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LA GEOMETRIA PLATONICA

studio della geometria platonica

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LA GEOMETRIA PLATONICA

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LA PROSPETTIVA SEQUENZIALELA PROSPETTIVA SEQUENZIALE

Abbiamo davvero visto la prova che suggerisce che l’atomo è un vortice eterico con simmetria sferica e un asse centrale, formando in tal modo un toroide sferico. L’effetto Biefield-Brown prova che la “grand solution” al mistero della “polarità di carica” [=la carica dei poli] è che l’energia eterica sta fluendo attraverso le nuvole di elettroni verso l’interno del nucleo. Il dott. Ginzburg fece pochi aggiustamenti semplici ed accettabili alle equazioni della relatività e produsse un modello che spiega perfettamente i comportamenti della materia osservati in laboratorio da Kozyrev, cioè perdita di massa ed energia quando viene accelerata vicino alla velocità della luce. Grazie alle formazioni molecolari cristalline convenzionali del tetraedro, cubo e ottaedro, e specialmente con l’introduzione dei microcluster, dei quasi-cristalli icosaedrici e dodecaedrici e del fenomeno dei condensati di Bose-Einstein, ora possiamo comprendere l’importanza dei Solidi Platonici nel reame quantico. Non possiamo più negare che queste forze esistono, dal momento che ne possediamo prova fisica inconfutabile. Queste nuove scoperte rivelano anche che non abbiamo più bisogno di pensare agli atomi come ad unità individuali, ma piuttosto [dobbiamo pensarli] come vortici di etere armonico che possono fondersi insieme in livelli più elevati di unità e coerenza, come ad esempio nei quasi-cristalli. E con questi dati a disposizione, ora possediamo una valida soluzione a tutte le “conclusioni slegate” del puzzle introducendo il lavoro di Rod Johnson. 

LE BASI DELLA “FISICA SEQUENZIALE” DI JOHNSONCiò che fondamentalmente si vede nel modello di Johnson è quanto segue: Non esistono particelle “solide”,  solo raggruppamenti di energia; Ogni misurazione quantica può essere spiegata geometricamente, come una forma di campi energetici strutturati e intersecanti; Gli atomi in realtà sono forme di energia torsionale [n.d.t.: ‘counter-rotating’ letteralmente significa contro-rotante, vedi fig. 2.3] in forma di Solidi Platonici, direzionati specificatamente nel [verso di] torsione dell’ottaedro e del tetraedro, con ogni forma di vibrazione/pulsazione che corrisponde a una differente densità principale dell’etere; Tutti i livelli di densità o dimensioni nell’intero Universo sono strutturati da questi due livelli principali [ottaedro e tetraedro] di etere, che sono in continua interazione fra loro. Significativamente, un sempre maggior numero di teorici avanzati stanno già sforzandosi verso un modello della fisica a “rete di particelle”, basata sulla teoria delle Superstringhe, dove tutta la materia dell’Universo è in qualche modo un elemento di una matrice geometrica interconnessa. Tuttavia gli scienziati convenzionali, poiché non hanno ancora visualizzato i Solidi Platonici che sono annidati uno dentro l’altro, che condividono un asse comune e che sono capaci di contro-rotazione (=torsione), hanno un po’ perso il quadro [reale] del reame quantico. Ancora una volta, in questo capitolo proveremo a rendere le cose semplici facendo inizialmente una presentazione generale del modello di Johnson su “quanto avviene” a livello quantico, e discutendo poi la prova scientifica che lo avvalora. Cominciamo il nostro excursus sui principi fondamentali del modello con un’illustrazione a matita del tetraedro intrecciato, disegnata da noi per mostrare molto chiaramente come si presenta tridimensionalmente. E’ importante avere una immagine ben chiara di questa struttura prima di cominciare ad immaginare un ottaedro  che vi si adatta all’interno. Possiamo chiaramente vedere che ci sono due tetraedri nell’immagine, uno con la punta rivolta in alto e l’altro con la punta verso il basso. Ricordiamo anche che esso è perfettamente inscritto in una sfera: 

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Figura 4.1 - Il tetraedro intrecciato

Tenendo in mente questa struttura, consideriamo i seguenti punti del modello: Il tetraedro e l’ottaedro sono torsionali l’uno nell’altro[cioè ruotano l’uno nel senso inverso all’altro] a livello quantico; Entrambi hanno una simmetria sferica intorno ad un centro comune; Il tetraedro e l’ottaedro rappresentano due livelli primari della densità dell’etere che deve esistere nell’Universo, che potrebbero essere chiamati A1 e A2; Il campo dell’ottaedro sta perfettamente nel centro del campo del tetraedro, e pertanto è più piccola di diametro, come possiamo vedere nel seguente diagramma:  

Figura 4.2 – L’ottaedro (des.) e la sua inscrizione nel tetraedro intrecciato (sin.) [Lawlor, 1982] La figura 4.2 ci mostra l’ottaedro dentro al tetraedro intrecciato, che a sua volta è dentro a un cubo. Inizialmente è piuttosto difficoltoso cercare di immaginare l’ottaedro come un oggetto libero che può contro-ruotare dentro al tetraedro intrecciato. Effettivamente, in questa forma, le due geometrie sono completamente bilanciate e integrate. Comunque, la parte più importante della fisica di Johnson è capire che l’ottaedro è “staccato”, che agisce separatamente dal campo del tetraedro, ruotando nella direzione opposta. Ci sono solo otto possibili posizioni  in “fase” che le due geometrie posso assumere prima tornare nuovamente all’armonia che vediamo qui sopra. Al fine di avere una posizione in fase, le due geometrie devono avere un certo grado di diretto contatto l’una con l’altra, cioè linea su linea o punto su punto. Il seguente diagramma di “fase” illustra graficamente quanto detto: 

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Figura 4.3 – Le otto “posizioni di fase” create dalla contro-rotazione dell’ottaedro e del tetraedro. Ciò che vediamo in questo diagramma sono due onde semplici: l’onda più piccola che si adatta ad ognuno dei quattro cerchi principali e che rappresenta la rotazione dell’ottaedro, e l’onda più grande, esterna ai confini del cerchio principale, che rappresenta la contro-rotazione del tetraedro. Questo diagramma è di gran lunga il modo più facile di rappresentare come e dove il tetraedro e l’ottaedro si ricongiungeranno, ed è basato su una “fisica delle fasi”, che fu esplorata per primo da Kenneth Geddes Wilson come metodo per mappare relazioni geometriche a larga scala con i movimenti d’onda. Ognuna delle otto differenti “posizioni di fase” rappresenta un diverso elemento, come viene mostrato nella figura seguente: 

Figura 4.4 – Le otto “posizioni di fase” e come si relazionano con le strutture base dei cristalli formati dagli elementi

Quindi, per continuare:Il tetraedro e l’ottaedro sono entrambi sotto alta pressione – il tetraedro preme verso l’ottaedro, molto similmente a come le nuvole di elettroni negativi premono verso il nucleo; Questa pressione può essere rilasciata solamente quando un nodo o una linea di un solido attraversa un nodo o una linea dell’altro solido, aprendo una porta (gateway) per far fluire l’energia. Il modo più semplice per visualizzare tale “porta” che si apre sarebbe ritagliare un buco in un pezzo di cartone, e poi accendere un asciugacapelli e tenerne il becco piatto contro il cartone, e poi farlo scivolare verso il buco. Finché il becco non ha raggiunto il buco, l’aria non ha nessun posto dove andare e il motorino farà presto fatica a girare e si surriscalderà; ma una volta che il becco ha raggiunto il buco, l’aria trova un posto dove andare e la pressione si allenta, e il motorino si rilassa. Nell’atomo, per via dell’effetto di Biefield-Brown, la pressione nelle nuvole degli elettroni cercano sempre di correre verso il nucleo, e fino a quando le geometrie non collimano, tale pressione è intrappolata. In questo senso, le linee e i nodi delle forme geometriche posso essere viste come i “buchi” che si materializzano nei campi sferici annidati, che permetteranno alla pressione che scorre all’interno di fuoriuscire.Questo risolve un problema di pressione, ma ci dobbiamo ricordare anche della pressione che si crea per le forze di contro-rotazione del tetraedro e dell’ottaedro. (Queste sono le geometrie che si formano nelle “bolle di campo” di quelli che ora chiameremo rispettivamente etere 1 (A1) ed etere 2 (A2). Le antiche tradizioni spesso si riferiscono ad A1 e A2 come “forza positiva e negativa”). Fino a quando il maggior numero possibile di “buchi” non si sono allineati tra le due geometrie al punto di ottava del bilancio geometrico, l’intera pressione esterna non può fluire verso il centro. Così, quando le due forme “si agganciano” insieme in periodi di valenza che non sono al punto di ottava, la contro-rotazione di A1 e A2 non è pienamente bilanciata, causando ulteriore pressione e mancanza di simmetria. A1 e A2 allora rimarranno “ingessati” in questa posizione sbilanciata se non vengono disturbati da energie esterne. La maggior parte degli elementi sulla Tavola Periodica degli Elementi di Mendeleyev sono “ingessati” in questa maniera, e quindi instabili. In questa situazione, che si verifica in modo del tutto naturale, gli elementi non radioattivi sono organizzati da sinistra a destra della tavola in gruppi di otto. Essi si muovono da una posizione di instabilità e di mancanza di simmetria a sinistra verso una posizione di estrema simmetria cristallina e di bilancio geometrico a destra. Nel modello di Johnson, è solo quando ci muoviamo verso l’Ottava posizione di fase della contro-rotazione che le geometrie riguadagnano nuovamente il loro bilanciamento perfetto. Questo può essere visualizzato con l’idea di sedersi su uno sgabello stretto. Ovviamente, la posizione più confortevole è quando il nostro corpo è centrato nel mezzo. Ora immaginate semplicemente di sedervi sullo sgabello in otto diverse posizioni, cominciando con solo una piccola parte delle vostre gambe a contatto con lo sgabello. Ogni posizione sarà scomoda, e non sarete veramente in equilibrio fino a quando non vi siederete perfettamente al centro dello sgabello. Allo stesso modo gli atomi e le molecole che non si trovano in questo stato di equilibrio vengono considerati “instabili”e si legheranno facilmente con altri atomi e molecole instabili che posseggono l’energia mancante, al fine di creare equilibrio.

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LEGAME COVALENTELa prima forma di legame che può avvenire è conosciuta come legame covalente. Questo nome è usato da quando si credeva che i “legami di valenza” delle nuvole di elettroni fossero condivise dagli atomi in questione. Come abbiamo detto, non ci sono veri “elettroni” ma è il completamento della simmetria geometrica tra A1 e A2, i tetraedri e ottaedri annidati, che formano questo legame. Tutti gli elementi sono semplicemente mescole diverse di A1 e A2, i tetraedri e ottaedri annidati bloccati in differenti posizioni relativamente gli uni agli altri, nel modello di Johnson. L’esempio più semplice di ciò è che un singolo atomo di ossigeno sarà naturalmente attratto da due singoli atomi di idrogeno per miscelarsi naturalmente in una molecola d’acqua, o H20. Non sorprende infatti che la molecola d’acqua è a forma di tetraedro. Nei prossimi capitoli sulla biologia vedremo le interessanti possibilità che emergono come risultato di questa struttura unica. 

LEGAME “IONICO”L’altra possibilità di legame semplice in chimica è conosciuta come “legame ionico”. In questo caso, il legame si crea per una differenza di carica polare, dove un negativo attrae un positivo. Quando un elemento ha una carica non bilanciata è noto come ione, da cui il termine di legame ionico. L’esempio migliore potrebbe essere il cloruro di sodio o sale, che si può scrivere come Na+Cl-, e forma un cubo o un ottaedro. In questo caso è la differenza di pressione tra ioni positivi e negativi ciò che li attrae insieme. Gli atomi di Cloro sono larghi 1,81 angstrom nella molecola di sale, quasi il doppio dell’atomo di sodio, 0,97 angstrom.Il legame ionico può avvenire anche quando singoli atomi di un particolare elemento sono attratti l’uno all’altro e si legano insieme a due a due, creando così simmetria. L’esempio più semplice di questo caso è la molecola di ossigeno gassoso, scritto come O2. L’unico modo in cui i primi chimici furono in grado di isolare questi elementi base, come ad esempio il singolo atomo di ossigeno, era di disgregare gruppi chimici elementari attraverso processi come bruciare, congelare, mischiare con acidi e basi, eccetera. 

ESPANSIONI E CONTRAZIONI DI FREQUENZAQuindi, tornando all’argomento principale, abbiamo otto posizioni di base o fasi nelle quali il tetraedro e l’ottaedro possono trovarsi. Tuttavia, qualunque attento lettore avrà già capito che otto condizioni geometriche di base chiaramente non sono sufficienti per formulare l’intera Tavola Periodica; ci devono essere al lavoro alcune proprietà addizionali al fine di produrre il gruppo completo degli elementi naturali. 

Figura 4.5 – Contrazione di frequenza del tetraedro (sin.) nell’ottaedro (des.)Ecco la chiave: Entrambe le geometrie sono anche in grado di espandersi e contrarsi sui loro centri.

Ci si riferisce a ciò come a un cambio nella loro frequenza.Quando cambiano frequenza, formano diversi tipi di solidi geometrici. Questi solidi non sono solo quelli Platonici, bensì possono avere anche altre forme, come i solidi di Archimede, e sono tutti correlazionati da formazioni imparentate al tetraedro e all’ottaedro.Come si vede in figura 4.5, contrarre una forma geometrica è semplice come dividere ognuna delle sue linee in due o più parti di uguale lunghezza e poi unire i punti insieme. Sezionare ogni linea in due parti si chiama divisione di “seconda frequenza”, così come sezionarle in tre parti si chiamerebbe divisione di “terza frequenza”. Cominciando dal tetraedro Buckminster Fuller dimostrò che con questo processo di espansione e contrazione di frequenza si potevano creare fino a dieci frequenze differenti (forme geometriche), e questo è un aspetto centrale delle scoperte di Johnson. Per esempio, è risaputo che la potente forza nel nucleo dell’atomo è esattamente dieci volte più potente della debole forza delle nuvole elettroniche! (Questo solitamente si scrive come la radice quadrata di 100, che è 10). Non è stata avanzata nessun altra plausibile spiegazione per questa anomalia. Qui, il nucleo rappresenta il punto più grande di geometria ripiegata, al più alto livello di frequenza di contrazione.Quindi, quello che dobbiamo fare è combinare le otto fasi della geometria contro-rotazionale con le varie frequenze della geometria che possono emergere dalla contrazione e dall’espansione. Tenendo questo a mente, l’intera Tavola Periodica può essere ridisegnata, e ultimamente si può anche predire se l’elemento sarà un solido, un

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liquido o un gas e quali saranno i suoi punti congelamento, fusione ed evaporazione. Johnson rimanda gli interessati al lavoro di James Carter, che fu capace di restituire l’intera Tavola Periodica per mezzo di diagrammi a movimento spirale che chiamò “circloni”. [da “circlons”, gioco di parole fra “circle” e “cyclone” n.d.t.]Sorprendentemente, i “circloni” di Carter sono formazioni toroidi sferiche! Non pare che Carter sapesse cosa fossero le “rotazioni nelle rotazioni” spiraliformi, cicliche e arricciate quando li stava disegnando tra i circloni per mostrare i vari elementi, semplicemente essi dovevano esistere per “moto assoluto”. Per una descrizione più completa invitiamo il lettore ad esaminare la nostra intervista dettagliata e/o il nostro sito internet. Al fine di mantenere il nostro pensiero ad un livello comprensibile per i propositi di questo libro, di seguito indicheremo semplicemente alcuni dei segni più ovvii della fisica quantica che la geometria Platonica è davvero in azione. 

LA COSTANTE DI PLANCK E LA NATURA “QUANTIZZATA” DELLA LUCE   Molti di noi già sanno come la radiazione di calore e la luce siano causate dalla stessa cosa, il passaggio di scoppi di energia elettromagnetica conosciuti come “fotoni”. Tuttavia, prima del 1900, non si pensava che luce e calore si muovessero in unità separate di fotoni, ma piuttosto in fasci piccoli, fluenti e ininterrotti. Il fisico Max Planck fu il primo a scoprire che luce e calore si muovono in “pulsazioni” o “pacchetti” di energia al livello più minuscolo, che si calcola essere circa 10-32 centimetri. (Il nucleo di un atomo a confronto è grande come un pianeta!). Notevole che, se si ha una oscillazione più veloce, si avranno pacchetti più grandi, e se si hanno oscillazioni più piccole si avranno pacchetti più piccoli. Planck scoprì che questa relazione tra la velocità di oscillazione e la grandezza del pacchetto rimane sempre costante, indipendentemente dalla misura. Questa relazione costante tra velocità di oscillazione e grandezza del pacchetto è conosciuta come Legge dello Spostamento di Wien. Rigorosamente, Planck scoprì che questa relazione era espressa da un unico numero, che è conosciuto come “Costante di Planck”. Un articolo recente di Caroline Hartmann nell’edizione del Dicembre 2001 del 21st Century Science and Technology tratta specificatamente le scoperte di Max Planck, e rivela che il puzzle creato dalle sue scoperte rimane irrisolto: Oggi siamo indaffarati nel continuare le ricerche di scienziati come Curies, Lise Meitner e Otto Hahn per una visione più approfondita nella struttura atomica. Ma la domanda fondamentale è: il cosa causi il moto degli elettroni, se tale moto sia forzato da qualche legge geometrica e il perché certi elementi sono più stabili di altri, non è ancora chiaro, e aspettano nuove pionieristiche ipotesi ed idee. [grassetto aggiunto] Possiamo già vedere la risposta alla domanda della Hertmann emergere in questo libro. Come avevamo detto, le scoperte di Planck giunsero dagli studi sulla radiazione di calore. Il paragrafo introduttivo dell’articolo di Caroline Hartmann è una descrizione perfetta di quanto lui avesse compiuto: Cent’anni fa, il 14 Dicembre 1900, il fisico Max Planck (1858-1947) annunciò (in un discorso davanti alla Kaiser Wilhelm Society di Berlino) la sua scoperta di una nuova formula di radiazione, che avrebbe potuto descrivere tutte le regolarità osservate quando la materia veniva scaldata e cominciava a irradiare calore di vari colori. La sua nuova formula, comunque, poggiava su un assunto importante: che l’energia di questa radiazione non è continua, ma avviene solo in pacchetti di una certa dimensione. La difficoltà stava in come rendere intelligibile l’assunto che stava dietro a tale formula. Cioè, cosa si intendeva con “paccheti di energia”, che non sono neanche costanti ma variano proporzionalmente con la frequenza dell’oscillazione (Legge dello Spostamento di Wien)? La Hartmann continua poco dopo: [Planck] sapeva che in Natura ogniqualvolta si giunge ad un problema apparentemente insolubile, dietro ci deve essere un più alto e complesso insieme di leggi; in altre parole, ci deve essere una “differente geometria dell’universo” rispetto a quella assunta prima. Planck insisteva sempre, per esempio, sul fatto che la validità delle equazioni di Maxwell dovesse essere riveduta, perché la fisica aveva raggiunto un punto in cui le cosiddette leggi “fisiche” non erano più universalmente valide. Il fulcro del lavoro di Planck può essere affermato in una semplice equazione, che descrive come la materia radiante rilasci energia in “pacchetti” o esplosioni. L’equazione è E=hv, dove E equivale all’energia che si ricava dalla misurazione, v è la frequenza di vibrazione della radiazione che rilascia l’energia, e h è quella che è conosciuta come “Costante d Planck”, che regola il flusso tra v ed E. La costante di Planck vale 6,626. E’ una costante adimensionale, cioè esprime semplicemente un puro rapporto tra due valori, e non serve assegnargli una ulteriore categoria di misurazione specifica. Planck non ha trovato questa costante per magia, ma piuttosto l’ha laboriosamente ricavata studiando radiazioni di calore di molti tipi diversi. Questo è il primo grande misetro che Johnson ha chiarito con la sua ricerca. Egli ci ricorda che per misurare la costante di Planck è stato utilizzato il sistema di coordinate Cartesiane. Questo sistema prende il nome dal suo fondatore, Rene Descartes (Cartesio), e non dice nient’altro che per misurare lo spazio tridimensionale si usano i cubi. Questo sistema è usato talmente comunemente che gli scienziati non lo considerano per niente come [se fosse] qualcosa di inusuale: solo lunghezza, larghezza e altezza in azione. Negli esperimenti come quelli di Panck, veniva impiegato un piccolo cubo per misurare l’energia che passava attraverso quella regione di spazio. Nel sistema di misure di Planck a questo cubo veniva naturalmente assegnato un volume pari a uno (1), per banale semplicità. Tuttavia, quando Planck scrisse la sua costante non volle che fosse un numero decimale, così trasformò il volume del cubo in 10. Questo rese la costante 6,626 anziché 0,6626. Ciò che però era veramente importante era la relazione tra qualsiasi cosa si trovasse nel cubo (6,626) e il cubo stesso (10). In ultima analisi non era rilevante assegnare al cubo un valore di uno, dieci o qualsiasi altro numero, poiché il rapporto sarebbe rimasto comunque lo stesso. Planck, come abbiamo detto, ha compreso la natura costante di questo rapporto solo attraverso sperimentazioni rigorose nel corso di parecchi anni. Ora ricordiamo che a seconda della grandezza del pacchetto che viene rilasciato, sarà necessario misurarlo con un cubo di grandezza diversa. E ancora, qualsiasi cosa si trovi all’interno del cubo avrà sempre un rapporto pari a 6,626 unità rispetto ad un cubo del volume di 10 unità, indipendentemente dalle grandezze considerate. A proposito dovremmo notare qualcosa: il valore di 6,626 è molto vicino a 6,666, che è esattamente 2/3 di 10. Quindi dobbiamo allora chiederci: “Cosa c’è di tanto importante in 2/3?”

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Figura 4.6 – Due tetraedri uniti con una faccia in comune a formare un fotone misurato dalla costante di Planck. Basandoci su semplici, verificabili principi geometrici spiegati da Fuller ed altri, sappiamo che quando si inscrive perfettamente un tetraedro in una sfera, esso riempirà esattamente un terzo del suo volume totale. Il fotone in realtà è composto da due tetraedri uniti insieme, come vediamo nella figura 4.6, e poi passano insieme attraverso un cubo la cui grandezza è sufficiente a misurarne solo uno alla volta. Il volume (energia) totale che passa attraverso il cubo sarà due terzi (6,666) del volume totale del cubo, al quale Planck aveva assegnato il valore 10. Buckminster Fuller fu il primo a scoprire che il fotone in realtà era composto da due tetraedri uniti in questo modo, e lo annunciò al mondo al Planet Planning del 1969, dopodichè fu ovviamente dimenticato. La sottile differenza di 0,040 tra il “puro” 6,666 o 2/3 ed il 6,626 della costante di Planck è causato dalla permettività dello spazio vuoto, che assorbe una parte dell’energia coinvolta. Questa “permettività del vuoto” può essere calcolata precisamente da quella che è conosciuta come equazione di Coulomb. Per metterla in termini semplici, l’energia eterica del “vuoto fisico” assorbirà una piccola parte di qualunque energia lo attraversi. Ciò significa che esso permetterà il passaggio di un po’ meno energia di quella che è stata originariamente rilasciata. Quindi, una volta che ci caliamo nell’equazione di Coulomb, i numeri funzionano perfettamente. Inoltre, se misuriamo lo spazio usando coordinate tetraedriche anziché cubiche, allora la necessità dell’equazione di Planck E=hv decade, perché ora si misurerà che l’energia è la stessa in entrambi i lati dell’equazione, così E (energia) equivarrà a v (frequenza) senza bisogno di “costanti” nel mezzo. Le “pulsazioni” di energia che sono state dimostrate dalla costante di Planck sono conosciute ai fisici quantici come “fotoni”. Normalmente pensiamo ai fotoni come “trasportatori” di luce, ma quella è solo una delle loro funzioni. Di maggior importanza, quando gli atomi assorbono o rilasciano energia, l’energia si trasmette in forma di “fotoni”. Ricerche come quelle del dott. Milo Wolff ci ricordano che l’unica cosa che sappiamo per certo a proposito del termine “fotone” è che si tratta di un impulso che viaggia attraverso il campo di energia dell’etere/punto-zero. Ora, possiamo comprendere che questa informazione possiede una componente geometrica, che suggerisce che anche gli atomi debbano possedere tale geometria. 

TEOREMA DI BELLUn’altra anomalia recentemente scoperta ci mostra che esiste geometria a livello quantico è il Teorema di Ineguaglianza di Bell. In questo caso, due fotoni vengono rilasciati in direzioni opposte. Ogni fotone viene emesso da uno gruppo di atomi separato che viene eccitato. Entrambi i gruppi atomici sono composti da atomi identici, ed entrambi decadono allo stessa velocità. Questo permette che “una coppia” di fotoni con le stesse qualità energetiche vengano rilasciati in direzioni opposte contemporaneamente. Entrambi i fotoni vengono passati attraverso filtri di polarizzazione come gli specchi, che dovrebbero teoricamente cambiare la loro direzione di movimento. Naturalmente se si ha uno specchio con un’angolazione di 45° dovremmo aspettarci che il fotone compia una deviazione angolare differente da quella che compirebbe un altro fotone che venisse riflesso da uno specchio posto con un’angolazione di 30°.  Invece, in realtà quando viene eseguito questo esperimento, i fotoni compiono esattamente la stessa deviazioje angolare nello stesso istante, indipendentemente dalle differenze di angolazione degli specchi! Il grado di precisione che è stato apportato a questo esperimento è sbalorditivo, come illustra la seguente citazione dalle pagine 142 e 143 del libro del dott. Milo Wolff: Il più recente esperimento di Aspect, Dalibard e Roger ha utilizzato interruttori ottico-acustici alla frequenza di 50Mhz che variavano l’assetto dei polarizzatori durante il volo dei fotoni, per eliminare completamente ogni possibilità di effetti locali di un rivelatore sull’altro…Il Teorema di Bell e i risultati sperimentali implicano che parti dell’universo sono connesse in modo intimo (e perciò non ovvio per noi) e queste connessioni sono fondamentali (la teoria dei quanti è fondamentale). Come possiamo comprenderli? Il problema è stato analizzato a fondo (Wheeler & Zurek 1983, d’Espagnat 1983, Herbert 1985, Stapp 1982, Bohm & Hiley 1984, Pagels 1982, e altri) senza soluzione. Quegli autori tendono ad essere d’accordo sulla seguente descrizione delle connessioni non-locali: Collegano eventi in luoghi separati in assenza di campi o materia conosciuti. Non diminuiscono con la distanza; un milione di miglia vale quanto un centimetro. Pare che agiscano a velocità più alte di quella della luce. Chiaramente, all’interno della struttura della scienza, questo è un fenomeno sconcertante. Ciò che ci mostra il Teorema di Bell è che i “fotoni” energeticamente appaiati in realtà sono uniti insieme da una singola forza geometrica, come il tetraedro, che continua ad espandersi ad una grandezza maggiore non appena i fotoni si separano. I fotoni  continueranno a mantenere la stessa posizione di fase angolare relativemente l’uno all’altro mentre la geometria che c’è tra loro si espande.

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L’ONDA ELETTROMAGNETICAIl nostro prossimo campo di investigazione è la stessa onda elettromagnetica, dal momento che Einstein ha determinato che la materia è fatta di energia elettromagnetica. Come molti di noi sono consapevoli, l’onda elettromagnetica possiede due componenti: l’onda elettrostatica e l’onda magnetica, che si muovono insieme. In modo interessante, le due onde sono sempre perpendicolari l’una all’altra. Per visualizzare quello che avviene qui, Johnson ci chiede di prendere due matite di lunghezza uguale e tenerle perpendicolari l’una all’altra, utilizzando anche la lunghezza stessa della matita per [stabilire] la distanza che le deve separare:

Figura 4.7 – Due matite poste relativamente a 90°, tenute a distanza equidistante

Ora possiamo connettere ogni punta della matita superiore con ogni punta della matita inferiore. Quando facciamo questo, formeremo un oggetto a quattro facce composto di triangoli equilateri tra le due matite: otterremo un tetraedro. Potremmo seguire lo stesso procedimento con l’onda elettromagnetica, tenendo l’altezza totale dell’onda elettrostatica o magnetica (che hanno entrambe la stessa altezza o ampiezza) come nostra lunghezza di base, come mostrato nella figura 4.7 per le matite. Qui nella figura 4.8, possiamo vedere come l’onda elettromagnetica in realtà stia tracciando se stessa su un tetraedro “nascosto” (potenziale) quando uniamo insieme le linee utilizzando lo stesso procedimento: 

Figura 4.8 – La relazione tetraedrica nascosta nell’onda elettromagnetica.

E’ importante menzionare qui che questo mistero è stato scoperto in continuazione da svariati pensatori, solo per essere dimenticato una volta ancora dalla scienza. Il lavoro del Ten.Col. Tom Bearden ha rigorosamente mostrato che James Clerk Maxwell sapeva che esisteva quando scrisse le sue equazioni “quaternarie” complesse, ma poi Oliver Heaviside distorse il modello semplificandolo a quattro quaternarie semplici e rovinò il sotteso potenziale del tetraedro. Questo tetraedro nascosto fu anche visto da Walter Russell, e più tardi da Buckminster Fuller. Johnson non era consapevole di nessuna di queste precedenti svolte decisive quando le scoprì egli stesso.

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LA “EIGHTFOLD WAY” DI GELL-MANNL’enigma successivo ci viene quando studiamo le “particelle” subatomiche chiamate “quark”. Quando una struttura atomica viene improvvisamente frantumata, emersero brevi piste che volarono via dal normale schema di “particella” a spirale in una camera a bolla, e furono nominati “quark”. Questi “quark dovrebbero scomparire molto rapidamente dopo essere stati rilasciati la prima volta. La geometria dei loro movimenti fu analizzata attentamente, dal momento che l’unica cosa che si può realmente rilevare in un’analisi a traccia di vapore sono differenti forme geometriche di movimento. Furono scoperti molte defferenti forme di “quark”, ognuna con proprietà geometriche differenti, ingannevolmente chiamate come “color”, “charm” [“fascino”] e “strangeness” [“stranezza”]. Murray Gell-Mann fu il primo a scoprire un modello unificato che mostrasse come tutte queste proprietà geometriche differenti fossero correlate, e lo chiamò “Eightfold Way” [letteralmente “sistema a otto pieghe”, N.d.T.] . La struttura geometrica unificata che vediamo è, sorprendentemente, un tetraedro: 

Figura 4.9 – Il tetraedro osservato nell’organizzazione “Eightfold Way” dei “quark” di Gell-Mann Cosa stiamo vedendo, esattamente, qui? Ogni punto è ovviamente un “quark” differente. Johnson ci dice che i “quark” vengono rilasciati quando il flusso di energia eterica del tetraedro all’interno dell’atomo viene improvvisamente frantumato. Per un breve istante, i frammenti di energia frantumata che vengono rilasciati continueranno a fluire con le stesse proprietà geometriche/rotatorie che avevano quando erano fuse nell’atomo, ma in seguito si dissolveranno molto velocemente nell’etere. Non si vedono necessariamente tutti i diversi tipi di “quark” quando si frantuma un atomo, dal momento che l’angolo col quale l’atomo viene frantumato determina quanta parte della sua Unità geometrica interna verrà rilasciata. Ecco perché i quark devono essere diligentemente studiati in modo separato.In modo ancor più interessante, nel modello di Gell-Mann esistono anche altre frequenze geometriche “ripiegate” come il cubottaedro; questo tetraedro è solo una delle tre differenti gerarchie che egli ha scoperto. Ancora, la corrente scientifica principale vede la Eightfold Way di Gell-Mann come nient’altro che una organizzazione geometrica conveniente, ma senza altro significato che quello. Nel seguente estratto, dott. Milo Wolff allude al fatto che la geometria potrebbe essere la soluzione per comprendere la struttura delle “risonanze dello spazio nucleare” nel reame quantico, dalla pagina 198 del suo libro: Un altro interessante problema con un risultato di valore è vedere se si può trovare un modo per accordare le risonanze dello spazio nucleare con la spiegazione della teoria del gruppo dello zoo della particella nucleare. Uno dei nomi di quella teoria è la Eightfold Way scoperta da Gell-Mann e Ne’eman nel 1960. Essa usa astutamente i raggruppamenti geometrici delle varie particelle per determinare i loro parametri: rotazione, parità, numeri isotopi e numeri di stranezza. La teoria del gruppo non ha ancora rivelato una struttura fisica come del tipo della risonanza di spazio. Se c’è una relazione è logico aspettarsi che le soluzioni della equazione d’onda SR abbia proprietà ortogonali che concordino con la Eight-fold Way. E’ un aspetto interessante da tentare. Sorprendentemente, mentre stavamo terminando questa porzione di libro, fummo contattati dal dott. R.B. Duncan, il quale ha pubblicato un lavoro on-line molto dettagliato e meticoloso che spiega che la struttura dell’atomo è basata sulla teoria della geometria di gruppo che Wolff stava menzionando qui sopra. Duncan aveva lavorato su questo problema per trent’anni della sua vita prima di pubblicare una soluzione!

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CHIARITI GLI ENIGMI DELLA “ROTAZIONE” E DELLA TORSIONE

Figura 4.10 – Angoli di rotazione di 180° degli elettroni causati da impulsi che si muovono sulle forme di energia ottaedriche La prossima prova che dobbiamo prendere in considerazione è la rotazione. I fisici hanno riconosciuto per molti anni fino ad oggi che le particelle d’energia quando viaggiano “ruotano”. Per esempio, sembra che “gli elettroni” cuntinuino a fare giri rapidi di 180° o “mezze rotazioni” quando si muovono nell’atomo. Si sono visti spesso i “Quark” fare “un terzo” o “due terzi” di rotazione quando viaggiano, cosa che ha permesso a Gell-Mann di organizzare i loro movimenti nel tetraedro e in altre geometrie. Nessuno nella scienza ufficiale ha proposto una spiegazione veramente adeguata del perché questo avvenga. Il modello di Johnson mostra che la rotazione di 180° delle nuvole di elettroni è causata dal movimento dell’ottaedro, come si vede nella figura 4.10. E’ importante comprendere che il movimento di 180° proviene in realtà da due giri di 90° per ogni ottaedro. L’ottaerdro deve “slittare all’indietro”, cioè 180°, per rimanere nella stessa posizione nella matrice della geometria che lo circonda. Il tetraedro deve fare giri o 120° (1/3 di rotazione) o 240° (2/3 di rotazione) al fine di conservare la stessa posizione.Questo sarà spiegato in modo più semplice nella sezione 4.9 qui sotto. (Altri teorici dell’etere come Wolff, Crane, Ginzburg e Krasnoholovets hanno la loro personale spiegazione basata sul flusso fluido per il fenomeno del mezzo-giro). Anche l’enigma del movimento a spirale delle onde torsionali si spiega con il medesimo processo. Non importa dove ci si trova è nell’Universo, anche nello “spazio vuoto”, l’etere starà sempre pulsando in queste forme geometriche, formando una matrice. Perciò, ogni impulso di momento che viaggia attraverso quell’etere dovrà tracciare un percorso attraverso le facce di questi “cristalli fluidi” geometrici nell’etere. Così, il movimento a spirale delle onde torsionali è causato dalla semplice geometria attraverso cui deve passare durante il suo spostamento.

LA COSTANTE DELLA STRUTTURA FINESebbene abbiamo lavorato duramente per rendere questa sezione semplice, la costante della struttura fine è un problema più difficile da visualizzare; così se questa sezione diventasse troppo difficile da leggere, potete anche saltare al sommario nella sezione 4.10 senza perdere niente del filo conduttore di questo libro. Abbiamo incluso questa sezione per coloro che volessero solamente vedere quanto lontano arriva il modello della “matrice”. La costante della struttura fine è un altro aspetto della fisica quantica di cui poche persone della corrente ufficiale hanno mai neanche sentito parlare, probabilmente dal momento che si tratta di un imbarazzo totalmente inspiegabile per la scienza ufficiale che aderisce ai modelli basati sulle particelle. Immaginate ora che una nuvola elettronica sia come una palla di gomma flessibile, e ogni volta che un “fotone” di energia viene assorbito o rilasciato, (noto come accoppiamento) la nuvola si stira e si flette come se avesse rimbalzato. La nuvola elettronica sarà sempre “colpita” con una relazione fissa, esatta e proporzionale alla grandezza del fotone. Questo significa che se si hanno fotoni più grandi si otterranno “urti” più grandi nella nuvola elettronica, e fotoni più piccoli creano “urti” più piccoli nella nuvola elettronica. Questa relazione rimane costante, indipendentemente dalla grandezza. La costante della struttura fine è un altro numero adimensionale come la costante di Planck, il che significa che si otterrà la stessa proporzione indipendentemente da quanto la si misura. Questa

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costante è stata continuamente studiata con analisi spettroscopiche, e il grande fisico Richard P. Feynman ha spiegato il mistero nel suo libro La Strana Teoria della Luce e della Materia [The Strange Theory of Light and Matter] (Dobbiamo qui ricordare ancora che la parola “accoppiamento” significa semplicemente l’unione o la separazione di un fotone e un elettrone:) C’è una questione più profonda e bella associata con la costante di accoppiamento osservata e: l’ampiezza di un elettrone reale per emettere o assorbire un reale fotone. E’ un semplice numero che è stato determinato sperimentalmente in approssimativamente 0,08542455. I miei amici fisici non riconosceranno questo numero, perché a loro piace ricordarlo come l’inverso del suo quadrato: circa 137,03597 con un’approssimazione di circa due nell’ultima cifra decimale. Questo numero è stato sempre un mistero sin da quando è stato scoperto più di cinquanta anni fa, e tutti i buoni fisici teorici mettono questo numero in cima alla loro bacheca e se ne occupano. Immediatamente vorreste sapere da dove proviene questo numero di accoppiamento: è in relazione a pi o forse la base dei logaritmi naturali? Nessuno lo sa, è uno dei più grandi maledetti misteri della fisica: un numero magico che ci arriva senza comprensione per l’uomo. Si potrebbe dire che la “mano di Dio” ha scritto quel numero, e “noi non sappiamo come Egli abbia mosso la Sua matita”. Sappiamo che tipo di balletto sperimentale fare per misurare questo numero molto accuratamente, ma non sappiamo che tipo di balletto fare su un computer per farlo saltar fuori: senza inserircelo segretamente. [grassetti aggiunti] Nel modello di Johnson il problema della costante della struttura fine ha una soluzione molto semplice ed accademica. Come abbiamo detto, il fotone viaggia come due tetraedri che sono appaiati, e la forza elettrostatica interna all’atomo è mantenuta dall’ottaedro. Comparando semplicemente i volumi del tetraedro e dell’ottaedro quando si scontrano otteniamo la costante della struttura fine. Tutto quello che facciamo è dividere il volume del tetraedro che è circondato (circoscritto) da una sfera nel volume dell’ottaedro che è circondato da una sfera, e otteniamo la costante della struttura fine come differenza tra essi. Al fine di mostrare come si fa, sono necessarie alcune spiegazioni addizionali. I diagrammi di fase d’onda che abbiamo visto prima in questo capitolo (figure 4.3 e 4.4) ci hanno mostrato la relazione angolare tra l’ottaedro e il tetraedro. Dal momento che il tetraedro è interamente triangolare non importa quanto sia ruotato, i tre vertici su ognuna delle sue facce dividerà il cerchio in tre parti uguali di 120° ognuna. Pertanto, è necessario ruotare il tetraedro solamente di 120° per riportarlo in equilibrio con la matrice geometrica che lo circonda, così che sia sempre nella stessa posizione in cui era prima. Questo è facile da vedere se immaginate un’automobile con ruote triangolari, e volendo muoverla in avanti quel tanto che basta che le ruote sembrino ancora uguali. Ognuna delle ruote triangolari avrebbe ruotato di 120° per farlo. Ora nel caso dell’ottaedro, esso deve sempre girato “sottosopra” o di 180° per riacquistare il suo equilibrio. Se lo si vuol rivedere nell’analogia dell’automobile, allora le ruote dovrebbero avere la classica forma a “diamante” che si vede su un ponte di carte. Al fine di ottenere che il diamante sembri esattamente come all’inizio si deve girarlo sottosopra, di 180°. Il prossimo passo tratto da Johnson spiega la costante della struttura fine basata su questa informazione: [Quando] si vede il campo elettrostatico come l’ottaedro e il campo magnetodinamico come il tetraedro, allora la relazione geometrica [tra loro] è di 180 a 120. Se li si vede come sfere definite da volumi di raggio, allora dividendoli l’uno con l’altro si otterrà la costante della struttura fine. “Volume di raggio” significa semplicemente che si calcola il volume di un oggetto dal suo raggio, che è la metà della larghezza dell’oggetto. (Per coloro che volessero verificare il procedimento matematico, si prenda semplicemente il seno di 180° e lo si divida per il seno di 120°, poi si inserisca questo numero nell’equazione di Coulomb per ottenere la piccola perdita di energia che avviene quando una pulsazione si muove attraverso l’etere). Quando si esegue questo semplice processo di dividere due “volumi di raggio” l’uno con l’altro, il risultato è la costante della struttura fine. E’ interessante notare che, mentre Johnson ha mostrato che la costante della struttura fine può essere vista come relazione tra ottaedro e tetraedro quando l’energia si muove da uno all’altro, Jerry Iuliano ha scoperto che la si può anche vedere nell’energia “residua” che si produce quando si fa collassare una sfera in un cubo, o si espande un cubo in una sfera! Questi cambiamenti di collasso o espansione tra due oggetti sono noti come “pacchettizzazione”, e i calcoli di Iuliano non erano difficili da eseguire; era così semplice che nessuno aveva mai pensato di provarci prima. Nei calcoli di Iuliano, il volume dei due oggetti non cambia; sia il cubo sia la sfera hanno un volume che lui ha fissato in 8πxπ2 .[cioè 23π3] Quando li si pacchettizza l’uno con l’altro, la unica differenza tra cubo e sfera è nel totale dell’area di superficie. La superficie in avanzo tra i due equivale esattamente alla costante della struttura fine. Il lettore dovrebbe immediatamente chiedere: “Come può, la costante della struttura fine, essere un rapporto tra ottaedro e tetraedro ed essere contemporaneamente anche un rapporto tra il cubo e la sfera?”. Questo è un altro aspetto della magia della “simmetria” in azione, dove si vede che forme geometriche differenti possono avere proprietà simili, dal momento che sono tutti inglobati l’uno nell’altro con rapporti perfettamente armonici. Sia la prospettiva di Johnson sia quella di Iuliano ci mostrano che abbiamo a che fare con energie eteriche geometricamente strutturate all’opera nell’atomo. E’ anche importante ricordare che ciò che la scoperta di Iuliano ci mostra è la classica geometria della “quadratura del cerchio”. Questo è stato a lungo un elemento centrale nelle tradizioni esoteriche di “geometria sacra”, dato che si riteneva che mostrasse l’equilibrio tra il mondo fisico, rappresentato dal quadrato o dal cubo, e il mondo spirituale, rappresentato dal cerchio o dalla sfera. Ora possiamo comprendere che questo era ancora un altro esempio di “conoscenza occulta” che era codificata in una metafora, così che la gente del nostro tempo potesse infine riguadagnare la vera comprensione della scienza segreta nascosta in essa. Essi sapevano che una volta che avessimo scoperto la costante della struttura fine, probabilmente non avremmo compreso quello che stavamo osservando, così ci è stata tramandata questa antica conoscenza per mostrarci la chiave di lettura.

UN MODELLO UNIFICATOOra, con i dati che abbiamo visto dalla fisica di Johnson e dalla sua comprensione della scienza dei microcluster, quasi-cristalli e condensati di Bose-Einstein, abbiamo veramente un modello quantico unificato. La nostra presentazione della fisica di Johnson è stata disegnata per essere il più semplificato e stringato possibile, così per chiunque volesse mettere scientificamente alla prova il modello è necessario leggere di più a riguardo, al fine di afferrare veramente le sfumature più recondite. Comunque, per coloro che hanno una mente aperta, i dati che abbiamo presentato qui sono più che sufficienti a dimostrare il punto. La chiave è che la geometria sacra è sempre esistita nel regno quantico; è solo rimasta nascosta in mezzo alle varie anomalie della fisica quantica che

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è rimasta inspiegata fino ad oggi, dal momento che la corrente ufficiale continua a restare incatenata ai modelli “a particelle” ormai fuori moda. In questo nuovo modello non dobbiamo più restringere gli atomi ad una determinata dimensione; essi sono in grado di espandersi e mantenere le stesse proprietà. Una volta che abbiamo compreso appieno quello che accade nel regno quantico, possiamo progettare materiali che siano estremamente duri ed estremamente leggeri, dal momento che ora siamo consapevoli dell’esatto arrangiamento geometrico che fa in modo che leghino nel modo più efficace. Ci ricordiamo che si diceva che i pezzi dei frammenti dell’Incidente di Roswell erano incredibilmente leggeri, eppure erano così forti che non potevano essere tagliati, bruciati o danneggiati in alcun modo. Questo è il tipo di materiale che saremo in grado di costruire quando avremo compreso appieno la nuova fisica quantica. Ricordiamo che i quasi-cristalli sono ottimi serbatoi di calore, ed anche che spesso non conducono elettricità, nonostante i metalli coinvolti siano dei buoni conduttori. Similmente i microcluster non permettono ai campi magnetici di penetrare dentro i cluster stessi. Quello che la fisica di Johnson ci dice è che una struttura tanto geometricamente perfetta ha un perfetto legame in tutta la sua struttura, e così nessuna energia termica o elettromagnetica può passarci attraverso. La geometria all’interno è così compatta e precisa che non c’è letteralmente nessun “buco” per far muovere la corrente attraverso le molecole. Ora che abbiamo un modello eterico di fisica quantica relativamente completo, siamo pronti ad andare avanti e mostrare come tali forze geometriche continuino ad avere la loro influenza su ordini di grandezza superiori, specificatamente nelle formazioni note come la Griglia Globale. Molto di questo materiale è una rivisitazione dei volumi precedenti, ma nondimeno è importante che li si riprenda ancora una volta. Una volta che abbiamo stabilito questo legame cruciale tra la geometria del regno quantico e la macro-geometria, che prova effettivamente l’esistenza e l’importanza di queste nuove teorie, andremo avanti a delineare un intero nuovo modello del Cosmo basato su tutti i principi di cui abbiamo discusso fino a questo punto. Il Sesto Capitolo si concentrerà principalmente nella spiegazione di questo nuovo modello cosmologico, mentre il Settimo Capitolo presenterà informazioni più specifiche e osservabili che mostrano il nuovo modello in funzione. 

RIFERIMENTI:1. Besley, N.A., Johnston, R.L., Stace, A.J. and Uppenbrink, J. Theoretical Study of the Structures and Stabilities of Iron Clusters. School of Chemistry and Molecular Sciences, University of Sussex, Falmer, Brighton, BN1 9QJ, United Kingdom. URL: http://www.tc.bham.ac.uk/~roy/Papers/fecpap.ps2. Carter, Barry. ORMUS and Consciousness. YGGDRASIL: The Journal of Paraphysics. 1999. URL: http://members.aol.com/yggdras/paraphysics/BCarter.htm3. Carter, James. Theory of Absolute Motion. URL: http://www.circlon.com4. Feynman, Richard P. The Strange Theory of Light and Matter. 5. Fuller, Buckminster. Planet Planning. 1969.6. Gell-Mann, Murray. The Eight-fold Way. 1960.7. Hartmann, Caroline. Max Planck’s Unanswered Challenge. 21st Century Science and Technology Magazine, Vol. 14, No. 2, Summer 2001. URL: http://www.21stcenturysciencetech.com8. Johnson, Rod and Wilcock, David. Conversations on Sequential Physics. 2001. URL: http://www.ascension2000.com/sequential.htm9. Mehrtens, Michael. Definition of Microclusters. URL: http://www.subtleenergies.com/ormus/research/research.htm10. Sugano, Satoru and Koizumi, Hiroyasu. Microcluster Physics: Second Edition. Springer-Verlag, Berlin Heidelberg New York, 1998. ISSN: 0933-033X; ISBN 3-540-63974-811. Wolff, Milo. Exploring the Physics of the Unknown Universe. Technotran Press, Manhattan Beach, CA, 1990. ISBN 0-9627787-0-2. URL: http://members.tripod.com/mwolff 

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FORME DI ENERGIA GEOMETRICA SU AMPIA SCALA

 Abbiamo ora visto l’esistenza di forze a livello quantico che producono strutture geometriche, e che permettono a gruppi di atomi di unirsi insieme in interi più grandi dove la loro identità individuale non è più percepibile. Grazie alle scoperte di Rod Johnson e altri, per spiegare l’esistenza di queste forze ora disponiamo di un modello quantico unificato che ingloba tutti quegli argomenti apparentemente scollegati di cui allo stato attuale si conosce l’esistenza nella teoria dei quanti, come il significato della costante di Plank. In questo capitolo il nostro obiettivo sarà di dimostrare che in un modello eterico veramente Unificato, queste formazioni energetiche continueranno ad esibire la stessa struttura e la stesso comportamento a tutti i livelli di grandezza. Inizieremo la nostra esposizione guardando alla ricerca del dr. Massimo Teodorani e associati sul ricorrente fenomeno delle formazioni di “Plasma Termico” a Hessdalen, in Norvegia. Ci muoveremo poi a rivedere le informazioni riguardo la griglia geometrica di energia di onde di torsione della Terra, argomento del quale abbiamo in gran parte parlato nel capitolo 11 del nostro precedente libro.

FORMAZIONI DI PLASMA SULLA TERRA   Il 17 Novembre 2001, la ricercatrice e stimata speaker radiofonica Linda Moulton Howe ha pubblicato un articolo in esclusiva sulle ricerca del dr. Massimo Teodorani e associati riguardante le formazioni anomale di plasma che sono state osservate nella valle di Hessdalen, in Norvegia. La Howe scrisse che nel corso dell’ultima decade, molti testimoni oculari hanno osservato e riferito:…luci pulsanti e tremolanti che cambiano forma. Un paio di volte negli anni ’90, gli ingegneri Norvegesi hanno investigato sulle luci. Ma la ricerca è diventata più seria lo scorso Agosto 2001 quando alcuni astrofisici italiani si sono uniti agli ingegneri norvegesi in uno studio congiunto con radar, fotografie, videocassette e spettroscopi. I risultati possono essere suddivisi in due categorie: il 95% sono plasma termici e il 5% sono oggetti solidi non identificati. I plasma emettono frequenze radio ad onda lunga e, stranamente, la loro temperatura non varia al variare di grandezza e luminosità. La Howe, poi, va avanti a citare dal sommario della ricerca di Teodorani et al.: La maggior parte del fenomeno luminoso è plasma termico; I globi di luce non sono singoli oggetti ma sono costituiti di molti piccoli componenti che vibrano intorno ad un baricentro comune; globi di luce sono in grado di espellere globi di luce più piccoli; I globi di luce cambiano forma in continuazione; Il crescere di luminosità dei globi di luce è dovuto [solo] all’incremento dell’area radiante. Ma la causa, e il meccanismo fisico, per il quale viene emessa tale radiazione è tuttora sconosciuta. Come possiamo vedere da questa lista, abbiamo una formazione che possiede certe caratteristiche in comune con i microcluster, cioè abbiamo una serie di “molti piccoli componenti” di campi energetici sferici (come gli atomi di un microcluster) che “stanno vibrando intorno ad un baricentro comune”. Secondo il dr. Erling Strand, queste formazioni plasmatiche possono rimanere visibili anche fino a due ore, cosa che li rende decisamente diversi dai fenomeni di breve durata delle palle luminose. Come il dr. Teodorani riporta,…quando rielaboriamo i dati vediamo che molti piccoli globi di luce vibrano intorno ad un baricentro comune. Quindi si tratta di qualcosa come una forza centrale che espelle dei globi, oppure di mini-globi che girano intorno al corpo centrale. E’ piuttosto complicato.La prossima citazione stabilisce un fatto non osservato nella ricerca di Dmitriev ed altri, sulle formazioni naturali di luce spontanea, ma che si accorda perfettamente con l’idea che queste formazioni di plasma possono comportarsi secondo gli stessi principi geometrici fondamentali dei microcluster, anche se ad un ordine di grande maggiore. In questo estratto abbrevieremo Teodorani con “MT:” e Linda Moulton Howe con “LMH:”, con grassetti aggiunti: MT: E abbiamo anche osservato durante la fase di analisi che questi plasma sono in grado di assumere svariate forme. Talvolta anche geometriche.LMH: Anche forme geometriche? MT: Si. Talvolta anche geometriche. Non ne conosciamo ancora la ragione, ma abbiamo visto qualcosa che era simile ad un rettangolo. Essa ha immediatamente cambiato forma da un plasma amorfo in un rettangolo. E’ accaduto in modo transitorio e l’abbiamo visto ed è nel mio documento, EMBLA 2001: The Optical Mission. (La Missione Ottica) LMH: Così stavate osservando qualcosa come una sfera di plasma e improvvisamente si è trasformata in un rettangolo? MT: Esattamente. Inizialmente abbiamo pensato che fosse una sorta di effetto strumentale dovuto alla videocamera. Ma poi abbiamo comparato la foto di questo stesso fenomeno con il video, abbiamo visto che erano la stessa cosa, cioè un plasma, a dispetto di quella forma geometrica, poiché possiamo eseguire determinate analisi studiando la distribuzione della luce, ed anche

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eseguendo le spettroscopie. Vediamo che questo è un plasma. Quindi è strano: un fenomeno plasmatico che possiamo descrivere ma di cui ancora non possiamo dire quale sia la principale ragione che lo causa.LMH: Ed è corretto dire che nessuno di voi o qualsiasi altro astrofisico ha mai documentato questo tipo di interazione e trasformazione plasmatica prima d’ora?MT: No… So che alcuni astrofisici hanno osservato il fenomeno luminoso come globi di luce amorfi, è la prima volta che lo osserviamo quest’anno.LMH: E perché avete concluso nei vostri documenti scientifici che questi sono plasma termici?MT: Perché se eseguo una spettroscopia e inserisco lo spettro in una lunghezza d’onda di flusso, quello spettro assomiglia alla tipica curva di Max Planck, che è tipica di un cocktail di ioni ed elettroni. Questo parla molto chiaro. E possiamo anche misurare la temperatura e la temperatura in quel caso era poco più alta della temperatura del sole; 6.500 gradi Kelvin.Nell’articolo on-line della Howe è riportata la fotografia di questa formazione, ed è visibile una chiara forma geometrica; ricordate che è stata ripresa sia su pellicola fotografica convenzionale sia su videotape. Nell’intervista da qui in avanti il dr. Teodorani ci racconta che questi plasma possono cambiare improvvisamente dimensione senza alcuna variazione nella loro temperatura rilevata, cosa che è certamente un’anomalia dal punto di vista della fisica convenzionale. Nel nostro modello, vediamo che come le dimensioni del plasma si riducono, l’energia mancante si posiziona in una densità di energia eterica più alta. E’ per questa ragione che la temperatura del plasma non varia; parte del plasma è semplicemente uscita dalla nostra densità eterica della materia. Tuttavia può essere ancora rilevata da alcuni strumenti come il radar, solamente non dai nostri organi sensoriali.Inoltre, il prof. Erling Strand associato di Teodorani ha fotografato circa 34 tracce radio di fenomeni di plasma che si alternavano tra visibilità e invisibilità. Un radar avrebbe indicato posizione e velocità del plasma, ma l’occhio nudo non poteva rilevarne la presenza, e i passaggi tra visibilità e invisibilità erano pressoché istantanei. Questo cambio improvviso di visibilità aggiunge alla prova il fatto che l’energia del plasma si sposta ad una densità più alta di energia eterica quando diventa invisibile. Una prova preliminare indica che il plasma scende improvvisamente a 100° Kelvin o meno quando scompare, il tutto può accadere in meno di un secondo [6]. Tali cambi repentini di temperatura ovviamente non obbediscono alle regole della termodinamica convenzionale: il plasma “un minuto c’è e quello dopo non c’è più”. 

Figura 5.1 – Una foto ingrandita di una formazione plasmatica Rettangolare dopo la trasformazione da una sfera, così come la corrispondente funzione 3-D a distribuzione di punti che si usa per ottenere simultaneamente l’intensità del picco e la dimensione apparente, in pixels, del soggetto. Data 18 Agosto 2001. Immagine elaborata da M. Teodorani. Nella sua intervista al sig. Teodorani, Linda Moulton Howe aggiunge un ulteriore supporto alla connessione tra le sfere di plasma, l’invisibilità e le strutture geometriche, come riporta nella sua stessa esperienza in Inghilterra con una formazione di plasma che era visibile solo attraverso un apparecchio a infrarossi: LMH: Ed è così evidente con almeno dodici anni di resoconti di testimoni oculari in Inghilterra, compresa la sottoscritta, nei quali attraverso un apparecchio ad infrarossi ho potuto osservare quello che sembrava un ovale di luce che cambiava in un quadrato di luce pulsante. L’ho visto insieme ad altre persone e lo potevamo vedere solo attraverso gli infrarossi; non si vedeva ad occhio nudo. (grassetto aggiunto)Come riportato nel capitolo 11 del libro di Richard Pasichnyk, The Vital Vastness, Volume One (La vastità della Vita, Volume Uno), tali formazioni di plasma sono quasi sempre associate con alcune forme di attività geofisica amplificata. Uno dei più anomali singoli eventi di questo tipo è stato riportato il 30 Novembre 1930 a Tango, in Giappone, e abbiamo aggiunto una nota dopo la prima frase: C’era un cielo chiaro senza nuvole quando è comparso uno strano arcobaleno, che

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ha catalizzato l’attenzione. [Nota: quest’arcobaleno pare fosse causato da una distorsione locale del campo di energia eterica in quell’area, per cui la luce visibile si rifrangeva in uno spettro]. Essendo fuori stagione e diverso da qualunque cosa vista prima, quel fatto unico si impresse bene nella memoria di molti. Quando la mattina è poi avanzata, con esso è arrivato anche il rombo e il tremore del suolo. Negli occhi di facce esterrefatte si potevano vedere i riflessi di luci lampeggianti, fiammate blu e ultimi bagliori simili all’aurora, che dipingevano i cieli. Laddove il suolo ha tremato di più, sono apparsi sconcertanti raggi brillanti, palle di fuoco, luci a forma di imbuto e colonne luminose mobili. Verso il Tempio Manpukuzi, si è vista una fila dritta di radiose masse rotonde che ruotavano con considerevole splendore. (grassetto aggiunto)Tali eventi non sono così rari come molte persone possono credere; semplicemente non sono raccolti e riportati con lo stesso grado di presentazione imparziale che è tipica delle forme convenzionali dei dati scientifici. Sia Pasichnyk sia il dr .Aleskey Dmitriev citano studi che indicano incrementi significativi nel numero di segnalazioni di avvistamenti UFO durante periodi di intensa attività geofisica. Pasichnyk segnala un libro del 1977 di M.A. Persinger e G.F.Lefreneire che misero in un grafico una combinazione di terremoti e segnalazioni UFO su carte geografiche degli USA tra il 1820 e il 1971, e si nota che entrambi i fenomeni “coincidono piuttosto bene” nelle stesse aree e negli stessi periodi. [9]Quindi, una prova chiara punta al fatto che questi plasma energetici sono emanati direttamente dal centro della Terra, come nel caso di un terremoto, e sono quindi composti dello stesso materiale di cui è composto il centro della Terra. Così, condividiamo l’affermazione di Pasichnyk che il centro della Terra è composto della stessa forma di plasma energetico che vediamo nel Sole: il che spiegherebbe perché le misurazioni di Teodorani e altri mostravano che il plasma aveva la stessa temperatura della superficie del Sole.Nei prossimi due capitoli, presenteremo prova che i pianeti sono in realtà materia espulsa dal Sole, e quindi composti della stessa sostanza di base del Sole stesso. Infatti, in una cosmologia eterica unificata, tutta la materia si origina in forma di un plasma condensato di Bose-Einstein superconduttore con proprietà geometriche, come detto nel capitolo precedente, prima di raffreddarsi, separarsi e cristallizzarsi in atomi e molecole individuali.

LA PROVA CHE IL CUORE DELLA TERRA E’ UN PLASMA LUMINOSOGran parte dell’argomento riguardo al centro della Terra plasmatico è stata presentato nel nostro volume precedente, ma per via della loro importanza ripetiamo ancora qui molti dei fatti salienti. La gran parte delle persone istruite sanno che l’area più calda della Terra è nel centro, e che gradualmente si raffredda attraverso gli strati successivi conosciuti come mantello fino ad arrivare infine all’area più fredda sull’esterno della sfera, che è la dura crosta o litosfera. E’ anche importante ricordare che la crosta esterna della Terra è così sottile, comparata al resto della massa terrestre, che se la Terra fosse ridotta alla grandezza di un bicchier d’acqua, la crosta sarebbe spessa e densa solamente come la tensione superficiale della cima del bicchiere stesso. Questo mostra quanto poca materia solida ci sia in realtà sulla Terra. I geologi convenzionali credono che il centro della Terra sia composto di ferro e nickel. Nella prevalente teoria della “dinamo”, questo centro metallico ruota dentro la terra e girando crea il campo magnetico terrestre. Comprensibilmente, la ragione più forte per la popolarità di questa teoria è la credenza che ci sia bisogno di un pezzo di metallo come il ferro per costituire un campo magnetico. Tuttavia, numerosi ricercatori compresi Schappeller, Searl e Roschin & Godin hanno dimostrato in laboratorio che si può creare un campo magnetico nient’altro che come onda stazionaria di un energia plasmatica di etere luminoso. Di fatto, tutte le nostre “prove” di ciò che giace nel centro della terra sono indirette, ricavate principalmente attraverso ricerche sugli impulsi sismici che si creano durante i terremoti. Come spiegato nel volume precedente, le onde che viaggiano da parte a parte, conosciute come onde S o onde trasverse, non possono passare attraverso il centro dalla Terra, e questo è quanto ci si aspetterebbe se il centro fosse solido. Pasichnyk fa notare che le onde S potrebbero non attraversare il centro della Terra anche nel caso che esso fosse composto di energia plasmatica compressa. Tali modelli [basati sul] plasma normalmente verrebbero immediatamente repressi, poiché la scienza convenzionale pensa alla Terra come ad una massa inerte e respinge immediatamente l’idea di un centro plasmatico, perché una tale fonte di energia richiederebbe una continua immissione di energia. Tuttavia, una volta che comprendiamo che sia la gravità sia le onde di torsione sono forme di energia eterica che scorrono continuamente all’interno della Terra, ecco che troviamo una fonte di energia che può passare senza sforzo attraverso la materia fisica e rifornire la fonte di plasma nel centro della Terra. Una gran parte dell’attività energetica di queste onde di torsione avviene ai poli della Terra, allineati con il campo magnetico. Ricordiamo dal primo capitolo che Kozyrev ha scoperto che i maggiori effetti nel campo di torsione si verificano nei pressi del Polo Nord, e Pasichnyk ci ha anche portato molti altri tipi di prova. Per esempio, Le onde del terremoto viaggiano più veloci lungo l’asse nord-sud dell’interno della terra di quanto non facciano sull’asse est-ovest. Come detto nel precedente volume, altre osservazioni puntano al fatto che l’attività energetica proveniente dalle regioni polari, in realtà acceleri verso il centro della Terra:1. Attività di aurora associata con magnetismo e attività solare. L’aurora boreale,  o “Luci del Nord”, è una formazione di energia luminosa che si osserva solitamente sopra i poli. Quando l’attività del Sole aumenta, l’aurora diventa più brillante, e l’aurora varia anche in proporzione diretta al campo magnetico terrestre. Quest’aurora ci mostra lo scorrere dell’energia.2. Aurore a forma di tende ai poli. Dagli studi sulle formazioni dell’aurora, sappiamo anche che sono stati osservati vortici di protoni ed elettroni energetici in formazione elicicoidale, come imbuti super-allungati, che scendevano secondo un moto spiraliforme dentro le regioni polari terrestri ad alti livelli di intensità.3. Il centro della Terra è troppo caldo per il magnetismo metallico. I metalli non possono mantenere un campo magnetico oltre una certa temperatura cruciale, conosciuta come punto di Curie. Tuttavia, contrariamente ai modelli convenzionali, si è scoperto che le temperature all’interno della Terra crescono molto rapidamente mentre perforiamo verso il basso, e se proseguiamo idealmente il lento incremento estrapolandolo su un grafico, allora a soli 100km o 62 miglia, le temperature nel pianeta sarebbero troppo alte perché i metalli possano produrre un campo magnetico.

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4. Anomalie di magnetismo e gravità durante l’eclisse. Durante un’eclisse i campi magnetici terrestri sono indeboliti e questo effetto è abbastanza significativo da mandare in confusione gli uccelli migratori. Durante un’eclisse anche il campo gravitazionale viene alterato, come osservato in vari studi sui pendoli. Entrambe queste osservazioni mostrano che la Terra è continuamente “influenzata” dalla radiazione del campo torsionale del Sole e dalle “particelle” energetiche che vi scorrono attraverso.5. Inclinazione del campo magnetico della Terra. Se il centro della Terra fosse una dinamo metallica, allora ci aspetteremmo che il suo campo magnetico sia allineato col suo asse di rotazione. Tuttavia, dal momento che il campo magnetico è sfalsato di circa 11° dall’asse di rotazione, il modello della dinamo è inadeguato.6. Cambi di lunghezza del giorno con attività solare. La lunghezza del giorno (LOD[1]) sulla Terra è la misura di quanto veloce ruoti la terra. Sono state stabilite chiare correlazioni per mostrare una connessione tra la LOD e il livello di attività solare. Ciò mostra una interazione energetica diretta tra il Sole e la Terra di cui il modello della dinamo non poteva tener conto.7. Cambi nel magnetismo con attività solare. L’attività solare può anche variare la direzione e l’intensità dei campi magnetici terrestri. E’ altamente improbabile che una dinamo gigante dentro la Terra possa subire influenze da cambi tanto esterni.8. Capovolgimento dei poli, spostamenti e scossoni. Il campo magnetico della Terra possiede una serie di movimenti che il modello della dinamo non può giustificare. Schemi circolari conosciuti come “Chandler’s Wobble” (“Dondolii di Chandler”) vengono continuamente tracciati ai poli, e il campo magnetico può sperimentare improvvisi scossoni e anche completi capovolgimenti dei poli. Una fonte di energia che fluisce liberamente nel centro della Terra, in conseguenza dei cambi del Sole, tiene conto di queste anomalie molto più facilmente rispetto all’idea che il centro della Terra sia un grosso pezzo di metallo solido.9. Il ruolo della gravità come forza formativa. Nel nostro modello, la gravità è un movimento all’interno della Terra di energia eterica che vi crea materia ed energia in ogni momento. Una volta che andiamo in profondità oltre i 2700km o 1.678 miglia, c’è un grado di forza gravitazionale diretta in uscita dal centro maggiore di quella diretta verso il centro. Ciò mostra il ruolo [importante] della gravità nella formazione del centro della Terra, similmente all’effetto Biefield-Brown, che mostra che la nuvola elettronica negativa corre verso il nucleo positivo. Una volta che l’energia che scorre converge al centro della Terra, una parte di essa torna verso l’esterno, creando queste anomalie gravitazionali.10. Vento plasmatico che emerge dalla Terra. La sonda spaziale Dynamic Explorer della NASA ha determinato che un vento plasmatico emana dai poli della Terra in aggiunta al vento che scorre dentro i poli. Questo dimostra la qualità dell’energia sia in entrata sia in uscita che avviene in queste aree, che sarà discussa più approfonditamente nei capitolo che seguono. 

IL MODELLO DEL TERREMOTO ETERICO DI WILCOCK   Basandoci su tutte queste prove, possiamo chiaramente vedere che esiste un rimarchevole parallelismo tra il modello eterico dell’atomo come toroide sferico e le formazioni di plasma di grandi dimensioni come il cuore della Terra. Come Pasichnyk e molti altri hanno documentato, incrementi dell’attività solare sono strettamente correlati con gli incrementi nel numero e nell’intensità dei terremoti sulla Terra. Quando avvengono questi terremoti, spesso si osservano anche formazioni anomale di plasma. Un ulteriore supporto a questo concetto si ha nel fenomeno dei “radar angels”, dove gli operatori radar rilevano frequentemente falsi segnali su aree della Terra geofisicamente attive. La maggior parte dei radar ora sono equipaggiati per schermare questi segnali, che pare siano causati da sfere di plasma in gran parte invisibili che vengono continuamente espulsi dalla Terra nelle regioni sismicamente attive. E allora, cosa è esattamente un terremoto? Presentiamo quanto segue come una ragionevole supposizione, basata sulle prove presentate nel corso di tutto questo libro:Si comincia con un’improvvisa ondata di attività energetica, come potrebbero essere i brillamenti solari o altre fonti di cui discuteremo più avanti. Questa ondata incrementa improvvisamente il quantitativo di energia che scorre nel centro della Terra. La quantità totale di plasma luminoso nel centro aumenta di conseguenza. Tuttavia, dalla Terra non c’è una decrescita nella pressione per circondare e contenere il plasma, quindi l’energia extra non ha nessun posto dove andare eccetto l’essere compressa sotto una maggiore quantità di pressione. Basandoci sulla semplice fisica eterica, se l’ondata di energia è sufficientemente alta, allora questo improvviso incremento di pressione spinge una parte del plasma a dislocarsi in una densità superiore di energia eterica. Una volta che il plasma raggiunge una densità superiore, può passare agevolmente attraverso la materia fisica di densità inferiore, dando alla Terra quei connotati che noi ora conosciamo e misuriamo. A questo punto, il plasma non viene più trattenuto nel centro della Terra dalle imponenti forze di pressione, ma è libero di evadere dal centro della Terra grazie alla forza centrifuga. Ora, in questo stato di densità superiore, il plasma ribolle verso la superficie del pianeta, così come le bolle d’olio emergono verso la superficie dell’acqua. Dal momento che la pressione scorre sempre dall’alto verso il basso, il plasma si muoverà naturalmente verso l’area di minor densità di energia eterica in prossimità della superficie terrestre. Lo spazio “vuoto” è molto meno denso della materia solida, e quindi ha una minore densità di energia eterica. Pertanto, una frattura della crosta terrestre, che è relativamente vuota, possiede una minor densità di energia eterica rispetto alla materia solida circostante. Il plasma in movimento viene attratto naturalmente in tali fratture Una volta che il plasma raggiunge questo spazio, la pressione si allevia, e una parte di essa torna a ridislocarsi al suo originale stato di plasma che aveva nel centro della Terra. Comunque, dal momento che la temperatura è ora molto inferiore, parte del plasma si raffredda immediatamente. Non appena il plasma improvvisamente si raffredda, cristallizza in nuova materia fisica. Questa nuova materia si forma quasi subito lungo i bordi della frattura Ricordate che quando l’acqua cristallizza in ghiaccio, si espande. Similmente, il volume del plasma cresce quando si raffredda (trasformazioni di stato) in materia fisica. Quando si crea questa nuova materia può essere rilasciata una grande forza esplosiva, dal momento che spinge lateralmente le zolle che stanno intorno al sito della frattura. Quando ciò avviene può verificarsi un terremoto se la quantità di materia è abbastanza grande da causare uno slittamento lungo la faglia. In molti casi, parte del plasma rimane in uno stato di densità superiore, e continua a fuoriuscire attraverso la superficie terrestre. Non appena questa energia attraversa l’atmosfera, può anche non ritornare ad uno stato di densità sufficientemente basso da essere visibile. Se il plasma rimane ad una densità superiore si formano gli invisibili “radar angels”

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Se il plasma torna alla sua densità originale, si possono rilevare le “formazioni di plasma”. Se il plasma è in uno stato riverberante, o dondolante, può alternarsi tra visibilità e invisibilità, muovendosi su e giù fra due livelli di densità eterica adiacenti, come il prof. Erling Strand ha osservato e filmato in Norvegia. Certamente, anche i modelli più convenzionali della formazione dei terremoti e la pressione dei movimenti della superficie devono essere tenuti in considerazione; questo è solo un fattore che può dare origine ai cambiamenti più improvvisi. Questo nuovo modello aiuta anche a spiegare il fenomeno dei “tubi di kimberlite”, menzionati sia dal dr. Dmitriev sia dal dr. V.L. Dyatlov. Questo fenomeno, in Russia, è considerato “il grande mistero della geologia moderna”, ed è stato osservato essenzialmente in Alaska. Dapprima i geologi rilevano un’improvvisa esplosione e un’ondata di calore vicino alla superficie terrestre. Se l’area dove è avvenuta l’esplosione è abbastanza vicina alla superficie, si può trivellare ed osservarla. [in alcuni casi, gli Eschimesi sono stati in grado di scavarsi a mano la via verso il sito]. Nel sito dell’esplosione si è scoperto un tubo vuoto allungato nella crosta. Ma cosa molto più sorprendente, e remunerativa, l’interno del tubo era completamente pieno di file di diamanti!Normalmente si ritiene che i diamanti e altri cristalli simili necessitino di parecchie migliaia di anni per formarsi, invece in questi casi pare che si formino istantaneamente. Questo discorso assumerà più senso per noi nel Capitolo 10, quando studieremo il lavoro del dr. Krasnoholovetz e altri, i quali hanno scoperto che campi di torsione creano naturalmente maggiore durezza e cristallizzazione in ogni materia alla quale sono esposti. I metalli che vengono esposti ad apparecchi generatori di onde di torsione diventano significativamente più duri e più cristallizzati nella loro forma, e i campi di torsione possono anche creare formazioni di microcluster nell’acqua e in altri composti. Dunque, una formazione di plasma contiene campi torsionali ad alta intensità, pronti a comprimersi in cristalli geometrici in un batter d’occhio. Un lettore acuto dovrebbe comprendere che c’è un altro possibile effetto in questo modello dei terremoti. In tale modello, quando c’è un’improvvisa ondata di incremento energetico nella Terra, il plasma viene spinto ad una densità superiore e fugge dal centro della Terra. Questo in genere crea un terremoto, laddove si crea nuova materia. Tuttavia è anche possibile che se gli incrementi di energia avvengono più lentamente e regolarmente, allora l’intera dimensione del centro stesso potrebbe gradualmente espandersi senza dislocarsi in una densità superiore. Questo, in genere, incrementerebbe l’intera dimensione del pianeta stesso. Ciò si accorda certamente con il modello quantico che abbiamo proposto nei capitoli precedenti, dal momento che abbiamo visto con i microcluster, i quasi-cristalli e i condensati di Bose-Einstein che gli atomi possono raggrupparsi in gruppi più grandi che formano una singola identità. La chiave di lettura qui è che quando a queste strutture viene aggiunta sufficiente energia essi continuano ad espandersi di grandezza.. I microcluster iniziano come atomi individuali che poi si “fondono” in formazioni cristalline più grandi. I quasi-cristalli possono essere cresciuti ad oltranza proprio come ogni altro cristallo, e ancora continuano a mantenere un’identità individuale. Anche un condensato di Bose-Einstein (superconduttore) può essere espanso in grandezza con l’aggiunta di nuova energia, tuttavia continua a comportarsi come se fosse un atomo unico. Nel nostro modello, tutte le strutture base a tutti gli ordini di grandezza nell’Universo si comportano in accordo a questi stessi principi energetici, e sono in grado di espandersi se vi viene immessa una più grande quantità di energia.Quindi, la Terra dovrebbe essere capace di crescere continuamente in grandezza dal momento che il suo cuore viene continuamente rifornito di nuova energia eterica, proprio come avviene nella crescita di un organismo. Questa previsione si concretizza nella scienza della “Tettonica ad Espansione Globale”.

TETTONICA AD ESPANSIONE GLOBALEChristopher Otto Hilgendberg è stato il primo, nel 1933, a mostrare che se restringiamo la Terra al 55-60% della sua attuale dimensione, allora tutti i continenti si incastrano insieme a formare un puzzle, come mostrato in figura 5.2. Egli ha fatto la coraggiosa supposizione che ciò fosse causato dall’espansione della Terra; un tempo nel passato essa era veramente il 55-60% dell’attuale dimensione. L’articolo più rigoroso che abbiamo trovato sull’argomento è di James Maxlow [7], e sarà citato nel proseguio.Questo nuovo modello certamente non è nei libri di testo delle scuole di oggi, ma sta lentamente guadagnando popolarità nel corso degli anni. Un Simposio sull’Espansione della Terra è stato tenuto a Sidney, in Australia nel 1981, e lo Smithsonian Institution ha ospitato un meeting nel 1989 dove sono stati discussi questi concetti ed altri relativi a modelli tettonici globali. Come scrive Maxlow,Questi argomenti [nel meeting dello Smithsonian] hanno indicato che sembra esserci qualcosa di discutibile nella teoria della tettonica a placche per come è attualmente presentata (Kremp, 1992) e che i presenti concetti di tettonica a placche / deriva dei continenti / oscillazione dei poli, possano aver bisogno di essere rivalutati, rivisitati e respinti (Smiley, 1992).

Figura 5.2 – I modelli del “pianetino” di Hilgenberg sull’espansione della Terra. Il globo più piccolo è il 60% del raggio attuale (da Vogel, 1983)

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Attualmente fra le autorità scientifiche è in voga il modello della “tettonica a placche” o “deriva dei continenti”. In questo modello la Terra ha mantenuto una dimensione costante durante tutto il corso della sua vita, e i continenti sono stati originati come un’unica massa gigante conosciuta come “Pangea”. Ad un dato momento, questo continente si è spezzato in molti pezzi, e le fratture erano siti di attività vulcanica. Siccome lungo queste creste vulcaniche veniva espulsa nuova lava che successivamente veniva raffreddata dagli oceani, i diversi pezzi del continente originale sono stati lentamente spinti via l’uno dall’altro fino alle loro posizioni attuali.Tuttavia, affinché avvenga questa deriva su un Terra di dimensioni invariate, “ciò che sale deve anche scendere”. In termini più scientifici, se ci sono aree di “risalita orogenica” dove si forma continuamente nuova crosta, allora devono esserci anche delle “zone di subduzione” dove la crosta terrestre torna a riaffondare nel mantello e si fonde ancora in uno stato fuso. Come indica Maxlow, questo modello ha un grande, enorme difetto:Non sono state mai trovate prove definitive di “zone di subduzione” sulla Terra.Inoltre,Le aree dov’anche possano esistere zone di subduzione sono molte meno di quante ne richiede il modello della Tettonica a Placche.O per farla ancora più semplice, Possiamo facilmente dimostrare l’espansione della Terra con dati oggettivi, ma non abbiano nessun interesse nel provare che stia contemporaneamente avvenendo la presunta subduzione.Maxlow continua affermando che le conclusioni della “tettonica a placche” sono basate su un insieme di dati incompleti: Nel presentare la Tettonica dell’Espansione Globale si deve comprendere che l’insieme delle informazioni globali, geologiche e geofisiche ha raggiunto solo ora [2001] lo stadio dove ogni ipotesi tettonica globale può essere confidentemente quantificata, testata e/o accantonata. Ora, con in mano i nuovi dati, il modello della “tettonica a placche” può essere scartato. Comunque, secondo Maxlow e altre fonti, ci sono due ragioni principali per cui la scienza ufficiale e la comunità geologica non accetta la Teoria dell’Espansione della Terra: 1. Nella nostra attuale comprensione della fisica quantica non si pensa che la materia possa espandersi2. La prova necessaria per creare un modello matematico che possa riprodurre accuratamente un processo di espansione ad oltranza della Terra , sembra non esistere. Il primo punto viene efficacemente confutato dai modelli quantici di cui abbiamo discusso in questo libro, e Maxlow ha fornito la prova richiesta dal secondo punto. Man mano che vengono acquisite maggiori informazioni sulla geofisica della Terra, la Teoria dell’Espansione della Terra ne viene sempre più accresciuta nella sua credibilità. Nuove mappe degli schemi, velocità e direzioni dell’allargamento dei fondi marini mostrano che la Terra è “soggetta ad un’espansione esponenziale dall’era Arcaica ad oggi”, in accordo con Maxlow, e in questo documento si presentano mappe e immagini a supporto di queste conclusioni.Basandoci sui modelli matematici di Maxlow la Terra si starebbe espandendo in grandezza alla velocità di approssimativamente 21 millimetri all’anno. E infatti 1. Carey nel 1986 ha usato un laser satellitare per misurazioni radiali per calcolare che il raggio della Terra si sta espandendo di 24 millimetri all’anno, [con una tolleranza] di più o meno 8 millimetri. 2. Robaudo e Harrison nel 1993 hanno usato misure geodetiche VLBI e SLR per concludere che la terra si sta espandendo di 18 millimetri all’anno. La spiegazione convenzionale è che questa espansione osservata nella Terra è causata dal flusso continuo di polvere e meteoriti, ma combacia perfettamente anche con i calcoli di Maxlow basati su una schietta raccolta di dati dall’espansione dei fondali marini. Altri scienziati in Russia hanno concluso che la Terra fa improvvisi incrementi nella sua grandezza in certi periodi della nostra storia geologica, e questo potrebbe rendere conto del perché Robaudo e Harrison hanno osservato un’espansione di soli 18 millimetri annui anziché i 21 calcolati da Maxlow.La successiva, e ovvia, domanda che questo modello solleva è questa: se tutti i continenti erano un tempo parte di una singola superficie esterna della Terra, allora dove li mettiamo gli oceani? Maxlow suggerisce che in quei primi tempi sulla superficie della Terra c’era meno acqua totale, e si sono formati “mari epi-continentali[2] poco profondi” tra le varie aree di quelli che ora sono i continenti. La crosta originale sulla Terra ha raggiunto un certo livello di spessore, (probabilmente il risultato del raffreddamento da uno stato fuso appena dopo essersi separata dal Sole) ma poi con la continua espansione della Terra, la nuova crosta che si andava formando era molto più sottile, e quindi più bassa. Non appena i continenti hanno iniziato a dividersi, questi mari epi-continentali si sono riversati nelle fratture più profonde, formando le versioni primordiali dei nostri oceani.Questo solleva un’altra questione: “Da dove proviene tutta l’acqua dei nostri oceani se all’origine non c’era?” La Terra “cresce” di dimensione attraverso continui incrementi di energia eterica che riceve dal Sole e da altre fonti. Gli stessi processi energetici che incrementano la dimensione della Terra stanno anche creando continuamente nuove molecole come idrogeno e ossigeno nella nostra atmosfera, rendendola così più spessa in densità. L’idrogeno e l’ossigeno poi si legano insieme per formare ulteriori grandi quantità d’acqua, che piovono dal cielo negli oceani, mescolandosi con i sali della crosta terrestre. E’ molto interessante notare che, come abbiamo documentato nella pubblicazione precedente, è stato osservato che i pianeti gassosi possiedono tutti un centro roccioso delle dimensioni simili alla Terra, perciò sembra plausibile che la Terra possa diventare a sua volta un pianeta gassoso allorquando si allontanerà ulteriormente dal Sole. Nell’Ottavo Capitolo passeremo in rassegna la prova del Dr. Aleskey Dmitriev che dimostra che questa creazione di nuova atmosfera è un processo incessante, dal momento che si stanno scoprendo nuovi cambiamenti nelle atmosfere della Terra e di altri pianeti come Marte.

ESPANSIONE GEOMETRICA RADIALE DEI CONTINENTISe l’attività della Terra condivide un legame comune con le attività a livello quantico, allora durante il processo di espansione ci dovremmo aspettare di vedere coinvolta la geometria dei Solidi Platonici, proprio come la vediamo nella formazione di un microcluster o di un quasi-cristallo. Abbiamo già visto come le osservazioni del dr. Teodorani sulle formazioni di plasma in Norvegia  adottino configurazioni geometriche spontanee, e questo suggerisce che anche il plasma nel centro della Terra debba possedere le stesse proprietà. Inoltre, grazie al lavoro investigativo del dr. Pasichnyk, sappiamo che W.R. Corliss, A.M. Dziewonski e J.H. Woodhouse hanno confermato che il centro della Terra mostra una “simmetria esagonale”, cioè che è nella

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forma di un solido geometrico tridimensionale che, se osservato da determinate angolazioni, ha sei lati. Nel video della sua conferenza del 1996, Gregg Braden indica che questo dato simmetrico suggerisce che il centro della Terra è a forma di dodecaedro perfetto, uno dei cinque principali solidi Platonici, con 12 facce pentagonali. Sicché, il fenomeno geometrico dei “microcluster” si conferma valido anche a scale di grandezza molto più grandi di quelle del regno dei quanti. (Anche l’icosaedro possiede una simmetria esagonale molto ripetitiva). Non dimentichiamo che la geometria è il semplice sottoprodotto della vibrazione/pulsazione in un materiale fluido; gli studi del dr. Hans Jenny hanno rivelato che quando il livello di vibrazione/pulsazione viene incrementato, le forme geometriche che si osservano all’interno del fluido diventano più complesse. Così, se la velocità della vibrazione/pulsazione nel centro luminoso della Terra sta continuamente incrementando, allora ci si dovrebbe aspettare di vedere all’opera forme geometriche sempre più complesse.Tenendo questo a mente, nel 1993, Vogel e altri esordirono con le seguenti conclusioni riguardanti le Ipotesi di Espansione Terrestre, basate sulla loro vasta esperienza nel fare modelli della superficie terrestre. Se si riduce il raggio della Terra al 55/60% della sua attuale dimensione, allora: 1.     I confini esterni dei continenti possono essere composti insieme per formare un’unica crosta chiusa;2.     La posizione dei vari continenti rimangono generalmente costanti rispettivamente l’uno all’altro, e la loro separazione è causata da una “espansione radiale della Terra” e;3.     La causa dei movimenti dei continenti deriva da un sempre più veloce incremento di raggio nel tempo, in accordo con l’espansione dei fondali marini… La concordanza di questi tre fenomeni non può essere casuale, [ma è dovuta a] processi operanti dall’interno della Terra, e il risultato è l’espansione del pianeta.La chiave di lettura di quanto abbiamo bisogno di vedere qui sta nel punto 2, dove Vogel stabilisce che la separazione dei continenti avviene secondo un movimento “radiale” o a spirale. Si può osservare parte di questo modello nella figura 5.3, basata sulla ricostruzione al computer di Perry della espansione radiale della Terra. Quando studiamo la struttura gerarchica dei Solidi Platonici singolarmente “annidati” l’uno all’interno dell’altro, osserviamo che c’è sempre un movimento a spirale quando una forma meno complessa si espande in una di complessità superiore. Questo argomento è stato già ben trattato nei nostri precedenti volumi.

Figura 5.3 -  Ricostruzione al computer della espansione radiale della Terra di Perry (da Carey, 1986)

Il dr. Athelstan Spilhaus, affermato scienziato che lavora per la National Oceanic and Atmospheric Association (NOAA), ci ha fornito la prova che la Terra si sta davvero espandendo in forme di armonia geometrica sempre più grandi. Secondo le informazioni forniteci dal dr. Bethe Hagens, le scoperte del dr. Spilhaus in questo campo sono state pubblicate sulla rivista Scientific American negli anni ’80, e ci auguriamo di ottenere una copia delle altre immagini di quell’edizione. Nel modello di Spilhaus, la Terra non si sta espandendo in grandezza, ma le sottostanti forme geometriche che lui ha scoperto possono ancora essere direttamente applicate a un modello di espansione della Terra, dal momento che tutti i suoi dati si basano su linee rette con relazioni angolari significative. In maniera molto simile a un microcluster in espansione, la gerarchia delle forme che la terra ha sperimentato risulta come segue: 1. Tetraedro: Quando il “continente” Pangea si è rotto la prima volta, ogni frattura principale era esattamente della stessa lunghezza o equidistante da ogni altra frattura. Queste linee equidistanti formano le linee esterne di un tetraedro allorquando i continenti si allontanano dal loro centro originale. Come abbiamo detto in entrambi i nostri precedenti volumi, questa forma continua a lasciare una firma energetica sulla Terra, e il lavoro di Richard Hoagland con The Enterprise Mission ha chiaramente dimostrato formazioni di energia tetraedriche su altri pianeti. 2. Cub-ottaedro: Mentre i continenti continuano a separarsi, la loro geometria si espande a una maggiore complessità di linee equidistanti, componendo la forma combinata di un cubo con un ottaedro. Come abbiamo scritto in The Shift of Ages, Bruce Cathie ha dimostrato chiaramente che questa griglia è tuttora all’opera sulla Terra. Con queste precise misure della griglia, Cathie ha prodotto molte svolte decisive in questo nuovo campo della “fisica armonica dell’etere” che sono molto utili, alcune delle quali sono state riportate in The Shift of Ages. 3. Icosa-dodecaedro: I continenti della Terra si sono ora espansi in una forma combinata di icosaedro e dodecaedro di linee equidistanti. Ancora una volta, il processo di espansione a questo stadio avviene lungo schemi spirali radiali. Nella figura 5.4, cortesemente concessa dalla pubblicazione originale della NOAA, possiamo vedere lo stadio finale della espansione geometrica della Terra di Spilhaus per come si presenta oggi. La principale faccia pentagonale che vediamo proverrebbe dal dodecaedro, e le facce triangolari proverrebbero dall’icosaedro. Ovviamente le linee puntinate rappresentano le creste sottomarine e/o i rilievi montuosi. Non sorprende vedere questa conformazione, considerando che il centro della Terra appare ora in forma di  un dodecaedro:

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Figura 5.4 – Espansione geometrica finale dei continenti secondo Spilhaus, per gentile concessione del suo giornale NOAA Sebbene i dati di Spilhaus siano piuttosto soddisfacenti, c’è una gran mole di informazioni addizionali a supporto dell’idea che tali forme geometriche circondano attualmente la Terra. Il team russo di Goncharov, Morozov e Makarov ha determinato in modo indipendente che la Terra ha la forma di una griglia icosa-dodecaedrica, [fig. 5.5] basata sulle posizioni dei continenti e delle creste vulcaniche sottomarine. La cresta medio-atlantica corre precisamente lungo la verticale zig-zagante nell’Atlantico, come si vede nel diagramma. In questa immagine si possono vedere sia i pentagoni dei dodecaedri sia i triangoli dell’icosaedro: 

Griglia icosa-dodecaedrica di Goncharov, Morozov e Makarov  Sorprendentemente, Goncharov ha passato in rassegna la collocazione di oltre 4000 antichi siti sacri differenti sulla Terra, come pietre verticali, piramidi, monoliti, menhir, obelischi, templi, pagode, sotterranei di pietra, cerchi di pietre, ziggurat, sollevamenti di terra, e simili, e ogni singolo sito antico che hanno catalogato è situato, senza eccezioni, da qualche parte su questa griglia icosa-dodecaedrica. Scopriremo nel Capitolo 9 il perché gli antichi abbiano usato tale tecnologia; riguarda l’abilità che ha una formazione come la piramide di imbrigliare le onde di torsione da utilizzare per bilanciare il pianeta. Vedremo ricerche russe e ucraine di fonti esimie che hanno provato che le piramidi possono smorzare la potenza dei terremoti, le emissioni meteorologiche e radioattive, mentre aumentano la purezza di acqua, petrolio e minerali sotterranei. Le piramidi possono anche essere usate per curare, stimolare la crescita e l’espansione della coscienza in relazione ad una elevazione spirituale. Tutti i sopracitati effetti sulla materia fisica sono creati dall’azione delle onde di torsione, la cui delicata pressione, se in forma sufficientemente concentrata, può creare effetti significativi sulla materia, ed è importante ricordare che le “linee di questa griglia” sono essenzialmente formazioni di onde di torsione. I rivelatori di campi torsionali percepiscono, lungo queste linee, una quantità di radiazione torsionale molto più alta rispetto ad ogni altra zona, e i punti nodali dove le linee si incrociano sono particolarmente attive. Perciò, dovremmo essere molto ben stimolati a ricostruire una volta ancora un simile sistema di piramidi attraverso tutta la Terra al fine di compensare gli attuali danni che la civilizzazione sta a tutt’oggi producendo. In caso di un limitato scambio nucleare e/o ulteriori distruzioni ambientali, un simile progetto diventerà estremamente necessario, così come lo è stato dopo la caduta delle antiche civiltà di Atlantide e Rama.

