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Sulla Porta di Dite

UNA FOSSAPER CHANA

Salvatore Conte

Copyright © 2017

E così ero riuscito a recuperare i pezzi e la banda.Jasmine ha ancora tanti problemi, ma solo tornando in pista potrà sperare ditornare sé stessa.

Le cinque pallottole incassate nello scontro con la banda di Anna Muñozhanno lasciato il segno, ma deve ancora dirsi fortunata se ha mantenuto lapelle.È rimasta storpia alla gamba destra e gira con mezzo polmone in meno.Non può correre né affaticarsi.

Inoltre ha il fegato spappolato: malori e giramenti di testa sono all’ordine delgiorno.Ma l’ho voluta con me, mi mancava.Il colpo più grosso, comunque, è stato quello di recuperare Kelly Maddox - labionda esplosiva - anche se non sarà facile gestirla.

«Ma voglio fare tanto grano, oppure la società si scioglie, claro?», mi avevasubito avvertito.Però nella mia banda non poteva mancare.Le avevo messo gli occhi addosso sin da quando mi venne l’idea di dare lacaccia ai suoi 30.000 dollari di taglia.Non so se avrei avuto il coraggio di farla secca, o di portarla alla corda.Le cose, comunque, andarono in un modo che - pur doloroso, per me e perlei - mi tolse da questo imbarazzo.

La Maddox rimase colpita a morte in uno scontro a fuoco con la terribile AnnaMuñoz. Pur tuttavia, con enorme pazienza, io e la stessa Anna, con l’aiuto diuno stregone indiano e della sua voglia di salvarsi, riuscimmo a trattenerla inquesta valle di lacrime.Le due pallottole l’ha ormai digerite, Kelly è tornata in sella.E senza pagare scotto, a differenza di Jasmine, benché più vecchia di unadecina d’anni.Fisico impressionante.Anche se, per la verità, uno scotto da pagare c’è sempre.E lei non fa eccezione.Se Jasmine s’è bruciata nel corpo, Kelly s’è bruciata nella mente.Non combatte più come una volta.Neanche se ne accorge, ma inventa scuse per non esporsi troppo.Spesso mi chiama per ricordare insieme a me quando stava per morire.Vuole che io cerchi di rammentare le esatte parole che ci scambiammoquando le ultime speranze sembrarono svanire nell’aria.Prima o poi dovrò scrivere una storia, stamparla e fargliela leggere, così forseotterrà finalmente soddisfazione.Kelly fu anche data per morta, dopo il secondo colpo che la raggiunse alfegato.La caricai io stesso sul suo ronzino, a penzoloni sulla sella, come uncadavere.Invece era solo tramortita.Si riebbe.Ma le sue condizioni si aggravarono tragicamente.A quel punto anche Anna Muñoz intervenne.Cominciò ad averne rispetto, perché la Maddox non voleva arrendersi: boccaspalancata, occhi al cielo, una mano nella mia, l’altra in quella di Anna, eormai senza aria, uccisa dalle due pallottole della Muñoz, entrambe mortali;una allo stomaco, l’altra al fegato.Scattò insomma una strana forma di solidarietà fra donne, pistolere pergiunta.Niente di peggio al mondo.Cercammo di distrarla, aveva capito che stava morendo, dovevamo allentarela sua paura.«Che dici, avrà paura dello stregone?».«Se io fossi in lei, non mi farei neppure toccare».A quel punto, nonostante tutto, la bocca rigida della Maddox si addolcì in unpallido sorriso.Piccoli passi indietro sulla Porta di Dite.E a forza di piccoli passi, la bionda esplosiva riportò le chiappe a casa.Anche se non riusciamo ad ammetterlo, questa storia ci ha legati.Lei ha la testa bruciata, io pure.Tuttavia, quando si lavora, ciascuno deve prendersi i suoi rischi.

Personalmente non ho alcuna intenzione di lasciarci la pelle al posto di altri.E la prossima occasione sarebbe stata particolarmente severa: ChanaGodrich, una cagna da 50.000 dollari di taglia, ci aspettava al cimitero diBlack Hill per giocare con noi una partita mortale.

