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Imprese di assicurazione Disciplinate dal Codice delle Assicurazioni (Dlgs
209/2005), sono società per azioni o società
cooperative che svolgono, in via esclusiva, l’attività
assicurativa. Sono iscritte in un Albo tenuto dall’Isvap
L’attività assicurativa è distinta nei cosiddetti Rami Vita e Rami danni
I Rami vita comprendono tutte quelle forme di contratti (polizze) in cui, dietro pagamento di un premio,
viene assicurata dalla compagnia di assicurazione una prestazione (erogazione di un capitale o di una
rendita) che è dipendente dalla permanenza in vita (ovvero dalla morte) dell’assicurato
I Rami danni riguardano invece tutte quelle forme di polizze legate ad eventi accidentali (furto, incendio,
responsabilità civile ecc..)
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Investitori istituzionali
Con il termine Investitori Istituzionali non si fa riferimento ad un’unica e specifica categoria di soggetti
Tra gli Investitori Istituzionali, infatti, vengono ricompresi tutti quegli operatori caratterizzati dal fatto di
investire un patrimonio per conto di più unità in surplus finanziario (risparmiatori).
Possiamo dunque considerare Investitori Istituzionali i fondi comuni di investimento (nelle loro diverse
tipologie), i fondi pensione, le Sicav, le compagnie di assicurazione
Se si somma l’attività degli investitori istituzionali con le gestioni su base
individuale poste in essere dalle banche (ma anche da SGR) ottiene l’insieme
che viene definito Risparmio Gestito (Asset Management)
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Poste Italiane spa
Attraverso la divisione finanziaria BancoPosta le poste italiane sono diventate intermediari finanziari che,
grazie ai numerosi uffici postali distribuiti capillarmente sul territorio, offrono al pubblico la possibilità di:
depositare sui conti correnti e sui libretti di risparmio risorse liquide
inviare in tutto il mondo somme di denaro
effettuare investimenti in titoli e fondi comuni di investimento
disporre di carte di debito e di carte di creditoottenere finanziamenti sotto forma di prestiti personali,
scoperti di conto corrente e mutui
stipulare polizze assicurative
In pratica oggi gli sportelli postali offrono alla propria clientela quasi tutti i servizi che è possibile avere presso
uno sportello bancario.
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Classificazione e
funzioni dei mercati
I criteri di classificazione dei mercati, utilizzabili per individuare segmenti omogenei dal
punto di vista della domanda e dell’offerta, si basano almeno su quattro aspetti:
Classificazione dei mercati
A) I mercati vengono normalmente organizzati con riferimento a categorie di titoli omogenei tra loro:
azioni, obbligazioni, strumenti a breve e così via….
B) In tutti i mercati, e in particolare in quelli azionari e obbligazionari, bisogna distinguere fra mercato
primario e mercato secondario
C) Il mercato è una organizzazione complessa ed è sempre caratterizzato da regole di funzionamento
variamente articolate. Si va dai mercati regolamentati (disciplinati da specifiche norme generali e di
vigilanza) ai cosiddetti mercati over the counter (OTC: letteralmente “sopra il bancone”)
D) I mercati possono essere riservati a categorie particolari di operatori o aperti al pubblico e in
particolare agli investitori finali. Si distinguono quindi mercati all’ingrosso e mercati al dettaglio
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E’ quello delle nuove emissioni di titoli: esso ha la funzione di esprimere un prezzo per i i titoli di nuova
emissione e di fornire fondi all’emittente, tipicamente una unità in deficit. E’ quindi il mercato che lega le
decisioni di spesa e di investimento delle unità in deficit con le decisioni finanziarie delle unità in surplus.
Esempi di mercati primari: aste titoli di stato, operazioni di collocamento di emittenti privati (OPS/OPV/IPO)
Mercato primario
Mercato secondario
E’ quello in cui vengono scambiati titoli già emessi. Esso assolve la funzione di esprimere nel continuo il
prezzo, dunque la valutazione, dei singoli titoli emessi e nello stesso tempo di consentire all’originale
acquirente di liquidare il proprio investimento. Il mercato secondario non fornisce nuove risorse a unità
in deficit, ma è fondamentale per assicurare la liquidità agli investitori, per consentire la valutazione nel
continuo dei titoli emessi e quindi per rendere possibile l’attività degli investitori istituzionali
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I servizi di investimento
a) negoziazione per conto proprio;
b) esecuzione di ordini per conto dei clienti;
c) sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei
confronti dell’emittente
c bis) collocamento senza assunzione a fermo ovvero né assunzione di garanzia nei confronti
dell’emittente
d) gestione di portafogli
e) ricezione e trasmissione ordini
f) Consulenza in investimenti
g) gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
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i brokers i quali operano esclusivamente per conto terzi facilitando la ricerca delle controparti
degli scambi e rendendo possibile l’incrocio tra domanda ed offerta.
i dealers che operano per conto proprio ed assolvono la funzione di rendere liquido il mercato di
particolari attività finanziarie, assicurando la continuità degli scambi. Essi detengono un proprio
portafoglio di attività finanziarie che utilizzano per rispondere prontamente alle esigenze di
negoziazione manifestate da altri operatori. esprimendo prezzi di acquisto (denaro - bid) e prezzi
di vendita (lettera - ask)
i market makers sono operatori che agiscono per conto proprio e che si sono impegnati a
rendere pubbliche le condizioni di prezzo a cui sono disposti a negoziare, quotando i prezzi a cui
intendono acquistare (prezzi denaro) e vendere (prezzi lettera) i lotti minimi delle attività
finanziarie di cui si sono impegnati a “fare mercato”.
