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Tecnologia delle Tecnologia delle microstriscemicrostrisce
Substrati materiali plastici
materiali ceramici
2) Tecniche di realizzazione dei circuitimateriali plastici
processo fotolitograficomicroforgia
materiali ceramicifilm sottile
film spesso
SubstratiSubstrati
materiale finitura sup.(m)
104.tan (10 GHz)
rcond. termica
(W/cm2/°C) Allumina 99.5 % 2 - 8 1 - 2 10 0.37
Allumina 96 % 20 6 9 0.28
Allumina 85 % 50 15 8 0.20
Zaffiro 1 1 9.4 0.4
Vetro 1 20 5 0.01
Poliolefina 1 1 2.3 0.001
Duroid (Roger) 1 5 - 60 2 -10 0.0026
Quarzo 1 1 3.8 0.01
Berillio 2 - 50 1 6.6 2.5
GaAs (alta-res) 1 6 13 0.3
Silicio(alta-res) 1 10 -100 12 0.9
Aria (secca) - 0 1 0.00024
Materiali plastici (laminati)Materiali plastici (laminati)
Sono venduti con coperture in rame (cladding) su un lato o su entrambi i lati
Tipicamente il rame è depositato per elettrolisi(elettrodeposition: ED) sui due lati. Per applicazioni speciali si utilizzano fogli di rame laminati (Rolled copper)che sono incollati al dielettrico con speciali resine isolanti
La copertura viene espressa in once per piede quadrato, (0.5 oz = 0.007 pollici 17 m)
I dielettrici sono disponibili in vari spessori da 3 a 250 mil(1 mil = 25.4 m) con passi da 5 o 10 mil
RogersRogers
RO 4003 DUROIDRO 4003 DUROID
RO 4003 (Rogers)RO 4003 (Rogers)
Resina plastica mescolata con ceramica immersa in una struttura di vetro-tessuto
Er (costante dielettrica a 10 GHz) = 3.38 0.05
H (spessore del dielettrico ) = 508 m = 0.020” = 20 mill
T (spessore metallizzazione) = 35 m (1 oz su 2 lati)
Rho (resistività del rame/oro) = 0.7 (res_rame=1.78 /cm)
Tan (tangente di perdita) = 0.0027
1 Inch = 2.54 cm
Materiali ceramici (substrati)Materiali ceramici (substrati)
Allumina, zaffiro e quarzo sono normalmente venduti come piccoli fogli con o senza rivestimento metallico (metallizzazione)
Gli spessori tipici variano da 10 a 50 mil
Realizzazione dei circuiti a partire Realizzazione dei circuiti a partire da materiali PLASTICIda materiali PLASTICIVi sono due tecniche principali per la realizzazionedei circuiti a microstriscia a partire da materialiplastici:
•La tecnica dei circuiti stampati con processo fotografico
•La tecnica dei circuiti stampati con microforgia
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con processo fotograficocon processo fotografico
• Si disegna una maschera che rappresentala geometria del conduttore (layout)
• La maschera viene riportata su un film plastico che devebloccare la luce ultravioletta nelle zone del conduttore (maschera positiva)
• Si stende un sottile strato di fotoresist sulla superficie del rame (tipicamente 0.5 m) . Il fotoresist è un materiale che si modifica se esposto alla luce ultravioletta
• Si poggia la maschera sul fotoresist e la si espone alla luce ultravioletta
Si incide il rame su un lato della piastra togliendo il materiale conduttore. Le fasi del processo sono:
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con processo fotografico con processo fotografico
(segue)(segue)• Si toglie la maschera e si pone la piastra in un liquido
sviluppatore che elimina il fotoresist che è stato esposto alla luce ultravioletta
• Si pone la piastra in un bagno sviluppatore (normalmente cloruro ferrico) che provoca la rimozione del rame dove non è protetto dal fotoresist. Si pone la piastra in un solvente (fissatore) per rimuovere il fotoresist non esposto
• Con la tecnica descritta, detta di litografia ottica, si ottengono delle risoluzioni di 1 m. Questo valore limita la più piccola larghezza w che può essere ottenuta per la microstriscia.Quando sono richieste delle risoluzioni maggiori (ad esempio per i transistors) si utilizzano tecniche di litografia a raggi X con le quali si arriva ad 80 nm.
