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ChimicaGenerale_lezione20 1
Titolazioni
• Titolazioni acido-base
• Indicatori acido-base
• Curve di titolazione
• Tamponi
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Titolazioni acido base
• E’ una tecnica analitica per identificare il punto diequivalenza
• Il punto di equivalenza corrisponde alla situazione in cui la quantità di equivalenti basici (OH-)
aggiunti/presenti in soluzione corrisponde a quella di equivalenti acidi (H
3O+) presenti/aggiunti
(Es.: ad una base da titolare è stato aggiunto una quantità equivalente di acido (o viceversa))
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Osservazioni
• Il pH del punto di equivalenza varia con
la forza dei reagenti
• È istruttivo valutare come varia il pH con
l’aggiunta del titolante: curve di pH.
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Titolazioni acidimetriche
moli di base aggiunte = moli di acido presentimoli di base = V
base [M]
base
moli di acido = Vacido
[M]acido
Vbase
[M]base
= Vacido
[M]acido
se [M]acido
non è nota ⇒
[M]acido
= Vbase
[M]base
/ Vacidofinale
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Indicatori di pH
• Il punto di equivalenza può essere riconosciuto dal brusco cambiamento di pH che può essere visualizzato con unindicatore• Indicatore: una molecola che cambia di colore al variare del pH
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Indicatori
La forma acida e quella della base coniugata hanno colore diverso
HIn(aq) + H2O(l) → H
3O+(aq) + In-(aq)
Kai = [H3O+][In-] / [HIn] ovvero
[H3O+] = Kai x [HIn] /[In-]
Il colore varia secondo il rapporto [H3O+]/ Kai
pH = pKai + log [In-] / [HIn]
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Diversi indicatori hanno pH di viraggio diversi, vanno scelti in base al pH del punto di equivalenza
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Meccanismo di titolazione
Un cilindro contiene 100 ml di NaOH, 0.1M. L’altro cilindro contiene 40 mL di acido acetico a [?]. Questo è versato nel beaker e si aggiunge una goccia di indicatore (fenolftaleina). La soluzione è agitata e la soluzione di NaOH è aggiunta lentamente, goccia a goccia. L’indicatore comincia a diventare rosa. Quando il rosa è stabile la titolazione è finita. 42 ml di NaOH sono state usate per titolare 40 ml di acido acetico. Calcolare [ ] acido.
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Titolazione acido forte base forte Es. HCl con NaOH H+ + Cl- + Na++ OH- → H
2O + Cl- + Na+
Al punto di equivalenza (es. 1 mol NaOH e 1 mol HCl) si hanno Na+ e Cl-
Questi ioni non hanno comportamento acido, non influenzano l’acqua che avrà pH 7
Prima e dopo la titolazione si ha soluzione di base forte ed acido forte, quindi il cambiamento di pH è repentino
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il pH al punto di equivalenza è 7.00.Per riconoscere il punto di equivalenza usiamo unindicatore che cambia colore intorno a pH 7.00.– fenolftaleina cambia colore tra pH 8.3 to 10.0.– In acido è incolore.– aggiungendo NaOH appare un pò di colore dove cade la goccia, che scompare agitando la beuta– Al punto di equivalenza la soluzione è rosa chiaro– Aggiungendo altra base il rosa diventa più intenso,
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Titolazione acido debole con una base forte
Prima dell’aggiunta della base la soluzione contiene solo acido debole.pH = -½ log(Ca*Ka)= 3.3• Al punto di equivalenza, tutto l’acido acetico è stato consumato producendo CH
3COO-(aq) Na +
• Quindi il pH è dato da CH3COO- che è una base pH > 7
• pOH = -½ log (Cb*Kb) = 4.6 e pH = 9.4In generale il pH è ottenuto applicando l’equazione di Henderson-Hasselbalch: pH = pKa - log Ca/Cb
CH3COOH (0,1 M) titolato con NaOH (0,1M)
CH3COOH(aq) + Na+ + OH-(aq) → CH
3COO-(aq) + Na+ + H
2O(l)
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N.B.Al punto di equivalenzail pH non è neutroperché è come se sifosse formato un salederivato da un acidodebole ed una baseforte, che dà idrolisibasica
In questa zona (quando la [OH-] < [AH])si hanno piccole variazioni di pH
In questa zona (quando la [OH-] > [AH])si hanno grandi variazioni di pH
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Equazione di Henderson-Hasselbach
[H3O+] = Ka x ([acido]/[base coniugata])
pH = pka+log([base coniugata]/[acido])
Quindi il pH dipende da :➔La forza dell'acido➔La quantità di base coniugata presente
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pH = pKa + log ( [ A- ] / [ A H ]) Equivalenti di OH- aggiunti All’inizio della titolazione [AH] >> [A-] Durante la titolazione [A-]/[AH] aumenta progressivamente Alla fine della titolazione [A-] >> [AH] Quando la [A-]=[AH] log [A⇒ -]/[AH] = 0 pH = p Ka⇒ Questo accade quando si è aggiunta una quantità di base
forte equivalente a metà dell’acido debole iniziale (graficamente corrisponde al punto di flesso della curva di titolazione)
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Curva di pH
• La curva di pH è asimmetrica:• Con l’aggiunta di NaOH si forma del sale(CH
3COO-) ed è presente acido (CH
3OOH): il
pH può essere calcolato con l’equazione diHenderson-Hasselbach.• Al punto di equivalenza si ha solo CH
3OONa
• Dopo il punto di equivalenza prevale l’effetto di NaOH, che cede OH-
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Titolazione Acidi deboli:
Osservazioni:
• Negli acidi più deboli
l’inflessione della curva è
piccola.
