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STATUTO SOCIALE Edizione maggio 2015

STATUTO SOCIALE - UBI Banca...1 STATUTO SOCIALE Aggiornato con le modifiche deliberate dall'Assemblea straordinaria dei Soci in data 9 marzo 2015 , come da verbale del Notaio dr. Egidio

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STATUTO SOCIALE

Edizione maggio 2015

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STATUTO SOCIALE

Aggiornato con le modifiche deliberate dall'Assemblea straordinaria dei Soci

in data 9 marzo 2015 , come da verbale del Notaio dr. Egidio Lorenzi

n. 95556 rep. n. 15101 racc.

Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A.

Sede legale in Milano, via Monte di PietĂ , 7

Capitale sociale Euro 934.150.467,60, interamente versato

Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano e Codice fiscale/Partita IVA:

03910420961

Iscrizione all'Albo delle banche al numero 5560

Appartenente al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane, iscritto all'Albo dei gruppi

bancari al numero 3111.2

Soggetta all'attivitĂ  di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane S.c.p.a.

Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

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TITOLO I - Denominazione - Sede - Durata - Oggetto Sociale

Art. 1

E' costituita una societĂ  per azioni con la denominazione di

"Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A."

La Società opera altresì utilizzando, anche da sola e/o in forma abbreviata, la

denominazione "Banca Popolare Commercio e Industria", siglabile "BPCI" o "BC&l".

La Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. potrĂ  anche utilizzare, quale segno

distintivo tradizionale di rilevanza locale, per esteso o in sigla, l’espressione "Banca

del Monte di Lombardia".

La SocietĂ  fa parte del "Gruppo Unione di Banche Italiane" o in forma abbreviata

"Gruppo UBI Banca" iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari presso la Banca d’Italia.

In tale qualità essa è tenuta all’osservanza delle disposizioni che la Capogruppo,

nell’esercizio della attività di direzione e coordinamento, emana anche per

l’esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d’Italia e nell’interesse della stabilità

del Gruppo. Gli Amministratori della SocietĂ  forniscono alla Capogruppo ogni dato e

informazione per la emanazione delle disposizioni.

Art. 2

La SocietĂ  ha sede legale in Milano, via Monte di PietĂ , 7.

Con le forme di legge, la SocietĂ  potrĂ  istituire, sopprimere e trasferire succursali,

dipendenze e rappresentanze in Italia e all’estero.

Art. 3

La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata

dall'Assemblea straordinaria dei soci.

Art. 4

La SocietĂ  ha per oggetto l'attivitĂ  di raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio

del credito nelle sue varie forme. La SocietĂ  esercita, oltre all'attivitĂ  bancaria, ogni

altra attivitĂ  finanziaria secondo la disciplina propria di ciascuna, incluse l'assunzione

e gestione di partecipazioni nonché la costituzione e gestione di forme pensionistiche

complementari, aperte o chiuse.

La SocietĂ  esercita inoltre ogni altra attivitĂ  strumentale o comunque connessa al

raggiungimento dell'oggetto sociale.

TITOLO Il - Capitale sociale - Azioni

Art. 5

Il capitale sociale è di Euro 934.150.467,60, ripartito in n. 889.667.112 azioni ordinarie

del valore nominale di Euro 1,05 ciascuna.

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Il capitale sociale può essere aumentato anche con conferimenti di beni in natura e

complessi aziendali.

Le azioni sono nominative ed indivisibili.

Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad un voto.

Oltre alle azioni ordinarie potranno essere emesse anche azioni fornite di diritti diversi.

La partecipazione al capitale sociale è regolata dalle norme vigenti.

Art. 6

Il trasferimento delle azioni e l'opponibilitĂ  degli effetti alla SocietĂ  sono regolati dalla

legge.

Art. 7

Il domicilio degli azionisti, per quanto concerne i loro rapporti con la Società, è quello

risultante dal libro dei soci.

TITOLO III - Assemblea

Art. 8

L’Assemblea, regolarmente convocata e costituita, rappresenta l’universalità dei soci.

Le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge e all’atto costitutivo, vincolano tutti

i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti.

E' riservata alla competenza dell'Assemblea l'approvazione:

a) delle politiche di remunerazione e incentivazione a favore degli Amministratori, dei

membri del Collegio Sindacale, di dipendenti e di collaboratori non legati alla

SocietĂ  da rapporti di lavoro subordinato;

b) dei piani di remunerazione basati su strumenti finanziari;

c) dei criteri per la determinazione del compenso da accordare in caso di conclusione

anticipata del rapporto di lavoro o di cessazione anticipata dalla carica, ivi

compresi i limiti fissati a detto compenso in termini di annualitĂ  della

remunerazione fissa e l'ammontare massimo che deriva dalla loro applicazione;

d) su proposta del Consiglio di Amministrazione, di un rapporto piĂą elevato di quello

di 1:1 fra la componente variabile e quella fissa della remunerazione individuale del

personale piĂą rilevante, comunque non superiore al limite massimo stabilito dalla

normativa pro tempore vigente.

Le eventuali deliberazioni di cui al punto d) sono approvate dall'Assemblea ordinaria

quando:

- l'assemblea è costituita con almeno la metà del capitale sociale e la deliberazione

è assunta con il voto favorevole di almeno i 2/3 del capitale sociale rappresentato

in assemblea;

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- la deliberazione è assunta con il voto favorevole di almeno ¾ del capitale

rappresentato in assemblea, qualunque sia il capitale sociale con cui l’assemblea è

costituita.

