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Stazione viaggiatori FFS Bellinzona
Mandato di studio parallelo
In copertina: Progetto aggiudicatario del "Mandato di studio parallelo" (Team: Staz_Be_2013 c/o Orsi e Associati SA, Bellinzona)
Indice 1. Premessa 5 2. Cronistoria 6 3. Organizzazione 7 4. Decisioni / prossime fasi 8 5. Progetti 9
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1. Premessa
Le Ferrovie Federali Svizzere-FFS si sono fatte promotrici di una procedura di progettazione, attraverso
l'elaborazione di un “Mandato di studio parallelo” in due fasi.
La prima volta, a consolidare un concetto pianificatorio (urbanistica/trasporti) così da gettare le basi per un
futuro razionale sviluppo del comparto FFS (edifici + aree di trasbordo):
La seconda, mirata al progetto architettonico degli edifici principali della Stazione, in maniera da poter risolvere
al meglio gli obiettivi del programma “Stazione e altro”.
Nell’ambito di tale procedura, il Collegio Esperti ha indicato il progetto ritenuto più meritevole per
l'approfondimento delle successive fasi di studio.
Il presente documento riassume il lavoro svolto, compendiato dalle valutazioni espresse dal Collegio Esperti.
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2. Cronistoria
Estate 2009 : Allestimento del programma di “Mandato di studio parallelo”
Autunno 2009 : Pubblicazione del concorso pubblico di prequalifica e scelta di 4 gruppi di progettazione:
Team 1 – „Staz_Be_2013”
Team 2 – „1874 SCHEMA I”
Team 3 – „Giraudi Wettstein”
Team 4 – „MA/A“
Inverno 2009/2010 : Inizio dello studio
Primavera 2010 : Workshops con i team
23 Giugno 2010 : Riunione conclusiva del Collegio Esperti e proposta al Committente di
assegnazione del mandato, per l'elaborazione delle fasi successive.
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3. Organizzazione
Collegio Esperti Arch. Giovanni Realini presidente FFS Immobili, Bellinzona
Arch. Roger Rohrbach membro FFS Immobili, Olten
Arch. Remo Leuzinger membro Lugano
Arch. Marc Collomb membro Losanna
Arch. Paolo Fumagalli membro Lugano
Arch. Fabiola Nonella membro Sezione pianificazione e catasto - Comune di Bellinzona
Ing. Martino Colombo membro Sezione della mobilità - Dip. del territorio, Bellinzona
Sig. Giovanni Faul membro FFS Immobili, Bellinzona
Arch. Valerio Galli membro FFS Infrastruttura, Bellinzona
Arch. Rudolf Holzer membro FFS Immobili, Olten
Consulenti / operatori
Baukostenplanung Ernst AG, Basilea verifiche costi di costruzione
Ing. Ambrosini P.G. SA, Bellinzona geometra / rilievi
Modelli Marchesoni, Lamone modellini
Franco Mattei, Claro fotografo modellini
Organizzazione / coordinazione Ingg. Giorgio Masotti e Fabio Pifferini Studio d’ingegneria Giorgio Masotti, Bellinzona
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4. Decisioni / prossime fasi
Decisione A conclusione del "Mandato di studio parallelo", il Collegio Esperti ha proposto al committente di assegnare il mandato
per le successive fasi di studio, al Team Staz_Be_2013.
Prossimi passi
La FFS Immobili intende approfondire la proposta progettuale e dar seguito all’iter procedurale e progettuale per ottenere
le necessarie autorizzazioni e, subordinatamente, poter realizzare il nuovo edificio entro il 2014.
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5. Progetti
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5.1. Staz_Be_2013 (proposta ritenuta per lo sviluppo del progetto)
Architetto capogruppo Orsi & Associati Architetti Architetto consociato LANDS Architetture Ingegnere civile SM Ingegneria Sagl Ingegnere elettrotecnico Tecnoprogetti SA Ingegnere RVCS Tecnoprogetti SA Ingegnere del traffico Studio d’ingegneria Francesco Allievi
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Sezioni longitudinali
Pianta livello binari
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Giudizio conclusivo da parte del Collegio Esperti
In generale Il progetto ha conosciuto uno sviluppo costante e coerente partendo da idee e analisi urbanistiche interessanti
fino alla concretizzazione progettuale.
