esclusivamente fra il committente e i consorziati stessi,
ciascuno di questi resta indipendente e conserva la propria
autonomia nell’esecuzione, gestione ed amministrazione della
quota di lavori ed attività di propria competenza e
responsabilità e per tale quota assume tutti i rischi e gli
impegni di carattere tecnico, economico, finanziario, fiscale,
civile e penale.
TITOLO III
RECESSO, DECADENZA, ESCLUSIONE, PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Art. 8
(Perdita della qualifica di consorziato)
1. La qualifica di consorziato si perde nelle ipotesi di
recesso, decadenza ed esclusione previste dal presente
statuto.
2. La perdita della qualifica di consorziato non comporta
alcun diritto alla restituzione dei contributi a qualsiasi
titolo versati ed alla ripartizione del fondo consortile, né
implica liberazione dall’obbligo di versamento dei contributi
già maturati al momento del recesso, della decadenza o
dell’esclusione e comunque maturati fino al momento in cui
recesso, decadenza o esclusione assumono efficacia.
Art. 9
(Recesso)
1. I consorziati possono recedere dal Consorzio, solo previa
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presentazione di idonee garanzie tali da garantire il rispetto
delle obbligazioni assunte da Consorzio sino al momento
dell’efficacia del recesso.
2. L’Assemblea delibera in merito alla adeguatezza delle
garanzie prestate con le maggioranze previste al successivo
art. 20, con esclusione dal computo delle maggioranze del
consorziato del cui recesso si tratta.
3. Il recesso deve essere esercitato mediante comunicazione da
inviarsi con raccomandata con avviso di ricevimento
indirizzata al Consiglio Direttivo del Consorzio presso la
sede legale.
Art. 10
(Decadenza)
1. Il Consiglio Direttivo dichiara la decadenza del
consorziato che:
a. abbia perduto i requisiti per l’ammissione;
b. abbia cessato l’attività produttiva;
c. sia stato dichiarato fallito od ammesso ad una delle altre
procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare.
2. La decadenza ha efficacia dal momento in cui la relativa
delibera è comunicata al soggetto interessato con raccomandata
con avviso di ricevimento.
Art. 11
(Esclusione)
1. Possono essere esclusi dal Consorzio i consorziati che
abbiano posto in essere, anche per una sola volta, le azioni
descritte alle successive lettere a, b, c. L’esclusione è
deliberata dall’Assemblea con il voto favorevole dei
consorziati che rappresentano almeno i 2/3 (due terzi) delle
quote consortili, non computandosi a tal fine il consorziato
della cui esclusione si tratta, e resa immediatamente
esecutiva, salva ogni altra azione legale e di richiesta di
risarcimento danni di qualsiasi natura di competenza del
Consorzio contro i consorziati interessati. Le azioni sopra
richiamate riguardano i consorziati che:
a. abbiano in qualsiasi modo posto in essere infrazioni alla
legge e/o al presente statuto, od ad altri atti con
conseguente contravvenzione delle direttive consortili,
comunque comportanti nocumento al Consorzio o all’interesse
generale dei consorziati;
b. si siano in qualsiasi modo sottratti agli obblighi ed agli
impegni di carattere produttivo e finanziario derivanti dal
presente statuto o dall’ordinamento vigente;
c. siano morosi, da più di 6 (sei) mesi rispetto alle scadenze
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fissate per il pagamento delle quote, dei contributi e di
quanto, a qualunque titolo, dovuto al Consorzio.
