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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Periodico mensile. Anno VI n. 24 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Http://www.ediland.it Numero 24 Novembre 1999 FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Da pagina 50, il servizio che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tec- nologie per l’industria grafi- co-editoriale. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf Elettra Elsag Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 99 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision Pubblicità on line: una novità “made in Italy” Si chiama WSPUB2000 la soluzione per la gestione del ciclo digita- le della pubblicità, sviluppata dal Centro Stampa Pavese. a pagina 3 Ifra ’99: edizione record con tante novità Un resoconto dell’Expo di Amsterdam, con gli approfondimenti di TecnoMedia su alcune installazioni particolarmente significative L’Expo .................................................................................... a pagina 6 “Intelligenza artificiale” per il quotidiano Hallandsposten ..... a pagina 10 “Telefono senza fili” al gruppo Finegil .................................. a pagina 14 Gestione delle immagini “object oriented” ........................... a pagina 17 Computer to plate a La Prealpina Il quotidiano di Varese ha avviato la produzione delle lastre su un nuovo sistema CtP da 140 lastre broadsheet l’ora. a pagina 21 Alla scoperta di Repubblica.it Dal 25 ottobre scorso il sito Internet del quotidiano di Piazza Indi- pendenza è aggiornato non-stop 24 ore al giorno. a pagina 24 E-Commerce: nuove sfide per i fornitori Comunità virtuali ed integrazione di sistemi: intervista a Piero Ca- murati, direttore marketing di SAP. a pagina 27 Notizie Flash a pagina 29 Sala spedizione: strategie a confronto TecnoMedia ha intervistato alcuni protagonisti del mercato italiano dei sistemi per la sala spedizione. Sandro Provera (Ferag Italia) .............................................. a pagina 38 Giorgio Bonvini (Idab-Wamac / R.G.) .................................. a pagina 40 Maurizio Fantini (Müller Martini) .......................................... a pagina 42 Movimentazione manuale dei carichi Un intervento dell’esperta Antonietta Strada su norme vigenti, ob- blighi e sanzioni per le aziende editrici e stampatrici. a pagina 44 Lo Scaffale................................................................................. a pagina 48 Circolari FIEG ............................................................................ a pagina 69 Appuntamenti ............................................................................ a pagina 71 Le Rubriche BUSINESS@Internet

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Rivista dell'ASIG. Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Periodico mensile. Anno VI n. 24 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina)Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Http://www.ediland.it

Numero 24Novembre 1999

Filo direttole aziende inFormano

Da pagina 50, il servizio che mette a diretto contatto forni tori e utilizzatori di tec­nologie per l’industria grafi­co­editoriale. Ecco l’elenco delle azien de aderenti:

Agfa-GevaertAnsaAtex Media SolutionsAutologic Information InternationalB.V.S. - TechnotransBarco Graphics Denex Systems Technology EcrmEgrafElettraElsagFerag ItaliaFujifilmG.M.D.E.Gerber SystemsHurletron Idab-Wamac International King PressKodak Polychrome GraphicsLemLink Service Milia 99 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G.Optronics Purup Prepress R. G.Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia ScanviewSitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia PressTecsaTelpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

Pubblicità on line: una novità “made in Italy”Si chiama WSPUB2000 la soluzione per la gestione del ciclo digita­le della pubblicità, sviluppata dal Centro Stampa Pavese.

a pagina 3

Ifra ’99: edizione record con tante novitàUn resoconto dell’Expo di Amsterdam, con gli approfondimenti di TecnoMedia su alcune installazioni particolarmente significative

L’Expo .................................................................................... a pagina 6“Intelligenza artificiale” per il quotidiano Hallandsposten ..... a pagina 10“Telefono senza fili” al gruppo Finegil .................................. a pagina 14Gestione delle immagini “object oriented” ........................... a pagina 17

Computer to plate a La PrealpinaIl quotidiano di Varese ha avviato la produzione delle lastre su un nuovo sistema CtP da 140 lastre broadsheet l’ora. a pagina 21

Alla scoperta di Repubblica.itDal 25 ottobre scorso il sito Internet del quotidiano di Piazza Indi­pendenza è aggiornato non­stop 24 ore al giorno.

a pagina 24

E-Commerce: nuove sfide per i fornitoriComunità virtuali ed integrazione di sistemi: intervista a Piero Ca­murati, direttore marketing di SAP.

a pagina 27

Notizie Flash a pagina 29

Sala spedizione: strategie a confrontoTecnoMedia ha intervistato alcuni protagonisti del mercato italiano dei sistemi per la sala spedizione.

Sandro Provera (Ferag Italia) .............................................. a pagina 38Giorgio Bonvini (Idab-Wamac / R.G.) .................................. a pagina 40Maurizio Fantini (Müller Martini) .......................................... a pagina 42

Movimentazione manuale dei carichiUn intervento dell’esperta Antonietta Strada su norme vigenti, ob­blighi e sanzioni per le aziende editrici e stampatrici. a pagina 44

Lo Scaffale ................................................................................. a pagina 48

Circolari FIEG ............................................................................ a pagina 69

Appuntamenti ............................................................................ a pagina 71

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

hanno collaborato a questo numeroMarco Brogi, Giuseppina Ciaccia,

Elisabetta Marchetti, Valentina PuppoSegreteria di Redazione

Antonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1999 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaSAVINI

Via G. Emanuele Rizzo, 18 (G.R.A.) - 00178 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 15 dicembre 1999TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland

(http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

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Le poche settimane che ci separano dalla finedell’anno sono, come vuole ogni buona tradizione che

si rispetti, occasione per alcune considerazioni suidodici mesi che ci lasciamo alle spalle. Un’occasioneresa ancora più interessante dal fatto che il 1° gennaiodi quest’anno si spalancheranno le porte sul fatidicoAnno Duemila, una data carica di valori simbolici.

La prima considerazione che viene quasi naturale è

il rinnovato, e vorremo dire, fattivo interesse deglieditori italiani ed europei nei confronti delle tecnologie,testimoniato dai risultati della più importante rassegnamondiale di settore, l’Ifra-Expo che si è svolta lo scorsomese di ottobre ad Amsterdam. L’edizione di quest’annoha infatti registrato il record assoluto per quanto

riguarda lo spazio espositivo riportando,contemporaneamente, i visitatori ai migliori livelli dellablasonata mostra convegno internazionale. Ciòcostituisce, più di ogni altra considerazione, un segnaleforte e incontrovertibile di come, all’approssimarsidell’Anno Duemila, l’innovazione tecnologica continui

ad essere considerata uno degli assi portanti dellosviluppo dell’informazione stampata.

Non ci soffermiamo sui dettagli, per i qualirimandiamo agli articoli della rivista, salvo ribadire, inquesta circostanza, che l’Italia, grazie ad un numerosempre maggiore di aziende sviluppatrici di soluzioni,è ormai diventato un Paese in grado di esportare, con

successo crescente, una tecnologia software impensabilefino a qualche anno fa. Merito, non c’è dubbio, deglisviluppatori e dei coraggiosi imprenditori che hannocreduto nel high-tech “made in italy”, ma anche,probabilmente, merito delle testate quotidiane italianeche, adottando soluzioni sviluppate nel nostro Paese,

hanno contribuito con la loro esperienza in quel lungoprocesso di ottimizzazione del software “nostrano” cheormai sempre più anche editori esteri sono disposti ariconoscere.

Non sfuggirà ai lettori più attenti che in questonumero presentiamo una nutrita serie di esperienze,

dedicate a nuove tecnologie “in produzione”, dovel’elemento caratterizzante è il sempre più forte rapportodi collaborazione fra fornitori ed utilizzatori, i primichiamati ad interagire, a diverso livello, con lo soluzionitalvolta abbozzate, talvolta sviluppate o magari soloimmaginate, che hanno a che fare con alcuni dei più

promettenti settori di sviluppo tecnologico, dalle Tlcalla videoimpaginazione alla gestione on line della

pubblicità, riguardo alla quale la nostra rivista si èsempre caratterizzata per una informazione

particolarmente approfondita e puntuale, non solostrettamente tecnologica.

Ed alle soglie dell’Anno Duemila non possiamoesimerci da una quarta osservazione: lo sviluppo semprepiù impetuoso, in Italia come all’estero, di iniziativeche hanno come obiettivo la integrazione di Internet

con i mezzi di comunicazione stampati. I partecipantialla edizione di Ifra Italia, che si è svolta a nel giugnoscorso a Milano, stanno ricevendo in queste settimaneil CD Rom contenente gli atti del SeminarioInternazionale dedicato proprio alle potenzialità diInternet come strumento di comunicazione e servizio.

Oltre 500 pagine con dati, esperienze editoriali etecnologiche relative al Web, che costituiscono un -modesto - contributo alla diffusione della conoscenzadi questo nuovo strumento di comunicazione, per ilquale sempre più imprese editoriali e grandi gruppi sistanno mobilitando anche in Italia. Un mercato nuovo,

tutto da costruire, e dal nostro punto di vista tutto daseguire, dal momento che, è ormai assodato, gli editoridi carta stampata giocheranno un ruolo fondamentalenell’editoria e nei servizi on line che si svilupperannonel corso del Terzo Millennio.

Carlo Lombardi

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Una soluzione “made in Italy” per la gestione della pubblicità in formato digitale TecnoMedia

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Nel promettente settore dei software per la gestione on line della pubblicità in formatodigitale si segnala una nuova soluzione progettata e sviluppata in Italia. Il sistema,denominato WSPUB2000, tiene conto delle caratteristiche industriali del nostro Paese,consentendo alle società Concessionarie di mantenere il pieno controllo sul flusso degliannunci pubblicitari e sviluppando strumenti e metodologie per standardizzare la qualità deifile, dalla Agenzia/fotolito fino allo stabilimento di stampa del giornale.

WSPUB2000 è il nome di una nuova soluzione perla gestione della pubblicità in formato digitale, checonsente la trasmissione dei file attraverso il networkcostituito da agenzie, fotolito, concessionarie, tipogra-fie e centri stampa dei giornali quotidiani, prodotta daCentro Stampa Pavese per dare una soluzione com-pleta alle problematiche di gestione della pubblicitàdelle testate locali del gruppo Finegil-L’Espresso.

Per lo sviluppo ed installazione dell’ultima versio-ne, Centro Stampa Pavese ha usufruito della collabo-razione di LinkService società che negli ultimi anniha acquisito un know how particolarmente significati-vo nell’area della gestione on line della pubblicità informato digitale.

WSPUB2000 è una soluzione interamente proget-tata e realizzata nel nostro Paese per risolvere i pro-blemi legati alla gestione di qualsiasi tipo di annunciopubblicitario. Il marchio “made in Italy” non è legatoad anacronistici “campanilismi tecnologici”, mai comein questo caso fuori luogo e fuori tempo, ma alla con-sapevolezza che la soluzione ha tenuto conto, fin dallanascita, della particolare organizzazione esistente nelnostro Paese, dove il processo industriale della produ-zione e della stampa degli annunci pubblicitari viene,di fatto, gestito e controllato da una specifica societàdi servizi denominata Concessionaria. La valutazioneattenta di questa caratteristica è stato finora uno deglispartiacque che maggiormente ha potuto influire sullapossibilità o meno di introdurre nell’industria italianadei giornali la digitalizzazione del processo di gestio-ne della pubblicità, e questo a prescindere dal fattoche in altri Paese una determinata soluzione potesseessere applicata con ottimi risultati.

Una soluzione “made in Italy”per la gestione della pubblicitàin formato digitale

La Concessionaria al centro del sistema

Il prodotto è nato come strumento di lavoro inambito produttivo e, in successive evoluzioni, si è tra-sformato in software per la gestione dell’intero ciclodi lavorazione della pubblicità on line.

Ma come lavora, in dettaglio, WSPUB2000 ?Al centro dell’architettura, sviluppata in più nodi

applicativi, c’è la Concessionaria di pubblicità, dallaquale dipende, nell’attuale organizzazione del lavorodiffusa in pressoché tutti i quotidiani italiani, il flussodella pubblicità.

L’addetto della Concessionaria dispone di una sche-da elettronica - record - per ogni cliente acquisito, allaquale agganciare di volta in volta la inserzione vendu-ta, corredata di tutti i dati amministrativi e diposizionamento in pagina.

Ogni nuovo annuncio è contrassegnato da un“nome univoco” che, dal momento nel quale è creato,accompagna la inserzione in ogni fase di lavorazioneall’interno del sistema. A sua volta, la scheda di regi-strazione tiene conto di tutto il ciclo produttivo, con-sentendo in ogni momento agli operatore di conoscerelo “status” dell’annuncio e tutto l’itinerario seguito dalfile digitale all’interno del sistema, pubblicazioni com-prese.

Tutta la fase gestionale dell’annuncio, quindi il ci-clo contatto con il cliente, prenotazione/contratto, ègestito dalla Concessionaria, che mantiene così il con-trollo di tutto il flusso pubblicitario, continuando asvolgere la propria attività tradizionale con in più ivantaggi derivanti dall’utilizzo di un supportoinformatico per la trasmissione degli annunci on line.

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Ingressi diversificati

Accanto al ruolo della Concessionaria, l’altro pro-blema “storico” nello sviluppo dei sistemi per la ge-stione digitale della pubblicità è sempre stato quellodi mantenere il sistema “aperto” a qualsivoglia tipo dimateriale in ingresso. Il sistema WSPUB2000 ha pre-visto tre diverse “porte di accesso”: un canale digitale,dotato di una serie di accorgimenti tecnici riuniti al-l’interno di un modulo denominato “normalizzatore”,del quale vedremo in seguito la funzione, un ingressoper l’analogico da digitalizzare - ovvero scanner consoftware dedicati alla scansione di originali in pellico-la o su supporto cartaceo - ed infine un terzo ingresso,potremo dire “manuale”, dove un operatore provvedealla lavorazione del bozzetto in un ambiente di lavoroguidato che integra i pacchetti standard Page maker eCorel Draw. Massima flessibilità, quindi, in applica-zione del principio che mai nessun sistema, per quan-to tecnologicamente avanzato, possa permettersi dinegare l’accesso a materiali pubblicitari non omoge-nei.

La qualità: un vantaggio per tutti

La qualità è un vantaggio per tutti gli attori inte-ressati al flusso della pubblicità on line: e su questonessuno ha dubbi. Il problema, piuttosto, è quello dicreare la qualità, e mantenerla lungo tutte le tappe delprocesso, tenendo sempre in conto che il passaggio diun file da un ambiente di lavoro ad un altro comportaanche la presa in carico della pubblicità da parte diaddetti che non necessariamente hanno un’identicaformazione professionale e, soprattutto, non sempresono disposti a rinnovare il proprio modi di lavorareo, nel caso di aziende diverse, non sempre sono dispo-ste a prendere in esame nuovi investimenti. Per que-sto, e soprattutto per ridurre al minimo le discussionifra le parti in sede di accordo prima e durante il flussodi lavoro poi, si è deciso di puntare sullo sviluppo disoluzioni tecnologiche in grado di produrre fin dal-l’inizio del processo e mantenere nelle diverse fasi unalto standard qualitativo grazie all’impiego di proce-dure di controllo software particolarmente sofisticate.All’ingresso del WSPUB2000 è stato installato unmodulo, denominato “normalizzatore”, che si occupadi controllare la qualità dei file in arrivo. Il sistemaprivilegia i formati PDF ed EPS, ma niente vieta chela pubblicità venga trasferita on line in formato Tiff,così come sono accettati i formati Quark XPress, una

piattaforma particolarmente diffusa presso le agenziedi pubblicità. Il normalizzatore agisce come un filtroattivo, verificando l’integrità del file ed avviandolosuccessivamente, in modo automatico, in tre diversiraggruppamenti: i file senza inconvenienti di sorta, ifile con errori ed i file scartati, ovvero quelli ritenutidal sistema di controllo “non correggibili”. Nel secondocaso, quando gli errori sono “rimediabili”, è il sistemastesso che provvede ad intervenire, in modo automati-co o tramite un operatore, mentre nel caso in cui il filesia “scartato”, il software si incarica di segnalarlo pron-tamente ai responsabili, che possono richiamare subi-to la fonte che lo ha inviato, richiedendo le correzioninecessarie. Per quanto riguarda le fotolito e le agenziedi stampa, ovvero le strutture - di solito esterne allaConcessionaria - che provvedono all’invio della pub-blicità in digitale, vengono dotate di strumenti di pre-flight per il controllo di qualità fin dalla origine delfile. Questo accorgimento, unito alla fornitura dei cor-retti parametri per la configurazione di sistema pre-senti nei moduli di creazione dei file, siano essi ilDistiller per PDF o altre piattaforme standard comeQuark XPress o Adobe Photoshop, consente ulteriori,e significativi guadagni, in termini di qualità globale.

E’ interessante notare, a questo riguardo, che leesperienze finora effettuate, hanno dimostrato che stru-menti tecnologici che tendano a garantire la qualitàattraverso processi di standardizzazione dei file il piùpossibile effettuati senza interventi diretti degli ope-ratori, ovvero agendo sulle configurazioni dei para-metri di base del software che si occupa della prepara-zione dei file di pubblicità, sono oltremodo graditi edapprezzati in un sistema dove devono interagire crea-tivi e tecnici di diversa estrazione che operano in di-versi layout tecnologici. Un ambiente collegato on linedove la tentazione allo “scaricabarile” della qualità èsempre molto elevata, e dove un flusso di lavoro “nor-malizzato” può risolvere in molti casi all’origine ognitipo di contestazione.

Assemblare informazioni

Tutto il materiale pubblicitario in formato digitale,normalizzato ed acquisito dal sistema e corredato ditutte le informazioni gestionali necessarie alla pubbli-cazione, va a finire nei due archivi disponibili: il gior-naliero e lo storico. Il primo, contiene i materiali infase di pubblicazione, meglio noti come inserzioni“vive”, l’archivio storico ospita invece tutte le inser-zioni pubblicitarie pubblicate dalla testata e senza più

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data d’uscita prenotata.Da questa banca dati, alimentata dalla Concessio-

naria per quanto attiene al flusso di pubblicità acquisi-ta dal quotidiano, i poligrafici incaricati della produ-zione attingono la lista di quanto andrà pubblicato siasul numero del giorno che nelle edizioni successive.L’archivio giornaliero può essere consultato sia per datepassate allo scopo di verificare il pubblicato, che perdate future per verificare il prenotato.

Questa banca dati “giornaliera” costituisce il “cuo-re” originario del sistema che, lo ricordiamo, era natoin origine come strumento di produzione. Ma anche inquesta particolare fase di lavorazione il sistemaWSPUB2000 introduce una novità di rilievo. Ipoligrafici che si occupa della attività di produzionefinale della pubblicità, ovvero della sua messa in pa-gina per la edizione di competenza, ricevono dallabanca dati del sistema le informazione relativeall’impaginazione, e le trasferiscono al sistema edito-riale.

Tutto il procedimento di impaginazione della pub-blicità avviene attraverso i dati sulle geometrie dellepagine in modo, per così dire, “virtuale”, solo quandoviene richiesto l’invio in output della pagina, sia inalta che in bassa risoluzione, viene generato automa-ticamente l’assemblaggio delle varie componenti.Questa metodologia di lavoro, tipica del sistema edi-toriale 3P impiegato dai quotidiani Finegil, ha il van-taggio di garantire fino all’ultimo minuto disponibileuna estrema flessibilità nella modifica della gabbiagrafica, oltre a scaricare la rete del sistema dal trafficoassociato alle tecnologie OPI.

Un output “device independent”

La possibilità di lavorare sulle sole informazioni

contenute nella base di dati dell’archivio “giornalie-ro”, e di collegarle agli strumenti per la gestione elet-tronica del timone, garantisce di fatto la possibilità diinterfacciare il sistema per la pubblicità on line consistemi editoriali di diversi fornitori.

E lo stesso discorso vale per i dispositivi di output.Il modulo del software denominato “speditore”, in-fatti, agisce con lo stesso principio della “standardiz-zazione della qualità” lungo il flusso di lavoro, e siincarica in modo del tutto automatico di generare i filein alta e bassa risoluzione in funzione della perifericadi uscita, e di inviarli verso il sistema editoriale per lasuccessiva impaginazione.

Quest’ultima funzione, che completa il ciclo delcontrollo di qualità, si è rivelata particolarmente utilein questi casi, ed in Italia sono molti, nei quali unastessa Concessionaria deve inviare il medesimo file adiversi quotidiani che, a loro stampano, in diversi sta-bilimenti, magari utilizzando tecnologie miste offset eflessografiche.

E nel futuro...

Il software, in grado di gestire ogni genere di pub-blicità, necrologie comprese, sarà ulteriormente svi-luppato in due direzioni, amministrativa e produttiva,sia attraverso una sempre più stretta integrazione frale due aree - amministrazione e produzione - sia tra-mite l’integrazione del prodotto base con nuovi mo-duli per il controllo di qualità. In particolare si punteràa migliorare la possibilità di intervento sui file “da scar-tare” ovvero sulla pubblicità digitale in ingresso al si-stema considerata finora di livello qualitativo“irrecuperabile”, e ciò con lo scopo di snellire ulte-riormente le procedure per la acquisizione e lanormalizzazione dei file trasmessi al WSPUB2000.

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Piattaforme per la multiple-media company, integrazione fra sistemi editoriali e Internet,nuovi strumenti per la progettazione editoriale e l’organizzazione del workflow produttivo,sono solo alcune delle novità emerse nel corso della ventinovesima edizione dell’Ifra Expo,un appuntamento che quest’anno ha fatto registrare il record assoluto in termini di areaespositiva ed aziende presenti.

Record assoluti esuccesso al di là di ogni previsio-ne per Ifra Expo ‘99, la più importante rassegna mon-diale di tecnologie per l’industria dei quotidiani che siè svolta ad Amsterdam dall’11 al 14 ottobre.L’“edizione del Millennio”, come è stata ribattezzatala ventinovesima edizione dell’Expo, ha toccato livel-li mai visti in passato: oltre 12.500 visitatori, un’areadi 18.370 metri quadrati che ha ospitato 319 espositori,165 dei quali hanno presentato soluzioni in anteprimamondiale, e 60 fornitori che, per la prima volta, si sonoaffacciati al mercato dei quotidiani. Al di là dei nume-ri, e della più che legittima soddisfazione espressa dal-l’Amministratore Delegato dell’Ifra Günther Böttchere dal Direttore dell’Expo Jamie Davies, erano parec-chi anni che in Fiera non si respirava un clima cosìpositivo, alimentato, sia pure con qualche cautela, tantodagli editori e stampatori che dai fornitori di soluzionihardware e software. Le ragioni sono molteplici: gliinvestimenti pubblicitari sulla carta stampata cresco-no e si consolidano, la prospettiva di sviluppo di nuo-vi servizi editoriali e commerciali su Internet è sem-pre più concreta, così come le possibilità di integrareil mondo dell’on line con l’industria più tradizionaledei prodotti stampati, mentre sul fronte dei fornitori ditecnologie si consolidano le prospettive di nuovi inve-stimenti nell’area della pre-stampa in direzione dellacompleta digitalizzazione del prodotto-giornale e del-la stampa sotto la spinta di una richiesta sempre piùincalzante di pagine a colori di qualità.

Anche l’industria Italiana ha fatto la propria parte,sia per quanto riguarda i fornitori che per quanto attie-ne la qualità e la dimensione numerica della parteci-pazione da parte di aziende editrici e stampatrici digiornali, ivi comprese le concessionarie di pubblicitàe le agenzie di informazione. Come tradizione dellanostra rivista, cercheremo di sintetizzare nelle pagine

Ifra Expo ‘99:edizione recordcon tante novità

che seguono alcune annotazioni fatte nel corso deinostri incontri ai padiglioni dell’Expo, senza tralasciarealcuni approfondimenti ai quali abbiamo dedicato unaspazio autonomo, reso necessario dalla considerazio-ne che alcune delle soluzioni “made in Italy” viste adAmsterdam sono già in fase di sperimentazione pres-so quotidiani italiani e stranieri.

Fra “multiple media Company”...

In Europa, come negli Stati Uniti, si guarda ormaicon sempre maggior convinzione ai concreti, e moltopromettenti, sviluppi dell’industria editoriale in dire-zione delle cosiddetta “multiple media Company”. Sitratta di quel processo che, supportato da scelte strate-giche e da investimenti adeguati in nuove piattaformetecnologiche, spinge un’azienda editrice di prodottistampati a diversificare le proprie attività sviluppandonuovi servizi a valore aggiunto all’interno dei nuovimedia interattivi, in primo luogo Internet. Delle espe-rienze connesse all’evoluzione delle “multiple mediaCompanies” si sente sempre più spesso parlare, men-tre in occasione delle grandi fiere internazionali sipossono osservare piattaforme e soluzioni in grado disupportare, concretamente, la produzione integrata ela diffusione in parallelo di prodotti stampati e nuoviservizi on line partendo da un’unica base di dati o daun unico motore software per la gestione dei flussi dilavoro.

Unisys, che grazie al sistema editoriale Hermessviluppato nel nostro Paese ha conquistato, in pochianni, una posizione di tutto rilievo nell’industria deiquotidiani di tutto il mondo, ha illustrato, in occasionedell’Ifra, le proprie linee di sviluppo in direzione dipiattaforme “multiple media”. Franco Giglio,Vicepresidente mondiale per le attività di publishing,

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ha in particolare sottolineato la centralità strategica delconcetto di integrazione all’interno di un unico am-biente produttivo di diverse soluzioni specializzate. “Ilfuturo” - ha detto fra l’altro Giglio - “sarà multi-me-dia”, e Unisys punta a sviluppare piattaforme in gradodi generare all’interno di un unico ambiente diversi“format”, ovvero strutture digitali di contenuti in gra-do di essere pubblicate sia su carta stampata che suInternet o all’interno di altri supporti per la comunica-zione interattiva. In questa ottica multimediale saràdato spazio a nuove forme di collaborazione ed inte-grazione fra utenti e Unisys, attraverso lo sviluppo diforme sempre più flessibili di outsourcing (vedi Tec-noMedia n. 21) fino ad arrivare a prospettare formulenelle quali l’editore possa pagare servizi ed utilizzo dipiattaforme editoriali multimediali in base ai “consu-mi” realmente effettuati, quindi in base alla produzio-ne di notizie quotidiane.

Nel corso della stessa conferenza stampa Unisysha annunciato l’acquisizione della PPI (PublishingPartners International) ed utilizzerà AD2000, il prin-cipale prodotto della società americana, come base peril proprio sistema di gestione della pubblicità.

Per Atex Ifra è stata la occasione per presentareanche in Europa Omnex, il sistema editoriale indiriz-zato agli editori “multiple Media”. (cfr. TecnoMedian.22). Il software, che utilizza il linguaggio XML, èstato sviluppato in collaborazione con il quotidianoinglese Financial Times, che installerà le prime ver-sioni Beta agli inizi del Duemila. Il sistema si compo-ne di una serie di moduli complementari, ciascuno deiquali gestisce un aspetto dell’attività di publishing:configurazione del prodotto, gestione del workflow,editing, impaginazione, gestione delle immagini, ge-stione delle comunicazioni.

...e Web publishing

E proprio le tecnologie per il web costituiscono,nell’ambito della “multiple media Company”, il seg-mento forse in più rapida, e promettente, espansione,un mercato di tali potenzialità da richiamare alla men-te la “corsa all’oro” che si scatenò fra la seconda metàdegli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta fraEuropa e Stati Uniti per sviluppare i primi sistemi edi-toriali per l’industria dei quotidiani. Nel caso di Inter-net, tuttavia, va sottolineata una differenza di fondofra l’approccio “americano” e quello “europeo”: negliStati Uniti il mercato high-tech per il web è caratteriz-zato, almeno per quanto riguarda il settore dei quoti-

diani, dalla proliferazione di un’enorme quantità diaziende piccole o piccolissime - spesso vere e proprie“one man company” - che propongono software perlo più indirizzato al business elettronico, da piattafor-me per lo sviluppo di “negozi on line” a sistemi spe-cializzati per l’e-commerce comprensivi di moduli perle transazioni on line di denaro con carte di credito(cfr. TecnoMedia n. 22). In Europa, almeno finora, l’of-ferta di soluzioni web per l’industria della stampa èinvece prevalentemente e saldamente in mano alle so-cietà fornitrici che già operano al servizio dei quoti-diani.