Concetto urbanistico e architettonico
Il concetto urbanistico e architettonico risulta chiaro, caratterizzato da un edificio formato da una grande tettoia
sotto la quale sono ubicati gli spazi di incontro, di circolazione e il volume degli spazi commerciali e degli uffici.
La semplicità e la chiarezza del concetto determinano una soluzione coerente e ben relazionata alla Città, come
pure un rapporto preciso e rispettoso verso l’edificio storico dell'antica stazione, protetta dal Piano regolatore. Il
concetto di mobilità è coerente e ben strutturato, con un’ottimale separazione dei flussi e posizionamento di
P+R e K+R. La posizione delle fermate bus è interessante, anche se la soluzione a ‘lisca di pesce’ potrebbe
rilevarsi non ottimale.; questo tema è da approfondire in una fase successiva.
Gli accessi e i flussi interni sono risolti in modo funzionale.
Progetto architettonico L’edificio proposto, con la struttura semplice, alta e fitta che sorregge in alto la grande copertura - la "nuvola" –
costituisce un'architettura oltremodo interessante e qualificata, un volume dalla forte identità che si identifica
quale edificio pubblico e di riferimento: la "nuova stazione di Bellinzona". Altrettanto interessante e di valore è lo
spazio sottostante la copertura, una piazza coperta di accesso e di incontro e di circolazione nella quale sono
collocati a mo' di "oggetti" gli elementi strutturali dell'ascensore e delle scale, e dalla quale è poi possibile
raggiungere le varie destinazioni funzionali poste sia nel vecchio edificio della stazione, sia nel nuovo volume
vetrato, sia negli spazi posti alla quota inferiore.
Questa impostazione risolve i vari temi posti e ben si integra nella realtà di Bellinzona. È inoltre un edificio
rispettoso dell’importanza storica del vecchio edificio della stazione, con il quale propone un rapporto chiaro e
preciso senza elementi di attrito .
Il rapporto ‘Stazione-Città’ originato dall’uscita dal sottopasso è interessante, come pure la doppia altezza fra -1
e PT che valorizza il piano inferiore commerciale integrandolo nel volume complessivo. In questo senso
articolare qualità del progetto è anche l'utilizzo della luce naturale, che grazie a degli ampi squarci a doppia
altezza riesce ad illuminare in modo convincente gli spazi del piano inferiore.
È auspicabile che l'idea progettuale abbia una sua logica soluzione anche nella sistemazione degli spazi
antistanti la proprietà delle FFS, dove il Comune potrebbe contribuire ad un nuovo disegno del piazzale e dei
coerenti ingressi al piano inferiore -1.
La distribuzione dei locali commerciali e dei locali secondari con carico e scarico merci non convince nella
forma attuale.
In generale il progetto presenta potenzialità di sviluppo e miglioramento.
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Modellino, vista da nord
Concetto urbanistico
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5.2. 1874 Schema I
Architetto capogruppo Studio d’architettura Sergio Cattaneo Ingegnere civile Bonalumi & Ferrari SA Ingegnere elettrotecnico Elettronorma SA Ingegnere RVCS Visani Rusconi Talleri SA Ingegnere del traffico Bonalumi & Ferrari SA
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Facciate
Pianta piano terreno
Rendering
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Giudizio conclusivo da parte del Collegio Esperti
In generale Il progetto si basa sulla proposta di due nuove strutture: da un lato il nuovo edificio in ampliamento della
stazione, d'altro lato un autosilo autonomo posto a ovest della stazione, in zona officine, lungo via Molo.