Art. 12
(Provvedimenti conseguenti alla esclusione e risoluzione)
1. In tutte le ipotesi di cui ai precedenti art. 9, 10, 11
l’Assemblea dei consorziati, salvo ogni diritto ed azione nei
confronti dell’uscente, può con il il voto favorevole dei
consorziati che rappresentano almeno i 2/3 (due terzi) delle
quote consortili, con esclusione del voto dell’uscente:
a. chiamare a partecipare al Consorzio, previo assenso del
Committente o del Concedente eventualmente interessati, altra
impresa che subentri all’uscente e che si obblighi ad
accettare il presente statuto, le eventuali modifiche ed ogni
atto regolamentante il Consorzio, ed ogni rapporto comunque in
essere, assumendo l’intera quota di partecipazione
dell’impresa uscente ovvero parte di tale quota, proseguendo
in tutto o in parte l’attività dell’impresa uscente;
b. ripartire fra i rimanenti consorziati tutte o parte delle
attività e della quota di partecipazione al Consorzio della
impresa uscente a norma dell’art. 2609 c.c.
2. Nel caso di recesso, decadenza ed esclusione del
consorziato di cui ai precedenti articoli, la quota originale
e i contributi da questo versati si accrescono
proporzionalmente a quelle degli altri.
Art. 13
(Trasferimento dell’azienda consorziata)
1. In deroga a quanto previsto dall’art. 2610 del cod. civ.,
in caso di trasferimento a qualunque titolo dell’azienda
consorziata, l’acquirente subentra nel contratto di Consorzio
previa delibera dell’Assemblea, da assumersi entro un mese
dalla notizia dell’avvenuto trasferimento.
Art. 14
(Norme procedurali)
1. I provvedimenti di cui ai precedenti artt. 10 e 11 devono
essere comunicati al consorziato interessato mediante lettera
raccomandata con avviso di ricevimento, contenente le
motivazioni su cui i provvedimenti stessi sono fondati, entro
30 (trenta) giorni dalla loro adozione.
Art. 15
(Impugnazioni)
1. Le deliberazioni di cui al precedente art. 14 possono
essere impugnate innanzi al Collegio Arbitrale di cui al
successivo articolo 36.
2. L’impugnazione non ha effetto sospensivo, né l’esecuzione
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delle menzionate deliberazioni potrà comunque essere sospesa
prima della decisione definitiva del Collegio Arbitrale.
TITOLO IV
ORGANI CONSORTILI
Art. 16
(Organi permanenti)
1. Sono organi del Consorzio:
a. l’Assemblea dei Consorziati (di seguito chiamata più
brevemente Assemblea);
b. il Consiglio Direttivo (di seguito chiamato più brevemente
Consiglio);
c. il Collegio Sindacale se nominato;
d. il Presidente del Consiglio (di seguito chiamato più
brevemente Presidente).
Art. 17
(Assemblea dei Consorziati)
1. L’ Assemblea è costituita da tutti i consorziati, singoli o
associati, in regola con il versamento delle quote iniziali di
partecipazione e dei contributi consortili. Di norma è
convocata presso la sede legale, ma può esserlo anche al di
fuori, purche’ nell’ambito del territorio regionale.
Art. 18
(Soggetti legittimati ad intervenire in Assemblea)
1. Hanno il diritto di intervenire in Assemblea tutti i
soggetti consorziati che almeno 60 (sessanta) giorni prima del
giorno fissato per la riunione:
a. risultano iscritti nel Libro dei consorziati;
b. possano documentare di essere in regola con i versamenti
dei contributi fissati dagli Organi Consortili.
2. Ogni consorziato persona giuridica puo’ farsi rappresentare
in assemblea esclusivamente da un componente del proprio
Organo Amministrativo. Le società di persone consorziate
possono farsi rappresentare esclusivamente da uno dei propri
soci amministratori.
3. Ogni consorziato, in regola con le prescrizioni di cui al
comma 1, può farsi rappresentare da altro soggetto
consorziato. Ogni consorziato non potrà ricevere piu’ di tre
deleghe.
4. Gli amministratori del Consorzio non possono ricevere
deleghe.
Art. 19
(Funzionamento e convocazione delle Assemblee)
1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente o da chi ne fa le
veci. Il Presidente designa il segretario.
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2. L’Assemblea è convocata dal Presidente, su delibera del
Consiglio, ogni volta lo ritenga opportuno e, comunque, almeno
una volta l’anno entro 120 giorni dalla chiusura
dell’esercizio sociale, salvo quanto previsto all’art. 35 2°
co.; è altresì convocata su motivata richiesta scritta del
Collegio sindacale, se nominato, ovvero di un terzo dei
consorziati.
