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COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA (SI)
STUDIO IDROLOGICO IDRAULICO DEL T. BOZZONE IN
LOCALITA' MOLINO DI CANONICA
RELAZIONE TECNICA
Marzo 2015 Rev. 1
Committente:
Sig. LUIGI BRUSCHELLI
Il tecnico incaricato
Dott. Ing. CLAUDIO LOMBARDI
Collaboratori
Dott. Ing. ALESSIO MAGAZZINI
Dott. Ing. ALBERTO NASTASI
Studio Tecnico Ing. CLAUDIO LOMBARDI
Strada di Busseto 18, 53100 SIENA (Italy) T-F: +39 0577 47463 E: [email protected] pec: [email protected]
2
Indice
PREMESSA .................................................................................................................................................................. 3
STUDIO IDROLOGICO .................................................................................................................................................. 4
I DATI DELLA REGIONALIZZAZIONE DELLE PORTATE DI PIENA IN TOSCANA ......................................................................................... 6
ANALISI DI FREQUENZA REGIONALE DELLE PRECIPITAZIONI ESTREME ............................................................................................. 10
STIMA DEL COEFFICIENTE DI DEFLUSSO - METODO DEL CURVE NUMBER ....................................................................................... 13
TEMPO DI RITARDO E TEMPO DI CORRIVAZIONE ....................................................................................................................... 18
DESCRIZIONE DEL MODELLO IDROLOGICO DI HEC - HMS 3.5..................................................................................................... 20
PORTATE E IDROGRAMMI DI PIENA ........................................................................................................................................ 21
STUDIO IDRAULICO ....................................................................................................................................................23
DEFINIZIONE DELLA GEOMETRIA ........................................................................................................................................... 23
APPLICATIVO DI CALCOLO HEC RAS ....................................................................................................................................... 26
COEFFICIENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE IDRAULICHE .............................................................................................................. 26
CONDIZIONI AL CONTORNO ................................................................................................................................................. 27
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI IDRAULICHE ............................................................................................................................. 28
ALLEGATI DI CALCOLO APPLICATIVO HEC-RAS ...........................................................................................................29
3
Premessa
Il presente studio, redatto su incarico della proprietà committente, individua i livelli di rischio idraulico del T. Bozzone
per eventi con tempo di ritorno pari a 30 e 200 anni nel tratto di interesse a monte e a valle in loc.tà Molino di
Canonica, nel Comune di Castelnuovo Berardenga (SI), ai sensi del DPGR 53/R 2011.
Foto 1 - individuazione della zona in studio e del reticolo idraulico di interesse (Lamma Regione Toscana)
Lo studio idrologico individua gli idrogrammi di piena del T. Bozzone a monte della SP n.102 di Vagliagli, utilizzando i
dati disponibili dalla Regionalizzazione delle piogge estreme della Regione Toscana, confrontando i valori di piena al
colmo con quelli disponibili dallo Studio di regionalizzazione delle portate di piena in Toscana (AlTO 2000 dati GIS).
Le elaborazioni geomorfologiche sono state implementate in ambiente GIS disponendo del DTM 10mx10m della
Regione Toscana, mentre per la stima del coefficiente di deflusso si è applicato il metodo del Curve Number
utilizzando la copertura dell'uso del suolo e la carta di permabilità derivata dalla carta geologica regionale.
Nello studio idraulico, implementato in regime di moto permanente con l'applicativo HEC RAS 4.1.0 dell'US Corps of
Engineers, sulla base del rilievo topografico redatto dai Geom. Stefano Provvedi e Emanuele Bennati, restituito in
coordinate Gauss Boaga e quota assoluta in m slm compensata su capisaldi IGM, esteso dove necessario con la carta
tecnica regionale in scala 1:10000.
Le aree allagate sono state rappresentate sovrapposte alla CTR nel tratto del T. Bozzone in studio.
4
Studio idrologico
Il bacino sotteso del T. Bozzone a monte della SP 102 di Vagliagli, comprensivo del Fosso Borrino, risulta pari a circa
16.29 Kmq.
Di seguito i principali dati geomorfologici, desumibili dalla CTR e dal DTM della regione Toscana a maglia 10x10m:
- area bacino 16.29 Kmq
- lunghezza asta principale 6.78 km
- Hmax 571 m slm
- H min 249 m slm
- H med 349 m slm
- Pendenza media 18.7 %
Figura 1 - DTM Bacino idrografico T. Bozzone
6
I dati della regionalizzazione delle portate di piena in Toscana
Si riportano i dati della regionalizzazione delle portate di piena in Toscana (applicativo AlTO 2000 dati GIS) con
riferimento all'asta 2129 a valle del Fosso del Borrino, che corrisponde alla sezione di chiusura del tratto in studio.