• Occorre scegliere
l'indicatore con Ka adatta
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Titolazione base debole con acido forte
• Es.NH3 con
HCl• Il punto diequivalenzaè a pH acido
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Acidi PoliproticiNegli acidi poliprotici ogni protone dissocia gradualmente.Nella titolazione ci sono n punti di equivalenza corrispondenti ad ogni protone ionizzabileNella titolazione di Na
2CO
3 con HCl ci sono due
punti di equivalenza – Uno per la formazione di HCO
3-
– Uno per la formazione di H2CO
3.
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Acido Fosforico
H3PO
4 + H
2O → H
3O+ + H
2PO
4 -
H2PO
4 -+ H
2O → H
3O+ + HPO
4 2-
HPO4 2- + H
2O → H
3O+ + PO
4 3-
Ka = 7.1*10-3 pKa1 =2.15
Ka = 6.3*10-8 pKa2 = 7.2
Ka = 4.2*10-13 pKa3 = 12.4
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TamponeÈ detta soluzione tamponeuna miscela di sostanze ingrado di contenere grandivariazioni di pH all’aggiuntadi un acido o di una base
Costituzione:Acido debole + un suo sale con base forteBase debole + un suo sale con acido forte
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Sistema tampone costituito da un acido debole e dalla sua base coniugata
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Capacità tampone
Quantità di acido obase che può essereaggiunta senza che iltampone perda la suacapacità di opporsi amodificazioni del pH.
Per aggiunte relativamentepiccole di acido o base forte ilsistema tampone funzionabene nel range di pH:(pK –1) < pH < (pK +1)
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Equazione di Henderson-Hasselbach
[H3O+] = Ka x ([acido]/[base coniugata])
pH = pka+log([base coniugata]/[acido])
Quindi il pH di una soluzione tampone dipende da :➔La forza dell'acido➔La quantità di base coniugata presente
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La coppia HPO
42-/H
2PO
4-
è ottimale per tamponare intorno al pH intracellulare
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I composti di coordinazione
La chimica dei composti di coordinazione, è la branca della chimica che studia gli ioni complessi, cioè delle molecole in cui un catione metallico è
coordinato (cioè legato con un particolare legame chimico) ad atomi, ioni o
molecole con un numero di legami superiore il suo numero di ossidazione.
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In particolare questa disciplina si occupa dello studio del legame coordinativo, delle specifiche metodiche sintetiche applicabili
e della caratterizzazione strutturale mediante utilizzo di tecniche strumentali
quali la spettrofotometria infrarossa, fotoelettronica, UV/VIS ed NMR.
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Esistono svariati tipi di complessi che vanno, dal semplice metallo in soluzione acquosa
coordinato da molecole d'acqua, a complessi metallo-enzima o metallo proteina.
Una grande importanza nella ricerca e nella chimica in generale dei complessi è che
possono essere catalizzatori in fase omogenea per reazioni chimiche.
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Complessi biologiciSono presenti anche negli
organismi biologici, nel corpo umano ad esempio, il Fe(II) è presente nell'emoglobina e nella mioglobina, coordinato agli atomi di azoto dell'anello porfirinico (gruppo eme della proteina) e svolge la funzione di legare l'ossigeno che poi
verrà trasportato attraverso il sangue ai tessuti
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Proprietà
I complessi, coinvolgendo nel legame gli orbitali d del metallo, sono molto spesso colorati, ad esempio è il Fe coordinato all'emoglobina a conferire al sangue la colorazione rossa. Questa caratteristica
può essere sfruttata nelle titolazioni.In genere hanno particolari proprietà
spettroscopiche e magnetiche.
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Definizioni di Complesso"Un complesso è un composto chimico in
cui un atomo lega un numero di altre specie chimiche superiore al suo numero di
ossidazione".Con il termine ione complesso si indica lo
ione che contiene l'atomo centrale e i ligandi in soluzione acquosa, mentre per composto
di coordinazione si intende il sale secco dello ione complesso.
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Struttura
In genere l'atomo centrale è il catione di un metallo di transizione (soprattutto elementi
del blocco d della tavola periodica).L'insieme dei leganti forma la sfera di
coordinazione del complesso ed il numero dei ligandi è detto numero di
coordinazione; tale numero varia, in genere, da 1 a 12.
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Numero di coordinazioneParametri che influenzano il numero di
coordinazione sono: * le dimensioni e la carica dello ione
centrale * il tipo di leganti (leganti molto grandi ed
ingombranti riducono il numero di coordinazione)
* le interazioni all'interno del complesso.
