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A cura dell’Ufficio Studi Economici UNICMICoordinamento Scientifico Prof. Carmine GarziaResponsabile Marco Perazzi - [email protected]
Pub
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VIZ
I SR
L
www.unicmi.it
RAPPORTOsul mercato italiano dell’involucro edilizioSERRAMENTIFACCIATE CONTINUESISTEMI E ACCESSORI PER SERRAMENTI E FACCIATE
REV.1
Il mercato nel 2016Le previsioni per il 2017
Numero 1_2017
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2017 1
Il rapporto è stato chiuso il 3 marzo 2017
Indice
1. Introduzione 3
2. La congiuntura nel settore delle costruzioni 4
2.1. Trend del settore delle costruzioni per il 2016-2017 6
3. La domanda di serramenti nel mercato italiano 9
4. Il mercato dei serramenti metallici 14
5. Il mercato delle facciate continue 18
6. Analisi delle performance economiche dei costruttori di serramenti e facciate 21
7. Conclusioni e prospettive 26
8. Nota metodologica 28
Indice delle figure
Figura 1 - Investimenti nelle costruzioni: nuovo-rinnovo 4
Figura 2 - Investimenti nelle costruzioni per segmento di destinazione 5
Figura 3 - Investimenti nelle costruzioni residenziali 6
Figura 4 - Andamento dell’indice ISTAT delle costruzioni 7
Figura 5 - Tendenza dei prezzi nel settore delle costruzioni 7
Figura 6 - Indice degli ordini nel settore delle costruzioni 8
Figura 7 - Andamento dei permessi a costruire. Numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali (migliaia) 8
Figura 8 - Domanda di serramenti e facciate (milioni di Euro) 9
Figura 9 - Finestre vendute residenziale nuovo vs rinnovo (milioni di unità) 10
Figura 10 - Evoluzione delle quote di mercato in valore nel mercato dei serramenti in Italia 11
Figura 11 - Evoluzione delle quote di mercato in volumi (unità finestra vendute) nel mercato dei serramenti in Italia 11
Figura 12. Importazioni di Serramenti in PVC dei principali paesi 12
Figura 13. Principali paesi da cui si importano serramenti in PVC 13
Figura 14 - Valore del mercato dei serramenti metallici in Italia 14
Figura 15 - Ripartizione delle vendite per prodotti 15
Figura 16 - Ripartizione delle vendite per segmento di mercato 16
Figura 17 - Ripartizione delle vendite per tipologia di clienti 16
Figura 18 - Domanda di serramenti generata dagli incentivi fiscali 17
Figura 19 - Quota di fatturato dei costruttori di serramenti metallici realizzata con il bonus fiscale 17
Figura 20 - Valore del mercato delle facciate continue in Italia 18
Figura 21 - Ripartizione delle vendite per tipologie di prodotti 19
Figura 22 - Ripartizione delle vendite per segmenti di mercato 19
Figura 23 - Ripartizione delle vendite per tipologie di clienti 20
Figura 24 - Quota di export dei costruttori di facciate continue 20
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 2
Figura 25 - Margine commerciale - ROS 22
Figura 26 - Redditività dell’attivo totale netto -RONA 22
Figura 28 - Crediti a breve/valore della produzione 23
Figura 29 - Tasso d’indebitamento iniziale 23
Figura 30. Confronto tra redditività commerciale (ROS) e crescita (CAGR del fatturato 2009-2015) 24
Figura 31. Confronto indebitamento e redditività del capitale investito (2009-2015) 25
Figura 32 - Evoluzione portafoglio commesse – Costruttori di serramenti 32
Figura 33 - Evoluzione portafoglio commesse (facciate continue) – Costruttori di facciate 33
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 3
1. Introduzione
Il rapporto fornisce alle imprese e agli analisti di mercato, in un unico quadro sintetico d’insieme, informazioni
aggiornate sull’evoluzione del settore dell’involucro edilizio, ovvero dei serramenti metallici, delle facciate
continue e dei prodotti correlati (schermature solari e zanzariere), e sul mercato delle costruzioni metalliche.
Il rapporto viene pubblicato con cadenza annuale.
Il rapporto si articola in sei sezioni ciascuna dedicata a contenuti specifici, ed in particolare ai comparti che
compongono il settore dell’involucro edilizio.
1. Analisi della congiuntura nel mercato italiano delle costruzioni edili. Evoluzione degli investimenti nelle
costruzioni per segmenti di mercato. Evoluzione della domanda nel segmento del recupero edile.
Tendenze di mercato per il 2017.
2. Analisi della domanda di serramenti e facciate continue. Stima della domanda di serramenti, in valore e
volumi, nel segmento residenziale e non residenziale. Evoluzione delle quote di mercato dei tre principali
materiali per serramenti: alluminio, legno e PVC.