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata dal Consiglio di Amministrazione

almeno una volta l'anno, entro il termine di 120 (centoventi) giorni dalla chiusura

dell'esercizio sociale.

L'Assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove, purché in Italia, come sarà

indicato nell'avviso di convocazione.

Art. 9

Ferma restando la possibilitĂ  di avvalersi delle formalitĂ  per la convocazione previste

dalla legge, fino a che la SocietĂ  non farĂ  ricorso al mercato del capitale di rischio e

purché sia garantita la prova dell'avvenuto ricevimento almeno otto giorni prima

dell'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione potrĂ  scegliere quale mezzo di

convocazione uno dei seguenti, alternativamente o cumulativamente tra loro:

a) lettera raccomandata o telegramma inviati a tutti i soci iscritti nel libro dei soci, agli

Amministratori e ai Sindaci effettivi a mezzo di servizi postali od equiparati forniti di

avviso di ricevimento;

b) lettera semplice, inviata ai soggetti sopra indicati, che dovrĂ  dagli stessi essere

restituita in copia sottoscritta per ricevuta, con apposta la data di ricevimento;

c) messaggio telefax o di posta elettronica inviato e ricevuto da tutti i soggetti sopra

indicati i quali dovranno, entro la data stabilita per l'Assemblea, confermare per

iscritto, anche con lo stesso mezzo, di aver ricevuto l'avviso.

Art. 10

Possono intervenire in Assemblea, nel rispetto delle norme di legge, i titolari di diritti di

voto che presentino, con le modalità stabilite nell’avviso di convocazione, idonea

certificazione rilasciata ai sensi della normativa vigente dall’intermediario incaricato

della tenuta dei conti almeno cinque giorni prima della riunione assembleare e

tempestivamente comunicata alla SocietĂ , ovvero che depositino le azioni presso la

sede sociale nel medesimo termine.

L'azionista ammesso all'Assemblea potrĂ  farsi rappresentare mediante speciale

mandato conferito per iscritto e nei limiti e con le forme di legge.

Art. 11

L'Assemblea ordinaria e/o straordinaria può tenersi, con interventi dislocati in più

luoghi, contigui o distanti, per audioconferenza o videoconferenza, a condizione che

siano rispettati il metodo collegiale ed i principi di buona fede e di paritĂ  di trattamento

degli azionisti; è pertanto necessario che:

sia consentito al Presidente dell'Assemblea, anche a mezzo del proprio ufficio di

presidenza, di accertare l'identitĂ  e la legittimazione degli intervenuti, distribuendo

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agli stessi via fax o a mezzo posta elettronica, se redatta, la documentazione

predisposta per la riunione, regolare lo svolgimento dell'adunanza, constatare e

proclamare i risultati della votazione;

sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi

assembleari oggetto di verbalizzazione;

sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione

simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno;

vengano indicati nell'avviso di convocazione (salvo che si tratti di Assemblea

totalitaria) i luoghi audio/video collegati a cura della SocietĂ , nei quali gli intervenuti

potranno affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo ove saranno

presenti il Presidente ed il soggetto verbalizzante.

Art. 12

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in sua

assenza, da chi ne fa le veci ai sensi del secondo comma del successivo art. 18.

Il Presidente è assistito da un Segretario designato dagli intervenuti su proposta dello

stesso Presidente, quando il verbale non sia redatto da un Notaio a norma di legge.

Spetta al Presidente dell'Assemblea, anche a mezzo dell’Ufficio di Presidenza,

constatare la regolare costituzione dell'Assemblea, accertare l'identitĂ  e la

legittimazione dei presenti, regolare lo svolgimento dell'Assemblea ed accertare e

proclamare i risultati delle votazioni.

Art. 13

L'Assemblea è ordinaria e/o straordinaria.

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata nei termini previsti dall'art. 8 del

presente statuto; l'Assemblea straordinaria è convocata per le deliberazioni di sua

competenza nei casi previsti dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione può inoltre convocare l'Assemblea ogniqualvolta lo

ritenga necessario; deve comunque convocarla senza ritardo quando lo chieda il

Collegio Sindacale previa indicazione, all'atto della richiesta, degli argomenti da

trattare.

Art. 14

L'Assemblea ordinaria, in prima convocazione, è validamente costituita con la

presenza di tanti soci che rappresentino piĂą della metĂ  del capitale sociale.

In seconda convocazione è validamente costituita qualunque sia la parte di capitale

rappresentato dai soci partecipanti.

Fatto salvo quanto previsto all'art. 8, terzo comma, in ambedue i casi l'Assemblea

ordinaria delibera a maggioranza assoluta dei votanti, esclusi quindi dal computo gli

astenuti.

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Art. 15

Per la validitĂ  della costituzione dell'Assemblea straordinaria, come pure per la validitĂ 

delle relative deliberazioni, vale il disposto di legge.

Per le deliberazioni dell’Assemblea straordinaria, sia in prima che in seconda

convocazione, concernenti la modifica degli artt. 1, comma 3, 17, 17 bis, della

presente clausola, nonché aumenti di capitale con limitazione o esclusione del diritto

di opzione o senza sovrapprezzo è necessario il voto favorevole di tanti soci che

rappresentino almeno l’84% del capitale sociale.

