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STORIA DELL’ARCHEOLOGIA MEDIEVALE XIX secolo L’EUROPA E L’ITALIA

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STORIA DELL’ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

XIX secolo

L’EUROPA E L’ITALIA

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INGHILTERRA

•Nel XVIII secolo l’interesse per il medioevo sorse soprattutto dall’osservazionedei paesaggi di maestose rovine architettoniche, di chiese e castelli, dal gusto per ilpittoresco, l’irregolare, il terrifico ed il suggestivo.

•La temperie culturale era quella del preromanticismo e del romanticismo (v. ades. il famoso romanziere Sir Walter Scott). L’interesse per il medioevo era vissutoin contrapposizione con il classicismo, nell’ambito della valorizzazione di unpassato “nazionale”.

• Si costruivano chiese e ricche di dimore in stile gotico, si “restauravano”numerosi edifici. L’interesse prevalente era sempre verso chiese e castellitardomedievali.

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•A partire dal XIX secolo si passò dagli album di vedute pittoresche ad unalettura attenta degli edifici gotici (anche al fine di utilizzarne i principicostruttivi) e ad una storia degli “stili architettonici medievali”.

•Nella seconda metà del XIX secolo cominciarono ad intensificarsi (comeanche in altre zone europee) le attività di scavo, specie di tombe con corredo.Le tecniche erano molto semplici, i rinvenimenti per lo più occasionali, ilmovente era il semplice gusto della scoperta. Le attività di scavo erano anchemirate a “liberare” i monumenti medievali, attraverso sterri indiscriminati.

•L’archeologia medievale rimase perlopiù al di fuori della fecondacircolazione di idee che riguardò invece gli studi di preistoria, fortementeinfluenzati dai geologi (C. Lyell, Principles of Geology, 1833) e dal pensieroevoluzionistico di C. Darwin (The origins of species by means of naturalselection, 1859)

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Augustus Welby Pugin

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Thomas Bateman, Vestiges of the Antiquites of Derbyshire 1848 e Ten Years Digging in Celtic andSaxon Grave Hills, 1861

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Generale Augustus HenryLane-Fox Pitt Rivers (1827-1900). Caesar’s Camp/CastleHill (1878)

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Hjalmar Stolpe: 1873-1895 scavo del cimitero vichingo di Birka in Svezia

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FRANCIA•L’interesse per il medioevo nacque in Francia con laRestaurazione. Per gli illuministi il medioevo era invece sinonimodi feudalesimo, oscurantismo e religiosità superstiziosa. Durante larivoluzione erano anche stati distrutti o deturpati numerosi edificimedievali.•Con la Restaurazione e la cultura romantica si riscoprì invece ilMedioevo: si rivalutò la monarchia e si esaltò il passato nazionale.•Anche in Francia l’interesse prevalente fu quello perl’architettura, non senza importanti studi sugli “oggetti”, gliarmamenti ed il costume medievale.•Ebbe una grande importanza il restauro dei monumenti, con ilprincipio di risalire al “primo architetto”, di riportare gli edifici aduna originaria unità stilistica.•Molto presto (1830) lo Stato si occupò di tutelare e censire ilpatrimonio architettonico nazionale, con l’istituzione dellaCommission des Monuments Historiques. Uno dei primi ispettorifu Prosper Mérimée.

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Eugène Emmanuel Viollet le Duc (1814-79)

Restaurer un édifice c’est le retablir dansun’état complet qui peut n’avoir jamais existéa un moment donné ……………..

Occorre pertanto: …..

se mettre à la place de l’architecte primitif, etde supposer ce qu’il ferait

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La chiesa di Vezelay in Borgogna

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Carcassonne

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Pierrefonds

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Viollet le Duc: lescale di Pierrefond

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Viollet le Duc: le scale di Pierrefond

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Viollet le Duc:dal Dictionnaireraisonne del’architecturefrancaise duXIme-au XVImesiècle

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Viollet le Duc: dalDictionnaire raisonnede l’architecturefrancaise du XIme-auXVIme siècle

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ITALIA

•In Italia nel XIX secolo si registra un interesse prevalente per i resti di etàclassica e per la storia dell’arte.•Nella seconda metà dell’Ottocento alcuni studiosi di formazione positivista,con interessi prevalentemente per la preistoria, documentarono tuttaviaanche le fasi altomedievali e medievali dei loro scavi.•Verso la fine dello stesso secolo si scavarono alcuni importanti cimiterilongobardi: Testona, Nocera Umbra e Castel Trosino.•Non mancarono alcune figure di architetti restauratori e progettisti, vicini aimetodi di Viollett le Duc.•Nella prima metà del novecento invece, prevalsero le tendenze idealiste e laricerca sul medioevo si limitò a pochi rinvenimenti occasionali e soprattutto siidentificò esclusivamente con l’archeologia “barbarica”, nella quale icontributi più importanti furono dati da studiosi tedeschi, con un interessespecifico per le identificazioni etniche dei sepolti.

