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Powerpoint Templates Page 1 Powerpoint Templates Dott. Enrico Carrara TERAPIA FISICA STRUMENTALE

Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Dott. Enrico Carrara

TERAPIA FISICA

STRUMENTALE

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Sono perturbazioni che trasportano energia nello spazio, variabili nel tempo.

Si propagano molto velocemente, anche in assenza di materia.

L’onda elettromagnetica è caratterizzata dalla presenza simultanea di un

CAMPO ELETTRICO e di un CAMPO MAGNETICO

Entrambi i campi sono sostenuti da sorgenti che fungono da GENERATORI

Possono avere una propagazione libera senza essere confinata in uno

spazio oppure guidata confinato artificialmente

LE ONDE ELETTRO

MAGNETICHE

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In ambito medico e fisioterapico vi sono terapie che

utilizzano onde elettromagnetiche per veicolare

energia ai tessuti

Le onde penetrano nei mezzi materiali sino a

profondità che dipendono dalla loro frequenza

e dal tipo di mezzo su cui l’onda incide

Onde Elettromagnetiche

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ORIGINE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE

Tutti i corpi fisici emettono e ricevono radiazioni,

hanno quindi un:POTERE EMISSIVO

POTERE ASSORBENTE

Questi fattori dipendono dalla COMPOSIZIONE

ATOMICA e dalla TEMPERATURA del corpo

Onde Elettromagnetiche

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ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’ONDA

1. Il PERIODO (π) è il Tempo impiegato per un

oscillazione completa dell’onda (sec)

2. La LUNGHEZZA D’ONDA (λ) è lo Spazio percorso

dall’onda in un periodo (metri)

3. La FREQUENZA (ν) è il numero di Oscillazioni

dell’onda al secondo (Hertz)

Onde Elettromagnetiche

Page 6: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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INTERAZIONE ONDE-MATERIA

Nel vuoto, la propagazione delle onde è uniforme, mentre nella

materia si hanno interazioni col mezzo attraversato.

Nella materia le onde sono più pentetranti quanto maggiore è

la lunghezza d’onda e minore è la frequenza

I fenomeni che un’onda subisce nell’interazione

sono:

RIFLESSIONE

RIFRAZIONE

ASSORBIMENTO

Onde Elettromagnetiche

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Le Terapie Fisiche Strumentali

• Ipertermie

Infrarossi

Onde Radio

Onde Corte (Marconi)

Micro onde (Radar)

Ipertermia Computerizzata Termostatizzata

• Diatermia

Trasferimento energetico capacitivo e resistivo

(TCR)

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• Magnetoterapia

• Ultrasuono Terapia

• Elettroterapia

Ionoforesi

Antalgica

Di stimolazione

• Laserterapia

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L’IPERTERMIA

E’ una terapia fisica che consiste nello

sviluppare, in una determinata parte del

corpo, il calore necessario a fornire un

effetto terapeutico, facendo sì che le zone

circostanti non subiscano variazioni di

temperatura

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EFFETTI DEL CALORE SUI PRINCIPALI

TESSUTI DELL’APPARATO LOCOMOTORE

Tessuto muscolare

- Incrementa il proprio volume ematico favorendo lo scambio

metabolico tra le cellule e il circolo con rimozione dei cataboliti

- Incremento dell’ossigeno e dell’attività aerobica

- Favorisce il rilassamento muscolare riducendo il tono (↑ Golgi ↓

Fusi)

- Aumenta il modulo elastico del sistema fasciale

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Tessuto tendineo

- Incremento dell’estensibilità per le modificazioni plastiche delle

fibre collagene

Modificazioni reversibili con il ritorno alla temperatura ai valori

fisiologici

Importanza di dare seguito a un programma adeguato di

chinesiterapia

Tessuto osseo

- Grazie all’iperemia favorisce la guarigione dei focolai di frattura

e in generale il trofismo dell’osso (Maini, 1992; Leon,1993)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE DELL’IPERTERMIA

- Contratture: eventi sportivi recenti

problemi posturali

- Artrosi

- Lesioni Muscolari: dirette

(sub acute) indirette

- Tendiniti e capsuliti: ↑ circolazione locale e

(croniche) ossigenazione

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CONTROINDICAZIONI

Assolute:

- Dispositivi endocorporei sensibili alle onde radio

(pacemaker cardiaco, protesi uditive, protesi o mezzi di sentesi

metallici nella stessa zona o in vicinanza della zona di trattamento)