Tera, una software house che sta conoscendo unacrescente affermazione in Italia ed in numerosi mer-cati esteri, fra i quali il difficile, ed oltremodocompetitivo, mercato del Regno Unito, ha propostoad Ifra alcune implementazioni dei moduli del pro-prio sistema editoriale che consentono la generazionein automatico di file in formati supportati dal web,come HTML, PDF, JPEG e GIF. Nella prospettiva della“multiple media Company” l’utente del sistema Terapuò pensare a creare servizi di informazione in temporeale, magari anticipando su Internet la sintesi dei piùimportanti servizi di approfondimento che verrannopubblicati il giorno dopo sul quotidiano. Questo pro-dotto, come altri in mostra ad Ifra, persegue l’obietti-vo di fornire all’editore strumenti tecnologici per losviluppo di servizi editoriali o commerciali, senza porrealcuna restrizione riguardo ai modelli di organizzazionedel lavoro che si intendono applicare.

Nàvita ha invece proposto WebMATE, un vero eproprio sistema editoriale per Internet, in replicare inambiente Web tutte le funzioni tipiche di un sistemaper la produzione dei quotidiani. E non solo, perchél’offerta della società fiorentina copre anche le areedel commercio elettronico, la gestione dei collabora-tori esterni della testata on line, fino alla generazionedi strumenti indirizzati alla costruzione di comunitàvirtuali, dai Forum su argomenti del giorno alla cro-naca “in diretta” di avvenimenti di particolare interes-se fino alle “pagine gialle” locali ed alla creazione deibanner di pubblicità.

Altre novità riguardano invece l’integrazione conInternet di strumenti originariamente pensati per i pro-dotti stampati, come il modulo Hermes on line del si-stema editoriale di Unisys, che consente la creazionedi pagine Web a partire dal consueto ambiente produt-tivo del giornalista. Il modulo DocCenter dello stessosistema è adesso accessibile via Internet, e pertantopuò essere consultato da giornalisti anche in remoto

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oppure offerto ai lettori come servizio aggiuntivo.Decisamente più orientati all’advertising on line sonole implementazioni del programma Enterprise di Atexche aprono all’ambiente web gli strumenti per la ge-stione on line della pubblicità sviluppati in funzionedei prodotti della carta stampata. Le nuove funziona-lità per l’Internet advertising integrano

Workflow management e piattaforme “aperte”

Il workflow management, inteso come software perla gestione dei flussi di lavoro all’interno dei sistemieditoriali, non è, in sé, né un concetto né una categoriadi prodotto nuovo, essendo stato sviluppato ormai daquasi tutti i fornitori di sistemi come modulo per lasupervisione e la gestione del traffico sulla rete. Tutta-via all’Ifra’99 la società Sinedita ha introdotto unanuova soluzione per il workflow management tale dacambiarne in profondità il significato, trasformando il“controllore del flusso” in un applicativo per la co-struzione del quotidiano basato sui principi dell’intel-ligenza artificiale. Intelliplanner, questo il nome delprodotto, è già stato adottato da un quotidiano scandi-navo, ed a questa esperienza dedichiamo un articoloin questo stesso numero della rivista. In estrema sinte-si possiamo dire che il software di Sinedita genera intempo reale numerose proposte di layout possibili perciascuna pagina partendo dalla definizione dei diversi“argomenti” - ovvero testi, titoli, eventuali immaginidi corredo, etc..- che ne costituiscono il contenuto, infunzione delle “norme grafiche generali” stabilite perla testata. In pratica i redattori decidono di giorno ingiorno i diversi “argomenti” del quotidiano assegnan-do a ciascuno una determinata gerarchia, alla qualecorrispondono gli attributi grafici stabiliti e un’ipote-tica posizione in pagina secondo il progetto generaledella testata. A partire da queste informazioniIntelliplanner inizia a “proporre” una serie di molte-plici soluzioni grafiche per ciascuna pagina. Le pro-poste dei layout cambiano in tempo reale a secondadella evoluzione degli argomenti nell’arco della gior-nata. Se una notizia comincia come “breve” e vienesuccessivamente elaborata fino a diventare il titolo diapertura, il redattore ne modifica progressivamente lagerarchia ed Intelliplanner ne tiene conto elaborandodiverse proposte grafiche. Il “flusso di lavoro” vienegestito dal sistema attraverso la elaborazione delle sole“informazioni” relative agli argomenti: solo all’ulti-mo momento i file testo ed immagine “posizionati” inmodo virtuale nel layout definitivo vengono “trasferi-

ti” all’interno dei due ambienti nei quali sono mate-rialmente create le pagine, ovvero XPress o InDesign.

Un’altra novità nell’area del workflow manage-ment è rappresentata dalla progressiva migrazione distrumenti per la gestione di immagini verso ambientioperativi che impiegano tecnologie Web. La societàsvizzera Tecnavia ha presentato Atelier, un nuovo soft-ware per la gestione delle immagini che consente lacreazione e la distribuzione di archivi fotografici, an-che di grandi dimensioni, all’interno di una piattafor-ma tecnologica web-oriented. Il prodotto, compostoda diversi moduli specializzati, si inserisce nella piùvasta offerta di soluzioni sviluppate dalla softwarehouse svizzera orientate alla gestione delle fotografie.Il principio comune a tutti i prodotti è quello di inca-nalare, per quanto possibile, le diverse funzioni pro-prie della gestione del flusso di lavoro delle immaginidigitali all’interno di tool tipici dell’ambiente Inter-net. In questo modo gli operatori - sia giornalisti chepoligrafici - possono avere accesso agli archivi ed aglistrumenti per il ritocco digitale delle immagini attra-verso i più comuni browser per Internet. I vantaggi diquesta nuova “filosofia” produttiva sono molteplici, efra i più significativi vanno ricordati la possibilità disvincolare gli utenti - editori da piattaforme proprieta-rie per gli archivi digitali e la possibilità di moltiplica-re sul territorio i nodi di accesso al sistema senza do-ver affrontare investimenti in network dedicati. A que-ste nuove soluzioni abbiamo dedicato un approfondi-mento nelle pagine successive della nostra rivista.

Norma, di Telpress, è invece uno strumento diworkflow management sviluppato per le esigenze delleagenzie di informazioni, editori di prodotti multimediae desk dove si producono notizie per la radio e la tele-visione. Il prodotto gira su Windows NT all’interno dinetwork TCP/IP e si integra con il sistema Tosca perla gestione globale delle notizie di agenzia, a sua voltacostituito da moduli specializzati nella ricezione, ar-chiviazione, trasmissione e consultazione di notizieteletrasmesse.

Computer to plate

L’incisione diretta delle lastre di stampa costitui-sce l’anello terminale per la completa digitalizzazionedel flusso produttivo del quotidiano, una prospettivatecnologica, quella del sistema digitale globale, chesecondo alcune stime interesserebbe già oggi l’85%dei 1.500 più importanti quotidiani europei. Ogni qualvolta si affronta l’argomento CTP con gli utenti finali,

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Ifra Expo ’99: edizione record con tante novità TecnoMedia

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ovvero con editori e stampatori, si affacciano puntualile note ragioni di perplessità legate essenzialmente aicosti del processo tecnologico in virtù dei materiali diconsumo. Ciononostante, va detto che in Europa sonoin sensibile aumento gli investimenti in CTP, e secon-do alcune osservazioni raccolte in fiera proprio il mer-cato italiano si avvierebbe a rappresentare uno dei si-stemi industriali di riferimento europeo per questogenere di installazioni.

In occasione dell’Ifra la Kodak PolychromeGraphics ha annunciato la disponibilità di un sistemaCTP per quotidiani a tecnologia termica. Questa tec-nologia, già in uso da anni nella stampa commerciale,offre una serie di vantaggi quali la possibilità di effet-tuare le fasi operative in luce naturale, l’ampia latitu-dine di posa e la stabilità del trattamento. Secondoquanto è stato comunicato in occasione della confe-renza stampa di presentazione, il comportamento instampa delle nuove lastre termiche consente un minortempo per raggiungere il registro ottimale, un più ra-pido riavvio dopo le fermate della rotativa ed una ele-vata ripetibilità dei colori.

Altra novità presentata all’Ifra è stato il nuovo CTPdella Ecrm, denominato Wildcat. Il sistema, che puòesporre oltre 110 lastre l’ora in formati fino alla mas-sima dimensione di 618x820 mm, utilizza una tecno-logia di esposizione laser per la quale il raggio vienedeviato da un ologramma posizionato su un disco ro-tante al posto del convenzionale specchio esagonale.Il primo quotidiano al mondo ad utilizzare questo nuo-vo sistema è La Prealpina di Varese. A questa espe-rienza abbiamo dedicato un articolo nelle prossimepagine della rivista.

Agfa, che in Europa è il leader di mercato nei siste-mi CTP con circa 120 sistemi installati, ha presentatouna versione aggiornata del collaudato Polaris. Il nuo-vo sistema, denominato Polaris 200, ha una capacitàproduttiva di circa 200 lastre l’ora, ed è quindi in gra-do di soddisfare le esigenze produttive dei quotidianidi medie e maggiori dimensioni.

Novità anche per Autologic InformationInternational e Purup-Eskofot. la prima ha presentatouna versione modificata del sistema 3850 CTP in gra-do di esporre due lastre alla volta e con una velocitàproduttiva salita ad oltre 200 lastre/ora. Ad appena unanno dalla sua introduzione sul mercato, il sistema AII3850 CTP vanta già 23 installazioni in Europa. Purup-Eskofot, ha presentato la versione potenziata del siste-ma BMX2737, con una capacità produttiva di 120 la-stre/ora.

Sala spedizione

Sempre più effervescente l’area dei prodotti per lasala spedizione, sotto la spinta delle crescenti richie-ste degli editori in direzione di una sempre più accen-tuata “personalizzazione” del prodotto. In questo sen-so si muove il nuovo newspaper finishing module diIdab Wamac, un sistema logistico che supervisionatutte le funzioni della sala spedizioni consentendo con-trolli di processo fino alla singola copia.

Ferag ha presentato il sistema QuattroPac per ilconfezionamento dei pacchi e il sistema SNT-U in gra-do di effettuare il taglio trilaterale ad una velocitàmassima di 60.000 copie/ora, e la cui prima installa-zione è stata effettuata al Mittlrhein-Verlag diCoblenza.

Müller Martini continua a raccogliere successi par-ticolarmente significativi nel mercato dei quotidianigrazie alla propria soluzione di inserimento basata suldisaccoppiamento fra la velocità di produzione dellarotativa e quella del funzionamento della linea di in-serimento e stoccaggio dei prodotti o delle sezionitematiche che vanno ad arricchire il prodotto-quoti-diano di base. Un mercato, quello dell’inserimento,particolarmente promettente anche in Italia, e relati-vamente al quale TecnoMedia ha ascoltato il pareredei rappresentanti italiani dei tre fornitori leader mon-diali nelle sale di spedizione, che pubblichiamo in que-sto stesso numero della rivista.

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In occasione della scorsa edizione di Ifra Expo è stata presentata una soluzione checonsente di costruire le pagine di un giornale con strumenti di “intelligenza artificiale” cheintegrano in modi dinamico l’organizzazione dei contenuti stabilita dalla redazione con lostile grafico della testata descritto all’interno di algoritmi codificati nel sistema. Il quotidianosvedese Hallandsposten è il primo giornale al mondo ad avere introdotto questa soluzione,sviluppata dalla società italiana Sinedita.

Disegnare una gabbia grafica, tagliare ed incollareun articolo con strumenti digitali, montare e smontarepagine a video per le ribattute dei giornalisti: lemetodologie organizzative e, forse, lo stesso signifi-cato di queste attività potrebbe essere sul punto di cam-biare radicalmente presso il quotidianoHallandsposten, di Halmstad, in Svezia, che ha in-trodotto negli scorsi mesi un nuovo strumento per lacostruzione digitale del giornale basato sui principi

Costruire un giornale conl’“intelligenza artificiale”: glistrumenti e l’esperienza delquotidiano Hallandsposten

dell’intelligenza artificiale. Il software, sviluppato inItalia dalla società Sinedita, consente, partendo dallapianificazione dei contenuti di una edizione, di gene-rare layout completi di pagina che tengano conto dellenorme grafiche di carattere generale stabilite dalla te-stata, costruendo e modificando le pagine del giornalein tempo reale ogni volta che arrivano nuove notizie osi evolvono quelle in corso di edizione. La soluzione,denominata Intelliplanner, può svolgere sia la merafunzione di “suggeritore” grafico, oltrepassando inmodo dinamico il concetto tradizionale di “page book”oppure, ed è il caso del quotidiano svedese, può agirecome vero e proprio “costruttore” di pagine, mettendoa disposizione di redazione e tipografia un ambientedigitale dove vengono create e modificate di continuole gabbie grafiche man mano che procede il lavororedazionale, fino ad arrivare ad un layout ottimale cheviene avviato all’interno delle piattaforme XPress oInDesign, dove vengono effettuati i ritocchi finali pri-ma della fotocomposizione.

TecnoMedia ha approfondito questa soluzione conalcuni dei protagonisti di questa nuova avventura tec-nologica ed editoriale europea, partendo proprio daiprincipi lungo i quali è stata sviluppata, a partire dallaseconda metà degli anni Novanta.

Pianificare i contenuti

La pianificazione dei contenuti del giornale è ilprimo passo verso la costruzione della pagina che, inun quotidiano, ha sempre la funzione di creare unagerarchia significativa fra i diversi argomenti che lacompongono: più spazio alle notizie di maggior rilie-L'interfaccia per la creazione degli argomenti

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Costruire un giornale con l’“intelligenza artificiale”: gli strumenti e l’esperienza del quotidiano Hallandsposten TecnoMedia

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vo, meno a quelle ritenute di minor interesse per i let-tori, fino ai box dove vengono inserite le “brevi”, inpoche righe di testo e senza immagini.

La prima funzione che si presenta agli utenti diIntelliplanner è appunto la possibilità di creare gli ar-gomenti, ovvero la lista di massima dei “contenuti”del giornale, decidendo di assegnare a ciascun argo-mento un livello gerarchico di importanza, una dimen-sione quantitativa di spazio, un titolo con eventualeocchiello e sommario, la presenza o meno di foto dicorredo e, naturalmente, assegnandogli una pagina.Tutte queste informazioni di massima possono poi, nelcorso della giornata, essere modificate in tempo reale,sia in funzione dello sviluppo dell’argomento sia infunzione degli interessi generali della pubblicazione.

Quando il redattore “apre” il proprio desk e l’ar-gomento che gli è stato assegnato, trova on line tuttele informazioni relative alle dimensioni ed alle carat-teristiche grafiche di quanto deve preparare, e da quelmomento può iniziare a scrivere il pezzo, a comporreil titolo o a cercare le fotografie di corredo.

La costruzione dinamica della pagina

Contemporaneamente, sulla base delle informazio-ni fornite al sistema Intelliplanner dagli addetti del quo-tidiano, in funzione dell’organizzazione del lavoro, ilsistema centrale comincia a lavorare sulle possibiligeometrie per la impaginazione finale, tenendo conto,nell’elaborazione delle proposte grafiche, di tutte le“norme di composizione” che sono state inserite infunzione delle scelte grafiche della testata. Il centro dicalcolo del sistema, per esempio, “sa” che la paginaha un determinato numero di colonne di base, che gliarticoli più importanti hanno un certo ingombro ed unacollocazione nella parte superiore della pagina, che lenotizie brevi vanno tutte, per esempio, sul lato sini-stro, che al di sotto di un certo ordine gerarchico i tito-li non prevedono occhielli e sommari, e così via. Ilconcetto di “book di pagine” viene decisamente oltre-passato grazie ad una metodologia dinamica, basatasu tecniche di intelligenza artificiale, che preferiscedare al sistema informazioni di massima sui layoutpossibili, lasciando che la costruzione di questi ultimivenga “proposta” dal sistema sulla base delle prioritàgerarchiche degli argomenti, stabilite evidentementedai responsabili del quotidiano di volta in volta.

Questo insieme di norme, denominato “page style”,è sempre attivo all’interno del sistema: per ciascunapagina vengono fornite agli operatori numerose pro-

Il sistema propone per ogni pagina una serie di"gabbie grafiche" possibili in tempo reale

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poste grafiche. In ogni momento è possibile richiama-re a video le diverse proposte di tutte le pagine perseguirne la evoluzione in tempo reale. Ma attenzione,perché i layout che vengono proposti non sono “pagi-ne reali”, ma semplicemente le gabbie grafiche possi-bili elaborate dal sistema incrociando i dati relativi agliargomenti e alla loro gerarchia in quel preciso momentocon l’insieme di regole memorizzate nel “page style”.Ogni qualvolta cambiano le decisioni in merito agliargomenti del giorno, ovvero, per esempio, una noti-zia diviene improvvisamente un “caso” nazionale, equindi si decide di corredarla con fotografie ed inter-viste ai protagonisti, e di portarla in seconda paginacon ampio richiamo in prima, il sistema provvede se-duta stante, e sempre secondo le regole grafiche gene-rali, a proporre i nuovi layout basati sulle nuove gerar-chie.

Tutto questo “movimento” di contenuti avviene al-l’interno del sistema in modo virtuale, ovvero non sonoi singoli file che vengono di volta in volta “fisicamen-te” spostati fra le pagine, ma tutto avviene attraversola rielaborazione costante delle informazioni aggan-ciate agli argomenti attraverso le “norme generali” del“page style”.

Pagina virtuale, pagina reale

E’ solo alla fine della giornata di lavoro, quandovengono chiuse le pagine, che si avvia la fase di pro-duzione vera e propria del quotidiano. Intelliplannerprovvede al trasferimento dell’ultimo, e definitivo,layout “virtuale” della pagina al modulo “page layoutserver”, che crea materialmente la pagina sulle piatta-forme XPress o InDesign. Anche in questo stadio, na-

turalmente, è possibile l’intervento suicontenuti, e quando necessario viprovvedono direttamente i responsa-bili. Questa fase finale di lavorazio-ne, che precede l’invio del giornalein fotocomposizione o all’interno dilinee CTP, offre agli operatori tutti glistrumenti professionali disponibili supiattaforme standard, utilizzati in que-sto caso come veri e propri tool digi-tali per lavori di rifinitura graficamolto accurati, visto che tutta la fasedi “montaggio e smontaggio” paginaviene svolta all’interno del sistema dicalcolo in modo del tutto virtuale.

L’esperienza svedese

Il quotidiano svedese Hallandsposten - 65 posti dilavoro, diffusione media attorno alle 33.000 copie -utilizza Intelliplanner in modo molto esteso. La piani-ficazione dei contenuti è anticipata il più possibile,sfruttando alcune funzionalità del software che con-sentono la gestione di una vera e propria “agenda de-gli impegni” dove archiviare argomenti che non sonostati ancora assegnati, pur essendo già stati ampiamenteprevisti. Ogni mattina i responsabili del quotidiano,ovvero l’assemblea dei Capiservizio ed il Direttoreresponsabile, decidono la pianificazione di massimadegli argomenti. Una volta completato il lavoro, i gior-nalisti ed i fotografi - il quotidiano fa largo uso di im-magini di cronaca - iniziano a dedicarsi alle attivitàloro assegnate. Mano a mano che la notizia viene for-mandosi nel sistema editoriale, Intelliplanner provve-de alla elaborazione “virtuale” dei possibili layout diciascuna pagina secondo le norme dello stile graficocodificate nel sistema. I responsabili del giornale pos-sono così vedere, in tempo reale, come potrebbe esse-re il quotidiano se si dovesse chiudere in quel precisomomento, sollevando tutti gli addetti dai lavori più ri-petitivi e stressanti relativi alla costruzione a video dellapagina. Quando arriva il momento di chiusura, gli ope-ratori provvedono ai comandi necessari al sistema perla uscita della pagina “virtuale” nell’ambiente produt-tivo prescelto, in questo caso XPress, e quindi effet-tuano tutti i “ritocchi” grafici manuali come, per esem-pio, un accurato scontorno delle immagini.

Tutto il flusso produttivo si basa sul principio del-la separazione fra i file “di contenuto” (ovvero titoli,testi, immagini, etc..) e le informazioni sui contenuti

Il layout prescelto viene avviato in produzione all'interno delle piattaformestandard XPress (nella immagine) o InDesign

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Costruire un giornale con l’“intelligenza artificiale”: gli strumenti e l’esperienza del quotidiano Hallandsposten TecnoMedia

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stessi, che vengono, queste sole, impiegate nell’attivi-tà di costruzione “virtuale” delle “pagine possibili” inun certo momento della giornata.

Dai primi riscontri circa la funzionalità di questonuovo motore per la costruzione delle pagine, è sem-brato di cogliere, da parte degli svedesi, una notevolesoddisfazione relativa non solo alla grafica ma aglistessi contenuti del quotidiano locale. Sembra infattiche la nuova organizzazione del lavoro consenta aigiornalisti di avere molto più tempo a disposizione perle attività redazionali proprie, ed ai tecnici consenta dievitare le mansioni più stressanti e ripetitive dellavideoimpaginazione, e di avere maggior tempo per leattività più creative e maggiormente qualificanti da unpunto di vista professionale.

Uno strumento con molteplici impieghi

La metodologia di lavoro del quotidiano svedesenon è, evidentemente, la sola possibile. Tecnici e ma-nager editoriali di altri mercati europei, fra i quali l’Ita-

lia, che hanno avuto modo di conoscere i dettagli delsoftware applicativo in occasione dell’ultima Ifra diAmsterdam, hanno già suggerito diverse applicazionidello strumento. In fondo il prodotto è uno strumentoper la creazione del quotidiano, che comunque deveinteragire con lo staff redazionale e tecnico che il gior-nale decide e crea. Niente vieta quindi di pensare alsoftware come ad un semplice “suggeritore” di possi-bili layout, lasciando sostanzialmente immutato ilmetodo di lavoro tradizionale, oppure di impiegarlocon alcune avvertenze nei processi di automazione piùspinti, inserendo comunque un maggior controllo ma-nuale da parte degli operatori. A tale riguardo, non èdetto che solo i quotidiani più fortemente orientati aflussi di lavoro “text driven”, come sono in prevalen-za quelli del nord Europa, siano quelli destinate a trar-re i maggiori benefici da questo nuovo strumento pro-duttivo. Solo il tempo, e le successive sperimentazioni,diranno se ed in che misura il nuovo prodotto “madein Italy” sarà pienamente compatibile con lemetodologie produttive in uso in diversi Paesi.

Pieno successo per la prima edizione di MedPrint

Positivo il bilancio della prima edizione di MedPrint, la rassegna mediterranea delle tecnologie per l’industriagrafica, editoriale e del converting, organizzata da Centrexpo presso la Fiera d’Oltremare di Napoli dal 27 al31 ottobre 1999.

Il primo dato da sottolineare è il numero degli espositori, ben 250, a testimonianza di come l’industria deifornitori creda nelle potenzialità del mercato del Mezzogiorno d’Italia.

Di rilievo anche il numero dei visitatori, ben 8.400, il 94% dei quali, stando ai dati emersi da una indaginea campione svolta dalla società specializzata E.Press Consulting durante la manifestazione, è rimastopienamente soddisfatto della visita.

L’indagine ha permesso inoltre di disegnare un profilo del visitatore-tipo. Il 60% dei visitatori proveniva dallaCampania ed il 30% dalle altre regioni meridionali, con una significativa presenza del Lazio. Circa la metà deglioperatori in visita era dotata di capacità decisionale all’interno della propria azienda, e il 45% ha dichiarato diessersi recato in fiera con l’intenzione di effettuare degli ordini.

Il settore industriale più rappresentato è risultato quello della stampa, con poco meno della metà deivisitatori; seguito da prestampa, allestimento, finissaggio, converting-cartotecnica. Oltre il 75% dei visitatoriproveniva da aziende con meno di 15 dipendenti, a testimonianza di un tessuto produttivo fatto di aziendepiccole e piccolissime che nella maggioranza dei casi svolgono al proprio interno l’intero ciclo produttivo, conscarsa applicazione del concetto di filiera.

La prossima edizione di MedPrint si svolgerà dal 23 al 27 ottobre del 2002. Al 15 novembre scorso, eranogià 30 gli espositori che avevano prenotato lo spazio per la prossima edizione.

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i Il gruppo editoriale L’Espresso ha avviato un progetto di rinnovo dei sistemi di trasmissionedati utilizzati dai quotidiani locali della catena Finegil. TecnoMedia presenta ai suoi lettori leprime sperimentazioni in corso presso le sedi produttive di Padova e Mantova

La bolletta telefonica, si sa, pesa non poco nei contidelle aziende editrici; pesa, in particolar modo, il co-sto delle linee telefoniche dedicate utilizzate per la tra-smissione delle pagine verso i centri stampa. Infatti laliberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni,che tanti benefici sta dando nella telefonia fissa e mo-bile, non ha ancora dato i frutti sperati nell’area dellatrasmissione dei dati, dove di fatto esiste un unicofornitore per chi, come quasi tutti i quotidiani, ha lanecessità di trasmettere grandi quantità di dati (le pa-gine in formato digitale) nel tempo, sempre più ristret-to, che separa la chiusura redazionale delle pagine dal-l’avvio delle rotative.

E’ logico quindi che le società editrici di quotidia-ni siano alla costante ricerca di nuove tecnologie checonsentano di avere a disposizione più bandatrasmissiva a costi più contenuti. Il gruppo editorialeL’Espresso è da sempre in prima linea in questa ricer-ca, quasi “costretto” dalla propria struttura fatta dimolteplici sedi produttive e di centri stampa sparsi sututta la penisola ed utilizzati sia dal quotidiano nazio-nale la Repubblica, sia dalle molteplici testate regio-nali della catena Finegil.

Da qualche tempo il gruppo sta testando nelle sediproduttive di Padova e Mantova le potenzialità delnuovo sistema Blùtube, prodotto dalla Hyphen Italia ecommercializzato dalla Kodak Polychrome Graphics.TecnoMedia ha approfondito l’argomento con RossanoCarlini, responsabile telecomunicazioni del gruppo ecoordinatore del progetto.

I perché di una scelta

La Repubblica è sempre stata una realtà “di confi-ne” per quanto riguarda l’utilizzo delle trasmissionidati. La sua struttura di quotidiano autenticamente “na-

Dalle linee dedicate al“telefono senza fili”:

sperimentazioni e prospettivenei quotidiani Finegil

zionale”, con sede centrale a Roma ma con significa-tive appendici redazionali e produttive dislocate su tuttoil territorio nazionale, ha spesso posto le sue strutturetecniche di fronte a sfide di difficile soluzione.

Spesso poi le difficoltà sono state accentuate dallarigidità dell’offerta di soluzioni di trasmissione datida parte di Sip prima, di Telecom Italia poi. Un casoesemplare è rappresentato dal collegamento tra l’edi-ficio che ospita la redazione del quotidiano e quelloche ospita la direzione tecnica ed amministrativa, si-tuati a cinquanta metri di distanza in linea d’aria aidue lati di Piazza Indipendenza a Roma.

Sino a un paio di anni fa non era stato possibile,per ragioni normative, creare tra i due edifici un colle-gamento fisso ad alta velocità. Per ovviare al proble-ma, era stato quindi installato sul tetto dei due edificiun “ponte” laser, che consentiva lo scambio di datialla velocità di 10 Megabit al secondo, ma che ponevaun problema ulteriore: a causa della dilatazione dellestrutture portanti di acciaio, d’estate le due estremitàdel ponte si trovavano spostate di circa trenta centi-metri, creando problemi di allineamento del segnalelaser.

Circa un anno e mezzo or sono, infine, è stato pos-sibile stendere un cavo ottico sotterraneo tra i due edi-fici, ma Carlini ci ha confessato di cominciare a suda-re freddo ogni volta che a Piazza Indipendenza si pre-senta una squadra di operai con martello pneumati-co...