Figura 3 - reticolo del T. Bozzone a valle del Fosso del Borrino
7
Di seguito di riportano le tabelle dei dati di input e output della regionalizzazione delle portate (comprensivi anche
dell'asta a monte del Fosso del Borrino 2020):
Tabella 1 - parametri del bacino
ID
Co
dic
e
No
me
Are
a[k
mq
]
Ia[m
m]
Ks[m
m/h
]
N
K[h
]
a1[m
m/(
y^
m*h
^n
)]
n1
m1
a[m
m/(
y^
m*h
^n
)]
n
m
2020 0 BOZZONE 15.664 14.918 2.978 2.509 0.676 28.196 0.459 0.17 24.633 0.299 0.217
2129 0 BOZZONE 17.248 13.851 2.902 2.537 0.666 28.247 0.463 0.17 24.618 0.3 0.218
ID
Co
dic
e
no
me
Tr[
an
ni]
Du
rata
[h]
Fo
rma i
eto
Pic
co
ieto
Aff
lus
so
[mm
]
Inte
nsit
à[m
m/h
]
Fa
Fb
Fc
Tip
o C
alc
olo
Kr
Kr
Aff
lus
so
rid
ott
o[m
m]
Su
olo
lib
ero
med
io[m
m]
Infi
ltra
zio
ne
[mm
]
Defl
us
so
[mm
]
Po
rta
ta a
l co
lmo
[mc/s
]
Co
eff
icie
nte
di
de
flu
ss
o
po
rtata
un
itari
a
2020 0 BOZZONE 30 2.106 1 0.4 64 31 0.036 0.25 0.01 1 0.95 61.2 13.4 20.5 42.5 72.8 0.66 4.65
2020 0 BOZZONE 200 2.106 1 0.4 97 46 0.036 0.25 0.01 1 0.95 92.3 13.4 20.5 73.7 122.2 0.76 7.80
2129 0 BOZZONE 30 2.099 1 0.4 65 31 0.036 0.25 0.01 1 0.945 61.0 12.5 19.3 43.5 82.0 0.67 4.75
2129 0 BOZZONE 200 2.099 1 0.4 98 47 0.036 0.25 0.01 1 0.945 92.3 12.5 19.3 74.8 136.7 0.77 7.92
8
Tabella 2 - legenda parametri
Parametri del bacino
ID ID asta
Codice Codice della D.C.R.T. 230/94
Nome Denominazione del corso d’acqua;
Area Area sottesa [kmq];
Ia Perdita iniziale media sul bacino [mm];
Ks Infiltrazione a saturazione media sul bacino [mm/ora];
N parametro di forma dell’idrogramma di Nash;
K parametro di scala dell’idrogramma di Nash *ore+;
a1 parametro a1 della curva di possibilità pluviometrica per durate inferiori all’ora *mm/y^m *h^n];
n1 parametro n1 della curva di possibilità pluviometrica per durate inferiori all’ora;
m1 parametro m1 della curva di possibilità pluviometrica per durate inferiori all’ora;
a parametro a della curva di possibilità pluviometrica per durate superiori all’ora *mm/y^m *h^n+;
n parametro n della curva di possibilità pluviometrica per durate superiori all’ora;
m parametro m della curva di possibilità pluviometrica per durate superiori all’ora;
Risultati elaborazione
ID ID asta
Codice Codice della D.C.R.T. 230/94;
Nome Denominazione del corso d’acqua;
Tr[anni] Tempo di ritorno;
Durata [h] Durata evento;
Forma ieto Intensità costante (0), Ietogramma Chicago (1);
Picco ieto Tempo di picco dello ietogramma tipo Chicago;
Afflusso [mm] Afflusso meteorico;
Intensità [mm/h] Intensità media dell’evento;
Fa Parametro a della formula di ragguaglio areale;
Fb Parametro b della formula di ragguaglio areale;
Fc Parametro c della formula di ragguaglio areale;
Tipo calcolo Kr Singola sezione (0), Globale (1), Fisso (2), Area fissa (3)
Area fissa [kmq] Area fissa su cui calcolare il Kr
Kr Valore del coefficiente di ragguaglio areale;
Prec precipitazione
Vol. lib. volume libero nel suolo [mm]
Inf.tot.[mm] Quantità di acqua che si infiltra nel suolo;
Defl.tot. [mm] Deflusso, Afflusso ridotto meno Infiltrazione;
Q [mc/s] Portata al colmo;
Max vol. [mc] Massimo volume invasato nell’opera di laminazione *mc+;
Max liv. [m] Massimo livello nell’opera di laminazione *m+;
Q valle [mc/s] Portata al colmo a valle dall’opera di laminazione *mc/s+.
9
Si riportano di seguito gli idrogrammi di piena per Tr 30 e 200 anni dell'asta del T. Bozzone a monte e a valle del Fosso
del Borrino (aste ID 2120 e ID 2020):
0
20
40
60
80
100
120
140
0 2 4 6 8 10 12 14
mc/
s
ore
Idrogrammi piena T. Bozzone (AlTo)
t. bozzone a valle f. borrino tr30 t. bozzone a valle f. borrino tr200
t. bozzone a monte f. borrino tr30 t. bozzone a monte f. borrino tr200
10
Analisi di frequenza regionale delle precipitazioni estreme
Utilizzando i risultati dello studio "Analisi di Frequenza Regionale delle precipitazioni estreme nella Regione Toscana" -
Macroattività B: Modellazione idrologica – attività B1: Regionalizzazione precipitazioni ( E. Caporali – V. Chiarello – G.
Rossi - Marzo 2014), a seguito dell'accordo stipulato fra la Regione Toscana e il Dipartimento di Ingegneria Civile e
Ambientale di Firenze, per lo sviluppo di attività di ricerca sulla mitigazione del rischio idraulico nella Regione
Toscana, in riferimento alla modellazione idrologica e in particolare all'attività della Regionalizzazione delle
Precipitazioni, sono stati ricalcolati per i vari tempi di ritorno i parametri "a" ad "n" delle linee segnalatrici di possibilità
pluviometrica.
Sulla base dei nuovi dati pluviometrici e della nuova analisi di frequenza di precipitazione, il territorio regionale è stato
diviso in celle di 1 km, ognuna caratterizzata da propri parametri a ed n in funzione dei vari tempi di ritorno.
Da queste griglie (grid), una volta individuato il bacino idrografico, è possibile calcolare la pioggia di progetto per i vari
tempi di ritorno.
Riportiamo di seguito le metodologie di calcolo descritte nella guida all'uso dei risultati ("Analisi di frequenza
Regionale delle Precipitazioni Estreme", Marzo 2014):
"CALCOLO PUNTUALE PIOGGIA DI PROGETTO"
Per calcolare in un punto l’altezza di pioggia, una volta scelto il tempo di ritorno (2, 5, 10, 20, 30, 50, 100, 150,
200 e 500 anni), è possibile utilizzare due procedure di seguito riportate.
A. Utilizzo dei parametri a e n della LSPP -Note le coordinate nel sistema Gauss Boaga del punto di cui si vuol
conoscere l’altezza di pioggia, si trovano i valori dei parametri caratteristici a e n della LSPP nella cella nella
quale il punto ricade. Una volta fissato il tempo t della durata dell’evento è possibile trovare l’altezza di
pioggia tramite la relazione:
h(t) = a tn (3)
con: h = altezza di pioggia [mm]; t = durata [ore], a e n parametri di cui sopra.
