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TIRO A VOLO

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IL MAGAZIONE DELLA FITAV

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SOMMARIO

Il T IRO A VOLO 1

3 L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI

4 I PINI E LE ELICHE DI ROMA

14 ATTI UFFICIALI

16 VISCOVO: È QUASI TRIONFO

26 RIO SALSO: LA CARICA DEI DUECENTO

28 IL TIRO SI COLORA DI GREEN

32 I GRANDI NUMERI DI CASA FIOCCHI

34 IN CORPORE SANO

36 L’AVANCARICA PRODUCE MEDAGLIE

37 A SCUOLA DI TIRO A VOLO

38 RICORDANDO ANASTASIO MARTELLINI

40 ATTI UFFICIALI

In copertina

Trenta volte Olimpiade. Il 27 luglio si aprirà il sipario sull’evento sportivo più importante del quadriennio con la cerimonia inaugurale al nuovissimo Stadio Olimpico di Londra. Poi, per i tiravolisti sarà già lotta serrata: il 29 luglio la sede del Royal Artillery Barracks emetterà i primi responsi per lo Skeet femminile e il 31 luglio sarà la volta dello Skeet maschile. Numero 220

lugl io 2012

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Coordinatore RedazionaleMassimiliano [email protected]

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

Composizione grafica eimpaginazioneIdeograph.it

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

Munizioni Baschieri & PellagriChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport Italia

ArmiPietro BerettaPerazzi ArmiRizzini

MacchineFab

ElicheRodenghiTiro a Volo Lazio

AbbigliamentoCastellani

PiattelliEurotargetLaporteMattarelli

Gestione GareHard SoftElettronica Progetti

Raccolta dei materiali E.COPiombifera BrescianaPuli Pull

SPONSOR FEDERALI

CeRChI e P IATTeLL I

Si intitola Cerchi e Piattelli il programma settimanale in onda su Caccia e Pe-sca (canale 235 di Sky) ogni domenica alle ore 21 dal 1° luglio. Nel program-ma realizzato da Massimiliano Naldoni e condotto da Mario Salvini gli otto magnifici azzurri designati per Londra 2012 accompagneranno lo spettatore in un fantastico viaggio alla scoperta della tecnica del tiro a volo olimpico.

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eDITORIALe

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Nel momento in cui scrivo sono meno di trenta i giorni che ci dividono dall’inizio dell’Olimpiade di Londra: luglio è dunque il mese nel quale quel conto alla rovescia, che in ogni quadriennio prende il via da molto lontano, procederà gradualmente ma con rapidità verso la sua conclusione. Per anni abbiamo detto: l’Olimpiade sarà. Tra pochi giorni diremo: l’Olimpiade è. E a quell’evento ci presentiamo peraltro in qualità di unica nazione al mondo che ha conquistato le otto carte olimpiche disponibili. Ma se il mese di luglio irrompe con l’inevitabile solennità dell’Olimpiade, il mese di giugno appena concluso è stato tuttavia un momento di intensissima attività agonistica nazionale e internazionale: un mese caratterizzato da grandi appuntamenti programmati in Italia (il Campionato Europeo di Fossa Universale, il Campionato del Mondo di Elica, la Green Cup delle tre discipline olimpiche, Il Grand Prix degli under 20 a Porpetto) e da importanti partecipazioni delle nostre rappresentative a episodi agonistici all’estero: l’annuale appuntamento dedicato ai giovanissimi a Suhl, in Germania, l’Europeo di Compak Sporting in Ungheria, un importante torneo riservato alle discipline olimpiche in programma in un impianto storico: quello di Brno, nella Repubblica Ceca. Ma la luce splendente che emana l’evento agonistico più importante del quadriennio non deve mettere in ombra un altro evento che caratterizzerà questo mese di luglio del 2012: l’Assemblea Straordinaria della Federazione Italiana Tiro a Volo. Si tratta di un momento alto di politica sportiva, perché ci apprestiamo a compiere trasformazioni importanti che incideranno, in positivo, sul futuro medio e lungo della nostra Federazione e del nostro sport. È importante (e in questo caso, mi piacerebbe aggiungere: doveroso) che ogni Tesserato sia consapevole che l’Assemblea Straordinaria che abbiamo indetto è motivata dall’adozione di alcuni provvedimenti che costituiscono Leggi dello Stato e Leggi del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. È dunque proprio il recepimento accurato e scrupoloso di queste Leggi che ci impone variazioni statutarie e conseguenti trasformazioni dell’assetto della nostra struttura. In che cosa consistono a grandi linee queste trasformazioni? Essenzialmente si tratta di semplificazioni che - sembra superfluo sottolinearlo, ma giova invece ribadirlo - sono suggerite inevitabilmente dall’esigenza di contenere e ridurre i costi generali di gestione delle stesse Federazioni Sportive. La semplificazione in questione investe tutti i livelli dell’organismo federale. Nel quadriennio 2013 – 2016 saranno ad esempio soltanto dieci i Consiglieri Federali. Sarà previsto un solo Revisore dei Conti. L’attività regionale sarà affidata ai Delegati Regionali nominati dal Consiglio Federale. I Comitati Provinciali dovrebbero essere totalmente azzerati. Ho scritto: dovrebbero, perché quella è l’indicazione trasmessa alle Federazioni Sportive dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ma naturalmente ciascun organismo, all’interno della propria struttura, dispone di un’autonomia operativa mediante la quale può decidere di conservare dei ruoli che risultano estremamente importanti per la gestione corretta dell’attività su tutto il territorio. Per questo motivo la Fitav conserverà anche nel prossimo quadriennio la rappresentanza provinciale attraverso i propri Delegati. Il nuovo assetto è, come si può facilmente vedere, assolutamente rivoluzionario rispetto alla configurazione strutturale che ha retto le Federazioni Sportive per decenni. Ma è altrettanto importante sottolineare che su quella linea tracciata dalle disposizioni emanate dal Coni (alle quali tutte le Federazioni Sportive si sono adeguate o stanno per adeguarsi) noi ci eravamo mossi già con largo anticipo. Abbiamo compiuto il riassetto della struttura territoriale già negli anni passati, attribuendo le competenze ad un Delegato Regionale (anziché ad un ben più articolato Comitato Regionale) in ben nove delle Regioni italiane e trasformando dappertutto (con la sola eccezione di Roma) i Comitati Provinciali in Delegati Provinciali. Quindi, la Fitav aveva decisamente precorso i tempi quando aveva compreso che era necessario semplificare, snellire e contenere l’impiego di risorse senza però togliere qualità all’opera della struttura territoriale e senza minare la presenza capillare sul territorio. La scelta di conservare i Delegati Provinciali è proprio in linea con la nostra volontà di potenziare la presenza sul territorio. Semplificare e rafforzare sembrano spesso termini inconciliabili, ma nel nostro caso, non soltanto abbiamo avuto l’intuizione di procedere in questa direzione prima che arrivassero rigide disposizioni in materia da parte del Coni, ma abbiamo anche utilizzato questi anni per una sorta di collaudo che oggi sta confermando il funzionamento del meccanismo. D’altronde, il percorso di regole che ci siamo dati anni addietro, oggi ci ripaga pienamente. I contatti con i Ministeri, con le Forze Armate e con i Corpi di Polizia che abbiamo inaugurato in un passato ormai relativamente lontano si sono rivelati intuizioni importanti per lo sviluppo agonistico (è sufficiente considerare la divisa che indossano, in parallelo a quella azzurra, gli otto atleti che difenderanno i nostri colori a Londra) e per le graduali conquiste sulla strada della piena definizione legislativa della nostra attività. E non è mai superfluo ricordare il valore della scelta operata dalla Fitav un quindicennio fa in favore della eco-compatibilità dell’attività tiravolistica: un’opzione che allora da taluni è stata descritta e interpretata come un onere e che oggi invece, per moltissimi impianti, deve essere inserita nella voce: risorse. Problematiche che si sono trasformate in opportunità ne abbiamo dunque viste. Nello stesso modo, le semplificazioni che ad un primo sguardo possono apparire uno stravolgimento, nel breve periodo potranno certamente indicare nuove strade. Per quel futuro di regole e di certezze che vogliamo costruire. Il Presidente Luciano Rossi

REGOLE PER IL FUTURO

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I PINI E LE ELICHE DI ROMAL’argentino Gustavo Bonino vince il titolo mondiale di Elica a Roma: è il Presidente della Fitav Luciano Rossi a consegnare personalmente allo specialista sudamericano il prestigioso trofeo. Allori iridati anche per l’inossidabile Dionne Rogers, per il giovanissimo britannico Nathan Hales e per gli italiani Dino Pansini e Emilio Scaravelli tra i cavalieri della pedana

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e L ICA

Gustavo Bonino esulta all’insegna del foltissimo clan degli argentini al vertice del podio della graduatoria assoluta del Mondiale di Elica: alle piazze d’onore il britannico Nathan Hales e l’italo-argentino Leandro Prado

È il Presidente Luciano Rossi a consegnare a Gustavo Bonino la coppa che laurea l’elicista argentino campione del mondo di Elica del 2012

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L’applaudito intervento del Presidente della Fitav Luciano Rossi alla cerimonia di premiazione del Mondiale capitolino

L’intervento di Marco Lorenzoni, patron della riuscita manifestazione romana

Giancarlo Benini, Presidente della Commissione Elica della Fitasc

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Fa stormire i pini di Roma, ma impone soprattutto traiettorie ardite ai bersagli bianco-arancio, il vento che soffia a tratti impetuoso sulla Società Tiro a Volo Lazio nella giornata clou del Campionato del Mondo di Elica. All’impianto sulle rive del Tevere del Presidente Luciano Liut e del Vicepresidente e “patron” Marco Lorenzoni l’estate romana inizia dunque con un’ambientazione piacevolmente tradizionale (descritta dal vento e dalle fronde impazzite degli alberi) e con uno spettacolo tiravolistico (quello del confronto planetario di Elica, appunto) che coinvolge trecentosettantuno

specialisti provenienti da nove nazioni del mondo. Tra gli iscritti a questo Mondiale 2012 del bersaglio rotante che popolano le pedane della Società di Via Tiberina sono un centinaio gli specialisti stranieri e il plotone più numeroso è quello dell’Argentina (diciannove tiratori in gara) che sarà premiato con il titolo più prestigioso: quello individuale dei Seniores artigliato con un monumentale 25/25 da Gustavo Bonino. Diciotto sono i tiratori della Gran Bretagna, diciassette i rappresentanti della Spagna e quindici gli specialisti degli Stati Uniti, ma ci sono