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CAMPI DI ENERGIA CONTRO-ROTAZIONALE E DINAMICHE DI GRIGLIARicordiamo che nel modello quantico di Johnson, l’atomo è in realtà composto di campi di energia contro-rotazionale. Affinché un atomo o una molecola diventi stabile, la geometria deve mescolarsi in una formazione bilanciata. Similmente, possiamo osservare nei due ultimi stadi del modello del dr. Spilhaus sulla espansione terrestre che ci sono sempre due geometrie coinvolte; abbiamo la combinazione di cubo con ottaedro e la combinazione di icosaedro con dodecaedro. Anche il primo stadio dell’espansione terrestre, che ha visto coinvolto il tetraedro, può in realtà aver visto incorporato anche l’ottaedro, dal momento che l’ottaedro è in relazione diretta con il tetraedro, come abbiamo visto nel capitolo precedente. Basandosi sul modello di Johnson, appare che l’icosaedro e il dodecaedro visti nella Griglia siano di fatto campi energetici opposti che hanno raggiunto uno stato di armonia obbligata, nella stessa esatta maniera in cui, nel regno quantico, si crea un composto molecolare. Crediamo che lo stress creato da queste forze di contro-rotazione sia la vera causa della rotazione anti-oraria della Terra intorno al proprio asse. In tal caso, mentre le due forme geometriche sono obbligate insieme, la geometria che ruota in senso anti-orario ha una forza di rotazione leggermente più forte della geometria che ruota in senso orario, e questo fa sì che la Terra ruoti in direzione anti-oraria. Così, le prove disponibili suggeriscono che la Terra abbia effettivamente una griglia energetica globale che è stata ben compresa e utilizzata dalle civiltà antiche. Il fatto chiave che analizzeremo nel resto di questa sezione include i fenomeni che avvengono lungo le linee e i nodi di questa griglia. Sebbene questa informazione non sia pubblicamente riconosciuta, nondimeno essa è assai reale ed abbondantemente documentata nei nostri volumi precedenti e in molte altre fonti. Per i non addetti, ci concentreremo sui dodici punti equidistanti (vertici) dell’icosaedro attualmente visibile sulla superficie terrestre, introdurremo una lista di proprietà anomale estratte dal lavoro di Richard Pasichnyk. Anche questo materiale è inserito nel volume precedente, ma a questo punto è utile una ripetizione. Ricordiamo che Pasichnyk si riferisce a queste dodici aree come “i Campi”:1. In ognuna [area] si verificano spirali di elettricità terrestre, suoni strani, e anomalie magnetiche e gravitazionali2. Le zone più profonde degli oceani [si trovano in queste aree]3. Schemi delle correnti oceaniche [scorrono intorno a questi punti]. [Nota: I dati di Ivan P. Sanderson rivelano che gli schemi di queste correnti mostrano un movimento contro-rotazionale]4. [In queste aree si sono osservati] forti tempeste nel fondale oceanico profondo5. [In queste aree si sono osservati] alcuni dei valori più alti di salinità superficiale degli oceani6. [In queste aree si sono osservate] le località più abbondanti di bolle che scoppiano, producendo cariche atmosferiche più forti e altre associazioni7. Queste stesse aree sono sistemi di alta e bassa pressione nel meteo e nei centri delle tempeste.8. sono state osservate dallo spazio nubi gassose spiraliformi con centro in ogni Campo9. Lo strato superficiale della terra (litosfera) e gli aspetti fisici della tettonica a placche (zone di subduzione, confini delle placche, alture, spaccature, schemi di stress, anomalie delle onde dei terremoti, ecc.) sono in relazione con le località dei campi (un’ulteriore analisi è nella sezione 3.4)10. [In queste aree] si sono osservati ripetutamente fenomeni luminosi (particelle ionizzate) e masse oscure (neutroni) 11. Gli schemi e le trasformazioni nell’atmosfera superiore, le cinture di radiazione, e la magnetosfera mostrano relazioni con i Campi12. Anguille, batteri a precipitazione ferrosa, e pesci elettrici sono geograficamente collocati in queste aree13. Più del 70% di tutta la vita sulla Terra è insediata in relazione ai Campi (tra le latitudini di 40°) il che è ideale per la generazione di energia elettrica per la vita. Effettivamente una gran parte della trilogia Vital Vastness di Pasichnyk è incentrata sugli studi di come questi “Campi” si verificano sulla Terra e su altri pianeti. Nel capitolo 12 del nostro precedente volume abbiamo riassunto da Pasichnyk una gran quantità di informazioni convincenti che mostrano che questi Campi sono all’opera su ogni pianeta di tutto il nostro sistema solare. Come possiamo vedere, tutti questi effetti possono essere causati dal potere che forti campi torsionali possono esercitare sulla materia fisica, dal momento che i campi torsionali creano una pressione tangibile. Questa è la pressione che appare come la responsabile della formazione delle correnti che osserviamo negli oceani e nell’atmosfera, che la ricerca di Pasichnyk mostra associate alla Griglia Terrestre. Come abbiamo già mostrato, le aree di campi torsionali di intensità superiore sono anche le aree dove la materia è capace di spostarsi ad un livello più alto di densità eterica. La chiave qui è comprendere che in questi dodici nodi della Griglia Globale la materia e l’energia possono effettivamente essere dislocate in un livello di densità eterica superiore, a causa dell’alto grado di radiazione torsionale di queste aree, e questo è stato già documentato e osservato nel 20° secolo con il lavoro, tra gli altri, di Ivan P. Sanderson. Nel 1972, Ivan Sanderson ha pubblicato un articolo intitolato “The Twelve Devil’s Graveyards Around the World” (“I Dodici Cimiteri del Diavolo intorno al Mondo”) sulla rivista Saga. Questi “Cimiteri del Diavolo” sono gli stessi dei Campi di Pasichnyk, e rappresentano i punti dell’icosaedro sulla griglia terrestre, come si vede in figura 5.6. Tanto per rinfrescare la memoria, sappiamo che ogni faccia dell’icosaedro è un perfetto triangolo equilatero dove ogni angolo interno misura 60°. All’interno di una sfera come la Terra, i punti dell’icosaedro sono localizzati fra i 30° e i 40° di latitudine sopra e sotto l’equatore. Ogni punto è distanziato da intervalli di 72° dai punti vicini, ed eccetto per i due ai poli, il loro esatto centro geometrico è a 36° di latitudine Nord e Sud. Tutti insieme, ci sono cinque punti nell’emisfero nord, cinque nell’emisfero sud e due ai poli.

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L’icosaedro (sin.) e la sua griglia posizionata sulla terra (des.) (per gentile concessione di Nick Nelson) Sanderson ha scoperto questi punti facendo una massiccia meta-analisi di tutti i dati disponibili su aerei e navi scomparse. Da questi dati, ha determinato che tali scomparse erano molto più probabili in questi dodici punti che in ogni altra area. Nel libro di Charles Berlitz The Bermuda Triangle, ci viene fornita una descrizione più ampia delle proprietà di queste aree, sia in termini di processi fisici della Terra sia di anomalie temporali elettromagnetiche:Queste aree… rappresentano i punti nodali dove le correnti oceaniche di superficie girano in un verso e le correnti sotto la superficie girano nell’altro verso. [Nota: vediamo ancora all’opera forze di contro-rotazione]. Le grandi correnti di marea sotto la superficie che strisciano tangenzialmente, e influenzate da differenti temperature, provocano vortici magnetici, disturbando le comunicazioni radio, il magnetismo – forse anche la gravità – ed eventualmente causando, in speciali condizioni, la scomparsa di veicoli aerei e di superficie – che navigano o volano in differenti punti dello spazio e del tempo. Un interessante effetto collaterale del comportamento erratico di queste aree è sottolineato da Sanderson nel descrivere gli stupefacenti “arrivi anticipati” di aerei attentamente cronometrati dove aeroplani sono arrivati così in anticipo rispetto al previsto che l’unica possibile spiegazione è che avessero un vento impetuoso che soffiava dalla loro spalle a, per esempio, 500 miglia all’ora. [Nota: si ricordi che questo genere di velocità dei venti si osserva solamente nei peggiori uragani] Tali incidenti possono essere il risultato di venti mai scoperti ma sembra che avvengano per il più delle volte nel Triangolo delle Bermuda e in altre aree di vortice, come se questi particolari aerei avessero incontrato l’anomalia ma avessero planato o fossero stati sospinti in sicurezza attraverso quei “buchi nel cielo” che sono costati la vita di così tanti viaggiatori.Le sparizioni nelle aree come il Triangolo delle Bermuda o il Triangolo del Diavolo al largo delle coste del Giappone (che sono state ampiamente documentate nel capitolo 10 del precedente volume) sono prodotte quando le navi o i velivoli vengono dislocati in una densità superiore di energia eterica e non tornano indietro. I dr. William Becker e Bethe Hagens conferiscono ulteriore supporto alle anomalie relative al tempo nel loro articolo “The Planetary Grid: A New Synthesis” (La Griglia Planetaria: Una Nuova Sintesi), che è stato ristampato nel libro Anti-Gravity and the World Grid (L’Antigravità e La Griglia Mondiale). In questo articolo essi riferiscono di un’anomalia di tipo temporale che si verifica nel punto nodale vicino alle Hawaii: Un pilota che volava con passeggeri vicino alla zona delle Hawaii [dell’icosaedro di punti energetici sulla Terra] si è trovato improvvisamente in una “zona morta” senza strumenti [elettromagnetici funzionanti] e impossibilitato a comunicare fuori dalla cabina di pilotaggio. Dopo aver volato più o meno 350 miglia, [impiegando molto probabilmente un’ora e più] il “fenomeno” è svanito e il pilota scoprì che gli ufficiali di torre non potevano verificare che tra l’inizio della sua esperienza nella “zona morta” e la sua fine fosse trascorso alcun tempo misurabile. Questi cambi nella velocità del tempo concordano chiaramente con le teorie di Kozyrev per cui lo scorrere del tempo è una funzione della radiazione di torsione, che è a sua volta funzione della densità di energia eterica. Se ci si sposta in una densità eterica più alta il tempo può rallentare per noi tanto quanto ha rallentato per il pilota. In casi come questi, la nave dall’area di densità superiore ritorna al nostro livello di densità di energia eterica, e i superstiti vivono per raccontare l’avventura. Bisogna ammettere che tutto questo appare come un’eccezione alla regola, ma sembra proprio che le antiche culture avessero una conoscenza migliore su come non “finire dispersi” in queste aree di “vortici” eterici, e che fossero in grado di utilizzarli in modo costruttivo, come per viaggi fisici attraverso la terra. Nel precedente volume abbiamo discusso delle storie di testimoni di prima mano che sono volati all’interno di queste aree di densità eterica più alta e sono ritornati vivi. L’ultimo esempio è il caso di Charles Wakeley. Brevemente, non appena Wakeley è passato in un’area di densità eterica più elevata nel vortice del Triangolo delle Bermuda, i suoi strumenti elettromagnetici hanno mostrato un comportamento molto anomalo, e sulle punte delle ali hanno cominciato a crescere delle luci blu-verdi, che alla fine diventavano bianche e si diffondevano nella cabina di comando. Al culmine di questo evento era circondato da accecanti luci bianche che sembravano provenire “contemporaneamente da ogni direzione” e l’effetto poi è svanito alla stessa velocità con la quale era cominciato, permettendogli di riprendere il controllo del velivolo.Come abbiamo detto nel precedente volume,E’ molto probabile che la forte luce che egli ha visto intorno a sé non sarebbe stata visibile da terra; essa era una conseguenza visiva del suo stesso corpo in movimento in un’area più energetica. Per un osservatore esterno non ci sarebbe stato nessun cambiamento, dal momento che il suo corpo si muove all’interno di un’area di energia vibrazionale superiore che è al di fuori del tempo e dello spazio osservato da terra. Se egli non fosse tornato, il suo aeroplano sarebbe semplicemente scomparso dalla vista, e se fosse tornato allora per un osservatore esterno sarebbe stato come se nulla fosse successo; si sarebbe visto solo il suo aereo nella sua ininterrotta continuità. 

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LA GRIGLIA DI BECKER-HAGENS E NUOVE SCOPERTE DI “GRANDI CERCHI” Un modello ancora più completo della griglia terrestre è stata elaborata dai dr. William Becker e Bethe Hagens, conosciuta come griglia di Beker-Hagens. Abbiamo riportato questa informazione in entrambi nostri precedenti volumi. Questa griglia è stata prodotta prendendo due icosaedri e ruotandone uno leggermente fuori fase rispetto all’altro, un concetto introdotto da Buckminster Fuller nella sua opera magna, Synergetic Geometry (Geometria Sinergica). Da questo processo, che riguarda tutti i Solidi Platonici, si forma un poliedro a 120 lati. La prossima immagine mostra la struttura base di questo modello della Griglia, benché ogni triangolo possegga anche molte sotto-linee al suo interno. Continuiamo con un altro estratto dal nostro volume precedente, che ci aiuta a comprendere quello che stiamo osservando:

 

 

Figura 5.7 – La Griglia di Becker-Hagens, ispirata dal lavoro di Chris Bird

 Da questo disegno di griglia, possiamo vedere che la struttura attuale di continenti, catene insulari, rilievi montuosi, creste oceaniche e molto altro seguono tutte questo schema. Studiando lentamente e cautamente questa mappa, come abbiamo documentato in The Shift of Ages, possiamo vedere come sembri che la Terra stessa sia un palloncino flessibile che è circondato da questa griglia. Se la griglia è simile a un gruppo di fili, e i fili stanno esercitando forze sul palloncino, allora possiamo vedere come essi stanno spingendo le masse di terraferma nella loro conformazione attuale.Studiando attentamente la mappa, viene facile capire come i continenti siano spinti e tirati dalla Griglia. Abbiamo diligentemente parlato di tutti i punti più importanti in entrambi i nostri precedenti volumi. Solo per fare qualche esempio, si noti come il Sud America sia circondato perfettamente da linee, e come il fondo di quel continente sia spinto a destra dal nodo 58, mentre il nodo 49 lo spinge sulla sua costa orientale vicino a Rio de Janeiro in Brasile. Si noti anche come l’Australia sia perfettamente stirata tra i nodi 43 e 45, con il vertice nord del continente che forma una baia pressoché circolare intorno al nodo 27, includendo anche la massa di terra più piccola della Nuova Guinea direttamente sopra di essa.Al fine di rendere più visibili certe formazioni, nella prossima figura abbiamo alterato digitalmente la mappa in modo che si possa vedere principalmente l’area dell’Oceano Pacifico. Se ripensiamo ai modelli di Solidi Platonici in un fluido vibrante del dr. Jenny, ricordiamo che si possono vedere le curve delle spirali tra i vari nodi, che formano un leggero contrasto rispetto alla rettitudine delle linee delle geometrie stesse. Se questo modello eterico fosse effettivamente corretto ci aspetteremmo di osservare sulla Terra formazioni simili. Attraverso lo studio delle catene insulari e dei rilievi montuosi,

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possiamo effettivamente vedere strutture circolari su larga scala proprio come quelle che circondavano le formazioni negli esperimenti del dr. Jenny.

 

Figura 5.8 -  Le scoperte dei Grandi Cerchi di Wilcock nell’aree dell’Asia e del Pacifico della Griglia Terrestre

Per gli inesperti, quando guardiamo alla mappa del pianeta che mostra i rilievi montuosi scopriamo che quasi l’intero confine occidentale dell’Asia è delimitato da gruppi montuosi leggermente curvati che non hanno un singolo nome. Nella mappa abbiamo disegnato grezzamente questi rilievi montuosi con una serie di linee a ricciolo all’estrema sinistra del cerchio più grande. La posizione di questa mega-catena corrisponde con estrema precisione a un ellisse che può essere disegnata tra i nodi 12, 4 e 5, passando per il Pakistan e l’Afghanistan, il confine occidentale della Cina, il confine tra Russia e Mongolia e poi il confine tra Russia e il nord-est della Cina, continuando fino alla linea costiera oceanica. Anche il mare allungato in Russia proprio a destra del nodo 4 (vedi figura precedente) è allineato in modo praticamente perfetto con questa ellisse. Ora possiamo combinare questo dato con altre formazioni su scala minore, come la catena insulare di Taiwan, Filippine, Nuova Guinea e Isole Salomone, per mostrare che ci sono effettivamente strutture circolari giganti di energia per completare le sottili linee della griglia geometrica.Notevolmente, entrambi questi “Grandi Cerchi” toccano ordinatamente e simmetricamente molti nodi sulla griglia terrestre, ed entrambi i cerchi si allineano perfettamente con Russia e Alaska nel loro confine nord. Anche altre formazioni possono essere osservate su questa mappa, come la catena di isole formate dalla punta inferiore della penisola di Myanmar (Burma), Tailandia e Malesia, e in modo più specifico la prima catena insulare dell’Indonesia. La catena di isole forma un semicerchio praticamente perfetto proprio sulla sinistra del cerchio più piccolo che abbiamo disegnato in questa mappa. E’ anche altrettanto interessante notare che il cerchio più piccolo su questa mappa sembra molto simile allo stadio finale della mitosi cellulare, con i nodi 14 e 16 che formano il nucleo cellulare e la linea verticale tra di essi che rappresenta i cromosomi che si dividono. Nella prossima figura, mostriamo una struttura energetica che è incentrata nel nodo numero 4 in Siberia, dove molte anomalie magnetiche sono state registrate e analizzate dal dr. Aleksey Dmitriev et. al. Se prendiamo questo punto come centro, allora osserviamo una spirale in espansione che appare in formazione da esso. La spirale ha tre bracci principali, formati dai Monti Urali in Russia, visti sulla sinistra del cerchio esterno, le montagne Himalayane che attraversano Pakistan, Kashmir, India, Nepal, Buthan e Tibet, (che abbiamo mostrato solo con una linea molto sottile per enfatizzare la loro formazione ricurva a spirale) e l’arcipelago Giapponese. Una volta che si vede questa struttura spirale ripiegata verso l’interno in un atlante mondiale, guardando ai rilievi montuosi attuali, non si potrà non rivederla ancora. Questo illustra chiaramente le tracce residue degli stadi di espansione geometrica della Terra all’opera. Inoltre, lo stile di questa proiezione su mappa distorce la vera forma della linea costiera della Russia superiore, e così in realtà questo cerchio è molto più direttamente allineato con la forma e la posizione della costa di quanto si possa vedere qui:

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Figura 5.9 – La formazione a vortice spirale di Wilcock che incorpora i Monti Urali, l’ Himalaya e il Giappone 

SOMMARIOQuindi, con le informazioni che abbiamo fatto emergere in questo capitolo, abbiamo ora stabilito una chiara connessione tra il comportamento energetico che è stato osservato a livello quantico con quello a livello planetario. Proprio come le “esplicite forze multi-corpo angolo-dipendenti” devono essere invocate per spiegare la formazione di microcluster, simili forze geometriche devono essere chiaramente all’opera nelle formazioni di plasma osservate a Hessdalen, Norvegia, ed effettivamente sulla Terra stessa che ha un cuore di plasma energeticamente strutturato e una complessità geometrica della posizione dei continenti in evoluzione quando si espande nella sua dimensione fisica. Ora abbiamo anche una nuova visuale della formazione dei terremoti che spiega perché vediamo formazioni di plasma nei periodi di intensa attività sismica, e che concorda anche con la nuova concezione che il centro della Terra è composto di plasma luminoso. Le anomale sparizioni di navi e velivoli ai punti nodali della nostra Griglia Globale puntano in modo evidente sulla validità di un modello che include densità eteriche multiple, dove la materia può essere spostata da una densità ad un’altra se la pressione delle onde di torsione a livello molecolare cresce abbastanza da superare a livello vibrazionale la velocità della luce. Da ora, il nostro prossimo passo è quello di espandere ancora di più questo modello “olografico”, dimostrando che questi stessi principi energetici sono all’opera attraverso l’intero Universo, a ogni livello di grandezza, con semplici ma precisi principi armonici che definiscono le loro relazioni l’uno con l’altro. Questo stabilirà un modello veramente unificato come non è stato mai osservato prima in nessun moderno lavoro scientifico, ma che molto probabilmente è un ritorno alle antiche comprensioni del Cosmo Divino. I due capitoli seguenti formano il cuore del modello che si presenta in questo libro, e poggerà su tutte le precedenti conoscenze che abbiamo presentato in questo libro fino ad ora. RIFERIMENTI1. Berlitz, Charles. The Bermuda Triangle. (1974) Avon Books, New York, NY. ISBN: 0-380-00465-8 [See also http://www.bermudatriangle.org]2. Braden, Gregg. Awakening to Zero Point. [Videotape Presentation] 1996. URL: http://www.greggbraden.com3. Corliss, W.R. (comp) (1982) Lightning, Auroras, Nocturnal Lights and Related Luminous Phenomena. A cagalog of Geophysical Anomalies. [and] (1991) Inner Earth: A Search for Anomalies. Glen Arm, MD, Sourcebook Project.4. Dmitriev, Aleskey. Planetophysical State of the Earth and Life. URL: http://www.tmgnow.com/repository/global/planetophysical.html5. Dziewonski, A.M., Woodhouse, J.H. (1987) Global Images of the Earth’s Interior. Science 236:37-48.6. Howe, Linda M. Scientists Say Mysterious Lights in Hessdalen, Norway are Thermal Plasmas. (2001) November, 2001. [Technical references in this article to Dr. Massimo Teodorani and Prof. Erling Strand’s research.] URL: http://www.earthfiles.com/earth301.htm7. Maxlow, James. Expanding Earth Theory. URL: http://www.tmgnow.com/repository/global/expanding_earth.html8. Pasichnyk, Richard. The Vital Vastness – Volume One: Our Living Earth. Writer’s Showcase / Iuniverse.com, 2002. ISBN: 0-595-21078-3; URL: http://www.livingcosmos.com9.  Persinger, M.A., Lafreniere, G.F. (1977) Space-Time Transients and Unusual Events. Chicago, Nelson Hall.10. Wilcock, David. Convergence III – Extraterrestrial Physics. 2001. URL: http://ascension2000.com/ConvergenceIII 

[1] “Lenght Of Daylight” [N.d.T.][2] Cioè nel centro dei vari continenti [N.d.T.

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GEOMETRIA PLATONICA NEL REGNO DEI QUANTI

I SEGRETI DI ATLANTIDE RIVISITATICome illustrato nel nostro precedente lavoro, una gran parte del quadro cosmologico unificato che stiamo descrivendo in questo libro è presentato con profusione di dettagli nelle scritture Vediche, che si autodefiniscono vecchie di 18.000 anni. E’ altamente probabile che l’intera cosmologia di cui stiamo ora trattando fosse già ben conosciuta nei tempi antichi sia dagli abitanti di Atlantide sia da quelli di Rama. Poi, oltre 12.000 anni fa, un cataclisma globale causò la distruzione di entrambe le civiltà. Col passare degli anni, coloro che hanno ereditato le conoscenze scientifiche hanno avuto sempre maggiori difficoltà a comprendere il “quadro generale”. Quasi tutte le tradizioni sacre, compresa quella dei Veda, insistevano sull’esistenza di un ordine nascosto in grado di unificare tutti gli aspetti dell’Universo, e che, con sufficienti studi e visualizzazioni delle forme geometriche implicite di questo ordine, la mente dell’iniziato potesse essere connessa all’Unità dell’Universo, permettendo lo sviluppo di grandi abilità della coscienza e della mente sovrasensibile. Alcune di queste visualizzazioni hanno preso forma nello studio dei mandala come la formazione Sri Yantra. Altri hanno preferito dedicarsi a danze nelle quali il movimento e la musica erano in sintonia con questi schemi geometrici. Altri ancora si sono orientati sull’assemblare, scolpire e/o disegnare tali forme con un compasso e un righello, da cui l’importanza del principale simbolo della fratellanza Massonica, composta da una “G”, che simbolizza “Dio”[1], “Geometria e il “Grande Architetto dell’Universo”, racchiusa tra un compasso in alto e un righello in basso. Gruppi Pre-Massonici come i Cavalieri Templari hanno scelto di nascondere queste relazioni geometriche nelle loro strutture sacre, come le finestre in ferro e vetro delle cattedrali. 

GEOMETRIA SACRA E I SOLIDI PLATONICI Dunque, la chiave di volta della conoscenza per le scuole misteriche segrete riguardo questo ordine nascosto nell’Universo è sempre stata la geometria sacra. Abbiamo parlato molto di questo argomento in entrambi i nostri precedenti libri, e incoraggiamo il lettore a fare riferimento ad essi per una più ampia comprensione. In breve, la geometria sacra è semplicemente un’altra forma di vibrazione, o “musica cristallizzata”. Consideriamo il seguente esempio: Dapprima facciamo vibrare la corda di una chitarra. Questo crea “onde stazionarie”, cioè onde che non si muovono avanti e indietro attraverso la corda ma rimangono stabili in un posto. Vedremo alcune aree dove ci sono dei movimenti verticali estremi, che rappresentano i picchi alti e bassi dell’onda, e altre aree dove non c’è nessun movimento verticale, noti come nodi. I nodi che si formano in ogni tipo di onda stazionaria saranno sempre distanziati uniformemente l’uno dall’altro, e la velocità della vibrazione determinerà quanti nodi si formeranno. Questo significa che più alta la vibrazione sale, maggiore sarà il numero di nodi che vedremo. In due dimensioni, possiamo sia usare un oscilloscopio sia far vibrare un “ Piatto Chladni” circolare e piano e osservare come i nodi, se uniti insieme, sviluppino forme geometriche comuni come il quadrato, il triangolo e l’esagono. Questo esperimento è stato ripetuto molte volte dai Dr. Hans Jenny, Gerald Hawkins e altri.- Se il cerchio ha tre nodi equamente distribuiti, allora possono essere uniti per formare un triangolo.- Se il cerchio ha quattro nodi equamente distribuiti, si può formare un quadrato.- Se ha cinque nodi, si forma un pentagono.- Sei nodi, un esagono, eccetera.Sebbene sia un concetto molto semplice in termini di meccanica delle onde, Gerald Hawkins è stato il primo a stabilire matematicamente che tali forme geometriche inscritte nei cerchi fossero proprio relazioni musicali. Possiamo rimanere sorpresi nel comprendere come egli sia stato guidato a questa scoperta analizzando varie formazioni geometriche nel grano apparse nottetempo nelle campagne britanniche, e questo è stato ampiamente documentato nelle sessioni precedenti. Le più profonde, riverite forme di geometria sacra sono tridimensionali, e sono conosciute come Solidi Platonici. Ci sono solo cinque formazioni esistenti che seguono tutte le regole necessarie per essere considerate tali, vale a dire l’ottaedro a otto facce, il tetraedro a quattro facce, il cubo a sei facce, il dodecaedro a dodici facce e l’icosaedro a venti facce. Qui, il tetraedro è illustrato come un “tetraedro a stella” o tetraedro intrecciato, cioè due tetraedri uniti insieme a formare una perfetta simmetria.

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Figure 3.1 – I cinque Solidi Platonici di base.

Ecco alcune delle regole principali per questi solidi geometrici: -     Ogni formazione avrà la stessa forma per ogni faccia:o     Facce a triangolo equilatero nell’ottaedro, tetraedro e icosaedroo     Facce quadrate nel cuboo     Facce pentagonali nel dodecaedro-     Ogni linea di ogni formazione deve essere della stessa lunghezza-     Ogni angolo interno di ogni formazione deve essere uguale E, cosa più importante di tutte, -  Ogni forma deve essere perfettamente inscritta in una sfera, e tutti i punti devono toccare la superficie della sfera senza sovrapposizioni.

 Similmente ai casi bidimensionali riguardanti il triangolo, il quadrato, il pentagono e l’esagono inscritti nel cerchio, i Solidi Platonici sono semplicemente rappresentazioni di formazioni d’onda in tre dimensioni. Questo punto non è stato sottolineato abbastanza. Ogni punto di vertice dei Solidi Platonici tocca la superficie di una sfera nella zona dove le vibrazioni si fermano per formare un nodo. Quindi, quello che stiamo vedendo è un’immagine geometrica tridimensionale di vibrazione/pulsazione. Entrambi gli allievi di Buckminster Fuller e del suo prediletto prof. Hans Jenny hanno escogitato esperimenti ingegnosi per mezzo dei quali mostrare come i Solidi Platonici si formino all’interno di una sfera vibrante/pulsante. Nell’esperimento condotto dagli studenti di Fuller, un palloncino sferico viene immerso nella tintura e fatto pulsare con frequenze sonore pure, conosciute come rapporti sonori “Diatonici” [2]. Un piccolo numero di nodi equidistanti si formano sulla superficie della sfera, così come le sottili linee che li connettono l’uno all’altro. Se appaiono quattro nodi equidistanti, vedremo un tetraedro. Sei nodi equidistanti formano un ottaedro. Otto nodi equidistanti formano un cubo. Venti nodi equidistanti formano un dodecaedro, e dodici nodi equidistanti formano un icosaedro. Le linee rette che vediamo su questi oggetti geometrici rappresentano semplicemente la tensione creata dalla “ distanza più breve tra due punti” nel momento in cui ognuno dei nodi si distribuisce sull’intera superficie della sfera. Il prof. Hans Jenny ha condotto un esperimento simile, una piccola parte del quale è raffigurata qui in figura 3.2, nel quale una gocciolina d’acqua contiene una sospensione molto fine di particelle colorate di chiaro, conosciuta come una “sospensione colloidale”. Quando questa gocciolina d’acqua pesantemente riempita di particelle viene fatta vibrare a varie frequenze musicali “Diatoniche”, all’interno compaiono esattamente le formazioni dei Solidi Platonici, circondati da linee curve ellittiche che uniscono tali nodi insieme, come vediamo in figura, dove appaiono evidenti due tetraedri nell’area centrale.

Figure 3.2 – Formazione di un Solido Platonico in un fluido sferico vibrante del Dr. Hans Jenny

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Se la goccia fosse una sfera perfetta anziché una sfera appiattita, le formazioni sarebbero visibili ancor più chiaramente. 

SOLIDI PLATONICI E SIMMETRIA IN FISICA Il mistero ed il significato dei Solidi Platonici non è ancora stato del tutto perduto dalla scienza moderna, dal momento che queste forme si adeguano a tutti i criteri necessari per creare “simmetria” in fisica in molti modi differenti. Per questa ragione, si ritrovano spesso nelle teorie che trattano della multi-dimensionalità, dove molti “piani” hanno necessità di intersecarsi simmetricamente in modo da poter essere ruotati in numerosi modi e rimanere sempre nelle stesse posizioni relative l’uno all’altro. Queste teorie multi-dimensionali includono la “group theory” (“teoria del gruppo”), conosciuta anche come “gauge theory” (“teoria del calibro”), che utilizza coerentemente vari modelli Platonici per lo spazio iperdimensionale ripiegato.   Queste stesse “funzioni modulari” sono considerate i più avanzati strumenti matematici disponibili per studiare e comprendere le “dimensioni superiori”, e la teoria delle “Superstringhe” è interamente costruita su di esse. In breve, i Solidi Platonici sono già stati  riconosciuti come la chiave maestra per sbloccare il mondo delle “dimensioni superiori”. Ricordiamo che i punti precedenti sono stati menzionati in breve, essendo già stati ben trattati nei nostri precedenti libri, e che la chiave di tutto ciò è la simmetria. Quando teniamo in mente le qualità di simmetria dei Solidi di cui abbiamo parlato, le parole del Dr. Wolffs tratte dal capitolo 5 intitolato On the Importance of Living in Three Dimensions (Sull’Importanza del Vivere in Tre Dimensioni) dovrebbero assumere un particolare significato per noi:  Pag. 71 – Come vostro consigliere in esplorazione, posso dirvi che “ Ogni volta che vedete una situazione di simmetria in un problema di fisica, fermatevi e riflettete! Perché quasi sempre troverete una via più semplice per risolvere il problema usando la proprietà della simmetria”. Questa è una delle ricompense del giocare con le simmetrie. L’impressione è netta… In matematica e geometria, c’è la necessità di essere precisi; per definizione la simmetria significa che una funzione o una figura geometrica rimane la stessa, nonostante: 1) una rotazione di coordinate, 2) una traslazione lungo un asse, o 3) uno scambio di variabili. Nella scienza della fisica, che è il nostro argomento principale, la presenza della simmetria solitamente significa che una legge di Natura non cambia, nonostante: 1) una rotazione delle coordinate nello spazio, 2) una traslazione lungo un asse nello spazio, 3) la trasformazione del passato nel futuro quando t diventa –t, 4) uno scambio di due coordinate come per esempio x con y, z con –z, ecc., 5) lo scambio di ogni variabile data. (grassetto aggiunto) I Solidi Platonici manifestano la più grande simmetria geometrica tra tutte le forme esistenti, sebbene qui il Dr. Wolff non le chiami per nome. Nel prossimo estratto dal dr. Aspden, egli si riferisce alle forme dei Solidi Platonici nell’etere come “cristalli fluidi”, e spiega come essi possano avere un effetto simile ad un solido, anche se compaiono in un mezzo simil-fluido: … i fisici del 19° secolo erano in imbarazzo di fronte all’etere perché esso mostra alcune proprietà che ci dicono che è un fluido e altre che ci dicono che è un solido. Questa era la percezione in un’ epoca in cui poco o niente si conosceva dei “cristalli fluidi”. I display di molte calcolatrici tascabili usano segnali elettrici e fanno affidamento sulle proprietà di una sostanza che, come l’etere, mostra proprietà caratteristiche di entrambi gli stati liquido e solido in risposta a un’alterazione del campo elettrico.  Questo ci dà una “valida” spiegazione del perché Tesla diceva che l’etere “ si comporti come un liquido di fatto, e come un solido per luce e calore. I Solidi Platonici in realtà si comportano come fossero strutture consolidate dell’etere, organizzando i flussi energetici in schemi specifici. Dunque: i Solidi Platonici sono semplici forme geometriche di “musica cristallizzata” che si formano spontaneamente nell’etere quando questo pulsa. Un altro punto importante da ricordare è che quando una gerarchia di Solidi Platonici evolve in un’altra, il moto avverrà sempre lungo un percorso a spirale, prevalentemente secondo il classico rapporto “phi”. E’ stato osservato che anche le Onde Torsionali seguono lo schema “phi”, cosa che sarà discussa più approfonditamente quando affronteremo il sottostimato fenomeno del “potere della piramide” e l’ “effetto della cavità strutturale” esplorato dal dr. Victor Grebennikov nel settimo capitolo. 

FISICA DEI MICROCLUSTERDopo aver terminato la prima metà di questo libro, un nuovo associato ci ha segnalato il germogliare del nuovo campo della “fisica dei microcluster”, che cambia interamente il nostro punto di vista sul mondo quantico, presentandoci un intero nuovo stato della materia che non obbedisce alle “regole” comunemente accettate. I Microcluster sono minuscole particelle che presentano chiare ed inequivocabili prove che gli atomi sono vortici nell’etere che si assemblano naturalmente in forma di Solidi Platonici tramite la loro vibrazione/pulsazione. Inoltre, queste nuove scoperte sono state un duro colpo per coloro che ancora credono all’esistenza di singoli elettroni orbitanti intorno ad un nucleo anziché nuvole di elettroni in forma di onde stazionarie di energia eterica assemblate in schemi geometrici. La storia dei “microcluster” irrompe per la prima volta nel mondo ufficiale nell’edizione del Dicembre del 1989 dello Scientific American, nell’articolo scritto da Michael A.. Duncan e Dennis H. Rouvray. Dividi e suddividi un solido e i tratti caratteristici della sua solidità scompariranno uno per uno, come i tratti somatici dello Stregatto, per essere rimpiazzati da caratteristiche che comunque non sono quelle dei liquidi o dei gas. Essi appartengono invece ad un nuovo stato della materia, i microcluster… Essi pongono questioni che risiedono nel cuore della fisica e della chimica dello stato solido, e nel relativo campo della scienza materiale. Quanto piccolo deve diventare un aggregato di particelle prima che si perda il carattere della sostanza d’origine? Come possono riconfigurarsi gli atomi se liberati dall’influenza della materia che li circonda? Se la sostanza è un metallo, quanto piccolo dev’essere un gruppo (=cluster) di atomi per perdere la caratteristica condivisione di elettroni liberi che soggiace alla conduttività? (corsivo aggiunto) Meno di due anni dopo dell’irruzione di questa storia nel mondo ufficiale, la fisica dei microcluster è stata perfezionata in un apposito testo universitario scritto da Satoru Sugano e Hiroyasu Koizumi. Microcluster Physics (Fisica dei Microcluster) è stato pubblicato dalla rispettabile, ufficiale corporazione Sprinter-

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Verlag come il 21° volume di una serie di testi nel campo delle scienze materiali. Tutte le citazioni tratte da questo testo che proporremo, provengono dalla seconda edizione, edita nel 1998. Nel testo di Sugano e Koizumi, ci viene detto che, con le nuove scoperte sui microcluster, possiamo ora assemblare raggruppamenti di atomi in quattro categorie base di grandezza, ognuna delle quali con differenti proprietà: -          Molecole: 1-10 atomi.-          Microcluster: 10-1000 atomi-          Particelle fini: 1000-100.000 atomi-          Massa: più di 100.000 atomi. Studiando questa lista, ci aspetteremmo inizialmente che i microcluster posseggano tratti in comune sia con le molecole sia con le particelle fini, ma di fatto hanno proprietà che né le une né le altre mostrano, come Sugano e altri spiegano in questo passo: I Microcluster composti dai 10 ai 103 atomi non esibiscono né le proprietà della massa corrispondente né quelle delle corrispondenti molecole di pochi atomi. Si può dire che i microcluster formino un nuovo stato della materia che è una via di mezzo tra i solidi microscopici e le particelle microscopiche come atomi e molecole, e che essi mostrino sia le caratteristiche macroscopiche sia quelle microscopiche. Comunque, le ricerche in direzione di questo nuovo stato della materia sono state lasciate intatte dallo sviluppo della teoria dei quanti della materia fino a pochi anni fa. (grassetto aggiunto) Continuando a leggere, comprendiamo che non tutti i gruppi composti da un numero casuale di atomi compreso tra 10 e 1000 formano dei microcluster; solo alcuni “numeri magici” di atomi, unendosi, diventano effettivamente dei microcluster. Nel prossimo passo si descrive come ciò è stato scoperto per la prima volta, e mentre lo leggiamo dobbiamo tenere a mente che lo spettro di massa menzionato descrive analisi spettroscopiche, cosa che abbiamo affrontato nel capitolo precedente. Quando si parla di “strisce di cluster”, significa che atomi (come il sodio, Na) vengono estrusi attraverso un sottile becco per formare una “striscia” che viene poi analizzata. Più importante: non appena gli atomi vengono estrusi dal becco, alcuni di essi si raccolgono spontaneamente in microcluster, i quali dimostrano proprietà anomale: Le caratteristiche microscopiche dei microcluster sono state scoperte per la prima volta osservando delle anomalie nello spettro di massa di una “striscia di cluster” di sodio (Na) di determinate dimensioni, chiamate numeri magici. Quindi è stato confermato sperimentalmente che i numeri magici provengono dalla struttura a conchiglia degli elettroni di valenza. Stimolati da queste scoperte epocali nei microcluster di metalli, e aiutati dal progresso delle tecniche sperimentali in grado di produrre microcluster relativamente densi e non interattivi[3] di varie dimensioni, in forma di strisce di microcluster, il campo di ricerca dei microcluster si è sviluppato rapidamente negli ultimi 5/7 anni [dalla prima edizione del 1991 del libro]. Il progresso si deve anche allo sviluppo dei computer e delle tecniche di calcolo computerizzato… Il campo dei microcluster sta attirando l’attenzione di molti fisici e chimici (e anche biologi!) impegnati in ricerche sia applicate che pure, dal momento che non interessa solo i punti di vista fondamentali ma anche quelli delle applicazioni in elettronica, catalisi, ingegneria ionica, ingegneria carbon-chimica, fotografia e così via. Giunti a questo punto dello sviluppo, è stata avvertita sentita l’esigenza di un libro introduttivo per i novizi del settore, per chiarire i concetti fisici fondamentali per lo studio dei microcluster. Questo libro è destinato proprio a soddisfare tale esigenza. Ed è basato su una serie di letture fatte ai laureandi (principalmente di Fisica) dell’Università di Tokio, Università di Kyoto, Università Metropolitana di Tokyo, Tokyo Institute of Technology e Università di Kyushu, nel periodo tra il 1987 e il 1990. La nostra prossima citazione proviene dalla prima parte del libro di Sugano e Koizumi, dove vengono presentati dettagli specifici a proposito delle proprietà altamente anomale dei microcluster. Sebbene in termini di quantità di atomi siano di poco più piccoli delle particelle fini, essi sono molto più stabili. In questo caso, la maggiore stabilità si riferisce al fatto che i microcluster bruciano a una temperatura molto maggiore delle molecole o delle particelle fini dello stesso elemento. Secondo David Hudson (del quale parleremo più avanti), gli scienziati russi furono i primi a scoprire che i microcluster dovevano essere bruciati per più di 200 secondi per far apparire uno spettro di colori analizzabile, laddove tutte gli altri composti molecolari conosciuti si consumano in un massimo di 70 secondi: Quando dall’ulteriore divisione delle particelle fini giungiamo ad avere un frammento chiamato microcluster con un raggio dell’ordine dei 10 angstrom, osserviamo che dobbiamo prendere in considerazione una fisica differente da quella delle particelle fini. La differenza sostanziale deriva dal postulato teorico, parzialmente supportato dagli esperimenti, che, in linea di principio, sia possibile estrarre microcluster di forma e grandezza volute e che le loro proprietà possano essere misurate, mentre questo genere di misurazioni sono impossibili per le particelle fini. Questo postulato potrebbe essere giustificato considerando il fatto che gruppi di una data forma regolare sono molto stabili se comparati con quelli di altre forme, il numero dei quali è piuttosto esiguo. In contrasto con questo fatto, le particelle fini di forme differenti e di grandezza fissa che formano un grande agglomerato da permettere un trattamento statistico sono energeticamente pressoché degenerate. Ciò rende impossibile l’estrazione di particelle fini della forma voluta. Prova definitiva si è ottenuta dal fatto che microcluster di metalli alcalini [1.8] e nobili [1.9] in forma di striscia di cluster, quando sono della grandezza dei cosiddetti numeri magici hanno una forma pressoché sferica. Un numero magico è una specifica grandezza N [cioè il numero di atomi nel cluster] dove si verificano anomalie di abbondanza negli spettri della massa. Questo indica che i microcluster di quelle dimensioni sono relativamente stabili se comparati con quelli di grandezze vicine. (grassetto aggiunto) Nelle prossime citazioni si vedrà che le forme “pressoché sferiche” sopra citate sono proprio i Solidi Platonici e le relative geometrie. Il prossimo passaggio è probabilmente troppo tecnico per la gran parte dei lettori e può essere saltato, ma è una descrizione esaustiva di come le “strisce di cluster” vengano create e analizzate, nonché quali specifici “numeri magici” di atomi siano emersi. Inoltre, dobbiamo far notare che i cluster formati diventano elettricamente neutri, la qual cosa costituisce un altro risultato anomalo ed inatteso: Come esempio mostriamo lo spettro di massa della striscia di cluster di Sodio della Fig. 1.5. La striscia è prodotta mediante l’espansione adiabatica di una mistura di gas di Sodio e Argon attraverso un becco. I cluster di sodio nella striscia vengono foto-ionizzati, ne viene analizzata la massa con un analizzatore di massa quadripolare, e vengono infine individuati tramite un sistema di rilevazione di ioni. Esami dettagliati dell’esperimento verificano che lo spettro di massa così osservato rispecchia i cluster [elettricamente] neutri prodotti originariamente dall’estrusione. Le anomalie di abbondanza osservate nella grandezza N, quando questa è 8, 20, 40, 58 e 93 (Fig. 1.5), fanno sì che questi vengano indentificati come i numeri magici dei cluster di Sodio neutro. (grassetto aggiunto) Ora riponete molta attenzione alla prossima frase, perché il suo significato può essere facilmente frainteso: In quanto segue, mostreremo che questi numeri magici sono associati con la struttura intrinseca degli elettroni di valenza che si muovono

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indipendentemente in un efficace potenziale a simmetria sferica… Quello che ci viene detto è che nel microcluster gli ipotetici “elettroni” non sono più confinati nei singoli atomi di appartenenza, ma piuttosto che si muovono indipendentemente attraverso l’intero cluster stesso! Ricordate che nel nostro nuovo modello quantico, non ci sono elettroni, ma solo nuvole di energia eterica che scorrono dentro, verso il nucleo in conseguenza dell’effetto Biefield-Brown. In questo caso, il microcluster agisce come un singolo atomo, con il centro del cluster che diventa simile al nucleo atomico caricato positivamente, all’interno del quale scorre l’energia caricata negativamente. In modo interessante, tenendo a mente i comportamenti similfluidi dell’etere, il prossimo passaggio suggerisce che i microcluster possano avere proprietà simili sia ad un fluido che ad un solido: [La simmetria dei] microcluster di metalli sembra rivelare che i microcluster appartengano al mondo microscopico come gli atomi e le molecole, laddove invece le particelle fini appartengono al mondo macroscopico. Questo è vero per certi aspetti, ma non per tutti. Nel 2° capitolo vedremo che, a temperature interne finite, i microcluster possono apparire allo stato liquido quando vengono osservati nel mondo macroscopico… Il prossimo passaggio proviene da uno studio completamente diverso di Besley ed altri, a cui si fa riferimento alla fine del capitolo, intitolato Theoretical Study of the Structures and Stabilities of Iron Clusters (“Studio Teoretico sulle Strutture e sulla Stabilità dei Cluster di Ferro”). Ovviamente, il loro lavoro si fonda direttamente sul testo di Sugano e Koizumi e sulle scoperte occorse durante la sua stesura. Qui, la chiave è che la ricerca di Besley ed altri punta sulle proprietà elettriche e magnetiche anomale possedute dai microcluster, che non si trovano né nelle molecole né nella materia condensata: I cluster sono a buon diritto interessanti, dal momento che per piccoli cluster c’è la possibilità, nella piccola dimensione, di effetti che riconducono a proprietà elettriche, magnetiche o altro, che sono piuttosto differenti da quelle delle molecole o della materia condensata. Da un punto di vista teoretico, c’è stato anche un considerevole sforzo in direzione della ricerca per la comprensione di geometrie, stabilità e reattività di cluster di metalli puri allo stato gassoso. (grassetto aggiunto) E ora, se saltiamo direttamente alla pag. 11 del testo di fisica dei microcluster di Sugano e altri, arriviamo alla sezione 1.3.1 intitolata Fundamental Polyhedra (=Poliedri Fondamentali). E’ qui che il collegamento tra i microcluster e la geometria della fisica di Johnson diviene chiaramente evidente: Recentemente, si è discusso [1.12] del fatto che le forme stabili dei microcluster siano date dai 5 poliedri di Platone: tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro a pentagoni, icosaedro [cioè i Solidi Platonici]; e da due poliedri di Keplero a facce romboidali; il dodecaedro e il triacontaedro romboidali… E’ molto importante notare che i tetraedri non riempiono completamente lo spazio, come mostra la fig. 1.9, e che gli icosaedri, i decaedri trigonali e i dodecaedri pentagonali con simmetria rotazionale a cinque assi non sono strutture cristalline: essi non crescono secondo la struttura periodica della massa. Se il poliedro è una struttura non-cristallina, allora il microcluster, sulla via per diventare massa, deve sottostare a una fase di transizione verso una struttura cristallina Per chi ha studiato geometria sacra per molti anni, è sorprendente considerare che, ad un livello decisamente troppo piccolo per l’occhio nudo, gli atomi si raggruppano insieme in formazioni di Solidi Platonici perfetti. E’ anche interessante considerare che alcuni di questi microcluster possiedono anche qualità simil-fluide, per mezzo delle quali essi sono in grado di fluire da un tipo di struttura geometrica ad un’altra. Nel loro testo, Sugano e Koizumi prendono per assunto che certi poliedri come l’icosaedro e dodecaedro sono non-cristallini, e devono quindi sottostare a una fase di trasformazione prima di poter diventare un oggetto cristallizzato più grande. Comunque, più avanti in questo capitolo, presenteremo una prova forte e inconfutabile del fatto che l’intero modello della cristallografia è incompleto e che, in determinate circostanze, si possono ottenere formazioni molto simili ai microcluster a ordini di grandezza più elevati, da due o più elementi di atomi raggruppati insieme. Se il lettore sfoglia rapidamente il resto del testo di Sugano e altri, è notevole come riesca a vedere una gran quantità di diagrammi di atomi raggruppati in Solidi Platonici. Impariamo che il raggrupparsi di un “numero magico” di atomi crea sempre una delle strutture geometriche sopra menzionate. Se prendiamo il tetraedro, per esempio, e lo smembriamo in un certo numero di sferette aventi tutte la stessa dimensione, allora avremo bisogno di un esatto “numero magico” di sferette per costruire un tetraedro di una data grandezza. E’ lo stesso modello delle “sfere chiuse” di Buckminster Fuller, e la sua forma più semplice si esprime nel fatto che se si mettono insieme tre sfere in un triangolo e poi si posiziona sopra un quarta sfera nel mezzo si otterrà un tetraedro.  Ancor più degno di nota è che alla pagina 18 del libro Microcluster Physics (Fisica dei Microcluster), Sugano riporta una fotografia di un cluster d’oro costituito da “circa 460” atomi, all’interno del quale possiamo chiaramente osservare la struttura a sfera chiusa di atomi, che forma una geometria inconfondibile. Queste immagini sono state scattate al microscopio elettronico ad alta risoluzione, e in esse è chiaramente visibile la struttura di geometria ‘cubottaedrica’ da una varietà di angolazioni diverse. Rimarchevole il fatto che si veda il cluster, immagine dopo immagine, procedere a differenti trasformazioni geometriche della propria struttura dal ‘cubottaedro’ ad altre forme, suggerendo ancora una volta qualità simil-fluide e invisibili linee di tensione dell’etere all’opera. La figura 3.3 è un diagramma che riproduce artisticamente come il numero magico di 459 atomi sferici si compattino per formare un cluster di forma ‘cubottaedrica’, mentre 561 atomi si raggruppino in forma di icosaedro. 

Figura 3.3 – Cluster cubottaedrico di 459 atomi (a sinistra) e cluster icosaedrico di 561 atomi (a destra) 

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La prossima citazione proviene dalla sezione 3 dello studio di Besley ed altri, e propone il modello “gelatinoso” rendendo estremamente chiaro il fatto che in un microcluster la natura individuale dell’atomo si perda in favore di un comportamento di gruppo. Vedremo ancora menzionati i numeri magici e gli elettroni che si muovono attraverso l’intera struttura invece che attraverso i loro atomi di appartenenza; vedremo anche l’ipotesi che in qualche modo nei microcluster si formino “gusci geometrici” di elettroni. Per piccoli cluster di metalli semplici, come quelli alcalini, studi spettroscopici della massa hanno indicato la presenza di nuclearità (=condizioni del nucleo) preferenziali o “numeri magici” corrispondenti a picchi particolarmente intensi. Questi esperimenti portano allo sviluppo di un modello “gelatinoso” (sferico), nel quale la geometria attuale del cluster (cioè le coordinate nucleari) sono sconosciute e irrilevanti (forse perché i cluster sono fluidi e in rapida evoluzione) e si presume che gli elettroni di valenza del cluster si muovano in un potenziale centro medio sferico. Il modello gelatinoso, perciò, spiega i numeri magici dei cluster in termini di riempimento di gusci di elettroni nei cluster, che sono analoghi ai gusci di elettroni negli atomi. Per nuclearità molto più grandi (N ~ 100-1500 [atomi totali nel cluster]) ci sono oscillazioni periodiche nell’intensità dei picchi degli spettri di massa che sono stati attribuiti all’agglomerarsi dei gusci di elettroni in supergusci. L’osservazione di lunghi tempi di oscillazione nelle intensità dei picchi negli spettri di massa di cluster molto grandi di metalli (con più di 100.000 atomi) ha portato alla conclusione che tali cluster si evolvono attraverso la formazione di gusci geometrici tridimensionali di atomi e che per tali nuclearità è più il riempimento di gusci geometrici che non di quelli atomici che conferisce ulteriore stabilità al cluster.  Certamente, l’idea di “supergusci” di elettroni suggerisce una fusione fluida di atomi a livello quantico. Inoltre, emerge che l’idea stessa di elettroni sia fallace, dal momento che il prossimo passo di Besley e altri ci dice che il modello “gelatinoso”, nel quale elettroni “materiali” riempiono “gusci geometrici”, non funziona per quelli che sono conosciuti come metalli di transizione. Dal momento che a questo punto non possono esistere elettroni individuali, Besley e C. ipotizzano l’esistenza di “esplicite forze multi-corpo angolo-dipendenti”. In breve, un modello quantico di un “cristallo fluido” etereo è essenzialmente necessario per spiegare le forze che creano i microcluster: Per i metalli di transizione non c’è prova a livello nucleare che il modello gelatinoso regga, anche per piccole nuclearità… speriamo che un modello che introduce esplicite forze multi-corpo angolo-dipendenti (come nel modello MM [Murrell-Mottram] che abbiamo adottato) abbia miglior successo nello spiegare le preferenze strutturali dei cluster. Se ripensiamo ai risultati di questi studi sui microcluster, non dobbiamo dimenticare che i Solidi Platonici si formano molto facilmente facendo vibrare un regione sferica di un fluido. E’ piuttosto sorprendente che gli studiosi dei microcluster non sembrano aver notato questo collegamento. La visione prevalente della meccanica quantica come un fenomeno di particelle ha una così forte presa nelle menti dei ricercatori scientifici da richiedere una dimostrazione esaustiva a proposito dei “gusci geometrici” di elettroni. La domanda chiave che deve essere posta è come e perché questa geometria si formi, e l’idea di un mezzo quantico vibrante e simil-fluido costituisce di fatto la risposta più semplice. Un microcluster è semplicemente un più grande “atomo di etere” in una forma geometrica perfetta.

DAVID HUDSON E GLI “ELEMENTI ORMUS” ELEMENTI ORMUS CONOSCIUTIElemento Numero Atomico Cobalto 27Nickel 28Rame 29Rutenio 44Rodio 45Palladio 46Silver 47Osmio 76Iridio 77Platino 78Oro 79Mercurio 80Tabella 3.1 – Microcluster di Metalli o Elementi “Ormus” conosciuti nel brevetto di David Hudson Ora introduciamo il lavoro di David Hudson, che nei tardi anni ’70 scopre una sostanza che finirà per trasformare i microcluster in una miniera d’oro nelle sue mani. Hudson spende parecchi milioni di dollari per analizzare e testare in diversi modi queste sostanze misteriose, così che nel 1989 giungerà a brevettare la sua scoperta dei microcluster chiamandoli “ORME” (Orbitally Rearranged Monatomic Elements = Elementi Monoatomici dalle Orbite Modificate). [Nelle discussioni il nome viene comunemente cambiato in elementi “Ormus” o “M-state” per non interferire con il copywright di Hudson]. Hudson mostra un’ampia conoscenza della fisica dei microcluster nelle sue letture pubblicate dai primi anni ’90, ma le sue scoperte sono più controverse di quelle trovate nel testo di Sugano & C. o di quelle di altre pubblicazioni ufficiali. Il brevetto di Hudson si concentra sulle strutture dei microcluster da lui trovate nei seguenti metalli preziosi. (A questo punto dobbiamo notare che Sugano e Koizumi hanno stabilito che sono stati trovati microcluster anche in elementi non metallici).Secondo Hudson nell’acqua di mare si trova una varietà sconfinata di tutti i metalli che formano microcluster sopra menzionati. In maniera ancor più sorprendente, Hudson afferma che questi elementi potrebbero essere presenti sulla Terra allo stato di microcluster in quantità di più di 10.000

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volte superiore che non nella loro comune forma metallica. La ricerca di Hudson dimostra che questi microcluster di metalli si trovano in molti sistemi biologici diversi, comprese molte varietà di vegetali, e che essi possono arrivare a costituire fino al 5% in peso di materia cerebrale di un vitello. Inoltre, tali microcluster agiscono come superconduttori a temperatura ambiente, possiedono qualità superfluide e levitano in presenza di campi magnetici, dal momento che nessuna forza magnetica è in grado di penetrare attraverso i loro gusci esterni. Tali qualità fisiche combaciano con le descrizioni di vari materiali tratti da tradizioni alchemiche in Cina, India, Persia ed Europa. Varie persone si sono offerte volontarie per ingerire microcluster d’oro o “oro monoatomico”, ed hanno raccontato di aver sperimentato gli stessi effetti psichici, come le trasformazioni kundaliniche, riportate nelle scritture Vediche dell’antica India.Ancor più controverse sono le scoperte brevettate da Hudson riguardanti il riscaldamento di microcluster di iridio. Non appena il materiale viene riscaldato, si osserva un incremento del suo peso del 300% e oltre. C’è di più: non appena un microcluster di iridio viene riscaldato fino a 850° Celsius il materiale scompare fisicamente alla vista e perde tutto il suo peso. Comunque, quando la temperatura viene nuovamente ridotta, il microcluster di iridio riappare e riguadagna gran parte del suo peso originale. Nel suo brevetto, Hudson ha una tabella generata da analisi termo-gravimetriche che illustrano l’evolversi di questo comportamento.L’idea di un materiale che aumenta di peso, poi spontaneamente perde peso e scompare completamente alla vista non è più così fuori luogo se combiniamo le scoperte di Kozyrev con le modifiche di Ginzburg alle equazioni convenzionali della relatività e le scoperte di Mishin e Aspden sulle densità multiple dell’etere. Nel primo capitolo, Kozyrev ha mostrato come il riscaldamento o il raffreddamento di un oggetto possa influire sul suo peso in modi sottili ma misurabili. Abbiamo anche visto che questi incrementi e decrementi avvengono in improvvise esplosioni “quantiche”, non in modo lento e progressivo. Il prof. Vladimir Ginzburg suggerisce che la massa di un oggetto si converta in campo puro non appena si approssima alla velocità della luce, e i dati di Mishin e Aspden suggeriscono che la massa in realtà si evolva in una densità di energia eterica più elevata. Così, gli effetti osservati e brevettati sui microcluster di iridio in questo volume forniscono la prima grande prova dell’idea che un oggetto possa essere completamente spostato in una dimensione (o densità) di energia eterica più elevata. Nel caso del microcluster di iridio, sembrerebbe che la struttura geometrica del microcluster permetta che l’energia del calore venga imbrigliata molto più efficientemente. L’imbrigliamento delle vibrazioni di calore, poi, crea una estrema risonanza a una temperatura relativamente più bassa, portando le vibrazioni interne dell’iridio oltre la velocità della luce. (E’ plausibile che le vibrazioni interne siano già relativamente vicine alla velocità della luce prima che venga introdotta tale risonanza, grazie alla velocità alla quale l’etere fluisce attraverso il “vortice” atomico delle nuvole elettroniche negative e del nucleo positivo). Poi, quando la soglia della velocità della luce viene raggiunta, l’energia eterica dell’iridio si sposta in una dimensione più alta, causando così la sua scomparsa dalla vista. Quando la temperatura viene ridotta, l’iridio ritorna nella nostra dimensione, dal momento che le pressione che lo teneva nella dimensione superiore è stata eliminata. 

ANOMALIE NELLE FORMAZIONI CRISTALLINE Ora che abbiamo trattato dell’anomala situazione dei microcluster, siamo pronti ad affrontare i problemi più convenzionalmente riconosciuti della formazione dei cristalli. Il comune sale da tavola è l’esempio perfetto di come due elementi diversi, sodio e cloro, possano fondersi insieme e generare un Solido Platonico, in questo caso il cubo. Due atomi di idrogeno e uno di ossigeno si uniscono in forma di tetraedro per creare la molecola dell’acqua, (che non è un cristallo allo stato liquido ma ha una molecola tetraedrica), e i cristalli di fluoro formano un ottaedro. I cristalli che si formano con queste proprietà manterranno dappertutto al loro interno lo stesso modello, e sono simmetrici. Una descrizione più tecnica è che i cristalli sono “solidi che hanno superfici (facce) piatte che si intersecano secondo angoli specifici, e sono ordinati a livello microscopico”. La nostra domanda chiave da ricordare qui dovrebbe essere: “perché i vortici di energia che sono sferici finiscono per unirsi insieme con questi angoli e schemi così geometricamente precisi?” La risposta, ovviamente, deve essere trovata nella comprensione dei Solidi Platonici come strutture di energia “armonica” nell’etere. La definizione classica di Glusker e Trueblood di come si formino i cristalli è che essi sono prodotti da…un assembramento di atomi che si ripete regolarmente. Ogni cristallo può essere visto come costituito dalla continua e ripetuta traslazione tridimensionale di un qualsiasi schema strutturale di base. Il termine “traslazione” significa ruotare un oggetto specifico di un preciso numero di gradi, come ad esempio 180°, il che formerebbe un cristallo “a due direzioni” dal momento che ci sono due traslazioni di questo tipo in un angolo giro di 360°. Così, “una traslazione ripetuta” significa che l’elemento strutturale di base (atomo o gruppi molecolari di atomi) che forma un cristallo può essere ruotato allo stesso modo più e più volte per formare lo schema ripetuto. Il termine tecnico per un accomodamento così regolare è periodicità, che significa che un cristallo è fatto di una “qualsiasi unità strutturale di base che si ripete infinitamente in tutte le direzioni, che riempie tutto lo spazio” al proprio interno. La stessa struttura (atomo o gruppo di atomi) continua a ripetersi nella stesso, periodico, modo; da cui il termine periodicità. Nella teoria classica della formazione “periodica” del cristallo, ogni atomo conserva la propria forma e dimensione originale e non influenza gli altri atomi a parte quelli ai quali è direttamente collegato. E’ importante comprendere che il modello della periodicità ha funzionato molto bene in cristallografia. Ogni tipo di cristallo scoperto potrebbe essere analizzato con questo metodo, e gli angoli tra le sue facce potrebbero essere predetti in base a semplici principi geometrici. In più, nel 1912, Max Von Laue scoprì un modo per utilizzare i raggi X per illuminare la struttura interna dei cristalli, creando quello che viene chiamato come “diagramma di diffrazione”. Il diagramma appare come un assembramento di singoli punti di luce su uno sfondo scuro. Questo fatto portò ad una intera scienza di ‘cristallografia a raggi X’ che fu formalizzata da William H e William L. Bragg, dove i punti di luce vengono analizzati geometricamente in relazione l’uno all’altro al fine di determinare cosa realmente sia la struttura di un vero cristallo. Nei settant’anni successivi a questa scoperta, ogni diagramma di diffrazione che è stato analizzato dagli scienziati della scienza ufficiale si adattava perfettamente al modello della periodicità, cosa che portò all’inevitabile ed apparentemente semplice conclusione che i cristalli fossero un assembramento di singoli atomi in unità strutturali. Uno delle regole più puramente matematiche del modello della periodicità è che un cristallo può avere solo rotazioni (traslazioni) in 2, 3, 4 e 6 direzioni. In questo modello, se si ha un cristallo che è effettivamente fatto di singoli atomi o molecole

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in una struttura periodica ripetitiva, il cristallo non può avere una rotazione a 5 sensi o una rotazione in più di 6 direzioni. “Si suppone” che gli atomi mantengano le loro proprie identità puntiformi e che non si uniscano con altri atomi in un intero più grande. Tuttavia, in termini puramente geometrici, il dodecaedro ha cinque assi di simmetria e l’icosaedro ha 5 e 10 assi di simmetria. Questi Solidi Platonici soddisfano tutti i requisiti per la simmetria, come sottolineato dal dr. Wolff precedentemente in questo capitolo, ma non si può semplicemente impacchettare singoli atomi per creare una di queste forme. Quindi il dodecaedro e l’icosaedro hanno la simmetria ma ancora non hanno la periodicità delle formazioni cristalline. Perciò, non c’era nessun indizio in scienza che facesse credere che entrambe queste forme potessero comparire come strutture molecolari cristalline, era “impossibile”. O almeno così credevano loro…Ora addentriamoci nell’infame incidente di Roswell. Secondo l’ex impiegato di Groom Lake / Area 51 Edgar Fouche, sui resti rinvenuti sono state trovate delle strutture molecolari che non soddisfano il modello convenzionale della periodicità cristallina. Questi vennero conosciuti come “quasi-cristalli” (quasi-crystals), abbreviazione di “cristalli quasi-periodici” (quasi-periodic crystals) Sia l’icosaedro sia il dodecaedro apparvero in queste leghe uniche. Simili a microcluster ma ad un più elevato ordine di grandezza, questi quasi-cristalli manifestavano molte strane proprietà, come estrema durezza, estrema resistenza al calore e non-conduttività elettrica, anche se normalmente i metalli presenti in queste formazioni sono dei conduttori! (Questo concetto sarà chiarito nelle prossime righe). Diversamente dai microcluster, che pare si possano formare individualmente solo da “strisce di cluster”, i quasi-cristalli possono essere raggruppati insieme per formare delle leghe. Fouche afferma quanto segue sul proprio sito internet, : Ho detenuto cariche all’interno della USAF [l’Aeronautica Militare USA] che richiedevano che fossi in possesso di accessi Top Secret, Top Secret-Crypto e di classe “Q”… Nella sala centrale a Groom [base top secret di Groom Lake], ho udito parole come Forze di Lorentz, detonazioni pulsanti, radiazione ciclotroniche, generatori di campo a trasduzione di flusso quantico, lenti di energia di quasi-cristalli e ricevitori quantici EPR. Mi hanno detto che i quasi-cristalli erano la chiave [d’accesso] ad un intero nuovo ramo di tecnologie per la propulsione e le comunicazioni. A tutt’oggi sono oggetto di forti pressioni affinché spieghi le eccezionali proprietà elettriche, ottiche e fisiche dei quasi-cristalli e il perché tali ricerche vengano secretate… Quattordici anni di ricerche sui quasi-cristalli hanno permesso di stabilire l’esistenza di una ricca varietà di quasi-cristalli stabili e meta-stabili con cinque, otto, dieci e dodici assi di simmetria, con strane strutture [come il dodecaedro e l’icosaedro] e interessanti proprietà. Si è reso necessario sviluppare nuovi strumenti per lo studio e la descrizione di questi straordinari materiali. Ho scoperto che ricerche segrete hanno mostrato che i quasi cristalli sono molto promettenti come materiali per lo stoccaggio di grandi energie, componenti di matrici metalliche, barriere termiche, rivestimenti inusuali, sensori ad infrarossi, applicazioni laser ad alta potenza ed elettro-magneti. Alcune leghe ad alta resistenza e alcuni strumenti chirurgici sono già sul mercato. [Nota: Wilcock è stato personalmente informato nel 1993 che il Teflon e il Kevlar sono entrambi frutto di retro-ingegneria] Una delle storie che mi sono state raccontate più di una volta era che una delle coppie di cristalli usate nella propulsione dell’incidente di Roswell fosse un Cristallo di Idrogeno. Fino a poco tempo fa, creare un cristallo di idrogeno andava oltre le nostre conoscenze scientifiche. Ora la situazione è cambiata. In un Programma Black Top Secret, sotto la DOE, è stato scoperto un metodo per produrre cristalli di idrogeno, poi la produzione è iniziata nel 1994. Il lattice di quasi-critalli di idrogeno, e un altro materiale non nominato, formavano le basi per la propulsione a scudo plasmatico del velivolo di Roswell ed era una parte integrante del motore bio-chimico del veicolo. Una quantità di avanzata cristallografia che gli scienziati non osavano nemmeno sognare fu scoperta da scienziati ed ingegneri che valutarono, analizzarono e tentarono di risalire per retro-ingegneria alla tecnologia che si era presentata col veicolo di Roswell e con altri otto veicoli che caddero dopo di allora. Discutibilmente, dopo 35 anni di segrete ricerche sui materiali di Roswell, coloro che avevano recuperato queste tecnologie hanno ancora centinaia se non migliaia di enigmi irrisolti su quanto hanno trovato, ed è stato giudicato “prudente” introdurre i “quasi-cristalli” nel mondo non scientifico con una certa gradualità. Ora ci sono letteralmente migliaia di riferimenti diversi ai quasi-cristalli su Internet, completamente privi di ogni menzione ai microcluster. (Non un singolo studio scientifico tra quelli che siamo stati in grado di trovare in rete menziona i quasi-cristalli e i microcluster nello stesso documento). Molti dei riferimenti ai quasi-cristalli provengono da compagnie che sono partner del governo, ed è facile intuire come vengano studiati in modo intenso ed ampio. Tuttavia, non vengono quasi mai menzionati sui media generalisti, e nonostante ciò presentano una sfida unica alle nostre prevalenti teorie della fisica quantica. La ricerca va avanti, ma con una esaltazione molto dimessa. Dan Schechtman è stato insignito dell’onere/onore di aver scoperto (o di aver avuto la possibilità di ri-scoprire) i quasi-cristalli l’8 Aprile 1982 con una lega Alluminio-Manganese (Al6Mn) che all’inizio era allo stato di liquido fuso e che poi veniva raffreddata molto velocemente. Si è verificata la produzione di cristalli in forma di icosaedro, come determinato dal diagramma a diffrazione che è stato osservato, simile all’immagine qui sotto. I dati di Schechtman non sono mai stati pubblicati fino al Novembre 1984! Nell’immagine a destra della figura 3.4 possiamo vedere chiaramente un numero di pentagoni, che indica la simmetria a cinque assi dell’icosaedro: 

Figura 3.4 – L’Icosaedro (a sinistra) e il suo diagramma a diffrazione a raggi X di un quasi-cristallo (a destra)

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 Come abbiamo detto, con l’avvento dei quasi-cristalli, sono apparsi sia il dodecaedro che l’icosaedro, insieme ad altre inusuali forme geometriche, che in qualche modo completano la comparsa di tutti e cinque i Solidi Platonici nel mondo molecolare. Sia il dodecaedro che l’icosaedro posseggono elementi di simmetria a cinque assi con le loro strutture pentagonali. La figura 3.5 di An Pang Tsai del NRIM di Tsukuba, Giappone, mostra una lega quasi-cristallina di Alluminio-Rame-Ferro in forma di dodecaedro e una lega di Alluminio-Nichel-Cobalto in forma di prisma decagonale (10 lati): 

Figure 3.5 – Prisma dodecaedrico (sin.) e decagonale (des.) di quasi-cristalli creati da An Pang Tsai del NRIM. Il problema, qui, è che non si possono creare tali cristalli usando singoli atomi uniti insieme, ma, come possiamo ancora vedere nelle fotografie, essi sono assai reali. Il problema chiave per gli scienziati, allora, è come spiegare e definire il processo per mezzo del quale si formano questi cristalli. Secondo A.L. Mackay, uno dei modi per includere la simmetria a cinque assi nella definizione cristallografica è “l’abbandono dell’atomicità”. Strutture frattali con cinque assi ovunque richiedono che vengano abbandonati gli atomi di grandezza finita. Questo non è un assunto realistico per i cristallografi del mondo, ma i matematici sono liberi di esplorarlo. [grassetto aggiunto]  Ciò che questo suggerisce è che, similmente ai microcluster, pare che i quasi-cristalli non abbiano più atomi individuali, ma piuttosto che gli atomi si siano fusi insieme in una unità attraverso l’intero cristallo. Mentre può apparire impossibile da credere per i cristallografi, in realtà è tra le quattro più semplici potenziali soluzioni al problema di A. L. Mackay, poiché include la semplice geometria tridimensionale e si correla con le nostre osservazioni sui microcluster. Ancora: dal momento che i cristalli sono molto reali, l’unico grande ostacolo da superare è la nostra fissazione sulla credenza che gli atomi siano fatti di particelle. Un altro esempio a riguardo si ha nel Condensato di Bose-Einstein, teorizzato per la prima volta nel 1925 da Albert Einstein e Satyendranath Bose, e dimostrato per la prima volta in un gas nel 1995. In breve, un Condensato di Bose-Einstein è un grande gruppo di atomi che si comporta come se fosse una particella singola, con ogni atomo che lo compone che sembra occupare simultaneamente tutto lo spazio e tutto il tempo attraverso l’intera struttura. Si misura che tutti gli atomi vibrano alla stessa esatta frequenza e viaggiano alla stessa velocità, e tutto appare essere situato nella stessa area di spazio. Le varie parti del sistema agiscono rigorosamente come un intero unificato, perdendo ogni segno di individualità. Questa è la vera proprietà richiesta a un superconduttore per esistere. (Un superconduttore è una sostanza che conduce elettricità senza perdita di corrente). Tipicamente, un condensato di Bose-Einstein può essere formato solo a temperature estremamente basse. Tuttavia, sembra di osservare un processo simile a quello che avviene nei microcluster e nei quasi-cristalli, dove non esiste più un senso di identità atomica individuale. Sorprendentemente, un altro processo simile avviene anche nella luce laser, conosciuta come luce “coerente”. Nel caso del laser, l’intero fascio di luce si comporta come se fosse un unico “fotone” nello spazio e nel tempo; in un fascio laser non c’è nessun modo per separare fotoni individuali. E’ interessante notare che i laser, i superconduttori e i quasi-cristalli sono stati tutti trovati in tecnologie ET recuperate dal 1940 in poi. Tutto questo ovviamente introduce un intero nuovo mondo di fisica quantica sul tavolo della discussione. Nel tempo, pare che i quasi-cristalli e il condensato di Bose-Einstein saranno usati molto più diffusamente e compresi come esempi di come siamo stati fuori strada nel nostro pensiero dei quanti basati su “particelle”. Inoltre, il fisico britannico Herbert Froehlich ha supposto nei tardi anni ’60 che sistemi viventi si comportano frequentemente come i condensati Bose-Einstein, suggerendo che sia in atto un ordine a scala più alta. Discuteremo di questo nei capitoli successivi, che si accordano con la biologia eterica. 

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Figura 3.6 – Tavola geometrica degli Elementi di Sir William Crookes nella ristampa di Dan Winter La nostra prossima domanda riguarda le nuvole di elettroni che sono state osservate nell’atomo. Rod Johnson e Dan Winter hanno entrambi notato che nell’atomo le nuvole di elettroni a forma di lacrima si adattano perfettamente alle facce dei Solidi Platonici. Winter si riferisce alle nuvole di elettroni come “coni a vortice” (vortex cones), e la figura 3.6 è sfortunatamente una copia illeggibile della Tavola Periodica degli Elementi come originariamente ideata da Sir William Crookes, uno scienziato famoso e altamente rispettato dei primi del ‘900, il quale in seguito divenne investigatore nel campo della parapsicologia. Nella parte bassa dell’immagine, vediamo un’illustrazione di come i “coni a vortice” si adattino su ogni faccia dei Solidi Platonici. (Pare che una copia più leggibile della figura 3.6 esista in uno dei libri precedenti di Winter. Alcuni dei nomi degli elementi possano essere ricavati guardando l’immagine a grandezza naturale, e altri possano essere dedotti dalla loro posizione in relazione alla classica Tavola Periodica degli Elementi. Il documento ovviamente si legge dall’alto in basso, e il primo elemento che è scritto proprio sotto i due cerchi al centro è l’Elio, e la linea poi si muove verso l’elemento successivo. La scala sulla sinistra è una serie di misure graduate, che inizia dallo 0° della linea superiore e aumenta di unita di 10° per ogni linea. I numeri dei gradi scritti sulla scala sono 50, 100, 150, 200, 250, 300, 350 e 400. Questo pare indicare che la teoria di Sir Crookes comprendesse rotazioni angolari o traslazioni degli elementi in base alla loro geometria quando ci muoviamo da un elemento al successivo. Possiamo vedere che l’onda è per lo più dritta, ma al tempo stesso ci sono inclinazioni nella linea che sembrano corrispondere a rotazioni

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angolari più ampie che devono essere fatte). Ritornando ai Solidi Platonici nell’etere, Aspden afferma che essi agiscono come “cristalli fluidi”, cioè che si possono comportare come solidi e come liquidi allo stesso tempo. Così, dopo aver capito che le nuvole di elettroni sono tutte posizionate secondo il modello dei Solidi Platonici, diventa molto più facile capire come si formino i cristalli e anche come probabilmente si formino i quasi-cristalli. Ci sono “nidi” di Solidi Platonici nell’atomo, un solido per ogni sfera principale nel “nido”, proprio come ci sono “nidi” di nuvole elettroniche a differenti livelli di valenza tutti co-esistenti. I Solidi Platonici formano una griglia e una struttura energetica attraverso cui l’energia eterica deve fluire non appena si avvicina al centro positivo di bassa pressione dell’atomo. Così, vediamo che ogni faccia dei Solidi funziona come un tunnel attraverso cui l’energia deve passare, creando ciò che Winter ha chiamato “coni a vortice”.  Ora che il necessario contesto è stato chiarito, i concetti di Johnson sulla simmetria Platonica all’interno della struttura di atomi e molecole del prossimo capitolo non dovrebbero risultarci così strani come probabilmente appaiono alla maggior parte delle persone. Dato quello che abbiamo visto nell’estesa ricerca che è stata sviluppata, specialmente con l’ingegneria dei quasi-cristalli, pare che questa informazione sia già sfruttata dall’umanità in certi circoli ristretti.

 

RIFERIMENTI:1. Aspden, Harold. Energy Science Tutorial #5. 1997. URL: http://www.energyscience.co.uk/tu/tu05.htm2. Crane, Oliver et al. Central Oscillator and Space-Time Quanta Medium. Universal Expert Publishers, June 2000, English Edition. ISBN 3-9521259-2-X3. Duncan, Michael A. and Rouvray, Dennis H. Microclusters. Scientific American Magazine, December 1989.4. Fouche, Edgar. Secret Government Technology. Fouche Media Associates, Copyright 1998/99. URL: http://fouchemedia.com/arap/speech.htm5. Hudson, David. (ORMUS Elements) URL: http://www.subtleenergies.com6. Kooiman, John. TR-3B Antigravity Physics Explained. 2000. URL:http://www.fouchemedia.com/Kooiman.htm7. Mishin, A.M. (Levels of aetheric density) URL: http://alexfrolov.narod.ru/chernetsky.htm8. Winter, Dan. Braiding DNA: Is Emotion the Weaver? 1999. URL: http://soulinvitation.com/braidingDNA/BraidingDNA.html9. Wolff, Milo. Exploring the Physics of the Unknown Universe. Technotran Press, Manhattan Beach, CA, 1990. ISBN 0-9627787-0-2. URL: http://members.tripod.com/mwolff[1] in inglese God=Dio, (N.d.T.)[2] In acustica musicale, si definisce diatonica una scala ottenuta mediante la divisione dell’ottava in 5 toni e 2 semitoni. Wilcock si riferisce ai suoni diatonici come puri in quanto i loro rapporti numerici (considerati nella scala naturale) si approssimano all’intero. (N.d.T.)[3] Ossia inerti (N.d.T.)

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CIMATICA

La geometria sacra gioca un ruolo importante nella fisica eterica, che presentiamo in questo libro. La ragione è semplice. Quando l'universo prende forma da una sostanza sola, allora l'unico modo per dare all'universo fisico un aspetto apparentemente separato di cose materiali individuali, è attraverso la forma, dato che la sostanza stessa non è discriminata. Quindi la geometria dell'etere e la sua strutturazione è il punto chiave per creare il mondo materiale. La relazione tra vibrazione e geometria è ben descritta nel lavoro del dottore Svizzero Hans Jenny (1904-1972), in una scienza chiamata "Cimatica".

La ricerca del Dr.Hans Jenny, la vibrazione di un fluido mostra un tetraedro a stella

Buckminster Fuller (1895-1983) è stato il primo a scoprire che esisteva una relazione tra frequenze musicali (la scala Diatonica) e le forme geometriche. Ha usato un pallone sommerso in tinta blu e l'ha fatto vibrare con frequenze della scala musicale (i 7 tasti bianchi del piano): come risultato dell'interferenza delle onde sono apparse disposizioni bidimensionali meravigliose sulla superficie. Il Dr.Hans Jenny ha portato avanti il lavoro di Buckminster Fuller e ha provato queste vibrazioni d'onda stazionaria in volumi sferici di fluidi. Con sua sorpresa sono apparsi tutti i solidi Platonici, che hanno preso nome dal leggendario filosofo Platone. Nell'immagine sopra vedete un tetraedro a stella, si trova sulla copertina di questo libro! Se esaminate bene l'immagine potete notare i due triangoli equilateri, uno punta verso l'altro e l'altro punta in basso. Assieme formano un simbolo conosciuto come Stella di Davide, ma ricordate che in tre dimensioni i due triangoli sono tetraedri.

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Stella di Davide

Le linee bianche nella fotografia sono i punti dove la vibrazione si annulla, sono punti nodali, i punti fermi dove le particelle colloidali dissolte nel fluido si rifugiavano quando il fluido vibrava. Quando le onde uscenti dal centro della sfera incontrano le onde riflesse dalla superficie della sfera, si formano onde stazionarie. Platone spiegava nel suo libro Timaeus che i solidi Platonici sono le forme di base che costruiscono la materia e che questa conoscenza veniva dalla leggendaria Atlantide. Ora abbiamo prova che l'umanità sapeva dei solidi Platonici prima di Platone. Nell'Ashmolean Museum di Oxford sono preservati i 5 solidi Platonici e altri solidi semi-regolari descritti da Pitagora. Esistono Solidi Platonici di pietra datati almeno 1000 anni prima di Platone! Queste pietre sono state scoperte in Inghilterra e attribuite ai popoli Neolitici, una cultura che secondo la nostra conoscenza attuale non aveva l'abilità matematica per capire queste forme, però sono state scolpite nella pietra! Non è sorprendente ora che un fluido in vibrazione possa creare forme come queste e che queste forme sono state descritte da Platone circa 400 anni prima di Cristo? Il segreto della "geometria Sacra" non è nella geometria, ma nel fatto che le vibrazioni prendono struttura geometrica! La geometria sacra è stata preservata lungo la storia nei circoli Massonici, perchè pensavano che fosse una conoscenza importante che rivela i segreti dell'Universo! Gli scienziati contemporanei ora ci dicono che infatti tutta la creazione nasce da vibrazioni eteriche come ha sempre detto la cosmologia Hindu descrivendo il suono Ohm di Brahman come la vibrazione che crea il mondo fisico. Daniel Winter e David (n.d.t. Wilcock) hanno interpretato questi esperimenti di Cimatica e concordano entrambi sul punto che gli schemi di interferenza Platonici si creano anche nell'etere e danno forma all'atomo. Gli Egizi dicevano che la materia è musica congelata e se la materia è il risultato di vibrazioni musicali nell'etere come dimostrato dagli esperimenti di Cimatica, ora possiamo apprezzarne il motivo. 

FISICA DELL'IMPLOSIONEDaniel Winter presenta una fisica detta "fisica dell'implosione". Conclude che l'intero universo, il mondo materiale è creato da una sostanza non-materiale, l'etere. L'etere è come un fluido super-conduttivo che fluisce attraverso tutti gli oggetti fisici. Il vacuum eterico è un medium estremamente denso e senza frizione. Il miglior confronto in natura è lo stato super-conduttivo dell'elio. Quando l'elio viene raffreddato ad una temperatura inferiore ai 2° Kelvin diviene un super-fluido, che gli oggetti possono attraversare senza risentire della frizione. Daniel Winter ora crede che i vortici, piccoli tornado nell'etere simil-fluido, siano i mattoni fondamentali della materia. Dato che l'etere è un certo tipo di fluido, segue le leggi fisiche conosciute dell'idrodinamica. Cosa interessante, nel 1895 i chiaroveggenti Charles Leadbeater e Annie Besant hanno pubblicato un articolo in un agazine intitolato "Occult Chemistry" dove spiegavano la struttura interna dell'Idrogeno, dell'Ossigeno e del Nitrogeno. Usando solo la chiaroveggenza, hanno rivelato la struttura interna dei suddetti elementi. I chiaroveggenti non avevano preparazione scientifica, comunque hanno disegnato le seguenti forme toroidali come mattoni fondamentali dell'atomo:

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Anu

Hanno chiamato queste forme di flusso toroidale "Anu" e hanno detto che l'atomo prende forma dall'etere usando Anu come forma di flusso (4). Daniel Winter supporta l'idea di questi due chiaroveggenti e usa la forma a toroide da queste osservazioni assieme ai Solidi Platonici per costruire l'atomo. Secondo Daniel Winter l'etere crea vortici, piccoli tornado di energia spiraleggiante nell'oceano di etere, il nostro universo. I vortici nell'etere sono come piccoli mulinelli in un fiume. Il vortice è il flusso naturale per i fluidi. Lo stesso flusso vorticoso si crea ogni volta che togliamo il tappo dal lavandino! Quando due di questi vortici si uniscono formano un toroide:

Singolo vortice d'etere(Cortesia di Dan Winter, 

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Doppio vortice= Toroide(Cortesia di Dan Winter, 

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Ora il toroide è un'unica forma di flusso in idrodinamica, permette ai fluidi di muoversi a spirale verso l'interno e l'esterno sulla stessa superficie del toroide. E' una forma molto stabile. Se l'universo è essenzialmente creato da una sostanza universale, l'etere, dev'esserci una forma usata per creare differenti cose separate da questa sostanza universale. Il toroide è il flusso perfetto naturale per creare una entità apparentemente separata nell'etere senza forma, abbastanza stabile per durare. Il flusso toroidale è simile agli anelli creati dal fumo di una sigaretta. Il fumo di sigaretta si avvolge all'interno sopra l'anello di fumo e torna fuori da sotto l'anello. Si ripiega costantemente all'interno per uscire dall'altra parte. Il toroide viene spesso confrontato con la forma di una ciambella o una mela. E' una forma sferica ripiegata all'interno ai poli per formare un piccolo foro nel mezzo. I toroidi eterici individuali possono essere incorporati tra loro. Per incorporare i toroidi è necessario che i coni del vortice del toroide siano allineati con le facce dei solidi Platonici. La base piatta del cono de vortice dovrebbe toccare la faccia di un solido Platonico. Come esempio mostriamo il cubo che contiene 3 coppie di vortici o 3 toroidi allineati perpendicolarmente tra loro in un cubo e 5 toroidi incorporati in un dodecaedro.

Cubo (3 toroidi) - Dodecaedro (5 toroidi)(Cortesia di Dan Winter, 

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Ora possiamo ricordare dal Cubo di Metatron che i solidi Platonici stessi possano essere annidati, stanno uno dentro l'altro. Prendiamo il cubo, quando si disegnano linee che interconnettono tutti i centri sulle 6 facce del cubo, formano l'ottaedro. L'ottaedro viene circoscritto dal cubo iniziale. Lo stesso processo può essere ripetuto ora on l'ottaedro interconnettendo i centri delle facce dell'ottaedro. Il risultato è un cubo ora circoscritto dall'ottaedro. Questo processo può andare avanti all'infinito, creando solidi Platonici sempre più piccoli prefettamente annidati tra loro, si crea un frattale, uno schema geometrico ripetititivo.

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Solidi Platonici annidati(Cortesia di Dan Winter, 

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L'annidamento di solidi Platonici non è ristretto al cubo e all'ottaedro. Tutti i solidi Platonici possono essere annidati fra loro. L'annidamento dei solidi Platonici crea i gusci degli elettroni dell'atomo. Similmente in scala inferiore, viene creato il nucleo dell'atomo. Gli elettroni nei gusci corrispondono ai vortici annidati nelle simmetrie Platoniche. Secondo Daniel Winter, la fisica ha confuso queste forme d'onda vorticose per particelle. Nell'atomo, gli elettroni orbitano attorno al nucleo a distanza fissa. La sfera che descrive il piano orbitale dell'elettrone è chiamata guscio elettronico. Ci sono diversi tipi di gusci nella struttura dell'atomo a cui sono stati dati i nomi s,p,d e f e contengono rispettivamente 2,6,10 e 14 elettroni al massimo.1 coppia di vortici (1 toroide) corrisponde con i due elettroni del guscio s.3 coppie di vortici annidati in un cubo corrispondono con i 6 elettroni del guscio p.5 coppie di vortici annidati in un dodecaedro corrispondono con i 10 elettroni del guscio d.7 coppie di vortici annidati in un icosaedro corrispondono con i 14 elettroni del guscio f.

Quindi la materia è un flusso stabile che emerge dall'etere. Prende forma geometrica da una energia senza forma, creando l'illusione delle particelle separate dette elettroni nei gusci e delle particelle che compongono il nucleo. La fisica convenzionale non ha potuto spiegare perchè l'atomo possiede questi numeri "casuali" di 2,6,10 e 14 elettroni nelle nubi elettroniche, i gusci orbitali attorno al nucleo. Il modello di Daniel Winter dell'atomo ora spiega esattamente perchè si manifestano questi numeri nella tavola periodica degli elementi! Questi numeri si relazionano con le proprietà geometriche dei Solidi Platonici! Per la prima volta abbiamo anche una spiegazione del perchè gli elettroni non collassano nel nucleo e di come sia rigenerata l'energia irradiata. Gli elettroni non sono particelle che ruotano attorno al nucleo, sono onde stazionarie a distanza discreta dal nucleo! L'etere rigenera queste onde stazionarie eternamente. Altro modo per guardare la forma toroidale è come forma che può essere descritta perfettamente da un set di spirali Phi.

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Spirali Phi in toroidi annidati(Cortesia di Dan Winter, 

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Ogni spirale Phi è una serie di pure onde sinusoidali. Si sa bene in fisica che una forma d'onda complessa può essere creata dalla somma di pure onde sinusoidali con differenti ampiezze e frequenze. Questo principio è detto principio di Fourier. La spirale Phi è prodotta da una serie di armoniche con la lunghezza d'onda che si conforma alla versione Aurea della sequenza di Fibonacci:Quando si sommano onde sinusoidali pure con lunghezza d'onda di 1/ Ф, 1, Ф, Ф ², Ф ³ .., queste producono una perfetta spirale Phi.

ONDE DEL RAPPORTO AUREOQuando queste spirali Phi circondano i toroidi si incontrano e interferiscono. Come risultato dell'interferenza, si creano due ulteriori onde. E' importante notare che entrambe le nuove onde avranno lunghezza d'onda ancora nella serie di Fibonacci. Questo permette all'interferenza di non essere distruttiva, perchè risulterà in altre armoniche nella serie di Fibonacci. Mentre l'interferenza distruttiv è la norma nell'interferenza d'onda, l'unica eccezione in natura avviene quando le onde interferiscono con lunghezze d'onda con Rapporto Aureo! In altre parole, la spirale Phi può rientrare in sè attorno alla forma toroidale senza distruggersi. Quindi la spirale Phi è l'unico modo possibile che ha l'universo di annidare e divenire auto-organizzante. Ecco che la materia stabile può essere formata da una energia elettromagnetica, come una forma di interferenza di onde pure. L'energia elettromagnetica è quella che chiamiamo solitamente luce. Quando questa luce rincorre la sua coda attorno alla superficie del toroide la chiamiamo materia. In altre parole l'atomo è pura energia elettromagnetica in una forma che non percepiamo come luce ma come materia o nelle parole di Daniel Winter: "Così ora abbiamo questo dualismo che ondeggiando in linea è energia e ondeggiando in circolo è massa e dato che non sappiamo come l'onda si muova in circolo da una linea, concepiamo la massa come separata forma di energia. E=MC^2 dice semplicemente, sì fai circolare la velocità della luce attorno a sè stessa e avrai massa dall'energia". Le spirali dal Rapporto Aureo del toroide infine si muovono in un perfetto punto fermo zero nel nucleo del vortice che coincide col nucleo dell'atomo. Quindi queste onde sinusoidali implodono all'interno in lunghezze d'onda più piccole.

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L'implosione delle onde sinusoidali Auree in lunghezze d'onda sempre più piccole non solo incrementa la frequenza delle onde, ma anche la velocità delle onde che divengono super-luminali (più veloci della luce). Secondo Daniel Winter, questa è la gravità, la cascata delle onde elettromagnetiche Auree che acquisiscono velocità rompendo la barriera della velocità della luce. Einstein ha sempre assunto che l'elettromagnetismo e la gravità fossero in relazione e Daniel Winter ci spiega come questa connessione può stabilirsi.

(Cortesia di Dan Winter, 

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Quando i toroidi sono annidati per formare i gusci degli elettroni dell'atomo, l'unico requisito per continuare questa forma di interferenza non-distruttiva è che questi toroidi siano allineati secondo le geometrie dei Solidi Platonici. Quando questi toroidi annidati nell'atomo sono disposti secondo le simmetrie dei solidi Platonici, tutte le onde correranno nel centro dell'atomo, creando schemi ricursivi frattali che non solo danno forma ai gusci degli elettroni ma anche al nucleo. Infine gli schemi frattali spariscono in un punto zero nel nucleo dell'atomo. L'implosione delle onde elettromagnetiche in lunghezze d'onda sempre più brevi è la gravità. In un certo modo il toroide è un mini buco nero che attrae la luce in sè creando gravità. I cicli armonici ondulatori che seguono il Rapporto Aureo, i cicli Phi possono essere l'origine del mondo fisico (ciclo Phi). La fisica sarebbe semplicemente lo studio dei clici Phi! (5)

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LA GEOMETRIA DIVENTA MOLTO PIÙ INTERESSANTE

La nostra ricerca per recuperare i segreti perduti degli antichi sembra essere quasi completa. La nostra più grande scoperta è stata che le tre dimensioni dello spazio che vediamo intorno a noi, così come il mondo reale, è solo la metà del quadro. L'altra metà è una realtà parallela, in cui tutte le regole sono sostanzialmente le stesse, ma lo spazio che si trova lì corrisponde al tempo qui, e viceversa. Queste due realtà sono intimamente e totalmente dipendenti l'una dall'altra per la sopravvivenza: i loro movimenti vorticosi si fondono all'interno di ogni atomo. In natura non è proibita la schermatura gravitazionale, accade continuamente nei tornado, nelle cascate, nei fusti delle piante e degli alberi, e nelle corazze alate di alcuni insetti. La gravità sembra avere più struttura in essa di quanto semplicemente ce ne sia in un braccio di ferro tra la forza di spinta verso il basso – gravità- e la forza di spinta verso l'alto –leggerezza-. Ci sono movimenti a spirale all'interno della gravità, che spingono in altre direzioni, oltre che rigorosamente verso il basso. Al fine di annullare la gravità, di coerenza ed entrare nello spazio-tempo, dobbiamo sapere come creare le correnti di vortice adeguate nel Campo d’Origine - in modo da poter levitare, teletrasportarsi e viaggiare nel tempo, il che può essere un elemento chiave previsto nell'Età dell’oro. La geometria sembra essere la chiave per creare le correnti di vortice di cui abbiamo bisogno per raggiungere tali risultati sbalorditivi.

