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Corso di Politica Economica e dello Corso di Politica Economica e dello Sviluppo Sviluppo Proff. Roberto Fanfani e Cristina Proff. Roberto Fanfani e Cristina Brasili Brasili Anno Accademico 2006-2007 Anno Accademico 2006-2007 TEORIA DELLO SVILUPPO TEORIA DELLO SVILUPPO

TEORIA DELLO SVILUPPO

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Corso di Politica Economica e dello Sviluppo Proff. Roberto Fanfani e Cristina Brasili Anno Accademico 2006-2007. TEORIA DELLO SVILUPPO. Partiamo da una domanda…. Perché il PIL pro capite non è un indicatore sufficiente per analizzare lo “sviluppo” di un Paese?. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: TEORIA DELLO SVILUPPO

Corso di Politica Economica e dello SviluppoCorso di Politica Economica e dello Sviluppo

Proff. Roberto Fanfani e Cristina BrasiliProff. Roberto Fanfani e Cristina BrasiliAnno Accademico 2006-2007Anno Accademico 2006-2007

TEORIA DELLO TEORIA DELLO SVILUPPOSVILUPPO

Page 2: TEORIA DELLO SVILUPPO

Partiamo da una domanda…..Partiamo da una domanda…..

Perché il PIL pro capite non è un indicatore sufficiente per analizzare lo “sviluppo” di un Paese?

Page 3: TEORIA DELLO SVILUPPO

Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppoIndicatori utilizzati nell’economia dello sviluppoINDICATORI FONTI

PIL pro capite in ppa Statistiche nazionali (ISTAT per l’Italia), EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

HDI indice di sviluppo umano UNDP (Human Development Report)

Indice di Gini Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

Indici di povertà UNDP (Human Development Report)

Tasso d’occupazione Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

Tasso d’attività Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD

Tasso di disoccupazione Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD

Struttura del sistema produttivo

Statistiche nazionali, WB EUROSTAT, ONU, OECD

Grado di apertura Statistiche nazionali, WB EUROSTAT,

Page 4: TEORIA DELLO SVILUPPO

Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo (continua)(continua)

INDICATORI FONTIIndicatori sugli IDE Statistiche nazionaliIndicatori sulla formazione Statistiche nazionali, ONU,

WB, EUROSTAT, UNESCO OECD

Indicatori sulla R&S e la creatività economica

Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, OECD

Indicatori sul risparmio Statistiche nazionali, WBIndicatori sugli investimenti Statistiche nazionali, WBIndicatori ambientali ONU, WB, UNDP, HDU,

OECDIndicatori sulla sanità OMS, ONU, WBIndicatori demografici OMS, OIL, WBIndicatori istituzionali ONU, WB, Trasparency

International ecc.

Page 5: TEORIA DELLO SVILUPPO

Teoria dello sviluppoTeoria dello sviluppo(frammenti)(frammenti)

CRESCITA E SVILUPPOCRESCITA E SVILUPPO ((Growth and DevelopmentGrowth and Development))

Circoli viziosi della Circoli viziosi della povertàpovertà

Poli di sviluppoPoli di sviluppo DualismoDualismo Mutamenti settorialiMutamenti settoriali Disoccupazione nascostaDisoccupazione nascosta Sviluppo tardivoSviluppo tardivo

Page 6: TEORIA DELLO SVILUPPO

CIRCOLI VIZIOSI DELLA CIRCOLI VIZIOSI DELLA POVERTA’POVERTA’

a) dal lato della domanda (bassa domanda)

b) dal lato dell’accumulazione (bassi risparmi)

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Ridotta dimensione delmercato e bassa crescitadella domanda globale

Ridotta crescita degliinvestimenti e/o dellaproduttività

Ridotta crescita del reddito pro-capite

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Bassa propensione alrisparmio e bassi livellidel risparmio

Pochi fondi per fi-nanziare investimenti

Basso livello di investimenti

Page 7: TEORIA DELLO SVILUPPO

CIRCOLI VIZIOSI DELLA CIRCOLI VIZIOSI DELLA POVERTA’POVERTA’

c) dal lato delle infrastrutture sociali

d) dal lato del capitale umano

e) dal lato della popolazione (produttiva)

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Inadeguata formazione dicapitale umano aggravatoda “fughe di cervelli”verso i paesi più ricchi

Carenza di manodo-pera qualificata; fortedisuguaglianza deiredditi

Minor sviluppo

Basso livello e bassa dinamicadel reddito pro-capite

Probabile alto tasso di crescitadella popolazione

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Scarse infrastrutturesociali