Particolari figure di operatori sul mercato
Le definizioni di legge
"mercato regolamentato": sistema multilaterale che consente o facilita l’incontro, al suo
interno e in base a regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di
terzi relativi a strumenti finanziari, ammessi alla negoziazione conformemente alle regole
del mercato stesso, in modo da dare luogo a contratti, e che è gestito da una società di
gestione, è autorizzato e funziona regolarmente.
Per "gestione di sistemi multilaterali di negoziazione" si intende la gestione di sistemi
multilaterali che consentono l’incontro, al loro interno ed in base a regole non discrezionali,
di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da
dare luogo a contratti
Per “internalizzatore sistematico” si intende il soggetto che in modo organizzato,
frequente e sistematico negozia per conto proprio eseguendo gli ordini del cliente al di fuori
di un mercato regolamentato o di un sistema multilaterale di negoziazione
Il gruppo London Stock Exchange
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I mercati gestiti da Borsa Italiana spa
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La disintermediazione
della banca: nuovi
intermediari e nuovi
mercati
Le 5 forze di Porter:
cosa ne possiamo
dedurre per il settore
bancario italiano?
Nuovi intermediari
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Il finanziamento delle PMI: la disintermediazione delle banche
Nuovi competitors nel mondo bancario
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Il finanziamento delle PMI: la disintermediazione delle banche
Nuove forme di investimento e finanziamento delle PMI
Equity crowd funding
Peer to peer lending
Fonte: 1° REPORT ITALIANO SUL CROWDINVESTING, 2016
Peer to peer lending: un esempio
Smartika Spa opera come Istituto di
Pagamento regolamentato e vigilato da Banca
d’Italia ed è quindi un operatore finanziario
autorizzato, ai sensi del d.lgs. 11/2010, a
prestare i servizi di pagamento, erogati su
istruzione dei Prestatori e dei Richiedenti, che
sono alla base del social lending.
I Prestatori Smartika devono avere la certezza che il loro denaro vada a persone serie e affidabili ed è per questo che ci
sono delle condizioni obbligatorie per ottenere un prestito su Smartika.
Tutti i Richiedenti hanno …
• un'identità che possiamo confermare
• un conto corrente bancario o postale
• un reddito dimostrabile
e non hanno …
• precedenti gravi di insolvenza
• alti livelli di indebitamento
• un reddito insufficiente a sostenere la rata
Per ottenere un prestito in Smartika devi essere maggiorenne, aver meno di 75 anni al termine del finanziamento ed
essere residente in Italia. Il tuo reddito può derivare da lavoro dipendente (anche a tempo determinato o con contratto di
formazione), da lavoro autonomo, atipico o da pensione da lavoro.
Peer to peer lending: un esempio
Negli ultimi 12 mesi il tasso medio è pari al 6,5% (al lordo di insolvenze e tasse) dei prestiti fatti dai Prestatori Smartika.
Per rendere il più sicuro possibile il tuo investimento adottiamo una serie di misure:
Ogni Richiedente viene identificato, valutato per il merito creditizio interrogando le banche dati (credit bureau) e
approvato solo dopo una verifica positiva della documentazione prodotta.
Per diversificare il rischio, il tuo denaro viene frazionato su 50 Richiedenti. Se offri 1.000 € in prestito, presterai a 50
diversi Richiedenti 20 € ciascuno.
Società di recupero crediti recuperano a nome dei Prestatori i pagamenti in ritardo con un procedimento analogo a
quello usato da banche e finanziarie e nel caso in cui le attività di recupero crediti non producano i risultati desiderati
interverrà Smartika Lender Protection.
Sei protetto contro i tentativi di frode. Se qualcuno accede al tuo account senza il tuo permesso, non sei
responsabile di alcuna eventuale perdita (sempre che tu abbia custodito con cura i tuoi dati di accesso).
Peer to peer lending: un esempio
Una nuova asset class in cui investire?
Peer to peer lending: un esempio
Utilizzando la funzione Rientro Rapido puoi avere riaccreditato sul tuo c/c, nel giro di un paio di giorni
lavorativi:
il denaro non offerto o ancora in offerta. Il servizio di riaccredito è completamente gratuito, si tratta di
tuo denaro che non è ancora impegnato in alcun modo.
