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Terapie Strumentali in Fisioterapia
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Dott. Enrico Carrara
TERAPIA FISICA
STRUMENTALE
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Sono perturbazioni che trasportano energia nello spazio, variabili nel tempo.
Si propagano molto velocemente, anche in assenza di materia.
L’onda elettromagnetica è caratterizzata dalla presenza simultanea di un
CAMPO ELETTRICO e di un CAMPO MAGNETICO
Entrambi i campi sono sostenuti da sorgenti che fungono da GENERATORI
Possono avere una propagazione libera senza essere confinata in uno
spazio oppure guidata confinato artificialmente
LE ONDE ELETTRO
MAGNETICHE
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In ambito medico e fisioterapico vi sono terapie che
utilizzano onde elettromagnetiche per veicolare
energia ai tessuti
Le onde penetrano nei mezzi materiali sino a
profondità che dipendono dalla loro frequenza
e dal tipo di mezzo su cui l’onda incide
Onde Elettromagnetiche
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ORIGINE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Tutti i corpi fisici emettono e ricevono radiazioni,
hanno quindi un:POTERE EMISSIVO
POTERE ASSORBENTE
Questi fattori dipendono dalla COMPOSIZIONE
ATOMICA e dalla TEMPERATURA del corpo
Onde Elettromagnetiche
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ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’ONDA
1. Il PERIODO (π) è il Tempo impiegato per un
oscillazione completa dell’onda (sec)
2. La LUNGHEZZA D’ONDA (λ) è lo Spazio percorso
dall’onda in un periodo (metri)
3. La FREQUENZA (ν) è il numero di Oscillazioni
dell’onda al secondo (Hertz)
Onde Elettromagnetiche
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INTERAZIONE ONDE-MATERIA
Nel vuoto, la propagazione delle onde è uniforme, mentre nella
materia si hanno interazioni col mezzo attraversato.
Nella materia le onde sono più pentetranti quanto maggiore è
la lunghezza d’onda e minore è la frequenza
I fenomeni che un’onda subisce nell’interazione
sono:
RIFLESSIONE
RIFRAZIONE
ASSORBIMENTO
Onde Elettromagnetiche
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Le Terapie Fisiche Strumentali
• Ipertermie
Infrarossi
Onde Radio
Onde Corte (Marconi)
Micro onde (Radar)
Ipertermia Computerizzata Termostatizzata
• Diatermia
Trasferimento energetico capacitivo e resistivo
(TCR)
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• Magnetoterapia
• Ultrasuono Terapia
• Elettroterapia
Ionoforesi
Antalgica
Di stimolazione
• Laserterapia
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L’IPERTERMIA
E’ una terapia fisica che consiste nello
sviluppare, in una determinata parte del
corpo, il calore necessario a fornire un
effetto terapeutico, facendo sì che le zone
circostanti non subiscano variazioni di
temperatura
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EFFETTI DEL CALORE SUI PRINCIPALI
TESSUTI DELL’APPARATO LOCOMOTORE
Tessuto muscolare
- Incrementa il proprio volume ematico favorendo lo scambio
metabolico tra le cellule e il circolo con rimozione dei cataboliti
- Incremento dell’ossigeno e dell’attività aerobica
- Favorisce il rilassamento muscolare riducendo il tono (↑ Golgi ↓
Fusi)
- Aumenta il modulo elastico del sistema fasciale
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Tessuto tendineo
- Incremento dell’estensibilità per le modificazioni plastiche delle
fibre collagene
↓
Modificazioni reversibili con il ritorno alla temperatura ai valori
fisiologici
↓
Importanza di dare seguito a un programma adeguato di
chinesiterapia
Tessuto osseo
- Grazie all’iperemia favorisce la guarigione dei focolai di frattura
e in generale il trofismo dell’osso (Maini, 1992; Leon,1993)
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE DELL’IPERTERMIA
- Contratture: eventi sportivi recenti
problemi posturali
- Artrosi
- Lesioni Muscolari: dirette
(sub acute) indirette
- Tendiniti e capsuliti: ↑ circolazione locale e
(croniche) ossigenazione
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CONTROINDICAZIONI
Assolute:
- Dispositivi endocorporei sensibili alle onde radio
(pacemaker cardiaco, protesi uditive, protesi o mezzi di sentesi
metallici nella stessa zona o in vicinanza della zona di trattamento)
- Insufficienza circolatoria di grado medio grave
- Infezioni locali o sistemiche (TBC)
- Neoplasie maligne
- Zone cutanee con anestesia termodolorifica
Relative:
- Aree ipoestesiche
- Aree ischemiche
- Fase acuta di malattie infiammatorie
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Infrarossi
Termoterapia esogena
- Onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda e frequenze
localizzate in prossimità della banda del visibile, oltre la banda
del rosso
- Lunghezze tra i 7700 A e 1 mm
- Generatori NATURALI e ARTIFICIALI
Infrarossi
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GENERATORI ARTIFICIALI non luminosi
Es. Lampade ad incandescenza filtrate
Le radiazioni sono più penetranti quanto maggiore è
la lunghezza d’onda.