Difficoltà nel processodi industrializzazione enell’ammodernamentodell’agricoltura

Page 8: TEORIA DELLO SVILUPPO

POLI DI SVILUPPOPOLI DI SVILUPPO(Benefici)(Benefici)

Crescitadell’industria A

Espansione indu-stria B che acquistabeni o servizi da A

Espansione industria C cheproduce beni o servizi com-plementari a quelli prodottida A

Espansione indu-stria D che producebeni e servizi ac-quistati da A

Espansione industria E i cui prodottisono acquistati da individui i cuiredditi sono aumentati per l’espan-sione originaria di A e i relativieffetti indotti

Altri eventuali effettiAltri eventuali effetti creazionecreazione di nuova imprenditorialità (ad esempio addetti di nuova imprenditorialità (ad esempio addetti dell’impresa A che acquisiscono una elevata dell’impresa A che acquisiscono una elevata professionalità e si mettono in proprio)professionalità e si mettono in proprio)

Page 9: TEORIA DELLO SVILUPPO

POLI DI SVILUPPOPOLI DI SVILUPPO(Possibili Problemi)(Possibili Problemi)

Crescita di A

Possibile sottrazio-ne di forza lavoroaddestrata ad altreimprese

Possibile aumento del costodella vita e quindi dei salarimonetari per altre imprese

Possibili effetti dicongestione e in-quinamento

Crisi di altre imprese più deboli

Altri eventuali effettiAltri eventuali effetti

DISTRUZIONEDISTRUZIONE di imprenditorialità, se prevalgono gli effetti di imprenditorialità, se prevalgono gli effetti negativinegativi

““Big push” - Rosertein Rodan, “Poli di sviluppo” - PerrouxBig push” - Rosertein Rodan, “Poli di sviluppo” - Perroux

Page 10: TEORIA DELLO SVILUPPO

DUALISMO ECONOMICODUALISMO ECONOMICO

Dualismo territorialeDualismo territoriale Dualismo nel mercato del lavoroDualismo nel mercato del lavoro Dualismo industrialeDualismo industriale

Il combinarsi di questi dualismi ha Il combinarsi di questi dualismi ha creato un “creato un “mosaicomosaico” di situazioni che ” di situazioni che caratterizzano lo sviluppo economico caratterizzano lo sviluppo economico italiano.italiano.

Page 11: TEORIA DELLO SVILUPPO

MUTAMENTI SETTORIALIMUTAMENTI SETTORIALI

Progressivi mutamenti dell’ Progressivi mutamenti dell’ importanza relativa dei principali importanza relativa dei principali settorisettori AgricolturaAgricoltura IndustriaIndustria ServiziServizi

I sentieri di sviluppo non sono I sentieri di sviluppo non sono omogeneiomogenei(Colin Clark, Kutzets, Chenery)(Colin Clark, Kutzets, Chenery)

Page 12: TEORIA DELLO SVILUPPO

SVILUPPO SETTORIALE SVILUPPO SETTORIALE DeindustrializzazioneDeindustrializzazione

Anni ‘50-’60 USA-UK Anni ‘50-’60 USA-UK Anni ‘70 ITALIA Anni ‘70 ITALIA

Paesi quote elevate serviziPaesi quote elevate servizi Sud Italia: quota elevata servizi ma poca Sud Italia: quota elevata servizi ma poca

industriaindustria I rapporti fra servizi e industria non I rapporti fra servizi e industria non

sono semplici da analizzare sono semplici da analizzare Il problema è analizzare i servizi in Il problema è analizzare i servizi in

funzione dell’apparato industrialefunzione dell’apparato industriale

(Pasinetti L., “Mutamenti strutturali del (Pasinetti L., “Mutamenti strutturali del sistema produttivo: integrazione fra sistema produttivo: integrazione fra industria e settore terziario”, il Mulino industria e settore terziario”, il Mulino 19861986))

Page 13: TEORIA DELLO SVILUPPO

SVILUPPO TARDIVO SVILUPPO TARDIVO (INDUSTRIALIZZAZIONE)(INDUSTRIALIZZAZIONE)

VANTAGGIVANTAGGI Acquistare e imitare tecnologieAcquistare e imitare tecnologie

SVANTAGGISVANTAGGI Divario tecnologicoDivario tecnologico Concorrenza paesi Concorrenza paesi

industrializzatiindustrializzati Accentuato dualismoAccentuato dualismo Problemi occupazionaliProblemi occupazionali