E’ dunque logico che un gruppo editoriale così for-temente dipendente dalla trasmissione dati sia moltoattento ad ogni novità che si presenti in quest’area, siaessa tecnologica o normativa. L’obiettivo è quello dicontenere i costi, aumentare la flessibilità e la capaci-tà trasmissiva degli impianti, e - non da ultimo - poteriniziare ad “affrancarsi” dal tradizionale fornitore di

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Dalle linee dedicate al “telefono senza fili”: sperimentazioni e prospettive nei quotidiani Finegil TecnoMedia

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servizi di trasmissione dati.E’ in quest’ottica che il gruppo editoriale ha deci-

so di sperimentare il sistema Blùtube, che è stato dapoco immesso sul mercato italiano e che è già in pro-duzione presso il quotidiano Avvenire (cfr. TecnoMe-dia n. 23, pagg. 14-16). Si tratta, in breve, di un siste-ma di trasmissione dati ad alta velocità (a seconda delladistanza tra le parabole trasmittente e ricevente, si vada 2 a 11 Megabit al secondo), che utilizza onde radionella gamma di frequenze comprese tra i 2.400 e i 2.497Ghz, con una potenza di uscita di 100 mW, al di sottodella soglia minima per la quale è richiesto il paga-mento di un canone.

Le sperimentazioni da Padova...

Nell’ottica del gruppo editoriale L’Espresso, la so-luzione Blùtube presentava alcuni significativi vantag-gi. Il primo vantaggio era costituito dalla possibilità diavere il controllo completo della trasmissione dei dati;il secondo, il non dover più “pagare la bolletta” per ibyte trasmessi: una volta ammortizzata l’installazio-ne, il trasferimento dei dati non richiede infatti il pa-

gamento di alcun canone.Si è quindi deciso di sperimentare il sistema in due

delle sedi produttive dei quotidiani locali della catenaFinegil, per l’esattezza a Padova ed a Mantova.

Nella sede di Padova, dove vengono prodotti i trequotidiani La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Pado-va e La Nuova Venezia, è stato installato tra la sedeproduttiva ed il centro stampa, distanti tra loro circa 5chilometri in linea d’aria, un sistema dalla capacitàtrasmissiva di 2 Megabit/secondo, con un sistema diback-up ridondante, anch’esso a 2 Megabit/secondo,e con la possibilità, in condizioni normali, di trasmet-tere utilizzando in contemporanea entrambi i canali.

In precedenza, la trasmissione delle pagine avve-niva su due linee Cdn da 2 Megabit/secondo, ma conuna reale velocità di trasmissione di 1 Megabyte alminuto. In sintesi, per la trasmissione completa dellecirca 132 pagine in “formato Repubblica” che costitu-iscono il carico produttivo medio giornaliero delle tretestate occorrevano circa due ore e mezza.

Con l’utilizzo del nuovo sistema, i tempi sono sta-ti significativamente ridotti: la velocità media di tra-smissione è salita a 4 Megabyte al minuto, ma sono

Uno schema della sperimentazione in corso presso la sede di Mantova del gruppo Finegil

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stati effettuati test di trasmissione da PC a PC, senzaaltre applicazioni contemporaneamente attive, a velo-cità di 8 megabyte al minuto. In sostanza, oggi per latrasmissione delle pagine al centro stampa occorronodai 35 ai 40 minuti, e questo utilizzando solo uno deidue canali messi a disposizione dal Blùtube.

...a Mantova.

Diversa, e più ambiziosa, la sperimentazione incorso presso la sede produttiva di Mantova, dove ven-gono realizzate le testate Gazzetta di Mantova, LaNuova Ferrara, Gazzetta di Reggio, Nuova Gazzettadi Modena.

Poiché infatti, in seguito ad una ristrutturazionedegli stabilimenti, alcuni uffici sono stati trasferiti dallasede redazionale ed amministrativa, situata nel Centrodi Mantova, verso lo stabilimento di stampa, situatonella periferia, si è deciso di utilizzare il nuovo siste-ma non soltanto per la trasmissione dei dati dalla sedecentrale del quotidiano verso il centro stampa, ma an-che per le comunicazioni telefoniche tra gli uffici del-le due sedi produttive.

Come si può notare nello schema pubblicato nellapagina precedente, le due unità Blùtube collegano traloro le reti locali dei due siti produttivi, fornendo ser-vizi di trasmissione dati, fonia e teleconferenza IP (In-ternet Protocol). L’ampiezza della banda assegnata aciascuna applicazione è determinata automaticamentedal sistema: nelle ore notturne, quindi, verrà assegna-to maggiore spazio alla trasmissione delle pagine, men-tre di giorno la banda verrà utilizzata in prevalenzaper lo scambio di dati tra le reti locali e per i collega-

menti telefonici tra i due stabilimenti.In conseguenza di queste scelte, il sistema instal-

lato ha una maggiore potenza trasmissiva rispetto aquello in uso a Padova: 11 Megabit/secondo dithroughput massimo, con un canale di back-up (nonaccoppiabile, a differenza di quello di Padova) di 2Megabit/secondo.

Primi risultati e prospettive future

I primi risultati della sperimentazione del nuovosistema di trasmissione, a detta di Carlini, sono estre-mamente incoraggianti. A parte le performancetrasmissive, è da rimarcare l’affidabilità del sistemache, utilizzando basse frequenze, è in grado di operaresenza problemi anche con le condizioni atmosferichepiù sfavorevoli: su Padova, il giorno del primo test ditrasmissione, si scatenò un vero e proprio fortunale,ma tutto si svolse senza problemi.

Altro elemento positivo è la possibilità di monito-rare il sistema in remoto, utilizzando un normale col-legamento telefonico in modalità telnet, oppure trami-te un cellulare GSM. Non è esclusa, in un prossimofuturo, la disponibilità di una interfaccia Web, che con-sentirebbe il monitoraggio, il controllo e la manuten-zione degli apparati in ambiente Internet/Intranet.

Una valutazione più precisa del sistema - anchesotto il profilo dei ritorni economici - potrà essere ef-fettuata solo dopo qualche mese di utilizzo intensivo.Particolarmente importante sarà l’esito dei test in cor-so a Mantova sul trasferimento di fonia IP, che potreb-bero aprire la strada ad analoghe installazioni in altresedi produttive del gruppo.

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iTecnologie object oriented, integrazione verso i browser di Internet e completa integrazionecon i sistemi editoriali più diffusi per l’industria dei quotidiani: sono queste alcune dellecaratteristiche più significative di una nuova generazione di software per la gestione on linedelle immagini in formato digitale. Grazie a questi applicativi è possibile creare collegamentidinamici fra le fotografie memorizzate negli archivi centrali e le pagine in corso diproduzione utilizzando esclusivamente le informazioni agganciate ai file-immagine, senzabisogno di movimentare l’alta risoluzione dell’immagine in rete prima della fase finale difotocomposizione.

Avere una gestione efficiente e moderna del cicloproduttivo attraverso il quale transitano le immagini,siano esse fotografia o infografici, è uno degli obietti-vi tecnologici più attuali per l’industria dei quotidiani.Le immagini sono una componente editoriale essen-ziale per le numerose sezioni che compongono un gior-nale, basti pensare alla cronaca locale o allo sport, mala complessità di alcuni problemi tecnologici relativialla gestione in rete di grossi file grafici ha fatto sì chesolo in anni più recenti rispetto all’avvento dei primisistemi editoriali siano state rese disponibili all’indu-stria editoriale soluzioni specializzate nel trattamentocomplessivo delle immagini, dalla scansione all’archi-viazione on line.

All’Ifra Expo di Amsterdam erano presenti solu-zioni che impiegano linguaggi e strutture objectoriented ed integrano, per la gestioni di talune funzio-ni produttive e gestionali, tecnologie intranet e browserper il web. Alcuni di questi applicativi, come il PSF/WEB (Picture Store and Forward/Web) sviluppato dal-la società svizzera Tecnavia, sono già in fase di avan-zata sperimentazione, se non addirittura in produzio-ne, presso alcune testate estere ed italiane. TecnoMe-dia ha approfondito il funzionamento di questa nuovaopportunità con gli specialisti della Tecnavia Press,rappresentante italiano della società ticinese, che nestanno curando lo sviluppo e la implementazione pres-so il quotidiano lombardo La Provincia Pavese.

Fra “oggetti” e “informazioni”

I sistemi per la gestione digitale delle immagini

Tecnologie object orientedper la gestione on linedelle immagini

nell’industria dei quotidiani, sviluppati successivamen-te alla introduzione della prima generazione di sistemieditoriali, hanno sempre dovuto fare i conti con alme-no due problemi fondamentali: come fare transitaresul network produttivo del giornale, o di più giornalicollegati fra loro, i file-immagini caratterizzati di soli-to da grandi dimensioni, e come integrare questo soft-ware con il flusso di lavoro organizzato all’interno delsistema editoriale centrale. Diverse soluzioni sono statesviluppate sia all’interno di software specializzati sianell’ambito di pacchetti per il trattamento immaginistandard, basate essenzialmente sull’impiego dei Pccome piattaforme hardware. Il principio più in uso èstato quello di generare sul network produttivo un flus-so di immagini in bassa risoluzione, quindi “leggere”dal punto di vista dell’ingombro, a partire da fotogra-fie memorizzate nel sistema in alta risoluzione, e suqueste effettuare tutte le modifiche necessarie, salvopoi agganciare in fotocomposizione le immagini in altarisoluzione.

Le nuove tecnologie basate sui linguaggi “objectoriented” consentono un significativo passo in avantiin questa direzione, ottenuto attraverso la separazionefra l’immagine vera e propria e tutte le informazioniche riguardano il trattamento di quest’ultima in vistadella sua pubblicazione, dall’inquadratura al taglio elet-tronico, dal dimensionamento fino alla correzione dellecurve colore. La separazione, all’interno dell’archivioredazionale fotografico, fra i file-immagine e le infor-mazioni sugli stessi è il principio costitutivodell’applicativo PSF/WEB, ed è la soluzione tecnolo-gica che consente di integrare la gestione di tutti i pro-

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iUna schermata dell'applicativo Pc/Psf

cessi di elaborazione digitale delle fotografie al flussodi lavoro produttivo del quotidiano organizzato all’in-terno del sistema editoriale.

Ricevere, archiviare, distribuire e...

La configurazione del sistema è basata sull’inte-grazione di più moduli specializzati nelle varie fasidella gestione dell’immagine.

Al centro del sistema è collocato il modulo per lagestione dell’archivio, E-Binder, in grado di accettarequalsiasi input e gestirlo su un’unica schermata. Il soft-ware, configurabile in modo tale da rendere automati-che le diverse procedure di archiviazione in funzionedell’organizzazione del lavoro, accetta la memorizza-zione delle immagini indicizzate con i campi alfanu-merici in standard IPTC/NAA, i protocolli utilizzatidalle più a importanti agenzie di informazione di tuttoil mondo. Ogni fotografia viene identificata con unnome univoco e resta residente nell’area di memoriacentrale nel formato originale nel quale è stata ricevu-ta: ogni modifica effettuata sul file immagine nei di-versi stadi di lavorazione viene memorizzata all’inter-no di un’apposita directory, ed agganciata al flusso dilavoro in modo da generare il risultato finale funzio-

nale alla pubblicazione solo all’atto della fotocompo-sizione.

Alle modifiche tipografiche dell’immagine prov-vede invece il modulo EditPhoto, ambiente di lavorodigitale all’interno del quale l’operatore ha a disposi-zione tutte le funzioni caratteristiche per l’elaborazio-ne elettronica delle fotografie, ivi compresa la possi-bilità di pilotare la scansione degli originali su carta osu pellicola regolando i parametri in funzione dellastampa finale delle immagini. Questa funzione, parti-colarmente utile in quelle organizzazioni del lavoroche utilizzano metodologie di controllo di qualità fi-nale della stampa basate sull’impiego di procedurefortemente standardizzate ed automatizzate, consenteai tecnici di memorizzare le curve di grigio ed i valoricromatici in funzione dei profili colore definiti dalquotidiano, semplificando e razionalizzando fin dallafase iniziale di lavorazione il processo di controllo dellaqualità.

... navigare fra le immagini

Il terzo modulo fondamentale del data base “adoggetti” è la sua integrazione con il Browser, il soft-ware per la gestione delle immagini in rete con tecno-

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ilogia intranet. Tutto l’archivio fotografico, sia quellogiornaliero che lo storico, è accessibile in ogni mo-mento attraverso un’interfaccia del tutto simile a quellaimpiegata per la navigazione sul web. Tramite ilBrowser gli operatori possono effettuare ricerche inrete attraverso i normali operatori booleani o tramiteprocedure semplificate basate sulla tecnologia “fulltext”. Il modulo software consente di vedere le imma-gini selezionate in diverso formato, e di indirizzarle ainodi della rete per la successiva fase produttiva. E nonsolo, perché quando il software è interfacciato con unsistema editoriale il Browser permette di vedere a vi-deo le immagini associate alla pagina definitiva in viadi realizzazione negli ambienti specializzati invideoimpaginazione. Naturalmente questo “aggancio”viene effettuato con le modalità proprie del sistema“ad oggetti”, ovvero vengono utilizzate le informazionicontenuto nell’apposito file che accompagna l’imma-gine digitale che, vale la pena ricordarlo, resta semprearchiviata nel suo formato nativo. Ad ordinare tutto iltraffico degli oggetti sulla rete provvede un’ultimasezione del sistema, denominata object distributor, chesi incarica non solo di coordinare il trasferimento del-le immagini e la generazione dei risultati in fase finaledi produzione secondo le modifiche apportate in fase

di elaborazione, ma provvede anche a tenere “traccia”di tutti i movimenti effettuati in rete.

I vantaggi dell’integrazione fra tecnologie “objectoriented” ed intranet sono particolarmente evidentiladdove l’archivio centrale delle immagini diviene unarisorsa da condividere fra più testate o, soluzione al-ternativa, ciascuna testata si trova a dover condividereil proprio archivio con quelli dei quotidiani ad essacollegata. In entrambi i casi le tecnologie intranet as-sicurano la completa integrazione fra diversi archividelocalizzati sul territorio sfruttando interfaccie soft-ware e collegamenti di rete assolutamente standard.

La sperimentazione sul campo

In un caso concreto, come quello del quotidianopavese, il PSF è stato interfacciato con il sistema edi-toriale 3P (più volte descritto nelle pagine della rivi-sta, disponibili nell’archivio on line di TecnoMediaall’indirizzo www.ediland.it) un software sviluppatoanni fa secondo il principio di trasferire in rete pagineo componenti delle stesse sotto forma di “oggetti” in-formatici riaggregabili a seconda delle esigenze edi-toriali delle diverse testate.

Ogni giornale è in grado di introdurre nel network

Una schermata del browser per la consultazione on line delle fotografie

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produttivo le immagini che ritiene più opportune infunzione sia della propria testata che delle pagine even-tualmente prodotte per gli altri giornali del gruppo.Grazie alla flessibilità della tecnologia “objectoriented” le immagini sono classificate con un nomeunivoco nel data base, e corredate all’atto stesso dellamemorizzazione con i dati più importanti raccolti neicampi alfanumerici generati dai protocolli IPTC/NAA.Il sistema accetta linee per la trasmissione on line difotografie digitale, come Satellitare. La ricerca, la se-lezione l’inquadratura e l’invio agli addetti per il ta-glio digitale, i ritocchi cromatici necessari ed ilposizionamento in pagina avviene attraverso l’inter-faccia del Browser, in modo molto simile a quantoavverrebbe se si lavorasse all’interno di un archiviosu rete Internet. Tutte le fasi della lavorazione avven-gono tramite memorizzazione all’interno di un appo-sito file delle informazioni relative alle modifiche sulfile immagine originale, che resta invece memorizza-

to nel sistema in formato nativo. Le coordinate geo-metriche per la impaginazione completano i dati rela-tivi alle dimensioni, ai livelli di grigio, alle curvecromatiche e agli eventuali “effetti speciali”, e con-sentono l’aggancio della immagine alla pagina del gior-nale. Al controllo del traffico provvede una particola-re configurazione dell’object distributor, sviluppata daTecnavia, che nel caso specifico si occupa anche delleattività di trasmissione - e relativo controllo - delleimmagini a tutti i quotidiani del gruppo agganciati alsistema, complete di tutte le informazioni relative alprocesso di videoimpaginazione. Durante la lavora-zione è possibile “vedere” l’effetto finale del layoutsenza muovere “fisicamente” i file immagine, ma solospostando le informazioni relative alle fotografie. E’solo nella fase finale della produzione del quotidianoche le immagini, con tutte le modifiche, vengonorigenerate all’interno della pagina digitale per la foto-composizione.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIGpossono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catenaalberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano:doppia uso singola .......................... 215.000doppia ............................................. 280.000junior suite 1 persona ..................... 240.000junior suite doppia .......................... 305.000

Hotel Hermitage - Milano:doppia uso singola .......................... 255.000doppia ............................................. 315.000junior suite 1 persona ..................... 295.000junior suite doppia .......................... 355.000

Hotel Royal Garden - Assago:doppia uso singola .......................... 210.000doppia ............................................. 270.000junior suite 1 persona ..................... 235.000junior suite doppia .......................... 295.000

Royal Hotel Carlton - Bologna:singola ............................................ 229.000doppia ............................................. 300.000

Hotel Internazionale - Bologna:singola ............................................ 215.000doppia ............................................. 300.000

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Dal mese di settembre La Prealpina di Varese ha introdotto un impianto di incisione direttadelle lastre per la produzione del quotidiano e dei supplementi di informazione. Uninvestimento in direzione della qualità, con l’obiettivo di soddisfare sempre meglio i clientisenza perdere di vista l’equilibrio della gestione economica. Una scelta tecnologica che haportato il giornale di Varese a sperimentare una soluzione in anteprima mondiale.TecnoMedia ha incontrato Roberto Ferrario, Amministratore Delegato del quotidianolombardo

Proseguono gli investimenti delle aziende italianenelle tecnologie per la incisione diretta delle lastre dastampa. Da alcune settimane il quotidiano La Prealpinadi Varese ha avviato la produzione di tutto il giornalesu una nuova linea CTP installata presso lo stabilimentodel capoluogo lombardo, inaugurando, prima testataal mondo, la nuova soluzione Wildcat della societàamericana ECRM, distribuita in Italia da NTG Digital.

Qualità e costi: le sfide per un giornale di pro-vincia

La Prealpina di Varese, fondata nel lontano 1888,serve un’area a cavallo fra Lombardia e Piemonte, undistretto industriale fortemente caratterizzato da ungran numero di aziende locali. 50.000 copie di tiratu-ra, una foliazione media di 40/44 pagine, due edizionilocali, una per le province lombarde ed una perVerbania e le province limitrofe del Piemonte, due in-serti tematici bisettimanali dedicati, rispettivamente,allo sport ed alla cultura, vita moderna e spettacoli: LaPrealpina si colloca in quella fascia di quotidiani ita-liani locali che rappresentano per i lettori una istitu-zione prima ancora di essere uno strumento di comu-nicazione, e come molte altre testate locali si trova adover fare quadrare gli investimenti tecnologici con leesigenze di mantenere i bilanci rigorosamente in atti-vo.

“Per La Prealpina di Varese” - come ha raccontatoa TecnoMedia Roberto Ferrario, Amministratore De-legato della società editrice del quotidiano lombardo -“ l’innovazione tecnologia ha sempre rappresentatouno strumento essenziale per mantenere la testata

Investire in CTP: le strategiee le scelte de La Prealpina diVarese

competitiva su due fronti strategici: la qualità ed ilcontrollo dei costi”.

La prima, ovvero la qualità, è quasi un obbligo perun giornale con oltre cento anni di storia alle spalle,una testata dalla quale i lettori si attendono sempre ilmeglio, sia per quanto riguarda i contenuti che perquanto riguarda la stampa del prodotto, mentre il con-trollo dei costi è un elemento essenziale per garantirelo sviluppo delle iniziative editoriali e per garantirel’indipendenza della testata. La Prealpina è stata unodei quotidiani locali più veloci nell’introduzione delcolore, investendo in gruppi stampa colore fin dal 1992,pur rendendosi conto di una situazione abbastanza sin-golare all’interno del mercato dei quotidiani, un’indu-stria dove la qualità costa più cara, in proporzione, ri-spetto ad altri segmenti delle arti grafiche. Gli impian-ti per la preparazione del colore di qualità, osservanoal quotidiano lombardo, sono stati sviluppati a partiredalle esigenze della qualità richiesta da testate perio-diche, stampate su carta patinata e con procedimentiin grado di ottenere dei colori incomparabilmente mi-gliori rispetti a quelli ottenuti dalla stampa su cartaper quotidiani. I giornali, pertanto, sono da semprecostretti a misurarsi con tecnologie di fascia alta dallequali, comunque, possono ottenere risultati limitati dalsupporto cartaceo, di qualità non certo entusiasmante.Se a questo, osservano sempre a La Prealpina, si ag-giunge la considerazione che per stampare una pub-blicità a colori occorre quadruplicare il numero delleunità di stampa, ma certamente non si possono chie-dere agli inserzionisti cifre quattro volte superiori ri-spetto al bianco e nero, si completa il quadro sui costi,e sui rischi, degli investimenti in qualità che devono

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affrontare i quotidiani locali.

Una soluzione in anteprima mondiale

Da sette anni La Prealpina è prodotta all’internodi un flusso di lavoro di pre-stampa interamente digi-tale, frutto di successivi investimenti su diverse com-ponenti integrate con il sistema editoriale Unisys. Percompletare il ciclo di lavorazione elettronica manca-va un unico anello, la incisione diretta delle lastre perla stampa, meglio nota come CTP, Computer To Plate.Dopo una approfondita indagine delle diverse oppor-tunità offerte dal mercato la scelta è caduta sul model-lo Wildcat della americana ECRM, in grado di garan-tire la qualità e la velocità di produzione richiesta dal-l’editore e, non ultimo, di dimensioni sufficientemen-te ridotte per poter essere inserita negli spazi a dispo-sizione nello stabilimento di stampa di Varese. Quellade La Prealpina, va detto per inciso, è la prima instal-lazione a livello mondiale del modello Wildcat, e mol-to ha giovato, a riguardo, la credibilità guadagnata daitecnici della NTG Digital che rappresenta in Italial’azienda americana, un patrimonio accumulato gra-zie ad un’esperienza pluriennale nell’industria dei quo-tidiani italiani che ha convinto l’editore a superare lanaturale ritrosia di fronte alla prospettiva di essere ilprimo giornale al mondo a testare il nuovo impianto.

La configurazione installata è costituita da due CTPECRM collegati a “T” attraverso due sviluppatrici eduna piegatrice punzonatrice Baranschee, con una ca-pacità produttiva globale di 140 lastre ora in grandeformato. Il CTP americano utilizza una testa di inci-sione laser a 532nm, ed è in grado di processare sialastre ad alogenuri d’argento che lastre fotopolime-riche. La scelta de La Prealpina è caduta sulle primeche, come noto, offrono meno problemi per lostoccaggio e, soprattutto, avendo una maggiore sensi-bilità, richiedono minori tempi di esposizione, senzacontare la qualità finale in fase di stampa, giudicataoltremodo soddisfacente dall’editore. Un aspetto pernulla secondario dell’impianto è rappresentato dalledimensioni globali del layout installato, che hannodovuto tenere conto degli spazi tutto sommato mode-

sti a disposizione per il CTP. Il modello prescelto, daquesto punto di vista, è uno dei più piccoli disponibilisul mercato, di forma cubica e con il lato maggiore dipoco superiore al metro di lunghezza.

Il flusso di lavoro CTP è completato, sul versantetecnologico, da due scanner Tecsa Ts2500 per laderetinatura dei materiali pubblicitari che hanno biso-gno di essere trasferiti all’interno delle stazioni di la-voro per la videoimpaginazione del quotidiano.

Tutto il ciclo di lavorazione avviene in luce natu-rale, ed alla corretta impostazione delle due pagine chevengono incise su ogni lastra provvede un softwarespecializzato, Energy Imposition, sviluppato e distri-buito dalla stessa NTG Digital.

Produrre in sette giorni

Nonostante qualche perplessità da parte delfornitore, il quotidiano di Varese ha deciso di accele-rare al massimo i tempi per l’entrata a regime dell’im-pianto installato ai primi di settembre. Il primo giornodi funzionamento sono state prodotte 4 pagine, il se-condo 20 e a partire dal terzo sono state progressiva-mente prodotte tutte le lastre per la stampa delle dueedizioni del quotidiano. Dopo una settimana l’impiantogirava già a pieno regime, consentendo di avviare an-che la incisione diretta delle lastre per la produzionedei due inserti Lombardia Oggi e Lombardia OggiSport. La rapida messa a punto del CTP ha potuto con-tare sulla relativa semplicità del processo di incisionediretta, una caratteristica sulla quale insistono tradi-zionalmente i progettisti americani, che non amanoindulgere in funzioni non ritenute essenziali. Ciò sitraduce in un vantaggio anche per quanto riguarda iltraining del personale addetto all’impianto: i corsi re-lativi alle fasi di incisione/sviluppo della lastra hannorichiesto poco più di una giornata di impegno, e dipoco superiore - tre giorni - è stato il periodo richiestoper impadronirsi del software di imposizione per l’ac-coppiamento delle pagine sulle lastre.

Il caricamento delle lastre in macchina avviene tra-mite una cassetta contenente 25 lastre, che il sistemascarica automaticamente. Ma disponendo di maggior

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spazio, sarebbe possibile utilizzare un sistemarobotizzato di caricamento con un magazzino conte-nente fino a 400 lastre.

Il Wildcat utilizza, per la incisione, un piano di ap-poggio con letto semicurvo: una soluzione che, a dettadella casa fornitrice, consente di abbinare le caratteri-stiche di precisione proprie della tecnologia a tambu-ro interno con la velocità di esecuzione garantita dalletto piano.

La stessa metodologia, improntata alla semplicitàdel sistema, è stata seguita per quanto riguarda il Ripche pilota il CTP. Wildcat accetta, attraverso il proprio

server, i più diffusi formati in uscita dai sistemi edito-riali o dai sistemi di trasmissione. Nel caso de LaPrealpina il server del CTP è stato equipaggiato conun Rip PostScript Harlequin, caratterizzato da unanotevole semplificazione di funzionamento, tale da nonrichiedere specializzazioni particolarmente lunghe daacquisire da parte del personale addetto all’impianto.Un vantaggio in più che, per il quotidiano di Varese,ha significato la possibilità di riqualificare il propriopersonale mantenendo all’interno dell’azienda profes-sionalità con una significativa esperienza produttivanella preparazione e nella stampa del giornale.

Ifra Italia su CD-ROM

Gli oltre cento tra editori, tecnici e rappresentanti disocietà fornitrici che nello scorso mese di giugno hannopreso parte a Ifra Italia hanno ricevuto nelle scorsesettimane il CD-ROM contenente gli atti della confe-renza.

Il CD contiene, in formato Acrobat, venti relazioni,per un totale di oltre 500 pagine.

Sono ancora disponibili alcune copie del CD alprezzo di lire 600.000 + IVA (300.000 + IVA per leaziende associate ad ASIG o FIEG).

Chi fosse interessato può compilare ed inviare viafax (064883489) ad ASIG Service il modulosottostante.

Desidero ricevere n.___ copie del CD-ROM contenente gli atti di IFRA ITALIA ’99

Al prezzo unitario (comprensivo di spese di spedizione) di

❏ Lire 300.000 + IVA 20% (prezzo riservato alle società associate ad ASIG o FIEG)

❏ Lire 600.000 + IVA 20%

Dati per l’intestazione della fattura:

Nome___________________________Società____________________________________

P.IVA/cod. fiscale___________________Indirizzo__________________________________

CAP________Città__________________________________________________________

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Repubblica.it: notizie edocumenti ventiquattr’ore

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Lo scorso 25 ottobre ha preso il via ufficialmente il nuovo servizio di informazioni non stopofferto dal quotidiano la Repubblica attraverso il proprio sito Internet (www.repubblica.it).Una redazione di giornalisti molto giovani e specializzati nell’utilizzo di strumenti perl’editoria web fornisce in tempo reale notizie e documenti sui più importanti avvenimentidall’Italia e dall’estero, con particolare attenzione a quelle aree tematiche, come scienza etecnologia, che di solito vengono penalizzate dai giornali stampati.

