64
sportclub Gennaio 2017 Street Workout Un insieme di discipline Parkour Arte di strada Rugby Torna il Sei Nazioni follow your passion Gianni Petrucci Una vita per lo sport Dal Coni al basket con un comune denominatore. Essere il numero Uno

Street Workout Un insieme di discipline Torna il Sei ... · inesistenti e per fare attività fisica, di ... possono toccare per vincoli artistici (PalaTiziano), abbiamo stadi abbandonati

  • Upload
    dotruc

  • View
    218

  • Download
    1

Embed Size (px)

Citation preview

sportclubG

enna

io 2

017

Street WorkoutUn insieme di discipline

ParkourArte di strada

RugbyTorna il Sei Nazioni

follow your passion

Gianni PetrucciUna vita

per lo sportDal Coni al basket con

un comune denominatore.Essere il numero Uno

Vivere, anzi sopravvivere, a Romadi questi tempi è una vera epropria impresa. Chi dice ilcontrario non ci abita. Non escela mattina presto per

accompagnare i figli a scuola, per poi speraredi vincere la lotteria e di arrivare in tempo allavoro. Devastati dal traffico, dalle buche, dadivieti insensati dell'ultima ora, daiprofessionisti della questua, dai ricercatorid'oro nei cassonetti, il cittadino della Capitaleè sull'orlo di una crisi di nervi. L' amore imprenscindibile per la Città Eternaultimamente è messo a dura prova.E se dopo una giornata di lavoro, provi aritagliarti una pausa di relax per fare sport:allora sei un vero e proprio Eroe. Le strutture pubbliche sono pressochèinesistenti e per fare attività fisica, diqualunque genere, devi sempre rivolgerti

all'impiantistica privata. Di primo livello, ma pur sempre privata. Qualcuno aveva provato a cambiare la rotta,dando un segnale di speranza ed un sogno alnostro prossimo futuro. Con la candidaturaalle Olimpiadi 2024 avremmosicuramente provato a colmare quel gapnegativo che abbiamo con tutte le altreCapitali europee. Non è retorica ma siamodietro a tutti. E di tanto.Abbiamo impianti di fine anni 50 che non sipossono toccare per vincoli artistici(PalaTiziano), abbiamo stadi abbandonati ediventati bivacco di senzatetto nel cuore dellacittà (Stadio Flaminio), non abbiamo più ilvelodromo (abbattuto) e vediamo l'unicaopera in costruzione incompiuta e usurata daltempo (Tor Vergata).Roma a cinque cerchi avrebbe dato un segnaledi speranza allo sport nostrano, avrebbe

portato tanto lavoro ai nostri giovani, avrebbedato slancio, più che all'economia, allaconsapevolezza di essere una Capitalemoderna che non abbia nulla da invidiare aniente ed a nessuno.Ma guardare al futuro è servito a poco.Abbiamo alzato bandiera bianca. Ci siamoarresi. Le Olimpiadi non si faranno perchèabbiamo paura che qualcuno possa lucrare e fare i propri interessi. Non sifaranno perchè non siamo in grado dicontrollare e far rispettare le regole e le legginel nostro Paese.Un segnale devastante ed inquietante chetarpa le ali a qualsiasi prospettativa e voglia dicambiamento. Rassegniamoci ad un paese pervecchi, alla nostra mediocrità ed ai nostrigiovani che andranno sempre di più all'esteroperchè, mio caro ministro Poletti, l'erba delvicino è sempre più verde. Sempre.

Domani non èun altro giorno

editoriale#editoriale

di Luigi Capasso

sportclubfollow your passion

sommario#gennaio2017

14

18

22

6 | <Nessuno(a)> 2015 | Sport Club6 | Marzo 2015 | Sport Club

www.sportclubonline.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342 ­ fax 06 [email protected]

Sport Club ­ Anno XV ­ n. 114 ­ gennaio 2017Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30­12­04

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Redazione Giuliano [email protected]

Art Director Valeria Barbarossa

Hanno collaborato a questo numeroValeria Barbarossa, Marco Trozzi, Luigia Latteri,Luca Parmigiani, Luca Perugini, Fabio Sieni, GiuliaCapasso, Gabriele Sanna, Andrea Bureca, MartaAngelucci, Marco Oddino, Ufficio StampaPresidenza Regione Lazio, Segreteria On. DanielaSbrollini,

PubblicitàAgenzia NazionaleMarketing XpressionVia della Giustiniana, 95900189 RomaMarco [email protected] 335 6684027

Agenzia LocaleGovernale ADV di Giuseppe GovernaleMedia&CommunicationVia dei Savorelli 75 - 00165 RomaTel. 06.89020451 - [email protected]

Fotografie Luca d’Ambrosio

Stampa CROMOGRAFICA ROMAFinito di stampare nel mese di gennaio 2017

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodico èda considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In nessun caso si garantisce la restituzione deimateriali giunti in redazione.

Sport Club MagazineSport Club ­ Free Press Italia

@SPORTCLUBonline

40

8 RegioneNicola Zingare

10 CoverGianni Petrucci

14 RugbyTorna il Sei Nazioni

18 ParkourLaviania Alber

22 Danza Spor vaBallando con i 5 cerchi

26 Street WorkoutAllenamento di strada

28 SolidarietàLa corsa del gioca olo

30 Fiamme Gialle34 Formazione

Università Niccolò Cusano

40 InnovazionetNo ce

44 RubricaRoma in bici

48 PsicologiaDSA

50 ViaggiCosta Rica

54 Accessori56 Teatro Quirino58 Padel

60 Nuoto62 Crucisport

regione

8 | Gennaio 2017 | Sport Club

A cura di Nicola ZingarettiPresidente della Regione Lazio

con il pollicegreen"

una regione

l golf è uno sport che sta conquistando sem-pre più persone, in Italia e nel mondo. Negliultimi anni, questa bellissima disciplina trovasempre più cultori, tanto che attorno ad essasi è sviluppato un vero e proprio movimentodi “turismo golfistico”, con tanti giocatori chesi spostano nel mondo per seguire la loro pas-

sione. Anche la nostra regione sta crescendo comemovimento golfistico e sta diventando sempre piùuna meta amata per giocare e, insieme, per goderela bellezza e il patrimonio storico artistico fuori daicampi da golf. Nel Lazio abbiamo ben 11 campi, cherappresentano un vero e proprio “distretto golfisticodel Lazio”, e che sono scelti dal turista non solo perpraticare lo sport preferito, ma anche per vivere mo-menti di svago e relax in luoghi salubri immersi in

contesti naturalistici di grande bellezza. La Re-gione Lazio sta puntando moltissimo sulle

grandi potenzialità del golf: ci siamo im-pegnati per promuovere la diffusione

della pratica golfistica e, allo stesso tempo, per po-tenziare la sua forza di attirare turisti da tutto il mon-do. Per questo, abbiamo sostenuto con convinzionee forza la candidatura dell’Italia ad ospitare nel 2022la Ryder Cup, uno degli eventi golfistici più impor-tanti a livello mondiale: una sfida che abbiamo vintoe che rappresenta una grande opportunità per ac-celerare ancora nella promozione del distretto gol-fistico del Lazio, per allargare la platea di appassio-nati e praticanti di questo sport e per offrire nuovalinfa all’economia della nostra regione. Roma e ilLazio saranno il fulcro di questa sfida bellissima. Enoi faremo tutto per farci trovare pronti e per mo-strare al mondo, in questo grandissimo evento, laforza, la bellezza e le capacità organizzative del no-stro territorio. Con la Ryder Cup dimostreremo comelo sport rappresenta uno strumento di aggregazione,di socialità, di crescita individuale, ma anche unostraordinario volano per lo sviluppo economico delterritorio.

I

10 | Gennaio 2017 | Sport Club

Quando si racconta di una carriera nello sport ai massimilivelli, piena di soddisfazioni e soprattutto fatta di importanticonferme… non è poi cosi difficile capire di chi stiamoparlando.di Marco Oddino ­ foto: Archivio FIP

cover#cover

highlander...ne restera

,solo uno

11 | Gennaio 2017 | Sport Club

residente del CONI per 4mandati consecutivi e dagennaio 2013 alla guida dellaFederazione ItalianaPallacanestro - incarico giàricoperto dal 1992 al 1999 -

Giovanni Petrucci è stato confermatonuovamente a dicembre in maniera netta esenza nessun avversario.Ecco cosa ha raccontato a Sport Club.

Caro Presidente, congratulazioni perla rielezione di dicembre, che siamocerti le faccia molto piacere,considerato che nessuno ha avuto ilcoraggio di sfidarla. Come maisecondo lei? Non c'era nessunoall'altezza del ruolo o era una partitagià "assegnata" al tavolino,considerata la sua ottima gestione?

P

la mia priorita,

sono i risultatidelle nazionali...non siamo riuscitia qualificarci perrio ma vogliamoandare a tokyonel 2020...

Non posso farci nulla se nessuno si ècandidato. Forse nessuno ha ritenuto diavere sufficienti possibilità di riuscita. Che piani ha intenzione di svilupparela Federazione per supportare ilprossimo quadriennio? La mia priorità sono i risultati delleNazionali, il vero traino del movimento.Come Presidente Federale, e prima ancoradel CONI, l’obiettivo sono sempre i GiochiOlimpici. Non siamo riusciti a qualificarciper Rio ma vogliamo andare a Tokyo nel2020. Punteremo molto anche sullaFemminile e lavoreremo di concerto con leLeghe su diversi temi cari alle società.Quali cose pensate di dovermigliorare al "sistema" basket Italiarispetto agli anni passati?I tempi sono cambiati e continuano acambiare. Nessuno ha la ricetta perfetta ma,ripeto, insieme al nuovo Consiglio Federalevaluteremo le istanze di tutte le componentiper migliorare quanto più possibile ilmovimento. Parliamo di numero di stranieri incampionato e Nazionale; la Spagna ha

cover#cover

12 | Gennaio 2017 | Sport Club

più stranieri di noi (9 per squadra),un campionato migliore e unanazionale più forte. La Lega ACBfattura oltre 20 milioni di euro, datiimpensabili per la LBA. In Italia siparla di rivedere il numero distranieri, ma siamo sicuri che possaessere un bene e che la nazionale perquesto migliorerà?Il presupposto da cui partire sono le leggiesistenti da far rispettare, ovvero quelledell’Unione Europea. Sempre con ilConsiglio Federale ascolteremo la GIBA(Associazione dei Giocatori) per trovare unaccordo che possa soddisfare tutti. Parlando proprio di nazionale, citroviamo davanti ad un gruppo di"figli d’arte” come Hackett, Gentile,Gallinari, Tonut, Della Valle, Melli,Cervi. Ma se vogliamo creare nuovigiocatori vanno migliorati di certo isettori giovanili. Cosa ne pensa delfatto che i Club di serie A debbanoimpegnarsi sempre di più nel

produrre giovani? L’ho sempre detto e continuerò a ripeterlo:le società devono fare giocare gli italiani. Atutti i livelli. E’ questo l’unico modo per darelinfa alle nostre Nazionali e provare araggiungere i risultati che ci competono.Diverse società italiane puntano sui nostriatleti e mi pare che abbiano raggiuntorisultati ottimi.Può essere un’ idea quella di crearesoglie di investimento minime suivivai? In questi mesi ho lottato molto per nonperdere i 900 mila euro della mutualità egrazie al nuovo Ministro Lotti, nei prossimi3 anni, i 16 club di A percepirannoattraverso il CONI un milione di eurodestinati ai settori giovanili eall’impiantistica. Il ritorno di Messina è statoindubbiamente una grande mossamediatica, ma possiamo sperare che ilct resterà alla guida della Nazionaleper più anni? Potrebbe essere lui

l’uomo giusto a cui affidare la guidatecnica dell’intero movimento?Non è un segreto la mia stima umana eprofessionale per Messina. Lui è senz’altrol’uomo giusto ma attualmente è assistentein NBA e il suo sogno è divenire il primocapo allenatore italiano di una franchigiaNBA. Per il momento sarà la nostra guidaall’Europeo della prossima estate. Al futuropenseremo subito dopo valutando ognicosa.È stato da poco Natale, che cosa hatrovato Gianni Petrucci e la FIP sottol’albero?Ho trovato una Federazione sana e solidasotto ogni punto di vista. E poi sotto il mioalbero c’è sempre tanto ottimismo e tantafiducia.Presidente a chi passerà il testimonequando lascerà l'incarico? Un uomodi esperienza e con i capelli "bianchi"o largo ai giovani?Sarà il movimento, nei prossimi anni, adare la risposta.