L’ENERGIA trasportata dalla radiazione si trasforma
in CALORE sui tessuti grazie a fenomeni di
conduzione e convezione.
Infrarossi
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- Vasodilatazione locale: si manifesta come eritema (12-24h)
- Rilassamento muscolare: favorisce la funzionalità del
tessuto
- Effetto analgesico: le terminazioni nocicettive innalzano la
soglia di scarica per aumenti di al massimo 2-3°
EFFETTI LOCALI
Infrarossi
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- Aumento del metabolismo: Maggior consumo di ossigeno
per effetto dell’aumento delle attività metaboliche dell’organismo.
- Diminuzione della Pressione Arteriosa: aumento della
vasodilatazione
- Incremento della sudorazione: contrasto all’aumento di T
corporea
EFFETTI GENERALI
Infrarossi
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TRASFERIMENTO ENERGETICO
CAPACITIVO E RESISTIVO (TCR)
E’ una termoterapia endogena che utilizza frequenze comprese tra
0,45 MHz e 0,6 MHz, nella banda delle onde radio.
Il pricipio è quello di un CONDENSATORE, si crea per effetto joule un
innalzamento di temperatura localizzato in prossimità del dielettrico,
mediante un’energia termica non erogata dall’esterno, ma generata
all’interno delle sorgenti ioniche
TCR
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In base al tipo di elettrodo sono possibili 2 distinti sistemi di erogazione dell’energia:
SISTEMA CAPACITIVO
Muscoli e vasi
SISTEMA RESISTIVO
Osso, tendini, aponevrosi e
legamenti
TCR
Dielettrico
Neutro
Capacitivo Resistivo
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PARAMETRI DI TRATTAMENTO
Le modalità capacitiva e resistiva , a parità di frequenza, possono
essere erogate a diversi livelli energetici che corrispondono a precisi
effetti.
1. Basso livello energetico (50-100 W)
- Effetto biostimolante, ↑ consumo di ATP e di O2 e
attivazione indiretta del microcircolo;
- Effetto antalgico, per azione sui nocicettori;
- Scarso effetto termico
2. Medio livello energetico (100-200 W)
- Effetto biostimolante
- Iniziale effetto termico con incremento del
metabolismo, microiperemia e incremento
dell’ossigenazione
3. Alto livello energetico (200-300 W)
- Importante effetto termico
- Scarso effetto biostimolante
TCR
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Gli effetti biologici indotti dal sistema TCR sono quelli tipici
della termoterapia endogena:
• Antalgico, per azione diretta sui nocicettori e per incremento della
secrezione di endorfine
• ↓ delle contratture e delle rigidità articolari
• ↑ dell’elasticità del tessuto connettivo
• ↑ del metabolismo cellulare
• Iperemia profonda con:
• ↑ dell’afflusso di O2 e sostanze nutritive
• ↑ del wash-out dei cataboliti tossici
• ↑ della velocità di riassorbimento di edemi e
versamenti
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MODALITA’ DI TRATTAMENTO
L’elettrodo attivo, in sistema capacitivo, viene mobilizzato manualmente
per favorire la dispersione termica dei tessuti
Viene utilizzata una crema specifica ad alta conducibilità
Le diverse dimensioni dell’elettrodo attivo consentono una differente
densità di potenza e di adattamento alle diverse superfici da trattare
La durata di ciascuna seduta dipende dalle dimensioni dell’area da
trattare (es. zona 40cmx40cm: 8’ in capacitivo e 4’ in resistivo).