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I protagonisti ed i fatti salienti

Luigi Pigorini: scavi a Fontanellato (ed. 1865, revisione interpretazione 1883, ilfossile guida la pietra ollare)

Giuseppe Scarabelli: scavi a Monte Castellaccio presso Imola (1887)

Antonio Chierici: scavi a S. Ilario d’Enza (1878) e Castello di Canossa (1880)

Giacomo Boni: scavi nel campanile di S. Marco a Venezia e ai Fori Romani acavallo dei due secoli.

Paolo Orsi: studio delle “crocette” auree (1887) e della Sicilia bizantina (monografiapostuma del 1942)

A. D’Andrade (1839-1915): architetto e restauratore. Costruisce il borgo medievaledel Valentino a Torino, in cui riproduce gli stili architettonici medievali delPiemonte e della valle d’Aosta. Restaura numerosi edifici medievali

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Mengarelli: 1893 e 1896 scava 238 tombe a Castel Trosino (Ascoli Piceno) pubblicatenel 1902

Pasqui: 1897-1898, scava 150 tombe a Nocera Umbra (edite nel 1918 con Paribeni)

Ernesto Galli: tra il 1909 ed il 1914, scava numerose tombe a Fiesole e a Chiusi(necropoli dell’Arcisa)

N. Aberg, Die Goten und Langobarden in Italien, 1923 (attribuzioni etniche sulla basedei reperti di metallo)

S. Fuchs, Die langobardische Goldblattkreuze aus der Zone sudwartzts der Alpen, 1938.

J. Werner, S. Fuchs, Die Langobardischen Fibeln aus Italien, 1950.

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Giuseppe Scarabelli: scavi a Monte Castellaccio presso Imola (1887)

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Antonio Chierici: scavi a S. Ilario d’Enza (1878

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Coppi

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D’Andrade

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D’Andrade

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D’Andrade

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Mengarelli: Castel Trosino

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Mengarelli: Castel Trosino

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Pasqui-Paribeni: Nocera Umbra

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Galli: necropoli dell’Arcisa

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Storia dell’archeologia medievale:

il XX secolo

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IL XX SECOLO:L’INGHILTERRA E L’EUROPA SETTENTRIONALE

•Nel corso del ‘900 le linee di sviluppo della disciplina riguardano: ilprogressivo affermarsi dello scavo sistematico, inteso come modo peracquisire nuove informazioni sul passato; l’espansione del tipo di sitiindagati (non più soltanto castelli e monasteri, ma anche città, villaggirurali, centri produttivi, ecc.) ed un affinamento del modo di studiare glioggetti archeologici (anche i più umili oggetti legati alla vita quotidiana).

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•In tutta Europa ebbe poi grande importanza il rinnovamento degli studistorici ed in particolare la scuola storiografica legata alla rivista “LesAnnales (Annales d’histoire économique et sociale - fondata nel 1929 daM. Bloch e L. Febre), che pose al centro dell’attenzione la storia socialedell’uomo e sottolineò l’importanza della interdisciplinarietà tra storia,geografia ed antropologia.

•Nel dopoguerra, la ricostruzione offrì l’occasione per studiare la storiadelle città ed effettuare i primi scavi urbani sistematici.

•Di grande importanza sono stati anche gli studi sui villaggi medievaliabbandonati, iniziati precocemente in Inghilterra nell’ambito dellostudio sulla storia agraria e del paesaggio rurale.

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J. Ward Perkins -London Museum Catalogue 1940

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Tra il 1946 ed il 1962 William Grimes dirige diversi cantieri nella Londra post-bellica

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Maurice Beresford e William Hoskins: alla fine degli anni Quaranta iniziano indaginisistematiche sui villaggi medievali inglesi abbandonati utilizzando anche lo scavo per capire lecause degli abbandoni. Ma il vero salto di qualità in questo campo si ha con..

Maurice Beresford e John Hurst, che conducono gli scavi al villaggio abbandonato diWharram PercyWharram Percy (inizio 1950). Si scava per “grandi aree”, si studia tutto il territorio, tutti i tipidi resti, tutte le fasi cronologiche, si fa largo uso delle scienze sussidiarie. Gli archeologidimostrano, attraverso lo scavo scientifico, di poter raccogliere dati anche quantitativi sullastoria economica e sociale di un sito e di contribuire così al dibattito accademico sulla storiarurale inglese.