3. Analisi del mercato dei serramenti metallici. Evoluzione del fatturato aggregato del comparto, analisi
delle caratteristiche delle aziende in competizione. Un focus specifico è dedicato all’impatto degli
incentivi fiscali sulla domanda e l’offerta di serramenti.
4. Analisi del mercato delle facciate continue. Evoluzione dell’offerta con analisi delle vendite per tipologia
di edificio. Analisi delle politiche commerciali dei costruttori di facciate continue.
5. Analisi delle performance economiche e finanziarie dei costruttori di serramenti e di facciate continue.
6. Previsioni sull’andamento del mercato dell’involucro edilizio nel 2017. Stima dell’evoluzione del fatturato
per il mercato dei serramenti metallici e per quello delle facciate continue.
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 4
2. La congiuntura nel settore delle costruzioni
Dal 2008 al 2016 gli investimenti nelle nuove costruzioni residenziali e non residenziali sono diminuiti
complessivamente del 20% con una perdita di oltre 26,6 miliardi Euro, tuttavia dal 2016 si registra una
moderata inversione di tendenza che sta interessando anche il comparto delle nuove costruzioni,
particolarmente colpito dalla crisi. La sostanziale tenuta degli investimenti in rinnovo è dovuta alle
politiche d’incentivazione fiscale per opere di recupero ed ammodernamento edilizio. Per il 2017 si
prevedono per entrambi i mercati tassi positivi di crescita (Figura 1).
Figura 1. Investimenti nelle costruzioni: nuovo e rinnovo
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT, dati stimati per il 2017
Dal 2015 è in atto una buona ripresa degli investimenti nel segmento delle costruzioni non
residenziali, nel 2016 si registra un tasso di crescita del 2,8% e nel 2017 si prevede un ulteriore
crescita del 2,4% (Figura 2). Questa ripresa si manifesta dopo un lungo periodo di forte contrazione degli
investimenti in beni strumentali legato all’andamento del ciclo economico e ulteriormente accentuato da
politiche di tassazione estremamente penalizzanti per gli immobili industriali e commerciali (IMU) che
avevano contribuito a “congelare” tutti gli investimenti di questo tipo nel 2012-2'013.
Il segmento degli investimenti residenziali, caratterizzato da una significativa contrazione nel periodo
considerato, ha avuto un’inversione di tendenza registrando un tasso di crescita positivo nel 2016.
Per il 2017 si prospetta un aumento degli investimenti, nell’ordine del 1,4%, a conferma di una modesta
ripresa dell’intero settore edile.
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 5
Figura 2. Investimenti nelle costruzioni per segmento di destinazione
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT, dati stimati per il 2017
Nel 2015 e nel 2016 gli investimenti nelle costruzioni residenziali hanno ripreso a crescere modestamente,
dopo anni di contrazione che hanno interessato prevalentemente le nuove costruzioni residenziali (Figura 3).
Ad oggi il mercato del rinnovo vale circa 3,3 volte il mercato del nuovo, questo spiega perché anche in
presenza di una discreta ripresa delle nuove costruzioni, il segmento residenziale non riesce a crescere a
tassi soddisfacenti. Per il 2017 si prevedono tassi di crescita positivi sia per il mercato del nuovo sia per il
rinnovo, rispettivamente 1,2% e 1,4% (Figura 3), si tratta di tassi leggermente inferiori alle attese e che
portano ad una crescita complessiva appena superiore alla crescita attesa del PIL.
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 6
Figura 3. Investimenti nelle costruzioni residenziali
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT, dati stimati per il 2017
2.1. Trend del settore delle costruzioni per il 2016-2017
Dall’analisi dell’indice sintetico della produzione (Figura 4) nelle costruzioni si evidenzia una tendenza
lievemente positiva che è confermata dagli indici che fanno riferimento agli ordinativi e ai prezzi praticati
(Figure 5 e 6).
Si conferma la chiusura del ciclo negativo e l’inizio di una ripresa molto lenta. Il mercato si è fortemente
ridimensionato e, per quanto vi possano essere segnali positivi, sarà difficile, se non impossibile tornare ai
valori pre-crisi.
Le incertezze che hanno caratterizzato l’ultimo trimestre dell’anno hanno avuto un effetto
significativo sui trend di breve periodo, come si evince analizzando i dati relativi ai principali indici
disponibili da settembre 2016 in poi. Questo ha contribuito ad indebolire la ripresa che era emersa
nel corso dell’estate del 2016 e avrà sicuramente effetti negativi sull’andamento del primo trimestre
del 2017.