Circa 10 sedute a cadenza giornaliera o giorni alterni
Potenza in funzione della patologia
Iniziare in fase sub acuta o cronica (dopo 24-48h)
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
• Lesioni muscolari, tendinee e legamentose non
in fase acuta
• Contratture
• Tendinopatie sub acute
• Rigidità articolari e artrosi
• Patologie venose e linfatiche
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CONTROINDICAZIONI
• Presenza di pacemaker o di protesi acustiche
• Alterazioni della coagulazione
• Oggetti metallici
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MAGNETOTERAPIA- La magnetoterapia utilizza onde elettromagnetiche di bassissima frequenza
(ELF)
In Fisioterapia si utilizza un conduttore metallico avvolto in una serie di spire, il
solenoide, percorso da una corrente variabile.
Si crea quindi un campo magnetico per induzione.
- La magnetoterapia eroga campi magnetici variabili nel tempo, mono-
direzionali, a bassa intensità, definiti CEMP (Campi Elettromagnetici Pulsati)
- I segnali elettrici impiegati per la generazione del campo magnetico
possono essere di forma rettangolare o semisinusoidale
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CARATTERISTICHE
1. FREQUENZA
Basse frequenze per scopi stimolanti (5 Hz – 72 Hz)
Alte frequenze per fini analgesici (300 Hz – 700 Hz)
2. INTENSITA’
E’ in relazione all’estensione del campo che a sua volta
dipende dalle dimensioni del solenoide (almeno 30 Gauss)
3. TEMPO DI TRATTAMENTO
Varia in funzione della patologia, 4-8 ore al giorno per 20-30 giorni
Magnetoterapia
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Solenoide a tunnel
Quando si vuole trattare globalmente una regione
corporea che non presenti lesioni ben localizzate
Solenoide a disco
Utilizzato per strutture superficiali e di piccole dimensioni (es. punti trigger)
METODICA CON SOLENOIDE UNICO
Magnetoterapia
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Campo magnetico unico con linee di forza parallele
E’ indicata per il trattamento di lesioni ben orientate nello
spazio (frattura ossea lineare, interruzione tronco nervoso etc..)
METODICA A DUE SOLENOIDI CONTRAPPOSTI
Magnetoterapia
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-I solenoidi devono essere il più possibili paralleli fra loro e alla
minima distanza dalla lesione
-Orientare adeguatamente i solenoidi, che devono essere in fase
(attenzione alla «N»)
- Le bobine più diffuse hanno un diametro di 15 cm e normalmente
si utilizza una frequenza di 72 Hz
SUGGERIMENTI
EFFETTI
Trofico a basse frequenze
Analgesico ad alte frequenze
Magnetoterapia
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INDICAZIONI
• Ritardo di consolidazione e pseudoartrosi
• Osteonecrosi
• Artrosi
• Algodistrofia
• Osteoporosi per l’azione eccito-metabolica che esercitano nei
confronti del tessuto osseo (Cruess, 1983)
• Dolore
CONTROINDICAZIONIAssolute
• Portatori di Pacemaker cardiaco o
altri elettrostimolatori a permanenza
• Portatori di patologie tumorali attive
• Portatori di Morbo di Paget
Relative
• Sono stati segnalati fenomeni di
intolleranza generica: sonnolenza,
irrequietezza, insonnia e nausea.
Magnetoterapia
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ULTRASUONOTERAPIA
L’onda sonora è un movimento oscillatorio generato da una vibrazione di un
mezzo a caratteristiche elastiche
Ha bisogno di un mezzo fisico con cui propagarsi, non si trasmettono nel
vuoto
Tra tutti i parametri dell’onda la frequenza è quella che meglio la identifica
poiché rimane indipenente dalle caratteristiche fisiche del mezzo
attraversato interagendo, con quest’ultimo mediante gradienti di pressione.
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La produzione artificiale di ultrasuoni si ha grazie alle proprietà
piezoelettriche dei cristalli di quarzo, che si deformano quando sono sottoposti
a un campo elettrico.
L’energia applicata al cristallo viene regolata dalla differenza di potenziale
applicata dal generatore.
Le vibrazioni vengono poi trasmesse a un diffusore metallico
EFFETTI BIOLOGICI DELLE ONDE SONORE
Effetto termico Effetto meccanico:
Frammentazione
Emulsione
Compressione
Cavitazione
Ultrasuonoterapia
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PARAMETRI DI TRATTAMENTO
- La forma della superficie corporea
- La frequenza: i valori maggiormente utilizzati sono 3
MHz e 1 MHz.