Nel 1956 viene fondata la Society for Medieval Archaeology e la rivista Medieval Archaeology

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M. Beresford e J. Hurst a Wharram Percy

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Wharram Percy (ca.X-XVII secolo, conpre-esistenze)

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Wharram Percy

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Wharram Percy - la chiesa parrocchiale come appare oggi

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Wharram Percy: le diverse fasi costruttive della chiesa

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Wharram Percy: il cimitero vicino alla chiesa

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Wharram Percy: la residenzasignorile più recente

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Wharram Percy: l’interno di una long house

Wharram Percy: la residenza signorile più antica

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Wharram Percy: lo studio degli oggetti in metallo ed in osso

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Wharram Percy: lo studio del territorio attraverso le foto aeree

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Francia

Nel 1951 M. De Bouard costituisce, presso l’Università di Caen, il “Centre de RecherchesArchéologiques Médiévales”, che promuove ricerche su insediamenti altomedievali e medievali.

Negli anni ’60, spesso in collaborazione con l’Istituto di Storia della Cultura Materiale diVarsavia, iniziano diversi scavi di villaggi abbandonati: Dracy, Montaigut, Condorcet, SaintJean le Froid, Rougiers. Insomma il tema dei villaggi abbandonati catalizza l’attenzione distorici e archeologi.

Villages desertes et histoire economique. XIe-XVIIIe siecle, Paris 1965.

Archeologie du Village Desert, Paris 1970.

Nel 1971 viene fondata la rivista Archéologie Médiévale

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Gli scavi di Rougiers (fine XII-XV secolo) in Provenza. Scavato a partire dal 1961 da G. Demians D’Archimbaud

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Gli scavi di Rougiers in Provenza

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Gli scavi di Rougiers in Provenza

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Martin Biddle: scavi negli anni sessanta-settanta nella città diWinchester, con tecniche che hanno influenzato tutta l’Europa. Laricerca nei centri urbani diventa una accurata strategia finalizzata allaconoscenza di una “città in trasformazione”, senza privilegiare quindialcun periodo in particolare e cogliendo ogni opportunità per compararezone differenti, sotto il profilo economico, sociale, religioso, ecc.

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1960-70 - M. Biddle, scavi a Winchester

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•La nascita dell’ archeologia medievale in Italia è stata a lungo frenata dalprevalere della cultura idealista e crociana, che ha fortemente caratterizzato laproduzione anche storiografica italiana, orientata verso una lettura etico-politica epoco incline ad occuparsi di tutti quei fenomeni legati alla vita quotidiana, al mondodel lavoro, alla cultura materiale, ecc.

•Inoltre in Italia, a differenza del Nord-Europa, non si era mai sviluppata una verae propria “antiquaria” intesa come scienza degli oggetti.

• Il passato al quale ricollegarsi e nel quale riconoscersi era quello romano piuttostoche quello medievale.

•Infine le tecniche dello scavo stratigrafico in Italia si sono affermate, con pocheeccezioni, solo piuttosto tardi.

•Bisogna attendere gli anni sessanta ed in particolare:

XX SECOLO: L’ITALIA

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Giampiero Bognetti: storico dell’alto medioevo e delle invasioni barbariche (specialmentedi quelle longobarde). Bognetti attribuiva ai Longobardi profondi mutamenti nella società,nell’economia e nell’insediamento, una vera e propria rottura con il mondo tardoromano.

Bognetti fu anche tra i primi ad utilizzare per le sue ricostruzioni storiche fonti scritte emateriali/archeologiche, a sottolineare insomma il valore storico delle fonti archeologiche.

Bognetti intraprese gli scavi sistematici dell’insediamento longobardo di Castelseprio inLombardia e all’Isola di Torcello, nella laguna di Venezia, per indagare appunto le originidi questa città; per fare questo coinvolse l’Istituto di Storia della Cultura Materiale diVarsavia, che aveva sviluppato metodi di indagine archeologica molto sofisticati, conprocedimenti tipici della preistoria

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Le principali attività di Bognettiin campo archeologico:

Castelseprio

La chiesa di S. Maria foris portas

Pianta del sito

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…….l’isola di Torcello nella laguna veneta

Pianta dell’officina vetraria del VII secolo

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Joachim Werner. E’ fondamentale l’apporto dell’archeologia protostoricagermanica, che W. rappresenta, in quanto pone le basi per un corretto studio deglioggetti rinvenuti nelle tombe. In particolare W. propose nel 1935 un raffinato sistemaper datare gli oggetti rinvenuti nelle tombe “barbariche”, sulla base delle tombedatate da monete.

J. Werner, Munzdatiert austrasische Grabfunde, 1935

J. Werner, S. Fuchs, Die Langobardischen Fibeln aus Italien, 1950.

Werner inizia anche gli scavi a Ibligo-Invillino (1962) nella Valle del Tagliamento

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Il castello tardoantico diInvillino in Friuli

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Ottone D’Assia e Volker Bierbrauer: entrambi allievi di Werner, tragli anni sessanta e settanta svolgono un fondamentale lavoro diclassificazione del materiale longobardo e goto, rinvenuto negli anniprecedenti in contesti funerari. In loro prevale, tuttavia, una tendenzaclassificatoria e descrittivistica, nonché permane la tendenza a leggerele sepolture quasi esclusivamente in chiave etnico-raziale .

