43

Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente
Page 2: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le

loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che

caratterizzano l'ambiente.

Page 3: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Perché è importante:

il 70,8% della superficie terrestre è coperta dagli oceani, che rappresenta il 97% dell’acqua totale.

L'acqua di mare è l'ambiente più favorevole per lo sviluppo degli esseri viventi in quanto è il più simile all'ambiente interno degli organismi.

L'ambiente marino è il più ricco di forme di vita: 210 000 specie conosciute, tra cui 15 330 pesci

Vi sono presenti tutti i gruppi zoologici.

Page 4: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Immagazzina il calore del sole, lo trasporta, lo ridistribuisce lentamente alla superficie del globo, mantenendo una temperatura clemente del globo

L’Oceano è il padrone dei climi e termostato del pianeta terraControlla l’equilibrio del clima mondiale

Page 5: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Fornisce le piogge indispensabili alla vita sui continenti

Page 6: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

BIOTOPO Componente

abiotica

BIOCENOSI Componente

biotica

Ecosistema:

ambiente caratterizzato dalla presenza di fattori abiotici e biotici in perfetto equilibrio tra loro.

Page 7: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

• estuari, • barriera corallina, • Oceano Antartico, • Mangrovie• Fascia Intertidale• Regione neritica• Regione Bentonica

Esempi di ECOSISTEMI MARINI

Page 8: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

-temperatura-salinità

-pressione-nutrienti

-gas disciolti-luce

-sedimenti sospesi-substrato

-idrodinamismo

Page 9: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

•Una biocenosi è una comunità di individui.

•Un comunità consiste di diverse popolazioni

•Popolazione: individui della stessa specie che vivono insieme in una determinata sub-area, all’interno dell’areale della specie.

•Specie: individui interfecondi, isolati riproduttivamente da altri individui.

Page 10: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

• La POPOLAZIONE è un gruppo di organismi della stessa specie (individui che possono potenzialmente incrociarsi fra di loro):

• producendo progenie fertile

• possiedono un patrimonio genetico comune

• occupano lo stesso spazio nello stesso periodo di tempo (interagiscono fra loro nello spazio e nel tempo)

• condividono uno stesso ruolo funzionale (ossia una medesima nicchia ecologica)

• reagiscono in modo simile allo stimolo dei fattori ambientali

• formano un sistema biologico dotato di propri meccanismi di controllo.

Page 11: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

• In un dato habitat, ogni specie occupa una sua nicchia ecologica,

• non è un luogo ma un modo di vita, un ruolo

• comprende tutte le condizioni fisiche, chimiche e biologiche di cui la specie necessita per vivere e riprodursi (luce, anidride carbonica, ossigeno acqua e sostanze nutritive, temperatura, tipo di cibo, predatori, specie che competono per le stesse risorse).

NICCHIA ECOLOGICA

Page 12: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Due domini:

Dominio pelagico: l’intera massa d’acqua, “Universo a tre dimensioni”:- La provincia neritica: dalla costa fino al limite della piattaforma continentale

Acque torbide (per la vicinanza con le terre emerse, e ricche di vita)- La provincia oceanica: inizia dalla scarpata continentale

Acque limpide e praticamente povere di detrito di origine terrestreDominio bentonico: il fondale marino e quanto vive in contatto con esso.

-il sistema litorale: tra la costa e la scarpata continentalesopralitorale: al di sopra del limite dell’alta mareamesolitorale: fra il limite superiore ed inferiore della mareainfralitorale: bassa marea fino alla zona fotica

-il sistema abissale

Page 13: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Piattaforma o platea continentale: zona attorno alle terre emerse che partendo dalla costa si sprofonda sino a 200 metri di profondità, ovvero sino al limite inferiore della zona fotica. Zona in cui sono presenti il maggior numero di organismi viventi.Scarpata continentale, un pendìo che scende sino al fondo abissale.