Repubblica.it:: notizie in rete ventiquattr’ore suventiquattro, e poi documenti, rubriche interattive,accesso a servizi commerciali, archivio dell’edizionenazionale del quotidiano omonimo, un motore di ri-cerca in lingua italiana: tutto questo fa parte della nuovaavventura editoriale su Internet in via di sviluppo daparte di uno dei gruppi italiani più attivi e vivaci nellapromozione di investimenti sul Web. Business @Internet, la nuova sezione tematica di TecnoMediadedicata alle nuove iniziative imprenditoriali suInternet ha incontrato Loredana Bartoletti, capo redat-tore di Repubblica.it, per approfondire i contenuti e laorganizzazione del nuovo servizio di informazioneventiquattr’ore su ventiquattro, lanciato ufficialmentelo scorso 25 ottobre.

Tempi dilatati, spazio senza limiti

A gennaio del Duemila il sito de la Repubblicacompirà tre anni di vita, ed il nuovo servizio di infor-mazioni on line corona, in un certo modo, oltre trentamesi di incessante sperimentazione relativa al nuovostrumento di comunicazione interattivo. Fin dall’ini-zio della sperimentazione, i responsabili hanno cerca-to di evitare uno degli approcci più tradizionali che glieditori di quotidiani, in massima parte statunitensi,hanno riservato ad Internet, ovvero la meratrasposizione del “giornale stampato” in rete. Non solosi aveva l’impressione che la strategia non portasse anulla di concreto, ma per un quotidiano nazionale esi-steva il rischio reale che potesse rivelarsi addiritturacontroproducente, dal momento che importanti seg-menti di readership appartenevano alla fascia di popo-lazione italiana con maggiore dimestichezza con le

tecnologie informatiche, e la mera trasposizione delprodotto in rete avrebbe potuto, paradossalmente, rap-presentare una buona ragione per i lettori per “legger-si” il quotidiano sul computer trascurando l’acquistoin edicola. Ciò senza contare che le iniziali “sensazio-ni” di mercato, poi suffragate da indagini più mirate,facevano ritenere che il “lettore telematico” onavigatore che dir si voglia avesse maggiori interessiverso l’approfondimento di argomenti di solito pena-lizzati dal giornale stampato, e viceversa. Argomenticome scienza, tecnologia, informatica potevano, pro-babilmente, suscitare all’interno della rete maggioriinteressi rispetto agli argomenti che maggiormentecaratterizzano la stampa nazionale, primo fra i quali lecronache politiche.

Quando si è trattato di progettare il servizio di in-formazioni on line Repubblica.it, si è quindi tenutoconto di queste osservazioni e di altri dati raccolti du-rante la sperimentazione osservando il comportamen-to reale delle migliaia di contatti sviluppati ogni gior-no. Il risultato è stata quindi una testata giornalisticain tempo reale dove avessero posizioni rilevanti noti-zie di cronaca e servizi relativi alle sezioni del quoti-diano stampato di solito più penalizzate, come scien-za e tecnologia. Parallelamente si è deciso di sfruttarein senso editoriale le due caratteristiche “fisiche” piùimportanti di Internet: lo spazio illimitato e il tempodilatato che consentono, per un verso, di mettere a di-sposizione dei lettori una mole di documenti originali- dai bandi di concorso pubblicati sulla Gazzetta Uffi-ciale fino al Dossier Mitrokhin - assolutamenteinimmaginabili sul prodotto stampato, e dall’altro diabolire il concetto stesso di “chiusura” del quotidiano,dal momento che il servizio è attivo ventiquattr’ore su

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Repubblica.it: notizie e documenti ventiquattr’ore su ventiquattro TecnoMedia

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ventiquattro. I surfisti italiani più mattinieri, ed i nu-merosi lettori telematici che risiedono negli Stati Uni-ti, hanno potuto apprendere la notizia del crollo delpalazzo di Foggia alle sei del mattino (ora italiana),una ventina di minuti dopo il primo lancio dell’Agen-zia Ansa. La testata Repubblica.it ha anche offerto unservizio unico nel suo genere ai 17.000 candidati alconcorso per diventare vigile urbano a Napoli, pub-blicando le graduatorie con i nomi dei 1.700 parteci-

panti che avevano superato con successola prima prova.

Archivi e motori

L’osservazione che su Internet il “tem-po” che caratterizza l’informazione stam-pata assume significati del tutto nuovi hadegli effetti che vanno bene al di là dell’in-formazione offerta ventiquattr’ore su ven-tiquattro. Tutti gli articoli pubblicati dairedattori della testata, con i relativi linktematici che rimandano all’interno o al-l’esterno del sito di Repubblica, ed i docu-menti che corredano determinati servizi -come le graduatorie del concorso napole-tano o il testo integrale della legge Finan-ziaria votato al Senato - restano semprearchiviati all’interno di Repubblica.it ed in-dicizzati nel motore di ricerca generale, cosìche gli interessati possono in qualsiasi mo-mento consultare i testi redazionali o i do-cumenti collegati, anche se l’informazio-ne è stata pubblicata settimane o mesi pri-ma. Lo stesso avviene con la edizione na-zionale del quotidiano stampato, che ogninotte è scaricata dal sistema editoriale alweb in modo automatico, anche se quest’ul-tima resta in archivio solo per quindici gior-ni.

Redattori tecnologici

Alla produzione di Repubblica.it lavo-rano 14 giornalisti, tutti molti giovani emolto preparati nell’impiego degli strumen-ti redazionali per pubblicare sul web, assi-stiti da tecnici ed esperti di linguaggi Htmle Java che, a rotazione, garantiscono l’as-sistenza ventiquattr’ore su ventiquattro. Lefonti utilizzate dalla redazione sono essen-

zialmente le agenzie di stampa, le agenzie ed i siti dinotizie disponibili on line su rete Internet, oltre natu-ralmente a tutte le altre fonti di una normale redazioneche operi per la carta stampata. In effetti l’attività gior-nalistica on line non presenta differenze per quantoriguarda l’essenza della attività professionale, la ricercadella notizia e la verifica delle fonti, quanto piuttostoper il fatto che, in fase di stesura dei singoli articoli, iredattori provvedono alla realizzazione dei link inte-

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rattivi con altri materiali, documenti o siti presenti inrete. Il “cyber giornalista”, se così vogliamo chiamar-lo, anche se in redazione tutti parlano semplicementedi “giornalisti”, si preoccupa non solo di una stesuraaccurata dell’informazione, ma anche di dare a que-st’ultima uno “spessore interattivo” sconosciuto aglistrumenti tradizionali, perché reso possibile solo dallatecnologia supportata dalla rete Internet.

Il capo redattoredella testata parteciparegolarmente alle riu-nioni di redazione del“fratello maggiore” laRepubblica “su carta”,e fra le due redazioni cipossono essere scambidi notizie, così come gliinviati del giornale pos-sono inviare articoli perla pubblicazione on lineo materiali dai qualiestrarre le notizie.

Sorte analoga subi-sce il processo di “co-struzione” del notizia-rio: la prima pagina vie-ne discussa e costruitaelettronicamente sullabase delle notizie piùimportanti, e successi-vamente viene modificata in tempo reale per seguire ipiù importanti avvenimenti. Per fare questo, i giorna-listi si avvalgono della collaborazione di tecnici spe-cializzati in grafica e linguaggio HTML e Java. Laprima pagina, sulla scorta di quanto viene fatto per ilprodotto stampato, è di solito caratterizzata da un tito-lo di apertura, due tagli ed un fogliettone in basso, conun articolo di spalla - e questa è una delle peculiaritàdella testata telematica - di solito focalizzato su argo-menti di scienza o tecnologia, con particolare atten-zione alle notizie che riguardano il mondo Internet.

Dialogare coi lettori

750.000 pagine aperte ogni giorno e 250.000 uten-ti nell’arco delle ventiquattr’ore rappresentano i primi

numeri di successo di Repubblica.it. A loro l’editoreindirizza anche una serie di forum interattivi che rap-presentano, a tutti gli effetti, la proiezione suInternet di una delle più fortunate rubriche dell’edito-ria stampata, quella della “posta dei lettori”. La diffe-renza, in questo caso, è che chi scrive può non solovedere pubblicate le proprie opinioni, ma avviare congli altri lettori, e con la redazione, un dialogo sui temi

più attuali del giorno. Itemi spaziano in tutte ledirezioni, dal dibattitosul ritorno di Craxi inItalia alle nuove tariffetelefoniche a tempo,dalla opportunità di vie-tare i centri storici alleautomobili alla decisio-ne del campione di mo-tociclismo ValentinoRossi di lasciare la clas-se 250cc per correrenella 500cc. Le e-mailche arrivano in redazio-ne, in media una settan-tina al giorno, ed inbuona percentuale dal-l’estero, vengono filtra-te da un responsabileper evitare la messa online di espressioni vol-

gari o inutilmente offensive, rischio questo semprepresente in un mezzo, la posta elettronica, che con-sente a chiunque di inviare messaggi in tempo reale,magari sotto l’effetto di qualche notizia che ha parti-colarmente colpito o indignato i lettori. In linea di prin-cipio non ci sono limiti di tempo prefissati per i forum,che restano attivi fino a quando ci sono lettori che scri-vono.

L’analisi in tempo reale della quantità di contatti edell’utilizzo che i lettori fanno della testata interattivafornisce informazioni di estremo interesse circa i con-tenuti del, anche se la linea editoriale è quella di tene-re in massima considerazione queste indicazioni sen-za peraltro farsi condizionare fino al punto di esclude-re dal sito argomenti ed aree tematiche di minore inte-resse.

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E-commerce: fra comunitàvirtuali ed integrazione disistemi

Internet e l’E-commerce non sono solo una sfida solo per gli editori e le aziende di serviziodi tutto il mondo: anche i fornitori di tecnologie sono in prima linea nella ricerca di soluzioniche permettano di supportare le attività commerciali e di servizio sul Web. Un’industria,quella degli applicativi per Internet, che vede coinvolte sia aziende fondate appositamentein questi anni sia nomi decisamente più blasonati dell’industria informatica internazionale.Il 14 settembre scorso a Philadelphia, sulla costa est degli Stati Uniti, uno dei più importantifornitori mondiali del settore, la SAP, ha presentato un approccio alle tecnologie Internetfatto non solo di prodotti ma, più globalmente, di una “filosofia globale” che punta sul Webcome strumento per la integrazione on line di diverse funzioni aziendali e alla costruzione divere e proprie comunità virtuali di fornitori e clienti di prodotti e servizi a valore aggiunto.TecnoMedia ne ha parlato con Piero Camurati, direttore marketing di SAP, al quale hachiesto di illustrare le linee guida di questo approccio in funzione dell’industria italiana dellacomunicazione e della stampa.

Domanda - Internet: che significato ha questa pa-rola per SAP?

Risposta - Per noi si tratta essenzialmente di unatecnologia che consente di estendere la nostra convin-zione di fondo che sia possibile unificare i diversi pro-cessi aziendali di business all’interno di un unico si-stema integrato. Internet, in questa logica, ci permetteun passo in più, ovvero la integrazione fra i processidi business gestiti in diverse aziende fra loro collega-te.

D - Può precisare meglio ?R - Le tecnologie del Web per noi possono essere

rappresentate alla stregua di un cruscotto di automo-bile. Quando il conducente si siede ed accende il mo-tore, il cruscotto si illumina e fornisce tutti i dati es-senziali dei diversi “processi” tecnologici dell’auto:dal sistema di alimentazione ai circuiti elettrici, dalcontrollo dell’impianto frenante al liquido di raffred-damento. Abbiamo sviluppato per Internet lo stessoconcetto, sotto la definizione di Enterprise Portal,ovvero una interfaccia con i motori informatici chegestiscono i diversi processi di business aziendali, ingrado di restituire a chi si collega tutti i dati essenzialidei diversi processi, naturalmente sapendo distingue-re fra diverse funzioni, in modo da mandare al settorecommerciali i dati commerciali, al marketing le infor-mazioni di propria competenza e via di seguito. Per la

realizzazione di questo Enterprise Portal si possonoseguire due alternative: o la progressiva integrazionedei diversi sistemi gestionali aziendali all’interno diun unico ambiente caratterizzato da un browserInternet, oppure la sostituzione di questi con un nuovoambiente integrato già finalizzato a questo scopo. Nonvorrei scendere troppo in dettagli tecnici. (ndr. i detta-gli tecnici sono riportati in altri articoli su questo stessonumero della rivista). Le due strategie prevedono evi-dentemente diversi approcci, ma il risultato, alla fine,va in un’unica direzione, quella dell’integrazione di-namica dei dati on line.

D - Quindi Internet è un’interfaccia verso i sistemigestionali?

R - E’ la prima funzione alla quale guardiamo, manon la sola. Il passo successivo, che per molte azien-de potrebbe essere anche il primo, è l’opportunità diintegrare fra loro sistemi informatici di diverse azien-de. Prenda, per esempio, il caso di una società che deb-ba effettuare acquisti di beni o servizi da un’aziendaterza. Il processo decisionale, effettuato con i metoditradizionali, telefono, fax, incontri con rivenditori, hasempre e comunque un costo, a prescindere dal bene/servizio acquistato. Gli strumenti “tradizionali”- mipassi l’aggettivo -per il commercio elettronico rappre-sentano senza dubbio un buon passo avanti, sia per laimmediatezza del contatto che per la possibilità di ef-

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fettuare ordini e pagamenti on-line. Il problema è ilpassaggio di informazioni all’interno dell’azienda du-rante il processo decisionale e, successivamente, l’in-vio dei giustificativi contabili al settore amministrati-

vo. Noi proponiamo, anche in questo caso, un approc-cio più completo, ovvero l’integrazione dei sistemigestionali delle diverse aziende.

D - In pratica una rete Internet per collegare leaziende fra loro attraverso la possibilità di scambiareon line le informazioni da un sistema gestionale ad unaltro?

R - Sì. Abbiamo sviluppato un ambiente di lavoroon line, denominato Marketplace, al quale si possonocollegare aziende e professionisti per scambiarsi in-formazioni e servizi in tempo reale. Naturalmente illivello di integrazione fra i sistemi di business dipen-de dalla scelta dei diversi soggetti, ma il principio alquale ci ispiriamo noi è quello dello One-Step-Business: un unica operazione per concludere transa-zioni commerciali ovunque nel mondo.

D - E se dovessimo trasferire questi concetti nelsettore editoriale?

R - Gli editori di quotidiani, all’estero come in Ita-lia, sono molto impegnati a sviluppare nuove oppor-tunità di business on line. Dispongono di marchi com-merciali di grande qualità ed affidabilità - le testate - eoffrono servizi nell’area della comunicazione commer-ciale di enorme potenzialità per le transazioni on line.Non c’è dubbio che i giornali siano aziende alle qualiguardiamo con estremo interesse, sia per quanto ri-guarda la possibilità di integrare i diversi sistemigestionali nell’Enterprise Management sia per quantoriguarda la possibilità di integrare fra loro diversi si-stemi aziendali, per esempio editori e società conces-sionarie di pubblicità.

Due schermate tratte dal sito Web www.mysap.com

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La difesa del diritto d’autore onlineta, o circoscriverlo al solo impiego personale. Unatecnica che dovrebbe rendere estremamente facilerisalire all’originale copiato.

3. Il Gruppo Editoriale L’Espresso si è già impe-gnato con la Siae a utilizzare la licenza per quantoriguarda streaming, downloading ma anchewebcasting, la trasmissione cioè di programmiradiofonici via Internet. E questo in previsione di unmercato in fortissima espansione che se oggi – soloper i brani musicali online – fattura 87 milioni didollari, è stimato per il 2005 al traguardo stratosfericodi 4 miliardi di dollari.

* Sui pirati intanto si abbatte la scure della giusti-zia. Mentre a Londra un’azienda sfida gli hacker a“forzare” la security del proprio sistema informatico emette in palio 50.000 dollari, negli States è stato indi-viduato il padre del virus Melissa, che ha flagellatocomputer di tutto il pianeta. Si tratta del trentenneDavid L. Smith, che ha confessato e verrà portato intribunale. Ma la prima condanna Usa per pirateria ègià arrivata: un ragazzo di 22 anni è stato giudicatocolpevole per atti di pirateria su Internet. Utilizzavanel suo sito materiale software, video e audio difesoda copyright.

* Dilaga nel frattempo il ricatto dei cybersquatters,i ladri di griffes famose, che procedono alla loro regi-strazione come domini Internet per poi restituirle ailoro legittimi proprietari solo dietro pagamenti astro-nomici. Qualche esempio? La Porsche ha dovuto met-tere in campo la sua squadra di avvocati per difendersidalle falsificazioni: più di cento! E il vicepresidentedegli Stati Uniti Al Gore è stato costretto a sborsareduemila dollari per rientrare in possesso del sito con ilsuo nome. In attesa di una normativa non resta checedere al ricatto.

* Intanto però c’è anche chi al copyright dice no.Luther Blissett, firma fantasma del cybersabotaggio,ha spostato sul proprio sito e messo in Rete opere d’artein vendita nelle gallerie virtuali (prima vittima Surface,la mostra online organizzata dal Centro di Web-arthell.com, http://hell.com). Obiettivo: mostrare a tuttiche la pirateria è parte integrante dell’universo virtua-

Prime risposte concrete alla piaga della pirateriaonline. Si stringe la rete intorno alle violazioni del di-ritto d’autore.

* Soluzioni interessanti vengono dalla Siae, la So-cietà Italiana Autori ed Editori, che, sulla parola d’or-dine dell’antipirateria, è scesa in campo per la tuteladel copyright delle opere dell’ingegno diffuse viaInternet. Il problema riguarda soprattutto il settoremusicale e quello audiovisivo, che la recente tecnolo-gia del Dvd ha reso disponibile in formato ormai ac-cessibile agli utenti, e che l’impiego di files di com-pressione consente di scaricare anche con la memoriadel computer di casa: si contano già oltre tre milioni dibrani quotidianamente scaricati dalla Rete nei pc pri-vati. Con downloading e masterizzazione siamo in-somma all’era del cd fai da te. Per la copia di materia-le audiovisivo in Dvd i costi sono ancora elevati, masi sta viaggiando verso un rapido abbattimento, so-prattutto da quando l’industria giapponese sta perfe-zionando un nuovo disco digitale con 200 gigabyte dimemoria (pari a 40 Dvd). Le strategie con cui la Siaeintende rispondere al problema sono molteplici.

1. Innanzi tutto la creazione di uno sportelloinformatico che autorizzi l’utilizzo dei prodottimultimediali. E’ già realtà una “licenza sperimenta-le per l’utilizzazione in reti telematiche di opere mu-sicali” (testo integrale disponibile alla voce “Internetnew media copyright” al sito www.siae.it.). La li-cenza, attiva dal 1° gennaio del 2000, si rivolge aicontent provider di Internet. Autorizza la riprodu-zione e la diffusione di opere musicali in cambio delpagamento da 100 euro (193.627 lire) sino a 200euro (387.254 lire) mensili per il solo streaming (solodiffusione) e interviene invece percentualmente (il7,40 per cento) sul costo di ogni file da scaricare sulproprio pc per mezzo del downloading.

2. Per la repressione preventiva la Siae opta per ilwatermaking, cioè l’etichettatura dei files attraver-so una filigrana, che limiterebbe l’uso di copie pira-

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le, che l’incorporeo esclude l’idea di proprietà e per-ciò di commercio, che Internet appartiene alla comu-nità, che i diritti d’autore per la cyberarte sono un’as-surdità. Guerra insomma all’e-commerce dell’artedigitale. Teorie che Blissett enuncia in http://www.syntac.net/lutherblissett/.

Kwfinanza: piazza affari digitale

Nuovo fiocco rosso nelle pagine Internet firmatoL’Espresso. E’ nata Kwfinanza: gratuita, esclusivamen-te italiana, dalle 9 alle 17’30 fornisce il check up com-pleto dei movimenti di Borsa, piazze estere comprese,con il prezzo d’apertura, il più alto e il più basso, el’ultimo della seduta. Possibilità di “zoomare” su cia-scun titolo per un’analisi in tempo reale nel dettaglio,oltre la vetrina delle top-news. Obiettivo: programmarein modo autonomo e critico gli investimenti persona-li. Il progetto è in fase di sviluppo e punta a creare unosservatorio sempre più vivace, di taglio giornalisticoche non si limiti a fornire i dati ma ne offra anche ladiscussione tecnica. L’indirizzo è www.kataweb.it (incollaborazione con Fineco e con la Telekurs delle ban-che svizzere, Reuters, Ansa, Adb).

Concorso per progetti e-commerce

AAA. Buone idee web cercansi (e premiansi!).Ecco il concorso per l’e-commerce innovativo. Lo lan-cia Ibm Italia con la selezione “E-business award” chepremierà e realizzerà i più ingegnosi progetti ineditiimprenditoriali per Internet. In palio stage aziendali ecorsi di formazione, assistenza tecnica (hardware esoftware) e perfino un biglietto aereo per l’Australiaper un soggiorno spesato alle Olimpiadi di Sydney2000. Tre le classi di concorso: Idea Profit Giovani(16-35 anni), Progetto Profit (neoimprese, con menodi un anno di vita), Idea No Profit (per il mondodell’associazionismo e del volontariato). I lavori van-no indirizzati entro l’anno a http://www.e-businessaward.com. Chiarimenti per e-mail:infoebusinessaward.com.

ra bell’ e confezionato (e lo memorizza per ogni uti-lizzo futuro).

Libri di carta per capire Internet

Piovono in libreria manuali che guidano inavigatori meno esperti entro le rotte e i segreti online.Tecniche Nuove offre un ampio catalogo di libri-bus-sola sull’uso della Rete per tutti i livelli e per tutte letasche. Basta visitare il sito http://www.tecnet.it. Maanche case editrici “tradizionali” scendono nell’agonedei nuovi titoli informatici. Come Laterza, che propo-ne “Internet 2000”, il nuovo manuale sui segreti dellaRete, curato da Marco Calvo, Fabio Ciotti, GinoRoncaglia e Marco Zela. Un volume di 660 pagine,con cd-rom accluso, che costa 35mila lire, ma è repe-ribile anche su Internet gratuitamente sul sitowww.laterza.it/internet. Un’iniziativa singolare chepermette di visionare il prodotto prima di un suo even-tuale acquisto su supporto cartaceo. D’altronde i sup-porti su carta ed elettronico sembrano alleati più checoncorrenti. Infatti il libro presenta ancora indubbivantaggi per chi debba viaggiare, per chi non abbia uncomputer sottomano, e poi può essere letto,evidenziato, sottolineato.

Compravendita in rete: si moltiplicano i litigi

E-commerce: è scontro incandescente. I due gigantidell’editoria online, Amazon e Barnes & Noble, si af-frontano in tribunale. Con un esposto, Amazon.comaccusa la concorrente di aver rubato il suo software divendita “1-Click” con l’assai simile “Express Lane”:due sistemi con i quali basta un click del mouse percomperare via Internet, evitando molte operazioni diinserimento dati. Una polemica-simbolo nel nuovomondo del business plan informatico. Le teste di seriedel mercato in rete incominciano infatti a essere piùinteressate ai modelli e alle strategie di vendita chealla tecnologia (è recente anche il contenzioso traPriceline e Microsoft per il clone di un pacchetto divendita viaggi). Ma le tecniche di mercato possonorientrare sotto la casistica della proprietà intellettua-le? Si sta probabilmente aprendo un nuovo fronte sulgià caldissimo campo di battaglia dei diritti d’autore.

Book on demand a Francoforte

Nuovo software per il libro fai da te. L’ha propostoOcé, al Salone di Francoforte per tirature limitate eristampe. Il programma chiede in entrata dati inPostScript o PDF ed esegue in output il libro su misu-

Affari con l’Internet mobile

Nuove frontiere per l’e-commerce: gli acquisti si

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potranno fare via telefonino su rete Gsm. L’alleanzaannunciata tra Ibm e Nokia sgancia il commercioonline dal terminale e mette il negozio nel cellulare,che diventa interattivo. Parola d’ordine, insomma: in-tegrazione. L’Ibm adotterà infatti per i propri Pc il pro-gramma di Nokia “Wap Server” (Wireless applicationprotocol, protocollo di applicazione del “senza-fili”)in modo da rendere possibile una sinergia fra le duetecnologie. Il matrimonio fra Internet e terminali mo-bili apre le vetrine a un mercato gigantesco: nel 2003i telefonini saranno più di 1 miliardo.

La Net-economy si fa su misura

Customer satisfaction: ecco la nuova parola d’or-dine dell’e-commerce. Offerte, sconti, facilitazioni. Masoprattutto personalizzazione. Lo insegnano due co-lossi del net-business, Levi’s e Dell. Entrambi in forteascesa grazie alla chiave vincente: il prodotto su mi-sura online.

* La Levi’s vende in rete jeans “progettati” diret-tamente dal compratore. Taglio, tinta, abbinamentivengono decisi con un click e memorizzate dal siste-ma che proporrà al cliente affezionato le novità giànella taglia personale.

* Ventidue miliardi di dollari di fatturato annuo,uffici vendita in 33 Paesi, 29.300 dipendenti, 1 milio-ne 996mila pc venduti negli Usa negli ultimi tre mesi(incremento del 56,5 per cento rispetto agli stessi mesidel ’98): la Dell brinda al sorpasso su Compaq checonta invece “solo” 1 milione 780mila vendite.. Untrionfo creato lavorando esclusivamente in Internet.La Dell vende infatti i suoi computer soltanto in rete,applicando strategie di targeting in modo da offrire aiclienti pc costruiti su misura. Una tecnica di mercatoche le ha permesso di accaparrarsi il 17,1 per centodel mercato statunitense.

Arriva la firma elettronica

Niente più code agli sportelli bancari o dal com-mercialista per firmare ordini di pagamento o dichia-razioni dei redditi. Grazie all’accordo tra la società peri servizi bancari Ssb e l’Adobe Italia (divisione delgigante Usa Adobe, leader mondiale nella gestione deidocumenti in rete) da gennaio sarà possibile firmareda casa comodamente seduti davanti al proprio com-puter. Questo grazie all’ideazione di un sistema Ellipsdi Ssb, in grado di connettersi a qualsiasi sistema ope-

rativo che supporti il protocollo Tcp/Ip. Il cliente conuna carta, un microchip e un lettore da connettere allaporta seriale del proprio pc incrocia la propria chiaveprivata con quella d’accesso pubblica secondo un me-todo di incriptazione rsa con chiave a 1024 bit, il topdella sicurezza mondiale. E le firme at home non sonopiù un problema.

I numeri di Internet

La Rete si espande fino a diventare un mercatosconfinato. Le prove? I numeri parlano da soli: eccoqualche curiosità.

* Inghilterra: con il nuovo anno il 25 per cento dellefamiglie inglesi sarà collegato (dati Data Quest).

* Francia: dal Duemila sarà online il 15 per centodelle famiglie (dati Data Quest)

* Italia: oggi i navigatori italiani sono cinque mi-lioni. Quattrocentomila comprano via Internet (datiOsservatorio Internet Sda Bocconi).

* Europa occidentale: l’e-commerce sta producen-do 10 mila miliardi di Lire (5,6 di dollari). Gli europeicomprano soprattutto: Musica (55 per cento), Libri (50per cento), Software (43 per cento), Computer (34 percento), viaggi (27 per cento) (dati IDC –www.idcresearch.it/forum)

* Nel mondo: l’e-commerce passerà dai 50 miliar-di di dollari del 1998 ai 1300 miliardi del 2003 (previ-sione IDC).

* Italia: le stime (fonte Mate) dicono che nei pros-simi quattro anni l’investimento tricolore in rete pas-serà da 21 a 250 milioni di Euro.

* Pubblicità: al momento sono le aziende Usa ascommettere maggiormente sull’investimento in récla-me su Internet. Da sole coprono l’85 per cento dellaspesa pubblicitaria totale.

* Internet e banche: sono ormai più di tre milioni inavigatori europei che scelgono la Rete per le proprieoperazioni bancarie. Leader l’Inghilterra seguita dallaFinlandia. L’Italia fanalino di coda con soli 36.500utenti. (Fonti: JP Morgan e NetSmartAmerica.com).

Net-economy: idee guida per non sbagliare

Internet trasforma le strategie di impresa. Mentrenegli Usa ferve il dibattito sui nuovi modelli econo-mici, il Forum di Poitiers (sostenuto dalla Commis-sione Europea) sulla Società dell’Informazione invi-ta le aziende europee a “svecchiare” le tecniche di

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mercato per guardare con più fiducia alla net-economy.Come? Con i 10 comandamenti-bussola per navigaresenza errori, lanciati al Forum da Joel De Rosnay,responsabile delle strategie a la Cité de Science et del’Industrie di Parigi.