Concetto urbanistico e architettonico
Il concetto architettonico dell'ampliamento della stazione si basa su un edificio semplice, un parallelepipedo
interamente vetrato, all'interno del quale vengono organizzati gli spazi di circolazione e di incontro, i
collegamenti tra i diversi livelli, gli spazi commerciali e gli uffici.
L’autosilo lungo Via Molo funge da divisione tra il tessuto urbano di Bellinzona e le superfici delle Officine FFS.
Tale soluzione appare poco convincente, di difficile realizzazione a breve termine e non è supportata da un
significativo valore aggiunto rispetto alla sistemazione della stazione.
Interessante l’idea di prolungare l’asse di Vicolo Nadi a formare uno zoccolo diagonale, idea però poco
sviluppata. Non convince la sistemazione della fermata bus in Vicolo Nadi, come la circolazione a senso unico.
Progetto architettonico Il progetto architettonico è apprezzato nella sua "radicalità" concettuale e per la presenza urbana che andrebbe
a costituire un tetto unico sotto il quale sono posti i vari contenuti e una vetratura totale delle facciate.
Tuttavia si ritîene che il rapporto tra il grande volume vetrato e l'edificio storico dell'antica stazione sia assai
problematico, con un accostamento privo di specifiche soluzioni tra nuovo e antico
La sezione a forma di “Z” conferita al tetto è di per se assai interessante, e meriterebbe un ulteriore
approfondimento.
Tuttavia, se il volume dell'edificio con tale sezione è risolto in senso trasversale, altrettanto non si può affermare
in senso longitudinale: verso sud in quanto appare privo di una chiaro finale, verso nord nel difficile incontro con
l'edificio storico.
Gli spazi superiori degli uffici, rivolti verso est, a causa delle dimensioni ridotte delle finestre, offrono una limitata
flessibilità.
La scelta di chiudere con una vetrata tutti i spazi esterni al piano terreno non convince, e, anche se risolve
alcuni problemi legati al vento e all’acustica, sembra più appartenere ad una stazione posta in una regione del
nord, dove il clima è ben più rigido che quello bellinzonese. Positiva l’ubicazione della scala mobile e lo spazio
commerciale con l’atrio posizionato al piano -1.
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Modellino, vista da nord
Concetto urbanistico
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5.3. Giraudi Wettstein
Architetto capogruppo Giraudi Wettstein architetti Sagl Ingegnere civile Balmelli & Partner Ingegneria SA Ingegnere elettrotecnico Piona Elproject SA Ingegnere RVCS Zocchetti, Verzeri & Asmus Sagl Ingegnere del traffico Brugnoli & Gottardi Ingegneri consulenti SA Consulente ambientale Dionea SA
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Pianta piano terreno
Sezione longitudinale e prospetto
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Giudizio conclusivo da parte del Collegio Esperti
In generale Un progetto chiaro, preciso e accurato. Il nuovo edificio si presenta con un'impostazione volumetrica corretta,
modesta nelle intenzioni e come concetto, rispettoso dell’edificio storico.
Concetto urbanistico e architettonico
Il concetto progettuale propone un edificio dalla modesta ma qualificata volumetria, con una parte a tre livelli
contenente gli spazi commerciali e gli uffici, e una parte più bassa quale raccordo con l'esistente e sotto la quale
si trova l'atrio d'ingresso.
Scelte urbanistiche sono corrette e chiare con l’identificazione di una “Piazza della stazione” e l’allineamento
degli edifici lungo Via Nadi. Il progetto presenta due parcheggi sotterranei, uno nello zoccolo sotto l’attuale P+R
e il secondo sotto l’attuale piazza davanti al fabbricato viaggiatori. Le soluzioni per il traffico dei mezzi pubblici,
(circolazione e fermate) sono funzionali, mentre la posizione del K+R è poco attrattiva.