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con processo fotografico (segue)con processo fotografico (segue)
+ liquido sviluppatore
+ cloruro ferrico
+ solvente
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con microforgiacon microforgia
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati
con microforgia (ISOPRO)con microforgia (ISOPRO)
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con microforgia (segue)con microforgia (segue)
• La piastra di rame viene poggiata sul piano di lavoro della microforgia sul quale in precedenza è stato poggiato un materiale di protezione (backup material)
• Per la realizzazione di circuiti a microonde si utilizzano punte cilindriche (milling tools) in grado di tagliare verticalmente il rame. Queste punte sono disponibili con varie dimensioni da 8 a 80 mils.
• Utilizzando uno spessimetro l’estremo inferiore della punta viene posto ad una distanza dal saggiatore (pressure foot) all’incirca uguale allo spessore del rame
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con microforgia (segue)con microforgia (segue)
• La punta rimuove il rame dal bordo della microstriscia. Per rimuovere il rimanente rame (rubout) si possono utilizzare le punte più grandi o anche più semplicemente il rame può essere asportato con un taglierino
• La microforgia può eseguire anche il taglio del circuito (contour route) e realizzare i fori passanti (via hole)
Tecnica dei circuiti stampati Tecnica dei circuiti stampati con microforgia (segue)con microforgia (segue)
Vi sono due tecniche principali per la realizzazione dei circuiti a microstriscia a partire da materiali ceramici:
• La tecnica del film sottile
• La tecnica del film spesso
Realizzazione dei circuiti a Realizzazione dei circuiti a partire da materiali partire da materiali CERAMICICERAMICI
• Inizialmente si deposita sulla superficie del substrato dielettrico, per evaporazione o sputtering, un sottile strato di cromo (spessore 5-20 nm) che presenta delle buone caratteristiche di stabilità meccanica e di aderenza con il substrato stesso
• Si deposita un sottile strato di una miscela cromo-rame o cromo-oro con spessori di 5-20 nm
• Infine si realizza per evaporazione o sputtering o con deposizione elettrolitica lo strato conduttore (rame o oro) dello spessore finale desiderato
• Con un approccio simile possono essere anche depositati materiali resistivi o dielettrici per la realizzazione di resistenze e condensatori
• Per la definizione del circuito si utilizza il processo fotografico
Tecnica del film sottileTecnica del film sottile
Tecnica del film spessoTecnica del film spesso
• Un sottile strato di fotoresist è disposto sopra un telaio rigido costituito da una maglia di acciaio con una densità variabile da 100 a 500 linee per pollice
• Si pone la maschera del circuito sopra il telaio e la si espone alla luce ultravioletta. Si rimuove il fotoresist
• Il telaio è piazzato sopra il substrato e viene spruzzato un inchiostro speciale in pasta contenete oro. La pasta è forzata con un rullo attraverso la maglia in modo che ricopra le zone del circuito da realizzare
• Il substrato è poi posto in un forno ed il metallo presente nella pasta si salda alla superficie del dielettrico
La tecnica del film spesso è simile a quella della stampa serigrafica.
Circuiti ibridi su materiali plastici
Resistenze (SMD)
0805 (2x1.25 mm) 0603 (1.5x0.75 mm)
Condensatori ATC 100 ACondensatori ATC 100 A
22
All d im ensions in m ils
trace (1 /2 oz. Cu)
24
10
Rogers RO 4350 softboard
referenceplanes capacitor under test
Induttanze SMD o CHIP
TRANSISTORS
Tecniche di saldatura
Forno ad infrarossi TWS 800
Circuiti ibridi su materiali ceramici
Transistor nudo
Wire bond
Wire bond
Discontinuità in Discontinuità in microstrisciamicrostriscia
•Introduzione
•Approccio qualitativo
•Esempi
IntroduzioneIntroduzione
•Circuiti passivi lineari
•Strutture uniformi – guidanti modello -> linee di trasmissione
•Strutture non uniformi – discontinuitàmodello -> circuiti a costanti concentrate
discontinuità volute e non volute
Analisi qualitativaAnalisi qualitativa
1. In corrispondenza delle discontinuità si eccitano dei modi di ordine superiore in quanto devono essere soddisfatte delle condizioni al contorno diverse da quelle della struttura guidante
2. I modi di ordine superiore non si propagano e sono quindi confinati in una regione intorno alla discontinuità
Analisi qualitativaAnalisi qualitativa
3. Poiché questi modi immagazzinano energiaelettrica e magnetica, la loro presenza può essere modellata attraverso una rete reattiva.