* Strutturare l’attività per micro-gruppi: è utilepensare all’azienda come una rete di neuroni.

* Intracomunicare. Lo scambio di informazioniall’interno dell’impresa è fondamentale: incrementa-re il dialogo orizzontale (troppa “verticalità” non fabene all’e-commerce).

* Ideare insieme e tutti. Sfruttare al massimo la“tempesta di cervelli” online: l’e-mail serve a questo!Ogni intuizione può essere quella vincente.

* L’unione fa la forza: valorizzare le sinergie.* Qualificare e riqualificare: la net-cultura dei

quadri deve crescere.* Gratificare la creatività. L’innovazione è figlia

della fantasia: bisogna osare!* Utilizzare la rete per l’aggiornamento e il self-

assessment.* Mettere al centro il consumatore. Quel che conta

è il punto di vista del cliente. Pensare all’impresa comea un collettore di aspettative.

* Disegnare carte di identità degli utenti: qualidesideri occorre soddisfare?

* Il cuore del lavoro sta nelle équipes dell’azien-da: non servono decisioni verticali, ma “onde”motivazionali, centrifughe e centripete.

Qualche titolo per saperne di più:* “New Rules for a New Economy”, Kevin Kelly

(uno dei padri del periodico Wired)* “A strategic guide to the Network Economy”, Carl

Shapiro (docente di Business Strategy a Berkeley) eHal R. Varian (School of Information Management)

* “Régard sur le Troisième Millenaire”, Joel DeRosnay

* E un sito: www.gbn.org (Global BusinessNetwork)

così il 10 per cento delle prenotazioni. Molte Compa-gnie l’hanno seguita a ruota. Lufthansa ora sta per lan-ciare l’asta on line: chi prima prenota meglio alloggiae paga meno. E la concorrenza promuove gli sconti.Provare per credere? Ecco gli indirizzi:

* www.alitalia.it* www.flyairone.it* www.go-fly.com* www.ryanair.com* www.qantas.com* www.klm.nl* www.virgin-express.com* www.lufthansa.it

Dalla vetrina all’e-commerce: il caso Pirelli

Gomme da cambiare? Gli pneumatici adesso li sce-glie il Pc. Il sito è www.it.pirelli.com. Basta entrarenelle pagine Pirelli per conoscere i modelli più adattialle proprie esigenze e l’indirizzo del centro-acquistipiù comodo. Già dal ’92, su consiglio della GlammInteractive (società milanese di servizi in rete), la Pirelliha ristrutturato il sistema informatico aziendale con ilprotocollo Tcp/Ip, adottato poi come standard perInternet. All’inizio Internet è stata utilizzata solo comevetrina, ma poi l’azienda è passata all’e-commerceRisultato: al momento si contano 300 mila contatti almese. Per il Duemila la Pirelli vorrebbe coprire il 15-20 per cento delle vendite tramite la rete.

Buone idee editoriali

Cultura e beneficenza insieme online. Basta com-perare una pubblicazione delle edizioni Aybea perversare il proprio contributo al gruppo di volontariatopreferito. La Casa editrice devolve infatti il 30 per centodel prezzo di copertina all’Associazione che si indi-cherà al momento dell’acquisto. L’indirizzo è:www.aybea.it . E se si vuole conoscere più a fondo ilmondo della solidarietà è sufficiente entrare inwww.coopt.it/solidarietà. Il sito offre una vasta pano-ramica delle iniziative delle Associazioni e dei modiper dare una mano. Sempre bene accette le offerte bytastiera.

Volare in rete: aerei online

Navigare in rete per volare oltre l’agenzia. Preno-tare l’aereo da casa è sempre più facile. Pochi secondie il biglietto telematico è fatto. Basta digitare l’indi-rizzo della Compagnia, la data, l’ora, la città di par-tenza e d’arrivo del volo. La risposta è veloce: prezzie posti disponibili (si paga con carta di credito).Antesignana del “dribbling” dell’agenzia è stata Surf& Go di British Airways, che in otto mesi ha coperto

Mappe e cartine: rivenditori di tutto il mondo

Se state per partire e non avete la cartina, ecco ilsito giusto: www.nationalgeographic.com/resources/

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ngo/maps . Potrete scegliere tra i migliori centri ven-dita (del mondo!) di mappe e cartine: troverete indi-rizzi, numeri telefonici, e-mail.

Pianeta TV

Tutte le notizie in tempo reale, 24 ore su 24: dove,se non su Internet? Le Televisioni del mondo interopuntano sulla rete. E l’informazione on line diventa ilmega-business telematico. Ecco la mappa dei siti.

* Ampio archivio e collegamenti con radio, satel-lite e canali per mamma-Rai: www.rai.it. Per Raisatl’indirizzo è: www.raisat.rai.it

* Tante sezioni a tema per Cnn Interactive:www.cnn.com

* Tutto sul cartoon con Disney Channel:www.disney.it/disneychannel

* Assai facile la navigazione e il downloading trale pagine di Mediaset, www.mediasetonline.com . Peri singoli canali:

* www.canale5.com* www.italia1.com* www.rete4.com* www.telepiu.it* Alta tecnologia per la creatura di Microsoft e

NBC, la MSNBC, un’emittente dal software sofisti-cato (anche chat naturalmente), a cui si può accederedigitando www.msnbc.com

* Guardare la Tv e navigare nello stesso tempo?Con WebTv si può. Il divertimento è tutto interattivo:è il net-dream dei fan del telematico a 360 gradi.www.webtv.org

* Moltissima informazione e la guida giornaliera“su misura” ai programmi tv via e-mail, con BBC.www.bbc.co.uk

* Spazio alle notizie commerciali e alle idee sullaTv digitale su Stream, www.stream.it

* Da non dimenticare: Yahoo Tv, http://tv.yahoo.com

* Tutto sullo sport? C’è, made Usa, ESPN:www.espn.com . E (però si paga) un sito ricchissimodi link che è davvero l’american dream delle newssportive: www.espn.com .

Lo scaffale telematico

* Il sito è www.libreriadellosport.it . Sulle disci-pline ginniche c’è tutto, anche le pubblicazioni piùraffinate: 11 mila titoli, un mare di periodici e di vi-

deo, ed è anche facile navigare. E’ la prima libreriaeuropea di questo tipo. Per gli acquisti si può usare lacarta di credito.

* Sconti fino al 40 per cento sulle pagine dellamitica Amazon. E cd, games, catalogo ricchissimo contitoli recensiti. Recapito a casa, ovunque abitiate.www.amazon.com .

Online anche le figurine

* Il mensile Calcio 2000 diretto da MarinoBartoletti offre in rete figurine, notizie e prenotazioniper le trasferte, discussioni e sondaggi, tantissima in-formazione. Basta entrare in www.calcio2000.com .

* E’ anche interattivo il servizio offerto dalla Gaz-zetta dello Sport: news, forum, fantacalcio, giochini.Sito: www.gazzetta.it .

La bussola dello shopping

Chi cerca trova. Per qualsiasi spesa c’è il negoziogiusto, e arrivarci non è più un problema. Adesso c’èAllshops, il motore di ricerca che trova il centro ac-quisti per voi. Si digita il prodotto desiderato e arrival’elenco degli indirizzi, che può essere anche più det-tagliato se si clicca Add shop. Indirizzo da non scor-dare: www.allshops.com .

Business-boom: in espansione gli “ambien-ti” aziendali

Nasce una nuova tipologia di dialogo tra impren-ditori: è l’incontro-Web, l’altra faccia del sito. Internetinsomma non è più solo il catalogo, la vetrina o il net-market customers oriented, ma diventa ora l’ambientespecializzato di fiducia in cui gli industriali possonoincontrarsi, fare affari e trovare supporti, servizi, con-sulenze, idee per il knowledge management (la gestio-ne della conoscenza), scambi tra partner: e-commercebusiness-to-business, insomma. E’ la ricetta delle “co-munità professionali”, la nuova tendenza statunitenseche coinvolge piccole e medie aziende, e l’Etre di que-st’anno (il convegno che da un decennio dà visibilitàagli esempi vincenti di business creato dall’hi-tech)ha presentato a Montecarlo, tra gli altri, quattro mo-delli imprenditoriali basati su Web (suwww.ilsole24ore.it/informatica i link delle quattroaziende) .

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* Partecipate – Fondata due anni fa da AlanWarms, la società offre tutti i servizi necessari al sup-porto della comunicazione aziendale: forum, consigli,soluzioni, monitoraggi, individuazione e analisi delletendenze. Tra i clienti AT&T e Microsoft-Slate.

* TradeOut – Fondi di magazzino, giacenze, mer-ci invendute, risorse inutilizzate? Problema risolto. Arimettere in moto i capitali “inerti” c’ha pensato BrinMcCagg con la sua TradeOut (da giugno: 10 milionidi dollari di prodotti, 2 mila 500 clienti), volta unica-mente all’organizzazione di aste on line di surplusaziendali.

* Horizen – L’idea nasce dall’analisi del nuovomercato del lavoro: mobile, a distanza, temporaneo. Edell’azienda: sempre più organismo di relazioni inmovimento, sempre meno piramide gerarchica di ruo-li. Così Horizen sta mettendo a punto il sistema EchoEnterprise per la gestione della forza lavoro in modoflessibile, decentrato, a tempo determinato. Un albumaggiornatissimo di curricola, controllo del lavoro svoltodai collaboratori, valutazioni di costi e vantaggi, solu-zioni per l’ottimizzazione della diversity of style. L’or-ganizzazione delle risorse umane si fa tutta in rete.

* Verticalnet – Testa di serie Usa nella comunica-zione tra imprese, è una vera e propria “Comunitàprofessionale”: 43 gruppi di aziende e operatori spe-cializzati, dalla sanità alle telecomunicazioni, opera-no scambi grazie a questo sistema che fornisce infor-mazioni, tavole rotonde, aste, vetrine (e relativa pub-blicità).

“Manager online”

Saperne di più su ipertesti e multimedia,ciberspazio, posto di lavoro virtuale, affari on line,netscrivania? Scoprire segreti e novità dell’aziendavirtuale? Basta non scordare che la pubblicazione“Manager on line – Comunicare, gestire, decidere nel-l’era multimediale”, curata da Giorgio De Michelis epubblicata a puntate da Il Sole-24 ore, si può consul-tare sempre anche in rete al sito www.ilsole24ore.it/manageronline .

Nasce la FIAL-FIPE

Ora le piccole e medie imprese che vogliano ope-rare sui mercati mondiali hanno un punto di riferi-mento: informazioni commerciali dirette e consulen-za specialistica da parte di FIAL-FIPE (Federazione

Internazionale America Latina e Federazione Interna-zionale Paesi Emergenti). L’iniziativa non fornisce soloknow-how ma facilita l’incontro di domanda e offertasegnalando anche concrete possibilità di business.FIAL-FIPE distribuisce informazione tramite una retepropria di centri informativi locali confederati. Chi vuolsaperne di più può contattare il sito http:/www.fial-fipe.it.

Dynamic commerce: 5 milioni di aziende inrete

Un solo portale per accedere a cinque milioni diimprese. E’ il progetto di Infocamere, l’azienda respon-sabile dell’hi-tech delle Camere di Commercio italia-no. Praticamente l’intera rete aziendale nazionale ade-rente al Registro delle imprese sarà contattabile viaInternet (per prime le società, poi le ditte individuali).Due pagine web per ogni società: una dedicata alla“carta d’identità”, la seconda a disposizione dell’im-presa.

Tre le modalità di navigazione: alfabetica, geo-grafica, tematica. Infocamere ha richiesto intanto laqualifica di ente certificatore di e-griffes (la Societàper i servizi bancari si occuperà di mettere a disposi-zione il sistema Ellips).

I giornali nell’era Internet: la proposta diKnight Ridder

La strategia che Anthony Ridder, presidente delgiornale Knight Ridder, consiglia perché l’industriadella carta stampata possa competere con successo conla Rete è articolata in quattro parole d’ordine:

* Facilità di consultazione: i giornali devono pro-cedere per sezioni più demarcate con sommari, indicie contenuti più impressivi, in modo da catturare ancheil lettore occasionale.

* Utility: il giornale deve offrire al lettore anchepagine-servizio con informazioni sempre aggiornatedi utilità quotidiana.

* Informazione locale: non solo l’informazionedovrebbe avere un interesse maggiore per la cronacalocale, ma anche la pubblicità dovrebbe allinearsi aquesta esigenza.

* Marketing: promuovere il giornale in modo piùaggressivo soprattutto nelle comunità locali.

Per Internet la ricetta è invece quella di sviluppareun vero e proprio network di siti online locali.

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Arriva il misuratore dell’audience Internet

Pubblicità su Internet? L’investimento diventa piùsicuro. Agb Italia (già testa di serie per la rilevazionedell’audience tv) lancia infatti una nuova idea:Agb.net.. In prova da luglio, è un sistema pensato permonitorare il costo contatto delle inserzioni pubblici-tarie.

Si tratta in sostanza di un “registratore” ad alta pre-cisione (le sottostime dovrebbero essere eliminate)delle visite reali alle réclames, per individuare nonsoltanto la quantità di navigatori che si sono esposti almessaggio pubblicitario, ma anche il target dei poten-ziali clienti. Agb.net si propone anche di predisporrestrumenti adatti al market-research per Internet.

Tutto sulla navigazione gratuita

Siti gratuiti? Rintracciarli non è più un problema.C’è TuttoGratis, il portale che raccoglie indirizzi disvariato interesse, dalle news all’e-commerce. E’ unmega-catalogo della rete “omaggio”. L’indirizzo è

http://www.tuttogratis.com .

Studiare Web? Ecco il sito

Un sito per studiare Web. E’ http://www.html.it .Una vera biblioteca per sapere tutto sulla navigazione(senza affondare). Un salvagente anti Sos che aiuta amuoversi con disinvoltura tra linguaggi Html (Xml,Smil, Javascript), Macromedia flash, Frontpage, e ascoprire il mondo hi-tech dell’autentico cibernauta.

Grande successo per la netsveglia tuttaallegria

Secondo classificato al Premio Www del Sole-24Ore, 80 mila abbonati e un trend tutto in salita grazieanche all’idea di farne omaggio agli amici, Buongiornoè una creazione italiana che piace molto. Grazie allaquale la mattina molti navigatori si svegliano all’inse-gna di un motto di spirito o di una storiellina diverten-te. Una piccola trovata salutare a cui accederedigitando http://www.buongiorno.it .

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A un anno e mezzo dalla sua nomina ad Amministratore Delegato di Ferag Italia, SandroProvera traccia un bilancio oltremodo soddisfacente del 1999, dodici mesi ricchi disoddisfazioni per la filiale italiana della Società svizzera fornitrice di impianti perl’allestimento di sale spedizioni per l’industria dei quotidiani. La nuova organizzazioneoperativa, le alleanze con fornitori di soluzioni ad alto valore aggiunto in grado di integrarela gamma di soluzioni offerte da Ferag per ogni segmento del mercato editoriale stannofunzionando a dovere, mentre si scruta da vicino l’evoluzione, oltremodo promettente, delmercato italiano dell’inserimento.

Come si chiude il 1999 per Ferag Italia?Direi che possiamo essere oltremodo soddisfatti.

Le due divisioni operative della Società, Ferag Siste-mi e Ferag Divisione Trade - che raggruppa le attivitàcollegate con le società rappresentate - hanno entram-be fatto registrare un buon andamento. In particolare,la prima delle due, quella che segue il mercato dei gran-di impianti per quotidiani, ha registrato quattro grossiordinativi, due per gli stabilimenti de Il Sole 24 Ore diMilano e Carsoli, uno per il nuovo centro stampa bo-lognese del Corriere dello Sport ed uno per la Gazzet-ta del Sud. Ed erano tre anni che il mercato degli im-pianti per quotidiani era quasi fermo.

Come spiega questa ripresa?In parte è senz’altro dovuta a ragioni di carattere

generale, come la ritrovata fiducia degli investitoripubblicitari verso la carta stampata e, in senso lato, lasensazione che dopo alcuni anni non facili il mercatodei quotidiani sia destinato a riprendere vigore. In al-tra parte sono considerazioni più specifiche, comequella di un probabile sviluppo, anche per l’Italia, delladomanda relativa all’inserimento di prodotti stampati,in primis pubblicità, nel giornale. E Ferag è da sem-pre vista come il partner tradizionale per affrontarecon successo questo mercato.

E per quanto riguarda la divisione che raggrup-pa le società che hanno rapporti di collaborazionecon voi nella fornitura di tecnologie per le sale spe-dizioni e, più in generale, per l’allestimento?

Anche in questo caso i risultati sono stati oltremo-do soddisfacenti. Molto bene sono andati gli impianti

Inserimento e sale dispedizione: analisi, previsionie strategie di Ferag Italia

per sistemi automatici di lava caucciù, della Elettra,ottimo il rapporto di collaborazione con Sitma, per si-stemi di linea abbonati e ribalte. La linea intrapresa daFerag Italia, d’accordo con la nostra Casa Madre, distringere alleanze con fornitori in grado di integrare lanostra offerta-base di prodotti, per consentirci una pre-senza sul mercato in qualità di fornitori globali perl’area spedizione ed allestimento, sia nell’industriadella stampa di quotidiani che in quella commerciale,si è dimostrata vincente. Posso annunciare, a riguar-do, una nuova alleanza con una società svedese, laTolerans, specializzata in sistemi di punto metallicoin piega (on line stiching).

A questo rafforzamento di Ferag in qualità difornitore globale di sistemi per sale spedizioni e perl’allestimento corrisponde la crescita della filiale ita-liana per quanto riguarda tecnici e professionisti alservizi dell’industria editoriale e commerciale. Deidodici addetti attuali, sette sono assunzioni recenti, el’obiettivo nei prossimi due anni è quello di crescerefino ad una trentina di addetti.

Questa strategia di crescita globale ha portato be-nefici anche ai nostri partner. Nel settore dei giornali,giusto per fare un esempio, la società italiana Lem,legata a noi da un rapporto di partnership, ha ricevutoun ordine da un importante quotidiano del nord Italia,il Secolo XIX, per la fornitura di un sistema dimovimentazione bobine automatico per il nuovo cen-tro stampa di Multedo, ed è la prima volta che il siste-ma viene impiegato per la produzione di giornali.

Come dire che l’unione farà la forza anche nelDuemila?

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Noi ne siamo convinti, ma estenderei la prospetti-va dell’unione, intesa come legame operativo semprepiù stretto, anche in direzione dei nostri clienti. FeragItalia ha sviluppato un programma di assistenza e ser-vizio post vendita che ha dato ottimi risultati nel corsodel 1999.

Può precisare meglio?Tutti clienti con installazioni Ferag con oltre quin-

dici anni di vita hanno potuto richiederci un’analisitecnica globale circa lo “stato di salute” del loro im-pianto. Con alcuni di loro è stato deciso, proprio inseguito a questa analisi, di procedere alla sostituzionedi alcune componenti e, più in generale, ad una revi-sione di tutte le linee presenti in stabilimento. Una ini-ziativa di servizio che sappiamo essere stata oltremo-do apprezzata dal mercato.

Un mercato, quello italiano, che sta guardandocon estrema attenzione al mercato dell’inserimento.

Come le dicevo prima, anche il nostro Paese sem-bra avviarsi in direzione di nuovi, importanti investi-menti, nell’inserimento. Quest’anno sono state coin-volte almeno una decina di testate. Non male, se sipensa ai tradizionali ritardi dell’Italia in questo seg-

mento di mercato. Per quanto ci riguarda, noi vedia-mo l’evoluzione dell’inserimento guidata da due ra-gioni di fondo: la possibilità di inserire nel prodottobase inserti pubblicitari, e la possibilità di aumentarela foliazione del giornale con inserti redazionalitematici, senza dovere per questo mettere mano a nuoviinvestimenti in gruppi di stampa. Due ragioni moltiforti, che naturalmente si possono sostenere ed inte-grare a vicenda.

Ma voi avete fatto anche previsioni quantitative?Certamente. Ma non fosse altro che per ragioni di

scaramanzia preferirei non addentrarmi nei dettagli.In linea generale riteniamo che nei prossimi cinqueanni gli investimenti in direzione di nuove soluzioniper l’inserimento potranno interessare almeno il 50%delle testate italiane.

E sempre parlando del futuro, Drupa 2000 è alleporte. Cosa troveranno gli editori italiani allo standdella Ferag?

Di questo proprio non voglio parlare. Novità ce nesaranno, eccome, ma il riserbo su questo da parte del-la nostra Casa Madre è totale. Posso solo invitare tuttigli stampatori ed editori di giornali a visitarci.

A Centrexpo il 36% del capitale di Ipack-Ima

Centrexpo, società di Milano che organizza fiere specializzate nelle arti grafiche, il converting ed ilconfezionamento-imballaggio, ha annunciato di aver acquisito il 36% del capitale di Ipack-Ima, azienda leadernell’organizzazione di fiere per l’imballaggio, le macchine per l’industria alimentare e i trasporti industriali interni.In seguito all’acquisizione, Centrexpo è divenuto l’azionista di maggioranza relativa della società. Nell’annun-ciare la notizia, l’amministratore delegato di Centrexpo Guido Corbella ha sottolineato come l’acquisizione aprala strada a possibili sinergie ed iniziative comuni tra le due società, anche in considerazione del fatto che gliazionisti di Centrexpo sono le Associazioni delle categorie industriali coinvolte nelle manifestazioni organizzateda Ipack-Ima.

Centrexpo, fondata nel 1980, organizza in Italia le manifestazioni Gec, Grafitalia, Converflex e, ultima nata,Medprint, sigle ben note agli addetti ai lavori dell’industria grafica, cartotecnica e del converting. Dalla metà deglianni Ottanta, Centrexpo ha sviluppato la propria attività anche all’estero, organizzando manifestazioni perl’imballaggio ed il converting in Russia, Cina, Brasile.

Ipack-Ima è nota agli operatori per essere l’organizzatore della fiera omonima, dedicata all’imballaggio econfezionamento, alle macchine per l’industria alimentare ed ai trasporti industriali interni, che si svolge aMilano sin dagli anni Sessanta, e che nella sua diciottesima edizione, nel 1997, ha richiamato ben 1.900espositori e 70.000 visitatori da 112 paesi. Da anni inoltre Ipack-Ima cura a Napoli l’organizzazione diMediterpack, mostra mediterranea delle tecnologie e prodotti per imballaggio, confezionamento, industriaalimentare.

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TecnoMedia ha intervistato Giorgio Bonvini, amministratore delegato di R.G., la società cherappresenta in Italia i sistemi Idab-Wamac, sulla “rivoluzione” che sta investendo l’area dispedizione del quotidiano, destinata ad assumere un ruolo chiave nelle nuove strategie dimarketing del prodotto stampato.

Come si chiude il 1999 per Idab-Wamac in Ita-lia?

Il 1999 si è chiuso in maniera pienamente soddi-sfacente. Il budget preventivato è stato infatti piena-mente rispettato. Ma più che i risultati economici, purfondamentali, mi piace sottolineare come in Italia Idab-Wamac (e R.G. che la rappresenta) costituisca ormaiun punto di riferimento per quanto riguarda non sol-tanto i propri clienti, ma anche per il mercato dei quo-tidiani nella sua interezza. Chi si rivolge a Idab-Wamac/R.G. per avere il preventivo di un impianto di sala spe-dizione sa infatti, anche se magari poi acquisterà unimpianto di un altro fornitore, che le configurazioniche gli verranno proposte saranno calibrate e non ec-cedenti rispetto alle reali esigenze produttive, e che iprezzi saranno in linea con la “filosofia” tradizional-mente seguita, senza sorprese o exploit in una direzio-ne o nell’altra. Sono infatti convinto che, a gioco lun-go, sia questa l’unica strategia per rimanere sul mer-cato.

Ultimamente il mercato italiano degli impiantiper quotidiani, dopo qualche anno di stasi, sta dan-do segni di risveglio. Quali sono, a suo giudizio, leragioni? (obsolescenza degli impianti, ripresa delmercato pubblicitario, nascita di nuovi centri stam-pa, etc.)

Nel settore della sala spedizione, direi senz’altroche la ragione principale del “risveglio” delle nuoveinstallazioni sia da ricercarsi nella ripresa del mercatopubblicitario e, più nello specifico, nel tentativo di at-trarre nuovi lettori e di rendere il quotidiano un mezzopubblicitario più flessibile utilizzando l’inserimento.

Devo anche dire, però, che sono ben pochi i gior-nali che oggi in Italia possono sostenere che l’inseri-mento sia un business realmente vantaggioso. Il fatto

Inserimento e sale dispedizione: analisi, previsionie strategie di Idab-Wamac

è che i lettori non sono preparati a vedere nel giornaleun contenitore di messaggi pubblicitari. Spesso inol-tre i lettori non vogliono sborsare un sovrapprezzo peravere in allegato al quotidiano una rivista, piena a suavolta di pubblicità e che dunque - in teoria - dovrebbeabbassare il prezzo di vendita del quotidiano.

Oltre al buon momento del mercato pubblicitarioed alle prospettive dell’inserimento che prima o poifarà breccia anche nel nostro Paese, vi sono anche al-tre ragioni che spiegano la ripresa degli ordini di salespedizione, come la nascita di nuovi centri stampa,l’obsolescenza di molti impianti e l’esigenza dirazionalizzare gli spazi spesso modesti che negli sta-bilimenti di vecchia concezione sono riservati all’areadi spedizione. Vi è poi un’altra tendenza che meritaattenzione: sono sempre in numero maggiore gli edi-tori che decidono di affidare a terzi la produzione del-le proprie testate.

E’ opinione di molti che la sala spedizione deiquotidiani stia “cambiando pelle”: da semplice areaproduttiva di confezionamento delle copie a stru-mento di marketing che mette l’editore in grado didiversificare il prodotto e di indirizzarlo meglioverso i lettori. Concorda con questa analisi?

Assolutamente sì. La mia convinzione è che nellasala spedizione, accanto alla ricerca dell’efficienza ti-pica della produzione industriale, dovrà diffondersisempre di più la ricerca dell’efficacia tipica del mar-keting del prodotto. L’obiettivo della sala spedizionedel futuro non sarà più quello di confezionare un mag-gior numero di copie nel minor tempo ed al minor co-sto unitario possibile, ma quello di immettere sul mer-cato un prodotto sempre meno standard e sempre piùtagliato su misura del lettore.

Faccio solo qualche esempio: aumento del nume-

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ro di punti vendita da rifornire per effetto dellaliberalizzazione della rivendita, diminuzione del nu-mero di copie dei pacchi standard, aumento degli ab-bonati, diversificazione degli inserti in base alle diffe-renti zone di distribuzione. Ne consegue che sarà sem-pre più complicato, ma assolutamente strategico, cal-colare il reale ritorno economico degli investimenti chedovranno essere sostenuti.

Il nostro Paese appare in ritardo per quanto ri-guarda l’adozione della tecnologia dell’inserimen-to. Quali sono le ragioni? Secondo Lei, esistono delleprospettive di inversione di tendenza a breve ter-mine?

Siamo in ritardo perché, come accennavo sopra, ilettori non sono ancora abituati al quotidiano-conteni-tore ed anche perché spesso non accettano di pagareun sovrapprezzo per le pubblicazioni che vengono al-legate al quotidiano.

Ritengo che prima o poi la tecnologia dell’inseri-mento farà breccia anche nel nostro mercato, come ègià avvenuto nelle altre nazioni occidentali, ma noncredo che ciò avverrà in tempi brevi: occorrerà infatticonsiderare con attenzione che cosa inserire per sod-disfare i gusti e le attese dei lettori, e si dovrannosoprattutto giustificare i notevoli costi aggiuntivi cherichiede l’adozione di questa tecnologia.

E’ opinione largamente condivisa che il merca-to chieda ai tradizionali fornitori o rappresentantimolto di più che non la semplice installazione: peresempio l’integrazione con sistemi e con softwareprodotti da terze parti, oppure la manutenzioneordinaria delle attrezzature, etc. In che modo Idab-

Wamac/R.G. si sta attrezzando per rispondere aqueste richieste?