i, proprio così: artefici delle proprie fortune. E' questala percezione che si ha degli Azzurri. Dopo la sconfittacontro i campioni del mondo in carica della Nuova Ze-landa allo Stadio Olimpico molte persone nutrivanouno certo scetticismo verso scelte tecniche che hannovisto alcuni giocatori impegnarsi in ruoli diversi dai

soliti impegnati nei propri club. Il tempo è galantuomo e sono bastati soli sette giorni per cam-biare le carte in tavola. Nonostante il risultato non sorridesseagli Azzurri, contro gli All Blacks delle note positive ci sonostate. E lavorando su questi aspetti, cercando di limare alcunierrori, si è scritta una pagina di storia allo Stadio Artemio Fran-chi di Firenze. L'Italia ha battuto 20-18 il Sudafrica con unaprestazione maiuscola fatta di grinta, cuore, passione e determi-nazione che ha fatto esplodere un mix di gioia e commozione alfischio finale. La terza ed ultima partita novembrina, allo Stadio Euganeo diPadova, ha visto Tonga uscire vincitrice per 19-17 con un calcio

rugby#rugby

torna il sei nazioniFaber fortunae suae, espressa anche nella forma alternativa homo faber ipsius fortunae, rappresentaal meglio il momento dell'Italrugby dopo i tre Credit Agricole Cariparma Test Match che hanno visto

la Nazionale guidata da Conor O'Shea affrontare gli All Blacks a Roma, il Sudafrica a Firenzee Tonga a Padova.

S

14 | Gennaio 2017 | Sport Club

16 | Gennaio 2017 | Sport Club

rugby#rugby

piazzato last minute che ha lasciatol’amaro in bocca. Match molto duro dalpunto di vista fisico che non ha sorrisoagli Azzurri dal punto di vista del risul-tato che, a due minuti dal termine, ve-deva la squadra di Conor O’Shea avantidi un punto. C’è un filo conduttore in tutte le partitedisputate a novembre e negli allena-menti sostenuti: la voglia di emergere edi fare qualcosa di importante. Il ct Az-zurro prima e i capitani Parisse e Fa-varo poi hanno sottolineato che lastrada intrapresa è quella di fare diquesta Italia quella più forte di sempre. Il cammino è lungo e non semplice, maciò che traspare nettamente e che per-cepisce anche chi non è costantementeal fianco dei giocatori è che qualcosasta cambiando. L’esordio all’RBS 6 Nazioni non è lon-tano. In un battito di ciglia l’Italia sarànuovamente impegnata con il duo Gal-les-Irlanda da affrontare nell’arco disei giorni allo Stadio Olimpico di Roma. Il calendario del più vec-chio torneo dedicato alla palla ovale metterà di gli Azzurri di frontealla trasferta inglese prima di tornare nuovamente tra le mura ami-

che contro la Francia sabato 11 marzo, per poi chiudere il quintettodi partite a Murrayfield contro la Scozia.Con tre partite interne sarà ancora più bello vivere #insieme l’Ital-rugby.

18 | Gennaio 2017 | Sport Club

di Giuliano Giulianini ­ foto: Ufficio Stampa Rai4 e Andrea Cimini

Abbiamo incontrato Lavinia Alberti, una dei protagonisti del programma "Monument Crew" di Rai4.La giovane performer romana ci ha introdotto alla disciplina emergente del parkour, resa celebre

in questi ultimi anni anche in Italia da film, pubblicità e video virali nel mare magno del web.

lavinia alberti

io saltoda sola

parkour#parkour

Foto Andrea Cimini

aureata in giurisprudenza, unmaster in risorse umane, unpassato lavorativo da consu-lente, nell'organizzazione dieventi ed anche in una fonda-zione per lo sviluppo di pro-getti sociali; un presente da

insegnante in corsi di ginnastica artistica edanza acrobatica... ma il luogo più probabileper incontrare Lavinia Alberti è la strada, iquartieri periferici di Roma caratterizzati daun'urbanistica tormentata e dalle barrierearchitettoniche: lei ci corre attraverso e cisalta sopra, con una velocità, una potenza eun'agilità che le vengono da anni di ginna-stica artistica, karate, danza moderna e, so-prattutto, dal parkour.Lavinia infatti è una "traceuse", una prati-cante della disciplina del parkour resa cele-bre da film come "Banlieu 13" o "FreeRunner", ma soprattutto dai video, amato-riali e non, che girano in rete. Si tratta diatleti / performer che ridisegnano i percorsiurbani correndo e saltando su rampe, tetti,scale, muretti, pali, e qualunque ostacolo sipari loro davanti. Anche in Italia parkour efree running stanno prendendo piede, tantoda convincere Rai4 a produrre quattro pun-tate di una serie chiamata "MonumentCrew", andata in onda in autunno. Sei ra-gazzi di diverse regioni italiane si sono spo-stati da Torino a Matera, da Volterra aNapoli, per saltare su monumenti e siti ar-cheologici, mostrando il lavoro, il sacrificio,l'allenamento e la passione che stanno die-tro quei video di internet. Come è stato accolto il programma nelvostro ambiente?Il nostro ambiente, come sempre, si è diviso.I puristi si sono scagliati contro il fatto chefacevamo i flip (le acrobazie, ndr.) e perchéabbiamo mostrato un infortunio (Silvia, unadelle protagoniste si è storta una caviglia aMatera durante la seconda puntata, ndr.).Ma è successo e l'hanno raccontato. Altrihanno apprezzato il mostrare l'amicizia e lacollaborazione tra i traceur che sono i verivalori del parkour. Qual è la tua storia sportiva?Ho iniziato da piccola facendo diversi sport,ma molto tardi con la ginnastica artistica,verso i 10/12 anni. Mi piaceva moltissimo eho continuato fino ai 15 anni. Sono passataal karate e mi è piaciuto da morire: l'assenzadella gara, avere qualcuno davanti che tivuole "menare" (ride, ndr.). Verso i 19 annila ginnastica artistica mi mancava, ma pen-savo di essere troppo vecchia. Tra tutti icorsi possibili ce n'era uno che si chiamava"acrobatica". Dopo la prima prova ho sco-perto che mi riuscivano cose che non facevoneanche da bambina e mi sono innamoratadella cosa. Durante gli anni universitarisono andata in Spagna per l'Erasmus e hoscoperto il gusto di correre: il free running.Il parkour non prevede i flip, le acrobazie. Ilfree running si. Tu quindi fai free running e non par-

kour.Per me è tutto uguale. Oggi, facendo e inse-gnando parkour e free running io esprimo ilmio movimento, divento creativa attraversol'uso del mio corpo. Che stia correndo o fa-cendo scavalcamenti o acrobazie è liberaespressione di me stessa; non mi piace faredifferenze ma esperienze sempre diverse.Siamo studenti del movimento, la parte es-senziale è quella creativa, di ricerca.In Spagna ho capito quanto potesse esserebello scoprire una città attraverso la corsa eil movimento fisico: poter legare il tuo corpoa un posto perché li hai fatto qualcosa e sol-tanto tu ci sei passato. Quel pezzo di città di-venta un pezzo di te. Si può dire che siete come dei "graffi-tari" le cui opere non lasciano tracce?E' la stessa sotto-cultura però non rovi-niamo nulla, anzi puliamo il più possibileprima di saltare, altrimenti ci facciamomale, ad esempio con i cocci delle bottiglie. Lo vedi più come uno sport o comeun'arte marziale? Ti piacerebbe che ilparkour fosse una disciplina olim-

pica?Ci stanno pensando. Nella cerimonia diapertura delle ultime olimpiadi era inseritaun'esibizione di parkour. Come la danza, ilparkour è una libera espressione di sé; èvero che ci sono gare e concorsi di danza mala si va a vedere per il lato estetico, per ciòche trasmette, non per il punteggio del-l'esercizio. Red Bull ha "preso" il parkourcome lo skate e altri sport estremi, perchéha capito che è "figo", e ha creato un net-work di eventi. Però sono competizioni an-cora free style: nessun movimento ècodificato con un punteggio. Se dovesse an-dare alle olimpiadi, immagino che si valute-ranno i singoli movimenti con dei punteggi.A quel punto però diventerà molto similealla ginnastica artistica. Ogni tracciatore hail suo stile. La varietà, da un lato, è la forzadel parkour, dall'altro è un ostacolo per in-dividuare un punteggio.E se fosse una gara contro il tempo,visto che la premessa è appunto "ilmodo più veloce ed efficiente per an-dare da A a B"?

L

19 | Gennaio 2017 | Sport Club

Parkour: dal francese "percorso", andareda A a B il più velocemente edefficacemente possibile;Free running: libera espressione di se,combina discipline diverse comeparkour, ginnastica, acrobatica ecc.;Traceur e traceuse: dal francese, colui ecolei che praticano parkour;Tracciare: creare, ideare un percorso daun punto a un altro attraverso gliostacoli da saltare;Movimenti: salti, scavalcamenti,

arrampicate, volteggi riconoscibili comemosse codificate, identificate con nomicome monkey, cat leap, walk run,precision, roll ecc.Flip e trick: acrobazie inserite nelpercorso;Spot: il posto scelto per la performancein base alla presenza di barrieraarchitettoniche;Run: sequenza di movimenti preparati epresentati durante un'esibizione o unagara.

Il gergo del parkour

il parkour e,

uno

sport povero, di

periferia, un'arte

di strada che

dalla strada

puo,

salvare.

20 | Gennaio 2017 | Sport Club

Mi picerebbe da morire. Ci sono gare similiin giro per il mondo. Ne ho fatta una appenatornata a Roma: era praticamente una garadi sopravvivenza, dove si scavalca e si passasotto agli ostacoli. Così avrebbe senso.Qualcuno lavora con il parkour?Sì. C'è chi insegna, chi fa spettacoli, chi or-ganizza eventi. Alcuni hanno creato i par-kour park: come gli skate park ma dedicatial parkour che, magari integrando altre di-scipline, possono anche fare impresa. ARoma non c'è nulla del genere, un po' per-ché siamo divisi, un po' perché la città ègrande, è difficile trovare spazi in centro e icosti sono alti. Stiamo troppo ognuno per

conto suo; c'è il concetto di ottenere più persé che per tutti. Questo per me è "l'anti par-kour", ma sta cambiando negli ultimi tempi.Quando esci per fare parkour ti muoviin gruppo o da sola?La mia è una storia particolare: ho iniziatoin gruppo, molto motivata; gli facevo, gratis,il riscaldamento. Ma gli uomini sono str... euna donna non la seguono. Quindi ho ini-ziato ad allenarmi da sola e a frequentarealtri gruppi. Conosco gruppi di mezzomondo, sono stata accolta ovunque, hopreso qualcosa da ognuno, però ho conti-nuato ad allenarmi di notte, per strada,dopo una giornata in ufficio o di insegna-

mento, perciò quello che ho è mio. Sono inottimi rapporti con molti gruppi ma ormai èstoria: io il gruppo non ce l'ho.La routine di una "run" è come si vedenel programma? Ricerca del luogogiusto, sopralluogo per decidere ilpercorso, allenamento sui gesti tec-nici da eseguire, e infine una corsacompleta?Quello era un racconto, una storia che po-tesse prendere lo spettatore e creare una su-spense. L'unico criterio con il qualescegliamo uno spot in verità è la presenza dibarriere architettoniche: il parkour è unosport povero, di periferia, un'arte di strada