- Insufficienza circolatoria di grado medio grave

- Infezioni locali o sistemiche (TBC)

- Neoplasie maligne

- Zone cutanee con anestesia termodolorifica

Relative:

- Aree ipoestesiche

- Aree ischemiche

- Fase acuta di malattie infiammatorie

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Infrarossi

Termoterapia esogena

- Onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda e frequenze

localizzate in prossimità della banda del visibile, oltre la banda

del rosso

- Lunghezze tra i 7700 A e 1 mm

- Generatori NATURALI e ARTIFICIALI

Infrarossi

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GENERATORI ARTIFICIALI non luminosi

Es. Lampade ad incandescenza filtrate

Le radiazioni sono più penetranti quanto maggiore è

la lunghezza d’onda.

L’ENERGIA trasportata dalla radiazione si trasforma

in CALORE sui tessuti grazie a fenomeni di

conduzione e convezione.

Infrarossi

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- Vasodilatazione locale: si manifesta come eritema (12-24h)

- Rilassamento muscolare: favorisce la funzionalità del

tessuto

- Effetto analgesico: le terminazioni nocicettive innalzano la

soglia di scarica per aumenti di al massimo 2-3°

EFFETTI LOCALI

Infrarossi

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- Aumento del metabolismo: Maggior consumo di ossigeno

per effetto dell’aumento delle attività metaboliche dell’organismo.

- Diminuzione della Pressione Arteriosa: aumento della

vasodilatazione

- Incremento della sudorazione: contrasto all’aumento di T

corporea

EFFETTI GENERALI

Infrarossi

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TRASFERIMENTO ENERGETICO

CAPACITIVO E RESISTIVO (TCR)

E’ una termoterapia endogena che utilizza frequenze comprese tra

0,45 MHz e 0,6 MHz, nella banda delle onde radio.

Il pricipio è quello di un CONDENSATORE, si crea per effetto joule un

innalzamento di temperatura localizzato in prossimità del dielettrico,

mediante un’energia termica non erogata dall’esterno, ma generata

all’interno delle sorgenti ioniche

TCR

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In base al tipo di elettrodo sono possibili 2 distinti sistemi di erogazione dell’energia:

SISTEMA CAPACITIVO

Muscoli e vasi

SISTEMA RESISTIVO

Osso, tendini, aponevrosi e

legamenti

TCR

Dielettrico

Neutro

Capacitivo Resistivo

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PARAMETRI DI TRATTAMENTO

Le modalità capacitiva e resistiva , a parità di frequenza, possono

essere erogate a diversi livelli energetici che corrispondono a precisi

effetti.

1. Basso livello energetico (50-100 W)

- Effetto biostimolante, ↑ consumo di ATP e di O2 e

attivazione indiretta del microcircolo;

- Effetto antalgico, per azione sui nocicettori;

- Scarso effetto termico

2. Medio livello energetico (100-200 W)

- Effetto biostimolante

- Iniziale effetto termico con incremento del

metabolismo, microiperemia e incremento

dell’ossigenazione

3. Alto livello energetico (200-300 W)

- Importante effetto termico

- Scarso effetto biostimolante

TCR

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Gli effetti biologici indotti dal sistema TCR sono quelli tipici

della termoterapia endogena:

• Antalgico, per azione diretta sui nocicettori e per incremento della

secrezione di endorfine

• ↓ delle contratture e delle rigidità articolari

• ↑ dell’elasticità del tessuto connettivo

• ↑ del metabolismo cellulare

• Iperemia profonda con:

• ↑ dell’afflusso di O2 e sostanze nutritive

• ↑ del wash-out dei cataboliti tossici

• ↑ della velocità di riassorbimento di edemi e

versamenti

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MODALITA’ DI TRATTAMENTO

L’elettrodo attivo, in sistema capacitivo, viene mobilizzato manualmente

per favorire la dispersione termica dei tessuti

Viene utilizzata una crema specifica ad alta conducibilità

Le diverse dimensioni dell’elettrodo attivo consentono una differente

densità di potenza e di adattamento alle diverse superfici da trattare

La durata di ciascuna seduta dipende dalle dimensioni dell’area da

trattare (es. zona 40cmx40cm: 8’ in capacitivo e 4’ in resistivo).