POSIZIONI GEOMETRICHE DEL VORTICEE' del tutto possibile che alcune zone della Terra potrebbero avere una maggiore coerenza rispetto ad altre zone, rendendo la levitazione, il teletrasporto ed i viaggi temporali molto più facili da realizzare in quei punti. La gravità può assumere una forma a spirale, ricevere una spinta laterale in queste zone, che creano modelli di flusso circolari od a forma ovale in aria, in acqua, nei campi magnetici o nel manto terrestre. Ivan T. Sanderson era alla ricerca di tali punti del vortice nel 1960 con la sua Society for Investigation of the Unexplained. Charles Berlitz in realtà fece ampio uso della biblioteca di Sanderson, quando scrisse “Il triangolo delle Bermuda” nel 1974. Dal 1945 al 1975, 67 navi e barche completamente diverse, e 192 aeromobili di tutti i tipi, scomparvero nel Triangolo delle Bermuda. A seguito di questi eventi, scomparvero 1.700 persone. Questi incidenti non comprendono molte delle altre sparizioni a cui furono poi date spiegazioni convenzionali. Nel 2004, Gian Quasar ha rivelato che negli ultimi 25 anni, 75 aerei e centinaia di imbarcazioni da diporto scomparvero nel Triangolo delle Bermuda senza lasciare traccia, e sulla copertina del suo libro, egli indica che più di 1.075 persone scomparvero a seguito. Il Triangolo delle Bermuda è stata solo una di una serie di posizioni che Sanderson aveva trovato – dove accadevano strane vicende. Entro la fine del 1960, Sanderson aveva chiaramente stabilito che ci sono dieci aree della Terra, approssimativamente equidistanti, dove navi e aerei continuerebbero a sparire, strani fenomeni venivano osservati in mare e in aria, e le attrezzature di bordo non funzionavano bene. Cinque di queste aree furono localizzate sulla stessa latitudine nord tropicale, e ognuno era a 72° di longitudine di distanza dall’altro. Gli altri 5 avevano la stessa posizione, ma sarebbero situati nel sud del mondo, spostati di 20° ad est rispetto a quelli del nord. In quasi tutte le apparizioni in tv di Sanderson nei primi anni 1970, egli ha discusso circa queste posizioni del vortice, che ha creato una grande quantità di mistero e di intrigo. Ben più di un migliaio di persone erano scomparse solo nel Triangolo delle Bermuda, anche se Sanderson disse che non vi era nulla di triangolare in esso. Come risultato della sua popolarità, piloti militari e commerciali cominciarono a fornire a lui dati ancora più interessanti. I piloti dissero che in questi stessi 10 punti, od immediatamente vicino a loro, accadevano varie anomalie – i mezzi arrivavano a destinazione "troppo presto" o "troppo tardi." Questo potrebbe essere confermata con i propri strumenti ed i registri da terra. Il Cavett Dick Showwas era estremamente popolare su ABC - alla fine degli anni 60 ed i primi anni 70. Arthur Godfrey era un ospite frequente, un pilota professionista che godeva di 30 anni d’esperienza come personaggio televisivo, e spesso rappresentava un punto di vista delle più grandi società di trasporto aereo. Il dibattito venne fissato per il 16 marzo 1971, tra Godfrey e Sanderson, su questi dieci punti del vortice. Anche se fossero stati vecchi amici, in due apparizioni precedenti un Godfrey scettico respinse l’idea di Sanderson, definendola "un mucchio di sciocchezze sanguinose", o qualcosa di simile. Tuttavia, quando Sanderson portò un globo con i punti contrassegnati in modo chiaro, e predispose tutte le prove, Godfrey rimase “spiazzato”. Infatti aveva avuto tre esperienze diverse in quelle stesse aree, che direttamente confermarono quanto Sanderson stava dicendo. In un caso, Godfrey perse ogni contatto radio e delle strumentazioni per un'ora e mezza durante il volo attraverso il Mare del Diavolo, a sud del Giappone, con solo quattro ore di carburante disponibile - lui era chiaramente terrorizzato. Ha anche detto che quando i piloti si diressero lungo la costa orientale sopra l'oceano, il che rendeva il tragitto più veloce stando vicini alla terraferma, dovevano tenere un occhio molto vigile sui loro strumenti. Altri piloti avevano già detto la stessa cosa, tra cui Bob Durant nel programma radiofonico di Barry Farber. Quando Dick Cavett chiese infine Godfrey, a pieno, se questo fenomeno giustificasse un'adeguata indagine scientifica, guardò dritto nella telecamera, e con una totale serietà impassibile, semplicemente disse di sì. Questo ha scatenato un'ondata di nuovo interesse da parte degli scienziati e degli ingegneri. Uno di loro ha sottolineato che i poli Nord e Sud dovrebbero essere inclusi, affinché le relazioni geometriche risultassero. Sanderson ha pubblicato uno schema di questi dodici "vortici vili", come li chiamava lui, nel numero di aprile del 1971 di Pursuit, il suo diario. Vi fu poi un enorme scoppio di pubblicità quando il suo classico articolo chiamato "I 12 cimiteri del diavolo nel mondo" apparve in un numero del 1972 della rivista Saga. Questo ha innescato una ricerca scientifica da tre ricercatori-sovietico Nikolai Goncharov, Vyacheslav Morozov e Valery Makarov, che pubblicarono un articolo su di esso nell’USSR Academy of Sciences’ popular journal Khimiya i Zhizn, or Chemistry and Life. Il loro articolo uscì nel

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1973, e venne intitolato "La Terra é un grande cristallo?" Questi tre ragazzi rappresentarono un interessante mix di talenti - Goncharov è stato uno storico, Morozov era un ingegnere edile e Makarov era uno specialista di elettronica. Insieme, si resero conto che i dodici vortici di Sanderson creavano un icosaedro se si collegavano i punti in uno spazio tridimensionale. Anche questo è un oggetto approssimativamente sferico geometricamente, presenta 20 lati, ciascuno dei quali è un triangolo equilatero. Sentivano che fosse un struttura cristallina energetica di un qualche tipo, che esisteva all'interno della Terra. Si riferirono come ad una "matrice di energia cosmica."

Ivan T. Sanderson ha scoperto che la maggior parte delle sparizioni delle navi e degli aerei si verificava in dodici punti equidistanti in tutto il mondo, formando il disegno geometrico. 

L'icosaedro, scoperto nei punti vortice della terra da Sanderson; esso può essere geometricamente invertito, in modo da formare un dodecaedro, come si vede qui.

Sapevano anche che ruotando l’icosaedro, si otteneva il suo opposto geometrico, chiamato dodecaedro a dodici facce, oggetto che assomiglia ad un pallone da calcio, in cui ciascuno dei dodici facce rappresenta un pentagono. Tracciarono tutte le linee su dove queste geometrie apparivano sulla superficie della Terra, sulla base dei dodici punti originali di Sanderson, trovando una grande quantità di tesori nascosti. Molti delle più grandi linee di frattura sismiche soggette a terremoti stavano direttamente su questa griglia. Le catene montuose vulcaniche sommerse sono spesso allineate perfettamente con tale rete, compresa la dorsale medio-atlantica, così come le catene montuose in superficie. Tutti questi effetti potrebbero essere il risultato di correnti vorticose naturali nel mantello terrestre, in cui questa forza laterale di gravità spinge il materiale fuso in modelli di flusso ciclici. Le zone di massima e minima pressione atmosferica erano situati anche in alcuni dei settori in cui le tre linee si incrociavano, con un totale di 62 luoghi. Ancora una volta, questo potrebbe essere causato dalla forza gravitazionale che interessa il comportamento dell'atmosfera, attraverso le correnti a spirale non ancora riconosciute dalla scienza ufficiale. Queste aree vorticose formato i punti centrali per le correnti e vortici oceanici più importanti, come ben mostrano ora gli effetti gravitazionali nei modelli di flusso d'acqua. Le aree di maggiore e minore intensità geomagnetica gauss si adatta perfettamente all'interno di questa geometria. Grandi concentrazioni di minerali e di petrolio apparivano anche in questi settori. Gli animali seguirono queste strade nelle loro migrazioni. Un'unica fauna selvatica apparve in queste aree – oltre che anomalie nel campo gravitazionale.

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Una volta che il dodecaedro venne aggiunto alla scoperta originale di Sanderson, gli scienziati russi hanno scoperto che oltre 3.300 diversi siti antichi sono stati costruiti su questa griglia. Meglio ancora, anche avanzate culture preistoriche e civiltà antiche la mostravano in questi luoghi. In effetti, 3300 diversi complessi sacri e monumenti antichi, spesso costruiti in pietre massicce, apparivano su questa griglia. Ciò ha incluso anche la Grande Piramide in Egitto, le rovine di Great Zimbabwe in Africa centrale, Stonehenge e Avebury in Inghilterra, le piramidi della Cina nella provincia di Xian, il complesso cerchio di pietre di Kunoonda in Australia, le rovine di Nan Madol nell’isola di Pohnpei, le misteriose teste di pietra dell'Isola di Pasqua, Machu Picchu in Perù, le piramidi del Sole e della Luna a Teotihuacan in Messico, il Four Corners, zona degli Hopi del sud-ovest americano tra Sedona, Arizona, e molti altri. Questa è una prova molto convincente che gli antichi costruivano i loro monumenti di pietra giganteschi nei luoghi più semplici ed anche più coerenti, così da rendere la schermatura di gravità molto più facile – ed ottenere anche effetti curativi molto più potenti. Potrebbe anche essere possibile utilizzare questi punti per eventuali viaggio nel tempo se si sapesse quando l’allineamento dei pianeti si sarebbe verificato. William Becker e Bethe Hagens affinarono e migliorarono ulteriormente il lavoro degli scienziati russi, disegnando linee che collegavano più punti geometrici insieme, e creando quella che potrebbe essere la visualizzazione più avanzata della Griglia Globale. Nel loro lavoro classico “The Planetary Grid: A NewSynthesis”, vennero forniti due diverse strutture aeree connesse alla griglia, in cui avvenivano variazioni di rotta improvvisi ed imprevedibili, senza il controllo dei piloti che si adattano alla struttura della griglia. Il primo coinvolto era il KAL 007, in partenza da Anchorage, in Alaska, il 1 ° settembre 1983. Il secondo era il KAL 902, in partenza da Parigi verso Anchorage il 20 aprile 1978. Entrambi questi voli avvennero durante le vacanze significative in due culture diverse: nel caso del KAL 007 avvenne durante una festa importante per Vishnu, e nel KAL 902 avvenne durante il Good Friday/Passover. E' possibile che alcune delle festività antiche venivano scelte per un motivo - l'allineamento della Terra, mentre ci muoviamo attraverso le stagioni, potrebbe donare agli atomi ed alle molecole della Terra un “calcio in più” affinché superi i confini della velocità della luce in questi giorni speciali. Ovviamente, molte più ricerche sono necessarie per confermare questa speculazione, ed alcuni giorni festivi non appaiono lo stesso giorno da un anno al successivo, ma è una possibilità interessante.

VERSO ED OLTRE LE LINEE TEMPORANEENel XX secolo, Sir Alfred Watkins ha scoperto che un numero enorme di siti architettonici, di tutte le epoche storiche diverse, apparivano in tutta l'Inghilterra lungo delle linee chiamate ley lines, o linee temporanee o di prateria. Uno in particolare tagliava quasi orizzontalmente a sud dell'Inghilterra. Sono stato felice di trovare un articolo della BBC nel 2005 che sobriamente discuteva di questi misteri. "Le ley lines sono allineamenti e modelli di potenza, l'energia invisibile della terra invisibile” diceva “che collega vari siti sacri, come chiese, templi, cerchi di pietre, megaliti, pozzi sacri, luoghi di sepoltura ed altri luoghi d’importanza spirituale o magica" (fonte: Enciclopedia Harper di esperienza mistica e Paranormale). E' vero che in questi settori venne rilevata una maggiore attività "paranormale" tra cui apparizioni di fantasmi - effetti di questo tipo di energia sono detti essere simili a quelli dell’elettricità statica: sensazione di "formicolio" sulla pelle e capelli ritti. Un fenomeno spesso riportati nel corso delle indagini è quello in cui le attrezzature tecniche non funzionavano correttamente. E’ frequente che le principali strutture preistoriche di maggiore importanza occupino posizioni in cui due o più ley lines si intersecano tra di loro. Alla fine di questo articolo, vi è una dichiarazione che dice che è un "contenuto generato dagli utenti", che non rappresentano le opinioni della BBC Gloucestershire - così che non ci sia confusione. Tutti gli effetti menzionati da loro sono il complemento ideale per quello che abbiamo imparato sul Campo d’Origine. Sono stato anche molto ispirato da un articolo di Giuseppe Jochmans dal titolo "Terra: Un pianeta di cristallo?" che apparve nel numero del 1996 di Atlantis Rising, e che dispone di alcuni dei punti che ho già citato in precedenza. Jochmans ha rivelato che molte culture antiche nel mondo avevano già particolarmente focalizzato queste antiche linee rette. Gli irlandesi li chiamavano “i sentieri delle fate”. I tedeschi li chiamavano linee sacre. I Greci li chiamavano le strade sacre di Ermes. Gli antichi Egizi li chiamavano sentieri di Min. I cinesi li chiamavano lung mei, o correnti del drago - e ritiene che l'immissione di pietre, alberi, case, templi e pagode in questo direttamente aiuterebbe la Terra, come parte della antica pratica del Feng-shui. La Terra è stata trattata in modo molto simile a come il corpo guarirebbe, attraverso le linee di agopuntura. L'idea dell’axis mundi vi si adatta anche molto bene. Se si dispone di un vortice grande di energia in una particolare zona, quella zona, ovviamente, sarebbe diventato il punto di riferimento per tutti - se abbastanza persone l’avrebbero saputo e se avessero potuto avvalersi dei suoi benefici. Gli aborigeni australiani li chiamarono percorsi del sogno – i quali farebbero dei walkabouts (così si chiamano i viaggi rituali degli aborigeni australiani) stagionali per rivitalizzare la forza vitale in tali regioni. Avrebbero tracciato delle linee da sogno su dei pannelli chiamati Turingas, e sarebbero in grado di individuare la selvaggina e predire l'avvicinarsi di tempeste meditando su tali linee. Gli antichi polinesiani li chiamavano “te lapa”, o "linee di luce", e potrebbero apparentemente vederli come visibili linee luminose nel mare che usavano per la navigazione. Gli abitanti dell'Isola di Pasqua e delle Hawaii li chiamavano “fili alias”, costruendo le teste di pietra e sacre piattaforme Ahu nelle Hawaii per sfruttare la criniera, o "potere della vita," da queste linee. Gli Incas avevano organizzato la loro intera civiltà lungo le linee ceque, costruzioni wacas o centri sacri lungo il percorso, tutti elementi che convergono presso la Piramide del Sole a Cuzco. I Maya costruivano strade bianche rialzate chiamate Sacbes, che seguivano le linee con una linearità perfetta, andando proprio attraverso le paludi, per collegare i loro complessi piramidali insieme. Anche le ruote di medicina ed i cerchi kiva in Nord America occidentale si trovano lungo la linea retta, ed il mount Builders nelle regioni del Midwest ed East Coast di quello che è ora negli Stati Uniti lasciava anche le proprie strutture lungo questo curioso allineamento che sfrutta i poteri di questa griglia, e che produce coerenza. Jochmans ha anche detto che gli sciamani dei nativi americani parlavano spesso di guarigione energie provenienti dalla terra che chiamano Orenda, Manitou e con altri nomi del genere. È interessante notare come Jochmans affermò inoltre che gli anziani Hopi dicevano che la Terra era come la schiena di un cerbiatto maculato. Come il cerbiatto invecchia, le macchie cambiano posizioni, apparendo su nuovi punti.

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ESPANSIONE GEOMETRICA DELLA TERRAUno scienziato del NOAA, il dr. Athelstan Spilhaus, ha pubblicato un documento nel 1976, dimostrando che la Hopi potrebbe aver avuto assolutamente ragione. Spilhaus, scomparso nel 1998, era uno scienziato pluridecorato, un inventore geniale ed autore di una striscia di fumetti sindacati(distribuiti cioé dalle corporazioni sindacate). Ha sviluppato il "Batitermografo", o BT, un dispositivo per il rilevamento sottomarino, fondamentale contro Hitler nella seconda guerra mondiale. Spilhaus fu anche un inventore e direttore di ricerca del top-secret progetto MOGUL, progetto del pallone sonda metereologico, rivelato ufficialmente nel 1994 per essere stato ciò che realmente si schiantò a Roswell. Pertanto, la credibilità di Spilhaus è essenziale per la presunta copertura di un UFO. La storia inizia con il dr. Hanshou Liu, del NASA Goddard Space Flight Center, il primo a scoprire che quando l'originale supercontinente Pangea si scompose 220 milioni di anni fa, formando così i vari continenti, si scompose in modo equidistante lungo le linee - formando i bordi di una forma piramidale chiamato tetraedro. In questo caso, si ha una forma piramidale con un triangolo equilatero sul fondo, ed altri tre triangoli equilateri che rendono i lati. In una discussione con Spilhaus, di grande talento a creare proiezioni cartografiche uniche, si sono resi conto che i continenti, le creste vulcaniche e faglie sismiche si spostavano creando una forma che sarebbe una combinazione fra un cubo ed un ottaedro. Un ottaedro si presenta come due piramidi egiziane unite alla base, dove ogni volto è di nuovo un triangolo equilatero. E’ da questa fase che la Terra si sposterebbe ancora – formando lo stesso modello riscoperto da Sanderson nel 1971 e nel 1973 dai russi. Spilhaus poi creò una proiezione speciale dove prese un solo punto nell'Oceano Pacifico che allungò verso l’esterno in un grande cerchio, in modo che tutto ciò che si trova sulla Terra stesse all'interno di questo cerchio. Da questo punto di vista, la geometria diventa molto, molto evidente, copre la maggior parte di tutti i rilievi sismici e vulcanici con precisione sorprendente. 

La Terra con i continenti, le catene montuose e le creste vulcaniche sottomarine, successivamente ampliato in quest’icosaedro. Soltanto un punto nell’Oceano Pacifico venne ampliato per formare il bordo del cerchio intero, in questa proiezione della Mappa di Spilhaus.

Ho contattato personalmente il dottor Hanshou Liu nel giugno del 2004 per vedere se questa storia straordinaria scientifica fosse vera, dandomi il permesso di pubblicare la seguente dichiarazione. “Caro signor Wilcock: il dr. Athelstan Spilhaus mi ha fatto visita alla NASA Goddard Space Flight Center nel 1976, e ha chiesto per le ristampe dei miei tre documenti: Deformazione ed Instabilità di sottoscorrimento delle placche litosferiche, modello dinamico per il Distaccamento di Discendente Litosfera, e Rottura delle placche tettoniche causato dallo slittamento polare. Nel 1976, feci tale modello geometrico per il dr.Spilhaus nel mio ufficio dove lavoro. Fu rincuorato nel vedere che il dislocamento della Terra si è verificato lungo punti equidistanti e che le linee formavano un solido geometrico conosciuto come tetraedro. Avevamo anche discusso sulle possibili fasi “cubottaedro” ed “icosidodecaedro” dell'espansione litosferica. Prima che il dr.Spilhaus lasciasse il mio ufficio, commentò il mio lavoro: "Ora, le vostre idee circa la rottura delle placche tettoniche si può affermare senza ricorrere alla matematica, in una forma che anche le persone senza una formazione scientifica siano in grado di capire. La combinazione di audacia, intuizione e coraggio ha permesso di produrre idee che hanno trasformato la nostra comprensione delle dinamiche della Terra". Come fossi un fisico matematico in formazione, mi sentii onorato. Ovviamente, la geometria ora sembra avere un ruolo molto più significativo nella crescita e nello sviluppo della Terra, più di quanto pensassimo. Il modello convenzionalmente accettato delle placche tettoniche, o ciò che una volta si chiamava “deriva dei continenti”, potrebbe avere le sue origini dal dr. Alfred Wegener nel 1912, rimanendo sostanzialmente invariato per quasi un secolo. Tuttavia, sia Karl W. Luckert, professore emerito della University of Southern

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Minnesota, ce James Maxlow hanno dimostrato chiari casi scientifici in cui la Terra si sta espandendo dall’interno iniziando almeno 220 milioni di anni fa, quando cominciò la frattura del mega-continente Pangea. Maxlow ebbe semplicemente sottratto ogni fase di espansione del fondo marino che ha attraversato, in tutto il mondo, dal volume complessivo della superficie terrestre. I risultati sono abbastanza sorprendenti, in quanto sembra che tutti i continenti si adattano perfettamente insieme se si riduce la Terra dal 55 al 60% delle sue attuali dimensioni. Il lavoro di Maxlow venne preso sul serio in certi ambienti scientifici - per esempio se ne parlò in un numero 2007 del NewConcepts nella newsletter riguardante la tettonica globale. Maxlow e Luckert sono solo due dei molti scienziati che ora promuovono tali modelli. Pochissimi scienziati hanno voluto toccare la Teoria dell'Espansione della Terra, perché suggerisce che vi é una massiccia quantità di nuova materia generata all'interno della Terra stessa. Eppure, allo stesso tempo, la maggior parte di loro non ha avuto alcun problema a sostenere la teoria del Big Bang, dove presumibilmente venne creata tutta la materia dell'Universo in un unica, gigantesca esplosione - dal nulla. Maxlow, Luckert ed altri hanno definitivamente dimostrato che la teoria delle placche tettoniche viene caricata con problemi. Se lasciamo che la Terra si espanda dall’interno, attraverso un processo di creazione di materia continua, abbiamo una maggiore coincidenza con i dati reali disponibile. Questo, naturalmente, significa che la materia può essere generata spontaneamente dal Campo d’Origine. E meglio ancora, si vedrebbe che la Terra si sta espandendo attraverso fasi geometriche lungo il suo percorso.

Globale espansione tettonica: L’espansione esponenziale della Terra dal Giurassico al presente. Modello del dr. James Maxlow sull’espansione della Terra. Le creste vulcaniche sottomarinee generano nuova crosta terrestre che aumenta la Terra di dimensione.

IL NUCLEO CRISTALLINO DELLA TERRAFinora, questa geometria è apparso sia come schemi di energia nascoste che come contorni lungo la superficie della Terra, che possiamo misurare con la posizione delle faglie sismiche, delle catene montuose e delle creste sottomarine - tutte di origine vulcanica, e che potrebbero essere causate dalle correnti di tensione gravitazionali. Che dire di un vero e proprio cristallo nel nucleo della Terra? Sul sito Web di Pittsburgh Supercomputing Center, una divisione della Carnegie Mellon, Università di Pittsburgh, trovai la seguente citazione rivelatrice. “C'è un cristallo gigante sepolto nelle profondità della Terra, al centro di essa, a più di 3000 miglia (4.828 km) di profondità. Sembra essere l'ultimo gioco di avventura fantasy od un nuovo film di Indiana Jones, ma é quello che gli scienziati hanno scoperto nel 1995, un modello sofisticato di nucleo interno della Terra. Mi ha fatto piacere scoprire che in effetti, il modello Glatzmaier-Roberts del nucleo della Terra avesse una forma, a cui molto chiaramente alcuni scienziati hanno descritto avesse forma "esagonale".

 Il modello Glatzmaier-Roberts, della NASA, ha rivelato un modello geometrico a "cristallo" nel cuore della Terra, che si inserisce perfettamente in un dodecaedro, come illustrato sopra.

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Tuttavia, se si inserisse un dodecaedro e quindi lo si inclinerebbe leggermente (di circa 10°), si adatta perfettamente. Nessun altra forma geometrica discussa in precedenza corrisponde a questo modello. Possiamo anche vedere chiaramente un vortice muoversi fluente attraverso il centro della forma geometrica. Uno studio ha concluso che una parte del nucleo interno della Terra si comporta come fosse un liquido, nonostante la sua struttura geometrica -esattamente come ci si potrebbe aspettare, tenendo conto delle caratteristiche simil-fluide del Campo d’Origine. L'American Geophysical Union ha apertamente dichiarato che l'inclinazione angolare del nucleo geometrico non è allineato con quella della rotazione della Terra. Come riportato in un altro studio “mainstream", ancora più sorprendentemente è il fatto che “l'anima” stia ruotando più velocemente del resto del pianeta. Torneremo su quel punto in seguito. Gli scienziati hanno anche ammesso che i modelli attuali non possono spiegare completamente questo "cristallo" al centro della Terra. Come riportato sul Physics Today Online, "L'allineamento geometrico del nucleo terrestre non possono risultare da un'unica forza, come ad esempio a causa delle sollecitazioni elettromagnetiche, ma bensì da una combinazione di forze presenti nel nucleo interno". Ho lottato per anni pur di capire quale potrebbe essere la causa che faccia apparire questa forma geometrica in modo evidente nella struttura attuale e nel comportamento della Terra, per non parlare della "geometria tetraedrica" di cui Richard C. Hoagland ha sottolineato sul Sole (i modelli delle macchie solari che non vanno al di sopra 19,5° nord o sud), Marte (il Mons Olympus a forma di scudo, tre volte superiore al Monte Everest, a 19.5°), Venere ( vi sono due vulcani a circa 19.5°), la terra (le isole Hawaii a 19.5°), Giove (la Grande Macchia Rossa a 19.5°) e Nettuno (la Grande Macchia Scura sempre a 19.5°). Le linee rette non dovrebbero apparire in natura, almeno non in un tradizionale mentalità. Ci è voluto un po' di tempo per me per capire che la gravità era in realtà responsabile della creazione di questi cicloni nell'atmosfera e/o risollevamenti vulcanici nel mantello.

I venti turbinanti della Grande Macchia Rossa di Giove sembrano essere guidati da forze gravitazionali che circolano naturalmente, sotto forma di un tetraedro. Sui pianeti solidi, il mantello si solleva fino a formare dei vulcani in questi stessi punti del vortice.

LA GEOMETRIA SI TROVA IN NATURA IN UN FLUIDO VIBRANTERimasi molto sollevato quando trovai il lavoro del dr. Hans Jenny (pronunciato "yenny"), che ha scoperto che questa geometria appare del tutto naturale in un fluido - semplicemente vibrandola. Quasi subito, ho capito che era il pezzo grosso che mancava, rimanendo basito. Nella sua ricerca sulla cimatica, il dr. Jenny ha preso della normale acqua e la riempì con delle piccole e liberamente fluttuanti particelle, note come colloidi. Queste particelle non affonderanno perché sono così piccole da trovarsi in sospensione. Quando il dr. Jenny poi vibrò l'acqua a diverse frequenze, le particelle immediatamente si riunirono in chiare e belle forme geometriche tridimensionali. Ogni modello rimase tale, mantenendo la stessa forma, ma vi era una grande quantità di movimento di rotazione all'interno della stessa forma. Le particelle stavano sempre in movimento. Lunghe ed intermittenti curve vennero osservate anche emergendo da ciascun punto della forma geometrica, che mostra un flusso continuo di particelle da una zona all'altra, ed un modello di curva in contrasto con le linee rette della forma geometrica stessa. Finché non cambia la forma del fluido, lo stesso modello geometrico riapparirebbe nuovamente ogni volta che si gioca ad una certa frequenza del suono. Così, si potrebbe avere lo stesso fluido, con le particelle stesse, mostrano un certo numero di geometrica diversa modelli. Ogniqualvolta si utilizza una certa frequenza, la stessa forma geometrica sarebbe tornata, quasi come per magia. Una maggiore frequenza dei suoni creerebbe forme geometriche più complesse, e viceversa. Inoltre, quando il dr. Jenny vibrava una maggiore superficie d'acqua, invece di vedere emergere una forma, otterrebbe più copie dello stesso modello, tutte allineate in graziose e curate file organizzate. Questi modelli sembravano rassomigliare un gruppo di atomi formanti una struttura più grande. Era questo il grande segreto di come tutta la materia fisica è davvero formata? Certamente è la direzione giusta. Sembra che la frequenza del flusso di energia in Terra sia in aumento, così come la complessità della geometria che sta strutturando i continenti, le faglie e creste vulcaniche, in movimento da un tetraedro, ad un cubottaedro, fino ad arrivare al nostro attuale modello.

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Dr. Hans Jenny ha scoperto che le particelle che galleggiano in un liquido naturale disposti in diversi disegni geometrici a seconda della frequenza di vibrazione ha introdotto. Nel 1996, avevo già capito che la geometria deve essere il grande segreto per comprendere l'energia, la materia, i meccanismi responsabili della vita biologica ed anche della coscienza, anche se non ho trovato la prova nel lavoro di Jenny se non dopo. Se vogliamo scoprire esattamente in che cosa la coerenza sembra un fluido, non dobbiamo guardare oltre questi cinque solidi platonici di base - il tetraedro, il cubo, l’ottaedro, il dodecaedro e l’icosaedro. I matematici sanno già che queste forme hanno una maggiore simmetria, come una maggiore coerenza, di tutti gli altri. In poche parole, ognuno di loro si inserisce perfettamente in una sfera, ed ogni punto è equidistante dai suoi vicini. Ogni lato della forma geometrica ha la stessa forma, ed ogni angolo interno sarà anche simile.

GEOMETRIA QUANTICA: IL GRANDE SEGRETOI fisici sono sempre alla ricerca dell'anello mancante che potrebbe unificare il molto grande con il molto piccolo. Ora che ci sono chiare ed evidenti forme geometriche nella Terra, sembra molto probabile che, se siamo davvero di fronte ad un modello di campo unificato, i modelli che vediamo su scala più ampia potrebbero risultare nella meccanica quantica. Gli atomi, piuttosto che essere un gruppo di particelle apparentemente solide e rotanti attorno ad un nucleo, potrebbero ora essere ripensate come modelli geometrici di flusso all'interno della energia fluida del Campo d’Origine. Quando si aumenta la frequenza di vibrazione, la forma geometrica diventa più complessa. Una volta che abbiamo capito come funziona davvero questo principio, potrebbe anche portare alla trasmutazione degli elementi, così come il sogno dell'alchimista classico era di trasformare il piombo in oro. Da dove cominciamo allora? Nel modello di Larson, se stiamo cercando una forma geometrica all'interno dell'atomo, tutto quello che dobbiamo fare è studiarne il nucleo, poiché si pensa che il nucleo sia l'atomo: in "The case against the nuclear atom”, Larson sottolinea che, in realtà, la 'dimensione' del nucleo corrisponderebbe alla dimensione dell'atomo stesso. Il "modello di Larson” non prevedeva forme geometriche in esso - ma Nehru ammette anche che non ha ancora sciolto tutti i nodi della questione.È certo che c'è ancora molto da fare verso l’allargamento dell'applicazione del sistema di reciproco verso la struttura intrinseca dell'atomo. Forse è giunto il momento di attuare delle novità nell'esplorazione della meccanica nella regione Tempo, le novità coinvolgono alcune delle nuove idee, cercando là dove nessuno ha mai osato. Il primo scienziato che trovai che aveva un lavoro sul modello fisico quantico, interamente basato sulla geometria, era Rod Johnson, il quale ha postato concetti interessanti sul forum di discussione di Richard C. Hoagland nel 1996. Negli anni successivi, l'ho intervistato ampiamente e ha pubblicato i risultati sul mio sito web, Divine Cosmos - purtroppo morì nel 2010. Ero sbalordito di come molti misteri della meccanica quantica avrebbe potuto spiegare con la geometria, tra cui la costante di Planck, la costante di struttura fine, il rapporto tra la forza debole e la forza forte, la struttura del fotone, ed altri. Senza mai sapere nulla sul modello di Larson, Johnson sviluppò autonomamente un concetto simile. Nel modello di Johnson, vi era in effetti una realtà parallela in costantemente intersezione con la nostra in ogni atomo, a livello più piccolo. Ogni atomo ha una forma geometrica nella nostra realtà, ed un opposto, geometricamente inverso, nella realtà parallela. Le due geometrie poi contro-ruotano l’uno dentro l'altro. Ogni fase di questo processo porta verso diversi elementi. Chiaramente, Johnson lavorò su un grande modello, anche se non ha avuto elementi specifici sufficienti per risolvere l'intera Tavola Periodica - ma sentiva che tutte le risposte potevano essere trovate nella teoria dei circloni di James Carter. In seguito trovai il dr. Robert Moon, che potrebbe spiegare tutto riguardo la tavola periodica grazie alla geometria. Fu uno degli scienziati chiave coinvolto nel progetto Manhattan, il quale sviluppò la prima reazione a fissione termonucleare controllata. E' stato il secondo scienziato a costruire un ciclotrone nel 1930 - miglioramento del primo ciclotrone, che venne costruito prima da E.O. Lawrence. Nel Progetto Manhattan, il dr. Luna dovette risolvere problemi critici per rendere possibile il funzionamento della prima pila atomica, costruendo il primo microscopio con scansione a raggi X dopo la seconda guerra mondiale. Dal 1974 fino alla sua morte, avvenuta nel 1989, fu collaboratore chiave con Lyndon H. LaRouche Jr. Una varietà di articoli sul suo nuovo modello di fisica quantica può essere trovato alla LaRouche Century 21st Century Science e sul sito Web Technology. Nel 1986, il dr. Luna finalmente capì che la geometria è la chiave per capire la fisica quantica, e che vi era geometria nel tempo così come nello spazio. Ciò significa che quando ci si sposta attraverso lo spazio od il tempo, è necessario spostarsi “attraverso la geometria”. Non si può semplicemente viaggiare in lungo - si deve passare attraverso una quantità di spazio, od una quantità di tempo, prima di poter passare a quello successivo. Il termine scientifico per questo tipo di movimento è che sarebbe “quantizzato”. Il dr. Moon sottolineava la sua idea che spazio e tempo sarebbero quantizzati in una conferenza del 1987. Un’interpretazione é che abbiamo due tipi di tempo, ed il segreto è che affinché funzioni bisognerebbe quantizzare il tempo per questo potenziale quantistico. In altre parole, si ha sia la quantizzazione dello spazio che quella del tempo. Questa rivelazione

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colpì come un fulmine a ciel sereno. Quindi, la prossima cosa che ha colpito è stata: Beh, se lo spazio sta per essere quantizzato, deve essere quantizzato con il più alto grado di simmetria. E così che subito rispose “bene, questi sono i solidi platonici”. E, ridendo, stavo riflettendo su ciò, fino a quando il sole si avvicinò. Sembrava molto evidente come questi solidi dovrebbero funzionare. I solidi platonici, naturalmente, sono tutte le stesse forme geometrie di cui stiamo discutendo finora - il tetraedro, il cubo, l’ottaedro, il dodecaedro e l’icosaedro. I dettagli sono abbastanza tecnici, ma ecco l'essenza di quello che il dottor Luna trovò: le stesse forme geometriche che vediamo nell'espansione della Terra appaiono anche all'interno del nucleo dell'atomo. Inoltre, nel modello di Moon, più di una forma geometrica viene nidificata all'interno del nucleo allo stesso tempo, ognuno all'interno dell’altro. Questa geometria determina effettivamente il numero di protoni che i nostri scienziati troveranno in ogni atomo. Il trucco sta nel contare il numero di punti su ciascuno dei cosiddetti solidi platonici. Ci sono otto punti su un cubo, sei su un ottaedro, dodici su un icosaedro e venti su un dodecaedro, per un totale di 46. Nel modello di Moon, quella è la prima metà degli elementi naturali nella tavola periodica. Moon sapeva che ci sono un totale di 92 elementi che appaiono in natura, o due volte 46 - così credeva che ogni atomo con un peso atomico di 47 o superiore sarebbe stata una combinazione di due innesti di lati geometrici collegati di lato, diventando sempre più instabile. Avrete notato che il dr. Moon non ha incluso il tetraedro in questo raggruppamento. Egli ritiene che, poiché l'opposto geometrico del tetraedro è ancora un tetraedro, esso svolge un ruolo diverso. Infatti, nel modello di Rod Johnson e nel modello precedente di Buckminster Fuller, un fotone appare come due tetraedri uniti alla base - e abbiamo i dati solidi per dimostrarlo nella costante di Planck. Ad ogni modo, alcune cose meravigliose accadono quando si utilizza il modello di Moon. Il primo guscio completato nel nucleo è il cubo, con otto protoni. Ciò corrisponde all’ossigeno, che è altamente stabile e costituisce il 62,55% di tutti gli atomi della crosta terrestre. È anche interessante come l'ossigeno sia uno degli elementi più importanti per sostenere la vita. Il secondo guscio completato é l'ottaedro, con quattordici protoni - ed ora c’è il silicio, che arriva al 21,22%. Anche se siamo considerati a base di carbonio come forme di vita, il silicio è anche molto importante per la vita biologica, e sembra essere l'ingrediente chiave negli esperimenti di generazione spontanea, come ad esempio il lavoro del dr. Ignacio Pacheco con il silicio nella sabbia.

Il dr. Robert Luna ha scoperto che i protoni degli atomi si assemblano naturalmente in i solidi platonici, come si vede illustrato qui in figura.

Ogni protone corrisponde ad un vertice della geometria. Così, tra questi soli primi due gusci – l’ossigeno con un nucleo cubico ed il silicio con un nucleo a forma di ottaedro - hai l’84% di tutti gli atomi nella crosta terrestre. Poi, quando ci si sposta fino a completare la forma successiva, l'icosaedro, si ottengono 26 protoni. Questo è l'atomo di ferro, il miglior metallo che abbiamo per creare campi magnetici in natura. Questa nascosta simmetria geometrica può benissimo essere la responsabile per cui le sue proprietà magnetiche del ferro agiscono come un condotto per il Campo d’Origine, come vedremo. Di tutti gli atomi della crosta terrestre, l’1,20% sono composti da ferro, ma si aggiungono fino al 5% del peso totale. Poi, il dodecaedro arriva a 46 protoni, ed ora il palladio che è un atomo insolitamente simmetrico, usato in tutti gli esperimenti di fusione fredda. E nel caso in cui pensi che la fusione fredda sia solo una perdita di tempo, non dimenticare che il dr. Eugene Mallove rassegnò le dimissioni dalla carica di direttore responsabile del bollettino tecnico del MIT, quando egli avrebbe scoperto che stavano falsificando i propri dati sulla fusione fredda - come per dire non c'era effetto. Secondo un articolo di Laurence Hecht, il modello Moon soddisfa tutti i tipi di puzzle quantici - compresi i processi di fissione e fusione, il periodo mistero di quattordici per gli elementi rari, l'esatto numero di elementi in ogni riga della tavola periodica, ed i numeri magici di Maria Goeppert - in cui le proprietà del nucleo tendono a cambiare improvvisamente a seconda di determinati numeri che curiosamente riappaiono se si osservano protoni, neutroni o il numero di massa. Hecht ha continuato a sviluppare e perfezionare il modello Moon dalla morte di Moon nel 1989.

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I MICROCLUSTER ED I QUASICRISTALLISono rimasto ancora più colpito quando una volta scoperto che gli atomi si raccolgono naturalmente in questi esatti schemi geometrici quando vengono lasciati liberi, uno alla volta, in una determinata area. Questi sono chiamati microcluster, una scoperta del tutto sconcertante per gli scienziati mainstream. I microcristalli che galleggiano nella ghiandola pineale potrebbero essere simili - anche se più grandi. Un documento rilasciato nel 1989 dal Scientific American ha rivelato che i microcluster non hanno caratteristiche, come i liquidi od i gas. Appartengono invece ad una nuova fase della materia, il microcluster. Essi pongono questioni che stanno al centro di fisica dello stato solido e della chimica. In che modo potrebbero riconfigurarsi gli atomi una volta liberati dall'influenza della materia che li circonda? Poi trovai un libro di testo “Microcluster Physics” di Satoru Sugano e Hiroyasu Koizumi, che rivelano più elementi - tra cui immagini avvincenti della geometria. I microclusters possono trovarsi ovunque, tra i dieci ai mille atomi. La cosa più strana di loro è che gli elettroni sembrano orbitare attorno al centro del cluster, piuttosto che al centro di ogni singolo atomo. Naturalmente, questo strano comportamento suggerisce che non ci siano elettroni. Invece, ciò che gli scienziati effettivamente vedono sono nubi di elettroni disposti geometricamente, che sembrano essere le “vie d’ingresso” in cui il flusso fluido del Campo d’Origine entri nell’atomo. Una volta che una parte di questa energia immagazzinata viene rilasciata dall’atomo, si trasforma in un fotone che appare quindi come una particella. I microcluster sono anche chiamati "elementi monoatomici" o "elementi ORMUS" in varie fonti, elegantemente riassunto su “I segreti dell’arca perduta” di Lawrence Gardner. I microclusters sembrano mostrare anomalie gravitazionali, tra cui levitazioni, in determinate circostanze, così come la superconduttività. I popoli antichi credevano che l'ingestione di microclusters d’oro avrebbe risvegliato la loro ghiandola pineale - gli Egizi addirittura li inserivano in torte a forma di cono. Ancora un altro indizio allettante che dimostri che gli atomi possiedono motivi geometrici all'interno di un flusso di energia fluida è il fenomeno delle quasicristalli. In questo caso, si dispone di cristalli che somigliano proprio a dei solidi platonici, come quelli discussi finora, tra cui il dodecaedro, insieme ad altre forme. Essi sono creati dalla sopraffusione di alcune combinazioni di metalli fusi ad alta velocità, che catturano apparentemente le molecole mentre schioccano tra spazio-tempo e tempo-spazio, congelandosi in modelli cristallini metà dentro e metà fuori dalla nostra realtà. Il problema è che questi cristalli distruggono tutte le regole conosciute riguardo la formazione di cristalli, essi cioè non dovrebbero nemmeno essere in grado di esistere, perché non si può costruire un cristallo pentagonale a 5 lati perfetti con atomi fatte di particelle. Secondo Edgar Fouché, che sostiene di aver lavorato al semi-mitico lago di Groom, accanto l’Area 51, i quasicristalli vennero trovati su dei rottami recuperati dall’incidente di Roswell e su 8 altri incidenti simili. Essi sono risultati estremamente forti, estremamente resistenti al calore, e non conducono elettricità, anche se i metalli contenuti in essi normalmente lo farebbero. Fouché ha anche detto che potrebbero essere molto utili. Ho scoperto che la ricerca segreta ha dimostrato che i quasi-cristalli sono candidati promettenti come materiali di immagazzinamento ad alta energia, componenti a matrice metallica, barriere termiche, rivestimenti esotici, sensori ad infrarossi, laser ad alta potenza ed applicazioni sull’elettromagnetismo. Alcune leghe ad alta resistenza e strumenti chirurgici sono già sul mercato. Qui ovviamente si riferisce al kevlar ed al teflon, che alcuni addetti ai lavori dicono sono stati "diversamente progettati" dallo schiantato del mezzo extraterrestre. Fouché ha anche detto che i questi cristalli furono sconcertanti per gli scienziati che lavorano su questi progetti. Il reticolo di idrogeno dei quasicristalli, ed un altro materiale senza nome, costituiscono la base per lo scuso plasma a propulsione dell'imbarcazione di Roswell, ed è parte integrante del veicolo biochimicamente ingegnerizzato. Una miriade di cristallografia avanzata inimmaginabile per gli scienziati venne scoperta dagli scienziati ed ingegneri che hanno valutato, analizzato e cercato di decodificare la tecnologia presentata con il veicolo di Roswell e gli altri otto veicoli schiantatosi da allora. Probabilmente dopo 35 anni di ricerche segrete sulle carcasse di Roswell, coloro che avevano recuperato queste tecnologie avevano ancora centinaia se non migliaia di domande senza risposta su quello che aveva trovato, "sicuro" per introdurre con calma i "quasi-cristalli" al non-iniziato mondo scientifico. Ovviamente, con il nostro nuovo modello di meccanica quantica, ora siamo molto più vicini alla comprensione di come questi cristalli possono essersi formati, e sembra che i nostri visitatori sanno molto di più di noi su questa scienza.

ROCCE IN CUI SI VERIFICANO NATURALMENTE I QUASI-CRISTALLISu “Lost Science” di Gerry Vassilatos, ho trovato un suggerimento intrigante che diceva che in alcune rocce possono essere presenti in natura dei quasicristalli all’interno di essi. A quanto pare il dr. Charles Brush, un chimico fisico americano che ha studiato la gravità in epoca vittoriana, ha trovato alcune rocce note come basalti Lintz, che in realtà cadono più leggermente rispetto ad altri materiali. Proseguendo gli studi, ha anche scoperto che possedeva un’insolita quantità di "calore in eccesso". Anche se questo potrebbe ovviamente sembrare pazzesco, ha perfettamente senso se si pensa che se possiedi la giusta coerenza - che ora conosciamo tramite la giusta geometria - puoi davvero ottenere un effetto di schermatura di gravità ed essere in grado di attirare energia direttamente dallo spazio-tempo. Il dr. Thomas Townsend Brown ha ottenuto campioni di queste rocce e ha scoperto che darebbero spontaneamente voltaggi sorprendentemente alti. Basta collegare dei fili sulle rocce che potrebbero emettere millivolt - e se li frantumi in più parti e poi unisci i frammenti, si potrebbe ottenere un volt pieno di energia libera. Brown ha anche scoperto che le “batterie roccia” otterrebbero più forza alle ore 18:00, tornando di nuovo deboli alle 7:00, mostrando che la luce ed il calore del sole avrebbero un effetto de-coerente sull’energia che stavano attirando. Funzionavano meglio a più alte elevazioni, come possibile serbatoio di un effetto piramide sulle montagne. Altri inventori come Hodowanec, ebbero ripetuto indipendentemente questi esperimenti e verificato gli stessi risultati. Secondo Vassilatos, alcuni ricercatori viaggiarono verso le Ande ottenendo più di 1,8 volt da una singola roccia. Più grafite è presente nelle rocce, più tensione emettono. Meglio ancora, Brown ha scoperto che emettevano due diversi segnali elettrici. Uno era costante, ma l'altro dipenderebbe dall'attività solare e dalle posizioni e configurazioni tra il Sole e la Luna. Ha anche scoperto che gli impulsi lontani di gravità nello spazio

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causerebbero piccole esplosioni elettriche delle rocce. Anche altre rocce ricche di silicio produrrebbero queste accuse. Brown è stato in grado di individuare le attività pulsar e le supernova molto prima che fossero annunciate dagli astronomi radio, così come i brillamenti solari, anche se le rocce erano protette da radioattività, calore e luce. Nello stesso libro, Vassilatos rivela il lavoro del dr. Thomas Henry Moray, un altro scienziato represso che a quanto pare trovò una roccia ancora più potente e con le stesse proprietà. Moray affermò solo che si trattava della "Pietra svedese", ma non ne diceva l’esatta provenienza. Era un materiale morbido e bianco argenteo che ha trovato in due zone diverse – la prima da una roccia affiorante in forma cristallina, e un’altra da una polvere bianca e liscia che raschiò da un vagone ferroviario. Quando cercò di utilizzare il cristallo come un rivelatore piezoelettrico per le onde radio, il segnale uscì con un tale potere da distruggere le cuffie. Anche un grande altoparlante sarebbe esploso a volume molto elevato, ogniqualvolta sarebbe stato sintonizzato su una stazione radio. Moray era in grado di utilizzare questo materiale per creare un dispositivo ad energia libera estremamente potente - ed anche il suo primo prototipo, che utilizzava una pietra svedese delle dimensioni di un orologio da polso - potrebbe accendere contemporaneamente una lampadine da 100 watt ed una stufa da 655 watt. Più profondamente metteva le sue aste di messa a terra nel terreno, più luce emetteva. Nel 1925, mostrò questa tecnologia al Salt Lake City Company General Electric, oltre a dei diversi testimoni qualificati della Brigham Young University. Hanno provato tutto il possibile per dimostrare che era una frode, e hanno permesso di smontare l'intera installazione - ma non riuscirono a trovare nulla. Più tardi, Moray sviluppò dei prototipi in grado di pompare fuori 50 kilowatt di energia, sufficiente ad alimentare una piccola fabbrica per tutto il giorno, tutti i giorni, senza mai esaurirsi o dover pagare l'energia. Moray cominciò a cercare di ottenere un brevetto nel 1931, ma fu sempre rifiutato. E nel 1939, la Rural Electrification Association inviò un "esperto scientifico", assieme ad un gruppo per un incontro con Moray. Si è scoperto che stavano trasportando armi da fuoco con l’intenzione di ucciderlo, ma Moray aveva la sua arma e sparò di risposta, spingendoli fuori. Di conseguenza, Moray sostituì tutte le finestre della sua macchina con vetri antiproiettile, sentendo che doveva portare costantemente con sè un revolver. Non venne mai più disturbato, ma la sua tecnologia d'avanguardia non vide mai la luce del giorno. Più tardi, scoprì che la Pietra svedese stava facendo altre cose strane. Per esempio, ha scoperto che utilizzando un ricevitore radio standard, poteva sintonizzarsi sulle conversazioni delle persone ed altre attività giornaliere a lunghe distanze - anche se non erano presenti microfoni in quelle aree. Era in grado di viaggiare esattamente per le fonti dei suoni e confermò che li stava raccogliendo. Ha anche scoperto che queste pietre possedevano proprietà curative. Poi, nel 1961, Moray scoprì che poteva dirigere i campi di energia che i suoi dispositivi generavano per far crescere micro-cristalli (suona familiare?) di oro, argento e platino dal terreno, senza valore, che provenivano da dove questi elementi vennero estratti. Il terreno che inizialmente possedeva solo 0,18 once d'oro per tonnellata potrebbe essere utilizzato per produrre fino a 100 once d'oro e 225 once di argento. Aveva realizzato il sogno degli alchimisti della trasmutazione, in questo caso partendo da piccoli cristalli di oro, argento o platino che stavano già nel terreno, e facendoli crescere sempre di più, come i semi. Attraverso tecniche simili, fu in grado di produrre del piombo che era impossibile da sciogliere al di sotto dei 2.000° Fahrenheit, e rame che era estremamente forte e resistente al calore, che utilizzò come cuscinetti nei motori ad alta velocità. Un'altra lega che ha sviluppato poteva essere riscaldata fino a 12.000° Fahrenheit senza che si sciogliesse. Secondo Vassilatos, Moray tentò di sintetizzare più della Pietra svedese per conto suo, sottoponendolo ad un profilo completo e microanalitico. Da questi risultati, ora sappiamo che l'ingrediente principale era il Germanio ultra-puro, che contiene una piccola quantità relativamente innocua di radioattività, che può essere facilmente schermata. Arthur L. Adams, un ingegnere elettrico in pensione, trovò un materiale liscio, grigio-argenteo in Galles nel 1950 che creava una quantità straordinaria di potere da solo. Quando venne immersa in acqua una speciale batteria fatta di frammenti di queste pietre, il potere diventava molto più consistente, e quando le pietre vennero estratte dall’acqua, quest’ultima continuava a produrre energia elettrica per ore - non diversamente da quel che succede nell’effetto del DNA fantasma. Le autorità britanniche hanno sequestrato tutti gli articoli di ricerca ed i materiali di Adams, motivando il tutto come "futura distribuzione sociale." Quella volta, ovviamente, non è ancora arrivata.

GEOMETRIA GENETICAGli aminoacidi si uniscono per produrre proteine. Queste regole sono complesse, e gli scienziati davvero non capiscono perché alcuni aminoacidi si incastrano ed altri no. Il dr. Mark White analizzò queste relazioni e ha scoperto che tutto ha un senso se si mappano gli aminoacidi sulla superficie di un dodecaedro.

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Il dr. Mark White ha scoperto che tutti i rapporti intricati di come i nucleotidi si incastrano nel codice genetico possono essere risolti mappandoli su un dodecaedro.

Qual è la forma ideale di una molecola di DNA? Si tratta di una doppia elica. Qual’è la forma ideale della doppia elica? È un dodecaedro. Qual è la forma ideale del codice genetico? E' ancora un dodecaedro. Poiché é importante sapere com’é la doppia elica del DNA per comprendere il DNA, il dodecaedro è altrettanto importante verso la comprensione del codice genetico. Forse più so. Le stesse leggi geometriche sembrano apparire nella meccanica quantica, nella geodinamica planetaria e nella vita stessa, grazie al fatto che il Campo d’Origine è fluido, e che la geometria appare naturalmente quando un fluido veniva pulsato. Piramidi ed altre strutture a forma di imbuto sfruttano questo flusso e generano coerenza in una determinata area, creando modelli geometrici e sempre più raffinati, sanando così la vita biologica, migliorando la nostra salute mentale, regolarizzando il flusso delle correnti nel mantello terrestre, negli oceani, nell'atmosfera e nella ionosfera per proteggerci dai cataclismi, e migliorando la durezza e la purezza delle strutture cristalline. Questa scienza può anche aprire la strada ad una vasta gamma di tecnologie d’energia libera, che potrebbero finire definitivamente la nostra dipendenza dal petrolio paralizzante, inaugurando una nuova era di pace, libertà e prosperità che non avremo mai sognato fosse possibile prima.

CAPITOLO - XIICAPITOLO - XIIBECKER/HAGENS: LA SOLUZIONEBECKER/HAGENS: LA SOLUZIONE

DELLA GRIGLIA GLOBALEDELLA GRIGLIA GLOBALEIn questo capitolo, poniamo la chiave di volta sulla nostra indagine dell’espressione delle CU come Griglia Globale, attraverso il lavoro iniziale di Ivan P. Sanderson, seguito da tre scienziati Russi e culminante nel lavoro dei professori William Becker e Bethe Hagens. Dimostriamo come l’enigma finale della Griglia si risolva quando si disegnano sulla sfera Terrestre tutti i Solidi Platonici fondamentali delle CU. Vediamo come la struttura dei continenti venga modellata da questa Griglia. Inoltre, indaghiamo su alcuni rapporti che riguardano le misteriose scomparse e gli effetti iperdimensionali mostrati in certi “punti nodali” della Griglia.Abbiamo già visto con Cathie il cubo e l’ottaedro nella Terra, e abbiamo visto con Hoagland il tetraedro nel Sistema Solare. Questo lascia a noi il compito di localizzare Purusha e Prakriti, l’icosaedro ed il dodecaedro, affinché la nostra Griglia Globale sia completa. Sono William Becker e Bethe Hagens che in ultimo hanno risolto l’enigma per noi. Al tempo in cui è stata pubblicata la loro opera, il dott. Becker era Professore di Industrial Design all’University of Illinois, Chicago, e la dott.ssa Hagens era Professoressa di Antropologia alla Governors State University. Insieme, hanno dapprima dimostrato come queste due forme siano state scoperte, e poi come si adattassero nella Griglia Terrestre finale, che loro hanno chiamato Unified Vector Geometry 120 Polyedron, ovvero UVG 120 “Earth Star.” [1]  Sebbene in precedenza avessimo detto che la storia moderna della Griglia Globale può aver avuto inizio con Bruce Cathie, l’ex squadra Becker e Hagens (marito e moglie) ha un’opinione diversa. Essi ascrivono questa scoperta all’opera di Ivan P. Sanderson, che è stato il primo a creare il caso della struttura dell’icosaedro in funzione sulla Terra. Ha fatto questo localizzando quelli che lui definisce “vili vortici,” ovvero quelle aree della Terra in cui si sono osservate

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misteriose sparizioni, guasti meccanici e distorsioni spazio-temporali. Ovviamente, la maggior parte dei lettori è a conoscenza del fatto che i rapporti sul Triangolo delle Bermuda, sulla costa orientale della Florida, appartengono a questa categoria, ma Sanderson ha osservato anche altre aree meno popolari. Queste aree sono state spesso definite “Cimiteri del Diavolo,” [2] dal momento che molti esploratori semplicemente scomparivano se li attraversavano nel momento sbagliato dell’anno, apparentemente quando ci sono allineamenti planetari o lunari sbagliati che attivano quella particolare area. Quello che inizialmente ha condotto Sanderson a questo lavoro è il caso delle Mappe degli Antichi Re del Mare, come le ha definite Charles Hapgood. Ora sappiamo che durante l’epoca di Atlantide e forse anche molto prima, le coordinate dell’intera Terra erano state mappate tramite la costruzione di diverse piramidi, templi e monumenti sulla superficie Terrestre. Carl Munck lo dimostra oltre ogni possibile dubbio. Pertanto, è quasi inevitabilmente ovvio che in un certa epoca ci dovessero essere molte mappe Atlantidee del mondo. Queste mappe avrebbero dovuto essere molto precise, dato il livello di sofisticazione che abbiamo osservato nella precisa esecuzione del “Codice” di coordinate mondiali di Munck. Possiamo ragionare su come queste mappe possano essere state trasmesse, basandoci su una varietà di fonti d’informazione. Ci è stato detto che dopo l’ultimo spostamento dei poli, 12.500 anni fa, la parte principale della terra Atlantidea è affondata. I sopravissuti dei sacerdoti Atlentidei si sono mantenuti in una stretta ed isolata comunità monastica, dal momento che la maggior parte della restante umanità era caduta nella barbarie. Dal momento che la maggior parte della terra era scomparsa, con solo pochi superstiti rimasti, è chiaro come allo stesso modo sia rimasto solo uno numero esiguo di queste mappe. La civiltà Sumera potrebbe essere stata il primo tentativo degli Atlantidei di ricostruire una società di un certo livello, e questo potrebbe essere iniziato circa nel 6.000 a.C., grosso modo 8.000 anni fa. Come hanno evidenziato Zecharia Sitchin ed altri, la civiltà Sumera sembra essere fiorita piuttosto spontaneamente ed improvvisamente. In un periodo di tempo molto breve, hanno avuto linguaggio scritto, educazione, leggi, agricoltura ed acqua corrente, per esempio. Sappiamo che i Sumeri avevano la Costante di Niniveh, il ciclo di cui abbiamo parlato in precedenza. Poi, quando introduciamo anche la più profonda opera di Zecharia Sitchin, comprendiamo come un gruppo che aveva accesso ad una tecnologia incredibile abbia aiutato i Sumeri, un gruppo che possedeva macchine volanti, laser ed altra attrezzatura esotica. Era presente anche una comprensione molto avanzata di scienza e fisica, compresa la conoscenza dell’intero spettro dei pianeti del Sistema Solare. Ci è stato anche detto negli antichi Veda Indù e nelle Letture di Edgar Cayce che gli Atlantidei possedevano veramente macchine volanti, quindi questa ne è la conferma. (Potrebbe anche essere che gli Atlantidei stessero cooperando con Fratelli dello Spazio con cui anche loro stavano interagendo, data la preponderanza di dati “Astronautici Antichi” a loro disposizione. I dati di Sitchin suggeriscono con molta forza l’esistenza degli Annunaki, ovvero “Coloro che dal Cielo sulla Terra Vennero.”) Le mappe sono state conservate all’interno degli alti ranghi del sacerdozio molto dopo l’inizio della civiltà Sumera, e infine sono stati secretati nella Libreria di Alessandria d’Egitto, e più tardi nelle sale accademiche della Grecia. Si crede che solo coloro che fossero membri della fratellanza segreta sapessero dell’esistenza di queste mappe. L’argomento dell’esistenza delle fratellanze segrete è estremamente forte, e il miglior libro che Wilcock abbia mai trovato su questo argomento è The Poeple of The Secret di Ernest Scott (Octagon Press, Londra 1983). L’opera di Scott non lascia alcun dubbio sul fatto che questa Fratellanza sia esistita, che si sia segretamente alleata alle maggiori religioni della Cristianità, dell’Islam e del Giudaismo, e che persista tuttora come gruppo positivo che si lega con l’Intelligenza Superiore e che cerca di svelare gradualmente i Misteri alla nostra civiltà. Così, queste fratellanze segrete hanno inviato esploratori del mare per riscoprire le terre che erano nascoste sulle loro mappe, per ricostruire infine una grande civiltà tecnologica come Atlantide. Francesco Bacone, il padre della moderna Massoneria, ha dichiarato che il continente Americano, è il sito per una “Nuova Atlantide”. E, al fine di mettere in moto questo piano, gli esploratori stessi avevano la necessità di ricopiare le mappe, almeno in parte, così da avere qualcosa su cui lavorare. Certi autori, compreso Hancock in Impronte degli Dei [3], speculano che Colombo avesse accesso a queste mappe, e pertanto sapesse che la Terra era effettivamente rotonda, e che si sarebbero trovate nuove terre oltremare. Tutto questo si è dimostrato molto interessante per Ivan P. Sanderson, il “padre della Griglia”, e ora vedremo il perché. Il primo esploratore di cui siamo a conoscenza che abbia copiato una di queste mappe è l’Ammiraglio Piri Reis, nel 1513 d.C. Questa mappa si concentrava sulla costa occidentale dell’Africa, sulla costa Orientale del Sud America e la costa settentrionale dell’Antartide. Quello che è davvero interessante è che questa mostra l’area Antartica della Queen Maud Land come una costa priva di ghiacci. E, come scrive Hancock in Impronte, affinché queste coste potessero essere state esplorate senza ghiacci, avrebbero dovuto essere state disegnate tra il 13.000 ed il 4.000 a.C.! L’umanità moderna non ha conosciuto il profilo di questa costa fino al 1949, grazie al risultato di una vasta esplorazione sismica da parte di una squadra di esplorazione Anglo-Svedese. (Hancock 1995, pg.12.) L’uomo che ha messo insieme tutte queste informazioni riguardanti le mappe è Charles Hapgood, tuttavia le sue teorie inizialmente non cominciavano da queste mappe. Hapgood era Professore di Storia della Scienza al Keene College nel New Hampshire, sebbene la sua area di ricerca andasse ovviamente molto oltre la semplice storia. La teoria di base di Hapgood riguarda la dislocazione della crosta terrestre, molto analoga all’idea di “spostamento dei poli”, in cui la superficie della Terra cambia veramente posizione. Hapgood dice che l’intera crosta della superficie terrestre “possa talvolta dislocarsi, muovendosi sopra il soffice corpo interno, proprio come la buccia di un’arancia, se allentata, può scivolare sulla parte interna dell’arancia tutta d’un pezzo.” Questa teoria ha attirato l’attenzione anche di Albert Einstein, che ha contribuito con l’introduzione al libro di Hapgood nel 1953. La citazione di Einstein, ristampata a pg. 10 del libro di Hancock, merita decisamente di essere inserita qui: “Ricevo frequentemente comunicazioni da parte di persone che vogliono consultarmi riguardo alle loro idee inedite [ha osservato Einstein]. Non serve dire che queste idee molto raramente possiedono una validità scientifica. La primissima comunicazione, tuttavia, che ho ricevuto da Mr. Hapgood mi ha elettrizzato. La sua idea è originale, di grande semplicità, e – se continuasse ad essere comprovata – di grande importanza per tutto quanto sia correlato alla storia della superficie terrestre.” Einstein ha anche espresso le proprie idee su come questo movimento della terra possa avvenire: “In una regione polare c’è un continuo deposito di ghiaccio, che non è distribuito simmetricamente rispetto al polo. La rotazione terrestre agisce su queste masse depositate asimmetricamente, e produce un momento centrifugo che viene trasmesso alla crosta terrestre rigida. Il momento centrifugo in costante aumento prodotto in tal modo produrrà, quando ha raggiunto un certo punto, un movimento della crosta terrestre sul resto del corpo terrestre...” E così, la teoria di Hapgood ha spiegato che in vari momenti nel tempo, la massa di terra dell’Antartide si allontana dalle regioni più fredde, per via del Dislocamento della Crosta Terrestre. E ha conquistato parecchi punti dal momento che il miglior scienziato che sia mai vissuto ha

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corroborato la sua teoria. Nei prossimi capitoli vedremo che questi fatti si armonizzano con le informazioni di Gregg Braden riguardanti la crescita del “battito cardiaco” della Terra e la decrescita della forza del suo campo magnetico. Braden rivela che nel passato questi fenomeni si sono sempre verificati subito prima di casi di spostamenti dei poli magnetici, che potrebbero ben essere il “Dislocamento della Crosta Terrestre” in funzione. Possiamo vedere che se la teoria di Hapgood è corretta, l’inondazione Atlantidea è stata il più recente esempio di questo dislocamento, in quanto prima di questo momento, molte mappe erano disegnate con l’Antartide senza ghiaccio. Pertanto, lo scivolamento della crosta terrestre deve aver collocato l’Antartide in un’area più calda prima del dislocamento più recente. Così, il modello di Hapgood è la miglior concezione che abbiamo del perché l’Antartide fosse in una regione più calda. Insieme a Impronte degli Dei, anche il libro When The Sky Fell[4] di Rand e Rose Flem-Ath è una fonte eccellente per ulteriori dettagli su questi punti. Anche le altre mappe che mostravano l’Antartide sotto il ghiaccio includevano la mappa di Oronteus Finaeus del 1531. In questo caso, abbiamo una visione completa dell’Antartide, con i bordi ampiamente privi di ghiacci. Fiumi e montagne sono chiaramente visibili. Un’altra mappa molto simile è stata prodotta da Gerard Kremer, noto al mondo come Mercator, l’autore della moderna  proiezione di Mercator che è oggi tanto comunemente utilizzata. Hapgood conclude che Mercator avesse accesso ad altre fonti oltre a quelle usate da Oronteus Fineaus, dal momento che nella sua opera molte figure riconoscibili dell’Antartide sono visibili più chiaramente. Così, pare che ci fossero effettivamente parecchie copie disponibili a quei tempi. Un altro cartografo che ha dimostrato altrettante conoscenze e fonti d’informazione è stato Phillippe Bauche, un geografo francese del diciottesimo secolo. La sua mappa del 1737 ci mostra una versione dell’Antartide che in apparenza non presenta alcun ghiaccio! Come possiamo vedere, c’è un evidente canale che corre proprio nel mezzo, dividendo il continente in due masse di terra, una più grande ed una più piccola, forse un quinto di quella più grande. 

 Ciò che rende tutto questo ancor più sorprendente è che la versione dell’Antartide di Bauche è quasi identica a quella che abbiamo effettivamente scoperto nel 1958, l’Anno Internazionale di Geofisica. In quel caso, è stata condotta una estesa ricognizione sismica della “topografia subglaciale” dell’Antartide. E infatti la divisione fra le due masse, mostrata nella mappa di Bauche come un canale, si trova esattamente nella stessa posizione. Sia la terra più piccola sia la più grande nella mappa di Bauche sono molto simili alle scoperte degli scienziati nel 1958. Così, ovviamente, questo è un fenomeno molto interessante, e va a braccetto con l’opera di Carl Munck. L’opera di Hapgood che, ripetiamo, raccolse l’interesse accademico di Einstein, fornisce le fondamenta per comprendere perché gli Antichi conoscessero le coordinate globali con tanta esattezza. Torniamo ora ad Ivan P. Sanderson, che ha studiato anche l’opera di Hapgood e che rimase folgorato da queste incredibili prove. Sanderson ha cercato di immaginare come questi antichi cartografi siano stati in grado di dettagliare una mappa dell’intero globo. Che tipo di modelli dovevano avere per fare qualcosa di questo genere, ed utilizzarla? Come hanno suddiviso la superficie Terrestre in unità misurabili? E inoltre, c’era qualcosa che fosse fisicamente osservabile e misurabile nelle vastità degli oceani Terrestri, tale che questi cartografi sapessero veramente dove si trovavano nel mezzo del mare? Sanderson ha lavorato su questo enigma con parecchi associati negli anni ’60 e ’70. Ha affrontato enormi volumi di dati, la maggior parte dei quali provenienti da rapporti anomali dichiarati da centinaia di piloti e marinai, e li ha organizzati in modo sistematico. I suoi risultati provano oltre ogni ombra di dubbio che in certe aree degli oceani Terrestri erano visibili alcune interessanti anomalie. Queste anomalie ci sono molto familiari, essendo quelle comunemente riportate nel Triangolo delle Bermuda. Certamente questo vortice ha attirato immensamente l’interesse di Sanderson, sebbene ci fossero anche altre aree molto più trascurate. Utilizzando l’analisi statistica per raggruppare insieme tutti i dati, riguardanti tutti i diversi luoghi dove si sono verificati questi eventi nel globo, Sanderson è stato in grado di derivare 12 punti comuni di avvenimenti anomali sulla Terra. Sorprendentemente, questi dodici punti erano tutti egualmente ed armonicamente distanziati gli uni dagli altri! Gli effetti di questi “vortici vili”, come li ha chiamati lui, comprendevano non solo sparizioni ma a quanto pare anche eventi di distorsione temporale. Molti di questi sono stati registrati in libri come il The Bermuda Triangle di Charles Berlitz, ma Sanderson ha trovato prove di questi disturbi spazio-temporali anche in altri vortici, non solo nelle Bermuda. Per esempio, uno dei vortici di Sanderson è localizzato vicino alle Hawaii. Sanderson ha trovato il rapporto di un pilota, in volo con passeggeri molto vicino a questa zona, che ha improvvisamente perso tutti gli strumenti e le comunicazioni radio. Questa viene chiamata “zona morta”, o “volo cieco” senza alcuna possibilità di usare la radio per chiedere aiuto o per determinare altitudine, posizione, eccetera, eccetto la navigazione a vista. Il pilota ha continuato a volare in questa “zona morta” per circa 350 miglia, senza essere in grado di parlare via radio con nessuno; chissà dove, per un periodo di circa mezz’ora/un’ora, a seconda della velocità. Alla fine, questa bizzarra esperienza è terminata, ed il pilota era sollevato dal fatto di essere di nuovo in grado di

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mettersi in contatto con la torre. Possiamo immaginare il panico e lo stupore nella sua voce, così vicino al pericolo e chiedendosi che diavolo fosse successo. Quello che è stato tanto sorprendente e inaspettato è stato che secondo gli ufficiali della torre, non era affatto trascorso tempo tra i suoi contatti radio! In altre parole, un momento stava parlando loro normalmente, e dieci secondi dopo era nel panico, dicendo loro che aveva volato per 350 miglia senza strumentazione! Per quanto sorprendente debba sembrare per il nostro “senso comune”, tutti i passeggeri a bordo del velivolo devono essere passati ad una frequenza dimensionale superiore, in cui non erano influenzati dal tempo. La causa di questo effetto era l’energia iperdimensionale imbrigliata dal “vortice vile” attraverso cui hanno volato. A questo punto, il lettore non dovrebbe essere sorpreso quando riaffermiamo che i dodici vortici simmetricamente distanziati di Sanderson disegnano effettivamente uno dei Solidi Platonici, ovvero l’icosaedro. Questo viene indicato nell’immagine seguente tratta dal libro di Nicholas R. Nelson Paradox (Dorrance & Co., Ardmore, Pennsylvania 1980), ristampata nel libro di David Hatcher Childress, Anti-Gravity and the World Grid (Adventures Unlimited Press, Box 74, Kempton, Illinois 60946: 1987, 1995.) (Abbiamo alterato digitalmente l’immagine per preservarne la semplicità in questo piccolo formato.)

 La popolare opera di Sanderson ha certamente messo in moto l’interesse di tutto il mondo. Il problema è stato rapidamente raccolto e affrontato da un gruppo di tre scienziati russi: Nikolai Goncharov, uno storico moscovita, Vyacheslav Morozov, un ingegnere edile e Valery Makarov, uno specialista di elettronica. Questi tre scienziati hanno lavorato direttamente sulla ricerca di Sanderson, e i dodici punti dell’icosaedro sono stati posizionati quasi esattamente negli stessi luoghi. Ma questi scienziati hanno anche aggiunto altri 50 punti, sovrapponendo alla Griglia anche un dodecaedro. I loro risultati hanno prodotto la mappa seguente, stampata per la prima volta nel popolare giornale scientifico Sovietico Khimivai Zhizn (ovvero Chimica e Vita), riprodotta in Anti-Gravity and the World Grid: 

Questi tre scienziati hanno sfruttato la combinazione dei loro talenti per determinare questa “matrice di energia coscmica” che circonda la Terra. Con questa nuova formulazione della Griglia Globale, Becker ed Hagens scrivono:“Queste nuove linee e punti, insieme a quelli di Sanderson, ora combaciano con la maggior parte delle zone di frattura sismica della Terra e con le linee delle creste oceaniche così come con gli alti e bassi dell’atmosfera mondiale, con le rotte migratorie degli animali, con le anomalie gravitazionali, ed anche con i siti delle città antiche”.L’attenzione di Becker e Hagens è stata attirata da questa ricerca attraverso il lavoro di Chris Bird, che ha scritto un articolo sulla “Griglia Planetaria” sul New Age Journal di Maggio 1975. Essi erano così sopraffatti da queste nuove informazioni che finirono per organizzare un incontro con lui per discuterne il lavoro. Subito dopo, hanno “completato” la Griglia, rendendola compatibile con tutti i Solidi Platonici, inserendo una creazione tratta dall’opera di Buckminster Fuller. Nella citazione seguente, spiegano in termini precisi cosa esattamente abbiano fatto:“Noi proponiamo che la mappa della griglia planetaria evidenziata dal team russo Goncharov, Morozov e Makarov sia essenzialmente corretta, con la sua organizzazione generale ancorata ai poli assiali nord e sud ed alla Grande Piramide di Gizeh. La mappa russa, tuttavia, manca di completezza, secondo noi, che può essere raggiunta con la sovrapposizione di un complesso poliedro sferico, derivato dall’icosaedro, sviluppato da R. Buckminster Fuller. Nel suo libro Synergetics 2, egli la definisce la “Composizione dei Gruppi del Grande Cercio dell’Icosaedro Primario e Secondario.” Noi lo abbiamo abbreviato in Sfera 120 dell’Unified Vector Geometry (UVG)... Usiamo il numero 120 per via della sua facile comprensione in quanto poliedro sferico con 120 triangoli identici – tutti

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approssimativamente della composizione di 30°, 60° e 90°.”Ed ora, il momento che tutti noi aspettavamo: la griglia Becker/Hagens, che ha finalmente “craccato il codice” delle posizioni dei Solidi Platonici sulla Terra. Tra poco, dovreste essere ingrado di . vedere le sorprendenti corrispondenze della Griglia con la forma fisica dei continenti, tra le altre cose

Quando si ristampa questa foto bisogna riportare i seguenti crediti: Il Sistema di Griglia Planetaria mostrato è stato ispirato da un articolo originale di Christopher Bird, “Griglia Planetaria”, pubblicato sul New Age Journal n°5, Maggio 1975, pp.36-41. La griglia ad “icosaedro esakis”, i calcoli delle coordinate, ed il sistema di classificazione dei punti sono ricerca originale di Bethe Hagens e William S. Becker. Questi materiali sono distribuiti, con il permesso degli autori, dalla Conservative Technology Intl. in cooperazione con la Governors State University, Divisione degli Studi Interculturali, University Park, Illinois 60466 312/534-5000 x2455. Questa mappa può essere riprodotta se distribuita senza costi e con il consenso della Governors State University e di Mr. Bird. Diventa immediatamente ovvio come a tutti gli effetti questa Griglia controlli il posizionamento delle masse continentali sulla Terra. I nostri esempi preferiti, entrambi i quali combinano “nodi” e linee di forza, sono il Sud America e l’Australia. Nella figura che segue, possiamo vedere chiaramente il dettaglio che rivela la precisione della strutturazione della Terra che avviene per via di questa interazione di forze della Griglia:

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Quindi dovrebbe essere visibile per “chi ha occhi per vedere” che la Griglia Globale sta ovviamente dando forma a queste strutture continentali. Se si osserva il Sud America, per esempio, si può vedere l’effetto estremamente ovvio di questo specifico “triangolo della griglia”, nel dare letteralmente forma al continente intorno a sè. Osservando il vertice più a sud del Sud America, si può vedere come la forza del nodo numero 58 spinga la terra lontano dalla sua normale tendenza verso sud e lo spinga invece verso est. Poi, se si osserva il nodo 49, a metà della Costa Est del Sud. America vicino a Rio de Janeiro, si può chiaramente osservare come la forza del nodo abbia spinto la terra del contiente a creare una forma rotondeggiante.   Osservando poi l’Australia, si può chiaramente vedere come l’intero continente, e specialmente il lato nordoccidentale, si formi con esterma precisione all’interno delle forze traenti di quest’area della Griglia Globale. Se si osserva il centro esatto del nord dell’Australia sul punto 27, si vede un “punto nodale” circolare che dispone la terra intorno a sè e forma il Golfo di Carpenteria. Ancora una volta, i nodi stessi hanno modellato la terra in “vortici” circolari, respingendo la massa continentale e in questo caso, dando forma anche al profilo dell’isola direttamente sopra l’Australia. Queste forme circolari, come continueremo a vedere, sono visibili sistematicamente in relazione alla Griglia Globale. Le abbiamo viste in Egitto, nel capitolo riguardante Carl Munck, dare forma alla linea costiera del fiume Nilo nel Mediterraneo.  Inoltre, il nodo 44 è allineato precisamente con il fondo dell’Antartide, e vediamo come il bordo penda alla sua destra o alla sua sinistra. Secondo Richard Lefors Clark, questa è la configurazione energetica a papillon, che lui definisce “vortice di energia diamagnetica”, che si evidenzia nella massa continentale Australiana. Esamineremo come una forma simile possa essere modellata dalle energie curve spiraliformi che compongono la griglia sottostante. Clark ci mostra anche che il Golfo del Messico segue questa stessa organizzazione energetica ricurva, così come le due linee costiere del continente statunitense.  Poi, osserviamo l’Africa, e vediamo l’azione combinata di due triangoli più grandi, uno col punto rivolto in basso nel continente africano e il suo vicino rivolto verso l’alto, che circonda l’Oceano Indiano. Il triangolo rivolto verso il basso descrive certamente bene l’Africa, e la terra extra sul lato occidentale può essere spiegata dalla pressione proveniente dalla cresta MesoAtlantica, che è quasi esattamente la stessa della linea atlantica della griglia formata dai punti 10, 19, 37, 38 e 50. Le coste orientali dell’Africa e dell’Arabia Saudita seguono il lato orientale del triangolo, sulla linea della griglia tra i punti 41 e 12.  Possiamo vedere anche come il punto nodale 22 prema delicatamente sulla costa est dell’Africa, causando sul suo tracciato un ritiro verso l’interno e modellando il bacino Somalo. Possiamo anche presumere che le “fratture” che separano l’Africa e l’Arabia Saudita siano state causate dall’espansione della Griglia, costringendo prepotentemente la terra ad allinearvisi. La “frattura” immediatamente a sinistra del punto 12 segue esattamente la linea della griglia. Ed infine, si può chiaramente vedere come il triangolo col punto rivolto in alto si ritagli lo spazio proprio in mezzo alla terra, con la costa africana a definirne il lato sinistro e la costa indiana a definirne quello destro. 

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Nell’illustrazione qua sopra, possiamo vedere come il punto 21, nel centro del continente africano, lavori con il suo partner in alto a sinistra, il punto 20, per fornire la struttura per il vortice d’energia a papillon che ha modellato la costa nord-ovest dell’Africa. Il punto 20 è l’unico “vortice vile” che si trovi significativamente sulla terra ferma; il 41, vicino al Sud Africa, e il 42, vicino all’India, sono gli unici altri punti che toccano terra! Questo è dovuto probabilmente all’incredibile forza che posseggono, che sembra respingere la terra ferma. Possiamo vedere come la costa nord-ovest dell’Africa sia effettivamente molto circolare, ed il punto 20 si trova direttamente nel centro di questo papillon di energia.

Di nuovo, vediamo il “vortice di energia diamagnetica” a forma di papillon del dott. Lefors Clark che forma la terra in una curva. Possiamo anche vedere la stessa formazione ricurva creata dalla costa est dell’India e dalla costa ovest dell’area asiatica della Cina/Corea/Vietnam. Il vortice è equilibrato fra i punti 24 e 13. Teniamo a mente che queste liscie curve illustrano la natura spiraliforme delle superstringhe che compongono questi campi di energia geometrica, qui espresse come linee spiraliformi di forza magnetica.  Ricordiamoci che il principale esempio di Clark di questa energia a papillon è quella che avviene nell’area del Triangolo delle Bermuda, col suo polo opposto che forma la costa orientale del Messico. Secondo il dott. Clark, il punto al centro del “papillon” diviene una zona magneticamente nulla, a gravità zero, quando appropriatamente innescata dalle giuste posizioni geometriche del Sole, della Luna e dei Pianeti rispetto alla Terra. In quei momenti di congiunzione, c’è una “emorragia iperdimensionale” e poi si hanno dilatazioni del tempo, sparizioni, perdita di gravità, levitazione ed altri fenomeni del genere. Nelle prossime tre immagini, le formazioni circolari di energia della griglia che circondano la costa est della Cina e della zona circostante sono facilmente visibili. 

Così, possiamo vedere che quando si sa cosa cercare, e si ha la mappa della Griglia, queste formazioni non possono rimanere nascoste. Nella figura numero 1, abbiamo la nostra mappa rettificata della griglia della Cina come termine di paragone. Nella figura 2 ci sono tre vortici circolari. Abbiamo già parlato del vortice in basso a sinistra in India e Cina. Quindi, il vortice in centro

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dà forma alla Costa Est della Cina, basata ed emanata dal punto 13. Il vortice superiore, nonché il più grande, in figura 2 modella l’intero arcipelago Russo e Giapponese, ed è centrato e si emana dal punto 4.Infine, nella figura numero 3 abbiamo un vortice incentrato nel “vortice vile” di Sanderson vicino al Giappone, il “Mare del Diavolo”, qui elencato come punto 14. Questo vortice è “equalizzato” dai punti 25 e 26, entrambi i quali sono equidistanti dal bordo del cerchio. E ovviamente, le Filippine tracciano precisamente la parte in basso a sinistra del cerchio stesso. Questo ovviamente deve essere un vortice molto forte per essere in grado di dare forma alla terra delle Filippine dalla distanza da cui si trova. Secondo Becker e Hagens, Un’altra area di continue sparizioni e misteriose distorsioni temporali è il Mare del Diavolo localizzato ad est del Giappone tra Iwo Jima e Marcus Island. Qui gli eventi sono diventati tanto sinistri che il governo Giapponese ha ufficialmente definito l’area come una “danger zone”.Quest’area era sufficientemente significativa per l’opera dell’autore del Bermuda Triangle, Charles Berlitz, da fargli scrivere un intero libro dedicato ad essa ed al “quadro generale” intitolato The Devil’s Triangle [5] Sta diventando sempre più chiaro che le nostre forme geometriche, espresse come unità di coscienza espanse su scala planetaria, sono molto più che astratti concetti di fisica teorica. Quelli che abbiamo qui sono fenomeni diretti, quantificabili e misurabili, e questi schemi di Griglia basati sulla geometria semplicemente sono la più semplice, e pertanto migliore soluzione del problema. Se il lettore desiderasse vedere di più delle connessioni tra la griglia Becker/Hagens e le masse continentali, osservi semplicemente la mappa per un po’ e queste cominceranno a saltar fuori da sole. Il lettore ricorderà che nei capitoli precedenti, abbiamo mostrato le “fasce della griglia” sulla Terra e come i loro effetti abbiano dato forma all’Anello del Fuoco, al flusso del Fiume Nilo, al “punto nodale” della costa settentrionale dell’Egitto incentrata a Giza, ed alla struttura verticale della Penisola dello Yucatan. Ora, con ‘l’intera mappa della griglia Becker/Hagens, possiamo vedere molto di più dall’effetto di queste linee rette longitudinali. Come esempio, riferendoci ancora alla mappa principale, il lettore può chiaramente vedere che l’intero lato orientale della Baia di Hudson in Canada segue precisamente la linea che va dal punto 18 in Florida al 9 nella Baia al 61 al Polo Nord. Inoltre, tutta l’Inghilterra sta precisamente nella linea creata dal punto 20 in Africa, attraverso il punto 11 in Inghilterra fino al punto 61 al Polo Nord. Così, ci sono una varietà di modi per vedere all’opera questa energia sulla Terra. Si può iniziare a visualizzare questa energia della Griglia come una rete viva di “cavi” strettamente tesi su un sottile palloncino. Per noi è ovvio che quelli che noi pensavamo essere continenti posizionati casualmente in realtà si stanno conformando a questa enorme energia. Se guardiamo ai diversi diagrammi di come queste energie geometriche si manifestano sulla Terra, possiamo farci davvero un’idea delle immense forze coinvolte in questa Griglia. Sappiamo anche che la gravità non è l’unica espressione di queste forze, in quanto può essere dimostrato che hanno profondi effetti sulla coscienza umana. Becker/Hagens spiegano anche come questi punti della Griglia sembrino attrarre grandi centri di popolazione. Abbiamo mostrato come una piramide sia una struttura fisica cristallina costruita per essere identica alla nostra frequenza nativa dell’ottaedro, col proposito di imbrigliare energia. La lettura di Wilcock nel capitolo 17 ci ha detto che anche la forma circolare di opere in pietra come Stonhenge e le creazioni dei “Costruttori di Mound” in Florida lavorano per armonizzarsi con questa energia spiroidale ascendente della Terra. Tornando ancora alla nostra discussione sulle informazioni del dott. Clark, possiamo tornare ad osservare il continente sudamericano. Non solo sta perfettamente all’interno del nostro “Triangolo della Griglia”, ma possiamo vedere ancora un altro esempio di questa energia circolare a forma di papillon all’opera nella reale forma del continente stesso. Questo “papillon” è quasi centrato all’interno del diamante formato dai punti 18, 35, 37 e 49. Abbiamo già visto il “vortice vile” africano dare forma ad un “papillon” altrettanto grande nei diagrammi precedenti. Lo scostamento del continente sudamericano dal centro preciso di questo “diamante” può essere di nuovo imputato alla spinta della Cresta Meso-Atlantica, che segue le linee della Griglia Globale con precisione impressionante.

Riguardando la mappa di Becker/Hagens, ci viene piuttosto facile vedere come questa linea demarchi chiaramente la separazione tra i continenti, proprio come la Cresta Meso-Atlantica è il punto d’espansione tra le due placche continentali. Abbiamo appena esaminato le formazioni circolari di energia provocate dalla Griglia nell’area asiatica dell’Oceano Pacifico. E qui, possiamo vedere quello che accade quando disegnamo un “grande cerchio” ancora più grande, basandoci strettamente sulle formazioni insulari nell’area Filippina del Pacifico Asiatico. Qui possiamo vedere che è chiaramente visibile un campo gravitazionale ellittico quando si posiziona il centro direttamente nel nodo 15. Se usiamo un qualsiasi programma di editing grafico ed “estraiamo” un’ellisse utilizzando il punto 15 come centro, possiamo effettivamente allinearlo precisamente alle formazioni insulari

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all’estremo ovest del nostro diagramma. Possiamo provare altri punti oltre al 15 come centri, ma l’ellisse non combacerà mai tanto precisamente come in quel punto. Immediatamente, dovremmo vedere che questo grandissimo vortice d’energia pare essere la più chiara controparte per la Griglia dell’Anello di Fuoco, che è un anello di vulcani e attività tettoniche che circondano l’Oceano Pacifico. Se guardiamo attentamente quest’anello della griglia, possiamo vedere come rappresenti la perfetta fusione fra i continenti e la Griglia Globale. Procedendo in senso orario dalle ore 12:00, l’anello toccherà perfettamente un “quadrato” di punti della griglia, ovvero il 7, 31, 27 e 5. (Il punto nodale 27, vicino all’Australia, è l’unico che non viene toccato esattamente, e questo è probabilmente dovuto alle distorsioni nella proiezione della mappa.)Possiamo anche vedere come quest’ellisse sia ben definita dai punti 14 e 16, di nuovo potenti “vortici vili” di Sanderson, i punti dell’icosaedro. Abbiamo già visto come la forza gravitazionale di questi “vortici” sia stata in grado di modellare l’intera metà occidentale dell’Africa in un elegante forma circolare. Ora, stiamo osservando due di questi vortici lavorare insieme per creare una forma ancora più grande. L’anello forma parte della Costa Est della Cina, così come buona parte della linea costiera superiore della Russia intorno al nodo 5. Definisce anche parte della linea costiera meridionale dell’Alaska.Forse la cosa più interessante di tutte è che la combinazione di forze che si dimostrano in questa mappa appaiono molto simili ad una formazione di natura microscopica. Date un’altra occhiata e la vedrete... La Mitosi Cellulare! Possiamo certamente vedere come Madre Terra stia rivelando tutti i Suoi segreti, proprio davanti ai nostri occhi, se solo comprendessimo la Sua Griglia. I punti della griglia 14 e 16 sarebbero simili ai due poli della cellula che si divide. Le linee della griglia ci danno un ritratto semplificato delle “fibre fusali” che formano la mitosi cellulare. Il vero anello di energia che si crea forma un preciso analogo della membrana nucleare della cellula, mentre continua il suo processo ellittico espansivo di divisione.Se questo è interessante lo diventa ancor di più quando guardiamo la pagina 31 del libro di Robert Lawlor Sacred Geometry. Lì, vi è stampato un diagramma che mostra gli otto stadi della mitosi cellulare. Otto è il numero dell’ottava, quindi ecco la citazione di Lawlor:“Da una cellula a due c’è un ciclo di trasformazione, in otto fasi con sette intervalli, analogo all’ottava musicale. Il Sette simbolizza tale ciclo; il mese lunare, un perfetto esempio di fasi graduate all’interno di un processo continuo, è dominato dal sette e dai suoi multipli... Lo schema funzionale del sistema nervoso umano è anch’esso diviso in sette parti...”In altre parole, possiamo vedere ancora una volta un’analogia molto diretta con l’ “unità di coscienza” nella cellula; un processo di divisione con otto stadi in sette intervalli. Anche il sistema nervoso umano, come spiega Lawlor nel suo libro, ci mostra questa struttura in ottava. Ora, possiamo vedere la controparte della Griglia per questo, che avviene attraverso la geometria iperdimensionale che è basata sull’ottava. Quindi, vi sterete chiedendo, cosa significa tutto questo? Perchè è importante se c’è uno schema ad ottava nella mitosi cellulare o nel sistema nervoso umano? Possiamo riguardare i capitoli precedenti e vedere tutte le prove. Fonti come le Letture di Cayce ed il Ra Material ci dicono che viviamo in un universo a otto dimensioni basato sull’ottava. Abbiamo poi osservato il mondo della moderna e rivoluzionaria “teoria delle superstringhe” e scoperto che con un leggero adattamento, hanno scoperto entrambi la stessa cosa. Le “funzioni modulari” di ispirazione divina di Srinivasa Ramanujan sono tutte basate sull’ottava. Abbiamo citato numerose opere spirituali che ci dicono che l’Uno ha avuto origine come Pura Luce Bianca, e si è frammentato nell’ottava o spettro di frequenze o dimensioni. Ogni intervallo discreto rappresentava un diverso aspetto di questa Interezza. Sappiamo fondamentalmente per intuizione, così come da fonti come il Ra Material, che la Natura ci fornirà metafore fisiche per spiegare il metafisico. Osservate la struttura della conchiglia marina e la sua rappresentazione della spirale φ, per esempio. Anche nel libro di Lawlor Sacred Geometry, possiamo vedere numerosi esempi di Scienziati Rinascimentali che evidenziano chiare relazioni tra questi rapporti armonici e le proporzioni del corpo umano. Continuando ad esplorare questi argomenti, possiamo vedere davvero quale trascendentale significato abbia in realtà il corpo umano, nel proprio disegno. O, come si usa dire, “L’Uomo è la misura di tutte le cose.” Ora possiamo vedere che la divisione cellulare è un altro esempio naturale di questi sacri principi matematici basati sull’ottava che si manifestano nell’universo fisico. La cellula originale rappresenta la sfera, o la prima nota dell’ottava. Ci sono sette stadi, o frequenze, che provocano la formazione della divisione cellulare. Poi, allo stadio finale, l’ottavo, abbiamo ormai due cellule, e la divisione è completa: è emersa di nuovo la forma originale, solo che ora ha prodotto una copia precisa di se stessa. Questo è simile anche alla struttura ad ottava dell’atomo, in cui ogni elettrone rilasciato spinge l’atomo attraverso diversi stadi di isotopo. Una volta infranta la soglia dell’ “ottava”, l’atomo si trasforma nell’elemento successivo della Tavola Periodica. In altre parole, questo processo di espansione energetica, che emerge dal cuore centrale, o nucleo, o Sole, produce un’evoluzione nella vera forma della sua intera struttura. Questo è il modo in cui operano le unità di coscienza, siano esse a scala sub-microscopica, atomica, cellulare, planetaria o addirittura del Sistema Solare. Sappiamo che anche il sistema della geometria delle CU è armonico e basato sull’ottava, e così vediamo emergere le forme Platoniche nei minerali, nelle organizzazioni cellulari di un zigote in via di sviluppo, e nelle stesse griglie planetarie. Questi numeri si manifestano quando misuriamo le vibrazioni delle frequenze sonore nell’aria. Pertanto, quando nei prossimi capitoli vedremo questi stessi numeri di frequenza per le CU che compaiono nel Grande Ciclo delle Macchie Solari, possiamo vedere che nel nostro Sistema Solare avviene una divisione ed una crescita simile in quanto parte di questo fondamentale, interconnesso sistema di energie. Questa, ancora una volta, è un’altra ragione per guardare perché qui sulla Terra ci stiamo dirigendo tanto velocemente verso un salto dimensionale spontaneo, ovvero il Più Grande Momento di Tutti i Tempi. 

 

NOTE:[1] Poliedro 120 della Geometria del Vettore Unificato, UVG 120 "Stella Terrestre".[2] "Devil's Graveyards"[3] "Fingerprints of Gods"[4] "Quando Cadde il Cielo"[5] Il Triangolo del Diavolo

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In questo capitolo troviamo il collegamento tra le geometrie tridimensionali della CU ed i “numeri di frequenza” matematici armonici dell Ottava. Il collegamento ci arriva dal lavoro di Carl Munck. Vedremo come Munck scopra che tutti i numeri di

frequenza “Gematriani” che indicano le vibrazioni sonore hanno due sole tangenti in comune. Egli poi dimostra come la Velocità della Luce, in secondi, sia una precisa funzione di queste stesse due tangenti. Questo ci fornisce un solido terreno su cui stabilire

una fondamentale connessione matematica tra luce, suono e geometria, conferendo un peso notevole alla veridicità di questa teoria, e di conseguenza anche alla veridicità dell’Ascensione.