Art. 16

Le deliberazioni dell'Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal

Presidente e dal Segretario oppure dal Notaio quando sia richiesto il ministero dello

stesso.

Dei verbali medesimi il Segretario può rilasciare copie ed estratti.

TITOLO IV - Amministrazione

Art. 17

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un

minimo di sette e un massimo di undici membri e nominato dall'Assemblea nel rispetto

di quanto disposto dall'articolo 17-bis.

Gli Amministratori devono possedere i requisiti di onorabilitĂ  e professionalitĂ  richiesti

dalla normativa per gli esponenti bancari. Almeno un quarto dei componenti del

Consiglio di Amministrazione devono possedere i requisiti di indipendenza previsti

dall'art. 2399 c.c.; qualora tale rapporto non sia un numero intero, si approssima

all'intero inferiore se il primo decimale è pari o inferiore a 5; diversamente si

approssima all'intero superiore.

L'Assemblea determina i compensi spettanti ai membri del Consiglio di

Amministrazione nel rispetto dei piani e delle politiche di cui all'art. 8, comma 2.

Il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, stabilisce la

remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche in conformitĂ  allo

statuto e nel rispetto dei piani e delle politiche di cui all'art. 8, comma 2.

Art. 17-bis

La nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione avviene sulla base di liste

presentate dai soci, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero

progressivo.

Le liste devono contenere un numero di candidati non superiore al massimo dei

componenti eleggibili ai sensi dell'articolo 17 del presente Statuto. Almeno un quarto

dei candidati di ciascuna lista – determinato secondo i criteri di cui all’art. 17, secondo

comma - dovrĂ  soddisfare i requisiti di indipendenza stabiliti dal presente Statuto. Le

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liste devono essere depositate presso la sede sociale, almeno 5 (cinque) giorni prima

di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione.

Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista: in caso di

inosservanza, la sua sottoscrizione non viene computata per alcuna lista.

Hanno diritto di presentare le liste soltanto i soci che da soli o insieme ad altri soci

rappresentino almeno il 2% delle azioni aventi diritto di voto nell'Assemblea ordinaria.

Al fine di comprovare la titolaritĂ  del numero di azioni necessarie alla presentazione

delle liste, i soci devono contestualmente presentare, presso la sede sociale, idonea

certificazione rilasciata ai sensi della normativa vigente ovvero provvedere al deposito

delle relative azioni presso la sede sociale.

Unitamente a ciascuna lista, entro il termine di deposito della stessa, presso la sede

sociale, è depositato il curriculum contenente le caratteristiche professionali dei singoli

candidati, insieme con le dichiarazioni con le quali gli stessi accettano la propria

candidatura e attestano, sotto la propria responsabilitĂ , l'inesistenza di cause di

ineleggibilità e di incompatibilità, e così pure l'esistenza dei requisiti prescritti dalla

normativa vigente, nonché l'elenco degli incarichi di amministrazione e controllo da

essi ricoperti presso altre societĂ .

Ciascun candidato può essere inserito in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Le liste presentate senza l'osservanza delle modalitĂ  che precedono sono considerate

come non presentate.

Ciascun socio può votare una sola lista.

Determinato dall’Assemblea il numero dei consiglieri da eleggere, i voti ottenuti da

ciascuna lista sono divisi successivamente per uno, due, tre, quattro, cinque e così di

seguito, secondo il numero dei consiglieri da eleggere. I quozienti ottenuti sono

assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna lista, nell'ordine dalla stessa

previsto, e vengono disposti in un'unica graduatoria decrescente.

Risultano eletti coloro che hanno ottenuto i quozienti piĂą elevati. In caso di paritĂ  di

quoziente per l'ultimo consigliere da eleggere, viene preferito quello della lista che ha

ottenuto il minor numero di voti.

Qualora per effetto dell'applicazione di detti criteri non risultasse eletto un quarto dei

Consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal presente statuto, gli

ultimi tratti dalle liste verranno sostituiti dai candidati immediatamente successivi

appartenenti alla medesima lista che risultino in possesso di tali requisiti.

Nel caso in cui venga proposta un'unica lista o nel caso in cui non sia presentata

alcuna lista, l'Assemblea procede alla nomina del Consiglio di Amministrazione con

votazione a maggioranza relativa.

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Art. 17-ter

Il Consiglio di Amministrazione, per la durata del mandato, elegge tra i suoi membri il

Presidente e un Vice Presidente.

Il Presidente, il Vice Presidente, e gli altri Amministratori durano in carica sino a tre

esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio

relativo all'ultimo esercizio della loro carica; gli stessi sono rieleggibili.

Il Presidente dirige i lavori del Consiglio, coordina e sovrintende l'attivitĂ  degli organi

sociali, sovrintende a che le direttive della Capogruppo siano osservate, rappresenta

la SocietĂ  nei confronti delle Istituzioni e delle AutoritĂ .

Per la sostituzione degli Amministratori che cessano dall'ufficio valgono le disposizioni

di legge. Qualora, peraltro, si sia proceduto alla nomina ai sensi del precedente

articolo 17-bis, commi 10 e 11, e nel corso dell’esercizio vengano a mancare uno o

piĂą amministratori, la sostituzione avviene, ove possibile, con amministratori non eletti

tratti dalla medesima lista cui apparteneva l’amministratore da sostituire.