Circa 10 sedute a cadenza giornaliera o giorni alterni

Potenza in funzione della patologia

Iniziare in fase sub acuta o cronica (dopo 24-48h)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE

• Lesioni muscolari, tendinee e legamentose non

in fase acuta

• Contratture

• Tendinopatie sub acute

• Rigidità articolari e artrosi

• Patologie venose e linfatiche

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CONTROINDICAZIONI

• Presenza di pacemaker o di protesi acustiche

• Alterazioni della coagulazione

• Oggetti metallici

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MAGNETOTERAPIA- La magnetoterapia utilizza onde elettromagnetiche di bassissima frequenza

(ELF)

In Fisioterapia si utilizza un conduttore metallico avvolto in una serie di spire, il

solenoide, percorso da una corrente variabile.

Si crea quindi un campo magnetico per induzione.

- La magnetoterapia eroga campi magnetici variabili nel tempo, mono-

direzionali, a bassa intensità, definiti CEMP (Campi Elettromagnetici Pulsati)

- I segnali elettrici impiegati per la generazione del campo magnetico

possono essere di forma rettangolare o semisinusoidale

Page 26: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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CARATTERISTICHE

1. FREQUENZA

Basse frequenze per scopi stimolanti (5 Hz – 72 Hz)

Alte frequenze per fini analgesici (300 Hz – 700 Hz)

2. INTENSITA’

E’ in relazione all’estensione del campo che a sua volta

dipende dalle dimensioni del solenoide (almeno 30 Gauss)

3. TEMPO DI TRATTAMENTO

Varia in funzione della patologia, 4-8 ore al giorno per 20-30 giorni

Magnetoterapia

Page 27: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Solenoide a tunnel

Quando si vuole trattare globalmente una regione

corporea che non presenti lesioni ben localizzate

Solenoide a disco

Utilizzato per strutture superficiali e di piccole dimensioni (es. punti trigger)

METODICA CON SOLENOIDE UNICO

Magnetoterapia

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Campo magnetico unico con linee di forza parallele

E’ indicata per il trattamento di lesioni ben orientate nello

spazio (frattura ossea lineare, interruzione tronco nervoso etc..)

METODICA A DUE SOLENOIDI CONTRAPPOSTI

Magnetoterapia

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-I solenoidi devono essere il più possibili paralleli fra loro e alla

minima distanza dalla lesione

-Orientare adeguatamente i solenoidi, che devono essere in fase

(attenzione alla «N»)

- Le bobine più diffuse hanno un diametro di 15 cm e normalmente

si utilizza una frequenza di 72 Hz

SUGGERIMENTI

EFFETTI

Trofico a basse frequenze

Analgesico ad alte frequenze

Magnetoterapia

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INDICAZIONI

• Ritardo di consolidazione e pseudoartrosi

• Osteonecrosi

• Artrosi

• Algodistrofia

• Osteoporosi per l’azione eccito-metabolica che esercitano nei

confronti del tessuto osseo (Cruess, 1983)

• Dolore

CONTROINDICAZIONIAssolute

• Portatori di Pacemaker cardiaco o

altri elettrostimolatori a permanenza

• Portatori di patologie tumorali attive

• Portatori di Morbo di Paget

Relative

• Sono stati segnalati fenomeni di

intolleranza generica: sonnolenza,

irrequietezza, insonnia e nausea.

Magnetoterapia

Page 31: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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ULTRASUONOTERAPIA

L’onda sonora è un movimento oscillatorio generato da una vibrazione di un

mezzo a caratteristiche elastiche

Ha bisogno di un mezzo fisico con cui propagarsi, non si trasmettono nel

vuoto

Tra tutti i parametri dell’onda la frequenza è quella che meglio la identifica

poiché rimane indipenente dalle caratteristiche fisiche del mezzo

attraversato interagendo, con quest’ultimo mediante gradienti di pressione.

Page 32: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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La produzione artificiale di ultrasuoni si ha grazie alle proprietà

piezoelettriche dei cristalli di quarzo, che si deformano quando sono sottoposti

a un campo elettrico.

L’energia applicata al cristallo viene regolata dalla differenza di potenziale

applicata dal generatore.

Le vibrazioni vengono poi trasmesse a un diffusore metallico

EFFETTI BIOLOGICI DELLE ONDE SONORE

Effetto termico Effetto meccanico:

Frammentazione

Emulsione

Compressione

Cavitazione

Ultrasuonoterapia

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PARAMETRI DI TRATTAMENTO

- La forma della superficie corporea

- La frequenza: i valori maggiormente utilizzati sono 3

MHz e 1 MHz.