Per quanto riguarda la manutenzione ed il serviziodi assistenza, R.G. è la società leader nel mercato ita-liano delle sale spedizione, potendo garantire ai pro-pri clienti interventi immediati con personale specia-lizzato italiano.

Va inoltre sottolineato come tutti i pezzi di ricam-bio siano reperibili sul mercato nazionale, dal momentoche la politica Idab-Wamac a questo riguardo ha sem-pre privilegiato l’utilizzo di parti che possono essereacquistate presso normali fornitori industriali.

A Maggio del 2000 ci sarà la Drupa, tradiziona-le appuntamento per l’industria grafica mondiale.E’ in grado di anticiparci qualche novità per il mer-cato dei quotidiani di Idab-Wamac e delle altre so-cietà rappresentate da R.G.?

Alla prossima Drupa la Idab-Wamac si presenteràcon un nuovo prodotto ed una nuova filosofia. Il nuo-vo prodotto è il sistema di controllo WNC 6000 NT(Window New Control), che può essere interfacciatocon qualsiasi tipo di rotativa senza richiedere alcunaspesa aggiuntiva per l’implementazione del software.

La nuova filosofia di Idab-Wamac, che troverà aDrupa 2000 la sua prima vetrina internazionale, è latendenza alla massima semplificazione dei sistemi dispedizione, che permetterà di avere maggiore sempli-cità di gestione a prezzi estremamente competitivi.All’interno di questa nuova filosofia produttiva, lanovità più importante è costituita dal sistema mobiledi immagazzinamento in linea MLS, che - ne sono con-vinto - è destinato a modificare drasticamente le at-tuali configurazioni delle sale spedizione.

Print City a Drupa 2000

Ricreare un ambiente reale di produzione per l’industria delle arti grafiche, dalla ideazione fino all’allesti-mento del prodotto stampato: è questo l’obiettivo che si propone Print City, la nuova iniziativa consortile cheaccoglierà i visitatori di Drupa 2000 ( Düsseldorf, 18 - 31 maggio 2000). Presso il Padiglione 6 della Fiera unacinquantina di aziende dimostreranno “dal vivo” la integrazione di tutte le componenti hardware e software peril flusso di lavoro grafico. L’iniziativa, che si svilupperà su uno spazio espositivo di oltre 14.000 metri quadrati,vede tra i promotori Agfa Gevaert, affiancata da aziende del calibro di Adobe, Apple, Man Roland, Océ ePolaroid. Tutte insieme, integrandosi nei diversi snodi produttivi del workflow management proposto da Agfa,le aziende daranno vita a un ambiente di lavoro reale e funzionante per tutta la durata della Fiera.

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Il 1999 è stato un anno ricco di soddisfazioni anche per la Müller Martini. La societàsvizzera, presente da vent’anni in Italia con una propria filiale, ha iniziato ad operare sulmercato dei quotidiani con personale altamente specializzato e dedicato esclusivamente aquesto segmento editoriale, da un tempo relativamente breve, circa tre anni. La nuovastrategia, decisa di comune accordo fra la Casa Madre e la filiale italiana, ha prodottirisultati di tutto rispetto, ed i responsabili del settore quotidiani guardano con ottimismo alfuturo, soprattutto in considerazione delle aspettative legate alla crescita, anche in Italia, delmercato dell’inserimento, come ha illustrato a TecnoMedia Maurizio Fantini, il DirettoreGenerale della filiale italiana di Müller Martini.

Perché la Müller Martini ha deciso di dedicarepersonale specializzato al mercato italiano dei quoti-diani?

La filiale italiana di Müller Martini è nata ventianni fa’ seguendo la filosofia della Casa Madre sviz-zera di moltiplicare le filiali locali per poter serviremeglio i diversi mercati nazionali.

All’inizio Müller Martini si è concentrata, anchein Italia, sul mercato più tradizionale per lei, quellodella legatoria, delle piegatrici per il settore commer-ciale e delle macchine da stampa roto-offset e permodulo continuo. I fatturati sono andati rapidamentecrescendo: da tre a quindici miliardi in tre anni, e poitrenta, quaranta fino agli oltre ottanta previsti per l’eser-cizio di quest’anno.

Una volta consolidato il mercato tradizionale, ab-biamo ritenuto che anche in Italia i tempi fossero ma-turi per proporre i nostri prodotti più sofisticati, fra iquali le linee di trasporto, inserimento e confezioneper i quotidiani. I successi riportati a livello mondiale,presso clienti quali il New York Times ed il quotidianobrasiliano O Globo, ci hanno indotto a potenziare an-che questo settore. L’introduzione, che si è prolungataper alcuni anni, è sfociata recentemente nell’attualemodello di organizzazione di vendita: l’incarico diProduct Manager conferito all’ingegnere Dario DeCian ed un contratto di collaborazione con la agenziaNew Age.

Con quali risultati?Grazie all’intensa attività del nostro Product Ma-

Inserimento e sale dispedizione: analisi, previsionie strategie di Müller Martini

nager, dell’agenzia New Age e grazie anche al notevo-le aumento di interesse che il mercato italiano sta di-mostrando per l’inserimento, le nostre soluzioni sonostate recepite nel modo giusto ed apprezzate daglistampatori e dagli editori italiani. L’Arena di Verona,Il Messaggero Veneto di Udine, il Dolomiten diBolzano, il nuovo centro stampa CSQ di Erbusco (BS)sono tra i primi editori e stampatori italiani ad averescelto tecnologie Müller Martini. In tutti i casi è statafondamentale la nostra soluzione proposta per l’inse-rimento, basata sul principio del disaccoppiamento edimprontata ad un’estrema semplificazione della mec-canica. Molto importante è inoltre l’acquisizione del-l’ordine per la sala spedizione del nuovo centro stam-pa di Multedo del Secolo XIX. Forniremo un sistemache, almeno nella fase iniziale, non prevede l’inseri-mento, ma che ci permetterà di dimostrare la validitàdelle nostre soluzioni anche per la stampa diretta aelevatissima velocità.

Lei faceva riferimento, un attimo fa, ad alcuniclienti internazionali, ma sembra di capire che sulmercato italiano le preferenze a voi accordate siano,finora, tutte collocate nella fascia dei quotidiani dimedie dimensioni, per quanto attiene alla diffusio-ne. Come mai?

La sua osservazione è corretta. Se dovessi azzar-dare una risposta, direi che, per quanto attiene alle pro-spettive dell’inserimento, i quotidiani italiani di me-die dimensioni hanno, probabilmente, un mercato pub-blicitario più facilmente raggiungibile. Un’altra

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considerazione è legata ad una caratteristica dell’in-dustria dei quotidiani nel nostro Paese: i giornali dimaggiore diffusione sono stampati in diversi stabili-menti lungo la Penisola. Dovendo prendere in consi-derazione di attrezzarsi per effettuare inserimenti sul-le copie distribuite su tutto il territorio nazionale, èevidente che gli impianti vanno moltiplicati, e con loroi costi. Non sono decisioni da prendere alla leggera, esoprattutto non sono scelte che si fanno in tempi rapi-di.

Insomma l’inserimento rappresenta anche per voila nuova frontiera verso la quale dovrebbero svilup-parsi gli investimenti degli editori e stampatori ita-liani?

Sì. Secondo noi questa sarà una scelta “quasi ob-bligata” per il futuro. Con l’avvento del colore neiquotidiani si sta rapidamente saturando la capacità distampa delle rotative installate. Ulteriori ampliamentipotrebbero essere in alcuni casi costosi o di difficilerealizzazione per ragioni di spazio. L’alternativa diinserimento di sezioni di giornale pre stampate dà inol-tre la possibilità di sfruttare su un maggior numero diore la potenzialità della rotativa stessa.

La soluzione da noi proposta è basata sul princi-pio del disaccoppiamento tra rotativa e linea di inseri-

mento, e questo consente all’impianto un’enorme fles-sibilità produttiva. Grazie al principio di utilizzare deibuffer - che noi chiamiamo polmoni - dove accumula-re temporaneamente e dinamicamente il prodotto pro-veniente dalla rotativa durante il procedimento diassemblaggio dello stesso con gli inserti, il centro stam-pa riesce a soddisfare diverse richieste da parte di di-versi editori, ottimizzando di volta in volta i tempi diproduzione. Se è vero, come si dice, che lo stampatoreoffre attraverso le tecnologie un valore aggiunto aipropri clienti, noi riteniamo che la soluzione offertada Müller Martini costituisca un ottimo investimentoanche per i centri stampa italiani. Senza trascurare laconsolidata esperienza della Società a servizio dei quo-tidiani. Credo che anche gli editori e stampatori Italia-ni abbiamo avuto modo di apprezzare la nostra filoso-fia, che può essere riassunta nel concetto che “il clien-te è il primo progettista”.

E a proposito di progetti, fra pochi mesi si svolge-rà Drupa 2000. Può anticipare qualche novità perl’industria dei quotidiani?

Siamo vincolati al massimo riserbo da parte dellanostra Casa Madre. L’unica cosa che posso fare è in-vitare editori e stampatori italiani al nostro stand, dovesono certo non rimarranno delusi.

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ro La normativa riguardante i lavoratori che spostano o sollevano pesi è relativamente recente.In questo contributo di Antonietta Strada, esperta di diritto penale antinfortunistico sullavoro, vengono analizzate le regole generali e la loro applicazione nelle aziende editrici estampatrici

Sono molteplici gli ambiti lavorativi in cui lo sfor-zo muscolare costituisce un fattore di rischio: infatti,si considerano attività di movimentazione manuale dicarichi quelle in cui siano movimentati oggetti di pesosuperiore a 3 kg.

Anche nelle aziende stampatrici, piccole o grandiche siano, operano lavoratori che spostano o solleva-no pesi. Basti pensare al prelievo di rotoli di pellicolaper i ricevitori e di confezioni di lastre da utilizzare inFormatura, al trasferimento di anime e bobinotti inRotativa, alla movimentazione di pacchi di giornali edi supplementi da pallettizzare o di confezioni di lo-candine da alimentare, al caricamento in macchina dibobine di cellophane o ad alcune attività di manuten-zione.

L’impegno dei muscoli richiesto in tali manovredetermina un’accelerazione del ritmo cardiaco e diquello respiratorio, provoca calore e influisce sfavo-revolmente sulle articolazioni e sulla colonnavertebrale.

Per tale motivo il legislatore europeo e quello na-zionale hanno predisposto poche e semplici norme cheindicano al datore di lavoro come comportarsi in que-sto campo.

L’evoluzione normativa

Precedentemente la normativa generale in materiaera rappresentata esclusivamente dall’art. 170 D.P.R.n. 547/1995, secondo il quale le operazioni di carico edi scarico dei mezzi di sollevamento e di trasportovanno effettuate con l’ausilio di attrezzature odispositivi idonei, quando non possono essere esegui-te a braccia o a mano. Tale disposizione si riferisce a“tutti quei casi nei quali il carico o lo scarico manuali

Movimentazione manuale deicarichi: una realtà per tutte leattività lavorative

presentino difficoltà, disagi e malagevolezze che pos-sano tradursi in pericoli per la vita e l’incolumità deglioperatori ovvero di terzi …” (Cass. IV, sent. 16740del 30 novembre 1989).

Non mancavano poi norme dedicate a gruppi par-ticolari di lavoratori (che sono tuttora in vigore): art.11 Legge n. 653/1934 (fissa in kg 20 il peso massimosollevabile da una donna adulta), art. 14 Legge 977/1967 (per il lavoro agricolo stabilisce, con riferimentoai fanciulli minori di 15 anni, il limite di 10 kg per imaschi e di 5 kg per le femmine e, con riferimentoagli adolescenti minori di 18 anni, il limite di 20 kgper i maschi e di 15 kg per le femmine) e art. 3 Leggen. 1204/1971 (vieta di adibire al trasporto ed al solle-vamento di pesi le lavoratrici durante il periodo di gra-vidanza e fino a sette mesi dopo il parto).

In seguito, la Direttiva CEE n.269/90 ha dettato“prescrizioni minime di sicurezza e di salute concer-nenti la movimentazione manuale dei carichi, che com-porta, tra l’altro, rischi dorso-lombari per i lavorato-ri”.

Le disposizioni ivi contenute sono state recepite inItalia dal Titolo V Decreto Legislativo n. 626/1994.

Quest’ultimo non ha apportato, rispetto alla diret-tiva, differenze sostanziali: le uniche differenze riguar-dano l’introduzione dell’obbligo di sorveglianza sani-taria, della definizione di lesioni dorso-lombari e del-l’indicazione del peso considerato pericoloso (30 kg ):la norma CEE non fornisce in merito indicazione al-cuna.

Il decreto nazionale non prevede l’obbligo di con-sultazione e partecipazione dei lavoratori né quello diadattamento dell’allegato VI all’evoluzione tecnica enormativa che invece sono previsti nella norma CEE(questi obblighi, comunque, esistono in capo al datore

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di lavoro in base al Titolo I del decreto stesso).Le attività di movimentazione manuale dei carichi

che non rientrano nel campo di applicazione del Tito-lo V del decreto in esame, sono comunque protette dalTitolo I del decreto stesso, nonché dall’art. 2087 c.c. eda qualsiasi altra norma generale di prevenzioneantinfortunistica. Per queste ultime attività non operaperò l’obbligo di meccanizzazione previsto dal TitoloV de quo e vigono sanzioni diverse.

Il Decreto Legislativo n. 626/1994

Il campo di applicazione del Decreto è esteso a tuttele attività ove sia prevista la movimentazione manua-le dei carichi con rischi, tra l’altro, di lesioni dorso-lombari per i lavoratori durante il lavoro: quindi a tut-to il campo di applicazione di cui all’art.1 del Decretostesso.

L’art. 47 comma 2 definisce movimentazione ma-nuale dei carichi “le operazioni di trasporto o di soste-gno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, com-prese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare,portare o spostare un carico che, per le loro caratteri-stiche o in conseguenza delle condizioni ergonomichesfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di lesionidorso-lombari”, vale a dire lesioni del dorso e dei fian-chi a carico delle strutture ossee, muscolari e dei ten-dini (“osteomiotendinee”) nonché dei tessuti nervosi(“nerveovascolari”) a livello dorso-lombare.

A nostro avviso, il riferimento esplicito della nor-ma esclusivamente alle lesioni dorso-lombari non èche esemplificativo: basti pensare all’inciso “tra l’al-tro” e allo spirito dell’allegato VI. Non sono esclusidunque dalla norma eventuali danni a qualsiasi altraparte del corpo che possa essere danneggiata dallamovimentazione manuale dei carichi, come le bracciae le gambe.

Per dovere di completezza, comunque, citiamoanche l’opinione di parte della dottrina, che ritienequesti ulteriori tipi di rischio esclusi dall’ambito delTitolo V e considerati solo dalla parte generale deldecreto e delle altre norme generali o particolari.

Gli obblighi del datore di lavoro

L’art. 48 D.Lvo n. 626/1994 individua, in ordinedi priorità, gli obblighi del datore di lavoro:

- rilevazione: egli deve ricercare l’eventuale pre-senza di uno o più elementi di rischio (come quellielencati nell’allegato VI);

- meccanizzazione: deve eliminare, qualunque si-ano il tipo e la dimensione dell’impresa, lamovimentazione manuale dei carichi adottando le mi-sure organizzative necessarie (per esempio, la dimi-nuzione del ritmo di lavoro, la ripartizione del caricotra più lavoratori, l’ottimizzazione dell’ergonomia) oricorrendo a mezzi appropriati, in particolare attrezza-ture meccaniche (come nastri trasportatori, carrellielevatori e il caricamento automatico). Tale obbligo,in fondo riprende il dettato dell’art.3 del decreto, ovetra le misure generali di tutela compaiono l’elimina-zione dei rischi e la sostituzione di ciò che è pericolo-so con ciò che non lo è;

- ausiliazione e massima riduzione del rischio: qua-lora non sia possibile evitare la movimentazione ma-nuale, deve adottare le misure organizzative (come larotazione dei compiti) necessarie, ricorrere a mezziappropriati o fornire ai lavoratori stessi i mezzi ade-guati (per esempio sollevatori), per ridurre il rischioderivante dalla movimentazione manuale in base al-l’allegato VI.

Si noti che il concetto di “impossibilità” cui si ri-ferisce il legislatore deve leggersi, seguendo la ratiodella norma, esclusivamente in senso oggettivo e maiin senso soggettivo, quindi un’impossibilità dettata daesigenze tecniche e, per esempio, non economiche;

- uso condizionato della forza manuale: in quest’ul-timo caso, deve preliminarmente valutare il rischio,adottare misure di contenimento di esso (considerati,in base all’allegato VI, i fattori individuali di rischio,le caratteristiche dell’ambiente di lavoro e le esigenzeche tale attività comporta), predisporre la sorveglian-za sanitaria (ex artt. 16 e 48, accertamenti preventivi eperiodici effettuati dal medico competente) e disporrel’uso condizionato (alla valutazione e a dette misure)della forza manuale.

Formazione dei lavoratori e valutazione delrischio

Oltre alla generica formazione ed informazionerelative alla sicurezza sul lavoro, che hanno comedestinatari tutti i lavoratori, il datore di lavoro deveimpartire una formazione (teorica e pratica) ed dareinformazioni (per esempio tramite etichette) partico-lari a quei lavoratori esposti a rischi specifici. Per quan-to riguarda la movimentazione manuale dei carichi, leinformazioni e la formazione, ex art. 49, devono esse-re adeguate e riguardare in particolare il peso del cari-co, il centro di gravità o il lato più pesante (nel caso in

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cui il contenuto di un imballaggio abbia una colloca-zione eccentrica), la corretta movimentazione dei ca-richi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attivi-tà non vengono eseguite in modo giusto, tenendo con-to degli elementi indicati nell’allegato VI.

Il datore di lavoro inoltre, in presenza di rischi le-gati alla movimentazione manuale dei carichi, ha l’ob-bligo di effettuare una valutazione del rischio specifi-ca (le cui risultanze devono integrare il cosiddetto do-cumento di sicurezza di cui all’art. 4 comma 2) esami-nando preliminarmente la situazione generale dell’at-tività lavorativa in questione e le caratteristiche delcarico.

Le modalità con cui condurre la valutazione delrischio sono quelle di cui all’art. 4 del decreto stesso,ma deve tener conto degli elementi di riferimento con-tenuti nell’allegato VI, che analizzeremo tra breve.

Indicazioni utili, inoltre, possono riscontrarsi nel-le norme ISO-CD11228, UNI-ENV 26385, ISO 6385,ISO-CD 11226.

Per la valutazione di azioni di sollevamento, poi,si può utilizzare il modello proposto dal NationalInstitute of Occupational Safety and Health statuni-tense (NIOSH) nel 1993, tramite il quale è facile cal-colare il limite di peso raccomandato (utilizzandoun’equazione che parte da un peso e condizioni idealie considera, quali fattori demoltiplicativi, l’esistenzadi eventuali elementi sfavorevoli).

Per la valutazione, invece, di azioni dispinta, di traino e di trasporto in piano dicarichi si può fare riferimento agli studi diSnook e Ciriello, che indicano i valori limi-te di riferimento del peso (trasportare) odella forza esercitata (tirare o spingere) inriferimento ad ogni azione, al sesso e adeventuali varianti che condizionano l’azio-ne (frequenza, altezza da terra, distanza).

L’allegato VI

L’allegato VI al decreto in esame forni-sce una serie di elementi da considerarecome parametri di riferimento durante l’at-tività di valutazione del rischio e di adozio-ne delle misure che riducono il rischio de-rivante dalla movimentazione manuale deicarichi.

Indica elementi lavorativi oggettivi efattori individuali di rischio. I primi sonolegati essenzialmente alle caratteristiche del

carico (il peso, l’ingombro, la manovrabilità, la strut-tura, la stabilità, la posizione), allo sforzo fisico richie-sto (che risulta rischioso se eccessivo, effettuabile solocon una torsione del tronco, compiuto con il corpo inposizione instabile, o se può comportare un movimentobrusco), alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lospazio disponibile, i pavimenti, l’areazione, la tempe-ratura, eccetera) e alle esigenze connesse all’attività(sforzi troppo frequenti o prolungati, pause insufficien-ti, distanze eccessive, metodo e ritmo di lavoro, ecce-tera).

I secondi, invece, si riferiscono all’idoneità fisicadel lavoratore, all’abbigliamento, all’adeguatezza del-l’informazione e della formazione.

Tra le altre cose, l’allegato fissa il peso di 30 kgcome limite oltre il quale il carico è da consideraretroppo pesante (per un uomo adulto: per gli altri lavo-ratori restano in vigore i parametri fissati dalle leggipiù sopra indicate). Ne deriva che, per ciascun lavora-tore, il carico non deve mai pesare più di kg 30: seoltrepassa tale peso, lo sforzo deve essere compiutoda più lavoratori (in modo che per ciascuno di essinon si superi tale soglia).

La maggior parte della dottrina riferisce il valoredi 30 kg esclusivamente ad azioni di sollevamento, inquanto per altre azioni (per esempio lo spingere uncarrello) lo stesso valore risulterebbe insensato. De-gna di nota poi è la Circolare del Ministero del lavoro

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n. 73/1997 là dove specifica che tale norma “non in-troduce un divieto di movimentazione manuale deicarichi superiori a 30 kg, bensì una soglia a partiredalla quale il datore di lavoro deve adottare comun-que misure organizzative o mezzi adeguati”.

Le sanzioni

Per le violazioni agli obblighi previsti dal titolo V,gli artt. 89 e 90 prevedono la pena alternativa dell’am-menda o dell’arresto nei confronti sia del datore di la-voro, sia dei dirigenti sia dei preposti. Sono punibilidatore di lavoro e dirigente e non il preposto solo nelcaso di violazione dell’art. 49 comma 2 (formazione).

Ciò comporta una responsabilità concorrente, in viaalternativa, del datore di lavoro e del dirigente, quan-do il primo abbia esplicitamente e dettagliatamentedelegato al secondo l’attuazione organizzativa dellasicurezza in tale campo.

I preposti, che di regola hanno funzioni esecutive(far rispettare l’esatta applicazione da parte dei lavo-ratori delle prescrizioni impartite dal datore di lavoroe dal dirigente), sono puniti per la violazione degli artt.48 e 49 comma 1, nel caso di mancato controllo sul-l’osservanza delle misure di sicurezza organizzativepredisposte da datori di lavoro e dirigenti.

I fattori principali di cui tener conto- Occorre accertare l’idoneità fisica del lavoratore

a movimentare carichi e fornirgli formazione e infor-mazioni adeguate

- Il peso del carico deve essere indicato sull’invo-lucro

- Se il peso supera i 30 kg deve essere sollevato dapiù lavoratori o con l’aiuto di un macchinario

- Bisogna evitare di accumulare materiale pesantesu scaffali alti quando manchi l’ausilio di un macchi-nario e soprattutto se il lavoratore si trovi con il corpoin posizione instabile

- Quando le operazioni possono dar luogo a movi-menti bruschi occorre ridurre i ritmi di lavoro

- Se la movimentazione può essere effettuata solo

con una torsione del tronco, il luogo di prelievo e quellodi posatura devono trovarsi al massimo a 90 gradi fraloro e devono avere un’altezza simile

- Deve esistere uno spazio adeguato e il pavimentodeve essere uniforme, non scivoloso e non sconnessoné con dislivelli

- Bisogna fornire scarpe adeguate- Occorre verificare che il peso sia distribuito uni-

formemente dentro il contenitore, che sia di facile presae maneggevole, che il carico non si sposti all’internodell’involucro e che vi sia visibilità per l’operatore,che non possa provocare lesioni: se così non fosse, ènecessario utilizzare idonea segnaletica, formare eistruire appositamente e adottare opportune misure disicurezza e fornire indumenti protettivi

- Se il pavimento è irregolare o in pendenza biso-gna mettere a disposizione carrelli, calcolando la for-za necessaria per spingerli pieni

- E’ bene che i carrelli siano regolabili in altezza- L’umidità, la circolazione dell’aria e la tempera-

tura devono essere adeguate all’organismo sotto sfor-zo: se così non fosse bisogna fornire ai lavoratori mezzipersonali di protezione

- Bisogna verificare che il lavoratore non indossiindumenti, scarpe od oggetti inadeguati

- I lavoratori devono alternare i periodi dimovimentazione dei carichi con periodi di lavoro leg-gero almeno ogni ora

- Se il lavoratore non dispone di ausili meccanici,non deve percorrere distanze troppo grandi di solleva-mento

- E’ consigliabile che i lavoratori spostino carichinella zona compresa fra l’altezza delle loro spalle equella delle nocche delle loro mani disposte lungo ifianchi

- Quando il processo lavorativo non consente allavoratore di modulare il ritmo di lavoro, bisogna chei lavoratori si alternino

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Gli utenti sono soddisfattidel software IntelliTune

Questi sono solo alcuni dei commenti degli editoridi giornali di tutto il mondo a proposito di IntelliTune.

A differenza di qualunque altro ambiente di pro-duzione, i giornali devono lavorare con immagini pro-venienti da varie fonti e con formati differenti.

Nella ricerca di un’alternativa alla gravosa opera-zione di conversione e permigliorare le immagini inmodo da assicurare un’ottimariproduzione, Agfa ha svilup-pato IntelliTune con tecnolo-gia MDP (Multi-DimensionalProcessing). La tecnologia MDPesamina il contenuto e le caratteri-stiche di ogni immagine in arrivo ecorregge difetti e discrepanze. Analizza 250.000 spotall’interno di ciascuna singola immagine per poi con-frontare tutte le letture: sfumature, contenuto del co-lore e dominanti cromatiche, nitidezza, dettagli del-l’immagine, fino all’identificazione del contenutomediante una mappatura geometrica.

L’analisi combinata consente a IntelliTune di per-fezionare l’immagine nella sua interezza, anziché li-mitarsi ad applicare alcune correzioni alla curva stan-dard.

IntelliTune opera in sintonia con ColorTune Pro, ilsoftware Agfa per la gestione del colore.

L’ultima edizione di ColorTune Pro, la versione3.01, usa 928 spot di colore per creare profili di coloricompatibili con gli standard ICC, allo scopo di adatta-re i colori alle varie periferiche all’interno del flussodi lavoro: monitor, scanner, stampanti per prova colo-re e unità di stampa. ColorTune Pro traccia una mappadei colori per CMYK, utilizzando tutto lo spazioCMYK disponibile invece dello spazio SWOP/Europiù limitato.

Tom Bakker, direttore di Dagblad van Rijn enGouwe B.V., che fa parte del gruppo PCM, spiega:“Avvalendosi della collaborazione di diverse personeper eseguire le correzioni in bianco e nero e a coloridelle immagini in arrivo, è quasi inevitabile ottenere

risultati qualitativamente disomogenei. Nel caso delnostro quotidiano “Rijn en Gouwe” e dei nostri setti-manali, questo ha portato a differenze di qualità inac-cettabili. L’unica soluzione sembrava una forte auto-mazione. IntelliTune di Agfa ha risolto questo tipo diproblemi in misura superiore al 90%, grazie alla sua

straordinaria capacità di auto-matizzare l’intero processodella correzione dell’immagi-ne. Inoltre tale processo ri-chiede ora molto meno tem-

po, anche se questo non era ilnostro obiettivo prioritario. Final-

mente riusciamo a ottenere una qua-lità uniforme delle immagini, proprio

quello che ci aspettavamo dall’adozione di IntelliTunedi Agfa”.

“Il lavoro in bianco e nero è eccellente”, affermaGarry Hughes di El Paso Times, Gannet Group, StatiUniti. “Abbiamo appena lanciato una nuova rivista set-timanale di 56 pagine a colori, ‘Car & Truck’, e sareb-be stato fisicamente impossibile creare questo prodot-to senza la velocità cui IntelliTune di Agfa ci consentedi lavorare”.

Piet Wille di Het Laatste Nieuws/Hoste N.V., Bel-gio, dichiara: “Grazie a IntelliTune, si migliora il tem-po per la produzione delle immagini 100%. Questosignifica che le immagini vengono elaborate comple-tamente in background, senza alcun intervento da par-te dell’operatore”.

Alcuni giornali in Belgio, Germania, Olanda, Po-lonia e Regno Unito per l’Europa, in Messico per l’areaNAFTA, in Argentina, Brasile e Cile per il Sudamerica,e in Australia hanno messo IntelliTune alla prova. Pertutti il responso è stato molto positivo.