3 MHz – convoglia notevole quota energetica nelle
regioni corporee superificiali penetrando
per 3-4 cm (cute, sottocute, muscolo)
1 MHz – meno dotata di energia ma più penetrante,
anche fino a 5 cm (osso)
- L’intensità: che è proporzionale alla profondità
- La superficie dell’erogatore: dipende dalle dimensioni dell’organo da
trattare
Ultrasuonoterapia
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MODALITA’ DI TRATTAMENTO
- L’erogatore viene applicato direttamente alla cute con
l’interposizione di gel
- Si esegue un massaggio circolare con lo strumento
- L’intensità consigliata è di 1,5 – 3 W/cm²
- Il tempo di trattamento è all’incirca di 10 minuti
- E’ possibile l’applicazione statica
Modalità diretta
Modalità indiretta
- Viene utilizzata per trattare superfici irregolari (mani e piedi)
- Necessita di una bacinella con acqua a temperatura corporea (37°)
- La testina è posizionata a pochi cm dalla zona da trattare
- Maggiore potenza e tempo di trattamento
Ultrasuonoterapia
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Effetto antidemigeno ↘edemi post-traumatici
ematomi organizzati
Effetto fibrolitico ↘cicatrici e cheloidi
processi flogistici sub acuti e cronici
(tendinopatie e borsiti)
Effetto termico ↘contratture muscolari
CONTROINDICAZIONI
- Portatori di peacemaker cardiaco - Osteoporosi
- Presenza di cartilagini fertili - Neoplasie maligne
- Presenza di impianti protesici o mezzi di sintesi metallici
Ultrasuonoterapia
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ELETTROTERAPIA
In fisioterapia è utilizzata per:
- Veicolare i farmaci ionizzati attraverso la cute;
- Ridurre la percezione del dolore;
- Stimolare i tessuti eccitabili
La corrente elettrica è lo spostamento di cariche elettriche in un mezzo
conduttore, che si determina qualora si stabilisca una differenza di potenziale
dalle estremità.
I parametri base che la definiscono sono:
• L’intensità (I) Ampere
• La resistenza (R) Ohm
• La forza elettromotrice (V) Volt
I parametri che invece definiscono ciascun segnale elettrico sono:
• Forma
• Frequenza
• Intensità
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EFFETTO ELETTROLITICO: LA IONOFORESI
L’elettrolisi è la migrazione di ioni, gli anioni verso il polo positivo (anodo) e i
cationi verso il polo negativo (catodo) determinata dall’applicazione di una ddp
a una soluzione elettrolitica
Questo fenomeno è utilizzato per veicolare sostanze medicamentose
attraverso la cute
La ionoforesi classica utilizza un segnale elettrico continuo e polarizzato
La penetranza dei farmaci nella cute dipende da:
a. Caratteristiche del farmaco
b. Caratteristiche della cute
c. Apparecchiatura utilizzata.
Elettroterapia
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a. Fattori dipendenti dal farmaco
- Il farmaco deve essere idrosolubile e disponibile in una concentrazione ottimale (1-
2%)
- Non deve essere messo in competizione con altre sostanze similari (solo acqua
distillata per la diluizione)
- Considerare il segno di carica , positivo o negativo, del principio attivo del farmaco,
che va posto all’elettrodo avente lo stesso segno di carica del principio attivo
b. Fattori dipendenti dalle caratteristiche della cute
Necessario sgrassare la superficie della pelle con una soluzione alcolica
c. Fattori dipendenti dalle caratteristiche tecniche
La densità superficiale di corrente deve essere compresa tra 0,05 mA/cm²
e 0,2 mA/cm²
Elettroterapia
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- Il farmaco contenente il principio attivo viene diluito con acqua distillata all’1-2%
- L’elettrodo deve essere posizionato a circa 10-20 cm dal primo
- Si aumenta l’intensità di corrente fino a quando il paziente non avverte un
‘formicolio’ non fastidioso.