CAPITOLO - XIIICAPITOLO - XIIILA FISICA MATEMATICA DELLALA FISICA MATEMATICA DELLA

SPIRALE NELLE UNITÀ DI COSCIENZASPIRALE NELLE UNITÀ DI COSCIENZA

PRIMA PARTE: DUNQUE COS’È UN VORTICE DIAMAGNETICO? Dal momento che stavamo osservando in grande dettaglio i vortici a forma di papillon del dott. Richard Lefors Clark, a questo punto è importante per noi fare menzione delle teorie del dott. Clark sul diamagnetismo e sulle zone a magnetismo nullo. Dopo tutto, la lettura di Wilcock nel Capitolo 11 suggeriva che queste forze energetiche avessero molto a che fare con la localizzazione degli antichi monumenti. Questa ci è stata data come la “risposta” che avrebbe corretto il posizionamento di certe pietre o monumenti nel sistema di Munck con un sistema di griglia mappabile su scala mondiale. Secondo il dott. Clark, i più recenti avanzamenti nella scienza del magnetismo hanno dimostrato che esiste un’inversione di polarità positiva/negativa che avviene nel centro di un campo magnetico (si osservi la figura qui sotto). 

 È in questo punto, chiamato “Muro di Bloch”, dove le energie spiraliformi del polo nord incontrano le energie spiraliformi del polo sud, e dove si sovrappongono. Nel punto di sovrapposizione otteniamo quella forma a papillon che osserviamo sulla Terra negli esempi precedenti. Il punto di inversione del flusso magnetico, ovvero il “Muro di Bloch”, crea quella che noi ora definiamo anti-gravità, che annulla i propri effetti e/o cambia la propria direzione. Il dott. Clark in Anti-Gravity and the World Grid mostra come gli scienziati del magnetismo abbiano effettivamente studiato e misurato il fenomeno del “Muro di Bloch” utilizzando degli elettromagneti.Se guardiamo questa illustrazione, dovremmo tenere a mente che le linee sulla Griglia Globale forniscono l’organizzazione di questi campi magnetici rotanti. In altre parole, le linee sulla Griglia fluiscono come fiumi, per via della natura spiraliforme delle energie che le costituiscono. E quindi, se torniamo ad osservare il diagramma del vortice del Triangolo delle Bermuda, possiamo vedere come la linea verticale nord-sud che interseca il Punto della Griglia 18 vicino alla Florida sia “l’organizzatore” dei flussi di energia magnetica. Quindi, la polarità magnetica si invertirà nel centro esatto dell’area arcuata. È qui che troveremo l’effeto del nostro “Muro di Bloch”, che quindi causa anomalie, ma che fornisce anche un’eccezionale energia

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spirituale. Non è una sorpresa che molte persone vogliano andare a ritirarsi in Florida, vi è una sovrabbondante energia ringiovanente laggiù!Se fosse veramente possibile che il campo magnetico della Terra possa produrre tali spirali di energia, allora dovremmo aspettarci che esistano luoghi in cui sia molto evidente che avviene qualcosa di anomalo. Sicuramente il lavoro di Sanderson sui “vortici vili” come il Triangolo delle Bermuda soddisfa questa aspettativa, così come la menzione di Munck sulle anomalie intorno al Rock Lake nel Wisconsin. C’è ovviamente anche un’altra area che ricade sotto questo effetto, ed è l’area nota come Oregon Vortex.William Childress ha trattato dell’Oregon Vortex in un articolo per la rivista industriale “Compressed Air”, che ha continuato a circolare nella stampa per oltre 100 anni. Poiché questo è un giornale scientifico rispettabile è improbabile che pubblichino uno studio considerato di scienza “superflua”. Invece, pare che la loro indagine su questo vortice provenisse da un genuino interesse nel tentare di scoprire e comprendere fenomeni anomali sulla Terra.L’articolo di Childress inizia descrivendo la caratteristica più popolare del Oregon Vortex / Casa dei Misteri. Sopra il vortice è stata costruita una capanna vecchia di 100 anni, ed al suo interno, una scopa “sta rigidamente in piedi nel mezzo della stanza, senza essere toccata da niente e nessuno, come se fosse una lancia conficcata nel mezzo del pavimento”. Il record di tempo in cui la scopa è rimasta in piedi, secondo coloro che gestiscono la Casa dei Misteri, è di 36 ore! Ancora una volta, vediamo emergere i numeri armonici, questa volta nel numero di ore. In un’altra area della Casa dei Misteri, una pallina da golf viene posta in fondo ad una mangiatoia, ed essa, quando viene rilasciata, rotola su per la salita. Sulla “Piattaforma Superman”, una persona può sbilanciarsi molto in avanti senza cadere, tanto da sembrare Superman in volo.Altre acrobazie dimostrate all’Oregon Vortex comprendono discrepanze di statura, dove due persone alte più o meno uguali camminano in direzioni opposte e hanno notevoli e opposti cambiamenti nella loro statura. Un effetto simile è dimostrato anche quando una lunga asse viene posto sopra due pali alti 2 metri; nel lato sud l’asse sembra essere più alta di 10 centimetri buoni. Secondo Childress, “in qualche modo non ancora compreso, una specie di ‘distorsione gravitazionale’ fa apparire oggetti verticali più alti o più bassi fintanto che si trovano nel campo di forza”. Se ci riflettiamo ad una scala più ampia, possiamo visualizzare l’espansione e la contrazione dei continenti, che producono le strutture che abbiamo analizzato in precedenza.Ciò che ci interessa di più sono gli effetti riportati nell’area chiamata il “Pilastro del Vortice”. Come indicato da Childress, “le persone in piedi vicino al pilastro tendono ad oscillare in circolo come birilli”. In questo caso, possiamo effettivamente vedere all’opera la natura spiraliforme dei campi gravitazionali! Altrettanto notevole è un passaggio del Bermuda Triangle [1] di Charles Berlitz in cui vi sono citati dei rapporti di alcuni marinai che hanno rilevato dei movimenti spiroidali nelle loro bussole che divenivano più rapidi o più lenti a seconda di quanto erano vicini al centro del vortice. In quegli esatti momenti, l’energia spiroidale del vortice era veramente più forte del Nord Magnetico, e superava la normale operatività della bussola.È altrettanto interessante che i proprietari dell’Oregon Vortex / Casa dei Misteri non permettano le videocamere. Essi non hanno spiegato a Childress il perché di questo, affermando che erano permesse solamente le normali macchine fotografiche. Questo è perfettamente in linea con le informazioni di Munck sul Rock Lake, e ci dimostra che questi vortici mostrano ripetitivamente i loro effetti sugli apparecchi elettronici. Ricordiamo ancora al lettore gli effetti simili dimostrati dagli UFO in migliaia di avvistamenti. Chiunque desiderasse andare veramente a vedere per conto proprio l’Oregon Vortex può contattarli al seguente indirizzo: Oregon Vortex / House of Mystery, 4303 Sardine Creek Road, Gold Hill, OR 97525, (541) 855-1543. I tour sono aperti da Aprile ad Ottobre.E così, con l’aggiunta dell’informazione fisica a supporto delle teorie sul diamagnetismo del dott. Richard Lefors Clark, dobbiamo considerare che riguardo alla Griglia Globale c’è molto di più che sole linee rette. Abbiamo prove come le strutture a papillon dei continenti indicate in precedenza, e ora gli anomali effetti gravitazionali che si possono osservare in vari punti. Sebbene la figura precedente sul campo diamagnetico fosse disegnata in due dimensioni, il dott. Clark fa attentamente notare il fatto che queste linee di forza sono effettivamente delle spirali tridimensionali. Queste spirali sono molto importanti da studiare, in quanto sono la base di tutti i Solidi Platonici di cui abbiamo parlato tanto a lungo. E osservando ancora la versione estesa della formazione “Triple Julia Set” del 1996, questo si può vedere molto bene: 

 

SECONDA PARTE: SEMPLICI RELAZIONI ARMONICHE

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 Nei capitoli precedenti, abbiamo discusso di come queste spirali universali di energia rientrino generalmente in due categorie principali: ovvero la radice quadrata di 2 e φ. Uno dei nostri postulati è che la Natura, o il mondo fisico che noi osserviamo, ci mostrerà tutti i segreti del mondo metafisico. Pertanto, queste spirali non sono solo semplici concetti matematici della nostra dimensione; esse raggiungono il loro compimento nelle funzioni dimensionali. Ora che abbiamo visto all’opera queste spirali, mappate per noi da una Griglia Magnetica Globale e dai suoi effetti sulle forme dei continenti, possiamo esplorare come ognuno dei Solidi Platonici “si adegui” a queste spirali.Come scritto nel libro di Robert Lawlor Sacred Geometry, i Solidi Platonici stanno in una “semplice relazione armonica” l’uno con l’altro. Come possiamo vedere sotto nella Tabella 2, tale semplice relazione è espressa in termini di φ e di radice quadrata di 2, in forma di spirale. Lawlor ci dà una panoramica completa dello “spettro” delle forme Indù, con le proporzioni armoniche per ognuna di esse. Le misurazioni elencate sono comparazioni della lunghezza di ogni lato dei Solidi Platonici. Dal momento che ogni linea di ogni Solido Platonico sarà della stessa lunghezza, queste misure sono gli standard universali per ogni forma. 

1. Sfera [nessun lato]

2. Icosaedro Centrale 1 / φ 2

3. Ottaedro

4. Tetraedro a Stella

5. Cubo 1

6. Dodecaedro 1 / φ

7. Icosaedro Φ

8. Sfera [nessun lato]Tabella 2: Proporzioni Armoniche dei Solidi Platonici.

Affinché si stabiliscano queste proporzioni, il ricercatore deve determinare dove dovrà essere assegnato il valore unitario “1”. Dobbiamo ricordare il semplice fatto che se si ha un quadrato, ogni lato ha come unità di lunghezza 1 e le diagonali misureranno radice quadrata di 2. Similmente, se si assegna il valore unitario di 1 al diametro di un cerchio, la circonferenza misurerà π, ovvero 3,14159 unità. Per poter comparare i Solidi Platonici l’uno con l’altro, abbiamo anche bisogno di assegnare il valore intero di 1 ai lati di una delle forme. Affinché le armoniche fondamentali emergano in modo semplice e perfetto, il valore di 1 deve essere assegnato alla lunghezza del lato del cubo. Tutte le proporzioni indicate sopra rappresentano il valore numerico esatto che si ottiene comparando le loro lunghezze a quelle del cubo.Visto che stiamo parlando dell’argomento φ, è interessante evidenziare che anche il “numero solare” 666 ed il “numero lunare” 1080, se divisi uno per l’altro, esprimono il rapporto φ. L’opera di John Mitchell mostra quanti antichi monumenti usassero queste proporzioni, e la troviamo anche in natura, essendo la relazione armonica tra cose come le dimensioni dei pianeti. Dato che φ sembra avere tanta importanza, possiamo capire un’altra delle ragioni per cui gli Indù ascrivessero un tale significato religioso a Purusha, ovvero l’icosaedro.Ora che possiamo comprendere la vera struttura matematica dell’energia spiroidale che compone le CU, non abbiamo più bisogno di chiederci se esse siano, di fatto, frequenze cristallizzate. Lo abbiamo visto a livello planetario, ora lo possiamo vedere anche a livello matematico. Il team di Hoagland ha fatto il collegamento tra queste forme geometriche e le frequenze delle dimensioni, e molti potrebbero chiedersi esattamente come abbia fatto. La risposta a questa domanda di fatto ci aiuta ancora di più a comprendere la vera fisica dietro a queste forme geometriche armoniche. Nel suo sito, Hoagland ha stampato un vecchio saggio che ha scritto sulla fisica iperdimensionale già nel lontano 1989. In questo saggio abbiamo una visione chiarissima di come il team dell’Enterprise Mission abbia collegato insieme la fisica delle dimensioni superiori con il concetto astratto della geometria Platonica. Questo articolo si trova anche su www.lunaranomalies.com/Message.htm.

 

PARTE TERZA: UNA FREQUENZA DELLA LUCECarl è rimasto scioccato quando ha moltiplicato le due tangenti Gematriane: 3,077683537 x 0,726542528 = 2,236067977Egli sapeva che 2,236067977 è la radice quadrata di cinque!!! Quello è il codice della piramide che parla!” dice Carl. Egli chiede: “Perché la radice quadrata di cinque risponde alle onde sinusoidali dei Numeri Sacri? Quel’è la ragione dietro a questo fatto?... [Il ragionamento era che] la radice quadrata di cinque è essa stessa una tangente; la tangente di 186.234,09485, che è la velocità della luce nell’aria!!! Carl evidenzia che la velocità della luce nel vuoto è 186.282,5894 miglia al secondo, ma quando la luce viaggia attraverso l’aria, è rallentata a 186.234,09485 miglia al secondo. Inserite questa velocità della luce nell’aria nella vostra calcolatrice, e poi premete il tasto tangente, per vedere che è molto vicino al numero cui si arriva moltiplicando le due tangenti Gematriane... [Qui ricordiamo che la tangente è una funzione matematica che si può usare per tracciare una spirale. La Velocità della Luce ha una tangente della radice quadrata di cinque, e questa a sua volta ha una tangente che si relaziona matematicamente a TUTTI i numeri di frequenza che formano la struttura di luce/suono/geometria dell’Ottava di dimensioni. Per ottenere questo numero si moltiplicano semplicemente le due tangenti che hanno in  comune.] Carl conclude: Ed eccolo, il ragionamento dietro ai Numeri Sacri di Gematria, gli stessi preservati nella metrologia orientale e nel computo calendariale occidentale; radici quadrate e

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tangenti -  tutte collegate con la velocità della luce terrestre – e consegnate attraverso il codice della piramide quasi con la stessa metodologia che hanno utilizzato per collegare la circonferenza equatoriale terrestre alla radice cubica di 2π quando hanno costruito la Grande Piramide di Giza. L’opera di Munck spiega piuttosto bene come la Grande Piramide sia stata costruita per unificare la circonferenza terrestre all’equatore con la “costante” della radice cubica di 2π, e questo viene spiegato anche nella pagina di Gematria di Mason et al., da cui è stato estratta questa citazione. Nessuna comunicazione attraverso gli antichi oceani? Nessuna scrittura preistorica che abbia un qualche senso? Progenitori ignoranti dell’età della pietra? Temo di non crederci più molto, non quando posso facilmente trovare questo genere di prove matematiche del contrario. Qualcuno laggiù aveva tutto quanto: mappe di invidiabile accuratezza, una completa conoscenza di ogni centimetro del nostro pianeta, una completa comprensione della matematica e, sì, anche calcolatori e computer che noi oggi diamo per scontati – perché senza tali strumenti, non avrebbero mai potuto mettere tutto quanto insieme. Perché dico questo? Perché la U.S. Geological Survey mi ha riferito che loro possiedono l’unico computer negli Stati Uniti che sia programmato per calcolare accuratamente le distanze tra punti a grande distanza in qualsiasi angolo del pianeta – il che significa – che prima che gli antichi potessero ricavare il sistema della griglia della piramide, dovevano avere un computer dello stesso calibro! E così, da questo estratto, possiamo vedere molto chiaramente come Carl Munck abbia scoperto una funzione armonica simile per la Velocità della Luce in miglia al secondo, così come ha fatto Cathie nel proprio sistema armonico. Tuttavia, il punto più stupefacente di tutti non era trattato dalla “The Code Gang” in questo articolo, ed era incentrato sull’importanza della radice quadrata di cinque. Quello che vediamo, quando indaghiamo il libro Sacred Geometry di Robert Lawlor, è che le misure interne di tutti i Solidi Platonici sono una funzione di φ, di radice quadrata di due, radice quadrata di tre e radice quadrata di cinque. E quindi, il nesso è evidente: le proprietà matematiche nascoste della luce rivelano che essa viaggia in una formazione a spirale, che è esattamente quello che ci dice Ra nella serie della Legge dell’Uno [3]. Queste linee spiraliformi o “superstringhe” nel mare d’energia conosciuto come “etere” formano poi l’intelaiatura per i vari Solidi Platonici. Ricordate che vi abbiamo appena mostrato come le lunghezze dei lati dei Solidi Platonici possano essere tutte espresse in termini di φ e di radice quadrata di due. Tuttavia, un cubo con un lato della lunghezza di 1 avrà una diagonale di radice quadrata di due in ognuna delle sue facce, e se si disegna una diagonale attraverso il centro del cubo tra due punti, il suo valore è radice quadrata di 3. In più, se si misurano i diametri di queste forme, e le loro relazioni armoniche, uno dei più importanti rapporti di tutti è effettivamente la radice quadrata di cinque. Nelle parole di Lawlor: La radice quadrata di cinque è la proporzione che apre la via alla famiglia di relazioni chiamate Proporzione Aurica, [o rapporto φ]. La Proporzione Aurica genera una serie di simboli che sono stati utilizzati dai filosofi Platonici a supporto dell’idea di amore divino ed universale. È tramite la Divisione Aurica che possiamo contemplare il fatto che il Creatore abbia piantato un seme rigenerativo che risolleverà i mortali regni della dualità e della confusione in direzione dell’immagine di Dio. Quindi, la relazione della radice quadrata di cinque con i solidi Platonici sta nel fatto che il rapporto φ proviene direttamente da essa. Ora possiamo vedere dal lavoro di Carl Munck che anche la Velocità della Luce è una funzione diretta della radice quadrata di cinque, ed inoltre che la radice quadrata di cinque è una funzione diretta dei Numeri Gematriani. Questa è la chiave di volta che stavamo aspettando. Abbiamo già espresso il legame armonico tra questi numeri armonici “perfetti” per le vibrazioni del suono nell’aria. Questi numeri “perfetti” emergono solamente quando li misuriamo rispetto ad un secondo di tempo come lo abbiamo noi ora. Se i nostri secondi fossero più brevi, i rapporti armonici rimarrebbero comunque preservati, ma non avremmo più dei numeri interi. Pare che il secondo di tempo che noi abbiamo preso dai Sumeri ci dia numeri perfettamente rotondi per le vibrazioni di ogni nota dell’Ottava. Questo da solo suggerisce che in questo apparentemente arcaico sistema di misura vi sia contenuto un alto livello di conoscenza scientifica. Questo rinforza ulteriormente la tesi del perché vedremo nei prossimi capitoli come essi abbiano formulato anche la Costante di Nineveh, un numero che permette di calcolare rapidamente tutte le orbite planetarie, espresse tramite un valore in secondi. È solo tramite il secondo usato da noi oggi che questi numeri di frequenza sono tutti rotondi e razionali. E, il secondo di tempo è una suddivisione armonica esatta del giorno Terrestre di 24 ore di 60 minuti con 60 secondi ognuna. Sappiamo che i Numeri Gematriani sono tutti basati sul numero 9. Cathie ci ha mostrato che se si convertono le nostre unità di tempo da un rapporto di 8 ad un rapporto di 9, in 27 “ore-griglia”, si ottiene una misurazione di “secondi-griglia” che ci mostra il “numero di frequenza” armonico di 144 per la Velocità della Luce nello spazio libero. Vediamo emergere i “numeri di frequenza” molto più chiaramente anche nella divisione del numero di secondi-Griglia al giorno. Quindi, in breve, ora possediamo una quantità sufficiente di prove scientifiche che ci mostrano come i Solidi Platonici siano davvero una funzione dell’espansione e della contrazione matematica delle superstringhe curve in un campo d’energia sferico, creando forme naturali come quelle che Hoagland definiva come un “tri-toro”, per esempio, quando si costruisce un tetraedro. Queste stesse informazioni riguardanti le linee spiroidali di luce ci sono state fornite da Ra e da altre fonti, ed ora siamo arrivati direttamente a vederle in modo matematico. Queste superstringhe viaggiano alla velocità della Luce, ed ora grazie al lavoro di Cathie e Munck possiamo capire come le spirali stesse siano funzioni della Luce. I numeri di frequenza armonici, espressi in Gematria, sono completamente intessuti in questa “fabbrica” di spazio e tempo. Quindi, quello che essenzialmente abbiamo qui è un progetto matematico a prova di bomba che incorpora tutti questi vari punti insieme. Possiamo vedere come queste unità di coscienza operino nella loro capacità di “fusione verso l’interno” tramite i loro effetti su un campo di energia planetario. Proprio come Ra ci ha detto che l’espansione verso l’interno delle unità di coscienza crea la gravità, così anche noi possiamo vedere con la griglia di Becker/Hagens che la gravità dimostra in modo piuttosto letterale come emergano queste varie forme Platoniche. Le vere linee di forza create dalle forme hanno un impatto diretto nella formazione delle masse continentali. 

ARMONICHE TETRAEDRICHEUlteriori informazioni ci vengono incontro riguardo una connessione matematica diretta tra le geometrie Platoniche e la sequenza numerica armonica. Come abbiamo brevemente menzionato in precedenza, al termine di una conferenza del MUFON nel 1997, Richard Hoagland ci ha concesso una sbirciatina su una ricerca inedita che ha rivelato come l’orbita di Marte fosse un tempo

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lunga esattamente 666 giorni Marziani, che è un palese numero armonico. Sappiamo già che nello stesso momento nel passato l’orbita della Terra potrebbe ben essere stata di 360 giorni esatti, e che questa potrebbe essere una spiegazione del perché abbiamo utilizzato i 360° per il cerchio. Quindi, l’associato della Enterpirse Mission, Erol Torun, ha deciso di verificare cosa accadrebbe se si utilizzassero i 666° per il cerchio invece dei 360°. Avevano già una raccolta di tutte le relazioni angolari significative tra le varie sezioni di un tetraedro inscritto in una sfera, e con poche eccezioni si trattava di valori decimali. Hoagland ha rivelato che quando si utilizzano i 666°, tutti questi valori diventano numeri interi!Nella tavola qui di seguito, lo abbiamo dimostrato noi con i nostri calcoli, basati sui suggerimenti di Hoagland. La prima colonna mostra gli angoli tetraedrici in un sistema a 360°, la seconda colonna mostra cosa l’esatta figura dev’essere per armonizzarsi precisamente con un sistema a 666°, la terza colonna mostra il valore nel sistema a 666° e la quarta colonna indica quanto “armonico” sia il valore 666.

 

360 Valore Armonico 666 S/N

4.0 3.783783783784 7 S

19.5 19.45945945946 36 SSS

22.5 22.70270270271 42 S

34.7 34.59459459459 64 SS

45.0 45.40540540541 84 SS

49.6 49.72972972973 92 NNN

52.0 51.89189189189 96 SSS

55.3 55.13513513514 102 NNN

60.0 60.0 111 NN

69.4 69.18918918919 128 S

85.3 85.40540540541 158 NNN

90.0 89.72972972973 166 NN

94 94.05405405405 174 N

184 183.7837837838 340 n.d.

Come possiamo vedere dalla tabella, più “S” ci sono più il numero è armonico, mentre più “N” ci sono e più non-armonico è il numero. Se osserviamo la colonna delle S e delle N, possiamo notare quanto diventi evidente una chiara forma d’onda. [Non era disponibile alcuna informazione sulla nostra tabella delle armoniche riguardante l’ultimo numero, onde per cui l’n.d.] Per poterlo vedere veramente bene, dovremmo disegnare le N come indicanti punti di forza nella direzione opposta. Pertanto, è molto interessante per noi vedere che le vere armoniche della forma tetraedrica appaiono come una combinazione di numeri molto armonici e numeri molto non-armonici. Nei casi in cui compaiono le N, ci sono molto pochi numeri che si dividono nel numero stesso, mentre nei casi con molte S i numeri sono armonici, a significare che possiedono un grandissimo numero di divisori. Considerate tutte insieme, queste informazioni sono fortemente rivelatrici. Ora abbiamo una solida prova matematica proveniente dall’Enterprise Mission che mette in relazione gli angoli di una delle principali geometrie Platoniche (e quasi certamente anche delle altre) con le serie di numeri armonici. Inoltre, il numero singolarmente importante di “19,5”, che rappresenta la più significativa porzione del tetraedro circoscritto, è una precisa armonica del numero 36, che è di gran lunga uno dei numeri più armonici di tutti. Nella forma triangolare del “Tetraktys” di Pitagora, ci sono 36 righe di punti che iniziano con un punto al vertice e terminano con 36 punti in fondo. Insieme, questi punti formano un triangolo, ed esso rappresenta anche un sistema semplice di conteggio armonico. Se si sommano tutti i punti del triangolo insieme, otteniamo ancora quella stessa chiave di volta che è il numero “solare” 666. Pertanto, se guardiamo ai numeri armonici che compaiono nel Sistema solare nella Terza Parte, abbiamo più ragione che mai nel vedere come essi possano essere direttamente connessi con le Geometrie Platoniche. Anche la stessa velocità della luce sembra descrivere una spirale armonica che Cathie ha eguagliato a 144 nel suo sistema di tempo armonico basato su una proporzione di nove. Ma prima di addentrarci nella nostra discussione finale riguardo ai cicli temporali, concluderemo la nostra panoramica sulla storia di questa conoscenza. Esaminando l’effetto “trickle-down” [4] della conoscenza Atlantidea nelle passate e presenti “società segrete”, possiamo davvero comprendere quanto letteralmente tutta la conoscenza di cui stiamo discutendo fosse accuratamente conservata. sploreremo come i popoli antichi abbiano rincorso queste energie della Griglia una linea per volta, attraverso il sorprendente studio sulle “ley lines” e su come esse emergano su tutto il pianeta. Esploreremo anche uno stupefacente

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risvolto della storia, dimostrando che esiste ancora una società segreta attuale che non ha mai perso questa conoscenza. Questa società segreta è stata responsabile della formazione del Governo degli Stati Uniti, ed ha dato piuttosto direttamente una mano nella costruzione della Sala di Meditazione delle Nazioni Unite. Mostreremo la stupefacente qualità di questa stanza, e suggeriremo che essa è effettivamente una “macchina” iperdimensionale, costruita sulle premesse di questa conoscenza segreta attentamente custodita che sta gradualmente diventando disponibile al pubblico.

NOTE:[1] Charles Berlitz, "Bermuda : il Triangolo maledetto",Milano, 1976 (1974), Rizzoli, BUR, prima edizione febbraio 1980[2] Michael Drosnin, “Codice Genesi”, Ed. Rizzoli, 2003[3] La Legge dell’Uno, il Ra Material, http://www.stazioneceleste.it/ra.htm [4] Il trickle-down effect è un fenomeno di marketing che influisce su molti beni di consumo, compresa la nuova tecnologia e la moda. Inizialmente un prodotto può essere tanto costoso che solo i ricchi possono permetterselo. Nel tempo, tuttavia, il prezzo scenderà fino ad essere sufficientemente economico da poter essere acquistato dalla popolazione in generale. (rif: http://en.wikipedia.org/wiki/Trickle-down_effect)   

CAPITOLO - XIIICAPITOLO - XIIISAGGEZZA ET: GEOMETRIA,SAGGEZZA ET: GEOMETRIA,

VIBRAZIONE E DIMENSIONI SUPERIORIVIBRAZIONE E DIMENSIONI SUPERIORI

[1] IL COLLEGAMENTO TRA DIMENSIONI, GEOMETRIA E VIBRAZIONE Ora dovremmo essere più che pronti per una piena rivelazione sul significato e l'importanza della geometria dei Solidi Platonici nel comprendere le proprietà multidimensionali delle "unità di coscienza", come abbiamo visto sulla Terra. Per ricordare, il nostro termine "unità di coscienza" (CU) si riferisce ad un'area dove l'"etere", energetico e conscio, detto anche energia di punto zero, passa nel nostro spazio e tempo fisico, prendendo la forma di una sfera luminosa di energia elettromagnetica con un foro nel mezzo, che forma un asse di rotazione nord-sud. Con gli ultimi due capitoli abbiamo dimostrato in che modo queste queste formazioni di energia sferiche mostrano vortici geometrici in esse. Questa formazione viene da investigazioni scientifiche sui comportamenti planetari e da analisi matematica degli angoli "tetraedrici" e dei rapporti tra i vari oggetti localizzati nell'area di Cydonia su Marte, che sembrano creati artificialmente. Formazioni allineate come queste solitamente si pensano come prodotte dall'uomo e non formazioni naturali, di conseguenza per molti di noi l'informazione in questo capitolo sarà unica. Non abbiamo mai cercato di insinuare che i pianeti abbiano cristalli giganti fisici in essi, ma che invece questa sarebbe la forma presa dall' energia nel fluire attraverso la CU, che a sua volta forma il pianeta. Non siamo abituati a pensare al suono e al colore come aventi forme geometriche nella propria vibrazione, ma questo è esattamente quello che la nostra ricerca ha mostrato e ci ha portato a concludere.

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VORTICI INTERDIMENSIONALI Negli ultimi due capitoli abbiamo visto come tutti i pianeti mostrino segni del possedere flussi energetici in certi punti geometrici, definiti da forme come l'icosaedro, il dodecaedro e il tetraedro. Fussi energetici in entrata e uscita dai poli, con quelli che sembrano due campi controrotanti che si uniscono per formare questi schemi geometrici sulla superficie del pianeta. (Discuteremo del come e del perchè di questa azione congiunta negli ultimi capitoli). Molto probabilmente esiste, nel nucleo, materiale luminoso simile a quello nel Sole, all'interno dei pianeti e i problemi col modello della dinamo richiedono una migliore soluzione. Tornando alla nostra discussione delle aree geometriche, sulla Terra abbiamo visto che queste aree possono anche avere un effetto potente sullo stato "vibrazionale" della materia fisica e sulle condizioni dello spazio e del tempo. In breve, sembra che: Queste aree dei nodi geometrici sono in qualche modo vortici di energia "interdimensionali" Abbiamo già ipotizzato che questo avvenga perchè le "dimensioni superiori" sono semplici aree attorno a noi, dove l' energia eterica vibra a frequenza superiore rispetto al nostro livello. Ora che abbiamo visto la geometria del tetraedro, dell'icosaedro e le altre nell'intero Sistema Solare, dovremmo aspettarci che tutti i pianeti stiano creando questi vortici gravitazionali e interdimensionali dello spazio e del tempo allo stesso modo. Cosa interessante, nella serie della Legge dell'Uno dal presunto gruppo extraterrestre conosciuto come Ra nel 1981, viene fornita informazione specifica sulla comprensione della vibrazione come "collegamento mancante" per capire le dimensioni superiori. A loro non piace usare la parola "dimensioni" ma le chiamano "densità", indicando che sarebbero diverse densità dell'Unica Fonte di Energia Eterica di cui abbiamo scritto in questo libro. La prima citazione riguarda le densità nelle vibrazioni del suono e la seconda riguarda le vibrazioni del colore: RA: Il termine densità è, come lo definite, matematico. L'analogia più vicina è quella della musica, dove dopo sette note nella vostra scala occidentale, la nota numero otto inizia una nuova ottava. RA: La natura della vibrazione è tale che può essere vista come avente scalini vicini. Questi scalini possono essere visti come aventi dei confini. In ogni confine ci sono sfumature infinite di vibrazione o colore. Comunque, avvicinandosi al confine, serve uno sforzo per superarlo. Questi colori sono un modo semplificato per esprimere le divisioni della vostra densità. (B2, 42) Nelle prossime citazioni da RA possiamo vedere che sono consapevoli delle energie geometriche che abbiamo osservato sul pianeta, restiamo quindi nell'idea delle dimensioni superiori connesse alla vibrazione di un fluido: RA: Immaginate i molti campi di forza della Terra nella loro rete geometricamente precisa. Le energie fluiscono nei piani della Terra, come li chiamereste, da punti determinati magneticamente. (B1, 81-82) RA: L'amore che crea luce, divenendo amore/luce, fluisce nella sfera planetaria secondo la rete di punti elettromagnetici o di entrata. Questi flussi sono quindi disponibili all'individuo che, come il pianeta, è una rete di campi di energia elettromagnetica con punti di entrata. (B1, 144) Citazioni dal libro Seth Speaks di Jane Roberts, dalle sessioni condotte nel 1986, parlano chiaramente dei vertici degli oggetti geometrici come "punti di flusso" interdimensionali e vanno oltre nel dettaglio: ...Altri tipi di coscienza coesistono nello stesso " spazio" che il vostro mondo abita...Voi non li percepite e parlando genericamente loro non vi percepiscono. Questa è una affermazione generica, comunque, vari punti della vostra realtà coincidono, per dire. Questi punti non sono riconosciuti come tali, ma sono punti di quella che potreste chiamare doppia realtà, contenendo grande potenziale energetico; punti coordinati in cui le realtà si mescolano. Esistono punti principali, matematici, fonti di fantastica energia e punti subordinati, in gran numero. (Nota: questi punti "matematicamente puri" a cui si riferisce Seth, sono i vertici delle geometrie Platoniche di cui abbiamo discusso. Il mescolarsi delle realtà viene osservato nel Triangolo delle Bermuda. Seth potrebbe anche parlare del fatto che due campi differenti si mescolino in questi punti per creare le loro qualità di vortici, quindi l'uso della parola "doppi") (Lunga pausa a 9:29) Esistono quattro punti di coordinata assoluti che intersecano tutte le realtà. (Nota: L'unico Solido Platonico che ha quattro punti è il tetraedro. La citazione di Seth qua suggerisce che il tetraedro è in qualche modo "più importante" delle altre geometrie, come anche Hoagland crede dal Messaggio di Cydonia e più avanti vedremo il motivo.) Questi punti di coordinata (geometrica) agiscono anche (in generale) come canali attraverso i quali fluisce l' energia e come percorsi invisibili o pieghe tra una realtà e l'altra. Agiscono anche come trasformatori e forniscono molta dell' energia generativa che crea continuamente nei vostri termini. (Molte pause). (Nota: Come ha mostrato il lavoro di Richard. C.Hoagland e di "The Enterprise Mission", i punti del tetraedro sono in effetti la fonte di flussi di grande energia nei pianeti, come la Grande Macchia Rossa di Giove. Ancora, i punti dell'icosaedro sulla Terra mostrano chiaramente passaggi tra una realtà e l'altra. Come regola generale, quando troviamo molte pause nelle parole di Jane che canalizza Seth, significa che si trova in trance profonda per portare l'informazione.) Il vostro spazio è pieno di questi punti subordinati e come vedrete più avanti, questi sono importanti perchè voi possiate trasformare i pensieri e le emozioni in materia fisica. Quando un pensiero o una emozione guadagna una certa intensità, automaticamente attrae il potere di uno di questi punti subordinati che viene caricato e in un certo senso ingrandito, ma non di dimensione. Questi punti si trovano in quello che chiamate tempo e spazio. Ci sono certi punti nel tempo e nello spazio, (sempre nei vostri termini) che conducono più di altri, in cui idee e materia saranno più carichi. In pratica, questo significa che le costruzioni dureranno più a lungo; nel vostro contesto queste idee sposate alla forma saranno relativamente eterne. Le piramidi, per esempio, sono appropriate al punto. (Nota: Questo può confondere ora, ma poi vedremo come queste geometrie influiscano sul tempo come suggerisce Seth. La citazione di Seth sulla materia più forte in questi punti combacia con le nostre osservazioni per cui la materia è molto più flessibile di quanto pensavamo. In diverse circostanze come nei tornado, la materia può cambiare fase e divenire più debole e ora Seth ci dice che le stesse forze, in forma meno caotica, possono anche rinforzarla.) (Lento al 9:43) Queste coordinate, assolute, principali o subordinate) rappresentano accumuli o tracce di pura energia, punti estremamente piccoli se pensate alla dimensione, molto più piccoli di ogni particella conosciuta ai vostri scienziati per esempio, ma composti di pura energia. Questa energia deve venire attivata. Resta dormiente fino a quel momento e non si può attivare fisicamente. (Nota: Questo è quello che troveremo esattamente all'inizio della della Parte Due, a livello subatomico, la geometria è la chiave nascosta all'" energia pura" dell'etere) (9:50) Ora: Alcuni indizi che possono aiutare voi o i matematici. Esiste una minuta alterazione delle forze di gravità nelle vicinanze di questi punti, anche dei subordinati e tutte le cosiddette leggi della fisica ad un estremo o l'altro, avranno un effetto

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ondulatorio in queste vicinanze. I punti subordinati servono anche come supporti, come intensificazione strutturale nella fabbrica dell' energia che forma le realtà e le manifestazioni. Mentre sono tracce o accumuli di pura energia, c'è grande differenza tra la quantità di energia disponibile nei vari punti subordinati e tra i punti principali e assoluti..(sessione 524) (Nota: Questa predizione si manifesta nell'osservazione del Vortice dell'Oregon, ovviamente una di tali aree di carica energetica. La gravità si modifica notevolmente in questo vortice, così come il passaggio del tempo e le dimensioni degli oggetti fisici.) Quindi, nelle aree come quelle dei dodici vortici dell'icosaedro sulla Terra di Sanderson, l'informazione derivata da extraterrestri ci dice che questi effetti bizzarri ci mostrano casi in cui l'etere simil-fluido vibrante passa nella nostra realtà con una densità maggiore rispetto all' energia normalmente attorno a noi. Se questa energia è di maggior "densità", allora trasformerebbe tutta la materia nelle sue vicinanze, inclusa la vita umana, portandola a densità maggiore. Qua abbiamo una nuova spiegazione per i fenomeni in cui abbiamo investigato. L'idea di Ra delle "dimensioni superiori" come parte di una Ottava di densità da un valido senso e una risposta a molti dei correnti paradossi scientifici. Dobbiamo quindi vedere che esiste un singolo "etere" nell' universo e segue il comportamento della musica e della vibrazione per differenziarsi. Questo spiega completamente molti misteri, mentre esploriamo il prossimo capitolo. Seth chiarisce questo punto: Ora qualunque cosa appaia in termini fisici esiste anche in altri termini che non percepite. Percepite le realtà solo quando raggiungono un certo "tono", quando sembrano divenire materia. Esistono però piuttosto validamente anche ad altri livelli.. (sessione 530) (Nota: Notate l'uso della parola "tono", non è una semplice metafora, ma un'affermazione accurata dell' Universo Armonico e del suo funzionamento con densità di energia eterica.) Il vostro non è un sistema di realtà formato dalla concentrazione di energia più intensa. E' semplicemente quello in cui siete sintonizzati, di cui siete parte. Lo percepite solo per questa ragione. Altre porzioni di voi stessi quindi, di cui non siete consapevoli, abitano quello che chiamereste un supersistema di realtà in cui la coscienza apprende come gestire e percepire concentrazioni maggiori di energia e a costruire "forme" di natura differente.. (sessione 530) Altra citazione: Voi capite che esistono spettri della luce. Quindi esistono spettri della materia. Il vostro sistema di realtà fisica non è densa rispetto ad altri. Le (tre) dimensioni che date alla materia fisica iniziano appena a suggerire le varietà di dimensioni (che sono) possibili.. (sessione 567) Ancora, abbiamo l'analogia degli "spettri" di dimensioni, in altre parole, che esistono in una struttura ad Ottava. La stessa materia, formata di etere, deve essere soggetta ai cambiamenti dei suoi livelli vibrazionali e quindi potenzialmente in grado di muoversi da una realtà ad un'altra. Questo potrebbe spiegare come i tornado possano fondere assieme oggetti solidi e perchè avvengano sparizioni nei vortici icosaedrici sulla Terra. Inoltre, Seth e Ra insistono dicendo che la nostra coscienza è il legame chiave che ci connette con questi altri livelli di realtà; siamo, infatti, esseri multidimensionali che hanno perso la consapevolezze del "grande disegno". Tenendo questo in mente, a questo punto diviene utile una investigazione nelle proprietà della luce, del suono e delle vibrazioni geometriche e in come lavorino assieme. Sarà materiale generico, ma è vitale prima di procedere nel prossimo capitolo di discussione sulle dimensioni. Sia Seth che Ra suggeriscono che è necessario esplorare queste proprietà interconnesse della vibrazione per trovare le risposte più profonde.

[3] SUONO Il modo più semplice e famigliare per studiare la vibrazione è attraverso il suono. Ogni musicista vi dirà che tutte le vibrazioni del suono sono raggruppate in ottave e sappiamo che "ott" indica il numero otto. In una ottava ci sono sette "nodi" fondamentali di vibrazione seguiti da un ottavo. L'ottava nota ha due propositi, non completa solo una ottava ma inizia la seguente. Il matematico greco e filosofo Pitagora, attraverso un processo di divisione ripetuta della frequenza per cinque, è riconosciuto per aver mostrato questi otto toni "puri" dell'ottava, conosciuta come scala Diatonica. Ha iniziato con uno strumento "monocorda" e ha misurato le lunghezze quando venivano suonate diverse note.

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Quindi, come con la chitarra, ha premuto il dito in diversi punti della corda e ha suonato diverse note. Ogni nota ha diviso la corda in diverse sezioni, quindi ha misurato le lunghezze delle due sezioni e le ha accoppiate ad ogni nota. Pitagora ha quindi mostrato che la frequenza (o velocità di vibrazione) di ogni nota può essere rappresentata come rapporto tra le due lunghezze della corda o due numeri, da qui il termine "rapporto Diatonico". Ulteriori ricerche con divisione per cinque lo hanno portato a costruire l'Ottava come raggruppamento più semplice dei vari rapporti coinvolti, come 1:1, 2:1, 3:2, 5:3, 13:8 e 21:13. Possiamo vedere la scala Diatonica su un piano nei tasti bianchi, la nota iniziale nella nostra ottava è Do. Il piano ha anche i tasti neri e quando li includiamo, abbiamo in totale tredici note nell'Ottava, con la tredicesima che è anche la prima dell'ottava seguente. Queste tredici note sono conosciute come scala Cromatica e molta della musica mondiale consisterà solo di note che rientrano in questa scala; quindi quasi tutte le canzoni possibili sono eseguibili al piano. (Con una eccezione, la musica Indiana userà note che non rientrano nella scala cromatica, chiamate quartitoni o microtoni). Matematica a parte, la ragione principale per la scelta del numero otto invece che del tredici per il raggruppamento ad "ottave" di noste musicali, è che tutte le note "diatoniche" suoneranno bene assieme; in altre parole saranno armoniche. Potete suonare una canzone sui tasti bianchi del piano e sembrerà sempre musica, non importa quale nota suonate. Se sperimentate con la scala cromatica senza conoscere quello che fate, seguirà una dissonanza dolorosa e chiunque nella stanza vi chiederà di fermarvi.

Matematicamente, la nota più alta in una Ottava ha una velocità di vibrazione o frequenza doppia rispetto alla nota più bassa e questo è il modo più basilare per vedere come una Ottava organizzi un gruppo intero di vibrazioni sonore. Ogni nota, che sia La, Si, Do, Re, Mi, Fa o Sol, avrà un valore doppio nell'ottava seguente. Dato che le ottave raddoppiano continuamente in vibrazione,

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esiste un pugno di ottave nel limite percepibile dall'uomo. Oltre un certo punto le vibrazioni saranno troppo veloci per la sensibilità dell'orecchio umano anche se esisteranno ancora attorno a noi.

[4] TUTTE LE VIBRAZIONI POSSIBILI Come l'alfabeto fornisce tutte le parole possibili nel nostro linguaggio, la struttura ad ottava fornisce tutte le possibili variazioni del suono e rivela il modo più semplice in cui si raggruppano. La teoria del caos chiamerebbe l'Ottava un "attrattore", perchè tutte le vibrazioni sonore, per quanto "caotiche" o casuali possano essere da una all'altra, devono essere "attratte" in una struttura ad Ottava. Cosa diciamo dei suoni non-musicali come quello del vento chiederete? Come potrebbe il suono del vento rientrare in una Ottava di note musicali? "Rumore Bianco" è il termine tecnico per alta-velocità, fluttuazioni casuali di frequenze sonore che non producono un tono apparente, ma creano un rumore fischiante. Benchè possano esserci migliaia di frequenze sovrapposte in questo rumore, sappiamo che quando vengono isolate propriamente, ognuna deve essere parte di una Ottava. Semplicemente sono troppi toni diversi prodotti troppo rapidamente perchè le nostre orecchie possano separarli.

[5] SUONO, VIBRAZIONE DELL'ARIA E VIBRAZIONI ETERICHEDa un punto di vista scientifico, un suono è definito come vibrazione delle molecole dell'aria. Matematicamente, misuriamo i suoni in termini di vibrazioni dell'aria in un secondo di tempo. Questo ci fornisce un valore numerico e quindi chiunque abbia suonato uno strumento a corda sa che il diapason medio darà "La 440". Significa che la nota che chiamiamo LA viene riconosciuta come 440 vibrazioni dell'aria in un secondo di tempo. Una nota diversa avrebbe un numero diverso di vibrazioni e quindi 440 vibrazioni dell'aria per secondo continuano a dare come risultato il La. Compresi i rapporti di queste corrispondenze vedremo in seguito come questi valori "armonici" sono di importanza tremenda nel misurare e analizzare il comportamente dell'etere. FREQUENZE NUMERICHE DELLA SCALA DIATONICA: 288:RE - 324:MI - 360:FA - 384: SOL - 432:LA -480:SI - 540:DO -576:RE. (Nota: "La" leggermente corretta, spieghiamo più avanti).Premettendo che non siete in un vacuum totale, la densità o composizione dell'aria che vibra non importa, in quanto uno strumento musicale suonerà ugualmente in cima al Monte Everest, dove l'aria è più sottile e rarefatta, che al livello del mare, in cui l'aria è più densa. Persino l'aria stessa non è necessaria, tutto quello che serve è qualcosa che vibri. Per esempio, possiamo sentire suoni sott' acqua, come avviene con il canto delle balene. Il corpo di metallo di un diapason può oscillare fermando la sua base al vostro cranio e lasciandolo risuonare attraverso il vostro corpo. Quindi il medium non influenza direttamente il tono del suono; le vibrazioni possono avvenire in aria pulita, aria sporca, acqua pulita, acqua sporca, metallo, carne, ossa o altre forme, anche nelle fibre dei vestiti, come nel caso del vecchio "telefono" fatto di due lattine legate da una corda. In questo caso, quando la stringa viene tirata tra le due lattine e una persona parla nella sua lattina mentre l'altra ascolta, la corda trasporterà le vibrazioni sonore allo stesso modo, anche se saranno distorte da molteplici influenze fisiche esterne, come può essere noto a chi abbia provato a farlo almeno una volta. In breve, le vibrazioni del suono non avvengono solo nell'aria, vibrano fondamentalmente attraverso tutto. Sentire il suono è un modo per noi di percepire e sperimentare le vibrazioni. Benchè siamo abituati a pensare a queste vibrazioni sonore come significative solo per le nostre orecchie, questo libro è iniziato mostrandoci che queste semplici vibrazioni dell'Ottava sottostanno a tutta la realtà che conosciamo. Il "fluido incompressibile" dell'etere invisibile o " energia spirituale" che forma l'Essere Definitivo del nostro universo, può essere mostrato nel vibrare secondo questi principi, come abbiamo visto sui pianeti. Quindi, come gli Hindu hanno proposto l'idea del AUM come suono primario che ha formato la Creazione, ora possiamo comprendere facilmente che il suono costruisce l' Universo e la musica è un modo per noi di sentire fisicamente e sperimentare l'essenza del “Tutto”. Noi siamo composti di forme d'onda musicali viventi e danzanti; la creazione di Tutto. Senza musica nelle nostre vite, ci neghiamo la conoscenza e la gioia della nostra esistenza.

[6] LUCE Un identico livello di questa ottava di vibrazione avviene nello spettro della luce visibile, dove abbiamo la luce bianca che può

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essere divisa in un arcobaleno di sette colori, rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola, prima che inizi una ottava di vibrazioni superiore, come l'infrarosso e l'ultravioletto. Ora sappiamo che la frequenze della luce visibile, come "disturbo" ondulatorio di energia eterica similfluido, è semplicemente su una ottava di vibrazione superiore delle frequenze del suono nell'ottava musicale. Per dirla semplicemente, potete prendere i rapporti numerici tra ogni nota nella scala Diatonica musicale e raddoppiarli molte volte e troverete gli stessi rapporti tra le velocità vibrazionali nello spettro della luce. L'unica differenza tra essi è la magnitudine; il suono vibra molto più lentamente, mentre la luce vibra molto più rapidamente.

Da Fisica dell'Amore di Dale Pond: "Le relazioni di sopra sono derivate dal calcolo delle frequenze e degli intervalli Pitagoreani iniziando nella gamma audio del suono (ndt: ) Benchè ci siano molte tonalità di Verde che vanno da sopra SI a sotto RE, c'è solo un LA a 512cps nell'ottava audio inferiore. Questi colori riguardano i pigmenti e non le sfumature della luce che sarebbero DO=Rosso, RE=Arancione, MI=Giallo, FA=Verde, SOL=Blu, LA= Indaco e SI=Viola

[7] VELOCITÀ DELLA LUCE Quando le frequenze della luce o le lunghezze d'onda viaggiano attraverso lo spazio, si muovono a quella che molti credono essere velocità costante, citata come circa 186.000 miglia per secondo. Questa osservazione però non tiene conto della conduzione della luce in un medium eterico ad una data velocità. Molti pensano che nulla nell' universo possa superare questa frequenza, quindi la velocità della luce o "c" è il movimento più rapido o vibrazione che normalmente riconosciamo dalla nostra prospettiva qua sulla Terra nella terza dimensione. Nuove fonti suggeriscono che "c" sia solo la vibrazione più rapida in condizioni naturali nella terza dimensione. Come pubblicato nel The New York Times del 2000, condizioni anormali in laboratorio, come in un tubo con gas al cesio sotto grande pressione e illuminato dalla luce "lateralmente", possono portare la luce a viaggiare 300 volte più velocemente di "c". Questo risultato è identico a quello degli esperimenti di "interferometria con onde scalari" di Bearden. Quindi se raggruppassimo tutte le possibili vibrazioni in un grafico, avremmo totale assenza di movimento in fondo al grafico e la velocità della luce in cima. In questo modo la velocità della luce definisce il limite delle vibrazioni nella nostra realtà. Diversamente da quanto suggerito da Einstein, spostando un oggetto alla velocità della luce può non creare infinita densità nella materia; fonti come Ra categorizzerebbero la velocità della luce come il picco di vibrazioni in terza densità o dimensione. Se ci muoviamo in un'area o "dominio" in cui l'etere si muove a velocità maggiore, allora la velocità della luce cambia e la materia si "sintonizza" in questo nuovo livello vibrazionale. Questo si conforma con le osservazioni delle anomalie nei tornado e nei vortici, come modifiche nello spazio, nel tempo e nella materia. Le prime parole nel libro della Genesi nella Bibbia sono, "All'inizio Dio disse, "E luce sia" e ci fu la luce". Infine possiamo dimostrare che tutte le vibrazioni che creano il nostro universo sono semplicemente forme diverse di questa unica energia conscia. Senza vestire e vedere i brillanti rossi, blu, verdi, gialli, porpora e arancioni della Luce attorno a noi ci neghiamo la vera conoscenza interiore e la gioia della nostra esistenza. Una vita senza colore è infatti "grigia" e "debole", "triste" e "nera".

[8] GEOMETRIA La geometria completa la triade di base della nostra percezione dei mattoni fondamentali della vibrazione nell' Universo, la triade come luce, suono e geometria. Con le geometrie di cui abbiamo discusso, i suoni della musica e i colori dell'arcobaleno prendono forma. Improvvisamente i concetti astratti dell'armonia e del colore rivelano strutture composte di linee dritte e curve con cui possiamo fare modelli e costruire cose. Benchè possiamo vedere colori e sentire suoni, normalmente non pensiamo alla forma geometrica in due o tre dimensioni, come rappresentazione di queste vibrazioni. Numerosi ricercatori come Gerald Hawkins, Buckminster Fuller e Hans Jenny hanno mostrato che le vibrazioni del suono formeranno specifici schemi geometrici, se quello che fate vibrare sarà visibile invece dell'aria, normalmente invisibile. Gerald Hawkins non è arrivato alle sue scoperte studiando la vibrazione. Nel suo caso ha fatto le sue scoperte studiando per anni il fenomeno dei " cerchi nel grano", in cui complesse forme geometriche appaiono di notte in vari campi nel mondo, solitamente visibili solo dall'alto. Dopo aver studiato centinaia di formazioni, Hawkins ha realizzato che certi schemi si ripetevano e l'unità sottostante a questi schemi era espressa usando forme

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geometriche bidimensionali come il triangolo, il quadrato e l'esagono e mettendole in un cerchio in modo che i vertici toccassero la circonferenza. Con sua sorpresa, l'area delle geometrie interne, quando divise per l'area dei cerchi esterni, mostrava la stessa relazione responsabile per le vibrazioni della musica nell'Ottava, i "rapporti diatonici" di cui abbiamo discusso. Questo è esattamente ciò che ha dimostrato Pitagora con il suo strumento "monocorda", solo che ora invece del rapporto delle lunghezze della corda, abbiamo il rapporto della geometria che indica la stessa cosa. Ha realizzato che questo era un nuovo set di teoremi in geometria e nessuna autorità accademica che consultò li conosceva. Quindi in due dimensioni, possiamo capire il suono come una vibrazione geometrica "piatta", come il triangolo, che emerge in un cerchio "piatto".

[9] IL PALLONE DI FULLER Benchè il lavoro di Hawkins apparisse nel 1980 e riguardasse solo due dimensioni, esperimenti seguenti di studiosi del Dr.Buckminster Fuller furono i primi a provare che le vibrazioni del suono sono tridimensionali nella loro struttura. Gli studenti di Fuller hanno usato un pallone sferico bianco per ottenere questo effetto, immergendolo in una tinta di colore scuro e facendola vibrare con frequenze sonore Diatoniche. Come atteso, la tinta ha potuto raccogliersi e rimanere in quelle aree del pallone con minor movimento. Queste aree erano distanziate da "nodi" o punti in cui tutti i movimenti violenti sulla superficie del pallone si annullavano in una "zona nulla" dove la tinta poteva accumularsi facilmente. Inoltre, deboli e dritte linee di tinta connettevano questi nodi. In questo modo, il suono diviene direttamente visibile come forme geometriche tridimensionali lungo le linee dritte sul pallone.

Octahedron Star Tetrahedron Cube Dodecahedron Isocahedron 

Guardando queste forme, ricordiamo che rientrano perfettamente in una sfera e che i loro vertici sono i "nodi" rilevati inizialmente. E' anche importante ricordare che la sfera è la forma più armonica di tutte, creando la base per tutte le altre geometrie in essa.

[10] CIMATICA Il Dr. Hans Jenny è rimasto colpito dalle scoperte di Fuller e dei suoi studenti, per cui le vibrazioni sono tridimensionali e ha cercato di provarlo in modi più semplici che l'uso del pallone nella tinta. Nello studio scientifico del Dr. Jenny conosciuto come "Cimatica", ha mostrato la geometria delle vibrazioni sonore usando un contenitore pieno di sabbia, Lygodium, intonaco e varie forme di liquido con particelle fini ma visibili o "colloidi" in esso. Gli esperimenti con liquido colloidale sono molto utili per noi. A riposo, i colloidi sarebbero distribuiti per il liquido, che apparirebbe acqua sporca. Il Dr. Jenny si riferisce a questo stato come "dispersione idrodinamica". Quando il contenitore viene fatto vibrato con toni diatonici puri, le particelle nel liquido si raccolgono in schemi geometrici visibili e ordinati, molti dei quali possono essere visti di struttura sia bidimensionale che tridimensionale. In altre parole, si possono guardare le immagini che si formano e percepirne chiaramente la profondità, non erano semplicemente

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"piatte". Questa è una delle cose più importanti da studiare e tenere in considerazione, poichè fornisce una prova visiva irrifiutabile dei concetti di cui abbiamo discusso.

Esempio delle Vibrazioni Sonore di Hans Jenny in Acqua Colloidale

Come descritto prima, esistono solo cinque forme tridimensionali da considerare e le conosciamo come Solidi Platonici. E' importante chiarire che guardando queste forme stiamo guardando la vibrazione. Le forme stesse non "esistono" come oggetto fisico, come un ologramma, se cercaste di prenderle o disturbare, esse sparirebbero. Quando non disturbate, le forme hanno esistenza come vibrazione e questa esistenza può creare pressione, come la spinta che sentite sul corpo da un forte suono o da quello di un tuono. Ora che abbiamo visto queste vibrazioni che operano in un etere simil-fluido, sappiamo che le loro linee di forza che inducono pressione ci forniscono una nuova visione delle dinamiche della gravità. Con la visione delle caratteristiche strutturali della superficie della Terra, come continenti, creste sottomarine e picchi di montagna, modellate da queste geometrie, non ci può essere ancora nascosta la verità. E' solo questione di tempo prima che questa semplice osservazione divenga conoscenza comune per l'umanità. E' importante menzionare che quando gli studenti di Fuller hanno incrementato la frequenza nel pallone o Jenny ha incrementato la frequenza nell' acqua, le vecchie forme si dissolvevano e sparivano e venivano sostituite da forme geometriche più complesse. Questo può funzionare anche al contrario, quando la frequenza viene decrementata al punto originale, riemergono le geometrie precedenti in modo esatto. Quindi, studiando le dinamiche dell'etere vedremo che quando incrementate la frequenza vibrazionale (o stress) dell' energia nell'area locale, la geometria stessa in quell'area, come quella che da forma alla Terra, si trasformerà spontaneamente in un ordine di complessità superiore. Questo innalzamento e abbassamento di frequenza avviene in tutta la Creazione, inclusi i corpi nel nostro sistema solare che si muove nella Galassia. Il laovor del Dr.Spilhaus ci ha mostrato che il nostro campo gravitazionale sulla Terra è già passato in diverse trasformazioni dal tempo del "megacontinente" Pangea, che rappresenta il tempo in cui la Terra aveva una crosta uniforme, prima del movimento di allargamento che vediamo ora nella scienza della Tettonica ad Espansione Globale, nata nel 1933 con Otto Hilgenberg. Read more: http://lanuovaeradellaterra.blogspot.com/2010/02/david-wilcock-la-scienza-dell-capitolo.html#ixzz1CMUPKVhJ

[11] SPIRALII semplici schemi geometrici formati dalle vibrazioni del suono (quindi anche dalle vibrazioni della luce su una magnitudine superiore) possono essere visti in 2 e 3 dimensioni e le forme bidimensionali come il triangolo, il quadrato e l'esagono discusse da Hawkins, probabilmente ci sono più famigliari che le forme tridimensionali rivelate da Fuller e Jenny, benchè ora le abbiamo viste in azione sui pianeti.Cosa molto importante, queste geometrie vibrazionali possono anche crescere e contrarsi e semplici strutture geometriche visibili organizzano e controllano questi movimenti. Quando iniziamo ad incastrare queste forme una nell'altra, appaiono "incastonate", con ogni forma successiva che cresce armonicamente rispetto a quella precedente.Mostreremo altro più avanti. Questa geometria della "sfera nella sfera" è stata osservata in vari esperimenti e ora possiamo attenderci l'esistenza di varie armonie geometriche in queste sfere che si espandono. Il modo più semplice per modellare l'espansione geometrica da una forma all'altra è tracciando il modo in cui i nodi si muovono relativamente tra loro. Ricordiamo che sulla Terra, i movimenti di espansione geometrica sono stati chiamati "radiali" o "a spirale" da Spilhaus e altri.Il modo più semplice per mappare il movimento da nodo a nodo tra due forme diverse sarebbe con una linea a spirale, che Ra chiama "la linea a spirale della luce". Queste spirali includono quella di Fibonacci o Rapporto Aureo e spirali create dalla radice quadrata di due, tre e cinque. Ora mostreremo che queste spirali sono direttamente collegate alle frequenze musicali tramite la matematica.

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[12] LA SPIRALE PHIFondamentale per tutti gli studi delle spirali è la più importante, conosciuta come spirale di Fibonacci, del Rapporto Aureo o "phi". Per comprendere meglio questa spirale, iniziamo con il modo più armonico e vibrazionale attraverso la somma numerica. Essenzialmente, vedremo che ogni nuovo numero è la somma dei due precedenti. Tipicamente iniziamo con uno e lo sommiamo a sè stesso. Questo ci da risultato di due. Quindi prendiamo due e lo sommiamo al numero precedente, che era uno e abbiamo tre. Quindi prendiamo tre e lo sommiamo al precedente, che era due e abbiamo cinque. Continuando abbiamo: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89...Quindi i numeri continuano ad espandersi in un modo semplice e armonico, in cui ogni numero rappresenta la somma dei due numeri che venivano prima. Se dividiamo le coppie di numeri sopra riportati tra loro, nei primi stadi vedremo tutti i rapporti Diatonici comuni che Pitagora ha scoperto, come 3/2, 5/3, 8/5, 13/8 e 21/13.Questo non dovrebbe sorprenderci dato che la musica è un movimento vibrazionale e la tecnica di somma usata nel phi è una forma di vibrazione. La natura elegante di questa vibrazione si vede facilmente nei disegni della "spirale phi", visibile sotto.Per comprendere meglio come questa spirale agisca nei Solidi Platonici, andrebbe vista come oggetto tridimensionale, avvolta attorno ad un cono con il vertice superiore su G e l'inferiore su A. Questo tipo di forma tridimensionale a spirale è chiamata "elica conica".

Spirale "phi" o di Fibonacci e controparti geometriche

Benchè gli stadi iniziali della serie numerica "phi" formerà i rapporti musicali tra i numeri, col salire delle coppie numeriche, i rapporti tra essi diverranno sempre più simili e il processo di crescita si stabilizza. Infine, salendo ogni coppia di numeri nella serie si dividerà per formare lo stesso numero, ovvero il rapporto tra tutti i numeri rimane costante. Per questa ragione, il rapporto è chiamato "costante" in quanto sarà sempre lo stesso e il numero (che continua all'infinito) è: 1.618033988749894848820..Altro fatto interessante è che noi possiamo iniziare con qualsiasi coppia di numeri, non importa la differenza e iniziare a sommarli usando la forma suddetta. Non importa quanto possano essere differenti, in breve creeremo ancora il rapporto costante "phi". Questo concetto ha ispirato generazioni di matematici, musicisti, scienziati e filosofi, in quanto si rivela in molti modi diversi, inclusa la proporzione di crescita delle piante, degli esseri umani e degli animali. Come abbiamo detto, il rapporto musicale di "phi" fornisce la struttura per la semplice geometria in due e tre dimensioni, che sappiamo essere altra forma di vibrazione.Il diagramma di sopra lo dimostra, possiamo dire che ci sono sei triangoli isosceli di proporzioni identiche rappresentati con l'espansione della spirale. Il rapporto dimensionale tra ogni triangolo sarà la costante "phi" di 1.618... suddetta.Queste spirali possono mostrarci come semplici forme geometriche come il quadrato e il triangolo possano crescere o ridursi. Con l'espandersi o il contrarsi della spirale, così faranno le forme geometriche che possono esservi formate all'interno. (In altre parole, se la spirale di sopra si aprisse all'esterno, allora i triangoli diverrebbero progressivamente più grandi. Se la spirale si comprimesse all'interno verso il punto F, così i triangoli diverrebbero sempre più piccoli.)E' questo principio della spirale che permette ai semplici schemi di espansione della Natura di formularsi, sia nelle strutture cristalline che negli organismi viventi. Se disegnassimo la geometria dell'espansione delle forme geometriche sul pallone di Fuller con l'innalzarsi della vibrazione, vedremmo che le loro espansioni potrebbero essere mappate con le semplici e armoniche spirali suddette.

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Espansione sferica di una forma tetraedrica lungo il percorso di una spirale su base frattale

Il diagramma di sopra deriva da una enorme formazione nei campi chiamata "Julia Set triplo" che è apparsa di notte in un campo di grano in Inghilterra nel 1996. E' un modello di come questo sistema di spirali interconnesse e geometria Platonica appare quando espanso in tre dimensioni.La formazione originale consisteva solo delle tre spirali fatte da cerchi individuali e le linee dritte, la sfera esterna e l'equatore sono aggiunte per illustrare meglio quello che vediamo. Infine, è un modello per la vibrazione dell'etere che crea gli stress energetici planetari visibili e strutture misurabili nel tempo.Per ora dovremmo visualizzare ogni triangolo come un tetraedro con il suo campo sferico, che rende questo un diagramma geometrico di sfere di energia posizionate come una "mastrioshka" di bambole che abbiamo visto in molti esperimenti come quelli del Dr.Chernobrov.

[13] FORMA E CRESCITA, SPAZIO E TEMPO, MASCHIO E FEMMINAPossiamo vedere perchè gli Antichi si riferivano alle linee dritte e curve come ai due opposti nell' Universo, benchè siano unificate come vibrazione. Infine sentiamo che in un certo modo di pensare, le linee dritte e le geometrie possono rappresentare lo spazio e le linee curve e le spirali possono rappresentare il tempo. Per ora useremo termini più famigliari e diremo che le linee dritte creano la forma e le linee curve creano il movimento e la crescita di questa forma. In altre parole, le linee dritte formano le strutture geometriche delle vibrazioni e le linee curve formano i percorsi di queste frequenze strutturate perchè si espandano e contraggano.Benchè normalmente non pensiamo alla geometria curva nel suono e nella luce, sappiamo che queste spirali governano il movimento tra una nota nell'ottava e la nota superiore seguente o tra un colore nello spettro e il colore seguente. Per mettere questo in un contesto spirituale, in molte antiche tradizioni mistiche la linea dritta era la forza masculina, associata col Sole e la linea curva era la forza femminina associata con la Luna. Queste associazioni mascolino-femminino sono facili da elaborare intuitivamente nella nostra mente.A riposo, la cellula di sperma forma una linea dritta, mentre l'ovulo è di forma rotonda. I corpi degli uomini sono più duri e dalle linee dritte rispetto ai corpi delle donne che sono più morbidi e rotondi come lineamenti. Le menti maschili tendono a pensare in modo più lineare, rigido e matematico, col "cervello sinistro" e le menti delle donne tendono a pensare in modo più fluido, emotivo, con gli schemi del "cervello destro".L'uomo primitivo cacciava e costruiva con la luce del Sole, usando strumenti dritti come frecce per cacciare, ora invece con tavole dritte, martelli e chiodi per costruire, mentre le donne cucinavano e servivano il cibo con strumenti rotondi come ciotole e nutrivano i loro piccoli con i seni rotondi nell'oscurità di caverne, igloo, tende, lontane dalla luce del giorno a causa dei predatori.Inoltre, le donne sono connesse direttamente con la Luna in modi in cui non sono gli uomini, tramite il loro ciclo mestruale, mostrando altro livello per cui gli Antichi associavano lo spirito femminino col nostro Sole di Mezzanotte.

GEOMETRIA SACRA E VITALo studio di queste varie forme geometriche e spirali, incluse le connessioni spirituali con l'umanità come parzialmente illustrato sopra, è conosciuto come "geometria sacra" e il libro di Robert Lawlor con lo stesso titolo è forse il riferimento migliore esistente sul soggetto. Molti dei grandi studiosi di storia hanno approfondito i principi della geometria sacra, in quanto affascinati nello scoprire che le forme di vita di ogni varietà sulla Terra hanno dimostrato che questi principi musicali e vibrazionali coinvolgono lo spazio e il tempo, con linee dritte e curve. I semplici gusci danno una rappresentazione perfetta della spirale di Fibonacci, così come la crescita delle piante, le impronte digitali, il corno di un bue, il girasole o il loto e molte diverse proporzioni nelle strutture

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scheletriche degli animali e degli esseri umani. Non ci sono limiti nell'estensione della presenza di questi principi, se qualcuno volesse studiare matematicamente ogni pianta o organismo. Dato che i nostri scienziati non ci danno ragioni per credere che tali principi armonici siano necessari nella crescita delle forme di vita, allora perchè esistono? Se queste proporzioni non fossero importanti allora perchè le vediamo con questa ripetitività? Stiamo semplicemente ignorando l'evidenza attorno a noi, che prova che tutto nell' Universo è prodotto dalla vibrazione? Se l' energia fondamentale che crea la realtà vibra in risonanza armonica, è possibile che qualcosa non abbia una base armonica?

RAPPORTI DI SPIRALE NEI SOLIDI PLATONICIPossiamo dimostrare che le spirali connettono tutti i Solidi Platonici assieme e mostreremo un estratto da The Shift of the Ages. Nel libro di Robert Lawlor Sacred Geometry, apprendiamo che gli Hindu risolsero le geometrie dei Solidi Platonici in una struttura ad ottava come vediamo per il suono e la luce e nella prossima tavola abbiamo elencato questa geometria in ordine.Questo ci da una visione unificata di come le varie vibrazioni lavorino assieme, cosa che vedremo nel prossimo capitolo. Per ora, dovremmo sapere cosa rappresenta questo grafico. Questo è formato assegnando una lunghezza "l" ai bordi del cubo e quindi confrontando con esso la grandezza dei bordi di altre forme. Ricordiamo che nei Solidi Platonici, ogni faccia ha la stessa forma, ogni angolo è identico, ogni linea ha la stessa lunghezza.

1. Sfera (senza apici) 2. Icosaedro Centrale 1/phi^2 3. Ottaedro 1/sq.rt.2 4. Tetraedro a Stella sq.rt.2 5. Cubo 1 6. Dodecaedro 1/phi 7. Icosaedro phi 8. Sfera (senza apici)

PROPORZIONI ARMONICHE DEI SOLIDI PLATONICINel prossimo capitolo descriveremo come gli Hindu conoscessero tutto quello di cui abbiamo discusso su questi campi energetici e oltre. Siamo stati fortunati e abbiamo trovato una rara ristampa del libro di Rama Prasad del 1894, Nature's Finer Forces: The Science of Breath and the Philosophy of the Tattvas, della Kessinger Publishing. Vedremo che la parola "tattvas" ha un significato simile alla nostra parola "vibrazione". La quantità di sovrapposizione tra quello che abbiamo visto fino ad ora e i dati nel libro di Prasad è impressionante, come molto dell'aspetto chiave del modello eterico di cui abbiamo parlato è contenuto nelle pagine di questo libro in una forma o un'altra. Guarderemo anche da vicino come il concetto antico eterico di una "ottava" di dimensioni si relazioni con gli studi scientifici moderni e mostri che serva poco per rettificare le due opinioni assieme. Inoltre, comprendendo come la geometria si intersechi con le dimensioni superiori, come abbiamo visto nei pianeti, l'idea di una "fisica iperdimensionale" esce dal reame della speculazione nell'arena della scienza applicata. Applicando questi concetti, apriamo la porta verso l' Universo.

IL TETRAEDRO RIVELATOErol Torun si è unito in Mars Mission di Hoagland nel 1988 e ha contribuito con le sue capacità cartografiche sviluppate nella Defense Mapping Agency degli USA. E' stato il primo a "correggere ortograficamente" le immagini di Viking, ha quindi installato correttamente una griglia di precisione per le coordinate, propriamente allineata in senso Nord-Sud sulle immagini, creandone una mappa esatta. Questo ha permesso a Mars Mission di calcolare matematicamente gli angoli esatti, le distanze e le relazioni tra i diversi oggetti nella regione di Cydonia. Hoagland aveva già proposto che se il messaggio fosse stato codificato nella città, avrebbe avuto facilmente valori matematici universali che altri avrebbero potuto decodificare, in virtù delle innate leggi immutabili dei numeri e della geometria. In un tempo ragionevolmente breve e con molta eccitazione, l'evidenza indicava che una delle principali funzioni di questa Città era in effetti fornire un "messaggio" codificato nella geometria sacra ai suoi abitanti e a futuri scopritori. Varie costanti matematiche come "e", funzione trigonometrica ben conosciuta e del valore di 2.718282 e valori come la radice quadrata di 2, 3 e 5 erano tutti visibili chiaramente nelle relazioni tra gli oggetti sulla mappa. (Ricordiamo che è stato il lavoro di Torun con la Defense Mapping Agency degli USA a calcolare tali misure di precisione da una singola mappa). I matematici sanno bene che i Solidi Platonici mostrano i tre valori delle radici quadrate di 2, 3 e 5 al loro interno, così Torun decise di investigare nella matematica dei cinque Solidi Platonici, l'ottaedro, il tetraedro, il cubo, il dodecaedro e l'icosaedro, in modo più approfondito. Torun si concentrò anche sulla funzione "e", conosciuta come "la base dei logaritmi naturali". Sfortunatamente,

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molti di noi non sanno cosa significhi questo e gli articoli e i libri dell'Enterprise Mission non lo spiegano a fondo. Infatti, "e" è un valore che permette a certe operazioni matematiche (logaritmi) di crescere nella maniera più simmetrica o "naturale" possibile. I logaritmi sono connessi direttamente agli esponenti, che molti di noi ricordano come quei piccoli numeri piazzati in alto a destra di un numero. Se vedete un grande 10 con un piccolo 5 vicino, in alto e a destra, lo leggete come "dieci alla quinta potenza".I logaritmi più comuni sono quelli in cui continuate a moltiplicare un numero per fattori di dieci e il piccolo numero esponenziale vi mostrerebbe quante volte dovreste farlo. Nel nostro esempio di sopra, dieci alla quinta potenza sarebbe un milione. Comunque, se continuate a moltiplicare un numero per "e", o 2.718282, invece che moltiplicarlo per dieci, gli studi sui calcoli hanno mostrato come il numero cresce in modo molto più simmetrico e bilanciato geometricamente.La funzione "e" si mostra su un grafico come una curva perfettamente arrotondata che sembra un quarto di cerchio, dal punto in alto a sinistra a quello in basso a destra. Torun scoprì con grande emozione che c'era una connessione diretta tra "e" e la geometria del tetraedro, largamente o totalmente sconosciuta da molti scienziati. Prima di tutto, prendete una sfera e inscrivete in essa un tetraedro (o circoscrivetelo). Se calcolate l'area superficiale della sfera e la dividete per l'area superficiale totale del tetraedr, ottenete un valore molto vicino a "e". A questo punto, nessuno sa di certo il perchè, anche se abbiamo alcune idee. L'unica cosa su cui dobbiamo concentrarci ora è che questo valore potrebbe essere usato per formare un messaggio, codificato nella matematica. Quindi se vogliamo davvero completare il nostro messaggio, ci serve qualcosa con cui confrontare "e" e che rappresenti il valore per la sfera. Ricordiamo che "e" rappresenta il rapporto tra il tetraedro e la sfera, una differenza causata dalla presenza del tetraedro; quindi, dovremmo anche trovare una diversa costante che definisca direttamente la sfera. Questo è più facile da vedere, in quanto il valore di "pi" o 3.14159 è la lunghezza della circonferenza di ogni cerchio o sfera, se al diametro del cerchio assegnamo il valore di 1. Quindi il nostro secondo valore di confronto con "e" é "pi", qualcosa che chiunque nell'universo potrebbe calcolare tramite la semplice analisi geometrica di un cerchio. Quindi, se i due valori al lavoro sono "e" e "pi", allora Torun ha pensato che sarebbe stato meglio dividerli fra loro per rappresentare il rapporto principale tra il tetraedro e la sfera. Quando calcoliamo il rapporto "e/pi", otteniamo il valore di 0.865. In modo impressionante, questo rapporto si trova ripetutamente a Cydonia. Per esempio, lo si può vedere nel rapporto tra un angolo di 19.5 e uno di 22.5 gradi si ottiene 0.865 e anche tra un angolo di 60 e uno di 69.4 gradi, si ottiene sempre 0.865. Entrambe queste coppie di angoli si presentano chiaramente nella geometria di Cydonia. Come se non bastasse; la scoperta più soddisfacente di tutte è arrivata quando Torun ha studiato il valore in gradi per la latitudine dei Monumenti Marziani, specificamente nel punto della figura geometrica centrale a cinque lati nella città, conosciuta come "Piramide D&M".Questo oggetto è localizzato sulla latitudine Nord 40.87° su Marte e quando applichiamo la funzione matematica universale conosciuta come "arcotangente" a questo numero, otteniamo 0.865, di nuovo lo stesso valore del rapporto e/pi!Sembra allora che l'intera localizzazione del complesso monumentale di Cydonia, in un sistema di coordinate a 360°, sia progettato per mostrare il "messaggio" geometrico del tetraedro nella sfera a chiunque voglia fare visita a Marte.Visto questo, non dovrebbero restare dubbi sul fatto che questo lavoro sia stato eseguito deliberatamente, in un sistema di coordinate a 360°.Ora vediamo una immagine di Enterprise Mission del tetraedro circoscritto, un tetraedro piazzato in una sfera, come misurato in Cydonia. (Ora dovremmo sapere visualizzare la sfera con un asse che attraversa il centro, creando un toroide sferico).

L'immagine del tetraedro circoscritto dell’’Enterprise Mission

La più semplice di molte dimostrazioni geometriche del tetraedro nella sfera a Cydonia, può essere vista con angoli di circa 19.5° tra gli oggetti. Questa misura angolare rappresenta il numero di gradi sopra o sotto l'equatore dove si trovano tre dei cinque vertici del tetraedro (o nodi). Il quarto vertice, chiaramente, lo si riscontra nel polo nord o sud. La "Piramide D&M" a cinque lati è stata definita la "pietra matematica di Rosetta* di Cydonia", dato che si trova a 19.5° dalle linee di latitudine est-ovest di Marte e nella Piramide D&M c'erano altri angoli chiave del tetraedro circoscritto, come 49.6° e il rapporto angolare tra 60 e 64 o "e/pi".(*Nota: Per quelli che non hanno familiarità con la storia della pietra di Rosetta, ricordiamo che questa era una tavoletta incisa che mostrava delle iscrizioni con lo stesso messaggio scritto in tre lingue diverse, una erano i geroglifici Egiziani e un'altra era ben conosciuta all'umanità moderna. Dalla pietra di Rosetta, è stato possibile decodificare l'intero linguaggio in geroglifici dell'Egitto). La Piramide D&M ha permesso di decodificare il resto di Cydonia.Nel documento originale "Message of Cydonia" di Hoagland e Torun, seguito da un set dettagliato di dati fotografici e analitici nel libro di Hoagland "The Monuments of Mars", vengono sottolineate un grande numero di correlazioni matematiche nel posizionamento di certi oggetti chiave, alcune delle quali vengono descritte brevemente in questo capitolo.Uno dei fatti più notevoli è che troviamo un perfetto triangolo equilatero tra la Faccia, la

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Piramide D&M e la Città. Per quelli che sono interessati a saperne di più, i libri e i documenti sono disponibili tramite il sito web Enterprise Mission - http://www.enterprisemission.com/Molti altri testi sul soggetto che trovate tipicamente su Internet, mancano di pezzi chiave del puzzle e spesso portano ad attacchi incompleti degli scettici come risultato. Quando esaminate propriamente, aggiungendo questi elementi al discorso centrale, se volete decodificare il Messaggio di Marte, studiate l'idea di un tetraedro dentro una sfera. Cosa significa esattamente? Basandoci su quello di cui abbiamo già discusso in questo libro, siamo in buona posizione per fare una domanda. Cosa accadrebbe se studiassimo come questa geometria era coinvolta con le formazioni di "unità di coscienza" planetarie che abbiamo gà affrontato? Ci dovremmo aspettare qualche forma di fenomeno anomalo in questi punti "tetraedrici" fondamentali sui pianeti, come abbiamo fatto con i dodici vortici "icosaedrici" sulla Terra di Sanderson e Pasichnyk?

GEOMETRIE DEL VORTICE TETRAEDRICOL'icosaedro è uno dei cinque principali Solidi Platonici, come il tetraedro indicato su Marte. Se già vediamo l'icosaedro al lavoro sui pianeti, che hanno un toroide sferico per campo magnetico, allora dovremmo cercare anche il tetraedro, come ci porterebbe a credere il Messaggio di Cydonia? Ci dovremmo aspettare di trovare un movimento vorticoso a spirale nei punti nodali del campo energetico di forma tetraedrica che esiste dentro la sfera di un pianeta? Questo movimento a vortice ha le stesse qualità di un tornado? Infatti, Il team di Hoagland ha trovato evidenze chiare di questa configurazione energetica in molti dei corpi nel nostro Sistema Solare. Ecco una lista completa delle anomalie "tetraedriche" sui pianeti dal documento originale "Message of Cydonia" di Hoagland e Torun:Latitudini planetarie dei fenomeni energetici emergenti

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Fonte: NASA e US Geological Survey

Da questa tabella, possiamo vedere chiaramente che lo "schema" tetraedrico si trova per gran parte del Sistema Solare. In qualche modo, le energie eteriche sembrano fluire continuamente attraverso questi schemi geometrici, formano vortici spiraleggianti in ogni punto. Sia la Grande Macchia Rossa e la Grande Macchia Scura sono chiaramente vortici che sembrano avere una esistenza perpetua inspiegabile secondo i modelli convenzionali. La Grande Macchia Rossa è stata osservata su Giove per oltre 300 anni senza cambiamenti, apparendo come un vortice gigante di nubi rotanti, abbastanza grande da contenere due volte la Terra e nessuno scienziato convenzionale può spiegare perchè rimane sul posto in modo persistente.I vulcani visibili su altri pianeti avranno facilmente un'area di magma liquido spiraleggiante sotto di essi, conformandosi al "flusso" dell'energia eterica visibile attorno ai punti del tetraedro.Un articolo recente su Science News, che trovate al link http://www.aip.org/pnu/#3 e http://www.aip.org/pnu/1996/split/pnu255-3.htm ci mostra la possibilità dell'esistenza del fenomeno della "Grande Macchia Rossa" al di fuori del Sistema Solare, in questo caso sulla stella gigante Betlegeuse. Molto facilmente future ricerche confermeranno che tali macchie esistono alla latitudine di 19.5°:

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PROPRIETÀ DELLA TERRA COME UNITÀ DI COSCIENZA

LA MATERIA NON E' COME LA INTENDIAMONei dati che abbiamo rivisto in questo libro, prova dell'esistenza di un medium "eterico" nello spazio libero è essenzialmente irrifiutabile. La nuova visione di inerzia e gravità come visto nell'esperimento "Spinning Ball Drop" di DePalma e altri supporta questo concetto e questi principi sono stati attivamente usati per creare anti-gravità e free energy. Le scoperte del Prof.Shnoll, menzionate nel Capitolo Tre, cambiano completamente le nostre idee sulla natura degli atomi e delle molecole che sono le radici della stessa materia. Shnoll ha mostrato che in qualche modo, le molecole sono intimamente connesse con ciò che le circonda, mostrando una sincronizzazione perfetta delle loro frequenze di reazione con i movimenti planetari e celesti. Questo porta a credere alla nozione che l'universo esista come Essere Conscio. Tale processo di "trasporto di informazione" tra atomi e molevole lascia la porta ben aperta per molti fenomeni di "azione a distanza" come l'effetto Backster, come visto in molte forme di vita incluse piante, batteri e cellule umane e ci forza a rivalutare seriamente le nostre idee correnti di meccanica quantistica. In questo libro proporremo una nuova soluzione al puzzle della fisica quantica che è basata interamente sui campi elettromagnetici; e la struttura fondamentale sottostante che mantengono quando emergono dall'etere in forma "pura" e bilanciata è quella conosciuta come toroide sferico. Esistono già evidenze che indicano che l'energia eterica assume naturalmente questa formazione in forme diverse, che ora rivedremo. 

REVISIONE DELLE ANOMALIE VORTICOSE NELLO SPAZIOIl toroide sferico è diverso da una sfera, nel senso che ha un asse di rotazione che attraversa il centro. Questa formazione gli permette di ruotare orizzontalmente mentre fluisce anche verticalmente con movimento vorticoso allo stesso tempo. Molti ricercatori hanno studiato le proprietà dell'energia in questa forma e hanno ottenuto risultati affascinanti. Abbiamo molti pezzi di evidenza dal Dr.Dmitriev che mostra che queste formazioni sono molto altro che fenomeni di "fulmini globulari" occasionali e anomali: sono costantemente rilasciati dal Sole, interagiscono dentro e attorno alla Terra e al sistema solare e colpiscono la nostra ionosfera 30 volte al secondo. Sembra che siano stati fotografati in numerose missioni NASA, specialmente nella STS-75 che ha condotto l'esperimento "Thethered Satellite". In alcune circostanze questo coinvolge rotazione ad alta velocità e possono prendere forme "polarizzate" che assorbono energia eterica nella sua forma gravitazionale e trasformarla in energia elettromagnetica e luce. Esistono numerosi casi documentati di "formazioni naturali atuo-luminose" che hanno fatto levitare oggetti o li hanno resi molto più pesanti, con grande sorpresa per l'osservatore e il fenomeno del tornado presenta numerose impressionanti anomalie che supportano questo nuovo modello. Ricercatori come il Prof.John Searl, il Dr.Roschin e il Dr.Godin e lo scienziato Austriaco Viktor Schauberger sono stati capaci di creare il necessario movimento vorticoso richiesto per controllare queste forze dell'anti-gravità e della free-energy e sappiamo che nel caso di Searl e Rischin/Godin, l'energia liberata è divenuta visibile agli occhi come toroide sferico luminoso. Inoltre, nello studio di Roschin/Godin abbiamo appreso che una serie di "sfere dentro sfere" di temperatura diminuita e magnetismo aumentato si sono formate attorno alla loro macchina mentre era in funzione, suggerendo che la creazione del campo centrale nella macchina possiede un effetto ondulatorio e simile ad un fluido sull'energia eterica circostante. Questo venne visto anche dal Dr.Vadim Chernobrov nel suo studio su dispositivi a propulsione elettromagnetica, in cui ha descritto "avvolgimenti sferici incastrati" in una forma che ha descritto simile ad una "mastrioshka", le bambole Russe che si contengono una nell'altra. Dovremmo anche ricordare che Chernobrov ha rilevato minute modifiche nel passaggio del tempo in questi esperimenti. Nei dati di Dmitriev sui tornado, possiamo vedere simili "campi energetici sferici incastrati" che avvengono con una o più "cascate" sferiche rotanti viste circondare una nube ad imbuto. Nei casi dei tornado e dell'Energia naturale come il Vortice Oregon e il Triangolo delle Bermuda, vediamo che queste formazioni non stanno solo modificando la gravità, ma rilasciando anche enormi quantità di energia elettromagnetica visibile e modificando veramente lo stato della materia fisica. Nel Vortice Oregon possiamo avere un cambiamento dell'altezza delle persone a seconda di dove si posizionano e in un tornado esistono numerose osservazioni di materia che entra in uno stato permeabile dove si "fonde" assieme ad altra materia, come un bastone di legno di pino che penetra una lastra spessa 1.5 pollici di ferro solido. Nel caso del Triangolo delle Bermuda, sembra che della materia vada oltre questo confine completamente e quindi sparisca dalla nostra realtà; enormi navi come la USS Cyclops sono sparite senza lasciare traccia di rottami nonostante le ricerche intense. In altri casi sembra avvenire un effetto che porta esseri umani a spostarsi selettivamente fuori dalla nostra realtà, senza che si smaterializzi il mezzo in cui sono. Questo richiede nuove teorie di fisica per avere una spiegazione oppure rimarremo ignoranti verso questi principi naturali. 

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ANOMALIE "ICOSAEDRICHE" NELLO SPAZIO E NEL TEMPOFino allo scorso capitolo, ci siamo concentrati primariamente su come gli effetti dell'"unità di coscienza" possano essere visti nella materia e nello spazio. Osservando più a fondo nelle proprietà di queste unità, si è rivelato che sembrano essere anche strutture inter-dimensionali. La materia può essere vista sparire in un qualche "spazio-n" invisibile e la frequenza di questo passaggio può essere cambiata completamente. Come abbiamo discusso, nel Vortice Oregon il passaggio del tempo viene misurato come alterato di un quarto di secondo. Nel libro di Berlitz Il Triangolo delle Bermuda, abbiamo menzionato il rapporto di un aereo passeggeri 727 della National Airlines che è "sparito" dal radar per dieci minuti mentre volava verso l'aeroporto di Miami. Quando sono riapparsi non avevano idea che fosse accaduto qualcosa di inusuale. Dopo essere atterrati e essere stati informati di cosa era avvenuto, hanno tutti controllato l'orologio e gli indicatori del tempo e hanno scoperto che erano tutti rallentati uniformemente rispetto al tempo reale registrato dagli altri; è stato come se non fossero esistiti nel nostro piano spaziotemporale per quei dieci minuti. A questo punto è utile ricordare che la premessa principale di questo libro dice che: Tutto lo spazio, tutto il tempo e tutti i "livelli dimensionali" sono semplicemente forme differenti di una sola fonte energetica eterica vibrante, il corpo energetico dell'Essere Ultimo. Lo stato della materia viene ovviamente influenzato dalle energie eteriche e sotto certe condizioni come quelle in un tornado, dove esiste elevata attività elettromagnetica e rotazionale, la materia può essere vista nel subire drammatiche modifiche. Ancora, quello che ci aspetteremmo di vedere nei nostri studi è che diversi stati della materia, diverse "dimensioni" e diverse frequenze di passaggio del tempo, dipendono tutte su una cosa sola: la velocità in cui l'etere sta vibrando in quella data area. Dato che la struttura base dell'"unità di coscienza" è una sfera, sembra utile studiare la sfera della Terra per provare a comprendere altro su come queste energie eteriche altamente vibranti siano in grado di "sanguinare attraverso" e interfacciarsi col nostro spazio-tempo. Nell'articolo di Ivan Sanderson “The Twelve Devil’s Graveyards Around the World” pubblicato nel magazine Saga nel 1972, abbiamo appreso che esistono dodici aree differenti dove questi tipi di modifiche nello spazio e nel tempo sono avvenute attraverso la Terra e sono tutte distanziate simmetricamente tra loro. Questo ci suggerisce ovviamente che troviamo al lavoro un campo energetico sconosciuto. Come abbiamo menzionato nell'ultimo capitolo e in grande dettaglio in The Shift of the Ages, quando connettiamo questi dodici punti assieme otteniamo il solido geometrico tridimensionale conosciuto come icosaedro, di forma quasi sferica e con 20 facce diverse. Ogni faccia dell'icosaedro è un triangolo equilatero perfetto in cui ogni angolo interno è di 60°. In una sfera come la Terra, i punti dell'icosaedro sono localizzati tra 30 e 40° di latitudine sopra e sotto l'equatore. Ogni punto è distanziato da intervalli di 72° dai punti vicini ed eccetto che per i due ai poli, il loro esatto centro geometrico si trova a 36° Nord o Sud di latitudine. Tutti assieme, ci sono cinque punti nell'Emisfero Nord, cinque nell'Emisfero Sud e due ai poli.