In base al loro riscontro, questo prodotto può esse-re definito un notevole passo avanti per il migliora-mento dell’immagine e la gestione del colore.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

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IntelliTune fa risparmiare tempo…Rende il flusso di lavoro più razionale…Migliora del 100% il tempo di produzione delle immagini…Ci consente di migliorare la qualità globale e di ottenere prestazioni migliori per quanto riguarda ilcolore…

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Think Tank Summit: un“serbatoio” di ideeper i visitatori del Milia

Reed Midem Organisation, la società che organiz-za il Milia, il salone internazionale dei contenuti digi-tali interattivi, ha reso noto il programma definitivodel Think Tank Summit, la due giorni di conferenzeed incontri in programma il 14 e 15 febbraio 2000 pres-so il Palais des Festivals di Cannes.

Il Think Tank Summit metteràa disposizione dei visitatori delMilia di Cannes due giorni di di-battiti, forum e presentazioni alta-mente focalizzati su tutti gli aspet-ti legati allo sviluppo ed alla distri-buzione di contenuti digitali inte-rattivi, facendo incontrare le socie-tà specializzate nello sviluppo dicontenuti digitali conquelle che operano nelmercato della distribu-zione digitale tramite tvinterattiva o network a banda larga.

Il programma del Think Tank Summit è articolatoin tre filoni, ciascuno dei quali esplorerà un’area cru-ciale nel mercato dei contenuti digitali. A seguire, ri-portiamo il programma di ciascun filone.

1. Intrattenimento interattivo e giochi online

Sessioni del 14 gennaio• Sessione 1- Il mercato: statistiche, prospettive e trenddel settore per i prossimi due anni.• Sessione 2 - Strategie di sviluppo dell’“E-Entertainment” .• Sessione 3 - Produzione di contenuti creativi per imercati e le piattaforme distributive emergenti.Sessioni del 15 Febbraio:• Sessione 4: Impatto delle normative e della pirateria.

2. Internet ad alta velocità e tv interattiva

Sessioni del 14 gennaio:• Sessione - Banda larga: dati, statistiche, analisi dimercato, strategie per lo sviluppo dei contenuti.

• Sessione 2 - Internet a banda larga.• Sessione 3 - Sistemi wireless a banda larga: mobilitàsenza limiti per un mondo “senza fili”.Sessioni del 15 Febbraio:• Sessione 4 - Internet e tv interattiva: lo stato dell’ar-

te, sfide creative nello sviluppo dicontenuti.

3. pubblicità online e commer-cio elettronico

Sessioni del 14 gennaio:• Sessione 1 - Targeting dei consu-matori: cosa guardano, cosa com-prano?

• Sessione 2 - Misurazio-ni dell’audience• Sessione 3 - Pubblicitàonline: Internet e tv

interattivaSessioni del 15 gennaio:• Sessione 4 - - Privacy e Personalizzazione: il com-mercio elettronico chiude il cerchio con pubblicità emarketing.

I Forum

Oltre alle sessioni dei tre filoni principali, nell’am-bito del summit si svolgeranno una serie di businessforum, nel corso dei quali una serie di candidati pre-selezionati in cerca di partnership o di supporto finan-ziario metteranno in mostra i propri prodotti e servizi.Questi i due forum previsti:

1. Venture capital e business partnership (in colla-borazione con Laurent EDEL, Presidente, e ArnaudGOUGNE, Event Manager, Nshow (Francia);

2. Convergence Content Showcase – in collabora-zione con Annie VAN BEBBER, Presidente, DigitalMaven, e Jeannine PARKER, Presidente, The J ParkerCompany (USA).

Reed Midem Organisation11, rue du Colonel Avia - 75726 Paris Cedex 15

Tel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470http://www.milia.com

e-mail: [email protected]

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Kodak Polychrome Graphicsall’Ifra Expo 99

Una novità per l’industria dei quotidiani

In occasione dell’IFRA di Amsterdam, la KodakPolychrome Graphics ha annunciato la disponibilitàdi un innovativo sistema computer-to-plate (CtP) atecnologia termica, e del-la relativa lastra, specifi-camente studiati per unambiente produttivoestremamente esigente qual è quel-lo dei giornali.

I principali componenti del nuovosistema sono una nuova lastra termica edun nuovo plotter termico. La lastra è negativa ed è ca-ratterizzata da elevata velocità di impressione, ampialatitudine di sviluppo, tempi di preparazione più rapi-di, maggiore durata in fase di stampa e rapido riavviodopo le fermate macchina.

Il sistema di scrittura è progettato su una base mo-dulare, così che le varie componenti possono essereconfigurate per adattarsi alle particolari necessità delgiornale, permettendo di adeguare la capacità di pro-duzione del sistema alle punte di produzione. Se oc-corre accrescere la produzione di lastre, il sistema puòessere riconfigurato per soddisfare le nuove richiestedi produzione.

All’inizio della linea di lavorazione, completamen-te automatizzata, si trova il caricatore automatico dilastre, che toglie l’interfoglio ed è in grado di alimen-tare fino a tre Plotter contemporaneamente.

Ciascun Plotter può produrre fino a 80 lastre informato 341 x 511 mm per ora, a 1270 dpi. Il Plotterpuò operare con diversi formati di lastre, da un mini-mo di 290 x 470 mm ad un massimo di 650 x 960 mm.In questa gamma rientrano tutti i formati utilizzati daigiornali.

A completamento del nuovo sistema CtP per gior-nali, la Kodak Polychrome Graphics ha sviluppato unanuova lastra da stampa termica, specificamente pro-gettata per le esigenze della stampa di giornali. Graziealla innovativa tecnologia Kodak PolychromeGraphics, la nuova lastra ha una elevata durata in fase

di stampa, uguale o addirittura superiore a quella dellaben conosciuta lastra Winner, senza cottura.

Il CTP termico: i vantaggi per i quotidiani

I vantaggi delle lastretermiche sono stati chia-ramente dimostrati dallaKodak Polychrome

Graphics nelle aziende di stampacommerciali in tutto il mondo. Oggi,

questa collaudata tecnologia è final-mente disponibile anche per il mercato

dei giornali. Tra le caratteristiche vincenti delle lastretermiche ricordiamo: l’elevata qualità, la possibilitàdi effettuare le operazioni alla luce del giorno, la vastalatitudine di posa e la stabilità di trattamento. Per nontrascurare la capacità di riprodurre il punto tipografi-co in maniera estremamente fedele, la lunga durata instampa e la capacità di riavviarsi velocemente dopo lefermate di stampa.

Con le nuove lastre termiche, inoltre, occorre mi-nor tempo di preparazione, è più agevole raggiungereil registro, ed è possibile ottenere una maggioreripetibilità dei colori. Tutti questi benefici si traduco-no in maggiore qualità, risparmio di tempo, riduzionedei costi operativi.

Dopo essere state impressionate, le lastre vengonocaricate automaticamente in una sviluppatrice ad alteprestazioni, che usa uno sviluppo molto efficiente edè stata progettata per operare in linea con basse neces-sità di manutenzione. Essa ha una velocità di tratta-mento fino a 1,5 metri al minuto con diverse possibili-tà di rigenerazione automatica per soddisfare le diver-se necessità dei clienti. Vi è anche la pulizia automati-ca della sezione gommatura e quattro sezioni diasciugamento a lame di aria, per ottimizzare le altevelocità di trattamento.

Dopo il trattamento la produzione delle lastre vie-ne completata secondo le specifiche esigenze da unaunità di piegatura e punzonatura, che con la sua velo-cità di trattamento di 240 lastre per ora è in grado di

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servire tre Plotter contemporaneamente.Tra le possibilità opzionali, vanno segnalate una

stampante inkjet per marcare le lastre, un lettore dicodici a barre ed un telaio multiposizione.

Tutti i componenti della linea sono collegati insie-me da un sistema di trasporto adattabile, di alta effi-

cienza e grande affidabilità.

Con questo sistema di produzione lastre per gior-nali Kodak Polychrome Graphics propone un nuovolivello di qualità nella produzione automatizzata dilastre per i giornali.

Kodak Polychrome Graphics:non solo Computer to Plate...

Malgrado l’attuale grande interesse per il CtP, lagamma di prodotti che Kodak Polychrome Graphicsoffre all’industria dei quotidiani, e che ha presentatoin occasione dell’IFRA 99, è in grado di soddisfarel’esigenza di ogni realtà produttiva.

Produzione pagina con film ad alta velocità

Tra le novità presentate a IFRA ’99 va sicuramen-te ricordata la fotounità Marlin 63 della ECRM, cheutilizza il film Gen 5 della Kodak, distribuito esclusi-vamente dalla Kodak Polychrome Graphics, trattatoda una sviluppatrice film in linea Kodamatic ad alteprestazioni.

Il film Gen 5 della Kodak ha grande latitudine ditrattamento e stabilità anche in presenza di carichi dilavoro molto variabili. Questo è tipico della normaleattivita nei giornali e l’uso del film Gen 5 di Kodakfornisce una produzione costante e di qualità.

Il film Kodak Gen 5, grazie alle sue caratteristicherecording e rapid access, ed alla semplicità di utilizzo,è la soluzione ideale per la produzione di giornali gra-zie anche all’ abbreviato tempo di sviluppo. Con il filmGen 5 di Kodak e la nuova sviluppatrice Kodamatic,infatti, i 30 secondi di sviluppo richiesti dalle attualisviluppatrici con gli attuali film sono stati ridotti a 20secondi o meno: un concreto beneficio per la produ-zione di giornali, dove l’efficienza si misura in termi-ni di risparmio di tempo.

Ulteriore vantaggio del film Kodak Gen 5 è il suomodesto impatto ambientale: esso richiede infatti finoal 25% in meno di chimici degli altri sistemi e questo,in aggiunta al Kodak Chemical Management System(CMS), può ridurre il volume dello scarico, consen-tendo di contenere i costi di produzione e contribuen-do ad un ambiente più verde. Una nuova emulsionesul film Gen 5 riduce l’assorbimento di acqua, accele-rando l’asciugatura e facendo risparmiare tempo e de-

naro.La fotounità Marlin 63 ECRM genera immagini

ad alta velocità, con la capacità di produrre fino a 50pagine all’ora alla risoluzione di 1000 dpi. Questonotevole aumento della velocità è stato consentito dal-l’utilizzo della tecnologia Spinner Holotek con imma-gine completa e dal nuovo sistema operativomultifunzione RTOS incorporato nel Marlin 63.

In linea con la fotounità c’è la nuova sviluppatricefilm Kodamatic, basata sulla “Stealth” progettata daGlunz & Jensen per i grossi volumi di produzione deigiornali. Essa è capace di trattare più di 160 paginebroadsheet per ora, può lavorare 24 ore al giorno, e lanecessaria affidabilità è stata ottenuta con una costru-zione semplice e robusta.

Prodotti ambientali

Collegati alla sviluppatrice film nello stand IFRAdi Kodak Polychrome Graphics sono stati mostrati di-versi prodotti per l’ambiente.

Il Kodak Polychrome Graphics CMS-Mixer Multiè un sistema automatico per la miscelazione dei chi-mici liquidi, indicato per chi, come i giornali, ne uti-lizza grandi quantità. L’unità CMS-Mixer Multi for-nisce automaticamente un flusso continuo di chimicifreschi accuratamente miscelati, ed è in grado di ali-mentare sino a quattro sviluppatrici.

L’eccezionale capacità e l’alta flessibilità dell’uni-tà CMS facilita lo sviluppo in continuo di grandi quan-tità di film.

Il CMS-Fix 640 WD appartiene ad una gammacompleta di sistemi di Chemical Management, ed è ingrado di recuperare argento in modo efficiente, dandoall’utilizzatore benefici e ritorno finanziario.

Una caratteristica di questo particolare modello èil rilevamento dell’acqua di lavaggio ed il calcolo del-l’esatta quantità richiesta per lavare efficientemente il

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film. Ciò si traduce in una riduzione fino al 60% delvolume dell’acqua usata nel processo di lavaggio, conconseguente, notevole risparmio. Nel CMS-Fix 640WD vi è anche una unità filtro di sviluppo che puòtagliare il consumo di sviluppo fino al 35%. Ciò sitraduce non solo in un risparmio di costi, ma anche inuna sensibile riduzione dello scarico di chimici nel-l’ambiente.

Prove colore

La gamma di Kodak Polychrome Graphics nellaprova colore è rappresentata dal Kodak Digital ScienceDCP 9500 Desktop Colour Proofer, sistema digitaleche fornisce prove colore nel formato A3 all’interval-lo di 5 minuti per prova, e dal Kodak HQ-l-RIP basatosul software HARLEQUIN SCRIPTWORKS per pro-ve colore di alta qualità, veloci, dai colori accurati. IlColor Processor incorporato si combina con i profilicolore Kodak ICC e la prova prodotta da Kodak. Ciòpermette agli utilizzatori di tarare il sistema per ripro-durre accuratamente i risultati finali di stampa. Laripetibilità delle caratteristiche e condizioni di stampaassicura che le prove colore riproducano la paginastampata.

Produzione di stampe convenzionali

Nello stand Kodak Polychrome Graphics a IFRAè stata mostrata una linea di produzione di lastre con-venzionali Nela, per evidenziare l’incremento di pre-stazioni della lastra negativa da stampa Winner dellaKodak Polychrome Graphics.

Già largamente utilizzata nella produzione dei gior-nali quotidiani, la lastra da stampa Winner è stata mi-gliorata per dare delle prestazioni ancora migliori instampa.

Notízie sulla Kodak Polychrome Graphics

La Kodak Polychrome Graphics è un’organizza-zione mondiale con direzione in Connecticut, U.S.A.con 120.000 clienti in più di 85 paesi. Oltre 4.000 per-sone sono impiegate in tutto il mondo ed il fatturatoprevisto per il 1999 è circa 2 miliardi di dollari.

L’azienda offre uno dei più larghi portafogli di pro-dotti e sistemi e soluzioni disponibili oggi, inclusa unalarga gamma di lastre litografiche convenzionali e la-stre termiche per CtP, e distribuisce alle industrie del-la prestampa e della stampa i film per arti grafiche e leprove digitali prodotti da Kodak.

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Un piccolo Paese chepensa in grande

Non è una coincidenza che otto gruppi editorialidi giornali del Belgio su otto abbiano scelto lavia dell’alta tecnologia. Con diciotto quotidianiche si contendono 1,53 milioni di lettori, inBelgio rimanere competitivi è una strategiafondamentale.

Anche la scelta, da partedi tutte le otto aziende, diPolaris e IntelliNet Newsflowdi Agfa come soluzione per ilCTP non è una coincidenza.

Alcuni affermano che nelladecisione dei gruppi editoriali abbiaavuto un ruolo determinante il fattoche la sede centrale di Agfa si trovi in Belgio, paese incui è anche presente una forte rete di assistenza.

Secondo il direttore tecnico di uno dei giornali,tuttavia, la ragione di questa scelta sta più nel sensibi-le miglioramento della qualità e nella riduzione deicosti che la sua azienda è riuscita a realizzare.

“Quando ci si decide per questo tipo di investimen-ti, in genere si ottengono al massimo due su tre deirisultati sperati. Il più delle volte, inoltre, per avere unbeneficio se ne deve sacrificare un altro. La soluzioneintegrata di Agfa, invece, ci ha consentito di raggiun-gere tutti gli obiettivi: scadenze più strette, qualità

migliore e costi inferiori”. Un altro fattore importante,a detta del direttore tecnico di un secondo giornale, èl’utilizzo da parte di Agfa di prodotti di consumo ecomponenti di prima qualità, come Polaris e IntelliNet,per soluzioni che si integrano senza problemi nel flus-so di lavoro. Molti dei giornali hanno anche integrato

il sistema IntelliTune di Agfaper la gestione delle immagi-ni nel loro processo di produ-zione.

Ivo Dieudonne, direttorevendite della Divisione Graphic

Systems di Agfa in Belgio, ricor-da che parte del suo successo è do-

vuto al rapporto di comunicazione in-staurato con i clienti. “Cerchiamo di comprendere lereali esigenze dei nostri clienti. E non si tratta di unafrase fatta.

È il contatto continuo e professionale con i clientiche porta a un’implementazione ben progettata deicomponenti e delle soluzioni integrate.

Invece di fare tutto in una volta, presentiamo alcliente l’intero quadro e poi discutiamo su come pro-cedere, per implementare in modo graduale la solu-zione più efficiente.

Sembra tutto molto semplice ma, quando si trattadi una società che si affida alla vostra soluzione per laproduzione del suo quotidiano, non si può improvvi-sare o trascurare alcun dettaglio: né prima, né durante,né dopo l’installazione del sistema”.

È veramente insolito, per qualunque parte del mon-do, che tutte le aziende di un segmento di mercato scel-gano lo stesso fornitore.

Senza dubbio la popolarità di Agfa in Belgio è do-vuta in gran parte alla sua capacità di prendere in con-siderazione ogni aspetto del flusso di lavoro, median-te l’integrazione di prodotti Agfa e di terze parti.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

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Il Tamagotchi sta crescendo…(breve favola dal lieto fine)

“Mamma LinkServiceha visto nascere il PDF e,come con un Tamagotchi,lo ha nutrito,lo ha coccolatoe lo ha fatto crescere.Oggi è diventato un adolescente,cominciano a spuntare i primi brufoli sul suo visoed a manifestarsi i primi problemi di inserimentonel circo della vita..Come tutti i giovani,anche il piccolo PDFTamagotchiha bisogno di essere seguitoed aiutato a diventare grande..Mamma LinkService ha chiesto aiuto ad uno zio tedesco,un curioso omone che vede lontano,per crescere PDFTamagotchi in una società dovetante sono le insidie ed i trabocchetti.Oggi quindi zio OneVision e mamma LinkServicesi sono incontrati ed hanno deciso di prendere per mano, insieme,PDFTamagotchi per dischiudere ai sui giovani occhiil meraviglioso spettacolodella Vita!”

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• SVILUPPO SOFTWARE

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Internet: http//www.linkservicegroup.itE-Mail: [email protected]

Con questa breve favoletta LinkService desideracomunicare, in modo scherzoso ma allo stesso tempoufficiale, di avere raggiunto un accordo commercialecon il leader mondiale nei sistemi per il trattamento dioggetti digitali in formato PostScript e PDF:OneVision.

Nel mondo ci sono già oltre 500 aziende, in buonaparte quotidiani, periodici e grandi fotolito, che utiliz-

zano le soluzioni OneVision nel flusso produttivo.In questo numero di TecnoMedia desideriamo solo

dare una breve introduzione alle principali qualità diquesto “zio tedesco” per poi dedicarvi ampio spaziosul prossimo, dove avremo l’opportunità di raccoglie-re il contributo di vostri colleghi che, in queste setti-mane, stanno cominciando a toccare con mano questipotenti strumenti.

Troppi dialetti rendono difficile la comunicazione…

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I prodotti OneVision consentono di interpretare, controllare, ottimizzare, editare e convertire da everso i seguenti formati:

Formato Interpretare Controllare Ottimizzare Editare Convertire

PostScript livello 1 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

PostScript livello 2 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

EPS livello 1 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

EPS livello 2 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

PDF 1.1 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

PDF 1.2 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

PDF 1.3 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

Anticipare i problemi per evitarli.

Questo concetto sta alla base della scelta da partedi LinkService di un partner dello spessore diOneVision; la nostra azienda è da anni impegnata peroffrire al mercato delle soluzioni in grado di imple-mentare flussi produttivi estremamente performanti edefficienti. La trasmissione di materiali pubblicitariverso i quotidiani ed i periodici sta cominciando adassumere, finalmente, un ruolo importante anche sulterritorio italiano e, con sempre maggior frequenza,riceviamo richieste per realizzare workflow ottimizzatie sicuri.

La nostra risposta è ora fortemente potenziata gra-zie all’accordo raggiunto con OneVision in quantoquesti prodotti, uniti all’esperienza ed alla capacità diintegrazione che da sempre ci distinguono, consento-no la realizzazione di sistemi di workflow digitale as-

solutamente inediti.

Gli elementi in ingresso non vengono solamentecontrollati ma passano attraverso le seguenti fasi:

• Interpretazione• Analisi approfondita• Correzione (se e quando richiesta)• Ottimizzazione• Conversione (se e quando richiesta)

Sarebbe impossibile descrivere in poche righe laproduttività in grado di realizzare implementando que-ste nuove ed avanzate soluzioni; vi rimandiamo per-tanto ad un contatto diretto con i nostri specialisti, alnostro sito Internet (www.linkservicegroup.it/OneVision) ed al prossimo numero di TecnoMedia.

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NTG Digital:un successo al MedPrint

NTG Digital era presente al Medprint, la mostradelle tecnologie per l’industria grafica ed editorialesvoltasi a Napoli dal 27 al 31ottobre, con scanner, fotou-nità, computer-to-plate, e conil sistema di stampa digitaleXeikon, per la prima voltapresente in una manifestazio-ne fieristica nel sud Italia.L’investimento di NTGDigital, che ha credutonell’imprenditoria meridio-nale italiana, è stato ripagatodal notevole numero di visita-tori interessati alle soluzioni pro-poste dalla società specializzata inprestampa – sia per la stampa commer-ciale che per quotidiani – e nella stampadigitale a colori Xeikon.

NTG era anche l’unica società ad aver presen-tato un computer-to-plate, il rivoluzionario siste-ma XPose! della società svizzera Luscher, di cui in unsolo anno sono state installate già nove unità in Italia.

Il sistema presentato al Medprint era la versioneXPose! 120 per 8 pagine con un’area di esposizione di1100x900 mm, mentre sono disponibili anche le ver-sioni Xpose 160 e 180 con formati che vanno rispetti-vamente da 1350x1650 mm. a 1485x2030.

XPose! utilizza una testa di esposizione con 64diodi laser che operano ad una lunghezza d’onda di830 nm per lastre termiche creando punti con un dia-metro di 10 micron, per una risoluzione di 2540 dpi odi 1000 linee/cm. Unico anche il sistema che prevedela lastra fissa in un tamburo interno, mentre sono letestine laser che ruotano, con una garanzia assoluta diregistro e stabilità. Il tempo di esposizione per una la-stra a 8 pagine richiede meno di 5 minuti.

Oltre al CtP, NTG esponeva gli scanner ScanView

e le fotounità ECRM da 8 pagine “StingRay”.Molto interesse anche intorno alla Xeikon DCP/

32, il sistema di stampa digi-tale a colori a bobina attual-mente più diffuso.

Il front-end per le solu-zioni digitali sia esse di stam-pa che di Computer to Plateera rappresentato dall’inno-vativo software per la gestio-ne digitale del flusso di lavo-ro Energy WorkflowSystem studiato per

massimizzare la produttivitàdei sistemi di prestampa, in gra-

do di razionalizzare il ciclo di pro-duzione interna oltre ad agevolare lo

scambio dei dati con l’esterno e di sem-plificare i processi di creazione di archivi storici.

NTG: un partner per l’industria grafica ed edi-toriale italiana

NTG opera nel campo dei sistemi editoriali perquotidiani con ATEX, nell’area dei sistemi di gestioneOutput e CTP con AUTOLOGIC/III, nel settore degliscanner per applicazioni copydot con TECSA .

Nel campo della prestampa commerciale NTG èpresente con scanner piani e a tamburo, fotoplotter atamburo della SCANVIEW; con fotounità per DTP eCTP della ECRM, con i sistemi CTP per grandi e mediformati LUSCHER e i sistemi per la stampa digitalealta qualità XEIKON.

Per la preparazione ed i sistemi di impaginazionead alta produttività per libri e manuali, NTG proponele soluzioni XYVISION e il software per la gestionedigitale del flusso di lavoro (Moduli di Imposition,Workflow, OPI) ENERGY.

Aver creduto nel Sud ha ripagato NTG, che ha riscontrato notevole successo con la sua presenza alMedprint, proponendo la propria gamma di apparecchiature e soluzioni per la prestampa e la stampadigitale.

NTG Digital srlSede di Milano:

Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI)

tel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893Sede di Roma:

Via Taro 39 - 00199 Roma

tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469

internet: http://www.ntg.ite-mail: [email protected]

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mySAP.com:la nuova soluzione SAPper l’e-business

SAP per l’e-business

Trasformare la comunità di informazioni in unacomunità di business: è la sfida posta da Internet, de-stinata a diventare sempre più una rete aperta al mon-do degli affari. Una tendenza cheemerge anche da ricerche recenti:secondo il Dipartimento del Com-mercio americano gli utenti di In-ternet sono passati dai tre milionidel ’94 agli oltre cento milioniodierni, e raggiungeranno il mi-liardo entro il 2000. Affinché In-ternet divenga veramente una co-munità di business è necessarioche le aziende adottino gli stru-menti corretti. SAP, il maggiorproduttore di soluzioni softwareinteraziendali, fornisce questi strumenti ad aziende diogni settore e dimensione, mettendo a disposizionesoluzioni globali, scalabili e personalizzabili.

Non solo e-commerce

Lo shopping on-line, ovvero la vendita tramite In-ternet di prodotti e servizi, è solo una delle infinitepossibilità che un attento utilizzo delle tecnologie puòoffrire a un’impresa. Nuovo fenomeno di massa, ilcommercio su Internet incrementerà ancora di più larichiesta di connettività alla “rete delle reti”, sia daparte di singoli utenti sia da parte di piccole e medieaziende che sempre più spesso oggi scelgono Internetper gestire i rapporti con il proprio canale di distribu-zione, i fornitori e i partner.

mySAP.com offre alle aziende l’integrazione tra-sparente delle soluzioni SAP e di quelle di terze parti,gestendo l’intero processo di business, all’interno eall’esterno dell’azienda: dai contatti con il cliente fi-nale a tutta la catena delle attività gestionali, in mododa dare vita a un ambiente e-business integrato e glo-bale. La capacità di SAP di rilasciare soluzioni

interaziendali collaborative, personalizzate, aperte eincentrate sul cliente è il punto di forza di mySAP.com,che consente a società di qualunque dimensione e set-tore di aggregare dipendenti, clienti e partner sfruttan-do al meglio le opportunità offerte dalla nuova econo-

mia Internet. mySAP.com riflettel’impegno di SAP nei confrontidell’e-business - a sua volta unsignificativo passo avanti rispet-to all’e-commerce - man manoche le aziende cercano di esten-dere i loro investimenti tecnolo-gici per adattarsi alle caratteristi-che del mondo Internet, nel qualele esigenze di ciascun cliente de-vono essere soddisfatte immedia-tamente. Garantire un servizioottimale di questo genere richie-

de la nascita di un mercato Internet aperto e integratoin cui le aziende possano fare affidamento su fornito-ri, partner e clienti.

Con un ecosistema comprendente più di 900 part-ner, funzionalità verticali dedicate a 19 mercati e piùdi 10 milioni di utenti in tutto il mondo, SAP è in gra-do di aiutare le aziende a ricavare un vantaggiocompetitivo nell’economia Internet. Le propostemySAP.com, grazie alla flessibilità che le caratterizzae che consente loro di adattarsi alle molteplici esigen-ze aziendali, si integrano completamente nei processigestionali di un’azienda, dalle risorse umane, produ-zione e gestione finanziaria fino alle vendite e alla di-stribuzione, consentendo contemporaneamente all’im-presa di raggiungere i suoi clienti e business partner inqualunque punto lungo la supply chain e la value chain.

Un ambiente gestionale integrato basato suWeb

In seguito all’avvento di Internet, le realtà azien-dali che vogliono continuare a crescere si sono spo-state dall’integrazione intra-aziendale all’integrazio-ne virtuale. Questo aspetto richiede l’integrazione end-

SAP

Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2Centro Direzionale Colleoni

20041 Agrate Brianza - (MI)

Tel. 039/68791 Fax 039/6091005

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to-end dei vari processi: intra-aziendale (front-end eback-end), inter-aziendale (collaborazione tra sistemidifferenti) e tra settori produttivi e comunità profes-sionali. Per realizzare questa visione di integrazionevirtuale, SAP ha messo a punto e propone mySAP.com,che unifica la gamma completa delle soluzioni SAP:il commercio elettronico (SAP Business-to-BusinessProcurement, SAP Online Store), le soluzioni R/3 (ri-sorse umane, logistica, produzione, gestione finanzia-ria), le soluzioni New Dimension (gestione delle rela-zioni con la clientela, gestione strategica d’impresa,business intelligence, gestione della catena di approv-vigionamento), il knowledge management (ovvero lagestione delle informazioni) e tutte le soluzioni desti-nate ai mercati verticali.

mySAP.com è composto da quattro componentichiave:

• mySAP.com Marketplace, un hub elettronicoaperto per attività business-to-business che offreservizi alle aziende e ai professionisti che voglio-no collaborare attraverso i processi gestionali, con-durre transazioni commerciali, reperire contenutipersonalizzati e interagire nell’ambito di comuni-tà professionali. mySAP.com Marketplace forni-sce l’infrastruttura, la sicurezza, le applicazioni, iservizi e l’interoperabilità necessarie per poter con-cludere con un’unica operazione (One-StepBusiness) transazioni commerciali sempre e ovun-que.