B. Utilizzo dei valori estremi di altezza di pioggia h - Note le coordinate nel sistema Gauss Boaga del punto di
cui si vuol conoscere l’altezza di pioggia, per le durate caratteristiche di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, sono d isponibili le
griglie con i valori estremi di pioggia per i vari tempi di ritorno. È quindi possibile, per queste durate, trovare il
valore di h = altezza di pioggia [mm] corrispondente alla cella nella quale il punto ricade.
Indicazioni della Regione-Toscana sulla procedura di calcolo da seguire:
“CALCOLO DELLA PIOGGIA DI PROGETTO SU UN BACINO IDROGRAFICO”
Per calcolare l’altezza di pioggia su un bacino idrografico è necessario individuare lo spartiacque del bacino
imbrifero e, una volta scelto il tempo di ritorno, è possibile utilizzare due metodologie per la valutazione delle
altezze di pioggia.
A. Utilizzo dei parametri a e n della LSPP -Noti i parametri a e n della LSPP per assegnato Tr, viene definita la
durata t dell’evento. Per un bacino idrografico si usa t=tcr (tempo critico), solitamente assunto pari al tempo
di corrivazione tc. È possibile quindi trovare l’altezza di pioggia in ogni cella tramite la relazione:
h(t) = a tc^n (4) con: h = altezza di pioggia [mm]; tc = tempo di corrivazione [ore], a e n parametri
caratteristici. La stima dell’altezza di pioggia con l’equazione (4) può essere effettuata tramite software GIS
11
con un tool tipo Raster Calculator. Una volta trovata l’altezza di pioggia h in ogni cella, per la durata e il
tempo di ritorno stabilito, è sufficiente calcolare il valore medio sul bacino idrografico (v. punti AB1-AB2).
B. Utilizzo dei valori estremi di altezza di pioggia h - Se invece la durata dell’evento è pari ad una delle durate
caratteristiche di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, è sufficiente trovare il valore medio sul bacino idrografico dell’altezza di
pioggia h [mm] corrispondente al tempo di ritorno e alla durata considerata (v. punti AB1-AB2).
Per trovare il valore medio delle altezze di pioggia h sul bacino idrografico sono possibili due procedure:
AB1. Noto lo spartiacque del bacino idrografico come file vettoriale, ad esempio in formato shape, e
disponendo delle mappe di h, è possibile ricavare il valore medio di h sul bacino idrografico mediante software
GIS con un comando di tipo Zonal Tool.
AB2. Noto lo spartiacque del bacino idrografico da analizzare come file raster, ad esempio in formato ASCII
GRID, è possibile utilizzare operazioni di analisi spaziale per estrarre la parte di raster a risoluzione 1 km dei
valori estremi di altezza di pioggia h (ad esempio utilizzando un tool Raster Calculator) per la stima finale del
valor medio.
Seguendo le indicazioni del nuovo studio di Regionalizzazione delle precipitazioni estreme, al fine di garantire
univocità dei risultati, per il calcolo delle altezze di pioggia dei bacini in studio, è stato utilizzato il metodo "A", cioè la
formula h = a tn.
Di seguito si riportano i valori medi delle altezze di pioggia per i tempi di ritorno Tr 30 e 200 calcolati per il bacino
idrografico del T. Bozzone a valle del Fosso del Borrino (sezione chiusura su SP n.102), in funzione delle durate
significative di pioggia (1,3, 6, 12 e 24 ore), confrontato con i dati della regionalizzazione delle portate di piena:
Tabella 3 - tabella di confronto delle altezze di pioggia (mm) in funzione delle durate (LSPP), per Tr 30 e 200 anni
1h 3h 6h 12h 24h
tr30 reg2014 52.0 70.2 84.8 102.4 123.6
tr30 alto 51.7 71.8 88.5 108.9 134.1
tr200 reg2014 72.8 103.9 130.0 162.6 203.5
tr200 alto 78.1 108.6 133.8 164.7 202.7
12
0.0
50.0
100.0
150.0
200.0
250.0
0 5 10 15 20 25
mm
pio
ggia
durata [ore]
confronto LSPP
tr30 reg2014 tr30 alto tr200 reg2014 tr200 alto
Figura 4 - grafico di confronto delle linee segnalatrici di possibilità pluviometrica
Si evince pertanto come per il bacino in studio si dati della regionalizzazione delle piogge in Toscana (AlTo 2000
aggiornato anno 2006) risultano leggermente superiori rispetto quelli desumibili dalla regionalizzazione delle
precipitazione estreme del marzo 2014 (con dati pluviometrici aggiornati al 2012), pertanto si assumono a favore di
sicurezza questi dati pluviometrici.
13
Stima del coefficiente di deflusso - Metodo del Curve Number
Il coefficiente di deflusso è stato individuato utilizzando il metodo del Curve Number (CN), sviluppato dal Soil
Conservation Service americano (SCS).
Tale metodo si colloca a metà strada fra i modelli basati sul calcolo delle perdite per infiltrazione in un punto, quindi
coerentemente utilizzabili in approcci distribuiti e semidistribuiti, ed i modelli formulati in maniera da essere
specificatamente utilizzati in approcci integrati, secondo la teoria esposta di seguito.
Il metodo CN si basa su una semplice equazione di bilancio fra i valori cumulati nel tempo, a partire dall’inizio
dell’evento di precipitazione, della pioggia P(t), del deflusso superficiale Q(t), delle perdite iniziali Ia(t) prima della
produzione di deflusso e di quelle successive I(t):
P(t) = Ia(t) + I(t) + Q(t)
espresse in termini di volume per un’unità di area, ovvero di un’altezza (mm).
L’ipotesi di base del metodo è che il rapporto fra il volume di deflusso ed il volume di pioggia depurato delle perdite
iniziali rimanga, ad ogni istante, uguale al rapporto tra il volume delle perdite successive ed il volume massimo teorico
delle perdite (a saturazione), indicato con il simbolo S:
S
I
IP
Q
a
Viene inoltre supposto che le perdite iniziali siano proporzionali alle perdite massime possibili S (a saturazione):
SIa
con valori tipici di compresi tra 0,1 e 0,3.