Qualora, per rinuncia o per qualsiasi altra causa, venga a mancare la maggioranza

degli Amministratori in carica o anche solo la maggioranza degli Amministratori

nominati dall'Assemblea, l'intero Consiglio si intende decaduto con effetto dal

momento della sua ricostituzione.

Art. 18

Le adunanze del Consiglio di Amministrazione sono presiedute dal Presidente o da

chi ne fa le veci.

In caso di assenza o di impedimento del Presidente ne adempie le funzioni il Vice

Presidente. Nell'ipotesi di assenza o impedimento del Vice Presidente, le funzioni

sono esercitate dall'Amministratore presente piĂą anziano di nomina e, a paritĂ  di

anzianitĂ  di nomina, dal piĂą anziano di etĂ , salvo diversa designazione del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione nomina il Segretario individuandolo tra gli

Amministratori, il Direttore Generale, tra altro dirigente della SocietĂ  o altro soggetto

esterno alla SocietĂ  o al Gruppo. Per il caso di assenza o impedimento del Segretario,

il suo sostituto viene indicato dal Consiglio di Amministrazione di volta in volta.

I verbali delle riunioni del Consiglio debbono essere redatti e firmati dal Presidente, o

da chi lo ha sostituito, e dal Segretario.

Dei verbali stessi il Presidente ed il Segretario possono rilasciare copie ed estratti.

Art. 19

Per la validitĂ  delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione dovrĂ  essere

presente la maggioranza degli Amministratori in carica.

Le deliberazioni sono prese a voto palese e a maggioranza assoluta dei votanti,

esclusi quindi dal computo gli astenuti; in caso di paritĂ  prevale il voto di chi presiede.

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Art. 20

Il Presidente riunisce il Consiglio di Amministrazione, di regola, con frequenza mensile

e comunque ogni volta che lo giudichi opportuno, e ne formula l'ordine del giorno. Il

Consiglio di Amministrazione si riunisce altresì quando ne venga fatta richiesta da

almeno tre Amministratori o dal Collegio Sindacale.

La convocazione indicherĂ  l'ordine del giorno, la data della riunione, l'ora e il luogo,

che può essere diverso da quello della sede legale.

Detta convocazione sarĂ  fatta con lettera raccomandata o fax da spedirsi almeno tre

giorni liberi prima e, in caso di urgenza, con comunicazione scritta da inviarsi, anche a

mezzo di telegramma, fax o altro strumento che dia la certezza della ricezione, un

giorno prima di quello fissato per l'adunanza, al domicilio di ciascun Amministratore e

Sindaco effettivo.

Le adunanze del Consiglio di Amministrazione possono essere tenute per

teleconferenza, nonché per videoconferenza, a condizione che tutti gli aventi diritto

possano parteciparvi ed essere identificati da ciascuno degli altri e sia a ciascuno di

essi consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione

degli argomenti, nonché di ricevere, trasmettere o visionare documenti, attuando

contestualitĂ  di esame e di decisione deliberativa.

In tal caso, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano chi presiede la

riunione ed il Segretario.

Art. 21

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria

e straordinaria della SocietĂ  e, piĂą segnatamente, gli sono conferite tutte le facoltĂ  per

l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali che non siano, per legge o in forza

del presente statuto, riservate in modo tassativo all'Assemblea.

Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, è di competenza esclusiva del

Consiglio di Amministrazione:

a) decidere le linee e le operazioni strategiche e i piani industriali e finanziari della

SocietĂ  e valutare il generale andamento della gestione;

b) approvare l'assetto organizzativo, amministrativo, contabile e di governo societario,

valutandone nel tempo l'adeguatezza e garantendo la chiara distinzione di compiti

e funzioni nonché la prevenzione dei conflitti di interessi;

c) approvare i sistemi contabili e di rendicontazione;

d) supervisionare il processo di informazione al pubblico ed il processo di

comunicazione;

e) tutti i compiti che il Consiglio stesso è chiamato a svolgere ai sensi delle

disposizioni di vigilanza della Banca d'Italia di cui alla Circolare n. 263, Titolo V,

Cap. 7, Sezione II, par. 2;

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f) approvare e modificare i regolamenti interni;

g) nominare e revocare il Direttore Generale, e gli altri componenti la Direzione

Generale, determinandone le relative mansioni, i poteri e il trattamento economico,

e deliberandone il collocamento a riposo;

h) assumere, modificare, incrementare, o cedere partecipazioni, fermo quanto

previsto dall'art. 2361, comma 2, del codice civile;

i) deliberare sulla costituzione di commissioni consultive temporanee o permanenti

ovvero di comitati eventualmente anche interni al Consiglio di Amministrazione,

determinandone le funzioni, i poteri e la durata;

l) la nomina e la revoca motivata, previo parere del Collegio Sindacale, dei

responsabili delle funzioni di controllo interno;

m) deliberare sulla formazione dei contratti che regolano il rapporto di lavoro ed il

trattamento di quiescenza del personale della SocietĂ ;

n) deliberare su acquisti e alienazioni di immobili di valore unitario superiore a Euro

1.000.000.