• mySAP.com Workplace, ovvero un enterpriseportal che rappresenta un punto di accesso Webunificato per tutte le esigenze gestionali e infor-mative professionali. Si tratta di un ambiente di

lavoro personalizzato costruito sui diversi ruoliaziendali e basato su browser Web. Questa solu-zione permette di accedere - con un’unica registra-zione - a tutti gli ambienti di lavoro (sia dell’azien-da che esterni) attraverso un’interfaccia sempliceda usare e da modificare, che pone l’esatta infor-mazione o applicazione richiesta alla diretta porta-ta del mouse dell’utente.

• gli scenari gestionali mySAP.com, che consen-tono di dar vita a soluzioni collaborative attraver-so applicazioni software prodotte da SAP e da Ter-ze Parti. Gli scenari gestionali di mySAP.com in-tegrano le classiche funzionalità di processo(logistica, finanza, risorse umane), le soluzioni spe-cifiche dei diversi settori (industry solution) e leapplicazioni di front-office, business intelligencee supply chain management. Le aziende potrannocosì affrontare con facilità nuovi processi dibusiness, ridurre i costi, incrementare l’efficienzaoperativa e la produttività, migliorare il supportoalle decisioni e le partnership aziendali, miglioran-do contemporaneamente i servizi ai clienti.Gli scenari mySAP.com sono costruiti sulla basedelle esigenze dell’azienda e dei requisiti specificidi ciascun settore e assicurano un insieme di solu-zioni complete e altamente flessibili dedicate adaree quali il commercio elettronico, il CustomerRelationship Management (ovvero la gestione dellerelazioni con il Cliente), la gestione della SupplyChain e la Business Intelligence.

• hosting applicativo su Web, tramite il quale leaziende possono valutare, implementare e attivaresoluzioni mySAP.com online. Questo ambiente per-mette alle organizzazioni di costruire soluzioni ver-

Come accedere a mySAP.com

Per essere inseriti nella business directory e dare visibilità nel marketplace ai prodotti e servizi della propria

azienda, è possibile registrarsi gratuitamente a mySAP.com nel seguente modo:

• accedere al sito www.mysap.com

• selezionale “One-Step Business” sul frame di sinistra

• dalla schermata “One-Step Business” selezionare “Sign Up”

• compilare il form

• SAP notificherà via e-mail l’accettazione della vostra richiesta e potrete quindi inviare il profilo e le

soluzioni della vostra azienda che saranno pubblicate sul marketplace.

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ticali specifiche via Internet già prima dell’acqui-sto, in quanto, grazie all’hosting applicativomySAP.com, è possibile sperimentare direttamen-te online le varie soluzioni utilizzando l’InternetDemonstration and Evaluation Service (IDES)messo a punto da SAP; si possono inoltre sceglie-re le modalità di fornitura e di aggiornamento deicomponenti mySAP.com richiesti, accelerandoquindi i tempi di attivazione e riducendo i costi.

mySAP.com è nato per permettere alle aziende di

Qualche informazione su SAP

SAP è leader di mercato nel settore delle soluzioni software interaziendali. Facendo leva sulla solidità delproprio software gestionale rivolto a tutti i settori e sulla base installata di soluzioni enterprise più ampia delmondo, SAP ha realizzato mySAP.com, un ambiente gestionale aperto e collaborativo di soluzioni personalizzateon demand. mySAP.com permette alle aziende di ogni dimensione e settore di far interagire dipendenti, clientie partner per capitalizzare le opportunità offerte dalla nuova economia Internet. Con mySAP.com tutti possonosfruttare la potenza di Internet per lavorare meglio e in tempi più brevi, ottimizzare la supply chain, gestire irapporti di collaborazione strategici, ridurre il time-to-market, condividere le informazioni e incrementare laproduttività e il valore dell’azienda.

SAP è quotata su diversi listini tra cui la Borsa di Francoforte (FSE) e di New York (NYSE) con il simbolo“SAP”.

trasformare le loro attività in un vero e proprio e-business, sfruttando così al meglio le opportunità epotenzialità di Internet.

Le soluzioni software mySAP.com sono costruitesulla piattaforma SAP Internet-Business Framework,che fornisce a tutte le soluzioni mySAP.com un’in-frastruttura flessibile, aperta e basata sugli standardWeb. Le soluzioni on demand sono la caratteristicafondamentale di mySAP.com, che fornisce soluzionisoftware affidabili e scalabili in tempo reale e su ri-chiesta.

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Polaris 200debutta a IFRA

Polaris 200 è in grado difar funzionare solo una o en-trambe le teste di scrittura. Seuno dei flussi di dati front-endva fuori linea o non è pronto,Polaris 200 può produrre en-trambe le lastre usando una sola te-sta di scrittura. In questo caso, la ca-pacità è di 150 lastre l’ora.Con l’aggiunta della se-conda testa di scrittura,Agfa consente di incre-mentare notevolmente laproduzione di lastre e ga-rantisce nel contempo unaqualità costante e affida-bile. Polaris 200 è unespositore per lastre com-pletamente automatico aletto piano, dotato di unatecnologia front-endmultiplexing e di funzio-ni di automazioneaffidabili.

Grazie all’ampio for-mato di 650 x 900 mm, è possibile produrre lastre dipagine panoramiche di giornali durante il funziona-mento con una sola testa di scrittura.

Come quello di Polaris 100, anche il sistema ditrasporto delle lastre di Polaris 200 può alloggiare la-stre offset con o senza punzonatura. Capace di gestirequalunque file PostScript, Polaris 200 accetta program-mi software in formato PC, UNIX o Macintosh. Latecnologia front-end multiplexing del sistema è in gra-do di supportare l’ambiente dei giornali che ha un ele-vato volume di lavoro.

Lo scorso maggio, allafiera Newstec di Brighton,Agfa ha presentato Polaris100E, un espositore per lastrecon configurazione base.“E” sta per “entry level”

(configurazione base) e si riferiscealla minore quantità di lastre prodot-

te in un’ora (85) e a unsistema intelligente inte-grato per la rimozione delfoglio protettivo di suddi-visione delle lastre: tuttoquesto ha come risultatoun ingombro minimo.

Polaris 100 E includeun carrello “universale”polifunzionale per le la-stre e un sistema di regi-stro standard a 3 punti.Polaris 100 E può esserecomunque considerato atutti gli effetti un membrodella famiglia Polaris, inquanto offre la stessa

affidabilità e lo stesso design professionale dei suoi“fratelli” più veloci.

Polaris 100, l’espositore di lastre più venduto nelsettore dei giornali, è dotato di una tecnologia front-end multiplexing e di funzioni di automazioneaffidabili, che lo rendono un sistema digitale idealeper l’esposizione delle lastre per le applicazioni deigiornali.

Polaris 100 può produrre oltre 100 lastre di paginedi giornale (350 x 570 mm) l’ora a 1016 dpi. L’ampio

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Polaris 200 si basa sulla stessa tecnologia rigorosa e affidabile dell’intera serie Polaris.Come Polaris 100, il nuovo CTP carica due lastre alla volta. Agfa ha aggiunto a Polaris 200 unaseconda testa di scrittura e un’altra serie di componenti elettronici per la scrittura, che consentonodi produrre due lastre contempo-raneamente, con una velocità di oltre 200 lastre l’ora.

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formato di 650 x 900 mm offre la possibilità di pro-durre lastre panoramiche di pagine di giornali.

Un pre-caricatore opzionale e un sistema internoper la rimozione del foglio protettivo di suddivisionedelle lastre incrementano la produttività di un ulterio-re 50%, portandola a 149 lastre l’ora a 1016 dpi.

Le funzioni di automazione includono un sistemaper il trasporto delle lastre, che estrae da un carrello atenuta di luce due lastre di pagine singole o una lastrapanoramica e le trasporta attraverso l’unità di riprodu-zione fino alla sviluppatrice in linea.

Queste capacità consentono un funzionamento non

vigilato e incrementano significativamente la produt-tività.

Il sistema di trasporto delle lastre di Polaris 100può alloggiare lastre offset con o senza punzonatura

Le lastre dotate di punzonatura vengono caricate efissate su perni di registro retrattili, mentre le lastresenza punzonatura vengono appoggiate contro un fer-mo a tre punti, in modo da garantire un posizionamentopreciso.

Polaris 100 è anche in grado di produrre lastre pa-noramiche di giornali mediante l’uso di un carrellospeciale per lastre.

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Post-It: “Pubblicizzalo”alla massima velocità

della rotativa

Come il popolare strumento della 3M può trasfor-marsi da semplice foglietto per appunti e messaggi adefficace strumento pubblicitario.

Da anni la 3M studia le possibilità di utilizzo deifoglietti Post-It. L’ufficiomarketing ha compreso, dopoattente ricerche di mercato,che i foglietti adesivi permet-tevano di ottenere degli inso-liti risultati di risposte imme-diate agli avvisi pubblicitari,ma il solo modo di poterliapplicare sui giornali era ma-nuale.

Neanche l’essere riusciti,nel 1993, a convincere ilBoston Globe a provare adattaccare in prima pagina i foglietti Post-It prestampaticontenenti avvisi pubblicitari aiutò molto a risolvereil problema. Tre anni più tardi solamente 4 giornalinegli USA usavano questo tipo di pubblicità.

Nel 1996 vi fu un ulteriore tentativo da parte della3M, mediante un applicatore automatico per giornaliche veniva offerto gratuitamente. L’applicatore per-metteva però di ottenere una velocità inferiore alle10.000 copie/ora ed il grande rotolo comprendente ifoglietti doveva essere sostituito frequentemente. Di-versi giornali sostituirono l’applicazione manuale condegli spedizionieri ed utilizzavano i foglietti pubblici-tari per piccole zone o piccole linee di spedizione.

“E’ una situazione stagnante” afferma Don Branch,direttore di produzione per i foglietti pubblicitari Post-It. “Stiamo lavorando con OEMs (fabbriche di mac-chinari primari) per sviluppare tecnologie ad elevataautomazione”.

Oggi, a meno di venti anni della presentazione nellacosta Occidentale USA dei foglietti Post-It come ma-teriale di cancelleria, la più recente aggiornata tec-nologia permette di collocare sui giornali foglietti pub-blicitari alla massima velocità di produzione della ro-tativa. Tre sono le principali tecnologie disponibili:

* GSP Inc. sono in fase di montaggio al The Buffalo(N.Y.) News 3 dispositivi Barstrom TMC per sistemidi etichettatura che permettono di applicare i fogliettiPost-It in linea con la rotativa o con una inseritrice avelocità comprese tra 25.000 e 30.000 copie/ora.

* Hurletron lnc. medianteuna nuova Elettrocard ad ele-vata velocità permette siad’incollare schede o cartolineche di provvedere ad applica-re foglietti pubblicitari Post-It. Hurletron assicura di poterattaccare i foglietti a velocitàcomprese tra meno di 10.000fino ad 80.000 copie/ora.

* Kirk Rudy ha fabbrica-to una macchina mobile cheapplica i foglietti Post-It sul-

lo stacker, alla velocità di produzione dello stacker.Questi ritrovati tecnologici saranno sempre più ri-

chiesti man mano che un numero sempre maggiore digiornali pubblicherà messaggi pubblicitari tramitePost-it. Mr. Branch afferma che negli ultimi due anniè aumentato enormemente l’interesse per questa ap-plicazione: circa 600 quotidiani, oggi, utilizzano mes-saggi pubblicitari Post-it e circa 200 hanno effettuatocampagne di vendita per questa nuova idea.

Ma i giornali non sono il solo media interessato almessaggio pubblicitario Post-it: circa 100 cataloghicommerciali, secondo Mr. Branch, utilizzano moltospesso messaggi tramite i foglietti Post-it. Le grandiriviste del gruppo editoriale Time Warner - Time,People, Sport Illustrated - negli ultimi tempi hannopubblicato 18.000 foglietti pubblicitari Post-it per contodella General Motors.

Le riviste utilizzano i foglietti Post-it da circa cin-que anni, poiché hanno il tempo d’inserirli fuori linea.Mr. Branch sostiene che per i quotidiani è invece es-senziale applicare i foglietti alla massima velocità dirotativa.

I foglietti autoadesivi Post-It sono stati introdottiper la prima volta sulla Costa occidentale USA nel

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1979, ed un anno più tardi sono stati introdotti su tuttoil territorio nazionale.

L’obiettivo oggi è quello di prendere un articolo dicancelleria per uffici per farlo diventare un mezzo dicomunicazione pubblicitaria immediata. La ragione delsuccesso dei foglietti utilizzati come strumento pub-blicitario, secondo Mr. Branch, sta nel poter essereutilizzati con le stesse modalità di promemoria, e nel-la risposta immediatadell’utilizzatore. Le personeprendono in considerazionemolto di più i foglietti pubbli-citari Post-it, rispetto a qual-siasi altro messaggio pubbli-citario. Ciò dipende dalla fun-zione di promemoria.

Il Buffalo News si accor-se, effettuando una prova an-cora prima del montaggio delsistema per etichetteBarstrom, che la copia di gior-nale contenente un messaggiopubblicitario Post-it di solitodestava maggior interesse.Venne organizzata una picco-la diffusione zonale ad abbo-nati e subito vennero ricevuteuna dozzina di telefonate diaccettazione.

Analogamente allaElectroCard della Hurletron,il sistema d’applicazione eti-chette della Mystic Barstromè stato riprogettato per i fo-glietti Post-It come una ag-giunta al suo funzionamentooriginale. La macchina lavo-ra i foglietti Post-it come eti-chette adesive nella parte po-steriore in un flusso che sisrotola da una scatola oppureda una bobina.

L’applicazione è la stessain ambedue i casi. Il flusso deigiornali passa al disotto di unsensore, il margine piegato diciascuna copia genera un im-pulso. Questo impulso in ar-rivo fa svolgere la bobina deifoglietti Post-it che passa so-

pra una piastra. Il foglietto viene applicato e la cartaposteriore viene spostata e riavvolta.

Lincolnshire, mediante Hurletron, fece la primaprova mondiale della ElectroCard per l’applicazionedel foglietto Post-It sulla rivista Weekend, che vieneprodotta per il numero domenicale del Chicago SunTimes.

Teleflora, la rete di vendita floreale, produsse una

Un messaggio pubblicitario stampato su un foglietto adesivo Post-Ited applicato sulla pagina di un quotidiano o di una rivista ha un

impatto superiore rispetto ad un annuncio tradizionale

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pubblicità nella copertina interna e sulla prima paginaper i cataloghi floreali del giorno della Mamma. Il fo-glietto Post-it era un buono da $ 2.50 per una delleofferte floreali.

Il Direttore generale della Hurletron, Mr. David M.Klein, confessa di essere stato scettico sulla possibili-tà di utilizzo della ElectroCard - che di solito incolladelle pesanti schede sulle riviste - anche per l’applica-zione dei foglietti Post-it, che sono fatti dl carta legge-ra e sono lievemente adesivi.

“La colla fu più facile da gestire di quanto potessi-mo pensare” affermò Mr. Klein. “Realmente non è statoun grande problema trovare la soluzione. I nostri in-gegneri non sono del tipo di quelli che dicono: noi nonpossiamo risolvere quel problema, ma non esistevanessuna ragione perché non si potesse effettuare unaprova”.

La macchina ElectroCard della Hurletron lavoramediante un tamburo ed un cilindro principale in cuiil tamburo dotato di pompa di aspirazione viene sin-cronizzato alle diverse velocità della rotativa, mentre

il cilindro lavora ad un terzo della velocità della rota-tiva. Non appena viene alimentata la colla sulle sche-de, questa operazione separa le perforazioni delle sche-de e le applica nella posizione desiderata dellesegnature, alimentando la colla tramite il rullo scorre-vole.

Per l’applicazione dei foglietti Post-it i controllidel cilindro di registro devono essere posizionati di-versamente, afferma Mr. Klein. La macchina Hurletronviene alimentata tramite delle scatole che contengonocirca 40.000 foglietti Post-it. “La ragione principaleera la possibilità di applicarli in produzione in mododa evitare l’incremento del personale sulla rotativa”,afferma Mr. Klein.

Superato un altro ostacolo, la 3M può così iniziaread esaminare la barriera psicologica. In Europa, dovele schede sono state una possibilità per i quotidianiper decenni, la produzione dei foglietti Post-it non èun grande affare. Poiché i foglietti non danneggianola stampa con l’adesivo, i quotidiani europei li appli-cheranno tranquillamente sul testo.

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Novità nel settore degli scanner:AgfaScan T 5000 Plus

AgfaScan T5000 Plus incrementa la produttivitàvelocizzando i tempi di scansione e consentendo agliutenti di eseguire fino a 175 scansioni per turno. Permantenere la produttività ai massimi livelli, il sistemainclude un ASIC dedicato per l’elaborazione delle im-magini e una potente CPU PowerPC.

Telai dotati di perni di registro consentono un mon-taggio facile e preciso degli originali trasparenti.

Un coperchio provvisto di cerniera consente unrapido accesso alla scansione degli originali opachi.

I grandi formati, 305 x 432 mm per gli originaliopachi e 235 x 305 mm per quelli trasparenti, permet-

tono di eseguire velocementeil montaggio e la scansione diun’ampia gamma di origina-li. AgfaScan T5000 Plus, gra-zie al minimo ingombro, può

essere inserito facilmente inqualunque ambiente di prestampa.

Un piedistallo opzionale consen-te di avere a portata di mano

portaoriginali, telai e altri accessori.

AgfaScan T5000 Plus raggiunge una risolu-zione massima di 5.000 pixel per pollice, as-

sicurando a ogni scansione precisione ecolore a 13 bit.

La gamma dinamica più elevata,3,7D e 3,9 Dmax, fornisce inoltre ec-cellenti dettagli nelle zone scure e unariproduzione straordinaria anche deicolori più difficili.

AgfaScan T5000 Plus include la tec-nologia innovativa TwinPlate di Agfache ottimizza la scansione sia degli ori-ginali trasparenti sia di quelli opachi.

Include infine la tecnologia brevet-tata DynamicFocus di Agfa che consen-te di apportare regolazioni micro-

metriche a un piano mobile per ori-ginali trasparenti, ga-

rantendo

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una messa a fuoco corretta dell’intera immagine.La struttura dello scanner fornisce una sensibilità

notevole, senza più salti di colore, polvere e distorsio-ni che potrebbero compromettere il risultato.

Il software migliora la produttività e la qualità

Il software ColorExact di Agfa fornisce un siste-ma efficiente di elaborazione diretta o in backgroundche garantisce agli utenti una produzione senza inter-ruzioni per gli ambienti di scansione ad elevato volu-me di lavoro.

ColorExact include Power Canvas che, in unaschermata divisa a metà, visualizza un’anteprimainterattiva di tutte le correzioni apportate alle immagi-ni, in modo da consentire un controllo visivo imme-

diato. Palette estensibili forniscono un facile accessoai parametri predefiniti del sistema, agli standardaziendali e agli strumenti per una correzione del colo-re più impegnativa.

ColorExact prevede la palette Dynamic Batch chepermette agli operatori di gestire in modo dinamico ilflusso di lavoro in arrivo, modificando le priorità rapi-damente e con facilità, senza rallentare la produzione.

Riconoscendo le priorità sempre diverse che glioperatori si trovano ad affrontare, Dynamic Batch con-sente di pianificare il lavoro e di portarlo a termine nelmodo più efficiente.

AgfaScan T5000 Plus include infine il softwareColorTune di Agfa per la gestione del colore dell’inte-ro sistema.

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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i com-menti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e rac-comandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina del-l’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministra-tivi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comuni-cazione alle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, datenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di la-voro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelleaziende del settore.

Circolari

Circolare del 05-10-99 N° 72 (Mi) Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione allasperimentazione di nuove forme di vendita della stampa quotidiana eperiodica. Sedicesimo invio.

Circolare del 06-10-99 N° 73 (Mi) Segnalazioni relative a disparità delle modalità commerciali di cessionedelle pubblicazioni tra punti di vendita sperimentali e rivenditetradizionali di giornali e riviste.

Circolare del 08-10-99 N° 74 (Mi) Tariffe postali per la stampa. Previsioni contenute nel disegno di leggerelativo alla Finanziaria per l’anno 2000.

Circolare del 08-10-99 N° 75 (Mi) Sperimentazione di vendite complementari: intervento diretto dellesingole Aziende editoriali nei confronti delle Imprese di distribuzionelocale al fine di richiamarli formalmente all’osservanza della procedurastabilita per la validazione delle provvisionali e dei conguagli.

Circolare del 09-10-99 N° 68 (Rm) Sito Web della Fieg e posta elettronica.

Circolare del 11-10-99 N° 64 (Rm) Pubblicità delle attività dei ragionieri commercialisti.

Circolare del 20-10-99 N° 65 (Rm) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative allacampagna per le elezioni supplettive della Camera dei Deputati neicollegi uninominale n.12 della circoscrizione Emilia-Romagna(Bologna), n.8 della circoscrizione Toscana (Firenze), n.6 dellacircoscrizione Umbria (Terni), n. 5 della circoscrizione Basilicata(Lauria), nonché del Senato della Repubblica nel Collegio uninominalen. 6 della regione Marche (Pesaro Urbino) fissate per il giorno 28novembre 1999. Delibera n.3 del 1999 dell’Autorita’ per le garanzienelle comunicazioni (Gazzetta Ufficiale n. 247 del 20 ottobre 1999).Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative allacampagna elettorale per le elezioni dei sindaci e dei consigli comunalidi alcuni comuni della regione Sicilia, fissate per il giorno 28 novembre1999. Delibera n.4 del 1999 dell’Autorita’ per le garanzie nellecomunicazioni (Gazzetta Ufficiale n. 247 del 20 ottobre 1999).

Circolare del 21-10-99 N° 66 (Rm) Pubblicità dei medici, delle cliniche e delle case di cura. Legge 14ottobre 1999, n. 362, recante “Disposizioni urgenti in materia sanitaria”.G.U. n. 247 del 20/10/1999

Circolare del 22-10-99 N° 76 (Mi) Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione allaSperiemntazione di nuove forme di vendita della stampa.Diciassettesimo invio.

Circolare del 25-10-99 N° 77 (Mi) Risoluzioni della Commissione istituita per esaminare e monitorare

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l’andamento della sperimentazione di nuove forme di vendita dellastampa.

Circolare del 27-10-99 N° 67 (Rm) Accordo 29 settembre 1999 in materia di pari opportunità

Circolare del 09-11-99 N° 69 (Rm) 6a Conferenza internazionale sull’editoria interattiva - Zurigo 17 - 19Novembre 1999.

Circolare del 11-11-99 N° 70 (Rm) Pubblicità dei medici, delle cliniche e delle case di cura. Comunicazionedella Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degliodontoiatri

Circolare del 11-11-99 N° 71 (Rm) Stadium 2000. Lo sport incontra la piazza. Manifestazione del Centrosportivo italiano (Csi).

Circolare del 16-11-99 N° 72 (Rm) Contributo ambientale al Consorzio nazionale imballaggi (Conai).Semplificazioni nell’applicazione. Decisioni del consiglio diamministrazione del Conai dell’11 novembre 1999.

Circolare del 17-11-99 N° 78 (Mi) Sperimentazione per la vendita di giornali quotidiani e periodici.Richiesta dati.

Circolare del 25-11-99 N° 79 (Mi) Sperimentazione delle vendite nei canali complementari: proceduraper la validazione di provvisionali e conguagli: informazioni sullatipologia dei dati che Trade Lab invierà alle Aziende editoriali e sullatempistica degli invii stessi.

Circolare del 26-11-99 N° 80 (Mi) Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione allaSperimentazione di nuove forme di vendita della stampa. Diciottesimoinvio.

Circolare del 29-11-99 N° 73 (Rm) Accordo 13 ottobre 1999. Integrazioni all’intesa di rinnovo delladisciplina collettiva poligrafica.

Circolare del 01-12-99 N° 81 (Mi) Resa delle pubblicazioni: inefficacia di intese locali che si pongono incontrasto con le norme contenute nell’Accordo nazionale sulla venditadei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 01-12-99 N° 82 (Mi) Mutamenti avvenuti negli ultimi tempi all’interno dell’organizzazionenazionale di categoria dei rivenditori SI.NA.G.I.-C.G.I.L.

Circolare del 03-12-99 N° 83 (Mi) Sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa: necessità disvolgere opportune precisazioni riguardanti i diritti dei soggetticommerciali coinvolti.

Circolare del 09-12-99 N° 84 (Mi) Somme liquidate a titolo di sovrasconto natalizio: osservanza dellanormativa prescritta dall’art. 9 del vigente Accordo nazionale sullavendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 09-12-99 N° 85 (Mi) Progetto di informatizzazione delle rivendite: cenni sull’origine e sugliobiettivi del progetto, stato di avanzamento dei lavori e conseguentidecisioni assunte dalla Commissione Permanente per la Distribuzione- Sezione per la gestione coordinata della distribuzione.

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Anno 1999-2000

Gennaio-Febbraio 2000 dal al località evento organizzato da:23/1/2000 28/1/2000 Miami Beach Newspaper Operations Superconference NAA7/02/2000 11/02/2000 Boston Seybold Seminars Boston Seybold9/2/2000 12/2/2000 New Orleans Interactive Newspapers Conference E d i t o r & Publisher9/2/2000 11/2/2000 Stoccolma OnDemand IFRA14/02/2000 15/02/2000 Cannes Think.Tank Milia15/02/2000 18/02/2000 Cannes Milia 2000 Milia24/2/2000 25/2/2000 Firenze Annual Newspaper Advertising Conference WAN28/2/2000 3/2/2000 Wigtown, UK Web Offset Newspaper Production PIRA29/2/2000 1/3/2000 Darmstadt Distribution systems IFRA

Marzo-Aprile 2000 dal al località evento organizzato da:

9/3/2000 10/3/2000 Parigi Reinventing the newsroom IFRA16/3/2000 17/3/2000 Copenhagen Direct Marketing seminar INMA27/3/2000 28/3/2000 Berlino Computer to plate IFRA4/4/2000 7/4/2000 New York Newspaper in Education NAA27/4/2000 28/4/2000 Amsterdam ClassifiedAdvertisingworkshop INMA

Maggio-Giugno 2000 dal al località evento organizzato da:

23/5/2000 26/5/2000 New Orleans World Congress of Newspaper Marketing INMA5/6/2000 6/6/2000 Londra Publishing platforms IFRA11/6/2000 14/6/2000 Rio de Janeiro 53rd World Newspaper Congress WAN11/6/2000 14/6/2000 Rio de Janeiro 7th World Editor Forum WAN11/6/2000 14/6/2000 Rio de Janeiro Info Services Expo 2000 WAN17/6/2000 20/6/2000 San Francisco Connections NAA17/6/2000 20/6/2000 San Francisco Nexpo 2000 NAA17/6/2000 20/6/2000 San Francisco Marketing Conference NAA19/6/2000 22/6/2000 Ginevra IPTC 2000 Annual General Meeting IPTC27/6/2000 28/6/2000 Dadefinire IFRAITALIA IFRA-ASIG-FIEG

e non dimenticate... dal al località evento organizzato da:

4/10/2000 7/10/2000 Nizza INMA Europe Conference INMA9/10/2000 12/10/2000 Amsterdam IFRA Expo 2000 IFRA12/10/2000 13/10/2000 Amsterdam Beyondtheprintedword IFRA-WAN4/12/2000 5/12/2000 Zurigo Colour Quality IFRA

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