L’andamento delle nuove abitazioni, stimato sulla base dei permessi a costruire rilevati dall’ISTAT, evidenzia
un trend leggermente positivo nel 2015-2016 (Figura 7), tuttavia l’impatto sugli investimenti nelle costruzioni
-5,2%
-21,1%
-14,1%
-4,1%
-10,8%-12,0%
-18,7%
-8,8%
0,7% 1,2%1,2%0,4%
5,2% 5,2%
-1,9%
0,5%
5,8%
0,3% 0,7%1,4%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Residenziale nuovo Residenziale rinnovo
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 7
resterà trascurabile considerando il forte ridimensionamento subito negli scorsi anni e fornirà un contributo
numericamente limitato alla ripresa della domanda di materiali e componenti per l’edilizia.
Figura 4. Andamento dell’indice ISTAT delle costruzioni
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT
Figura 5. Tendenza degli ordini nel settore delle costruzioni
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
INDICE DELLA PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI
dati corretti per gli effetti di calendario dati destagionalizzati
(60)
(50)
(40)
(30)
(20)
(10)
0
gen
-12
apr-
12
lug-
12
ott
-12
gen
-13
apr-
13
lug-
13
ott
-13
gen
-14
apr-
14
lug-
14
ott
-14
gen
-15
apr-
15
lug-
15
ott
-15
gen
-16
apr-
16
lug-
16
ott
-16
gen
-17
Giudizi sul portafoglio ordini e/o piani di costruzione dell'impresa
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 8
Figura 6. Tendenza dei prezzi nel settore delle costruzioni
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT
Figura 7. Andamento dei permessi a costruire. Numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali (migliaia)
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT, dati stimati per il 2016
(18)
(16)
(14)
(12)
(10)
(8)
(6)
(4)
(2)
0
gen
-13
mar
-13
mag
-13
lug-
13
set-
13
no
v-1
3
gen
-14
mar
-14
mag
-14
lug-
14
set-
14
no
v-1
4
gen
-15
mar
-15
mag
-15
lug-
15
set-
15
no
v-1
5
gen
-16
mar
-16
mag
-16
lug-
16
set-
16
no
v-1
6
gen
-17
Tendenza dei prezzi praticati dall'impresa nei prossimi tre mesi - saldo
33 32 30 30 31 32
87
72
5550 49 48
2011 2012 2013 2014 2015 2016
Residenziale Appartamenti
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 9
3. La domanda di serramenti nel mercato italiano
Nel 2016 la domanda complessiva di serramenti e facciate continue nel mercato italiano ha raggiunto un
valore di circa 4,27 miliardi di Euro di cui 2,75 nel settore residenziale e 1,52 in quello non residenziale
(Figura 8).
Dal 2012 in poi si osserva una relativa stabilizzazione del fatturato per entrambi i segmenti di mercato, nel
2016 si riscontra una lieve ripresa del fatturato nel mercato residenziale che dovrebbe proseguire nel 2017
grazie anche alla ripresa degli investimenti nelle nuove costruzioni.
Figura 8. Domanda di serramenti e facciate (milioni di Euro)
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT
La maggior parte dei pezzi venduti è destinata al rinnovo; negli ultimi quattro anni si osserva una
stabilizzazione delle vendite che si attesta intorno a 4,5 milioni di pezzi. (Figura 9). I serramenti venduti per
le nuove costruzioni hanno subito una forte contrazione dal 2008 al 2015, per riprendere lievemente nel
2016.
3.198
2.876 2.7893.065
2.916 2.817 2.786 2.736 2.755 2.792
2.0201.866
1.713 1.708 1.623 1.530 1.469 1.488 1.529 1.565
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
milioni €
Residenziale Non residenziale
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 10
Figura 9. Finestre vendute residenziale nuovo vs rinnovo (milioni di unità)
Elaborazioni UNICMI su dati ISTAT
3.1. Materiali e prezzi
Dal 2008 al 2017 si rileva un cambiamento graduale delle quote di mercato (in valore) dei tre principali
materiali utilizzati per produrre serramenti (alluminio, legno e PVC). I serramenti in materiale plastico sono
stati caratterizzati da una significativa crescita passando da una quota di mercato del 16% ad una quota di
mercato del 26% (Figura 10). La crescita delle quote di mercato dei serramenti in PVC è stata favorita anche
dal prezzo medio di vendita più basso, soprattutto se comparato con il prezzo dei serramenti in altri materiali
a parità di prestazioni termiche richieste per accedere ai benefici fiscali.
La quota di mercato dei serramenti in alluminio è caratterizzata da un trend lievemente in diminuzione e si
attesta al 36%. I serramenti in legno, sono stati interessati da una significativa diminuzione della quota di
mercato in valore, che è passata dal 45% al 38%, causata principalmente dalla concorrenza dei serramenti
in PVC.
L’analisi delle quote di mercato in volumi evidenziano la leadership del PVC con una quota 34,2%, seguono
i serramenti in alluminio con una quota del 33,1% e quelli in legno con il 32,7% delle vendite (Figura 11). Si
tratta di quote di mercato stimate dividendo le vendite dei serramenti in legno, alluminio e PVC per i rispettivi
prezzi medi unitari rilevati da UNICMI.
