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terza area e alternanza scuola-lavoro Vicenza, IPSS Montagna 22 aprile 2008 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE Riva di Biasio S. Croce 1299 - 30135 VENEZIA Ufficio II – Rapporti con la Regione e Progetti europei a cura di annamaria pretto

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terza area e alternanza scuola-lavoro

Vicenza, IPSS Montagna22 aprile 2008

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONEUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO

DIREZIONE GENERALE Riva di Biasio  S. Croce 1299  -   30135 VENEZIA

Ufficio II – Rapporti con la Regione e Progetti europei

a cura di annamaria pretto

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ASL negli istituti professionali

alcuni istituti professionali veneti stanno attuando da due anni progetti di Alternanza Scuola Lavoro

li rivolgono a studenti del biennio postqualifica

i curricola degli IPS sono già caratterizzati dai moduli professionalizzanti della Terza Area

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alternanza scuola lavoro terza area: quale rapporto?

due percorsi tra loro indipendenti? due percorsi complementari? due percorsi sovrapponibili?

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la terza area, in Veneto

È riconosciuta dalla Regione Veneto come percorso formativo, grazie al Progetto Intesa firmato da Regione e Ministero nel 1994

comporta, dopo un esame a conclusione delle 600 ore previste per il biennio postqualifica, il conseguimento di una qualifica di III livello europeo

delle 600 ore: 360 sono dedicate a moduli “teorici” – di cui 160 ore a moduli di base, “comuni” ai diversi profili - e 240 ore allo stage

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la terza area, in Veneto

nel 2003 la Terza Area è stata rivisitata, per una revisione dei profili professionali

i moduli teorici sono stati descritti sulla base dei seguenti criteri: prerequisiti obiettivi contenuti metodologie didattiche modalità di verifica

Lo stage è stato descritto sulla base dei seguenti criteri: obiettivi modalità di valutazione

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azione formativa 2007 sul tema asl in terza area

realizzata dall’USR per il Veneto da febbraio a maggio 2007 e da gennaio ad aprile 2008, rivolta ai docenti referenti degli IPS veneti

rilettura della Terza Area alla luce dei tratti che contraddistinguono l’ASL

confronto tra le norme di riferimento dei due percorsi

punto della situazione della terza area nel 2008: punti di forza e criticità

una prima proposta operativa

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l’alternanza scuola-lavoro nel D.M. 15 aprile 1994

“Per il sapere professionale … la scuola trova il suo referente fondamentale nelle organizzazioni produttive … per le opportunità di realizzare esperienze di alternanza scuola-lavoro

E’ nelle imprese che, per lo sviluppo della tecnologia, si evolve il sapere professionale”

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terza area e ASL le competenze della Regione

TERZA AREA

spetta alla Regione, secondo le esigenze del territorio e le logiche di mercato, l'individuazione delle specifiche professionalità ...

ALTERNANZA

[restano] ferme le competenze delle regioni e delle province autonome … in materia di programmazione territoriale dell'offerta formativa

D.M. 15 APRILE 1994 D.L.vo 15 APRILE 2005, n. 77

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terza area e ASL aspetti comuni

responsabilità della scuola periodi di formazione in aula e periodi di

apprendimento mediante esperienze di lavoro

integrazione con la didattica curricolare integrazione con la realtà economica attenzione all’acquisizione di competenze

professionali da parte degli studenti flessibilità dell’orario riconoscimento, nella valutazione, dei

risultati conseguiti nei percorsi di ASL e di Terza Area

certificazione, (modalità diverse)

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autonomia e responsabilità della scuola

TERZA AREA

attenta programmazione degli interventi da realizzare, … svolta con gli strumenti e le modalità proprie dell'esercizio dell'autonomia dell'istituto.

ALTERNANZA

I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa

D.M. 15 APRILE 1994 D.L.vo 15 APRILE 2005, n. 77

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scuola - lavoro

TERZA AREA

[le] attività scuola-lavoro … dovrebbero costituire il nucleo centrale dell'intervento …

ALTERNANZA

percorsi in alternanza … si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro

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curricolarità dei percorsi

TERZA AREA

dal punto di vista dell'ordinamento curricolare la terza area concorre a costituire tempo-scuola a tutti gli effettiglobale coerenza dell'itinerario formativo

ALTERNANZA

I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati

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integrazione con la realtà economica

TERZA AREA

… studio di strumenti di coinvolgimento con esponenti nel mondodella produzione … nella programmazionedi interventi formativi mirati e delle attività scuola-lavoro …

ALTERNANZA

… convenzioni con … imprese, …associazioni di rappresentanza, …camere di commercio,industria, artigianato e agricoltura, … enti … ivi inclusi quellidel terzo settore ….