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Nella classifica del Mondiale riservata ai Seniores Gustavo Bonino ha preceduto l’italo-argentino Leandro Prado e lo statunitense Ricky Mein

Marco Lorenzoni si complimenta con la titolatissima neo-campionessa del mondo Dionne Rogers

Una stretta di mano che vale un’investitura: è la britannica Dionne Rogers a complimentarsi con Federica De Mattia per lo straordinario exploit della giovane romana

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anche quindi elicisti dell’Egitto (insieme alle tradizionali e sempre cospicue presenze di Francia, Portogallo e San Marino) a contribuire a riunire in questo Mondiale capitolino le esperienze tiravolistiche di tre continenti. Nella sfida di apertura, il Grand Prix d’Italie, è il Portogallo a far valere la propria grande tradizione. Tra i Seniores a porre il proprio sigillo sul prestigioso prologo della riunione capitolina è Pedro Miguel Cunha Pereira Leite che è impeccabile nel fermare il volo delle venti eliche di

programma. Con diciannove bersagli utili concludono Claudio Sangiorgi e un altro portoghese: Luis Monteiro, ed è l’elicista italiano ad arrendersi nello spareggio (4 a 3 per il lusitano) collocandosi onorevolmente sul terzo gradino del podio. La sfida femminile è appannaggio di Mimi Wilfong: l’elicista statunitense ferma il volo di diciotto bersagli e al traguardo finale precede Valentina Cuzzani e Nicola Heron. Nel barrage successivo è la bolognese a spuntarla con un secco 1 a 0

sull’avversaria britannica. Tra gli Juniores Giuseppe Petrera junior conclude il percorso delle venti eliche di programma con diciassette bersagli all’attivo, ma con quello stesso risultato completano i loro turni di tiro anche Matteo Leone e Nathan Hales. Nel barrage è il britannico il primo a cedere al secondo bersaglio, poi però anche Leone, alla quarta elica, deve arrendersi all’irruenza agonistica del giovane pugliese. Tra i Veterani vince Sandro Carboni che totalizza 19/20 come Sesto Sperati e colpendo tre eliche supera in spareggio il diretto avversario. Il terzo posto è appannaggio di Ferruccio Carusi, autore dell’intercettazione di diciotto bersagli. Con 18/20 vince il Gran Prix d’Italie tra

i Superveterani Giuseppe Covini. Le piazze d’onore vanno a Sergio Magelli e Arrigo Olivieri che si assicurano i rimanenti gradini del podio dopo aver colpito diciassette bersagli ed aver affrontato un veloce barrage. Dopo il prologo del Grand Prix d’Italie gli specialisti italiani dell’Elica presenti al Mondiale in programma alla Società di Via Tiberina si sono mostrati decisamente agguerriti, ma sulla loro strada si è presentato un tiratore formidabile come Gustavo Bonino che, incurante di quel vento impetuoso che ha caratterizzato buona parte della seconda giornata della sfida planetaria di Roma e che ha fatto stormire poeticamente le fronde degli alberi della capitale ma, più

Sul podio di Via Tiberina Dionne Rogers ha preceduto Jane Bell e Federica De Mattia

Federica De Mattia ha conquistato la medaglia di bronzo nel concorso iridato

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prosaicamente, ha anche mietuto qualche vittima illustre tra i pretendenti più accreditati, si è assicurato la vittoria con grande autorevolezza. Il tiratore argentino ha fermato il volo di tutte e venticinque le eliche di programma e nella classifica per il titolo assoluto si è laureato campione del mondo di Elica della stagione olimpica di Londra. A quota ventiquattro si sono attestati Nathan Hales e Leandro Prado e nel barrage per le piazze d’onore della sfida romana è stato il giovanissimo britannico a spuntarla sull’elicista italo-argentino per 9 a 8. Nella graduatoria riservata ai Seniores, Gustavo Bonino ha invece preceduto Leandro Prado e lo statunitense Ricky Mein. Hales, che al pari di Gustavo

Bonino ha costruito la sua prova fronteggiando abilmente le eliche impazzite della seconda giornata del Mondiale romano, ha naturalmente vinto anche tra gli Juniores. Con il titolo saldamente nelle mani del britannico, è stato l’eclettico Valerio Grazini ad assicurarsi l’argento con 23/25. Il terzo posto è stato appannaggio dell’argentino Nicola Cervigni, autore dell’intercettazione di ventuno eliche. Ennesimo alloro planetario per Dionne Rogers. La leggendaria elicista inglese ha fermato il volo di ventitre bersagli. A contrastare il dominio della Rogers ha provato senza esito la sua connazionale Jane Bell che ha concluso la sfida capitolina con 21/25 come l’azzurra Federica De Mattia. Nel barrage

Tra gli Juniores il titolo è andato al britannico Nathan Hales che ha preceduto Valerio Grazini e l’argentino Nicola Cervigni

Tra i Veterani Emilio Scaravelli si è laureato campione del mondo davanti a Alberto Fioroni e al britannico Ivor Dadswell

Dino Pansini ha vinto il titolo dei Superveterani regolando Piero Magini e Bruno Pardini

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I colori italiani sono stati difesi da Sebastiano Molinari, Marco Rodenghi e Luca Boschi

La Spagna ha vinto il Match delle Nazioni in rosa precedendo l’Italia e la Gran Bretagna

successivo è stata la britannica a far valere la propria esperienza di pedana per due eliche a una, ma il bronzo della giovanissima Federica De Mattia di Capena (località ad un lancio di elica dalle pedane della Società Tiro a Volo Lazio) sancisce l’avvento di un talento singolare nel firmamento in rosa dell’Elica. Lo ha confermato anche la generosa stretta di mano che Dionne Rogers ha riservato a Federica De Mattia sul podio capitolino: qualcosa che è apparso di significato anche maggiore di un semplice gesto di galateo sportivo. È nata una stella? Sta a Federica confermarlo quanto prima. Ma le premesse tecnico-agonistiche ci sono davvero tutte. La bandiera italiana ha contraddistinto il pennone più alto nelle

premiazioni relative alle sfide dei Veterani e dei Superveterani. Tra i Veterani è stato Emilio Scaravelli a totalizzare il punteggio più alto: un pregiatissimo 24/25 con il quale l’elicista bresciano ha sfiorato l’impresa di aggiudicarsi un posto sul podio nella classifica generale assoluta. Con il titolo iridato del 2012 saldamente nelle mani di Scaravelli, la medaglia d’argento è stata appannaggio di Alberto Fioroni (23/25) e il bronzo è andato al britannico Ivor Dadswell (21/25). Un superlativo 23/25 ha attribuito la vittoria mondiale dei Superveterani a Dino Pansini: l’eclettico tiratore pugliese ha fermato il volo di ventitre eliche ed ha preceduto Piero Magini (21/25) e Bruno Pardini (20/25). La competizione iridata

Nel Match delle Nazioni dei Seniores l’Italia ha preceduto l’Egitto e il Portogallo

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in programma allo stand di Via Tiberina è stata sapientemente diretta dal Coordinatore Ferruccio Carusi che ha avuto a disposizione un pool di arbitri esperti composto dall’inglese Brian Mattson, dal portoghese Josè Bruno Neves, dallo spagnolo Rafael Arque e dagli italiani Benedetto Barberini, Gino Fresilli, Sebastiano Molinari, Giordano Pozzi, Fabio Ruzzon e Mario Quattrucci. Nel Match delle Nazioni vittoria netta dell’Italia nell’ambito dei Seniores: il

team selezionato dal coach Giuseppe Rodenghi ha svettato con 53 bersagli utili su 60. Sebastiano Molinari e Luca Boschi hanno contribuito al punteggio totale con diciotto eliche. Diciassette bersagli utili li ha collezionati Marco Rodenghi. Gli inseguitori più vivaci sono risultati l’Egitto e il Portogallo che hanno totalizzato 51/60. Nel successivo barrage è stato il terzetto egiziano (Ara Mekhtegian, Raffi Martayan e Sarkis Martayan) ad assicurarsi l’argento

Per la sfida femminile il coach Rodenghi ha convocato Valentina Cuzzani, Franca Rota e Federica De Mattia

Il Match delle Nazioni dei Veterani e dei Superveterani ha visto svettare la Gran Bretagna davanti all’Italia e agli Stati Uniti

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regolando per 3 a 2 il Portogallo di Josè Varela, Luis Monteiro e Riccardo Andrè. Dominio della Spagna invece nel Match delle Nazioni del comparto femminile. Loli e Maria Pastor e Maia Luisa Nuñez hanno intercettato proficuamente il volo di venticinque delle trenta eliche. Federica De Mattia, Franca Rota e Valentina Cuzzani hanno tentato l’inseguimento delle furie rosse, ma il loro tentativo ha prodotto soltanto un

onorevolissimo e prestigioso secondo posto con 18/20. Al terzo posto la Gran Bretagna della campionessa iridata Dionne Rogers, Nicola Heron e Jane Bell con 17/30. Nella sfida riservata ai Veterani e ai Superveterani ha vinto la Gran Bretagna con 21/30. L’Italia di Alberto Fioroni, Pietro Curini e Ferruccio Carusi ha totalizzato 19/30 e si è classificata seconda precedendo gli Stati Uniti (18/30).