3. Le richieste di convocazione di cui al comma 2 debbono
contenere gli argomenti da discutere; l’Assemblea deve
svolgersi entro il termine massimo di 90 giorni dal
ricevimento della richiesta.
4. Le convocazioni dell’Assemblea debbono farsi con
comunicazione scritta ai singoli consorziati con avviso di
ricevimento, ovvero con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare
la prova dell’avvenuto ricevimento, fatta pervenire ai
consorziati al domicilio dichiarato dai medesimi. L’avviso
deve contenere l’ordine del giorno da sottoporre alle
deliberazioni dell’Assemblea e l’indicazione del giorno,
dell’ora e del luogo di adunanza sia per la prima che per la
eventuale seconda convocazione. Dal giorno di invio
dell’avviso di convocazione al giorno di effettuazione
dell’Assemblea debbono intercorrere non meno di 8 (otto)
giorni. Nel caso di convocazione a mezzo fax, posta
elettronica o altri mezzi similari, l’avviso deve essere
trasmesso al numero di telefax o all’indirizzo di posta
elettronica comunicati dal consorziato.
5. In mancanza delle formalità suddette, l’assemblea e’
regolarmente costituita quando tutti i consorziati sono
presenti e intervenga la maggioranza dei membri effettivi del
Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale (se nominato) e
nessuno eccepisca un difetto di informazione in relazione alle
questioni su cui deliberare.
6. Gli amministratori debbono astenersi da tutte le
deliberazioni riguardanti il loro operato.
7. Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti i
consorziati, anche se assenti o dissenzienti.
8. Lo svolgimento delle sedute assembleari e le deliberazioni
assunte debbono constare dal verbale sottoscritto dal
Presidente o da chi ne fa le veci, redatto e sottoscritto dal
segretario.
9. L’intervento in assemblea può avvenire anche mediante mezzi
di audio/telecomunicazione, a condizione che tutti i
partecipanti possano essere identificati e sia consentito loro
di seguire la discussione, di ricevere, di trasmettere o
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visionare documenti, di intervenire oralmente e in tempo reale
su tutti gli argomenti.
Art. 20
(Costituzione dell’Assemblea, maggioranze e poteri della
stessa)
1. L’Assemblea, salvo quanto previsto dal presente statuto per
singole decisioni, è regolarmente costituita e delibera in
prima convocazione con il voto favorevole dei consorziati che
rappresentano almeno i 2/3 delle quote consortili e, in
seconda convocazione, con il voto favorevole dei consorziati
che rappresentano almeno il 51 (cinquantuno) per cento delle
quote consortili.
2. Ad ogni consorziato spettano tanti voti su cento
complessivi, quanti sono i punti percentuali corrispondenti
alla sua quota di partecipazione al fondo consortile, come
riportati al libro consorziati.
3. L’Assemblea delibera su:
a. modifiche statutarie;
b. liquidazione anticipata del Consorzio;
c. nomina e poteri dei liquidatori a norma di legge;
d. proroga della durata del Consorzio;
e. ammissione, recesso, esclusione di un consorziato;
f. approvazione del bilancio consuntivo d’esercizio entro i
termini di legge;
g. elezione dei membri del Consiglio e del Collegio sindacale
e designazione del Presidente del Collegio stesso nonché
attribuzione di eventuali compensi;
h. ogni questione attinente alla gestione del Consorzio, non
devoluta alla legge o dal presente statuto alla competenza di
altro organo consortile;
i. altre materie previste per legge;
j. approva il regolamento interno.
k. Acquisto e vendita di beni immobili strumentali
Art. 21
(Composizione del Consiglio Direttivo)
1. Il consorzio e’ amministrato da un Consiglio Direttivo
formato da un numero variabile di membri che va da 3 a 9, a
seconda di quanto viene deliberato dall’Assemblea al momento
della sua nomina, e dura in carica per il periodo stabilito
all'atto della nomina e comunque non oltre tre esercizi. I
suoi membri sono rieleggibili. Essi scadono alla data
dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio
relativo all’ultimo esercizio della loro carica.