Page 14: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Oceano Pacifico• L’oceano dei record• Più vecchio: si è formato 250 Ma

(Pantalassa)• Più grande, 45% degli Oceano

mondiali, ma si restringe di qualche cm all’anno

• Più profondo (4000m in media, 11000 m il punto più profondo, la Fossa delle Marianne

• Possiede il più gran numero di isole e monti sotto marini

Camini di lava raffreddata

Fossa vulcanica

Page 15: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Oceano Atlantico• Il secondo in grandezza• Si è formato 175 Ma, quando

l’Europa si è separata dall’America del Nord

• Si estende in entrambi gli emisferi, dalla Groenlandia fino a capo Horn

• Vi troviamo tutti i climi• Poche isole ma molte platee

continentali• Si allarga 2-4 cm all’anno

Page 16: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

L’Oceano Indiano

• Oceano dei tropici, 18% degli Oceani

• Si è formato 120 Ma, quando l’India, l’Australia e l’Antartide si sono separate dall’Africa

• Si ingrandisce di qualche cm l’anno

• Ospita flora e fauna adattati a climi caldi

Page 17: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

L’Oceano Artico

• Il più piccolo (4% del totale) e il meno profondo

• È praticamente isolato, l’unica comunicazione con gli alti oceani è il passaggio tra Norvegia e Groenlandia

• D’inverno è ricoperto da una banchisa

Page 18: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

L’Oceano Australe• Circolare• Si è formato 30-40 Ma,

quando l’Antartide si è separata dall’Australia e dall’America del Sud

• In Inverno 2/3 della sua superficie è ricoperta da ghiaccio: la superficie ghiacciata varia da 25 a 4 milioni di Km2

• A nord, la sua frontiera è rappresentata dalla corrente circumpolare

Page 19: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Un oceano all’origine della calotta antartica

La corrente circumpolare privò

l’Antartide delle acque calde dei

tropici, determinando la sua glaciazione

Page 20: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

4.5 Ga: la materia si aggrega4.5-3.8 Ga: periodo Adeano dell’era

Precambriana;- la superficie della Terra inizia a raffreddrasi - il vapore acqueo inizia a condensarsi

- acqua=vita

Formazione dell’Oceano

Fino a 200 mya, esisteva un solo oceano denominato Pantalassa che circondava un unico, enorme continente, la Pangea.

Page 21: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente
Page 22: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

200 mya, la Pangea avrebbe cominciato a frammentarsi in

Laurasia, a nord, e Gondwana, a sud, portando alla formazione di un secondo oceano denominato

Tetide.

Le Americhe si stanno progressivamente allontanando dal resto dei blocchi continentali: nasce l'Oceano Atlantico.

Laurasia e Gondwana si ruppero in parti più piccole che andarono alla deriva sulla costa oceanica fluida: la Laurasia verso il Nord, il blocco America del Sud-Africa si staccò dal blocco Australia-

Antartide.

Page 23: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

"Pangea Ultima" la terra tra 250 Ma

Page 24: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Tettonica a zolle

Lo strato esterno della Terra è suddivisa in molteplici zolle o placche

Le placche si comportano come tante zattere in balia del mare.

WEGENER e la teoria della deriva dei continenti (1915)

Page 25: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

A sostegno della ipotesi della deriva dei continenti ci sono argomenti di natura geologica, paleontologica e biologica

corrispondenza quasi perfetta dei margini dei continenti che si incastrano l'un l'altro come in un mosaico.

l'identità o similarità floristiche e faunistiche tra continenti differenti,

Page 26: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

La litosfera, lo strato rigido ed esterno della Terra, galleggia sull'astenosfera,

la parte più fluida del mantello, in costante rimescolamento e scosso da

continue correnti convettive.

Page 27: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Se due zolle si allontanano, si può formare una spaccatura detta dorsale. L'Eurasia e l'Africa, per esempio, un tempo erano saldate alle due zolle americane: dopo la separazione di queste placche si è formato uno stiramento, la dorsale medio Atlantica.

Page 29: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

nella placca africana si è aperta la cosiddetta frattura del Gran Rift, che in futuro porterà alla spaccatura dell'Africa in due parti. Si è creata dalla separazione delle placche tettoniche africana e araba, che iniziò 35 milioni di anni fa, e dalla separazione dell'Africa dell‘Est dal resto dell'Africa, processo iniziato da 15 milioni di anni.

Page 30: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente
Page 31: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Spaccature del fondo oceanico, derivanti da terremoti, eruzioni vulcaniche ecc. possono causare gli tsunami

Page 32: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Se due zolle continentali si

avvicinano, il mare che le separa finisce

per chiudersi e si formano catene

montuose

Es: Himalaya, sorta quando l'India si congiunse con la placca eurasiatica.

Page 33: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Se una zolla oceanica si scontra con una

zolla continentale, la crosta oceanica si

inabissa nell'astenosfera,

provocando movimenti di magma e quindi fenomeni vulcanici

per questo le regioni che si trovano al confine tra placche continentali e placche oceaniche, come il Cile o l'Asia orientale, sono luoghi caratterizzati da un'intensa attività vulcanica.