(Fuà, “Problemi dello sviluppo tardivo in Europa” , il (Fuà, “Problemi dello sviluppo tardivo in Europa” , il Mulino 1980)Mulino 1980)

Page 14: TEORIA DELLO SVILUPPO

DISOCCUPAZIONE NASCOSTADISOCCUPAZIONE NASCOSTA Nell’agricoltura italiana non c’è stato un Nell’agricoltura italiana non c’è stato un

esodo graduale come auspicato fattore esodo graduale come auspicato fattore di sviluppo industrialedi sviluppo industriale

grande esodo e migrazioni ‘50 - ‘60grande esodo e migrazioni ‘50 - ‘60sviluppo italiano (nord del paese) , sviluppo italiano (nord del paese) , sviluppo EUROPEO (Germania) sviluppo EUROPEO (Germania)

L’aumento della PLV del 2 - 3% annuo L’aumento della PLV del 2 - 3% annuo negli anni ‘ 50 - ‘60 negli anni ‘ 50 - ‘60

Aumento dei mezzi tecnici del 4 - 5 % Aumento dei mezzi tecnici del 4 - 5 % annuoannuo

(Mottura, Pugliese, “Mezzogiorno, agricoltura, (Mottura, Pugliese, “Mezzogiorno, agricoltura, mercato del lavoro”, Il Mulino, 1970)mercato del lavoro”, Il Mulino, 1970)

(Barbero, Marotta., “Il mercato del lavoro(Barbero, Marotta., “Il mercato del lavoro agricolo”, il Mulino 1987agricolo”, il Mulino 1987

Page 15: TEORIA DELLO SVILUPPO

POLITICHE DI POLITICHE DI AGGIUSTAMENTOAGGIUSTAMENTO

Più successo sul lato del contenimento Più successo sul lato del contenimento della domandadella domanda (contraendo consumi, (contraendo consumi, investimenti e importazioni)investimenti e importazioni)

Meno successo nello sviluppo Meno successo nello sviluppo dell’offertadell’offerta e quindi su una diversa e quindi su una diversa allocazione delle risorse fra settori produttivi e allocazione delle risorse fra settori produttivi e quindi una “riforma strutturale” duraturaquindi una “riforma strutturale” duratura

Effetti indesiderati su ampi strati di Effetti indesiderati su ampi strati di popolazione, portando alla ribalta i popolazione, portando alla ribalta i problemi sociali e distributiviproblemi sociali e distributivi

Page 16: TEORIA DELLO SVILUPPO

ASCESA E DECLINO ASCESA E DECLINO DELL’ECONOMIA DELLO DELL’ECONOMIA DELLO

SVILUPPO SVILUPPO (Rosemberg & Sellier)(Rosemberg & Sellier)

In diversi paesi in via di sviluppo In diversi paesi in via di sviluppo esistevano non solo esistevano non solo riserve occulte di riserve occulte di lavorolavoro (sottoccupazione agricola)(sottoccupazione agricola)

ma anche riserve occulte di: ma anche riserve occulte di: risparmirisparmi energie imprenditorialienergie imprenditoriali altre risorsealtre risorse

Occorre però mettere in atto Occorre però mettere in atto ““strategie di sviluppo non strategie di sviluppo non equilibrato”equilibrato”

(Cfr. Hirschman 1983)(Cfr. Hirschman 1983)

Page 17: TEORIA DELLO SVILUPPO

PROGRESSO TECNICO – PROGRESSO TECNICO – INVESTIMENTI INVESTIMENTI

Gli investimenti agiscono direttamente sul ritmo dello sviluppo (par. 10.4 Valli ed. 1998)

Il progresso tecnico è agevolato da investimenti in :

Capitale fissoCapitale fisso : impianti > capacità : impianti > capacità produttiva > economie di scalaproduttiva > economie di scala

Capitale di esercizioCapitale di esercizio : macchinari : macchinari più produttivipiù produttivi

Ricerca e sviluppo di Ricerca e sviluppo di capitale umanocapitale umano http://www.lavoce.info/

Page 18: TEORIA DELLO SVILUPPO

Distribuzione del reddito e Distribuzione del reddito e benessere socialebenessere sociale

Definizione di Definizione di povero in senso assoluto povero in senso assoluto Colui che può contare in un reddito giornaliero Colui che può contare in un reddito giornaliero

non superiore ad non superiore ad 1 dollaro (2$ al giorno i valori 1 dollaro (2$ al giorno i valori correnti)correnti)