Nel corso della cerimonia di premiazione il Presidente della Fitav Luciano Rossi ha consegnato un omaggio alla Signora Lorenzoni

Il Presidente Luciano Rossi e il Commissario Tecnico Giuseppe Rodenghi con alcuni membri della squadra azzurra

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Si è detto soddisfattissimo dell’esito del Campionato del Mondo di Roma Giancarlo Benini, Presidente della Commissione mondiale di tiro all’Elica della Fitasc, insediatosi esattamente un anno fa. È d’obbligo tributare un ringraziamento particolare alla Società Tiro a Volo Lazio del Presidente Luciano Liut e del Vicepresidente e patron Marco Lorenzoni, con i quali abbiamo lavorato alla realizzazione di questo evento nell’arco di tempo di più di otto mesi…, ha sottolineato il dirigente romagnolo, ma mi preme estendere

questo tributo di gratitudine anche a tutti gli operatori dell’impianto romano, perché ciascuno di loro, nel proprio ambito, ha permesso che questa grande manifestazione si traducesse in un successo pieno. Impossibile, nello stesso tempo, trascurare il fatto che anche i quasi quattrocento partecipanti hanno contribuito alla riuscita dell’evento con la sportività e la signorilità che contraddistinguono l’ambiente dell’Elica. E non può mancare un grazie ad Amilcare Bodini, direttore tecnico-amministrativo, e al

Il Presidente Luciano Rossi ha assistito alle fasi salienti della manifestazione romana con il Generale dei Carabinieri Maurizio Mezzavilla accompagnato dal Carabiniere scelto Mario Boccia, con il Consigliere Paolo Fiori e con il responsabile regionale Fitav del Lazio Arnaldo Sacchetti

Nel Grand Prix d’Italie, prologo della riunione capitolina, il portoghese Pedro Leite ha vinto tra i Seniores precedendo il connazionale Luis Monteiro e l’italiano Claudio Sangiorgi

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competente Ferruccio Carusi che è stato coordinatore solerte di un pool di arbitri attenti ed esperti. Cento tiratori stranieri, ha aggiunto Benini, ovvero il 25% del totale degli iscritti, sanciscono pienamente la vocazione internazionale della disciplina dell’Elica. Ma siamo convinti di poter fare di più in termini di presenze di tiratori e di rappresentative nazionali. Guardiamo con attenzione all’Asia, all’Oceania e all’Europa dell’Est per la prossima espansione della disciplina e altri segnali importanti

di gradimento nei confronti dell’Elica sono pervenuti recentemente da Austria, Svezia, Brasile, Messico, Qatar. Fitasc tuttavia, ha detto ancora Giancarlo Benini, ha sviluppato un’attenzione particolare anche nei confronti della eco-compatibilità della pratica tiravolistica e non è un caso che la Società Tiro a Volo Lazio si sia presentata all’appuntamento del Mondiale con una veste impeccabile anche sotto il profilo della tutela ambientale.

Tra le Ladies il Grand Prix d’Italie ha premiato Mimi Wilfong davanti a Valentina Cuzzani e Nicola Heron

Tra i Superveterani Giuseppe Covini ha vinto il Grand Prix d’Italie precedendo Sergio Magelli e Arrigo Olivieri

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CONVOCAZ IONe ASSeMBLeA NAZ IONALe

AI PRESIDENTI DELLE A.S. AFFI -L IATE CON DIRITTO A VOTO;

AI RAPPRESENTANTI DEGLI ATLE-TI E DEI TECNICI CON DIRITTO A VOTO;

AI PRESIDENTI DELLE A.S. CHE NON HANNO MATURATO IL DI -RITTO A VOTO;

AI COMPONENTI IL CONSIGLIO FEDERALE;

AI COMPONENTI IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI;

AI COMPONENTI GLI ORGANI NAZIONALI DI GIUSTIZIA;

AI COMPONENTI F.I.T.A.V. ELET-TI NEGLI ORGANISMI INTERNA-ZIONALI;

AI PRESIDENTI E DELEGATI RE-GIONALI.

LORO INDIRIZZI

Oggetto: 1. ASSEMBLEA NA-ZIONALE STRAORDINARIA - ROMA 07/07/2012.

Convocazione

Il Consiglio Federale, giusta deliberazione del 31 maggio 2012, ha indetto, presso i l Pa-lazzo del le Federazioni Spor tive Nazionali di Viale Tiziano n. 74 si to in Roma, 1° piano sala Au-ditorium, l ’Assemblea Nazionale Straordinaria, che si r iunirà i l giorno 07/07/2012, in prima convocazione al le ore 10,30 ed in seconda convocazione al le ore 11,30.Sarà trat tato i l seguente ordine del giorno:

1. Dichiarazione di aper tura dei lavori da par te del Presidente federale;

2. Costi tuzione del l ’Uff icio di presidenza e nomina Commis-sione di scrutinio;

3. Rati f ica modifiche statutarie

approvate dalla Giunta nazio-nale del CONI con delibera n. 368 del 25 ottobre

2011;4. Modifiche al lo Statuto

F.I.T.A.V. inerente gli ar t t .: 1, 11, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27,

28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.

A norma del l ’ar t. 11, comma 2 del lo Statuto, al l ’Assemblea Na-zionale Straordinaria par tecipa-no:• con diri t to ad 1 (uno) voto:A) le A.S. aff i l iate rappresen-tate dal proprio Presidente o, per sua delega scri t ta, da un dirigente tesserato del la stes-sa A.S. componente i l Consiglio diret t ivo;B) i rappresentanti degli at let i e dei tecnici elet t i nel le assem-blee regionali del l ’8 novembre 2008.Par tecipano, senza diri t to di voto ma con facoltà d’inter ven-to: tut t i gl i al tr i soggett i indi -viduati in indirizzo.

Deleghe

A) Ogni Presidente di A.S., o i l suo delegato, può rappre-sentare in Assemblea, ol tre al la propria, al tre 3 ( tre) A.S. del la stessa regione. La dele-ga deve essere sot toscri t ta dal Presidente in carica del la A.S. delegante e deve conte-nere i dati identi f icativi del rappresentante.

B) I rappresentanti degli at let i e dei tecnici non possono es-sere por tatori di deleghe. Se impossibi l i tat i a par tecipare al l ’Assemblea, la rappresen-tanza è espletata dai r i -spett ivi supplenti. Ove anche questi ul t imi non potessero par tecipare, o nel caso che non fossero stati elet t i , i voti non possono essere espressi.

Mandato di rappresentanza

Per par tecipare al l ’Assemblea gli aventi diri t to a voto devono presentare al la Commissione ve-ri f ica poteri la credenziale/de-lega, predisposta dalla Fede-razione, da compilarsi in ogni sua par te, con l’apposizione del t imbro del la A.S. e la f irma au-tografa del Presidente del la stes-sa. La mancata presentazione del la credenziale/delega è motivo di esclusione dall ’Assemblea.

Verif ica dei poteri

La Commissione verif ica poteri, nominata dal Consiglio fede-rale, si insedierà nel la stessa sede assembleare a par t ire dal -le ore 08,30 del lo stesso giorno 07/07/2012.Logist ica.Ai Presidenti del le A.S., ai rap-presentanti degli at let i e dei tec-nici ed ai Presidenti/Delegati regionali, la Federazione offr irà una colazione di lavoro al l ’ inter-no del Palazzo del le Federazioni Spor tive nazionali di Viale Tizia-no n. 74 in Roma.

Si precisa che la proposta del -le modifiche statutarie e l ’elen-co del le A.S. con diri t to a voto, sono pubblicati sul si to federale www.fi tav.i t cui espressamente si r invia come par te integrante del -la presente convocazione.Data la ri levanza del l ’argomento da trat tare, confido in un’am-pia par tecipazione del le A.S. aff i l iate e dei rappresentanti de-gli at let i e dei tecnici.Esprimo a tut t i anticipata grati tu-dine e porgo i più cordiali salut i spor t ivi.

IL PRESIDENTE (On. Luciano Rossi)

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Quasi goal. La locuzione in questione è una delle più ardite tra quelle coniate dal giornalismo sportivo. Neppure quando una rete è realizzata ma non assegnata (e ci sono casi celebri perfino recentissimi) si può davvero parlare di quasi goal. E non si può parlare di quasi vittoria neppure in una gara di tiro a volo. Non esiste infatti nella realtà una via mediana tra vincere non vincere, come non esiste di fatto un’alternativa tra un goal fatto e un goal mancato. Per Luigi Viscovo, però, nel caso del’Europeo di Fossa Universale, l’ennesima forzatura linguistica ci vuole. Perché lo specialista di San Giorgio a Cremano sulle pedane del Concaverde è stato autore di un

vero e proprio capolavoro che ha tutti i requisiti del trionfo. È un successo pienissimo, quello dell’universalista campano, che, per assumere le sembianze piene del trionfo, avrebbe avuto bisogno di quel titolo continentale che invece a Viscovo è sfuggito nelle fasi finali di una gara lunga e durissima, al quinto lancio di un barrage tiratissimo con il bravo portoghese Jose Faria. Ma il debutto ufficiale di Sandro Polsinelli in qualità di Commissario Tecnico della Nazionale di Fossa Universale nella prima competizione importante della stagione coincide comunque con la conquista di alcune vittorie di prestigio. Se infatti a Luigi Viscovo è sfuggito per

VISCOVO: È QUASI TRIONFOAll’Europeo di Lonato, che ha rappresentato il debutto ufficiale da coach di Sandro Polsinelli, lo specialista di San Giorgio a Cremano traina alla conquista della vittoria la formazione dei Seniores completata da Alessandro Camisotti e Roberto Zallocco, ma sfiora l’impresa anche nella gara individuale dei Seniores con un argento dorato alle spalle del portoghese Faria

FOSSA UNIVeRSALe

Luigi Viscovo, autentico leader della formazione azzurra

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Capitan Luigi Viscovo ha guidato il team azzurro alla conquista di una splendida vittoria a squadre in collaborazione con Alessandro Camisotti e Roberto Zallocco