 Abbiamo gia visto che una formazione di energia o "unità di coscienza polarizzata" non funzionerebbe come campo energetico per sostenere la Terra; se tutta l'energia eterica stesse fluendo, diciamo, nel polo nord e uscendo dal polo sud, allora la Terra sarebbe come un tornado e la materia non potrebbe rimanere assieme ed evitare l'annientamento. In qualche modo, l'unità di coscienza deve essere capace di emettere energia in modo migliore sulla sua superficie sferica per evitare questo problema. Potrebbe essere che questi dodici vortici rivelino in qualche modo la "pressione" dei campi energetici eterici altamente densi e quindi permettano a questa energia altamente densa di sanguinare temporaneamente attraverso il nostro spazio e tempo. Nel libro di Berlitz ci viene data una grande descrizione delle proprietà di queste aree, sia in termini di processi fisici della Terra che in termini di anomalie elettromagnetiche di curvatura temporale: Queste aree..rappresentano i punti nodali in cui le correnti oceaniche di superficie deviano in un modo e le correnti di profondità curvano in altra direzione. Le correnti ondose di profondità si muovono in modo tangenziale e sono influenzate da diverse temperature, creando vortici magnetici che influenzano le comunicazioni radio, il magnetismo - forse persino la gravità - ed eventualmente, in condizioni speciali, portano mezzi aerei e di superficie e sparire, navigando o volando in un punto differente nel tempo e nello spazio. Una interessante luce sul comportamento imprevedibile di queste aree viene fatta da Sanderson nel descrivere l'impressionante "arrivo antecedente" di voli sincronizzati in cui degli aerei sono arrivati molto prima del tempo programmato e l'unica possibile spiegazione sarebbe che abbiano avuto un vento posteriore a spingerli, per esempio, a 500 miglia orarie. (Nota: ricordiamo che questo tipo di velocità del vento viene visto usualmente solo in fortissimi uragani) Tali incidenti possono essere il risultato di venti non registrati, ma sembrano avvenire molto frequentemente nel Triangolo delle Bermuda e in altre aree di vortici, come se questi particolari aerei avessero incontrato l'anomalia ma siano stati spinti in modo sicuro attraverso il "foro nel cielo" che è costato tante vite. Nell'articolo “The Planetary Grid: A New Synthesis” del Dott.Williamo Becker e del Dr.Bethe Hagens, riportato nel libro Anti-

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Gravity and the World Grid, abbiamo una anomalia temporizzata riportata nel vortice delle Hawaii dell'icosaedro in cui è passata un'ora o piu nella zona della curvatura temporale. Questo evento anomalo è stato menzionato in The Shift of the Ages: Un pilota volando con i passeggeri vicino alla zona delle Hawaii (dell'icosaedro dei punti energetici sulla Terra), improvvisamente si è trovato in una "zona morta" senza (l'uso dei suoi elettromagnetici) strumenti e incapace di comunicare oltre l'abitacolo. Dopo aver volato circa 350 miglia, (ovvero per un'ora o più), il "fenomeno" è sparito e il pilota ha scoperto che gli ufficiali della torre non hanno potuto trovare tempo misurabile passato tra l'inizio di questa "zona morta" sperimentata e la fine. Quindi, sembrerebbe che sulla Terra, questi dodici punti dell'icosaedro siano cruciali per comprendere il fenomeno energetico al lavoro. In qualche modo, cambiamenti nel tempo avvengono assieme ai cambiamenti nello spazio in coincidenza di questi punti; sembra possibile per una persona andare fuori fase dalla nostra realtà "tridimensionale" interamente ed emergere in una "dimensione superiore", volendo, per un breve periodo prima di tornare e in altri casi non tornano anche se lo fa la loro nave. Comunque, in casi in cui l'energia è più forte, allora l'intera nave o aero semplicemente fanno una transizione completa in qualche altro tempo e spazio. Come affermato in precedenza, il caso di Charles Wakeley nell'ultimo capitolo è probabilmente il miglior esempio di qualcuno che passa molto vicino o forse attraverso al punto di "confine" senza perdersi all'interno; ricordiamo che il suo aereo è arrivato a splendere di una luce bianca accecante sembrata arrivare da "tutte le parti contemporaneamente", prima che l'effetto svanisse e lui potesse riprendere il controllo dell'aereo. Molto probabilmente la tremenda luce che vide attorno a sè non sarebbe stata visibile a quelli a terra; era una conseguenza visiva al fatto che il suo corpo si muoveva in un'area più energetica. Per un osservatore esterno non ci sarebbe stata modifica, in quanto il suo corpo si muove in un'area di energia ad elevata vibrazione esterna al tempo e allo spazio dell'osservatore a terra. Se non fosse tornato, il suo aereo sarebbe semplicemente scomparso dalla vista e tornando invece nulla sarebbe sembrato accadere per un osservatore esterno; avrebbero visto il suo aereo in un movimento continuo. Nel sito web di Richard Pasichnyk su http://www.livingcosmos.com/earth.htm vediamo il risultato di una investigazione molto più scientifica in queste dodici aree dei vortici, che fornisce una nuova informazione che non avevamo ancora trovato nello scrivere The Shift of the Ages. I concetti di Pasichnyk sono conosciuti come "modello Campo-dinamico" e anche lui ha concluso che simili forme di campi energetici sferici sono state viste ad ogni livello di complessità nel Cosmo, da quello quantico a quello universale. I suoi concetti includono l'idea per cui questi campi agiscano come "acceleratori di particelle". Questa idea non verrà molto discussa in questo libro, dato che le reazioni nucleari sembrano essere solo una parte del puzzle eterico, ma le abbiamo qua incluse per non rompere la continuità della scrittura. Egli suggerisce che l'energia tra i punti sulla sfera formi una forma curva a S, che indica ilpercorso del movimento del vortice, di cui discuteremo più avanti. Per i nostri propositi qua, divideremo le affermazioni di Pasichnyk in una lista: I Campi (acceleratori di particelle varianti nel tempo), situati sopra l'equatore a circa 30°-40° dilatitudine in entrambi gli emisferi e anche ai poli, sono associati con altri fenomeni. Ognuno forma una relazione sinusoidale o a forma di S rispetto ad un altro Campo. Ognuno si trova sull'esatta estremità opposta della Terra rispetto all'altro, in modo che se una bacchetta venisse inserita in uno di essi e attraversasse il centro della Terra, uscirebbe nel mezzo di un altro Campo.1. Spirali di elettricità terrestri, strani suoni e anomalie magnetiche e gravitazionali avvengono in ogni area2. Le parti più profonde del suolo oceanico (si trovano in questi punti)3. I percorsi della corrente oceanica (fluiscono attorno a questi punti). (Noi sappiamo dai dati diSanderson che questo è un movimento controrotazionale)4. Potenti tempeste nelle profondità dell'oceano (vengono osservate in questi punti).Parte dei valori più elevati di salinità nella superficie oceanica (si trova in questi punti).5. I luoghi più pieni di bolle che producono forti cariche atmosferiche e altre associazioni si trovanoin questi punti.6. Queste stesse aree sono sistemi di alta e bassa pressione nei centri delle tempeste e nel clima.7. Si sono osservate nebulose di gas spiraleggiante in ogni Campo.8. Lo strato di superficie della Terra (litosfera) e gli aspetti fisici delle placche tettoniche (zone disubduzione, limiti delle placche, sollevamenti, tagli, percorsi di stree, anomalie delle onde sismiche,ecc.) sono relazionati ai punti dei Campi (ulteriormente discusso nella sez.3.4).(Nota: Questa informazione che riguarda la "Griglia Globale" viene ben discussa in The Shift of theAges, viene discusso come la Griglia sia responsabile per la struttura e la posizone dei continentisulla Terra.)9. Sono state osservate emissioni di luce (particelle ionizzate) e di masse oscure (neutroni)ripetutamente.10. Schemi e cambiamenti nell'atmosfera superiore, cinture di radiazione e la magnetosfera,mostrano relazioni con questi Campi.11. Batteri di precipitazione del ferro e pesci elettrici sono localizzati geograficamente in questearee.(ndt 11. Eels, iron-precipitating bacteria, and electric fishes are geographically located inthese areas)12. Più del 70% di tutta la vita sulla Terra è situata in relazione a questi Campi (tra i 40° dilatitudine), ideali per la generazione di energia elettrica dalla vita. Possiamo chiaramente vedere che questa è una frontiera aperta della scienza e quasi totalmente inesplorata al presente e il libro di Pasichnyk The Vital Vastness conterrà oltre 5000 riferimenti una volta pubblicato nell'estate 2001; ogni affermazione nella lista suddetta è rigorosamente documentata. (Abbiamo ordinato il libro ed è piuttosto formidabile in ampiezza di ricerca e dati). Non ci sono dubbi che questi campi siano un aspetto fondamentale del funzionamento della Terra a tutti i livelli; la struttura degli stessi continenti, gli oceani, i processi meteorologici nell'atmosfera, le aurore nella ionosfera e la vita stessa si raggruppano in questi luoghi. Cosa più importante, questi campi sembrano essere una proprietà fondamentale della stessa "unità di coscienza". La lista di Pasychnyk suggerisce solo la possibilità di anomalie relazionate al tempo in questi punti, ma nel suo libro sarà molto importante per noi esplorarle. 

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MOVIMENTI VORTICOSI CONTROROTANTILa ricerca originale di Sanderson indica che in questi punti geometrici sulla Terra, le correnti oceaniche di superficie deviano in un modo e le correnti in profondità deviano in altra direzione. Chiaramente, tali movimenti contro-rotazionali sembrano responsabili per la formazione dei tornado nell'atmosfera, almeno per quanto si comprende nella teoria convenzionale di Brooks. Abbiamo già suggerito che i tornado, i vortici e altri fenomeni sono possibili solo per le rotazioni nello strato atmosferico della Terra combinate con rotazioni nel mantello della Terra. Sappiamo che questo sistema uniforme di rotazione avviene anche negli oceani e quindi appare avvenire in tutti gli strati della Terra. Quindi, potrebbe essere che almeno sulla Terra, il movimento contro-rotazionale che vediamo negli oceani in questi dodici punti sia duplicato nel mantello da aree contro-rotanti di caldo magma liquido. Comunque, se fosse così, si fermerebbe nel magma? Abbiamo compreso esattamente cosa causa tutto questo movimento energetico? Non abbiamo ancora risposto alla domanda sul perchè questa forma "icosaedrica" con vortici contro-rotanti esista nella Terra. Se questa forma è così importante, mostrandoci dei cancelli interdimensionali, allora cosa non hanno preso in considerazione i nostri scienziati per capirlo?

LA TERRA COME "UNITA' DI COSCIENZA"Col lavoro di Richard Pasichnyk la Terra come "unità di coscienza" diviene una idea completa. Brevemente, ricordiamo il tornado del Texas visto nel 1951 menzionato dal Dr.Dmitriev. Nel centro, è stata vista una nube di luce brillante; questa è una delle varie scoperte di cui abbiamo parlato, che ci mostrano che al centro di un campo di energia sferico o "unità di coscienza", verrà vista energia pura eterica nella forma di magnetismo brillante, come Schappeller è riuscito a riprodurre col suo dispositivo rotante e sferico. Fino ad ora, abbiamo assunto erroneamente che la Terra abbia un nucleo di ferro solido e i dati di Pasichnyk pongono una seria sfida a questo argomento. Come Schappeller, Nordberg e molti altri hanno creduto, sembra che: il nucleo della Terra sia fatto di "magnetismo luminoso", "materia solare indifferenziata" o energia eterica "precipitata", che abbiamo chiamato Luce Conscia e Amorevole. Il cuore di Madre Terra, quindi, è composto di Pura Luce/Amore, energia eterica e allontanandoci dal centro, l'energia si raffredda e diviene la materia che vediamo. La spinta-tirata della gravità e della levitazione supportano continuamente le strutture molcolari dentro la Terra, così come creano attivamente nuova materia. Tutte le proprietà di base del flusso dell'"unità di coscienza" si applicano, inclusi i movimenti vorticosi da nord a sud nell'asse. Inoltre, risulta che quasi tutti i pianeti nel Sistema Solare mostrano segni chiave degli stessi campi. Per abbreviare in questo libro, possiamo solo iniziare a discutere di parte dei dati di Pasichnyk, ma cercheremo di sottolineare alcuni dei punti più significativi.

INACCURATEZZE DEL MODELLO DELLA DINAMOIl semplice fatto che dobbiamo ricordare è che i nostri scienziati non capiscono come si formi il magnetismo. Se abbiamo una barra magnetica solida e tangibile davanti a noi, allora sanno che il magnetismo fluirà in essa e che il magnetismo è metà dell'onda elettromagnetica. Dobbiamo ricordare che l'idea del magnetismo che si crea da solo come sfera luminosa, senza l'uso del metallo per condurlo, non viene osservata. Più facilmente, la ragione per questo è dovuta a carenza di informazione e conoscenza teorica. Rispetto a questo, la ricerca del Dr.Dmitriev, così come quella di Schappeller, Nordberg, Searl e altri, ci fornisce una conoscenza di valore: Il magnetismo può formare un'"onda stazionaria" a forma di toroide sferico senza la necessità di muoversi attraverso ad alcun materiale. Al centro di questa onda ci sarà una intensa fonte di luce ed energia. Dato che l'idea di un'onda stazionaria magnetica e libera non è ancora concepita, si crede che il centro della Terra debba avere un nucleo di ferro e nickel per condurre l'energia elettromagnetica. Secondo questa logica, l'idea di una "dinamo" viene usata per spiegare come la Terra mantenga un campo magnetico in questo sistema. Per dirla semplicemente, una dinamo è un dispositivo meccanico che sembra un disco o i due lati di un orologio, con le due parti che controruotano a velocità diverse. Quando viene introdotto un campo elettromagnetico nella dinamo, il suo movimento controrotatorio può rinforzare questi campi. Si crede che la Terra funzioni allo stesso modo nel suo nucleo, attraverso processi di rotazione. Pasichnyk sottolinea che la dinamo, dentro di sè e da sè, non può creare un campo magnetico; essa può solo rinforzare un campo già introdotto. La teoria della "dinamo" non spiega da dove venga il campo magnetico originale. Inoltre, il nucleo della Terra non ha una forma a disco richiesta per una dinamo; l'effetto si crede cheavvenga solo per la differenza nel movimento tra il nucleo e gli altri strati della Terra.

LE ONDE SISMICHE SFIDANO IL MODELLO DELLA DINAMOCome "sappiamo" come sia l'interno della Terra se non lo abbiamo ancora direttamente osservato? Ovviamente, nessuno ha fatto veramente "un foro oltre la Cina"; siamo arrivati approssimativamente ad un massimo di 12 miglia nel sottosuolo. La risposta è che non abbiamo prova diretta; abbiamo solo metodi di misura indiretti. Molto di quello che sappiamo viene dallo studio dei terremoti. Ogni volta che un terremoto avviene, la sua vibrazione passa attraverso la Terra e varie stazioni nel mondo possono misurarne il risultato. Come ogni studente di geologia sa, i nostri studi del terremoto hanno rivelato che esistono due tipi principali di onde, conosciute come "onde-P" e "onde-S". Onde-P: la "P" sta per "primaria" e anche per "spinta-trazione". Queste onde si muovono essenzialmente in linea retta, spingendo e tirando avanti e indietro nell'avanzare. Non ci sono movimenti laterali in

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queste onde. Onde-S: la "S" sta per "secondaria" e anche per "scossa" e queste onde si muovono lato per lato nel viaggiare ma non hanno movimento avanti e indietro come le onde P. Sono distintamente differenti dalle onde-P. Mentre questi due tipi di onde incontrano diversi materiali nella superficie della Terra, cambiano velocità e direzione. Da questi dati i nostri scienziati hanno determinato che esistono tre divisioni principali dentro la Terra:1. La crosta esterna, che si estende per circa 32 km o 20 miglia.2. Il mantello, che si estende per 2.900 km o circa 1.800 miglia3. Il nucleo, che comprende la distanza rimanente nel centroSi pensa che il mantello sia un liquido supercompresso che si comporta come un solido e che il nucleo sia un solido. Questa conclusione viene da studi di simulazione in laboratorio delle onde-P e onde-S, che hanno suggerito: le onde-S non possono muoversi attraverso oggetti solidi, differentemente dalle onde-P. Le onde-S non si muovono attraverso il nucleo della Terra. Quindi il nucleo della Terra deve essere solido. Comunque, le onde-S non potrebbero passare attraverso il nucleo della Terra se fosse composto di puro plasma energetico come il "magnetismo luminoso" visto nel Sole. Quindi, l'idea che la Terra abbia un nucleo di "magnetismo luminoso" è semplicemente un modo diverso di analizzare i dati e spiega molte cose che il modello corrente non spiega.

FLUSSO ENERGETICO ATTRAVERSO I POLIIl problema principale per gli scienziati convenzionali con l'idea per cui la Terra possa avere una forma di energia luminosa nel suo nucleo è che l'energia non sembra avere mezzi per essere ricaricata; dovrebbe consumarsi in fretta. Nel modello di Pasichnyk lui sottolinea che l'energia dal vento solare sembra entrare ed uscire dai poli e quindi rinnovare l'energia nel nucleo. Benchè questo sembri impossibile per molti, ora che abbiamo studiato la prima proprietà dei "domini del vuoto" del Dr.Dmitriev, dove l'energia dei "domini del vuoto" può penetrare la materia solida, avviene proprio ciò che ci aspetteremmo. Una recente osservazione delle onde sismiche che supporta questa idea è il fatto che: Le onde sismiche si muoveranno più rapidamente da nord a sud piuttosto che da est a ovest. Chiaramente ci aspettiamo già che l'asse rotazionale di una "unità di coscienza" avrebbe il grado di movimento vorticoso più elevato. Con le onde sismiche che viaggiano piu velocemente da nord a sud, vediamo esattamente quello che ci aspetteremmo in questo modello, una velocità di movimento nell'asse centrale del toroide sferico, mentre l'energia eterica fluisce all'interno.

ALTRE ANOMALIE DELLA TERRA CHE SUPPORTANO IL NUOVO MODELLO1. Attività d'aurora associata col magnetismo e l'attività solare. L'aurora è una formazione di energia luminosa osservata solitamente sui poli. Aumenta con l'attività solare e varia in diretta proporzione col campo magnetico della Terra. Questo collegamento solare-magnetico suggerisce che l'aurora ci mostra dove l'energia del plasma dal vento solare viene accelerata nell'interno energetico della Terra, attraverso il movimento vorticoso a spirale della CU. (ndt.unità di coscienza) Normalmente l'aurora non viene vista interagire con l'interno della Terra in alcuna forma e certamente non dovrebbe essere sufficientemente potente da influenzare la supposta azione dinamo nel nucleo. Però ancora, le anomalie magnetiche sono li per essere misurate da chiunque.2. Aurore a forma di cortina ai poli. Dallo studio delle formazioni dell'aurora, sappiamo anche che un raggio di elettroni a forma di cortina o foglio scende nelle regioni polari a grande intensità. Questo forma un vortice a elica di elettroni e protoni, come un imbuto super allungato. Come spiega Pasichnyk, "(questo vortice a imbuto) produce il campo magnetico come un filo avvolto attorno ad un magnete elettrico e l'antenna di una radio; solo che qua non c'è il filo. Di conseguenza non ci sarebbe necessità di un nucleo di ferro-nickel, di complessi movimenti di fluidi o di una teoria della dinamo per spiegare il campo geomagnetico".Il nucleo della Terra è troppo caldo per il magnetismo metallico. Se il nucleo della Terra fosse veramente composto di ferro e nickel, allora sappiamo dalla ricerca nel magnetismo che oltre certe temperature in questi metalli conosciuto come punto di Curie, questi non manterranno il loro campo magnetico. Le temperature dentro la Terra si alzano molto rapidamente trivellando e se continuiamo per estrappolazione a soli 100 kilometri o 62 miglia, le temperature sarebbero troppo alte perchè i metalli possano condurre un campo magnetico.3. Anomalie del magnetismo legate all'eclisse. Durante una eclisse, i campi magnetici della Terra si indeboliscono e questo effetto è abbastanza significativo da confondere gli uccelli migratori. Se il nucleo della Terra fosse veramente una dinamo di ferro solido e di nickel, allora la quantità di tirata extra gravitazionale dal Sole e dalla Luna che arriva contemporaneamente nell'eclisse non sarebbe forte abbastanza da causare tali modifiche dinamiche. Se la massa della Luna stesse schermando parte dell'energia dal Sole che il nucleo della Terra assorbirebbe normalmente attraverso i poli, allora questo diviene più semplice da comprendere.4. Anomalie gravitazionali legate all'eclisse. La gravità cambia durante le eclissi, anche tramite studi sul pendolo e questo può essere spiegato dal nuovo modello; la gravità, ricordiamo, è causata dal flusso di energia eterica nella Terra. Se tagliate fuori l'energia mettendo la Luna davanti al Sole, allora vi aspettereste cambiamenti gravitazionali.5. Inclinazione del campo magnetico della Terra. Il campo magnetico della Terra è inclinato approssimativamente di dodici gradi dall'asse rotazionale della Terra; questo creerebbe indebolimenti inerenti che non supporterebbero l'azione della dinamo che ora si considera.

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6. Cambiamenti della lunghezza del giorno con l'attività solare. Quando l'attività solare aumenta, la velocità della rotazione della Terra cambia. Questo significa che il tempo reale impiegato dalla Terra nel ruotare una volta sul suo asse, quello che chiamiamo giorno, cambia in modo misurabile. Il modello della dinamo non può spiegarlo. Se l'energia solare che fluisce nel campo a toroidesferico della Terra di magnetismo luminoso è veramente responsabile per la rotazione della Terra, allora avrebbe senso che la rotazione cambi leggermente col cambiamento dell'energia in entrata; l'intera CU sarebbe influenzata.7. Cambiamenti nel magnetismo con l'attività solare. Quando l'attività del Sole raggiunge il suo picco, abbiamo osservato che ci sono cambiamenti in direzione e intensità dei campi magnetici. In un modello con dinamo, questi cambiamenti nell'attività solare non dovrebbero essere abbastanza forti da produrre effetti notevoli nei movimenti di rotazione interiori alla Terra. Inversioni polari, rotazioni e scosse. Il campo magnetico della Terra periodicamente si inverte, come mostra la storia. Sappiamo che ipoli magnetici si spostano dal Nord Rotazionale e tracciano lenti percorsi circolari conosciuti come "Chandler's Wobble". Possono causare improvvise "scosse" e tali scosse sono state osservate e registrate nel 1969. Nelle inversioni polari del passato, il movimento dei poli magnetici è stato così rapido che ha percorso 110 km o 70 miglia in un giorno solo. Inoltre, le inversioni magnetiche della Terra avvengono in "corridoi" che rimangono gli stessi nel tempo, mostrando l'effetto geometrico dei campi in funzione. Tutti questi fenomeni non sono spiegabili col modello della dinamo ma visti facilmente nel modello Campo-dinamico.8. Anomalie magnetiche icosaedriche. Il campo magnetico della Terra, come abbiamo menzionato, mostra troppe discontinuità gravitazionali e magnetiche attorno alla forma icosaedrica per essere spiegate dal modello della dinamo e non ci aspetteremmo di vedere tali cambiamenti.9. Il ruolo della gravità come forza formativa. Nel nuovo modello possiamo vedere che la gravità è una spinta e tirata tra due forze che creano la materia e l'energia nel centro, in simile modo lo vediamo nell'esperimento della sonoluminescenza. Scendendo oltre i 2700 km o 1678 miglia, la forza è diretta all'esterno dal centro in modo maggiore che verso il centro e questo mostra il "respiro della vita" in azione. Questo mette seri dubbi sul modello della dinamo e si aprono nuove interpretazioni. 10. Il vento di plasma che arriva dalla Terra. La sonda NASA Dynamics Explorer ha determinato che un vento di plasma come quello emanato dal Sole è stato rilevato nel salire dalla Terra nei poli. Questo mostra come i poli servano da punti di entrata ed uscita per l'energia eterica e dimostra come il nucleo della Terra abbia una struttura energetica simile a quella del Sole. Il flusso di energia può essere misurato veramente nel fluire in entrambe le direzioni. Come possiamo vedere, la ricerca di Pasichnyk è veramente singolare e ci fornisce approfondimenti nei veri processi energetici in funzione nella Terra. Tutti e dodici i suddetti punti, così come altre anomalie, mostrano chiaramente che la formazione dell'"unità di coscienza" è al lavoro nella Terrain ogni modo possibile. Tutte le nostre aspettative sul movimento vorticoso attraverso i poli, un nucelo luminoso e campi magnetici sono spiegati dalle osservazioni, mentre il modello corrente non spiega questi fenomeni. Molte anomalie, inclusa la connessione tra l'aurora e il magnetismo e le eclissi e il magnetismo, trovano spiegazioni. Quindi se la Terra è davvero una "unità di coscienza" gigante il cui esterno è raffreddato abbastanza da formare materia fisica, allora possiamo apprendere altro sulle unità di coscienza studiando questi schemi energetici. Quando sommiamo il fatto che aree vorticose centrate geometricamente vengono osservate sulla Terra, diveniamo consapevoli dei processi complessi che avvengono nella CU quando non è direttamente "polarizzata" sull'asse rotazionale. Energia eterica di densità superiore sembra fluire dentro e fuori da questi punti mentre la Terra si sposta in relazione a ciò che la circonda. In certi momenti, come durante l'eclisse solare, possono avvenire cambiamenti notevoli nei campi gravitazionali e magnetici della Terra, quando parte dell'energia in arrivo dal Sole viene schermata dal nucleo di magnetismo luminoso della Terra. Nel prossimo capitolo esploreremo questa domanda sul come unità geometriche e di coscienza del pianeta combacino in modo maggiore. Esiste ancora un'area del comportamento della Terra che non abbiamo esplorato, che ci fornisce una proprietà molto importante della CU che dobbiamo tenere in mente:La terra si espande.

TETTONICA AD ESPANSIONE GLOBALEAltro colpo maggiore ai modelli convenzionali riguardanti la struttura interna della Terra possono trovarsi nella scienza della "Tettonica ad Espansione Globale". Questa scienza venne iniziata originalmente da Cristopher Otto Hilgenberg nel 1933, che ha mostrato che i continenti sulla Terra possono combaciare assieme come un puzzle se la dimensione della Terra viene ridotta dal 55 al 65%. In questo scenario, mentre i continenti si allontanano dalla loro posizione originale, mostrano chiari segni di seguire percorsi "radiali", a spirale. Da questo comportamento, Hilgenberg ha concluso che una espansione interna della Terra era responsabile per il movimento dei continenti. Un articolo di James Maxlow che discute questo concetto con rigore scientifico si trova su http://www.tmgnow.com/repository/global/expanding_earth.html sempre nel sito web del Millennium Group. Questa idea della Terra che si espande certamente é in relativa contrapposizione ai modelli ufficiali e negli ultimi anni ha ripreso popolarità. Un grande evento che ha incrementato la diffusione di questo modello è avvenuto nel 1981 all'Expanding Earth Symposium tenuto a Sydney, in Australia. Nel Luglio 1989, la Smithsonian Institution ha tenuto un incontro con numerosi argomenti in discussione riguardanti nuovi concetti nei modelli della tettonica globale. Come scrive Maxlow, Questi argomenti (all'incontro Smithsonian) hanno indicato che sembra discutibile la teoria della tettonica a placche come presentata correntemente (Kremp 1992) e che i presenti concetti della tettonica a placche/deriva dei continenti/spostamento polare necessitano di una rivalutazione, revisione o rigetto (Smiley, 1992)

COMPRENSIONE ATTUALECome quasi tutti sanno, la teoria corrente sul come i continenti siano disposti è conosciuta come "Tettonica a Placche". Una serie di placche esistono lungo la superficie della Terra, si crede, che sottostanno e supportano i continenti. Queste placche

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interagiscono e collidono tra loro, formando linee di faglia sismiche come quella di San Andrea in California e aree vulcaniche come l'Aello di Fuoco nell'Oceano Pacifico. Creste vulcaniche sottomarine hanno continue eruzioni, che rilasciano nuova lava che spinge queste placche distanziandole tra loro, primariamente nella regione dell'Oceano Atlantico. Dato che la Terra non viene vista espandersi da questi ricercatori, ora eliminato tutta la materia extra che ha spinto i continenti. Quindi, insistono parlando di "zone di subduzione" agli angoli dei continenti dove la lava da sotto i mari viene diretta nel nucleo della Terra nuovamente. Originariamente si crede che sia esistito un solo continente conosciuto come Pangea, circondato dagli oceani e quindi l'attività vulcanica avrebbe causato la rottura di questi continenti che si sono allontanati. Mentre i vulcani sottomarini continuano ad eruttare, producono nuova lava che si deposita e che aumenta la distanza tra i continenti e le creste vulcaniche. Quindi, ai confini tra le aree sottomarine e gli stessi continenti, questo materiale vulcanico si suppone che venga spinto nuovamente nel mantello della Terra e nelle ipotetiche "zone di subduzione" dove viene fuso e convertito nuovamente in materiale sciolto del mantello. In questo modo, si crede che il flusso continuo di lava, in forme fluide e solide, sia responsabile di una spinta dei continenti senza incrementare la dimensione fisica della Terra nel processo.

LE PRESUNTE ZONE DI SUBDUZIONETutto sembra avere senso per lo studente medio del college, per geologi e scienziati a questo punto. Le zone di subduzione servono perchè la Terra possa mantenere la sua dimensione corrente; ogni momento di espansione deve essere compensato da un movimento di subduzione. Altrimenti, l'azione che spinge e allontana il Sud America e l'Africa, per esempio, sarebbe una espansione della superficie della Terra. Comunque, noi sappiamo che: Non si hanno evidenze definitive delle "zone di subduzione" nella Terra. Inoltre, Le aree in cui le zone di subduzione possono esistere sono molte meno di quante siano richieste dal vecchio modello analitico. Oppure, in parole semplici, Possiamo facilmente dimostrare l'espansione della Terra con i dati osservati, ma non abbiamo mezzi per provare che allo stesso tempo avvenga la subduzione, il che conduce a determinare le molteplici incongruenze che derivano da una simile comprensione delle dinamiche di espansione che stiamo trattando. Inoltre, come scrive Maxlow nel suo nuovo studio eccellente, le conclusioni del modello della "tettonica a placche" erano basate su dati incompleti: Nel presentare la Tettonica ad Espansione Globale si deve realizzare che il database globale, geologico e geofisico ora solo ha raggiunto lo stadio in cui ogni ipotesi tettonica globale può essere quantificata con confidenza, sfidata e/o esclusa.

RAGIONI PER LA RESISTENZASecondo Maxlow e altre fonti che hanno scritto sulla "Tettonica ad Espansione Globale", le ragioni per cui la comunità scientifica e geologica ufficiale non vuole accettare la teoria di espansione della Terra sono essenzialmente: 1. La materia non si "suppone" essere in grado di espandersi nella nostra comprensione quantistica corrente.2. Sembrano esserci carenze di evidenza a supporto per riprodurre accuratamente un processo di espansione della Terra con modelli matematici nel tempo.Ma i dati adesso, ci sono. come Maxlow eloquentemente e tecnicamente spiega nel suo studio, tutta la recente conoscenza più avanzata supporta solo la teoria dell'Espansione della Terra. Il modello della "tettonica a placche" è stato formato prima di avere una comprensione di tutte queste dinamiche. Ora, Le equazioni matematiche dai dati sulla crosta rappresentano una conferma e un rifinimento di studi di modellazione precedenti fatti da Hilgenberg (1933) e Vogel (1983), abilitando la cinematica (o movimenti relazionali) di una Terra che passa in una espansione esponenziale. I calcoli di Maxlow, usando i dati più recenti per determinare la crescita dei bacini oceanici nel tempo, proiettano che la Terra dovrebbe espandersi di circa 21 mm all'anno in dimensione. Se lo chiedete ad uno scienziato affidabile o geologo, vi diranno che noi sappiamo che la Terra sta crescendo ad una frequenza fissa! Questo viene normalmente spiegato come causato da particelle di polveri e meteoriti che fluiscono nell'atmosfera della Terra, ma alla luce di nuove evidenze questa idea è facilmente scartabile come spiegazione per i cambiamenti che abbiamo osservato:1. Carey nel 1986 ha usato misure laser da satellite per calcolare che il raggio della Terra si stava espandendo di 24mm per anno, più o meno 8 mm.2. Robaudo e Harrison nel 1993 hanno usato misurazioni VLBI e SLR per concludere che la Terra si stava espandendo di 18 mm per anno. Quindi possiamo vedere che l'espansione della Terra è stata già misurata e che ora rientra molto bene nei calcoli matematici di Maxlow per una espansione della Terra dall'interno. Le piccole discrepanze nei numero sono attese quando si fanno tali calcoli su larga scala, ma sentiamo anche che esistano evidenze per cui la Terra possa avere improvvisi e spontanei aumenti in dimensione così come nel lungo termine, anno per anno. Di questo discuteremo più avanti.

DOV'ERANO GLI OCEANI?Il nostro prossimo ovvio problema sarebbe determinare, se simili dinamiche di espansioni sono vere, l’originale posizione di ogni area che ora vediamo come "oceano" e che inizialmente non esisteva. La parola tecnica per l'intero strato oceanico della Terra è "idrosfera". Quindi, se l'idea di una "Tettonica ad Espansione Globale" fosse vera, allora dove sarebbe stata l'idrosfera quando i continenti erano uniti? Avrebbero dovuto esserci oceani di qualche tipo se si fossero formati con la crescita della Terra. Maxlow spiega che: Gli oceani originali erano aree poco profonde che si sono formate sui continenti stessi e con l'espansione della Terra, lo stesso è avvenuto con l'incremento dell'acqua e dell'atmosfera. Negli ultimi capitoli daremo evidenza concreta dal Dr.Dmitriev

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che mostra che: Tali cambiamenti spontanei nell'atmosfera avvengono in effetti proprio ora attraverso il Sistema Solare a frequenza misurabile, non solo sulla Terra.

SOMMARIO DELL'ARGOMENTO SULLA TETTONICA AD ESPANSIONE GLOBALE Maxlow riassume il suo argomento con i punti seguenti, esposti in linguaggio molto tecnico. Non è importante per noi spiegare ogni dettaglio delle seguenti affermazioni, quindi chiediamo al lettore di non frustrarsi nel leggere questo estratto; includiamo questi punti per quei lettori che hanno familiarità con i dati. Come indica Maxlow, la Tettonica ad Espansione Globale coinvolge diversi processi interdipendenti e interattivi, come: - la generazione di una litosfera oceanica post-Jurassica lungo centri di diffusione medio-oceanici è commisurata con una espansione della Terra; - I centri di diffusione medio-oceanici sono regimi tensionali e/o transtensionali, (che diffondono continuamente nuova tensione da lato a lato), con litosfera oceanica generata in risposta ad una separazione di margini di placca in simpatia con una espansione della Terra;- Nuova litosfera oceanica, generata lungo centri di diffusione medio-oceanici, è cumulativa nel tempo, senza richiesta di rimozione di vecchia litosfera per processi di subduzione; La superficie totale della litosfera oceanica accumulata in un dato intervallo di tempo è un riflesso dell'incremento nel raggio (della Terra) durante tale intervallo di tempo e quindi è una quantitàmisurabile;- lo sviluppo del bacino (oceanico) e l'orogenesi (nuova terra emergente) sono processi naturali di una Terra in espansione, come la litosfera continentale e oceanica si re-equilibrano ad una curvatura di superficie in cambiamento, e;- L'accumulazione idrosferica e atmosferica è incrementata nel tempo, in simpatia con una accumulazione della litosfera.Da una estesa modellazione della superficie della Terra, lo studio di Vogel nel 1993 ha concluso che se riducete il raggio della Terra di un 55-60% della sua dimensione presente,1.Le linee esterne continentali possono combaciare per formare una crosta chiusa;2.Le posizioni dei differenti continenti tra loro rimangono generalmente costanti, con unaseparazione causata da una "espansione radiale della Terra" e; 3.La causa dei movimenti dei continenti è risultata da un incremento accelerato nel raggio col tempo, in accordo con la diffusione del fondo marino. Riguardo a questi tre punti, egli aggiunge dicendo: Un accordo di questi tre fenomeni non può essere casuale, (ma sono dovuti a) processi che operano dall'interno della Terra risultanti in una espansione della Terra.

ESPANSIONE DELLA TERRA GEOMETRICA E A SPIRALEQuindi, abbiamo ancora una "nuova" scoperta scientifica che riguarda i processi interni della Terra che non è entrata nel mondo ufficiale; comunque, con l'aumento in popolarità di Internet, sta divenendo più conosciuta. Con la nostra idea del nucleo energetico luminoso della Terra, questo fenomeno di espansione diviene più sensibile. Inoltre, l'idea del fattore geometria si ripete. Ricordiamo che tutti gli studi hanno concluso che i continenti si sono espansi in modo radiale o a spirale. E' interessante notare che nel lavoro cartografico condotto per la National Oceanic and AtmosphericAssociation, lo scienziato governativo Dr.Athelstan Spilhaus ha mostrato che queste espansioni sono avvenute lungo linee geometriche. Benchè abbia eseguito i suoi studi con l'idea che la Terra non stesse crescendo di dimensione fisica, i suoi risultati sono molto interessanti. (Il Dr.Spilhaus è stato anche intervistato durante tentativi governativi di "smontaggio" dell'incidente di Roswell e il nastro della sua testimonianza è poi stato "misteriosamente" cancellato.) 1.Tetraedro: l'originale divisione della Terra, dalla massa convenzionalmente chiamata "continente" della Pangea, è avvenuta lungo linee equidistanti che hanno formato la sagoma di un tetraedro, i continenti quindi si sono allontanati dal loro centro originale. 2.Cubottaedro: il prossimo stadio maggiore della separazione continentale è avvenuto lungo forme combinate del cubo e dell'ottaedro. Ancora, vediamo una espansione "radiale" a spirale. 3.Icosa-dodecaedro: il corrente stadio dell'espansione continentale combacia con la forma dell'icosaedro e del dodecaedro. Questo stadio è stato raggiunto per una espansione radiale a spirale. Nella prossima immagine dal documento originale del NOAA, possiamo vedere lo stadio finale dell'espansione geometrica della Terra secondo il Dr.Spilhaus, che l'ha portata alla forma che abbiamo oggi. La faccia pentagonale deriverebbe dalle facce del dodecaedro e quelle triangolari deriverebbero dall'icosaedro. Ovviamente le linee tratteggiate rappresentano le zone sottomarine e di montagna.

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  Espansione geometrica finale dei continenti della Terra secondo il Dr.Spilhaus, dallo studio delNOAA

LA GRIGLIA ICOSA-DODECAIn The Shift of the Ages abbiamo mostrato come la visione di Sanderson dei vortici energetici della Terra solamente secondo geometria icosaedrica sia in errore; lo studio degli scienziati Russi Goncharov, Morozov e Makarov, ha mostrato che se combiniamo un icosaedro e un dodecaedro assieme sulla superficie della Terra, diviene più facile modellare la struttura e le linee di forza energetica della Terra. Questo è ciò che vediamo nella mappa seguente. E' importante ricordare che una formazionerelativamente simile è stata vista nello studio dell'espansione della Terra fatto dal Dr.Spilhaus, come configurazione più recente:

 Griglia icosa-dodeca di Goncharov, Morozov e Makarov

Se guardiamo da vicino, quando aggiungiamo la forma dodecaedrica a facce pentagonali nell'immagine possiamo vedere perchè Pasichnyk ha concluso che ci fossero onde sinusoidali o a forma di S tra i campi dell'icosaedro. Se guardate l'area tra l'America del Nord/Sud e l'Europa/Africa, potete vedere che nei modelli del dodecaedro il posizionamento esatto del Rilievo Medio-Atlantico. Inoltre, potete vedere che in effetti curva e ondeggia attorno alle linee triangolari dell'icosaedro come una forma a S, incrociando sui punti medi di ogni linea del triangolo. In breve, quando aggiungiamo questa forma dodecaedrica nell'immagine, otteniamo un modello più fermo della disposizione dei continenti e troviamo anche che quasi tutti i siti antichi di pietra e centri cerimoniali sono posizionati lungo queste linee. La Griglia non è completa senza aggiungere la geometria considerata, come chiariamo in The Shift of the Ages.

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LA GRIGLIA BECKER-HAGENS E LE NUOVE SCOPERTEPer quelli che sono più interessati nei dettagli sul come la griglia della Terra strutturi la disposizione dei continenti e sul come antiche civiltà abbiano lavorato con la griglia, abbiamo parlato di questo soggetto in The Shift of the Ages. Per mantenere breve questo libro e non ripeterci molto, molte delle nostre scoperte prenderanno riferimenti da questo libro solamente. E' sufficiente dire che il Dr.William Becker e Bethe Hagens hanno creato lo schema ideale per la Griglia Globale, molto simile alla griglia icosaedrica, solo che in questo caso hanno seguito il lavoro di Buckminster Fuller e superimposto i due icosaedri tra loro. Più tardi vedremo perchè. Da questa griglia possiamo vedere che la corrente struttura dei continenti, le catene di isole, le creste di montagna, le zone oceaniche e molto altro seguono questo percorso. Studiano lentamente e con cura questa mappa, come abbiamo documentato in The Shift of the Ages, possiamo vedere che sembra come se la stessa Terra sia un pallone flessibile circondato da questa griglia. Se la griglia è simile ad un set di fili e i fili stanno esercitando forza sul pallone, allora possiamo vedere come stiano spingendo le masse di terra nella loro formazione corrente. 

La Griglia di Becker-Hagens, ispirata dal lavoro di Chris Bird

I continenti del Sud America e Australiano, se studiati individualmente in relazione ai campi, mostrano chiaramente come siano stati influenzati dalla Griglia, in quanto combaciano perfettamente con le linee. Il fondo del Sud America viene spinto di lato dal nodo 58, mentre il nodo 49 sta spingendo chiaramente sulla costa di San Paolo. Il nodo 27 crea un'area circolare sopra l'Australia, che sembra perfettamente "stirata" tra i punti 43 e 45 in forma curva. Parte dei movimenti più importanti della Terra possono essere solo visti se cambiamo la mappa in modo che sia centrata sull'Oceano Pacifico. Nella prossima immagine, abbiamo mostrato come successive espansioni circolari di terra possano essere osservate in questa area. Una zona curva enorme di montagna, vicina all'Asia e senza singolo nome, mostra il più grande cerchio in modo chiaro. Nell'angolo in alto a sinistra della grande ellisse, tra i punti 12, 4 e 5, abbiamo aggiunto un set di linee per illustrare la curva verso il Pakistan e l'Afghanistan, l'estremità est della Cina, il bordo della Russia e della Mongolia e quindi il bordo della Russia e del nord est della Cina, continuando lungo fino alla costa oceanica. Questa zona di montagna può essere facilmente vista su qualsiasi mappa topografica e guardando il grande cerchio che definisce, che non abbiamo visto quando abbiamo scritto The Shift of the Ages, le connessioni della griglia sono totalmente chiare. Il cerchio interno è stato citato e in entrambi i casi è importante vedere come combacino bene con i punti della Griglia e come mostrino la struttura degli stessi continenti: 

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Le Scoperte di Wilcock del "Grande Cerchio" nell'area dell'Asia/Oceano Pacifico della Griglia dellaTerra

Una volta che sappiamo cosa cercare, gli altri vortici non sono difficili da vedere. Per esempio possiamo vedere che nel lato basso a sinistra del cerchio interno, si è formata una chiara catena di isole attorno al cerchio che include Taiwan, le Filippine, la Nuova Guinea e le Isole Solomone; e queste isole sono quasi certamente formate da attività vulcanica sottomarina. Altra ovvia formazione curva armonizzata alla Griglia ma non indicata in alcuno dei cerchi nell'immagine, può essere vista immediatamente sotto e a sinistra della prima e questa è definita dall'isola in basso di Myanmar (Burma), Tailandia e Malesia e più nello specifico la catena di isole primaria dell'Indonesia. Altra scoperta che non abbiamo fatto fin dopo la pubblicazione di The Shift of the Ages, si vede nella prossima immagine. Questa riguarda le montagne sul continente Asiatico, specificamente le montagne Urali in Russia, visibili nel lato sinistro del cerchio esterno, le montagne dell'Himalaya che attraversano Pakistan, Kashmir, India, Nepal, Bhutan e Tibet, (che abbimao mostrato solo con una linea sottile per enfatizzare la formazione circolare e l'arcipelago Giapponese.Tutte e tre le aree sembrano mostrare una formazione a spirale che si centra sul punto quattro, il centro delle anomalie magnetiche Siberiane che il Dr.Dmitriev ha ovviamente studiato in dettaglio e da cui ha tratto conclusioni. Ricordiamo che dato che vediamo una proiezione su mappa, la porzione superiore del cerchio viene ovviamente distorta e in realtà fiancheggia la costa superioreRussa in modo più diretto di quanto suggerito dall'immagine:

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La formazione a spirale di Wilcock che incorpora le Montagne Urali, dell'Himalaya e il Giappone

MODELLO GEOMETRICO DELL'UNITA' DI COSCIENZAQuindi, senza dubbio le evidenze si accumulano e indicano che la Terra è una "unità di coscienza" gigante come l'abbiamo definita, con energia eterica che fluisce dentro e fuori tramite i poli e altre aree vorticose, inoltre supportano la presenza di un nucleo luminoso. Sia formazioni a linea retta che curva sembrano al lavoro in questo modello. Nell'ultimo capitolo e all'inizio di questo capitolo, abbiamo chiaramente suggerito che in queste dei vortici, energia eterica di livello vibrazionale superiore riesce a fluire nella nostra realtà e a causare cambiamenti discreti sia nello spazio che nel tempo, influenzando la materia in modo così completo che può sparire dal nostro piano. Abbiamo chiaramente visto che la geometria è in funzione in questi processi, ma non abbiamo spiegato esattamente come o perchè. Sappiamo che la Terra si espande, il Dr.Spilhaus ha mostrato che è influenzata da complesse geometrie incrementali. Dovrebbe essere chiaro che questa geometria non si applicherebbe semplicemente ad un oggetto in larga scala come la Terra; si applicherebbe ugualmente a "unità di coscienza" di tutte le dimensioni. Come proporremo e mostreremo chiaramente, questa geometria è un prodotto naturale della vibrazione. Prima di definire esattamente come la vibrazione geometrica formi, inizieremo il prossimo capitolo osservando dati più recenti ottenuti da osservazioni di apparenti artefatti sul pianeta Marte, così come di montagne che sembrano scavate per formare una faccia umana e piramidi situate in vicinanza. Secondo il ricercatore di frontiera Richard Hoagland e i suoi associati di The Enterprise Mission, la "formula" per un oggetto geometrico conosciuto come "tetraedro" può essere trovata nelle relazioni matematiche tra le varie formazioni nell'area di Cydonia. Parte di questo materiale sarà ripetuto in forma simile come visto in The Shift of the Ages. Allora, procederemo ad illustrare come questo fenomeno energetico e geometrico stia avvenendo su gni pianeta dell'intero Sistema Solare.

RECAP.La materia è una nuova "entità" in questo modello che proponiamo in questo libro; le scoperte di Schnoll mostrano la sua integrazione con i movimenti dei corpi celesti attorno ad essa. Le anomalie vorticose dell'"Unità di Coscienza" si mostrano nello spazio e nel tempo come abbiamo discusso, prendendo la forma di un toroide sferico luminoso. Tutto lo spazio, tutto il tempo e tutti i "livelli dimensionali" sono semplicemente forme differenti di una fonte eterice vibrante unificata. La formazione icosaedrica mostra sove si trova la maggioranza di queste "pressioni" energetiche che emergono sulla Terra. Il lavoro di Sanderson e Pasichnyk, quando combinato, mostra quanto siano profonde tali connessioni.11.4 Il movimento vorticoso controrotazionale è visibile in ogni punto del campo energetico icosaedrico nella Terra.11.5 Quando i fatti vengono mostrati chiaramente, sembra che il nucleo della Terra sia prodotto veramente di "magnetismo luminoso", "materia solare indifferenziata" o energia eterica "precipitata", che abbiamo chiamato Luce Conscia e Amorevole.11.6 Il modello della "dinamo" per la generazione del campo magnetico della Terra nel nucleo contiene molte falle. Cosa più importante, gli scienziati correnti non realizzano che il magnetismo può prendere la forema di toroide sferico, senza dover passare attraverso un materiale.11.7 Il comportamento delle onde-P e onde-S che si muovono attraverso la Terra può essere reinterpretato come passaggio attraverso un nucleo di energia luminosa.11.8 L'energia viene vista fluire dentro e fuori dalle regioni polari della Terra. Inoltre, le onde sismiche viaggeranno più rapidamente quando si spostano da nord a sud, rispetto a quando si muovno da est a ovest, altro punto che supporta l'idea di un movimento vorticoso a spirale della CU nella Terra.11.9 Dodici anomalie diverse supportano il nuovo modello:1) attività d'aurora associata col magnetismo e l'attività solare;2) aurore a forma di cortina ai poli;

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3) il nucleo della Terra è troppo caldo per un magnetismo metallico;4) le anomalie del magnetismo durante l'eclissi;5) le anomalie della gravità durante l'eclissi;6) inclinazione del campo magnetico della Terra;7) cambiamenti nella lunghezza del giorno con l'attività solare;8) cambiamenti nel magnetismo con l'attività solare;9) spostamenti polari, inversioni e scosse;10) anomalie magnetiche icosaedriche;11) ruolo della gravità come forza geometrica e strutturale;12) vento di plasma che sale dai poli della Terra.Christopher Otto Hilgenberg ha mostrato che i continenti sulla Terra possono essere visti come raggruppati assieme come in un puzzle enorme se la dimensione della Terra venisse ridotta di un 55%-60%. Questo suggerisce che la Terra stia crescendo continuamente.1. La teoria scientifica più popolare al presente è conosciuta come "Tettonica a Placche", cosa che modella i continenti sulla Terra che non cambia di dimensione fisica.2. Non si ha evidenza definitiva di "zone di subduzione" sulla Terra. Possiamo facilmente modellare l'espansione della Terra, ma non la subduzione.3. Le conclusioni del modello della "tettonica a placche" erano basate su dati incompleti.4. La comunità scientifica ufficiale rigetta la nuova teoria perchè la materia "non si suppone" che possa espandersi.5. Maxlow rivela che tutta la conoscenza attuale più aggiornata supporta solo la teoria dell'Espansione della Terra.6. Gli oceani originali erano aree di bassa profondità che si sono formate sugli stessi continenti e con l'espansione della Terra, c'è stato un incremento dell'acqua e dell'atmosfera. Più avanti vedremo che secondo la ricerca del Dr.Dmitriev, tali cambiamenti spontanei stanno avvenendo proprio ora nel Sistema Solare a velocità misurabile, non solo sulla Terra.7. Viene dato un sommario sugli argomenti della Tettonica ad Espansione Globale. Vogel suggerisce che "un'accordanza di questi fenomeni non può essere casuale, (ma sono dovuti) a processi che operano dall'interno della Terra che risultano in una espansione della Terra."Il Dr.Spilhaus ci ha mostrato che l'espansione radiale e a spirale verso l'esterno dei continenti è passata attraverso varie forme geometriche; il tetraedro, il cub-ottaedro e l'icosa-dodecaedro.1.La griglia di Goncharov, Morozov e Makarov è un mezzo più inclusivo per mappare la superficie della Terra rispetto ad un icosaedro.2. La griglia Becker-Hagens è una rifinitura ulteriore; Wilcock condivide nuove scoperte sul come questa griglia sia associata con formazioni circolari sulla superficie della Terra, come bordi continentali, catene di isole e zone di montagna.Vedendo la Terra come una "unità di coscienza gigante", si rende chiara l'importanza della vibrazione e della geometria. Il prossimo capitolo si concentrerà sulla connessione tra la forma del tetraedro e i monumenti di Marte prima di entrare nel dettaglio della descrizione di un Modello Campo-dinamico basato sull'icosaedro come osservabile sui pianeti.

YOGA VEDICO, SETH E COSMOLOGIAYOGA VEDICO, SETH E COSMOLOGIA MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE

FUSIONE DEL “VECCHIO” E DEL “NUOVO EXTRATERRESTRE ”

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Il modello della vibrazione eterica che abbiamo proposto nell’ultimo capitolo è certamente interessante, alla luce del comportamento energetico dalle basi geometriche che abbiamo visto su tutti i pianeti del Sistema Solare, ma abbiamo ancora delle difficoltà da superare per unificare questo punto di vista con la scienza moderna. In questo capitolo riveleremo alcune connessioni sorprendenti tra la “nuova” scienza che abbiamo discusso fino a questo punto e le scritture Vediche dell’India. Queste le confronteremo anche con i testi di Seth e alcune informazioni da idee attuali della natura delle dimensioni nell’ universo. Assieme, dovremmo riuscire a trovare un terreno comune tra queste diverse aree.

CONCETTI DIMENSIONALI MODERNI Il moderno argomento scientifico sulle dimensioni superiori è uno studio molto interessante, ma anche difficoltoso da approcciare e spesso porta a confusione anche tra quelli che hanno elevate capacità in matematica e scienza. La grande quantità di informazione specializzata, di modelli matematici e materiale iper-complesso ha efficacemente evitato che i diversi campi si potessero comprendere tra loro e assimilare le differenti scoperte. Sembra esistere un innato credo nell’idea che sia per noi estremamente difficile o quasi impossibile, comprendere scientificamente piani superiori a quello in cui ci troviamo. Questo è piuttosto diverso dall’idea che tutte le “dimensioni” siano semplicemente livelli diversi di densità energetica e vibrazione, tutti organizzati in una struttura ad “Ottava”. Come dice una presunta entità extraterrestre di nome Seth nel libro Seth Speaks di Jane Roberts, Il vostro intero concetto di spazio è così distorto che ogni vera spiegazione è altamente difficile. Considerando una “Ottava” come soluzione possibile, dovremmo ricordare che quasi tutti i fisici concordano sul punto che quando infine risolvi un grande puzzle scientifico, la soluzione è incredibilmente bella, semplice e comprensibile. Ovvero quando sai che hai un modello che funziona e non un complesso miscuglio di equazioni spaventose scritte su tavole di pietra dalle cime sacerdotali della scienza, per pochi selezionati che possono provare a comprendere.Ora noi sappiamo che la geometria come modello per le “dimensioni superiori” dello spazio e del tempo è già un modello funzionante: lo possiamo vedere al lavoro sui pianeti. La miglior spiegazione per questa geometria che abbiamo osservato è che sia formata dalla vibrazione dell’etere. Per il pubblico non-scientifico, molte persone non sanno cosa siano le “dimensioni superiori”, dove siano, come funzionino, cosa significhino, se siano abitabili, ecc… Se le persone comuni cercassero di apprendere su questo soggetto leggendo articoli nel magazine Scientific American e simili, diverrebbero solo più confuse, in quanto ogni articolo potrebbe descrivere un caso completamente differente. Al tempo della stesura di questo testo troviamo molte differenti speculazioni sul numero di dimensioni che esisterebbero, potreste davvero scegliere se ne volete tre, quattro, cinque, sei, nove, dieci, undici o 26! Tutte queste teorie concordano sul punto che tre principali dimensioni, lunghezza, larghezza ed altezza, esistono, in quanto è semplice geometria. Quindi tenendo in mente questo, ecco un riassunto dei casi:QUATTRO: Einstein propose che la quarta dimensione era il tempo, benchè nessuno lo possa veramente provare o misurare. Realizzò che il tempo andrebbe misurato con la geometria per costruire questo modello visivo dell’ Universo. Però invece di vedere semplicemente il tempo come un movimento di energia, lo indicò come “dimensione” come le tre dello spazio.CINQUE: La teoria di Kaluza-Klein mostrò che se veniva aggiunta una quinta dimensione alla proposta di Einstein, molti altri problemi matematici potevano essere risolti, inclusa l’unificazione di gravità ed elettromagnetismo da lungo cercata, almeno in senso teorico. Einstein lo accettò dopo profondo studio, benchè non tutti i suoi sostenitori lo riconobbero.SEI: Invece di confinare il tempo nella Teoria di Einstein, come solo una “dimensione”, Dewey Larson e John Nordberg proposero che esistono solo tre “vere” dimensioni che conosciamo nello spazio, ma esiste una dimensione di tempo per ogni dimensione di spazio. L’idea di una densità di tempo per ogni densità di spazio è stata supportata da fonti ET come nel Ra Material: hanno semplicemente proposto un numero maggiore di livello di spazio-tempo.OTTO: Questo viene mostrato in una versione della teoria delle “Superstringhe” e corrisponde perfettamente con l’idea che esista una Ottava di dimensioni. Inoltre, quasi tutte le fonti credibili di intelligenza superiore concordano sul punto che questo sia il vero numero di dimensioni nell’ universo. Anche le teorie di Tony Smith ci danno un universo di otto dimensioni con qualità geometriche, costruito con numeri a otto livelli conosciuti come “Octonions”.10 O 26: Basata sulle “funzioni modulari” di Srinivasa Ramanujan, discusse sotto, la teoria delle superstringhe supporta fortemente che esistano 10 o 26 dimensioni e postula anche l’esistenza di una sostanza energetica nello spazio, che sembra proprio essere corretto. Nella loro teoria, la sostanza energetica sembra essere una rete di “stringhe” interconnesse di energia. Si dice che la luce sia una vibrazione di una superstringa nella quinta dimensione.NOVE O UNDICI: Teorie matematiche più recenti insistono ipotizzando un numero di nove o undici dimensioni e queste hanno ricevuto molta attenzione pubblica dal 1999 al 2001. Come possiamo vedere, la comunità scientifica ci presenta diverse opinioni contrastanti. Possiamo letteralmente scegliere quasi ogni numero per le dimensioni che vogliamo e quindi impachettarle con “evidenze scientifiche”. Per complicare ulteriormente, data la colossale difficoltà nel comprendere queste dimensioni superiori, (basate sui nostri modelli fallati dell’ energia universale), molti matematici concludono che tutte le dimensioni sopra la nostra devono essere compresse in un singolo punto della dimensione di un “quanto di Planck” o 10^-32 cm! Un tale puntino farebbe sembrare un atomo della dimensione di un pianeta in confronto e si crede che sia l’”unità” di spazio-tempo più piccola possibile, che possa mai esistere. Sicuramente questo sarebbe un posto piuttosto denso di popolazione da visitare nel piano del sogno o in una esperienza extracorporea!

RELAZIONI ORTOGONALI

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Per molti pensatori scientifici, l’idea di extra-dimensioni nello spazio, oltre gli ovvi assi di lunghezza, larghezza e altezza, sembra essere fondamentalmente impossibile. Se guardate l’asse della larghezza e la confrontate con l’asse dell’altezza e della lunghezza, potete vedere, non importa dove guardate, che ogni asse formerà “angoli retti” di 90° con gli altri due. Aumentando la confusione, gli scienziati hanno trovato un’altra parola per questa relazione angolare tra le due linee o assi, chiamandola relazione ortogonale. Quindi, quando i fisici cercano la possibile esistenza di dimensioni superiori alle nostre tre, si aspettano di vedere o una serie di relazioni ortogonali aggiuntive o curve ad “angolo retto” di 90°, che sono in qualche modo “lontane” dalla lunghezza, larghezza e altezza dello spazio che abbiamo ora e dentro un’area di spazio non scoperta e inosservabile! Se questo vi sembra impossibile, allora siete esattamente dove avete bisogno di essere a questo punto del libro. Che paradosso! Per quanto siamo mai stati in grado di rilevare, non importa se vi muovete su, giu, a sinistra, a destra, in avanti o all’indietro, vi troverete sempre qua nel nostro ” spazio tridimensionale”! Molti scienziati sono ancora fissati sull’idea delle dimensioni e non densità di energia, da quando non vogliono ammettere che esista un “vacuum” di energia eterica. In realtà, quando qualcuno cerca di pensare alle “dimensioni” solo come un modo di misurare lunghezza, larghezza e altezza nell’ universo che ora conosciamo, incontra immediatamente alcuni grandi problemi. Nessuno ha mai visto un mondo “mono dimensionale” o “bidimensionale”…non esiste ” universo” su una linea retta o un piano piatto, che noi abbiamo mai osservato. L’idea di misurare lo spazio usando tre dimensioni è una cosa, ma suggerire che esistano altre dimensioni da misurare sembra ridicolo. Quindi, se suona ridicolo allora perchè abbiamo una tale idea? Il problema deriva dal fatto che la matematica mostra chiaramente che deve esserci “qualcosa” li di cui non siamo consapevoli: devono esserci più “stanze” di energia per muoversi di quelle che vediamo ora nella nostra realtà fisica. Dato che lo spazio è stato pensato come “vuoto” senza alcuna energia in esso, l’unica scelta rimasta è stata quella di cambiare spazio, aggiungere più livelli di misurazione allo spazio vuoto, invece di vedere che le qualità dell’ energia dello spazio possono cambiare. Da dove è iniziata tutta la confuzione allora? L’idea che lo spazio potesse essere misurato con più “dimensioni” oltre alle classiche tre, è derivata dall’osservazione del comportamento delle forze basilari dell’ energia nell’ universo, che sono quella elettrostatica, quella magnetica, la gravità, la nucleare debole e la nucleare forte. Ricordate che tutti gli scienziati rincorrono una teoria di “Campo Unificato” con la quale provare che tutte queste forze di base facciano parte di una fonte unificata di energia. Se non consideriamo l’esistenza di una energia di punto zero vibrante, allora la matematica che usiamo per misurare queste differenti forze, semplicemente non “lega assieme” finchè non iniziamo ad aggiungere extra-”dimensioni” nel puzzle, perchè tali forze possano muoversi. Solo con queste “stanze” extra per l’interazione delle forze, iniziano ad integrarsi in un possibile Campo Unificato. L’idea di una quinta dimensione è stata considerata una ingenua scoperta che ha portato Kaluza e Klein ad ottenere l’importante unificazione di gravità ed elettromagnetismo. Allora, la domanda sembra essere, “Dove sono queste dimensioni e qual’è la relazione tra di esse?” Dato che la principale formazione di energia che conosciamo e comprendiamo è l’onda elettromagnetica, che secondo Einstein ci avrebbe potuto mostrare questo Campo Unificato, si credette che quest’onda contenesse la chiave segreta per aprire la porta verso le “dimensioni superiori”. I nostri scienziati hanno visto che l’onda elettromagnetica, l’onda elettrostatica e l’onda magnetica viaggiano ortogonalmente o ad angoli di 90° tra loro. Si credette che questa particolare relazione di 90° mostrasse essenzialmente due assi o due dimensioni, come lunghezza e larghezza o larghezza ed altezza, in interazione fra loro, col movimento dell’onda che forniva il terzo asse. Quindi hanno pensato che fosse sicuro assumere che le dimensioni superiori e l’ energia che viaggerebbe in esse, avrebbero preservato questa relazione ortogonale di 90°. Questo significa che se “svoltiamo” dall’onda elettromagnetica e ci muoviamo a 90° in un altro asse di misurazione dello spazio che ora non possiamo vedere nella nostra “dimensione”, allora in termini molto semplici, “troveremo” l’area dove tutta l’ energia può “stare assieme”. Ancora, questo non è un concetto semplice da afferrare. La confusione si elimina quando vediamo queste “dimensioni” come differenti densità di energia eterica. Potete avere tutte le diverse densità nelle tre dimensioni dello spazio che conosciamo e l’ energia si comporterà (vibrazione) differentemente in ognuna di queste densità. Sembra una coincidenza che Ra dica che siamo ora nella “terza densità di vibrazione” e che gli scienziati moderni dicano sempre che siamo nella “terza dimensione”. Ra chiarisce che le forme di vita di prima e seconda densità sono tutte a noi visibili ed esistono attorno a noi come forme “tridimensionali”. Le “forme di vita” di prima densità sono gli elementi di base della natura come la terra, l’aria, il fuoco e l’ acqua: rocce, minerali, olio e gas e tutte le sostanze chimiche che noi normalmente non consideriamo vive. Forme di vita di seconda densità dagli organismi monocellulari a piante e uccelli, a scimmie e delfini. Ogni creatura che noi normalmente definiremmo “vivente” è di seconda densità nel modello di Ra, eccetto gli esseri umani. Queste creature di densità inferiore certamente non vivono su un piano piatto o una linea!

UNA VISIONE MIGLIORENonostante le chiare distorsioni nella visione della scienza ufficiale, i calcoli matematici coinvolti hanno già provato oltre ogni dubbio che la geometria gioca una parte cruciale in tutto questo. Queste geometrie Platoniche sono necessarie per fornire la “stanza” per questi assi aggiuntivi invisibili nelle relazioni “nascoste” di 90°. Nel loro modo di analizzare i dati, ogni faccia della forma geometrica potrebbe rappresentare un asse differente o un piano differente che può essere ruotato. Se questo sembra difficile da capire, possiamo paragonarlo all’idea della palla da calcio, che può avere molti esagoni sulla superficie. Mentre la palla da calcio ruota, differenti esagoni toccheranno la terra e si allineeranno col suo piano. Comunque, l’intero concetto delle geometrie Platoniche connesse con i piani superiori deriva dal fatto che sanno che la geometria deve esserci; la trovano nelle loro equazioni. Quando iniziamo a considerare il lavoro del Dr.Fuller e del Dr.Jenny, possiamo vedere che questa idea dei piani che esistono in relazioni “nascoste” di 90°, era molto facilmente una spiegazione incorretta, basata sulla mancanza di conoscenza delle connessioni “sacre” tra la geometria e la vibrazione.

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QUALITA’, NON QUANTITA’Come possiamo vedere, l’idea delle “rotazioni ortogonali” è piuttosto confusa e scomoda e non intendiamo rendere questo capitolo pesante da leggere. Ci ricordiamo che ogni diverso campo ha le proprie idee sul numero delle dimensioni e ogni campo sente fortemente di essere nel giusto.I calcoli in queste speculazioni sono intricatissimi e non possono tutti essere corretti in quanto la matematica di alcuni contraddice quella degli altri. Quello che descriveremo in questo libro non sono i valori matematici rigorosi e quantitativi di questi diversi livelli, ma piuttosto una visione qualitativa, ovvero siamo interessati nel produrre una semplice analogia sull’argomento senza usare la matematica.

COSMOLOGIA VEDICAIn The Shift of the Ages (ndt.Il Cambio d’Era di David Wilcock) abbiamo presentato il sistema Vedico come contenente “tutte le risposte” che cerchiamo per risolvere il puzzle dimensionale e più avanti in questo capitolo condivideremo ancora questa ricerca. Comunque, quando abbiamo scritto Shift of the Ages, tutto quello che abbiamo presentato è stato solo un indizio che suggerisce come gli antichi fossero sulla pista giusta; abbiamo mostrato la vera Ottava geometrica, che organizza tutti i Solidi Platonici in una progressione unificata che ha una struttura ad Ottava. In questo libro stiamo cercando di essere più precisi e supportare i nostri argomente in modo più fermo. In un tentativo di rinforzare le basi dietro un tale punto chiave nel nostro modello della Ottava geometrica, abbiamo deciso di esplorare la cosmologia Vedica in maggior dettaglio. Ovviamente, se gli studiosi Vedici avevano ragione sui vari piani d’esistenza descrivendoli come di natura geometrica, allora devono aver compreso molto in merito al paradigma eterico che ora abbiamo riscoperto. La domanda ora è dove si trovi l’evidenza che suggerisce una corrispondenza tra gli insegnamenti Vedici e la nostra ricerca. In The Shift of the Ages, abbiamo descritto come parte delle scritture Vediche descriva chiaramente macchine volanti avanzate conosciute come “Vimana” così come chiaramente un missile nucleare, chiamato “fuso di ferro…caricato con la luce di 1000 soli”, dagli effetti descritti in modo che sembrano identici a quelli che abbiamo visto con l’esplosione e la radiazione delle armi atomiche. Nel libro del Dr.Richard Thompson Alien Identities, ci sono diverse connessioni fra vari esseri celesti dei testi Vedici e quelli dei moderni rapporti, che stabiliscano un chiaro legame tra le due fonti. Nel lavoro più recente del Dr.Thompson, mostra come le antiche scritture Vediche forniscano una descrizione accurata di tutti i pianeti del Sistema Solare, completi di misure delle orbite molto precise. La ragione per cui questo non è stato scoperto prima, dice il Dr.Thompson, è che nessuno ha fatto i compiti a casa abbastanza bene da discernere le corrette unità di misura Vediche. Una volta trovato il legame mancante, tutto combacia perfettamente con quello che sappiamo. I Veda si autodatano a 18000 anni fa e questo viene rifiutato automaticamente e ritenuto impossibile. Come però abbiamo presentato in The Shift of the Ages, abbiamo molte evidenze sull’esistenza di una passata civiltà avanzata finita in un cataclisma planetario circa 12.500 anni fa. Nel caso dei Veda, parte di questa conoscenza originale è stata preservata per tutto questo tempo e il nostro obiettivo principale è semplicemente capirla. Tenendo questo in mente, ci sono più che sufficienti ragioni per suggerire che l’antica cultura Hindu fosse ben istruita sulla stessa scienza dell’ energia universale che ora riscopriamo in questo libro. L’importante evidenza per questa idea può essere vista chiaramente nel libro di Rama Prasad del 1894, intitolato Nature’s Finer Forces: The Science of Breath and the Philosophy of the Tattvas. Inizieremo il capitolo con un estratto dalla Prefazione di Prasad: Il libro sicuramente fa molta luce sulle ricerche scientifiche degli antichi Ariani dell’India e non lascerà dubbi in una mente candida, sul fatto che la religione dell’antica India aveva una base scientifica. Diversi termini Sanskriti dovranno essere introdotti ora per poter comprendere cosa scrisse Prasad.

PRAKRITIPrimo, il nome generico di materia nella forma originale è Prakriti, il principio femminino e nel libro di Robert Lawlor Sacred Geometry, vediamo che questo è inteso per illustrare la geometria del dodecaedro. Ogni volta che viene usata la parola “Prakriti”, la sua definizione è “materia cosmica indifferenziata”.Questa materia indifferenziata quindi viene agitata da forze di vibrazione per portare in essere l’ universo, come vedremo. Il principio masculino opposto è Purusha, che gli studiosi dei Veda assocciano all’icosaedro. Il concetto sessuale di Purusha e Prakriti che si accoppiano non è difficile da vedere quando notiamo che mettendo assieme un icosaedro e un dodecaedro di uguale dimensione, i punti dell’icosaedro verranno visti emergere dal centro di ogni faccia del dodecaedro. Per il nostro proposito in questo capitolo, dobbiamo semplicemente ricordare che Prakriti è la parola per la materia indifferenziata dell’ universo.

IL GRANDE RESPIRO/PARABRAHMANUn altro importante termine è “Il Grande Respiro” nel sistema Vedico, tutta la Creazione viene in essere da un “respiro” energetico dell’Uno Creatore come Essere, che in termini sanscriti viene definito come “Parabrahman” o “Brahman” in breve. Questo UNO quindi si divide in due come Prakriti e Purusha. Abbiamo già visto come questo movimento respiratorio può essere dimostrato nella salita e discesa dell’atmosfera planetaria, come per Venere nel “respiro” di 24 ore della ionosfera e il “respiro” di quattro giorni dell’armosfera. Quindi di nuovo, possiamo iniziare a notare le connessioni che esistono tra il modello Vedico e i principi moderni.

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IL TATTVASLa parola di base in Sanscrito per vibrazione è Tattva, definita come “(i) un modo di movimento. (ii) L’impulso centrale che tiene la materia in un certo stato vibratorio. (iii) una distinta forma di vibrazione.” Una distinzione importante che serve ora è che il sistema antico Vedico aveva cinque livelli principali di vibrazioni eteriche del “tattva”. Queste si espandevano a turno in sette livelli permetteno a due di questi di avere attributi positivi e negativi separati. Come Ra fa notare nella serie della Legge dell’Uno, questo tipo di variabilità tra differenti sistemi spirituali possono essere confusi quando cerchiamo di costruire una cosmologia basata su Ottave, che legano assieme tutte le densità di vibrazione eterica come UNO. La principale Ottava di “colori reali” dei livelli vibratori di “densità eterica” hanno diversi nomi e diversi raggruppamenti a seconda del sistema che li classifica. Comunque, seguendo il sistema Vedico è anche vero che ci sono solo cinque Solidi Platonici e nell’ottava geometrica Hindu secono la Geometria Sacra, abbiamo l’uso doppio dell’icosaedro, cosi come la sfera usata per simboleggiare l’UNO, nella posizione uno e otto, l’inizio e la fine dell’Ottava. A pagina 118 vediamo il seguente punto importante, che prova la nostra affermazione per cui potete vedere questi livelli tattvici come cinque o sette in natura, mostrando così la connessione tra i sistemi: L’ universo, come è stato visto, ha cinque piani di esistenza (che possono essere anche divisi in sette). La divisione in sette dei livelli dimensionali, in questo caso come applicato nei livelli vibrazionali o chakra nell’essere umano, vengono forniti a pagina 146 come segue:

1. Il corpo grossolano (Sthula Sharira)2. Il Prana infelice.3. La Mente infelice.4. Il Prana felice.5. La Mente felice.6. L’ anima (Vijnana)7. Lo spirito (Ananda)

Questo è notevolmente simile, se non identico in senso filosofico, all’illustrazione di Ra dei sette livelli di densità eterica che corrispondono allo sviluppo della coscienza nell’essere umano, riassumendo.Le connessioni sono facili da vedere tra i livelli 1 e 4-7:

1. (Consapevolezza) Terra/centro Malkuth, corpo fisico/elementale grossolano.2. (Crescita) Crescita e sviluppo senza conoscenza del sè, coscienza “animale”.3. (Scelta) Raggiungimento della mente autoconoscente, piano di sofferenza, scelta di servire gli altri o il sè.4. (Amore) Il livello dell’amore. Qua non viene sviluppata saggezza.5. (Luce) Luce, Mente e Saggezza vengono pienamente sviluppate ma non unificate con l’amore.6. (Unità) Bilanciamento tra compassione (amore) e saggezza.7. (Passaggio) La Natura Sacramentale di Tutte le Cose viene realizzata e si apre il passaggio per tornare all’UNO.

PRANAForse la parola più simile ad “etere” nel sistema Vedico è il termine “Prana”. Questo può confonderci, in quanto due dei modi di vibrazione della lista di sopra sono entrambi “prana minori”, in questo caso sono il “Prana infelice” e la ” Mente infelice”. Questa apparente contraddizione viene spiegata nella seguente definizione di Prana, che spiega l’esistenza di Prana minori: (Il Prana è) il principio vitale dell’ universo e della sua manifestazione localizzata; il principio vitale dell’uomo e degli altri esseri viventi. Consiste in un oceano di cinque Tattvas. I soli sono diversi centri dell’oceano del Prana. Il nostro sistema solare è pieno di Prana e si trova in questo oceano che muove i vari corpi celesti. L’intero oceano di Prana, con il sole e la luna e altri pianeti, è un completo disegno di ogni organismo vivente sulla terra o, per questa materia, di ogni pianeta. Quindi del Prana si parla a volte come una persona, un essere vivente. Tutte le manifestazioni di vita nel corpo sono conosciute come Prana minori. La manifestazione polmonare (cuore) è conosciuta come Prana per preminenza. Anche la fase positiva della materia lo è (definita come Prana) e distinta da Rayi, la fase negativa della materia vivente. E’ davvero interessante che la definizione di Prana indichi che sia simile a un fluido, venendo associato direttamente con un oceano. Questa è una diretta corrispondenza con quello che abbiamo visto nella scienza dell’etere, negli esperimenti come quello del Dr.Aspden, così anche come fenomeno planetario. I cinque principali Tattva o livelli vibratori nel sistema Vedico sono associati con diversi concetti a cinque livelli nell’umanità, inclusi i cinque sensi, le cinque dita e le cinque appendici nel corpo umano, due gambe, due braccia e la testa. Molto del lavoro di Prasad è concentrato nello spiegarli solo come cinque principi e dobbiamo andare su altre fonti per avere descrizioni piu complete su come questi principi funzionino in un sistema a sette: I Tattva sono le cinque modifiche del Grande Respiro. Agendo su Prakriti questo Grande Respiro lo porta in cinque stati, con distinti movimenti vibratori ed eseguendo diverse funzioni. Ora riassumeremo ognuno dei cinque principali Tattva e la loro associazione con i sensi umani, segue poi un estratto dal libro:1.Akasha Tattva: Suono.2.Vayu Tattva: Tatto.3.Tejas Tattva: Vista.

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4.Apas Tattva: Gusto.5.Prithivi Tattva: Olfatto.Vengono conosciuti come Mahabhutas. La parola Akasha viene genericamente tradotta in Inglese con la parola etere. Sfortunatamente, per la moderna scienza Inglese, il suono non viene riconosciuto come qualità dell’etere… Prasad ovviamente non prevedeva un tempo in cui l’intero concetto dell’etere come intero sarebbe stato eluso dalla scienza moderna!

“SVARA” DAI CONCETTI VEDICI E DI SETH Il prossimo termine importante è la parola “Svara”. Questa parola viene usata per spiegare la presenza delle linee spiraleggianti tra le geometrie a cui Ra si riferisce come “la linea spiraleggiante della luce”. Porta anche lo stesso significato del termine “Il Grande Respiro”. I Tattva…sono le modificazioni di Svara…La traduzione propria della parola Svara è la corrente dell’onda-vitale. Questo movimento ondulatorio è la causa dell’evoluzione della materia indifferenziata cosmica nell’ universo differenziato e l’involuzione di questo nello stato primario della non-differenziazione e cosi via, dentro e fuori, per sempre. Da dove viene questo movimento? Questo movimento è lo spirito stesso… Dovrebbe interessarci che i Tattva, che noi conosciamo come vibrazioni energetiche geometricamente tridimensionali, vengono descritti come modificazioni di Svara o corrente a spirale. Potremmo in effetti creare tuttu i Solidi Platonici come modificazioni di linee a spirale? Si. Possono essere modellati da spirali, come abbiamo suggerito con l’immagine di sei triangoli formati dalla spirale “phi” dello scorso capitolo e con il grafico che mostra le semplici relazioni a spirale tra ogni geometria di base. Col proseguire del libro, vedremo chiara e innegabile evidenza per l’esistenza di questa onda a spirale, che abbiamo iniziato a suggerire con l’idea il phi e la radice quadrata di due onde onde che connettono i Solidi Platonici tra loro in progressione espansiva e a spirale. Come dicono gli studiosi dei Veda, questo è un gioco costante di evoluzione ed involuzione in corso. Cosa significa realmente “costante”? Pensiamo che accada solo in enormi periodi di tempo? O “costante” significa “continuamente”, forse ad una velocità per noi impossibile da misurare? Seth descrive una forma di pulsazione “costante” più specifica che avviene nell’ universo nel Capitolo 7 di Seth Speaks, sessione 530; una pulsazione che forma la materia momento per momento. Seth dice che questa pulsazione avviene più veloce di quanto possiamo percepire, quindi stiamo “pulsando dentro e fuori” la nostra “densità” corrente mentre l’ energia eterica che forma la nostra realtà, pulsa attraverso i suoi altri modi di vibrazione. Normalmente non abbiamo idea che accada: …Per iniziare con, la vostra forma fisica è il risultato di una grande concentrazione emotiva. La fantastica energia della vostra psiche non ha creato solo il vostro corpo fisico, ma lo mantiene. Non è una cosa continua, benchè vi sembri permanente. Non è mai in stato costante di pulsazione e per la natura dell’ energia e della sua costruzione, il corpo lampeggia in modo “spento” e “acceso”. Ora: Questo è difficile da spiegare e per i nostri propositi correnti non è necessario che voi capiate le ragioni per questa pulsazione; ma anche fisicamente voi “non siete qua” cosi spesso quanto crediate. La vostra intensità emotiva e la concentrazione crea forme accanto al vostro corpo fisico, comunque la loro durata e il loro grado dipendono dall’intensità di ogni data origine emozionale. Il vostro spazio è quindi riempito con forme incipienti, piuttosto vivide, ma sotto la struttura regolare della materia che voi percepite.. Mentre procediamo, vedremo che quest’ultima affermazione di Seth sulle “forme incipienti” è letteralmente identica alla cosmologia Vedica; nel sistema Vedico queste forme vengono chiamate “Trutis” e nel lavoro di Seth sono definite “unità di energia elettromagnetica” o, come anche Seth le ha chiamate, “unità di coscienza“. Ora continuiamo allo stesso punto nel nostro estratto di Seth: Queste proiezioni (di forme di energia elettromagnetica,) quindi sono costantemente emesse. Alcuni strumenti scientifici più sofisticati che ora avete mostrerebbero non solo l’esistenza di queste forme, ma anche vibrazioni di varia intensità attorno a questi oggetti fisici che voi percepite. (9:57) Per rendere questo in modo più chiaro, guardate ogni tavolo nella stanza. E’ fisico, solido e voi lo percepite facilmente. Ora per analogia, immaginate che dietro di esso ci sia un simile tavolo, ma non così fisico e dietro ancora un altro e un altro ancora, ognuno sempre più difficile da percepire, fino ad arrivare all’invisibilità. Davanti al tavolo c’è un tavolo simile, solo poco meno fisico rispetto al tavolo “reale”, anche questo con una sucessione di tavoli meno fisici verso l’esterno. Immaginate la stessa cosa per ogni lato del tavolo. Ora qualunque cosa che appare in termini fisici esiste anche in altri termini che non percepite. Voi percepite solo la realtà quando questa raggiunge un certo “tono”, quando sembra coalescere in materia. Però questa esiste validamente in altri livelli… Nei paragrafi superiori possiamo vedere che Seth ci fornisce un punto importante da considerare: Le vibrazioni dell’etere che forma la materia fisica vengono duplicate in altre densità, con un effetto ondulatorio. Tale effetto ondulatorio di “sfere dentro sfere” è stato visto in cascate di turbini sferici, cosi come nell’esperimento Roschin e Godin e in quelli del Dr.Chernobrov. Potete avere un oggetto fisico con altri livelli di densità eterica che non sono visibli all’occhio umano, ma comunque esistono in questi livelli. Ecco perchè possiamo vedere tutte le stelle e i pianeti con i nostri occhi, persino se una fonte come Ra dice che esiste la vita su questi pianeti in densità superiori. Tutto quello che chiameremmo “materia fisica” crea anche vibrazioni in altri piani di esistenza; Steh sceglie con cura la parola “tono” per descrivere le vibrazioni di questi differenti piani. Benchè la nostra materia fisica possa essere visibile in queste densità superiori, possono esserci vaste formazioni energetiche in tali densità superiori che noi non possiamo vedere, perchè non hanno le corrispondenti frequenze inferiori per divenire “fisiche”. In un certo senso si tratta di un effetto di miscelazione tra questi diversi reami, come nei fenomeni paranormali che sembrano fantasmi o UFO e che vengono visti apparire improvvisamente e sparire o cambiare forma, come spesso riportato. Seth tocca il punto dicendo che ci sono sistemi creati da energia più “concentrati” di quelli che abbiamo qua: Il vostro non è un sistema di realtà formato dalla concentrazione di energia più intensa. E’ semplicemente quello in cui siete sintonizzati, una parte. Voi lo percepite solo per questa ragione. Altre porzioni di voi, quindi, di cui non siete consapevoli consciamente, abitano quello che chiamereste supersistema di realtà in cui la coscienza apprende come gestire e percepire maggiori concentrazioni di energia e a costruire “forme” di differente natura. La vostra idea di spazio è quindi molto distorta, dato che lo spazio per voi è semplicemente dove non si percepisce nulla. E’ ovviamente pieno di tutti i tipi di fenomeni (pausa) che non lasciano impressione sui vostri

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meccanismi percettivi. Ora in vari modi e occasionalmente, potete sintonizzarvi in queste altre realtà ad un certo livello e lo fate spasmodicamente, benchè in molti casi queste esperienze vengono perse perchè non registrate fisicamente.

IL GRANDE RESPIRO DI PARABRAHMANTutti questi punti discussi da Seth li troviamo perfettamente nella scienza dei Veda, come Prasad ha illustrato per noi negli estratti di sopra. Nel nostro prossimo estratto, vediamo una descrizione su come l’ energia di Parabrahman attraversi delle fasi di espansione e contrazione, definite come “giorni” e “notti” e associati col riscaldamento e il raffreddamento. Quindi abbiamo una descrizione dei livelli virbazionali. Questo può sembrare complicato, ma vedremo presto che il punto chiave è nel modello Vedico, l’etere si forma in sfere, come la nostra moderna ricerca ci ha portato a concludere, assieme alle scritture di Seth e Ra e altre: Dopo essere stato soggetta alla fase negativa (di contrazione) di Parabrahman, (o l’Uno,) Prakriti (o materia indifferenziata,) che segue Parabrahman come un’ombra, è stata saturata con rcettività evoluzionaria; mentre la corrente calda arriva, effettua modifiche su di essa che appare quindi in forme cambiate. Il primo stampo che la corrente positiva evoluzionaria lascia su Prakriti è conosciuto come Akasha, (il primo livello di vibrazione eterica). Quindi, man mano, entrano in esistenza gli eteri rimanenti. Queste modifiche di Prakriti sono gli eteri del primo stadio. In questi cinque eteri, che ora costituiscono il piano oggettivo, lavora la corrente del Grande Respiro. Avviene un ulteriore sviluppo. Entrano in esistenza diversi centri. L’Akasha li spinge in una forma che fornisce la stanza per la locomozione. (movimento) Con l’inizio del (secondo) Tattva Vayu, questi eteri elementari vengono portati a formare sfere. Questo è stato l’inizio della formazione, che può anche essere chiamato solidificazione. Queste sfere sono i nostri Brahmandas (universi di vibrazione). In essi gli eteri assumono uno sviluppo secondario. Avviene la cosiddetta divisione in cinque…Ogni qualità (vibrazionale) tattvica è generata in, e preservata in, queste sfere da queste correnti. Con l’Apas (Tattva) la formazione (della sfera) è completa. Nel processo del tempo abbiamo un centro e una atmosfera. Questa sfera è l’ universo auto-cosciente…(enfasi aggiunta) Quindi, quello che vediamo è una chiara descrizione della formazione dell’ universo come primordiale “unità di coscienza” all’inizio della Creazione, che ora possiamo iniziare a comprendere come accurato disegno di quello che è avvenuto. 

MANU E LE SETTE SFERE “LOKA” DI ESISTENZAContinuando sullo stesso estratto, vediamo come questa creazione continui in sistemi solari come il nostro. Questi sistemi si dice che vengano creati a livello energetico molto prima di essere creati a livello fisico. Il prossimo nuovo termine che ci viene ora fornito è Manu, una parola per la mente universale. Ci viene anche presentata l’idea che l’esistenza del Sole derivi dal gioco tra materia “positiva” e “negativa”. Per alcuni questo può essere irrealistico, ma non dimentichiamo che le CU mostrano segni di flusso nord-sud o positivo-negativo e nei pianeti sembrano esistere campi sferici controrotanti al lavoro: Questi centri arrivano, in effetti, in esistenza molto prima che la terra sia manifestata sul piano grossolano. Questo vale anche per i centri di altri pianeti. Come il sole si presenta alla Manu ( Mente Universale), entrano in esistenza due stati della materia in cui il sole vive e si muove, il positivo e il negativo. Come il Prana solare, dopo essere stato per un periodo soggetto allo stato negativo, diviene soggetto nel suo corso rivoluzionario alla fonte della sua fase positiva, la figura di Manu viene impressa su di esso. Questa Manu infatti, la mente universale, e tutti i pianeti con i loro abitanti sono le fasi della sua esistenza… I soli ruotano attorno a questi centri con la totalità delle loro atmosfere di Prana. Questo sistema fa nascere le Lokas o sfere di vita, di cui i pianeti sono una classe.Queste Lokas sono state numerate da Vyasa nel suo commento su Yogashastra (Pada iii. Sutra 26) L’aforismo è così: “Con la meditazione sul sole si ottiene la conoscenza della creazione fisica.”Su questo dice il venerato commentatore: “Ci sono sette Lokas (sfere di esistenza)…”Non è mio obiettivo cercare ora di spiegare il significato di queste Lokas. E’ sufficiente per il mio proposito presente, dire che i pianeti, le stelle, le lune sono tutte impressioni di Manu, come gli organismi della Terra sono impressioni del sole (avendo i loro componenti materiali, origine da esso).. Ogni piccolo atomo di Prana è a confronto più freddo del prossimo verso il sole rispetto ad esso. Quindi vibrazioni uguali e opposte si annullano tra loro..

TRUTISAncora più interessante è il prossimo concetto, che discute cosa sono i “Trutis”. Possiamo vedere ora che questi “Trutis” sono “domini del vuoto” o unità di coscienza come li abbiamo visti nel lavoro del Dr.Dmitriev e altri. L’estratto suggerisce anche che queste unità di coscienza sono connesse direttamente con la struttura degli atomi, che noi esploreremo nei futuri capitoli. Inoltre, abbiamo anche la descrizione del frattale o principio olografico del “l’intero è visto in ognuna delle sue parti” e dobbiamo ricordare che questo libro venne pubblicato nel 1894, molto prima che frattali e ologrammi venissero in essere: Si deve notare qua che l’intero di questo Prana è composto da innumerevoli piccoli punti. Di questi punti io parlerò in futuro come Trutis e posso dire che sono questi Trutis che appaiono sul piano terrestre come atomi (Anu o Paramanu). Si possono definire atomi solari. Questi atomi solari sono di varie classi secondo la prevalenza di uno o più costituenti Tattvas, (i cinque principali livelli di vibrazione). Ogni punto di Prana è un perfetto disegno dell’intero oceano. Ogni altro punto è rappresentato in ogni punto. Ogni atomo ha, quindi, come costituenti, tutti i …Tattvas, in varie proporzioni secondo la sua posizione relativamente agli altri. Le diverse classi di questi atomi solari appaiono sul piano terrestre come i vari elementi della chimica…Questo concetto di “Trutis” combacia perfettamente con le concezioni di Seth delle “unità di energia elettromagnetica”. Qua, avanzeremo una lista organizzata di

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diverse proprietà di queste unità come espresso da Seth nel primo libro The Seth Material. Nel nostro libro precedente non abbiamo modificato i dati in questo modo, ma con quello che stiamo cercando di fare in questo libro, è meglio rompere l’informazione in categorie: Ora: ci sono strutture elettromagnetiche….che sono presenti oltre i nostri strumenti (scientifici), unità che sono i principali trasportatori di percezione. Hanno una “vita” molto breve nei nostri termini…

QUALITA’ STRUTTURALI DELLA CUVediamo che Seth descrive queste unità elettromagnetiche come aventi la forma di un toroide sferico:Prendete, per esempio, cinquemila di queste unità e allineate, raggruppate. Sarebbero, chiaramente, invisibili. Ma se poteste vederle, ogni unità individuale avrebbe i suoi poli allineati alla stessa maniera. Sembrerebbe una unità singola, diciamo di forma circolare, così apparirebbe un piccolo palloncino con i poli allineati come nella vostra terra.

QUALITA’ ELETTROMAGNETICHEQueste forme ottengono una descrizione che lega direttamente con l’ energia elettromagnetica: L’ energia “iniziale” emozionale che mette in moto ogni data unità e la forma, la porta a divenire un campo elettromagnetico altamente carico… (Le unità) sono elettromagnetiche, nei vostri termini, seguono i loro schemi di carica positiva e negativa e seguono anche certe leggi del magnetismo. In questo esempio, il simile attrae il simile… Questa struttura va oltre la scala delle qualità elettromagnetiche conosciute ai vostri scienziati.. E’ in termini metereologici che i loro effetti elettromagnetici appaiono più chiaramente agli scienziati, per esempio. (Trombe d’aria?)

QUALITA’ VIBRAZIONALI DELLE CU (SUONO E COLORE)Le unità sono anche associate con la vibrazione come assumeremmo nel modello eterico. La prima frase sotto è una chiara illustrazione della ricerca come quella fatta dal Dr.Hans Jenny dove il suono forma oggetti tridimensionali in un liquido colloidale:Queste emanazioni possono anche apparire come suoni e sarete in grado di tradurle in suoni molto prima che i vostri scienziati scoprano il loro significato di base…(Queste unità) avrebbero colore se foste in grado di percepirle fisicamente.Queste emanazioni sono veramente toni emozionali. Le varietà dei toni, per tutti gli intenti e i propositi, sono infinite.

ASSOCIAZIONE DELLE CU CON LA MATERIA Queste unità sono direttamente associate con la formazione della materia, secondo Seth. La prima frase sotto ci dice che dato che tutto lo spazio è formato da queste CU, non si “muovono attraverso” lo spazio. E’ più corretto dire che già esistono in ogni area dello spazio e quello che noi interpretiamo come movimento è semplicemente un impulso ondulatorio attraverso di esse, proprio come vediamo onde sulla superficie di una piscina: Per metterla nel modo più semplice possibile, non è che si muovano attraverso lo spazio, usano lo spazio per muoversi attraverso. C’è una differenza… Le unità sono sottostanti alla gamma della materia fisica. Nessuna è identica. Comunque, sono strutturate.Dato che sono la forza intuitiva oltre la gamma della materia, sulla quale la materia è formata, non seguiranno la legge della materia, benchè a volte possano mimare le leggi della materia. Una delle ragioni per cui non sono state ancora scoperte è precisamente perchè sono intelligentemente camuffate in tutte le strutture.

ATTRAZIONE/REPULSIONE ED ENERGIA EMOZIONALE DELLE CUIn un modo molto simile a quello della cosmologia Vedica, Seth descrive come queste unità obbediscano ai principi di attrazione e repulsione, che noi vediamo nel bilanciamento gravità/levitazione, magnetismo e altre forze.La connessione è anche stabilita in modo che il grado di “carica” in una unità di coscienza sia formato dalla quantità dell’ energia emozionale/vibrazionale originalmente immessa per la sua produzione. Questa connessione “spirituale” è ben visibile anche nei Veda:Qualità termiche sono coinvolte (con le unità), anche le leggi di attrazione e repulsione. Le unità caricano l’aria attraverso cui passano e attirano a loro altre unità… Come un magnete…attrarrà con i suoi filamenti, così queste unità attraggono il loro tipo e forma di schema, che quindi vi appare come percezione…(Queste unità) attireranno altre simili unità a loro, per esempio, secondo l’intensità del tono emozionale della particolare coscienza in ogni dato “punto”. Gruppi di queste verranno attirati assieme, letteralmente sigillati, solo per disperdersi nuovamente.E’ quasi impossibile rilevare una unità individuale, in quanto nella sua danza di attività diviene costantemente parte di altre tali unità, espandendosi e contraendosi, pulsando e cambiando di intensità, forza e cambiando polarità. Quest’ultima è estremamente importante…Sarebbe come se le posizioni dei vostri poli nord e sud cambiassero costantemente

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mentre mantengono la stessa distanza relativa tra loro e cambiando la loro polarità modificando la stabilità del pianeta, eccetto che data la maggiore forza ai poli delle unità, si raggiunge quasi immediatamente una nuova stabilità dopo ogni inversione. Il cambio di polarità avviene nel ritmo del cambiamento delle intensità emozionali o energie emozionali, se preferite. Il cambio di polarità è anche causato dalla attrazione e repulsione da altre simili unità che possono essere attaccate o staccate.Esiste un ritmo sottostante a tutti questi cambi di polarità e di intensità che avvengono costantemente. Però i ritmi hanno a che fare con la natura dell’ energia emozionale stessa e non con le leggi della materia.Senza comprendere questi ritmi, l’attività delle unità apparirebbe casuale, caotica e sembrerebbe che nulla le tenga unite.

ESPANSIONE E CONTRAZIONE DELLE CU (PULSAZIONE)Non solo le unità si attraggono e respingono tra loro, possono anche espandere e contrarre la loro apparente dimensione in un movimento “respiratorio”, come illustrato dai concetti Vedici, senza limiti teorici d’espansione o contrazione:La loro dimensione varia…Queste emanazioni avvengono naturalmente come il respiro…in un venire e andare e la trasformazione nell’unità, come ciò che viene portato nei polmoni, per esempio, non è la stessa cosa che se ne va con l’esalazione.Potete confrontare queste unità, semplicemente per analogia, all’invisibile respiro della coscienza…il respiro è, chiaramente, una pulsazione e queste unità operano in modo pulsante.Essendo appena oltre la gamma della materia, avendo una struttura ma non fisica ed essendo di natura pulsante, possono espandersi e contrarsi. Possono completamente avvolgere, per esempio, una piccola cellula o ritirarsi nel suo nucleo. Combinano qualità di unità e campo, in altre parole.Se parliamo in termini di dimensione, allora cambiano di dimensione costantemente mentre si espandono e contraggono. Teoricamente non c’è limite, vedete, alla loro frequenza di contrazione o espansione…

CONNESSIONE DELLE CU CON L’ ENERGIA EMOZIONALE In questa categoria stabiliremo più fermamente la connessione tra la coscienza, come quella dell’essere umano e la formazione di queste unità. Tutto ciò a cui pensiamo in ogni momento forma costantemente queste unità; in altre aree Seth ci dice che molte di loro non diventano fisiche nel nostro mondo perchè non abbiamo l’abilità di concentrare i nostri pensieri in modo sufficientemente forte da farle materializzare.Sono costruite in risposta all’intensità emozionale (e) sono una forma che l’ energia emozionale prende. L’intensità dell’ energia emozionale originale controlla l’attività, la forza, la stabilità e la dimensione relativa dell’unità; la frequenza della sua pulsazione e il suo potere d’attrazione e repulsione di altre unità, così come l’abilità di combinarsi con altre unità.C’è un’altra ragione per cui rimangono un segreto per gli scienziati Occidentali. L’intensità (emozionale) non governa solo la loro attività e dimensione, ma la relativa forza della loro natura magnetica. (Queste unità) possono essere usate in percezione normale o quella che voi chiamate percezione extrasensoriale.(Nota: Se questo vi suona folle, ricordiamoci della psichica Russa Nina Kulagina e di Alla Vinogradova, capaci di muovere oggetti e creare campi elettromagnetici solo col pensiero.) In una personalità sana, il sè interno proietta facilmente tutte le esperienze in unità EE, dove vengono tradotte in realtà. La materia fisica, quindi, agisce come feedback. Non significa che non possiate usare strumenti per percepire queste unità. I vostri scienziati semplicemente fanno la domanda sbagliata e non pensano in termini di tali strutture libere..(Queste unità) sono animazioni che si elevano dalla coscienza…(e sono) in ogni particella fisica di qualsiasi dimensione; di coscienza molecolare, cellulare cosi come di quella più grande con cui siete famigliari. Sono emesse dalle cellule, per esempio, nelle piante, negli animali, dalle rocce e cosi via. La coscienza produce realmente queste emanazioni e sono la base per ogni tipo di percezione, sia sensoriale in termini usuali, che extrasensoriale..