Nonostante la contrazione dei volumi, le quote di mercato in valore dei serramenti in alluminio si
mantengono relativamente stabili a fronte di una diminuzione del numero di pezzi venduti. Il
riposizionamento dei prodotti in alluminio su una fascia medio-alta di mercato ha contribuito a diminuire gli
effetti provocati dall’aumento delle vendite di PVC.
4,27
3,34
2,822,63
2,271,97
1,35 1,23 1,24 1,25
4,52 4,50 4,66
5,365,09 5,04
4,48 4,49 4,53 4,59
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
milioni unità
Nuovo Rinnovo
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 11
Figura 10. Evoluzione delle quote di mercato in valore nel mercato dei serramenti in Italia
Elaborazioni UNICMI
Figura 11. Evoluzione delle quote di mercato in volumi (unità finestra vendute) nel mercato dei serramenti in Italia
Elaborazioni UNICMI
45% 43% 44% 44% 41% 39% 39% 38,5% 38%
16% 17% 19% 20% 22% 23% 24% 24,5% 26%
39% 40% 37% 36% 37% 38% 37% 37,0% 36%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Finestre AL 33,1%
Finestre PVC34,2%
Finestre legno32,7%
Legno
PVC
AL
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 12
La forte pressione sui prezzi dei serramenti è stata alimentata in questi anni anche dalle importazioni di
prodotti in PVC provenienti da paesi a basso costo. Le importazioni di serramenti in PVC, in valore, sono più
che raddoppiate dal 2008 al 2013, quindi sono leggermente diminuite per riprendere nel 2016, quando
hanno raggiunto gli 80 milioni di Euro di valore (Figura 12).
I principali paesi da cui provengono le importazioni sono: Germania, Austria, Polonia e Romania (Figura 13).
Nel periodo 2011-2016 si osserva un tasso di crescita medio negativo per le importazioni tedesche (-6.3%);
aumentano, invece, le importazioni da Polonia (+11,5) e Romania (+22,4%) per un evidente vantaggio di
costo dei loro prodotti rispetto a quelli tedeschi. Questa tendenza verso prodotti a basso costo (e basso
prezzo) ci induce ad ipotizzare che, nonostante la diminuzione del valore delle importazioni
osservata dopo il 2013 e il 2015, il numero di pezzi importati sia aumentato per via della diffusione di
prodotti con prezzi inferiori, provenienti da paesi a basso costo.
Le importazioni sono calcolate sui prezzi del mercato all’ingrosso, quindi, il valore va moltiplicato di circa 2,2
- 2,4 volte per avere un riscontro dell’effettiva incidenza che le importazioni hanno sul valore totale del
mercato italiano. Si può stimare l’impatto a valore di mercato (prezzo finale al pubblico dei serramenti
installati) in circa 200 milioni di Euro (includendo tutte le importazioni, anche quelle di prodotti premium che
provengono da Germania ed Austria). Questo vuol dire che le importazioni di serramenti in PVC
incidono per circa il 7% del totale del mercato dei serramenti. L’impatto di tali importazioni è
numericamente trascurabile ai fini del valore globale del mercato, ma è evidente che contribuisce ad
influenzare l’andamento dei prezzi minimi di riferimento per i consumatori finali e le imprese di
costruzioni.
Figura 12. Importazioni di Serramenti in PVC (milioni di Euro)
37.168.985 38.056.005
60.050.804
69.486.61965.012.152
83.803.46479.496.126
70.048.276
80.047.736
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 13
Figura 13. Principali paesi da cui si importano serramenti in PVC (importazioni in milioni di Euro)
Media dei tassi di crescita delle importazioni di serramenti in PVC (CAGR 2011 - 2016)
Germania Austria Polonia Romania
-6,3% 0,9% 11,5% 22,4%
24,0
18,5
24,7
21,2
17,0 17,3 16,6 15,6
20,3 18,4
16,3 17,4
12,0 12,9
17,9 18,6 16,8
20,6
4,6
7,1
10,3 10,3 10,5 12,7
2011 2012 2013 2014 2015 2016
Germania Austria Polonia Romania
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 14
4. Il mercato dei serramenti metallici
Il 2015 è stato un anno di svolta per i costruttori di serramenti metallici, in quanto si sono manifestati i primi
timidi segnali di inversione della crisi iniziata nel 2008 e costata oltre 900 milioni di Euro di vendite. Il 2016
conferma la lieve ripresa riscontrata nel 2015 con un aumento delle vendite di circa l’1% rispetto all’anno
precedente.
L’inversione di tendenza è generato dal mercato del recupero, ma beneficia anche della ripresa delle nuove
costruzioni, anche di quelle non residenziali. Si tratta comunque di una ripresa debolissima che
interessa solo alcune imprese, quelle più votate al mercato residenziale “retail” costituito da piccoli
lavori di sostituzione di infissi con committenza privata.