Io ho due donne, lei due uomini.C’è dell’oro nascosto in una cassa da morto.Lei conosce una parte del segreto, io l’altra.Ma una volta scavato l’oro dall’inferno, qualcuno avrebbe riempito la bara conil suo cadavere.Succede sempre così.BANG

BANGBANGIl diavolo è dalla nostra parte.I due uomini sono a terra.Chana sulle ginocchia.Ma tenta di fregarci!BANGBANGKelly è la più veloce e le salda il conto, sparandole in corpo altre duepallottole.Chana, sbigottita, vacilla all’indietro e crolla nel vuoto, finendo giusta-giustanella fossa lasciata aperta per i nuovi arrivi.

In un cimitero c’è sempre almeno una fossa pronta.A volte i clienti hanno fretta, o puzzano troppo.E Chana è ormai servita. C’è anche una bara vuota che l’aspetta, anche sebisognerà chiudere bene il coperchio, o le zinne da vacca della Godrich lofaranno saltare. Ai cadaveri troppo lunghi si spezzano le gambe e si ripieganoall’interno; ma io non avrei il coraggio di strapparle le tette e di lasciarle lì amarcire, incastrate tra le cosce; anche perché non c’entrerebbero comunque.Manca solo l’epitaffio.E Kelly sembra offrirsi allo scopo. Deve aver visto che si muove ancora - d’altronde se vale 50.000 dollari, unmotivo c’è - perché le sta puntando contro la colt.«No!», è troppo, non serve.BANGMa quella non mi ascolta nemmeno.Adesso Chana è servita sul serio.Le due carogne che la accompagnavano non valgono molto, neanche labriga di portarsele dietro.Ma i 50.000 dollari di Chana non sono spiccioli.

All’inizio non ci faccio caso, ma poi a questi sommessi affanni segue un colpodi tosse e allora mi giro.Lancio un’occhiata a Kelly, che mi ignora.«Ci sei passata anche tu, no?Avanti, tirala giù, facciamole bere un goccio».Kelly l’ha caricata di traverso sulla sella, con le gambe e le braccia apenzoloni, come si fa con un cadavere.Ma Chana è ancora viva.«E adesso? Cosa credi di aver ottenuto?Non vedi com’è ridotta?Neanche lo sa di essere ancora viva».«Lo sa… lo sa…Parlaci tu per favore».Gliela lascio. Fra donne possono odiarsi, ma si capiscono.Rimango comunque nei pressi.«Chana… mi ascolti…?Emiliano vuole che io e te ci parliamo.Tu hai qualcosa da dirmi?».{Controllami… lo stomaco…}, biascica le parole, come un cadavere appenarisvegliato.«È bucato, mi dispiace».Gli occhi di Chana si dilatano spaventati.{Allora… ne ho per poco…}.«La cosa ti brucia parecchio, vero, Chana?».{Non pensavo… di morire…Di solito… mi salvo…}.«La pallottola giusta arriva sempre, Chana.Anche io me la sono vista brutta.Vuoi farla finita o te la tiri tutta?».«No… non voglio… crepare subito…», la voce si è leggermente schiarita.«Come vuoi, per una come te non dev’essere facile arrendersi.Ma presto avrai paura, soffrirai.Preferivo metterti a riposo con un’ultima pallottola.Adesso ti ucciderebbe anche un colpo di striscio.Ma hai fatto fesso Emiliano e non voglio dargli un dispiacere.Ti accompagnerà lui all’inferno».«Fallo venire…».«Stai attento… si aggrapperà a te fino alla fine…», il consiglio di Kelly èchiaramente interessato.«Chana… mi dispiace sia andata così.Forse se ci fossimo spiegati prima…».«Ormai… le pallottole… sono dentro…Ho… lo stomaco… bucato…Non ne ho… per molto…

Voglio morire… con te vicino…».«Non è ancora il momento, Chana.Cerca di rilassarti.Ci vorrà un po’ di tempo.Il tuo fisico è forte come quello di un bisonte».Il tempo, infatti, passa.Kelly osserva la scena da lontano.Chana tiene una mano nelle mie.L’altra gratta il terriccio, con la rabbia che le rimane in corpo.È un osso duro. Con tanta carne.Ci prova a oltranza.Da parte mia, le passo spesso un goccio.La tengo calda.Neanch’io ho fretta.«Quale… pallottola…?».Rifletto un attimo e rispondo senza chiedere spiegazioni.Tutti dovrebbero farlo.«La prima.Non sarebbe cambiato niente, se è questo che ti tormenta.Anche se ti fossi fermata, saresti morta».«Chi…».«Io. Ho già controllato. Riconosco le mie pallottole.Per dimostrare alle mie ragazze che sparo anche alle belle donne.Ma non ho mirato allo stomaco, te lo giuro.Non si può prevedere tutto.Non è stata la tua giornata fortunata, Chana».{Però… rimarrai con me… fino alla fine…}.Ha la lingua accartocciata sotto il palato, ciò che dice è quasiincomprensibile, sembra una vecchia senza denti.«Fino a quando ne avrai bisogno».{Mi hai… ucciso… tu…}.«È stato un duello leale.Anche tu volevi farlo».{No… io… stavo mirando… a Kelly…}.«Questo non cambia le cose, Chana.Kelly è la mia socia.Ho dovuto spararti».{Però… mi hai fatto sparare… a sangue freddo…}.«Ho cercato di impedirlo, ma Kelly voleva liquidarti.Il quarto colpo non è decisivo, Chana».{Prima di morire… fammela ammazzare…}.«Kelly? Si è fatta prendere la mano, ma è la mia socia.Ucciderla non ti allungherebbe la vita.