“CREARE LA VOSTRA REALTA”E’ difficile negare che tra queste varie fonti, si può trovare un modello cosmologico unificato che rientra molto bene con quello che abbiamo descritto in questo libro fino ad ora. Forse il “nuovo” concetto più importante che incontriamo ora è che ipotetici atomi “duri” e molecole siano formate da queste CU, che sono formate dalla coscienza. In essenza, più siamo in grado di concentrare la nostra energia emozionale in una particolare forma pensiero e più possiamo controllare, come dice Seth, “l’attività, la forza, la stabilità e la relativa dimensione” delle unità che creeranno la nostra immagine mentale; possiamo controllare “la frequenza di pulsazione” delle CU che formano l’oggetto, così come il potere delle CU di attrarre e respongere altre unità (e la loro) abilità di combinarsi con altre unità.”Questo punto non può essere sottostimato, in quanto forma la base scientifica sottostante per la più famosa citazione di Seth, “Voi create la vostra realtà”. Sono stati scritti interi libri da Seth per mostrare come questa scienza funzioni, il più popolare di questi è The Nature of Personal Reality. Il punto principale che dovremmo ricordare è che i nostri pensieri hanno molto più potere di quanto noi crediamo. Come ampiamente visto e riportato, certi yogi e mistici sono in grado di manifestare oggetti apparentemente dal nulla. Come in casi descritti nell’importante libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda e osservati da numerosi esploratori che hanno viaggiato in India per osservare i “fachiri” al lavoro. Simili capacità sono state dimostrate da mistici e sciamani in molte altre culture.Chiaramente, la storia della vita di Gesù contiene molte simili testimonianze, inclusa la produzione spontanea di pane e pesce, in quantità da nutrire migliaia di persone. Più recentemente, altre persone hanno visto statue di Maria piangere sangue o hanno visto apparire “stigmate” dai propri corpi, come ferite spontanee simili a quelle causate dalla Crocifissione. Alcune figure religiose come Padre Pio si sono spinte a produrre masse

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di tessuto corporeo cosi dense sui palmi, da sembrare come chiodi fra il sangue, duplicando l’immagine dei chiodi con cui venne crocifisso Gesu. Queste manifestazioni sono solo la forma più estrema di qualcos che avviene costantemente con i nostri pensieri, che ne siamo consapevoli o meno. Esther Hicks, il cui lavoro canalizzato con una entità chiamata Abraham, venne ispirato dal lavoro di Jane Roberts con Seth, chiama questo principio “La Legge dell’Attrazione”. Nel linguaggio psicologico ufficiale viene chiamata ” profezia auto-realizzata”. Essenzialmente, se credete che le altre persone sono dispettose, creerete delle CU che agiranno come magneti verso altre persone pronte a trattarvi in questo modo e loro vi troveranno attraverso un processo completamente subconscio e cooperativo. Se avete paura, il piu grande limite per l’essere umano, allora troverete sempre cose di cui avere paura. Se sentite di essere vittime e desiderate incolpare gli altri per i vostri problemi, allora attrarrete vittimizzatori per realizzare il vostro credo. I presunti esseri nei reami elevati sono rapidi nel puntualizzare che se l’essere umano venisse improvvisamente posto in un ambiente al 100% reattivo al pensiero, dove i pensieri divengono subito reali, la quantità di paura che abbiamo dentro ci porterebbe rapidamente in seri guai.

CONCETTO VEDICO DI GRAVITA’ E LEVITAZIONETornando alla connessione tra concetti Vedici e fisica eterica, nel prossimo estratto del libro di Prasad, abbiamo una chiara descrizione delle supposte forze di gravità e levitazione come si trovano sui Veda. Comunque, qui Prasad fa l’errore di usare i termini scientifici di forza centrifuga e centripeta invece di termini che coinvolgono gravità e il suo opposto. Cercando di articolare antichi concetti in parole moderne, può non aver realizzato esattamente come impattino sulle teorie gravitazionali di Newton: Mentre il sole attira a sè la terra, quelle leggi della vita che gli hanno dato costituzione, grazie alle quali si muove per millenni, lo tengono nella sfera che gli hanno assegnato. Vengono in esistenza due forze quindi. Attirata da una la terra andrebbe verso il sole; controllata dall’altra rimane dove si trova. Queste sono le forze centrifuga e centripeta e la loro azione causa l’annuale rivoluzione della terra.

L’IMPORTANZA DEL RESPIRONel prossimo estratto da pagina 85, vediamo la connessione tra il Sole e l’ energia dell’ universo a cui ci riferiamo come “Prana” nella tradizione Vedica. Intendiamo illustrare come l’arte del respiro nella meditazione sia un nostro modo per catturare l’ energia dell’ Universo. Infatti, altrove Prasad ci dice che “La scienza del respiro e la sua connessione al Cosmo, è il singolo segreto più profondo di tutti gli ordini esoterici.”Si dice che il sole è il Prana. Questo è evidente ed è stato menzionato molte volte prima di questo. La funzione più importante della vita, ispirazione ed espirazione, la funzione che, secondo la Scienza del Respiro, è la legge dell’esistenza dell’ universo su tutti i piani di vita ed è stata portata in esistenza e tenuta in attività dal sole stesso. E’ il respiro del sole che costituisce la sua esistenza e questo si riflette nell’uomo dando la nascita al respiro umano. Questa idea continua a pagina 89 con la descrizione di un altro termine Sanskrito di cui abbiamo parlato, conosciuto come “Svara”, che ricordiamo essere “la corrente dell’onda vitale” e associato con le armoniche “spirali di luce” menzionate nell’ultimo capitolo: Nessuna teoria della vita dell’ universo è cosi semplice e allo stesso tempo grande come la teoria del respiro (Svara). E’ il moto universale, che causa la sua apparizione in Maya per virtù del substrato invisibile del cosmo, il Parabrahman dei Vedanti. L’espressione più appropriata per Svara è “la corrente di vita”. La Scienza Indiana del Respiro ricerca e formula le leggi, o piuttosto la legge universale, secondo le quali questa corrente di vita, questo potere motorio dell’intelligenza universale, agisce, come descrive perfettamente Emerson, lungo il filo del pensiero, governa l’evoluzione e l’involuzione e tutti i fenomeni della vita umana, psicologicamente, mentalmente e spiritualmente. In tutta la lunghezza e larghezza di questo universo non esiste fenomeno, grande o piccolo, che non trovi la sua più naturale, comprensibile e adeguata spiegazione nella teoria dei cinque modi di manifestazione di questo moto universale, i cinque Tattva elementari… La parola Svara è solo un sinonimo di intelligenza, la singola manifestazione dell’Uno che discende in Prakriti (materia indifferenziata). Altra definizione di “Svara” o la “linea spiraleggiante di luce ascendente” viene data a pag.137, seguita brevemente da una frase molto interessante, che essenzialmente dice che data l’atemporalità dei principi dell’ universo, torneranno sempre nella mente dell’umanità: Svara, che può essere chiamato il Respiro di Dio, il Respiro della Vita, non è altro che, come già spiegato, una intelligenza astratta o, se può essere meglio compreso, un movimento intelligente… Nel corso delle ere, queste idee appaiono nel piano fisico continuamente, secondo le leggi prima suggerite. 

RAMANUJAN 'S BASE SCIENTIFICA PER L'OTTAVA Ora che abbiamo compiuto il nostro obiettivo di mostrare una connessione tra scienza vedica e le avanguardie della fisica eterica, torniamo alla nostra idea di base della struttura di dimensioni come una Ottava di vibrazioni geometriche. Se tutte le diverse fonti di mistica e ET canalizzati con comprovata validità hanno convenuto su questo punto, quindi sicuramente ci deve essere un modo per affrontare questo argomento con la scienza. In The Shift of Ages (ndt. il cambio delle ere), possiamo descrivere come le basi matematiche del tutto moderne e della teoria delle superstringhe "iperspazio" sono stato in base al largo del lavoro pionieristico del matematico indiano Srinivasa Ramanujan, che ha apertamente ammesso di ricevere tutte le sue informazioni da una fonte spirituale. Anche nonostante questo apparentemente errore fatale nel suo credenziali per gli standard Istituzione di oggi, è stato ampiamente annunciato come un genio nel suo tempo, perché il suo lavoro sostanzialmente cambiato l'intero ambito e la

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definizione della matematica occidentale. In retrospettiva, con ciò che sappiamo circa la cosmologia vedica, non dovrebbe essere difficile vedere che Ramanujan aveva un patrimonio di conoscenze per lavorare off di quando si cerca di inventare la matematica che avrebbe quantificare e spiegare i diversi livelli di densità eterica tattvic in l'universo, che la maggior parte degli scienziati erroneamente chiamata 'dimensioni'. Ramanujan stesso non poteva spiegare come sapeva ciò che sapeva, se non per dire che "il [indù] Dea Namakkal lo avrebbe ispirare con le formule in sogno." Eppure, con nulla più di un libro di matematica a leggere e studiare, Ramanujan da sola re-derivati degli ultimi 100 anni delle più belle scoperte occidentali matematica per il suo tempo, tutto da solo! Inoltre, ci sono stati decine e decine di operazioni molto più misterioso numero contenuto nella sua opera che lo stabilimento matematica occidentale non aveva mai visto prima, e ha avuto un periodo terribile cercando di ri-trarre da soli. E tuttavia, potrebbero vedere che queste operazioni sono state molto elegante e convincente, in quanto possedeva simmetria bello dentro di sé.  

FLATLANDERS Queste operazioni numero esotici da Ramanujan, chiamato "funzioni modulari", hanno fornito la base per tutti i fisici da seguire quando si matematicamente le indagini e che definiscono le dimensioni superiori. Anche se effettivamente non possono vedere le densità superiore o "dimensioni", certe analogie sono stati utilizzati dai nostri matematici per determinare le loro proprietà. L'esempio classico di questo è visualizzato con l'analogia del Flatlanders - un'intera razza di esseri che vivono in un mondo "piatto" a due dimensioni, che poi hanno una sfera di passare attraverso il loro piano, da cima a fondo. Dal loro punto di vista, sarebbero solo un cerchio che ha iniziato molto piccola, ha raggiunto una certa larghezza e poi di nuovo si è fatto piccolo. Per loro, solo un apparente "fetta" della sfera sarebbe visibile in un momento in cui passa attraverso il loro aereo. Eppure, con queste informazioni che potevano calcolare matematicamente le proprietà della sfera e definire la sua esistenza, anche se era al di fuori del loro attuale gamma di percezione. In questo caso la sfera sarebbe considerata come una "topologia di dimensioni superiori." La "topologia" è semplicemente un modo intelligente che suona a dire la parola "forma".

IL SISTEMA DI RAMANUJANNel caso di Ramanujan, le funzioni modulari sono definite come operazioni matematiche nelle quali esiste un incredibile e quasi mai visto livello di simmetria, simmetria che permette l’esistenza di tali geometria di densità superiore. In questa simmetria inoltre, in molti modi diversi e sincronici, le funzioni modulari di Ramanujan ci riportano al numero otto come forza chiave di organizzazione dietro la struttura delle dimensioni o densità in questo universo. Questo può essere visto in estratti dal libro Iperspazio del Dr.Michio Kaku. Ora dovremmo tenere in mente che la teoria delle “Superstringhe” è molto simile ai concetti eterici, in cui l’intero reame quantico viene visto come prodotto di “Stringhe” energetiche vibranti. Srinivasa Ramanujan fui l’uomo più strano in tutta la storia della matematica, probabilmente in tutta la storia della scienza. E’ stato confrontato ad una supernova in esplosione, che ha illuminato l’oscurità negli angoli più bui della matematica, prima di morire tragicamente per tubercolosi all’età di 33 anni come Riemann prima di lui. Lavorando in totale isolamento dalle principali correnti del suo campo, riuscì a riderivare 100 anni di matematica Occidentale da solo. La tragedia della sua vita è che gran parte del suo lavoro venne sprecato riscoprendo matematica conosciuta. Fra le oscure equazioni nei suoi quaderni si trovano queste funzioni modulari, tra le più strane mai scoperte… Nel lavoro di Ramanujan, il numero 24 (8×3) appare ripetutamente. Questo è un esempio di quelli che i matematici chiamano numeri magici, che appaiono continuamente dove meno ce li aspettiamo, per ragioni che nessuno comprende. Miracolosamente, la funzione di Ramanujan appare anche in questa teoria…..Nella teoria delle stringhe, ognuna delle 24 modalità nella funzione di Ramanujan corrisponde ad una vibrazione fisica della stringa… Quando la funzione di Ramanujan viene generalizzata, il numero 24 viene rimpiazzato dal numero 8. Ovvero, il numero critico per la sperstringa è 8+2, quindi 10. Questa è l’origine della decima dimensione. La stringa vibra in dieci dimensioni perchè richiede queste funzioni generalizzate di Ramanujan (basate sul numero 8) per poter rimanere auto-consistente. In altre parole, i fisici non hanno la minima comprensione del perchè 10 e 26 dimensioni siano rese come la singola dimensione della stringa. Ora leggete la prossima frase con attenzione, ricordate che questa appartiene ad una figura autorevole nella scienza ufficiale: Si pensa che ci sia un qualche tipo di profonda numerologia manifestata in queste funzioni che nessuno comprende… Nell’analisi finale, l’origine della teoria a dieci dimensioni è misteriosa come Ramanujan stesso. Quando viene chiesto perchè la natura debba esistere in dieci dimensioni, i fisici sono forzati a rispondere, “Non lo sappiamo”. Come possiamo vedere dal passaggio suddetto, i moderni fisici che sostengono la teoria delle Superstringhe, sentono che le energie che creano le dimensioni “non sono simmetriche” nel sistema basato sull’ottava di Ramanujan, quindi arbitrariamente aggiungono due dimensioni extra perchè tutto ritorni a livello matematico. Le dieci dimensioni della “teoria delle Superstringhe” convenzionale vengono da questa astrazione e sempre alla stessa maniera poco elegante, i teorici delle Stringhe hanno preso il gruppo di tre ottave o 24 dimensioni di Ramanujan e ne hanno aggiunte due per arrivare a 26. Si potrebbe pensare che avendo tre diversi sistemi ad Ottava, ognuno dei quali con tremenda simmetria musicale, non vorremmo rompere questa simmetria in questo modo, aggiungendone due all’intero gruppo, ma molti di loro probabilmente non sono musicisti! Nella nota n.13 in fondo a pagina 346 del libro Iperspazio, Kaku ci mostra come l’Ottava possa essere reintrodotta togliendo le due dimensioni “extra” che hanno aggiunto: Comunque, due di questi modi vibratori possono essere rimossi quando spezziamo la simmetria della stringa, rimanendo con 24 modi vibratori, che sono quelli che appaiono nella funzione di Ramanujan. Ora che comprendiamo la vibrazione e le forme che prende, dovrebbe essere facile vedere come questo apparente errore sia stato prodotto. Come vedremo più avanti, la nostra intera comprensione dell’ energia e della fisica quantistica ha diverse distorsioni. Quando queste distorsioni vengono chiarite e vediamo la geometria al lavoro, troviamo l’esatta “simmetria” che i

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teorici delle Stringhe pensano di dover preservare con due “dimensioni” extra. Con qualcuno geniale come Ramanujan è più che facile che lui o la sua fonte di informazione fosse ben consapevole di quello che facesse; il semplice fatto che noi ancora non comprendiamo molti dei suoi teoremi, dovrebbe essere un grande indizio per capire che non abbiamo ancora “risolto il puzzle”. L’aggiunta delle due dimensioni extra è semplicemente una scorciatoia conveniente perchè tutto appaia buono sulla carta.

TANIYAMA-SHIMURA: FUNZIONI MODULARI COME OGGETTI GEOMETRICIMentre la nostra ricerca in quest’area continuava dopo aver scritto The Shift of the Ages, siamo rimasti interessati nello scoprire che il modello scientifico ufficiale esisteva già e associava la geometria Platonica alle funzioni modulari basate sull’Ottava di Ramanujan! Questo viene dalla congettura di Taniyama-Shimura, provata matematicamente solo nel ’900. Questa congettura essenzialmente affermava che tutte le funzioni modulari di Ramanujan, “basate sull’Ottava”, potessero essenzialmente essere modellate come curve ellittiche. Mentre la piena definizione di “curve ellittiche” è piuttosto complessa, il punto principale è che queste curve sono veramente di forma toroidale o a ciambella e si possono vedere avvolte attorno alle geometrie Platoniche, specificamente il cubo. Siamo rimasti molto colpiti scoprendo questo fatto. (La matematica che ha descritto questa configurazione ha portato alla scoperta della prova matematica di Andrew Wiles a metà del 1900 relativa all’Ultimo Teorema di Fermat, considerato il “più grande puzzle matematico degli ultimi 300 anni”.) Quindi per metterla in termini semplici, le moderne teorie matematiche supportano in effetti i risultati dei nostri modelli di un fluido in vibrazione, es. geomerie Platoniche circondate e create da linee spiraleggianti o curve. Come ci mostra la congettura di Taniyama-Shimura, le funzioni modulari con base ad ottava di Ramanujan sono geometriche in natura e la geometria corrisponde sorprendentemente a quello che ci saremmo aspettati nel modello armonico.

L’OTTAVA GEOMETRICA: PROBLEMA RISOLTO!Vedere le dimensioni o densità organizzate in una ottava, ci fornisce una perfetta teoria della vibrazione che unifica i nostri universi, l’invisibile col visibile, in un solo e semplice intero, una “teoria della biglia” come la chiamerebbero i fisici, fluente ed elegante. E’ la vibrazione che connette assieme tutti questi concetti. Sappiamo che i toni del suono non sono altro che vibrazioni delle molecole d’aria e che i colori non sono altro che vibrazioni dei fotoni della luce. In modo simile, i solidi Platonici sono un’altra forma di esprimere la vibrazione, in questo caso, le vibrazioni delle onde energetiche che convergono in un punto, ruotando e spiraleggiando verso l’interno e l’esterno da un comune centro condiviso, nella forma di Svara o “Il Grande Respiro”. Nella cosmologia Vedica, abbiamo una unica e spiegabile posizione della sfera e dei cinque solidi Platonici in una Ottava. In questo sistema, la sfera e l’icosaedro sono inclusi due volte ed ecco come otteniamo una ottava di otto posizioni da sei forme di base, i cinque Solidi Platonici e la sfera. L’immagine la trovate al punto 14.24.6 di sotto. In The Shift of the Ages, abbiamo già descritto e diagrammato chiaramente come l’ energia dell’ottaedro di terza densità possa essere vista espandersi nel tetraedro a stella e cosi salendo la catena. Quindi, con queste visualizzazioni geometriche, scopriamo che il modello Hindu viene ben supportato. Comunque, ci siamo trovati in difficoltà quando abbiamo cercato di visualizzare come l’icosaedro di seconda densità possa espandersi nell’ottaedro di terza densità, benchè Robert Lawlor abbia detto che poteva essere fatto, nel suo libro Geometria Sacra. Ci siamo fermati su questo problema per quasi quattro anni e solo recentemente nell’Ottobre 2000, abbiamo avuto l’immensa soddisfazione di arrivare su un sito web che ci ha fornito un chiaro diagramma su come si potesse fare! Ancora una volta, il primo oggetto deve fare una rotazione angolare mentre si espande nell’oggetto seguente. Così, ora presenteremo la gamma completa di rotazioni e aggiustamenti che devono essere fatti, in ordine, in modo che il lettore possa vedere come tutto cambia nella sua progressione di forme.

ICOSAEDRO CENTRALE IN OTTAEDRO

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Inclinando in modo angolare l’icosaedro sul suo lato (non abbiamo calcolato l’esatto grado di inclinazione necessario) e aggiungendo una speciale forma tetraedrica armonica in dodici punti differenti, possiamo costruire l’ottaedro. Come vedremo anche dopo, è apparso un crop circle all’inizio del 2000 che ci ha mostrato il lavoro interno di questa espansione! In ognuno di questi casi dove i Solidi Platonici sono stati visti espandersi, deve avvenire un movimento di inclinazione in quanto la spirale causa la naturale espansione della forma e semplicemente l’aumento della densità vibrazionale produce il risultato. Quando avete una vibrazione superiore, le forme si trasformano in oggetti di complessità maggiore. E’ interessante vedere come l’icosaedro possa apparire in entrambi gli estremi dello spettro nel modello Vedico, alla seconda e settima dimensione. In questo sistema a Ottava, l’icosaedro è la prima geometria che si cristallizza dalla sfera e la geometria finale ad esistere prima che le vibrazioni si fondano nuovamente nella purezza della sfera. Speriamo in futuro di trovare un programmatore informatico che possa creare una accurata animazione di questo processo pulsante, rotatorio e angolatorio, in quanto ora non è difficile col software a disposizione. Per chi è interessato, l’immagine e il dettaglio dell’espansione da icosaedro a ottaedro è di Robert Conroy ( ).

OTTAEDRO IN TETRAEDROL’ottaedro si trova al centro del tetraedro a stella e questo si vede bene nel diagramma sotto, dove in alto a destra mostriamo come uno di otto tetraedri si attacca a ogni faccia dell’ottaedro sulla destra per formare un tetraedro a stella a sinistra. E’ importante ricordare a questo punto che queste forme armoniche non “stanno li” semplicemente, ruotano. Il toroide sferico che le circonda, descritto e illustrato nei capitoli precedenti, ci mostra dove si trova l’asse di rotazione. Notate che se l’ottaedro ruotasse normalmente su un asse che andasse da punta a punta, sarebbe forzato ad inclinarsi di 45° sul suo lato divenendo un tetraedro a stella, che quindi avrebbe un diverso asse da punta a punta. In questa immagine l’ottaedro è l’oggetto a destra e la sua trasformazione in tetraedro a stella è mostrata a sinistra. Possiamo vedere che l’ottaedro ha necessitato di una inclinazione per “rientrare” nella nuova forma, dove ogni faccia dell’ottaedro germoglia in un tetraedro. Simili movimenti possono essere visti nello screen saver di Windows “3D Flower Box”: 

  

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TETRAEDRO A STELLA IN CUBOSe ora connettiamo le punte del tetraedro a stella assieme avremo un cubo. Questo può essere visto nel diagramma di sopra, dove la formazione a “scatola” esagonale viene disegnata attorno alle sei punte esterne del tetraedro a stella. Studiando la Griglia Globale di Bruce Cathie e altre fonti, sembra che il cubo “rientri” meglio nel toroide sferico e in questo nessuna delle punte vengono allineate con i poli della CU. La posizione più simmetrica e stabile per il cubo sembra essere quando quattro dei suoi punti si trovano sopra l’equatore e altri quattro si trovano sotto. Questo porterebbe l’asse nord-sud della CU ad attraversare il centro di due facce cubiche, una sopra e una sotto. Se questo è il “punto di riposo” naturale per il cubo nella CU, allora ci servirebbe ruotare o inclinare il tetraedro a stella sul lato mentre si espande, ancora di 45° esatti. Inoltre, questo orientamento del cubo ci permette di inserire l’ottaedro nel suo proprio orientamento, con i suoi vertici allineati da nord a sud. Possiamo vedere questo allineamento cubo-ottaedro nell’immagine subito seguente a quella qui sotto.

CUBO IN DODECAEDROOra, ogni faccia del cubo si espande in una forma a tetto composta di cinque linee equidistanti e i vertici a due e tre lati del “tetto” si uniscono per formare pentagoni. Nella prossima immagine, solo due lati del cubo sono visibili come linee tratteggiate e non appaiono identiche come forma. Per questa espansione, il cubo deve inclinarsi in una o due posizione angolari (che non abbiamo calcolato) mentre viene stabilito l’asse rotazionale del dodecaedro: 

 

DODECAEDRO NELL’ICOSAEDRO FINALE

Bruce Rawles' Interpenetrating Solidi platonici,formati attraverso il programma POV.

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Infine, ogni faccia del dodecaedro si muovera a spirale e fiorirà in una stella (o forma Chevron), formando l’icosaedro. Ogni linea nel nuovo icosaedro divide ogni linea del dodecaedro attamente a metà. Sembra che non sia necessaria alcuna inclinazione rotazionale per completare questa transizione, in quanto la Griglia ci mostra che il dodecaedro è perfettamente ed equamente incastrato con l’icosaedro. Il diagramma di sopra, creato da Bruce Rawles nel suo sito web Sacred Geometry col programma POV – Persistence of Vision, mostra la crescita descritta dalla cultura Hindu di un dodecaedro in un icosaedro sulla destra.

ICOSAEDRO IN SFERAInfine, l’icosaedro porta all’Unità, in quanto è il Solido Platonico più vicino alla Sfera, dove le vibrazioni cessano di esibire geometria e raggiungono la Singolarità. Ancora, a questo punto, sembra che ogni inclinazione o rotazione non sia probabilmente più necessaria:

IL PROBLEMA E’ RISOLTOCosì, la parte geometrica del puzzle sembra risolta dalla cosmologia Hindu. In qualche modo, i progettisti di questa cosmologia hanno estrappolato queste relazioni armoniche, che coinvolgono la rotazione. l’inclinazione angolare e l’espansione di dimensione, ognuna delle quali avvengono naturalmente negli esperimenti del Dr.Fuller e del Dr.Jenny, aumentando semplicemente la frequenza in un dato liquido. Inoltre, se non ne avete ancora idea, ricordate che ora abbiamo un modello sicuro per spiegare come un pianeta possa avere un improvvisa ” inversione polare”. Se queste geometrie organizzano e formano i continenti, allora cosa accade se la Griglia si espande? Ricordiamo il lavoro del Dr.Athelstan Spilhaus per il NOAA, che ha mostrato che l’espansione continentale della Terra ha seguito le linee guida di queste forme geometriche. Continuando a crescere e formare i continenti in modi diversi, avrebbero necessariamente causato aggiustamenti angolari dell’asse di rotazione planetario per mantenere la propria forma. Ra spiega piuttosto chiaramente che hanno “tutte le ragioni per credere” che la Terra “riallineerà di 20°” il suo asse quando avviene il cambiamento energetico. Se dividiamo 360° di un cerchio per un fattore 20, otteniamo 18 diverse unità o facce. Venti è un angolo “geometrico” per il movimento della Griglia e sospettiamo che coinvolga una inclinazione della griglia di Becker-Hagens che abbiamo visto precedentemente, che ha 120 diverse facce. Se ricordiamo, questa griglia è stata formata prendendo due forme a icosaedro e inclinandole una dentro l’altra, quindi connettendo assieme tutte le linee- Questo forma quello che i Dr.Becker e Hagens hanno chiamato “Unified Vector Geometry 120 Polyhedron.” Così, chiudendo questo capitolo, è facile che gli scienziati della corrente ufficiale non saranno contenti o non comprenderanno come una antica cultura potesse avere il “legame mancante” che semplifica drammaticamente e unifica tutte le teorie di fisica eterica che abbiamo discusso. Può sembrare incredibile che una tale “primitiva” cultura potessere avere accesso a questo tipo di informazione, la prova è qua e tutti la possono vedere. Siamo grati per aver trovato il libro classico di Prasad, che ora ci permette di vedere quale maestria scientifica esistesse nella cosmologia Vedica. Nei volumi futuri, mentre affrontiamo la connessione tra le CU e il tempo, ci riferiremo ancora a questo libro..quindi le sorprese non finiscono. Anche il lavoro di Seth ci fornirà ulteriori concetti illuminanti in quest’area quando discuteremo del tempo. Nel prossimo capitolo vedremo che gli antichi Ariani dell’India non erano i soli a comprendere il sistema di energia universale dell’unità di coscienza; infatti, l’archetipo dell’”Albero del Mondo” si mostra in un notevole numero di diverse mitologie da tutto il pianeta e le sue descrizioni sono chiaramente connesse alle proprietà della CU.

RECAPIn questo capitolo abbiamo fuso assieme concetti antichi, moderni ed “extraterrestri” che riguardano le densità superiori.La scienza moderna contiene diversi concetti differenti e in conflitto sul numero delle “dimensioni” nell’ universo. L’antica/ extraterrestre scienza eterica concorda sul punto che esistano 8 densità di “colori reali” nella vibrazione eterica. Gli scienziati moderni credono che esistano altre rotazioni di 90° o “ortogonali” che possiamo fare nello spazio per arrivare alla “dimensione superiore”. Questo è un concetto matematico e forma un paradosso fisico, come abbiamo descritto. I nostri scienziati hanno confermato che le geometrie Platoniche devono essere coinvolte relativamente alle dimensioni superiori, anche se non sembrano capirne il motivo. L’idea della geometria come vibrazione si lega con i dati osservati in modo molto più chiaro. Il Dr.Richard Thompson e altri, ora stanno rivelando che l’antica cultura Vedica dell’India contenesse un alto livello di avanzamento scientifico, inclusa la conoscenza del Sistema Solare, di mezzi volanti e armi nucleari. Viene anche mostrata una chiara connessione con la cosmologia eterica/”dimensionale”. Nel sistema Vedico, il termine “Prakriti” significa “materia cosmica indifferenziata”. L’Uno Creatore viene chiamato Parabrahman o Brahman e si dice che effettui il “Grande Respiro” nella cosmologia Vedica. La parola Vedica per i livelli di vibrazione eterica è “Tattvas”. Benchè siano tipicamente modellati in un sistema a 5 pieghe, possono anche essere modellati in un sistema a sette pieghe, mostrando ancora chiaramente l’evidenza di una cosmologia ad “Ottava”. La parola “Prana” è simile al nostro concetto di etere, in quanto rappresenta “un oceano di cinque Tattvas di base”. Possiamo vedere una chiara connessione ad una energia simile ad un fluido. Il termine “Svara” si riferisce alla “corrente dell’onda vitale” nell’ Universo, che Ra chiama la “linea spiraleggiante di luce”. Questa è la linea di base del movimento che le azioni di espansione-

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contrazione seguiranno. Estratti dal libro di Seth illustrano il punto più chiaramente. Il “Grande Respiro” di Parabrahman è anche associato con il riscaldamento e il raffreddamento e la cosmologia Vedica afferma che quando sono stati formati inizialmente gli eteri, sono stati “lanciati in sfere”. Questa è una notevole corrispondenza con l’osservazione. La parola “Manu” si riferisce alla Mente Universale e nel nostro ambiente planetario ci sono sette Lokas o livelli vibratori di esistenza; altra chiara connessione. Il concetto Vedico dei “Trutis” è letteralmente identico a quello che abbiamo già scoperto relativamente alle “Unità di Coscienza”. Seth descrive le Unità di Coscienza come aventi la struttura di un toroide sferico, come ci aspetteremmo.14.13 Seth fornisce una comprensione approfondita delle qualità elettromagnetiche delle CU. I componenti vibrazionali della CU sono sottolineati da Seth, incorporando suono e colore e geometria. Le CU sono direttamente responsabili per la formazione della materia nella cosmologia di Seth e questo è direttamente legato alla coscienza. Seth descrive come queste unità obbediscano ai principi di attrazione e repulsione, cosa che vediamo nel bilanciamento gravità/levitazione, magnetismo e altre forze. La connessione viene anche stabilita in modo che il grado di “carica” in una unità di coscienza venga formato dalla quantità di energia vibratoria/emozionale originalmente immessa nella sua produzione. La descrizione di Seth del comportamento delle CU coinvolge anche una pulsazione espandente e contraente. Nella cosmologia di Seth, l’ energia emozionale è la forza primaria dietro la manifestazione e il comportamento delle unità di coscienza. La connessione tra l’ energia emozionale e la creazione di unità che formano materia, porta alla filosofia spesso citata del concetto “Voi create la vostra realtà”. La cosmologia Vedica dimostra anche la conoscenza dell’effetto di spinta-tirata tra i movimenti eterici di “Gravità” e “Levitazione”. Prasad ci dice che “La scienza del respiro e la sua connessione al Cosmo, è il singolo segreto più profondo di tutti gli ordini esoterici”. Nel sistema Vedico questa idea di respiro è direttamente connessa al Sole. Ramanujan poteva avere la conoscenza della cosmologia Vedica in mente quando ha formato le sue “funzioni modulari” basate sull’Ottava, che è ancora il sistema primario per le “dimensioni superiori” usato dai teorici della Superstringa. La congettura di Taniyama-Shimura ha mostrato che le “funzioni modulari” di Ramanujan possono essere connesse matematicamente con le forme geometriche dell’Ottava. Vediamo nuovamente l’Ottava nella sequenza della sfera, seguita dall’icosaedro centrale, dall’ottaedro, dal tetraedro a stella, dal cubo, dal dodecaedro, dall’icosaedro e di nuovo la sfera. Mentre l’icosaedro centrale si espande nell’ottaedro, si sposta angolarmente e questo è modellato nel diagramma di Robert Conroy. L’espansione da ottaedro a tetraedro necessita di una inclinazione di 45°. L’espansione da tetraedro a cubo necessita di un’altra inclinazione di 45°. La trasformazione da cubo a dodecaedro viene rivelata da una forma che emerge su ogni faccia del cubo. Aree di due e tre lati di questa forma si uniscono per formare le facce pentagonali del dodecaedro. Il dodecaedro si espande naturalmente di nuovo nell’icosaedro senza inclinarsi. L’icosaedro in sfera è la trasformazione più misteriosa di tutte. Chiudendo, la cosmologia Vedica/Hindu che abbiamo visto in questo capitolo ha una corrispondenza quasi incredibile col modello eterico. Nel prossimo capitolo vedremo che molte mitologie planetarie hanno visualizzato la struttura complessa della CU e l’hanno chiamata “Albero del Mondo”.

LA TEORIA E8Un'interessante teoria geometrica del tutto è la Teoria E8 di Garrett Lisi, che per la sua bellezza ed eleganza ritengo meriti di essere citata. Garrett Lisi (39 anni) è un fisico sui generis, non lavora per alcuna università e si diletta a fare surf tra le onde hawaiane e a dormire nella giungla. La sua ricerca indipendente lo ha portato a formulare un modello teorico dell'Universo chiamato E8 (il nome deriva dallo schema matematico che lo contraddistingue). Ciò che ha fatto Garrett è scoprire che tutti i fermioni e tutti i bosoni possono essere inseriti in un quadro matematico, rappresentabile in forma geometrica, e che in questo quadro i rapporti tra le varie particelle sono predittivi del loro reale comportamento in Natura.  

Il modello di Lisi inizia mettendo in ordine le particelle considerando, in primis, la carica elettrica e lo spin. La prima carica simmetrica è la carica elettrica e Lisi crea una linea verticale dove collocare le particelle seguenti: positrone +1 , quark up + 2/3, antiquark down + 1/3 / quark down - 1/3, antiquark up -2/3, elettrone -1. Poi combina la carica elettrica con la carica debole creando un grafico a due dimensioni (la carica elettrica è l'asse Y e quella debole l'asse X) determinando il modello di unificazione elettrodebole; al centro del modello sono presenti i bosoni di Higgs. Il passaggio successivo include anche la forza forte ed il modello continua a mostrare la sua simmetria. Aggiungendo una nuova dimensione che prenda in considerazione lo spin up e lo spin down si ottiene un modello a 6 dimensioni, che include la forza gravitazionale. Nel modello restano anche degli spazi vuoti che rappresenterebbero delle particelle non ancora scoperte (in virtù di questo il modello potrà essere facilmente verificato o

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invalidato). Portando il tutto ad 8 dimensioni siamo in grado di includere anche le particelle della seconda e della terza generazione, ed a questo punto emerge il gruppo matematico di Lie (si pronuncia "li") detto E8, che fornisce la struttura definitiva alla teoria. In pratica la teoria di Garrett dipinge uno splendido mandala della realtà che autocontiene le informazioni su cui l'intero Universo fisico si basa. La teoria di Garrett ha diviso il mondo scientifico, tra coloro che la appoggiano ecco due interventi qualificati:

"Uno dei migliori modelli di unificazione che io abbia visto in molti, molti anni!" Lee Smolin (Perimeter Institute for Theoretical Physics, Canada)

"Alcune possibilità teoriche di grande fascino scaturiscono dalla teoria di Lisi, e Garrett potrebbe aver intuito qualcosa di veramente profondo!"

David Ritz Finkelstein (Georgia Institute of Technology di Atlanta)

  Ecco i simboli utilizzati negli schemi di Garrett per descrivere tutte le varie particelle:

Questo modello non è verificato sperimentalmente e non è detto che corrisponda alla corretta teoria della struttura del cosmo. E' indubbio però che l'accuratezza delle simmetrie presentate nel modello, che rispettano le leggi fisiche conosciute, indica qualcosa di più che una mera coincidenza. L'animazione dello schema matematico creato da Garrett permette di focalizzare aspetti diversi della stessa teoria, in pratica mettendo a fuoco i vari rapporti tra le particelle e le forze. E' molto bello osservare come tale animazione mostri nettamente delle figure di Geometria Sacra.Omniverso e Multiversi

Universo: un preciso continuum spazio-temporale,  con tutta la materia-energia in esso contenuta. Multiverso: tutte le possibili configurazioni di un Universo. Omniverso: tutte le possibili configurazioni di un Multiverso.

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Se accettiamo l'idea di molteplici dimensioni e molteplici possibili universi, allora possiamo pensare al concetto di Omniverso come all'insieme di tutti i possibili Multiversi ed Universi, con tutte le leggi fisiche possibili. In una struttura ad albero, l'Omniverso è il tronco, ogni Multiverso è un ramo ed ogni Universo è una foglia. Se invece consideriamo l'Omniverso come una foresta, un Multiverso allora è un albero nella foresta ed un Universo è un ramo su quell'albero. I diversi modi di vibrazioni delle stringhe permettono di concepire un numero enorme, se non infinito, di Universi paralleli. I Multiversi sono classificabili tramite la classificazione del cosmologo svedese Max Tegmark.

MULTIVERSO DI I LIVELLO (ML1)E' il livello base di Multiverso, l'idea di fondo è che lo spazio sia infinito e sostanzialmente piatto, riempito in modo uniforme di energia e materia. Ogni singolo Universo è semplicemente una zona dello spazio che ancora non è stata vista. Il nostro attuale limite di osservazione è di circa 45 miliardi di anni luce, cioè la distanza che la luce ha percorso dal Big Bang ad oggi (una sfera che abbia questo limite come raggio è chiamata "volume di Hubble"). La dimensione del volume di Hubble è maggiore dell'età stessa del nostro universo (13,7 miliardi di anni) perché nel frattempo l'Universo si è espanso. Nel Multiverso di primo livello si ipotizzano infiniti volumi di Hubble, ognuno dei quali contiene un Universo (per lo più simile al nostro, tranne che nel modo in cui la materia si è aggregata) che non potrà mai osservare gli altri.  

MULTIVERSO DI II LIVELLO (ML2)Al secondo livello troviamo Universi con costanti fisiche diverse (quindi con proprietà cosmologiche diverse), che possono avere tipi di particelle differenti tra loro ed anche un diverso numero di dimensioni. Questi Universi nascono da una sorta di schiuma quantistica (Teoria dell'Universo a Bolle), alcuni sparirebbero rapidamente dall'esistenza, mentre altri arriverebbero ad espandersi oltre un punto critico che permetterebbe la creazione di strutture galattiche. Ogni bolla causata dalle fluttuazioni quantistiche genererebbe quindi un ML1. Il Multiverso ML2 sarebbe una regione infinita di spazio-tempo riempita con un numero infinito di

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ML1.

 

Multiverso di III Livello (ML3)

Al terzo livello abbiamo la Teoria a Molti Mondi di Hugh Everett III. Il Multiverso in questo caso è l'insieme di tutte gli Universi possibili che nascono da tutti i probabili esiti di un evento; comprende quindi sia tutti gli Universi paralleli che possono essere generati da un Universo specifico (e quindi con lo stesso set di leggi fisiche), che tutti gli Universi possibili generati da condizioni quantistiche differenti al momento del Big Bang (con costanti fisiche differenti). Non vi è grande differenza dal concepire gli infiniti volumi di Hubble di un ML1 o ML2 alle infinite possibilità quantistiche di un ML3, salvo che i primi sono separati da loro da vere e proprie distanze fisiche, mentre le seconde sono separate da astrazioni quantistiche definite nello Spazio di Hilbert (uno spazio matematico astratto che permette la copresenza degli Universi ma non la loro interazione). Nota - Un aspetto estremamente interessante della teoria degli Universi Paralleli quantistici riguarda il tempo: se consideriamo il tempo come una modalità di descrivere il cambiamento della struttura della materia (l'invecchiamento di un oggetto, in effetti, non è altro che un modo diverso di disporre atomi e molecole), ecco che il tempo diventa semplicemente un modo per mettere in sequenza l'insieme di tutti i possibili universi, con tutte le possibili strutture della materia concepibili. Gli Universi di per sé sarebbero statici e il cambiamento solo un'illusione!

MULTIVERSO DI IV LIVELLO (ML4)Il quarto livello è quello ultimo, in cui può esistere qualsiasi tipo di Universo, non solo con differenti arrangiamenti delle particelle (ML1) o con costanti fisiche diverse (ML2) ma perfino con leggi fisiche che vanno al di là della matematica ordinaria e che per noi sono del tutto inconcepibili. Il quarto livello comprende qualsiasi struttura multiversale possibile (è l'Omniverso) e chiude la gerarchia dei Multiversi, non può esserci quindi un quinto livello. Per astrazione a questo livello sono concepibili tutti i piani di realtà possibili e immaginabili, inclusi quelli mitologici, fantasy, fantascientifici ed horror (come quelli di H. P. Lovecraft).

VISUALIZZARE LE DIMENSIONI SUPERIORI Adesso che abbiamo visto che la stessa fisica contempla la possibilità di dimensioni extra (dette anche dimensioni superiori) e di Universi paralleli, come possiamo visualizzarci tali dimensioni e tali realtà al di là dei nostri sensi ordinari? Rob Bryanton, nel libro "Imagining the tenth dimension", utilizza un interessante espediente che possiamo trovare in forma di video nel sito www.tenthdimension.com/medialinks.php. La sua intuizione ci permette di visualizzare un qualcosa altrimenti inconcepibile ed aprire nuove prospettive sulla realtà.

COS'È UNA DIMENSIONE SUPERIORE (RISPETTO A UNA DIMENSIONE INFERIORE)? Una dimensione superiore è quella che permette un grado di libertà in più di movimento a un oggetto che risiede nella dimensione precedente. Pensiamo a un punto ("dimensione zero"): in una linea può muoversi solo avanti e indietro, in un piano ha la libertà di muoversi orizzontalmente e in un volume può muoversi anche nel senso dell'altezza/profondità. Più avanziamo nelle dimensioni e maggiore sono i gradi di libertà di movimento acquisiti. Per aiutarci nel visualizzare le dimensioni superiori possiamo immaginare che a, a partire dalla prima dimensione (dove un punto può andare solo avanti e indietro), nel momento in cui aggiungiamo la possibilità di spostarci verso una ramificazione della linea originale saremo entrati nel piano e quindi nella seconda dimensione. Nel disegno sotto è raffigurata solo una ramificazione ma, ovviamente, possiamo ipotizzarne, quante ne vogliamo.

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Se aumentiamo i nostri gradi di libertà e immaginiamo di poter piegare quel piano di seconda dimensione ecco che staremo sfruttando la terza dimensione, poiché in quel modo saremo in grado di far spostare un punto da una posizione ad un'altra nel nostro piano da una posizione non contigua.

0. UN PUNTO - (NESSUNA DIMENSIONE) Iniziamo con un punto. Come il "punto" che conosciamo dalla geometria non ha nessuna grandezza, nessuna dimensione. È solo un'idea immaginaria che indica una posizione all'interno di un sistema.

1. LA PRIMA DIMENSIONE - UNA LINEA Un secondo punto, poi, può essere usato per indicare una posizione diversa, ma anch'esso è di grandezza non determinata. Per creare la prima dimensione tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una linea che congiunga i due punti. Un primo oggetto dimensionale ha solamente la lunghezza, nessuna ampiezza o profondità.

2. LA SECONDA DIMENSIONE - UNA DIRAMAZIONE Se noi ora prendiamo la nostra prima linea dimensionale e disegniamo una seconda linea che attraversa la prima, noi siamo entrati nella seconda dimensione. L'oggetto che noi ora stiamo rappresentando ha una lunghezza ed un'ampiezza, ma nessuna profondità. Per aiutarci ad immaginare le dimensioni più elevate noi rappresenteremo il nostro secondo oggetto dimensionale come creato da una seconda linea che si ramifica dalla prima. Ora, immaginiamo una razza di creature bidimensionali chiamate "Flatlanders". Come sarebbe essere un Flatlander che vive nel suo mondo bidimensionale? Una creatura bidimensionale avrebbe solamente lunghezza ed ampiezza, come se fosse il Re di una carta da gioco completamente piatta. Immaginiamo questo: un Flatlander non potrebbe avere un tratto digestivo, perché il canale dalla bocca all'ano lo dividerebbe in due pezzi.

Un Flatlander che cercasse di vedere il nostro mondo tridimensionale sarebbe solamente capace di percepire le forme in sezioni trasversali bidimensionali. Un pallone che passasse attraverso il mondo del Flatlander, per esempio, apparirebbe come un piccolo punto, diverrebbe un cerchio cavo che, inesplicabilmente, crescerebbe fino ad una certa grandezza per poi restringersi di nuovo ad un punto, prima di essere eliminato dall'esistenza. Noi esseri umani tridimensionali sembreremmo davvero molto strani ad un Flatlander.

3. LA TERZA DIMENSIONE - UNA PIEGA Immaginare la terza dimensione è la cosa più facile per noi perché è ciò in cui siamo in ogni momento della nostra vita. Un

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oggetto tridimensionale ha lunghezza, ampiezza, ed altezza. Ma ecco un altro modo di descrivere la terza dimensione: se noi immaginiamo una formica che cammina attraverso un giornale disteso su un tavolo, noi possiamo immaginare che la formica sia un Flatlander che cammina lungo il suo piatto mondo bidimensionale. Se adesso pieghiamo quel giornale nel mezzo, noi creiamo un modo per il nostro Flatlander-formica di scomparire "magicamente" da una posizione nel suo mondo bidimensionale ed essere immediatamente trasportato in un'altra posizione. Possiamo immaginare di averlo fatto prendendo un oggetto bidimensionale e di averlo piegato nella dimensione superiore, che è la nostra terza dimensione. Sarà più conveniente per noi per immaginare le dimensioni superiori se possiamo pensare così alla terza dimensione: la terza dimensione è quella in cui puoi "avvolgerti" per saltare da un punto ad un altro nella dimensione inferiore (la seconda).

4. LA QUARTA DIMENSIONE - UNA LINEA Le prime tre dimensioni possono essere descritte con queste parole: "lunghezza, ampiezza e profondità". Che parola possiamo assegnare alla quarta dimensione? Una risposta sarebbe: "durata". Se noi pensiamo a noi stessi come eravamo un minuto fa e poi immaginiamo come siamo in questo momento, la linea che potremmo disegnare dalla "versione di un minuto fa" alla versione dell' "adesso" sarebbe una linea nella quarta dimensione. Se potessi vedere il tuo corpo nella quarta dimensione saresti come un lungo serpente ondeggiante, con il tuo sé embrionale da una parte e il tuo sé deceduto dall'altra.

Ma poiché noi viviamo momento per momento nella terza dimensione, siamo come i nostri Flatlanders bidimensionali. Proprio come quel Flatlander che potrebbe vedere solo sezioni trasversali bidimensionali di oggetti dalla terza dimensione, noi come creature tridimensionali possiamo vedere solo sezioni trasversali del nostro sé quadridimensionale.

5. LA QUINTA DIMENSIONE - UNA DIRAMAZIONE Uno degli aspetti più intriganti di avere una dimensione sopra un'altra è che quaggiù, nella dimensione inferiore, noi non possiamo essere consapevoli del nostro moto nelle dimensioni superiori. Ecco un semplice esempio: se facciamo un nastro di Möbius (prendiamo una lunga striscia di carta, aggiungiamo una torsione e uniamo assieme con del nastro le estremità) e disegniamo una linea per tutta la sua lunghezza, alla fine la nostra linea sarà su entrambi i lati della carta prima di incontrarsi di nuovo. Appare, piuttosto straordinariamente, che la striscia ha solamente un lato, quindi deve essere la rappresentazione di un oggetto bidimensionale.

Questo vuol dire che un Flatlander bidimensionale che viaggiasse lungo la linea che abbiamo disegnato arriverebbe nel luogo da

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cui è partito senza mai accorgersi di aver lasciato la seconda dimensione. In realtà, ci sarebbero stati degli avvolgimenti e delle torsioni nella terza dimensione, anche se per lui la sensazione era di viaggiare in linea retta. La quarta dimensione, il tempo, assomiglia ad una linea diritta a noi, come se ci muovessimo dal passato al futuro. Ma quella linea diritta nella quarta dimensione in realtà, come accade al nastro di Möbius, si sta contorcendo e avviluppando nella dimensione al di sopra. Quindi, il lungo serpente ondeggiante che siamo noi in un particolare momento sarà percepito come se stessimo muovendoci in linea retta nel tempo, la quarta dimensione, ma ci sarà invece, nella quinta dimensione, una moltitudine di percorsi in cui potremmo ramificarci in ogni momento. Quelle biforcazioni saranno influenzate dalla nostra scelta, dal caso e dalle azioni degli altri.

La Fisica Quantistica ci dice che le particelle subatomiche che costituiscono il nostro mondo sono semplicemente collassate da onde di probabilità attraverso l'atto di osservare. Nel ritratto che stiamo facendo qui di noi stessi, adesso possiamo iniziare a vedere come ognuno di noi stia facendo collassare l'onda indeterminata di futuri possibili, contenuta nella quinta dimensione, nella linea quadridimensionale che noi sperimentiamo come "tempo".

LA SESTA DIMENSIONE - UNA PIEGA Cosa succederebbe se volessimo ritornare alla nostra infanzia e far visita a noi stessi? Potremmo immaginare di piegare la quarta dimensione attraverso la quinta, fare un balzo indietro nel tempo e nello spazio ed arrivare là. Ma cosa accadrebbe se volessimo arrivare in un mondo dove, ad esempio, abbiamo creato da giovani una grande invenzione che adesso ci ha reso ricchi e famosi? Potremmo immaginare il nostro sé quadridimensionale che esce fuori dal nostro momento presente tramite la quinta dimensione, ma non importa dove si vada da qua: il "grande inventore bambino" non è presente in nessuna delle scelte disponibili nella versione temporale corrente - "Non si può arrivare là partendo da qui" - non importa quanto siano implicate le scelte degli altri, le proprie e il caso. Ci sono solamente due modi per poter arrivare a quel mondo: uno sarebbe viaggiare indietro nel tempo, in qualche modo provocare gli eventi chiave che potrebbero far emergere l'invenzione, poi viaggiare avanti nella quinta dimensione per vedere uno dei possibili mondi nuovi che potrebbero essere emersi. Ma in quel modo sarebbe come prendere la via più lunga. La scorciatoia che potremmo prendere sarebbe quella di piegare la quinta dimensione mediante la sesta dimensione, questo ci permetterebbe di saltare immediatamente dalla nostra posizione attuale ad una differente linea pentadimensionale.

LA SETTIMA DIMENSIONE - UNA LINEA Nella nostra descrizione della quarta dimensione abbiamo immaginato di prendere la dimensione sottostante e di concepirla come un singolo punto. La quarta dimensione (il tempo) è una linea che può congiungere l'Universo come era un minuto fa all'Universo come è adesso. Nella visione più ampia possibile possiamo dire che la quarta dimensione è una linea che congiunge il Big Bang ad una delle possibili fini del nostro Universo. Adesso, poiché stiamo entrando nella settima dimensione, proviamo a immaginare una linea che tratti l'intera sesta dimensione come se fosse un singolo punto. Per fare questo dobbiamo immaginare tutte le possibili linee temporali che avrebbero potuto cominciare dal Big Bang unite a tutte le possibili fini per il nostro Universo (un concetto a cui noi spesso ci riferiamo come infinito) e trattare tutto questo come se fosse un unico punto.  

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La sesta dimensione (tutte le diramazioni temporali possibili a partire dal nostro Big Bang),  vista come un singolo punto, che corrisponde al nostro concetto di infinito, permette di visualizzare la settima dimensione come una linea tra due infiniti diversi.

Quindi, per noi, un punto nella settima dimensione sarebbe l'infinito; cioè l'insieme di tutte le linee temporali che sono avvenute o che potrebbero avvenire dal nostro Big Bang.

L'OTTAVA DIMENSIONE - UNA DIRAMAZIONE Quando noi descriviamo l'infinito come se fosse un "punto" nella settima dimensione, stiamo immaginando solamente una porzione dell'immagine globale. Se noi stessimo disegnando una linea eptadimensionale (cioè di sette dimensioni) avremmo bisogno di essere capaci di immaginare cosa potrebbe essere un punto differente nella settima dimensione, perché è quello a cui si congiungerà la nostra linea. Ma come può esserci qualcosa oltre l'infinito? La risposta è, ci possono essere altri infiniti completamente diversi, creati attraverso condizioni iniziali diverse dal nostro Big Bang. Condizioni iniziali diverse creeranno Universi diversi dove le leggi fondamentali della fisica, come la gravità o la velocità di luce, non sono le stesse che per noi e le linee temporali diramatesi da quell'inizio di Universo verso tutte le sue possibili fini creeranno un infinito che è completamente separato da quello che è associato al nostro Universo. Quindi la linea che noi disegniamo nella settima dimensione congiungerà uno di questi infiniti ad un altro.  

E, come sobbalzando per la grandezza di ciò che stiamo esplorando, se noi potessimo ramificarci da quella linea eptadimensionale per disegnare una linea verso un ulteriore infinito, noi staremmo entrando nell'ottava dimensione.

LA NONA DIMENSIONE - UNA PIEGA Come abbiamo già verificato, possiamo saltare da un punto ad un altro, in una determinata dimensione, semplicemente piegandola nella dimensione superiore. Se la nostra formica sul giornale fosse un Flatlander bidimensionale, piegando il suo mondo bidimensionale attraverso la terza dimensione gli permetteremmo di scomparire magicamente da un'ubicazione ed apparire in una diversa. Poiché adesso stiamo per immaginare la nona dimensione, dovremmo applicare le stesse regole: se noi fossimo capaci di saltare istantaneamente da una linea octadimensionale (ad otto dimensioni) ad un'altra, sarebbe perché saremmo stati capaci di piegarla attraverso la nona dimensione.

 

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10. LA DECIMA DIMENSIONE - UN PUNTO? Prima di discutere della prima dimensione, abbiamo detto che saremmo partiti con la dimensione zero, che è il concetto geometrico del "punto". Un punto indica un'ubicazione in un sistema ed ogni punto è di grandezza non determinata. La prima dimensione prende due di questi "punti" e li unisce con una linea. Quando abbiamo immaginato la quarta dimensione, era come se stessimo trattando la totalità di uno spazio tridimensionale, in un determinato istante, come un singolo punto e abbiamo disegnato una linea quadridimensionale fino ad un altro punto che rappresentava lo spazio in un istante diverso. Noi spesso ci riferiamo alla linea che abbiamo appena tracciato come "tempo". Poi nella settima dimensione, abbiamo trattato tutte le linee temporali possibili che potrebbero essere generate dal nostro Big Bang come se queste fossero un unico punto, ed abbiamo immaginato di tracciare una linea ad un punto che rappresentava tutti le possibili linee temporali di un Universo completamente diverso (ottava dimensione). Ora, poiché stiamo entrando nella decima dimensione, dobbiamo immaginare tutte le possibili ramificazioni per tutte le linee temporali possibili di tutti i possibili universi e trattarle come se fossero un singolo punto nella decima dimensione. Wow! Fino ad ora tutto bene! Ma qui è dove troviamo un blocco: se noi immaginiamo di continuare il ciclo con la decima dimensione, ed essendo il proseguo una linea, noi dovremmo immaginare un punto diverso verso cui far tendere quella linea. Ma non c'è rimasto nessun luogo dove andare! Dal momento in cui abbiamo immaginato tutte le linee temporali possibili per tutti i possibili universi come se fossero un singolo punto nella decima dimensione, sembra che il nostro viaggio sia concluso! Nella Teoria delle Stringhe i fisici ci dicono che le Superstringhe che vibrano in dieci dimensioni sono ciò che genera le particelle subatomiche che costituiscono il nostro Universo, così come tutti gli altri Universi possibili. In altre parole: tutte le possibilità sono contenute all'interno della decima dimensione, che sembrerebbe essere il concetto che noi abbiamo appena raggiunto immaginando di costruire dieci dimensioni, una dopo l'altra. Un concetto estremamente interessante della moderna fisica quantistica è quello della

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superposizione (superposition, in inglese), che corrisponde all'esistenza contemporanea - sul piano probabilistico - di molteplici stati di un sistema. Più concretamente significa che un elettrone esiste contemporaneamente in più posizioni nello spazio attorno al nucleo, questo però solo finchè non viene misurato (osservato)... a quel punto esce dallo  stato di superposizione ed assume una posizione specifica e determinabile. Ciò che è vero a livello subatomico sembra non esserlo a livello macroscopico, eppure nell'ambito della visione del Transurfing per ogni evento della nostra esistenza esistono moltplici varianti ed allineandoci con una di esse possiamo determinarne la manifestazione corripondente. Il parallelismo è netto... come un quanto ha una natura ondulatoria dove le possibilità sono sovrapposte e copresenti ed una natura corpuscolare dove può assumere un'unica posizione, così la nostra vita esiste come un insieme di molteplici possibilità, virtualmente infinite, ma si manifesta solo su quella variante a cui abbiamo dato energia ed attenzione. 

 Indubbiamente la meccanica quantistica non giustifica, sulla base delle sue osservazioni (verificate in modo incontrovertibile dalla comunità scientifica), una teoria così ardita sulla realtà...eppure  la sperimentazione empirica sembra proprio confermare questa visione e ciascuno potrà verificarlo, o meno, sulla base dell'esperienza personale!

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SAGGEZZA ET: PIANETI COME FORMAZIONI DI UNITÀ DI COSCIENZA

Modello geometrici del complesso di Cydonia su Marte sviluppato dai rapporti della geometria eterica moderna

HOAGLAND E MARTENel 1976, il frame 35A76 del satellite Viking Orbiter 1 (visibile nella seconda immagine sotto) ha mostrato una formazione che assomigliava molto a un viso umano con attorno qualcosa di somigliante a un copricapo Egiziano.Da quel momento, sono cresciute molto le speculazioni e le controversie attorno a questo oggetto, in un'area di Marte chiamata "Cydonia", col fallimento della NASA nel supportare ufficialmente che fosse semplicemente una formazione naturale, mentre altri ricercatori come Richard Hoagland, Tom Van Flandern e Stan Mc Daniel l'hanno studiata in dettaglio e hanno concluso che debba essere prodotto di una progettazione intelligente.Per i nostri propositi in questo capitolo, ci concentreremo sul lavoro di Richard Hoagland. Tramite un lavoro di ingegneria elettrica e processamento d'immagine digitale, Vincent DiPietro e lo scienziato informatico Greg Molenaar, il team di Hoagland ha potuto sviluppare una prima e accurata versione di un software per il miglioramento delle immagini, che ha poi fornito i dettagli sul lato in ombra della fotografia, che altrimenti sarebbe stato impossibile vedere.Questi dettagli hanno chiarito che la Faccia possedeva una "simmetria bilaterale", ovvero che era simile nei due lati..appariva come una Faccia.Più tardi, è stato scoperto il frame 70A13, che rivelava ulteriormente l'altro lato della Faccia e dettagli aggiuntivi. Quello che sembrava essere un oggetto gigante di forma piramidale, era situato a 10 miglia a sud-est dalla struttura a forma di Faccia. La struttura è quasi certamente artificiale, per la sua simmetria nei cinque lati, le linee rette e i suoi "contrafforti" agli angoli che sembravano usati per migliorare il supporto della stessa struttura artificiale.

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La "Piramide D&M" dal frame della Viking 70A13

Inoltre, in un'area approssimativamente a 10 miglia dalla Faccia, si trovano raggruppate altre collinette di forma piramidale, motivo per cui l’area è stata identificata come “La Città". In particolare un oggetto sembra letteralmente identico ad una visione aerea della Grande Piramide e può essere visto direttamente sopra il lato sinistro della freccia nella prossima immagine.Se guardate bene questa piramide, potete vedere quelle che sembrano essere due collinette di forma piramidale direttamente a fianco sul lato superiore e sinistro. Entrambe queste due colline più piccole si trovano sulla metà esatta delle facce della piramide, cosa che suggerisce ancora il progetto intelligente e non uno scherzo della natura.

La ”Faccia” e la "Città" dal frame della Viking 35A76

Quindi, immediatamente sopra e a destra della piramide più grande troviamo un altro oggetto chiamato "Il Forte", che sembra ancora mostrare i segni chiari di una geometria con angoli retti e quindi di una struttura artificiale.La freccia nell'immagine dimostra il presunto significato rituale della Faccia, da questo punto di vista, l'alba nell'importante data dell’Equinozio avverrebbe direttamente dietro la Faccia.Una collina di terra a diverse miglia ad est dalla Faccia, sembrerebbe utile come mezzo per deflettere il bagliore e rendere questa alba più impressionante da vedere.Le fotografie più recenti della NASA hanno solo aumentato la risoluzione con cui possiamo vedere quest'area, ma queste non sono state pubblicate sui maggiori media in modo abbastanza serio fino al 2000, col rilascio del film Mission to Mars della Disney corporation.

LA PRIMA IMMAGINE DIRETTA DELLA SUPERFICIE DI UNA STELLA diversa dal nostro sole è stata riportata da Andrea Dupree del Harvard-Smithsonian. La superficie della stella, Betelgeuse, è stata ripresa indirettamente usando l'interferometria speckle, in cui molte rapide esposizioni vengono unite per creare una immagine composita.Le immagini di Dupree, create con il Telescopio Spaziale Hubble, confermano i sospetti precedenti per cui la superficie di Betelgeuse esibisse una macchia luminosa gigante. Secondo Dupree, la macchia è più calda di 2000K rispetto alla zona circostante e questo può indicare un nuovo fenomeno fisico al lavoro in alcune atmosfere stellari.Tornando al nostro Sistema Solare, un altro punto di grande interesse è che la stessa città Marziana chiamata "Cydonia" è localizzata esattamente a 120° Ovest

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dall'enorme vulcano Monte Olimpo, situato a 19.3° Nord.Ovviamente, dice Hoagland, il vulcano è formato da uno dei nodi del tetraedro. Allora, la longitudine di 120° fuori linea della Città è esattamente un terzo della circonferenza di 360° del globo e quindi è sulla stessa longitudine di un altro dei vertici del tetraedro.Questo suggerisce ancora che l'energia dal vortice veniva in qualche modo controllata per le tecnologie energetiche nella città. Dopo la compilazione dei dati suddetti, il gruppo di Enterprise Mission realizzò anche che nei cicli di attività del Sole, le macchie solari hanno un picco a circa 19.5° sopra o sotto l'equatore prima di muoversi nuovamente verso l'Equatore; questa sembrava la loro posizione "ideale" quando tutto era bilanciato.Inoltre, una bizzarra formazione esagonale nelle nubi al Polo Nord di Saturno, sembrava mostrare il vertice del tetraedro, dove l'energia stava fluendo nel toroide sferico. Il perfetto cerchio all'esterno di ogni immagine e le linee scure dritte che si spostano verso il centro, sono altri chiari segni di un "punto nodale" di un vortice:

Anomalie del polo nord di Saturno, che mostrano la forma esagonale e un movimento vorticoso

EQUILIBRIO GEOMETRICO DI FORZE PER VIBRAZIONESe qualcosa avviene davvero tramite la geometria, cosa potrebbe essere? Movimenti di rapida rotazione, cambiamenti gravitazionali, cambiamenti nella materia e curvatura del tempo in questi punti? Perchè la geometria? Le linee dritte non sono solo una invenzione umana che non si vede in natura?In questo libro suggeriremo che il "punto" della geometria è la vibrazione, in quanto queste geometrie emergono naturalmente in un fluido vibrante. Differenti geometrie significano vibrazioni differenti. La geometria della vibrazione è quello che permette il bilanciamento tra i punti del vortice.Come abbiamo illustrato nei capitoli precedenti, i "domini del vuoto" visti dal Dr.Dmitriev in molte anomalie hanno una chiara polarità a 180°, quindi li abbiamo chiamati "unità di coscienza polarizzate".Questa formazione dell'unità di coscienza mostra la forza maggiore ai poli nord e sud e produce grande energia mentre l'etere trova un'apertura per fluire nella nostra realtà.Questa situazione altamente energetica e dalla gravità polarizzata, non è ideale per i requisiti di un pianeta; non è bilanciata abbastanza. Le trombe d'aria, per esempio, sono molto distruttive e ruotano a velocità tremende.Per formare con successo un pianeta, queste forze visibili ai poli Nord e Sud, dovrebbero essere distanziate in modo più equilibrato per tutto il globo, in modo che il pianeta possa mantenere la sua struttura e il suo bilanciamento.Ora, con la nostra conoscenza delle proprietà di un fluido vibrante, possiamo vedere che la Natura ha nuovamente fornito la risposta per noi. Forme come il tetraedro e l'icosaedro portano parte della "pressione" fuori dal flusso attraverso l'asse di rotazione e permettono a queste forze di "distribuirsi" e fluire più morbidamente attraverso il pianeta, come fiumi attorno a tutti i punti dei campi geometrici che si formano nel pianeta.Cosa più importante, le semplici proprietà della vibrazione ci danno la chiave che rende questo possibile, come vedremo nel capitolo seguente.

"MODELLO CAMPO-DINAMICO" ATTRAVERSO IL SISTEMA SOLARENel prossimo capitolo descriveremo la situazione completa per mostrare le connessioni vibrazionali tra la luce, il suono e la geometria; comunque nel resto del capitolo, mostreremo altre scoperte ingenue di Richard Pasinchnyk sui processi energetici planetari in una forma organizzata e lineare per confrontarle con le scoperte di Hoagland e colleghi. Discuteremo l'osservazione di Pasichnyk che indica un "modello Campo-dinamico" visibile nel Sistema Solare, su ogni pianeta. Questo fornisce un altro

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importante strato di prove per l'idea che ogni pianeta sia una "unità di coscienza" con la sua Griglia geometrica. Non avevamo accesso a questi dati quando abbiamo scritto The Shift of the Ages.

FORMAZIONI AD ANELLO ENERGETICO NELLA CUPrima di lanciarci nella descrizione di queste connessioni, dobbiamo coprire un altro aspetto del modello di Pasichnyk. Abbiamo visto che quando una unità di coscienza non è totalmente "polarizzata", i suoi campi entrano attraverso entrambi i poli nord e sud, quindi si diffondono per creare forme come l'icosaedro.Comunque, l'asse rotazionale rimarrà sempre nel campo come "linea" chiaramente visibile che attraversa la sfera da sopra a sotto. In modo similare, dice Pasichnyk, la formazione ad "anello" che può essere vista attorno ad un pianeta come Saturno, è fromata dalle stesse forze energetiche.In questo caso, dato che i campi entrano da ogni polo, si scontrano nel centro geometrico esatto della sfera. Questo forma energia e materia che quindi viene strutturata in anelli dai vari campi sferici annidati che abbiamo visto negli esperimenti precedenti. Come l'asse si forma nella polarità nord-sud della sfera, l'anello si forma nella esatta polarità est-ovest. L'asse curva attraverso il centro come linea retta e l'anello attraversa il centro come piano piatto che si estende per 360° formando un cerchio.Come ha mostrato Walter Russell con gli esperimenti nel suo libro "Atomic Suicide?" che poi ha replicato Peter Kelly, l'anello attorno alla sfera può essere creato in laboratorio, solamente con campi magnetici intersecanti. In questo esperimento, che abbiamo descritto nel Capitolo 10, due elettromagneti a forma di cono vengono posizionati frontalmente tra loro e quando vengono attivati, nel mezzo si forma un campo energetico.Piccoli trucioli di ferro lasciati cadere in esso, si organizzeranno in una formazione sferica. Questo è causato dal fatto che si produce un'area magnetica a forma di sfera tra i due coni. Quindi, quando i due coni vengono allontanati gradualmente, senza gravità o rotazione, la sfera forma un anello.Dall'esperimento replicabile di Walter Russell, possiamo vedere che l'anello è una conseguenza naturale dell'interazione di campi magnetici conici che entrano nella sfera dai due lati, non un singolo flusso da sopra o sotto come visto nella CU polarizzata.Questo spiegherebbe perchè le formazioni del "dominio del vuoto" non vengono circondate da un anello in questo modo:L'anello è l'ovvio punto di bilanciamento geometrico tra i campi che entrano e si intersecano da entrambi i poli della sfera.Nella CU polarizzata, il flusso energetico entra solo da un polo ed esce dall'altro e non si forma alcun anello.Con questo nuovo pezzo di dati in mente, possiamo procedere. Benchè molte persone credono che solo Saturno abbia gli anelli, Pasichnyk riassume ricerche recenti mostrando che tutti i pianeti evidenzino qualche forma di anello o almeno di "corrente ad anello" di energia nelle regioni equatoriali.

FENOMENO VARIABILE NEL TEMPODovremmo precisare un altro punto della ricerca di Pasichnyk. Sottolinea frequentemente fenomeni nei pianeti che sono variabili nel tempo, ovvero effetti energetici che cambiano nel corso del tempo.Possiamo pensare che sia vero in base al lavoro del Prof.Shnoll, che ha mostrato come il livello di reazione degli atomi e delle molecole sia direttamente influenzato dai movimenti planetari e celesti come il giorno, il mese lunare, l'anno solare e persino il passaggio "siderale" della Terra attraverso la galassia.Misurazioni di diversi composti prese allo stesso tempo, mostreranno variazioni quasi identiche, indicando che tutte le strutture molecolari su un dato pianeta vengono influenzate allo stesso modo.Inoltre, nell'ultimo capitolo abbiamo già mostrato che il campo magnetico della Terra, il campo gravitazionale e la velocità di rotazione possono cambiare, per una eclisse solare, con la diminuzione dell'energia solare o per un periodo di massimo solare, che aumenta l'energia disponibile.Nel nuovo modello possiamo aspettarci che tutti i pianeti mostrino notevoli cambiamenti che variano nel tempo. Non dimentichiamo che la gravità viene in realtà formata dalla spinta e tirata del flusso in entrata e uscita dell'energia eterica. Quindi con Mercurio e gli altri pianeti, inizieremo con alcuni fatti generali e cercheremo di rompere i principali punti di Pasichnyk in cinque categorie, per formare una struttura logica, organizzata e facile da leggere.Queste cinque categorie saranno anomalie magnetiche, fenomeni variabili nel tempo, fenomeni luminosi/energetici, anomalie ionosferiche/atmosferiche e anomalie strutturali/geometriche e ci servirà la sovrapposizione tra le categorie.12.5 Mercurio ha un raggio di 2.439 km e una massa di 3.30e23 kg. E' stato visitato solo una volta dall'astronave Mariner 10, che l'ha sorvolato tre volte nel 1974 e nel 75. Solo il 45% della sua superficie è stata mappata a quel tempo.Curiosamente, nel 1965 si è scoperto che Mercurio ruoterà tre volte in due dei suoi passaggi attorno al Sole, rendendolo l'unico pianeta con una risonanza orbitale/rotazionale diversa da un livello uno a uno. Osservazioni radar più recenti del polo nord di Mercurio hanno mostrato evidenze di acqua ghiacciata in certi crateri, che schermano il ghiaccio dal Sole, altra anomalia piuttosto inattesa.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Campo magnetico simile a quello della Terra. Mercurio ha un campo magnetico debole molto simile a quello della Terra, solo che il suo comportamento e i suoi eventi accadono con maggiore velocità. L'influenza del Sole sul campo magnetico sembra essere responsabile per questa maggior rapidità di comportamento, dato che Mercurio è più vicino al Sole e orbita attorno ad esso più rapidamente. Nella corrente teoria della dinamo, Mercurio non dovrebbe avere un campo magnetico.2. Anomalie nel centro. Secondo i concetti convenzionali della formazione planetaria, il cuore di Mercurio dovrebbe essersi solidificato o ghiacciato nei primi tempi del suo sviluppo. Questo avrebbe proibito a Mercurio di formare una dinamo magnetica nel modello corrente.3. Rotazione lenta. Mercurio ruota molto lentamente sul suo asse. Questo è un grosso problema per l'idea che il suo campo

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magnetico sia alimentato dal modello della dinamo.4. Campo elettrico forte. Inoltre, la magnetosfera di Mercurio ha un campo elettrico paragonabile a quello della Terra come forza, suggerendo che questo sia correlato con l'energia che prende dalla sua vicinanza al Sole.

FENOMENI VARIABILI NEL TEMPOI fenomeni variabili nel tempo su Mercurio includono:1. Emissioni radio da Mercurio vengono osservate sparire in certi punti e riapparire. Non abbiamo mezzi per spiegarlo con i modelli correnti.2. Elettroni e protoni vengono osservati nel fluttuare attorno a Mercurio in intervalli di sei secondi. Questo suggerisce che il nucleo di Mercurio sia una fonte variabile nel tempo con attività nucleare.3. Le aurore su Mercurio variano nel tempo, benchè nei modelli convenzionali dovrebbero rimanere fisse per la distanza di Mercurio dal Sole.4. Luminose emissioni di luce ultravioletta ad onde corte sono state osservate apparire e sparire nel corso di pochi giorni sul lato oscuro di Mercurio.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Delle aurore possono essere osservate alle latitudini di 30°, come atteso secondo il campo energetico basato sull'icosaedro.2. Vaghe formazioni possono essere osservate alle latitudini medie di Mercurio. Questo suggerisce un'atmosfera. Comunque, Mercurio non dovrebbe avere un'atmosfera per la sua vicinanza al Sole.3. Delle macchie luminose sono state osservate sulla superficie di Mercurio.4. Degli anelli sono stati osservati attorno a Mercurio, scuri e nebulosi con una tinta porporea.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Delle particelle intrappolate sono contenute nella ionosfera di Mercurio, troppo dense per spiegazioni scientifiche convenzionali. Questo suggerisce che vengono generate da un meccanismo dinamico interno, come ci aspetteremmo nel modello di Pasichnyk.2. Elio, idrogeno e ossigeno sono contenuti nell'atmosfera di Mercurio. Nei modelli convenzionali non c'è abbastanza forza gravitazionale perchè Mercurio possa trattenere un'atmosfera; il vento solare dovrebbe averla spazzata via.Pasichnyk suggerisce che Mercurio generi queste particelle dall'interno, tramite la fusione dell'idrogeno e che sia dovuto a quello che avviene nel nucleo del pianeta. I campi magnetici, per come li vediamo nel nostro modello, sono quelli che evitano il disperdersi dell'atmosfera.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Densità. Mercurio è grande solo un decimo rispetto a Venere e la Terra, ma è estremamente denso all'interno. Questa densità è tale che i modelli convenzionali per la formazione planetaria, sia quello della condensazione di polveri e gas che quello dell'aggregazione di meteore e planetesimi, non hanno modi per spiegarla. Più avanti in questo libro vedremo una nuova spiegazione.2. Tettonica. La maggioranza dei movimenti tettonici di Mercurio mostra che sono allineati con i poli, l'equatore e le latitudini medie, come atteso secondo il Modello Campo-Dinamico basato sull'icosaedro.3. Aurore polari. Sono state osservate delle aurore sui poli di Mercurio, che non dovrebbero essere possibili nei modelli convenzionali. Ricordiamo che queste ci mostrano dove le energie fluiscono nel cuore luminoso del pianeta.4. Ghiaccio polare. Come abbiamo affermato sopra, il ghiaccio è stato visto sul polo nord di Mercurio, mostrando ancora che vi avvengono fenomeni anomali, dato il calore innato di Mercurio. Mercurio non è un pianeta "fuso" sulla superficie come alcuni hanno lasciato credere, ma è certamente abbastanza caldo perchè questa sia una anomalia. Da dove arriverebbe il vapore? 

VENEREL'orbita di Venere forma quasi un perfetto cerchio, più di ogni altro pianeta nel Sistema Solare. Ha un diametro di 12.103,6 km e una massa di 4.869e24 kg. E' stato il primo visitato dalla Mariner 2 nel 1952 e poi è stato visitato da altre 20 sonde.Venere è solo leggermente più piccolo della Terra come dimensione e molto probabilmente possedeva molta acqua come la Terra, ma questa è poi evaporata e ora è circondato da dense nubi e non ha lune.Venere ruota molto lentamente sul suo asse in modo retrogrado e cosa più interessante, "i periodi della rotazione di Venere e della sua orbita, sono sincronizzati in modo che presenta sempre la

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stessa faccia verso la Terra quando i due pianeta si trovano nel punto piu ravvicinato." Questo suggerisce una connessione energetica interplanetaria che lega le orbite dei due pianeti, di cui discuteremo più tardi.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Campo magnetico debole. Dato che Venere è più vicina al Sole rispetto alla Terra, i nostri scienziati si aspettano che abbia un campo magnetico più forte. Questo è dovuto al credere che Venere debba aver formato un nucleo liquido con le attese condizioni di temperatura e pressione. Comunque, il campo magnetico di Venere è così debole che è stato misurato essere vicino a zero per un lungo periodo di tempo.2. Nessun componente verticale per il campo magnetico. Il misero campo magnetico di Venere si muove solo da est a ovest, non da nord a sud lungo l'asse di rotazione. Gli scienziati ammettono che questo pone una dura sfida al modello della dinamo. Quando iniziamo a osservare il nuovo modello, divengono possibili altre opzioni per i campi magnetici, come un nucleo del pianeta composto da materiale eterico luminoso che forma il campo magnetico e non un nucleo solido.3. Risposta magnetica al vento solare. In periodi in cui la pressione del vento solare è molto alta, il campo magnetico di Venere passa in forti e grandi variazioni, indicando un collegamento diretto tra i due elementi come ci aspetteremmo.

FENOMENO VARIABILE NEL TEMPO1. Velocità mutevole delle "particelle". Nell'atmosfera Venusiana, gli ioni di ossigeno e i protoni vengono osservati nel cambiare la loro velocità di movimento in relazione tra loro, violando ogni comprensione.2. Modifica nell'altezza della ionosfera durante le 24 ore. In un movimento simile ad un respiro, la ionosfera può cambiare di altitudine per diverse migliaia di km fino a soli 200km o 125 miglia, in un periodo di 24 ore. A basse altitudini, quasi non vengono visti ioni sopra i 200km.3. Modifica nell'altezza dell'atmosfera in 4 giorni. In un ciclo che dura 4 giorni, la copertura di nubi di Venere si alza e si abbassa di un km circa, o 0.62 miglia, lungo l'intera superficie del pianeta simultaneamente. Gli scienziati si riferiscono a questo come ad un "respiro fisso" di Venere e può essere osservato misurando la forza variabile del diossido di carbonio nell'atmosfera. Questo mostra la natura pulsante dei veri campi energetici che fluiscono dentro e fuori dal pianeta su base variabile nel tempo.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Aurore. Per la debolezza del campo magnetico di Venere, non ci si aspetterebbero le aurore. Il fatto che siano state osservate supporta il Modello Campo-Dinamico di Pasichnyk, mostrando la loro connessione con una fonte di energia interna e non con una "dinamo magnetica".2. Brillamento notturno dell'ossigeno. Durante periodi in cui l'attività solare ha dei picchi e vengono rilasciate delle flares, Venere mostra segni di atomi di ossigeno che brillano nel lato notturno. Questo era totalmente inatteso nei modelli convenzionali e suggerisce una connessione solare.3. Brillamento crescente vicino alla superficie. Due diverse sonde hanno determinato che penetrando l'atmosfera di Venere, si nota un aumento di brillantezza muovendosi verso la superficie.4. Fulmini senza precipitazione. Su Venere abbiamo osservato fulmini che non avvengono in congiunzione con le piogge; i nostri modelli correnti ci indicano che dovrebbero avvenire assieme. (Ricordiamo che questo è stato osservato anche nelle anomalie dei tornado dal Dr.Dmitriev).5. Più energia irradiata che ricevuta. Come notato anche da Richard Hoagland di The Enterprise Mission, Venere irradia un 15% di energia eccessiva rispetto a quanto ne riceva dal Sole.6. Densità di anelli o particelle all'equatore. Come proposto dal nuovo modello, Venere mostra un fenomeno a forma di anello denso di particelle a livello dell'equatore.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Carenza di nubi polari. Venere non ha nubi visibili che coprono i poli nord e sud, suggerendo i punti di entrata e uscita dell'energia che si muove verso il centro.2. Fori a media latitudine nella ionosfera. Come atteso in base alla geometria coinvolta, l'area di media latitudine di Venere mostra "fori" dove c'è maggior temperatura e un incremento energetico degli ioni di idrogeno all'interno. Con l'aumento dei campi elettrici e del flusso in salita di ioni in queste aree, abbiamo una deplezione corrispondente dell'energia del plasma circostante.3. Anomalie della pressione. In concordanza con la geometria, la pressione atmosferica è più alta a circa 30° di latitudine. I valori di alta pressione vengono osservati anche all'Equatore e vicino ai poli, a circa 60° di latitudine. (il polo è a 90° di latitudine) Comunque al polo troviamo la pressione più bassa. Queste anomalie non possono essere spiegate dalla rotazione di Venere ma ora sono comprensibili.4. Atmosfera super-rotante. Venere impiega 243 giorni terrestri per ruotare una volta attorno al proprio asse, in un movimento

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"retrogrado" inverso a quello di tutti gli altri pianeti. (La Terra ovviamente impiega un giorno). Comunque, i suoi venti a grande altitudine girano attorno al pianeta in soli 4 giorni. 5. Rotazione atmosferica retrograda. Gli strati esterni super-rotanti delle nubi di Venere si muovono in direzione opposta al movimento di rotazione del pianeta, quindi nella stessa direzione degli altri pianeti. Questo fenomeno delle nubi a grande altitudine richiede un meccanismo che guidi la rotazione ora osservata.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Regioni polari più calde dell'equatore. Le calde regioni polari sono ovviamente una sorpresa per gli scienziati; se il Sole fosse l'unica fonte di calore per un pianeta ci aspetteremmo le temperature maggiori all'equatore. Comunque, l'idea di una fonte di energia simile a un sole interno, alimentata da energia in entrata dai poli, suggerisce tale osservazione.2. "Collare di nubi polare" ai poli. Questa formazione nuvolosa mostra i punti di entrata e uscita dell'energia circostante che fluisce nel nucleo del pianeta dai poli.3. Gravità o onde planetarie dalle latitudini medie. Queste forze gravitazionali ci mostrano che le anomalie della formazione icosaedrica sulla Terra possono avvenire anche su altri pianeti.4. Onde di calore, jet, flusso di particelle e venti a medie latitudini. Iniziando col lavoro di Ivan Sanderson, tutti questi tipi di fenomeni sono stati osservati sulla Terra, corrispondenti alla geometria icosaedrica.5. Fulmini verso l'alto a 30° di latitudine. Una terra con picchi vulcanici a 30° di latitudine Sud conosciuta come Terra Aphrodite mostra fulmini che si muovono verso l'alto vicino ai picchi Beta e Alta. Questi flash non sono correlati con l'attività vulcanica. Possiamo vedere ancora come l'energia venga emessa con potenza da questi punti.6. Atmosfera profonda più fredda all'equatore rispetto ai 30° di latitudine. Questa osservazione la troviamo quando scendiamo sotto i 40km o 25 miglia nell'atmosfera Venusiana e contraddice ovviamente i modelli planetari.7. Caratteristiche geometriche variabili nel tempo lungo l'equatore. Specialmente le fotografie nell'ultravioletto di Venere, forme scure incluse alcune a forma di "Y", sono state osservate lungo l'equatore. La caratteristica a "Y" è stata osservata permanere per settimane e riapparire in intervalli di 4 giorni. Sappiamo che questa caratteristica ha persistito alla stessa longitudine per almeno decenni.Queste formazioni si trovano tra le due latitudini di 45° e sono lunghe circa 1000km/600 miglia e si muovono con apparente direzione angolare all'equatore. (Nota: Ogni punto nodale del dodecaedro è composto da tre linee che formano una "Y").8. Caratteristiche tettoniche anomale. Venere ha una crosta che si crede essere sottile e calda per il modello tettonico convenzionale. Comunque, osserviamo caratteristiche tettoniche e fratture ad angoli quasi retti conosciute come falle di trasformazione e crepe.Venere possiede anche un canyon più grande del Grand Canyon sulla Terra e si trova lungo l'equatore. Nei modelli tettonici convenzionali, la superficie di Venere dovrebbe essere relativamente liscia. Queste anomalie suggeriscono che le ipotesi di espansione e la geometria dei Campi lavorino in coppia.

MARTEPianeta Rosso è stato visitato la prima volta dalla Mariner 4 nel 1965 ed è stata seguita da molte altre incluse le due Viking nel 1976. Molte altre sonde hanno tentato di visitare Marte e hanno subito disastri inusuali e per alcuni il Dr. Zecharia Sitchin suggerisce una interferenza intelligente.In tempi recenti si è pubblicizzato molto Marte come somigliante alla Terra in passato, con oceani, acqua corrente, una atmosfera e persino la vita. Chiare evidenze mostrano che Marte ha ancora il cielo blu, aree di acqua e forme di vita. Marte possiede due lune, Phobos e Deimos, entrambe con qualità inusuali che suggeriscono che possano essere vuote internamente. Si muovono velocemente e vicine alla superficie. Inoltre, esattamente la metà della superficie di Marte è piena di crateri, mentre l'altra metà ne ha pochi. Questo, combinato con simili osservazioni sulle lune di Giove e Saturno, supporta significativamente l'idea del Dr.Tom Van Flandern per cui Marte un tempo fosse stato un satellite di un pianeta che è esploso, ora visibile nella fascia di asteroidi. Questo spiegherebbe la sua condizione "devastata" attuale, mentre un tempo la vita avrebbe potuto creare la città di Cydonia.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Campo magnetico quasi nullo o nullo. Dato che Marte ha una crosta solida esterna e una densità interna simile a quella della Terra, ci aspetteremmo che abbia un campo magnetico almeno di due volte più forte di quello che osserviamo ora. Se avesse un tale campo, dovrebbe essere variabile nel tempo. Può essere che l'ipotetica esplosione planetaria abbia causato questo danno energetico.2. Flusso ad alta velocità. Sul lato di Marte opposto al Sole, i deboli campi magnetici che sono stati osservati, fluiscono a velocità maggiore di quanto si possa spiegare con la sola forza centrifuga. Questo suggerisce che un nucleo luminoso si trovi al centro e funzioni come acceleratore di particelle.

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FENOMENI VARIABILI NEL TEMPO1. Schemi di stress polare mutevoli. La semplice idea di un movimento di convezione fluente nel magma di Marte non spiega gli schemi di stress variabili nel tempo osservati ai poli, che si muovono verso l'interno. Questo sarebbe normale nel nuovo modello.2. La tettonica e altri fenomeni variano con l'attività solare. Il comportamento tettonico è correlato con la produzione di energia solare e questo suggerisce con forza che i vari processi di movimento di Marte siano legati con l'energia in entrata dal Sole.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Onde oscurate. Le regioni a media latitudine, così importanti nel modello Campo-dinamico per la geometria, mostrano aree ondulanti di colore scuro.2. Macchie luminose e scure. Sono state viste anche nelle importanti regioni di media latitudine e suggeriscono un comportamento energetico correntemente inspiegato.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Nubi a spirale con jet ravvicinati al Polo Nord. Queste nubi raggiungono i 50km o 86 miglia in profondità, dove le teorie correnti suggeriscono che dovrebbero raggiungere solo 6-7 km o 10.7-11.3 miglia. Queste nubi sono molto simili agli uragani o alle nubi turbinanti sulla Terra. Ancora, stiamo osservando energia in entrata dai poli come atteso.2. Fenomeni meteo con connessioni solari. Nelle regioni medie definite geometricamente, troviamo eventi meteo molto attivi, sincronizzati con l'attività solare.3. Nubi parallele e tempeste di polvere a latitudini medie. Nubi che si muovono in formazioni parallele e tempeste di polveri suggeriscono ancora che le aree di media latitudine siano più energetiche.4. Fluttuazioni di temperatura e pressione a medie latitudini. Ancora, il nuovo modello di Pasinchnyk spiega geometricamente perchè ci sarebbero cambiamenti nel calore e nella pressione in queste zone.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Raggruppamenti di placche in uno schema a "trottola" ai poli. Questa notevole scoperta nelle regioni polari mostra che differenti unità di placche si raggruppano come trottole, in qualche modo fluendo assieme in un chiaro schema a vortice! Questi schemi avvengono in bacini circolari ai poli, in perfetto accordo con quello che ci attenderemmo per i principali nodi di questi campi energetici.2. Onde gravitazionali relative alle medie latitudini. Nei modelli convenzionali la gravità dovrebbe essere omogenea; però iniziando con la ricerca di Sanderson ora possiamo suggerire che le anomalie gravitazionali a medie latitudini verrebbero osservate anche in altri pianeti come Marte.3. Caratteristiche tettoniche tra i 40° di latitudine. Queste aree di attività sismica si ipotizza che siano formate solo dalla rotazione nella visione convenzionale, ma rientrano anche in questo modello.

GIOVEGiove è il quinto pianeta e il più grande del nostro Sistema Solare. E' più del doppio di tutti gli altri pianeti combinati e servirebbero 318 pianeti come la Terra per riempire il suo volume. Il suo diametro all'equatore è di 142.984km e si crede che il suo peso sia di 1.900e27kg. E' stato prima visitato dalla Pyoneer 10 nel 1973 e poi dalla Pyoneer 11, dalle Voyager 1 e 2, dalla Ulysses e più recentemente dalla Galileo.Giove è un pianeta gassoso, che non ha una superficie solida ma diviene più denso con la profondità. Recenti studi suggeriscono che contenga un piccolo nucleo roccioso simile a quello della Terra, circa 10 o 15 volte più grande della Terra. I suoi gas sono per il 90% di idrogeno, del 10% di elio e contengono tracce di metano, acqua, ammoniaca e roccia, composizione che si crede simile all'ipotetica nube planetaria che avrebbe dato la nascita ai pianeti.Sopra il nucleo roccioso si trova dell'idrogeno liquido metallico che contiene protoni ionizzati ed elettroni come nel Sole, ma a temperatura più bassa. Come per altri pianeti gassosi, Giove possiede venti ad alta velocità che controruotano in cinture adiacenti, dove le cinture dal colore luminoso vengono chiamate "zone" e le cinture dal colore scuro vengono chiamate "bande". Nubi controrotanti richiederebbero campi energetici controrotanti per mantenere la direzione.Nel 1610, Galileo scoprì le quattro lune più grandi di Giove, che sono Io, Europa, Ganymede e Callisto e questo diede supporto maggiore all'eretico concetto di Copernico per cui il Sole si trovasse al centro del Sistema Solare. Galileo venne così imprigionato per il resto della sua vita e forzato a negare ufficialmente la sua conoscenza dalla gerarchia religiosa.Al tempo di questa scrittura si riconoscono 12 lune minori attorno a Giove. Cosa interessante, Io, Europa e Ganymede orbitano tra loro in un rapporto armonico di 1 a 2 a 4 e si crede che Callysto si unirà a questo rapporto in poche centinaia di milioni di anni con un'orbita doppia rispetto a quella di Ganymede e con un periodo 8

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volte maggiore di quello di Io.La spiegazione convenzionale per questo è una "risonanza orbitale" e nel modello eterico vibrazionale viene totalmente chiarita. Tale "risonanza" viene anche vista nella cintura di asteroidi, in cui viene riconosciuta nei "Kirkwood resonance gaps". Queste spaziature precise tra diverse bande di asteroidi seguono i principi di base della musica e della vibrazione.

ANOMALIE MAGNETICHE DI GIOVE1. Molto grande di dimensione. Il campo magnetico di Giove si estende per 100 volte il suo raggio, in quanto è quattro volte più forte del campo magnetico della Terra. Questo esercita un impatto energetico maggiore sugli altri pianeti nel nostro Sistema Solare nel modello eterico.2. Connessione magnetosfera/corrente equatoriale. Con la compressione della magnetosfera di Giove, si attiva la corrente equatoriale; questo viene predetto dal nuovo modello ed è stato osservato negli esperimenti di Walter Russell.