Figura 14. Valore del mercato dei serramenti metallici in Italia (milioni Euro)
I produttori di serramenti metallici sono aziende di piccole e medie dimensioni (nel mercato italiano operano
circa 1.800 società di capitali di cui solo il 30% con oltre 1 milione di Euro di ricavi) che hanno adottato un
modello di business basato su un’offerta ampia e diversificata, in grado di raggiungere diversi segmenti di
mercato. Le aziende serramentistiche relativamente strutturate sono circa 200-250 con ricavi medi di 3
milioni di Euro.
I costruttori di serramenti realizzano il 47% del proprio fatturato mediante la vendita di finestre in alluminio.
Oltre all’alluminio offrono anche prodotti complementari quali le persiane e serramenti in altri materiali (PVC,
Alluminio-legno) che possono produrre o commercializzare (Figura 15). Si rileva che i serramenti in PVC
hanno subito un incremento delle vendite e costituiscono il 14% del fatturato di queste aziende con un
incremento di 7 punti rispetto l’anno scorso.
1.760
1.840
1.875
1.987
2.028
2.200
2.376
2.138
1.967
1.790
1.5391.470
1.397
1.404 1.418
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Anno
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 15
Il mercato di riferimento è quello del recupero edile, ed in particolare della sostituzione dei serramenti che
incide per il 42% sui ricavi di vendita (Figura 16). Le aziende sono legate all’andamento del mercato
residenziale che assorbe complessivamente il 63% delle vendite (42% ristrutturazione, 21% nuove
costruzioni residenziali). Il cliente di riferimento è costituito dai privati che assorbono il 50% delle vendite a
cui va sommato il 20% di pertinenza delle piccole imprese che lavorano prevalentemente per i privati (Figura
17).
Figura 15. Ripartizione delle vendite per prodotti
Finestre in alluminio
47%
Alluminio-legno7%
PVC 14%
Facciate13%
Persiane 8%
Altro12%
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 16
Figura 16. Ripartizione delle vendite per segmento di mercato
Figura 17. Ripartizione delle vendite per tipologia di clienti
Gli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici hanno contribuito a sostenere in
modo significativo la domanda di serramenti generando, nel 2016, vendite cumulate per oltre 1,70 miliardi di
Euro. Si stima che circa il 70% delle vendite di serramenti in PVC è realizzato con il contributo degli incentivi
fiscali, per un valore di circa 670 milioni di Euro di vendite. Anche il comparto del Legno beneficia degli
incentivi fiscali che generano una domanda di circa 430 milioni di Euro (Figure 18 e 19).
Residenziale nuovo 21%
Residenziale rimpiazzo
42%
Terziario nuovo 8%
Terziario rimpiazzo 5%
Commerciale nuovo
8%
Commerciale rimpiazzo
7%
Industriale8%
Privati 50%
Pubblica amministrazione
7%
Piccola impresa 20%
grande impresa17%
Showroom 6%
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 17
L’impatto degli incentivi fiscali sul mercato dei serramenti in alluminio è cresciuto costantemente dalla loro
introduzione ed oggi rappresenta il 44% della domanda totale di serramenti in alluminio per un controvalore
di circa 600 Milioni di Euro.
Gli incentivi sono una componente strutturale della domanda senza la quale il settore andrebbe incontro ad
un drastico ridimensionamento. Il loro mantenimento è essenziale per accompagnare la modesta ripresa
della domanda che si rileva segmento residenziale.
Figura 18. Domanda di serramenti generata dagli incentivi fiscali (miliardi di Euro)
Elaborazioni UNICMI su dati ENEA. I dati del 2014, 2015, 2016 sono stimati
Figura 19. Quota di fatturato dei costruttori di serramenti metallici realizzata con il bonus fiscale
0,48
1,281,09
2,13
1,541,45
2,05
1,50 1,551,70
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
28%
33%
38% 37%
42%44%
2011 2012 2013 2014 2015 2016
600 Al 430 Legno
670 PVC
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 18
5. Il mercato delle facciate continue
I dati relativi al mercato italiano delle facciate continue confermano un’inversione di tendenza (+2,5%) che è
in parte legata ad una ripresa degli investimenti nelle costruzioni non residenziali, in particolare quelle
destinate al terziario e quelle pubbliche (Figura 20).
I costruttori di facciate continue sono aziende di medie e grandi dimensioni (10 milioni di Euro di ricavi medi,
circa 60 aziende) che adottano un modello di business specializzato e realizzano oltre il 78% dei ricavi con
le facciate continue. I costruttori di facciate operano prevalentemente nel segmento delle nuove costruzioni
non residenziali (terziario: 45% dei ricavi, commerciale: 21% dei ricavi) per clienti di grandi dimensioni.