FOSSA UNIVERSALE

un soffio il titolo europeo individuale dei Seniores e si è dovuto accontentare del terzo posto nella classifica generale per l’exploit straordinario di un giovanissimo spagnolo che risponde al nome di Mario Fuentes Lopez (ma sulle due situazioni ci soffermeremo dettagliatamente immediatamente più avanti), l’universalista campano è stato fautore della vittoria nel difficile confronto a squadre. I 193 centri vendemmiati da Viscovo sulle pedane del Concaverde sono stati infatti la base indispensabile su cui edificare quel successo. Alla

formazione azzurra ha poi portato un contributo importante Alessandro Camisotti (25 – 24 – 24 – 22 – 25 – 21 – 25 – 24) che ha totalizzato 190 e di analogo peso è stato il 186 assemblato da Roberto Zallocco (22 – 22 – 24 – 22 – 25 – 24 – 23 – 24). In totale gli azzurri di Polsinelli hanno potuto gettare sul tavolo dell’Europeo 569 piattelli che hanno attribuito al terzetto una vittoria nitida e meritatissima. La Gran Bretagna - formazione da sempre in cattedra nella disciplina delle cinque macchine, questa volta capitanata da quell’Edward Ling che è ben conosciuto anche da chi frequenta il gran circo delle specialità olimpiche – si è fermata a quota 566 e si è dovuta accontentare di un argento strappato soltanto per la miglior ultima serie al team del Portogallo. Viscovo, dicevamo, avrebbe potuto indubbiamente tradurre in un completo trionfo personale questa splendida e netta vittoria di squadra, conquistata insieme ai brillanti colleghi Camisotti e Zallocco, attraverso la conquista di altri

Luigi Viscovo ha posto la base più solida per la vittoria dell’Italia nel confronto europeo di Lonato ed ha sfiorato il successo nella gara individuale assicurandosi l’argento dei Seniores

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FOSSA UNIVERSALE

allori individuali, ma, come si riassumeva in apertura, sono stati due fortissimi universalisti della penisola iberica ad impedire all’azzurro di completare il circolo virtuoso. Con una sequenza di punteggi di grande regolarità e di altrettanto solido spessore, Luigi Viscovo (24 – 25 – 25 – 25 – 22 – 25 – 23 – 24) si è dunque proiettato al vertice della graduatoria individuale con un poderoso 193/200. Ma a quella quota sono pervenuti anche il portoghese Jose Faria e lo Junior Mario Fuentes Lopez: uno spagnolo che indubbiamente a

breve farà ancora parlare di sé. Su livelli a dir poco vertiginosi è stato lo spareggio che ha visto confrontarsi l’azzurro, l’iberico e il lusitano. Faria è stato il primo dei tre a cadere in errore al quarto lancio, ma anche Viscovo al nono piattello della serie ha mandato a vuoto i suoi due colpi. Soltanto Fuentes Lopez, avvantaggiato indubbiamente dal suo essere “outsider” in questa sfida tra i due giganti Viscovo e Faria, ha proseguito imperterrito senza commettere errori e sebbene l’italiano e il portoghese abbiano concluso senza ulteriori

La sfida stellare per il titolo dei Seniores ha visto svettare il portoghese Jose Faria davanti a Luigi Viscovo e al francese Jean Pierre Chavassieux

Il giovanissimo spagnolo Mario Fuentes Lopez ha svettato nella classifica generale del Campionato d’Europa davanti ai due giganti Jose Faria e Luigi Viscovo

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sbandamenti, è stato proprio l’under 20 spagnolo ad aggiudicarsi il titolo assoluto della competizione gardesana. Nel successivo spareggio all’americana Luigi Viscovo ha tenuto sapientemente a bada l’irruenza agonistica di Faria, ma al quinto lancio, dopo che il portoghese aveva centrato il suo bersaglio, si è dovuto arrendere ad un piattello insidioso che si è sottratto ai due colpi del tiratore di San Giorgio a Cremano. Nei fatti tutti gli shoot-off sono stati poco favorevoli agli azzurri in questo Europeo gardesano che ha visto scendere in lizza quattrocento tiratori tra i quali la provenienza straniera è stata superiore al settanta per cento. A 192, in corsa per il bronzo della graduatoria dei Seniores, insieme al francese Jean Pierre Chavassieux e al britannico Ed Ling sono approdati infatti Marco Panizza e Graziano Cazzaniga. Con Ling uscito di scena subito dopo la prima serie di spareggio (il britannico ha colpito 24 centri contro l’en-plein ottenuto da tutti i suoi avversari), nell’americana è stato subito Panizza ad arrendersi al secondo lancio e anche Cazzaniga, che pure ha offerto una solida resistenza, per 19 a 18 ha dovuto cedere all’esperto Chavassieux il terzo gradino del podio.Se l’Europeo di Fossa Universale di Lonato ha prodotto ottimi e importanti risultati per il team italiano dal punto di vista agonistico, è altrettanto vero che l’episodio gardesano supera la prova a pieni voti anche dal complessivo punto di vista organizzativo. Lo ha confermato anche il Vicepresidente della Fitav Rosario Avveduto che ha seguito la manifestazione in tutto il suo svolgimento. Il responso di questo Campionato d’Europa organizzato in Italia, ha sottolineato il dirigente siciliano, dice chiaramente che la Federazione ha compiuto una scelta nella direzione giusta quando ha deciso programmaticamente di esaltare l’aspetto amatoriale-ludico della disciplina della Fossa Universale. In

questa gara sono scesi in pedana tiratori ultrasettantenni che mi hanno espresso un ringraziamento particolare perché una manifestazione del genere ad un appassionato, indipendentemente dall’età, offre l’opportunità di sentirsi parte attivissima del movimento agonistico e in alcuni casi anche di

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I l Vicepresidente della Fitav Rosario Avveduto e il Commissario Tecnico della Nazionale di Fossa Universale Sandro Polsinelli posano esultanti con il gruppo degli atleti azzurri convocati per il confronto gardesano

L’intervento del Vicepresidente Rosario Avveduto durante la cerimonia di premiazione del’Europeo di Lonato

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sperimentare l’emozione di vestire la maglia azzurra. Che la Fossa Universale riscuota comunque stabilmente grande successo tra i frequentatori delle pedane, è un dato di fatto. Ad esempio i Gran Premi di questa stagione complessivamente hanno richiamato 400/450 tiratori ogni volta. E in occasione del primo Gran Premio stagionale le iscrizioni, nelle tre sedi, sono state addirittura 549. Il Consiglio Federale è consapevole che la strada giusta è quella già intrapresa che tende a favorire gli appassionati riducendo le

distanze da percorrere e la lunghezza delle trasferte. Abbiamo già preso in considerazione l’ipotesi di ridurre i bersagli di gara a cento piattelli nelle competizioni del prossimo anno. Sarà poi il Commissario Tecnico Polsinelli a scegliere una rosa di tiratori che dovranno condurre la preparazione in vista delle competizioni internazionali: quei tiratori parteciperanno ad appositi raduni e ovviamente si alleneranno sulla distanza regolamentare dei duecento piattelli. La Fossa Universale, ha proseguito

Bianca Revello, Roberta Pelosi e Ester Iannotti hanno conquistato il titolo europeo a squadre

La britannica Rachel Yardy si è laureata campionessa europea davanti alla spagnola Vanesa Majuelo e all’italiana Giulia Pintor

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il Vicepresidente Avveduto, è una disciplina nella quale si percepisce un’atmosfera singolare: come avviene in tutte le discipline amatoriali, anche nell’ambiente della Fossa Universale c’è un’armonia speciale tra gli appassionati che permette di coltivare quei valori antichi ma sempre attuali che rappresentano un patrimonio insostituibile per il nostro mondo del tiro a volo. E osservando con attenzione l’andamento complessivo dell’Europeo di

Lonato, non posso che tributare rinnovata gratitudine al Concaverde che ha ospitato la gara in maniera ineccepibile e al Coordinatore Bruno Nobilini e al Refes Marco Mori che l’hanno condotta con sicurezza e competenza.Ma i risultati più pregiati conseguiti dagli azzurri nell’Europeo 2012 di Fossa Universale non sono circoscritti all’ambito dei Seniores. È luminosissima infatti la prova delle ragazze convocate dal coach Polsinelli per la sfida

I l Sostituto Commissario Pietro Aloi, selezionatore della squadra delle Fiamme Azzurre, posa con la sua atleta Giulia Pintor

Anche il Consigliere Federale Roberto Manno ha risposto con entusiasmo all’appello dell’Europeo di Fossa Universale

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gardesana. Dire luminosissima non costituisce davvero un’esagerazione perché Bianca Revello, Robeta Pelosi e Ester Iannotti hanno inflitto ben dodici lunghezze di distacco al terzetto della Gran Bretagna che ha schierato per l’occasione l’eclettica Abbey Burton insieme a Susan Bate e Linda Pearson. La titolata Bianca Revello compone un solido 183 che se questa volta non permette alla tiratrice ligure di accedere ai piani alti della classifica individuale, consente tuttavia al team rosazzurro di disporre di un punto di appoggio solidissimo per definire il miglior punteggio collettivo della gara. Roberta Pelosi aggiunge 171 centri al patrimonio e 158 ne raccoglie Ester Iannotti. Il totale dice 512/600 e le britanniche della Burton non possono fare altro che accettare un onorevolissimo secondo posto a quota 500 davanti alla squadra della Francia che conclude a quota 493. Se le azzurre non artigliano medaglie a livello individuale, ci pensa però Giulia Pintor a farcire quel podio con il tricolore. La tiratrice sarda delle Fiamme Azzurre compone una gara di ottimo livello (23 – 25 – 24 – 24 – 23 – 22 – 23 – 23) e approda al traguardo dell’Europeo di Lonato con un potente 187/200. Non basta per vincere

Roberto Manno ha totalizzato il punteggio di 188/200 che ha collocato il dirigente pugliese a ridosso delle posizioni di eccellenza

Giorgio Ravera, Marco Vaccari e Giorgio Pillinini hanno vinto il titolo europeo a squadre dei Superveterani