parkour#parkour

,,

,,

che dalla strada può salvare. Normalmentedelineiamo più di un percorso nell'arco diuno stesso allenamento in contemporanea:giriamo il luogo, troviamo cose da provarefinché non ci vengono e otteniamo diversispunti dagli altri. L'idea del sopralluogo,come quella dell'allenamento, era utile allanarrazione del programma e ha fatto unbuon servizio perché ha fatto capire che nonsiamo incoscienti, ma in realtà le tre fasi nonsono separate. Da questo punto di vista Mo-nument Crew mi è piaciuto molto ed è statoapprezzato perché qualsiasi altro pro-gramma ci avrebbe fatto apparire come per-sone che di punto in bianco saltano sopra imonumenti e avrebbe fatto un cattivo servi-zio al parkour. In realtà c'è molta prepara-zione dietro, ma l'allenamento per una runnon dura due giorni. Esistono dei posti, chechiamiamo "spot" perfetti per fare parkour.Ad esempio? A Roma?Sono in periferia, dove le barriere architetto-niche offrono ostacoli da scavalcare. Adesempio la stazione della metropolitana An-nibaliano, Torrevecchia, Ruspoli, Magliana,Tor Bella Monaca, Spinaceto; c'è anche unmini spot al Colosseo, dove tutti vanno afare una ripresa per dire di essere stati aRoma. Molti camminano e trovano il postoper fare ciò che hanno in mente; dopo aver"chiuso" quella zona si spostano in un'altra.Io faccio tutto ciò correndo: spesso guidofino a un quartiere, mi lego le chiavi del-l'auto addosso, mi riscaldo, parto di corsa ecerco di saltare tutto quello che mi viene inmente. Poi torno indietro dopo una, due otre ore ed è la fine dell'allenamento.Esiste una situazione dove è impossi-bile fare parkour? La spiaggia, o un

prato.No. La spiaggia anzi è perfetta per fare acro-batica. Esiste uno spot perfetto a Torvaia-nica dove i muri danno sulla sabbia. A partei problemi legali non credo ci siano postiinadatti al parkour. Ovvio che in una landadesolata e piatta di solo cemento posso almassimo fare acrobatica. La cosa bella è che noi abbiamo bisognodegli ostacoli. C'è il luogo comune che il par-kour serva a sviluppare una resistenza agliostacoli, ma questo lo ha in se ogni persona.Filosoficamente parlando il parkour è oltre:abbiamo bisogno dell'ostacolo per avere l'oc-casione di progredire e poter dimostrarequalcosa, soprattutto a noi stessi. Io sono unpennello e il luogo dove salto è la tela dovedipingo le mie linee. C'è un posto dove sogni di saltare?Ho proposto i fori, ma mi hanno detto che èimpossibile avere i permessi.Esiste l'agonismo, la voglia di esserepiù bravo di un altro, o quando si vainsieme ognuno fa il suo come in unajam session?Ognuno ha una testa diversa, c'è chi è com-

petitivo anche in maniera brutta. Di solitoperò la maggior parte dei traceur mette inpratica ciò che prevede la disciplina: la jamsession come l'hai chiamata; un raduno,come di motociclisti. Per me la competizioneè buona nel senso che io do il meglio di meperché tu possa dare il meglio di te. Un giocoal rilancio in cui magari c'è emulazione manon competizione "cattiva"... anzi, ti mi-gliora.Un tuo collega ti ha definito un torodurante la trasmissione; non è statomolto carino, ma hai un animale tote-mico cui ti ispiri o vorresti assomi-gliare durante le performance?(Ride, ndr.) A me ha fatto piacere quando horivisto il programma. Mi hanno detto ditutto: macchina da guerra, iron girl... Se ri-nascessi vorrei essere un gatto.

Leggi l'intervista integrale su www.spor-tclubonline.it. Le puntate di "MonumentCrew" sono disponibili sul sito www.rai-play.it/programmi/monumentcrew. Per se-guire le attività di Lavinia Alberti:www.facebook.com/lavinia.alberti.page

21 | Gennaio 2017 | Sport Club

esprimo il mio movimento, diventocreativa attraverso l'uso del miocorpo. e' libera espressione di mestessa

danza sportiva

con i cinque ballando

#danzasportiva

Il 7 dicembre la Danza Sportiva è stata ammessa tra lediscipline dei Giochi Olimpici Giovanili e farà il suo debuttonell'edizione di Buonos Aires 2018. Nel mondo normale, edanche nell'ambiente dello sport, la notizia non ha fatto moltorumore, ma tra gli appassionati di ballo e danza, non solo

giovani, equivale al volo di Gagarin o alla partenza delle tre caravelle:un primo passo verso qualcosa che finora si era solo sognato, ladanza sportiva alle olimpiadi.“Milioni di atleti in tutto il mondo saranno felici di questa inclusioneolimpica, che rappresenta il raggiungimento di un sogno a lungoinseguito e che ci permetterà dimostrare ad un pubblico vastissimola grandezza della Danza Sportiva”. Lo ha dichiarato Lukas Hinder,presidente della World Dance Sport Federation, la federazionemondiale che poco tempo fa aveva incassato il "no" di Tokio 2020alla richiesta di introdurre le danze standard e latine, almeno comemomenti dimostrativi a margine degli altri sport o nelle cerimoniedei giochi. Infatti, sotto la definizione di "Danza Sportiva" ballanospecialità differenti: dall'hip hop al tango, dalla classica allabreakdance. Sarà proprio quest'ultima specialità, giudicata la piùadatta alla vocazione "giovane" dei giochi di Buonos Aires, arappresentare tutto il movimento, per la prima volta, in unamanifestazione olimpica: 24 atleti ammessi a partecipare nelle trecategorie uomini, donne e "mixedteam". Parlare di milioni di appassionati non è eccessivo: la solaFederazione Italiana di Danza Sportiva (FIDS), che nel 2016 hafesteggiato i vent'anni, conta 100 mila iscritti, 2500 società sportiveaffiliate, 400 nazionali azzurri e, meno importante ma moltoindicativo, 37 mila mi piace e 500 mila contatti registrati sullapagina Facebook. Il movimento è in piena crescita, spinto anche dasuccessi mediatici come le trasmissioni tv dedicate alla danza:

Dalla breakdance al liscio, dal successo in tv a quello su facebook, nel panorama agonistico italianoirrompe la Danza Sportiva: presente e futuro di una Federazione con venti discipline, 100 mila iscritti, una

Nazionale di 400 atleti, che condividono il sogno delle Olimpiadi.

di Giuliano Giulianini ­ foto: www.DSPhoto.it, FotoImmagine, Helmut Roland

cerchi23 | Gennaio 2017 | Sport Club

24 | Gennaio 2017 | Sport Club

"Amici", arrivato alla sedicesima edizione, e "Ballando con le Stelle",in onda da ormai 12 anni. Molti dei personaggi che hanno contribuitoalla popolarità di questi programmi vengono dal mondo della danzasportiva: atleti che hanno raggiunto la notorietà grazie alla tv;concorrenti o istruttori con alle spalle anni di allenamenti, sacrifici,competizioni nazionali e internazionali, tra palazzetti dello sport,fiere e campionati vari. Gente come Samuel Peron, che partecipa a"Ballando" dalla seconda edizione e ha vinto la quarta, ma è anchesalito sul podio in un Campionato Italiano Amatori per le danzelatino americane; o Raimondo Todaro che di "Ballando con le stelle"ne ha vinte 7 e di campionati italiani ben 18 dall'età di 9 anni.Non sono risultati facili da raggiungere visto che la Federazioneorganizza campionati per ben 20 diverse discipline* e i partecipantialle varie competizioni nazionali sono circa 30 mila, tutti agguerriti eben allenati: ogni anno si affrontano in più di 300 gare checulminano con i Campionati Italiani Assoluti a gennaio e iCampionati di Categoria in luglio; entrambi si svolgono a Rimini eregistrano grandi affluenze di pubblico. La danza piace agli italiani,sia da spettatori sia da protagonisti: lo scorso anno il nostro paese haospitato gli europei delle danze latino-americane e i Mondiali diDanza Sportiva in Carrozzina, e nel 2015, per la prima volta l'Italia,sempre a Rimini, è stata teatro dei Campionati del Mondo diHipHop, Electric Boogie e BreakDance, cui hanno partecipato oltre 3mila ballerini di 30 paesi e 4 continenti. Anche il settore paralimpicoè in crescita (agli ultimi campionati italiani hanno partecipato circacento atleti) forte dell'accordo esistente tra le due istituzioniinternazionali del settore (la World Dance Sport Federation WDSF el'International Paralimpic Commitee IPC Wheelchair Dance Sport) inprevisione dell'inclusione, anche della danza sportiva in carrozzina,tra gli sport paralimpici: “E' uno spettacolo incredibile, da anni mibatto affinché la nostra partnership con l'IPCWDS si rafforzi ancoradi più - ha dichiarato Carlos Freitag, presidente della WDSF, durantei mondiali italiani - Dobbiamo lavorare insieme per arricchire e farcrescere questo sport, già amatissimo dal pubblico”. Senza peli sullalingua Freitag ha anche dato un'interpretazione all'esclusione delladanza sporiva dai giochi di Tokyo 2020: “Non siamo stati scelti per

danza sportiva#danzasportiva

25 | Gennaio 2017 | Sport Club

un soffio, l'esclusione è probabilmenteda imputare alla scarsa possibilità dellanazione ospitante di vincere medaglie.Questo cambierebbe nel caso in cui lanazione ospitante fosse l'Italia o laGermania, entrambe fortissime e ingrado di portare a casa numerosemedaglie”. Più pragmatico ilrappresentante dell'IPC, Miguel Sagarra:"Anche se la lista degli sport cheambiscono a entrare a far parte dellediscipline paralimpiche èincredibilmente lunga, per la DanzaSportiva, chissà, magari un giorno,potrebbe crearsi uno spazio.”La federazione italiana, che da metà

dicembre è guidata da Michele Barbone, punta sull'agonismo:"Ribadisco la mia volontà di porre gli atleti in cima ai miei pensieri -ha dichiarato il neo Presidente - Devono essere messi in condizione diesprimere al meglio tutto il loro potenziale". La FIDS conta anchesulle nuove generazioni: tra gli otto padiglioni di Rimini Fiera che aluglio hanno accolto visitatori e protagonisti di Sportdance 2016, ilpiù grande festival di danza sportiva al mondo, si è svolto anche ilKids Dance Festival, gara non competitiva per bambini sotto i 7 anniche sono stati seguiti e giudicati dalle stelle televisive RaimondoTodaro, Samuel Peron, Valeria Belozerova, Ornella Boccafoschie, SaraMardegan. "Non ci aspettiamo da loro un profilo tecnico o agonistico- ha dichiarato Peron - ma fantasia e divertimento, perché la danza èanche questo”.

*Danze Standard e Latino Americane, Combinata 10 Danze, Liscio,Ballo da Sala e Combinata Nazionale, Choreographic team, DanzeJazz e Freestyle, Danze Argentine, Danze Folk, Liscio Tradizionale,Danze Caraibiche, Street Dance, Tap Dance, Danze Orientali, DanzaClassica, Moderna e Contemporanea.

di Fabio Sieni

26 | Gennaio 2017 | Sport Club

workout#workout

street workout

l'allenamento

calistenico

da stradaNata anni fa negli Usa, si è diffusa di recente anche in Europa e siappresta a conquistare l’Italia. La premessa è semplice; si esce, ci sidiverte e si fa sport, preferibilmente insieme. Quello che serve èl’attrezzatura minima, ovvero le sbarre per trazioni o per ipiegamenti. E in Italia, specialmente a Roma, qualche parco con gliattrezzi in legno c'è già.