Page 34: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Quando due zolle oceaniche si avvicinano, assistiamo alla nascita di vulcani sottomarini e talora alla formazione di nuove isole

Tutte le isole Hawaiiane sono di origine vulcanica e la loro formazione è spiegabile con l'ipotesi di un punto caldo nel mantello terrestre che causa l'attività vulcanica in superficie. La particolare caratteristica del punto caldo è quella di rimanere fisso mentre la litosfera superiore della zolla del Pacifico le scivola sopraQuesto spostamento determina il fatto che le isole poste più a Nord-Ovest sono più antiche di quelle a Sud-Est

Page 35: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Es la faglia di S. Andreas in California

Quando due zolle non si urtano ma scivolano l'una a fianco dell'altra, in direzioni opposte, l'attrito da

origine a energia che viene liberata attraverso terremoti e maremoti.

Page 36: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

e il mar Mediterraneo ???....45 Ma (Eocene): l’Africa entrò in collisione con l’Europa e dando avvio alla formazione delle Alpi e condurrà alal chiusura del braccio di mare. L’estensione dell’originale Tetide era ridotta a poco più dell’attuale Mediterraneo.

Page 37: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

nell'era Cenozoica, nell’ Oligocene, circa 30 milioni di anni ai giorni nostri, il blocco sardo-corso si separa dalla penisola iberica ruotando verso est: iniziano i movimenti legati all'orogenesi appenninica, ed alle spalle si apre un fondale di tipo oceanico: il Mar Ligure

Page 38: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

18 milioni di anni fa, nel epoca Miocene, il Mediterraneo comincia a essere identificato geograficamente in modo più netto, ma è ancora aperto verso l‘Atlantico. A oriente, la dorsale oceanica incomincia a dare origine al golfo Persico seguendo la geometria di quello che sarà il canale di Suez. Proprio in questo periodo, la paleontologia testimonia l'interruzione dei collegamenti con l'Oceano Indiano. Il Mediterraneo è ora un golfo dell'Oceano Atlantico, collegato ad esso da due varchi a nord della catena betica (Spagna e Portogallo) ed a sud del rif oceanico del marocco.

Page 39: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

6-7 Ma: A causa del continuo avanzamento dell’Africa contro l’Europa, alla fine del Miocene si chiuse lo stretto di Gibilterra, che assicurava il collegamento con l’Oceano Atlantico, e il Mediterraneo diventò in breve tempo un immenso lago salato. La chiusura del collegamento con l’Atlantico determinò la cosiddetta "Crisi di salinità" del Messiniano durante la quale vi fu un profondo deficit idrologico, con la conseguente deposizione di enormi quantitativi di "sali" come se si trattasse di una immensa salina.

Page 40: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente
Page 41: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

ITALIA alla fine del Terziario, nel Pliocene

Lo stretto di Gibilterra si aprì definitivamente 5 milioni di anni fa permettendo l’ingresso delle fredde acque Atlantiche e delle relative forme di vita.

Page 42: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

ITALIA nel Quaternario durante le glaciazioni

Il definitivo ritiro del mare, lo scivolamento sempre più a nord, sotto la spinta del continente africano, che provocava il lento sollevamento del territorio portando alla nascita dei sistemi collinari attuali, la continua erosione dei corsi d’acqua, un generale raffreddamento del clima, con la conseguente differenziazione fra periodi aridi e periodi umidi nel corso dell’anno, verso il milione e mezzo di anni fa, provocarono nuovi significativi mutamenti nel paesaggio.Era iniziata l’era Quaternaria, l’ultima in ordine di tempo nella quale ancora ci troviamo.

Page 43: Studio degli organismi animali e vegetali che vivono in mare e le loro relazioni con i parametri fisici, chimici, biologici che caratterizzano l'ambiente

Attualmente, il Mar Mediterraneo, con la sua lunghezza massima di oltre 3800 km e la larghezza massima di 1800 km, rappresenta circa l’1 per cento della superficie liquida della Terra. Ha una profondità media di 1370 m ed una profondità massima di 5120 m a sud della Grecia. Il ricambio idrico del bacino attraverso lo stretto di Gibilterra, largo appena 13 km e profondo circa 300 m, è estremamente lento: le acque superficiali sono ricambiate ogni 80-90 anni mentre si stima che l’intero volume venga rinnovato in un arco di tempo di circa 7500 anni.