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perché l’oro è appannaggio di una irraggiungibile Rachel Yardy: la tiratrice britannica confeziona uno stellare 190 malgrado una partenza tutt’altro che fulminante con un 22. L’esperta spagnola Vanesa Majuelo si aggiudica l’argento con 188, ma la medaglia di bronzo è di Giulia che conquista l’ultimo posto disponibile sul podio di Lonato e si permette di escludere dai tre gradini Zuzana Stefecekova: campionessa europea in carica e notissima fuoriclasse planetaria. La medaglia di Giulia Pintor all’Europeo di Lonato rende legittimamente raggiante il Sostituto Commissario Pietro Aloi, coach storico della formazione della Polizia Penitenziaria. Questo prestigioso bronzo di Giulia, evidenzia con entusiasmo all’indomani della gara il selezionatore di Potenza, premia in maniera gratificante il forte impegno delle Fiamme Azzurre in favore dello sport in generale e in particolare del tiro a volo. So di non peccare di presunzione affermando che proprio le Fiamme Azzurre sono state la prima Società tiravolistica delle forze dell’ordine ad aprire con convinzione i propri ranghi ai rappresentanti della

Nazionale maggiore. Ricordo ancora quando nel 1996 intavolai i primi contatti tra i dirigenti del Corpo e Giovanni Pellielo e mi sento orgoglioso di esser stato il fautore di quel connubio felicissimo tra Johnny e le Fiamme Azzurre che ha prodotto una quantità sterminata di successi. Oggi quella intuizione appare più attuale che mai: disponiamo di una rosa di sette atleti tra i quali svettano, oltre naturalmente a Giovanni Pellielo, la stessa Giulia Pintor, Alberto Bartoli, Gianluca Viganò e Marco Panizza. Il terzo posto di Giulia all’Europeo di Lonato conferma che anche dal punto di vista tecnico ci muoviamo nella direzione giusta. Abbiamo iniziato a condurre dei raduni di preparazione a febbraio e a marzo a Pianopoli, grazie alla grande disponibilità del Presidente Francesco Cuda. Poi, nel corso della primavera abbiamo fatto altri raduni a Vercelli da Giovanni Pellielo e il confronto di questi dati mi ha permesso di definire i valori in campo e gli obbiettivi. Il terzo posto all’Europeo di Giulia è un traguardo intermedio che ci permette di prendere la mira per altri impegni e premia soprattutto la fiducia che ci ha accordato

Gianfranco Corradi si è laureato campione d’Europa dei Superveterani davanti a Giorgio Ravera e al francese Daniel Chayoux

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il nuovo responsabile delle Fiamme Azzurre, il Commissario Marcello Tolu: un dirigente che in altri comparti sportivi ha già saputo condurre sotto le insegne della Polizia Penitenziaria talenti straordinari e che guarda al nostro sport con il genuino interesse di un vero appassionato. All’Europeo del Concaverde anche i Superveterani hanno centrato brillantissimi risultati. Gianfranco Corradi si è laureato campione continentale individuale con un bel 184/200 (22 – 24 – 23 – 23 – 24 – 24 – 23 – 21) che ha costretto l’azzurro Giorgio Ravera (182) all’onorevolissimo secondo posto davanti al francese Daniel Chayoux che ha concluso con 181 ed ha escluso dal podio Mario Barbieri soltanto dopo una lunga contesa (24/25 + 4 del transalpino contro il 24/25 + 3 dell’universalista lombardo). Nel confronto a squadre Giorgio Ravera, Marco Vaccari (180) e Giorgio Pillinini (177) hanno composto 539 centri su 600 che hanno inflitto un distacco abissale alla Francia (523) di Daniel Chayoux e dell’ancora indomito Bernard Blondeau (protagonista di duelli memorabili con gli azzurri nel trap olimpico degli anni Settanta) e alla Gran

Bretagna (498).Tra i Veterani il portoghese Jose Tarquinio Lopez Mota è autore di un bingo. Vince il titolo individuale con 188/200 e un rotondo 25 nel barrage che lo vede opposto al connazionale Rosil Pereira (terzo si classifica lo spagnolo Jose Malo Munilla con 187) e guida al successo il team lusitano che compone 555/600 e precede Francia (545) e Gran Bretagna (532). Fuori dal podio gli azzurri Lionello Masiero, Graziano Tognoni e Livio Elli che totalizzano 524 centri. Un po’ pallida la prova degli under 20 in maglia azzurra. Nella sfida individuale che laurea campione continentale l’irresistibile Mario Fuentes Lopez davanti al connazionale Inaki Arteche Quesada (189) e al britannico Jack Wilkinson (188), il primo degli italiani è Enrico Moraglia che si classifica quarto con 186 davanti al 185 di Andrea Guarnieri. I due azzurrini insieme ad Andrea Marcinnò sono soltanto quarti (533/600) nella gara a squadra che vede sul tetto d’Europa la Spagna di capitan Fuentes Lopez con 556 davanti al 546 della Gran Bretana e al 542 della Francia.

I l Presidente della Società ospitante Ivan Carella premia con i Trofei del Trentennale del Concaverde Luis Filipe Pintao, Gianfranco Corradi, Mario Fuentes Lopez, Jose Faria e Rachel Yardy

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Duecento specialisti hanno dato l’assalto alla Coppa dei Campioni di Compak Sporting sulle pedane di Rio Salso, ma a catturare il prestigioso trofeo è stato proprio uno dei terzetti schierati dalla Società ospitante. Nella gara ben diretta dal Coordinatore Giorgio Pieretti in collaborazione con il Refes Giuseppe Caccia (entrambi affiancati nel lavoro di Segreteria dalla consueta precisione di Elena Pacassoni) è stata la formazione San Martino 3 a svettare con assoluta

autorevolezza. Con l’Eccellenza Andrea Ciamaglia leader incontrastato del gruppo e autore di un solidissimo 93/100, hanno contributo in maniera determinante al successo del team di Rio Salso anche il Terza Carlo Duranti (che in questa occasione ha prodotto un lusinghiero 92) e il Seconda Filippo Ragni che ha totalizzato 89 centri. Con il totale di 274/300 San Martino 3 ha fissato il punteggio più alto della manifestazione e, assicurandosi con merito la Coppa dei

RIO SALSO:LA CARICA DEI DUECENTOI padroni di casa di San Martino dominano alla Coppa dei Campioni di Compak Sporting: ai nastri di partenza sulle pedane di Tavullia sessantaquattro agguerritissime formazioni

COMPAK SPORTING

San Martino 3 ha vinto la Coppa dei Campioni di Compak Sporting sulle pedane di casa precedendo San Martino 1 e Vicenza 1

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COMPAK SPORTING

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Campioni 2012 di Compak Sporting, ha inflitto distacchi considerevoli a tutti gli inseguitori. Alle spalle di Ciamaglia, Duranti e Ragni è stato il terzetto San Martino 1 ad assemblare il secondo miglior punteggio della giornata: il Seconda Tiziano Cecconi e l’Eccellenza Giovambattista De Rubeis hanno totalizzato 92 centri e 84 ne ha totalizzati Guglielmo Galli per un totale di 268 bersagli utili che hanno collocato la seconda formazione della Società ospitante sul secondo gradino del podio. Ha tentato di insidiare la supremazia di San Martino il team di Vicenza 1: per il sodalizio veneto Enrico De Tomasi, Franco Marcolin e Andrea Reniero hanno composto il punteggio di 267 e si sono assicurati la medaglia di bronzo. Con una gara magistrale, ovvero un 23 di apertura e tre perfette serie piene per un totale

di 98 centri che hanno rappresentato il tetto qualitativo individuale della competizione pesarese, Marco Battisti ha provato a sua volta a guidare Foligno 2 all’assalto del podio. Con 266/300 (composti grazie al contributo di Paolo Scolastra e Mattia Cecchetti) il team umbro non è però riuscito ad accedere al podio. Il terzetto di capitan Battisti si è dovuto accontentare del quarto posto con un piattello di vantaggio su Foligno 1 (Domenico Angelucci, Antonino Labate e Loris Ciucarelli). A quota 264 hanno concluso Vicenza 2 (Stefano Spagnolo, Giuseppe Bravo e Michele Biasiolo), San Marino (Nicola Sarti, Paride Perla e Denis Giardi) e San Donaci 3 (Carmine Marsiglio, Nazareno Franco e Massimiliano Montuori) davanti al 262 di San Fruttuoso (Stefano Pasi, Gabriele Tagliani e Massimo Bignotti).

Le tre formazioni medagliate posano con gli Ufficiali di gara impegnati nella sfida e con i dirigenti della Società ospitante

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IL TIRO SI COLORA DI GREEN

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E’ uno strepitoso successo di partecipazione la prima edizione della Green Cup a Umbriaverde e Cascata delle Marmore: tra gli azzurrissimi in evidenza Giovanni Pellielo, Chiara Cainero, Emanuele Fuso

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È Giovanni Pellielo a inaugurare le vittorie altisonanti alla prima edizione della Green Cup. Nella sfida in programma sulle pedane di Umbriaverde che ha rappresentato l’autentica prova generale delle Olimpiadi e che ha richiamato molti campionissimi del panorama mondiale delle tre discipline pentacerchiate, è stato il fuoriclasse di Vercelli a centrare la vittoria nella gara internazionale di Fossa Olimpica totalizzando 122 centri nelle serie di selezione e perfezionando il proprio primato con un 24 di finale che ha proiettato il suo punteggio a quota 146/150. La medaglia d’argento è stata appannaggio di Daniele Resca: il Carabiniere di Pieve di Cento ha totalizzato 143 come il turco Oguzhan Tuzun e poi si è assicurato la piazza d’onore spuntandola in shoot-off per 1 a 0. Nomi

decisamente illustri anche nel gruppo degli specialisti a ridosso del podio: Carlo Angelantoni si è impossessato del quarto posto con 140 davanti al 138 del campione del mondo Massimo Fabbrizi e al 137 di Giulio Fioravanti. Nel parallelo confronto di Fossa Olimpica è stato Stefano Pilati a svettare con 133/150 precedendo sul podio di Massa Martana due tiratori di grande esperienza del calibro di Sauro Ruggeri (132 + 9) e Marco Mariotti (132 + 8). Nella gara femminile di Fossa Olimpica è stata una corsa solitaria verso la vittoria quella di Marina Santolini. La tiratrice sammarinese, già in vetta alla classifica con 71/75, al termine della finale si è assicurata la vittoria con 89/100. A quota 88 si sono ritrovate appaiate Jessica Rossi e Charlotte Kerwood e nello shoot-off è stata l’azzurra a prevalere sulla