Cos'è lo Street Workout ?Un miscuglio perfetto di body building, break dance e ginnastica,pensata per uscire dalle palestre e usare gli spazi verdi delle città.Serie di esercizi in cui non vi è nessun attrezzo specifico, dove il pesoper far lavorare il proprio corpo è fornito dal corpo stesso. Ci si allenaper strada, in qualsiasi posto utile.

Gli eserciziAnzitutto la corsa, meglio se in un percorso pianificato che prevedauna meta da raggiungere. E poi, non appena si ha uno spazio verdeattrezzato, trazioni, crunch, push up, plank, la varietà non manca etutti gli esercizi sono estremamente facili e veloci.

SfidaSfidare se stesso e i limiti del proprio corpo, sviluppare la propriaforza e scaricare lo stress della routine. E, cosa non trascurabile, è unadisciplina a costo zero; niente palestra, niente abbonamenti, nientespesa. E’ accessibile a tutti.

L’iniziativa romanaProprio a Roma lo street workout è stato introdotto dal Due PontiSporting Club, da sempre attento alle novità in ambito sportivo. Unesperimento interessante, a cui hanno partecipato 150 persone che sisono riunite al laghetto di Tor di Quinto a luglio scorso.

Come è andata?Un successo, una folla di sportivi che si muoveva allo stesso momentoper le strade della capitale. Ed ecco che subito lo street workout iniziaa fare tendenza, diventando un nuovo modo di affrontate l’allena-mento.

OggiNon un evento isolato, ma un grande inizio. Il Due Ponti organizza dasettembre eventi all’aria aperta, in cui lo scopo è conoscere meglio lapropria città e allenarsi tutti insieme. Non serve altro che cuffie, te-nuta da allenamento e voglia di fare.

27 | Gennaio 2017 | Sport Club

solidarieta,

#solidarietà

pincio - 6 gennaio 2017

la corsa delgiocattolo

a prima edizione della corsadel Giocattolo si è svolta il 6gennaio del 1976 e oggi siamoarrivati a disputare la sua 41°edizione, 41 anni di storia, disolidarietà, di felicità pertanti bambini bisognosi, 41

anni di generazioni che si sono succedutecorrendo prima da figli e poi da genitoriin quella splendida cornice che è VillaBorghese. Il percorso (marcia a passo li-bero sulla distanza di 5Km) è ormai di-ventato storico nell’area completamenteriservata ai pedoni lontano dal traffico.La competizione è nata e prosegue con fi-nalità puramente benefiche, infatti ilCRAL INPS insieme al gruppo sportivoAtletico INPS si proponeva di elevare losport a motivo di incontro con i bambinimeno fortunati devolvendo tutti i giocat-toli raccolti per l’iscrizione (che è gra-

L

28 | Gennaio 2017 | Sport Club

tuita) ad Orfanotrofi e Istituti per l’Assi-stenza dell’Infanzia.La gara è iniziata alle ore 11 da piazzaledel Pincio, è stato bello vedere tanti bam-bini, ragazzi ed adulti correre,camminareper questo percorso così bello. Una be-fana all'insegna dello sport e della solida-rietà, infatti molti partecipanti hannoportato giocattoli comprati apposta perl'occasione, segno della grande umanitàdel gesto e della finalità della manifesta-zione.Lo scorso anno e questo anno, per ren-

dere fattibile la manifestazione, oltre glisponsor tecnici è subentrato anche unosponsor con supporto economico che è ilcircolo sportivo Forum Sport Center chene cura anche l’organizzazione insieme alCral INPS. La manifestazione è patroci-nata dal Comune di Roma dalla RegioneLazio e dalla Croce Rossa Italiana

grazie a tutti

coloro che

hanno aderito

con grande

partecipazione

e reso

possibile

questo evento!

vi aspettiamo

all'edizione

del 2018!

29 | Gennaio 2017 | Sport Club

fiamme gialle#fiammegialle

Al Salone d’Onore del CONI il tradizionaleincontro di fine anno delle Fiamme Gialle:presentati i principali appuntamenti agonistici eil calendario da tavolo 2017, consegnati i premi“atleta dell’anno”, “emozioni infinite” e “allacarriera” ed i riconoscimenti agli atleti delleSezioni Giovanili.

di Francesca Segat

o scorso 15 dicembre, alla presenza del Presidente del CONI Gio-vanni Malagò, del Vice Sindaco e Assessore allo Sport di RomaCapitale Daniele Frongia, del Vicepresidente CONI GiorgioScarso, del Vicepresidente del CIP Sandrino Porru e altre nume-rose Autorità sportive e militari tra cui i massimi esponenti dellevarie federazioni, Giuseppe Abbagnale (Canottaggio), AlfioGiomi (Atletica), Luciano Rossi (Tiro a volo) e Ernfried Obrist

(Tiro a segno), le Fiamme Gialle hanno salutato il 2016 premiando i miglioriatleti delle Sezioni Giovanili che nella stagione appena conclusa hanno conse-guito risultati d’eccellenza in campo nazionale ed internazionale. Tra i giovanicampioni in passerella, appartenenti alle discipline degli sport invernali, atleticaleggera, nuoto, canoa e canottaggio, spiccano i nomi di Lara Maule, medagliad'argento nel quattro senza ai Campionati Mondiali Juniores di canottaggio, Ca-rolina Visca, medaglia d'argento nel lancio del giavellotto ai Campionati EuropeiUnder 18 di atletica leggera e Stefano Di Cola, medaglia d'argento nella staffetta4x100 sl ai Campionati Europei Juniores di nuoto.Durante l’evento, il cui leitmotiv è stato come sempre la presentazione del tra-dizionale calendario da tavolo 2017, realizzato ancora una volta da MarchesiGrafiche, con i mesi scanditi dalle foto degli atleti Fiamme Gialle protagonistidella passata stagione, è stata illustrata la prossima stagione agonistica invernaleed estiva, particolarmente densa diimportanti appuntamenti nazionalied internazionali per i colori giallo-verdi. Momento clou è stata la con-segna del premio “Atleta dell’Anno”a Niccolò Campriani, in virtù delledue medaglie d’oro nel tiro a segno,conquistate ai Giochi Olimpici di Riode Janeiro 2016. Inoltre, sono statiassegnati il premio “Emozioni infi-nite” a Martina Caironi per averemozionato tutti, ancora una volta,conquistando un oro ed un argentonell’atletica leggera ai Giochi Para-limpici di Rio ed i “premi alla car-riera” a tre straordinari atleti chehanno portato i colori gialloverdi aivertici internazionali del canottaggioe dello sci alpino: Alessio Sartori, Si-mone Raineri (canottaggio) e Massi-miliano Blardone (sc alpino).Ad aprire la serie di interventi, il Pre-

L

gli auguri delle

fiamme

gialle

sidente Giovanni Malagò che dapprima ha fatto gli onori di casa, salutando e rin-graziando Autorità e atleti, successivamente ha sottolineando come "le FiammeGialle sono un'eccellenza del Paese con un curriculum da invidiare". Ha eviden-ziato inoltre l'importanza della collaborazione e sinergia tra il Coni e le FiammeGialle. Il Presidente Malagò ha poi concluso con l'auspicio di far diventare questacerimonia un appuntamento fisso nello splendido Salone d'Onore.Il Generale Raffaele Romano, Comandante del Centro Sportivo della Guardia diFinanza, dopo aver ringraziato a nome delle Fiamme Gialle tutti i presenti, hasottolineato come: “ci onora e ci gratifica la presenza di una così vasta platea. Miunisco alle parole del Presidente Malagò e mi sento ottimista per il futuro graziealla collaborazione di partner come Coni, Cip e le varie Federazioni".Apprezzamento totale è stato espresso per il ruolo svolto dalle Fiamme Gialle,per l’importante lavoro che tutti i suoi uomini fanno in favore dello sport para-limpico, mettendo in gioco risorse umane ed economiche, dal VicepresidenteCIP Sandrino Porru, che ha voluto infine porgere i saluti e gli auguri del Presi-dente Pancalli.A chiudere la serie di interventi il Vice Sindaco di Roma Capitale, Daniele Fron-gia, che ha fatto pervenire ai presenti i saluti ed i complimenti del Sindaco Vir-ginia Raggi e di tutta la Giunta Capitolina ed ha esaltato le tante iniziative delleFiamme Gialle a favore della promozione dello sport giovanile. Proprio per que-

sto l'Assessore allo Sport ha volutoconsegnare nelle mani del capitanodella squadra della Sezione GiovanileFiamme Gialle "G. Simoni" Cam-pione d’Italia Allievi, un riconosci-mento a nome di tuttal'Amministrazione.A conclusione dell’incontro, è statoconsegnato un premio speciale aimedagliati olimpici e paralimpici diRio 2016 presenti per l’occasione,Niccolò Campriani due medaglied’oro nel tiro a segno, Daniele Ga-rozzo medaglia d’oro nel fioretto,Tania Cagnotto medaglia d’argento edi bronzo nei tuffi, Matteo Lodo, Do-menico Montrone e Giuseppe Vicinomedaglia di bronzo nel canottaggio eMartina Caironi medaglia d’oro ed’argento nell’atletica paralimpica,oltre che al campione dello sport gial-loverde Gianmarco Tamberi.

formazione#formazione

34 | Gennaio 2017 | Sport Club

l'universita,

niccolo ,cusano

vince puntandosullo sportL'ateneo romano è diventato un punto di riferimento per la ricerca scientificae la formazione di futuri dirigenti

ecentemente il Miur e il Coni hanno dato vita ad un pro-gramma sperimentale per gli atleti professionisti (in unprima fase rivolto ai giovani calciatori tra i 14 e i 17 anni,poi esteso alle altre discipline sportive) che, come haspiegato il Presidente del Coni Giovanni Malagò, “apreuna nuova era”. Per gli studenti-atleti che partecipe-ranno al programma ci sarà la possibilità di svolgere,

con l’aiuto di tutor, un 25% dell’orario di studio in e-learning, senzadover raggiungere fisicamente la scuola, ma ovviamente senza«sconti» sui programmi di studio rispetto agli altri compagni.Quanto in attivazione per gli atleti in età scolare, è già invece una re-altà per gli sportivi iscritti all’Università Niccolò Cusano. La metodo-logia didattica offerta dall’ateneo, che unisce l’e-learning e lezionifrontali tradizionali, permettono infatti anche agli sportivi di alta fa-scia di studiare con profitto.Frequentano l’Ateneo romano tanti atleti di talento che potremo ad-dirittura ammirare a Rio2016: la nuotatrice Giada Galizzi, (una me-daglia d’oro e una di bronzo agli Europei di Berlino 2014), VeronicaInglese, fondista e mezzofondista con dodici titoli italiani in bacheca,Eusebio Haliti, specialista sia nei 400 metri piani che sui 400 metriostacoli e vincitore di 9 titoli italiani, diversi calciatori, protagonistidella spedizione azzurra alle Universiadi del 2015 che si è conclusa

con la medaglia d’oro, e un addirittura un pilota. Si tratta di EddieCheever III, figlio d’arte, subito vittorioso al debutto nel GT Italianocome pilota del team ufficiale Ferrari.Lo sport come percorso di crescita personale ma anche come stru-mento per veicolare l’importanza dei risultati ottenuti dalla ricerca me-dico-scientifica. Lo sa bene il Miur e ne è fortemente convinta la

R

Cusano, consapevole di come questo impegno sia in linea con la co-siddetta “terza missione culturale e sociale” affidata dall’ANVUR alleuniversità italiane. Si tratta della produzione di beni pubblici dal con-tenuto culturale, sociale, educativo che contribuiscano allo sviluppodi una consapevolezza civile. Questo principio ha spinto l’UniversitàNiccolò Cusano ad investire energie e risorse in progetti sportivi che

rappresentassero un punto di partenza per divulgare i temi stretta-mente legati alla ricerca scientifica. Il lavoro quotidiano, silenzioso e sistematico, che si svolge all’internodi un laboratorio di ricerca oggi può vedere la luce attraverso le mol-teplici iniziative della Cusano che, nel giro di pochi mesi, ha affian-cato il suo nome a quello di prestigiose società sportive, impegnate in