FENOMENI VARIABILI NEL TEMPO1. Emissioni radio. Queste sono causate da un flusso di particelle che avviene lungo le linee di forza magnetiche e le fasi della luna più grande di Giove, Io, ne sono quasi interamente responsabili. Questo mostra la connessione tra i corpi esterni e i processi energetici interni, come ci lascia credere il lavoro del Prof.Shnoll sulle reazioni atomiche e molecolari.2. Incrementi dell'idrogeno ai poli. I livelli dell'idrogeno atomico e molecolare sono stati osservati nel variare col tempo nelle regioni polari, mostrando ancora le aree di flusso energetico che ci attenderemmo di trovare.3. Confini della nube. Esistono chiari confini tra le cinture e i sistemi di nubi e mostrano proprietà variabili nel tempo e controrotazione, mostrando i campi opposti.4. Fluttuazione della GRS (ndt. Grande Macchia Rossa) collegata all'attività solare. La Grande Macchia Rossa di Giove mostra cambiamenti che avvengono in sincronia con l'attività solare. Altri hanno fatto collegamenti tra i cambiamenti della GRS e le fasi delle quattro lune di Giove, mostrando ancora influenze esterne sulle energie di Giove, che i modelli correnti non si attendono.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Forte aurora inattesa. Come osservato il 5 Marzo 1979, Giove possiede una aurora al Polo Nord di 29.000km o 18.000 miglia, la più grande mai vista. Questa aurora è molto più forte di quanto atteso dai modelli convenzionali; esibisce anche tempeste di fulmini.2. Flusso di ioni 16 volte maggiore nella magnetosfera rispetto a quanto atteso. Questo ossigeno energetico e questi ioni solforici sono troppo forti per il modello corrente e suggerisce una fonte energetica interna più potente di quanto pensiamo.3. Più energia irradiata di quanta ricevuta dal Sole. Sono state fatte diverse interpretazioni sul motivo del rilascio di così tanta energia extra, ma nessuna sembra essere sostenibile; in breve, Giove deve avere una forte sorgente interiore come abbiamo proposto.4. Anelli scuri. Giove non dovrebbe avere alcun anello, ma sono stati scoperti dalla Voyager 1, più piccoli e meno coloriti di quelli di Saturno.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Particelle bloccate tra gli emisferi. Per alcune ragioni correntemente sconosciute, le particelle che si sviluppano lungo le linee del campo magnetico in una atmosfera non si trasferiscono all'altro. Nel modello di Pasichnyk questo ci mostra che vengono accelerate nella regione equatoriale prima di superarlo.2. Gas atmosferici carenti nelle regioni polari. La carenza di gas ai poli mostra ancora che vengono eliminati da un flusso di energia e particolato all'interno del pianeta, che entra nelle regioni polari.3. Cambiamenti di colore distinti a 30°. A 30° di latitudine, il colore delle nubi di Giove cambia drammaticamente. Questo ci mostra ancora che ai punti definiti dalla geometria, vediamo fenomeni anomali.4. Cinture di nubi controrotanti con chiari confini. Non si ha una solida spiegazione nei modelli atmosferici conosciuti per queste anomalie atmosferiche controrotanti.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Raggi X ai poli. Queste emissioni energetiche sono tipiche dell'accelerazione particellare e sono state osservate ai poli Nord e Sud, mostrandoci ancora il sistema di flusso energetico al lavoro.

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2. Aurore accelerate a 180° di latitudine. Dovremmo ricordare che la linea di longitudine a 180° divide perfettamente un pianeta a metà. Questo rapido movimento dell'aurora in un'area chiaramente definita geometricamente, ci mostra una anomalia che rientra nel nuovo modello e non è compresa convenzionalmente. Quando ricordiamo la geometria della Griglia Globale, questo è più semplice da capire.3. Vento polare di idrogeno. Questo mostra ancora il flusso di energia ai poli, indicando l'attività della CU. (ndt. Unità di Coscienza)4. Caratteristiche di calore inusuali a 35° di latitudine. Il calore dal Sole dovrebbe essere maggiore all'equatore e questa osservazione rientra perfettamente nel nuovo modello.5. Venti più rapidi a medie latitudini. Normalmente ci attenderemmo venti più rapidi all'equatore, ma invece hanno un picco a 20-30 gradi di latitudine e diminuiscono ai 10° di latitudine.

SATURNOLe due più grandi lune di Saturno solo Titano e Rea e al presente possiede 18 satelliti riconosciuti. Tre diverse paia di lune hanno interazioni "armoniche". L'orbita di Mimas è la metà esatta di quella di Teti, con una risonanza di 1:2. Encelado e Dione sono in risonanza 1:2, Titano e Iperione sono in risonanza 3:4. Questo è spiegabile convenzionalmente solo con una idea di "risonanza" nella gravità.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Campo magnetico significativo. Il campo magnetico di Saturno è grande come quello di Giove e nel nuovo modello può avere effetti energetici a lungo raggio, specialmente quando esistono interazioni geometriche specifiche tra Giove e Saturno come congiunzioni o opposizioni a 180°. Più tardi mostreremo che queste interazioni possono influenzare realmente la qualità delle trasmissioni radio anche più dei picchi di macchie solari e questo suggerisce che tali congiunzioni agiscano come "pilota" di altri cicli a lungo termine nel Sistema Solare.2. Magnetosfera reagente al vento solare. L'effetto diretto del vento solare sul campo magnetico di Saturno mostra ancora l'importanza dell'energia Solare nei processi planetari.3. Assi magnetico e rotazionale identici. Misurazioni satellitare hanno confermato che su Saturno l'asse magnetico è precisamente allineato con l'asse rotazionale. Questa è una sorpresa per i modelli correnti, in quanto normalmente questi campi sono fuori asse tra loro. Nel nuovo modello, questo preciso allineamento potrebbe essere la ragione per la prominenza degli anelli di Saturno; i campi si allineano perfettamente per crearli.4. Formazioni intrecciate nell'anello F. Questi strani "nodi" intrecciati sono stati osservati dalla Voyager 1 ma non nelle immagini della Voyager 2. Questa struttura tridimensionale non dovrebbe esistere se gli anelli fossero semplicemente composti da polvere e gas; suggerisce un complesso campo magnetico vorticoso, come troviamo nel nuovo modello che descrive due campi magnetici differenti e controrotanti che interagiscono.

FENOMENI VARIABILI NEL TEMPO1. Scariche di impulsi radio. Queste emissioni radio discontinue sono difficili da spiegare nei modelli correnti, che non forniscono una ragione per fenomeni che cambiano nel tempo.2. Aurora polare. L'aurora sopra i poli non viene osservata continuamente, ma cambia col tempo e con l'attività solare, come ci attenderemmo.3. Variazioni irregolari di luminosità. La luminosità generale di Saturno, come quella dei suoi anelli, mostra modifiche variabili nel tempo che si sincronizzano con l'attività solare. Questa sincronizzazione è irregolare, suggerendo altre influenze oltre al Sole.4. Sparizioni misteriose di anelli. Dal 18° secolo, gli anelli di Saturno sono stati osservati nello sparire occasionalmente. In altri casi, come osservato inizialmente dall'astronomo Maurice Ainslie, sono state osservate palle di radiazione ionizzante nel muoversi attraverso gli anelli e nell'assorbire materiale da essi.Questo sarebbe normale se il nucleo di Saturno rilasciasse formazioni naturali auto-luminose che assorbano materiale di plasma che forma gli anelli di Saturno. Ricordiamo che le prorietà 2 e 3 dei "domini del vuoto" del Dr.Dmitriev indicano che possono assorbire ed emettere luce e/o campi elettromagnetici.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Scariche elettrostatiche di Saturno. Quando le nostre sonde spaziali hanno attraversato l'area equatoriale, siamo rimasti sorpresi nello scoprire che Saturno emette una forte scarica energetica. Ora sappiamo che ruota come un faro segnalatore, in meno di 5 minuti di un grado di latitudine. Questo suggerisce che una struttura geometrica formi il campo. E' stata anche osservata una stabile corrente energetica lungo il piano degli anelli.2. L'idrogeno brilla vicino agli anelli. Questo brillamento di ioni di idrogeno eccitati, suggerisce che gli anelli vengano alimentati da una fonte energetica, non semplicemente da gas e polvere.

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3. Energia irradiata di 2.4 volte superiore. Saturno irradia più energia, di 2.4 volte superiore a quella che riceve dal Sole, violando i modelli conosciuti.4. Macchie luminose che formano bande. Macchie sferiche e bianche sono state osservate nel 1876, nel 1903, nel 1933, nel 1960 e nel Settembre 1990. Nel nuovo modello queste sarebbero "domini del vuoto" o formazioni naturali auto-luminose che emergono dal nucleo energetico planetario. La macchia vista inizialmente nel 1990 si è diffusa in un ovale di 21.000km o 1.305miglia e per Novembre si era espansa pienamente divenendo una banda circolare planetaria.Questo suggerisce che tali bande siano formate da emissioni energetiche interiori che vengono catturate nella rotazione del campo dal quale sono influenzate in questa particolare latitudine, quindi si diffondono nell'atmosfera. Cosa più importante, vediamo che i periodi temporali tra gli avvistamenti di queste macchie bianche corrispondono strettamente all'orbita di 29.4 anni di Saturno attorno al Sole, suggerendo ancora che i processi energetici di Saturno siano legati al suo movimento rispetto al Sole. Ricordiamo anche che il Dr.Dmitriev ha fatto una diretta correlazione tra il numero di NSLFs viste sulla Terra e la quantità di attività solare che avveniva in quello stesso periodo.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Riscaldamento dell'atmosfera. Senza una fonte energetica interiore è difficile spiegare perchè l'atmosfera di Saturno abbia un tale calore, specialmente vicino al centro, dove le temperature arrivano a 12000°K.2. Luminosità e vento ai poli. La luminosità e le correnti di vento energetico extra nelle regioni polari sembrano mostrarci ancora un flusso di energia vorticosa verso il centro del pianeta, dove ci aspetteremmo la presenza di "materia solare indifferenziata".3. Emissioni di raggi X ai poli. Questi raggi-X polari vengono emessi durante le aurore e mostrano proprietà da "acceleratore di particelle nucleari" dentro Saturno.4. Emissione di elio ai poli. L'elio che emerge dai poli di Saturno mostra qualità nucleari del nucleo e illustra ancora il movimento di energia ai poli.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Solchi tra gli anelli. I solchi tra gli anelli di Saturno sono numerosi, tanto che appaiono come tracce di un fonografo; questo sembra mostrarci una molteplicità di campi sferici annidati di energia che interagiscono nella regione equatoriale. Questi solchi non dovrebbero formarsi secondo i concetti gravitazionali convenzionali.Nel modello convenzionale che coinvolge solo la forza centrifuga, gli anelli dovrebbero allontanarsi dal pianeta, non avvicinarsi. Ricordiamo che l'esperimento di Walter Russell ha dimostrato un anello con soli campi elettromagnetici, mostrando che non ha a che fare con la semplice gravitazione, ma più con una intersezione di forze sul piano equatoriale della CU o toroide sferico.Nel nuovo modello, i due campi interagiscono geometricamente sull'equatore, il loro perfetto punto di bilanciamento e vengono quindi osservati nel centro.2. "Raggi" nell'anello B. Possiamo vedere cambiamenti geometrici variabili nel tempo nel secondo anello o "anello-B" che mostra formazioni a fetta che si estendono dal centro del pianeta. Si, esatto, strutture geometriche a linee dritte di energia! Questo mostra un campo magnetico geometrico ed è ben spiegabile osservando un vortice a forma di imbuto che si forma dal centro del pianeta.3. Spaziatura di 45° dei raggi. I raggi menzionati sopra mostrano la maggior attività in intervalli di 45° di longitudine. Questo si avvicina molto alle zone dei nodi dell'icosaedro lungo la superficie di una sfera! Vi rientrerebbe perfettamente un campo cubo-ottaedrico, in quanto 360 risulta moltiplicando 45x8.4. Irregolarità ad anello non-gravitazionali. Abbiamo menzionato alcune di queste, come anelli molto sottili, fini spaziature tra gli anelli, i solchi e i raggi. Abbiamo anche anelli con forme eccentriche, formazioni a spirale, formazioni ondulate. Nessuna di queste dovrebbe apparire per effetto della gravità, dove molte teorie si fermeranno.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Magnetosfera complessa e inattesa. Originalmente, dato che Urano non mostra segni di un nucleo sottile, i teorici della dinamo non si aspettavano un camp magnetico. Infatti possiede un campo magnetico molto complesso completamente inatteso, che Pasichnyk sottolinea in quanto "mostra il Modello Campo-dinamico in modo più chiaro della maggioranza delle osservazioni della Voyager sugli altri pianeti".2. Campi magnetici annidati. Urano possiede una magnetosfera dentro un'altra magnetosfera; questo è chiaro segno dell'esistenza di due campi energetici sferici "annidati" che interagiscono tra loro.3. Le linee magnetiche ritornano prima di raggiungere l'equatore. Tra questi due principali campi, alcune delle linee magnetiche di forza vengono osservate nell'"immergersi nuovamente" nel pianeta prima di raggiungere il punto medio all'equatore. Questo rientra nel modello Campo-dinamico, mostrando dove i campi interferiscono, annullandosi tra loro e venendo assorbiti nel nucleo energetico del pianeta.4. Convezione e co-rotazione. Come la Terra, i campi magnetici di Urano mostrano segni di un flusso circolante e i campi ruotano anche seguendo il movimento del pianeta.5. Campo magnetico fuori asse di 55-60°. Il Dr.Dmitriev fornisce significato alla spiegazione convenzionale per cui questo disassamento di 55-60°, misurato dalla Voyager 2 nel 1986, sia dovuto ad una recente inversione magnetica di Urano; Pasichnyk non concorda. Nel Modello Capo-dinamico potremmo pensare a questo "disassamento" come alla misurazione di un forte campo magnetico a 30° di latitudine, dove sarebbe atteso secondo la geometria dell'icosaedro.

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I modelli magnetici correnti si attendono solo un campo "dipolare", quindi solo un polo nord e uno sud per il pianeta; tali sistemi multi-polari non si credono possibili sui pianeti, ma sono stati osservati nelle stelle.

FENOMENI VARIABILI NEL TEMPO1. Emissioni radio polari con sei componenti variabili nel tempo. Al "debole Polo Nord Magnetico" di Urano, vediamo una fonte di emissioni radio che varia con le emissioni solari e che possiede sei componenti separati. Questo suggerisce un sistema complesso parzialmente guidato dall'energia Solare, come ci aspetteremmo.2. Incremento del flusso di protoni ed elettroni. Nella magnetosfera discendente di Urano, ci saranno incrementi ripetitivi e periodici nel flusso di protoni ed elettroni carichi. Questo è ben spiegato dal modello Campo-dinamico.3. La colonna di idrogeno varia per un fattore di due in 24 ore. La colonna di idrogeno Lyman-alpha su Urano è più forte di quanto previsto dal modello convenzionale e nel corso delle 24 ore varierà per un fattore di due; questa è indicazione di un campo magnetico nel modello di Pasichnyk.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Zone aurorali più vicine all'equatore che ai poli. Altra sopresa offerta da Urano è che l'aurora non si accumula attorno ai poli come abbiamo visto in altri pianeti, inclusa la Terra. Questo suggerisce che benchè Urano ruoti perpendicolarmente al Sole, le correnti energetiche del Sole rafforzano altre aree della geometria magnetica che sono allineate col vento solare, causando la materializzazione dell'aurora attorno all'equatore.2. Le aurore sono "auto-eccitate". Le aurore su Urano non sono correlate con l'attività solare per gran parte; sono guidate da processi interni e disturbano l'atmosfera superiore. Ricordiamo che Urano non mostra evidenza di un nucleo solido, quindi l'idea di un centro energetico simile al Sole è la spiegazione migliore.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Alte temperature anomale nell'atmosfera superiore. L'atmosfera superiore di Urano raggiunge temperature di 750°Kelvin, che causano la sua diffusione per 6.000km o 3.725 miglia sopra le nubi.2. 30% del calore atmosferico dall'interno di Urano. Le alte temperature osservate nell'atmosfera di Urano non possono essere spiegate dalla radiazione solare; è necessaria una fonte interna di energia come suggerisce il modello.3. Il Polo Sud non è abbastanza caldo. Dato che il Sole illumina sempre direttamente il polo rotazionale sud di Urano, noi penseremmo di trovarvi più calore rispetto al resto del pianeta. Infatti, le temperature planetarie sono piuttosto uniformi, persino l'area oscura al Polo Nord.3. Temperature più basse a 30° di latitudine. Questo rientra ancora con la geometria dell'icosaedro, come prevista dal nuovo modello. Inoltre, l'equatore mostra le temperature maggiori, benchè non si affacci al Sole durante la rotazione di Urano.

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Formazione a doppia elica nella coda del campo. Come ci attenderemmo dai processi vorticosi spiraleggianti, nella coda del campo magnetico di Urano troviamo una formazione a doppia elica. I nomi correntemente assegnati sono "airglow" e "electroglow", dato che la spiegazione convenzionale dice che sia causata da elettroni che si caricano e reagiscono con l'idrogeno nell'atmosfera superiore.2. Celle di convenzione con i venti verticali, a 30°. In entrambi i lati delle latitudini a 30°, Urano mostra celle di convezione. In queste aree vediamo una significativa mescolanza delle nubi con l'atmosfera e viene osservato il moto del vento in verticale. La geometria icosaedrica è molto chiara analizzando questo comportamento, in quanto i venti dovrebbero normalmente seguire la direzione orizzontale.3. Venti controrotanti e strati di nubi. All'equatore di Urano, i venti fluiscono nella direzione opposta o retrograda rispetto alla direzione rotazionale, e i venti a media latitudine fluiscono con la rotazione. Questo viene osservato sulla Terra e mostra la presenza di campi energetici controrotanti che guidano i processi atmosferici. Inoltre, muovendoci in alto lungo la latitudine vediamo continuamente aree controrotanti, come col Sole, Giove, Saturno e Nettuno.4. Variazioni chimiche a media latitudine. L'ammoniaca su Urano è concentrata tra 15 e 45° di latitudine, mostrando concentrazione nel centro icosaedrico sui 30°. La maggior quantità di ammoniaca viene osservata tra i 30 e i 40° di latitudine Sud e notiamo l'assenza di ammoniaca al polo sud. Inoltre, le concentrazioni di metano si riducono ai 30° Sud di latitudine e questo è ciò che ci attenderemmo in presenza di un flusso di "particelle" cariche in un centro attivo energeticamente.5. Radiazione centrata a 45° di latitudine. Col rilascio di fulmini nell'atmosfera di Urano, si formano emissioni radio conosciute come Scariche Elettrostatiche Uraniane. Questa radiazione si concentra attorno ai 45° di latitudine Sud. Nell'emisfero Sud troviamo una regione molto calma energeticamente, mostrando ancora la costrizione geometrica.

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NETTUNONettuno ha il quarto maggior diametro fra i pianeti. E' più piccolo in diametro rispetto a Urano ma ha una massa maggiore, con un diametro equatoriale di 49.532km e una massa di 1.0247e26kg. Venne concepito tramite lo studio di vari cambiamenti nell'orbita di Urano e poi osservato da Galle e d'Arrest il 23 Settembre 1846.La maggior conoscenza di Nettuno ci arriva dal singolo incontro con la Voyager 2 del 25 Agosto 1989, poi combinato con altre importanti osservazioni tramite il Telescopio Spaziale Hubble. Può divenire il pianeta più distante nel Sistema Solare quando l'orbita eccentrica di Plutone lo incrocia. Ora sappiamo che è di colore blu , possiede bande di nubi controrotanti e si pensa che abbia una composizione atmosferica simile a quella di Urano, con vario "ghiaccio", roccia, circa il 15% di idrogeno e una piccola quantità di elio. Sembra essere uniforme come densità interna similmente a Urano. Si crede che il colore blu derivi dall'assorbimento della luce rossa dovuto al metano nell'atmosfera, ma altre qualità sconosciute devono essere responsabili per spiegare tale sfumatura di colore.Anche Nettuno possiede la famosa Grande Macchia Scura alla latitudine tetraedrica, di un diametro simile a quello della Terra e possiede anche nubi bianche osservate attorno ad esso sempre alla stessa latitudine "tetraedrica".Questa macchia è stata vista apparentemente sparire grazie ald Hubble nel 1994, solo per essere rimpiazzata da un'altra nell'emisfero Nord pochi mesi dopo, molto facilmente alla stessa latitudine "tetraedrica".Una piccola nube bianca irregolare orbita attorno a Nettuno in sole 16 ore e ora è conosciuta come "The Scooter" e la sua natura resta un mistero. Nettuno ci mostra quattro anelli di colore scuro con ciuffi luminosi, uno dei quali ha una struttura di forma elicoidale. Nettuno ha una grande luna conosciuta come Tritone e sette lune conosciute molto più piccole.

ANOMALIE MAGNETICHE1. Magnetosfera inclinata di 50° rispetto all'asse rotazionale. Questa osservazione, accoppiata con una simile condizione su Urano, ha portato alcuni scienziati a ripensare su come si formino i campi magnetici sui pianeti. La spiegazione convenzionale dice che Nettuno ha subito un recente spostamento dei poli, per il fatto che i campi di Nettuno e Urano sono stati osservati come "magneticamente coniugati".Pasichnyk sottolinea ancora che questa apparente inclinazione di 50° potrebbe essere una attivazione a 40° di latitudine della geometria icosaedrica che è più forte rispetto alle regioni polari.2. Caratteristiche magnetiche non-dipolari. Ancora, non vediamo un campo "dipolare" magnetico uniforme da nord a sud, ma una serie di discontinuità come quelle sulla Terra, come ci attenderemmo secondo la geometria.

FENOMENI VARIABILI NEL TEMPO1. Caratteristiche su piccola scala che variano ora per ora. Nell'atmosfera di Nettuno, certe caratteristiche su piccola scala sono state viste cambiare letteralmente su base oraria. 2. Cambiamenti della Grande Macchia Scura. Questa svolta completa della caratteristica della Grande Macchia Scura dalla latitudine Sud-Nord in un periodo di mesi, quando la Grande Macchia Rossa di Giove è stata vista costante per oltre 300 anni, certamente mostra che Nettuno è capace di rapidi cambiamenti.

FENOMENI LUMINOSI/ENERGETICI1. Emisfero nord ora più luminoso dell'emisfero sud. Ad un certo punto l'emisfero sud è stato più luminoso di quello nord. Quindi dagli ultimi anni '70, si sono equilibrati. Ora l'emisfero nord mostra più luminosità di quello sud, come osservato dal telescopio di 2.2m dell'Università delle Hawaii. Secondo Pasichnyk, "con un Modello Campo-dinamico questo non è un mistero."2. Poli ed equatore più caldi delle latitudini medie. Questo ci mostra segni di una fonte di energia interna responsabile per i cambiamenti di temperatura del pianeta. Questo è stato visto anche nel comportamento di altri pianeti gassosi nonostante le loro differenze nei meccanismi di riscaldamento interno e nella totale energia assorbita dal Sole.3. Energia emanata in eccesso di 2.7 volte rispetto a quella ricevuta. Suggerisce ancora la presenza di una potente fonte di energia interiore, Nettuno irradia energia in eccesso di 2.7 volte maggiore di quella ricevuta dal Sole.

ANOMALIE IONOSFERICHE/ATMOSFERICHE1. Nettuno ruota troppo rapidamente. Il modello convenzionale ha spiegato la grande radiazione energetica di Nettuno proponendo un'orbita di 17 ore dove la mescolanza interiore al pianeta viene direttamente legata alla quantità di calore rilasciata. Con la nube "Scooter" che mostra un'orbita di 16 ore, la "teoria della mescolanza" non funziona, quest suggerisce ancora una fonte interiore di energia come proposta dal Modello Campo-dinamico.2. Variazioni della velocità atmosferica. Alle basse latitudini vicine all'equatore, l'atmosfera di Nettuno è subrotante, ovvero si muove più lentamente della rotazione planetaria, in cui ad alte latitudini è super-rotante, muovendosi più rapidamente della velocità rotazionale planetaria.

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3. Venti più rapidi nel Sistema Solare. In certe aree, i venti di Nettuno sembrano soffiare alla velocità di 600m/sec o a circa 1.340 miglia/ora; superiore a quella di un uragano di livello 5 sulla Terra. Come sottolinea Pasichnyk, dato che Nettuno assorbe meno luce solare ed energia degli altri pianeti, "Non ci sono dubbi che questi venti siano alimentati da una potente fonte energetica interiore."

ANOMALIE STRUTTURALI/GEOMETRICHE1. Macchie a media latitudine con evidenza di flusso particellare. La geometria dei campi in questo nuono modello rispecchia perfettamente le osservazioni di queste macchie a media latitudine.2. Cambiamenti della Grande Macchia Scura. La sparizione di questa macchia in un'area geometrica e la riapparizione nell'emisfero opposto, è indicativa di un sistema energetico più complesso al lavoro, capace di rapidi cambiamenti.3. "Nube Scooter" con rotazione di 16 ore. Una nube con tale velocità e piccola dimensione è indicativa di un nodo geometrico energetico.4. Formazioni elicoidali negli anelli. Le osservazioni di "trecce" negli anelli non è spiegabile solo con le forze gravitazionali.

PLUTONEPer la sua estrema distanza dalla Terra e una carenza relativa di studi, abbiamo poche anomalie da riportare con Plutone, quindi ci sposteremo dal formato standard di 5 categorie.Plutone è il pianeta più lontano dal Sole e più piccolo di tutti gli altri, con un diametro di 2274km. Questo lo rende più piccolo delle lune nel Sistema Solare, inclusa la Luna della Terra, Io, Europa, Ganymede, Callisto, Titano e Tritone.Per questa ragione, alcuni hanno spinto perchè venisse degradato da pianeta a grande cometa o asteroide, ma è difficile che avvenga. Possiede una massa di 1.27e22kg ed è stato scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh. Deve essere visitato dalle nostre astronavi e persino il Telescopio Spaziale Hubble può solo mostrare le sue caratteristiche superficiale più ovvie.La sua luna Charon è stata scoperta da Jim Christy nel 1978 e osservando come la luminosità dei due corpi cambiava col movimento di Charon verso Plutone, i nostri scienziati hanno potuto costruire una mappa grezza di aree luminosce e oscure di entrambi gli oggetti. Plutone mostra grande contrasto fra queste aree, più di ogni altro oggetto nel nostro Sistema Solare, eccetto la luna Iapetus.Questa è considerata una anomalia che vale investigare con alta priorità per la missione Pluto Express che è stata proposta e che ora sembra stata scartata nel nuovo budget Presidenziale del 2001.Una osservazione interessante è che le aree di maggior temperatura di Plutone corrispondono circa alle aree più scure. Si pensa che "la composizione delle aree scure della superficie di Plutone sia sconosciuta, ma può essere dovuta a materiale organico primordiale o a reazioni fotochimiche guidate dai raggi cosmici."L'equatore di Plutone sembra avere una direzione con un angolo di circa 90° nella direzione orbitale, come Urano. L'orbita di Plutone è pari a 1.5 volte in lunghezza rispetto a quella di Nettuno, fornendo un rapporto armonico di 3:2 con l'orbita di Nettuno, benchè non girino attorno al Sole sullo stesso piano.Inoltre, Plutone e Charon ruotano sincronicamente, mantengono sempre la stessa faccia tra loro, come la Terra e la sua luna.Pasichnyk ci ricorda che le cappe di ghiaccio di Plutone crescono solo all'equatore e che esiste una banda rossastra lungo l'equatore, suggerendo un fenomeno ad anello. Inoltre, la distribuzione delle macchie scure mostrano fenomeni ristretti in latitudine, come atteso da questo modello.

RECAP.Per la lunghezza di questo capitolo e la sua struttura già organizzata, abbrevieremo questo sommario e discuteremo le sue implicazioni nel prossimo capitolo. L'enigma di Marte indica possibili strutture artificiali portate inizialmente all'attenzione del mondo da Richard Hoagland. Hoagland e altri ricercatori incluso Erol Torun hanno determinato che la città Marziana di Cydonia conteneva matematica codificata per descrivere un tetraedro dentro una sfera in molti modi, in base al posizionamento geometrico degli oggetti. Questo indica che Cydonia fosse un simbolo per il tetraedro. La geometria del tetraedro circoscritto viene osservata come flussi energetici nel Sistema Solare, forse anche come macchia luminosa nella stella Betelgeuse. Questi flussi in uscita sono usualmente vulcanici sui pianeti solidi, vortici atmosferici sui pianeti gassosi o attività di macchie sul Sole. Suggeriamo che la geometria vista nell'icosaedro e nel tetraedro, relativa ai campi energetici planetari, abbia a che fare con le proprietà della vibrazione. Questo permette anche alla CU (ndt. Unità di Coscienza) di rilasciare parte dello stress visibile tra i poli nord e sud quando fluisce in modo "polarizzato", che crea grandi forze gravitazionali ed energetiche che potrebbero non supportare un pianeta, come abbiamo mostrato. Da qua ci muoviamo attraverso una descrizione organizzata dei dati di Richard Pasichnyk e il Modello Campo-dinamico, che ci mostra chiaramente i processi della CU attraverso il Sistema Solare. Chiariamo due punti importanti. Il primo è che il fenomeno energetico sarà variabile nel tempo per il fatto che i pianeti sono influenzati dalla loro posizione relativa e dall'azione rotazionale dei loro Campi.Il secondo punto importante è che gli anelli planetari sono formati per il lavoro di due campi sui pianeti. Questi due campi vengono osservati controruotare e portano all'osservazione di energia fluente in entrambe le direzioni ai poli. Quando questi campi si intersecano, formano un piano perfettamente piatto all'equatore del pianeta. Questa è la causa degli anelli planetari ed è stata mostrata in laboratorio dall'esperimento di Walter Russell con due campi magnetici conici.

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PRINCIPIO UNIVERSALEGli schemi ripetitivi dei solidi Platonici che rientrano uno nell'altro, sono frattali. Un frattale può essere definito come uno schema ripetitivo che si presenta su piu scale dimensionali; La scala può cambiare ma il rapporto geometrico rimane costante. Ora Daniel Winter ha dimostrato che gli schemi frattali che danno forma all'atomo, danno anche forma ai pianeti, alle stelle, all'universo. Un frattale possiede auto-similarità in tutte le scale, è la stessa geometria ripetuta. La struttura interna ad un frattale è riflessa nell'altra struttura. Frattale significa frazione del tutto, indicando che ogni pezzo è parte dell'intero. Questo principio é lo stesso che possiamo trovare negli schemi di base di un ologramma, motivo per cui Daniel Winter è riuscito a dimostrare come l'universo stesso sia in effetti un super-ologramma. I frattali dell'energia elettromagnetica interconnettono tutto nell'universo e sono i mattoni di base di questo ologramma; le strutture frattali delle onde elettromagnetiche creano una gigante ragnatela nell'universo.Le lunghezze d'onda dei pianeti e delle stelle sono enormi rispetto alle lunghezze d'onda dell'atomo, ma quando le loro lunhgezze d'onda rientrano nella sequenza di Fibonacci con Rapporto Aureo, interferiscono non-distruttivamente, implodono e formano un attrattore frattale che chiamiamo gravità! Questo è il modo in cui i pianeti e le stelle sono connessi attraverso onde elettromagnetiche implodenti che sperimentiamo come gravità. Possiamo quindi dedurre da tale assunto che se l'universo è in essenza un ologramma ed esiste una dinamica principale che da forma a tutto, da atomi a pianeti, stelle e galassie, dovremmo poter trovare prova di questi vortici, Solidi Platonici e strutture toroidali in tutte le parti dell'universo. Questo principio olografico dell'universo venne inizialmente menzionato da Ermete Trismegisto dell'antica Grecia, come uno dei sette principi Ermetici: "Come in alto così in basso, come fuori, così demtro". Ermete voleva dire che c'è una corrispondenza tra i diversi piani d'esistenza, il macro-cosmo e il micro-cosmo. Questo principio Ermetico ci dice che quello che vediamo la fuori nell'universo, nelle galassie, nelle stelle e nei pianeti, lo troveremo anche in scala atomica. Quindi ci sono prove che possano validare questo principio Ermetico nel nostro universo? La risposta è sì, ci sono, il fatto incredibile è che scoperte recenti rivelano che il principio Ermetico e la geometria sacra hanno dimostrazione sia nei vortici subatomici non osservabili e teorici, che nei grandi vortici degli uragani! Richard C.Hoagland e David Wilcock hanno scoperto strutture pentagonali ed esagonali nell'occhio di uragani di categoria 4 e 5 (scala Saffir-Simpson) che hanno minacciato gli Stati Uniti negli ultimi anni. Foto satellitari mostrano splendidamente le ruote a cinque raggi osservate nell'occhio di alcuni uragani. La foto satellitare sotto mostra il pentagono nell'occhio dell'uragano Isabel del settembre 2003.

Pentagono nell'uragano Isabel

Wilcock e Hoagland dimostrano matematicamente come nella fisica iperdimensionale gli uragani di categoria 4 e 5 aprono un cancello iperdimensionale che permette all'energia eterica di fluire nella nostra dimensione fisica. Questa energia eterica nella forma di onde torsionali crea onde stazionarie come quelle negli esperimenti del Dr.Hans Jenny e questo spiega gli schemi

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pentagonali ed esagonali nell'occhio dell'uragano. Non avremmo scoperto queste strutture eteriche iperdimensionali nel meccanismo dell'uragano se il vapore acqueo delle nubi non si fosse disposto secondo questi schemi d'interferenza. Wilcock ed Hoagland dimostrano oltretutto che gli uragani mostrano effetti anti-gravitazionali come risultato delle onde di torsione con cui interagiscono. Come risultato le nubi che formano il pentagramma sopra l'uragano si elevano più del normale. L'effetto anti-gravitazionale cresce significativamente e coincide con la formazione del pentagramma solo quando il vento interno all'uragano arriva alle categorie 4 e 5 nella scala Saffir-Simpson. Daniel Winter interpreta leggermente diversa della geometria sacra in questi uragani. Secono Daniel Winter, la forma pentagonale rivelata nell'immagine satellitare è in tre dimensioni un dodecaedro e la forma esagonale rappresenta la vista superiore di un icosaedro. Winter postula che le strutture annidate e frattali del dodecaedro e dell'icosaedro siano il risultato di onde elettromagnetiche implosive nell'occhio dell'uragano. Queste onde elettromagnetiche sono estratte dalla gravità, spiega Winter, dato che gravità ed elettromagnetismo sono un fenomeno collegato. Gli uragani e i tornado sono rinomati per i loro effetti anomali elettromagnetici come fulmini e lampi di luce al loro interno. Questa è una anomalia visto che uragani e tornado non sono tempeste. Ora sembra che la natura abbia fornito un fenomeno osservabile che ci permette di studiare l'uragano come controparte Ermetica dello stesso vortice che da forma all'atomo. La forma del toroide creata da questi vortici si può trovare nel mondo macroscopico. Cosa soprendente, la NASA nell'estate del 2004 ha rilasciato nuove informazioni su scoperte fatte dalla European Space Agency con gli osservatori INTEGRAL e XMM-Newton. Hanno scoperto (n.d.t.   che i cosiddetti buchi neri nel nostro universo sono formazioni toroidali! I buchi neri sono oggetti con una massa incalcolabile. Hanno una densità di milioni di miliardi di volte quella del Sole e la forza gravitazionale dei buchi neri è tale che nulla può sfuggirne, nemmeno la luce. Tutto nell'ambiente di unbuco nero è attratto dal nucleo del buco nero. La similarità tra i toroidi macroscopici del buco nero e i toroidi dell'atomo è evidente. La caratteristica di base del buco nero è che la gravitazione è così immensa che persino la luce non può sfuggire. Secondo Daniel Winter la struttura a vortice del toroide è una implosione delle onde con Rapporto Aureo e niente di meno che la gravità. E' la luce che viene attratta dal nucleo, come quello che avviene nel Buco Nero. (6) E' interessante notare che sviluppi recenti della teoria delle stringhe predicono che i buchi neri possano esistere ad ogni scala da quella microscopica delle particelle a quella macroscopica dei buchi neri osservati in remote galassie. Infatti al CERN in Svizzera stanno costruendo un nuovo colossale acceleratore di particelle che sarà finito nel 2007 e chiamato Large Hadron Collider (LHC) e gli scienziati aticipano che LHC possa produrre mini buchi neri. Tutto questo è reso possibile da nuovi avanzamenti nella teoria delle stringhe. La teoria delle stringhe predice multiple dimensioni e anche che la gravità, diversamente dalle altre forze in natura, sarà attiva in queste dimensioni aggiuntive. Questo significa che l'effetto della gravità è più forte a piccole distanze di quanto predetto dalla teoria convenzionale. Nella teoria convenzionale i buchi neri possono essere solo creati da masse tremendamente dense, ora la teoria delle stringhe permette a mini buchi neri meno densi di esistere persino al livello subatomico delle particelle! (7) L'astrofisica cerca ancora di trovare il modello cosmologico corretto per il nostro universo. L'idea correntemente accettata è in giro dagli anni '70 e dice che l'universo è stato creato in una gigante esplosione chiamata Big Bang. Da quel momento l'universo si è espanso, il modello cosmologico di un universo espanso è chiamato modello inflazionario. Uno dei fondatori del modello inflazionario è il Dr.Robert P.Kirshner della Harvard University ora crede che un modello ciclico possa meglio spiegare le ultime scoperte. Nel modello ciclico l'universo rinasce in un eterno ciclo di espansione e contrazione. Scoperte recenti hanno mostrato che l'universo non solo si espande, ma anche che questa espansione accelera. L'unica fonte che può spiegare questa accelerazione è una energia invisibile che permea l'intero universo! Gli astrofisici l'hanno chiamata energia oscura! Un modello ciclico è il modello cosmologico che corrisponde all'antica cosmologia Orientale. Secondo le scritture spirituali Orientali, le Upanishads, l'universo è ricreato eternamente dal respiro di Brahman, che inspira ed espira il Prana nell'Universo. (8) Ora diversi teorici dell'astrofisica hanno lanciato l'idea che l'universo abbia la forma di un gigante toroide. Uno di questi è il Prof.Joseph Silk del Dipartimento di Fisica della Oxford University. Il metodo più comune usato dagli scienziati per modellare la forma dell'universo è misurare e determinare la geometria dello sfondo di microonde dell'universo, l'energia residua del Big Bang. La nuova idea sulla forma toroidale viene dalle ultime misurazioni della radiazione di fondo. (9) Se assumiamo che l'universo sia in perpetuo ciclo di nascita e morte, allora la forma toroidale può spiegare perfettamente e modellare questo comportamento. Supponiamo che tutti i pianeti, le stelle e le galassie si muovano attraverso lo spazio in questo enorme univero toroidale. Il centro del toroide rappresenta il momento del Big Bang. Come il centro del buco nero, è una singolarità dove tutto lo spazio e il tempo sono infinitamente compressi. Pensate a questo punto zero come l'eterno ora. Quando lasciamo il punto zero del toroide e ci muoviamo verso l'esterno attraverso l'imbuto sulla superficie del toroide, lo spazio emerge e inizia ad espandersi, il tempo inizia a scorrere. Abbiamo lasciato il "buco bianco" dell'universo dove pianeti, stelle e galassie nascono. Attraversando la superficie del toroide, lo spazio inizia ad espandersi finchè incrociamo l'equatore, il piano medio del toroide simmetrico. Poi lo spazio inizia a comprimersi di nuovo e tutto lo spazio è attratto dal " buco nero" del polo opposto del toroide dove tutto collassa nuovamente a zero nel punto fermo. Abbiamo completato un ciclo di nascita e morte! Il ciclo eterno dell'universo sarebbe tale che tutto nasce da una singolarità, il Big Bang, il buco bianco dell'universo. Dopo la nascita dell'universo ci muoviamo per miliardi di anni attraverso lo spazio per finire dove siamo partiti ed essere attratti ancora nel buco nero. Da qua ha inizio il ciclo seguente. (10) Scoperte recenti fatte in astrofisica hanno mostrato che i solidi Platonici si trovano nei cluster di galassie. Nella nostra galassia, lo zodiaco con i dodici segni ha la geometria di un dodecaedro con 12 facce che corrispondono alle 12 case dei segni dello zodiaco! I Solidi Platonici appaiono anche nei campi energetici della Terra come sarà dimostrato nel prossimo capitolo. L'"aura" della Terra è una griglia dodecaedrica (dodecaedro e icosaedro annidati) che viene chiamata griglia della Terra. Richard Hoagland con David Wilcock hanno sottolineato che ci sono pianeti nel nostro Sistema Solare che mostrano punti di stress ad esattamente 19.47° di latitudine. Esempi sono la Grande Macchia Rossa di Giove, il Punto Oscuro di Nettuno, l'area sul Sole con le macchie solari più grandi. I punti di stress a 19.47° di latitudine possono essere spiegati se consideriamo le strutture energetiche di tetraedri interlacciati presenti nella sfera di questi corpi cosmici. (11)

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Tetraedro a stella nei pianeti

Molte tradizioni antiche dicono che la controparte eterica del corpo fisico è il veicolo dell'anima umana. La struttura energetica dell'aura umana conterrebbe gli schemi di interferenza dei Solidi Platonici e specialmente il tetraedro a stella.

Meditazione in posizione del Loto e la Merkaba (Cortesia di Ananda M.Bosman, 

Il corpo energetico nell'Egitto antico è detto Merkaba (Mer=luce rotante, Ka=spirito, Ba=corpo umano). Si credeva che la luce rotante della Merkaba potesse portare una persona da una dimensione all'altra. Era la luce attraverso cui l'anima discese nel corpo umano e che può essere usata per ascendere a piani superiori. Il campo energetico della Merkaba del corpo umano è un tetraedro interlacciato (doppio tetraedro interpenetrato, uno punta in alto e uno in basso, vedere la copertina di questo libro). La Merkaba è descritta in molte religioni come nella Kabbalah Ebrea, che la descrive come un campo di energia controrotante che influisce su corpo e spirito. Nella Bibbia, Ezechiele chiama la Merkaba, il veicolo di luce. Questo veicolo di luce permetteva all'anima di viaggiare tra dimensioni parallele. Troviamo la storia del profeta Elijah ed Elisha dove superato il Giordano improvvisamente appare una Merkaba di fuoco ed Elijah sparisce in un turbine. Elijah sparisce dalla faccia della Terra e ascende dal piano fisico. La Merkaba è anche preservata nell'Islam, nel mistico Sufismo. Il danzatore Sufi rappresenta la Merkaba ruotando in modo controrotatorio e creando due dischi sferici che esprimono la forma toroidale della Merkaba. Lo studioso di geometria sacra, Drunvalo Melchizedek ha lavorato molto per ricostruire il significato della Merkaba, dice che il corpo umano crea la Merkaba come campo elettromagnetico attorno a sè. Ananda Bosman ha lanciato una nuova scienza chiamata Vortexiajah. Vortexiajah sta per fisica dei vortici nei vortici che corrisponde perfettamente con la fisica implosiva di Daniel Winter. Ananda spiega che la Merkaba o l'Astronave del Corpo di Luce è il veicolo tra la terza dimensione e i piani superiori di esistenza. Afferma di saper viaggiare fuori dal corpo usando la sua Merkaba. La sua prima esperienza extracorporea è avvenuta spontaneamente dopo un serio incidente dove ha quasi perso la vita! Afferma di essere ora in contatto con un'intelligenza superiore che lo aiuta per questa nuova

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fisica detta Vortexiajah! Gli schemi di geometria sacra dell'energia elettromagnetica si producono anche nel campo energetico irradiato dal cuore. Il cuore umano crea un campo elettromagnetico nella forma di un campo toroidale (toroide perfetto) che porta i suoi muscoli con 7 strati, a battere. Questo campo energetico toroidale è l'animatore del cuore secondo Daniel Winter. Altro esempio è la geometria nel DNA. Il DNA ha la geometria di dieci dodecaedri interpenetranti a spirale lungo l'elica. Sono necessarie dieci spirali Phi per creare la vista superiore del DNA. La geometria di base del DNA è quella del dodecaedro. Dato che Daniel Winter assume che l'universo sia un super ologramma e che tutto nell'universo sia connesso tramite le onde Auree, pensa che il DNA sia accoppiato elettromagneticamente con la griglia della Terra e lo Zodiaco tramite le forme frattali dodecaedriche di energia.

In questo capitolo ci tuffiamo specificatamente negli sforzi che l’Intelligenza Superiore fa per mostrarci, nei tempi moderni, un’immagine e una descrizione precisa di cosa sia esattamente una Unità di Coscienza, così come la fase della CU in cui ci

stiamo addentrando adesso. Tutto questo emerge attraverso la formazione di Barbury Castle del 1991, un’immagine di dimensioni e complessità  incredibili, letteralmente apparsa nottetempo in un campo di frumento.Viene esplorata nel dettaglio

l’intera storia ed il panorama dei cerchi nel grano, insieme ai “Teoremi dei Cerchi nel Grano”[1] di Gerald Hawkins che mostrano una chiara relazione tra la geometria e i rapporti musicali “diatonici”, e altre formazioni che rivelano altri segreti.

LA COMPARSA DELLA ”MADRE DI TUTTI I CERCHI NEL GRANO”

 Nell’introdurre questo capitolo, lasciateci ancora dire che stiamo indagando su come le energie visibili ed invisibili nell’universo siano tutte interconnesse con un sistema di energia conscia che si esprime in ottave. Possiamo osservare come queste formazioni compaiano nello spettro del suono con la struttura fondamentale dell’Ottava [musicale, n.d.t.], nello spettro della luce come Rosso, Arancione, Giallo, Verde, Blu, Indaco e Viola, e in forma geometrica come la gerarchia di forme che si cristallizzano nella sfera. Il lettore ricorderà che già in precedenza nel libro abbiamo citato la prova fisica tratta da “La Fisica dell’Amore” [2] di Dale Pond che ci ha mostrato come i rapporti armonici tra le vibrazioni del suono possano essere moltiplicati molte volte per ottenere le frequenze equivalenti dello spettro dei colori della luce visibile. Più avanti in questo volume vedremo che questi stessi numeri sono alla base dei cicli del Sole e dei pianeti, e mostreremo la loro presenza anche all’interno di atomi e molecole. E qui in questo capitolo forniremo un’ulteriore prova per dimostrare la relazione tra le frequenze del suono e del colore con la geometria, dimostrando ancora una volta come esse siano letteralmente delle vibrazioni cristallizzate. Nel libro “Geometria Sacra” [3] di Robert Lawlor, egli si riferisce, nell’estratto che stiamo per citare, ai Solidi Platonici come a “poliedri regolari”. L’immagine da cui Lawlor si ispira si può vedere nella figura 7.1, ovvero il famoso modello geometrico del Sistema Solare di Keplero. In questo modello Keplero ha eretto una grande semisfera e ha piazzato al suo interno un cubo. Ognuno dei solidi Platonici annidati è rappresentato all’interno di una semisfera più piccola. Lawlor si riferisce alle bolle, o semisfere, come cerchi in questo estratto:“In questa dimostrazione i poliedri regolari sono determinati da nove cerchi concentrici il cui schema fornisce tutte le informazioni per la costruzione di queste forme. Ogni volume è in una semplice relazione armonica con gli altri, e sono le stesse funzioni trascendentali [radice quadrata di 2, radice quadrata di φ e φ] che governano questi schemi relazionali… tutti i volumi compaiono simultaneamente… Questa è un’immagine della grande idea Buddista dell’origine co-dipendente dei principi archetipici della creazione”. La primissima cosa che possiamo dire qui è che Keplero ovviamente deve aver speso molto tempo per lavorare su una scultura tanto imponente. È altamente probabile che egli non l’avrebbe mai costruita se non avesse creduto che fosse tanto importante. Quello che stiamo suggerendo qui è che Keplero fosse erede dell’antico repertorio Atlantideo delle conoscenze simile a quello tramandato dagli Indù. Con la sua conoscenza segreta, egli stava cercando di mostrarci le strutture geometriche all’interno di differenti sfere “annidate” di densità di energia eterica nel Sistema Solare. Comprensibilmente, dal momento che Keplero era un iniziato ai Misteri, egli sapeva che questo doveva essere in qualche modo corretto, ma non sapeva perché lo fosse, e così i suoi allievi considerarono questo modello un completo fallimento. Keplero credeva che lo spazio tra le forme rappresentasse lo spazio tra i pianeti, ma egli non ha mai potuto farlo funzionare veramente. Nel Volume III mostreremo le funzioni armoniche che sono responsabili delle posizioni dei pianeti.

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Il modello geometrico del Sistema Solare di Keplero. Per chi ha più familiarità con la geometria sacra, non è difficile capire che Keplero aveva solo una conoscenza sommaria di come i Solidi Platonici siano veramente annidati l’uno dentro l’altro. Il problema più ovvio è che i Solidi sono tutti messi in verticale, tutti con lo stesso asse nord-sud, quando di fatto dovrebbero avere delle rotazioni angolari ben precise l’uno rispetto all’altro. Per esempio, il tetraedro dovrebbe annidarsi dentro il cubo in modo tale che gli “elementi” dei bordi passino esattamente lungo le facce del cubo, con i vertici del tetraedro che si allineano direttamente con i vertici del cubo. Poi, la forma immediatamente interna al tetraedro dovrebbe essere l’ottaedro, poi il cubottaedro dentro l’ottaedro. Quindi, a Keplero possiamo decisamente dare un “10” per l’impegno, ma con tecniche più moderne di analisi possiamo capire che ci sono degli errori in questo modello, ed alla fine egli si è arreso per la frustrazione. Di nuovo, sapendo quello che sappiamo noi oggi riguardo ad Atlantide, è molto, molto improbabile che egli sia semplicemente arrivato a questa sua bruciante passione per un’idea simile tutto da solo, specialmente se non aveva compreso appieno il perché lo stesse facendo. Se ritorniamo ad osservare la citazione di Lawlor che abbiamo esposto prima, egli menziona le progressioni matematiche di φ, radice quadrata di φ e radice quadrata di 2 come i rapporti armonici basilari che costituiscono le fondamenta della geometria, dei colori e della musica. (Entreremo più nel dettaglio di questo aspetto dei Solidi Platonici nel Capitolo 13). Il libro di Lawlor fornisce una mole di informazioni che mostrano come questi rapporti vibratori fondamentali compaiano in tutte le forme di vita in natura, governando cose come la crescita delle conchiglie, delle piante ed anche delle proporzioni del corpo umano. (Nel Volume III andremo molto più nel dettaglio riguardo alla connessione tra biologia ed energia eterica). In “Geometria Sacra”, Lawlor mostra anche ripetuti esempi di opere d’arte Rinascimentali che esploravano questi rapporti sacri, quindi è chiaro che la geometria sacra era un argomento di grande interesse all’interno dell’intelligentia dell’epoca. Di nuovo, ci sono ampie prove che i pittori che incorporarono questi rapporti nelle loro opere d’arte fossero eredi dei Misteri Atlantidei; sorpresa, sorpresa.  Fino a questo punto, abbiamo affrontato i solidi Platonici in due modi fondamentali: Essi compaiono all’interno di una sfera di fluido vibrante, o etere. Sono forme geometriche create nelle zone di stress tra i “punti nodali” sulla superficie della sfera. Le cose diventano un po’ più complicate quando comprendiamo che anche spirali come quella di  φ, di radice quadrata di 2, 3 e 5 emanano dal centro della sfera. Come ha detto Lawlor, queste spirali fondamentali determinano le relazioni tra i diversi Solidi Platonici. Per poter spiegare questo, dobbiamo organizzarlo in una sequenza logica.In precedenza abbiamo mostrato come i Solidi Platonici si inscrivano uno dentro l’altro. Possiamo infatti realizzare il modello Indù in modo tale da avere l’intera Ottava annidata insieme in una gigantesca serie di sfere annidate. Quindi, iniziamo ordinando tutte queste sfere una dentro l’altra nel loro ordine della Ottava, come un puzzle. Poi, localizziamo dove si trovano i vertici, spigoli o i punti di ogni sfera. Con la modellazione al computer pootremmo veramente rimuovere le forme ed osservare solamente i punti. Quando osserviamo solo i punti senza andare in confusione per le geometrie circostanti, scopriamo che essi ci danno delle coordinate perfette per mostrare le spirali che emanano dal centro della intera “cipolla” di sfere annidate. Queste spirali si basano su φ e sulla radice quadrata di 2, 3 e 5. Dal momento che possiamo chiaramente estrapolare queste spirali, esse sono ovviamente strutture energetiche “vere”, che determinano con precisione come “crescano” i Solidi Platonici da uno all’altro. Proprio come un treno segue naturalmente i binari ovunque essi curvino, così anche le geometrie crescono naturalmente nelle posizioni che le spirali creano per loro. Tutto funziona in perfetta armonia. La ricerca Russa ci dice che “le onde di torsione”, o onde nell’etere, sono sempre spiraliformi. Pertanto, possiamo affermare con certezza che queste spirali sono effettivamente una forma di onde di torsione. Nella serie della Legge dell’Uno, Ra dice che l’evoluzione della coscienza attraverso l’Ottava di densità procede lungo “una crescente linea di luce spiraliforme”. Essi [4] introducono anche il concetto di sfere annidate di densità energetica, di movimenti pulsanti e di geometria Platonica. Pertanto, è chiaro che Ra esprimeva una profonda conoscenza di come funzioni in realtà questa geometria, di cui la stessa Carla Rueckert non era ancora consapevole quando abbiamo co-condotto con lei sul medesimo palco a Louisville, Kentucky, nel Maggio del 2002. Lei ha confessato che loro avevano “sbattuto contro un

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muro” nel tentativo di comprendere quello di cui Ra stava parlando quando hanno menzionato la “crescente linea di luce spiraliforme”, un blocco concettuale che è perdurato letteralmente per 20 anni prima che lei sentisse della soluzione di Wilcock a questo rompicapo, che lui ha ottenuto grazie alla propria personale continuazione del lavoro con Ra, soprattutto tramite sogni e visioni. Abbiamo sostenuto a lungo che le linee rette rappresentano essenzialmente la polarità maschile dell’energia nell’Universo, e che le linee spiraliformi rappresentino la polarità femminile. Entrambe sono ugualmente importanti per l’esistenza della creazione, e sono di fatto unificate dalla sfera, o Unità [5]. Senza le linee spiraliformi femminili a supporto, la geometria maschile non potrebbe essere costruita e crescere. Ci sono alcune idee filosofiche molto profonde riguardo alla relazione tra i principi universali del maschile e femminile che si possono trovare meditando su questa organizzazione, come ad esempio il modo in cui l’amore di una donna può nutrire e sostenere un uomo. Questo potrebbe essere un altro dei motivi per cui gli allievi Vedici avevano il dio Purusha e la dea Prakriti come figure centrali del loro sistema di geometria sacra.Forse il lettore ha ancora qualche problema a visualizzare come queste linee rette e curve interagiscano le une con le altre. Nella Figura 7.2 il diagramma sulla sinistra ci mostra il guscio di un nautilus, che è uno dei modi migliori in cui la Natura ci dimostra naturalmente la spirale di “φ”. Il diagramma sulla destra ci mostra la progressione matematica della stessa spirale, e come essa formi una struttura per la geometria dei sei triangoli. Questi triangoli possono essere visti o in espansione verso l’esterno oppure in raccoglimento verso l’interno, a seconda della vostra percezione. Ogni triangolo è correlato a quello immediatamente adiacente tramite il rapporto φ, il che significa che se si compara l’area della superficie di un triangolo con quella del triangolo successivo maggiore, si ottiene una proporzione tra di essi di circa 1:1,618. Questo è un principio matematico relativamente semplice e ben conosciuto. 

Il guscio di un Nautilus (Sin.) e la spirale φ in relazione alla crescita dei triangoli (Des.). Ora, quando osserviamo il diagramma del triangolo sulla destra, possiamo immaginare che il sottile centro della spirale rappresenti il centro della sfera. Poi, vedremmo la spirale che fuoriesce dal centro. Il triangolo più piccolo sarebbe la geometria nel centro, e poi con ogni triangolo più grande ci avviciniamo alla superficie esterna della sfera. Dato che la maggior parte dei Solidi Platonici possiede facce triangolari, il passo successivo sarebbe quello di visualizzare come ci possano essere spirali multiple che fuoriescono dal centro della sfera in diverse direzioni contemporaneamente, formando tutte insieme una matrice collettiva attraverso cui si espandono le geometrie, in un modo in più o meno simile a una bolla di sapone da gonfiare che viene tenuta in posizione da un anello di plastica e che si espande mentre gli viene soffiata all’interno una quantità sempre maggiore di aria. Poi, introdurremo un’altra citazione dalla “Geometria Sacra” di Lawlor, che affronta il lavoro del Dott. Hans Jenny, mostrando l’importante effetto che egli ha avuto sul campo. Per fortuna, al lettore comune abbiamo già spiegato gli esperimenti di Jenny con un linguaggio molto più semplice di quello usato qui da Lawlor:“È nel lavoro di Hans Jenny [Dottore in Fisica] che possiamo cominciare a vedere la relazione tra forma e suono nel mondo fisico. Gli esperimenti di Jenny hanno mostrato che le frequenze sonore hanno la propensione a riordinare particelle sospese in modo causale, o a organizzare emulsioni in dispersione idrodinamica [cioè particelle che fluttuano in un fluido] in schemi periodici ordinati e formali. In altre parole, il suono è uno strumento attraverso cui gli schemi di frequenza temporale [cioè schemi nel tempo, come i numeri di cicli al secondo] possono diventare schemi spaziali formali e geometrici”.Il paragrafo è un po’ complicato, con alcune parole molto tecniche, ma possiede tutto quello di cui abbiamo bisogno. Di nuovo, la ricerca del dott. Jenny, conosciuta come Cimatica [6], discute quello che accade alle particelle che galleggiano in una soluzione quando vengono fatte vibrare dalle onde sonore; le particelle si assemblano misteriosamente in forme geometriche. La Figura 7.3 ci mostra questa forza “Cimatica” in azione, e al suo interno si può facilmente osservare la Geometria Platonica. In questo caso, si tratta dell’armonica di quarta densità, ovvero i due tetraedri compenetrati in un campo sferico. Con il lavoro di Jenny possiamo chiaramente osservare le linee spiraliformi che soggiacciono alle geometrie, così come l’effetto delle “sfere dentro altre sfere”, dato che in questa immagine ci sono almeno tre aree limite maggiori attorno alle quali si può disegnare un cerchio. In una conversazione privata con il ricercatore di geometria sacra Gregg Braden nell’Aprile 2002, siamo stati informati che da questa formazione si potrebbero modellare tutti i Solidi Platonici, ragione per la quale gli sono state poste così tante attenzioni. All’interno della stella centrale, per esempio, è facile osservare le facce pentagonali del dodecaedro. L’immagine è comunque un po’ “imperfetta” perché il fluido non era una sfera esatta, ma piuttosto una goccia d’acqua su un piatto vibrante. 

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Una delle molte strutture geometriche create dalla ricerca “Cimatica” del dott. Hans Jenny,utilizzando una goccia vibrante di fluido con particelle sospese al suo interno.

 Così, la ricerca del dott. Jenny mette l’ultima parola sull’importanza delle forme geometriche nella sfera, nel caso dubitassimo della loro relazione con le Ottave dei colori (cioè della luce visibile) e del suono. Anche i rapporti di φ e la radice quadrata di 2 sono responsabili della differenza tra i vari toni dell’Ottava, se misurati come valori di vibrazione in cicli al secondo. Si può prendere una nota nell’Ottava e confrontarla con la nota successiva, e le due note saranno sempre in relazione secondo uno di questi semplici rapporti “spiraliformi”. Pertanto, ora possiamo vedere che anche se inizialmente può sembrare strano, ogni suono possiede veramente una componente geometrica tridimensionale. Lo stesso è vero per ogni colore. Alcune persone, incluso quest’autore, sono stati in grado di percepire automaticamente questa connessione in stati mistici di coscienza, senza necessariamente comprenderne la visione. Molte persone che hanno avuto queste visioni ci mandano e-mail con grande sollievo per aver finalmente capito il perché stessero vedendo tali formazioni nell’occhio della loro mente. Come riportato dai dott. William Becker e Bethe Hagens nel loro articolo “La Griglia Planetaria: Una Nuova Sintesi” [7] la cruciale ricerca del dott. Hans Jenny è stata originariamente ispirata dagli studenti del fisico Buckminster Fuller, il quale ha dimostrato la struttura geometrica della vibrazione all’interno di un sistema fluido. Gli studenti di Fuller hanno creato un esperimento in cui un palloncino sferico trasparente è stato immerso in un bagno di tintura. Essi hanno scoperto che facendo semplicemente vibrare il palloncino ad un tono costante, la tintura si raccoglieva nelle aree in cui c’era la minore quantità di movimento sulla pelle del palloncino – cioè sui punti nodali. Ricordiamo che in queste aree tutte le vibrazioni si “azzerano”, formando così dei punti di forza che si connettono per formare i Solidi Platonici. Sebbene la maggior parte di quello che gli studenti di Fuller vedevano fossero i nodi o i punti di queste geometrie, in certi casi si potevano osservare delle linee sottili che connettevano i nodi insieme, creando letteralmente queste stesse forme proprio davanti ai loro occhi. Il dott. Jenny voleva trovare un modo ancor più diretto ed efficace per mostrare questa forza all’opera, e certamente ci è riuscito in modo piuttosto ammirevole. È piuttosto evidente che forze esterne stanno diligentemente cercando di aiutarci a comprendere e riconoscere l’esistenza di questo sistema armonico universale, per via della sua importanza per la nostra civilizzazione. I cerchi nel grano sembrano essere uno dei metodi più importanti con cui ci vengono trasmesse le geometrie coinvolte in questi sistemi armonici. È meraviglioso avere una forma tanto direttamente scientifica di comunicazione da esseri di intelligenza superiore a nostra disposizione in pubblico dominio. Quella che vediamo è un’immagine di dimensioni molto grandi creata in un’area popolare ed accessibile, che ovviamente attrae una grande attenzione. Molte di queste formazioni mostrano chiaramente che non possono essere state “contraffatte”, sebbene ci siano anche molti falsi di buona qualità - e ne spiegheremo la differenza.Sebbene la maggior parte dei ricercatori e degli osservatori non comprendano veramente quello che queste immagini bizzarre ci stanno mostrando, ce ne sono alcuni che hanno fatto piuttosto bene. Infatti è il lavoro del matematico Gerald Hawkins che ha inavvertitamente impostato un intero schema teorico per la nostra discussione. Hawkins ha scoperto una enorme ripetizione di diagrammi matematici di “unità di coscienza”  senza aver neanche capito che era proprio questo che aveva trovato. Hawkins sapeva che la maggior parte delle formazioni geometriche osservate nelle formazioni nel grano erano in qualche modo incorporate in un cerchio. Sebbene il cerchio fosse occasionalmente nascosto con altre immagini, ha scoperto che quasi tutte le formazioni nel grano dei primi anni ’90 prendevano forme semplici come il triangolo, il quadrato e l’esagono e le mettevano dentro a cerchi. Come vedremo, queste in molti casi possono certamente rappresentare “bozze” semplificate di forme tridimensionali. Hawkins ha scoperto qualcosa di straordinario quando ha preso l’area della superficie dei cerchi nelle formazioni e l’ha divisa per l’area del quadrato, del triangolo o dell’esagono che vi era posizionato all’interno. Le relazioni tra questi numeri sono rapporti diatonici, o le vere frequenze vibrazionali che compongono i toni dell’ottava. In altre parole, questi semplici e piatti cerchi nel grano visualizzano eloquentemente le frequenze musicali. Dal momento che l’ottava musicale è intercambiabile con lo spettro della luce, sembrerebbe che i Circlemakers [8] ci stiano dando esattamente le stesse prove che noi stiamo già esplorando: un legame comune tra suono, musica e geometria. L’importanza di questa scoperta non può essere sottovalutata. Hawkins ha sorpreso tutti nella comunità dei cerchi del grano mostrando un set completamente nuovo di

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“teoremi geometrici”: ovvero che il quadrato, il triangolo e l’esagono fondamentali, se posizionati all’interno di cerchi, producono rapporti musicali. Questo lavoro matematico ha attratto anche l’attenzione degli accademici istituzionali. Ma non è mai sembrato che le implicazioni dietro questa fondamentale scoperta apparissero nel lavoro di Hawkins; egli pensava che il primo proposito dietro ai disegni  dei Circlemakers era che essi stessero cercando di illustrare questi teoremi geometrici semplicemente per attirare interesse e portarci a “risolvere” i rebus. Superficialmente questo sembra giusto, dato che mostrandoci un semplice sistema matematico di geometria e musica che noi non avevamo ancora compreso, dimostrava la loro superiore intelligenza. Ma perché essi dovrebbero sprecare tanta energia per creare semplicemente dei teoremi decodificabili solamente da pochi oscuri matematici? Infatti, l’idea che essi siano semplicemente teoremi non sembra proprio essere sufficiente; i teoremi devono essere lì per mostrarci qualcosa che è assai più importante, una forma di legge universale. Questi Circlemakers volevano ovviamente creare informazioni che avessero un uso molto pratico, data l’enfasi universale  che Hawkins dimostra che hanno ricevuto nel misterioso repertorio di cerchi nel grano. Per chiunque dubitasse che esistano ripetuti esempi di “unità di coscienza” nei cerchi, per favore visitate www.cropcircleconnector.com, e controllate l’archivio fotografico al suo interno. Oppure, qualsiasi altra fonte che mostri immagini dei cerchi nel grano va bene ugualmente, dato che letteralmente quasi tutte le formazioni cercano di trasmettere le stesse informazioni fondamentali. Così, quello che i Circlemakers stavano veramente facendo era di mostrarci una semplice bozza dell’architettura dell’universo, come noi lo stiamo esplorando adesso. Le geometrie 2D dei cerchi e dei triangoli possono essere naturalmente espansi in sfere e tetraedri 3D. Come hanno dimostrato Fuller con il suo palloncino inchiostrato vibrante e Jenny con una semplice soluzione nell’acqua, i rapporti musicali e geometrici dell’ottava sono ancora preservati quando esplodiamo i nostri diagrammi in 3D. Così, la maggior parte dei piatti diagrammi dei cerchi nel grano che mostrano queste forme fondamentali sono semplicemente impronte di disegni che sono ovviamente molto più complicati da realizzare; disegni tracciati per indicare le tre dimensioni. E dal momento che visualizziamo queste energie geometriche cristalline come forme tridimensionali, ci dovrebbe essere un esempio in cui i Circlemakers hanno effettivamente tentato di realizzare una immagine accurata di una “unità di coscienza” come un tetraedro in una sfera. Miracolosamente, una realizzazione simile c’è, e questa formazione è ancora una delle più fantastiche mai impresse nelle campagne inglesi. Questa immagine ha attratto una gran mole di interesse e ricerche, compresa quella di Joe Mason, il ricercatore che per primo ha introdotto l’autore di questo libro al “Respiro del Divino” e alle Unità di Coscienza. Da tutte le prove, mostreremo che sebbene la comunità metafisica/UFO e dei media americani ha ampiamente fatto orecchie da mercante sull’intero fenomeno, c’è molto, molto di più che una serie di falsificazioni. 

LA VERA STORIA DEI CERCHI NEL GRANONel film Contact, che molti di noi hanno visto, degli ingegneri satellitari che stavano cercando messaggi dall’Esterno si sintonizzavano su una frequenza radio che veniva trasmessa dalla stella Vega. Una volta decodificato, il segnale dapprima forniva informazioni personali su di noi; cioè la nostra prima trasmissione televisiva, che è stata dalla Germania Nazista. Il segnale alieno poi passava a fornire una complessa serie di immagini. Gli scienziati studiavano e si immergevano in queste informazioni per lungo tempo, e non riuscivano ad immaginarne il significato. È stato solo quando il miliardario masticatore di sigari del film ha capito che le piatte immagini dovevano essere espanse in tre dimensioni che il significato è improvvisamente andato al suo posto - in questo caso una matrice cubica di immagini specifiche. Alla fine, veniva fornito all’umanità uno strumento che avrebbe permesso alla nostra civiltà di avere accesso a questi regni inesplorati in cui vivevano i Vegani. Il cubo tridimensionale di immagini forniva i disegni per un pezzo di tecnologia fisicamente concreto, un enorme gruppo di anelli rotanti che creavano una palla sferica di luce al loro centro, la quale apriva poi un tunnel spaziale attraverso lo spazio ed il tempo. Carl Sagan stava ovviamente pescando nell’inconscio collettivo quando ha scritto per la prima volta il suo libro su questa cinematografica scoperta del SETI, su cui si basava il film. Tuttavia, noi non abbiamo affatto bisogno del SETI; gli Extraterrestri sono già qui sulla Terra, e ci hanno già dato le immagini cui si riferisce il film. Inoltre, ci sono strani paralleli tra la macchina di Sagan progettata dai Vegani ed il modo in ci possiamo aspettare che appaia una enorme “unità di coscienza”; una enorme sfera, largamente pulsante, al cui interno potevano essere tracciate delle linee. Il guscio stesso nel film era una sfera con un dodecaedro sovrapposto, l’effettiva geometria della sesta dimensione. Forse Sagan e i creatori del film erano consapevoli di molto più di quanto non abbiano ampiamente alluso, e c’è la prova fornita dal dott. Richard Boylan che Sagan faceva parte ed era sul libro paga di una squadra scientifica “occulta”. Più ci pensiamo, più le cose cominciano a quadrare. In Contact, questa enorme macchina era l’ingresso in qualcosa che era sorprendentemente simile a come ci aspettiamo che sia l’Ascensione; un incredibile salto verso una diversa frequenza di energia, ed un nuovo paradisiaco mondo che si manifesta. Così, il lavoro di Sagan è perfettamente allineato con l’idea di ottenere informazioni dall’Inconscio Collettivo; molti scrittori di “science fiction” come Arthur C. Clarke hanno inavvertitamente predetto eventi e tecnologie future. Così, proprio come Contact ha ipotizzato un gruppo di diagrammi e disegni provenienti da extraterrestri, il fenomeno dei cerchi nel grano ci fornisce la stessa cosa nella nostra realtà. Infatti, il fenomeno è perdurato in Europa almeno dal 1976. Quello che abbiamo noi ora è una grande libreria di immagini criptiche che non sembrano proprio essere state generate solamente dagli umani. Il caso è simile a quello della riscoperta dei geroglifici Egiziani; gli scienziati sapevano che dovevano significare qualcosa, ma si trovarono ad un punto morto nel decodificare il codice fino alla scoperta della famigerata Stele di Rosetta. Questo documento di pietra mostrava un gruppo di scritte identiche in Greco, Aramaico e in geroglifici, e dato che i ricercatori capivano il Greco, sono stati in grado di decodificare i geroglifici. La stele di Rosetta dei cerchi del grano è la geometria, la matematica, il simbolo e la metafora. I media corporativi Americani ed Europei ci hanno indottrinato molto accuratamente a credere che questi magnifici disegni fossero il lavoro di Doug e Dave: “due corpulenti gentlemen Inglesi, qualche pinta di birra, un buffo cappello, una corda ed un’asse”. Secondo la leggenda, questi deliziosi e maliziosi vecchietti traevano grande piacere dal prendersi del tempo libero, sporcarsi per tutta la notte ed entrare di nascosto nelle le fattorie dell’intera campagna Inglese. Con loro divertito stupore, con l’ingegnosa tattica di assi di legno per scarpe e lunghe corde per creare una specie di enorme compasso, essi si trascinavano divertiti in giro, stampando nottetempo forme geometriche fantastiche, piegandosi

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ogni tanto dal ridere per la loro furbizia. Il loro repertorio comprende dipinti perfettamente eseguiti di equazioni frattali matematiche come il Mandlebrot Set, il Julia Set e il Kock Snowflake [9]. Probabilemente stanno pianificando il prossimo frattale sulla schiuma di una spessa birra scura, mentre le loro bocche sdentate sputano eccitati nuovi modi di esibire graficamente un po’ di matematica teorica avanzata! Come spiegano, poi, i media insabbiatori che tutto questo è accaduto letteralmente su tutto il pianeta? La sola India ha recentemente annunciato la comparsa e la catalogazione, dagli anni ’70 ad oggi, di qualcosa come 10.000 formazioni nel grano, e cerchi sono apparsi in quasi tutti i più grandi paesi del mondo, nelle risaie, nei campi di grano, nel fango, nei letti di laghi asciutti o anche nel ghiaccio. Nella videocassetta “Risveglio al Punto Zero” [10] Gregg Braden mostra un’immagine di una formazione spiroidale che è realmente apparsa in un banco di sabbia sott’acqua. Nonostante tutte queste apparizioni, c’è solamente una manciata di siti internet Americani che sono pienamente autorizzati a mostrare queste immagini, e tutto quello che abbiamo dall’India fino al Febbraio ’98 sono i disegni lineari di tre formazioni. La sorprendente complessità della più recente serie di formazioni dall’estate 1997, 98 e 99 impedisce la spiegazione anche delle menti più rigorosamente scientifiche. Le vecchie spiegazioni di “ vortici di plasma localizzati” o di “un esercito di ricci che corrono in circolo” semplicemente non conservano credibilità. Nella maggior parte dei veri cerchi nel grano, gli steli vengono solitamente piegati all’altezza dei nodi di crescita, non spezzati, ed esibiscono una radiazione misurabile e segni di riscaldamento. Questo ha portato la maggior parte dei più seri ricercatori di cerchi nel grano a concludere che essi si siano formati tramite una qualche sorta di radiazione di microonde che ha cotto le giunture. Questa cottura trasforma l’acqua del grano in vapore, e ne consegue che i nodi cresciuti diventino flessibili e pieghevoli. (Hassemann, 1996 ed altri). Infatti, si ritrovano spesso le sementa e i frammenti di piante come se fossero state bruciate in un forno a microonde. Ma come si può utilizzare il calore su qualcosa come l’erba secca e aspettarsi che non prenda fuoco? In modo abbastanza interessante, è risaputo che, dopo la formazione di un cerchio, nelle vicinanze scompaiono spontaneamente grandi quantità d’acqua sotterranea. Questo fatto è stato confermato attraverso l’uso di fotografie ad infrarosso da parte degli studiosi dei cerchi nel grano. Sembra sicuramente che l’acqua venga attratta fuori dal terreno per evitare che i fragili steli brucino. Non esiste alcuna tecnologia a microonde conosciuta che possa essere irraggiata ed eseguita con tanta precisione, formando schemi meravigliosi, contando al contempo sull’acqua del sottosuolo come raffreddante (www.cropcircleconnector.com). Cercando disperatamente di aggrapparci ad una soluzione più confortevole per questo mistero delle radiazioni rispetto alla nozione degli extraterrestri o di qualcosa di simile ad un’intelligenza esterna, potremmo proporre un progetto governativo top-secret. Questo vorrebbe dire che qualcuno sta compiendo uno sforzo tremendamente segreto per farci decodificare queste forme; eppure tutti i coinvolgimenti governativi segreti documentati sembrano orientarsi a screditare e/o falsificare il fenomeno. Questo lo si può vedere bene nella totale negazione da parte dei media americani di tutto quello che sta accadendo, anche nei molti programmi televisivi e documentari del tipo di X-Files, come abbiamo detto prima. È come se una delle più fantastiche comunicazioni provenienti dal regno delle forze spirituali abbia lasciato completamente gli Americani nella polvere, grazie alla loro apatia e al loro semplice credere in quello che gli viene detto dalle figure autoritarie nei media. Non serve dire che numerose formazioni di cerchi nel grano sono state direttamente correlate a fenomeni come avvistamenti UFO e cani che impazziscono la notte prima. Queste, quindi, non sono semplici “manifestazioni”; l’evidenza punta dritta al fatto che siano coinvolte forze esterne. Sembrerebbe che la tendenza naturale sia la perpetrazione del cover-up sugli UFO, ed è sorprendente quanto bene “loro” stiano facendo questo lavoro. Anche rispettabili ricercatori UFO con grande interesse nel campo sono stati spesso sordi alle scoperte provenienti dal campo dei cerchi nel grano. Inoltre, dato che i ricercatori di cerchi nel grano hanno stretti copyright e controlli su ogni pubblicazione delle loro immagini, assai poche persone hanno potuto vedere veramente quello che avviene là fuori con un livello accettabile di ridondanza. Inoltre, ci sono chiare indicazioni che qualcuno sta generosamente pagando persone come i nostri amichevoli e ubriachi gentiluomini inglesi Doug e Dave per mentire. Ogni anno c’è un numero sempre più grande di cerchi nel grano ingenui, fatti dall’uomo nel tentativo di far apparire l’intero fenomeno come una montatura. Anche alcuni metafisici ben disposti, amici di questo autore, hanno sibilato: “Ah, è una burla da collegiali”, quando è stato presentato loro l’argomento. Doug e Dave sono stati fatti a pezzi in alcune  interviste nelle quali veniva loro chiesto come avessero fatto a replicare le varie forme, e hanno ammesso apertamente che loro non ne erano responsabili. I cerchi nel grano falsi solitamente possono essere individuati quasi subito alla prima occhiata, dato che generalmente difettano di bordi precisi e dell’incredibile perfezione matematica delle vere formazioni. Ci sono anche altri modi più scientifici per individuare le “vere” formazioni, dei quali discuteremo tra un momento. Dovremmo pertanto non fuggire di fronte a un puzzle irrisolto che sembra provenire da un’intelligenza esterna. Storicamente parlando, i fenomeni dei cerchi nel grano sono diventati ogni anno sempre migliori. Sono cominciati nei tardi anni ’70, primi anni ’80 come nient’altro che gigantesche forme perfettamente circolari. Poi, a metà degli anni ’80, hanno cominciato ad apparire gli “agroglifi”, formazioni rettilinee che connettevano insieme due o tre cerchi in vari disegni. La formazione che andremo a discutere, Barbury Castle 1991, è stata una delle più importanti deviazioni da questi agroglifi; ci ha introdotto in una era completamente nuova di complessità nelle formazioni. Questa è stata la Madre di Tutti i Cerchi nel Grano: una formazione che è apparsa letteralmente nottetempo, con dimensioni fantastiche: 31.680 piedi quadrati [11]. 

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 La qualità impeccabile di questa immagine illustrava chiaramente che era veramente intesa a catturare la nostra attenzione. Una delle prime cose notate era che il numero di piedi quadrati [12] di questo oggetto, 31680, era il numero dato nella Bibbia per le dimensioni della Nuova Gerusalemme. John Michell scrive a proposito di questo in grande dettaglio nel suo libro. È stato scritto della Nuova Gerusalemme come una città che rappresentava la venuta della “Golden Age” [13] dopo il ritorno del Messia; e il numero 31680 era inteso essere profondamente simbolico, indicando un salto dimensionale, se vogliamo, in un intero nuovo regno molto più vicino alla Luce Divina. Il numero 31680 appare in un’altra forma collegato direttamente alla Nuova Gerusalemme, ed è nella scienza armonica vibrazionale della gamatria che avevamo menzionato. Se si fa vibrare l’aria a 3168 volte al secondo, si crea un tono musicale, e pertanto il numero può essere anche trasposto nel nostro sistema eterico armonico direttamente in una “densità energetica” dimensionale. I primi padri della Chiesa che lavoravano con questi numeri sacri dichiararono che il numero 3168 era il numero di Gesù Cristo. Così, rimuovendo lo zero da 31680 per ottenere il suo equivalente armonico 3168, che si può fare nel sistema numerico a base dieci, abbiamo un’altra allusione a un qualche tipo di messaggio Messianico, oltre a uno sbandieramento degli stessi “numeri armonici” che abbiamo menzionato prima. 

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 E così, con la misura esatta in piedi che corrisponde al numero di Gesù Cristo, il messaggio codificato nella formazione può essere veramente “Il ritorno messianico del Cristo, che introduce ad una Nuova Gerusalemme, l’era del paradiso in terra”. Questo comincia ad avere ancor più senso quando scopriamo che l’area combinata dei tre cerchi sull’esterno del diagramma hanno esattamente la stessa area del cerchio interno. Questo ci dà un ulteriore significato, che potrebbe essere visto come “l’Uno e Trino”. Secondo Joe Mason, tra gli altri, questa sembra essere un’allusione alla visione Cristiana della Creazione come Trinità, in Egitto come Osiride/Iside/Seth, e in molte altre mitologie simili nel mondo, Buddismo compreso.Il diagramma Cristiano Gnostico mostrato qui indica chiaramente che il concetto di Trinità era direttamente associato ad un “oggetto di frequenza” tetraedrica che Gesù nel ritratto tiene tra le proprie mani. La metafora è stata ulteriormente rinforzata dal fatto che gli sono state date tre facce. Queste tre facce conservano una considerevole somiglianza con i disegni Indù e Buddisti. Quindi cos’è, allora, esattamente questa trinità e perché gli Gnostici vogliono associarla con la geometria iperdimensionale che stiamo indagando noi? Questo concetto del “tre in Uno” significa quasi letteralmente che dall’Uno nascono i Due, dualità, come maschio e femmina, yin e yang, luce ed oscurità, eccetera, che poi generano i Tre, espressi come inizio della vita e della materia. Più semplicemente, secondo lo storico di mitologia Joseph Campbell, questo triplo disegno rappresenterebbe l’idea archetipica del Padre, della Madre e del figlio androgino. Questi tre principi sono gli archetipi fondamentali che compongono tutte le nostre personalità, il Padre come il principio attivo, la Madre come principio intuitivo, e il Figlio come la fusione di questi elementi nell’esperienza di vita. [Generalmente nella Cristianità non ci si riferisce allo Spirito Santo come a un “dio” madre, ma grandi prove supportano il fatto che l’archetipo sia proprio questo]. Questo potrebbe essere anche visto come le tre sillabe dell’AUM degli Indù, la parola intesa a esprimere la totale natura della Creazione come una vibrazione sonora; essendo la A il Padre, la U la Madre, e la M il Mahem, “man”, o il Figlio. Addentrarsi ulteriormente in questa particolare discussione a questo punto è lontano dal vero scopo di questo libro, ma Joe Mason ha scritto numerosi articoli su questi argomenti, e la sua conoscenza sul soggetto ha certamente attratto ed espanso l’interesse dell’autore. Le scritture di Mason sono sul sito suo e di Dolores Finney, www.greatdreams.com. A questo punto, abbiamo un messaggio che poteva essere considerato molto Cristiano in origine, con il ritorno del Messia, la Nuova Gerusalemme e la Trinità o il Tre-in-Uno; ma abbiamo anche la geometria armonica della prossima dimensione superiore alla nostra, in cui sembra che stiamo entrando. Da Joe Mason, ci viene un altro punto riguardante questo simbolo che solitamente non viene discusso. Ora pare che anche il giorno esatto in cui si è formato fosse inteso a conferire un potente significato simbolico. La Genesi 8:4 raccontava che l’Arca dell’Alleanza è apparsa il diciassettesimo giorno del settimo mese. É assai interessante che fosse proprio il 17 Luglio quando è apparsa questa importantissima formazione! Pertanto sembra che , tramite un accurato tempismo qualcuno voglia che farci vedere questo simbolo tanto importante quanto l’Arca. Ma cos’è esattamente l’Arca dell’Alleanza, vi chiederete? Nella Bibbia viene descritta come un oggetto dorato a forma di bara che possedeva un enorme potere per quelli che sapevano come imbrigliarlo. Molti autori hanno speculato che essa fosse un congegno tecnologico proveniente da una civiltà extraterrestre, che probabilmente utilizzava una radiazione come fonte di energia. Questo congegno poteva produrre un potere favoloso per coloro che sapevano come utilizzarlo, ma poteva anche causare grandi danni alle persone. Secondo le leggende della Bibbia, nessuno era in grado di toccare l’Arca senza soffrirne un destino che sembra molto simile all’elettrocuzione. Pertanto, il

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simbolismo dell’Arca in questa formazione potrebbe riferirsi al fatto che il diagramma ha una qualche sorta di segreto universale contenuto al suo interno. L’Arca quindi ha una grande importanza simbolica nel mito Cristiano, rappresentando le misteriose forze di Dio imbrigliate nella manifestazione. Il nostro originario punto di ingresso nella discussione della forma tetraedrica nelle mani di Gesù è rappresentato da come essa riguardi le nostre unità EE così come forniteci da Seth nei capitoli precedenti. Queste EE o unità di coscienza sono anche le stesse forme geometriche di base che si trovano all’interno della sfera. La nostra discussione diventa molto più interessante quando cominciamo ad osservare la forma stessa di Bradbury, e cominciamo a notare cose che sono solo leggermente nascoste alla vista. 

 Qui possiamo vedere che facendo scorrere gradualmente i fotogrammi delle diverse sezioni, questa immagine evidenzia chiaramente la forma di una piramide a quattro facce, o tetraedro. Matematicamente, questa è la più semplice forma tridimensionale realizzabile. Come abbiamo mostrato, il tetraedro è l’energia organizzata che forma la quarta dimensione, verso la quale sembra che ci stiamo dirigendo. Possiamo poi iniziare a capire perché Gesù veniva mostrato con un tetraedro fra le proprie mani; Gesù poteva vedere l’energia di quarta densità che forma il Regno del Padre. L’altra, ancor più ovvia, forma di questa conoscenza geometrica espressa nella tradizione Ebraica è la Stella di David. Questo simbolo religioso è realizzato proprio come un cerchio nel grano, in cui abbiamo un’immagine bidimensionale che riproduce perfettamente l’aspetto di un tetraedro intrecciato o a stella, all’interno di una sfera. Il tetraedro intrecciato è una descrizione ancora più precisa del reale “aspetto” dell’energia di Quarta Densità. Ricordate che affinché queste dimensioni siano navigabili da entità come noi, ci deve essere un semplice e perfetto ordine per tutto. Questo spiega perché nelle letture di Seth si dice: “Abbiamo creato questi cubi da usare come guide”. In breve, tramite questo ordinamento geometrico, si può in realtà vedere l’energia con cui si sta lavorando. Pare che questo fosse parte del piano che la Mente-Uno di Dio avesse originariamente per noi. Così il tetraedro con tutte le sue simboliche sfaccettature, mostra la quarta dimensione come quel “Regno del Padre” che la Bibbia promette che arriverà per rimpiazzare l’attuale “cielo e terra” che abbiamo qui ora. Sebbene non possiamo mai “vedere” veramente questa forma nel piano fisico, la struttura fondamentale di tutta la materia fisica si stava già “aggiornando” a questa frequenza nel 20° secolo. Come Ra ha indicato spesso, è solamente l’inflessibile tridimensionalità di così tanti umani sulla Terra che ha impedito fino ad oggi al nostro ambiente fisico di trasformarsi. Come nota finale a questo capitolo, possiamo evidenziare che il disegno stesso ci stava mostrando una cosmologia dimensionale. Se riguardate la fotografia, vedrete tre cerchi agli angoli del tetraedro. Il primo cerchio al proprio interno non ha nient’altro che una linea che si estende dal proprio centro. Questo illustrerebbe simbolicamente la prima dimensione, o il punto, o l’Unità [15]. Il secondo cerchio ha una serie di linee spiraliformi, ad indicare “l’espansione a ventola” del punto nelle due dimensioni. Questo è il punto in cui viene introdotto il moto, e in cui viene creato per la prima volta lo schema fondamentale della vibrazione dell’esistenza fisica, come abbiamo già indicato nei capitoli precedenti. Poi, il nostro glifo per la terza dimensione è di natura quadrilaterale. Quello che rappresenta è la metà superiore di un ottaedro, mostrato nella forma sferica spiraliforme delle proprie energie, e abbiamo già visto che l’ottaedro nella cosmologia geometrica Indù dovrebbe rappresentare la terza densità o dimensione. Se facessimo un ritaglio di carta con questa forma e lo tirassimo su dal centro del cerchio, potremmo certamente vedere la tridimensionalità di questa forma. E qui, abbiamo un’immagine che mostra esattamente come questo funzionerebbe: la forma “nascosta” emerge come se fosse sempre stata pensata per essere lì.  

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 Quindi, quello che osserviamo nei cerchi esterni è la progressione geometrica della prima, seconda e terza dimensione, illustrata per noi in un campo di grano. La quarta dimensione è il punto focale dell’intera formazione, rappresentata dal tetraedro all’interno della sfera centrale. Il fatto che i tre cerchi esterni si sommano tutti insieme a formare il cerchio interno deve anche indicare che questa quarta dimensione è la somma di tutto quello che è avvenuto prima di essa. È anche interessante evidenziare che il grano era estremamente verde quando questa formazione è stata creata, indicando il passaggio al livello vibrazionale del raggio verde della quarta dimensione. Formazioni più recenti hanno teatralmente indicato geometrie dimensionali anche superiori come il cubo all’interno della sfera, come in questa fotografia estremamente gratificante di Steve Alexander. Questa è la nuda verità del nostro modello di fisica mostrato al mondo, sfere dentro a sfere e geometria dei Solidi Platonici, compresa la descrizione di un asse centrale per il toroide sferico, per “quelli che hanno occhi per vedere”. 

 Nella prossima immagine, anch’essa del 1999, possiamo vedere che ci veniva data un’idea dell’ottaedro di terza densità che viene “srotolato”. Alcuni ci hanno detto di non usare questa immagine, in quanto ci sono segni che sia un falso, ma ciononostante la includiamo per la vostra valutazione: 

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 La prossima immagine è quella della formazione “Triple Julia Set” del 1996, rappresentata dai cerchi, completata da una serie di linee rette ed un globo sferico intorno alla parte esterna. Aggiungendo queste linee extra, possiamo comprendere molto facilmente il messaggio nascosto: un tetraedro pulsante, che emerge da un punto centrale e che si dirama verso l’esterno. Vediamo anche come le linee curve della formazione stessa corrispondano alle linee viste nell’immagine precedente della ricerca del dott. Hans Jenny sulle frequenze sonore nell’acqua. Queste linee curve dovrebbero essere visualizzate come se fossero i petali di un fiore che si arriccia verso l’esterno originatosi dal centro del diagramma: 

Disegno del cerchio nel grano di Ed e Kris Sherwood, con permesso, con l’aggiunta di una sfera esterna. Così con formazioni come quella di Barbury Castle ed altre, abbiamo osservato la comparsa di diverse geometrie iperdimensionali, inclusi i tetraedri all’interno di sfere. Richard Hoagland ed il suo team, conosciuto poi come il “Mars Mission”, hanno posato la loro attenzione su queste formazioni proprio per tale ragione, dato che loro avevano trovato il tetraedro autonomamente: ovvero codificato nelle rovine geometriche che avevano trovato nelle fotografie della Viking su Marte.  

NOTE:[1] "Crop Circle Theorems"[2] “Physics of Love”[3] “Sacred Geometry”[4] Con “Essi” l’autore si riferisce sempre a Ra, che di fatto è un’entità che si autodefinisce un “complesso di memoria collettiva”, cioè un gruppo di entità che hanno fuso le loro memorie per formare un’entità unica superiore. Da questo fatto la difficoltà e la confusione, loro e nostra, nel definirli al singolare o al plurale [N.d.T.].[5] “Oneness”[6] “Cymatics” o Scienza delle Onde [7] “The Planetary Grid: A New Synthesis”[8] I Creatori dei Cerchi

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[9] “Fiocco di Neve di Kock”[10] “Awakening to Zero Point”[11] 2.940mq[12] “Squared footage” piedi quadrati, come i mq ma in piedi[13] “Età dell’Oro”[14] “Uomo” in Inglese[15] Oneness

Ora, ritorniamo alle implicazioni del lavoro di Hoagland sul complesso di “Cydonia City” su Marte. Una forza energetica geometrica tetraedrica che si esprime attraverso una sfera compare su molti dei pianeti del Sistema Solare, compresa la Terra. Poi, ci addentriamo direttamente in uno studio approfondito del lavoro di Carl Munck, che ha rivelato che quasi ogni singola

piramide, monumento e "sito sacro" del mondo utilizza un semplice codice per descrivere la propria posizione esatta nella Griglia. Mostriamo definitivamente come Munck abbia riscoperto questo sistema Atlantideo su scala planetaria di coordinate geometriche, simile alle nostre ma con la linea centrale longitudinale che passa attraverso la Grande Piramide di Giza. David

introduce il lavoro delle sue stesse letture al fine di aiutare a rispondere al paradosso di come integrare insieme i lavori di Munck, Cathie, Hoagland e di altri pionieri della "Griglia".

GRIGLIA GLOBALE II: SUI PIANETIGRIGLIA GLOBALE II: SUI PIANETI INIZIANO A PRENDERE FORMA IINIZIANO A PRENDERE FORMA I CRISTALLI IPERDIMENSIONALICRISTALLI IPERDIMENSIONALI

Affinché la teoria armonico/geometrica delle “densità” di energia nell'universo stia in piedi da sola, abbiamo bisogno di un qualche tipo di prova fisica che si possa osservare e misurare. Cathie soddisfa questo punto dimostrandoci che la Griglia sferica ha al suo interno un cubo e un ottaedro. Come abbiamo visto nei precedenti capitoli, Richard Hoagland ed il suo team hanno decodificato il pittogramma di Barbury Castle 1991. Questo pittogramma, la Madre Di Tutti Cerchi Nel Grano, mostrava un tetraedro dentro una sfera. Quasi allo stesso modo in cui Cathie aveva misurato un cubo e un ottaedro nella Terra, il lavoro di Hoagland evidenzia zampilli di energia in forma di tetraedro. È abbastanza umoristico notare a questo punto come Cathie aderisca strettamente al suo modello di cubo/ottaedro, e come Hoagland aderisca strettamente al suo modello tetraedrico, ma come entrambe queste forme coesistano insieme al resto dell’Ottava. Dal momento che il tetraedro è la densità immediatamente sopra la nostra, la sua forma dovrebbe anche essere fra le più forti nei suoi effetti energetici, conducendoci alle osservazioni fisiche più ovvie. Il team di Hoagland ha studiato esclusivamente queste energie tetraedriche, misurando il tetraedro all'interno di una sfera con grande precisione al fine di localizzare dove dovrebbero emergere i maggiori punti di stress. In breve, Hoagland ci ha dimostrato che i punti inferiori del tetraedro emergono a 19,5° sopra o sotto l'equatore del pianeta o della sfera, a seconda di dove si posiziona il vertice della figura. 

