Upload
phungkhuong
View
221
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
L’anello della Certosa è un percorso autoguidato ad anello intorno alla Certosa di Montebenedetto. Evidenzia alcuni aspetti esterni del complesso monastico di interpretazione non immediata come i ruderi della vecchia fornace per la calce, del muro di cinta, del chiostro, della correria, oltre ad alcune consuetudini dei certosini. L’anello si sviluppa in otto tappe disposte lungo mulattiere e facili sentieri, con partenza dalla bacheca del Parco Orsiera Rocciavrè posta al termine della strada transitabile. Percorre le aree esterne della Certosa e continua scendendo al ponte, dove si ritiene sorgesse una segheria azionata dalle acque del torrente detto appunto “Rio della Sega”, e poi al caratteristico arco inclinato, residuo della fi nestra che si apriva nell’abside della chiesa della correria. Da questo punto, tramite una breve salita, si ritorna sulla strada carrozzabile e quindi al punto di partenza.
Ad ogni tappa è presente un pannello informativo con cenni storici ed illustrazioni esplicative:
La Correria o “casa bassa” ospitava i Fratelli Conversi, che disponevano di celle individuali e di una chiesa, ed era funzionale alle esigenze materiali della comunità certosina, in quanto si trovavano anche i locali necessari alle attività agricole ed artigianali svolte dai Fratelli e la foresteria dove alloggiavano i viandanti e i visitatori. A partire dal 1300 le correrie vennero abolite ed i conversi si stabilirono in un’ala del monastero principale a loro riservata.Sono rimasti pochi ma suggestivi ruderi a testimonianza della casa bassa di Montebenedetto: rimane in piedi, fortemente inclinato, lo spigolo nord-est della chiesa con la fi nestra dell’abside. Da rilevare che la posizione attuale della correria non è quella originaria: il monastero minore si trovava, all’epoca della sua costruzione, sul prolungamento verso valle del grande prato a est della Certosa. In seguito all’erosione del ruscello sottostante avvenne uno spaventoso smottamento del terreno che trascinò la correria 30 metri più in basso.
TORINO
PARCO NATURALE ORSIERA ROCCIAVRÈPER INFORMAZIONIUffi cio amministrativoVia Massimo d’Azeglio 16 – 10053 BUSSOLENO (TO)Telefono: 0122.47064 E-mail: [email protected] [email protected]
Gruppo Cartusia Pro Loco Villar FocchiardoTelefono: 349.7358660 - sito internet: www.cartusia.itGli spazi interni al complesso monumentale della Certosa sono visitabili da maggio a ottobre.
Un po’ di storia...Una Certosa è un monastero dell’Ordine dei monaci certosini. Fondatore dell’Ordine certosino fu Bruno di Colonia (1030-1101) spinto dalla vocazione per un genere di vita monacale più appartata dal mondo, quasi eremitica. Egli ottenne dal vescovo di Grenoble un terreno situato in una valle poco accessibile nel massiccio montuoso della Chartreuse e vi fondò nel 1084 la prima certosa, la “Grande Chartreuse”, ancora oggi sede del Capitolo generale che governa l’Ordine certosino. Sin dall’origine la comunità certosina è distinta in Padri e Fratelli (detti anche Conversi). I Padri sono sacerdoti e conducono una vita di preghiera in solitudine e silenzio, mentre i Conversi sono monaci laici che affi ancano alla preghiera lo svolgimento di tutte le occupazioni pratiche, anche al di fuori del monastero. A capo di ogni comunità certosina vi è il Priore, il quale nomina un Procuratore che coordina l’attività dei Conversi e gestisce l’amministrazione temporale del monastero.