Il denaro in prestito ai Richiedenti. Per poter rientrare in possesso di questo denaro, è sufficiente che
tu ci dia un ordine di vendita e i tuoi prestiti, o una parte di essi a tua scelta, saranno ceduti in tempo
reale ed automaticamente ad altri Prestatori. Il valore della cessione è pari alla quota capitale
residua di ogni singolo prestito. Normalmente la maggioranza dei prestiti in essere può essere
ceduta in questo modo
Una sorta di mercato secondario?
Dark pools
Il termine dark pool (o black pools, letteralmente "vasca oscura" o "piscina oscura") indica una borsa
elettronica, che può essere alternativa rispetto a quella regolamentata (ed in questo caso si ricorre
anche alla definizione anglofona di Alternative Trading Systems), dove è possibile effettuare operazioni
in modo anonimo e senza rendere pubblici i prezzi, nonché i quantitativi delle azioni scambiate
Una parte significativa delle transazioni azionarie oggi si svolge proprio all'interno di questi spazi non
regolamentati
Negli Stati Uniti si contano 43 "alternative trading systems" gestiti da banche e broker come Credit
Suisse, Deutsche Bank e Morgan Stanley.
The Economist ha stimato che in Europa circa il 10% dei volumi azionari passa dalle dark pools
Dark Pool Trading Strategies, July, 2013
High frequency trading
Nell’ultimo decennio, il trading ad alta frequenza (HFT) ha registrato una crescente diffusione nelle
Borse di tutti i principali paesi avanzati.
I dati più aggiornati prodotti da uno studio ESMA indicano che in Europa il peso degli scambi
riconducibili all’HFT è stimabile in media tra il 24 e il 43 per cento a seconda del metodo utilizzato per
identificare il fenomeno
Ma cosa è veramente HFT? E che impatto può avere HFT su
andamento mercati?
High frequency trading: definizione
“…. trading activities based on algorithms, using real-time market data as
inputs and providing trading decisions as outputs, through the submission,
modification or cancellation of orders on different trading venues”
V. Caivano, The impact of high-frequency trading on volatility. Evidence from the Italian
market
Per essere molto veloce, HFT sfrutta particolari servizi tecnologici…ad esempio
si mettono computer direttamente all’interno delle trading venues
High frequency traders: chi sono?
Non facile identificarli in maniera univoca
Infatti HFT potrebbe essere fatto da diversi tipi di operatori e in diversi modi
Da un lato, si può fare riferimento alle liste di HFTraders che vengono fornite direttamente
dalle Borse. In questo caso si fa riferimento ad operatori (specie Hedge fund) che si
autodefiniscono HFTraders: ma non si tiene in considerazione attività di HFT fatta dai desk di
negoziazione delle investment banks
Dall’altro, si può cercare di identificare gli HFTraders sia dal tipo di ordini e negoziazioni
effettuate, sia da dati contabili
Quanto pesa HFT su mercato azionario italiano?
High frequency trading: cosa può causare?
HFT può causare un forte incremento del rischio nei sistemi di negoziazione e in generale per l’integrità
del mercato, poiché le strategie adottate dagli algoritmi di trading potrebbero essere molto più correlate
di quelle dei normali traders
HFT potrebbe causare maggiore instabilità di mercato soprattutto in momenti critici
HFT potrebbe diminuire efficienza dei mercati (cioè prezzi meno corretti), in quanto gli investitori well
informed (essenzialmente investitori istituzionali) potrebbero decidere di andare ad operare su dark
pools
HFT potrebbe influire anche sulla liquidità del mercato in momenti di crisi (se HFTraders escono dal
mercato)
Ma soprattutto…. Aumento volatilità!!
Robo-advisor: chi è?
Il robo-advisor è una piattaforma online che, sulla base di algoritmi di
risk management e asset allocation, offre ai risparmiatori soluzioni di
investimento precostituite, consigliando la costruzione di portafogli più
o meno personalizzati secondo le esigenze dei risparmiatori, a fronte di
una parcella definita e a basso costo.
Robo-advisor: come opera
Il robo-advisor classifica il cliente in base al suo profilo di rischio e va ad
identificare la combinazione rischio rendimento che meglio gli si adatta. E’
una sorta di consulente finanziario virtuale che, sfruttando la tecnologia,
offre servizi di consulenza finanziaria al pubblico in modo efficiente e a un
costo competitivo, puntando sulla semplicità e sulla qualità
dell’esperienza online per il consumatore
Robo-advisor: il mercato
Mercato in forte crescita…. ma ancora molto marginale
anche negli USA
Ma chi sono i players?
Wealthfront, Motif Investing, Personal Capital,
FutureAdvisor e Betterment negli States, Nutmeg in UK,
T-Advisor in Spagna , Moneypark in Svizzera, e
Moneyfarm relativamente mercato italiano.
Ma anche colossi come Vanguard, Charles Schwab,
Morgan stanley ecc..