Il nucleo fondamentale di tutto il metodo è costituito dal parametro S, che a sua volta viene espresso in funzione di un
indice dimensionale CN, detto appunto curve number, che a sua volta viene tabulato in funzione del tipo di suolo, per
tenere conto delle capacità di infiltrazione, e dell’uso del suolo, che influenzerà sia l’ammontare della quota delle
perdite iniziali dovute a intercettazione che la capacità di infiltrazione stessa del suolo.
I valori CN hanno come limite inferiore 0 (superficie totalmente permeabile, con nessuna produzione di deflusso) e
come limite superiore 100 (superficie totalmente impermeabile, con nessuna perdita e deflusso uguale alla
precipitazione). Il termine curve number deriva dal fatto che a ciascun valore di CN corrisponde una diversa curva che
rappresenta il rapporto tra i volumi di deflusso e di precipitazione (coefficiente di deflusso cumulato) in funzione del
volume della precipitazione.
Definendo il coefficiente di deflusso come:
C = Q / P
Dove:
Q (mm) è il deflusso di piena
P (mm) è l’afflusso meteorico
Il coefficiente di afflusso viene fatto dipendere dall’afflusso meteorico P, secondo l’espressione:
)8.01(
)2.01( 2
K
KC
14
dove
K = S / P
dipende dalla grandezza S (mm), definita ritenzione potenziale del bacino, che risulta funzione, attraverso “runoff
curve number” (CN), della tessitura e dell’umidità iniziale del suolo, della sua copertura vegetale, ecc., secondo
l’espressione:
1
100254
CNS
I valori dell’indice CN sono tabulati in letteratura per differenti tipi di copertura del suolo, diverse caratteristiche de l
terreno e per condizioni medie di umidità iniziale del suolo (condizione II), secondo 4 gruppi principali di terreno1:
gruppo A: terreni sabbiosi molto permeabili
gruppo B: terreni franchi moderatamente permeabili, depositi sabbiosi superficiali;
gruppo C: terreni franco – limosi poco permeabili: argille di medio impasto, ad elevato tenore di argilla;
gruppo D: terreni argillosi quasi impermeabili.
Le condizioni di umidità iniziale del suolo risultano 3:
condizione I: il terreno è secco pur senza raggiungere il punto di appassimento e le colture o la vegetazione
sono ben sviluppate;
condizione II: il terreno è mediamente umido;
condizione III: il terreno è saturo di umidità a causa di intense precipitazioni con almeno 53 mm di altezza di
pioggia nei 5 giorni precedenti l’evento considerato; nella stagione fredda si considera raggiunta la
saturazione dopo 28 mm di pioggia in 5 giorni.
Le relazioni tra le condizioni medie CN II e la condizione I e III sono basate sulle seguenti relazioni semplificate:
II
III
CN
CNCN
013.03.2
II
IIIII
CN
CNCN
0057.043.0
Per la determinazione del CN2 dei bacini idrografici in studio sono stati utilizzati i dati provenienti dalla carta di uso del
suolo2 e della carta di permeabilità del suolo di derivazione dalla Carta Geologica della Regione Toscana (in scala
1.10.000, che si riporta a corredo), per l’individuazione del gruppo del terreno previsto dal metodo (classi A, B, C, D).
1 Vedi Manuale di Ingegneria Civile, Ed.ni ESA C- Zanichelli, Vol. I - Sezione Idraulica – Idrologia Tecnica. 2 vedi Corine Land Cover
16
Figura 7 – permeabilità della Regione Toscana del Bacino in studio
Figura 8 – Catalogazione suolo secondo SCS del bacino in studio
17
Figura 9 - CN2 del bacino in studio
Tabella 4 – Associazione permeabilità - tipologia dei suoli secondo la classificazione S.C.S .(Figura 13- Figura 14)
Cod Permeabilità Classe di suolo S.C.S.
PERMEABILITA’ PRIMARIA
- PER POROSITA’-
5 Alta A
4 Medio-Alta B
3 Media B
2 Medio Bassa C
1 Da bassa a molto bassa C
PERMEABILITA’ SECONDARIA
- PER FRATTURAZIONE E/O CARSISMO
.
V Alta A
IV Medio-Alta B
III Media B
II Medio Bassa C
I Da bassa a molto bassa C
PERMEABILITA’ MISTA
E Alta A
D Medio-Alta B
C Media B
B Medio Bassa C
A Da bassa a molto bassa C
IM Impermeabile D
NRC Aree non rilevate o non classificate D
18
In riferimento al bacino in studio si riportano nella tabella seguente i valori del curve number relativi alle condizioni di
suolo secco, mediamente umido e saturo (CN1, CN2 e CN3).
Tabella 5 - Curve number dei bacini in studio
Bacino Area [Km2] CN1 CN2 CN3
T. Bozzone a valle del Fosso Borrino 16,29 52.8 72.0 85.7
Tempo di ritardo e tempo di corrivazione
L’idrogramma unitario di piena (IUH) del SCS può essere interpretato formalmente come l’idrogramma della piena
provocata da una precipitazione di durata infinitesima e di volume unitario.
Per definire l’IUH è necessario stimare per ciascun bacino il tempo di ritardo (time lag, tlag), legato al tempo di
corrivazione (funzione della velocità di scorrimento) dalla relazione:
clag Tt 6,0
Il tempo di ritardo lagt , pari al ritardo del baricentro dell’idrogramma rispetto a quello dello ietogramma, è stato
calcolato mediante la seguente metodologia:
direttamente, utilizzando la formula di Bocchiola Rosso (2003) che rappresenta l’adattamento ai bacini italiani
del metodo SCS (Soil Conservation Service) ;
indirettamente, sfruttando la relazione fra TC e Tlag, ricavando per i bacini idrografici il tempo di corrivazione
con il metodo di Kirpich e di Giandotti.
Si descrivono di seguito le metodologie richiamate per il calcolo del t lag.