4. Se i modi di ordine superiore sono dei TM, l'energia elettrica immagazzinata è maggiore di quella magnetica e quindi il circuito equivalente sarà costituito da una capacità. Se i modi sono dei TE, prevale l'energia magnetica ed il circuito equivalente sarà costituito da un'induttanza
TM = Kz / j = z / j TE = j / Kz = j / z
CommentiCommenti
• Per discontinuità con dimensioni longitudinali ridotte il circuito equivalente è in genere costituito da una singola reattanza.Quando le dimensioni longitudinali non sono trascurabili si rende necessaria una rete più complessa (T o )
• Quando si lavora con circuiti MMIC, poiché è impossibile effettuare degli aggiustamenti, si rendono necessari modelli accurati delle discontinuità.
• Per i software di progetto automatico (CAD) sono particolarmente utili espressioni per le reattanze in forma chiusa.
Taglio (Notch)Taglio (Notch)
W
a)
Z0 L
b)
z
x
T
T T
Z0
Taglio (discontinuità voluta)Taglio (discontinuità voluta)
Poiché le linee di corrente hanno una componentetrasversa si avranno componenti longitudinali del campo magnetico, quindi i modi di ordinesuperiore sono dei TE e al discontinuità puòessere modellata con un’induttanza in serie
Salto (Gap)Salto (Gap)
a)
b)
G
y
z
Z0 Z0 C1 C1
C2
Salto (discontinuità volutaSalto (discontinuità voluta+ discontinuità non voluta)+ discontinuità non voluta)
Nei circuiti planari si introducono dei tagli al finedi realizzare delle capacità in serie alle linee(le armature del condensatore sono costituite dallesezioni della metallizzazione)Accanto a questa capacità voluta si introduconodue capacità non volute, infatti le linee di forza del campo elettrico hanno una componente longitudinale e si eccitano dei modidi ordine superiore TM e la discontinuitàpuò essere modellata con una capacità
Step in W Step in W (discontinuità non voluta)(discontinuità non voluta)
L
a)
b)
T
T T
C
W1 W2
Z1 Z2
Aperto (Open end)Aperto (Open end)(discontinuità non voluta)(discontinuità non voluta) T
a)
b)
T
l
T
y
z
C1 Z0 Z0 Z0
l = Z0C1c
Corto (Short)Corto (Short)
L
b)
c)
a)
Z0
Ibrido Monolitico
CortoCorto
Nei circuiti monolitici, per rendere i corti più riproducibili ed indipendenti dalle dimensioni della linea di accesso si aggiunge una piazzola
Progettando opportunamente la piazzola si aggiungono degli effetti capacitivi che possono compensare (risonare) con quelli induttivi dovuti al corto. In questo modo si riescono ad avere dei corti con bassi effetti reattivi ed indipendenti dalla frequenza (almeno in certi range di frequenza)
Angolo (Bend)Angolo (Bend)
w
w
b
T
T
T T
WC
a)
b) Z0 Z0 CB
IC /2 IC /2
w8.12w
b1w22b2w2wc
Angolo smussato Angolo smussato (Chamferred bend)(Chamferred bend)
0 . 0
0 . 1
0 . 2
0 . 3
0 5 0 1 0 0 7 2
B / Y 0
I C / h
1002w
b1osmussament%
Con % smussamento = 72% si ha B=0 ed unallungamento del circuitoequivalente di 0.3 voltelo spessore delsubstrato e risultaWC=1.8W