Progetto architettonico
Il nuovo volume, formato soltanto da due piani oltre al piano terreno, ha un'architettura chiara e precisa,
qualificata da scelte formali interessanti e ben sviluppate, così pure nelle soluzioni funzionali proposte. Tuttavia
l’aspetto dell’edificio appare – pur nella qualità dell'architettura proposta - fin troppo modesto e non riesce a
qualificare un'immagine corrispondente a quella di una stazione, o comunque appare piuttosto come edificio
secondario, privo di un carattere proprio e di connotati di identificazione.
Un aspetto non risolto del progetto è l’atrio tra fabbricato viaggiatori e nuovo edificio; troppo articolato in sezione
si presenta mal dimensionato diventando poco attrattivo.
I flussi pedonali per raggiungere gli spazi commerciali non sono ottimali e le superfici di vendita al -1 non
convincono il committente.
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Modellino, vista da nord
Concetto urbanistico
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5.4. MA/A
Architetto capogruppo Michele Arnaboldi Architetti Sagl Ingegnere civile Lurati Muttoni & Partner Ingegnere elettrotecnico Elettroconsulente Solcà SA Ingegnere RVCS Tami-Cometta & Associati SA Ingegnere del traffico Studio d’ingegneria Mauro Ferella Falda
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Pianta piano terreno
Sezioni e prospetti
Modellino, vista da nord
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Giudizio conclusivo da parte del Collegio Esperti
In generale
Il progetto è caratterizzato da un edificio a torre che diventa elemento d’identificazione per la stazione come
punto importante della città e di vertice su Viale Stazione.
Concetto urbanistico e architettonico
Un corpo allungato posto a fianco dell'antico edificio della stazione sormontato da una torre. La torre diventa
elemento finale di Viale Stazione, punto di riferimento per gli utenti e forte elemento di identificazione. L’idea
della torre, anche se interessante, presenta comunque forti problemi nella sua realizzazione in quanto non
conforme al PR attuale. Un tema che apre quesiti di opportunità urbanistica, di coerenza con il tessuto edificato
di Bellinzona, di opportunità di un elemento verticale rispetto ad una città dove prevalgono i castelli con le loro
torri che per certi versi merita risposte e riflessioni approfondite che per certi versi esulano dal tema del
concorso.
Il concetto traffico e trasporti, interessante per l’eliminazione dei flussi davanti alla stazione, presenta
complicazioni nella circolazione dei bus, nel P+R, nei flussi pedonali, mentre le soluzioni K+R e B+R sono
buone.
Progetto architettonico Il progetto ha come tema la realizzazione a tappe: la prima è costituita dalla realizzazione della parte orizzontale
del volume, la seconda dalla costruzione della torre. Questa impostazione di fondo del progetto non si ritiene
tuttavia sia stata adeguatamente risolta e "tematizzata". In primo luogo la forma conferita alla parte orizzontale
ben si comprende se si è in presenza del volume verticale, con il quale va a confluire. Altrettanto non si può dire
se viceversa la parte orizzontale rimane quella conclusiva, vale a dire se la torre non fosse costruita. Ogni tappa
dovrebbe avere valore autonomo, ma in questo caso mal si comprende la forma che presenta. Lo stesso dicasi
della struttura portante: una struttura che si ritiene adeguata alla torre, ma che appare eccessiva e poco
motivata se limitata alla parte del volume orizzontale.
Considerato inoltre che la seconda tappa esecutiva, relativa alla costruzione della torre, è tutt'altro che sicura, si
ritiene che la presenza di elementi strutturali necessari alla costruzione della torre già in prima fase sia poco
logica e oltretutto condizionante l'organizzazione e la qualità degli spazi stessi del piano terreno, con le grosse
lame in cemento armato che ne ostruiscono la continuità. La torre implica interventi complicati e preinvestimenti
non sostenibili.
La torre stessa non convince nelle sue dimensioni di pianta, dove le superfici dei singoli piani sono
eccessivamente ridotte rispetto all'impegno costruttivo che comporta.
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Modellino, vista da nord, proposta completazione edificio con torre
Proposta sistemazione urbanistica
Ferrovie federali svizzere FFS Immobili Development centro sud Palazzo stazione 6500 Bellinzona Ottobre 2010