Tempo di ritardo (Bocchiola e Rosso, 2003)
Bocchiola e Rosso (2003)3 stimano il tempo di ritardo mediante la formula:
2.0
13.0
82.0 1'026.0
v
lagi
SLt
[h]
dove:
L [km] lunghezza dell’asta principale (considerando l’impluvio di lunghezza massima + l’asta cartografata)
Id [%] pendenza media della rete di drenaggio (in termini percentuali, tabella 1)
S’ *mm+ ritenzione potenziale
Tabella 6 –Tempi di corrivazione dei bacini secondo Bocchiola-Rosso (2003)
3 Pubblicato sulla rivista l’Acqua, “Sul tempo di risposta dei bacini idrografici italiani” (2003).
Bacino L(km) Id(%) S’ Tlag (min)
T. Bozzone a valle del Fosso Borrino 6.78 19.0 42.47 76.7
19
L’intervallo di calcolo (computational interval, t), per una corretta definizione dell’IUH, deve essere inferiore al 29%
del tempo di ritardo (tlag), e viene fissato pari a 10 min.
Tempo di corrivazione (Kirpich e Giandotti)
Il tempo di corrivazione con il metodo di Kirpich si adatta a bacini di piccole dimensioni e si calcola secondo la
seguente espressione:
77.0
00325.0
v
ci
Lt
Dove:
L [km] lunghezza dell’asta principale (considerando l’impluvio di lunghezza massima + l’asta cartografata)
Iv [%] pendenza media dell’asta (in termini percentuali, tabella 1)
Il tempo di corrivazione secondo il metodo di Giandotti si adatta invece a bacini più estesi e si calcola secondo la
seguente espressione:
m
cH
LAt
8.0
5.14
dove:
L [km] lunghezza dell’asta principale in Km (considerando l’impluvio di lunghezza massima + l’asta
cartografata)
Hm altitudine media in m del bacino riferita alla sezione di chiusura (tabella 1)
A [%] area del bacino idrografico in Km
Tabella 7 –Tempi di corrivazione dei bacini secondo Kirpich e Giandotti
Nella tabella successiva si riporta il confronto dei valori fra il tempo di corrivazione (tc) ed il tempo di ritardo (tlag)
ottenuti con i tre metodi.
Tabella 8 – Confronto tempi di corrivazione e ritardo bacini idrografici
Bacino
tc Kirpich
tc Giandotti
tc Bocchiola
tlag Kirpich
tlag Giandotti
tlag Bocchiola
(ore) (ore) (ore) (minuti) (minuti) (minuti)
T. Bozzone a valle del Fosso Borrino 1.18 3.32
2.11 42.5 119.5 76.7
Dal confronto dei risultati ottenuti si evince come il metodo di Bocchiola-Rosso (2003), utilizzato nel presente studio,
riesce ad adattarsi alle dimensioni dei bacino e quindi assunto per il calcolo del tempo di ritardo e corrivazione.
Bacino L
(km) Area
(kmq) Iv
(%)
Hm (m)
tc Kirpich (ore)
tc Giandotti (ore)
T. Bozzone a valle del Fosso Borrino 6.78 16.30 2.8 98.0 1.18 3.32
20
Descrizione del modello idrologico di HEC - HMS 3.5
Il programma HEC – HMS 3.5 dell’US Corps of Enginers è stato sviluppato per simulare i processi di trasformazione
afflussi - deflussi (precipitazioni – runoff) di bacini di drenaggio naturali e/o artificiali.
L’applicativo consente la creazione di un modello afflussi – deflussi che è in grado di simulare gli idrogrammi di piena
con assegnato tempo di ritorno, sulla base della definizione della pioggia di progetto e dalle caratteristiche
idrogeomorfologiche del bacino, suddivisi in:
modello meteorologico (meteorological model);
modello del bacino (basin model).
Il meteorological model definisce l’evento pluviometrico di progetto (rainfall simulation).
L’evento pluviometrico assegnato, attraverso i punti della curva di probabilità pluviometrica prescelta, può essere
inserito o utilizzando il metodo frequency – based hypothetical storm basato su una data frequenza di superamento
con ietogramma di tipo “Chicago” 4
, o utilizzando il metodo dello specified hyetograph inserendo uno ietogramma di
pioggia costante per tutta la durata dell’evento. Il primo risulta più cautelativo per corsi d’acqua con tempo di
corrivazione minore dell’ora, fissando al valore di un’ora il tempo di durata dell’evento piovoso; il secondo risulta più
adatto per i bacini più estesi, individuando la durata critica dell’evento che massimizza gli idrogrammi di progetto.
Date le dimensioni del bacino del T. è stato utilizzato il metodo dello specified hyetograph.
Il Basin model contiene le caratteristiche del bacino e i metodi con i quali effettuare la simulazione dei meccanismi di
deflusso (runoff simulation), in riferimento:
al calcolo dei volumi di runoff (individuazione della pioggia netta che origina il deflusso), per il quale è stato
scelto il metodo SCS Curve Number;
alla trasformazione dell’eccesso di precipitazione in deflusso (generazione dell’idrogramma di piena),
basandosi sul metodo dell’idrogramma unitario (IUH), per il quale è stato utilizzato l’idrogramma unitario del
Soil Conservation Service (SCS UH Model)5.
Figura 10 – SCS- esempio di IUH idrogramma istantaneo unitario
4 Il metodo Chicago risulta più cautelativo per bacini con tempo di corrivazione minore dell’ora perché considera i picchi caratteristici degli scrosci di massima intensità che si verificano all’inizio dell’evento piovoso. 5 Trattandosi di piccoli corsi d’acqua a carattere torrentizio il deflusso di base (baseflow) è trascurato nella stima della portata di piena
21
Portate e idrogrammi di piena
Si riportano di seguito i valori di portata al colmo ottenuti con l’applicativo Hec Hms 3.5, generati per tempi di ritorno
30, e 200 anni con ietrogramma di intensità costante per durate di pioggia assunte pari ad 1, 2, 3, 4 e 5 ore, nelle
sezione di chiusura del tratto in studio.