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 Hoagland poi prende le misure del tetraedro, compreso questo punto di energia a 19,5°, e dimostra la loro presenza su quasi ogni corpo nel Sistema Solare. Sul Sole, per esempio, le macchie solari non si spingono mai oltre il 19,5° Nord o Sud. Più recentemente, Hoagland ha dimostrato dove sarebbe il vertice del tetraedro, pubblicando i risultati di un'ispezione satellitare del Sole che indicava un perfetto anello circolare di energia che circonda il polo nord magnetico. Andando oltre, si possono osservare grandi focolai di energia in un paio di vulcani su Venere, anch’essi a 19,5°. Su Marte, abbiamo il Monte Olimpo, un vulcano a scudo che è tre volte la dimensione del Monte Everest, anch’esso a 19,5°. Sulla Terra, Hoagland indica le Hawaii, ma noi mostreremo che qui c'è un altro posto per il tetraedro che è ancora migliore. Dirigendoci verso i pianeti gassosi, gli effetti energetici si osservano più in forma di spirale e meno come disordini della crosta o vulcani. Infatti, molte persone con scarsa familiarità con il lavoro di Hoagland resteranno sorprese nello scoprire che il Great Red Spot [1] di Giove si trova anch’esso 19,5° sotto l'equatore. Questo enorme vortice spiraliforme è una tempesta apparentemente perpetua, ed è sufficientemente larga da contenere due volte la Terra al suo interno. Questo ci mostra molto più chiaramente come appaiono questi punti della griglia del tetraedro quando causano un effetto fisico su un gas. Spostandoci al successivo grande pianeta gassoso, Saturno, ci sono fasce scure di nubi localizzate a 19,5° Nord e Sud rispetto al suo equatore. Ovviamente, queste evidenziano il tetraedro intrecciato, ovvero il fatto che si devono includere due tetraedri uno di schiena all'altro per rappresentare appieno l'energia. Inoltre Saturno ha una misteriosa formazione circolare sul proprio Polo Nord che al suo interno dà nitidamente forma ad una stella pentagonale, con dentro anche una spessa nube esagonale. Questo aiuta a mostrarci in forma gassosa dove si trovano le energie cristalline che per prime entrano nel pianeta. 

 

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(Guardate specialmente al frame in basso a destra per vedere la stella a cinque punte. La nube esagonale non è composta di linee scure come la stella; è visibile a metà strada fra il bordo del cerchio e il centro, perfettamente circoscritto. Hoagland l'ha ristampata in Monuments of Mars [2], ed era stata originariamente pubblicata nel 1988 da D.A. Godfrey da una serie di immagini oblique della Voyager rettificate al computer delle regioni polari di Saturno. Il titolo del lavoro che ne venne fuori è "un Oggetto Esagonale intorno al Polo Nord di Saturno"). Nettuno ci mostra sia un Great Dark Spot [3] a 19,5° come Giove, sia una fascia di nubi come Saturno. Le immagini più recenti di Nettuno, in un'edizione speciale di Scientific American nel Marzo 1998, mostrano chiaramente come una spessa fascia di nubi bianche circondi continuamente l'intera circonferenza di Nettuno alla medesima latitudine del Great Dark Spot. Nessuno si è avventurato a spiegare o indovinare il perché di questo. Urano non è stato adeguatamente fotografato per determinare se esista un simile spot, ma data l’evidenza di tutti gli altri pianeti gassosi, sembra quasi certo che se ne troverà uno simile.Le implicazioni di tutto questo sono assai significative. Ci siamo dati grande pena di dimostrare come queste semplici forme geometriche compongano le più piccole "unità" di energia pulsante della Creazione, e ora le stiamo vedendo emergere come punti di stress di energia circolante su sfere molto più grandi, quelle dei nostri pianeti. Fino ad ora, i detrattori di Hoagland sono stati riluttanti a fornire ipotesi alternative del perché su questi altri pianeti emergano questi focolai di energia.Se si provasse che Hoagland ha ragione, si darebbe inevitabilmente credibilità al suo lavoro su Marte. Come avevamo detto, Hoagland ha mostrato ripetuti esempi di questo angolo di 19,5° e del rapporto e/π nelle relazioni tra gli oggetti nella regione marziana di Cydonia, in cui sono localizzate tutte le anomalie come le piramidi e la Faccia. Questi sono stati anche dimostrati nei cerchi nel grano, come abbiamo già mostrato in precedenti capitoli. 

 Ritornando al nostro studio delle dinamiche del tetraedro nella sfera, il complesso di Cydonia si trova esattamente a 120°, ovvero un terzo, del giro intorno a Marte dal gigantesco vulcano del Monte Olimpo. Come tutti possono vedere, 120 è esattamente un terzo di 360. Dunque, possiamo vedere che la distanza fra due punti del tetraedro su un globo dovrebbe essere di 120°, dal momento che il tetraedro dovrebbe dividere il globo in tre parti uguali. La domanda quindi diventa: perché mai qualcuno avrebbe voluto costruire Cydonia, un complesso di piramidi, proprio in quel punto? Dobbiamo presumere che stessero in qualche modo imbrigliando l'energia emessa dal tetraedro. Tuttavia Cydonia si trova ben al di sopra dei 19,5°. [Sebbene il team di Hoagland evidenzi che la latitudine al vertice della Piramide D&M è esattamente di 40,87°, che è esattamente la cotangente di e/π, ovvero 0,865].Ecco una possibile risposta. Anche se il complesso di Cydonia non è costruito sul punto caldo stesso, ci può essere una sorta di linea longitudinale di energia che si estende direttamente verso l'alto e verso il basso, attraversando il punto del tetraedro. Se questo fosse vero, ci dovremmo aspettare che il tetraedro crei fasce verticali di energia utilizzabile che sarebbero tutte distanziate fra loro di 120°, e viaggerebbero in direzione Nord-Sud. La cotangente di e/π potrebbe proprio essere un altro punto di focalizzazione o nodo di energia che era molto utile ai tempi della “costruzione” di Cydonia.Questo stesso fenomeno appare anche sulla Terra. Si può vederlo nel lavoro di Carl Munck, il nostro ricercatore della griglia globale che ha scoperto un sistema di coordinate che include praticamente tutti i siti sacri sulla terra. Nel suo libro, The Code 1997 [4], mostra come tutte le piramidi egiziane possano essere allineate in una striscia molto stretta che viaggia dritta in direzione Nord-Sud. 

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 La prima cosa che dovremmo osservare in questa immagine è quanto precisamente il Fiume Nilo segua la linea della griglia. Questo fatto segue piuttosto bene la nostra idea che le linee della griglia trasportino correnti di flusso di energia. Queste stesse correnti causano la formazione di vortici spiraliformi nei pianeti gassosi, come il Great Red Spot di Giove. Inoltre se disegniamo un "punto nodale" simile ai cerchi ai bordi del tetraedro nel cerchio nel grano di Barbury Castle, esso descrive precisamente i confini del delta del Fiume Nilo verso l'oceano.Dal momento che Gizeh si trova esattamente a 30° di latitudine nord, vediamo subito come diventi un punto nodale dell'intersezione di altri due solidi Platonici. Dall'effetto che questo punto ha sulla costa egiziana, pare che l'intensità di queste forze non solo causi vulcani, ma dia anche forma e modelli la terra intorno a sé.Munck poi ci mostra che se ci si sposta esattamente di un terzo nel giro intorno alla Terra, si giunge in Centro-America, patria degli Aztechi e dei Maya. Un'altra fascia della griglia letteralmente identica emerge esattamente dove ci si aspetta che sia: a 120° da Gizeh, come vediamo nell'immagine qui sotto. Chiaramente l'intero complesso di piramidi di Tikal si conforma alla configurazione della linea nord-sud della griglia. Se si estende la linea ulteriormente verso Nord, essa racchiude anche un'oscura piramide e i relativi artefatti che sono stati ritrovati sommersi sotto il Rock Lake nel Wisconsin. Munck entra molto di più nel dettaglio riguardo al significato di questi artefatti rispetto a quello che faremo qui noi. Più avanti vedremo come queste forme ci dicano precisamente dove si trovano sulla Griglia tramite le proprie misure. Per ulteriori informazioni si incoraggia il lettore ad acquistare il materiale di Munck. 

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 Così, se una fascia della griglia rappresenta un punto di stress dell'energia che sta creando ogni molecola sulla Terra istante dopo istante, allora ci dovremo aspettare che un'area di maggiore stress possa modellare la forma della terra intorno a sé. Se si guarda attentamente nell'area dello Yucatan, nel Centro-America, laddove la linea cresce, si vedrà che l'intera penisola si comporta come se una forza di qualche tipo l'avesse chiamata ad allinearsi con la medesima fascia della griglia. Essa la segue perfettamente tra le sue linee e termina con una linea retta quasi orizzontale. Questo è ancor di più la prova della forza che l'energia armonica della fascia della griglia realmente possiede. Anche la linea principale della griglia che passa attraverso Gizeh possiede ovviamente una forza simile, in quanto potrebbe essere responsabile dell’ammassamento dell'intera massa di terra dell'Africa. Dopotutto, la linea longitudinale che passa attraverso Gizeh ha a proprio contatto la maggiore quantità di terra di qualsiasi altro punto sulla Terra.Il punto principale che vogliamo mostrare qui è che pare che l'area del Rock Lake stia imbrigliando energia. Come scrive Munck:“… è un fatto risaputo intorno al Rock Lake che la gente veda cose che in realtà non ci sono, come grandi rocce che galleggiano nel lago, per svanire poche ore più tardi. Pescatori sul ghiaccio che cercano di far partire le loro motoseghe sul ghiaccio non riescono a farle funzionare. Una volta ritornati sulla costa funzionano bene, ma quando ritornano sul ghiaccio si rifiutano di nuovo di partire. I sommozzatori, che cercano di filmare le piramidi sommerse, non riescono a far funzionare le loro telecamere vicino alle piramidi. Ritornati sulla costa, funzionano bene. Altri sommozzatori, preparandosi ad entrare nel lago, vengono improvvisamente colti da un senso di timore”. Così, semplicemente dalla breve descrizione di Munck, possiamo vedere che in apparenza in quest'area c'è una perturbazione energetica sufficientemente forte da provocare sia guasti meccanici sia effetti relativi alla coscienza. Dato che la nostra idea è che queste aree rappresentino punti di stress di energia intelligente di dimensione superiore, entrambe le teorie concordano. Le frequenze superiori di energia renderebbero inoperative cose come le motoseghe e le batterie di telecamere elettroniche, dato che di fatto si modificherebbe la velocità vibratoria delle frequenze elettromagnetiche nella zona, rendendole così incompatibili con le normali attrezzature. Questo risultato è letteralmente identico alle osservazioni che sono state fatte quando si avvicina un UFO; tutti gli oggetti meccanici/elettrici smettono di funzionare. Così, le stesse forze di energia superiore che gli UFO sono in grado di imbrigliare emergono anche più potenti in determinati luoghi della Terra.Queste frequenze si verificherebbero anche al livello della coscienza, causando quindi probabilmente allucinazioni e reazioni emotive. Una reazione simile sembra avvenire in presenza degli UFO, portando la gente ad avere "illusioni" ed ansia, così come euforia e quel senso che "tutto il tempo si sia fermato" o sia diventato silenzioso. Pare che i costruttori degli artefatti di Rock Lake stessero imbrigliando energia utilizzabile, e che la gente moderna debba ancora imparare a farne buon uso a livello di coscienza.Così giusto per orientarci meglio, guardiamo quello che abbiamo fino adesso in termini delle nostre fasce della griglia. La mappa che segue, tratta dal libro di Munck, ci aiuterà a vedere chiaramente dove si trova il tutto quanto. Introdurremo nel diagramma anche il tetraedro per aiutarci a visualizzare in modo appropriato il suo posizionamento. 

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 Ora sappiamo che il Rock Lake ha mostrato delle anomalie. Ma per quanto riguarda il Tikal? Carl Munck ha discusso della piramide principale di Tikal, che si trova nella parte inferiore della linea della griglia Americana nello Yucatan, dicendo che questa è per molti versi unica. Primo, la sua profondità mostra un’esatta armonica della circonferenza dell'equatore della Terra in piedi: 24,9015, che è un armonico di 24.901,5 miglia. Egli va avanti a mostrare come la piramide di Tikal codifichi la misura esatta della superficie di una sfera, che sarà sempre di 41.252,96127 gradi quadrati. Se moltiplichiamo questo numero della sfera per tre, che rappresenta le tre scalinate sulla piramide, si scoprono le esatte coordinate longitudinali della piramide sulla Griglia! Questo sembra molto curioso, in quanto stiamo prendendo un numero che rappresenta una sfera e lo utilizziamo in un gruppo di tre. È proprio come il nostro tetraedro che divide la sfera Terrestre in tre parti.

In questo capitolo osserviamo il lavoro di Bradley Cowan che rivela strutture nascoste nel tempo che possono essere imbrigliate, comprese e mappate per predire il comportamento del mercato borsistico. Poi guarderemo alle scoperte di Wilcock su un ciclo di ordine più grande nella Galassia che si fonda sugli stessi principi della Costante di Niniveh. Questo fornisce un aiuto enorme nel comprendere gli insegnamenti di Ra, completati poi quando determiniamo una base scientifica per combinare tre Cicli Solari in

uno solo.

IL TEMPO GEOMETRICO E LAIL TEMPO GEOMETRICO E LA COSTANTE DI WILCOCKCOSTANTE DI WILCOCK

In questo capitolo vedremo direttamente le strutture armoniche visibili nel tempo e la geometria diretta che ne consegue. Una volta fatto questo, i fondamenti teorici per questa applicabilità universale della Costante di Niniveh saranno facilmente visibili, in quanto la nostra Galassia opera anche sotto queste geometrie armoniche nel tempo. Quindi ovviamente, la primissima domanda che viene in mente è questa: anche se sapessimo che stiamo cercando la geometria Platonica, come possiamo tracciare il passaggio del tempo in modo tale da avere una solida misurazione dei suoi effetti che possano permetterci di vedere una struttura simile?

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Quasi tutti i grafici che vediamo, indipendentemente da quali fenomeni nel tempo stiano misurando, vengono espressi in due dimensioni: un asse X e un asse Y. Come potremmo essere in grado di utilizzare un grafico del genere per visualizzare un asse Z e quindi estendere la nostra percezione degli effetti del tempo nelle nostre tre dimensioni? La domanda ancor più fondamentale è questa: “Come facciamo a sapere se il tempo è semplicemente un fenomeno statico e lineare che non produce alcun cambio di natura in, e per, sé stesso mentre scorre, oppure un fenomeno “topologico” attivo che produce schemi prevedibili e ricorrenti in cicli finemente organizzati?”Cosa potremmo cercare nel tentativo di scoprire se il tempo ha una forma dinamica? Per poter sperare di vedere una forma di qualsiasi tipo, dovremmo trovare qualcosa che cambia, qualcosa che non resti la stessa ma che abbia il potenziale per muoversi in diverse direzioni misurabili.Abbiamo già mostrato la prova che la Luce stessa ha proprio una struttura topologica attiva del genere, e uno dei nostri argomenti originali, visti nelle teorie del “Campo Unificato” sia di John Nordberg sia di Dewey Larson, è che tutto lo Spazio è pieno di un mare di Luce che noi normalmente non osserviamo. La nostra prova scientifica così come alcuni estratti da Ra e dalle letture UFO di W.B. Smith suggeriscono che queste armoniche della Luce hanno diversi livelli di densità in diverse aree dell’Universo.Il Sole stava mantenendo per noi il livello ottaedrico, anche se la sonda Ulysses non aveva rilevato nessun campo magnetico polarizzato nel 1995.Inoltre, tutte le fonti che abbiamo appena menzionato ci stanno dicendo che il Tempo stesso è una funzione della Luce. Nel caso della della sua fisica, John Nordberg spiega che tutto l’universo è composto di palle di luce, che noi abbiamo chiamato Unità di Coscienza.Nel modello di Nordberg (che tratteremo in maggior dettaglio nel prossimo volume), queste palle di luce possono o rimanere statiche come “onde stazionarie” (come nel caso dei fulmini globulari) oppure muoversi alla velocità della Luce, diventando “onde mobili” o fotoni che creano la luce visibile.Anche se un’ “onda stazionaria” non sembra muoversi nello spazio, certamente possiede un moto interno dinamico, e questo sarà un moto che corrisponde alla sua propria frequenza di vibrazione.Nel caso della terza dimensione o densità, il nostro armonico della luce è il 144, e la cosmologia geometrica degli Indù ci dice che nella nostra area la Luce forma la struttura di un ottaedro. 

 E quindi, la nostra affermazione conclusiva è che tale moto è quello che crea le “onde stazionarie” della Luce, che forma naturalmente armoniche sferiche secondo modelli come quelli di Nordberg.Il moto di un corpo più grande, come un pianeta o una stella, creerà armoniche mentre trascina con sé l’etere nel proprio moto, creando così una “onda stazionaria” nel Sistema in cui è contenuto. Dovunque si trovi il centro di gravità, come il Sole nel Sistema Solare o il Centro della Galassia, le armoniche si disporranno intorno a quel punto.In altre parole, qualsiasi grande massa deve attrarre la Luce dello Spazio circostante per sostenere la propria esistenza, diventando un “pozzo d’etere” per l’area circostante, alla stessa maniera in cui un’area di bassa pressione nella nostra atmosfera costringe l’aria ad alta pressione ad entrare in tale area, creando così i temporali.Quando si ha un tale moto di caduta, come nell’orbita di un pianeta o di una galassia, esso naturalmente disturba il proprio ambiente e crea una vibrazione al suo passaggio, proprio come quando la schiuma dell’acqua dietro ad un motoscafo continua ad incresparsi verso l’esterno dopo che è passato attraverso una determinata area.E nel caso di un disturbo nell’energia eterica, sappiamo da molti ricercatori che queste vibrazioni possono essere viste come luce, suono e geometria.In precedenza abbiamo parlato del fatto che le congiunzioni Giove-Saturno siano la “guida” principale del Calendario Maya. Quello che non abbiamo detto è che queste congiunzioni avvengono sempre nelle stesse tre aree dello spazio, rispetto al Sole. 

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Queste tre aree sono equidistanti, dunque formano un grande triangolo equilatero:Inoltre, ogni periodo di congiunzione di 19,86 anni fra Giove e Saturno ha una lunghezza molto simile ad un quarto dell’intera orbita di Urano.Ripetiamo ancora, in epoche precedenti questo poteva essere stato ancora più esatto di oggi, a causa dell’esplosione di Maldek.Quindi se dividiamo l’orbita di 84 anni di Urano in altrettanto armonici quarti di ciclo, nella sua orbita intorno al Sole si forma un gigantesco quadrato. 

Anche questa è un’armonica che si sovrappone con il katun Maya e/o la congiunzione Giove-Saturno:Anche altri cicli planetari, una volta esplorati meglio, dovrebbero produrre altre geometrie, compresi pentagoni ed esagoni.Se ritorniamo allo studio dei cerchi nel grano, ricordiamo che il lavoro di Gerald Hawking ci ha mostrato come diagrammi bidimensionali come questo possano di fatto essere iper-estesi alle tre dimensioni.Abbiamo già visto come l’ottaedro tridimensionale che appare nel Sole sia responsabile dei bombardamenti di energia positiva e negativa che riceviamo due volte al mese sulla Terra.Se osserviamo il comportamento di un sistema come il Grande Punto Rosso di Giove a 19,5° di latitudine, possiamo dedurre che da un livello tetraedrico con la rotazione di Giove avviene una fuoriuscita altrettanto armonica di energia di Luce, che si muove lentamente come un enorme innaffiatoio rotante da giardino nel sistema Solare: 

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 Quindi, le rotazioni dei pianeti e delle griglie stesse, combinate con il moto del pianeta o della stella attraverso lo spazio, creano una varietà di armoniche interconnesse.Alcune di queste armoniche si muoveranno molto lentamente rispetto alla velocità con cui la nostra Terra passa attraverso la Luce dello Spazio, in quanto noi completiamo venti cicli intorno al Sole che sommati formano una congiunzione tra Giove e Saturno, per esempio.Pertanto, è certamente possibile che entriamo ed usciamo da aree di maggiore e minore concentrazione energetica: e questo sembra essere la base dell’astrologia. Se queste energie sono più di una semplice variabile “caldo-freddo” o “alti e bassi”, e invece rappresentano dei distinti archetipi di coscienza, allora quando certi archetipi fluiscono con più forza nelle nostre menti, possiamo aspettarci che in noi stessi sarà visibile un maggior numero di quei corrispondenti tratti della personalità.L’intero Sistema Solare diventerebbe una vasta rete di armoniche tridimensionali intrecciate, proprio come si mostrerebbe una carta astrologica in due dimensioni.Il nostro diagramma semplificato del tetraedro rotante non rivela la piena estensione di queste pulsazioni armoniche. Dobbiamo vedere l’intera forma come un punto armonico di stress, non solo i suoi vertici.Pertanto, la struttura esatta dell’ “onda stazionaria” nello spazio libero agirà come forza d’attrazione, causando delle influenze nella vera linfa vitale della Coscienza quando tutte le altre forze la attraversano.E se stiamo cercando queste stesse proprietà nel tempo, la nostra prossima sfida sarebbe quella di trovare un modo per misurare tali cambiamenti, per determinare se c’è una forza di questo genere in azione.Dal momento che questi effetti sono relativi alla coscienza e pertanto di natura psicologica, dobbiamo trovare un modo semplice per ricostruire il comportamento della psicologia umana su scala globale.Inoltre, se vogliamo assicurarci che questi cambiamenti non possano essere stati provocati da nient’altro che lo scorrere del tempo, allora tutti gli altri fattori coinvolti in tali cambiamenti dovrebbero essere il più possibile casuali.In altre parole, qualsiasi cosa stiamo mettendo nel grafico dovrebbe apparire come un fenomeno psicologico quasi completamente imprevedibile che sia molto facile da misurare, idealmente con due sole variabili da considerare: “caldo-freddo o alti e bassi”.Se questo comportamento è veramente un evento casuale secondo tutte le convenzioni, qualsiasi schema che abbia effetto dovrebbe essere un prodotto delle nostre osservabili strutture geometriche di dimensione superiore nel tempo.Tali “schemi nel caos” sono effettivamente già stati osservati in molti modi diversi, e nella moderna “Teoria del Caos” vengono comunemente associati a geometrie “frattali”, come il Mandelbrot Set.Con i modelli eterici a nostra disposizione fino ad ora, non avevamo mai veramente avuto una base con cui comprendere come queste formazioni frattali potessero essere osservate sia nello spazio sia nel tempo. 

 Di nuovo, se vogliamo tracciare il comportamento umano per vedere se il passaggio del tempo ha un qualsiasi effetto osservabile, la prima cosa da fare è di trovare un indice molto, molto semplice per misurare tale comportamento. Idealmente, dovremmo indagare su alcune forme di comportamento umano che abbiano essenzialmente due direzioni: su o giù, positivo o negativo, alti e bassi, entusiasmo o paura, prosperità o scarsità.Questa misurazione del comportamento umano dovrebbe essere rigorosamente messa in grafico giorno dopo giorno in modo continuativo per poter analizzare accuratamente i dati a lungo termine per qualsiasi

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tendenza o schema.Per essere veramente scientifico, dovrebbe essere qualcosa che sia stato mantenuto meticolosamente, senza interruzioni, il più a lungo possibile.Nessun gruppo di ricerca, avrebbe realisticamente tentato di condurre da solo uno studio su base tanto ampia, in quanto era molto probabile che vi introducessero le loro proprie inclinazioni; e inoltre, semplicemente, non v’è profitto nel tracciare tale comportamento con perseveranza. O forse si? 

ESATTO, IL MERCATO BORSISTICO! Guarda caso non abbiamo alcun bisogno di guardare tanto in là per trovare un simile indice di misurazione del comportamento umano in corso.Sin dal tardo ‘700, all’alba della nostra nuova nazione in quanto Stati Uniti d’America, è stata rigorosamente documentata e riprodotta in forma di grafico continuativo una registrazione accurata degli estremi umani di entusiasmo e paura.Questa registrazione ci è nota come Borsa degli Stati Uniti, più tardi riconosciuta come Dow Jones Industrial Average. Effettivamente sì, la risposta finale per dimostrare la struttura geometrica del tempo ci arriverà proprio dello studio del mercato borsistico.Per quanto sorprendente possa sembrare, è effettivamente il mezzo più ovvio e specifico con cui possiamo tracciare un grafico degli estremi del comportamento umano nel tempo. L’indice di misurazione di questo comportamento sarebbe la scala dei prezzi, che in un grafico di mercato occupa sempre l’asse Y. E dunque, il valore del prezzo relativo della borsa è effettivamente uno strumento di misurazione molto diretto e molto efficace per il comportamento umano collettivo.Quando gli esseri umani provano entusiasmo, prosperità e ispirazione, comprano, comprano e comprano fiduciosamente in borsa, innalzando l’indice dei prezzi.E quando gli esseri umani iniziano improvvisamente a sentire paura, scarsità e panico, vendono, vendono e vendono velocemente i loro beni, sperando di liquidare tutto prima che le cose peggiorino ancor di più. Di fatto, qualsiasi semplice studio del grafico di borsa ci mostrerà che continua a muoversi su e giù, su e giù man mano che il tempo avanza. Raramente vedremo mai una “linea piatta” nel grafico di borsa per un periodo di tempo prolungato, e anche all’interno di tendenze più grandi solitamente si osservano delle oscillazioni minori.Le strutture del comportamento umano assumono effettivamente un aspetto dinamico quando l’umore collettivo dell’umanità si alza e si abbassa ancora e ancora dalla speranza alla disperazione. Questi cicli di comportamento umano sono stati studiati intensamente da molti ricercatori diversi, in quanto v’è un reale motivo di profitto nel comprenderne le funzioni.Se si può davvero provare che questi movimenti su e giù possono essere predetti in anticipo, allora si elimina tutto il gioco e l’intrigo dell’operare in borsa. Se si conosce esattamente quando il mercato ha raggiunto il fondo e non più più scendere, allora si sa esattamente quando comprare.E se si sa esattamente quando il mercato ha raggiunto il massimo e non può più salire, allora si sa esattamente quando vendere, e quindi realizzare il massimo del profitto che ci si poteva permettere, in base a quanto denaro si era inizialmente investito.

 

UNO STUDIOSO MASSONICO UTILIZZA LA “CONOSCENZA ATLANTIDEA” PER RIVELARE LA STRUTTURA NASCOSTA DEL MERCATOAbbiamo già citato una gran mole di prove che suggeriscono che la vera conoscenza di questo sistema di geometria iperdimensionale basato sull’Ottava di cui stiamo parlando era segretamente conosciuto per tutto questo tempo. La società dei Massoni è una delle forme attuali di queste “società segrete” che avevano preservato questa conoscenza, la quale ha trovato la sua via attraverso le vetrate delle cattedrali, il Grande Sigillo degli Stati Uniti e il murale della Sala di Meditazione delle Nazioni Unite, tra le altre cose. Da fuori, l’Ordine Massonico sembra essere nient’altro che un’altra di quelle noiose “logge” fraterne di uomini attempati come gli Shriners, i Moose Lodge, i Lions, i Kiwanis o l’Elks Club.Per quelli che hanno parlato dall’interno, c’è un sistema molto complesso ed interconnesso di conoscenze Atlantidee che è stato tramandato loro nel tempo.Quindi, con l’idea che tutto quello di cui abbiamo parlato e altro può essere conosciuto da una manica di elitaristi su questo pianeta, indaghiamo sul lavoro di un asso fra gli agenti di borsa: W.D. Gann. 

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 È un fatto documentato che Gann fosse un iniziato di alto livello nella società segreta massonica, e che sia attivamente uscito in pubblico per insegnare come alcuni principi molto simili a quelli che stavamo studiando noi potessero essere applicati in borsa.Il lavoro di Gann in certi casi ha davvero permesso a lui ed a molti altri di fare accurate previsioni sulle tendenze del mercato, sebbene non su base continuativa.E ora, pare che un ricercatore molto più recente di nome Bradley Cowan abbia reso pubblica tutta la conoscenza mai rivelata nei lavori di Gann: conoscenza che Gann apparentemente non voleva divulgare per via dei suoi giuramenti Massonici segreti.Questa conoscenza, come vedremo, pare sia stata scoperta, riassunta e pubblicata per la prima volta, con gran disappunto di chi voleva possederla, da un uomo chiamato dott. Jerome Baumring, che è morto nel 1992. Ne parleremo di più tra poco.Tornando a Cowan, è importante notare anche che è una persona estermamente riservata, non concede mai interviste e non permette a nessuno di avvicinarlo.[Nel libro The Carnivals of Life and Death [1] di James Shelby Downard, troviamo che chiunque rompa coi Massoni e riveli i loro segreti al mondo viene definito un “Cowan”. Dai Massoni viene considerato un segno di disprezzo da mettere su qualcuno, in quanto ovviamente questa persona, dovesse essere catturata, viene condannata a morte.Su un sito Massonico troviamo anche quanto segue: Un Cowan è: “1. Qualcuno che fa il lavoro di un massone, ma non è stato addestrato al mestiere. 2. Quindi, qualcuno che non è iniziato ai segreti della Massoneria 1707. 3. slang. Un infiltrato, uno che origlia... applicato derogabilmente a qualcuno che fa il lavoro di un massone, ma che non è stato regolarmente addestrato o allevato per il mestiere”. Non abbiamo mai tentato di parlarne con Bradley Cowan e non abbiamo ragione di farlo; ma è probabile, data la pesantezza delle sue rivelazioni, che il suo cognome sia uno pseudonimo scelto per questa ragione].È piuttosto coraggioso da parte di Cowan farsi avanti e rivelare queste verità, e noi lo applaudiamo per questo. Nonostante il velo di segretezza, questa conoscenza nascosta è ora di pubblico dominio, e si collega direttamente alle nostre comprensioni del tempo in quanto fenomeno geometrico multidimensionale.Di conseguenza, il titolo della prima delle opere di Cowan è Four-Dimensional Stock Market Structures and Cycles [2].Ma prima di parlare di Cowan e/o Baumring, dobbiamo iniziare da Gann. 

LA RICERCA DI MERCATO DI W.D. GANNIl cuore delle scoperte di Gann è relativo all’idea che la la storia si ripete. Molti di noi semplicemente non hanno alcuna idea di quanto accuratamente e tecnicamente perfetta possa essere questa idea.Per essere più specifici, Gann ha scoperto che il  movimento combinato del prezzo e del tempo del mercato si organizzerà da solo in unità regolari e ripetitive.Ogni “unità” avrà la stessa lunghezza, e finirà per puntare in una direzione che può essere calcolata utilizzando la geometria.Queste unità di lunghezza e direzione erano definite come “raggi vettore”. Un vettore, ovviamente rappresenta semplicemente un impulso a viaggiare in una data direzione ad una data velocità.Quindi, come capiamo i “raggi vettore”? Semplice.Tutte le cose interessanti nel mercato

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avvengono nei punti alti, quando si vuole vendere, e ai punti bassi, quando si vuole comprare. Come risulta, questi punti non avvengono per caso... sono determinati molto precisamente dai principi delle armoniche.Se si traccia una linea retta tra i punti alti e bassi più vicini in una tabella, si osserva la vera linea retta nascosta del “vettore” che sta determinando il suo movimento.La linea retta rappresenta il valore combinato di prezzo e tempo.Basandoci su questo sistema piuttosto semplice, una volta calcolato quanto è “lunga” la linea, come numero di unità “prezzo-tempo” si sa automaticamente che il vettore successivo sarà esattamente della stessa lunghezza.[Altri cicli possono inserirsi e far slittare il modo in cui questo opera, quindi non è sempre così... ma nella maggior parte dei casi rimane notevolmente solida nel tempo].

PENSATE ALLA TERRA COME A UNA GRANDE SALA CONFERENZE...Senza conoscere quanto il tempo possa avere al suo interno delle strutture armoniche nascoste, che determinano precisamente lo stato d’animo generale sul pianeta, potrebbe sembrare impossibile. Ciò nonostante, Gann ha raccolto montagne di prove per dimostrare che “è proprio così che funziona”. L’analogia più semplice che abbiamo incontrato è di pensare alla Terra come ad una grande sala conferenze in cui si vive tutti insieme. Se avete mai assistito ad una conferenza in cui l’aria condizionata era decisamente troppo forte, allora ricorderete quanto sia terribile sentirsi congelare. In termini di movimenti di mercato, quando la gente inizia a sentire troppo “freddo”, diventa nervosa, ansiosa e preoccupata. Quello è il momento di chiudere, spegnere tutto e dirigersi verso la zona di sicurezza. Vende i suoi beni in un’ondata di paura. I mercati vanno giù. Poi, quando la temperatura ricomincia a scaldarsi di nuovo, la gente inizia a sentirsi meglio. Questo è il momento di fare festa. Portate da bere, portate amici, portate il divertimento. Comprate comprate, comprate. I mercati salgono.

LA SCIENZA DEL NOSTRO FILM "CONVERGENCE" IN AZIONEIl nostro film CONVERGENCE, la cui uscita è in programma per il 2008 [3] e la ricerca che abbiamo messo insieme per esso, entra molto nel dettaglio su come il nostro umore e la nostra attitudine siano direttamente influenzati da un campo energetico esterno che ci unifica nella coscienza. I mercati ci danno un eccellente “termometro” per vedere come questo funzioni.È importante notare che l’analogia della temperatura funziona anche nella direzione opposta, e che potrebbe in realtà essere questo il modo di vederla.L’eleganza del modello “il freddo fa scendere le merci, il caldo le fa salire” è che rende più facile pensarci quando si osserva un grafico di mercato.Tutti vediamo salire e scendere i termometri. Non è facile visualizzare che se la temperatura va giù le merci vanno su e vice versa.Pensatela in questo modo. Quando la “temperatura” generale del campo di coscienza sale, stiamo avendo più “catalizzatore”, come lo definirebbe la serie della Legge dell’Uno. La nostra “vibrazione spirituale” sta aumentando.Significa che tutte le cose a cui stavamo resistendo nella nostra vita ci arrivano in faccia al volo. Se abbiamo dei “blocchi” importanti, potrebbe andare a finire che si sblocchino con circostanze molto spiacevoli; compresi incidenti ed altri traumi al corpo fisico.Questi insegnamenti esoterici ci dicono anche che se siamo in armonia e in equilibrio meditativo, possiamo passare attraverso questi “aumenti di temperatura” senza traumi e dolori. Infatti, sperimentiamo una sempre maggiore introspezione e abilità spirituale nel processo.Sfortunatamente, la maggior parte delle persone sulla Terra non si trova in questa situazione. Quando la loro “vibrazione” viene aumentata dalla pressione di forze esterne, comprese le posizioni dei pianeti e la relativa quantità di energia che sta emettendo il Sole, va tutto al diavolo. Diventano irritati e frustrati, e vendono.Immaginate una stanza che sia troppo calda, immaginate quanto tutti inizierebbero ad arrabbiarsi se fossero intrappolati dentro e non vi fosse alcun segno di sollievo. In tutto il globo scorre la violenza quando la temperatura sale in questo modo, e i mercati crollano.Ecco perché è stata stabilita una chiarissima relazione tra i picchi ogni 11 anni nell’attività del ciclo solare con gli aumenti di guerre ed aggressioni, così come con i crolli dei mercati finanziari.Poi, quando il Sole ritorna tranquillo o quando altri cicli simili si calmano, la pressione energetica generale sull’umanità si riduce. Abbiamo una pausa momentanea. La “temperatura” si raffredda per un po’. È l’equivalente di una gran ventata di aria fresca che entra in una sauna calda altrimenti insopportabile.A riposo, le persone smettono di combattersi. I titoli di testa dei giornali migliorano. La gente si sente meglio. Diventa ispirata. Inizia a percepire un nuovo senso di speranza. Recupera dall’ultimo aumento nella loro “vibrazione” ed è ispirata ad investire. I mercati salgono di conseguenza.Riflettete un attimo su questi concetti. Ora come ora vi vengono presentati come idee. Quello che potreste non capire è che ci sono delle solide prove scientifiche che tutto questo accada davvero. Vi mostreremo un po’ di queste prove nel prosieguo di questo capitolo.

AREE OVALI CONTENGONO IL MOVIMENTO DEL GRAFICOQuindi, per ricapitolare, stiamo parlando delle scoperte di W.D. Gann che i mercati continuano a muoversi nel tempo in ampi schemi prevedibili. Questi schemi possono essere tracciati in un grafico come linee rette tra punti alti e bassi adiacenti tra loro.Una volta calcolata la lunghezza della linea, con un valore di unità di prezzo-tempo, si conosce quanto lontano andrà la prossima volta... una volta intuita la direzione verso cui si sta dirigendo.E non è tutto. Una volta che si sa dov’è la linea, accade un’altra cosa sorprendente.Non importa in quale direzione vada il grafico, non andrà mai fuori dai limiti di un semplice ed armonico ovale o ellisse che può essere disegnato intorno alla nostra linea! 

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Questa ellisse ha la stessa lunghezza del raggio vettore, e sarà sempre larga esattamente la metà. La prossima figura ci permetterà di visualizzarlo in modo molto chiaro. Ripetiamo, Gann ha rivelato che il grafico del mercato non andrà mai fuori dal perimetro di questa ellisse, ammesso che si conosca con precisione la vera lunghezza e direzione del raggio vettore.Questa informazione riguardo l’ellisse è davvero molto importante per le nostre teorie finali di fisica iperdimensionale. Vedrete presto che parlarne qui non è un banale spreco di spazio.(In figura: dimensioni dell’ellisse del raggio vettore)

ALLA RICERCA DEI CAMBI DI DIREZIONEChe cosa accade quando si raggiunge la fine di un raggio vettore? É l’ora di guardare attentamente e cercare di intuire in quale direzione andrà dopo. Non si intuirà in quale direzione andrà fino a quando non avrà già iniziato a dirigersi in tale direzione, generalmente parlando... ma si può fare una ipotesi plausibile.Ecco il trucco: una volta individuata la nuova direzione, si saprà già esattamente quanto andrà lontano in termini di lunghezza prima della fine. Questo, a sua volta, dice quando comprare e vendere, a seconda della direzione.Non dice sempre bene agli investitori. In alcuni casi, la linea è quasi completamente orizzontale. Questo significa che continuerà molto, molto a lungo nel tempo, ma che il prezzo resterà quasi interamente lo stesso. Questo sarebbe un noioso mercato di “instabilità marginale” in cui per un po’ non accadrà un granché.Il divertimento arriva quando si comprende di avere un vettore che sale o scende con un angolazione ripida. È lì che c’è la vera azione.Tuttavia, molti investitori possono fare un passo falso se prestano attenzione ad un ciclo solo. Questi metodi aumentano le probabilità, in alcuni casi anche piuttosto enormemente, ma non sono infallibili. È sempre possibile che un ciclo più grande di cui non si è tenuto conto nello studio possa sopravanzare quello che si stava osservando.Pertanto, se si vuole investire soldi usando queste idee, suggeriamo caldamente di comprare i libri di Cowan. Le informazioni per ordinare sono disponibili dal suo sito, www.cycle-trader.com. La cosa bella è che ha anche un programma per computer che vi permette di eseguire la maggior parte di questi calcoli dei cicli per conto vostro, velocemente e facilmente, dopo che avete completato la curva di apprendimento.[Disclaimer: Noi non abbiamo profitto dal menzionare i libri di Cowan, né possiamo fornire assistenza tecnica se doveste avere delle difficoltà].

QUADRARE I GRAFICITornando alla nostra discussione sui raggi vettore, diciamo che ognuno di essi ha un numero, che indica la sua reale lunghezza in “prezzo-tempo”. Questi numeri continueranno a ripetersi. Tuttavia, quando si tracciano le linee sul nostro grafico di mercato, spesso sembreranno di lunghezze diverse.C’è un modo fantastico per aggiustare il problema, chiamato “quadratura dei grafici”. Questo è un argomento complicato e, come vedremo, Cowan ha inventato un modo per evitarne la necessità.La chiave per far “quadrare i grafici” è di stabilire nel grafico una perfetta relazione uno-ad-uno tra prezzo e tempo. Si vuole che una unità di prezzo abbia lo stesso “peso” di una unità di tempo. Allora, i nostri raggi vettore appariranno della stessa lunghezza sulla carta; o per lo meno molto, molto simili.Ma come possiamo fare una media tra prezzo e tempo tanto che siano equivalenti? Non è così difficile come potrebbe sembrare.Per prima cosa, prendiamo la media generale del prezzo di un movimento di mercato, per qualsiasi lunghezza di tempo si stia utilizzando nel grafico.Il nostro grafico potrebbe misurare il tempo in ore, giorni, settimane o anni. Qualsiasi sia la lunghezza di tempo utilizzata nel grafico, ricaviamo quanto il nostro prezzo si muove in un’ora, giorno, settimana o anno.Ecco un esempio ipotetico. Diciamo che il nostro prezzo si muova di una media di 77 centesimi all’ora. Diciamo anche che ogni ora è rappresentata da una lineetta che sia distante 2 millimetri dalla lineetta successiva, lì nell’asse X del nostro grafico.Ora ridisegnamo il nostro grafico, in modo che sull’asse Y sul lato sinistro, il nostro prezzo salga di esattamente 77 cents... ogni 2 millimetri. Ora, il movimento tra il prezzo e il tempo sarà eguagliato. Vedete?Voilà, ora i nostri raggi vettore appariranno tutti proprio della stessa lunghezza... o almeno molto simili, come abbiamo detto. Cowan spiega perché ancora non saranno perfetti.

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Una delle grandi scoperte nascoste di questa scienza di mercato, che viene apparentemente tenuta nascosta al mondo dall’Ordine Massonico ed altri gruppi simili, è ciò che accade quando si osserva questo grafico.Ogni raggio vettore si discosterà di 60° da quello vicino.Precisamente.Ogni volta.Si può dire “geometria”?

PROPRIO COME IL TEOREMA DI PITAGORASe pensate che far “quadrare i grafici” sia un sacco di lavoro, avete ragione. Fino al 2004 compreso, Cowan ci ha dato il permesso di rivelare uno dei suoi segreti. Semplicemente utilizzando il Teorema di Pitagora, si scavalca l’intero problema.Per semplificare le cose, Cowan ha rinominato il “raggio vettore” in “prezzo-tempo vettore”, PTV. Questo ha molto più senso: stiamo misurando un vettore di movimento in prezzo-tempo.Ricordate, una volta che si conosce quanto lungo sarà ogni vettore, in quanto numero combinato di unità di prezzo-tempo (come 270, per esempio) allora si può calcolare le svolte di mercato prima che avvengano.Risvegliamo vecchie memorie di matematica. Il Teorema di Pitagora è: A al quadrato più B al quadrato uguale C al quadrato, giusto? Eccolo lì.Ecco come funziona. Tracciamo una linea dal minimo al massimo del grafico di borsa, i due punti più vicini in cui si vede un evidente minimo ed un evidente massimo. Si vuole sapere quanto sarà lunga quella linea in prezzo-tempo, vogliamo calcolare il suo valore esatto in prezzo-tempo, e giungere ad un numero unico.Il Teorema di Pitagora ci dice che se conosciamo la lunghezza del lato orizzontale e di quello verticale di un triangolo, possiamo calcolare la lunghezza del lato diagonale, chiamata, ipotenusa. È esattamente questo che vogliamo fare!Pertanto, tutto quello che dovremo fare è contare quante unità di tempo sono passate sul nostro grafico, tra il minimo ed il massimo del nostro “vettore”; siano esse ore, giorni, settimane o anni. Questo ci fornisce la parte orizzontale del triangolo.Poi, contiamo di quanto è aumentato il prezzo tra il fondo ed il picco del nostro “vettore”.Ora, semplicemente, eleviamo al quadrato il numero del nostro tempo, eleviamo al quadrato il numero del nostro prezzo e li sommiamo. Questa è la parte del “A al quadrato più B al quadrato”.Poi, calcoliamo la radice quadrata di qualsiasi numero abbiamo trovato. Ora ce lo abbiamo! Sappiamo esattamente quanto sarà lungo ogni vettore, in prezzo-tempo.Ricordate... continueremo a veder comparire questa stessa linea sul nostro grafico ancora ed ancora. Ancor meglio, se abbiamo quadrato il nostro grafico, nella gran maggioranza dei casi ogni linea sarà esattamente a 60° con la sua vicina.Ora, per la prima volta, Cowan, ci ha dato il permesso di utilizzare un vero grafico dalla sua collezione in cui si dimostra proprio questo. Guardate voi stessi: 

 Se notate che i vettori formano dei triangoli, che sembrano piegati tridimensionalmente in base alle loro lunghezze relative, allora avete prestato attenzione. Per la maggior parte dei lettori l’idea che un fenomeno apparentemente casuale, come le variazioni di prezzo di una merce nel tempo, possa avvenire con vettori ed intervalli specifici ed ordinati sembra troppo, troppo semplice per essere vera.Comunque, Gann ha dimostrato la sua ipotesi oltre ogni ombra di dubbio attraverso una ampia documentazione. La ragione per cui non è divenuta di “dominio pubblico” è perché la gente ne stava, e ne sta tutt’ora, facendo palate di quattrini. Se lasciassero che tutti sappiano, allora non sarebbe tanto remunerativa.Anche se si possono trovare i libri di Gann in libreria, molti trader vendono ancora copie del Master Course of Stocks di Gann, un’enorme compendio degli scritti e delle lezioni di Gann nel corso degli anni, per prezzi assurdamente alti.E la gente li compra, solo per la promessa di profitto che vi è celata dentro, se

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possono conservare e studiare i libri abbastanza a lungo da capire come fare. E qui, in realtà stiamo descrivendo solamente le basi minime di questa mole enormemente complicata di informazioni.

LA GEOMETRIA BORSISTICA DI COWANE ora, avanti con Bradley Cowan. Se avessimo voce in capitolo, lui alla fine sarebbe ampiamente riconosciuto dal pubblico come l’uomo che in giovanissima età ha silenziosamente condotto l’intero campo delle analisi borsistica fino all’estremo.Cowan ha anche introdotto una notevole innovazione nella sintetizzazione, semplificazione e pubblicizzazione di una forma base di fisica armonica iperdimensionale.Si sa poco di Cowan, in quanto si rifiuta di concedere interviste, lezioni o apparizioni pubbliche, cercando piuttosto di permettere ai suoi libri di parlare da soli. È assolutamente probabile che si sia imbattuto in questa conoscenza lavorando gomito a gomito con trader Massonici, in particolare il dott. Jerome Baumring; da questo l’apparente pseudonimo di “Cowan”.

IL DOTT. JEROME BAUMRING: UN IMPORTANTE PUNTO DI PARTENZA Apparentemente, molto di quanto pubblicato da Cowan nella sua serie di libri da 500$ era una versione condensata di quello che compare anche nei libri di Jerome Baumring. Questa potrebbe essere la ragione per cui il nome Baumring era una volta considerato “vietato” nel gruppo di discussione per soli membri di Cowan. Alcuni hanno insinuato che Cowan sia stato uno degli allievi di Baumring, e potrebbe anche essere vero, dato che ha vissuto a Los Angeles fino al 1992. Il problema è che ordinare un set completo dei libri di Baumring ai prezzi attuali, costerebbe 11.200$... e senza considerare i materiali supplementari. Non vi affannate a cercare i libri di Jerome Baumring in vendita su Amazon. Lo abbiamo fatto noi. Non ce ne sono. A confronto, Cowan è stato molto generoso a pubblicare i punti chiave della conoscenza ad un prezzo molto inferiore, anche se i dati sono, essenzialmente, “presi in prestito”. L’altra grande differenza tra Baumring e Cowan è che Baumring era un incredibile studioso di filosofia esoterica. Si... molto interessante! Baumring ha creato una rete di intrighi che collegavano gli investimenti in borsa ad una avventura spirituale, infusa delle tradizioni della scuola del mistero di Egitto e di altri luoghi. Se state pensando che i Massoni ne erano molto interessati, allora siete sulla buona strada. Cowan ha messo da parte tutto il misticismo e la filosofia e si è concentrato esclusivamente sugli aspetti tecnici scientifici di come analizzare e comprendere i grafici di borsa. Ha concentrato, riassunto e semplificato (il più possibile) i dati più utili per un uso reale nel mercato borsistico. Noi abbiamo rintracciato informazioni sull’enigmatico dott. Baumring da “Sacred Science”, il sito che vende il suo materiale. Era stato scritto un articolo su di lui sul Los Angeles Herald Examiner, pag. A-6, il 4 Febbraio 1986: http://www.sacredscience.com/baumring/interview.htm L.A Bookstore parla a lungo della Teoria dell’Investimento Esoterico Nascosta al secondo piano del 2124 S.Sepulveda Blvd. (vicino al Villaggio Olimpico) a Los Angeles c’è qualcosa di cui non si può trovare eguale in nessun altro posto del mondo.È l’Investment Center Bookstore [4], posseduto e gestito da due uomini esperti in campi che si penserebbero molto lontani dalle speculazioni sui mercati, sui “bonds” e sulle “commodities”. Donald Mack, che ha fondato il negozio nel 1972, era istruito come ingegnere. Jerome Baumring, suo socio, era istruito in farmacologia. Entrambi sono autodidatti su una teoria dell’investimento apparentemente troppo esoterica (o lenta) per Wall Street: La Teoria di Gann, la quale dice i movimenti di mercato sono governati da leggi naturali, o cicli ricorrenti. William D. Gann, morto nel 1955, proveniva dalle fattorie di cotone del Texas orientale. Aveva un’inclinazione, qualcuno dice mistica, per la matematica e questa è la base della sua teoria. È troppo complessa per essere espressa in una sola colonna, o anche in un libro, ma sia sufficiente dire che, nella sua più estrema semplicità, è basata sul punto di vista che quello che è accaduto nel passato si ripeterà. “Non cambia niente - dice Baumring - Tutti fanno gli stessi errori nel corso della storia. È una battaglia, e il tempismo ne è la chiave”. Gann, in un test per il Ticker Magazine, ha fatto 286 trades [5] a mercato nell’Ottobre 1909. Per 264 ha avuto ragione, per 22 torto. Cosa prevede la teoria adesso? Questa domanda fa brillare gli occhi a Baumring. “Il mercato ha un substrato davvero vulcanico” dice. “Se facessi un’affermazione su quanto grande potrebbe essere, non mi credereste”. Andiamo dottore, faccia una affermazione, spaventi il giornalista. Baumring dice: “Da ora fino alla fine del terzo quarto, il mercato sarà marginale o basso, forse 200 punti (al Dow). Poi ci aspettiamo una corsa [come quella vista nel] 1927 fino al ’29, fino a 3000 o più entro il 1988 o 1989. Ci saranno giorni da 400 milioni di utili al mercato”. E poi? Un crash? Se il sessantennale ciclo Naros tiene, il top sarà nel 1989; è operativo anche il grande ciclo Kaliyuga di – tenetevi forte – 25.200 anni. [Quel numero dovrebbe essere molto familiare ormai, se state leggendo questo libro nell’ordine corretto]. Potrebbe suonare ardito, ma per studiosi come Baumring e Mack è questa la chiave, insieme ai lavori del ragioniere del ristorante R.N. Elliott ed i pionieri della teoria del Dow, William Hamilton e Richard Rhea. Se visitate l’Investment Centre Bookstore, troverete tutta la roba moderna (How I Made a Million [6], ecc.) ma troverete anche copie rilegate di vecchi libri rari. Loro hanno gli originali, ma non li vendono; sono troppo preziosi... Ecco un altro estratto da Sacred Science che aiuta a completare il personaggio di Baumring. Arriva da un articolo apparso nel numero dell’estate 1999 della rivista Trader’s World: http://www.sacredscience.com/baumring/biography.htm Recentemente c’è stato un ritorno di interesse sui principi di previsione di W.D. Gann e contestualmente sull’interpretazione e spiegazione di Gann fornita dall’ultimo Jerome Baumring dell’Investment Centre. È comune per un nuovo (ma anche per un vecchio) studioso delle metodologie di Gann rimanere sopraffatti da una massa di materiale disordinato e contradditorio riguardante la figura mitica e gli insegnamenti criptici di questo grande maestro della borsa, W.D. Gann... Donald Mack, un altamente rispettato storico e studioso dei mercati, fondatore dell’Investment Centre Bookstore, ha affermato: “Nella nostra esperienza di fornitori di libri al mondo nella nostra area specialistica di libri su mercato e

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“commodities”, abbiamo incontrato molti che cercavano di mettere insieme i pezzi di quel puzzle che è Gann. Tuttavia, nessuno di nostra conoscenza è arrivato vicino a risolvere i misteri inerenti la metodologia di Gann eccetto il dott. Baumring, che noi abbiamo visto evolvere dalla sua iniziale introduzione a Gann fino ad una completa padronanza, pochi anni dopo. [È stata] tanto grande che noi affermiamo inequivocabilmente che lui è l’unica persona che conosciamo ad aver risolto ogni aspetto di cui ha scritto Gann”. Gann è stato presentato al dott. Baumring mentre era ricoverato in trazione per un incidente d’auto che gli aveva gravemente danneggiato la spina dorsale (che alla fine è stata la causa della sua morte prematura). Mentre era in ospedale, qualcuno gli ha dato una copia di Commodity Trading Systems and Methods [7] di Perry Kaufmann, in cui viene presentata una copia del grafico May Soy Beans [8], che ha catturato la sua attenzione. Il dott. Baumring ha notato in questo grafico un sottile, quasi indistinguibile punto e arco che era stato disegnato con un compasso sul grafico. Questo ha acceso un lumino nella sua immaginazione, portandolo ad impiegare i suoi successivi tre anni (16 ore al giorno, 7 giorni alla settimana) a comprendere le metodologie di trading di Gann. Al dott. Baumring era evidente che Gann stesse utilizzando tecniche che non erano presentate in modo completo nei suoi corsi, e che la chiave per decifrare le sue criptiche scritture si trovasse nel comprendere “come Gann utilizzasse le parole”. Baumann ha compreso che avrebbe dovuto studiare tutto quello che Gann stesso aveva studiato a suo tempo, per ottenere un sistema di riferimento che coincidesse con quello del Maestro. Il dott. Baumring ha avvicinato Donald Mack, e gli ha chiesto il permesso di utilizzare la sua enorme libreria finanziaria, mentre accumulava una estesa libreria personale di vecchi lavori scientifici, metafisici e di mercato, che Gann stesso molto probabilmente aveva avuto a sua disposizione. Il dott. Baumring ha letto oltre 5.000 libri in quegli anni, un compito portato a termine solamente grazie all’uso di memoria fotografica e all’abilità di leggere 1.800 parole al minuto. Dopo tre anni di infaticabile ricerca, anche con la sua specializzazione in farmacologia e matematica, il suo dono nella meccanica, e a conoscenze di arti marziali e Zen, si era scontrato con un muro invalicabile. Affrontando la prospettiva di un fallimento, si è svegliato una notte sentendo una vocina interiore che lo indirizzava verso i suoi grafici. Quando si è seduto alla sua scrivania, questa vocina lo ha condotto passo per passo attraverso le barriere finali della comprensione. [Questo fenomeno, ovviamente, è assolutamente compatibile con quello di cui stiamo parlando nel corso di tutto questo libro]. Dopo questa svolta e la sua integrazione in un sistema completo da lui definito “Armonia Gann” [9], il dott. Baumring è tornato ai mercati per provare la validità del sistema. Ha cominciato con un acconto di 25.000$ e in meno di 2 anni ha convertito il suo investimento in vari milioni di dollari. Avendo provato che il sistema era in grado di produrre i ritorni promessi, ha poi verificato che era applicabile a tutti i mercati, compiendo una piena analisi e commerciando 18 future markets e una selezione di merci. Al fine di provare le teorie di Gann su larga scala, il dott. Baumring ha operato per una compagnia che fa “hedging” di argento. Questo era il periodo in cui il mercato dell’oro e dell’argento è esploso ai suoi massimi storici. Il dott. Baumring aveva previsto il top del mercato dell’argentoall’interno di una finestra di 3 minuti, e aveva implementato una sofisticata strategia che gli permetteva di passare da una posizione “long” [10] di 200 contratti ad una posizione “short” di 200 in un mercato esponenziale da urlo. Quando il momento del top si avvicinava con il mercato che si muoveva come solo le “commodities” fanno ai massimi storici, un signore per cui lui faceva da consulente ha esitato a vendere nel momento topico e gli ha chiesto se poteva aspettare un altro minuto. La sua esitazione gli è costata 60.000$. In una intervista per l’Herald Examiner il 24 Febbraio 1986, il dott. Baumring ha affermato: “Da ora fino alla fine del terzo quarto, il mercato sarà marginale o basso, forse 200 punti (al Dow). Poi ci aspettiamo una corsa [come quella vista nel] 1927 fino al ’29, fino a 3000 o più entro il 1988 o 1989. Ci saranno giorni da 400 milioni di utili al mercato”. A quel tempo, un tali volumi e tali volatilità erano inauditi, ma un anno e mezzo dopo quando il Lunedì Nero aveva fatto calare le braghe a Wall Street, il dott. Baumring si è limitato a sorridere perché lui era “short” di cinque opzioni S&P dall’ultimo picco, e aveva appena fatto 120.000$. Con questa comprensione dei mercati ormai completa, il dott. Baumring ha iniziato a cercare una nuova sfida. Una delle sfortunate conseguenze di questa sua nuova comprensione è stata la mancanza di persone capaci di comunicare ad un livello stimolante. Come Gann, anche il dott. Baumring si sentiva in obbligo, da lui definito spesso “debito karmico”, a tramandare, come diceva Gann, l’illuminazione che era stata accumulata in lui in abbondanza... Noi pensiamo sia meglio lasciar descrivere al dott. Baumring stesso i risultati della sua decisione, quindi  le citazioni che seguono sono state estratte dal suo annuncio di pagina sette di una serie di Corsi che ha chiamato The Investment Centre Stock & Commodity Courses – A Distillation of the Insights and Wisdom of W. D. Gann. (http://www.sacredscience.com/store/commerce.cgi?page=BaumSem2.htm) (L’Annuncio (http://www.sacredscience.com/store/commerce.cgi?page=BaumAnou.html) completo può essere visionato su internet su www.sacredscience.com). “...[Dal momento che] così tanto... è stato erroneamente divulgato (generalmente da persone per lo più sincere) su quello che era incluso nell’approccio di Mr. Gann (come l’astrologia, gli angoli, i suoi quadrati numerati, le croci cardinali, e così via), affermiamo inequivocabilmente che per quanto ne sappiamo nessuno ad oggi ha mai affrontato, o è mai stato in grado anche solo di spiegare accuratamente la Legge della Vibrazione, che Mr.Gann con grande autorità ha detto essere la chiave per spiegare tutte le fasi delle azioni di mercato. Senza comprendere adeguatamente le leggi fondamentali riguardo la Vibrazione, quale valore potrebbe ossessionare qualcuno o tutti i cosiddetti concetti Gann propagati?” “Questo Corso inizia con una estesa disamina della Legge della Vibrazione, e in seguito prosegue con la Number Set Theory (Numerologia), seguita dalla Legge della Proporzione come dimostrata dalle applicazioni Geometriche, e proseguendo fino ad aree vitali per l’analisi di Gann come le armoniche, la matematica della musica, gli angoli... Quando si studia l’area degli Angoli... metteremo per la prima volta in chiaro il cattivo uso della tecnica che è stata divulgata come “Angoli di Gann”. Per far questo ci rivolgeremo alle stesse scritture di Gann in cui affermava in termini non certo ambigui che c’è molto di più di un Angolo Diagonale, o come dice lui: “Ci sono tre tipi di angoli: il verticale, l’orizzontale e il diagonale, che noi usiamo per misurare i movimenti di tempo e prezzo. Dei tre, l’angolo diagonale è il meno importante”.[State già iniziando a capire perché ha detto così... abbiamo a che fare con movimenti geometrici nascosti nei mercati].L’approccio del dott.Baumring nell’interpretare Gann era di seguire le prove e le chiare indicazioni di Gann su quali fossero gli argomenti necessari da comprendere ed applicare. La ben nota intervista di Gann al Ticker (la si può vedere in versione integrale su www.sacredscience.com) afferma in modo molto chiaro che le fondamenta del suo sistema erano la matematica, la chimica, la fisica, l’astronomia, le armoniche, la filosofia naturale, “la legge universale di casualità ed armonia”, il telegrafo senza fili ecc. tutti sommati nella Legge della Vibrazione. [Effettivamente, l’idea di segnali radio che codificano informazioni, ovvero il “telegrafo senza fili”, è un modo eccellente per visualizzare un campo unificato che

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lega insieme le nostre menti ed i nostri pensieri]. Egli era continuamente stupito nello scoprire che la maggior parte degli studiosi ed “esperti” di Gann avevano ben poca conoscenza anche in uno solo di questi campi, per non parlare di tutti insieme... L’approccio del dott. Baumring era di istruire approfonditamente i suoi studenti in ogni campo necessario per sviluppare una comprensione del Sistema Universale di causa ed effetto che si fonda sulla Legge della Vibrazione... Nelle sue lezioni, il dott. Baumring legava insieme questi principi con dimostrazioni nei mercati che portavano l’allievo all’integrazione di un Sistema Universale completo, o Cosmologia. Presentava un numero di prospettive e concetti che non erano mai stati considerati in precedenza, sebbene fondamentali per Gann, come i mercati che sono, al minimo, un fenomeno tridimensionale, esattamente come una grande molecola che ruota nello spazio, dentro e fuori dal piano Z, con sequenze di codice di DNA che governano l’intero processo. [La maggior parte delle molecole hanno la semplice struttura di un Solido Platonico... come il semplice sale, che forma cubi]. Senza comprendere che il mercato è tridimensionale, che si contorce come una pianta governata dalle leggi della fillotassi [11], di duplici serie numeriche e di composizione e decomposizione armonica, tutte le misurazioni prese su un grafico 2D diventano fuorvianti. Egli ha tradotto i termini “mistici” della tradizione esoterica in controparti moderne: “astrologia” è diventata “astrofisica numerica, meccanica celeste o ottica”, “numerologia” è diventata “teoria number set”, il “simbolismo mistico” è diventato “logica simbolica” la “geometria sacra” è diventata “teoria del reticolato e della matrice o geometria proiettiva della luce”. Egli ha spesso menzionato che queste diverse branche della conoscenza erano mere manifestazioni di un Unico Fenomeno in differenti forme di Logica Simbolica. Il dott. Baumring insegnava ad usare una metodologia diversa da quelle dei nostri moderni sistemi di insegnamento. Credeva che affinché la conoscenza risiedesse come sapienza intrinseca, un individuo deve ricreare il processo di scoperta dal proprio interno... Ora questo non significa, come molti studiosi e ricercatori di Gann temono, che ci vuole qualche forma di Grazia Divina o di Rivelazione Mistica per percepire i veri funzionamenti del mercato. Piuttosto il processo di studio e ricerca sviluppa una intuizione sui principi necessari di Causa ed Effetto, di Legge Naturale e della sua manifestazione nella realtà, che sono prerequisiti assoluti per una comprensione ed una applicazione integrata. Tutto questo è roba molto inebriante, e se si vuole iniziare a mettere un dito nell’acqua e leggere la serie di appunti di Baumring, iniziano ad essere 200$ al pezzo. Qualora se ne diventasse dipendenti e si finisse per voler comprarne l’intero set, sono ben più di 10.000$. Per alcune persone, potrebbe non essere un problema, e questi libri sono indubbiamente il lavoro di un intelletto geniale. Ciò nonostante, questa conoscenza è disponibile a chiunque, e Cowan ha compiuto un’opera fenomenale distillandola tutta in una serie di materiali molto più semplici ed economicamente abbordabili. Ci sono due gruppi fondamentali di libri che Cowan ha prodotto, ovvero Four-Dimensional Stock Market Structures and Cycles e Market Science [12]. Noi possediamo tutti i libri di Cowan e sono a dir poco impressionanti. Ci siamo rivolti alle opere di Cowan dopo che le prime versioni di questo libro sono stato messe on-line, nel 1999. Dal momento che tutte le persone di Cowan si conoscono tra loro, la voce ha cominciato a diffondersi. Un numero sempre maggiore di clienti di Cowan ci ha contattato su una base professionale, in quanto erano sbalorditi nel vedere quanti concetti che loro stavano apprendendo venivano inclusi in questo libro. Alla fine noi stessi ci siamo procurati i libri di Cowan e ci siamo uniti al gruppo confidenziale di dicussione. Per questi clienti di Cowan, non c’è dubbio che questo sistema funzioni, in quanto ognuno di loro continua ad utilizzare attivamente questi principi per giocare in borsa e determinare dove essa andrà a parare. [A dire il vero, c’è anche un discreto numero di persone che ordinano i libri, ne traggono i concetti senza diventare assidui studenti di questo materiale, e non riescono ad afferrare come funzioni il sistema]. Cowan richiede che venga firmato un accordo di non divulgazione per poter comprare la seconda serie di libri, Market Science, avente a che fare con argomenti come il mercato dei fagioli, la quinta musicale e il quadrato di dodici, (ebbene sì, proprio il 144), come definiti sul sito di Cowan, www.cycle-trader.com. Il materiale all’interno del primo libro, comunque, non necessita di un accordo di non divulgazione. La nostra pubblicazione di questi concetti ha già innescato ondate di rinnovato interesse per i libri di Cowan, quindi le pubbliche relazioni si ripagano da sole. Effettivamente, più della metà del gruppo di Cowan che abbiamo intervistato aveva già realizzato notevoli profitti da queste tecniche quando abbiamo parlato con loro. Ora come si relaziona questo con le strutture Platoniche tridimensionali, vi chiederete? La conclusione è che quando si mettono i raggi vettore di Gann uno vicino all’altro, si iniziano a intravedere degli schemi geometrici. Nel tempo, pare quasi certo che Gann avesse scoperto che nei grafici di borsa si potevano vedere gli schemi di energia tridimensionale nascosti che tirano su e giù la coscienza di massa della Terra. Per quanto oltraggioso possa sembrare, i mercati si muovono allineati direttamente con le facce dei solidi Platonici tridimensionali, una faccia alla volta. Ruotano in uno spazio virtuale, tutto come prodotto dei campi energetici combinati che ci circondano. La Legge dell’Uno direbbe che questa geometria esiste nel “tempo-spazio”. Se vi state grattando la testa cercando di capire come funzioni, siate pazienti. Ci vuole tempo per spiegarlo in modo adeguato.

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Non dimenticate che ogni faccia di un Solido Platonico è uguale. Il tetraedro, l’ottaedro, e l’icosaedro hanno un triangolo equilatero per ogni faccia.Ovviamente, questo significa anche che ogni linea sul Solido Platonico ha la stessa lunghezza.Non vi suona familiare? Tutti i triangoli equilateri si costruiscono su angoli di 60°. Ogni angolo nel triangolo equilatero è di 60°. Gann ha scoperto, nei suoi grafici “quadrati”, che i suoi “raggi vettore” erano sempre uniti l’uno all’altro in angoli di 60°. Baumring pare sia stata la prima persona a decifrare questo dal lavoro di Gann, e Cowan lo ha reso abbordabile. Una volta vista la geometria nascosta per quello che era, è stato assai ovvio che Gann dovesse saperlo, ma che debba averlo tenuto segreto. La prossima immagine vi aiuta ad avere una visuale di come questo si presenti in realtà. [Guardando questo diagramma, dobbiamo ricordare che le ellissi che stiamo guardando sono in realtà appiattite in due dimensioni, e quindi questo non è veramente il modo corretto di fare un grafico tridimensionale di come questo dovrebbe apparire. Comunque, ci mostrerà come una faccia del tetradedro apparirebbe su un grafico bidimensionale perfettamente “quadrato”].E quindi, una volta messo in tavola il lavoro di Cowan, esponiamo di fatto come le nostre menti qui in terza dimensione siano costantemente influenzate da un fenomeno geometrico veramente multidimensionale... nel tempo. Dovremmo aspettarcelo, dal momento che possiamo osservare questi stessi effetti nello spazio con la Griglia Globale… e spazio e tempo sono unificati in un mare di Etere Conscio. In questi libri, Cowan ci mostra come forme geometriche quali il tetraedro, l’ottaedro e il cubo si rivelino su un grafico di mercato bidimensionale in una forma “scartocciata”. Di nuovo, Cowan ci sta dicendo che il movimento di una merce, nei termini dei suoi raggi vettore, viene segretamente controllato da una geometria tridimensionale. Sfortunatamente, un grafico di mercato non viene disegnato in tre dimensioni. Ce ne sono solamente due: prezzo e tempo, asse Y e asse X. Nessun asse Z. (Figura.: “Raggi vettore ellittici che delineano una geometria tetraedrica”) Pertanto, un grafico di mercato bidimensionale potrà sempre essere solamente una versione “appiattita” dell’azione tridimensionale.Se si ha una scultura di un tetraedro in mano, immaginate di accartocciare il vostro grafico di mercato, su carta, e di ripiegarlo intorno ad un tetraedro. Si fa questo in modo che il reale movimento del grafico si avviluppi intorno al tetraedro.Questo è il modo più semplice per immaginare come un piatto pezzo di carta ci stia in realtà mostrando una azione tridimensionale.Cowan ha provato più e più volte nella sua prima serie di libri che questo avviene, oltre ogni ombra di dubbio… utilizzando esempi reali dal mercato della borsa. Ne vedremo alcuni.Forse quello che è ancor più sorprendente è quello che ci viene rivelato dalle ellissi.Le ellissi in realtà disegnano un percorso a spirale che crea la forma geometrica mentre avanza.Si, esatto, una spirale.Ovviamente, questa è esattamente la stessa formazione che si osserva nelle nostre immagini della Cimatica di Hans Jenny. In questi casi, abbiamo osservato come all’interno delle vibrazioni di un fluido emergessero apparissero dei Solidi Platonici, connessi da grandi spirali interconnesse: 

 

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Ora vediamo lo stesso passaggio geometrico spiroidale armonico di energia avvenire nel “fluido” eterico del tempo, direttamente attraverso il lavoro di Bradely Cowan!Le ellissi che circondano ogni “raggio vettore” di Gann, o ogni lato del Solido Platonico, definirebbe in realtà quei luoghi in cui la spirale “sbuca fuori” dalla forma geometrica durante il suo continuo moto di rotazione.Ecco un esempio che abbiamo il permesso di ristampare dal materiale di Cowan, che mostra un esempio di come queste ellissi saltino fuori su un grafico di mercato: 

 Notate tutti gli angoli di 60°. Se si avvolgesse in modo appropriato questo grafico intorno ad un tetraedro, saremmo in grado di vedere con precisione come questo avvenga.Osservate i primi tre gruppi di ellissi, sei in totale. Quelli sono i tre lati principali del tetraedro in rotazione. (Il lato inferiore non è visibile, in base a come sta ruotando). Poi notate l’interessante punto focale che si crea una volta che la rotazione è stata completata, e il ciclo ricomincia.Dopo che gira la seconda faccia del tetraedro successivo, entra in gioco un nuovo ciclo e questo scivola via. Questo è il grande rialzo nel grafico che vedete sulla esterma destra. Ripetiamo, questa è una discussione molto complicata e noi qui vi stiamo dando solamente le basi.

LE PROVE NEI CERCHI NEL GRANODovremmo aver già riconosciuto l’immagine qui sotto, che deriva dalla notissima formazione nel grano “Triple Julia Set” apparsa letteralmente durante la notte a Windmill Hill in Inghilterra nel 1997, in quanto l’abbiamo già stampata in precedenza con un cerchio intorno per illustrare il suo campo sferico esterno.Ripetiamo, il diagramma aiuta a visualizzare come una spirale di questo tipo, basata sul frattale Julia Set, crei un tetraedro.Tutte le linee rette ed i triangoli non c’erano nella formazione ma sono stati disegnati in seguito, in allineamento con la forma suggerita da questa collezione di cerchi disposti a spirale.Inoltre, se su questo stesso diagramma avessimo inserito anche un’immagine simmetricamente invertita della formazione, avremmo visto formarsi delle ellissi letteralmente identiche a quelle previste da Cowan e modellate visivamente negli esperimenti di Cimatica del dott. Jenny: 

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 E se ritorniamo brevemente ad osservare le distorsioni spaziali della Griglia Globale, viste durante il nostro studio dei “Cerchi della Griglia”, possiamo osservare nella formazione di catene insulari e nei bordi continentali la formazione di “spirali” frattali circolari. Inoltre una sovrapposizione della formazione Julia Set di Stonehenge del 1996 rivela quasi esattamente la stessa forma frattale: 

 Dal momento che gli ET hanno delineato delle semplici spirali come formazioni frattali, noi crediamo che questo ci dimostri come ci possano essere livelli molto grandi e molto piccoli di Solidi Platonici che si interconnettono l’un l’altro in modo molto sottile. Questo combacia perfettamente con una citazione presa dalla Legge dell’Uno [13]: Il termine densità è, come direste voi, un termine matematico. L’analogia più vicina è quella della musica, in cui dopo le sette note nel vostro tipo di scala occidentale, se vogliamo, l’ottava nota dà inizio ad una nuova ottava. Nella vostra grande ottava di esistenza, che noi condividiamo con voi, ci sono sette ottave o densità. All’interno di ogni densità ci sono sette sub-densità. All’interno di ogni sub-densità ci sono sette sub-sub-densità. All’interno di ogni sub-sub-densità, sette sub-sub-sub-densità e così via all’infinito.Per vedere questo effetto nei frattali, si potrebbe certamente espandere il Mandelbrot Set nelle tre dimensioni proprio come ha fatto Cowan con i grafici di mercato, rivelando così la struttura sferica delle diverse densità eteriche al suo interno.E una delle qualità più fondamentali di ogni frattale è di essere composto da linee spiraliformi che mostreranno sempre la stessa forma man mano che si ingrandisce l’immagine.Queste spirali, man mano che si dispiegano, formerebbero in modo naturale al loro interno le geometrie Platoniche, come suggerisce il diagramma precedente sul cerchio nel grano.Quello che abbiamo appreso dai clienti di Cowan è che cicli di ordine inferiore si presenteranno come tetraedri e ottaedri, che nel nostro sistema sono, rispettivamente, le geometrie della quarta e terza densità o dimensione.Tuttavia, cicli molto più a lungo termine compaiono nel mercato come formazioni cubiche, che sarebbero quelle della quinta dimensione.Ancora una volta, Cowan, dimostra che i raggi vettore dei grafici a più lungo termine tracciano nel corso di molti anni lo schema di uno cubo in rotazione.

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 Avrebbe senso che il cubo ci impieghi più tempo a mostrarsi rispetto a forme di ordine inferiore, in quanto la geometria cubica della quinta dimensione è di una vibrazione molto superiore rispetto al tetraedro della quarta. Inoltre, Cowan ci insegna che la divisione in quattro parti o a “quadrato” del periodo orbitale di 84 anni del pianeta Urano definisce precisamente le unità di tempo che formano ogni lato del “cubo di mercato” fondamentale mentre si dispiega!Questa è la prima grande prova che abbiamo per indicare che le orbite dei pianeti stessi tracciano queste forme geometriche nel libero spazio, forme che hanno effetti molto attivi sulla struttura dello spazio/tempo come noi la percepiamo.E secondo la ricerca di Cowan, un operatore di borsa non vuole rimanere invischiato in questo cubo. In base agli avanzati calcoli di Cowan che combinano prezzo e tempo come un intero, sia il crack del 1929 sia quello del 1987 potevano essere predetti in anticipo, in pratica fino al giorno preciso, da questa struttura cubica.Ecco un grafico che ristampiamo, previa autorizzazione, dalla serie di Cowan, che mostra il cubo all’opera: 

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 Ricordate... non vi stiamo fornendo informazioni sufficienti perché possiate criticare in modo appropriato questo disegno in un modo o nell’altro. Nella serie viene dedicato un enorme spazio per spiegare come funziona. Fino a Maggio 1999, il potenziale per il prossimo importante trend di ribasso era cominciato, in termini di geometria, sebbene non sia stato fin qui così ripido come gli altri, ma anche mentre la prima edizione di questo libro sta andando online nell’Aprile del 2000, il mercato sta vivendo agitazioni senza precedenti dal Crack del 1987.[Di fatto, pare che il valore reale dell’economia stesse consistentemente scendendo fin da allora... l’equivalente ciclico della Grande Depressione. Un modo per misurarlo è l’incredibile aumento dei prezzi della benzina di questo periodo]. La prossima immagine viene discussa con grande dettaglio nei libri di Cowan. Noi la mettiamo qui solo per darvi un’idea di come appaia questa azione tetraedrica sulla carta. Ogni triangolo che vedete è una delle facce del tetraedro che ruota: 

AZIONE PLANETARIAUn altro aspetto difficile da afferrare, all’inizio,  delle scoperte di Gann/Cowan è il fatto che in molti casi si deve combinare insieme le orbite di due dei pianeti maggiori, e poi osservare come i loro rapporti combinati, uno con l’altro, influenzino i mercati. Una delle cose eleganti riguardo le armoniche del nostro Sistema Solare è che in molti di questi cicli si mescolano perfettamente l’uno con l’altro. Scegliamo specificatamente il ciclo Saturno-Urano, la danza di due pianeti fra loro vicini, perché il modo in cui lavorano sulla nostra coscienza collettiva è così incredibilmente evidente: 

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GRAFICI COMBINATIE poi diventa ancora meglio. Se si combinano insieme tutti i diversi moti planetari, in termini di come questi tirano e spingono, è possibile unificarli in un singolo grafico di attività. Questo viene definito “grafico combinato”.  Le similarità tra il grafico combinato di Cowan e l’attuale movimento di mercato è assolutamente mozzafiato:

PERCHÉ “QUADRIDIMENSIONALI”?L’ultima informazione riguardante le opere di Bradley Cowan che dobbiamo menzionare in questo momento è il perché lui chiami questi cicli di mercato “quadridimensionali”. La ragione è che in tre dimensioni non si può predire il futuro... solamente studiare il passato ed osservare il presente. Tuttavia, deducendo accuratamente in anticipo la struttura ed il movimento di queste geometrie di ordine superiore, è davvero possibile muoversi al di fuori del tempo lineare, e predire il futuro con grande accuratezza. Pertanto,

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dal momento che le geometrie prevedono davvero eventi che devono ancora avvenire, possono essere considerate nella loro struttura di quarta o addirittura di quinta dimensione. 

IL COLLEGAMENTO GANN-COWANEcco una battuta finale molto interessante per questa storia. Parecchi investigatori diversi hanno studiato casi di reincarnazione, incluso il nostro collega Joe R. Myers su www.reincarnation2002.com. In questi supposti casi di reincarnazione, ci si aspetta di vedere somiglianze facciali impressionanti così come molte notevoli similarità nel carattere. È possibile che Cowan possa essere la reincarnazione di W.D. Gann? Noi lo pensiamo fin dalla primissima volta che abbiamo visto la sua fotografia sulla stessa pagina di quella di Gann. Ora, nella nostra riedizione del 2007, abbiamo elaborato una foto comparativa in modo che possiate giudicare voi stessi. È stata accostata l’immagine di Gann per facilitarvi. Immaginate Cowan con il colletto più alto, occhiali simili e un po’ più accigliato, ed ecco una somiglianza impressionante! 

 Quindi, potrebbe proprio essere che l’anima di Gann abbia deciso di tornare, semplificare drammaticamente il proprio lavoro, e rimuovere molta della segretezza che lo avvolgeva. Siamo contenti di fare in qualche modo parte di questo processo.

GEOMETRIE GALATTICHE NEL TEMPO: LA COSTANTE DI WILCOCK Una delle più significative ed originali scoperte di Wilcock nella “fisica armonica dell’etere” è avvenuta quando gli è capitato di imbattersi nella pagina web di un professore di astrofisica. In origine ha scoperto questa pagina durante la sua ricerca di informazioni sull’interessante fenomeno della materia oscura. Il primo significativo punto che David ha notato è stato che l’intera galassia sta girando come una singola unità, il ché significa che le parti esterne viaggiano alla stessa velocità relativa delle parti interne, proprio come un unico disco compatto. Ovviamente non è il caso del nostro Sistema Solare, in quanto affinché Plutone viaggi alla stessa velocità relativa di Mercurio, dovrebbe viaggiare ad una velocità tremenda. Pertanto, i nostri attuali astrofisici hanno postulato che l’unico modo in cui la nostra Galassia può girare all’unisono in questo modo sarebbe che esistesse intorno ad essa un campo sferico di materia denominato “Galactic Halo” [14]. Tuttavia, siccome non possiamo vedere questo alone, lo hanno chiamato “materia oscura” e insistono che ci dev’essere. E ora, in base alle nostre comprensioni dell’etere armonico, possiamo chiaramente vedere che non è necessaria, quello che è all’opera è una semplice proprietà delle armoniche sferiche della vibrazione dell’etere. 

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 Ispezionando questa pagina, David si è imbattuto in un numero di cui non si era mai reso conto prima. Nelle precedenti versioni manoscritte di questo libro, egli aveva alluso al fatto che ci dev’essere un ciclo Galattico comparabile a quello osservato nel ciclo di Nineveh. Tuttavia, all’epoca non era consapevole che esistessero dei numeri per la lunghezza della rotazione Galattica che erano sufficientemente precisi per fare dei calcoli. Sul sito del professore il numero veniva dato in modo chiaro: la galassia ruota approssimativamente una volta ogni 225.000.000 di anni. David è rimasto immediatamente impressionato quando ha visto questo numero. La prima cosa che ha fatto è stata di vedere se questo numero potesse essere trasformato in secondi ed essere così derivato in modo simile alla Costante di Nineveh, dalle “vibrazioni” del sette e del sei. Egli ha calcolato che c’erano un totale di 31.556.926,08 secondi in un anno moltiplicando 86.400 secondi al giorno per 365,2422 giorni. Moltiplicando questo numero per i 225 milioni di anni dell’orbita della Galassia, ha potuto ottenere una approssimazione di quanti secondi esatti sarebbero stati. Poi, ha infine compreso che se avesse considerato 0,7, non 70, e lo avesse moltiplicato nove volte di fila per 60, sarebbe giunto ad un numero che era molto, molto vicino: una orbita Galattica “armonica” di esattamente 7.054.387.200.000.000 (ovvero all’incirca un quintilione) secondi di lunghezza. Una volta ottenuto questo numero, doveva semplicemente moltiplicarlo per 365,2422 [15] per ottenere l’esatto numero di anni: e quindi un vero “anno armonico” della Galassia è diventato di 223.544.814,9201 milioni di anni. Il fatto che 0,7 moltiplicato nove volte di fila per 60 potesse dare 223,5 milioni, quando il numero del professore era di 225 milioni, era già piuttosto sconcertante. David sapeva che quando numeri piccoli vengono moltiplicati in numeri grandi, a ogni successiva espansione di grandezza diventa sempre più difficile arrivare per puro caso ad un corrispondenza tanto vicina. In altre parole, era vicino a “qualcosa di grosso”. David ha fatto un profondo respiro e poi ha compiuto il passo successivo. Per poter vedere se tutto funzionava correttamente, avrebbe dovuto prendere l’esatta lunghezza della Costante di Nineveh in anni e dividerla per il “numero armonico maestro” della Galassia. Questo era il momento della verità. Se il risultato fosse stato un valore non armonico, allora della teoria non sarebbe rimasto niente, l’intero sforzo sarebbe stato vano. David aveva visto chiaramente qual’era il vero valore “armonico” dell’orbita della Galassia, e che si basava ancora solamente sulle vibrazioni del sette e del sei; quindi aveva ragione di credere che sarebbe risultato in qualcosa di interessante. Comunque, questo non cambiava il fatto che David era nervoso, se il calcolatore avesse mostrato un numero senza significato, sapeva che la sua teoria era o seriamente difettosa oppure completamente errata. Era un momento che avrebbe potuto non ripetersi mai più nella sua vita.Per poter arrivare al “momento della verità” doveva calcolare la Costante di Nineveh in anni, prendendo il suo valore totale di 2.268 milioni di giorni e dividendolo per 365,2422. Da questo, l’esatto numero di anni in una Costante di Nineveh finiva per essere precisamente 6.209.578,192224, ovvero grosso modo 6 milioni di anni. Poi, tutto quello che rimaneva da fare era di prendere la lunghezza “armonica” dell’orbita della Galassia, di 223.544.814,9201 anni e dividerla per questo numero. Nel momento in cui David era giunto a questo punto e aveva impostato il calcolo finale, aveva già accettato l’idea che probabilmente non ne sarebbe venuto fuori niente di significativo. Era pronto per la doccia fredda, pronto per tornare alla lavagna, pronto per ricominciare tutto daccapo. Dentro di sé era piuttosto scontento mentre si preparava a premere il tasto INVIO, in attesa che sullo schermo apparisse un numero incasinato. Dopo tutto, qualcosa di diverso da un numero incasinato sarebbe stato un vero miracolo. Ha preso un grosso respiro, chiuso gli occhi e premuto INVIO. Click. Ha aperto gli occhi. Nella finestra del calcolatore brillavano due cifre, e per gli occhi di David erano brillanti come il Sole: 36. Tutto il corpo di David si è irrigidito. Improvvisamente è saltato su dalla sedia e si è ritrovato ad urlare dalla gioia a pieni polmoni, saltando, agitando le braccia e correndo in giro per la stanza: non potevano esserci errori. “Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! Non posso crederci! Grazie Signore!” Davanti ai suoi, occhi come per magia, era apparso proprio il Numero Armonico Maestro, il 36! Era la ciliegina sulla torta, il Santo Graal, la prova definitiva che la Teoria dell’Universo Armonico era vera.David ora sapeva che i nostri pianeti si posizionano su una perfetta linea retta esattamente 36 volte di fila, per ogni rotazione della galassia. La maestosità e l’armonia della ruota di ingranaggi della Creazione erano evidenti. La risposta era più bella, più elegante di quanto David avesse mai potuto immaginare. Non poteva quasi credere di essere il primo sul pianeta ad averlo scoperto.  [Da quel momento, i matematici ci hanno detto che “sarebbe dovuto essere ovvio” facendo delle semplici operazioni, senza dover passare attraverso tutti questi noiosi passaggi. D’accordo. Questo metodo indiretto è come la scoperta è venuta alla luce].  Quando infine è tornato in sé, ha dovuto verificare quella che sarebbe stata da lì a poco chiamata Costante di Wilcock rispetto al valore della precessione nella Costante di Nineveh, che in questo caso diventa di 25.873,2424676 anni. Piuttosto vicina ai 25.920 anni del valore “armonico ideale”. Con sua sorpresa, il numero era esattamente 8.640! In altre parole, tutto funzionava esattamente come un orologio. Ci sono 3.600 secondi in un’ora e 86.400 secondi in un giorno. Similmente, ci sono 36 cicli di Nineveh e 8.640 cicli precessionali in un “Anno Galattico”. Funzionava tutto, proprio come un

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orologio. Ora, tornando al Ra Material, egli sapeva di che cosa stessero parlando. Primo, un estratto dalla Sessione 9: Così, ognuna delle vostre entità planetarie si trova in un diverso programma di cicli, come lo potreste chiamare voi. La cadenza di questi cicli è una misurazione uguale ad una porzione dell’energia intelligente. Questa energia intelligente offre una specie di orologio. I cicli si muovono in modo tanto preciso quanto un orologio che scandisce le vostre ore. Così, il passaggio dall’energia intelligente verso l’infinito intelligente si apre allo scoccare dell’ora indipendentemente dalle circostanze. Poi un estratto dalla Sessione 13: L’energia spiroidale, che è la caratteristica di quella che tu chiami “luce”, si muove in una linea retta spiroidale dando così alle spirali un inevitabile vettore ascendente verso un’esistenza più vasta nei termini dell’infinito intelligente... La quarta densità viene regolata, come abbiamo detto, come lo scoccare dell’ora di un orologio. Lo spazio/tempo del vostro sistema solare ha abilitato questa sfera planetaria a muoversi a spirale in uno spazio/tempo con una diversa configurazione vibrazionale... Poi un estratto dalla Sessione 14: Immagina, se lo desideri, i molti campi di forza della Terra nella loro precisa rete geometrica. Le energie fluiscono dentro i piani della Terra, come li chiamereste voi, da punti determinati magneticamente... i vari centri geometrici dell’energia elettromagnetica che circondano e danno forma alla sfera planetaria. Poi un estratto dalla Sessione 15: L’amore che crea la luce, diventando amore/luce, fluisce nella sfera planetaria conformemente alla rete elettromagnetica dei punti o dei nexus di ingresso. Questi flussi sono quindi disponibili all’individuo che, come il pianeta, è una rete di campi di energia elettromagnetica con punti o nexus di ingresso. Qui, David sapeva che stavano parlando dei chakra. Prima, in questa stessa sessione, Ra aveva detto quanto segue: Le distorsioni di pensiero-forma della vostra gente hanno provocato l’ingresso di flussi di energia nell’atmosfera magnetica planetaria, se volete definire così la rete degli schemi di energia, in modo tale che i flussi appropriati non sono adeguatamente imbevuti di luce/amore vibratoria equilibrata proveniente dal livello cosmico, per così dire, di questa ottava di esistenza. Poi un estratto dalla Sessione 17: La quarta densità è uno spettro vibrazionale. Il vostro continuum tempo/spazio ha fatto muovere a spirale la vostra sfera planetaria e la vostra, noi la chiameremmo galassia, voi stella, in questa vibrazione. Questo porterà la stessa sfera planetaria a riallineare lettromagneticamente i propri vortici di ricezione dell’afflusso di forze cosmiche che si esprimono come reti vibrazionali, così che la Terra sia quindi magnetizzata per la quarta densità, come la definireste voi... E poi, il caso è stato suggellato da un estratto dalla Sessione 63, iniziata da una domanda del dott. Elkins che sembrava sbucare “fuori dal nulla”: INTERVISTATORE: C’è un quadrante come quello di un orologio, potrei dire, associato con l’intera galassia maggiore tale che, mentre gira, conduce tutte queste stelle e questi sistemi planetari di densità in densità? È così che funziona? RA: Io sono Ra. Sei perspicace. Potresti vedere un quadrante di orologio o una spirale di eternità tridimensionale pianificato dal Logos per questo proposito. 

PERCHÉ TRE CICLI DI 25.000 ANNI E NON UNO?A questo punto, l’unico passo rimasto da fare era di trovare la ragione per cui Ra insisteva che la figura chiave della nostra evoluzione planetaria fossero tre cicli di precessione, invece di uno. David è tornato alle immagini di Cotterell, e ha visto che un ciclo rotazionale completo del “foglio neutrale” a forma di biscotto della fortuna che circonda il Sole era stato calcolato in 18.139 anni. Ovviamente era un numero troppo grande per stare bene dentro nei 25.920 anni, che sarebbero una oscillazione precessionale della Terra. David sapeva che tre cicli precessionali sommati davano 77.760 anni. Poi, ha compreso che se il numero di Cotterell veniva portato da 18.139 a 18.140 anni, una correzione perfettamente possibile e giustificabile, che rende il numero di gran lunga più armonico, allora quattro di questi cicli sommati danno esattamente 72.560 anni. E 77.760 meno 72.560 fa 5.200: di nuovo, lo stesso “ciclo di salto” osservato in così tanti livelli inferiori con ridondanza impressionante, basato sulle armoniche del numero 13! Ricordiamo che questo includeva anche la differenza tra il numero di congiunzioni Giove-Saturno in un Calendario Maya rispetto alle loro armoniche controparti katun. David poi ha deciso di vedere quanti cicli tri-precessionali sarebbero avvenuti in una rotazione armonica completa della Galassia. È rimasto poco sorpreso nel vedere che il numero uscito era 2.880, l’esatto armonico della “doppia luce” e il primo rapporto nella comune scala Diatonica. In breve, tutto quello che Ra aveva detto riguardo alla essenziale struttura, funzione e architettura dell’Universo era vera, e pertanto, anche il raccolto stesso era una legittima verità. E poi, David ha ripensato alla notevole struttura della linea temporale interna della Grande Piramide, che Ra aveva dato all’umanità come loro più grande benedizione: una struttura che si credeva essere la forma perfetta di iniziazione e guarigione. E quando ha studiato di nuovo la Linea Temporale, ha compreso che al suo interno vi erano state costruite tutte le notevoli qualità metafisiche del tempo armonico e del Cambio d’Era! 

 Note: [1] Non disponibile in italiano. Lett.: Le Fiere della Vita e della Morte[2] Non disponibile in italiano. Lett.: Strutture e Cicli Quadridimensionali della Borsa[3] Attualmente è stata trasformata in una trilogia, con il primo dei tre film attualmente programmato per fine 2009, N.d.T.[4] Trad.: Libreria del Centro di Investimento[5] Trad.: operazioni[6] Trad.: Come ho fatto un Milione[7] Non disponibile in italiano. Lett.: Sistemi e Metodi per lo Scambio di Merci[8] Trad.: Fagioli di Maggio[9] Orig.: Gann Harmony

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[10] NdT: “long” e “short” sono terminologia specifica in ambito finanziario. Essenzialmente significa che si è acquistato un determinato numero di titoli/opzioni (long) che poi andranno venduti oppure che si è venduto titoli/opzioni ecc. che saranno comprati poi in un momento successivo (short). [11] Vedere http://it.wikipedia.org/wiki/Fillotassi[12] Traduzione letterale: Strutture e Cicli di Borsa Quadridimensionali e Scienza del Mercato.[13] La Legge dell'Uno "The Ra Material" Libro 1, Sessione 16[14] “Alone Galattico”[15] In realtà il calcolo esatto consiste nel dividere il numero ottenuto per il numero di secondi (non di giorni) in un anno, [N.d.T.] 

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