MontebenedettoLa Certosa, edifi cata nel 1198-1200, è l’unico esempio di certosa “primitiva” ossia certosa che conserva ancora parti originali di costruzione medievale. Il luogo scelto per la costruzione della Certosa di Montebenedetto è il tipico “deserto” analogo alla località in cui San Bruno fondò la prima certosa: una conca che non si intuisce dal fondo valle, protetta dagli stretti valloni del torrente Gravio e del rio Buggia. I monaci abitarono la Certosa di Montebenedetto per quasi trecento anni. La Certosa amministrava un patrimonio fondiario concentrato nella bassa Valle di Susa tra Villar Focchiardo e Avigliana, organizzando l’attività agricola di cascine dipendenti dal monastero dette “grange”. Nel 1473 una straordinaria piena del rio delle Fontane danneggiò gravemente la Certosa e le celle dei monaci furono completamente distrutte. I certosini si trasferirono a Banda, grangia di proprietà dei certosini situata a quota più bassa lungo il sentiero verso l’abitato di Villar Focchiardo. In seguito all’abbandono dei certosini, Montebenedetto divenne una grangia adibita ad attività agricole e pastorali, affi data ad un Procuratore, e rimase di proprietà dell’Ordine certosino fi no alla confi sca dei beni avvenuta nel periodo napoleonico.Oggi l’intera Certosa con gli annessi terreni circostanti è di proprietà della Regione Piemonte ed è affi data all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie.
Per approfondire la conoscenza della Certosa di Montebenedetto e dell’Ordine certosino vi invitiamo a visitare i siti www.parchialpicozie.it e www.cartusia.it
La Certosa di Montebenedetto si trova nel territorio del Comune di Villar Focchiardo a circa 1150 m all’interno dell’area protetta del Parco naturale Orsiera Rocciavrè.Il Comune di Villar Focchiardo si raggiunge in auto dalla autostrada A32 Torino-Bardonecchia (in direzione Bardonecchia uscita Borgone Susa, in direzione Torino uscita Chianocco) o dalle strade statali 24 e 25.La Certosa di Montebenedetto dista circa dieci chilometri dall’abitato di Villar Focchiardo: si raggiunge mediante una strada consortile carrozzabile di caratteristiche e tipologia montana che attraversa le tipiche coltivazioni di marrone ed alcune gradevoli borgate di montagna. È raggiungibile anche a piedi lungo sentieri da Villar Focchiardo (sentiero 506) e San Giorio - Adret (sentiero 524).
Disegni di Elio GiulianoImmagini archivio fotografi co Parchi Alpi Cozie e Gruppo Cartusia
Ente di gestione delle aree protettedelle Alpi Cozie
SEDE LEGALE:Via Fransuà Fontan, 1
10050 Salbertrand (TO) Tel. 0122.854720 - Fax 0122.854421
Certosa di Montebenedetto Testimonianza del XIII secolo
w w w . p a r c h i a l p i c o z i e . i t
La certosa
La fornace
Il muro di cinta
L’esterno della chiesa
Il grande chiostro
Il ponte
La segheria
La correria
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
titolo di esempiosottotitolo di esempio di esempio
Elem
ento
tipi
co
delle
cer
tose
è
il gr
ande
ch
iost
ro, s
ul
qual
e si
affa
ccia
no
le c
elle
dei
mon
aci
disp
oste
ai l
ati d
i un
qua
drila
tero
. Le
cel
le e
rano
co
llega
te tr
a lo
ro
e co
n la
chi
esa
da
un c
amm
inam
ento
co
perto
che
ave
va il
dup
lice
scop
o di
ripa
rare
il m
onac
o e
di
nasc
onde
rlo a
lla v
ista.
Nel
le c
hies
e pr
imiti
ve il
cam
min
amen
to
cope
rto e
ra re
alizz
ato
in le
gno
per c
ui n
on s
e ne
han
no
test
imon
ianz
e; ri
man
gono
sol
o at
torn
o al
la c
hies
a i r
ostri
di p
ietra
, gr
osse
men
sole
sul
le q
uali
pogg
iava
no le
trav
i. Il
gran
de c
hios
tro
di M
onte
bene
detto
fu g
rave
men
te d
anne
ggia
to d
alla
pie
na d
el
Rio
delle
Fon
tane
nel
147
3.
Le ce
lle d
ei m
onac
i era
no p
iccol
e ca
sette
a d
ue
pian
i. Al
pia
no te
rra s
i tro
vava
la le
gnai
a ed
un
picc
olo
labo
rato
rio d
i fal
egna
mer
ia; l
a sc
ala
inte
rna
cond
ucev
a al
pia
no s
uper
iore
, ver
a ab
itazio
ne d
el m
onac
o, d
ove
si tro
vava
no il
letto
, un
tavo
lino,
la s
tufa
, una
libr
eria
. O
gni c
ella
era
forn
ita d
i uno
spo
rtello
attr
aver
so il
qua
le
veni
va fo
rnito
il p
asto
e d
i un
picc
olo
giar
dino
chi
uso
dove
il
mon
aco
pote
va s
tare
all’
aper
to, m
a se
mpr
e in
sol
itudi
ne.