Tabella 9 - Portate al colmo, ietogramma costante
Descrizione
Dp
(ore) Q30 (mc/s) Tp30
Def30
(1000mc) Q200 (mc/s) Tp200
Def200
(1000mc)
T. Bozzone
1 59.53 01:50 366.38 103.68 01:50 643.83
2 69.37 02:40 505.52 120.44 02:30 902.02
3 67.45 03:30 605.31 115.42 03:20 1086.76
4 62.39 04:20 685.51 105.67 04:10 1238.90
5 56.59 05:10 748.73 96.10 05:10 1367.09
Si riportano di seguito gli idrogrammi di piena per tempo di ritorno 30 e 200 anni, da dove si evince che la durata di
pioggia (Dp) che massimizza il picco sulla portata di piena è dato dalle due ore per entrambi i tempi di ritorno
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
- 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00
idrogrammi di piena t. Bozzone, Tr=30 anni
Dp=1h Dp=2h Dp=3h Dp=4h Dp=5h
22
0.0
20.0
40.0
60.0
80.0
100.0
120.0
140.0
- 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00
idrogrammi di piena t. Bozzone, Tr=200 anni
Dp=1h Dp=2h Dp=3h Dp=4h Dp=5h
Tabella 10 - sintesi portate di piena al colmo
Descrizione Q30 (mc/s) Q200 (mc/s)
T. Bozzone HMS ALTO HMS ALTO
69.4 82.0 120.4 136.7
Per le verifiche idrauliche si assumono pertanto a favore di sicurezza i valori di portata al colmo dello Studio di
regionalizzazione delle portate di piena in Toscana, che risultano superiori.
23
Studio idraulico
Le verifiche idrauliche nel tratto in studio sono state realizzate in condizioni di regime di moto permanente,
utilizzando l’applicativo HEC RAS vers. 4.1.0 sviluppato dall’US Corps of Engineers.
Le principali ipotesi idrauliche di calcolo risultano:
- moto monodimensionale
- argini integri anche se tracimati
- dinamica sedimentologica trascurabile (fondo fisso ed acqua chiara)
- effetti secondari trascurabili
Definizione della geometria
Le sezioni idrauliche introdotte nel modello sono state rilevate topograficamente dai geom. Stefano Provvedi e
Emanuele Bennati con strumentazione GPS, con elaborazione delle quote assolute in m slm compensata su capisaldi
IGM, e georeferenziazione in coordinate Gauss Boaga, secondo la relazione a corredo del rilievo.
Le sezioni idrauliche sono state estese utilizzando i punti disponibili dal rilievo suddetto nella zona di interesse,
utilizzando come estensione la base cartografica CTR in scala 1:10.000 in formato numerico e il DTM 10x10m della
Regione Toscana.
La verifica di coerenza dei punti battuti rispetto alla CTR ha evidenziato una buona corrispondenza con la base
cartografica disponibile in scala 1:10.000, con differenze con differenze di -40cm in corrispondenza
dell'attraversamento della S.P. 102 (251.66 m slm CTR, 252.01 m slm rilievo) e di +60cm dell'attraversamento della
viabilità campestre a monte (256.13 CTR, 256.71 rilievo).
Il modello idraulico comprende n. 12 sezioni (oltre all'inserimento di sezioni interpolate, tra cui due di estremità, in
modo da migliorare la simulazione dei battenti idraulici) e n. 2 attraversamenti stradali (S.P. 102 a valle e strada
campestre a monte).
Foto 2 - vista a monte dell'attraversamento della viabilità campestre
24
Foto 3 - vista dell'attraversamento della viabilità compestre
Foto 4 - vista dell'attraversamento della viabilità compestre
Foto 5 - vista a valle dell'attraversamento della viabilità campestre
25
Foto 6 - vista dell'alveo del T. Bozzone
Foto 7 - vista del ponte di attraversamento stradale della SP 102
Foto 8 - vista della SP. 102 in corrispondenza dell'attraversamento del T. Bozzone
26
Applicativo di calcolo Hec Ras
L’equazione del moto, in regime permanente, può essere scritta nella forma:
JRds
dH
0
Nel caso invece di regime di moto vario le equazioni di continuità e di moto (o dell’energia), scritte nella forma
indefinita per una corrente gradualmente variata monodimensionale, sono le seguenti:
1
0)(
Jt
U
gx
H
xqx
Q
t
A
dove:
A è l’area della sezione liquida *m2[
Q è la portata [m3/s]
q(x) è la portata laterale [m2/s], positiva se entrante
H è il carico totale della corrente [m]
g è l’accelerazione di gravità *m/s2]
U è la velocità media della corrente [m/s]
J è la perdita di carico effettivo per unità di lunghezza
x è l’ascissa lungo l’alveo *m+
t è il tempo [s]
La perdita di carico effettivo può essere stimata con un’equazione analoga a quella adottata per il moto uniforme:
R
UUJ
2 equazione di Chezy
con:
6/11R
n coefficiente di resistenza secondo l’espressione di Manning
indicando con R il raggio idraulico della sezione.
Coefficienti utilizzati per le verifiche idrauliche
La scabrezza, ossia il parametro di resistenza che determina le perdite per attrito durante il moto della corrente, è
introdotta nel modello utilizzando il parametro di Manning (n, in 1/m1/3
s-1
)6.
6 Il coefficiente di Manning corrisponde all’inverso del coefficiente di scabrezza di Gauckler Strickler Ks (vedi anche Sistemazione dei Corsi d’acqua, L. Da Deppo, C. Datei e P. Salandin, Ed.ni Cortina 1997.
27
A maggiori scabrezze corrispondono maggiori perdite per attrito e quindi minori velocità e maggiori profondità di
moto.
Per i coefficienti di scabrezza si è fatto riferimento ai valori indicati in “Open Channel Hydraulics”, Ven Te Chow, Mc
Graw Hill 1959.
Sono stati inoltre consultate altre fonti di letteratura in materia (vedi “Open-Channel Flow, M.H. Chaudhry 1993), oltre
ai valori riportati nell’“Hydraulic Reference Manual di HEC – RAS, Chapter 3 – Energy loss Coefficients – Manning’s n”.