2. Il Consiglio, ove non vi abbia provveduto l’Assemblea
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all’atto delle nomina, elegge fra i suoi membri un Presidente
e uno o due Vice-Presidenti.
Art. 22
(Sostituzione dei Consiglieri)
1. Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più
consiglieri gli altri, provvedono alla loro sostituzione.
2. I consiglieri così nominati restano in carica fino alla
successiva assemblea che dovrà provvedere alla sostituzione
dei membri mancanti.
3. Se viene a mancare la maggioranza dei consiglieri in
carica, si intende decaduto l’intero Consiglio e deve essere
convocata l’assemblea per la nomina di un nuovo Consiglio. In
tale ipotesi in Consiglio decaduto resta in carica per
l’ordinaria amministrazione del Consorzio.
Art. 23
(Poteri del Consiglio)
1. Il Consiglio è investito di tutti i più ampi poteri di
amministrazione, sia ordinaria che straordinaria. Spettano,
tra l’altro, al Consiglio le decisioni in ordine ai seguenti
argomenti:
a. fissazione degli indirizzi e della struttura organizzativa
del Consorzio;
b. partecipazione alle varie gare;
c. gestione del contenzioso con i clienti / fornitori;
d. predisposizione del conto consuntivo di esercizio da
sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
e. approvazione del bilancio di previsione, se predisposto;
f. elezione del Presidente (e del Vice Presidente o dei Vice
Presidenti) qualora non vi abbia provveduto l’Assemblea
all’atto della nomina;
g. deliberazione sulla decadenza dei consorziati o sulla
sospensione cautelare;
h. deliberazione circa la convocazione dell’Assemblea;
i. cura della esecuzione delle delibere assembleari e
compimento di tutti gli atti eventualmente delegati dalla
Assemblea;
j. determinazione dei contributi e delle tariffe dovuti al
Consorzio da consorziati;
k. acquisto e vendita dei beni immobili non strumentali nonché
effettuazione di operazioni con qualsiasi istituto, ente,
amministrazione od ufficio, sia pubblico che privato;
l. richiesta di affidamenti, finanziamenti, mutui ad istituti
di credito;
m. adozione di tutti i provvedimenti, anche sanzionatori,
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previsti dal presente statuto;
n. compimento di tutte le operazioni e degli atti ritenuti
idonei per il raggiungimento degli scopi consortili.
Art. 24
(Poteri di delega)
1. Il Consiglio può conferire ad uno o più dei propri
componenti, tanto congiuntamente che separatamente e con le
limitazioni che riterrà opportune, determinati incarichi o
l’esecuzione di speciali deliberazioni.
Art. 25
(Norme di funzionamento del Consiglio)
1. Il Consiglio è validamente costituito con l’accettazione
dei componenti eletti.
2. Il Consiglio viene riunito almeno due volte l’anno e
comunque ogni qualvolta il Presidente (o il Vice presidente)
lo ritenga opportuno o quando gliene venga fatta una richiesta
motivata, con indicazione degli argomenti da trattare, da
almeno due consiglieri o dal Collegio sindacale se nominato
3. Il Consiglio è convocato e presieduto dal Presidente o da
chi ne fa le veci.
4. La convocazione deve farsi mediante lettera, raccomandata o
recapitata a mano o via telefax o a mezzo posta elettronica
inviata a ciascun consigliere almeno 8 (otto) giorni prima di
quello fissato per la seduta (3 giorni in caso di urgenza); il
relativo avviso deve contenere l’indicazione del giorno,
dell’ora e del luogo della riunione, nonché l’elenco degli
argomenti da trattare.