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acquisizione di professionalità

TERZA AREA

itinerario formativo finalizzato all'acquisizione di professionalità definite

ALTERNANZA

arricchire la formazione acquisitanei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenzespendibili anche nel mercato del lavoro

D.M. 15 APRILE 1994 D.L.vo 15 APRILE 2005, n. 77

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flessibilità

TERZA AREA

la quota di curricolo relativa all'intervento … si svincola dalle logiche organizzative della scansione settimanale del tempo scuola; ... moduli … da svolgere nei modi e nei tempi definiti in sede progettuale…

ALTERNANZA

I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro

D.M. 15 APRILE 1994 D.L.vo 15 APRILE 2005, n. 77

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certificazione

TERZA AREA

ciascun istituto certifica ... gli ambiti di specifica professionalità frequentati dagli allievi

ALTERNANZA

Le istituzioni scolastiche o formative rilasciano, a conclusione dei percorsi in alternanza,… una certificazione relativa alle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro

D.M. 15 APRILE 1994 D.L.vo 15 APRILE 2005, n. 77

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personalizzazione

TERZA AREA

occorre fondare una scuola capace di processi formativi ed itinerari didattici articolati su momenti di diversa densità e velocità

ALTERNANZA

progetto educativo personalizzato relativo al percorso scolastico o formativo

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il corso 2007 ha mirato

all’esplorazione della terza area attraverso la lente dell’alternanza

a scoprire o ri-scoprire valenze rimosse o trascurate nella terza area

ad individuare eventuali contatti tra terza area e alternanza

a sviluppare innovazione in terza area in sintonia con l’alternanza

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risultati del corso 2007

i corsisti

sono pervenuti a nuove conoscenze e competenze attraverso la comunicazione e la cooperazione

hanno sviluppato la capacità di riflettere sulla propria esperienza di insegnamento nei percorsi di terza area e di alternanza

hanno esplicitato l’esigenza di risorse, sinergie e diverse soluzioni a problemi didattico-educativi e formativi non ancora risolti

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terza area e alternanza, confronto necessario rispetto a …

aspetti formativi e didattici risultati di apprendimento verifica e di valutazione - riconoscimento

dell’equivalenza formativa integrazione a livello di discipline e/o di

aree disciplinari coinvolgimento degli studenti coinvolgimento delle figure

educative

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asl in terza area per la rimotivazione dei giovani

Terza Area: criticità rilevate, considerate fattori di demotivazione

frontalità come approccio esclusivo in aula difficile integrazione dei moduli eccessiva standardizzazione scarsa l’integrazione di TA con le specifiche

discipline delle Aree Comune e d’Indirizzo mancanza di riconoscimento dei moduli

come crediti da parte del mondo del lavoro

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asl in terza area per un apprendimento efficace

Terza Area: criticità rilevate, considerate fattori di non efficacia per l’apprendimento

competenze personali trasversali e di base, percepite come alternative, e non parte di quelle professionali

insufficiente spazio dedicato alla progettazione del percorso

disattenzione per l’integrazione con l’attività progettuale del consiglio di classe

scarsa dimestichezza a progettare moduli per competenze

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asl in terza area per un apprendimento efficace

Terza Area: criticità rilevate, considerate fattori di non efficacia per l’apprendimento

carenze nel rapporto di collaborazione tra tutor, interni ed esterni, in ogni fase del percorso

assenza di monitoraggio e di valutazione degli esiti degli studenti dell’attività svolta nel suo complesso

insufficiente la considerazione dell’importanza della formazione dei docenti e dei tutor

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terza area e alternanza per

la centralità dello studente l’approccio laboratoriale nella didattica più interazione formativa con le realtà

lavorative il coinvolgimento delle famiglie lo svilupparsi di competenze di base e

trasversali attraverso la modularità maggiore integrazione con Prima Area

(Comune) e Seconda Area (di Indirizzo) il coinvolgimento del consiglio di classe la certificazione delle competenze

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terza area. caratteristiche del sapere professionale

l'unificazione tra sapere e saper fare la disponibilità di un sapere astratto,

capace di assumere al suo interno qualunque aspetto applicativo

conoscenze definite in termini operativi acquisizione paradigmi applicativi delle

strutture cognitive di base ad una speciale branca del sapere per cui i principi generali diventano tecnologie

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complementarietà tra “area di indirizzo e terza area”

La formazione nelle tecniche di settore mira al completamento e al consolidamento delle conoscenze e delle abilità tecniche e organizzative in coerenza con il curricolo della terza area

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modularità

“consente di … adeguare l'efficacia

del processo didattico in rapporto all'andamento delle variabili... e di conseguire, operando all'interno di ciascuna disciplina, integrazione sostanziale tra i vari segmenti formativi”

programmazione dell'insegnamento per moduli ... strumento … per conseguire il

superamento della dicotomia tra formazione umanistico-letteraria e scientifico-tecnologica

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2008. II^ edizione del corso

riferimenti- esperienza dei docenti- Linee Guida: Vicenza, maggio 2006-07 - materiali elaborati dal gruppo di lavoro dei

docenti della provincia di Treviso nell’ambito del corso sulle competenze

- lezioni del prof. Dario Nicoli

elaborazione contenuti e prodotti in Piazza ASL

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proposte

valorizzare lo stage come ambiente di apprendimento attraverso l’approccio dell’alternanza

aggiungere alle 240 ore di stage 40 ore (20+20) ricavate dalle 160 dell’area di base per la preparazione degli studenti all’attività e per l’elaborazione degli apprendimenti, successivamente all’esperienza nel contesto lavorativo

definire le Rubriche delle Competenze e progettare la/le Unità di Apprendimento

certificare le competenze, non solo in termini di ore