E poi, se ha deciso di tirarti giù dalla sella, vuol dire che è pentita per quellapallottola di troppo».{Ho paura… cowboy…}.«Avanti, Chana… sai quello che sta per accadere.Te li porti bene, ma sei bella grande.Li hai passati i 50?».{Da poco…Non sento più… le gambe…}.«Andrà sempre peggio, Chana».{Ho sentito dire… che alcuni… vanno avanti… per giorni…}.«Non è il tuo caso, Chana.Sei spompata.Non vorrei dirtelo, ma temo non manchi molto».{Sei… un vero… gentleman…}.«Ti ho già spiegato com’è andata. Non ho mirato».{Mi hai ucciso… sto morendo…}.La testa si allunga all’indietro, Chana è in difficoltà, non regge più, le puntedegli stivali guardano in dentro.«Chana!», provo a chiamarla, non si sa mai.È una bella donna.Se solo non ci fosse rimasta a secca…{Eh… eh…}, non si capisce se è un semplice gemito, o il tentativo dipronunciare il mio nome.Libero una mano e le tampono lo stomaco, cercando di farle sparare le ultimepallottole.{E…m…i…l…i…a…n…o…}, ce l’ha fatta.«Sono qui, Chana. Accanto a te».Aspettando che crepi.{N…o…n…v…o…g…l…i…o…m…o…r…i…r…e…}, e ti pareva.È tutta tesa, rattrappita, cerca di non farsi sfuggire la vita.«Cerca di mantenere la calma, Chana. Hai poca birra. Devi usarla bene».{Promettimi… che mi aiuterai…}.«Certo, sono qui apposta, Chana».{Dimmi… se posso… salvarmi…}.«In genere un buco nello stomaco non lascia molte possibilità, ma tu non devipensare a certe cose».{Io… posso… farcela…}.«Forse sì, Chana».Aspetta solo mezzora e vedrai.Mi volto, sta arrivando qualcuno.«E quello, chi l’ha chiamato?».«Non ti sei accorto dei segnali? Chana ti tiene molto impegnato…Visto che la bambola ti piace tanto… ho pensato di farti un regalo…».Uno stregone indiano si china su Chana.

E senza nemmeno saperlo, proverà ad allargare la banda.

F I N E

AVVERTENZAI fatti narrati in questo racconto sono di pura fantasia, frutto dell’immaginazione edella libera espressione artistica degli autori. Ogni riferimento a eventi realmenteaccaduti, a persone realmente esistite o esistenti e a luoghi reali è puramentecasuale. Eventuali somiglianze o impliciti riferimenti con fatti o avvenimenti reali ocon persone, associazioni, organizzazioni, movimenti o partiti realmente esistentisono puramente casuali e non intenzionali, o, se intenzionali, da intendersisolamente quale fonte di suggestione e ispirazione per un’opera di fantasia,dovendosi escludere, perentoriamente, ogni eventuale identificazione oggettiva esoggettiva, come da presente espressa statuizione, e men che meno qualsiasiintento offensivo, denigratorio o sovversivo nei confronti dei singoli individui, gruppio associazioni di persone o della società in generale. In ogni caso, anche rispettoai personaggi di fantasia, in specie quelli femminili, i racconti della presenteCollana rappresentano un tributo alla loro bellezza, carisma, personalità; glieventuali aspetti negativi sono introdotti per mere esigenze di ordine drammatico,narrativo, teleologico; la devozione ai personaggi femminili in questione, da partedegli autori, è implicita e assoluta.