Il Consiglio di Amministrazione quale organo con funzione di supervisione strategica,

assicura un efficace confronto dialettico con la funzione di gestione e con i

responsabili delle principali funzioni aziendali e verifica nel tempo le decisioni e le

scelte da questi assunte.

Al Consiglio di Amministrazione spetta la competenza concorrente con l'Assemblea

per adottare le deliberazioni concernenti la fusione nel caso previsto dall'art. 2505 e

dall'art. 2505 bis del codice civile, l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, la

indicazione di quali tra gli Amministratori hanno la rappresentanza della SocietĂ , la

riduzione del capitale in caso di recesso del socio, gli adeguamenti dello statuto a

disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.

Art. 22

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge, di vigilanza e di

statuto, può delegare proprie attribuzioni, per determinati atti o categorie di atti, a

dirigenti e ad altri dipendenti, determinando i poteri di ciascuno di essi.

Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio

Sindacale, almeno ogni tre mesi sull'attivitĂ  svolta, sul generale andamento della

gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo,

per dimensioni e/o caratteristiche, effettuate dalla SocietĂ  e dalle sue controllate, ed

inoltre sull’andamento dei rischi.

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TITOLO V - Presidente

Art. 23

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha compiti di impulso e di

coordinamento dell'attivitĂ  della SocietĂ  e dell'attivitĂ  del Consiglio di

Amministrazione, provvedendo affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte

all'ordine del giorno vengano fornite a tutti gli Amministratori.

In caso di urgenza giustificata e nell'impossibilitĂ  di tempestiva convocazione del

Consiglio di Amministrazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, su

proposta vincolante del Direttore Generale e previa informativa al Vice Presidente o

chi lo sostituisce ai sensi del secondo comma dell'art. 18, può assumere deliberazioni

in merito a qualsiasi affare od operazione di competenza del Consiglio di

Amministrazione, fatta eccezione per le materie riservate in via esclusiva al Consiglio

di Amministrazione.

Tali decisioni devono essere portate a conoscenza dell'organo competente alla sua

prima riunione successiva.

TITOLO VI - Collegio Sindacale e controllo contabile

Art. 24

Il Collegio Sindacale è composto di tre Sindaci Effettivi e due Supplenti, nominato e

funzionante ai sensi di legge e del presente Statuto.

I Sindaci durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata

per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. Essi sono

rieleggibili.

L'eventuale revoca dei membri del Collegio Sindacale deve essere debitamente

motivata.

Per le attribuzioni dei Sindaci si osservano le norme delle leggi vigenti; in tale ambito il

Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei

principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto

organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla SocietĂ  e sul suo corretto

funzionamento.

Il Collegio Sindacale informa senza indugio la Banca d’Italia di tutti gli atti o i fatti, di

cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire una

irregolaritĂ  nella gestione della SocietĂ  o una violazione delle norme disciplinanti

l’attività bancaria.

Art. 24-bis

La nomina dei componenti il Collegio Sindacale avviene sulla base di liste presentate

dai soci, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero

progressivo.

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Le liste devono essere depositate presso la sede sociale, almeno 5 (cinque) giorni

prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione.

Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista: in caso di

inosservanza, la sua sottoscrizione non viene computata per alcuna lista.

Hanno diritto di presentare le liste soltanto i soci che da soli o insieme ad altri soci

rappresentino almeno il 2% delle azioni aventi diritto di voto nell'Assemblea ordinaria.

Al fine di comprovare la titolaritĂ  del numero di azioni necessarie alla presentazione

delle liste, i soci devono contestualmente presentare, presso la sede sociale, idonea

certificazione rilasciata ai sensi della normativa vigente ovvero provvedere al deposito

delle relative azioni presso la sede sociale.

Unitamente a ciascuna lista, entro il termine di deposito della stessa, presso la sede

sociale, è depositato il curriculum contenente le caratteristiche professionali dei singoli

candidati, insieme con le dichiarazioni con le quali gli stessi accettano la propria

candidatura e attestano, sotto la propria responsabilitĂ , l'inesistenza di cause di

ineleggibilità e di incompatibilità, e così pure l'esistenza dei requisiti prescritti dalla

normativa vigente, nonché l’elenco degli incarichi di amministrazione e controllo da

essi ricoperti presso altre societĂ .

Ciascun candidato può essere inserito in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Le liste presentate senza l’osservanza delle modalità che precedono sono considerate

come non presentate.

Ciascun socio può votare una sola lista.

All'elezione dei membri del Collegio Sindacale si procede come segue:

a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti espressi dai soci sono tratti

nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, 2 Sindaci

Effettivi e 1 Sindaco Supplente;

b) il restante Sindaco Effettivo ed il restante Sindaco Supplente sono tratti dalla lista

che ha ottenuto il maggior numero di voti dopo quella di cui alla lettera a),

risultando eletto Sindaco Effettivo il primo della lista e Sindaco Supplente il

secondo.

Qualora venga proposta un’unica lista, l’Assemblea esprime il proprio voto su di essa.

In mancanza di liste o nel caso in cui con il meccanismo del voto per lista il numero

dei candidati eletti risulti inferiore al numero stabilito dal presente statuto, il Collegio

Sindacale viene, rispettivamente, nominato o integrato dall’Assemblea con le

maggioranze di legge.

La Presidenza del Collegio spetta alla persona indicata al primo posto nella lista che

ha ottenuto il maggior numero di voti.