5. Il Consiglio può ritenersi regolarmente convocato e
costituito senza il rispetto delle formalità indicate nel
presente articolo, quando siano presenti tutti i suoi
componenti e almeno un componente del collegio sindacale.
6. Il consiglio può riunirsi e validamente deliberare anche
mediante mezzi di telecomunicazione, purché sussistano le
garanzie di cui all'articolo 19, comma 9, del presente
statuto.
Art. 26
(Validità delle deliberazioni del Consiglio)
1. Per la validità delle deliberazioni del Consiglio è
necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri e
delibera con voto favorevole della maggioranza dei consiglieri
in carica.
2. Ogni consigliere presente ha diritto ad un voto e non può
rappresentare per delega alcun altro consigliere né farsi
rappresentare da altro delegato.
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Art. 27
(Verbali del Consiglio)
1. Le deliberazioni del Consiglio sono registrate in apposito
libro verbali; ogni verbale è firmato dal Presidente e dal
segretario che ne certificano congiuntamente gli eventuali
estratti. Il verbale di ogni seduta è approvato dal Consiglio
alla prima riunione utile successiva.
2. Il Consiglio provvede alla nomina di un segretario che può
essere scelto anche al di fuori dei consiglieri e che, in tal
caso, non ha diritto al voto.
Art. 28
(Presidente)
1. Il Presidente del Consiglio è il Presidente del Consorzio
ed ha la rappresentanza legale del Consorzio stesso con potere
di firma.
2. Il Presidente:
a. nell’ambito delle proprie competenze, prende le iniziative
opportune per il corrente funzionamento dell’attività
consortile;
b. sta in giudizio e procede a tutti gli atti giudiziali,
stragiudiziali e formali che possono essere richiesti
nell’interesse del Consorzio o in esecuzione delle deleghe
attribuite al Consorzio stesso ai sensi del quadro normativo
vigente;
c. convoca l’Assemblea, previa delibera del Consiglio, e la
presiede;
d. convoca e presiede il Consiglio direttivo;
e.esegue gli incarichi affidatigli dal Consiglio Direttivo.
Art. 29
(Direttore Generale)
1. Il Consiglio direttivo può nominare, anche fra i suoi
membri, un Direttore generale, stabilendone poteri, funzioni,
durata in carica e l’eventuale compenso.
Art. 30
(Comitati Tecnici – Direttori Tecnici di commessa)
1. Il consiglio Direttivo può nominare uno o più comitati
tecnici affidandogli la gestione degli aspetti tecnici ed
operativi connessi con l’attività costituente l’oggetto del
Consorzio in relazione a uno o più interventi, definendone
all’atto della nomina la composizione, durata e poteri, le
norme di funzionamento e l’eventuale compenso.
2. Il Consiglio direttivo può altresì nominare uno o più
Direttori Tecnici di commessa, stabilendone le funzioni, le
prestazioni e l’eventuale compenso.
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Art. 31
(Collegio sindacale)
1. Il Collegio, se nominato, si compone di tre sindaci
effettivi, tra cui il Presidente del Collegio stesso, e due
supplenti, nominati dall’Assemblea come segue.
2. Il Collegio esercita le funzioni e le attribuzioni previste
dal Codice Civile e dalle norme vigenti; controlla la regolare
tenuta della contabilità del Consorzio; vigilia
sull’osservanza dello statuto ed accerta la corrispondenza del
conto consuntivo dell’esercizio con le risultanze dei libri e
delle scritture contabili.
3. Il Collegio dura in carica tre esercizi ed i suoi
componenti, compreso il Presidente, sono rieleggibili senza
limiti di mandato.
4. Il sindaco che, per qualsiasi ragione, decade del suo
incarico, viene sostituito dal sindaco supplente in ordine di
maggiore età.
5. All’attività del collegio sindacale si applicano, in quanto
compatibili con la natura del Consorzio e con il presente
statuto, le disposizioni di cui agli artt. 2397 e segg. del
Codice Civile.