35 | Gennaio 2017 | Sport Club

36 | Gennaio 2017 | Sport Club

formazione#formazione

settori diversi, dal calcio, al basket, al nuoto. Ogni settimana i gioca-tori dell’UnicusanoFondi Calcio scendono in campo per ricordarel’impegno quotidiano di medici e ricercatori del nostro Paese. Lasquadra degli universitari ha ottenuto al termine della scorsa stagionela promozione in Lega Pro. Un successo che rappresenta un’impor-tante occasione per la squadra dell’Ateneo di riproporre ancora unavolta, su un palcoscenico così importante, il proprio messaggio di so-stegno alla ricerca medico-scientifica, così come fanno ogni settimanaanche le atlete dell’Unicusano Queens Tivoli, impegnate nel campio-nato di serie A femminile di calcio a 5.Coinvolge ancora il mondo del calcio il progetto dell’Academy Unicu-sano, nato nel 2015 con lo scopo di far fare sport gratuitamente ai ra-gazzi di Roma e dintorni. L’obiettivo era quello di mettere a

disposizione dei giovani romani un staff di allenatoripreparato ed una società attenta ad aspetti diversi, nonsolo quelli legati allo sport. L’Università Niccolò Cusanoed il patron Stefano Bandecchi hanno preso quindi ingestione decennale il centro sportivo di Via di Tor BellaMonaca della Roma VIII, nella Capitale. La scelta èstata presa per ospitare le formazioni under 15, 16,17nazionali: questi ragazzi avranno la possibilità di gio-care, quindi, allo “Stadium Unicusano”. Sempre suquesti campi, poi, si alleneranno tutti gli altri ragazzidel settore giovanile romano dell’UnicusanoFondi. In-somma, l’Academy Unicusano ha una sua casa a Romama non solo. Ad oggi, circa 500 ragazzi, nati tra il 2004ed il 2011, vestono la maglia dell’Academy Unicusano,una scuola calcio che vuole essere anche una scuola divita, forte del grande bagaglio di esperienze maturatedall’Università Niccolò Cusano. Sostegno alla ricerca scientifica che arriva anche dallepiscine grazie ai ragazzi dell’Unicusano Aurelia Nuoto,una delle più importanti realtà natatorie italiane, a cui

si devono i successi dell’olimpionica Alessia Filippi, di Martina Cara-mignoli (bronzo nei 1500 agli Europei di Berlino), della già nominataGiada Galizzi, delle sincronette azzurre Manila Flamini, MariangelaPerrupato ed Elisa Bozzo e del campione italiano di sicronizzato Gior-gio Minisini. Infine, risale all’ottobre scorso l’accordo con la BasketArtisti Unicu-sano, il progetto che riunisce sport, spettacolo e solidarietà e al quale,in quindici anni di attività, hanno aderito quasi un centinaio di perso-naggi tra cui Fabrizio Frizzi, Massimo Giletti e Dj Ringo, ancora oggiPresidenti Onorari della squadra. Il primo impegno della BasketArti-sti Unicusano, in campo a dicembre contro la Gas&Power EurobasketRoma, ha sostenuto il progetto della CRI di Roma per l’istituzione diuna casa protetta per ragazzi LGBT, la prima in Italia.

fitness#fitness

on ho dunque intenzione di dirti che la corsa lenta, lacyclette, l’ellittica o in generale un allenamento abassa intensità siano inutili, né voglio convincerti a ri-nunciare ai benefici di una bella corsa al parco o a unapasseggiata in bici o una camminata in montagna.Voglio solo che tu sappia come puoi ottimizzare i ri-sultati nel minor tempo possibile, se il tuo obiettivo è

diminuire le percentuali di massa grassa (grasso) e migliorare il tonomuscolare.L’allenamento ad alta intensità è molto efficace non solo per dima-grire, può migliorare anche il massimo consumo di ossigeno(VO2max).Questo è il motivo per cui varie forme di allenamento ad alta inten-sità sono ampiamente utilizzate nella preparazione atletica di moltis-simi sport (per es. calcio, basket, tennis).• TEORIA CLASSICATradizionalmente, la corsa e la camminata in salita (o più precisa-mente l’allenamento aerobico a bassa intensità in generale) vengonoconsiderati il metodo più adatto per dimagrire perché esaltano il di-spendio di grassi.Ora vedremo su cosa si basa questa convinzione e quali sono i suoi li-miti. Questa “teoria classica” si basa sul principio che durante l’atti-vità aerobica utilizziamo inizialmente una miscela energeticacomposta prevalentemente da zuccheri e carboidrati (quoziente re-spiratorio=1), che dopo un certo numero di minuti, comincia a spo-starsi sempre più nettamente verso il consumo di grassi (quozienterespiratorio = 0,7).Il tempo necessario affinché questo passaggio tra zuccheri e grassiavvenga, viene convenzionalmente indicato in 20/30 minuti, conun’intensità medio bassa: il range cardiaco proposto è solitamentecompreso tra il 60 e il 70% della frequenza cardiaca massimale

N

PProvengo dall’atletica, amo la corsa in tutte le sue forme e per mequalsiasi allenamento è meglio della sedentarietà. Sono convintoinoltre che non esistono allenamenti giusti o sbagliati, ma solopersone diverse da allenare e obiettivi differenti da raggiungere.

A cura di Fabio INKAPH CREDIT EMANUELE MENDUNI

38 | Gennaio 2017 | Sport Club

falso(FCmax) da monitorare con cardiofrequenzimetro.Per calcolare la frequenza cardiaca massimale teoricamente le for-mule più utilizzate sono quella di Karvonen o quella di Cooper (220-età = FCmax)Il passaggio tra zuccheri e grassi non è così netto e dipende da alcunevariabili: età, genere (maschio/femmina) e grado di allenamento.Tanto più sei allenato tanto prima tendi a utilizzare grassi come ener-getico. Questo significa, che una persona tendenzialmente sedentariaha bisogno di tempi mediamente più lunghi per riuscire a utilizzare igrassi in questa modalità.È importante ricordare che la misurazione della frequenza cardiaca(FC) con cardio frequenzimetro durante un allenamento ad alta in-tensità non ci dà dati fruibili durante l’allenamento come ho spiegatonel mio libro “IMPACTO TRAINING, 20 MINUTI AL GIORNO, RI-SULTATI IN 8 SETTIMANE”

• LIMITI DELLA TEORIA CLASSICALa teoria classica appena descritta si basa sugli studi di Hill (premioNobel nel 1922) e su quelli condotti da Margaria negli anni ‘30.Per oltre cinquant’anni questi studi non sono stati mai messi in di-scussione finché nel 1984 due ricercatori statunitensi (Gaesser e Bro-oks) hanno introdotto il concetto di EPOC che espande e completa leloro teorie. EPOC è l’acronimo di Excess Post-exercise Oxygen Con-sumption, conosciuto anche come “afterburneffect”, che indica l’au-mento nelle funzioni metaboliche a seguito di un esercizio intenso.Per farla breve e riportare il discorso a ciò che ci interessa, la sum-menzionata teoria classica per dimagrire non considera che:1. Il dispendio energetico totale è molto basso2. La termogenesi è minima3. L’incremento del metabolismo post allenamento è quasi nulloAl contrario, durante un allenamento ad alta intensità, oltre a essererichieste più calorie durante l’allenamento, viene accelerato il meta-bolismo dei grassi e il metabolismo basale per molte ore dopo l’alle-

namento (fino a 48 ore).

• EPOCSappiamo che il corpo utilizza più carboidrati quando l’intensità dell’eserci-zio aumenta. Allo stesso tempo lo stimolo intenso induce aumento delladensità dei mitocondri, dei capillari e degli enzimi responsabili dell’ossida-zione dei grassi (enzimi lipolitici).Tutto questo avviene grazie alla stimolazione della secrezione di ormonidalle forti proprietà di demolizione dei grassi (le catecolamine: adrenalina enoradreanalina), la riossigenazione del sangue, il recupero della ventilazionecardiaca, il ripristino della temperatura corporea.Quindi il miglioramento del metabolismo dei grassi durante l’attività HIIT èassociato a tutti questi adattamenti che si verificano nei muscoli a livello mo-lecolare. L’EPOC aumenta in proporzione all’intensità dell’esercizio: il con-sumo calorico riconducibile all’EPOC rilevato nelle 24 ore successive aun’attività a bassa intensità è decisamente minore a quello rilevato duranteun’attività ad alta intensità.È interessante sottolineare che queste calorie sono attinte soprattutto dalleriserve di grasso. Volgarizzandolo e riassumendo: continuiamo a consumaregrassi e calorie anche dopo l’allenamento.L’allenamento ad alta intensità, è sicuramente una valida alternativa pertutte le persone che lamentano mancanza di tempo e/o calo di motivazionenei classici protocolli di allenamento a bassa intensità (corsa, camminata,nuoto, bici, etc.).Posso quindi affermare con il supporto della scienza che 20 minuti di attivitàad alta intensità equivalgono, in termini di dimagrimento a 60 minuti di la-voro a bassa/moderata intensità; non solo: molti studi affermano un’effica-cia nettamente superiore, parlando di miglioramenti fino a 8 volte superiori.Quindi l’allenamento Impacto Training, che rientra nella categoria HIIT ri-sulta essere decisamente proficuo anche sulle performance aerobiche, e per-mette di ottenere risultati in poco tempo quando l’obiettivo è la riduzionedella massa grassa in favore di quella magra e il miglioramento del tono edell’efficienza muscolare.

la corsa lentae

,il modo piu

,efficace

per dimagrire?

la corsa lentae

,il modo piu

,efficace

per dimagrire?

39 | Gennaio 2017 | Sport Club

innovazione#innovazione

ata con lo scopo di migliorare laqualità della vita delle personee semplificare i processi per leaziende ed i privati, tNotice èuna della vere e poche novitàpresenti sul mercato davverointeressanti, che oltretutto

punta a far risparmiare tanto denaro, attra-verso un servizio facile che ottimizza risorse,tempi e gestione operativa.

Niente di più facile...basta inviare una emailo un sms ed il gioco è fatto.Abbiamo incontrato, Alberto Lenza, Ammi-nistratore Delegato e primo “sostenitore” ditNotice per capirne qualcosa di più, ecco cosaha raccontato a Sport Club.