Giovanni Pellielo è stato il vincitore della gara internazionale di Trap della prima edizione della Green Cup: il piemontese ha preceduto Daniele Resca e il turco Oguzhan Tuzun

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EVENTI

Nella parallela sfida nazionale Stefano Pilati ha preceduto Sauro Ruggeri e Marco Mariotti

Nel confronto femminile di Trap la sammarinese Marina Santolini ha vinto precedendo Jessica Rossi e la britannica Charlotte Kerwood

britannica per 1 a 0. Tra le finaliste anche Nicole Marzo (87), Arianna Perilli (85) e Erica Profumo (84). Tra gli Juniores di Fossa Olimpica ha vinto Ayhan Acarkan che ha colpito complessivamente 132 piattelli su 150 ed ha preceduto Nicola Perazzi (124) e Leonardo Franceschini che ha intercettato il volo di 122 piattelli come Luca Miotto e poi ha superato il coetaneo bresciano in shoot-off per 1 a 0. Resta in Umbria la Green Cup di Skeet. All’impianto di Cascata delle Marmore che ha ospitato le sfide della disciplina del Pull e del Mark ha vinto Emanuele Fuso. Il tiratore di Spello ha totalizzato 146/150 (122 + 24) come Valerio Luchini e Michal Palmieri, ma nello shoot – off ha fatto valere il suo

entusiasmo agonistico ed ha costretto alla resa prima il marchigiano e poi il capitolino campione europeo della specialità. Nomi illustri nelle immediate vicinanze del podio: Luigi Agostino Lodde è risultato quarto con 145 davanti ai 144 di Ennio Falco e Vincenzo Grizi. Nella gara femminile Chiara Cainero ha svettato con un monumentale 97/100 (la friulana occupava già con autorevolezza la vetta della classifica alla boa delle tre serie con 73 centri ed ha poi completato l’ultimo round con un luminoso 24) precedendo Diana Bacosi (di pregio il 95 della skeettista del’Esercito che in finale ha confezionato un perfetto 25) e la slovacca Danka Bartekova (94). In finale si erano inserite

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EVENTI

anche la russa Olga Panarina e la cilena Francisca Crovetto che hanno concluso a quota 91 davanti all’89 di Simona Scocchetti. Vasily Mosin ha vinto la Green Cup di Double Trap, ma il medico russo di Kazan ha dovuto prima ridurre alla resa il connazionale Vitaly Fokeev che era approdato al suo stesso punteggio: 192/200. I due specialisti avevano marciato di pari passo per tutta la gara di Umbriaverde: al termine delle tre serie di selezione il loro score era infatti 144/150. Entrambi autori di un solidissimo 48/50 in finale, Mosin e Fokeev si ritrovavano appunto ancora spalla a spalla a 192 ed era lo shoot off a far pendere la bilancia per 2 a 1 in favore del medico del Tatarstan. L’olimpionico americano Walton Glenn Eller era terzo con 190 davanti al 189 di Nino Barillà e al 188 di Josè Tores e Daniele Di Spigno. Umberto Isalberti ha vinto la parallela competizione di Double

Tra gli Juniores della Fossa Olimpica Ayhan Acarkan ha vinto precedendo Nicola Perazzi e Leonardo Franceschini

Emanuele Fuso ha vinto la Green Cup di Skeet precedendo Valero Luchini e Michal Palmieri: nella scia dei finalisti si sono collocati Luigi Agostino Lodde, Ennio Falco e Vincenzo Grizi

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EVENTI

Trap con 129/150 davanti a Emilio Cenci (118) e Emilio Ceccucci (116). Nella sfida riservata agli under 20 il

maltese Nathan Lee Xuereb ha vinto totalizzando 132/150 e precedendo il 130 di Andrea Vescovi.

I l russo Vasily Mosin ha vinto la gara di Double Trap precedendo il connazionale Vitaly Fokeev e l’olimpionico americano Walton Eller

Tra gli Juniores del Double Trap il maltese Nathan Xuereb ha preceduto Andrea Vescovi

Con un 192/200 impreziosito da uno splendido 50/50 in finale Daniele Di Spigno ha vinto il terzo Gran Premio Fitav di Double Trap in programma a Umbriaverde lo scorso 24 giugno. Il campione di Terracina ha preceduto il 190 di Antonino Barillà e il 189 di Francesco D’Aniello. In Prima categoria ha

vinto Umberto Isalberti con 133/160 davanti al 129 di Simone Lattanzi e al 128 di Eugenio Rinaldoni. Il leader della classifica di Seconda categoria è stato Roberto Zallocco che ha totalizzato 133/160 e ha preceduto Paolo Sparamonti (126) e Italo Scopetta (125). Michele Chianese ha svettato in Terza categoria con 108/130

davanti a Dario Scardino (103) e Giacomo Trevisan (96). Andrea Vescovi è stato il più brillante nella gara del Settore Giovanile: con 179/200 il doublista umbro ha preceduto Simone Vedovelli che ha totalizzato 173 come Andrea Galesso ed ha poi regolato il coetaneo veneto in shoot-off per 2 a 1.

DI SPIGNO SENZA RIVALIAL GRAN PREMIO FITAV

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Dopo la fase di selezione del mese di maggio, il Fiocchi Day 2012 si è concluso a giugno con due manifestazioni parallele nelle due sedi del Concaverde di Lonato e di Valle Aniene. Nella fase di selezione capillarmente distribuita sul territorio italiano il Fiocchi Day aveva condotto in pedana quasi cinquemila tiratori confermandosi come una delle manifestazioni di maggior richiamo tra quelle promosse dalle principali aziende italiane del settore. Manifestazione tradizionalmente contraddistinta dai

grandi numeri, quest’anno il Fiocchi Day si è appunto concluso in due sedi separate per favorire in senso geografico tutti i tiratori qualificati nella prima fase di selezione del mese di maggio. Il Fiocchi Day dell’area nord ha avuto in Alfio Pedini il suo protagonista, mentre a svettare nella gara dell’area sud è stato Luigi Mele. Al Concaverde di Lonato, nella sfida denominata Shoot Off che ha rappresentato la gara clou della riunione gardesana, il barrage riservato all’Eccellenza ha assistito ad un bel confronto tra

I GRANDI NUMERI DI CASA FIOCCHIDopo l’affollatissima fase di selezione il Fiocchi Day si conclude a Lonato e a Valle Aniene con sfide interpretate da grandi nomi del tiravolismo italiano

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Erica Profumo ha conquistato a Lonato il trofeo Fiocchi Shoot Off

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EVENTI

La passerella dei finalisti della grande sfida targata Fiocchi che ha affollato le pedane del Concaverde

Nella gara riservata ai Paralimpici Sitting Giorgio Marrozzini ha preceduto Giuseppe Petito e Fernando Bulgheroni

Tra i Paralimpici Standing Pietro Boem si è imposto davanti a Bruno Busti e Andrea Tabanelli

Andrea Miotto, Claudio Armiraglio, Jessica e Ivan Rossi, Francesco Amici e Ismaele Mariani. E dopo che Jessica Rossi e Claudio Armiraglio avevano escluso tutti gli altri dalla corsa per la promozione al barrage conclusivo con 21 centri, è stato lo specialista lombardo ad eliminare la luminosissima stella emiliana con un secco 2 a 1. Tra i Prima categoria è stato invece Alfio Pedini a conquistare meritatamente la promozione al round successivo con 22 centri che hanno escluso dal gioco Giuseppe Neri, Franco Testa, Adriano Traverso, Giuseppe Mercurio e Ugo Sabatti. Tra i Seconda si è qualificato per il round finale Luca Piva che ha escluso Giovanni Tosadori, Alessandro Casadei, Nazzareno Pagliaroli, Paolo Coletti e Vito Gerbino. L’exploit di Erica Profumo tra i Terza categoria ha permesso alla ragazza piemontese di escludere dal barrage conclusivo tiratori esperti del calibro di Ernesto Bini Chiesa, Pietro Belcante, Paolo Bartoli, Imerio Cantoni e Mario Ferrari. Marina Moioli è uscita vincitrice dalla sfida delle Ladies e degli Juniores che vedeva in

lizza anche Yuri Parri, Andrea Vezzoli, Andrea Guarnieri, Anastasia Militerno e l’indiana Shagun Chowdhary, mentre dalla sfida dei Veterani e Master è stato promosso Felice Verga. Nel barrage finale, esclusi sorprendentemente al primo lancio Claudio Armiraglio, Luca Piva e Giovanni Poggiali, è stata poi proprio Erica Profumo a costringere successivamente alla resa Marina Moioli, Alfio Pedini, Felice Verga e Andrea Vezzoli e ad aggiudicarsi il trofeo Fiocchi Shoot Off. L’esito delle manifestazioni parallele a Lonato e a Valle Aniene, in termini di partecipazione e di carica agonistica dei partecipanti, ha convinto i dirigenti della celebre azienda di munizioni di Lecco a progettare per l’anno prossimo una sfida tripla che selezionerà un ristrettissimo gruppo di specialisti delle aree nord, centro e sud. La gara delle gare metterà poi a confronto quell’elite di tiratori in una sfida che rappresenterà non soltanto il top event delle manifestazioni targate Fiocchi, ma anche un vero e proprio avvenimento del calendario agonistico stagionale.

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Il dolore muscolare collegato all’esercizio fisico in soggetti sani e senza lesioni rientra in una delle seguenti due categorie ben distinte:

• Indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata (Delayed Onset Muscle Soreness: DOMS) che tipicamente si risente il giorno dopo l’esercizio e può durare anche diversi giorni;

• Dolore causato da rigidità e contrazioni muscolari involontarie (crampi) che sopravvengono improvvisamente e durano diversi secondi.