In caso di sostituzione di un Sindaco tratto dalla lista che ha ottenuto il maggior

numero dei voti espressi dai soci, subentra il supplente appartenente alla medesima

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lista; in caso di sostituzione di un Sindaco tratto dall'altra lista, gli subentra il supplente

appartenente alla medesima lista.

Quando l’Assemblea deve provvedere alla nomina dei Sindaci Effettivi e/o Supplenti

necessaria per l’integrazione del Collegio Sindacale, si procede come segue: qualora

si debba provvedere alla sostituzione di Sindaci eletti nella lista di maggioranza o

nell’unica lista o dei Sindaci nominati dall’Assemblea, la nomina avviene con

votazione a maggioranza relativa senza vincolo di lista; qualora, invece, occorra

sostituire Sindaci eletti nella lista di minoranza, l’Assemblea li sostituisce con voto a

maggioranza relativa, scegliendoli fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il

Sindaco da sostituire o, in subordine tra i candidati collocati nelle eventuali ulteriori

liste di minoranza.

In mancanza di candidati della o delle liste di minoranza la nomina avviene mediante

la votazione di una o piĂą liste, composte da un numero di candidati non superiore a

quelli da eleggere, presentate prima dell’Assemblea con l’osservanza delle

disposizioni dettate nel presente articolo per la nomina del Collegio Sindacale, fermo

restando che non potranno essere presentate liste da parte dei soci che avevano

presentato la lista che nella precedente Assemblea aveva ottenuto il maggior numero

di voti.

In mancanza di liste presentate nell’osservanza di quanto sopra, la nomina avviene

con votazione a maggioranza relativa senza vincolo di lista.

Art. 25

La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione legale iscritta in

apposito registro.

TITOLO VII - Direzione Generale

Art. 26

La Direzione Generale è composta da un Direttore Generale il quale potrà essere

coadiuvato da uno o piĂą Condirettori Generali e/o Vice Direttori Generali, secondo

l'organico stabilito dal Consiglio di Amministrazione.

Il Direttore Generale, nei limiti dei poteri conferitigli e secondo gli indirizzi del Consiglio

di Amministrazione, gestisce gli affari correnti e provvede a dare esecuzione alle

deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, nonché a quelle assunte in via

di urgenza dal Presidente ai sensi dell'art. 23.

Ad uno dei Condirettori Generali oppure ad uno dei Vice Direttori Generali può essere

attribuita, anche a tempo determinato, la funzione vicaria del Direttore Generale.

Il Direttore Generale partecipa con funzioni consultive alle riunioni del Consiglio di

Amministrazione.

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Il coordinamento dell'attività della Direzione Generale è affidato al Direttore Generale

o, in mancanza dello stesso, al Dirigente con funzione Vicaria del Direttore Generale.

TITOLO VIII - Rappresentanza legale e firma sociale

Art. 27

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza legale della

SocietĂ  e la firma sociale con tutti i poteri relativi, compresi quelli occorrenti per agire

in ogni sede giurisdizionale, ed ha la facoltĂ  di nominare avvocati e procuratori alle liti

con mandato anche generale. In caso di assenza o impedimento del Presidente, la

rappresentanza legale e la firma sociale spettano a chi ne fa le veci ai sensi del

precedente art. 18.

Di fronte ai terzi la firma di chi sostituisce il Presidente costituisce prova dell'assenza o

dell'impedimento di questi.

Il Direttore Generale, se nominato, ha la rappresentanza e la firma sociale nell'ambito

dei rispettivi poteri e attribuzioni. In caso di assenza o impedimento del Direttore

Generale la firma sociale spetta a chi ne fa le veci ai sensi del precedente art. 26.

Il Consiglio può, per singoli atti o per categorie di atti, conferire procura, con relativa

facoltĂ  di firmare per la SocietĂ , anche a persone estranee alla stessa.

Il Consiglio può autorizzare dirigenti ed altri dipendenti della Società a firmare, di

norma congiuntamente ovvero, per quelle categorie di operazioni dallo stesso

Consiglio determinate, anche singolarmente.

TITOLO IX - Bilancio e utili

Art. 28

Gli esercizi sociali si chiudono al 31 dicembre di ogni anno. Alla fine di ciascun

esercizio il Consiglio di Amministrazione procede alla redazione del bilancio

d'esercizio.

Art. 29

L’utile netto risultante dal bilancio, dedotte la riserva legale nella misura minima

prevista dalla legge e le eventuali quote deliberate dall’Assemblea per la costituzione

o l’incremento di riserve anche straordinarie o di altre riserve, secondo canoni di

prudenza, rimane a disposizione dell’Assemblea, la quale potrà, in via alternativa o

cumulativa, destinarla agli azionisti, alla formazione ed all’incremento di altre riserve e,

in misura non superiore all’1%, ad un fondo destinato ad erogazioni per finalità

culturali, sociali o di beneficenza nei territori di insediamento, la cui utilizzazione è

rimessa alle determinazioni del Consiglio di Amministrazione, secondo gli indirizzi

fissati dall’Assemblea.

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Le riserve da utili e da valutazione formatesi con l'applicazione dei principi contabili

internazionali non sono distribuibili tra i soci nei casi previsti dalla legge.

I dividendi non riscossi entro cinque anni dal giorno della loro esigibilitĂ  andranno

prescritti a favore della SocietĂ .