Cos’è tNotice?tNotice è la nuova raccomandata elettronicae piu’ in generale il recapito digitale che sta

N

L’Italia è ancora un paese diinventori: è tra i Paesi conmaggiori casi di successo inEuropa ­ Dati Nielsen* ­ edanche nel mondo digital stadando il suo significativocontributo con tNotice, laRaccomandata Elettronica.

di Marco Oddino

40 | Gennaio 2017 | Sport Club

tnotice,e

,il futuro che te

lo raccomanda

42 | Gennaio 2017 | Sport Club

innovazione#innovazione

innovando il tradizionale servizio postale. Permette di inviare e riceverevia Web posta raccomandata comodamente dal proprio pc o tablet inqualsiasi momento. Oltre a garantire il valore legale, ha maggiore valoreprobatorio perché certifica non solo la consegna ma anche il contenutodella comunicazione. A questo aggiungiamo il prezzo del servizio. Unaraccomandata elettronica tNotice costa un euro e 50 centesimi. Un ri-sparmio sul solo prezzo del servizio del 70% a cui vanno aggiunti risparmiper la produzione e stampa ed i tempi di spostamento.tNotice coniuga Innovazione e “green”. Con il servizio di raccomandataelettronica, niente più trasporto, carta e stampa. Grazie alla digitalizza-zione, riusciamo a far risparmiare 121.500 tonnellate di CO2 ogni anno,18.000 tonnellate in meno di rifiuti industriali e 450 milioni di litri diacqua risparmiata. Migliorando la qualità della vita delle aziende e deicittadini. Oltre a ridurre costi ed inquinamento nessuna stucchevole filaalla posta al sabato mattina. Ulteriore prova sulla capacità innovativa ditNotice è il riconoscimento ottenuto con il “bollino” blu dello Stato Ita-liano, che ci ha scelto e selezionato anche nell’elenco tra le società chefanno parte dell’Italia degli Innovatori.Per chi è tNotice?tNotice è rivolto all’intero mercato. Tutti posso usare tNotice. Dalla

grande azienda al singolo cittadino. Chiunque spedisce una raccoman-data puo’ scegliere di usare tNotice. Nel 2016, l’anno zero della nostra at-tività, appena affacciati sul mercato, si sono avvicinate al nostro seviziomolte grandi utilities, compagnie di assicurazioni banche. Ma anche sem-plici cittadini che per disdire ad esempio un contratto oggi lo fanno contNotice comodamente seduti da casa. Inoltre immaginiamo negli anni avenire, reale e concreta, la semplificazione di dialogo tra persone, aziendee PA. I primi risultati di prestigio sono stati i rapporti avviati con Gener-tel, Italo, Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare, 50&Più Enasco (Con-fcommercio), solo per citare i primi ad avviare il servizio di raccomandataelettronica.Come ha conosciuto il mondo tNotice? Da sempre rivolgo particolare attenzione ai fenomeni sociali che pro-muovono innovazione non fine a se stessa ma utile al miglioramento dellanostra qualità di vita. E così 2 anni fa seppi di tNotice e del progetto. Chetrovai immediatamente importante. Una sfida d’altri tempi. Ma ancheuna concreta opportunità di innovazione del Paese Italia realizzata da unteam tutto Italiano.

Che cosa l’ha spinta ad accettare il ruolo di CEO? E’ stato Amore a prima vista ! Devo dire che l’idea di riuscire in una im-presa come quella di tNotice è stata fortemente motivante: Una sfidaimportante che seppur complessa, difficile in un Paese dove l’Innova-zione è ancora un concetto astratto, proprio per questo meritava di es-sere vissuta. Contribuire ad una opportunità di cambiamento eraintrigante. E questi fattori hanno vinto sul dubbio e sulla consapevolezzache sarebbe stata dura. Ma siamo certamente sulla buona strada.Cosa vuol dire lavorare in una startup in Italia?Significa innanzitutto nel nostro caso spiegare che non siamo una ap-plicazione con cui giocare o svagarsi. Non siamo una chat. Siamo un ser-vizio postale. Quindi significa vincere la consuetudine, l’abitudine, ladiffidenza nei confronti di chi propone concretamente innovazione. Unstart up è un’azienda con il suo bilancio, con le sue gerarchie ma primadi tutto è un team di lavoro solido ed affiatato in cui ciascuno sa di con-tribuire alle sorti della società. Lavorare in una startup vuol dire contri-buire al suo sviluppo alla sua crescita. Qualche volta anche con unsorriso o un po' di buon umore perchè periodi duri ed un po' di sconfortoogni tanto arrivano. Tutti in una start up svolgono attività che hannoun impatto reale. Non numeri ma competenze e forza di volontà. Deter-

minazione nel voler arrivare a vedere l’affermazione di un’idea. Unastart up è un tavolo di lavoro sempre aperto. E’ un continuo dialogo perlo sviluppo di nuove idee, condivisione di opinioni, pareri. E per mequale Ceo, la responsabilità di trovare risorse affinchè il processo azien-dale non si fermi. Insommma in Italia oggi, lavorare in una startup èscommettere su un’idea. E per far vincere le idee ogni giorno tutto ilteam esprime il suo massimo.Prospettive future? tNotice è un sistema di recapito elettronico certificato che aderisce al re-golamento Europeo Eidas. E’ logico pensare che dopo il mercato Ita-liano, andremo sul mercato Europeo con un piano di sviluppo giàelaborato. Ma il nostro primo e principale obiettivo è sviluppare tNoticein Italia, far crescere la nostra azienda in Italia, contribuire all’innova-zione del nostro Paese.

*(Ricerca Nielsen)http://www.nielsen.com/it/it/insights/reports/2016/innovazione-in-europa-italia-e-spagna-i-paesi-con-i-maggiori-casi-di-successo.html

44 | Gennaio 2017 | Sport Club

ciclismo#RomaInBici

erso la fine di aprile dello scorso anno, chi scrive sitrovava al galoppatoio di Villa Borghese per seguire ilConcerto per la Terra. All’improvviso, dal nulla, sonocomparse un centinaio di biciclette che hannosilenziosamente invaso il prato del parco. Eranoparte dei partecipanti alla “Pedalata di Luna piena”,che si concedevano una birra al chiosco li presente.

Un appuntamento che non ha bisogno di eventi social (sebbeneesistano ovviamente) o notifiche preimpostate per essere ricordato:basta alzare gli occhi dopo il tramonto o, al massimo, per esseresicuri, consultare un calendario lunare: nel 2017 il 24 gennaio, 22febbraio, 23 marzo, 22 aprile... e così via finché la luna continuerà il

V

pedalarecon la luna

Un gruppo di amanti delle due ruote, da treanni anima un appuntamento di ciclismourbano che ha del surreale.

di Giuliano Giulianini

46 | Gennaio 2017 | Sport Club

ciclismo#RomaInBici

suo ciclo di 29 giorni come fa da millenni. La partecipazione ègratuita e tutti sono bene accetti: ciclisti professionisti e dilettanti,famiglie, giovani, anziani... basta avere due ruote, dei pedali e lavoglia di esplorare la città a un ritmo “umano”.La prima edizione della pedalata notturna a Roma risale al luglio2013. L’idea venne ad un gruppo di ciclisti grazie al raccontodell’esperienza di un’amica di Buonos Aires. Nella metropoliargentina pare si organizzino ogni mese due criticalmass, le grandiadunate di ciclisti che “invadono” le strade, anche per sensibilizzarel’opinione pubblica a favore di una mobilità urbana meno in manoalle automobili. Uno di questi eventi è notturno, e la naturaleconseguenza della chiacchierata fu: perché non fare qualcosa di similea Roma?La prima pedalata con la luna piena capitolina fu organizzata quasiper scherzo, ma radunò un centinaio di ciclistia piazza del Popolo, poi il gruppone si diresseverso Prati. Il rendez-vous era particolarmenteadatto, visto che a distanza di oltre tre anni lebiciclettate prendono ancora il via dalla celebrepiazza barocca, anche grazie alla vicinanza conla stazione della metropolitana di piazzaleFlaminio. Da lì le escursioni urbane possono svilupparsiin varie direzioni: la seconda occasione, a fineestate 2013, portò i lunatici verso il gazometroper una meritata pausa birra. Di solitol’appuntamento di queste pedalate è fissato perle 20; tra le chiacchiera, le spiegazioni deltragitto e l’attesa dei ritardatari, si parte versole 21. La gita dura almeno un paio d’ore e ilpunto d’arrivo è stabilito presso una stazionedella metropolitana, quando non nella stessapiazza del Popolo. Uno degli ultimi itinerari haportato i partecipanti lungo via del Corso, versoil Colosseo, via Labicana e San Giovanni; poiverso la stazione Termini e piazza dellaRepubblica, in direzione di Corso d’Italia ePorta Pia, per finire, attraversando VillaBorghese, di nuovo a piazza del Popolo. Illimite temporale è di solito stabilito alle 23.30,quando il servizio della metropolitana termina.Questo impedimento salta naturalmentequando il plenilunio capita di sabato sera el’orario delle linee sotterranee viene prolungatooltre la mezzanotte.Nel luglio del 2016, il terzo anniversario dellaprima luna piena a pedali, è stato festeggiato da6-700 ciclisti, prova evidente che il passaparolae la passione per le due ruote possono più ditanti proclami: “Non è facile gestire un cosìgrande numero di persone - ci ha raccontatoMarco, uno degli organizzatori della prima ora- Il problema maggiore è rappresentato daltraffico, ma l’ora tarda ci favorisce in questosenso”.Ci sono stati problemi di convivenza con gli automobilisti?“No, la nostra è una “massa” pacifica e sorridente. Di solito dalleauto ci salutano.”Anche la comunità creata su facebook, appare gioiosa e serena, adifferenza di altri forum di ciclisti urbani che spesso si perdono inpolemiche e divergenze. La paginafacebook.com/pedalatadilunapienaroma tiene insieme i tantiappassionati (4800 circa) e detta i tempi delle adunate, seguendo

ovviamente il calendario lunare. C’è stata una sola deroga finora: lapedalata di luna nuova, per una volta, organizzata nel maggio del2016 per far partecipare la Capitale all’European Cycling Challenge(www.cyclingchallenge.eu), una competizione tra città del vecchiocontinente per contare i ciclisti urbani e quantificare in km lapassione degli europei per i pedali. Roma, grazie anche a gruppi comequesto, è nella top ten delle città ciclabili, anche se la classifica scendese si tiene conto del numero di abitanti.Qual è lo scopo di tutto questo? Pungolare gli urbanisti peruna migliore ciclabilità? Chiedere al governo incentivi allasostenibilità? Ricordare al Sindaco di turno che a Roma cisono anche i ciclisti?“Rendere Roma ciclabile - conclude Marco - Per ottenerlo l’unicometodo è pedalare, e non attendere decisioni o regali dall’alto”.

Oppure è semplicemente il piacere di pedalare in compagnia econoscere gente, come dimostra l’appello di un certo Flavio postatosulla pagina facebook dopo la pedalata di ottobre: “AAA cercasiragazza presente ieri sera alla pedalata: alta capelli castani elunghissimi vestita jeans e giacca nera con bici stile graziella. Ps:ero il tizio con il casco arancione...”Come cantava Gianni Togni: “Luna tu parli solamente a chi e’innamorato / chissà quante canzoni ti hanno già dedicato”.

e origini della tua azienda; com’è nata e quale per-corso l’ha portata ad essere quello che è ora?L'azienda Nasce negli anni 70 dalla passione e l'interessedi Alviano per tutto ciò che riguarda il mondo delle pelli acominciare dal grezzo per poi passare a tutte le fasi dellalavorazione. L'azienda già negli anni 80 divenne una re-altà importante tanto da portare allo studio e alla realiz-zazione di quello che è il marchio Pellicce Alviano.