I recettori del dolorePrima di affrontare la discussione sul dolore o sull’indolenzimento muscolare è necessaria una premessa sui recettori del dolore interni ai muscoli e sui meccanismi della loro attivazione. I recettori di dolore sono terminazioni nervose libere interne al tessuto che rispondono a stimoli chimici, meccanici e termici. Il dolore ha funzione di protezione dell’organismo. Gli stimoli che eccitano i recettori del dolore sono segnali inviati al cervello che indicano una lesione o danno (damage). Un esempio attinente al dolore muscolare è costituito da sostanze biochimiche

liberate dalle cellule danneggiate che stimolano i recettori chimici e causano dolore. Tra queste sostanze troviamo : la bradichinina, le istamine, le prostaglandine, gli acidi, gli ioni di potassio e la serotonina.

Indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata ( DOMS)

Il DOMS è la sensazione dolorosa, di iperestesia, di dolore profondo e rigidità muscolare, che inizia alcune ore dopo l’esercizio. E’ tipico che ci si alzi al mattino con uno o tutti questi sintomi che ci ricordano, spiacevolmente, l’esercizio del giorno precedente. La gravità di questi dolori varia da un leggero disagio, ad un indolenzimento estremo che limita l’uso normale dei muscoli. Il DOMS insorge nelle prime 24 ore successive all’esercizio e generalmente la sua intensità raggiunge un massimo tra le 48 o 72 ore. In casi estremi il picco dell’indolenzimento può ritardare fino a 4-5 giorni dopo l’esercizio. Esso, a seconda della gravità, decade e può scomparire da 48 ore a 2 settimane dopo l’esercizio. Le caratteristiche del DOMS sono

DOLORE MUSCOLARE ED ESERCIZIO FISICOChiunque abbia eseguito un esercizio fisico intenso conosce bene le conseguenze dolorose dello sforzo: il Preparatore Atletico della Nazionale analizza uno degli inconvenienti più frequenti nella carriera di un atleta

IN CORPORe SANO

di Fabio Partigiani

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IN CORPORE SANO

riassunte nella.

Movimenti eccentrici

Molti studi hanno individuato con precisione nella componente eccentrica dell’esercizio lo stimolo che causa rottura o lesioni del tessuto muscolare e quindi induce il DOMS. Le azioni muscolari eccentriche comprendono la resistenza attiva all’allungamento del muscolo, per esempio abbassare un peso o scendere le scale, e sono caratterizzate, rispetto ai movimenti concentrici, da un’elevata tensione delle fibre muscolari e del tessuto connettivo. Se queste forze elevate non sono abituali per il muscolo, esso può essere soggetto a lesioni. Gli indicatori fisiologici di lesioni muscolari a seguito di sforzi eccentrici osservati sono : il DOMS, la perdita prolungata di forza, la limitazione nell’escursione dei movimenti.

Localizzazione del dolore

Si è spesso osservato che il dolore o l’indolenzimento muscolare a seguito di lavoro eccentrico, è più accentuato nella zona dell’inserzione muscolo- tendinea. Per spiegare questa localizzazione sono state avanzate due ipotesi. La prima è che la lesione è più grave in questa regione in quanto rappresenta l’anello strutturale più debole nel muscolo, o anche perché le fibre muscolari in questa regione hanno un orientamento più obliquo e quindi vengono maggiormente sollecitate rispetto al resto del muscolo. La seconda ipotesi è che la maggiore percezione del dolore in questa regione sia dovuta ad una più elevata concentrazione di recettori afferenti del tipo IV. Anche se molto diffusa, questa seconda ipotesi non è confermata dalla letteratura sui recettori del dolore dato che, come abbiamo già descritto, i recettori del tipo IV si trovano associati ai vasi sanguigni ed al tessuto connettivo di tutto il muscolo, e non specificamente all’inserzione muscolo tendinea. Anzi, in alternativa si potrebbe ipotizzare che nell’inserzione muscolo-tendinea sia più probabile trovare recettori afferenti di tipo III, anche se la letteratura indica che sono associati a organi tendinei e non alla percezione di stimoli dolorosi.I crampi

Il vero e proprio crampo muscolare è caratterizzato da una intensa contrazione improvvisa, brusca e involontaria, del muscolo in posizione accorciata. I crampi possono avere una durata che varia da qualche secondo a vari minuti. Un crampo può interessare un singolo muscolo o anche solo una sua parteL’insorgere dei crampi muscolari nei soggetti che praticano attività sportiva e negli atleti è molto frequente e colpisce in percentuale maggiore maratoneti, ciclisti e triatleti.I crampi muscolari sembrano prevalere soprattutto in condizioni specifiche di sforzo. L’attività fisica prolungata che comporta perdita di liquidi per sudorazione è associata a crampi.Per quanto riguarda la localizzazione, l’incidenza dei crampi predomina nei muscoli dei polpacci e dei piedi.

Prevenzione e cura dei crampi muscolari

Attualmente il metodo più usato per prevenire i crampi muscolari in quei soggetti che ne soffrono frequentemente è l’allungamento dei muscoli interessati con appropriati esercizi di stretching.Per gli atleti e in generale per chiunque svolga un’attività sportiva, queste semplici raccomandazioni sono finalizzate a ridurre la probabilità di crampi muscolari indotti dall’esercizio :

• Bere molto ed evitare la disidratazione;• Assumere quantità adeguate, almeno la dose

giornaliera raccomandata, di potassio, sodio, calcio e magnesio;

• Indossare un abbigliamento che non impedisca la circolazione del sangue;

• Progredire gradualmente verso l’esercizio intenso e/o prolungato;

• Eseguire esercizi di allungamento; • Evitare di traumatizzare i muscoli cambiando

improvvisamente le condizioni di esercizio.

La cura di un crampo in atto è semplice e diretta : il modo migliore per fermarlo è quello di stirare dolcemente il muscolo interessato. L’allungamento del muscolo aumenta la tensione, già elevata, sul tendine, per cui il cervello che riceve stimoli provenienti dai corpuscoli tendinei del Golgi, provvede a stimolare meccanismi inibitori per impedire la lacerazione del muscolo e del tendine.

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C’è un tiro a volo ad avancarica che è realmente una miniera di medaglie. Nel mese di maggio, al Trofeo Alpen Donau Adria in programma a Faenza, i tiravolisti ad avancarica Eugenio Ciuffi, Enrico Siclari, Walter Moretti, Fabio Boni, Moreno Boni e Andrea Mariotti hanno conquistato tre medaglie d’oro, tre d’argento e due di bronzo superando l’accreditata concorrenza di avversari provenienti da Germania, Olanda e Austria. Ma gli azzurri dell’avancarica hanno replicato splendidamente anche nel difficile Grand Prix d’Austria in programma a Eisenstadt nella

seconda metà di maggio. Nella sfida del Burgenland sono scesi in lizza Eugenio Ciuffi, Giancarlo Moro, Enrico Siclari e Walter Moretti. Sono maturate due medaglie d’oro nella specialità Manton con la prova individuale di Eugenio Ciuffi e con la squadra capitanata dallo stesso Ciuffi e completata da Siclari e Moro. Nella specialità Lorenzoni Giancarlo Moro ha centrato la conquista dell’argento individuale e Enrico Siclari ha artigliato il bronzo ed è maturato anche un bronzo a squadre dei due suddetti specialisti in collaborazione con Ciuffi.

Cod.Soc. Denominazione Società

TESSEREORDINARIE

BG04 A.S.D. TAV CIELI APERTI 402RM23 A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE 390VA03 ASD T.A V. BELVEDERE 289RM08 A.S.D. TAV LAZIO 272PT00 TAV MONTECATINI-P.A NIEVO 261PG08 A.S.D. T.A V. UMBRIAVERDE 239VE00 ASD TAV CIRC. LA FATTORIA 221BS04 A.S.D. TRAP CONCAVERDE 216TV08 ASD TAV SANTE MARTIGNAGO 211CE00 A.S.D. T.A V. FALCO 194

Cod.Soc. Denominazione Società

TESSERESOSTENITORI

AN14 ASD T.A.V. CASTELFIDARDO 810AO01 A.D. C.C. SP. TAV AOSTA 629PT00 TAV MONTECATINI-P.A NIEVO 601RM23 A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE 578RE01 A.S.D. TAV TRICOLORE 279UD04 A.S.D. T.A.V. GIORGINI 96VR08 A.S.D. TV SP. CLUB ZEVIO 58MC09 A.S.D. TAV LE GINESTRE 50UD73 A.S.D. TAV PORPETTO 49BO13 A.S.D. TAV AITS 48

TESSERAMENTO 2012TOP TEN AL 26 GIUGNO 2012

TESSERAMENTO 2012TOP TEN SOSTENITORI AL 26 GIUGNO 2012

Società Nome Società Tessere Categoria Società Società Nome Società Tessere Categoria SocietàBG04 A.S.D. TAV CIELI APERTI 402 1 PT00 TAV MONTECATINI-P.A NIEVO 601 1RM23 A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE 390 1 RM23 A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE 578 1 289 1 VR08 A.S.D. TAV SP. CLUB ZEVIO 58 1

Società Nome Società Tessere Categoria Società Società Nome Società Tessere Categoria SocietàPD04 A.S.TAV G.ROSATTI - PONSO 191 2 AN14 ASD T.A.V. CASTELFIDARDO 810 2RA04 A.S.D. TAV CONSELICE 186 2 CB04 A.S.D. TAV CAMPOMARINO 40 2PI00 SOC. T.A V. PISA 180 2 RM10 A.S.D. T.A.V. BOTTACCIA 37 2

