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STUDIARE LE SCALE La scala musicale è una successione regolare di suoni. Questi suoni sono disposti in determinati intervalli,Perciò, teoricamente, sappiamo come sono formate e sappiamo come crearle. Ora invece vediamo come suonarla, che è la parte che ci interessa di più Per suonarle, c’ è bisogno della tecnica del passaggio del pollice. Si sente spesso dire da grandi maestri e pianisti: ” studiare scale e arpeggi tutti giorni”. Quanti di noi lo fanno? Beh in effetti, come darvi torto. Chi non preferirebbe suonare un bell’ adagio di qualche sonata di Beethoven anzichè fare quei macchinosi esercizi di routine? Purtroppo senza esercizio, non si può pretendere di fare progressi nelle scale e negli arpeggi. Ma, è anche vero che queste scale e arpeggi, come tutte le cose, vanno studiate con metodo. Studiare con metodo significa studiare intelligentemente, e studiare intelligentemente vuol dire studiare poco ma bene. Il principio di vita che sta alla base all’essere umano è: “massimo utile col minimo dispendio di energie” , in ogni cosa; perciò perchè studiare per un’ ora gli arpeggi quando ci basta il nostro quarto d’ora ma fatto bene? Ora spiego prima cosa sono gli arpeggi, e poi indicherò la tecnica per studiarli. Cosa sono gli arpeggi L’ arpeggio è l’ accordo suonato sotto forma di melodia. Così se le note di un accordo non vengono più suonate in simultanea, ma vengono suonate in successione: Così l’accordo di Do (Do+Mi+Sol+Do) viene eseguito in successione Do,Mi,Sol,Do e così anche gli altri.

Studiare Le Scale

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Page 1: Studiare Le Scale

STUDIARE LE SCALE

La scala musicale è una successione regolare di suoni. Questi suoni sono disposti in determinati intervalli,Perciò, teoricamente, sappiamo come sono formate e sappiamo come crearle. Ora invece vediamo come suonarla, che è la parte che ci interessa di più

Per suonarle, c’ è bisogno della tecnica del passaggio del pollice.

Si sente spesso dire da grandi maestri e pianisti: ” studiare scale e arpeggi tutti giorni”.

Quanti di noi lo fanno? Beh in effetti, come darvi torto. Chi non preferirebbe suonare un bell’ adagio di qualche sonata di Beethoven anzichè fare quei macchinosi esercizi di routine? Purtroppo senza esercizio, non si può pretendere di fare progressi nelle scale e negli arpeggi. Ma, è anche vero che queste scale e arpeggi, come tutte le cose, vanno studiate con metodo. Studiare con metodo significa studiare intelligentemente, e studiare intelligentemente vuol dire studiare poco ma  bene.

Il principio di vita che sta alla base all’essere umano è: “massimo utile col minimo dispendio di energie” , in ogni cosa; perciò perchè studiare per un’ ora gli arpeggi quando ci basta il nostro quarto d’ora ma fatto bene?

Ora spiego prima cosa sono gli arpeggi, e poi indicherò la tecnica per studiarli.

Cosa sono gli arpeggi

L’ arpeggio è l’ accordo suonato sotto forma di melodia. Così se le note di un accordo non vengono più suonate in simultanea, ma vengono suonate in successione:

Così l’accordo di Do (Do+Mi+Sol+Do) viene eseguito in successione Do,Mi,Sol,Do e così anche gli altri.

Esistono tanti tipi di arpeggi in base a quanti tipi di accordi esistono, ecco alcuni esempi:

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Come vanno eseguiti

Gli arpeggi, come le scale hanno una propria diteggiatura. Ovviamente ogni mano ha una diteggiatura differente. Prendendo come esempio l’ arpeggio di Do maggiore con estensione di 2 ottave, abbiamo queste 2 diverse diteggiature.

Sopra è riportata la diteggiatura per la mano destra (m.d.) mentra sotto è riportata quella per la mano sinistra (m.s.)

Ora, cominciare a studiare gli apreggi a “freddo” senza un minimo di preparazione è sicuramente un errore. Questi quindi, prima di essere eseguiti, hanno bisogno di alcuni esercizi essenziali di preparazione, che aiutano a rendere più fluido il passaggio del pollice e che poi permettono di suonare gli arpeggi ad estensione piena (4 ottave).

Studiare gli arpeggi

Prima di poter eseguire un arpeggio di due ottave per intero bisogna prima fare 2 esercizi fondamentali. Il primo esercizio è il seguente:

1)

Raccomando di seguire la diteggiatura evidenziata, perchè solo seguendo questa gli esercizi avranno effetto. Ora invece vediamo qual’ è l’ esercizio numero 2.

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2)

N.B: Ripetere questa preparazione quotidianamente

Validità dell’ esercizio

Molti di voi giustamente si potranno chiedersi: “perchè con questi esercizi dovrei migliorare la mia capacità di eseguire gli arpeggi?” Per una semplice ragione. La risposta sta nel fatto che durante un arpeggio di 4 ottave avvengono i punti critici solo in alcuni determinati punti (al passaggio del pollice) quindi l’ allenamento si avrà solo ogni tot. di tempo (il tempo che intercorre tra un passaggio del pollice e l’altro). Se noi portiamo a zero il tempo che intercorre tra un passaggio del pollice e l’altro, saremo in grado di allenarci almeno 2 volte più velocemente, il che ci consentirebbe di risparmiare molto tempo! Ecco che ritorna la teoria del “Massimo utile, col minimo dispendio di energie!”