Alla fine degli anni 80 fummo accettati dalle più importanti case d'astamondiali come importatori diretti di pelli, cosi da saltare tutti i passaggiintermedi per offrire al nostro cliente certificazione di qualità e migliorrapporto qualità prezzo. Chiunque oggi operi nel nostro settore puòsolo essere potenzialmente nostro cliente e non concorrente.Che tipo di realtà è oggi la Pellicce Alviano?Dopo quasi 50 anni di attività senz'altro possiamo definirci vero e pro-prio punto di riferimento nel nostro settore, sempre attenti a precorrerei tempi e stare un passo avanti. Siamo in grado di fornire alla donnache vuole distinguersi un nuovo modo per rappresentare la propria

femminilità.Qual è il vostro punto di forza?Senz'altro il nostro punto di forza è sempre stato il contatto diretto coni nostri clienti. Oltre a presentare innovazioni siamo sempre molto fles-sibili e attenti alle richieste delle persone. Cerchiamo di far trovare nelvastissimo assortimento presente anche piccoli dettagli, per offrire ser-vizi a 360 gradi, e di fidelizzare il cliente essendo sempre presenti dallapulitura alla rimessa a modello, fino alla realizzazione di un desiderioanche da una foto. Inoltre, visti i tempi, tanti nostri clienti hanno ap-prezzato anche il pagamento personalizzato fino a 36 mesi a tasso zero.Quali sono le ultime tendenze? Soprattutto negli ultimissimi anni c'è stato uno spostamento del pro-dotto rivolto verso legiovanissime, mentre per decenni la pelliccia è sempre stata vista comecapo istituzionale e di rappresentanza di un certo ceto sociale per ladonna sopra i 45 anni. La pelliccia è vista sempre più come un capoquotidiano che esalta la propria personalità con una varietà di colori eforme senza precedenti.

pellicce alviano

passione

made in italyIntervista a Rolando Giordani, titolare dell’Azienda Pellicce Alviano

L

Dott.ssa Simona PorcelliPsicologa clinica

Esperta in Psicologia giuridicae scolastica

Psicoterapeuta in formazioneTel. 338.8086975

Email: [email protected]

psicologia#psicologia

disturbi specifici

dell’,’apprendimento:

come si senteemotivamentee psicologicamentemio figlio?

egli ultimi anni il numero deglistudenti diagnosticati in talsenso è aumentato: studi in-ternazionali hanno stimato adoggi una percentuale del 4-5%degli alunni, con una tendenzagenerale verso un’ulteriore au-mento. La diagnosi rappre-

senta un momento molto importante per ilbambino perché gli fa capire che le sue difficoltànon sono dovute ad un quoziente intellettivobasso ma rientrano nelle differenze individualitipiche della neurodiversità umana secondo cuiogni essere umano apprende in modo diverso econ strategie diverse rispetto ad altri.Diagnosticare aiuta in tal senso ma non risolvetutti i problemi ad esso correlati .Infatti i DSA gravano in modo significativo siasulla vita scolastica che nelle relazioni con i pari.Se pensiamo che un bambino trascorre a scuolala maggior parte della sua giornata e buonaparte del pomeriggio viene dedicato allo svolgi-mento dei compiti, capiamo bene che il bam-bino viene messo costantemente davanti alleproprie difficoltà, ai propri fallimenti e quindi aciò che gli provoca disagio.Immaginiamo il suo disagio se il disturbo nonviene adeguatamente riconosciuto e compen-sato! L’adulto, in questo caso, deve saper co-gliere e gestire con competenza e sensibilità talesituazione. E’ di fondamentale importanza laqualità della relazione genitore-figlio che costi-tuisce un elemento determinante per la regola-zione delle emozioni nel bambino. Una dellepoche indagini condotte in Italia per indagarequesto aspetto risale al 2008 (Capozzi e altri) :l’analisi dei dati ha rivelato che un comporta-mento genitoriale ansioso, distaccato e rab-bioso, contribuisce all’insorgere di emozioniansiose e rabbiose del bambino, che a lorovolta, incidono negativamente su una condi-zione scolastica già precaria.

In altri termini, se la famiglia supporta il figlioaiutandolo a non perdere fiducia in se stesso, selo sostiene nei momenti difficili, se si ponecome “base sicura” per il bambino che quotidia-namente deve fare i conti con le proprie diffi-coltà, la scuola non sarà più vissuta conpreoccupazione con conseguenti effetti signifi-cativi sui livelli di ansia e di autostima e con ri-cadute anche sulle performance scolastiche.Quali sono le reazioni comportamentalidi mio figlio?Il bambino tenderà ad evitare tutte quelle situa-zioni che richiedono una prestazione scolasticache gli risulta difficile: potrà accadere che si ri-fiuti di leggere e di scrivere: cercherà di evitaretutte quelle attività che per altri sono semplici eautomatiche, ma che per lui rappresentano sco-gli insormontabili e che non fanno altro checonfermare un’immagine di sé svalutante. Que-sta modalità di “evitamento” varia a seconda delbambino e delle sue caratteristiche: ci sarà chi,in classe, attiverà reazioni comportamentali di-sturbanti o di tipo esplosivo, di aggressività, dirabbia o di opposizione. Altri invece eviterannodi andare a scuola lamentando mal ditesta, mal di pancia o nausea.E quali sono le sue reazioniemotive ?Le difficoltà portano lo studentead avere frequenti insuccessi. Ilsusseguirsi di risultati negativi aiquali si aggiungono frequentirimproveri, è spesso devastante: ilbambino, spesso, non solo, non sisente bravo come gli altri ma, si per-cepisce inferiore ai compagni.Questa situazione lo in-duce a

pensare di non essere apprezzato né dall’inse-gnante né dal gruppo dei pari: la sua autostimadiminuisce e l’ansia da prestazione arriva a li-velli altissimi. Inoltre, il basso rendimento sco-lastico potrebbe predisporre i bambini con DSAad isolarsi rispetto ai bambini senza difficoltà diapprendimento. Infine, è stato ampiamente di-mostrato che gli studenti con tali disturbi mani-festano una bassa autostima (Alesi, Rappo ePepi, 2012; Hall, Spruill e Webster, 2002).Come spieghiamo al bambino cosè ilDSA?Spesso i genitori e gli insegnanti chiedono comespiegare all’alunno le sue difficoltà di apprendi-mento. Innanzitutto è necessario utilizzare pa-role semplici in grado di fargli comprendereche il suo disagio non è dovuto ad una man-canza , ma che semplicemente ha bisogno ditrovare un “metodo di studio” diverso da quellodei compagni. E’ importante spiegare che nonsi tratta di una malattia ma di una difficoltà spe-cifica nel leggere, nello scrivere e nel calcolo eche potrà avere un notevole aiuto dall’utilizzo distrumenti adeguati. Infine si sottolinea la ne-

cessità di accogliere eventualidubbi e perplessità al riguardo.

Per ulteriori info non esitate acontattarmi.

NAlla diagnosi di “Disturbi specifici dell’apprendimento” identificati spessocon l’acronimo DSA, sono riconducibili la Dislessia (disturbo della lettura),la Disortografia e Disgrafia (disturbi della scrittura sia dal punto di vistacostruttivo che esecutivo) e la Discalculia (disturbo del calcolo)

48 | Gennaio 2017 | Sport Club

viaggi#viaggi

50 | Gennaio 2017 | Sport Club

di Fabio Sieni

costa rica

dove e,

sempreestate

Ecco uno di quei posti dove l’inverno per come lo conosciamo noinon esiste. Per forza; Costa Rica si trova a ridosso dell’equatore, e lìil brutto tempo non arriva. Per chi vuole prendersi una bella pausadal freddo e dal traffico o per chi vuole dedicarsi allo sport col beltempo è senza dubbio uno dei migliori posti dove fuggire.

PescaTre le zone migliori per la pesca sportiva; il Golfo diPapagayo, la zona di Manuel Antonio e la Penisola di Osa,nel Pacifico del Sud. E’ incredibile la varietà di specie che sipuò trovare; il marlin, il pesce vela, i grandi tonni, il dorado,il "wahoo", il pesce gallo o il pargo . Se si preferisce andareper laghi e fiumi anche il pesce bobo, la machaca, ilroncador, il robalo, la trota.

51 | Gennaio 2017 | Sport Club

Barche e spiagge Un’ottima idea per visitare l’intera costa è affittare una barcaa vela, ma in alternativa c’è il tour all'Isola della Tartaruganel Golfo di Nicoya. Per chi ama una vacanza più sedentarianon c’è problema; ogni spiaggia ha caratteristiche moltodefinite di sabbia, vegetazione, onde e clima, che offrono unospettacolo di bellezza naturale.

Bicicletta, cavallo, EscursioniLa Costa Rica ha un cuore montuoso tutto da scoprire per chiama andare in bicicletta; sono stati allestiti sentieri e rifugiappositamente per il ciclisti. In alternativa, in ogni dovesono organizzate passeggiate a cavallo, anche sepreferibilmente vicino alle spiagge e nei sentieri nel bosco. Aproposito dei boschi; in Costa Rica è pieno di ParchiNazionali, se non si ama né li cavallo né la bici èconsigliatissimo partecipare a delle escursioni organizzate.

SpeleologiaSe si ha spirito di avventura e si vogliono osservare lemeraviglie del mondo sotterraneo diventa obbligata la tappadel Parco Nazionale Barra Honda, a Nicoya. Qui ci si potràimmergere nel buio di un complesso reticolo di cavernesotterranee.

SaporiLa Costa Rica ha un’importante tradizione culinaria. I piattilocali sono elaborati e basati sulla combinazione moltoparticolare degli ingredienti. Consigliatissimo il "GalloPinto", un piatto di riso e fagioli rossi o neri, ma anche lasucculenta minestra di trippa o la ''olla de carne" (minestradi carne e verdura). O ancora, da provare, il tamal con farinadi mais e ripieno di riso, con carne di maiale o di pollo.

54 | Gennaio 2017 | Sport Club

accessori#novità

tutto quello

che serve

in settimana

biancadi Fabio Sieni

gennaioUn momento di pausa annuale che ormai è diventatoimprescindibile. Cosa portare per viverlo al meglio?

GoPro Smart RemoteTelecomando Impermeabile, che consente di avere il

controllo completo della videocamera a distanza.

2017

FRiEQ Custodia impermeabile per telefoni cellulari, Compatibile conApple iPhone 6s, 6, 5s, 5c, 5, Galaxy S6, S3, HTC One X,Galaxy Note 2.

Nuovo e-reader Kindle,schermo touch da 6"Più più sottile e leggero rispetto al Kindle di generazioneprecedente. Lo schermo touch permette di leggere come sucarta stampata, perché, differenza dei tablet, è senza riflessianche alla luce diretta del sole. La batteria dura settimane.

55 | Gennaio 2017 | Sport Club

Sciarpa riscaldataa batterieWarmawearFunziona a batteria, così chel'elemento riscaldante può essereattivato facilmente ovunque. Siriscalda in pochi secondidall'attivazione e l’interruttoreposizionato sul box batterie èfacilmente accessibile. I taschini suentrambi i lati servono a tenereanche le mani calde.

Calze riscaldanti LenzGli elementi riscaldanti sono in materiale ceramico e, unendoresistenza ed efficienza energetica, garantiscono una maggioredurata delle batterie. Le calze sono fatte di un tessuto ricco di lana,che tiene caldi anche quando l’elemento riscaldante è spento.

SP P.O.V. Pole36"

Asta multi-uso per Gopro.Facile da usare, può essereesteso da 11,25 a 36 pollici.

La fotocamera è utilizzabilesenza l'ausilio di parti

aggiuntive. L'impugnatura adoppio diametro mantiene il

bastone saldamente in mano.

Cappello BluetoothCappello con auricolare Bluetooth integrata. Dispone di altoparlante

stereo Wireless Mic Hands-free . E’ in materiale elastico, è caldoe dal design morbido ed elegante.

Ultrasport guanticon funzionetouchscreen

Grazie alle due punte delle ditaspeciali (pollice e indice) è possibile

usare il cellulare come se non siindossassero. Il palmo della manoha il gel antiscivolo per una presa

ottimale.

Tarion cinghia di fissaggioGli elementi riscaldanti sono in materiale ceramico e, unendo resistenzaed efficienza energetica, garantiscono una maggiore durata delle batterie.Le calze sono fatte di un tessuto ricco di lana, che tiene caldi anchequando l’elemento riscaldante è spento.

uesta edizione di Filumena Marturano è stata defi-nita “lo spettacolo dell'anno”. “Finalmente vediamoEduardo interpretato e messo in scena in totale au-tonomia espressiva, senza imitazioni del grande au-tore-attore. Mariangela D’Abbraccio appare almassimo delle sue capacità d’attrice, Geppy Gleije-ses in stato di grazia”. A ogni replica si registranopuntualmente 6 minuti di applausi e autentiche

standing ovation. I teatri esauriti ovunque. “La regista Liliana Cavani offreuna indimenticabile prova al suo debutto nella prosa, dialogando magica-mente con Eduardo”.

Filumena Marturano – una della commedie italiane del dopoguerra più co-nosciute e rappresentate all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione diEduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella “Cantata deigiorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere piùcomplesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le spe-ranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo,De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depau-perata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.