Società Nome Società Tessere Categoria Società Società Nome Società Tessere Categoria SocietàVE00 ASD TAV CIRC. LA FATTORIA 221 3 CB09 ASD TAV PIETRO VARRIANO 41 3TO01 A.S.D. T.A.V. CARIGNANESE 183 3 AN10 ASD TAV FIDC LAURETANA 41 3PA02 A.S.D. TAV STAND TRAVERSA 167 3 MO50 A.S.D. TAV GUIGLIESE 40 3

LT00 A.S.D. TAV CISTERNA 39 3

Società Nome Società Tessere Categoria Società Società Nome Società Tessere Categoria SocietàRE01 SOC. T.A V. TRICOLORE 103 4 AO01 A.D. C.C. SP. TAV AOSTA 629 4GE03 A.S.D. TAV GENOVA UCS 100 4 RE01 A.S.D. TAV TRICOLORE 279 4AO01 A.D. C.C. SP. TAV AOSTA 100 4 UD04 A.S.D. T.A.V. GIORGINI 96 4SA53 A.S.D. TAV LA TORRETTA 94 4

SOCIETA' CATEGORIA QUARTA

PODIO TESSERE SOSTENITORI SOCIETA' PER CATEGORIA DI AFFILIAZIONE

AL 26 GIUGNO 2012

SOCIETA' CATEGORIA PRIMA

SOCIETA' CATEGORIA SECONDA

SOCIETA' CATEGORIA TERZA

SOCIETA' CATEGORIA QUARTA

PODIO TESSERATI SOCIETA' PER CATEGORIA DI AFFILIAZIONE

AL 26 GIUGNO 2012

SOCIETA' CATEGORIA PRIMA

SOCIETA' CATEGORIA SECONDA

SOCIETA' CATEGORIA TERZA

Eugenio Ciuffi, Enrico Siclari e Giancarlo Moro al vertice del podio della gara a squadra nella specialità Manton

eVeNTI

36 lugl io 2012 n.220

L’AVANCARICA PRODUCE MEDAGLIEAzzurri in evidenza al Gran Prix d’Austria delle specialità storiche

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I l T IRO A VOLO 37

Come già nella stagione precedente, anche nell’anno scolastico 2011-2012 si è svolto presso alcuni Istituti d’Istruzione Superiore della Provincia di Grosseto il progetto Tiro a Volo a Scuola. Hanno aderito al progetto, grazie alla sensibilità dei docenti di Educazione Fisica, le classi dell’ultimo anno degli Istituti: Tecnico per il turismo, Tecnico per geominerari, Tecnico per chimici, Professionale per l’elettronica, Liceo classico. Per le lezioni teoriche svolte in classe durante le normali ore curricolari di Educazione Fisica abbiamo utilizzato un power-point con il quale abiamo illustrato i più importanti aspetti dell’attività del tiro a volo. Poiché avevamo bisogno del supporto di immagini per poter illustrare agli studenti le prerogative dell’attività del tiro a volo, abbiamo anche proiettato due filmati: uno relativo alla vittoria di Andrea Benelli alle Olimpiadi di Atene del 2004 e uno relativo alla vittoria di Chiara Cainero ai Giochi di Pechino del 2008. Abbiamo sottoposto agli studenti due test: il primo all’inizio del corso per sondare la curiosità dei ragazzi e delle ragazze nei confronti delle discipline tiravolistiche; il secondo al termine del

corso per verificare le loro emozioni finali. Per i test sul campo, come già nell’esperimento dell’anno precedente, è stata utilizzata la struttura della Società Tiro a Volo Follonica che è dotata di tutti gli impianti per le discipline olimpiche. Il Consiglio Direttivo della Società ha messo a disposizione degli alunni personale competente e qualificato e tutti gli strumenti per le esercitazioni pratiche che si sono svolte per due giorni in orario mattutino. Sono stati presenti sul campo di tiro il Consigliere Nazionale Luciano Innocenti e il Delegato del Comitato Regionale Fitav della Toscana Mario Nencioni che hanno consegnato agli insegnanti ed alle Presidenze delle Scuole alcuni crest della Federazione Italiana Tiro a Volo. Alcuni studenti hanno dimostrato grande interesse per la materia manifestando la loro intenzione di procedere ad una conoscenza più approfondita della pratica tiravolistica. È doveroso ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto: i Dirigenti scolastici, gli insegnanti di Educazione Fisica, i membri della Federazione, i dirigenti della Società Follonica.

A SCUOLA DI TIRO A VOLOAgli impianti della Società Tiro a Volo Follonica sperimentano il tiro a volo alcune classi degli istituti superiori della provincia di Grosseto: esaltante il bilancio dell’iniziativa promossa dai dirigenti toscani

eVeNTI

Un gruppo di ragazzi e ragazze degli istituti superiori di Grosseto che hanno sperimentato il tiro a volo a Follonica con i Dirigenti scolastici e Federali

di Bruno Bracalini

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38 lugl io 2012 n.220

Per molti era colui che sa, oppure anche pelle fredda: due appellativi, peraltro assai graditi dal destinatario, che descrivevano in maniera perfetta la competenza e la carica agonistica di Anastasio Martellini. L’una e l’altra, del resto, universalmente riconosciute. Perché Martellini, scomparso lo scorso 9 giugno all’età di settantotto anni, è stato, prima ancora che un validissimo fucile, un grande maestro e un grande suggeritore. La carriera tiravolistica di Anastasio Martellini inizia a metà degli anni Cinquanta: nell’Italia del boom Martellini in una sola stagione compie l’intero percorso possibile per un agonista della Fossa Olimpica. Da assoluto principiante a Prima categoria (quella che allora era la massima divisione nel cosiddetto distanziamento federale). Ma evidentemente la vocazione di Anastasio Martellini era quella di maestro di tiro piuttosto che di atleta. Ha calcato le pedane da agonista (Tor Sapienza Casalotti, Lazio e poi Trigoria sono stati gli impianti in cui è gradualmente esploso il suo talento ma in ogni stand italiano è viva l’eco delle sue imprese), centrando anche alcuni

significativi successi, ma si è dedicato principalmente a costruire campioni. Non è un’esagerazione affermare che, da quando ha scoperto il tiro a volo, Martellini ha messo il fucile in mano alla stragrande maggioranza dei tiratori romani. E la sua fama è andata presto ben oltre. Liano Rossini, Ennio Mattarelli, Silvano Basagni, Carlo Danna, Daniele Cioni (tanto per fare qualche nome che ha semplicemente fatto la storia del Trap degli ultimi sessant’anni) sono stati, sì, avversari di pedana di Martellini, ma a più riprese hanno voluto confrontarsi con la competenza, l’esperienza e la capacità didattica del tiravolista romano. E in tempi più recenti perfino gli skeettisti Luciano Brunetti, Andrea Benelli ed Ennio Falco si sono rivolti ad Anastasio per raccogliere idee e consigli. Se volessimo adattare altre definizioni ad Anastasio Martellini, potremmo descriverlo anche come inventore e sperimentatore. Il tiravolista romano era infatti famoso come il tiratore che spara al rovescio. Se gli altri tiravano il grilletto per esplodere il colpo all’insegna del piattello, Martellini, in collaborazione con un altro geniaccio

del panorama tiravolistico capitolino: Guido Fanfarillo, aveva ideato un meccanismo che gli permetteva di rilasciare il grilletto per sparare. In questo modo Anastasio Martellini è divenuto negli anni anche un teorico dei fucili e delle munizioni e non è un caso che aziende illustri del panorama italiano si siano avvalse della sua collaborazione per mettere a punto i propri prodotti. Fu proprio Anastasio Martellini l’ideatore e lo sperimentatore della cartuccia che, sul volgere dei Settanta, condusse Alberto Carneroli ai maggiori successi della sua carriera e che negli anni Ottanta divenne munizione di riferimento per moltissimi tiravolisti di ogni categoria. Dicono i figli Carlo e Loretta che la sua vita è stata in fin dei conti una sfida continua. E le celebri esibizioni di tiro con una mano sola (in cui Anastasio confermava la sua vocazione di funambolo del tiro a volo) sono in certo modo la prova evidente del carattere guascone e irresistibile di Martellini. Ma è anche certo che il celeberrimo “maestro” Martellini, quelle sfide che ha ingaggiato con la vita le ha sempre vinte tutte.

RICORDANDOANASTASIO MARTELLINISi è spento a Roma lo scorso 9 giugno all’età di settantotto anni uno dei più noti personaggi del tiravolismo italiano degli ultimi sessant’anni

IN MeMORIAM

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ATTI UFFICIALI

40 lugl io 2012 n.220

AVVISO IMPORTANTETutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono essere in pos-sesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT).La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma):

• Per gli atleti non soggetti a TUE (Richiesta di Esenzione ai Fini Terapeutici), la DUT va inviata entro 7 giorni • lavorativi dalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al con-trollo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare.

• Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP).

Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva.Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna laterale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla.Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità.Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV al numero 06.45235213.

AVVISO A TUTTE LE SOCIETÀLa Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affi-liate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgentemente i propri dati bancari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it:

Denominazione Società

Intestatario del Conto Bancario

Istituto di Credito

Numero Conto Corrente ABI CAB CIN

IBAN

Inviando gli stessi via mail all’indirizzo [email protected] o via Fax al n. 06 3233791

LE ASSOCIAZIONI VENATORIE CONVENZIONATE CON LA FITAVF.I.D.C. Federazione Italiana della CacciaA.N.L.C. Associazione Nazionale Libera CacciaU.N. Enalcaccia P.T. Unione Italiana Enalcaccia Pesca e TiroARCICACCIAA.N.U.U. Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente NaturaleCONFAVIC.P.A. Associazione Caccia Pesca Ambiente SportU.C.S. Unione Cacciatori di SardegnaL.A.S.C. Sarda Caccia Libera Associazione Sarda della CacciaAssociazione Cacciatori Sardi A.C.P. Caccia-Sardegna InsiemeC.P.E. Caccia Pesca EcologiaA.R.C.P.Lombardia Associazione Regionale Cacciatori e Pescatori LombardiaNaturclub SiciliaL.C.S. Associazione Liberi Cacciatori SicilianiFederazione Siciliana della CacciaConsiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia, dello sport

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