Il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi

nel rispetto delle disposizioni di legge.

TITOLO X - Disposizioni finali

Art. 30

Il diritto di recesso compete al socio assente o che abbia manifestato voto contrario

ovvero che si sia astenuto nei soli casi di legge.

Sono quindi escluse tutte le cause di recesso ad eccezione di quelle cause alle quali

l'ordinamento vigente riconosce carattere di inderogabilitĂ .

Nel caso in cui la SocietĂ  sia o divenga soggetta ad attivitĂ  di direzione e

coordinamento, ai soci spetterĂ  il diritto di recesso nelle ipotesi previste dall'art. 2497

quater del codice civile.

Per quanto riguarda termini e modalitĂ  del recesso valgono le disposizioni di legge.

Non spetta il diritto di recesso ai soci che non hanno concorso all’approvazione delle

deliberazioni riguardanti:

a) la proroga dei termini;

b) l’introduzione o la rimozione di vincoli alla circolazione di titoli azionari.

Art. 31

Per la liquidazione della SocietĂ  si applicano le norme di legge.

Art. 32

Per quanto non previsto dal presente statuto si fa riferimento alle norme di legge.

****

NORME TRASITORIE

Norma Transitoria per numero minimo componenti del Consiglio di

Amministrazione che devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza

La modifica dell' art. 17, secondo comma relativa al nuovo numero minimo dei

consiglieri che devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza acquista

efficacia con decorrenza dalla data dell'assemblea ordinaria chiamata a nominare il

Consiglio di Amministrazione in sostituzione di quello in carica alla data di efficacia

della delibera di approvazione di modifiche dello statuto assunta dall'assemblea

straordinaria del 9 marzo 2015.

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Sino a tale data, il testo dell'art. 17, secondo comma è del seguente tenore: "Gli

Amministratori devono possedere i requisiti di onorabilitĂ  e professionalitĂ  richiesti

dalla normativa per gli esponenti bancari. Almeno due dei componenti del Consiglio di

Amministrazione devono possedere i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 2399

c.c.."

Norma transitoria in punto modalitĂ  di presentazione delle liste per la nomina

del Consiglio di Amministrazione

La norma di cui all'art. 17-bis, secondo comma, in punto modalitĂ  di presentazione

delle liste per la nomina del Consiglio di Amministrazione, acquista efficacia dalla data

in cui sarĂ  convocata l'assemblea ordinaria per la nomina del Consiglio di

Amministrazione che sostituirĂ  quello in carica alla data di efficacia della delibera di

approvazione delle modifiche statutarie assunta dall'assemblea straordinaria del 9

marzo 2015.

Norma Transitoria per abrogazione Comitato Esecutivo

L'abrogazione delle previsioni relative alla costituzione ed alla presenza del Comitato

Esecutivo (art. 22, previgenti art. 23, 24, 25, secondo comma, 28, secondo e quarto

comma) acquista efficacia con decorrenza dalla data dell'assemblea ordinaria

chiamata a nominare il Consiglio di Amministrazione in sostituzione di quello in carica

alla data di efficacia della delibera di approvazione di modifiche dello statuto assunta

dall'assemblea straordinaria del 9 marzo 2015.

Sino a tale data, il testo dei suddetti articoli e commi è del seguente tenore:

"Art. 22

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge, di vigilanza e di

statuto, può delegare proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo e, per determinati

atti o categorie di atti, ad Amministratori, a dirigenti e ad altri dipendenti, determinando

i poteri di ciascuno di essi.

Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio

Sindacale, almeno ogni tre mesi sull'attivitĂ  svolta, sul generale andamento della

gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo,

per dimensioni e/o caratteristiche, effettuate dalla SocietĂ  e dalle sue controllate, ed

inoltre sull'andamento dei rischi."

"Art. 22 bis (previgente art. 23)

Il Consiglio di Amministrazione può nominare fra i propri componenti un Comitato

Esecutivo composto da un minimo di tre e un massimo di cinque membri. Del

Comitato Esecutivo faranno parte di diritto il Presidente e il Vice Presidente.

Il Presidente e il Segretario del Consiglio di Amministrazione sono rispettivamente

Presidente e Segretario del Comitato Esecutivo, fermo quanto previsto per il caso di

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assenza o impedimento dal precedente art. 18.

Il Comitato Esecutivo dura in carica per la stessa durata del Consiglio di

Amministrazione che ne determina le modalitĂ  di funzionamento, anche nelle forme e

con le modalitĂ  di cui all'art. 20, ultimo comma.

Il Comitato Esecutivo si riunisce, di regola, con frequenza almeno mensile.

Il Presidente convoca le riunioni e fissa l'ordine del giorno del Comitato Esecutivo,

tenendo conto anche delle proposte formulate dal Direttore Generale.

In caso di urgenza può assumere deliberazioni in merito a qualsiasi affare od

operazione che non siano riservati alla competenza esclusiva del Consiglio di

Amministrazione. Delle decisioni assunte dovrĂ  essere data comunicazione al

Consiglio in occasione della prima riunione successiva."

"Art. 22 ter (previgente art. 24)

Le adunanze del Comitato Esecutivo, ove nominato, sono presiedute dal Presidente,

ovvero, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente, ovvero, in caso di

assenza o impedimento anche del Vice Presidente, dal membro presente piĂą anziano

di nomina e, a paritĂ  di anzianitĂ  di nomina, dal piĂą anziano d'etĂ .