NOTE DI REGIAScrive Liliana Cavani nelle sue note di regia: “Ho accettato l’invito generoso e ottimista di Geppy Gleijesesquando mi ha proposto questo lavoro. È un testo che mi piace moltissimo da sempre, ho anche amato ilfilm di De Sica con Sofia Loren e Mastroianni (con lui ho realizzato due film). È un’opera di grande impe-gno morale e oltretutto in anticipo sui tempi e scritto senza retorica, ma con la naturalezza della vita. Uncapolavoro. Filumena e Domenico sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: dichi sono i figli, i figli nati fuori dal matrimonio? Al tempo di questa scrittura (1946), la legge non proteg-geva questi “figli” considerati “illegittimi” (fuori dalla legge), una legge ferma al Medioevo. Filumena vi siribella con la lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese Domenico a ca-pire il valore degli affetti fondamentali delle nostre vite. Sono stata fortunata ad avere due attori perfettiper il ruolo. Mi ci sono appassionata ed ho lavorato con la felicità che provo con i film”.Aggiunge poi la regista: “Il mio battesimo nella prosa (ammesso che ci sia poi un seguito) non poteva ac-cadere con un’opera teatrale migliore… In teatro si ripete continuamente il testo. C’è modo di approfon-dire di più, c’è la possibilità di ottenere a volte dagli attori delle sfumature di recitazione che nel cinemanon sempre si afferrano. L’attore poi in teatro è nudo, va in scena nudo ogni volta, misurato dal pubblicoogni volta. È indifeso contro la possibile indifferenza del pubblico e la sua incertezza o la stanchezza. In-somma, l’attore a teatro deve essere “nuovo di zecca” tutte le sere”. E conclude: “Del resto il teatro è abba-stanza simile alla “vita”. Ci si ripete e ci si rinnova ogni giorno nelle nostre case, si prova ad essere felici, adaggiustare le cose, si prova e riprova ad amare si ama un uomo per sempre come Filumena, si amano ifigli e lo si spiega anche alla Vergine Maria come fa Filumena. Filumena crede nella vita, la ama, la trovavivibile per quello cerca di raddrizzare le storture, di vincere le ingiustizie. Eduardo deve aver amato mol-tissimo questa commedia, perché è pura vita”.

Q

filumena

56 | Gennaio 2017 | Sport Club

teatro quirino#teatro

marturanoLo spettacolo ha debuttato in prima nazionale al Festival dei 2 Mondi di Spoleto 2016

Prima martedì 10 gennaio ore 21repliche fino al 29 gennaioGitiesse Artisti RiunitiMARIANGELA D’ABBRACCIO GEPPYGLEIJESESFILUMENA MARTURANOdi Eduardo De Filippocon Nunzia Schiano Mimmo Mignemie con Ylenia Oliviero Elisabetta MirraAgostino Pannone Gregorio Maria DePaolaEduardo Scarpetta Fabio Pappacenascene e costumi Raimonda Gaetanimusiche Teho Teardoregia LILIANA CAVANI

personaggi e interpretiFilumena Marturano MariangelaD’AbbraccioDomenico Soriano Geppy Gleijeses Alfredo Amoroso Mimmo MignemiRosalia Solimene Nunzia SchianoDiana Ylenia OlivieroLucia Elisabetta MirraUmberto, studente Agostino PannoneRiccardo, commerciante Gregorio MariaDe PaolaMichele, operaio Eduardo ScarpettaL’avvocato Nocella Fabio Pappacena

durata spettacolo 2 ore senza intervallo

padel#padel

opo la splendida edizione della1.a Coppa Amatoriale aSquadre di Padel, denominataCoppa Giubileo per laricorrenza dell’anno santo,MSP Roma e il Settore PadelMSP si presentano ai nastri dipartenza del 2017 con la Coppa

dei Club, un’iniziativa che avrà come semprel’obiettivo di promuovere il Padel attraverso ilconcetto di divertimento e passione sportiva, conl’aggiunta di un pizzico di competitività datodall’appartenenza a un Circolo. Le date da segnare sul calendario sono il 14gennaio 2017, con il sorteggio pubblico dellaprima fase a gironi dove saranno invitatiproprietari e Capitani delle formazioni e ilweekend del 28/29 gennaio 2017, con incalendario la prima giornata di gioco. Altissimal’adesione dalla Regione Lazio, con 30 squadreche hanno confermato la partecipazione alformat della Coppa dei Club.Ma la novità dell’edizione 2017 riguarderà losvolgimento della Finale Nazionale di Rimini afine giugno dove parteciperanno le migliorisquadre Regionali, segno e testimonianza dicome il Comitato Provinciale MSP Roma vogliapromuovere il Padel in tutta Italia, costatandofelicemente che lo sport si sta allargando anche oltre la Città Eterna.Parteciperà infatti alla competizione una squadra della Sardegna (Padel

Events Olbia) mentre il 21/22 gennaio si svolgerà un weekend orientativotra clinic di aggiornamento e presentazione delle attività in Toscana, con il

coinvolgimento di tutti i Circoli locali.La Coppa dei Club si svilupperà in duefasi: una prima fase a gironi esuccessivamente tabelloni con incontriandata/ritorno per la fase play off e adeliminazione diretta per la fase playout, quest’ultimo per il torneo diconsolazione. La giornata dicompetizione sarà composta da untotale di quattro incontri riguardantitutte le Categorie: Maschile, Femminilee Misto.Potranno partecipare alla Coppa deiClub tutti i giocatori che però dovrannorientrare nella categoria Amatoriale, inlinea con la Convenzione MSP Italia –Federazione Italiana Tennis, ed esseretesserati per l’Ente di PromozioneSportiva riconosciuto dal Coni.

Per tutte le informazioni, questala mail di riferimento:[email protected]

coppa dei club padel msp,si inizia il 28-29 gennaio!

D

58 | Dicembre 2016 | Sport Club

Sorteggio della fase a gironi il 14 gennaio: altissima la partecipazione delle squadre del Lazio.A giugno la Finale Nazionale

58 | Gennaio 2017 | Sport Club

59 | Luglio/Agosto 2016 | Sport Club

alla sharing economy alla “social economy”: lavendita di auto e servizi sbarca infatti su Fa-cebook. Hurry! innovativa start up della mobilitàonline estende la sua presenza sulla famosa piatta-forma social con una vetrina interattiva (@Hur-ryBot) dove è possibile acquistare prodotti e serviziautomotive.Con pochi click su Messenger, gli internauti, guidati

in chat da un assistente virtuale, possono scegliere la soluzione piùadatta e conveniente alle proprie esigenze,dalle opzioni pay per use al noleggio (di auto,suv, moto, minicar), dall’acquisto dell’usatoalle varie a offerte shopping presenti sul sito.Per Hurry!, società diventata il primo portaledi e-commerce dedicato al mondo della mobi-lità, non e’ l’unica novità: a due anni dalla par-tenza chiude infatti il 2016 con un volumed’affari che raggiunge quota 42 milionidi euro, in aumento del 135% sul 2015; e conperformance interessanti anche sugli altri seg-menti: +340% per le offerte più innova-tive come Ricaricar, il servizio dedicato alle auto che “ricaricano” ichilometri come con la sim di un telefonino; otto milioni le personeche hanno visitato il sito web a caccia di nuove offerte.Sono numeri che confermano la tendenza sempre più marcata di unnuovo modo di vivere l’automobile, dove  l’utilizzo, flessibile esenza pensieri del veicolo, sostituisce la proprietà del mezzo,diventata in questi anni sempre piu’ onerosa e poco conveniente.Su the-hurry.com il cliente può trovare un veicolo nuovo a par-tire da 4 euro al giorno. Una proposta che piace al pubblico. E’ un

mondo di giovani, per lo piu’ laureati, ma anche di manager di mezzaetà e donne, l’identikit del consumatore utente tracciato dai numeridella start up. Un pubblico che sceglie online e scarta l’acquistotradizionale per dirigersi sulle nuove forme di mobilità, e tra queste,in particolare, il noleggio a lungo termine o il pay per use dove i chilo-metri si ricaricano (e si pagano) a seconda delle proprie effettive esi-genze (offerta “Ricaricar”). Il fattore vincente è la formula “tuttocompreso”: il cliente infatti deve pensare solo alla benzina perchébollo, manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione RCA con

copertura in caso di infortunio al conducenteed esonero da responsabilità per incendio,furto e danni al veicolo sono a carico della so-cieta’, che offre anche la possibilità del ri-tiro dell’usato.E che la formula abbia cambiato le abitudinidegli acquirenti, lo dimostrano anche gli altrinumeri del “boom” 2016: +180% per i con-tratti di noleggio a lungo termine; +96% pergli utenti registrati sulla piattaforma mentre leinterazioni sui social segnano un +172% in unanno; infine +37% per le vendite on-line di

veicoli usati che Hurry presenta con offerte fino al 15% inferiorialle quotazioni di “Quattroruote”.Hurry!, start up al 100% italiana, opera in virtù di una partnershipstrategica esclusiva con ALD Automotive Italia, leader mondialedel noleggio a lungo termine e della mobilità che è garanzia della qua-lità dei prodotti e dei servizi offerti. La societa’ ha sedi a Roma e Mi-lano, mentre le piattaforme logistiche sonoad Aprilia, Roma (2), Milano (2), Crema, Brescia, Salerno e Agrigento.

hurry!#hurry

e adesso

l'auto si acquistasu facebookHurry! sbarca sulla piattaforma social e cambia la geografia della mobilità.Fatturato record per la start up, partner di ALD Automotive, divenuta primo canale on lineper auto nuove

D

60 | Gennaio 2017 | Sport Club

nuoto#nuoto

l 2016 sarà ricordato per il Comitato Provinciale MSP Roma ancheper l’inaugurazione del Settore Scuola Nuoto, un’altratestimonianza di come l’Ente di Promozione Sportiva riconosciutodal Coni voglia promuovere tutti gli sport sul territorio di Roma eProvincia.Dopo le gare spot di gennaio e giugno scorso, il 27 novembre èpartito il 1° Circuito Amatoriale Scuola Nuoto, che sarà costituitoda quattro tappe fino a maggio. Il Circuito coinvolgerà le società

affiliate al MSP Roma nell’ottica di offrire un’attività sportiva in più e farpartecipare i propri tesserati alle manifestazioni organizzate dall’Ente.L’evento del 27 novembre scorso, svolto al Country Club Lavinio, havisto la partecipazione di circa 80 ragazzi, suddivisi per fasce d’età echiusura con le staffette che tanto hanno divertito sia i partecipanti che ilnumeroso pubblico seduto sulle tribune. Il tutto coordinato dallo staffNuoto MSP Roma, con a capo la Responsabile Francesca Scopece e gliassistenti Roberto Liberati e Miriana Petrella.Lo spirito del Circuito è sempre quello dell’amatorialità sportiva, fine dasempre perseguito dal Comitato Provinciale MSP Roma in tutte leattività svolte fino ad ora, dal Padel al Fitness fino al calciotto.

La seconda tappa si terrà il 19 febbraio 2017 presso la Supreme SportVillage (Viale Giorgio Morandi 81): in programma gare dorso e stilelibero per tutte le fasce d’età della Scuola Nuoto. Per tutte le info:[email protected]

scuola nuoto msp roma,il 19 febbraio la 2.a tappa!

IGrande partecipazione alla 1.a tappa svolta al Country Club Lavinio lo scorso novembre per il nuovo

Settore creato dal Comitato Provinciale

Dal 10 al 29 gennaioGeppy Gleijeses Mariangela D’Abbraccio

FILUMENA MARTURANOdi Eduardo De Filippo

regia Liliana Cavani

Dal 31 gennaio al 12 febbraioLUCI DELLA RIBALTA

La ContradaGitiesse Artisti Riuniti

regia GIUSEPPE EMILIANI

GLI APPUNTAMENTI AL

62 | Gennaio 2017 | Sport Club

A cura di Andrea Bureca

Ver cali

giochi#enigmistica

Orizzontali

Credi di essere un veroesperto del mondo sportivo?Mettiti alla prova con ilseguente cruciverba

crucisport