3 MHz – convoglia notevole quota energetica nelle

regioni corporee superificiali penetrando

per 3-4 cm (cute, sottocute, muscolo)

1 MHz – meno dotata di energia ma più penetrante,

anche fino a 5 cm (osso)

- L’intensità: che è proporzionale alla profondità

- La superficie dell’erogatore: dipende dalle dimensioni dell’organo da

trattare

Ultrasuonoterapia

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MODALITA’ DI TRATTAMENTO

- L’erogatore viene applicato direttamente alla cute con

l’interposizione di gel

- Si esegue un massaggio circolare con lo strumento

- L’intensità consigliata è di 1,5 – 3 W/cm²

- Il tempo di trattamento è all’incirca di 10 minuti

- E’ possibile l’applicazione statica

Modalità diretta

Modalità indiretta

- Viene utilizzata per trattare superfici irregolari (mani e piedi)

- Necessita di una bacinella con acqua a temperatura corporea (37°)

- La testina è posizionata a pochi cm dalla zona da trattare

- Maggiore potenza e tempo di trattamento

Ultrasuonoterapia

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Effetto antidemigeno ↘edemi post-traumatici

ematomi organizzati

Effetto fibrolitico ↘cicatrici e cheloidi

processi flogistici sub acuti e cronici

(tendinopatie e borsiti)

Effetto termico ↘contratture muscolari

CONTROINDICAZIONI

- Portatori di peacemaker cardiaco - Osteoporosi

- Presenza di cartilagini fertili - Neoplasie maligne

- Presenza di impianti protesici o mezzi di sintesi metallici

Ultrasuonoterapia

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ELETTROTERAPIA

In fisioterapia è utilizzata per:

- Veicolare i farmaci ionizzati attraverso la cute;

- Ridurre la percezione del dolore;

- Stimolare i tessuti eccitabili

La corrente elettrica è lo spostamento di cariche elettriche in un mezzo

conduttore, che si determina qualora si stabilisca una differenza di potenziale

dalle estremità.

I parametri base che la definiscono sono:

• L’intensità (I) Ampere

• La resistenza (R) Ohm

• La forza elettromotrice (V) Volt

I parametri che invece definiscono ciascun segnale elettrico sono:

• Forma

• Frequenza

• Intensità

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EFFETTO ELETTROLITICO: LA IONOFORESI

L’elettrolisi è la migrazione di ioni, gli anioni verso il polo positivo (anodo) e i

cationi verso il polo negativo (catodo) determinata dall’applicazione di una ddp

a una soluzione elettrolitica

Questo fenomeno è utilizzato per veicolare sostanze medicamentose

attraverso la cute

La ionoforesi classica utilizza un segnale elettrico continuo e polarizzato

La penetranza dei farmaci nella cute dipende da:

a. Caratteristiche del farmaco

b. Caratteristiche della cute

c. Apparecchiatura utilizzata.

Elettroterapia

Page 38: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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a. Fattori dipendenti dal farmaco

- Il farmaco deve essere idrosolubile e disponibile in una concentrazione ottimale (1-

2%)

- Non deve essere messo in competizione con altre sostanze similari (solo acqua

distillata per la diluizione)

- Considerare il segno di carica , positivo o negativo, del principio attivo del farmaco,

che va posto all’elettrodo avente lo stesso segno di carica del principio attivo

b. Fattori dipendenti dalle caratteristiche della cute

Necessario sgrassare la superficie della pelle con una soluzione alcolica

c. Fattori dipendenti dalle caratteristiche tecniche

La densità superficiale di corrente deve essere compresa tra 0,05 mA/cm²

e 0,2 mA/cm²

Elettroterapia

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- Il farmaco contenente il principio attivo viene diluito con acqua distillata all’1-2%

- L’elettrodo deve essere posizionato a circa 10-20 cm dal primo

- Si aumenta l’intensità di corrente fino a quando il paziente non avverte un

‘formicolio’ non fastidioso.