Definizione di Definizione di povero in senso relativo povero in senso relativo Quell’individuo il cui reddito equivalente è Quell’individuo il cui reddito equivalente è

inferiore al 50% del reddito individuale medio inferiore al 50% del reddito individuale medio della comunità di riferimentodella comunità di riferimento

Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill cap.12Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill cap.12

Page 19: TEORIA DELLO SVILUPPO

Distribuzione del reddito e Distribuzione del reddito e benessere socialebenessere sociale

Negli anni Novanta:Negli anni Novanta: diminuiscono le persone in condizioni di diminuiscono le persone in condizioni di

povertà assolutapovertà assoluta

aumentano le persone in condizioni di aumentano le persone in condizioni di povertà relativapovertà relativa

Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill cap.12cap.12

Page 20: TEORIA DELLO SVILUPPO

Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

“ “Lo sviluppo può essere visto come Lo sviluppo può essere visto come un processo di espansione delle un processo di espansione delle libertà reali godute dagli esseri libertà reali godute dagli esseri umani” (umani” (Introduzione pag.9 )Introduzione pag.9 )

Questa definizione dello sviluppo si Questa definizione dello sviluppo si contrappone ad altre visioni più limitativecontrappone ad altre visioni più limitative

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

Page 21: TEORIA DELLO SVILUPPO

Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

La crescita del PNL e del reddito La crescita del PNL e del reddito individuale sono solo gli strumenti per per individuale sono solo gli strumenti per per espandere le libertàespandere le libertà

Il punto fondamentale del ragionamento di Il punto fondamentale del ragionamento di Sen è costituito dalle Sen è costituito dalle capabilities o tradotto capabilities o tradotto dalle dalle capacitazionicapacitazioni

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

Page 22: TEORIA DELLO SVILUPPO

Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

Povertà come INCAPACITAZIONEPovertà come INCAPACITAZIONE

Il reddito basso è significativo solo sul piano Il reddito basso è significativo solo sul piano strumentalestrumentale

La relazione tra basso reddito e basse La relazione tra basso reddito e basse capacitazioni varia da una comunità all’altra: capacitazioni varia da una comunità all’altra: infatti la relazione risente fortemente dell’età del infatti la relazione risente fortemente dell’età del soggetto, dei ruoli sessuali e sociali, della località, o soggetto, dei ruoli sessuali e sociali, della località, o di altri fattori di cui la persona non controlla le di altri fattori di cui la persona non controlla le variazioni.variazioni.

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

Page 23: TEORIA DELLO SVILUPPO

Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

Povertà come INCAPACITAZIONEPovertà come INCAPACITAZIONE

Anche la valutazione della disuguaglianza assume Anche la valutazione della disuguaglianza assume quindi connotati diversiquindi connotati diversi

La disuguaglianza dei redditi può differire anche La disuguaglianza dei redditi può differire anche in modo sostanziale dalle disuguaglianze in diversi in modo sostanziale dalle disuguaglianze in diversi spazi (spazi (mancanze di libertàmancanze di libertà))

L’esempio importante è la disuguaglianza nei livelli L’esempio importante è la disuguaglianza nei livelli di disoccupazionedi disoccupazione

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

Page 24: TEORIA DELLO SVILUPPO

Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

DISOCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE E INCAPACITAZIONEINCAPACITAZIONE

Nelle economie europee l’alto livello di Nelle economie europee l’alto livello di disoccupazione rappresenta un problema disoccupazione rappresenta un problema di disuguaglianza altrettanto importante di di disuguaglianza altrettanto importante di quello della distribuzione del redditoquello della distribuzione del reddito

Negli Stati Uniti c’è una situazione molto Negli Stati Uniti c’è una situazione molto diversa maggiore, disuguaglianza dei diversa maggiore, disuguaglianza dei redditi ma minore disoccupazioneredditi ma minore disoccupazione

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

Page 25: TEORIA DELLO SVILUPPO

TEORIA DELLO SVILUPPOTEORIA DELLO SVILUPPO

Riferimenti bibliografici:

Studiare V. Valli, Politica Economica Carocci Ed. 2005; cap.1 e i cap.4 paragrafi 4.1, 4.2, 4.3,4.4, 4.5, 4.6, 4.9

Letture Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi

Mondadori 2000; Mondadori 2000; Introduzione e primo capitoloIntroduzione e primo capitolo