Queste aziende sono relativamente attive anche nel segmento residenziale, dove realizzano finestre e
prodotti complementari, prevalentemente per edifici di nuova costruzione (Figura 21).
Un contributo rilevante ai ricavi delle aziende proviene anche dai lavori di recladding, ovvero di sostituzione
delle facciate continue esistenti che incide, secondo le nostre stime, per circa il 14% sul totale del mercato
delle facciate e vale circa 67 milioni di Euro.
I costruttori di facciate hanno una presenza consolidata sui mercati internazionali, in particolare in Europa,
Stati Uniti, Medio Oriente. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita significativa delle esportazioni, che,
nel 2014 hanno quasi raggiunto il 40% del fatturato (Figura 24). Nel 2015 e 2016 si assiste ad una
diminuzione dell’incidenza delle esportazioni sul fatturato che è collegata alla ripresa del mercato interno e
del conseguente aumento dei lavori realizzati in Italia.
Figura 20. Valore del mercato delle facciate continue in Italia (milioni di Euro)
Elaborazioni UNICMI
382
420
453
490516
550
633633
596
535
494
464
469474
485
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016Anno
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 19
Figura 21. Ripartizione delle vendite per tipologie di prodotti
Figura 22. Ripartizione delle vendite per segmenti di mercato
Facciate 78%
Finestre in alluminio
15%
Altro7%
Residenziale nuovo 20%
Residenziale rimpiazzo
7%
Terziario nuovo 33%
Terziario rimpiazzo
12%
Commerciale nuovo 16%
Commerciale rimpiazzo
5%
Industriale 9%
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 20
Figura 23. Ripartizione delle vendite per tipologia di clienti
Figura 24. Quota di export dei costruttori di facciate continue
Privati12%
Pubblica amministrazione
2%
Piccola impresa 24%
Grande impresa 61%
Showroom 1%
15%12%
26%
37%39%
30% 31%
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 21
6. Analisi delle performance economiche dei costruttori di serramenti e facciate
UNICMI monitora dal 1999 i bilanci di un campione rappresentativo di costruttori di serramenti in alluminio e
facciate continue, focalizzandosi sui seguenti aspetti: analisi delle performance reddituali, evoluzione degli
investimenti e della produttività, analisi della struttura finanziaria e della sostenibilità dei modelli di business.
Dall’analisi dei dati di bilancio disponibili fino al 2015 si confermano le criticità emerse nella scorsa edizione
del presente rapporto. Per effetto di una guerra di prezzi oramai perdurante da circa otto anni e per la
contrazione della domanda, il margine commerciale (ROS=EBIT/fatturato) si è dimezzato per i serramentisti
(da 5% a 2,5%) e ha assunto valori negativi per i costruttori di facciate (da oltre 7% a -0,8%). Il dato dei
serramentisti può essere letto positivamente se si considera che per la prima vota dall’inizio della
crisi si registra una lieve ripresa della redditività commerciale che passa dallo 2,3% del 2014 al 2,5%
dell’ultimo esercizio disponibile (Figura 25). E’ un dato non sufficiente per affermate che siamo in
presenza di una ripresa, ma comunque è un primo segnale positivo.
Il dato rilevato per i costruttori di facciate conferma lo stato di crisi che interessa alcune aziende,
specialmente quelle che si sono letteralmente “avventurate” sui mercati internazionali accettando
prezzi e condizioni contrattuali penalizzanti, che hanno determinato, in alcuni casi, situazioni di
dissesto aziendale, difficilmente sanabili.
La redditività del capitale investito (RONA: EBIT/Attivo Totale Netto) è caratterizzata da un trend negativo
per i costruttori di facciate, determinato dall’andamento della redditività operativa, lo stesso trend si riscontra
per i serramentisti fino al 2014, quando la situazione si inverte, essenzialmente per il miglioramento dei
margini commerciali (Figura 26). I valori reddituali restano complessivamente molto bassi e
difficilmente sostenibili nel medio periodo dalla maggior parte delle imprese. In assenza di una
robusta ripresa della domanda e considerando la scarsa redditività delle imprese è estremamente
difficile investire per migliorare la produttività e, nel lungo periodo, la redditività.