- Durata del trattamento: 10-15 min

MODALITA’ DI TRATTAMENTO

Elettroterapia

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PRECAUZIONI PER LA IONOFORESI

• Allergie ai farmaci (locali e/o sistemiche)

• Ipersensibilità alla corrente

• Attenzione alla vicinanza di mezzi di sintesi

CONTROINDICAZIONI

• Portatore di pacemaker

Elettroterapia

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Le correnti utilizzate sono:

• Le correnti diadinamiche

• Le correnti interferenziali

• TENS

ELETTROTERAPIA ANTALGICA

Elettroterapia

Page 42: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Le correnti diadinamiche sono monodirezionali e a bassa

frequenza (50 Hz)

Agiscono soprattutto in funzione dell’iperpolarizzazione

che determinano al polo positivo

L’elettrodo attivo (anodo), viene posizionato sul punto

dolente, mentre l’elettrodo negativo viene posto

distalmente o in opposizione. Entrambe gli elettrodi sono

posizionati sulla cute mediante interposizione di una

spugna inumidita

Le sedute durano 10-15 min

A. LE CORRENTI DIADINAMICHE

Elettroterapia

Page 43: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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B. LA TENS

- L’acronimo TENS significa Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation

- L’obiettivo è di eccitare selettivamente le fibre di grosso calibro di tipo A

- Gate Control → inibizione nocicettiva

- Sono onde a forma rettangolare a bassissima frequenza (1Hz – 150Hz)

-In relazione alla frequenza si hanno:

TENS CLASSICA

TENS ENDORFINICA

Elettroterapia

Page 44: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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I 2 elettrodi vengono posizionati sulla cute con l’interposizione di un gel

conduttore, oppure sono autoadesivi

L’elettrodo a polarità negativa deve essere posto in corrispondenza della

zona origine del dolore, mentre quello positivo nella zona di irradiazione

Si possono utilizzare anche 4 elettrodi in contrapposizione

L’intensità è soggettiva ed eventualmente modificata nel corso della seduta

per evitare fenomeni di accomodazione

Il tempo è di minimo 30 min

MODALITA’ DI TRATTAMENTO

Elettroterapia

Page 45: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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• Nevralgie

• Processi flogistici

• Artrosi

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

• Pacemaker

• Lesioni cutanee

• Infezioni

• Attenzione alle zone con mezzi di sintesi

CONTROINDICAZIONI

Elettroterapia

Page 46: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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ELETTROTERAPIA DI STIMOLAZIONE A BASSA

FREQUENZA

Sono correnti che hanno come substrato biologico i tessuti eccitabili:

• Tessuto nervoso

• Tessuto muscolare

Fibre muscolari e nervose hanno diverse caratteristiche e in relazione

alle caratteristiche dell’impulso possiamo eccitare selettivamente le une e

non le altre

Muscoli normoinnervati (correnti neofaradiche e rettangolari)

• Amiotrofia

• Rinforzo muscolare

Muscoli denervati e parzialmente denervati (correnti triangolari)

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Elettroterapia

Page 47: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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SCHEDA GENERALE DI TRATTAMENTO

Polarità – Il polo negativo è lo stimolante per eccellenza

Tempo attivo – E’ la durata dell’impulso

Pausa – Almeno di durata uguale al tempo attivo

Tempo di trattamento – Da 20 a 60 min per un totale di 10-20 sedute

Preparazione – Detergere la cute e depilare

Porre gli elettrodi agli estremi del ventre muscolare

parallelamente alle fibre muscolari

La stimolazione più efficace si ottiene con il muscolo in

contrazione isometrica e a una lunghezza intermedia

Elettroterapia

Page 48: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Amiotrofia

- Il target biologico sono le fibre di tipo I ‘lente’

- Sono previste una breve fase di riscaldamento, una fase di lavoro e

una fase di rilassamento

MODALITA’ DI TRATTAMENTO DEI MUSCOLI

NORMO INNERVATI

Tonolisi

- Trattamento per le contratture muscolari

- L’obiettivo è incrementare la vascolarizzazione muscolare facilitando il wash

out dei cataboliti tossici

- La durata è all’incirca di 20 minuti

Rinforzo muscolare

- Il target sono le fibre di tipo II.

- Si utilizzano segnali con tempo attivo più lungo rispetto ai precedenti, con

frequenze tetanizzanti per le fibre veloci

-Le fasi sono le stesse del programma per l’amiotrofia

Elettroterapia

Page 49: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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LASERTERAPIA

Si utilizzano radiazioni luminose collocate attorno alla banda della luce

visibile, dall’ultravioletto all’infrarosso.

E’ un’emissione di onde elettromagnetiche: i fotoni vengono

naturalmente emessi dagli atomi a seguito dell’eccitazione degli

elettroni che si spostano su orbite enrgetiche più elevate.