In particolare, i valori di riferimento, riportati nella trattazione del Chow, trattandosi di corsi d’acqua naturali con
larghezze di piena inferiori a 30 metri, irregolari e con presenza di vegetazione, risultano compresi tra 0,035 e 0,1
[1/m1/3
s-1
]7. (vedi Table 5-6 Value of Roughness - coefficient n).
Nella modellazione idraulica, alla luce di quanto esposto, sono stati assunti i seguenti valori di scabrezza (coefficiente
di Manning):
- alveo inciso 0,06 [1/(m1/3
s-1
)]
- golene 0,18 [1/(m
1/3 s
-1)]
Per i coefficienti di espansione e contrazione della corrente sono stati utilizzati i seguenti valori (perdite localizzate in
termini dell’altezza cinetica), applicati in corrispondenza dei principali allargamenti / restringimenti:
Modalità di transizione Contrazione Espansione
Graduale 0,1 0,3
Brusca 0,3 0,5
Condizioni al contorno
Le condizioni al contorno sono state introdotte attraverso la pendenza del tratto di valle e di monte del T. Bozzone,
ipotizzando condizioni di corrente mista:
- T. Bozzone (pendenza moto uniforme tratto di valle, desunta da CTR) 1,3 %
- T. Bozzone (pendenza moto uniforme tratto di monte, desunta da CTR) 1,0 %
In riferimento alle portate, secondo quanto analizzato nello studio idrologico, sono stati inseriti i valori corrispondenti
ai colmi individuati dallo studio di Regionalizzazione delle portate di piena a valle della confluenza del Fosso Borrino; a
favore di sicurezza la portata è stata applicata all'intero tratto (compreso quindi il tratto a monte della suddetta
confluenza):
7 vedi Table 5-6 Value of Roughness - coefficient n. 8 Il valore di scabrezza superiore adottato rispetto quelli indicati per aree coltivate (valori di 0, 025 – 0, 035) garantisce un fattore di sicurezza nelle verifiche effettuate, giustificato dall’osservazione che nelle aree golenali di espansione l’acqua risulta effettivamente rallentata, a differenza dell’alveo centrale in cui le velocità risultano maggiori. Tale ipotesi può essere verificata controllando che i valori di portata e di velocità dell’alveo (main channel) risultino superiori a quelli calcolati nelle aree golenali (left e right overbanks), in modo da riprodurre condizioni di moto permanente verosimili.
28
- Q30 max = 82.0 mc/s
- Q200 max = 136.2 mc/s
Risultati delle simulazioni idrauliche
Nell’elaborato grafico Tav. 01 sono riportate le aree allagate per tempi di ritorno 30 e 200 anni individuate sulla base
dei risultati del modello idraulico del T. Bozzone, nel tratto in studio a monte e valle del Molino di Canonica.
Il modello riproduce il rigurgito indotto dall'attraversamento della SP. 102 di Vagliagli, che di fatto costituisce la
condizioni di valle del T. Bozzone in riferimento ai livelli idraulici in prossimità del Molino di Canonica.
I livelli simulati si mantengono in regime di corrente lenta e confermano le notizie storiche di allagamento della zona,
che lambiscono il nucleo edificato del Molino di Canonica.
Negli allegati di calcolo dell'applicativo Hec Ras sono riportate la geometria del modello, le tabelle con le principali
grandezze idrauliche, le sezioni e i profili idraulici.
0 100 200 300 400 500 600 700 800244
246
248
250
252
254
256
258
260MP SA Rev1 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Main Channel Distance (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
LOB
ROB
SE
Z 10
SE
Z 8
SE
Z 7
SE
Z 6
SE
Z 5
SE
Z 3
SE
Z 2
SE
Z 1
SE
Z 1
ho a
bbas
sato
la s
ezio
ne p
er u
nif c
on v
alle
al 2
%
HEC-RAS Plan: SA Rev1 River: bozzone Reach: T. BozzoneReach River Sta Profile Q Total Q Left Q Channel Q Right Min Ch El W.S. Elev Crit W.S. E.G. Elev E.G. Slope Vel Chnl Vel Total Flow Area Top Width Hydr Depth Froude # Chl
(m3/s) (m3/s) (m3/s) (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m/s) (m2) (m) (m) T. Bozzone 90 TR30 82.00 37.81 44.19 253.70 256.19 256.15 256.36 0.012197 2.44 1.05 77.77 147.23 0.53 0.58T. Bozzone 90 TR200 136.70 84.19 52.51 253.70 256.49 256.34 256.63 0.010688 2.48 1.11 123.66 154.89 0.80 0.55
T. Bozzone 85 TR30 82.00 53.73 28.27 252.50 255.42 255.10 255.45 0.002737 1.28 0.58 140.99 158.12 0.89 0.28T. Bozzone 85 TR200 136.70 99.81 36.89 252.50 255.77 255.15 255.81 0.002919 1.43 0.69 198.80 167.09 1.19 0.29
T. Bozzone 82 BR U TR30 82.00 63.32 18.68 252.50 255.40 255.10 255.43 0.004217 1.32 0.65 126.85 144.84 0.88 0.25T. Bozzone 82 BR U TR200 136.70 114.60 22.10 252.50 255.75 255.14 255.79 0.004348 1.39 0.76 180.16 155.67 1.16 0.25
T. Bozzone 82 BR D TR30 82.00 61.98 20.02 252.40 255.38 254.98 255.41 0.004464 1.37 0.67 122.61 140.32 0.87 0.26T. Bozzone 82 BR D TR200 136.70 113.11 23.59 252.40 255.73 255.15 255.77 0.004612 1.44 0.79 174.04 149.80 1.16 0.25
T. Bozzone 80 TR30 82.00 52.98 29.02 252.40 255.36 254.94 255.41 0.003441 1.40 0.65 126.94 144.30 0.88 0.30T. Bozzone 80 TR200 136.70 99.61 37.09 252.40 255.72 255.15 255.77 0.003725 1.53 0.76 179.75 154.30 1.16 0.31
T. Bozzone 70 TR30 82.00 50.69 31.31 252.25 255.29 254.97 255.35 0.005057 1.64 0.75 109.26 141.97 0.80 0.36T. Bozzone 70 TR200 136.70 96.83 39.87 252.25 255.64 255.17 255.71 0.005353 1.78 0.85 161.38 197.60 1.01 0.37
T. Bozzone 60 TR30 82.00 43.29 38.66 0.05 252.40 254.67 254.44 254.78 0.007576 2.02 0.93 88.62 200.11 0.71 0.48T. Bozzone 60 TR200 136.70 85.86 50.65 0.19 252.40 255.02 254.68 255.13 0.007257 2.22 1.02 133.96 223.07 0.96 0.48