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 22
Figura 25. Margine commerciale - ROS
Figura 26. Redditività dell’attivo totale netto RONA
Le aziende del comparto continuano ad operare con un struttura finanziaria vulnerabile, determinata
in primo luogo dalle difficoltà di incasso dei crediti. Il rapporto tra crediti e valore della produzione è
estremamente elevato e si situa strutturalmente ad oltre 50%. Per quanto elevato, il valore ha subito un
deciso miglioramento rispetto al 2012 quando aveva superato ampiamente il 60% per i serramentisti ed era
arrivato al 59% per i costruttori di facciate. Le difficoltà d’incasso generano ricorso al debito bancario
7,2%
4,5%
3,3%3,8%
4,3%
1,6%
-0,8%
5,2%5,7%
3,4% 3,5%
1,6%
2,3% 2,5%
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Facciatisti Serramentisti
6,0%
4,5%
3,0%
1,8% 2,1% 2,0%
1,0%
-0,5%
6,2%
4,7%5,0%
2,6% 2,5%
1,1% 1,3% 1,4%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Facciatisti Serramentisti
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 23
che viene usato dalle aziende per finanziare l’operatività – il quotidiano – e non per sostenere
investimenti strategici di lungo periodo. Non a caso il tasso d’indebitamento è in crescita sia per i
serramentisti sia per i costruttori di facciate (Figura 28). Preoccupa molto la crescita dell’indebitamento dei
serramentisti che sono aziende di piccole e medie dimensioni fisiologicamente più vulnerabili a un possibile
aumento del costo del denaro (Figura 29). Il tasso d’indebitamento è strutturalmente più elevato per i
costruttori di facciate per via della dimensione media dei lavori che realizzano e si situa a valori “di guardia”
(il rapporto tra mezzi finanziari presi a prestito e i mezzi propri è di oltre 4 volte) che difficilmente possono
essere accettati dal sistema bancario.
Figura 28. Crediti a breve/valore della produzione
Figura 29. Tasso d’indebitamento iniziale
53%56% 55%
59% 59% 58% 58%
50%47%
49%
55% 54%
64% 63%
58%54%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Facciatisti Serramentisti
4,4
3,5
4,0 3,8 4,3
4,5
2,1 2,1 2,0
2,6
3,4 3,2
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Facciatisti Serramentisti
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 24
Per valutare l’impatto della crisi sul settore dei serramenti considerato nel suo complesso, sono state
confrontate le performance di tre cluster (campioni) di aziende ciascuno con una specializzazione produttiva
ben precisa: produttori di serramenti in legno, produttori di serramenti in PVC, costruttori di serramenti in
alluminio. Il confronto è stato effettuato comparando la crescita del fatturato con la marginalità commerciale,
e, quindi comparando la redditività degli investimenti con il tasso d’indebitamento, su un periodo che va dal
2009 al 2015 e che copre tutti gli anni dell’ultima grande crisi del settore.
Comparando la crescita (CAGR - media dei tassi di variazione del fatturato) con la redditività commerciale si
evidenzia che tutti i cluster hanno subito una contrazione dei ricavi, che è stata più marcata per l’alluminio e
meno incisiva per il PVC (Figura 30). Tuttavia l’alluminio, nonostante la guerra di prezzo innescata dal PVC,
è riuscito a mantenere una sufficiente marginalità commerciale, superiore a quelle riscontrata dai costruttori
di serramenti in materiale plastico. Da questi dati se ne deduce che la guerra dei prezzi non ha fatto
bene al comparto dei serramenti e ha contribuito ad impoverire la crescita e la marginalità delle
aziende indipendentemente dalla loro specializzazione produttiva.
Figura 30. Confronto tra redditività commerciale (ROS) e crescita (CAGR del fatturato 2009-2015)
Alluminio
PVC
Legno
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
4,0%
-10,0% -8,0% -6,0% -4,0% -2,0% 0,0%
ROS medio 2009 - 2015
Crescita del fatturato 2009 - 2015
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 25
Il confronto tra indebitamento e redditività (Figura 31) ha evidenziato come il cluster del PVC sia riuscito a
mantenere un indebitamento piuttosto contenuto (2,11) e una redditività degli investimenti più elevata
rispetto gli altri cluster (3,8%). Anche il cluster dell’alluminio ha registrato buone performance reddituali
(3,1%) anche se il tasso d’indebitamento resta il più alto (2,91). Il cluster del legno ha ottenuto le peggiori
performance reddituali con un indebitamento allineato a quello del PVC. Il grafico evidenzia un’elevata
vulnerabilità finanziaria dei costruttori di serramenti in alluminio e una forte criticità reddituale per i
costruttori di serramenti in legno che hanno un ritorno del capitale investito che potrebbe rendere
difficilmente sostenibile la continuità dell’attività aziendale.
Figura 31. Confronto indebitamento e redditività del capitale investito (2009-2015)
Alluminio
PVC
Legno
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0% 2,5% 3,0% 3,5% 4,0% 4,5%
Tasso d'indebitamento
medio 2009 - 2015
Redditività del capitale investito - ROIC 2009 - 2015
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 26
7. Conclusioni e prospettive
Le previsioni sono state sviluppate attraverso l’analisi dei dati riguardanti le performance della domanda nel
settore e con l’ausilio dei dati raccolti da UNICMI riguardanti l’evoluzione del portafoglio commesse dei
serramentisti e dei costruttori di facciate.