Delle
cel
le d
i Mon
tebe
nede
tto ri
man
gono
sol
tant
o po
che
piet
re la
vora
te e
d i r
esti
delle
fond
amen
ta.
La c
ampa
na s
cand
iva le
fu
nzio
ni e
qui
ndi a
nche
la v
ita
del m
onac
o ce
rtosin
o.
Il po
rtal
e di
ingr
esso
, che
si t
rova
va d
i fro
nte
alla
chi
esa,
è in
corp
orat
o ne
ll’ed
ifi cio
de
lla fo
rest
eria
. Est
erna
men
te s
i può
not
are
un
arco
mur
ato
sovr
asta
to d
a un
pre
zioso
affr
esco
“M
aria
e C
erto
sini o
rant
i” d
edica
to a
lla
Mad
onna
, per
la q
uale
i ce
rtosin
i nut
rono
una
ve
nera
zione
pa
rtico
lare
.
La ca
sa d
el P
riore
è
stat
a co
stru
ita v
erso
la
fi ne
del
XIV
sec
olo.
Di
par
ticol
are
preg
io è
la
bifo
ra s
ulla
facc
iata
.
Le c
erto
se s
ono
cost
ituite
da
dive
rsi e
difi c
i di c
ui la
chi
esa
è in
dubb
iam
ente
l’el
emen
to e
ssen
ziale
. La
chie
sa c
erto
sina
del
perio
do p
iù a
ntico
era
a n
avat
a un
ica, o
rient
ata
seco
ndo
il co
nsue
to a
sse
est-o
vest
con
abs
ide
piat
ta e
pos
sibilm
ente
con
il
rispe
tto d
elle
pro
porz
ioni
di 1
a 3
(1 ra
ppre
sent
a la
larg
hezz
a m
entre
3 la
lung
hezz
a e
l’alte
zza)
. Nel
le c
hies
e pr
imiti
ve n
on
esist
evan
o or
nam
enti
pitto
rici,
poich
é nu
lla d
ovev
a di
stog
liere
il
mon
aco
dalla
sua
pre
ghie
ra e
com
unio
ne c
on D
io. A
nche
l’al
tare
de
lle c
hies
e pr
imiti
ve e
ra a
ssol
utam
ente
spo
glio
, com
post
o da
una
so
la p
ietra
con
un
inca
vo n
el q
uale
ripo
rre la
sac
ralit
à.
Del p
icco
lo c
hios
tro
riman
e il
mur
o or
ient
ale
con
la re
lativ
a fi n
estra
. G
li ed
ifi ci
che
attu
alm
ente
occ
upan
o l’a
rea
del p
iccol
o ch
iost
ro s
ono
stat
i co
stru
iti in
un
seco
ndo
tem
po p
er
l’ada
ttam
ento
alle
atti
vità
agr
icole
.
Il m
uro
di c
inta
del
imita
va
il co
mpl
esso
ed
isola
va la
Ce
rtosa
dal
mon
do. O
ggi
riman
e un
picc
olo
fram
men
to
di m
uro
orig
inar
io d
a cu
i si
può
nota
re la
car
atte
ristic
a di
spos
izion
e a
lisca
di p
esce
de
lle p
ietre
usa
te p
er la
co
stru
zione
.
La fo
rest
eria
in o
rigin
e os
pita
va i
Conv
ersi,
che
si o
ccup
avan
o de
i lav
ori a
rtigi
anal
i, de
ll’ag
ricol
tura
, del
l’alle
vam
ento
e d
i tut
te le
oc
cupa
zioni
pra
tiche
del
mon
aste
ro.
La fo
rest
eria
è s
tata
rest
aura
ta e
disp
one
di 2
3 po
sti l
etto
e d
i una
cu
cina
attre
zzat
a pe
r l’a
ccog
lienz
a de
i tur
isti.
Cost
ruzio
ne p
iù
rece
nte,
di e
tà
tard
o-m
edie
vale
, se
c. XI
V-XV
Cost
ruzio
ne
più
antic
a,di
età
med
ieva
le,
sec.
XII-X
III
Sovr
appo
sizio
nede
lle d
ueco
stru
zioni