T. Bozzone 50 TR30 82.00 23.74 58.26 251.66 253.61 253.61 253.88 0.015570 2.66 1.42 57.95 209.67 0.53 0.67T. Bozzone 50 TR200 136.70 55.25 81.45 0.00 251.66 253.84 253.84 254.18 0.019718 3.27 1.63 83.91 246.69 0.68 0.77
T. Bozzone 45 TR30 82.00 5.47 76.53 247.95 251.53 250.67 251.81 0.008766 2.41 1.94 42.25 39.57 1.07 0.52T. Bozzone 45 TR200 136.70 24.36 107.84 4.50 247.95 252.19 251.63 252.47 0.007417 2.59 1.69 80.79 76.43 1.06 0.50
T. Bozzone 40 TR30 82.00 0.13 81.87 247.24 250.45 250.01 251.01 0.018912 3.31 3.25 25.25 19.40 1.30 0.74T. Bozzone 40 TR200 136.70 34.47 74.97 27.26 247.24 251.99 251.19 252.08 0.002448 1.73 0.72 189.42 213.83 0.89 0.29
T. Bozzone 35 TR30 82.00 0.67 81.33 247.06 250.30 249.43 250.58 0.008519 2.34 2.20 37.27 33.55 1.11 0.52T. Bozzone 35 TR200 136.70 41.61 91.68 3.41 247.06 251.95 250.17 252.03 0.001590 1.43 0.78 175.28 176.97 0.99 0.24
T. Bozzone 30 TR30 82.00 82.00 246.01 249.63 248.02 249.75 0.003027 1.56 1.56 52.54 28.84 2.40 0.32T. Bozzone 30 TR200 136.70 136.70 246.01 251.79 248.65 251.88 0.000989 1.36 1.36 100.62 158.93 4.52 0.20
T. Bozzone 25 BR U TR30 82.00 82.00 246.01 249.26 247.97 249.63 0.011849 2.71 2.71 30.27 8.03 3.77 0.48T. Bozzone 25 BR U TR200 136.70 136.70 246.01 251.00 248.74 251.88 0.023499 3.43 3.43 39.83 0.49
T. Bozzone 25 BR D TR30 82.00 82.00 246.03 249.09 248.02 249.52 0.013864 2.88 2.88 28.49 8.35 3.41 0.52T. Bozzone 25 BR D TR200 136.70 136.70 246.03 249.81 248.78 250.43 0.025090 4.02 4.02 34.00 6.90 4.93 0.66
T. Bozzone 20 TR30 82.00 82.00 246.03 249.04 248.41 249.47 0.013947 2.90 2.90 28.25 13.68 2.07 0.64T. Bozzone 20 TR200 136.70 136.70 246.03 249.81 249.16 250.43 0.014559 3.47 3.47 39.37 59.12 2.65 0.68
T. Bozzone 10 TR30 82.00 82.00 245.03 248.10 247.41 248.51 0.013007 2.83 2.83 28.99 14.38 2.09 0.62T. Bozzone 10 TR200 136.70 133.32 3.38 245.03 248.87 248.16 249.42 0.013011 3.32 2.91 47.03 63.16 1.21 0.64
0 50 100 150 200 250 300 350 400252
254
256
258
260
262
264
266
268
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 90 ho abbassato la sezione per unif con valle al 2% T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06
.1
0 50 100 150 200 250 300 350 400252
254
256
258
260
262
264
266
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 85 SEZ 1 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06
.1
0 50 100 150 200 250 300 350 400252
254
256
258
260
262
264
266
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 82 BR attraversamento strada vicinale T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06
.1
0 50 100 150 200 250 300 350 400252
254
256
258
260
262
264
266
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 82 BR attraversamento strada vicinale T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Bank Sta
.1 .06
.1
0 50 100 150 200 250 300 350 400252
254
256
258
260
262
264
266
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 80 SEZ 1 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Bank Sta
.1 .06
.1
0 100 200 300 400 500252
254
256
258
260
262
264
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 70 SEZ 2 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06
.1
0 100 200 300 400252
254
256
258
260
262
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 60 SEZ 3 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06
.1
0 50 100 150 200 250 300 350251
252
253
254
255
256
257
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 50 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
EG TR30
WS TR200
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1
0 50 100 150 200 250 300 350246
248
250
252
254
256
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 45 SEZ 5 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Bank Sta
.1 .06 .1
0 50 100 150 200 250 300 350246
248
250
252
254
256
258
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 40 SEZ 6 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
Crit TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR30
Ground
Bank Sta
.1 .06 .1
0 50 100 150 200 250 300 350246
248
250
252
254
256
258
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 35 SEZ 7 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Bank Sta
.1 .06 .1
0 50 100 150 200 250246
248
250
252
254
256
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 30 SEZ 8 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1
0 50 100 150 200 250246
248
250
252
254
256
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 25 BR T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1
0 20 40 60 80 100 120 140 160246
247
248
249
250
251
252
253
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 25 BR T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
WS TR30
Crit TR200
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1
0 20 40 60 80 100 120 140 160246
247
248
249
250
251
252
253
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 20 SEZ 10 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1
0 20 40 60 80 100 120 140 160245
246
247
248
249
250
251
252
MP SA Rev1River = bozzone Reach = T. Bozzone RS = 10 T. Bozzone - Moto permanente - Stato attuale
Station (m)
Ele
vatio
n (m
)
Legend
EG TR200
WS TR200
EG TR30
Crit TR200
WS TR30
Crit TR30
Ground
Ineff
Bank Sta
.1 .06 .1