La ripresa economica iniziata nel primo quadrimestre del 2016 si è estesa anche al settore delle costruzioni
mostrando dati positivi anche nel secondo quadrimestre del 2016, tuttavia le tensioni politiche sfociate nella
bocciatura del Referendum Costituzionale, hanno determinato un raffreddamento della crescita economica
che si riscontra chiaramente analizzando i trend di breve periodo nel settore delle costruzioni L’ultimo
quadrimestre del 2016 è andato meno bene di quanto si poteva prevedere osservando i dati dei quadrimestri
precedenti e, quindi, la ripresa è stata sicuramente compromessa.
Il 2107 si apre con lo stesso clima d’incertezza politica che ha caratterizzato la fine del 2016, tale situazione
perdurerà per gran parte del 2017 contribuendo a congelare/rimandare le riforme di cui il sistema paese ha
bisogno per liberare il potenziale di sviluppo. In questo contesto la ripresa continuerà con tassi estremante
bassi in linea con quelli riscontrati finora e questo interesserà tutti i settori strategici dell’economia tra cui le
costruzioni e i comparti collegati.
I dati sull’evoluzione del portafoglio commesse dei serramentisti e dei costruttori di facciate confermano
questo trend. Riteniamo che l’andamento del portafoglio lavori delle aziende rispecchi la brusca frenata
registrata dell’ultimo trimestre, che ha portato a rimandare consumi ed investimenti che potrebbero
realizzarsi nel primo semestre del 2017.
I serramentisti sono maggiormente legati al mercato locale e ai consumi delle famiglie, per cui risentono
direttamente dell’andamento dell’economia nazionale e del clima d’incertezza che interessa gli investimenti
privati. I serramentisti che hanno subito una riduzione degli ordinativi sono aumentati e non vi sono segnali
positivi per quanto attiene la crescita del portafoglio (Figura 32). È evidente, che in questo scenario, il
mantenimento degli incentivi fiscali è un prerequisito fondamentale per sostenere la domanda,
poiché da essi dipende circa metà dei ricavi di queste aziende. Considerata la permanenza degli
incentivi fiscali il valore del mercato dei serramenti in alluminio in Italia dovrebbe crescere nel 2017
per una percentuale variabile tra il 2 e il 2,5%.
La situazione di costruttori di facciate non è positiva (Figura 33), non si può parlare di prospettive di crescita,
ma di sostanziale tenuta, si tratta tuttavia di un dato determinato dalle aggiudicazioni di lavori pluriennali sui
mercati internazionali. Le nostre stime per il 2017 indicano per le facciate continue una crescita del
mercato italiano tra il 3 e il 3,5%.
Il 2017 non sarà l’anno del consolidamento della ripresa, come si poteva ipotizzare dai dati diffusi in
autunno sull’economia italiana, ma sarà un anno di transizione che le aziende dovranno utilizzare per
prepararsi alla vera ripresa, operando per rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale e
ricominciando a far investimenti mirati non solo ad incrementare l’efficienza, ma anche a sviluppare
prodotti nuovi, con prestazioni superiori e facilmente industrializzabili. La stabilizzazione della
struttura finanziaria, attraverso operazioni di ristrutturazione del debito, ricapitalizzazione e l’utilizzo
di nuovi strumenti finanziari (quali i mini bond) è un prerequisito fondamentale per agganciare la
ripresa.
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 27
Figura 32. Evoluzione portafoglio commesse - Costruttori di serramenti
Figura 33. Evoluzione portafoglio commesse (facciate continue) - Costruttori di facciate
aumentato42%
diminuito28%
invariato30%
2015
aumentato31%
diminuito38%
invariato31%
2016
aumentato43%
diminuito28%
invariato29%
2015aumentato
38%
diminuito25%
invariato38%
2016
UNICMI - Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio_2016 28
8. Nota metodologica
L’analisi dei dati economici di bilancio, nonché l’analisi delle quote di mercato dei diversi materiali, si basa su
un campione di aziende produttrici di serramenti metallici e facciate continue, di aziende produttrici di
serramenti in PVC e di produttori di serramenti in legno. Il campione rappresenta circa il 35% dell’offerta nel
comparto.
I trend del settore vengono analizzati attraverso un questionario somministrato agli associati UNICMI
rappresentativi della filiera, con cadenza semestrale dal gennaio del 2011, diventata annuale partire dal
2014.
I tassi di crescita del mercato dei serramenti e delle facciate sono stati stimati sulla base dell’andamento
degli investimenti nelle costruzioni di ISTAT.
L’elaborazione dei dati del presente report è stata realizzata dall’Ufficio Studi di UNICMI con il
coordinamento scientifico del Prof. Carmine Garzia.
Il rapporto è stato chiuso il 3 marzo 2017.
Per informazioni: Marco Perazzi e Carmine Garzia- Ufficio Studi UNICMI
Tel. 02 3192061
Fax 02 31920632
www.UNICMI.it