Queste onde hanno la stessa frequenza e direzione

Laserterapia

Page 50: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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IL MEZZO ATTIVO

- E’ costituito da sostanze che, eccitate, generano il fascio fotonico

- La composizione del mezzo attivo determina la lunghezza d’onda

della radiazione

- Può presentarsi in tutti gli stati della materia:

• Gassoso → He-Ne, Co2

• Plasma → Argon, stato in cui gli elettroni sono separati dalla

materia

• Liquido → Laser a coloranti

• Solido → Neodimio YAG, semiconduttori o diodici

Laserterapia

Page 51: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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MODALITA’ DI EROGAZIONE

Modalità continua → laser a bassa potenza

Modalità pulsata → laser ad alta potenza

ENERGIA

Tra i vari parametri la densità di energia e’ quello che ci

permette di interpretare al meglio i protocolli dei diversi tipi di

laserterapia

Si esprime in J/cm²

Laserterapia

Page 52: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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EFFETTI BIOLOGICI DEI LASER

Laserterapia

La prima interazione avviene con la cute: spessore, colore e

lucentezza ne alterano l’assorbimento.

L’assorbimento è reso grazie all’interazione dell’emissione laser con

particolari molecole presenti nel tessuto, i cromofori.

I cromofori endogeni più noti sono: l’acqua, la melanina, l’emoglobina,

le proteine e gli amminoacidi.

Effetti fotochimici

L’energia assorbita è in grado di provocare modificazioni biochimiche

nel tessuto irradiato. In particolare a livello cellulare viene favorita

l’attivazione enzimatica, l’incremento della sintesi degli acidi nucleici e

delle proteine e l’incremento degli scambi metabolci.

Page 53: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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Nell’intervallo termico compreso tra 42°C e 46°C il metabolismo rallenta

progressivamente fino a fermarsi con danni tissutali reversibili.

Effetti fotomeccanici

L’interazione tra un impulso luminoso ad alta enrgia e un mezzo fisico

genera la formazione di onde elastiche di pressione che si propagano

con la stessa direzione.

Effetti fototermici

Il riscaldamento dei tessuti avviene per conversione dell’energia

elettromeccanica in energia termica. Gli effetti del riscaldamento

tissutale dipendono dall’intensità, dalla lunghezza d’onda e dal tempo di

esposizione alla radiazione.

Gli incrementi di T fino a 42°C promuovono gli effetti anabolici,

analgesici e antifiammatori.

Page 54: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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EFFETTI TERAPEUTICI DEI LASER

Effetto anti-infiammatorio e antidemigeno

Creano un iperemia attiva, aumentando il calibro e diminuendo la

permeabilità di vasi linfatici e capilari. Si ha un effetto ‘wash out’ sulle

sostanze pro-infiammatorie. Viene incrementato l’apporto di ossigeno

e di sostanze nutritizie ai tessuti lesi, elementi essenziali nei processi

riparativi.

Effetto antalgico

Diverse teorie:

• Blocco del potenziale d’azione dei nocicettori

• L’iperemia promuove il drenaggio di sostanze algogene

• Gate control

• Produzione di sostanze morfino-mimetiche che hanno attività

analgesica

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Effetto biostimolante

Favorisce i processi energetici cellulari per l’aumento di sintesi di

ATP a partire dall’ADP.

Da diversi studi emerge che la luce laser promuove la replicazione

cellulare e la sintesi di RNA e proteine (es collagene), facilitando i

processi riparativi.

Page 56: Terapie Strumentali in Fisioterapia

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NORME GENERALI DI TRATTAMENTO

• Radere la zona da trattare

• Pulire la cute

• Durante l’uso del manipolo a scansione mantenere lo strumento

perpendicolare

• Nell’uso di scanner automatici aumentare il dosaggio del 20% rispetto

alla scansione manuale per via di un erogazione meno perpendicolare

• Non utilizzare matite colorate o markers

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CONTROINDICAZIONI

L’occhio è l’organo maggiormente a rischio.

Operatore e paziente utilizzano particolari occhiali.

CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE

• Trattamento di zone in prossimità dell’occhio

• Trattamento di zone in prossimità dell’utero in pz gravide

• Pazienti neoplastici

CONTROINDICAZIONI REALTIVE

• Cute con flogosi infettiva o allergia in atto