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Leganti
I leganti possono formare uno o più legami con l'atomo centrale e, nel
secondo caso si dicono agenti chelanti. A seconda dei legami che un ligando forma con l'atomo centrale, questo si chiama monodentato, bidentato o, in
generale, polidentato.
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Esempi
Esempi di chelanti sono l'EDTA (etilen-diammino-tetraacetato) o l'EN (etilen-
diammina), bidentato. I ligandi come l'acqua o il cloro formano un solo collegamento con l'atomo centrale, e
sono quindi monodentati. L'EDTA è esadentato, il che spiega la
grande stabilità di molti dei suoi complessi.
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Legame coordinativoIl legame chimico nei complessi deriva dalle
interazioni tra gli orbitali d dell'atomo centrale e orbitali s e p dei leganti. I legami risultanti, hanno energie tali
che le lunghezze d'onda del visibile causano transizioni elettroniche; molti ioni complessi sono per
questo motivo colorati.La comparsa di effetti cromatici e/o magnetici nei composti contenenti metalli di transizione sono
spiegati dalla cosiddetta teoria del campo cristallino.
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VB
Fu opera di Linus Pauling la teoria del legame di valenza, che fu la prima teoria (degli anni trenta) sulla formazione di un legame legato-legante per sovrapposizione degli orbitali d del metallo e gli
orbitali ibridi spn dei leganti.In questo modo si verrebbero a formare quindi dei legami dativi tali da riempire tutto l'ultimo livello di
orbitali dell'atomo centrale (10d 6p 2s) per un totale di 18 elettroni.
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Campo cristallinoFu introdotta da Hans Bethe e nel 1929 ed assume che
l'interazione metallo-leganti sia di tipo elettrostatico. Le funzioni d'onda degli orbitali d possono essere
graficamente rappresentate come superfici di confine a 4 lobi orientate rispetto gli assi x,y,z: ciò avviene poiché i
leganti assumono una geometria tetraedrica intorno all'atomo centrale e il campo elettrico generato dai leganti,
non avendo simmetria sferica, provoca una separazione dei livelli energetici degli orbitali d.
Tale separazione porta ad stabilizzazione del complesso.
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Nomenclatura * Si scrivono i nomi dei ligandi in ordine alfabetico.I ligandi monodentati che appaiono più volte ricevono un prefisso secondo il numero di occorrenze: di-, tri-, tetra-, penta-, o esa-. I ligandi polidentati (per esempio, etilenediamina, ossalato) ricevono i prefissi bis-, tris-, tetrakis-, e così via.Gli anioni finiscono in o. Per es.: cianuro diventa ciano.Ai ligandi neutri si danno i loro soliti nomi, con qualche eccezione: NH
3 diventa amino; H
2O diventa aquo; CO diventa
carbonile.
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* Si scrive il nome dell'atomo/ione centrale. Se il complesso è un anione, il nome dell'atomo centrale finirà in -ato. * Se lo stato di ossidazione dell'atomo centrale deve essere specificato (quando è uno di vari stati possibili), lo si scrive come numero romano (o 0) tra parentesi.
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EsempiFormula chimica Nome del complesso
[NiCl4]2- ione tetracloronichelato (II)
[CuNH3Cl
5]3- ione aminopentaclorocuprato (II)
[Cd(en)2(CN)
2] dicianobisetilendiaminocadmio (II)
[Fe(NH3)
6]Cl
3 esamminoferro (III) cloruro
K3[Fe(CN)
6] potassio esacianoferrato (III)
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Equilibri
All'equilibrio: M + nL ⇆ MLn
con costante di formazione K
f =[ML
n]/[M][L]n
Come tutti gli equilibri multipli è verificata l'uguaglianza K
f = K
1 · K
2 ·...K
n da cui pK
f = pK
1 + pK
2 + ... pK
n
Il reciproco di Kf esprime la costante di instabilità K
ins
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Kps e Solubilità di ioni complessiMolti composti ionici sono poco solubili o praticamente insolubili e instaurano un equilibrio con gli ioni costituenti nella
soluzione satura.Ad esempio per il cloruro di argento :
AgCl(s) ⇆ Ag+(aq) + Cl-(aq)cui corrisponde una costante di equilibrio Kps,
detta prodotto di solubilità:Kps= [Ag+] [Cl-]
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Solubilità
Si intende con solubilità il numero di moli di sale che si sciolgono per litro di
soluzione.Essa è indicata con s ed è legata alle concentrazione dei vari ioni in cui si
dissocia il sale.
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Alcuni composti insolubili in acqua si sciolgono in presenza di altri solventi perchè vi formano complessi
(es AgCl in acqua se presente ammoniaca)In tal caso avremo 2 equilibri, uno di precipitazione
del sale e una di formazione del complesso e la costante di equilibrio complessiva (per es di AgCl in soluzione acquosa con ammoniaca presente) sarà:
Ktot
= Kf x Kps