Per la validità delle adunanze del Comitato Esecutivo è necessaria la presenza della

maggioranza dei componenti. Le deliberazioni sono prese a voto palese e a

maggioranza assoluta dei votanti, esclusi quindi dal computo gli astenuti.

I verbali delle riunioni del Comitato Esecutivo debbono essere firmati dal Presidente, o

da chi lo ha sostituito, e dal Segretario.

Dei verbali stessi il Segretario può rilasciare copie ed estratti."

"Art. 23, secondo comma

In caso di urgenza giustificata e nell'impossibilitĂ  di tempestiva convocazione del

Consiglio di Amministrazione, qualora non possa provvedere il Comitato Esecutivo,

ove nominato, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, su proposta vincolante

del Direttore Generale e previa informativa al Vice Presidente o chi lo sostituisce ai

sensi del secondo comma dell'art. 18, può assumere deliberazioni in merito a

qualsiasi affare od operazione di competenza del Consiglio di Amministrazione e del

Comitato Esecutivo, fatta eccezione per le materie riservate in via esclusiva al

Consiglio di Amministrazione."

"Art. 26 secondo comma

Il Direttore Generale, nei limiti dei poteri conferitigli e secondo gli indirizzi del Consiglio

di Amministrazione, gestisce gli affari correnti e provvede a dare esecuzione alle

deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, dal Comitato Esecutivo,

nonché a quelle assunte in via di urgenza dal Presidente ai sensi dell'art. 23."

"Art. 26, quarto comma

Il Direttore Generale partecipa con funzioni consultive alle riunioni del Consiglio di

Amministrazione e del Comitato Esecutivo."

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La Società è stata costituita in data 27 marzo 2003, con atto del Notaio prof. Piergaetano

Marchetti n. 17487 di rep. n. 5261 di racc., con la denominazione di

"BPCI FIN Seconda S.p.A."

Con deliberazione assembleare in data 17 aprile 2003 (atto del Notaio prof. Piergaetano

Marchetti n. 17498 di rep. n. 5272 di racc.), ed efficacia 1° luglio 2003, la Società ha assunto la

denominazione di

"Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A."

Contestualmente, in data 1° luglio 2003, la Società ha iniziato l'esercizio della attività bancaria.

Lo Statuto sociale è stato successivamente modificato:

- con deliberazione assembleare in data 15 settembre 2004, atto del Notaio dr. Domenico

Acquarone n. 221245 rep. n. 24521 progr., depositato presso il Registro delle Imprese di

Milano in data 30 settembre 2004 ed ivi iscritto in data 12 ottobre 2004;

- con deliberazione assembleare in data 21 settembre 2005, atto del Notaio dr. Domenico

Acquarone n. 223817 rep. n. 25438 progr., depositato presso il Registro delle Imprese di

Milano in data 27 settembre 2005 ed ivi iscritto in data 28 ottobre 2005;

- con deliberazione assembleare in data 5 dicembre 2005, atto del Notaio dr. Domenico

Acquarone n. 224343 rep. n. 25624 progr. (integrato in data 23 dicembre 2005, atto del

Notaio dr. Domenico Acquarone n. 224513 rep. n. 25700 progr.), depositato ed iscritto

presso il Registro delle Imprese di Milano in data 29 dicembre 2005;

- con deliberazione assembleare in data 20 aprile 2006, atto del Notaio dr. Domenico

Acquarone n. 225228 rep. n. 25984 progr., depositato presso il Registro delle Imprese di

Milano in data 17 maggio 2006 ed ivi iscritto in data 19 maggio 2006;

- con deliberazione assembleare in data 10 aprile 2008, atto del Notaio dr. Egidio Lorenzi n.

80677 rep. n. 10833 racc., depositato presso il Registro delle Imprese di Milano in data 23

aprile 2008 ed ivi iscritto in pari data;

- con deliberazione assembleare in data 24 giugno 2009, atto del Notaio dr. Egidio Lorenzi n.

84000 rep. n. 11775 racc., depositato presso il Registro delle Imprese di Milano in data 26

giugno 2009 ed ivi iscritto in pari data;

- con deliberazione assembleare in data 8 gennaio 2010, atto del Notaio dr. Egidio Lorenzi n.

85179 rep. n. 12140 racc., depositato presso il Registro delle Imprese di Milano in data 12

gennaio 2010 ed ivi iscritto in data 13 gennaio 2010. Deposito ed iscrizione presso il

Registro delle Imprese di Milano della attestazione ai sensi dell'articolo 2444 del codice

civile in data 1 febbraio 2010;

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- con deliberazione assembleare in data 25 marzo 2014, atto del Notaio dr. Egidio Lorenzi n.

94407 rep. n. 14776 racc., depositato presso il Registro delle Imprese di Milano in data 31

marzo 2014 n. 80095 prot. ed ivi iscritto in data 3 aprile 2014;

- con deliberazione assembleare in data 9 marzo 2015, atto del Notaio dr. Egidio Lorenzi n.

95556 rep. n. 15101 racc., depositato presso il Registro delle Imprese di Milano in data 26

maggio 2015 n. 142803 prot. ed ivi iscritto in data 29 maggio 2015.

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