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M. Cagiano de Azevedo: negli anni settanta, allarga il campo di interessisull’altomedioevo, occupandosi di abitazioni e tecniche edilizie di età longobarda,basandosi tuttavia prevalentemente sulle fonti scritte.

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Il gruppo di Nino Lamboglia e Tiziano Mannoni in Liguria:• Lamboglia (classicista) è tra i pochi archeologi a condurre scavistratigrafici, già dagli anni cinquanta.•Nel 1975 T. Mannoni pubblica la prima tipologia sistematica dellaceramica medievale della Liguria. La ceramica è considerata unfossile guida per la cronologia, ma anche un indicatore di realtàproduttive, di differenziazioni economiche e di commerci.•Il gruppo Ligure promuove già dalla fine degli anni sessanta anche“l’archeologia globale del territorio”: si considerano tutti i siti (ancheproduttivi) e di tutti i periodi; si promuove l'archeologia urbana aGenova; si sostiene un più ampio concetto di medioevo come etàpost-classica e pre-industriale, nonché l’importanza dei rapporti conaltre discipline umanistiche e scientifiche.

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La tipologia della ceramica medievale ligure di Mannoni

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L’archeologia globale del territorio: evoluzione degli insediamenti nell’area di Codiponte in Liguria

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Archeologia dell’architettura

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Archeologia dell’architettura

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British School at Rome, con J. B. Ward-Perkins e D.Whitehouse:importano le avanzate tecniche di indagini anglo-sassoni nello studiodella ceramica, nelle ricognizioni di superficie e negli scavistratigrafici, già dalla fine degli anni sessanta.Le loro ricerche sono incentrate soprattutto sul Lazio e l’Italiameridionale (Puglia e Molise).

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Le ricognizioni di superficie della Scuola Britannica a nord di Roma

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Le ricognizioni di superficie della Scuola Britannica a nord di Roma

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Gli scavi della domusculta di S. Cornelia dell’VIII-IX secolo

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La scuola francese:

Jean Marie Pesez – scava a Brucato, in Sicilia, negli anni settanta;Pesez concepisce l’archeologia come una antropologia del passato epone l'accento sull'importanza di studiare gli oggetti legati alla vitaquotidiana.

Pierre Toubert: storico francese. Il suo libro su: Les structures duLatium médiéval. Le Latium méridional et la Sabine du IXe à la fin duXIIe siècle, Paris 1973, ha avuto un influenza enorme nello studio enella definizione del concetto stesso di castello. T. ha collegato inmaniera molto netta la storia dei castelli a quella dell’insediamentocontadino. Le sue tesi saranno discusse da storici (ad es. i piemontesiRinaldo Comba e Aldo Settia, l’inglese C. Wickham) e da archeologi(ad es. Riccardo Francovich)

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Gli scavi di Brucato in Sicilia.L’interno di una casacontadina del XIV secolo

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1974: nascita della rivista Archeologia Medievale che collega diversigruppi di storici e di archeologi: al centro degli interessi della rivista cisono la “cultura materiale”, la storia delle classi subalterne e la necessitàdi leggere storicamente i resti della vita quotidiana.

Nei primi anni settanta si istituiscono anche le prime cattedreuniversitarie di archeologia medievale

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Riassumendo, le caratteristiche del “periodo delle origini” dellamoderna disciplina (fine anni sessanta/primi anni settanta) inItalia sono:

•centralità della cultura materiale;•piccoli gruppi che operano al di fuori dell’ambito strettamenteaccademico e istituzionale;•relazione con gli altri paesi europei;•confronto sistematico con la storia come corpo acquisito diinformazioni, documentazione, ricostruzioni e problematichepreesistenti alla conoscenza archeologica;•completa indipendenza dall’archeologia classica e dalla storiadell’arte e dell’architettura;•allargamento della ricerca a tutto il medioevo (se non anche alpost-medioevo).

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I principali sviluppi negli anni ottanta/novanta:

gruppo senese: promuove l’archeologia urbana, lo scavo integraledi siti come Scarlino, Montarrenti e S. Silvestro, con lo studio delterritorio di pertinenza. Archeologia della produzione.

gruppo ligure: archeologia dell’architettura e definizione teoricadell’archeologia globale. Archeologia della produzione.

In generale grande importanza dell’ archeologia urbana: i grandicantieri di Roma, Milano, Napoli, Brescia, Verona, ecc.

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Il villaggio di Rocca S. Silvestro in Maremma

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Le miniere medievali dipiombo argentifero neipressi di Rocca S. Silvestro

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L’area del Teatrodi Balbo in etàaugustea

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