- Durata del trattamento: 10-15 min
MODALITA’ DI TRATTAMENTO
Elettroterapia
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PRECAUZIONI PER LA IONOFORESI
• Allergie ai farmaci (locali e/o sistemiche)
• Ipersensibilità alla corrente
• Attenzione alla vicinanza di mezzi di sintesi
CONTROINDICAZIONI
• Portatore di pacemaker
Elettroterapia
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Le correnti utilizzate sono:
• Le correnti diadinamiche
• Le correnti interferenziali
• TENS
ELETTROTERAPIA ANTALGICA
Elettroterapia
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Le correnti diadinamiche sono monodirezionali e a bassa
frequenza (50 Hz)
Agiscono soprattutto in funzione dell’iperpolarizzazione
che determinano al polo positivo
L’elettrodo attivo (anodo), viene posizionato sul punto
dolente, mentre l’elettrodo negativo viene posto
distalmente o in opposizione. Entrambe gli elettrodi sono
posizionati sulla cute mediante interposizione di una
spugna inumidita
Le sedute durano 10-15 min
A. LE CORRENTI DIADINAMICHE
Elettroterapia
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B. LA TENS
- L’acronimo TENS significa Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation
- L’obiettivo è di eccitare selettivamente le fibre di grosso calibro di tipo A
- Gate Control → inibizione nocicettiva
- Sono onde a forma rettangolare a bassissima frequenza (1Hz – 150Hz)
-In relazione alla frequenza si hanno:
TENS CLASSICA
TENS ENDORFINICA
Elettroterapia
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I 2 elettrodi vengono posizionati sulla cute con l’interposizione di un gel
conduttore, oppure sono autoadesivi
L’elettrodo a polarità negativa deve essere posto in corrispondenza della
zona origine del dolore, mentre quello positivo nella zona di irradiazione
Si possono utilizzare anche 4 elettrodi in contrapposizione
L’intensità è soggettiva ed eventualmente modificata nel corso della seduta
per evitare fenomeni di accomodazione
Il tempo è di minimo 30 min
MODALITA’ DI TRATTAMENTO
Elettroterapia
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• Nevralgie
• Processi flogistici
• Artrosi
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
• Pacemaker
• Lesioni cutanee
• Infezioni
• Attenzione alle zone con mezzi di sintesi
CONTROINDICAZIONI
Elettroterapia
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ELETTROTERAPIA DI STIMOLAZIONE A BASSA
FREQUENZA
Sono correnti che hanno come substrato biologico i tessuti eccitabili:
• Tessuto nervoso
• Tessuto muscolare
Fibre muscolari e nervose hanno diverse caratteristiche e in relazione
alle caratteristiche dell’impulso possiamo eccitare selettivamente le une e
non le altre
Muscoli normoinnervati (correnti neofaradiche e rettangolari)
• Amiotrofia
• Rinforzo muscolare
Muscoli denervati e parzialmente denervati (correnti triangolari)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Elettroterapia
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SCHEDA GENERALE DI TRATTAMENTO
Polarità – Il polo negativo è lo stimolante per eccellenza
Tempo attivo – E’ la durata dell’impulso
Pausa – Almeno di durata uguale al tempo attivo
Tempo di trattamento – Da 20 a 60 min per un totale di 10-20 sedute
Preparazione – Detergere la cute e depilare
Porre gli elettrodi agli estremi del ventre muscolare
parallelamente alle fibre muscolari
La stimolazione più efficace si ottiene con il muscolo in
contrazione isometrica e a una lunghezza intermedia
Elettroterapia
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Amiotrofia
- Il target biologico sono le fibre di tipo I ‘lente’
- Sono previste una breve fase di riscaldamento, una fase di lavoro e
una fase di rilassamento
MODALITA’ DI TRATTAMENTO DEI MUSCOLI
NORMO INNERVATI
Tonolisi
- Trattamento per le contratture muscolari
- L’obiettivo è incrementare la vascolarizzazione muscolare facilitando il wash
out dei cataboliti tossici
- La durata è all’incirca di 20 minuti
Rinforzo muscolare
- Il target sono le fibre di tipo II.
- Si utilizzano segnali con tempo attivo più lungo rispetto ai precedenti, con
frequenze tetanizzanti per le fibre veloci
-Le fasi sono le stesse del programma per l’amiotrofia
Elettroterapia
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LASERTERAPIA
Si utilizzano radiazioni luminose collocate attorno alla banda della luce
visibile, dall’ultravioletto all’infrarosso.