TITOLO V
FONDO CONSORTILE, ESERCIZIO E CONTO CONSUNTIVO
Art. 32
(Costituzione del fondo consortile)
1. Il fondo consortile è costituito, oltre che dall’insieme
delle quote sottoscritte dalle imprese consorziate:
a. dai contributi posti a carico di ciascun consorziato, nella
misura e con le modalità stabilite dal Consiglio Direttivo;
b. dai contributi di Enti pubblici e privati, concessi a tale
specifico fine;
c. dai beni mobili e immobili e dai proventi comunque
acquisiti dal Consorzio.
2. Le quote di partecipazione al fondo consortile ed i diritti
a queste inerenti non sono trasferibili ne’ possono essere
sottoposte a usufrutto, cedute in pegno o costituite in
garanzia, salvo deliberazione favorevole dell’Assemblea.
3. Nessun trasferimento di quote potrà inoltre avere effetto
se non previa accettazione, se richiesta, dei Committenti o
Concedenti.
4. La cessione della quota, ove autorizzata, non libera il
cedente per le responsabilità relative per le attività svolte
attraverso il consorzio stabile.
5. In caso di operazioni straordinarie del consorziato
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(quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, fusioni,
scissioni, conferimenti, ecc) che comportino il trasferimento
a qualsiasi titolo della partecipazione al Consorzio ad altro
soggetto, l’Assemblea dei Consorziati puo’ deliberare di
escludere il consorziato, fermo restando l’obbligo del
consorziato di mantenere le garanzie per le obbligazioni
assunte dal consorzio sino a quel momento.
Art. 33
(Accesso al fondo consortile)
1. Per la durata del Consorzio i consorziati ed i loro
creditori non possono far valere i diritti sul fondo
consortile, né chiedere la liquidazione della loro quota né di
quella del consorziato debitore.
Art. 34
(Esercizio consortile)
1. L’esercizio consortile va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di
ogni anno.
Art. 35
(Norme per la formazione del conto consuntivo)
1. Il conto consuntivo di esercizio comprende la situazione
patrimoniale ed il conto dei proventi e delle spese di
gestione del Consorzio.
2. Il conto consuntivo deve essere approvato entro 120
(centoventi) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale; il
conto consuntivo può tuttavia essere approvato entro 180
(centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale nei
casi previsti dalla legge.
3. Il conto consuntivo deve essere predisposto dal Consiglio e
comunicato al Collegio sindacale almeno 30 (trenta) giorni
prima della riunione dell’Assemblea convocata per approvarlo.
Esso, altresì, deve restare depositato in copia – unitamente
alle eventuali osservazioni del Collegio sindacale – presso la
sede del Consorzio durante i 15 (quindici) giorni antecedenti
la predetta riunione assembleare.
TITOLO VI
CLAUSOLA COMPROMISSORIA E COLLEGIO ARBITRALE
Art. 36
(Risoluzione delle controversie)
1. Qualunque controversia che dovesse insorgere fra i
consorziati o tra i consorziati e il Consorzio, in ordine
all’interpretazione o esecuzione della presente scrittura,
sarà devoluta al giudizio di un Collegio Arbitrale composto da
3 membri, con sede in Reggio Emilia, che giudicherà in via
rituale e secondo diritto.
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2. Il Collegio Arbitrale sarà costituito da un arbitro
nominato da ciascuno dei consorziati tra i quali è sorta la
controversia e da un Presidente nominato dalle parti di comune
accordo o, in caso di disaccordo, dal Presidente del tribunale
di Reggio Emilia, su istanza della parte più diligente.
3. Qualora le parti in causa siano più di due, le parti
portatrici del pari interesse in causa dovranno nominare un
unico arbitro, affinché il Collegio Arbitrale sia costituito
da soli 3 membri, compreso il Presidente.
4. Il collegio arbitrale dovrà emettere la sua decisione entro
60 giorni dalla data ufficiale di insediamento.
Art. 37
(Rinvio)
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto
si fa riferimento alle norme di legge vigenti in materia di
Consorzi un quanto applicabili.