E’ un’emissione di onde elettromagnetiche: i fotoni vengono
naturalmente emessi dagli atomi a seguito dell’eccitazione degli
elettroni che si spostano su orbite enrgetiche più elevate.
Queste onde hanno la stessa frequenza e direzione
Laserterapia
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IL MEZZO ATTIVO
- E’ costituito da sostanze che, eccitate, generano il fascio fotonico
- La composizione del mezzo attivo determina la lunghezza d’onda
della radiazione
- Può presentarsi in tutti gli stati della materia:
• Gassoso → He-Ne, Co2
• Plasma → Argon, stato in cui gli elettroni sono separati dalla
materia
• Liquido → Laser a coloranti
• Solido → Neodimio YAG, semiconduttori o diodici
Laserterapia
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MODALITA’ DI EROGAZIONE
Modalità continua → laser a bassa potenza
Modalità pulsata → laser ad alta potenza
ENERGIA
Tra i vari parametri la densità di energia e’ quello che ci
permette di interpretare al meglio i protocolli dei diversi tipi di
laserterapia
Si esprime in J/cm²
Laserterapia
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EFFETTI BIOLOGICI DEI LASER
Laserterapia
La prima interazione avviene con la cute: spessore, colore e
lucentezza ne alterano l’assorbimento.
L’assorbimento è reso grazie all’interazione dell’emissione laser con
particolari molecole presenti nel tessuto, i cromofori.
I cromofori endogeni più noti sono: l’acqua, la melanina, l’emoglobina,
le proteine e gli amminoacidi.
Effetti fotochimici
L’energia assorbita è in grado di provocare modificazioni biochimiche
nel tessuto irradiato. In particolare a livello cellulare viene favorita
l’attivazione enzimatica, l’incremento della sintesi degli acidi nucleici e
delle proteine e l’incremento degli scambi metabolci.
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Nell’intervallo termico compreso tra 42°C e 46°C il metabolismo rallenta
progressivamente fino a fermarsi con danni tissutali reversibili.
Effetti fotomeccanici
L’interazione tra un impulso luminoso ad alta enrgia e un mezzo fisico
genera la formazione di onde elastiche di pressione che si propagano
con la stessa direzione.
Effetti fototermici
Il riscaldamento dei tessuti avviene per conversione dell’energia
elettromeccanica in energia termica. Gli effetti del riscaldamento
tissutale dipendono dall’intensità, dalla lunghezza d’onda e dal tempo di
esposizione alla radiazione.
Gli incrementi di T fino a 42°C promuovono gli effetti anabolici,
analgesici e antifiammatori.
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EFFETTI TERAPEUTICI DEI LASER
Effetto anti-infiammatorio e antidemigeno
Creano un iperemia attiva, aumentando il calibro e diminuendo la
permeabilità di vasi linfatici e capilari. Si ha un effetto ‘wash out’ sulle
sostanze pro-infiammatorie. Viene incrementato l’apporto di ossigeno
e di sostanze nutritizie ai tessuti lesi, elementi essenziali nei processi
riparativi.
Effetto antalgico
Diverse teorie:
• Blocco del potenziale d’azione dei nocicettori
• L’iperemia promuove il drenaggio di sostanze algogene
• Gate control
• Produzione di sostanze morfino-mimetiche che hanno attività
analgesica
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Effetto biostimolante
Favorisce i processi energetici cellulari per l’aumento di sintesi di
ATP a partire dall’ADP.
Da diversi studi emerge che la luce laser promuove la replicazione
cellulare e la sintesi di RNA e proteine (es collagene), facilitando i
processi riparativi.
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NORME GENERALI DI TRATTAMENTO
• Radere la zona da trattare
• Pulire la cute
• Durante l’uso del manipolo a scansione mantenere lo strumento
perpendicolare
• Nell’uso di scanner automatici aumentare il dosaggio del 20% rispetto
alla scansione manuale per via di un erogazione meno perpendicolare
• Non utilizzare matite colorate o markers
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CONTROINDICAZIONI
L’occhio è l’organo maggiormente a rischio.
Operatore e paziente utilizzano particolari occhiali.
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE
• Trattamento di zone in prossimità dell’occhio
• Trattamento di zone in prossimità dell’utero in pz gravide
• Pazienti neoplastici
CONTROINDICAZIONI REALTIVE
• Cute con flogosi infettiva o allergia in atto